Polveri Interstellari (Introduzione all’Universo Parte VI) Origine delle Polveri • Per polveri si intendono frammenti omogenei di atomi aggregati allo stato solido. Le loro dimensioni possono essere inferiori al m, quindi paragonabili alla lunghezza d’onda della radiazione. • Le polveri sono il prodotto di eventi cosmici estremamente energetici, quali: – Brillamenti della superficie stellare. – Supernove. – Residui di formazione di Nane Bianche/Brune. – Impatti di corpi con asteroidi o comete. Resti di Supernove Tycho. Osservazione ai raggi X. Cassiopea. Osservazione radio. I colori sono proporzionali all’intensità del segnale: dal blu al rosso. Nebule Planetari Polveri e gas circondano la nana bianca. La materia è espulsa dalla stella al centro della nebula durante la fase di instabilità culminata nel collasso del nucleo. Helix Nebula Ring Nebula Supernova 1987A Estinzione della Luce • L’effetto delle polveri è di assorbire o diffondere le componenti più energetiche dello spettro, lasciandolo più ricco di componenti a bassa energia (arrossamento della luce). • A causa delle polveri, più o meno abbondanti in alcune regioni dello spazio intergalattico, la luce proveniente da corpi luminosi, può essere totalmente estinta. • La trasparenza del cielo, quindi l’osservabilità, migliora per grandi valori di lunghezza d’onda. • Si ipotizza che a causa della rotazione del sistema solare intorno al nucleo galattico, alcune grandi glaciazioni siano state favorite dalla maggior concentrazione di polveri interposte tra Sole e Terra. Coefficiente di estinzione della luce per effetto delle polveri interstellari Nebule a Riflessione La luce è diffusa da nuvole di polvere che circondano le stelle. Esistono nella Via Lattea numerosi esempi di Nebule a Riflessione. Pleiadi La luce diffusa dalla materia interstellare evidenzia la nebula a riflessione che circonda le stelle del cluster (costellazione del Toro).