BONIFICA ACCIAIERIA PER CONTAMINAZIONE
ACCIDENTALE RADIOATTIVA IN ROTTAMI METALLICI
Intervento c/o stabilimento
AFV Beltrame Vicenza
Produzione, gestione e confinamento dei rifiuti radioattivi
Piacenza 6 Dicembre 2005
Introduzione
Q
Q
Q
Il fatto
Azioni immediate
Istituzione Commissione Tecnica
Il fatto
Il giorno 13 Gennaio 2004 i
portali della acciaieria
AFV Beltrame di
Vicenza segnalano
presenza di
radioattività, superiore
al fondo naturale, su un
camion in uscita dallo
stabilimento, che
trasportava le polveri
aggregate, residuo di
fusione.
Azioni immediate
Q
Q
Q
Q
Q
Controlli radiometrici su polveri camion,
con valori di 25.000 Bq/kg
Blocco delle attività di fusione, con
misure di Cassa Integrazione per ca 140
operatori di impianto
Controlli radiometrici ambientali:
particolato atmosferico
2 mBq/mc
intensità di dose
60-130 nSv/h
campioni di terreno
20 Bq/kg
Controlli sul personale coinvolto:
persone a rischio di contam. 8
dose valutata su 1 operatore 2,7 μSv
Delimitazione area sospetta
Istituzione della Commissione Tecnica
In data 21 Gennaio 2004 con decreto n. 2186 il PREFETTO di Vicenza, in
applicazione dell’art. 126 bis e 126 quater del DLgs 230/95 “Interventi
nelle esposizioni prolungate”, istituisce una Commissione Tecnica per la
supervisione ed il controllo delle attività finalizzate alla bonifica delle
aree e alla messa in sicurezza delle polveri contaminate, nonché esprimere
pareri necessari per le determinazioni da adottare in osservanza della
normativa vigente, con la presenza di:
• Comandante provinciale VVFF
• APAT - Servizio Radioprotezione
• APAT - Settore Pronto Intervento del Servizio Emergenze Ambientali
• U.L.S.S. n. 6 di Vicenza - Dipartimento di prevenzione
• ARPAV di Vicenza
L’INTERVENTO DI BONIFICA
• Piano preliminare di intervento
• Progetto di intervento
• Rapporto di decontaminazione
PIANO PRELIMINARE DI INTERVENTO
22 Gennaio 2004
Q
Q
Q
Necessità di una “mappatura
preliminare” della zona contaminata
(linea abbattimento fumi)
Proposta di criteri di rimozione della
contaminazione e di gestione dei
rifiuti prodotti
Criteri di radioprotezione operativa ed
ambientale
Aspiratore industriale
1950 mc/h
Big Bag
capacità 1000 kg
Gestione rifiuti
Contenitore intermedio
Contenitore Casagrande
RWC 3.09
Criteri di radioprotezione operativa e ambientale
Q
Q
Q
Q
Chiusura a tenuta di due delle tre linee di
ventilazione tra edificio filtri e camino
Barriera di filtri assoluti (efficienza 99,995
%) su una linea di ventilazione
Parzializzazione del ventilatore in
funzione con una portata minima di
12.000 mc/h, che garantisce una velocità
nella linea di 0,2 - 0,3 m/s
Installazione di campionatori d’aria (n. 9)
per monitoraggio ambientale sul confine
della zona controllata
Deposito scorie
Torre taglia-picchi
o Torre di quenching
PROGETTO DI INTERVENTO DOPO MAPPATURA PRELIMINARE
1 Febbraio 2004
OBBIETTIVI DELL’ANALISI
• Altri Radionuclidi ?
• Stato radiologico camino ?
• Stato radiologico aree esterne ?
• Stato radiologico linea ?
• Stima attività sorgente.
RISULTATI DELL’ANALISI
• Si tratta di solo Cs 137.
• Assenza di contaminazione. L’efficienza filtrante
della linea è accettabile.
• Assenza di contaminazione esterna alla linea e nei
depositi di scorie
• Contaminazione concentrata in alcune zone di
accumulo. Possibile utilizzo di sistemi di
movimentazione.
• 1.235.000 KBq (33 mCi)
LIMITI DI DECONTAMINAZIONE
Contaminazione:
22 ± 8 Bq/Kg
Cont. superficiale:
0,4 Bq/cmq
Esposizione esterna: Fondo
± 2σ
FASI PRINCIPALI DELL’INTERVENTO
1° Azione
Delimitazione della “zona controllata”,
definizione modalità di accesso e controllo
personale e mezzi.
2° Azione
Controllo e rimozione materiali in deposito
3° Azione
Aspirazione delle polveri dai cumuli in modo
progressivo con controlli continui di
contaminazione e riempimento big bags.
4° Azione
Definizione requisiti del contenitore intermedio:
• Verifica di calcolo su condizione incidentale
• Collaudo di tenuta (prova di pressione
• Controlli L.P. su 100 % saldature
• Limitazioni sollevamento in altezza
Rapporto di decontaminazione
18 Febbraio 2004
Contenitori Big bags riempiti:
Peso totale polveri rimosse:
Attività rimossa:
Intervento di rimozione concluso
Proseguimento della rimozione solo
300
270 t
1.080.000 KBq
(1.221.000 KBq)
• a meno di interventi distruttivi
• in presenza di contaminazione fissa
• contaminazione concentrata sui filtri
• con una aumentata portata di estrazione al
camino
• con una maggiore temperatura dei fumi
• mantenendo in efficienza la filtrazione
PROPOSTA FASE DI RIPULITURA A CALDO
Requisiti
- mappatura radiologica preventiva per rilascio incondizionato aree esterne
- monitoraggio polveri in uscita al camino e da filtri
- monitoraggio provini di colata
CRITERI DI CONTROLLO PER RILASCIO
• Reticolo con maglie quadrate dimensioni 10 m x 10 m (tot. 110 maglie)
• Controlli su matrici di polveri e controlli superficiali per strofinamento di tamponi
• Riempimento di contenitori std Marinelli da 450 cc
• Prelievo campioni su 5 punti per maglia con estensione ca 3000 cmq/punto
DEFINIZIONE LIVELLI DI INTERVENTO
Gruppo critico della popolazione di adulto (>17 anni) e bambino (<1 anno) per periodo di 1
settimana alla sommità del camino con 1/7 della dose efficace impegnata, aumentata del 50 %.
Livello di intervento = 50 nSv/giorno (adulti) e 10 nSv/giorno (bambini) = 0,37 Bq/mc
Verifica risultati mappatura
Avvio ripulitura a freddo
Accensione forno di fusione
Chiusura cantiere NUCLECO
20 Febbraio
21 Febbraio
22 Febbraio
10 Marzo
DATI MONITORAGGIO POLVERI
concentrazione di Cs 137 nelle polveri prelevate alle coclee dal 21/2/04, giorno di ripresa dell'attività con il
funzionamento a freddo.
1200,0
1000,0
800,0
600,0
Cs 137(Bq/kg) - coclee filtri vecchi
Cs 137(Bq/kg) - coclee filtri nuovi
400,0
200,0
30 Bq/kg
21
/2
/0
4
14
25
.0
/2
0
/0
4
1
27
0.
30
/2
/0
4
10
.3
2/
0
3/
04
9.
30
6/
3/
04
0.
9/
00
3/
04
10
13
.3
/3
0
/0
4
10
.0
17
0
/0
3/
0
21
4
10
/3
/0
4
25
10
/0
.3
3
0
/0
29
4
/0
o
3/
re
04
10
or
e
26
10
/0
.3
24
4/
0
/0
04
5/
o
20
re
04
21
10
/0
o
re
6/
20
10
04
.0
19
0
/0
or
7/
e
20
11
04
,0
30
0
/0
or
8/
e
20
09
04
,1
27
5
/0
or
9/
e
20
10
04
,0
25
0
/1
or
0/
e
20
10
04
,0
22
0
/1
or
1/
e
20
10
04
,0
0
or
e
10
,0
0
0,0
DATI MONITORAGGIO PELLETS
concentrazione Cs137 nei pellets
70
60
50
Cs-137 (Bq/kg) - pellets
Bq/kg
40
30
20
10
0
0
50
100
150
giorni dal 27/02/04
200
250
CRITERI DI DEPOSITO E ALLONTANAMENTO POLVERI
• Allontanamento immediato per conc. < 22 ± 8 Bq/kg
• Allontanamento successivo per conc. < 380 Bq/kg
(rif. doc. UE - RP 122 Part I)
• Deposito autorizzato in contenitori “Casagrande per
conc. > 380 Bq/kg
Totale materiale rimosso
Totale contenitori
Totale big bags confezionati
Totale materiale con conc. < 380 Bq/kg
Spettrometrie eseguite in campo
465.484 kg
31
462
218.591 kg
1400
SITUAZIONE ATTUALE
ձ
L’Azienda ha richiesto in data 6 Dicembre 2004 nulla osta
all’impiego di sostanze radioattive di categoria B ex art. 29 del
DLgs 230/95 per 1.126.129 KBq di Cs 137 e allo smaltimento ex
art. 154 comma 3 bis del DLgs 230/95 di polveri con 16.236 KBq
di Cs 137.
ձ
L’Azienda, con la sostituzione di tutti i filtri, ha richiesto la
chiusura dello stato di emergenza.
ձ
L’Azienda ha installato altri sistemi di monitoraggio gamma, in
prossimità del forno e del sistema di raccolta polveri.
CONCLUSIONI
•
La mancanza di un sito nazionale di rifiuti radioattivi porta alla
proliferazione di siti di stoccaggio
•
La possibilità di impedire il ripetersi di situazioni incidentali
simili consiste nel miglioramento della sorveglianza nazionale
sulle sorgenti radioattive di uso industriale (sorgenti “orfane”).
L’aumento di dotazioni di strumentazioni di misura può solo
limitare i danni e le conseguenze di una situazione incidentale.
•
E’ necessario aggiornare la normativa tecnica nazionale (rimasta
alla Guida Tecnica n. 26) per il recepimento di raccomandazioni
europee, come la RP 122, in merito ai limiti di smaltimento di
materiale radioattivo.
Reattore CESNEF
Centro Ricerche ISPRA
• Reattore ESSOR
•Reattore ISPRA 1
Deposito GAMMATOM
Deposito CAMPOVERDE
Reattore LENA
C.Le SOGIN Trino
Vercelli
Deposito NC10
Ex BELTRAME
(Vicenza)
Deposito CAMPOVERDE
Voghera
Imp. EUREX Saluggia
Deposito NC10
Ex ENICHEM Porto
Marghera
C.Le SOGIN di Caorso
Deposito PROTEX
Reattore RB3
Montecuccolino
Deposito NC10
Ex ALFA ACCIAI
Reattore CISAM
S. Piero a Grado
C.Le SOGIN di Latina
NUCLECO - Casaccia
Deposito CEMERAD
C.Le SOGIN di Garigliano
SOGIN – Casaccia
• Imp. Pu
• OPEC
ENEA – Casaccia
• Reattore TRIGA
• Reattore TAPIRO
Deposito SICURAD
Reattore AGN 201
SOGIN – ITREC Trisaia
BOZZA DI DECRETO LEGGE
PRINCIPALI REQUISITI DELLA BOZZA DI LEGGE
• Definizione di sorgenti orfane:
una sorgente sigillata il cui livello di attività al momento della sua scoperta è superiore ai valori esenti di cui
all'articolo 1, comma 1 bis, del decreto legislativo 230/95 e che non è sottoposta a controlli da parte delle autorità o
perché non lo è mai stata o perché è stata abbandonata, smarrita, collocata in un luogo errato, rubata o trasferita ad
un nuovo detentore senza che sia stata debitamente inviata una notifica all'autorità competente o senza che il
destinatario sia stato informato;
• Definizione di Impianto riconosciuto:
un impianto situato nel Territorio Nazionale, debitamente autorizzato al
trattamento, al condizionamento e allo stoccaggio provvisorio di sorgenti;
• Definizione di Operatore nazionale:
il gestore di un impianto riconosciuto autorizzato dalle autorità competenti allo stoccaggio di lungo
periodo ai fini del loro futuro smaltimento nel Territorio Nazionale;
• Obbligo di definizione delle misure di dismissione, compreso strumenti finanziari
• Definizione Procedure gestionali
• Procedure di Importazione
• Istituzione Libretto di sorgente e Registro Sorgenti
• Definizione di Protocollo di Intervento e messa in sicurezza di sorgenti orfane
• Organizzazione sistemi di controllo (portali) e Campagne di recupero
• Sistema di garanzia finanziaria per coprire i costi di recupero sorgenti orfane
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Intervento c/o stabilimento AFV Beltrame Vicenza