INDICE BILANCIO INDIVIDUALE ADERENTE ACRI - Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane ABI - Associazione Bancaria Italiana FITD - Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi AZIONISTI Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo Azionisti privati 35% 65% PARTECIPAZIONI Agena Srl - Alfa Spa - Assicuratrice Milanese Spa - Banca Caripe SpA - Banca D’Italia - Banca Interregionale Spa - Centro Factoring Spa - Centro Iperbarico Polivalente e Ricerca Spa - Sviluppo Italia Abruzzo Spa - Consorzio per lo sviluppo industriale Teramo - Cse Soc. Coop. a Srl - Eurocasse Sim Spa - Fira Spa - Fira Servizi Spa - Gran Sasso Laga Srl - Intesa San Paolo Spa - Isveimer Spa - MPS Merchant Spa - Saga Spa - Sia-Ssb Spa - Siteba Spa - Swift - Sogiter Srl - Tercas Sicav Lux - Terbroker Srl - Terfinance Spa SEDI Ascoli Piceno - Atri - Giulianova Lido - Nereto - Pescara, Via Conte di Ruvo - Roma - Roseto degli Abruzzi - S. Egidio alla Vibrata – Teramo DIPENDENZE Alba Adriatica - Alba Adriatica, viale Marconi - Ancarano - Aprati di Crognaleto - Arsita - Atri, Fontanelle - Atri, Ospedale Civile - Avezzano - Avezzano/Ag.1 - Bellante - Bellante Stazione - Bisenti - Bologna - Bologna Ag.1 - Campli Campomarino - Canzano - Carsoli - Castel Di Sangro - Castelli - Castelnuovo Vomano - Castilenti - Cesena Chiaravalle - Chieti Scalo - Civitanova Marche - Colonnella – Colonnella, Rio Moro Ag. 1 - Cologna Spiaggia - Controguerra Corropoli Paese - Corropoli Bivio - Corridonia - Fano - Forlì - Garrufo di Sant’Omero - Giulianova Annunziata - Giulianova Paese - Giulianova Ospedale Civile - Grottammare - Guardia Vomano - Isola del Gran Sasso - Jesi - Lanciano L’Aquila - L’Aquila Ag. 1 - Loreto - Martinsicuro - Modena - Monte Urano - Montesilvano - Montorio al Vomano Morro D’Oro - Mosciano S. Angelo - Mosciano Stazione - Notaresco - Osimo - Ortona - Pagliare di Morro D’Oro Pagliare di Spinetoli - Pescara, via Nicola Fabrizi - Pescara, Santa Filomena - Pescara, via Teramo - Pietracamela Porto d’Ascoli - Poggiofiorito - Pesaro - Pineto - Porto San Giorgio - Porto Sant’Elpidio - Recanati - Rimini - Roma ag.1, via Crescenzio - Roma ag.2, via Capuana - Roma ag.3, via La Spezia - Roma ag.4, l.go Ravenna - Roseto degli Abruzzi, Campo a Mare - San Benedetto del Tronto - S. Maria Imbaro - S. Nicolò a Tordino - S. Omero - S. Onofrio - Scerne di Pineto - Silvi Marina - Silvi Marina Sud - Sulmona - San Giovani Teatino, Sambuceto - Torricella S. - Tortoreto Lido Toscanella di Dozza - Tortoreto Paese - Tossicia - Termoli - Teramo, via Cona - Teramo Ospedale Teramo Stazione Teramo, via Savini - Teramo, Piano della Lenta - Tivoli - Vasto - Val Vomano - Villa Lempa 2 ORGANI STATUTARI RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE LO SCENARIO ECONOMICO L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA LA SITUAZIONE DELLA BANCA LA GESTIONE DEI RISCHI L’ANALISI DEI RISULTATI LO SVILUPPO DELL’OPERATIVITA’ DATI DELL’ENTE CONTROLLANTE RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO 2010 DI BANCA TERCAS SPA RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO 2010 DI BANCA TERCAS SPA SCHEMI DI BILANCIO NOTA INTEGRATIVA PARTE A - POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO A.3 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE B.1 – ATTIVO B.2 – PASSIVO PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO PARTE D – REDDITTIVITA’ COMPLESSIVA PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D’AZIENDA PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI PARTE L– INFORMATIVA DI SETTORE ALLEGATI BILANCIO INDIVIDUALE 5 7 7 14 16 24 30 35 45 49 53 57 65 66 69 84 90 117 133 152 153 197 202 202 206 206 207 BILANCIO CONSOLIDATO RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO 2010 DEL GRUPPO BANCARIO TERCAS SCHEMI DI BILANCIO CONSOLIDATO NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE A - POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO A.3 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE B.1 – ATTIVO B.2 – PASSIVO PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO PARTE D – REDDITTIVITA’ CONSOLIDATA COMPLESSIVA PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D’AZIENDA PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI PARTE L– INFORMATIVA DI SETTORE 214 227 231 241 ALLEGATI BILANCIO CONSOLIDATO 393 242 246 262 267 291 308 327 328 377 381 386 390 390 3 ORGANI STATUTARI Consiglio di Amministrazione Presidente Lino Nisii Vice Presidente Mario Russo Consiglieri Giuseppe Cingoli Antonio De Dominicis Antonio Forlini Guglielmo Marconi Luigi Marini Federica Morricone Enzo Formisani Roberto Carleo Fabrizio Sorbi Segretario Tito D’Emidio Comitato Esecutivo Presidente Vice Presidente Membri Lino Nisii Mario Russo Guglielmo Marconi Luigi Marini Federica Morricone Collegio Sindacale Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti Gianfranco Scenna Luca Di Eugenio Simona Conte Claudio Iaconi Gilda Ruggieri Direzione Generale Direttore Generale Vice Direttore Generale 4 Antonio Di Matteo Francesco Corneli 5 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE LO SCENARIO ECONOMICO Quadro Internazionale A quattro anni dall’inizio della peggiore crisi finanziaria registrata dopo la Grande Depressione del 1929, la stabilità del sistema economico nel suo complesso presenta un quadro non omogeneo caratterizzato da squilibri che alimentano tensioni in grado di far deragliare la fragile ripresa mondiale. I dati registrati nel 2010 hanno, infatti, confermato la coesistenza di due velocità di sviluppo: le economie avanzate presentano tassi di crescita al di sotto delle proprie potenzialità, condizionati, per lo più, da preoccupanti incrementi dei deficit pubblici, resisi necessari per finanziare quelli di altri paesi sviluppati che sono entrati in difficoltà nel corso dell’anno, come Grecia ed Irlanda, mentre le economie in via di sviluppo, vero motore della ripresa, continuano a crescere ad un ritmo decisamente più sostenuto, anche se, alcune di esse, potrebbero presto trovarsi in uno stato di surriscaldamento. Tale rischio, congiuntamente all’aumento dei prezzi alimentari, rappresenta la vera minaccia che incombe sui paesi asiatici dove, una forte inflazione sui prezzi dei prodotti alimentari, potrebbe avere effetti potenzialmente devastanti. Effetti che si sono manifestati nei paesi del Nord Africa, primi fra tutti Algeria, Egitto e Libia. Nel mese di febbraio 2011, in Algeria forti tensioni interne sono sfociate, dapprima in proteste e manifestazioni pacifiche che si sono velocemente trasferite in violenti scontri con le forze dell’ordine governative. Il fenomeno si è successivamente esteso in Egitto e Marocco, mentre in Libia la rivolta, alimentatasi più lentamente rispetto a quelle di Algeria ed Egitto, è sfociata in una vera e propria guerra civile, che ha visto contrapporsi forze armate fedeli al Colonnello Gheddafi, arroccatesi a difesa della capitale Tripoli, e divisioni dell’esercito regolare unitesi ai rivoltosi di Bengasi. In Egitto il governo del presidente Mubarak si è dimesso a pochi giorni di distanza dalla prima rivolta scoppiata in Tunisia dove, un altro presidente, Ben Ali, al potere da oltre vent’anni è stato costretto ad abbandonare il potere in tutta fretta e senza neanche cercare una mediazione con i rivoltosi che ne chiedevano a gran voce le dimissioni. Le economie emergenti, come già sottolineato, hanno fatto da traino archiviando il 2010 con un tasso medio di crescita del 7,2%. Le attese per il 2011 sono del + 6,5% (+0,1% rispetto alle stime di ottobre) e del + 6,5% per il 2012. La Cina si è confermata, però, il vero propulsore dell’economia mondiale, registrando un + 10,4% su base annua; le attese per il “Paese del Dragone” sono eccellenti sia per il 2011, che dovrebbe chiudersi con un tasso di sviluppo del 9,6%, che per il 2012 che dovrebbe confermare tale trend con un + 9,5%. Anche l’economia indiana ha registrato un buon incremento del proprio Pil, chiudendo il 2010 con un tasso di crescita vicino al dato cinese, +8,9%. Gli analisti vedono rosa anche per l’India il biennio 2011-2012, stimando un tasso di crescita intorno all’8,1%. Per quanto concerne le attese future, il Fondo Monetario Internazionale ha recentemente rivisto a rialzo la stima di crescita del Pil mondiale per il 2011, anno nel quale l’economia mondiale in valore medio dovrebbe archiviare una crescita del 4,4%, lo 0,2% in più rispetto a quanto stimato ad ottobre 2010. Nel 2012, invece, le attese sono del 4,5%, previsione invariata rispetto alla precedente. La stima su Eurolandia, meglio illustrata nel paragrafo successivo, si attesta, invece, ad un ben più modesto +1,5% (stima invariata) per il 2011 e dell’1,7% (-0,1%) per il 2012, confermando la crescita a velocità ridotta dei paesi industrializzati (+2,5%) rispetto a quelli emergenti e in via di sviluppo (+7%). La Cina, pienamente lanciata ad insidiare la leadership asiatica al Giappone, è seguita nella ripresa anche dalla prima economia mondiale, quella statunitense, che dovrebbe confermare un +3,0% (+0,7%) nel 2011, con un leggero rallentamento atteso per il 2012 (+2,7%). 6 7 Gli Stati Uniti D’America Gli incoraggianti risultati registrati dagli Stati Uniti, +3,2% in termini di Pil 2010, vanno però considerati congiuntamente al preoccupante dato relativo al deficit federale che, nel corso dell’anno, ha continuato la sua crescita. L’attività è stata sostenuta principalmente dai consumi privati e dall’accumulo di scorte. Anche la spesa pubblica ha fornito un apporto positivo, mentre gli investimenti fissi, dopo il balzo registrato nei mesi primaverili, sono tornati a ristagnare, riflettendo la flessione di quelli in costruzioni residenziali. Le attese, sul fronte dell’indebitamento pubblico, parlano di un deficit federale che a fine 2011 si dovrebbe attestare al 10,75% del Pil, più del doppio di quello dell’area euro. Il trend di crescita, in assenza di correttivi, porterebbe il livello americano ai livelli di quello italiano già nel 2016 (110% rapporto Deficit/Pil). Gli analisti del Fondo Monetario Internazionale, hanno, pertanto, espresso la loro preoccupazione, sottolineando che “l’assenza di un piano credibile e di medio termine” da parte degli Stati Uniti per risanare le finanze pubbliche potrebbe tradursi “in un aumento dei tassi di interesse, che potrebbe avere effetti negativi sui mercati finanziari e sull’economia globale”. Al fine di consolidare la ripresa, l’amministrazione Obama ha varato in dicembre un nuovo programma di stimolo fiscale per circa 800 miliardi di dollari, pari al 5,5% del Pil, da attuarsi nell’arco del biennio 2011-2012 che prevede tra l’altro il prolungamento degli sgravi fiscali a favore dei redditi medio-alti introdotti dalla precedente amministrazione e dei sussidi speciali di disoccupazione fino a 99 settimane. Il piano include anche nuove misure a sostegno dei redditi e degli investimenti, quali la riduzione del 2,0% dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti nel 2011 e la possibilità per le imprese di anticipare gli ammortamenti, per un importo pari al totale degli investimenti che saranno effettuati nel 2011 e al 50% di quelli realizzati nel 2012. Secondo le valutazioni di alcuni analisti, le misure avrebbero un impatto positivo sulla crescita del Pil pari a 0,5 punti percentuali, già nel 2011: i maggiori effetti espansivi riguarderebbero la spesa per consumi, con riflessi sull’occupazione e sull’inflazione. Area Euro e UE I dati economici dell’Area Euro non sono stati particolarmente brillanti ed il 2010 è stato archiviato come un anno opaco in termini di crescita economica. Non sono tuttavia mancate buone performances individuali, prima fra tutte quelle della Germania, vero traino europeo, che ha archiviato una crescita del 3,6%, anche se con un trend rallentato negli ultimi due mesi dell’anno. Lo stato di salute di Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Spagna e Regno Unito, che rappresentano il 79% dell’UE e quasi l’83% dell’intero Pil dell’Area Euro, è leggermente migliorato durante il 2010, confermando una decisa volontà di superare la crisi e ciò nonostante nel primo semestre la crisi Greca e quella Irlandese hanno riacceso timori e sospetti sulla tenuta della moneta unica. Il Pil della U.E. ha registrato un incremento medio dell’1,8%, mentre le previsioni per il 2011 si attestano intorno ad un + 1,7%. La ripresa è apparsa molto disomogenea per i diversi paesi dell’Unione come differenti sono stati gli effetti che la crisi ha avuto sulle singole economie nazionali. La fase iniziale della ripresa è stata trainata principalmente dalle esportazioni con ricadute positive sugli investimenti, diminuiti leggermente solo nel mese di dicembre 2010. Le previsioni indicano che gli stessi dovrebbero crescere del 2,8% nel 2011 e ancora di più nel 2012, +4,2%, grazie ad una inaspettata ripresa del comparto della meccanica di precisione e delle macchine industriali, che in Germania e Italia è già iniziato nel 2010. Le esportazioni hanno consentito di sostenere la ripresa, anche se nel secondo semestre in misura minore rispetto alla prima metà del 2010. Il dato relativo alle esportazioni dell’area UE, per il 2010, ha registrato un’impennata di oltre il 10%, mentre il dato atteso per il 2011 e per il 2012 è in leggera flessione ,+ 6,5%, a seguito del previsto rallentamento della crescita e del commercio a livello mondiale. Nel corso del 2010 l’inflazione dell’area, misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo, è stata pari all’1,6% contro il + 0,3% del 2009. Il ritmo di crescita dei prezzi è gradualmente aumentato da marzo ad ottobre, portandosi in dicembre al + 2,2%. Questa tendenza è attribuibile in larga misura all’accelerazione dei prezzi dei beni energetici e degli alimentari, di pari passo con il progressivo incremento delle quotazioni delle materie di base a cui si è aggiunto anche l’incremento delle imposte indirette e dei prezzi regolamentati che sono cresciuti, con percentuali differenziate, un po’ in tutti i paesi membri. 8 Nei primi due mesi del 2011 la tendenza al rialzo dell’inflazione è andata peggiorando, registrando un +2,4%, soprattutto a causa delle sommosse popolari, sfociate in vere e proprie rivolte, contro i governi dittatoriali dei paesi del Nord Africa. In particolare, Tunisia e Libia, forti esportatori di petrolio e di gas, hanno interrotto inaspettatamente le loro esportazioni verso l’Europa chiudendo i rubinetti dei gasdotti. Area Nippocentrica Per quel che concerne l’economia asiatica, il 2010 sarà sicuramente ricordato come l’anno del sorpasso dell’economia del “Celeste Impero” ai danni del “Paese del Sol Levante”. Infatti il Pil cinese, aumentando in termini reali del 10,3%, ha reso possibile, grazie alla prima crescita a doppia cifra in tre anni, il sorpasso sul Giappone. Dal quarto trimestre dell’anno la Cina è ufficialmente la seconda economia mondiale, perchè alla data del 30 settembre 2010, il Pil nipponico era ancora lievemente maggiore di quello cinese (3.959,4 miliardi di dollari contro i 3.946,8 miliardi registrati da Pechino). L’inatteso allungo del + 9,8% dell’ultimo trimestre 2010 ha posto le basi per lo storico evento ed il Giappone, con i suoi modesti tassi di crescita confermati ad ottobre (+1,5% su base annua), si è avviato a cedere lo scettro di seconda economia del pianeta, posizione che fino al 2009 aveva mantenuto ininterrottamente dal 1968. Il governo nipponico ha serenamente commentato il dato ammettendo, attraverso una dichiarazione ufficiale del suo portavoce, che .... “é meritevole di lode la realizzazione economica di Pechino, grazie agli sforzi compiuti da governo e popolazione”. Anche il ministro dell’Economia e delle Politiche Fiscali di Tokyo, Kaori Yosano, ha riconosciuto l’evento precisando che “ il popolo giapponese ha apprezzato la crescita del vicino ed ora spera di aprire il mercato e l’economia nazionale al nuovo colosso economico per trarre un diretto vantaggio della crescita altrui”. L’economia giapponese durante il 2010 ha subito anche un secondo sorpasso nelle classifiche ufficiali: in termini di Pil pro capite, infatti, il Giappone è stato superato nel mese di settembre da Singapore. Nel mese di marzo 2011 un forte sisma, cui ha fatto seguito un devastante tsunami, ha fortemente colpito la zona nord del Giappone con effetti catastrofici su tutta l’economia dell’area. Le previsioni per il 2011, che fino a tale evento accreditavano il Giappone come un’economia robusta e competitiva in grado di registrare un surplus commerciale nei confronti di Cina, Taiwan e Corea Del Sud, sono state completamente sovvertite dall’evento tellurico. A poche ore dall’evento sismico si è registrata una forte esplosione nella centrale atomica di Fukushima dove, i motori diesel di emergenza che avrebbero dovuto pompare acqua nel reattore per raffreddarlo in caso di black-out elettrico, sono stati spazzati via dall’onda dello Tsunami. Il primo ministro giapponese, Naoto Kan, ha parlato di ’’un disastro nazionale senza precedenti’’ spiegando che il Paese è letteralmente in ginocchio e che un’eventuale contaminazione potrebbe in poco tempo propagarsi anche su Tokio. Sicuramente il Giappone affronterà i prossimi anni nel tentativo di ricostruire ciò che il sisma, ed il conseguente tsunami, hanno spazzato via in pochi istanti semprechè al dramma dell’evento sismico e del maremoto non si aggiunga anche l’incidente radioattivo perchè una contaminazione su vasta scala dell’area nord del paese renderebbe impossibile anche solo avviare il processo di ricostruzione. Paesi Emergenti Nella seconda metà del 2010 la crescita dell’attività industriale delle principali economie emergenti è rimasta generalmente sostenuta, pur mostrando segni di decelerazione, soprattutto quella brasiliana. La Cina, come detto, ha registrato una crescita maggiore rispetto a quella prevista dagli analisti: il prodotto interno lordo ha infatti messo a segno un aumento del 10,3%, contro un più modesto + 9,2% atteso. L’aumento del Pil cinese, secondo quanto risulta dai dati diffusi dal National Bureau of Statistics (NBS), ha mostrato una lieve accelerazione nel quarto trimestre, passando dal 9,6% al 9,8%. Il dato complessivo del 2010 (+10,3%), superiore anche alle stime che puntavano su un +10,1%, ha evidenziato come la crescita sia stata la più alta dalla crisi finanziaria del 2008, confermando di fatto l’enorme spinta dell’economia cinese che sembrerebbe continuare ad ignorare la crisi e le difficoltà del resto del mondo. Nel 2011 il prodotto interno lordo cinese dovrebbe rallentare leggermente la corsa, crescendo “solo” del 9,5%, ma anche questa previsione potrebbe essere smentita al rialzo nel 2011. 9 A scoppiare di salute è anche la produzione industriale che, nell’anno appena terminato, é aumentata del 15,7%, salendo di 4,7 punti percentuali rispetto ai livelli del 2009. Gli investimenti in capitale fisso nelle zone urbane, hanno tuttavia mostrato un aumento più lento nel 2010 rispetto al 2009: +24,5% contro il +30,5% dell’anno precedente. Anche in India l’espansione è rimasta su livelli elevati infatti il Pil ha registrato un buon +8,6% nell’anno fiscale 2010-2011, anno che non coincide con l’anno solare essendo sfalzato, rispetto a quest’ultimo, di tre mesi (marzo/ marzo). Si tratta del ritmo di crescita più veloce degli ultimi tre anni. Nel dettaglio a trainare la crescita sono stati i settori chiave del manifatturiero, +8,8%, e dei servizi, +11,0%. Come già detto, l’economia del Brasile ha invece iniziato a mostrare i primi segnali di rallentamento, soprattutto nel mercato immobiliare dove le quotazioni degli uffici e degli appartamenti residenziali nel centro di Rio De Janeiro hanno raggiunto le quotazioni al metro quadro di New York, segno evidente che il mercato è arrivato ormai al suo limite. Nel secondo semestre 2010 l’economia brasiliana ha iniziato a decelerare. Buona è risultata la crescita dei consumi interni, sostenuti ancora dalla forte espansione del credito e dalle favorevoli condizioni del mercato del lavoro, mentre il disavanzo commerciale ha iniziato a crescere sottraendo impulso allo sviluppo interno. Scenario diametralmente opposto è quello fotografato in Russia dove la ripresa è rimasta assai fragile, anche a seguito della grave siccità che ha colpito il Paese durante l’estate. Per tutto il mese di agosto estesi incendi hanno devastato le pianure intorno a Mosca mandando in fumo oltre 190.000 ettari di bosco. I vasti incendi che hanno compromesso i raccolti di grano, hanno consentito alla speculazione di far impennare considerevolmente i prezzi dei generi alimentari soprattutto nei paesi del Maghreb dove, nei primi mesi del 2011, sono scoppiate violente rivolte contro i governi nazionali. Dall’autunno le pressioni inflazionistiche si sono accentuate nel complesso dei paesi emergenti, soprattutto per effetto del rincaro dei prodotti alimentari (la cui incidenza sul paniere di spesa delle famiglie è piuttosto elevata), in connessione con l’accelerazione dei prezzi delle corrispondenti materie di base sui mercati internazionali. Le autorità monetarie sono intervenute quasi ovunque per rendere le condizioni monetarie meno accomodanti. 10 Crescita del Pil “2006 - 2010” Usa - Area Euro - Italia - Media mondiale - Paesi emergenti Di seguito si riporta una tabella contenente i dati relativi a Dicembre 2010 delle maggiori economie mondiali. 15,00 10,00 5,00 0,00 5,00 10,00 World Oecd USA Area EURO Italia Giappone 15,00 Brasile 2006 2007 Cina 2008 India Russia 2009 2010 PAESE Pil 2010 Inflazione Germania 3,60% 1,20% Spagna 0,20% 1,40% Francia 0,60% 1,20% Italia 1,10% 1,30% Inghilterra 1,20% 1,20% 11 L’economia Italiana L’Italia ha archiviato il 2010 con una crescita del Pil interno dell’1,1%. Il dato Istat, corretto per gli effetti di calendario che nel 2009 ha avuto una giornata lavorativa in più, ha registrato un segnale incoraggiante soprattutto se paragonato alla flessione del 5,1% registrata nel 2009. Nel quarto trimestre del 2010 il Pil è aumentato dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti, contro il +0,3% del terzo trimestre. Nel confronto con il quarto trimestre 2009 il prodotto interno lordo è cresciuto invece dell’1,3%. L’aumento congiunturale è il risultato di una crescita del valore aggiunto dell’agricoltura e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria. La composizione del Pil italiano per l’anno 2010, evidenzia come dal lato della domanda, al modesto incremento dei consumi delle famiglie, si è affiancata la decelerazione degli investimenti, su cui ha inciso la contrazione degli acquisti di mezzi di trasporto e il rallentamento della spesa in macchinari e attrezzature. Quest’ultima componente ha probabilmente risentito dell’esaurirsi degli incentivi fiscali introdotti dalla Tremonti-ter, giunti a scadenza alla fine del mese di giugno. Gli indicatori congiunturali, registrati a fine 2010, indicano però un leggero rallentamento: in ottobre l’indice della produzione industriale è rimasto pressoché invariato rispetto al mese precedente, registrando un incremento di circa l’1,0% in Novembre. Segnali più favorevoli si desumono dalle indagini presso le imprese, che delineano una prosecuzione della ripresa ciclica, pur a ritmi blandi: il clima di fiducia rilevato dall’Isae si è rivelato in progressivo miglioramento e l’indice Pmi delle imprese manifatturiere ha mantenuto buoni livelli con una leggera fase espansiva. Dal lato della domanda, secondo i dati di commercio con l’estero, nel bimestre Ottobre-Novembre il volume di esportazioni di beni ha rallentato il passo riducendo la crescita, che avrebbe potuto archiviare performance migliori, soprattutto se paragonato al dato del +3,6% registrato dal Pil tedesco. I comportamenti di spesa delle famiglie sono stati improntati principalmente alla cautela, risentendo della contrazione del reddito disponibile reale e della perdurante debolezza del mercato del lavoro. Sulla base dell’indagine trimestrale della Banca d’Italia, la decelerazione della spesa in macchinari e attrezzature osservata durante l’estate dopo la fine degli incentivi fiscali sarebbe continuata anche nell’ultimo trimestre dell’anno. Anche il comparto manifatturiero, tradizionalmente robusto nel nostro paese, ha perso vigore nel quarto trimestre del 2010 registrando un modesto calo. Confermato anche un deciso ritardo con cui la produzione italiana sta risalendo verso i livelli precedenti la crisi soprattutto nel confronto con le altre maggiori economie dell’area. A Gennaio i prestiti richiesti dalle famiglie italiane sono aumentati, su base annua, del 5%, mentre sono calati dell’1,7% i depositi dell’intero settore “privati”, che include anche le famiglie. Per quanto concerne le previsioni 2011 gli analisti confermano una lieve flessione dello slancio della ripresa delineando una crescita attesa del +1,4%. La revisione al ribasso delle stime effettuate precedentemente riflette l’insistenza di alcuni fattori quali il ralllentamento congiunturale internazionale, l’inattesa decelerazione statunitense, la risalita dell’Euro e la stabilizzazione della fiducia delle famiglie e delle imprese su valori coerenti con una domanda di consumi ed investimenti ancora deboli e soprattutto la recente crisi politica nei paesi del Maghreb che potrebbe evolvere negativamente in termini di flussi migratori da gestire, interruzione delle forniture di gas e petrolio e interruzioni dei rapporti commerciali di esportazione di tecnologia. Le previsioni elaborate nel mese di Gennaio 2011 sono state, inoltre, effettuate senza tener conto delle numerose crisi politiche che nel mese di febbraio hanno letteralmente infuocato tutto il Nord Africa e c’è da aspettarsi che le stesse cambino di nuovo anche alla luce dei futuri ed imprevedibili sviluppi. Sul fronte inflazionistico si è registrata un’impennata dei prezzi, sia nell’ultimo trimestre del 2010, che nei primi due mesi del 2011. Il dato a fine febbraio 2011 si è attestato, infatti, al +2,5%. In crescita principalmente i prezzi di gas e benzina, diretta conseguenza dell’interruzione delle forniture di gas e petrolio da Libia e Tunisia. In valore assoluto sono stati registrati aumenti dei prezzi di benzina e gasolio rispettivamente dello 0,8% e dell’1,1%. Il Quadro Economico abruzzese, marchigiano, emiliano, molisano e della provincia di Roma All’interno di un quadro caratterizzato dalle modeste dimensioni del sistema industriale e da un marcato dualismo tra aree urbane ed aree sub-urbane, il 2010 ha visto l’Abruzzo registrare alcuni segnali di ripresa soprattutto dell’industria manifatturiera, manifestatisi già a partire dalla seconda metà del 2009. Ovviamente i dati economici abruz12 zesi non possono che essere letti ed interpretati sempre tenendo in considerazione il drammatico evento tellurico che ha letteralmente distrutto una vasta zona del territorio regionale i cui effetti saranno completamente riassorbiti in un periodo non inferiore ad almeno 15 anni. Tra settembre e ottobre un’indagine condotta dalla Banca d’Italia presso un campione di circa 120 imprese del settore manifatturiero con almeno 20 addetti ha evidenziato come il 50% delle imprese osservate abbiano registrato un incremento del fatturato nei primi tre trimestri del 2010, rispetto al medesimo periodo del 2009, a fronte di un 23% delle stesse che ha registrato una contrazione. Buona la ripresa del settore manifatturiero che ha chiuso l’ultimo trimestre del 2010 con un incremento del 13,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2009. La ripresa è stata particolarmente sostenuta per le imprese di maggiore dimensione, quelle con oltre 250 addetti, e per quelle operanti nei settori dei mezzi di trasporto e dell’elettronica. L’espansione è invece risultata modesta per le imprese dei comparti tessile, dell’abbigliamento e delle calzature. Come già riscontrato a livello nazionale e comunitario, l’unica variabile che ha assunto un valore positivo nello scenario economico regionale è stata quella relativa alle esportazioni, mediamente cresciute del 22,6%, circa 10 punti percentuali in più della media nazionale. Tale exploit ha permesso alla regione Abruzzo di recuperare 0,2 punti percentuali di quota di mercato a livello nazionale. Negativo, invece, il trend del settore immobilare dove nel 2010 il valore della produzione è risultato essere in flessione rispetto al 2009 del 60%: in particolare sulla base dei risultati dell’indagine che Banca d’Italia ha condotto su un campione di operatori del settore con sede in Abruzzo, il calo della produzione è stato più diffuso tra le imprese operanti nel comparto delle opere pubbliche. Sul fronte dell’occupazione il dato medio abruzzese ha contabilizzato un’ulteriore lieve contrazione. Elevate sono risultate le ore complessive di Cassa integrazione guadagni, su cui hanno inciso in maniera significativa i trattamenti di tipo straordinario corrisposti a imprese insediate nell’area colpita dal terremoto. Tutta l’area colpita dal sisma è interessata da lavori di sistemazione delle abitazioni meno danneggiate, mentre è ancora nella fase iniziale il recupero degli edifici gravemente lesionati. L’erogazione del credito ha mostrato un andamento particolarmente altalenante ed una significativa eterogeneità tra le diverse province. In particolare spicca il dato di Chieti, provincia nella quale si è registrato un significativo credit crunch tra febbraio e maggio, solo in parte recuperato nel mese di giugno. Scomponendo il dato per classe dimensionale delle imprese a partire dal mese di maggio i prestiti alle imprese minori sono andati aumentando in maniera significativa rispetto a quelli destinati alle imprese con più di 20 dipendenti. Dato negativo quello evidenziato dall’andamento delle sofferenze rispetto al totale dei prestiti erogati alle imprese; nella media dei quattro trimestri terminanti a giugno, il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti vivi è salito al 3,6% (era pari al 2,4% a dicembre 2009). L’incremento ha riflesso l’andamento relativo alle imprese, che hanno registrato un aumento dal 2,9 al 4,8%. ll dato si è rivelato molto elevato soprattutto nella provincia di Chieti che ha registrato una crescita di oltre il 2% nei soli primi sei mesi del 2010. Nelle Marche, seconda regione in termini di presenza ed espansione territoriale della banca, la ripresa dell’attività economica, avviatasi nella primavera del 2009, è proseguita anche per il 2010, con un’intensità tuttavia insufficiente per recuperare i livelli produttivi precedenti l’avvio della recessione. La regione Marche ha registrato ritmi di crescita più modesti rispetto alla media nazionale soprattutto a causa della crisi del settore manifatturiero. La ripresa è apparsa ancora debole e incerta e circoscritta ad alcune imprese eccellenti, diffuse tra i settori e solidamente radicate nei mercati internazionali anche grazie alle trasformazioni strategiche intraprese nell’ultimo decennio. Un moderato ottimismo è stato registrato da parte degli operatori economici negli ultimi due mesi del 2010 alimentato soprattutto dai segnali di ripresa dell’economia mondiale e dall’esaurimento della fase di decumulo delle scorte, anche se è diffuso il timore per le prospettive del mercato del lavoro. Nelle Marche l’impatto della recessione è stato più marcato nel confronto con l’Italia per effetto di alcune caratteristiche strutturali della sua economia, quali l’elevata propensione alle esportazioni, il maggior peso dell’industria e la specializzazione nel comparto della moda e dei beni di consumo a uso durevole, il cui acquisto può essere più facilmente rinviato dalle famiglie nei periodi di crisi. Tra i principali comparti manifatturieri regionali, la flessione è stata rilevante per le calzature e i mobili, ancora più intensa per la meccanica e nel corso del 2010 tali comparti hanno fatto fatica per riportarsi ai livelli pre crisi. In linea con il trend nazionale sono risultati i dati macroeconomici della Regione Lazio che nel corso del 2010 è sembrata iniziare a superare la crisi del settore delle costruzioni, soprattutto nella capitale. La diminuzione delle abi13 tazioni costruite nei primi sei mesi del 2010 è stata parzialmente compensata dai dati registrati nell’ultimo trimestre del 2010 anche se il dato complessivo presenta un segno negativo. In Molise la produttività del 2010 si è attestata su livelli insoddisfacenti e senza alcun segnale di concreto miglioramento: gli investimenti in ricerca e sviluppo sono strutturalmente al di sotto dei già bassi valori nazionali ed i gap maggiori, rispetto alle Regioni limitrofe, sono stati registrati sia sul fronte occupazionale che su quello dell’innovazione e della competitività. Le infrastrutture appaiono troppo arretrate e poco manutenute a causa di un territorio con ampie zone soggette a smottamenti e frane. Nel 2010 i consumi delle famiglie si sono ulteriormente ridotti, gli investimenti produttivi hanno subito un calo, mentre la disoccupazione ha iniziato ad interessare anche i lavoratori dipendenti e quelli con contratto a termine. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA Nel 2010 il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti è stato pari al 2,0%, un valore elevato e sostanzialmente analogo a quello registrato nel 2009. L’aumento è ascrivibile ai prestiti erogati alle società finanziarie e, in misura minore, a quelli concessi alle imprese. Le prospettive sull’evoluzione della qualità del credito nei prossimi mesi rimangono incerte. Informazioni preliminari indicano che l’esposizione delle banche nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza è lievemente diminuita nel quarto trimestre del 2010 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I segnali di miglioramento riguardano sia le famiglie sia le imprese. Per queste ultime, tuttavia, la quota di crediti in temporanea difficoltà (esposizioni incagliate e ristrutturate) si è mantenuta elevata (5,7% dei prestiti in Novembre). La ripresa del credito alle imprese è in larga parte spiegabile con l’andamento della domanda, che risulta sostenuta dalla modesta espansione dell’attività produttiva. Secondo le risposte fornite in ottobre dalle banche italiane partecipanti all’indagine trimestrale dell’Eurosistema sul credito bancario nell’area dell’euro (Bank Lending Survey), nel terzo trimestre del 2010 i criteri adottati per la concessione dei prestiti avrebbero subito una lieve restrizione prevalentemente nei confronti delle imprese di maggiore dimensione. Andamento dei Mercati Finanziari Negli ultimi mesi del 2010 i rendimenti dei titoli pubblici a lungo termine emessi dai Governi centrali delle maggiori economie avanzate hanno registrato decisi incrementi. In Novembre, infatti, si sono nuovamente acuite le tensioni sui debiti sovrani di alcuni paesi dell’area dell’euro che si erano attenuate in ottobre. In particolare la situazione finanziaria di Irlanda e Grecia è tornata sotto i riflettori, ma l’effetto contagio sugli altri paesi c.d. “PIIGS”, Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna non c’è stato. Il 21 Novembre 2010 l’Irlanda ha avanzato una richiesta ufficiale di prestito all’Unione Europea e all’Fmi, che è stata accolta il successivo 28 Novembre. Nella stessa data i Ministri finanziari hanno definito le principali caratteristiche di un meccanismo permanente per la salvaguardia della stabilità finanziaria dell’area (European Stability Mechanism, Esm). Tra Novembre e Dicembre le tre principali agenzie di rating internazionali hanno ridotto il merito di credito dell’Irlanda mentre l’agenzia Fitch ha ridotto quello del Portogallo. Nel corso del quarto trimestre del 2010 la rischiosità delle maggiori banche internazionali europee e statunitensi è tornata ad aumentare. I premi sui credit default swap (Cds), che erano scesi rispetto ai massimi registrati in primavera in connessione con la crisi greca, sono tornati a salire in novembre, collocandosi a metà gennaio in media attorno ai 210 punti base (50 in più rispetto a tre mesi prima). Gli incrementi hanno riguardato soprattutto le banche europee, in seguito all’acuirsi dei timori circa la sostenibilità del debito sovrano in Irlanda. Nel grafico che segue, al fine di illustrare il trend lungo un orizzonte temporale significativo, sono riportati i saggi di crescita relativi al periodo 31 Dicembre 2006 - 31 Dicembre 2010. Sui mercati interbancari le condizioni sono rimaste nel complesso stabili: il tasso euribor a tre mesi nella media del mese di Dicembre 2010 si è posizionato all’1,02%, lo stesso valore di Febbraio 2010 (+30 punti base rispetto a Dicembre 2009). L’Attività Creditizia: Raccolta ed Impieghi in Italia Nel corso dell’esercizio 2010 sia la raccolta che gli impieghi in Italia hanno registrato un incremento rispetto al dato di fine 2009. Le stime del Si-Abi rivelano che si è registrato un assestamento della dinamica della raccolta denominata in euro del totale delle banche italiane, rappresentata dai depositi a clientela residente (depositi in conto corrente, depositi con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine) e dalle obbligazioni: il tasso di crescita tendenziale è risultato pari a circa il +3,0% a fine 2010. Sul fronte opposto la dinamica dei prestiti bancari ha manifestato una discreta ripresa: sulla base di prime stime dell’Abi i prestiti a famiglie e società non finanziarie sono risultati pari a 1.461 miliardi di euro, in crescita tendenziale del +4,3%. La dinamica dei finanziamenti destinati alle imprese non finanziarie è risultata del +1,6% (+1,2% a Novembre 2010, -2,4% a fine 2009). In particolare, i finanziamenti bancari alle piccole imprese, hanno segnato, nel mese di Novembre, un tasso di crescita pari a +1,5%, valore che raggiunge il +2,4% per le famiglie produttrici. Sostenuta rimane la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie (+7,6% a fine 2010, +7,5% a Novembre 2010; +5,9% a fine 2009). Più marcata è stata la crescita dei finanziamenti per l’acquisto di immobili, risultata a Dicembre di circa il +8% (+7,5% ad Ottobre 2010 e +6,1% a fine 2009). 14 15 LA SITUAZIONE DELLA BANCA La Raccolta Diretta (Nota: i dati riportati sono espressi in milioni di euro) Le Masse Intermediate Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Depositi, C/C, CD e Obbligazioni 2.949,45 2.898,12 51,33 1,77% 1.831,56 1.822,21 9,35 0,51% Certificati di deposito 202,89 215,91 (13,02) (6,03%) Obbligazioni 915,00 860,00 55,00 6,40% Raccolta a vista Masse Intermediate Esercizio Esercizio Variazioni 31/12/10 31/12/09 Assoluta % Raccolta Diretta 3.051,69 2.991,45 60,24 2,01% Raccolta Indiretta 1.274,00 1.359,00 (85,00) (6,25%) Raccolta Complessiva 4.325,69 4.350,45 (24,76) (0,57%) Al 31 Dicembre 2010 la raccolta complessiva, diretta ed indiretta, ammonta a 4.326 milioni di euro, con un lieve decremento rispetto al dato 2009 dello 0,57%, pari, in valore assoluto, ad euro 24 milioni. Tale risultato vede la Raccolta Diretta in aumento del 2,01%, mentre l’Indiretta mostra una flessione più marcata del 6,25%, pari ad euro 85 milioni. Variazioni Raccolta Diretta Pronti contro termine Totale Raccolta Diretta Assoluta % 102,24 93,33 8,91 9,55% 3.051,69 2.991,45 60,24 2,01% Raccolta Diretta al 31/12/2010 Pronti Contro Termine Il dato indica, inoltre, un fenomeno di travaso dalla Raccolta Indiretta alla Diretta principalmente a causa dei bassi rendimenti offerti dai Titoli di Stato e dall’avversione al rischio dei risparmiatori in anni caratterizzati da forti tensioni sui mercati finanziari e da flessioni generalizzate degli indici di borsa. Raccolta a Vista Obbligazioni Certificati di deposito La Raccolta Diretta della Banca si presenta in aumento del 2,01% rispetto al dato del 2009. L’incremento è dovuto sostanzialmente all’aumento della raccolta obbligazionaria +6,40% (+ 55 milioni di euro). In diminuzione si presenta, invece, il comparto dei certificati di deposito, -6,03%. Tale flessione è stata compensata dall’aumento del comparto dei pronti contro termine, strumenti a breve termine privilegiati dalla clientela in mercati caratterizzati da tassi di interesse molto bassi ed elevata incertezza. In valore assoluto la Raccolta Diretta si è attestata ad euro 3.051,69 milioni con un incremento assoluto di 60,24 milioni di euro. 16 17 La Raccolta Indiretta Gli impieghi a clientela Esercizio Esercizio Variazioni Tipologia Raccolta Indiretta 529,47 631,09 (101,62) (16,10%) 2.109,69 1.971,82 137,87 6,99% 31/12/09 Assoluta 380,00 447,00 (67,00) (14,99%) Conti correnti e finanziamenti 5,00 11,00 (6,00) (54,55%) Mutui Fondi comuni e SICAV 186,00 279,00 (93,00) (33,33%) Credito al Consumo 43,24 8,09 35,15 434,49% Assicurazioni 189,00 157,00 32,00 20,38% Titoli di debito 78,05 118,81 (40,76) (34,31%) 894,00 912,00 (18,00) (1,97%) Altri impieghi 289,56 383,20 (93,64) (24,44%) 1.274,00 1.359,00 (85,00) (6,25%) Totale Impieghi 3.050,01 3.113,01 (63,00) (2,02%) GPF, GPM e C/gestito Raccolta Amministrata Totale Raccolta Indiretta La Raccolta Indiretta presenta una più decisa flessione che si attesta al -6,25%: a fronte di un lieve incremento della componente assicurativa, che registra una variazione positiva di 32 milioni di euro (+20,38%), tutte le altre componenti presentano flessioni rispetto al dato del 2009. In valore assoluto la raccolta indiretta è diminuita di 85 milioni di euro attestandosi a complessivi euro 1.274 milioni. L’andamento della Raccolta Indiretta rispecchia le crescenti difficoltà delle famiglie italiane nel risparmiare in un contesto di aumento generalizzato del costo dei generi alimentari, delle risorse energetiche e, parzialmente, riflette il trasferimento della stessa verso la Raccolta Diretta a causa dei bassi tassi di rendimento offerti dai prodotti finanziari che spingono i risparmiatori, in generale, a privilegiare la liquidità. 18 Esercizio 31/12/09 31/12/10 Raccolta Gestita % Variazioni Esercizio 31/12/10 Assoluta % Gli Impieghi Netti, a fine 2010, mostrano un lieve decremento (-2,02%) attestandosi a 3.050,01 milioni di euro. In particolare in flessione si presentano i conti correnti (-16,10%) ed i titoli di debito (-34,31%). Per quanto riguarda quest’ultima tipologia si segnala che la riduzione è dovuta al rimborso di parte delle obbligazioni della Adriatico Finance Sme, relative alla cartolarizzazione dei leasing Terfinance. In aumento si presenta, invece, il comparto dei mutui (+6,99%) e del Credito al consumo (+35,15 milioni di euro). Si precisa che, in riferimento ai c.d. mutui “subprime”, ossia a quei mutui concessi a clienti che offrono scarse garanzie, Banca Tercas non ha in essere alcun tipo di finanziamento riferibile a tale tipologia, né direttamente né indirettamente (possesso di obbligazioni del tipo A.B.S. con collaterale costituito da crediti della specie). 19 Posizione Interbancaria Tipologia Crediti vs Banche Credito vs Banca Centrale Debiti vs Banche Posizione Interbancaria Netta Gli indici Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Si riportano di seguito alcuni degli indici economici maggiormente significativi ed alcuni relativi ai crediti problematici. Variazioni Assoluta % 31,12 75,14 (44,02) (58,58%) 357,00 115,00 242,00 210,43% (425,04) (218,84) (206,20) 94,22% (36,92) (28,70) (8,22) 28,65% Attività Deteriorate Lorde e Nette Attività Finanziarie Deteriorate Lorde Sofferenze Esercizio 31/12/09 Assoluta 86,81 46,17 40,64 58,29 56,91% Crediti sconfinati 107,35 84,99 22,36 26,31% 7,16 21,28 (14,12) (66,35%) 362,04 254,87 107,17 42,05% Le attività deteriorate, alla data del 31 Dicembre 2010, fanno registrare un incremento del 42,05% rispetto al dato del Dicembre 2009. In deciso aumento si presentano le sofferenze, +88,02% e le posizioni in incaglio +56,91%. In flessione i crediti ristrutturati -66,35%. Il complesso dei crediti problematici, ammontanti ad euro 362,04 milioni, vengono opportunamente presidiati con accantonamenti pari al 52,20% sulle sofferenze, al 17,04% sugli incagli e all’1,05% sui crediti scaduti oltre 180 giorni. Si precisa che nella tabella sopra esposta sono ricomprese anche le posizioni deteriorate relative alle operazioni di cartolarizzazione effettuate. Le attività finanziarie deteriorate, al netto degli accantonamenti prudenziali effettuati, sono riepilogate di seguito: Variazioni Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 41,50 24,59 16,91 68,75% Incagli 133,33 77,09 56,24 72,96% Crediti sconfinati 106,22 83,92 22,30 26,57% 7,14 21,24 (14,10) (66,40%) 288,19 206,84 81,35 39,33% Sofferenze Crediti ristrutturati Totale Attività Finanziarie Det. Nette 362.045 3.136.946 11,54% Crediti deteriorati Netti Imp. Netti Rapp. in % Assoluta % Rapp. in % 288.186 3.050.001 9,45% Sofferenze Lorde Impieghi lordi Rapp. in % 86.814 3.136.946 2,77% Sofferenze Nette Imp. Netti Rapp. in % 88,02% 102,43 Attività Finanziarie Deteriorate Nette Impieghi lordi % 160,72 Totale Attività Finanziarie Det. Lorde Crediti deteriorati Lordi Variazioni Esercizio 31/12/10 Incagli Crediti ristrutturati Indici crediti problematici 41.496 3.050.001 1,36% Incagli Netti Imp. Netti Rapp. in % 133.333 3.050.001 4,37% Fondi Svalutazione sofferenze Sofferenze Lorde Rapp. in % 45.317 86.814 52,20% Fondi Svalutazione Incagli Incagli Lordi Rapp. in % 27.388 160.721 17,04% Indici economici Margine Interesse / Margine Intermediazione 74,26% Commissioni nette / Margine Intermediazione 26,60% Oneri operativi / Margine Intermediazione 59,66% Cost Income 62,09% Masse gestite per dipendente dati in milioni di euro Il complesso delle attività deteriorate rappresenta il 9,45% del totale degli impieghi netti, percentuale che scende al 5,73% se si considerano solo le sofferenze e gli incagli, mentre complessivamente tutti i fondi svalutazione accantonati, analitici e forfettari, hanno raggiunto il 2,77% del totale crediti lordi erogati. Si ricorda che già nel bilancio 2009 i crediti sconfinati sono stati determinati in base al dettato delle nuove disposizioni di Banca d’Italia che hanno reso obbligatorio, per gli impieghi garantiti da ipoteca, l’applicazione dell’approccio c.d. “per transazione” (Circ. 272/2008). Secondo tale approccio vengono definite scadute e/o sconfinanti le esposizioni che sono in tale stato da oltre 90 giorni, qualunque sia la percentuale di sconfino rilevata. Per tutte le altre esposizioni Banca Tercas adotta, invece, l’approccio c.d. “per controparte”, in base al quale si valuta l’esposizione complessiva verso un debitore. In tale caso la posizione è considerata scaduta se supera 180 giorni di sconfino e il suo ammontare supera la soglia di rilevanza del 5%. La normativa è divenuta, quindi, maggiormente stringente e rigorosa imponendo che, per i crediti ipotecari, l’individuazione dello stato di “sconfino” sia riferita alla singola transazione piuttosto che all’intera esposizione. 20 Impieghi per dipendente 3,75 Raccolta Diretta per dipendente 3,65 Raccolta Indiretta per dipendente 1,52 Dipendenti medi 837 21 Le Operazioni di Cartolarizzazione Nel corso del 2010 non sono state effettuate ulteriori operazioni di cartolarizzazione. Si rammenta, però, che negli anni passati sono state effettuate due operazioni di cartolarizzazione, rispettivamente nel 2007, con crediti performing derivanti da operazioni fondiarie concesse per l’acquisto, costruzione e ristrutturazione di immobili destinati ad uso commerciale e residenziale con società, e nel 2008, con mutui performing derivanti da operazioni fondiarie concesse a persone fisiche per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili residenziali. Le Società Veicolo utilizzate, costituite ad hoc ai sensi della legge 130/99, sono state rispettivamente la società Adriatico Finance Sme Srl e la società Adriatico Finance RMBS Srl, con sede a Milano. Per entrambe tali due operazioni ci si è avvalsi della collaborazione di HSBC, primaria istituzione finanziaria mondiale, in qualità di “sole arranger” e “lead manager”. Si precisa, inoltre, che in qualità di servicer, la Banca continua a gestire le riscossioni sui crediti ceduti e, quindi, a mantenere direttamente i rapporti con i clienti ceduti. Dal momento che le operazioni descritte non presentavano i requisiti previsti dallo IAS 39 per poter effettuare la derecognition (cancellazione), i crediti ceduti hanno continuato e continuano ad essere rappresentati in bilancio in base al metodo della c.d. “rappresentazione netta”. Tale metodo prevede che nell’attivo dello Stato Patrimoniale le attività cedute continuino ad essere esposte tra i crediti verso la clientela al netto dei fondi rettificativi, mentre nel passivo dello Stato Patrimoniale viene esposto il debito per l’importo ricevuto dalle società veicolo. Conseguentemente le obbligazioni ABS acquistate non vengono esposte nell’attivo dello Stato Patrimoniale, ma riducono il debito rilevato per l’importo ricevuto di pari ammontare. cioè mediante la designazione al fair value sia del Btp inflation che del contratto di Interest Rate Swap, che è stato contabilizzato tra le passività finanziarie di negoziazione. I risultati economici di tale operazione, in termini di utili-perdite / plusvalenze-minusvalenze, vengono imputate a voce 110 di conto economico. • Attività finanziarie disponibili per la vendita (A.F.S.), composta per l’81,60% da titoli di capitale, per il 18,33% da quote di Oicr e per lo 0,07% da titoli obbligazionari. Per quanto attiene ai criteri di valorizzazione dei portafogli H.F.T., A.F.S. e F.V.O. si precisa che essi, in conformità alla normativa IAS, sono stati valutati al “fair value”, con effetti a Conto Economico per quanto riguarda i titoli del portafoglio HFT ed F.V.O. e a riserva patrimoniale per i titoli del portafoglio AFS. Le obbligazioni emesse dalla Banca sono iscritte nel passivo e valutate al loro costo ammortizzato, tranne quelle designate al fair value. Queste ultime rappresentano una percentuale ridotta del complesso delle emissioni effettuate e sono state oggetto di copertura finanziaria attraverso la stipulazione di contratti derivati. Le obbligazioni proprie riacquistate, presenti nel portafoglio alla data del 31 Dicembre 2010, vengono elise in applicazione dello IAS 39, mentre le azioni proprie detenute sono iscritte con segno negativo nel Patrimonio Netto ai sensi dello IAS 32. Si segnala, infine, che in data 20 marzo 2008 è stata avviata anche una terza operazione di cartolarizzazione relativa, però, a finanziamenti leasing non originati da Banca Tercas ma originati dalla ex controllata Terfinance Spa (ex Terleasing Spa, ceduta nello stesso anno), utilizzando, in qualità di Società Veicolo, la Adriatico Finance SME Srl. L’operazione di cartolarizzazione fu perfezionata in data 25 settembre 2008 con l’emissione delle obbligazioni ABS di tipo Senior, Mezzanine e Junior, che sono state acquistate, nel loro complesso, da Banca Tercas Spa, per un importo di euro 118,66 milioni. Anche per questa terza operazione di cartolarizzazione ci si è avvalsi della collaborazione della banca d’affari londinese HSBC in qualità di “sole arranger” e “lead manager”. L’Attività sui Mercati Finanziari Tipologia Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Variazioni Assoluta % Att. fin. detenute per la negoziazione HFT 85,40 140,15 (54,75) (39,07%) Att. fin. valutate al Fair Value 40,47 21,54 18,93 87,88% Att. fin. disponibili per la vendita AFS 41,69 74,94 (33,25) (44,37%) 167,56 236,63 (69,07) (29,19%) Totale Attività finanziarie Sotto il profilo della composizione si evidenzia che la Banca, a fine 2010, detiene strumenti finanziari iscritti nelle seguenti voci dell’attivo: • Attività finanziarie detenute per la negoziazione (H.F.T.), composta in larga misura da titoli di Stato (73,17%), da obbligazioni (25,28%) e strumenti finanziari derivati pari al 1,54%. • Attività finanziarie valutate al fair value (F.V.O.), composta per la totalità da Btp inflation oggetto di Asset Swap. Il Btp inflativo è stato acquistato per un valore nominale complessivo di 40 milioni di euro con contestuale esecuzione di un contratto di swap dei flussi di cassa generati dallo strumento, contro pagamento da parte della controparte di mercato di un tasso variabile + spread. Date le caratteristiche di natural edge dell’operazione, si è deciso di contabilizzare entrambi gli strumenti finanziari avvalendosi dell’opportunità offerta dal principio Ias 39, 22 23 LA GESTIONE DEI RISCHI Il Controllo del Rischio di Mercato Il termine “rischio di mercato” si riferisce al rischio di variazione del valore di uno strumento o di un portafoglio di strumenti finanziari in rapporto a mutamenti inattesi delle condizioni di mercato (prezzi azionari, tassi di interesse, tassi di cambio o volatilità di tali variabili). Tale rischio deriva dalla componente “rischio di tasso” (originato dall’inevitabile mismatching esistente tra le poste dell’attivo e del passivo) e dalla componente “rischio di liquidità” (eventualmente conseguente ad una non corretta gestione dei flussi della Banca). Il rischio di tasso può essere gestito soltanto attraverso un’ampia conoscenza di alcuni elementi essenziali, quali durata, vita residua, scadenza e metodologie di riprezzamento delle poste di bilancio, senza tuttavia trascurare le ripercussioni che le loro variazioni esercitano sugli impegni di pagamento, assunti e potenziali. Il rischio di mercato viene misurato, oltre che secondo quanto previsto nel Titolo IV, Capitolo III delle Istruzioni di Vigilanza, mediante il Value At Risk (in sigla Var). Tale indice viene calcolato con cadenza giornaliera ed è preso a riferimento per la verifica del rispetto dei limiti operativi con i quali opera il responsabile del portafoglio titoli di proprietà. Il Var di un portafoglio rappresenta una misura di tipo probabilistico, in grado di sintetizzare la stima del rischio dell’intero portafoglio in un solo numero. Esso sintetizza la massima perdita attesa, su un dato orizzonte temporale e nei limiti di un determinato intervallo di confidenza. Il Controllo del Rischio di Credito L’attento monitoraggio dell’esposizione creditizia della Banca è un’attività continua alla quale viene data massima importanza. Lo strumento utilizzato, denominato Credit Position Control, consente la valutazione dell’andamento delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi differenziati per tipo di cliente, forma tecnica e gravità. Il Credit Position Control rappresenta un valido strumento di “early-warning” che consente di calcolare un indice sintetico di rischio per singola posizione, filiale, area ed uno complessivo di Istituto. Il CPC costituisce altresì la componente andamentale del modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici. Nel corso dell’esercizio, il profilo di rischio della Cassa è rimasto contenuto, con un Giudizio Complessivo del portafoglio crediti, al 31 Dicembre 2010, pari a 23 (su una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero rappresenta l’assenza di anomalie comportamentali e +100 il rischio massimo). Il leggero incremento del punteggio, rispetto alla gestione precedente, può essere considerato una variazione fisiologica dovuta al peggioramento della congiuntura economica. Nel corso del 2010, il Var giornaliero medio, riferito al portafoglio titoli HFT della Banca, è risultato pari a 50.374 euro. Tale valore, unitamente alla duration media, pari a 0,449 e considerate le ipotesi prudenziali di calcolo (intervallo di confidenza 99% e orizzonte temporale di 10 giorni), testimonia il contenuto profilo di rischio delle attività in titoli. Le elaborazioni sono effettuate mediante l’utilizzo dello specifico applicativo fornito da Bloomberg. Dal mese di Gennaio 2011 l’applicativo utilizzato per il monitoraggio del rischio di mercato è MasterFinance, fornito da Thema Consulting. MasterFinance è una piattaforma modulare e integrata che permette di gestire il portafoglio di proprietà della banca e di fornire l’informativa necessaria per la contabilità e le segnalazioni di vigilanza relativamente agli strumenti finanziari derivati. Portafoglio al 31.12.2010 Giudizi medi Utilizzo totale Numero clienti Consumatori privati 12 634.666 161.062 Imprese private 28 1.768.818 7.352 Artigiani e Altre famiglie 22 241.972 13.804 Unità o società artigiane altre 21 250.998 4.696 Altro 0 176.139 5.401 Totale 23 3.072.593 192.315 Nel corso del 2010 gli uffici interni hanno proseguito l’attento monitoraggio delle posizioni maggiormente a rischio. Infatti, dopo essere stato efficacemente testato, è stato adottato un ulteriore strumento per la gestione ed il monitoraggio dei crediti scaduti ed incagliati che consente una verifica giornaliera delle posizioni sulla base di informazioni dinamiche ritenute produttive di un possibile deterioramento della relazione. Lo strumento consente al singolo operatore di filiale di effettuare un’analisi per la conferma, il rigetto o la momentanea sospensione del giudizio di criticità. In tale modo si incrementa anche il set di strumenti a disposizione per il presidio del rischio di credito sia a livello di istituto che di filiale. Lo stesso è stato ulteriormente incrementato nelle funzioni perché possa rappresentare il principale supporto per la gestione delle posizioni di rischio. 24 25 Indicazioni in materia di informativa concernente l’esposizione verso prodotti finanziari rischiosi Nell’Ottobre del 2007, i ministri e i governatori delle Banche Centrali del G7 hanno chiesto al Financial Stability Forum (FSF) di effettuare un’analisi sulla genesi delle turbolenze che hanno interessato il mercato finanziario a partire dall’Agosto 2007, al fine di individuare delle Raccomandazioni per rafforzare la solidità dei mercati e degli intermediari finanziari. Tali Raccomandazioni, riferite dal FSF nell’Aprile 2008, sono state recepite da Banca d’Italia la quale ha richiesto alle banche di fornire un’ampia e dettagliata informativa, sotto il profilo quali-quantitativo, concernente, in particolare, l’esposizione verso quei prodotti finanziari percepiti attualmente dal mercato come rischiosi; in particolare, il Rapporto FSF invita a fornire, per ciascuna categoria/tipologia di strumenti finanziari, la complessiva esposizione, inclusiva anche delle posizioni facenti capo a veicoli non consolidati, con i relativi importi, prima e dopo eventuali operazioni di copertura, al lordo e al netto delle svalutazioni. L’ampiezza e il dettaglio dell’informativa devono risultare commisurati all’importanza che le esposizioni in esame rivestono rispetto alla complessiva operatività dell’intermediario, ovvero all’entità dei rischi gravanti sullo stesso. Anche l’assenza di esposizioni va esplicitamente dichiarata. A tal proposito, si segnala che le esposizioni di Banca Tercas verso Special Purpose Entities (SPE), società veicolo, sono interamente riferibili a due operazioni di cartolarizzazione di propri crediti e ad un’operazione di cartolarizzazione di leasing originati dalla ex controllata Terfinance avviate e perfezionate nel corso del 2007 e del 2008; i crediti sono stati ceduti a società veicolo, costituite ai sensi della legge n. 130 del 30 aprile 1999 che, per finanziarne l’acquisto, hanno emesso strumenti finanziari riacquistati tutti da Banca Tercas Spa. Gli impegni assunti dai veicoli nei confronti dei sottoscrittori dei titoli vengono assolti, in via esclusiva, mediante i flussi di cassa generati dai crediti ceduti. Si segnala che i suddetti titoli sono entrati in ammortamento nel corso del 2010. Gli strumenti finanziari derivanti dalle cartolarizzazioni dei mutui ipotecari originati da Banca Tercas sono stati emessi da Adriatico Finance Rmbs Srl. Essi sono rappresentati da titoli Senior (rating AAA), emessi originariamente per un valore nominale di euro 172,3 mln e da titoli Junior, emessi originariamente, per un valore nominale di euro 20,25 mln (privi di rating). Il valore nominale degli stessi, alla data del 31 Dicembre 2010, è pari rispettivamente ad euro 103,77 milioni ed euro 20,25 milioni. I titoli emessi da Adriatico Finance Sme Srl, di originari euro 129,50 milioni, a fine 2010, sono rappresentati da titoli Senior (rating AAA) per un valore nominale di euro 70,37 milioni e titoli Junior per un valore nominale di euro 33,45 milioni (privi di rating). Gli strumenti finanziari derivanti dall’operazione di cartolarizzazione dei leasing sono stati emessi sempre da Adriatico Finance Sme Srl per un valore nominale complessivo di euro 118,66 milioni suddivisi in tre tranches prive di rating. Alla data del 31 Dicembre 2010 il valore nominale residuo detenuto dalla Banca ammonta ad euro 78,70 milioni. Gli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi, sono stati valutati tenendo conto di tecniche di valutazione che utilizzano, come dati di input, parametri di mercato osservabili o indicazioni di prezzo fornite da controparti qualificate. Si fa presente che il titolo Saphir Finance Plc, iscritto in bilancio per un valore di euro 1.728 migliaia, è uno strumento finanziario per il quale è stata attivata specifica richiesta di rimborso anticipato. Lo strumento è collateralizzato attualmente da cash, riveniente dalla vendita di un fondo di liquidità. La Banca sta completando le formalità nei confronti del Trustee (Bank of New York), con l’assistenza di un consulente legale specializzato, per ottenere la tempestiva e completa liquidazione delle spettanze. Principali Rischi ed Incertezze Le informazioni sui rischi e sulle incertezze cui la Banca Tercas è esposta sono dettagliatamente illustrate nella presente Relazione sulla Gestione e nella Nota Integrativa. Più in particolare, i rischi connessi con l’andamento dell’economia mondiale, di quella italiana e dei territori di riferimento, oltre che dei mercati finanziari e con le scelte che gli Organismi Sovranazionali ed i Governi vorranno fare per combattere la crisi, sono esposti nella parte introduttiva della Relazione sulla gestione: nel capitolo sullo scenario economico e nel successivo capitolo sulla prevedibile evoluzione della gestione e dello sviluppo dell’operatività sono indicate le assunzioni sulle quali sono basate le valutazioni e le previsioni effettuate. Sui rischi connessi alla gestione aziendale e alla stabilità patrimoniale sono illustrati nel capitolo della gestione dei rischi 26 della presente Relazione, mentre una più ampia illustrazione è contenuta nella Parte E ed F della Nota integrativa. La Banca d’Italia, Consob ed Isvap, con i documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2009, hanno richiesto inoltre agli Amministratori di svolgere valutazioni accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1. Infatti le attuali condizioni dei mercati finanziari, dell’economia reale e le negative previsioni che vengono formulate con riferimento al breve/medio periodo hanno richiesto, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del citato presupposto. Esaminati i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico, valutata la concretezza delle previsioni del piano strategico 2010-2012 e i risultati conseguiti negli ultimi esercizi, si ritiene più che ragionevole l’aspettativa che Banca Tercas continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il documento di Bilancio è stato predisposto proprio sulla base di tale assunto di continuità aziendale. Le incertezze connesse alle problematiche relative ai rischi di credito e di liquidità inerenti all’evoluzione negativa dei mercati economici e finanziari, sono ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione del costante miglioramento della redditività della banca, della buona qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie. Il Patrimonio Netto Esercizio Esercizio 31/12/10 31/12/09 Variazioni Voce Assoluta % Capitale sociale 50,00 26,00 24,00 92,31% Sovrapprezzi di emissione 25,04 45,95 (20,91) (45,51%) 271,10 261,34 9,76 3,73% 2,55 9,16 (6,61) (72,16%) Azioni proprie (0,32) (18,64) 18,32 98,28% Utile d’esercizio 12,10 24,05 (11,95) (49,69%) Patrimonio Netto 360,47 347,86 12,61 3,63% Riserve Riserve da valutazione Il Patrimonio Netto della Banca, comprensivo dell’utile d’esercizio, registra un incremento di 12,61 milioni di euro (+3,63%), determinato dall’accantonamento a riserva dell’utile 2009 che ha aumentato i mezzi propri dell’Istituto per 9,76 milioni di euro. Le riserve da valutazione mostrano una flessione di 6,61 milioni di euro che è stata determinata sia dalla contrazione generalizzata delle quotazioni dei titoli detenuti nel portafoglio AFS registrata sui mercati finanziari nel quarto trimestre del 2010, sia dalla vendita del titolo Intesa San Paolo. In data 3 dicembre 2010 si è deliberato l’aumento gratuito del Capitale Sociale, da 26 a 50 milioni di euro, utilizzando per euro 4,871 milioni la Riserva da Rivalutazione Monetaria degli immobili (la rivalutazione contabile degli stessi fu effettuata in base a due specifiche Leggi di rivalutazione monetaria, la n. 576 del 1975 e la n. 72 del 1983), e per euro 19,129 milioni la Riserva da Sovrapprezzo di Emissione (riserva costituita nel 1992 in applicazione della Legge Amato Carli quando dall’Ente Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo nacquero la Fondazione Tercas e la Banca Tercas Spa). 27 Il Patrimonio ed i Requisiti di Vigilanza Rapporti con le Società del Gruppo Variazioni Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Assoluta Patrim. di base al lordo elementi da ded. 349,16 324,19 24,97 7,70% Patrimonio di base netto (Tier 1) 346,49 320,94 25,55 7,96% Patrim. Suppl. al lordo elementi da dedurre 70,85 91,16 (20,31) (22,28%) Patrimonio Supplementare netto (Tier 2) 68,18 87,91 (19,73) (22,44%) Patrimonio di Vigilanza 414,67 408,85 5,82 1,42% Patrimonio di Vigilanza + Tier 3 414,67 408,85 5,82 1,42% 0 0 0,00 n.d. 227,79 212,7 15,09 7,09% Rischi di mercato 1,85 3,3 (1,45) (43,94%) Rischio operativo 22,44 23,59 (1,15) (4,87%) 0 0 0,00 n.d. 252,08 239,59 12,49 5,21% 2.363,30 2.246,15 117,15 5,22% Patrim. di Base/Att. di rischio ponderate 14,66% 14,29% 0,37% 2,61% Patrim. di Vigilanza/Att. rischio ponderate 17,55% 18,20% (0,66%) (3,60%) 162,59 169,26 (6,67) (3,94%) Adeguatezza Patrimoniale % Attività di rischio Requisiti patrimoniali di vigilanza Rischio di credito e controparte Altri requisiti prudenziali Totale requisiti prudenziali Attività di rischio e coefficienti di vigilanza Eccedenza Patrimoniale Al fine di sostenere la crescita degli investimenti, conservando un elevato coefficiente di solvibilità, ed aumentare la remunerazione del capitale proprio, sono stati emessi, nel 2006, 2007 e nel 2008 alcuni prestiti subordinati. La quota sottoscritta, alla data del 31 Dicembre 2010, è pari a 90,70 milioni di euro. In applicazione delle regole prudenziali, che prevedono espressamente l’ammortamento in 5 quote costanti nel quinquennio antecedente la scadenza del prestito, è stato computato 1/5 del valore degli stessi, come filtro prudenziale negativo dal Patrimonio di Vigilanza. L’importo residuo dei prestiti subordinati, pari ad euro 70,56 milioni, è stato computato con elemento positivo del Patrimonio Supplementare. In base alla natura dei rischi coperti, l’attività creditizia genera il maggiore assorbimento, pari a 227,79 milioni di euro. Il rischio di mercato mantiene invece pressoché invariato il suo assorbimento (1,85 milioni di euro). Si segnala che il dato relativo alle attività di rischio ponderate, al 31 Dicembre 2010, è stato determinato applicando le nuove regole della Vigilanza Prudenziale (Circolare Banca d’Italia n. 263/2006). L’eccedenza del requisito patrimoniale sul minimo richiesto per poter operare è di ben 162,59 milioni di euro. I coefficienti di vigilanza, nonostante l’incremento dell’assorbimento patrimoniale derivante fondamentalmente dai maggiori impieghi della Banca, si mantengono su valori elevati confermando la solida posizione patrimoniale dell’Istituto che ha consentito a Banca Tercas, in data 31 Dicembre 2010, di acquisire il controllo di Banca Caripe Spa rilevando, a titolo oneroso, il 95% del suo pacchetto azionario precedentemente detenuto dal Banco Popolare. Il Patrimonio di Base Netto presenta un incremento del 7,96% rispetto al 31 Dicembre 2009 per effetto, sia della riduzione delle azioni proprie detenute, che dell’accantonamento dell’utile dell’esercizio 2009. Il Patrimonio Supplementare si presenta in diminuzione per effetto dell’ammortamento del prestito subordinato, mentre il Patrimonio di Vigilanza registra un incremento dell’1,42% rispetto al 31 Dicembre 2009, attestandosi ad euro 414,67 milioni. Si precisa inoltre che l’Istituto non dispone del Patrimono di Terzo Livello, che, secondo la normativa di vigilanza, comprende la quota di passività subordinate di Secondo Livello non computabile nel Tier 2 in quanto eccedente il 50% del Patrimono di Base al lordo degli elementi da dedurre. 28 Le società controllate, incluse nel perimetro di consolidamento, sono Sogiter Srl, Terbroker Srl e le due società veicolo, Adriatico Finance Sme Srl ed Adriatico Finance Rmbs Srl. La società Terfinance Spa (ex Terleasing Spa), al 31 Dicembre 2010, è ancora posseduta al 19,10% dopo aver ceduto alla società Vega Management, nel corso del mese di marzo 2008, il 76,10%. Non ricorrendo nessuna delle condizioni previste dai principi contabili internazionali IAS-IFRS, quest’ultima non viene più ricompresa nel perimetro di consolidamento. La Sogiter Srl (ex Altobelli House Srl) è stata acquistata da Banca Tercas nel 1996. Svolge attività immobiliare ed è partecipata al 100,00%. Si fa presente che in data 27 Giugno il CDA di Banca Tercas Spa, al fine di razionalizzare l’assetto organizzativo del Gruppo in ottica di semplificazione e riduzione dei numerosi adempimenti amministrativi, fiscali e segnaletici che gravano sull’Area Amministrazione e Bilancio, ha deliberato la “fusione per incorporazione” della Sogiter Srl. In data 8 febbraio 2011 l’assemblea straordinaria di Sogiter e il Cda di Banca Tercas alla presenza del notaio hanno deliberato la fusione. La stessa con effetti fiscali che retroagiranno alla data del 1° gennaio 2011 è stata formalmente conclusa 7 marzo 2011, data di redazione notarile dell’atto di fusione. La Capogruppo ha acquisito la titolarità dei 5 immobili di proprietà della Sogiter Srl per un valore di fusione di euro 4,519 milioni, mentre sono stati elisi rapporti infragruppo per euro 2,103 milioni, principalmente rappresentati dal mutuo concesso da Banca Tercas a Sogiter con il quale la stessa aveva finanziato l’acquisto dell’immobile sito in Teramo, alla via Carducci, n. 36 (ex Inail) dove sono stati sistemati i servizi di Direzione Generale di Tercas. Altra società del Gruppo è la Terbroker Srl che svolge attività di brokeraggio assicurativo. La percentuale di partecipazione in Terbroker Srl, alla data della presente Relazione, è del 87,70%. Nel perimetro di consolidamento rientrano anche le due società veicolo, Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance Rmbs Srl, per le sole poste di bilancio costituenti il patrimonio separato. Entrambe vengono consolidate anche se Banca Tercas non possiede nessuna quota di partecipazione, in applicazione dello IAS 27 e del SIC 12. In particolare il SIC 12 (Standard Interpretations Committee) prevede espressamente l’obbligo di consolidare una società veicolo quando questa sia stata costituita esclusivamente nell’interesse della Capogruppo e quando le sue attività siano gestite in relazione alle sue esigenze aziendali. In data 31 Dicembre 2010 Banca Tercas ha acquisito ufficialmente il 95% delle azioni di Banca Caripe Spa, dando seguito al contratto di acquisto stipulato, in data 1° ottobre 2010, con il Banco Popolare. Tale contratto era soggetto alla condizione sospensiva di rilascio della prevista autorizzazione da parte della Banca d’Italia. La stessa ha rilasciato il proprio parere favorevole in data 28 Dicembre 2010. Il citato contratto di acquisto è divenuto efficace in data 31 dicembre 2010. Conseguentemente il perimetro di consolidamento, alla data del 31 Dicembre 2010, vede il Gruppo Tercas allargarsi con l’ingresso della Caripe Spa, Cassa di Risparmio di Pescara, la cui partecipazione è stata iscritta nell’attivo dello Stato Patrimoniale di Tercas al costo di acquisto, pari ad euro 228 milioni. 29 L’ANALISI DEI RISULTATI Il Margine di Interesse Andamento Reddituale Complessivo Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Margine d’interesse 102,17 Commissioni nette Voce Esercizio 31/12/09 128,99 145,30 (16,31) (11,23%) (9,96) (13,12) 3,16 (24,09%) 119,03 132,18 (13,15) (9,95%) 3,93 6,97 (3,04) (43,62%) Interessi passivi su titoli (21,31) (26,42) 5,11 (19,34%) Interessi netti su titoli (17,38) (19,45) 2,07 10,64% Interessi attivi banche 0,86 1,11 (0,25) (22,52%) (0,36) (1,13) 0,77 (68,14%) Interessi netti banche 0,50 (0,02) 0,52 (2.600,00%) Altri interessi attivi 0,03 0,01 0,02 n.r (0,01) 0,00 (0,01) n.d. Saldi positivi dei differenziali di copertura 0,00 0,00 0,00 n.d. Interessi netti altri 0,02 0,01 0,01 n.r 102,17 112,72 (10,55) Variazioni Assoluta % 112,72 (10,55) (9,36%) 36,60 37,86 (1,26) (3,33%) Margine di intermediazione 137,58 159,01 (21,43) (13,48%) Margine gestione finanziaria 104,50 125,85 (21,35) (16,96%) Risultato dell’operatività al lordo imposte 22,47 40,56 (18,09) (44,60%) Utile dell’esercizio 12,10 24,05 (11,95) (49,69%) Interessi attivi clientela Interessi passivi clientela Interessi netti clientela Interessi attivi su titoli Interessi passivi banche L’utile netto 2010 si determina in euro 12,10 milioni, con una flessione percentuale del 49,69% sull’utile netto del 2009. Altri interessi passivi Utile in Milioni di Euro Margine di interesse 30 % (9,36%) Il margine di interesse si presenta in diminuzione del 9,36% a causa dell’ effetto congiunto della contrazione dei tassi di interesse e di una diminuzione delle masse di ca. 63 milioni di euro. In flessione si presentano, conseguentemente, anche gli interessi passivi da clientela e più in generale tutti gli altri interessi sia attivi che passivi. 24,05 15 10 12,10 5 Il Margine di Intermediazione 0 2009 2010 Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 102,17 a) Commissioni Attive b) Commissioni Passive Voce Variazioni Assoluta % 112,72 (10,55) (9,36%) 37,71 39,10 (1,39) (3,55%) (1,11) (1,24) 0,13 (10,48%) Margine da servizi (Comm.ni nette) 36,60 37,86 (1,26) (3,33%) Dividendi su azioni e partecipazioni 0,87 1,11 (0,24) (21,62%) (0,88) 9,47 (10,35) (109,29%) 2,01 (1,95) 3,96 (203,08%) a) Crediti 0,00 (2,99) 2,99 (100,00%) b) Att. Fin. Disp. per la vendita 1,60 0,71 0,89 125,35% c) Att. Fin. Det. sino alla scadenza 0,00 0,00 0,00 n.d. d) Passività Finanziarie 0,41 0,33 0,08 24,24% (3,19) (0,20) (2,99) n.r. 137,58 159,01 (21,43) (13,48%) Margine di interesse Risultato netto dell’att. di negoziazione Utile/perdita da cessione di: Risultato attività e pass. a FV Margine di intermediazione 30 Assoluta Utile d’Esercizio 25 20 Variazioni Esercizio 31/12/10 Voce 31 Complessivamente il margine di intermediazione presenta un decremento del 13,48%. Tale risultato è dovuto principalmente all’andamento negativo della voce 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione” e della voce 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” che registrano un risultato negativo rispettivamente di 878 mila euro e di 3.193 mila euro, che hanno risentito delle turbolenze manifestatesi sui mercati finanziari europei per il probabile default della Grecia che ha causato una violenta flessione delle quotazioni dei titoli di stato italiani detenuti dalla banca, prevalentemente CCT e BTP. In leggera flessione si presenta anche il margine da servizi (-3,33%). La voce Utile/Perdita da cessione registra un incremento rispetto al dato dell’esercizio precedente per effetto di plusvalenze realizzate dalla vendita di titoli classificati nel portafoglio disponibili per la vendita. Il Risultato di Gestione Variazioni Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Margine di intermediazione 137,58 159,01 (21,43) Rettifiche di valore nette per deterioramento di: (33,07) (33,16) 0,09 (32,49) (31,09) (1,40) (4,50%) (0,45) (2,31) 1,86 (80,52%) 0,00 0,00 0,00 n.d. (0,13) 0,24 (0,37) (86,87) (87,85) 0,98 1,12% a) Spese per il personale (53,92) (55,43) 1,51 2,72% b) Altre spese amministrative (32,95) (32,42) (0,53) (1,63%) 1,41 (1,68) 3,09 183,93% (1,75) (1,65) (0,10) (6,06%) Altri Oneri / Proventi di gestione 5,12 5,89 (0,77) (13,07%) Utili (Perdite) delle partecipazioni 0,00 0,00 0,00 n.d. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 0,05 0,00 0,05 n.d. Risultato dell’operatività al lordo imposte 22,47 40,56 (18,09) Voce a) Crediti b) Att. Fin. disponibili per la vendita c) Att. Fin. detenute sino alla scadenza d) Altre operazioni finanziarie Spese amministrative Accantonamenti ti netti ai fondi per rischi Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali Assoluta % (13,48%) 0,27% (154,17%) (44,60%) La voce “Rettifiche di valore nette su crediti” presenta un incremento del 4,50%, dovuto principalmente ad un aumento delle posizioni deteriorate, sofferenze e crediti in incaglio e alla volontà di presidiare adeguatamente tali rischi. Gli stessi, infatti, risultano presidiati, dopo gli accantonamenti effettuati, rispettivamente per il 52,20% e per il 17,04% del loro ammontare. Le spese per il personale presentano una leggera diminuzione del -2,72%, mentre la voce “altre spese amministrative”, riepilogate nella voce 150 b) del Conto Economico, presenta un leggero incremento dell’1,63% dovuto principalmente alle spese per consulenze necessarie per la due diligence e per la predisposizione dei contratti di acquisto di Banca Caripe Spa, contratto sottoscritto nel mese di ottobre 2010. L’Utile Netto Esercizio Esercizio 31/12/10 31/12/09 Assoluta 22,47 40,56 (18,09) Imposte sul reddito (10,37) (16,51) 6,14 37,19% tax rate 46,15% 40,71% 5,45% 13,38% 0,00 0,00 0,00 12,10 24,05 (11,95) Voce Risultato di gestione Utile dei gruppi di att. in via di dismissione Utile dell’esercizio Variazioni % (44,60%) n.d. (49,69%) L’utile netto del 2010 si determina in euro 12,10 milioni, con una flessione percentuale del 49,69% sull’utile netto del 2009. L’utile dei gruppi in via di dismissione non presenta valori, così come al 31 Dicembre 2009. 32 33 Il Roe e i Ratios LO SVILUPPO DELL’OPERATIVITA’ A fronte di una diminuzione dell’utile di esercizio si registra un incremento del Patrimonio Netto che, come già sottolineato, ha beneficiato dell’accantonamento a riserva dell’utile 2009. Conseguentemente il ROE registra una flessione di 3,74 punti percentuali rispetto al dato al 31 Dicembre 2009, attestandosi al 3,48%. L’indice è calcolato come rapporto tra Utile di Bilancio e Patrimonio Medio Contabile normalizzato (media degli ultimi due esercizi includendo l’utile nel patrimonio dell’esercizio precedente e non considerando l’utile 2010 nel Patrimonio dell’esercizio in corso) e rappresenta il rendimento netto ottenuto dagli azionisti che hanno investito nell’azienda. Il Progetto Basilea 2 Si ricorda che il Nuovo Accordo sul Capitale è entrato in vigore il 1° gennaio 2007 sostituendo così il precedente accordo di Basilea1. Per quanto riguarda le Segnalazioni di Vigilanza si precisa che Banca Tercas calcola i Requisiti Patrimoniali con la metodologia standard. Nel corso dell’anno è stato ulteriormente sviluppato il progetto intrapreso per adeguare la propria gestione alle nuove regole. In particolare, sono state poste in essere attività volte alla realizzazione di modelli interni di rating, utilizzo di tecniche di mitigazione del rischio, misurazione dell’esposizione complessiva ai rischi di mercato e di credito in termini di CAR (Capitale a rischio), monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio, quantificazione dell’esposizione al rischio di interesse e liquidità attraverso la metodologia ALM (Asset and Liability Management). Il sistema intermazionale di regole sui requisiti patrimoniali delle banche sarà modificato da una riforma che rimpiazzerà l’accordo Basilea 2 in favore del cosiddetto Basilea 3. Il nuovo quadro, che entrerà in vigore presumibilmente nel prossimo trimestre, cerca di enucleare più chiaramente il dato fondamentale sul capitale autentico della banca, limitando il Tier 1 al capitale ordinario, riparametrando il Tier 2 senza strumenti ibridi e abolendo il Tier 3. Tali indicazioni sono ancora oggetto di dibattito e lo saranno sino all’entrata in vigore del nuovo accordo, ma sono comunque monitorati dall’azienda, la quale si dovrà ovviamente adeguare a questa nuova normativa. Le nuove indicazioni regolamentari definite dal Comitato di Basilea (c.d Basilea III) definiscono criteri stringenti in materia di capitale e liquidità delle banche. Le proposte sono fondate sulle raccomandazioni del Financial Stability Board e mirano a rafforzare la stabilità del settore bancario richiedendo in primis una migliore qualità del capitale e disincentivando modelli di business basati su un eccessivo uso della leva finanziaria. Il Cost / Income è un indice di efficienza gestionale costruito come rapporto tra “spese amministrative + ammortamenti” e “margine d’intermediazione + altri oneri e proventi”. Esso indica quanta parte del margine di intermediazione e degli altri proventi di gestione viene assorbita dalle spese amministrative. L’indice mostra un lieve peggioramento del livello di efficienza gestionale del 7,821%, poichè da una parte c’è stata una riduzione delle spese amministrative, mentre il margine di intermediazione ha recepito una sensibile riduzione, a causa della flessione dei tassi di interesse. L’indice, alla data del 31 Dicembre 2010, si determina al 62,094%. Il ROA (rapporto tra il risultato di gestione e il totale dell’attivo) è una misura della redditività relativa al capitale investito e rappresenta l’efficienza degli investimenti effettuati sulla base delle attività esistenti. Tale indice diminuisce passando dall’1,11% dell’anno precedente, allo 0,57% dell’esercizio 2010. L’analisi evidenzia un peggioramento dell’indice di efficienza gestionale della Banca, determinato fondamentalmente dal decremento del margine d’intermediazione mentre i costi operativi sono rimasti sostanzialmente invariati; come visto tutti gli indici di redditività, Roe e Roa, si presentano in flessione. 34 La “Compliance” La Funzione di Compliance ha il compito di assicurare la conformità operativa alle diverse regolamentazioni (leggi, normative, regolamenti, procedure interne) che impattano sulla Banca e, più in generale, di contribuire a preservarne l’immagine. La predetta conformità costituisce un supporto operativo orientato alla correttezza dei comportamenti ed all’etica del business. L’attività è finalizzata a mitigare i rischi di “non conformità” e “reputazionali”, tutelando in questo modo i diritti di tutti gli stakeholders. ALM (Asset and Liability Management) Per Asset & Liability Management (ALM) si intende l’insieme delle metodologie, delle tecniche e dei processi volti a “misurare, controllare e gestire in modo integrato i flussi finanziari della Banca”. Le tecniche di ALM consentono di gestire e controllare le seguenti tipologie di rischio: 1) rischio di interesse: rischio causato dalla differenza nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse delle attività e delle passività della Banca. In presenza di tali differenze, le fluttuazioni dei tassi determinano sia una variazione del margine di interesse, e quindi del profitto atteso di breve periodo, sia una variazione del valore di mercato delle attività e delle passività, e quindi del valore economico del patrimonio netto; 2) rischio di liquidità: si manifesta con l’incapacità di far fronte agli impegni di pagamento a causa della difficoltà nel reperire fondi (funding liquidity risk) o nello smobilizzare le attività possedute (market liquidity risk). Per quel che riguarda il rischio di interesse, le metodologie applicate consentono il monitoraggio delle: • variazioni del margine di interesse, determinate dalla sfasatura temporale nelle scadenze e nei tempi di riprezzamento del tasso di interesse delle attività e delle passività dell’Istituto. Tali disallineamenti (mismatching), in presenza di brusche variazioni (shock) dei tassi di mercato, determinano una modifica del margine di interesse atteso che può essere quantificata attraverso particolari tecniche di maturity gap aventi un’ottica di riferimento di breve periodo; 35 • variazioni del valore economico della Banca, dovute a brusche variazioni (shock) dei tassi di mercato. Per valutare tale impatto, con un’ottica quindi di lungo periodo, si utilizzano le tecniche di duration gap. L’analisi di Present Value viene integrata con quanto richiesto dal documento emanato dal comitato di Basilea “Principles for the Management and Supervision of Interest Rate Risk”: ipotizzando uno shock standardizzato di tasso pari a 200 b.p. e verificando che l’impatto sul valore economico sia contenuto entro il 20% della somma tra patrimonio di base e quello supplementare. Per quel che riguarda il rischio di liquidità, le metodologie applicate consentono il monitoraggio di: 1) Posizione Finanziaria Netta nella liquidità operativa giornaliera, 2) indicatore mensile di rischio di liquidità tattica LCR (Liquidity Coverage Ratio) nell’ambito della liquidità tattica a 12 mesi, 3) indicatore NSFR (Net Stable Funding Ratio), nell’ambito della liquidità gestionale, volto a misurare eventuali situazioni di squilibrio finanziario di tutte le poste dell’attivo e del passivo di bilancio e fuori bilancio, con percentuali di ponderazione degli asset/liability coerenti con quelle utilizzate per la liquidità tattica. Le attuali tecniche di ALM utilizzate per la gestione della liquidità tattica integrano la posizione di liquidità di tesoreria, relativamente alla posizione interbancaria, con i flussi di liquidità derivanti sia dalle poste a vista e/o caratterizzate da opzionalità sia dalle poste a scadenza contrattuale derivanti dall’operatività con clientela ordinaria: c/c e depositi liberi verso clientela, prestiti obbligazionari, poste vincolate di raccolta, PCT, finanziamenti e mutui. Banca Tercas effettua il monitoraggio di tali rischi utilizzando il software denominato “ALMPro”, sviluppato dall’outsourcer informatico CSE insieme a Prometeia. L’esposizione al rischio di tasso di interesse viene monitorata e sottoposta trimestralmente all’attenzione degli Organi di amministrazione e di controllo dell’Istituto. Il Sistema dei Controlli a Distanza (S.C.D.) L’attività di monitoraggio continuo viene realizzato attraverso il sistema dei c.d. “controlli a distanza” con il quale si è in grado di controllare con sollecitudine le anomalie emergenti nelle varie aree. Tale attività ha consentito di prevenire l’insorgere di fenomeni che avrebbero potuto generare rischi e potenziali perdite per l’Istituto. I controlli a distanza hanno inoltre dimostrato di rappresentare un valido supporto per effettuare quelle attività di consulenza ed assistenza alla rete periferica, sempre al fine di prevenire situazioni di criticità. Nello specifico lo strumento, che viene utilizzato in aggiunta, e non in sostituzione, ai tradizionali metodi di verifica, consente il monitoraggio delle Unità Operative sulla base delle informazioni estratte dal sistema informativo aziendale, sia con ricorso all’innovativo strumento del “datawarehouse”, sia con i tradizionali strumenti di indagine telematica. Le principali caratteristiche del sistema sono: la continuità, che consente di eseguire verifiche senza soluzione di continuità; la tempestività, che permette, nell’ambito delle attività sottoposte a controllo, di evidenziare eventuali anomalie operative e/o comportamentali in tempo reale; la tracciabilità, che garantisce la conservazione storica dei dati analizzati. Tecnicamente, è stato definito un elenco di indicatori utili a rilevare, per singolo segmento operativo, situazioni di anomalia, in base allo scostamento da prescelte soglie di rischio e al peso del fenomeno osservato. La “Business Continuity” Banca Tercas Spa nel 2006 si è dotata di un “Business Continuity Plan”, in osservanza della normativa di vigilanza emanata dalla Banca d’Italia in materia di gestione della continuità operativa, allo scopo di individuare le attività da porre in essere per il ripristino, ad un livello accettabile, dell’operatività aziendale in situazioni critiche conseguenti sia ad eventi non competitivi, quali ad esempio disastri naturali, che colpiscano l’azienda, sia ad incidenti di portata limitata che colpiscano un singolo settore aziendale. Il piano, partendo da una analisi dei rischi nell’ambito di un perimetro predefinito dell’operatività aziendale, definisce i processi che si caratterizzano dalla presenza di “fattori critici” permettendo alla Banca di gestire diversi scenari 36 di crisi prevedendo la possibilità di riattivare i processi essenziali, alternativamente, nei tre siti di Disaster Recovery individuati. I siti di Disaster Recovery si caratterizzano per garantire la possibilità di replicare, presso di essi, le caratteristiche presenti nelle sedi in cui ha luogo l’operatività ordinaria in termini di strutture, infrastrutture di rete e presidi di sicurezza. Infine, nel piano si evidenzia che, in caso di indisponibilità del sistema informativo, la continuità operativa viene garantita dall’attivazione dal Piano di Business Continuity dell’outsourcer (CSE). Sono stati effettuati test di diversa natura con riproposizione di operazioni e transazioni bancarie nei siti di Disaster Recovery al fine di verificare la funzionalità e l’efficienza degli apparati hardware e software in dotazione oltre alle infrastrutture di rete. La Banca, inoltre, ha previsto una struttura organizzativa che permette la corretta gestione delle singole fasi dell’emergenza ed attribuisce al Direttore Generale l’autorità di dichiarare lo stato di crisi individuando una dettagliata catena di comando in grado di gestire la continuità operativa in circostanze eccezionali che possono compromettere il regolare funzionamento dell’azienda. Nel corso del 2010 é stato rinnovato l’accordo, stipulato nel 2007, con la Banca Popolare del Lazio che prevede lo scambio di personale al fine di fronteggiare la carenza interna di risorse umane visto che entrambi gli istituti condividono lo stesso sistema informativo. Tutela della privacy In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 34 del D.Lgs. 196/2003, Banca Tercas ha provveduto ad aggiornare con cadenza annuale il Documento Programmatico sulla Sicurezza dei Dati (DPS), contenente i presidi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. Nel documento approvato dal Consiglio di Amministrazione vengono descritti i dati che la Banca si trova a trattare come intermediario, nonché i ruoli e le responsabilità nell’ambito delle strutture dell’organizzazione aziendale, preposte al trattamento dei dati personali. In aggiunta, viene descritta la pianificazione delle attività formative, i presidi organizzativi di sicurezza attivati e le linee guida per il mantenimento ed il miglioramento dello standard di sicurezza raggiunto, anche in funzione dell’evoluzione del quadro normativo di riferimento, nonché del continuo mutamento tecnologico. Nel 2010, a seguito del Provvedimento del Garante della Privacy dell’8 aprile 2010, sono stati implementati tutti i presidi richiesti in materia di videosorveglianza e rilevazione dati biometrici, in considerazione del fatto che l’Istituto non ha attivato ad oggi nessun sistema che possa contemplare il trattamento dei dati attraverso dati biometrici. Il documento è stato aggiornato e portato all’attenzione dell’organo di supervisione strategica, così come previsto al punto 19 dell’Allegato B, “Disciplinare tecnico in materia di misure di sicurezza”, ed al D.Lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. La Fabbrica Prodotti Nell’anno appena trascorso, la Banca ha continuato a sviluppare la sua strategia di Marketing diretta allo sviluppo della clientela retail mediante la focalizzazione della propria offerta commerciale sulla Bancassicurazione Ramo Danni con il lancio due nuovi prodotti: la polizza Attività e la polizza Infortuni. Inoltre, sempre in collaborazione con Assicuratrice Milanese Spa, l’Istituto ha ampliato la sua offerta con dei prodotti a copertura della Responsabilità Professionale per notai, architetti, commercialisti e medici con l’obiettivo di aumentare la “share of wallett” di tale segmento. Il Rating di Banca Tercas Banca Tercas è una delle pochissime banche italiane ad essere valutata attraverso due rating e ciò, tra l’altro, consolida la volontà di correttezza e trasparenza che la Banca offre ai propri Clienti. Al termine delle attività di studio e di valutazione, il Comitato di Rating di Standard & Poor’s, in data 22 Dicembre 2010, ha confermato Issuer Rating “BBB” long term e “A-2” short term; outlook stabile. In data 26 gennaio 2011 37 Standard and Poor’s ha inviato una ulteriore credit opinion con un approfondimento delle analisi effettuate. La conferma del rating riflette l’opinione di Standard and Poor’s che le misure adottate da Banca Tercas per ridurre l’impatto sulla propria solvibilità dopo l’acquisizione della partecipazione in Banca Caripe dovrebbero consentirle di mantenere un profilo finanziario coerente con l’attuale rating. I punti di forza dell’Istituto sono la solidità del marchio, la buona capacità di generare ricavi e la buona liquidità, mentre le sfide che deve affrontare fanno riferimento al deterioramento degli attivi in un contesto di mercato ancora fragile, la concentrazione degli impieghi verso piccole e medie imprese, che aumenta il rischio di credito del portafoglio, la concentrazione dell’operatività in una regione economicamente debole. In data 4 Gennaio 2011, l’agenzia di rating Moody’s ha abbassato il rating sui depositi a lungo termine da “A3” a “Baa2”; il rating sui depositi a breve termine è stato confermato a P-2. Tutti i rating hanno prospettive stabili. Moody’s afferma che tale revisione deriva dalla valutazione dell’operazione di acquisizione del 95% del capitale di Banca Caripe dal Banco Popolare perfezionatasi il 31 Dicembre 2010. Movimenti al rialzo sui rating da parte di Moody’s potrebbero svilupparsi in caso di successo dell’integrazione con Banca Caripe, dall’ottenimento di una maggiore redditività a livello consolidato, dalla corretta attuazione di tutte le misure previste a sostegno del capitale e dal mantenimento di perdite su crediti a livello aggregato in linea con le aspettative attuali. L’Organizzazione Territoriale Nel corso del 2010 è stata aperta una sola nuova filiale nel comune di Castel di Sangro (Aq), mentre non sono state registrate chiusure di dipendenze. Nel dettaglio: Numero di sportelli per provincia 31.12.2010 31.12.2009 Teramo Chieti Ascoli Piceno Fermo Roma Pescara L’Aquila Ancona Campobasso Macerata Pesaro Bologna Cesena/Forli’ Rimini Modena 61 7 5 3 6 5 7 4 3 3 2 3 2 1 1 61 7 5 3 6 5 6 4 3 3 2 3 2 1 1 Totale 113 112 - di cui nuove aperture 1 6 - di cui chiusure 0 4 Di seguito si riporta un grafico che mostra le province dove la Banca è presente con i propri sportelli. 38 39 Il Personale Dipendente Gli Azionisti L’organico della Banca a fine 2010 è costituito da 834 dipendenti. Nel corso dell’esercizio sono state effettuate 25 assunzioni a fronte di 30 cessazioni. Il numero dei dipendenti è diminuito di 5 unità. Degli 834 dipendenti, 792 sono impiegati a tempo pieno e 42 sono impiegati in part-time; 466 dipendenti sono di sesso maschile, mentre i restanti 368 di sesso femminile. Il 70,98% del personale (592 unità) opera nella rete e il 29,02% (242 unità) presso i servizi centrali. Il 5,16% dell’organico, pari a 43 dipendenti, risulta essere assunto con contratto a tempo determinato. La composizione dell’azionariato della Banca alla data del 31 Dicembre 2010 è la seguente: Il dato medio relativo al personale dipendente nel 2010 si è, invece, attestato a 837 unità, di cui una distaccata presso la controllata Terbroker Srl. Le risorse umane rappresentano l’elemento più rilevante dell’organizzazione e costituiscono il capitale più importante su cui la Banca deve investire. La gestione delle risorse umane poggia sul miglioramento continuo delle competenze e della motivazione dei collaboratori al fine di indirizzare l’attenzione verso la qualità del servizio alla clientela e verso la sinergia nei rapporti interni. Si è consapevoli che la competitività di un’organizzazione poggia, altresì, sull’eccellenza del capitale umano che rappresenta un elemento indispensabile per far acquisire all’azienda un valore aggiunto stabile nel tempo. Si ricorda, inoltre, che, per supportare al meglio il piano strategico aziendale, le Risorse di Rete e di Direzione, canalizzate per ruolo e profilo specifico di unità, ivi compresi i Dirigenti, hanno fruito di adeguata formazione tecnico/comportamentale, correlata alla declinazione del piano industriale dell’Istituto. Non sono mancati, altresì, percorsi formativi per filiera Rete/Direzione, di nuova istituzione ed in continuità con quelli impiantati nell’anno precedente, di ulteriore supporto al miglior funzionamento della globale struttura, attraverso interattività tra le diverse Aree e corsi extraziendali di specifico interesse. Attivo anche nel 2010 il progetto “Laboratorio delle idee”, istituito nel 2008, che, in un’ottica di coinvolgimento di tutta la comunità aziendale, ha liberato energie mentali monitorate tempo per tempo da una Commissione preposta a tale funzione. Nel mese di Giugno 2010, durante la presentazione al personale dipendente del Bilancio 2009, sono stati consegnati i premi ai dipendenti le cui idee e proposte, volte al conseguimento di maggior efficienza operativa interna, sono state reputate meritevoli di nota da parte di detta Commissione. Le stesse saranno realizzate e rese operative nel corso dell’anno. COMPOSIZIONE AZIONARIATO BANCA TERCAS AL 31.12.2010 Tipologia di azionisti Numero soggetti Enti 7 0,18% 34.265.888 68,53% Società fiduciarie 0 0,00% 0 0,00% Banche 1 0,03% 3.902.535 7,81% Banca Tercas Spa 1 0,03% 37.571 0,08% Privati consumatori 3.316 85,71% 4.628.906 9,26% Professionisti 244 6,31% 388.051 0,78% Società di capitale 156 4,03% 6.596.093 13,19% Società di persone 144 3,72% 180.956 0,36% Totale complessivo 3.869 100,00% Società di Capitale 13,19% 50.000.000 100,00% Società di Persone 0,36% Professionisti 0,78% Privati Consumatori 9,26% Banca Tercas S.p.A. 0,08% Banche 7,81% Società Fiduciarie 0,00% 40 Azioni Possedute Enti 68,53% 41 Il Piano Strategico Il Piano Strategico per il triennio 2010-2012 è stato rimodulato e sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione alla luce della crescita per linee esterne realizzata con l’acquisizione del 95% del pacchetto di controllo di Banca Caripe Spa. L’aggiornamento del piano strategico per il triennio 2010-2012 si colloca in uno scenario di mercato in cui, a fronte di una bassa crescita economica e bassi livelli dei tassi di interesse, la redditività del settore bancario risulterà modesta e ancora condizionata dalla contribuzione della raccolta al margine d’interesse, che si manterrà negativa almeno fino al 2011, e dal peso delle rettifiche connesse al deterioramento della qualità del credito. Il percorso di recupero della redditività risulterà lento confermando uno scenario in cui nel medio periodo il roe di sistema difficilmente si riporterà sui livelli raggiunti negli anni precedenti la crisi finanziaria. In coerenza con i principi e i valori espressi nella confermata “mission” di Banca Tercas e con le indicazioni emergenti dall’analisi strategica, sono state individuate le seguenti linee strategiche: 1. recupero dei livelli di redditività che garantiscano un’adeguata remunerazione del capitale investito e l’autofinanziamento della crescita, 2. mantenimento della solidità patrimoniale ad un livello adeguato al profilo rischio / rendimento della Banca e ad ulteriore garanzia della propria autonomia, 3. crescita per linee esterne grazie all’acquisizione di Banca Caripe Spa dal Banco Popolare. Tali obiettivi potranno essere raggiunti attraverso le seguenti direttive strategiche: 1. 2. 3. 4. 5. ottimizzazione della produttività della rete commerciale, sviluppo selettivo della rete, presidio della qualità del credito, rafforzamento delle unità operative strategiche ed evoluzione dei sistemi di governo, incremento della produttività commerciale e recupero di efficienza di Banca Caripe attraverso il trasferimento delle best practice di Banca Tercas. Fatti di rilievo accaduti dopo la data del 31 Dicembre 2010 In data 07 Marzo 2011 l’intero sistema informativo di Banca Caripe è stato migrato sulla piattaforma dell’outsourcer informatico della Capogruppo (CSE, Bologna). Si segnala inoltre che nella stessa data del 7 Marzo 2011 è stato redatto atto notarile di fusione per incorporazione di Sogiter Spa in Banca Tercas. Altre informazioni Politiche di remunerazione Il Regolamento del sistema di remunerazione e di incentivazione attualmente adottato risulta in linea con la ratio delle diposizioni normative (Direttiva 2010/76/CE) e di Vigilanza finalizzate a garantire la coerenza del sistema di remunerazione con le strategie e gli obiettivi di lungo periodo dell’Istituto e del Gruppo Tercas. L’attuale impianto prevede che la remunerazione varibile sia collegata ai risultati aziendali effettivi e duraturi conseguiti opportunamente corretti al fine di ponderare i rischio attuali e prospettici assunti. A tendere si utilizzeranno criteri maggiormente legati alla funzione effettivamente svolta, alla capacità di assumere posizioni di rischio e generare profitti, piuttosto che all’inquadramento contrattuale. L’adeguamento della normativa interna comporterà alcuni interventi su punti inerenti la tipologia di personale soggetto ad ulteriori e nuovi obblighi normativi e le modalità di erogazione della componente variabile oltre che l’informativa da destinare al pubblico. Procedura per la disciplina delle Parti Correlate adottata In data 19 novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione ha adottato il “Regolamento per la gestione delle operazioni con soggetti collegati” al fine di adeguare il proprio assetto tecnico-organizzativo per presidiare adeguatamente i requisiti normativi in tema di parti correlate. In particolare il Regolamento ha lo scopo di disciplinare, individuare e tracciare l’iter autorizzativo delle operazioni poste in essere con i soggetti collegati (parti correlate e soggetti a queste connesse) direttamente alla banca o per il tramite di società controllate. In particolare il Regolamento: a) definisce il perimetro delle parti correlate (in conformità al principio contabile internazionale IAS 24 integrato con altre categorie di soggetti rilevanti), e le modalità di censimento delle stesse; b) definisce regole specifiche per le diverse tipologie di operazioni: “strategiche”, di “maggiore rilevanza”, di “minore rilevanza”, di “importo esiguo”, “ordinarie”, “infragruppo”, “urgenti”, di “Società controllate”, e quelle per le quali si ricorre alle “delibere quadro”; c) identifica nelle operazioni che superano la soglia del 5% del patrimonio di vigilanza consolidato, quelle di “maggiore rilevanza” (importo superiore ad euro 15 milioni); d) definisce le operazioni di minore rilevanza d’importo compreso tra 200 mila euro e 156 milioni di euro; e) definisce le operazioni ordinarie di importo esiguo; f) definisce le operazioni non ordinarie (la natura, l’oggetto e le condizioni delle operazioni che non rientrano nella normale gestione della Banca); Si sottoliena che benché l’obbligo di dotarsi di uno specifico Regolamento ricada solo sulle Società quotate, si è provveduto affinché gli Organi e le competenti funzioni delle Controllate, ivi compresa Banca Caripe, entrata a far parte del Gruppo Tercas in data 31 Dicembre 2010, adempiano a quanto previsto dalla delibera Consob n. 17221 del marzo 2010. Operazioni atipiche e/o inusuali e/o significative non ricorrenti Per operazioni atipiche e/o inusuali si intendono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell’accadimento (prossimità alla chiusura dell’esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: 1. alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio; 2. al conflitto di interesse; 3. alla salvaguardia del Patrimonio aziendale; 4. alla tutela degli azionisti. In merito a dette operazioni, non è stata riscontrata l’esistenza di posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali effettuate con terzi, parti correlate, o infragruppo. 42 43 Andamento prevedibile della gestione DATI DELL’ENTE CONTROLLANTE Anche se il 2010 è stato l’anno della timida ripresa dell’economia mondiale e nazionale, come dimostrano i dati ufficiali sulla crescita del Pil, il 2011 sarà ancora un anno caratterizzato da una modesta crescita economica che comporterà una forte selezione sul mercato tra le imprese attive. Le sofferenze, che hanno già raggiunto nel sistema bancario italiano cifre preoccupanti, dovrebbero iniziare soltanto verso il quarto trimestre del 2011 ad invertire la tendenza. In questo contesto Banca Tercas continuerà a porre in essere tutte le strategie necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati con particolare attenzione alla qualità del credito in quanto, dai dati forniti da Banca d’Italia sul quarto trimestre 2010, una vera ripresa economica si manifesterà in Europa soltano sul finire del 2011 ed all’interno di scenari comunque caratterizzati da forte incertezza, soprattutto geo politica, anche alla luce delle numerose rivolte popolari registratesi nei paesi del Maghreb nel mese di febbraio 2011 ed il cui effetto potrebbe rivelarsi particolarmente negativo sui mercati energetico-finanziari. Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo Di seguito si riportano i dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato dell’Ente controllante, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, con sede in Teramo, Largo Melatini, n.17/23 iscritta al Registro Imprese di Teramo con codice fiscale n. 92011020671 precisando che gli stessi sono relativi all’esercizio chiuso al 31 Dicembre 2009. Dati in migliaia di euro Fondazione Cassa di Risp. della Prov. di Teramo Attività Passività Le Azioni Proprie detenute Alla data del 31 Dicembre 2010 la Banca possiede n. 37.571 azioni proprie, del valore nominale di euro 0,52, per un controvalore complessivo contabile di euro 315.616,43 pari al costo di riacquisto. A fronte delle azioni proprie detenute sono state iscritte riserve nel passivo dello Stato Patrimoniale per identico controvalore. Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati acquisti di azioni proprie per un totale di euro 11.274.765,97 e vendite per un valore complessivo di euro 27.817.887,68. Tale operatività ha generato una perdita complessiva da negoziazione di euro 1.787.999,64. Con riguardo al numero di azioni acquistate e vendute si precisa che sono state acquistate n. 1.341.980 e vendute n. 3.278.229 azioni al fine di soddisfare esigenze di liquidità manifestate dai soci. Patrimonio Netto Avanzo dell’esercizio Fondazione Cassa di Risp. della Prov. di Teramo 26.406 157.993 12.199 31-dic-09 2.039 Dividendi e proventi assimilati 9.650 Interessi e proventi assimilati 2.504 Risultato d’esercizio delle imprese strumentali Oneri Oneri straordinari Imposte sul reddito dell’esercizio op. corrente Alla data del 31 Dicembre 2010 il prezzo delle azioni Banca Tercas si è attestato ad euro 8,40 con una leggera flessione (-1,75%) sul dato di fine 2009. Si precisa che il valore nominale delle azioni, dopo l’aumento gratuito di capitale sociale, deliberato dall’assemblea straordinaria del 3 dicembre 2010, è passato da euro 0,52 ad euro 1,00 per azione. 184.399 Risultato delle gestioni patrimoniali individuali Proventi straordinari L’andamento della quotazione delle azioni Banca Tercas 31-dic-09 Avanzo di esercizio al netto delle imposte (2) (1.196) 3 (643) (156) 12.199 Attribuzione dell’utile ai sensi dell’art. 32 dello Statuto Signori azionisti, il bilancio 2010 evidenzia un utile di periodo pari ad euro 12.105.368,97 che viene proposto per il riparto ipotizzando la chiusura teorica dell’esercizio a tale data, ai sensi dell’art. 32 del vigente Statuto come di seguito riportato: Utile Netto 31 Dicembre 2010 Riserva Legale 5% fino al raggiungimento del 1/5 del Capitale Sociale Riserva Statutaria (20% dell’utile netto) 12.105.368,97 605.268,45 2.421.073,79 Riserva Straordinaria 779.026,73 Fondo Erogazioni Speciali 300.000,00 Dividendo ai soci 8.000.000,00 (euro 0,16 per 50 mln di azioni del valore nominale di 1,00 cadauna) Totale Utile 31 Dicembre 2010 12.105.368,97 Dividendo: euro 0,16 per azione al 31 Dicembre 2010 44 45 Sulla base dei risultati ottenuti si propone la distribuzione di un dividendo per le azioni in circolazione, con l’esclusione delle azioni proprie in portafoglio, in ragione di euro 0,16 per azione. Proponiamo, inoltre, di destinare l’importo dei dividendi relativi alle azioni che risulteranno di proprietà della Banca alla data della distribuzione, al Fondo Dividendi su Azioni Proprie, fondo che si renderà disponibile per la distribuzione di dividendi nei futuri esercizi. Di seguito viene riportato un prospetto relativo all’assetto del Patrimonio di Banca Tercas che emergerebbe dopo l’approvazione e la ripartizione dell’utile di periodo 2010. Assetto precedente 31.12.2009 Incr./decr. dell’esercizio 26.000.000,00 24.000.000,00 0,00 0,00 50.000.000,00 5.200.000,00 0,00 605.268,45 0,00 5.805.268,45 57.744.284,03 0,00 2.421.073,79 0,00 60.165.357,82 121.553.233,74 18.331.121,35 779.026,73 0,00 140.663.381,82 587.367,48 4.216,24 0,00 0,00 591.583,72 67.361.205,20 0,00 0,00 0,00 67.361.205,20 Riserva da valutazione 9.158.733,38 (6.612.438,66) 0,00 0,00 2.546.294,72 Riserva azioni proprie 18.646.737,78 (18.331.121,35) 0,00 0,00 315.616,43 (18.646.737,78) 18.331.121,35 0,00 0,00 (315.616,43) 45.954.583,39 (20.917.138,27) 0,00 0,00 25.037.445,12 333.559.407,22 14.805.760,66 3.805.368,97 0,00 352.170.536,85 Patrimonio Capitale Sociale Riserva legale Riserva statutaria Riserva straordinaria Riserva per dividendi su azioni proprie Riserva da FTA Azioni proprie detenute Sovrapprezzi di emissione Totali 46 Destinazione Utile 2010 Ass.ni/Ricl.ni Nuovo assetto al 31.12.2010 47 Relazione della Società di Revisione 50 51 Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio 2010 di Banca Tercas SpA Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio 2010 di Banca Tercas Spa chiuso al 31 dicembre 2010 ai sensi dell’art. 2429, secondo comma, c.c. Signori Azionisti, prima di riferire sull’attività svolta dal Collegio Sindacale, segnaliamo fra i fatti di rilievo intervenuti nella gestione della Società, l’aumento gratuito del Capitale Sociale deliberato dall’assemblea ordinaria dei soci del 3 dicembre 2010 e l’intervenuta acquisizione della partecipazione del 95% di Banca Caripe S.p.A., il cui restante 5% è tuttora detenuto dalla Fondazione Pescara Abruzzo . Con riferimento al primo evento ricordiamo che il Capitale Sociale è passato da 26 a 50 milioni di euro con l’utilizzo per euro 4,871 milioni della Riserva da Rivalutazione Monetaria degli immobili e per euro 19,129 milioni della Riserva da Sovrapprezzo di Emissione costituita nel 1992 allorché dall’Ente Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo nacquero la Fondazione Tercas e la Banca Tercas Spa. L’altro fatto di rilievo è l’acquisizione di Banca Caripe il cui contratto si è perfezionato il 31 Dicembre 2010, dopo la ricezione - avvenuta solo qualche giorno prima - della necessaria autorizzazione dalla Banca d’Italia. Questa segnalazione assume particolare importanza poiché, in applicazione dello IAS 27 paragrafo 30 e per il solo Stato Patrimoniale, si è dovuta esporre in Bilancio, secondo particolari modalità indicate dai Principi Contabili Internazionali e in particolare l’IFRS 3 “business combination”, la differenza tra il prezzo di acquisto della partecipazione e la corrispondente quota del Patrimonio Netto Contabile di Banca Caripe riportandola per euro 52.818.000 , al lordo dell’effetto fiscale, sui “crediti verso clientela” e per euro 85.106.483 come avviamento. Ai fini della Purchase Price Allocation, la Banca si è potuta avvalere dell’esperienza e dell’analisi svolta dalla società di consulenza Ernst & Young. Per gli schemi e altri dati si rimanda al Bilancio Consolidato 2010, mentre appare doveroso segnalare che il patrimonio netto della Banca si è ulteriormente incrementato di 12,61 milioni. Dopo questo inciso, Vi riferiamo che nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 la nostra attività si è svolta tenendo conto delle norme di Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionali dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, nonché delle indicazioni fornite dalla CONSOB. In particolare, riassumendo quanto già indicato nelle relazioni presentate al C.d.A., confermiamo che: • nel corso del 2010 abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; • abbiamo partecipato alle Assemblee dei Soci, a tutte le adunanze del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo le cui riunioni si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento. Possiamo assicurare che le deliberazioni sono risultate conformi alla legge e allo statuto, non sono state manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto d’interessi o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale; • abbiamo avuto periodici contatti con la società Deloitte & Touche S.p.a., soggetto incaricato del controllo contabile e siamo stati informati dell’attività svolta da cui non sono emersi dati ed informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente relazione; • abbiamo acquisito conoscenza e vigilato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società, anche tramite le informazioni fornite dai responsabili delle aree aziendali e, anche a tale riguardo, non abbiamo particolari indicazioni da portare alla vostra attenzione; • abbiamo verificato l’applicazione della normativa vigente in materia di antiusura, di antiriciclaggio e di trasparenza bancaria fornendo suggerimenti e sollecitando anche l’avvio di opportune iniziative; • nel corso dell’esercizio abbiamo preso visione ed espresso il consenso, ai sensi dell’art. 136 del D. Lgs. N. 385/1993, a tutte le operazioni contratte direttamente o indirettamente da esponenti del Gruppo bancario nei confronti dell’Istituto di credito; • abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, sia assumendo informazioni dai responsabili dei Servizi e dal soggetto incaricato del controllo contabile, sia esaminando i documenti aziendali e, a tale riguardo, 54 non abbiamo segnalazioni da riferire. • Il sistema dei controlli interni, attuato nel rispetto della vigente normativa di vigilanza, è apparso adeguato alla dimensione, alla complessità della gestione e alle finalità indicate nel piano strategico triennale; • abbiamo verificato che i presidi operanti per il controllo ed il contenimento dei rischi sono in grado di allertare efficacemente i vertici aziendali permettendo l’intervento immediato sulle criticità riscontrate, con l’assunzione di iniziative sanzionatorie e ogni altro intervento diretto a rimuovere le cause delle disfunzioni rilevate; • gli Amministratori, durante le riunioni svolte, hanno fornito le informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo effettuate dalla Banca. Possiamo assicurare che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed allo statuto sociale; • abbiamo inoltre vigilato sulla corretta applicazione dei poteri delegati in materia di esercizio del credito; • per quanto attiene ai reclami pervenuti dai clienti nel corso dell’esercizio, diamo atto che gli stessi sono stati puntualmente riscontrati dalla Banca e sono in via di definizione; • nel corso dell’esercizio 2010 non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c.; • durante l’attività di vigilanza non sono emersi ulteriori fatti significativi, omissioni o irregolarità da segnalare; • vi assicuriamo infine che non vi sono stati rilievi o richiami di informativa da parte della Società di revisione; In merito al Bilancio al 31 Dicembre 2010 riferiamo quanto segue: • pur non essendo demandato al Collegio Sindacale il controllo analitico sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato sull’impostazione complessiva data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quanto riguarda la formazione e la struttura, precisando, a tale riguardo, che non vi sono osservazioni da riferire; • il bilancio al 31 dicembre 2010 è stato redatto secondo i Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS; • abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge relative alla predisposizione della relazione sulla gestione e non sono emersi elementi da segnalare; • gli amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell’art. 5, comma 1, del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38; • abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui siamo venuti a conoscenza nel corso della nostra attività. In considerazione di quanto precede, non rileviamo motivi ostativi all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010, così come redatto dall’Organo Amministrativo. Per quanto attiene alla proposta degli amministratori relativa all’acquisto e all’alienazione di azioni proprie esprimiamo il nostro assenso per il rinnovo dell’autorizzazione con le modalità, i limiti ed i tempi prospettati. Alla luce delle espresse considerazioni, per quanto di nostra competenza, proponiamo all’Assemblea dei Soci: • di approvare il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 con i relativi allegati; • di approvare la proposta di destinazione dell’utile 2010 così come formulata dal Consiglio di Amministrazione; • di confermare l’autorizzazione all’acquisto e all’alienazione di azioni proprie ai sensi degli articoli 2357, 2357 bis e 2357 ter del Codice Civile, con le modalità, i limiti ed i tempi prospettati. Porgiamo un ringraziamento al Consiglio di Amministrazione e alla Direzione Generale con i quali è stato intrattenuto un sereno e corretto rapporto di collaborazione pur nella necessaria distinzione dei ruoli e auguriamo un proficuo lavoro soprattutto per i nuovi gravosi impegni assunti. Vi siamo grati per la fiducia accordataci e auspichiamo ulteriori significativi successi all’Istituto. Teramo, 6 aprile 2011 Il Collegio Sindacale f.to dott. Gianfranco Scenna - Presidente f.to avv. Luca Di Eugenio - Sindaco effettivo f.to dott.ssa Simona Conte - Sindaco effettivo 55 ESERCIZIO 2010 SCHEMI DI BILANCIO SCHEMI DI BILANCIO CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2010 - CONFRONTO CON IL 31 DICEMBRE 2009 Voci del conto economico STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2010 Voci dell’Attivo 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività fin. detenute per la negoziazione Interessi attivi e proventi assimilati 133.797.031 153.397.650 20. Interessi passivi e oneri assimilati (31.627.169) (40.676.118) 31-dic-09 30. Margine di interesse 102.169.862 112.721.532 378.980.629 136.523.941 40. Commissioni attive 37.710.445 39.101.226 85.396.622 140.150.702 50. Commissioni passive (1.107.918) (1.237.980) Commissioni nette 36.602.527 37.863.246 31-dic-10 30. Attività fin. valutate al fair value 40.466.766 21.538.697 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 41.694.939 74.942.794 70. Dividendi e proventi simili 31.122.472 75.137.522 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 3.050.001.238 3.113.012.771 Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali 100. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: 231.154.287 3.154.287 a) 30.287.798 30.054.610 b) attività finanziarie disponibili per la vendita 462.562 212.388 c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie di cui: - avviamento 130. Attività fiscali a) correnti b) differite 140. 150. Attività non correnti e gruppi in via di dismissione Altre attività Totale dell’Attivo Voci del Passivo e del Patrimonio Netto 31-dic-09 10. 60. 60. 31-dic-10 0 0 29.284.982 16.974.060 8.365.426 214.118 crediti 110. Risultato netto att. e pass. Fin. al FV (1.944.904) 0 (2.990.486) 1.590.358 715.379 0 0 415.071 330.203 (201.825) 159.014.474 130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: (33.078.361) (33.160.812) (32.490.743) (31.092.213) (453.776) (2.306.596) 0 0 34.244 67.823 b) attività finanziarie disponibili per la vendita 44.390.329 49.219.956 c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.963.276.868 3.660.989.551 d) altre operazioni finanziarie 218.825.554 2.005.429 (3.193.487) 16.759.942 425.037.786 9.469.011 137.578.693 20.919.556 31-dic-09 1.107.414 120. Margine di intermediazione a) 31-dic-10 872.871 (878.509) crediti (133.842) 237.997 140. Risultato netto della gestione finanziaria 104.500.332 125.853.662 150. Spese amministrative: (86.868.774) (87.853.744) a) spese per il personale (53.922.799) (55.430.688) b) altre spese amministrative (32.945.975) (32.423.056) 1.407.355 (1.685.155) (1.627.194) (1.555.377) 10. Debiti verso banche 20. Debiti verso clientela 1.933.762.647 1.915.535.456 170. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali 30. Titoli in circolazione 1.112.418.379 1.039.546.683 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (117.558) (90.383) 40. Passività finanziarie di negoziazione 3.593.818 2.095.870 190. Altri oneri/proventi di gestione 5.130.374 5.892.589 50. Passività finanziarie valutate al “fair value” 5.512.787 36.368.029 (82.075.797) (85.292.070) 80. Passività fiscali 1.926.792 4.543.991 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 47.048 2.055 a) correnti 0 2.110.323 250. Utile (Perdita) della operatività corrente lordo imposte b) differite 1.926.792 2.433.668 260. Imposte sul reddito dell’esercizio op. corrente 100. Altre passività 94.244.742 66.790.793 270. Utile (Perdita) dell’operatività corrente al netto di imposte 110. Trattamento di fine rapporto del personale 13.362.721 13.567.247 280. Utile dei Gruppi di attività in via di dismissione 120. Fondi per rischi e oneri: 12.946.659 15.856.521 290. Utile (Perdita) d’esercizio 1.941.914 2.097.506 11.004.745 13.759.015 2.546.295 9.158.733 271.097.044 261.339.140 25.037.445 45.954.583 a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 190. Azioni proprie 200. Utile (Perdita) d’esercizio Totale del Passivo e del Patrimonio Netto 58 50.000.000 26.000.000 (315.616) (18.646.738) 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 200. Costi operativi 22.471.583 40.563.647 (10.364.428) (16.506.582) 12.107.155 24.057.065 (1.786) (3.376) 12.105.369 24.053.689 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA 10. 31-dic-10 31-dic-09 12.105.369 24.053.689 Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita (1.741.577) 3.661.230 Utile d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte 12.105.369 24.053.689 20. 3.963.276.868 3.660.989.551 110 Totale altre componenti reddituali al netto di imposte (1.741.577) 3.661.230 120 Redditività complessiva (voce 10 + voce 110) 10.363.792 27.714.919 59 Esistenze al 31.12.2008 67.361.205 b) altre 342.872.538 40.013.933 Utile (Perdita) d’esercizio 67.361.205 5.497.503 0 0 26.000.000 67.361.205 b) altre Patrimonio netto Utile (Perdita) d’esercizio Azioni proprie Strumenti di capitale 347.859.406 24.053.689 (18.646.738) 0 9.158.733 193.977.934 Riserve da valutazione 261.339.139 a) di utili 45.954.583 Riserve: Sovrapprezzi di emissione 0 26.000.000 0 342.872.538 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 347.859.406 24.053.689 (18.646.738) 0 9.158.733 67.361.205 193.977.934 261.339.139 45.954.583 0 26.000.000 26.000.000 (14.300.000) (14.300.000) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4216 (9.753.689) 0 0 0 0 9.757.905 9.757.905 0 0 0 0 (14.300.000) (14.300.000) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 24.000.000 24.000.000 0 0 0 0 (4.870.861) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16.543.123 0 18.331.122 0 0 0 0 0 (1.787.999) 0 0 0 Operazioni sul patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 193.977.934 67.361.205 9.158.733 0 0 0 3.661.230 0 0 0 24.053.689 347.859.406 24.053.689 27.714.919 0 0 10.363.792 12.105.369 0 0 (1.741.577) 0 0 0 0 0 0 0 (18.646.738) 0 0 0 0 0 261.339.139 0 0 0 26.000.000 0 45.954.583 26.000.000 0 Patrimonio netto al 31.12.2009 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazioni dell’esercizio (8.767.407) (8.767.407) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (137.181) (19.129.139) 476.538 0 0 0 0 0 476.538 0 476.538 0 0 0 Operazioni sul patrimonio netto (137.181) 0 0 0 Emissione di nuove azioni 0 Variazioni di riserve Allocazione risultato esercizio precedente 0 40.013.933 (25.713.933) 0 0 0 0 0 25.713.933 (9.879.331) a) azioni ordinarie b) altre azioni 0 0 0 0 25.713.933 Riserve 0 0 167.787.463 0 0 235.148.668 0 0 0 46.091.764 26.000.000 0 26.000.000 0 Esistenze all’1.01.2009 0 Modifica saldi di apertura (+/-) Capitale Esistenze al 31.12.2009 Patrimonio netto (9.879.331) 0 Azioni proprie Strumenti di capitale 5.497.503 167.787.463 a) di utili Riserve da valutazione 235.148.668 46.091.764 0 Riserve : Sovrapprezzi di emissione b) altre azioni 26.000.000 Modifica saldi di apertura (+/-) Acquisto azioni proprie Emissione di nuove azioni dividendi e altre distribuzioni Variazioni dell’esercizio Acquisto azioni proprie 26.000.000 Esistenze all’1.01.2010 Distribuzione straordinaria dividendi Distribuzione straordinaria dividendi a) azioni ordinarie Riserve Variazione strumenti di capitale Variazione strumenti di capitale Capitale Dividendi e altre distribuzioni Derivati su proprie azioni Derivati su proprie azioni Allocazione risultato esercizio precedente Variazioni e riserve Stock options Stock options Redditività complessiva esercizio 2009 Redditività complessiva esercizio 2010 60 360.470.537 12.105.369 (315.616) 0 2.546.295 67.361.205 203.735.839 271.097.044 25.037.445 0 50.000.000 50.000.000 Patrimonio netto al 31.12.2010 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 01.01.2009 – 31.12.2009 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 01.01.2010 – 31.12.2010 61 RENDICONTO FINANZIARIO RICONCILIAZIONE Metodo Diretto A. ATTIVITA’ OPERATIVA 1. Gestione (+/-) Voci di bilancio 31-dic-10 31-dic-09 (4.586.146) 30.896.110 - interessi attivi incassati 132.547.629 153.397.650 - interessi passivi pagati (-) (31.627.169) (40.676.118) 872.871 1.107.414 - dividendi e proventi simili (+) - commissioni nette (+/-) 36.602.527 37.863.246 - spese per il personale (-) (51.636.399) (55.430.688) - altri costi (-) (35.573.408) (32.423.056) - altri ricavi (+) - imposte e tasse (-) - costi/ricavi relativi ai gruppi di att. in via di dismissione 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (+/-) - attività finanziarie detenute per la negoziazione 5.130.374 6.514.575 (60.902.569) (39.456.910) (2) (3) 180.929.076 (47.935.329) 54.754.080 66.357.401 (18.928.069) (21.538.697) - attività finanziarie disponibili per la vendita 33.247.855 7.274.989 - crediti verso clientela 63.011.533 (133.262.895) - crediti verso banche: a vista 44.015.050 27.867.994 - attività finanziarie valutate al fair value - crediti verso banche: altri crediti 0 0 4.828.627 5.365.879 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (+/-) 294.711.051 139.245.570 - debiti verso banche: a vista 206.212.232 168.306.679 - altre attività - debiti verso banche: altri debiti 0 0 - debiti verso clientela 18.227.191 (23.594.506) - titoli in circolazione 72.871.696 19.787.345 1.497.948 (362.754) (30.855.242) 783.897 - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al “fair value” - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa (+/-) 26.757.226 (25.675.091) 471.053.981 122.206.351 31-dic-10 31-dic-09 Cassa e Disponibilità liquide inizio periodo 136.523.941 39.359.160 Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo 242.382.444 97.101.047 74.244 63.734 378.980.629 136.523.941 Cassa e Disponibilità liquide: effetto variazione dei cambi Cassa e Disponibilità liquide alla fine del periodo B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da (+) 47.048 2.055 - vendite partecipazioni 0 0 - dividendi incassati su partecipazioni 0 0 - vendite di attività fin. det. sino alla scadenza 0 0 47.048 2.055 - vendite attività immateriali 0 0 - vendite di società contr. e di rami d’azienda 0 0 2. Liquidità assorbita da (-) (230.961.707) (2.039.953) - acquisti di partecipazioni (228.000.000) (14.796) - vendite attività materiali - acquisto di att. fin. det. sino alla scadenza - acquisto di attività materiali - acquisto di attività immateriali - acquisto di società contr. e di rami d’azienda Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (+/-) 0 0 (2.593.976) (1.858.110) (367.731) (167.047) 0 0 (230.914.659) (2.037.898) 16.543.122 (8.767.406) C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA - emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista (+/-) LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO (+/-) 62 0 0 (14.300.000) (14.300.000) 2.243.122 (23.067.406) 242.382.444 97.101.047 63 NOTA INTEGRATIVA Parte A Politiche contabili Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale Parte C Informazioni sul Conto Economico Parte D Redditivita’ complessiva Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F Informazioni sul Patrimonio Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H Operazioni con parti correlate Parte I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L Informativa di settore PARTE A - POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili Internazionali - IAS/IFRS Il bilancio è stato redatto nella piena conformità di tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre 2010 e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del D.Lgs. n.38/2005. Nella predisposizione del bilancio d’esercizio sono stati applicati i principi IAS/IFRS in vigore il 31 dicembre 2010 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRC). Sezione 2 - Principi generali di redazione Il documento di Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della Redditività Complessiva, dal Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalla Nota Integrativa corredata dalla Relazione degli Amministratori. Tutti i suddetti schemi sono stati redatti facendo riferimento alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 Dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, non da ultimo quello del 18 novembre 2009. Sono stati inoltre considerati le ulteriori richieste informative ed i chiarimenti trasmessi dall’Organo di Vigilanza, in particolare con le note tecniche del 16 febbraio 2011 e del 28 febbraio 2011 (cosiddette “roneate”). Gli schemi presentano, oltre agli importi relativi al 31 Dicembre 2010 anche i corrispondenti dati al 31 Dicembre 2009 sia per i confronti delle poste patrimoniali che per quelli relativi alle poste economiche, così come espressamente previsto dalla normativa. Nei suddetti schemi l’esposizione dei dati del periodo precedente è stata effettuata rispecchiando le modalità di rilevazione e valutazione previste dai Principi Contabili Internazionali (IAS - IFRS). La redazione del Bilancio d’esercizio ha richiesto anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti negli schemi di Stato Patrimoniale e di Conto Economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: – la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; – l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi; – la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali; – la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; – le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva; – le ipotesi demografiche (legate alla mortalità prospettica della popolazione assicurata) e finanziarie (derivanti dalla - possibile evoluzione dei mercati finanziari) utilizzate nello strutturare i prodotti assicurativi e nel definire le basi di calcolo delle riserve integrative. Il presente bilancio è redatto adottando l’Euro come moneta di conto. Gli importi degli schemi di bilancio sono espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nella tabelle di nota integrativa sono espressi – qualora non diversamente indicato – in migliaia di Euro. Il bilancio è redatto con intento di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell’esercizio. Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nella citata Circolare sono ritenute non sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota integrativa sono fornite in66 formazioni complementari necessarie allo scopo. Se, in casi eccezionali, l’applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali fosse incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico, essa non è applicata. Nella nota integrativa si spiegherebbero i motivi della eventuale deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali: Continuità aziendale: il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità dell’attività della banca; Rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza economica ad eccezione dell’informativa sui flussi finanziari; Coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio viene mantenuta costante da un esercizio all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra presentazione o classificazione non sia ritenuta più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso, nella nota integrativa viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all’esercizio precedente. Rilevanza e aggregazione: Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri arabi), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nella Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivo aggiornamento. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni: a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante; b) il raggruppamento favorisca la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa conterrebbe distintamente le sottovoci oggetto di raggruppamento. Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente. Prevalenza della sostanza sulla forma: le operazione e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale; Compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalla citata Circolare Banca d’Italia; Informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione comparativa relativa all’esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi all’esercizio precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa. La nota integrativa è suddivisa in parti (A-Politiche contabili, B-Informazioni sullo stato patrimoniale, C-Informazioni sul conto economico, D-Redditività complessiva, E-Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, FInformazioni sul patrimonio, G-Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda, H-Operazioni con parti correlate, I-Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, L-Informativa di settore). Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione. 67 Modalità di calcolo del patrimonio di vigilanza – filtri prudenziali riguardanti le riserve da valutazione dei titoli di debito appartenenti al portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita (“AFS”) – opzione per l’approccio “simmetrico” Nel corso del 2010, la Banca d’Italia ha emanato una nuova disposizione avente per oggetto le modalità di calcolo del patrimonio di vigilanza e più precisamente è stata definita l’introduzione di alcuni “filtri prudenziali” da applicare ai dati di bilancio, al fine di salvaguardare la qualità del patrimonio di vigilanza; in particolare si fa riferimento alle riserve da valutazione dei titoli di debito appartenenti al portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita (“AFS”). In tale ambito le linee guida del CEBS (Committee of European Banking Supervisor) prevedono due opzioni alternative: 1) l’approccio c.d. “simmetrico”, adottato dai principali Paesi UE, che prevede di neutralizzare integralmente sia le plusvalenze che le minusvalenze, come se i titoli fossero valutati al costo; 2) dedurre integralmente le minusvalenze dal patrimonio di base (Tier 1) e computare parzialmente le plusvalenze nel patrimonio supplementare (Tier 2), secondo un approccio “asimmetrico”. La normativa precedentemente in vigore richiedeva l’applicazione dell’approccio “asimmetrico” il quale però, in situazioni di forte turbolenza sui mercati, come quelle registrate di recente sui titoli di Stato, attraverso la deduzione delle minusvalenze rischia di determinare un’ingiustificata volatilità del patrimonio di vigilanza, per effetto di variazioni repentine dei corsi dei titoli non legate a durature variazioni del merito di credito degli emittenti. Pertanto, con disposizione del 18 maggio 2010, la Banca d’Italia ha consentito alle banche, alle SIM e agli Intermediari finanziari iscritti nell’”Elenco speciale” – limitatamente ai titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea inclusi nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita AFS” – la possibilità di adottare l’approccio “simmetrico” in alternativa a quello “asimmetrico”. Condizioni per l’esercizio dell’opzione sono: · l’ estensione dell’opzione a tutti i titoli della specie detenuti nel predetto portafoglio; · l’applicazione omogenea da parte di tutte le società componenti il gruppo bancario; · il mantenimento dell’approccio prescelto nel tempo. L’esercizio dell’opzione poteva essere effettuato entro e non oltre il 30 giugno 2010 ed applicato al calcolo del patrimonio di vigilanza riferito alla medesima data. In ottemperanza a tale disposizione nel bilancio, nelle informative contabili infrannuali e nell’informativa al pubblico (terzo pilastro), nell’ambito dei riferimenti concernenti l’adeguatezza patrimoniale, deve essere reso noto il trattamento adottato ai fini prudenziali (filtro asimmetrico o neutralizzazione piena); nel rispetto della normativa si precisa che Banca Tercas ha confermato l’approccio asimmetrico non effettuando l’esercizio dell’opzione. Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio In data 07 Marzo 2011 l’intero sistema informativo di Banca Caripe è stato migrato sulla piattaforma dell’outsourcer informatico della Capogruppo (CSE, Bologna). Si segnala inoltre che nella stessa data del 7 Marzo 2011 è stato redatto atto notarile di fusione per incorporazione di Sogiter Spa in Banca Tercas. Sezione 4 - Altri aspetti Il Bilancio 2010 di Banca Tercas Spa è stato sottoposto a revisione contabile da parte della società Deloitte & Touche SpA. La Banca ha deciso di non avvalersi dell’opzione prevista dalla modifica apportata allo IAS 39, emendato nell’ottobre 2008 (cfr. regolamento 1004/08), in tema di riclassificazioni degli strumenti finanziari. A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Classificazione degli strumenti finanziari La classificazione degli strumenti finanziari, operata in base alle caratteristiche degli stessi, avviene con un insieme di atti formali che privilegiano l’intenzione ed il comportamento aziendale. Un flusso organizzativo individua le responsabilità ed i limiti operativi di ogni singola funzione in materia di classificazione. Sono classificati a breve termine gli strumenti finanziari aventi una durata contrattuale non superiore a diciotto mesi. 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Classificazione. Sono classificati in questa categoria esclusivamente i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli investimenti azionari, (questi ultimi secondo quando previsto nello IAS 39) ed il valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati sono inclusi quelli incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata in quanto: · le loro caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati alle caratteristiche del contratto sottostante; · gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato; · gli strumenti ibridi cui appartengono non sono contabilizzati al “fair value” (valore equo) con le relative variazioni rilevate al conto economico. Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli investimenti azionari, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come “fair value” dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al “fair value”, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al “fair value”. In presenza di un mercato attivo, per la determinazione del “fair value” degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicati a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di titoli non quotati su mercati regolamentati, ma per i quali comunque esistono degli scambi effettuati tra controparti istituzionali e dette quotazioni 68 69 vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento a tali corsi assumendo i migliori prezzi “bid”. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse e valori rilevati in transazioni comparabili avvenute in date prossime a quella dell’operazione oggetto di valutazione. Uno strumento finanziario è considerato quotato su un mercato attivo se le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, Mediatori, Intermediari, Società del settore, Servizi di quotazione o enti autorizzati, e tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato verificatesi sulla base di un normale periodo di riferimento. Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Classificazione. Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate e non classificabili tra i crediti, tra le attività detenute per la negoziazione o tra le attività detenute sino a scadenza. In particolare vengono incluse in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity. Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il “fair value” dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione d alle attività detenute sino alla scadenza o dalle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione è rappresentato dal “fair value” al momento del trasferimento, che rappresenta il nuovo costo ammortizzato per i titoli di debito. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al “fair value”, con la rilevazione a Conto Economico del valore corrispondente al costo ammortizzato, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di “fair value” vengono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio Netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita duratura di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita duratura di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono riversati a Conto Economico. I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il “fair value” in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale. Criteri per l’identificazione di un perdita di valore (Impairment). La Banca si è dotata di una specifica policy interna nella quale sono formalizzate le regole adottate in tema di rilevazione dell’impairment. Tali metodologie sono state aggiornate , tenendo conto anche delle indicazioni fornite nel corso dell’anno 2009 dall’Ifric (Organismo preposto all’interpretazione dei principi contabili internazionali), sia di quelle esplicitate da Banca D’Italia, Consob ed Isvap, attraverso la pubblicazione di un documento avvenuta in data 3 marzo 2010. Impairment dei titoli di debito. L’obiettiva evidenza che un titolo di debito abbia subito una perdita di valore è collegato al verificarsi di eventi esplicitati nel paragrafo 59 del principio contabile Ias 39. In particolare la riduzione di valore di questi ultimi, per essere assoggettata ad impairment, deve dipendere da va70 riazioni intervenute nella capacità dell’emittente di regolare i flussi finanziari periodici e di procedere al rimborso del capitale a scadenza (variazioni significative ad esempio del merito creditizio) e non da variazioni delle condizioni, dei tassi d’interesse di mercato. Al fine di verificare l’esistenza di obiettive evidenze di impairment si fa riferimento anche ai rating assegnati da primarie agenzie internazionali ed alla loro evoluzione nel tempo. Impairment dei titoli di capitale. Con riferimento ai titoli di capitale classificati come AFS, è ragionevole ipotizzare che le azioni in portafoglio siano da svalutare prima dei titoli obbligazionari emessi dalla stessa società emittente; pertanto, gli indicatori di svalutazione dei titoli di debito emessi da una società, ovvero la svalutazione di tali titoli di debito, sono di per sé forti indicatori dell’Impairment dei titoli di capitale. Più in generale, per stabilire se vi è una evidenza di Impairment per un titolo di capitale, oltre alla presenza degli eventi indicati dallo IAS 39.59, ed alle considerazioni in precedenza riportate ove applicabili, sono da considerare in particolare i due seguenti eventi (IAS 39 §61): - cambiamenti significativi con effetti avversi relativi alle tecnologie, mercati, ambiente economico o legale relativamente all’emittente, che indicano che il costo dell’investimento non può più essere recuperato; - un significativo o prolungato declino nel Fair Value dell’investimento al di sotto del suo costo. La Banca effettua sempre specifici test di impairment sui titoli di capitale che presentano minusvalenze rispetto al prezzo di carico. Unitamente a test di carattere qualitativo, che si basano sulle caratteristiche economico-finanziarie della partecipata, sono stati introdotti test quantitativi i quali prevedono che, al superamento di determinate soglie di durata e significatività della perdita, venga sempre e comunque effettuato l’impairment, a prescindere da ogni altra considerazione. In particolare vengono sottoposte ad impairment, con giro della riserva netta cumulata, iscritta a patrimonio netto, alla voce di conto economico 130 b), le partecipazioni che presentano: - una riduzione del fair value dello strumento finanziario per una percentuale superiore al 50% del valore di carico; - una diminuzione del fair value dello strumento finanziario, al di sotto del prezzo di carico, per un periodo continuativo superiore a 18 mesi. Relativamente agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, la necessità di rilevare un Impairment considera inoltre, singolarmente o congiuntamente, le seguenti situazioni che attengono ad indicatori qualitativi (ivi inclusi quelli previsti dal paragrafo 59 e seguenti del principio contabile Ias 39) e precisamente: 1. 2. 3. 4. andamento dei prezzi dello strumento; andamento dei dividendi erogati e stimati; andamento dei ricavi conseguiti; generale situazione dell’emittente rilevata anche attraverso l’analisi dell’evoluzione dei rating attribuiti nel periodo dalle società S&P, Fitch e Moodys; 5. andamento della situazione aziendale con riferimento anche al comparto di operatività; 6. previsioni di future possibili riprese dei corsi sulla base delle stime di crescita attese. Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. Con riferimento all’imputazione delle variazioni di “fair value” degli utili o delle perdite cumulati e degli effetti derivanti da perdite di valore si rimanda al precedente punto relativo alla valutazione. 3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza La Banca non possiede attività finanziarie di tale natura. 71 4 - Crediti Classificazione. I crediti includono gli impieghi con banche e clientela, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. Iscrizione. La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del “fair value” dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni diverse da quelle di mercato il “fair value” è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione; la differenza rispetto all’importo erogato o al prezzo di sottoscrizione è imputata direttamente a Conto Economico. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o di impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita o delle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione corrisponde al fair value esistente alla data in cui viene deliberato il trasferimento, che viene assunto come nuovo costo ammortizzato. Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito o aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo (o tasso interno di rendimento T.I.R.), della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. I crediti a breve termine sono quelli con durata inferiore ai 18 mesi. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i proventi riferibili agli stessi sono attribuiti al Conto Economico in modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, scaduto oltre 180 giorni o ristrutturato secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS. I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di Bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario (TIR). I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono attualizzati. Il tasso effettivo originario (o tasso interno di rendimento TIR) di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a 72 Conto Economico. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a Conto Economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti in bonis, ivi inclusi quelli verso controparti residenti in “Paesi a rischio”, sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva, salvo quelli che, in considerazione del loro importo, vengono valutati analiticamente. Se la valutazione analitica dei crediti significativi non evidenzia rettifiche di valore i crediti significativi sono comunque sottoposti a valutazione collettiva (IAS 39 par. 64). La valutazione collettiva avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate a Conto Economico. Ad ogni data di chiusura del Bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis esistente alla stessa data. Cancellazione. I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio (derecognition) solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal Bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, ad altri soggetti terzi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate. Vengono altresì imputate a Conto Economico le rettifiche e le riprese di valore dei crediti determinate secondo le sopra esposte modalità. 5 - Attività Finanziarie valutate al fair value Classificazione. Un’attività finanziaria viene designata al fair value in sede di rilevazione iniziale, con i risultati valutativi rilevati a conto economico, solo quando: 1. si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto; 2. la designazione al fair value rilevato a Conto Economico consente di fornire una migliore informativa in quanto: i. elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse; ii. un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai dirigenti con responsabilità strategiche. Iscrizione. Le attività finanziarie in esame vengono valutate al fair value fin dal momento della prima iscrizione, che avviene sulla base della data di regolamento. I proventi ed oneri iniziali sono immediatamente imputati al conto economico. Valutazione. Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie detenute per la negoziazione. 73 Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/ benefici ad essa connessi. 6 - Operazioni di copertura Nelle voci dell’attivo e del passivo figurano i derivati finanziari di copertura, che alla data di riferimento del bilancio o della situazione infrannuale presentano rispettivamente un fair value positivo e negativo. Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato strumento finanziario o su un gruppo di strumenti finanziari, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli utili rilevabili su un diverso strumento finanziario o gruppo di strumenti finanziari nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. Lo IAS 39 prevede le seguenti tipologie di coperture: 2. nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono riportate a patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a conto economico solo quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesti la variazione dei flussi di cassa da compensare. La porzione dell’utile o della perdita dello strumento di copertura considerata inefficace viene iscritta a conto economico. Tale porzione è pari all’eventuale eccedenza del fair value cumulato dello strumento di copertura rispetto al fair value cumulato dello strumento coperto. In ogni caso, l’oscillazione del fair value della posta copertura e della relativa operazione di copertura deve essere mantenuta nel range di 80%-125%; 3. le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate allo stesso modo delle coperture di flussi finanziari. Le attività e le passività finanziarie di copertura vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività/passività finanziarie viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Adeguamento di valore delle attività finanziarie e delle passività finanziarie oggetto di copertura generica • • • • copertura di fair value, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value di un’attività o passività di bilancio attribuibile ad un particolare rischio; copertura di flussi finanziari, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazioni dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste del bilancio; copertura di un investimento in valuta, che attiene alla copertura dei rischi di un investimento in un’impresa estera espresso in valuta; copertura generica di fair value (“macrohedging”) avente l’obiettivo di ridurre le oscillazioni di fair value, imputabili al rischio tasso di interesse, di un importo monetario, riveniente da un portafoglio di attività e di passività finanziarie (inclusi i “core deposit”). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti derivanti dallo sbilancio di attività e passività. Lo strumento derivato è designato di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura e se tale relazione è efficace nel momento in cui la copertura ha inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa. L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle dello strumento di copertura. Pertanto l’efficacia è apprezzata dal confronto di suddette variazioni, tenuto conto dell’intento perseguito dall’impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125%) quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto, per l’elemento di rischio oggetto di copertura. La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale utilizzando: 1. test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l’attesa sua efficacia; 2. test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si riferiscono. In altre parole, misurano quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta. Se i test non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta. In questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. Lo strumento coperto è rilevato nella categoria di appartenenza per un valore pari al suo fair value al momento della cessazione dell’efficacia e torna ad essere valutato secondo il criterio della classe di appartenenza originaria. I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare: 1. nel caso di copertura di fair value, la variazione del fair value dell’elemento coperto si compensa con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l’effetto economico netto. La rilevazione a conto economico della variazione di fair value dell’elemento coperto, imputabile al rischio oggetto di copertura, si applica anche se l’elemento coperto è un’attività finanziaria disponibile per la vendita. In assenza di copertura, detta variazione risulterebbe contabilizzata in contropartita del patrimonio netto; 74 Nelle presenti voci figurano rispettivamente le variazioni di fair value di attività e passività finanziarie oggetto di copertura generica (“macrohedging”) dal rischio di tasso di interesse, in base al rispettivo saldo, sia esso positivo che negativo. 7 - Partecipazioni Classificazione. La voce include le partecipazioni detenute in: • • • società controllate: si considerano controllate le società nelle quali si ha la maggioranza dei diritti di voto e quelle nelle quali si è in grado di influenzare le politiche operative e finanziarie; società collegate: si considerano collegate le società in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società che per particolari legami giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato, debbono considerarsi sottoposte ad influenza notevole; società soggette a controllo congiunto: si considerano soggette a controllo congiunto le società controllate congiuntamente ad altri soggetti per le quali si è optato per l’iscrizione in base al metodo del patrimonio netto in alternativa al metodo proporzionale; sussiste controllo congiunto quando vi sono accordi contrattuali, parasociali o di altra natura, per la gestione paritetica dell’attività e la nomina degli amministratori. Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il “fair value” dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal “fair value” al momento del trasferimento. Valutazione. Le partecipazioni in società controllate direttamente, indirettamente o congiuntamente o collegate sono valutate al costo al netto di riduzioni di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a Conto Economico. Se i motivi della perdita di valore sono rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La verifica su eventuali perdite di valore avviene ad ogni chiusura di bilancio o delle situazioni infrannuali. Cancellazione. Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. I dividendi percepiti a fronte delle partecipazioni detenute sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. 75 8 - Attività materiali Classificazione. Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice. Iscrizione. Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto Economico. Valutazione. Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione: • dei terreni, che non vengono ammortizzati, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell’applicazione dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall’edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato è stata effettuata, però, sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti “cielo-terra”; • del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere ragionevolmente stimata ed il suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo o a rimanere costante, ma non a diminuire. I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. Essi sono esposti tra le “altre attività”. Le spese di ristrutturazione di immobili in affitto sono ammortizzate per un periodo non superiore alla durata del contratto. Iscrizione. Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il “fair value” degli elementi patrimoniali acquisiti e il costo di acquisto della partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto Economico. Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tal fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al minore tra il “fair value” dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a Conto Economico. Le altre attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a Conto Economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Valutazione. Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Ad ogni chiusura di Bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell’attività. L’ammontare della perdita, rilevato a Conto Economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile. Cancellazione. Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali sono rilevate al Conto Economico in ragione della quota di competenza di ciascun esercizio, determinata secondo la vita utile del bene o diritto cui si fa riferimento. 10 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il “fair value”, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a Conto Economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si da luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Per gli immobili detenuti per investimento, sottoposti al regime dello IAS 40, si è adottato il modello del costo. Cancellazione. Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Rilevazione delle componenti reddituali. Le quote di ammortamento dei beni materiali, determinate secondo la loro residua vita utile, sono contabilizzate nell’esercizio di competenza. Le eventuali perdite di valore sono contabilizzate nell’esercizio in cui sono rilevate. I redditi delle attività materiali che non sono utilizzate come beni strumentali dell’azienda sono contabilizzati secondo il principio di competenza economica determinato sulla base dei corrispettivi contrattualmente dovuti dai soggetti che utilizzano le suddette attività materiali. Classificazione. Sono classificate in tale voce le attività non correnti o i gruppi di attività per i quali è stato avviato un processo per la dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Iscrizione. L’iscrizione avviene ai valori di bilancio. Valutazione. Successivamente alla prima iscrizione esse sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione. Cancellazione. Le attività non correnti o i gruppi di attività in via di dismissione vengono cancellate quando vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e tutti i benefici ad esse connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Nella specifica voce di conto economico vengono contabilizzati, al netto dell’effetto fiscale, i relativi oneri e proventi. 9 - Attività immateriali Classificazione. Le attività immateriali includono l’avviamento ed il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. L’avviamento rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il “fair value” delle attività e delle passività acquisite. Le altre attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali. 76 77 11 - Fiscalità corrente e differita Rilevazione iniziale. Le attività e le passività fiscali relative ad imposte dirette ed indirette, sono rilevate nel Bilancio nel quale sono imputate, al Conto Economico o al Patrimonio, le componenti attive e passive di Reddito o di Patrimonio che danno loro origine, indipendentemente dall’esercizio in cui le attività e le passività fiscali troveranno la loro manifestazione finanziaria. Vengono iscritte tra le attività e passività fiscali correnti quelle attività e passività fiscali che, secondo la legge, trovano una manifestazione di carattere finanziario in relazione ad eventi verificatisi nell’esercizio cui il bilancio fa riferimento. Qualora le attività e passività fiscali sono rilevate in relazione a fatti o elementi che genereranno una manifestazione di carattere finanziario in esercizi successivi a quello cui il Bilancio fa riferimento, esse vengono iscritte tra le attività e passività fiscali differite. Le attività e le passività fiscali correnti sono compensate, nello Stato Patrimoniale, qualora ciò sia legalmente consentito e per tipologia di imposta. Valutazione. Le attività e le passività fiscali correnti sono determinate mediante una prudente stima dell’onere fiscale determinato sulla base della legislazione e della prassi amministrativa vigente alla data di chiusura del Bilancio applicando le variazioni in aumento ed in diminuzione previste dalla normativa fiscale. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate seguendo la metodologia del “Balance Sheet Liability Method”. La loro valutazione avviene moltiplicando l’elemento attivo o passivo la cui deduzione/imponibilità sia differita nel tempo per l’aliquota fiscale che si suppone legalmente vigente nell’esercizio in cui avverrà la deduzione/ tassazione del suddetto elemento. Le attività e passività fiscali differite non sono oggetto di attualizzazione. Cancellazione. Le attività e passività fiscali correnti sono cancellate al momento del soddisfacimento dell’obbligazione tributaria cui le stesse si riferiscono. Le attività e passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui gli elementi attivi e passivi cui esse si riferiscono concorrono alla formazione della base imponibile dell’imposta. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l’ammontare dell’accantonamento o dello storno dal fondo (service costs, interest costs, utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell’esercizio in cui esse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale. Altri fondi Classificazione. Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è rilevato a Conto Economico. Iscrizione. L’iscrizione dell’accantonamento avviene ogni qualvolta, in base ad evidenze interne o esterne, ad accordi con soggetti terzi, a delibere degli Organi Aziendali o ad altri fatti o elementi sia possibile determinare l’esistenza di una obbligazione attuale legata ad un evento passato della quale non sia tuttavia possibile determinare con precisione l’ammontare. Valutazione. La stima dell’obbligazione a carico dell’azienda avviene mediante il calcolo dell’onere dovuto determinato sulla base di obblighi contrattuali, di comportamenti già tenuti in passato, della più probabile evoluzione di eventuali contenziosi e, laddove necessario, sulla base di stime anche di carattere attuariale. Laddove il tempo prevedibile di adempimento dell’obbligazione rivesta rilevanza, la stessa obbligazione viene attualizzata mediante tassi di mercato. Cancellazione. La cancellazione di posizione iscritte ai fondi per rischi ed oneri avviene sia nel caso di adempimento, totale o parziale, dell’obbligazione assunta, sia nel caso di successiva insussistenza della medesima obbligazione. Rilevazione delle componenti reddituali. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto Economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate direttamente a Patrimonio Netto. Il Conto Economico accoglie gli accantonamenti per imposte correnti di competenza dell’esercizio, l’iscrizione di imposte anticipate e differite i cui elementi concorreranno alla formazione del reddito imponibile di esercizi successivi, e lo storno di imposte anticipate e differite iscritte in esercizi precedenti ed i cui elementi concorrono alla formazione della base imponibile corrente di competenza dell’esercizio. Nel Conto Economico trovano altresì collocazione le eventuali sopravvenienze passive o insussistenze di accantonamenti per imposte correnti definitivamente liquidate rispetto alle somme accantonate oltre alle variazioni, positive o negative, di imposte anticipate e differite legate a variazioni di aliquote o a modifiche legislative sopravvenute rispetto alla situazione esistente al momento della loro iscrizione. Rilevazione delle componenti reddituali. Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri e le eventuali insussistenze dei medesimi fondi vengono portati a carico o a beneficio delle singole voci di Conto Economico alle quali, per natura, si riferiscono all’esercizio in cui si verificano gli eventi che, ne determinano l’accantonamento o lo storno. 12 - Fondi per rischi ed oneri Classificazione. I fondi di quiescenza includono tutti i fondi a benefici definiti o a prestazioni definite classificati come “fondi interni” ai sensi della vigente legislazione previdenziale, sempre che vi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari. Iscrizione. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o di regolamento dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del “fair value” delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi e/o proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Iscrizione. Il fondo di quiescenza interno è costituito in attuazione di accordi aziendali e si qualifica come piano a benefici definiti. Esso è costituito a favore di personale in quiescenza. La passività relativa a tale piano ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni erogate sono determinate sulla base di ipotesi attuariali. Gli utili e le perdite attuariali sono riconosciuti a Conto Economico. Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a Conto Economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività. Valutazione. La valutazione dell’obbligo a carico della Banca del fondo interno di previdenza a prestazione definita viene effettuato sulla base della riserva matematica calcolata da un attuario. I parametri demografici, economici e finanziari su cui viene basato il calcolo sono illustrati nella Nota Integrativa. Cancellazione. La cancellazione del fondo avviene all’atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti al fondo stesso. 78 13 - Debiti e titoli in circolazione Classificazione. I debiti verso banche, i debiti verso clientela, i titoli in circolazione e le passività subordinate ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto, pertanto, degli eventuali ammontari riacquistati. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario. Cancellazione. Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a Conto Economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico. 79 Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. 14 - Passività finanziarie di negoziazione Classificazione. La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading, nonché il valore negativo dei derivati impliciti presenti in contratti complessi, ma strettamente correlati agli stessi. Inoltre, sono incluse le passività che originano da scoperti tecnici generati dall’attività di negoziazione di titoli. Tutte le passività di negoziazione sono valutate al “fair value”. Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come il “fair value” dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al “fair value”, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al “fair value”. Per la determinazione del “fair value” degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicati a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati ma per i quali comunque esistono degli scambi effettuati anche tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento anche a tali corsi assumendo i migliori prezzi disponibili. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse, valori rilevati in recenti transazioni comparabili. Cancellazione. Le passività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o quando la passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. 15 - Passività finanziarie valutate al “fair value” Classificazione. Sono classificati in questa voce le emissioni obbligazionarie della Banca strutturate e non, per le quali la valutazione al “fair value” permette di eliminare asimmetrie contabili sia in fase di rilevazione che in fase di valutazione periodiche. A fronte di tali strumenti finanziari, infatti, sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati. Iscrizione. Il loro valore di prima iscrizione è il “fair value” al netto dei proventi o costi di transazione che vengono rilevati direttamente a Conto Economico. Valutazione. Le passività finanziarie sono valutate al “fair value”. La determinazione del “fair value” si basa sull’utilizzo di modelli standard che tengono in considerazione tutti i parametri di mercato e i fattori di rischio inerenti. Cancellazione. Le passività finanziarie valutate al “fair value” sono cancellate contabilmente dal Bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente 80 emessi. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti negative di reddito rappresentati dagli interessi passivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di Conto Economico relativo agli interessi. I risultati della valutazione sono ricondotti nel “risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”, così come gli utili o le perdite derivanti dall’estinzione sono determinati secondo lo stesso criterio indicato per i titoli in circolazione. Benefici ai dipendenti - Trattamento di fine rapporto del personale Classificazione. Il trattamento di fine rapporto del personale costituisce un fondo determinato sulla base del suo valore attuariale attraverso la stima della quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A far data 1° gennaio 2007 le quote dei benefici che maturano tempo per tempo sono versate alla Sezione di Tesoreria istituita presso l’INPS o a favore di altri fondi pensione appositamente scelti dal dipendente. Rimane in seno alla Banca il debito per benefici futuri da corrispondere a favore del personale dipendente maturato fino al 31 dicembre 2006 per tutti i dipendenti che, pur potendo, non hanno esternalizzato il TFR maturato presso un fondo esterno. Tale importo viene periodicamente stimato su base demografico/attuariale. Iscrizione. Il valore attuariale del TFR viene iscritto in relazione agli obblighi stimati nei confronti dell’insieme dei dipendenti in servizio alla data di chiusura di ciascun bilancio. Tale valore viene rivisto al termine di ogni data di chiusura del bilancio e gli incrementi e i decrementi del valore attuariale dell’obbligazione e della sua rivalutazione vengono iscritti al Conto Economico. Valutazione. La valutazione attuariale degli obblighi connessi al fondo trattamento di fine rapporto avviene sulla base di parametri statistici, demografici e finanziari sviluppati sulla base di una relazione preparata da un attuario. Le modalità di determinazione dei suddetti parametri sono riportate nella Nota Integrativa al bilancio. Cancellazione. La cancellazione del Fondo avviene all’atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l’ammontare del solo effetto di rivalutazione e dell’effetto attuariale (interest costs e utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell’esercizio in cui le stesse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale. 16 - Operazioni in valuta Rilevazione iniziale. Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Valutazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue: • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura; • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; • le poste non monetarie valutate al “fair value” sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura. Cancellazione. Le attività e passività in valuta estera sono cancellate alla scadenza dei diritti o degli obblighi alle quali si riferiscono o nel caso in cui le medesime siano trasferite a soggetti terzi e con esse siano trasferiti i benefici e gli oneri alle stesse connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del Bilancio precedente, sono rilevate nel Conto Economico del periodo in cui sorgono. Quando un utile o una perdita sono rilevati a Conto Economico, è rilevata a Conto Economico anche la relativa differenza di cambio. 81 17 - Altre informazioni Cartolarizzazioni Altre passività In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali, ci si è avvalsi della facoltà di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti ad operazioni di cartolarizzazione effettuate prima del 1° gennaio 2004, che risultavano cancellati in base ai precedenti principi contabili. Nell’attivo patrimoniale della banca cedente figurano così i titoli sottoscritti. Per le operazioni perfezionatesi successivamente a tale data, i crediti ceduti non sono cancellati dal bilancio qualora vi sia un sostanziale trattenimento di rischi e di benefici, anche se formalmente oggetto di cessione pro-soluto ad una società veicolo. Ciò si verifica, ad esempio, qualora la banca sottoscriva la tranche dei titoli Junior o di esposizioni analoghe, in quanto sopporta il rischio delle prime perdite e, parimenti, beneficia del rendimento dell’operazione. Conseguentemente, i crediti figurano in bilancio come “Attività cedute e non cancellate” a fronte del finanziamento ricevuto dalla società veicolo, al netto dei titoli emessi dalla stessa e sottoscritti dalla banca cedente. Analoghi criteri di rappresentazione, basati sulla prevalenza della sostanza sulla forma, sono applicati per la rilevazione delle competenze economiche. In questa voce sono compresi, tra l’altro, gli accantonamenti, su base analitica e collettiva, relativi alla stima di possibili esborsi connessi al rischio di credito su impegni e garanzie. Azioni Proprie Rilevazione iniziale. Le azioni proprie acquistate, nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo Bilancio approvato, sono portate in decremento del Patrimonio Netto. In nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la decima parte del capitale sociale, tenendosi conto a tal fine anche delle azioni possedute da società controllate. Cancellazione. Le azioni proprie detenute sono cancellate dal Bilancio al momento della loro alienazione. Però le azioni proprie acquistate in violazione dell’art. 2357 del c.c. debbono essere alienate secondo modalità da determinarsi dall’assemblea entro un anno dal loro acquisto. In mancanza deve procedersi senza indugio al loro annullamento e alla corrispondente riduzione del capitale. Rilevazione delle componenti reddituali. Il valore collocato, gli utili e/o le perdite derivanti dalla loro negoziazione sono rilevati come variazioni di Patrimonio Netto. Garanzie e impegni Le garanzie rilasciate e gli impegni ad erogare fondi che comportino rischi di credito sono iscritti per il valore nominale dell’impegno assunto, al netto degli utilizzi per cassa e delle eventuali rettifiche di valore rilevate, su base sia analitica che collettiva, in relazione alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di credito, nella voce “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie, che trovano contropartita nello Stato Patrimoniale alla voce “Altre passività”. La rilevazione dei costi Il principio della competenza impone di iscrivere le operazioni realmente effettuate nell’esercizio, al fine della formazione del reddito di periodo. Conseguenza di tale assunto è la correlazione tra costi e ricavi dell’esercizio, che si realizza, a prescindere dal momento dell’esborso e/o dell’emissione della fattura, per: • ripartizione dell’utilità o funzionalità pluriennale (ammortamento); • imputazione diretta di costi al conto economico dell’esercizio o perché associati al tempo o perché sia venuta meno l’utilità o la funzionalità del costo; • associazione causa-effetto tra tali costi ed i ricavi che sono generati con l’utilizzo del bene o servizio acquistati. In particolare, ai fini della determinazione dell’esercizio di competenza, i corrispettivi delle cessioni dei beni si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute: - - 82 alla data della consegna o spedizione, per i beni di consumo alla data di stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende I corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute, alla data in cui le stesse sono ultimate, ovvero, per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo, assicurazione e altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, alla data di maturazione dei corrispettivi le spese di acquisizione di immobilizzazione materiali/immateriali si considerano sostenute alla data di messa in uso del bene. Dividendi e riconoscimento dei ricavi I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare: - gli interessi di mora sulle sole sofferenze, se previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a Conto Economico solo al momento del loro effettivo incasso, mentre gli altri, maturati su posizioni in incaglio o sconfinate, sono contabilizzati al momento di maturazione e svalutati utilizzando le stesse percentuali di recuperabilità previste per i crediti che li hanno originati; - i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto legale ad incassarli, e quindi nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione; - gli utili e le perdite derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione sono riconosciuti a Conto Economico al regolamento contrattuale dell’operazione sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il fair value al quale lo strumento è iscritto, ottenuto mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri di input osservabili sul mercato. Il fair value così determinato viene poi corretto per tenere conto del rischio di recuperabilità degli eventuali margini positivi, in funzione della specifica controparte con la quale lo strumento finanziario risulta stipulato (credit risk adjustment); - gli utili derivanti dalla stipula di strumenti finanziari per i quali si ritiene che il fair value non possa essere determinato secondo parametri di mercato osservabili, sono distribuiti nel tempo tenendo conto della natura e della durata dello strumento (es. prodotti a capitale garantito o protetto); - i ricavi derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari, determinati dalla differenza tra il corrispettivo incassato ed il fair value dello strumento, sono riconosciuti a conto economico alla data di emissione se il fair value è determinato sulla base di parametri osservabili o a transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato. Qualora tali parametri non siano riscontrabili in modo diretto sul mercato, come per tutte le emissioni rivolte al mercato retail, la tecnica valutativa utilizzata per la determinazione del fair value considera, quale fattore correttivo nell’attualizzazione dei flussi di cassa, lo spread commerciale. Il fair value così determinato corrisponde al corrispettivo incassato: nessun profitto risulta pertanto contabilizzato alla data di emissione. 83 A.3 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Gerarchia del fair value La principale innovazione introdotta con l’amendment all’IFRS 7 (Improving Disclosures about Financial Instruments) è l’introduzione del concetto di Fair Value Hierarchy (nel seguito anche “FVH”) articolata su tre differenti livelli (Livello 1, Livello 2 e Livello 3) in ordine decrescente di osservabilità degli input utilizzati per la stima del fair value. La gerarchia del fair value prevede che vengano assegnati alternativamente i seguenti livelli: A.3.1 Trasferimenti tra portafogli • A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Si precisa che nel corso del 2010 non sono state operate riclassifiche volte a trasferire attività finanziarie da un portafoglio all’altro. Conseguentemente le tabelle della presente sezione non vengono avvalorate. • A.3.2 Gerarchia del fair value • Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi di attività o passività identiche (cioè senza modifiche o repackaging). Livello 2: dati di input diversi dai prezzi di cui al Livello 1 che sono osservabili in mercati attivi per strumenti di attività o passività simili oppure calcolati attraverso tecniche di valutazione dove tutti gli input significativi sono basati su parametri osservabili sul mercato. Livello 3: tecniche di valutazione dove un qualsiasi input significativo per la valutazione al fair value è basato su dati di mercato non osservabili. Modalità di valutazione dei titoli in portafoglio al 31 dicembre 2010 La necessità di migliorare il livello di disclosure in relazione al “fair value measurement”, soprattutto alla luce delle recenti condizioni di mercato, ha spinto lo IASB, nel corso della seconda metà del 2008, a considerare una proposta di modifica dell’IFRS 7 finalizzata a migliorare la trasparenza dell’informativa di bilancio in relazione a due temi: • • Fair value measurement: lo IASB ha inteso adottare le modalità già previste nello SFAS 157 che prevedono una gerarchia di fair value a 3 livelli basata sulla significatività degli input delle valutazioni; Liquidity risk: è stata presentata una nuova definizione di liquidity risk (come “rischio che un’entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate attraverso la consegna di contante o di altre attività finanziarie”), nonchè viene richiesta una maggiore informativa anche di tipo quantitativo sulla modalità di gestione della liquidità di strumenti derivati. A seguito di consultazioni a livello internazionale tra regulators, governi ed organismi preposti alla predisposizione ed all’interpretazione delle regole contabili, il 5 Marzo 2009 lo IASB ha approvato un emendamento all’IFRS 7 al fine di migliorare l’informativa in materia di fair value measurement e rinforzare i precedenti requisiti di informativa in materia di liquidity risk associato agli strumenti finanziari. Tale emendamento, va applicato a partire dal bilancio d’esercizio 2009 (IFRS 7 44G). Premesso che il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli ed indipendenti, per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato attraverso l’utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti finanziari quotati su mercati attivi, o mediante l’utilizzo di modelli valutativi per gli altri strumenti finanziari. L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo è la prova migliore del fair value e, quando esistono, sono utilizzate per valutare l’attività o la passività finanziaria. Si fa presente che l’approccio metodologico utilizzato dalla Banca per la valorizzazione degli strumenti finanziari in bilancio è finalizzato ad attribuire massima priorità ai prezzi ufficiali disponibili sui mercati considerati attivi ottenuti da fonti indipendenti (mark to market) e priorità più bassa all’utilizzo di input non osservabili sul mercato e quindi maggiormente discrezionali (mark to model). Di seguito sono esplicitate le metodologie seguite per la valutazione degli strumenti finanziari iscritti in bilancio tenuto conto della gerarchia del fair value. Nel contesto sopra rappresentato, la Banca si è dotata di una policy interna che disciplini in modo trasparente ed esauriente l’approccio metodologico ed il modello operativo adottato per la valorizzazione degli strumenti finanziari al fair value. Di particolare rilevanza, con riferimento alle disclosure requirements previste dall’IFRS 7 è definire, all’interno della policy interna di disciplina, l’approccio metodologico e il modello operativo adottato dalla Banca per la valorizzazione degli strumenti finanziari al fair value, la definizione dei parametri per la definizione dei mercati attivi e dei mercati inattivi. Il concetto di “mercato attivo” più che al mercato di riferimento è riconducibile al singolo strumento finanziario. Infatti, il c.d. “mercato attivo”: • • • non coincide necessariamente con il concetto di mercato regolamentato; comprende circuiti di scambio organizzato e multilateral trading facilities, sempre che i prezzi in essi esposti siano effettivamente rappresentativi di scambi; comprende anche circuiti elettronici di negoziazione, con le stesse cautele di cui sopra. Inoltre, durante l’attuale crisi finanziaria, molti mercati hanno sperimentato minori volumi, riduzioni delle size medie delle transazioni e, in alcuni casi, una mancanza di attività di trading per brevi periodi. L’aggettivo “attivo” riferito ai mercati è inteso dai regulators come sinonimo di “liquido”. Infatti, tutti i criteri indicati dai regulators attengono ad indicatori di pronta ed economica liquidabilità delle posizioni. Tale definizione trova inoltre ampio riscontro nel concetto di liquidità espresso all’interno del “livello 3” sul Regolamento Intermediari che afferma che uno strumento finanziario può definirsi illiquido se il portatore dello stesso: • • • 84 ha difficoltà a rivenderlo; in un lasso di tempo ragionevole; a condizioni di prezzo significative ossia tali da riflettere, direttamente o indirettamente, una pluralità di interessi in acquisto ed in vendita. 85 Metodo di valutazione Livello 1 La Banca assegna livello 1 a tutte le quotazioni rilevate sui mercati regolamentati, così come identificati nell’apposito elenco tenuto da Consob. In particolare vengono assunti i prezzi ufficiali o, in mancanza quelli di riferimento, rilevati nei predetti mercati (senza modifiche o ricomposizioni), attraverso il caricamento automatizzato all’interno del sistema informativo della Banca. Qualora uno strumento finanziario sia quotato su più mercati regolamentati viene assunto il prezzo formatosi sul mercato primario di trattazione. Nel caso in cui gli strumenti finanziari non siano quotati su mercati regolamentati ma vengano scambiati su mercati attivi, ovvero da un numero significativo di market maker e tali prezzi vengano pubblicati regolarmente dall’agenzia di informazione finanziaria Bloomberg, cui la Banca fa riferimento per rilevare e monitorare i dati del mercato finanziario, vengono assunti i migliori prezzi Bid, per la valutazione degli strumenti finanziari acquistati, ed i migliori prezzi Ask, per la valutazione degli strumenti finanziari emessi. La valorizzazione degli O.I.C.R. viene effettuata mediante l’applicazione dei Net Asset Value - N.A.V. - calcolati periodicamente dalle società di gestione. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, servizi di quotazione, intermediari ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni di mercato. Nel caso di strumenti finanziari derivati quotati la determinazione del fair value è basata su prezzi rilevati in mercati attivi come sopra definiti. provider esterno e non sia possibile applicare i modelli valutativi implementati nei sistemi informatici, vengono utilizzate le indicazioni di prezzo fornite direttamente da controparti istituzionali o agenti di calcolo, che rappresentano, in funzione delle caratteristiche dello strumento finanziario, una stima attendibile del fair value. Con l’obiettivo di fornire un quadro dettagliato in merito alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari in bilancio di seguito si riporta la segmentazione di tutti gli strumenti finanziari sia cash che derivati valutati al fair value, sulla base della triplice gerarchia in precedenza illustrata. Voci dell’attivo assoggettate a valutazione: • Attività finanziarie detenute per la negoziazione (voce 20); • Attività finanziarie valutate al fair value (voce 30); • Attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 40). Voci del passivo assoggettate a valutazione: • Passività finanziarie detenute per la negoziazione (voce 40); • Passività finanziarie valutate al fair value (voce 50); Successivamente alla presente Sezione viene allegata una Tabella riepilogativa delle attività e passività finanziarie per cassa suddivise per i diversi livelli di gerarchia del fair value alla data del 31 Dicembre 2010. Metodo di valutazione Livello 2 Attività per cassa (voci 20, 30 e 40 dell’attivo) Se uno strumento finanziario non è negoziato su un mercato attivo ai fini della determinazione del fair value la Banca fa ricorso: 1) a tecniche di valutazione coerenti con le metodologie di pricing comunemente utilizzate nella prassi di mercato; 2) all’utilizzo dei prezzi relativi a recenti transazioni di mercato tra parti consapevoli ed indipendenti; 3) a valori correnti di mercato di strumenti aventi le stesse caratteristiche finanziarie; In particolare le tecniche di valutazione sono diversificate a seconda del tipo di strumento finanziario da trattare e precisamente: Gli strumenti finanziari valorizzati con livello 1 e 2 rappresentano l’83,44% di tutte le attività finanziarie classificate in bilancio nei portafogli valutati al fair value. Si fa presente che nel livello 2 sono confluiti i derivati finanziari O.T.C., che vengono valutati attraverso modelli matematici che utilizzano come fattori di input dati di mercato osservabili. All’interno del livello 2 sono presenti, altresì, strumenti finanziari di capitale il cui prezzo è stato rilevato attraverso l’osservazione di prezzi di mercato recenti. La valutazione viene supportata anche attraverso l’utilizzo di modelli matematici che tengono conto dei flussi reddituali attesi (Discount Dividend Model). • • • Per i titoli di capitale vengono utilizzati modelli di valutazione di tipo patrimoniale, reddituale e misto (Discount Dividend Model), prezzi desumibili da transazioni avvenute su strumenti similari, da multipli di mercato di società direttamente confrontabili. Per gli strumenti finanziari obbligazionari, c.d. "plain vanilla", si applicano modelli di attualizzazione dei flussi di cassa attesi utilizzando curve di tassi di interesse forward, ricavate sulla base delle curve dai tassi spot e spread creditizi per settore, rating e durata. Nel caso di obbligazioni strutturate viene valutata in maniera distinta la componente derivativa e sommata algebricamente al valore dello strumento finanziario "plain vanilla". La valutazione degli strumenti finanziari obbligazionari, avviene attraverso l’utilizzo di uno specifico applicativo informatico (Master Finance) che viene alimentato con dati di mercato "riskfree" e curve di rating esplicative del rischio emittente, come sopra definite. Per gli strumenti finanziari derivati Over The Counter (O.T.C), vengono utilizzate metodologie comunemente seguite a livello finanziario. In particolare vengono applicati modelli di attualizzazione dei flussi di cassa futuri e modelli di determinazione di prezzo per le opzioni. I dati di input dei modelli, tassi, volatilità, prezzi, vengono rilevati direttamente dai mercati di riferimento attraverso automatismi realizzati con l’applicativo “data license” di Bloomberg, che alimenta il motore di calcolo di cui si serve la Banca. Gli strumenti finanziari valutati sulla base di parametri non osservabili (livello 3) rappresentano una quota limitata, 16,26% e sono rappresentati in prevalenza, per il 92,79%, da partecipazioni detenute a scopo di promozione del territorio ed altre società con le quali normalmente esistono accordi commerciali ed operativi. Al fine di verificare l’esistenza di obiettive evidenze di impairment sono stati svolti dei test che non hanno evidenziato la necessità di procedere a riduzioni di valore in bilancio. Per quanto riguarda le restanti posizioni, 7,21%, esse sono riconducibili ad un numero limitato di strumenti finanziari illiquidi, aventi strutture complesse, il cui fair value è stato desunto da informazioni provenienti da contributori esterni opportunamente riviste internamente. Metodo di valutazione Livello 3 La determinazione del fair value, in questo caso, fa ricorso a tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su input significativi non desumibili dal mercato e comporta, pertanto, stime ed assunzioni effettuate direttamente dal management. Per i titoli obbligazionari non quotati su mercati regolamentati, per i quali non si riescano a reperire prezzi da nessun 86 87 Tabelle riepilogative gerarchia del fair value sulle attività e passività finanziarie per cassa A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value (migliaia di euro) (migliaia di euro) Voce 20 Attività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Attività finanziarie detenute per la negoziazione 82.114 1.318 1.965 85.397 Titoli di debito 82.114 0 1.965 84.079 Titoli di capitale 0 0 0 0 Oicr 0 0 0 Derivati 0 1.318 Attività finanziarie valutate al fair value 40.467 Titoli di debito 31-dic-10 Attività/Passività finanziarie misurate al FV 31-dic-09 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 82.114 1.318 1.965 85.397 135.141 2.884 2.126 140.151 0 2. Attività finanziarie valutate al fair value 40.467 0 0 40.467 21.539 0 0 21.539 0 1.318 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 11.746 4.661 25.288 41.695 44.865 4.709 25.369 74.943 0 0 40.467 4 Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 40.467 0 0 40.467 Titoli di capitale 0 0 0 0 134.327 5.979 27.253 167.559 201.545 7.593 27.495 236.633 Oicr 0 0 0 0 11.746 4.661 25.288 41.695 28 0 0 28 Titoli di capitale 4.074 4.661 25.288 34.023 Oicr 7.644 0 0 7.644 Totale attività finanziarie misurate al fair value 134.327 5.979 27.253 167.559 Percentuale livello su portafoglio 80,17% 3,57% 16,26% 100,00% 30 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita Titoli di debito Totale 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 0 3.594 0 3.594 0 2.096 0 2.096 2. Passività finanziarie valutate al fair value 0 5.513 0 5.513 0 36.368 0 36.368 3. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9.107 0 9.107 0 38.464 0 38.464 Totale A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fai value (livello 3) (migliaia di euro) ATTIVITA’ FINANZIARIE (migliaia di euro) Voce Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale 40 Passività Finanziarie detenute per la negoziazione 0 3.594 0 3.594 1 Titoli di debito 0 0 0 0 2 Altri titoli 0 0 0 0 3 Derivati 0 3.594 0 3.594 50 Passività finanziarie valutate al fair value 0 5.513 0 5.513 1 Debiti verso Banche 0 0 0 0 2 Debiti verso Clientela 0 0 0 0 3 Titoli di debito 0 5.513 0 5.513 0 9.107 0 9.107 0,00% 100,00% 0,00% 100,00% Totale passività finanziarie misurate al fair value Percentuale livello su portafoglio 1. Esistenze iniziali 2. 2.1 2.2 2.2.1 2.2.2. 2.3 2.4 detenute per la negoziazione valutate al fair value disponibili per la vendita di copertura 2.126 0 25.369 0 Aumenti 0 0 0 0 Acquisti Profitti imputati a Conto Economico - di cui plusvalenze Patrimonio netto Trasferimenti da altri livelli Altre variazioni in aumento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 X 0 0 0 X 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (161) 3. Diminuzioni 0 (81) 0 3.1 3.2 3.3. 3.3.1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.3.2. 3.4 3.5 Vendite Rimborsi Perdite imputate a Conto Economico - di cui minusvalenze Patrimonio netto Trasferimenti da altri livelli Altre variazioni in diminuzione 0 X 0 (161) 0 X 0 0 0 0 0 (81) 0 0 0 0 4. Rimanenze finali 1.965 0 25.288 0 A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3) Alla data del 31-12-2010 come pure al 31-12-2009 non si registrano passività valutate al fair value di livello 3 88 89 PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE Sezione 2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20 B.1 – Attivo 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica (migliaia di euro) Sezione 1 Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 Voci/Valori 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati (migliaia di euro) a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale Livello 1 Livello 2 Totale 31-dic-09 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Totale 31-dic-10 31-dic-09 A. Attività per cassa 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione Cassa e disponibilità liquide Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 21.981 21.524 357.000 115.000 378.981 136.524 La voce “Cassa e disponibilità liquide” presenta un incremento del 177,59%, pari a 242.457 migliaia di euro, soprattutto per l’incremento del deposito libero detenuto presso la Banca d’Italia. Alla data del 31 dicembre 2010 lo stesso presenta un saldo di euro 357 milioni. 0 1.965 133.881 544 2.126 84.079 136.551 307 0 1.965 954 0 2.126 2.272 3.080 133.471 81.807 0 0 132.927 544 0 81.807 2. Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Quote di O.I.C.R. 0 0 0 1.260 0 0 1.260 4. Finanziamenti 1.2 Altri titoli di debito Totale 31-dic-10 82.114 0 28 0 0 24 0 28 24 4.1 Pronti contro termine 0 0 0 0 0 0 0 0 4.2 Altri 0 28 0 0 24 0 28 24 82.114 28 1.965 135.141 568 2.126 84.107 137.835 1. Derivati finanziari: 0 1.290 0 0 2.316 0 1.290 2.316 1.1 di negoziazione 0 1.248 0 0 1.122 0 1.248 1.122 1.2 connessi con la fair value option 0 42 0 0 1.194 0 42 1.194 1.3 altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale A B. Strumenti derivati 2. Derivati su crediti 0 0 2.1 di negoziazione 0 0 2.2 connessi con la fair value option 0 0 0 0 0 0 0 0 2.3 altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.290 0 0 2.316 0 1.290 2.316 82.114 1.318 1.965 135.141 2.884 2.126 85.397 140.151 Totale B Totale (A+B) La voce è composta in larga misura da titoli di Stato (90,69%), da obbligazioni (7,76%) e strumenti finanziari derivati pari al 1,54%. 90 91 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti 2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue (migliaia di euro) (migliaia di euro) Voci/Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziam. A. ATTIVITA’ PER CASSA Totale 31-dic-10 A. Esistenze iniziali 136.551 0 1.260 24 137.835 B. Aumenti 178.781 0 0 4 178.785 0 B1. Acquisti 177.621 0 0 0 177.621 6.629 7.632 B2. Variaz. positive di FV 154 0 0 0 154 0 9.520 B3. Altre variazioni 1.006 0 0 4 1.010 0 0 C. Diminuzioni 231.253 0 1.260 0 232.513 a) Banche 0 0 C1. Vendite 96.114 0 1.232 0 97.346 b) Altri emittenti 0 0 C2. Rimborsi 132.622 0 0 0 132.622 - imprese di assicurazione 0 0 C3. Variaz. negative di FV 1.839 0 0 0 1.839 - società finanziarie 0 0 - imprese non finanziarie 0 0 C4. Trasf. ad altri portafogli 0 0 0 0 0 - altri 0 0 C5. Altre variazioni 678 0 28 0 706 0 1.260 D. Rimanenze finali 84.079 0 0 28 84.107 28 24 a) Governi e Banche Centrali 0 0 b) Altri enti pubblici 0 0 c) Banche 0 0 28 24 84.107 137.835 872 1.989 418 327 1.290 2.316 85.397 140.151 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti d) Altri soggetti Totale A 84.079 136.551 77.450 119.399 0 B. STRUMENTI DERIVATI a) Banche - fair value b) Clientela - fair value Totale B Totale (A+B) 92 93 Sezione 3 Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30 3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica (migliaia di euro) (migliaia di euro) Voci/Valori Totale 31-dic-10 Livello 1 Livello 2 Totale 31-dic-09 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Totale 31-dic-09 Totale 31-dic-10 Livello 3 Totale al 31-dic-10 0 0 0 21.539 B. Aumenti 30.265 0 0 0 30.265 B1. Acquisti 29.977 0 0 0 29.977 0 0 0 0 0 288 0 0 0 288 11.337 0 0 0 11.337 9.953 0 0 0 9.953 0 0 0 0 0 1.226 0 0 0 1.226 158 0 0 0 158 40.467 0 0 0 40.467 21.539 0 0 40.467 21.539 0 0 0 0 0 0 0 0 40.467 0 0 21.539 0 0 40.467 21.539 2. Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 B2. Variazioni positive di FV 3. Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0 0 0 B3. Altre variazioni 4. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni 4.1 Strutturati 0 0 0 0 0 0 0 0 4.2 Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 C1. Vendite Totale 40.467 0 0 21.539 0 0 40.467 21.539 C2. Rimborsi Costo 40.000 0 0 20.000 0 0 40.000 20.000 C3. Variazioni negative di FV C4. Altre variazioni D. Rimanenze finali La voce è composta per la totalità da Btp inflation oggetto di Asset Swap. Il Btp inflativo è stato acquistato per un valore nominale complessivo di 40 milioni di euro con contestuale esecuzione di un contratto di swap dei flussi di cassa generati dallo strumento, contro pagamento da parte della controparte di mercato di un tasso variabile + spread. Date le caratteristiche di natural hedge dell’operazione, si è deciso di contabilizzare entrambi gli strumenti finanziari avvalendosi dell’opportunità offerta dal principio Ias 39, cioè mediante la designazione al fair value sia del Btp inflation che del contratto di Interest Rate Swap, che è stato contabilizzato tra le passività finanziarie di negoziazione. I risultati economici di tale operazione, in termini di utili-perdite / plusvalenzeminusvalenze, vengono imputate a voce 110 di conto economico. Finanziam. 21.539 0 1.2 Altri titoli di debito Quote di O.I.C.R. Esistenze iniziali 0 1.1 Titoli strutturati Titoli di capitale A. 40.467 1. Titoli di debito Titoli di debito 3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti (migliaia di euro) Voci/Valori 1. Titoli di debito Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 40.467 21.539 40.467 21.539 b) Altri enti pubblici 0 0 c) Banche 0 0 d) Altri emittenti 0 0 a) Governi e Banche Centrali 2. Titoli di capitale 0 0 a) Banche 0 0 b) Altri emittenti: 0 0 - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Quote di O.I.C.R. 0 0 4. Finanziamenti 0 0 a) Governi e Banche Centrali 0 0 b) Altri enti pubblici 0 0 c) Banche 0 0 d) Altri soggetti 0 0 40.467 21.539 Totale 94 95 Sezione 4 Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Non ci sono, alla data del 31 dicembre 2010, attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica. (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Voci/Valori Livello 1 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al FV 2.1 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale Livello 2 Livello 3 Livello 1 28 0 0 Livello 2 Livello 3 28.239 0 0 Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 28 28.239 0 0 0 0 0 0 0 0 28 0 0 28.239 0 0 28 28.239 4.074 4.661 25.288 9.805 4.709 25.369 34.023 39.883 4.074 4.661 0 9.805 4.709 0 8.735 14.514 0 0 25.288 0 0 25.369 25.288 25.369 7.644 0 0 6.821 0 0 7.644 6.821 0 0 0 0 0 0 0 0 11.746 4.661 25.288 44.865 4.709 25.369 41.695 74.943 Alla data del 31 dicembre 2010 il portafoglio AFS è composto per l’81,61% da titoli di capitale, per il 18,33% da quote di Oicr e per la restante parte, pari allo 0,07%, da titoli obbligazionari. Le variazioni di valore dei suddetti titoli sono state imputate in contropartita del Patrimonio Netto, al netto del relativo onere fiscale. Con riferimento alle azioni quotate su mercati regolamentati di livello 1 si è provveduto a contabilizzare le minusvalenze, realizzate alla fine dell’esercizio, nella voce 130 b) di conto economico pari ad euro 373.552,17, essendosi verificate le condizioni per l’effettuazione dell’impairment previste dalla policy definita dalla Banca, ai sensi del principio contabile Ias 39, PARAGRAFO 58 e seguenti. Per quanto riguardo i titoli non quotati di livello 3 il predetto test ha evidenziato l’esistenza di obiettive evidenze di impairment su n. 2 titoli di capitale la cui svalutazione imputata a conto economico è stata pari ad euro 80.224,08. 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 28 28.239 a) Governi e Banche Centrali 0 8.348 b) Altri enti pubblici 2 0 1. Titoli di debito c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti - imprese di assicurazione 8.439 0 11.452 34.023 39.883 4.707 7.193 29.316 32.690 19.672 19.672 - società finanziarie 5.213 5.712 - imprese non finanziarie 4.418 7.305 13 1 7.644 6.821 - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 0 0 a) Governi e Banche Centrali 0 0 b) Altri enti pubblici 0 0 c) Banche 0 0 d) Altri soggetti Totale 96 26 0 0 41.695 74.943 Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziam. Totale al 31-dic-10 28.239 39.883 6.821 0 74.943 A. Esistenze iniziali B. Aumenti 396 538 823 0 1.757 B1. Acquisti 28 0 11 0 39 B2. Variazioni positive di FV 1 0 812 0 813 B3. Riprese di valore 0 0 0 0 0 - Imputate al CE - Imputate al PN 0 0 X 0 0 0 0 0 0 0 B4. Trasf. ad altri portafogli 0 0 0 0 0 B5. Altre variazioni 368 538 0 0 906 C. Diminuzioni 28.607 6.398 0 0 35.005 C1. Vendite 26.578 4.270 0 0 30.848 C2. Rimborsi 919 0 0 0 919 C3. Variazioni negative di FV 1 1.136 0 0 1.137 C4. Svalutazioni da det. 0 454 0 0 454 - Imputate al CE - Imputate al PN 0 0 454 0 0 0 0 0 454 0 C5. Trasf. ad altri portafogli 0 0 0 0 0 C6. Altre variazioni 1.109 538 0 0 1.647 D. Rimanenze finali 28 34.023 7.644 0 41.695 (migliaia di euro) Voci/Valori Titoli di debito Sezione 5 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 Si precisa che la Banca non possiede attività finanziarie collocate in tale tipologia di portafoglio. Nessuna delle tabelle previste dalla Sezione 5 dedicata alle attività finanziarie detenute fino a scadenza viene avvalorata. 97 Sezione 6 Crediti verso banche – Voce 60 Sezione 7 Crediti verso clientela – Voce 70 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica (migliaia di euro) (migliaia di euro) Tipologia operazioni/valori A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi vincolati Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 21.204 36.089 0 0 21.204 36.089 3. Pronti contro termine 0 0 4. Altri 0 2. Riserva obbligatoria Totale 31-dic-10 Tip. operazioni / valori 490.878 38.594 600.304 30.786 529.472 631.090 0 0 0 0 0 0 1.879.284 230.408 1.813.926 157.895 2.109.692 1.971.821 42.869 371 7.786 311 43.240 8.097 0 3. Mutui 4. Carte di credito.- cess. V° 5. Leasing finanziario 0 0 0 0 0 0 6. Factoring 0 0 0 0 0 0 270.730 18.813 365.344 17.848 289.543 383.192 78.054 0 118.813 0 78.054 118.813 0 0 0 0 0 0 78.054 0 118.813 0 78.054 118.813 Totale (valore di bilancio) 2.761.815 288.186 2.906.173 206.840 3.050.001 3.113.013 Totale (fair value) 2.790.164 288.186 3.202.137 206.840 3.078.350 3.490.323 39.049 20.961 2. Depositi vincolati 5.588 17.797 379 291 0 0 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito 0 0 379 291 0 0 4.1 Titoli Strutturati 0 0 4.2 Altri Titoli di Debito 0 0 Totale (valore di bilancio) 31.122 75.138 Totale Fair Value 31.122 75.142 4. Titoli di debito Deteriorati PCT Attivi 9.919 3.2 Leasing finanziario Bonis 2. 3.952 3.3 Altri Deteriorati Conti correnti 1. Conti correnti e depositi liberi 3.1 Pronti contro termine attivi Totale 31-dic-09 Totale 31-dic-10 Bonis 1. B. Crediti verso Banche 3. Altri finanziamenti: Totale 31-dic-09 La voce riflette la consistenza della liquidità allocata sul mercato interbancario e presenta un saldo di 31.122 migliaia di euro in diminuzione di 44.016 migliaia di euro (-58,58%) rispetto al 31 Dicembre 2009. Il “fair value” dei crediti verso banche non si discosta in maniera significativa dai valori di bilancio per la presenza, all’interno del comparto, di rapporti a breve termine per cui il fair value è assimilabile al valore di bilancio. Si precisa che all’interno dei Depositi Vincolati verso Banche è presente un credito deteriorato nei confronti di Banca MB pari ad euro 5.023 migliaia. In data 15 novembre 2010, i commissari straordinari di Banca MB S.p.A., in amministrazione straordinaria dal luglio del 2009, con il parere del Comitato di Sorveglianza e previa autorizzazione della Banca d’Italia, hanno deliberato la sospensione del pagamento delle passività di qualsiasi genere e della restituzione degli strumenti finanziari alla clientela, ai sensi degli artt. 74 e 98 del d. Leg. 1° settembre 1993, n. 385 (TUB), per il periodo massimo di tre mesi, salvo proroghe. La misura si è resa necessaria alla luce della crescente pressione da parte dei creditori, dell’insufficienza delle disponibilità liquide a far fronte alle passività in scadenza e dell’impossibilità di attivare canali alternativi di sostegno finanziario. Gli Organi straordinari, con la supervisione della Banca d’Italia, stanno operando per realizzare al più presto un piano di intervento che, con il sostegno del Fondo Interbancario di Tutele dei Depositi e delle banche creditrici, possa salvaguardare gli interessi della clientela. Alla luce di ciò, Banca Tercas ha classificato la posizione ad incaglio, l’ha svalutata del 10% iscrivendo un fondo svalutazione pari a euro 500 mila. 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito La voce presenta, al 31 Dicembre 2010, un saldo pari a 3.050.001 migliaia di euro, con un decremento del 2,02% rispetto al periodo precedente. Si registrano delle flessioni sia nella categoria dei Conti Correnti (-16,10%), sia in quella dei Titoli di Debito (-34,31%); per quanto riguarda quest’ultima tipologia, la diminuzione è dovuta al rimborso delle obbligazioni della Adriatico Finance SME relative alla cartolarizzazione dei leasing Terfinance. In aumento il comparto dei Mutui (+6,99%) e delle Cessioni del quinto (+ 35.143) migliaia di euro. Le attività deteriorate rappresentano l’insieme dei crediti in sofferenza, incaglio, ristrutturati e sconfinati oltre 180 gg, come definiti dalla vigente normativa di vigilanza. Il comparto presenta un incremento del 39,33% determinato in particolar modo dall’incremento dei crediti incagliati e sconfinati. Tali crediti vengono opportunamente presidiati con accantonamenti pari all’1,05% sugli sconfinati, al 17,02% sugli incagli e al 52,20% sulle sofferenze. Per maggiori approfondimenti sulle politiche del rischio di credito si rimanda alla parte E, sez. 1 della Nota Integrativa. Il “fair value” dei crediti è stato calcolato con l’ausilio di uno specifico software CSE che ha attualizzato i flussi futuri degli stessi ad un tasso che ha considerato sia il rischio di mercato che il rischio di credito dei singoli debitori. La curva dei tassi “adjusted”, infatti, è stata ottenuta applicando una maggiorazione di punti percentuali alla curva dei tassi c.d. “risk free”, rappresentativa della rischiosità dei singoli debitori e corrispondente alla perdita attesa desunta dai parametri di PD ed LGD stimati dalla Banca. 6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica La Banca non pone in essere politiche di copertura del rischio legato a variazioni di “fair value” o di copertura dei flussi finanziari. Peraltro la liquidità è allocata pressoché per intero su strumenti finanziari a pronti, o a brevissima scadenza, a tassi di interesse variabili. 6.3 Leasing finanziario Alla data del bilancio non sono presenti crediti verso banche relativi ad operazioni di locazione finanziaria. 98 99 Sezione 10 Le partecipazioni – Voce 100 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti (migliaia di euro) Tipologia operazioni/valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate 10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi Totale 31-dic-09 Totale 31-dic-10 1. Titoli di debito 78.054 0 118.813 0 78.054 118.813 a) Governi 0 0 0 0 0 0 b) Altri Enti pubblici 0 0 0 0 0 0 c) Altri emittenti 78.054 0 118.813 0 78.054 118.813 0 77.755 299 0 0 0 0 0 0 118.513 300 0 0 0 0 0 0 77.755 299 0 0 118.513 300 0 2.683.761 288.186 2.787.360 206.840 2.971.947 2.994.200 24.376 1 2.733 0 24.377 2.733 5.055 55 25.726 0 5.110 25.726 2.654.330 288.130 2.758.901 206.840 2.942.460 2.965.741 1.941.660 231.756 2.001.149 167.029 124.282 1.414 586.974 11.260 0 45.114 218.657 1.542 537.553 11.960 0 27.851 2.173.416 135.542 1.414 632.088 2.168.178 230.617 1.542 565.404 2.761.815 288.186 2.906.173 206.840 3.050.001 3.113.013 - imprese non finanz. - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 2. Finanziamenti verso a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanz. - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale 7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica Sede Tipo di rapporto Quota di partecipazione % Disponibilità voti % 1 Banca Caripe Pescara controllo 95,00% 95,00% 2 Terbroker S.r.l. Teramo controllo 87,70% 87,70% 3 Sogiter s.r.l. Teramo controllo 100,00% 100,00% Denominazioni A. B. Imprese controllate in via esclusiva Imprese controllate in modo congiunto 1 -----------------------2 ------------------------ C. Imprese sottoposte ad influenza notevole 1 -----------------------2 ------------------------ 10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili La Banca non presenta crediti verso la clientela che possono essere classificati fra le attività coperte ai sensi della normativa IAS - IFRS. Non ci sono crediti verso clientela costituiti in garanzie di proprie passività ed impegni. Denominazioni A. Ricavi totali Utile (Perdita) P. Netto + Utile Valore di Bilancio Fair Value Imprese contr. in via esclusiva 1 Banca Caripe SpA 7.4 Leasing finanziario Alla data del bilancio non sono presenti crediti verso clientela relativi ad operazioni di locazione finanziaria. Totale Attivo B. 1.621.364 90.114 268 112.121 228.000 n.d. 1 Terbroker S.r.l. 1.776 1.145 203 1.015 124 n.d. 2 Sogiter S.r.l. 5.046 365 48 2.926 3.030 n.d. 1.628.186 91.624 519 116.062 231.154 n.d. Imprese contr. in modo congiunto 1 2 Sezione 8 Derivati di copertura – Voce 80 C. Imprese sott. ad influenza notevole 1 Alla data del bilancio non sono presenti operazioni relative a derivati di copertura, pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa. 2 Totale Sezione 9 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica Voce 90 I dati delle società controllate, sopra riportati, vengono espressi al lordo, e quindi comprensivi, dei rapporti infragruppo in essere al 31 Dicembre 2010. Tutte le imprese controllate mostrano un Patrimonio Netto contabile di competenza di Banca Tercas diverso dal valore di carico della relativa partecipazione. In particolare: Alla data del bilancio non sono presenti operazioni di copertura generica delle attività finanziarie oggetto di copertura generica, pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa. • 100 per la Sogiter Srl il valore di iscrizione della partecipazione è maggiore di 104 migliaia di euro rispetto al valore che emerge dall’applicazione del metodo del Patrimonio Netto. Esso scaturisce dall’apprezzamento della società al momento della rilevazione della quota ed è riferibile al valore dell’immobile di proprietà sito in Lanciano e locato a Banca Tercas come asseverato nella perizia giurata di stima dell’immobile stesso; 101 • • per la Terbroker Srl il valore di iscrizione, minore di 766 migliaia di euro rispetto al valore che emerge dall'applicazione del metodo del Patrimonio Netto, è determinato dalla presenza di utili di esercizi precedenti accantonati. La suddetta società non fa parte del Gruppo Bancario in termini di normativa di vigilanza e viene consolidata esclusivamente in applicazione dei Principi Contabili IAS – IFRS; per Banca Caripe Spa il valore di iscrizione della partecipazione è maggiore di 121.485 migliaia di euro rispetto al valore che emerge dall’applicazione del metodo del Patrimonio Netto. Sezione 11 Attività materiali – Voce 110 In applicazione di quanto disposto dallo IAS 40, si è proceduto all’ammortamento degli immobili non strumentali. 11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo (migliaia di euro) Attività / Valori 10.3 Partecipazioni: variazioni annue A. Partecipazioni Esistenze iniziali B. Totale 31-dic-09 Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà (migliaia di euro) A. Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-10 a) terreni Totale 31-dic-09 8.775 8.775 12.292 12.690 c) mobili 1.193 1.165 d) impianti elettronici 1.377 1.241 e) altre 1.935 1.287 b) fabbricati 3.154 3.139 Aumenti 228.000 15 B.1 Acquisti 228.000 15 B.2 Riprese di valore 0 0 1.2 acq. in leasing finanz. B.3 Rivalutazioni 0 0 a) terreni 0 0 B.4 Altre variazioni 0 0 b) fabbricati 0 0 C. Diminuzioni 0 0 c) mobili 0 0 C.1 Vendite 0 0 d) impianti elettronici 0 0 e) altre 0 0 C.2 Rettifiche di valore 0 0 C.4 Altre variazioni 0 0 25.572 25.158 D. Rimanenze finali 231.154 3.154 E. Rivalutazioni totali 0 0 a) terreni 1.382 1.382 F. Rettifiche totali 0 0 b) fabbricati 3.334 3.514 a) terreni 0 0 b) fabbricati 0 0 Totale B 4.716 4.896 Totale (A+B) 30.288 30.054 L’incremento, pari ad euro 228 migliaia, si riferisce all’acquisto del 95% delle azioni Banca Caripe avvenuta il 31 dicembre 2010. 10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate Totale A B. Attività det. a scopo di investimento 2.1 di proprietà 2.2 acq. in leasing finanz. La Banca non ha in essere impegni riferiti a società controllate. 10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto Non ci sono, alla data del 31 Dicembre 2010, impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto. 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole Non ci sono impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole. 102 Si segnala che nel corso del 2010, in applicazione di una Delibera del CDA del mese di novembre 2009, è stato alienato un immobile non strumentale sito in Teramo, via Cona, mentre un terreno e un immobile strumentale siti in Bellante Paese (Te) sono stati allocati tra le attività in via di dismissione. L’alienazione di questi ultimi avverrà presumibilmente nel corso del 2011. 11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate Al 31 Dicembre 2010 non sono presenti in bilancio attività materiali valutate al “fair value” o rivalutate. 103 11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Descrizione Categoria (migliaia di euro) Attività Materiali ad uso funzionale ARREDAMENTI D’ARTE Terreni Mobili Impianti elettronici Altre Totale 8.775 6.776 8.735 8.247 32.533 0 5.611 7.494 6.960 20.065 8.775 1.165 1.241 1.287 12.468 A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduz. di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti: 0 157 604 955 1.716 B.1 B.2 B.3 B.4 B.5 B.6 B.7 Acquisti Spese per migliorie capitalizzate Riprese di valore Variazioni positive di FV imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico Differenze positive di cambio Trasf. di imm. detenute a scopo di investimento Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 157 0 0 0 0 0 0 0 0 604 0 0 0 0 0 0 0 0 951 0 0 0 0 0 0 0 4 1.712 0 0 0 0 0 0 0 4 C. Diminuzioni: 0 129 468 307 904 C.1 C.2 C.3 Vendite Ammortamenti Rettifiche di valore da deterioramento imp. a: a) patrimonio netto b) conto economico Variazioni Negative di FV imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico Diff. negative di cambio Trasferimenti: a) attività materiali detenute per investimento b) attività in via di dismissione Altre variazioni 0 0 0 129 0 468 0 307 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 904 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8.775 1.193 1.377 1.935 13.280 0 5.740 7.962 7.263 20.965 C.4 C.5 C.6 D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde 8.775 6.933 9.339 9.198 34.245 E. Valutazione al costo 8.775 1.193 1.377 1.935 13.280 Vita Utile Residua (anni) 0 ARREDAMENTI 10 MOBILI ORDINARI 10 MACCHINE ELETTRONICHE. 5 AUTOVETTURE, MOTO E SIMILI 5 ATTREZZATURE VARIE IMP. ALLARME, FOTO CINE TV IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO 10 5 15 AUTOVEICOLI DA TRASPORTO 5 IMP. SPECIALI COMUNICAZIONE 5 IMPIANTI FOTOVOLTAICI 20 IMP. DI RISCALD. A COND. 10 In ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 10 della Legge 19 marzo 1983, n.72, vengono fornite, in allegato, le indicazioni per gli immobili tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. Queste sono esposte separatamente per gli immobili vincolati al fondo di previdenza interno a prestazione definita e per quelli legati al fondo liquidazione del personale. Si segnala, inoltre, la nuova categoria degli impianti di riscaldamento a condensazione che sono stati installati nei locali siti in via Carducci a Teramo di proprietà della Sogiter Srl, locati a Banca Tercas e che ospitano i servizi di Direzione Generale e lo sportello al pubblico della Tesoreria Enti. Tali impianti sono ammortizzati in 10 anni, così come da apposita perizia del Servizio Tecnico e Beni Patrimoniali. Le attività materiali sono detenute per esclusive esigenze di carattere funzionale. Esistono, tuttavia, nel patrimonio di Banca Tercas degli immobili detenuti a scopo di investimento. Essi, in parte, costituiscono beni vincolati al soddisfacimento degli obblighi nei confronti del fondo pensionistico interno a prestazione definita. Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro stimata vita utile residua. Per quanto riguarda gli immobili strumentali e non strumentali, tale vita utile residua è stata valutata da periti professionali interni ed esterni. I beni mobili sono ammortizzati in base alla c.d. “vita utile residua” espressa in anni così come riportato in dettaglio nella seguente tabella. 104 105 11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue Sezione 12 Attività immateriali – Voce 120 (migliaia di euro) 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività Totale Attività Materiali (migliaia di euro) Terreni Fabbricati Totale 1.382 3.514 4.896 Totale 31-dic-10 A. Esistenze iniziali nette B. Aumenti 0 0 0 B.1 Acquisti 0 0 0 A.1 Avviamento B.2 Spese per migliorie cap.te 0 0 0 A.2 Altre attività immateriali B.3 Variazioni positive nette di FV 0 0 0 A.2.1 Attività valutate al costo: B.4 Riprese di valore 0 0 0 B.5 Differenze di cambio positive 0 0 0 B.6 Trasf. da immobili ad uso funz. 0 0 0 B.7 Altre variazioni 0 0 0 C. Diminuzioni 0 180 180 C.1 Vendite 0 0 0 C.2 Ammortamenti 0 180 180 C.3 Variazioni negative nette di FV 0 0 0 C.4 Rettifiche di valore da det. 0 0 0 C.5 Differenze di cambio negative 0 0 0 C.6 Trasf. ad altri portafogli di attività 0 0 0 a) immobili ad uso funzionale 0 0 0 b) attività non corr. in via di dism. 0 0 0 C.7 Altre variazioni 0 0 0 D. Rimanenze finali 1.382 3.334 4.716 E. Valutazione al “fair value” 2.789 8.905 11.694 Attività / Valori Durata definita Durata indefinita 0 X 0 463 0 212 0 0 0 0 0 463 0 212 0 Attività valutate al fair value 0 0 0 0 a) Attività imm. generate internamente 0 0 0 0 0 0 0 0 463 0 212 0 b) Altre Attività b) Altre Attività Totale Durata indefinita X a) Attività imm. generate int. A.2.2 Durata definita Totale 31-dic-09 Le immobilizzazioni immateriali sono costituite esclusivamente da applicativi software e sono ammortizzate in relazione alla stimata vita utile residua. Si registra un lieve incremento delle quotazioni di “fair value” (+ 0,42%) rispetto ai valori dell’esercizio precedente quando gli stessi immobili detenuti a scopo di investimento erano stati stimati ad euro 11.645 migliaia. 11.5 Impegni per acquisto di attività materiali Alla data del bilancio non sono presenti impegni per l’acquisto di attività materiali. 106 107 Sezione 13 Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo 12.2 Attività immateriali: variazioni annue (migliaia di euro) Descrizione / Voce Avviamento 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione Altre attività immateriali: Altre attività immateriali: generate internamente altre Def. Indef. Def. Totale 31-dic-10 Indef. (migliaia di euro) Attività per imposte anticipate 1 Svalutazioni eccedenti lo 0,30% dei crediti 2 Accantonamenti per controversie legali 3 Svalutazione crediti di firma Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 15.801 9.774 2.547 3.599 92 60 1.722 1.998 317 601 A. Esistenze iniziali 0 0 0 719 0 719 A.1 Riduzioni di valore totali nette 0 0 0 507 0 507 4 Oneri per il personale A.2 Esistenze iniziali nette 0 0 0 212 0 212 5 Altri accantonamenti - FIP B. Aumenti: 0 0 0 368 0 368 6 Spese di rappresentanza 3 8 B.1 Acquisti 0 0 0 368 0 368 7 Minusvalenze su partecipazioni 0 0 B.2 Incrementi di attività immateriali interne X 0 0 0 0 0 8 Altri costi ed oneri non ancora dedotti 432 491 B.3 Riprese di valore X 0 0 0 0 0 9 Minus su titoli AFS 5 228 B.4 Variazioni positive di FV 0 0 0 0 0 0 - a patrimonio netto X 0 0 0 0 0 20.919 16.759 - a conto economico X 0 0 0 0 0 B.5 Differenze di cambio positive 0 0 0 0 0 0 B.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni: 0 0 0 117 0 117 C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore 0 0 0 117 0 117 - Ammortamenti X 0 0 117 0 117 - Svalutazioni 0 0 0 0 0 0 + patrimonio netto X 0 0 0 0 0 + conto economico 0 0 0 0 0 0 Variazioni negative di FV 0 0 0 0 0 0 - a patrimonio netto X 0 0 0 0 0 - a conto economico X 0 0 0 0 0 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 C.5 Differenze di cambio negative 0 0 0 0 0 0 C.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 D. Rimanenze finali 0 0 0 463 0 463 D.1 Rettifiche di valore totali nette 0 0 0 624 0 624 E. Rimanenze finali lorde 0 0 0 1.087 0 1.087 F. Valutazione al costo 0 0 0 463 0 463 C.3 C.4 0 Totale Attività per imposte anticipate Le attività per imposte anticipate sono state calcolate seguendo le disposizioni dello IAS 12, moltiplicando le differenze temporanee imponibili per l’aliquota che prevedibilmente verrà applicata al momento del loro reversal. La riforma IRES, introdotta dalla Legge Finanziaria 2008, ha previsto la riduzione delle aliquote IRES ed IRAP rispettivamente al 27,5% e al 4,82% (aliquota base 3,90% oltre a maggiorazione regionale nelle Regioni in dissesto amministrativo). Conseguentemente le imposte anticipate sono state calcolate alla luce di tali variazioni di aliquote. Tutte dette imposte sono considerate integralmente recuperabili in quanto è ragionevole presumere che la Banca sarà in grado in futuro di produrre sufficienti redditi imponibili. In applicazione dello IAS 12, par. B16 (i), si precisa che le imposte differite calcolate non subiscono alcuna attualizzazione. Le voci di maggiore importo sono costituite dagli accantonamenti per oneri futuri del personale, la cui deducibilità è collegata al realizzarsi degli elementi di “oggettiva determinabilità” e della “certezza” espressamente richiesti dall’art. 109 del Tuir e dalle svalutazioni eccedenti il plafond dello 0,30% di cui all’art. 106 del Tuir. La manovra d’estate, che consente alle banche di dedurre le svalutazioni relative all’eccedenza dei crediti erogati rispetto agli ultimi due esercizi, nel limite dello 0,50% del valore dei crediti e di portare l’eventuale eccedenza in nove quote costanti negli esercizi futuri, non ha impatto sostanziale nella realtà della banca, essendo l’ammontare dei nuovi crediti erogati alla clientela inferiori alla media degli ultimi due esercizi. Imposte anticipate rilevanti sono anche generate dagli accantonamenti per controversie legali che sono deducibili fiscalmente al realizzarsi degli stessi elementi della certezza e dell’oggettiva determinabilità. Legenda: Def. a durata limitata Indef. a durata illimitata Si precisa che alla data del 31 Dicembre 2010 non sussistono impegni all’acquisto di attività immateriali. 12.3 Altre Informazioni Non vi sono altre informazioni da fornire. 108 109 13.2 Passività per imposte differite: composizione 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) (migliaia di euro) (migliaia di euro) Passività per imposte differite Totale 31-dic-10 Imposte Differite Totale 31-dic-09 Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1.810 1.795 1. Importo iniziale 2. Aumenti 0 32 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 0 32 a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 32 1 Plus. su cessione di partecip. e immobili 0 0 2 Riserve in sospensione di imposta 0 0 3 Rettifiche di valore degli immobili 1.347 1.348 4 Rettifiche di valore dei fondi del personale 294 304 5 Plusv. da valutazione su strumenti finanziari 174 624 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 112 158 2.3 Altri aumenti 0 0 1.927 2.434 3. Diminuzioni 57 17 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio 57 17 57 17 6 Altri proventi non ancora tassati Totale Passività per imposte differite La riforma dell’IRES introdotto con la Legge Finanziaria 2008 ha comportato la drastica riduzione delle imposte differite affermando il principio di derivazione su quello di neutralità. Nell’intento del legislatore fiscale c’era infatti l’obiettivo, non raggiunto, di semplificare ed avvicinare il binario civilistico a quello fiscale. Le principali variazioni sono relative alle plusvalenze sui titoli classificati nel portafoglio AFS che, in applicazione dello IAS 39, vengono iscritte a riserva di patrimonio al netto dell’effetto fiscale. c) altre a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 0 0 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 3.3 Altre diminuzioni 0 0 4. Importo finale 1.753 1.810 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) (migliaia di euro) Imposte Anticipate Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 16.535 10.586 1. Importo iniziale 2. Aumenti 6.139 6.437 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 6.139 6.437 2.1 2.3 3. 3.1 0 224 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 0 224 a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0 0 c) riprese di valore 0 0 6.139 6.437 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 2.3 Altri aumenti 0 0 3. Diminuzioni 1.760 488 3.1 Altri aumenti Diminuzioni Imposte ant. annullate nell’esercizio 1.760 488 a) rigiri 1.760 488 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0 c) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 0 0 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 3.3 Altre diminuzioni 0 0 20.914 16.535 110 Aumenti 2.1 0 Importo finale 224 Totale 31-dic-09 2. b) dovute al mutamento di criteri contabili Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali Totale 31-dic-10 Importo iniziale 0 d) altre 4. Imposte anticipate 1. a) relative a precedenti esercizi d) altre 2.2 (migliaia di euro) c) altre 3.2 621 224 0 0 0 0 219 621 Imposte anticipate annullate nell’esercizio 0 0 a) rigiri 0 0 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0 c) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 219 621 5 224 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 111 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) Attività potenziali: credito verso Erario per rimborso IRES (migliaia di euro) In relazione alle attività potenziali di cui allo IAS 37 si precisa che in data 20 novembre 2009 è stata inoltrata, a mezzo canale telematico, istanza di rimborso IRES per gli anni 2004, 2005, 2006, 2007 e 2008 così come espressamente previsto dall’art. 6 del DL 29 novembre 2008 n. 185, convertito con modificazioni dalla Legge 28 gennaio 2009 n. 2. Imposte differite Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 624 274 26 417 1. Importo iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 0 0 a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0 c) altre 0 0 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 2.3 Altri aumenti 26 417 3. Diminuzioni 476 67 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio 0 0 a) rigiri 0 0 b) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0 c) altre 0 0 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 3.3 Altre diminuzioni 476 67 4. Importo finale 174 624 Nell’istanza sono stati chiesti a rimborso complessivi euro 619 mila per IRES versata senza aver scomputato il 10% dell’IRAP pagata. Tale possibilità è stata, infatti, introdotta dal legislatore fiscale successivamente agli anni d’imposta 2004-2008 offrendo al contribuente la possibilità di presentare istanze di rimborso telematiche che saranno liquidate dal Ministero in base alle disponibilità del bilancio dello Stato. In assenza di apposita comunicazione dell’Agenzia delle Entrate si è così deciso di non iscrivere alcun credito verso Erario, ma di dare esclusivamente notizia dell’evento come attività potenziale. Le imposte differite iscritte e movimentate in contropartita di voci del Patrimonio Netto si riferiscono esclusivamente a plusvalenze generate da titoli disponibili per la vendita imputate a riserva di valutazione. La movimentazione è determinata dalle imposte su tali plusvalenze, dalla cessione degli stessi titoli o dalla loro variazione di valore. La Banca non presenta imposte anticipate e differite relative a componenti straordinari rilevati nel corso dell’esercizio. 13.7 Altre informazioni (migliaia di euro) Attività fiscali correnti Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 7.683 0 0 0 508 0 1 Acconti per imposte indirette e dirette 2 Acconto IVA 3 Crediti d’imposta 4 Imposte in attesa di rimborso 0 25 5 Crediti per ritenute d’acconto 174 189 6 Altre partite 0 0 8.365 214 Totale Attività fiscali correnti Le attività fiscali correnti, relative al 2010, sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti IRES ed IRAP versati sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando, di conseguenza, l’effettivo debito al 31 Dicembre 2010 verso l’erario. 112 113 Sezione 14 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo 15.1 Altre attività: composizione 14.1Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività (migliaia di euro) (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Altre attività - voce 150 Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 8.232 9.853 12.208 12.894 0 0 26 0 e) Partite in contenzioso 857 876 f) Ammanchi, malversazioni, rapine 157 420 g) Magazzino immobili 0 0 h) Magazzino altri beni 0 0 i) Attività per contratto di servicing 0 l) Partite viaggianti tra filiali 0 0 15.660 15.981 0 0 225 0 p) Risconti attivi non riconducibili 1.580 1.407 q) Migliorie su beni di terzi 2.883 3.594 r) Altre 2.562 4.195 44.390 49.220 Totale 31-dic-09 A. Singole attività A.1 Attività Finanziarie 0 0 A.2 Partecipazioni 0 0 A.3 Attività materiali 34 68 A.4 Attività immateriali 0 0 A.5 Altre attività non correnti 0 0 34 68 Totale A Sezione 15 Altre attività – Voce 150 a) Crediti tributari verso enti imp. b) Assegni in giacenza e in lavorazione c) Margini variaz. per operaz. Derivati d) Attività (oro, argento e metalli preziosi) B. Gruppi di attività in via di dismissione B.1 Attività Finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 B.2 Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 B.5 Crediti verso banche 0 0 B.6 Crediti verso clientela 0 0 B.7 Partecipazioni 0 0 B.8 Attività materiali 0 0 B.9 Attività immateriali 0 0 B.10 Altre attività 0 0 n) Attività per gestione extra bancaria 0 0 o) Ratei attivi non riconducibili Totale B C. Passività associate a singole attività in via di dismissione C.1 Debiti 0 0 C.2 Titoli 0 0 C.3 Altre passività 0 0 0 0 Totale C D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione D.1 Debiti verso banche 0 0 D.2 Debiti verso clientela 0 0 D.3 Titoli in circolazione 0 0 D.4 Passività finanziarie di negoziazione 0 0 D.5 Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 D.6 Fondi 0 0 D.7 Altre passività 0 0 0 0 Totale D m) Partite in corso di lavorazione Totale Voce 150 - Altre attività La Voce “Altre attività” presenta un decremento del 9,81% dovuto principalmente alla riduzione del saldo dei conti transitori relativi agli assegni ed alle partite in corso di lavorazione. 14.2 Altre informazioni Si precisa che all’interno di tale voce sono stati riclassificati attività materiali di proprietà della Banca che il CDA con propria delibera del 2009 ha deliberato di dismettere. Si tratta di un terreno edificabile e di un immobile strumentale siti in Bellante Paese (Te). Il valore contabile di tali immobili, al netto dei relativi fondi di ammortamento, è di euro 34 migliaia. 14.3 Informazioni sulle Partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate a patrimonio netto. Si precisa che non ci sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole 114 115 B.2 – Passivo Sezione 2 Debiti verso clientela – Voce 20 Sezione 1 Debiti verso banche – Voce 10 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica (migliaia di euro) Tipologia operazioni/valori (migliaia di euro) Tipologia operazioni/valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1. Debiti verso banche centrali 205.000 21.094 2. Debiti verso banche 220.038 197.732 1.421 51.121 55.617 146.611 163.000 0 163.000 0 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati 2.3 Finanziamenti Totale 31-dic-10 1. Conti correnti e depositi liberi 1.798.204 1.817.350 0 0 120.554 93.335 102.240 93.335 2. Depositi vincolati 3 Finanziamenti 3.1 Pronti contro termine passivi 3.2 Altri Totale 31-dic-09 18.314 0 0 0 15.005 4.850 Totale 1.933.763 1.915.535 Fair Value 1.925.151 1.915.535 4 Debiti per impegni riacq. propri strum. patrim. 5. Altri debiti 2.3.1 Pronti contro termine passivi 2.3.2 Altri 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 0 0 2.5 Altri debiti 0 0 Totale 425.038 218.826 Fair Value 425.051 218.830 La voce presenta una variazione positiva di 206.212 migliaia di euro (+94,24%) dovuta all’incremento del deposito passivo con Banca d’Italia pari ad euro 183.906 migliaia e all’iscrizione del debito nei confronti di Banco Popolare per il pagamento differito del prezzo di cessione della partecipazione Banca Caripe Spa iscritto nella sottovoce Altri Finanziamenti. Il prezzo di cessione pari ad euro 228 milioni è stato pagato per 70 milioni il 31 dicembre 2010 mentre il residuo di euro 158 milioni sarà corrisposto in tre tranche successive. Il “fair value” non si discosta in maniera significativa dal valore di bilancio dei debiti. 1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati L’Istituto non effettua raccolta subordinata da banche. 1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati La Banca non detiene debiti strutturati relativamente alla raccolta effettuata sul mercato interbancario. 1.4 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti oggetto di copertura specifica Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso banche oggetto di copertura specifica. 1.5 Debiti per leasing finanziario La voce presenta un incremento dello 0,95% determinato dal comparto dei Pronti Contro Termine (+9,54%) che ha compensato la diminuzione dei conti correnti e dei depositi (-1,05%). La voce Altri Finanziamenti è principalmente composta dai finanziamenti passivi relativi alla convenzione con la Cassa Depositi e Prestiti per i terremotati del sisma del 06 Aprile 2009. Con riferimento all’indicazione del “fair value”, tenuto conto che la voce in oggetto è relativa a rapporti, per la quasi totalità a breve termine e regolati, sia per i tassi fissi che per quelli variabili, a condizioni di mercato, da un’analisi effettuata internamente si ritiene che il “fair value” possa non discostarsi in maniera significativa dai valori di bilancio. 2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso clientela subordinati. 2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso clientela strutturati. 2.4 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti oggetto di copertura specifica Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso clientela oggetto di copertura specifica. 2.5 Debiti per leasing finanziario Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso clientela riferiti a operazioni di leasing finanziario. Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso banche riferiti a operazioni di leasing finanziario. 116 117 Sezione 3 Titoli in circolazione – Voce 30 Sezione 4 Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica (migliaia di euro) (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Tipologia Operazioni / Valori Tipologia titoli/valori Valore di Bilancio Fair Value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore di Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Titoli 1.Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2.Altri titoli 2.1 strutturate 2.2 altre Totale FV VN Fair Value Totale 31-dic-09 FV* L1 L2 L3 VN VN FV* L1 L2 L3 A. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 909.521 0 893.346 0 823.634 0 810.528 0 2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 74.844 0 72.699 0 25.783 0 25.346 0 3. Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 834.677 0 820.647 0 797.851 785.182 0 3.1 Obbligazioni 0 0 0 0 X 0 0 0 0 0 202.897 0 203.182 0 215.913 0 216.516 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 X X 0 0 0 0 0 0 0 0 X X 202.897 0 203.182 0 215.913 0 216.516 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.112.418 0 1.096.528 0 1.039.547 0 1.027.044 0 0 0 0 0 0 0 0 0 X X 0 0 0 0 0 0 0 0 X X 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 X 0 3.594 0 X X 0 2.096 0 X 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 3.2 Altri titoli 3.2.1 Strutturati 3.2.2 Altri Totale A La voce presenta un incremento complessivo del 7,01% per l’importo di 72,87 milioni di euro. In particolare il comparto obbligazionario presenta un incremento di 85,89 milioni di euro, dovuto al particolare gradimento della clientela delle obbligazioni emesse dalla Banca, viste anche le tensioni avutesi nel comparto delle emissioni governative. Il comparto dei certificati di deposito ha visto un decremento di 13,016 milioni di euro. I derivati incorporati all’interno delle emissioni presentano un valore di mercato complessivo pari a circa 200 mila euro. B. Derivati 1. Derivati finanziari X 0 3.594 0 X X 0 2.096 0 X 1.1 Di negoziazione X 0 747 0 X X 0 580 0 X 1.2 Connessi con la FVO X 0 2.689 0 X X 0 1.355 0 X 1.3 Altri X 0 158 0 X X 0 161 0 X Derivati creditizi X 0 0 0 X X 0 0 0 X X 0 0 0 X X 0 0 0 X X 0 0 0 X X 0 0 0 X 2. 3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati 2.1 Di negoziazione 2.2 Connessi con la FVO Alla data del 31 Dicembre 2010 la Banca ha emesso obbligazioni subordinate per 90.698 migliaia di euro. 3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica Alla data del bilancio non sono presenti titoli in circolazione oggetto di copertura specifica X 0 0 0 X X 0 0 0 X Totale B 2.3 Altri X 0 3.594 0 X X 0 2.096 0 X Totale (A+B) X 0 3.594 0 X X 0 2.096 0 X Legenda: FV = Fair value FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione VN = Valore nominale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 La Banca detiene derivati di negoziazione non quotati valutati al “fair value” per euro 3.594 migliaia. Nella sottovoce “altri” figurano i derivati enucleati da strumenti finanziari strutturati; i contratti “ospite” sono iscritti nella voce “Titoli in circolazione”. 4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate Alla data del bilancio non sono presenti Passività finanziarie di negoziazione subordinate. 4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati Alla data del bilancio non sono presenti Passività finanziarie di negoziazione strutturate. 4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue Non ci sono passività finanziarie per cassa di negoziazione. 118 119 Sezione 5 Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50 Sezione 6 Derivati di copertura – Voce 60 5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti La Banca espone nel proprio Bilancio passività finanziarie valutate al “fair value” rappresentate da obbligazioni emesse per 5.513 migliaia di euro. Alla data di bilancio non sono presenti derivati di copertura. (migliaia di euro) 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Totale 31-dic-10 Tipologia Operazione / Valore FV VN 1. Debiti verso banche Totale 31-dic-09 FV* VN FV FV* L1 L2 L3 L1 L2 L3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.1 Strutturati 0 0 0 0 X 0 0 0 0 X 1.2 Altri 0 0 0 0 X 0 0 0 0 X 2. Debiti vs clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.1 Strutturati 0 0 0 0 X 0 0 0 0 X 2.2 Altri 0 0 0 0 X 0 0 0 0 X 3. Titoli di debito 3.1 Strutturati 3.2 Altri Totale 5.500 0 5.513 0 5.513 35.500 0 36.368 0 36.368 5.500 0 5.513 0 X 5.500 0 5.978 0 X 0 0 0 0 X 30.000 0 30.390 0 X 5.500 0 5.513 0 5.513 35.500 0 36.368 0 36.368 Legenda: FV = Fair value FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione VN = Valore nominale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 Alla data del bilancio non sono presenti derivati di copertura. Sezione 7 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 70 Alla data del bilancio non sono presenti operazioni di copertura generica delle passività finanziarie, pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa. Sezione 8 Passività fiscali – Voce 80 (migliaia di euro) Passività Fiscali Correnti Tali passività sono costituite per la totalità da obbligazioni Banca Tercas. 5.2 Dettaglio della voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”: passività subordinate (migliaia di euro) Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Totale 31-dic-10 A. Esistenze iniziali 0 0 36.368 36.368 B. Aumenti 0 0 0 0 B.1 Emissioni 0 0 0 0 B.2 Vendite 0 0 0 0 B.3 Variazioni positive di “fair value” 0 0 0 0 B.4 Altre variazioni 0 0 0 0 C. Diminuzioni 0 0 30.855 30.855 C1. Acquisti 0 0 0 0 C2. Rimborsi 0 0 30.000 30.000 C3. Varizioni negative di “fair value” 0 0 465 465 C4. Altre variazioni 0 0 390 390 D. Rimanenze finali 0 0 5.513 5.513 120 Fondo IRES saldo 0 2.053 2. Fondo IRAP saldo 0 0 3. Altre passività fiscali 0 57 0 2.110 In applicazione dello Ias 12, le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti IRES ed IRAP versati sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando che alla data del 31 Dicembre 2010 non ci sono debiti verso l’erario essendo gli acconti versati maggiori rispetto agli importi dovuti. Le informazioni relative alle passività fiscali differite sono esposte nella Sezione 13 dell’Attivo. 5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue Tipologia operazioni / Valori Totale 31-dic-09 1. Totale Alla data di bilancio non sono presenti passività subordinate valutate al fair value Totale 31-dic-10 Sezione 9 Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 90 Alla data del bilancio non sono presenti passività associate in via di dismissione. 121 Sezione 10 Altre passività – Voce 100 Sezione 11 Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 110 10.1 Altre passività: composizione 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue (migliaia di euro) (migliaia di euro) Altre passività Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 a) Debiti Tributari verso Erario 4.895 3.996 b) Debiti verso enti previdenziali 1.894 1.912 c) Somme a disposizione della clientela 0 1.649 d) Passività per accordi di pag. su azioni proprie 0 0 4.787 7.323 f) Passività per contratti di servicing 0 0 g) Partite viaggianti tra filiali 0 0 9.749 18.699 0 0 223 1 m) Risconti passivi non riconducibili 59 58 n) Debiti a fronte det. crediti di firma 353 219 o) Debiti a fronte det. derivati su crediti 0 0 p) Debiti a fronte det. impegni irr. a erogare fond 0 0 q) Differenza tra Cedenti e Portafoglio Proprio e di Terzi 60.622 21.579 r) Altre 11.663 11.355 94.245 66.791 e) Altri debiti verso il personale h) Partite in corso di lavorazione i) Passività per gestione extra bancarie l) Ratei passivi non riconducibili Totale Voce 100 - Altre passività La voce presenta un incremento del 41,10% a causa dell’aumento dello scarto di portafoglio di terzi per euro 39.043 migliaia. Esso si riferisce principalmente a partite illiquide in attesa di maturazione della valuta, da accreditare alle controparti alla data di maturazione della stessa. Come previsto dalla nuova Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia i fondi per erogazione a favore del personale dipendente di premi relativi all’esercizio in corso sono stati riclassificati tra le altre passività. Voci / Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 13.567 14.876 A. Esistenze iniziali B. Aumenti 582 722 B.1 Accantonamento dell’esercizio 582 697 B.2 Altre variazioni in aumento 0 25 Diminuzioni 786 2.031 C.1 Liquidazioni effettuate 665 1.733 C.2 Altre variazioni in diminuzione 121 298 13.363 13.567 C. D. Rimanenze finali Il trattamento di fine rapporto è stato determinato mediante un’apposita operazione di stima effettuata dall’attuario incaricato della valutazione dei benefici futuri in relazione alla specifica passività a favore del personale. La valutazione del trattamento di fine rapporto è stata condotta calcolando, attraverso una simulazione attuariale, la quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A tal proposito si è tenuto conto dei criteri legali di rivalutazione degli accantonamenti al fondo, del periodo residuo di permanenza in servizio dei singoli dipendenti, degli utilizzi, diversi da quello istituzionale, con particolare riferimento all’istituto dell’anticipazione e della destinazione dei fondi pensione a forme pensionistiche di previdenza complementari. Le valutazioni attuariali, volte alla verifica delle condizioni di equilibrio del regime previdenziale aziendale, vengono svolte sulla base di una proiezione negli esercizi successivi delle posizioni dei singoli dipendenti che sono basate su parametri di carattere demografico, economico e finanziario. Per quanto attiene ai parametri di carattere demografico sono state utilizzate tabelle fornite da diversi enti ed istituti pubblici, quali ad esempio la Tabella RG 48 della Ragioneria Generale dello Stato per la probabilità di morte, e la tabella dell’Inps per il commercio per le probabilità di invalidità. Il parametro di carattere finanziario utilizzato per il calcolo attuariale è stato del 4,35%, ottenuto prendendo a riferimento il tasso di rendimento medio delle obbligazioni corporate, mentre per il calcolo del rendimento, al quale rivalutare il TFR, è stato preso a riferimento il 75% del tasso medio di inflazione (2,00%) cui è stato aggiunto l’1,5%, determinando così un tasso complessivo di rivalutazione del 3,00%. 11.2 Altre informazioni Non vi sono altre informazioni da fornire in merito al trattamento di fine rapporto 122 123 Sezione 12 Fondi per rischi ed oneri – Voce 120 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita 12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione 1. Illustrazione dei fondi La Banca mantiene nel proprio Bilancio un Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, a favore del personale in quiescenza, che ha il compito di integrare le prestazioni pensionistiche pubbliche. Il Fondo viene gestito secondo i dettami del Regolamento del 15 Dicembre 1989, sottoscritto dalla Banca con le OO. SS. di categoria. Esso viene gestito mediante un conto unico di riserva matematica il cui ammontare viene determinato mediante valutazione effettuata da un attuario. (migliaia di euro) Voci/Valori 1. Fondi di quiescenza aziendali 2. Altri fondi rischi ed oneri Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1.942 2.098 11.005 13.759 2.1 Controversie legali 7.432 10.879 2.2. Oneri per il personale 3.170 2.563 2.3 Altri Totale 403 317 12.947 15.857 I fondi di quiescenza aziendali sono rappresentati dal Fondo Interno a Prestazione definita dei pensionati, i cui dettagli vengono illustrati nella successiva voce 12.3. Il Fondo Controversie Legali esprime la stima degli oneri richiesti per adempiere alle obbligazioni attuali (legali ed implicite) e rappresenta, quindi, l’importo che la Banca ragionevolmente sosterrebbe per estinguere l’obbligazione alla data di riferimento. Esso presenta un decremento del 31,69% rispetto al 31 Dicembre 2009. Tra i fondi oneri per il personale sono compresi il Fondo premio fedeltà 25° e 35° anno di servizio per euro 1.079 migliaia, il Fondo ferie che è pari a 1.408 migliaia e il Fondo premio dirigenti pari ad euro 683 migliaia. Come previsto dalla nuova Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia i fondi per erogazione a favore del personale dipendente di premi relativi all’esercizio in corso sono stati riclassificati tra le altre passività. Tra i contenziosi passivi si evidenzia la presenza di alcuni atti di citazione pervenuti alla Banca a fine 2008 con richieste di danni, presuntivamente lamentati, di complessivi di euro 45,5 milioni. Sulla base degli elementi di remoto fondamento esposti in tali atti, la Banca, confortata dal parere dei propri consulenti legali, ritiene il rischio di soccombenza relativamente contenuto, ancorché non nullo. Sulla base delle disposizioni del principio contabile IAS 37, è stata accantonata la somma di euro 40 mila per coprire eventuali spese legali. 12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue (migliaia di euro) Voci / Valori Fondi di quiescenza Altri Fondi Totale 31-dic-10 2.098 13.759 15.857 A. Esistenze iniziali B. Aumenti 83 1.225 1.308 B.1 Accantonamento dell’esercizio 83 1.115 1.198 B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 0 110 110 B.3 Var. per modifiche del tasso di sconto 0 0 0 B.4 Altre variazioni 0 0 0 Diminuzioni 239 3.979 4.218 C.1 Utilizzi dell’esercizio 208 2.493 2.701 C.2 Var. per modifiche del tasso di sconto 31 0 31 C. C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali 0 1.486 1.486 1.942 11.005 12.947 Si precisa che a seguito di modifica della normativa di riferimento (Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia) i fondi relativi a premi di produttività, da pagare al personale dipendente, sono stati riclassificati a voce 100 dello Stato Patrimoniale Passivo “Altre Passività”. 124 2. Variazioni nell’esercizio dei fondi Nel corso del 2010 il fondo ha avuto le seguenti variazioni: (migliaia di euro) Voci / Valori A. Saldo al 1° gennaio B.1 Erogazioni dell’anno C.2 Accantonamenti dell’anno - Perdita attuariale D. Totale 31-dic-10 2.098 208 52 (31) - Interest cost 83 - Service cost 0 - Rimborsi al fondo 0 Rimanenze finali 1.942 Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, si basano su specifici parametri normativi, demografici, economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del fondo. I parametri normativi sono composti dall’insieme delle norme e del regolamento interno. Per quanto attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come desunta dalla tavola ISTAT SIM. Per le probabilità di lasciare famiglia sono state utilizzate le tabelle pubblicate nei rendiconti degli Istituti di Previdenza. I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo, stimato nella percentuale del 2,00%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a quello per scaglioni relativo all’A.G.O. ll parametro finanziario, è stato commisurato al 4,50% 3. Variazioni nell’esercizio dell’attività Non vi sono variazioni nell’esercizio dell’attività da menzionare. 4. Riconciliazione tra valore attuale dei fondi, valore attuale delle attività a servizio del piano e le attività e passività iscritte Non vi sono riconciliazioni tra valore dei fondi e valore attuale delle attività a servizio del piano. 5. Descrizione delle principali ipotesi attuariali Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, si basano su specifici parametri normativi, demografici, economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del fondo. I parametri normativi sono composti dall’insieme delle norme e del regolamento interno. Per quanto attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come desunta dalla tavola ISTAT SIM. Per le probabilità di lasciare la famiglia sono state utilizzate le tabelle pubblicate nei rendiconti degli Istituti di Previdenza. I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo, stimato nella percentuale del 2,00%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a quello per scaglioni relativo all’A.G.O. .Il parametro finanziario, è stato commisurato al 4,50%. 6. Informazioni comparative Non vi sono informazioni comparative da segnalare 125 Sezione 13 Azioni Rimborsabili – Voce 140 12.4 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi Il Fondo per Controversie Legali copre il rischio di esborso per controversie di varia natura legate all’attività bancaria, a cause passive, ad azioni revocatorie intentate da soggetti terzi, a controversie con il personale e ad altre situazioni di minore entità. Gli accantonamenti sono calcolati considerando l’obbligazione attuale determinata sulla base dello stato dei procedimenti legali o di trattative stragiudiziali in corso, comprensiva di interessi e spese legali, qualora dovuti, fino alla data dell’effettivo esborso. Il valore lordo di tale obbligazione viene attualizzato mediante l’utilizzo della curva di tassi swap rilevata al termine dell’esercizio. Voce di rischio Revocatorie Personale dipendente Mancati vers.ti di terzi Collocamento titoli Anatocismo Ex gestione esattoriale TOTALE Alla data del bilancio non sono presenti azioni rimborsabili Sezione 14 Patrimonio dell’impresa – Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 (migliaia di euro) Contenzioso bancario 13.1 Azioni rimborsabili: composizione Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 736 1.987 2.198 788 274 271 0 761 1. 858 3.071 2. 3.298 3.935 3. Riserve 271.097 261.339 68 66 4. Azioni proprie (316) (18.647) 7.432 10.879 5. Riserve da valutazione 2.546 9.159 6. Strumenti di capitale 7. Utile (perdita) d’esercizio I rischi potenzialmente derivanti dai contenziosi pendenti nei confronti della Banca vengono attentamente monitorati e presidiati dai seguenti accantonamenti relativi a: 14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione (migliaia di euro) Voci/Valori Totale Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Capitale 50.000 26.000 Sovrapprezzi di emissione 25.038 45.955 0 0 12.105 24.054 360.470 347.860 • contenzioso bancario per euro 736 migliaia: l'accantonamento presidia n. 15 posizioni in contenzioso per operazioni di natura bancaria; • contenzioso legato a cause revocatorie per euro 2.198 migliaia: l'accantonamento presidia n. 14 posizioni in contenzioso per giudizi pendenti; Il Patrimonio Netto si presenta in aumento di euro 12.610 migliaia (+3,63%), attestandosi ad euro 360.470 migliaia, per effetto dell’accantonamento a riserva dell’utile 2009 non distribuito e dell’aumento di capitale deliberato dall’assemblea straordinaria di Banca Tercas del 3 Dicembre 2010. Il valore delle Azioni Proprie in portafoglio riduce il valore del Patrimonio così come previsto dai principi contabili internazionali IAS-IFRS (IAS 32, par. 33-34). • contenziosi con il personale dipendente per euro 274 migliaia: l'accantonamento presidia n. 1 posizione per il rischio relativo ad una controversia con un ex-corrispondente non bancario e ad un processo verbale di constatazione redatto dall'INPS per contributi previdenziali non versati; La variazione negativa della Riserva da valutazione (-72,20%) è dovuta sia dalla contrazione generalizzata delle quotazioni dei titoli detenuti nel portafoglio AFS, sia dall’utilizzo di tale riserva per realizzare l’aumento gratuito di capitale sociale. • collocamento di titoli per euro 858 migliaia relativi a 40 posizioni: l'accantonamento presidia il rischio per il collocamento di titoli obbligazionari della Repubblica Argentina in default; si ritiene che gli stanziamenti effettuati riflettano la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione, quali l’importo nominale sottoscritto, le caratteristiche peculiari di ciascun cliente e gli esiti delle citazioni già concluse; • controversie legate ad anatocismo su interessi per euro 3.297 migliaia: l’accantonamento presidia il rischio su n. 80 richieste di rimborso pervenute per anatocismo su interessi passivi. L'accantonamento effettuato riflette la migliore stima analitica possibile sulla base degli elementi a disposizione del Servizio Legale in quanto il paetitum complessivo in alcuni casi deriva da perizie tecniche dei tribunali interessati non ancora completate per tutti i procedimenti in corso; • ex gestione esattoriale per euro 68 migliaia: l'accantonamento presidia due cause in corso verso l'INPS e verso la So.Ge.T Spa, società di gestione per la riscossione dei tributi, per partite relative alla gestione della ex controllata Esater Spa, che aveva gestito il servizio di esattoria nei primi due mesi del 1995. 126 127 14.2 Capitale – Numero azioni : variazioni annue 14.4 Riserve di utili: altre informazioni La Banca ha emesso esclusivamente azioni ordinarie. Non esistono azioni sottoscritte e non ancora liberate alla data di riferimento del bilancio. (migliaia di euro) Voci/Tipologie A. Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) A. Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - - a pagamento: Ordinarie Altre 50.000.000 0 50.000.000 0 0 0 (1.973.820) 0 48.026.180 0 3.278.229 0 0 0 0 0 - operazioni di aggregazioni di imprese 0 0 - conversione di obbligazioni 0 0 - esercizio di warrant 0 0 - altre 0 0 a titolo gratuito: 0 0 - a favore dei dipendenti 0 0 - a favore degli amministratori 0 0 - altre 0 0 3.278.229 0 0 0 B.2 Vendita di azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Voci A. B. C. C.1 C.2 D. Esistenze iniziali Aumenti - accantonamento Diminuzioni Utilizzi - copertura perdite - distribuzione - trasferimento a capitale Altre variazioni Rimanenze finali Natura/Descrizione Capitale sociale 0 0 C.4 Altre variazioni 0 0 D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 49.962.429 0 D.1 Azioni proprie detenute (+) 37.571 0 non interamente liberate 0 0 Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati acquisti di azioni proprie per un totale di euro 11.274.765,97 e vendite per un valore complessivo di euro 27.817.887,68. 184.559 4.947 4.947 (8.337) 0 0 0 0 (8.337) 181.169 Totale 261.339 18.095 18.095 (8.337) 0 0 0 0 (8.337) 271.097 Quota disponibile Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei periodi precedenti copertura perdite altre ragioni = = = = = = 25.038 = = = = = Operazioni di cessione di imprese - 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Altre = A-B-C Riserva Straordinaria 0 50.000 25.038 Riserva Statutaria 50.000.000 Possibilità di utilizzazione 27.300 0 interamente liberate Importo - Riserva sovrapp. di emissione 1.341.980 - 18.647 8.337 8.337 0 0 0 0 0 0 26.984 - Riserva azioni proprie 0 0 52.933 4.811 4.811 0 0 0 0 0 0 57.744 Utili portati a nuovo Riserve di capitale 0 50.000.000 5.200 0 0 0 0 0 0 0 0 5.200 Riserva azioni proprie Si riportano di seguito le informazioni previste da codice civile art. 2427 comma 7 bis così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005. 0 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio Statutaria Nella voce “Altre” sono comprese le riserve da F.T.A., generatesi al 1° gennaio 2005 in sede di prima applicazione dei nuovi principi contabili internazionali IAS-IFRS. Esse comprendono gli effetti cumulativi delle rettifiche patrimoniali, positive per euro 73.755 migliaia e negative per euro 6.393 migliaia, previste dall’IFRS 1. La riserva per azioni proprie presenta una movimentazione relativa all’acquisto di azioni proprie effettuate nel corso del 2010. Alla data del 31 Dicembre 2010 essa presenta un saldo pari all’ammontare delle azioni proprie detenute. 1.341.980 D.2 Legale Riserva Legale 5.200 57.744 Riserva per divid. su azioni proprie Riserva F.T.A. B A-B 19.129 = = 112.900 A-B-C 112.900 = = 592 A-B-C 592 = = 67.361 A-B-C 67.361 = = 0 A-B-C - = B = = = = = = 12.105 = Riserva di valutazione - riserva da val. Rivalut. monetaria - riserva da valut. Titoli AFS Azioni proprie detenute Utile 31 dicembre 2010 Totale 2.546 (316) 12.105 360.470 Quota non distribuibile 142.790 Residua quota distribuibile 217.996 Azioni proprie detenute Totale = A-B-C 217.996 4.871 = 24.000 (316) 360.470 Legenda: A per aumento di capitale – B per copertura di perdite – C per distribuzione ai soci 14.3 Capitale: altre informazioni Si precisa che non vi sono altre informazioni da dare. Si specifica che l’utilizzo delle riserve sovrapprezzo azioni per 19.129 euro migliaia e delle riserve di rivalutazione monetaria per complessivi 4.871 euro migliaia sono avvenute a fronte dell’aumento di capitale deliberato dall’assemblea straordinaria di Banca Tercas del 3 Dicembre 2010. 14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue Alla data del bilancio non sono presenti strumenti di capitale rappresentativi del patrimonio netto diversi dal 128 129 capitale e dalle riserve. 3. Informazioni sul leasing operativo Altre informazioni Alla data del bilancio non sono presenti operazioni di leasing operativo. 4. Gestione e intermediazione per conto terzi 1. Garanzie rilasciate e impegni (migliaia di euro) (migliaia di euro) 1) 2) 3) Tipologia servizi Voci / Componenti Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Garanzie rilasciate di natura finanziaria 7.072 8.216 a) Banche 5.548 5.290 b) Clientela 1.524 2.926 57.936 54.161 0 111 57.936 54.050 252.806 234.565 2.310 398 2.310 398 0 0 250.496 234.167 a) Individuali 213 170.134 b) Collettive 250.283 64.033 0 0 7.705 0 0 0 325.519 296.942 Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Clientela Impegni irrevocabili ad erogare fondi a) b) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Imp. sottostante ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obb. di terzi 6) Altri impegni Totale 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela a) Acquisti 1. Regolati 0 2. Non Regolati 0 1. Regolate 0 2. Non Regolate 0 b) Vendite 2. Gestioni di Portafogli 3. Custodia e amministrazione di titoli 1. Attività fin. detenute per la negoziazione 81.615 91.614 2. Attività fin. valutate al fair value 40.467 0 3. Attività fin. disponibili per la vendita 0 21.467 4. Attività fin. detenute sino alla scadenza 0 0 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali Totale 0 0 176.615 240.000 0 0 298.697 353.081 1.978.739 0 2. altri titoli 0 d) titoli di proprietà depositati presso terzi Totale 31-dic-09 0 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2. altri titoli Totale 31-dic-10 4.523 0 c) (di cui ) titoli di terzi depositati presso terzi Portafogli 4.523 a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca dep. 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio (migliaia di euro) 0 0 b) titoli di terzi in dep. (escluse le gestioni di portafogli) 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Totale 31-dic-10 4. Altre operazioni 1.497.267 1.028.340 468.927 1.495.064 481.472 0 Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono ai titoli sottostanti le operazioni di pronti contro termine passivi e titoli a garanzia di altre operazioni. Si precisa che nella voce 6 “crediti verso clientela” sono ricomprese obbligazioni ABS rivenienti dalle due operazioni di autocartolarizzazione poste a garanzia presso la Banca Centrale per accedere al mercato collateralizzato. 130 131 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni Le informazioni incluse nella nota integrativa riguardanti i dati al 31 Dicembre 2010 vengono riportate tenendo conto di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS. I dati sono confrontati con quelli relativi all’esercizio 2009. 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta Voci / Forme tecniche Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 21 90 Su attività in valuta - banche Sezione 1 Gli interessi – Voci 10 e 20 Su attività in valuta - clientela 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione 442 405 Su attività in valuta - titoli 0 64 Su attività in valuta - altre 0 0 Saldo positivo dei diff. di op. di cop. in valuta 0 0 463 559 Totale (migliaia di euro) Voci / Forme tecniche Titoli di debito Finanz.ti Altre operazioni Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1.447 0 270 1.717 4.462 2. Att. Fin. Disp. per la vendita AFS 838 0 0 838 2.372 3. Att. Fin. Det. sino alla scad. HTM 0 0 0 0 0 4. Crediti verso banche 0 841 17 858 1.111 5. Crediti verso clientela 1.464 127.529 0 128.993 145.297 6. Att. Fin. valutate al fair value 1.378 0 0 1.378 142 7. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 8. Altre attività 0 0 13 13 14 5.127 128.370 300 133.797 153.398 1. Att. Fin. detenute per la neg. HFT Totale Gli interessi attivi mostrano un decremento del 12,78%, pari a 19.601 migliaia di euro, dovuto principalmente alla diminuzione delle attività finanziarie. Anche sul comparto interbancario, dove è stata allocata la liquidità in eccesso della Banca nel 2010, si registra una diminuzione del 22,77%. Tra gli interessi relativi a crediti verso banche sono, inoltre, compresi quelli maturati sulla riserva obbligatoria detenuta presso la Banca d’Italia per 420 migliaia di euro. Gli interessi relativi ai titoli di debito riclassificati nei crediti verso clientela sono relativi agli strumenti finanziari obbligazionari originati dalle operazioni di cartolarizzazione. In relazione ai crediti in sofferenza si precisa che gli interessi attivi comprendono esclusivamente quelli maturati ed incassati nel corso dell’esercizio. 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura La Banca non presenta tale tipologia di interessi attivi. 1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria Alla data del bilancio non sono presenti interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria. 1.3.3 Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione Alla data di redazione del Bilancio non sono presenti interessi attivi di tale tipologia. 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione La composizione degli interessi passivi e oneri assimilati è la seguente: (migliaia di euro) Voci/Forme tecniche 1. Debiti verso banche centrali Debiti Titoli Altre operazioni Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 106 0 0 106 106 232 0 23 255 1.025 9.960 0 0 9.960 13.122 4. Titoli in circolazione 0 20.332 0 20.332 24.783 5. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 245 245 171 6. Passività finanziarie valutate al FV 0 729 0 729 1.467 7. Altre passività e fondi 0 0 0 0 2 8. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 10.298 21.061 268 31.627 40.676 2. Debiti verso banche 3. Debiti verso clientela Totale Gli interessi passivi mostrano un decremento rispetto all’esercizio 2009 del 22,25%, pari ad euro 9.049 migliaia. 1.5 Interessi passivi ed oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura L’Istituto alla data di bilancio non presenta tale tipologia di interessi passivi. 132 133 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni Sezione 2 Le commissioni – Voci 40 e 50 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta 2.1 Commissioni attive: composizione (migliaia di euro) (migliaia di euro) Interessi passivi su passività in valuta Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Su passività in valuta - banche 45 91 Su passività in valuta - clientela 26 37 Su passività in valuta - titoli 0 0 Su passività in valuta - altre 0 Differenziali negativi relativi ad operazioni di copertura in valuta Tipologia Servizi / Valori a) Garanzie rilasciate Totale 31-dic-09 602 540 0 0 7.385 8.374 1. Negoziazione di strumenti finanziari 137 197 0 2. Negoziazione di valute 309 295 0 0 3. Gestioni di portafogli 51 210 71 128 51 210 b) Derivati su crediti c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza Totale Totale 31-dic-10 3.1. Individuali 3.2. Collettive 0 0 182 219 0 0 1.660 1.826 537 650 0 0 8.1 In materia di investimenti 0 0 8.2 In materia di struttura finanziaria 0 0 4.509 4.977 0 0 9.1.1. Individuali 0 0 9.1.2. Collettive 0 0 9.2. Prodotti assicurativi 1.351 1.724 9.3. Altri Prodotti 3.158 3.253 8.666 8.512 e) Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 196 163 f) Servizi per operazioni di factoring 163 99 g) Esercizio di esattorie e ricevitorie 0 0 h) Att.tà di gestione di sistemi multilaterali di scambio 0 0 18.870 19.076 4. Custodia e amministrazione di titoli 5. Banca depositaria 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria 6. Collocamento di titoli Alla data del bilancio non sono presenti interessi passivi su operazioni di locazione finanziarie. 7. Attività di ricezione e trasmissione di ordini 8. Attività di consulenza 9. Distribuzione di servizi di terzi 9.1. Gestioni di portafogli d) Servizi di incasso e pagamento i) Tenuta e gestione di conti correnti j) Altri servizi Totale Commissioni Attive 1.828 2.337 37.710 39.101 Le commissioni percepite mostrano un decremento del 3,56% riscontrato soprattutto nel comparto dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza. Significativa la riduzione delle commissioni sul risparmio gestito dovute a minori masse investite nel comparto. 134 135 Sezione 3 Dividendi e proventi simili – Voce 70 2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi (migliaia di euro) Canali / Valori a) presso propri sportelli: 1. gestioni di portafogli Totale 31-dic-10 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione Totale 31-dic-09 6.220 7.013 51 210 2. collocamento di titoli 1.660 1.826 3. servizi e prodotti di terzi 4.509 4.977 0 0 1. gestioni di portafogli 0 0 2. collocamento di titoli 0 0 3. servizi e prodotti di terzi 0 0 0 0 1. gestioni di portafogli 0 0 2. collocamento di titoli 0 0 3. servizi e prodotti di terzi 0 0 b) offerta fuori sede: c) altri canali distributivi: La voce segna una diminuzione, pari all’11,31%, dovuta, in particolare, al decremento delle commissioni attive percepite sulle gestioni patrimoniali (-75,71%) e sul collocamento di titoli (-9,09%). (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Voci/Proventi 0 0 0 873 0 1.107 0 C) Attività finanziarie valutate al FV 0 0 0 0 D) Partecipazioni 0 0 0 0 873 0 1.107 0 B) Attività finanziarie disponibili per la vendita Totale I dividendi, che riguardano esclusivamente attività finanziarie detenute nel portafoglio AFS, nel 2010 riportano una diminuzione del 21,14%. Sezione 4 Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80 4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione (migliaia di euro) b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione 1. negoziazione di strum. finanziari Totale 31-dic-10 0 Totale 31-dic-09 0 0 0 266 414 115 123 43 45 8 28 3.1 proprie 8 28 3.2 delegate da terzi 0 0 4. custodia e amministrazione titoli 53 111 5. collocamento di strum. finanziari 47 107 0 0 803 804 39 20 1.108 1.238 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi Totale Il decremento delle commissioni passive è pari complessivamente a 130 migliaia di euro (-10,50%). Le variazioni maggiormente significative si riscontrano nell’ambito dei servizi di gestione ed intermediazione, in particolare nel collocamento di strumenti finanziari. 136 Proventi da quote di OICR Dividendi 0 A) Attività finanziarie detenute per la negoziazione Plusvalenze Utili da negoziazione Minusvalenze Perdite da negoziazione 31-dic-10 (A) (B) (C) (D) (A+B)-(C+D) Operazioni/Componenti reddituali a) garanzie ricevute Proventi da quote di OICR Dividendi (migliaia di euro) 2.3 Commissioni passive: composizione Servizi/Valori Totale 31-dic-09 1. 2. 3. Attività finanziarie di negoziazione 154 694 (1.840) (190) (1.182) 1.1 Titoli di debito 154 694 (1.840) (161) (1.153) 1.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 1.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 (29) (29) 1.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 1.5 Altre 0 0 0 0 0 Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 2.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 2.2 Debiti 0 0 0 0 0 2.3 Altre 0 0 0 0 0 Attività e Passività Finanziarie X X X X 360 3.1 Differenze di cambio 4. X X X X 360 Strumenti Derivati 70 134 (95) 0 (57) 4.1 Derivati finanziari 70 134 (95) 0 (57) - Su titoli di debito e tassi di interesse 46 78 (89) 0 35 - Su titoli di capitale e indici azionari 24 56 (6) 0 74 X X X X (166) - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 224 828 (1.935) (190) (879) 137 Sezione 5 Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90 Sezione 7 Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Voce 110 5.1 Risultato netto dell’attività di copertura 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione (migliaia di euro) Alla data del Bilancio non sono presenti derivati di copertura Operazioni/Componenti reddituali Sezione 6 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 1. Utili Utili 1. Crediti verso banche 0 0 0 0 0 0 2. Crediti verso clientela 0 0 0 90 (3.080) (2.990) 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.770 (180) 1.590 877 (162) 715 3.1 Titoli di debito 1.201 (151) 1.050 815 (162) 653 569 (29) 540 62 0 62 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.770 (180) 1.590 967 (3.242) (2.275) 1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0 487 (72) 415 451 (121) 330 Totale Passività 487 (72) 415 451 (121) 330 Totale netto Voce 100 di C.E. 2.257 (252) 2.005 1.418 (3.363) (1.945) 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di O.I.C.R. 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale Attività (B) (C) (D) Attività finanziarie (31) (1.257) 1.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 1.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 1.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 465 386 0 0 851 2.2 Debiti verso banche 0 0 0 0 0 2.3 Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 3. Altre att. e pass. fin. in valuta: differenze di cambio 0 0 0 0 0 4. Derivati creditizi e finanziari 105 0 (2.130) (762) (2.787) 570 386 (3.356) (793) (3.193) 2. Attività finanziarie (A) Risultato netto 2010 (A+B)-(C+D) (1.226) Risultato netto Perdite Perdite di realizzo 0 Totale 31-dic-09 Risultato netto Perdite Minusv. 0 (migliaia di euro) Voci / Componenti reddituali Utili di realizzo 1.1 Titoli di debito 6.1 Utile (perdite) da cessione/riacquisto: composizione Totale 31-dic-10 Plusv. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito Totale La tabella mostra il risultato delle attività e passività finanziarie per le quali la Banca applica la Fair Value Option e dei derivati ad esse collegati. Complessivamente tali passività registrano, al 31 Dicembre 2010, minusvalenze pari ad euro 3.356 mila che porta ad un risultato netto negativo per euro 3.193 mila. Passività finanziarie 3. Titoli in circolazione La tabella mostra un risultato positivo di complessivi 2.005 migliaia di euro derivante principalmente da utili realizzati dalla cessione di titoli detenuti nel portafoglio AFS. 138 139 Sezione 8 Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione (migliaia di euro) 8.1Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Rettifiche di valore (1) Specifiche Operazioni / Componenti reddituali (migliaia di euro) Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2) Specifiche Specifiche Totale 31-dic-10 Di Portafoglio Altre Cancellazioni Operazioni / Componenti reddituali Di Portafoglio A B A B 0 (500) (500) 0 0 0 0 0 - finanziamenti (500) 0 0 0 0 0 - titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 B. Crediti vs Clientela (121) (25.731) (7.436) 524 265 508 0 (31.991) - finanziamenti (121) (24.861) (7.436) 524 265 508 0 (31.121) - titoli di debito 0 (870) 0 0 0 0 0 (870) (621) (25.731) (7.436) 524 265 508 0 (32.491) Totale Cancellazione Altre A B Totale 31-dic-10 A. Titoli di debito 0 0 0 0 0 B. Titoli di capitale 0 (454) X X (454) C. Quote OICR 0 0 X 0 0 D. Finanziamenti a banche 0 0 0 0 0 E. Finanziamenti a clientela 0 0 0 0 0 F. Totale 0 (454) 0 0 (454) Legenda: A = da interessi - B = altre riprese A. Crediti vs Banche C. Riprese di valore (2) Specifiche (500) Al 31 Dicembre 2010 è stato effettuato il test d’impairment previsto dal paragrafo 59 e seguenti del principio internazionale IAS 39. Oltre all’esame dei parametri economico finanziari delle società emittenti già nello scorso esercizio si è proceduto alla fissazione di soglie di durata della perdita (18 mesi - prolonged) e di percentuale della perdita (50% - significant), così come previsto dal paragrafo 61 del citato principio contabile internazionale. L’applicazione dei predetti criteri, ha portato a girare a conto economico il delta fair value negativo della totalità degli strumenti finanziari di capitale, quotati su mercati regolamentati, detenuti in portafoglio. 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Nel corso dell’esercizio la banca non ha assunto posizioni in attività finanziarie detenute sino alla scadenza, pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa. Legenda: A = da interessi - B = altre riprese 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione Le rettifiche di valore specifiche sono legate principalmente al settore delle sofferenze, il cui valore lordo è passato dai 46,17 milioni del 2009 ai 86,8 milioni del 2010. (migliaia di euro) Di Portafoglio Altre Di Portafoglio Totale 31-dic-10 Cancellazioni Il modello di valutazione dell’impairment collettivo è applicato a classi di crediti omogenee per caratteristiche di rischio per le quali vi siano state oggettive evidenze di impairment (cosiddetti crediti performing). La ripartizione dei crediti in categorie omogenee deriva da un sistema di valutazione interno. Il principio IAS 39 raccomanda di considerare le variabili indicative della capacità del debitore di pagare tutti gli importi dovuti in base ai termini contrattuali. Specifiche Specifiche Operazioni/Componenti reddituali A. Garanzie rilasciate 0 (72) (62) 0 0 0 0 (134) B. Derivati su crediti 0 0 0 0 0 0 0 0 C. Impegni ad erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 D. Altre operazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 E. 0 (72) (62) 0 0 0 0 (134) Le rettifiche di valore sui titoli di debito sono riferite al titolo ABS classe C emesso da Adriatico Finance Sme per la cartolarizzazione dei leasing Terfinance. Le riprese di valore specifiche su posizioni a sofferenza sono pari a 306 migliaia di euro, su posizioni in incaglio sono pari ad euro 463 migliaia. Le altre riprese sono relative a crediti in bonis per 508 migliaia di euro e a crediti ristrutturati per euro 21 migliaia. Riprese di valore Rettifiche di valore Le rettifiche di valore su sofferenze ammontano ad euro 22.054 migliaia, quelle su crediti verso clientela in incaglio ad euro 2.521 migliaia, quelle su posizioni scadute ad euro 284 mila. Le rettifiche di valore su crediti vivi ammontano ad euro 8.308 migliaia. Tra le posizioni in incaglio è presente anche il credito concesso a Banca MB, rettificato per euro 500 mila. Considerando anche tale posta le rettifiche su incagli si attestano a complessivi euro 3.021 mila. Totale A B A B Legenda A = Da interessi - B = Altre riprese La tabella evidenzia che al 31 Dicembre 2010 la Banca registra rettifiche di valore su crediti di firma per complessivi 134 mila euro. 140 141 Sezione 9 Le spese amministrative – Voce 150 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria Organico medio del personale 9.1 Spese per il personale: composizione Personale dipendente (migliaia di euro) a) Tipologia di spese/Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1) Personale dipendente 53.317 54.856 a) salari e stipendi 37.323 38.005 9.859 10.416 445 801 20 41 460 399 0 0 - a contribuzione definita 0 0 - a benefici definiti 0 0 3.608 3.543 3.608 3.543 0 0 0 0 1.602 1.651 2) Altro personale in attività 149 75 3) Amministratori e sindaci 516 462 53 131 (112) (93) 0 0 53.923 55.431 b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al TFR del personale f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) costi deriv.ti da accordi di pagamento su propri strumenti patrimoniali i) altri benefici a favore dei dipendenti 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati c/o altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati c/o la società Totale dirigenti b) quadri direttivi di cui di 3° e 4° livello c) restante personale Altro personale Totale 31-dic-10 31-dic-09 Variazioni 836 842 (6) 8 8 0 180 185 (5) 83 85 (2) 648 649 (1) 1 1 0 837 843 (6) L’organico medio della Banca, nel corso dell’anno 2010, ha registrato un decremento di 6 unità lavorative. Le assunzioni effettuate sono state in parte neutralizzate da dimissioni di personale dipendente per esodo incentivato e per pensionamento. Al 31 Dicembre 2010 Banca Tercas presenta un organico puntuale attivo di 834 dipendenti. 9.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costi L’accantonamento alla riserva matematica del Fondo pensione a prestazione definita è pari a 83 migliaia di euro, come da relazione attuariale, i cui parametri di base sono stata ampiamente descritti nel paragrafo 12.3 del Passivo. 9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti Le componenti di tale voce sono rappresentate principalmente da tickets restaurant per 799 migliaia di euro e assicurazioni del personale per 533 migliaia di euro. Si precisa che tali componenti sono ricomprese nella tabella 9.1, nella voce altri benefici a favore dei dipendenti. Le spese per il personale risultano in diminuzione del 2,72% rispetto a quelle sostenute nello stesso periodo dell’anno precedente. Il decremento è stato determinato principalmente dalla riduzione della voce salari e stipendi, in flessione di 682 mila euro e dai relativi oneri sociali, in riduzione di 557 mila euro. A seguito della disposizione di Banca d’Italia, i compensi pagati ai sindaci sono stati riclassificati nella voce 150 a), sottovoce 3) Amministratori. Si precisa inoltre che nella voce “Amministratori e sindaci” sono stati ricompresi euro 9 mila per premi pagati dalla Banca per sottoscrizione di polizze assicurative per infortuni professionali a favore di amministratori e sindaci. L’accantonamento alla riserva matematica del fondo di previdenza interno a prestazione definita (FIP) è stato pari a 2 migliaia di euro, cui si aggiungono i fitti attivi incassati su immobili attribuiti al FIP per 81 migliaia di euro per un importo complessivo di 83 migliaia di euro. 142 143 Sezione 10 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 160 9.5 Altre spese amministrative: composizione (migliaia di euro) Composizione della voce “altre spese amministrative” Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Imposte indirette e tasse: 5.607 6.502 - imposta di bollo 5.036 5.167 0 0 - imposta comunale sugli immobili I.C.I. 224 378 - altre imposte indirette e tasse 347 957 27.339 25.921 1.056 1.150 - legali e notarili 660 26 - fitti e canoni passivi: sistemi informativi 172 160 1.976 1.770 - premi di assicurazione: danni 392 393 - premi di assicurazione: clientela 191 161 0 278 249 243 0 0 440 327 - tassa sui contratti di borsa Altre spese: - servizi telefonia e telecomunic. rete/dati - manut. beni mobili, immobili e sistemi inf. - beneficenza ed elargizioni varie - addestramento e rimborsi al personale - pers. distaccato da altre società del Gruppo - fitti e canoni passivi: beni mobili - fitti e canoni passivi: beni immobili 3.522 3.521 - servizi in outsourcing: sistema informativo 4.565 4.477 - servizi in outsourcing: gestione archivi 509 286 - servizi in outsourcing: altri servizi da terzi 162 0 - servizi di pulizia e simili 627 626 - servizi postali e telegrafici 1.266 1.365 - servizi idrici, di illuminazione, riscaldamento e condizionamento 1.284 1.296 454 491 1.340 1.377 294 253 - altri servizi professionali 3.467 3.015 - altri servizi non professionali 1.440 1.362 - informazioni e visure 243 234 - contributi associativi 663 373 2.088 1.719 106 134 10 380 163 504 32.946 32.423 - stampati e materiali di consumo - trasporti e servizi collegati - vigilanza e allarme - pubblicità, promozione e rappresentanza - rapine subite - ammanchi e malversazioni - altre spese Totale Le Altre Spese Amministrative presentano complessivamente un lieve incremento (+ 1,61%) per 523 migliaia di euro determinato principalmente dalle spese consulenziali sostenute per l’acquisizione di Banca Caripe Spa, in prevalenza due diligence e consulenza legale per la predisposizione del complesso contratto di acquisto con il Banco Popolare. Le principali voci in diminuzione sono invece le spese derivanti dagli ammanchi per rapine e malversazioni 144 10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione La voce riporta un saldo positivo di 1.407 migliaia di euro che deriva dalla differenza tra gli accantonamenti netti effettuati per 2.469 migliaia di euro e l’incremento degli stessi per attualizzazione per euro 3.876 migliaia. Sezione 11Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 170 11.1 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali: composizione (migliaia di euro) Attività/Componente reddituale A. Ammortamento Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore (a) (b) (c) 1.627 0 0 1.627 1.446 0 0 1.446 Risultato netto (a+b-c) 31-dic-10 Attività materiali A.1 di proprietà - Ad uso funzionale - Per investimento 181 0 0 181 0 0 0 0 - Ad uso funzionale 0 0 0 0 - Per investimento 0 0 0 0 1.627 0 0 1.627 A.2 Acquisiti in leasing finanziario Totale Le rettifiche di valore su attività materiali sono da ascriversi, per l’88,88%, ad attività materiali detenute per uso funzionale, e per l’11,12% ad attività materiali detenute a scopo di investimento. La voce si presenta in aumento del 4,3% (+72 migliaia di euro), rispetto al saldo dell’esercizio 2009, quando era pari a 1.555 migliaia di euro. La tabella che segue mostra nel dettaglio la vita utile relativa alle singole categorie di cespiti strumentali. Vita Utile Residua in anni ARREDAMENTI D’ARTE Vita utile residua - ARREDAMENTI 10 MOBILI ORDINARI 10 MACC. ELLETR., PC AUTOVETTURE, MOTO ATTREZZ. VARIE D’UFFICIO 5 5 10 IMP. ALLARME, FOTO CINE 5 IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO 15 AUTOV. DA TRASPORTO 5 TELEFONINI 5 IMP. SPECIALI COMUNIC. 5 IMPIANTI FOTOVOLTAICI 20 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO 10 145 Sezione 12 Rettifiche di valore nette su attività immateriali – Voce 180 13.2 Altri proventi di gestione: composizione (migliaia di euro) 12.1Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione Altri proventi di gestione (migliaia di euro) 31-dic-09 157 154 4.992 5.117 Recuperi di spese varie 166 238 Sopravvenienze attive 857 1.561 6.172 7.070 Fitti attivi su immobili non strumentali Attività / Componente reddituale A. 31-dic-10 Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a+b-c) al 31-dic-10 Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente - Altre A.2 Acquisite in leasing fin. Totale 118 0 0 118 0 0 0 0 118 0 0 118 0 0 0 0 118 0 0 118 Le rettifiche di valore su attività immateriali riguardano esclusivamente licenze software acquisite all’esterno. La voce si presenta in aumento del 31,11 % rispetto al saldo del periodo precedente. Sezione 13 Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190 Recuperi di imposte Totale Gli Altri proventi di gestione presentano un decremento del 12,70%. La variazione è da imputarsi principalmente alla diminuzione dei recuperi per imposta di bollo per euro 125 migliaia e alla diminuzione della voce “Sopravvenienze attive” (-45,10%). Si precisa che sono stati abbattuti in conto i premi assicurativi incassati e riversati per conto della clientela, l’imposta sostitutiva sui finanziamenti DPR 601/73 e le spese legali sostenute per il recupero crediti recuperate dalla clientela non essendo questi costi propri. Tali recuperi non sono stati dunque riclassificati all’interno della voce “altri Proventi di gestione”, ma sono andati a rettificare direttamente le corrispondenti voci di costo abbattendo la voce 150 b) “Altre Spese Amministrative”. Inoltre alcune poste sono state riclassificate a voce 40 “Commissioni attive” essendo la loro natura prevalentemente commissionale. Sezione 14 Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 210 13.1Altri oneri di gestione: composizione 14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione (migliaia di euro) Alla data del bilancio non sono presenti utili o perdite delle partecipazioni, pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa. Altri oneri di gestione 31-dic-10 31-dic-09 1 0 Sopravvenienze passive varie 143 385 Ammortamento costi su immobili di terzi 890 773 8 19 1.042 1.177 Spese manutenzione immobili non strumentali Altri oneri finanziari procedura Dettaglio Totale Gli Altri oneri di gestione presentano un decremento di 135 mila euro (- 11,51%) rispetto al 31 Dicembre 2009. La principale variazione è imputabile alla sottovoce “Sopravvenienze passive varie”, che nel 2010 sono diminuite di 242 migliaia di euro. Sezione 15 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali – Voce 220 15.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali ed immateriali: composizione In questa Sezione non sono riportati dati o commenti in quanto al 31 dicembre 2010 non vi sono attività materiali ed immateriali valutate al “fair value”. Sezione 16 Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 230 16.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione Si precisa che alla data del 31 Dicembre 2010 la voce non è valorizzata. 146 147 Sezione 17 Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 240 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio Il seguente schema mostra la riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale effettivo di bilancio per quanto attiene IRES ed IRAP. 17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione Calcolo delle imposte correnti, anticipate e differite effettivamente dovute (migliaia di euro) Componente Reddituale/Valori A. B. Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Immobili 40 0 - Utili da cessione 40 0 - Perdite da cessione 0 0 Altre attività 7 2 - Utili da cessione 7 2 - Perdite da cessione 0 0 47 2 Risultato netto (migliaia di euro) IRES 27,5% IRAP 4,82% 12.105 12.105 (B) Acc.to a Fondo Imposte (IRES ed IRAP) 10.300 4.500 (C) Riallineamento base imponibile 25.873 81.961 (D) Base imponibile teorica 37.978 94.066 10.444 4.534 14.978 (144) (34) (178) 10.300 4.500 14.800 (A) Utile di esercizio (E) Imposta Teorica di competenza Le plusvalenze realizzate nel corso dell’anno 2010 sono relative alla vendita di un immobile e di alcuni beni mobili, quali computers obsoleti per lo svolgimento dell’attività bancaria ad associazioni culturali e circoli ricreativi. Differenziale di imposta Imposta accantonate nell’esercizio Totale 31-dic-09 La tabella espone le imposte correnti IRES ed IRAP di competenza dell’anno 2010 calcolate per complessivi euro 14.978 migliaia. A fronte di tale stima è stato effettuato un accantonamento di euro 14.800 migliaia e che sul fondo imposte prima dell’accantonamento era presente un residuo 2009 di euro 92 mila. Sezione 18 Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 260 18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione (migliaia di euro) Componenti reddituali / Valori 1. Imposte correnti (-) 2. Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 (14.800) (22.440) Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 0 0 3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) 0 0 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 4.379 5.948 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 57 (15) 6. Imposte di competenza dell’esercizio (-1+/-2+3+/4+/-5) (10.364) (16.507) Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, tenendo conto anche delle disposizioni di cui al D.Lgs 28 febbraio 2005, n.38 e della riforma IRES ed IRAP introdotta con la Legge Finanziaria 2008 che ha sancito la prevalenza del c.d. “principio di derivazione accentuata”. Gli oneri fiscali anticipati e differiti per Ires e per Irap sono calcolati, sui soli cespiti imponibili e deducibili, secondo le aliquote che si presume saranno in vigore al momento del rientro del differimento temporale. La variazione delle imposte anticipate mostrate nel prospetto, pari a 1.569 migliaia di euro, corrisponde al saldo tra aumenti e diminuzioni delle stesse in contropartita del Conto Economico come mostrato nella tabella di cui al punto 13.3 dell’Attivo. La variazione delle imposte differite mostrate nel prospetto, pari a 72 migliaia di euro, corrisponde al saldo tra aumenti e diminuzioni delle imposte differite in contropartita del Conto Economico mostrato nella tabella di cui al punto 13.4 dell’Attivo. 148 Sezione 19 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Voce 280 19.1 Utile (perdita) dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione (migliaia di euro) Componenti reddituali/Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 0 0 (2) (3) 1. Proventi 2. Oneri 3. Risultato delle valutazioni del gruppo di attività/passività 0 0 4. Utili (perdite) da realizzo 0 0 5. Imposte e tasse 0 0 (2) (3) Utile (perdita) La voce accoglie l’ammortamento relativo a due immobili, uno strumentale relativo alla sede della filiale di Bellante Paese (TE) ed uno non strumentale relativo ad un immobile residenziale sito a Teramo in via Cona, per i quali, nel mese di novembre il CDA, con propria delibera, ha deciso di procedere a dismissione. 19.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative ai gruppi di attività / passività in via di dismissione Non vi sono imposte relative a utili derivanti da Gruppi di attività in via di dismissione. 149 Sezione 20 Altre informazioni PARTE D – REDDITTIVITA’ COMPLESSIVA Non vi sono altre informazioni da segnalare pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa. Prospetto analitico della redditività complessiva (migliaia di euro) Sezione 21 Utile per azione Voci 10. Imposta sul reddito Importo netto 22.470 (10.365) 12.105 (2.574) 832 (1.742) 0 0 0 (2.574) 832 (1.742) - rettifiche da deterioramento (1.003) 324 (679) - utili/perdite da realizzo (1.571) 508 (1.063) Altre componenti reddituali 21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito 20. Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita: a) variazioni di fair value Si precisa che la Banca Tercas Spa non ha elementi diluitivi del capitale. b) rigiro a conto economico 21.2 Altre informazioni c) altre variazioni Il numero di azioni ordinarie in circolazione nell’esercizio è pari a 50 milioni. Per ogni azione viene distribuito il dividendo teorico unitario di euro 0,16. Descrizione Utile (perdita) d'esercizio Importo Lordo Data 0 0 0 30. Attività materiali 0 0 0 40. Attività immateriali 0 0 0 50. Copertura investimenti esteri: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Copertura dei flussi finanziari: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 0 0 0 a) variazioni di valore 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Valore 60. Utile netto per azione 31.12.2010 0,24 Utile netto per azione 31.12.2009 0,48 70. 80. Differenze di cambio: Attività non correnti in via di dismissione 90. Utile (perdite) attuariali su piani a ben. def. 0 0 0 100. Quota delle Riserve da Val. Part. a P.Netto: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 - rettifiche da deterioramento 0 0 0 - utili/perdite da realizzo 0 0 0 0 0 0 120 Totale altre componenti reddituali c) altre variazioni (2.574) 832 (1.742) 130 Redditività complessiva (voce 10 + voce 120) 19.896 (9.533) 10.363 A seguito della revisione dello IAS 1, recepita anche nel Principio Contabile Internazionale n. 34, è stato compilato il prospetto della redditività complessiva che presenta, oltre all’utile d’esercizio, tutte le componenti che contribuiscono alla performance aziendale ed in particolare le variazioni di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto. Banca Tercas Spa, alla data del 31 Dicembre 2010, presenta una Riserva da Valutazione, rilevante ai fini del prospetto della redditività complessiva, in relazione ai titoli classificati nel "Portafoglio Disponibili per la Vendita" (AFS) per un valore netto di euro 2.546 migliaia. Si precisa che in data 3 dicembre 2010 è stato deliberato dall'assemblea straordinaria un aumento gratuito di capitale sociale attingendo dalle "riserve da valutazione" per euro 4.871 migliaia. 150 151 PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA SEZIONE 1 - RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali L’approvazione definitiva del Nuovo Accordo sul Capitale e la successiva entrata in vigore della nuova regolamentazione, hanno dato nuovo impulso alle attività finalizzate per cogliere le significative opportunità gestionali ed operative che derivano dall’adozione di metodologie di controllo e gestione dei rischi favorite dall’Accordo, al fine di un'amministrazione ottimale del capitale regolamentare. La crescente importanza che sta assumendo l’attività di controllo dei rischi e le esigenze, anche competitive, di una gestione aziendale fondata sulla valutazione della rischiosità della Clientela, nonché la considerazione dei nuovi obblighi normativi relativi alla conformità regolamentare, ha portato alla creazione di un'Area denominata "Area Pianificazione Strategica, Risk Management e Compliance" che comprendesse al suo interno i tre Servizi citati al fine di realizzare una più efficiente ed efficace operatività. A tale Area è affidato il compito di sviluppare le metodologie e gli strumenti connessi all'identificazione, valutazione e controllo dei rischi aziendali allo scopo di minimizzare l’esposizione alla rischiosità che caratterizza l’attività bancaria e al fine di salvaguardare il Patrimonio dell’Istituto. In particolare è stato creato il Servizio Compliance, con incarichi specifici inerenti il controllo del rispetto della normativa interna ed esterna di interesse della Banca e sono stati consolidati gli obiettivi dell’Ufficio Controllo Rischi di Credito, creato nel 2006, che, nello specifico, assolve al compito di assicurare il controllo dei rischi di credito mediante l’individuazione ed il monitoraggio delle relazioni che presentano irregolarità andamentali ed ha cura, inoltre, di ridurre o prevenire l’innalzamento del livello di rischio delle posizioni che presentano sintomi di difficoltà. Banca Tercas continua infatti ad essere attenta ai bisogni del territorio in cui opera. Le politiche creditizie e commerciali hanno confermato l'intenzione di rivolgersi alle famiglie e alle piccole imprese come target di clientela privilegiata puntando sull’aspetto relazionale quale elemento di distinzione della propria attività di banca locale. In particolare, l’offerta di prodotti a favore delle famiglie si è ampliata con l’introduzione di nuovi “mutui residenziali”, conti a pacchetto specifici ed il lancio delle Gestioni Patrimoniali a marchio proprio. 2. Politiche di gestione del rischio di credito Il primo pilastro del Nuovo Accordo sul Capitale definisce le regole per la determinazione del capitale minimo richiesto in funzione dei rischi assunti nell’attività creditizia della Banca. In particolare, il focus riguarda il rischio di credito, rappresentato dalla possibilità che un debitore non adempia, in tutto o in parte, alle proprie obbligazioni (c.d. "default"). Dal punto di vista logico, misurare tale rischio significa misurare la perdita che la Banca potrebbe subire al verificarsi dell’inadempimento. Tale perdita potrebbe essere generata non solo da un mancato recupero delle somme dovute (in conto capitale e/o interesse) ovvero dall’insolvenza in senso stretto, ma anche dalla riduzione del valore di mercato di un portafoglio crediti conseguente ad un deterioramento del merito creditizio della controparte. La Banca attribuisce grande importanza al presidio del rischio di credito: al fine di garantire la stabilità finanziaria e patrimoniale necessaria per l’operatività aziendale, si è investito, in questi anni, in progetti e strumenti volti a migliorare i sistemi di gestione, misurazione, valutazione e monitoraggio del rischio di credito sia per allinearsi ai nuovi standard regolamentari sia, in ambito strategico, per migliorare l’allocazione del Patrimonio. Sono in fase di studio avanzata le attività pianificate a livello consortile con il fornitore di servizi informatici. In particolare, i progetti in corso mirano: • alla realizzazione di modelli interni di rating; • all'utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio; • al monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio; Con riferimento all'aspetto regolamentare, le attività attualmente in corso sono coerenti con l'obiettivo di adottare, nel medio termine, un approccio di tipo "IRB foundation". 152 Già dal 2006 è stato sviluppato un modello di rating interno i cui presupposti si basano su variabili quantitative e qualitative. Per l’analisi quantitativa si considerano fondamentalmente i dati di bilancio delle imprese, elaborati in base ad indici specifici. In particolare, vengono calcolati i principali indicatori di capitalizzazione, di struttura del debito, di redditività ed efficienza/produttività e di liquidità, nonché vengono studiate le dinamiche dell’azienda e la sostenibilità degli oneri finanziari. Gli aspetti qualitativi vengono valutati in particolare in base a parametri andamentali, considerando anche i dati forniti dal Credit Position Control. I modelli ottenuti sono diversi in relazione al tipo di società (industriale, commerciale, di servizi, a produzione pluriennale) ed alla struttura contabile (semplificata o ordinaria). Tale modello, ancora in fase di collaudo, focalizza, per ora, l’attenzione sugli aspetti statistico-quantitativi e fa riferimento al segmento corporate relativo a società di capitale con esposizioe maggiore di zero. Banca Tercas utilizza questo modello solo a fini gestionali interni. Per quanto riguarda il calcolo dei Requisiti Minimi Patrimoniali, le stime effettuate evidenziano un impatto limitato da parte del Nuovo Accordo sul Capitale: in particolare, l'assorbimento patrimoniale complessivo rimane invariato, compensato, a parità di credito erogato, dalla migliore ponderazione del portafoglio crediti ben frazionato e garantito. 2.1 Aspetti organizzativi I principi elementari che caratterizzano il processo di gestione del rischio di credito all'interno della Banca si fondano sulla chiara separazione delle funzioni deputate all'erogazione del credito da quelle deputate ai controlli di primo e secondo livello del rischio di credito. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo La Banca utilizza sia strumenti tradizionali che innovativi per la misurazione ed il controllo del rischio di credito con riferimento ai portafogli performing e non performing. Per quanto riguarda i sistemi più recenti, è in corso di avanzata sperimentazione per il segmento Corporate, un sistema di valutazione interno della clientela che assegna un rating alla controparte sulla base di informazioni quantitative e qualitative. Il progetto è definito a livello consortile con il fornitori dei servizi informatici. Per quanto riguarda i segmenti dei Privati Consumatori e delle Small Business è in fase di rilascio un "modulo di accettazione" da utilizzare in fase di erogazione dei finanziamenti nell'ambito del sistema elettronico di valutazione della pratica Retail che si sta realizzando. Per un continuo ed attento monitoraggio dell'esposizione creditizia della Banca è utilizzato il Credit Position Control (CPC), uno strumento che consente la valutazione dell'andamento delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi, differenziati per tipo cliente, forma tecnica e gravità. Tale strumento consente di calcolare un indice sintetico di rischio per singola posizione, rilevabile anche per filiale, area e per l'intero Istituto. L'indice CPC costituisce altresì la componente andamentale del complesso modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici. Il profilo di rischio contenuto è confermato dalla stazionarietà del giudizio medio andamentale sul valore 10 (su una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero rappresenta l'assenza di anomalie comportamentali e +100 il rischio massimo). I principali settori hanno mantenuto una qualità creditizia positiva. In particolare, il segmento Corporate, che pur rappresentando appena il 3,51% della clientela, pesa per il 62,26% sul totale utilizzi, ha dato evidenza di un giudizio positivo pari a 27; il Retail, che pesa ben l’84,66% sul totale della clientela, ma genera appena il 13,96% degli impieghi della Banca, ha visto modificata la sua posizione con un giudizio di 11. Si riporta si seguito uno schema riepilogativo sulla composizione del portafoglio al 31 Dicembre 2010 per giudizi medi, per utilizzo di cassa e di firma e per tipologia di clienti. 153 Portafoglio 31.12.2010 Giudizi medi Utilizzo cassa e firma Numero clienti Composizione In % INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Numero in % Consumatori privati 12 634.666 161.062 20,66% 83,75% Imprese private (corporate) 28 1.768.818 7.352 57,57% 3,82% Artigiani e Altre famiglie 22 241.972 13.804 7,88% 7,18% Unità o società art. altre 21 250.998 4.696 8,17% 2,44% Altro 0 176.139 5.401 5,73% 2,81% Totale 23 3.072.593 192.315 100,00% 100,00% A. Qualità del credito A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) (migliaia di euro) Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Altre attività Totale Al fine di attuare un controllo efficace sulle posizioni più problematiche è stato completata la messa a regime del sistema gestionale automatizzato per la gestione delle relazioni aventi un giudizio individuale maggiore di 70 e un'esposizione superiore a 75.000 euro. Esso consente altresì di monitorare l'avanzamento e l'efficacia delle azioni eventualmente poste in essere per la migliore tutela delle ragioni della Banca. 28 0 0 0 85.369 85.397 2. Attività fin.rie disponibili per la vendita 0 0 0 0 28 28 3. Attività fin.rie detenute fino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 4. Crediti verso banche 0 4.523 0 0 26.599 31.122 41.496 133.333 7.136 106.221 2.761.815 3.050.001 6. Attività fin.rie valutate al fair value 0 0 0 0 40.467 40.467 7. Attività fin.rie in corso di dismissione 0 0 0 0 0 0 8. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 Totale 31.12.2010 41.524 137.856 7.136 106.221 2.914.278 3.207.015 Totale 31.12.2009 25.158 77.096 21.237 83.917 3.169.412 3.376.820 Portafogli / qualità 1. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Il Nuovo Accordo di Basilea riconosce che il rischio connesso ad una esposizione creditizia può essere controllato e ridotto con soluzioni ulteriori rispetto alle garanzie reali e personali e cioè ricorrendo ad una gamma di strumenti più vasta e sofisticata, ricompresi in genere sotto il nome di “derivati creditizi”, nonché attraverso il ricorso alla garanzia di idonei Consorzi Fidi. Perché una garanzia possa essere riconosciuta nel calcolo del patrimonio di vigilanza e possa così concorrere a minimizzarne l’assorbimento, devono esserle, infatti, riconosciuti determinati requisiti economici e legali come indicato nella normativa di vigilanza (circolare Banca d'Italia 263/06). La tipologia di garanzia che maggiormente interessa la Banca è rappresentata dall’ipoteca di primo grado e/o successivo su beni immobili residenziali e non, acquisita principalmente nell'ambito del comparto Retail e dei finanziamenti ad imprese di costruzione; nell’ambito delle garanzie reali inoltre, sono frequenti i pegni su titoli e contanti. Per ciò che concerne le garanzie reali immobiliari, è stata sviluppata una procedura interna con l'obiettivo di raccogliere, in forma più strutturata di quanto fatto in passato, le informazioni relative sia al patrimonio immobiliare dei soggetti coinvolti nella pratica di fido, sia agli immobili in garanzia. Tale procedura potrà essere utile, in futuro, anche ai fini della rivalutazione periodica delle garanzie stesse, così come previsto dal nuovo schema normativo. Le tipologie di garanzie personali maggiormente richieste sono rappresentate dalle "fideiussioni specifiche" e dalle "fideiussioni omnibus limitate", rilasciate prevalentemente dall'imprenditore a favore della propria impresa e dalla società capogruppo del gruppo economico a favore delle proprie controllate. Assume un certo rilievo anche il fenomeno delle garanzie fideiussorie rilasciate dai molteplici Consorzi di garanzia a favore delle proprie aziende associate. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l'utilizzo di una serie di classificazioni interne delle posizioni in funzione della qualità dei debitori e del rischio associato alle singole operazioni, così come previsto dalla normativa emanata dall'Organo di Vigilanza. L'attribuzione di una posizione ad una di tali classificazioni di anomalia viene effettuata sulla base di un regolamento interno che disciplina puntualmente il trasferimento ad un certo stato amministrativo di controllo al verificarsi di determinate anomalie: alcuni di tali passaggi sono automatici, altri, invece vengono effettuati sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell'ambito dell'attività di monitoraggio sull’andamento delle posizioni stesse. Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare tempestivamente lo stato di anomalia del rapporto, potenzialmente produttivo del passaggio ad uno degli stati amministrativi di anomalia. La coerenza dell'inserimento di una posizione in uno degli stati di anomalia rispetto a quanto previsto dal regolamento interno viene assicurata da una verifica periodica effettuata applicando, in modo automatico, il modello regolamentare interno all'intera popolazione e confrontando il risultato dello stesso con l'effettivo stato amministrativo di controllo utilizzato. Allo stesso modo viene effettuata la valutazione dell'adeguatezza delle rettifiche di valore poste in essere rispetto a quanto previsto dallo stesso regolamento interno. Il venir meno dell'anomalia sul rapporto produce il passaggio verso stati interni meno gravi attraverso una valutazione soggettiva ed analitica ed, in ultima ipotesi, il ritorno "in bonis" della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio vengono effettuate per le posizioni che presentano crediti scaduti oltre una determinata soglia temporale. 154 Attività fin.rie detenute per la negoziazione 5. Crediti verso la clientela All'interno della categoria "sofferenze" sono presenti mutui cartolarizzati netti per 1.166 migliaia di euro, nella categoria "incagli" i mutui cartolarizzati netti sono pari ad euro 5.498 mila e all'interno delle "esposizioni scadute" mutui cartolarizzati netti per complessivi euro 7.474 migliaia. Si precisa che, come da Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia, dalla parte A.1 sono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R. Si segnala che nel comparto dei crediti incagliati sono presenti esposizioni verso società appartenenti ad un gruppo operante nel settore immobiliare per complessivi Euro 25,3 milioni, al netto di rettifiche di valore per Euro 0,6 milioni, per le quali, in data 29 marzo 2011, è stato dichiarato il fallimento. A seguito di tale evento, che interviene al termine di un tentativo di risanamento che ha coinvolto il nostro istituto unitamente al ceto bancario nel corso degli esercizi 2009 e 2010, la Banca provvederà alla classificazione a sofferenza che non è stato possibile effettuare con riferimento al bilancio 2010 per motivi di ordine procedurale e stante la recente acquisizione di tali informazioni. Tale posizione, per la quale la Banca dispone di adeguate garanzie ipotecarie e pignoratizie, è costantemente monitorata e sarà oggetto di ulteriori approfondimenti e valutazioni in relazione all’evolversi della procedura concorsuale. 155 A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) Di seguito si elencano gli Accordi collettivi di rinegoziazione, nell’accezione sopra precisata, al quale Banca Tercas ha aderito: Totale (esposizione netta) Esposizione netta Rettifiche di portafoglio Esposizione netta Esposizione lorda In bonis Esposizione lorda Portafogli / Qualità Attività deteriorate Rettifiche specifiche (migliaia di euro) Accordo quadro ABI-MEF tipulato ai sensi dell'art. 12 della legge n.2/2009; • Misure di sostegno a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo previste dal D.L. n.39/2009; • Accordo per la sospensione del rimborso dei mutui stipulato fra ABI e le associazioni Consumatori il 18 Dicembre 2009 nell'ambito del Piano Famiglie. Esposizioni in bonis scadute 28 0 28 X X 85.369 85.397 2. Attività fin.rie disponibili per la vendita 0 0 0 28 0 28 28 3. Attività fin.rie detenute fino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 0 4. Crediti verso banche 5.023 500 4.523 26.599 0 26.599 31.122 5. Crediti vs la Clientela 362.044 73.858 288.186 2.774.900 13.085 2.761.815 3.050.001 6. Attività fin.rie valutate al fair value 0 0 0 X X 40.467 40.467 7. Attività fin.rie in corso di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 8. Derivati di copertura 0 0 0 x x 0 0 8.Derivati di copertura 0 0 0 X X 0 0 Totale 31.12.2010 367.095 74.358 292.737 2.801.527 13.085 2.914.278 3.207.015 Totale 31.12.2009 255.449 48.041 207.408 3.015.528 5.978 3.169.412 3.376.820 1. Attività fin.rie detenute per la negoziazione • Il principio contabile IFRS 7 prevede, che per ogni attività finanziaria che non abbia subito una riduzione di valore, debba essere fornita un’anzianità dello scaduto che si verifica allorché la controparte non adempia al pagamento dell’attività nelle scadenze contrattualmente dovute. La decisione in merito agli scaglioni di anzianità è rimessa alla discrezionalità del management, che dovrà quindi selezionare quelli più opportuni per garantire rilevanza e significatività dell’informativa. Con riferimento alle esposizioni rinegoziate, le disposizioni fornite da Banca d’Italia prevedono che la rinegoziazione determini un blocco del computo dei giorni di persistenza nello “status” di scaduto per tutto il periodo di efficacia della sospensione. Nella tabella sottostante si fornisce il solo dettaglio delle esposizioni in bonis della voce 5 "Crediti verso la Clientela" in quanto le esposizioni creditizie degli altri portafogli non risultano scadute e non sono oggetto di rinegoziazioni. A.1.2.1 Informativa di dettaglio dei "Crediti in bonis – esposizione lorda” (migliaia di euro) Esposizioni rinegoziate nell'ambito di accordi collettivi Altre esposizioni Totale crediti in bonis esposizioni non scadute 94.533 2.185.608 2.280.141 scaduti da 1 giorno ad 1 mese 73.280 303.252 376.532 scaduti oltre 1 mese e fino a 3 mesi 7.166 43.575 50.741 scaduti oltre 3 mesi e fino a 6 mesi 422 23.426 23.848 scaduti oltre 6 mesi 717 42.921 43.638 176.118 2.598.782 2.774.900 Di seguito si fornisce l’informativa di dettaglio richiesta da Banca d’Italia in data 16 febbraio 2011, premettendo alcuni chiarimenti utili per una migliore comprensione della citata disclosure. In particolare, l’Organo di Vigilanza richiede di fornire il dettaglio, per portafogli, delle esposizioni in bonis, distinguendo tra esposizioni oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi ed altre esposizioni e richiama l’attenzione, per entrambe le categorie, a fornire l’analisi dell’anzianità dello scaduto, sulla base delle disposizioni contenute nell’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative”. Esposizioni in bonis rinegoziate Per quanto riguarda il requisito informativo relativo alle esposizioni rinegoziate, si precisa che il perimetro corrisponde a tutti quegli Accordi le cui condizioni e modalità di funzionamento sono regolate in virtù di leggi, protocolli di intenti o convenzioni stipulati dalle Associazioni di categoria o Federazioni, al quale Banca Tercas ha aderito, e che prevedono una sospensione della rata (quota capitale e/o interessi) i cui termini di moratoria sono ancora in corso alla data del 31 dicembre 2010. Fasce temporali Totale esposizioni lorde in bonis Non rientrano pertanto nel citato perimetro le rinegoziazioni effettuate sulla base di iniziative volontarie intraprese dal Gruppo o quegli Accordi che prevedono una rimodulazione della rata (es. Accordo ABI-MEF del 19.06.08 in base al quale la differenza tra la rata contrattuale e la rata ridotta è portata ad accumulo in un conto accessorio di finanziamento). 156 157 A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti A.1.5 (migliaia di euro) (migliaia di euro) Tipologie Esposizione / Valori Esposizione Lorda Rettifiche di Valore Specifiche a) b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività TOTALE A B. ESPOSIZ. FUORI BILANCIO a) Deteriorate 0 0 X 0 5.023 500 X 4.523 0 0 X 0 0 0 X 0 33.254 X 0 33.254 38.277 500 0 37.777 Esposiz. Ristrutturate Esposiz. Scadute Rettifiche complessive iniziali 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazioni in aumento 0 500 0 0 B.1 0 500 0 0 0 0 0 0 B.3 rettifiche di valore trasferimenti da altre cat. di esposizioni deteriorate altre variazioni in aumento 0 0 0 0 C. Variazioni in diminuzione 0 0 0 0 C.1 riprese di valore da valutazione 0 0 0 0 C.2 riprese di valore da incasso 0 0 0 0 C.3 cancellazioni trasferimenti ad altre cat. di esposizioni deteriorate altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 500 0 0 0 0 0 B.2 0 X 0 C.4 8.730 X 0 8.730 C.5 TOTALE B 8.730 0 0 8.730 TOTALE A + B 47.007 500 0 46.507 Si precisa che le esposizioni verso banche includono anche i titoli di debito delle voci 20 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione" e "per la vendita"). A.1.4 Incagli - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 b) Altre Sofferenze B. ESPOSIZ. PER CASSA Sofferenze Causali / Categorie Esposizione Netta Rettifiche di valore di Portafoglio A. A. Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive D. A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti (migliaia di euro) Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Tipologie esposizione / Valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta 86.841 45.317 X 41.524 160.721 27.388 X 133.333 7.163 27 X 7.136 107.348 1.126 X 106.222 2.892.819 X 13.086 2.879.733 3.254.892 73.858 13.086 3.167.948 1.087 196 X 891 309.641 X 157 309.484 310.728 196 157 310.375 (migliaia di euro) Causali / Categorie A. Esposizione lorda iniziale Sofferenze Incagli Esposiz. Ristrutturate Esposiz. scadute 0 0 0 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizione ristrutturate B. Variazioni in aumento 0 5.023 0 0 d) Esposizioni scadute B.1 ingressi da esposizioni in bonis 0 5.023 0 0 e) B.2 trasferimenti da altre cat.rie di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 B.3 altre variazioni in aumento 0 0 0 0 C. Variazioni in diminuzione 0 0 0 0 B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO C.1 uscite verso esposizioni in bonis 0 0 0 0 a) Deteriorate C.2 cancellazioni 0 0 0 0 b) Altre C.3 incassi 0 0 0 0 C.4 realizzi per cessioni 0 0 0 0 C.5 trasferimenti ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 C.6 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 D. Esposizione lorda finale 0 5.023 0 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 0 0 158 Altre attività TOTALE A TOTALE B Si precisa che le esposizioni verso clientela includono le esposizioni verso clientela, voci 20, 30 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione", "valutate al fair value" e "per la vendita") e la voce 70 di Stato Patrimoniale Attivo ("crediti verso clientela"). 159 A.1.7 - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni (migliaia di euro) Le presenti tavole non sono compilate in quanto non vengono utilizzati modelli di rating esterni ed interni nella gestione del rischio di credito. Causali / Categorie A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze Incagli Esposiz. Ristrutt. Esposiz. scadute Totale 46.743 102.434 21.285 84.987 255.449 136 3.250 0 9.010 12.396 B. Variazioni in aumento 44.905 104.587 7.082 90.938 247.512 B.1 ingressi da esposizioni cred. in bonis 10.397 45.641 1.519 57.157 114.714 B.2 trasf.ti da altre categorie di esposizioni deteriorate 27.104 45.600 5.061 725 78.490 B.3 altre variazioni in aumento 7.404 13.346 502 33.056 54.308 C. Variazioni in diminuzione 4.807 46.300 21.204 68.578 140.889 C.1 uscite verso esposizioni cred. in bonis 0 6.815 18 14.521 21.354 C.2 cancellazioni 363 0 0 0 363 C.3 incassi 4.444 16.094 210 19.934 40.682 C.4 realizzi per cessioni 0 0 0 0 0 C.5 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 23.391 20.976 34.123 78.490 C.6 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 0 D. Esposizione lorda finale 86.841 160.721 7.163 107.347 362.072 1.403 5.563 0 7.554 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite Si precisa che alla data di bilancio non vi sono esposizioni verso banche garantite per tanto le tabelle relative non sono complilate A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive (migliaia di euro) Sofferenze Incagli Esposiz. Ristrutt. Esposiz. Scadute Totale Rettifiche 21.585 25.338 48 1.070 48.041 30 43 0 11 84 Variazioni in aumento 24.464 13.371 48 1.060 38.943 B.1 rettifiche di valore 18.909 12.877 37 976 32.799 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 5.449 477 11 29 5.966 B.3 altre variazioni in aumento 106 17 0 55 178 C. Variazioni in diminuzione 732 11.321 69 1.004 13.126 C.1 riprese di valore da valutazione 2 2.025 45 174 2.246 C.2 riprese di valore da incasso 367 3.937 4 239 4.547 C.3 cancellazioni 363 0 0 0 363 C.4 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 5.359 20 587 5.966 C.5 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 4 4 45.317 27.388 27 1.126 73.858 237 65 0 80 382 Causali / Categorie A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 160 161 0 0 0 0 638 9.407 2.2 parzialmente garantite 12.764 1.065 1.374 896 0 0 0 0 0 0 0 0 302 3.637 808 0 0 500 0 0 0 0 0 0 0 0 51 551 (8) 0 0 0 Rettifiche valore di portafoglio 0 0 0 0 Esposizione netta 154.488 55 TOTALE (A+B) 2009 26 1 8.688 1 9.406 55 - di cui deteriorate 1 169.069 142.293 31.003 TOTALE (A+B) 2010 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TOTALE B 0 1 0 X 2.611 X 3.524 0 131.931 0 169.070 0 172.706 X 31.305 X 0 0 0 0 0 0 0 Altre esposizioni 0 Altre attività deteriorate 0 B.4 0 B.3 0 X 3.507 X 4.898 0 132.996 0 181.834 0 15.503 0 6.339 X 0 X 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Incagli 0 Sofferenze 0 B.2 2.492 Esp. "fuori bilancio" 2.820 B. 3.852 B.1 19.884 0 - di cui deteriorate 1 57.278 5.112 14.906 55 0 1 0 142.293 0 TOTALE A 0 0 0 X 0 5.057 0 55 0 X 23.789 142.292 14.216 Altre esposizioni 4.367 A.5 106.678 X 1.2 parzialmente garantite X 251.602 0 31.515 0 0 0 0 0 0 X 0 X 0 0 0 0 0 0 0 0 4.174 Esposizioni scadute 798 Esposizioni ristrutturate 215.115 A.4 251.025 A.3 - di cui deteriorate Esposizione netta 366.377 218.111 4.667 4.667 0 0 0 213.444 202.157 11.145 0 91 51 Rettifiche valore specifiche (147) 224 0 X 0 0 0 224 X 45 0 13 166 Rettifiche valore di portafoglio (913) 5.669 11 11 X X X 5.658 5.658 X X X X 2.433.145 X 475.274 X 0 1 0 0 0 0 0 55 0 X 0 X 0 1 0 0 23.066 6.137 2.750 598 598 0 0 0 2.152 2.152 0 0 0 0 0 0 0 X 0 0 0 0 X 0 0 0 0 (4) 10 2 2 X X X 8 8 X X X X 37.680 2.447.595 2.373.267 200.409 199.528 9 872 0 2.172.858 1.941.101 72.834 7.057 114.186 (44.599) 68.813 194 X 1 193 0 68.619 X 824 27 25.658 42.110 Rettifiche valore di portafoglio X X X X (4.349) 5.826 130 130 X X X 5.696 5.696 Imprese non finanziarie 574.092 643.035 10.946 10.936 0 10 0 632.089 586.974 22.243 79 19.000 3.793 Altri Soggetti 5.015 2 X 0 2 0 5.013 X 257 0 1.715 3.041 (799) 1.682 13 13 X X X 1.669 1.669 X X X X Totale 3.575.046 3.478.323 310.375 309.484 9 882 0 3.167.948 2.879.733 106.222 7.136 133.333 41.524 Garanzie Reali (1) 1 42.117 0 1.892.688 Incagli Banche 2.432.568 Sofferenze Altri Emittenti Pubblici 1.1 totalmente garantite A.2 Governi e banche centrlai 2.490.423 Esp. per Cassa Altri Soggetti 490.180 A. Banche 0 A.1 Esposizioni / Controparti Altri enti pubblici 0 Società di assicurazione Governi e banche centrali 0 Società Finanziarie CLN 0 Esposizione netta Altri Enti Pubblici Altre garanzie reali 0 Rettifiche valore specifiche Governi Titoli 0 Totale (1) + (2) Immobili 0 Altri Soggetti Valore esposizione netta 0 Rettifiche valore di portafoglio 46.855 Esposizione netta 162 56.333 Rettifiche valore specifiche - di cui deteriorate 1.897.055 Esposizione netta 2.1 totalmente garantite 2.539.246 Rettifiche valore specifiche Esposiz. cred. fuori 2. bilancio garantite: Esposiz. cred. per cassa garantite: Esposizione netta Voci Rettifiche valore di portafoglio 1. Crediti di firma Rettifiche valore specifiche Altri derivati Rettifiche valore di portafoglio Derivati su crediti Rettifiche valore specifiche Garanzie Personali (2) Esposizione netta A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie (migliaia di euro) B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (migliaia di euro) 163 B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio) Di seguito si fornisce una ripartizione per area geografica delle esposizioni per cassa verso clientela (migliaia di euro) (migliaia di euro) TOTALI 41.524 45.317 Incagli 133.314 27.384 13 3 6 1 0 0 0 0 133.333 27.388 A.3 Esposizioni ristrutturate 7.136 27 0 0 0 0 0 0 0 0 7.136 27 A.4 Esposizioni scadute 106.221 1.126 1 0 0 0 0 0 0 0 106.222 1.126 A.5 Altre esposizioni 2.878.471 13.082 1.148 4 114 0 0 0 0 0 2.879.733 13.086 TOTALE A 3.166.638 86.936 1.190 7 120 1 0 0 0 0 3.167.948 86.944 Esposizione netta Esposiz. "fuori bilancio" B.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.2 Incagli 882 195 0 0 0 0 0 0 0 0 882 195 B.3 Altre attività deteriorate 9 1 0 0 0 0 0 0 0 0 9 1 B.4 Altre esposizioni 309.108 156 30 0 346 1 0 0 0 0 309.484 157 309.999 352 30 0 346 1 0 0 0 0 310.375 353 TOTALE (A+B) 2010 3.476.637 87.288 1.220 7 466 2 0 0 0 0 3.478.323 87.297 TOTALE (A+B) 2009 3.561.624 (54.229) 13.045 (6) 376 (2) 0 0 1 0 3.575.046 (54.237) TOTALE B 164 Rett. di valore compless. A.2 A. Rett. di valore compless. 0 Esposizione netta 0 Rett. di valore compless. 0 Esposizione netta 0 TOTALI ITALIA SUD E ISOLE Rett. di valore compless. 0 ITALIA CENTRO Esposizione netta 0 Esposizione netta Sofferenze Rett. di valore compless. Rett. di valore compless. 0 Esposizioni / Aree geografiche ITALIA NORD EST Esposizione netta Esposizione netta 28 Rett. di valore compless. Rett. di valore compless. 45.317 Esposizione netta Esposizione netta ITALIA NORD OVEST 41.496 Esposizione netta Rett. di valore compless. ASIA Esposiz. per cassa A.1 B. AMERICA Rett. di valore compless. A. Esposizione netta Esposizioni / Aree geografiche Rett. di valore compless. ALTRI PAESI EUROPEI ITALIA RESTO DEL MONDO Esposiz. per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute 1.636 805 451 2.471 7.012 18.393 32.397 23.648 41.496 45.317 12.847 11.220 4.106 2.456 39.369 4.426 76.992 9.282 133.314 27.384 0 0 0 0 7.033 27 103 0 7.136 27 355 3 11.805 52 45.205 471 48.856 600 106.221 1.126 A.5 Altre esposizioni 153.423 5.584 290.612 427 727.485 1.630 1.706.951 5.441 2.878.471 13.082 TOTALE A 168.261 17.612 306.974 5.406 826.104 24.947 1.865.299 38.971 3.166.638 86.936 B. Esposiz. "fuori bilancio" B.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.2 Incagli 0 0 0 0 872 195 10 0 882 195 B.3 Altre attività deteriorate 0 0 0 0 0 0 9 1 9 1 B.4 Altre esposizioni 2.889 1 29.130 3 74.928 44 202.161 108 309.108 156 TOTALE B 2.889 1 29.130 3 75.800 239 202.180 109 309.999 352 25.186 2.067.479 39.080 3.476.637 87.288 TOTALE 2009 171.150 17.613 336.104 5.409 901.904 165 B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche Di seguito si fornisce una ripartizione per area geografica delle esposizioni per cassa verso banche. (migliaia di euro) (migliaia di euro) TOTALI ITALIA NORD OVEST Rett. Valore compless. 0 0 0 0 0 4.523 500 0 0 0 0 0 0 0 0 4.523 500 A.3 Esposizioni ristrutturate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.4 Esposizioni scadute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.5 Altre esposizioni 29.160 0 3.311 0 715 0 59 0 9 0 33.254 0 TOTALE A 33.683 500 3.311 0 715 0 59 0 9 0 37.777 500 B. A. Esposiz. per Cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.523 500 0 0 0 0 0 0 4.523 500 A.3 Esposizioni ristrutturate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.4 Esposizioni scadute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.761 0 96 0 24.244 0 2.059 0 29.160 0 7.284 500 96 0 24.244 0 2.059 0 33.683 500 A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.5 Esposiz. "fuori bilancio" Rett. Valore compless. 0 Esposizione netta 0 Rett. Valore compless. 0 Esposizione netta 0 A.2 Incagli TOTALE ITALIA SUD E ISOLE Rett. Valore compless. 0 Esposizione netta 0 Rett. Valore compless. 0 Esposizione netta Esposiz. per cassa A.1 Sofferenze ITALIA CENTRO ITALIA NORD EST Esposizioni/Aree geografiche Rett. Valore compless. Esposizione netta Rett. Valore compless. Esposizione netta Esposizione netta Rett. Valore compless. Esposizione netta Rett. Valore compless. Esposizione netta Rett. Valore compless. RESTO DEL MONDO ASIA Esposizione netta A. Esposizione netta Esposizioni / Aree geografiche AMERICA Rett. Valore compless. ALTRI PAESI EUROPEI ITALIA Altre esposizioni B.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.2 Incagli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.3 Altre attività deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7.900 0 278 0 552 0 0 0 0 0 8.730 0 B.2 Incagli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7.900 0 278 0 552 0 0 0 0 0 8.730 0 B.3 Altre attività deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.4 0 0 0 0 2.610 0 5.290 0 7.900 0 TOTALE (A+B) 2010 41.583 500 3.589 0 1.267 0 59 0 9 0 46.507 500 0 0 0 0 2.610 0 5.290 0 7.900 0 TOTALE (A+B) 2009 89.066 0 6.648 0 2.108 0 1.168 0 7 0 98.997 0 7.284 500 96 0 26.854 0 7.349 0 41.583 500 B.4 Altre esposizioni TOTALE B 166 TOTALE A B. Esposiz. "fuori bilancio" Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 2010 167 C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività B.4 Grandi rischi Con il 6° aggiornamento della Circolare n. 263 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” del 27 dicembre 2010 è stata rivista la disciplina prudenziale in materia di concentrazione dei rischi per allinearla a quanto previsto dalla Direttiva 2009/111/CE. In particolare, in base alla nuova normativa i “grandi rischi” sono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle “esposizioni”, anziché a quello ponderato per il rischio di controparte. Inoltre, nei bilanci individuali la nuova normativa prevede che debbano essere considerate nell'ambito di tali esposizioni anche quelle infragruppo (che hanno ponderazione pari a zero). Tenendo presente la portata della modifica introdotta, per consentire di apprezzare in modo più preciso il grado di concentrazione dei crediti, la Banca d'Italia ha previsto che l'importo delle "posizioni di rischio" che costituiscono un "grande rischio" sia fornito in Nota Integrativa facendo riferimento sia al valore di bilancio, sia al valore ponderato (vedi tabella che segue). Va peraltro osservato che mentre fino al 2009 l'aggregato che, se superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza, determinava il Grande Rischio era l'importo ponderato, ora tale aggregato è costituito dall'esposizione piena (anche infragruppo): questo ha necessariamente prodotto il forte incremento negli importi globali. Si sottolinea, quindi, che l'incremento esposto è determinato da tale diversa accezione. * dati in migliaia Descrizione 31/12/2010 normativa vigente 31/12/2009 normativa precedente Numero di posizioni di rischio 4 4 Esposizione (valore nominale) 488.038 317.770 Posizioni di rischio (importo ponderato) 117.876 191.041 C.1 Operazioni di cartolarizzazione INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Nel corso del 2007 è stata avviata, come previsto dal piano annuale, un'operazione di cartolarizzazione ai sensi della legge 130/99, di mutui performing originati da Banca Tercas. L’analisi dettagliata della tipologia di crediti ceduti evidenzia che la stessa è stata realizzata cedendo mutui vantati nei confronti di soggetti residenti in Italia ed assistiti da ipoteche di primo grado o di grado equivalente, con rapporto tra debito originario e valore peritale dell’immobile non superiore all’80%. Tali mutui derivano da operazioni fondiarie concesse per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili destinati ad uso commerciale. Alla data di valutazione, che rappresenta il momento in cui sono stati definiti i valori di cessione, l’ammontare in linea capitale di ciascun credito non eccedeva i 2,5 milioni di euro. Un ulteriore dettaglio risiede nella particolare fattispecie di credito ceduto, poichè tutti erano, alla data di cessione, in regolare ammortamento e non presentavano alcuna rata scaduta e/o non pagata. Il valore nominale complessivo dei crediti ceduti in questa prima operazione di cartolarizzazione di mutui in bonis è risultata pari a 122 milioni di euro. Gli stessi sono stati acquistati dalla società veicolo, Adriatico Finance SME Srl, ad un prezzo pari al loro importo residuo in linea capitale. In data 28 febbraio 2008 è stata avviata una seconda operazione di cartolarizzazione, avente ad oggetto mutui in bonis relativi ad edilizia residenziale realizzata sempre ai sensi della legge 130/99. L'importo dell'operazione, realizzata con un'altra società veicolo, Adriatico Finance RMBS Srl, è stata di 199 milioni di euro. Come nel caso della cessione dei mutui commerciali si rileva che anche i mutui residenziali ceduti erano tutti, alla data di cessione, in regolare ammortamento e non presentavano alcuna rata scaduta e/o non pagata. Alla data di redazione della presente documento sono quindi in essere due operazioni di cartolarizzazione di crediti in bonis, realizzate per un valore nominale complessivo di euro 322 milioni di euro. A fronte della cartolarizzazione RMBS (mutui residenziali), in data 4 giugno 2008, sono state emesse obbligazioni del tipo ABS integralmente riacquistate da Banca Tercas Spa. Nel mese di luglio 2008 sono state parimenti emesse obbligazioni del tipo ABS relative alla prima cartolarizzazione, quella avente ad oggetto un pacchetto di mutui commerciali, realizzata con la società veicolo Adriatico Finance SME Srl). Anche quest'ultime obbligazioni sono state riacquistate, viste le avverse condizioni di mercato, interamente da Banca Tercas Spa. La Società Veicolo La società veicolo cessionaria utilizzata per la realizzazione della prima operazione di cartolarizzazione (mutui commerciali) è stata la società Adriatico Finance Sme Srl, con sede legale in Milano via San Prospero n. 4, costituita il 16 marzo 2007 in forma di società a responsabilità limitata, con capitale sociale di 10 mila euro. Ai sensi della legge 130/99, essa è una società finanziaria iscritta all’Elenco Speciale tenuto presso la Banca d’Italia ai sensi dell’articolo 107 del Testo Unico Bancario, avente ad oggetto esclusivo la realizzazione di operazioni di cartolarizzazione dei crediti, ai sensi dell’articolo 3 della Legge 130/1999. La società veicolo cessionaria utilizzata per la seconda cartolarizzazione, avente ad oggetto i mutui residenziali, è stata la società Adriatico Finance RMBS Srl, con sede legale in Milano, via San Prospero n. 4, costituita in forma di società a responsabilità limitata, con capitale sociale di 10 mila euro. Ai sensi della legge 130/99, essa è una società finanziaria iscritta all’Elenco Speciale tenuto presso la Banca d’Italia ai sensi dell’articolo 107 del Testo Unico Bancario avente ad oggetto esclusivo la realizzazione di operazioni di cartolarizzazione dei crediti, ai sensi dell’articolo 3 della Legge sulla Cartolarizzazione dei Crediti. La società veicolo cessionaria utilizzata per la seconda cartolarizzazione, avente ad oggetto i mutui residenziali, è stata la società Adriatico Finance RMBS Srl, con sede legale in Milano, via San Prospero n. 4, costituita in forma di società a responsabilità limitata, con capitale sociale di 10 mila euro. Ai sensi della legge 130/99, essa è una società finanziaria iscritta all’Elenco Speciale tenuto presso la Banca d’Italia ai sensi dell’articolo 107 del Testo Unico Bancario avente ad oggetto esclusivo la realizzazione di operazioni di cartolarizzazione dei crediti, ai sensi dell’articolo 3 della Legge sulla Cartolarizzazione dei Crediti. 168 169 Soggetti coinvolti INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA In entrambe le operazioni realizzate e descritte, i soggetti coinvolti sono stati i medesimi. Il prospetto che segue li elenca schematicamente con una sintetica indicazione dell'attività svolta. Le tabelle della presente Parte non sono oggetto di rilevazione relativamente alle operazioni di cartolarizzazione proprie poiché la Banca Originator, Banca Tercas, ha sottoscritto all’atto di emissione il complesso delle passività emesse dalle società veicolo Adriatico Finance SME e Adriatico Finance RMBS. Le uniche tabelle compilate sono quelle relative alle operazioni di cartolarizzazione di terzi ed in particolare sono riportati i dati inerenti la cartolarizzazione dei crediti in leasing della Terfinance le cui obbligazioni ABS sono state interamente sottoscritte da Banca Tercas. A.1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 25.863 51 34.000 66 19.336 1.326 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 25.863 51 34.000 66 19.336 1.326 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Diverse esposiz. da operazioni di cartol. terzi (n.4) - Varie attività A.2 Adriatico Finance Sme (originator Terfinance) - Leasing finanziario A.3 Nome cartolarizzazione - Tipologia attività TOTALE 170 Junior Tipologia attività cartolarizzate / Esposizioni Rett. / Riprese di valore Standard & Poor's Valore di Bilancio Rating Agency Mezzanine Adriatico Finance Rmbs S.r.l. Rett. / Riprese di valore Issuer Valore di Bilancio Adriatico Finance Sme S.r.l. Senior Issuer Rett. / Riprese di valore Banca Tercas Spa Valore di Bilancio Originator Linee di credito Junior HSBC Bank Plc Garanzie rilasciate Rett. / Riprese di valore Interest rate cap counterparty Esposizioni per cassa Valore di Bilancio Banca Tercas Spa Mezzanine Swap counterparty Rett. / Riprese di valore HSBC Bank Plc Valore di Bilancio Principal Paying Agent Senior Talete Creative Finance S.r.l. Rett. / Riprese di valore Calculation Agent Valore di Bilancio HSBC Bank Plc Rett. / Riprese di valore Italian Account Bank C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "di terzi" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni Junior HSBC Bank Plc Valore di Bilancio Principal Paying Agent Rett. / Riprese di valore Talete Creative Finance S.r.l Mezzanine Repr. of the Noteholders Valore di Bilancio Banca Tercas S.p.A. Rett. / Riprese di valore Servicer Senior HSBC Bank Plc Valore di Bilancio Collection Account Bank 171 Attività Fin. FV option Attività Finanziarie AFS Attività Fin. HTM Crediti Totale 31.12.10 Totale 31.12.09 C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio Attività Fin. HFT C.1.4 Esposizioni verso le cartolarizzazioni ripartite per portafoglio di attività finanziarie e per tipologia 1. Esposizioni per cassa 0 0 0 0 79.199 79.199 119.306 - "Senior" 0 0 0 0 25.863 25.863 66.132 - "Mezzanine" 0 0 0 0 34.000 34.000 33.987 - "Junior" 0 0 0 0 19.336 19.336 19.187 2. Esposizioni fuori bilancio 0 0 0 0 0 0 0 - "Senior" 0 0 0 0 0 0 0 - "Mezzanine" 0 0 0 0 0 0 0 - "Junior" 0 0 0 0 0 0 0 Esposizione / Portafoglio Attività / Valori Cartol. Sintet. A. Attività sottostanti proprie: 0 0 A.1 Oggetto di integrale cancellazione 1. Sofferenze 0 X 2. Incagli 0 X 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività 0 0 0 X X X 0 0 0 0 0 X X X X X 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 12.115 0 A.2 Oggetto di parziale cancellazione 1. Sofferenze 2. Incagli 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività A.3 Non cancellate 1. Sofferenze 2. Incagli 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività 172 Cartol. Tradiz. B. Attività sottostanti di terzi B.1 B.2 B.3 B.4 Sofferenza Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute 399 1.678 0 365 0 0 0 0 B.5 Altre attività 9.673 0 173 C.2 Operazioni di cessione C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute e non cancellate (migliaia di euro) C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate (migliaia di euro) Attività finanziarie detenute sino a scadenza Crediti vs banche Crediti vs clientela Totale 97.813 0 0 0 0 4.427 102.240 97.813 0 0 0 0 4.427 102.240 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 a) a fronte di attività rilevate per intero 0 0 0 0 0 0 0 C A B A B C A B Crediti vs Clientela Crediti vs Banche Attività Finanziarie HTM Attività Finanziarie AFS C C A B b) a fronte di attività rilevate parzialmente 0 0 0 0 0 0 0 Totale 31.12.2010 97.813 0 0 0 0 4.427 102.240 Totale 31.12.2009 91.969 0 21.467 0 0 0 113.436 b) a fronte di attività rilevate parzialmente C A B C Totale 31.12.2010 B a) a fronte di attività rilevate per intero 2. Debiti vs banche Attività per cassa 21.868 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.079 0 0 23.947 Titoli di debito 21.868 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.079 0 0 23.947 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Attività deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Strumenti derivati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 21.868 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.079 0 0 23.947 Totale 31.12.2010 Attività finanziarie disponibili per la vendita 1. Debiti vs clientela Attività Finanziarie valutate al FV Attività finanziarie HFT A B. Attività finanziarie valutate al fair value Passività/Portafoglio attività Forme Tecniche / Portafoglio A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Legenda: A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio) B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore) C.3 Operazioni di covered bond La banca non ha in essere operazioni di covered bond. D. Modelli per la misurazione del rischio di credito Alla data del 31 dicembre 2010 non sono in essere modelli interni volti alla misurazione del rischio di credito I valori riportati nella tabella si riferiscono ai titoli di debito con i quali sono state realizzate operazioni di pronti contro termine con la clientela. 174 175 SEZIONE 2 - RISCHI DI MERCATO 2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di negoziazione di vigilanza INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Valori del Rischio di Mercato del Portafoglio di negoziazione HFT media 50.374 0,449 max 89.123 0,951 min 25.952 0,187 A. Aspetti generali I rischi di mercato sono legati all’operatività sui mercati finanziari e derivano dalla componente “rischio di tasso” (originato dall’inevitabile mismatching esistente tra le poste dell’attivo e del passivo) e dalla componente “rischio di liquidità” (eventualmente conseguente ad una non corretta gestione dei flussi di cassa). Il rischio di mercato, infatti, è essenzialmente dovuto ad inattese variazioni delle curve dei tassi e la sua gestione non può prescindere da una più ampia conoscenza della durata, della vita residua, della scadenza e delle metodologie di riprezzamento delle poste di bilancio (rischio di tasso) nonché dal considerare le ripercussioni sugli impegni di pagamento, assunti e potenziali (c.d. rischio di liquidità). La politica di investimento della Banca è ispirata a criteri di contenimento del rischio di mercato nelle sue diverse manifestazioni (rischio di tasso, rischio di cambio e rischio di prezzo). La Banca svolge infatti in modo primario attività di portafoglio in proprio. Il portafoglio di proprietà, di norma, non comprende derivati complessi o innovativi, esso viene gestito in funzione della esposizione al rischio di tasso derivante dalla struttura di asset/liability complessiva. La strategia sottostante alla negoziazione in proprio si pone l'obiettivo di massimizzare il profilo di rischio/rendimento degli investimenti di portafoglio, sia nella componente rischio di tasso che nella componente rischio di credito della controparte. La dimensione del portafoglio di proprietà è legata alla posizione di liquidità di tesoreria e all'andamento degli assets globali dell'Istituto. Valori del Rischio di Mercato del Portafoglio titoli disponibili per la vendita AFS media 436.348 3,414 max 902.676 4,060 min 166.570 2,341 B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo La Banca, nel corso dell'anno, ha perfezionato le metodologie e i processi in uso per la gestione del rischio di mercato. Nel 2010 la rilevazione del rischio di tasso di interesse gravante sul portafoglio di negoziazione è effettuata dal Servizio Risk Management, mediante la produzione di apposita reportistica gestionale proveniente dall'applicativo Bloomberg, all'interno del più ampio processo di monitoraggio dell'intera struttura dell'attivo e del passivo della Banca. A partire dal 1° gennaio 2011, la nuova policy interna sul rischio di mercato approvata dal CdA prevede maggiori controlli da parte del Servizio Risk Management sulla movimentazione del portafoglio di proprietà soprattutto in fase di acquisizione di titoli non quotati e l'utilizzo di un nuovo applicativo per il calcolo del Value at Risk e della duration. Con lo strumento Master Finance il VaR è calcolato sull'intero portafoglio di proprietà così come su sotto-portafogli contabili per una visione dei rischi più approfondita. La metodologia di misurazione utilizzata consiste principalmente nel calcolo del VaR del portafoglio di negoziazione secondo l'approccio parametrico varianza-covarianza, con un holding period di 10 giorni e intervallo di confidenza del 99%. Mediante tale parametro viene quantificata la massima perdita che uno shock negativo delle condizioni di mercato determina sul relativo valore del portafoglio. MasterFinance permette inoltre il controllo dei limiti di operatività e di composizione del portafoglio della Banca così come fissati nei Poteri Delegati, quali i limiti giornalieri di VaR e di duration, da calcolare per ogni singolo portafoglio dell'attivo, i limiti operativi giornalieri per portafoglio e classi di asset, i limiti percentuali di composizione dei portafogli per classi di strumenti finanziari ed i limiti all'operatività per controparte per operazioni in titoli e in derivati. La gestione del rischio di mercato è in capo al Servizio Risk Management e la documentazione prodotta viene distribuita con cadenza giornaliera alla Direzione Generale e con cadenza trimestrale al CdA. Il modello viene utilizzato esclusivamente per fini gestionali interni e non concorre al calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato. Si riportano di seguito i dati puntuali alla data del 31 Dicembre 2010 ed andamentali, minimo, massimo e medio relativi ai valori del VAR e della Duration calcolati per il portafoglio HFT e AFS. 176 177 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Analisi di Valore Le tavole relative alla distribuzione per durata residua del Portafoglio di negoziazione di vigilanza e del Portafoglio bancario non sono state redatte poiché, secondo la facoltà indicata nella circ. 262/2005 della Banca d'Italia, viene di seguito fornita un'analisi di sensitività del rischio di tasso d'interesse basata su metodologie interne utilizzate dal Servizio Risk Management. Impatto sul Valore del Patrimonio Netto con PV, duration e convexity delle poste a vista da stime Prometeia Data cut-off: 31/12/2010 Capitali Importi in euro Crediti vs banche Portafoglio di negoziazione di vigilanza e Portafoglio bancario - modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività Crediti vs clientela Titoli ATTIVITA' FRUTTIFERE (AF) Analisi di Valore Partecipazioni Crediti vs banche Crediti vs clientela Titoli ATTIVITA' FRUTTIFERE (AF) Immobilizzazioni Partecipazioni Altre Attività ATTIVITA' INFRUTTIFERE Totale Attivo Debiti vs banche Capitali Tassi Present value Duration VA (+2%) VA (-2%) 374.151.654 0,33% 374.133.414 0,01 -43.138 14.018 2.951.416.000 3,98% 3.262.234.541 1,71 -98.915.231 111.774.872 248.387.508 1,65% 246.883.593 1,66 -7.393.362 8.086.233 3.573.955.162 3,44% 3.883.251.548 1,54 -106.351.731 119.875.123 0 0 264.717.705 264.717.705 85.594.350 85.594.350 350.312.055 350.312.055 3.924.267.217 3,44% 4.233.563.603 119.875.123 -262.056.967 0,08 397.982 -84.670 Debiti vs clientela -1.946.053.555 0,47% -1.842.116.766 2,76 96.518.570 -106.392.210 Debiti rappresentati da titoli -1.228.623.434 2,39% -1.246.835.655 1,17 27.500.342 -25.593.186 PASSIVITA' ONEROSE (PO) -3.436.698.089 1,21% -3.351.009.388 1,95 124.416.894 -132.070.066 0 0 -9.501.170 -9.501.170 Fondi Acc.ti e Rischi 0 0 Patrimonio 0 0 -9.501.170 -9.501.170 PASSIVITA' NON ONEROSE Totale Passivo Sbilancio Attivo-Passivo 56.218.880 248.387.508 1,65% 246.883.593 1,66 -3.834.597 4.124.329 3.573.955.162 3,44% 3.883.251.548 1,54 -55.496.288 60.357.227 60.357.227 -3.446.199.259 1,21% 478.067.958 0 0 264.717.705 264.717.705 -3.360.510.558 85.594.350 85.594.350 350.312.055 350.312.055 4.233.563.604 1,54 -55.496.288 1,16% -262.056.967 0,08 200.178 -84.671 ,47% -1.842.116.766 2,76 49.511.682 -52.005.730 Debiti rappresentati da titoli 2,39% -1.246.835.655 1,17 14.002.022 -14.470.259 PASSIVITA' ONEROSE (PO) 1,21% -3.351.009.389 1,95 63.713.882 -66.560.660 1,95 63.713.882 -66.560.660 8.217.594 -6.203.432 -206.625 207.833 Debiti vs clientela 0 0 -9.501.170 -9.501.170 0 0 Rettifiche di Immobilizzi Altre passività Fondi Acc.ti e Rischi 0 0 -9.501.170 -9.501.170 1,21% 478.067.958 -3.360.510.559 873.053.045 FBi posizione lunga 39.167.154 3,79% 39.688.293 0,54 FBi posizione corta -39.192.675 4,16% -39.578.744 0,15 60.355 -56.689 -25.521 109.549 -146.270 151.144 478.042.437 873.162.593 8.071.324 -6.052.288 Totale Fuori Bilancio Totale sbilancio Bilancio + FB Impatto sul Margine Gapping period: 12 mesi 82.711.828 Shock: +1% Importi in euro 1,95 873.053.045 124.416.894 -132.070.066 18.065.163 -12.194.943 3,79% 39.688.292 0,54 -408.104 317.361 FBi posizione corta -39.192.675 4,16% -39.578.745 0,16 119.991 -59.754 -25.521 109.547 -288.113 257.607 478.042.437 873.162.592 17.777.050 -11.937.336 a - Gap Incrementale (% del margine atteso) b - Beta Gap Incrementale (% del margine atteso) c - Shifted Beta Gap (% del margine atteso) 178 14.018 -51.640.005 3,44% MARGINE DI INTERESSE ATTESO 39.167.154 Totale sbilancio Bilancio + FB -21.686 1,71 Data cut-off: 31/12/2010 FBi posizione lunga Totale Fuori Bilancio 0,01 -262.021.100 Debiti vs banche Sbilancio Attivo-Passivo 1,16% Altre passività 374.133.414 3.262.234.541 Totale Passivo -262.021.100 Rettifiche di Immobilizzi ,33% Patrimonio -106.351.731 �VA (-1%) 3,98% PASSIVITA' NON ONEROSE 1,55 �VA (+1%) 3.924.267.218 Totale Attivo Importi in Euro Duration 374.151.654 Altre Attività ATTIVITA' INFRUTTIFERE Present value 2.951.416.000 Immobilizzazioni Impatto sul Valore del Patrimonio Netto con PV, duration e convexity delle poste a vista da stime Prometeia Tassi Shock: -1% Bilancio Bilancio F. Bilancio Totale -9.049.833 67.413 -4.382.628 -10,9% 0,1% -5,3% -82.789 -9.049.833 67.413 -9.065.208 -0,1% -10,9% 0,1% -11,0% 7.801.727 -355.243 -9.049.833 67.413 -9.337.662 9,4% -0,4% -10,9% 0,1% -11,3% F. Bilancio Totale Vista Scadenza Vista Scadenza -11.396.085 9.038.901 -67.413 -13,8% 10,9% -0,1% -2.424.597 4.599.792 -2,9% 5,6% -2.381.761 9.038.901 -2,9% 10,9% -67.413 6.589.727 -0,1% 8,0% -1.169.761 9.038.901 -67.413 -1,4% 10,9% -0,1% Effetto beta (b-a) 9.014.325 9.014.325 -4.682.580 -4.682.580 Effetto vischiosità (c-b) 1.212.000 1.212.000 -272.454 -272.454 179 2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione SEZIONE 3 - RISCHIO DI CAMBIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA (migliaia di euro) Tipologia di operazioni / Indice quotazione A. B. C. D. E. A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Quotati ITALIA STATI UNITI GERMANIA REGNO UNITO GIAPPONE ALTRI Non Quotati Totale Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 La Banca è esposta al rischio di cambio in maniera assolutamente marginale. Il monitoraggio operativo del rischio di cambio viene comunque effettuato sia dalle strutture di front office mediante la produzione di apposita reportistica gestionale sia dal Servizio Risk Management nell'ambito delle attività di verifica dell'esposizione alle diverse tipologie di rischio. - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 Compravendite non regolamentate su titoli di cap. 0 0 0 0 0 46 0 46 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 46 0 46 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 Altri derivati su titoli di capitale 0 0 0 0 0 5.531 0 5.531 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 3.096 0 3.096 - posizioni corte 0 0 0 0 0 2.435 0 2.435 Derivati su indici azionari 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 Derivati su altri valori 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 A. Attività Finanziarie - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 A.1 B. Attività di copertura del rischio di cambio La Banca pone in essere operazioni di copertura gestionale del rischio di cambio utilizzando idonei strumenti. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati (migliaia di euro) Valute 0 Voci Dollari Usa Sterline G.Bretagna Yen Giappone Dollari canadesi Totale Franchi svizzeri Altre valute 16.191 151 1.357 141 9.403 111 27.354 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 A.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0 0 A.3 Finanziamenti a banche 862 151 212 141 1.071 111 2.548 A.4 Finanziamenti a clientela 15.329 0 1.145 0 8.332 0 24.806 A.5 Altre attività finanziarie 0 0 0 0 0 0 0 B. Altre attività 121 45 1 24 46 25 262 C. Passività finanziarie 16.636 413 170 660 9.421 62 27.362 C.1 Debiti verso banche 3.499 1 169 1 9.034 0 12.704 C.2 Debiti verso clientela 13.137 412 1 659 387 62 14.658 C.3 Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 0 0 D. Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 E. Derivati finanziari 29.459 239 1.193 546 6.270 0 37.707 + Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 + Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 + Posizioni lunghe 14.906 232 0 520 3.122 0 18.780 + Posizioni corte 14.553 7 1.193 26 3.148 0 18.927 Totale Attività 31.218 428 1.358 685 12.571 136 46.396 Totale Passività 31.189 420 1.363 686 12.569 62 46.289 29 8 (5) (1) 2 74 107 - Opzioni - Altri derivati Sbilancio (+/-) 180 181 2.4 Gli strumenti derivati A.2.2 Altri derivati A. Derivati finanziari (migliaia di euro) Totale 2010 A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi Over the counter 1 Titoli di debito e tassi d'interesse (migliaia di euro) Totale 2010 Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 0 55.500 0 0 0 0 0 45.500 0 55.500 0 c) Forward 0 0 0 0 b) Swap Controparti centrali Controparti centrali 45.500 a) Opzioni Totale 2009 Attività sottostanti / Tipologie derivati Over the counter Totale 2009 Attività sottostanti / Tipologie derivati 75.008 0 103.163 0 d) Futures 0 0 0 0 a) Opzioni 27.087 0 50.205 0 e) Altri 0 0 0 0 b) Swap 47.921 0 52.958 0 6.400 0 6.450 0 c) Forward 0 0 0 0 a) Opzioni 6.400 0 6.450 0 d) Futures 0 0 0 0 b) Swap 0 0 0 0 e) Altri 0 0 0 0 c) Forward 0 0 0 0 5.399 0 5.399 0 d) Futures 0 0 0 0 5.399 0 5.399 0 e) Altri 0 0 0 0 b) Swap 0 0 0 0 1.165 0 5.888 0 c) Forward 0 0 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0 d) Futures 0 0 0 0 b) Swap 0 0 0 0 e) Altri 0 0 0 0 c) Forward 1.165 0 5.888 0 34.816 0 9.987 0 d) Futures 0 0 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0 e) Altri 0 0 0 0 b) Swap 0 0 0 0 4 Merci 0 0 0 0 c) Forward 34.816 0 9.987 0 5 Altri sottostanti 0 0 0 0 d) Futures 0 0 0 0 Totale 53.065 0 67.838 0 e) Altri 0 0 0 0 Valori medi 75.565 4 Merci 0 0 0 0 5 Altri sottostanti 0 0 0 0 Totale 115.223 0 118.549 0 Valori medi 137.778 1 Titoli di debito e tassi d'interesse 2 Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni 3 Valute e Oro 2 Titoli di capitale e indici azionari 3 Valute e Oro 42.827 151.885 A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi A.2.1 Di copertura Non sono presenti derivati di copertura, per cui si omette la relativa tabella. 182 183 A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti (migliaia di euro) (migliaia di euro) Fair value negativo Fair value positivo Attività sottostanti / Tipologie derivati Totale 2010 Over the counter A Portafoglio di negoziaz. di vigilanza Controparti centrali 988 0 649 0 663 72 0 c) Cross currency swap 0 d) Equity swap Totale 2010 Over the counter A Totale 2009 Controparti centrali Over the counter Controparti centrali Portafoglio di negoziaz. di vigilanza 719 0 580 0 0 a) Opzioni 159 0 199 0 124 0 b) Interest rate swap 45 0 183 0 0 0 0 c) Cross currency swap 0 0 0 0 0 0 0 0 d) Equity swap 0 0 0 0 527 0 201 0 e) Forward 515 0 198 0 f) Futures 0 0 0 0 f) Futures 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 Portafoglio bancario - di copertura 0 0 0 0 Portafoglio bancario - di copertura 0 0 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0 b) Interest rate swap 0 0 0 0 b) Interest rate swap 0 0 0 0 c) Cross currency swap 0 0 0 0 c) Cross currency swap 0 0 0 0 d) Equity swap 0 0 0 0 d) Equity swap 0 0 0 0 e) Forward 0 0 0 0 e) Forward 0 0 0 0 f) Futures 0 0 0 0 f) Futures 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 Portafoglio bancario - altri derivati 42 0 1.328 0 2.875 0 1.515 0 a) Opzioni 42 0 651 0 a) Opzioni 158 0 160 0 b) Interest rate swap 0 0 543 0 b) Interest rate swap 2.689 0 1.355 0 c) Cross currency swap 0 0 0 0 c) Cross currency swap 0 0 0 0 d) Equity swap 0 0 0 0 d) Equity swap 0 0 0 0 e) Forward 0 0 134 0 e) Forward 28 0 0 0 f) Futures 0 0 0 0 f) Futures 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 Totale 1.290 0 2.316 0 Totale 3.594 0 2.095 0 e) Forward 184 Over the counter 0 b) Interest rate swap C Controparti centrali Attività sottostanti / Tipologie derivati 1.248 a) Opzioni B Totale 2009 B C Portafoglio bancario - altri derivati 185 1) 2) 3) 4) Titoli di debito e tassi d'int. 1) Altri soggetti Imprese non finanziarie Società finanziarie Banche Altri Enti pubblici Contratti non rientranti in accordi di compensazione Altri soggetti Imprese non finanziarie Società finanziarie Banche Altri Enti pubblici Contratti non rientranti in accordi di compensazione Società di assicurazione (migliaia di euro) Governi e Banche Centrali (migliaia di euro) Società di assicurazione A.7 Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali A.5 Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale 0 20.032 54.976 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 45.500 0 0 0 0 - fair value positivo 0 169 27 0 0 0 0 - fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 169 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 2.689 0 0 0 0 - esposizione futura 0 226 83 0 0 0 0 - esposizione futura 0 0 600 0 0 0 0 Titoli di cap. ed indici azionari 2) Titoli di cap. ed indici azionari - valore nozionale 0 0 3.000 0 0 2.399 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 6.400 - fair value positivo 0 0 525 0 0 0 0 - fair value positivo 0 0 42 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 0 0 0 35 0 - fair value negativo 0 0 0 0 0 0 158 - esposizione futura 0 0 189 0 0 0 0 - esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 1.165 0 0 0 0 Valute e oro 3) Valute e oro - valore nozionale 0 0 17.408 0 0 4.685 12.723 - fair value positivo 0 0 278 0 0 91 157 - fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 242 0 0 89 184 - fair value negativo 0 0 28 0 0 0 0 - esposizione futura 0 0 174 0 0 47 127 - esposizione futura 0 0 12 0 0 0 0 Altri valori 4) Altri valori - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 0 - fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0 - fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0 - esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0 - esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0 A.6 Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione A.8 Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziari “over the counter” rientranti in accordi di compensazione. Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziari “over the counter” rientranti in accordi di compensazione. 186 187 A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali B. DERIVATI CREDITIZI (migliaia di euro) Alla data di redazione del bilancio la Banca non presenta derivati su crediti pertanto si omettono le relative tabelle. Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 78.380 9.971 26.872 115.223 A.1 Derivati fin. su tit. di deb. e tassi 38.165 9.971 26.872 75.008 A.2 Derivati fin. su tit. di cap. e indici az. 5.399 0 0 5.399 A.3 Derivati fin. su tassi di cambio e oro 34.816 0 0 34.816 A.4 Derivati fin. su altri valori 0 0 0 0 B. Portafoglio bancario 13.065 0 40.000 53.065 B.1 Derivati fin. su tit. di deb. e tassi 5.500 0 40.000 45.500 B.2 Derivati fin. su tit. di cap. e indici az. 6.400 0 0 6.400 B.3 Derivati fin. su tassi di cambio e oro 1.165 0 0 1.165 B.4 Derivati fin. su altri valori 0 0 0 0 Totale 2010 91.445 9.971 66.872 168.288 Totale 2009 48.875 73.349 64.163 186.387 188 C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziare e creditizi “”over the counter” SEZIONE 3 - RISCHIO DI LIQUIDITÀ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Nel corso del 2010, Banca Tercas ha intrapreso un progetto per lo sviluppo di un modello interno volto alla misurazione, alla gestione ed al monitoraggio del rischio di liquidità con l’obiettivo di rispondere in tempi rapidi alla continua evoluzione della Normativa di Vigilanza in materia. I temi affrontati hanno riguardato la definizione di metriche e strumenti di misurazione del rischio di liquidità da adottare, l’assegnazione dei ruoli e delle responsabilità nella gestione della liquidità, la definizione di un Contingency Funding Plan e la redazione di una Policy interna in cui sono descritti i principi, le metodologie e le norme che fondano la politica interna di governo del rischio di liquidità. Gli strumenti elaborati durante il progetto permettono oggi a Banca Tercas di monitorare la liquidità sia di breve peridio sia di medio-lungo periodo. La gestione della liquidità di breve termine (liquidità operativa) ha l’obiettivo di assicurare la capacità di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti e imprevisti entro tre mesi. Il monitoraggio giornaliero della liquidità operativa si concentra sui flussi generati dalle operazioni maggiormente volatili (ad es. operazioni regolate su base monetaria, con controparte istituzionale) ed è basato sull’applicazione di limiti operativi verificati giornalmente. La gestione della liquidità entro dodici mesi (liquidità tattica) ha l’obiettivo di assicurare un livello adeguato e bilanciato tra i flussi di cassa in entrata e in uscita, aventi scadenza certa e/o stimata, compresi nell’orizzonte temporale di un anno e riferiti all’intera operatività di bilancio. La politica di gestione della liquidità tattica prevede l’adozione di limiti sullo sbilancio cumulato a 3 mesi e il monitoraggio di un set di indicatori sintetici volti a valutare la posizione di liquidità della Banca sotto diversi profili di analisi. Uno di questi indicatori è rappresentato dal “Liquidity Coverage Ratio” (LCRN)”, che stabilisce la capacità delle risorse della Banca prontamente monetizzabili di far fronte agli sbilanci progressivi di liquidità nell’orizzonte temporale di un mese. La gestione della liquidità strutturale è finalizzata ad assicurare l’equilibrio finanziario della struttura a medio-lungo termine (superiore ai 12 mesi), garantito dal mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività e attività a medio-lungo termine. Il processo di misurazione della liquidità di medio-lungo termine è basato sull’utilizzo di un indicatore di liquidità gestionale volto a misurare eventuali situazioni di squilibrio finanziario. Tale indicatore è rappresentato dal “Net Stable Funding Ratio” (Passività stabili disponibili/Attività stabili disponibili). L’attività di gestione della liquidità prevede l’effettuazione di prove di stress trimestrali per valutare la propria vulnerabilità ad eventi eccezionali ma plausibili. L’obiettivo è analizzare i potenziali effetti di variazioni significative di uno o più fattori di rischio, singolarmente considerati (analisi di sensibilità) o di movimenti congiunti di un insieme di fattori di rischio in ipotesi di scenari avversi (analisi di scenario). Inoltre, Banca Tercas si è dotata di un Contincency Funding Plan, documento che descrive il processo finalizzato a gestire il profilo di liquidità in condizioni di difficoltà o emergenza. In esso sono riportati gli obiettivi, i processi, le strategie di intervento e gli organi aziendali coinvolti nella gestione delle situazioni di crisi di liquidità. Si precisa che tali tabelle sono compilate allocando i flussi finanziari contrattuali non attualizzati (in linea capitale e interessi) nelle pertinenti fasce di vita residua. I flussi finanziari in linea interessi non sono riportati con riferimento alle fasce temporali oltre 1 anno così come espressamente disposto dalla Circolare n. 262/2005 di Banca d'Italia. Informazioni di natura quantitativa 189 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione – dollaro USA Valuta di denominazione - euro Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa A vista da oltre 1 gg a 7 gg da oltre 7 gg a 15 gg da oltre 15gg a 1m da oltre 1 ma3m da oltre 3 ma6m da oltre 6 ma1a da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata Indeter. Totale 610.619 8.270 11.136 55.397 166.417 115.146 190.168 784.650 1.240.233 22.650 3.204.686 Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa A vista da oltre 1 gg a 7 gg da oltre 7 gg a 15 gg da oltre 15gg a 1m da oltre 1 ma3m da oltre 3 ma6m da oltre 6ma 1a da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata Totale 797 96 0 526 8.195 6.534 1 0 0 0 16.149 A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 14.964 0 545 63.310 40.008 0 118.827 A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 528 0 293 0 8.721 75.703 0 85.245 A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.3 Quote OICR 8.628 0 0 0 0 0 585 0 0 0 9.213 A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.4 Finanziamenti 601.991 8.270 11.136 54.869 151.453 114.853 189.038 712.619 1.124.522 22.650 2.991.401 A.4 Finanziamenti 797 96 0 526 8.195 6.534 1 0 0 0 16.149 2.848 0 0 4.523 0 0 0 0 0 21.204 28.575 - Banche 749 0 0 0 112 0 0 0 0 0 861 599.143 8.270 11.136 50.346 151.453 114.853 189.038 712.619 1.124.522 1.446 2.962.826 - Clientela 48 96 0 526 8.083 6.534 1 0 0 0 15.288 Passività per cassa 2.157.811 28.418 47.994 45.630 164.844 165.988 1.734 582.796 21.953 0 3.217.168 Passività per cassa 13.192 0 374 1.871 1.197 0 0 0 0 0 16.634 B.1 1.781.477 5.040 28.000 10.358 909 314 1.734 49 0 0 1.827.881 B.1 13.192 0 374 1.871 1.197 0 0 0 0 0 16.634 1.335 5.000 28.000 10.000 0 0 0 0 0 0 44.335 55 0 374 1.871 1.197 0 0 0 0 0 3.497 1.780.142 40 0 358 909 314 1.734 49 0 0 1.783.546 13.137 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13.137 - Banche - Clientela Depositi e c/c - Banche - Clientela Depositi - Banche - Clientela B.2 Titoli di debito 7.220 5.218 6.597 20.065 120.612 154.191 0 578.918 3.974 0 896.795 B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.3 Altre passività 369.114 18.160 13.397 15.207 43.323 11.483 0 3.829 17.979 0 492.492 B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 890 5.149 748 794 6.812 8.391 22.695 0 0 0 45.479 Operazioni "fuori bilancio" 0 528 374 809 3.407 1.882 8.229 0 0 0 15.229 Derivati finanziari con scambio di capitale 0 5.149 748 794 6.812 8.391 22.695 0 0 0 44.589 C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale 0 204 374 809 3.407 1.882 8.229 0 0 0 14.905 - posizioni lunghe 0 2.636 374 397 3.406 4.198 11.345 0 0 0 22.356 - posizioni lunghe 0 204 374 809 3.407 1.882 8.229 0 0 0 14.905 - posizioni corte 0 2.513 374 397 3.406 4.193 11.350 0 0 0 22.233 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Derivati finanziari senza scambio di capitale 890 0 0 0 0 0 0 0 0 0 890 Derivati finanziari senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 721 0 0 0 0 0 0 0 0 0 721 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 169 0 0 0 0 0 0 0 0 0 169 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 324 0 0 0 0 0 0 0 0 324 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 162 0 0 0 0 0 0 0 0 162 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 162 0 0 0 0 0 0 0 0 162 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Operazioni "fuori bilancio" C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 190 C.2 C.3 C.4 C.5 191 Valuta di denominazione - franco svizzero Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa Valuta di denominazione – altre divise A vista da oltre 1 gg a 7 gg da oltre 7 gg a 15 gg da oltre 15 gg a1m 271 0 930 0 800 7.398 0 0 0 0 9.399 da oltre 1 m a3m da oltre 3ma 6m da oltre 6ma 1a da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata Indeterm. Totale Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa A vista da oltre 1 gg a 7 gg da oltre 7 gg a 15 gg da oltre 15gg a 1m da oltre 1 ma3m da oltre 3ma 6m da oltre 6m a1a da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata Indeterm. Totale 462 0 152 854 49 245 0 0 0 0 1.762 A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.4 Finanziamenti 271 0 930 0 800 7.398 0 0 0 0 9.399 A.4 Finanziamenti 462 0 152 854 49 245 0 0 0 0 1.762 - Banche 271 0 0 0 800 0 0 0 0 0 1.071 - Banche 462 0 152 0 0 0 0 0 0 0 614 0 0 930 0 0 7.398 0 0 0 0 8.328 - Clientela 0 0 0 854 49 245 0 0 0 0 1.148 Passività per cassa 34 0 800 0 5.598 2.599 0 0 0 0 9.031 Passività per cassa 1.138 0 0 166 0 0 0 0 0 0 1.304 B.1 Depositi 34 0 800 0 5.598 2.599 0 0 0 0 9.031 B.1 1.138 0 0 166 0 0 0 0 0 0 1.304 - Banche 34 0 800 0 5.598 2.599 0 0 0 0 9.031 5 0 0 166 0 0 0 0 0 0 171 - Clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.133 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.133 B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Operazioni "fuori bilancio" 0 0 0 0 0 0 6.243 0 0 0 6.243 Operazioni "fuori bilancio" 0 32 296 1.649 0 0 0 0 0 0 1.977 Derivati finanziari con scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 6.243 0 0 0 6.243 C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale 0 32 296 1.649 0 0 0 0 0 0 1.977 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 3.122 0 0 0 3.122 - posizioni lunghe 0 0 145 607 0 0 0 0 0 0 752 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 3.121 0 0 0 3.121 - posizioni corte 0 32 151 1.042 0 0 0 0 0 0 1.225 Derivati finanziari senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Derivati finanziari senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - Clientela C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 192 Depositi - Banche - Clientela C.2 C.3 C.4 C.5 193 SEZIONE 4 – RISCHI OPERATIVI Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa da oltre 1 gg a 7 gg da oltre 7 gg a 15 gg da oltre 15gg a 1m da oltre 1 m a3m da oltre 3 ma6m da oltre 6 m a1a da oltre 1 anno fino a 5 anni 612.149 8.366 12.218 56.777 175.461 129.323 190.169 784.650 1.240.233 22.650 3.231.996 A vista Oltre 5 anni Durata Indeterm: Totale INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 14.964 0 545 63.310 40.008 0 118.827 A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 528 0 293 0 8.721 75.703 0 85.245 A.3 Quote OICR 8.628 0 0 0 0 0 585 0 0 0 9.213 A.4 Finanziamenti 603.521 8.366 12.218 56.249 160.497 129.030 189.039 712.619 1.124.522 22.650 3.018.711 4.330 0 152 4.523 912 0 0 0 0 21.204 31.121 599.191 8.366 12.066 51.726 159.585 129.030 189.039 712.619 1.124.522 1.446 2.987.590 Passività per cassa 2.172.175 28.418 49.168 47.667 171.639 168.587 1.734 582.796 21.953 0 3.244.137 B.1 1.795.841 5.040 29.174 12.395 7.704 2.913 1.734 49 0 0 1.854.850 1.429 5.000 29.174 12.037 6.795 2.599 0 0 0 0 57.034 1.794.412 40 0 358 909 314 1.734 49 0 0 1.797.816 - Banche - Clientela Depositi - Banche - Clientela B.2 Titoli di debito 7.220 5.218 6.597 20.065 120.612 154.191 0 578.918 3.974 0 896.795 B.3 Altre passività 369.114 18.160 13.397 15.207 43.323 11.483 0 3.829 17.979 0 492.492 890 5.709 1.418 3.252 10.219 10.273 37.167 0 0 0 68.928 Derivati finanziari con scambio di capitale 0 5.385 1.418 3.252 10.219 10.273 37.167 0 0 0 67.714 - posizioni lunghe 0 2.840 893 1.813 6.813 6.080 22.696 0 0 0 41.135 - posizioni corte 0 2.545 525 1.439 3.406 4.193 14.471 0 0 0 26.579 Derivati finanziari senza scambio di capitale 890 0 0 0 0 0 0 0 0 0 890 - posizioni lunghe 721 0 0 0 0 0 0 0 0 0 721 - posizioni corte 169 0 0 0 0 0 0 0 0 0 169 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 324 0 0 0 0 0 0 0 0 324 - posizioni lunghe 0 162 0 0 0 0 0 0 0 0 162 - posizioni corte 0 162 0 0 0 0 0 0 0 0 162 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Operazioni "fuori bilancio" C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. La circ.263/06 della Banca d’Italia, prevede tre metodi di calcolo del requisito patrimoniale, caratterizzati da livelli crescenti di complessità nella misurazione dell’esposizione al rischio e da più stringenti presidi organizzativi in termini di meccanismi di governo societario e di processi per l’identificazione, la gestione e il controllo del rischio • • • metodo Base (BIA – Basic Indicator Approach); metodo Standardizzato (TSA – Traditional Standardised Approach); metodi Avanzati (AMA – Advanced Measurement Approaches). Con delibera del CdA, Banca Tercas ha adottato il metodo Base dove il requisito patrimoniale è pari al 15 per cento della media delle ultime tre osservazioni dell’indicatore rilevante, individuato nel margine d’intermediazione, riferite alla situazione di fine esercizio (31 dicembre). Per un’adeguata attività di verifica è stato sviluppato un applicativo inerente al sistema dei controlli a distanza. Lo strumento, che affianca i tradizionali metodi di verifica, consente il monitoraggio delle attività svolte dalle unità operative sulla base delle informazioni estratte dal sistema informativo aziendale. L’attività di controllo a distanza comporta l’analisi dei dati su base aggregata delle filiali. Un altro presidio del rischio operativo è il sistema di business continuity che permette di governare diversi scenari di crisi caratterizzati dall’indisponibilità degli edifici, della componentistica hardware, delle strutture e delle infrastrutture di rete e del personale essenziale, prevedendo di rilocare le risorse umane e tecnologiche coinvolte nei sottoprocessi critici, alternativamente nei siti di Disaster Recovery individuati. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA La Banca ha aderito all'Osservatorio Dipo dell’ABI, iniziativa per supportare lo sviluppo dell'Operational risk management e per creare una metodologia di raccolta e di scambio di informazioni sulle perdite operative. L'attività dell'Osservatorio si concretizza in prima istanza nella gestione e manutenzione del Database italiano delle perdite operative (Dipo), una base dati che raccoglie informazioni sui singoli eventi di perdita operativa subiti dalle banche aderenti, alle quali vengono forniti flussi di ritorno da utilizzare per le stime e la mitigazione del fenomeno. L’Osservatorio Dipo ha come scopo raccogliere dati sulle perdite operative subite dagli associati e analizzare tali perdite al fine di fornire dei flussi di ritorno. Nel corso del 2010, Banca Tercas ha ampliato le segnalazioni dell’Istituto inserendo nel database event type del tipo: - frodi esterne relative a rapine per un totale di 6 eventi e perdite di circa 118 mila euro; - operazioni bancomat e bonifici online fraudolenti per un totale di 90 eventi e perdite di circa 310 mila euro. 194 195 PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO B Informazioni di natura quantitativa B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione SEZIONE 1 IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA (migliaia di euro) Voci/Valori A Informazioni di natura qualitativa La comprensione della consistenza e delle dinamiche del Patrimonio della Banca al 31 Dicembre 2010, non può prescindere dalla considerazione degli interventi, su di esso effettuati, per la transizione ai nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS. Importo 2010 Importo 2009 1. Capitale 50.000 26.000 24.000 2. Sovrapprezzi di emissione 25.038 45.955 (20.917) 271.097 261.339 9.758 5.200 5.200 0 57.744 52.933 4.811 316 18.647 (18.331) 207.837 184.559 23.278 0 0 0 5. Azioni proprie (316) (18.647) 18.331 6. Riserve da valutazione 2.546 9.159 (6.613) 3. Riserve - di utili a) legale b) statutaria Si riassumono quindi, brevemente, gli effetti che l'adozione dei nuovi principi contabili IAS/IFRS hanno avuto sulla consistenza del patrimonio aziendale: • • • con l'adeguamento alla data del 1° gennaio 2004, che ha interessato, principalmente, il comparto immobiliare e i fondi del personale, il patrimonio si è incrementato di circa 8.354 migliaia di euro; le modifiche alle movimentazioni di natura civilistica degli elementi patrimoniali effettuate nell'anno 2004 rispetto a quanto previsto da principi IAS/IFRS vigenti, in particolare quella relativa alle movimentazioni del fondo rischi su crediti, del fondo rischi bancari generali e della riserva straordinaria per oneri relativi alla prima di cartolarizzazione, relativa ai crediti non performing (realizzata con la società veicolo Kreos Srl), hanno comportato una variazione negativa delle riserve patrimoniali pari a 8.879 migliaia di euro, controbilanciata da un incremento dell'utile d'esercizio IAS, di 4.978 migliaia di euro; l'adeguamento al 1° gennaio 2005 degli strumenti finanziari di cui ai principi IAS 32 e 39, ha comportato, in termini di impatti patrimoniali, una ulteriore variazione di 1.574 migliaia di euro. Il Patrimonio della Banca, che nel Bilancio approvato al 31 Dicembre 2004 era pari a 254.735 migliaia di euro, è stato così rideterminato, al 1° gennaio 2005, in 260.761 migliaia di euro. Lo stesso nel bilancio 2005 era pari a 277.632 migliaia di euro. Alla data del 31 Dicembre 2010 il Patrimonio Individuale di Banca Tercas Spa si determina in euro 360.470 migliaia. Variazioni c) azioni proprie d) altre 4. Strumenti di capitale 2.546 4.288 (1.742) - Attività materiali 0 0 0 - Attività immateriali 0 0 0 - Copertura di investimenti esteri 0 0 0 - Copertura dei flussi finanziari 0 0 0 - Differenze di cambio 0 0 0 - Attività non correnti in via di dismissione 0 0 0 - Utili attuariali rel. a piani previd. a benefici definiti 0 0 0 - Quote delle riserve da valut. delle Part. valut. a PN 0 0 0 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Leggi speciali di rivalutazione 7. Utile (perdita) d'esercizio Totale 0 4.871 (4.871) 12.105 24.054 (11.949) 360.470 347.860 12.610 B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione (migliaia di euro) Totale 2010 Attività/Valori 1. Titoli di debito Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa 1 0 752 0 2.337 0 3.908 0 3. Quote di OICR 288 80 98 470 4. Finanziamenti 0 0 0 0 Totale 2.626 80 4.758 4.758 Totale Riserve 2.546 2. Titoli di capitale 196 Riserva positiva Totale 2009 4.288 197 B.3 Riserve di valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue 2. Patrimonio supplementare (migliaia di euro) Il patrimonio supplementare è completamente computabile, non superando il 50% del patrimonio di base. Esso è costituito principalmente dalle passività subordinate emesse dalla Banca e dalle riserve relative alle leggi speciali di rivalutazione immobili (legge riv.576/75 e legge 72/83). I prestiti subordinati emessi sono i seguenti: Titoli di debito 1. Esistenze iniziali 2. Titoli di capitale Quote di OICR Finanz. Totale 752 3.908 (372) 0 4.288 Variazioni positive 0 65 580 0 645 2.1 Incrementi di fair value 0 65 580 0 645 2.2 Rigiro a CE di Ris. negative 0 0 0 0 0 da deterioramento 0 0 0 0 0 da realizzo 0 0 0 0 0 2.3 Altre variazioni 0 0 0 0 0 3. Variazioni negative (751) (1.636) 0 0 (2.387) 3.1 Riduzioni di fair value (1) (46) 0 0 (47) 3.2 Rettifiche da deterioramento 0 0 0 0 0 3.3 Rigiro a CE di Riserve pos. da det. 0 (1.590) 0 0 (1.590) 3.4 Altre variazioni (750) 0 0 0 (750) 1 2.337 208 0 2.546 4. Rimanenze finali - euro 40.000.000 (valore nominale originario) scadenza 27.12.2014; - euro 58.200.000 (valore nominale originario) scadenza 21.12.2015; Si precisa inoltre che il valore del primo prestito subordinato, computabile nel patrimonio supplementare, è stato calcolato tenendo conto dell'ammortamento di vigilanza (lineare su base annuale) determinato secondo la Circolare di Banca d'Italia n.155 del 18 dicembre 1991. 3. Patrimonio di terzo livello All'interno del Patrimonio di Vigilanza di Banca Tercas non sono presenti componenti di terzo livello sia perchè le passività di 2° livello non superano il 50% del patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre, sia perchè non sono state emesse passività subordinate di 3° livello. B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA (migliaia di euro) Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza Ambito di applicazione della normativa Ai sensi della Circolare Banca d'Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 il patrimonio di vigilanza è costituito dalla somma del patrimonio di base, ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione, e del patrimonio supplementare, che viene ammesso nel limite massimo del patrimonio di base. Da tali aggregati vengono dedotti le partecipazioni, gli strumenti innovativi di capitale, gli strumenti ibridi di patrimonializzazioni e le attività subordinate, detenuti in altre banche e società finanziarie. Vengono altresì dedotte le partecipazioni in società di assicurazione e le passività subordinate emesse dalle medesime società, nonchè ulteriori elementi connessi con il calcolo dei requisiti patrimoniali. 2.1 Patrimonio di vigilanza A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Patrimonio di base Si precisa che nel patrimonio di base non sono presenti strumenti innovativi o non innovativi di capitale. Esso è costituito principalmente dal capitale sociale e dalle riserve, al netto delle azioni proprie, delle attività immateriali iscritte in bilancio alla voce 120 dell'attivo e delle interessenze azionarie. 198 A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali Totale 2010 Totale 2009 349.162 324.188 B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: B.1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) 0 0 B.2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) 0 0 C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) 349.162 324.188 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base (2.667) (3.250) E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 346.495 320.938 F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 71.171 92.332 G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi 0 0 G.2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (324) (1.173) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 70.847 91.159 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (2.667) (3.250) L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 68.180 87.909 0 0 414.675 408.847 0 0 414.675 408.847 M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza (F+L-M) O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+Q) 199 PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D’AZIENDA 2.2 Adeguatezza patrimoniale A INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Nell’esercizio non si sono effettuate operazioni rilevanti ai fini dell’IFRS 3 (Aggregazioni Aziendali). In base alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il requisito patrimoniale complessivo è pari alla somma dei requisiti patrimoniali prescritti a fronte dei rischi di credito, controparte, mercato ed operativo. Per i rischi di credito e controparte e per i rischi di mercato sono state adottate le rispettive “metodologie standardizzate”. Per i rischi operativi si è adottato il “metodo base”. La Banca, appartenendo ad un Gruppo bancario che rispetta il requisito patrimoniale minimo dell’ 8 % delle attività di rischio ponderate, beneficia della riduzione regolamentare del 25%. PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Ai sensi del Principio contabile IAS 24, per operazione con parte correlata si intende un trasferimento di risorse, servizi e obbligazioni fra entità indipendentemente dal fatto che sia pattuito un corrispettivo. Una parte è correlata se: In base al Capitolo 2, paragrafo 7, parte F, della Circolare 262 (“Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”), nella metodologia standardizzata i valori degli “importi non ponderati” corrispondono al valore dell’esposizione che tiene conto dei filtri prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito (E* nelle segnalazioni di vigilanza moltiplicato per i fattori di conversione del credito nel caso delle garanzie e impegni). Nelle voci C.1, C.2 e C.3, l’ammontare delle attività di rischio ponderate è determinato come prodotto fra il totale dei requisiti patrimoniali (voce B.6) e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all’8%). La Banca rispetta il requisito patrimoniale minimo obbligatorio per banche appartenenti a Gruppi. a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, controlla l'entità, ne è controllata, oppure è soggetta al controllo congiunto o detiene una partecipazione nell' entità tale da poter esercitare un'influenza notevole (potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto, solitamente segnalato dalla rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione o nell'organo equivalente e dalla partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi o ad altro tipo di distribuzione degli utili) su quest'ultima o controlla congiuntamente l'entità; (migliaia di euro) Categorie / valori Importi non ponderati 2010 Importi pond./requisiti 2009 2010 2009 A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 5.015.067 4.923.704 2.847.383 2.658.793 5.015.067 4.923.704 2.847.383 2.658.793 0 0 0 0 2.1 Base 0 0 0 0 2.2 Avanzata 0 0 0 0 3. Cartolarizzazioni 0 0 0 0 227.791 212.703 1.852 3.296 1. Metodologia standardizzata 2. Metodologia basata sui rating interni b) c) d) e) f) è una società collegata; è una joint venture in cui l'entità è una partecipante; è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o della sua controllante; è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti a) o d); se è un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole da uno dei soggetti di cui ai punti d) ed e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa dei diritti di voto; g) se è un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità o di una qualsiasi altra entità o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata. Banca Tercas Spa è controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo e fa parte del Gruppo Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo. La Fondazione possiede, alla data di bilancio, n. 32,5 milioni di azioni della Cassa, del valore nominale unitario di 1,00 euro cadauna, pari al 65% dell'intero Capitale Sociale. B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte B.2 Rischi di mercato 1. Metodologia standard 1.1 Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti aventi responsabilità strategiche 1.852 3.296 2. Modelli interni 0 0 3. Rischio di concentrazione 0 0 B.3 Rischio operativo 22.442 23.590 Compensi ai Dirigenti 1.451 1. Metodo base 22.442 23.590 Totale 1.851 2. Metodo standardizzato 0 0 3. Metodo avanzato 0 0 B.4 Altri requisiti prudenziali 0 0 B.5 Altri elementi di calcolo (63.021) (59.897) B.6 Totale requisiti prudenziali 189.064 179.692 2.363.300 2.246.150 C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 14,66% 14,29% C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 17,55% 18,20% C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate 200 Voci / Valori Compensi agli Amministratori 31.12.2010 400 1.2 Informazioni sui compensi dei sindaci Voci / Valori 31.12.2010 Compensi ai Sindaci: 108 Totale 108 201 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate 2.1 Attività verso Parti Correlate Come riportato nella relazione degli Amministratori, al 31 Dicembre 2010 sono in essere una serie di rapporti patrimoniali con le seguenti società controllate: - Banca Caripe: non esistono rapporti infragruppo al 31 dicembre 2010; - Terbroker Srl: registra conti correnti attivi con la Capogruppo di 948 migliaia di euro, crediti per 28 migliaia di euro per consulenze di intermediazione assicurativa da riscuotere e un debito relativo al costo del personale in distacco pari ad euro 16 mila; - So.gi.ter Srl: registra un conto corrente attivo con la Capogruppo di 212 migliaia di euro, obbligazioni in portafoglio per 165 migliaia di euro e un mutuo passivo per 2.103 migliaia di euro; - Adriatico Finance Sme Srl: evidenzia crediti verso Banca Tercas per 2.361 migliaia di euro relativi agli incassi delle rate dei mutui e ratei su swap per euro 28 migliaia di euro classificate tra le altre attività; nel passivo rileva debiti per 12.498 migliaia, e altre passività per ratei swap per 28 mila euro; la stessa società veicolo, relativamente al secondo patrimonio separato gestito, riveniente dalla cartolarizzazione dei crediti della Terfinance Spa, alla data del 31 Dicembre 2010, ha un conto corrente passivo con Banca Tercas pari a 7.071 migliaia di euro, e risulta avere obbligazioni ABS per un ammontare di 79.149+ migliaia di euro, interamente sottoscritte da Banca Tercas Spa; - Adriatico Finance Rmbs Srl: evidenzia crediti verso Banca Tercas per 2.011 migliaia di euro per incassi delle rate dei mutui cartolarizzati e altre attività per ratei attivi su swap (euro 182 migliaia); nel passivo vengono rilevati debiti per complessivi euro 7.611 migliaia ed altri debiti per ratei swap pari ad euro 236 migliaia; Le due società veicolo Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance RMBS Srl, costituite per porre in essere l'operazione di cartolarizzazione dei mutui in bonis di Banca Tercas, sono entrambe considerate "parti correlate" anche se su di esse non si esercita controllo giuridico. Rientrano nel perimetro di consolidamento per le sole poste di bilancio costituenti il patrimonio separato delle società. Vengono, infatti, consolidate anche se Banca Tercas non possiede nessuna quota di partecipazione in esse, in applicazione dello IAS 27 e del SIC 12. Si ricorda che il SIC 12 (Standing Interpretations Committee) prevede espressamente l'obbligo di consolidare una società veicolo quando questa sia stata costituita esclusivamente nell'interesse dell'entità finanziaria e quando le sue attività siano gestite in relazione alle esigenze aziendali di quest'ultima. Per quanto riguarda i rapporti con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo si precisa che, alla data di redazione del presente Bilancio, risultano in essere conti correnti attivi per euro 1.274 migliaia, operazioni di pronti contro termine attivi per 3.705 migliaia di euro, obbligazioni Banca Tercas per euro 3.950 migliaia oltre a garanzie ricevute dalla Banca per euro 85 migliaia. Tutte le operazioni con le parti correlate sono state poste in essere sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e, comunque, a valori di mercato. In caso di operazioni poste in essere a tassi fuori mercato o in caso di operazioni infruttifere, si precisa che sono state rilevate a Conto Economico perdite per operazioni sottosoglia, così come espressamente previsto dallo IAS 39. 202 Voci / Valori Crediti vs banche: depositi e conti correnti Società del Gruppo Amministratori, Soggetti Sindaci e Dirigenti Controllanti e loro stretti familiari Totali 0 0 0 0 108.432 0 13.909 122.341 279 0 0 279 108.711 0 13.909 122.620 Società del Gruppo Soggetti Controllanti Amministratori, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali 0 0 0 0 Debiti vs la clientela: conti correnti, depositi, P/T 1.161 4.979 3.911 10.051 Altre Passività finanziarie (obbligazioni) 4.883 3.950 100 8.933 6.044 8.929 4.011 18.984 Amministratori, Soggetti Sindaci e Dirigenti Controllanti e loro stretti familiari Totali Crediti vs la clientela: titoli di debito, fin.ti, altre Altre Attività finanziarie Totali 2.2 Passività con parti correlate Voci / Valori Debiti vs banche: depositi e conti correnti Totali 2.3 Garanzie rilasciate a favore di parti correlate Voci / Valori Garanzie rilasciate Totali Società del Gruppo 0 85 571 656 0 85 571 656 203 PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI 2.4 Aspetti reddituali Di seguito si riporta una sintesi delle componenti economiche che sono state generate nel corso del 2010. Voci / Valori Interessi attivi Interessi passivi Società del Gruppo 0 358 1.873 (2.112) (86) (4) (2.202) 149 0 28 177 (175) 0 0 (175) 0 0 0 0 (285) 0 (232) (517) Utile da cessione di attività finanziarie Spese amministrative Altre proventi ed oneri Totali Totali 1.515 Commissioni attive Commissioni passive Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Soggetti Controllanti 21 0 0 21 (887) (86) 150 (823) La presente Parte non viene avvalorata non esistendo, alla data del 31 dicembre 2010, nessun accordo di pagamento basato di propri strumenti patrimoniali. PARTE L– INFORMATIVA DI SETTORE La presente Parte, redigendo Banca Tercas Bilancio Consolidato, viene compilata in quest'ultimo cui si rimanda. Informativa relativa ai compensi spettanti, per le attività svolte nel corso del 2010, alla società di revisione legale Deloitte & Touche Spa e società appartenenti al suo network. Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario 2.5 Incidenza delle operazioni con parti correlate Revisione legale In aggiunta a quanto previsto dallo IAS 24 si riportano le informazioni dell'incidenza che le operazioni o posizioni con le parti correlate hanno sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Banca Tercas Spa. Revisione legale Deloitte & Touche Spa Banca Tercas Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali Deloitte & Touche Spa Banca Tercas Verifiche su Servicing report Adriatico Finance SME Deloitte & Touche Spa Banca Tercas Verifiche su Servicing report Adriatico Finance RMBS Deloitte & Touche Spa Banca Tercas Studio Tributario e Societario member of Deloitte Touche Tohmatsu Banca Tercas Due Diligence acquisizione Banca Caripe Deloitte & Touche Spa Banca Tercas Supporto metodologico nella ridefinizione del processo di gestione del rischio di liquidità Deloitte Consulting Spa Banca Tercas Deloitte ERS Srl Banca Tercas Parti correlate Voci / Valori % Attività finanziarie detenute per la negoziazione 85.397 0 0,00% Attività finanziarie valutate al "fair value" 40.467 0 0,00% Attività finanziarie disponibili per la vendita 41.695 0 0,00% 0 0 0,00% 31.122 0 0,00% 3.050.001 122.341 4,01% 44.390 279 0,63% 425.038 0 0,00% Debiti verso clientela 1.933.763 10.051 0,52% Titoli in circolazione 1.112.418 8.933 0,80% 3.594 0 0,00% 94.245 0 0,00% Interessi attivi e proventi assimilati 133.797 1.873 1,40% Interessi passivi e oneri assimilati Crediti verso banche Crediti verso clientela Altre attività Debiti verso banche Passività finanziarie di negoziazione Altre passività (31.627) (2.202) 6,96% Commissioni attive 37.710 177 0,47% Commissioni passive (1.108) (175) 15,79% Spese amministrative (86.869) (517) 0,60% 5.130 21 0,41% Altri oneri e proventi di gestione 72.300 3.000 Totale al 31.12.10 Valore assoluto Attività finanziarie detenute sino a scadenza Importi Servizi di Attestazione 10.000 6.000 Servizi di Consulenza fiscale Consulenza fiscale 36.000 Altri servizi Supporto metodologico nell'attività di analisi del processo di intermediazione finanziaria 190.000 75.000 45.000 Si precisa che gli importi sono da intendersi al netto di IVA e spese. 204 205 ALLEGATI BILANCIO INDIVIDUALE ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2010 SOCIETA' CAPITALE SOCIALE PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DELLA TERCAS S.P.A. AL 31.12.2010 NS. AZIONI VALORE NOMINALE PARTECIPATA VALORE BILANCIO % INT AG.EN.A 20.000,00 400,00 1.400,00 1.400,00 7,00 ALFA SPA 706.350,00 2.200,00 112.200,00 41.411,36 15,88 BANCA D'ITALIA 156.000,00 115,00 59,80 59,39 0,04 BANCA INTERREGIONALE 17.137.500,00 5.141,00 2.570.500,00 2.570.500,00 15,00 CENTRO FACTORING 25.200.000,00 2.140,00 8.560,00 12.046,92 0,03 CENTRO IPERBARICO SVILUPPO ITALIA ABRUZZO SPA CONS. SVIL. IND/LE TE. 284.051,29 40,00 20.658,28 0,40 7,27 4.126.886,00 2.345,00 121.119,25 121.109,12 2,93 20.400,06 1,00 2.582,28 - 12,66 10.000.000,00 1,00 1.440.000,00 2.225.323,20 4,80 EUROCASSE SIM SPA 2.220.000,00 1.600,00 3.552,00 - 0,16 FI.R.A. SPA 5.100.000,00 980.000,00 499.800,00 469.518,00 9,80 C.S.E. S.c.a r.l. FI.R.A. SERVIZI SPA 1.000.000,00 1,00 150.000,00 150.000,00 15,00 GRAN SASSO LAGA SRL 28.305,00 3.000,00 1.548,00 1.287,30 5,47 INTESA SAN PAOLO SPA 6.161.652.830,84 969.803,00 504.297,56 1.980.628,67 0,01 ISVEIMER SPA MPS MERCHANT SPA SAGA SPA SIA-SSB SPA SITEBA SPA SWIFT ( Estero) 62.373.801,21 75.173,00 38.338,23 0,75 0,06 118.857.143,00 2.700,00 702,00 1.020,60 0,00 1.830.098,00 14.448,00 14.448,00 14.450,08 0,79 22.091.286,62 91.501,00 11.895,13 4.082,77 0,05 2.600.000,00 7.251,00 3.770,52 3.795,83 0,15 10.845.000,00 6,00 750,00 625,00 0,01 TERCAS SICAV LUX (estero) 32.740.522,65 3.000,00 38.820,00 38.820,00 0,12 TERFINANCE SPA 11.164.973,90 41.806,00 2.159.279,90 4.661.381,65 19,34 8.840.000,00 1.698.300,00 883.116,00 19.671.910,40 9,99 ASSICURATRICE MILANESE SPA TOTALE TERBROKER SRL 104.000,00 175.400,00 Costo Legge n. 576 del 2.12.75 - Sede Centrale - C.so S. Giorgio 36 4.340.590,06 312.108,16 - ex Banco Roma - C.so S. Giorgio 1.473.241,03 - Via Gammarana 3.280.251,85 Immobili 2010 - Tercas Spa 8.587.396,95 31.969.371,44 88.088,00 123.727,16 87,70 BANCA CARIPE SPA TOTALE (VOCE 100 SP) TOTALE 2.000.000,00 51.600.000,00 1,00 9.500.000,00 2.000.000,00 3.030.556,00 49.020.000,00 228.000.000,00 51.108.088,00 231.154.283,16 59.695.484,95 263.123.654,60 100,00 95,00 - Via Cona 65 25.297,78 - Via Cona 65 25.297,78 Legge n. 413 del 30.12.91 Costi capitalizzati nel 2010 Totale 1.126.275,73 413.165,52 1.911.861,61 8.104.001,08 135.720,63 206.582,76 265.199,13 2.080.743,55 3.047.952,14 6.328.203,99 93.851,39 175.776,52 94.913,20 120.210,98 56.627,35 - Località Acquaviva 2.700,74 - Via Carducci (ex Papiri) 8.328,76 22.261,67 22.678,38 53.268,81 - Viale Crispi 5.536,05 194.078,15 150.000,58 349.614,78 - Via Mezzanotte area ed. 2.700,74 56.862,34 - 56.862,34 - Via Badia - Via Pepe 597.639,37 597.639,37 - Piano della Lenta 227.060,81 227.060,81 - Via Paolucci 28.874,06 Alba Adriatica - Via Roma 49 31.984,50 Alba Adriatica - Lungomare Marconi 315.627,98 Ancarano - Via della Misericordia 10 16.920,80 Ancarano - Via della Misericordia 10 11.280,53 28.874,06 205.364,39 238.812,34 476.161,23 24.402,56 50.126,98 91.450,34 37.844,84 49.125,37 26.656,20 52.366,20 315.627,98 Arsita - P.za Umberto I n. 1 6.393,97 Arsita - P.za Umberto I n. 1 4.262,65 25.264,22 29.526,87 1.191.939,34 161.601,26 1.353.540,60 Ascoli Piceno - Via Napoli Atri - Piazza Duomo 1 608.165,43 1.213.815,41 7.075,46 71.458,28 78.533,74 Bellante Paese - area edificabile 8.824,50 412,05 Bellante Paese – Piazza Roma 319.158,07 19.316,03 Bellante Stazione - area edificabile 286.491,91 - 58.566,21 9.236,55 58.566,21 Campli - Corso Umberto 27 33.599,72 145.119,42 286.237,60 Campli - Corso Umberto 27 14.399,88 76.703,94 91.103,82 Castelli - Piazza Roma 39.333,93 41.553,25 Castelnuovo Vomano 107.518,46 213.938,96 80.887,18 213.938,96 Castilenti - Piazza Marconi 5 61.297,57 128.780,21 227.003,57 Castilenti - Piazza Marconi 5 54.358,22 112.749,16 167.107,38 368.139,11 229.564,85 597.703,96 147.766,02 254.802,57 188.178,98 Colonnella - Via Roma 36.925,79 Controguerra - P.za del Commercio 7 85.955,53 Controguerra - P.za del Commercio 7 83.281,58 104.897,40 Corropoli - Piazza Piedicorte 22 19.115,23 51.505,75 70.620,98 Corropoli - Piazza Piedicorte 22 28.672,84 75.832,31 136.166,57 Corropoli Bivio 267.053,48 Garrufo di S.Omero 381.210,97 Giulianova Lido - Via Matteotti 1 177.027,59 Giulianova Lido - Via Matteotti 1 20.699,60 Giulianova - Quartiere Annunziata 272.208,13 Martinsicuro - Via C.Colombo 235 439.923,97 44.400,18 Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4 36.974,52 Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4 9.243,63 Montorio al Vomano - area edificabile 109.752,68 Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti Nereto - Piazza Marconi 21.081,02 31.661,42 267.053,48 43.018,26 526.300,58 367.545,01 791.774,24 697.023,30 1.400.351,47 362.902,27 383.601,87 71.684,90 1.421.565,02 314.091,30 845.540,06 152.060,81 196.460,99 211.843,25 447.724,42 103.090,73 112.334,36 272.208,13 1.301.058,82 Martinsicuro - Via C.Colombo 235 Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti 208 Legge n. 408 del 29.12.90 Teramo: Giulianova Paese - ex Ciafardoni SO.GI.TER. SRL Legge n. 72 del 19.03.83 48.821,30 91.524,79 198.906,65 109.752,68 129.254,70 - 129.254,70 97.378,98 97.378,98 2.160.738,31 2.160.738,31 Notaresco - P.za del Mercato 8 18.451,23 Notaresco - P.za del Mercato 8 18.451,22 86.829,21 114.643,87 219.924,31 184.691,68 203.142,90 209 Immobili 2010 - Tercas Spa Pagliaroli di Cortino Pescara - Via Conte di Ruvo 41 Legge n. 576 del 2.12.75 Costo 44.684,60 21.443,51 Pineto - P.za della Libertà 24.431,45 Pineto - P.za della Libertà 209.358,15 Rocca S. Maria - Strada Prov.le 8.641,45 Rocca S. Maria - Strada Prov.le 12.962,17 Roseto degli Abruzzi - V. Nazionale 532.611,03 Scerne di Pineto 133.269,64 S.Omero - Via V. Emanuele II 9 S.Onofrio - Campli Terreno agricolo 103.285,66 194.940,97 21.124,52 40.937,73 106.746,85 26.212,97 47.656,48 136.638,70 161.664,65 322.734,80 9.453,45 22.662,53 40.757,43 32.535,78 45.497,95 209.358,15 232.770,40 77.468,53 680.858,42 129.114,22 191.015,00 1.290.937,98 146.409,61 451.793,41 55.381,74 107.940,20 218.465,13 2.162,00 2.162,00 - 188.139,05 188.139,05 79.786,23 244.790,97 242.172,10 - Via A. De Gasperi 28 16.313,74 53.386,96 36.270,87 - Via A. De Gasperi 28 6.991,60 Tortoreto Lido - Via Carducci 123 133.269,64 745.569,46 451.793,41 55.143,19 566.749,30 - Torricella Sicura: Tortoreto Lido - Via Carducci 123 Totale 2.547.386,66 46.260,23 S. Onofrio Silvi Marina - Via A. Rossi 37 Costi capitalizzati nel 2010 Legge n. 413 del 30.12.91 91.655,31 Pietracamela - Via XXIV Maggio 1 S. Nicolò - P.za Progresso Legge n. 408 del 29.12.90 2.547.386,66 Pietracamela - Via XXIV Maggio 1 S. Egidio alla Vibrata - C.so Adriatico Legge n. 72 del 19.03.83 42.252,32 126.430,56 105.971,57 30.522,79 37.514,39 189.889,80 358.572,68 42.252,32 243.915,37 286.167,69 365.348,97 145.235,26 510.584,23 Val Vomano 68.424,30 73.169,86 141.594,16 Villa Lempa - P.za Comunale 38 68.822,23 126.228,70 225.198,71 Villa Lempa - P.za Comunale 38 25.454,80 30.301,23 55.756,03 Tortoreto Paese 26.245,00 Tossicia TOTALE 23.208.646,28 30.147,78 26.245,00 312.108,16 4.081.411,42 1.294.130,55 13.042.528,72 146.409,61 42.085.234,74 IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI PREVIDENZA DEL PERSONALE Immobili 2010 - Tercas Spa Costo Legge n. 576 del 2.12.75 Legge n. 72 del 19.03.83 Legge n. 408 del 29.12.90 Costi capitalizzati nel 2010 Legge n. 413 del 30.12.91 Totale Teramo: - Via Cona 332.179,72 297.553,22 629.732,94 - Collatterrato Basso 955.173,45 - 955.173,45 Atri - C.so Elio Adriano 5.303,86 146.783,45 152.087,31 Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4 37.691,02 357.069,53 394.760,55 Montorio al Vomano - ex Giustignani 15.956,26 43.882,90 59.839,16 2.788,85 41.061,97 43.850,82 Pineto - Piazza Gramsci Colonnella – Rio Moro TOTALE 435.770,58 - 1.784.863,74 - - - 886.351,07 435.770,58 - 2.671.214,81 IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI LIQUIDAZIONE DEL PERSONALE Pagliaroli di Cortino 21.691,19 Tossicia - P.zza Umberto 97.557,54 TOTALE 20.253,64 41.944,83 29.588,07 119.248,73 - - - 49.841,71 127.145,61 - 169.090,44 RIEPILOGO IMMOBILI BANCA TERCAS SPA 2010 Immobili 2010 - Tercas Spa TOTALE GENERALE 210 Costo 25.112.758,75 Legge n. 576 del 2.12.75 312.108,16 Legge n. 72 del 19.03.83 4.081.411,42 Legge n. 408 del 29.12.90 1.294.130,55 Legge n. 413 del 30.12.91 13.978.721,50 Costi capitalizzati nel 2010 146.409,61 Totale 44.925.539,99 211 BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO BANCARIO TERCAS RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO BANCARIO TERCAS Prospetto di riepilogo dei volumi intermediati dati in milioni di euro RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE Raccolta diretta Relazione sulla gestione Depositi, C/C, CD e Obbligazioni Sono oggetto del presente Bilancio consolidato i bilanci separati oltre che della Capogruppo, Banca Tercas Spa, della società Terbroker Srl (partecipata da Banca Tercas Spa al 87,70%), della Sogiter Srl (partecipata al 100% dalla Capogruppo), di Banca Caripe Spa (partecipata da Banca Tercas al 95%) , dell’Adriatico Finance Sme Srl, dell’Adriatico Finance Rmbs Srl. Di quest’ultime due società si precisa che la Capogruppo non detiene nessuna quota. Le stesse sono state incluse nel consolidamento in applicazione del SIC 12 che prevede il consolidamento di Società costituite nell’esclusivo interesse della controllante. Il perimetro di consolidamento 2010 ha quindi subito variazioni rispetto all’esercizio 2009. In data 31 Dicembre 2010 infatti è entrata nel perimetro Banca Caripe, che ai sensi dello IAS 27, paragrafo 30, viene consolidata solo con riguardo allo Stato Patrimoniale e non per le voci di Conto Economico. Inoltre in applicazione dell’IFRS 3 in tema di “business combination”, nello Stato Patrimoniale Consolidato la differenza tra Prezzo di Acquisto e quota del Patrimonio Netto Contabile di Banca Caripe Spa detenuta, PPA (Purchase Price Allocation) è stata allocata provvisoriamente nelle voci di Stato Patrimoniale Attivo “Crediti verso clientela”. Con riferimento a quest’ultima si precisa che è stato allocato l’importo al lordo delle imposte differite relative alla sola Ires (27,5%). Raccolta a vista Certificati di deposito Obbligazioni Pronti contro termine Totale Raccolta diretta Raccolta indiretta PPA Lordo Prezzo di acquisto da allocare (95%) 228.000.000 Patrimonio netto contabile di Caripe 112.121.178 % di PN di Caripe 106.515.119 Costo di acquisizione da allocare PPA 121.484.881 Imposte differite PPA netto Fair value Crediti 52.818.000 14.524.950 38.293.050 Totale PPA allocato 52.818.000 14.524.950 38.293.050 2.640.900 726.248 1.914.653 Quota di FV Crediti pertinenza di Terzi Avviamento 85.106.483 Si precisa che la contabilizzazione iniziale dell’operazione di aggregazione è stata determinata solo provvisoriamente. Il limitato periodo di tempo intercorso tra la data di acquisizione (31 Dicembre 2010) e la predisposizione del presente documento non permette, infatti, il completamento di tutte le valutazioni al fair value richieste dall’IFRS 3. La contabilizzazione di tale operazione sarà completata entro il termine dei 12 mesi previsti dal principio contabile internazionale. Il Gruppo bancario Tercas , formato dalle società sopra elencate, ha chiuso il 2010 con un incremento dei mezzi di pertinenza del 5,63%, mentre l’utile ha mostrato una contrazione principalmente a causa della flessione della redditività riferibile alla Capogruppo. Per quanto concerne le tabelle relative alla raccolta, diretta ed indiretta, e agli impieghi si ricorda che, essendosi modificato il perimetro di consolidamento, rispetto al 31 Dicembre 2009 non vengono confrontate voci omogenee. Infatti essendo stato acquisito il controllo di Banca Caripe solo al 31 Dicembre 2010 i dati patrimoniali al 31 Dicembre 2009 non risultano comparabili in quanto la partecipata è entrata nel perimetro di di consolidamento solo al 31 Dicembre 2010. Viceversa i dati economici di Banca Caripe relativi al 2010 non sono stati effetto di consolidamento in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 30 dello IAS 27. Il Gruppo bancario Tercas è cresciuto per linee esterne e le tabelle che seguono esprimono tale crescita dimensionale. 214 Assoluta % 3.918 2.897 1.021 35,24% 2.610 1.821 789 43,33% 203 216 (13) (6,02%) 1.105 860 245 28,49% 243 93 150 161,29% 4.161 2.990 1.171 39,16% Esercizio 2010 Esercizio 2009 Variazioni Assoluta % 571 447 124 27,74% 24 11 13 118,18% Fondi comuni e SICAV 223 279 (56) (20,07%) Assicurazioni 324 157 167 106,37% Raccolta amministrata 1.487 912 575 63,05% Totale Raccolta indiretta 2.058 1.359 699 51,43% GPF, GPM e Conto gestito PPA (Purchase Price Allocation) Esercizio 2009 dati in milioni di euro Raccolta Gestita Nel dettaglio: Variazioni Esercizio 2010 La disamina dei principali aggregati patrimoniali testimonia, tra l’altro, che per quanto riguarda le masse amministrate, la raccolta diretta ha raggiunto i 4.161 milioni di euro con un incremento del 39,16%. Anche per gli impieghi le considerazioni sulla crescita sono le medesime illustrate per la raccolta diretta ed indiretta. dati in milioni di euro Impieghi e Attività finanziarie Impieghi netti a clientela Totale attività finanziarie Variazioni Esercizio 2010 Esercizio 2009 Assoluta 4.498 2.968 1.530 51,55% 187 237 (50,00) (21,10%) % Gli impieghi riflettono l’applicazione dell’IFRS3 in base al quale occorre allocare sulle voci dello Stato Patrimoniale la differenza tra prezzo di acquisto ed il fair value delle attività e delle passività dell’entità acquisita. Nello specifico i crediti di Banca Caripe sono stati valutati al fair value inteso come valore di prima iscrizione al netto dell’effetto fiscale. 215 Posizione Interbancaria Gli impieghi dati in milioni di euro dati in milioni di euro Variazioni Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Assoluta Crediti vs Banche 166 206 (40) (19,42%) Credito vs Banca Centrale 357 115 242 210,43% Debiti vs Banche (743) (219) (524) 239,27% Posizione Interbancaria Netta (220) 102 (322) (315,69%) Tipologia % Variazioni Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Assoluta Totale Impieghi Banca Tercas 3.050 3.113 (63) (2,02%) Totale Impieghi Banca Caripe 1.421 1.367 54 3,95% Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Assoluta Posizione Interbancaria Tercas % Posizione Interbancaria Evoluzione dei dati patrimoniali delle principali entità del Gruppo Al fine di dare la possibilità di comprendere l’evoluzione delle masse relative a raccolta, impieghi e posizione interbancaria del Gruppo, vengono di seguito riportate alcune tabelle relative alla Capogruppo ed a Banca Caripe con i dati relativi al 2009. Non sono riportati i dati relativi ai c.d. “Patrimoni Separati” delle Società Veicolo in quanto già iscritti nell’attivo patrimoniale della Capogruppo secondo quanto previsto dallo IAS 39 e dal SIC 12. Non sono stati riportati i dati delle società Sogiter e Terbroker in quanto non effettuano attività di raccolta e impiego. dati in milioni di euro Posizione Interbancaria Tercas Crediti vs Banche Credito vs Banca Centrale Debiti vs Banche Posizione Interbancaria Netta Tercas Le Masse Intermediate Variazioni % 31 75 (44) (58,67%) 357 115 242 210,43% (425) (219) (206) (94,06%) (37) (29) (8) (27,59%) Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Assoluta 115 58 57 98,28% 0 0 0 n.d. dati in milioni di euro Posizione Interbancaria Caripe dati in milioni di euro Variazioni Variazioni % Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Assoluta Raccolta Diretta 3.052 2.991 61 2,04% Raccolta Indiretta 1.274 1.359 (85) (6,25%) Debiti vs Banche (318) (128) (190) (148,44%) Raccolta complessiva Tercas 4.326 4.350 (24) (0,55%) Posizione Interbancaria Netta Caripe (203) (70) (133) (190,00%) Masse Intermediate Banca Tercas % Al 31 Dicembre 2010 la Raccolta Complessiva di Banca Tercas, diretta ed indiretta, ammonta a 4.326 milioni di euro, con un lieve decremento rispetto al dato 2009 dello 0,55%, pari, in valore assoluto, ad euro 24 milioni. Tale risultato vede la Raccolta Diretta in aumento del 2,04%, mentre l’Indiretta mostra una flessione più marcata del 6,25%, pari ad euro 85 milioni. Il dato indica, inoltre, un fenomeno di travaso dalla Raccolta Indiretta alla Diretta principalmente a causa dei bassi rendimenti offerti dai Titoli di Stato e dall’avversione al rischio dei risparmiatori in anni caratterizzati da forti tensioni sui mercati finanziari e da flessioni generalizzate degli indici di borsa. dati in milioni di euro Masse Intermediate Banca Caripe Raccolta Diretta Raccolta Indiretta Raccolta complessiva Caripe Credito vs Banca Centrale Andamento reddituale complessivo Per quanto concerne i dati di Conto Economico in applicazione dello IAS 27 essi non riportano i costi ed i ricavi di Banca Caripe Spa. Pertanto nelle tabelle che seguono i confronti con i dati 2009 assumono un chiaro significato andamentale. dati in milioni di euro Esercizio 31/12/09 Assoluta Margine d’interesse 104,84 112,57 (7,73) (6,9%) Commissioni nette 36,75 38,01 (1,26) (3,31%) 140,40 159,00 (18,60) (11,70%) Risultato operativo corrente al lordo delle imposte 27,97 39,62 (11,65) (29,40%) Utile dell’esercizio di pertinenza del Gruppo 17,42 22,88 (5,46) (23,86%) Variazioni Esercizio 31/12/10 Esercizio 31/12/09 Assoluta 1.111 1.229 (118) (9,60%) 785 781 4 0,51% 1.896 2.010 (114) (5,67%) % Variazioni Esercizio 31/12/10 Voce Al 31 dicembre 2010, la raccolta da clientela ordinaria di Banca Caripe ammonta a 1.111 milioni di euro (-118 mila euro,-9,6 % sul 31.12.2009); l’aggregato preso in esame include le voci di Stato Patrimoniale n. 20 (debiti verso la clientela, comprensivi dei fondi di terzi in amministrazione), n. 30 (titoli in circolazione) e n. 50 (passività finanziarie valutate al fair value, vale a dire le obbligazioni per le quali si è deciso di adottare la fair value option). L’ammontare del Risparmio Gestito di clientela ordinaria (Fondi, Gestioni, Sicav e prodotti assicurativi) è pari complessivamente a 192 milioni di euro e fa registrare un aumento rispetto alla fine dell’esercizio precedente (4,9 milioni, 2,6%). La dinamica descritta appare principalmente imputabile ad un aumento delle polizze assicurative di 22 milioni di euro. 216 Crediti vs Banche Margine di intermediazione % Il margine d’interesse presenta un decremento del 6,9%, così come il margine da servizi anch’esso in flessione del 3,31%. Il margine d’intermediazione si presenta in diminuzione anche per effetto del risultato negativo della voce 80 del Conto Economico della Capogruppo Banca Tercas “Risultato dell’attività di negoziazione”, su cui si sono riverberate le tensioni sulla tenuta del debito pubblico di Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo di fine dicembre. La voce è negativa di euro 879 migliaia. Il risultato operativo corrente al lordo delle imposte ha registrato una flessione del 29,40% con una performance 217 migliore di quella della Capogruppo per effetto dei risultati dei Patrimoni Separati delle società veicolo al lordo delle rettifiche di valore su crediti già riportate nel bilancio separato della Capogruppo. I costi operativi sono diminuiti nel complesso del 3,93% attestandosi a 82,30 milioni di euro sostanzialmente per effetto della riduzione del costo del personale dipendente e per alcune sopravvenienze attive relative a posizioni accantonate sul fondo rischi ed oneri, posizioni che sono state scaricate essendo decorsi, alla data del 31 Dicembre 2010, i termini prescrizionali dei dieci anni per ricorrere in sede giudiziaria. La componente del costo del personale (-2,69%) ha risentito degli esodi incentivati effettuati nel biennio precedente dalla Capogruppo. Nel corso dell’esercizio sono state effettuate 25 assunzioni a fronte di 30 cessazioni. Il numero di dipendenti è diminuito di 5 unità. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono aumentati del 4,26%. L’acuirsi della crisi, che ha interessato indistintamente tutta l’area geografica dove il Gruppo opera, ha spinto la Capogruppo ad effettuare accantonamenti per rettifiche su crediti per complessivi euro 29.596 migliaia. Indici di Bilancio Consolidato Si forniscono di seguito alcuni indici relativi ai crediti non performing del Gruppo bancario Tercas rilevati alla data del 31 Dicembre 2010. (migliaia di euro) Crediti deteriorati Lordi Gruppo Impieghi lordi Rapp. in % 483.540 4.583.446 10,55% Crediti deteriorati Netti Gruppo Impieghi Netti Rapp. in % 388.675 4.497.873 8,64% Sofferenze Lorde Gruppo Impieghi lordi Rapp. in % 105.826 4.583.446 2,31% Sofferenze Nette Impieghi Netti Rapp. in % 52.954 4.497.873 1,18% Incagli Netti Gruppo Impieghi Netti Rapp. in % 212.022 4.497.873 4,71% Fondi svalutazione Sofferenze Gruppo Sofferenze Lorde Rapp. in % 52.871 105.826 49,96% Fondi svalutazione Incagli Gruppo Incagli Lordi Rapp. in % 40.306 252.328 15,97% Le attività deteriorate della Capogruppo, alla data del 31 Dicembre 2010, hanno fatto registrare un incremento del 42,05% rispetto al dato di Dicembre 2009. In deciso aumento si presentano le sofferenze, +88,02% e le posizioni in incaglio +56,91%. In flessione i crediti ristrutturati -66,35%. Dopo accantonamenti per euro 10,516 milioni ai fondi imposte e tasse l’utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo si determina in 17,42 milioni di euro con una flessione del 23,86% rispetto all’esercizio precedente. Il rapporto tra le voci del Conto Economico di Gruppo evidenziano le sotto elencate percentuali: Margine Interesse/Margine Intermediazione 74,67% Commissioni nette/Margine Intermediazione 26,18% Oneri operativi/Margine Intermediazione 58,62% Cost Income 61,16% Infine si riepilogano i dati relativi alle masse medie gestite per dipendente: dati in milioni di euro Impieghi per dipendente 3,67 Raccolta Diretta per dipendente 3,39 Raccolta Indiretta per dipendente 1,68 Dipendenti Medi Tercas 837 Dipendenti Medi Caripe 381 Dipendenti Medi Terbroker Dipendenti Medi Gruppo 218 8 1.226 219 Gestione dei Rischi Di seguito si riportano i principali indici reddituali, Roe, Roa e Cost Income ricordando che i dati reddituali sono riferiti al Gruppo bancario Tercas senza l’apporto della neo acquisita Banca Caripe che per l’esercizio 2010 partecipa al Bilancio Consolidato per i soli dati dello Stato Patrimoniale in applicazione di quanto disposto dallo IAS 27, paragrafo 30. Il Roe e i Ratios Ad una riduzione del 23,86% dell’utile consolidato 2010 ha fatto seguito un incremento del Patrimonio Netto (+5,63%) che ha beneficiato dell’accantonamento a riserva dell’utile 2009 e della riduzione delle azioni proprie detenute. Conseguentemente il ROE, calcolato su base consolidata, registra una lieve flessione di 1,70 punti percentuali attestandosi al 5,293%. Si precisa che l’indice è calcolato come utile di bilancio consolidato su patrimonio medio contabile consolidato normalizzato (media degli ultimi due esercizi includendo l’utile nel patrimonio dell’esercizio precedente e non considerando l’utile 2010 nel Patrimonio dell’esercizio in corso) e rappresenta il rendimento netto ottenuto dal Gruppo. Il Cost/Income è un indice di efficienza gestionale costruito come rapporto tra “spese amministrative + ammortamenti” e “margine d’intermediazione + altri oneri e proventi”. Esso indica quanta parte del margine di intermediazione e degli altri proventi di gestione viene assorbita dalle spese amministrative. L’indice indica un peggioramento dell’efficienza gestionale di 6 punti percentuali, essendo le spese amministrative leggermente diminuite mentre il margine di intermediazione si presenta in flessione per la riduzione generalizzata dei tassi di interesse e per l’effetto negativo della voce 80 “Risultato dell’attività di negoziazione delle attività finanziarie”. Il Cost/Income del Gruppo, al 31 Dicembre 2010, si attesta al 61,163%. Il ROA (rapporto tra il risultato di gestione e il totale dell’attivo) è una misura della redditività relativa al capitale investito e rappresenta l’efficienza degli investimenti effettuati sulla base delle attività esistenti. Tale indice, nel 2010 si presenta in flessione, anche perchè in applicazione dello IAS 27 non si è provveduto a consolidare il Conto Economico di Banca Caripe, mentre nel totale attivo del Gruppo le attività di quest’ultima sono confluite. L’indice passa dall’1,09% del 2009 allo 0,51%. 220 I principali rischi e incertezze affrontati dal Gruppo Le attività svolte espongono il Gruppo alle seguenti principali categorie di rischio: rischio di credito, rischio di mercato, rischio di liquidità, rischio operativo, rischio commerciale, rischio strategico e rischio reputazionale. Si evidenzia che le attività di misurazione e di monitoraggio dei rischi sono in capo alla Capogruppo sulla quale risulta ascrivibile la maggiore esposizione alle diverse categorie di rischio in considerazione del peso dei volumi gestiti dalla stessa sul bilancio consolidato. Il rischio di credito è il rischio che un debitore (rientrano in tale definizione anche le controparti di operazioni in strumenti derivati) non riesca ad adempiere alle proprie obbligazioni o che il merito creditizio subisca un deterioramento. La valutazione dell’ammontare delle possibili perdite, in cui si potrebbe incorrere, relativamente alla singola esposizione creditizia e al complessivo portafoglio degli impieghi, è un’attività intrinsecamente incerta e dipende da molti fattori, tra cui l’andamento delle condizioni economiche generali o relative a specifici settori produttivi, la variazione del rating delle singole controparti, i cambiamenti strutturali e tecnologici all’interno delle imprese debitrici, il peggioramento della posizione competitiva delle controparti, l’eventuale cattiva gestione delle imprese o delle controparti affidate, il crescente indebitamento delle famiglie ed altri fattori esterni quali i requisiti legali e regolatori. La politica creditizia adottata pone particolare attenzione al contenimento del rischio attraverso un’attenta analisi del credito in fase di erogazione, l’acquisizione di garanzie, ove necessario, a fronte del credito concesso e l’accurato controllo dell’evoluzione del rapporto creditizio. In generale l’attività creditizia è prevalentemente effettuata in territori caratterizzati da una struttura imprenditoriale diversificata, pertanto il rischio del portafoglio creditizio risulta frazionato su molteplici settori merceologici. Viene inoltre attuato un costante monitoraggio del proprio portafoglio crediti, analizzando l’andamento del profilo di rischio, dei fidi e degli utilizzi per settore economico, regione, segmento di clientela e forma tecnica. Il rischio di mercato consiste nella possibilità che il Gruppo subisca minori ricavi rispetto a quelli previsti, perdite di valore delle poste patrimoniali o minusvalenze economiche relativamente alle posizioni finanziarie detenute, a causa di sensibili e avverse variazioni delle condizioni di mercato e in particolare dei tassi di interesse, dei corsi azionari, dei cambi e delle relative volatilità (rischio generico), o per il verificarsi di fattori che compromettano la capacità di rimborso dell’emittente (rischio specifico). Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione, comprendente gli strumenti finanziari di negoziazione e di tesoreria e gli strumenti derivati ad essi collegati, sia al portafoglio bancario, che comprende le attività e passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book. Relativamente ai portafogli di negoziazione, va precisato che i rischi di mercato derivanti dalle attività commerciali sono in capo alla Capogruppo Banca Tercas. In particolare il maggiore fattore di rischio è quello di tasso di interesse, relativo a portafogli obbligazionari, prevalentemente a tasso variabile, con una “duration” complessiva estremamente contenuta. Molto prudente è anche la gestione del rischio legata a singoli emittenti di azioni o obbligazioni. I principali rischi di mercato sostenuti dal Gruppo sono riconducibili alle esposizioni al rischio di tasso e azionario assunte nell’ambito dell’operatività svolta sui mercati dei capitali. Contenuta è l’esposizione al rischio di cambio. Il rischio di mercato viene misurato dalla Capogruppo, oltre che secondo quanto previsto nel Titolo IV, Capitolo III delle Istruzioni di Vigilanza, mediante il Value at Risk (VAR). Tale indice viene calcolato con cadenza giornaliera ed è preso a riferimento per la verifica del rispetto dei limiti operativi con i quali opera il responsabile del portafoglio titoli di proprietà. Il VAR di un portafoglio rappresenta una misura di tipo probabilistico, in grado di sintetizzare la stima del rischio dell’intero portafoglio in un solo numero. Esso sintetizza la massima perdita attesa, su un dato orizzonte temporale e nei limiti di un determinato intervallo di confidenza. Nel corso del 2010, il Var giornaliero medio, riferito al portafoglio titoli HFT della Capogruppo, è risultato pari a 50.374 euro. Tale valore, unitamente alla “duration media”, pari a 0,449 e considerate le ipotesi prudenziali di calcolo (intervallo di confidenza 99% e orizzonte temporale di 10 giorni), testimonia il contenuto profilo di rischio delle attività in titoli. Le elaborazioni sono effettuate mediante l’utilizzo dello specifico applicativo fornito da Bloomberg. 221 Il rischio di liquidità consiste in una possibile condizione di instabilità, derivante dallo sbilancio negativo tra flussi di cassa in entrata e in uscita che si può verificare nel breve termine, non coperto dalle riserve di liquidità rappresentate dai titoli disponibili ed anticipabili in Banca Centrale Europea. Tale rischio, che può manifestarsi per lo più in presenza di eventi eccezionali quali la riduzione di liquidità dei mercati, può tradursi nella difficoltà o incapacità di far fronte tempestivamente ed economicamente ai suoi obblighi di pagamento alle date di scadenza previste per le varie forme tecniche di raccolta. Questo rischio viene gestito e mitigato attraverso interventi di diversificazione delle fonti di finanziamento e di rafforzamento delle riserve di titoli anticipabili, utilizzabili per far fronte ad uscite di cassa inattese. Il rischio di liquidità è monitorato periodicamente attraverso un sistema di limiti volto a garantire una condizione di surplus finanziario per un congruo lasso di tempo. Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dal non corretto funzionamento delle procedure aziendali, da errori o carenze delle risorse umane e dei sistemi interni, oppure da eventi esogeni. È incluso anche il rischio legale, ma non quello strategico e reputazionale. Tra le fonti principali del rischio operativo vi possono essere: l’instabilità dei processi operativi, la scarsa sicurezza informatica, il crescente ricorso all’automazione, l’outsourcing di funzioni aziendali, l’utilizzo di un numero ridotto di fornitori, i cambiamenti di strategia, le frodi, gli errori, il reclutamento, l’addestramento e la fidelizzazione del personale e infine gli impatti sociali ed ambientali. Non è possibile identificare una fonte di rischio operativo stabilmente prevalente all’interno delle società che fanno parte del Gruppo, essendo tale rischio insito in tutti i processi e le attività aziendali. Questa condizione induce a implementare azioni diffuse di mitigazione e governo dei rischi, in particolare tramite il trasferimento dei rischi attraverso strumenti assicurativi e/o outsourcing, il continuo miglioramento dell’efficienza dei processi (re-engineering ed interventi migliorativi sui controlli) e verifiche di conformità normativa dei medesimi. Il rischio commerciale è il rischio di subire perdite, in termini di diminuzione del margine da servizi, a causa di mutamenti del contesto macroeconomico o microeconomico che, riducendo i volumi e/o comprimendo i margini, attenuino la capacità reddituale. In particolare, il Gruppo risulta esposto al rischio di variabilità dei ricavi commissionali legati ai servizi di investimento. Questo rischio viene gestito e mitigato attraverso politiche ed azioni commerciali finalizzate alla fidelizzazione della clientela, allo scopo di rendere stabile e costantemente profittevole l’attività di erogazione di servizi, e al mantenimento di un’offerta commerciale ad elevato valore aggiunto, innovativa e in linea con le esigenze attuali e prospettiche della clientela. Il rischio strategico è definito come il rischio, attuale o prospettico, di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del contesto competitivo o da decisioni aziendali strategiche errate, da attuazione inadeguata di decisioni strategiche, da scarsa o mancata reattività a variazioni del contesto competitivo. A titolo esemplificativo il rischio può derivare da un’evoluzione ipotizzata delle grandezze di riferimento utilizzate alla base del piano strategico (ad esempio il livello del Prodotto Interno Lordo, dell’inflazione, del risparmio delle famiglie, degli investimenti previsti per le imprese nei diversi settori di attività economica e nelle diverse aree geografiche, etc.) diversa rispetto alle attese di mercato, con un effetto positivo previsto sui risultati che, a consuntivo, potrebbe non trovare piena realizzazione. Il costante monitoraggio dell’andamento della gestione, delle più significative grandezze aziendali e di tutte le altre variabili rilevanti, siano esse interne od esterne al Gruppo, permette agli organi aziendali con responsabilità strategiche di ridurre al minimo tale rischio, consentendo tempestive azioni di aggiustamento e/o di correzione anche al modificarsi dei contesti competitivi e di mercato. Il rischio reputazionale è definito come il rischio, attuale o prospettico, di flessione degli utili o del capitale derivante da percezione negativa dell’immagine della banca da parte di clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o autorità di vigilanza, a causa di eventi critici specifici afferenti, ad esempio, determinate aree di operatività, prodotti, processi. 222 Obiettivi e politiche in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi Il Gruppo informa le proprie attività a criteri di prudenza e ridotta esposizione al rischio, in relazione: • • all’esigenza di stabilità connessa all’esercizio dell’attività bancaria; al profilo dei propri investitori. Coerentemente alla sua propensione al rischio, Banca Tercas Spa e le società controllate perseguono obiettivi di: 1. crescita stabile, cioè caratterizzata da una contenuta variabilità dei risultati e del valore aziendale; 2. creazione di valore per gli azionisti nel confronto con investimenti finanziari paragonabili in termini di rischio/ rendimento; 3. forte frazionamento dei rischi di credito, coerentemente con l’obiettivo di finanziare prevalentemente piccole e medie imprese e famiglie; 4. esposizione al rischio di tasso di interesse strutturale a un livello tendenzialmente pari alla best practice di settore, da perseguire anche mediante la progressiva copertura dei rischi relativi alle poste a vista; 5. assunzione di rischi di mercato in stretta relazione ad esigenze commerciali; 6. esclusione di rischi estranei alle attività caratteristiche ed accurata valutazione delle iniziative che comportano nuove tipologie di rischio; 7. sviluppo di metodologie di monitoraggio dei rischi sempre più complete ed accurate, anche in una prospettiva di riconoscimento dei modelli interni ai fini della vigilanza; 8. gestione attiva dei rischi aziendali, mediante l’utilizzo delle tecniche più avanzate. Fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell’esercizio In data 7 marzo 2011 è stata effettuata la migrazione del sistema informativo di Banca Caripe dalla piattaforma del Banco Popolare a quella del CSE, outsourcing informatico della Capogruppo, al fine di armonizzare le procedure informatiche tra le due banche e rendere possibile lo sfruttamento delle economie di scala soprattutto per la gestione integrata dei servizi amministrativo/contabili. Già nel corso del 2011 i positivi effetti di tale integrazione dovrebbero riflettersi sulle spese amministrative di Banca Caripe attese in forte riduzione. Sempre nella stessa data è stato redatto atto notarile di fusione per incorporazione della Sogiter Srl nella Capogruppo Banca Tercas Spa con effetti contabili e fiscali con decorrenza 1 gennaio 2011. Andamento prevedibile della gestione Anche se il 2010 è stato l’anno della timida ripresa dell’economia mondiale e nazionale, come dimostrano i dati ufficiali sulla crescita del Pil, il 2011 sarà ancora un anno caratterizzato da una modesta crescita economica che comporterà una forte selezione sul mercato tra le imprese attive. Le sofferenze, che hanno già raggiunto nel sistema bancario italiano, cifre preoccupanti dovrebbero iniziare soltanto verso il quarto trimestre del 2011 ad invertire la tendenza. In questo contesto il Gruppo bancario Tercas continuerà a porre in essere tutte le strategie necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati con particolare attenzione alla qualità del credito in quanto, dai dati forniti da Banca d’Italia sul quarto trimestre 2010, una vera ripresa economica si manifesterà in Europa soltanto sul finire del 2011 ed all’interno di scenari comunque caratterizzati da forte incertezza, soprattutto geopolitica, anche alla luce delle numerose rivolte popolari registratesi nei paesi del Maghreb nel mese di febbraio 2011 ed il cui effetto potrebbe rivelarsi particolarmente negativo sui mercati energetico - finanziari. Inoltre l’ingresso nel Gruppo di Banca Caripe dovrebbe consentire un notevole incremento di efficienza gestionale con sensibile contenimento dei costi amministrativi del Gruppo. Si precisa infatti che i servizi amministrativi per Banca Caripe saranno assicurati dalle strutture della Capogruppo che ribalterà su Caripe esclusivamente i costi sostenuti per il potenziamento delle proprie strutture senza applicazione di sovrapprezzo. 223 Patrimonio della Capogruppo e patrimonio delle controllate Nello schema che segue viene esposto il patrimonio della Controllante Banca Tercas e delle singole società controllate confrontati con il patrimonio del Gruppo consolidato. Patrimonio della Capogruppo e delle controllate Bilancio della Capogruppo Utile d’esercizio Capitale e Riserve Patrimonio Netto 12.105 348.365 360.470 222 107.684 107.906 - valore di carico delle partecipazioni consolidate 0 0 0 - valutazione delle partecipazioni valutate a PN 0 0 0 - storno dividendi di società consolidate integralmente 0 0 0 Saldi delle società consolidate integralmente Rettifiche di consolidamento: - storno rettifiche di valore nette su partecipazioni consolidate - altre rettifiche Bilancio consolidato (a lordo delle % di terzi) Pertinenze di terzi Bilancio consolidato (quota del Gruppo) 224 0 0 0 5.122 (106.059) (100.937) 17.449 349.990 367.439 (25) (7.621) (7.646) 17.424 342.369 359.793 225 Relazione della società di revisione al Bilancio Consolidato 2010 del Gruppo Bancario Tercas 228 229 ESERCIZIO 2010 SCHEMI DI BILANCIO CONSOLIDATO NOTE PER LA LETTURA DEI DATI Negli schemi che seguono, in applicazione di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali, vengono confrontati lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico dell’esercizio 2010 con i dati relativi all’esercizio precedente. Si precisa che essendo stato acquisito il controllo di Banca Caripe solo al 31 dicembre 2010 i dati patrimoniali al 31 dicembre 2009 non risultano comparabili in quanto la partecipata è entrata nel perimetro di consolidamento solo al 31 dicembre 2010, ai sensi dell’IFRS 3. Viceversa, i dati di Conto Economico di Banca Caripe del 2010 non sono stati oggetto di consolidamento in applicazione di quanto previsto dallo IAS 27, par.30. Il presente Bilancio consolidato è redatto in base ai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS. I valori sono espressi in migliaia di euro sia negli schemi di S.P. e di C.E. che nelle tabelle seguenti. STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO Voci dell’attivo 31/12/10 10. Cassa e disponibilità liquide 388.083 136.524 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 102.784 140.151 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40.467 21.539 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 43.811 74.943 60. Crediti verso banche 165.607 206.284 70. Crediti verso clientela 4.497.873 2.968.250 120. Attività materiali 36.222 34.714 130. Attività immateriali 87.843 219 - avviamento 87.374 0 140. Attività fiscali 42.882 16.999 9.221 214 33.661 16.785 2.115 68 81.447 48.953 5.489.134 3.648.644 di cui: a) correnti b) anticipate 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 160. Altre attività Totale dell’attivo Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/09 31-dic-09 742.670 218.826 10. Debiti verso banche 20. Debiti verso clientela 2.852.575 1.914.493 30. Titoli in circolazione 1.219.412 1.039.381 40. Passività finanziarie di negoziazione 8.017 2.096 50. Passività finanziarie valutate al fair value 89.163 36.368 80. Passività fiscali 18.004 4.643 a) correnti 1.258 2.210 b) differite 16.746 2.433 149.804 62.652 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 21.456 13.605 120. Fondi per rischi ed oneri: 20.594 15.857 1.942 2.098 18.652 13.759 2.546 9.159 265.102 255.275 a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 140. Riserve da valutazione 170. Riserve 180. Sovrapprezzi di emissione 25.037 45.955 190. Capitale 50.000 26.000 200. Azioni proprie (-) (316) (18.647) 210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 7.646 100 220. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) 17.424 22.881 5.489.134 3.648.644 Totale del Passivo e del Patrimonio Netto 232 31-dic-10 233 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 2010 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA Voci 31-dic-10 31-dic-09 10. Interessi attivi e proventi assimilati 134.359 152.226 20. Interessi passivi e oneri assimilati (29.515) (39.658) 30. Margine di interesse 104.844 112.568 40. Commissioni attive 38.353 39.641 50. Commissioni passive (1.598) (1.628) 60. Commissioni nette 36.755 38.013 70. Dividendi e proventi simili 873 1.107 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione (879) 9.469 100. Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di: 2.005 (1.948) 0 (2.990) 1.590 715 0 0 415 327 (3.193) (202) 140.405 159.007 (29.596) (31.651) (454) (2.307) 0 0 (133) 238 140. Risultato Netto della Gestione Finanziaria 110.222 125.287 170. Risultato netto della gestione Finanziaria e Assicurativa 110.222 125.287 180. Spese amministrative: (87.406) (88.487) a) spese per il personale (54.435) (55.939) b) altre spese amministrative (32.971) (32.548) 1.407 (1.685) (1.763) (1.691) 210. Rettifiche/Riprese di valore su attività immateriali (118) (92) 220. Altri oneri/proventi di gestione 5.578 6.290 (82.302) (85.665) 47 2 27.967 39.624 (10.516) (16.708) 17.451 22.916 (2) (3) 17.449 22.913 (25) (32) 17.424 22.881 a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività finanziarie valutate al FV 120. Margine di intermediazione 31/12/10 10. Utile d’esercizio 31/12/09 17.449 22.913 Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20. Attività finanziarie disponibili per la Vendita: (1.742) 3.662 110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.742) 3.662 120 Redditività complessiva (voce 10 + voce 110) 15.707 26.575 130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (25) (32) 140. Redditività consolidata complessiva della Capogruppo 15.682 26.543 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie 190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 200. Rettifiche/Riprese di valore su attività materiali 230. Costi operativi 270. Utili (Perdite) da cessioni di investimento 280. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 290. Imposte sul reddito dell’esercizio 300. Utile dell’operatività corrente al netto delle imposte 310. Utile (Perdita) dei Gruppi di attività in via dismissione 320. Utile (Perdita) d’esercizio 330. Utile d’esercizio pertinenza terzi 340. Utile d’esercizio di pertinenza della Capogruppo 234 235 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46.091 238.084 158.255 79.829 5.497 0 (9.879) 31.182 336.975 93 Riserve: a) di utili b) altre Azioni proprie Utile d’esercizio Esistenze al 31.12.2008 26.000 79.829 b) altre Patrimonio netto di Terzi 0 0 99 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 340.623 22.881 Utile d’esercizio Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo (18.647) 0 Azioni proprie Strumenti di capitale 9.159 175.446 a) di utili Riserve da valutazione 255.275 45.955 Riserve: Sovrapprezzi di emissione 0 26.000 a) azioni ordinarie b) altre azioni 26.000 Capitale Patrimonio netto di Terzi Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo Strumenti di capitale Riserve da valutazione Sovrapprezzi di emissione b) altre azioni Esistenze al 31.12.2009 a) azioni ordinarie Modifica saldi di apertura (+/-) 0 Modifica saldi di apertura (+/-) Esistenze all’1.01.2009 0 79.829 99 340.623 22.881 (18.647) 0 9.159 79.829 175.446 255.275 45.955 0 26.000 26.000 0 (8.581) (8.581) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (14.300) (14.300) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Allocazione risultato esercizio precedente (14.300) 0 336.975 93 (14.300) 0 0 (16.882) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 31.182 (9.879) 0 0 16.882 5.497 16.882 158.255 0 0 0 0 238.084 46.091 0 26.000 26.000 0 0 (26) 0 9.827 0 0 0 (4.871) 0 9.827 9.827 (19.129) 0 24.000 24.000 Distribuz. straord. dividendi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (1.788) 0 0 0 0 0 0 0 (1.788) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 18.330 0 18.330 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Operazioni sul patrimonio netto Variazioni dell’esercizio (8.768) 0 0 (136) (8.768) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 309 0 0 0 0 0 0 0 309 309 0 0 0 (136) 0 0 0 0 Variazioni di riserve Variazioni di riserve 26.000 Esistenze all’1.01.2010 Acquisto azioni proprie Acquisto azioni proprie Capitale Distribuz. straord. dividendi Riserve Riserve Emissione di nuove azioni Emissione di nuove azioni Variaz. strumenti di capitale Operazioni sul patrimonio netto Variaz. strumenti di capitale Dividendi e altre distribuzioni Dividendi e altre distribuzioni Variazioni dell’esercizio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Derivati su proprie azioni Allocazione risultato esercizio precedente Derivati su proprie azioni 236 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Stock options 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Redditività complessiva esercizio 2010 25 15.682 17.424 0 0 32 26.543 22.881 0 0 3.662 Redditività complessiva esercizio 2009 (1.742) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2009 Patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2010 0 359.793 17.424 (317) 0 2.546 79.829 185.273 265.102 25.038 0 50.000 50.000 0 340.623 22.881 (18.647) 0 9.159 79.829 175.446 255.275 45.955 0 26.000 26.000 Patrimonio netto di Terzi al 31.12.2009 Patrimonio netto di Terzi al 31.12.2010 7.646 0 25 0 0 0 7.521 100 7.621 0 0 0 0 99 0 32 0 0 0 0 67 67 0 0 0 0 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 01.01.2009 - 31.12.2009 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 01.01.2010 – 31.12.2010 237 Stock options RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO GRUPPO BANCA TERCAS RICONCILIAZIONE Metodo Diretto A. ATTIVITA’ OPERATIVA Voci di bilancio Importo 1. Gestione (+/-) 31-dic-10 31-dic-09 11.467 30.896 - interessi attivi incassati 195.687 152.227 - interessi passivi pagati (-) (45.971) (39.262) - dividendi e proventi simili (+) - commissioni nette (+/-) - spese per il personale (-) 877 1.107 57.935 38.013 (75.750) (55.816) - premi netti incassati (+) 0 5.893 - altri proventi/oneri assicurativi (+/-) 0 0 (63.691) (32.569) - altri costi (-) - altri ricavi (+) - imposte e tasse pagate (-) - costi/ricavi rel. ai gruppi di att. in via di dism. 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (+/-) - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value 7.403 964 (65.021) (39.658) (2) (3) 79.182 (47.935) 60.377 66.357 (18.928) (21.539) - attività finanziarie disponibili per la vendita 33.080 7.275 - crediti verso clientela (2.323) (133.262) 37.739 27.868 (51.148) 0 - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti 20.385 5.366 3. Liquidità generata / assorbita dalle passività finanziarie (+/-) - altre attività 381.172 139.245 - debiti verso banche: a vista 358.415 168.307 - debiti verso banche: altri debiti 37.398 0 - debiti verso clientela 28.553 (23.595) - titoli in circolazione 34.627 19.787 2.133 (363) - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata / assorbita dall’attività operativa (+/-) (121.604) 784 41.650 (25.675) 471.821 122.206 31-dic-10 31-dic-09 Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 145.223 39.359 Liquidità totale netta generata / assorbita nell’esercizio 242.786 97.101 74 64 388.083 136.524 Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da (+) 47 2 - vendite partecipazioni 0 0 - dividendi incassati su partecipazioni 0 0 - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 47 2 - vendite attività immateriali 0 0 - vendite di società controllate e rami d’azienda 0 0 2. Liquidità assorbita da (-) (231.164) (2.040) - acquisti di partecipazioni (228.000) 0 0 0 (2.796) (1.858) (368) (167) - vendite attività materiali - acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisto di attività materiali - acquisto di attività immateriali - acquisti di società controllate e rami d’azienda Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (+/-) 0 (15) (231.117) (2.038) 16.543 (8.767) C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA - emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisto di strumenti di capitale 0 0 (14.461) (14.300) Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista (+/-) 2.082 (23.067) LIQUIDITA’ NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL’ ESERCIZIO 242.786 97.101 - distribuzione dividendi e altre finalità 238 239 NOTA INTEGRATIVA Parte A Politiche contabili Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale Parte C Informazioni sul Conto Economico Parte D Redditivita’ complessiva Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F Informazioni sul Patrimonio Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H Operazioni con parti correlate Parte I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 241 Parte A - POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili Internazionali - IAS/IFRS Il bilancio consolidato è stato redatto nella piena conformità di tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre 2010 e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del D.Lgs. n.38/2005. Sono stati inoltre considerate le ulteriori richieste informative ed i chiarimenti trasmessi dall’Organo di Voigilanza, in particolare con le note tecniche del 16 febbraio 2011 e del 28 febbraio 2011 (c.d. “roneate”). Nella predisposizione del bilancio d’esercizio sono stati applicati i principi IAS/IFRS in vigore il 31 dicembre 2010 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRC). Sezione 2 - Principi generali di redazione Il documento di Bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della Redditività Complessiva, dal Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalla Nota Integrativa corredata dalla Relazione degli Amministratori. Tutti i suddetti schemi sono stati redatti facendo riferimento alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 Dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, non da ultimo quello del 18 novembre 2009. Sono stati inoltre considerati le ulteriori richieste informative ed i chiarimenti trasmessi dall’Organo di Vigilanza, in particolare con le note tecniche del 16 febbraio 2011 e del 28 febbraio 2011 (cosiddette “roneate”). Gli schemi presentano, oltre agli importi relativi al 31 Dicembre 2010 anche i corrispondenti dati al 31 Dicembre 2009 sia per i confronti delle poste patrimoniali che per quelli relativi alle poste economiche, così come espressamente previsto dalla normativa. Nei suddetti schemi l’esposizione dei dati del periodo precedente è stata effettuata rispecchiando le modalità di rilevazione e valutazione previste dai Principi Contabili Internazionali (IAS - IFRS). La redazione del Bilancio ha richiesto anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti negli schemi di Stato Patrimoniale e di Conto Economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: – la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; – l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi; – la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali; – la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; – le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva; – le ipotesi demografiche (legate alla mortalità prospettica della popolazione assicurata) e finanziarie (derivanti dalla possibile evoluzione dei mercati finanziari) utilizzate nello strutturare i prodotti assicurativi e nel definire le basi di calcolo delle riserve integrative. Il presente bilancio è redatto adottando l’Euro come moneta di conto. Gli importi degli schemi di bilancio sono espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nella tabelle di nota integrativa sono espressi – qualora non diversamente indicato – in migliaia di Euro. 242 Il bilancio è redatto con intento di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell’esercizio. Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nella citata Circolare sono ritenute non sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo. Se, in casi eccezionali, l’applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali fosse incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico, essa non è applicata. Nella nota integrativa si spiegherebbero i motivi della eventuale deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali: Continuità aziendale: il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità dell’attività della banca; Rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza economica ad eccezione dell’informativa sui flussi finanziari; Coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio viene mantenuta costante da un esercizio all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra presentazione o classificazione non sia ritenuta più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso, nella nota integrativa viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all’esercizio precedente. Rilevanza e aggregazione: Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri arabi), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nella Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivo aggiornamento. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni: a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante; b) il raggruppamento favorisce la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le sottovoci oggetto di raggruppamento. Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente. Prevalenza della sostanza sulla forma: le operazione e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale; Compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalla citata Circolare Banca d’Italia; Informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione comparativa relativa all’esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi all’esercizio precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa. La nota integrativa è suddivisa in parti (A-Politiche contabili, B-Informazioni sullo stato patrimoniale, C-Informazioni sul conto economico, D-Redditività complessiva, E-Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, FInformazioni sul patrimonio, G-Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda, H-Operazioni con parti correlate, I-Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, L-Informativa di settore). Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione. 243 Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento 1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto Sono oggetto di consolidamento integrale i bilanci separati al 31 Dicembre 2010 redatti in base ai Principi Contabili Internazionali, o riclassificati in base ad essi, delle seguenti società facenti parte del Gruppo Banca Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo Spa. A far data 31 Dicembre 2010 è entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo bancario Tercas Banca Caripe Spa di cui la Capogruppo ha acquisito il 95% del capitale sociale a titolo oneroso rilevando il pacchetto di controllo dal Banco Popolare. A. Imprese A.1 Consolidate integralmente Sede Tipo di rapporto (1) Impresa partecipante Quota % Disponibilità voti % (2) 1. Banca Caripe S.p.a. Pescara 1 Banca Tercas Spa 95,00% 95,00% 2. Terbroker S.r.l. Teramo 1 Banca Tercas Spa 87,70% 87,70% Rapporto di partecipazione A. Imprese A.1 Consolidate integralmente 3. So.G.I.Ter S.r.l. Teramo 1 Banca Tercas Spa 100,00% 100,00% 4. Adriatico Finance Sme Srl Milano 4 Banca Tercas Spa 0,00% 0,00% 5. Adriatico Finance Rmbs Srl Milano 4 Banca Tercas Spa 0,00% 0,00% Legenda tipo di rapporto: 1 = maggioranza di diritti di voto nell’assemblea ordinaria 2 = influenza dominante 3 = accordi con altri soci 4 = altre forme di controllo 5 = direzione unitaria ex art.26, comma 1, del “D.Lgs 87/92” 6 = direzione unitaria ex art.26, comma 2, del “D.Lgs 87/92” 7 = controllo congiunto In data 31 Dicembre 2010, come già detto, è entrata a far parte del perimetro di consolidamento Banca Caripe di cui la Capogruppo detiene il 95% del capitale sociale. In applicazione dello IAS 27, paragrafo 30, non vengono consolidati i suoi costi ed i ricavi, ma soltanto le poste di Stato Patrimoniale. Il controllo è stato infatti acquisito la notte del 31 Dicembre ed in base a quanto previsto dal citato Principio Contabile Internazionale (IAS 27) i costi ed i ricavi di una entità controllata possono essere considerati solo a partire dalla data in cui il controllo si realizza. Si precisa che essendo stato acquisito il controllo di Banca Caripe solo al 31 dicembre 2010 i dati patrimoniali al 31 dicembre 2009 non risultano comparabili in quanto la partecipata è entrata nel perimetro di consolidamento solo al 31 dicembre 2010, ai sensi dell’IFRS 3. Viceversa, i dati di Conto Economico di Banca Caripe del 2010 non sono stati oggetto di consolidamento in applicazione di quanto previsto dallo IAS 27, par.30. Inoltre in applicazione dell’IFRS 3 si è provveduto ad allocare la differenza tra prezzo di acquisto della Partecipazione, acquisita per euro 228 milioni (95%) e Patrimonio Netto Contabile (112 milioni di euro che al 95% = 106,40) pari ad euro 121,6 mln tra gli elementi dell’attivo. In particolare euro 52,82 mln sono stati allocati sul maggior valore dei crediti ed è stato classificato in via residuale euro 85,11 mln come avviamento tenuto conto anche dell’ effetto delle imposte differite. Come meglio precisato nella parte G del presente documento, l’allocazione del costo d’acquisto è stata effettuata in via provvisoria e sarà completata entro il 31 dicembre 2011 come previsto dal principio contabile di riferimento. Il consolidamento delle componenti economiche di pertinenza delle società partecipate avviene, dopo l’elisione dei rapporti infragruppo. Si precisa che nel perimetro di consolidamento rientrano anche le due società veicolo Adriatico Finance Sme Srl e 244 Area di Consolidamento Il perimetro di consolidamento si è conseguentemente allargato registrando l’ingresso di Banca Caripe Spa. Il Gruppo bancario Tercas alla data di bilancio risulta così composto dalle sotto elencate società controllate: 1) Banca Caripe Spa; 2) Terbroker Srl; 3) Sogiter Srl; 4) Adriatico Finance Sme Srl; 5) Adriatico Finance Rmbs Srl. Denominazione imprese Denominazione imprese Adriatico Finance Rmbs Srl attraverso le quali sono state realizzate due operazioni di cartolarizzazione e anche se Banca Tercas non possiede nessuna quota di partecipazione nelle stesse, in applicazione dello IAS 27 e del SIC 12. Infatti il SIC 12 (standard interpretations committee) prevede espressamente l’obbligo di consolidare una società veicolo quando questa sia stata costituita esclusivamente nell’interesse della Capogruppo e quando le sue attività siano gestite in relazione alle esigenze aziendali della Capogruppo. In entrambe le operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Capogruppo la Banca svolge funzione di servicer continuando a gestire tutte le attività cedute. Si precisa che con riferimento alla società Adriatico Finance Sme Srl, rientrano nel perimetro di consolidamento sia il patrimonio separato derivante dalla cartolarizzazione originata dalla Capogruppo Banca Tercas iniziata nel 2007 e perfezionata nel corso del 2008 sia il patrimonio separato derivante dall’operazione di cartolarizzazione posta in essere da Terfinance S.p.A. (già Terleasing S.p.A.) in considerazione del fatto che la Capogruppo Banca Tercas ha sottoscritto la totalità delle notes emesse dalla società a fronte di tale operazione, essendo state verificate le condizioni previste dal paragrafo 10 del SIC 12. Non vengono invece consolidati i bilanci di dette società veicolo anche per la scarsa significatività degli stessi. Metodi di consolidamento Il consolidamento è operato con il metodo dell’integrazione globale, conosciuto anche come integrazione lineare per le cinque società: Banca Caripe Spa, Sogiter Srl, Terbroker Srl, Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance Rmbs Srl, quest’ultime per i soli patrimoni separati relativi alle tre operazionidi cartolarizzazione in essi contenute. Per le partecipazioni con percentuali di controllo inferiori al 100% è stata attribuita alle minoranze la quota loro spettante di Patrimonio Netto e di Risultato d’Esercizio. Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio In data 7 marzo 2011 è stata effettuata la migrazione del sistema informativo di Banca Caripe dalla piattaforma del Banco Popolare a quella del CSE (outsourcing informatico della Capogruppo) al fine di armonizzare le procedure informatiche tra le due banche e rendere possibile lo sfruttamento delle economie di scala soprattutto per la gestione integrata dei servizi amministrativo/contabili. Già nel corso del 2011 i positivi effetti di tale integrazione dovrebbero riflettersi sulle spese amministrative di Banca Caripe attese in forte riduzione. Sempre nella stessa data è stato redatto atto notarile di fusione per incorporazione della Sogiter Srl nella Capogruppo Banca Tercas Spa con effetti contabili e fiscali con decorrenza 1° gennaio 2011. 245 Sezione 5 - Altri aspetti Modalità di calcolo del patrimonio di vigilanza – filtri prudenziali riguardanti le riserve da valutazione dei titoli di debito appartenenti al portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita (“AFS”) – opzione per l’approccio “simmetrico” Nel corso del 2010, la Banca d’Italia ha emanato una nuova disposizione avente per oggetto le modalità di calcolo del Patrimonio di Vigilanza e più precisamente i filtri prudenziali riguardanti le riserve da valutazione dei titoli di debito appartenenti al portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita (“AFS”). Con riferimento alle suddette riserve, le linee guida del CEBS (Committee of European Banking Supervisor) prevedono due opzioni: • neutralizzare completamente sia le plus che le minus, come se i titoli fossero valutati al costo. Questo approccio, “simmetrico”, è stato adottato dai principali Paesi UE; • dedurre integralmente le minusvalenze dal patrimonio di base (Tier 1) e includere parzialmente le plusvalenze nel patrimonio supplementare (Tier 2), secondo un approccio “asimmetrico”. La normativa prudenziale emanata dall’Organo di Vigilanza precedentemente in vigore richiedeva l’applicazione dell’approccio “asimmetrico”. Con disposizione del 18 maggio 2010, la Banca d’Italia, in considerazione del fatto che, in situazioni di forte turbolenza sui mercati come quelle registrate di recente sui titoli di Stato, il meccanismo “asimmetrico”, attraverso la deduzione delle minusvalenze, rischia di determinare un’ingiustificata volatilità del patrimonio di vigilanza per effetto di variazioni repentine dei corsi dei titoli non legate a durature variazioni del merito di credito degli emittenti, ha consentito alle banche, alle SIM e agli Intermediari finanziari iscritti nell’”Elenco speciale” – limitatamente ai titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea inclusi nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita AFS” – la possibilità di adottare l’approccio “simmetrico” in alternativa a quello “asimmetrico”. Condizioni per l’esercizio dell’opzione sono: • estensione dell’opzione a tutti i titoli della specie detenuti nel predetto portafoglio; • applicazione in modo omogeneo da parte di tutte le società componenti il gruppo bancario; • mantenimento costante dell’approccio prescelto nel tempo. L’esercizio dell’opzione poteva essere effettuato entro e non oltre il 30 giugno 2010 e applicato al calcolo del Patrimonio di Vigilanza a partire da quello riferito alla medesima data. In Bilancio, nelle informative contabili infrannuali e nell’informativa al pubblico (terzo pilastro), nell’ambito dei riferimenti concernenti l’adeguatezza patrimoniale, deve essere reso noto il trattamento adottato ai fini prudenziali (filtro asimmetrico o neutralizzazione piena). Banca Tercas ha confermato l’approccio asimmetrico (deduzione, nel calcolo del Patrimonio di Vigilanza, di tutte le minus ed inclusione parziale nel conteggio delle plus), non effettuando l’esercizio dell’opzione, mentre Banca Caripe, che aveva optato per l’approccio simmetrico, ha modificato il metodo scelto chiedendo autorizzazione alla Banca d’Italia al fine di adeguarsi ai criteri e metodi scelti dalla Capogruppo. A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO · le loro caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati alle caratteristiche del contratto sottostante; · gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato; · gli strumenti ibridi cui appartengono non sono contabilizzati al “fair value” (valore equo) con le relative variazioni rilevate al conto economico. Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli investimenti azionari, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come “fair value” dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al “fair value”, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al “fair value”. In presenza di un mercato attivo, per la determinazione del “fair value” degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicati a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di titoli non quotati su mercati regolamentati, ma per i quali comunque esistono degli scambi effettuati tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento a tali corsi assumendo i migliori prezzi “bid”. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse e valori rilevati in transazioni comparabili avvenute in date prossime a quella dell’operazione oggetto di valutazione. Uno strumento finanziario è considerato quotato su un mercato attivo se le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, Mediatori, Intermediari, Società del settore, Servizi di quotazione o enti autorizzati, e tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato verificatesi sulla base di un normale periodo di riferimento. Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. Classificazione degli strumenti finanziari 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita La classificazione degli strumenti finanziari, operata in base alle caratteristiche degli stessi, avviene con un insieme di atti formali che privilegiano l’intenzione ed il comportamento aziendale. Un flusso organizzativo individua le responsabilità ed i limiti operativi di ogni singola funzione in materia di classificazione. Sono classificati a breve termine gli strumenti finanziari aventi una durata contrattuale non superiore a diciotto mesi. Classificazione. Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate e non classificabili tra i crediti, tra le attività detenute per la negoziazione o tra le attività detenute sino a scadenza. In particolare vengono incluse in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity. 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il “fair value” dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino alla scadenza o dalle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione è rappresentato dal “fair value” al momento del trasferimento, che rappresenta il nuovo costo ammortizzato per i titoli di debito. Classificazione. Sono classificati in questa categoria esclusivamente i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli investimenti azionari, (questi ultimi secondo quando previsto nello IAS 39) ed il valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati sono inclusi quelli incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata in quanto: 246 247 Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al “fair value”, con la rilevazione a Conto Economico del valore corrispondente al costo ammortizzato, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di “fair value” vengono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio Netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita duratura di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita duratura di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono riversati a Conto Economico. I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il “fair value” in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale. Criteri per l’identificazione di un perdita di valore (Impairment). La Banca si è dotata di una specifica policy interna nella quale sono formalizzate le regole adottate in tema di rilevazione dell’impairment. Tali metodologie sono state aggiornate , tenendo conto anche delle indicazioni fornite nel corso dell’anno 2009 dall’Ifric (Organismo preposto all’interpretazione dei principi contabili internazionali), sia di quelle esplicitate da Banca D’Italia, Consob ed Isvap, attraverso la pubblicazione di un documento avvenuta in data 3 marzo 2010. Impairment dei titoli di debito. L’obiettiva evidenza che un titolo di debito abbia subito una perdita di valore è collegato al verificarsi di eventi esplicitati nel paragrafo 59 del principio contabile Ias 39. In particolare la riduzione di valore di questi ultimi, per essere assoggettata ad impairment, deve dipendere da variazioni intervenute nella capacità dell’emittente di regolare i flussi finanziari periodici e di procedere al rimborso del capitale a scadenza (variazioni significative ad esempio del merito creditizio) e non da variazioni delle condizioni, dei tassi d’interesse di mercato. Al fine di verificare l’esistenza di obiettive evidenze di impairment si fa riferimento anche ai rating assegnati da primarie agenzie internazionali ed alla loro evoluzione nel tempo. Impairment dei titoli di capitale. Con riferimento ai titoli di capitale classificati come AFS, è ragionevole ipotizzare che le azioni in portafoglio siano da svalutare prima dei titoli obbligazionari emessi dalla stessa società emittente; pertanto, gli indicatori di svalutazione dei titoli di debito emessi da una società, ovvero la svalutazione di tali titoli di debito, sono di per sé forti indicatori dell’Impairment dei titoli di capitale. Più in generale, per stabilire se vi è una evidenza di Impairment per un titolo di capitale, oltre alla presenza degli eventi indicati dallo IAS 39.59, ed alle considerazioni in precedenza riportate ove applicabili, sono da considerare in particolare i due seguenti eventi (IAS 39 §61): - cambiamenti significativi con effetti avversi relativi alle tecnologie, mercati, ambiente economico o legale relativamente all’emittente, che indicano che il costo dell’investimento non può più essere recuperato; - un significativo o prolungato declino nel Fair Value dell’investimento al di sotto del suo costo. La Banca effettua sempre specifici test di impairment sui titoli di capitale che presentano minusvalenze rispetto al prezzo di carico. Unitamente a test di carattere qualitativo, che si basano sulle caratteristiche economico-finanziarie della partecipata, sono stati introdotti test quantitativi i quali prevedono che, al superamento di determinate soglie di durata e significatività della perdita, venga sempre e comunque effettuato l’impairment, a prescindere da ogni altra considerazione. In particolare vengono sottoposte ad impairment, con giro della riserva netta cumulata, iscritta a patrimonio netto, alla voce di conto economico 130 b), le partecipazioni che presentano: - una riduzione del fair value dello strumento finanziario per una percentuale superiore al 50% del valore di carico; - una diminuzione del fair value dello strumento finanziario, al di sotto del prezzo di carico, per un periodo continuativo superiore a 18 mesi. Relativamente agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, la necessità di rilevare un Impairment considera inoltre, singolarmente o congiuntamente, le seguenti situazioni che attengono ad indicatori qualitativi (ivi inclusi quelli previsti dal paragrafo 59 e seguenti del principio contabile Ias 39) e precisamente: 1. andamento dei prezzi dello strumento; 2. andamento dei dividendi erogati e stimati; 3. andamento dei ricavi conseguiti; 4. generale situazione dell’emittente rilevata anche attraverso l’analisi dell’evoluzione dei rating attribuiti nel periodo dalle società S&P, Fitch e Moodys; 5. andamento della situazione aziendale con riferimento anche al comparto di operatività; 6. previsioni di future possibili riprese dei corsi sulla base delle stime di crescita attese. 248 Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria. Rilevazione delle componenti reddituali. Le Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. Con riferimento all’imputazione delle variazioni di “fair value” degli utili o delle perdite cumulati e degli effetti derivanti da perdite di valore si rimanda al precedente punto relativo alla valutazione. 3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza La Banca non possiede attività finanziarie di tale natura 4 – Crediti Classificazione. I crediti includono gli impieghi con banche e clientela, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. Iscrizione. La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del “fair value” dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni diverse da quelle di mercato il “fair value” è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione; la differenza rispetto all’importo erogato o al prezzo di sottoscrizione è imputata direttamente a Conto Economico. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o di impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita o delle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione corrisponde al fair value esistente alla data in cui viene deliberato il trasferimento, che viene assunto come nuovo costo ammortizzato. Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito o aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo (o tasso interno di rendimento T.I.R.), della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. I crediti a breve termine sono quelli con durata inferiore ai 18 mesi. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i proventi riferibili agli stessi sono attribuiti al Conto Economico in 249 modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, scaduto oltre 180 giorni o ristrutturato secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS. I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di Bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario (TIR). I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono attualizzati. Il tasso effettivo originario (o tasso interno di rendimento TIR) di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a Conto Economico. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a Conto Economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti in bonis, ivi inclusi quelli verso controparti residenti in “Paesi a rischio”, sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva, salvo quelli che, in considerazione del loro importo, vengono valutati analiticamente. Se la valutazione analitica dei crediti significativi non evidenzia rettifiche di valore i crediti significativi sono comunque sottoposti a valutazione collettiva (IAS 39 par. 64). La valutazione collettiva avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate a Conto Economico. Ad ogni data di chiusura del Bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis esistente alla stessa data. Cancellazione. I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio (derecognition) solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal Bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, ad altri soggetti terzi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate. Vengono altresì imputate a Conto Economico le rettifiche e le riprese di valore dei crediti determinate secondo le sopra esposte modalità. 5 - Attività Finanziarie valutate al fair value Classificazione. Un’attività finanziaria viene designata al fair value in sede di rilevazione iniziale, con i risultati valutativi rilevati a conto economico, solo quando: 1. si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto; 2. la designazione al fair value rilevato a Conto Economico consente di fornire una migliore informativa in quanto: i. elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse; ii. un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai dirigenti con responsabilità strategiche. Iscrizione. Le attività finanziarie in esame vengono valutate al fair value fin dal momento della prima iscrizione, che avviene sulla base della data di regolamento. I proventi ed oneri iniziali sono immediatamente imputati al conto economico. Valutazione. Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie detenute per la negoziazione. Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/ benefici ad essa connessi. 6 - Operazioni di copertura Nelle voci dell’attivo e del passivo figurano i derivati finanziari di copertura, che alla data di riferimento del bilancio o della situazione infrannuale presentano rispettivamente un fair value positivo e negativo. Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato strumento finanziario o su un gruppo di strumenti finanziari, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli utili rilevabili su un diverso strumento finanziario o gruppo di strumenti finanziari nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. Lo IAS 39 prevede le seguenti tipologie di coperture: • • • • copertura di fair value, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value di un’attività o passività di bilancio attribuibile ad un particolare rischio; copertura di flussi finanziari, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazioni dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste del bilancio; copertura di un investimento in valuta, che attiene alla copertura dei rischi di un investimento in un’impresa estera espresso in valuta; copertura generica di fair value (“macrohedging”) avente l’obiettivo di ridurre le oscillazioni di fair value, imputabili al rischio tasso di interesse, di un importo monetario, riveniente da un portafoglio di attività e di passività finanziarie (inclusi i “core deposit”). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti derivanti dallo sbilancio di attività e passività. Lo strumento derivato è designato di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura e se tale relazione è efficace nel momento in cui la copertura ha inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa. L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui 250 251 le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle dello strumento di copertura. Pertanto l’efficacia è apprezzata dal confronto di suddette variazioni, tenuto conto dell’intento perseguito dall’impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. 7 - Partecipazioni Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125%) quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto, per l’elemento di rischio oggetto di copertura. La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale utilizzando: 1. test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l’attesa sua efficacia; 2. test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si riferiscono. In altre parole, misurano quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta. • società controllate: si considerano controllate le società nelle quali si ha la maggioranza dei diritti di voto e quelle nelle quali si è in grado di influenzare le politiche operative e finanziarie; • società collegate: si considerano collegate le società in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società che per particolari legami giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato, debbono considerarsi sottoposte ad influenza notevole; • società soggette a controllo congiunto: si considerano soggette a controllo congiunto le società controllate congiuntamente ad altri soggetti per le quali si è optato per l’iscrizione in base al metodo del patrimonio netto in alternativa al metodo proporzionale; sussiste controllo congiunto quando vi sono accordi contrattuali, parasociali o di altra natura, per la gestione paritetica dell’attività e la nomina degli amministratori. Se i test non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta. In questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. Lo strumento coperto è rilevato nella categoria di appartenenza per un valore pari al suo fair value al momento della cessazione dell’efficacia e torna ad essere valutato secondo il criterio della classe di appartenenza originaria. I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare: 1. 2. 3. nel caso di copertura di fair value, la variazione del fair value dell’elemento coperto si compensa con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l’effetto economico netto. La rilevazione a conto economico della variazione di fair value dell’elemento coperto, imputabile al rischio oggetto di copertura, si applica anche se l’elemento coperto è un’attività finanziaria disponibile per la vendita. In assenza di copertura, detta variazione risulterebbe contabilizzata in contropartita del patrimonio netto; nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono riportate a patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a conto economico solo quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesti la variazione dei flussi di cassa da compensare. La porzione dell’utile o della perdita dello strumento di copertura considerata inefficace viene iscritta a conto economico. Tale porzione è pari all’eventuale eccedenza del fair value cumulato dello strumento di copertura rispetto al fair value cumulato dello strumento coperto. In ogni caso, l’oscillazione del fair value della posta copertura e della relativa operazione di copertura deve essere mantenuta nel range di 80%-125%; le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate allo stesso modo delle coperture di flussi finanziari. Le attività e le passività finanziarie di copertura vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività/passività finanziarie viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Adeguamento di valore delle attività finanziarie e delle passività finanziarie oggetto di copertura generica Nelle presenti voci figurano rispettivamente le variazioni di fair value di attività e passività finanziarie oggetto di copertura generica (“macrohedging”) dal rischio di tasso di interesse, in base al rispettivo saldo, sia esso positivo che negativo. Classificazione. La voce include le partecipazioni detenute in: Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il “fair value” dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal “fair value” al momento del trasferimento. Valutazione. Le partecipazioni in società controllate direttamente, indirettamente o congiuntamente o collegate sono valutate al costo al netto di riduzioni di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a Conto Economico. Se i motivi della perdita di valore sono rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La verifica su eventuali perdite di valore avviene ad ogni chiusura di bilancio o delle situazioni infrannuali. Cancellazione. Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. I dividendi percepiti a fronte delle partecipazioni detenute sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. 8 - Attività materiali Classificazione. Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice. Iscrizione. Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto Economico. Valutazione. Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione: 252 253 • • dei terreni, che non vengono ammortizzati, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell’applicazione dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall’edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato è stata effettuata, però, sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti “cielo-terra”; del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere ragionevolmente stimata ed il suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo o a rimanere costante, ma non a diminuire. I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. Essi sono esposti tra le “altre attività”. Le spese di ristrutturazione di immobili in affitto sono ammortizzate per un periodo non superiore alla durata del contratto. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il “fair value”, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a Conto Economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si da luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Per gli immobili detenuti per investimento, sottoposti al regime dello IAS 40, si è adottato il modello del costo. Cancellazione. Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Rilevazione delle componenti reddituali. Le quote di ammortamento dei beni materiali, determinate secondo la loro residua vita utile, sono contabilizzate nell’esercizio di competenza. Le eventuali perdite di valore sono contabilizzate nell’esercizio in cui sono rilevate. I redditi delle attività materiali che non sono utilizzate come beni strumentali dell’azienda sono contabilizzati secondo il principio di competenza economica determinato sulla base dei corrispettivi contrattualmente dovuti dai soggetti che utilizzano le suddette attività materiali. 9 - Attività immateriali Classificazione. Le attività immateriali includono l’avviamento ed il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. L’avviamento rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il “fair value” delle attività e delle passività acquisite. Le altre attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali. Iscrizione. Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il “fair value” degli elementi patrimoniali acquisiti e il costo di acquisto della partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto Economico. Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tal fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al minore tra il “fair value” dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a Conto Economico. Le altre attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a Conto Economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Valutazione. Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Ad ogni chiusura di Bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell’attività. L’ammontare della perdita, rilevato a Conto Economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile. Cancellazione. Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali sono rilevate al Conto Economico in ragione della quota di competenza di ciascun esercizio, determinata secondo la vita utile del bene o diritto cui si fa riferimento. 10 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Classificazione. Sono classificate in tale voce le attività non correnti o i gruppi di attività per i quali è stato avviato un processo per la dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Iscrizione. L’iscrizione avviene ai valori di bilancio. Valutazione. Successivamente alla prima iscrizione esse sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione. Cancellazione. Le attività non correnti o i gruppi di attività in via di dismissione vengono cancellate quando vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e tutti i benefici ad esse connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Nella specifica voce di conto economico vengono contabilizzati, al netto dell’effetto fiscale, i relativi oneri e proventi. 254 255 11 - Fiscalità corrente e differita Rilevazione iniziale. Le attività e le passività fiscali relative ad imposte dirette ed indirette, sono rilevate nel Bilancio nel quale sono imputate, al Conto Economico o al Patrimonio, le componenti attive e passive di Reddito o di Patrimonio che danno loro origine, indipendentemente dall’esercizio in cui le attività e le passività fiscali troveranno la loro manifestazione finanziaria. Vengono iscritte tra le attività e passività fiscali correnti quelle attività e passività fiscali che, secondo la legge, trovano una manifestazione di carattere finanziario in relazione ad eventi verificatisi nell’esercizio cui il bilancio fa riferimento. Qualora le attività e passività fiscali sono rilevate in relazione a fatti o elementi che genereranno una manifestazione di carattere finanziario in esercizi successivi a quello cui il Bilancio fa riferimento, esse vengono iscritte tra le attività e passività fiscali differite. Le attività e le passività fiscali correnti sono compensate, nello Stato Patrimoniale, qualora ciò sia legalmente consentito e per tipologia di imposta. Valutazione. Le attività e le passività fiscali correnti sono determinate mediante una prudente stima dell’onere fiscale determinato sulla base della legislazione e della prassi amministrativa vigente alla data di chiusura del Bilancio applicando le variazioni in aumento ed in diminuzione previste dalla normativa fiscale. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate seguendo la metodologia del “Balance Sheet Liability Method”. La loro valutazione avviene moltiplicando l’elemento attivo o passivo la cui deduzione/imponibilità sia differita nel tempo per l’aliquota fiscale che si suppone legalmente vigente nell’esercizio in cui avverrà la deduzione/ tassazione del suddetto elemento. Le attività e passività fiscali differite non sono oggetto di attualizzazione. Cancellazione. Le attività e passività fiscali correnti sono cancellate al momento del soddisfacimento dell’obbligazione tributaria cui le stesse si riferiscono. Le attività e passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui gli elementi attivi e passivi cui esse si riferiscono concorrono alla formazione della base imponibile dell’imposta. Rilevazione delle componenti reddituali. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto Economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate direttamente a Patrimonio Netto. Il Conto Economico accoglie gli accantonamenti per imposte correnti di competenza dell’esercizio, l’iscrizione di imposte anticipate e differite i cui elementi concorreranno alla formazione del reddito imponibile di esercizi successivi, e lo storno di imposte anticipate e differite iscritte in esercizi precedenti ed i cui elementi concorrono alla formazione della base imponibile corrente di competenza dell’esercizio. Nel Conto Economico trovano altresì collocazione le eventuali sopravvenienze passive o insussistenze di accantonamenti per imposte correnti definitivamente liquidate rispetto alle somme accantonate oltre alle variazioni, positive o negative, di imposte anticipate e differite legate a variazioni di aliquote o a modifiche legislative sopravvenute rispetto alla situazione esistente al momento della loro iscrizione. 12 - Fondi per rischi ed oneri Classificazione. I fondi di quiescenza includono tutti i fondi a benefici definiti o a prestazioni definite classificati come “fondi interni” ai sensi della vigente legislazione previdenziale, sempre che vi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari. Iscrizione. Il fondo di quiescenza interno è costituito in attuazione di accordi aziendali e si qualifica come piano a benefici definiti. Esso è costituito a favore di personale in quiescenza. La passività relativa a tale piano ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni erogate sono determinate sulla base di ipotesi attuariali. Gli utili e le perdite attuariali sono riconosciuti a Conto Economico. Valutazione. La valutazione dell’obbligo a carico della Banca del fondo interno di previdenza a prestazione definita viene effettuato sulla base della riserva matematica calcolata da un attuario. I parametri demografici, economici e finanziari su cui viene basato il calcolo sono illustrati nella Nota Integrativa. Cancellazione. La cancellazione del fondo avviene all’atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti al fondo stesso. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l’ammontare dell’accantonamento o dello storno dal fondo (service costs, interest costs, utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell’esercizio in cui esse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale. Altri fondi Classificazione. Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è rilevato a Conto Economico. Iscrizione. L’iscrizione dell’accantonamento avviene ogni qualvolta, in base ad evidenze interne o esterne, ad accordi con soggetti terzi, a delibere degli Organi Aziendali o ad altri fatti o elementi sia possibile determinare l’esistenza di una obbligazione attuale legata ad un evento passato della quale non sia tuttavia possibile determinare con precisione l’ammontare. Valutazione. La stima dell’obbligazione a carico dell’azienda avviene mediante il calcolo dell’onere dovuto determinato sulla base di obblighi contrattuali, di comportamenti già tenuti in passato, della più probabile evoluzione di eventuali contenziosi e, laddove necessario, sulla base di stime anche di carattere attuariale. Laddove il tempo prevedibile di adempimento dell’obbligazione rivesta rilevanza, la stessa obbligazione viene attualizzata mediante tassi di mercato. Cancellazione. La cancellazione di posizione iscritte ai fondi per rischi ed oneri avviene sia nel caso di adempimento, totale o parziale, dell’obbligazione assunta, sia nel caso di successiva insussistenza della medesima obbligazione. Rilevazione delle componenti reddituali. Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri e le eventuali insussistenze dei medesimi fondi vengono portate a carico o a beneficio delle singole voci di Conto Economico alle quali, per natura, si riferiscono all’esercizio in cui si verificano gli eventi che, ne determinano l’accantonamento o lo storno. 13 - Debiti e titoli in circolazione Classificazione. I debiti verso banche, i debiti verso clientela, i titoli in circolazione e le passività subordinate ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto, pertanto, degli eventuali ammontari riacquistati. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario. Iscrizione. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o di regolamento dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del “fair value” delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi e/o proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a Conto Economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività. Cancellazione. Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancel- 256 257 lazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a Conto Economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. 14 - Passività finanziarie di negoziazione Classificazione. La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading, nonché il valore negativo dei derivati impliciti presenti in contratti complessi, ma strettamente correlati agli stessi. Inoltre, sono incluse le passività che originano da scoperti tecnici generati dall’attività di negoziazione di titoli. Tutte le passività di negoziazione sono valutate al “fair value”. Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come il “fair value” dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al “fair value”, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al “fair value”. Per la determinazione del “fair value” degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicati a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati ma per i quali comunque esistono degli scambi effettuati anche tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento anche a tali corsi assumendo i migliori prezzi disponibili. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse, valori rilevati in recenti transazioni comparabili. Cancellazione. Le passività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o quando la passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Valutazione. Le passività finanziarie sono valutate al “fair value”. La determinazione del “fair value” si basa sull’utilizzo di modelli standard che tengono in considerazione tutti i parametri di mercato e i fattori di rischio inerenti. Cancellazione. Le passività finanziarie valutate al “fair value” sono cancellate contabilmente dal Bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti negative di reddito rappresentati dagli interessi passivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di Conto Economico relativo agli interessi. I risultati della valutazione sono ricondotti nel “risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”, così come gli utili o le perdite derivanti dall’estinzione determinati secondo lo stesso criterio indicato per i titoli in circolazione. Benefici ai dipendenti - Trattamento di fine rapporto del personale Classificazione. Il trattamento di fine rapporto del personale costituisce un fondo determinato sulla base del suo valore attuariale attraverso la stima della quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A far data 1° gennaio 2007 le quote dei benefici che maturano tempo per tempo sono versate alla Sezione di Tesoreria istituita presso l’INPS o a favore di altri fondi pensione appositamente scelti dal dipendente. Rimane in seno alla Banca il debito per benefici futuri da corrispondere a favore del personale dipendente maturato fino al 31 dicembre 2006 per tutti i dipendenti che, pur potendo, non hanno esternalizzato il TFR maturato presso un fondo esterno. Tale importo viene periodicamente stimato su base demografico/attuariale. Iscrizione. Il valore attuariale del TFR viene iscritto in relazione agli obblighi stimati nei confronti dell’insieme dei dipendenti in servizio alla data di chiusura di ciascun bilancio. Tale valore viene rivisto al termine di ogni data di chiusura del bilancio e gli incrementi e i decrementi del valore attuariale dell’obbligazione e della sua rivalutazione vengono iscritti al Conto Economico. Valutazione. La valutazione attuariale degli obblighi connessi al fondo trattamento di fine rapporto avviene sulla base di parametri statistici, demografici e finanziari sviluppati sulla base di una relazione preparata da un attuario. Le modalità di determinazione dei suddetti parametri sono riportate nella Nota Integrativa al bilancio. Cancellazione. La cancellazione del Fondo avviene all’atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l’ammontare del solo effetto di rivalutazione e dell’effetto attuariale (interest costs e utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell’esercizio in cui le stesse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale. 16 - Operazioni in valuta Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. 15 - Passività finanziarie valutate al “fair value” Classificazione. Sono classificati in questa voce le emissioni obbligazionarie della Banca strutturate e non, per le quali la valutazione al “fair value” permette di eliminare asimmetrie contabili sia in fase di rilevazione che in fase di valutazione periodiche. A fronte di tali strumenti finanziari, infatti, sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati. Iscrizione. Il loro valore di prima iscrizione è il “fair value” al netto dei proventi o costi di transazione che vengono rilevati direttamente a Conto Economico. 258 Rilevazione iniziale. Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Valutazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue: • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura; • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; • le poste non monetarie valutate al “fair value” sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura. Cancellazione. Le attività e passività in valuta estera sono cancellate alla scadenza dei diritti o degli obblighi alle quali si riferiscono o nel caso in cui le medesime siano trasferite a soggetti terzi e con esse siano trasferiti i benefici e gli oneri alle stesse connessi. 259 Rilevazione delle componenti reddituali. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del Bilancio precedente, sono rilevate nel Conto Economico del periodo in cui sorgono. Quando un utile o una perdita sono rilevati a Conto Economico, è rilevata a Conto Economico anche la relativa differenza di cambio. razione e altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, alla data di maturazione dei corrispettivi. le spese di acquisizione di immobilizzazione materiali/immateriali si considerano sostenute alla data di messa in uso del bene. 17 - Altre informazioni Cartolarizzazioni Altre passività In questa voce sono compresi, tra l’altro, gli accantonamenti, su base analitica e collettiva, relativi alla stima di possibili esborsi connessi al rischio di credito su impegni e garanzie. In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali, ci si è avvalsi della facoltà di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti ad operazioni di cartolarizzazione effettuate prima del 1° gennaio 2004, che risultavano cancellati in base ai precedenti principi contabili. Nell’attivo patrimoniale della banca cedente figurano così i titoli sottoscritti. Per le operazioni perfezionatesi successivamente a tale data, i crediti ceduti non sono cancellati dal bilancio qualora vi sia un sostanziale trattenimento di rischi e di benefici, anche se formalmente oggetto di cessione pro-soluto ad una società veicolo. Ciò si verifica, ad esempio, qualora la banca sottoscriva la tranche dei titoli Junior o di esposizioni analoghe, in quanto sopporta il rischio delle prime perdite e, parimenti, beneficia del rendimento dell’operazione. Conseguentemente, i crediti figurano in bilancio come “Attività cedute e non cancellate” a fronte del finanziamento ricevuto dalla società veicolo, al netto dei titoli emessi dalla stessa e sottoscritti dalla banca cedente. Analoghi criteri di rappresentazione, basati sulla prevalenza della sostanza sulla forma, sono applicati per la rilevazione delle competenze economiche. Azioni Proprie Rilevazione iniziale. Le azioni proprie acquistate, nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo Bilancio approvato, sono portate in decremento del Patrimonio Netto. In nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la decima parte del capitale sociale, tenendosi conto a tal fine anche delle azioni possedute da società controllate. Cancellazione. Le azioni proprie detenute sono cancellate dal Bilancio al momento della loro alienazione. Però le azioni proprie acquistate in violazione dell’art. 2357 del c.c. debbono essere alienate secondo modalità da determinarsi dall’assemblea entro un anno dal loro acquisto. In mancanza deve procedersi senza indugio al loro annullamento e alla corrispondente riduzione del capitale. Rilevazione delle componenti reddituali. Il valore collocato, gli utili e/o le perdite derivanti dalla loro negoziazione sono rilevati come variazioni di Patrimonio Netto. Garanzie e impegni Le garanzie rilasciate e gli impegni ad erogare fondi che comportino rischi di credito sono iscritti per il valore nominale dell’impegno assunto, al netto degli utilizzi per cassa e delle eventuali rettifiche di valore rilevate, su base sia analitica che collettiva, in relazione alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di credito, nella voce “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie, che trovano contropartita nello Stato Patrimoniale alla voce “Altre passività”. La rilevazione dei costi Il principio della competenza impone di iscrivere le operazioni realmente effettuate nell’esercizio, al fine della formazione del reddito di periodo. Conseguenza di tale assunto è la correlazione tra costi e ricavi dell’esercizio, che si realizza, a prescindere dal momento dell’esborso e/o dell’emissione della fattura, per: • ripartizione dell’utilità o funzionalità pluriennale (ammortamento); • imputazione diretta di costi al conto economico dell’esercizio o perché associati al tempo o perché sia venuta meno l’utilità o la funzionalità del costo; • associazione causa-effetto tra tali costi ed i ricavi che sono generati con l’utilizzo del bene o servizio acquistati. In particolare, ai fini della determinazione dell’esercizio di competenza, i corrispettivi delle cessioni dei beni si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute: Dividendi e riconoscimento dei ricavi I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare: - gli interessi di mora sulle sole sofferenze, se previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a Conto Economico solo al momento del loro effettivo incasso, mentre gli altri, maturati su posizioni in incaglio o sconfinate, sono contabilizzati al momento di maturazione e svalutati utilizzando le stesse percentuali di recuperabilità previste per i crediti che li hanno originati; - i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto legale ad incassarli, e quindi nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione; - gli utili e le perdite derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione sono riconosciuti a Conto Economico al regolamento contrattuale dell’operazione sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il fair value al quale lo strumento è iscritto, ottenuto mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri di input osservabili sul mercato. Il fair value così determinato viene poi corretto per tenere conto del rischio di recuperabilità degli eventuali margini positivi, in funzione della specifica controparte con la quale lo strumento finanziario risulta stipulato (credit risk adjustment); - gli utili derivanti dalla stipula di strumenti finanziari per i quali si ritiene che il fair value non possa essere determinato secondo parametri di mercato osservabili, sono distribuiti nel tempo tenendo conto della natura e della durata dello strumento (es. prodotti a capitale garantito o protetto); - i ricavi derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari, determinati dalla differenza tra il corrispettivo incassato ed il fair value dello strumento, sono riconosciuti a conto economico alla data di emissione se il fair value è determinato sulla base di parametri osservabili o a transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato. Qualora tali parametri non siano riscontrabili in modo diretto sul mercato, come per tutte le emissioni rivolte al mercato retail, la tecnica valutativa utilizzata per la determinazione del fair value considera, quale fattore correttivo nell’attualizzazione dei flussi di cassa, lo spread commerciale. Il fair value così determinato corrisponde al corrispettivo incassato: nessun profitto risulta pertanto contabilizzato alla data di emissione. - alla data della consegna o spedizione, per i beni di consumo - alla data di stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende I corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute, alla data in cui le stesse sono ultimate, ovvero, per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo, assicu260 261 A.3 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE A.3.1 Trasferimenti tra portafogli A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Si precisa che nel corso del 2010 non sono state operate riclassifiche volte a trasferire attività finanziarie da un portafoglio all’altro. Conseguentemente le tabelle della presente sezione non vengono avvalorate. A.3.2 Gerarchia del fair value Modalità di valutazione dei titoli in portafoglio al 31 dicembre 2010 La necessità di migliorare il livello di disclosure in relazione al “fair value measurement”, soprattutto alla luce delle recenti condizioni di mercato, ha spinto lo IASB, nel corso della seconda metà del 2008, a considerare una proposta di modifica dell’IFRS 7 finalizzata a migliorare la trasparenza dell’informativa di bilancio in relazione a due temi: • Fair value measurement: lo IASB ha inteso adottare le modalità già previste nello SFAS 157 che prevedono una gerarchia di fair value a 3 livelli basata sulla significatività degli input delle valutazioni; • Liquidity risk: è stata presentata una nuova definizione di liquidity risk (come “rischio che un’entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate attraverso la consegna di contante o di altre attività finanziarie”), nonchè viene richiesta una maggiore informativa anche di tipo quantitativo sulla modalità di gestione della liquidità di strumenti derivati. A seguito di consultazioni a livello internazionale tra regulators, governi ed organismi preposti alla predisposizione ed all’interpretazione delle regole contabili, il 5 Marzo 2009 lo IASB ha approvato un emendamento all’IFRS 7 al fine di migliorare l’informativa in materia di fair value measurement e rinforzare i precedenti requisiti di informativa in materia di liquidity risk associato agli strumenti finanziari. Tale emendamento, va applicato a partire dal bilancio d’esercizio 2009 (IFRS 7 44G). Nel contesto sopra rappresentato, la Banca si è dotata di una policy interna che disciplini in modo trasparente ed esauriente l’approccio metodologico ed il modello operativo adottato per la valorizzazione degli strumenti finanziari al fair value. Di particolare rilevanza, con riferimento alle disclosure requirements previste dall’IFRS 7 è definire, all’interno della policy interna di disciplina, l’approccio metodologico e il modello operativo adottato dalla Banca per la valorizzazione degli strumenti finanziari al fair value, la definizione dei parametri per la definizione dei mercati attivi e dei mercati inattivi. Il concetto di “mercato attivo” più che al mercato di riferimento è riconducibile al singolo strumento finanziario. Infatti, il c.d. “mercato attivo”: • non coincide necessariamente con il concetto di mercato regolamentato • comprende circuiti di scambio organizzato e multilateral trading facilities, sempre che i prezzi in essi esposti siano effettivamente rappresentativi di scambi; • comprende anche circuiti elettronici di negoziazione, con le stesse cautele di cui sopra. Inoltre, durante l’attuale crisi finanziaria, molti mercati hanno sperimentato minori volumi, riduzioni delle size medie delle transazioni e, in alcuni casi, una mancanza di attività di trading per brevi periodi. L’aggettivo “attivo” riferito ai mercati è inteso dai regulators come sinonimo di “liquido”. Infatti, tutti i criteri indicati dai regulators attengono ad indicatori di pronta ed economica liquidabilità delle posizioni. Tale definizione trova inoltre ampio riscontro nel concetto di liquidità espresso all’interno del “livello 3” sul Regolamento Intermediari che afferma che uno strumento finanziario può definirsi illiquido se il portatore dello stesso: • ha difficoltà a rivenderlo; • in un lasso di tempo ragionevole; • a condizioni di prezzo significative ossia tali da riflettere, direttamente o indirettamente, una pluralità di interessi in acquisto ed in vendita. La principale innovazione introdotta con l’amendment all’IFRS 7 (Improving Disclosures about Financial Instruments) è l’introduzione del concetto di Fair Value Hierarchy (nel seguito anche “FVH”) articolata su tre differenti livelli (Livello 1, Livello 2 e Livello 3) in ordine decrescente di osservabilità degli input utilizzati per la stima del fair value. 262 La gerarchia del fair value prevede che vengano assegnati alternativamente i seguenti livelli: • Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi di attività o passività identiche (cioè senza modifiche o repackaging). • Livello 2: dati di input diversi dai prezzi di cui al Livello 1 che sono osservabili in mercati attivi per strumenti di attività o passività simili oppure calcolati attraverso tecniche di valutazione dove tutti gli input significativi sono basati su parametri osservabili sul mercato. • Livello 3: tecniche di valutazione dove un qualsiasi input significativo per la valutazione al fair value è basato su dati di mercato non osservabili. Premesso che il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli ed indipendenti, per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato attraverso l’utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti finanziari quotati su mercati attivi, o mediante l’utilizzo di modelli valutativi per gli altri strumenti finanziari. L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo è la prova migliore del fair value e, quando esistono, sono utilizzate per valutare l’attività o la passività finanziaria. Si fa presente che l’approccio metodologico utilizzato dalla Banca per la valorizzazione degli strumenti finanziari in bilancio è finalizzato ad attribuire massima priorità ai prezzi ufficiali disponibili sui mercati considerati attivi ottenuti da fonti indipendenti (mark to market) e priorità più bassa all’utilizzo di input non osservabili sul mercato e quindi maggiormente discrezionali (mark to model). Di seguito sono esplicitate le metodologie seguite per la valutazione degli strumenti finanziari iscritti in bilancio tenuto conto della gerarchia del fair value. Metodo di valutazione Livello 1 La Banca assegna livello 1 a tutte le quotazioni rilevate sui mercati regolamentati, così come identificati nell’apposito elenco tenuto da Consob. In particolare vengono assunti i prezzi ufficiali o, in mancanza quelli di riferimento, rilevati nei predetti mercati (senza modifiche o ricomposizioni), attraverso il caricamento automatizzato all’interno del sistema informativo della Banca. Qualora uno strumento finanziario sia quotato su più mercati regolamentati viene assunto il prezzo formatosi sul mercato primario di trattazione. Nel caso in cui gli strumenti finanziari non siano quotati su mercati regolamentati ma vengano scambiati su mercati attivi, ovvero da un numero significativo di market maker e tali prezzi vengano pubblicati regolarmente dall’agenzia di informazione finanziaria Bloomberg, cui la Banca fa riferimento per rilevare e monitorare i dati del mercato finanziario, vengono assunti i migliori prezzi Bid, per la valutazione degli strumenti finanziari acquistati, ed i migliori prezzi Ask, per la valutazione degli strumenti finanziari emessi. La valorizzazione degli O.I.C.R. viene effettuata mediante l’applicazione dei Net Asset Value - N.A.V. - calcolati periodicamente dalle società di gestione. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, servizi di quotazione, intermediari ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni di mercato. Nel caso di strumenti finanziari derivati quotati la determinazione del fair value è basata su prezzi rilevati in mercati attivi come sopra definiti. Metodo di valutazione Livello 2 Se uno strumento finanziario non è negoziato su un mercato attivo ai fini della determinazione del fair value la Banca fa ricorso: 1) a tecniche di valutazione coerenti con le metodologie di pricing comunemente utilizzate nella prassi di mercato; 2) all’utilizzo dei prezzi relativi a recenti transazioni di mercato tra parti consapevoli ed indipendenti; 3) a valori correnti di mercato di strumenti aventi le stesse caratteristiche finanziarie; In particolare le tecniche di valutazione sono diversificate a seconda del tipo di strumento finanziario da trattare e precisamente: • Per i titoli di capitale vengono utilizzati modelli di valutazione di tipo patrimoniale, reddituale e misto (Discount Dividend Model), prezzi desumibili da transazioni avvenute su strumenti similari, da multipli di mercato di società direttamente confrontabili. • Per gli strumenti finanziari obbligazionari, c.d. "plain vanilla", si applicano modelli di attualizzazione dei flussi di cassa attesi utilizzando curve di tassi di interesse forward, ricavate sulla base delle curve dai tassi spot e 263 spread creditizi per settore, rating e durata. Nel caso di obbligazioni strutturate viene valutata in maniera distinta la componente derivativa e sommata algebricamente al valore dello strumento finanziario "plain vanilla". La valutazione degli strumenti finanziari obbligazionari, avviene attraverso l’utilizzo di uno specifico applicativo informatico (Master Finance) che viene alimentato con dati di mercato "riskfree" e curve di rating esplicative del rischio emittente, come sopra definite. • Per gli strumenti finanziari derivati Over The Counter (O.T.C), vengono utilizzate metodologie comunemente seguite a livello finanziario. In particolare vengono applicati modelli di attualizzazione dei flussi di cassa futuri e modelli di determinazione di prezzo per le opzioni. I dati di input dei modelli, tassi, volatilità, prezzi, vengono rilevati direttamente dai mercati di riferimento attraverso automatismi realizzati con l’applicativo “data license” di Bloomberg, che alimenta il motore di calcolo di cui si serve la Banca. A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value (migliaia di euro) 31 dic 10 Attività/Passività finanziarie misurate al FV 31 dic 09 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale 1. Att. finanziarie detenute per la negoziazione 83.888 16.931 1.965 102.784 135.141 2.884 2.126 140.151 2. Att. finanziarie valutate al fair value 40.467 0 0 40.467 21.539 0 0 21.539 3. Att. finanziarie disponibili per la vendita 11.745 5.034 27.032 43.811 44.865 4.709 25.369 74.943 4 Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 136.100 21.965 28.997 187.062 201.545 7.593 27.495 236.633 0 8.017 0 8.017 0 2.096 0 2.096 29.160 60.003 0 89.163 0 36.368 0 36.368 0 0 0 0 0 0 0 0 29.160 68.020 0 97.180 0 38.464 0 38.464 Metodo di valutazione Livello 3 Totale La determinazione del fair value, in questo caso, fa ricorso a tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su input significativi non desumibili dal mercato e comporta, pertanto, stime ed assunzioni effettuate direttamente dal management. Per i titoli obbligazionari non quotati su mercati regolamentati, per i quali non si riescano a reperire prezzi da nessun provider esterno e non sia possibile applicare i modelli valutativi implementati nei sistemi informatici, vengono utilizzate le indicazioni di prezzo fornite direttamente da controparti istituzionali o agenti di calcolo, che rappresentano, in funzione delle caratteristiche dello strumento finanziario, una stima attendibile del fair value. Con l’obiettivo di fornire un quadro dettagliato in merito alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari in bilancio di seguito si riporta la segmentazione di tutti gli strumenti finanziari sia cash che derivati valutati al fair value, sulla base della triplice gerarchia in precedenza illustrata. 1. Pass. finanziarie detenute per la negozione 2. Pass. finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura Totale Voci dell’attivo assoggettate a valutazione: • • • Attività finanziarie detenute per la negoziazione (voce 20); Attività finanziarie valutate al fair value (voce 30); Attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 40). Voci del passivo assoggettate a valutazione: • Passività finanziarie detenute per la negoziazione (voce 40); • Passività finanziarie valutate al fair value (voce 50); Successivamente alla presente Sezione viene allegata una Tabella riepilogativa delle attività e passività finanziarie per cassa suddivise per i diversi livelli di gerarchia del fair value alla data del 31 Dicembre 2010. Attività per cassa (voci 20, 30 e 40 dell’attivo) Gli strumenti finanziari valorizzati con livello 1 e 2 rappresentano l’83,44% di tutte le attività finanziarie classificate in bilancio nei portafogli valutati al fair value. Si fa presente che nel livello 2 sono confluiti i derivati finanziari O.T.C., che vengono valutati attraverso modelli matematici che utilizzano come fattori di input dati di mercato osservabili. All’interno del livello 2 sono presenti, altresì, strumenti finanziari di capitale il cui prezzo è stato rilevato attraverso l’osservazione di prezzi di mercato recenti. La valutazione viene supportata anche attraverso l’utilizzo di modelli matematici che tengono conto dei flussi reddituali attesi (Discount Dividend Model). Gli strumenti finanziari valutati sulla base di parametri non osservabili (livello 3) rappresentano una quota limitata, 16,26% e sono rappresentati in prevalenza, per il 92,79%, da partecipazioni detenute a scopo di promozione del territorio ed altre società con le quali normalmente esistono accordi commerciali ed operativi. Al fine di verificare l’esistenza di obiettive evidenze di impairment sono stati svolti dei test che non hanno evidenziato la necessità di procedere a riduzioni di valore in bilancio. Per quanto riguarda le restanti posizioni, 7,21%, esse sono riconducibili ad un numero limitato di strumenti finanziari illiquidi, aventi strutture complesse, il cui fair value è stato desunto da informazioni provenienti da contributori esterni opportunamente riviste internamente. 264 265 A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fai value (livello 3) PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (migliaia di euro) Attivo ATTIVITA’ FINANZIARIE Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 detenute per la negoziaz. valutate al fair value disponibili per la vendita di copertura 2.126 0 25.369 0 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 0 0 2.903 0 2.1 Acquisti 0 0 669 0 2.2 Profitti imputati a 2.2.1 Conto Economico 0 0 5 0 - di cui plusvalenze 0 0 5 0 2.2.2. Patrimonio netto X X 0 0 2.3 Trasferimenti da altri livelli 0 0 0 0 2.4 Altre variazioni in aumento 0 0 2.229 0 Alla data del 31 dicembre 2010 esso presenta un saldo di euro 357 milioni. 3. Diminuzioni (161) 0 (1.240) 0 La controllata Banca Caripe presenta valori in cassa per euro 9.102 miliaia. 3.1 Vendite 0 0 0 0 3.2 Rimborsi 0 0 0 0 3.3. Perdite imputate a 3.3.1 Conto Economico 0 0 (286) 0 - di cui minusvalenze 0 0 (285) 0 3.3.2. Patrimonio netto X X (211) 0 3.4 Trasferimenti da altri livelli 0 0 (662) 0 3.5 Altre variazioni in diminuzione (161) 0 (81) 0 4. Rimanenze finali 1.965 0 27.032 0 (migliaia di euro) Cassa e disponibilità liquide a) Cassa Totali Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 31.083 21,524 b) Depositi liberi presso Banche Centrali 357.000 115.000 Totale 388.083 136.524 La voce “Cassa e disponibilità liquide” presenta un incremento del 184,26 %, pari ad euro 251.559 miliaia, soprattutto per l’aumento del deposito libero detenuto presso la Banca d’Italia riferibile alla Capogruppo. A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3) Alla data del 31 12 2010 come pure al 31 12 2009 non non si registrano passività valutate al fair value di livello 3 266 267 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negozazione - Voce 20 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti (migliaia di euro) 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Voci/Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 85.788 136.551 79.156 119.399 0 0 A. ATTIVITA’ PER CASSA (migliaia di euro) Voci/Valori Totale 31-dic-10 Livello 1 Livello 2 1. Titoli di debito Totale 31-dic-09 Livello 3 Livello 1 Livello 2 a) Governi e Banche Centrali Livello 3 b) Altri enti pubblici c) Banche 6.632 7.632 d) Altri emittenti 0 9.520 2. Titoli di capitale 64 0 0 0 64 0 0 0 0 0 64 0 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 83.823 0 1.965 133.881 544 2.126 308 0 1.965 954 0 2.126 83.515 0 0 132.927 544 0 64 0 0 0 0 0 - imprese di assicurazione 0 0 0 1.260 0 0 - società finanziarie a) Banche b) Altri emittenti - imprese non finanziarie 0 28 0 0 24 0 4.1 Pronti contro termine attivi 0 0 0 0 0 0 3. Quote di O.I.C.R. 4.2 Altri 0 28 0 0 24 0 4. Finanziamenti 83.887 28 1.965 135.141 568 2.126 0 0 0 1.260 28 24 a) Governi e Banche Centrali 0 0 b) Altri enti pubblici 0 0 B. Strumenti derivati c) Banche 0 0 1. Derivati finanziari: d) Altri soggetti 28 24 85.880 137.835 12.204 1.989 Totale A - altri 1 16.903 0 0 2.316 0 1.1 di negoziazione 1 5.928 0 0 1.122 0 Totale A 1.2 connessi con la fair value option 0 10.975 0 0 1.194 0 B. STRUMENTI DERIVATI 1.3 altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.1 di negoziazione 0 0 0 0 0 0 2.2 connessi con la fair value option 0 0 0 0 0 0 Totale B 2.3 altri 0 0 0 0 0 0 Totale (A+B) 1 16.903 0 0 2.316 0 83.888 16.931 1.965 135.141 2.884 2.126 2. Derivati su crediti Totale B Totale (A+B) a) Banche - fair value b) Clientela - fair value 4.700 327 16.904 2.316 102.784 140.151 2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue (migliaia di euro) Titoli di debito 268 Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale 31-dic-10 A. Esistenze iniziali 136.551 0 1.260 24 137.835 B. Aumenti 205.936 64 0 3 206.003 B1. Acquisti 203.017 0 0 0 203.017 B2. Variazioni positive di FV 154 3 0 0 157 B3. Altre variazioni 2.765 61 0 3 2.829 C. Diminuzioni 256.698 0 1.260 0 257.958 C1. Vendite 119.510 0 1.232 0 120.742 C2. Rimborsi 132.622 0 0 0 132.622 C3. Variazioni negative di FV 1.850 0 0 0 1.850 C4. Trasferimenti ad altri portafogli C5. Altre variazioni D. Rimanenze finali 0 0 0 0 0 2.716 0 28 0 2.744 85.789 64 0 27 85.880 269 Sezione 3 Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30 3.3 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue (migliaia di euro) (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti A. Esistenze iniziali 21.539 0 0 0 B. Aumenti 30.265 0 0 0 B1. Acquisti 29.977 0 0 0 0 B2. Variazioni positive di FV 0 0 0 0 0 0 B3. Altre variazioni 288 0 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni 11.337 0 0 0 0 0 0 0 C1. Vendite 9.953 0 0 0 0 0 0 0 0 C2. Rimborsi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C3. Variazioni negative di FV 1.226 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C4. Altre variazioni 158 0 0 0 D. Rimanenze finali 40.467 0 0 0 Totale 40.467 0 0 21.539 0 0 Costo 40.000 0 0 20.000 0 0 Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 40.467 0 0 21.539 0 0 0 0 0 0 0 40.467 0 0 21.539 2. Titoli di capitale 0 0 0 3. Quote di O.I.C.R. 0 0 4. Finanziamenti 0 4.1 Strutturati 4.2 Altri 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito La voce è alimentata da attività detenute esclusivamente dalla Capogruppo. 3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti (migliaia di euro) Voci/Valori 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 40.467 21.539 40.467 21.539 b) Altri enti pubblici 0 0 c) Banche 0 0 d) Altri emittenti 0 0 2. Titoli di capitale 0 0 a) Banche 0 0 b) Altri emittenti: 0 0 - imprese di assicurazione 0 0 - società finanziarie 0 0 - imprese non finanziarie 0 0 - altri 0 0 3. Quote di O.I.C.R. 0 0 4. Finanziamenti 0 0 a) Governi e Banche Centrali 0 0 b) Altri enti pubblici 0 0 c) Banche 0 0 d) Altri soggetti 0 0 40.467 21.539 Totale 270 271 Sezione 4 Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Non ci sono, alla data del 31 dicembre 2010, attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica. (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 28 0 509 28.239 0 0 0 0 0 0 0 0 28 0 509 28.239 0 0 A. Esistenze iniziali 4.074 5.034 26.523 9.805 4.709 25.369 B. 4.074 5.034 1.235 9.805 4.709 0 0 0 25.288 0 0 25.369 7.643 0 0 6.821 0 0 0 0 0 0 0 0 11.745 5.034 27.032 44.865 4.709 25.369 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al FV 2.1 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale Alla data del 31 dicembre 2010 il portafoglio AFS è composto per l’81, 61% da titoli di capitale, per il 18,33% da quote di Oicr e per la restante parte, pari allo 0,07%, da titoli obbligazionari. Le variazioni di valore dei suddetti titoli sono state imputate in contropartita del Patrimonio Netto, al netto del relativo onere fiscale. Con riferimento alle azioni quotate su mercati regolamentati di livello 1 si è provveduto a contabilizzare le minusvalenze, realizzate alla fine dell’esercizio, nella voce 130 b) di conto economico pari ad euro 373.552,17, essendosi verificate le condizioni per l’effettuazione dell’impairment previste dalla policy definita dalla Banca, ai sensi del principio contabile Ias 39, par. 58 e seguenti. Per quanto riguardo i titoli non quotati di livello 3 il predetto test ha evidenziato l’esistenza di obiettive evidenze di impairment su n. 2 titoli di capitale la cui svalutazione imputata a conto economico è stata pari ad euro 80.224,08. 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti (migliaia di euro) Voci/Valori 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti - imprese di assicuraz. - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 272 Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 537 0 2 26 509 35.630 4.707 30.923 19.672 5.959 5.280 12 7.644 0 0 0 0 0 43.811 28.239 8.348 0 8.439 11.452 39.883 7.193 32.690 19.672 5.712 7.305 1 6.821 0 0 0 0 0 74.943 (migliaia di euro) Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 31-dic-10 28.239 39.883 6.821 0 74.943 Aumenti 1.066 3.006 823 0 4.895 B1. Acquisti 697 0 11 0 708 B2. Variazioni positive di FV 1 69 812 0 882 B3. Riprese di valore 0 4 0 0 4 - Imputate al CE 0 0 0 0 0 - Imputate al PN 0 4 0 0 4 B4. Trasf. ad altri portafogli 0 0 0 0 0 B5. Altre variazioni 368 2.933 0 0 3.301 C. Diminuzioni 28.768 7.259 0 0 36.027 C1. Vendite 26.578 4.270 0 0 30.848 C2. Rimborsi 919 0 0 0 919 C3. Variazioni negative di FV 1 1.407 0 0 1.408 C4. Svalutazioni da det. 160 579 0 0 739 - Imputate al CE 160 579 0 0 739 - Imputate al PN 0 0 0 0 0 C5. Trasf. ad altri portafogli 0 0 0 0 0 C6. Altre variazioni 1.110 1.003 0 0 2.113 D. Rimanenze finali 537 35.630 7.644 0 43.811 273 Sezione 5 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica Si precisa che nessuna società inclusa nel perimetro di consolidamento possiede attività finanziarie collocate in tale tipologia di portafoglio. Viene pertanto omessa tale sezione di nota integrativa. Banca Tercas Spa e le altre società del Gruppo non pongono in essere politiche di copertura del rischio legato a variazioni di “fair value” o di copertura dei flussi finanziari. Peraltro la liquidità dell’intero Gruppo è allocata, pressoché totalmente su strumenti finanziari a pronti o a brevissima scadenza con tassi di interesse variabili. 6.3 Leasing finanziario Sezione 6 Crediti verso banche – Voce 60 Alla data del bilancio non sono presenti crediti verso banche relativi ad operazioni di locazione finanziaria. 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica (migliaia di euro) Tipologia operazioni/valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 21.204 36.089 0 0 21.204 36.089 3. Pronti contro termine attivi 0 0 4. Altri 0 0 A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria B. Crediti verso Banche 144.403 170.195 1. Conti correnti e depositi liberi 36.530 152.107 2. Depositi vincolati 76.678 17.797 3. Altri finanziamenti: 30.923 291 30.042 0 0 0 881 291 272 0 3.1 Pronti contro termine attivi 3.2 Leasing finanziario 3.3 Altri 4. Titoli di debito 0 0 4.2 Altri titoli di debito 4.1 Titoli strutturati 272 0 Totale (valore di bilancio) 165.607 206.284 Totale (fair value) 165.445 206.284 Il “fair value” dei crediti verso banche non si discosta in maniera significativa dai valori di bilancio per la presenza, all’interno del comparto, di rapporti a breve termine per cui il fair value è assimilabile al valore di bilancio. Si precisa che all’interno dei Depositi Vincolati verso Banche è presente un credito deteriorato della Capogruppo nei confronti di Banca MB pari ad euro 5.023 migliaia. In data 15 novembre 2010, i commissari straordinari di Banca MB S.p.A., in amministrazione straordinaria dal luglio del 2009, con il parere del Comitato di Sorveglianza e previa autorizzazione della Banca d’Italia, hanno deliberato la sospensione del pagamento delle passività di qualsiasi genere e della restituzione degli strumenti finanziari alla clientela, ai sensi degli artt. 74 e 98 del d. Leg. 1° settembre 1993, n. 385 (TUB), per il periodo massimo di tre mesi, salvo proroghe. La misura si è resa necessaria alla luce della crescente pressione da parte dei creditori, dell’insufficienza delle disponibilità liquide a far fronte alle passività in scadenza e dell’impossibilità di attivare canali alternativi di sostegno finanziario. Gli Organi straordinari, con la supervisione della Banca d’Italia, stanno operando per realizzare al più presto un piano di intervento che, con il sostegno del Fondo Interbancario di Tutele dei Depositi e delle banche creditrici, possa salvaguardare gli interessi della clientela. Alla luce di ciò, Banca Tercas ha classificato la posizione ad incaglio, l’ha svalutata del 10% iscrivendo un fondo svalutazione pari a euro 500 mila. 274 275 Sezione 7 Crediti verso clientela – Voce 70 Sezione 8 Derivati di copertura – Voce 80 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica Il Gruppo non presenta derivati di copertura. (migliaia di euro) Tipologia operazioni/valori 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate 697.213 67.629 579.433 30.786 0 0 0 0 2.848.513 284.230 1.716.540 157.895 4. Carte di credito- cess. V° 46.545 628 7.786 311 5. Leasing finanziario 61.652 15.230 91.646 0 6. Factoring 0 0 0 0 439.746 36.188 366.005 17.848 8. Titoli di debito 299 0 0 0 8.1 Titoli strutturati 0 0 0 0 299 0 0 0 Totale (valore di bilancio) 4.093.968 403.905 2.761.410 206.840 Totale (fair value) 4.164.202 403.905 3.057.373 206.840 7. Altre operazioni 8.2 Altri titoli di debito (migliaia di euro) 1. Titoli di debito emessi da: a) Governi b) Altri Enti Pubblici c) Altri Emittenti Totale 31-dic-10 Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate 299 0 300 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 300 0 - imprese non finanziarie 0 0 0 0 - imprese finanziarie 0 0 0 0 299 0 300 0 0 0 0 0 4.093.669 403.905 2.761.110 206.840 30.602 1 2.733 0 - altri 2. Finanziamenti verso a) Governi b) Altri Enti Pubblici 8.898 55 25.726 0 c) Altri Soggetti 4.054.169 403.849 2.732.651 206.840 - imprese non finanziarie 2.917.326 326.601 1.882.591 167.029 123.328 16.608 218.657 11.960 - imprese finanziarie - assicurazioni Sezione 10 Le partecipazioni – Voce 100 10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi La voce partecipazioni della Capogruppo, in quanto relativa a società consolidate integralmente, viene interamente elisa in contropartita del Patrimonio Netto delle società controllate. Il Gruppo, alla data del 31 Dicembre 2010, non presenta partecipazioni in società controllate in modo congiunto e/o in società sottoposte ad influenza notevole. Totale 31-dic-10 299 - assicurazioni Non ci sono nell’attivo del Bilancio consolidato attività che rappresentano adeguamento di valore di attività finanziarie oggetto di copertura generica. Pertanto si omette la relativa sezione di nota integrativa. 10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti Tipologia operazioni / valori Sezione 9 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica Voce 90 1.781 0 1.542 0 - altri 1.011.734 60.640 629.861 27.851 Totale 4.093.968 403.905 2.761.410 206.840 7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica Alla data del bilancio non sono presenti crediti verso clientela oggetto di copertura 10.3 Partecipazioni: variazioni annue Il Gruppo, alla data del 31 Dicembre 2010, non presenta partecipazioni in società controllate in modo congiunto e/o in società sottoposte ad influenza notevole. 10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate Il Gruppo non ha in essere impegni a favore di società controllate. 10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto Il Gruppo non ha in essere impegni a favore di società sottoposte ad influenza notevole. 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole Non ci sono impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole. Sezione 11 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 110 Tale sezione di nota integrativa viene omessa in quanto nessuna società del Gruppo svolge attività assicurativa. 7.4 Leasing finanziario Il Gruppo non esercita attività di locazione finanziaria. Tuttavia rientra nell’area di consolidamento il patrimonio separato della società veicolo Adriatico Finance Sme Srl derivante dall’operazione di cartolarizzazione di contratti leasing effettuata dalla ex controllata Terleasing e di cui la Capogruppo detiene interamente le obbligazioni ABS emesse. 276 277 Sezione 12 Riserve Attività materiali - Voce 120 12.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue (migliaia di euro) Si segnala che, in applicazione di quanto disposto dallo IAS 40, si è proceduto all’ammortamento degli immobili non strumentali. 12.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo (migliaia di euro) Attività/Valori A. Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni 8.399 18.055 5.741 8.491 7.106 39.393 8.775 17.343 1.165 1.241 1.293 29.817 Mobili 8.775 35.398 0 Altre A.1 Riduzione di valore tot. nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti 0 146 1.543 1.021 951 3.661 B.1 Acquisti 0 0 299 678 951 1.928 B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 146 0 0 0 146 B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0 B.4 Variazioni positive di “fair value” 0 0 0 0 0 0 8.775 16.811 17.343 a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 c) mobili 2.374 1.165 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 d) impianti elettronici 1.611 1.241 B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0 e) altre 1.935 1.293 B.6 Trasf. da imm. det. a scopo di inv. 0 0 0 0 0 0 B.7 Altre variazioni 0 0 1.244 343 0 1.587 0 C. Diminuzioni 0 678 334 651 309 1.972 0 0 8 0 0 8 0 678 326 651 307 1.962 a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0 C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0 b) attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 C.7 Altre variazioni 0 0 0 0 2 2 D. Rimanenze finali nette 8.775 16.811 2.374 1.611 1.935 31.506 D.1 Riduzioni di valore totali nette 0 18.733 11.300 17.147 9.041 56.221 D.2 Rimanenze finali lorde 8.775 35.544 13.674 18.758 10.976 87.727 E. Valutazione al costo 8.775 16.811 2.374 1.611 1.935 31.506 1.2 acquisite in locazione finanziaria a) terreni 0 imputate a: b) fabbricati 0 0 C.1 Vendite c) mobili 0 0 C.2 Ammortamenti d) impianti elettronici 0 0 C.3 Rettifiche di valore da deterioramento e) altre 0 0 31.506 29.817 Totale A Att. detenute a scopo di investimento a) terreni 1.382 1.382 b) fabbricati 3.334 3.514 a) terreni 0 0 b) fabbricati 0 0 4.716 4.896 36.222 34.713 2.2 acquisite in loc. finanziaria Totale B Totale (A+B) imputate a: C.4 2.1 di proprietà Si precisa che la voce è composta da attività materiali nette detenute dalla Capogruppo per euro 30.288, per euro 4.519 da immobili posseduti dalla controllata Sogiter Srl, tutti locati alla Capogruppo, da macchine elettroniche di ufficio relative alla controllata Terbroker Srl per euro 4 mila e da benimobili di Banca Caripe per euro 1.411 migliaia. 12.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate Al 31 Dicembre 2010 il Gruppo non possiede attività materiali valutate al “fair value” o rivalutate. 278 6.906 Totale 2010 69.210 Fabbricati 8.775 b) fabbricati B. A. Esistenze iniziali lorde Impianti elettronici 9.732 Terreni Variazioni negative di fv imputate a: Le attività materiali sono detenute per esclusive esigenze di carattere funzionale. Esistono tuttavia nel patrimonio di Banca Tercas degli immobili detenuti a scopo di investimento. Essi, in parte, costituiscono beni vincolati al soddisfacimento degli obblighi nei confronti del fondo pensionistico interno a prestazione definita. Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro stimata vita utile residua. Per quanto riguarda gli immobili strumentali e non strumentali, tale vita utile residua è stata valutata da periti professionali interni ed esterni. I beni mobili sono invece ammortizzati in base alla c.d. “vita utile residua” espressa in anni così come riportato nella seguente tabella: 279 Descrizione Categoria Le attività materiali sono detenute da tutte le società consolidate per esclusive esigenze di carattere funzionale. Soltanto la Capogruppo detiene immobili a scopo di investimento. Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro vita utile residua così come stimata da periti esterni incaricati e dal Servizio Tecnico interno della Capogruppo. In ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 10 della L.19 marzo 1983, n.72, in allegato vengono fornite le indicazioni per gli immobili tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. Si precisa che tali immobili sono posseduti esclusivamente dalla Capogruppo, mentre quattro sono di proprietà della So.G.I.Ter S.r.l. e sono locati alla Capogruppo per lo svolgimento dell’attività bancaria. Vita Utile Residua (anni) ARREDAMENTI D’ARTE 0 ARREDAMENTI 10 MOBILI ORDINARI 10 MACCHINE ELETTRONICHE. 5 AUTOVETTURE, MOTO E SIMILI 5 ATTREZZATURE VARIE 10 IMP. ALLARME, FOTO CINE TV 5 IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO 15 AUTOVEICOLI DA TRASPORTO 5 IMP. SPECIALI COMUNICAZIONE 5 IMPIANTI FOTOVOLTAICI 20 IMP. DI RISCALD. A COND. 10 12.5 Impegni per acquisto di attività materiali Alla data del bilancio non sono presenti impegni per l’acquisto di attività materiali. Sezione 13 Attività immateriali – Voce 130 In ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 10 della Legge 19 marzo 1983, n.72, vengono fornite, in allegato, le indicazioni per gli immobili tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. Queste sono esposte separatamente per gli immobili vincolati al fondo di previdenza interno a prestazione definita e per quelli legati al fondo liquidazione del personale. Nel 2010 si sono verificati mutamenti nella composizione del patrimonio immobiliare del Gruppo. 13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Attività / Valori 12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita A.1.1 di pertinenza del gruppo 0 87.374 0 0 A.1.2 di pertinenza di terzi 0 0 0 0 0 0 0 0 469 0 219 0 A.1 (migliaia di euro) Terreni Fabbricati 1.382 3.514 Totale 31-dic-09 Avviamento A.2 Altre attività immateriali A.2.1 Attività valutate al costo: A. Esistenze Iniziali B. Aumenti 0 0 B.1 Acquisti 0 0 A.2.2 Attività valutate al fair value: B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 a) Attività immateriali generate internamente 0 0 0 0 B.3 Variazioni positive di “fair value” 0 0 b) Altre attività 0 0 0 0 B.4 Riprese di valore 0 0 469 87.374 219 0 B.5 Differenze di cambio positive 0 0 B.6 Trasf.ti da immobili ad uso funzionale 0 0 0 180 B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite 0 0 C.2 Ammortamenti 0 180 C.3 Variazioni negative di “fair value” 0 0 C.4 Rettifiche di valore da deterioramento 0 0 C.5 Differenze di cambio negative 0 0 C.6 Trasf.ti ad altri portafogli di attività 0 0 0 0 a) immobili ad uso funzionale b) attività non corr. in via di dismissione C.7 Altre variazioni 0 0 0 0 D. Rimanenze finali nette 1.382 3.334 E. Valutazione al fair value 2.789 8.905 280 a) Attività imm. generate internamente b) Altre attività Totale Si precisa che Terbroker presenta attività immateriali per euro 6 mila, Banca Tercas per euro 463 migliaia, Banca Caripe avviamento relativo all’acquisto di sportelli bancari per euro 2.268 migliaia. Euro 85.106 migliaia è la differenza tra prezzo pagato per l’acquisizione del 95% delle azioni di Banca Caripe ed il 95% del suo Patrimonio Netto contabile non allocato nelle altre voci dello Stato Patrimoniale. L’iscrizione degli avviamenti riportati in tabella, è esclusivamente connessa al perfezionamento in data 31 dicembre 2010 dell’acquisto, da parte di Banca Tercas, di una partecipazione di controllo pari al 95% del capitale sociale della Banca Caripe S.p.A. per un corrispettivo di 228 milioni di euro. L’IFRS 3 consente che la definitiva allocazione del costo dell’aggregazione possa essere effettuata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. In considerazione della complessità legata allo svolgimento dell’attività di allocazione del costo dell’acquisizione realizzata a fine dicembre 2010, il Gruppo si è avvalso della facoltà concessa dall’IFRS 3 di completare il processo di contabilizzazione dell’operazione entro dodici mesi dalla data di acquisizione. Secondo quanto disposto dall’IFRS 3, alla data di acquisizione, il costo dell’aggregazione deve essere allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’entità acquisita ai rispettivi fair value alla data di acquisizione incluse eventuali attività immateriali identificabili non rilevate nel bilancio dell’impresa acquisita. Ciò che residua dopo questa allocazione deve essere iscritto come avviamento. Si è quindi determinato, in via provvisoria, il fair value delle attività finanziarie ed in particolare del portafoglio crediti della Banca Caripe. Nell’ambito 281 dell’acquisizione non sono state identificate, in via provvisoria, attività immateriali legate alla gestione del rapporto con il cliente per le quali la Banca ha ancora in essere le attività per la determinazione del relativo fair value. La differenza tra prezzo pagato per l’acquisizione del 95% di Banca Caripe ed il valore della corrispondente percentuale del Capitale Netto è stata allocata in via provvisoria per euro 52.818 migliaia sui crediti. La contabilizzazione iniziale dell’operazione di aggregazione è stata determinata solo provvisoriamente. Il limitato periodo di tempo che è intercorso tra la data di acquisizione (31 Dicembre 2010) e la predisposizione del presente bilancio, non ha consentito il completamento di tutte le valutazioni al fair value richieste dall’IFRS 3. Per le stesse motivazioni e, non avendo ancora a disposizione informazioni che permettessero una segmentazione per settori di attività di Banca Caripe in coerenza con quanto previsto dal modello di business della Banca Tercas, non è stato possibile procedere ad un’allocazione dell’avviamento acquisito nell’ambito dell’aggregazione aziendale in oggetto a Cash Generating Units con volumi inferiori a quelli dei settori operativi considerati per il controllo dell’attività dal management di Banca Tercas e per la predisposizione dell’informativa di settore. Si evidenzia tuttavia che la Banca Tercas ha predisposto, con riferimento alla data del 31 dicembre 2010, data nella quale come detto in precedenza è avvenuta l’acquisizione stessa, un impairment test identificando nell’entità legale Banca Caripe la Cash Generating Unit nella quale è stato allocato l’avviamento. Coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36, è stato stimato il valore recuperabile della CGU Banca Caripe corrispondente al maggiore tra il fair value e il valore d’uso della stessa CGU. Si riportano di seguito le informazioni ritenute necessarie per permettere di cogliere in modo appropriato il processo di valutazione (le assunzioni di base, la metodologia di stima, i parametri utilizzati, ecc.) nonché i risultati di tale valutazione. Il valore d’uso è stato stimato attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa previsionali che, nel caso di aziende bancarie, corrispondono ai valori di capitale disponibili dopo aver soddisfatto i requisiti di patrimonializzazione imposti dalla regolamentazione di settore (Excess Capital Method o Dividend Discount Method - DDM). Al fine di verificare la misura della variazione dei valori ottenuti rispetto ai parametri utilizzati, è stata svolta un’analisi di sensibilità considerando una variazione del tasso di attualizzazione “Ke” e del tasso di crescita di medio-lungo termine “g” di 25 bps. E’ stata inoltre condotta un’analisi valutativa utilizzando dei vincoli per il calcolo dei requisiti patrimoniali piu stringenti, al fine di verificare la tenuta o meno dell’avviamento al verificarsi di determinate condizioni specifiche della Banca Caripe. Esiti degli impairment test Gli esiti dell’impairment test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti iscritti anche nei casi di variazione del valore assegnato agli assunti di base a seguito dell’analisi di sensitivity. In applicazione dell’IFRS3 (PPA - Purchase Price Allocation) l’avviamento derivante dall’acquisizione di Banca Caripe è stato allocato provvisoriamente come di seguito riportato: PPA (Purchase Price Allocation) PPA Lordo Prezzo di acquisto da allocare (95%) 228.000.000 Quota di Pnetto contabile di Caripe 112.121.178 % di PN di Caripe 106.515.119 Costo di acquisizione da allocare PPA 121.484.881 Fair value Crediti Imposte differite Ires 27,5% PPA Netto 121.484.881 52.818.000 14.524.950 38.293.050 Marchio 0 0 0 Core deposit retail 0 0 0 Core deposit corporate 0 0 0 Client relationship Mangement 0 0 0 Client relationship Administration 0 0 0 52.818.000 14.524.950 38.293.050 2.640.900 726.248 1.914.653 Totale PPA allocato Quota di pertinenza di Terzi Avviamento 85.106.483 Il valore d’uso è stato stimato facendo riferimento a: • • flussi di cassa disponibili stimati sulla base dei requisiti minimi di capitale previsti dalle disposizioni di vigilanza per le banche e tenendo in considerazione i piani previsionali sviluppati dagli Amministratori per il periodo 20102012. Le stime utilizzate per la determinazione dei flussi di cassa e dei relativi tassi di crescita risultano essere particolarmente complesse a causa delle incertezze che caratterizzano lo scenario attuale e prospettico. Il rischio di credito è stato calcolato pari al 8% delle Attività Ponderate per il Rischio (RWA), il rischio operativo pari al 15% della media del margine di intermediazione relativo all’esercizio in corso e a quello dei due esercizi precedenti, mentre il rischio di mercato è stato considerato stabile per gli anni di previsione. Il Terminal Value è stato calcolato considerando il flusso normalizzato distribuibile a conclusione del periodo di previsione. Tale flusso è stato determinato sulla base delle previsioni fatte a fine esercizio 2013 e impiegando un tasso di crescita “g”pari al 2%, in linea con l’inflazione attesa. I flussi disponibili sono stati scontati sulla base di un costo del capitale “ke” pari a circa l’8,49%. La stima del fair value è stata effettuata con l’applicazione dei multipli di transazioni comparabili. Tuttavia va tenuto in considerazione che ogni transazione presenta delle peculiarità frutto del processo di negoziazione che non dovrebbero essere riflesse nel fair value della società valutata. Si sono quindi individuate transazioni con un livello di confrontabilità molto elevato o e si è fatto riferimento ad un campione sufficientemente ampio in modo da poter eliminare il peso delle peculiarità di ogni transazione. Al fine di meglio apprezzare la sensibilità dei risultati dell’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base, è stata svolta un’analisi di sensitivity considerando, ai fini delle transazioni comparabili, il valore minimo dei multipli individuati del campione preso a riferimento (pari a 2,1 volte il Patrimonio di Banca Caripe dopo la determinazione del maggior valore dei crediti effettuata in sede di purchase price allocation). 282 283 13.2 Sezione 14 Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 140 dell’attivo e Voce 80 del passivo Attività immateriali: variazioni annue Avviamento (migliaia di euro) Altre attività immateriali: generate interamente Altre attività immateriali: altre 14.1Attività per imposte anticipate: composizione Totale (migliaia di euro) Def Indef Def Indef Attività per Imposte Anticipate 31-dic-10 1 Svalutazione eccedenti lo 0,30% dei crediti Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 26.314 9.774 4.278 3.599 92 60 A. Esistenze iniziali 0 0 0 1.156 0 1.156 A.1 Riduzioni di valore totali nette 0 0 0 937 0 937 A.2 Esistenze iniziali nette 0 0 0 219 0 219 B. Aumenti 87.374 0 0 368 0 87.742 4 Oneri per il personale 2.117 1.998 B.1 Acquisti 85.106 0 0 368 0 85.474 5 Altri Accantonamenti 317 627 B.2 Incrementi di attività imm. Interne 0 0 0 0 0 0 6 Spese di rappresentanza 3 8 B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0 7 Minusvalenze su partecipazioni 0 0 B.4 Variazioni positive di fair value 0 0 0 0 0 0 8 Altri costi non ancora dedotti 532 491 a) a patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 9 Minus su titoli AFS 8 228 b) a conto economico 0 0 0 0 0 0 Totale 33.661 16.785 B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0 B.6 Altre variazioni 2.268 0 0 0 0 2.268 C. Diminuzioni 0 0 0 118 0 118 C.1 Vendite 0 0 0 0 0 0 C.2 Rettifiche di valore 0 0 0 118 0 118 - Ammortamenti 0 0 0 118 0 118 - Svalutazioni 0 0 0 0 0 0 + patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 + conto economico 0 0 0 0 0 0 Variazioni negative di fair value 0 0 0 0 0 0 -a patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 -a conto economico 0 0 0 0 0 0 C.4 Trasf. alle att. non correnti in via di dismiss. 0 0 0 0 0 0 C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0 C.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 D. Rimanenze finali nette 87.374 0 0 469 0 87.843 D.1 Rettifiche di valore totali nette 0 0 0 1.055 0 1.055 E. Rimanenze finali lorde 87.374 0 0 1.524 0 88.898 F. Valutazione al costo C.3 2 Accantonamenti per controversie legali 3 Svalutazione crediti di firma Le attività per imposte anticipate sono state calcolate seguendo le disposizioni dello IAS 12, moltiplicando le differenze temporanee imponibili per l’aliquota che prevedibilmente verrà applicata al momento del loro reversal. La riforma IRES, introdotta dalla Legge Finanziaria 2008, ha previsto la riduzione delle aliquote IRES ed IRAP rispettivamente al 27,5% e al 4,82% (aliquota base 3,90% oltre a maggiorazione regionale nelle Regioni in dissesto amministrativo). Conseguentemente le imposte anticipate sono state calcolate alla luce di tali variazioni di aliquote. Tutte dette imposte sono considerate integralmente recuperabili in quanto è ragionevole presumere che la Banca sarà in grado in futuro di produrre sufficienti redditi imponibili. In applicazione dello IAS 12, par. B16 (i), si precisa che le imposte differite calcolate non subiscono alcuna attualizzazione. Le voci di maggiore importo sono costituite dagli accantonamenti per oneri futuri del personale, la cui deducibilità è collegata al realizzarsi degli elementi di “oggettiva determinabilità” e della “certezza” espressamente richiesti dall’art. 109 del Tuir e dalle svalutazioni eccedenti il plafond dello 0,30% di cui all’art. 106 del Tuir. La manovra d’estate, che consente alle banche di dedurre le svalutazioni relative all’eccedenza dei crediti erogati rispetto agli ultimi due esercizi, nel limite dello 0,50% del valore dei crediti e di portare l’eventuale eccedenza in nove quote costanti negli esercizi futuri, non ha impatto sostanziale nella realtà della banca, essendo l’ammontare dei nuovi crediti erogati alla clientela inferiori alla media degli ultimi due esercizi. Imposte anticipate rilevanti sono anche generate dagli accantonamenti per controversie legali che sono deducibili fiscalmente al realizzarsi degli stessi elementi della certezza e dell’oggettiva determinabilità. Legenda: Def. a durata limitata - Indef. a durata illimitata 12.3 Altre Informazioni Le attività immateriali di Gruppo sono per la maggior parte dovute all’avviamento registrato per l’acquisizione del 95% delle azioni di Banca Caripe Spa. 284 285 14.2 Passività per imposte differite: composizione 14.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) (migliaia di euro) (migliaia di euro) Passività per Imposte differite Imposte differite Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1.810 1.795 282 32 28 32 a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Plus su cessione di Partecipazioni ed Immobili 0 0 Aumenti Riserve in sospensione d’imposta 0 0 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 1.347 1.348 Rettifiche di valore dei Fondi del Personale 294 304 Plusvalenza da valutazione strumenti finanziari 187 624 c) riprese di valore Altri proventi non ancora tassati 393 158 c) altre 14.525 0 16.746 2.434 Importo iniziale Rettifiche di valore Immobili Imposte derivanti da PPA Totale Si precisa che le passività per imposte differite si riferiscono alla sola Capogruppo Banca Tercas Spa per euro 2.221 mentre alla Purchase Price Allocation (PPA) per euro 14.525. 14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) (migliaia di euro) 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Importo iniziale 16.561 10.608 Aumenti 20.296 6.441 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 9.179 6.441 a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) riprese di valore 0 0 9.179 6.441 0 0 11.117 0 Diminuzioni 3.218 488 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio 3.218 488 d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti a) rigiri 3.218 488 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0 c) mutamento di criteri contabili 0 0 d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 3.3 Altre diminuzioni 0 0 33.639 16.561 Importo finale Le variazioni per imposte anticipate sono riferite tutte alla Capogruppo con esclusione di euro 22 mila riferibili alla controllata Sogiter Srl per interessi passivi eccedenti il imite del 30% del MOL e per ammortamenti civilistici su immobili eccedenti il limite fiscale del 3%. 0 32 0 0 254 0 Diminuzioni 57 17 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio 57 17 57 17 b) mutamento di criteri contabili 0 0 c) altre 0 0 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 3.3 Altre diminuzioni 0 0 2.035 1.810 a) rigiri Importo finale Imposte anticipate 0 28 14.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) (migliaia di euro) Imposte anticipate Importo iniziale Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 224 621 18 224 3 224 a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) riprese di valore 0 0 d) altre 3 224 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 15 0 220 621 1 0 a) rigiri 1 0 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0 c) mutamento di criteri contabili 0 0 2.3 Altri aumenti Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni Importo finale 0 0 219 621 22 224 Le variazioni delle imposte anticipate in contropartita del Patrimonio Netto sono dovute all’iscrizione di imposte anticipate rilevate principalmente dalla Capogruppo a fronte di minusvalenze da valutazione, non deducibili, su titoli riclassificati in Attività finanziarie disponibili per la vendita. 286 287 Sezione 15 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 150 dell’attivo e Voce 90 del passivo 14.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) (migliaia di euro) Importo iniziale Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 624 274 14.573 417 0 0 a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) mutamento di criteri contabili 0 0 c) altre 0 0 0 0 14.573 417 486 67 10 0 10 0 b) mutamento di criteri contabili 0 0 c) altre 0 0 0 0 476 67 14.711 624 Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni Importo finale Le imposte differite iscritte e movimentate in contropartita di voci del Patrimonio Netto si riferiscono esclusivamente a plusvalenze generate da titoli disponibili per la vendita imputate a riserva di valutazione. La movimentazione è determinata dalle imposte su tali plusvalenze, dalla cessione degli stessi titoli o dalla loro variazione di valore. Il Gruppo non presenta imposte anticipate e differite relative a componenti straordinari rilevati nel corso dell’esercizio. 15.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività (migliaia di euro) Voci Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Var. in % A. Singole attività A.1 Attività Finanziarie A.2 Partecipazioni A.3 Attività materiali A.4 Attività immateriali A.5 Altre attività non correnti Totale A 0 0 0,00% 2.081 0 0,00% 34 68 (50,00%) 0 0 0,00% 0 0 0,00% 2.115 68 3010,29% B. Gruppi di attività (unità operative Dismesse) B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0,00% B.2 Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0,00% B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0,00% B.4 Attività finanziarie detenute sino a scadenza 0 0 0,00% B.5 Crediti verso banche 0 0 0,00% B.6 Crediti verso clientela 0 0 0,00% B.7 Partecipazioni 0 0 0,00% B.8 Attività materiali 0 0 0,00% B.9 Attività immateriali 0 0 0,00% B.10 Altre attività 0 0 0,00% 0 0 0,00% Totale B C. Passività associate a singole attività in via di dismissione 14.7 Altre informazioni (migliaia di euro) C.1 Debiti 0 0 0,00% C2 Titoli 0 0 0,00% C.3 Altre passività 0 0 0,00% 0 0 0,00% Totale C Attività fiscali correnti D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 D.1 Debiti verso banche 0 0 0,00% 8.539 0 D.2 Debiti verso clientela 0 0 0,00% 0 0 D.3 Titoli in circolazione 0 0 0,00% 508 0 D.4 Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0,00% 4 Imposte in attesa di rimborso 0 25 D.5 Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0,00% D.6 Fondi 0 0 0,00% 5 Crediti per ritenute d’acconto 174 189 D.7 Altre passività 0 0 0,00% 0 0 Totale D 0 0 0,00% 9.221 214 1 Acconti per imposte dirette ed indirette 2 Acconto IVA 3 Crediti d’imposta 6 Altre partite Totale Attività fiscali correnti Le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti Ires ed Irap, versati nel corso dell’esercizio sono stati nettati con gli accantonamenti Ires ed Irap evidenziando, di conseguenza, l’effettivo debito verso l’erario. Nella presente tabella, alla data del 31 Dicembre 2010, sono esposti alcuni immobili della Capogruppo per i quali è già stata manifestata la volontà, da parte del Consiglio di Amministrazione, di dismissione e partecipazioni di Banca Caripe in società del Gruppo BP dismesse nei primi giorni del 2011 come diretta conseguenza della fuoriuscita della stessa dal Gruppo Banco Popolare. 15.2 Altre informazioni Tali immobili sono nello specifico, un immobile di natura strumentale, sito in Bellante Paese (Te), attualmente adibito a filiale della banca ed un terreno edificabile, sempre sito nello stesso comune detenuto da anni e sul quale la Banca non intende realizzare alcun immobile. Gli stessi saranno ceduti con ogni probabilità entro il 2011. 288 289 Sezione 16 Altre attività – Voce 160 B.2 – Passivo 16.1Altre attività: composizione Sezione 1 Debiti verso banche – Voce 10 Di seguito vengono elencate le principali tipologie di crediti che compongono la voce Altre attività. 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica (migliaia di euro) Altre attività - voce 160 Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 a) Crediti tributari di altra natura 24.975 9.853 b) Assegni in giacenza presso la Cassa 12.407 12.894 1. c) Depositi cauzionali 0 0 2. d) Margini variaz. pagati a org. di comp. per operaz. derivati 0 0 e) Attività rappresentate da oro, argento e metalli preziosi 26 0 f) Partite in contenzioso non derivanti da erog. del credito 857 876 g) Ammanchi, malversazioni, rapine e altre insussistenze 157 420 h) Magazzino immobili 0 0 i) Magazzino altri beni 0 0 2.5 Altri debiti l) Attività per contratto di servicing 0 0 9.519 0 17.619 15.985 0 0 421 0 q) Risconti attivi non riconducibili a voce propria 1.580 1.407 r) Migliorie su beni di terzi 5.080 3.594 s) Altre 8.806 3.925 81.447 48.954 m) Partite viaggianti tra filiali n) Partite in corso di lavorazione o) Attività per gestione extra bancaria p) Ratei attivi non riconducibili a voce propria Totale Voce 160 - Altre attività (migliaia di euro) Tipologia operazioni / Componenti del Gruppo Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Debiti verso banche centrali 205.000 21.094 Debiti verso banche 537.670 197.732 2.1 Conti correnti e depositi liberi 254.783 51.121 2.2 Depositi vincolati 119.870 146.611 0 0 163.000 0 0 0 17 0 Totale 742.670 218.826 Fair Value 742.683 218.830 2.3 Finanziamenti 2.3.1 pronti contro termine passivi 2.3.2 Altri 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali Si precisa che la sottovoce Altri Finanziamenti comprende il debito della Capogruppo nei confronti di Banco Popolare per il pagamento differito del prezzo di cessione della partecipazione Banca Caripe Spa. Il prezzo di cessione pari ad euro 228 milioni è stato pagato per 70 milioni il 31 dicembre 2010 mentre il residuo di euro 158 milioni sarà corrisposto in tre tranche successive. 1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati Il gruppo non effettua raccolta subordinata da banche. 1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati Alla data del 31 Dicembre 2010 non risultano debiti strutturati relativamente alla raccolta effettuata sul mercato interbancario. 1.4 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti oggetto di copertura specifica Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso banche oggetto di copertura specifica. 1.5 Debiti per leasing finanziario Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso banche riferiti a operazioni di leasing finanziario. 290 291 Sezione 2 Debiti verso clientela – Voce 20 Sezione 3 Titoli in circolazione – Voce 30 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica 3.1Titoli in circolazione: composizione merceologica (migliaia di euro) (migliaia di euro) Tipologia operazioni/Componenti del gruppo Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 2.575.369 1.816.308 0 0 156.590 93.335 A.Titoli 132.047 93.335 1.obbligazioni 24.543 0 1.1 strutturate 0 0 1.2 altre 120.616 4.850 Totale 2.852.575 1.914.493 2.1 strutturati Fair Value 2.852.575 1.914.493 2.2 altre 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Finanziamenti 3.1 Pronti contro termine passivi 3.2 Altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Tipologia titoli/valori 2. altri titoli Totale Totale 31-dic-09 Fair Value Valore di Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair Value Valore di Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 989.869 178 973.372 0 823.468 0 810.362 0 74.844 0 72.699 0 25.783 0 25.346 0 915.025 178 900.673 0 797.685 0 785.016 0 229.543 0 229.828 0 215.913 0 216.516 0 0 0 0 0 0 0 0 0 229.543 0 229.828 0 215.913 0 216.516 0 1.219.412 178 1.203.200 0 1.039.381 0 1.026.878 0 2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati Il Gruppo non effettua raccolta subordinata con clientela. 2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati Il Gruppo non presenta debiti strutturati verso clientela. 2.4 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti oggetto di copertura specifica 3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati Alla data del 31 Dicembre 2010 il Gruppo ha emesso obbligazioni subordinate per 90.698 migliaia di euro tutte riferibili alla sola Capogruppo. 3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica Alla data del bilancio non sono presenti titoli in circolazione oggetto di copertura specifica Il Gruppo non presenta debiti verso clientela oggetto di copertura specifica. 2.5 Debiti per leasing finanziario Il Gruppo, alla data del 31 Dicembre 2010, non presenta debiti per locazione finanziaria. 292 293 Sezione 4 Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40 Sezione 5 Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica 5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica (migliaia di euro) Il Gruppo espone nel proprio Bilancio passività finanziarie valutate al “fair value” rappresentate da obbligazioni emesse dalla Capogruppo per 5.513 migliaia di euro ed emesse da Banca Caripe per euro 83.650 migliaia. Totale 31-dic-10 Tipologia Operazioni / Valori VN Totale 31-dic-09 FV L1 L2 FV* VN L3 VN L1 FV* L2 L3 (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 A. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.2 Altri titoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.2.1 Strutturati 3.2.2 Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.1 Strumenti derivati X 0 8.017 0 X X 0 2.096 0 X 2.2 1. Derivati finanziari X 0 8.017 0 X X 0 2.096 0 X X X X 0 0 0 5.170 2.689 158 0 0 0 X X X X X X 0 0 0 580 1.355 161 0 0 0 X X X X 0 0 0 X X 0 0 0 X 2.1 Di negoziazione 2.2 Connessi con la FVO X X 0 0 0 0 0 0 X X X X 0 0 0 0 0 0 X X 2.3 Altri X 0 0 0 X X 0 0 0 X Totale B X 0 8.017 0 X X 0 2.096 0 X Totale (A+B) 0 0 8.017 0 0 0 0 2.096 0 0 Totale A B. 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la FVO 1.3 Altri 2. Derivati creditizi Legenda: FV = Fair value FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione VN = Valore nominale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 Tipologia Operazione / Valore 1. Debiti verso banche VN Totale 31-dic-09 FV FV* L1 L2 L3 0 0 0 0 0 VN FV FV* L1 L2 L3 0 0 0 0 0 1.1 Strutturati 0 0 0 0 X 0 0 0 0 X 1.2 Altri 0 0 0 0 X 0 0 0 0 X Debiti vs clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Strutturati 0 0 0 0 X 0 0 0 0 X Altri 0 0 0 0 X 0 0 0 0 X 3. Titoli di debito 89.110 29.160 60.003 0 89.163 35.500 0 36.368 0 36.368 3.1 Strutturati 5.500 0 5.513 0 X 5.500 0 5.978 0 X 3.2 Altri 83.610 29.160 54.490 0 X 30.000 0 30.390 0 X Totale 89.110 29.160 60.003 0 89.163 35.500 0 36.368 0 36.368 2. Legenda: FV = Fair value FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione VN = Valore nominale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 5.2 Dettaglio della voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”: passività subordinate Alla data di bilancio non sono presenti passività subordinate valutate al fair value Il Gruppo detiene derivati di negoziazione non quotati valutati al “fair value”, posseduti dalla Capogruppo, per euro 3.594 migliaia e per euro 4.423 migliaia dalla controllata Banca Caripe. Nella sottovoce “altri” figurano i derivati enucleati da strumenti finanziari strutturati; i contratti “ospite” sono iscritti nella voce “Titoli in circolazione”. 4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate Non ci sono tra le passività finanziarie di negoziazione, passività subordinate. 4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati Nessuna società inclusa nel perimetro di consolidamento detiene, tra le proprie passività finanziarie di negoziazione, debiti strutturati. 4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue Non ci sono passività finanziarie per cassa di negoziazione. 294 295 Sezione 6 Derivati di copertura – Voce 60 5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue (migliaia di euro) Debiti verso Banche Debiti verso Clientela Titoli in circolazione Totale 31-dic-10 A. Esistenze iniziali 0 0 36.368 36.368 B. Aumenti 0 0 182.749 182.749 B1. Emissioni 0 0 0 0 B2. Vendite 0 0 0 0 B3. Variazioni positive di FV 0 0 29 29 B4. Altre variazioni 0 0 182.720 182.720 C. Diminuzioni 0 0 129.954 129.954 C1. Acquisti 0 0 7.095 7.095 C2. Rimborsi 0 0 108.199 108.199 C3. Variazioni negative di FV 0 0 2.320 2.320 C4. Altre variazioni 0 0 12.340 12.340 D. Rimanenze finali 0 0 89.163 89.163 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti Alla data di bilancio non sono presenti derivati di copertura. 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Alla data del bilancio non sono presenti derivati di copertura. Sezione 7 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica Voce 70 Nessuna passività finanziaria oggetto di copertura generica, risulta in essere alla data del 31 Dicembre 2010, pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa. Sezione 8 Passività fiscali – Voce 80 (migliaia di euro) Passività Fiscali Correnti 1. Fondo IRES saldo 2. Fondo IRAP saldo Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 8 2.139 3 14 3. Altre passività fiscali 1.247 57 Totale 1.258 2.210 Le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti IRES ed IRAP versati sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando l’effettivo debito al 31 Dicembre 2010 verso l’erario. Le informazioni relative alle passività fiscali differite sono esposte nella Sezione 13 dell’Attivo. Sezione 9 Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 90 Vedi sezione 15 dell’attivo. 296 297 Sezione 10 Altre passività – Voce 100 Sezione 11 Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 110 10.1 Altre passività: composizione 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue (migliaia di euro) (migliaia di euro) Altre passività - voce 100 Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 a) Debiti tributari verso Erario 6.299 4.010 b) Debiti verso enti previdenziali 2.810 1.920 c) Somme a disposizione della clientela 6.302 1.649 d) Somme di terzi per depositi cauzionali 0 0 e) Passività per accordi di pag. su azioni proprie 0 0 7.938 7.323 0 0 74 0 14.662 18.699 0 0 264 1 f) Altri debiti verso il personale g) Passività per contratti di servicing h) Partite viaggianti tra filiali i) Partite in corso di lavorazione l) Passività per gestione extra bancarie m) Ratei passivi non riconducibili a voce propria n) Risconti passivi non riconducibili a voce propria 59 58 o) Debiti a fronte deterioramento di crediti di firma 353 219 p) Debiti a fronte deterioramento derivati su crediti 0 0 q) Debiti a fronte det. impegni irrevoc. ad erog. fondi 0 0 r) Fornitori di beni in leasing s) Rettifiche per Portafoglio SBF t) Altre Totale Voce 100 - Altre passività 0 0 82.379 21.578 28.664 7.194 149.804 62.651 Come previsto dalla nuova Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia i fondi per erogazione a favore del personale dipendente di premi relativi all’esercizio in corso sono stati riclassificati tra le altre passività. Voci / Valori A. Esistenze iniziali B. Aumenti Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 13.605 14.899 9.142 737 B.1 Accantonamento dell’esercizio 746 712 B.2 Altre variazioni in aumento 8.396 25 Diminuzioni 1.291 2.031 C.1 C. Liquidazioni effettuate 1.139 1.733 C.2 Altre variazioni in diminuzione 152 298 21.456 13.605 D. Rimanenze finali La valutazione del trattamento di fine rapporto della Capogruppo è stata condotta calcolando, attraverso una simulazione attuariale, la quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A tal proposito si è tenuto conto dei criteri legali di rivalutazione degli accantonamenti al fondo, del periodo residuo di permanenza in servizio dei singoli dipendenti, degli utilizzi, diversi da quello istituzionale, con particolare riferimento all’istituto dell’anticipazione e della destinazione dei fondi pensione a forme pensionistiche di previdenza complementari. Le valutazioni attuariali, volte alla verifica delle condizioni di equilibrio del regime previdenziale aziendale, vengono svolte sulla base di una proiezione negli esercizi successivi delle posizioni dei singoli dipendenti che sono basate su parametri di carattere demografico, economico e finanziario. Per quanto attiene ai parametri di carattere demografico sono state utilizzate tabelle fornite da diversi enti ed istituti pubblici, quali ad esempio la Tabella RG 48 della Ragioneria Generale dello Stato per la probabilità di morte, e la tabella dell’Inps per il commercio per le probabilità di invalidità. Il parametro di carattere finanziario utilizzato per il calcolo attuariale è stato del 4,35%, ottenuto prendendo a riferimento il tasso di rendimento medio delle obbligazioni corporate, mentre per il calcolo del rendimento, al quale rivalutare il TFR, è stato preso a riferimento il 75% del tasso medio di inflazione (2,00%) cui è stato aggiunto l’1,5%, determinando così un tasso complessivo di rivalutazione del 3,00%. In relazione alle altre società del Gruppo si precisa che la Terbroker Srl ha un Fondo per trattamento di fine rapporto per complessivi euro 52 mila, Banca Tercas di euro 13.362 mila e Banca Caripe di euro 8.041 migliaia. 298 299 Sezione 12 Fondi per rischi ed oneri – Voce 120 2. Variazioni nell’esercizio dei fondi Nel corso del 2010 il fondo ha avuto le seguenti variazioni: 12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione (migliaia di euro) (migliaia di euro) Voci / Valori Voci/Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1. Fondi di quiescenza aziendali 1.942 2.098 2. Altri fondi per rischi ed oneri 18.652 13.759 2.1 Controversie legali 2.2. Oneri per il personale 2.3 Altri Totale A. Saldo al 1° gennaio 2.098 B.1 Erogazioni dell’anno 208 C.2 Accantonamenti dell’anno - Perdita attuariale 10.879 4.521 2.563 - Interest cost 83 408 317 - Service cost 0 20.594 15.857 12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue (migliaia di euro) Fondi di quiescenza Altri Fondi A. Esistenze iniziali 2.098 13.759 B. Aumenti 83 10.370 B.1 Accantonamento dell’esercizio 83 5.157 B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 0 130 B.3 Var. per modifiche del tasso di sconto 0 9 B.4 Altre variazioni 0 5.074 C. Diminuzioni 239 5.477 C.1 Utilizzo nell’esercizio 208 2.854 C.2 Var. per modifiche del tasso di sconto C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali 52 (31) 13.723 - Rimborsi al fondo D. Voci / Valori Totale 31-dic-10 31 68 0 2.555 1.942 18.652 Come previsto dalla nuova Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia i fondi per erogazione a favore del personale dipendente di premi relativi all’esercizio in corso sono stati riclassificati tra le altre passività. Rimanenze finali 0 1.942 Si precisa che nel mese di febbraio 2008 la Capogruppo ha stipulato un accordo con le OO.SS. per procedere ad una liquidazione dello stesso. Dopo aver ricevuto il parere favorevole dell’organo di vigilanza, COVIP, nel mese di marzo 2008 sono state liquidate n. 76 posizioni individuali per un controvalore di euro 5.088 migliaia. Dopo aver effettuato tali liquidazioni residuano nel fondo n. 28 iscritti. Banca Caripe non presenta Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita. Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita della Capogruppo, si basano su specifici parametri normativi, demografici, economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del fondo. I parametri normativi sono composti dall’insieme delle norme e del regolamento interno. Per quanto attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come desunta dalla tavola ISTAT SIM 2004. Per le probabilità di lasciare famiglia sono state utilizzate le tabelle pubblicate nei rendiconti degli Istituti di Previdenza. I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo, stimato nella percentuale del 2,00%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a quello per scaglioni relativo all’A.G.O. ll parametro finanziario, è stato commisurato al 4,50%. 3. Variazioni nell’esercizio dell’attività Non vi sono variazioni nell’esercizio dell’attività da menzionare. 4. Riconciliazione tra valore attuale dei fondi, valore attuale delle attività a servizio del piano e le attività e passività iscritte 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti Non vi sono riconciliazioni tra valore dei fondi e valore attuale delle attività a servizio del piano. 1. Illustrazione dei fondi 5. Descrizione delle principali ipotesi attuariali Il Gruppo mantiene nel proprio Bilancio un Fondo di Previdenza Interno, relativo alla Capogruppo, a prestazione definita, a favore del personale in quiescenza, che ha il compito di integrare le prestazioni pensionistiche pubbliche. Il Fondo viene gestito secondo i dettami del Regolamento del 15 Dicembre 1989, sottoscritto dalla Banca con le OO. SS. di categoria. Esso viene gestito mediante un conto unico di riserva matematica il cui ammontare viene determinato mediante valutazione effettuata da un attuario. Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, si basano su specifici parametri normativi, demografici, economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del fondo. I parametri normativi sono composti dall’insieme delle norme e del regolamento interno. Per quanto attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come desunta dalla tavola ISTAT SIM. Per le probabilità di lasciare la famiglia sono state utilizzate le tabelle pubblicate nei rendiconti degli Istituti di Previdenza. I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo, stimato nella percentuale del 2,00%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a quello per scaglioni relativo all’A.G.O. ll parametro finanziario, è stato commisurato al 4,50%. 6. Informazioni comparative Non vi sono informazioni comparative da segnalare 300 301 Sezione 15 Patrimonio dell’impresa – Voci 140, 160, 170, 180, 190, 200, 220 12.4 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi Il Fondo per Controversie Legali, relativo alla sola Capogruppo, copre il rischio di esborso per controversie di varia natura legate all’attività bancaria, a cause passive, ad azioni revocatorie intentate da soggetti terzi, a controversie con il personale e ad altre situazioni di minore entità. Gli accantonamenti sono calcolati considerando l’obbligazione attuale determinata sulla base dello stato dei procedimenti legali o di trattative stragiudiziali in corso, comprensiva di interessi e spese legali, qualora dovuti, fino alla data dell’effettivo esborso. Il valore lordo di tale obbligazione viene attualizzato mediante l’utilizzo della curva di tassi swap rilevata al termine dell’esercizio. (migliaia di euro) 15.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione (migliaia di euro) Voci/Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1. Capitale 50.000 26.000 2. Sovrapprezzi di emissione 25.037 45.955 265.102 255.275 4. Azioni proprie (316) (18.647) 5. Riserve da valutazione 2.546 9.159 3. Riserve Fondo controversie legali Contenzioso bancario Revocatorie Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 736 1.987 2.203 788 Personale dipendente 274 271 Mancati vers.ti di terzi 0 761 858 3.071 9.589 3.935 68 66 13.728 10.879 Collocamento titoli Anatocismo Ex gestione esattoriale 6. Strumenti di capitale 7. Utile (perdita) d’esercizio Totale La voce “altri fondi” si compone per la restante parte da fondi ferie, fondo erogazioni speciali e fondo premi da erogare al personale dipendente ed ai dirigenti per fedeltà. Il fondo per controversie legali si riferisce ad accantonamenti di Banca Caripe per euro 6.291 migliaia e di Banca Tercas per euro 7.432 migliaia. 340.623 Voci/Tipologie Ordinarie Altre Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio 50.000.000 0 - interamente liberate 50.000.000 0 - non interamente liberate 0 0 A.1 Azioni proprie (-) (1.973.820) 0 A. Azioni in circolazione: esistenze iniziali 48.026.180 0 B. Aumenti 3.278.229 0 B.1 Nuove emissioni 0 0 Sezione 13 Riserve Tecniche – Voce 130 13.1 Azioni rimborsabili: composizione - Questa voce corrisponde alla Voce C del passivo dello Stato Patrimoniale di un’impresa di assicurazione. Nessuna società consolidata svolge attività assicurativa. Viene pertanto omessa questa sezione della nota integrativa. Non ci sono, alla data del 31 Dicembre 2010, azioni rimborsabili, pertanto viene omessa tale sezione della nota integrativa. 359.793 15.2 Capitale – Numero azioni : variazioni annue - Sezione 14 Azioni rimborsabili – Voce 150 0 22.881 Il capitale è composto esclusivamente da azioni ordinarie. A. Totale 0 17.424 a pagamento: 0 0 - operazioni di aggregazioni di imprese 0 0 - conversione di obbligazioni 0 0 - esercizio di warrant 0 0 - altre 0 0 a titolo gratuito: 0 0 - a favore dei dipendenti 0 0 - a favore degli amministratori 0 0 - altre 0 0 3.278.229 0 B.2 Vendita di azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C.4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie detenute (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio - interamente liberate - non interamente liberate 0 0 1.341.980 0 0 0 1.341.980 0 0 0 0 0 49.962.429 0 37.571 0 50.000.000 0 50.000.000 0 0 0 Nel corso del 2010 sono state effettuate operazioni di acquisto di azioni proprie della Capogruppo Banca Tercas Spa per un controvalore pari ad euro 11.274.765,97 e vendite per un valore complessivo di euro 27.817.887,68. 302 303 Sezione 16 Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 210 15.3 Capitale: altre informazioni Si precisa che non vi sono altre informazioni da dare. 16.1 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue 15.4 Riserve di utili: altre informazioni Voci /Valori (migliaia di euro) Voci A. B. C. C.1 C.2 D. Esistenze iniziali Aumenti - accantonamento Diminuzioni Utilizzi - copertura perdite - distribuzione - trasferimento a capitale Altre variazioni Rimanenze finali Legale Statutaria Riserva azioni proprie 5.200 0 0 0 0 0 0 0 0 5.200 52.933 4.811 4.811 0 0 0 0 0 0 57.744 18.647 8.337 8.337 0 0 0 0 0 0 26.984 Utili portati a nuovo Altre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 187.493 4.947 4.947 (17.266) 0 0 0 0 (17.266) 175.174 Capitale sociale Importo 50.000 Possibilità di utilizzazione = Quota disponibile Totale 31-dic-09 1. Capitale 0 0 Totale 2. Sovrapprezzi di emissione 0 0 264.273 18.095 18.095 (17.266) 0 0 0 0 (17.266) 265.102 3. Riserve 7.621 67 4. (Azioni proprie) 0 0 5. Riserve da valutazione 0 0 6. Strumenti di capitale 0 0 7. Utile dell’esercizio di pertinenza di terzi 25 33 7.646 100 Nella voce “Altre” sono comprese le riserve da F.T.A., relative alla Capogruppo, generatesi al 1° gennaio 2005 in sede di prima applicazione dei nuovi principi contabili internazionali IAS-IFRS. Esse comprendono gli effetti cumulativi delle rettifiche patrimoniali, positive per euro 73.755 migliaia e negative per euro 6.393 migliaia, previste dall’IFRS 1. La riserva per azioni proprie, relativa ad azioni della sola Capogruppo, presenta una movimentazione relativa all’acquisto di azioni proprie effettuate nel corso del 2010. Alla data del 31 Dicembre 2010 essa presenta un saldo pari all’ammontare delle azioni proprie detenute. Natura/Descrizione Totale 31-dic-10 Totale Il Patrimonio di pertinenza di terzi si presenta in incremento rispetto al dato del 2009 a causa dell’ingresso nel perimetro di consolidamento di Banca Caripe nella quale la Capogruppo detiene una partecipazione del 95%. Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei periodi precedenti copertura perdite = = altre ragioni = Riserve di capitale - Riserva azioni proprie 27.300 = - Riserva sovrapp. di emissione 25.038 A-B-C Riserva Legale Riserva Statutaria Riserva Straordinaria Riserva per divid. su azioni proprie Riserva F.T.A. 5.200 57.744 B = = = 25.038 = 19.129 = = = = = A-B 112.900 A-B-C 112.900 = = 592 A-B-C 592 = = 67.361 A-B-C 67.361 = = 0 Riserva di valutazione - riserva da val. Rivalut. monetaria - riserva da valut. Titoli AFS Azioni proprie detenute A-B-C - = 4.871 2.546 B = = = (316) = = = = 12.105 = Utile 31 dicembre 2010 12.105 Totale 360.470 A-B-C 217.996 = 24.000 Legenda: A per aumento di capitale – B per copertura di perdite – C per distribuzione ai soci– C per distribuzione ai soci Quota non distribuibile 142.790 Residua quota distribuibile 217.996 Azioni proprie detenute Totale (316) 360.470 Si specifica che l’utilizzo delle riserve sovrapprezzo azioni per 19.129 euro migliaia e delle riserve di rivalutazione monetaria per complessivi 4.871 euro migliaia sono avvenute a fronte dell’aumento di capitale deliberato dall’assemblea straordinaria di Banca Tercas del 3 Dicembre 2010. 15.5 Altre informazioni Non vi sono altre informazioni da fornire. 304 305 Altre informazioni 3. Informazioni sul leasing operativo 1. Garanzie rilasciate e impegni Nessuna società del Gruppo opera in proprio nel settore del leasing operativo. (migliaia di euro) 4. Gestione e intermediazione per conto terzi Operazioni 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche 3) Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 11.441 8.216 7.545 5.290 3.896 2.926 100.629 54.161 (migliaia di euro) Tipologia servizi 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela a) 0 Acquisti 0 111 b) Clientela 100.629 54.050 1. Regolati 0 Impegni irrevocabili ad erogare fondi 321.861 234.565 2. Non Regolati 0 3.432 398 3.432 398 1. Regolate 0 0 0 2. Non Regolate 0 318.429 234.167 213 170.134 318.216 64.033 0 0 12.705 0 0 0 446.636 296.942 a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Imp. sottostante ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 6) Altri impegni Totale b) a) Individuali b) Collettive Portafogli Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1. Attività fin. detenute per la negoziazione 83.314 91.614 2. Attività fin. valutate al fair value 40.467 0 3. Attività fin. disponibili per la vendita 0 21.467 4. Attività fin. detenute sino alla scadenza 0 0 5. Crediti verso banche 0 0 176.615 240.000 0 0 300.396 353.081 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali 4.523 4.523 0 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca dep. 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni (migliaia di euro) Vendite 2. Gestioni di Portafogli b) Totale 31-dic-10 2.661.485 0 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 0 2. altri titoli 0 titoli di terzi in dep. (escluse le gestioni di portafogli): altri 2.173.795 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 1.055.266 2. altri titoli 1.118.529 c) titoli di terzi depositati presso terzi d) titoli di proprietà depositati presso terzi 4. Altre operazioni 2.167.191 487.690 0 Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono ai titoli sottostanti le operazioni di pronti contro termine passivi e titoli a garanzia di altre operazioni tutte relative alla sola Capogruppo. Si precisa che nella voce 6 “crediti verso clientela” sono ricomprese obbligazioni ABS rivenienti dalle due operazioni di autocartolarizzazione della Capogruppo poste a garanzia presso la Banca Centrale per accedere al mercato collateralizzato. 306 307 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni Le informazioni incluse nella nota integrativa riguardanti i dati al 31 Dicembre 2010 vengono riportate tenendo conto di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS. I dati sono confrontati con quelli relativi all’esercizio 2009. 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta (migliaia di euro) Interessi attivi e proventi assimilati su attività in valuta Sezione 1 Gli interessi – Voci 10 e 20 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione (migliaia di euro) Finanziamenti Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1.447 0 270 1.717 2.035 1.378 0 0 1.378 142 838 0 0 838 2.372 4. Att. Fin. Detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 5. Crediti verso banche 8 833 74 915 5.574 6. Crediti verso clientela 47 127.431 2.020 129.498 142.089 7. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 8. Altre attività 0 0 13 13 14 3.718 128.264 2.377 134.359 152.226 1. Att. Fin. detenute per la negoziazione 2. Att. Fin. valutate al fair value 3. Att. Finanziarie disponibili per la vendita Totale Gli interessi attivi mostrano un decremento dell’11,74%, pari a 152,22 migliaia di euro, dovuto principalmente alla diminuzione dei tassi attivi. Tra gli interessi relativi a crediti verso banche sono, inoltre, compresi quelli maturati sulla riserva obbligatoria, relativa alla sola Capogruppo, detenuta presso la Banca d’Italia per 420 migliaia di euro. In relazione ai crediti in sofferenza si precisa che gli interessi attivi comprendono esclusivamente quelli maturati ed incassati nel corso dell’esercizio. 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura La Banca non presenta tale tipologia di interessi attivi. Totale 31-dic-09 Su attività in valuta - banche 21 90 Su attività in valuta - clientela 442 405 Su attività in valuta - titoli 0 64 Su attività in valuta - altre 0 0 Saldo positivo dei differenziali di operazioni di copertura in valuta Altre operazioni Titoli di debito Voci / Forme tecniche Totale 31-dic-10 Totale 0 0 463 559 Si precisa che gli interessi attivi su attività in valuta sono tutti relativi alla sola Capogruppo. 1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria Alla data del bilancio non sono presenti interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria. 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione La composizione degli interessi passivi e oneri assimilati è la seguente: (migliaia di euro) Voci/Forme tecniche Debiti Altre operazioni Titoli Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1. Debiti verso banche centrali 106 0 0 106 106 2. Debiti verso banche 232 0 23 255 1.025 7.848 0 0 7.848 12.104 4. Titoli in circolazione 0 20.332 0 20.332 24.783 5. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 245 245 171 6. Passività finanziarie valutate al FV 0 729 0 729 1.467 7. Altre passività e fondi 0 0 0 0 2 8. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 8.186 21.061 268 29.515 39.658 3. Debiti verso clientela Totale Gli interessi passivi mostrano un decremento rispetto all’esercizio 2009 del 25,58% principalmente dovuto alla diminuzione dei tassi d’interesse che hanno comportato una diminuzione generalizzata di tutti gli interessi sostenuti dalle società del Gruppo. La Capogruppo vede elisi interessi passivi infragruppo per complessivi euro 2.112 migliaia. 1.5 Interessi passivi ed oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Si precisa che il nessuna società facente parte del gruppo presenta tale tipologia di interessi passivi. 308 309 Sezione 2 Le commissioni – Voci 40 e 50 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta 2.1 Commissioni attive: composizione (migliaia di euro) Interessi passivi su passività in valuta Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Su passività in valuta - banche 45 91 Su passività in valuta - clientela 26 37 Su passività in valuta - titoli 0 0 Su passività in valuta - altre 0 0 Saldo neg. dei diff. di oper. di cop. in valuta 0 0 71 128 Totale (migliaia di euro) Tipologia Servizi / Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 602 540 0 0 8.177 9.080 1. Negoziazione di strumenti finanziari 137 197 2. Negoziazione di valute 309 295 51 210 3.1. Individuali 51 210 3.2. Collettive 0 0 182 219 0 0 1.660 1.826 537 650 0 0 8.1 In materia di investimenti 0 0 8.2 In materia di struttura finanziaria 0 0 5.301 5.683 0 0 9.1.1. Individuali 0 0 9.1.2. Collettive 0 0 9.2. Prodotti assicurativi 2.143 2.430 9.3. Altri Prodotti 3.158 3.253 8.713 8.512 0 0 Servizi per operazioni di factoring 163 99 g) Esercizio di esattorie e ricevitorie 0 0 h) Att. di Gest. di Sist. Multil. di scambio 0 0 18.870 19.076 1.828 2.334 38.353 39.641 a) Garanzie rilasciate b) Derivati su crediti c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza 3. Gestioni di portafogli Gli interessi passivi su attività in valuta sono tutti relativi alla Capogruppo Banca Tercas Spa. 4. Custodia e amm.ne di titoli 5. Banca depositaria 6. Collocamento di titoli 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria 7. Attività di ricezione e trasmissione di ordini Il Gruppo non presenta tale tipologia di interessi passivi in quanto nel corso dell’esercizio nessuna società, inclusa nel perimetro di consolidamento, ha effettuato operazioni passive di locazione finanziaria. 8. Attività di consulenza 9. Distribuzione di servizi di terzi 9.1. Gestioni di portafogli d) Servizi di incasso e pagamento e) Servizi di servicing per op. di cartolarizzazione f) i) Tenuta e gestione di conti correnti j) Altri servizi Totale Le commissioni percepite mostrano una diminuzione del 3,25%. I comparti che presentano maggiori flessioni sono quello dei prodotti assicurativi e quello dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza, con una significativa riduzione delle commissioni sul risparmio gestito, dovute alla riduzione delle masse investite nel comparto, con parziale trasferimento nel segmento assicurativo. Positivo è stato il risultato dei servizi di incasso e pagamento, +2,36%. 310 311 Sezione 4 Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80 2.2 Commissioni passive: composizione (migliaia di euro) Servizi/Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 a) garanzie ricevute 0 0 b) derivati su crediti 0 0 305 684 115 123 43 45 8 28 8 28 c) servizi di gestione e intermediazione 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 3.1 proprie 0 0 4. custodia e amministrazione titoli 3.2 delegate da terzi 53 111 5. collocamento di strumenti finanziari 86 377 0 0 1.254 924 39 20 1.598 1.628 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi Totale 4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione (migliaia di euro) Plusvalenze Utili da negoziazione Minusvalenze Perdite da negoziazione Risultato netto 31 dic 10 (A) (B) (C) (D) (A+B)- (C+D) 154 694 (1.840) (190) (1.182) 154 694 (1.840) (161) (1.153) 1.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 1.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 (29) (29) 1.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 1.5 Altre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 2.2 Debiti 0 0 0 0 0 2.3 Altre 0 0 0 0 0 Attività e Passività Finanziarie: differenze di cambio x x x x 360 70 134 (95) 0 (57) 70 134 (95) 0 109 - Su titoli di debito e tassi di int. 46 78 (89) 0 35 - Su titoli di cap. e indici az. 24 56 (6) 0 74 - Su valute e oro x x x x (166) - Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 224 828 (1.935) (190) (879) Operazioni/Componenti reddituali 1. Attività finanziarie di negoz. 1.1 Titoli di debito 2. Passività finanziarie di negoz. Il decremento delle commissioni passive è pari complessivamente a 30 migliaia di euro (- 1,84%). Le variazioni maggiormente significative si riscontrano nell’ambito dei servizi di incasso e pagamento (+39,83%). 3. 4. Strumenti Derivati Sezione 3 Dividendi e proventi simili – Voce 70 4.1 Derivati finanziari 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Voci/Proventi Totale 31-dic-09 Dividendi Proventi da quote di OICR Dividendi Proventi da quote di OICR 0 0 0 0 873 0 1.107 0 C) Attività finanziarie valutate al FV 0 0 0 0 D) Partecipazioni 0 0 0 0 873 0 1.107 0 A) Attività finanziarie detenute per la negoziazione B) Attività finanziarie disponibili per la vendita Totale 4.2 Derivati su crediti Totale I valori sono relativi alla sola Capogruppo Banca Tercas Spa. Sezione 5 Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90 5.1 Risultato netto dell’attività di copertura Alla data del 31 Dicembre 2010 nessuna società del Gruppo pone in essere operazioni di copertura. 312 313 Sezione 6 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 Sezione 7 Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value – Voce 110 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione 6.1 Utile (perdite) da cessione/riacquisto: composizione (migliaia di euro) (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Voci / Componenti reddituali Totale 31-dic-09 Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto 1. Crediti verso banche 0 0 0 0 0 0 2. Crediti verso clientela 0 0 0 90 (3.080) (2.990) 1.770 (180) 1.590 877 (162) 715 1.201 (151) 1.050 815 (162) 653 569 (29) 540 62 0 62 3.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0 3.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.770 (180) 1.590 967 (3.242) (2.275) Plusvalenze Utili di realizzo (A) (B) (C) (D) 1.1 Titoli di debito 0 0 (1.226) (31) (1.257) 1.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 1.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 1.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 465 386 0 0 851 2.2 Debiti verso banche 0 0 0 0 0 2.3 Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 Altre attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio 0 0 0 0 0 4. Derivati creditizi e finanziari 105 0 (2.130) (762) (2.787) Totale 570 386 (3.356) (793) (3.193) Operazioni/Componenti reddituali Minusvalenze Perdite da realizzo Risultato netto 2010 (A+B)- (C+D) Attività finanziarie 1. Attività finanziarie 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale Attività 3. Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0 3. Titoli in circolazione 487 (72) 415 448 (121) 327 Totale Passività 487 (72) 415 448 (121) 327 La tabella mostra il risultato delle attività e passività finanziarie per le quali il Gruppo applica la Fair Value Option e del derivati ad esse collegati. Complessivamente tali passività registrano, al 31 Dicembre 2010, minusvalenze pari ad euro 3.193 mila. La tabella mostra un risultato positivo di euro 2.005 migliaia tutto relativo alla Capogruppo determinato principalmente dalla cessione di titoli detenuti nel portafoglio AFS. 314 315 Sezione 8 Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione (migliaia di euro) 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione (migliaia di euro) Specifiche Di Portafoglio Altre Cancellazioni Operazioni / Componenti reddituali A Di Portafoglio B A Totale 31-dic-09 Specifiche Totale 31-dic-10 Riprese di valore (2) Rettifiche di valore (1) B Riprese di valore (2) Specifiche Specifiche 0 0 0 0 0 1 (499) 1 - finanziamenti (500) 0 0 0 0 0 1 (499) 1 - titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B. Crediti vs Clientela (121) (24.861) (5.412) 524 265 508 0 (29.097) (31.652) - finanziamenti (121) (24.861) (5.412) 524 265 508 0 (29.097) (31.174) - titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 (478) (621) (24.861) (5.412) 524 265 508 1 (29.596) (31.651) Totale Cancellazione Altre A B 0 0 A. Titoli di debito 0 0 B. Titoli di capitale 0 (454) X C. Quote OICR 0 0 X D. Finanziamenti a banche 0 0 E. Finanziamenti a clientela 0 F. Totale 0 Totale 31-dic-10 0 X (454) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (454) 0 0 (454) Legenda: A = da interessi - B = altre riprese (500) A. Crediti vs Banche C. Rettifiche di valore (1) Operazioni / Componenti reddituali Al 31 Dicembre 2010 è stato effettuato il test d’impairment previsto dal paragrafo 59 e seguenti del principio internazionale Ias 39. Oltre all’esame dei parametri economico finanziari delle società emittenti si è proceduto alla fissazione di soglie di durata della perdita (18 mesi - prolonged) e di percentuale della perdita (50% - significant), così come previsto dal paragrafo 61 del citato principio contabile internazionale. L’applicazione dei predetti criteri, ha portato a girare a conto economico il delta fair value negativo della totalità degli strumenti finanziari di capitale, quotati su mercati regolamentati, detenuti in portafoglio. Si precisa che i valori riportati sono relativi alla sola Capogruppo. 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Legenda: A = da interessi B = altre riprese Le rettifiche di valore specifiche sono legate principalmente al settore delle sofferenze della Capogruppo, il cui valore lordo è passato dai 46,17 milioni del 2009 ai 86,8 milioni del 2010. Nel corso dell’esercizio nessuna delle società appartenenti al Gruppo ha assunto posizioni in attività finanziarie detenute sino alla scadenza. Si precisa che sono stati annullate rettifiche della Capogruppo per euro 4.824 migliaia già effettuate dalle società veicolo nei propri bilanci individuali. 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione Il modello di valutazione dell’impairment collettivo deve essere applicato a classi di crediti omogenee per caratteristiche di rischio per le quali vi siano state oggettive evidenze di impairment (cosiddetti crediti performing). La ripartizione dei crediti in categorie omogenee deriva da un sistema di valutazione interno. Il principio IAS 39 raccomanda di considerare le variabili indicative della capacità del debitore di pagare tutti gli importi dovuti in base ai termini contrattuali. (migliaia di euro) Riprese di valore Rettifiche di valore Di Portafoglio Specifiche Totale Altre Di Portafoglio Cancellazioni Operazioni/Componenti reddituali Specifiche A. Garanzie rilasciate 0 (72) (61) 0 0 0 0 (133) B. Derivati su crediti 0 0 0 0 0 0 0 0 A B A Totale 31-dic-10 B C. Imp. ad erog. fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 D. Altre operazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 E. 0 (72) (61) 0 0 0 0 (133) Totale 31.12.2010 Legenda A = Da interessi - B = Altre riprese La tabella evidenzia che al 31 Dicembre 2010 il Gruppo evidenzia rettifiche di valore su crediti di firma per complessivi 61 mila euro, e per 72 mila euro su posizioni specifiche accantonate a debitori. I valori riportati sono relativi alla sola Capogruppo. 316 317 Sezione 9 Premi netti – Voce 150 11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria Nessuna società del Gruppo presenta valori per tale voce alla data di riferimento del Bilancio pertanto tale sezione di nota integrativa viene omessa. Organico medio del personale 31-dic-09 Variazioni 1.226 848 378 10 8 2 293 185 108 di cui di 3° e 4° livello 119 85 34 restante personale 923 655 268 0 0 0 1.226 848 378 Personale dipendente a) Sezione 10 Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa - Voce 160 31-dic-10 dirigenti b) quadri direttivi Il Gruppo non opera nel settore assicurativo, conseguentemente tale sezione di nota integrativa viene omessa. c) Altro personale Sezione 11 Le spese amministrative - Voce 180 Totale Si precisa che il numero medio di lavoratori si riferisce all’intero Gruppo bancario Tercas considerando anche il personale di Banca Caripe Spa (381 dipendenti medi). Le altre tabelle invece, in applicazione dello IAS 27, paragrafo 30, riportano i costi ed i ricavi delle società del Gruppo senza la partecipazione di Banca Caripe controllata da Banca Tercas a partire dalla notte del 31 Dicembre 2010. 11.1 Spese per il personale: composizione (migliaia di euro) Tipologia di spese/Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 1) Personale dipendente 53.614 55.108 a) salari e stipendi 37.530 38.167 9.907 10.466 445 801 21 55 475 413 0 0 0 0 b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al TFR del personale f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obbligazioni simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) costi derivati da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali i) altri benefici a favore dei dipendenti 0 0 3.608 3.543 3.608 3.543 0 0 0 0 1.628 1.663 2) Altro personale in attività 149 75 3) Amministratori e sindaci 657 625 53 131 (38) 0 0 0 54.435 55.939 4) Personale collocato a riposo 5) Recupero di spese per dipendenti distaccati c/o altre aziende 6) Rimborso di spese per dipendenti di terzi distaccati c/o la società Totale 11.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costi L’accantonamento alla riserva matematica del Fondo pensione a prestazione definita, relativo alla sola Capogruppo, è pari a 83 migliaia di euro, come da relazione attuariale, i cui parametri di base sono stati ampiamente descritti nel paragrafo 12.3 del Passivo. 11.4 Altri benefici a favore dei dipendenti Le componenti di tale voce sono rappresentate principalmente da tickets restaurant per 806 migliaia di euro e assicurazioni del personale per 544 migliaia di euro. Si precisa che tali componenti sono ricomprese nella tabella 11.1, nella voce altri benefici a favore dei dipendenti. Le spese per il personale risultano in diminuzione del 2,69% rispetto a quelle sostenute nello stesso periodo dell’anno precedente. Il decremento è stato determinato principalmente dalla diminuzione della voce salari e stipendi e relativi oneri sociali. Si precisa che, a seguito di disposizione di Banca d’Italia, i compensi pagati ai sindaci sono stati riclassificati nella voce 150 a), sottovoce 3) Amministratori. L’accantonamento alla riserva matematica del fondo di previdenza interno a prestazione definita (FIP), relativo alla sola Capogruppo, è stato pari a 2 migliaia di euro, cui si aggiungono i fitti attivi incassati su immobili attribuiti al FIP per 81 migliaia di euro per un importo complessivo di 83 migliaia di euro. 318 319 Sezione 12 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 190 11.5 Altre spese amministrative: composizione (migliaia di euro) Composizione della voce “altre spese amministrative” Imposte indirette e tasse: - imposta di bollo - tassa sui contratti di borsa - imposta comunale sugli immobili I.C.I. - altre imposte indirette e tasse 12.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 5.632 6.543 5.036 5.169 0 0 243 397 353 977 27.339 26.005 1.065 1.159 - legali e notarili 737 26 - fitti e canoni passivi: sistemi informativi 172 160 Altre spese: - servizi telefonia e telecomunicazione rete/dati La voce, relativa alla sola Capogruppo, riporta un saldo positivo di 1.407 migliaia di euro che deriva dallo scarico di numerose posizioni per decorrenza del termine prescrizionale di 10 anni. Sezione 13 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 200 13.1 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali: composizione 1.978 1.770 - premi di assicurazione: danni 392 405 Le rettifiche di valore su attività materiali sono da ascriversi, per l’88,88%, ad attività materiali detenute per uso funzionale, e per l’11,12% ad attività materiali detenute a scopo di investimento. La voce si presenta in aumento del 4,3% (+72 migliaia di euro), rispetto al saldo dell’esercizio 2009, quando era pari a 1.555 migliaia di euro. - premi di assicurazione: clientela 191 161 (migliaia di euro) 0 278 249 243 0 0 443 327 - fitti e canoni passivi: beni immobili 3.163 3.148 - servizi in outsourcing: sistema informativo 4.572 4.482 - servizi in outsourcing: gestione archivi 509 286 - servizi in outsourcing: altri servizi da terzi 162 0 - servizi di pulizia e simili 632 631 - servizi postali e telegrafici 1.266 1.365 - servizi idrici, di illuminazione, riscaldamento e condizionamento 1.295 1.311 459 497 1.340 1.377 294 253 - altri servizi professionali 3.666 3.390 - altri servizi non professionali 1.440 1.362 243 234 - manutenzione beni mobili, immobili e sistemi informativi - beneficenza ed elargizioni varie - addestramento e rimborsi al personale - personale distaccato da altre società del Gruppo - fitti e canoni passivi: beni mobili - stampati e materiali di consumo - trasporti e servizi collegati - vigilanza e allarme - informazioni e visure - contributi associativi - pubblicità, promozione e rappresentanza - rapine subite - ammanchi e malversazioni - altre spese Totale 664 375 2.088 1.719 106 134 10 380 203 532 32.971 32.548 Le Altre Spese Amministrative presentano complessivamente un lieve incremento, +1,30%, principalmente determinato dall’aumento delle spese amministrative della Capogruppo che ha sostenuto spese consulenziali e legali per l’acquisizione di Banca Caripe. Si precisa, inoltre, che la Capogruppo nel proprio bilancio separato nel 2009 ha provveduto ad abbattere in conto i premi assicurativi incassati e riversati per conto della clientela, l’imposta sostitutiva sui finanziamenti DPR 601/73 e le spese legali sostenute per il recupero crediti recuperate dalla clientela non essendo questi costi, costi propri. 320 Attività/Componente reddituale A. Ammortamento Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore Risultato netto (a+b-c) 31-dic-10 (a) (b) (c) 1.763 0 0 1.763 1.582 0 0 1.582 181 0 0 181 0 0 0 0 - Ad uso funzionale 0 0 0 0 - Per investimento 0 0 0 0 1.763 0 0 1.763 Attività materiali A.1 di proprietà - Ad uso funzionale - Per investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario Totale Le rettifiche di valore su attività materiali sono da ascriversi, per l’89,73%, ad attività materiali detenute per uso funzionale, e per il 10,27% ad attività materiali detenute a scopo di investimento. La voce si presenta in incremento del 4,26% (+ 72 migliaia di euro), rispetto al saldo dell’esercizio 2009, quando era pari a 1.691 migliaia di euro. La tabella che segue mostra nel dettaglio la vita utile relativa alle singole categorie di cespiti strumentali applicate dalla Capogruppo per il calcolo degli ammortamenti. Vita Utile Residua in anni Vita utile residua ARREDAMENTI D’ARTE - ARREDAMENTI 10 MOBILI ORDINARI 10 MACC. ELLETR., PC 5 AUTOVETTURE, MOTO 5 ATTREZZ. VARIE D’UFFICIO 10 IMP. ALLARME, FOTO CINE 5 IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO 15 AUTOV. DA TRASPORTO 5 TELEFONINI 5 IMP. SPECIALI COMUNIC. 5 IMPIANTI FOTOVOLTAICI 20 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO 10 321 Sezione 14 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 210 15.2 Altri proventi di gestione: composizione (migliaia di euro) 14.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione Altri proventi di gestione (migliaia di euro) Amministrato (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a+b-c) al 31-dic-10 Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente dall’azienda - Altre A.2 Acquisite in leasing finanaziario Totale 118 0 0 118 0 0 0 0 118 0 0 118 0 0 0 0 118 0 0 118 Le rettifiche di valore su attività immateriali riguardano esclusivamente licenze software acquisite all’esterno. La voce si presenta in aumento del 31,11 % rispetto al saldo del periodo precedente. Sezione 15 Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 220 15.1 31-dic-09 136 133 4.992 5.117 Recuperi di spese varie 166 238 Consulenza assicurativa 175 339 Sopravvenienze attive 1.151 1.643 Totale 6.620 7.470 Fitti attivi su immobili non strumentali Attività / Componente reddituale A. 31-dic-10 Altri oneri di gestione: composizione Recuperi di imposte Gli Altri proventi di gestione presentano un decremento complessivo dell’11,38%. La voce consulenza assicurativa è relativa alla controllata Terbroker Srl. La stessa presenta un decremento del 48,38% rispetto al dato del 2009. Si precisa che la Capogruppo nel proprio bilancio separato ha provveduto ad abbattere in conto i premi assicurativi incassati e riversati per conto della clientela, l’imposta sostitutiva sui finanziamenti DPR 601/73 e le spese legali sostenute per il recupero crediti recuperate dalla clientela non essendo questi costi propri. Tali recuperi non sono stati dunque riclassificati all’interno della voce “altri Proventi di gestione”, ma sono andati a rettificare direttamente le corrispondenti voci di costo abbattendo la voce 150 b) “Altre Spese Amministrative”. Sezione 16 Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 240 (migliaia di euro) Altri oneri di gestione Spese manutenzione immobili non strumentali 31-dic-10 31-dic-09 1 0 Sopravvenienze passive varie 143 388 Ammortamento costi su immobili di terzi 890 773 8 19 1.042 1.180 Altri oneri finanziari procedura Dettaglio Totale Gli Altri Oneri di Gestione presentano un decremento di 138 mila euro (- 11,69%) rispetto al 31 Dicembre 2009. La principale variazione è imputabile alla sottovoce Sopravvenienze passive, che nel 2010 presentano un decremento di euro 245 mila euro. Alla data del bilancio non sono presenti utili o perdite delle partecipazioni, pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa. Sezione 17 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali – Voce 250 17.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali ed immateriali: composizione Si precisa che il Gruppo non presenta, alla data di riferimento, valori in tale voce del Conto Economico. La prevista tabella non viene, pertanto, compilata. Sezione 18 Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 260 18.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione Si precisa che il Gruppo non presenta, alla data di riferimento, valori in tale voce del Conto Economico. La prevista tabella non viene, pertanto, compilata. 322 323 Sezione 19 Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 270 Calcolo delle imposte correnti, anticipate e differite effettivamente dovute dalla capogruppo (migliaia di euro) 19.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione (migliaia di euro) Componente Reddituale/Valori A. B. IRES 27,5% IRAP 4,82% (A) Utile di esercizio 12.105 12.105 (B) Accantonamento a Fondo Imposte (IRES ed IRAP) 10.300 4.500 (C) Riallineamento base imponibile IRAP 25.873 81.961 (D) Base imponibile teorica 37.978 94.066 (E) Imposta Teorica di competenza 10.444 4.534 14.978 (144) (34) (178) 10.300 4.500 14.800 Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 Immobili 40 0 - Utili da cessione 40 0 - Perdite da cessione 0 0 Altre attività 7 2 - Utili da cessione 7 2 Differenziale di imposta - Perdite da cessione 0 0 Imposta accantonate nell’esercizio 47 2 Risultato netto Le plusvalenze realizzate nel corso dell’anno 2010 sono relative alla vendita di alcuni beni mobili, quali computers obsoleti per lo svolgimento dell’attività bancaria ad associazioni culturali e circoli ricreativi ed alla vendita di un immobile sito in Teramo. I valori riportati sono relativi alla sola Capogruppo Banca Tercas Spa. Sezione 20 Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 290 Totali La tabella espone le imposte correnti IRES ed IRAP di competenza dell’anno 2010 calcolate per complessivi euro 14.978 migliaia. A fronte di tale stima è stato effettuato un accantonamento di euro 14.800 migliaia e che sul fondo imposte prima dell’accantonamento era presente un residuo 2009 di euro 92 mila. Sezione 21 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Voce 310 20.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione 21.1Utile (perdita) dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione (migliaia di euro) Componenti reddituali / Valori (migliaia di euro) Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 (14.953) (22.644) 2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 0 0 1. Proventi 3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) 0 0 2. Oneri 4.380 5.951 1. Imposte correnti (-) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 6. Imposte di comp. dell’esercizio (-1+/-2+3+/4+/-5) 57 (15) (10.516) (16.708) Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, tenendo conto anche delle disposizioni di cui al D.Lgs 28 febbraio 2005, n.38 e della riforma IRES ed IRAP introdotta con la Legge Finanziaria 2008. Componenti reddituali/Valori Totale 31-dic-10 Totale 31-dic-09 0 0 (2) (3) 3. Risultato delle valutazioni del gruppo di attività/passività associate 0 0 4. Utili (perdite) da realizzo 0 0 5. Imposte e tasse 0 0 (2) (3) Utile (perdita) Gli oneri fiscali anticipati e differiti per Ires e per Irap sono calcolati, sui soli cespiti imponibili e deducibili, secondo le aliquote che si presume saranno in vigore al momento del rientro del differimento temporale. La voce accoglie l’ammortamento relativo a due immobili di proprietà della Capogruppo di natura strumentale relativo alla sede della filiale di Bellante Paese (TE) per il quale, nel mese di novembre 2009 il CDA di Banca Tercas, con propria delibera, ha deciso di dismettere. La dismissione prevede una permuta con una ditta costruttrice e il progetto è in fase avanzata di realizzo. Nel corso del 2011 si procederà con alta probabilità alla descritta transazione. 20.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio 21.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative ai gruppi di attività / passività in via di dismissione Il seguente schema mostra la riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale effettivo di bilancio per quanto attiene IRES ed IRAP relativi alla Capogruppo Banca Tercas Spa. Non vi sono imposte relative a utili derivanti da Gruppi di attività in via di dismissione. 324 325 Sezione 22 Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 330 PARTE D – REDDITTIVITA’ CONSOLIDATA COMPLESSIVA 22.1Dettaglio della voce 330 “utile d’esercizio di pertinenza di terzi” Prospetto analitico della redditività complessiva SOCIETA’ DEL GRUPPO % Partecipazione % di Possesso % di Altri Utile P. Netto Utile di Terzi P. Netto di Terzi 0 TERCAS SPA (migliaia di euro) Voci 10. 1 SO.G.I.TER SRL 100,00% 100,00% 0,00% 48 2.877 0 0 2 TERBROKER SRL 87,70% 87,70% 12,30% 203 812 25 100 Utile (perdita) d'esercizio 0,00% 0,00% 100,00% 121 (2.386) 0 0 4 ADRIATICO FINANCE RMBS 0,00% 0,00% 100,00% 821 1.118 0 0 ADRIATICO FINANCE SME CART. 5 TERFINANCE 0,00% 0,00% 100,00% (972) (6.404) 0 0 Totale 221 (3.983) 25 100 Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita: a) variazioni di fair value Valore Utile netto per azione 31.12.2010 0,35 Utile netto per azione 31.12.2009 0,46 24.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito Si precisa che la capogruppo Banca Tercas Spa non ha elementi diluitivi del capitale. 17.449 (2.574) 832 (1.742) 0 0 0 832 (1.742) - rettifiche da deterioramento (1.003) 324 (679) - utili/perdite da realizzo (1.571) 508 (1.063) 0 0 0 Attività materiali 0 0 0 Attività immateriali 0 0 0 50. Copertura investimenti esteri: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 70. 80. Data (10.516) 40 22.2 Dettaglio della voce 330 “perdite dell’esercizio di pertinenza di terzi” Descrizione 27.965 30 60. Sezione 24 Utile per azione Importo netto (2.574) c) altre variazioni Non vi sono altre informazioni da segnalare pertanto la presente sezione non viene pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa. Non vi sono perdite dell’esercizio di pertinenza di terzi. Il dettaglio della voce 330 non viene riportato. Imposta sul reddito Altre componenti reddituali 20. b) rigiro a conto economico 3 ADRIATICO FINANCE SME Importo Lordo 90. 0 0 0 Copertura dei flussi finanziari: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Differenze di cambio: 0 0 0 a) variazioni di valore 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 - rettifiche da deterioramento 0 0 0 - utili/perdite da realizzo 0 0 0 0 0 0 Attività non correnti in via di dismissione Utile (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100. Quota delle Riserve da Valutazione delle partecip. a Patrimonio Netto: c) altre variazioni 110 Totale altre componenti reddituali (2.574) 832 (1.742) 120 Redditività complessiva (voce 10 + voce 110) 25.391 (9.684) 15.707 130 Redditività Consolidata complessiva di pertinenza di terzi 140 Redditività Consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 46 (21) 25 25.345 (9.663) 15.682 24.2 Altre informazioni Il numero di azioni ordinarie della capogruppo in circolazione nell’esercizio è pari a 50 milioni. 326 A seguito della revisione dello IAS 1 è stato compilato il prospetto della redditività complessiva che presenta, oltre all’utile d’esercizio, tutte le componenti che contribuiscono alla performance aziendale ed in particolare le variazioni di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto. Il Gruppo Banca Tercas Spa, alla data del 31 Dicembre 2010, presenta una Riserva da Valutazione, rilevante ai fini del prospetto della redditività consolidata complessiva, in relazione ai titoli classificati nel "Portafoglio Disponibili per la Vendita" (AFS) per un valore netto di euro 2.546 mila. 327 PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA SEZIONE 1 – RISCHI DEL GRUPPO BANCARIO 1.1 - RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali L’approvazione definitiva del Nuovo Accordo sul Capitale e la successiva entrata in vigore della nuova regolamentazione, hanno dato nuovo impulso alle attività finalizzate per cogliere le significative opportunità gestionali ed operative che derivano dall’adozione di metodologie di controllo e gestione dei rischi favorite dall’Accordo, al fine di un'amministrazione ottimale del capitale regolamentare. La crescente importanza che sta assumendo l’attività di controllo dei rischi e le esigenze, anche competitive, di una gestione aziendale fondata sulla valutazione della rischiosità della Clientela, nonché la considerazione dei nuovi obblighi normativi relativi alla conformità regolamentare, ha portato alla creazione di un'Area denominata "Area Pianificazione Strategica, Risk Management e Compliance" che comprendesse al suo interno i tre Servizi citati al fine di realizzare una più efficiente ed efficace operatività. A tale Area è affidato il compito di sviluppare le metodologie e gli strumenti connessi all'identificazione, valutazione e controllo dei rischi aziendali allo scopo di minimizzare l’esposizione alla rischiosità che caratterizza l’attività bancaria e al fine di salvaguardare il Patrimonio dell’Istituto. In particolare è stato creato il Servizio Compliance, con incarichi specifici inerenti il controllo del rispetto della normativa interna ed esterna di interesse della Banca e sono stati consolidati gli obiettivi dell’Ufficio Controllo Rischi di Credito, creato nel 2006, che, nello specifico, assolve al compito di assicurare il controllo dei rischi di credito mediante l’individuazione ed il monitoraggio delle relazioni che presentano irregolarità andamentali ed ha cura, inoltre, di ridurre o prevenire l’innalzamento del livello di rischio delle posizioni che presentano sintomi di difficoltà. Banca Tercas continua infatti ad essere attenta ai bisogni del territorio in cui opera. Le politiche creditizie e commerciali hanno confermato l'intenzione di rivolgersi alle famiglie e alle piccole imprese come target di clientela privilegiata puntando sull’aspetto relazionale quale elemento di distinzione della propria attività di banca locale. In particolare, l’offerta di prodotti a favore delle famiglie si è ampliata con l’introduzione di nuovi “mutui residenziali”, conti a pacchetto specifici ed il lancio delle Gestioni Patrimoniali a marchio proprio. 2. Politiche di gestione del rischio di credito Il primo pilastro del Nuovo Accordo sul Capitale definisce le regole per la determinazione del capitale minimo richiesto in funzione dei rischi assunti nell’attività creditizia della Banca. In particolare, il focus riguarda il rischio di credito, rappresentato dalla possibilità che un debitore non adempia, in tutto o in parte, alle proprie obbligazioni (c.d. "default"). Dal punto di vista logico, misurare tale rischio significa misurare la perdita che la Banca potrebbe subire al verificarsi dell’inadempimento. Tale perdita potrebbe essere generata non solo da un mancato recupero delle somme dovute (in conto capitale e/o interesse) ovvero dall’insolvenza in senso stretto, ma anche dalla riduzione del valore di mercato di un portafoglio crediti conseguente ad un deterioramento del merito creditizio della controparte. La Banca attribuisce grande importanza al presidio del rischio di credito: al fine di garantire la stabilità finanziaria e patrimoniale necessaria per l’operatività aziendale, si è investito, in questi anni, in progetti e strumenti volti a migliorare i sistemi di gestione, misurazione, valutazione e monitoraggio del rischio di credito sia per allinearsi ai nuovi standard regolamentari sia, in ambito strategico, per migliorare l’allocazione del Patrimonio. Sono in fase di studio avanzata le attività pianificate a livello consortile con il fornitore di servizi informatici. In particolare, i progetti in corso mirano: • alla realizzazione di modelli interni di rating; • all'utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio; • al monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio; 328 Con riferimento all'aspetto regolamentare, le attività attualmente in corso sono coerenti con l'obiettivo di adottare, nel medio termine, un approccio di tipo "IRB foundation". Già dal 2006 è stato sviluppato un modello di rating interno i cui presupposti si basano su variabili quantitative e qualitative. Per l’analisi quantitativa si considerano fondamentalmente i dati di bilancio delle imprese, elaborati in base ad indici specifici. In particolare, vengono calcolati i principali indicatori di capitalizzazione, di struttura del debito, di redditività ed efficienza/produttività e di liquidità, nonché vengono studiate le dinamiche dell’azienda e la sostenibilità degli oneri finanziari. Gli aspetti qualitativi vengono valutati in particolare in base a parametri andamentali, considerando anche i dati forniti dal Credit Position Control. I modelli ottenuti sono diversi in relazione al tipo di società (industriale, commerciale, di servizi, a produzione pluriennale) ed alla struttura contabile (semplificata o ordinaria). Tale modello, ancora in fase di collaudo, focalizza, per ora, l’attenzione sugli aspetti statistico-quantitativi e fa riferimento al segmento corporate relativo a società di capitale con esposizioe maggiore di zero. Banca Tercas utilizza questo modello solo a fini gestionali interni. Per quanto riguarda il calcolo dei Requisiti Minimi Patrimoniali, le stime effettuate evidenziano un impatto limitato da parte del Nuovo Accordo sul Capitale: in particolare, l'assorbimento patrimoniale complessivo rimane invariato, compensato, a parità di credito erogato, dalla migliore ponderazione del portafoglio crediti ben frazionato e garantito. 2.1 Aspetti organizzativi I principi elementari che caratterizzano il processo di gestione del rischio di credito all'interno della Banca si fondano sulla chiara separazione delle funzioni deputate all'erogazione del credito da quelle deputate ai controlli di primo e secondo livello del rischio di credito. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo La Capogruppo utilizza sia strumenti tradizionali che innovativi per la misurazione ed il controllo del rischio di credito con riferimento ai portafogli performing e non performing. Per quanto riguarda i sistemi più recenti, è in corso di avanzata sperimentazione per il segmento Corporate, un sistema di valutazione interno della clientela che assegna un rating alla controparte sulla base di informazioni quantitative e qualitative. Il progetto è definito a livello consortile con il fornitori dei servizi informatici. Per quanto riguarda i segmenti dei Privati Consumatori e delle Small Business è in fase di rilascio un "modulo di accettazione" da utilizzare in fase di erogazione dei finanziamenti nell'ambito del sistema elettronico di valutazione della pratica Retail che si sta realizzando. . Per un continuo ed attento monitoraggio dell'esposizione creditizia della Banca è utilizzato il Credit Position Control (CPC), uno strumento che consente la valutazione dell'andamento delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi, differenziati per tipo cliente, forma tecnica e gravità. Tale strumento elabora un indice sintetico di rischio per singola posizione, rilevabile anche per filiale, area e per l'intero Istituto. L'indice CPC costituisce altresì la componente andamentale del complesso modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici. Al fine di attuare un controllo efficace sulle posizioni più problematiche è stata completata la messa a regime del sistema gestionale automatizzato per la gestione delle relazioni aventi un giudizio individuale maggiore di 70 e un'esposizione superiore a 75.000 euro. Esso consente altresì di monitorare l'avanzamento e l'efficacia delle azioni eventualmente poste in essere per la migliore tutela delle ragioni del Gruppo. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Il Nuovo Accordo di Basilea riconosce che il rischio connesso ad una esposizione creditizia può essere controllato e ridotto con soluzioni ulteriori rispetto alle garanzie reali e personali e cioè ricorrendo ad una gamma di strumenti più vasta e sofisticata, ricompresi in genere sotto il nome di “derivati creditizi”, nonché attraverso il ricorso alla garanzia di idonei Consorzi Fidi. Perché una garanzia possa essere riconosciuta nel calcolo del patrimonio di vigilanza e possa così concorrere a minimizzarne l’assorbimento, devono esserle, infatti, riconosciuti determinati requisiti economici e legali come indicato nella normativa di vigilanza (circolare Banca d'Italia 263/06). La tipologia di garanzia che maggiormente interessa il Gruppo è rappresentata dall’ipoteca di primo grado e/o successivo su beni immobili residenziali e non, acquisita principalmente nell'ambito del comparto Retail e dei finanzia329 menti ad imprese di costruzione; nell’ambito delle garanzie reali inoltre, sono frequenti i pegni su titoli e contanti. Per ciò che concerne le garanzie reali immobiliari, è stata sviluppata una procedura interna con l'obiettivo di raccogliere, in forma più strutturata di quanto fatto in passato, le informazioni relative sia al patrimonio immobiliare dei soggetti coinvolti nella pratica di fido, sia agli immobili in garanzia. Tale procedura potrà essere utile, in futuro, anche ai fini della rivalutazione periodica delle garanzie stesse, così come previsto dal nuovo schema normativo. Le tipologie di garanzie personali maggiormente richieste sono rappresentate dalle "fideiussioni specifiche" e dalle "fideiussioni omnibus limitate", rilasciate prevalentemente dall'imprenditore a favore della propria impresa e dalla società capogruppo del gruppo economico a favore delle proprie controllate. Assume un certo rilievo anche il fenomeno delle garanzie fideiussorie rilasciate dai molteplici Consorzi di garanzia a favore delle proprie aziende associate. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. Qualità del credito A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) 2.4 Attività finanziarie deteriorate (migliaia di euro) La coerenza dell'inserimento di una posizione in uno degli stati di anomalia rispetto a quanto previsto dal regolamento interno viene assicurata da una verifica periodica effettuata applicando, in modo automatico, il modello regolamentare interno all'intera popolazione e confrontando il risultato dello stesso con l'effettivo stato amministrativo di controllo utilizzato. Allo stesso modo viene effettuata la valutazione dell'adeguatezza delle rettifiche di valore poste in essere rispetto a quanto previsto dallo stesso regolamento interno. Il venir meno dell'anomalia sul rapporto produce il passaggio verso stati interni meno gravi attraverso una valutazione soggettiva ed analitica ed, in ultima ipotesi, il ritorno "in bonis" della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio vengono effettuate per le posizioni che presentano crediti scaduti oltre una determinata soglia temporale. Totale Deteriorate Altre attività Incagli Esposizioni ristrutturate Portafogli / qualità Sofferenze Altre imprese Esposizioni scadute Gruppo bancario Altre Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l'utilizzo di una serie di classificazioni interne delle posizioni in funzione della qualità dei debitori e del rischio associato alle singole operazioni, così come previsto dalla normativa emanata dall'Organo di Vigilanza. L'attribuzione di una posizione ad una di tali classificazioni di anomalia viene effettuata sulla base di un regolamento interno che disciplina puntualmente il trasferimento ad un certo stato amministrativo di controllo al verificarsi di determinate anomalie: alcuni di tali passaggi sono automatici, altri, invece vengono effettuati sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell'ambito dell'attività di monitoraggio sull’andamento delle posizioni stesse. Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare tempestivamente lo stato di anomalia del rapporto, potenzialmente produttivo del passaggio ad uno degli stati amministrativi di anomalia. 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 28 345 0 0 102.347 0 0 102.720 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0 537 0 0 537 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.523 0 0 141.978 0 19.105 165.606 52.955 212.022 8.107 115.592 4.031.573 15.230 62.394 4.497.873 0 0 0 0 40.467 0 0 40.467 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 31.12.2010 52.983 216.890 8.107 115.592 4.316.902 15.230 81.499 4.807.203 Totale 31.12.2009 25.158 77.096 21.237 83.917 3.169.412 10.481 212.973 3.600.274 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso la clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Si segnala che nel comparto dei crediti incagliati della Capogruppo sono presenti esposizioni verso società appartenenti ad un gruppo operante nel settore immobiliare per complessivi Euro 25,3 milioni, al netto di rettifiche di valore per Euro 0,6 milioni, per le quali, in data 29 marzo 2011, è stato dichiarato il fallimento. A seguito di tale evento, che interviene al termine di un tentativo di risanamento che ha coinvolto il nostro istituto unitamente al ceto bancario nel corso degli esercizi 2009 e 2010, la Banca provvederà alla classificazione a sofferenza che non è stato possibile effettuare con riferimento al bilancio 2010 per motivi di ordine procedurale e stante la recente acquisizione di tali informazioni. Tale posizione, per la quale la Banca dispone di adeguate garanzie ipotecarie e pignoratizie, è costantemente monitorata e sarà oggetto di ulteriori approfondimenti e valutazioni in relazione all’evolversi della procedura concorsuale. 330 331 A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) (migliaia di euro) In particolare, l’Organo di Vigilanza richiede di fornire il dettaglio, per portafogli, delle esposizioni in bonis, distinguendo tra esposizioni oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi ed altre esposizioni e richiama l’attenzione, per entrambe le categorie, a fornire l’analisi dell’anzianità dello scaduto, sulla base delle disposizioni contenute nell’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative”. Totale (esposizione netta) Esposizione netta Esposizione lorda Rettifiche di portafoglio In bonis Esposizione netta Esposizione lorda Portafogli / Qualità Rettifiche specifiche Attività deteriorate Esposizioni in bonis rinegoziate A. Gruppo bancario 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Di seguito si fornisce l’informativa di dettaglio richiesta da Banca d’Italia in data 16 febbraio 2011, premettendo alcuni chiarimenti utili per una migliore comprensione della citata disclosure. Per quanto riguarda il requisito informativo relativo alle esposizioni rinegoziate, si precisa che il perimetro corrisponde a tutti quegli Accordi le cui condizioni e modalità di funzionamento sono regolate in virtù di leggi, protocolli di intenti o convenzioni stipulati dalle Associazioni di categoria o Federazioni, al quale il gruppo Banca Tercas ha aderito, e che prevedono una sospensione della rata (quota capitale e/o interessi) i cui termini di moratoria sono ancora in corso alla data del 31 dicembre 2010. 408 35 373 X X 102.347 102.720 Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 696 159 537 537 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza (HTM) 0 0 0 0 0 0 0 4. Crediti verso banche 5.023 500 4.523 141.978 0 141.978 146.501 5. Crediti vs la Clientela 483.541 94.865 388.676 4.044.309 12.736 4.031.573 4.420.249 6. Attività finanziarie valutate al "fair value" 0 0 0 X X 40.467 40.467 • Accordo quadro ABI-MEF tipulato ai sensi dell'art. 12 della legge n.2/2009; 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 • Misure di sostegno a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo previste dal D.L. n.39/2009; 8. Derivati di copertura 0 0 0 X X 0 0 • 488.972 95.400 393.572 4.186.983 12.895 4.316.902 4.710.474 Accordo per la sospensione del rimborso dei mutui stipulato fra ABI e le associazioni Consumatori il 18 Dicembre 2009 nell'ambito del Piano Famiglie. Totale A 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0 X X 0 0 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0 0 0 0 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 0 4. Crediti verso banche 0 0 0 19.105 0 19.105 19.105 5. Crediti vs la Clientela 15.230 0 15.230 62.394 0 62.394 77.624 6. Attività finanziarie valutate al "fair value" 0 0 0 X X 0 0 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 8. Derivati di copertura 0 0 0 X X 0 0 15.230 0 15.230 81.499 0 81.499 96.729 Totale A+B (2010) 504.202 95.400 408.802 4.268.482 12.895 4.398.401 4.807.203 Totale A+B (2009) 255.449 48.041 207.408 3.015.528 5.978 3.169.412 3.376.820 332 Di seguito si elencano gli Accordi collettivi di rinegoziazione, nell’accezione sopra precisata, ai quali il Gruppo Banca Tercas ha aderito: Per quanto riguarda Banca Caripe si rimanda al bilancio individuale della controllata per un dettaglio sugli accordi collettivi di rinegoziazione al quale il gruppo Banco Popolare ha aderito. B. Altre imprese incluse nel consolidamento Totale B Non rientrano pertanto nel citato perimetro le rinegoziazioni effettuate sulla base di iniziative volontarie intraprese dal Gruppo o quegli Accordi che prevedono una rimodulazione della rata (es. Accordo ABI-MEF del 19.06.08 in base al quale la differenza tra la rata contrattuale e la rata ridotta è portata ad accumulo in un conto accessorio di finanziamento). Esposizioni in bonis scadute Il principio contabile IFRS 7 prevede, che per ogni attività finanziaria che non abbia subito una riduzione di valore, debba essere fornita un’anzianità dello scaduto che si verifica allorché la controparte non adempia al pagamento dell’attività nelle scadenze contrattualmente dovute. La decisione in merito agli scaglioni di anzianità è rimessa alla discrezionalità del management, che dovrà quindi selezionare quelli più opportuni per garantire rilevanza e significatività dell’informativa. Con riferimento alle esposizioni rinegoziate, le disposizioni fornite da Banca d’Italia prevedono che la rinegoziazione determini un blocco del computo dei giorni di persistenza nello “status” di scaduto per tutto il periodo di efficacia della sospensione. Nella tabella sottostante si fornisce il solo dettaglio delle esposizioni in bonis della voce 5 "Crediti verso la Clientela" in quanto le esposizioni creditizie degli altri portafogli non risultano scadute e non sono oggetto di rinegoziazioni. 333 A.1.2.1 Informativa di dettaglio dei "Crediti in bonis – esposizione lorda” A.1.4 Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde (migliaia di euro) (migliaia di euro) Fasce temporali Esposizioni rinegoziate nell'ambito di accordi collettivi esposizioni non scadute Altre esposizioni 151.598 scaduti da 1 giorno ad 1 mese 3.344.973 323.232 397.575 scaduti oltre 1 mese e fino a 3 mesi 9.116 63.185 72.301 scaduti oltre 3 mesi e fino a 6 mesi 434 32.071 32.505 scaduti oltre 6 mesi 717 44.639 45.356 236.209 A. 3.496.571 74.344 Totale esposizioni lorde in bonis Causali / Categorie Totale crediti in bonis 3.808.100 4.044.309 (migliaia di euro) A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività TOTALE A B. ESPOSIZ. FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre TOTALE B TOTALE A + B Esposizione Lorda Rettifiche di Valore Specifiche Rettifiche di valore di Portafoglio Esposizione Netta 0 0 X 0 5.023 500 X 4.523 0 0 X 0 0 0 X 0 148.636 X 0 148.636 153.659 500 0 153.159 Esposizione Ristrutturate Esposizione scadute 0 0 0 0 B. Variazioni in aumento 0 5.023 0 0 B.1 ingressi da esposizioni in bonis 0 5.023 0 0 B.2 trasferimenti da altre cat.rie di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 B.3 altre variazioni in aumento 0 0 0 0 C. Variazioni in diminuzione 0 0 0 0 C.1 uscite verso esposizioni in bonis 0 0 0 0 C.2 cancellazioni 0 0 0 0 C.3 incassi 0 0 0 0 C.4 realizzi per cessioni 0 0 0 0 C.5 trasferimenti ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 C.6 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 D. Esposizione lorda finale 0 5.023 0 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 0 0 A.1.5 Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali / Categorie A. Sofferenze Esposizione. Ristrutturate Incagli Esposizione Scadute Rettifiche complessive iniziali 0 0 0 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 0 0 B. Variazioni in aumento 0 500 0 0 B.1 rettifiche di valore 0 500 0 0 B.2 trasferimenti da altre cat. di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 B.3 altre variazioni in aumento 0 0 0 0 0 0 X 0 27.059 X 0 27.059 C. Variazioni in diminuzione 0 0 0 0 C.1 riprese di valore da valutazione 0 0 0 0 C.2 riprese di valore da incasso 0 0 0 0 C.3 cancellazioni 0 0 0 0 C.4 trasferimenti ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 C.5 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 D. Rettifiche complessive finali 0 500 0 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 0 0 27.059 0 0 27.059 180.718 500 0 180.218 Si precisa che le esposizioni verso banche includono anche i titoli di debito delle voci 20 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione" e "per la vendita"). 334 Esposizione lorda iniziale Incagli - di cui: esposizioni cedute non cancellate A.1.3 Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti Tipologie Esposizione / Valori Sofferenze 335 A.1.6 Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti A.1.8 Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive (migliaia di euro) (migliaia di euro) Tipologie esposizione / Valori A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizione ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività TOTALE A B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre TOTALE B TOTALE A+B Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta 105.854 52.871 X 52.983 252.673 40.306 X 212.367 8.154 47 X 8.107 117.233 1.641 X 115.592 4.270.930 X 17.957 4.252.973 4.754.844 94.865 17.957 4.642.022 4.952 231 X 4.721 424.213 X 157 424.056 429.165 231 157 428.777 5.184.009 95.096 18.114 5.070.799 Si precisa che le esposizioni verso clientela includono le voci 20, 30 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione", "valut ate al fair value" e "per la vendita") e la voce 70 di Stato Patrimoniale Attivo ("crediti verso clientela"). Causali / Categorie A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze Esposiz. Ristrutt. Incagli 21.585 25.338 Totale Rettifiche Esposiz. Scadute 48 1.070 48.041 30 43 0 11 84 Variazioni in aumento 62.305 40.918 156 2.297 105.676 B.1 rettifiche di valore 31.038 21.687 54 1.495 54.274 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 12.499 686 102 77 13.364 B.3 altre variazioni in aumento 18.768 18.545 0 725 38.038 C. Variazioni in diminuzione 31.018 25.950 158 1.726 58.852 C.1 riprese di valore da valutazione 1.038 4.731 134 498 6.401 C.2 riprese di valore da incasso 758 4.277 4 263 5.302 C.3 cancellazioni 6.246 397 0 1 6.644 C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 0 12.384 20 960 13.364 C.5 altre variazioni in diminuzione 22.976 4.161 0 4 27.141 D. Rettifiche complessive finali 52.872 40.306 46 1.641 94.865 237 65 0 80 382 B. - di cui: esposizioni cedute non cancellate A.1.7 - Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni (migliaia di euro) Causali / Categorie A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze Incagli Esposizioni Ristrutturate Esposizioni scadute Totale 46.743 102.434 21.285 84.987 255.449 136 3.250 0 9.010 12.396 119.943 302.294 8.299 121.767 552.303 B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni in bonis 16.642 109.159 1.519 68.460 195.780 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 60.903 50.579 6.013 1.104 118.599 B.3 altre variazioni in aumento 42.398 142.556 767 52.203 237.924 C. Variazioni in diminuzione 60.832 152.400 21.430 89.521 324.183 C.1 uscite verso crediti in bonis 0 18.234 18 21.760 40.012 C.2 cancellazioni 6.246 397 0 1 6.644 C.3 incassi 6.147 29.697 436 25.308 61.588 C.4 realizzi per cessioni 61 0 0 0 61 C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 0 55.171 20.976 42.452 118.599 C.6 altre variazioni in diminuzione 48.378 48.901 0 0 97.279 D. Esposizione lorda finale 105.854 252.328 8.154 117.233 483.569 1.403 5.563 0 7.554 14.520 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 336 Le presenti tavole non sono compilate in quanto non vengono utilizzati modelli di rating esterni ed interni nella gestione del rischio di credito. 337 0 0 0 0 0 29.889 1.1 totalmente garantite 29.850 0 29.850 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 29.850 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 192 0 39 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 39 - di cui deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Esposizioni creditizie fuori bilancio garantite 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.1 totalmente garantite 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - di cui deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.2 parzialmente garantite 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - di cui deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 126.041 23.305 1.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate 9.805 14.680 1.505 2.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate 192.284 - di cui deteriorate 2.1 totalmente garantite 206.964 314.663 - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie fuori bilancio garantite 3.379.670 1.1 totalmente garantite 0 1.065 8.688 133.661 134.726 3.857 8.053 256.577 2.557.157 2.565.210 0 1.387 33 3.797 5.184 2.820 14.565 935 46.288 60.853 500 985 55 2.872 3.857 2.561 23.973 4.319 29.293 53.266 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale (1) + (2) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 110 110 Crediti di firma Garanzie Personali (2) Altri Soggetti Banche Altri Enti Pubblici Governi e banche centrlai Altri Soggetti Banche Altri enti pubblici Governi e banche centrali CLN Altre garanzie reali Titoli 0 0 0 0 0 0 0 0 205 205 0 0 0 0 0 0 0 0 51 331 1.030 51.241 51.572 8.526 22.266 53.608 687.028 709.294 551 3.768 9.806 191.571 195.339 17.764 68.857 315.439 3.327.558 3.396.415 Crediti di firma 3.505.711 Titoli Immobili (migliaia di euro) 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite Voci 0 Derivati su crediti 0 Garanzie Reali (1) 0 Valore esposizione netta 0 Immobili 0 Altre garanzie reali 338 29.889 Altri Soggetti 2. 0 Governi e banche centrali 1.2 parzialmente garantite 30.042 Altri enti Pubblici - di cui deteriorate Esposizioni creditizie per cassa garantite CLN Valore esposizione netta Altri derivati Altri Soggetti 1. Governi e banche centrali Voci Altri enti pubblici Garanzie Personali (2) Banche Garanzie Reali (1) Totale (1) + (2) Derivati su crediti Banche A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia A.3.2 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso clientela garantite A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite (migliaia di euro) 339 Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Altre esposizioni A.1 A.2 A.3 A.4 A.5 Sofferenze Incagli Altre attività deteriorate Altre esposizioni B.1 B.2 B.3 B.4 0 0 1 0 149.890 154.488 TOTALE (A+B) 2009 1.122 1.122 0 0 0 148.768 148.767 Esposizione netta TOTALE (A+B) 2010 TOTALE B Esposizioni "fuori bilancio" B. TOTALE A Esposizioni per Cassa A. Esposizioni / Controparti Rettifiche valore specifiche 0 (1) 0 0 0 0 0 (1) 0 0 0 (1) 0 Rettifiche valore di portafoglio 0 (74) 0 0 0 0 0 (74) (74) 0 0 0 0 Esposizione netta 26.357 103.152 94.044 94.044 0 0 0 9.108 9.053 0 0 55 0 Rettifiche valore specifiche 0 (1) 0 0 0 0 0 (1) 0 0 0 (1) 0 Rettifiche valore di portafoglio (8) (15) (1) (1) 0 0 0 (14) (14) 0 0 0 0 Esposizione netta 366.377 153.897 5.072 5.072 0 0 0 148.825 136.564 11.917 0 285 59 Rettifiche valore specifiche (430) (913) (147) (11) (11) 0 (332) 0 0 0 0 0 0 0 (419) (332) 0 0 0 0 (419) Rettifiche valore di portafoglio 0 (86) 0 (51) (195) 0 0 0 0 6.137 3.131 598 598 0 0 0 2.533 2.533 Esposizione netta Società di assicurazione Rettifiche valore di portafoglio 1.308 0 2.445.452 (4) B.1 0 314.508 309.988 9 3.495.186 (2) (2) 0 3.203 3.180.678 (8) 0 2.864.749 78.838 8.027 182.087 46.977 Imprese non finanziarie (8) 0 0 0 0 Esposizione netta (10) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Rettifiche valore specifiche Società Finanziarie 0 0 0 0 (4.349) (9.199) (130) (130) 0 0 0 (9.069) (9.069) Rettifiche valore di portafoglio A.1 Sofferenze A.2 Incagli (44.599) (86.973) (229) 0 (1) (228) 0 (86.744) 0 (1.166) (47) (37.052) (48.479) Rettifiche valore specifiche Altri Enti Pubblici Altri Soggetti (3.202) 0 (392) 0 (7.791) 0 (2) 0 0 (2) (7.793) (3.419) 29.594 79 24.833 1.017.242 1.077.694 0 201 0 13.232 13.433 1.091.127 574.092 Totale 52.982 212.022 8.106 115.588 4.178.908 4.567.606 1.308 3.404 9 424.056 428.777 4.996.383 3.572.903 0 0 0 (2.947) (2.947) 0 0 0 (13) (13) (2.960) (799) Rettifiche valore di portafoglio 0 Esposizioni / Aree geografiche A. A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni B.2 TOTALE A B. TOTALE B ASIA Rett. di valore compless. Esposizione netta AMERICA Rett. di valore compless. Esposizione netta ALTRI PAESI EUROPEI Rett. di valore compless. Esposizione netta ITALIA Rett. di valore compless. Esposizione netta (migliaia di euro) Rett. di valore compless. B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela Esposizione netta (4.197) Esposizione netta 5.946 Rettifiche valore specifiche 340 Esposizione netta Governi B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie B.2 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio) (migliaia di euro) RESTO DEL MONDO Esposizioni per cassa 52.954 (52.871) 28 0 0 0 0 0 0 0 212.003 (40.302) 13 (3) 6 (1) 0 0 0 0 8.107 (47) 0 0 0 0 0 0 0 0 115.582 (1.641) 1 0 0 0 5 0 0 0 4.177.473 (12.526) 1.241 (4) 195 0 0 0 0 0 4.566.119 (107.387) 1.283 (7) 201 (1) 5 0 0 0 Esposizioni "fuori bilancio" 9 (1) 0 0 0 0 0 0 0 0 423.681 (156) 30 0 346 (1) 0 0 0 0 428.402 (387) 30 0 346 (1) 0 0 0 0 TOTALE (A+B) 2010 4.994.521 (107.774) 1.313 (7) 547 (2) 5 0 0 0 TOTALE (A+B) 2009 3.559.481 (54.229) 13.045 (6) 376 (2) 0 0 1 0 Sofferenze 1.308 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Incagli 3.404 (230) 0 0 0 0 0 0 0 0 B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni 341 Di seguito si fornisce una ripartizione per area geografica delle esposizioni per cassa verso clientela B.3 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (migliaia di euro) (migliaia di euro) A. A. (805) 451 (2.471) 7.012 (18.393) 32.397 (23.648) A.1 Sofferenze 12.847 (11.220) 4.106 (2.456) 39.369 (4.426) 76.992 (9.282) A.2 Incagli 0 0 0 0 7.033 (27) 103 0 A.3 355 (3) 11.805 (52) 45.205 (471) 48.856 (600) A.5 Altre esposizioni 79.362 (166) 290.612 (427) 727.485 (1.630) 1.704.841 (5.433) TOTALE A 94.200 (12.194) 306.974 (5.406) 826.104 (24.947) 1.863.189 (38.963) A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute B. Esposizione netta Rett. Valore compless. RESTO DEL MONDO Rett. Valore compless. Esposizione netta Rett. Valore compless. Esposizione netta Rett. Valore compless. Esposizione netta Rett. Valore compless. ASIA 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.523 (500) 0 0 0 0 0 0 0 0 Esposizioni ristrutturate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.4 Esposizioni scadute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.5 Altre esposizioni 144.541 0 3.311 0 715 0 59 0 9 0 149.064 (500) 3.311 0 715 0 59 0 9 0 TOTALE A B. Esposizioni "fuori bilancio" AMERICA Esposizioni per cassa 1.636 A.2 Incagli Esposizione netta Rett. di valore compless. Esposizione netta Esposizione netta Esposizioni / Aree geografiche Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze ALTRI PAESI EUROPEI ITALIA ITALIA SUD E ISOLE Rett. di valore compless. ITALIA CENTRO Rett. di valore compless. Esposizione netta Esposizione netta Esposizioni / Aree geografiche ITALIA NORD EST Rett. di valore compless. ITALIA NORD OVEST Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 B.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.2 Incagli 0 0 0 0 872 (195) 10 0 B.2 Incagli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.3 Altre attività deteriorate 0 0 0 0 0 0 9 (1) B.3 Altre attività deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.4 Altre esposizioni 2.889 (1) 29.130 (3) 74.928 (44) 202.161 (108) B.4 Altre esposizioni 26.229 0 278 0 552 0 0 0 0 0 TOTALE B 2.889 (1) 29.130 (3) 75.800 (239) 202.180 (109) TOTALE B 26.229 0 278 0 552 0 0 0 0 0 TOTALE (A+B) 2010 175.293 (500) 3.589 0 1.267 0 59 0 9 0 97.089 (12.195) 336.104 (5.409) 901.904 (25.186) 2.065.369 (39.072) TOTALE (A+B) 2009 89.066 0 137.794 0 2.108 0 1.168 0 7 0 TOTALE 2010 342 343 Di seguito si fornisce una ripartizione per area geografica delle esposizioni per cassa verso banche. B.4 Grandi rischi (migliaia di euro) Con il 6° aggiornamento della Circolare n. 263 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” del 27 dicembre 2010 è stata rivista la disciplina prudenziale in materia di concentrazione dei rischi per allinearla a quanto previsto dalla Direttiva 2009/111/CE. In particolare, in base alla nuova normativa i “grandi rischi” sono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle “esposizioni”, anziché a quello ponderato per il rischio di controparte. Inoltre, nei bilanci individuali la nuova normativa prevede che debbano essere considerate nell'ambito di tali esposizioni anche quelle infragruppo (che hanno ponderazione pari a zero). Tenendo presente la portata della modifica introdotta, per consentire di apprezzare in modo più preciso il grado di concentrazione dei crediti, la Banca d'Italia ha previsto che l'importo delle "posizioni di rischio" che costituiscono un "grande rischio" sia fornito in Nota Integrativa facendo riferimento sia al valore di bilancio, sia al valore ponderato (vedi tabella che segue). Va peraltro osservato che mentre fino al 2009 l'aggregato che, se superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza, determinava il Grande Rischio era l'importo ponderato, ora tale aggregato è costituito dall'esposizione piena (anche infragruppo): questo ha necessariamente prodotto il forte incremento negli importi globali. Si sottolinea, quindi, che l'incremento esposto è determinato da tale diversa accezione. ITALIA NORD OVEST ITALIA CENTRO ITALIA NORD EST ITALIA SUD E ISOLE A. Rett. Valore compless. Esposizione netta Rett. Valore compless. Esposizione netta Rett. Valore compless. Esposizione netta Esposizione netta Rett. Valore compless. Esposizioni/Aree geografiche * dati in migliaia Esposizioni per Cassa A.1 Sofferenze Descrizione 0 0 0 0 0 0 0 0 4.523 (500) 0 0 0 0 0 0 A.3 Esposizioni ristrutturate 0 0 0 0 0 0 0 A.4 Esposizioni scadute 0 0 0 0 0 0 A.5 Altre esposizioni 2.761 0 104.273 24.474 TOTALE A 7.284 (500) 104.273 0 B.1 Sofferenze 0 0 0 B.2 Incagli 0 0 B.3 Altre attività deteriorate 0 B.4 Altre esposizioni TOTALE B A.2 Incagli B. Numero di posizioni di rischio 6 0 Esposizione (valore nominale) 533.581 0 0 Posizioni di rischio (importo ponderato) 281.244 0 2.059 0 24.474 0 2.059 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5.358 0 4.607 0 5.290 0 0 0 5.358 0 4.607 0 5.290 0 7.284 (500) 109.631 0 29.081 0 7.349 0 C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività Esposizioni "fuori bilancio" TOTALE (A+B) 2010 31/12/2010 normativa vigente C.1 Operazioni di cartolarizzazione INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA I dati relativi alle due cartolarizzazioni effettuate dalla Capogruppo Banca Tercas con le Società veicolo Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance Rmbs Srl incluse nel perimetro di consolidamento sono stati elisi. Pertanto le tabelle della presente sezione vengono avvalorate per i soli dati relativi all'operazione di cartolarizzazione effettuata da Banca Caripe tramite la società veicolo BPL Mortages nel marzo 2009 ("Residenziali 2009"); in tale operazione Banca Caripe figura in qualità di Originators insieme a Banca Popolare di Lodi SpA, Banca Popolare di Verona SGSP Spa, Banca Popolare di Novara Spa, Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno Spa, Credito Bergamasco Spa. In merito a tale operazione si precisa che considerato che le operazioni stipulate dopo il 1° gennaio 2004 ai fini IAS non si configurano come una cessione “pro soluto” in quanto il Gruppo trattiene i rischi ed i benefici dell’operazione e quindi non si qualificano per la “derecognition” ai sensi dello IAS 39. Le attività cedute sono pertanto iscritte nel presente bilancio fra i “Crediti verso la clientela” sulla base della relativa forma tecnica, in contropartita alla rilevazione di un finanziamento ottenuto da parte della società veicolo. Principali eventi successivi al 31 dicembre 2010 In data 24 Febbraio 2011 sono stati riacquistati i mutui sottostanti l'operazione di cartolarizzazione da parte delle Banche Originators e la Società BPL Mortgages procederà al rimborso anticipato dei titoli emessi il 31 marzo 2011. Per l'informativa più dettagliata in merito all'operazione di cartolarizzazione in questione si rimanda alla Parte E paragrafo A.1 del Bilancio individuale di Banca Caripe. 344 345 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA C.1.2 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni C.1.1 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti. (migliaia di euro) (migliaia di euro) Esposizioni per cassa Junior Mezzan. Senior Junior Mezzanine Senior Junior Mezzanine Senior Junior Mezzanine Senior Valore di Bilancio Rett. / Riprese di valore Esposizione netta Rett. / Riprese di valore Esposizione netta Rett. / Riprese di valore Esposizione netta Rett. / Riprese di valore Esposizione netta Rett. / Riprese di valore Esposizione netta Rett. / Riprese di valore B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C. Non cancellate dal Bilancio 0 0 0 0 634 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C.1 0 0 0 0 0 0 0 634 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 634 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 634 634 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 a) Deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 b) Altre 0 0 0 0 634 634 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B. Con attività sottostanti di terzi 0 0 0 0 12.630 12.630 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 a) Deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 b) Altre 0 0 0 0 12.630 12.630 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TOTALE 0 0 0 0 13.264 13.264 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Mortgages 2009 I - Mutui residenziali TOTALE Rett. / Riprese di valore Rett. / Riprese di valore 0 0 Valore di Bilancio Valore di Bilancio 0 0 Valore di Bilancio 0 Esposizione netta 0 Esposizione lorda 0 Esposizione netta 0 Esposizione lorda 0 Esposizione netta 0 Esposizione lorda 0 Esposizione netta 0 Esposizione lorda 0 Esposizione netta 0 Esposizione lorda 0 Esposizione netta 0 Esposizione lorda 0 0 Esposizione lorda Esposizione netta 0 Esposizione netta 0 Esposizione lorda 0 Esposizione netta Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio Esposizione lorda A. A. Con attività sottostanti proprie: Rett. / Riprese di valore Tipologia attività cartolarizzate / Esposizioni Qualità attività sottostanti / Esposizioni 346 Linee di credito Linee di credito Junior Senior Mezzanine Garanzie rilasciate Junior Senior Mezzanine Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate 347 C.1.3 Gruppo bancario Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "di terzi" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio (migliaia di euro) (migliaia di euro) Attività / Valori TOTALE Attività sottostanti proprie: 5.183 0 A.1 Oggetto di integrale cancellazione 1. Sofferenze 0 X 2. Incagli 0 X 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività 0 0 0 X X X 1. Sofferenze 2. Incagli 3. Esposizioni ristrutturate 0 0 0 X X X 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività 0 0 X X Rett. / Riprese di valore Esposizione netta Junior Mezzan. Rett. / Riprese di valore Esposizione netta Senior Esposizione netta Rett. / Riprese di valore Junior 0 0 0 0 12.630 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 12.630 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C.1.4 Gruppo bancario Esposizioni verso le cartolarizzazioni ripartite per portafoglio di attività finanziarie e per tipologia Alla data di bilancio non si registrano esposizioni con tali caratteristiche. Cartolarizzazioni sintetiche A. A.2 A.3 A.1 Mortgages 2009 I - mutui residenziali Cartolarizzazioni tradizionali Linee di credito Rett. / Riprese di valore Esposizione netta Rett. / Riprese di valore Esposizione netta Valore di Bilancio Rett. / Riprese di valore Rett. / Riprese di valore Senior Mezzanine Garanzie rilasciate Junior Valore di Bilancio Rett. / Riprese di valore Valore di Bilancio Valore di Bilancio Tipologia attività sottostanti / Esposizioni Rett. / Riprese di valore Senior Mezzanine Esposizioni per cassa Oggetto di parziale cancellazione Non cancellate 5.183 1. Sofferenze 2. Incagli 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività 15 61 19 22 5.066 0 0 0 0 0 B. Attività sottostanti di terzi 103.240 0 B.1 B.2 B.3 B.4 B.5 Sofferenza Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Altre attività 291 1.221 372 441 100.915 0 0 0 0 0 C.1.6 Gruppo bancario Interessenze in società veicolo Si precisa che il Gruppo Tercas non ha interessenze nelle società veicolo con cui sono state effettuate le operazioni di cartolarizzazioni. 348 349 C.1.7 Gruppo bancario Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo C.2 Operazioni di cessione C.2.1 Gruppo bancario - Attività finanziarie cedute non cancellate (migliaia di euro) Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo) (migliaia di euro) 51.086 2.217.171 7.704 343.670 0 21,97% 0 0 0 0 Totale 51.086 2.217.171 7.704 343.670 0 0 0 0 0 0 Totale 2.268.257 351.374 A A. B C A B C A B C A B C A B C A Totale Crediti vs Clientela Crediti vs Banche Attività Finanziarie HTM Attività Finanziarie AFS Attività finanziarie HFT Forme Tecniche / Portafoglio 1. BPL Mortgages 2009 I Attività Finanziarie valutate al FV Junior Attività in bonis Attività deteriorate Mezzanine Attività in bonis In bonis Deteriorate In bonis Deteriorate Società veicolo Attività deteriorate Senior Attività deteriorate Incassi crediti realizzati nell'anno Attività in bonis Attività cartolarizzate B C 2010 2009 Attività per cassa 21.868 0 0 40.467 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 109.098 0 0 171.433 0 Titoli di debito 21.868 0 0 40.467 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.079 0 0 64.414 111.903 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 X X X X X X X X X 0 0 O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 X X X X X X X X X 0 0 Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 107.019 0 0 107.019 0 Strumenti derivati 0 0 0 X X X X X X X X X X X X X X X Totale 31.12.2010 21.868 0 0 40.467 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 109.098 0 0 171.433 0 Totale 31.12.2009 90.436 0 0 0 0 0 21.467 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 111.903 Si precisa che gli incassi evidenziati si riferiscono al solo esercizio 2010. B. Legenda: A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio) B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore) I valori riportati nella tabella si riferiscono ai titoli di debito con i quali sono state realizzate operazioni di pronti contro termine con la clientela. 350 351 SEZIONE 2 - GRUPPO BANCARIO - RISCHI DI MERCATO C.2.2 Gruppo bancario - Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute e non cancellate (migliaia di euro) 2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di negoziazione di vigilanza Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività Finanziarie AFS 97.813 0 0 0 0 98.727 196.540 A. Aspetti generali 97.813 0 0 0 0 98.727 196.540 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 a) a fronte di attività rilevate per intero 0 0 0 0 0 0 0 b) a fronte di attività rilevate parzialmente 0 0 0 0 0 0 0 Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 0 0 Totale 31.12.2010 97.813 0 0 0 0 98.727 196.540 Totale 31.12.2009 91.969 0 21.467 0 0 0 113.436 I rischi di mercato sono legati all’operatività sui mercati finanziari e derivano dalla componente “rischio di tasso” (originato dall’inevitabile mismatching esistente tra le poste dell’attivo e del passivo) e dalla componente “rischio di liquidità” (eventualmente conseguente ad una non corretta gestione dei flussi di cassa). Il rischio di mercato, infatti, è essenzialmente dovuto ad inattese variazioni delle curve dei tassi e la sua gestione non può prescindere da una più ampia conoscenza della durata, della vita residua, della scadenza e delle metodologie di riprezzamento delle poste di bilancio (rischio di tasso) nonché dal considerare le ripercussioni sugli impegni di pagamento, assunti e potenziali (c.d. rischio di liquidità). La politica di investimento del Gruppo è ispirata a criteri di contenimento del rischio di mercato nelle sue diverse manifestazioni (rischio di tasso, rischio di cambio e rischio di prezzo). La Capogruppo Banca Tercas svolge, infatti, in modo primario attività di portafoglio in proprio. Il portafoglio di proprietà, di norma, non comprende derivati complessi o innovativi, esso viene gestito in funzione della esposizione al rischio di tasso derivante dalla struttura di asset/liability complessiva. La strategia sottostante alla negoziazione in proprio si pone l'obiettivo di massimizzare il profilo di rischio/rendimento degli investimenti di portafoglio, sia nella componente rischio di tasso che nella componente rischio di credito della controparte. La dimensione del portafoglio di proprietà è legata alla posizione di liquidità di tesoreria e all'andamento degli assets globali dell'Istituto. Passività/Portafoglio attività 1. Debiti vs clientela a) a fronte di attività rilevate per intero b) a fronte di attività rilevate parzialmente 2. Debiti vs banche 3. Attività Finanziarie HTM Crediti vs banche Crediti vs clientela Totale INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo C.3 Operazioni di covered bond Il Gruppo alla data di bilancio non ha in essere operazioni di covered bond. D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO Alla data del 31 dicembre 2010 non sono in essere modelli interni volti alla misurazione del rischio di credito 352 Il Gruppo, nel corso dell'anno, ha perfezionato le metodologie e i processi in uso per la gestione del rischio di mercato. Nel 2010 la rilevazione del rischio di tasso di interesse gravante sul portafoglio di negoziazione è effettuata dal Servizio Risk Management della Capogruppo mediante la produzione di apposita reportistica gestionale proveniente dall'applicativo Bloomberg, all'interno del più ampio processo di monitoraggio dell'intera struttura dell'attivo e del passivo della Banca. A partire dal 1° gennaio 2011, la nuova policy interna sul rischio di mercato approvata dal CdA prevede maggiori controlli da parte del Servizio Risk Management sulla movimentazione del portafoglio di proprietà soprattutto in fase di acquisizione di titoli non quotati e l'utilizzo di un nuovo applicativo per il calcolo del Value at Risk e della duration. Nel 2010, la rilevazione del rischio di tasso di interesse gravante sul portafoglio di negoziazione è stata effettuata dal Servizio Risk Management, mediante la produzione di apposita reportistica gestionale proveniente dall'applicativo Bloomberg, all'interno del più ampio processo di monitoraggio dell'intera struttura dell'attivo e del passivo della Banca. A partire dal 1° gennaio 2011, la nuova policy interna sul rischio di mercato approvata dal CdA prevede maggiori controlli da parte del Servizio Risk Management sulla movimentazione del portafoglio di proprietà soprattutto in fase di acquisizione di titoli non quotati e l'utilizzo di un nuovo applicativo per il calcolo del Value at Risk e della duration. Con lo strumento Master Finance il VaR è calcolato sull'intero portafoglio di proprietà così come sui sotto-portafogli contabili per una visione dei rischi più approfondita. La metodologia di misurazione utilizzata consiste principalmente nel calcolo del Value at Risk del portafoglio di negoziazione secondo l'approccio parametrico varianza-covarianza, con un holding period di 10 giorni e intervallo di un confidenza del 99,00%. Mediante tale parametro viene quantificata la massima perdita che uno shock negativo delle condizioni di mercato determina sul relativo valore del portafoglio. MasterFinance permette inoltre il controllo dei limiti di operatività e di composizione del portafoglio della Banca così 353 come fissati nei Poteri Delegati, quali i limiti giornalieri di VaR e di duration, da calcolare per ogni singolo portafoglio dell'attivo, i limiti operativi giornalieri per portafoglio e classi di asset, i limiti percentuali di composizione dei portafogli per classi di strumenti finanziari ed i limiti all'operatività per controparte per operazioni in titoli e in derivati. La gestione del rischio di mercato è in capo al Servizio Risk Management e la documentazione prodotta viene distribuita con cadenza giornaliera alla Direzione Generale e con cadenza trimestrale al CdA. Il modello viene utilizzato esclusivamente per fini gestionali interni e non concorre al calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari (migliaia di euro) (migliaia di euro) Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI a vista fino a 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni oltre 10 anni durata indeterminata 0 0 0 0 0 0 1. Attività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 1.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 1.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri fino a 3 mesi a vista - con opzione di rimborso anticipato Tipologia/Durata residua da oltre 6 mesi fino a 1 anno oltre 10 anni 0 durata indeterminata da oltre 5 anni fino a 10 anni 0 da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1. Attività per cassa Tipologia/Durata residua da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 1 anno fino a 5 anni Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERO 0 0 0 0 0 0 0 0 1.2 Altre attività 0 0 0 0 0 0 0 0 1.2 Altre attività 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 2.1 P.C.T. passivi 0 0 0 0 0 0 0 0 2.1 P.C.T. passivi 0 0 0 0 0 0 0 0 2.2 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 2.2 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Derivati finanziari 0 11.809 4.514 17.202 0 0 0 0 3. Derivati finanziari 0 28 0 6.242 0 0 0 0 3.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0 3.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0 - Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 - Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 3.2 Senza titolo sottostante 0 11.809 4.514 17.202 0 0 0 0 3.2 Senza titolo sottostante 0 28 0 6.242 0 0 0 0 - Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 - Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11.809 4.514 17.202 0 0 0 0 0 28 0 6.242 0 0 0 0 0 5.873 2.257 8.603 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 3.122 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 28 0 3.120 0 0 0 0 - Altri - Altri + posizioni lunghe + posizioni corte 354 0 5.936 2.257 8.599 0 0 0 - Altri - Altri 355 (migliaia di euro) (migliaia di euro) 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 1.2 Altre attività 29.918 0 3 durata indeterminata oltre 10 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno fino a 3 mesi Tipologia/Durata residua a vista 9.011 durata indeterminata 4.338 oltre 10 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 105.977 da oltre 1 anno fino a 5 anni 0 da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1. Attività per cassa fino a 3 mesi a vista Tipologia/Durata residua da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Valuta di denominazione Altre valute Valuta di denominazione EURO 0 1. Attività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 1.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 105.977 29.918 4.338 9.011 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 1.2 Altre attività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 105.977 29.918 4.338 9.011 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Passività per cassa 232 85.668 11.218 696 0 0 0 0 2. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 2.1 P.C.T. passivi 232 85.668 11.218 696 0 0 0 0 2.1 P.C.T. passivi 0 0 0 0 0 0 0 0 2.2 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 2.2 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.226 0 0 0 0 0 0 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri 238 641.807 85.354 26.950 101.644 54.681 7.900 0 3. Derivati finanziari 0 5.749 5.749 2.435 0 0 0 0 3.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0 - Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.435 0 0 0 0 0 0 0 2.435 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5.749 5.749 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 2.312 3.438 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 3.437 2.311 0 0 0 0 0 - Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.226 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.2 Senza titolo sottostante 238 636.058 79.605 24.515 101.644 54.681 7.900 0 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni 238 0 7 0 238 7 0 0 - Opzioni 119 0 1 0 119 6 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri 119 0 6 0 119 1 0 0 0 636.058 79.598 24.515 101.406 54.674 7.900 0 - Altri + posizioni lunghe 0 318.091 39.799 12.255 50.703 27.337 3.950 0 + posizioni lunghe + posizioni corte 0 317.967 39.799 12.260 50.703 27.337 3.950 0 + posizioni corte 356 0 1.226 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.226 0 0 0 0 0 0 357 2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione 1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e passività finanziarie (migliaia di euro) (migliaia di euro) Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI A. B. D. E. 0 0 0 0 64 - posizioni lunghe - posizioni corte 64 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 64 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46 46 0 da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni oltre 10 anni Durata 7.002 8.937 2.847 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 1.2 Finanziamenti a banche 2.842 112 0 0 0 0 0 0 1.3 Finanziamenti a clientela 1. Attività per cassa 0 0 da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.1 Titoli di debito 0 0 da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Totale 64 Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale a vista fino a 3 mesi Tipologia/Durata residua ALTRI GIAPPONE GERMANIA Non Quotati Titoli di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C. STATI UNITI ITALIA Tipologia di operazioni / Indice quotazione REGNO UNITO Quotati 0 0 0 46 4.160 8.825 2.847 0 0 0 0 0 - c/c 2 0 0 0 0 0 0 0 - altri finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 46 0 - altri 4.158 8.825 2.847 0 0 0 0 0 15.522 3.570 376 0 0 0 0 0 15.466 0 0 0 0 0 0 0 14.787 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 679 0 0 0 0 0 0 0 56 3.570 376 0 0 0 0 0 55 0 0 0 0 0 0 0 1 3.570 376 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 2.4 Altre passività Altri derivati su titoli di capitale 0 0 0 0 0 0 5.531 5.531 2. Passività per cassa - posizioni lunghe - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.096 2.435 3.096 2.435 2.1 Debiti verso clientela Derivati su indici azionari 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Derivati su altri valori 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 - c/c - altri debiti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2.3 Titoli di debito 2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo B. Attività di copertura del fair value C. Attività di copertura dei flussi finanziari INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA L'informativa della Sezione precedente riguarda l'intero portafoglio. 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 - altre 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Derivati finanziari 0 736 0 0 0 0 0 0 3.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0 - Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 3.2 Senza titolo sottostante 0 736 0 0 0 0 0 0 - Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 - Altri - Altri 358 0 736 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 574 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 162 0 0 0 0 0 0 359 (migliaia di euro) (migliaia di euro) 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri Durata indeterminata Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni oltre 10 anni 298 1.727 9.367 0 0 0 0 0 1. Attività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 1.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 Tipologia/Durata residua - con opzione di rimborso anticipato - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 1.2 Finanziamenti a banche 271 800 0 0 0 0 0 0 1.2 Finanziamenti a banche 1.3 Finanziamenti a clientela 27 927 9.367 0 0 0 0 0 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 - c/c 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri finanziamenti fino a 3 mesi a vista da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni oltre 10 anni Durata indeterminata Valuta di denominazione EURO Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERO 3.405.858 451.885 95.565 61.752 219.614 172.791 141.366 670 535 25.672 0 0 296 40.007 807 0 0 0 0 0 0 0 0 0 535 25.672 0 0 296 40.007 807 0 18.996 116.557 4.015 1.596 0 0 0 0 3.386.327 309.656 91.550 60.156 219.318 132.784 140.559 670 762.203 1.107 0 451 3.283 1.457 0 40 0 0 0 0 0 0 0 0 2.547.565 176.838 51.630 38.811 153.505 117.556 119.950 245 76.559 131.711 39.920 20.894 62.530 13.771 20.609 385 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 27 927 9.367 0 0 0 0 0 - altri 2. Passività per cassa 473 6.398 4.579 0 0 0 0 0 2. Passività per cassa 3.270.647 555.180 205.758 219.275 487.039 10.836 20.166 0 2.1 Debiti verso clientela 387 0 0 0 0 0 0 0 2.1 Debiti verso clientela 2.577.119 122.947 4.102 1.900 2.687 4.083 20.166 0 387 0 0 0 0 0 0 0 - c/c 2.070.573 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri 86 6.398 4.579 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato - altri - c/c - altri debiti 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2.3 Titoli di debito 81 0 0 0 0 0 0 0 5 6.398 4.579 0 0 0 0 0 2.2 Debiti verso banche 50.000 1.111 2.778 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri debiti 402.231 14.541 1.908 50.000 1.111 2.778 36.543 417.692 199.748 167.375 483.241 3.975 0 0 0 0 0 0 19.027 0 0 0 36.543 417.692 199.748 167.375 464.214 3.975 0 0 202 0 0 0 0 0 0 0 2.3 Titoli di debito 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 2.4 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato - altre 0 0 0 0 0 0 0 0 - altre 3. Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0 3.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0 - Opzioni 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 - Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 360 - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 202 0 0 0 0 0 0 0 5.567 116.498 67.078 3.370 36.963 45.345 7.706 0 0 76 0 0 0 0 0 0 0 76 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 38 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 38 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - Altri + posizioni lunghe + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 3.2 Senza titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni - Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte - Altri 0 20.166 1.908 0 0 0 4.083 0 0 0 0 2.687 14.541 0 0 0 1.900 254.552 0 0 0 4.102 656.783 0 + posizioni lunghe 0 122.947 - c/c 0 - Opzioni 0 506.546 + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 5.567 116.422 67.078 3.370 36.963 45.345 7.706 0 0 773 3.833 1.445 14.463 5.345 7.706 0 0 645 444 1.220 9.108 2.446 2.920 0 0 128 3.389 225 5.355 2.899 4.786 0 5.567 115.649 63.245 1.925 22.500 40.000 0 0 49.142 50.876 1.925 22.500 0 0 0 66.507 12.369 0 0 40.000 0 0 5.567 361 1.2.3 Rischio di cambio (migliaia di euro) Valuta di denominazione Altre valute INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa a vista fino a 3 mesi da da oltre 3 oltre 6 mesi mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni oltre 10 anni Durata indeterminata A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio 1.541 1.067 526 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 1.311 152 0 0 0 0 0 0 230 915 526 0 0 0 0 0 - c/c 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 230 915 526 0 0 0 0 0 2. Passività per cassa 2.122 182 508 0 0 0 0 0 2.1 Debiti verso clientela 2.033 0 0 0 0 0 0 0 2.033 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 89 182 508 0 0 0 0 0 89 0 0 0 0 0 0 0 0 182 508 0 0 0 0 1.1 Titoli di debito 1.2 Finanziamenti a banche 1.3 Finanziamenti a clientela - con opzione di rimborso anticipato - altri - c/c - altri debiti 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti Il Gruppo è esposto al rischio di cambio in maniera assolutamente marginale. Il monitoraggio operativo del rischio di cambio viene comunque effettuato sia dalle strutture di front office mediante la produzione di apposita reportistica gestionale sia dal Servizio Risk Management della Capogruppo nell'ambito delle attività di verifica dell'esposizione alle diverse tipologie di rischio. B. Attività di copertura del rischio di cambio La Capogruppo pone in essere operazioni di copertura gestionale del rischio di cambio utilizzando idonei strumenti. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati (migliaia di euro) Valute Voci Sterline G.Bretagna Yen Giappone Dollari canadesi Franchi svizzeri Altre valute 2.597 424 261 0 1.980 1 5.263 A. Attività Finanziarie A.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 A.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0 0 2.092 424 0 0 0 0 2.516 505 0 261 0 1.980 0 2.746 0 0 0 0 0 1 1 241 24 0 0 48 51 364 0 0 0 0 0 0 0 0 A.3 Finanziamenti a banche - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 A.4 Finanziamenti a clientela - altri 0 0 0 0 0 0 0 0 2.4 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 A.5 Altre attività finanziarie - con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0 B. Altre attività 2.3 Titoli di debito Totale Dollari Usa - altre 0 0 0 0 0 0 0 0 C. Passività finanziarie 2.836 448 261 0 2.028 61 5.634 3. Derivati finanziari 0 752 0 0 0 0 0 0 C.1 Debiti verso banche 505 0 261 0 2.028 58 2.852 3.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0 - Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 C.2 Debiti verso clientela 2.331 448 0 0 0 3 2.782 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 C.3 Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 D. Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 E. 4.476 0 0 0 0 0 4.476 + Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 + Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 - Altri Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 3.2 Senza titolo sottostante 0 752 0 0 0 0 0 0 - Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 + Posizioni lunghe 2.238 0 0 0 0 0 2.238 0 752 0 0 0 0 0 0 + Posizioni corte 2.238 0 0 0 0 0 2.238 + posizioni lunghe 0 752 0 0 0 0 0 0 + posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 5.076 448 261 0 2.028 52 7.865 5.074 448 261 0 2.028 61 7.872 2 0 0 0 0 (9) (7) - Altri - Opzioni - Altri derivati Totale Attività Totale Passività Sbilancio (+/-) 362 363 2.4 Gli strumenti derivati A.2.2 Altri derivati (migliaia di euro) A. DERIVATI FINANZIARI Totale 2010 Totale 2009 Attività sottostanti / Tipologie derivati Over the counter A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi 1 Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni (migliaia di euro) Totale 2010 b) Swap Totale 2009 Attività sottostanti / Tipologie derivati Over the counter 1 Titoli di debito e tassi d'interesse Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 0 0 d) Futures 0 0 0 0 e) Altri 0 0 0 0 6.400 0 6.450 0 6.400 0 6.450 0 0 0 0 0 c) Forward 0 0 0 0 d) Futures 0 0 0 0 0 a) Opzioni 432.119 0 52.958 0 b) Swap c) Forward 0 0 0 0 d) Futures 0 0 0 0 e) Altri 0 0 0 0 5.399 0 5.399 0 5.399 0 5.399 0 b) Swap 0 0 0 0 c) Forward 0 0 0 0 d) Futures 0 0 0 0 e) Altri 0 0 0 0 39.172 0 9.987 0 a) Opzioni 0 0 0 0 b) Swap 0 0 0 0 c) Forward 39.172 0 9.987 0 d) Futures 0 0 0 0 e) Altri 0 0 0 0 0 0 0 5 Altri sottostanti 0 0 0 0 Totale 508.515 0 118.549 0 Valori medi 564.631 0 0 50.205 0 0 0 55.500 0 4 Merci 55.500 0 0 31.825 3 Valute e oro 0 0 0 0 a) Opzioni 124.443 0 103.163 2 Titoli di capitale e indici azionari Controparti centrali 124.443 0 b) Swap Over the counter c) Forward 463.944 a) Opzioni Controparti centrali 2 Titoli di capitale e indici azionari e) Altri 0 0 0 0 1.165 0 5.888 0 a) Opzioni 0 0 0 0 b) Swap 0 0 0 0 c) Forward 1.165 0 5.888 0 d) Futures 0 0 0 0 e) Altri 0 0 0 0 4 Merci 0 0 0 0 5 Altri sottostanti 0 0 0 0 Totale 132.008 0 67.838 0 Valori medi 198.231 3 Valute e Oro 42.827 151.855 A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi A.2.1 Di copertura Non sono presenti derivati di copertura, per cui si omette la relativa tabella. 364 365 A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti (migliaia di euro) (migliaia di euro) Fair value negativo Fair value positivo Portafogli / Tipologie derivati Totale 2010 Over the counter A Portafoglio di negoziaz. di vigilanza Controparti centrali Totale 2010 Over the counter 0 988 0 0 663 0 a) Opzioni 4.659 0 124 0 b) Interest rate swap c) Cross currency swap 0 0 0 0 d) Equity swaps 0 0 0 0 e) Forward A Portafoglio di negoziazione di vigilanza Totale 2009 Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 5.142 0 580 0 166 0 199 0 4.374 0 183 0 c) Cross currency swap 0 0 0 0 d) Equity swaps 0 0 0 0 602 0 198 0 614 0 201 0 e) Forward f) Futures 0 0 0 0 f) Futures 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 Portafoglio bancario - di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0 b) Interest rate swap 0 0 0 0 b) Interest rate swap 0 0 0 0 c) Cross currency swap 0 0 0 0 c) Cross currency swap 0 0 0 0 d) Equity swaps 0 0 0 0 d) Equity swaps 0 0 0 0 e) Forward 0 0 0 0 e) Forward 0 0 0 0 f) Futures 0 0 0 0 f) Futures 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 10.975 0 1.328 0 2.875 0 1.515 0 42 0 651 0 a) Opzioni 10.933 0 543 0 b) Interest rate swap c) Cross currency swap 0 0 0 0 d) Equity swaps 0 0 0 0 e) Forward 0 0 134 0 f) Futures 0 0 0 0 g) Altri 0 0 0 0 16.905 0 2.316 0 Portafoglio bancario - altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap Totale 366 Over the counter 657 b) Interest rate swap C Controparti centrali Portafogli / Tipologie derivati 5.930 a) Opzioni B Totale 2009 B Portafoglio bancario - di copertura C Portafoglio bancario - altri derivati 158 0 160 0 2.689 0 1.355 0 c) Cross currency swap 0 0 0 0 d) Equity swaps 0 0 0 0 e) Forward 28 0 0 0 f) Futures 0 0 0 0 0 0 0 0 8.017 0 2.095 0 g) Altri Totale 367 2) 3) 4) 169 405 0 0 4.208 0 4.465 0 0 41 226 2.602 0 0 743 4 1) Altri soggetti 825 Imprese non finanziarie 85.904 Società di assicurazione 0 0 Società finanziarie - esposizione futura 0 Banche 0 358.304 Titoli di debito e tassi d'interesse Altri Enti pubblici 0 - fair value negativo 20.032 Contratti non rientranti in accordi di compensazione Altri soggetti - fair value positivo Imprese non finanziarie 0 Banche 1) Altri Enti pubblici - valore nozionale Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali (migliaia di euro) Società di assicurazione (migliaia di euro) Società finanziarie A.7 Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali A.5 Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale 0 0 124.443 0 0 0 0 8 - fair value positivo 0 0 10.933 0 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 2.689 0 0 0 0 - esposizione futura 0 0 737 0 0 0 0 Titoli di cap. ed indici azionari 2) Titoli di cap. ed indici azionari - valore nozionale 0 0 3.000 0 0 2.399 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 6.400 - fair value positivo 0 0 526 0 0 0 0 - fair value positivo 0 0 42 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 0 0 0 35 0 - fair value negativo 0 0 0 0 0 0 158 - esposizione futura 0 0 189 0 0 0 0 - esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 19.585 0 0 6.863 12.723 - valore nozionale 0 0 1.165 0 0 0 0 - fair value positivo 0 0 299 0 0 157 158 - fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 308 0 0 110 184 - fair value negativo 0 0 28 0 0 0 0 - esposizione futura 0 0 196 0 0 68 127 - esposizione futura 0 0 12 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 0 Valute e oro 3) Altri valori 4) Valute e oro Altri valori - fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0 - fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0 - fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0 - esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0 - esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0 A.6 Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione A.8 Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti contratti rientranti in accordi di compensazione Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziari “over the counter” rientranti in accordi di compensazione. Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziari “over the counter” rientranti in accordi di compensazione. 368 369 SEZIONE 3 - GRUPPO BANCARIO - RISCHIO DI LIQUIDITÀ A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali (migliaia di euro) Sottostanti/Vita residua INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 193.292 111.814 203.561 508.667 A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 148.569 111.814 203.561 463.944 A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 5.552 0 0 5.552 Nel corso del 2010, Banca Tercas ha intrapreso un progetto per lo sviluppo di un modello interno volto alla misurazione, alla gestione ed al monitoraggio del rischio di liquidità con l’obiettivo di rispondere in tempi rapidi alla continua evoluzione della Normativa di Vigilanza in materia. A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 39.171 0 0 39.171 A.4 Derivati finanziari su altri valori 0 0 0 0 B. Portafoglio bancario 64.639 27.369 40.000 132.008 B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 57.074 27.369 40.000 124.443 B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 6.400 0 0 6.400 B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 1.165 0 0 1.165 B.4 Derivati finanziari su altri valori 0 0 0 0 Totale 2010 257.931 139.183 243.561 640.675 Totale 2009 48.875 73.439 64.163 186.387 B. DERIVATI CREDITIZI Alla data di redazione del bilancio il Gruppo non presenta derivati su crediti pertanto si omettono le relative tabelle. C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziare e creditizi “”over the counter” I temi affrontati hanno riguardato la definizione di metriche e strumenti di misurazione del rischio di liquidità da adottare, l’assegnazione dei ruoli e delle responsabilità nella gestione della liquidità, la definizione di un Contingency Funding Plan e la redazione di una Policy interna in cui sono descritti i principi, le metodologie e le norme che fondano la politica interna di governo del rischio di liquidità. Gli strumenti elaborati durante il progetto permettono oggi a Banca Tercas di monitorare la liquidità sia di breve peridio sia di medio-lungo periodo. La gestione della liquidità di breve termine (liquidità operativa) ha l’obiettivo di assicurare la capacità di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti e imprevisti entro tre mesi. Il monitoraggio giornaliero della liquidità operativa si concentra sui flussi generati dalle operazioni maggiormente volatili (ad es. operazioni regolate su base monetaria, con controparte istituzionale) ed è basato sull’applicazione di limiti operativi verificati giornalmente. La gestione della liquidità entro dodici mesi (liquidità tattica) ha l’obiettivo di assicurare un livello adeguato e bilanciato tra i flussi di cassa in entrata e in uscita, aventi scadenza certa e/o stimata, compresi nell’orizzonte temporale di un anno e riferiti all’intera operatività di bilancio. La politica di gestione della liquidità tattica prevede l’adozione di limiti sullo sbilancio cumulato a 3 mesi e il monitoraggio di un set di indicatori sintetici volti a valutare la posizione di liquidità della Banca sotto diversi profili di analisi. Uno di questi indicatori è rappresentato dal “Liquidity Coverage Ratio” (LCRN)”, che stabilisce la capacità delle risorse della Banca prontamente monetizzabili di far fronte agli sbilanci progressivi di liquidità nell’orizzonte temporale di un mese. La gestione della liquidità strutturale è finalizzata ad assicurare l’equilibrio finanziario della struttura a medio-lungo termine (superiore ai 12 mesi), garantito dal mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività e attività a medio-lungo termine. Il processo di misurazione della liquidità di medio-lungo termine è basato sull’utilizzo di un indicatore di liquidità gestionale volto a misurare eventuali situazioni di squilibrio finanziario. Tale indicatore è rappresentato dal “Net Stable Funding Ratio” (Passività stabili disponibili/Attività stabili disponibili). L’attività di gestione della liquidità prevede l’effettuazione di prove di stress trimestrali per valutare la propria vulnerabilità ad eventi eccezionali ma plausibili. L’obiettivo è analizzare i potenziali effetti di variazioni significative di uno o più fattori di rischio, singolarmente considerati (analisi di sensibilità) o di movimenti congiunti di un insieme di fattori di rischio in ipotesi di scenari avversi (analisi di scenario). Inoltre, Banca Tercas si è dotata di un Contincency Funding Plan, documento che descrive il processo finalizzato a gestire il profilo di liquidità in condizioni di difficoltà o emergenza. In esso sono riportati gli obiettivi, i processi, le strategie di intervento e gli organi aziendali coinvolti nella gestione delle situazioni di crisi di liquidità. Si precisa che tali tabelle sono compilate allocando i flussi finanziari contrattuali non attualizzati (in linea capitale e interessi) nelle pertinenti fasce di vita residua. I flussi finanziari in linea interessi non sono riportati con riferimento alle fasce temporali oltre 1 anno così come espressamente disposto dalla Circolare n. 262/2005 di Banca d'Italia. 370 371 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie valuta di denominazione: euro valuta di denominazione: Dollaro USA Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa A vista da oltre 1 gg a 7 gg da oltre 7 gg a 15 gg da oltre 15gg a 1m da oltre 1 ma3m da oltre 3 ma6m da oltre 6ma 1a da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata Indeter. Totale 921.219 12.234 15.603 67.634 296.734 182.167 290.397 1.167.272 1.688.818 22.816 4.664.894 Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa A vista da oltre 1 gg a 7 gg da oltre 7 gg a 15 gg da oltre 15gg a1m da oltre 1m a3m da oltre 3 ma6m da oltre 6 ma1a da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata Indeter. Totale 2.891 96 0 563 8.285 6.912 1 0 0 0 18.748 A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 14.964 0 545 64.009 0 0 79.518 A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 528 7.398 14.368 30.280 30.563 0 0 83.137 A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.3 Quote OICR 8.628 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8.628 A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.4 Finanziamenti 912.591 12.234 15.603 67.106 274.372 167.799 259.572 1.072.700 1.688.818 22.816 4.493.611 A.4 Finanziamenti 2.891 96 0 563 8.285 6.912 1 0 0 0 18.748 - Banche 14.473 1.211 2.113 8.502 88.050 4.015 1.596 0 0 21.204 141.164 - Banche 2.842 0 0 0 112 0 0 0 0 0 2.954 - Clientela 898.118 11.023 13.490 58.604 186.322 163.784 257.976 1.072.700 1.688.818 1.612 4.352.447 49 96 0 563 8.173 6.912 1 0 0 0 15.794 Passività per cassa 2.416.232 30.102 51.457 52.753 200.485 242.942 255.419 636.844 167.935 0 4.054.169 Passività per cassa 15.521 0 374 1.908 1.287 378 0 0 0 0 19.468 B.1 2.034.414 5.268 29.043 12.647 6.890 2.222 51.734 50 34 0 2.142.302 B.1 15.521 0 374 1.908 1.287 378 0 0 0 0 19.468 254.656 5.228 29.043 12.289 5.981 1.908 50.000 0 0 0 359.105 55 0 374 1.908 1.287 378 0 0 0 0 4.002 1.779.758 40 0 358 909 314 1.734 50 34 0 1.783.197 15.466 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15.466 Depositi e c/c - Banche - Clientela - Clientela Depositi e c/c - Banche - Clientela B.2 Titoli di debito 8.351 5.411 6.819 20.425 132.104 223.346 197.154 603.125 84.309 0 1.281.044 B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.3 Altre passività 373.467 19.423 15.595 19.681 61.491 17.374 6.531 33.669 83.592 0 630.823 B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9.820 6.393 748 794 10.316 10.401 33.110 0 0 0 71.582 Operazioni "fuori bilancio" 0 919 748 1.206 9.671 4.512 17.202 0 0 0 34.258 Derivati finanziari con scambio di capitale 0 6.393 748 794 9.727 10.325 23.421 0 0 0 51.408 C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale 0 595 748 1.206 9.671 4.512 17.202 0 0 0 33.934 - posizioni lunghe 0 2.697 374 397 4.863 5.726 11.708 0 0 0 25.765 - posizioni lunghe 0 265 374 809 4.836 2.256 8.603 0 0 0 17.143 - posizioni corte 0 3.696 374 397 4.864 4.599 11.713 0 0 0 25.643 - posizioni corte 0 330 374 397 4.835 2.256 8.599 0 0 0 16.791 Derivati finanziari senza scambio di capitale 9.820 0 0 0 589 76 9.689 0 0 0 20.174 Derivati finanziari senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 5.315 0 0 0 331 76 9.661 0 0 0 15.383 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 4.505 0 0 0 258 0 28 0 0 0 4.791 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 65.411 0 0 383 217 21 1.057 15.748 47.276 0 130.113 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 353 0 0 383 217 21 1.057 15.748 47.276 0 65.055 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 65.058 0 0 0 0 0 0 0 0 0 65.058 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 324 0 0 0 0 0 0 0 0 324 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 162 0 0 0 0 0 0 0 0 162 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 162 0 0 0 0 0 0 0 0 162 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Operazioni "fuori bilancio" C.1 C.2 C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - posizioni corte C.4 C.5 372 C.2 C.3 C.4 C.5 373 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie valuta di denominazione: Franco Svizzero Valuta di denominazione – altre divise Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa A vista da oltre 1 gg a 7 gg da oltre 7 gg a 15 gg da oltre 15gg a 1m da oltre 1 ma3m da oltre 3 ma6m da oltre 6ma 1a da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata Indeter. Totale 288 0 931 0 800 9.378 0 0 0 0 11.397 Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa A vista da oltre 1 gg a 7 gg da oltre 7 gg a 15 gg da oltre 15gg a 1m da oltre 1 ma3m da oltre 3 ma6m da oltre 6 ma1a da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata Indetermin. Totale 888 0 152 854 56 254 0 0 0 0 2.204 A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.4 Finanziamenti 288 0 931 0 800 9.378 0 0 0 0 11.397 A.4 Finanziamenti 888 0 152 854 56 254 0 0 0 0 2.204 - Banche 271 0 0 800 0 0 0 0 0 1.071 - Banche 886 0 152 854 56 254 0 0 0 0 2.202 - Clientela 17 0 931 0 0 9.378 0 0 0 0 10.326 - Clientela 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 Passività per cassa 470 0 -800 0 5.598 4.579 0 0 0 0 9.847 Passività per cassa 566 0 0 0 0 0 0 0 0 0 566 B.1 470 0 -800 0 5.598 4.579 0 0 0 0 9.847 B.1 566 0 0 0 0 0 0 0 0 0 566 - Banche 83 0 -800 5.598 4.579 0 0 0 0 9.460 - Banche 53 0 0 0 0 0 0 0 0 0 53 - Clientela 387 0 0 0 0 387 - Clientela 513 0 0 0 0 0 0 0 0 0 513 Depositi e c/c Depositi e c/c B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Operazioni "fuori bilancio" 0 28 0 0 0 0 6.242 0 0 0 6.270 Operazioni "fuori bilancio" 0 32 296 1.649 0 0 0 0 0 0 1.977 Derivati finanziari con scambio di capitale 0 28 0 0 0 0 6.242 0 0 0 6.270 C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale 0 32 296 1.649 0 0 0 0 0 0 1.977 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 3.122 0 0 0 3.122 - posizioni lunghe 0 0 296 1.649 0 0 0 0 0 0 1.945 - posizioni corte 0 32 0 0 0 0 0 0 0 0 32 Derivati finanziari senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 374 - posizioni corte 0 28 0 0 0 0 3.120 0 0 0 3.148 Derivati finanziari senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C.2 C.3 C.4 C.5 375 metodo Base (BIA – Basic Indicator Approach); metodo Standardizzato (TSA – Traditional Standardised Approach); metodi Avanzati (AMA – Advanced Measurement Approaches). Con delibera del CdA, Banca Tercas ha adottato il metodo Base dove il requisito patrimoniale è pari al 15 per cento della media delle ultime tre osservazioni dell’indicatore rilevante, individuato nel margine d’intermediazione, riferite alla situazione di fine esercizio (31 dicembre). Per un’adeguata attività di verifica è stato sviluppato un applicativo inerente al sistema dei controlli a distanza. Lo strumento, che affianca i tradizionali metodi di verifica, consente il monitoraggio delle attività svolte dalle unità operative sulla base delle informazioni estratte dal sistema informativo aziendale. L’attività di controllo a distanza comporta l’analisi dei dati su base aggregata delle filiali. Un altro presidio del rischio operativo è il sistema di business continuity che permette di governare diversi scenari di crisi caratterizzati dall’indisponibilità degli edifici, della componentistica hardware, delle strutture e delle infrastrutture di rete e del personale essenziale, prevedendo di rilocare le risorse umane e tecnologiche coinvolte nei sottoprocessi critici, alternativamente nei siti di Disaster Recovery individuati. B Informazioni di natura quantitativa B.1 Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa (migliaia di euro) Totale • • • Alla data del 31 Dicembre 2010 il Patrimonio Consolidato del Gruppo Banca Tercas Spa si determina in euro 359.793 migliaia. Comprendendo anche la quota di pertinenza di terzi il Patrimonio Consolidato ammonta ad euro 367.439 migliaia. Elisioni e aggiustamenti da consolidamento Per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. La circ.263/06 della Banca d’Italia, prevede tre metodi di calcolo del requisito patrimoniale, caratterizzati da livelli crescenti di complessità nella misurazione dell’esposizione al rischio e da più stringenti presidi organizzativi in termini di meccanismi di governo societario e di processi per l’identificazione, la gestione e il controllo del rischio A. Informazioni di natura qualitativa Altre Imprese A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Sezione 1 Il patrimonio consolidato Imprese di assicurazione INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO Gruppo bancario 1.4 – Rischi Operativi 1. Capitale sociale 50.000 0 0 0 50.000 2. Sovrapprezzi di emissione 25.038 0 0 0 25.038 280.718 0 0 (7.996) 272.722 Voci del Patrimonio netto 3. Riserve - di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 4. Strumenti di capitale 5.200 0 0 0 5.200 57.744 0 0 0 57.744 316 0 0 0 316 217.458 0 0 (7.996) 209.462 0 0 0 0 0 5. (Azioni proprie) (316) 0 0 0 (316) La Capogruppo ha aderito all'Osservatorio Dipo dell’ABI, iniziativa per supportare lo sviluppo dell'Operational risk management e per creare una metodologia di raccolta e di scambio di informazioni sulle perdite operative. L'attività dell'Osservatorio si concretizza in prima istanza nella gestione e manutenzione del Database italiano delle perdite operative (Dipo), una base dati che raccoglie informazioni sui singoli eventi di perdita operativa subiti dalle banche aderenti, alle quali vengono forniti flussi di ritorno da utilizzare per le stime e la mitigazione del fenomeno. 6. Riserve da valutazione 2.546 0 0 0 2.546 2.546 0 0 0 2.546 - Attività materiali 0 0 0 0 0 - Attività immateriali 0 0 0 0 0 - Copertura di investimenti esteri 0 0 0 0 0 - Copertura dei flussi finanziari 0 0 0 0 0 L’Osservatorio Dipo ha come scopo raccogliere dati sulle perdite operative subite dagli associati e analizzare tali perdite al fine di fornire dei flussi di ritorno. Nel corso del 2010, Banca Tercas ha ampliato le segnalazioni dell’Istituto inserendo nel database event type del tipo: - Differenze di cambio 0 0 0 0 0 - Attività non correnti in via di dismissione 0 0 0 0 0 - Utili attuariali rel. a piani previd. a benefici definiti 0 0 0 0 0 - Quote delle riserve da valut. delle Part. valut. a PN 0 0 0 0 0 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Leggi speciali di rivalutazione - frodi esterne relative a rapine per un totale di 6 eventi e perdite di circa 118 mila euro; - operazioni bancomat e bonifici online fraudolenti per un totale di 90 eventi e perdite di circa 310 mila euro. 7. Utile (perdita) d'esercizio del gruppo e di terzi Totale 0 0 0 0 0 17.246 0 203 0 17.449 375.232 0 203 (7.996) 367.439 Si precisa che il patrimonio esposto in tabella comprende l'utile di pertinenza di terzi, per euro 25 mila, ed il patrimonio di pertinenza di terzi, per euro 7.621 mila, per un totale complessivo di euro 7.646 mila. Tali aggregati si determinano poiché la controllata Terbroker Srl è posseduta dalla Capogruppo all'87,70% e Banca Caripe al 95,00%. 376 377 B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza bancari (migliaia di euro) Totale 2010 B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Totale 2009 Attività/Valori Riserva positiva 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. 4. Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa 1 0 752 0 2.337 0 3.908 0 Quote di OICR 288 80 98 470 Finanziamenti 0 0 0 0 2.626 80 4.758 470 Totale B.3 Riserve di valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue (migliaia di euro) Titoli di debito 1. Esistenze iniziali 2. Titoli di capitale Quote di OICR 3.908 (372) 0 Variazioni positive 0 65 580 0 2.1 Incrementi di fair value 0 65 580 0 2.2 Rigiro a CE di riserve negative 0 0 0 0 da deterioramento 0 0 0 0 da realizzo 0 0 0 0 2.3 Altre variazioni 0 0 0 0 3. Variazioni negative (751) (1.636) 0 0 3.1 Riduzioni di fair value (1) (46) 0 0 3.2 Rettifiche da deterioramento 0 0 0 0 3.3 Rigiro a CE da riserve positive da realizzo 0 (1.590) 0 0 3.4 Altre variazioni (750) 0 0 0 1 2.337 208 0 378 Rimanenze finali A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: Totale 2010 Totale 2009 269.203 324.035 0 0 B.1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) 0 0 B.2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) 0 0 C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) 269.203 324.035 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base (2.667) (3.250) E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 266.536 320.785 F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 150.858 92.331 (324) (1.173) Finanz. 752 4. (migliaia di euro) G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) 0 0 G.2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) (324) (1.173) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 150.534 91.158 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (2.667) (3.250) L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 147.867 87.908 0 0 414.403 408.693 0 0 414.403 408.693 M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 379 2.2 Adeguatezza patrimoniale PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D’AZIENDA A INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA SEZIONE 1 OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE L’ESERCIZIO Non vi sono informazioni da fornire Operazioni di aggregazione B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA (migliaia di euro) Denominazione Data dell'operazione Costo dell'operazione % di int. con diritto di voto nell'assemblea Banca Caripe Spa 31-dic-10 228 milioni 95% Importi non ponderati Importi pond./requisiti 2010 2009 2010 2009 7.087.489 4.923.162 3.739.302 2.658.279 7.087.489 4.923.162 3.739.302 2.658.279 0 0 0 0 2.1 Base 0 0 0 0 2.2 Avanzata 0 0 0 0 Avviamento iniziale 3. Cartolarizzazioni 0 0 0 0 Avviamento derivante dall'acquisizione di Banca Caripe S.p.A. Categorie / valori A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 1. Metodologia standardizzata 2. Metodologia basata sui rating interni 299.144 212.662 1.923 3.296 1.923 3.296 2. Modelli interni 0 0 3. Rischio di concentrazione 0 0 B.3 Rischio operativo 22.374 23.167 1. Metodo base 22.374 23.167 2. Metodo standardizzato 0 0 3. Metodo avanzato 0 0 B.4 Altri requisiti prudenziali 0 0 B.5 Altri elementi di calcolo 0 0 323.441 239.125 4.043.013 2.989.063 6,59% 10,73% 10,25% 13,67% B.2 Rischi di mercato 1. Metodologia standard B.6 Totale requisiti prudenziali C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Patr. di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) Variazioni annue dell’avviamento (migliaia di euro) Avviamento delle controllate B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte L’unica operazione di acquisizione effettuata nel corso del 2010 è relativa all’acquisizione della partecipazione di controllo in Banca Caripe S.p.A. di seguito descritta. Avviamento esposto a voce 130 Attività Immateriali 0 85.106 2.268 87.374 Avviamento costituito da euro 85.106 migliaia derivante dall’acquisizione da parte di Banca Tercas Spa del 95% del capitale sociale di Banca Caripe Spa e da euro 2.268 migliaia dall’avviamento relativo all’acquisizione, effettuata nel 2006, da parte di Banca Caripe Spa di attività costituite ad nr 4 sportelli dell’allora Banca Popolare di Verona e Novara ubicati nella regione Marche. Acquisizione di Banca Caripe Spa (Cassa di Risparmio di Pescara Spa) Descrizione dell’operazione In data 1 ottobre 2010 Banca Tercas Spa ha sottoscritto un contratto di acquisto dal Banco Popolare S.c.p.a. di una partecipazione di controllo pari al 95% del capitale sociale di Banca Caripe per un corrispettivo di 228 milioni di euro. Ai sensi del contratto l’efficacia del trasferimento della partecipazione azionaria è stata sospensivamente condizionata al rilascio delle autorizzazioni delle autorità competenti, tali condizioni sospensive si sono verificate in data 31 dicembre 2010. L’acquisizione deve essere contabilizzata nella data in cui l’acquirente, identificabile con Banca Tercas Spa, ottiene effettivamente il controllo sull’impresa o sulle attività acquisite. Il controllo è stato acquisito con il verificarsi delle condizioni sospensive in data 31 dicembre 2010, tale data, ai sensi dell’IFRS 3 è stata identificata come data di acquisizione. Alla data di acquisizione il costo dell’aggregazione, pari a 228 milioni di euro, deve essere allocato valutando le attività acquisite e le passività assunte identificabili ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione incluse eventuali attività immateriali identificabili non rilevate nel bilanio dell’impresa acquisita. Ciò che residua dopo questa acquisizione deve essere iscritto come avviamento, valore che rappresenta un pagamento effettuato dall’acquirente 380 381 in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificati individualmente e rilevate separatamente. L’IFRS 3 consente che la definitiva allocazione del costo dell’aggregazione possa essere effettuata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. In considerazione della complessità legata allo svolgimento dell’attività sopra descritta, il Gruppo si avvale di tale facoltà includendo nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 una stima preliminare degli effetti dell’allocazione del costo dell’acquisizione. Si riporta il valore contabile ed il fair value delle attività e passività acquisite. Banca Caripe Spa Rettifiche Banca Caripe Spa riclassifica per Consolidamento 9.101.717 0 9.101.717 17.387.549 0 17.387.549 0 0 0 2.116.679 0 2.116.679 0 0 0 115.378.790 0 115.378.790 1.420.798.518 52.818.000 1.473.616.518 80. Derivati di copertura 0 0 0 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di coperture generiche 0 0 0 0 0 0 1.411.081 0 1.411.081 Voci dell'Attivo 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Allocazione del costo dell’operazione Come sopra esposto, alla data di acquisizione, il costo dell’aggregazione deve essere allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’entità acquisita ai rispettivi fair value alla data di acquisizione incluse eventuali attività immateriali identificabili non rilevate nel bilancio dell’impresa acquisita. Ciò che residua dopo questa allocazione deve essere iscritto come avviamento. Si è quindi determinato il fair value delle attività e passività rilevate, rappresentate principalmente da attività e passività finanziarie. Le attività e passività finanziarie sono state valutate al fair value attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi sugli strumenti utilizzando una curva dei tassi che tiene conto anche del rischio di credito riferito alla posizione oggetto di valutazione. 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 100. Partecipazioni 110. Attività materiali Nell’ambito dell’acquisizione non sono state identificate attività immateriali legate alla gestione del rapporto con il cliente. Attività immateriali 2.268.387 2.268.387 120. di cui: La differenza tra prezzo pagato per l'acquisizione del 95% di Banca Caripe ed il valore della corrispondente percentuale del Capitale Netto è stata allocata in via provvisoria per euro 52.818 migliaia sui crediti. - avviamento 0 2.268.387 0 Attività fiscali 130. a) correnti b) anticipate 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività Totale dell'attivo 382 2.268.387 0 783.136 0 783.136 12.715.558 0 12.715.558 2.080.317 0 2.080.317 37.322.715 0 37.322.715 1.621.364.447 52.818.000 1.674.182.447 383 Nella tabella che segue si riporta il riepilogo dell'allocazione provvisoria del costo dell'acquisizione (importi in unità di euro). Voci del Passivo e del Patrimonio Netto Banca Caripe Spa Rettifiche Banca Caripe Spa riclassifica per Consolidamento 10. Debiti verso banche 317.632.073 0 317.632.073 20. Debiti verso clientela 919.957.248 0 919.957.248 30. Titoli in circolazione 107.158.266 0 107.158.266 40. Passività finanziarie di negoziazione 4.423.170 0 4.423.170 50. Passività finanziarie valutate al fair value 83.650.047 0 83.650.047 60. Derivati di copertura 0 0 0 70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica 0 0 0 Passività fiscali 80. a) correnti b) differite 90. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 0 1.247.000 0 1.247.000 294.632 14.524.950 14.819.582 0 0 0 59.192.747 0 59.192.747 8.041.310 0 8.041.310 Fondi per rischi e oneri: Imposte differite PPA Lordo Prezzo di acquisto (95%) 112.121.178 106.515.119 Costo di acquisizione da allocare PPA 121.484.881 Fair value Crediti Totale PPA allocato Quota di pertinenza di Terzi 52.818.000 4.524.950 38.293.050 2.818.000 14.524.950 38.293.050 1.914.653 Avviamento 85.106.483 Patrimonio Caripe al FV 150.414.228 Prezzo Pagato per il 95% 228.000.000 95% del Patrimonio al FV di Caripe 142.893.517 Avviamento 85.106.483 Si precisa che la contabilizzazione iniziale dell'operazione di aggregazione è stata determinata solo provvisoriamente. Il limitato periodo di tempo intercorso tra la data di acquisizione (31 Dicembre 2010) e la predisposizione del presente documento non permette, infatti, il completamento di tutte le valutazioni al fair value richieste dall'IFRS 3. La contabilizzazione di tale operazione sarà completata entro il termine dei 12 mesi previsti dal principio contabile internazionale. Sezione 2 - operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio 0 0 7.646.776 0 7.646.776 453.677 0 453.677 140. Azioni rimborsabili 0 0 0 II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 4.519.003,50 150. Strumenti di capitale 0 0 0 Terreni e fabbricati costo storico 5.303.746,14 59.799.162 38.293.050 98.092.212 F.do amm.to terreni e fabbricati (784.742,64) b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 190. Azioni proprie 200. Utile (Perdita) d'esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto 0 0 0 51.600.000 0 51.600.000 0 0 0 268.339 0 268.339 1.621.364.447 52.818.000 1.674.182.447 PPA netto 228.000.000 Patrimonio Netto contabile di Caripe 95% del Patrimonio Netto contabile di Caripe 0 120. a) quiescenza e obblighi simili 0 PPA (Purchase Price Allocation) In data 7 marzo 2011 è stato redatto atto pubblico di fusione per incorporazione della controllata Sogiter in Banca Tercas Spa. I valori relativi agli assets di Sogiter che sono confluiti nella contabilità di Tercas sono sotto riportati: A fronte di tale iscrizione è stata elisa la partecipazione detenuta nella stessa società: 3.030.556 Partecipazione det. nella Sogiter 100,00% Sono stati elisi anche i sotto riportati rapporti infragruppo: C/C n. 0020152 66 SO.GI.TER SOCIETA' GESTIONE IMMOBILI TE Mutuo passivo Tercas controllante 378.294,09 2.102.724,51 Si precisa che l'operazione in oggetto non rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS3 in quanto non comporta scambi di valore con economie terze. In applicazione dell'orientamento Assirevi (OPI n. 2) la fusione per incorporazione è avvenuta in continuità di valori espressi nel Bilancio Consolidato del Gruppo 2010. Gli effetti contabili e fiscali della stessa hanno avuto decorrenza retroattiva alla data del 1° Gennaio 2011. 384 385 PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate Ai sensi del Principio contabile IAS 24, per operazione con parte correlata si intende un trasferimento di risorse, servizi e obbligazioni fra entità indipendentemente dal fatto che sia pattuito un corrispettivo. Una parte è correlata se: Per quanto riguarda i rapporti con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo si precisa che, alla data di redazione del presente Bilancio, risultano in essere conti correnti attivi per euro 1.274 migliaia, operazioni di pronti contro termine attivi per 3.705 migliaia di euro, obbligazioni Banca Tercas per euro 3.950 migliaia oltre a garanzie ricevute dalla Banca per euro 85 migliaia. Tutte le operazioni con le parti correlate sono state poste in essere sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e, comunque, a valori di mercato. In caso di operazioni poste in essere a tassi fuori mercato o in caso di operazioni infruttifere, si precisa che sono state rilevate a Conto Economico perdite per operazioni sottosoglia, così come espressamente previsto dallo IAS 39. a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, controlla l'entità, ne è controllata, oppure è soggetta al controllo congiunto o detiene una partecipazione nell' entità tale da poter esercitare un'influenza notevole (potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto, solitamente segnalato dalla rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione o nell'organo equivalente e dalla partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi o ad altro tipo di distribuzione degli utili) su quest'ultima o controlla congiuntamente l'entità; b) c) d) e) f) è una società collegata; è una joint venture in cui l'entità è una partecipante; è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o della sua controllante; è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti a) o d); se è un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole da uno dei soggetti di cui ai punti d) ed e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa dei diritti di voto; g) se è un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità o di una qualsiasi altra entità o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata. Il Gruppo Banca Tercas Spa è controllato dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo che possiede, alla data di bilancio, n. 32,5 milioni di azioni della Capogruppo, del valore nominale unitario di 1,00 euro cadauna, pari al 65% dell'intero Capitale Sociale. 1.1 Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti aventi responsabilità strategiche (migliaia di euro) 2.1 Attività verso Parti Correlate (migliaia di euro) Società del Gruppo Soggetti Controllanti Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali Crediti vs banche: depositi e conti correnti 0 0 825 825 Crediti vs la clientela: titoli di debito, fin.ti, altre 0 0 16.247 16.247 Altre Attività finanziarie 0 0 0 0 Totali 0 0 17.072 17.072 Società del Gruppo Soggetti Controllanti Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali Debiti vs banche: depositi e conti correnti 0 0 0 0 Debiti vs la clientela: conti correnti, depositi, P/T 0 4.979 5.860 10.839 Altre Passività finanziarie (obbligazioni) 0 3.950 100 4.050 Totali 0 8.929 5.960 14.889 Voci / Valori 2.2 Passività con parti correlate (migliaia di euro) Voci / Valori Compensi agli Amministratori 31.12.2010 Voci / Valori 752 Compensi ai Dirigenti 1.673 Totale 2.425 1.2 Informazioni sui compensi dei sindaci (migliaia di euro) Voci / Valori 31.12.2010 Compensi ai Sindaci: 183 Totale 183 386 387 2.3 Garanzie rilasciate a favore di parti correlate 2.5 Incidenza delle operazioni con parti correlate (migliaia di euro) In aggiunta a quanto previsto dallo IAS 24 si riportano le informazioni dell'incidenza che le operazioni o posizioni con le parti correlate hanno sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Banca Tercas Spa. Società del Gruppo Soggetti Controllanti Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali Garanzie rilasciate 0 85 571 656 Totali 0 85 571 656 Voci / Valori Parti correlate Voci / Valori Valore assoluto 102.784 0 0,00% Attività finanziarie valutate al "fair value" 40.467 0 0,00% Attività finanziarie disponibili per la vendita 43.811 0 0,00% 0 0 0,00% 165.607 825 0,50% 4.497.873 16.247 0,36% 81.447 0 0,00% (742.670) 0 0,00% Debiti verso clientela (2.852.575) (10.839) 0,38% Titoli in circolazione (1.219.412) (4.050) 0,33% (8.017) 0 0,00% (149.804) 0 0,00% Attività finanziarie detenute sino a scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Voci / Valori Interessi attivi Società del Gruppo 0 Soggetti Controllanti 0 Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali 443 443 Altre attività Interessi passivi 0 (86) (4) (90) Commissioni attive 0 0 28 28 Commissioni passive 0 0 0 0 Utile da cessione di attività finanziarie 0 0 0 0 Spese amministrative 0 0 (232) (232) Altre proventi ed oneri 0 0 0 0 Totali 0 (86) 235 149 Debiti verso banche Passività finanziarie di negoziazione Altre passività b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del conto economico Interessi attivi e proventi assimilati 134.359 443 0,33% Interessi passivi e oneri assimilati (29.515) (90) 0,30% Commissioni attive 38.353 28 0,07% Commissioni passive (1.598) 0 0,00% Spese amministrative (87.406) (232) 0,27% 0 0 0,00% Altri oneri e proventi di gestione 388 % a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.4 Aspetti reddituali Di seguito si riporta una sintesi delle componenti economiche che sono state generate nel corso del 2010 da rapporti intrattenuti dal Gruppo Tercas con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo e con amministratori, sindaci, dirigenti e loro stretti familiari. Totale al 31.12.10 389 PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI I risultati per settori di attività al 31 Dicembre 2010 La presente Parte non viene avvalorata non esistendo, alla data del 31 dicembre 2010, nessun accordo di pagamento basato di propri strumenti patrimoniali. Voci A.1 Distribuzione per settori di attività: dati economici Il prospetto recante le risultanze per settori previsto dall'IFRS 8, è stato redatto facendo riferimento ai dati del Servizio Risk Management - Controllo di Gestione della Capogruppo. Al fine di svincolare le filiali dal rischio tasso di interesse è stato introdotto un sistema di rilevazione delle componenti figurative a tassi interni di trasferimento multipli (TIT). In presenza di TIT multipli ad ogni rapporto, nel momento dell’apertura del medesimo, viene assegnato un TIT, detto "TIT a scadenza", che rimane invariato: 1. fino alla scadenza del rapporto, nel caso di rapporti a tasso fisso; 2. fino alla successiva data di revisione del tasso, nel caso di rapporti a tasso variabile. Ogni mese, per ciascun rapporto, vengono rilevati i seguenti margini finanziari: 1. margine della filiale: dato dal delta tra gli interessi effettivi del cliente e gli interessi figurativi calcolati al TIT a scadenza assegnato al rapporto; 2. margine di tesoreria (Area Finanza): dato dal delta tra gli interessi figurativi calcolati al TIT a scadenza assegnato al rapporto e il TIT a vista. In questo modo, il rischio di tasso viene assegnato all’Area Finanza. Il TIT a scadenza da assegnare a ciascun rapporto è individuato dall’incrocio tra le seguenti tre entità: a) data decorrenza tasso: corrisponde alla data di inizio conteggio interessi per i rapporti a tasso fisso ed alle singole date di repricing per i rapporti a tasso variabile; b) durata del tasso: corrisponde alla durata originaria per i rapporti a tasso fisso ed al periodo intercorrente tra la precedente revisione tasso e la successiva per i rapporti a tasso variabile; c) divisa. Per la redazione del segment reporting sono stati estratti i dati per singolo cliente e rapporto, con evidenza dei prodotti finanziari, riepilogati nel margine finanziario, e dei prodotti di servizio che sono confluiti nelle commissioni nette e nei proventi diversi. L'attribuzione delle spese del personale è stato effettuato imputando l'onere dei dipendenti di rete e ribaltando il costo delle unità centrali. Sono stati esclusi gli oneri relativi alla Finanza Aziendale ed all'Area Direzionale. Egualmente si è proceduto per le Spese amministrative. Le voci di accantonamento al Fondo per Rischi ed Oneri e Rettifiche di valore nette sono state imputate in via analitica. Dall'analisi delle risultanze appare preponderante l'apporto dei settori Famiglie ed Altri Operatori che costituiscono il "core business" del Gruppo. Di minore entità, in valore assoluto, l'apporto degli altri due settori individuati: mentre per la Finanza Aziendale i valori esprimono la bassa propensione al rischio della Capogruppo, con conseguente investimento in titoli dotati di buono standing creditizio e rating, per quanto riguarda l'Area Direzionale i valori reddituali sono da ascriversi essenzialmente alle risultanze della gestione delle partecipazioni della Capogruppo. Essendo stato acquisito il controllo di Banca Caripe Spa in data 31 Dicembre 2010 si riporta di seguito la distribuzione dei risultati per settori di attività riferita alla sola Capogruppo Banca Tercas Spa. Infatti, in considerazione del fatto che l'acquisizione di Banca Caripe si è perfezionata solo al 31 dicembre 2010, non è stato possibile predisporre un'informativa di settore che tenesse in considerazione anche i dati patrimoniali di Banca Caripe a causa della differente segmentazione del business che la nuova controllata determinava nell'ambito del precedente Gruppo di appartenenza. Si sottolinea altresì, che non essendo stati consolidati i dati economici di Banca Caripe del 2010 in applicazione di quanto disposto dallo IAS 27 par.30, i seguenti risultati economici per settori operativi rappresentano pienamente l'informativa prevista dal principio contabile di riferimento. 390 Family Private Finanza aziendale No addetto Area direz. Totale 31.12.10 37.408 9.159 13.494 2.410 28.876 3.698 7.125 102.170 Dividendi 0 0 0 0 0 1.107 (234) 873 Utile cess. o riacq. di att. e pass. fin. 0 0 0 0 0 0 2.005 2.005 Risultato netto Att. e Pass. valut. al FV 0 0 0 0 0 (3.193) 0 (3.193) Interessi netti PARTE L– INFORMATIVA DI SETTORE Small Business Corporate 8.278 2.502 10.958 2.231 12.253 (19) 400 36.603 Risultato dell'attività di negoziazione 0 0 54 0 0 (933) 0 (879) Altri proventi (oneri) di gestione 0 0 0 0 0 0 5.130 5.130 45.686 11.661 24.506 4.641 41.129 660 14.426 142.709 (11.860) (3.061) (6.433) (1.219) (10.797) (138) (20.416) (53.924) (3.405) (442) (2.976) (3.355) (3.313) (80) (19.376) (32.947) (131) (17) (114) (129) (127) 0 (1.223) (1.741) (15.396) (3.520) (9.523) (4.703) (14.237) (218) (41.015) (88.612) 30.290 8.141 14.983 (62) 26.892 442 (26.589) 54.097 Commissioni nette Proventi operativi netti Spese del personale Spese amministrative Amm.to imm. immateriali e materiali Oneri operativi Risultato della gestione operativa Rettifiche di val. sull'avviamento 0 0 0 0 0 0 0 0 Acc.ti netti ai fondi rischi ed oneri 0 0 0 0 0 0 1.407 1.407 Rettifiche di valore nette su crediti (13.382) (1.711) (5.662) (913) (9.751) 0 (1.072) (32.491) Rettifiche di valore nette su altre attività 0 0 0 0 0 0 (588) (588) Utili (perdite) su investimenti 0 0 0 0 0 0 47 47 16.908 6.430 9.321 (975) 17.141 442 (26.795) 22.472 Risultato corrente al lordo delle imposte A.2 Distribuzione per settori di attività: dati patrimoniali Essendo stato acquisito il controllo di Banca Caripe Spa in data 31 Dicembre 2010 si riporta di seguito la distribuzione per settori di attività riferita alla sola Capogruppo Banca Tercas Spa. Voci Crediti verso la clientela Small Business Corporate Family Private No addetto Finanza aziendale Totale 31.12.10 Area direz. 1.330.992 170.197 563.139 90.784 894.889 0 0 3.050.001 251.359 43.709 830.121 1.533.141 387.720 0 0 3.046.050 Altre attività fin. (al netto delle pass. fin.) 0 0 0 0 0 122.461 231.154 353.615 Posizione interbancaria netta 0 0 0 0 0 (393.916) 0 (393.916) Debiti vs clientela (voci 20-30 e 50 SP Passivo) 391 ALLEGATI BILANCIO CONSOLIDATO ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2010 ALLEGATI BILANCIO CONSOLIDATO CAPITALE SOCIALE NS. AZIONI VALORE NOMINALE PARTECIPATA VALORE BILANCIO % INT AG.EN.A 20.000,00 400,00 1.400,00 1.400,00 7,00 ALFA SPA 706.350,00 2.200,00 112.200,00 41.411,36 15,88 BANCA D'ITALIA 156.000,00 115,00 59,80 59,39 0,04 BANCA INTERREGIONALE 17.137.500,00 5.141,00 2.570.500,00 2.570.500,00 15,00 CENTRO FACTORING 25.200.000,00 2.140,00 8.560,00 12.046,92 0,03 284.051,29 40,00 20.658,28 0,40 7,27 4.126.886,00 2.345,00 121.119,25 121.109,12 2,93 20.400,06 1,00 2.582,28 - 12,66 10.000.000,00 1,00 1.440.000,00 2.225.323,20 4,80 EUROCASSE SIM SPA 2.220.000,00 1.600,00 3.552,00 - 0,16 FI.R.A. SPA 5.100.000,00 980.000,00 499.800,00 469.518,00 9,80 FI.R.A. SERVIZI SPA 1.000.000,00 1,00 150.000,00 150.000,00 15,00 GRAN SASSO LAGA SRL 28.305,00 3.000,00 1.548,00 1.287,30 5,47 INTESA SAN PAOLO SPA 6.161.652.830,84 969.803,00 504.297,56 1.980.628,67 0,01 62.373.801,21 75.173,00 38.338,23 0,75 0,06 118.857.143,00 2.700,00 702,00 1.020,60 0,00 1.830.098,00 14.448,00 14.448,00 14.450,08 0,79 SIA-SSB SPA 22.091.286,62 91.501,00 11.895,13 4.082,77 0,05 SITEBA SPA 2.600.000,00 7.251,00 3.770,52 3.795,83 0,15 ( Estero) 10.845.000,00 6,00 750,00 625,00 0,01 TERCAS SICAV LUX (estero) 32.740.522,65 3.000,00 38.820,00 38.820,00 0,12 TERFINANCE SPA 11.164.973,90 41.806,00 2.159.279,90 4.661.381,65 19,34 8.840.000,00 1.698.300,00 883.116,00 19.671.910,40 9,99 8.587.396,95 31.969.371,44 Informativa relativa ai compensi spettanti, per le attività svolte nel corso del 2010, alla società di revisione legale Deloitte & Touche Spa e società appartenenti al suo network. Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Importi Revisione legale Revisione legale Deloitte & Touche Spa Banca Tercas 72.300 Revisione legale Deloitte & Touche Spa Adriatico Finance SME Srl 28.000 SOCIETA' CENTRO IPERBARICO SVILUPPO ITALIA ABRUZZO SPA CONS. SVIL. IND/LE TE. Revisione legale Deloitte & Touche Spa Adriatico Finance RMBS Srl 22.000 Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali Deloitte & Touche Spa Banca Tercas 3.000 Servizi di Attestazione Verifiche su Servicing report Adriatico Finance SME Verifiche su Servicing report Adriatico Finance RMBS Deloitte & Touche Spa Deloitte & Touche Spa Banca Tercas Banca Tercas C.S.E. S.c.a r.l. 10.000 6.000 ISVEIMER SPA MPS MERCHANT SPA Servizi di Consulenza fiscale Consulenza fiscale SAGA SPA Studio Tributario e Societario member of Deloitte Touche Tohmatsu Banca Tercas 36.000 Altri servizi Due Diligence acquisizione Banca Caripe SWIFT Deloitte & Touche Spa Banca Tercas 190.000 Supporto metodologico nella ridefinizione del processo di gestione del rischio di liquidità Deloitte Consulting Spa Banca Tercas 75.000 Supporto metodologico nell'attività di analisi del processo di intermediazione finanziaria Deloitte ERS Srl Banca Tercas 45.000 TOTALE Si precisa che gli importi sono da intendersi al netto di IVA e spese. 394 ASSICURATRICE MILANESE SPA Si precisa che le partecipazioni possedute da Banca Caripe nelle società di gestione servizi, Società Gestione Servizi BP, Società BP Property Management e Società Gestione Crediti BP Soc. Consortile, alla data del 31 Dicembre 2010 sono state riclassificate tra le attività in via di dismissione. 395 PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DELLA TERCAS S.P.A. AL 31.12.2010 Immobili 2010 - Tercas spa Immobili 2010 - Tercas spa Costo Legge n. 576 del 2.12.75 Legge n. 72 del 19.03.83 Legge n. 408 del 29.12.90 Legge n. 413 del 30.12.91 Costi capitalizzati nel 2010 Totale Teramo: - Sede Centrale - C.so S. Giorgio 36 4.340.590,06 - ex Banco Roma - C.so S. Giorgio 1.473.241,03 - Via Gammarana 3.280.251,85 - Via Cona 65 25.297,78 - Via Cona 65 25.297,78 312.108,16 Pietracamela - Via XXIV Maggio 1 44.684,60 Pietracamela - Via XXIV Maggio 1 21.443,51 Pineto - P.za della Libertà 24.431,45 Pineto - P.za della Libertà 209.358,15 1.126.275,73 413.165,52 1.911.861,61 8.104.001,08 Rocca S. Maria - Strada Prov.le 8.641,45 135.720,63 206.582,76 265.199,13 2.080.743,55 Rocca S. Maria - Strada Prov.le 12.962,17 3.047.952,14 6.328.203,99 Roseto degli Abruzzi - V. Nazionale 532.611,03 93.851,39 175.776,52 Scerne di Pineto 133.269,64 94.913,20 120.210,98 S. Egidio alla Vibrata - C.so Adriatico 56.627,35 - Località Acquaviva 2.700,74 - Via Carducci (ex Papiri) 8.328,76 22.261,67 22.678,38 53.268,81 - Viale Crispi 5.536,05 194.078,15 150.000,58 349.614,78 56.862,34 56.862,34 - Via Mezzanotte area ed. 2.700,74 - S. Nicolò - P.za Progresso S.Omero - Via V. Emanuele II 9 S.Onofrio - Campli Terreno agricolo - Via Badia - Via Pepe 597.639,37 597.639,37 Silvi Marina - Via A. Rossi 37 227.060,81 227.060,81 Torricella Sicura: 28.874,06 28.874,06 - Via A. De Gasperi 28 476.161,23 - Via A. De Gasperi 28 315.627,98 Tortoreto Lido - Via Carducci 123 50.126,98 91.450,34 Tortoreto Lido - Via Carducci 123 37.844,84 49.125,37 Tossicia 26.656,20 52.366,20 Alba Adriatica - Via Roma 49 31.984,50 Alba Adriatica - Lungomare Marconi 315.627,98 Ancarano - Via della Misericordia 10 16.920,80 Ancarano - Via della Misericordia 10 11.280,53 205.364,39 238.812,34 24.402,56 745.569,46 451.793,41 55.381,74 107.940,20 218.465,13 2.162,00 188.139,05 188.139,05 37.514,39 42.252,32 243.915,37 286.167,69 365.348,97 145.235,26 510.584,23 Val Vomano 68.424,30 73.169,86 141.594,16 126.228,70 225.198,71 30.301,23 55.756,03 TOTALE 30.147,78 26.245,00 23.208.646,28 312.108,16 4.081.411,42 1.294.130,55 13.042.528,72 146.409,61 42.085.234,74 9.236,55 58.566,21 145.119,42 286.237,60 14.399,88 76.703,94 91.103,82 39.333,93 41.553,25 213.938,96 146.409,61 358.572,68 78.533,74 Castelnuovo Vomano 191.015,00 30.522,79 71.458,28 Castelli - Piazza Roma 129.114,22 189.889,80 26.245,00 Campli - Corso Umberto 27 1.290.937,98 126.430,56 Tortoreto Paese 107.518,46 680.858,42 6.991,60 1.213.815,41 33.599,72 45.497,95 77.468,53 133.269,64 232.770,40 42.252,32 608.165,43 Campli - Corso Umberto 27 40.757,43 32.535,78 - 25.454,80 412,05 209.358,15 105.971,57 Villa Lempa - P.za Comunale 38 58.566,21 22.662,53 36.270,87 1.353.540,60 - 9.453,45 53.386,96 161.601,26 8.824,50 322.734,80 16.313,74 1.191.939,34 Bellante Paese - area edificabile 161.664,65 566.749,30 68.822,23 Bellante Paese – Piazza Roma 47.656,48 136.638,70 242.172,10 Villa Lempa - P.za Comunale 38 7.075,46 106.746,85 244.790,97 29.526,87 Bellante Stazione - area edificabile 40.937,73 Totale 79.786,23 25.264,22 286.491,91 Costi capitalizzati nel 2010 26.212,97 - 4.262,65 319.158,07 Legge n. 413 del 30.12.91 2.162,00 Arsita - P.za Umberto I n. 1 Atri - Piazza Duomo 1 Legge n. 408 del 29.12.90 21.124,52 55.143,19 6.393,97 Ascoli Piceno - Via Napoli Legge n. 72 del 19.03.83 451.793,41 Arsita - P.za Umberto I n. 1 19.316,03 Legge n. 576 del 2.12.75 46.260,23 S. Onofrio - Piano della Lenta - Via Paolucci Costo 80.887,18 IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI PREVIDENZA DEL PERSONALE Immobili 2010 - Tercas spa Legge n. 576 del 2.12.75 Costo Legge n. 72 del 19.03.83 Legge n. 408 del 29.12.90 Legge n. 413 del 30.12.91 Costi capitalizzati nel 2010 Totale 213.938,96 Castilenti - Piazza Marconi 5 61.297,57 128.780,21 227.003,57 Castilenti - Piazza Marconi 5 54.358,22 112.749,16 167.107,38 - Via Cona 332.179,72 297.553,22 629.732,94 368.139,11 229.564,85 597.703,96 - Collatterrato Basso 955.173,45 - 955.173,45 147.766,02 254.802,57 Atri - C.so Elio Adriano 5.303,86 146.783,45 152.087,31 Colonnella - Via Roma 36.925,79 Teramo: Controguerra - P.za del Commercio 7 85.955,53 Controguerra - P.za del Commercio 7 83.281,58 104.897,40 188.178,98 Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4 37.691,02 357.069,53 394.760,55 Corropoli - Piazza Piedicorte 22 19.115,23 51.505,75 70.620,98 Montorio al Vomano - ex Giustignani 15.956,26 43.882,90 59.839,16 Corropoli - Piazza Piedicorte 22 28.672,84 75.832,31 136.166,57 Pineto - Piazza Gramsci 2.788,85 41.061,97 43.850,82 267.053,48 Colonnella – Rio Moro 435.770,58 - 435.770,58 Corropoli Bivio 267.053,48 Garrufo di S.Omero 381.210,97 Giulianova Lido - Via Matteotti 1 177.027,59 Giulianova Lido - Via Matteotti 1 20.699,60 Giulianova - Quartiere Annunziata Giulianova Paese - ex Ciafardoni 439.923,97 44.400,18 Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4 36.974,52 Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4 9.243,63 Montorio al Vomano - area edificabile 109.752,68 Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti 791.774,24 697.023,30 1.400.351,47 362.902,27 383.601,87 71.684,90 1.421.565,02 91.524,79 314.091,30 845.540,06 Pagliaroli di Cortino 21.691,19 20.253,64 41.944,83 152.060,81 196.460,99 Tossicia - P.zza Umberto 97.557,54 29.588,07 127.145,61 198.906,65 211.843,25 447.724,42 103.090,73 112.334,36 109.752,68 129.254,70 129.254,70 97.378,98 97.378,98 2.160.738,31 2.160.738,31 18.451,23 Notaresco - P.za del Mercato 8 Pagliaroli di Cortino 396 367.545,01 272.208,13 48.821,30 - Notaresco - P.za del Mercato 8 Pescara - Via Conte di Ruvo 41 43.018,26 526.300,58 272.208,13 Martinsicuro - Via C.Colombo 235 Nereto - Piazza Marconi 31.661,42 1.301.058,82 Martinsicuro - Via C.Colombo 235 Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti 21.081,02 114.643,87 219.924,31 18.451,22 184.691,68 203.142,90 91.655,31 103.285,66 194.940,97 2.547.386,66 86.829,21 TOTALE 1.784.863,74 - - - 886.351,07 - 2.671.214,81 IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI LIQUIDAZIONE DEL PERSONALE TOTALE 119.248,73 - - - 49.841,71 - 169.090,44 Costo Legge n. 576 del 2.12.75 Legge n. 72 del 19.03.83 Legge n. 408 del 29.12.90 Legge n. 413 del 30.12.91 Costi capitalizzati nel 2010 Totale 25.112.758,75 312.108,16 4.081.411,42 1.294.130,55 13.978.721,50 146.409,61 44.925.539,99 RIEPILOGO IMMOBILI BANCA TERCAS SPA 2010 Immobili 2010 Tercas spa TOTALE GENERALE 2.547.386,66 397 PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DELLA SO.G.I.TER SRL AL 31.12.2010 Immobili 2010 - Sogiter Srl Costo Legge n. 576 del 2.12.75 Legge n. 72 del 19.03.83 Legge n. 408 del 29.12.90 Pubblicità delle informazioni Riv. a costo di acquisto per bil. consolidato Costi capitalizzati nel 2010 Totale Le informazioni relative ai dati contabili del Gruppo Banca Tercas Spa vengono pubblicate sul sito internet della Capogruppo (www.tercas.it) ed attraverso un comunicato stampa emanato immediatamente dopo il Consiglio di Ammnistrazione che ha approvato i documenti. Le informazioni sono pubblicate almeno una volta l'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio. Teramo: - via G. D'Annunzio n. 35 83.054,74 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 83.054,74 - via G. D'Annunzio n. 33 3.260.040,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 3.260.040,00 - via Scarselli n. 1 355.510,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 355.510,00 - via Scarselli n. 1 255.112,94 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 255.112,94 323.091,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 323.091,00 94.386,04 0,00 0,00 0,00 932.551,42 0,00 1.026.937,46 4.371.194,72 0,00 0,00 0,00 932.551,42 0,00 5.303.746,14 Pescara: - via Bovio 93/1 Lanciano: - via F. Filzi n. 14 TOTALE 398 399 PROGETTO GRAFICO DANILO FURIA STAMPA TIPOGRAFIA 2000 MOSCIANO S.ANGELO (TE)