INDICE
BILANCIO INDIVIDUALE
ADERENTE
ACRI - Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane
ABI - Associazione Bancaria Italiana
FITD - Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
AZIONISTI
Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo
Azionisti privati 35%
65%
PARTECIPAZIONI
Agena Srl - Alfa Spa - Assicuratrice Milanese Spa - Banca Caripe SpA - Banca D’Italia - Banca Interregionale Spa
- Centro Factoring Spa - Centro Iperbarico Polivalente e Ricerca Spa - Sviluppo Italia Abruzzo Spa - Consorzio per
lo sviluppo industriale Teramo - Cse Soc. Coop. a Srl - Eurocasse Sim Spa - Fira Spa - Fira Servizi Spa - Gran Sasso
Laga Srl - Intesa San Paolo Spa - Isveimer Spa - MPS Merchant Spa - Saga Spa - Sia-Ssb Spa - Siteba Spa - Swift
- Sogiter Srl - Tercas Sicav Lux - Terbroker Srl - Terfinance Spa
SEDI
Ascoli Piceno - Atri - Giulianova Lido - Nereto - Pescara, Via Conte di Ruvo - Roma - Roseto degli Abruzzi - S. Egidio
alla Vibrata – Teramo
DIPENDENZE
Alba Adriatica - Alba Adriatica, viale Marconi - Ancarano - Aprati di Crognaleto - Arsita - Atri, Fontanelle - Atri, Ospedale Civile - Avezzano - Avezzano/Ag.1 - Bellante - Bellante Stazione - Bisenti - Bologna - Bologna Ag.1 - Campli
Campomarino - Canzano - Carsoli - Castel Di Sangro - Castelli - Castelnuovo Vomano - Castilenti - Cesena Chiaravalle - Chieti Scalo - Civitanova Marche - Colonnella – Colonnella, Rio Moro Ag. 1 - Cologna Spiaggia - Controguerra
Corropoli Paese - Corropoli Bivio - Corridonia - Fano - Forlì - Garrufo di Sant’Omero - Giulianova Annunziata - Giulianova Paese - Giulianova Ospedale Civile - Grottammare - Guardia Vomano - Isola del Gran Sasso - Jesi - Lanciano
L’Aquila - L’Aquila Ag. 1 - Loreto - Martinsicuro - Modena - Monte Urano - Montesilvano - Montorio al Vomano
Morro D’Oro - Mosciano S. Angelo - Mosciano Stazione - Notaresco - Osimo - Ortona - Pagliare di Morro D’Oro Pagliare di Spinetoli - Pescara, via Nicola Fabrizi - Pescara, Santa Filomena - Pescara, via Teramo - Pietracamela
Porto d’Ascoli - Poggiofiorito - Pesaro - Pineto - Porto San Giorgio - Porto Sant’Elpidio - Recanati - Rimini - Roma
ag.1, via Crescenzio - Roma ag.2, via Capuana - Roma ag.3, via La Spezia - Roma ag.4, l.go Ravenna - Roseto
degli Abruzzi, Campo a Mare - San Benedetto del Tronto - S. Maria Imbaro - S. Nicolò a Tordino - S. Omero - S.
Onofrio - Scerne di Pineto - Silvi Marina - Silvi Marina Sud - Sulmona - San Giovani Teatino, Sambuceto - Torricella
S. - Tortoreto Lido Toscanella di Dozza - Tortoreto Paese - Tossicia - Termoli - Teramo, via Cona - Teramo Ospedale
Teramo Stazione Teramo, via Savini - Teramo, Piano della Lenta - Tivoli - Vasto - Val Vomano - Villa Lempa
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ORGANI STATUTARI
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE
LO SCENARIO ECONOMICO
L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA
LA SITUAZIONE DELLA BANCA
LA GESTIONE DEI RISCHI
L’ANALISI DEI RISULTATI
LO SVILUPPO DELL’OPERATIVITA’
DATI DELL’ENTE CONTROLLANTE
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO 2010 DI BANCA TERCAS SPA
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO 2010 DI BANCA TERCAS SPA
SCHEMI DI BILANCIO
NOTA INTEGRATIVA
PARTE A - POLITICHE CONTABILI
A.1 PARTE GENERALE
A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
A.3 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
B.1 – ATTIVO
B.2 – PASSIVO
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
PARTE D – REDDITTIVITA’ COMPLESSIVA
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D’AZIENDA
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
PARTE L– INFORMATIVA DI SETTORE
ALLEGATI BILANCIO INDIVIDUALE
5
7
7
14
16
24
30
35
45
49
53
57
65
66
69
84
90
117
133
152
153
197
202
202
206
206
207
BILANCIO CONSOLIDATO
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO 2010 DEL GRUPPO BANCARIO TERCAS
SCHEMI DI BILANCIO CONSOLIDATO
NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA
PARTE A - POLITICHE CONTABILI
A.1 PARTE GENERALE
A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
A.3 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
B.1 – ATTIVO
B.2 – PASSIVO
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
PARTE D – REDDITTIVITA’ CONSOLIDATA COMPLESSIVA
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D’AZIENDA
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
PARTE L– INFORMATIVA DI SETTORE
214
227
231
241
ALLEGATI BILANCIO CONSOLIDATO
393
242
246
262
267
291
308
327
328
377
381
386
390
390
3
ORGANI STATUTARI
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Lino Nisii
Vice Presidente
Mario Russo
Consiglieri
Giuseppe Cingoli
Antonio De Dominicis
Antonio Forlini
Guglielmo Marconi
Luigi Marini
Federica Morricone
Enzo Formisani
Roberto Carleo
Fabrizio Sorbi
Segretario
Tito D’Emidio
Comitato Esecutivo
Presidente
Vice Presidente
Membri
Lino Nisii
Mario Russo
Guglielmo Marconi
Luigi Marini
Federica Morricone
Collegio Sindacale
Presidente
Sindaci effettivi
Sindaci supplenti
Gianfranco Scenna
Luca Di Eugenio
Simona Conte
Claudio Iaconi
Gilda Ruggieri
Direzione Generale
Direttore Generale
Vice Direttore Generale
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Antonio Di Matteo
Francesco Corneli
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RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE
LO SCENARIO ECONOMICO
Quadro Internazionale
A quattro anni dall’inizio della peggiore crisi finanziaria registrata dopo la Grande Depressione del 1929, la stabilità
del sistema economico nel suo complesso presenta un quadro non omogeneo caratterizzato da squilibri che alimentano tensioni in grado di far deragliare la fragile ripresa mondiale.
I dati registrati nel 2010 hanno, infatti, confermato la coesistenza di due velocità di sviluppo: le economie avanzate
presentano tassi di crescita al di sotto delle proprie potenzialità, condizionati, per lo più, da preoccupanti incrementi
dei deficit pubblici, resisi necessari per finanziare quelli di altri paesi sviluppati che sono entrati in difficoltà nel corso
dell’anno, come Grecia ed Irlanda, mentre le economie in via di sviluppo, vero motore della ripresa, continuano a
crescere ad un ritmo decisamente più sostenuto, anche se, alcune di esse, potrebbero presto trovarsi in uno stato
di surriscaldamento.
Tale rischio, congiuntamente all’aumento dei prezzi alimentari, rappresenta la vera minaccia che incombe sui paesi
asiatici dove, una forte inflazione sui prezzi dei prodotti alimentari, potrebbe avere effetti potenzialmente devastanti.
Effetti che si sono manifestati nei paesi del Nord Africa, primi fra tutti Algeria, Egitto e Libia.
Nel mese di febbraio 2011, in Algeria forti tensioni interne sono sfociate, dapprima in proteste e manifestazioni
pacifiche che si sono velocemente trasferite in violenti scontri con le forze dell’ordine governative. Il fenomeno si è
successivamente esteso in Egitto e Marocco, mentre in Libia la rivolta, alimentatasi più lentamente rispetto a quelle
di Algeria ed Egitto, è sfociata in una vera e propria guerra civile, che ha visto contrapporsi forze armate fedeli al
Colonnello Gheddafi, arroccatesi a difesa della capitale Tripoli, e divisioni dell’esercito regolare unitesi ai rivoltosi
di Bengasi. In Egitto il governo del presidente Mubarak si è dimesso a pochi giorni di distanza dalla prima rivolta
scoppiata in Tunisia dove, un altro presidente, Ben Ali, al potere da oltre vent’anni è stato costretto ad abbandonare
il potere in tutta fretta e senza neanche cercare una mediazione con i rivoltosi che ne chiedevano a gran voce le
dimissioni.
Le economie emergenti, come già sottolineato, hanno fatto da traino archiviando il 2010 con un tasso medio di
crescita del 7,2%. Le attese per il 2011 sono del + 6,5% (+0,1% rispetto alle stime di ottobre) e del + 6,5% per il
2012. La Cina si è confermata, però, il vero propulsore dell’economia mondiale, registrando un + 10,4% su base
annua; le attese per il “Paese del Dragone” sono eccellenti sia per il 2011, che dovrebbe chiudersi con un tasso di
sviluppo del 9,6%, che per il 2012 che dovrebbe confermare tale trend con un + 9,5%.
Anche l’economia indiana ha registrato un buon incremento del proprio Pil, chiudendo il 2010 con un tasso di
crescita vicino al dato cinese, +8,9%. Gli analisti vedono rosa anche per l’India il biennio 2011-2012, stimando un
tasso di crescita intorno all’8,1%.
Per quanto concerne le attese future, il Fondo Monetario Internazionale ha recentemente rivisto a rialzo la stima di
crescita del Pil mondiale per il 2011, anno nel quale l’economia mondiale in valore medio dovrebbe archiviare una
crescita del 4,4%, lo 0,2% in più rispetto a quanto stimato ad ottobre 2010. Nel 2012, invece, le attese sono del
4,5%, previsione invariata rispetto alla precedente.
La stima su Eurolandia, meglio illustrata nel paragrafo successivo, si attesta, invece, ad un ben più modesto +1,5%
(stima invariata) per il 2011 e dell’1,7% (-0,1%) per il 2012, confermando la crescita a velocità ridotta dei paesi
industrializzati (+2,5%) rispetto a quelli emergenti e in via di sviluppo (+7%).
La Cina, pienamente lanciata ad insidiare la leadership asiatica al Giappone, è seguita nella ripresa anche dalla
prima economia mondiale, quella statunitense, che dovrebbe confermare un +3,0% (+0,7%) nel 2011, con un
leggero rallentamento atteso per il 2012 (+2,7%).
6
7
Gli Stati Uniti D’America
Gli incoraggianti risultati registrati dagli Stati Uniti, +3,2% in termini di Pil 2010, vanno però considerati congiuntamente al preoccupante dato relativo al deficit federale che, nel corso dell’anno, ha continuato la sua crescita.
L’attività è stata sostenuta principalmente dai consumi privati e dall’accumulo di scorte. Anche la spesa pubblica ha
fornito un apporto positivo, mentre gli investimenti fissi, dopo il balzo registrato nei mesi primaverili, sono tornati a
ristagnare, riflettendo la flessione di quelli in costruzioni residenziali.
Le attese, sul fronte dell’indebitamento pubblico, parlano di un deficit federale che a fine 2011 si dovrebbe attestare
al 10,75% del Pil, più del doppio di quello dell’area euro. Il trend di crescita, in assenza di correttivi, porterebbe il
livello americano ai livelli di quello italiano già nel 2016 (110% rapporto Deficit/Pil).
Gli analisti del Fondo Monetario Internazionale, hanno, pertanto, espresso la loro preoccupazione, sottolineando
che “l’assenza di un piano credibile e di medio termine” da parte degli Stati Uniti per risanare le finanze pubbliche
potrebbe tradursi “in un aumento dei tassi di interesse, che potrebbe avere effetti negativi sui mercati finanziari e
sull’economia globale”.
Al fine di consolidare la ripresa, l’amministrazione Obama ha varato in dicembre un nuovo programma di stimolo
fiscale per circa 800 miliardi di dollari, pari al 5,5% del Pil, da attuarsi nell’arco del biennio 2011-2012 che prevede
tra l’altro il prolungamento degli sgravi fiscali a favore dei redditi medio-alti introdotti dalla precedente amministrazione e dei sussidi speciali di disoccupazione fino a 99 settimane.
Il piano include anche nuove misure a sostegno dei redditi e degli investimenti, quali la riduzione del 2,0% dei
contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti nel 2011 e la possibilità per le imprese di anticipare gli ammortamenti, per un importo pari al totale degli investimenti che saranno effettuati nel 2011 e al 50% di quelli realizzati
nel 2012.
Secondo le valutazioni di alcuni analisti, le misure avrebbero un impatto positivo sulla crescita del Pil pari a 0,5 punti
percentuali, già nel 2011: i maggiori effetti espansivi riguarderebbero la spesa per consumi, con riflessi sull’occupazione e sull’inflazione.
Area Euro e UE
I dati economici dell’Area Euro non sono stati particolarmente brillanti ed il 2010 è stato archiviato come un anno
opaco in termini di crescita economica. Non sono tuttavia mancate buone performances individuali, prima fra tutte
quelle della Germania, vero traino europeo, che ha archiviato una crescita del 3,6%, anche se con un trend rallentato negli ultimi due mesi dell’anno.
Lo stato di salute di Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Spagna e Regno Unito, che rappresentano il 79%
dell’UE e quasi l’83% dell’intero Pil dell’Area Euro, è leggermente migliorato durante il 2010, confermando una decisa volontà di superare la crisi e ciò nonostante nel primo semestre la crisi Greca e quella Irlandese hanno riacceso
timori e sospetti sulla tenuta della moneta unica.
Il Pil della U.E. ha registrato un incremento medio dell’1,8%, mentre le previsioni per il 2011 si attestano intorno
ad un + 1,7%. La ripresa è apparsa molto disomogenea per i diversi paesi dell’Unione come differenti sono stati gli
effetti che la crisi ha avuto sulle singole economie nazionali. La fase iniziale della ripresa è stata trainata principalmente dalle esportazioni con ricadute positive sugli investimenti, diminuiti leggermente solo nel mese di dicembre
2010. Le previsioni indicano che gli stessi dovrebbero crescere del 2,8% nel 2011 e ancora di più nel 2012, +4,2%,
grazie ad una inaspettata ripresa del comparto della meccanica di precisione e delle macchine industriali, che in
Germania e Italia è già iniziato nel 2010.
Le esportazioni hanno consentito di sostenere la ripresa, anche se nel secondo semestre in misura minore rispetto
alla prima metà del 2010. Il dato relativo alle esportazioni dell’area UE, per il 2010, ha registrato un’impennata di
oltre il 10%, mentre il dato atteso per il 2011 e per il 2012 è in leggera flessione ,+ 6,5%, a seguito del previsto
rallentamento della crescita e del commercio a livello mondiale.
Nel corso del 2010 l’inflazione dell’area, misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo, è stata pari all’1,6%
contro il + 0,3% del 2009. Il ritmo di crescita dei prezzi è gradualmente aumentato da marzo ad ottobre, portandosi
in dicembre al + 2,2%. Questa tendenza è attribuibile in larga misura all’accelerazione dei prezzi dei beni energetici e degli alimentari, di pari passo con il progressivo incremento delle quotazioni delle materie di base a cui si è
aggiunto anche l’incremento delle imposte indirette e dei prezzi regolamentati che sono cresciuti, con percentuali
differenziate, un po’ in tutti i paesi membri.
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Nei primi due mesi del 2011 la tendenza al rialzo dell’inflazione è andata peggiorando, registrando un +2,4%, soprattutto a causa delle sommosse popolari, sfociate in vere e proprie rivolte, contro i governi dittatoriali dei paesi del
Nord Africa. In particolare, Tunisia e Libia, forti esportatori di petrolio e di gas, hanno interrotto inaspettatamente le
loro esportazioni verso l’Europa chiudendo i rubinetti dei gasdotti.
Area Nippocentrica
Per quel che concerne l’economia asiatica, il 2010 sarà sicuramente ricordato come l’anno del sorpasso dell’economia del “Celeste Impero” ai danni del “Paese del Sol Levante”. Infatti il Pil cinese, aumentando in termini reali del
10,3%, ha reso possibile, grazie alla prima crescita a doppia cifra in tre anni, il sorpasso sul Giappone.
Dal quarto trimestre dell’anno la Cina è ufficialmente la seconda economia mondiale, perchè alla data del 30 settembre 2010, il Pil nipponico era ancora lievemente maggiore di quello cinese (3.959,4 miliardi di dollari contro i
3.946,8 miliardi registrati da Pechino).
L’inatteso allungo del + 9,8% dell’ultimo trimestre 2010 ha posto le basi per lo storico evento ed il Giappone, con
i suoi modesti tassi di crescita confermati ad ottobre (+1,5% su base annua), si è avviato a cedere lo scettro di
seconda economia del pianeta, posizione che fino al 2009 aveva mantenuto ininterrottamente dal 1968.
Il governo nipponico ha serenamente commentato il dato ammettendo, attraverso una dichiarazione ufficiale del
suo portavoce, che .... “é meritevole di lode la realizzazione economica di Pechino, grazie agli sforzi compiuti da
governo e popolazione”. Anche il ministro dell’Economia e delle Politiche Fiscali di Tokyo, Kaori Yosano, ha riconosciuto l’evento precisando che “ il popolo giapponese ha apprezzato la crescita del vicino ed ora spera di aprire il
mercato e l’economia nazionale al nuovo colosso economico per trarre un diretto vantaggio della crescita altrui”.
L’economia giapponese durante il 2010 ha subito anche un secondo sorpasso nelle classifiche ufficiali: in termini
di Pil pro capite, infatti, il Giappone è stato superato nel mese di settembre da Singapore.
Nel mese di marzo 2011 un forte sisma, cui ha fatto seguito un devastante tsunami, ha fortemente colpito la zona
nord del Giappone con effetti catastrofici su tutta l’economia dell’area. Le previsioni per il 2011, che fino a tale
evento accreditavano il Giappone come un’economia robusta e competitiva in grado di registrare un surplus commerciale nei confronti di Cina, Taiwan e Corea Del Sud, sono state completamente sovvertite dall’evento tellurico.
A poche ore dall’evento sismico si è registrata una forte esplosione nella centrale atomica di Fukushima dove, i
motori diesel di emergenza che avrebbero dovuto pompare acqua nel reattore per raffreddarlo in caso di black-out
elettrico, sono stati spazzati via dall’onda dello Tsunami.
Il primo ministro giapponese, Naoto Kan, ha parlato di ’’un disastro nazionale senza precedenti’’ spiegando che il
Paese è letteralmente in ginocchio e che un’eventuale contaminazione potrebbe in poco tempo propagarsi anche
su Tokio. Sicuramente il Giappone affronterà i prossimi anni nel tentativo di ricostruire ciò che il sisma, ed il conseguente tsunami, hanno spazzato via in pochi istanti semprechè al dramma dell’evento sismico e del maremoto
non si aggiunga anche l’incidente radioattivo perchè una contaminazione su vasta scala dell’area nord del paese
renderebbe impossibile anche solo avviare il processo di ricostruzione.
Paesi Emergenti
Nella seconda metà del 2010 la crescita dell’attività industriale delle principali economie emergenti è rimasta generalmente sostenuta, pur mostrando segni di decelerazione, soprattutto quella brasiliana. La Cina, come detto, ha
registrato una crescita maggiore rispetto a quella prevista dagli analisti: il prodotto interno lordo ha infatti messo a
segno un aumento del 10,3%, contro un più modesto + 9,2% atteso.
L’aumento del Pil cinese, secondo quanto risulta dai dati diffusi dal National Bureau of Statistics (NBS), ha mostrato
una lieve accelerazione nel quarto trimestre, passando dal 9,6% al 9,8%. Il dato complessivo del 2010 (+10,3%),
superiore anche alle stime che puntavano su un +10,1%, ha evidenziato come la crescita sia stata la più alta dalla
crisi finanziaria del 2008, confermando di fatto l’enorme spinta dell’economia cinese che sembrerebbe continuare
ad ignorare la crisi e le difficoltà del resto del mondo.
Nel 2011 il prodotto interno lordo cinese dovrebbe rallentare leggermente la corsa, crescendo “solo” del 9,5%, ma
anche questa previsione potrebbe essere smentita al rialzo nel 2011.
9
A scoppiare di salute è anche la produzione industriale che, nell’anno appena terminato, é aumentata del 15,7%,
salendo di 4,7 punti percentuali rispetto ai livelli del 2009. Gli investimenti in capitale fisso nelle zone urbane, hanno
tuttavia mostrato un aumento più lento nel 2010 rispetto al 2009: +24,5% contro il +30,5% dell’anno precedente.
Anche in India l’espansione è rimasta su livelli elevati infatti il Pil ha registrato un buon +8,6% nell’anno fiscale
2010-2011, anno che non coincide con l’anno solare essendo sfalzato, rispetto a quest’ultimo, di tre mesi (marzo/
marzo). Si tratta del ritmo di crescita più veloce degli ultimi tre anni. Nel dettaglio a trainare la crescita sono stati i
settori chiave del manifatturiero, +8,8%, e dei servizi, +11,0%.
Come già detto, l’economia del Brasile ha invece iniziato a mostrare i primi segnali di rallentamento, soprattutto nel
mercato immobiliare dove le quotazioni degli uffici e degli appartamenti residenziali nel centro di Rio De Janeiro
hanno raggiunto le quotazioni al metro quadro di New York, segno evidente che il mercato è arrivato ormai al suo
limite. Nel secondo semestre 2010 l’economia brasiliana ha iniziato a decelerare.
Buona è risultata la crescita dei consumi interni, sostenuti ancora dalla forte espansione del credito e dalle favorevoli
condizioni del mercato del lavoro, mentre il disavanzo commerciale ha iniziato a crescere sottraendo impulso allo
sviluppo interno.
Scenario diametralmente opposto è quello fotografato in Russia dove la ripresa è rimasta assai fragile, anche a
seguito della grave siccità che ha colpito il Paese durante l’estate. Per tutto il mese di agosto estesi incendi hanno
devastato le pianure intorno a Mosca mandando in fumo oltre 190.000 ettari di bosco. I vasti incendi che hanno
compromesso i raccolti di grano, hanno consentito alla speculazione di far impennare considerevolmente i prezzi
dei generi alimentari soprattutto nei paesi del Maghreb dove, nei primi mesi del 2011, sono scoppiate violente rivolte
contro i governi nazionali.
Dall’autunno le pressioni inflazionistiche si sono accentuate nel complesso dei paesi emergenti, soprattutto per
effetto del rincaro dei prodotti alimentari (la cui incidenza sul paniere di spesa delle famiglie è piuttosto elevata), in
connessione con l’accelerazione dei prezzi delle corrispondenti materie di base sui mercati internazionali. Le autorità monetarie sono intervenute quasi ovunque per rendere le condizioni monetarie meno accomodanti.
10
Crescita del Pil “2006 - 2010” Usa - Area Euro - Italia - Media mondiale - Paesi emergenti
Di seguito si riporta una tabella contenente i dati relativi a Dicembre 2010 delle maggiori economie mondiali.
15,00
10,00
5,00
0,00
5,00
10,00
World
Oecd
USA
Area EURO
Italia
Giappone
15,00
Brasile
2006
2007
Cina
2008
India
Russia
2009
2010
PAESE
Pil 2010
Inflazione
Germania
3,60%
1,20%
Spagna
0,20%
1,40%
Francia
0,60%
1,20%
Italia
1,10%
1,30%
Inghilterra
1,20%
1,20%
11
L’economia Italiana
L’Italia ha archiviato il 2010 con una crescita del Pil interno dell’1,1%. Il dato Istat, corretto per gli effetti di calendario che nel 2009 ha avuto una giornata lavorativa in più, ha registrato un segnale incoraggiante soprattutto se
paragonato alla flessione del 5,1% registrata nel 2009. Nel quarto trimestre del 2010 il Pil è aumentato dello 0,1%
rispetto ai tre mesi precedenti, contro il +0,3% del terzo trimestre. Nel confronto con il quarto trimestre 2009 il
prodotto interno lordo è cresciuto invece dell’1,3%. L’aumento congiunturale è il risultato di una crescita del valore
aggiunto dell’agricoltura e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria.
La composizione del Pil italiano per l’anno 2010, evidenzia come dal lato della domanda, al modesto incremento
dei consumi delle famiglie, si è affiancata la decelerazione degli investimenti, su cui ha inciso la contrazione degli
acquisti di mezzi di trasporto e il rallentamento della spesa in macchinari e attrezzature. Quest’ultima componente
ha probabilmente risentito dell’esaurirsi degli incentivi fiscali introdotti dalla Tremonti-ter, giunti a scadenza alla fine
del mese di giugno.
Gli indicatori congiunturali, registrati a fine 2010, indicano però un leggero rallentamento: in ottobre l’indice della
produzione industriale è rimasto pressoché invariato rispetto al mese precedente, registrando un incremento di
circa l’1,0% in Novembre. Segnali più favorevoli si desumono dalle indagini presso le imprese, che delineano una
prosecuzione della ripresa ciclica, pur a ritmi blandi: il clima di fiducia rilevato dall’Isae si è rivelato in progressivo
miglioramento e l’indice Pmi delle imprese manifatturiere ha mantenuto buoni livelli con una leggera fase espansiva. Dal lato della domanda, secondo i dati di commercio con l’estero, nel bimestre Ottobre-Novembre il volume di
esportazioni di beni ha rallentato il passo riducendo la crescita, che avrebbe potuto archiviare performance migliori,
soprattutto se paragonato al dato del +3,6% registrato dal Pil tedesco.
I comportamenti di spesa delle famiglie sono stati improntati principalmente alla cautela, risentendo della contrazione del reddito disponibile reale e della perdurante debolezza del mercato del lavoro. Sulla base dell’indagine
trimestrale della Banca d’Italia, la decelerazione della spesa in macchinari e attrezzature osservata durante l’estate
dopo la fine degli incentivi fiscali sarebbe continuata anche nell’ultimo trimestre dell’anno.
Anche il comparto manifatturiero, tradizionalmente robusto nel nostro paese, ha perso vigore nel quarto trimestre
del 2010 registrando un modesto calo. Confermato anche un deciso ritardo con cui la produzione italiana sta risalendo verso i livelli precedenti la crisi soprattutto nel confronto con le altre maggiori economie dell’area.
A Gennaio i prestiti richiesti dalle famiglie italiane sono aumentati, su base annua, del 5%, mentre sono calati
dell’1,7% i depositi dell’intero settore “privati”, che include anche le famiglie.
Per quanto concerne le previsioni 2011 gli analisti confermano una lieve flessione dello slancio della ripresa delineando una crescita attesa del +1,4%. La revisione al ribasso delle stime effettuate precedentemente riflette l’insistenza di alcuni fattori quali il ralllentamento congiunturale internazionale, l’inattesa decelerazione statunitense, la
risalita dell’Euro e la stabilizzazione della fiducia delle famiglie e delle imprese su valori coerenti con una domanda
di consumi ed investimenti ancora deboli e soprattutto la recente crisi politica nei paesi del Maghreb che potrebbe
evolvere negativamente in termini di flussi migratori da gestire, interruzione delle forniture di gas e petrolio e interruzioni dei rapporti commerciali di esportazione di tecnologia.
Le previsioni elaborate nel mese di Gennaio 2011 sono state, inoltre, effettuate senza tener conto delle numerose
crisi politiche che nel mese di febbraio hanno letteralmente infuocato tutto il Nord Africa e c’è da aspettarsi che le
stesse cambino di nuovo anche alla luce dei futuri ed imprevedibili sviluppi.
Sul fronte inflazionistico si è registrata un’impennata dei prezzi, sia nell’ultimo trimestre del 2010, che nei primi due
mesi del 2011. Il dato a fine febbraio 2011 si è attestato, infatti, al +2,5%. In crescita principalmente i prezzi di gas
e benzina, diretta conseguenza dell’interruzione delle forniture di gas e petrolio da Libia e Tunisia. In valore assoluto
sono stati registrati aumenti dei prezzi di benzina e gasolio rispettivamente dello 0,8% e dell’1,1%.
Il Quadro Economico abruzzese, marchigiano, emiliano, molisano e della provincia di Roma
All’interno di un quadro caratterizzato dalle modeste dimensioni del sistema industriale e da un marcato dualismo
tra aree urbane ed aree sub-urbane, il 2010 ha visto l’Abruzzo registrare alcuni segnali di ripresa soprattutto dell’industria manifatturiera, manifestatisi già a partire dalla seconda metà del 2009. Ovviamente i dati economici abruz12
zesi non possono che essere letti ed interpretati sempre tenendo in considerazione il drammatico evento tellurico
che ha letteralmente distrutto una vasta zona del territorio regionale i cui effetti saranno completamente riassorbiti
in un periodo non inferiore ad almeno 15 anni.
Tra settembre e ottobre un’indagine condotta dalla Banca d’Italia presso un campione di circa 120 imprese del
settore manifatturiero con almeno 20 addetti ha evidenziato come il 50% delle imprese osservate abbiano registrato
un incremento del fatturato nei primi tre trimestri del 2010, rispetto al medesimo periodo del 2009, a fronte di un
23% delle stesse che ha registrato una contrazione.
Buona la ripresa del settore manifatturiero che ha chiuso l’ultimo trimestre del 2010 con un incremento del 13,2%
rispetto allo stesso periodo dell’anno 2009. La ripresa è stata particolarmente sostenuta per le imprese di maggiore
dimensione, quelle con oltre 250 addetti, e per quelle operanti nei settori dei mezzi di trasporto e dell’elettronica.
L’espansione è invece risultata modesta per le imprese dei comparti tessile, dell’abbigliamento e delle calzature.
Come già riscontrato a livello nazionale e comunitario, l’unica variabile che ha assunto un valore positivo nello scenario economico regionale è stata quella relativa alle esportazioni, mediamente cresciute del 22,6%, circa 10 punti
percentuali in più della media nazionale. Tale exploit ha permesso alla regione Abruzzo di recuperare 0,2 punti
percentuali di quota di mercato a livello nazionale.
Negativo, invece, il trend del settore immobilare dove nel 2010 il valore della produzione è risultato essere in flessione rispetto al 2009 del 60%: in particolare sulla base dei risultati dell’indagine che Banca d’Italia ha condotto su
un campione di operatori del settore con sede in Abruzzo, il calo della produzione è stato più diffuso tra le imprese
operanti nel comparto delle opere pubbliche.
Sul fronte dell’occupazione il dato medio abruzzese ha contabilizzato un’ulteriore lieve contrazione. Elevate sono
risultate le ore complessive di Cassa integrazione guadagni, su cui hanno inciso in maniera significativa i trattamenti
di tipo straordinario corrisposti a imprese insediate nell’area colpita dal terremoto. Tutta l’area colpita dal sisma è interessata da lavori di sistemazione delle abitazioni meno danneggiate, mentre è ancora nella fase iniziale il recupero
degli edifici gravemente lesionati.
L’erogazione del credito ha mostrato un andamento particolarmente altalenante ed una significativa eterogeneità tra
le diverse province. In particolare spicca il dato di Chieti, provincia nella quale si è registrato un significativo credit
crunch tra febbraio e maggio, solo in parte recuperato nel mese di giugno. Scomponendo il dato per classe dimensionale delle imprese a partire dal mese di maggio i prestiti alle imprese minori sono andati aumentando in maniera
significativa rispetto a quelli destinati alle imprese con più di 20 dipendenti.
Dato negativo quello evidenziato dall’andamento delle sofferenze rispetto al totale dei prestiti erogati alle imprese;
nella media dei quattro trimestri terminanti a giugno, il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti vivi
è salito al 3,6% (era pari al 2,4% a dicembre 2009). L’incremento ha riflesso l’andamento relativo alle imprese, che
hanno registrato un aumento dal 2,9 al 4,8%. ll dato si è rivelato molto elevato soprattutto nella provincia di Chieti
che ha registrato una crescita di oltre il 2% nei soli primi sei mesi del 2010.
Nelle Marche, seconda regione in termini di presenza ed espansione territoriale della banca, la ripresa dell’attività
economica, avviatasi nella primavera del 2009, è proseguita anche per il 2010, con un’intensità tuttavia insufficiente per recuperare i livelli produttivi precedenti l’avvio della recessione. La regione Marche ha registrato ritmi di
crescita più modesti rispetto alla media nazionale soprattutto a causa della crisi del settore manifatturiero. La ripresa
è apparsa ancora debole e incerta e circoscritta ad alcune imprese eccellenti, diffuse tra i settori e solidamente
radicate nei mercati internazionali anche grazie alle trasformazioni strategiche intraprese nell’ultimo decennio. Un
moderato ottimismo è stato registrato da parte degli operatori economici negli ultimi due mesi del 2010 alimentato
soprattutto dai segnali di ripresa dell’economia mondiale e dall’esaurimento della fase di decumulo delle scorte,
anche se è diffuso il timore per le prospettive del mercato del lavoro.
Nelle Marche l’impatto della recessione è stato più marcato nel confronto con l’Italia per effetto di alcune caratteristiche strutturali della sua economia, quali l’elevata propensione alle esportazioni, il maggior peso dell’industria e
la specializzazione nel comparto della moda e dei beni di consumo a uso durevole, il cui acquisto può essere più
facilmente rinviato dalle famiglie nei periodi di crisi. Tra i principali comparti manifatturieri regionali, la flessione è
stata rilevante per le calzature e i mobili, ancora più intensa per la meccanica e nel corso del 2010 tali comparti
hanno fatto fatica per riportarsi ai livelli pre crisi.
In linea con il trend nazionale sono risultati i dati macroeconomici della Regione Lazio che nel corso del 2010 è
sembrata iniziare a superare la crisi del settore delle costruzioni, soprattutto nella capitale. La diminuzione delle abi13
tazioni costruite nei primi sei mesi del 2010 è stata parzialmente compensata dai dati registrati nell’ultimo trimestre
del 2010 anche se il dato complessivo presenta un segno negativo.
In Molise la produttività del 2010 si è attestata su livelli insoddisfacenti e senza alcun segnale di concreto miglioramento: gli investimenti in ricerca e sviluppo sono strutturalmente al di sotto dei già bassi valori nazionali ed i gap
maggiori, rispetto alle Regioni limitrofe, sono stati registrati sia sul fronte occupazionale che su quello dell’innovazione e della competitività. Le infrastrutture appaiono troppo arretrate e poco manutenute a causa di un territorio
con ampie zone soggette a smottamenti e frane. Nel 2010 i consumi delle famiglie si sono ulteriormente ridotti, gli
investimenti produttivi hanno subito un calo, mentre la disoccupazione ha iniziato ad interessare anche i lavoratori
dipendenti e quelli con contratto a termine.
L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA
Nel 2010 il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti è stato pari al 2,0%, un valore elevato e sostanzialmente analogo a quello registrato nel 2009. L’aumento è ascrivibile ai prestiti erogati alle società finanziarie e,
in misura minore, a quelli concessi alle imprese. Le prospettive sull’evoluzione della qualità del credito nei prossimi
mesi rimangono incerte. Informazioni preliminari indicano che l’esposizione delle banche nei confronti dei debitori
segnalati per la prima volta in sofferenza è lievemente diminuita nel quarto trimestre del 2010 rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente. I segnali di miglioramento riguardano sia le famiglie sia le imprese. Per queste ultime, tuttavia, la quota di crediti in temporanea difficoltà (esposizioni incagliate e ristrutturate) si è mantenuta elevata
(5,7% dei prestiti in Novembre).
La ripresa del credito alle imprese è in larga parte spiegabile con l’andamento della domanda, che risulta sostenuta dalla modesta espansione dell’attività produttiva. Secondo le risposte fornite in ottobre dalle banche italiane
partecipanti all’indagine trimestrale dell’Eurosistema sul credito bancario nell’area dell’euro (Bank Lending Survey),
nel terzo trimestre del 2010 i criteri adottati per la concessione dei prestiti avrebbero subito una lieve restrizione
prevalentemente nei confronti delle imprese di maggiore dimensione.
Andamento dei Mercati Finanziari
Negli ultimi mesi del 2010 i rendimenti dei titoli pubblici a lungo termine emessi dai Governi centrali delle maggiori
economie avanzate hanno registrato decisi incrementi. In Novembre, infatti, si sono nuovamente acuite le tensioni
sui debiti sovrani di alcuni paesi dell’area dell’euro che si erano attenuate in ottobre. In particolare la situazione
finanziaria di Irlanda e Grecia è tornata sotto i riflettori, ma l’effetto contagio sugli altri paesi c.d. “PIIGS”, Portogallo,
Irlanda, Italia, Grecia e Spagna non c’è stato.
Il 21 Novembre 2010 l’Irlanda ha avanzato una richiesta ufficiale di prestito all’Unione Europea e all’Fmi, che è stata
accolta il successivo 28 Novembre. Nella stessa data i Ministri finanziari hanno definito le principali caratteristiche
di un meccanismo permanente per la salvaguardia della stabilità finanziaria dell’area (European Stability Mechanism, Esm).
Tra Novembre e Dicembre le tre principali agenzie di rating internazionali hanno ridotto il merito di credito dell’Irlanda mentre l’agenzia Fitch ha ridotto quello del Portogallo.
Nel corso del quarto trimestre del 2010 la rischiosità delle maggiori banche internazionali europee e statunitensi
è tornata ad aumentare. I premi sui credit default swap (Cds), che erano scesi rispetto ai massimi registrati in primavera in connessione con la crisi greca, sono tornati a salire in novembre, collocandosi a metà gennaio in media
attorno ai 210 punti base (50 in più rispetto a tre mesi prima). Gli incrementi hanno riguardato soprattutto le banche
europee, in seguito all’acuirsi dei timori circa la sostenibilità del debito sovrano in Irlanda.
Nel grafico che segue, al fine di illustrare il trend lungo un orizzonte temporale significativo, sono riportati i saggi di
crescita relativi al periodo 31 Dicembre 2006 - 31 Dicembre 2010.
Sui mercati interbancari le condizioni sono rimaste nel complesso stabili: il tasso euribor a tre mesi nella media del
mese di Dicembre 2010 si è posizionato all’1,02%, lo stesso valore di Febbraio 2010 (+30 punti base rispetto a
Dicembre 2009).
L’Attività Creditizia: Raccolta ed Impieghi in Italia
Nel corso dell’esercizio 2010 sia la raccolta che gli impieghi in Italia hanno registrato un incremento rispetto al dato
di fine 2009.
Le stime del Si-Abi rivelano che si è registrato un assestamento della dinamica della raccolta denominata in euro
del totale delle banche italiane, rappresentata dai depositi a clientela residente (depositi in conto corrente, depositi
con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine) e dalle obbligazioni: il tasso di
crescita tendenziale è risultato pari a circa il +3,0% a fine 2010.
Sul fronte opposto la dinamica dei prestiti bancari ha manifestato una discreta ripresa: sulla base di prime stime
dell’Abi i prestiti a famiglie e società non finanziarie sono risultati pari a 1.461 miliardi di euro, in crescita tendenziale del +4,3%. La dinamica dei finanziamenti destinati alle imprese non finanziarie è risultata del +1,6% (+1,2%
a Novembre 2010, -2,4% a fine 2009). In particolare, i finanziamenti bancari alle piccole imprese, hanno segnato,
nel mese di Novembre, un tasso di crescita pari a +1,5%, valore che raggiunge il +2,4% per le famiglie produttrici.
Sostenuta rimane la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie (+7,6% a fine 2010, +7,5% a Novembre
2010; +5,9% a fine 2009). Più marcata è stata la crescita dei finanziamenti per l’acquisto di immobili, risultata a
Dicembre di circa il +8% (+7,5% ad Ottobre 2010 e +6,1% a fine 2009).
14
15
LA SITUAZIONE DELLA BANCA
La Raccolta Diretta
(Nota: i dati riportati sono espressi in milioni di euro)
Le Masse Intermediate
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Depositi, C/C, CD e Obbligazioni
2.949,45
2.898,12
51,33
1,77%
1.831,56
1.822,21
9,35
0,51%
Certificati di deposito
202,89
215,91
(13,02)
(6,03%)
Obbligazioni
915,00
860,00
55,00
6,40%
Raccolta a vista
Masse Intermediate
Esercizio
Esercizio
Variazioni
31/12/10
31/12/09
Assoluta
%
Raccolta Diretta
3.051,69
2.991,45
60,24
2,01%
Raccolta Indiretta
1.274,00
1.359,00
(85,00)
(6,25%)
Raccolta Complessiva
4.325,69
4.350,45
(24,76)
(0,57%)
Al 31 Dicembre 2010 la raccolta complessiva, diretta ed indiretta, ammonta a 4.326 milioni di euro, con un lieve
decremento rispetto al dato 2009 dello 0,57%, pari, in valore assoluto, ad euro 24 milioni. Tale risultato vede la
Raccolta Diretta in aumento del 2,01%, mentre l’Indiretta mostra una flessione più marcata del 6,25%, pari ad euro
85 milioni.
Variazioni
Raccolta Diretta
Pronti contro termine
Totale Raccolta Diretta
Assoluta
%
102,24
93,33
8,91
9,55%
3.051,69
2.991,45
60,24
2,01%
Raccolta Diretta al 31/12/2010
Pronti Contro Termine
Il dato indica, inoltre, un fenomeno di travaso dalla Raccolta Indiretta alla Diretta principalmente a causa dei bassi
rendimenti offerti dai Titoli di Stato e dall’avversione al rischio dei risparmiatori in anni caratterizzati da forti tensioni
sui mercati finanziari e da flessioni generalizzate degli indici di borsa.
Raccolta a Vista
Obbligazioni
Certificati
di deposito
La Raccolta Diretta della Banca si presenta in aumento del 2,01% rispetto al dato del 2009. L’incremento è dovuto
sostanzialmente all’aumento della raccolta obbligazionaria +6,40% (+ 55 milioni di euro). In diminuzione si presenta, invece, il comparto dei certificati di deposito, -6,03%.
Tale flessione è stata compensata dall’aumento del comparto dei pronti contro termine, strumenti a breve termine
privilegiati dalla clientela in mercati caratterizzati da tassi di interesse molto bassi ed elevata incertezza. In valore
assoluto la Raccolta Diretta si è attestata ad euro 3.051,69 milioni con un incremento assoluto di 60,24 milioni di
euro.
16
17
La Raccolta Indiretta
Gli impieghi a clientela
Esercizio
Esercizio
Variazioni
Tipologia
Raccolta Indiretta
529,47
631,09
(101,62)
(16,10%)
2.109,69
1.971,82
137,87
6,99%
31/12/09
Assoluta
380,00
447,00
(67,00)
(14,99%)
Conti correnti e finanziamenti
5,00
11,00
(6,00)
(54,55%)
Mutui
Fondi comuni e SICAV
186,00
279,00
(93,00)
(33,33%)
Credito al Consumo
43,24
8,09
35,15
434,49%
Assicurazioni
189,00
157,00
32,00
20,38%
Titoli di debito
78,05
118,81
(40,76)
(34,31%)
894,00
912,00
(18,00)
(1,97%)
Altri impieghi
289,56
383,20
(93,64)
(24,44%)
1.274,00
1.359,00
(85,00)
(6,25%)
Totale Impieghi
3.050,01
3.113,01
(63,00)
(2,02%)
GPF, GPM e C/gestito
Raccolta Amministrata
Totale Raccolta Indiretta
La Raccolta Indiretta presenta una più decisa flessione che si attesta al -6,25%: a fronte di un lieve incremento
della componente assicurativa, che registra una variazione positiva di 32 milioni di euro (+20,38%), tutte le altre
componenti presentano flessioni rispetto al dato del 2009. In valore assoluto la raccolta indiretta è diminuita di 85
milioni di euro attestandosi a complessivi euro 1.274 milioni.
L’andamento della Raccolta Indiretta rispecchia le crescenti difficoltà delle famiglie italiane nel risparmiare in un
contesto di aumento generalizzato del costo dei generi alimentari, delle risorse energetiche e, parzialmente, riflette il
trasferimento della stessa verso la Raccolta Diretta a causa dei bassi tassi di rendimento offerti dai prodotti finanziari
che spingono i risparmiatori, in generale, a privilegiare la liquidità.
18
Esercizio
31/12/09
31/12/10
Raccolta Gestita
%
Variazioni
Esercizio
31/12/10
Assoluta
%
Gli Impieghi Netti, a fine 2010, mostrano un lieve decremento (-2,02%) attestandosi a 3.050,01 milioni di euro.
In particolare in flessione si presentano i conti correnti (-16,10%) ed i titoli di debito (-34,31%). Per quanto riguarda quest’ultima tipologia si segnala che la riduzione è dovuta al rimborso di parte delle obbligazioni della Adriatico
Finance Sme, relative alla cartolarizzazione dei leasing Terfinance.
In aumento si presenta, invece, il comparto dei mutui (+6,99%) e del Credito al consumo (+35,15 milioni di
euro).
Si precisa che, in riferimento ai c.d. mutui “subprime”, ossia a quei mutui concessi a clienti che offrono scarse
garanzie, Banca Tercas non ha in essere alcun tipo di finanziamento riferibile a tale tipologia, né direttamente né
indirettamente (possesso di obbligazioni del tipo A.B.S. con collaterale costituito da crediti della specie).
19
Posizione Interbancaria
Tipologia
Crediti vs Banche
Credito vs Banca Centrale
Debiti vs Banche
Posizione Interbancaria Netta
Gli indici
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Si riportano di seguito alcuni degli indici economici maggiormente significativi ed alcuni relativi ai crediti problematici.
Variazioni
Assoluta
%
31,12
75,14
(44,02)
(58,58%)
357,00
115,00
242,00
210,43%
(425,04)
(218,84)
(206,20)
94,22%
(36,92)
(28,70)
(8,22)
28,65%
Attività Deteriorate Lorde e Nette
Attività Finanziarie Deteriorate Lorde
Sofferenze
Esercizio
31/12/09
Assoluta
86,81
46,17
40,64
58,29
56,91%
Crediti sconfinati
107,35
84,99
22,36
26,31%
7,16
21,28
(14,12)
(66,35%)
362,04
254,87
107,17
42,05%
Le attività deteriorate, alla data del 31 Dicembre 2010, fanno registrare un incremento del 42,05% rispetto al dato
del Dicembre 2009. In deciso aumento si presentano le sofferenze, +88,02% e le posizioni in incaglio +56,91%. In
flessione i crediti ristrutturati -66,35%.
Il complesso dei crediti problematici, ammontanti ad euro 362,04 milioni, vengono opportunamente presidiati con
accantonamenti pari al 52,20% sulle sofferenze, al 17,04% sugli incagli e all’1,05% sui crediti scaduti oltre 180
giorni.
Si precisa che nella tabella sopra esposta sono ricomprese anche le posizioni deteriorate relative alle operazioni di
cartolarizzazione effettuate.
Le attività finanziarie deteriorate, al netto degli accantonamenti prudenziali effettuati, sono riepilogate di seguito:
Variazioni
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
41,50
24,59
16,91
68,75%
Incagli
133,33
77,09
56,24
72,96%
Crediti sconfinati
106,22
83,92
22,30
26,57%
7,14
21,24
(14,10)
(66,40%)
288,19
206,84
81,35
39,33%
Sofferenze
Crediti ristrutturati
Totale Attività Finanziarie Det. Nette
362.045
3.136.946
11,54%
Crediti deteriorati Netti
Imp. Netti
Rapp. in %
Assoluta
%
Rapp. in %
288.186
3.050.001
9,45%
Sofferenze Lorde
Impieghi lordi
Rapp. in %
86.814
3.136.946
2,77%
Sofferenze Nette
Imp. Netti
Rapp. in %
88,02%
102,43
Attività Finanziarie Deteriorate Nette
Impieghi lordi
%
160,72
Totale Attività Finanziarie Det. Lorde
Crediti deteriorati Lordi
Variazioni
Esercizio
31/12/10
Incagli
Crediti ristrutturati
Indici crediti problematici
41.496
3.050.001
1,36%
Incagli Netti
Imp. Netti
Rapp. in %
133.333
3.050.001
4,37%
Fondi Svalutazione sofferenze
Sofferenze Lorde
Rapp. in %
45.317
86.814
52,20%
Fondi Svalutazione Incagli
Incagli Lordi
Rapp. in %
27.388
160.721
17,04%
Indici economici
Margine Interesse / Margine Intermediazione
74,26%
Commissioni nette / Margine Intermediazione
26,60%
Oneri operativi / Margine Intermediazione
59,66%
Cost Income
62,09%
Masse gestite per dipendente
dati in milioni di euro
Il complesso delle attività deteriorate rappresenta il 9,45% del totale degli impieghi netti, percentuale che scende al
5,73% se si considerano solo le sofferenze e gli incagli, mentre complessivamente tutti i fondi svalutazione accantonati, analitici e forfettari, hanno raggiunto il 2,77% del totale crediti lordi erogati.
Si ricorda che già nel bilancio 2009 i crediti sconfinati sono stati determinati in base al dettato delle nuove disposizioni di Banca d’Italia che hanno reso obbligatorio, per gli impieghi garantiti da ipoteca, l’applicazione dell’approccio
c.d. “per transazione” (Circ. 272/2008). Secondo tale approccio vengono definite scadute e/o sconfinanti le esposizioni che sono in tale stato da oltre 90 giorni, qualunque sia la percentuale di sconfino rilevata.
Per tutte le altre esposizioni Banca Tercas adotta, invece, l’approccio c.d. “per controparte”, in base al quale si
valuta l’esposizione complessiva verso un debitore. In tale caso la posizione è considerata scaduta se supera 180
giorni di sconfino e il suo ammontare supera la soglia di rilevanza del 5%.
La normativa è divenuta, quindi, maggiormente stringente e rigorosa imponendo che, per i crediti ipotecari, l’individuazione dello stato di “sconfino” sia riferita alla singola transazione piuttosto che all’intera esposizione.
20
Impieghi per dipendente
3,75
Raccolta Diretta per dipendente
3,65
Raccolta Indiretta per dipendente
1,52
Dipendenti medi
837
21
Le Operazioni di Cartolarizzazione
Nel corso del 2010 non sono state effettuate ulteriori operazioni di cartolarizzazione. Si rammenta, però, che negli
anni passati sono state effettuate due operazioni di cartolarizzazione, rispettivamente nel 2007, con crediti performing derivanti da operazioni fondiarie concesse per l’acquisto, costruzione e ristrutturazione di immobili destinati
ad uso commerciale e residenziale con società, e nel 2008, con mutui performing derivanti da operazioni fondiarie
concesse a persone fisiche per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili residenziali. Le Società Veicolo utilizzate, costituite ad hoc ai sensi della legge 130/99, sono state rispettivamente la società Adriatico Finance
Sme Srl e la società Adriatico Finance RMBS Srl, con sede a Milano.
Per entrambe tali due operazioni ci si è avvalsi della collaborazione di HSBC, primaria istituzione finanziaria mondiale, in qualità di “sole arranger” e “lead manager”. Si precisa, inoltre, che in qualità di servicer, la Banca continua
a gestire le riscossioni sui crediti ceduti e, quindi, a mantenere direttamente i rapporti con i clienti ceduti.
Dal momento che le operazioni descritte non presentavano i requisiti previsti dallo IAS 39 per poter effettuare la
derecognition (cancellazione), i crediti ceduti hanno continuato e continuano ad essere rappresentati in bilancio in
base al metodo della c.d. “rappresentazione netta”. Tale metodo prevede che nell’attivo dello Stato Patrimoniale le
attività cedute continuino ad essere esposte tra i crediti verso la clientela al netto dei fondi rettificativi, mentre nel
passivo dello Stato Patrimoniale viene esposto il debito per l’importo ricevuto dalle società veicolo. Conseguentemente le obbligazioni ABS acquistate non vengono esposte nell’attivo dello Stato Patrimoniale, ma riducono il debito
rilevato per l’importo ricevuto di pari ammontare.
cioè mediante la designazione al fair value sia del Btp inflation che del contratto di Interest Rate Swap, che è
stato contabilizzato tra le passività finanziarie di negoziazione. I risultati economici di tale operazione, in termini
di utili-perdite / plusvalenze-minusvalenze, vengono imputate a voce 110 di conto economico.
• Attività finanziarie disponibili per la vendita (A.F.S.), composta per l’81,60% da titoli di capitale, per il 18,33% da
quote di Oicr e per lo 0,07% da titoli obbligazionari.
Per quanto attiene ai criteri di valorizzazione dei portafogli H.F.T., A.F.S. e F.V.O. si precisa che essi, in conformità
alla normativa IAS, sono stati valutati al “fair value”, con effetti a Conto Economico per quanto riguarda i titoli del
portafoglio HFT ed F.V.O. e a riserva patrimoniale per i titoli del portafoglio AFS.
Le obbligazioni emesse dalla Banca sono iscritte nel passivo e valutate al loro costo ammortizzato, tranne quelle designate al fair value. Queste ultime rappresentano una percentuale ridotta del complesso delle emissioni effettuate
e sono state oggetto di copertura finanziaria attraverso la stipulazione di contratti derivati. Le obbligazioni proprie
riacquistate, presenti nel portafoglio alla data del 31 Dicembre 2010, vengono elise in applicazione dello IAS 39,
mentre le azioni proprie detenute sono iscritte con segno negativo nel Patrimonio Netto ai sensi dello IAS 32.
Si segnala, infine, che in data 20 marzo 2008 è stata avviata anche una terza operazione di cartolarizzazione relativa, però, a finanziamenti leasing non originati da Banca Tercas ma originati dalla ex controllata Terfinance Spa
(ex Terleasing Spa, ceduta nello stesso anno), utilizzando, in qualità di Società Veicolo, la Adriatico Finance SME
Srl. L’operazione di cartolarizzazione fu perfezionata in data 25 settembre 2008 con l’emissione delle obbligazioni
ABS di tipo Senior, Mezzanine e Junior, che sono state acquistate, nel loro complesso, da Banca Tercas Spa, per
un importo di euro 118,66 milioni.
Anche per questa terza operazione di cartolarizzazione ci si è avvalsi della collaborazione della banca d’affari londinese HSBC in qualità di “sole arranger” e “lead manager”.
L’Attività sui Mercati Finanziari
Tipologia
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Variazioni
Assoluta
%
Att. fin. detenute per la negoziazione HFT
85,40
140,15
(54,75)
(39,07%)
Att. fin. valutate al Fair Value
40,47
21,54
18,93
87,88%
Att. fin. disponibili per la vendita AFS
41,69
74,94
(33,25)
(44,37%)
167,56
236,63
(69,07)
(29,19%)
Totale Attività finanziarie
Sotto il profilo della composizione si evidenzia che la Banca, a fine 2010, detiene strumenti finanziari iscritti nelle
seguenti voci dell’attivo:
• Attività finanziarie detenute per la negoziazione (H.F.T.), composta in larga misura da titoli di Stato (73,17%), da
obbligazioni (25,28%) e strumenti finanziari derivati pari al 1,54%.
• Attività finanziarie valutate al fair value (F.V.O.), composta per la totalità da Btp inflation oggetto di Asset Swap.
Il Btp inflativo è stato acquistato per un valore nominale complessivo di 40 milioni di euro con contestuale esecuzione di un contratto di swap dei flussi di cassa generati dallo strumento, contro pagamento da parte della
controparte di mercato di un tasso variabile + spread. Date le caratteristiche di natural edge dell’operazione, si è
deciso di contabilizzare entrambi gli strumenti finanziari avvalendosi dell’opportunità offerta dal principio Ias 39,
22
23
LA GESTIONE DEI RISCHI
Il Controllo del Rischio di Mercato
Il termine “rischio di mercato” si riferisce al rischio di variazione del valore di uno strumento o di un portafoglio di
strumenti finanziari in rapporto a mutamenti inattesi delle condizioni di mercato (prezzi azionari, tassi di interesse,
tassi di cambio o volatilità di tali variabili). Tale rischio deriva dalla componente “rischio di tasso” (originato dall’inevitabile mismatching esistente tra le poste dell’attivo e del passivo) e dalla componente “rischio di liquidità”
(eventualmente conseguente ad una non corretta gestione dei flussi della Banca). Il rischio di tasso può essere
gestito soltanto attraverso un’ampia conoscenza di alcuni elementi essenziali, quali durata, vita residua, scadenza e
metodologie di riprezzamento delle poste di bilancio, senza tuttavia trascurare le ripercussioni che le loro variazioni
esercitano sugli impegni di pagamento, assunti e potenziali.
Il rischio di mercato viene misurato, oltre che secondo quanto previsto nel Titolo IV, Capitolo III delle Istruzioni di
Vigilanza, mediante il Value At Risk (in sigla Var). Tale indice viene calcolato con cadenza giornaliera ed è preso
a riferimento per la verifica del rispetto dei limiti operativi con i quali opera il responsabile del portafoglio titoli di
proprietà. Il Var di un portafoglio rappresenta una misura di tipo probabilistico, in grado di sintetizzare la stima del
rischio dell’intero portafoglio in un solo numero. Esso sintetizza la massima perdita attesa, su un dato orizzonte
temporale e nei limiti di un determinato intervallo di confidenza.
Il Controllo del Rischio di Credito
L’attento monitoraggio dell’esposizione creditizia della Banca è un’attività continua alla quale viene data massima
importanza. Lo strumento utilizzato, denominato Credit Position Control, consente la valutazione dell’andamento
delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi differenziati per tipo
di cliente, forma tecnica e gravità.
Il Credit Position Control rappresenta un valido strumento di “early-warning” che consente di calcolare un indice
sintetico di rischio per singola posizione, filiale, area ed uno complessivo di Istituto. Il CPC costituisce altresì la
componente andamentale del modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di
servizi informatici.
Nel corso dell’esercizio, il profilo di rischio della Cassa è rimasto contenuto, con un Giudizio Complessivo del portafoglio crediti, al 31 Dicembre 2010, pari a 23 (su una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero rappresenta
l’assenza di anomalie comportamentali e +100 il rischio massimo). Il leggero incremento del punteggio, rispetto alla
gestione precedente, può essere considerato una variazione fisiologica dovuta al peggioramento della congiuntura
economica.
Nel corso del 2010, il Var giornaliero medio, riferito al portafoglio titoli HFT della Banca, è risultato pari a 50.374
euro. Tale valore, unitamente alla duration media, pari a 0,449 e considerate le ipotesi prudenziali di calcolo (intervallo di confidenza 99% e orizzonte temporale di 10 giorni), testimonia il contenuto profilo di rischio delle attività in
titoli. Le elaborazioni sono effettuate mediante l’utilizzo dello specifico applicativo fornito da Bloomberg.
Dal mese di Gennaio 2011 l’applicativo utilizzato per il monitoraggio del rischio di mercato è MasterFinance, fornito
da Thema Consulting. MasterFinance è una piattaforma modulare e integrata che permette di gestire il portafoglio
di proprietà della banca e di fornire l’informativa necessaria per la contabilità e le segnalazioni di vigilanza relativamente agli strumenti finanziari derivati.
Portafoglio al 31.12.2010
Giudizi medi
Utilizzo totale
Numero clienti
Consumatori privati
12
634.666
161.062
Imprese private
28
1.768.818
7.352
Artigiani e Altre famiglie
22
241.972
13.804
Unità o società artigiane altre
21
250.998
4.696
Altro
0
176.139
5.401
Totale
23
3.072.593
192.315
Nel corso del 2010 gli uffici interni hanno proseguito l’attento monitoraggio delle posizioni maggiormente a rischio.
Infatti, dopo essere stato efficacemente testato, è stato adottato un ulteriore strumento per la gestione ed il monitoraggio dei crediti scaduti ed incagliati che consente una verifica giornaliera delle posizioni sulla base di informazioni
dinamiche ritenute produttive di un possibile deterioramento della relazione.
Lo strumento consente al singolo operatore di filiale di effettuare un’analisi per la conferma, il rigetto o la momentanea sospensione del giudizio di criticità. In tale modo si incrementa anche il set di strumenti a disposizione per il
presidio del rischio di credito sia a livello di istituto che di filiale. Lo stesso è stato ulteriormente incrementato nelle
funzioni perché possa rappresentare il principale supporto per la gestione delle posizioni di rischio.
24
25
Indicazioni in materia di informativa concernente l’esposizione verso prodotti finanziari rischiosi
Nell’Ottobre del 2007, i ministri e i governatori delle Banche Centrali del G7 hanno chiesto al Financial Stability
Forum (FSF) di effettuare un’analisi sulla genesi delle turbolenze che hanno interessato il mercato finanziario a
partire dall’Agosto 2007, al fine di individuare delle Raccomandazioni per rafforzare la solidità dei mercati e degli
intermediari finanziari.
Tali Raccomandazioni, riferite dal FSF nell’Aprile 2008, sono state recepite da Banca d’Italia la quale ha richiesto
alle banche di fornire un’ampia e dettagliata informativa, sotto il profilo quali-quantitativo, concernente, in particolare, l’esposizione verso quei prodotti finanziari percepiti attualmente dal mercato come rischiosi; in particolare, il
Rapporto FSF invita a fornire, per ciascuna categoria/tipologia di strumenti finanziari, la complessiva esposizione,
inclusiva anche delle posizioni facenti capo a veicoli non consolidati, con i relativi importi, prima e dopo eventuali
operazioni di copertura, al lordo e al netto delle svalutazioni.
L’ampiezza e il dettaglio dell’informativa devono risultare commisurati all’importanza che le esposizioni in esame
rivestono rispetto alla complessiva operatività dell’intermediario, ovvero all’entità dei rischi gravanti sullo stesso.
Anche l’assenza di esposizioni va esplicitamente dichiarata. A tal proposito, si segnala che le esposizioni di Banca
Tercas verso Special Purpose Entities (SPE), società veicolo, sono interamente riferibili a due operazioni di cartolarizzazione di propri crediti e ad un’operazione di cartolarizzazione di leasing originati dalla ex controllata Terfinance
avviate e perfezionate nel corso del 2007 e del 2008; i crediti sono stati ceduti a società veicolo, costituite ai sensi
della legge n. 130 del 30 aprile 1999 che, per finanziarne l’acquisto, hanno emesso strumenti finanziari riacquistati
tutti da Banca Tercas Spa.
Gli impegni assunti dai veicoli nei confronti dei sottoscrittori dei titoli vengono assolti, in via esclusiva, mediante i
flussi di cassa generati dai crediti ceduti. Si segnala che i suddetti titoli sono entrati in ammortamento nel corso del
2010.
Gli strumenti finanziari derivanti dalle cartolarizzazioni dei mutui ipotecari originati da Banca Tercas sono stati
emessi da Adriatico Finance Rmbs Srl. Essi sono rappresentati da titoli Senior (rating AAA), emessi originariamente
per un valore nominale di euro 172,3 mln e da titoli Junior, emessi originariamente, per un valore nominale di euro
20,25 mln (privi di rating). Il valore nominale degli stessi, alla data del 31 Dicembre 2010, è pari rispettivamente
ad euro 103,77 milioni ed euro 20,25 milioni. I titoli emessi da Adriatico Finance Sme Srl, di originari euro 129,50
milioni, a fine 2010, sono rappresentati da titoli Senior (rating AAA) per un valore nominale di euro 70,37 milioni e
titoli Junior per un valore nominale di euro 33,45 milioni (privi di rating).
Gli strumenti finanziari derivanti dall’operazione di cartolarizzazione dei leasing sono stati emessi sempre da Adriatico Finance Sme Srl per un valore nominale complessivo di euro 118,66 milioni suddivisi in tre tranches prive di
rating. Alla data del 31 Dicembre 2010 il valore nominale residuo detenuto dalla Banca ammonta ad euro 78,70
milioni.
Gli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi, sono stati valutati tenendo conto di tecniche di valutazione
che utilizzano, come dati di input, parametri di mercato osservabili o indicazioni di prezzo fornite da controparti
qualificate.
Si fa presente che il titolo Saphir Finance Plc, iscritto in bilancio per un valore di euro 1.728 migliaia, è uno strumento finanziario per il quale è stata attivata specifica richiesta di rimborso anticipato. Lo strumento è collateralizzato attualmente da cash, riveniente dalla vendita di un fondo di liquidità. La Banca sta completando le formalità
nei confronti del Trustee (Bank of New York), con l’assistenza di un consulente legale specializzato, per ottenere la
tempestiva e completa liquidazione delle spettanze.
Principali Rischi ed Incertezze
Le informazioni sui rischi e sulle incertezze cui la Banca Tercas è esposta sono dettagliatamente illustrate nella
presente Relazione sulla Gestione e nella Nota Integrativa.
Più in particolare, i rischi connessi con l’andamento dell’economia mondiale, di quella italiana e dei territori di riferimento, oltre che dei mercati finanziari e con le scelte che gli Organismi Sovranazionali ed i Governi vorranno fare
per combattere la crisi, sono esposti nella parte introduttiva della Relazione sulla gestione: nel capitolo sullo scenario
economico e nel successivo capitolo sulla prevedibile evoluzione della gestione e dello sviluppo dell’operatività sono
indicate le assunzioni sulle quali sono basate le valutazioni e le previsioni effettuate.
Sui rischi connessi alla gestione aziendale e alla stabilità patrimoniale sono illustrati nel capitolo della gestione dei rischi
26
della presente Relazione, mentre una più ampia illustrazione è contenuta nella Parte E ed F della Nota integrativa.
La Banca d’Italia, Consob ed Isvap, con i documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2009, hanno richiesto inoltre agli Amministratori di svolgere valutazioni accurate in merito alla sussistenza del presupposto della
continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.
Infatti le attuali condizioni dei mercati finanziari, dell’economia reale e le negative previsioni che vengono formulate
con riferimento al breve/medio periodo hanno richiesto, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del citato presupposto.
Esaminati i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico, valutata la concretezza delle previsioni del piano strategico 2010-2012 e i risultati conseguiti negli ultimi esercizi, si ritiene più che ragionevole
l’aspettativa che Banca Tercas continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il documento
di Bilancio è stato predisposto proprio sulla base di tale assunto di continuità aziendale.
Le incertezze connesse alle problematiche relative ai rischi di credito e di liquidità inerenti all’evoluzione negativa
dei mercati economici e finanziari, sono ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla
continuità aziendale, anche in considerazione del costante miglioramento della redditività della banca, della buona
qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.
Il Patrimonio Netto
Esercizio
Esercizio
31/12/10
31/12/09
Variazioni
Voce
Assoluta
%
Capitale sociale
50,00
26,00
24,00
92,31%
Sovrapprezzi di emissione
25,04
45,95
(20,91)
(45,51%)
271,10
261,34
9,76
3,73%
2,55
9,16
(6,61)
(72,16%)
Azioni proprie
(0,32)
(18,64)
18,32
98,28%
Utile d’esercizio
12,10
24,05
(11,95)
(49,69%)
Patrimonio Netto
360,47
347,86
12,61
3,63%
Riserve
Riserve da valutazione
Il Patrimonio Netto della Banca, comprensivo dell’utile d’esercizio, registra un incremento di 12,61 milioni di euro
(+3,63%), determinato dall’accantonamento a riserva dell’utile 2009 che ha aumentato i mezzi propri dell’Istituto per 9,76 milioni di euro. Le riserve da valutazione mostrano una flessione di 6,61 milioni di euro che è stata
determinata sia dalla contrazione generalizzata delle quotazioni dei titoli detenuti nel portafoglio AFS registrata sui
mercati finanziari nel quarto trimestre del 2010, sia dalla vendita del titolo Intesa San Paolo.
In data 3 dicembre 2010 si è deliberato l’aumento gratuito del Capitale Sociale, da 26 a 50 milioni di euro, utilizzando per euro 4,871 milioni la Riserva da Rivalutazione Monetaria degli immobili (la rivalutazione contabile degli
stessi fu effettuata in base a due specifiche Leggi di rivalutazione monetaria, la n. 576 del 1975 e la n. 72 del 1983),
e per euro 19,129 milioni la Riserva da Sovrapprezzo di Emissione (riserva costituita nel 1992 in applicazione della
Legge Amato Carli quando dall’Ente Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo nacquero la Fondazione Tercas
e la Banca Tercas Spa).
27
Il Patrimonio ed i Requisiti di Vigilanza
Rapporti con le Società del Gruppo
Variazioni
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Assoluta
Patrim. di base al lordo elementi da ded.
349,16
324,19
24,97
7,70%
Patrimonio di base netto (Tier 1)
346,49
320,94
25,55
7,96%
Patrim. Suppl. al lordo elementi da dedurre
70,85
91,16
(20,31)
(22,28%)
Patrimonio Supplementare netto (Tier 2)
68,18
87,91
(19,73)
(22,44%)
Patrimonio di Vigilanza
414,67
408,85
5,82
1,42%
Patrimonio di Vigilanza + Tier 3
414,67
408,85
5,82
1,42%
0
0
0,00
n.d.
227,79
212,7
15,09
7,09%
Rischi di mercato
1,85
3,3
(1,45)
(43,94%)
Rischio operativo
22,44
23,59
(1,15)
(4,87%)
0
0
0,00
n.d.
252,08
239,59
12,49
5,21%
2.363,30
2.246,15
117,15
5,22%
Patrim. di Base/Att. di rischio ponderate
14,66%
14,29%
0,37%
2,61%
Patrim. di Vigilanza/Att. rischio ponderate
17,55%
18,20%
(0,66%)
(3,60%)
162,59
169,26
(6,67)
(3,94%)
Adeguatezza Patrimoniale
%
Attività di rischio
Requisiti patrimoniali di vigilanza
Rischio di credito e controparte
Altri requisiti prudenziali
Totale requisiti prudenziali
Attività di rischio e coefficienti di vigilanza
Eccedenza Patrimoniale
Al fine di sostenere la crescita degli investimenti, conservando un elevato coefficiente di solvibilità, ed aumentare
la remunerazione del capitale proprio, sono stati emessi, nel 2006, 2007 e nel 2008 alcuni prestiti subordinati.
La quota sottoscritta, alla data del 31 Dicembre 2010, è pari a 90,70 milioni di euro. In applicazione delle regole
prudenziali, che prevedono espressamente l’ammortamento in 5 quote costanti nel quinquennio antecedente la
scadenza del prestito, è stato computato 1/5 del valore degli stessi, come filtro prudenziale negativo dal Patrimonio
di Vigilanza. L’importo residuo dei prestiti subordinati, pari ad euro 70,56 milioni, è stato computato con elemento
positivo del Patrimonio Supplementare.
In base alla natura dei rischi coperti, l’attività creditizia genera il maggiore assorbimento, pari a 227,79 milioni di
euro. Il rischio di mercato mantiene invece pressoché invariato il suo assorbimento (1,85 milioni di euro). Si segnala
che il dato relativo alle attività di rischio ponderate, al 31 Dicembre 2010, è stato determinato applicando le nuove
regole della Vigilanza Prudenziale (Circolare Banca d’Italia n. 263/2006). L’eccedenza del requisito patrimoniale sul
minimo richiesto per poter operare è di ben 162,59 milioni di euro.
I coefficienti di vigilanza, nonostante l’incremento dell’assorbimento patrimoniale derivante fondamentalmente dai
maggiori impieghi della Banca, si mantengono su valori elevati confermando la solida posizione patrimoniale dell’Istituto che ha consentito a Banca Tercas, in data 31 Dicembre 2010, di acquisire il controllo di Banca Caripe Spa
rilevando, a titolo oneroso, il 95% del suo pacchetto azionario precedentemente detenuto dal Banco Popolare.
Il Patrimonio di Base Netto presenta un incremento del 7,96% rispetto al 31 Dicembre 2009 per effetto, sia della
riduzione delle azioni proprie detenute, che dell’accantonamento dell’utile dell’esercizio 2009. Il Patrimonio Supplementare si presenta in diminuzione per effetto dell’ammortamento del prestito subordinato, mentre il Patrimonio
di Vigilanza registra un incremento dell’1,42% rispetto al 31 Dicembre 2009, attestandosi ad euro 414,67 milioni.
Si precisa inoltre che l’Istituto non dispone del Patrimono di Terzo Livello, che, secondo la normativa di vigilanza,
comprende la quota di passività subordinate di Secondo Livello non computabile nel Tier 2 in quanto eccedente il
50% del Patrimono di Base al lordo degli elementi da dedurre.
28
Le società controllate, incluse nel perimetro di consolidamento, sono Sogiter Srl, Terbroker Srl e le due società veicolo, Adriatico Finance Sme Srl ed Adriatico Finance Rmbs Srl. La società Terfinance Spa (ex Terleasing Spa), al
31 Dicembre 2010, è ancora posseduta al 19,10% dopo aver ceduto alla società Vega Management, nel corso del
mese di marzo 2008, il 76,10%. Non ricorrendo nessuna delle condizioni previste dai principi contabili internazionali IAS-IFRS, quest’ultima non viene più ricompresa nel perimetro di consolidamento.
La Sogiter Srl (ex Altobelli House Srl) è stata acquistata da Banca Tercas nel 1996. Svolge attività immobiliare ed è
partecipata al 100,00%. Si fa presente che in data 27 Giugno il CDA di Banca Tercas Spa, al fine di razionalizzare
l’assetto organizzativo del Gruppo in ottica di semplificazione e riduzione dei numerosi adempimenti amministrativi,
fiscali e segnaletici che gravano sull’Area Amministrazione e Bilancio, ha deliberato la “fusione per incorporazione”
della Sogiter Srl. In data 8 febbraio 2011 l’assemblea straordinaria di Sogiter e il Cda di Banca Tercas alla presenza
del notaio hanno deliberato la fusione. La stessa con effetti fiscali che retroagiranno alla data del 1° gennaio 2011
è stata formalmente conclusa 7 marzo 2011, data di redazione notarile dell’atto di fusione.
La Capogruppo ha acquisito la titolarità dei 5 immobili di proprietà della Sogiter Srl per un valore di fusione di euro
4,519 milioni, mentre sono stati elisi rapporti infragruppo per euro 2,103 milioni, principalmente rappresentati dal
mutuo concesso da Banca Tercas a Sogiter con il quale la stessa aveva finanziato l’acquisto dell’immobile sito in
Teramo, alla via Carducci, n. 36 (ex Inail) dove sono stati sistemati i servizi di Direzione Generale di Tercas.
Altra società del Gruppo è la Terbroker Srl che svolge attività di brokeraggio assicurativo. La percentuale di partecipazione in Terbroker Srl, alla data della presente Relazione, è del 87,70%.
Nel perimetro di consolidamento rientrano anche le due società veicolo, Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico
Finance Rmbs Srl, per le sole poste di bilancio costituenti il patrimonio separato. Entrambe vengono consolidate
anche se Banca Tercas non possiede nessuna quota di partecipazione, in applicazione dello IAS 27 e del SIC 12.
In particolare il SIC 12 (Standard Interpretations Committee) prevede espressamente l’obbligo di consolidare una
società veicolo quando questa sia stata costituita esclusivamente nell’interesse della Capogruppo e quando le sue
attività siano gestite in relazione alle sue esigenze aziendali.
In data 31 Dicembre 2010 Banca Tercas ha acquisito ufficialmente il 95% delle azioni di Banca Caripe Spa, dando
seguito al contratto di acquisto stipulato, in data 1° ottobre 2010, con il Banco Popolare. Tale contratto era soggetto
alla condizione sospensiva di rilascio della prevista autorizzazione da parte della Banca d’Italia. La stessa ha rilasciato il proprio parere favorevole in data 28 Dicembre 2010. Il citato contratto di acquisto è divenuto efficace in
data 31 dicembre 2010.
Conseguentemente il perimetro di consolidamento, alla data del 31 Dicembre 2010, vede il Gruppo Tercas allargarsi
con l’ingresso della Caripe Spa, Cassa di Risparmio di Pescara, la cui partecipazione è stata iscritta nell’attivo dello
Stato Patrimoniale di Tercas al costo di acquisto, pari ad euro 228 milioni.
29
L’ANALISI DEI RISULTATI
Il Margine di Interesse
Andamento Reddituale Complessivo
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Margine d’interesse
102,17
Commissioni nette
Voce
Esercizio
31/12/09
128,99
145,30
(16,31)
(11,23%)
(9,96)
(13,12)
3,16
(24,09%)
119,03
132,18
(13,15)
(9,95%)
3,93
6,97
(3,04)
(43,62%)
Interessi passivi su titoli
(21,31)
(26,42)
5,11
(19,34%)
Interessi netti su titoli
(17,38)
(19,45)
2,07
10,64%
Interessi attivi banche
0,86
1,11
(0,25)
(22,52%)
(0,36)
(1,13)
0,77
(68,14%)
Interessi netti banche
0,50
(0,02)
0,52
(2.600,00%)
Altri interessi attivi
0,03
0,01
0,02
n.r
(0,01)
0,00
(0,01)
n.d.
Saldi positivi dei differenziali di copertura
0,00
0,00
0,00
n.d.
Interessi netti altri
0,02
0,01
0,01
n.r
102,17
112,72
(10,55)
Variazioni
Assoluta
%
112,72
(10,55)
(9,36%)
36,60
37,86
(1,26)
(3,33%)
Margine di intermediazione
137,58
159,01
(21,43)
(13,48%)
Margine gestione finanziaria
104,50
125,85
(21,35)
(16,96%)
Risultato dell’operatività al lordo imposte
22,47
40,56
(18,09)
(44,60%)
Utile dell’esercizio
12,10
24,05
(11,95)
(49,69%)
Interessi attivi clientela
Interessi passivi clientela
Interessi netti clientela
Interessi attivi su titoli
Interessi passivi banche
L’utile netto 2010 si determina in euro 12,10 milioni, con una flessione percentuale del 49,69% sull’utile netto del
2009.
Altri interessi passivi
Utile in Milioni di Euro
Margine di interesse
30
%
(9,36%)
Il margine di interesse si presenta in diminuzione del 9,36% a causa dell’ effetto congiunto della contrazione dei
tassi di interesse e di una diminuzione delle masse di ca. 63 milioni di euro. In flessione si presentano, conseguentemente, anche gli interessi passivi da clientela e più in generale tutti gli altri interessi sia attivi che passivi.
24,05
15
10
12,10
5
Il Margine di Intermediazione
0
2009
2010
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
102,17
a) Commissioni Attive
b) Commissioni Passive
Voce
Variazioni
Assoluta
%
112,72
(10,55)
(9,36%)
37,71
39,10
(1,39)
(3,55%)
(1,11)
(1,24)
0,13
(10,48%)
Margine da servizi (Comm.ni nette)
36,60
37,86
(1,26)
(3,33%)
Dividendi su azioni e partecipazioni
0,87
1,11
(0,24)
(21,62%)
(0,88)
9,47
(10,35)
(109,29%)
2,01
(1,95)
3,96
(203,08%)
a) Crediti
0,00
(2,99)
2,99
(100,00%)
b) Att. Fin. Disp. per la vendita
1,60
0,71
0,89
125,35%
c) Att. Fin. Det. sino alla scadenza
0,00
0,00
0,00
n.d.
d) Passività Finanziarie
0,41
0,33
0,08
24,24%
(3,19)
(0,20)
(2,99)
n.r.
137,58
159,01
(21,43)
(13,48%)
Margine di interesse
Risultato netto dell’att. di negoziazione
Utile/perdita da cessione di:
Risultato attività e pass. a FV
Margine di intermediazione
30
Assoluta
Utile d’Esercizio
25
20
Variazioni
Esercizio
31/12/10
Voce
31
Complessivamente il margine di intermediazione presenta un decremento del 13,48%. Tale risultato è dovuto
principalmente all’andamento negativo della voce 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione” e della voce 110
“Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” che registrano un risultato negativo rispettivamente di 878 mila euro e di 3.193 mila euro, che hanno risentito delle turbolenze manifestatesi sui mercati
finanziari europei per il probabile default della Grecia che ha causato una violenta flessione delle quotazioni dei titoli
di stato italiani detenuti dalla banca, prevalentemente CCT e BTP. In leggera flessione si presenta anche il margine
da servizi (-3,33%).
La voce Utile/Perdita da cessione registra un incremento rispetto al dato dell’esercizio precedente per effetto di
plusvalenze realizzate dalla vendita di titoli classificati nel portafoglio disponibili per la vendita.
Il Risultato di Gestione
Variazioni
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Margine di intermediazione
137,58
159,01
(21,43)
Rettifiche di valore nette per deterioramento di:
(33,07)
(33,16)
0,09
(32,49)
(31,09)
(1,40)
(4,50%)
(0,45)
(2,31)
1,86
(80,52%)
0,00
0,00
0,00
n.d.
(0,13)
0,24
(0,37)
(86,87)
(87,85)
0,98
1,12%
a) Spese per il personale
(53,92)
(55,43)
1,51
2,72%
b) Altre spese amministrative
(32,95)
(32,42)
(0,53)
(1,63%)
1,41
(1,68)
3,09
183,93%
(1,75)
(1,65)
(0,10)
(6,06%)
Altri Oneri / Proventi di gestione
5,12
5,89
(0,77)
(13,07%)
Utili (Perdite) delle partecipazioni
0,00
0,00
0,00
n.d.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
0,05
0,00
0,05
n.d.
Risultato dell’operatività al lordo imposte
22,47
40,56
(18,09)
Voce
a) Crediti
b) Att. Fin. disponibili per la vendita
c) Att. Fin. detenute sino alla scadenza
d) Altre operazioni finanziarie
Spese amministrative
Accantonamenti ti netti ai fondi per rischi
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e
immateriali
Assoluta
%
(13,48%)
0,27%
(154,17%)
(44,60%)
La voce “Rettifiche di valore nette su crediti” presenta un incremento del 4,50%, dovuto principalmente ad un
aumento delle posizioni deteriorate, sofferenze e crediti in incaglio e alla volontà di presidiare adeguatamente tali
rischi. Gli stessi, infatti, risultano presidiati, dopo gli accantonamenti effettuati, rispettivamente per il 52,20% e per
il 17,04% del loro ammontare.
Le spese per il personale presentano una leggera diminuzione del -2,72%, mentre la voce “altre spese amministrative”, riepilogate nella voce 150 b) del Conto Economico, presenta un leggero incremento dell’1,63% dovuto
principalmente alle spese per consulenze necessarie per la due diligence e per la predisposizione dei contratti di
acquisto di Banca Caripe Spa, contratto sottoscritto nel mese di ottobre 2010.
L’Utile Netto
Esercizio
Esercizio
31/12/10
31/12/09
Assoluta
22,47
40,56
(18,09)
Imposte sul reddito
(10,37)
(16,51)
6,14
37,19%
tax rate
46,15%
40,71%
5,45%
13,38%
0,00
0,00
0,00
12,10
24,05
(11,95)
Voce
Risultato di gestione
Utile dei gruppi di att. in via di dismissione
Utile dell’esercizio
Variazioni
%
(44,60%)
n.d.
(49,69%)
L’utile netto del 2010 si determina in euro 12,10 milioni, con una flessione percentuale del 49,69% sull’utile netto
del 2009.
L’utile dei gruppi in via di dismissione non presenta valori, così come al 31 Dicembre 2009.
32
33
Il Roe e i Ratios
LO SVILUPPO DELL’OPERATIVITA’
A fronte di una diminuzione dell’utile di esercizio si registra un incremento del Patrimonio Netto che, come
già sottolineato, ha beneficiato dell’accantonamento a
riserva dell’utile 2009. Conseguentemente il ROE registra una flessione di 3,74 punti percentuali rispetto al
dato al 31 Dicembre 2009, attestandosi al 3,48%. L’indice è calcolato come rapporto tra Utile di Bilancio e
Patrimonio Medio Contabile normalizzato (media degli
ultimi due esercizi includendo l’utile nel patrimonio dell’esercizio precedente e non considerando l’utile 2010
nel Patrimonio dell’esercizio in corso) e rappresenta il
rendimento netto ottenuto dagli azionisti che hanno investito nell’azienda.
Il Progetto Basilea 2
Si ricorda che il Nuovo Accordo sul Capitale è entrato in vigore il 1° gennaio 2007 sostituendo così il precedente
accordo di Basilea1. Per quanto riguarda le Segnalazioni di Vigilanza si precisa che Banca Tercas calcola i Requisiti
Patrimoniali con la metodologia standard.
Nel corso dell’anno è stato ulteriormente sviluppato il progetto intrapreso per adeguare la propria gestione alle nuove
regole. In particolare, sono state poste in essere attività volte alla realizzazione di modelli interni di rating, utilizzo
di tecniche di mitigazione del rischio, misurazione dell’esposizione complessiva ai rischi di mercato e di credito in
termini di CAR (Capitale a rischio), monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il
rischio, quantificazione dell’esposizione al rischio di interesse e liquidità attraverso la metodologia ALM (Asset and
Liability Management).
Il sistema intermazionale di regole sui requisiti patrimoniali delle banche sarà modificato da una riforma che rimpiazzerà l’accordo Basilea 2 in favore del cosiddetto Basilea 3. Il nuovo quadro, che entrerà in vigore presumibilmente nel prossimo trimestre, cerca di enucleare più chiaramente il dato fondamentale sul capitale autentico della
banca, limitando il Tier 1 al capitale ordinario, riparametrando il Tier 2 senza strumenti ibridi e abolendo il Tier 3.
Tali indicazioni sono ancora oggetto di dibattito e lo saranno sino all’entrata in vigore del nuovo accordo, ma sono
comunque monitorati dall’azienda, la quale si dovrà ovviamente adeguare a questa nuova normativa.
Le nuove indicazioni regolamentari definite dal Comitato di Basilea (c.d Basilea III) definiscono criteri stringenti in
materia di capitale e liquidità delle banche. Le proposte sono fondate sulle raccomandazioni del Financial Stability
Board e mirano a rafforzare la stabilità del settore bancario richiedendo in primis una migliore qualità del capitale e
disincentivando modelli di business basati su un eccessivo uso della leva finanziaria.
Il Cost / Income è un indice di efficienza gestionale costruito come rapporto tra “spese amministrative + ammortamenti” e “margine d’intermediazione + altri oneri
e proventi”. Esso indica quanta parte del margine di
intermediazione e degli altri proventi di gestione viene
assorbita dalle spese amministrative. L’indice mostra un
lieve peggioramento del livello di efficienza gestionale
del 7,821%, poichè da una parte c’è stata una riduzione
delle spese amministrative, mentre il margine di intermediazione ha recepito una sensibile riduzione, a causa
della flessione dei tassi di interesse. L’indice, alla data
del 31 Dicembre 2010, si determina al 62,094%.
Il ROA (rapporto tra il risultato di gestione e il totale dell’attivo) è una misura della redditività relativa al capitale
investito e rappresenta l’efficienza degli investimenti effettuati sulla base delle attività esistenti. Tale indice diminuisce passando dall’1,11% dell’anno precedente, allo
0,57% dell’esercizio 2010.
L’analisi evidenzia un peggioramento dell’indice di efficienza gestionale della Banca, determinato fondamentalmente dal decremento del margine d’intermediazione
mentre i costi operativi sono rimasti sostanzialmente invariati; come visto tutti gli indici di redditività, Roe e Roa,
si presentano in flessione.
34
La “Compliance”
La Funzione di Compliance ha il compito di assicurare la conformità operativa alle diverse regolamentazioni (leggi,
normative, regolamenti, procedure interne) che impattano sulla Banca e, più in generale, di contribuire a preservarne l’immagine. La predetta conformità costituisce un supporto operativo orientato alla correttezza dei comportamenti ed all’etica del business.
L’attività è finalizzata a mitigare i rischi di “non conformità” e “reputazionali”, tutelando in questo modo i diritti di
tutti gli stakeholders.
ALM (Asset and Liability Management)
Per Asset & Liability Management (ALM) si intende l’insieme delle metodologie, delle tecniche e dei processi volti a
“misurare, controllare e gestire in modo integrato i flussi finanziari della Banca”.
Le tecniche di ALM consentono di gestire e controllare le seguenti tipologie di rischio:
1) rischio di interesse: rischio causato dalla differenza nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse delle attività e delle passività della Banca. In presenza di tali differenze, le fluttuazioni dei tassi determinano
sia una variazione del margine di interesse, e quindi del profitto atteso di breve periodo, sia una variazione del
valore di mercato delle attività e delle passività, e quindi del valore economico del patrimonio netto;
2) rischio di liquidità: si manifesta con l’incapacità di far fronte agli impegni di pagamento a causa della difficoltà nel
reperire fondi (funding liquidity risk) o nello smobilizzare le attività possedute (market liquidity risk).
Per quel che riguarda il rischio di interesse, le metodologie applicate consentono il monitoraggio delle:
• variazioni del margine di interesse, determinate dalla sfasatura temporale nelle scadenze e nei tempi di riprezzamento del tasso di interesse delle attività e delle passività dell’Istituto. Tali disallineamenti (mismatching), in
presenza di brusche variazioni (shock) dei tassi di mercato, determinano una modifica del margine di interesse
atteso che può essere quantificata attraverso particolari tecniche di maturity gap aventi un’ottica di riferimento
di breve periodo;
35
•
variazioni del valore economico della Banca, dovute a brusche variazioni (shock) dei tassi di mercato. Per
valutare tale impatto, con un’ottica quindi di lungo periodo, si utilizzano le tecniche di duration gap. L’analisi di
Present Value viene integrata con quanto richiesto dal documento emanato dal comitato di Basilea “Principles
for the Management and Supervision of Interest Rate Risk”: ipotizzando uno shock standardizzato di tasso pari
a 200 b.p. e verificando che l’impatto sul valore economico sia contenuto entro il 20% della somma tra patrimonio di base e quello supplementare.
Per quel che riguarda il rischio di liquidità, le metodologie applicate consentono il monitoraggio di:
1) Posizione Finanziaria Netta nella liquidità operativa giornaliera,
2) indicatore mensile di rischio di liquidità tattica LCR (Liquidity Coverage Ratio) nell’ambito della liquidità tattica a
12 mesi,
3) indicatore NSFR (Net Stable Funding Ratio), nell’ambito della liquidità gestionale, volto a misurare eventuali situazioni di squilibrio finanziario di tutte le poste dell’attivo e del passivo di bilancio e fuori bilancio, con percentuali
di ponderazione degli asset/liability coerenti con quelle utilizzate per la liquidità tattica.
Le attuali tecniche di ALM utilizzate per la gestione della liquidità tattica integrano la posizione di liquidità di tesoreria, relativamente alla posizione interbancaria, con i flussi di liquidità derivanti sia dalle poste a vista e/o caratterizzate da opzionalità sia dalle poste a scadenza contrattuale derivanti dall’operatività con clientela ordinaria: c/c e
depositi liberi verso clientela, prestiti obbligazionari, poste vincolate di raccolta, PCT, finanziamenti e mutui.
Banca Tercas effettua il monitoraggio di tali rischi utilizzando il software denominato “ALMPro”, sviluppato dall’outsourcer informatico CSE insieme a Prometeia.
L’esposizione al rischio di tasso di interesse viene monitorata e sottoposta trimestralmente all’attenzione degli Organi
di amministrazione e di controllo dell’Istituto.
Il Sistema dei Controlli a Distanza (S.C.D.)
L’attività di monitoraggio continuo viene realizzato attraverso il sistema dei c.d. “controlli a distanza” con il quale
si è in grado di controllare con sollecitudine le anomalie emergenti nelle varie aree. Tale attività ha consentito di
prevenire l’insorgere di fenomeni che avrebbero potuto generare rischi e potenziali perdite per l’Istituto. I controlli a
distanza hanno inoltre dimostrato di rappresentare un valido supporto per effettuare quelle attività di consulenza ed
assistenza alla rete periferica, sempre al fine di prevenire situazioni di criticità.
Nello specifico lo strumento, che viene utilizzato in aggiunta, e non in sostituzione, ai tradizionali metodi di verifica, consente il monitoraggio delle Unità Operative sulla base delle informazioni estratte dal sistema informativo
aziendale, sia con ricorso all’innovativo strumento del “datawarehouse”, sia con i tradizionali strumenti di indagine
telematica.
Le principali caratteristiche del sistema sono: la continuità, che consente di eseguire verifiche senza soluzione di
continuità; la tempestività, che permette, nell’ambito delle attività sottoposte a controllo, di evidenziare eventuali
anomalie operative e/o comportamentali in tempo reale; la tracciabilità, che garantisce la conservazione storica dei
dati analizzati. Tecnicamente, è stato definito un elenco di indicatori utili a rilevare, per singolo segmento operativo,
situazioni di anomalia, in base allo scostamento da prescelte soglie di rischio e al peso del fenomeno osservato.
La “Business Continuity”
Banca Tercas Spa nel 2006 si è dotata di un “Business Continuity Plan”, in osservanza della normativa di vigilanza
emanata dalla Banca d’Italia in materia di gestione della continuità operativa, allo scopo di individuare le attività da
porre in essere per il ripristino, ad un livello accettabile, dell’operatività aziendale in situazioni critiche conseguenti
sia ad eventi non competitivi, quali ad esempio disastri naturali, che colpiscano l’azienda, sia ad incidenti di portata
limitata che colpiscano un singolo settore aziendale.
Il piano, partendo da una analisi dei rischi nell’ambito di un perimetro predefinito dell’operatività aziendale, definisce i processi che si caratterizzano dalla presenza di “fattori critici” permettendo alla Banca di gestire diversi scenari
36
di crisi prevedendo la possibilità di riattivare i processi essenziali, alternativamente, nei tre siti di Disaster Recovery
individuati.
I siti di Disaster Recovery si caratterizzano per garantire la possibilità di replicare, presso di essi, le caratteristiche
presenti nelle sedi in cui ha luogo l’operatività ordinaria in termini di strutture, infrastrutture di rete e presidi di sicurezza. Infine, nel piano si evidenzia che, in caso di indisponibilità del sistema informativo, la continuità operativa
viene garantita dall’attivazione dal Piano di Business Continuity dell’outsourcer (CSE).
Sono stati effettuati test di diversa natura con riproposizione di operazioni e transazioni bancarie nei siti di Disaster
Recovery al fine di verificare la funzionalità e l’efficienza degli apparati hardware e software in dotazione oltre alle
infrastrutture di rete.
La Banca, inoltre, ha previsto una struttura organizzativa che permette la corretta gestione delle singole fasi dell’emergenza ed attribuisce al Direttore Generale l’autorità di dichiarare lo stato di crisi individuando una dettagliata
catena di comando in grado di gestire la continuità operativa in circostanze eccezionali che possono compromettere
il regolare funzionamento dell’azienda.
Nel corso del 2010 é stato rinnovato l’accordo, stipulato nel 2007, con la Banca Popolare del Lazio che prevede lo
scambio di personale al fine di fronteggiare la carenza interna di risorse umane visto che entrambi gli istituti condividono lo stesso sistema informativo.
Tutela della privacy
In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 34 del D.Lgs. 196/2003, Banca Tercas ha provveduto ad aggiornare con
cadenza annuale il Documento Programmatico sulla Sicurezza dei Dati (DPS), contenente i presidi di sicurezza
previsti dalla normativa vigente. Nel documento approvato dal Consiglio di Amministrazione vengono descritti i dati
che la Banca si trova a trattare come intermediario, nonché i ruoli e le responsabilità nell’ambito delle strutture dell’organizzazione aziendale, preposte al trattamento dei dati personali. In aggiunta, viene descritta la pianificazione
delle attività formative, i presidi organizzativi di sicurezza attivati e le linee guida per il mantenimento ed il miglioramento dello standard di sicurezza raggiunto, anche in funzione dell’evoluzione del quadro normativo di riferimento,
nonché del continuo mutamento tecnologico.
Nel 2010, a seguito del Provvedimento del Garante della Privacy dell’8 aprile 2010, sono stati implementati tutti i
presidi richiesti in materia di videosorveglianza e rilevazione dati biometrici, in considerazione del fatto che l’Istituto
non ha attivato ad oggi nessun sistema che possa contemplare il trattamento dei dati attraverso dati biometrici.
Il documento è stato aggiornato e portato all’attenzione dell’organo di supervisione strategica, così come previsto al
punto 19 dell’Allegato B, “Disciplinare tecnico in materia di misure di sicurezza”, ed al D.Lgs 196/2003 “Codice in
materia di protezione dei dati personali”.
La Fabbrica Prodotti
Nell’anno appena trascorso, la Banca ha continuato a sviluppare la sua strategia di Marketing diretta allo sviluppo
della clientela retail mediante la focalizzazione della propria offerta commerciale sulla Bancassicurazione Ramo
Danni con il lancio due nuovi prodotti: la polizza Attività e la polizza Infortuni.
Inoltre, sempre in collaborazione con Assicuratrice Milanese Spa, l’Istituto ha ampliato la sua offerta con dei prodotti
a copertura della Responsabilità Professionale per notai, architetti, commercialisti e medici con l’obiettivo di aumentare la “share of wallett” di tale segmento.
Il Rating di Banca Tercas
Banca Tercas è una delle pochissime banche italiane ad essere valutata attraverso due rating e ciò, tra l’altro, consolida la volontà di correttezza e trasparenza che la Banca offre ai propri Clienti.
Al termine delle attività di studio e di valutazione, il Comitato di Rating di Standard & Poor’s, in data 22 Dicembre
2010, ha confermato Issuer Rating “BBB” long term e “A-2” short term; outlook stabile. In data 26 gennaio 2011
37
Standard and Poor’s ha inviato una ulteriore credit opinion con un approfondimento delle analisi effettuate.
La conferma del rating riflette l’opinione di Standard and Poor’s che le misure adottate da Banca Tercas per ridurre
l’impatto sulla propria solvibilità dopo l’acquisizione della partecipazione in Banca Caripe dovrebbero consentirle di
mantenere un profilo finanziario coerente con l’attuale rating.
I punti di forza dell’Istituto sono la solidità del marchio, la buona capacità di generare ricavi e la buona liquidità,
mentre le sfide che deve affrontare fanno riferimento al deterioramento degli attivi in un contesto di mercato ancora
fragile, la concentrazione degli impieghi verso piccole e medie imprese, che aumenta il rischio di credito del portafoglio, la concentrazione dell’operatività in una regione economicamente debole.
In data 4 Gennaio 2011, l’agenzia di rating Moody’s ha abbassato il rating sui depositi a lungo termine da “A3” a
“Baa2”; il rating sui depositi a breve termine è stato confermato a P-2. Tutti i rating hanno prospettive stabili.
Moody’s afferma che tale revisione deriva dalla valutazione dell’operazione di acquisizione del 95% del capitale di
Banca Caripe dal Banco Popolare perfezionatasi il 31 Dicembre 2010. Movimenti al rialzo sui rating da parte di
Moody’s potrebbero svilupparsi in caso di successo dell’integrazione con Banca Caripe, dall’ottenimento di una
maggiore redditività a livello consolidato, dalla corretta attuazione di tutte le misure previste a sostegno del capitale
e dal mantenimento di perdite su crediti a livello aggregato in linea con le aspettative attuali.
L’Organizzazione Territoriale
Nel corso del 2010 è stata aperta una sola nuova filiale nel comune di Castel di Sangro (Aq), mentre non sono state
registrate chiusure di dipendenze.
Nel dettaglio:
Numero di sportelli per provincia
31.12.2010
31.12.2009
Teramo
Chieti
Ascoli Piceno
Fermo
Roma
Pescara
L’Aquila
Ancona
Campobasso
Macerata
Pesaro
Bologna
Cesena/Forli’
Rimini
Modena
61
7
5
3
6
5
7
4
3
3
2
3
2
1
1
61
7
5
3
6
5
6
4
3
3
2
3
2
1
1
Totale
113
112
- di cui nuove aperture
1
6
- di cui chiusure
0
4
Di seguito si riporta un grafico che mostra le province dove la Banca è presente con i propri sportelli.
38
39
Il Personale Dipendente
Gli Azionisti
L’organico della Banca a fine 2010 è costituito da 834 dipendenti. Nel corso dell’esercizio sono state effettuate 25
assunzioni a fronte di 30 cessazioni. Il numero dei dipendenti è diminuito di 5 unità. Degli 834 dipendenti, 792 sono
impiegati a tempo pieno e 42 sono impiegati in part-time; 466 dipendenti sono di sesso maschile, mentre i restanti
368 di sesso femminile. Il 70,98% del personale (592 unità) opera nella rete e il 29,02% (242 unità) presso i servizi
centrali. Il 5,16% dell’organico, pari a 43 dipendenti, risulta essere assunto con contratto a tempo determinato.
La composizione dell’azionariato della Banca alla data del 31 Dicembre 2010 è la seguente:
Il dato medio relativo al personale dipendente nel 2010 si è, invece, attestato a 837 unità, di cui una distaccata
presso la controllata Terbroker Srl.
Le risorse umane rappresentano l’elemento più rilevante dell’organizzazione e costituiscono il capitale più importante su cui la Banca deve investire. La gestione delle risorse umane poggia sul miglioramento continuo delle
competenze e della motivazione dei collaboratori al fine di indirizzare l’attenzione verso la qualità del servizio alla
clientela e verso la sinergia nei rapporti interni. Si è consapevoli che la competitività di un’organizzazione poggia,
altresì, sull’eccellenza del capitale umano che rappresenta un elemento indispensabile per far acquisire all’azienda
un valore aggiunto stabile nel tempo.
Si ricorda, inoltre, che, per supportare al meglio il piano strategico aziendale, le Risorse di Rete e di Direzione,
canalizzate per ruolo e profilo specifico di unità, ivi compresi i Dirigenti, hanno fruito di adeguata formazione tecnico/comportamentale, correlata alla declinazione del piano industriale dell’Istituto.
Non sono mancati, altresì, percorsi formativi per filiera Rete/Direzione, di nuova istituzione ed in continuità con quelli impiantati nell’anno precedente, di ulteriore supporto al miglior funzionamento della globale struttura, attraverso
interattività tra le diverse Aree e corsi extraziendali di specifico interesse.
Attivo anche nel 2010 il progetto “Laboratorio delle idee”, istituito nel 2008, che, in un’ottica di coinvolgimento di
tutta la comunità aziendale, ha liberato energie mentali monitorate tempo per tempo da una Commissione preposta
a tale funzione. Nel mese di Giugno 2010, durante la presentazione al personale dipendente del Bilancio 2009,
sono stati consegnati i premi ai dipendenti le cui idee e proposte, volte al conseguimento di maggior efficienza operativa interna, sono state reputate meritevoli di nota da parte di detta Commissione. Le stesse saranno realizzate e
rese operative nel corso dell’anno.
COMPOSIZIONE AZIONARIATO BANCA TERCAS AL 31.12.2010
Tipologia di azionisti
Numero soggetti
Enti
7
0,18%
34.265.888
68,53%
Società fiduciarie
0
0,00%
0
0,00%
Banche
1
0,03%
3.902.535
7,81%
Banca Tercas Spa
1
0,03%
37.571
0,08%
Privati consumatori
3.316
85,71%
4.628.906
9,26%
Professionisti
244
6,31%
388.051
0,78%
Società di capitale
156
4,03%
6.596.093
13,19%
Società di persone
144
3,72%
180.956
0,36%
Totale complessivo
3.869
100,00%
Società di Capitale
13,19%
50.000.000
100,00%
Società di Persone
0,36%
Professionisti
0,78%
Privati Consumatori
9,26%
Banca Tercas S.p.A.
0,08%
Banche
7,81%
Società Fiduciarie
0,00%
40
Azioni Possedute
Enti
68,53%
41
Il Piano Strategico
Il Piano Strategico per il triennio 2010-2012 è stato rimodulato e sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione alla luce della crescita per linee esterne realizzata con l’acquisizione del 95% del pacchetto di controllo
di Banca Caripe Spa.
L’aggiornamento del piano strategico per il triennio 2010-2012 si colloca in uno scenario di mercato in cui, a fronte
di una bassa crescita economica e bassi livelli dei tassi di interesse, la redditività del settore bancario risulterà modesta e ancora condizionata dalla contribuzione della raccolta al margine d’interesse, che si manterrà negativa almeno
fino al 2011, e dal peso delle rettifiche connesse al deterioramento della qualità del credito. Il percorso di recupero
della redditività risulterà lento confermando uno scenario in cui nel medio periodo il roe di sistema difficilmente si
riporterà sui livelli raggiunti negli anni precedenti la crisi finanziaria.
In coerenza con i principi e i valori espressi nella confermata “mission” di Banca Tercas e con le indicazioni emergenti dall’analisi strategica, sono state individuate le seguenti linee strategiche:
1. recupero dei livelli di redditività che garantiscano un’adeguata remunerazione del capitale investito e l’autofinanziamento della crescita,
2. mantenimento della solidità patrimoniale ad un livello adeguato al profilo rischio / rendimento della Banca e ad
ulteriore garanzia della propria autonomia,
3. crescita per linee esterne grazie all’acquisizione di Banca Caripe Spa dal Banco Popolare.
Tali obiettivi potranno essere raggiunti attraverso le seguenti direttive strategiche:
1.
2.
3.
4.
5.
ottimizzazione della produttività della rete commerciale,
sviluppo selettivo della rete,
presidio della qualità del credito,
rafforzamento delle unità operative strategiche ed evoluzione dei sistemi di governo,
incremento della produttività commerciale e recupero di efficienza di Banca Caripe attraverso il trasferimento
delle best practice di Banca Tercas.
Fatti di rilievo accaduti dopo la data del 31 Dicembre 2010
In data 07 Marzo 2011 l’intero sistema informativo di Banca Caripe è stato migrato sulla piattaforma dell’outsourcer
informatico della Capogruppo (CSE, Bologna).
Si segnala inoltre che nella stessa data del 7 Marzo 2011 è stato redatto atto notarile di fusione per incorporazione
di Sogiter Spa in Banca Tercas.
Altre informazioni
Politiche di remunerazione
Il Regolamento del sistema di remunerazione e di incentivazione attualmente adottato risulta in linea con la ratio
delle diposizioni normative (Direttiva 2010/76/CE) e di Vigilanza finalizzate a garantire la coerenza del sistema di
remunerazione con le strategie e gli obiettivi di lungo periodo dell’Istituto e del Gruppo Tercas. L’attuale impianto
prevede che la remunerazione varibile sia collegata ai risultati aziendali effettivi e duraturi conseguiti opportunamente corretti al fine di ponderare i rischio attuali e prospettici assunti.
A tendere si utilizzeranno criteri maggiormente legati alla funzione effettivamente svolta, alla capacità di assumere
posizioni di rischio e generare profitti, piuttosto che all’inquadramento contrattuale.
L’adeguamento della normativa interna comporterà alcuni interventi su punti inerenti la tipologia di personale soggetto ad ulteriori e nuovi obblighi normativi e le modalità di erogazione della componente variabile oltre che l’informativa da destinare al pubblico.
Procedura per la disciplina delle Parti Correlate adottata
In data 19 novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione ha adottato il “Regolamento per la gestione delle operazioni con soggetti collegati” al fine di adeguare il proprio assetto tecnico-organizzativo per presidiare adeguatamente
i requisiti normativi in tema di parti correlate. In particolare il Regolamento ha lo scopo di disciplinare, individuare e
tracciare l’iter autorizzativo delle operazioni poste in essere con i soggetti collegati (parti correlate e soggetti a queste
connesse) direttamente alla banca o per il tramite di società controllate.
In particolare il Regolamento:
a) definisce il perimetro delle parti correlate (in conformità al principio contabile internazionale IAS 24 integrato con
altre categorie di soggetti rilevanti), e le modalità di censimento delle stesse;
b) definisce regole specifiche per le diverse tipologie di operazioni: “strategiche”, di “maggiore rilevanza”, di “minore rilevanza”, di “importo esiguo”, “ordinarie”, “infragruppo”, “urgenti”, di “Società controllate”, e quelle per le
quali si ricorre alle “delibere quadro”;
c) identifica nelle operazioni che superano la soglia del 5% del patrimonio di vigilanza consolidato, quelle di “maggiore rilevanza” (importo superiore ad euro 15 milioni);
d) definisce le operazioni di minore rilevanza d’importo compreso tra 200 mila euro e 156 milioni di euro;
e) definisce le operazioni ordinarie di importo esiguo;
f) definisce le operazioni non ordinarie (la natura, l’oggetto e le condizioni delle operazioni che non rientrano nella
normale gestione della Banca);
Si sottoliena che benché l’obbligo di dotarsi di uno specifico Regolamento ricada solo sulle Società quotate, si è
provveduto affinché gli Organi e le competenti funzioni delle Controllate, ivi compresa Banca Caripe, entrata a far
parte del Gruppo Tercas in data 31 Dicembre 2010, adempiano a quanto previsto dalla delibera Consob n. 17221
del marzo 2010.
Operazioni atipiche e/o inusuali e/o significative non ricorrenti
Per operazioni atipiche e/o inusuali si intendono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle
controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell’accadimento (prossimità alla chiusura dell’esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine:
1. alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio;
2. al conflitto di interesse;
3. alla salvaguardia del Patrimonio aziendale;
4. alla tutela degli azionisti.
In merito a dette operazioni, non è stata riscontrata l’esistenza di posizioni o transazioni derivanti da operazioni
atipiche e/o inusuali effettuate con terzi, parti correlate, o infragruppo.
42
43
Andamento prevedibile della gestione
DATI DELL’ENTE CONTROLLANTE
Anche se il 2010 è stato l’anno della timida ripresa dell’economia mondiale e nazionale, come dimostrano i dati
ufficiali sulla crescita del Pil, il 2011 sarà ancora un anno caratterizzato da una modesta crescita economica che
comporterà una forte selezione sul mercato tra le imprese attive.
Le sofferenze, che hanno già raggiunto nel sistema bancario italiano cifre preoccupanti, dovrebbero iniziare soltanto
verso il quarto trimestre del 2011 ad invertire la tendenza.
In questo contesto Banca Tercas continuerà a porre in essere tutte le strategie necessarie al raggiungimento degli
obiettivi prefissati con particolare attenzione alla qualità del credito in quanto, dai dati forniti da Banca d’Italia sul
quarto trimestre 2010, una vera ripresa economica si manifesterà in Europa soltano sul finire del 2011 ed all’interno di scenari comunque caratterizzati da forte incertezza, soprattutto geo politica, anche alla luce delle numerose
rivolte popolari registratesi nei paesi del Maghreb nel mese di febbraio 2011 ed il cui effetto potrebbe rivelarsi particolarmente negativo sui mercati energetico-finanziari.
Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo
Di seguito si riportano i dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato dell’Ente controllante, Fondazione Cassa di
Risparmio della Provincia di Teramo, con sede in Teramo, Largo Melatini, n.17/23 iscritta al Registro Imprese di
Teramo con codice fiscale n. 92011020671 precisando che gli stessi sono relativi all’esercizio chiuso al 31 Dicembre 2009.
Dati in migliaia di euro
Fondazione Cassa di Risp. della Prov. di Teramo
Attività
Passività
Le Azioni Proprie detenute
Alla data del 31 Dicembre 2010 la Banca possiede n. 37.571 azioni proprie, del valore nominale di euro 0,52, per
un controvalore complessivo contabile di euro 315.616,43 pari al costo di riacquisto. A fronte delle azioni proprie
detenute sono state iscritte riserve nel passivo dello Stato Patrimoniale per identico controvalore.
Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati acquisti di azioni proprie per un totale di euro 11.274.765,97 e vendite
per un valore complessivo di euro 27.817.887,68. Tale operatività ha generato una perdita complessiva da negoziazione di euro 1.787.999,64. Con riguardo al numero di azioni acquistate e vendute si precisa che sono state acquistate n. 1.341.980 e vendute n. 3.278.229 azioni al fine di soddisfare esigenze di liquidità manifestate dai soci.
Patrimonio Netto
Avanzo dell’esercizio
Fondazione Cassa di Risp. della Prov. di Teramo
26.406
157.993
12.199
31-dic-09
2.039
Dividendi e proventi assimilati
9.650
Interessi e proventi assimilati
2.504
Risultato d’esercizio delle imprese strumentali
Oneri
Oneri straordinari
Imposte sul reddito dell’esercizio op. corrente
Alla data del 31 Dicembre 2010 il prezzo delle azioni Banca Tercas si è attestato ad euro 8,40 con una leggera
flessione (-1,75%) sul dato di fine 2009. Si precisa che il valore nominale delle azioni, dopo l’aumento gratuito di
capitale sociale, deliberato dall’assemblea straordinaria del 3 dicembre 2010, è passato da euro 0,52 ad euro 1,00
per azione.
184.399
Risultato delle gestioni patrimoniali individuali
Proventi straordinari
L’andamento della quotazione delle azioni Banca Tercas
31-dic-09
Avanzo di esercizio al netto delle imposte
(2)
(1.196)
3
(643)
(156)
12.199
Attribuzione dell’utile ai sensi dell’art. 32 dello Statuto
Signori azionisti,
il bilancio 2010 evidenzia un utile di periodo pari ad euro 12.105.368,97 che viene proposto per il riparto ipotizzando la chiusura teorica dell’esercizio a tale data, ai sensi dell’art. 32 del vigente Statuto come di seguito riportato:
Utile Netto 31 Dicembre 2010
Riserva Legale 5% fino al raggiungimento del 1/5 del Capitale Sociale
Riserva Statutaria (20% dell’utile netto)
12.105.368,97
605.268,45
2.421.073,79
Riserva Straordinaria
779.026,73
Fondo Erogazioni Speciali
300.000,00
Dividendo ai soci
8.000.000,00
(euro 0,16 per 50 mln di azioni del valore nominale di 1,00 cadauna)
Totale Utile 31 Dicembre 2010
12.105.368,97
Dividendo: euro 0,16 per azione al 31 Dicembre 2010
44
45
Sulla base dei risultati ottenuti si propone la distribuzione di un dividendo per le azioni in circolazione, con l’esclusione delle azioni proprie in portafoglio, in ragione di euro 0,16 per azione.
Proponiamo, inoltre, di destinare l’importo dei dividendi relativi alle azioni che risulteranno di proprietà della Banca
alla data della distribuzione, al Fondo Dividendi su Azioni Proprie, fondo che si renderà disponibile per la distribuzione di dividendi nei futuri esercizi.
Di seguito viene riportato un prospetto relativo all’assetto del Patrimonio di Banca Tercas che emergerebbe dopo
l’approvazione e la ripartizione dell’utile di periodo 2010.
Assetto
precedente
31.12.2009
Incr./decr.
dell’esercizio
26.000.000,00
24.000.000,00
0,00
0,00
50.000.000,00
5.200.000,00
0,00
605.268,45
0,00
5.805.268,45
57.744.284,03
0,00
2.421.073,79
0,00
60.165.357,82
121.553.233,74
18.331.121,35
779.026,73
0,00
140.663.381,82
587.367,48
4.216,24
0,00
0,00
591.583,72
67.361.205,20
0,00
0,00
0,00
67.361.205,20
Riserva da valutazione
9.158.733,38
(6.612.438,66)
0,00
0,00
2.546.294,72
Riserva azioni proprie
18.646.737,78
(18.331.121,35)
0,00
0,00
315.616,43
(18.646.737,78)
18.331.121,35
0,00
0,00
(315.616,43)
45.954.583,39
(20.917.138,27)
0,00
0,00
25.037.445,12
333.559.407,22
14.805.760,66
3.805.368,97
0,00
352.170.536,85
Patrimonio
Capitale Sociale
Riserva legale
Riserva statutaria
Riserva straordinaria
Riserva per dividendi su azioni proprie
Riserva da FTA
Azioni proprie detenute
Sovrapprezzi di emissione
Totali
46
Destinazione
Utile 2010
Ass.ni/Ricl.ni
Nuovo assetto
al 31.12.2010
47
Relazione della Società di Revisione
50
51
Relazione del Collegio Sindacale
al Bilancio 2010 di Banca Tercas SpA
Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio 2010 di Banca Tercas Spa
chiuso al 31 dicembre 2010 ai sensi dell’art. 2429, secondo comma, c.c.
Signori Azionisti,
prima di riferire sull’attività svolta dal Collegio Sindacale, segnaliamo fra i fatti di rilievo intervenuti nella gestione
della Società, l’aumento gratuito del Capitale Sociale deliberato dall’assemblea ordinaria dei soci del 3 dicembre
2010 e l’intervenuta acquisizione della partecipazione del 95% di Banca Caripe S.p.A., il cui restante 5% è tuttora
detenuto dalla Fondazione Pescara Abruzzo .
Con riferimento al primo evento ricordiamo che il Capitale Sociale è passato da 26 a 50 milioni di euro con l’utilizzo per euro 4,871 milioni della Riserva da Rivalutazione Monetaria degli immobili e per euro 19,129 milioni della
Riserva da Sovrapprezzo di Emissione costituita nel 1992 allorché dall’Ente Cassa di Risparmio della Provincia di
Teramo nacquero la Fondazione Tercas e la Banca Tercas Spa.
L’altro fatto di rilievo è l’acquisizione di Banca Caripe il cui contratto si è perfezionato il 31 Dicembre 2010, dopo
la ricezione - avvenuta solo qualche giorno prima - della necessaria autorizzazione dalla Banca d’Italia. Questa
segnalazione assume particolare importanza poiché, in applicazione dello IAS 27 paragrafo 30 e per il solo Stato
Patrimoniale, si è dovuta esporre in Bilancio, secondo particolari modalità indicate dai Principi Contabili Internazionali e in particolare l’IFRS 3 “business combination”, la differenza tra il prezzo di acquisto della partecipazione e la
corrispondente quota del Patrimonio Netto Contabile di Banca Caripe riportandola per euro 52.818.000 , al lordo
dell’effetto fiscale, sui “crediti verso clientela” e per euro 85.106.483 come avviamento.
Ai fini della Purchase Price Allocation, la Banca si è potuta avvalere dell’esperienza e dell’analisi svolta dalla società
di consulenza Ernst & Young.
Per gli schemi e altri dati si rimanda al Bilancio Consolidato 2010, mentre appare doveroso segnalare che il patrimonio netto della Banca si è ulteriormente incrementato di 12,61 milioni.
Dopo questo inciso, Vi riferiamo che nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 la nostra attività si è svolta
tenendo conto delle norme di Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionali dei
Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, nonché delle indicazioni fornite dalla CONSOB.
In particolare, riassumendo quanto già indicato nelle relazioni presentate al C.d.A., confermiamo che:
• nel corso del 2010 abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo e sul rispetto dei principi di
corretta amministrazione;
• abbiamo partecipato alle Assemblee dei Soci, a tutte le adunanze del Consiglio di Amministrazione e del Comitato
Esecutivo le cui riunioni si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento. Possiamo assicurare che le deliberazioni sono risultate conformi alla legge e allo statuto,
non sono state manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto d’interessi o tali da compromettere
l’integrità del patrimonio sociale;
• abbiamo avuto periodici contatti con la società Deloitte & Touche S.p.a., soggetto incaricato del controllo contabile
e siamo stati informati dell’attività svolta da cui non sono emersi dati ed informazioni rilevanti che debbano essere
evidenziati nella presente relazione;
• abbiamo acquisito conoscenza e vigilato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società, anche tramite le
informazioni fornite dai responsabili delle aree aziendali e, anche a tale riguardo, non abbiamo particolari indicazioni da portare alla vostra attenzione;
• abbiamo verificato l’applicazione della normativa vigente in materia di antiusura, di antiriciclaggio e di trasparenza
bancaria fornendo suggerimenti e sollecitando anche l’avvio di opportune iniziative;
• nel corso dell’esercizio abbiamo preso visione ed espresso il consenso, ai sensi dell’art. 136 del D. Lgs. N.
385/1993, a tutte le operazioni contratte direttamente o indirettamente da esponenti del Gruppo bancario nei
confronti dell’Istituto di credito;
• abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, nonché sull’affidabilità di
quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, sia assumendo informazioni dai responsabili dei
Servizi e dal soggetto incaricato del controllo contabile, sia esaminando i documenti aziendali e, a tale riguardo,
54
non abbiamo segnalazioni da riferire.
• Il sistema dei controlli interni, attuato nel rispetto della vigente normativa di vigilanza, è apparso adeguato alla
dimensione, alla complessità della gestione e alle finalità indicate nel piano strategico triennale;
• abbiamo verificato che i presidi operanti per il controllo ed il contenimento dei rischi sono in grado di allertare
efficacemente i vertici aziendali permettendo l’intervento immediato sulle criticità riscontrate, con l’assunzione di
iniziative sanzionatorie e ogni altro intervento diretto a rimuovere le cause delle disfunzioni rilevate;
• gli Amministratori, durante le riunioni svolte, hanno fornito le informazioni sul generale andamento della gestione
e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo effettuate dalla Banca. Possiamo
assicurare che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed allo statuto sociale;
• abbiamo inoltre vigilato sulla corretta applicazione dei poteri delegati in materia di esercizio del credito;
• per quanto attiene ai reclami pervenuti dai clienti nel corso dell’esercizio, diamo atto che gli stessi sono stati puntualmente riscontrati dalla Banca e sono in via di definizione;
• nel corso dell’esercizio 2010 non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c.;
• durante l’attività di vigilanza non sono emersi ulteriori fatti significativi, omissioni o irregolarità da segnalare;
• vi assicuriamo infine che non vi sono stati rilievi o richiami di informativa da parte della Società di revisione;
In merito al Bilancio al 31 Dicembre 2010 riferiamo quanto segue:
• pur non essendo demandato al Collegio Sindacale il controllo analitico sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato
sull’impostazione complessiva data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quanto riguarda la
formazione e la struttura, precisando, a tale riguardo, che non vi sono osservazioni da riferire;
• il bilancio al 31 dicembre 2010 è stato redatto secondo i Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS;
• abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge relative alla predisposizione della relazione sulla gestione e
non sono emersi elementi da segnalare;
• gli amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell’art. 5, comma
1, del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38;
• abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui siamo venuti a conoscenza nel
corso della nostra attività.
In considerazione di quanto precede, non rileviamo motivi ostativi all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio
2010, così come redatto dall’Organo Amministrativo.
Per quanto attiene alla proposta degli amministratori relativa all’acquisto e all’alienazione di azioni proprie esprimiamo il nostro assenso per il rinnovo dell’autorizzazione con le modalità, i limiti ed i tempi prospettati.
Alla luce delle espresse considerazioni, per quanto di nostra competenza, proponiamo all’Assemblea dei Soci:
• di approvare il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 con i relativi allegati;
• di approvare la proposta di destinazione dell’utile 2010 così come formulata dal Consiglio di Amministrazione;
• di confermare l’autorizzazione all’acquisto e all’alienazione di azioni proprie ai sensi degli articoli 2357, 2357 bis
e 2357 ter del Codice Civile, con le modalità, i limiti ed i tempi prospettati.
Porgiamo un ringraziamento al Consiglio di Amministrazione e alla Direzione Generale con i quali è stato intrattenuto un sereno e corretto rapporto di collaborazione pur nella necessaria distinzione dei ruoli e auguriamo un proficuo
lavoro soprattutto per i nuovi gravosi impegni assunti.
Vi siamo grati per la fiducia accordataci e auspichiamo ulteriori significativi successi all’Istituto.
Teramo, 6 aprile 2011
Il Collegio Sindacale
f.to dott. Gianfranco Scenna - Presidente
f.to avv. Luca Di Eugenio - Sindaco effettivo
f.to dott.ssa Simona Conte - Sindaco effettivo
55
ESERCIZIO 2010
SCHEMI DI BILANCIO
SCHEMI DI BILANCIO
CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2010 - CONFRONTO CON IL 31 DICEMBRE 2009
Voci del conto economico
STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2010
Voci dell’Attivo
10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
Attività fin. detenute per la negoziazione
Interessi attivi e proventi assimilati
133.797.031
153.397.650
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(31.627.169)
(40.676.118)
31-dic-09
30.
Margine di interesse
102.169.862
112.721.532
378.980.629
136.523.941
40.
Commissioni attive
37.710.445
39.101.226
85.396.622
140.150.702
50.
Commissioni passive
(1.107.918)
(1.237.980)
Commissioni nette
36.602.527
37.863.246
31-dic-10
30.
Attività fin. valutate al fair value
40.466.766
21.538.697
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
41.694.939
74.942.794
70.
Dividendi e proventi simili
31.122.472
75.137.522
80.
Risultato netto dell’attività di negoziazione
3.050.001.238
3.113.012.771
Crediti verso banche
70.
Crediti verso clientela
100.
Partecipazioni
110.
Attività materiali
120.
Attività immateriali
100. Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
231.154.287
3.154.287
a)
30.287.798
30.054.610
b)
attività finanziarie disponibili per la vendita
462.562
212.388
c)
attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d)
passività finanziarie
di cui:
- avviamento
130.
Attività fiscali
a) correnti
b) differite
140.
150.
Attività non correnti e gruppi in via di dismissione
Altre attività
Totale dell’Attivo
Voci del Passivo e del Patrimonio Netto
31-dic-09
10.
60.
60.
31-dic-10
0
0
29.284.982
16.974.060
8.365.426
214.118
crediti
110. Risultato netto att. e pass. Fin. al FV
(1.944.904)
0
(2.990.486)
1.590.358
715.379
0
0
415.071
330.203
(201.825)
159.014.474
130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di:
(33.078.361)
(33.160.812)
(32.490.743)
(31.092.213)
(453.776)
(2.306.596)
0
0
34.244
67.823
b)
attività finanziarie disponibili per la vendita
44.390.329
49.219.956
c)
attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3.963.276.868
3.660.989.551
d)
altre operazioni finanziarie
218.825.554
2.005.429
(3.193.487)
16.759.942
425.037.786
9.469.011
137.578.693
20.919.556
31-dic-09
1.107.414
120. Margine di intermediazione
a)
31-dic-10
872.871
(878.509)
crediti
(133.842)
237.997
140. Risultato netto della gestione finanziaria
104.500.332
125.853.662
150. Spese amministrative:
(86.868.774)
(87.853.744)
a)
spese per il personale
(53.922.799)
(55.430.688)
b)
altre spese amministrative
(32.945.975)
(32.423.056)
1.407.355
(1.685.155)
(1.627.194)
(1.555.377)
10.
Debiti verso banche
20.
Debiti verso clientela
1.933.762.647
1.915.535.456
170. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali
30.
Titoli in circolazione
1.112.418.379
1.039.546.683
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(117.558)
(90.383)
40.
Passività finanziarie di negoziazione
3.593.818
2.095.870
190. Altri oneri/proventi di gestione
5.130.374
5.892.589
50.
Passività finanziarie valutate al “fair value”
5.512.787
36.368.029
(82.075.797)
(85.292.070)
80.
Passività fiscali
1.926.792
4.543.991
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
47.048
2.055
a) correnti
0
2.110.323
250. Utile (Perdita) della operatività corrente lordo imposte
b) differite
1.926.792
2.433.668
260. Imposte sul reddito dell’esercizio op. corrente
100.
Altre passività
94.244.742
66.790.793
270. Utile (Perdita) dell’operatività corrente al netto di imposte
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
13.362.721
13.567.247
280. Utile dei Gruppi di attività in via di dismissione
120.
Fondi per rischi e oneri:
12.946.659
15.856.521
290. Utile (Perdita) d’esercizio
1.941.914
2.097.506
11.004.745
13.759.015
2.546.295
9.158.733
271.097.044
261.339.140
25.037.445
45.954.583
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130.
Riserve da valutazione
160.
Riserve
170.
Sovrapprezzi di emissione
180.
Capitale
190.
Azioni proprie
200.
Utile (Perdita) d’esercizio
Totale del Passivo e del Patrimonio Netto
58
50.000.000
26.000.000
(315.616)
(18.646.738)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
200. Costi operativi
22.471.583
40.563.647
(10.364.428)
(16.506.582)
12.107.155
24.057.065
(1.786)
(3.376)
12.105.369
24.053.689
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
10.
31-dic-10
31-dic-09
12.105.369
24.053.689
Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita
(1.741.577)
3.661.230
Utile d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
12.105.369
24.053.689
20.
3.963.276.868
3.660.989.551
110
Totale altre componenti reddituali al netto di imposte
(1.741.577)
3.661.230
120
Redditività complessiva (voce 10 + voce 110)
10.363.792
27.714.919
59
Esistenze al 31.12.2008
67.361.205
b) altre
342.872.538
40.013.933
Utile (Perdita) d’esercizio
67.361.205
5.497.503
0
0
26.000.000
67.361.205
b) altre
Patrimonio netto
Utile (Perdita) d’esercizio
Azioni proprie
Strumenti di capitale
347.859.406
24.053.689
(18.646.738)
0
9.158.733
193.977.934
Riserve da valutazione
261.339.139
a) di utili
45.954.583
Riserve:
Sovrapprezzi di emissione
0
26.000.000
0
342.872.538
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
347.859.406
24.053.689
(18.646.738)
0
9.158.733
67.361.205
193.977.934
261.339.139
45.954.583
0
26.000.000
26.000.000
(14.300.000)
(14.300.000)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4216
(9.753.689)
0
0
0
0
9.757.905
9.757.905
0
0
0
0
(14.300.000)
(14.300.000)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
24.000.000
24.000.000
0
0
0
0
(4.870.861)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
16.543.123
0
18.331.122
0
0
0
0
0
(1.787.999)
0
0
0
Operazioni sul patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
193.977.934
67.361.205
9.158.733
0
0
0
3.661.230
0
0
0
24.053.689
347.859.406
24.053.689
27.714.919
0
0
10.363.792
12.105.369
0
0
(1.741.577)
0
0
0
0
0
0
0
(18.646.738)
0
0
0
0
0
261.339.139
0
0
0
26.000.000
0
45.954.583
26.000.000
0
Patrimonio netto al 31.12.2009
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Variazioni dell’esercizio
(8.767.407)
(8.767.407)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(137.181)
(19.129.139)
476.538
0
0
0
0
0
476.538
0
476.538
0
0
0
Operazioni sul patrimonio netto
(137.181)
0
0
0
Emissione di nuove azioni
0
Variazioni di riserve
Allocazione risultato esercizio
precedente
0
40.013.933 (25.713.933)
0
0
0
0
0
25.713.933
(9.879.331)
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
0
0
0
0
25.713.933
Riserve
0
0
167.787.463
0
0
235.148.668
0
0
0
46.091.764
26.000.000
0
26.000.000
0
Esistenze all’1.01.2009
0
Modifica saldi di apertura (+/-)
Capitale
Esistenze al 31.12.2009
Patrimonio netto
(9.879.331)
0
Azioni proprie
Strumenti di capitale
5.497.503
167.787.463
a) di utili
Riserve da valutazione
235.148.668
46.091.764
0
Riserve :
Sovrapprezzi di emissione
b) altre azioni
26.000.000
Modifica saldi di apertura (+/-)
Acquisto azioni proprie
Emissione di nuove azioni
dividendi e altre distribuzioni
Variazioni dell’esercizio
Acquisto azioni proprie
26.000.000
Esistenze all’1.01.2010
Distribuzione straordinaria dividendi
Distribuzione straordinaria dividendi
a) azioni ordinarie
Riserve
Variazione strumenti di capitale
Variazione strumenti di capitale
Capitale
Dividendi e altre distribuzioni
Derivati su proprie azioni
Derivati su proprie azioni
Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni e riserve
Stock options
Stock options
Redditività complessiva esercizio 2009
Redditività complessiva esercizio 2010
60
360.470.537
12.105.369
(315.616)
0
2.546.295
67.361.205
203.735.839
271.097.044
25.037.445
0
50.000.000
50.000.000
Patrimonio netto al 31.12.2010
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 01.01.2009 – 31.12.2009
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 01.01.2010 – 31.12.2010
61
RENDICONTO FINANZIARIO
RICONCILIAZIONE
Metodo Diretto
A. ATTIVITA’ OPERATIVA
1. Gestione (+/-)
Voci di bilancio
31-dic-10
31-dic-09
(4.586.146)
30.896.110
- interessi attivi incassati
132.547.629
153.397.650
- interessi passivi pagati (-)
(31.627.169)
(40.676.118)
872.871
1.107.414
- dividendi e proventi simili (+)
- commissioni nette (+/-)
36.602.527
37.863.246
- spese per il personale (-)
(51.636.399)
(55.430.688)
- altri costi (-)
(35.573.408)
(32.423.056)
- altri ricavi (+)
- imposte e tasse (-)
- costi/ricavi relativi ai gruppi di att. in via di dismissione
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (+/-)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
5.130.374
6.514.575
(60.902.569)
(39.456.910)
(2)
(3)
180.929.076
(47.935.329)
54.754.080
66.357.401
(18.928.069)
(21.538.697)
- attività finanziarie disponibili per la vendita
33.247.855
7.274.989
- crediti verso clientela
63.011.533
(133.262.895)
- crediti verso banche: a vista
44.015.050
27.867.994
- attività finanziarie valutate al fair value
- crediti verso banche: altri crediti
0
0
4.828.627
5.365.879
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (+/-)
294.711.051
139.245.570
- debiti verso banche: a vista
206.212.232
168.306.679
- altre attività
- debiti verso banche: altri debiti
0
0
- debiti verso clientela
18.227.191
(23.594.506)
- titoli in circolazione
72.871.696
19.787.345
1.497.948
(362.754)
(30.855.242)
783.897
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al “fair value”
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa (+/-)
26.757.226
(25.675.091)
471.053.981
122.206.351
31-dic-10
31-dic-09
Cassa e Disponibilità liquide inizio periodo
136.523.941
39.359.160
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo
242.382.444
97.101.047
74.244
63.734
378.980.629
136.523.941
Cassa e Disponibilità liquide: effetto variazione dei cambi
Cassa e Disponibilità liquide alla fine del periodo
B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da (+)
47.048
2.055
- vendite partecipazioni
0
0
- dividendi incassati su partecipazioni
0
0
- vendite di attività fin. det. sino alla scadenza
0
0
47.048
2.055
- vendite attività immateriali
0
0
- vendite di società contr. e di rami d’azienda
0
0
2. Liquidità assorbita da (-)
(230.961.707)
(2.039.953)
- acquisti di partecipazioni
(228.000.000)
(14.796)
- vendite attività materiali
- acquisto di att. fin. det. sino alla scadenza
- acquisto di attività materiali
- acquisto di attività immateriali
- acquisto di società contr. e di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (+/-)
0
0
(2.593.976)
(1.858.110)
(367.731)
(167.047)
0
0
(230.914.659)
(2.037.898)
16.543.122
(8.767.406)
C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA
- emissione/acquisti di azioni proprie
- emissione/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista (+/-)
LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO (+/-)
62
0
0
(14.300.000)
(14.300.000)
2.243.122
(23.067.406)
242.382.444
97.101.047
63
NOTA INTEGRATIVA
Parte A
Politiche contabili
Parte B
Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C
Informazioni sul Conto Economico
Parte D
Redditivita’ complessiva
Parte E
Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F
Informazioni sul Patrimonio
Parte G
Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Parte H
Operazioni con parti correlate
Parte I
Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L
Informativa di settore
PARTE A - POLITICHE CONTABILI
A.1 PARTE GENERALE
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili Internazionali - IAS/IFRS
Il bilancio è stato redatto nella piena conformità di tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre 2010 e omologati dalla Commissione Europea secondo
la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché dei provvedimenti emanati in
attuazione dell’art.9 del D.Lgs. n.38/2005.
Nella predisposizione del bilancio d’esercizio sono stati applicati i principi IAS/IFRS in vigore il 31 dicembre 2010
(inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRC).
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Il documento di Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della Redditività
Complessiva, dal Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalla Nota Integrativa
corredata dalla Relazione degli Amministratori. Tutti i suddetti schemi sono stati redatti facendo riferimento alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 Dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, non
da ultimo quello del 18 novembre 2009.
Sono stati inoltre considerati le ulteriori richieste informative ed i chiarimenti trasmessi dall’Organo di Vigilanza, in
particolare con le note tecniche del 16 febbraio 2011 e del 28 febbraio 2011 (cosiddette “roneate”).
Gli schemi presentano, oltre agli importi relativi al 31 Dicembre 2010 anche i corrispondenti dati al 31 Dicembre
2009 sia per i confronti delle poste patrimoniali che per quelli relativi alle poste economiche, così come espressamente previsto dalla normativa. Nei suddetti schemi l’esposizione dei dati del periodo precedente è stata effettuata
rispecchiando le modalità di rilevazione e valutazione previste dai Principi Contabili Internazionali (IAS - IFRS).
La redazione del Bilancio d’esercizio ha richiesto anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare
significativi effetti sui valori iscritti negli schemi di Stato Patrimoniale e di Conto Economico, nonché sull’informativa
relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della
formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni
utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli
attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
– la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;
– l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
– la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
– la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
– le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva;
– le ipotesi demografiche (legate alla mortalità prospettica della popolazione assicurata) e finanziarie (derivanti dalla
- possibile evoluzione dei mercati finanziari) utilizzate nello strutturare i prodotti assicurativi e nel definire le basi
di calcolo delle riserve integrative.
Il presente bilancio è redatto adottando l’Euro come moneta di conto. Gli importi degli schemi di bilancio sono
espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nella tabelle di nota integrativa sono espressi – qualora non diversamente indicato – in migliaia di Euro.
Il bilancio è redatto con intento di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale,
finanziaria e il risultato economico dell’esercizio.
Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nella citata Circolare
sono ritenute non sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota integrativa sono fornite in66
formazioni complementari necessarie allo scopo.
Se, in casi eccezionali, l’applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali fosse incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato
economico, essa non è applicata. Nella nota integrativa si spiegherebbero i motivi della eventuale deroga e la sua
influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico.
Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:
Continuità aziendale: il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità dell’attività della banca;
Rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza
economica ad eccezione dell’informativa sui flussi finanziari;
Coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio viene mantenuta costante
da un esercizio all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra presentazione o classificazione non sia ritenuta più appropriata tenuto conto di quanto
previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso, nella nota integrativa viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti
effettuati rispetto all’esercizio precedente.
Rilevanza e aggregazione: Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri arabi), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle
voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi
sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nella Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivo aggiornamento. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna
delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono
essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni:
a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante;
b) il raggruppamento favorisca la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa conterrebbe distintamente le sottovoci oggetto di raggruppamento.
Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente.
Prevalenza della sostanza sulla forma: le operazione e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla
loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;
Compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalla
citata Circolare Banca d’Italia;
Informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione
comparativa relativa all’esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi all’esercizio precedente possono essere opportunamente adattati,
ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non
comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa.
La nota integrativa è suddivisa in parti (A-Politiche contabili, B-Informazioni sullo stato patrimoniale, C-Informazioni
sul conto economico, D-Redditività complessiva, E-Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, FInformazioni sul patrimonio, G-Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda, H-Operazioni con
parti correlate, I-Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, L-Informativa di settore).
Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione.
67
Modalità di calcolo del patrimonio di vigilanza – filtri prudenziali riguardanti le riserve da valutazione dei titoli di
debito appartenenti al portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita (“AFS”) – opzione per l’approccio
“simmetrico”
Nel corso del 2010, la Banca d’Italia ha emanato una nuova disposizione avente per oggetto le modalità di calcolo
del patrimonio di vigilanza e più precisamente è stata definita l’introduzione di alcuni “filtri prudenziali” da applicare
ai dati di bilancio, al fine di salvaguardare la qualità del patrimonio di vigilanza; in particolare si fa riferimento alle
riserve da valutazione dei titoli di debito appartenenti al portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita
(“AFS”). In tale ambito le linee guida del CEBS (Committee of European Banking Supervisor) prevedono due opzioni
alternative:
1) l’approccio c.d. “simmetrico”, adottato dai principali Paesi UE, che prevede di neutralizzare integralmente sia le
plusvalenze che le minusvalenze, come se i titoli fossero valutati al costo;
2) dedurre integralmente le minusvalenze dal patrimonio di base (Tier 1) e computare parzialmente le plusvalenze
nel patrimonio supplementare (Tier 2), secondo un approccio “asimmetrico”.
La normativa precedentemente in vigore richiedeva l’applicazione dell’approccio “asimmetrico” il quale però, in
situazioni di forte turbolenza sui mercati, come quelle registrate di recente sui titoli di Stato, attraverso la deduzione
delle minusvalenze rischia di determinare un’ingiustificata volatilità del patrimonio di vigilanza, per effetto di variazioni repentine dei corsi dei titoli non legate a durature variazioni del merito di credito degli emittenti. Pertanto, con
disposizione del 18 maggio 2010, la Banca d’Italia ha consentito alle banche, alle SIM e agli Intermediari finanziari
iscritti nell’”Elenco speciale” – limitatamente ai titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea inclusi nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita AFS” – la possibilità di adottare
l’approccio “simmetrico” in alternativa a quello “asimmetrico”.
Condizioni per l’esercizio dell’opzione sono:
· l’ estensione dell’opzione a tutti i titoli della specie detenuti nel predetto portafoglio;
· l’applicazione omogenea da parte di tutte le società componenti il gruppo bancario;
· il mantenimento dell’approccio prescelto nel tempo.
L’esercizio dell’opzione poteva essere effettuato entro e non oltre il 30 giugno 2010 ed applicato al calcolo del patrimonio di vigilanza riferito alla medesima data.
In ottemperanza a tale disposizione nel bilancio, nelle informative contabili infrannuali e nell’informativa al pubblico
(terzo pilastro), nell’ambito dei riferimenti concernenti l’adeguatezza patrimoniale, deve essere reso noto il trattamento adottato ai fini prudenziali (filtro asimmetrico o neutralizzazione piena); nel rispetto della normativa si precisa
che Banca Tercas ha confermato l’approccio asimmetrico non effettuando l’esercizio dell’opzione.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio
In data 07 Marzo 2011 l’intero sistema informativo di Banca Caripe è stato migrato sulla piattaforma dell’outsourcer
informatico della Capogruppo (CSE, Bologna).
Si segnala inoltre che nella stessa data del 7 Marzo 2011 è stato redatto atto notarile di fusione per incorporazione
di Sogiter Spa in Banca Tercas.
Sezione 4 - Altri aspetti
Il Bilancio 2010 di Banca Tercas Spa è stato sottoposto a revisione contabile da parte della società Deloitte &
Touche SpA.
La Banca ha deciso di non avvalersi dell’opzione prevista dalla modifica apportata allo IAS 39, emendato nell’ottobre
2008 (cfr. regolamento 1004/08), in tema di riclassificazioni degli strumenti finanziari.
A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Classificazione degli strumenti finanziari
La classificazione degli strumenti finanziari, operata in base alle caratteristiche degli stessi, avviene con un insieme
di atti formali che privilegiano l’intenzione ed il comportamento aziendale. Un flusso organizzativo individua le responsabilità ed i limiti operativi di ogni singola funzione in materia di classificazione.
Sono classificati a breve termine gli strumenti finanziari aventi una durata contrattuale non superiore a diciotto mesi.
1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Classificazione. Sono classificati in questa categoria esclusivamente i titoli di debito e di capitale, incluse le quote
di fondi comuni e gli investimenti azionari, (questi ultimi secondo quando previsto nello IAS 39) ed il valore positivo
dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati sono inclusi quelli incorporati in
strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata in quanto:
· le loro caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati alle caratteristiche del contratto sottostante;
· gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato;
· gli strumenti ibridi cui appartengono non sono contabilizzati al “fair value” (valore equo) con le relative variazioni
rilevate al conto economico.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli investimenti azionari, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso
come “fair value” dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed
aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati
al “fair value”, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al “fair value”. In presenza di un mercato attivo, per la determinazione del “fair value” degli strumenti
finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento,
ecc.) pubblicati a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di titoli non quotati su mercati regolamentati, ma per i quali comunque esistono degli scambi effettuati tra controparti istituzionali e dette quotazioni
68
69
vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento a tali corsi
assumendo i migliori prezzi “bid”.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti
i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali metodi basati sulla
valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli
di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse e
valori rilevati in transazioni comparabili avvenute in date prossime a quella dell’operazione oggetto di valutazione.
Uno strumento finanziario è considerato quotato su un mercato attivo se le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, Mediatori, Intermediari, Società del
settore, Servizi di quotazione o enti autorizzati, e tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato
verificatesi sulla base di un normale periodo di riferimento.
Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i
benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente
maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Classificazione. Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate e non classificabili tra i
crediti, tra le attività detenute per la negoziazione o tra le attività detenute sino a scadenza. In particolare vengono
incluse in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di
controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale
ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo,
inteso come il “fair value” dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili
allo stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione d alle attività detenute sino alla scadenza o dalle
attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione è rappresentato dal “fair value” al momento
del trasferimento, che rappresenta il nuovo costo ammortizzato per i titoli di debito.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al “fair value”, con la rilevazione a Conto Economico del valore corrispondente al costo ammortizzato, mentre
gli utili o le perdite derivanti da una variazione di “fair value” vengono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio
Netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita duratura di valore. Al
momento della dismissione o della rilevazione di una perdita duratura di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono
riversati a Conto Economico.
I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il “fair value” in maniera
attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale.
Criteri per l’identificazione di un perdita di valore (Impairment). La Banca si è dotata di una specifica policy interna
nella quale sono formalizzate le regole adottate in tema di rilevazione dell’impairment. Tali metodologie sono state
aggiornate , tenendo conto anche delle indicazioni fornite nel corso dell’anno 2009 dall’Ifric (Organismo preposto
all’interpretazione dei principi contabili internazionali), sia di quelle esplicitate da Banca D’Italia, Consob ed Isvap,
attraverso la pubblicazione di un documento avvenuta in data 3 marzo 2010.
Impairment dei titoli di debito. L’obiettiva evidenza che un titolo di debito abbia subito una perdita di valore è collegato al verificarsi di eventi esplicitati nel paragrafo 59 del principio contabile Ias 39.
In particolare la riduzione di valore di questi ultimi, per essere assoggettata ad impairment, deve dipendere da va70
riazioni intervenute nella capacità dell’emittente di regolare i flussi finanziari periodici e di procedere al rimborso del
capitale a scadenza (variazioni significative ad esempio del merito creditizio) e non da variazioni delle condizioni,
dei tassi d’interesse di mercato. Al fine di verificare l’esistenza di obiettive evidenze di impairment si fa riferimento
anche ai rating assegnati da primarie agenzie internazionali ed alla loro evoluzione nel tempo.
Impairment dei titoli di capitale. Con riferimento ai titoli di capitale classificati come AFS, è ragionevole ipotizzare
che le azioni in portafoglio siano da svalutare prima dei titoli obbligazionari emessi dalla stessa società emittente;
pertanto, gli indicatori di svalutazione dei titoli di debito emessi da una società, ovvero la svalutazione di tali titoli di
debito, sono di per sé forti indicatori dell’Impairment dei titoli di capitale.
Più in generale, per stabilire se vi è una evidenza di Impairment per un titolo di capitale, oltre alla presenza degli
eventi indicati dallo IAS 39.59, ed alle considerazioni in precedenza riportate ove applicabili, sono da considerare
in particolare i due seguenti eventi (IAS 39 §61):
- cambiamenti significativi con effetti avversi relativi alle tecnologie, mercati, ambiente economico o legale relativamente all’emittente, che indicano che il costo dell’investimento non può più essere recuperato;
- un significativo o prolungato declino nel Fair Value dell’investimento al di sotto del suo costo.
La Banca effettua sempre specifici test di impairment sui titoli di capitale che presentano minusvalenze rispetto al
prezzo di carico. Unitamente a test di carattere qualitativo, che si basano sulle caratteristiche economico-finanziarie
della partecipata, sono stati introdotti test quantitativi i quali prevedono che, al superamento di determinate soglie di
durata e significatività della perdita, venga sempre e comunque effettuato l’impairment, a prescindere da ogni altra
considerazione. In particolare vengono sottoposte ad impairment, con giro della riserva netta cumulata, iscritta a
patrimonio netto, alla voce di conto economico 130 b), le partecipazioni che presentano:
- una riduzione del fair value dello strumento finanziario per una percentuale superiore al 50% del valore di carico;
- una diminuzione del fair value dello strumento finanziario, al di sotto del prezzo di carico, per un periodo continuativo superiore a 18 mesi.
Relativamente agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, la necessità di rilevare un Impairment considera inoltre, singolarmente o congiuntamente, le seguenti situazioni che attengono ad indicatori qualitativi (ivi
inclusi quelli previsti dal paragrafo 59 e seguenti del principio contabile Ias 39) e precisamente:
1.
2.
3.
4.
andamento dei prezzi dello strumento;
andamento dei dividendi erogati e stimati;
andamento dei ricavi conseguiti;
generale situazione dell’emittente rilevata anche attraverso l’analisi dell’evoluzione dei rating attribuiti nel periodo
dalle società S&P, Fitch e Moodys;
5. andamento della situazione aziendale con riferimento anche al comparto di operatività;
6. previsioni di future possibili riprese dei corsi sulla base delle stime di crescita attese.
Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e
benefici della proprietà dell’attività finanziaria.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente
maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
Con riferimento all’imputazione delle variazioni di “fair value” degli utili o delle perdite cumulati e degli effetti derivanti da perdite di valore si rimanda al precedente punto relativo alla valutazione.
3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
La Banca non possiede attività finanziarie di tale natura.
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4 - Crediti
Classificazione. I crediti includono gli impieghi con banche e clientela, sia erogati direttamente sia acquistati da
terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che
non sono stati classificati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita.
Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati
o determinabili, non quotati in mercati attivi.
Iscrizione. La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella
di regolamento, sulla base del “fair value” dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine
dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche
suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni
di carattere amministrativo.
Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni diverse da quelle di mercato il “fair value” è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione; la differenza rispetto all’importo erogato o al prezzo di sottoscrizione è imputata direttamente a Conto Economico. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine
con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o di impiego.
In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per
l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come
crediti per l’importo corrisposto a pronti.
Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita
o delle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione corrisponde al fair value esistente alla
data in cui viene deliberato il trasferimento, che viene assunto come nuovo costo ammortizzato.
Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito o aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento, calcolato
con il metodo del tasso di interesse effettivo (o tasso interno di rendimento T.I.R.), della differenza tra l’ammontare
erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il
tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito,
per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di
contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi
lungo la vita residua attesa del credito.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto
dell’applicazione della logica di attualizzazione. I crediti a breve termine sono quelli con durata inferiore ai 18 mesi.
Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i proventi riferibili agli stessi sono attribuiti al Conto Economico in
modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti
senza una scadenza definita o a revoca.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare
quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile
perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, scaduto oltre
180 giorni o ristrutturato secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS.
I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di
ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di Bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo
originario (TIR).
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali
garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono attualizzati.
Il tasso effettivo originario (o tasso interno di rendimento TIR) di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed
anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a
72
Conto Economico.
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi
che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a Conto Economico e non può in ogni caso
superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti
in bonis, ivi inclusi quelli verso controparti residenti in “Paesi a rischio”, sono sottoposti alla valutazione di una
perdita di valore collettiva, salvo quelli che, in considerazione del loro importo, vengono valutati analiticamente. Se
la valutazione analitica dei crediti significativi non evidenzia rettifiche di valore i crediti significativi sono comunque
sottoposti a valutazione collettiva (IAS 39 par. 64). La valutazione collettiva avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche,
fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente
in ciascuna categoria di crediti.
Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate a Conto Economico. Ad ogni data di chiusura del
Bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo
differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis esistente alla stessa data.
Cancellazione. I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio (derecognition) solamente se la cessione
ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora
siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del
bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento
residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari
degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal Bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti
contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi,
e solo essi, ad altri soggetti terzi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente
maturate ma non ancora liquidate. Vengono altresì imputate a Conto Economico le rettifiche e le riprese di valore
dei crediti determinate secondo le sopra esposte modalità.
5 - Attività Finanziarie valutate al fair value
Classificazione. Un’attività finanziaria viene designata al fair value in sede di rilevazione iniziale, con i risultati valutativi rilevati a conto economico, solo quando:
1. si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto;
2. la designazione al fair value rilevato a Conto Economico consente di fornire una migliore informativa in quanto:
i. elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi
diverse;
ii. un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato
in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai dirigenti con responsabilità strategiche.
Iscrizione. Le attività finanziarie in esame vengono valutate al fair value fin dal momento della prima iscrizione, che
avviene sulla base della data di regolamento. I proventi ed oneri iniziali sono immediatamente imputati al conto
economico.
Valutazione. Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie detenute per
la negoziazione.
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Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/
benefici ad essa connessi.
6 - Operazioni di copertura
Nelle voci dell’attivo e del passivo figurano i derivati finanziari di copertura, che alla data di riferimento del bilancio
o della situazione infrannuale presentano rispettivamente un fair value positivo e negativo. Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato strumento finanziario
o su un gruppo di strumenti finanziari, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli utili rilevabili su un diverso
strumento finanziario o gruppo di strumenti finanziari nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente
manifestarsi.
Lo IAS 39 prevede le seguenti tipologie di coperture:
2. nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono riportate a patrimonio netto,
per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a conto economico solo quando, con riferimento alla posta
coperta, si manifesti la variazione dei flussi di cassa da compensare. La porzione dell’utile o della perdita dello
strumento di copertura considerata inefficace viene iscritta a conto economico. Tale porzione è pari all’eventuale
eccedenza del fair value cumulato dello strumento di copertura rispetto al fair value cumulato dello strumento
coperto. In ogni caso, l’oscillazione del fair value della posta copertura e della relativa operazione di copertura
deve essere mantenuta nel range di 80%-125%;
3. le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate allo stesso modo delle coperture di flussi finanziari.
Le attività e le passività finanziarie di copertura vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività/passività finanziarie viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie e delle passività finanziarie oggetto di copertura generica
•
•
•
•
copertura di fair value, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value di un’attività o
passività di bilancio attribuibile ad un particolare rischio;
copertura di flussi finanziari, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazioni dei flussi di cassa futuri
attribuibili a particolari rischi associati a poste del bilancio;
copertura di un investimento in valuta, che attiene alla copertura dei rischi di un investimento in un’impresa
estera espresso in valuta;
copertura generica di fair value (“macrohedging”) avente l’obiettivo di ridurre le oscillazioni di fair value, imputabili al rischio tasso di interesse, di un importo monetario, riveniente da un portafoglio di attività e di passività
finanziarie (inclusi i “core deposit”). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti derivanti
dallo sbilancio di attività e passività.
Lo strumento derivato è designato di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo
strumento coperto e lo strumento di copertura e se tale relazione è efficace nel momento in cui la copertura ha
inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa. L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui
le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle
dello strumento di copertura. Pertanto l’efficacia è apprezzata dal confronto di suddette variazioni, tenuto conto
dell’intento perseguito dall’impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere.
Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125%) quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa)
dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto, per
l’elemento di rischio oggetto di copertura. La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di
situazione infrannuale utilizzando:
1. test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l’attesa
sua efficacia;
2. test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si riferiscono. In
altre parole, misurano quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta.
Se i test non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta.
In questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. Lo
strumento coperto è rilevato nella categoria di appartenenza per un valore pari al suo fair value al momento della
cessazione dell’efficacia e torna ad essere valutato secondo il criterio della classe di appartenenza originaria.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
1. nel caso di copertura di fair value, la variazione del fair value dell’elemento coperto si compensa con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a
conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta
la parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l’effetto economico netto. La rilevazione a
conto economico della variazione di fair value dell’elemento coperto, imputabile al rischio oggetto di copertura,
si applica anche se l’elemento coperto è un’attività finanziaria disponibile per la vendita. In assenza di copertura,
detta variazione risulterebbe contabilizzata in contropartita del patrimonio netto;
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Nelle presenti voci figurano rispettivamente le variazioni di fair value di attività e passività finanziarie oggetto di
copertura generica (“macrohedging”) dal rischio di tasso di interesse, in base al rispettivo saldo, sia esso positivo
che negativo.
7 - Partecipazioni
Classificazione. La voce include le partecipazioni detenute in:
•
•
•
società controllate: si considerano controllate le società nelle quali si ha la maggioranza dei diritti di voto e quelle
nelle quali si è in grado di influenzare le politiche operative e finanziarie;
società collegate: si considerano collegate le società in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di
voto e le società che per particolari legami giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato, debbono considerarsi sottoposte ad influenza notevole;
società soggette a controllo congiunto: si considerano soggette a controllo congiunto le società controllate congiuntamente ad altri soggetti per le quali si è optato per l’iscrizione in base al metodo del patrimonio netto in alternativa al metodo proporzionale; sussiste controllo congiunto quando vi sono accordi contrattuali, parasociali
o di altra natura, per la gestione paritetica dell’attività e la nomina degli amministratori.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il “fair value” dello strumento, comprensivo dei costi o proventi
di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione
dalle attività detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal “fair value” al momento del trasferimento.
Valutazione. Le partecipazioni in società controllate direttamente, indirettamente o congiuntamente o collegate sono
valutate al costo al netto di riduzioni di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver
subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del
valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale
dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a
Conto Economico. Se i motivi della perdita di valore sono rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente
alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La
verifica su eventuali perdite di valore avviene ad ogni chiusura di bilancio o delle situazioni infrannuali.
Cancellazione. Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati
dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad
essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. I dividendi percepiti a fronte delle partecipazioni detenute sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
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8 - Attività materiali
Classificazione. Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli
impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere
utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi
e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di
contratti di leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice.
Iscrizione. Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese
di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad
incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto Economico.
Valutazione. Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita
utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione:
• dei terreni, che non vengono ammortizzati, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei
fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell’applicazione dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall’edificio; la
suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato è stata effettuata, però, sulla base di perizie di esperti
indipendenti per i soli immobili detenuti “cielo-terra”;
• del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere ragionevolmente stimata ed il suo
valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo o a rimanere costante, ma non a diminuire.
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la
durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici
futuri. Essi sono esposti tra le “altre attività”. Le spese di ristrutturazione di immobili in affitto sono ammortizzate per
un periodo non superiore alla durata del contratto.
Iscrizione. Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il “fair
value” degli elementi patrimoniali acquisiti e il costo di acquisto della partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza
risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della
partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto Economico.
Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica
dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tal fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il
valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al minore
tra il “fair value” dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore
d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a Conto Economico.
Le altre attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i
futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato
attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a Conto Economico nell’esercizio in cui
è stato sostenuto.
Valutazione. Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita
utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Ad ogni chiusura di Bilancio, in presenza di evidenze di
perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell’attività. L’ammontare della perdita, rilevato a Conto
Economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile.
Cancellazione. Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione
e qualora non siano attesi benefici economici futuri.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali sono rilevate al Conto Economico in ragione della
quota di competenza di ciascun esercizio, determinata secondo la vita utile del bene o diritto cui si fa riferimento.
10 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività
possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di
recupero, pari al minore tra il “fair value”, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene,
inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a Conto
Economico.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si da luogo ad una ripresa di valore,
che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Per gli immobili detenuti per investimento, sottoposti al regime dello IAS 40, si è adottato
il modello del costo.
Cancellazione. Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione
o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici
futuri.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le quote di ammortamento dei beni materiali, determinate secondo la loro
residua vita utile, sono contabilizzate nell’esercizio di competenza. Le eventuali perdite di valore sono contabilizzate
nell’esercizio in cui sono rilevate. I redditi delle attività materiali che non sono utilizzate come beni strumentali dell’azienda sono contabilizzati secondo il principio di competenza economica determinato sulla base dei corrispettivi
contrattualmente dovuti dai soggetti che utilizzano le suddette attività materiali.
Classificazione. Sono classificate in tale voce le attività non correnti o i gruppi di attività per i quali è stato avviato un
processo per la dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile.
Iscrizione. L’iscrizione avviene ai valori di bilancio.
Valutazione. Successivamente alla prima iscrizione esse sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair
value al netto dei costi di cessione.
Cancellazione. Le attività non correnti o i gruppi di attività in via di dismissione vengono cancellate quando vengono
cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e tutti i benefici ad esse connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Nella specifica voce di conto economico vengono contabilizzati, al netto
dell’effetto fiscale, i relativi oneri e proventi.
9 - Attività immateriali
Classificazione. Le attività immateriali includono l’avviamento ed il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. L’avviamento rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il “fair value” delle attività e delle passività acquisite.
Le altre attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali.
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11 - Fiscalità corrente e differita
Rilevazione iniziale. Le attività e le passività fiscali relative ad imposte dirette ed indirette, sono rilevate nel Bilancio
nel quale sono imputate, al Conto Economico o al Patrimonio, le componenti attive e passive di Reddito o di Patrimonio che danno loro origine, indipendentemente dall’esercizio in cui le attività e le passività fiscali troveranno la
loro manifestazione finanziaria.
Vengono iscritte tra le attività e passività fiscali correnti quelle attività e passività fiscali che, secondo la legge,
trovano una manifestazione di carattere finanziario in relazione ad eventi verificatisi nell’esercizio cui il bilancio fa
riferimento. Qualora le attività e passività fiscali sono rilevate in relazione a fatti o elementi che genereranno una
manifestazione di carattere finanziario in esercizi successivi a quello cui il Bilancio fa riferimento, esse vengono
iscritte tra le attività e passività fiscali differite. Le attività e le passività fiscali correnti sono compensate, nello Stato
Patrimoniale, qualora ciò sia legalmente consentito e per tipologia di imposta.
Valutazione. Le attività e le passività fiscali correnti sono determinate mediante una prudente stima dell’onere fiscale determinato sulla base della legislazione e della prassi amministrativa vigente alla data di chiusura del Bilancio
applicando le variazioni in aumento ed in diminuzione previste dalla normativa fiscale.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate seguendo la metodologia del “Balance Sheet Liability
Method”. La loro valutazione avviene moltiplicando l’elemento attivo o passivo la cui deduzione/imponibilità sia
differita nel tempo per l’aliquota fiscale che si suppone legalmente vigente nell’esercizio in cui avverrà la deduzione/
tassazione del suddetto elemento. Le attività e passività fiscali differite non sono oggetto di attualizzazione.
Cancellazione. Le attività e passività fiscali correnti sono cancellate al momento del soddisfacimento dell’obbligazione tributaria cui le stesse si riferiscono. Le attività e passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui
gli elementi attivi e passivi cui esse si riferiscono concorrono alla formazione della base imponibile dell’imposta.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l’ammontare dell’accantonamento o dello
storno dal fondo (service costs, interest costs, utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell’esercizio in cui esse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale.
Altri fondi
Classificazione. Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Laddove l’elemento
temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è rilevato a Conto Economico.
Iscrizione. L’iscrizione dell’accantonamento avviene ogni qualvolta, in base ad evidenze interne o esterne, ad accordi con soggetti terzi, a delibere degli Organi Aziendali o ad altri fatti o elementi sia possibile determinare l’esistenza
di una obbligazione attuale legata ad un evento passato della quale non sia tuttavia possibile determinare con precisione l’ammontare.
Valutazione. La stima dell’obbligazione a carico dell’azienda avviene mediante il calcolo dell’onere dovuto determinato sulla base di obblighi contrattuali, di comportamenti già tenuti in passato, della più probabile evoluzione
di eventuali contenziosi e, laddove necessario, sulla base di stime anche di carattere attuariale. Laddove il tempo
prevedibile di adempimento dell’obbligazione rivesta rilevanza, la stessa obbligazione viene attualizzata mediante
tassi di mercato.
Cancellazione. La cancellazione di posizione iscritte ai fondi per rischi ed oneri avviene sia nel caso di adempimento,
totale o parziale, dell’obbligazione assunta, sia nel caso di successiva insussistenza della medesima obbligazione.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto Economico ad eccezione
di quelle relative a voci addebitate o accreditate direttamente a Patrimonio Netto. Il Conto Economico accoglie gli
accantonamenti per imposte correnti di competenza dell’esercizio, l’iscrizione di imposte anticipate e differite i cui
elementi concorreranno alla formazione del reddito imponibile di esercizi successivi, e lo storno di imposte anticipate e differite iscritte in esercizi precedenti ed i cui elementi concorrono alla formazione della base imponibile
corrente di competenza dell’esercizio.
Nel Conto Economico trovano altresì collocazione le eventuali sopravvenienze passive o insussistenze di accantonamenti per imposte correnti definitivamente liquidate rispetto alle somme accantonate oltre alle variazioni, positive
o negative, di imposte anticipate e differite legate a variazioni di aliquote o a modifiche legislative sopravvenute
rispetto alla situazione esistente al momento della loro iscrizione.
Rilevazione delle componenti reddituali. Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri e le eventuali insussistenze
dei medesimi fondi vengono portati a carico o a beneficio delle singole voci di Conto Economico alle quali, per natura, si riferiscono all’esercizio in cui si verificano gli eventi che, ne determinano l’accantonamento o lo storno.
12 - Fondi per rischi ed oneri
Classificazione. I fondi di quiescenza includono tutti i fondi a benefici definiti o a prestazioni definite classificati
come “fondi interni” ai sensi della vigente legislazione previdenziale, sempre che vi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari.
Iscrizione. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o di regolamento dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del “fair value” delle passività, normalmente
pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi e/o proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice.
Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.
Iscrizione. Il fondo di quiescenza interno è costituito in attuazione di accordi aziendali e si qualifica come piano a
benefici definiti. Esso è costituito a favore di personale in quiescenza. La passività relativa a tale piano ed il relativo
costo previdenziale delle prestazioni erogate sono determinate sulla base di ipotesi attuariali. Gli utili e le perdite
attuariali sono riconosciuti a Conto Economico.
Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo
del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a Conto
Economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività.
Valutazione. La valutazione dell’obbligo a carico della Banca del fondo interno di previdenza a prestazione definita
viene effettuato sulla base della riserva matematica calcolata da un attuario. I parametri demografici, economici e
finanziari su cui viene basato il calcolo sono illustrati nella Nota Integrativa.
Cancellazione. La cancellazione del fondo avviene all’atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli
iscritti al fondo stesso.
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13 - Debiti e titoli in circolazione
Classificazione. I debiti verso banche, i debiti verso clientela, i titoli in circolazione e le passività subordinate ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di
deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto, pertanto, degli eventuali ammontari riacquistati. Sono inoltre
inclusi i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario.
Cancellazione. Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile
della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a Conto Economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al
nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico.
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Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente
maturate, ma non ancora liquidate.
14 - Passività finanziarie di negoziazione
Classificazione. La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading, nonché il valore negativo dei derivati impliciti presenti in contratti complessi, ma strettamente correlati agli stessi. Inoltre, sono incluse le passività
che originano da scoperti tecnici generati dall’attività di negoziazione di titoli. Tutte le passività di negoziazione sono
valutate al “fair value”.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
All’atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso
come il “fair value” dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed
aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati
al “fair value”, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valorizzate al “fair value”. Per la determinazione del “fair value” degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicati a cura delle
borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati ma
per i quali comunque esistono degli scambi effettuati anche tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono
pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento anche a tali corsi
assumendo i migliori prezzi disponibili.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti
i fattori di rischio correlati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di
strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse, valori rilevati
in recenti transazioni comparabili.
Cancellazione. Le passività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle passività stesse o quando la passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i
rischi/benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente
maturate, ma non ancora liquidate.
15 - Passività finanziarie valutate al “fair value”
Classificazione. Sono classificati in questa voce le emissioni obbligazionarie della Banca strutturate e non, per le
quali la valutazione al “fair value” permette di eliminare asimmetrie contabili sia in fase di rilevazione che in fase di
valutazione periodiche. A fronte di tali strumenti finanziari, infatti, sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati.
Iscrizione. Il loro valore di prima iscrizione è il “fair value” al netto dei proventi o costi di transazione che vengono
rilevati direttamente a Conto Economico.
Valutazione. Le passività finanziarie sono valutate al “fair value”. La determinazione del “fair value” si basa sull’utilizzo di modelli standard che tengono in considerazione tutti i parametri di mercato e i fattori di rischio inerenti.
Cancellazione. Le passività finanziarie valutate al “fair value” sono cancellate contabilmente dal Bilancio quando
risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente
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emessi. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una
nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti negative di reddito rappresentati dagli interessi passivi
sono iscritte, per competenza, nelle voci di Conto Economico relativo agli interessi. I risultati della valutazione sono
ricondotti nel “risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”, così come gli utili o le perdite
derivanti dall’estinzione sono determinati secondo lo stesso criterio indicato per i titoli in circolazione.
Benefici ai dipendenti - Trattamento di fine rapporto del personale
Classificazione. Il trattamento di fine rapporto del personale costituisce un fondo determinato sulla base del suo valore attuariale attraverso la stima della quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A far data 1° gennaio
2007 le quote dei benefici che maturano tempo per tempo sono versate alla Sezione di Tesoreria istituita presso
l’INPS o a favore di altri fondi pensione appositamente scelti dal dipendente. Rimane in seno alla Banca il debito
per benefici futuri da corrispondere a favore del personale dipendente maturato fino al 31 dicembre 2006 per tutti i
dipendenti che, pur potendo, non hanno esternalizzato il TFR maturato presso un fondo esterno. Tale importo viene
periodicamente stimato su base demografico/attuariale.
Iscrizione. Il valore attuariale del TFR viene iscritto in relazione agli obblighi stimati nei confronti dell’insieme dei
dipendenti in servizio alla data di chiusura di ciascun bilancio. Tale valore viene rivisto al termine di ogni data di
chiusura del bilancio e gli incrementi e i decrementi del valore attuariale dell’obbligazione e della sua rivalutazione
vengono iscritti al Conto Economico.
Valutazione. La valutazione attuariale degli obblighi connessi al fondo trattamento di fine rapporto avviene sulla base
di parametri statistici, demografici e finanziari sviluppati sulla base di una relazione preparata da un attuario. Le
modalità di determinazione dei suddetti parametri sono riportate nella Nota Integrativa al bilancio.
Cancellazione. La cancellazione del Fondo avviene all’atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli
iscritti.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l’ammontare del solo effetto di rivalutazione e dell’effetto attuariale (interest costs e utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell’esercizio
in cui le stesse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale.
16 - Operazioni in valuta
Rilevazione iniziale. Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di
conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Valutazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono
valorizzate come segue:
• le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
• le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione;
• le poste non monetarie valutate al “fair value” sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di
chiusura.
Cancellazione. Le attività e passività in valuta estera sono cancellate alla scadenza dei diritti o degli obblighi alle
quali si riferiscono o nel caso in cui le medesime siano trasferite a soggetti terzi e con esse siano trasferiti i benefici
e gli oneri alle stesse connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari
o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del Bilancio precedente, sono rilevate nel Conto Economico del periodo in cui sorgono. Quando un utile o una perdita sono
rilevati a Conto Economico, è rilevata a Conto Economico anche la relativa differenza di cambio.
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17 - Altre informazioni
Cartolarizzazioni
Altre passività
In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali, ci si è avvalsi della facoltà di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti ad operazioni di cartolarizzazione effettuate prima del 1° gennaio 2004, che risultavano
cancellati in base ai precedenti principi contabili. Nell’attivo patrimoniale della banca cedente figurano così i titoli
sottoscritti.
Per le operazioni perfezionatesi successivamente a tale data, i crediti ceduti non sono cancellati dal bilancio qualora
vi sia un sostanziale trattenimento di rischi e di benefici, anche se formalmente oggetto di cessione pro-soluto ad
una società veicolo. Ciò si verifica, ad esempio, qualora la banca sottoscriva la tranche dei titoli Junior o di esposizioni analoghe, in quanto sopporta il rischio delle prime perdite e, parimenti, beneficia del rendimento dell’operazione.
Conseguentemente, i crediti figurano in bilancio come “Attività cedute e non cancellate” a fronte del finanziamento
ricevuto dalla società veicolo, al netto dei titoli emessi dalla stessa e sottoscritti dalla banca cedente. Analoghi criteri
di rappresentazione, basati sulla prevalenza della sostanza sulla forma, sono applicati per la rilevazione delle competenze economiche.
In questa voce sono compresi, tra l’altro, gli accantonamenti, su base analitica e collettiva, relativi alla stima di possibili esborsi connessi al rischio di credito su impegni e garanzie.
Azioni Proprie
Rilevazione iniziale. Le azioni proprie acquistate, nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti
dall’ultimo Bilancio approvato, sono portate in decremento del Patrimonio Netto. In nessun caso il valore nominale
delle azioni acquistate può eccedere la decima parte del capitale sociale, tenendosi conto a tal fine anche delle
azioni possedute da società controllate.
Cancellazione. Le azioni proprie detenute sono cancellate dal Bilancio al momento della loro alienazione. Però le
azioni proprie acquistate in violazione dell’art. 2357 del c.c. debbono essere alienate secondo modalità da determinarsi dall’assemblea entro un anno dal loro acquisto. In mancanza deve procedersi senza indugio al loro annullamento e alla corrispondente riduzione del capitale.
Rilevazione delle componenti reddituali. Il valore collocato, gli utili e/o le perdite derivanti dalla loro negoziazione
sono rilevati come variazioni di Patrimonio Netto.
Garanzie e impegni
Le garanzie rilasciate e gli impegni ad erogare fondi che comportino rischi di credito sono iscritti per il valore nominale dell’impegno assunto, al netto degli utilizzi per cassa e delle eventuali rettifiche di valore rilevate, su base sia
analitica che collettiva, in relazione alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di credito, nella voce “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie, che trovano contropartita nello Stato
Patrimoniale alla voce “Altre passività”.
La rilevazione dei costi
Il principio della competenza impone di iscrivere le operazioni realmente effettuate nell’esercizio, al fine della formazione del reddito di periodo. Conseguenza di tale assunto è la correlazione tra costi e ricavi dell’esercizio, che si
realizza, a prescindere dal momento dell’esborso e/o dell’emissione della fattura, per:
• ripartizione dell’utilità o funzionalità pluriennale (ammortamento);
• imputazione diretta di costi al conto economico dell’esercizio o perché associati al tempo o perché sia venuta
meno l’utilità o la funzionalità del costo;
• associazione causa-effetto tra tali costi ed i ricavi che sono generati con l’utilizzo del bene o servizio acquistati.
In particolare, ai fini della determinazione dell’esercizio di competenza, i corrispettivi delle cessioni dei beni si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute:
-
-
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alla data della consegna o spedizione, per i beni di consumo
alla data di stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende
I corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute, alla data in cui le stesse sono ultimate, ovvero, per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo,
assicurazione e altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, alla data di maturazione dei corrispettivi
le spese di acquisizione di immobilizzazione materiali/immateriali si considerano sostenute alla data di messa in
uso del bene.
Dividendi e riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici
futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare:
- gli interessi di mora sulle sole sofferenze, se previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a Conto Economico
solo al momento del loro effettivo incasso, mentre gli altri, maturati su posizioni in incaglio o sconfinate, sono
contabilizzati al momento di maturazione e svalutati utilizzando le stesse percentuali di recuperabilità previste per
i crediti che li hanno originati;
- i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto legale ad incassarli, e quindi nel
momento in cui ne viene deliberata la distribuzione;
- gli utili e le perdite derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione sono riconosciuti a Conto
Economico al regolamento contrattuale dell’operazione sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o
incassato ed il fair value al quale lo strumento è iscritto, ottenuto mediante tecniche di valutazione che utilizzano
parametri di input osservabili sul mercato. Il fair value così determinato viene poi corretto per tenere conto del
rischio di recuperabilità degli eventuali margini positivi, in funzione della specifica controparte con la quale lo
strumento finanziario risulta stipulato (credit risk adjustment);
- gli utili derivanti dalla stipula di strumenti finanziari per i quali si ritiene che il fair value non possa essere determinato secondo parametri di mercato osservabili, sono distribuiti nel tempo tenendo conto della natura e della
durata dello strumento (es. prodotti a capitale garantito o protetto);
- i ricavi derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari, determinati dalla differenza tra il corrispettivo incassato
ed il fair value dello strumento, sono riconosciuti a conto economico alla data di emissione se il fair value è determinato sulla base di parametri osservabili o a transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo
strumento è negoziato. Qualora tali parametri non siano riscontrabili in modo diretto sul mercato, come per tutte
le emissioni rivolte al mercato retail, la tecnica valutativa utilizzata per la determinazione del fair value considera,
quale fattore correttivo nell’attualizzazione dei flussi di cassa, lo spread commerciale. Il fair value così determinato
corrisponde al corrispettivo incassato: nessun profitto risulta pertanto contabilizzato alla data di emissione.
83
A.3 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Gerarchia del fair value
La principale innovazione introdotta con l’amendment all’IFRS 7 (Improving Disclosures about Financial Instruments) è l’introduzione del concetto di Fair Value Hierarchy (nel seguito anche “FVH”) articolata su tre differenti livelli
(Livello 1, Livello 2 e Livello 3) in ordine decrescente di osservabilità degli input utilizzati per la stima del fair value.
La gerarchia del fair value prevede che vengano assegnati alternativamente i seguenti livelli:
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
•
A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
Si precisa che nel corso del 2010 non sono state operate riclassifiche volte a trasferire attività finanziarie da un
portafoglio all’altro. Conseguentemente le tabelle della presente sezione non vengono avvalorate.
•
A.3.2 Gerarchia del fair value
•
Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi di attività o passività identiche (cioè senza modifiche o
repackaging).
Livello 2: dati di input diversi dai prezzi di cui al Livello 1 che sono osservabili in mercati attivi per strumenti di
attività o passività simili oppure calcolati attraverso tecniche di valutazione dove tutti gli input significativi sono
basati su parametri osservabili sul mercato.
Livello 3: tecniche di valutazione dove un qualsiasi input significativo per la valutazione al fair value è basato su
dati di mercato non osservabili.
Modalità di valutazione dei titoli in portafoglio al 31 dicembre 2010
La necessità di migliorare il livello di disclosure in relazione al “fair value measurement”, soprattutto alla luce delle
recenti condizioni di mercato, ha spinto lo IASB, nel corso della seconda metà del 2008, a considerare una proposta
di modifica dell’IFRS 7 finalizzata a migliorare la trasparenza dell’informativa di bilancio in relazione a due temi:
•
•
Fair value measurement: lo IASB ha inteso adottare le modalità già previste nello SFAS 157 che prevedono una
gerarchia di fair value a 3 livelli basata sulla significatività degli input delle valutazioni;
Liquidity risk: è stata presentata una nuova definizione di liquidity risk (come “rischio che un’entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate attraverso la consegna
di contante o di altre attività finanziarie”), nonchè viene richiesta una maggiore informativa anche di tipo quantitativo sulla modalità di gestione della liquidità di strumenti derivati.
A seguito di consultazioni a livello internazionale tra regulators, governi ed organismi preposti alla predisposizione
ed all’interpretazione delle regole contabili, il 5 Marzo 2009 lo IASB ha approvato un emendamento all’IFRS 7 al
fine di migliorare l’informativa in materia di fair value measurement e rinforzare i precedenti requisiti di informativa
in materia di liquidity risk associato agli strumenti finanziari. Tale emendamento, va applicato a partire dal bilancio
d’esercizio 2009 (IFRS 7 44G).
Premesso che il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli ed indipendenti, per gli strumenti finanziari il fair value
viene determinato attraverso l’utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti finanziari quotati
su mercati attivi, o mediante l’utilizzo di modelli valutativi per gli altri strumenti finanziari. L’esistenza di quotazioni
in un mercato attivo è la prova migliore del fair value e, quando esistono, sono utilizzate per valutare l’attività o la
passività finanziaria. Si fa presente che l’approccio metodologico utilizzato dalla Banca per la valorizzazione degli
strumenti finanziari in bilancio è finalizzato ad attribuire massima priorità ai prezzi ufficiali disponibili sui mercati
considerati attivi ottenuti da fonti indipendenti (mark to market) e priorità più bassa all’utilizzo di input non osservabili sul mercato e quindi maggiormente discrezionali (mark to model).
Di seguito sono esplicitate le metodologie seguite per la valutazione degli strumenti finanziari iscritti in bilancio tenuto conto della gerarchia del fair value.
Nel contesto sopra rappresentato, la Banca si è dotata di una policy interna che disciplini in modo trasparente ed
esauriente l’approccio metodologico ed il modello operativo adottato per la valorizzazione degli strumenti finanziari
al fair value. Di particolare rilevanza, con riferimento alle disclosure requirements previste dall’IFRS 7 è definire,
all’interno della policy interna di disciplina, l’approccio metodologico e il modello operativo adottato dalla Banca per
la valorizzazione degli strumenti finanziari al fair value, la definizione dei parametri per la definizione dei mercati
attivi e dei mercati inattivi. Il concetto di “mercato attivo” più che al mercato di riferimento è riconducibile al singolo
strumento finanziario. Infatti, il c.d. “mercato attivo”:
•
•
•
non coincide necessariamente con il concetto di mercato regolamentato;
comprende circuiti di scambio organizzato e multilateral trading facilities, sempre che i prezzi in essi esposti
siano effettivamente rappresentativi di scambi;
comprende anche circuiti elettronici di negoziazione, con le stesse cautele di cui sopra.
Inoltre, durante l’attuale crisi finanziaria, molti mercati hanno sperimentato minori volumi, riduzioni delle size medie
delle transazioni e, in alcuni casi, una mancanza di attività di trading per brevi periodi. L’aggettivo “attivo” riferito ai
mercati è inteso dai regulators come sinonimo di “liquido”.
Infatti, tutti i criteri indicati dai regulators attengono ad indicatori di pronta ed economica liquidabilità delle posizioni.
Tale definizione trova inoltre ampio riscontro nel concetto di liquidità espresso all’interno del “livello 3” sul Regolamento Intermediari che afferma che uno strumento finanziario può definirsi illiquido se il portatore dello stesso:
•
•
•
84
ha difficoltà a rivenderlo;
in un lasso di tempo ragionevole;
a condizioni di prezzo significative ossia tali da riflettere, direttamente o indirettamente, una pluralità di interessi
in acquisto ed in vendita.
85
Metodo di valutazione Livello 1
La Banca assegna livello 1 a tutte le quotazioni rilevate sui mercati regolamentati, così come identificati nell’apposito
elenco tenuto da Consob. In particolare vengono assunti i prezzi ufficiali o, in mancanza quelli di riferimento, rilevati nei predetti mercati (senza modifiche o ricomposizioni), attraverso il caricamento automatizzato all’interno del
sistema informativo della Banca. Qualora uno strumento finanziario sia quotato su più mercati regolamentati viene
assunto il prezzo formatosi sul mercato primario di trattazione.
Nel caso in cui gli strumenti finanziari non siano quotati su mercati regolamentati ma vengano scambiati su mercati
attivi, ovvero da un numero significativo di market maker e tali prezzi vengano pubblicati regolarmente dall’agenzia di informazione finanziaria Bloomberg, cui la Banca fa riferimento per rilevare e monitorare i dati del mercato
finanziario, vengono assunti i migliori prezzi Bid, per la valutazione degli strumenti finanziari acquistati, ed i migliori
prezzi Ask, per la valutazione degli strumenti finanziari emessi.
La valorizzazione degli O.I.C.R. viene effettuata mediante l’applicazione dei Net Asset Value - N.A.V. - calcolati periodicamente dalle società di gestione. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, servizi di quotazione, intermediari
ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni di mercato. Nel caso di strumenti finanziari derivati quotati
la determinazione del fair value è basata su prezzi rilevati in mercati attivi come sopra definiti.
provider esterno e non sia possibile applicare i modelli valutativi implementati nei sistemi informatici, vengono utilizzate le indicazioni di prezzo fornite direttamente da controparti istituzionali o agenti di calcolo, che rappresentano,
in funzione delle caratteristiche dello strumento finanziario, una stima attendibile del fair value.
Con l’obiettivo di fornire un quadro dettagliato in merito alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari
in bilancio di seguito si riporta la segmentazione di tutti gli strumenti finanziari sia cash che derivati valutati al fair
value, sulla base della triplice gerarchia in precedenza illustrata.
Voci dell’attivo assoggettate a valutazione:
• Attività finanziarie detenute per la negoziazione (voce 20);
• Attività finanziarie valutate al fair value (voce 30);
• Attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 40).
Voci del passivo assoggettate a valutazione:
• Passività finanziarie detenute per la negoziazione (voce 40);
• Passività finanziarie valutate al fair value (voce 50);
Successivamente alla presente Sezione viene allegata una Tabella riepilogativa delle attività e passività finanziarie
per cassa suddivise per i diversi livelli di gerarchia del fair value alla data del 31 Dicembre 2010.
Metodo di valutazione Livello 2
Attività per cassa (voci 20, 30 e 40 dell’attivo)
Se uno strumento finanziario non è negoziato su un mercato attivo ai fini della determinazione del fair value la Banca
fa ricorso:
1) a tecniche di valutazione coerenti con le metodologie di pricing comunemente utilizzate nella prassi di mercato;
2) all’utilizzo dei prezzi relativi a recenti transazioni di mercato tra parti consapevoli ed indipendenti;
3) a valori correnti di mercato di strumenti aventi le stesse caratteristiche finanziarie;
In particolare le tecniche di valutazione sono diversificate a seconda del tipo di strumento finanziario da trattare e
precisamente:
Gli strumenti finanziari valorizzati con livello 1 e 2 rappresentano l’83,44% di tutte le attività finanziarie classificate
in bilancio nei portafogli valutati al fair value. Si fa presente che nel livello 2 sono confluiti i derivati finanziari O.T.C.,
che vengono valutati attraverso modelli matematici che utilizzano come fattori di input dati di mercato osservabili.
All’interno del livello 2 sono presenti, altresì, strumenti finanziari di capitale il cui prezzo è stato rilevato attraverso
l’osservazione di prezzi di mercato recenti. La valutazione viene supportata anche attraverso l’utilizzo di modelli
matematici che tengono conto dei flussi reddituali attesi (Discount Dividend Model).
•
•
•
Per i titoli di capitale vengono utilizzati modelli di valutazione di tipo patrimoniale, reddituale e misto (Discount
Dividend Model), prezzi desumibili da transazioni avvenute su strumenti similari, da multipli di mercato di società direttamente confrontabili.
Per gli strumenti finanziari obbligazionari, c.d. "plain vanilla", si applicano modelli di attualizzazione dei flussi
di cassa attesi utilizzando curve di tassi di interesse forward, ricavate sulla base delle curve dai tassi spot e
spread creditizi per settore, rating e durata. Nel caso di obbligazioni strutturate viene valutata in maniera distinta la componente derivativa e sommata algebricamente al valore dello strumento finanziario "plain vanilla".
La valutazione degli strumenti finanziari obbligazionari, avviene attraverso l’utilizzo di uno specifico applicativo
informatico (Master Finance) che viene alimentato con dati di mercato "riskfree" e curve di rating esplicative del
rischio emittente, come sopra definite.
Per gli strumenti finanziari derivati Over The Counter (O.T.C), vengono utilizzate metodologie comunemente
seguite a livello finanziario. In particolare vengono applicati modelli di attualizzazione dei flussi di cassa futuri
e modelli di determinazione di prezzo per le opzioni. I dati di input dei modelli, tassi, volatilità, prezzi, vengono
rilevati direttamente dai mercati di riferimento attraverso automatismi realizzati con l’applicativo “data license”
di Bloomberg, che alimenta il motore di calcolo di cui si serve la Banca.
Gli strumenti finanziari valutati sulla base di parametri non osservabili (livello 3) rappresentano una quota limitata,
16,26% e sono rappresentati in prevalenza, per il 92,79%, da partecipazioni detenute a scopo di promozione del
territorio ed altre società con le quali normalmente esistono accordi commerciali ed operativi. Al fine di verificare
l’esistenza di obiettive evidenze di impairment sono stati svolti dei test che non hanno evidenziato la necessità di
procedere a riduzioni di valore in bilancio.
Per quanto riguarda le restanti posizioni, 7,21%, esse sono riconducibili ad un numero limitato di strumenti finanziari illiquidi, aventi strutture complesse, il cui fair value è stato desunto da informazioni provenienti da contributori
esterni opportunamente riviste internamente.
Metodo di valutazione Livello 3
La determinazione del fair value, in questo caso, fa ricorso a tecniche di valutazione che si fondano, in misura
rilevante, su input significativi non desumibili dal mercato e comporta, pertanto, stime ed assunzioni effettuate
direttamente dal management.
Per i titoli obbligazionari non quotati su mercati regolamentati, per i quali non si riescano a reperire prezzi da nessun
86
87
Tabelle riepilogative gerarchia del fair value sulle attività e passività finanziarie per cassa
A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Voce
20
Attività finanziarie misurate al fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
82.114
1.318
1.965
85.397
Titoli di debito
82.114
0
1.965
84.079
Titoli di capitale
0
0
0
0
Oicr
0
0
0
Derivati
0
1.318
Attività finanziarie valutate al fair value
40.467
Titoli di debito
31-dic-10
Attività/Passività finanziarie misurate al FV
31-dic-09
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
1.
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
82.114
1.318
1.965
85.397
135.141
2.884
2.126
140.151
0
2.
Attività finanziarie valutate al fair value
40.467
0
0
40.467
21.539
0
0
21.539
0
1.318
3.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
11.746
4.661
25.288
41.695
44.865
4.709
25.369
74.943
0
0
40.467
4
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
0
0
40.467
0
0
40.467
Titoli di capitale
0
0
0
0
134.327
5.979
27.253
167.559
201.545
7.593
27.495
236.633
Oicr
0
0
0
0
11.746
4.661
25.288
41.695
28
0
0
28
Titoli di capitale
4.074
4.661
25.288
34.023
Oicr
7.644
0
0
7.644
Totale attività finanziarie misurate al fair value
134.327
5.979
27.253
167.559
Percentuale livello su portafoglio
80,17%
3,57%
16,26%
100,00%
30
40
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Titoli di debito
Totale
1.
Passività finanziarie detenute per la
negoziazione
0
3.594
0
3.594
0
2.096
0
2.096
2.
Passività finanziarie valutate al fair value
0
5.513
0
5.513
0
36.368
0
36.368
3.
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
0
0
0
9.107
0
9.107
0
38.464
0
38.464
Totale
A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fai value (livello 3)
(migliaia di euro)
ATTIVITA’ FINANZIARIE
(migliaia di euro)
Voce
Passività finanziarie misurate al fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
40
Passività Finanziarie detenute per la negoziazione
0
3.594
0
3.594
1
Titoli di debito
0
0
0
0
2
Altri titoli
0
0
0
0
3
Derivati
0
3.594
0
3.594
50
Passività finanziarie valutate al fair value
0
5.513
0
5.513
1
Debiti verso Banche
0
0
0
0
2
Debiti verso Clientela
0
0
0
0
3
Titoli di debito
0
5.513
0
5.513
0
9.107
0
9.107
0,00%
100,00%
0,00%
100,00%
Totale passività finanziarie misurate al fair value
Percentuale livello su portafoglio
1.
Esistenze iniziali
2.
2.1
2.2
2.2.1
2.2.2.
2.3
2.4
detenute per la
negoziazione
valutate al
fair value
disponibili
per la vendita
di copertura
2.126
0
25.369
0
Aumenti
0
0
0
0
Acquisti
Profitti imputati a
Conto Economico
- di cui plusvalenze
Patrimonio netto
Trasferimenti da altri livelli
Altre variazioni in aumento
0
0
0
0
0
0
0
0
0
X
0
0
0
X
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(161)
3.
Diminuzioni
0
(81)
0
3.1
3.2
3.3.
3.3.1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.3.2.
3.4
3.5
Vendite
Rimborsi
Perdite imputate a
Conto Economico
- di cui minusvalenze
Patrimonio netto
Trasferimenti da altri livelli
Altre variazioni in diminuzione
0
X
0
(161)
0
X
0
0
0
0
0
(81)
0
0
0
0
4.
Rimanenze finali
1.965
0
25.288
0
A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
Alla data del 31-12-2010 come pure al 31-12-2009 non si registrano passività valutate al fair value di livello 3
88
89
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
Sezione 2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20
B.1 – Attivo
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
(migliaia di euro)
Sezione 1 Cassa e disponibilità liquide – Voce 10
Voci/Valori
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
(migliaia di euro)
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
Livello 1
Livello 2
Totale 31-dic-09
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Totale
31-dic-10
31-dic-09
A. Attività per cassa
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
Cassa e disponibilità liquide
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
21.981
21.524
357.000
115.000
378.981
136.524
La voce “Cassa e disponibilità liquide” presenta un incremento del 177,59%, pari a 242.457 migliaia di euro,
soprattutto per l’incremento del deposito libero detenuto presso la Banca d’Italia. Alla data del 31 dicembre
2010 lo stesso presenta un saldo di euro 357 milioni.
0
1.965
133.881
544
2.126
84.079
136.551
307
0
1.965
954
0
2.126
2.272
3.080
133.471
81.807
0
0
132.927
544
0
81.807
2. Titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Quote di O.I.C.R.
0
0
0
1.260
0
0
1.260
4. Finanziamenti
1.2 Altri titoli di debito
Totale 31-dic-10
82.114
0
28
0
0
24
0
28
24
4.1 Pronti contro termine
0
0
0
0
0
0
0
0
4.2 Altri
0
28
0
0
24
0
28
24
82.114
28
1.965
135.141
568
2.126
84.107
137.835
1. Derivati finanziari:
0
1.290
0
0
2.316
0
1.290
2.316
1.1 di negoziazione
0
1.248
0
0
1.122
0
1.248
1.122
1.2 connessi con la fair value option
0
42
0
0
1.194
0
42
1.194
1.3 altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale A
B. Strumenti derivati
2. Derivati su crediti
0
0
2.1 di negoziazione
0
0
2.2 connessi con la fair value option
0
0
0
0
0
0
0
0
2.3 altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.290
0
0
2.316
0
1.290
2.316
82.114
1.318
1.965
135.141
2.884
2.126
85.397
140.151
Totale B
Totale (A+B)
La voce è composta in larga misura da titoli di Stato (90,69%), da obbligazioni (7,76%) e strumenti finanziari
derivati pari al 1,54%.
90
91
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Voci/Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziam.
A. ATTIVITA’ PER CASSA
Totale
31-dic-10
A.
Esistenze iniziali
136.551
0
1.260
24
137.835
B.
Aumenti
178.781
0
0
4
178.785
0
B1.
Acquisti
177.621
0
0
0
177.621
6.629
7.632
B2.
Variaz. positive di FV
154
0
0
0
154
0
9.520
B3.
Altre variazioni
1.006
0
0
4
1.010
0
0
C.
Diminuzioni
231.253
0
1.260
0
232.513
a) Banche
0
0
C1.
Vendite
96.114
0
1.232
0
97.346
b) Altri emittenti
0
0
C2.
Rimborsi
132.622
0
0
0
132.622
- imprese di assicurazione
0
0
C3.
Variaz. negative di FV
1.839
0
0
0
1.839
- società finanziarie
0
0
- imprese non finanziarie
0
0
C4.
Trasf. ad altri portafogli
0
0
0
0
0
- altri
0
0
C5.
Altre variazioni
678
0
28
0
706
0
1.260
D.
Rimanenze finali
84.079
0
0
28
84.107
28
24
a) Governi e Banche Centrali
0
0
b) Altri enti pubblici
0
0
c) Banche
0
0
28
24
84.107
137.835
872
1.989
418
327
1.290
2.316
85.397
140.151
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
d) Altri soggetti
Totale A
84.079
136.551
77.450
119.399
0
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche
- fair value
b) Clientela
- fair value
Totale B
Totale (A+B)
92
93
Sezione 3 Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Voci/Valori
Totale 31-dic-10
Livello 1
Livello 2
Totale 31-dic-09
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Totale
31-dic-09
Totale
31-dic-10
Livello 3
Totale
al 31-dic-10
0
0
0
21.539
B.
Aumenti
30.265
0
0
0
30.265
B1.
Acquisti
29.977
0
0
0
29.977
0
0
0
0
0
288
0
0
0
288
11.337
0
0
0
11.337
9.953
0
0
0
9.953
0
0
0
0
0
1.226
0
0
0
1.226
158
0
0
0
158
40.467
0
0
0
40.467
21.539
0
0
40.467
21.539
0
0
0
0
0
0
0
0
40.467
0
0
21.539
0
0
40.467
21.539
2. Titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
B2.
Variazioni positive di FV
3. Quote di O.I.C.R.
0
0
0
0
0
0
0
0
B3.
Altre variazioni
4. Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni
4.1 Strutturati
0
0
0
0
0
0
0
0
4.2 Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
C1.
Vendite
Totale
40.467
0
0
21.539
0
0
40.467
21.539
C2.
Rimborsi
Costo
40.000
0
0
20.000
0
0
40.000
20.000
C3.
Variazioni negative di FV
C4.
Altre variazioni
D.
Rimanenze finali
La voce è composta per la totalità da Btp inflation oggetto di Asset Swap. Il Btp inflativo è stato acquistato per
un valore nominale complessivo di 40 milioni di euro con contestuale esecuzione di un contratto di swap dei
flussi di cassa generati dallo strumento, contro pagamento da parte della controparte di mercato di un tasso variabile + spread. Date le caratteristiche di natural hedge dell’operazione, si è deciso di contabilizzare entrambi
gli strumenti finanziari avvalendosi dell’opportunità offerta dal principio Ias 39, cioè mediante la designazione
al fair value sia del Btp inflation che del contratto di Interest Rate Swap, che è stato contabilizzato tra le passività finanziarie di negoziazione. I risultati economici di tale operazione, in termini di utili-perdite / plusvalenzeminusvalenze, vengono imputate a voce 110 di conto economico.
Finanziam.
21.539
0
1.2 Altri titoli di debito
Quote
di O.I.C.R.
Esistenze iniziali
0
1.1 Titoli strutturati
Titoli
di capitale
A.
40.467
1. Titoli di debito
Titoli
di debito
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
(migliaia di euro)
Voci/Valori
1. Titoli di debito
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
40.467
21.539
40.467
21.539
b) Altri enti pubblici
0
0
c) Banche
0
0
d) Altri emittenti
0
0
a) Governi e Banche Centrali
2. Titoli di capitale
0
0
a) Banche
0
0
b) Altri emittenti:
0
0
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Quote di O.I.C.R.
0
0
4. Finanziamenti
0
0
a) Governi e Banche Centrali
0
0
b) Altri enti pubblici
0
0
c) Banche
0
0
d) Altri soggetti
0
0
40.467
21.539
Totale
94
95
Sezione 4 Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Non ci sono, alla data del 31 dicembre 2010, attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura
specifica.
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Voci/Valori
Livello 1
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al FV
2.1 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
Livello 2
Livello 3
Livello 1
28
0
0
Livello 2
Livello 3
28.239
0
0
Totale
31-dic-10
Totale
31-dic-09
28
28.239
0
0
0
0
0
0
0
0
28
0
0
28.239
0
0
28
28.239
4.074
4.661
25.288
9.805
4.709
25.369
34.023
39.883
4.074
4.661
0
9.805
4.709
0
8.735
14.514
0
0
25.288
0
0
25.369
25.288
25.369
7.644
0
0
6.821
0
0
7.644
6.821
0
0
0
0
0
0
0
0
11.746
4.661
25.288
44.865
4.709
25.369
41.695
74.943
Alla data del 31 dicembre 2010 il portafoglio AFS è composto per l’81,61% da titoli di capitale, per il 18,33%
da quote di Oicr e per la restante parte, pari allo 0,07%, da titoli obbligazionari.
Le variazioni di valore dei suddetti titoli sono state imputate in contropartita del Patrimonio Netto, al netto del
relativo onere fiscale. Con riferimento alle azioni quotate su mercati regolamentati di livello 1 si è provveduto
a contabilizzare le minusvalenze, realizzate alla fine dell’esercizio, nella voce 130 b) di conto economico pari
ad euro 373.552,17, essendosi verificate le condizioni per l’effettuazione dell’impairment previste dalla policy
definita dalla Banca, ai sensi del principio contabile Ias 39, PARAGRAFO 58 e seguenti. Per quanto riguardo i
titoli non quotati di livello 3 il predetto test ha evidenziato l’esistenza di obiettive evidenze di impairment su n.
2 titoli di capitale la cui svalutazione imputata a conto economico è stata pari ad euro 80.224,08.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
28
28.239
a) Governi e Banche Centrali
0
8.348
b) Altri enti pubblici
2
0
1. Titoli di debito
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
8.439
0
11.452
34.023
39.883
4.707
7.193
29.316
32.690
19.672
19.672
- società finanziarie
5.213
5.712
- imprese non finanziarie
4.418
7.305
13
1
7.644
6.821
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
0
0
a) Governi e Banche Centrali
0
0
b) Altri enti pubblici
0
0
c) Banche
0
0
d) Altri soggetti
Totale
96
26
0
0
41.695
74.943
Titoli
di capitale
Quote
di O.I.C.R.
Finanziam.
Totale
al 31-dic-10
28.239
39.883
6.821
0
74.943
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
396
538
823
0
1.757
B1.
Acquisti
28
0
11
0
39
B2.
Variazioni positive di FV
1
0
812
0
813
B3.
Riprese di valore
0
0
0
0
0
- Imputate al CE
- Imputate al PN
0
0
X
0
0
0
0
0
0
0
B4.
Trasf. ad altri portafogli
0
0
0
0
0
B5.
Altre variazioni
368
538
0
0
906
C.
Diminuzioni
28.607
6.398
0
0
35.005
C1.
Vendite
26.578
4.270
0
0
30.848
C2.
Rimborsi
919
0
0
0
919
C3.
Variazioni negative di FV
1
1.136
0
0
1.137
C4.
Svalutazioni da det.
0
454
0
0
454
- Imputate al CE
- Imputate al PN
0
0
454
0
0
0
0
0
454
0
C5.
Trasf. ad altri portafogli
0
0
0
0
0
C6.
Altre variazioni
1.109
538
0
0
1.647
D.
Rimanenze finali
28
34.023
7.644
0
41.695
(migliaia di euro)
Voci/Valori
Titoli
di debito
Sezione 5 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50
Si precisa che la Banca non possiede attività finanziarie collocate in tale tipologia di portafoglio. Nessuna delle
tabelle previste dalla Sezione 5 dedicata alle attività finanziarie detenute fino a scadenza viene avvalorata.
97
Sezione 6 Crediti verso banche – Voce 60
Sezione 7 Crediti verso clientela – Voce 70
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Tipologia operazioni/valori
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
21.204
36.089
0
0
21.204
36.089
3. Pronti contro termine
0
0
4. Altri
0
2. Riserva obbligatoria
Totale 31-dic-10
Tip. operazioni / valori
490.878
38.594
600.304
30.786
529.472
631.090
0
0
0
0
0
0
1.879.284
230.408
1.813.926
157.895
2.109.692
1.971.821
42.869
371
7.786
311
43.240
8.097
0
3.
Mutui
4.
Carte di credito.- cess. V°
5.
Leasing finanziario
0
0
0
0
0
0
6.
Factoring
0
0
0
0
0
0
270.730
18.813
365.344
17.848
289.543
383.192
78.054
0
118.813
0
78.054
118.813
0
0
0
0
0
0
78.054
0
118.813
0
78.054
118.813
Totale (valore di bilancio)
2.761.815
288.186
2.906.173
206.840
3.050.001
3.113.013
Totale (fair value)
2.790.164
288.186
3.202.137
206.840
3.078.350
3.490.323
39.049
20.961
2. Depositi vincolati
5.588
17.797
379
291
0
0
7.
Altre operazioni
8.
Titoli di debito
0
0
379
291
0
0
4.1 Titoli Strutturati
0
0
4.2 Altri Titoli di Debito
0
0
Totale (valore di bilancio)
31.122
75.138
Totale Fair Value
31.122
75.142
4. Titoli di debito
Deteriorati
PCT Attivi
9.919
3.2 Leasing finanziario
Bonis
2.
3.952
3.3 Altri
Deteriorati
Conti correnti
1. Conti correnti e depositi liberi
3.1 Pronti contro termine attivi
Totale
31-dic-09
Totale
31-dic-10
Bonis
1.
B. Crediti verso Banche
3. Altri finanziamenti:
Totale 31-dic-09
La voce riflette la consistenza della liquidità allocata sul mercato interbancario e presenta un saldo di 31.122
migliaia di euro in diminuzione di 44.016 migliaia di euro (-58,58%) rispetto al 31 Dicembre 2009.
Il “fair value” dei crediti verso banche non si discosta in maniera significativa dai valori di bilancio per la
presenza, all’interno del comparto, di rapporti a breve termine per cui il fair value è assimilabile al valore di
bilancio.
Si precisa che all’interno dei Depositi Vincolati verso Banche è presente un credito deteriorato nei confronti di
Banca MB pari ad euro 5.023 migliaia.
In data 15 novembre 2010, i commissari straordinari di Banca MB S.p.A., in amministrazione straordinaria dal
luglio del 2009, con il parere del Comitato di Sorveglianza e previa autorizzazione della Banca d’Italia, hanno
deliberato la sospensione del pagamento delle passività di qualsiasi genere e della restituzione degli strumenti
finanziari alla clientela, ai sensi degli artt. 74 e 98 del d. Leg. 1° settembre 1993, n. 385 (TUB), per il periodo
massimo di tre mesi, salvo proroghe.
La misura si è resa necessaria alla luce della crescente pressione da parte dei creditori, dell’insufficienza delle
disponibilità liquide a far fronte alle passività in scadenza e dell’impossibilità di attivare canali alternativi di
sostegno finanziario.
Gli Organi straordinari, con la supervisione della Banca d’Italia, stanno operando per realizzare al più presto un
piano di intervento che, con il sostegno del Fondo Interbancario di Tutele dei Depositi e delle banche creditrici,
possa salvaguardare gli interessi della clientela.
Alla luce di ciò, Banca Tercas ha classificato la posizione ad incaglio, l’ha svalutata del 10% iscrivendo un fondo
svalutazione pari a euro 500 mila.
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
La voce presenta, al 31 Dicembre 2010, un saldo pari a 3.050.001 migliaia di euro, con un decremento
del 2,02% rispetto al periodo precedente. Si registrano delle flessioni sia nella categoria dei Conti Correnti
(-16,10%), sia in quella dei Titoli di Debito (-34,31%); per quanto riguarda quest’ultima tipologia, la diminuzione è dovuta al rimborso delle obbligazioni della Adriatico Finance SME relative alla cartolarizzazione dei
leasing Terfinance. In aumento il comparto dei Mutui (+6,99%) e delle Cessioni del quinto (+ 35.143) migliaia
di euro.
Le attività deteriorate rappresentano l’insieme dei crediti in sofferenza, incaglio, ristrutturati e sconfinati oltre
180 gg, come definiti dalla vigente normativa di vigilanza. Il comparto presenta un incremento del 39,33%
determinato in particolar modo dall’incremento dei crediti incagliati e sconfinati.
Tali crediti vengono opportunamente presidiati con accantonamenti pari all’1,05% sugli sconfinati, al 17,02%
sugli incagli e al 52,20% sulle sofferenze. Per maggiori approfondimenti sulle politiche del rischio di credito si
rimanda alla parte E, sez. 1 della Nota Integrativa.
Il “fair value” dei crediti è stato calcolato con l’ausilio di uno specifico software CSE che ha attualizzato i flussi
futuri degli stessi ad un tasso che ha considerato sia il rischio di mercato che il rischio di credito dei singoli debitori. La curva dei tassi “adjusted”, infatti, è stata ottenuta applicando una maggiorazione di punti percentuali
alla curva dei tassi c.d. “risk free”, rappresentativa della rischiosità dei singoli debitori e corrispondente alla
perdita attesa desunta dai parametri di PD ed LGD stimati dalla Banca.
6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica
La Banca non pone in essere politiche di copertura del rischio legato a variazioni di “fair value” o di copertura
dei flussi finanziari. Peraltro la liquidità è allocata pressoché per intero su strumenti finanziari a pronti, o a
brevissima scadenza, a tassi di interesse variabili.
6.3 Leasing finanziario
Alla data del bilancio non sono presenti crediti verso banche relativi ad operazioni di locazione finanziaria.
98
99
Sezione 10 Le partecipazioni – Voce 100
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
(migliaia di euro)
Tipologia operazioni/valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Bonis
Deteriorate
Bonis
Deteriorate
10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole:
informazioni sui rapporti partecipativi
Totale
31-dic-09
Totale
31-dic-10
1.
Titoli di debito
78.054
0
118.813
0
78.054
118.813
a)
Governi
0
0
0
0
0
0
b)
Altri Enti pubblici
0
0
0
0
0
0
c)
Altri emittenti
78.054
0
118.813
0
78.054
118.813
0
77.755
299
0
0
0
0
0
0
118.513
300
0
0
0
0
0
0
77.755
299
0
0
118.513
300
0
2.683.761
288.186
2.787.360
206.840
2.971.947
2.994.200
24.376
1
2.733
0
24.377
2.733
5.055
55
25.726
0
5.110
25.726
2.654.330
288.130
2.758.901
206.840
2.942.460
2.965.741
1.941.660
231.756
2.001.149
167.029
124.282
1.414
586.974
11.260
0
45.114
218.657
1.542
537.553
11.960
0
27.851
2.173.416
135.542
1.414
632.088
2.168.178
230.617
1.542
565.404
2.761.815
288.186
2.906.173
206.840
3.050.001
3.113.013
- imprese non finanz.
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2.
Finanziamenti verso
a)
Governi
b)
Altri Enti pubblici
c)
Altri soggetti
- imprese non finanz.
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
Sede
Tipo di rapporto
Quota
di partecipazione %
Disponibilità voti %
1 Banca Caripe
Pescara
controllo
95,00%
95,00%
2 Terbroker S.r.l.
Teramo
controllo
87,70%
87,70%
3 Sogiter s.r.l.
Teramo
controllo
100,00%
100,00%
Denominazioni
A.
B.
Imprese controllate in via esclusiva
Imprese controllate in modo congiunto
1 -----------------------2 ------------------------
C.
Imprese sottoposte ad influenza notevole
1 -----------------------2 ------------------------
10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole:
informazioni contabili
La Banca non presenta crediti verso la clientela che possono essere classificati fra le attività coperte ai sensi
della normativa IAS - IFRS.
Non ci sono crediti verso clientela costituiti in garanzie di proprie passività ed impegni.
Denominazioni
A.
Ricavi totali
Utile
(Perdita)
P. Netto +
Utile
Valore di
Bilancio
Fair Value
Imprese contr. in via esclusiva
1 Banca Caripe SpA
7.4 Leasing finanziario
Alla data del bilancio non sono presenti crediti verso clientela relativi ad operazioni di locazione finanziaria.
Totale Attivo
B.
1.621.364
90.114
268
112.121
228.000
n.d.
1 Terbroker S.r.l.
1.776
1.145
203
1.015
124
n.d.
2 Sogiter S.r.l.
5.046
365
48
2.926
3.030
n.d.
1.628.186
91.624
519
116.062
231.154
n.d.
Imprese contr. in modo congiunto
1
2
Sezione 8 Derivati di copertura – Voce 80
C.
Imprese sott. ad influenza notevole
1
Alla data del bilancio non sono presenti operazioni relative a derivati di copertura, pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa.
2
Totale
Sezione 9 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
Voce 90
I dati delle società controllate, sopra riportati, vengono espressi al lordo, e quindi comprensivi, dei rapporti
infragruppo in essere al 31 Dicembre 2010.
Tutte le imprese controllate mostrano un Patrimonio Netto contabile di competenza di Banca Tercas diverso dal
valore di carico della relativa partecipazione. In particolare:
Alla data del bilancio non sono presenti operazioni di copertura generica delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica, pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa.
•
100
per la Sogiter Srl il valore di iscrizione della partecipazione è maggiore di 104 migliaia di euro rispetto al
valore che emerge dall’applicazione del metodo del Patrimonio Netto. Esso scaturisce dall’apprezzamento
della società al momento della rilevazione della quota ed è riferibile al valore dell’immobile di proprietà sito
in Lanciano e locato a Banca Tercas come asseverato nella perizia giurata di stima dell’immobile stesso;
101
•
•
per la Terbroker Srl il valore di iscrizione, minore di 766 migliaia di euro rispetto al valore che emerge dall'applicazione del metodo del Patrimonio Netto, è determinato dalla presenza di utili di esercizi precedenti
accantonati. La suddetta società non fa parte del Gruppo Bancario in termini di normativa di vigilanza e
viene consolidata esclusivamente in applicazione dei Principi Contabili IAS – IFRS;
per Banca Caripe Spa il valore di iscrizione della partecipazione è maggiore di 121.485 migliaia di euro
rispetto al valore che emerge dall’applicazione del metodo del Patrimonio Netto.
Sezione 11 Attività materiali – Voce 110
In applicazione di quanto disposto dallo IAS 40, si è proceduto all’ammortamento degli immobili non strumentali.
11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
(migliaia di euro)
Attività / Valori
10.3 Partecipazioni: variazioni annue
A.
Partecipazioni
Esistenze iniziali
B.
Totale 31-dic-09
Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
(migliaia di euro)
A.
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-10
a) terreni
Totale 31-dic-09
8.775
8.775
12.292
12.690
c) mobili
1.193
1.165
d) impianti elettronici
1.377
1.241
e) altre
1.935
1.287
b) fabbricati
3.154
3.139
Aumenti
228.000
15
B.1
Acquisti
228.000
15
B.2
Riprese di valore
0
0
1.2 acq. in leasing finanz.
B.3
Rivalutazioni
0
0
a) terreni
0
0
B.4
Altre variazioni
0
0
b) fabbricati
0
0
C.
Diminuzioni
0
0
c) mobili
0
0
C.1
Vendite
0
0
d) impianti elettronici
0
0
e) altre
0
0
C.2
Rettifiche di valore
0
0
C.4
Altre variazioni
0
0
25.572
25.158
D.
Rimanenze finali
231.154
3.154
E.
Rivalutazioni totali
0
0
a) terreni
1.382
1.382
F.
Rettifiche totali
0
0
b) fabbricati
3.334
3.514
a) terreni
0
0
b) fabbricati
0
0
Totale B
4.716
4.896
Totale (A+B)
30.288
30.054
L’incremento, pari ad euro 228 migliaia, si riferisce all’acquisto del 95% delle azioni Banca Caripe avvenuta il
31 dicembre 2010.
10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate
Totale A
B.
Attività det. a scopo di investimento
2.1 di proprietà
2.2 acq. in leasing finanz.
La Banca non ha in essere impegni riferiti a società controllate.
10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto
Non ci sono, alla data del 31 Dicembre 2010, impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo
congiunto.
10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole
Non ci sono impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole.
102
Si segnala che nel corso del 2010, in applicazione di una Delibera del CDA del mese di novembre 2009, è stato
alienato un immobile non strumentale sito in Teramo, via Cona, mentre un terreno e un immobile strumentale
siti in Bellante Paese (Te) sono stati allocati tra le attività in via di dismissione. L’alienazione di questi ultimi
avverrà presumibilmente nel corso del 2011.
11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate
Al 31 Dicembre 2010 non sono presenti in bilancio attività materiali valutate al “fair value” o rivalutate.
103
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Descrizione Categoria
(migliaia di euro)
Attività Materiali ad uso funzionale
ARREDAMENTI D’ARTE
Terreni
Mobili
Impianti
elettronici
Altre
Totale
8.775
6.776
8.735
8.247
32.533
0
5.611
7.494
6.960
20.065
8.775
1.165
1.241
1.287
12.468
A.
Esistenze iniziali lorde
A.1
Riduz. di valore totali nette
A.2
Esistenze iniziali nette
B.
Aumenti:
0
157
604
955
1.716
B.1
B.2
B.3
B.4
B.5
B.6
B.7
Acquisti
Spese per migliorie capitalizzate
Riprese di valore
Variazioni positive di FV imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Differenze positive di cambio
Trasf. di imm. detenute a scopo di investimento
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
157
0
0
0
0
0
0
0
0
604
0
0
0
0
0
0
0
0
951
0
0
0
0
0
0
0
4
1.712
0
0
0
0
0
0
0
4
C.
Diminuzioni:
0
129
468
307
904
C.1
C.2
C.3
Vendite
Ammortamenti
Rettifiche di valore da deterioramento imp. a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Variazioni Negative di FV imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Diff. negative di cambio
Trasferimenti:
a) attività materiali detenute per investimento
b) attività in via di dismissione
Altre variazioni
0
0
0
129
0
468
0
307
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
904
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
8.775
1.193
1.377
1.935
13.280
0
5.740
7.962
7.263
20.965
C.4
C.5
C.6
D.
Rimanenze finali nette
D.1
Riduzioni di valore totali nette
D.2
Rimanenze finali lorde
8.775
6.933
9.339
9.198
34.245
E.
Valutazione al costo
8.775
1.193
1.377
1.935
13.280
Vita Utile Residua (anni)
0
ARREDAMENTI
10
MOBILI ORDINARI
10
MACCHINE ELETTRONICHE.
5
AUTOVETTURE, MOTO E SIMILI
5
ATTREZZATURE VARIE
IMP. ALLARME, FOTO CINE TV
IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO
10
5
15
AUTOVEICOLI DA TRASPORTO
5
IMP. SPECIALI COMUNICAZIONE
5
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
20
IMP. DI RISCALD. A COND.
10
In ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 10 della Legge 19 marzo 1983, n.72, vengono fornite, in
allegato, le indicazioni per gli immobili tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. Queste sono esposte separatamente per gli immobili vincolati al fondo di previdenza
interno a prestazione definita e per quelli legati al fondo liquidazione del personale.
Si segnala, inoltre, la nuova categoria degli impianti di riscaldamento a condensazione che sono stati installati
nei locali siti in via Carducci a Teramo di proprietà della Sogiter Srl, locati a Banca Tercas e che ospitano i servizi
di Direzione Generale e lo sportello al pubblico della Tesoreria Enti. Tali impianti sono ammortizzati in 10 anni,
così come da apposita perizia del Servizio Tecnico e Beni Patrimoniali.
Le attività materiali sono detenute per esclusive esigenze di carattere funzionale. Esistono, tuttavia, nel patrimonio di Banca Tercas degli immobili detenuti a scopo di investimento. Essi, in parte, costituiscono beni vincolati al soddisfacimento degli obblighi nei confronti del fondo pensionistico interno a prestazione definita.
Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro stimata
vita utile residua. Per quanto riguarda gli immobili strumentali e non strumentali, tale vita utile residua è stata
valutata da periti professionali interni ed esterni.
I beni mobili sono ammortizzati in base alla c.d. “vita utile residua” espressa in anni così come riportato in
dettaglio nella seguente tabella.
104
105
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
Sezione 12 Attività immateriali – Voce 120
(migliaia di euro)
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Totale Attività Materiali
(migliaia di euro)
Terreni
Fabbricati
Totale
1.382
3.514
4.896
Totale 31-dic-10
A.
Esistenze iniziali nette
B.
Aumenti
0
0
0
B.1
Acquisti
0
0
0
A.1
Avviamento
B.2
Spese per migliorie cap.te
0
0
0
A.2
Altre attività immateriali
B.3
Variazioni positive nette di FV
0
0
0
A.2.1
Attività valutate al costo:
B.4
Riprese di valore
0
0
0
B.5
Differenze di cambio positive
0
0
0
B.6
Trasf. da immobili ad uso funz.
0
0
0
B.7
Altre variazioni
0
0
0
C.
Diminuzioni
0
180
180
C.1
Vendite
0
0
0
C.2
Ammortamenti
0
180
180
C.3
Variazioni negative nette di FV
0
0
0
C.4
Rettifiche di valore da det.
0
0
0
C.5
Differenze di cambio negative
0
0
0
C.6
Trasf. ad altri portafogli di attività
0
0
0
a) immobili ad uso funzionale
0
0
0
b) attività non corr. in via di dism.
0
0
0
C.7
Altre variazioni
0
0
0
D.
Rimanenze finali
1.382
3.334
4.716
E.
Valutazione al “fair value”
2.789
8.905
11.694
Attività / Valori
Durata
definita
Durata indefinita
0
X
0
463
0
212
0
0
0
0
0
463
0
212
0
Attività valutate al fair value
0
0
0
0
a) Attività imm. generate internamente
0
0
0
0
0
0
0
0
463
0
212
0
b) Altre Attività
b) Altre Attività
Totale
Durata indefinita
X
a) Attività imm. generate int.
A.2.2
Durata
definita
Totale 31-dic-09
Le immobilizzazioni immateriali sono costituite esclusivamente da applicativi software e sono ammortizzate in
relazione alla stimata vita utile residua.
Si registra un lieve incremento delle quotazioni di “fair value” (+ 0,42%) rispetto ai valori dell’esercizio precedente quando gli stessi immobili detenuti a scopo di investimento erano stati stimati ad euro 11.645 migliaia.
11.5 Impegni per acquisto di attività materiali
Alla data del bilancio non sono presenti impegni per l’acquisto di attività materiali.
106
107
Sezione 13 Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del
passivo
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
(migliaia di euro)
Descrizione / Voce
Avviamento
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
Altre attività immateriali: Altre attività immateriali:
generate internamente
altre
Def.
Indef.
Def.
Totale
31-dic-10
Indef.
(migliaia di euro)
Attività per imposte anticipate
1
Svalutazioni eccedenti lo 0,30% dei crediti
2
Accantonamenti per controversie legali
3
Svalutazione crediti di firma
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
15.801
9.774
2.547
3.599
92
60
1.722
1.998
317
601
A.
Esistenze iniziali
0
0
0
719
0
719
A.1
Riduzioni di valore totali nette
0
0
0
507
0
507
4
Oneri per il personale
A.2
Esistenze iniziali nette
0
0
0
212
0
212
5
Altri accantonamenti - FIP
B.
Aumenti:
0
0
0
368
0
368
6
Spese di rappresentanza
3
8
B.1
Acquisti
0
0
0
368
0
368
7
Minusvalenze su partecipazioni
0
0
B.2
Incrementi di attività immateriali interne
X
0
0
0
0
0
8
Altri costi ed oneri non ancora dedotti
432
491
B.3
Riprese di valore
X
0
0
0
0
0
9
Minus su titoli AFS
5
228
B.4
Variazioni positive di FV
0
0
0
0
0
0
- a patrimonio netto
X
0
0
0
0
0
20.919
16.759
- a conto economico
X
0
0
0
0
0
B.5
Differenze di cambio positive
0
0
0
0
0
0
B.6
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni:
0
0
0
117
0
117
C.1
Vendite
C.2
Rettifiche di valore
0
0
0
117
0
117
- Ammortamenti
X
0
0
117
0
117
- Svalutazioni
0
0
0
0
0
0
+ patrimonio netto
X
0
0
0
0
0
+ conto economico
0
0
0
0
0
0
Variazioni negative di FV
0
0
0
0
0
0
- a patrimonio netto
X
0
0
0
0
0
- a conto economico
X
0
0
0
0
0
Trasferimenti alle attività non correnti in via di
dismissione
0
0
0
0
0
0
C.5
Differenze di cambio negative
0
0
0
0
0
0
C.6
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
D.
Rimanenze finali
0
0
0
463
0
463
D.1
Rettifiche di valore totali nette
0
0
0
624
0
624
E.
Rimanenze finali lorde
0
0
0
1.087
0
1.087
F.
Valutazione al costo
0
0
0
463
0
463
C.3
C.4
0
Totale Attività per imposte anticipate
Le attività per imposte anticipate sono state calcolate seguendo le disposizioni dello IAS 12, moltiplicando le
differenze temporanee imponibili per l’aliquota che prevedibilmente verrà applicata al momento del loro reversal. La riforma IRES, introdotta dalla Legge Finanziaria 2008, ha previsto la riduzione delle aliquote IRES ed
IRAP rispettivamente al 27,5% e al 4,82% (aliquota base 3,90% oltre a maggiorazione regionale nelle Regioni
in dissesto amministrativo). Conseguentemente le imposte anticipate sono state calcolate alla luce di tali variazioni di aliquote. Tutte dette imposte sono considerate integralmente recuperabili in quanto è ragionevole
presumere che la Banca sarà in grado in futuro di produrre sufficienti redditi imponibili.
In applicazione dello IAS 12, par. B16 (i), si precisa che le imposte differite calcolate non subiscono alcuna
attualizzazione.
Le voci di maggiore importo sono costituite dagli accantonamenti per oneri futuri del personale, la cui deducibilità è collegata al realizzarsi degli elementi di “oggettiva determinabilità” e della “certezza” espressamente
richiesti dall’art. 109 del Tuir e dalle svalutazioni eccedenti il plafond dello 0,30% di cui all’art. 106 del Tuir.
La manovra d’estate, che consente alle banche di dedurre le svalutazioni relative all’eccedenza dei crediti erogati rispetto agli ultimi due esercizi, nel limite dello 0,50% del valore dei crediti e di portare l’eventuale eccedenza in nove quote costanti negli esercizi futuri, non ha impatto sostanziale nella realtà della banca, essendo
l’ammontare dei nuovi crediti erogati alla clientela inferiori alla media degli ultimi due esercizi. Imposte anticipate rilevanti sono anche generate dagli accantonamenti per controversie legali che sono deducibili fiscalmente
al realizzarsi degli stessi elementi della certezza e dell’oggettiva determinabilità.
Legenda: Def. a durata limitata Indef. a durata illimitata
Si precisa che alla data del 31 Dicembre 2010 non sussistono impegni all’acquisto di attività immateriali.
12.3 Altre Informazioni
Non vi sono altre informazioni da fornire.
108
109
13.2 Passività per imposte differite: composizione
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Passività per imposte differite
Totale 31-dic-10
Imposte Differite
Totale 31-dic-09
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
1.810
1.795
1.
Importo iniziale
2.
Aumenti
0
32
2.1
Imposte differite rilevate nell’esercizio
0
32
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
32
1
Plus. su cessione di partecip. e immobili
0
0
2
Riserve in sospensione di imposta
0
0
3
Rettifiche di valore degli immobili
1.347
1.348
4
Rettifiche di valore dei fondi del personale
294
304
5
Plusv. da valutazione su strumenti finanziari
174
624
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
112
158
2.3
Altri aumenti
0
0
1.927
2.434
3.
Diminuzioni
57
17
3.1
Imposte differite annullate nell’esercizio
57
17
57
17
6
Altri proventi non ancora tassati
Totale Passività per imposte differite
La riforma dell’IRES introdotto con la Legge Finanziaria 2008 ha comportato la drastica riduzione delle imposte
differite affermando il principio di derivazione su quello di neutralità. Nell’intento del legislatore fiscale c’era
infatti l’obiettivo, non raggiunto, di semplificare ed avvicinare il binario civilistico a quello fiscale. Le principali
variazioni sono relative alle plusvalenze sui titoli classificati nel portafoglio AFS che, in applicazione dello IAS
39, vengono iscritte a riserva di patrimonio al netto dell’effetto fiscale.
c) altre
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
0
0
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3
Altre diminuzioni
0
0
4.
Importo finale
1.753
1.810
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
(migliaia di euro)
Imposte Anticipate
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
16.535
10.586
1.
Importo iniziale
2.
Aumenti
6.139
6.437
Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
6.139
6.437
2.1
2.3
3.
3.1
0
224
Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
0
224
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
0
0
0
c) riprese di valore
0
0
6.139
6.437
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3
Altri aumenti
0
0
3.
Diminuzioni
1.760
488
3.1
Altri aumenti
Diminuzioni
Imposte ant. annullate nell’esercizio
1.760
488
a) rigiri
1.760
488
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
c) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
0
0
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3
Altre diminuzioni
0
0
20.914
16.535
110
Aumenti
2.1
0
Importo finale
224
Totale 31-dic-09
2.
b) dovute al mutamento di criteri contabili
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
Totale 31-dic-10
Importo iniziale
0
d) altre
4.
Imposte anticipate
1.
a) relative a precedenti esercizi
d) altre
2.2
(migliaia di euro)
c) altre
3.2
621
224
0
0
0
0
219
621
Imposte anticipate annullate nell’esercizio
0
0
a) rigiri
0
0
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
c) dovute al mutamento dei criteri contabili
0
0
Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
219
621
5
224
3.3
Altre diminuzioni
4.
Importo finale
111
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
Attività potenziali: credito verso Erario per rimborso IRES
(migliaia di euro)
In relazione alle attività potenziali di cui allo IAS 37 si precisa che in data 20 novembre 2009 è stata inoltrata,
a mezzo canale telematico, istanza di rimborso IRES per gli anni 2004, 2005, 2006, 2007 e 2008 così come
espressamente previsto dall’art. 6 del DL 29 novembre 2008 n. 185, convertito con modificazioni dalla Legge
28 gennaio 2009 n. 2.
Imposte differite
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
624
274
26
417
1.
Importo iniziali
2.
Aumenti
2.1
Imposte differite rilevate nell’esercizio
0
0
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
0
0
c) altre
0
0
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3
Altri aumenti
26
417
3.
Diminuzioni
476
67
3.1
Imposte differite annullate nell’esercizio
0
0
a) rigiri
0
0
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
0
0
c) altre
0
0
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3
Altre diminuzioni
476
67
4.
Importo finale
174
624
Nell’istanza sono stati chiesti a rimborso complessivi euro 619 mila per IRES versata senza aver scomputato
il 10% dell’IRAP pagata. Tale possibilità è stata, infatti, introdotta dal legislatore fiscale successivamente agli
anni d’imposta 2004-2008 offrendo al contribuente la possibilità di presentare istanze di rimborso telematiche
che saranno liquidate dal Ministero in base alle disponibilità del bilancio dello Stato.
In assenza di apposita comunicazione dell’Agenzia delle Entrate si è così deciso di non iscrivere alcun credito
verso Erario, ma di dare esclusivamente notizia dell’evento come attività potenziale.
Le imposte differite iscritte e movimentate in contropartita di voci del Patrimonio Netto si riferiscono esclusivamente a plusvalenze generate da titoli disponibili per la vendita imputate a riserva di valutazione. La movimentazione è determinata dalle imposte su tali plusvalenze, dalla cessione degli stessi titoli o dalla loro variazione
di valore.
La Banca non presenta imposte anticipate e differite relative a componenti straordinari rilevati nel corso dell’esercizio.
13.7 Altre informazioni
(migliaia di euro)
Attività fiscali correnti
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
7.683
0
0
0
508
0
1
Acconti per imposte indirette e dirette
2
Acconto IVA
3
Crediti d’imposta
4
Imposte in attesa di rimborso
0
25
5
Crediti per ritenute d’acconto
174
189
6
Altre partite
0
0
8.365
214
Totale Attività fiscali correnti
Le attività fiscali correnti, relative al 2010, sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di
imposte: gli acconti IRES ed IRAP versati sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando,
di conseguenza, l’effettivo debito al 31 Dicembre 2010 verso l’erario.
112
113
Sezione 14 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate
Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo
15.1 Altre attività: composizione
14.1Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Altre attività - voce 150
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
8.232
9.853
12.208
12.894
0
0
26
0
e) Partite in contenzioso
857
876
f) Ammanchi, malversazioni, rapine
157
420
g) Magazzino immobili
0
0
h) Magazzino altri beni
0
0
i) Attività per contratto di servicing
0
l) Partite viaggianti tra filiali
0
0
15.660
15.981
0
0
225
0
p) Risconti attivi non riconducibili
1.580
1.407
q) Migliorie su beni di terzi
2.883
3.594
r) Altre
2.562
4.195
44.390
49.220
Totale 31-dic-09
A.
Singole attività
A.1
Attività Finanziarie
0
0
A.2
Partecipazioni
0
0
A.3
Attività materiali
34
68
A.4
Attività immateriali
0
0
A.5
Altre attività non correnti
0
0
34
68
Totale A
Sezione 15 Altre attività – Voce 150
a) Crediti tributari verso enti imp.
b) Assegni in giacenza e in lavorazione
c) Margini variaz. per operaz. Derivati
d) Attività (oro, argento e metalli preziosi)
B.
Gruppi di attività in via di dismissione
B.1
Attività Finanziarie detenute per la negoziazione
0
0
B.2
Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
B.3
Attività finanziarie disponibili per la vendita
0
0
B.4
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
0
0
B.5
Crediti verso banche
0
0
B.6
Crediti verso clientela
0
0
B.7
Partecipazioni
0
0
B.8
Attività materiali
0
0
B.9
Attività immateriali
0
0
B.10
Altre attività
0
0
n) Attività per gestione extra bancaria
0
0
o) Ratei attivi non riconducibili
Totale B
C.
Passività associate a singole attività in via di dismissione
C.1
Debiti
0
0
C.2
Titoli
0
0
C.3
Altre passività
0
0
0
0
Totale C
D.
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
D.1
Debiti verso banche
0
0
D.2
Debiti verso clientela
0
0
D.3
Titoli in circolazione
0
0
D.4
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
D.5
Passività finanziarie valutate al fair value
0
0
D.6
Fondi
0
0
D.7
Altre passività
0
0
0
0
Totale D
m) Partite in corso di lavorazione
Totale Voce 150 - Altre attività
La Voce “Altre attività” presenta un decremento del 9,81% dovuto principalmente alla riduzione del saldo dei
conti transitori relativi agli assegni ed alle partite in corso di lavorazione.
14.2 Altre informazioni
Si precisa che all’interno di tale voce sono stati riclassificati attività materiali di proprietà della Banca che il
CDA con propria delibera del 2009 ha deliberato di dismettere. Si tratta di un terreno edificabile e di un immobile strumentale siti in Bellante Paese (Te). Il valore contabile di tali immobili, al netto dei relativi fondi di
ammortamento, è di euro 34 migliaia.
14.3 Informazioni sulle Partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate a patrimonio netto.
Si precisa che non ci sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole
114
115
B.2 – Passivo
Sezione 2 Debiti verso clientela – Voce 20
Sezione 1 Debiti verso banche – Voce 10
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
(migliaia di euro)
Tipologia operazioni/valori
(migliaia di euro)
Tipologia operazioni/valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
1. Debiti verso banche centrali
205.000
21.094
2. Debiti verso banche
220.038
197.732
1.421
51.121
55.617
146.611
163.000
0
163.000
0
2.1
Conti correnti e depositi liberi
2.2
Depositi vincolati
2.3
Finanziamenti
Totale 31-dic-10
1. Conti correnti e depositi liberi
1.798.204
1.817.350
0
0
120.554
93.335
102.240
93.335
2. Depositi vincolati
3
Finanziamenti
3.1
Pronti contro termine passivi
3.2
Altri
Totale 31-dic-09
18.314
0
0
0
15.005
4.850
Totale
1.933.763
1.915.535
Fair Value
1.925.151
1.915.535
4
Debiti per impegni riacq. propri strum. patrim.
5. Altri debiti
2.3.1 Pronti contro termine passivi
2.3.2 Altri
2.4
Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
0
0
2.5
Altri debiti
0
0
Totale
425.038
218.826
Fair Value
425.051
218.830
La voce presenta una variazione positiva di 206.212 migliaia di euro (+94,24%) dovuta all’incremento del
deposito passivo con Banca d’Italia pari ad euro 183.906 migliaia e all’iscrizione del debito nei confronti di
Banco Popolare per il pagamento differito del prezzo di cessione della partecipazione Banca Caripe Spa iscritto
nella sottovoce Altri Finanziamenti.
Il prezzo di cessione pari ad euro 228 milioni è stato pagato per 70 milioni il 31 dicembre 2010 mentre il
residuo di euro 158 milioni sarà corrisposto in tre tranche successive.
Il “fair value” non si discosta in maniera significativa dal valore di bilancio dei debiti.
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
L’Istituto non effettua raccolta subordinata da banche.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
La Banca non detiene debiti strutturati relativamente alla raccolta effettuata sul mercato interbancario.
1.4 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti oggetto di copertura specifica
Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso banche oggetto di copertura specifica.
1.5 Debiti per leasing finanziario
La voce presenta un incremento dello 0,95% determinato dal comparto dei Pronti Contro Termine (+9,54%)
che ha compensato la diminuzione dei conti correnti e dei depositi (-1,05%). La voce Altri Finanziamenti è
principalmente composta dai finanziamenti passivi relativi alla convenzione con la Cassa Depositi e Prestiti per
i terremotati del sisma del 06 Aprile 2009.
Con riferimento all’indicazione del “fair value”, tenuto conto che la voce in oggetto è relativa a rapporti, per la
quasi totalità a breve termine e regolati, sia per i tassi fissi che per quelli variabili, a condizioni di mercato, da
un’analisi effettuata internamente si ritiene che il “fair value” possa non discostarsi in maniera significativa dai
valori di bilancio.
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso clientela subordinati.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso clientela strutturati.
2.4 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti oggetto di copertura specifica
Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso clientela oggetto di copertura specifica.
2.5 Debiti per leasing finanziario
Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso clientela riferiti a operazioni di leasing finanziario.
Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso banche riferiti a operazioni di leasing finanziario.
116
117
Sezione 3 Titoli in circolazione – Voce 30
Sezione 4 Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Tipologia Operazioni / Valori
Tipologia titoli/valori
Valore di
Bilancio
Fair Value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Valore di
Bilancio
Livello 1
Livello 2
Livello 3
A. Titoli
1.Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2.Altri titoli
2.1 strutturate
2.2 altre
Totale
FV
VN
Fair Value
Totale 31-dic-09
FV*
L1
L2
L3
VN
VN
FV*
L1
L2
L3
A.
Passività per cassa
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.
Debiti verso banche
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
909.521
0
893.346
0
823.634
0
810.528
0
2.
Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
74.844
0
72.699
0
25.783
0
25.346
0
3.
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
834.677
0
820.647
0
797.851
785.182
0
3.1 Obbligazioni
0
0
0
0
X
0
0
0
0
0
202.897
0
203.182
0
215.913
0
216.516
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
X
X
0
0
0
0
0
0
0
0
X
X
202.897
0
203.182
0
215.913
0
216.516
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.112.418
0
1.096.528
0
1.039.547
0
1.027.044
0
0
0
0
0
0
0
0
0
X
X
0
0
0
0
0
0
0
0
X
X
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
X
0
3.594
0
X
X
0
2.096
0
X
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre obbligazioni
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
Totale A
La voce presenta un incremento complessivo del 7,01% per l’importo di 72,87 milioni di euro. In particolare
il comparto obbligazionario presenta un incremento di 85,89 milioni di euro, dovuto al particolare gradimento
della clientela delle obbligazioni emesse dalla Banca, viste anche le tensioni avutesi nel comparto delle emissioni governative. Il comparto dei certificati di deposito ha visto un decremento di 13,016 milioni di euro. I
derivati incorporati all’interno delle emissioni presentano un valore di mercato complessivo pari a circa 200
mila euro.
B.
Derivati
1.
Derivati finanziari
X
0
3.594
0
X
X
0
2.096
0
X
1.1 Di negoziazione
X
0
747
0
X
X
0
580
0
X
1.2 Connessi con la FVO
X
0
2.689
0
X
X
0
1.355
0
X
1.3 Altri
X
0
158
0
X
X
0
161
0
X
Derivati creditizi
X
0
0
0
X
X
0
0
0
X
X
0
0
0
X
X
0
0
0
X
X
0
0
0
X
X
0
0
0
X
2.
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
2.1 Di negoziazione
2.2 Connessi con la FVO
Alla data del 31 Dicembre 2010 la Banca ha emesso obbligazioni subordinate per 90.698 migliaia di euro.
3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica
Alla data del bilancio non sono presenti titoli in circolazione oggetto di copertura specifica
X
0
0
0
X
X
0
0
0
X
Totale B
2.3 Altri
X
0
3.594
0
X
X
0
2.096
0
X
Totale (A+B)
X
0
3.594
0
X
X
0
2.096
0
X
Legenda:
FV = Fair value
FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione
VN = Valore nominale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
La Banca detiene derivati di negoziazione non quotati valutati al “fair value” per euro 3.594 migliaia. Nella
sottovoce “altri” figurano i derivati enucleati da strumenti finanziari strutturati; i contratti “ospite” sono iscritti
nella voce “Titoli in circolazione”.
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
Alla data del bilancio non sono presenti Passività finanziarie di negoziazione subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
Alla data del bilancio non sono presenti Passività finanziarie di negoziazione strutturate.
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue
Non ci sono passività finanziarie per cassa di negoziazione.
118
119
Sezione 5 Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50
Sezione 6 Derivati di copertura – Voce 60
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti
La Banca espone nel proprio Bilancio passività finanziarie valutate al “fair value” rappresentate da obbligazioni
emesse per 5.513 migliaia di euro.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati di copertura.
(migliaia di euro)
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Totale 31-dic-10
Tipologia Operazione / Valore
FV
VN
1. Debiti verso banche
Totale 31-dic-09
FV*
VN
FV
FV*
L1
L2
L3
L1
L2
L3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.1
Strutturati
0
0
0
0
X
0
0
0
0
X
1.2
Altri
0
0
0
0
X
0
0
0
0
X
2. Debiti vs clientela
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.1
Strutturati
0
0
0
0
X
0
0
0
0
X
2.2
Altri
0
0
0
0
X
0
0
0
0
X
3. Titoli di debito
3.1
Strutturati
3.2
Altri
Totale
5.500
0
5.513
0
5.513
35.500
0
36.368
0
36.368
5.500
0
5.513
0
X
5.500
0
5.978
0
X
0
0
0
0
X
30.000
0
30.390
0
X
5.500
0
5.513
0
5.513
35.500
0
36.368
0
36.368
Legenda:
FV = Fair value
FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione
VN = Valore nominale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Alla data del bilancio non sono presenti derivati di copertura.
Sezione 7 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura
generica – Voce 70
Alla data del bilancio non sono presenti operazioni di copertura generica delle passività finanziarie, pertanto si
omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa.
Sezione 8 Passività fiscali – Voce 80
(migliaia di euro)
Passività Fiscali Correnti
Tali passività sono costituite per la totalità da obbligazioni Banca Tercas.
5.2 Dettaglio della voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”: passività subordinate
(migliaia di euro)
Debiti
verso banche
Debiti verso
clientela
Titoli in
circolazione
Totale
31-dic-10
A.
Esistenze iniziali
0
0
36.368
36.368
B.
Aumenti
0
0
0
0
B.1
Emissioni
0
0
0
0
B.2
Vendite
0
0
0
0
B.3
Variazioni positive di “fair value”
0
0
0
0
B.4
Altre variazioni
0
0
0
0
C.
Diminuzioni
0
0
30.855
30.855
C1.
Acquisti
0
0
0
0
C2.
Rimborsi
0
0
30.000
30.000
C3.
Varizioni negative di “fair value”
0
0
465
465
C4.
Altre variazioni
0
0
390
390
D.
Rimanenze finali
0
0
5.513
5.513
120
Fondo IRES saldo
0
2.053
2.
Fondo IRAP saldo
0
0
3.
Altre passività fiscali
0
57
0
2.110
In applicazione dello Ias 12, le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per
tipologia di imposte: gli acconti IRES ed IRAP versati sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP
evidenziando che alla data del 31 Dicembre 2010 non ci sono debiti verso l’erario essendo gli acconti versati
maggiori rispetto agli importi dovuti.
Le informazioni relative alle passività fiscali differite sono esposte nella Sezione 13 dell’Attivo.
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
Tipologia operazioni / Valori
Totale 31-dic-09
1.
Totale
Alla data di bilancio non sono presenti passività subordinate valutate al fair value
Totale 31-dic-10
Sezione 9 Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 90
Alla data del bilancio non sono presenti passività associate in via di dismissione.
121
Sezione 10 Altre passività – Voce 100
Sezione 11 Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 110
10.1 Altre passività: composizione
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Altre passività
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
a) Debiti Tributari verso Erario
4.895
3.996
b) Debiti verso enti previdenziali
1.894
1.912
c) Somme a disposizione della clientela
0
1.649
d) Passività per accordi di pag. su azioni proprie
0
0
4.787
7.323
f) Passività per contratti di servicing
0
0
g) Partite viaggianti tra filiali
0
0
9.749
18.699
0
0
223
1
m) Risconti passivi non riconducibili
59
58
n) Debiti a fronte det. crediti di firma
353
219
o) Debiti a fronte det. derivati su crediti
0
0
p) Debiti a fronte det. impegni irr. a erogare fond
0
0
q) Differenza tra Cedenti e Portafoglio Proprio e di Terzi
60.622
21.579
r) Altre
11.663
11.355
94.245
66.791
e) Altri debiti verso il personale
h) Partite in corso di lavorazione
i) Passività per gestione extra bancarie
l) Ratei passivi non riconducibili
Totale Voce 100 - Altre passività
La voce presenta un incremento del 41,10% a causa dell’aumento dello scarto di portafoglio di terzi per euro
39.043 migliaia. Esso si riferisce principalmente a partite illiquide in attesa di maturazione della valuta, da
accreditare alle controparti alla data di maturazione della stessa.
Come previsto dalla nuova Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia i fondi per erogazione a favore del personale dipendente di premi relativi all’esercizio in corso sono stati riclassificati tra le altre passività.
Voci / Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
13.567
14.876
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
582
722
B.1
Accantonamento dell’esercizio
582
697
B.2
Altre variazioni in aumento
0
25
Diminuzioni
786
2.031
C.1
Liquidazioni effettuate
665
1.733
C.2
Altre variazioni in diminuzione
121
298
13.363
13.567
C.
D.
Rimanenze finali
Il trattamento di fine rapporto è stato determinato mediante un’apposita operazione di stima effettuata dall’attuario incaricato della valutazione dei benefici futuri in relazione alla specifica passività a favore del personale.
La valutazione del trattamento di fine rapporto è stata condotta calcolando, attraverso una simulazione attuariale, la quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A tal proposito si è tenuto conto dei criteri legali di
rivalutazione degli accantonamenti al fondo, del periodo residuo di permanenza in servizio dei singoli dipendenti, degli utilizzi, diversi da quello istituzionale, con particolare riferimento all’istituto dell’anticipazione e della
destinazione dei fondi pensione a forme pensionistiche di previdenza complementari.
Le valutazioni attuariali, volte alla verifica delle condizioni di equilibrio del regime previdenziale aziendale,
vengono svolte sulla base di una proiezione negli esercizi successivi delle posizioni dei singoli dipendenti che
sono basate su parametri di carattere demografico, economico e finanziario. Per quanto attiene ai parametri di
carattere demografico sono state utilizzate tabelle fornite da diversi enti ed istituti pubblici, quali ad esempio
la Tabella RG 48 della Ragioneria Generale dello Stato per la probabilità di morte, e la tabella dell’Inps per il
commercio per le probabilità di invalidità.
Il parametro di carattere finanziario utilizzato per il calcolo attuariale è stato del 4,35%, ottenuto prendendo
a riferimento il tasso di rendimento medio delle obbligazioni corporate, mentre per il calcolo del rendimento,
al quale rivalutare il TFR, è stato preso a riferimento il 75% del tasso medio di inflazione (2,00%) cui è stato
aggiunto l’1,5%, determinando così un tasso complessivo di rivalutazione del 3,00%.
11.2 Altre informazioni
Non vi sono altre informazioni da fornire in merito al trattamento di fine rapporto
122
123
Sezione 12 Fondi per rischi ed oneri – Voce 120
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita
12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione
1. Illustrazione dei fondi
La Banca mantiene nel proprio Bilancio un Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, a favore del
personale in quiescenza, che ha il compito di integrare le prestazioni pensionistiche pubbliche. Il Fondo viene
gestito secondo i dettami del Regolamento del 15 Dicembre 1989, sottoscritto dalla Banca con le OO. SS. di
categoria. Esso viene gestito mediante un conto unico di riserva matematica il cui ammontare viene determinato
mediante valutazione effettuata da un attuario.
(migliaia di euro)
Voci/Valori
1.
Fondi di quiescenza aziendali
2.
Altri fondi rischi ed oneri
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
1.942
2.098
11.005
13.759
2.1
Controversie legali
7.432
10.879
2.2.
Oneri per il personale
3.170
2.563
2.3
Altri
Totale
403
317
12.947
15.857
I fondi di quiescenza aziendali sono rappresentati dal Fondo Interno a Prestazione definita dei pensionati, i cui
dettagli vengono illustrati nella successiva voce 12.3.
Il Fondo Controversie Legali esprime la stima degli oneri richiesti per adempiere alle obbligazioni attuali (legali
ed implicite) e rappresenta, quindi, l’importo che la Banca ragionevolmente sosterrebbe per estinguere l’obbligazione alla data di riferimento. Esso presenta un decremento del 31,69% rispetto al 31 Dicembre 2009. Tra
i fondi oneri per il personale sono compresi il Fondo premio fedeltà 25° e 35° anno di servizio per euro 1.079
migliaia, il Fondo ferie che è pari a 1.408 migliaia e il Fondo premio dirigenti pari ad euro 683 migliaia.
Come previsto dalla nuova Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia i fondi per erogazione a favore del personale dipendente di premi relativi all’esercizio in corso sono stati riclassificati tra le altre passività.
Tra i contenziosi passivi si evidenzia la presenza di alcuni atti di citazione pervenuti alla Banca a fine 2008 con
richieste di danni, presuntivamente lamentati, di complessivi di euro 45,5 milioni. Sulla base degli elementi
di remoto fondamento esposti in tali atti, la Banca, confortata dal parere dei propri consulenti legali, ritiene il
rischio di soccombenza relativamente contenuto, ancorché non nullo. Sulla base delle disposizioni del principio
contabile IAS 37, è stata accantonata la somma di euro 40 mila per coprire eventuali spese legali.
12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue
(migliaia di euro)
Voci / Valori
Fondi di quiescenza
Altri Fondi
Totale 31-dic-10
2.098
13.759
15.857
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
83
1.225
1.308
B.1
Accantonamento dell’esercizio
83
1.115
1.198
B.2
Variazioni dovute al passare del tempo
0
110
110
B.3
Var. per modifiche del tasso di sconto
0
0
0
B.4
Altre variazioni
0
0
0
Diminuzioni
239
3.979
4.218
C.1
Utilizzi dell’esercizio
208
2.493
2.701
C.2
Var. per modifiche del tasso di sconto
31
0
31
C.
C.3
Altre variazioni
D.
Rimanenze finali
0
1.486
1.486
1.942
11.005
12.947
Si precisa che a seguito di modifica della normativa di riferimento (Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia)
i fondi relativi a premi di produttività, da pagare al personale dipendente, sono stati riclassificati a voce 100
dello Stato Patrimoniale Passivo “Altre Passività”.
124
2. Variazioni nell’esercizio dei fondi
Nel corso del 2010 il fondo ha avuto le seguenti variazioni:
(migliaia di euro)
Voci / Valori
A.
Saldo al 1° gennaio
B.1
Erogazioni dell’anno
C.2
Accantonamenti dell’anno
- Perdita attuariale
D.
Totale 31-dic-10
2.098
208
52
(31)
- Interest cost
83
- Service cost
0
- Rimborsi al fondo
0
Rimanenze finali
1.942
Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, si basano su specifici parametri normativi, demografici, economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del
fondo. I parametri normativi sono composti dall’insieme delle norme e del regolamento interno. Per quanto
attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come desunta dalla tavola ISTAT
SIM. Per le probabilità di lasciare famiglia sono state utilizzate le tabelle pubblicate nei rendiconti degli Istituti
di Previdenza.
I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo, stimato nella percentuale del 2,00%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a
quello per scaglioni relativo all’A.G.O. ll parametro finanziario, è stato commisurato al 4,50%
3. Variazioni nell’esercizio dell’attività
Non vi sono variazioni nell’esercizio dell’attività da menzionare.
4. Riconciliazione tra valore attuale dei fondi, valore attuale delle attività a servizio del piano e le attività e passività
iscritte
Non vi sono riconciliazioni tra valore dei fondi e valore attuale delle attività a servizio del piano.
5. Descrizione delle principali ipotesi attuariali
Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, si basano su specifici parametri normativi, demografici, economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del
fondo. I parametri normativi sono composti dall’insieme delle norme e del regolamento interno. Per quanto attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come desunta dalla tavola ISTAT SIM.
Per le probabilità di lasciare la famiglia sono state utilizzate le tabelle pubblicate nei rendiconti degli Istituti di
Previdenza. I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di
lungo periodo, stimato nella percentuale del 2,00%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è
analogo a quello per scaglioni relativo all’A.G.O. .Il parametro finanziario, è stato commisurato al 4,50%.
6. Informazioni comparative
Non vi sono informazioni comparative da segnalare
125
Sezione 13 Azioni Rimborsabili – Voce 140
12.4 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi
Il Fondo per Controversie Legali copre il rischio di esborso per controversie di varia natura legate all’attività bancaria, a cause passive, ad azioni revocatorie intentate da soggetti terzi, a controversie con il personale e ad altre
situazioni di minore entità. Gli accantonamenti sono calcolati considerando l’obbligazione attuale determinata
sulla base dello stato dei procedimenti legali o di trattative stragiudiziali in corso, comprensiva di interessi e
spese legali, qualora dovuti, fino alla data dell’effettivo esborso. Il valore lordo di tale obbligazione viene attualizzato mediante l’utilizzo della curva di tassi swap rilevata al termine dell’esercizio.
Voce di rischio
Revocatorie
Personale dipendente
Mancati vers.ti di terzi
Collocamento titoli
Anatocismo
Ex gestione esattoriale
TOTALE
Alla data del bilancio non sono presenti azioni rimborsabili
Sezione 14 Patrimonio dell’impresa – Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200
(migliaia di euro)
Contenzioso bancario
13.1 Azioni rimborsabili: composizione
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
736
1.987
2.198
788
274
271
0
761
1.
858
3.071
2.
3.298
3.935
3.
Riserve
271.097
261.339
68
66
4.
Azioni proprie
(316)
(18.647)
7.432
10.879
5.
Riserve da valutazione
2.546
9.159
6.
Strumenti di capitale
7.
Utile (perdita) d’esercizio
I rischi potenzialmente derivanti dai contenziosi pendenti nei confronti della Banca vengono attentamente monitorati e presidiati dai seguenti accantonamenti relativi a:
14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
(migliaia di euro)
Voci/Valori
Totale
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Capitale
50.000
26.000
Sovrapprezzi di emissione
25.038
45.955
0
0
12.105
24.054
360.470
347.860
•
contenzioso bancario per euro 736 migliaia: l'accantonamento presidia n. 15 posizioni in contenzioso per
operazioni di natura bancaria;
•
contenzioso legato a cause revocatorie per euro 2.198 migliaia: l'accantonamento presidia n. 14 posizioni
in contenzioso per giudizi pendenti;
Il Patrimonio Netto si presenta in aumento di euro 12.610 migliaia (+3,63%), attestandosi ad euro 360.470
migliaia, per effetto dell’accantonamento a riserva dell’utile 2009 non distribuito e dell’aumento di capitale
deliberato dall’assemblea straordinaria di Banca Tercas del 3 Dicembre 2010. Il valore delle Azioni Proprie in
portafoglio riduce il valore del Patrimonio così come previsto dai principi contabili internazionali IAS-IFRS (IAS
32, par. 33-34).
•
contenziosi con il personale dipendente per euro 274 migliaia: l'accantonamento presidia n. 1 posizione
per il rischio relativo ad una controversia con un ex-corrispondente non bancario e ad un processo verbale
di constatazione redatto dall'INPS per contributi previdenziali non versati;
La variazione negativa della Riserva da valutazione (-72,20%) è dovuta sia dalla contrazione generalizzata delle
quotazioni dei titoli detenuti nel portafoglio AFS, sia dall’utilizzo di tale riserva per realizzare l’aumento gratuito
di capitale sociale.
•
collocamento di titoli per euro 858 migliaia relativi a 40 posizioni: l'accantonamento presidia il rischio per
il collocamento di titoli obbligazionari della Repubblica Argentina in default; si ritiene che gli stanziamenti
effettuati riflettano la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione, quali l’importo nominale sottoscritto, le caratteristiche peculiari di ciascun cliente e gli esiti delle citazioni già concluse;
•
controversie legate ad anatocismo su interessi per euro 3.297 migliaia: l’accantonamento presidia il rischio
su n. 80 richieste di rimborso pervenute per anatocismo su interessi passivi. L'accantonamento effettuato
riflette la migliore stima analitica possibile sulla base degli elementi a disposizione del Servizio Legale in
quanto il paetitum complessivo in alcuni casi deriva da perizie tecniche dei tribunali interessati non ancora
completate per tutti i procedimenti in corso;
•
ex gestione esattoriale per euro 68 migliaia: l'accantonamento presidia due cause in corso verso l'INPS e
verso la So.Ge.T Spa, società di gestione per la riscossione dei tributi, per partite relative alla gestione della
ex controllata Esater Spa, che aveva gestito il servizio di esattoria nei primi due mesi del 1995.
126
127
14.2 Capitale – Numero azioni : variazioni annue
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
La Banca ha emesso esclusivamente azioni ordinarie. Non esistono azioni sottoscritte e non ancora liberate alla
data di riferimento del bilancio.
(migliaia di euro)
Voci/Tipologie
A.
Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio
-
interamente liberate
-
non interamente liberate
A.1
Azioni proprie (-)
A.
Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B.
Aumenti
B.1
Nuove emissioni
-
-
a pagamento:
Ordinarie
Altre
50.000.000
0
50.000.000
0
0
0
(1.973.820)
0
48.026.180
0
3.278.229
0
0
0
0
0
-
operazioni di aggregazioni di imprese
0
0
-
conversione di obbligazioni
0
0
-
esercizio di warrant
0
0
-
altre
0
0
a titolo gratuito:
0
0
-
a favore dei dipendenti
0
0
-
a favore degli amministratori
0
0
-
altre
0
0
3.278.229
0
0
0
B.2
Vendita di azioni proprie
B.3
Altre variazioni
C.
Diminuzioni
C.1
Annullamento
C.2
Acquisto di azioni proprie
C.3
Voci
A.
B.
C.
C.1
C.2
D.
Esistenze iniziali
Aumenti
- accantonamento
Diminuzioni
Utilizzi
- copertura perdite
- distribuzione
- trasferimento a capitale
Altre variazioni
Rimanenze finali
Natura/Descrizione
Capitale sociale
0
0
C.4
Altre variazioni
0
0
D.
Azioni in circolazione: rimanenze finali
49.962.429
0
D.1
Azioni proprie detenute (+)
37.571
0
non interamente liberate
0
0
Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati acquisti di azioni proprie per un totale di euro 11.274.765,97 e
vendite per un valore complessivo di euro 27.817.887,68.
184.559
4.947
4.947
(8.337)
0
0
0
0
(8.337)
181.169
Totale
261.339
18.095
18.095
(8.337)
0
0
0
0
(8.337)
271.097
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei periodi precedenti
copertura perdite
altre ragioni
=
=
=
=
=
=
25.038
=
=
=
=
=
Operazioni di cessione di imprese
-
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Altre
=
A-B-C
Riserva Straordinaria
0
50.000
25.038
Riserva Statutaria
50.000.000
Possibilità di
utilizzazione
27.300
0
interamente liberate
Importo
- Riserva sovrapp. di emissione
1.341.980
-
18.647
8.337
8.337
0
0
0
0
0
0
26.984
- Riserva azioni proprie
0
0
52.933
4.811
4.811
0
0
0
0
0
0
57.744
Utili portati
a nuovo
Riserve di capitale
0
50.000.000
5.200
0
0
0
0
0
0
0
0
5.200
Riserva
azioni proprie
Si riportano di seguito le informazioni previste da codice civile art. 2427 comma 7 bis così come richiesto dalla
Circolare n. 262/2005.
0
Azioni esistenti alla fine dell’esercizio
Statutaria
Nella voce “Altre” sono comprese le riserve da F.T.A., generatesi al 1° gennaio 2005 in sede di prima applicazione dei nuovi principi contabili internazionali IAS-IFRS. Esse comprendono gli effetti cumulativi delle rettifiche patrimoniali, positive per euro 73.755 migliaia e negative per euro 6.393 migliaia, previste dall’IFRS 1.
La riserva per azioni proprie presenta una movimentazione relativa all’acquisto di azioni proprie effettuate nel
corso del 2010. Alla data del 31 Dicembre 2010 essa presenta un saldo pari all’ammontare delle azioni proprie
detenute.
1.341.980
D.2
Legale
Riserva Legale
5.200
57.744
Riserva per divid. su azioni proprie
Riserva F.T.A.
B
A-B
19.129
=
=
112.900
A-B-C
112.900
=
=
592
A-B-C
592
=
=
67.361
A-B-C
67.361
=
=
0
A-B-C
-
=
B
=
=
=
=
=
=
12.105
=
Riserva di valutazione
- riserva da val. Rivalut. monetaria
- riserva da valut. Titoli AFS
Azioni proprie detenute
Utile 31 dicembre 2010
Totale
2.546
(316)
12.105
360.470
Quota non distribuibile
142.790
Residua quota distribuibile
217.996
Azioni proprie detenute
Totale
=
A-B-C
217.996
4.871
=
24.000
(316)
360.470
Legenda: A per aumento di capitale – B per copertura di perdite – C per distribuzione ai soci
14.3 Capitale: altre informazioni
Si precisa che non vi sono altre informazioni da dare.
Si specifica che l’utilizzo delle riserve sovrapprezzo azioni per 19.129 euro migliaia e delle riserve di rivalutazione monetaria per complessivi 4.871 euro migliaia sono avvenute a fronte dell’aumento di capitale deliberato
dall’assemblea straordinaria di Banca Tercas del 3 Dicembre 2010.
14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
Alla data del bilancio non sono presenti strumenti di capitale rappresentativi del patrimonio netto diversi dal
128
129
capitale e dalle riserve.
3. Informazioni sul leasing operativo
Altre informazioni
Alla data del bilancio non sono presenti operazioni di leasing operativo.
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
1. Garanzie rilasciate e impegni
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
1)
2)
3)
Tipologia servizi
Voci / Componenti
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Garanzie rilasciate di natura finanziaria
7.072
8.216
a)
Banche
5.548
5.290
b)
Clientela
1.524
2.926
57.936
54.161
0
111
57.936
54.050
252.806
234.565
2.310
398
2.310
398
0
0
250.496
234.167
a)
Individuali
213
170.134
b)
Collettive
250.283
64.033
0
0
7.705
0
0
0
325.519
296.942
Garanzie rilasciate di natura commerciale
a)
Banche
b)
Clientela
Impegni irrevocabili ad erogare fondi
a)
b)
Banche
i)
a utilizzo certo
ii)
a utilizzo incerto
Clientela
i)
a utilizzo certo
ii)
a utilizzo incerto
4)
Imp. sottostante ai derivati su crediti: vendite di protezione
5)
Attività costituite in garanzia di obb. di terzi
6)
Altri impegni
Totale
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti
1.
Regolati
0
2.
Non Regolati
0
1.
Regolate
0
2.
Non Regolate
0
b) Vendite
2. Gestioni di Portafogli
3. Custodia e amministrazione di titoli
1.
Attività fin. detenute per la negoziazione
81.615
91.614
2.
Attività fin. valutate al fair value
40.467
0
3.
Attività fin. disponibili per la vendita
0
21.467
4.
Attività fin. detenute sino alla scadenza
0
0
5.
Crediti verso banche
6.
Crediti verso clientela
7.
Attività materiali
Totale
0
0
176.615
240.000
0
0
298.697
353.081
1.978.739
0
2. altri titoli
0
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
Totale 31-dic-09
0
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. altri titoli
Totale 31-dic-10
4.523
0
c) (di cui ) titoli di terzi depositati presso terzi
Portafogli
4.523
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca dep.
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
(migliaia di euro)
0
0
b) titoli di terzi in dep. (escluse le gestioni di portafogli)
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Totale 31-dic-10
4. Altre operazioni
1.497.267
1.028.340
468.927
1.495.064
481.472
0
Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono ai titoli sottostanti le operazioni di pronti contro termine passivi e titoli a garanzia di altre operazioni.
Si precisa che nella voce 6 “crediti verso clientela” sono ricomprese obbligazioni ABS rivenienti dalle due
operazioni di autocartolarizzazione poste a garanzia presso la Banca Centrale per accedere al mercato collateralizzato.
130
131
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
Le informazioni incluse nella nota integrativa riguardanti i dati al 31 Dicembre 2010 vengono riportate tenendo
conto di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS. I dati sono confrontati con quelli relativi
all’esercizio 2009.
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Voci / Forme tecniche
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
21
90
Su attività in valuta - banche
Sezione 1 Gli interessi – Voci 10 e 20
Su attività in valuta - clientela
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
442
405
Su attività in valuta - titoli
0
64
Su attività in valuta - altre
0
0
Saldo positivo dei diff. di op. di cop. in valuta
0
0
463
559
Totale
(migliaia di euro)
Voci / Forme tecniche
Titoli di debito
Finanz.ti
Altre operazioni
Totale
31-dic-10
Totale
31-dic-09
1.447
0
270
1.717
4.462
2. Att. Fin. Disp. per la vendita AFS
838
0
0
838
2.372
3. Att. Fin. Det. sino alla scad. HTM
0
0
0
0
0
4. Crediti verso banche
0
841
17
858
1.111
5. Crediti verso clientela
1.464
127.529
0
128.993
145.297
6. Att. Fin. valutate al fair value
1.378
0
0
1.378
142
7. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
8. Altre attività
0
0
13
13
14
5.127
128.370
300
133.797
153.398
1. Att. Fin. detenute per la neg. HFT
Totale
Gli interessi attivi mostrano un decremento del 12,78%, pari a 19.601 migliaia di euro, dovuto principalmente
alla diminuzione delle attività finanziarie. Anche sul comparto interbancario, dove è stata allocata la liquidità
in eccesso della Banca nel 2010, si registra una diminuzione del 22,77%.
Tra gli interessi relativi a crediti verso banche sono, inoltre, compresi quelli maturati sulla riserva obbligatoria
detenuta presso la Banca d’Italia per 420 migliaia di euro. Gli interessi relativi ai titoli di debito riclassificati
nei crediti verso clientela sono relativi agli strumenti finanziari obbligazionari originati dalle operazioni di cartolarizzazione.
In relazione ai crediti in sofferenza si precisa che gli interessi attivi comprendono esclusivamente quelli maturati ed incassati nel corso dell’esercizio.
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
La Banca non presenta tale tipologia di interessi attivi.
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria
Alla data del bilancio non sono presenti interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria.
1.3.3 Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione
Alla data di redazione del Bilancio non sono presenti interessi attivi di tale tipologia.
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
La composizione degli interessi passivi e oneri assimilati è la seguente:
(migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche
1. Debiti verso banche centrali
Debiti
Titoli
Altre
operazioni
Totale
31-dic-10
Totale
31-dic-09
106
0
0
106
106
232
0
23
255
1.025
9.960
0
0
9.960
13.122
4. Titoli in circolazione
0
20.332
0
20.332
24.783
5. Passività finanziarie di negoziazione
0
0
245
245
171
6. Passività finanziarie valutate al FV
0
729
0
729
1.467
7. Altre passività e fondi
0
0
0
0
2
8. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
10.298
21.061
268
31.627
40.676
2. Debiti verso banche
3. Debiti verso clientela
Totale
Gli interessi passivi mostrano un decremento rispetto all’esercizio 2009 del 22,25%, pari ad euro 9.049 migliaia.
1.5 Interessi passivi ed oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
L’Istituto alla data di bilancio non presenta tale tipologia di interessi passivi.
132
133
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
Sezione 2 Le commissioni – Voci 40 e 50
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
2.1 Commissioni attive: composizione
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Interessi passivi su passività in valuta
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Su passività in valuta - banche
45
91
Su passività in valuta - clientela
26
37
Su passività in valuta - titoli
0
0
Su passività in valuta - altre
0
Differenziali negativi relativi ad operazioni di copertura in valuta
Tipologia Servizi / Valori
a) Garanzie rilasciate
Totale 31-dic-09
602
540
0
0
7.385
8.374
1. Negoziazione di strumenti finanziari
137
197
0
2. Negoziazione di valute
309
295
0
0
3. Gestioni di portafogli
51
210
71
128
51
210
b) Derivati su crediti
c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza
Totale
Totale 31-dic-10
3.1. Individuali
3.2. Collettive
0
0
182
219
0
0
1.660
1.826
537
650
0
0
8.1 In materia di investimenti
0
0
8.2 In materia di struttura finanziaria
0
0
4.509
4.977
0
0
9.1.1. Individuali
0
0
9.1.2. Collettive
0
0
9.2. Prodotti assicurativi
1.351
1.724
9.3. Altri Prodotti
3.158
3.253
8.666
8.512
e) Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
196
163
f)
Servizi per operazioni di factoring
163
99
g) Esercizio di esattorie e ricevitorie
0
0
h) Att.tà di gestione di sistemi multilaterali di scambio
0
0
18.870
19.076
4. Custodia e amministrazione di titoli
5. Banca depositaria
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria
6. Collocamento di titoli
Alla data del bilancio non sono presenti interessi passivi su operazioni di locazione finanziarie.
7. Attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. Attività di consulenza
9. Distribuzione di servizi di terzi
9.1. Gestioni di portafogli
d) Servizi di incasso e pagamento
i)
Tenuta e gestione di conti correnti
j)
Altri servizi
Totale Commissioni Attive
1.828
2.337
37.710
39.101
Le commissioni percepite mostrano un decremento del 3,56% riscontrato soprattutto nel comparto dei servizi
di gestione, intermediazione e consulenza. Significativa la riduzione delle commissioni sul risparmio gestito
dovute a minori masse investite nel comparto.
134
135
Sezione 3 Dividendi e proventi simili – Voce 70
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
(migliaia di euro)
Canali / Valori
a) presso propri sportelli:
1. gestioni di portafogli
Totale 31-dic-10
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
Totale 31-dic-09
6.220
7.013
51
210
2. collocamento di titoli
1.660
1.826
3. servizi e prodotti di terzi
4.509
4.977
0
0
1. gestioni di portafogli
0
0
2. collocamento di titoli
0
0
3. servizi e prodotti di terzi
0
0
0
0
1. gestioni di portafogli
0
0
2. collocamento di titoli
0
0
3. servizi e prodotti di terzi
0
0
b) offerta fuori sede:
c) altri canali distributivi:
La voce segna una diminuzione, pari all’11,31%, dovuta, in particolare, al decremento delle commissioni attive
percepite sulle gestioni patrimoniali (-75,71%) e sul collocamento di titoli (-9,09%).
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Voci/Proventi
0
0
0
873
0
1.107
0
C) Attività finanziarie valutate al FV
0
0
0
0
D) Partecipazioni
0
0
0
0
873
0
1.107
0
B) Attività finanziarie disponibili per la vendita
Totale
I dividendi, che riguardano esclusivamente attività finanziarie detenute nel portafoglio AFS, nel 2010 riportano
una diminuzione del 21,14%.
Sezione 4 Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
(migliaia di euro)
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione
1. negoziazione di strum. finanziari
Totale 31-dic-10
0
Totale 31-dic-09
0
0
0
266
414
115
123
43
45
8
28
3.1 proprie
8
28
3.2 delegate da terzi
0
0
4. custodia e amministrazione titoli
53
111
5. collocamento di strum. finanziari
47
107
0
0
803
804
39
20
1.108
1.238
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
Totale
Il decremento delle commissioni passive è pari complessivamente a 130 migliaia di euro (-10,50%). Le variazioni maggiormente significative si riscontrano nell’ambito dei servizi di gestione ed intermediazione, in particolare nel collocamento di strumenti finanziari.
136
Proventi da
quote di OICR
Dividendi
0
A) Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Plusvalenze
Utili da
negoziazione
Minusvalenze
Perdite da
negoziazione
31-dic-10
(A)
(B)
(C)
(D)
(A+B)-(C+D)
Operazioni/Componenti reddituali
a) garanzie ricevute
Proventi da
quote di OICR
Dividendi
(migliaia di euro)
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori
Totale 31-dic-09
1.
2.
3.
Attività finanziarie di negoziazione
154
694
(1.840)
(190)
(1.182)
1.1 Titoli di debito
154
694
(1.840)
(161)
(1.153)
1.2 Titoli di capitale
0
0
0
0
0
1.3 Quote di O.I.C.R.
0
0
0
(29)
(29)
1.4 Finanziamenti
0
0
0
0
0
1.5 Altre
0
0
0
0
0
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0
0
2.1 Titoli di debito
0
0
0
0
0
2.2 Debiti
0
0
0
0
0
2.3 Altre
0
0
0
0
0
Attività e Passività Finanziarie
X
X
X
X
360
3.1 Differenze di cambio
4.
X
X
X
X
360
Strumenti Derivati
70
134
(95)
0
(57)
4.1 Derivati finanziari
70
134
(95)
0
(57)
- Su titoli di debito e tassi di interesse
46
78
(89)
0
35
- Su titoli di capitale e indici azionari
24
56
(6)
0
74
X
X
X
X
(166)
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
224
828
(1.935)
(190)
(879)
137
Sezione 5 Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90
Sezione 7 Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Voce
110
5.1 Risultato netto dell’attività di copertura
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
(migliaia di euro)
Alla data del Bilancio non sono presenti derivati di copertura
Operazioni/Componenti reddituali
Sezione 6 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100
1.
Utili
Utili
1.
Crediti verso banche
0
0
0
0
0
0
2.
Crediti verso clientela
0
0
0
90
(3.080)
(2.990)
3.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
1.770
(180)
1.590
877
(162)
715
3.1 Titoli di debito
1.201
(151)
1.050
815
(162)
653
569
(29)
540
62
0
62
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.770
(180)
1.590
967
(3.242)
(2.275)
1. Debiti verso banche
0
0
0
0
0
0
2. Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
0
487
(72)
415
451
(121)
330
Totale Passività
487
(72)
415
451
(121)
330
Totale netto Voce 100 di C.E.
2.257
(252)
2.005
1.418
(3.363)
(1.945)
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R.
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale Attività
(B)
(C)
(D)
Attività finanziarie
(31)
(1.257)
1.2 Titoli di capitale
0
0
0
0
0
1.3 Quote di O.I.C.R.
0
0
0
0
0
1.4 Finanziamenti
0
0
0
0
0
465
386
0
0
851
2.2 Debiti verso banche
0
0
0
0
0
2.3 Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
3.
Altre att. e pass. fin. in valuta: differenze di cambio
0
0
0
0
0
4.
Derivati creditizi e finanziari
105
0
(2.130)
(762)
(2.787)
570
386
(3.356)
(793)
(3.193)
2.
Attività finanziarie
(A)
Risultato netto 2010
(A+B)-(C+D)
(1.226)
Risultato
netto
Perdite
Perdite di
realizzo
0
Totale 31-dic-09
Risultato
netto
Perdite
Minusv.
0
(migliaia di euro)
Voci / Componenti reddituali
Utili di
realizzo
1.1 Titoli di debito
6.1 Utile (perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Totale 31-dic-10
Plusv.
Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
Totale
La tabella mostra il risultato delle attività e passività finanziarie per le quali la Banca applica la Fair Value
Option e dei derivati ad esse collegati. Complessivamente tali passività registrano, al 31 Dicembre 2010, minusvalenze pari ad euro 3.356 mila che porta ad un risultato netto negativo per euro 3.193 mila.
Passività finanziarie
3. Titoli in circolazione
La tabella mostra un risultato positivo di complessivi 2.005 migliaia di euro derivante principalmente da utili
realizzati dalla cessione di titoli detenuti nel portafoglio AFS.
138
139
Sezione 8 Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
(migliaia di euro)
8.1Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Rettifiche di valore (1)
Specifiche
Operazioni / Componenti reddituali
(migliaia di euro)
Rettifiche di valore (1)
Riprese di valore (2)
Specifiche
Specifiche
Totale
31-dic-10
Di Portafoglio
Altre
Cancellazioni
Operazioni / Componenti reddituali
Di Portafoglio
A
B
A
B
0
(500)
(500)
0
0
0
0
0
- finanziamenti
(500)
0
0
0
0
0
- titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
B. Crediti vs Clientela
(121)
(25.731)
(7.436)
524
265
508
0
(31.991)
- finanziamenti
(121)
(24.861)
(7.436)
524
265
508
0
(31.121)
- titoli di debito
0
(870)
0
0
0
0
0
(870)
(621)
(25.731)
(7.436)
524
265
508
0
(32.491)
Totale
Cancellazione
Altre
A
B
Totale
31-dic-10
A.
Titoli di debito
0
0
0
0
0
B.
Titoli di capitale
0
(454)
X
X
(454)
C.
Quote OICR
0
0
X
0
0
D.
Finanziamenti a banche
0
0
0
0
0
E.
Finanziamenti a clientela
0
0
0
0
0
F.
Totale
0
(454)
0
0
(454)
Legenda: A = da interessi - B = altre riprese
A. Crediti vs Banche
C.
Riprese di valore (2)
Specifiche
(500)
Al 31 Dicembre 2010 è stato effettuato il test d’impairment previsto dal paragrafo 59 e seguenti del principio
internazionale IAS 39. Oltre all’esame dei parametri economico finanziari delle società emittenti già nello scorso esercizio si è proceduto alla fissazione di soglie di durata della perdita (18 mesi - prolonged) e di percentuale
della perdita (50% - significant), così come previsto dal paragrafo 61 del citato principio contabile internazionale. L’applicazione dei predetti criteri, ha portato a girare a conto economico il delta fair value negativo della
totalità degli strumenti finanziari di capitale, quotati su mercati regolamentati, detenuti in portafoglio.
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
Nel corso dell’esercizio la banca non ha assunto posizioni in attività finanziarie detenute sino alla scadenza,
pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa.
Legenda: A = da interessi - B = altre riprese
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Le rettifiche di valore specifiche sono legate principalmente al settore delle sofferenze, il cui valore lordo è
passato dai 46,17 milioni del 2009 ai 86,8 milioni del 2010.
(migliaia di euro)
Di Portafoglio
Altre
Di Portafoglio
Totale
31-dic-10
Cancellazioni
Il modello di valutazione dell’impairment collettivo è applicato a classi di crediti omogenee per caratteristiche di
rischio per le quali vi siano state oggettive evidenze di impairment (cosiddetti crediti performing). La ripartizione
dei crediti in categorie omogenee deriva da un sistema di valutazione interno. Il principio IAS 39 raccomanda di
considerare le variabili indicative della capacità del debitore di pagare tutti gli importi dovuti in base ai termini
contrattuali.
Specifiche
Specifiche
Operazioni/Componenti reddituali
A. Garanzie rilasciate
0
(72)
(62)
0
0
0
0
(134)
B. Derivati su crediti
0
0
0
0
0
0
0
0
C. Impegni ad erogare fondi
0
0
0
0
0
0
0
0
D. Altre operazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
E.
0
(72)
(62)
0
0
0
0
(134)
Le rettifiche di valore sui titoli di debito sono riferite al titolo ABS classe C emesso da Adriatico Finance Sme
per la cartolarizzazione dei leasing Terfinance.
Le riprese di valore specifiche su posizioni a sofferenza sono pari a 306 migliaia di euro, su posizioni in incaglio
sono pari ad euro 463 migliaia. Le altre riprese sono relative a crediti in bonis per 508 migliaia di euro e a
crediti ristrutturati per euro 21 migliaia.
Riprese di valore
Rettifiche di valore
Le rettifiche di valore su sofferenze ammontano ad euro 22.054 migliaia, quelle su crediti verso clientela in
incaglio ad euro 2.521 migliaia, quelle su posizioni scadute ad euro 284 mila. Le rettifiche di valore su crediti vivi ammontano ad euro 8.308 migliaia. Tra le posizioni in incaglio è presente anche il credito concesso a
Banca MB, rettificato per euro 500 mila. Considerando anche tale posta le rettifiche su incagli si attestano a
complessivi euro 3.021 mila.
Totale
A
B
A
B
Legenda A = Da interessi - B = Altre riprese
La tabella evidenzia che al 31 Dicembre 2010 la Banca registra rettifiche di valore su crediti di firma per complessivi 134 mila euro.
140
141
Sezione 9 Le spese amministrative – Voce 150
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Organico medio del personale
9.1 Spese per il personale: composizione
Personale dipendente
(migliaia di euro)
a)
Tipologia di spese/Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
1) Personale dipendente
53.317
54.856
a) salari e stipendi
37.323
38.005
9.859
10.416
445
801
20
41
460
399
0
0
- a contribuzione definita
0
0
- a benefici definiti
0
0
3.608
3.543
3.608
3.543
0
0
0
0
1.602
1.651
2) Altro personale in attività
149
75
3) Amministratori e sindaci
516
462
53
131
(112)
(93)
0
0
53.923
55.431
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al TFR del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) costi deriv.ti da accordi di pagamento su propri strumenti
patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati c/o altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati c/o la società
Totale
dirigenti
b) quadri direttivi
di cui di 3° e 4° livello
c)
restante personale
Altro personale
Totale
31-dic-10
31-dic-09
Variazioni
836
842
(6)
8
8
0
180
185
(5)
83
85
(2)
648
649
(1)
1
1
0
837
843
(6)
L’organico medio della Banca, nel corso dell’anno 2010, ha registrato un decremento di 6 unità lavorative. Le
assunzioni effettuate sono state in parte neutralizzate da dimissioni di personale dipendente per esodo incentivato e per pensionamento.
Al 31 Dicembre 2010 Banca Tercas presenta un organico puntuale attivo di 834 dipendenti.
9.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costi
L’accantonamento alla riserva matematica del Fondo pensione a prestazione definita è pari a 83 migliaia di
euro, come da relazione attuariale, i cui parametri di base sono stata ampiamente descritti nel paragrafo 12.3
del Passivo.
9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
Le componenti di tale voce sono rappresentate principalmente da tickets restaurant per 799 migliaia di euro
e assicurazioni del personale per 533 migliaia di euro. Si precisa che tali componenti sono ricomprese nella
tabella 9.1, nella voce altri benefici a favore dei dipendenti.
Le spese per il personale risultano in diminuzione del 2,72% rispetto a quelle sostenute nello stesso periodo
dell’anno precedente. Il decremento è stato determinato principalmente dalla riduzione della voce salari e stipendi, in flessione di 682 mila euro e dai relativi oneri sociali, in riduzione di 557 mila euro.
A seguito della disposizione di Banca d’Italia, i compensi pagati ai sindaci sono stati riclassificati nella voce
150 a), sottovoce 3) Amministratori. Si precisa inoltre che nella voce “Amministratori e sindaci” sono stati
ricompresi euro 9 mila per premi pagati dalla Banca per sottoscrizione di polizze assicurative per infortuni professionali a favore di amministratori e sindaci.
L’accantonamento alla riserva matematica del fondo di previdenza interno a prestazione definita (FIP) è stato
pari a 2 migliaia di euro, cui si aggiungono i fitti attivi incassati su immobili attribuiti al FIP per 81 migliaia di
euro per un importo complessivo di 83 migliaia di euro.
142
143
Sezione 10 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 160
9.5 Altre spese amministrative: composizione
(migliaia di euro)
Composizione della voce “altre spese amministrative”
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Imposte indirette e tasse:
5.607
6.502
- imposta di bollo
5.036
5.167
0
0
- imposta comunale sugli immobili I.C.I.
224
378
- altre imposte indirette e tasse
347
957
27.339
25.921
1.056
1.150
- legali e notarili
660
26
- fitti e canoni passivi: sistemi informativi
172
160
1.976
1.770
- premi di assicurazione: danni
392
393
- premi di assicurazione: clientela
191
161
0
278
249
243
0
0
440
327
- tassa sui contratti di borsa
Altre spese:
- servizi telefonia e telecomunic. rete/dati
- manut. beni mobili, immobili e sistemi inf.
- beneficenza ed elargizioni varie
- addestramento e rimborsi al personale
- pers. distaccato da altre società del Gruppo
- fitti e canoni passivi: beni mobili
- fitti e canoni passivi: beni immobili
3.522
3.521
- servizi in outsourcing: sistema informativo
4.565
4.477
- servizi in outsourcing: gestione archivi
509
286
- servizi in outsourcing: altri servizi da terzi
162
0
- servizi di pulizia e simili
627
626
- servizi postali e telegrafici
1.266
1.365
- servizi idrici, di illuminazione, riscaldamento e condizionamento
1.284
1.296
454
491
1.340
1.377
294
253
- altri servizi professionali
3.467
3.015
- altri servizi non professionali
1.440
1.362
- informazioni e visure
243
234
- contributi associativi
663
373
2.088
1.719
106
134
10
380
163
504
32.946
32.423
- stampati e materiali di consumo
- trasporti e servizi collegati
- vigilanza e allarme
- pubblicità, promozione e rappresentanza
- rapine subite
- ammanchi e malversazioni
- altre spese
Totale
Le Altre Spese Amministrative presentano complessivamente un lieve incremento (+ 1,61%) per 523 migliaia
di euro determinato principalmente dalle spese consulenziali sostenute per l’acquisizione di Banca Caripe Spa,
in prevalenza due diligence e consulenza legale per la predisposizione del complesso contratto di acquisto con
il Banco Popolare.
Le principali voci in diminuzione sono invece le spese derivanti dagli ammanchi per rapine e malversazioni
144
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
La voce riporta un saldo positivo di 1.407 migliaia di euro che deriva dalla differenza tra gli accantonamenti
netti effettuati per 2.469 migliaia di euro e l’incremento degli stessi per attualizzazione per euro 3.876 migliaia.
Sezione 11Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 170
11.1 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali: composizione
(migliaia di euro)
Attività/Componente reddituale
A.
Ammortamento
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese di valore
(a)
(b)
(c)
1.627
0
0
1.627
1.446
0
0
1.446
Risultato netto
(a+b-c)
31-dic-10
Attività materiali
A.1 di proprietà
- Ad uso funzionale
- Per investimento
181
0
0
181
0
0
0
0
- Ad uso funzionale
0
0
0
0
- Per investimento
0
0
0
0
1.627
0
0
1.627
A.2 Acquisiti in leasing finanziario
Totale
Le rettifiche di valore su attività materiali sono da ascriversi, per l’88,88%, ad attività materiali detenute per
uso funzionale, e per l’11,12% ad attività materiali detenute a scopo di investimento. La voce si presenta in
aumento del 4,3% (+72 migliaia di euro), rispetto al saldo dell’esercizio 2009, quando era pari a 1.555 migliaia di euro.
La tabella che segue mostra nel dettaglio la vita utile relativa alle singole categorie di cespiti strumentali.
Vita Utile Residua in anni
ARREDAMENTI D’ARTE
Vita utile residua
-
ARREDAMENTI
10
MOBILI ORDINARI
10
MACC. ELLETR., PC
AUTOVETTURE, MOTO
ATTREZZ. VARIE D’UFFICIO
5
5
10
IMP. ALLARME, FOTO CINE
5
IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO
15
AUTOV. DA TRASPORTO
5
TELEFONINI
5
IMP. SPECIALI COMUNIC.
5
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
20
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
10
145
Sezione 12 Rettifiche di valore nette su attività immateriali – Voce 180
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
(migliaia di euro)
12.1Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Altri proventi di gestione
(migliaia di euro)
31-dic-09
157
154
4.992
5.117
Recuperi di spese varie
166
238
Sopravvenienze attive
857
1.561
6.172
7.070
Fitti attivi su immobili non strumentali
Attività / Componente reddituale
A.
31-dic-10
Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
al 31-dic-10
Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente
- Altre
A.2 Acquisite in leasing fin.
Totale
118
0
0
118
0
0
0
0
118
0
0
118
0
0
0
0
118
0
0
118
Le rettifiche di valore su attività immateriali riguardano esclusivamente licenze software acquisite all’esterno.
La voce si presenta in aumento del 31,11 % rispetto al saldo del periodo precedente.
Sezione 13 Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190
Recuperi di imposte
Totale
Gli Altri proventi di gestione presentano un decremento del 12,70%. La variazione è da imputarsi principalmente alla diminuzione dei recuperi per imposta di bollo per euro 125 migliaia e alla diminuzione della voce
“Sopravvenienze attive” (-45,10%).
Si precisa che sono stati abbattuti in conto i premi assicurativi incassati e riversati per conto della clientela,
l’imposta sostitutiva sui finanziamenti DPR 601/73 e le spese legali sostenute per il recupero crediti recuperate dalla clientela non essendo questi costi propri. Tali recuperi non sono stati dunque riclassificati all’interno
della voce “altri Proventi di gestione”, ma sono andati a rettificare direttamente le corrispondenti voci di costo
abbattendo la voce 150 b) “Altre Spese Amministrative”. Inoltre alcune poste sono state riclassificate a voce
40 “Commissioni attive” essendo la loro natura prevalentemente commissionale.
Sezione 14 Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 210
13.1Altri oneri di gestione: composizione
14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione
(migliaia di euro)
Alla data del bilancio non sono presenti utili o perdite delle partecipazioni, pertanto si omette la presentazione
della relativa sezione di nota integrativa.
Altri oneri di gestione
31-dic-10
31-dic-09
1
0
Sopravvenienze passive varie
143
385
Ammortamento costi su immobili di terzi
890
773
8
19
1.042
1.177
Spese manutenzione immobili non strumentali
Altri oneri finanziari procedura Dettaglio
Totale
Gli Altri oneri di gestione presentano un decremento di 135 mila euro (- 11,51%) rispetto al 31 Dicembre
2009. La principale variazione è imputabile alla sottovoce “Sopravvenienze passive varie”, che nel 2010 sono
diminuite di 242 migliaia di euro.
Sezione 15 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed
immateriali – Voce 220
15.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali ed immateriali: composizione
In questa Sezione non sono riportati dati o commenti in quanto al 31 dicembre 2010 non vi sono attività materiali ed immateriali valutate al “fair value”.
Sezione 16 Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 230
16.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione
Si precisa che alla data del 31 Dicembre 2010 la voce non è valorizzata.
146
147
Sezione 17 Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 240
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Il seguente schema mostra la riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale effettivo di bilancio per
quanto attiene IRES ed IRAP.
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
Calcolo delle imposte correnti, anticipate e differite effettivamente dovute
(migliaia di euro)
Componente Reddituale/Valori
A.
B.
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Immobili
40
0
- Utili da cessione
40
0
- Perdite da cessione
0
0
Altre attività
7
2
- Utili da cessione
7
2
- Perdite da cessione
0
0
47
2
Risultato netto
(migliaia di euro)
IRES 27,5%
IRAP 4,82%
12.105
12.105
(B) Acc.to a Fondo Imposte (IRES ed IRAP)
10.300
4.500
(C) Riallineamento base imponibile
25.873
81.961
(D) Base imponibile teorica
37.978
94.066
10.444
4.534
14.978
(144)
(34)
(178)
10.300
4.500
14.800
(A) Utile di esercizio
(E) Imposta Teorica di competenza
Le plusvalenze realizzate nel corso dell’anno 2010 sono relative alla vendita di un immobile e di alcuni beni
mobili, quali computers obsoleti per lo svolgimento dell’attività bancaria ad associazioni culturali e circoli ricreativi.
Differenziale di imposta
Imposta accantonate nell’esercizio
Totale 31-dic-09
La tabella espone le imposte correnti IRES ed IRAP di competenza dell’anno 2010 calcolate per complessivi
euro 14.978 migliaia. A fronte di tale stima è stato effettuato un accantonamento di euro 14.800 migliaia e che
sul fondo imposte prima dell’accantonamento era presente un residuo 2009 di euro 92 mila.
Sezione 18 Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 260
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
(migliaia di euro)
Componenti reddituali / Valori
1.
Imposte correnti (-)
2.
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
(14.800)
(22.440)
Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
0
0
3.
Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+)
0
0
4.
Variazione delle imposte anticipate (+/-)
4.379
5.948
5.
Variazione delle imposte differite (+/-)
57
(15)
6.
Imposte di competenza dell’esercizio (-1+/-2+3+/4+/-5)
(10.364)
(16.507)
Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, tenendo conto anche delle disposizioni di cui al D.Lgs 28 febbraio 2005, n.38 e della riforma IRES ed IRAP introdotta con la Legge Finanziaria
2008 che ha sancito la prevalenza del c.d. “principio di derivazione accentuata”.
Gli oneri fiscali anticipati e differiti per Ires e per Irap sono calcolati, sui soli cespiti imponibili e deducibili,
secondo le aliquote che si presume saranno in vigore al momento del rientro del differimento temporale.
La variazione delle imposte anticipate mostrate nel prospetto, pari a 1.569 migliaia di euro, corrisponde al saldo
tra aumenti e diminuzioni delle stesse in contropartita del Conto Economico come mostrato nella tabella di cui
al punto 13.3 dell’Attivo.
La variazione delle imposte differite mostrate nel prospetto, pari a 72 migliaia di euro, corrisponde al saldo tra
aumenti e diminuzioni delle imposte differite in contropartita del Conto Economico mostrato nella tabella di cui
al punto 13.4 dell’Attivo.
148
Sezione 19 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
Voce 280
19.1 Utile (perdita) dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione
(migliaia di euro)
Componenti reddituali/Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
0
0
(2)
(3)
1.
Proventi
2.
Oneri
3.
Risultato delle valutazioni del gruppo di attività/passività
0
0
4.
Utili (perdite) da realizzo
0
0
5.
Imposte e tasse
0
0
(2)
(3)
Utile (perdita)
La voce accoglie l’ammortamento relativo a due immobili, uno strumentale relativo alla sede della filiale di Bellante Paese (TE) ed uno non strumentale relativo ad un immobile residenziale sito a Teramo in via Cona, per i
quali, nel mese di novembre il CDA, con propria delibera, ha deciso di procedere a dismissione.
19.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative ai gruppi di attività / passività in via di dismissione
Non vi sono imposte relative a utili derivanti da Gruppi di attività in via di dismissione.
149
Sezione 20 Altre informazioni
PARTE D – REDDITTIVITA’ COMPLESSIVA
Non vi sono altre informazioni da segnalare pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota
integrativa.
Prospetto analitico della redditività complessiva
(migliaia di euro)
Sezione 21 Utile per azione
Voci
10.
Imposta sul reddito
Importo netto
22.470
(10.365)
12.105
(2.574)
832
(1.742)
0
0
0
(2.574)
832
(1.742)
- rettifiche da deterioramento
(1.003)
324
(679)
- utili/perdite da realizzo
(1.571)
508
(1.063)
Altre componenti reddituali
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
20.
Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita:
a) variazioni di fair value
Si precisa che la Banca Tercas Spa non ha elementi diluitivi del capitale.
b) rigiro a conto economico
21.2 Altre informazioni
c) altre variazioni
Il numero di azioni ordinarie in circolazione nell’esercizio è pari a 50 milioni. Per ogni azione viene distribuito
il dividendo teorico unitario di euro 0,16.
Descrizione
Utile (perdita) d'esercizio
Importo Lordo
Data
0
0
0
30.
Attività materiali
0
0
0
40.
Attività immateriali
0
0
0
50.
Copertura investimenti esteri:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Copertura dei flussi finanziari:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
a) variazioni di valore
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Valore
60.
Utile netto per azione
31.12.2010
0,24
Utile netto per azione
31.12.2009
0,48
70.
80.
Differenze di cambio:
Attività non correnti in via di dismissione
90.
Utile (perdite) attuariali su piani a ben. def.
0
0
0
100.
Quota delle Riserve da Val. Part. a P.Netto:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
0
0
0
120
Totale altre componenti reddituali
c) altre variazioni
(2.574)
832
(1.742)
130
Redditività complessiva (voce 10 + voce 120)
19.896
(9.533)
10.363
A seguito della revisione dello IAS 1, recepita anche nel Principio Contabile Internazionale n. 34, è stato compilato il
prospetto della redditività complessiva che presenta, oltre all’utile d’esercizio, tutte le componenti che contribuiscono
alla performance aziendale ed in particolare le variazioni di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di
patrimonio netto.
Banca Tercas Spa, alla data del 31 Dicembre 2010, presenta una Riserva da Valutazione, rilevante ai fini del
prospetto della redditività complessiva, in relazione ai titoli classificati nel "Portafoglio Disponibili per la Vendita"
(AFS) per un valore netto di euro 2.546 migliaia. Si precisa che in data 3 dicembre 2010 è stato deliberato
dall'assemblea straordinaria un aumento gratuito di capitale sociale attingendo dalle "riserve da valutazione" per
euro 4.871 migliaia.
150
151
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
SEZIONE 1 - RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
L’approvazione definitiva del Nuovo Accordo sul Capitale e la successiva entrata in vigore della nuova
regolamentazione, hanno dato nuovo impulso alle attività finalizzate per cogliere le significative opportunità gestionali
ed operative che derivano dall’adozione di metodologie di controllo e gestione dei rischi favorite dall’Accordo, al fine
di un'amministrazione ottimale del capitale regolamentare.
La crescente importanza che sta assumendo l’attività di controllo dei rischi e le esigenze, anche competitive, di
una gestione aziendale fondata sulla valutazione della rischiosità della Clientela, nonché la considerazione dei
nuovi obblighi normativi relativi alla conformità regolamentare, ha portato alla creazione di un'Area denominata
"Area Pianificazione Strategica, Risk Management e Compliance" che comprendesse al suo interno i tre Servizi
citati al fine di realizzare una più efficiente ed efficace operatività. A tale Area è affidato il compito di sviluppare
le metodologie e gli strumenti connessi all'identificazione, valutazione e controllo dei rischi aziendali allo scopo di
minimizzare l’esposizione alla rischiosità che caratterizza l’attività bancaria e al fine di salvaguardare il Patrimonio
dell’Istituto.
In particolare è stato creato il Servizio Compliance, con incarichi specifici inerenti il controllo del rispetto della
normativa interna ed esterna di interesse della Banca e sono stati consolidati gli obiettivi dell’Ufficio Controllo
Rischi di Credito, creato nel 2006, che, nello specifico, assolve al compito di assicurare il controllo dei rischi di
credito mediante l’individuazione ed il monitoraggio delle relazioni che presentano irregolarità andamentali ed ha
cura, inoltre, di ridurre o prevenire l’innalzamento del livello di rischio delle posizioni che presentano sintomi di
difficoltà.
Banca Tercas continua infatti ad essere attenta ai bisogni del territorio in cui opera. Le politiche creditizie e
commerciali hanno confermato l'intenzione di rivolgersi alle famiglie e alle piccole imprese come target di clientela
privilegiata puntando sull’aspetto relazionale quale elemento di distinzione della propria attività di banca locale.
In particolare, l’offerta di prodotti a favore delle famiglie si è ampliata con l’introduzione di nuovi “mutui residenziali”,
conti a pacchetto specifici ed il lancio delle Gestioni Patrimoniali a marchio proprio.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
Il primo pilastro del Nuovo Accordo sul Capitale definisce le regole per la determinazione del capitale minimo
richiesto in funzione dei rischi assunti nell’attività creditizia della Banca. In particolare, il focus riguarda il rischio
di credito, rappresentato dalla possibilità che un debitore non adempia, in tutto o in parte, alle proprie obbligazioni
(c.d. "default"). Dal punto di vista logico, misurare tale rischio significa misurare la perdita che la Banca potrebbe
subire al verificarsi dell’inadempimento. Tale perdita potrebbe essere generata non solo da un mancato recupero
delle somme dovute (in conto capitale e/o interesse) ovvero dall’insolvenza in senso stretto, ma anche dalla
riduzione del valore di mercato di un portafoglio crediti conseguente ad un deterioramento del merito creditizio
della controparte.
La Banca attribuisce grande importanza al presidio del rischio di credito: al fine di garantire la stabilità finanziaria
e patrimoniale necessaria per l’operatività aziendale, si è investito, in questi anni, in progetti e strumenti volti a
migliorare i sistemi di gestione, misurazione, valutazione e monitoraggio del rischio di credito sia per allinearsi ai
nuovi standard regolamentari sia, in ambito strategico, per migliorare l’allocazione del Patrimonio.
Sono in fase di studio avanzata le attività pianificate a livello consortile con il fornitore di servizi informatici. In
particolare, i progetti in corso mirano:
• alla realizzazione di modelli interni di rating;
• all'utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio;
• al monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio;
Con riferimento all'aspetto regolamentare, le attività attualmente in corso sono coerenti con l'obiettivo di adottare,
nel medio termine, un approccio di tipo "IRB foundation".
152
Già dal 2006 è stato sviluppato un modello di rating interno i cui presupposti si basano su variabili quantitative e
qualitative. Per l’analisi quantitativa si considerano fondamentalmente i dati di bilancio delle imprese, elaborati in
base ad indici specifici. In particolare, vengono calcolati i principali indicatori di capitalizzazione, di struttura del
debito, di redditività ed efficienza/produttività e di liquidità, nonché vengono studiate le dinamiche dell’azienda e la
sostenibilità degli oneri finanziari. Gli aspetti qualitativi vengono valutati in particolare in base a parametri andamentali,
considerando anche i dati forniti dal Credit Position Control. I modelli ottenuti sono diversi in relazione al tipo di
società (industriale, commerciale, di servizi, a produzione pluriennale) ed alla struttura contabile (semplificata o
ordinaria). Tale modello, ancora in fase di collaudo, focalizza, per ora, l’attenzione sugli aspetti statistico-quantitativi
e fa riferimento al segmento corporate relativo a società di capitale con esposizioe maggiore di zero.
Banca Tercas utilizza questo modello solo a fini gestionali interni.
Per quanto riguarda il calcolo dei Requisiti Minimi Patrimoniali, le stime effettuate evidenziano un impatto limitato
da parte del Nuovo Accordo sul Capitale: in particolare, l'assorbimento patrimoniale complessivo rimane invariato,
compensato, a parità di credito erogato, dalla migliore ponderazione del portafoglio crediti ben frazionato e
garantito.
2.1 Aspetti organizzativi
I principi elementari che caratterizzano il processo di gestione del rischio di credito all'interno della Banca si fondano
sulla chiara separazione delle funzioni deputate all'erogazione del credito da quelle deputate ai controlli di primo e
secondo livello del rischio di credito.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
La Banca utilizza sia strumenti tradizionali che innovativi per la misurazione ed il controllo del rischio di credito
con riferimento ai portafogli performing e non performing. Per quanto riguarda i sistemi più recenti, è in corso di
avanzata sperimentazione per il segmento Corporate, un sistema di valutazione interno della clientela che assegna
un rating alla controparte sulla base di informazioni quantitative e qualitative. Il progetto è definito a livello consortile
con il fornitori dei servizi informatici.
Per quanto riguarda i segmenti dei Privati Consumatori e delle Small Business è in fase di rilascio un "modulo di
accettazione" da utilizzare in fase di erogazione dei finanziamenti nell'ambito del sistema elettronico di valutazione
della pratica Retail che si sta realizzando.
Per un continuo ed attento monitoraggio dell'esposizione creditizia della Banca è utilizzato il Credit Position Control
(CPC), uno strumento che consente la valutazione dell'andamento delle relazioni con la clientela attraverso il
controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi, differenziati per tipo cliente, forma tecnica e gravità.
Tale strumento consente di calcolare un indice sintetico di rischio per singola posizione, rilevabile anche per filiale,
area e per l'intero Istituto. L'indice CPC costituisce altresì la componente andamentale del complesso modello di
Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici.
Il profilo di rischio contenuto è confermato dalla stazionarietà del giudizio medio andamentale sul valore 10 (su
una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero rappresenta l'assenza di anomalie comportamentali e +100 il
rischio massimo).
I principali settori hanno mantenuto una qualità creditizia positiva. In particolare, il segmento Corporate, che pur
rappresentando appena il 3,51% della clientela, pesa per il 62,26% sul totale utilizzi, ha dato evidenza di un
giudizio positivo pari a 27; il Retail, che pesa ben l’84,66% sul totale della clientela, ma genera appena il 13,96%
degli impieghi della Banca, ha visto modificata la sua posizione con un giudizio di 11.
Si riporta si seguito uno schema riepilogativo sulla composizione del portafoglio al 31 Dicembre 2010 per giudizi
medi, per utilizzo di cassa e di firma e per tipologia di clienti.
153
Portafoglio 31.12.2010
Giudizi medi
Utilizzo cassa
e firma
Numero clienti
Composizione
In %
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Numero in %
Consumatori privati
12
634.666
161.062
20,66%
83,75%
Imprese private (corporate)
28
1.768.818
7.352
57,57%
3,82%
Artigiani e Altre famiglie
22
241.972
13.804
7,88%
7,18%
Unità o società art. altre
21
250.998
4.696
8,17%
2,44%
Altro
0
176.139
5.401
5,73%
2,81%
Totale
23
3.072.593
192.315
100,00%
100,00%
A. Qualità del credito
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica
e territoriale
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
(migliaia di euro)
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
Altre attività
Totale
Al fine di attuare un controllo efficace sulle posizioni più problematiche è stato completata la messa a regime del
sistema gestionale automatizzato per la gestione delle relazioni aventi un giudizio individuale maggiore di 70 e
un'esposizione superiore a 75.000 euro. Esso consente altresì di monitorare l'avanzamento e l'efficacia delle azioni
eventualmente poste in essere per la migliore tutela delle ragioni della Banca.
28
0
0
0
85.369
85.397
2. Attività fin.rie disponibili per la vendita
0
0
0
0
28
28
3. Attività fin.rie detenute fino alla scadenza
0
0
0
0
0
0
4. Crediti verso banche
0
4.523
0
0
26.599
31.122
41.496
133.333
7.136
106.221
2.761.815
3.050.001
6. Attività fin.rie valutate al fair value
0
0
0
0
40.467
40.467
7. Attività fin.rie in corso di dismissione
0
0
0
0
0
0
8. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
Totale 31.12.2010
41.524
137.856
7.136
106.221
2.914.278
3.207.015
Totale 31.12.2009
25.158
77.096
21.237
83.917
3.169.412
3.376.820
Portafogli / qualità
1.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
Il Nuovo Accordo di Basilea riconosce che il rischio connesso ad una esposizione creditizia può essere controllato e
ridotto con soluzioni ulteriori rispetto alle garanzie reali e personali e cioè ricorrendo ad una gamma di strumenti più
vasta e sofisticata, ricompresi in genere sotto il nome di “derivati creditizi”, nonché attraverso il ricorso alla garanzia
di idonei Consorzi Fidi. Perché una garanzia possa essere riconosciuta nel calcolo del patrimonio di vigilanza
e possa così concorrere a minimizzarne l’assorbimento, devono esserle, infatti, riconosciuti determinati requisiti
economici e legali come indicato nella normativa di vigilanza (circolare Banca d'Italia 263/06).
La tipologia di garanzia che maggiormente interessa la Banca è rappresentata dall’ipoteca di primo grado e/o
successivo su beni immobili residenziali e non, acquisita principalmente nell'ambito del comparto Retail e dei
finanziamenti ad imprese di costruzione; nell’ambito delle garanzie reali inoltre, sono frequenti i pegni su titoli e
contanti. Per ciò che concerne le garanzie reali immobiliari, è stata sviluppata una procedura interna con l'obiettivo
di raccogliere, in forma più strutturata di quanto fatto in passato, le informazioni relative sia al patrimonio immobiliare
dei soggetti coinvolti nella pratica di fido, sia agli immobili in garanzia. Tale procedura potrà essere utile, in futuro,
anche ai fini della rivalutazione periodica delle garanzie stesse, così come previsto dal nuovo schema normativo.
Le tipologie di garanzie personali maggiormente richieste sono rappresentate dalle "fideiussioni specifiche" e dalle
"fideiussioni omnibus limitate", rilasciate prevalentemente dall'imprenditore a favore della propria impresa e dalla
società capogruppo del gruppo economico a favore delle proprie controllate. Assume un certo rilievo anche il
fenomeno delle garanzie fideiussorie rilasciate dai molteplici Consorzi di garanzia a favore delle proprie aziende
associate.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l'utilizzo di una serie di classificazioni
interne delle posizioni in funzione della qualità dei debitori e del rischio associato alle singole operazioni, così come
previsto dalla normativa emanata dall'Organo di Vigilanza. L'attribuzione di una posizione ad una di tali classificazioni
di anomalia viene effettuata sulla base di un regolamento interno che disciplina puntualmente il trasferimento ad un
certo stato amministrativo di controllo al verificarsi di determinate anomalie: alcuni di tali passaggi sono automatici,
altri, invece vengono effettuati sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell'ambito dell'attività di monitoraggio
sull’andamento delle posizioni stesse. Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare tempestivamente lo stato
di anomalia del rapporto, potenzialmente produttivo del passaggio ad uno degli stati amministrativi di anomalia.
La coerenza dell'inserimento di una posizione in uno degli stati di anomalia rispetto a quanto previsto dal regolamento
interno viene assicurata da una verifica periodica effettuata applicando, in modo automatico, il modello regolamentare
interno all'intera popolazione e confrontando il risultato dello stesso con l'effettivo stato amministrativo di controllo
utilizzato. Allo stesso modo viene effettuata la valutazione dell'adeguatezza delle rettifiche di valore poste in essere
rispetto a quanto previsto dallo stesso regolamento interno. Il venir meno dell'anomalia sul rapporto produce il
passaggio verso stati interni meno gravi attraverso una valutazione soggettiva ed analitica ed, in ultima ipotesi, il
ritorno "in bonis" della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio vengono effettuate per le posizioni che presentano
crediti scaduti oltre una determinata soglia temporale.
154
Attività fin.rie detenute
per la negoziazione
5. Crediti verso la clientela
All'interno della categoria "sofferenze" sono presenti mutui cartolarizzati netti per 1.166 migliaia di euro, nella
categoria "incagli" i mutui cartolarizzati netti sono pari ad euro 5.498 mila e all'interno delle "esposizioni scadute"
mutui cartolarizzati netti per complessivi euro 7.474 migliaia.
Si precisa che, come da Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia, dalla parte A.1 sono esclusi i titoli di capitale e
le quote di O.I.C.R.
Si segnala che nel comparto dei crediti incagliati sono presenti esposizioni verso società appartenenti ad un gruppo
operante nel settore immobiliare per complessivi Euro 25,3 milioni, al netto di rettifiche di valore per Euro 0,6
milioni, per le quali, in data 29 marzo 2011, è stato dichiarato il fallimento.
A seguito di tale evento, che interviene al termine di un tentativo di risanamento che ha coinvolto il nostro istituto
unitamente al ceto bancario nel corso degli esercizi 2009 e 2010, la Banca provvederà alla classificazione a
sofferenza che non è stato possibile effettuare con riferimento al bilancio 2010 per motivi di ordine procedurale e
stante la recente acquisizione di tali informazioni.
Tale posizione, per la quale la Banca dispone di adeguate garanzie ipotecarie e pignoratizie, è costantemente
monitorata e sarà oggetto di ulteriori approfondimenti e valutazioni in relazione all’evolversi della procedura
concorsuale.
155
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi
e netti)
Di seguito si elencano gli Accordi collettivi di rinegoziazione, nell’accezione sopra precisata, al quale Banca Tercas
ha aderito:
Totale (esposizione netta)
Esposizione netta
Rettifiche di portafoglio
Esposizione netta
Esposizione lorda
In bonis
Esposizione lorda
Portafogli / Qualità
Attività deteriorate
Rettifiche specifiche
(migliaia di euro)
Accordo quadro ABI-MEF tipulato ai sensi dell'art. 12 della legge n.2/2009;
•
Misure di sostegno a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo previste dal D.L.
n.39/2009;
•
Accordo per la sospensione del rimborso dei mutui stipulato fra ABI e le associazioni Consumatori il 18 Dicembre
2009 nell'ambito del Piano Famiglie.
Esposizioni in bonis scadute
28
0
28
X
X
85.369
85.397
2. Attività fin.rie disponibili per la vendita
0
0
0
28
0
28
28
3. Attività fin.rie detenute fino alla scadenza
0
0
0
0
0
0
0
4. Crediti verso banche
5.023
500
4.523
26.599
0
26.599
31.122
5. Crediti vs la Clientela
362.044
73.858
288.186
2.774.900
13.085
2.761.815
3.050.001
6. Attività fin.rie valutate al fair value
0
0
0
X
X
40.467
40.467
7. Attività fin.rie in corso di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
8. Derivati di copertura
0
0
0
x
x
0
0
8.Derivati di copertura
0
0
0
X
X
0
0
Totale 31.12.2010
367.095
74.358
292.737
2.801.527
13.085
2.914.278
3.207.015
Totale 31.12.2009
255.449
48.041
207.408
3.015.528
5.978
3.169.412
3.376.820
1. Attività fin.rie detenute per la negoziazione
•
Il principio contabile IFRS 7 prevede, che per ogni attività finanziaria che non abbia subito una riduzione di valore,
debba essere fornita un’anzianità dello scaduto che si verifica allorché la controparte non adempia al pagamento
dell’attività nelle scadenze contrattualmente dovute. La decisione in merito agli scaglioni di anzianità è rimessa
alla discrezionalità del management, che dovrà quindi selezionare quelli più opportuni per garantire rilevanza e
significatività dell’informativa.
Con riferimento alle esposizioni rinegoziate, le disposizioni fornite da Banca d’Italia prevedono che la rinegoziazione
determini un blocco del computo dei giorni di persistenza nello “status” di scaduto per tutto il periodo di efficacia
della sospensione.
Nella tabella sottostante si fornisce il solo dettaglio delle esposizioni in bonis della voce 5 "Crediti verso la Clientela"
in quanto le esposizioni creditizie degli altri portafogli non risultano scadute e non sono oggetto di rinegoziazioni.
A.1.2.1 Informativa di dettaglio dei "Crediti in bonis – esposizione lorda”
(migliaia di euro)
Esposizioni
rinegoziate
nell'ambito di accordi
collettivi
Altre esposizioni
Totale
crediti in bonis
esposizioni non scadute
94.533
2.185.608
2.280.141
scaduti da 1 giorno ad 1 mese
73.280
303.252
376.532
scaduti oltre 1 mese e fino a 3 mesi
7.166
43.575
50.741
scaduti oltre 3 mesi e fino a 6 mesi
422
23.426
23.848
scaduti oltre 6 mesi
717
42.921
43.638
176.118
2.598.782
2.774.900
Di seguito si fornisce l’informativa di dettaglio richiesta da Banca d’Italia in data 16 febbraio 2011, premettendo
alcuni chiarimenti utili per una migliore comprensione della citata disclosure.
In particolare, l’Organo di Vigilanza richiede di fornire il dettaglio, per portafogli, delle esposizioni in bonis, distinguendo
tra esposizioni oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi ed altre esposizioni e richiama l’attenzione,
per entrambe le categorie, a fornire l’analisi dell’anzianità dello scaduto, sulla base delle disposizioni contenute
nell’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative”.
Esposizioni in bonis rinegoziate
Per quanto riguarda il requisito informativo relativo alle esposizioni rinegoziate, si precisa che il perimetro corrisponde
a tutti quegli Accordi le cui condizioni e modalità di funzionamento sono regolate in virtù di leggi, protocolli di
intenti o convenzioni stipulati dalle Associazioni di categoria o Federazioni, al quale Banca Tercas ha aderito, e che
prevedono una sospensione della rata (quota capitale e/o interessi) i cui termini di moratoria sono ancora in corso
alla data del 31 dicembre 2010.
Fasce temporali
Totale esposizioni lorde in bonis
Non rientrano pertanto nel citato perimetro le rinegoziazioni effettuate sulla base di iniziative volontarie intraprese
dal Gruppo o quegli Accordi che prevedono una rimodulazione della rata (es. Accordo ABI-MEF del 19.06.08 in
base al quale la differenza tra la rata contrattuale e la rata ridotta è portata ad accumulo in un conto accessorio di
finanziamento).
156
157
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
A.1.5
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Tipologie Esposizione / Valori
Esposizione
Lorda
Rettifiche di Valore
Specifiche
a)
b) Incagli
c)
Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e)
Altre attività
TOTALE A
B.
ESPOSIZ. FUORI BILANCIO
a)
Deteriorate
0
0
X
0
5.023
500
X
4.523
0
0
X
0
0
0
X
0
33.254
X
0
33.254
38.277
500
0
37.777
Esposiz.
Ristrutturate
Esposiz.
Scadute
Rettifiche complessive iniziali
0
0
0
0
0
0
0
0
Variazioni in aumento
0
500
0
0
B.1
0
500
0
0
0
0
0
0
B.3
rettifiche di valore
trasferimenti da altre cat. di esposizioni
deteriorate
altre variazioni in aumento
0
0
0
0
C.
Variazioni in diminuzione
0
0
0
0
C.1
riprese di valore da valutazione
0
0
0
0
C.2
riprese di valore da incasso
0
0
0
0
C.3
cancellazioni
trasferimenti ad altre cat. di esposizioni
deteriorate
altre variazioni in diminuzione
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
0
0
500
0
0
0
0
0
B.2
0
X
0
C.4
8.730
X
0
8.730
C.5
TOTALE B
8.730
0
0
8.730
TOTALE A + B
47.007
500
0
46.507
Si precisa che le esposizioni verso banche includono anche i titoli di debito delle voci 20 e 40 di Stato Patrimoniale
Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione" e "per la vendita").
A.1.4
Incagli
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
0
b) Altre
Sofferenze
B.
ESPOSIZ. PER CASSA
Sofferenze
Causali / Categorie
Esposizione
Netta
Rettifiche di valore
di Portafoglio
A.
A.
Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
D.
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
(migliaia di euro)
Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Tipologie esposizione / Valori
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
specifiche
Rettifiche
di valore di
portafoglio
Esposizione
netta
86.841
45.317
X
41.524
160.721
27.388
X
133.333
7.163
27
X
7.136
107.348
1.126
X
106.222
2.892.819
X
13.086
2.879.733
3.254.892
73.858
13.086
3.167.948
1.087
196
X
891
309.641
X
157
309.484
310.728
196
157
310.375
(migliaia di euro)
Causali / Categorie
A.
Esposizione lorda iniziale
Sofferenze
Incagli
Esposiz.
Ristrutturate
Esposiz. scadute
0
0
0
0
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
A.
ESPOSIZIONI PER CASSA
a)
Sofferenze
b) Incagli
c)
Esposizione ristrutturate
B.
Variazioni in aumento
0
5.023
0
0
d) Esposizioni scadute
B.1
ingressi da esposizioni in bonis
0
5.023
0
0
e)
B.2
trasferimenti da altre cat.rie di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
B.3
altre variazioni in aumento
0
0
0
0
C.
Variazioni in diminuzione
0
0
0
0
B.
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
C.1
uscite verso esposizioni in bonis
0
0
0
0
a)
Deteriorate
C.2
cancellazioni
0
0
0
0
b) Altre
C.3
incassi
0
0
0
0
C.4
realizzi per cessioni
0
0
0
0
C.5
trasferimenti ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
C.6
altre variazioni in diminuzione
0
0
0
0
D.
Esposizione lorda finale
0
5.023
0
0
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
0
0
0
0
158
Altre attività
TOTALE A
TOTALE B
Si precisa che le esposizioni verso clientela includono le esposizioni verso clientela, voci 20, 30 e 40 di Stato
Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione", "valutate al fair value" e "per la vendita") e la
voce 70 di Stato Patrimoniale Attivo ("crediti verso clientela").
159
A.1.7 - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
(migliaia di euro)
Le presenti tavole non sono compilate in quanto non vengono utilizzati modelli di rating esterni ed interni nella
gestione del rischio di credito.
Causali / Categorie
A.
Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Sofferenze
Incagli
Esposiz.
Ristrutt.
Esposiz.
scadute
Totale
46.743
102.434
21.285
84.987
255.449
136
3.250
0
9.010
12.396
B.
Variazioni in aumento
44.905
104.587
7.082
90.938
247.512
B.1
ingressi da esposizioni cred. in bonis
10.397
45.641
1.519
57.157
114.714
B.2
trasf.ti da altre categorie di esposizioni deteriorate
27.104
45.600
5.061
725
78.490
B.3
altre variazioni in aumento
7.404
13.346
502
33.056
54.308
C.
Variazioni in diminuzione
4.807
46.300
21.204
68.578
140.889
C.1
uscite verso esposizioni cred. in bonis
0
6.815
18
14.521
21.354
C.2
cancellazioni
363
0
0
0
363
C.3
incassi
4.444
16.094
210
19.934
40.682
C.4
realizzi per cessioni
0
0
0
0
0
C.5
trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
23.391
20.976
34.123
78.490
C.6
altre variazioni in diminuzione
0
0
0
0
0
D.
Esposizione lorda finale
86.841
160.721
7.163
107.347
362.072
1.403
5.563
0
7.554
0
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite
Si precisa che alla data di bilancio non vi sono esposizioni verso banche garantite per tanto le tabelle relative non
sono complilate
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
(migliaia di euro)
Sofferenze
Incagli
Esposiz.
Ristrutt.
Esposiz.
Scadute
Totale
Rettifiche
21.585
25.338
48
1.070
48.041
30
43
0
11
84
Variazioni in aumento
24.464
13.371
48
1.060
38.943
B.1
rettifiche di valore
18.909
12.877
37
976
32.799
B.2
trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate
5.449
477
11
29
5.966
B.3
altre variazioni in aumento
106
17
0
55
178
C.
Variazioni in diminuzione
732
11.321
69
1.004
13.126
C.1
riprese di valore da valutazione
2
2.025
45
174
2.246
C.2
riprese di valore da incasso
367
3.937
4
239
4.547
C.3
cancellazioni
363
0
0
0
363
C.4
trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
5.359
20
587
5.966
C.5
altre variazioni in diminuzione
0
0
0
4
4
45.317
27.388
27
1.126
73.858
237
65
0
80
382
Causali / Categorie
A.
Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B.
D.
Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
160
161
0
0
0
0
638
9.407
2.2 parzialmente garantite
12.764
1.065
1.374
896
0
0
0
0
0
0
0
0
302
3.637
808
0
0
500
0
0
0
0
0
0
0
0
51
551
(8)
0
0
0
Rettifiche valore di portafoglio
0
0
0
0
Esposizione netta
154.488
55
TOTALE (A+B) 2009
26
1
8.688
1
9.406
55
- di cui deteriorate
1
169.069
142.293
31.003
TOTALE (A+B) 2010
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
TOTALE B
0
1
0
X
2.611
X
3.524
0
131.931
0
169.070
0
172.706
X
31.305
X
0
0
0
0
0
0
0
Altre esposizioni
0
Altre attività deteriorate
0
B.4
0
B.3
0
X
3.507
X
4.898
0
132.996
0
181.834
0
15.503
0
6.339
X
0
X
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Incagli
0
Sofferenze
0
B.2
2.492
Esp. "fuori bilancio"
2.820
B.
3.852
B.1
19.884
0
- di cui deteriorate
1
57.278
5.112
14.906
55
0
1
0
142.293
0
TOTALE A
0
0
0
X
0
5.057
0
55
0
X
23.789
142.292
14.216
Altre esposizioni
4.367
A.5
106.678
X
1.2 parzialmente garantite
X
251.602
0
31.515
0
0
0
0
0
0
X
0
X
0
0
0
0
0
0
0
0
4.174
Esposizioni scadute
798
Esposizioni ristrutturate
215.115
A.4
251.025
A.3
- di cui deteriorate
Esposizione netta
366.377
218.111
4.667
4.667
0
0
0
213.444
202.157
11.145
0
91
51
Rettifiche valore specifiche
(147)
224
0
X
0
0
0
224
X
45
0
13
166
Rettifiche valore di portafoglio
(913)
5.669
11
11
X
X
X
5.658
5.658
X
X
X
X
2.433.145
X
475.274
X
0
1
0
0
0
0
0
55
0
X
0
X
0
1
0
0
23.066
6.137
2.750
598
598
0
0
0
2.152
2.152
0
0
0
0
0
0
0
X
0
0
0
0
X
0
0
0
0
(4)
10
2
2
X
X
X
8
8
X
X
X
X
37.680
2.447.595
2.373.267
200.409
199.528
9
872
0
2.172.858
1.941.101
72.834
7.057
114.186
(44.599)
68.813
194
X
1
193
0
68.619
X
824
27
25.658
42.110
Rettifiche valore di portafoglio
X
X
X
X
(4.349)
5.826
130
130
X
X
X
5.696
5.696
Imprese non finanziarie
574.092
643.035
10.946
10.936
0
10
0
632.089
586.974
22.243
79
19.000
3.793
Altri Soggetti
5.015
2
X
0
2
0
5.013
X
257
0
1.715
3.041
(799)
1.682
13
13
X
X
X
1.669
1.669
X
X
X
X
Totale
3.575.046
3.478.323
310.375
309.484
9
882
0
3.167.948
2.879.733
106.222
7.136
133.333
41.524
Garanzie Reali (1)
1
42.117
0
1.892.688
Incagli
Banche
2.432.568
Sofferenze
Altri Emittenti Pubblici
1.1 totalmente garantite
A.2
Governi e banche centrlai
2.490.423
Esp. per Cassa
Altri Soggetti
490.180
A.
Banche
0
A.1
Esposizioni / Controparti
Altri enti pubblici
0
Società di
assicurazione
Governi e banche centrali
0
Società Finanziarie
CLN
0
Esposizione netta
Altri Enti Pubblici
Altre garanzie reali
0
Rettifiche valore specifiche
Governi
Titoli
0
Totale (1) + (2)
Immobili
0
Altri Soggetti
Valore esposizione netta
0
Rettifiche valore di portafoglio
46.855
Esposizione netta
162
56.333
Rettifiche valore specifiche
- di cui deteriorate
1.897.055
Esposizione netta
2.1 totalmente garantite
2.539.246
Rettifiche valore specifiche
Esposiz. cred. fuori
2.
bilancio garantite:
Esposiz. cred. per cassa
garantite:
Esposizione netta
Voci
Rettifiche valore di portafoglio
1.
Crediti di firma
Rettifiche valore specifiche
Altri derivati
Rettifiche valore di portafoglio
Derivati su crediti
Rettifiche valore specifiche
Garanzie Personali (2)
Esposizione netta
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie
(migliaia di euro)
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela
(migliaia di euro)
163
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)
Di seguito si fornisce una ripartizione per area geografica delle esposizioni per cassa verso clientela
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
TOTALI
41.524
45.317
Incagli
133.314
27.384
13
3
6
1
0
0
0
0
133.333
27.388
A.3
Esposizioni ristrutturate
7.136
27
0
0
0
0
0
0
0
0
7.136
27
A.4
Esposizioni scadute
106.221
1.126
1
0
0
0
0
0
0
0
106.222
1.126
A.5
Altre esposizioni
2.878.471
13.082
1.148
4
114
0
0
0
0
0
2.879.733
13.086
TOTALE A
3.166.638
86.936
1.190
7
120
1
0
0
0
0
3.167.948
86.944
Esposizione netta
Esposiz. "fuori bilancio"
B.1
Sofferenze
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.2
Incagli
882
195
0
0
0
0
0
0
0
0
882
195
B.3
Altre attività deteriorate
9
1
0
0
0
0
0
0
0
0
9
1
B.4
Altre esposizioni
309.108
156
30
0
346
1
0
0
0
0
309.484
157
309.999
352
30
0
346
1
0
0
0
0
310.375
353
TOTALE (A+B) 2010
3.476.637
87.288
1.220
7
466
2
0
0
0
0
3.478.323
87.297
TOTALE (A+B) 2009
3.561.624
(54.229)
13.045
(6)
376
(2)
0
0
1
0
3.575.046
(54.237)
TOTALE B
164
Rett. di valore compless.
A.2
A.
Rett. di valore compless.
0
Esposizione netta
0
Rett. di valore compless.
0
Esposizione netta
0
TOTALI
ITALIA SUD E ISOLE
Rett. di valore compless.
0
ITALIA CENTRO
Esposizione netta
0
Esposizione netta
Sofferenze
Rett. di valore compless.
Rett. di valore compless.
0
Esposizioni / Aree geografiche
ITALIA NORD EST
Esposizione netta
Esposizione netta
28
Rett. di valore compless.
Rett. di valore compless.
45.317
Esposizione netta
Esposizione netta
ITALIA NORD OVEST
41.496
Esposizione netta
Rett. di valore compless.
ASIA
Esposiz. per cassa
A.1
B.
AMERICA
Rett. di valore compless.
A.
Esposizione netta
Esposizioni / Aree geografiche
Rett. di valore compless.
ALTRI PAESI
EUROPEI
ITALIA
RESTO
DEL
MONDO
Esposiz. per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
1.636
805
451
2.471
7.012
18.393
32.397
23.648
41.496
45.317
12.847
11.220
4.106
2.456
39.369
4.426
76.992
9.282
133.314
27.384
0
0
0
0
7.033
27
103
0
7.136
27
355
3
11.805
52
45.205
471
48.856
600
106.221
1.126
A.5 Altre esposizioni
153.423
5.584 290.612
427 727.485
1.630 1.706.951
5.441
2.878.471
13.082
TOTALE A
168.261
17.612 306.974
5.406 826.104
24.947 1.865.299
38.971
3.166.638
86.936
B.
Esposiz. "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.2 Incagli
0
0
0
0
872
195
10
0
882
195
B.3 Altre attività deteriorate
0
0
0
0
0
0
9
1
9
1
B.4 Altre esposizioni
2.889
1
29.130
3
74.928
44
202.161
108
309.108
156
TOTALE B
2.889
1
29.130
3
75.800
239
202.180
109
309.999
352
25.186 2.067.479
39.080
3.476.637
87.288
TOTALE 2009
171.150
17.613 336.104
5.409 901.904
165
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche
Di seguito si fornisce una ripartizione per area geografica delle esposizioni per cassa verso banche.
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
TOTALI
ITALIA NORD OVEST
Rett. Valore compless.
0
0
0
0
0
4.523
500
0
0
0
0
0
0
0
0
4.523
500
A.3 Esposizioni ristrutturate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.4 Esposizioni scadute
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.5 Altre esposizioni
29.160
0
3.311
0
715
0
59
0
9
0
33.254
0
TOTALE A
33.683
500
3.311
0
715
0
59
0
9
0
37.777
500
B.
A.
Esposiz. per Cassa
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.523
500
0
0
0
0
0
0
4.523
500
A.3 Esposizioni ristrutturate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.4 Esposizioni scadute
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.761
0
96
0
24.244
0
2.059
0
29.160
0
7.284
500
96
0
24.244
0
2.059
0
33.683
500
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.5
Esposiz. "fuori bilancio"
Rett. Valore compless.
0
Esposizione netta
0
Rett. Valore compless.
0
Esposizione netta
0
A.2 Incagli
TOTALE
ITALIA SUD E ISOLE
Rett. Valore compless.
0
Esposizione netta
0
Rett. Valore compless.
0
Esposizione netta
Esposiz. per cassa
A.1 Sofferenze
ITALIA CENTRO
ITALIA NORD EST
Esposizioni/Aree geografiche
Rett. Valore compless.
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
Esposizione netta
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
RESTO DEL
MONDO
ASIA
Esposizione netta
A.
Esposizione netta
Esposizioni / Aree geografiche
AMERICA
Rett. Valore compless.
ALTRI PAESI
EUROPEI
ITALIA
Altre esposizioni
B.1 Sofferenze
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.2 Incagli
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.3 Altre attività deteriorate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.1 Sofferenze
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
7.900
0
278
0
552
0
0
0
0
0
8.730
0
B.2 Incagli
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
7.900
0
278
0
552
0
0
0
0
0
8.730
0
B.3 Altre attività deteriorate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.4
0
0
0
0
2.610
0
5.290
0
7.900
0
TOTALE (A+B) 2010
41.583
500
3.589
0
1.267
0
59
0
9
0
46.507
500
0
0
0
0
2.610
0
5.290
0
7.900
0
TOTALE (A+B) 2009
89.066
0
6.648
0
2.108
0
1.168
0
7
0
98.997
0
7.284
500
96
0
26.854
0
7.349
0
41.583
500
B.4
Altre esposizioni
TOTALE B
166
TOTALE A
B.
Esposiz. "fuori bilancio"
Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) 2010
167
C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività
B.4 Grandi rischi
Con il 6° aggiornamento della Circolare n. 263 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” del
27 dicembre 2010 è stata rivista la disciplina prudenziale in materia di concentrazione dei rischi per allinearla
a quanto previsto dalla Direttiva 2009/111/CE. In particolare, in base alla nuova normativa i “grandi rischi” sono
determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle “esposizioni”, anziché a quello ponderato per il rischio di
controparte.
Inoltre, nei bilanci individuali la nuova normativa prevede che debbano essere considerate nell'ambito di tali
esposizioni anche quelle infragruppo (che hanno ponderazione pari a zero). Tenendo presente la portata della
modifica introdotta, per consentire di apprezzare in modo più preciso il grado di concentrazione dei crediti, la Banca
d'Italia ha previsto che l'importo delle "posizioni di rischio" che costituiscono un "grande rischio" sia fornito in Nota
Integrativa facendo riferimento sia al valore di bilancio, sia al valore ponderato (vedi tabella che segue).
Va peraltro osservato che mentre fino al 2009 l'aggregato che, se superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza,
determinava il Grande Rischio era l'importo ponderato, ora tale aggregato è costituito dall'esposizione piena (anche
infragruppo): questo ha necessariamente prodotto il forte incremento negli importi globali.
Si sottolinea, quindi, che l'incremento esposto è determinato da tale diversa accezione.
* dati in migliaia
Descrizione
31/12/2010
normativa vigente
31/12/2009
normativa precedente
Numero di posizioni di rischio
4
4
Esposizione (valore nominale)
488.038
317.770
Posizioni di rischio (importo ponderato)
117.876
191.041
C.1 Operazioni di cartolarizzazione
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Nel corso del 2007 è stata avviata, come previsto dal piano annuale, un'operazione di cartolarizzazione ai sensi della
legge 130/99, di mutui performing originati da Banca Tercas. L’analisi dettagliata della tipologia di crediti ceduti
evidenzia che la stessa è stata realizzata cedendo mutui vantati nei confronti di soggetti residenti in Italia ed assistiti
da ipoteche di primo grado o di grado equivalente, con rapporto tra debito originario e valore peritale dell’immobile
non superiore all’80%. Tali mutui derivano da operazioni fondiarie concesse per l’acquisto, la costruzione e la
ristrutturazione di immobili destinati ad uso commerciale. Alla data di valutazione, che rappresenta il momento in
cui sono stati definiti i valori di cessione, l’ammontare in linea capitale di ciascun credito non eccedeva i 2,5 milioni
di euro. Un ulteriore dettaglio risiede nella particolare fattispecie di credito ceduto, poichè tutti erano, alla data di
cessione, in regolare ammortamento e non presentavano alcuna rata scaduta e/o non pagata.
Il valore nominale complessivo dei crediti ceduti in questa prima operazione di cartolarizzazione di mutui in bonis
è risultata pari a 122 milioni di euro. Gli stessi sono stati acquistati dalla società veicolo, Adriatico Finance SME Srl,
ad un prezzo pari al loro importo residuo in linea capitale.
In data 28 febbraio 2008 è stata avviata una seconda operazione di cartolarizzazione, avente ad oggetto mutui
in bonis relativi ad edilizia residenziale realizzata sempre ai sensi della legge 130/99. L'importo dell'operazione,
realizzata con un'altra società veicolo, Adriatico Finance RMBS Srl, è stata di 199 milioni di euro. Come nel caso
della cessione dei mutui commerciali si rileva che anche i mutui residenziali ceduti erano tutti, alla data di cessione,
in regolare ammortamento e non presentavano alcuna rata scaduta e/o non pagata. Alla data di redazione della
presente documento sono quindi in essere due operazioni di cartolarizzazione di crediti in bonis, realizzate per un
valore nominale complessivo di euro 322 milioni di euro. A fronte della cartolarizzazione RMBS (mutui residenziali),
in data 4 giugno 2008, sono state emesse obbligazioni del tipo ABS integralmente riacquistate da Banca Tercas Spa.
Nel mese di luglio 2008 sono state parimenti emesse obbligazioni del tipo ABS relative alla prima cartolarizzazione,
quella avente ad oggetto un pacchetto di mutui commerciali, realizzata con la società veicolo Adriatico Finance SME
Srl). Anche quest'ultime obbligazioni sono state riacquistate, viste le avverse condizioni di mercato, interamente da
Banca Tercas Spa.
La Società Veicolo
La società veicolo cessionaria utilizzata per la realizzazione della prima operazione di cartolarizzazione (mutui
commerciali) è stata la società Adriatico Finance Sme Srl, con sede legale in Milano via San Prospero n. 4, costituita
il 16 marzo 2007 in forma di società a responsabilità limitata, con capitale sociale di 10 mila euro. Ai sensi della legge
130/99, essa è una società finanziaria iscritta all’Elenco Speciale tenuto presso la Banca d’Italia ai sensi dell’articolo
107 del Testo Unico Bancario, avente ad oggetto esclusivo la realizzazione di operazioni di cartolarizzazione dei
crediti, ai sensi dell’articolo 3 della Legge 130/1999.
La società veicolo cessionaria utilizzata per la seconda cartolarizzazione, avente ad oggetto i mutui residenziali, è
stata la società Adriatico Finance RMBS Srl, con sede legale in Milano, via San Prospero n. 4, costituita in forma
di società a responsabilità limitata, con capitale sociale di 10 mila euro. Ai sensi della legge 130/99, essa è una
società finanziaria iscritta all’Elenco Speciale tenuto presso la Banca d’Italia ai sensi dell’articolo 107 del Testo
Unico Bancario avente ad oggetto esclusivo la realizzazione di operazioni di cartolarizzazione dei crediti, ai sensi
dell’articolo 3 della Legge sulla Cartolarizzazione dei Crediti.
La società veicolo cessionaria utilizzata per la seconda cartolarizzazione, avente ad oggetto i mutui residenziali, è
stata la società Adriatico Finance RMBS Srl, con sede legale in Milano, via San Prospero n. 4, costituita in forma
di società a responsabilità limitata, con capitale sociale di 10 mila euro. Ai sensi della legge 130/99, essa è una
società finanziaria iscritta all’Elenco Speciale tenuto presso la Banca d’Italia ai sensi dell’articolo 107 del Testo
Unico Bancario avente ad oggetto esclusivo la realizzazione di operazioni di cartolarizzazione dei crediti, ai sensi
dell’articolo 3 della Legge sulla Cartolarizzazione dei Crediti.
168
169
Soggetti coinvolti
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
In entrambe le operazioni realizzate e descritte, i soggetti coinvolti sono stati i medesimi. Il prospetto che segue li
elenca schematicamente con una sintetica indicazione dell'attività svolta.
Le tabelle della presente Parte non sono oggetto di rilevazione relativamente alle operazioni di cartolarizzazione
proprie poiché la Banca Originator, Banca Tercas, ha sottoscritto all’atto di emissione il complesso delle passività
emesse dalle società veicolo Adriatico Finance SME e Adriatico Finance RMBS. Le uniche tabelle compilate
sono quelle relative alle operazioni di cartolarizzazione di terzi ed in particolare sono riportati i dati inerenti la
cartolarizzazione dei crediti in leasing della Terfinance le cui obbligazioni ABS sono state interamente sottoscritte
da Banca Tercas.
A.1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
25.863
51
34.000
66
19.336
1.326
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
25.863
51
34.000
66
19.336
1.326
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Diverse esposiz. da
operazioni di cartol. terzi
(n.4)
- Varie attività
A.2
Adriatico Finance Sme
(originator Terfinance)
- Leasing finanziario
A.3
Nome cartolarizzazione
- Tipologia attività
TOTALE
170
Junior
Tipologia attività cartolarizzate /
Esposizioni
Rett. / Riprese di valore
Standard & Poor's
Valore di Bilancio
Rating Agency
Mezzanine
Adriatico Finance Rmbs S.r.l.
Rett. / Riprese di valore
Issuer
Valore di Bilancio
Adriatico Finance Sme S.r.l.
Senior
Issuer
Rett. / Riprese di valore
Banca Tercas Spa
Valore di Bilancio
Originator
Linee di credito
Junior
HSBC Bank Plc
Garanzie rilasciate
Rett. / Riprese di valore
Interest rate cap counterparty
Esposizioni per cassa
Valore di Bilancio
Banca Tercas Spa
Mezzanine
Swap counterparty
Rett. / Riprese di valore
HSBC Bank Plc
Valore di Bilancio
Principal Paying Agent
Senior
Talete Creative Finance S.r.l.
Rett. / Riprese di valore
Calculation Agent
Valore di Bilancio
HSBC Bank Plc
Rett. / Riprese di valore
Italian Account Bank
C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "di terzi" ripartite per tipologia di attività
cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
Junior
HSBC Bank Plc
Valore di Bilancio
Principal Paying Agent
Rett. / Riprese di valore
Talete Creative Finance S.r.l
Mezzanine
Repr. of the Noteholders
Valore di Bilancio
Banca Tercas S.p.A.
Rett. / Riprese di valore
Servicer
Senior
HSBC Bank Plc
Valore di Bilancio
Collection Account Bank
171
Attività Fin. FV option
Attività Finanziarie AFS
Attività Fin. HTM
Crediti
Totale 31.12.10
Totale 31.12.09
C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno
creditizio
Attività Fin. HFT
C.1.4 Esposizioni verso le cartolarizzazioni ripartite per portafoglio di attività finanziarie e per tipologia
1. Esposizioni per cassa
0
0
0
0
79.199
79.199
119.306
-
"Senior"
0
0
0
0
25.863
25.863
66.132
-
"Mezzanine"
0
0
0
0
34.000
34.000
33.987
-
"Junior"
0
0
0
0
19.336
19.336
19.187
2. Esposizioni fuori bilancio
0
0
0
0
0
0
0
-
"Senior"
0
0
0
0
0
0
0
-
"Mezzanine"
0
0
0
0
0
0
0
-
"Junior"
0
0
0
0
0
0
0
Esposizione / Portafoglio
Attività / Valori
Cartol. Sintet.
A.
Attività sottostanti proprie:
0
0
A.1
Oggetto di integrale cancellazione
1. Sofferenze
0
X
2. Incagli
0
X
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
0
0
0
X
X
X
0
0
0
0
0
X
X
X
X
X
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12.115
0
A.2
Oggetto di parziale cancellazione
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
A.3
Non cancellate
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
172
Cartol. Tradiz.
B.
Attività sottostanti di terzi
B.1
B.2
B.3
B.4
Sofferenza
Incagli
Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
399
1.678
0
365
0
0
0
0
B.5
Altre attività
9.673
0
173
C.2 Operazioni di cessione
C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute e non cancellate
(migliaia di euro)
C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate
(migliaia di euro)
Attività
finanziarie
detenute
sino a
scadenza
Crediti vs
banche
Crediti vs
clientela
Totale
97.813
0
0
0
0
4.427
102.240
97.813
0
0
0
0
4.427
102.240
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
a) a fronte di attività rilevate per
intero
0
0
0
0
0
0
0
C
A
B
A
B
C
A
B
Crediti vs Clientela
Crediti vs Banche
Attività Finanziarie HTM
Attività Finanziarie AFS
C
C
A
B
b) a fronte di attività rilevate
parzialmente
0
0
0
0
0
0
0
Totale 31.12.2010
97.813
0
0
0
0
4.427
102.240
Totale 31.12.2009
91.969
0
21.467
0
0
0
113.436
b) a fronte di attività rilevate
parzialmente
C
A
B
C
Totale 31.12.2010
B
a) a fronte di attività rilevate per
intero
2. Debiti vs banche
Attività per cassa
21.868
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.079
0
0
23.947
Titoli di debito
21.868
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.079
0
0
23.947
Titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
O.I.C.R.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Attività deteriorate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Strumenti derivati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
21.868
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.079
0
0
23.947
Totale 31.12.2010
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
1. Debiti vs clientela
Attività Finanziarie valutate al FV
Attività finanziarie HFT
A
B.
Attività
finanziarie
valutate al fair
value
Passività/Portafoglio attività
Forme Tecniche /
Portafoglio
A.
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Legenda:
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
C.3 Operazioni di covered bond
La banca non ha in essere operazioni di covered bond.
D. Modelli per la misurazione del rischio di credito
Alla data del 31 dicembre 2010 non sono in essere modelli interni volti alla misurazione del rischio di credito
I valori riportati nella tabella si riferiscono ai titoli di debito con i quali sono state realizzate operazioni di pronti contro
termine con la clientela.
174
175
SEZIONE 2 - RISCHI DI MERCATO
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di negoziazione di vigilanza
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Valori del Rischio di Mercato del Portafoglio di negoziazione HFT
media
50.374
0,449
max
89.123
0,951
min
25.952
0,187
A. Aspetti generali
I rischi di mercato sono legati all’operatività sui mercati finanziari e derivano dalla componente “rischio di tasso”
(originato dall’inevitabile mismatching esistente tra le poste dell’attivo e del passivo) e dalla componente “rischio di
liquidità” (eventualmente conseguente ad una non corretta gestione dei flussi di cassa). Il rischio di mercato, infatti,
è essenzialmente dovuto ad inattese variazioni delle curve dei tassi e la sua gestione non può prescindere da una
più ampia conoscenza della durata, della vita residua, della scadenza e delle metodologie di riprezzamento delle
poste di bilancio (rischio di tasso) nonché dal considerare le ripercussioni sugli impegni di pagamento, assunti e
potenziali (c.d. rischio di liquidità).
La politica di investimento della Banca è ispirata a criteri di contenimento del rischio di mercato nelle sue diverse
manifestazioni (rischio di tasso, rischio di cambio e rischio di prezzo). La Banca svolge infatti in modo primario attività
di portafoglio in proprio. Il portafoglio di proprietà, di norma, non comprende derivati complessi o innovativi, esso
viene gestito in funzione della esposizione al rischio di tasso derivante dalla struttura di asset/liability complessiva.
La strategia sottostante alla negoziazione in proprio si pone l'obiettivo di massimizzare il profilo di rischio/rendimento
degli investimenti di portafoglio, sia nella componente rischio di tasso che nella componente rischio di credito della
controparte. La dimensione del portafoglio di proprietà è legata alla posizione di liquidità di tesoreria e all'andamento
degli assets globali dell'Istituto.
Valori del Rischio di Mercato del Portafoglio titoli disponibili per la vendita AFS
media
436.348
3,414
max
902.676
4,060
min
166.570
2,341
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo
La Banca, nel corso dell'anno, ha perfezionato le metodologie e i processi in uso per la gestione del rischio di
mercato.
Nel 2010 la rilevazione del rischio di tasso di interesse gravante sul portafoglio di negoziazione è effettuata dal
Servizio Risk Management, mediante la produzione di apposita reportistica gestionale proveniente dall'applicativo
Bloomberg, all'interno del più ampio processo di monitoraggio dell'intera struttura dell'attivo e del passivo della
Banca.
A partire dal 1° gennaio 2011, la nuova policy interna sul rischio di mercato approvata dal CdA prevede maggiori
controlli da parte del Servizio Risk Management sulla movimentazione del portafoglio di proprietà soprattutto in
fase di acquisizione di titoli non quotati e l'utilizzo di un nuovo applicativo per il calcolo del Value at Risk e della
duration.
Con lo strumento Master Finance il VaR è calcolato sull'intero portafoglio di proprietà così come su sotto-portafogli
contabili per una visione dei rischi più approfondita.
La metodologia di misurazione utilizzata consiste principalmente nel calcolo del VaR del portafoglio di negoziazione
secondo l'approccio parametrico varianza-covarianza, con un holding period di 10 giorni e intervallo di confidenza
del 99%. Mediante tale parametro viene quantificata la massima perdita che uno shock negativo delle condizioni di
mercato determina sul relativo valore del portafoglio.
MasterFinance permette inoltre il controllo dei limiti di operatività e di composizione del portafoglio della Banca così
come fissati nei Poteri Delegati, quali i limiti giornalieri di VaR e di duration, da calcolare per ogni singolo portafoglio
dell'attivo, i limiti operativi giornalieri per portafoglio e classi di asset, i limiti percentuali di composizione dei portafogli
per classi di strumenti finanziari ed i limiti all'operatività per controparte per operazioni in titoli e in derivati.
La gestione del rischio di mercato è in capo al Servizio Risk Management e la documentazione prodotta viene
distribuita con cadenza giornaliera alla Direzione Generale e con cadenza trimestrale al CdA. Il modello viene
utilizzato esclusivamente per fini gestionali interni e non concorre al calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di
mercato.
Si riportano di seguito i dati puntuali alla data del 31 Dicembre 2010 ed andamentali, minimo, massimo e medio
relativi ai valori del VAR e della Duration calcolati per il portafoglio HFT e AFS.
176
177
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Analisi di Valore
Le tavole relative alla distribuzione per durata residua del Portafoglio di negoziazione di vigilanza e del Portafoglio
bancario non sono state redatte poiché, secondo la facoltà indicata nella circ. 262/2005 della Banca d'Italia, viene
di seguito fornita un'analisi di sensitività del rischio di tasso d'interesse basata su metodologie interne utilizzate dal
Servizio Risk Management.
Impatto sul Valore del Patrimonio Netto
con PV, duration e convexity delle poste a vista da stime Prometeia
Data cut-off: 31/12/2010
Capitali
Importi in euro
Crediti vs banche
Portafoglio di negoziazione di vigilanza e Portafoglio bancario - modelli interni e altre metodologie per l'analisi di
sensitività
Crediti vs clientela
Titoli
ATTIVITA' FRUTTIFERE (AF)
Analisi di Valore
Partecipazioni
Crediti vs banche
Crediti vs clientela
Titoli
ATTIVITA' FRUTTIFERE (AF)
Immobilizzazioni
Partecipazioni
Altre Attività
ATTIVITA' INFRUTTIFERE
Totale Attivo
Debiti vs banche
Capitali
Tassi
Present value
Duration
VA (+2%)
VA (-2%)
374.151.654
0,33%
374.133.414
0,01
-43.138
14.018
2.951.416.000
3,98%
3.262.234.541
1,71
-98.915.231
111.774.872
248.387.508
1,65%
246.883.593
1,66
-7.393.362
8.086.233
3.573.955.162
3,44%
3.883.251.548
1,54
-106.351.731
119.875.123
0
0
264.717.705
264.717.705
85.594.350
85.594.350
350.312.055
350.312.055
3.924.267.217
3,44%
4.233.563.603
119.875.123
-262.056.967
0,08
397.982
-84.670
Debiti vs clientela
-1.946.053.555
0,47%
-1.842.116.766
2,76
96.518.570
-106.392.210
Debiti rappresentati da titoli
-1.228.623.434
2,39%
-1.246.835.655
1,17
27.500.342
-25.593.186
PASSIVITA' ONEROSE (PO)
-3.436.698.089
1,21%
-3.351.009.388
1,95
124.416.894
-132.070.066
0
0
-9.501.170
-9.501.170
Fondi Acc.ti e Rischi
0
0
Patrimonio
0
0
-9.501.170
-9.501.170
PASSIVITA' NON ONEROSE
Totale Passivo
Sbilancio Attivo-Passivo
56.218.880
248.387.508
1,65%
246.883.593
1,66
-3.834.597
4.124.329
3.573.955.162
3,44%
3.883.251.548
1,54
-55.496.288
60.357.227
60.357.227
-3.446.199.259
1,21%
478.067.958
0
0
264.717.705
264.717.705
-3.360.510.558
85.594.350
85.594.350
350.312.055
350.312.055
4.233.563.604
1,54
-55.496.288
1,16%
-262.056.967
0,08
200.178
-84.671
,47%
-1.842.116.766
2,76
49.511.682
-52.005.730
Debiti rappresentati da titoli
2,39%
-1.246.835.655
1,17
14.002.022
-14.470.259
PASSIVITA' ONEROSE (PO)
1,21%
-3.351.009.389
1,95
63.713.882
-66.560.660
1,95
63.713.882
-66.560.660
8.217.594
-6.203.432
-206.625
207.833
Debiti vs clientela
0
0
-9.501.170
-9.501.170
0
0
Rettifiche di Immobilizzi
Altre passività
Fondi Acc.ti e Rischi
0
0
-9.501.170
-9.501.170
1,21%
478.067.958
-3.360.510.559
873.053.045
FBi posizione lunga
39.167.154
3,79%
39.688.293
0,54
FBi posizione corta
-39.192.675
4,16%
-39.578.744
0,15
60.355
-56.689
-25.521
109.549
-146.270
151.144
478.042.437
873.162.593
8.071.324
-6.052.288
Totale Fuori Bilancio
Totale sbilancio Bilancio + FB
Impatto sul Margine
Gapping period: 12 mesi
82.711.828
Shock: +1%
Importi in euro
1,95
873.053.045
124.416.894
-132.070.066
18.065.163
-12.194.943
3,79%
39.688.292
0,54
-408.104
317.361
FBi posizione corta
-39.192.675
4,16%
-39.578.745
0,16
119.991
-59.754
-25.521
109.547
-288.113
257.607
478.042.437
873.162.592
17.777.050
-11.937.336
a - Gap Incrementale
(% del margine atteso)
b - Beta Gap Incrementale
(% del margine atteso)
c - Shifted Beta Gap
(% del margine atteso)
178
14.018
-51.640.005
3,44%
MARGINE DI INTERESSE
ATTESO
39.167.154
Totale sbilancio Bilancio + FB
-21.686
1,71
Data cut-off: 31/12/2010
FBi posizione lunga
Totale Fuori Bilancio
0,01
-262.021.100
Debiti vs banche
Sbilancio Attivo-Passivo
1,16%
Altre passività
374.133.414
3.262.234.541
Totale Passivo
-262.021.100
Rettifiche di Immobilizzi
,33%
Patrimonio
-106.351.731
�VA (-1%)
3,98%
PASSIVITA' NON ONEROSE
1,55
�VA (+1%)
3.924.267.218
Totale Attivo
Importi in Euro
Duration
374.151.654
Altre Attività
ATTIVITA' INFRUTTIFERE
Present value
2.951.416.000
Immobilizzazioni
Impatto sul Valore del Patrimonio Netto
con PV, duration e convexity delle poste a vista da stime Prometeia
Tassi
Shock: -1%
Bilancio
Bilancio
F.
Bilancio
Totale
-9.049.833
67.413
-4.382.628
-10,9%
0,1%
-5,3%
-82.789
-9.049.833
67.413
-9.065.208
-0,1%
-10,9%
0,1%
-11,0%
7.801.727
-355.243
-9.049.833
67.413
-9.337.662
9,4%
-0,4%
-10,9%
0,1%
-11,3%
F. Bilancio
Totale
Vista
Scadenza
Vista
Scadenza
-11.396.085
9.038.901
-67.413
-13,8%
10,9%
-0,1%
-2.424.597
4.599.792
-2,9%
5,6%
-2.381.761
9.038.901
-2,9%
10,9%
-67.413
6.589.727
-0,1%
8,0%
-1.169.761
9.038.901
-67.413
-1,4%
10,9%
-0,1%
Effetto beta (b-a)
9.014.325
9.014.325
-4.682.580
-4.682.580
Effetto vischiosità (c-b)
1.212.000
1.212.000
-272.454
-272.454
179
2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i
principali Paesi del mercato di quotazione
SEZIONE 3 - RISCHIO DI CAMBIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
(migliaia di euro)
Tipologia di operazioni
/ Indice quotazione
A.
B.
C.
D.
E.
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
Quotati
ITALIA
STATI
UNITI
GERMANIA
REGNO
UNITO
GIAPPONE
ALTRI
Non
Quotati
Totale
Titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
La Banca è esposta al rischio di cambio in maniera assolutamente marginale. Il monitoraggio operativo del rischio di
cambio viene comunque effettuato sia dalle strutture di front office mediante la produzione di apposita reportistica
gestionale sia dal Servizio Risk Management nell'ambito delle attività di verifica dell'esposizione alle diverse tipologie
di rischio.
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
Compravendite non regolamentate
su titoli di cap.
0
0
0
0
0
46
0
46
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
46
0
46
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
Altri derivati su titoli di capitale
0
0
0
0
0
5.531
0
5.531
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
3.096
0
3.096
- posizioni corte
0
0
0
0
0
2.435
0
2.435
Derivati su indici azionari
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
Derivati su altri valori
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
A.
Attività Finanziarie
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
A.1
B. Attività di copertura del rischio di cambio
La Banca pone in essere operazioni di copertura gestionale del rischio di cambio utilizzando idonei strumenti.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati
(migliaia di euro)
Valute
0
Voci
Dollari Usa
Sterline
G.Bretagna
Yen
Giappone
Dollari
canadesi
Totale
Franchi
svizzeri
Altre valute
16.191
151
1.357
141
9.403
111
27.354
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
A.2
Titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
0
A.3
Finanziamenti a banche
862
151
212
141
1.071
111
2.548
A.4
Finanziamenti a clientela
15.329
0
1.145
0
8.332
0
24.806
A.5
Altre attività finanziarie
0
0
0
0
0
0
0
B.
Altre attività
121
45
1
24
46
25
262
C.
Passività finanziarie
16.636
413
170
660
9.421
62
27.362
C.1
Debiti verso banche
3.499
1
169
1
9.034
0
12.704
C.2
Debiti verso clientela
13.137
412
1
659
387
62
14.658
C.3
Titoli in circolazione
0
0
0
0
0
0
0
D.
Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
E.
Derivati finanziari
29.459
239
1.193
546
6.270
0
37.707
+ Posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
+ Posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
+ Posizioni lunghe
14.906
232
0
520
3.122
0
18.780
+ Posizioni corte
14.553
7
1.193
26
3.148
0
18.927
Totale Attività
31.218
428
1.358
685
12.571
136
46.396
Totale Passività
31.189
420
1.363
686
12.569
62
46.289
29
8
(5)
(1)
2
74
107
- Opzioni
- Altri derivati
Sbilancio (+/-)
180
181
2.4 Gli strumenti derivati
A.2.2 Altri derivati
A. Derivati finanziari
(migliaia di euro)
Totale 2010
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Over the counter
1 Titoli di debito e tassi d'interesse
(migliaia di euro)
Totale 2010
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
0
55.500
0
0
0
0
0
45.500
0
55.500
0
c) Forward
0
0
0
0
b) Swap
Controparti centrali
Controparti centrali
45.500
a) Opzioni
Totale 2009
Attività sottostanti / Tipologie derivati
Over the counter
Totale 2009
Attività sottostanti / Tipologie derivati
75.008
0
103.163
0
d) Futures
0
0
0
0
a) Opzioni
27.087
0
50.205
0
e) Altri
0
0
0
0
b) Swap
47.921
0
52.958
0
6.400
0
6.450
0
c) Forward
0
0
0
0
a) Opzioni
6.400
0
6.450
0
d) Futures
0
0
0
0
b) Swap
0
0
0
0
e) Altri
0
0
0
0
c) Forward
0
0
0
0
5.399
0
5.399
0
d) Futures
0
0
0
0
5.399
0
5.399
0
e) Altri
0
0
0
0
b) Swap
0
0
0
0
1.165
0
5.888
0
c) Forward
0
0
0
0
a) Opzioni
0
0
0
0
d) Futures
0
0
0
0
b) Swap
0
0
0
0
e) Altri
0
0
0
0
c) Forward
1.165
0
5.888
0
34.816
0
9.987
0
d) Futures
0
0
0
0
a) Opzioni
0
0
0
0
e) Altri
0
0
0
0
b) Swap
0
0
0
0
4 Merci
0
0
0
0
c) Forward
34.816
0
9.987
0
5 Altri sottostanti
0
0
0
0
d) Futures
0
0
0
0
Totale
53.065
0
67.838
0
e) Altri
0
0
0
0
Valori medi
75.565
4 Merci
0
0
0
0
5 Altri sottostanti
0
0
0
0
Totale
115.223
0
118.549
0
Valori medi
137.778
1 Titoli di debito e tassi d'interesse
2 Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
3 Valute e Oro
2 Titoli di capitale e indici azionari
3 Valute e Oro
42.827
151.885
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
Non sono presenti derivati di copertura, per cui si omette la relativa tabella.
182
183
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Fair value negativo
Fair value positivo
Attività sottostanti / Tipologie derivati
Totale 2010
Over the counter
A
Portafoglio di negoziaz. di vigilanza
Controparti centrali
988
0
649
0
663
72
0
c) Cross currency swap
0
d) Equity swap
Totale 2010
Over the counter
A
Totale 2009
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
Portafoglio di negoziaz. di vigilanza
719
0
580
0
0
a) Opzioni
159
0
199
0
124
0
b) Interest rate swap
45
0
183
0
0
0
0
c) Cross currency swap
0
0
0
0
0
0
0
0
d) Equity swap
0
0
0
0
527
0
201
0
e) Forward
515
0
198
0
f) Futures
0
0
0
0
f) Futures
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
Portafoglio bancario - di copertura
0
0
0
0
Portafoglio bancario - di copertura
0
0
0
0
a) Opzioni
0
0
0
0
a) Opzioni
0
0
0
0
b) Interest rate swap
0
0
0
0
b) Interest rate swap
0
0
0
0
c) Cross currency swap
0
0
0
0
c) Cross currency swap
0
0
0
0
d) Equity swap
0
0
0
0
d) Equity swap
0
0
0
0
e) Forward
0
0
0
0
e) Forward
0
0
0
0
f) Futures
0
0
0
0
f) Futures
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
Portafoglio bancario - altri derivati
42
0
1.328
0
2.875
0
1.515
0
a) Opzioni
42
0
651
0
a) Opzioni
158
0
160
0
b) Interest rate swap
0
0
543
0
b) Interest rate swap
2.689
0
1.355
0
c) Cross currency swap
0
0
0
0
c) Cross currency swap
0
0
0
0
d) Equity swap
0
0
0
0
d) Equity swap
0
0
0
0
e) Forward
0
0
134
0
e) Forward
28
0
0
0
f) Futures
0
0
0
0
f) Futures
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
Totale
1.290
0
2.316
0
Totale
3.594
0
2.095
0
e) Forward
184
Over the counter
0
b) Interest rate swap
C
Controparti centrali
Attività sottostanti / Tipologie derivati
1.248
a) Opzioni
B
Totale 2009
B
C
Portafoglio bancario - altri derivati
185
1)
2)
3)
4)
Titoli di debito e tassi d'int.
1)
Altri soggetti
Imprese non finanziarie
Società finanziarie
Banche
Altri Enti pubblici
Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Altri soggetti
Imprese non finanziarie
Società finanziarie
Banche
Altri Enti pubblici
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Società di assicurazione
(migliaia di euro)
Governi e Banche Centrali
(migliaia di euro)
Società di assicurazione
A.7 Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti
– contratti non rientranti in accordi di compensazione
Governi e Banche Centrali
A.5 Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza – valori nozionali, fair value lordi positivi e
negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
0
20.032
54.976
0
0
0
0
- valore nozionale
0
0
45.500
0
0
0
0
- fair value positivo
0
169
27
0
0
0
0
- fair value positivo
0
0
0
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
169
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
2.689
0
0
0
0
- esposizione futura
0
226
83
0
0
0
0
- esposizione futura
0
0
600
0
0
0
0
Titoli di cap. ed indici azionari
2)
Titoli di cap. ed indici azionari
- valore nozionale
0
0
3.000
0
0
2.399
0
- valore nozionale
0
0
0
0
0
0
6.400
- fair value positivo
0
0
525
0
0
0
0
- fair value positivo
0
0
42
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
0
0
0
35
0
- fair value negativo
0
0
0
0
0
0
158
- esposizione futura
0
0
189
0
0
0
0
- esposizione futura
0
0
0
0
0
0
0
- valore nozionale
0
0
1.165
0
0
0
0
Valute e oro
3)
Valute e oro
- valore nozionale
0
0
17.408
0
0
4.685
12.723
- fair value positivo
0
0
278
0
0
91
157
- fair value positivo
0
0
0
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
242
0
0
89
184
- fair value negativo
0
0
28
0
0
0
0
- esposizione futura
0
0
174
0
0
47
127
- esposizione futura
0
0
12
0
0
0
0
Altri valori
4)
Altri valori
- valore nozionale
0
0
0
0
0
0
0
- valore nozionale
0
0
0
0
0
0
0
- fair value positivo
0
0
0
0
0
0
0
- fair value positivo
0
0
0
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
0
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
0
0
0
0
0
- esposizione futura
0
0
0
0
0
0
0
- esposizione futura
0
0
0
0
0
0
0
A.6 Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza – valori nozionali, fair value lordi positivi e
negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
A.8 Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti
– contratti rientranti in accordi di compensazione
Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziari “over the counter” rientranti in accordi di
compensazione.
Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziari “over the counter” rientranti in accordi di
compensazione.
186
187
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
B. DERIVATI CREDITIZI
(migliaia di euro)
Alla data di redazione del bilancio la Banca non presenta derivati su crediti pertanto si omettono le relative tabelle.
Sottostanti/Vita residua
Fino a 1 anno
Oltre 1 anno
e fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Totale
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
A.
Portafoglio di negoziazione di vigilanza
78.380
9.971
26.872
115.223
A.1
Derivati fin. su tit. di deb. e tassi
38.165
9.971
26.872
75.008
A.2
Derivati fin. su tit. di cap. e indici az.
5.399
0
0
5.399
A.3
Derivati fin. su tassi di cambio e oro
34.816
0
0
34.816
A.4
Derivati fin. su altri valori
0
0
0
0
B.
Portafoglio bancario
13.065
0
40.000
53.065
B.1
Derivati fin. su tit. di deb. e tassi
5.500
0
40.000
45.500
B.2
Derivati fin. su tit. di cap. e indici az.
6.400
0
0
6.400
B.3
Derivati fin. su tassi di cambio e oro
1.165
0
0
1.165
B.4
Derivati fin. su altri valori
0
0
0
0
Totale 2010
91.445
9.971
66.872
168.288
Totale 2009
48.875
73.349
64.163
186.387
188
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti
Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziare e creditizi “”over the counter”
SEZIONE 3 - RISCHIO DI LIQUIDITÀ
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Nel corso del 2010, Banca Tercas ha intrapreso un progetto per lo sviluppo di un modello interno volto alla
misurazione, alla gestione ed al monitoraggio del rischio di liquidità con l’obiettivo di rispondere in tempi rapidi alla
continua evoluzione della Normativa di Vigilanza in materia.
I temi affrontati hanno riguardato la definizione di metriche e strumenti di misurazione del rischio di liquidità da
adottare, l’assegnazione dei ruoli e delle responsabilità nella gestione della liquidità, la definizione di un Contingency
Funding Plan e la redazione di una Policy interna in cui sono descritti i principi, le metodologie e le norme che
fondano la politica interna di governo del rischio di liquidità.
Gli strumenti elaborati durante il progetto permettono oggi a Banca Tercas di monitorare la liquidità sia di breve
peridio sia di medio-lungo periodo.
La gestione della liquidità di breve termine (liquidità operativa) ha l’obiettivo di assicurare la capacità di far fronte
agli impegni di pagamento per cassa previsti e imprevisti entro tre mesi. Il monitoraggio giornaliero della liquidità
operativa si concentra sui flussi generati dalle operazioni maggiormente volatili (ad es. operazioni regolate su base
monetaria, con controparte istituzionale) ed è basato sull’applicazione di limiti operativi verificati giornalmente.
La gestione della liquidità entro dodici mesi (liquidità tattica) ha l’obiettivo di assicurare un livello adeguato e
bilanciato tra i flussi di cassa in entrata e in uscita, aventi scadenza certa e/o stimata, compresi nell’orizzonte
temporale di un anno e riferiti all’intera operatività di bilancio. La politica di gestione della liquidità tattica prevede
l’adozione di limiti sullo sbilancio cumulato a 3 mesi e il monitoraggio di un set di indicatori sintetici volti a valutare la
posizione di liquidità della Banca sotto diversi profili di analisi. Uno di questi indicatori è rappresentato dal “Liquidity
Coverage Ratio” (LCRN)”, che stabilisce la capacità delle risorse della Banca prontamente monetizzabili di far fronte
agli sbilanci progressivi di liquidità nell’orizzonte temporale di un mese.
La gestione della liquidità strutturale è finalizzata ad assicurare l’equilibrio finanziario della struttura a medio-lungo
termine (superiore ai 12 mesi), garantito dal mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività e attività
a medio-lungo termine. Il processo di misurazione della liquidità di medio-lungo termine è basato sull’utilizzo di
un indicatore di liquidità gestionale volto a misurare eventuali situazioni di squilibrio finanziario. Tale indicatore è
rappresentato dal “Net Stable Funding Ratio” (Passività stabili disponibili/Attività stabili disponibili).
L’attività di gestione della liquidità prevede l’effettuazione di prove di stress trimestrali per valutare la propria
vulnerabilità ad eventi eccezionali ma plausibili. L’obiettivo è analizzare i potenziali effetti di variazioni significative di
uno o più fattori di rischio, singolarmente considerati (analisi di sensibilità) o di movimenti congiunti di un insieme
di fattori di rischio in ipotesi di scenari avversi (analisi di scenario).
Inoltre, Banca Tercas si è dotata di un Contincency Funding Plan, documento che descrive il processo finalizzato
a gestire il profilo di liquidità in condizioni di difficoltà o emergenza. In esso sono riportati gli obiettivi, i processi, le
strategie di intervento e gli organi aziendali coinvolti nella gestione delle situazioni di crisi di liquidità.
Si precisa che tali tabelle sono compilate allocando i flussi finanziari contrattuali non attualizzati (in linea capitale e
interessi) nelle pertinenti fasce di vita residua. I flussi finanziari in linea interessi non sono riportati con riferimento
alle fasce temporali oltre 1 anno così come espressamente disposto dalla Circolare n. 262/2005 di Banca d'Italia.
Informazioni di natura quantitativa
189
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie
Valuta di denominazione – dollaro USA
Valuta di denominazione - euro
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A vista
da oltre
1 gg a
7 gg
da oltre
7 gg a
15 gg
da oltre
15gg a
1m
da oltre 1
ma3m
da oltre 3
ma6m
da oltre 6
ma1a
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeter.
Totale
610.619
8.270
11.136
55.397
166.417
115.146
190.168
784.650
1.240.233
22.650
3.204.686
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A vista
da
oltre 1
gg a 7
gg
da
oltre
7 gg a
15 gg
da oltre
15gg a
1m
da oltre 1
ma3m
da oltre 3
ma6m
da
oltre
6ma
1a
da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Oltre 5
anni
Durata
Totale
797
96
0
526
8.195
6.534
1
0
0
0
16.149
A.1
Titoli di Stato
0
0
0
0
14.964
0
545
63.310
40.008
0
118.827
A.1
Titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.2
Altri titoli di debito
0
0
0
528
0
293
0
8.721
75.703
0
85.245
A.2
Altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.3
Quote OICR
8.628
0
0
0
0
0
585
0
0
0
9.213
A.3
Quote OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.4
Finanziamenti
601.991
8.270
11.136
54.869
151.453
114.853
189.038
712.619
1.124.522
22.650
2.991.401
A.4
Finanziamenti
797
96
0
526
8.195
6.534
1
0
0
0
16.149
2.848
0
0
4.523
0
0
0
0
0
21.204
28.575
- Banche
749
0
0
0
112
0
0
0
0
0
861
599.143
8.270
11.136
50.346
151.453
114.853
189.038
712.619
1.124.522
1.446
2.962.826
- Clientela
48
96
0
526
8.083
6.534
1
0
0
0
15.288
Passività per cassa
2.157.811
28.418
47.994
45.630
164.844
165.988
1.734
582.796
21.953
0
3.217.168
Passività per cassa
13.192
0
374
1.871
1.197
0
0
0
0
0
16.634
B.1
1.781.477
5.040
28.000
10.358
909
314
1.734
49
0
0
1.827.881
B.1
13.192
0
374
1.871
1.197
0
0
0
0
0
16.634
1.335
5.000
28.000
10.000
0
0
0
0
0
0
44.335
55
0
374
1.871
1.197
0
0
0
0
0
3.497
1.780.142
40
0
358
909
314
1.734
49
0
0
1.783.546
13.137
0
0
0
0
0
0
0
0
0
13.137
- Banche
- Clientela
Depositi e c/c
- Banche
- Clientela
Depositi
- Banche
- Clientela
B.2
Titoli di debito
7.220
5.218
6.597
20.065
120.612
154.191
0
578.918
3.974
0
896.795
B.2
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.3
Altre passività
369.114
18.160
13.397
15.207
43.323
11.483
0
3.829
17.979
0
492.492
B.3
Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
890
5.149
748
794
6.812
8.391
22.695
0
0
0
45.479
Operazioni "fuori bilancio"
0
528
374
809
3.407
1.882
8.229
0
0
0
15.229
Derivati finanziari con
scambio di capitale
0
5.149
748
794
6.812
8.391
22.695
0
0
0
44.589
C.1
Derivati finanziari con scambio
di capitale
0
204
374
809
3.407
1.882
8.229
0
0
0
14.905
- posizioni lunghe
0
2.636
374
397
3.406
4.198
11.345
0
0
0
22.356
- posizioni lunghe
0
204
374
809
3.407
1.882
8.229
0
0
0
14.905
- posizioni corte
0
2.513
374
397
3.406
4.193
11.350
0
0
0
22.233
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Derivati finanziari
senza scambio di capitale
890
0
0
0
0
0
0
0
0
0
890
Derivati finanziari senza scambio
di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
721
0
0
0
0
0
0
0
0
0
721
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
169
0
0
0
0
0
0
0
0
0
169
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Depositi e finanziamenti
da ricevere
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Depositi e finanziamenti da
ricevere
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Impegni irrevocabili
a erogare fondi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Impegni irrevocabili a erogare
fondi
0
324
0
0
0
0
0
0
0
0
324
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
162
0
0
0
0
0
0
0
0
162
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
162
0
0
0
0
0
0
0
0
162
Garanzie finanziarie rilasciate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Garanzie finanziarie rilasciate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Operazioni "fuori bilancio"
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
190
C.2
C.3
C.4
C.5
191
Valuta di denominazione - franco svizzero
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
Valuta di denominazione – altre divise
A vista
da oltre
1 gg a
7 gg
da oltre
7 gg a
15 gg
da
oltre
15 gg
a1m
271
0
930
0
800
7.398
0
0
0
0
9.399
da
oltre 1 m
a3m
da oltre
3ma
6m
da
oltre
6ma
1a
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeterm.
Totale
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A vista
da oltre
1 gg a
7 gg
da oltre
7 gg a
15 gg
da oltre
15gg a
1m
da oltre 1
ma3m
da oltre
3ma
6m
da oltre
6m
a1a
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeterm.
Totale
462
0
152
854
49
245
0
0
0
0
1.762
A.1
Titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.1
Titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.2
Altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.2
Altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.3
Quote OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.3
Quote OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.4
Finanziamenti
271
0
930
0
800
7.398
0
0
0
0
9.399
A.4
Finanziamenti
462
0
152
854
49
245
0
0
0
0
1.762
- Banche
271
0
0
0
800
0
0
0
0
0
1.071
- Banche
462
0
152
0
0
0
0
0
0
0
614
0
0
930
0
0
7.398
0
0
0
0
8.328
- Clientela
0
0
0
854
49
245
0
0
0
0
1.148
Passività per cassa
34
0
800
0
5.598
2.599
0
0
0
0
9.031
Passività per cassa
1.138
0
0
166
0
0
0
0
0
0
1.304
B.1
Depositi
34
0
800
0
5.598
2.599
0
0
0
0
9.031
B.1
1.138
0
0
166
0
0
0
0
0
0
1.304
- Banche
34
0
800
0
5.598
2.599
0
0
0
0
9.031
5
0
0
166
0
0
0
0
0
0
171
- Clientela
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.133
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.133
B.2
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.2
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.3
Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.3
Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Operazioni "fuori bilancio"
0
0
0
0
0
0
6.243
0
0
0
6.243
Operazioni "fuori bilancio"
0
32
296
1.649
0
0
0
0
0
0
1.977
Derivati finanziari con scambio di
capitale
0
0
0
0
0
0
6.243
0
0
0
6.243
C.1
Derivati finanziari con scambio di
capitale
0
32
296
1.649
0
0
0
0
0
0
1.977
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
3.122
0
0
0
3.122
- posizioni lunghe
0
0
145
607
0
0
0
0
0
0
752
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
3.121
0
0
0
3.121
- posizioni corte
0
32
151
1.042
0
0
0
0
0
0
1.225
Derivati finanziari senza scambio
di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Derivati finanziari senza scambio di
capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Depositi e finanziamenti da
ricevere
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Depositi e finanziamenti da ricevere
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Impegni irrevocabili a erogare
fondi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Impegni irrevocabili a erogare fondi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Garanzie finanziarie rilasciate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Garanzie finanziarie rilasciate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- Clientela
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
192
Depositi
- Banche
- Clientela
C.2
C.3
C.4
C.5
193
SEZIONE 4 – RISCHI OPERATIVI
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
da oltre
1 gg a
7 gg
da oltre
7 gg a
15 gg
da oltre
15gg a
1m
da
oltre 1 m
a3m
da
oltre 3
ma6m
da
oltre 6 m
a1a
da oltre
1 anno
fino a 5
anni
612.149
8.366
12.218
56.777
175.461
129.323
190.169
784.650
1.240.233
22.650
3.231.996
A vista
Oltre 5
anni
Durata
Indeterm:
Totale
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A.1
Titoli di Stato
0
0
0
0
14.964
0
545
63.310
40.008
0
118.827
A.2
Altri titoli di debito
0
0
0
528
0
293
0
8.721
75.703
0
85.245
A.3
Quote OICR
8.628
0
0
0
0
0
585
0
0
0
9.213
A.4
Finanziamenti
603.521
8.366
12.218
56.249
160.497
129.030
189.039
712.619
1.124.522
22.650
3.018.711
4.330
0
152
4.523
912
0
0
0
0
21.204
31.121
599.191
8.366
12.066
51.726
159.585
129.030
189.039
712.619
1.124.522
1.446
2.987.590
Passività per cassa
2.172.175
28.418
49.168
47.667
171.639
168.587
1.734
582.796
21.953
0
3.244.137
B.1
1.795.841
5.040
29.174
12.395
7.704
2.913
1.734
49
0
0
1.854.850
1.429
5.000
29.174
12.037
6.795
2.599
0
0
0
0
57.034
1.794.412
40
0
358
909
314
1.734
49
0
0
1.797.816
- Banche
- Clientela
Depositi
- Banche
- Clientela
B.2
Titoli di debito
7.220
5.218
6.597
20.065
120.612
154.191
0
578.918
3.974
0
896.795
B.3
Altre passività
369.114
18.160
13.397
15.207
43.323
11.483
0
3.829
17.979
0
492.492
890
5.709
1.418
3.252
10.219
10.273
37.167
0
0
0
68.928
Derivati finanziari
con scambio di capitale
0
5.385
1.418
3.252
10.219
10.273
37.167
0
0
0
67.714
- posizioni lunghe
0
2.840
893
1.813
6.813
6.080
22.696
0
0
0
41.135
- posizioni corte
0
2.545
525
1.439
3.406
4.193
14.471
0
0
0
26.579
Derivati finanziari senza
scambio di capitale
890
0
0
0
0
0
0
0
0
0
890
- posizioni lunghe
721
0
0
0
0
0
0
0
0
0
721
- posizioni corte
169
0
0
0
0
0
0
0
0
0
169
Depositi e finanziamenti da
ricevere
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Impegni irrevocabili
a erogare fondi
0
324
0
0
0
0
0
0
0
0
324
- posizioni lunghe
0
162
0
0
0
0
0
0
0
0
162
- posizioni corte
0
162
0
0
0
0
0
0
0
0
162
Garanzie finanziarie rilasciate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Operazioni "fuori bilancio"
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di
procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro,
le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze
contrattuali, catastrofi naturali. La circ.263/06 della Banca d’Italia, prevede tre metodi di calcolo del requisito
patrimoniale, caratterizzati da livelli crescenti di complessità nella misurazione dell’esposizione al rischio e da più
stringenti presidi organizzativi in termini di meccanismi di governo societario e di processi per l’identificazione, la
gestione e il controllo del rischio
•
•
•
metodo Base (BIA – Basic Indicator Approach);
metodo Standardizzato (TSA – Traditional Standardised Approach);
metodi Avanzati (AMA – Advanced Measurement Approaches).
Con delibera del CdA, Banca Tercas ha adottato il metodo Base dove il requisito patrimoniale è pari al 15 per cento
della media delle ultime tre osservazioni dell’indicatore rilevante, individuato nel margine d’intermediazione, riferite
alla situazione di fine esercizio (31 dicembre).
Per un’adeguata attività di verifica è stato sviluppato un applicativo inerente al sistema dei controlli a distanza.
Lo strumento, che affianca i tradizionali metodi di verifica, consente il monitoraggio delle attività svolte dalle unità
operative sulla base delle informazioni estratte dal sistema informativo aziendale. L’attività di controllo a distanza
comporta l’analisi dei dati su base aggregata delle filiali.
Un altro presidio del rischio operativo è il sistema di business continuity che permette di governare diversi scenari di
crisi caratterizzati dall’indisponibilità degli edifici, della componentistica hardware, delle strutture e delle infrastrutture
di rete e del personale essenziale, prevedendo di rilocare le risorse umane e tecnologiche coinvolte nei sottoprocessi
critici, alternativamente nei siti di Disaster Recovery individuati.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
La Banca ha aderito all'Osservatorio Dipo dell’ABI, iniziativa per supportare lo sviluppo dell'Operational risk
management e per creare una metodologia di raccolta e di scambio di informazioni sulle perdite operative.
L'attività dell'Osservatorio si concretizza in prima istanza nella gestione e manutenzione del Database italiano delle
perdite operative (Dipo), una base dati che raccoglie informazioni sui singoli eventi di perdita operativa subiti dalle
banche aderenti, alle quali vengono forniti flussi di ritorno da utilizzare per le stime e la mitigazione del fenomeno.
L’Osservatorio Dipo ha come scopo raccogliere dati sulle perdite operative subite dagli associati e analizzare tali
perdite al fine di fornire dei flussi di ritorno.
Nel corso del 2010, Banca Tercas ha ampliato le segnalazioni dell’Istituto inserendo nel database event type del
tipo:
- frodi esterne relative a rapine per un totale di 6 eventi e perdite di circa 118 mila euro;
- operazioni bancomat e bonifici online fraudolenti per un totale di 90 eventi e perdite di circa 310 mila euro.
194
195
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
B Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione
SEZIONE 1 IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA
(migliaia di euro)
Voci/Valori
A Informazioni di natura qualitativa
La comprensione della consistenza e delle dinamiche del Patrimonio della Banca al 31 Dicembre 2010, non può
prescindere dalla considerazione degli interventi, su di esso effettuati, per la transizione ai nuovi principi contabili
internazionali IAS/IFRS.
Importo 2010
Importo 2009
1. Capitale
50.000
26.000
24.000
2. Sovrapprezzi di emissione
25.038
45.955
(20.917)
271.097
261.339
9.758
5.200
5.200
0
57.744
52.933
4.811
316
18.647
(18.331)
207.837
184.559
23.278
0
0
0
5. Azioni proprie
(316)
(18.647)
18.331
6. Riserve da valutazione
2.546
9.159
(6.613)
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
Si riassumono quindi, brevemente, gli effetti che l'adozione dei nuovi principi contabili IAS/IFRS hanno avuto sulla
consistenza del patrimonio aziendale:
•
•
•
con l'adeguamento alla data del 1° gennaio 2004, che ha interessato, principalmente, il comparto immobiliare
e i fondi del personale, il patrimonio si è incrementato di circa 8.354 migliaia di euro;
le modifiche alle movimentazioni di natura civilistica degli elementi patrimoniali effettuate nell'anno 2004
rispetto a quanto previsto da principi IAS/IFRS vigenti, in particolare quella relativa alle movimentazioni del
fondo rischi su crediti, del fondo rischi bancari generali e della riserva straordinaria per oneri relativi alla
prima di cartolarizzazione, relativa ai crediti non performing (realizzata con la società veicolo Kreos Srl), hanno
comportato una variazione negativa delle riserve patrimoniali pari a 8.879 migliaia di euro, controbilanciata da
un incremento dell'utile d'esercizio IAS, di 4.978 migliaia di euro;
l'adeguamento al 1° gennaio 2005 degli strumenti finanziari di cui ai principi IAS 32 e 39, ha comportato, in
termini di impatti patrimoniali, una ulteriore variazione di 1.574 migliaia di euro.
Il Patrimonio della Banca, che nel Bilancio approvato al 31 Dicembre 2004 era pari a 254.735 migliaia di euro,
è stato così rideterminato, al 1° gennaio 2005, in 260.761 migliaia di euro. Lo stesso nel bilancio 2005 era pari
a 277.632 migliaia di euro.
Alla data del 31 Dicembre 2010 il Patrimonio Individuale di Banca Tercas Spa si determina in euro 360.470
migliaia.
Variazioni
c) azioni proprie
d) altre
4. Strumenti di capitale
2.546
4.288
(1.742)
- Attività materiali
0
0
0
- Attività immateriali
0
0
0
- Copertura di investimenti esteri
0
0
0
- Copertura dei flussi finanziari
0
0
0
- Differenze di cambio
0
0
0
- Attività non correnti in via di dismissione
0
0
0
- Utili attuariali rel. a piani previd. a benefici definiti
0
0
0
- Quote delle riserve da valut. delle Part. valut. a PN
0
0
0
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile (perdita) d'esercizio
Totale
0
4.871
(4.871)
12.105
24.054
(11.949)
360.470
347.860
12.610
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
(migliaia di euro)
Totale 2010
Attività/Valori
1. Titoli di debito
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1
0
752
0
2.337
0
3.908
0
3. Quote di OICR
288
80
98
470
4. Finanziamenti
0
0
0
0
Totale
2.626
80
4.758
4.758
Totale Riserve
2.546
2. Titoli di capitale
196
Riserva
positiva
Totale 2009
4.288
197
B.3 Riserve di valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
2. Patrimonio supplementare
(migliaia di euro)
Il patrimonio supplementare è completamente computabile, non superando il 50% del patrimonio di base. Esso è
costituito principalmente dalle passività subordinate emesse dalla Banca e dalle riserve relative alle leggi speciali di
rivalutazione immobili (legge riv.576/75 e legge 72/83). I prestiti subordinati emessi sono i seguenti:
Titoli di debito
1.
Esistenze iniziali
2.
Titoli di capitale
Quote di OICR
Finanz.
Totale
752
3.908
(372)
0
4.288
Variazioni positive
0
65
580
0
645
2.1
Incrementi di fair value
0
65
580
0
645
2.2
Rigiro a CE di Ris. negative
0
0
0
0
0
da deterioramento
0
0
0
0
0
da realizzo
0
0
0
0
0
2.3
Altre variazioni
0
0
0
0
0
3.
Variazioni negative
(751)
(1.636)
0
0
(2.387)
3.1
Riduzioni di fair value
(1)
(46)
0
0
(47)
3.2
Rettifiche da deterioramento
0
0
0
0
0
3.3
Rigiro a CE di Riserve pos. da det.
0
(1.590)
0
0
(1.590)
3.4
Altre variazioni
(750)
0
0
0
(750)
1
2.337
208
0
2.546
4. Rimanenze finali
- euro 40.000.000 (valore nominale originario) scadenza 27.12.2014;
- euro 58.200.000 (valore nominale originario) scadenza 21.12.2015;
Si precisa inoltre che il valore del primo prestito subordinato, computabile nel patrimonio supplementare, è stato
calcolato tenendo conto dell'ammortamento di vigilanza (lineare su base annuale) determinato secondo la Circolare
di Banca d'Italia n.155 del 18 dicembre 1991.
3. Patrimonio di terzo livello
All'interno del Patrimonio di Vigilanza di Banca Tercas non sono presenti componenti di terzo livello sia perchè le
passività di 2° livello non superano il 50% del patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre, sia perchè non
sono state emesse passività subordinate di 3° livello.
B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
(migliaia di euro)
Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
Ambito di applicazione della normativa
Ai sensi della Circolare Banca d'Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 il patrimonio di vigilanza è costituito dalla somma
del patrimonio di base, ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione, e del patrimonio supplementare, che viene
ammesso nel limite massimo del patrimonio di base. Da tali aggregati vengono dedotti le partecipazioni, gli strumenti
innovativi di capitale, gli strumenti ibridi di patrimonializzazioni e le attività subordinate, detenuti in altre banche e
società finanziarie. Vengono altresì dedotte le partecipazioni in società di assicurazione e le passività subordinate
emesse dalle medesime società, nonchè ulteriori elementi connessi con il calcolo dei requisiti patrimoniali.
2.1 Patrimonio di vigilanza
A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Patrimonio di base
Si precisa che nel patrimonio di base non sono presenti strumenti innovativi o non innovativi di capitale. Esso è
costituito principalmente dal capitale sociale e dalle riserve, al netto delle azioni proprie, delle attività immateriali
iscritte in bilancio alla voce 120 dell'attivo e delle interessenze azionarie.
198
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
Totale 2010
Totale 2009
349.162
324.188
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
B.1
- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
0
0
B.2
- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
0
0
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B)
349.162
324.188
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
(2.667)
(3.250)
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D)
346.495
320.938
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
71.171
92.332
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G.1
- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi
0
0
G.2
- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi
(324)
(1.173)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
70.847
91.159
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
(2.667)
(3.250)
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I)
68.180
87.909
0
0
414.675
408.847
0
0
414.675
408.847
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (F+L-M)
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+Q)
199
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D’AZIENDA
2.2 Adeguatezza patrimoniale
A INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Nell’esercizio non si sono effettuate operazioni rilevanti ai fini dell’IFRS 3 (Aggregazioni Aziendali).
In base alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il requisito patrimoniale complessivo è pari alla somma dei requisiti
patrimoniali prescritti a fronte dei rischi di credito, controparte, mercato ed operativo.
Per i rischi di credito e controparte e per i rischi di mercato sono state adottate le rispettive “metodologie
standardizzate”. Per i rischi operativi si è adottato il “metodo base”.
La Banca, appartenendo ad un Gruppo bancario che rispetta il requisito patrimoniale minimo dell’ 8 % delle attività
di rischio ponderate, beneficia della riduzione regolamentare del 25%.
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Ai sensi del Principio contabile IAS 24, per operazione con parte correlata si intende un trasferimento di risorse, servizi
e obbligazioni fra entità indipendentemente dal fatto che sia pattuito un corrispettivo. Una parte è correlata se:
In base al Capitolo 2, paragrafo 7, parte F, della Circolare 262 (“Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”),
nella metodologia standardizzata i valori degli “importi non ponderati” corrispondono al valore dell’esposizione che
tiene conto dei filtri prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito
(E* nelle segnalazioni di vigilanza moltiplicato per i fattori di conversione del credito nel caso delle garanzie e
impegni).
Nelle voci C.1, C.2 e C.3, l’ammontare delle attività di rischio ponderate è determinato come prodotto fra il totale dei
requisiti patrimoniali (voce B.6) e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all’8%).
La Banca rispetta il requisito patrimoniale minimo obbligatorio per banche appartenenti a Gruppi.
a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, controlla l'entità, ne è controllata, oppure è soggetta
al controllo congiunto o detiene una partecipazione nell' entità tale da poter esercitare un'influenza notevole
(potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il
controllo o il controllo congiunto, solitamente segnalato dalla rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione o
nell'organo equivalente e dalla partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in
merito ai dividendi o ad altro tipo di distribuzione degli utili) su quest'ultima o controlla congiuntamente l'entità;
(migliaia di euro)
Categorie / valori
Importi non ponderati
2010
Importi pond./requisiti
2009
2010
2009
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
5.015.067
4.923.704
2.847.383
2.658.793
5.015.067
4.923.704
2.847.383
2.658.793
0
0
0
0
2.1 Base
0
0
0
0
2.2 Avanzata
0
0
0
0
3. Cartolarizzazioni
0
0
0
0
227.791
212.703
1.852
3.296
1. Metodologia standardizzata
2. Metodologia basata sui rating interni
b)
c)
d)
e)
f)
è una società collegata;
è una joint venture in cui l'entità è una partecipante;
è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o della sua controllante;
è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti a) o d);
se è un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole da uno dei soggetti di cui
ai punti d) ed e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa dei diritti
di voto;
g) se è un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità o di una qualsiasi altra entità o di una qualsiasi altra entità
ad essa correlata.
Banca Tercas Spa è controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo e fa parte del Gruppo
Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo. La Fondazione possiede, alla data di bilancio, n. 32,5 milioni di azioni
della Cassa, del valore nominale unitario di 1,00 euro cadauna, pari al 65% dell'intero Capitale Sociale.
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte
B.2 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
1.1 Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti aventi responsabilità strategiche
1.852
3.296
2. Modelli interni
0
0
3. Rischio di concentrazione
0
0
B.3 Rischio operativo
22.442
23.590
Compensi ai Dirigenti
1.451
1. Metodo base
22.442
23.590
Totale
1.851
2. Metodo standardizzato
0
0
3. Metodo avanzato
0
0
B.4 Altri requisiti prudenziali
0
0
B.5 Altri elementi di calcolo
(63.021)
(59.897)
B.6 Totale requisiti prudenziali
189.064
179.692
2.363.300
2.246.150
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
14,66%
14,29%
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
17,55%
18,20%
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
200
Voci / Valori
Compensi agli Amministratori
31.12.2010
400
1.2 Informazioni sui compensi dei sindaci
Voci / Valori
31.12.2010
Compensi ai Sindaci:
108
Totale
108
201
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
2.1 Attività verso Parti Correlate
Come riportato nella relazione degli Amministratori, al 31 Dicembre 2010 sono in essere una serie di rapporti
patrimoniali con le seguenti società controllate:
- Banca Caripe: non esistono rapporti infragruppo al 31 dicembre 2010;
- Terbroker Srl: registra conti correnti attivi con la Capogruppo di 948 migliaia di euro, crediti per 28 migliaia di euro
per consulenze di intermediazione assicurativa da riscuotere e un debito relativo al costo del personale in distacco
pari ad euro 16 mila;
- So.gi.ter Srl: registra un conto corrente attivo con la Capogruppo di 212 migliaia di euro, obbligazioni in portafoglio
per 165 migliaia di euro e un mutuo passivo per 2.103 migliaia di euro;
- Adriatico Finance Sme Srl: evidenzia crediti verso Banca Tercas per 2.361 migliaia di euro relativi agli incassi delle
rate dei mutui e ratei su swap per euro 28 migliaia di euro classificate tra le altre attività; nel passivo rileva debiti
per 12.498 migliaia, e altre passività per ratei swap per 28 mila euro; la stessa società veicolo, relativamente al
secondo patrimonio separato gestito, riveniente dalla cartolarizzazione dei crediti della Terfinance Spa, alla data
del 31 Dicembre 2010, ha un conto corrente passivo con Banca Tercas pari a 7.071 migliaia di euro, e risulta
avere obbligazioni ABS per un ammontare di 79.149+ migliaia di euro, interamente sottoscritte da Banca Tercas
Spa;
- Adriatico Finance Rmbs Srl: evidenzia crediti verso Banca Tercas per 2.011 migliaia di euro per incassi delle rate
dei mutui cartolarizzati e altre attività per ratei attivi su swap (euro 182 migliaia); nel passivo vengono rilevati debiti
per complessivi euro 7.611 migliaia ed altri debiti per ratei swap pari ad euro 236 migliaia;
Le due società veicolo Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance RMBS Srl, costituite per porre in essere
l'operazione di cartolarizzazione dei mutui in bonis di Banca Tercas, sono entrambe considerate "parti correlate"
anche se su di esse non si esercita controllo giuridico. Rientrano nel perimetro di consolidamento per le sole poste
di bilancio costituenti il patrimonio separato delle società. Vengono, infatti, consolidate anche se Banca Tercas non
possiede nessuna quota di partecipazione in esse, in applicazione dello IAS 27 e del SIC 12. Si ricorda che il SIC 12
(Standing Interpretations Committee) prevede espressamente l'obbligo di consolidare una società veicolo quando
questa sia stata costituita esclusivamente nell'interesse dell'entità finanziaria e quando le sue attività siano gestite
in relazione alle esigenze aziendali di quest'ultima.
Per quanto riguarda i rapporti con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo si
precisa che, alla data di redazione del presente Bilancio, risultano in essere conti correnti attivi per euro 1.274
migliaia, operazioni di pronti contro termine attivi per 3.705 migliaia di euro, obbligazioni Banca Tercas per euro
3.950 migliaia oltre a garanzie ricevute dalla Banca per euro 85 migliaia.
Tutte le operazioni con le parti correlate sono state poste in essere sulla base di valutazioni di reciproca convenienza
economica e, comunque, a valori di mercato. In caso di operazioni poste in essere a tassi fuori mercato o in caso di
operazioni infruttifere, si precisa che sono state rilevate a Conto Economico perdite per operazioni sottosoglia, così
come espressamente previsto dallo IAS 39.
202
Voci / Valori
Crediti vs banche: depositi e conti correnti
Società del
Gruppo
Amministratori,
Soggetti Sindaci e Dirigenti
Controllanti
e loro stretti
familiari
Totali
0
0
0
0
108.432
0
13.909
122.341
279
0
0
279
108.711
0
13.909
122.620
Società del
Gruppo
Soggetti
Controllanti
Amministratori,
Sindaci e Dirigenti
e loro stretti
familiari
Totali
0
0
0
0
Debiti vs la clientela: conti correnti, depositi, P/T
1.161
4.979
3.911
10.051
Altre Passività finanziarie (obbligazioni)
4.883
3.950
100
8.933
6.044
8.929
4.011
18.984
Amministratori,
Soggetti Sindaci e Dirigenti
Controllanti
e loro stretti
familiari
Totali
Crediti vs la clientela: titoli di debito, fin.ti, altre
Altre Attività finanziarie
Totali
2.2 Passività con parti correlate
Voci / Valori
Debiti vs banche: depositi e conti correnti
Totali
2.3 Garanzie rilasciate a favore di parti correlate
Voci / Valori
Garanzie rilasciate
Totali
Società del
Gruppo
0
85
571
656
0
85
571
656
203
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
2.4 Aspetti reddituali
Di seguito si riporta una sintesi delle componenti economiche che sono state generate nel corso del 2010.
Voci / Valori
Interessi attivi
Interessi passivi
Società
del Gruppo
0
358
1.873
(2.112)
(86)
(4)
(2.202)
149
0
28
177
(175)
0
0
(175)
0
0
0
0
(285)
0
(232)
(517)
Utile da cessione di attività finanziarie
Spese amministrative
Altre proventi ed oneri
Totali
Totali
1.515
Commissioni attive
Commissioni passive
Amm.ri, Sindaci
e Dirigenti e loro
stretti familiari
Soggetti
Controllanti
21
0
0
21
(887)
(86)
150
(823)
La presente Parte non viene avvalorata non esistendo, alla data del 31 dicembre 2010, nessun accordo di pagamento
basato di propri strumenti patrimoniali.
PARTE L– INFORMATIVA DI SETTORE
La presente Parte, redigendo Banca Tercas Bilancio Consolidato, viene compilata in quest'ultimo cui si rimanda.
Informativa relativa ai compensi spettanti, per le attività svolte nel corso del 2010, alla società di revisione legale
Deloitte & Touche Spa e società appartenenti al suo network.
Tipologia di servizi
Soggetto
che ha erogato
il servizio
Destinatario
2.5 Incidenza delle operazioni con parti correlate
Revisione legale
In aggiunta a quanto previsto dallo IAS 24 si riportano le informazioni dell'incidenza che le operazioni o posizioni con
le parti correlate hanno sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Banca Tercas Spa.
Revisione legale
Deloitte & Touche Spa
Banca Tercas
Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali
Deloitte & Touche Spa
Banca Tercas
Verifiche su Servicing report Adriatico Finance SME
Deloitte & Touche Spa
Banca Tercas
Verifiche su Servicing report Adriatico Finance RMBS
Deloitte & Touche Spa
Banca Tercas
Studio Tributario e
Societario member of
Deloitte Touche Tohmatsu
Banca Tercas
Due Diligence acquisizione Banca Caripe
Deloitte & Touche Spa
Banca Tercas
Supporto metodologico nella ridefinizione del processo
di gestione del rischio di liquidità
Deloitte Consulting Spa
Banca Tercas
Deloitte ERS Srl
Banca Tercas
Parti correlate
Voci / Valori
%
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
85.397
0
0,00%
Attività finanziarie valutate al "fair value"
40.467
0
0,00%
Attività finanziarie disponibili per la vendita
41.695
0
0,00%
0
0
0,00%
31.122
0
0,00%
3.050.001
122.341
4,01%
44.390
279
0,63%
425.038
0
0,00%
Debiti verso clientela
1.933.763
10.051
0,52%
Titoli in circolazione
1.112.418
8.933
0,80%
3.594
0
0,00%
94.245
0
0,00%
Interessi attivi e proventi assimilati
133.797
1.873
1,40%
Interessi passivi e oneri assimilati
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Altre attività
Debiti verso banche
Passività finanziarie di negoziazione
Altre passività
(31.627)
(2.202)
6,96%
Commissioni attive
37.710
177
0,47%
Commissioni passive
(1.108)
(175)
15,79%
Spese amministrative
(86.869)
(517)
0,60%
5.130
21
0,41%
Altri oneri e proventi di gestione
72.300
3.000
Totale al 31.12.10
Valore assoluto
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
Importi
Servizi di Attestazione
10.000
6.000
Servizi di Consulenza fiscale
Consulenza fiscale
36.000
Altri servizi
Supporto metodologico nell'attività di analisi
del processo di intermediazione finanziaria
190.000
75.000
45.000
Si precisa che gli importi sono da intendersi al netto di IVA e spese.
204
205
ALLEGATI BILANCIO INDIVIDUALE
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2010
SOCIETA'
CAPITALE SOCIALE
PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DELLA TERCAS S.P.A. AL 31.12.2010
NS. AZIONI
VALORE NOMINALE
PARTECIPATA
VALORE BILANCIO
% INT
AG.EN.A
20.000,00
400,00
1.400,00
1.400,00
7,00
ALFA SPA
706.350,00
2.200,00
112.200,00
41.411,36
15,88
BANCA D'ITALIA
156.000,00
115,00
59,80
59,39
0,04
BANCA INTERREGIONALE
17.137.500,00
5.141,00
2.570.500,00
2.570.500,00
15,00
CENTRO FACTORING
25.200.000,00
2.140,00
8.560,00
12.046,92
0,03
CENTRO IPERBARICO
SVILUPPO ITALIA ABRUZZO SPA
CONS. SVIL. IND/LE TE.
284.051,29
40,00
20.658,28
0,40
7,27
4.126.886,00
2.345,00
121.119,25
121.109,12
2,93
20.400,06
1,00
2.582,28
-
12,66
10.000.000,00
1,00
1.440.000,00
2.225.323,20
4,80
EUROCASSE SIM SPA
2.220.000,00
1.600,00
3.552,00
-
0,16
FI.R.A. SPA
5.100.000,00
980.000,00
499.800,00
469.518,00
9,80
C.S.E. S.c.a r.l.
FI.R.A. SERVIZI SPA
1.000.000,00
1,00
150.000,00
150.000,00
15,00
GRAN SASSO LAGA SRL
28.305,00
3.000,00
1.548,00
1.287,30
5,47
INTESA SAN PAOLO SPA
6.161.652.830,84
969.803,00
504.297,56
1.980.628,67
0,01
ISVEIMER SPA
MPS MERCHANT SPA
SAGA SPA
SIA-SSB SPA
SITEBA SPA
SWIFT
( Estero)
62.373.801,21
75.173,00
38.338,23
0,75
0,06
118.857.143,00
2.700,00
702,00
1.020,60
0,00
1.830.098,00
14.448,00
14.448,00
14.450,08
0,79
22.091.286,62
91.501,00
11.895,13
4.082,77
0,05
2.600.000,00
7.251,00
3.770,52
3.795,83
0,15
10.845.000,00
6,00
750,00
625,00
0,01
TERCAS SICAV LUX (estero)
32.740.522,65
3.000,00
38.820,00
38.820,00
0,12
TERFINANCE SPA
11.164.973,90
41.806,00
2.159.279,90
4.661.381,65
19,34
8.840.000,00
1.698.300,00
883.116,00
19.671.910,40
9,99
ASSICURATRICE MILANESE SPA
TOTALE
TERBROKER SRL
104.000,00
175.400,00
Costo
Legge
n. 576
del 2.12.75
- Sede Centrale - C.so S. Giorgio 36
4.340.590,06
312.108,16
- ex Banco Roma - C.so S. Giorgio
1.473.241,03
- Via Gammarana
3.280.251,85
Immobili 2010 - Tercas Spa
8.587.396,95
31.969.371,44
88.088,00
123.727,16
87,70
BANCA CARIPE SPA
TOTALE (VOCE 100 SP)
TOTALE
2.000.000,00
51.600.000,00
1,00
9.500.000,00
2.000.000,00
3.030.556,00
49.020.000,00
228.000.000,00
51.108.088,00
231.154.283,16
59.695.484,95
263.123.654,60
100,00
95,00
- Via Cona 65
25.297,78
- Via Cona 65
25.297,78
Legge n. 413
del 30.12.91
Costi
capitalizzati
nel 2010
Totale
1.126.275,73
413.165,52
1.911.861,61
8.104.001,08
135.720,63
206.582,76
265.199,13
2.080.743,55
3.047.952,14
6.328.203,99
93.851,39
175.776,52
94.913,20
120.210,98
56.627,35
- Località Acquaviva
2.700,74
- Via Carducci (ex Papiri)
8.328,76
22.261,67
22.678,38
53.268,81
- Viale Crispi
5.536,05
194.078,15
150.000,58
349.614,78
- Via Mezzanotte area ed.
2.700,74
56.862,34
-
56.862,34
- Via Badia - Via Pepe
597.639,37
597.639,37
- Piano della Lenta
227.060,81
227.060,81
- Via Paolucci
28.874,06
Alba Adriatica - Via Roma 49
31.984,50
Alba Adriatica - Lungomare Marconi
315.627,98
Ancarano - Via della Misericordia 10
16.920,80
Ancarano - Via della Misericordia 10
11.280,53
28.874,06
205.364,39
238.812,34
476.161,23
24.402,56
50.126,98
91.450,34
37.844,84
49.125,37
26.656,20
52.366,20
315.627,98
Arsita - P.za Umberto I n. 1
6.393,97
Arsita - P.za Umberto I n. 1
4.262,65
25.264,22
29.526,87
1.191.939,34
161.601,26
1.353.540,60
Ascoli Piceno - Via Napoli
Atri - Piazza Duomo 1
608.165,43
1.213.815,41
7.075,46
71.458,28
78.533,74
Bellante Paese - area edificabile
8.824,50
412,05
Bellante Paese – Piazza Roma
319.158,07
19.316,03
Bellante Stazione - area edificabile
286.491,91
-
58.566,21
9.236,55
58.566,21
Campli - Corso Umberto 27
33.599,72
145.119,42
286.237,60
Campli - Corso Umberto 27
14.399,88
76.703,94
91.103,82
Castelli - Piazza Roma
39.333,93
41.553,25
Castelnuovo Vomano
107.518,46
213.938,96
80.887,18
213.938,96
Castilenti - Piazza Marconi 5
61.297,57
128.780,21
227.003,57
Castilenti - Piazza Marconi 5
54.358,22
112.749,16
167.107,38
368.139,11
229.564,85
597.703,96
147.766,02
254.802,57
188.178,98
Colonnella - Via Roma
36.925,79
Controguerra - P.za del Commercio 7
85.955,53
Controguerra - P.za del Commercio 7
83.281,58
104.897,40
Corropoli - Piazza Piedicorte 22
19.115,23
51.505,75
70.620,98
Corropoli - Piazza Piedicorte 22
28.672,84
75.832,31
136.166,57
Corropoli Bivio
267.053,48
Garrufo di S.Omero
381.210,97
Giulianova Lido - Via Matteotti 1
177.027,59
Giulianova Lido - Via Matteotti 1
20.699,60
Giulianova - Quartiere Annunziata
272.208,13
Martinsicuro - Via C.Colombo 235
439.923,97
44.400,18
Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4
36.974,52
Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4
9.243,63
Montorio al Vomano - area edificabile
109.752,68
Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti
Nereto - Piazza Marconi
21.081,02
31.661,42
267.053,48
43.018,26
526.300,58
367.545,01
791.774,24
697.023,30
1.400.351,47
362.902,27
383.601,87
71.684,90
1.421.565,02
314.091,30
845.540,06
152.060,81
196.460,99
211.843,25
447.724,42
103.090,73
112.334,36
272.208,13
1.301.058,82
Martinsicuro - Via C.Colombo 235
Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti
208
Legge n. 408
del 29.12.90
Teramo:
Giulianova Paese - ex Ciafardoni
SO.GI.TER. SRL
Legge n. 72 del
19.03.83
48.821,30
91.524,79
198.906,65
109.752,68
129.254,70
-
129.254,70
97.378,98
97.378,98
2.160.738,31
2.160.738,31
Notaresco - P.za del Mercato 8
18.451,23
Notaresco - P.za del Mercato 8
18.451,22
86.829,21
114.643,87
219.924,31
184.691,68
203.142,90
209
Immobili 2010 - Tercas Spa
Pagliaroli di Cortino
Pescara - Via Conte di Ruvo 41
Legge
n. 576
del 2.12.75
Costo
44.684,60
21.443,51
Pineto - P.za della Libertà
24.431,45
Pineto - P.za della Libertà
209.358,15
Rocca S. Maria - Strada Prov.le
8.641,45
Rocca S. Maria - Strada Prov.le
12.962,17
Roseto degli Abruzzi - V. Nazionale
532.611,03
Scerne di Pineto
133.269,64
S.Omero - Via V. Emanuele II 9
S.Onofrio - Campli Terreno agricolo
103.285,66
194.940,97
21.124,52
40.937,73
106.746,85
26.212,97
47.656,48
136.638,70
161.664,65
322.734,80
9.453,45
22.662,53
40.757,43
32.535,78
45.497,95
209.358,15
232.770,40
77.468,53
680.858,42
129.114,22
191.015,00
1.290.937,98
146.409,61
451.793,41
55.381,74
107.940,20
218.465,13
2.162,00
2.162,00
-
188.139,05
188.139,05
79.786,23
244.790,97
242.172,10
- Via A. De Gasperi 28
16.313,74
53.386,96
36.270,87
- Via A. De Gasperi 28
6.991,60
Tortoreto Lido - Via Carducci 123
133.269,64
745.569,46
451.793,41
55.143,19
566.749,30
-
Torricella Sicura:
Tortoreto Lido - Via Carducci 123
Totale
2.547.386,66
46.260,23
S. Onofrio
Silvi Marina - Via A. Rossi 37
Costi
capitalizzati
nel 2010
Legge n. 413
del 30.12.91
91.655,31
Pietracamela - Via XXIV Maggio 1
S. Nicolò - P.za Progresso
Legge n. 408
del 29.12.90
2.547.386,66
Pietracamela - Via XXIV Maggio 1
S. Egidio alla Vibrata - C.so Adriatico
Legge n. 72 del
19.03.83
42.252,32
126.430,56
105.971,57
30.522,79
37.514,39
189.889,80
358.572,68
42.252,32
243.915,37
286.167,69
365.348,97
145.235,26
510.584,23
Val Vomano
68.424,30
73.169,86
141.594,16
Villa Lempa - P.za Comunale 38
68.822,23
126.228,70
225.198,71
Villa Lempa - P.za Comunale 38
25.454,80
30.301,23
55.756,03
Tortoreto Paese
26.245,00
Tossicia
TOTALE
23.208.646,28
30.147,78
26.245,00
312.108,16
4.081.411,42
1.294.130,55
13.042.528,72
146.409,61
42.085.234,74
IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI PREVIDENZA DEL PERSONALE
Immobili 2010 - Tercas Spa
Costo
Legge n. 576
del 2.12.75
Legge n. 72 del
19.03.83
Legge n. 408 del
29.12.90
Costi
capitalizzati
nel 2010
Legge n. 413 del
30.12.91
Totale
Teramo:
- Via Cona
332.179,72
297.553,22
629.732,94
- Collatterrato Basso
955.173,45
-
955.173,45
Atri - C.so Elio Adriano
5.303,86
146.783,45
152.087,31
Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4
37.691,02
357.069,53
394.760,55
Montorio al Vomano - ex Giustignani
15.956,26
43.882,90
59.839,16
2.788,85
41.061,97
43.850,82
Pineto - Piazza Gramsci
Colonnella – Rio Moro
TOTALE
435.770,58
-
1.784.863,74
-
-
-
886.351,07
435.770,58
-
2.671.214,81
IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI LIQUIDAZIONE DEL PERSONALE
Pagliaroli di Cortino
21.691,19
Tossicia - P.zza Umberto
97.557,54
TOTALE
20.253,64
41.944,83
29.588,07
119.248,73
-
-
-
49.841,71
127.145,61
-
169.090,44
RIEPILOGO IMMOBILI BANCA TERCAS SPA 2010
Immobili 2010 - Tercas Spa
TOTALE GENERALE
210
Costo
25.112.758,75
Legge n. 576
del 2.12.75
312.108,16
Legge n. 72 del
19.03.83
4.081.411,42
Legge n. 408 del
29.12.90
1.294.130,55
Legge n. 413 del
30.12.91
13.978.721,50
Costi
capitalizzati
nel 2010
146.409,61
Totale
44.925.539,99
211
BILANCIO CONSOLIDATO
GRUPPO BANCARIO TERCAS
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE
BILANCIO CONSOLIDATO
GRUPPO BANCARIO TERCAS
Prospetto di riepilogo dei volumi intermediati
dati in milioni di euro
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE
Raccolta diretta
Relazione sulla gestione
Depositi, C/C, CD e Obbligazioni
Sono oggetto del presente Bilancio consolidato i bilanci separati oltre che della Capogruppo, Banca Tercas Spa,
della società Terbroker Srl (partecipata da Banca Tercas Spa al 87,70%), della Sogiter Srl (partecipata al 100%
dalla Capogruppo), di Banca Caripe Spa (partecipata da Banca Tercas al 95%) , dell’Adriatico Finance Sme Srl,
dell’Adriatico Finance Rmbs Srl. Di quest’ultime due società si precisa che la Capogruppo non detiene nessuna
quota. Le stesse sono state incluse nel consolidamento in applicazione del SIC 12 che prevede il consolidamento di
Società costituite nell’esclusivo interesse della controllante.
Il perimetro di consolidamento 2010 ha quindi subito variazioni rispetto all’esercizio 2009. In data 31 Dicembre
2010 infatti è entrata nel perimetro Banca Caripe, che ai sensi dello IAS 27, paragrafo 30, viene consolidata solo
con riguardo allo Stato Patrimoniale e non per le voci di Conto Economico.
Inoltre in applicazione dell’IFRS 3 in tema di “business combination”, nello Stato Patrimoniale Consolidato la differenza tra Prezzo di Acquisto e quota del Patrimonio Netto Contabile di Banca Caripe Spa detenuta, PPA (Purchase
Price Allocation) è stata allocata provvisoriamente nelle voci di Stato Patrimoniale Attivo “Crediti verso clientela”.
Con riferimento a quest’ultima si precisa che è stato allocato l’importo al lordo delle imposte differite relative alla
sola Ires (27,5%).
Raccolta a vista
Certificati di deposito
Obbligazioni
Pronti contro termine
Totale Raccolta diretta
Raccolta indiretta
PPA Lordo
Prezzo di acquisto da allocare (95%)
228.000.000
Patrimonio netto contabile di Caripe
112.121.178
% di PN di Caripe
106.515.119
Costo di acquisizione da allocare PPA
121.484.881
Imposte differite
PPA netto
Fair value Crediti
52.818.000
14.524.950
38.293.050
Totale PPA allocato
52.818.000
14.524.950
38.293.050
2.640.900
726.248
1.914.653
Quota di FV Crediti pertinenza di Terzi
Avviamento
85.106.483
Si precisa che la contabilizzazione iniziale dell’operazione di aggregazione è stata determinata solo provvisoriamente.
Il limitato periodo di tempo intercorso tra la data di acquisizione (31 Dicembre 2010) e la predisposizione del presente documento non permette, infatti, il completamento di tutte le valutazioni al fair value richieste dall’IFRS 3.
La contabilizzazione di tale operazione sarà completata entro il termine dei 12 mesi previsti dal principio contabile
internazionale.
Il Gruppo bancario Tercas , formato dalle società sopra elencate, ha chiuso il 2010 con un incremento dei mezzi
di pertinenza del 5,63%, mentre l’utile ha mostrato una contrazione principalmente a causa della flessione della
redditività riferibile alla Capogruppo.
Per quanto concerne le tabelle relative alla raccolta, diretta ed indiretta, e agli impieghi si ricorda che, essendosi
modificato il perimetro di consolidamento, rispetto al 31 Dicembre 2009 non vengono confrontate voci omogenee.
Infatti essendo stato acquisito il controllo di Banca Caripe solo al 31 Dicembre 2010 i dati patrimoniali al 31 Dicembre 2009 non risultano comparabili in quanto la partecipata è entrata nel perimetro di di consolidamento solo al 31
Dicembre 2010. Viceversa i dati economici di Banca Caripe relativi al 2010 non sono stati effetto di consolidamento
in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 30 dello IAS 27.
Il Gruppo bancario Tercas è cresciuto per linee esterne e le tabelle che seguono esprimono tale crescita dimensionale.
214
Assoluta
%
3.918
2.897
1.021
35,24%
2.610
1.821
789
43,33%
203
216
(13)
(6,02%)
1.105
860
245
28,49%
243
93
150
161,29%
4.161
2.990
1.171
39,16%
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Variazioni
Assoluta
%
571
447
124
27,74%
24
11
13
118,18%
Fondi comuni e SICAV
223
279
(56)
(20,07%)
Assicurazioni
324
157
167
106,37%
Raccolta amministrata
1.487
912
575
63,05%
Totale Raccolta indiretta
2.058
1.359
699
51,43%
GPF, GPM e Conto gestito
PPA (Purchase Price Allocation)
Esercizio
2009
dati in milioni di euro
Raccolta Gestita
Nel dettaglio:
Variazioni
Esercizio
2010
La disamina dei principali aggregati patrimoniali testimonia, tra l’altro, che per quanto riguarda le masse amministrate, la raccolta diretta ha raggiunto i 4.161 milioni di euro con un incremento del 39,16%.
Anche per gli impieghi le considerazioni sulla crescita sono le medesime illustrate per la raccolta diretta ed indiretta.
dati in milioni di euro
Impieghi e Attività finanziarie
Impieghi netti a clientela
Totale attività finanziarie
Variazioni
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Assoluta
4.498
2.968
1.530
51,55%
187
237
(50,00)
(21,10%)
%
Gli impieghi riflettono l’applicazione dell’IFRS3 in base al quale occorre allocare sulle voci dello Stato Patrimoniale
la differenza tra prezzo di acquisto ed il fair value delle attività e delle passività dell’entità acquisita. Nello specifico
i crediti di Banca Caripe sono stati valutati al fair value inteso come valore di prima iscrizione al netto dell’effetto
fiscale.
215
Posizione Interbancaria
Gli impieghi
dati in milioni di euro
dati in milioni di euro
Variazioni
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Assoluta
Crediti vs Banche
166
206
(40)
(19,42%)
Credito vs Banca Centrale
357
115
242
210,43%
Debiti vs Banche
(743)
(219)
(524)
239,27%
Posizione Interbancaria Netta
(220)
102
(322)
(315,69%)
Tipologia
%
Variazioni
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Assoluta
Totale Impieghi Banca Tercas
3.050
3.113
(63)
(2,02%)
Totale Impieghi Banca Caripe
1.421
1.367
54
3,95%
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Assoluta
Posizione Interbancaria Tercas
%
Posizione Interbancaria
Evoluzione dei dati patrimoniali delle principali entità del Gruppo
Al fine di dare la possibilità di comprendere l’evoluzione delle masse relative a raccolta, impieghi e posizione interbancaria del Gruppo, vengono di seguito riportate alcune tabelle relative alla Capogruppo ed a Banca Caripe con i
dati relativi al 2009.
Non sono riportati i dati relativi ai c.d. “Patrimoni Separati” delle Società Veicolo in quanto già iscritti nell’attivo patrimoniale della Capogruppo secondo quanto previsto dallo IAS 39 e dal SIC 12. Non sono stati riportati i dati delle
società Sogiter e Terbroker in quanto non effettuano attività di raccolta e impiego.
dati in milioni di euro
Posizione Interbancaria Tercas
Crediti vs Banche
Credito vs Banca Centrale
Debiti vs Banche
Posizione Interbancaria Netta Tercas
Le Masse Intermediate
Variazioni
%
31
75
(44)
(58,67%)
357
115
242
210,43%
(425)
(219)
(206)
(94,06%)
(37)
(29)
(8)
(27,59%)
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Assoluta
115
58
57
98,28%
0
0
0
n.d.
dati in milioni di euro
Posizione Interbancaria Caripe
dati in milioni di euro
Variazioni
Variazioni
%
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Assoluta
Raccolta Diretta
3.052
2.991
61
2,04%
Raccolta Indiretta
1.274
1.359
(85)
(6,25%)
Debiti vs Banche
(318)
(128)
(190)
(148,44%)
Raccolta complessiva Tercas
4.326
4.350
(24)
(0,55%)
Posizione Interbancaria Netta Caripe
(203)
(70)
(133)
(190,00%)
Masse Intermediate Banca Tercas
%
Al 31 Dicembre 2010 la Raccolta Complessiva di Banca Tercas, diretta ed indiretta, ammonta a 4.326 milioni di
euro, con un lieve decremento rispetto al dato 2009 dello 0,55%, pari, in valore assoluto, ad euro 24 milioni. Tale
risultato vede la Raccolta Diretta in aumento del 2,04%, mentre l’Indiretta mostra una flessione più marcata del
6,25%, pari ad euro 85 milioni.
Il dato indica, inoltre, un fenomeno di travaso dalla Raccolta Indiretta alla Diretta principalmente a causa dei bassi
rendimenti offerti dai Titoli di Stato e dall’avversione al rischio dei risparmiatori in anni caratterizzati da forti tensioni
sui mercati finanziari e da flessioni generalizzate degli indici di borsa.
dati in milioni di euro
Masse Intermediate Banca Caripe
Raccolta Diretta
Raccolta Indiretta
Raccolta complessiva Caripe
Credito vs Banca Centrale
Andamento reddituale complessivo
Per quanto concerne i dati di Conto Economico in applicazione dello IAS 27 essi non riportano i costi ed i ricavi di
Banca Caripe Spa. Pertanto nelle tabelle che seguono i confronti con i dati 2009 assumono un chiaro significato
andamentale.
dati in milioni di euro
Esercizio
31/12/09
Assoluta
Margine d’interesse
104,84
112,57
(7,73)
(6,9%)
Commissioni nette
36,75
38,01
(1,26)
(3,31%)
140,40
159,00
(18,60)
(11,70%)
Risultato operativo corrente al lordo delle imposte
27,97
39,62
(11,65)
(29,40%)
Utile dell’esercizio di pertinenza del Gruppo
17,42
22,88
(5,46)
(23,86%)
Variazioni
Esercizio
31/12/10
Esercizio
31/12/09
Assoluta
1.111
1.229
(118)
(9,60%)
785
781
4
0,51%
1.896
2.010
(114)
(5,67%)
%
Variazioni
Esercizio
31/12/10
Voce
Al 31 dicembre 2010, la raccolta da clientela ordinaria di Banca Caripe ammonta a 1.111 milioni di euro (-118 mila
euro,-9,6 % sul 31.12.2009); l’aggregato preso in esame include le voci di Stato Patrimoniale n. 20 (debiti verso la
clientela, comprensivi dei fondi di terzi in amministrazione), n. 30 (titoli in circolazione) e n. 50 (passività finanziarie
valutate al fair value, vale a dire le obbligazioni per le quali si è deciso di adottare la fair value option).
L’ammontare del Risparmio Gestito di clientela ordinaria (Fondi, Gestioni, Sicav e prodotti assicurativi) è pari complessivamente a 192 milioni di euro e fa registrare un aumento rispetto alla fine dell’esercizio precedente (4,9
milioni, 2,6%). La dinamica descritta appare principalmente imputabile ad un aumento delle polizze assicurative
di 22 milioni di euro.
216
Crediti vs Banche
Margine di intermediazione
%
Il margine d’interesse presenta un decremento del 6,9%, così come il margine da servizi anch’esso in flessione del
3,31%. Il margine d’intermediazione si presenta in diminuzione anche per effetto del risultato negativo della voce
80 del Conto Economico della Capogruppo Banca Tercas “Risultato dell’attività di negoziazione”, su cui si sono
riverberate le tensioni sulla tenuta del debito pubblico di Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo di fine dicembre. La
voce è negativa di euro 879 migliaia.
Il risultato operativo corrente al lordo delle imposte ha registrato una flessione del 29,40% con una performance
217
migliore di quella della Capogruppo per effetto dei risultati dei Patrimoni Separati delle società veicolo al lordo delle
rettifiche di valore su crediti già riportate nel bilancio separato della Capogruppo.
I costi operativi sono diminuiti nel complesso del 3,93% attestandosi a 82,30 milioni di euro sostanzialmente per
effetto della riduzione del costo del personale dipendente e per alcune sopravvenienze attive relative a posizioni
accantonate sul fondo rischi ed oneri, posizioni che sono state scaricate essendo decorsi, alla data del 31 Dicembre
2010, i termini prescrizionali dei dieci anni per ricorrere in sede giudiziaria. La componente del costo del personale
(-2,69%) ha risentito degli esodi incentivati effettuati nel biennio precedente dalla Capogruppo. Nel corso dell’esercizio sono state effettuate 25 assunzioni a fronte di 30 cessazioni. Il numero di dipendenti è diminuito di 5 unità. Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono aumentati del 4,26%.
L’acuirsi della crisi, che ha interessato indistintamente tutta l’area geografica dove il Gruppo opera, ha spinto la
Capogruppo ad effettuare accantonamenti per rettifiche su crediti per complessivi euro 29.596 migliaia.
Indici di Bilancio Consolidato
Si forniscono di seguito alcuni indici relativi ai crediti non performing del Gruppo bancario Tercas rilevati alla data
del 31 Dicembre 2010.
(migliaia di euro)
Crediti deteriorati Lordi Gruppo
Impieghi lordi
Rapp. in %
483.540
4.583.446
10,55%
Crediti deteriorati Netti Gruppo
Impieghi Netti
Rapp. in %
388.675
4.497.873
8,64%
Sofferenze Lorde Gruppo
Impieghi lordi
Rapp. in %
105.826
4.583.446
2,31%
Sofferenze Nette
Impieghi Netti
Rapp. in %
52.954
4.497.873
1,18%
Incagli Netti Gruppo
Impieghi Netti
Rapp. in %
212.022
4.497.873
4,71%
Fondi svalutazione Sofferenze Gruppo
Sofferenze Lorde
Rapp. in %
52.871
105.826
49,96%
Fondi svalutazione Incagli Gruppo
Incagli Lordi
Rapp. in %
40.306
252.328
15,97%
Le attività deteriorate della Capogruppo, alla data del 31 Dicembre 2010, hanno fatto registrare un incremento del
42,05% rispetto al dato di Dicembre 2009. In deciso aumento si presentano le sofferenze, +88,02% e le posizioni
in incaglio +56,91%. In flessione i crediti ristrutturati -66,35%.
Dopo accantonamenti per euro 10,516 milioni ai fondi imposte e tasse l’utile netto consolidato di pertinenza del
Gruppo si determina in 17,42 milioni di euro con una flessione del 23,86% rispetto all’esercizio precedente.
Il rapporto tra le voci del Conto Economico di Gruppo evidenziano le sotto elencate percentuali:
Margine Interesse/Margine Intermediazione
74,67%
Commissioni nette/Margine Intermediazione
26,18%
Oneri operativi/Margine Intermediazione
58,62%
Cost Income
61,16%
Infine si riepilogano i dati relativi alle masse medie gestite per dipendente:
dati in milioni di euro
Impieghi per dipendente
3,67
Raccolta Diretta per dipendente
3,39
Raccolta Indiretta per dipendente
1,68
Dipendenti Medi Tercas
837
Dipendenti Medi Caripe
381
Dipendenti Medi Terbroker
Dipendenti Medi Gruppo
218
8
1.226
219
Gestione dei Rischi
Di seguito si riportano i principali indici reddituali, Roe, Roa e Cost Income ricordando che i dati reddituali sono
riferiti al Gruppo bancario Tercas senza l’apporto della neo acquisita Banca Caripe che per l’esercizio 2010 partecipa al Bilancio Consolidato per i soli dati dello Stato Patrimoniale in applicazione di quanto disposto dallo IAS 27,
paragrafo 30.
Il Roe e i Ratios
Ad una riduzione del 23,86% dell’utile consolidato
2010 ha fatto seguito un incremento del Patrimonio Netto (+5,63%) che ha beneficiato dell’accantonamento a riserva dell’utile 2009 e della riduzione
delle azioni proprie detenute. Conseguentemente il
ROE, calcolato su base consolidata, registra una lieve flessione di 1,70 punti percentuali attestandosi al
5,293%. Si precisa che l’indice è calcolato come utile di bilancio consolidato su patrimonio medio contabile consolidato normalizzato (media degli ultimi due
esercizi includendo l’utile nel patrimonio dell’esercizio precedente e non considerando l’utile 2010 nel
Patrimonio dell’esercizio in corso) e rappresenta il
rendimento netto ottenuto dal Gruppo.
Il Cost/Income è un indice di efficienza gestionale
costruito come rapporto tra “spese amministrative
+ ammortamenti” e “margine d’intermediazione +
altri oneri e proventi”. Esso indica quanta parte del
margine di intermediazione e degli altri proventi di
gestione viene assorbita dalle spese amministrative. L’indice indica un peggioramento dell’efficienza
gestionale di 6 punti percentuali, essendo le spese
amministrative leggermente diminuite mentre il margine di intermediazione si presenta in flessione per
la riduzione generalizzata dei tassi di interesse e per
l’effetto negativo della voce 80 “Risultato dell’attività
di negoziazione delle attività finanziarie”. Il Cost/Income del Gruppo, al 31 Dicembre 2010, si attesta
al 61,163%.
Il ROA (rapporto tra il risultato di gestione e il totale dell’attivo) è una misura della redditività relativa
al capitale investito e rappresenta l’efficienza degli
investimenti effettuati sulla base delle attività esistenti. Tale indice, nel 2010 si presenta in flessione,
anche perchè in applicazione dello IAS 27 non si
è provveduto a consolidare il Conto Economico di
Banca Caripe, mentre nel totale attivo del Gruppo le
attività di quest’ultima sono confluite. L’indice passa
dall’1,09% del 2009 allo 0,51%.
220
I principali rischi e incertezze affrontati dal Gruppo
Le attività svolte espongono il Gruppo alle seguenti principali categorie di rischio: rischio di credito, rischio di mercato, rischio di liquidità, rischio operativo, rischio commerciale, rischio strategico e rischio reputazionale.
Si evidenzia che le attività di misurazione e di monitoraggio dei rischi sono in capo alla Capogruppo sulla quale risulta ascrivibile la maggiore esposizione alle diverse categorie di rischio in considerazione del peso dei volumi gestiti
dalla stessa sul bilancio consolidato.
Il rischio di credito è il rischio che un debitore (rientrano in tale definizione anche le controparti di operazioni in
strumenti derivati) non riesca ad adempiere alle proprie obbligazioni o che il merito creditizio subisca un deterioramento.
La valutazione dell’ammontare delle possibili perdite, in cui si potrebbe incorrere, relativamente alla singola esposizione creditizia e al complessivo portafoglio degli impieghi, è un’attività intrinsecamente incerta e dipende da molti
fattori, tra cui l’andamento delle condizioni economiche generali o relative a specifici settori produttivi, la variazione
del rating delle singole controparti, i cambiamenti strutturali e tecnologici all’interno delle imprese debitrici, il peggioramento della posizione competitiva delle controparti, l’eventuale cattiva gestione delle imprese o delle controparti affidate, il crescente indebitamento delle famiglie ed altri fattori esterni quali i requisiti legali e regolatori.
La politica creditizia adottata pone particolare attenzione al contenimento del rischio attraverso un’attenta analisi
del credito in fase di erogazione, l’acquisizione di garanzie, ove necessario, a fronte del credito concesso e l’accurato controllo dell’evoluzione del rapporto creditizio. In generale l’attività creditizia è prevalentemente effettuata in
territori caratterizzati da una struttura imprenditoriale diversificata, pertanto il rischio del portafoglio creditizio risulta
frazionato su molteplici settori merceologici.
Viene inoltre attuato un costante monitoraggio del proprio portafoglio crediti, analizzando l’andamento del profilo di
rischio, dei fidi e degli utilizzi per settore economico, regione, segmento di clientela e forma tecnica.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che il Gruppo subisca minori ricavi rispetto a quelli previsti, perdite di
valore delle poste patrimoniali o minusvalenze economiche relativamente alle posizioni finanziarie detenute, a causa
di sensibili e avverse variazioni delle condizioni di mercato e in particolare dei tassi di interesse, dei corsi azionari,
dei cambi e delle relative volatilità (rischio generico), o per il verificarsi di fattori che compromettano la capacità
di rimborso dell’emittente (rischio specifico). Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di
negoziazione, comprendente gli strumenti finanziari di negoziazione e di tesoreria e gli strumenti derivati ad essi
collegati, sia al portafoglio bancario, che comprende le attività e passività finanziarie diverse da quelle costituenti il
trading book.
Relativamente ai portafogli di negoziazione, va precisato che i rischi di mercato derivanti dalle attività commerciali
sono in capo alla Capogruppo Banca Tercas.
In particolare il maggiore fattore di rischio è quello di tasso di interesse, relativo a portafogli obbligazionari, prevalentemente a tasso variabile, con una “duration” complessiva estremamente contenuta. Molto prudente è anche
la gestione del rischio legata a singoli emittenti di azioni o obbligazioni. I principali rischi di mercato sostenuti dal
Gruppo sono riconducibili alle esposizioni al rischio di tasso e azionario assunte nell’ambito dell’operatività svolta sui
mercati dei capitali. Contenuta è l’esposizione al rischio di cambio.
Il rischio di mercato viene misurato dalla Capogruppo, oltre che secondo quanto previsto nel Titolo IV, Capitolo III
delle Istruzioni di Vigilanza, mediante il Value at Risk (VAR). Tale indice viene calcolato con cadenza giornaliera ed è
preso a riferimento per la verifica del rispetto dei limiti operativi con i quali opera il responsabile del portafoglio titoli
di proprietà. Il VAR di un portafoglio rappresenta una misura di tipo probabilistico, in grado di sintetizzare la stima
del rischio dell’intero portafoglio in un solo numero. Esso sintetizza la massima perdita attesa, su un dato orizzonte
temporale e nei limiti di un determinato intervallo di confidenza.
Nel corso del 2010, il Var giornaliero medio, riferito al portafoglio titoli HFT della Capogruppo, è risultato pari a
50.374 euro. Tale valore, unitamente alla “duration media”, pari a 0,449 e considerate le ipotesi prudenziali di calcolo (intervallo di confidenza 99% e orizzonte temporale di 10 giorni), testimonia il contenuto profilo di rischio delle
attività in titoli. Le elaborazioni sono effettuate mediante l’utilizzo dello specifico applicativo fornito da Bloomberg.
221
Il rischio di liquidità consiste in una possibile condizione di instabilità, derivante dallo sbilancio negativo tra flussi
di cassa in entrata e in uscita che si può verificare nel breve termine, non coperto dalle riserve di liquidità rappresentate dai titoli disponibili ed anticipabili in Banca Centrale Europea. Tale rischio, che può manifestarsi per lo più
in presenza di eventi eccezionali quali la riduzione di liquidità dei mercati, può tradursi nella difficoltà o incapacità
di far fronte tempestivamente ed economicamente ai suoi obblighi di pagamento alle date di scadenza previste per
le varie forme tecniche di raccolta. Questo rischio viene gestito e mitigato attraverso interventi di diversificazione
delle fonti di finanziamento e di rafforzamento delle riserve di titoli anticipabili, utilizzabili per far fronte ad uscite di
cassa inattese. Il rischio di liquidità è monitorato periodicamente attraverso un sistema di limiti volto a garantire una
condizione di surplus finanziario per un congruo lasso di tempo.
Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dal non corretto funzionamento delle
procedure aziendali, da errori o carenze delle risorse umane e dei sistemi interni, oppure da eventi esogeni. È incluso anche il rischio legale, ma non quello strategico e reputazionale. Tra le fonti principali del rischio operativo vi possono essere: l’instabilità dei processi operativi, la scarsa sicurezza informatica, il crescente ricorso all’automazione,
l’outsourcing di funzioni aziendali, l’utilizzo di un numero ridotto di fornitori, i cambiamenti di strategia, le frodi, gli
errori, il reclutamento, l’addestramento e la fidelizzazione del personale e infine gli impatti sociali ed ambientali.
Non è possibile identificare una fonte di rischio operativo stabilmente prevalente all’interno delle società che fanno
parte del Gruppo, essendo tale rischio insito in tutti i processi e le attività aziendali. Questa condizione induce a
implementare azioni diffuse di mitigazione e governo dei rischi, in particolare tramite il trasferimento dei rischi attraverso strumenti assicurativi e/o outsourcing, il continuo miglioramento dell’efficienza dei processi (re-engineering
ed interventi migliorativi sui controlli) e verifiche di conformità normativa dei medesimi.
Il rischio commerciale è il rischio di subire perdite, in termini di diminuzione del margine da servizi, a causa di
mutamenti del contesto macroeconomico o microeconomico che, riducendo i volumi e/o comprimendo i margini,
attenuino la capacità reddituale. In particolare, il Gruppo risulta esposto al rischio di variabilità dei ricavi commissionali legati ai servizi di investimento.
Questo rischio viene gestito e mitigato attraverso politiche ed azioni commerciali finalizzate alla fidelizzazione della
clientela, allo scopo di rendere stabile e costantemente profittevole l’attività di erogazione di servizi, e al mantenimento di un’offerta commerciale ad elevato valore aggiunto, innovativa e in linea con le esigenze attuali e prospettiche della clientela.
Il rischio strategico è definito come il rischio, attuale o prospettico, di flessione degli utili o del capitale derivante
da cambiamenti del contesto competitivo o da decisioni aziendali strategiche errate, da attuazione inadeguata di
decisioni strategiche, da scarsa o mancata reattività a variazioni del contesto competitivo. A titolo esemplificativo il
rischio può derivare da un’evoluzione ipotizzata delle grandezze di riferimento utilizzate alla base del piano strategico (ad esempio il livello del Prodotto Interno Lordo, dell’inflazione, del risparmio delle famiglie, degli investimenti
previsti per le imprese nei diversi settori di attività economica e nelle diverse aree geografiche, etc.) diversa rispetto
alle attese di mercato, con un effetto positivo previsto sui risultati che, a consuntivo, potrebbe non trovare piena
realizzazione.
Il costante monitoraggio dell’andamento della gestione, delle più significative grandezze aziendali e di tutte le altre
variabili rilevanti, siano esse interne od esterne al Gruppo, permette agli organi aziendali con responsabilità strategiche di ridurre al minimo tale rischio, consentendo tempestive azioni di aggiustamento e/o di correzione anche al
modificarsi dei contesti competitivi e di mercato.
Il rischio reputazionale è definito come il rischio, attuale o prospettico, di flessione degli utili o del capitale derivante
da percezione negativa dell’immagine della banca da parte di clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o
autorità di vigilanza, a causa di eventi critici specifici afferenti, ad esempio, determinate aree di operatività, prodotti,
processi.
222
Obiettivi e politiche in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi
Il Gruppo informa le proprie attività a criteri di prudenza e ridotta esposizione al rischio, in relazione:
•
•
all’esigenza di stabilità connessa all’esercizio dell’attività bancaria;
al profilo dei propri investitori.
Coerentemente alla sua propensione al rischio, Banca Tercas Spa e le società controllate perseguono obiettivi di:
1. crescita stabile, cioè caratterizzata da una contenuta variabilità dei risultati e del valore aziendale;
2. creazione di valore per gli azionisti nel confronto con investimenti finanziari paragonabili in termini di rischio/
rendimento;
3. forte frazionamento dei rischi di credito, coerentemente con l’obiettivo di finanziare prevalentemente piccole e
medie imprese e famiglie;
4. esposizione al rischio di tasso di interesse strutturale a un livello tendenzialmente pari alla best practice di settore, da perseguire anche mediante la progressiva copertura dei rischi relativi alle poste a vista;
5. assunzione di rischi di mercato in stretta relazione ad esigenze commerciali;
6. esclusione di rischi estranei alle attività caratteristiche ed accurata valutazione delle iniziative che comportano
nuove tipologie di rischio;
7. sviluppo di metodologie di monitoraggio dei rischi sempre più complete ed accurate, anche in una prospettiva
di riconoscimento dei modelli interni ai fini della vigilanza;
8. gestione attiva dei rischi aziendali, mediante l’utilizzo delle tecniche più avanzate.
Fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell’esercizio
In data 7 marzo 2011 è stata effettuata la migrazione del sistema informativo di Banca Caripe dalla piattaforma del
Banco Popolare a quella del CSE, outsourcing informatico della Capogruppo, al fine di armonizzare le procedure informatiche tra le due banche e rendere possibile lo sfruttamento delle economie di scala soprattutto per la gestione
integrata dei servizi amministrativo/contabili. Già nel corso del 2011 i positivi effetti di tale integrazione dovrebbero
riflettersi sulle spese amministrative di Banca Caripe attese in forte riduzione.
Sempre nella stessa data è stato redatto atto notarile di fusione per incorporazione della Sogiter Srl nella Capogruppo Banca Tercas Spa con effetti contabili e fiscali con decorrenza 1 gennaio 2011.
Andamento prevedibile della gestione
Anche se il 2010 è stato l’anno della timida ripresa dell’economia mondiale e nazionale, come dimostrano i dati
ufficiali sulla crescita del Pil, il 2011 sarà ancora un anno caratterizzato da una modesta crescita economica che
comporterà una forte selezione sul mercato tra le imprese attive.
Le sofferenze, che hanno già raggiunto nel sistema bancario italiano, cifre preoccupanti dovrebbero iniziare soltanto
verso il quarto trimestre del 2011 ad invertire la tendenza.
In questo contesto il Gruppo bancario Tercas continuerà a porre in essere tutte le strategie necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati con particolare attenzione alla qualità del credito in quanto, dai dati forniti da Banca
d’Italia sul quarto trimestre 2010, una vera ripresa economica si manifesterà in Europa soltanto sul finire del 2011
ed all’interno di scenari comunque caratterizzati da forte incertezza, soprattutto geopolitica, anche alla luce delle
numerose rivolte popolari registratesi nei paesi del Maghreb nel mese di febbraio 2011 ed il cui effetto potrebbe
rivelarsi particolarmente negativo sui mercati energetico - finanziari.
Inoltre l’ingresso nel Gruppo di Banca Caripe dovrebbe consentire un notevole incremento di efficienza gestionale
con sensibile contenimento dei costi amministrativi del Gruppo. Si precisa infatti che i servizi amministrativi per
Banca Caripe saranno assicurati dalle strutture della Capogruppo che ribalterà su Caripe esclusivamente i costi
sostenuti per il potenziamento delle proprie strutture senza applicazione di sovrapprezzo.
223
Patrimonio della Capogruppo e patrimonio delle controllate
Nello schema che segue viene esposto il patrimonio della Controllante Banca Tercas e delle singole società controllate confrontati con il patrimonio del Gruppo consolidato.
Patrimonio della Capogruppo e delle controllate
Bilancio della Capogruppo
Utile
d’esercizio
Capitale
e Riserve
Patrimonio
Netto
12.105
348.365
360.470
222
107.684
107.906
- valore di carico delle partecipazioni consolidate
0
0
0
- valutazione delle partecipazioni valutate a PN
0
0
0
- storno dividendi di società consolidate integralmente
0
0
0
Saldi delle società consolidate integralmente
Rettifiche di consolidamento:
- storno rettifiche di valore nette su partecipazioni consolidate
- altre rettifiche
Bilancio consolidato (a lordo delle % di terzi)
Pertinenze di terzi
Bilancio consolidato (quota del Gruppo)
224
0
0
0
5.122
(106.059)
(100.937)
17.449
349.990
367.439
(25)
(7.621)
(7.646)
17.424
342.369
359.793
225
Relazione della società di revisione
al Bilancio Consolidato 2010
del Gruppo Bancario Tercas
228
229
ESERCIZIO 2010
SCHEMI DI BILANCIO CONSOLIDATO
NOTE PER LA LETTURA DEI DATI
Negli schemi che seguono, in applicazione di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali, vengono confrontati lo Stato Patrimoniale ed
il Conto Economico dell’esercizio 2010 con i dati relativi all’esercizio precedente.
Si precisa che essendo stato acquisito il controllo di Banca Caripe solo al 31 dicembre 2010 i dati patrimoniali al 31 dicembre 2009 non risultano
comparabili in quanto la partecipata è entrata nel perimetro di consolidamento solo al 31 dicembre 2010, ai sensi dell’IFRS 3.
Viceversa, i dati di Conto Economico di Banca Caripe del 2010 non sono stati oggetto di consolidamento in applicazione di quanto previsto dallo
IAS 27, par.30.
Il presente Bilancio consolidato è redatto in base ai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS.
I valori sono espressi in migliaia di euro sia negli schemi di S.P. e di C.E. che nelle tabelle seguenti.
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Voci dell’attivo
31/12/10
10.
Cassa e disponibilità liquide
388.083
136.524
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
102.784
140.151
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
40.467
21.539
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
43.811
74.943
60.
Crediti verso banche
165.607
206.284
70.
Crediti verso clientela
4.497.873
2.968.250
120. Attività materiali
36.222
34.714
130. Attività immateriali
87.843
219
- avviamento
87.374
0
140. Attività fiscali
42.882
16.999
9.221
214
33.661
16.785
2.115
68
81.447
48.953
5.489.134
3.648.644
di cui:
a) correnti
b) anticipate
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Altre attività
Totale dell’attivo
Voci del passivo e del patrimonio netto
31/12/09
31-dic-09
742.670
218.826
10.
Debiti verso banche
20.
Debiti verso clientela
2.852.575
1.914.493
30.
Titoli in circolazione
1.219.412
1.039.381
40.
Passività finanziarie di negoziazione
8.017
2.096
50.
Passività finanziarie valutate al fair value
89.163
36.368
80.
Passività fiscali
18.004
4.643
a) correnti
1.258
2.210
b) differite
16.746
2.433
149.804
62.652
100.
Altre passività
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
21.456
13.605
120.
Fondi per rischi ed oneri:
20.594
15.857
1.942
2.098
18.652
13.759
2.546
9.159
265.102
255.275
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
140.
Riserve da valutazione
170.
Riserve
180.
Sovrapprezzi di emissione
25.037
45.955
190.
Capitale
50.000
26.000
200.
Azioni proprie (-)
(316)
(18.647)
210.
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)
7.646
100
220.
Utile (Perdita) d’esercizio (+/-)
17.424
22.881
5.489.134
3.648.644
Totale del Passivo e del Patrimonio Netto
232
31-dic-10
233
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 2010
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
Voci
31-dic-10
31-dic-09
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
134.359
152.226
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(29.515)
(39.658)
30.
Margine di interesse
104.844
112.568
40.
Commissioni attive
38.353
39.641
50.
Commissioni passive
(1.598)
(1.628)
60.
Commissioni nette
36.755
38.013
70.
Dividendi e proventi simili
873
1.107
80.
Risultato netto dell’attività di negoziazione
(879)
9.469
100. Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di:
2.005
(1.948)
0
(2.990)
1.590
715
0
0
415
327
(3.193)
(202)
140.405
159.007
(29.596)
(31.651)
(454)
(2.307)
0
0
(133)
238
140. Risultato Netto della Gestione Finanziaria
110.222
125.287
170. Risultato netto della gestione Finanziaria e Assicurativa
110.222
125.287
180. Spese amministrative:
(87.406)
(88.487)
a) spese per il personale
(54.435)
(55.939)
b) altre spese amministrative
(32.971)
(32.548)
1.407
(1.685)
(1.763)
(1.691)
210. Rettifiche/Riprese di valore su attività immateriali
(118)
(92)
220. Altri oneri/proventi di gestione
5.578
6.290
(82.302)
(85.665)
47
2
27.967
39.624
(10.516)
(16.708)
17.451
22.916
(2)
(3)
17.449
22.913
(25)
(32)
17.424
22.881
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività finanziarie valutate al FV
120. Margine di intermediazione
31/12/10
10.
Utile d’esercizio
31/12/09
17.449
22.913
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20.
Attività finanziarie disponibili per la Vendita:
(1.742)
3.662
110
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
(1.742)
3.662
120
Redditività complessiva (voce 10 + voce 110)
15.707
26.575
130.
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
(25)
(32)
140.
Redditività consolidata complessiva della Capogruppo
15.682
26.543
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
200. Rettifiche/Riprese di valore su attività materiali
230. Costi operativi
270. Utili (Perdite) da cessioni di investimento
280. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte
290. Imposte sul reddito dell’esercizio
300. Utile dell’operatività corrente al netto delle imposte
310. Utile (Perdita) dei Gruppi di attività in via dismissione
320. Utile (Perdita) d’esercizio
330. Utile d’esercizio pertinenza terzi
340. Utile d’esercizio di pertinenza della Capogruppo
234
235
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
46.091
238.084
158.255
79.829
5.497
0
(9.879)
31.182
336.975
93
Riserve:
a) di utili
b) altre
Azioni proprie
Utile d’esercizio
Esistenze al 31.12.2008
26.000
79.829
b) altre
Patrimonio netto di Terzi
0
0
99
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
340.623
22.881
Utile d’esercizio
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
(18.647)
0
Azioni proprie
Strumenti di capitale
9.159
175.446
a) di utili
Riserve da valutazione
255.275
45.955
Riserve:
Sovrapprezzi di emissione
0
26.000
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
26.000
Capitale
Patrimonio netto di Terzi
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
Strumenti di capitale
Riserve da valutazione
Sovrapprezzi di emissione
b) altre azioni
Esistenze al 31.12.2009
a) azioni ordinarie
Modifica saldi di apertura (+/-)
0
Modifica saldi di apertura (+/-)
Esistenze all’1.01.2009
0
79.829
99
340.623
22.881
(18.647)
0
9.159
79.829
175.446
255.275
45.955
0
26.000
26.000
0
(8.581)
(8.581)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(14.300)
(14.300)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Allocazione risultato
esercizio precedente
(14.300)
0
336.975
93
(14.300)
0
0
(16.882)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
31.182
(9.879)
0
0
16.882
5.497
16.882
158.255
0
0
0
0
238.084
46.091
0
26.000
26.000
0
0
(26)
0
9.827
0
0
0
(4.871)
0
9.827
9.827
(19.129)
0
24.000
24.000
Distribuz. straord. dividendi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(1.788)
0
0
0
0
0
0
0
(1.788)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
18.330
0
18.330
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni dell’esercizio
(8.768)
0
0
(136)
(8.768)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
309
0
0
0
0
0
0
0
309
309
0
0
0
(136)
0
0
0
0
Variazioni di riserve
Variazioni di riserve
26.000
Esistenze all’1.01.2010
Acquisto azioni proprie
Acquisto azioni proprie
Capitale
Distribuz. straord. dividendi
Riserve
Riserve
Emissione di nuove azioni
Emissione di nuove azioni
Variaz. strumenti di capitale
Operazioni sul patrimonio netto
Variaz. strumenti di capitale
Dividendi e altre distribuzioni
Dividendi e altre distribuzioni
Variazioni dell’esercizio
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Derivati su proprie azioni
Allocazione risultato
esercizio precedente
Derivati su proprie azioni
236
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Stock options
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Redditività complessiva esercizio 2010
25
15.682
17.424
0
0
32
26.543
22.881
0
0
3.662
Redditività complessiva esercizio 2009
(1.742)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2009
Patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2010
0
359.793
17.424
(317)
0
2.546
79.829
185.273
265.102
25.038
0
50.000
50.000
0
340.623
22.881
(18.647)
0
9.159
79.829
175.446
255.275
45.955
0
26.000
26.000
Patrimonio netto di Terzi al 31.12.2009
Patrimonio netto di Terzi al 31.12.2010
7.646
0
25
0
0
0
7.521
100
7.621
0
0
0
0
99
0
32
0
0
0
0
67
67
0
0
0
0
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 01.01.2009 - 31.12.2009
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 01.01.2010 – 31.12.2010
237
Stock options
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO GRUPPO BANCA TERCAS
RICONCILIAZIONE
Metodo Diretto
A. ATTIVITA’ OPERATIVA
Voci di bilancio
Importo
1. Gestione (+/-)
31-dic-10
31-dic-09
11.467
30.896
- interessi attivi incassati
195.687
152.227
- interessi passivi pagati (-)
(45.971)
(39.262)
- dividendi e proventi simili (+)
- commissioni nette (+/-)
- spese per il personale (-)
877
1.107
57.935
38.013
(75.750)
(55.816)
- premi netti incassati (+)
0
5.893
- altri proventi/oneri assicurativi (+/-)
0
0
(63.691)
(32.569)
- altri costi (-)
- altri ricavi (+)
- imposte e tasse pagate (-)
- costi/ricavi rel. ai gruppi di att. in via di dism.
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (+/-)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
7.403
964
(65.021)
(39.658)
(2)
(3)
79.182
(47.935)
60.377
66.357
(18.928)
(21.539)
- attività finanziarie disponibili per la vendita
33.080
7.275
- crediti verso clientela
(2.323)
(133.262)
37.739
27.868
(51.148)
0
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
20.385
5.366
3. Liquidità generata / assorbita dalle passività finanziarie (+/-)
- altre attività
381.172
139.245
- debiti verso banche: a vista
358.415
168.307
- debiti verso banche: altri debiti
37.398
0
- debiti verso clientela
28.553
(23.595)
- titoli in circolazione
34.627
19.787
2.133
(363)
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata / assorbita dall’attività operativa (+/-)
(121.604)
784
41.650
(25.675)
471.821
122.206
31-dic-10
31-dic-09
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
145.223
39.359
Liquidità totale netta generata / assorbita nell’esercizio
242.786
97.101
74
64
388.083
136.524
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da (+)
47
2
- vendite partecipazioni
0
0
- dividendi incassati su partecipazioni
0
0
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
0
0
47
2
- vendite attività immateriali
0
0
- vendite di società controllate e rami d’azienda
0
0
2. Liquidità assorbita da (-)
(231.164)
(2.040)
- acquisti di partecipazioni
(228.000)
0
0
0
(2.796)
(1.858)
(368)
(167)
- vendite attività materiali
- acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisto di attività materiali
- acquisto di attività immateriali
- acquisti di società controllate e rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (+/-)
0
(15)
(231.117)
(2.038)
16.543
(8.767)
C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA
- emissione/acquisti di azioni proprie
- emissione/acquisto di strumenti di capitale
0
0
(14.461)
(14.300)
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista (+/-)
2.082
(23.067)
LIQUIDITA’ NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL’ ESERCIZIO
242.786
97.101
- distribuzione dividendi e altre finalità
238
239
NOTA INTEGRATIVA
Parte A
Politiche contabili
Parte B
Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C
Informazioni sul Conto Economico
Parte D
Redditivita’ complessiva
Parte E
Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F
Informazioni sul Patrimonio
Parte G
Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Parte H
Operazioni con parti correlate
Parte I
Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
241
Parte A - POLITICHE CONTABILI
A.1 PARTE GENERALE
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili Internazionali - IAS/IFRS
Il bilancio consolidato è stato redatto nella piena conformità di tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre 2010 e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del D.Lgs. n.38/2005.
Sono stati inoltre considerate le ulteriori richieste informative ed i chiarimenti trasmessi dall’Organo di Voigilanza, in particolare
con le note tecniche del 16 febbraio 2011 e del 28 febbraio 2011 (c.d. “roneate”).
Nella predisposizione del bilancio d’esercizio sono stati applicati i principi IAS/IFRS in vigore il 31 dicembre 2010 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRC).
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Il documento di Bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della Redditività Complessiva, dal Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalla
Nota Integrativa corredata dalla Relazione degli Amministratori. Tutti i suddetti schemi sono stati redatti facendo
riferimento alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 Dicembre 2005 e successivi
aggiornamenti, non da ultimo quello del 18 novembre 2009.
Sono stati inoltre considerati le ulteriori richieste informative ed i chiarimenti trasmessi dall’Organo di Vigilanza, in
particolare con le note tecniche del 16 febbraio 2011 e del 28 febbraio 2011 (cosiddette “roneate”).
Gli schemi presentano, oltre agli importi relativi al 31 Dicembre 2010 anche i corrispondenti dati al 31 Dicembre
2009 sia per i confronti delle poste patrimoniali che per quelli relativi alle poste economiche, così come espressamente previsto dalla normativa. Nei suddetti schemi l’esposizione dei dati del periodo precedente è stata effettuata
rispecchiando le modalità di rilevazione e valutazione previste dai Principi Contabili Internazionali (IAS - IFRS).
La redazione del Bilancio ha richiesto anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi
effetti sui valori iscritti negli schemi di Stato Patrimoniale e di Conto Economico, nonché sull’informativa relativa
alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni
disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali
valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni
soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
– la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;
– l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
– la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
– la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
– le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva;
– le ipotesi demografiche (legate alla mortalità prospettica della popolazione assicurata) e finanziarie (derivanti dalla
possibile evoluzione dei mercati finanziari) utilizzate nello strutturare i prodotti assicurativi e nel definire le basi
di calcolo delle riserve integrative.
Il presente bilancio è redatto adottando l’Euro come moneta di conto. Gli importi degli schemi di bilancio sono
espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nella tabelle di nota integrativa sono espressi – qualora non diversamente indicato – in migliaia di Euro.
242
Il bilancio è redatto con intento di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale,
finanziaria e il risultato economico dell’esercizio.
Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nella citata Circolare
sono ritenute non sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo.
Se, in casi eccezionali, l’applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali fosse incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato
economico, essa non è applicata. Nella nota integrativa si spiegherebbero i motivi della eventuale deroga e la sua
influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico.
Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:
Continuità aziendale: il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità dell’attività della banca;
Rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza
economica ad eccezione dell’informativa sui flussi finanziari;
Coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio viene mantenuta costante
da un esercizio all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra presentazione o classificazione non sia ritenuta più appropriata tenuto conto di quanto
previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso, nella nota integrativa viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti
effettuati rispetto all’esercizio precedente.
Rilevanza e aggregazione: Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri arabi), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle
voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi
sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nella Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivo aggiornamento. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna
delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono
essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni:
a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante;
b) il raggruppamento favorisce la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente
le sottovoci oggetto di raggruppamento.
Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente.
Prevalenza della sostanza sulla forma: le operazione e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla
loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;
Compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalla
citata Circolare Banca d’Italia;
Informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione
comparativa relativa all’esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi all’esercizio precedente possono essere opportunamente adattati,
ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non
comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa.
La nota integrativa è suddivisa in parti (A-Politiche contabili, B-Informazioni sullo stato patrimoniale, C-Informazioni
sul conto economico, D-Redditività complessiva, E-Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, FInformazioni sul patrimonio, G-Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda, H-Operazioni con
parti correlate, I-Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, L-Informativa di settore).
Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione.
243
Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento
1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto
Sono oggetto di consolidamento integrale i bilanci separati al 31 Dicembre 2010 redatti in base ai Principi Contabili
Internazionali, o riclassificati in base ad essi, delle seguenti società facenti parte del Gruppo Banca Tercas - Cassa
di Risparmio della Provincia di Teramo Spa.
A far data 31 Dicembre 2010 è entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo bancario Tercas Banca Caripe
Spa di cui la Capogruppo ha acquisito il 95% del capitale sociale a titolo oneroso rilevando il pacchetto di controllo
dal Banco Popolare.
A. Imprese
A.1 Consolidate integralmente
Sede
Tipo di
rapporto
(1)
Impresa partecipante
Quota %
Disponibilità voti
% (2)
1. Banca Caripe S.p.a.
Pescara
1
Banca Tercas Spa
95,00%
95,00%
2. Terbroker S.r.l.
Teramo
1
Banca Tercas Spa
87,70%
87,70%
Rapporto di partecipazione
A. Imprese
A.1 Consolidate integralmente
3. So.G.I.Ter S.r.l.
Teramo
1
Banca Tercas Spa
100,00%
100,00%
4. Adriatico Finance Sme Srl
Milano
4
Banca Tercas Spa
0,00%
0,00%
5. Adriatico Finance Rmbs Srl
Milano
4
Banca Tercas Spa
0,00%
0,00%
Legenda tipo di rapporto:
1 = maggioranza di diritti di voto nell’assemblea ordinaria
2 = influenza dominante
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art.26, comma 1, del “D.Lgs 87/92”
6 = direzione unitaria ex art.26, comma 2, del “D.Lgs 87/92”
7 = controllo congiunto
In data 31 Dicembre 2010, come già detto, è entrata a far parte del perimetro di consolidamento Banca Caripe di
cui la Capogruppo detiene il 95% del capitale sociale. In applicazione dello IAS 27, paragrafo 30, non vengono consolidati i suoi costi ed i ricavi, ma soltanto le poste di Stato Patrimoniale. Il controllo è stato infatti acquisito la notte
del 31 Dicembre ed in base a quanto previsto dal citato Principio Contabile Internazionale (IAS 27) i costi ed i ricavi
di una entità controllata possono essere considerati solo a partire dalla data in cui il controllo si realizza.
Si precisa che essendo stato acquisito il controllo di Banca Caripe solo al 31 dicembre 2010 i dati patrimoniali al 31
dicembre 2009 non risultano comparabili in quanto la partecipata è entrata nel perimetro di consolidamento solo al
31 dicembre 2010, ai sensi dell’IFRS 3.
Viceversa, i dati di Conto Economico di Banca Caripe del 2010 non sono stati oggetto di consolidamento in applicazione di quanto previsto dallo IAS 27, par.30.
Inoltre in applicazione dell’IFRS 3 si è provveduto ad allocare la differenza tra prezzo di acquisto della Partecipazione, acquisita per euro 228 milioni (95%) e Patrimonio Netto Contabile (112 milioni di euro che al 95% = 106,40)
pari ad euro 121,6 mln tra gli elementi dell’attivo. In particolare euro 52,82 mln sono stati allocati sul maggior valore
dei crediti ed è stato classificato in via residuale euro 85,11 mln come avviamento tenuto conto anche dell’ effetto
delle imposte differite. Come meglio precisato nella parte G del presente documento, l’allocazione del costo d’acquisto è stata effettuata in via provvisoria e sarà completata entro il 31 dicembre 2011 come previsto dal principio
contabile di riferimento.
Il consolidamento delle componenti economiche di pertinenza delle società partecipate avviene, dopo l’elisione dei
rapporti infragruppo.
Si precisa che nel perimetro di consolidamento rientrano anche le due società veicolo Adriatico Finance Sme Srl e
244
Area di Consolidamento
Il perimetro di consolidamento si è conseguentemente allargato registrando l’ingresso di Banca Caripe Spa.
Il Gruppo bancario Tercas alla data di bilancio risulta così composto dalle sotto elencate società controllate:
1) Banca Caripe Spa;
2) Terbroker Srl;
3) Sogiter Srl;
4) Adriatico Finance Sme Srl;
5) Adriatico Finance Rmbs Srl.
Denominazione imprese
Denominazione imprese
Adriatico Finance Rmbs Srl attraverso le quali sono state realizzate due operazioni di cartolarizzazione e anche se
Banca Tercas non possiede nessuna quota di partecipazione nelle stesse, in applicazione dello IAS 27 e del SIC 12.
Infatti il SIC 12 (standard interpretations committee) prevede espressamente l’obbligo di consolidare una società
veicolo quando questa sia stata costituita esclusivamente nell’interesse della Capogruppo e quando le sue attività
siano gestite in relazione alle esigenze aziendali della Capogruppo.
In entrambe le operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Capogruppo la Banca svolge funzione di servicer
continuando a gestire tutte le attività cedute.
Si precisa che con riferimento alla società Adriatico Finance Sme Srl, rientrano nel perimetro di consolidamento sia
il patrimonio separato derivante dalla cartolarizzazione originata dalla Capogruppo Banca Tercas iniziata nel 2007
e perfezionata nel corso del 2008 sia il patrimonio separato derivante dall’operazione di cartolarizzazione posta in
essere da Terfinance S.p.A. (già Terleasing S.p.A.) in considerazione del fatto che la Capogruppo Banca Tercas ha
sottoscritto la totalità delle notes emesse dalla società a fronte di tale operazione, essendo state verificate le condizioni previste dal paragrafo 10 del SIC 12. Non vengono invece consolidati i bilanci di dette società veicolo anche
per la scarsa significatività degli stessi.
Metodi di consolidamento
Il consolidamento è operato con il metodo dell’integrazione globale, conosciuto anche come integrazione lineare per
le cinque società: Banca Caripe Spa, Sogiter Srl, Terbroker Srl, Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance Rmbs
Srl, quest’ultime per i soli patrimoni separati relativi alle tre operazionidi cartolarizzazione in essi contenute.
Per le partecipazioni con percentuali di controllo inferiori al 100% è stata attribuita alle minoranze la quota loro
spettante di Patrimonio Netto e di Risultato d’Esercizio.
Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
In data 7 marzo 2011 è stata effettuata la migrazione del sistema informativo di Banca Caripe dalla piattaforma del
Banco Popolare a quella del CSE (outsourcing informatico della Capogruppo) al fine di armonizzare le procedure informatiche tra le due banche e rendere possibile lo sfruttamento delle economie di scala soprattutto per la gestione
integrata dei servizi amministrativo/contabili. Già nel corso del 2011 i positivi effetti di tale integrazione dovrebbero
riflettersi sulle spese amministrative di Banca Caripe attese in forte riduzione.
Sempre nella stessa data è stato redatto atto notarile di fusione per incorporazione della Sogiter Srl nella Capogruppo Banca Tercas Spa con effetti contabili e fiscali con decorrenza 1° gennaio 2011.
245
Sezione 5 - Altri aspetti
Modalità di calcolo del patrimonio di vigilanza – filtri prudenziali riguardanti le riserve da valutazione dei titoli di
debito appartenenti al portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita (“AFS”) – opzione per l’approccio
“simmetrico”
Nel corso del 2010, la Banca d’Italia ha emanato una nuova disposizione avente per oggetto le modalità di calcolo
del Patrimonio di Vigilanza e più precisamente i filtri prudenziali riguardanti le riserve da valutazione dei titoli di debito appartenenti al portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita (“AFS”). Con riferimento alle suddette
riserve, le linee guida del CEBS (Committee of European Banking Supervisor) prevedono due opzioni:
• neutralizzare completamente sia le plus che le minus, come se i titoli fossero valutati al costo. Questo approccio,
“simmetrico”, è stato adottato dai principali Paesi UE;
• dedurre integralmente le minusvalenze dal patrimonio di base (Tier 1) e includere parzialmente le plusvalenze nel
patrimonio supplementare (Tier 2), secondo un approccio “asimmetrico”.
La normativa prudenziale emanata dall’Organo di Vigilanza precedentemente in vigore richiedeva l’applicazione
dell’approccio “asimmetrico”. Con disposizione del 18 maggio 2010, la Banca d’Italia, in considerazione del fatto
che, in situazioni di forte turbolenza sui mercati come quelle registrate di recente sui titoli di Stato, il meccanismo
“asimmetrico”, attraverso la deduzione delle minusvalenze, rischia di determinare un’ingiustificata volatilità del
patrimonio di vigilanza per effetto di variazioni repentine dei corsi dei titoli non legate a durature variazioni del merito di credito degli emittenti, ha consentito alle banche, alle SIM e agli Intermediari finanziari iscritti nell’”Elenco
speciale” – limitatamente ai titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea
inclusi nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita AFS” – la possibilità di adottare l’approccio
“simmetrico” in alternativa a quello “asimmetrico”.
Condizioni per l’esercizio dell’opzione sono:
• estensione dell’opzione a tutti i titoli della specie detenuti nel predetto portafoglio;
• applicazione in modo omogeneo da parte di tutte le società componenti il gruppo bancario;
• mantenimento costante dell’approccio prescelto nel tempo.
L’esercizio dell’opzione poteva essere effettuato entro e non oltre il 30 giugno 2010 e applicato al calcolo del Patrimonio di Vigilanza a partire da quello riferito alla medesima data. In Bilancio, nelle informative contabili infrannuali e
nell’informativa al pubblico (terzo pilastro), nell’ambito dei riferimenti concernenti l’adeguatezza patrimoniale, deve
essere reso noto il trattamento adottato ai fini prudenziali (filtro asimmetrico o neutralizzazione piena).
Banca Tercas ha confermato l’approccio asimmetrico (deduzione, nel calcolo del Patrimonio di Vigilanza, di tutte
le minus ed inclusione parziale nel conteggio delle plus), non effettuando l’esercizio dell’opzione, mentre Banca
Caripe, che aveva optato per l’approccio simmetrico, ha modificato il metodo scelto chiedendo autorizzazione alla
Banca d’Italia al fine di adeguarsi ai criteri e metodi scelti dalla Capogruppo.
A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
· le loro caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati alle caratteristiche del contratto sottostante;
· gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato;
· gli strumenti ibridi cui appartengono non sono contabilizzati al “fair value” (valore equo) con le relative variazioni
rilevate al conto economico.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli investimenti azionari, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso
come “fair value” dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed
aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati
al “fair value”, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al “fair value”. In presenza di un mercato attivo, per la determinazione del “fair value” degli strumenti
finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento,
ecc.) pubblicati a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di titoli non quotati su mercati regolamentati, ma per i quali comunque esistono degli scambi effettuati tra controparti istituzionali e dette quotazioni
vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento a tali corsi
assumendo i migliori prezzi “bid”.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti
i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali metodi basati sulla
valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli
di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse e
valori rilevati in transazioni comparabili avvenute in date prossime a quella dell’operazione oggetto di valutazione.
Uno strumento finanziario è considerato quotato su un mercato attivo se le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, Mediatori, Intermediari, Società del
settore, Servizi di quotazione o enti autorizzati, e tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato
verificatesi sulla base di un normale periodo di riferimento.
Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i
benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente
maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
Classificazione degli strumenti finanziari
2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
La classificazione degli strumenti finanziari, operata in base alle caratteristiche degli stessi, avviene con un insieme di
atti formali che privilegiano l’intenzione ed il comportamento aziendale. Un flusso organizzativo individua le responsabilità ed i limiti operativi di ogni singola funzione in materia di classificazione.
Sono classificati a breve termine gli strumenti finanziari aventi una durata contrattuale non superiore a diciotto mesi.
Classificazione. Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate e non classificabili tra i
crediti, tra le attività detenute per la negoziazione o tra le attività detenute sino a scadenza. In particolare vengono
incluse in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di
controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity.
1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale
ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo,
inteso come il “fair value” dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili
allo stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino alla scadenza o dalle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione è rappresentato dal “fair value” al momento del
trasferimento, che rappresenta il nuovo costo ammortizzato per i titoli di debito.
Classificazione. Sono classificati in questa categoria esclusivamente i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi
comuni e gli investimenti azionari, (questi ultimi secondo quando previsto nello IAS 39) ed il valore positivo dei contratti
derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati sono inclusi quelli incorporati in strumenti finanziari
complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata in quanto:
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Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al “fair value”, con la rilevazione a Conto Economico del valore corrispondente al costo ammortizzato, mentre
gli utili o le perdite derivanti da una variazione di “fair value” vengono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio
Netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita duratura di valore. Al
momento della dismissione o della rilevazione di una perdita duratura di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono
riversati a Conto Economico.
I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il “fair value” in maniera
attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale.
Criteri per l’identificazione di un perdita di valore (Impairment). La Banca si è dotata di una specifica policy interna
nella quale sono formalizzate le regole adottate in tema di rilevazione dell’impairment. Tali metodologie sono state
aggiornate , tenendo conto anche delle indicazioni fornite nel corso dell’anno 2009 dall’Ifric (Organismo preposto
all’interpretazione dei principi contabili internazionali), sia di quelle esplicitate da Banca D’Italia, Consob ed Isvap,
attraverso la pubblicazione di un documento avvenuta in data 3 marzo 2010.
Impairment dei titoli di debito. L’obiettiva evidenza che un titolo di debito abbia subito una perdita di valore è collegato al verificarsi di eventi esplicitati nel paragrafo 59 del principio contabile Ias 39.
In particolare la riduzione di valore di questi ultimi, per essere assoggettata ad impairment, deve dipendere da variazioni intervenute nella capacità dell’emittente di regolare i flussi finanziari periodici e di procedere al rimborso del
capitale a scadenza (variazioni significative ad esempio del merito creditizio) e non da variazioni delle condizioni,
dei tassi d’interesse di mercato. Al fine di verificare l’esistenza di obiettive evidenze di impairment si fa riferimento
anche ai rating assegnati da primarie agenzie internazionali ed alla loro evoluzione nel tempo.
Impairment dei titoli di capitale. Con riferimento ai titoli di capitale classificati come AFS, è ragionevole ipotizzare
che le azioni in portafoglio siano da svalutare prima dei titoli obbligazionari emessi dalla stessa società emittente;
pertanto, gli indicatori di svalutazione dei titoli di debito emessi da una società, ovvero la svalutazione di tali titoli di
debito, sono di per sé forti indicatori dell’Impairment dei titoli di capitale.
Più in generale, per stabilire se vi è una evidenza di Impairment per un titolo di capitale, oltre alla presenza degli
eventi indicati dallo IAS 39.59, ed alle considerazioni in precedenza riportate ove applicabili, sono da considerare
in particolare i due seguenti eventi (IAS 39 §61):
- cambiamenti significativi con effetti avversi relativi alle tecnologie, mercati, ambiente economico o legale relativamente all’emittente, che indicano che il costo dell’investimento non può più essere recuperato;
- un significativo o prolungato declino nel Fair Value dell’investimento al di sotto del suo costo.
La Banca effettua sempre specifici test di impairment sui titoli di capitale che presentano minusvalenze rispetto al
prezzo di carico. Unitamente a test di carattere qualitativo, che si basano sulle caratteristiche economico-finanziarie
della partecipata, sono stati introdotti test quantitativi i quali prevedono che, al superamento di determinate soglie
di durata e significatività della perdita, venga sempre e comunque effettuato l’impairment, a prescindere da ogni
altra considerazione. In particolare vengono sottoposte ad impairment, con giro della riserva netta cumulata, iscritta
a patrimonio netto, alla voce di conto economico 130 b), le partecipazioni che presentano:
- una riduzione del fair value dello strumento finanziario per una percentuale superiore al 50% del valore di carico;
- una diminuzione del fair value dello strumento finanziario, al di sotto del prezzo di carico, per un periodo continuativo superiore a 18 mesi.
Relativamente agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, la necessità di rilevare un Impairment considera inoltre, singolarmente o congiuntamente, le seguenti situazioni che attengono ad indicatori qualitativi (ivi
inclusi quelli previsti dal paragrafo 59 e seguenti del principio contabile Ias 39) e precisamente:
1. andamento dei prezzi dello strumento;
2. andamento dei dividendi erogati e stimati;
3. andamento dei ricavi conseguiti;
4. generale situazione dell’emittente rilevata anche attraverso l’analisi dell’evoluzione dei rating attribuiti nel periodo
dalle società S&P, Fitch e Moodys;
5. andamento della situazione aziendale con riferimento anche al comparto di operatività;
6. previsioni di future possibili riprese dei corsi sulla base delle stime di crescita attese.
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Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e
benefici della proprietà dell’attività finanziaria.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio
temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la
distribuzione.
Con riferimento all’imputazione delle variazioni di “fair value” degli utili o delle perdite cumulati e degli effetti derivanti da perdite di valore si rimanda al precedente punto relativo alla valutazione.
3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
La Banca non possiede attività finanziarie di tale natura
4 – Crediti
Classificazione. I crediti includono gli impieghi con banche e clientela, sia erogati direttamente sia acquistati da
terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che
non sono stati classificati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita.
Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati
o determinabili, non quotati in mercati attivi.
Iscrizione. La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella
di regolamento, sulla base del “fair value” dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine
dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche
suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni
di carattere amministrativo.
Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni diverse da quelle di mercato il “fair value” è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione; la differenza rispetto all’importo erogato o al prezzo di sottoscrizione è imputata direttamente a Conto Economico. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine
con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o di impiego.
In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per
l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come
crediti per l’importo corrisposto a pronti.
Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita
o delle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione corrisponde al fair value esistente alla
data in cui viene deliberato il trasferimento, che viene assunto come nuovo costo ammortizzato.
Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito o aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento, calcolato
con il metodo del tasso di interesse effettivo (o tasso interno di rendimento T.I.R.), della differenza tra l’ammontare
erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il
tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito,
per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di
contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi
lungo la vita residua attesa del credito.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto
dell’applicazione della logica di attualizzazione. I crediti a breve termine sono quelli con durata inferiore ai 18 mesi.
Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i proventi riferibili agli stessi sono attribuiti al Conto Economico in
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modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti
senza una scadenza definita o a revoca.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una
possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio,
scaduto oltre 180 giorni o ristrutturato secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS.
I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di
ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di Bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo
originario (TIR).
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali
garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono attualizzati.
Il tasso effettivo originario (o tasso interno di rendimento TIR) di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed
anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a
Conto Economico.
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi
che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a Conto Economico e non può in ogni caso
superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti
in bonis, ivi inclusi quelli verso controparti residenti in “Paesi a rischio”, sono sottoposti alla valutazione di una
perdita di valore collettiva, salvo quelli che, in considerazione del loro importo, vengono valutati analiticamente. Se
la valutazione analitica dei crediti significativi non evidenzia rettifiche di valore i crediti significativi sono comunque
sottoposti a valutazione collettiva (IAS 39 par. 64). La valutazione collettiva avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche,
fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente
in ciascuna categoria di crediti.
Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate a Conto Economico. Ad ogni data di chiusura del
Bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo
differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis esistente alla stessa data.
Cancellazione. I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio (derecognition) solamente se la cessione
ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora
siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del
bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento
residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari
degli stessi.
Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal Bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a
ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi,
ad altri soggetti terzi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente
maturate ma non ancora liquidate. Vengono altresì imputate a Conto Economico le rettifiche e le riprese di valore
dei crediti determinate secondo le sopra esposte modalità.
5 - Attività Finanziarie valutate al fair value
Classificazione. Un’attività finanziaria viene designata al fair value in sede di rilevazione iniziale, con i risultati valutativi rilevati a conto economico, solo quando:
1. si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica
significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto;
2. la designazione al fair value rilevato a Conto Economico consente di fornire una migliore informativa in
quanto:
i. elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione
che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili
e perdite su basi diverse;
ii. un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene
valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai dirigenti con responsabilità
strategiche.
Iscrizione. Le attività finanziarie in esame vengono valutate al fair value fin dal momento della prima iscrizione, che
avviene sulla base della data di regolamento. I proventi ed oneri iniziali sono immediatamente imputati al conto
economico.
Valutazione. Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie detenute per
la negoziazione.
Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/
benefici ad essa connessi.
6 - Operazioni di copertura
Nelle voci dell’attivo e del passivo figurano i derivati finanziari di copertura, che alla data di riferimento del bilancio
o della situazione infrannuale presentano rispettivamente un fair value positivo e negativo. Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato strumento finanziario
o su un gruppo di strumenti finanziari, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli utili rilevabili su un diverso
strumento finanziario o gruppo di strumenti finanziari nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente
manifestarsi.
Lo IAS 39 prevede le seguenti tipologie di coperture:
•
•
•
•
copertura di fair value, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value di un’attività o
passività di bilancio attribuibile ad un particolare rischio;
copertura di flussi finanziari, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazioni dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste del bilancio;
copertura di un investimento in valuta, che attiene alla copertura dei rischi di un investimento in un’impresa
estera espresso in valuta;
copertura generica di fair value (“macrohedging”) avente l’obiettivo di ridurre le oscillazioni di fair value, imputabili al rischio tasso di interesse, di un importo monetario, riveniente da un portafoglio di attività e di passività
finanziarie (inclusi i “core deposit”). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti derivanti
dallo sbilancio di attività e passività.
Lo strumento derivato è designato di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo
strumento coperto e lo strumento di copertura e se tale relazione è efficace nel momento in cui la copertura ha
inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa. L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui
250
251
le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle
dello strumento di copertura. Pertanto l’efficacia è apprezzata dal confronto di suddette variazioni, tenuto conto
dell’intento perseguito dall’impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere.
7 - Partecipazioni
Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125%) quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa)
dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto, per
l’elemento di rischio oggetto di copertura. La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di
situazione infrannuale utilizzando:
1. test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l’attesa sua efficacia;
2. test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si riferiscono.
In altre parole, misurano quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta.
•
società controllate: si considerano controllate le società nelle quali si ha la maggioranza dei diritti di voto e quelle
nelle quali si è in grado di influenzare le politiche operative e finanziarie;
•
società collegate: si considerano collegate le società in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di
voto e le società che per particolari legami giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato, debbono considerarsi sottoposte ad influenza notevole;
•
società soggette a controllo congiunto: si considerano soggette a controllo congiunto le società controllate congiuntamente ad altri soggetti per le quali si è optato per l’iscrizione in base al metodo del patrimonio netto in alternativa al metodo proporzionale; sussiste controllo congiunto quando vi sono accordi contrattuali, parasociali
o di altra natura, per la gestione paritetica dell’attività e la nomina degli amministratori.
Se i test non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta.
In questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. Lo
strumento coperto è rilevato nella categoria di appartenenza per un valore pari al suo fair value al momento della
cessazione dell’efficacia e torna ad essere valutato secondo il criterio della classe di appartenenza originaria.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
1.
2.
3.
nel caso di copertura di fair value, la variazione del fair value dell’elemento coperto si compensa con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione
a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni
prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l’effetto economico netto. La rilevazione a conto economico della variazione di fair value dell’elemento coperto, imputabile al rischio oggetto di
copertura, si applica anche se l’elemento coperto è un’attività finanziaria disponibile per la vendita. In assenza
di copertura, detta variazione risulterebbe contabilizzata in contropartita del patrimonio netto;
nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono riportate a patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a conto economico solo quando, con riferimento alla
posta coperta, si manifesti la variazione dei flussi di cassa da compensare. La porzione dell’utile o della perdita
dello strumento di copertura considerata inefficace viene iscritta a conto economico. Tale porzione è pari all’eventuale eccedenza del fair value cumulato dello strumento di copertura rispetto al fair value cumulato dello
strumento coperto. In ogni caso, l’oscillazione del fair value della posta copertura e della relativa operazione di
copertura deve essere mantenuta nel range di 80%-125%;
le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate allo stesso modo delle coperture di flussi finanziari. Le attività e le passività finanziarie di copertura vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali
sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività/passività finanziarie viene ceduta trasferendo
sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie e delle passività finanziarie oggetto di copertura generica
Nelle presenti voci figurano rispettivamente le variazioni di fair value di attività e passività finanziarie oggetto di
copertura generica (“macrohedging”) dal rischio di tasso di interesse, in base al rispettivo saldo, sia esso positivo
che negativo.
Classificazione. La voce include le partecipazioni detenute in:
Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il “fair value” dello strumento, comprensivo dei costi o proventi
di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione
dalle attività detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal “fair value” al momento del trasferimento.
Valutazione. Le partecipazioni in società controllate direttamente, indirettamente o congiuntamente o collegate sono
valutate al costo al netto di riduzioni di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver
subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del
valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale
dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a
Conto Economico. Se i motivi della perdita di valore sono rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente
alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La
verifica su eventuali perdite di valore avviene ad ogni chiusura di bilancio o delle situazioni infrannuali.
Cancellazione. Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati
dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad
essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. I dividendi percepiti a fronte delle partecipazioni detenute sono contabilizzati nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
8 - Attività materiali
Classificazione. Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli
impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere
utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi
e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di
contratti di leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice.
Iscrizione. Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese
di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad
incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto Economico.
Valutazione. Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita
utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione:
252
253
•
•
dei terreni, che non vengono ammortizzati, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei
fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell’applicazione dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall’edificio;
la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato è stata effettuata, però, sulla base di perizie di
esperti indipendenti per i soli immobili detenuti “cielo-terra”;
del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere ragionevolmente stimata ed il
suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo o a rimanere costante, ma non a diminuire.
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la
durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici
futuri. Essi sono esposti tra le “altre attività”. Le spese di ristrutturazione di immobili in affitto sono ammortizzate per
un periodo non superiore alla durata del contratto.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività
possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di
recupero, pari al minore tra il “fair value”, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene,
inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a Conto
Economico.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si da luogo ad una ripresa di valore,
che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Per gli immobili detenuti per investimento, sottoposti al regime dello IAS 40, si è adottato
il modello del costo.
Cancellazione. Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione
o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici
futuri.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le quote di ammortamento dei beni materiali, determinate secondo la loro
residua vita utile, sono contabilizzate nell’esercizio di competenza. Le eventuali perdite di valore sono contabilizzate
nell’esercizio in cui sono rilevate. I redditi delle attività materiali che non sono utilizzate come beni strumentali dell’azienda sono contabilizzati secondo il principio di competenza economica determinato sulla base dei corrispettivi
contrattualmente dovuti dai soggetti che utilizzano le suddette attività materiali.
9 - Attività immateriali
Classificazione. Le attività immateriali includono l’avviamento ed il software applicativo ad utilizzazione pluriennale.
L’avviamento rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il “fair value” delle attività e delle passività
acquisite. Le altre attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o
contrattuali.
Iscrizione. Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il “fair
value” degli elementi patrimoniali acquisiti e il costo di acquisto della partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza
risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della
partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto Economico.
Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica
dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tal fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il
valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al minore
tra il “fair value” dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore
d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a Conto Economico.
Le altre attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i
futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato
attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a Conto Economico nell’esercizio in cui
è stato sostenuto.
Valutazione. Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita
utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Ad ogni chiusura di Bilancio, in presenza di evidenze di
perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell’attività. L’ammontare della perdita, rilevato a Conto
Economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile.
Cancellazione. Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione
e qualora non siano attesi benefici economici futuri.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali sono rilevate al Conto Economico in ragione della
quota di competenza di ciascun esercizio, determinata secondo la vita utile del bene o diritto cui si fa riferimento.
10 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Classificazione. Sono classificate in tale voce le attività non correnti o i gruppi di attività per i quali è stato avviato un
processo per la dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile.
Iscrizione. L’iscrizione avviene ai valori di bilancio.
Valutazione. Successivamente alla prima iscrizione esse sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair
value al netto dei costi di cessione.
Cancellazione. Le attività non correnti o i gruppi di attività in via di dismissione vengono cancellate quando vengono
cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e tutti i benefici ad esse connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Nella specifica voce di conto economico vengono contabilizzati, al netto
dell’effetto fiscale, i relativi oneri e proventi.
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11 - Fiscalità corrente e differita
Rilevazione iniziale. Le attività e le passività fiscali relative ad imposte dirette ed indirette, sono rilevate nel Bilancio
nel quale sono imputate, al Conto Economico o al Patrimonio, le componenti attive e passive di Reddito o di Patrimonio che danno loro origine, indipendentemente dall’esercizio in cui le attività e le passività fiscali troveranno la
loro manifestazione finanziaria.
Vengono iscritte tra le attività e passività fiscali correnti quelle attività e passività fiscali che, secondo la legge,
trovano una manifestazione di carattere finanziario in relazione ad eventi verificatisi nell’esercizio cui il bilancio fa
riferimento. Qualora le attività e passività fiscali sono rilevate in relazione a fatti o elementi che genereranno una
manifestazione di carattere finanziario in esercizi successivi a quello cui il Bilancio fa riferimento, esse vengono
iscritte tra le attività e passività fiscali differite. Le attività e le passività fiscali correnti sono compensate, nello Stato
Patrimoniale, qualora ciò sia legalmente consentito e per tipologia di imposta.
Valutazione. Le attività e le passività fiscali correnti sono determinate mediante una prudente stima dell’onere fiscale determinato sulla base della legislazione e della prassi amministrativa vigente alla data di chiusura del Bilancio
applicando le variazioni in aumento ed in diminuzione previste dalla normativa fiscale.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate seguendo la metodologia del “Balance Sheet Liability
Method”. La loro valutazione avviene moltiplicando l’elemento attivo o passivo la cui deduzione/imponibilità sia
differita nel tempo per l’aliquota fiscale che si suppone legalmente vigente nell’esercizio in cui avverrà la deduzione/
tassazione del suddetto elemento. Le attività e passività fiscali differite non sono oggetto di attualizzazione.
Cancellazione. Le attività e passività fiscali correnti sono cancellate al momento del soddisfacimento dell’obbligazione tributaria cui le stesse si riferiscono. Le attività e passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui
gli elementi attivi e passivi cui esse si riferiscono concorrono alla formazione della base imponibile dell’imposta.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto Economico ad eccezione
di quelle relative a voci addebitate o accreditate direttamente a Patrimonio Netto. Il Conto Economico accoglie gli
accantonamenti per imposte correnti di competenza dell’esercizio, l’iscrizione di imposte anticipate e differite i cui
elementi concorreranno alla formazione del reddito imponibile di esercizi successivi, e lo storno di imposte anticipate e differite iscritte in esercizi precedenti ed i cui elementi concorrono alla formazione della base imponibile
corrente di competenza dell’esercizio.
Nel Conto Economico trovano altresì collocazione le eventuali sopravvenienze passive o insussistenze di accantonamenti per imposte correnti definitivamente liquidate rispetto alle somme accantonate oltre alle variazioni, positive
o negative, di imposte anticipate e differite legate a variazioni di aliquote o a modifiche legislative sopravvenute
rispetto alla situazione esistente al momento della loro iscrizione.
12 - Fondi per rischi ed oneri
Classificazione. I fondi di quiescenza includono tutti i fondi a benefici definiti o a prestazioni definite classificati
come “fondi interni” ai sensi della vigente legislazione previdenziale, sempre che vi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari.
Iscrizione. Il fondo di quiescenza interno è costituito in attuazione di accordi aziendali e si qualifica come piano a
benefici definiti. Esso è costituito a favore di personale in quiescenza. La passività relativa a tale piano ed il relativo
costo previdenziale delle prestazioni erogate sono determinate sulla base di ipotesi attuariali. Gli utili e le perdite
attuariali sono riconosciuti a Conto Economico.
Valutazione. La valutazione dell’obbligo a carico della Banca del fondo interno di previdenza a prestazione definita
viene effettuato sulla base della riserva matematica calcolata da un attuario. I parametri demografici, economici e
finanziari su cui viene basato il calcolo sono illustrati nella Nota Integrativa.
Cancellazione. La cancellazione del fondo avviene all’atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli
iscritti al fondo stesso.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l’ammontare dell’accantonamento o dello
storno dal fondo (service costs, interest costs, utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell’esercizio in cui esse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale.
Altri fondi
Classificazione. Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Laddove l’elemento
temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è rilevato a Conto Economico.
Iscrizione. L’iscrizione dell’accantonamento avviene ogni qualvolta, in base ad evidenze interne o esterne, ad accordi con soggetti terzi, a delibere degli Organi Aziendali o ad altri fatti o elementi sia possibile determinare l’esistenza
di una obbligazione attuale legata ad un evento passato della quale non sia tuttavia possibile determinare con precisione l’ammontare.
Valutazione. La stima dell’obbligazione a carico dell’azienda avviene mediante il calcolo dell’onere dovuto determinato sulla base di obblighi contrattuali, di comportamenti già tenuti in passato, della più probabile evoluzione
di eventuali contenziosi e, laddove necessario, sulla base di stime anche di carattere attuariale. Laddove il tempo
prevedibile di adempimento dell’obbligazione rivesta rilevanza, la stessa obbligazione viene attualizzata mediante
tassi di mercato.
Cancellazione. La cancellazione di posizione iscritte ai fondi per rischi ed oneri avviene sia nel caso di adempimento,
totale o parziale, dell’obbligazione assunta, sia nel caso di successiva insussistenza della medesima obbligazione.
Rilevazione delle componenti reddituali. Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri e le eventuali insussistenze
dei medesimi fondi vengono portate a carico o a beneficio delle singole voci di Conto Economico alle quali, per natura, si riferiscono all’esercizio in cui si verificano gli eventi che, ne determinano l’accantonamento o lo storno.
13 - Debiti e titoli in circolazione
Classificazione. I debiti verso banche, i debiti verso clientela, i titoli in circolazione e le passività subordinate ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di
deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto, pertanto, degli eventuali ammontari riacquistati. Sono inoltre
inclusi i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario.
Iscrizione. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o di regolamento dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del “fair value” delle passività, normalmente
pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi e/o proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice.
Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.
Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo
del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a Conto
Economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività.
Cancellazione. Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancel-
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lazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile
della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a Conto Economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al
nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente
maturate, ma non ancora liquidate.
14 - Passività finanziarie di negoziazione
Classificazione. La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading, nonché il valore negativo dei derivati impliciti presenti in contratti complessi, ma strettamente correlati agli stessi. Inoltre, sono incluse le passività
che originano da scoperti tecnici generati dall’attività di negoziazione di titoli. Tutte le passività di negoziazione sono
valutate al “fair value”.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
All’atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso
come il “fair value” dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed
aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati
al “fair value”, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valorizzate al “fair value”. Per la determinazione del “fair value” degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicati a cura delle
borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati ma
per i quali comunque esistono degli scambi effettuati anche tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono
pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento anche a tali corsi
assumendo i migliori prezzi disponibili.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti
i fattori di rischio correlati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di
strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse, valori rilevati
in recenti transazioni comparabili.
Cancellazione. Le passività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle passività stesse o quando la passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i
rischi/benefici ad essa connessi.
Valutazione. Le passività finanziarie sono valutate al “fair value”. La determinazione del “fair value” si basa sull’utilizzo di modelli standard che tengono in considerazione tutti i parametri di mercato e i fattori di rischio inerenti.
Cancellazione. Le passività finanziarie valutate al “fair value” sono cancellate contabilmente dal Bilancio quando
risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente
emessi. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una
nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti negative di reddito rappresentati dagli interessi passivi
sono iscritte, per competenza, nelle voci di Conto Economico relativo agli interessi. I risultati della valutazione sono
ricondotti nel “risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”, così come gli utili o le perdite
derivanti dall’estinzione determinati secondo lo stesso criterio indicato per i titoli in circolazione.
Benefici ai dipendenti - Trattamento di fine rapporto del personale
Classificazione. Il trattamento di fine rapporto del personale costituisce un fondo determinato sulla base del suo valore attuariale attraverso la stima della quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A far data 1° gennaio
2007 le quote dei benefici che maturano tempo per tempo sono versate alla Sezione di Tesoreria istituita presso
l’INPS o a favore di altri fondi pensione appositamente scelti dal dipendente. Rimane in seno alla Banca il debito
per benefici futuri da corrispondere a favore del personale dipendente maturato fino al 31 dicembre 2006 per tutti i
dipendenti che, pur potendo, non hanno esternalizzato il TFR maturato presso un fondo esterno. Tale importo viene
periodicamente stimato su base demografico/attuariale.
Iscrizione. Il valore attuariale del TFR viene iscritto in relazione agli obblighi stimati nei confronti dell’insieme dei
dipendenti in servizio alla data di chiusura di ciascun bilancio. Tale valore viene rivisto al termine di ogni data di
chiusura del bilancio e gli incrementi e i decrementi del valore attuariale dell’obbligazione e della sua rivalutazione
vengono iscritti al Conto Economico.
Valutazione. La valutazione attuariale degli obblighi connessi al fondo trattamento di fine rapporto avviene sulla base
di parametri statistici, demografici e finanziari sviluppati sulla base di una relazione preparata da un attuario. Le
modalità di determinazione dei suddetti parametri sono riportate nella Nota Integrativa al bilancio.
Cancellazione. La cancellazione del Fondo avviene all’atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli
iscritti.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l’ammontare del solo effetto di rivalutazione e dell’effetto attuariale (interest costs e utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell’esercizio
in cui le stesse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale.
16 - Operazioni in valuta
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente
maturate, ma non ancora liquidate.
15 - Passività finanziarie valutate al “fair value”
Classificazione. Sono classificati in questa voce le emissioni obbligazionarie della Banca strutturate e non, per le
quali la valutazione al “fair value” permette di eliminare asimmetrie contabili sia in fase di rilevazione che in fase di
valutazione periodiche. A fronte di tali strumenti finanziari, infatti, sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati.
Iscrizione. Il loro valore di prima iscrizione è il “fair value” al netto dei proventi o costi di transazione che vengono
rilevati direttamente a Conto Economico.
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Rilevazione iniziale. Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di
conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Valutazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono
valorizzate come segue:
• le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
• le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione;
• le poste non monetarie valutate al “fair value” sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data
di chiusura.
Cancellazione. Le attività e passività in valuta estera sono cancellate alla scadenza dei diritti o degli obblighi alle
quali si riferiscono o nel caso in cui le medesime siano trasferite a soggetti terzi e con esse siano trasferiti i benefici
e gli oneri alle stesse connessi.
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Rilevazione delle componenti reddituali. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari
o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del Bilancio precedente, sono rilevate nel Conto Economico del periodo in cui sorgono. Quando un utile o una perdita sono
rilevati a Conto Economico, è rilevata a Conto Economico anche la relativa differenza di cambio.
razione e altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, alla data di maturazione dei corrispettivi.
le spese di acquisizione di immobilizzazione materiali/immateriali si considerano sostenute alla data di messa in
uso del bene.
17 - Altre informazioni
Cartolarizzazioni
Altre passività
In questa voce sono compresi, tra l’altro, gli accantonamenti, su base analitica e collettiva, relativi alla stima di possibili esborsi connessi al rischio di credito su impegni e garanzie.
In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali, ci si è avvalsi della facoltà di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti ad operazioni di cartolarizzazione effettuate prima del 1° gennaio 2004, che risultavano
cancellati in base ai precedenti principi contabili. Nell’attivo patrimoniale della banca cedente figurano così i titoli
sottoscritti.
Per le operazioni perfezionatesi successivamente a tale data, i crediti ceduti non sono cancellati dal bilancio qualora
vi sia un sostanziale trattenimento di rischi e di benefici, anche se formalmente oggetto di cessione pro-soluto ad
una società veicolo. Ciò si verifica, ad esempio, qualora la banca sottoscriva la tranche dei titoli Junior o di esposizioni analoghe, in quanto sopporta il rischio delle prime perdite e, parimenti, beneficia del rendimento dell’operazione.
Conseguentemente, i crediti figurano in bilancio come “Attività cedute e non cancellate” a fronte del finanziamento
ricevuto dalla società veicolo, al netto dei titoli emessi dalla stessa e sottoscritti dalla banca cedente. Analoghi criteri
di rappresentazione, basati sulla prevalenza della sostanza sulla forma, sono applicati per la rilevazione delle competenze economiche.
Azioni Proprie
Rilevazione iniziale. Le azioni proprie acquistate, nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti
dall’ultimo Bilancio approvato, sono portate in decremento del Patrimonio Netto. In nessun caso il valore nominale
delle azioni acquistate può eccedere la decima parte del capitale sociale, tenendosi conto a tal fine anche delle
azioni possedute da società controllate.
Cancellazione. Le azioni proprie detenute sono cancellate dal Bilancio al momento della loro alienazione. Però le
azioni proprie acquistate in violazione dell’art. 2357 del c.c. debbono essere alienate secondo modalità da determinarsi dall’assemblea entro un anno dal loro acquisto. In mancanza deve procedersi senza indugio al loro annullamento e alla corrispondente riduzione del capitale.
Rilevazione delle componenti reddituali. Il valore collocato, gli utili e/o le perdite derivanti dalla loro negoziazione
sono rilevati come variazioni di Patrimonio Netto.
Garanzie e impegni
Le garanzie rilasciate e gli impegni ad erogare fondi che comportino rischi di credito sono iscritti per il valore nominale dell’impegno assunto, al netto degli utilizzi per cassa e delle eventuali rettifiche di valore rilevate, su base sia
analitica che collettiva, in relazione alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di credito, nella voce “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie, che trovano contropartita nello Stato
Patrimoniale alla voce “Altre passività”.
La rilevazione dei costi
Il principio della competenza impone di iscrivere le operazioni realmente effettuate nell’esercizio, al fine della formazione del reddito di periodo. Conseguenza di tale assunto è la correlazione tra costi e ricavi dell’esercizio, che si
realizza, a prescindere dal momento dell’esborso e/o dell’emissione della fattura, per:
• ripartizione dell’utilità o funzionalità pluriennale (ammortamento);
• imputazione diretta di costi al conto economico dell’esercizio o perché associati al tempo o perché sia venuta
meno l’utilità o la funzionalità del costo;
• associazione causa-effetto tra tali costi ed i ricavi che sono generati con l’utilizzo del bene o servizio acquistati.
In particolare, ai fini della determinazione dell’esercizio di competenza, i corrispettivi delle cessioni dei beni si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute:
Dividendi e riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici
futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare:
- gli interessi di mora sulle sole sofferenze, se previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a Conto Economico
solo al momento del loro effettivo incasso, mentre gli altri, maturati su posizioni in incaglio o sconfinate, sono
contabilizzati al momento di maturazione e svalutati utilizzando le stesse percentuali di recuperabilità previste per
i crediti che li hanno originati;
- i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto legale ad incassarli, e quindi nel
momento in cui ne viene deliberata la distribuzione;
- gli utili e le perdite derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione sono riconosciuti a Conto
Economico al regolamento contrattuale dell’operazione sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o
incassato ed il fair value al quale lo strumento è iscritto, ottenuto mediante tecniche di valutazione che utilizzano
parametri di input osservabili sul mercato. Il fair value così determinato viene poi corretto per tenere conto del
rischio di recuperabilità degli eventuali margini positivi, in funzione della specifica controparte con la quale lo
strumento finanziario risulta stipulato (credit risk adjustment);
- gli utili derivanti dalla stipula di strumenti finanziari per i quali si ritiene che il fair value non possa essere determinato secondo parametri di mercato osservabili, sono distribuiti nel tempo tenendo conto della natura e della
durata dello strumento (es. prodotti a capitale garantito o protetto);
- i ricavi derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari, determinati dalla differenza tra il corrispettivo incassato
ed il fair value dello strumento, sono riconosciuti a conto economico alla data di emissione se il fair value è determinato sulla base di parametri osservabili o a transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo
strumento è negoziato. Qualora tali parametri non siano riscontrabili in modo diretto sul mercato, come per tutte
le emissioni rivolte al mercato retail, la tecnica valutativa utilizzata per la determinazione del fair value considera,
quale fattore correttivo nell’attualizzazione dei flussi di cassa, lo spread commerciale. Il fair value così determinato
corrisponde al corrispettivo incassato: nessun profitto risulta pertanto contabilizzato alla data di emissione.
- alla data della consegna o spedizione, per i beni di consumo
- alla data di stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende
I corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute, alla data in cui le stesse sono ultimate, ovvero, per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo, assicu260
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A.3 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
Si precisa che nel corso del 2010 non sono state operate riclassifiche volte a trasferire attività finanziarie da un
portafoglio all’altro. Conseguentemente le tabelle della presente sezione non vengono avvalorate.
A.3.2 Gerarchia del fair value
Modalità di valutazione dei titoli in portafoglio al 31 dicembre 2010
La necessità di migliorare il livello di disclosure in relazione al “fair value measurement”, soprattutto alla luce delle
recenti condizioni di mercato, ha spinto lo IASB, nel corso della seconda metà del 2008, a considerare una proposta
di modifica dell’IFRS 7 finalizzata a migliorare la trasparenza dell’informativa di bilancio in relazione a due temi:
• Fair value measurement: lo IASB ha inteso adottare le modalità già previste nello SFAS 157 che prevedono una
gerarchia di fair value a 3 livelli basata sulla significatività degli input delle valutazioni;
• Liquidity risk: è stata presentata una nuova definizione di liquidity risk (come “rischio che un’entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate attraverso la consegna
di contante o di altre attività finanziarie”), nonchè viene richiesta una maggiore informativa anche di tipo quantitativo sulla modalità di gestione della liquidità di strumenti derivati.
A seguito di consultazioni a livello internazionale tra regulators, governi ed organismi preposti alla predisposizione
ed all’interpretazione delle regole contabili, il 5 Marzo 2009 lo IASB ha approvato un emendamento all’IFRS 7 al
fine di migliorare l’informativa in materia di fair value measurement e rinforzare i precedenti requisiti di informativa
in materia di liquidity risk associato agli strumenti finanziari. Tale emendamento, va applicato a partire dal bilancio
d’esercizio 2009 (IFRS 7 44G).
Nel contesto sopra rappresentato, la Banca si è dotata di una policy interna che disciplini in modo trasparente ed
esauriente l’approccio metodologico ed il modello operativo adottato per la valorizzazione degli strumenti finanziari
al fair value. Di particolare rilevanza, con riferimento alle disclosure requirements previste dall’IFRS 7 è definire,
all’interno della policy interna di disciplina, l’approccio metodologico e il modello operativo adottato dalla Banca per
la valorizzazione degli strumenti finanziari al fair value, la definizione dei parametri per la definizione dei mercati
attivi e dei mercati inattivi. Il concetto di “mercato attivo” più che al mercato di riferimento è riconducibile al singolo
strumento finanziario. Infatti, il c.d. “mercato attivo”:
• non coincide necessariamente con il concetto di mercato regolamentato
• comprende circuiti di scambio organizzato e multilateral trading facilities, sempre che i prezzi in essi esposti
siano effettivamente rappresentativi di scambi;
• comprende anche circuiti elettronici di negoziazione, con le stesse cautele di cui sopra.
Inoltre, durante l’attuale crisi finanziaria, molti mercati hanno sperimentato minori volumi, riduzioni delle size medie
delle transazioni e, in alcuni casi, una mancanza di attività di trading per brevi periodi. L’aggettivo “attivo” riferito ai
mercati è inteso dai regulators come sinonimo di “liquido”.
Infatti, tutti i criteri indicati dai regulators attengono ad indicatori di pronta ed economica liquidabilità delle posizioni.
Tale definizione trova inoltre ampio riscontro nel concetto di liquidità espresso all’interno del “livello 3” sul Regolamento Intermediari che afferma che uno strumento finanziario può definirsi illiquido se il portatore dello stesso:
• ha difficoltà a rivenderlo;
• in un lasso di tempo ragionevole;
• a condizioni di prezzo significative ossia tali da riflettere, direttamente o indirettamente, una pluralità di interessi
in acquisto ed in vendita.
La principale innovazione introdotta con l’amendment all’IFRS 7 (Improving Disclosures about Financial Instruments) è l’introduzione del concetto di Fair Value Hierarchy (nel seguito anche “FVH”) articolata su tre differenti livelli (Livello 1, Livello 2 e Livello 3) in ordine decrescente di osservabilità degli input utilizzati per la stima
del fair value.
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La gerarchia del fair value prevede che vengano assegnati alternativamente i seguenti livelli:
• Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi di attività o passività identiche (cioè senza modifiche o
repackaging).
• Livello 2: dati di input diversi dai prezzi di cui al Livello 1 che sono osservabili in mercati attivi per strumenti di
attività o passività simili oppure calcolati attraverso tecniche di valutazione dove tutti gli input significativi sono
basati su parametri osservabili sul mercato.
• Livello 3: tecniche di valutazione dove un qualsiasi input significativo per la valutazione al fair value è basato su
dati di mercato non osservabili.
Premesso che il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli ed indipendenti, per gli strumenti finanziari il fair value
viene determinato attraverso l’utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti finanziari quotati
su mercati attivi, o mediante l’utilizzo di modelli valutativi per gli altri strumenti finanziari. L’esistenza di quotazioni
in un mercato attivo è la prova migliore del fair value e, quando esistono, sono utilizzate per valutare l’attività o la
passività finanziaria. Si fa presente che l’approccio metodologico utilizzato dalla Banca per la valorizzazione degli
strumenti finanziari in bilancio è finalizzato ad attribuire massima priorità ai prezzi ufficiali disponibili sui mercati
considerati attivi ottenuti da fonti indipendenti (mark to market) e priorità più bassa all’utilizzo di input non osservabili sul mercato e quindi maggiormente discrezionali (mark to model).
Di seguito sono esplicitate le metodologie seguite per la valutazione degli strumenti finanziari iscritti in bilancio tenuto conto della gerarchia del fair value.
Metodo di valutazione Livello 1
La Banca assegna livello 1 a tutte le quotazioni rilevate sui mercati regolamentati, così come identificati nell’apposito
elenco tenuto da Consob. In particolare vengono assunti i prezzi ufficiali o, in mancanza quelli di riferimento, rilevati nei predetti mercati (senza modifiche o ricomposizioni), attraverso il caricamento automatizzato all’interno del
sistema informativo della Banca. Qualora uno strumento finanziario sia quotato su più mercati regolamentati viene
assunto il prezzo formatosi sul mercato primario di trattazione.
Nel caso in cui gli strumenti finanziari non siano quotati su mercati regolamentati ma vengano scambiati su mercati
attivi, ovvero da un numero significativo di market maker e tali prezzi vengano pubblicati regolarmente dall’agenzia di informazione finanziaria Bloomberg, cui la Banca fa riferimento per rilevare e monitorare i dati del mercato
finanziario, vengono assunti i migliori prezzi Bid, per la valutazione degli strumenti finanziari acquistati, ed i migliori
prezzi Ask, per la valutazione degli strumenti finanziari emessi.
La valorizzazione degli O.I.C.R. viene effettuata mediante l’applicazione dei Net Asset Value - N.A.V. - calcolati periodicamente dalle società di gestione. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, servizi di quotazione, intermediari
ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni di mercato. Nel caso di strumenti finanziari derivati quotati
la determinazione del fair value è basata su prezzi rilevati in mercati attivi come sopra definiti.
Metodo di valutazione Livello 2
Se uno strumento finanziario non è negoziato su un mercato attivo ai fini della determinazione del fair value la Banca
fa ricorso:
1) a tecniche di valutazione coerenti con le metodologie di pricing comunemente utilizzate nella prassi di mercato;
2) all’utilizzo dei prezzi relativi a recenti transazioni di mercato tra parti consapevoli ed indipendenti;
3) a valori correnti di mercato di strumenti aventi le stesse caratteristiche finanziarie;
In particolare le tecniche di valutazione sono diversificate a seconda del tipo di strumento finanziario da trattare e
precisamente:
• Per i titoli di capitale vengono utilizzati modelli di valutazione di tipo patrimoniale, reddituale e misto (Discount
Dividend Model), prezzi desumibili da transazioni avvenute su strumenti similari, da multipli di mercato di società direttamente confrontabili.
• Per gli strumenti finanziari obbligazionari, c.d. "plain vanilla", si applicano modelli di attualizzazione dei flussi
di cassa attesi utilizzando curve di tassi di interesse forward, ricavate sulla base delle curve dai tassi spot e
263
spread creditizi per settore, rating e durata. Nel caso di obbligazioni strutturate viene valutata in maniera distinta la componente derivativa e sommata algebricamente al valore dello strumento finanziario "plain vanilla".
La valutazione degli strumenti finanziari obbligazionari, avviene attraverso l’utilizzo di uno specifico applicativo
informatico (Master Finance) che viene alimentato con dati di mercato "riskfree" e curve di rating esplicative
del rischio emittente, come sopra definite.
•
Per gli strumenti finanziari derivati Over The Counter (O.T.C), vengono utilizzate metodologie comunemente
seguite a livello finanziario. In particolare vengono applicati modelli di attualizzazione dei flussi di cassa futuri
e modelli di determinazione di prezzo per le opzioni. I dati di input dei modelli, tassi, volatilità, prezzi, vengono
rilevati direttamente dai mercati di riferimento attraverso automatismi realizzati con l’applicativo “data license”
di Bloomberg, che alimenta il motore di calcolo di cui si serve la Banca.
A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
(migliaia di euro)
31 dic 10
Attività/Passività finanziarie misurate al FV
31 dic 09
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
1.
Att. finanziarie detenute per la negoziazione
83.888
16.931
1.965
102.784
135.141
2.884
2.126
140.151
2.
Att. finanziarie valutate al fair value
40.467
0
0
40.467
21.539
0
0
21.539
3.
Att. finanziarie disponibili per la vendita
11.745
5.034
27.032
43.811
44.865
4.709
25.369
74.943
4
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
0
0
136.100
21.965
28.997
187.062
201.545
7.593
27.495
236.633
0
8.017
0
8.017
0
2.096
0
2.096
29.160
60.003
0
89.163
0
36.368
0
36.368
0
0
0
0
0
0
0
0
29.160
68.020
0
97.180
0
38.464
0
38.464
Metodo di valutazione Livello 3
Totale
La determinazione del fair value, in questo caso, fa ricorso a tecniche di valutazione che si fondano, in misura
rilevante, su input significativi non desumibili dal mercato e comporta, pertanto, stime ed assunzioni effettuate
direttamente dal management.
Per i titoli obbligazionari non quotati su mercati regolamentati, per i quali non si riescano a reperire prezzi da nessun
provider esterno e non sia possibile applicare i modelli valutativi implementati nei sistemi informatici, vengono utilizzate le indicazioni di prezzo fornite direttamente da controparti istituzionali o agenti di calcolo, che rappresentano,
in funzione delle caratteristiche dello strumento finanziario, una stima attendibile del fair value.
Con l’obiettivo di fornire un quadro dettagliato in merito alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari
in bilancio di seguito si riporta la segmentazione di tutti gli strumenti finanziari sia cash che derivati valutati al fair
value, sulla base della triplice gerarchia in precedenza illustrata.
1.
Pass. finanziarie detenute per la negozione
2.
Pass. finanziarie valutate al fair value
3.
Derivati di copertura
Totale
Voci dell’attivo assoggettate a valutazione:
•
•
•
Attività finanziarie detenute per la negoziazione (voce 20);
Attività finanziarie valutate al fair value (voce 30);
Attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 40).
Voci del passivo assoggettate a valutazione:
• Passività finanziarie detenute per la negoziazione (voce 40);
• Passività finanziarie valutate al fair value (voce 50);
Successivamente alla presente Sezione viene allegata una Tabella riepilogativa delle attività e passività finanziarie
per cassa suddivise per i diversi livelli di gerarchia del fair value alla data del 31 Dicembre 2010.
Attività per cassa (voci 20, 30 e 40 dell’attivo)
Gli strumenti finanziari valorizzati con livello 1 e 2 rappresentano l’83,44% di tutte le attività finanziarie classificate
in bilancio nei portafogli valutati al fair value. Si fa presente che nel livello 2 sono confluiti i derivati finanziari O.T.C.,
che vengono valutati attraverso modelli matematici che utilizzano come fattori di input dati di mercato osservabili.
All’interno del livello 2 sono presenti, altresì, strumenti finanziari di capitale il cui prezzo è stato rilevato attraverso
l’osservazione di prezzi di mercato recenti. La valutazione viene supportata anche attraverso l’utilizzo di modelli
matematici che tengono conto dei flussi reddituali attesi (Discount Dividend Model).
Gli strumenti finanziari valutati sulla base di parametri non osservabili (livello 3) rappresentano una quota limitata,
16,26% e sono rappresentati in prevalenza, per il 92,79%, da partecipazioni detenute a scopo di promozione del
territorio ed altre società con le quali normalmente esistono accordi commerciali ed operativi. Al fine di verificare
l’esistenza di obiettive evidenze di impairment sono stati svolti dei test che non hanno evidenziato la necessità di
procedere a riduzioni di valore in bilancio.
Per quanto riguarda le restanti posizioni, 7,21%, esse sono riconducibili ad un numero limitato di strumenti finanziari illiquidi, aventi strutture complesse, il cui fair value è stato desunto da informazioni provenienti da contributori
esterni opportunamente riviste internamente.
264
265
A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fai value (livello 3)
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
(migliaia di euro)
Attivo
ATTIVITA’ FINANZIARIE
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
detenute per
la negoziaz.
valutate al fair
value
disponibili per
la vendita
di copertura
2.126
0
25.369
0
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
0
0
2.903
0
2.1
Acquisti
0
0
669
0
2.2
Profitti imputati a
2.2.1
Conto Economico
0
0
5
0
- di cui plusvalenze
0
0
5
0
2.2.2.
Patrimonio netto
X
X
0
0
2.3
Trasferimenti da altri livelli
0
0
0
0
2.4
Altre variazioni in aumento
0
0
2.229
0
Alla data del 31 dicembre 2010 esso presenta un saldo di euro 357 milioni.
3.
Diminuzioni
(161)
0
(1.240)
0
La controllata Banca Caripe presenta valori in cassa per euro 9.102 miliaia.
3.1
Vendite
0
0
0
0
3.2
Rimborsi
0
0
0
0
3.3.
Perdite imputate a
3.3.1
Conto Economico
0
0
(286)
0
- di cui minusvalenze
0
0
(285)
0
3.3.2.
Patrimonio netto
X
X
(211)
0
3.4
Trasferimenti da altri livelli
0
0
(662)
0
3.5
Altre variazioni in diminuzione
(161)
0
(81)
0
4.
Rimanenze finali
1.965
0
27.032
0
(migliaia di euro)
Cassa e disponibilità liquide
a) Cassa
Totali
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
31.083
21,524
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
357.000
115.000
Totale
388.083
136.524
La voce “Cassa e disponibilità liquide” presenta un incremento del 184,26 %, pari ad euro 251.559 miliaia, soprattutto per l’aumento del deposito libero detenuto presso la Banca d’Italia riferibile alla Capogruppo.
A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
Alla data del 31 12 2010 come pure al 31 12 2009 non non si registrano passività valutate al fair value di livello 3
266
267
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negozazione - Voce 20
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
(migliaia di euro)
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci/Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
85.788
136.551
79.156
119.399
0
0
A. ATTIVITA’ PER CASSA
(migliaia di euro)
Voci/Valori
Totale 31-dic-10
Livello 1
Livello 2
1. Titoli di debito
Totale 31-dic-09
Livello 3
Livello 1
Livello 2
a) Governi e Banche Centrali
Livello 3
b) Altri enti pubblici
c) Banche
6.632
7.632
d) Altri emittenti
0
9.520
2. Titoli di capitale
64
0
0
0
64
0
0
0
0
0
64
0
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
83.823
0
1.965
133.881
544
2.126
308
0
1.965
954
0
2.126
83.515
0
0
132.927
544
0
64
0
0
0
0
0
- imprese di assicurazione
0
0
0
1.260
0
0
- società finanziarie
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
0
28
0
0
24
0
4.1 Pronti contro termine attivi
0
0
0
0
0
0
3. Quote di O.I.C.R.
4.2 Altri
0
28
0
0
24
0
4. Finanziamenti
83.887
28
1.965
135.141
568
2.126
0
0
0
1.260
28
24
a) Governi e Banche Centrali
0
0
b) Altri enti pubblici
0
0
B. Strumenti derivati
c) Banche
0
0
1. Derivati finanziari:
d) Altri soggetti
28
24
85.880
137.835
12.204
1.989
Totale A
- altri
1
16.903
0
0
2.316
0
1.1 di negoziazione
1
5.928
0
0
1.122
0
Totale A
1.2 connessi con la fair value option
0
10.975
0
0
1.194
0
B. STRUMENTI DERIVATI
1.3 altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.1 di negoziazione
0
0
0
0
0
0
2.2 connessi con la fair value option
0
0
0
0
0
0
Totale B
2.3 altri
0
0
0
0
0
0
Totale (A+B)
1
16.903
0
0
2.316
0
83.888
16.931
1.965
135.141
2.884
2.126
2. Derivati su crediti
Totale B
Totale (A+B)
a) Banche
- fair value
b) Clientela
- fair value
4.700
327
16.904
2.316
102.784
140.151
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
(migliaia di euro)
Titoli di
debito
268
Titoli di
capitale
Quote di
O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
31-dic-10
A.
Esistenze iniziali
136.551
0
1.260
24
137.835
B.
Aumenti
205.936
64
0
3
206.003
B1.
Acquisti
203.017
0
0
0
203.017
B2.
Variazioni positive di FV
154
3
0
0
157
B3.
Altre variazioni
2.765
61
0
3
2.829
C.
Diminuzioni
256.698
0
1.260
0
257.958
C1.
Vendite
119.510
0
1.232
0
120.742
C2.
Rimborsi
132.622
0
0
0
132.622
C3.
Variazioni negative di FV
1.850
0
0
0
1.850
C4.
Trasferimenti ad altri portafogli
C5.
Altre variazioni
D.
Rimanenze finali
0
0
0
0
0
2.716
0
28
0
2.744
85.789
64
0
27
85.880
269
Sezione 3 Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30
3.3
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
A.
Esistenze iniziali
21.539
0
0
0
B.
Aumenti
30.265
0
0
0
B1.
Acquisti
29.977
0
0
0
0
B2.
Variazioni positive di FV
0
0
0
0
0
0
B3.
Altre variazioni
288
0
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni
11.337
0
0
0
0
0
0
0
C1.
Vendite
9.953
0
0
0
0
0
0
0
0
C2.
Rimborsi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C3.
Variazioni negative di FV
1.226
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C4.
Altre variazioni
158
0
0
0
D.
Rimanenze finali
40.467
0
0
0
Totale
40.467
0
0
21.539
0
0
Costo
40.000
0
0
20.000
0
0
Voci/Valori
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
40.467
0
0
21.539
0
0
0
0
0
0
0
40.467
0
0
21.539
2. Titoli di capitale
0
0
0
3. Quote di O.I.C.R.
0
0
4. Finanziamenti
0
4.1 Strutturati
4.2 Altri
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
La voce è alimentata da attività detenute esclusivamente dalla Capogruppo.
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
(migliaia di euro)
Voci/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
40.467
21.539
40.467
21.539
b) Altri enti pubblici
0
0
c) Banche
0
0
d) Altri emittenti
0
0
2. Titoli di capitale
0
0
a) Banche
0
0
b) Altri emittenti:
0
0
- imprese di assicurazione
0
0
- società finanziarie
0
0
- imprese non finanziarie
0
0
- altri
0
0
3. Quote di O.I.C.R.
0
0
4. Finanziamenti
0
0
a) Governi e Banche Centrali
0
0
b) Altri enti pubblici
0
0
c) Banche
0
0
d) Altri soggetti
0
0
40.467
21.539
Totale
270
271
Sezione 4 Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Non ci sono, alla data del 31 dicembre 2010, attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura
specifica.
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Voci/Valori
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
28
0
509
28.239
0
0
0
0
0
0
0
0
28
0
509
28.239
0
0
A.
Esistenze iniziali
4.074
5.034
26.523
9.805
4.709
25.369
B.
4.074
5.034
1.235
9.805
4.709
0
0
0
25.288
0
0
25.369
7.643
0
0
6.821
0
0
0
0
0
0
0
0
11.745
5.034
27.032
44.865
4.709
25.369
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al FV
2.1 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
Alla data del 31 dicembre 2010 il portafoglio AFS è composto per l’81, 61% da titoli di capitale, per il 18,33%
da quote di Oicr e per la restante parte, pari allo 0,07%, da titoli obbligazionari.
Le variazioni di valore dei suddetti titoli sono state imputate in contropartita del Patrimonio Netto, al netto del relativo
onere fiscale. Con riferimento alle azioni quotate su mercati regolamentati di livello 1 si è provveduto a contabilizzare
le minusvalenze, realizzate alla fine dell’esercizio, nella voce 130 b) di conto economico pari ad euro 373.552,17,
essendosi verificate le condizioni per l’effettuazione dell’impairment previste dalla policy definita dalla Banca, ai
sensi del principio contabile Ias 39, par. 58 e seguenti. Per quanto riguardo i titoli non quotati di livello 3 il predetto
test ha evidenziato l’esistenza di obiettive evidenze di impairment su n. 2 titoli di capitale la cui svalutazione imputata a conto economico è stata pari ad euro 80.224,08.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
(migliaia di euro)
Voci/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicuraz.
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
272
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
537
0
2
26
509
35.630
4.707
30.923
19.672
5.959
5.280
12
7.644
0
0
0
0
0
43.811
28.239
8.348
0
8.439
11.452
39.883
7.193
32.690
19.672
5.712
7.305
1
6.821
0
0
0
0
0
74.943
(migliaia di euro)
Titoli di
debito
Titoli di
capitale
Quote di
O.I.C.R.
Finanziamenti
31-dic-10
28.239
39.883
6.821
0
74.943
Aumenti
1.066
3.006
823
0
4.895
B1.
Acquisti
697
0
11
0
708
B2.
Variazioni positive di FV
1
69
812
0
882
B3.
Riprese di valore
0
4
0
0
4
- Imputate al CE
0
0
0
0
0
- Imputate al PN
0
4
0
0
4
B4.
Trasf. ad altri portafogli
0
0
0
0
0
B5.
Altre variazioni
368
2.933
0
0
3.301
C.
Diminuzioni
28.768
7.259
0
0
36.027
C1.
Vendite
26.578
4.270
0
0
30.848
C2.
Rimborsi
919
0
0
0
919
C3.
Variazioni negative di FV
1
1.407
0
0
1.408
C4.
Svalutazioni da det.
160
579
0
0
739
- Imputate al CE
160
579
0
0
739
- Imputate al PN
0
0
0
0
0
C5.
Trasf. ad altri portafogli
0
0
0
0
0
C6.
Altre variazioni
1.110
1.003
0
0
2.113
D.
Rimanenze finali
537
35.630
7.644
0
43.811
273
Sezione 5 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50
6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica
Si precisa che nessuna società inclusa nel perimetro di consolidamento possiede attività finanziarie collocate in tale
tipologia di portafoglio. Viene pertanto omessa tale sezione di nota integrativa.
Banca Tercas Spa e le altre società del Gruppo non pongono in essere politiche di copertura del rischio legato a variazioni di “fair value” o di copertura dei flussi finanziari. Peraltro la liquidità dell’intero Gruppo è allocata, pressoché
totalmente su strumenti finanziari a pronti o a brevissima scadenza con tassi di interesse variabili.
6.3 Leasing finanziario
Sezione 6 Crediti verso banche – Voce 60
Alla data del bilancio non sono presenti crediti verso banche relativi ad operazioni di locazione finanziaria.
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
(migliaia di euro)
Tipologia operazioni/valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
21.204
36.089
0
0
21.204
36.089
3. Pronti contro termine attivi
0
0
4. Altri
0
0
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
B. Crediti verso Banche
144.403
170.195
1. Conti correnti e depositi liberi
36.530
152.107
2. Depositi vincolati
76.678
17.797
3. Altri finanziamenti:
30.923
291
30.042
0
0
0
881
291
272
0
3.1 Pronti contro termine attivi
3.2 Leasing finanziario
3.3 Altri
4. Titoli di debito
0
0
4.2 Altri titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
272
0
Totale (valore di bilancio)
165.607
206.284
Totale (fair value)
165.445
206.284
Il “fair value” dei crediti verso banche non si discosta in maniera significativa dai valori di bilancio per la presenza,
all’interno del comparto, di rapporti a breve termine per cui il fair value è assimilabile al valore di bilancio.
Si precisa che all’interno dei Depositi Vincolati verso Banche è presente un credito deteriorato della Capogruppo nei
confronti di Banca MB pari ad euro 5.023 migliaia.
In data 15 novembre 2010, i commissari straordinari di Banca MB S.p.A., in amministrazione straordinaria dal
luglio del 2009, con il parere del Comitato di Sorveglianza e previa autorizzazione della Banca d’Italia, hanno deliberato la sospensione del pagamento delle passività di qualsiasi genere e della restituzione degli strumenti finanziari
alla clientela, ai sensi degli artt. 74 e 98 del d. Leg. 1° settembre 1993, n. 385 (TUB), per il periodo massimo di tre
mesi, salvo proroghe.
La misura si è resa necessaria alla luce della crescente pressione da parte dei creditori, dell’insufficienza delle disponibilità liquide a far fronte alle passività in scadenza e dell’impossibilità di attivare canali alternativi di sostegno
finanziario.
Gli Organi straordinari, con la supervisione della Banca d’Italia, stanno operando per realizzare al più presto un piano di intervento che, con il sostegno del Fondo Interbancario di Tutele dei Depositi e delle banche creditrici, possa
salvaguardare gli interessi della clientela.
Alla luce di ciò, Banca Tercas ha classificato la posizione ad incaglio, l’ha svalutata del 10% iscrivendo un fondo
svalutazione pari a euro 500 mila.
274
275
Sezione 7 Crediti verso clientela – Voce 70
Sezione 8 Derivati di copertura – Voce 80
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Il Gruppo non presenta derivati di copertura.
(migliaia di euro)
Tipologia operazioni/valori
1. Conti correnti
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Bonis
Deteriorate
Bonis
Deteriorate
697.213
67.629
579.433
30.786
0
0
0
0
2.848.513
284.230
1.716.540
157.895
4. Carte di credito- cess. V°
46.545
628
7.786
311
5. Leasing finanziario
61.652
15.230
91.646
0
6. Factoring
0
0
0
0
439.746
36.188
366.005
17.848
8. Titoli di debito
299
0
0
0
8.1 Titoli strutturati
0
0
0
0
299
0
0
0
Totale (valore di bilancio)
4.093.968
403.905
2.761.410
206.840
Totale (fair value)
4.164.202
403.905
3.057.373
206.840
7. Altre operazioni
8.2 Altri titoli di debito
(migliaia di euro)
1.
Titoli di debito emessi da:
a)
Governi
b)
Altri Enti Pubblici
c)
Altri Emittenti
Totale 31-dic-10
Bonis
Deteriorate
Bonis
Deteriorate
299
0
300
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
300
0
- imprese non finanziarie
0
0
0
0
- imprese finanziarie
0
0
0
0
299
0
300
0
0
0
0
0
4.093.669
403.905
2.761.110
206.840
30.602
1
2.733
0
- altri
2.
Finanziamenti verso
a)
Governi
b)
Altri Enti Pubblici
8.898
55
25.726
0
c)
Altri Soggetti
4.054.169
403.849
2.732.651
206.840
- imprese non finanziarie
2.917.326
326.601
1.882.591
167.029
123.328
16.608
218.657
11.960
- imprese finanziarie
- assicurazioni
Sezione 10 Le partecipazioni – Voce 100
10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
La voce partecipazioni della Capogruppo, in quanto relativa a società consolidate integralmente, viene interamente
elisa in contropartita del Patrimonio Netto delle società controllate.
Il Gruppo, alla data del 31 Dicembre 2010, non presenta partecipazioni in società controllate in modo congiunto e/o
in società sottoposte ad influenza notevole.
Totale 31-dic-10
299
- assicurazioni
Non ci sono nell’attivo del Bilancio consolidato attività che rappresentano adeguamento di valore di attività finanziarie oggetto di copertura generica. Pertanto si omette la relativa sezione di nota integrativa.
10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni / valori
Sezione 9 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
Voce 90
1.781
0
1.542
0
- altri
1.011.734
60.640
629.861
27.851
Totale
4.093.968
403.905
2.761.410
206.840
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
Alla data del bilancio non sono presenti crediti verso clientela oggetto di copertura
10.3 Partecipazioni: variazioni annue
Il Gruppo, alla data del 31 Dicembre 2010, non presenta partecipazioni in società controllate in modo congiunto e/o
in società sottoposte ad influenza notevole.
10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate
Il Gruppo non ha in essere impegni a favore di società controllate.
10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto
Il Gruppo non ha in essere impegni a favore di società sottoposte ad influenza notevole.
10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole
Non ci sono impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole.
Sezione 11 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 110
Tale sezione di nota integrativa viene omessa in quanto nessuna società del Gruppo svolge attività assicurativa.
7.4 Leasing finanziario
Il Gruppo non esercita attività di locazione finanziaria. Tuttavia rientra nell’area di consolidamento il patrimonio separato della società veicolo Adriatico Finance Sme Srl derivante dall’operazione di cartolarizzazione di contratti leasing
effettuata dalla ex controllata Terleasing e di cui la Capogruppo detiene interamente le obbligazioni ABS emesse.
276
277
Sezione 12 Riserve Attività materiali - Voce 120
12.3
Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
(migliaia di euro)
Si segnala che, in applicazione di quanto disposto dallo IAS 40, si è proceduto all’ammortamento degli immobili
non strumentali.
12.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
(migliaia di euro)
Attività/Valori
A.
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
8.399
18.055
5.741
8.491
7.106
39.393
8.775
17.343
1.165
1.241
1.293
29.817
Mobili
8.775
35.398
0
Altre
A.1
Riduzione di valore tot. nette
A.2
Esistenze iniziali nette
B.
Aumenti
0
146
1.543
1.021
951
3.661
B.1
Acquisti
0
0
299
678
951
1.928
B.2
Spese per migliorie capitalizzate
0
146
0
0
0
146
B.3
Riprese di valore
0
0
0
0
0
0
B.4
Variazioni positive di “fair value”
0
0
0
0
0
0
8.775
16.811
17.343
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
c) mobili
2.374
1.165
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
d) impianti elettronici
1.611
1.241
B.5
Differenze positive di cambio
0
0
0
0
0
0
e) altre
1.935
1.293
B.6
Trasf. da imm. det. a scopo di inv.
0
0
0
0
0
0
B.7
Altre variazioni
0
0
1.244
343
0
1.587
0
C.
Diminuzioni
0
678
334
651
309
1.972
0
0
8
0
0
8
0
678
326
651
307
1.962
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
C.5
Differenze negative di cambio
0
0
0
0
0
0
C.6
Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
0
0
0
0
0
0
b) attività in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
C.7
Altre variazioni
0
0
0
0
2
2
D.
Rimanenze finali nette
8.775
16.811
2.374
1.611
1.935
31.506
D.1
Riduzioni di valore totali nette
0
18.733
11.300
17.147
9.041
56.221
D.2
Rimanenze finali lorde
8.775
35.544
13.674
18.758
10.976
87.727
E.
Valutazione al costo
8.775
16.811
2.374
1.611
1.935
31.506
1.2 acquisite in locazione finanziaria
a) terreni
0
imputate a:
b) fabbricati
0
0
C.1
Vendite
c) mobili
0
0
C.2
Ammortamenti
d) impianti elettronici
0
0
C.3
Rettifiche di valore da deterioramento
e) altre
0
0
31.506
29.817
Totale A
Att. detenute a scopo di investimento
a) terreni
1.382
1.382
b) fabbricati
3.334
3.514
a) terreni
0
0
b) fabbricati
0
0
4.716
4.896
36.222
34.713
2.2 acquisite in loc. finanziaria
Totale B
Totale (A+B)
imputate a:
C.4
2.1 di proprietà
Si precisa che la voce è composta da attività materiali nette detenute dalla Capogruppo per euro 30.288, per euro
4.519 da immobili posseduti dalla controllata Sogiter Srl, tutti locati alla Capogruppo, da macchine elettroniche di
ufficio relative alla controllata Terbroker Srl per euro 4 mila e da benimobili di Banca Caripe per euro 1.411 migliaia.
12.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate
Al 31 Dicembre 2010 il Gruppo non possiede attività materiali valutate al “fair value” o rivalutate.
278
6.906
Totale
2010
69.210
Fabbricati
8.775
b) fabbricati
B.
A. Esistenze iniziali lorde
Impianti
elettronici
9.732
Terreni
Variazioni negative di fv
imputate a:
Le attività materiali sono detenute per esclusive esigenze di carattere funzionale. Esistono tuttavia nel patrimonio di Banca
Tercas degli immobili detenuti a scopo di investimento. Essi, in parte, costituiscono beni vincolati al soddisfacimento degli
obblighi nei confronti del fondo pensionistico interno a prestazione definita.
Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro stimata vita utile
residua. Per quanto riguarda gli immobili strumentali e non strumentali, tale vita utile residua è stata valutata da periti
professionali interni ed esterni.
I beni mobili sono invece ammortizzati in base alla c.d. “vita utile residua” espressa in anni così come riportato nella seguente tabella:
279
Descrizione Categoria
Le attività materiali sono detenute da tutte le società consolidate per esclusive esigenze di carattere funzionale.
Soltanto la Capogruppo detiene immobili a scopo di investimento.
Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro vita utile residua così come stimata da periti esterni incaricati e dal Servizio Tecnico interno della Capogruppo.
In ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 10 della L.19 marzo 1983, n.72, in allegato vengono fornite le
indicazioni per gli immobili tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni
monetarie. Si precisa che tali immobili sono posseduti esclusivamente dalla Capogruppo, mentre quattro sono di
proprietà della So.G.I.Ter S.r.l. e sono locati alla Capogruppo per lo svolgimento dell’attività bancaria.
Vita Utile Residua (anni)
ARREDAMENTI D’ARTE
0
ARREDAMENTI
10
MOBILI ORDINARI
10
MACCHINE ELETTRONICHE.
5
AUTOVETTURE, MOTO E SIMILI
5
ATTREZZATURE VARIE
10
IMP. ALLARME, FOTO CINE TV
5
IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO
15
AUTOVEICOLI DA TRASPORTO
5
IMP. SPECIALI COMUNICAZIONE
5
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
20
IMP. DI RISCALD. A COND.
10
12.5 Impegni per acquisto di attività materiali
Alla data del bilancio non sono presenti impegni per l’acquisto di attività materiali.
Sezione 13 Attività immateriali – Voce 130
In ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 10 della Legge 19 marzo 1983, n.72, vengono fornite, in
allegato, le indicazioni per gli immobili tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato
rivalutazioni monetarie. Queste sono esposte separatamente per gli immobili vincolati al fondo di previdenza interno
a prestazione definita e per quelli legati al fondo liquidazione del personale.
Nel 2010 si sono verificati mutamenti nella composizione del patrimonio immobiliare del Gruppo.
13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Attività / Valori
12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1.1 di pertinenza del gruppo
0
87.374
0
0
A.1.2 di pertinenza di terzi
0
0
0
0
0
0
0
0
469
0
219
0
A.1
(migliaia di euro)
Terreni
Fabbricati
1.382
3.514
Totale 31-dic-09
Avviamento
A.2 Altre attività immateriali
A.2.1 Attività valutate al costo:
A.
Esistenze Iniziali
B.
Aumenti
0
0
B.1 Acquisti
0
0
A.2.2 Attività valutate al fair value:
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
0
0
a) Attività immateriali generate internamente
0
0
0
0
B.3 Variazioni positive di “fair value”
0
0
b) Altre attività
0
0
0
0
B.4 Riprese di valore
0
0
469
87.374
219
0
B.5 Differenze di cambio positive
0
0
B.6 Trasf.ti da immobili ad uso funzionale
0
0
0
180
B.7 Altre variazioni
C.
Diminuzioni
C.1 Vendite
0
0
C.2 Ammortamenti
0
180
C.3 Variazioni negative di “fair value”
0
0
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
0
0
C.5 Differenze di cambio negative
0
0
C.6 Trasf.ti ad altri portafogli di attività
0
0
0
0
a) immobili ad uso funzionale
b) attività non corr. in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
0
0
0
0
D.
Rimanenze finali nette
1.382
3.334
E.
Valutazione al fair value
2.789
8.905
280
a) Attività imm. generate internamente
b) Altre attività
Totale
Si precisa che Terbroker presenta attività immateriali per euro 6 mila, Banca Tercas per euro 463 migliaia, Banca
Caripe avviamento relativo all’acquisto di sportelli bancari per euro 2.268 migliaia. Euro 85.106 migliaia è la differenza tra prezzo pagato per l’acquisizione del 95% delle azioni di Banca Caripe ed il 95% del suo Patrimonio Netto
contabile non allocato nelle altre voci dello Stato Patrimoniale.
L’iscrizione degli avviamenti riportati in tabella, è esclusivamente connessa al perfezionamento in data 31 dicembre
2010 dell’acquisto, da parte di Banca Tercas, di una partecipazione di controllo pari al 95% del capitale sociale
della Banca Caripe S.p.A. per un corrispettivo di 228 milioni di euro.
L’IFRS 3 consente che la definitiva allocazione del costo dell’aggregazione possa essere effettuata entro dodici mesi
dalla data di acquisizione. In considerazione della complessità legata allo svolgimento dell’attività di allocazione del
costo dell’acquisizione realizzata a fine dicembre 2010, il Gruppo si è avvalso della facoltà concessa dall’IFRS 3 di
completare il processo di contabilizzazione dell’operazione entro dodici mesi dalla data di acquisizione.
Secondo quanto disposto dall’IFRS 3, alla data di acquisizione, il costo dell’aggregazione deve essere allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’entità acquisita ai rispettivi fair value alla data
di acquisizione incluse eventuali attività immateriali identificabili non rilevate nel bilancio dell’impresa acquisita. Ciò
che residua dopo questa allocazione deve essere iscritto come avviamento. Si è quindi determinato, in via provvisoria, il fair value delle attività finanziarie ed in particolare del portafoglio crediti della Banca Caripe. Nell’ambito
281
dell’acquisizione non sono state identificate, in via provvisoria, attività immateriali legate alla gestione del rapporto
con il cliente per le quali la Banca ha ancora in essere le attività per la determinazione del relativo fair value. La differenza tra prezzo pagato per l’acquisizione del 95% di Banca Caripe ed il valore della corrispondente percentuale
del Capitale Netto è stata allocata in via provvisoria per euro 52.818 migliaia sui crediti.
La contabilizzazione iniziale dell’operazione di aggregazione è stata determinata solo provvisoriamente. Il limitato
periodo di tempo che è intercorso tra la data di acquisizione (31 Dicembre 2010) e la predisposizione del presente
bilancio, non ha consentito il completamento di tutte le valutazioni al fair value richieste dall’IFRS 3. Per le stesse
motivazioni e, non avendo ancora a disposizione informazioni che permettessero una segmentazione per settori di
attività di Banca Caripe in coerenza con quanto previsto dal modello di business della Banca Tercas, non è stato
possibile procedere ad un’allocazione dell’avviamento acquisito nell’ambito dell’aggregazione aziendale in oggetto
a Cash Generating Units con volumi inferiori a quelli dei settori operativi considerati per il controllo dell’attività dal
management di Banca Tercas e per la predisposizione dell’informativa di settore. Si evidenzia tuttavia che la Banca
Tercas ha predisposto, con riferimento alla data del 31 dicembre 2010, data nella quale come detto in precedenza è
avvenuta l’acquisizione stessa, un impairment test identificando nell’entità legale Banca Caripe la Cash Generating
Unit nella quale è stato allocato l’avviamento.
Coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36, è stato stimato il valore recuperabile della CGU Banca Caripe
corrispondente al maggiore tra il fair value e il valore d’uso della stessa CGU.
Si riportano di seguito le informazioni ritenute necessarie per permettere di cogliere in modo appropriato il processo
di valutazione (le assunzioni di base, la metodologia di stima, i parametri utilizzati, ecc.) nonché i risultati di tale
valutazione.
Il valore d’uso è stato stimato attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa previsionali che, nel caso di aziende bancarie, corrispondono ai valori di capitale disponibili dopo aver soddisfatto i requisiti di patrimonializzazione imposti
dalla regolamentazione di settore (Excess Capital Method o Dividend Discount Method - DDM). Al fine di verificare
la misura della variazione dei valori ottenuti rispetto ai parametri utilizzati, è stata svolta un’analisi di sensibilità considerando una variazione del tasso di attualizzazione “Ke” e del tasso di crescita di medio-lungo termine “g” di 25
bps. E’ stata inoltre condotta un’analisi valutativa utilizzando dei vincoli per il calcolo dei requisiti patrimoniali piu
stringenti, al fine di verificare la tenuta o meno dell’avviamento al verificarsi di determinate condizioni specifiche
della Banca Caripe.
Esiti degli impairment test
Gli esiti dell’impairment test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti iscritti anche nei casi di variazione del valore assegnato agli assunti di base a seguito dell’analisi di sensitivity.
In applicazione dell’IFRS3 (PPA - Purchase Price Allocation) l’avviamento derivante dall’acquisizione di Banca Caripe è stato allocato provvisoriamente come di seguito riportato:
PPA (Purchase Price Allocation)
PPA Lordo
Prezzo di acquisto da allocare (95%)
228.000.000
Quota di Pnetto contabile di Caripe
112.121.178
% di PN di Caripe
106.515.119
Costo di acquisizione da allocare PPA
121.484.881
Fair value Crediti
Imposte differite
Ires 27,5%
PPA Netto
121.484.881
52.818.000
14.524.950
38.293.050
Marchio
0
0
0
Core deposit retail
0
0
0
Core deposit corporate
0
0
0
Client relationship Mangement
0
0
0
Client relationship Administration
0
0
0
52.818.000
14.524.950
38.293.050
2.640.900
726.248
1.914.653
Totale PPA allocato
Quota di pertinenza di Terzi
Avviamento
85.106.483
Il valore d’uso è stato stimato facendo riferimento a:
•
•
flussi di cassa disponibili stimati sulla base dei requisiti minimi di capitale previsti dalle disposizioni di vigilanza
per le banche e tenendo in considerazione i piani previsionali sviluppati dagli Amministratori per il periodo 20102012. Le stime utilizzate per la determinazione dei flussi di cassa e dei relativi tassi di crescita risultano essere
particolarmente complesse a causa delle incertezze che caratterizzano lo scenario attuale e prospettico.
Il rischio di credito è stato calcolato pari al 8% delle Attività Ponderate per il Rischio (RWA), il rischio operativo
pari al 15% della media del margine di intermediazione relativo all’esercizio in corso e a quello dei due esercizi
precedenti, mentre il rischio di mercato è stato considerato stabile per gli anni di previsione.
Il Terminal Value è stato calcolato considerando il flusso normalizzato distribuibile a conclusione del periodo di previsione. Tale flusso è stato determinato sulla base delle previsioni fatte a fine esercizio 2013 e impiegando un tasso
di crescita “g”pari al 2%, in linea con l’inflazione attesa. I flussi disponibili sono stati scontati sulla base di un costo
del capitale “ke” pari a circa l’8,49%.
La stima del fair value è stata effettuata con l’applicazione dei multipli di transazioni comparabili. Tuttavia va tenuto in considerazione che ogni transazione presenta delle peculiarità frutto del processo di negoziazione che non
dovrebbero essere riflesse nel fair value della società valutata. Si sono quindi individuate transazioni con un livello
di confrontabilità molto elevato o e si è fatto riferimento ad un campione sufficientemente ampio in modo da poter
eliminare il peso delle peculiarità di ogni transazione. Al fine di meglio apprezzare la sensibilità dei risultati dell’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base, è stata svolta un’analisi di sensitivity considerando, ai
fini delle transazioni comparabili, il valore minimo dei multipli individuati del campione preso a riferimento (pari a
2,1 volte il Patrimonio di Banca Caripe dopo la determinazione del maggior valore dei crediti effettuata in sede di
purchase price allocation).
282
283
13.2
Sezione 14 Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 140 dell’attivo e Voce 80 del
passivo
Attività immateriali: variazioni annue
Avviamento
(migliaia di euro)
Altre attività immateriali:
generate interamente
Altre attività immateriali:
altre
14.1Attività per imposte anticipate: composizione
Totale
(migliaia di euro)
Def
Indef
Def
Indef
Attività per Imposte Anticipate
31-dic-10
1 Svalutazione eccedenti lo 0,30% dei crediti
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
26.314
9.774
4.278
3.599
92
60
A.
Esistenze iniziali
0
0
0
1.156
0
1.156
A.1
Riduzioni di valore totali nette
0
0
0
937
0
937
A.2
Esistenze iniziali nette
0
0
0
219
0
219
B.
Aumenti
87.374
0
0
368
0
87.742
4 Oneri per il personale
2.117
1.998
B.1
Acquisti
85.106
0
0
368
0
85.474
5 Altri Accantonamenti
317
627
B.2
Incrementi di attività imm. Interne
0
0
0
0
0
0
6 Spese di rappresentanza
3
8
B.3
Riprese di valore
0
0
0
0
0
0
7 Minusvalenze su partecipazioni
0
0
B.4
Variazioni positive di fair value
0
0
0
0
0
0
8 Altri costi non ancora dedotti
532
491
a) a patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
9 Minus su titoli AFS
8
228
b) a conto economico
0
0
0
0
0
0
Totale
33.661
16.785
B.5
Differenze positive di cambio
0
0
0
0
0
0
B.6
Altre variazioni
2.268
0
0
0
0
2.268
C.
Diminuzioni
0
0
0
118
0
118
C.1
Vendite
0
0
0
0
0
0
C.2
Rettifiche di valore
0
0
0
118
0
118
- Ammortamenti
0
0
0
118
0
118
- Svalutazioni
0
0
0
0
0
0
+ patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
+ conto economico
0
0
0
0
0
0
Variazioni negative di fair value
0
0
0
0
0
0
-a patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
-a conto economico
0
0
0
0
0
0
C.4
Trasf. alle att. non correnti in via di dismiss.
0
0
0
0
0
0
C.5
Differenze negative di cambio
0
0
0
0
0
0
C.6
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
D.
Rimanenze finali nette
87.374
0
0
469
0
87.843
D.1
Rettifiche di valore totali nette
0
0
0
1.055
0
1.055
E.
Rimanenze finali lorde
87.374
0
0
1.524
0
88.898
F.
Valutazione al costo
C.3
2 Accantonamenti per controversie legali
3 Svalutazione crediti di firma
Le attività per imposte anticipate sono state calcolate seguendo le disposizioni dello IAS 12, moltiplicando le differenze temporanee imponibili per l’aliquota che prevedibilmente verrà applicata al momento del loro reversal. La
riforma IRES, introdotta dalla Legge Finanziaria 2008, ha previsto la riduzione delle aliquote IRES ed IRAP rispettivamente al 27,5% e al 4,82% (aliquota base 3,90% oltre a maggiorazione regionale nelle Regioni in dissesto
amministrativo). Conseguentemente le imposte anticipate sono state calcolate alla luce di tali variazioni di aliquote.
Tutte dette imposte sono considerate integralmente recuperabili in quanto è ragionevole presumere che la Banca
sarà in grado in futuro di produrre sufficienti redditi imponibili.
In applicazione dello IAS 12, par. B16 (i), si precisa che le imposte differite calcolate non subiscono alcuna attualizzazione.
Le voci di maggiore importo sono costituite dagli accantonamenti per oneri futuri del personale, la cui deducibilità
è collegata al realizzarsi degli elementi di “oggettiva determinabilità” e della “certezza” espressamente richiesti dall’art. 109 del Tuir e dalle svalutazioni eccedenti il plafond dello 0,30% di cui all’art. 106 del Tuir.
La manovra d’estate, che consente alle banche di dedurre le svalutazioni relative all’eccedenza dei crediti erogati
rispetto agli ultimi due esercizi, nel limite dello 0,50% del valore dei crediti e di portare l’eventuale eccedenza in
nove quote costanti negli esercizi futuri, non ha impatto sostanziale nella realtà della banca, essendo l’ammontare
dei nuovi crediti erogati alla clientela inferiori alla media degli ultimi due esercizi. Imposte anticipate rilevanti sono
anche generate dagli accantonamenti per controversie legali che sono deducibili fiscalmente al realizzarsi degli
stessi elementi della certezza e dell’oggettiva determinabilità.
Legenda: Def. a durata limitata - Indef. a durata illimitata
12.3 Altre Informazioni
Le attività immateriali di Gruppo sono per la maggior parte dovute all’avviamento registrato per l’acquisizione del
95% delle azioni di Banca Caripe Spa.
284
285
14.2 Passività per imposte differite: composizione
14.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Passività per Imposte differite
Imposte differite
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
1.810
1.795
282
32
28
32
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Plus su cessione di Partecipazioni ed Immobili
0
0
Aumenti
Riserve in sospensione d’imposta
0
0
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
1.347
1.348
Rettifiche di valore dei Fondi del Personale
294
304
Plusvalenza da valutazione strumenti finanziari
187
624
c) riprese di valore
Altri proventi non ancora tassati
393
158
c) altre
14.525
0
16.746
2.434
Importo iniziale
Rettifiche di valore Immobili
Imposte derivanti da PPA
Totale
Si precisa che le passività per imposte differite si riferiscono alla sola Capogruppo Banca Tercas Spa per euro 2.221
mentre alla Purchase Price Allocation (PPA) per euro 14.525.
14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
(migliaia di euro)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Importo iniziale
16.561
10.608
Aumenti
20.296
6.441
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
9.179
6.441
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
c) riprese di valore
0
0
9.179
6.441
0
0
11.117
0
Diminuzioni
3.218
488
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
3.218
488
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
a) rigiri
3.218
488
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
c) mutamento di criteri contabili
0
0
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3 Altre diminuzioni
0
0
33.639
16.561
Importo finale
Le variazioni per imposte anticipate sono riferite tutte alla Capogruppo con esclusione di euro 22 mila riferibili alla
controllata Sogiter Srl per interessi passivi eccedenti il imite del 30% del MOL e per ammortamenti civilistici su
immobili eccedenti il limite fiscale del 3%.
0
32
0
0
254
0
Diminuzioni
57
17
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
57
17
57
17
b) mutamento di criteri contabili
0
0
c) altre
0
0
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3 Altre diminuzioni
0
0
2.035
1.810
a) rigiri
Importo finale
Imposte anticipate
0
28
14.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
(migliaia di euro)
Imposte anticipate
Importo iniziale
Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
224
621
18
224
3
224
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
c) riprese di valore
0
0
d) altre
3
224
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
15
0
220
621
1
0
a) rigiri
1
0
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
c) mutamento di criteri contabili
0
0
2.3 Altri aumenti
Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
Importo finale
0
0
219
621
22
224
Le variazioni delle imposte anticipate in contropartita del Patrimonio Netto sono dovute all’iscrizione di imposte anticipate rilevate principalmente dalla Capogruppo a fronte di minusvalenze da valutazione, non deducibili, su titoli
riclassificati in Attività finanziarie disponibili per la vendita.
286
287
Sezione 15 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività
associate – Voce 150 dell’attivo e Voce 90 del passivo
14.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
(migliaia di euro)
Importo iniziale
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
624
274
14.573
417
0
0
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) mutamento di criteri contabili
0
0
c) altre
0
0
0
0
14.573
417
486
67
10
0
10
0
b) mutamento di criteri contabili
0
0
c) altre
0
0
0
0
476
67
14.711
624
Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
Importo finale
Le imposte differite iscritte e movimentate in contropartita di voci del Patrimonio Netto si riferiscono esclusivamente
a plusvalenze generate da titoli disponibili per la vendita imputate a riserva di valutazione. La movimentazione è
determinata dalle imposte su tali plusvalenze, dalla cessione degli stessi titoli o dalla loro variazione di valore.
Il Gruppo non presenta imposte anticipate e differite relative a componenti straordinari rilevati nel corso dell’esercizio.
15.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività
(migliaia di euro)
Voci
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Var. in %
A. Singole attività
A.1
Attività Finanziarie
A.2
Partecipazioni
A.3
Attività materiali
A.4
Attività immateriali
A.5
Altre attività non correnti
Totale A
0
0
0,00%
2.081
0
0,00%
34
68
(50,00%)
0
0
0,00%
0
0
0,00%
2.115
68
3010,29%
B. Gruppi di attività (unità operative Dismesse)
B.1
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
0
0
0,00%
B.2
Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
0,00%
B.3
Attività finanziarie disponibili per la vendita
0
0
0,00%
B.4
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
0
0
0,00%
B.5
Crediti verso banche
0
0
0,00%
B.6
Crediti verso clientela
0
0
0,00%
B.7
Partecipazioni
0
0
0,00%
B.8
Attività materiali
0
0
0,00%
B.9
Attività immateriali
0
0
0,00%
B.10
Altre attività
0
0
0,00%
0
0
0,00%
Totale B
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
14.7 Altre informazioni
(migliaia di euro)
C.1
Debiti
0
0
0,00%
C2
Titoli
0
0
0,00%
C.3
Altre passività
0
0
0,00%
0
0
0,00%
Totale C
Attività fiscali correnti
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
D.1 Debiti verso banche
0
0
0,00%
8.539
0
D.2 Debiti verso clientela
0
0
0,00%
0
0
D.3 Titoli in circolazione
0
0
0,00%
508
0
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0,00%
4 Imposte in attesa di rimborso
0
25
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
0
0
0,00%
D.6 Fondi
0
0
0,00%
5 Crediti per ritenute d’acconto
174
189
D.7 Altre passività
0
0
0,00%
0
0
Totale D
0
0
0,00%
9.221
214
1 Acconti per imposte dirette ed indirette
2 Acconto IVA
3 Crediti d’imposta
6 Altre partite
Totale Attività fiscali correnti
Le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti Ires
ed Irap, versati nel corso dell’esercizio sono stati nettati con gli accantonamenti Ires ed Irap evidenziando, di conseguenza, l’effettivo debito verso l’erario.
Nella presente tabella, alla data del 31 Dicembre 2010, sono esposti alcuni immobili della Capogruppo per i quali è
già stata manifestata la volontà, da parte del Consiglio di Amministrazione, di dismissione e partecipazioni di Banca
Caripe in società del Gruppo BP dismesse nei primi giorni del 2011 come diretta conseguenza della fuoriuscita della
stessa dal Gruppo Banco Popolare.
15.2 Altre informazioni
Tali immobili sono nello specifico, un immobile di natura strumentale, sito in Bellante Paese (Te), attualmente adibito a filiale della banca ed un terreno edificabile, sempre sito nello stesso comune detenuto da anni e sul quale la
Banca non intende realizzare alcun immobile. Gli stessi saranno ceduti con ogni probabilità entro il 2011.
288
289
Sezione 16 Altre attività – Voce 160
B.2 – Passivo
16.1Altre attività: composizione
Sezione 1 Debiti verso banche – Voce 10
Di seguito vengono elencate le principali tipologie di crediti che compongono la voce Altre attività.
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
(migliaia di euro)
Altre attività - voce 160
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
a) Crediti tributari di altra natura
24.975
9.853
b) Assegni in giacenza presso la Cassa
12.407
12.894
1.
c) Depositi cauzionali
0
0
2.
d) Margini variaz. pagati a org. di comp. per operaz. derivati
0
0
e) Attività rappresentate da oro, argento e metalli preziosi
26
0
f) Partite in contenzioso non derivanti da erog. del credito
857
876
g) Ammanchi, malversazioni, rapine e altre insussistenze
157
420
h) Magazzino immobili
0
0
i) Magazzino altri beni
0
0
2.5 Altri debiti
l) Attività per contratto di servicing
0
0
9.519
0
17.619
15.985
0
0
421
0
q) Risconti attivi non riconducibili a voce propria
1.580
1.407
r) Migliorie su beni di terzi
5.080
3.594
s) Altre
8.806
3.925
81.447
48.954
m) Partite viaggianti tra filiali
n) Partite in corso di lavorazione
o) Attività per gestione extra bancaria
p) Ratei attivi non riconducibili a voce propria
Totale Voce 160 - Altre attività
(migliaia di euro)
Tipologia operazioni / Componenti del Gruppo
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Debiti verso banche centrali
205.000
21.094
Debiti verso banche
537.670
197.732
2.1 Conti correnti e depositi liberi
254.783
51.121
2.2 Depositi vincolati
119.870
146.611
0
0
163.000
0
0
0
17
0
Totale
742.670
218.826
Fair Value
742.683
218.830
2.3 Finanziamenti
2.3.1
pronti contro termine passivi
2.3.2
Altri
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
Si precisa che la sottovoce Altri Finanziamenti comprende il debito della Capogruppo nei confronti di Banco Popolare per il pagamento differito del prezzo di cessione della partecipazione Banca Caripe Spa.
Il prezzo di cessione pari ad euro 228 milioni è stato pagato per 70 milioni il 31 dicembre 2010 mentre il residuo
di euro 158 milioni sarà corrisposto in tre tranche successive.
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
Il gruppo non effettua raccolta subordinata da banche.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
Alla data del 31 Dicembre 2010 non risultano debiti strutturati relativamente alla raccolta effettuata sul mercato
interbancario.
1.4 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti oggetto di copertura specifica
Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso banche oggetto di copertura specifica.
1.5 Debiti per leasing finanziario
Alla data del bilancio non sono presenti debiti verso banche riferiti a operazioni di leasing finanziario.
290
291
Sezione 2 Debiti verso clientela – Voce 20
Sezione 3 Titoli in circolazione – Voce 30
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
3.1Titoli in circolazione: composizione merceologica
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Componenti del gruppo
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
2.575.369
1.816.308
0
0
156.590
93.335
A.Titoli
132.047
93.335
1.obbligazioni
24.543
0
1.1 strutturate
0
0
1.2 altre
120.616
4.850
Totale
2.852.575
1.914.493
2.1 strutturati
Fair Value
2.852.575
1.914.493
2.2 altre
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Finanziamenti
3.1
Pronti contro termine passivi
3.2
Altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Tipologia titoli/valori
2. altri titoli
Totale
Totale 31-dic-09
Fair Value
Valore di
Bilancio
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Fair Value
Valore di
Bilancio
Livello 1
Livello 2
Livello 3
989.869
178
973.372
0
823.468
0
810.362
0
74.844
0
72.699
0
25.783
0
25.346
0
915.025
178
900.673
0
797.685
0
785.016
0
229.543
0
229.828
0
215.913
0
216.516
0
0
0
0
0
0
0
0
0
229.543
0
229.828
0
215.913
0
216.516
0
1.219.412
178
1.203.200
0
1.039.381
0
1.026.878
0
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
Il Gruppo non effettua raccolta subordinata con clientela.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
Il Gruppo non presenta debiti strutturati verso clientela.
2.4 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti oggetto di copertura specifica
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
Alla data del 31 Dicembre 2010 il Gruppo ha emesso obbligazioni subordinate per 90.698 migliaia di euro tutte
riferibili alla sola Capogruppo.
3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica
Alla data del bilancio non sono presenti titoli in circolazione oggetto di copertura specifica
Il Gruppo non presenta debiti verso clientela oggetto di copertura specifica.
2.5 Debiti per leasing finanziario
Il Gruppo, alla data del 31 Dicembre 2010, non presenta debiti per locazione finanziaria.
292
293
Sezione 4 Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40
Sezione 5 Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
(migliaia di euro)
Il Gruppo espone nel proprio Bilancio passività finanziarie valutate al “fair value” rappresentate da obbligazioni
emesse dalla Capogruppo per 5.513 migliaia di euro ed emesse da Banca Caripe per euro 83.650 migliaia.
Totale 31-dic-10
Tipologia Operazioni / Valori
VN
Totale 31-dic-09
FV
L1
L2
FV*
VN
L3
VN
L1
FV*
L2
L3
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
A.
Passività per cassa
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.
Debiti verso banche
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.
Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre obbligazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 Altri titoli
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.1
Strumenti derivati
X
0
8.017
0
X
X
0
2.096
0
X
2.2
1. Derivati finanziari
X
0
8.017
0
X
X
0
2.096
0
X
X
X
X
0
0
0
5.170
2.689
158
0
0
0
X
X
X
X
X
X
0
0
0
580
1.355
161
0
0
0
X
X
X
X
0
0
0
X
X
0
0
0
X
2.1 Di negoziazione
2.2 Connessi con la FVO
X
X
0
0
0
0
0
0
X
X
X
X
0
0
0
0
0
0
X
X
2.3 Altri
X
0
0
0
X
X
0
0
0
X
Totale B
X
0
8.017
0
X
X
0
2.096
0
X
Totale (A+B)
0
0
8.017
0
0
0
0
2.096
0
0
Totale A
B.
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la FVO
1.3 Altri
2. Derivati creditizi
Legenda:
FV = Fair value
FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione
VN = Valore nominale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Tipologia Operazione / Valore
1.
Debiti verso banche
VN
Totale 31-dic-09
FV
FV*
L1
L2
L3
0
0
0
0
0
VN
FV
FV*
L1
L2
L3
0
0
0
0
0
1.1
Strutturati
0
0
0
0
X
0
0
0
0
X
1.2
Altri
0
0
0
0
X
0
0
0
0
X
Debiti vs clientela
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Strutturati
0
0
0
0
X
0
0
0
0
X
Altri
0
0
0
0
X
0
0
0
0
X
3. Titoli di debito
89.110
29.160
60.003
0
89.163
35.500
0
36.368
0
36.368
3.1
Strutturati
5.500
0
5.513
0
X
5.500
0
5.978
0
X
3.2
Altri
83.610
29.160
54.490
0
X
30.000
0
30.390
0
X
Totale
89.110
29.160
60.003
0
89.163
35.500
0
36.368
0
36.368
2.
Legenda:
FV = Fair value
FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione
VN = Valore nominale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
5.2 Dettaglio della voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”: passività subordinate
Alla data di bilancio non sono presenti passività subordinate valutate al fair value
Il Gruppo detiene derivati di negoziazione non quotati valutati al “fair value”, posseduti dalla Capogruppo, per euro
3.594 migliaia e per euro 4.423 migliaia dalla controllata Banca Caripe. Nella sottovoce “altri” figurano i derivati
enucleati da strumenti finanziari strutturati; i contratti “ospite” sono iscritti nella voce “Titoli in circolazione”.
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
Non ci sono tra le passività finanziarie di negoziazione, passività subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
Nessuna società inclusa nel perimetro di consolidamento detiene, tra le proprie passività finanziarie di negoziazione, debiti strutturati.
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue
Non ci sono passività finanziarie per cassa di negoziazione.
294
295
Sezione 6 Derivati di copertura – Voce 60
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
(migliaia di euro)
Debiti verso Banche
Debiti verso Clientela
Titoli in circolazione
Totale 31-dic-10
A.
Esistenze iniziali
0
0
36.368
36.368
B.
Aumenti
0
0
182.749
182.749
B1.
Emissioni
0
0
0
0
B2.
Vendite
0
0
0
0
B3.
Variazioni positive di FV
0
0
29
29
B4.
Altre variazioni
0
0
182.720
182.720
C.
Diminuzioni
0
0
129.954
129.954
C1.
Acquisti
0
0
7.095
7.095
C2.
Rimborsi
0
0
108.199
108.199
C3.
Variazioni negative di FV
0
0
2.320
2.320
C4.
Altre variazioni
0
0
12.340
12.340
D.
Rimanenze finali
0
0
89.163
89.163
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti
Alla data di bilancio non sono presenti derivati di copertura.
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Alla data del bilancio non sono presenti derivati di copertura.
Sezione 7 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica
Voce 70
Nessuna passività finanziaria oggetto di copertura generica, risulta in essere alla data del 31 Dicembre 2010, pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa.
Sezione 8 Passività fiscali – Voce 80
(migliaia di euro)
Passività Fiscali Correnti
1. Fondo IRES saldo
2. Fondo IRAP saldo
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
8
2.139
3
14
3. Altre passività fiscali
1.247
57
Totale
1.258
2.210
Le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti IRES
ed IRAP versati sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando l’effettivo debito al 31 Dicembre 2010 verso l’erario.
Le informazioni relative alle passività fiscali differite sono esposte nella Sezione 13 dell’Attivo.
Sezione 9 Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 90
Vedi sezione 15 dell’attivo.
296
297
Sezione 10 Altre passività – Voce 100
Sezione 11 Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 110
10.1 Altre passività: composizione
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Altre passività - voce 100
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
a) Debiti tributari verso Erario
6.299
4.010
b) Debiti verso enti previdenziali
2.810
1.920
c) Somme a disposizione della clientela
6.302
1.649
d) Somme di terzi per depositi cauzionali
0
0
e) Passività per accordi di pag. su azioni proprie
0
0
7.938
7.323
0
0
74
0
14.662
18.699
0
0
264
1
f) Altri debiti verso il personale
g) Passività per contratti di servicing
h) Partite viaggianti tra filiali
i) Partite in corso di lavorazione
l) Passività per gestione extra bancarie
m) Ratei passivi non riconducibili a voce propria
n) Risconti passivi non riconducibili a voce propria
59
58
o) Debiti a fronte deterioramento di crediti di firma
353
219
p) Debiti a fronte deterioramento derivati su crediti
0
0
q) Debiti a fronte det. impegni irrevoc. ad erog. fondi
0
0
r) Fornitori di beni in leasing
s) Rettifiche per Portafoglio SBF
t) Altre
Totale Voce 100 - Altre passività
0
0
82.379
21.578
28.664
7.194
149.804
62.651
Come previsto dalla nuova Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia i fondi per erogazione a favore del personale
dipendente di premi relativi all’esercizio in corso sono stati riclassificati tra le altre passività.
Voci / Valori
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
13.605
14.899
9.142
737
B.1
Accantonamento dell’esercizio
746
712
B.2
Altre variazioni in aumento
8.396
25
Diminuzioni
1.291
2.031
C.1
C.
Liquidazioni effettuate
1.139
1.733
C.2
Altre variazioni in diminuzione
152
298
21.456
13.605
D.
Rimanenze finali
La valutazione del trattamento di fine rapporto della Capogruppo è stata condotta calcolando, attraverso una simulazione attuariale, la quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A tal proposito si è tenuto conto dei
criteri legali di rivalutazione degli accantonamenti al fondo, del periodo residuo di permanenza in servizio dei singoli
dipendenti, degli utilizzi, diversi da quello istituzionale, con particolare riferimento all’istituto dell’anticipazione e
della destinazione dei fondi pensione a forme pensionistiche di previdenza complementari.
Le valutazioni attuariali, volte alla verifica delle condizioni di equilibrio del regime previdenziale aziendale, vengono
svolte sulla base di una proiezione negli esercizi successivi delle posizioni dei singoli dipendenti che sono basate
su parametri di carattere demografico, economico e finanziario. Per quanto attiene ai parametri di carattere demografico sono state utilizzate tabelle fornite da diversi enti ed istituti pubblici, quali ad esempio la Tabella RG 48 della
Ragioneria Generale dello Stato per la probabilità di morte, e la tabella dell’Inps per il commercio per le probabilità
di invalidità.
Il parametro di carattere finanziario utilizzato per il calcolo attuariale è stato del 4,35%, ottenuto prendendo a riferimento il tasso di rendimento medio delle obbligazioni corporate, mentre per il calcolo del rendimento, al quale
rivalutare il TFR, è stato preso a riferimento il 75% del tasso medio di inflazione (2,00%) cui è stato aggiunto l’1,5%,
determinando così un tasso complessivo di rivalutazione del 3,00%.
In relazione alle altre società del Gruppo si precisa che la Terbroker Srl ha un Fondo per trattamento di fine rapporto
per complessivi euro 52 mila, Banca Tercas di euro 13.362 mila e Banca Caripe di euro 8.041 migliaia.
298
299
Sezione 12 Fondi per rischi ed oneri – Voce 120
2. Variazioni nell’esercizio dei fondi
Nel corso del 2010 il fondo ha avuto le seguenti variazioni:
12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Voci / Valori
Voci/Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
1. Fondi di quiescenza aziendali
1.942
2.098
2. Altri fondi per rischi ed oneri
18.652
13.759
2.1
Controversie legali
2.2.
Oneri per il personale
2.3
Altri
Totale
A.
Saldo al 1° gennaio
2.098
B.1 Erogazioni dell’anno
208
C.2 Accantonamenti dell’anno
- Perdita attuariale
10.879
4.521
2.563
- Interest cost
83
408
317
- Service cost
0
20.594
15.857
12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue
(migliaia di euro)
Fondi di quiescenza
Altri Fondi
A.
Esistenze iniziali
2.098
13.759
B.
Aumenti
83
10.370
B.1
Accantonamento dell’esercizio
83
5.157
B.2
Variazioni dovute al passare del tempo
0
130
B.3
Var. per modifiche del tasso di sconto
0
9
B.4
Altre variazioni
0
5.074
C.
Diminuzioni
239
5.477
C.1
Utilizzo nell’esercizio
208
2.854
C.2
Var. per modifiche del tasso di sconto
C.3
Altre variazioni
D.
Rimanenze finali
52
(31)
13.723
- Rimborsi al fondo
D.
Voci / Valori
Totale 31-dic-10
31
68
0
2.555
1.942
18.652
Come previsto dalla nuova Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia i fondi per erogazione a favore del personale
dipendente di premi relativi all’esercizio in corso sono stati riclassificati tra le altre passività.
Rimanenze finali
0
1.942
Si precisa che nel mese di febbraio 2008 la Capogruppo ha stipulato un accordo con le OO.SS. per procedere ad
una liquidazione dello stesso. Dopo aver ricevuto il parere favorevole dell’organo di vigilanza, COVIP, nel mese di
marzo 2008 sono state liquidate n. 76 posizioni individuali per un controvalore di euro 5.088 migliaia. Dopo aver
effettuato tali liquidazioni residuano nel fondo n. 28 iscritti. Banca Caripe non presenta Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita.
Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita della Capogruppo, si
basano su specifici parametri normativi, demografici, economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del fondo. I parametri normativi sono composti dall’insieme delle norme e del regolamento interno. Per quanto
attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come desunta dalla tavola ISTAT SIM
2004. Per le probabilità di lasciare famiglia sono state utilizzate le tabelle pubblicate nei rendiconti degli Istituti di
Previdenza.
I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo,
stimato nella percentuale del 2,00%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a quello
per scaglioni relativo all’A.G.O. ll parametro finanziario, è stato commisurato al 4,50%.
3. Variazioni nell’esercizio dell’attività
Non vi sono variazioni nell’esercizio dell’attività da menzionare.
4. Riconciliazione tra valore attuale dei fondi, valore attuale delle attività a servizio del piano e le attività e passività
iscritte
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
Non vi sono riconciliazioni tra valore dei fondi e valore attuale delle attività a servizio del piano.
1. Illustrazione dei fondi
5. Descrizione delle principali ipotesi attuariali
Il Gruppo mantiene nel proprio Bilancio un Fondo di Previdenza Interno, relativo alla Capogruppo, a prestazione
definita, a favore del personale in quiescenza, che ha il compito di integrare le prestazioni pensionistiche pubbliche. Il Fondo viene gestito secondo i dettami del Regolamento del 15 Dicembre 1989, sottoscritto dalla Banca con
le OO. SS. di categoria. Esso viene gestito mediante un conto unico di riserva matematica il cui ammontare viene
determinato mediante valutazione effettuata da un attuario.
Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, si basano su specifici
parametri normativi, demografici, economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del fondo. I parametri normativi sono composti dall’insieme delle norme e del regolamento interno. Per quanto attiene ai parametri
demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come desunta dalla tavola ISTAT SIM. Per le probabilità di
lasciare la famiglia sono state utilizzate le tabelle pubblicate nei rendiconti degli Istituti di Previdenza.
I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo,
stimato nella percentuale del 2,00%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a quello
per scaglioni relativo all’A.G.O. ll parametro finanziario, è stato commisurato al 4,50%.
6. Informazioni comparative
Non vi sono informazioni comparative da segnalare
300
301
Sezione 15 Patrimonio dell’impresa – Voci 140, 160, 170, 180, 190, 200, 220
12.4 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi
Il Fondo per Controversie Legali, relativo alla sola Capogruppo, copre il rischio di esborso per controversie di varia
natura legate all’attività bancaria, a cause passive, ad azioni revocatorie intentate da soggetti terzi, a controversie
con il personale e ad altre situazioni di minore entità. Gli accantonamenti sono calcolati considerando l’obbligazione
attuale determinata sulla base dello stato dei procedimenti legali o di trattative stragiudiziali in corso, comprensiva
di interessi e spese legali, qualora dovuti, fino alla data dell’effettivo esborso. Il valore lordo di tale obbligazione viene
attualizzato mediante l’utilizzo della curva di tassi swap rilevata al termine dell’esercizio.
(migliaia di euro)
15.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
(migliaia di euro)
Voci/Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
1. Capitale
50.000
26.000
2. Sovrapprezzi di emissione
25.037
45.955
265.102
255.275
4. Azioni proprie
(316)
(18.647)
5. Riserve da valutazione
2.546
9.159
3. Riserve
Fondo controversie legali
Contenzioso bancario
Revocatorie
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
736
1.987
2.203
788
Personale dipendente
274
271
Mancati vers.ti di terzi
0
761
858
3.071
9.589
3.935
68
66
13.728
10.879
Collocamento titoli
Anatocismo
Ex gestione esattoriale
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d’esercizio
Totale
La voce “altri fondi” si compone per la restante parte da fondi ferie, fondo erogazioni speciali e fondo premi da
erogare al personale dipendente ed ai dirigenti per fedeltà. Il fondo per controversie legali si riferisce ad accantonamenti di Banca Caripe per euro 6.291 migliaia e di Banca Tercas per euro 7.432 migliaia.
340.623
Voci/Tipologie
Ordinarie
Altre
Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio
50.000.000
0
-
interamente liberate
50.000.000
0
-
non interamente liberate
0
0
A.1
Azioni proprie (-)
(1.973.820)
0
A.
Azioni in circolazione: esistenze iniziali
48.026.180
0
B.
Aumenti
3.278.229
0
B.1
Nuove emissioni
0
0
Sezione 13 Riserve Tecniche – Voce 130
13.1 Azioni rimborsabili: composizione
-
Questa voce corrisponde alla Voce C del passivo dello Stato Patrimoniale di un’impresa di assicurazione. Nessuna
società consolidata svolge attività assicurativa. Viene pertanto omessa questa sezione della nota integrativa.
Non ci sono, alla data del 31 Dicembre 2010, azioni rimborsabili, pertanto viene omessa tale sezione della nota
integrativa.
359.793
15.2 Capitale – Numero azioni : variazioni annue
-
Sezione 14 Azioni rimborsabili – Voce 150
0
22.881
Il capitale è composto esclusivamente da azioni ordinarie.
A.
Totale
0
17.424
a pagamento:
0
0
-
operazioni di aggregazioni di imprese
0
0
-
conversione di obbligazioni
0
0
-
esercizio di warrant
0
0
-
altre
0
0
a titolo gratuito:
0
0
-
a favore dei dipendenti
0
0
-
a favore degli amministratori
0
0
-
altre
0
0
3.278.229
0
B.2
Vendita di azioni proprie
B.3
Altre variazioni
C.
Diminuzioni
C.1
Annullamento
C.2
Acquisto di azioni proprie
C.3
Operazioni di cessione di imprese
C.4
Altre variazioni
D.
Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1
Azioni proprie detenute (+)
D.2
Azioni esistenti alla fine dell’esercizio
-
interamente liberate
-
non interamente liberate
0
0
1.341.980
0
0
0
1.341.980
0
0
0
0
0
49.962.429
0
37.571
0
50.000.000
0
50.000.000
0
0
0
Nel corso del 2010 sono state effettuate operazioni di acquisto di azioni proprie della Capogruppo Banca Tercas Spa
per un controvalore pari ad euro 11.274.765,97 e vendite per un valore complessivo di euro 27.817.887,68.
302
303
Sezione 16 Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 210
15.3 Capitale: altre informazioni
Si precisa che non vi sono altre informazioni da dare.
16.1 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
15.4 Riserve di utili: altre informazioni
Voci /Valori
(migliaia di euro)
Voci
A.
B.
C.
C.1
C.2
D.
Esistenze iniziali
Aumenti
- accantonamento
Diminuzioni
Utilizzi
- copertura perdite
- distribuzione
- trasferimento a capitale
Altre variazioni
Rimanenze finali
Legale
Statutaria
Riserva azioni
proprie
5.200
0
0
0
0
0
0
0
0
5.200
52.933
4.811
4.811
0
0
0
0
0
0
57.744
18.647
8.337
8.337
0
0
0
0
0
0
26.984
Utili portati
a nuovo
Altre
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
187.493
4.947
4.947
(17.266)
0
0
0
0
(17.266)
175.174
Capitale sociale
Importo
50.000
Possibilità di
utilizzazione
=
Quota
disponibile
Totale 31-dic-09
1.
Capitale
0
0
Totale
2.
Sovrapprezzi di emissione
0
0
264.273
18.095
18.095
(17.266)
0
0
0
0
(17.266)
265.102
3.
Riserve
7.621
67
4.
(Azioni proprie)
0
0
5.
Riserve da valutazione
0
0
6.
Strumenti di capitale
0
0
7.
Utile dell’esercizio di pertinenza di terzi
25
33
7.646
100
Nella voce “Altre” sono comprese le riserve da F.T.A., relative alla Capogruppo, generatesi al 1° gennaio 2005 in
sede di prima applicazione dei nuovi principi contabili internazionali IAS-IFRS. Esse comprendono gli effetti cumulativi delle rettifiche patrimoniali, positive per euro 73.755 migliaia e negative per euro 6.393 migliaia, previste
dall’IFRS 1. La riserva per azioni proprie, relativa ad azioni della sola Capogruppo, presenta una movimentazione
relativa all’acquisto di azioni proprie effettuate nel corso del 2010. Alla data del 31 Dicembre 2010 essa presenta
un saldo pari all’ammontare delle azioni proprie detenute.
Natura/Descrizione
Totale 31-dic-10
Totale
Il Patrimonio di pertinenza di terzi si presenta in incremento rispetto al dato del 2009 a causa dell’ingresso nel perimetro di consolidamento di Banca Caripe nella quale la Capogruppo detiene una partecipazione del 95%.
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei periodi precedenti
copertura perdite
=
=
altre ragioni
=
Riserve di capitale
- Riserva azioni proprie
27.300
=
- Riserva sovrapp. di emissione
25.038
A-B-C
Riserva Legale
Riserva Statutaria
Riserva Straordinaria
Riserva per divid. su azioni proprie
Riserva F.T.A.
5.200
57.744
B
=
=
=
25.038
=
19.129
=
=
=
=
=
A-B
112.900
A-B-C
112.900
=
=
592
A-B-C
592
=
=
67.361
A-B-C
67.361
=
=
0
Riserva di valutazione
- riserva da val. Rivalut. monetaria
- riserva da valut. Titoli AFS
Azioni proprie detenute
A-B-C
-
=
4.871
2.546
B
=
=
=
(316)
=
=
=
=
12.105
=
Utile 31 dicembre 2010
12.105
Totale
360.470
A-B-C
217.996
=
24.000
Legenda: A per aumento di capitale – B per copertura di perdite – C per distribuzione ai soci– C per distribuzione ai soci
Quota non distribuibile
142.790
Residua quota distribuibile
217.996
Azioni proprie detenute
Totale
(316)
360.470
Si specifica che l’utilizzo delle riserve sovrapprezzo azioni per 19.129 euro migliaia e delle riserve di rivalutazione
monetaria per complessivi 4.871 euro migliaia sono avvenute a fronte dell’aumento di capitale deliberato dall’assemblea straordinaria di Banca Tercas del 3 Dicembre 2010.
15.5 Altre informazioni
Non vi sono altre informazioni da fornire.
304
305
Altre informazioni
3. Informazioni sul leasing operativo
1. Garanzie rilasciate e impegni
Nessuna società del Gruppo opera in proprio nel settore del leasing operativo.
(migliaia di euro)
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Operazioni
1)
Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) Banche
b) Clientela
2)
Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
3)
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
11.441
8.216
7.545
5.290
3.896
2.926
100.629
54.161
(migliaia di euro)
Tipologia servizi
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a)
0
Acquisti
0
111
b) Clientela
100.629
54.050
1.
Regolati
0
Impegni irrevocabili ad erogare fondi
321.861
234.565
2.
Non Regolati
0
3.432
398
3.432
398
1.
Regolate
0
0
0
2.
Non Regolate
0
318.429
234.167
213
170.134
318.216
64.033
0
0
12.705
0
0
0
446.636
296.942
a) Banche
i)
a utilizzo certo
ii)
a utilizzo incerto
b) Clientela
i)
a utilizzo certo
ii)
a utilizzo incerto
4)
Imp. sottostante ai derivati su crediti: vendite di protezione
5)
Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6)
Altri impegni
Totale
b)
a)
Individuali
b)
Collettive
Portafogli
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
1. Attività fin. detenute per la negoziazione
83.314
91.614
2. Attività fin. valutate al fair value
40.467
0
3. Attività fin. disponibili per la vendita
0
21.467
4. Attività fin. detenute sino alla scadenza
0
0
5. Crediti verso banche
0
0
176.615
240.000
0
0
300.396
353.081
6. Crediti verso clientela
7. Attività materiali
4.523
4.523
0
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca dep.
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
(migliaia di euro)
Vendite
2. Gestioni di Portafogli
b)
Totale
31-dic-10
2.661.485
0
1.
titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento
0
2.
altri titoli
0
titoli di terzi in dep. (escluse le gestioni di portafogli): altri
2.173.795
1.
titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento
1.055.266
2.
altri titoli
1.118.529
c)
titoli di terzi depositati presso terzi
d)
titoli di proprietà depositati presso terzi
4. Altre operazioni
2.167.191
487.690
0
Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono ai titoli sottostanti le operazioni di pronti contro termine
passivi e titoli a garanzia di altre operazioni tutte relative alla sola Capogruppo.
Si precisa che nella voce 6 “crediti verso clientela” sono ricomprese obbligazioni ABS rivenienti dalle due operazioni di autocartolarizzazione della Capogruppo poste a garanzia presso la Banca Centrale per accedere al mercato
collateralizzato.
306
307
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
Le informazioni incluse nella nota integrativa riguardanti i dati al 31 Dicembre 2010 vengono riportate tenendo
conto di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS. I dati sono confrontati con quelli relativi
all’esercizio 2009.
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
(migliaia di euro)
Interessi attivi e proventi assimilati su attività in valuta
Sezione 1 Gli interessi – Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
(migliaia di euro)
Finanziamenti
Totale
31-dic-10
Totale
31-dic-09
1.447
0
270
1.717
2.035
1.378
0
0
1.378
142
838
0
0
838
2.372
4. Att. Fin. Detenute sino alla scadenza
0
0
0
0
0
5. Crediti verso banche
8
833
74
915
5.574
6. Crediti verso clientela
47
127.431
2.020
129.498
142.089
7. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
8. Altre attività
0
0
13
13
14
3.718
128.264
2.377
134.359
152.226
1. Att. Fin. detenute per la negoziazione
2. Att. Fin. valutate al fair value
3. Att. Finanziarie disponibili per la vendita
Totale
Gli interessi attivi mostrano un decremento dell’11,74%, pari a 152,22 migliaia di euro, dovuto principalmente alla
diminuzione dei tassi attivi.
Tra gli interessi relativi a crediti verso banche sono, inoltre, compresi quelli maturati sulla riserva obbligatoria, relativa alla sola Capogruppo, detenuta presso la Banca d’Italia per 420 migliaia di euro.
In relazione ai crediti in sofferenza si precisa che gli interessi attivi comprendono esclusivamente quelli maturati ed
incassati nel corso dell’esercizio.
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
La Banca non presenta tale tipologia di interessi attivi.
Totale 31-dic-09
Su attività in valuta - banche
21
90
Su attività in valuta - clientela
442
405
Su attività in valuta - titoli
0
64
Su attività in valuta - altre
0
0
Saldo positivo dei differenziali di operazioni di copertura in valuta
Altre
operazioni
Titoli
di debito
Voci / Forme tecniche
Totale 31-dic-10
Totale
0
0
463
559
Si precisa che gli interessi attivi su attività in valuta sono tutti relativi alla sola Capogruppo.
1.3.2
Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria
Alla data del bilancio non sono presenti interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria.
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
La composizione degli interessi passivi e oneri assimilati è la seguente:
(migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche
Debiti
Altre
operazioni
Titoli
Totale
31-dic-10
Totale
31-dic-09
1. Debiti verso banche centrali
106
0
0
106
106
2. Debiti verso banche
232
0
23
255
1.025
7.848
0
0
7.848
12.104
4. Titoli in circolazione
0
20.332
0
20.332
24.783
5. Passività finanziarie di negoziazione
0
0
245
245
171
6. Passività finanziarie valutate al FV
0
729
0
729
1.467
7. Altre passività e fondi
0
0
0
0
2
8. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
8.186
21.061
268
29.515
39.658
3. Debiti verso clientela
Totale
Gli interessi passivi mostrano un decremento rispetto all’esercizio 2009 del 25,58% principalmente dovuto alla
diminuzione dei tassi d’interesse che hanno comportato una diminuzione generalizzata di tutti gli interessi sostenuti
dalle società del Gruppo.
La Capogruppo vede elisi interessi passivi infragruppo per complessivi euro 2.112 migliaia.
1.5 Interessi passivi ed oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Si precisa che il nessuna società facente parte del gruppo presenta tale tipologia di interessi passivi.
308
309
Sezione 2 Le commissioni – Voci 40 e 50
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
2.1 Commissioni attive: composizione
(migliaia di euro)
Interessi passivi su passività in valuta
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Su passività in valuta - banche
45
91
Su passività in valuta - clientela
26
37
Su passività in valuta - titoli
0
0
Su passività in valuta - altre
0
0
Saldo neg. dei diff. di oper. di cop. in valuta
0
0
71
128
Totale
(migliaia di euro)
Tipologia Servizi / Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
602
540
0
0
8.177
9.080
1. Negoziazione di strumenti finanziari
137
197
2. Negoziazione di valute
309
295
51
210
3.1. Individuali
51
210
3.2. Collettive
0
0
182
219
0
0
1.660
1.826
537
650
0
0
8.1 In materia di investimenti
0
0
8.2 In materia di struttura finanziaria
0
0
5.301
5.683
0
0
9.1.1. Individuali
0
0
9.1.2. Collettive
0
0
9.2. Prodotti assicurativi
2.143
2.430
9.3. Altri Prodotti
3.158
3.253
8.713
8.512
0
0
Servizi per operazioni di factoring
163
99
g) Esercizio di esattorie e ricevitorie
0
0
h) Att. di Gest. di Sist. Multil. di scambio
0
0
18.870
19.076
1.828
2.334
38.353
39.641
a) Garanzie rilasciate
b) Derivati su crediti
c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza
3. Gestioni di portafogli
Gli interessi passivi su attività in valuta sono tutti relativi alla Capogruppo Banca Tercas Spa.
4. Custodia e amm.ne di titoli
5. Banca depositaria
6. Collocamento di titoli
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria
7. Attività di ricezione e trasmissione di ordini
Il Gruppo non presenta tale tipologia di interessi passivi in quanto nel corso dell’esercizio nessuna società, inclusa
nel perimetro di consolidamento, ha effettuato operazioni passive di locazione finanziaria.
8. Attività di consulenza
9. Distribuzione di servizi di terzi
9.1. Gestioni di portafogli
d) Servizi di incasso e pagamento
e) Servizi di servicing per op. di cartolarizzazione
f)
i)
Tenuta e gestione di conti correnti
j)
Altri servizi
Totale
Le commissioni percepite mostrano una diminuzione del 3,25%. I comparti che presentano maggiori flessioni sono
quello dei prodotti assicurativi e quello dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza, con una significativa
riduzione delle commissioni sul risparmio gestito, dovute alla riduzione delle masse investite nel comparto, con
parziale trasferimento nel segmento assicurativo.
Positivo è stato il risultato dei servizi di incasso e pagamento, +2,36%.
310
311
Sezione 4 Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80
2.2 Commissioni passive: composizione
(migliaia di euro)
Servizi/Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
a) garanzie ricevute
0
0
b) derivati su crediti
0
0
305
684
115
123
43
45
8
28
8
28
c) servizi di gestione e intermediazione
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1 proprie
0
0
4. custodia e amministrazione titoli
3.2 delegate da terzi
53
111
5. collocamento di strumenti finanziari
86
377
0
0
1.254
924
39
20
1.598
1.628
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
Totale
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
(migliaia di euro)
Plusvalenze
Utili da
negoziazione
Minusvalenze
Perdite da
negoziazione
Risultato netto
31 dic 10
(A)
(B)
(C)
(D)
(A+B)- (C+D)
154
694
(1.840)
(190)
(1.182)
154
694
(1.840)
(161)
(1.153)
1.2 Titoli di capitale
0
0
0
0
0
1.3 Quote di O.I.C.R.
0
0
0
(29)
(29)
1.4 Finanziamenti
0
0
0
0
0
1.5 Altre
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.1 Titoli di debito
0
0
0
0
0
2.2 Debiti
0
0
0
0
0
2.3 Altre
0
0
0
0
0
Attività e Passività Finanziarie:
differenze di cambio
x
x
x
x
360
70
134
(95)
0
(57)
70
134
(95)
0
109
- Su titoli di debito e tassi di int.
46
78
(89)
0
35
- Su titoli di cap. e indici az.
24
56
(6)
0
74
- Su valute e oro
x
x
x
x
(166)
- Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
224
828
(1.935)
(190)
(879)
Operazioni/Componenti reddituali
1. Attività finanziarie di negoz.
1.1 Titoli di debito
2. Passività finanziarie di negoz.
Il decremento delle commissioni passive è pari complessivamente a 30 migliaia di euro (- 1,84%). Le variazioni
maggiormente significative si riscontrano nell’ambito dei servizi di incasso e pagamento (+39,83%).
3.
4. Strumenti Derivati
Sezione 3 Dividendi e proventi simili – Voce 70
4.1 Derivati finanziari
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Voci/Proventi
Totale 31-dic-09
Dividendi
Proventi da
quote di OICR
Dividendi
Proventi da
quote di OICR
0
0
0
0
873
0
1.107
0
C) Attività finanziarie valutate al FV
0
0
0
0
D) Partecipazioni
0
0
0
0
873
0
1.107
0
A) Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B) Attività finanziarie disponibili per la vendita
Totale
4.2 Derivati su crediti
Totale
I valori sono relativi alla sola Capogruppo Banca Tercas Spa.
Sezione 5 Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90
5.1 Risultato netto dell’attività di copertura
Alla data del 31 Dicembre 2010 nessuna società del Gruppo pone in essere operazioni di copertura.
312
313
Sezione 6 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100
Sezione 7 Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
6.1 Utile (perdite) da cessione/riacquisto: composizione
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Voci / Componenti reddituali
Totale 31-dic-09
Utili
Perdite
Risultato
netto
Utili
Perdite
Risultato
netto
1. Crediti verso banche
0
0
0
0
0
0
2. Crediti verso clientela
0
0
0
90
(3.080)
(2.990)
1.770
(180)
1.590
877
(162)
715
1.201
(151)
1.050
815
(162)
653
569
(29)
540
62
0
62
3.3 Quote di O.I.C.R.
0
0
0
0
0
0
3.4 Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.770
(180)
1.590
967
(3.242)
(2.275)
Plusvalenze
Utili di
realizzo
(A)
(B)
(C)
(D)
1.1 Titoli di debito
0
0
(1.226)
(31)
(1.257)
1.2 Titoli di capitale
0
0
0
0
0
1.3 Quote di O.I.C.R.
0
0
0
0
0
1.4 Finanziamenti
0
0
0
0
0
465
386
0
0
851
2.2 Debiti verso banche
0
0
0
0
0
2.3 Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
Altre attività e passività finanziarie in
valuta: differenze di cambio
0
0
0
0
0
4. Derivati creditizi e finanziari
105
0
(2.130)
(762)
(2.787)
Totale
570
386
(3.356)
(793)
(3.193)
Operazioni/Componenti reddituali
Minusvalenze
Perdite da
realizzo
Risultato netto 2010
(A+B)- (C+D)
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
2. Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale Attività
3.
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
0
0
0
0
0
0
2. Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
0
3. Titoli in circolazione
487
(72)
415
448
(121)
327
Totale Passività
487
(72)
415
448
(121)
327
La tabella mostra il risultato delle attività e passività finanziarie per le quali il Gruppo applica la Fair Value Option e
del derivati ad esse collegati. Complessivamente tali passività registrano, al 31 Dicembre 2010, minusvalenze pari
ad euro 3.193 mila.
La tabella mostra un risultato positivo di euro 2.005 migliaia tutto relativo alla Capogruppo determinato principalmente dalla cessione di titoli detenuti nel portafoglio AFS.
314
315
Sezione 8 Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
(migliaia di euro)
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
(migliaia di euro)
Specifiche
Di Portafoglio
Altre
Cancellazioni
Operazioni / Componenti
reddituali
A
Di Portafoglio
B
A
Totale 31-dic-09
Specifiche
Totale 31-dic-10
Riprese di valore (2)
Rettifiche di valore (1)
B
Riprese di valore (2)
Specifiche
Specifiche
0
0
0
0
0
1
(499)
1
- finanziamenti
(500)
0
0
0
0
0
1
(499)
1
- titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B. Crediti vs Clientela
(121)
(24.861)
(5.412)
524
265
508
0
(29.097)
(31.652)
- finanziamenti
(121)
(24.861)
(5.412)
524
265
508
0
(29.097)
(31.174)
- titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
(478)
(621)
(24.861)
(5.412)
524
265
508
1
(29.596)
(31.651)
Totale
Cancellazione
Altre
A
B
0
0
A.
Titoli di debito
0
0
B.
Titoli di capitale
0
(454)
X
C.
Quote OICR
0
0
X
D.
Finanziamenti a banche
0
0
E.
Finanziamenti a clientela
0
F.
Totale
0
Totale
31-dic-10
0
X
(454)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(454)
0
0
(454)
Legenda: A = da interessi - B = altre riprese
(500)
A. Crediti vs Banche
C.
Rettifiche di valore (1)
Operazioni / Componenti reddituali
Al 31 Dicembre 2010 è stato effettuato il test d’impairment previsto dal paragrafo 59 e seguenti del principio internazionale Ias 39. Oltre all’esame dei parametri economico finanziari delle società emittenti si è proceduto alla
fissazione di soglie di durata della perdita (18 mesi - prolonged) e di percentuale della perdita (50% - significant),
così come previsto dal paragrafo 61 del citato principio contabile internazionale.
L’applicazione dei predetti criteri, ha portato a girare a conto economico il delta fair value negativo della totalità
degli strumenti finanziari di capitale, quotati su mercati regolamentati, detenuti in portafoglio.
Si precisa che i valori riportati sono relativi alla sola Capogruppo.
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
Legenda: A = da interessi B = altre riprese
Le rettifiche di valore specifiche sono legate principalmente al settore delle sofferenze della Capogruppo, il cui valore
lordo è passato dai 46,17 milioni del 2009 ai 86,8 milioni del 2010.
Nel corso dell’esercizio nessuna delle società appartenenti al Gruppo ha assunto posizioni in attività finanziarie
detenute sino alla scadenza.
Si precisa che sono stati annullate rettifiche della Capogruppo per euro 4.824 migliaia già effettuate dalle società
veicolo nei propri bilanci individuali.
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Il modello di valutazione dell’impairment collettivo deve essere applicato a classi di crediti omogenee per caratteristiche di rischio per le quali vi siano state oggettive evidenze di impairment (cosiddetti crediti performing). La ripartizione dei crediti in categorie omogenee deriva da un sistema di valutazione interno. Il principio IAS 39 raccomanda
di considerare le variabili indicative della capacità del debitore di pagare tutti gli importi dovuti in base ai termini
contrattuali.
(migliaia di euro)
Riprese di valore
Rettifiche di valore
Di
Portafoglio
Specifiche
Totale
Altre
Di Portafoglio
Cancellazioni
Operazioni/Componenti
reddituali
Specifiche
A. Garanzie rilasciate
0
(72)
(61)
0
0
0
0
(133)
B. Derivati su crediti
0
0
0
0
0
0
0
0
A
B
A
Totale
31-dic-10
B
C. Imp. ad erog. fondi
0
0
0
0
0
0
0
0
D. Altre operazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
E.
0
(72)
(61)
0
0
0
0
(133)
Totale 31.12.2010
Legenda A = Da interessi - B = Altre riprese
La tabella evidenzia che al 31 Dicembre 2010 il Gruppo evidenzia rettifiche di valore su crediti di firma per complessivi 61 mila euro, e per 72 mila euro su posizioni specifiche accantonate a debitori. I valori riportati sono relativi
alla sola Capogruppo.
316
317
Sezione 9 Premi netti – Voce 150
11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Nessuna società del Gruppo presenta valori per tale voce alla data di riferimento del Bilancio pertanto tale sezione
di nota integrativa viene omessa.
Organico medio del personale
31-dic-09
Variazioni
1.226
848
378
10
8
2
293
185
108
di cui di 3° e 4° livello
119
85
34
restante personale
923
655
268
0
0
0
1.226
848
378
Personale dipendente
a)
Sezione 10 Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa - Voce 160
31-dic-10
dirigenti
b) quadri direttivi
Il Gruppo non opera nel settore assicurativo, conseguentemente tale sezione di nota integrativa viene omessa.
c)
Altro personale
Sezione 11 Le spese amministrative - Voce 180
Totale
Si precisa che il numero medio di lavoratori si riferisce all’intero Gruppo bancario Tercas considerando anche il
personale di Banca Caripe Spa (381 dipendenti medi). Le altre tabelle invece, in applicazione dello IAS 27, paragrafo 30, riportano i costi ed i ricavi delle società del Gruppo senza la partecipazione di Banca Caripe controllata da
Banca Tercas a partire dalla notte del 31 Dicembre 2010.
11.1 Spese per il personale: composizione
(migliaia di euro)
Tipologia di spese/Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
1) Personale dipendente
53.614
55.108
a) salari e stipendi
37.530
38.167
9.907
10.466
445
801
21
55
475
413
0
0
0
0
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al TFR del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obbligazioni simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) costi derivati da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti
0
0
3.608
3.543
3.608
3.543
0
0
0
0
1.628
1.663
2) Altro personale in attività
149
75
3) Amministratori e sindaci
657
625
53
131
(38)
0
0
0
54.435
55.939
4) Personale collocato a riposo
5) Recupero di spese per dipendenti distaccati c/o altre aziende
6) Rimborso di spese per dipendenti di terzi distaccati c/o la società
Totale
11.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costi
L’accantonamento alla riserva matematica del Fondo pensione a prestazione definita, relativo alla sola Capogruppo,
è pari a 83 migliaia di euro, come da relazione attuariale, i cui parametri di base sono stati ampiamente descritti nel
paragrafo 12.3 del Passivo.
11.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
Le componenti di tale voce sono rappresentate principalmente da tickets restaurant per 806 migliaia di euro e assicurazioni del personale per 544 migliaia di euro. Si precisa che tali componenti sono ricomprese nella tabella 11.1,
nella voce altri benefici a favore dei dipendenti.
Le spese per il personale risultano in diminuzione del 2,69% rispetto a quelle sostenute nello stesso periodo dell’anno precedente. Il decremento è stato determinato principalmente dalla diminuzione della voce salari e stipendi
e relativi oneri sociali.
Si precisa che, a seguito di disposizione di Banca d’Italia, i compensi pagati ai sindaci sono stati riclassificati nella
voce 150 a), sottovoce 3) Amministratori.
L’accantonamento alla riserva matematica del fondo di previdenza interno a prestazione definita (FIP), relativo alla
sola Capogruppo, è stato pari a 2 migliaia di euro, cui si aggiungono i fitti attivi incassati su immobili attribuiti al FIP
per 81 migliaia di euro per un importo complessivo di 83 migliaia di euro.
318
319
Sezione 12 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 190
11.5 Altre spese amministrative: composizione
(migliaia di euro)
Composizione della voce “altre spese amministrative”
Imposte indirette e tasse:
- imposta di bollo
- tassa sui contratti di borsa
- imposta comunale sugli immobili I.C.I.
- altre imposte indirette e tasse
12.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
5.632
6.543
5.036
5.169
0
0
243
397
353
977
27.339
26.005
1.065
1.159
- legali e notarili
737
26
- fitti e canoni passivi: sistemi informativi
172
160
Altre spese:
- servizi telefonia e telecomunicazione rete/dati
La voce, relativa alla sola Capogruppo, riporta un saldo positivo di 1.407 migliaia di euro che deriva dallo scarico di
numerose posizioni per decorrenza del termine prescrizionale di 10 anni.
Sezione 13 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 200
13.1 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali: composizione
1.978
1.770
- premi di assicurazione: danni
392
405
Le rettifiche di valore su attività materiali sono da ascriversi, per l’88,88%, ad attività materiali detenute per uso
funzionale, e per l’11,12% ad attività materiali detenute a scopo di investimento. La voce si presenta in aumento del
4,3% (+72 migliaia di euro), rispetto al saldo dell’esercizio 2009, quando era pari a 1.555 migliaia di euro.
- premi di assicurazione: clientela
191
161
(migliaia di euro)
0
278
249
243
0
0
443
327
- fitti e canoni passivi: beni immobili
3.163
3.148
- servizi in outsourcing: sistema informativo
4.572
4.482
- servizi in outsourcing: gestione archivi
509
286
- servizi in outsourcing: altri servizi da terzi
162
0
- servizi di pulizia e simili
632
631
- servizi postali e telegrafici
1.266
1.365
- servizi idrici, di illuminazione, riscaldamento e condizionamento
1.295
1.311
459
497
1.340
1.377
294
253
- altri servizi professionali
3.666
3.390
- altri servizi non professionali
1.440
1.362
243
234
- manutenzione beni mobili, immobili e sistemi informativi
- beneficenza ed elargizioni varie
- addestramento e rimborsi al personale
- personale distaccato da altre società del Gruppo
- fitti e canoni passivi: beni mobili
- stampati e materiali di consumo
- trasporti e servizi collegati
- vigilanza e allarme
- informazioni e visure
- contributi associativi
- pubblicità, promozione e rappresentanza
- rapine subite
- ammanchi e malversazioni
- altre spese
Totale
664
375
2.088
1.719
106
134
10
380
203
532
32.971
32.548
Le Altre Spese Amministrative presentano complessivamente un lieve incremento, +1,30%, principalmente determinato dall’aumento delle spese amministrative della Capogruppo che ha sostenuto spese consulenziali e legali per
l’acquisizione di Banca Caripe.
Si precisa, inoltre, che la Capogruppo nel proprio bilancio separato nel 2009 ha provveduto ad abbattere in conto i
premi assicurativi incassati e riversati per conto della clientela, l’imposta sostitutiva sui finanziamenti DPR 601/73 e
le spese legali sostenute per il recupero crediti recuperate dalla clientela non essendo questi costi, costi propri.
320
Attività/Componente reddituale
A.
Ammortamento
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese di valore
Risultato netto
(a+b-c)
31-dic-10
(a)
(b)
(c)
1.763
0
0
1.763
1.582
0
0
1.582
181
0
0
181
0
0
0
0
- Ad uso funzionale
0
0
0
0
- Per investimento
0
0
0
0
1.763
0
0
1.763
Attività materiali
A.1 di proprietà
- Ad uso funzionale
- Per investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
Le rettifiche di valore su attività materiali sono da ascriversi, per l’89,73%, ad attività materiali detenute per uso
funzionale, e per il 10,27% ad attività materiali detenute a scopo di investimento. La voce si presenta in incremento
del 4,26% (+ 72 migliaia di euro), rispetto al saldo dell’esercizio 2009, quando era pari a 1.691 migliaia di euro.
La tabella che segue mostra nel dettaglio la vita utile relativa alle singole categorie di cespiti strumentali applicate
dalla Capogruppo per il calcolo degli ammortamenti.
Vita Utile Residua in anni
Vita utile residua
ARREDAMENTI D’ARTE
-
ARREDAMENTI
10
MOBILI ORDINARI
10
MACC. ELLETR., PC
5
AUTOVETTURE, MOTO
5
ATTREZZ. VARIE D’UFFICIO
10
IMP. ALLARME, FOTO CINE
5
IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO
15
AUTOV. DA TRASPORTO
5
TELEFONINI
5
IMP. SPECIALI COMUNIC.
5
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
20
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
10
321
Sezione 14 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 210
15.2 Altri proventi di gestione: composizione
(migliaia di euro)
14.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Altri proventi di gestione
(migliaia di euro)
Amministrato
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Riprese
di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
al 31-dic-10
Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente dall’azienda
- Altre
A.2 Acquisite in leasing finanaziario
Totale
118
0
0
118
0
0
0
0
118
0
0
118
0
0
0
0
118
0
0
118
Le rettifiche di valore su attività immateriali riguardano esclusivamente licenze software acquisite all’esterno. La
voce si presenta in aumento del 31,11 % rispetto al saldo del periodo precedente.
Sezione 15 Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 220
15.1
31-dic-09
136
133
4.992
5.117
Recuperi di spese varie
166
238
Consulenza assicurativa
175
339
Sopravvenienze attive
1.151
1.643
Totale
6.620
7.470
Fitti attivi su immobili non strumentali
Attività / Componente reddituale
A.
31-dic-10
Altri oneri di gestione: composizione
Recuperi di imposte
Gli Altri proventi di gestione presentano un decremento complessivo dell’11,38%.
La voce consulenza assicurativa è relativa alla controllata Terbroker Srl. La stessa presenta un decremento del
48,38% rispetto al dato del 2009.
Si precisa che la Capogruppo nel proprio bilancio separato ha provveduto ad abbattere in conto i premi assicurativi
incassati e riversati per conto della clientela, l’imposta sostitutiva sui finanziamenti DPR 601/73 e le spese legali
sostenute per il recupero crediti recuperate dalla clientela non essendo questi costi propri. Tali recuperi non sono
stati dunque riclassificati all’interno della voce “altri Proventi di gestione”, ma sono andati a rettificare direttamente
le corrispondenti voci di costo abbattendo la voce 150 b) “Altre Spese Amministrative”.
Sezione 16 Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 240
(migliaia di euro)
Altri oneri di gestione
Spese manutenzione immobili non strumentali
31-dic-10
31-dic-09
1
0
Sopravvenienze passive varie
143
388
Ammortamento costi su immobili di terzi
890
773
8
19
1.042
1.180
Altri oneri finanziari procedura Dettaglio
Totale
Gli Altri Oneri di Gestione presentano un decremento di 138 mila euro (- 11,69%) rispetto al 31 Dicembre 2009. La
principale variazione è imputabile alla sottovoce Sopravvenienze passive, che nel 2010 presentano un decremento
di euro 245 mila euro.
Alla data del bilancio non sono presenti utili o perdite delle partecipazioni, pertanto si omette la presentazione della
relativa sezione di nota integrativa.
Sezione 17 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed
immateriali – Voce 250
17.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali ed immateriali: composizione
Si precisa che il Gruppo non presenta, alla data di riferimento, valori in tale voce del Conto Economico. La prevista
tabella non viene, pertanto, compilata.
Sezione 18 Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 260
18.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione
Si precisa che il Gruppo non presenta, alla data di riferimento, valori in tale voce del Conto Economico. La prevista
tabella non viene, pertanto, compilata.
322
323
Sezione 19 Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 270
Calcolo delle imposte correnti, anticipate e differite effettivamente dovute dalla capogruppo
(migliaia di euro)
19.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
(migliaia di euro)
Componente Reddituale/Valori
A.
B.
IRES 27,5%
IRAP 4,82%
(A) Utile di esercizio
12.105
12.105
(B) Accantonamento a Fondo Imposte (IRES ed IRAP)
10.300
4.500
(C) Riallineamento base imponibile IRAP
25.873
81.961
(D) Base imponibile teorica
37.978
94.066
(E) Imposta Teorica di competenza
10.444
4.534
14.978
(144)
(34)
(178)
10.300
4.500
14.800
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
Immobili
40
0
- Utili da cessione
40
0
- Perdite da cessione
0
0
Altre attività
7
2
- Utili da cessione
7
2
Differenziale di imposta
- Perdite da cessione
0
0
Imposta accantonate nell’esercizio
47
2
Risultato netto
Le plusvalenze realizzate nel corso dell’anno 2010 sono relative alla vendita di alcuni beni mobili, quali computers
obsoleti per lo svolgimento dell’attività bancaria ad associazioni culturali e circoli ricreativi ed alla vendita di un immobile sito in Teramo. I valori riportati sono relativi alla sola Capogruppo Banca Tercas Spa.
Sezione 20 Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 290
Totali
La tabella espone le imposte correnti IRES ed IRAP di competenza dell’anno 2010 calcolate per complessivi euro
14.978 migliaia. A fronte di tale stima è stato effettuato un accantonamento di euro 14.800 migliaia e che sul fondo
imposte prima dell’accantonamento era presente un residuo 2009 di euro 92 mila.
Sezione 21 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
Voce 310
20.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
21.1Utile (perdita) dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione
(migliaia di euro)
Componenti reddituali / Valori
(migliaia di euro)
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
(14.953)
(22.644)
2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
0
0
1. Proventi
3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+)
0
0
2. Oneri
4.380
5.951
1. Imposte correnti (-)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di comp. dell’esercizio (-1+/-2+3+/4+/-5)
57
(15)
(10.516)
(16.708)
Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, tenendo conto anche delle disposizioni di cui al D.Lgs 28 febbraio 2005, n.38 e della riforma IRES ed IRAP introdotta con la Legge Finanziaria 2008.
Componenti reddituali/Valori
Totale 31-dic-10
Totale 31-dic-09
0
0
(2)
(3)
3. Risultato delle valutazioni del gruppo di attività/passività associate
0
0
4. Utili (perdite) da realizzo
0
0
5. Imposte e tasse
0
0
(2)
(3)
Utile (perdita)
Gli oneri fiscali anticipati e differiti per Ires e per Irap sono calcolati, sui soli cespiti imponibili e deducibili, secondo
le aliquote che si presume saranno in vigore al momento del rientro del differimento temporale.
La voce accoglie l’ammortamento relativo a due immobili di proprietà della Capogruppo di natura strumentale relativo alla sede della filiale di Bellante Paese (TE) per il quale, nel mese di novembre 2009 il CDA di Banca Tercas, con
propria delibera, ha deciso di dismettere. La dismissione prevede una permuta con una ditta costruttrice e il progetto è in fase avanzata di realizzo. Nel corso del 2011 si procederà con alta probabilità alla descritta transazione.
20.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
21.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative ai gruppi di attività / passività in via di dismissione
Il seguente schema mostra la riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale effettivo di bilancio per quanto
attiene IRES ed IRAP relativi alla Capogruppo Banca Tercas Spa.
Non vi sono imposte relative a utili derivanti da Gruppi di attività in via di dismissione.
324
325
Sezione 22 Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 330
PARTE D – REDDITTIVITA’ CONSOLIDATA COMPLESSIVA
22.1Dettaglio della voce 330 “utile d’esercizio di pertinenza di terzi”
Prospetto analitico della redditività complessiva
SOCIETA’ DEL GRUPPO
%
Partecipazione
% di
Possesso
% di Altri
Utile
P. Netto
Utile di
Terzi
P. Netto di
Terzi
0 TERCAS SPA
(migliaia di euro)
Voci
10.
1 SO.G.I.TER SRL
100,00%
100,00%
0,00%
48
2.877
0
0
2 TERBROKER SRL
87,70%
87,70%
12,30%
203
812
25
100
Utile (perdita) d'esercizio
0,00%
0,00%
100,00%
121
(2.386)
0
0
4 ADRIATICO FINANCE RMBS
0,00%
0,00%
100,00%
821
1.118
0
0
ADRIATICO FINANCE SME CART.
5
TERFINANCE
0,00%
0,00%
100,00%
(972)
(6.404)
0
0
Totale
221
(3.983)
25
100
Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita:
a) variazioni di fair value
Valore
Utile netto per azione
31.12.2010
0,35
Utile netto per azione
31.12.2009
0,46
24.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Si precisa che la capogruppo Banca Tercas Spa non ha elementi diluitivi del capitale.
17.449
(2.574)
832
(1.742)
0
0
0
832
(1.742)
- rettifiche da deterioramento
(1.003)
324
(679)
- utili/perdite da realizzo
(1.571)
508
(1.063)
0
0
0
Attività materiali
0
0
0
Attività immateriali
0
0
0
50.
Copertura investimenti esteri:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
70.
80.
Data
(10.516)
40
22.2 Dettaglio della voce 330 “perdite dell’esercizio di pertinenza di terzi”
Descrizione
27.965
30
60.
Sezione 24 Utile per azione
Importo netto
(2.574)
c) altre variazioni
Non vi sono altre informazioni da segnalare pertanto la presente sezione non viene pertanto si omette la presentazione della relativa sezione di nota integrativa.
Non vi sono perdite dell’esercizio di pertinenza di terzi. Il dettaglio della voce 330 non viene riportato.
Imposta sul
reddito
Altre componenti reddituali
20.
b) rigiro a conto economico
3 ADRIATICO FINANCE SME
Importo Lordo
90.
0
0
0
Copertura dei flussi finanziari:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Differenze di cambio:
0
0
0
a) variazioni di valore
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
0
0
0
Attività non correnti in via di dismissione
Utile (perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle Riserve da Valutazione delle partecip. a Patrimonio Netto:
c) altre variazioni
110
Totale altre componenti reddituali
(2.574)
832
(1.742)
120
Redditività complessiva (voce 10 + voce 110)
25.391
(9.684)
15.707
130
Redditività Consolidata complessiva di pertinenza di terzi
140
Redditività Consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo
46
(21)
25
25.345
(9.663)
15.682
24.2 Altre informazioni
Il numero di azioni ordinarie della capogruppo in circolazione nell’esercizio è pari a 50 milioni.
326
A seguito della revisione dello IAS 1 è stato compilato il prospetto della redditività complessiva che presenta, oltre
all’utile d’esercizio, tutte le componenti che contribuiscono alla performance aziendale ed in particolare le variazioni
di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto. Il Gruppo Banca Tercas Spa, alla data
del 31 Dicembre 2010, presenta una Riserva da Valutazione, rilevante ai fini del prospetto della redditività consolidata complessiva, in relazione ai titoli classificati nel "Portafoglio Disponibili per la Vendita" (AFS) per un valore netto
di euro 2.546 mila.
327
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
SEZIONE 1 – RISCHI DEL GRUPPO BANCARIO
1.1 - RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
L’approvazione definitiva del Nuovo Accordo sul Capitale e la successiva entrata in vigore della nuova regolamentazione, hanno dato nuovo impulso alle attività finalizzate per cogliere le significative opportunità gestionali ed
operative che derivano dall’adozione di metodologie di controllo e gestione dei rischi favorite dall’Accordo, al fine di
un'amministrazione ottimale del capitale regolamentare.
La crescente importanza che sta assumendo l’attività di controllo dei rischi e le esigenze, anche competitive, di una
gestione aziendale fondata sulla valutazione della rischiosità della Clientela, nonché la considerazione dei nuovi
obblighi normativi relativi alla conformità regolamentare, ha portato alla creazione di un'Area denominata "Area Pianificazione Strategica, Risk Management e Compliance" che comprendesse al suo interno i tre Servizi citati al fine
di realizzare una più efficiente ed efficace operatività. A tale Area è affidato il compito di sviluppare le metodologie e
gli strumenti connessi all'identificazione, valutazione e controllo dei rischi aziendali allo scopo di minimizzare l’esposizione alla rischiosità che caratterizza l’attività bancaria e al fine di salvaguardare il Patrimonio dell’Istituto.
In particolare è stato creato il Servizio Compliance, con incarichi specifici inerenti il controllo del rispetto della normativa interna ed esterna di interesse della Banca e sono stati consolidati gli obiettivi dell’Ufficio Controllo Rischi di
Credito, creato nel 2006, che, nello specifico, assolve al compito di assicurare il controllo dei rischi di credito mediante l’individuazione ed il monitoraggio delle relazioni che presentano irregolarità andamentali ed ha cura, inoltre,
di ridurre o prevenire l’innalzamento del livello di rischio delle posizioni che presentano sintomi di difficoltà.
Banca Tercas continua infatti ad essere attenta ai bisogni del territorio in cui opera. Le politiche creditizie e commerciali hanno confermato l'intenzione di rivolgersi alle famiglie e alle piccole imprese come target di clientela privilegiata puntando sull’aspetto relazionale quale elemento di distinzione della propria attività di banca locale.
In particolare, l’offerta di prodotti a favore delle famiglie si è ampliata con l’introduzione di nuovi “mutui residenziali”,
conti a pacchetto specifici ed il lancio delle Gestioni Patrimoniali a marchio proprio.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
Il primo pilastro del Nuovo Accordo sul Capitale definisce le regole per la determinazione del capitale minimo richiesto in funzione dei rischi assunti nell’attività creditizia della Banca. In particolare, il focus riguarda il rischio di
credito, rappresentato dalla possibilità che un debitore non adempia, in tutto o in parte, alle proprie obbligazioni
(c.d. "default"). Dal punto di vista logico, misurare tale rischio significa misurare la perdita che la Banca potrebbe
subire al verificarsi dell’inadempimento. Tale perdita potrebbe essere generata non solo da un mancato recupero
delle somme dovute (in conto capitale e/o interesse) ovvero dall’insolvenza in senso stretto, ma anche dalla riduzione del valore di mercato di un portafoglio crediti conseguente ad un deterioramento del merito creditizio della
controparte.
La Banca attribuisce grande importanza al presidio del rischio di credito: al fine di garantire la stabilità finanziaria
e patrimoniale necessaria per l’operatività aziendale, si è investito, in questi anni, in progetti e strumenti volti a migliorare i sistemi di gestione, misurazione, valutazione e monitoraggio del rischio di credito sia per allinearsi ai nuovi
standard regolamentari sia, in ambito strategico, per migliorare l’allocazione del Patrimonio.
Sono in fase di studio avanzata le attività pianificate a livello consortile con il fornitore di servizi informatici. In particolare, i progetti in corso mirano:
• alla realizzazione di modelli interni di rating;
• all'utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio;
• al monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio;
328
Con riferimento all'aspetto regolamentare, le attività attualmente in corso sono coerenti con l'obiettivo di adottare,
nel medio termine, un approccio di tipo "IRB foundation".
Già dal 2006 è stato sviluppato un modello di rating interno i cui presupposti si basano su variabili quantitative e
qualitative. Per l’analisi quantitativa si considerano fondamentalmente i dati di bilancio delle imprese, elaborati in
base ad indici specifici. In particolare, vengono calcolati i principali indicatori di capitalizzazione, di struttura del
debito, di redditività ed efficienza/produttività e di liquidità, nonché vengono studiate le dinamiche dell’azienda e la
sostenibilità degli oneri finanziari. Gli aspetti qualitativi vengono valutati in particolare in base a parametri andamentali, considerando anche i dati forniti dal Credit Position Control. I modelli ottenuti sono diversi in relazione al tipo
di società (industriale, commerciale, di servizi, a produzione pluriennale) ed alla struttura contabile (semplificata o
ordinaria). Tale modello, ancora in fase di collaudo, focalizza, per ora, l’attenzione sugli aspetti statistico-quantitativi
e fa riferimento al segmento corporate relativo a società di capitale con esposizioe maggiore di zero.
Banca Tercas utilizza questo modello solo a fini gestionali interni.
Per quanto riguarda il calcolo dei Requisiti Minimi Patrimoniali, le stime effettuate evidenziano un impatto limitato da
parte del Nuovo Accordo sul Capitale: in particolare, l'assorbimento patrimoniale complessivo rimane invariato, compensato, a parità di credito erogato, dalla migliore ponderazione del portafoglio crediti ben frazionato e garantito.
2.1 Aspetti organizzativi
I principi elementari che caratterizzano il processo di gestione del rischio di credito all'interno della Banca si fondano sulla chiara separazione delle funzioni deputate all'erogazione del credito da quelle deputate ai controlli di primo
e secondo livello del rischio di credito.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
La Capogruppo utilizza sia strumenti tradizionali che innovativi per la misurazione ed il controllo del rischio di credito
con riferimento ai portafogli performing e non performing. Per quanto riguarda i sistemi più recenti, è in corso di
avanzata sperimentazione per il segmento Corporate, un sistema di valutazione interno della clientela che assegna
un rating alla controparte sulla base di informazioni quantitative e qualitative. Il progetto è definito a livello consortile
con il fornitori dei servizi informatici.
Per quanto riguarda i segmenti dei Privati Consumatori e delle Small Business è in fase di rilascio un "modulo di
accettazione" da utilizzare in fase di erogazione dei finanziamenti nell'ambito del sistema elettronico di valutazione
della pratica Retail che si sta realizzando.
. Per un continuo ed attento monitoraggio dell'esposizione creditizia della Banca è utilizzato il Credit Position Control
(CPC), uno strumento che consente la valutazione dell'andamento delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi, differenziati per tipo cliente, forma tecnica e gravità.
Tale strumento elabora un indice sintetico di rischio per singola posizione, rilevabile anche per filiale, area e per
l'intero Istituto. L'indice CPC costituisce altresì la componente andamentale del complesso modello di Rating che la
Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici.
Al fine di attuare un controllo efficace sulle posizioni più problematiche è stata completata la messa a regime del
sistema gestionale automatizzato per la gestione delle relazioni aventi un giudizio individuale maggiore di 70 e
un'esposizione superiore a 75.000 euro. Esso consente altresì di monitorare l'avanzamento e l'efficacia delle azioni
eventualmente poste in essere per la migliore tutela delle ragioni del Gruppo.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
Il Nuovo Accordo di Basilea riconosce che il rischio connesso ad una esposizione creditizia può essere controllato
e ridotto con soluzioni ulteriori rispetto alle garanzie reali e personali e cioè ricorrendo ad una gamma di strumenti
più vasta e sofisticata, ricompresi in genere sotto il nome di “derivati creditizi”, nonché attraverso il ricorso alla garanzia di idonei Consorzi Fidi. Perché una garanzia possa essere riconosciuta nel calcolo del patrimonio di vigilanza
e possa così concorrere a minimizzarne l’assorbimento, devono esserle, infatti, riconosciuti determinati requisiti
economici e legali come indicato nella normativa di vigilanza (circolare Banca d'Italia 263/06).
La tipologia di garanzia che maggiormente interessa il Gruppo è rappresentata dall’ipoteca di primo grado e/o successivo su beni immobili residenziali e non, acquisita principalmente nell'ambito del comparto Retail e dei finanzia329
menti ad imprese di costruzione; nell’ambito delle garanzie reali inoltre, sono frequenti i pegni su titoli e contanti.
Per ciò che concerne le garanzie reali immobiliari, è stata sviluppata una procedura interna con l'obiettivo di raccogliere, in forma più strutturata di quanto fatto in passato, le informazioni relative sia al patrimonio immobiliare dei
soggetti coinvolti nella pratica di fido, sia agli immobili in garanzia. Tale procedura potrà essere utile, in futuro, anche
ai fini della rivalutazione periodica delle garanzie stesse, così come previsto dal nuovo schema normativo.
Le tipologie di garanzie personali maggiormente richieste sono rappresentate dalle "fideiussioni specifiche" e dalle
"fideiussioni omnibus limitate", rilasciate prevalentemente dall'imprenditore a favore della propria impresa e dalla società capogruppo del gruppo economico a favore delle proprie controllate. Assume un certo rilievo anche il
fenomeno delle garanzie fideiussorie rilasciate dai molteplici Consorzi di garanzia a favore delle proprie aziende
associate.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
A. Qualità del credito
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica
e territoriale
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
2.4 Attività finanziarie deteriorate
(migliaia di euro)
La coerenza dell'inserimento di una posizione in uno degli stati di anomalia rispetto a quanto previsto dal regolamento interno viene assicurata da una verifica periodica effettuata applicando, in modo automatico, il modello
regolamentare interno all'intera popolazione e confrontando il risultato dello stesso con l'effettivo stato amministrativo di controllo utilizzato. Allo stesso modo viene effettuata la valutazione dell'adeguatezza delle rettifiche di valore
poste in essere rispetto a quanto previsto dallo stesso regolamento interno. Il venir meno dell'anomalia sul rapporto
produce il passaggio verso stati interni meno gravi attraverso una valutazione soggettiva ed analitica ed, in ultima
ipotesi, il ritorno "in bonis" della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio vengono effettuate per le posizioni che
presentano crediti scaduti oltre una determinata soglia temporale.
Totale
Deteriorate
Altre attività
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Portafogli / qualità
Sofferenze
Altre imprese
Esposizioni scadute
Gruppo bancario
Altre
Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l'utilizzo di una serie di classificazioni
interne delle posizioni in funzione della qualità dei debitori e del rischio associato alle singole operazioni, così come
previsto dalla normativa emanata dall'Organo di Vigilanza. L'attribuzione di una posizione ad una di tali classificazioni
di anomalia viene effettuata sulla base di un regolamento interno che disciplina puntualmente il trasferimento ad un
certo stato amministrativo di controllo al verificarsi di determinate anomalie: alcuni di tali passaggi sono automatici,
altri, invece vengono effettuati sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell'ambito dell'attività di monitoraggio
sull’andamento delle posizioni stesse. Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare tempestivamente lo stato
di anomalia del rapporto, potenzialmente produttivo del passaggio ad uno degli stati amministrativi di anomalia.
1.
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
28
345
0
0
102.347
0
0
102.720
2.
Attività finanziarie disponibili per la
vendita
0
0
0
0
537
0
0
537
3.
Attività finanziarie detenute fino alla
scadenza
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.523
0
0
141.978
0
19.105
165.606
52.955
212.022
8.107
115.592
4.031.573
15.230
62.394
4.497.873
0
0
0
0
40.467
0
0
40.467
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale 31.12.2010
52.983
216.890
8.107
115.592
4.316.902
15.230
81.499
4.807.203
Totale 31.12.2009
25.158
77.096
21.237
83.917
3.169.412
10.481
212.973
3.600.274
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso la clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7.
Attività finanziarie in corso di
dismissione
8. Derivati di copertura
Si segnala che nel comparto dei crediti incagliati della Capogruppo sono presenti esposizioni verso società appartenenti ad un gruppo operante nel settore immobiliare per complessivi Euro 25,3 milioni, al netto di rettifiche di valore
per Euro 0,6 milioni, per le quali, in data 29 marzo 2011, è stato dichiarato il fallimento.
A seguito di tale evento, che interviene al termine di un tentativo di risanamento che ha coinvolto il nostro istituto
unitamente al ceto bancario nel corso degli esercizi 2009 e 2010, la Banca provvederà alla classificazione a sofferenza che non è stato possibile effettuare con riferimento al bilancio 2010 per motivi di ordine procedurale e stante
la recente acquisizione di tali informazioni.
Tale posizione, per la quale la Banca dispone di adeguate garanzie ipotecarie e pignoratizie, è costantemente
monitorata e sarà oggetto di ulteriori approfondimenti e valutazioni in relazione all’evolversi della procedura concorsuale.
330
331
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
(migliaia di euro)
In particolare, l’Organo di Vigilanza richiede di fornire il dettaglio, per portafogli, delle esposizioni in bonis, distinguendo tra esposizioni oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi ed altre esposizioni e richiama
l’attenzione, per entrambe le categorie, a fornire l’analisi dell’anzianità dello scaduto, sulla base delle disposizioni
contenute nell’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative”.
Totale (esposizione netta)
Esposizione netta
Esposizione lorda
Rettifiche di portafoglio
In bonis
Esposizione netta
Esposizione lorda
Portafogli / Qualità
Rettifiche specifiche
Attività deteriorate
Esposizioni in bonis rinegoziate
A. Gruppo bancario
1.
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
2.
Di seguito si fornisce l’informativa di dettaglio richiesta da Banca d’Italia in data 16 febbraio 2011, premettendo
alcuni chiarimenti utili per una migliore comprensione della citata disclosure.
Per quanto riguarda il requisito informativo relativo alle esposizioni rinegoziate, si precisa che il perimetro corrisponde a tutti quegli Accordi le cui condizioni e modalità di funzionamento sono regolate in virtù di leggi, protocolli
di intenti o convenzioni stipulati dalle Associazioni di categoria o Federazioni, al quale il gruppo Banca Tercas ha
aderito, e che prevedono una sospensione della rata (quota capitale e/o interessi) i cui termini di moratoria sono
ancora in corso alla data del 31 dicembre 2010.
408
35
373
X
X
102.347
102.720
Attività finanziarie disponibili per la
vendita
0
0
0
696
159
537
537
3.
Attività finanziarie detenute fino alla
scadenza (HTM)
0
0
0
0
0
0
0
4.
Crediti verso banche
5.023
500
4.523
141.978
0
141.978
146.501
5.
Crediti vs la Clientela
483.541
94.865
388.676
4.044.309
12.736
4.031.573
4.420.249
6.
Attività finanziarie valutate al "fair
value"
0
0
0
X
X
40.467
40.467
•
Accordo quadro ABI-MEF tipulato ai sensi dell'art. 12 della legge n.2/2009;
7.
Attività finanziarie in corso di
dismissione
0
0
0
0
0
0
0
•
Misure di sostegno a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo previste dal D.L.
n.39/2009;
8.
Derivati di copertura
0
0
0
X
X
0
0
•
488.972
95.400
393.572
4.186.983
12.895
4.316.902
4.710.474
Accordo per la sospensione del rimborso dei mutui stipulato fra ABI e le associazioni Consumatori il 18 Dicembre 2009 nell'ambito del Piano Famiglie.
Totale A
1.
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
0
0
0
X
X
0
0
2.
Attività finanziarie disponibili per la
vendita
0
0
0
0
0
0
0
3.
Attività finanziarie detenute fino alla
scadenza
0
0
0
0
0
0
0
4.
Crediti verso banche
0
0
0
19.105
0
19.105
19.105
5.
Crediti vs la Clientela
15.230
0
15.230
62.394
0
62.394
77.624
6.
Attività finanziarie valutate
al "fair value"
0
0
0
X
X
0
0
7.
Attività finanziarie in corso di
dismissione
0
0
0
0
0
0
0
8.
Derivati di copertura
0
0
0
X
X
0
0
15.230
0
15.230
81.499
0
81.499
96.729
Totale A+B (2010)
504.202
95.400
408.802
4.268.482
12.895
4.398.401
4.807.203
Totale A+B (2009)
255.449
48.041
207.408
3.015.528
5.978
3.169.412
3.376.820
332
Di seguito si elencano gli Accordi collettivi di rinegoziazione, nell’accezione sopra precisata, ai quali il Gruppo Banca
Tercas ha aderito:
Per quanto riguarda Banca Caripe si rimanda al bilancio individuale della controllata per un dettaglio sugli accordi
collettivi di rinegoziazione al quale il gruppo Banco Popolare ha aderito.
B. Altre imprese incluse nel consolidamento
Totale B
Non rientrano pertanto nel citato perimetro le rinegoziazioni effettuate sulla base di iniziative volontarie intraprese
dal Gruppo o quegli Accordi che prevedono una rimodulazione della rata (es. Accordo ABI-MEF del 19.06.08 in
base al quale la differenza tra la rata contrattuale e la rata ridotta è portata ad accumulo in un conto accessorio di
finanziamento).
Esposizioni in bonis scadute
Il principio contabile IFRS 7 prevede, che per ogni attività finanziaria che non abbia subito una riduzione di valore,
debba essere fornita un’anzianità dello scaduto che si verifica allorché la controparte non adempia al pagamento
dell’attività nelle scadenze contrattualmente dovute. La decisione in merito agli scaglioni di anzianità è rimessa alla
discrezionalità del management, che dovrà quindi selezionare quelli più opportuni per garantire rilevanza e significatività dell’informativa.
Con riferimento alle esposizioni rinegoziate, le disposizioni fornite da Banca d’Italia prevedono che la rinegoziazione
determini un blocco del computo dei giorni di persistenza nello “status” di scaduto per tutto il periodo di efficacia
della sospensione.
Nella tabella sottostante si fornisce il solo dettaglio delle esposizioni in bonis della voce 5 "Crediti verso la Clientela"
in quanto le esposizioni creditizie degli altri portafogli non risultano scadute e non sono oggetto di rinegoziazioni.
333
A.1.2.1 Informativa di dettaglio dei "Crediti in bonis – esposizione lorda”
A.1.4 Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Fasce temporali
Esposizioni rinegoziate nell'ambito
di accordi collettivi
esposizioni non scadute
Altre esposizioni
151.598
scaduti da 1 giorno ad 1 mese
3.344.973
323.232
397.575
scaduti oltre 1 mese e fino a 3 mesi
9.116
63.185
72.301
scaduti oltre 3 mesi e fino a 6 mesi
434
32.071
32.505
scaduti oltre 6 mesi
717
44.639
45.356
236.209
A.
3.496.571
74.344
Totale esposizioni lorde in bonis
Causali / Categorie
Totale crediti in bonis
3.808.100
4.044.309
(migliaia di euro)
A.
ESPOSIZIONI PER CASSA
a)
Sofferenze
b) Incagli
c)
Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e)
Altre attività
TOTALE A
B.
ESPOSIZ. FUORI BILANCIO
a)
Deteriorate
b) Altre
TOTALE B
TOTALE A + B
Esposizione
Lorda
Rettifiche
di Valore
Specifiche
Rettifiche
di valore
di Portafoglio
Esposizione
Netta
0
0
X
0
5.023
500
X
4.523
0
0
X
0
0
0
X
0
148.636
X
0
148.636
153.659
500
0
153.159
Esposizione
Ristrutturate
Esposizione
scadute
0
0
0
0
B.
Variazioni in aumento
0
5.023
0
0
B.1
ingressi da esposizioni in bonis
0
5.023
0
0
B.2
trasferimenti da altre cat.rie di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
B.3
altre variazioni in aumento
0
0
0
0
C.
Variazioni in diminuzione
0
0
0
0
C.1
uscite verso esposizioni in bonis
0
0
0
0
C.2
cancellazioni
0
0
0
0
C.3
incassi
0
0
0
0
C.4
realizzi per cessioni
0
0
0
0
C.5
trasferimenti ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
C.6
altre variazioni in diminuzione
0
0
0
0
D.
Esposizione lorda finale
0
5.023
0
0
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
0
0
0
0
A.1.5 Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali / Categorie
A.
Sofferenze
Esposizione.
Ristrutturate
Incagli
Esposizione
Scadute
Rettifiche complessive iniziali
0
0
0
0
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
0
0
0
0
B.
Variazioni in aumento
0
500
0
0
B.1
rettifiche di valore
0
500
0
0
B.2
trasferimenti da altre cat. di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
B.3
altre variazioni in aumento
0
0
0
0
0
0
X
0
27.059
X
0
27.059
C.
Variazioni in diminuzione
0
0
0
0
C.1
riprese di valore da valutazione
0
0
0
0
C.2
riprese di valore da incasso
0
0
0
0
C.3
cancellazioni
0
0
0
0
C.4
trasferimenti ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
C.5
altre variazioni in diminuzione
0
0
0
0
D.
Rettifiche complessive finali
0
500
0
0
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
0
0
0
0
27.059
0
0
27.059
180.718
500
0
180.218
Si precisa che le esposizioni verso banche includono anche i titoli di debito delle voci 20 e 40 di Stato Patrimoniale
Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione" e "per la vendita").
334
Esposizione lorda iniziale
Incagli
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
A.1.3 Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Tipologie Esposizione / Valori
Sofferenze
335
A.1.6 Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
A.1.8 Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore
complessive
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Tipologie esposizione / Valori
A.
ESPOSIZIONI PER CASSA
a)
Sofferenze
b) Incagli
c)
Esposizione ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e)
Altre attività
TOTALE A
B.
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a)
Deteriorate
b) Altre
TOTALE B
TOTALE A+B
Esposizione
lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore
di portafoglio
Esposizione
netta
105.854
52.871
X
52.983
252.673
40.306
X
212.367
8.154
47
X
8.107
117.233
1.641
X
115.592
4.270.930
X
17.957
4.252.973
4.754.844
94.865
17.957
4.642.022
4.952
231
X
4.721
424.213
X
157
424.056
429.165
231
157
428.777
5.184.009
95.096
18.114
5.070.799
Si precisa che le esposizioni verso clientela includono le voci 20, 30 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione", "valut ate al fair value" e "per la vendita") e la voce 70 di Stato Patrimoniale
Attivo ("crediti verso clientela").
Causali / Categorie
A.
Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Sofferenze
Esposiz.
Ristrutt.
Incagli
21.585
25.338
Totale
Rettifiche
Esposiz.
Scadute
48
1.070
48.041
30
43
0
11
84
Variazioni in aumento
62.305
40.918
156
2.297
105.676
B.1
rettifiche di valore
31.038
21.687
54
1.495
54.274
B.2
trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
12.499
686
102
77
13.364
B.3
altre variazioni in aumento
18.768
18.545
0
725
38.038
C.
Variazioni in diminuzione
31.018
25.950
158
1.726
58.852
C.1
riprese di valore da valutazione
1.038
4.731
134
498
6.401
C.2
riprese di valore da incasso
758
4.277
4
263
5.302
C.3
cancellazioni
6.246
397
0
1
6.644
C.4
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
0
12.384
20
960
13.364
C.5
altre variazioni in diminuzione
22.976
4.161
0
4
27.141
D.
Rettifiche complessive finali
52.872
40.306
46
1.641
94.865
237
65
0
80
382
B.
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
A.1.7 - Gruppo Bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
(migliaia di euro)
Causali / Categorie
A.
Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
Ristrutturate
Esposizioni
scadute
Totale
46.743
102.434
21.285
84.987
255.449
136
3.250
0
9.010
12.396
119.943
302.294
8.299
121.767
552.303
B.
Variazioni in aumento
B.1
ingressi da esposizioni in bonis
16.642
109.159
1.519
68.460
195.780
B.2
trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
60.903
50.579
6.013
1.104
118.599
B.3
altre variazioni in aumento
42.398
142.556
767
52.203
237.924
C.
Variazioni in diminuzione
60.832
152.400
21.430
89.521
324.183
C.1
uscite verso crediti in bonis
0
18.234
18
21.760
40.012
C.2
cancellazioni
6.246
397
0
1
6.644
C.3
incassi
6.147
29.697
436
25.308
61.588
C.4
realizzi per cessioni
61
0
0
0
61
C.5
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
0
55.171
20.976
42.452
118.599
C.6
altre variazioni in diminuzione
48.378
48.901
0
0
97.279
D.
Esposizione lorda finale
105.854
252.328
8.154
117.233
483.569
1.403
5.563
0
7.554
14.520
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
336
Le presenti tavole non sono compilate in quanto non vengono utilizzati modelli di rating esterni ed interni nella gestione del rischio di credito.
337
0
0
0
0
0
29.889
1.1 totalmente garantite
29.850
0
29.850
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
29.850
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
192
0
39
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
39
- di cui deteriorate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Esposizioni creditizie fuori
bilancio garantite
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.1 totalmente garantite
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui deteriorate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.2 parzialmente garantite
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui deteriorate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
126.041
23.305
1.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
9.805
14.680
1.505
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
192.284
- di cui deteriorate
2.1 totalmente garantite
206.964
314.663
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie fuori bilancio garantite
3.379.670
1.1 totalmente garantite
0
1.065
8.688
133.661
134.726
3.857
8.053
256.577
2.557.157
2.565.210
0
1.387
33
3.797
5.184
2.820
14.565
935
46.288
60.853
500
985
55
2.872
3.857
2.561
23.973
4.319
29.293
53.266
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Altri derivati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale (1) + (2)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
110
110
Crediti di firma
Garanzie Personali (2)
Altri Soggetti
Banche
Altri Enti Pubblici
Governi e banche centrlai
Altri Soggetti
Banche
Altri enti pubblici
Governi e banche centrali
CLN
Altre garanzie reali
Titoli
0
0
0
0
0
0
0
0
205
205
0
0
0
0
0
0
0
0
51
331
1.030
51.241
51.572
8.526
22.266
53.608
687.028
709.294
551
3.768
9.806
191.571
195.339
17.764
68.857
315.439
3.327.558
3.396.415
Crediti di firma
3.505.711
Titoli
Immobili
(migliaia di euro)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite
Voci
0
Derivati su crediti
0
Garanzie Reali (1)
0
Valore esposizione netta
0
Immobili
0
Altre garanzie reali
338
29.889
Altri Soggetti
2.
0
Governi e banche centrali
1.2 parzialmente garantite
30.042
Altri enti Pubblici
- di cui deteriorate
Esposizioni creditizie
per cassa garantite
CLN
Valore esposizione netta
Altri derivati
Altri Soggetti
1.
Governi e banche centrali
Voci
Altri enti pubblici
Garanzie Personali (2)
Banche
Garanzie Reali (1)
Totale (1) + (2)
Derivati su crediti
Banche
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
A.3.2 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso clientela garantite
A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite
(migliaia di euro)
339
Sofferenze
Incagli
Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
Altre esposizioni
A.1
A.2
A.3
A.4
A.5
Sofferenze
Incagli
Altre attività deteriorate
Altre esposizioni
B.1
B.2
B.3
B.4
0
0
1
0
149.890
154.488
TOTALE (A+B) 2009
1.122
1.122
0
0
0
148.768
148.767
Esposizione netta
TOTALE (A+B) 2010
TOTALE B
Esposizioni "fuori bilancio"
B.
TOTALE A
Esposizioni per Cassa
A.
Esposizioni / Controparti
Rettifiche valore specifiche
0
(1)
0
0
0
0
0
(1)
0
0
0
(1)
0
Rettifiche valore di portafoglio
0
(74)
0
0
0
0
0
(74)
(74)
0
0
0
0
Esposizione netta
26.357
103.152
94.044
94.044
0
0
0
9.108
9.053
0
0
55
0
Rettifiche valore specifiche
0
(1)
0
0
0
0
0
(1)
0
0
0
(1)
0
Rettifiche valore di portafoglio
(8)
(15)
(1)
(1)
0
0
0
(14)
(14)
0
0
0
0
Esposizione netta
366.377
153.897
5.072
5.072
0
0
0
148.825
136.564
11.917
0
285
59
Rettifiche valore specifiche
(430)
(913)
(147)
(11)
(11)
0
(332)
0
0
0
0
0
0
0
(419)
(332)
0
0
0
0
(419)
Rettifiche valore di portafoglio
0
(86)
0
(51)
(195)
0
0
0
0
6.137
3.131
598
598
0
0
0
2.533
2.533
Esposizione netta
Società di
assicurazione
Rettifiche valore di portafoglio
1.308
0
2.445.452
(4)
B.1
0
314.508
309.988
9
3.495.186
(2)
(2)
0
3.203
3.180.678
(8)
0
2.864.749
78.838
8.027
182.087
46.977
Imprese non finanziarie
(8)
0
0
0
0
Esposizione netta
(10)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Rettifiche valore specifiche
Società Finanziarie
0
0
0
0
(4.349)
(9.199)
(130)
(130)
0
0
0
(9.069)
(9.069)
Rettifiche valore di portafoglio
A.1
Sofferenze
A.2
Incagli
(44.599)
(86.973)
(229)
0
(1)
(228)
0
(86.744)
0
(1.166)
(47)
(37.052)
(48.479)
Rettifiche valore specifiche
Altri Enti Pubblici
Altri Soggetti
(3.202)
0
(392)
0
(7.791)
0
(2)
0
0
(2)
(7.793)
(3.419)
29.594
79
24.833
1.017.242
1.077.694
0
201
0
13.232
13.433
1.091.127
574.092
Totale
52.982
212.022
8.106
115.588
4.178.908
4.567.606
1.308
3.404
9
424.056
428.777
4.996.383
3.572.903
0
0
0
(2.947)
(2.947)
0
0
0
(13)
(13)
(2.960)
(799)
Rettifiche valore di portafoglio
0
Esposizioni / Aree geografiche
A.
A.3
Esposizioni ristrutturate
A.4
Esposizioni scadute
A.5
Altre esposizioni
B.2
TOTALE A
B.
TOTALE B
ASIA
Rett. di valore compless.
Esposizione netta
AMERICA
Rett. di valore compless.
Esposizione netta
ALTRI PAESI EUROPEI
Rett. di valore compless.
Esposizione netta
ITALIA
Rett. di valore compless.
Esposizione netta
(migliaia di euro)
Rett. di valore compless.
B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela
Esposizione netta
(4.197)
Esposizione netta
5.946
Rettifiche valore specifiche
340
Esposizione netta
Governi
B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie
B.2 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela
(valore di bilancio)
(migliaia di euro)
RESTO DEL
MONDO
Esposizioni per cassa
52.954
(52.871)
28
0
0
0
0
0
0
0
212.003
(40.302)
13
(3)
6
(1)
0
0
0
0
8.107
(47)
0
0
0
0
0
0
0
0
115.582
(1.641)
1
0
0
0
5
0
0
0
4.177.473
(12.526)
1.241
(4)
195
0
0
0
0
0
4.566.119
(107.387)
1.283
(7)
201
(1)
5
0
0
0
Esposizioni "fuori bilancio"
9
(1)
0
0
0
0
0
0
0
0
423.681
(156)
30
0
346
(1)
0
0
0
0
428.402
(387)
30
0
346
(1)
0
0
0
0
TOTALE (A+B) 2010
4.994.521
(107.774)
1.313
(7)
547
(2)
5
0
0
0
TOTALE (A+B) 2009
3.559.481
(54.229)
13.045
(6)
376
(2)
0
0
1
0
Sofferenze
1.308
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Incagli
3.404
(230)
0
0
0
0
0
0
0
0
B.3
Altre attività deteriorate
B.4
Altre esposizioni
341
Di seguito si fornisce una ripartizione per area geografica delle esposizioni per cassa verso clientela
B.3 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
A.
A.
(805)
451
(2.471)
7.012
(18.393)
32.397
(23.648)
A.1
Sofferenze
12.847
(11.220)
4.106
(2.456)
39.369
(4.426)
76.992
(9.282)
A.2
Incagli
0
0
0
0
7.033
(27)
103
0
A.3
355
(3)
11.805
(52)
45.205
(471)
48.856
(600)
A.5 Altre esposizioni
79.362
(166)
290.612
(427)
727.485
(1.630)
1.704.841
(5.433)
TOTALE A
94.200
(12.194)
306.974
(5.406)
826.104
(24.947)
1.863.189
(38.963)
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
B.
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
RESTO DEL MONDO
Rett. Valore compless.
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
ASIA
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.523
(500)
0
0
0
0
0
0
0
0
Esposizioni ristrutturate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.4
Esposizioni scadute
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.5
Altre esposizioni
144.541
0
3.311
0
715
0
59
0
9
0
149.064
(500)
3.311
0
715
0
59
0
9
0
TOTALE A
B.
Esposizioni "fuori bilancio"
AMERICA
Esposizioni per cassa
1.636
A.2 Incagli
Esposizione netta
Rett. di valore compless.
Esposizione netta
Esposizione netta
Esposizioni / Aree geografiche
Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
ALTRI PAESI
EUROPEI
ITALIA
ITALIA SUD E ISOLE
Rett. di valore compless.
ITALIA CENTRO
Rett. di valore compless.
Esposizione netta
Esposizione netta
Esposizioni / Aree geografiche
ITALIA NORD EST
Rett. di valore compless.
ITALIA NORD OVEST
Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
0
0
0
0
0
0
0
0
B.1 Sofferenze
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.2 Incagli
0
0
0
0
872
(195)
10
0
B.2 Incagli
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.3 Altre attività deteriorate
0
0
0
0
0
0
9
(1)
B.3 Altre attività deteriorate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.4 Altre esposizioni
2.889
(1)
29.130
(3)
74.928
(44)
202.161
(108)
B.4 Altre esposizioni
26.229
0
278
0
552
0
0
0
0
0
TOTALE B
2.889
(1)
29.130
(3)
75.800
(239)
202.180
(109)
TOTALE B
26.229
0
278
0
552
0
0
0
0
0
TOTALE (A+B) 2010
175.293
(500)
3.589
0
1.267
0
59
0
9
0
97.089
(12.195)
336.104
(5.409)
901.904
(25.186)
2.065.369
(39.072)
TOTALE (A+B) 2009
89.066
0
137.794
0
2.108
0
1.168
0
7
0
TOTALE 2010
342
343
Di seguito si fornisce una ripartizione per area geografica delle esposizioni per cassa verso banche.
B.4 Grandi rischi
(migliaia di euro)
Con il 6° aggiornamento della Circolare n. 263 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” del 27
dicembre 2010 è stata rivista la disciplina prudenziale in materia di concentrazione dei rischi per allinearla a quanto
previsto dalla Direttiva 2009/111/CE. In particolare, in base alla nuova normativa i “grandi rischi” sono determinati
facendo riferimento al valore di bilancio delle “esposizioni”, anziché a quello ponderato per il rischio di controparte.
Inoltre, nei bilanci individuali la nuova normativa prevede che debbano essere considerate nell'ambito di tali esposizioni anche quelle infragruppo (che hanno ponderazione pari a zero). Tenendo presente la portata della modifica
introdotta, per consentire di apprezzare in modo più preciso il grado di concentrazione dei crediti, la Banca d'Italia
ha previsto che l'importo delle "posizioni di rischio" che costituiscono un "grande rischio" sia fornito in Nota Integrativa facendo riferimento sia al valore di bilancio, sia al valore ponderato (vedi tabella che segue).
Va peraltro osservato che mentre fino al 2009 l'aggregato che, se superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza,
determinava il Grande Rischio era l'importo ponderato, ora tale aggregato è costituito dall'esposizione piena (anche
infragruppo): questo ha necessariamente prodotto il forte incremento negli importi globali.
Si sottolinea, quindi, che l'incremento esposto è determinato da tale diversa accezione.
ITALIA NORD OVEST
ITALIA CENTRO
ITALIA NORD EST
ITALIA SUD E ISOLE
A.
Rett. Valore compless.
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
Esposizione netta
Esposizione netta
Rett. Valore compless.
Esposizioni/Aree geografiche
* dati in migliaia
Esposizioni per Cassa
A.1 Sofferenze
Descrizione
0
0
0
0
0
0
0
0
4.523
(500)
0
0
0
0
0
0
A.3 Esposizioni ristrutturate
0
0
0
0
0
0
0
A.4 Esposizioni scadute
0
0
0
0
0
0
A.5 Altre esposizioni
2.761
0
104.273
24.474
TOTALE A
7.284
(500)
104.273
0
B.1 Sofferenze
0
0
0
B.2 Incagli
0
0
B.3 Altre attività deteriorate
0
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
A.2 Incagli
B.
Numero di posizioni di rischio
6
0
Esposizione (valore nominale)
533.581
0
0
Posizioni di rischio (importo ponderato)
281.244
0
2.059
0
24.474
0
2.059
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5.358
0
4.607
0
5.290
0
0
0
5.358
0
4.607
0
5.290
0
7.284
(500)
109.631
0
29.081
0
7.349
0
C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività
Esposizioni "fuori bilancio"
TOTALE (A+B) 2010
31/12/2010
normativa vigente
C.1 Operazioni di cartolarizzazione
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
I dati relativi alle due cartolarizzazioni effettuate dalla Capogruppo Banca Tercas con le Società veicolo Adriatico
Finance Sme Srl e Adriatico Finance Rmbs Srl incluse nel perimetro di consolidamento sono stati elisi. Pertanto le
tabelle della presente sezione vengono avvalorate per i soli dati relativi all'operazione di cartolarizzazione effettuata
da Banca Caripe tramite la società veicolo BPL Mortages nel marzo 2009 ("Residenziali 2009"); in tale operazione
Banca Caripe figura in qualità di Originators insieme a Banca Popolare di Lodi SpA, Banca Popolare di Verona SGSP
Spa, Banca Popolare di Novara Spa, Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno Spa, Credito Bergamasco Spa.
In merito a tale operazione si precisa che considerato che le operazioni stipulate dopo il 1° gennaio 2004 ai fini IAS
non si configurano come una cessione “pro soluto” in quanto il Gruppo trattiene i rischi ed i benefici dell’operazione
e quindi non si qualificano per la “derecognition” ai sensi dello IAS 39. Le attività cedute sono pertanto iscritte nel
presente bilancio fra i “Crediti verso la clientela” sulla base della relativa forma tecnica, in contropartita alla rilevazione di un finanziamento ottenuto da parte della società veicolo.
Principali eventi successivi al 31 dicembre 2010
In data 24 Febbraio 2011 sono stati riacquistati i mutui sottostanti l'operazione di cartolarizzazione da parte delle Banche Originators e la Società BPL Mortgages procederà al rimborso anticipato dei titoli emessi il 31 marzo
2011.
Per l'informativa più dettagliata in merito all'operazione di cartolarizzazione in questione si rimanda alla Parte E
paragrafo A.1 del Bilancio individuale di Banca Caripe.
344
345
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
C.1.2 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per
tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
C.1.1 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività
sottostanti.
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Esposizioni per cassa
Junior
Mezzan.
Senior
Junior
Mezzanine
Senior
Junior
Mezzanine
Senior
Junior
Mezzanine
Senior
Valore di Bilancio
Rett. / Riprese di valore
Esposizione netta
Rett. / Riprese di valore
Esposizione netta
Rett. / Riprese di valore
Esposizione netta
Rett. / Riprese di valore
Esposizione netta
Rett. / Riprese di valore
Esposizione netta
Rett. / Riprese di valore
B.
Oggetto di parziale
cancellazione dal bilancio
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.
Non cancellate dal Bilancio
0
0
0
0
634
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.1
0
0
0
0
0
0
0
634
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
634
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
634
634
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
a) Deteriorate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
b) Altre
0
0
0
0
634
634
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B. Con attività
sottostanti di terzi
0
0
0
0
12.630
12.630
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
a) Deteriorate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
b) Altre
0
0
0
0
12.630
12.630
0
0
0
0
0
0
0
0
0
TOTALE
0
0
0
0
13.264
13.264
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Mortgages 2009 I
- Mutui residenziali
TOTALE
Rett. / Riprese di valore
Rett. / Riprese di valore
0
0
Valore di Bilancio
Valore di Bilancio
0
0
Valore di Bilancio
0
Esposizione netta
0
Esposizione lorda
0
Esposizione netta
0
Esposizione lorda
0
Esposizione netta
0
Esposizione lorda
0
Esposizione netta
0
Esposizione lorda
0
Esposizione netta
0
Esposizione lorda
0
Esposizione netta
0
Esposizione lorda
0
0
Esposizione lorda
Esposizione netta
0
Esposizione netta
0
Esposizione lorda
0
Esposizione netta
Oggetto di integrale
cancellazione dal bilancio
Esposizione lorda
A.
A. Con attività
sottostanti proprie:
Rett. / Riprese di valore
Tipologia attività
cartolarizzate / Esposizioni
Qualità attività
sottostanti / Esposizioni
346
Linee di credito
Linee di credito
Junior
Senior
Mezzanine
Garanzie rilasciate
Junior
Senior
Mezzanine
Esposizioni per cassa
Garanzie rilasciate
347
C.1.3 Gruppo bancario
Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "di terzi" ripartite per tipologia di attività
cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno
creditizio
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Attività / Valori
TOTALE
Attività sottostanti proprie:
5.183
0
A.1
Oggetto di integrale cancellazione
1. Sofferenze
0
X
2. Incagli
0
X
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
0
0
0
X
X
X
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
0
0
0
X
X
X
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
0
0
X
X
Rett. / Riprese di valore
Esposizione netta
Junior
Mezzan.
Rett. / Riprese di valore
Esposizione netta
Senior
Esposizione netta
Rett. / Riprese di valore
Junior
0
0
0
0 12.630
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0 12.630
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.1.4 Gruppo bancario
Esposizioni verso le cartolarizzazioni ripartite per portafoglio di attività finanziarie e per tipologia
Alla data di bilancio non si registrano esposizioni con tali caratteristiche.
Cartolarizzazioni sintetiche
A.
A.2
A.3
A.1 Mortgages 2009 I
- mutui residenziali
Cartolarizzazioni tradizionali
Linee di credito
Rett. / Riprese di valore
Esposizione netta
Rett. / Riprese di valore
Esposizione netta
Valore di Bilancio
Rett. / Riprese di valore
Rett. / Riprese di valore
Senior
Mezzanine
Garanzie rilasciate
Junior
Valore di Bilancio
Rett. / Riprese di valore
Valore di Bilancio
Valore di Bilancio
Tipologia attività
sottostanti / Esposizioni
Rett. / Riprese di valore
Senior
Mezzanine
Esposizioni per cassa
Oggetto di parziale cancellazione
Non cancellate
5.183
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
15
61
19
22
5.066
0
0
0
0
0
B.
Attività sottostanti di terzi
103.240
0
B.1
B.2
B.3
B.4
B.5
Sofferenza
Incagli
Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
Altre attività
291
1.221
372
441
100.915
0
0
0
0
0
C.1.6 Gruppo bancario
Interessenze in società veicolo
Si precisa che il Gruppo Tercas non ha interessenze nelle società veicolo con cui sono state effettuate le operazioni
di cartolarizzazioni.
348
349
C.1.7 Gruppo bancario
Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo
C.2 Operazioni di cessione
C.2.1 Gruppo bancario - Attività finanziarie cedute non cancellate
(migliaia di euro)
Quota percentuale dei titoli rimborsati
(dato di fine periodo)
(migliaia di euro)
51.086
2.217.171
7.704
343.670
0
21,97%
0
0
0
0
Totale
51.086
2.217.171
7.704
343.670
0
0
0
0
0
0
Totale
2.268.257
351.374
A
A.
B
C
A
B
C
A
B
C
A
B
C
A
B
C
A
Totale
Crediti vs Clientela
Crediti vs Banche
Attività Finanziarie HTM
Attività Finanziarie AFS
Attività finanziarie HFT
Forme Tecniche /
Portafoglio
1. BPL Mortgages 2009 I
Attività Finanziarie valutate al FV
Junior
Attività in bonis
Attività deteriorate
Mezzanine
Attività in bonis
In bonis
Deteriorate
In bonis
Deteriorate
Società veicolo
Attività deteriorate
Senior
Attività deteriorate
Incassi crediti
realizzati nell'anno
Attività in bonis
Attività cartolarizzate
B
C
2010
2009
Attività per cassa
21.868
0
0
40.467
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
109.098
0
0
171.433
0
Titoli di debito
21.868
0
0
40.467
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.079
0
0
64.414
111.903
Titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
X
X
X
X
X
X
X
X
X
0
0
O.I.C.R.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
X
X
X
X
X
X
X
X
X
0
0
Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
107.019
0
0
107.019
0
Strumenti derivati
0
0
0
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Totale 31.12.2010
21.868
0
0
40.467
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
109.098
0
0
171.433
0
Totale 31.12.2009
90.436
0
0
0
0
0
21.467
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
111.903
Si precisa che gli incassi evidenziati si riferiscono al solo esercizio 2010.
B.
Legenda:
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
I valori riportati nella tabella si riferiscono ai titoli di debito con i quali sono state realizzate operazioni di pronti contro
termine con la clientela.
350
351
SEZIONE 2 - GRUPPO BANCARIO - RISCHI DI MERCATO
C.2.2 Gruppo bancario - Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute e non cancellate
(migliaia di euro)
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di negoziazione di vigilanza
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
Attività
Finanziarie
AFS
97.813
0
0
0
0
98.727
196.540
A. Aspetti generali
97.813
0
0
0
0
98.727
196.540
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
a) a fronte di attività rilevate per
intero
0
0
0
0
0
0
0
b) a fronte di attività rilevate
parzialmente
0
0
0
0
0
0
0
Titoli in circolazione
0
0
0
0
0
0
0
Totale 31.12.2010
97.813
0
0
0
0
98.727
196.540
Totale 31.12.2009
91.969
0
21.467
0
0
0
113.436
I rischi di mercato sono legati all’operatività sui mercati finanziari e derivano dalla componente “rischio di tasso”
(originato dall’inevitabile mismatching esistente tra le poste dell’attivo e del passivo) e dalla componente “rischio di
liquidità” (eventualmente conseguente ad una non corretta gestione dei flussi di cassa). Il rischio di mercato, infatti,
è essenzialmente dovuto ad inattese variazioni delle curve dei tassi e la sua gestione non può prescindere da una
più ampia conoscenza della durata, della vita residua, della scadenza e delle metodologie di riprezzamento delle
poste di bilancio (rischio di tasso) nonché dal considerare le ripercussioni sugli impegni di pagamento, assunti e
potenziali (c.d. rischio di liquidità).
La politica di investimento del Gruppo è ispirata a criteri di contenimento del rischio di mercato nelle sue diverse
manifestazioni (rischio di tasso, rischio di cambio e rischio di prezzo). La Capogruppo Banca Tercas svolge, infatti, in modo primario attività di portafoglio in proprio. Il portafoglio di proprietà, di norma, non comprende derivati
complessi o innovativi, esso viene gestito in funzione della esposizione al rischio di tasso derivante dalla struttura di
asset/liability complessiva.
La strategia sottostante alla negoziazione in proprio si pone l'obiettivo di massimizzare il profilo di rischio/rendimento
degli investimenti di portafoglio, sia nella componente rischio di tasso che nella componente rischio di credito della
controparte. La dimensione del portafoglio di proprietà è legata alla posizione di liquidità di tesoreria e all'andamento
degli assets globali dell'Istituto.
Passività/Portafoglio attività
1. Debiti vs clientela
a) a fronte di attività rilevate per
intero
b) a fronte di attività rilevate
parzialmente
2. Debiti vs banche
3.
Attività
Finanziarie
HTM
Crediti vs
banche
Crediti vs
clientela
Totale
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo
C.3 Operazioni di covered bond
Il Gruppo alla data di bilancio non ha in essere operazioni di covered bond.
D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
Alla data del 31 dicembre 2010 non sono in essere modelli interni volti alla misurazione del rischio di credito
352
Il Gruppo, nel corso dell'anno, ha perfezionato le metodologie e i processi in uso per la gestione del rischio
di mercato.
Nel 2010 la rilevazione del rischio di tasso di interesse gravante sul portafoglio di negoziazione è effettuata dal Servizio Risk Management della Capogruppo mediante la produzione di apposita reportistica gestionale proveniente
dall'applicativo Bloomberg, all'interno del più ampio processo di monitoraggio dell'intera struttura dell'attivo e del
passivo della Banca. A partire dal 1° gennaio 2011, la nuova policy interna sul rischio di mercato approvata dal CdA
prevede maggiori controlli da parte del Servizio Risk Management sulla movimentazione del portafoglio di proprietà
soprattutto in fase di acquisizione di titoli non quotati e l'utilizzo di un nuovo applicativo per il calcolo del Value at
Risk e della duration.
Nel 2010, la rilevazione del rischio di tasso di interesse gravante sul portafoglio di negoziazione è stata effettuata dal
Servizio Risk Management, mediante la produzione di apposita reportistica gestionale proveniente dall'applicativo
Bloomberg, all'interno del più ampio processo di monitoraggio dell'intera struttura dell'attivo e del passivo della
Banca.
A partire dal 1° gennaio 2011, la nuova policy interna sul rischio di mercato approvata dal CdA prevede maggiori
controlli da parte del Servizio Risk Management sulla movimentazione del portafoglio di proprietà soprattutto in
fase di acquisizione di titoli non quotati e l'utilizzo di un nuovo applicativo per il calcolo del Value at Risk e della
duration.
Con lo strumento Master Finance il VaR è calcolato sull'intero portafoglio di proprietà così come sui sotto-portafogli
contabili per una visione dei rischi più approfondita.
La metodologia di misurazione utilizzata consiste principalmente nel calcolo del Value at Risk del portafoglio di negoziazione secondo l'approccio parametrico varianza-covarianza, con un holding period di 10 giorni e intervallo di
un confidenza del 99,00%. Mediante tale parametro viene quantificata la massima perdita che uno shock negativo
delle condizioni di mercato determina sul relativo valore del portafoglio.
MasterFinance permette inoltre il controllo dei limiti di operatività e di composizione del portafoglio della Banca così
353
come fissati nei Poteri Delegati, quali i limiti giornalieri di VaR e di duration, da calcolare per ogni singolo portafoglio
dell'attivo, i limiti operativi giornalieri per portafoglio e classi di asset, i limiti percentuali di composizione dei portafogli per classi di strumenti finanziari ed i limiti all'operatività per controparte per operazioni in titoli e in derivati.
La gestione del rischio di mercato è in capo al Servizio Risk Management e la documentazione prodotta viene distribuita con cadenza giornaliera alla Direzione Generale e con cadenza trimestrale al CdA. Il modello viene utilizzato
esclusivamente per fini gestionali interni e non concorre al calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e
delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI
a vista
fino a 3 mesi
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi
da oltre 1 anno fino a 5 anni
da oltre 5 anni fino a 10 anni
oltre 10 anni
durata indeterminata
0
0
0
0
0
0
1. Attività per cassa
0
0
0
0
0
0
0
0
1.1 Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
1.1 Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri
fino a 3 mesi
a vista
- con opzione di rimborso anticipato
Tipologia/Durata residua
da oltre 6 mesi fino a 1 anno
oltre 10 anni
0
durata indeterminata
da oltre 5 anni fino a 10 anni
0
da oltre 6 mesi fino a 1 anno
1. Attività per cassa
Tipologia/Durata residua
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi
da oltre 1 anno fino a 5 anni
Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERO
0
0
0
0
0
0
0
0
1.2 Altre attività
0
0
0
0
0
0
0
0
1.2 Altre attività
0
0
0
0
0
0
0
0
2. Passività per cassa
0
0
0
0
0
0
0
0
2. Passività per cassa
0
0
0
0
0
0
0
0
2.1 P.C.T. passivi
0
0
0
0
0
0
0
0
2.1 P.C.T. passivi
0
0
0
0
0
0
0
0
2.2 Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
2.2 Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Derivati finanziari
0
11.809
4.514
17.202
0
0
0
0
3. Derivati finanziari
0
28
0
6.242
0
0
0
0
3.1 Con titolo sottostante
0
0
0
0
0
0
0
0
3.1 Con titolo sottostante
0
0
0
0
0
0
0
0
- Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
- Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 Senza titolo sottostante
0
11.809
4.514
17.202
0
0
0
0
3.2 Senza titolo sottostante
0
28
0
6.242
0
0
0
0
- Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
- Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
11.809
4.514
17.202
0
0
0
0
0
28
0
6.242
0
0
0
0
0
5.873
2.257
8.603
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
3.122
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
28
0
3.120
0
0
0
0
- Altri
- Altri
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
354
0
5.936
2.257
8.599
0
0
0
- Altri
- Altri
355
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Altre attività
29.918
0
3
durata indeterminata
oltre 10 anni
da oltre 5 anni fino a 10 anni
da oltre 1 anno fino a 5 anni
da oltre 6 mesi fino a 1 anno
fino a 3 mesi
Tipologia/Durata residua
a vista
9.011
durata indeterminata
4.338
oltre 10 anni
da oltre 5 anni fino a 10 anni
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi
105.977
da oltre 1 anno fino a 5 anni
0
da oltre 6 mesi fino a 1 anno
1. Attività per cassa
fino a 3 mesi
a vista
Tipologia/Durata residua
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi
Valuta di denominazione Altre valute
Valuta di denominazione EURO
0
1. Attività per cassa
0
0
0
0
0
0
0
0
1.1 Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
105.977
29.918
4.338
9.011
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
1.2 Altre attività
0
0
0
0
0
0
0
0
0
105.977
29.918
4.338
9.011
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2. Passività per cassa
232
85.668
11.218
696
0
0
0
0
2. Passività per cassa
0
0
0
0
0
0
0
0
2.1 P.C.T. passivi
232
85.668
11.218
696
0
0
0
0
2.1 P.C.T. passivi
0
0
0
0
0
0
0
0
2.2 Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
2.2 Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.226
0
0
0
0
0
0
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri
238
641.807
85.354
26.950
101.644
54.681
7.900
0
3. Derivati finanziari
0
5.749
5.749
2.435
0
0
0
0
3.1 Con titolo sottostante
0
0
0
0
0
0
0
0
- Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.435
0
0
0
0
0
0
0
2.435
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5.749
5.749
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
2.312
3.438
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
3.437
2.311
0
0
0
0
0
- Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.226
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 Senza titolo sottostante
238
636.058
79.605
24.515
101.644
54.681
7.900
0
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
238
0
7
0
238
7
0
0
- Opzioni
119
0
1
0
119
6
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri
119
0
6
0
119
1
0
0
0
636.058
79.598
24.515
101.406
54.674
7.900
0
- Altri
+ posizioni lunghe
0
318.091
39.799
12.255
50.703
27.337
3.950
0
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
0
317.967
39.799
12.260
50.703
27.337
3.950
0
+ posizioni corte
356
0
1.226
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.226
0
0
0
0
0
0
357
2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i
principali Paesi del mercato di quotazione
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e passività finanziarie
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI
A.
B.
D.
E.
0
0
0
0
64
- posizioni lunghe
- posizioni corte
64
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
64
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
46
46
0
da oltre
1 anno
fino a 5
anni
da oltre
5 anni
fino a 10
anni
oltre 10
anni
Durata
7.002
8.937
2.847
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
1.2 Finanziamenti a banche
2.842
112
0
0
0
0
0
0
1.3 Finanziamenti a clientela
1. Attività per cassa
0
0
da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
1.1 Titoli di debito
0
0
da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
Totale
64
Compravendite non ancora regolate su titoli
di capitale
a vista
fino a 3
mesi
Tipologia/Durata residua
ALTRI
GIAPPONE
GERMANIA
Non
Quotati
Titoli di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.
STATI UNITI
ITALIA
Tipologia di operazioni / Indice quotazione
REGNO UNITO
Quotati
0
0
0
46
4.160
8.825
2.847
0
0
0
0
0
- c/c
2
0
0
0
0
0
0
0
- altri finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
46
0
- altri
4.158
8.825
2.847
0
0
0
0
0
15.522
3.570
376
0
0
0
0
0
15.466
0
0
0
0
0
0
0
14.787
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
679
0
0
0
0
0
0
0
56
3.570
376
0
0
0
0
0
55
0
0
0
0
0
0
0
1
3.570
376
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
2.4 Altre passività
Altri derivati su titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
5.531
5.531
2. Passività per cassa
- posizioni lunghe
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.096
2.435
3.096
2.435
2.1 Debiti verso clientela
Derivati su indici azionari
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Derivati su altri valori
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo
B. Attività di copertura del fair value
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
L'informativa della Sezione precedente riguarda l'intero portafoglio.
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
- altre
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Derivati finanziari
0
736
0
0
0
0
0
0
3.1 Con titolo sottostante
0
0
0
0
0
0
0
0
- Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 Senza titolo sottostante
0
736
0
0
0
0
0
0
- Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
- Altri
- Altri
358
0
736
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
574
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
162
0
0
0
0
0
0
359
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
Durata indeterminata
Tipologia/Durata residua
a vista
fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
da oltre
1 anno
fino a 5
anni
da oltre
5 anni
fino a 10
anni
oltre
10
anni
298
1.727
9.367
0
0
0
0
0
1. Attività per cassa
0
0
0
0
0
0
0
0
1.1 Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
Tipologia/Durata residua
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
1.2 Finanziamenti a banche
271
800
0
0
0
0
0
0
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
27
927
9.367
0
0
0
0
0
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
- c/c
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri finanziamenti
fino a 3
mesi
a vista
da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
da oltre
5 anni
fino a 10
anni
oltre 10
anni
Durata indeterminata
Valuta di denominazione EURO
Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERO
3.405.858
451.885
95.565
61.752
219.614
172.791
141.366
670
535
25.672
0
0
296
40.007
807
0
0
0
0
0
0
0
0
0
535
25.672
0
0
296
40.007
807
0
18.996
116.557
4.015
1.596
0
0
0
0
3.386.327
309.656
91.550
60.156
219.318
132.784
140.559
670
762.203
1.107
0
451
3.283
1.457
0
40
0
0
0
0
0
0
0
0
2.547.565
176.838
51.630
38.811
153.505
117.556
119.950
245
76.559
131.711
39.920
20.894
62.530
13.771
20.609
385
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
27
927
9.367
0
0
0
0
0
- altri
2. Passività per cassa
473
6.398
4.579
0
0
0
0
0
2. Passività per cassa
3.270.647
555.180
205.758
219.275
487.039
10.836
20.166
0
2.1 Debiti verso clientela
387
0
0
0
0
0
0
0
2.1 Debiti verso clientela
2.577.119
122.947
4.102
1.900
2.687
4.083
20.166
0
387
0
0
0
0
0
0
0
- c/c
2.070.573
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri debiti
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri
86
6.398
4.579
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
- c/c
- altri debiti
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
81
0
0
0
0
0
0
0
5
6.398
4.579
0
0
0
0
0
2.2 Debiti verso banche
50.000
1.111
2.778
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri debiti
402.231
14.541
1.908
50.000
1.111
2.778
36.543
417.692
199.748
167.375
483.241
3.975
0
0
0
0
0
0
19.027
0
0
0
36.543
417.692
199.748
167.375
464.214
3.975
0
0
202
0
0
0
0
0
0
0
2.3 Titoli di debito
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
2.4 Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
- altre
0
0
0
0
0
0
0
0
- altre
3. Derivati finanziari
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
0
0
0
0
0
0
0
0
3.1 Con titolo sottostante
0
0
0
0
0
0
0
0
- Opzioni
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
- Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
360
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
202
0
0
0
0
0
0
0
5.567
116.498
67.078
3.370
36.963
45.345
7.706
0
0
76
0
0
0
0
0
0
0
76
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
38
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
38
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- Altri
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 Senza titolo sottostante
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
- Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
- Altri
0
20.166
1.908
0
0
0
4.083
0
0
0
0
2.687
14.541
0
0
0
1.900
254.552
0
0
0
4.102
656.783
0
+ posizioni lunghe
0
122.947
- c/c
0
- Opzioni
0
506.546
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
5.567
116.422
67.078
3.370
36.963
45.345
7.706
0
0
773
3.833
1.445
14.463
5.345
7.706
0
0
645
444
1.220
9.108
2.446
2.920
0
0
128
3.389
225
5.355
2.899
4.786
0
5.567
115.649
63.245
1.925
22.500
40.000
0
0
49.142
50.876
1.925
22.500
0
0
0
66.507
12.369
0
0
40.000
0
0
5.567
361
1.2.3 Rischio di cambio
(migliaia di euro)
Valuta di denominazione Altre valute
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
a vista
fino a 3
mesi
da
da oltre 3 oltre 6
mesi
mesi fino a
6 mesi fino a 1
anno
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
da oltre
5 anni
fino a
10 anni
oltre 10
anni
Durata indeterminata
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
1.541
1.067
526
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
1.311
152
0
0
0
0
0
0
230
915
526
0
0
0
0
0
- c/c
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
230
915
526
0
0
0
0
0
2. Passività per cassa
2.122
182
508
0
0
0
0
0
2.1 Debiti verso clientela
2.033
0
0
0
0
0
0
0
2.033
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
89
182
508
0
0
0
0
0
89
0
0
0
0
0
0
0
0
182
508
0
0
0
0
1.1 Titoli di debito
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
- c/c
- altri debiti
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
Il Gruppo è esposto al rischio di cambio in maniera assolutamente marginale. Il monitoraggio operativo del rischio di
cambio viene comunque effettuato sia dalle strutture di front office mediante la produzione di apposita reportistica
gestionale sia dal Servizio Risk Management della Capogruppo nell'ambito delle attività di verifica dell'esposizione
alle diverse tipologie di rischio.
B. Attività di copertura del rischio di cambio
La Capogruppo pone in essere operazioni di copertura gestionale del rischio di cambio utilizzando idonei strumenti.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati
(migliaia di euro)
Valute
Voci
Sterline
G.Bretagna
Yen
Giappone
Dollari
canadesi
Franchi
svizzeri
Altre
valute
2.597
424
261
0
1.980
1
5.263
A.
Attività Finanziarie
A.1
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
A.2
Titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
0
2.092
424
0
0
0
0
2.516
505
0
261
0
1.980
0
2.746
0
0
0
0
0
1
1
241
24
0
0
48
51
364
0
0
0
0
0
0
0
0
A.3
Finanziamenti a banche
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
A.4
Finanziamenti a clientela
- altri
0
0
0
0
0
0
0
0
2.4 Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
A.5
Altre attività finanziarie
- con opzione di rimborso anticipato
0
0
0
0
0
0
0
0
B.
Altre attività
2.3 Titoli di debito
Totale
Dollari
Usa
- altre
0
0
0
0
0
0
0
0
C.
Passività finanziarie
2.836
448
261
0
2.028
61
5.634
3. Derivati finanziari
0
752
0
0
0
0
0
0
C.1
Debiti verso banche
505
0
261
0
2.028
58
2.852
3.1 Con titolo sottostante
0
0
0
0
0
0
0
0
- Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
C.2
Debiti verso clientela
2.331
448
0
0
0
3
2.782
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
C.3
Titoli in circolazione
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
D.
Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
E.
4.476
0
0
0
0
0
4.476
+ Posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
+ Posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
- Altri
Derivati finanziari
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 Senza titolo sottostante
0
752
0
0
0
0
0
0
- Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
+ Posizioni lunghe
2.238
0
0
0
0
0
2.238
0
752
0
0
0
0
0
0
+ Posizioni corte
2.238
0
0
0
0
0
2.238
+ posizioni lunghe
0
752
0
0
0
0
0
0
+ posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
5.076
448
261
0
2.028
52
7.865
5.074
448
261
0
2.028
61
7.872
2
0
0
0
0
(9)
(7)
- Altri
- Opzioni
- Altri derivati
Totale Attività
Totale Passività
Sbilancio (+/-)
362
363
2.4 Gli strumenti derivati
A.2.2 Altri derivati
(migliaia di euro)
A. DERIVATI FINANZIARI
Totale 2010
Totale 2009
Attività sottostanti / Tipologie derivati
Over the counter
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
1 Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
(migliaia di euro)
Totale 2010
b) Swap
Totale 2009
Attività sottostanti / Tipologie derivati
Over the counter
1 Titoli di debito e tassi d'interesse
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
0
0
d) Futures
0
0
0
0
e) Altri
0
0
0
0
6.400
0
6.450
0
6.400
0
6.450
0
0
0
0
0
c) Forward
0
0
0
0
d) Futures
0
0
0
0
0
a) Opzioni
432.119
0
52.958
0
b) Swap
c) Forward
0
0
0
0
d) Futures
0
0
0
0
e) Altri
0
0
0
0
5.399
0
5.399
0
5.399
0
5.399
0
b) Swap
0
0
0
0
c) Forward
0
0
0
0
d) Futures
0
0
0
0
e) Altri
0
0
0
0
39.172
0
9.987
0
a) Opzioni
0
0
0
0
b) Swap
0
0
0
0
c) Forward
39.172
0
9.987
0
d) Futures
0
0
0
0
e) Altri
0
0
0
0
0
0
0
5 Altri sottostanti
0
0
0
0
Totale
508.515
0
118.549
0
Valori medi
564.631
0
0
50.205
0
0
0
55.500
0
4 Merci
55.500
0
0
31.825
3 Valute e oro
0
0
0
0
a) Opzioni
124.443
0
103.163
2 Titoli di capitale e indici azionari
Controparti centrali
124.443
0
b) Swap
Over the counter
c) Forward
463.944
a) Opzioni
Controparti centrali
2 Titoli di capitale e indici azionari
e) Altri
0
0
0
0
1.165
0
5.888
0
a) Opzioni
0
0
0
0
b) Swap
0
0
0
0
c) Forward
1.165
0
5.888
0
d) Futures
0
0
0
0
e) Altri
0
0
0
0
4 Merci
0
0
0
0
5 Altri sottostanti
0
0
0
0
Totale
132.008
0
67.838
0
Valori medi
198.231
3 Valute e Oro
42.827
151.855
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
Non sono presenti derivati di copertura, per cui si omette la relativa tabella.
364
365
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Fair value negativo
Fair value positivo
Portafogli / Tipologie derivati
Totale 2010
Over the counter
A
Portafoglio di negoziaz. di vigilanza
Controparti centrali
Totale 2010
Over the counter
0
988
0
0
663
0
a) Opzioni
4.659
0
124
0
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
0
0
0
0
d) Equity swaps
0
0
0
0
e) Forward
A Portafoglio di negoziazione di vigilanza
Totale 2009
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
5.142
0
580
0
166
0
199
0
4.374
0
183
0
c) Cross currency swap
0
0
0
0
d) Equity swaps
0
0
0
0
602
0
198
0
614
0
201
0
e) Forward
f) Futures
0
0
0
0
f) Futures
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
Portafoglio bancario - di copertura
0
0
0
0
0
0
0
0
a) Opzioni
0
0
0
0
a) Opzioni
0
0
0
0
b) Interest rate swap
0
0
0
0
b) Interest rate swap
0
0
0
0
c) Cross currency swap
0
0
0
0
c) Cross currency swap
0
0
0
0
d) Equity swaps
0
0
0
0
d) Equity swaps
0
0
0
0
e) Forward
0
0
0
0
e) Forward
0
0
0
0
f) Futures
0
0
0
0
f) Futures
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
10.975
0
1.328
0
2.875
0
1.515
0
42
0
651
0
a) Opzioni
10.933
0
543
0
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
0
0
0
0
d) Equity swaps
0
0
0
0
e) Forward
0
0
134
0
f) Futures
0
0
0
0
g) Altri
0
0
0
0
16.905
0
2.316
0
Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
Totale
366
Over the counter
657
b) Interest rate swap
C
Controparti centrali
Portafogli / Tipologie derivati
5.930
a) Opzioni
B
Totale 2009
B Portafoglio bancario - di copertura
C Portafoglio bancario - altri derivati
158
0
160
0
2.689
0
1.355
0
c) Cross currency swap
0
0
0
0
d) Equity swaps
0
0
0
0
e) Forward
28
0
0
0
f) Futures
0
0
0
0
0
0
0
0
8.017
0
2.095
0
g) Altri
Totale
367
2)
3)
4)
169
405
0
0
4.208
0
4.465
0
0
41
226
2.602
0
0
743
4
1)
Altri soggetti
825
Imprese non finanziarie
85.904
Società di assicurazione
0
0
Società finanziarie
- esposizione futura
0
Banche
0
358.304
Titoli di debito e tassi d'interesse
Altri Enti pubblici
0
- fair value negativo
20.032
Contratti non rientranti
in accordi di compensazione
Altri soggetti
- fair value positivo
Imprese non finanziarie
0
Banche
1)
Altri Enti pubblici
- valore nozionale
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Governi e Banche Centrali
(migliaia di euro)
Società di assicurazione
(migliaia di euro)
Società finanziarie
A.7 Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti
contratti non rientranti in accordi di compensazione
Governi e Banche Centrali
A.5 Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
0
0
124.443
0
0
0
0
8
- fair value positivo
0
0
10.933
0
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
2.689
0
0
0
0
- esposizione futura
0
0
737
0
0
0
0
Titoli di cap. ed indici azionari
2)
Titoli di cap. ed indici azionari
- valore nozionale
0
0
3.000
0
0
2.399
0
- valore nozionale
0
0
0
0
0
0
6.400
- fair value positivo
0
0
526
0
0
0
0
- fair value positivo
0
0
42
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
0
0
0
35
0
- fair value negativo
0
0
0
0
0
0
158
- esposizione futura
0
0
189
0
0
0
0
- esposizione futura
0
0
0
0
0
0
0
- valore nozionale
0
0
19.585
0
0
6.863
12.723
- valore nozionale
0
0
1.165
0
0
0
0
- fair value positivo
0
0
299
0
0
157
158
- fair value positivo
0
0
0
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
308
0
0
110
184
- fair value negativo
0
0
28
0
0
0
0
- esposizione futura
0
0
196
0
0
68
127
- esposizione futura
0
0
12
0
0
0
0
- valore nozionale
0
0
0
0
0
0
0
- valore nozionale
0
0
0
0
0
0
0
Valute e oro
3)
Altri valori
4)
Valute e oro
Altri valori
- fair value positivo
0
0
0
0
0
0
0
- fair value positivo
0
0
0
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
0
0
0
0
0
- fair value negativo
0
0
0
0
0
0
0
- esposizione futura
0
0
0
0
0
0
0
- esposizione futura
0
0
0
0
0
0
0
A.6 Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
A.8 Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario – valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti
contratti rientranti in accordi di compensazione
Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziari “over the counter” rientranti in accordi di compensazione.
Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziari “over the counter” rientranti in accordi di compensazione.
368
369
SEZIONE 3 - GRUPPO BANCARIO - RISCHIO DI LIQUIDITÀ
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
(migliaia di euro)
Sottostanti/Vita residua
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Fino a 1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Totale
A.
Portafoglio di negoziazione di vigilanza
193.292
111.814
203.561
508.667
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
A.1
Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
148.569
111.814
203.561
463.944
A.2
Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
5.552
0
0
5.552
Nel corso del 2010, Banca Tercas ha intrapreso un progetto per lo sviluppo di un modello interno volto alla misurazione, alla gestione ed al monitoraggio del rischio di liquidità con l’obiettivo di rispondere in tempi rapidi alla
continua evoluzione della Normativa di Vigilanza in materia.
A.3
Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
39.171
0
0
39.171
A.4
Derivati finanziari su altri valori
0
0
0
0
B.
Portafoglio bancario
64.639
27.369
40.000
132.008
B.1
Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
57.074
27.369
40.000
124.443
B.2
Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
6.400
0
0
6.400
B.3
Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
1.165
0
0
1.165
B.4
Derivati finanziari su altri valori
0
0
0
0
Totale 2010
257.931
139.183
243.561
640.675
Totale 2009
48.875
73.439
64.163
186.387
B. DERIVATI CREDITIZI
Alla data di redazione del bilancio il Gruppo non presenta derivati su crediti pertanto si omettono le relative tabelle.
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti
Alla data di riferimento non sono presenti derivati finanziare e creditizi “”over the counter”
I temi affrontati hanno riguardato la definizione di metriche e strumenti di misurazione del rischio di liquidità da
adottare, l’assegnazione dei ruoli e delle responsabilità nella gestione della liquidità, la definizione di un Contingency Funding Plan e la redazione di una Policy interna in cui sono descritti i principi, le metodologie e le norme che
fondano la politica interna di governo del rischio di liquidità.
Gli strumenti elaborati durante il progetto permettono oggi a Banca Tercas di monitorare la liquidità sia di breve
peridio sia di medio-lungo periodo.
La gestione della liquidità di breve termine (liquidità operativa) ha l’obiettivo di assicurare la capacità di far fronte
agli impegni di pagamento per cassa previsti e imprevisti entro tre mesi. Il monitoraggio giornaliero della liquidità
operativa si concentra sui flussi generati dalle operazioni maggiormente volatili (ad es. operazioni regolate su base
monetaria, con controparte istituzionale) ed è basato sull’applicazione di limiti operativi verificati giornalmente.
La gestione della liquidità entro dodici mesi (liquidità tattica) ha l’obiettivo di assicurare un livello adeguato e bilanciato tra i flussi di cassa in entrata e in uscita, aventi scadenza certa e/o stimata, compresi nell’orizzonte temporale
di un anno e riferiti all’intera operatività di bilancio. La politica di gestione della liquidità tattica prevede l’adozione di
limiti sullo sbilancio cumulato a 3 mesi e il monitoraggio di un set di indicatori sintetici volti a valutare la posizione
di liquidità della Banca sotto diversi profili di analisi. Uno di questi indicatori è rappresentato dal “Liquidity Coverage Ratio” (LCRN)”, che stabilisce la capacità delle risorse della Banca prontamente monetizzabili di far fronte agli
sbilanci progressivi di liquidità nell’orizzonte temporale di un mese.
La gestione della liquidità strutturale è finalizzata ad assicurare l’equilibrio finanziario della struttura a medio-lungo
termine (superiore ai 12 mesi), garantito dal mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività e attività
a medio-lungo termine. Il processo di misurazione della liquidità di medio-lungo termine è basato sull’utilizzo di
un indicatore di liquidità gestionale volto a misurare eventuali situazioni di squilibrio finanziario. Tale indicatore è
rappresentato dal “Net Stable Funding Ratio” (Passività stabili disponibili/Attività stabili disponibili).
L’attività di gestione della liquidità prevede l’effettuazione di prove di stress trimestrali per valutare la propria vulnerabilità ad eventi eccezionali ma plausibili. L’obiettivo è analizzare i potenziali effetti di variazioni significative di uno
o più fattori di rischio, singolarmente considerati (analisi di sensibilità) o di movimenti congiunti di un insieme di
fattori di rischio in ipotesi di scenari avversi (analisi di scenario).
Inoltre, Banca Tercas si è dotata di un Contincency Funding Plan, documento che descrive il processo finalizzato
a gestire il profilo di liquidità in condizioni di difficoltà o emergenza. In esso sono riportati gli obiettivi, i processi, le
strategie di intervento e gli organi aziendali coinvolti nella gestione delle situazioni di crisi di liquidità.
Si precisa che tali tabelle sono compilate allocando i flussi finanziari contrattuali non attualizzati (in linea capitale e
interessi) nelle pertinenti fasce di vita residua. I flussi finanziari in linea interessi non sono riportati con riferimento
alle fasce temporali oltre 1 anno così come espressamente disposto dalla Circolare n. 262/2005 di Banca d'Italia.
370
371
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie
valuta di denominazione: euro
valuta di denominazione: Dollaro USA
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A vista
da oltre
1 gg a
7 gg
da oltre
7 gg a
15 gg
da oltre
15gg a
1m
da oltre 1
ma3m
da oltre 3
ma6m
da oltre
6ma
1a
da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre
5 anni
Durata
Indeter.
Totale
921.219
12.234
15.603
67.634
296.734
182.167
290.397
1.167.272
1.688.818
22.816
4.664.894
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A vista
da oltre
1 gg
a 7 gg
da oltre
7 gg
a 15 gg
da oltre
15gg
a1m
da oltre
1m
a3m
da oltre 3
ma6m
da oltre 6
ma1a
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeter.
Totale
2.891
96
0
563
8.285
6.912
1
0
0
0
18.748
A.1
Titoli di Stato
0
0
0
0
14.964
0
545
64.009
0
0
79.518
A.1
Titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.2
Altri titoli di debito
0
0
0
528
7.398
14.368
30.280
30.563
0
0
83.137
A.2
Altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.3
Quote OICR
8.628
0
0
0
0
0
0
0
0
0
8.628
A.3
Quote OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.4
Finanziamenti
912.591
12.234
15.603
67.106
274.372
167.799
259.572
1.072.700
1.688.818
22.816
4.493.611
A.4
Finanziamenti
2.891
96
0
563
8.285
6.912
1
0
0
0
18.748
- Banche
14.473
1.211
2.113
8.502
88.050
4.015
1.596
0
0
21.204
141.164
- Banche
2.842
0
0
0
112
0
0
0
0
0
2.954
- Clientela
898.118
11.023
13.490
58.604
186.322
163.784
257.976
1.072.700
1.688.818
1.612
4.352.447
49
96
0
563
8.173
6.912
1
0
0
0
15.794
Passività per cassa
2.416.232
30.102
51.457
52.753
200.485
242.942
255.419
636.844
167.935
0
4.054.169
Passività per cassa
15.521
0
374
1.908
1.287
378
0
0
0
0
19.468
B.1
2.034.414
5.268
29.043
12.647
6.890
2.222
51.734
50
34
0
2.142.302
B.1
15.521
0
374
1.908
1.287
378
0
0
0
0
19.468
254.656
5.228
29.043
12.289
5.981
1.908
50.000
0
0
0
359.105
55
0
374
1.908
1.287
378
0
0
0
0
4.002
1.779.758
40
0
358
909
314
1.734
50
34
0
1.783.197
15.466
0
0
0
0
0
0
0
0
0
15.466
Depositi e c/c
- Banche
- Clientela
- Clientela
Depositi e c/c
- Banche
- Clientela
B.2
Titoli di debito
8.351
5.411
6.819
20.425
132.104
223.346
197.154
603.125
84.309
0
1.281.044
B.2
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.3
Altre passività
373.467
19.423
15.595
19.681
61.491
17.374
6.531
33.669
83.592
0
630.823
B.3
Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
9.820
6.393
748
794
10.316
10.401
33.110
0
0
0
71.582
Operazioni "fuori bilancio"
0
919
748
1.206
9.671
4.512
17.202
0
0
0
34.258
Derivati finanziari con
scambio di capitale
0
6.393
748
794
9.727
10.325
23.421
0
0
0
51.408
C.1
Derivati finanziari con
scambio di capitale
0
595
748
1.206
9.671
4.512
17.202
0
0
0
33.934
- posizioni lunghe
0
2.697
374
397
4.863
5.726
11.708
0
0
0
25.765
- posizioni lunghe
0
265
374
809
4.836
2.256
8.603
0
0
0
17.143
- posizioni corte
0
3.696
374
397
4.864
4.599
11.713
0
0
0
25.643
- posizioni corte
0
330
374
397
4.835
2.256
8.599
0
0
0
16.791
Derivati finanziari senza
scambio di capitale
9.820
0
0
0
589
76
9.689
0
0
0
20.174
Derivati finanziari senza
scambio di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
5.315
0
0
0
331
76
9.661
0
0
0
15.383
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
4.505
0
0
0
258
0
28
0
0
0
4.791
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
65.411
0
0
383
217
21
1.057
15.748
47.276
0
130.113
Depositi e finanziamenti
da ricevere
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
353
0
0
383
217
21
1.057
15.748
47.276
0
65.055
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
65.058
0
0
0
0
0
0
0
0
0
65.058
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Impegni irrevocabili
a erogare fondi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Impegni irrevocabili
a erogare fondi
0
324
0
0
0
0
0
0
0
0
324
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
162
0
0
0
0
0
0
0
0
162
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
162
0
0
0
0
0
0
0
0
162
Garanzie finanziarie
rilasciate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Garanzie finanziarie
rilasciate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Operazioni "fuori bilancio"
C.1
C.2
C.3
Depositi e finanziamenti
da ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4
C.5
372
C.2
C.3
C.4
C.5
373
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie
valuta di denominazione: Franco Svizzero
Valuta di denominazione – altre divise
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A vista
da oltre
1 gg a
7 gg
da oltre
7 gg
a 15 gg
da oltre
15gg a
1m
da oltre 1
ma3m
da oltre 3
ma6m
da oltre
6ma
1a
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeter.
Totale
288
0
931
0
800
9.378
0
0
0
0
11.397
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A vista
da oltre
1 gg a
7 gg
da oltre
7 gg a
15 gg
da oltre
15gg a
1m
da oltre 1
ma3m
da oltre 3
ma6m
da oltre 6
ma1a
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indetermin.
Totale
888
0
152
854
56
254
0
0
0
0
2.204
A.1
Titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.1
Titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.2
Altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.2
Altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.3
Quote OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.3
Quote OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.4
Finanziamenti
288
0
931
0
800
9.378
0
0
0
0
11.397
A.4
Finanziamenti
888
0
152
854
56
254
0
0
0
0
2.204
- Banche
271
0
0
800
0
0
0
0
0
1.071
- Banche
886
0
152
854
56
254
0
0
0
0
2.202
- Clientela
17
0
931
0
0
9.378
0
0
0
0
10.326
- Clientela
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
Passività per cassa
470
0
-800
0
5.598
4.579
0
0
0
0
9.847
Passività per cassa
566
0
0
0
0
0
0
0
0
0
566
B.1
470
0
-800
0
5.598
4.579
0
0
0
0
9.847
B.1
566
0
0
0
0
0
0
0
0
0
566
- Banche
83
0
-800
5.598
4.579
0
0
0
0
9.460
- Banche
53
0
0
0
0
0
0
0
0
0
53
- Clientela
387
0
0
0
0
387
- Clientela
513
0
0
0
0
0
0
0
0
0
513
Depositi e c/c
Depositi e c/c
B.2
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.2
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.3
Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.3
Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Operazioni "fuori bilancio"
0
28
0
0
0
0
6.242
0
0
0
6.270
Operazioni "fuori bilancio"
0
32
296
1.649
0
0
0
0
0
0
1.977
Derivati finanziari
con scambio di capitale
0
28
0
0
0
0
6.242
0
0
0
6.270
C.1
Derivati finanziari con
scambio di capitale
0
32
296
1.649
0
0
0
0
0
0
1.977
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
3.122
0
0
0
3.122
- posizioni lunghe
0
0
296
1.649
0
0
0
0
0
0
1.945
- posizioni corte
0
32
0
0
0
0
0
0
0
0
32
Derivati finanziari senza
scambio di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
374
- posizioni corte
0
28
0
0
0
0
3.120
0
0
0
3.148
Derivati finanziari senza
scambio di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Depositi e finanziamenti
da ricevere
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Depositi e finanziamenti da
ricevere
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Impegni irrevocabili
a erogare fondi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Impegni irrevocabili a
erogare fondi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Garanzie finanziarie rilasciate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Garanzie finanziarie
rilasciate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.2
C.3
C.4
C.5
375
metodo Base (BIA – Basic Indicator Approach);
metodo Standardizzato (TSA – Traditional Standardised Approach);
metodi Avanzati (AMA – Advanced Measurement Approaches).
Con delibera del CdA, Banca Tercas ha adottato il metodo Base dove il requisito patrimoniale è pari al 15 per cento
della media delle ultime tre osservazioni dell’indicatore rilevante, individuato nel margine d’intermediazione, riferite
alla situazione di fine esercizio (31 dicembre).
Per un’adeguata attività di verifica è stato sviluppato un applicativo inerente al sistema dei controlli a distanza.
Lo strumento, che affianca i tradizionali metodi di verifica, consente il monitoraggio delle attività svolte dalle unità
operative sulla base delle informazioni estratte dal sistema informativo aziendale. L’attività di controllo a distanza
comporta l’analisi dei dati su base aggregata delle filiali.
Un altro presidio del rischio operativo è il sistema di business continuity che permette di governare diversi scenari
di crisi caratterizzati dall’indisponibilità degli edifici, della componentistica hardware, delle strutture e delle infrastrutture di rete e del personale essenziale, prevedendo di rilocare le risorse umane e tecnologiche coinvolte nei
sottoprocessi critici, alternativamente nei siti di Disaster Recovery individuati.
B Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa
(migliaia di euro)
Totale
•
•
•
Alla data del 31 Dicembre 2010 il Patrimonio Consolidato del Gruppo Banca Tercas Spa si determina in euro
359.793 migliaia. Comprendendo anche la quota di pertinenza di terzi il Patrimonio Consolidato ammonta ad euro
367.439 migliaia.
Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di
procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro,
le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. La circ.263/06 della Banca d’Italia, prevede tre metodi di calcolo del requisito patrimoniale, caratterizzati da livelli crescenti di complessità nella misurazione dell’esposizione al rischio e da più stringenti
presidi organizzativi in termini di meccanismi di governo societario e di processi per l’identificazione, la gestione e
il controllo del rischio
A. Informazioni di natura qualitativa
Altre Imprese
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Sezione 1 Il patrimonio consolidato
Imprese di
assicurazione
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
Gruppo bancario
1.4 – Rischi Operativi
1. Capitale sociale
50.000
0
0
0
50.000
2. Sovrapprezzi di emissione
25.038
0
0
0
25.038
280.718
0
0
(7.996)
272.722
Voci del Patrimonio netto
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
4. Strumenti di capitale
5.200
0
0
0
5.200
57.744
0
0
0
57.744
316
0
0
0
316
217.458
0
0
(7.996)
209.462
0
0
0
0
0
5. (Azioni proprie)
(316)
0
0
0
(316)
La Capogruppo ha aderito all'Osservatorio Dipo dell’ABI, iniziativa per supportare lo sviluppo dell'Operational risk
management e per creare una metodologia di raccolta e di scambio di informazioni sulle perdite operative.
L'attività dell'Osservatorio si concretizza in prima istanza nella gestione e manutenzione del Database italiano delle
perdite operative (Dipo), una base dati che raccoglie informazioni sui singoli eventi di perdita operativa subiti dalle
banche aderenti, alle quali vengono forniti flussi di ritorno da utilizzare per le stime e la mitigazione del fenomeno.
6. Riserve da valutazione
2.546
0
0
0
2.546
2.546
0
0
0
2.546
- Attività materiali
0
0
0
0
0
- Attività immateriali
0
0
0
0
0
- Copertura di investimenti esteri
0
0
0
0
0
- Copertura dei flussi finanziari
0
0
0
0
0
L’Osservatorio Dipo ha come scopo raccogliere dati sulle perdite operative subite dagli associati e analizzare tali
perdite al fine di fornire dei flussi di ritorno.
Nel corso del 2010, Banca Tercas ha ampliato le segnalazioni dell’Istituto inserendo nel database event type
del tipo:
- Differenze di cambio
0
0
0
0
0
- Attività non correnti in via di dismissione
0
0
0
0
0
- Utili attuariali rel. a piani previd. a benefici definiti
0
0
0
0
0
- Quote delle riserve da valut. delle Part. valut. a PN
0
0
0
0
0
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Leggi speciali di rivalutazione
- frodi esterne relative a rapine per un totale di 6 eventi e perdite di circa 118 mila euro;
- operazioni bancomat e bonifici online fraudolenti per un totale di 90 eventi e perdite di circa 310 mila euro.
7. Utile (perdita) d'esercizio del gruppo e di terzi
Totale
0
0
0
0
0
17.246
0
203
0
17.449
375.232
0
203
(7.996)
367.439
Si precisa che il patrimonio esposto in tabella comprende l'utile di pertinenza di terzi, per euro 25 mila, ed il patrimonio di pertinenza di terzi, per euro 7.621 mila, per un totale complessivo di euro 7.646 mila. Tali aggregati si determinano poiché la controllata Terbroker Srl è posseduta dalla Capogruppo all'87,70% e Banca Caripe al 95,00%.
376
377
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza bancari
(migliaia di euro)
Totale 2010
B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Totale 2009
Attività/Valori
Riserva positiva
1.
Titoli di debito
2.
Titoli di capitale
3.
4.
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
1
0
752
0
2.337
0
3.908
0
Quote di OICR
288
80
98
470
Finanziamenti
0
0
0
0
2.626
80
4.758
470
Totale
B.3 Riserve di valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
(migliaia di euro)
Titoli di debito
1.
Esistenze iniziali
2.
Titoli di capitale
Quote di OICR
3.908
(372)
0
Variazioni positive
0
65
580
0
2.1
Incrementi di fair value
0
65
580
0
2.2
Rigiro a CE di riserve negative
0
0
0
0
da deterioramento
0
0
0
0
da realizzo
0
0
0
0
2.3
Altre variazioni
0
0
0
0
3.
Variazioni negative
(751)
(1.636)
0
0
3.1
Riduzioni di fair value
(1)
(46)
0
0
3.2
Rettifiche da deterioramento
0
0
0
0
3.3
Rigiro a CE da riserve positive da realizzo
0
(1.590)
0
0
3.4
Altre variazioni
(750)
0
0
0
1
2.337
208
0
378
Rimanenze finali
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
Totale 2010
Totale 2009
269.203
324.035
0
0
B.1
- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
0
0
B.2
- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
0
0
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B)
269.203
324.035
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
(2.667)
(3.250)
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D)
266.536
320.785
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
150.858
92.331
(324)
(1.173)
Finanz.
752
4.
(migliaia di euro)
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G.1
- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
0
0
G.2
- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
(324)
(1.173)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
150.534
91.158
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
(2.667)
(3.250)
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I)
147.867
87.908
0
0
414.403
408.693
0
0
414.403
408.693
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M)
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O)
379
2.2 Adeguatezza patrimoniale
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D’AZIENDA
A INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
SEZIONE 1 OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE L’ESERCIZIO
Non vi sono informazioni da fornire
Operazioni di aggregazione
B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
(migliaia di euro)
Denominazione
Data dell'operazione
Costo dell'operazione
% di int. con diritto di voto
nell'assemblea
Banca Caripe Spa
31-dic-10
228 milioni
95%
Importi non ponderati
Importi pond./requisiti
2010
2009
2010
2009
7.087.489
4.923.162
3.739.302
2.658.279
7.087.489
4.923.162
3.739.302
2.658.279
0
0
0
0
2.1 Base
0
0
0
0
2.2 Avanzata
0
0
0
0
Avviamento iniziale
3. Cartolarizzazioni
0
0
0
0
Avviamento derivante dall'acquisizione di Banca Caripe S.p.A.
Categorie / valori
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata
2. Metodologia basata sui rating interni
299.144
212.662
1.923
3.296
1.923
3.296
2. Modelli interni
0
0
3. Rischio di concentrazione
0
0
B.3 Rischio operativo
22.374
23.167
1. Metodo base
22.374
23.167
2. Metodo standardizzato
0
0
3. Metodo avanzato
0
0
B.4 Altri requisiti prudenziali
0
0
B.5 Altri elementi di calcolo
0
0
323.441
239.125
4.043.013
2.989.063
6,59%
10,73%
10,25%
13,67%
B.2 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
B.6 Totale requisiti prudenziali
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Patr. di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
Variazioni annue dell’avviamento
(migliaia di euro)
Avviamento delle controllate
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte
L’unica operazione di acquisizione effettuata nel corso del 2010 è relativa all’acquisizione della partecipazione di
controllo in Banca Caripe S.p.A. di seguito descritta.
Avviamento esposto a voce 130 Attività Immateriali
0
85.106
2.268
87.374
Avviamento costituito da euro 85.106 migliaia derivante dall’acquisizione da parte di Banca Tercas Spa del 95%
del capitale sociale di Banca Caripe Spa e da euro 2.268 migliaia dall’avviamento relativo all’acquisizione, effettuata
nel 2006, da parte di Banca Caripe Spa di attività costituite ad nr 4 sportelli dell’allora Banca Popolare di Verona e
Novara ubicati nella regione Marche.
Acquisizione di Banca Caripe Spa (Cassa di Risparmio di Pescara Spa)
Descrizione dell’operazione
In data 1 ottobre 2010 Banca Tercas Spa ha sottoscritto un contratto di acquisto dal Banco Popolare S.c.p.a. di
una partecipazione di controllo pari al 95% del capitale sociale di Banca Caripe per un corrispettivo di 228 milioni
di euro.
Ai sensi del contratto l’efficacia del trasferimento della partecipazione azionaria è stata sospensivamente condizionata al rilascio delle autorizzazioni delle autorità competenti, tali condizioni sospensive si sono verificate in data 31
dicembre 2010.
L’acquisizione deve essere contabilizzata nella data in cui l’acquirente, identificabile con Banca Tercas Spa, ottiene
effettivamente il controllo sull’impresa o sulle attività acquisite. Il controllo è stato acquisito con il verificarsi delle
condizioni sospensive in data 31 dicembre 2010, tale data, ai sensi dell’IFRS 3 è stata identificata come data di
acquisizione.
Alla data di acquisizione il costo dell’aggregazione, pari a 228 milioni di euro, deve essere allocato valutando le attività acquisite e le passività assunte identificabili ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione incluse
eventuali attività immateriali identificabili non rilevate nel bilanio dell’impresa acquisita. Ciò che residua dopo questa
acquisizione deve essere iscritto come avviamento, valore che rappresenta un pagamento effettuato dall’acquirente
380
381
in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificati individualmente e
rilevate separatamente.
L’IFRS 3 consente che la definitiva allocazione del costo dell’aggregazione possa essere effettuata entro dodici mesi
dalla data di acquisizione. In considerazione della complessità legata allo svolgimento dell’attività sopra descritta, il
Gruppo si avvale di tale facoltà includendo nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 una stima preliminare degli
effetti dell’allocazione del costo dell’acquisizione.
Si riporta il valore contabile ed il fair value delle attività e passività acquisite.
Banca Caripe
Spa
Rettifiche
Banca
Caripe Spa
riclassifica per
Consolidamento
9.101.717
0
9.101.717
17.387.549
0
17.387.549
0
0
0
2.116.679
0
2.116.679
0
0
0
115.378.790
0
115.378.790
1.420.798.518
52.818.000
1.473.616.518
80. Derivati di copertura
0
0
0
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di coperture generiche
0
0
0
0
0
0
1.411.081
0
1.411.081
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Allocazione del costo dell’operazione
Come sopra esposto, alla data di acquisizione, il costo dell’aggregazione deve essere allocato rilevando le attività,
le passività e le passività potenziali identificabili dell’entità acquisita ai rispettivi fair value alla data di acquisizione
incluse eventuali attività immateriali identificabili non rilevate nel bilancio dell’impresa acquisita. Ciò che residua
dopo questa allocazione deve essere iscritto come avviamento.
Si è quindi determinato il fair value delle attività e passività rilevate, rappresentate principalmente da attività e passività finanziarie.
Le attività e passività finanziarie sono state valutate al fair value attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi
sugli strumenti utilizzando una curva dei tassi che tiene conto anche del rischio di credito riferito alla posizione
oggetto di valutazione.
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60. Crediti verso banche
70. Crediti verso clientela
100. Partecipazioni
110. Attività materiali
Nell’ambito dell’acquisizione non sono state identificate attività immateriali legate alla gestione del rapporto con il
cliente.
Attività immateriali
2.268.387
2.268.387
120. di cui:
La differenza tra prezzo pagato per l'acquisizione del 95% di Banca Caripe ed il valore della corrispondente percentuale del Capitale Netto è stata allocata in via provvisoria per euro 52.818 migliaia sui crediti.
- avviamento
0
2.268.387
0
Attività fiscali
130. a) correnti
b) anticipate
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150. Altre attività
Totale dell'attivo
382
2.268.387
0
783.136
0
783.136
12.715.558
0
12.715.558
2.080.317
0
2.080.317
37.322.715
0
37.322.715
1.621.364.447
52.818.000
1.674.182.447
383
Nella tabella che segue si riporta il riepilogo dell'allocazione provvisoria del costo dell'acquisizione (importi in unità
di euro).
Voci del Passivo e del Patrimonio Netto
Banca Caripe
Spa
Rettifiche
Banca Caripe Spa
riclassifica per
Consolidamento
10.
Debiti verso banche
317.632.073
0
317.632.073
20.
Debiti verso clientela
919.957.248
0
919.957.248
30.
Titoli in circolazione
107.158.266
0
107.158.266
40.
Passività finanziarie di negoziazione
4.423.170
0
4.423.170
50.
Passività finanziarie valutate al fair value
83.650.047
0
83.650.047
60.
Derivati di copertura
0
0
0
70.
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica
0
0
0
Passività fiscali
80.
a) correnti
b) differite
90.
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
100. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto del personale
0
1.247.000
0
1.247.000
294.632 14.524.950
14.819.582
0
0
0
59.192.747
0
59.192.747
8.041.310
0
8.041.310
Fondi per rischi e oneri:
Imposte
differite
PPA Lordo
Prezzo di acquisto (95%)
112.121.178
106.515.119
Costo di acquisizione da allocare PPA
121.484.881
Fair value Crediti
Totale PPA allocato
Quota di pertinenza di Terzi
52.818.000
4.524.950
38.293.050
2.818.000
14.524.950
38.293.050
1.914.653
Avviamento
85.106.483
Patrimonio Caripe al FV
150.414.228
Prezzo Pagato per il 95%
228.000.000
95% del Patrimonio al FV di Caripe
142.893.517
Avviamento
85.106.483
Si precisa che la contabilizzazione iniziale dell'operazione di aggregazione è stata determinata solo provvisoriamente. Il limitato periodo di tempo intercorso tra la data di acquisizione (31 Dicembre 2010) e la predisposizione del presente documento non permette, infatti, il completamento di tutte le valutazioni al fair value richieste dall'IFRS 3.
La contabilizzazione di tale operazione sarà completata entro il termine dei 12 mesi previsti dal principio contabile
internazionale.
Sezione 2 - operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio
0
0
7.646.776
0
7.646.776
453.677
0
453.677
140. Azioni rimborsabili
0
0
0
II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
4.519.003,50
150. Strumenti di capitale
0
0
0
Terreni e fabbricati costo storico
5.303.746,14
59.799.162 38.293.050
98.092.212
F.do amm.to terreni e fabbricati
(784.742,64)
b) altri fondi
130. Riserve da valutazione
160. Riserve
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
190. Azioni proprie
200. Utile (Perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
0
0
0
51.600.000
0
51.600.000
0
0
0
268.339
0
268.339
1.621.364.447 52.818.000
1.674.182.447
PPA netto
228.000.000
Patrimonio Netto contabile di Caripe
95% del Patrimonio Netto contabile di Caripe
0
120.
a) quiescenza e obblighi simili
0
PPA (Purchase Price Allocation)
In data 7 marzo 2011 è stato redatto atto pubblico di fusione per incorporazione della controllata Sogiter in Banca
Tercas Spa. I valori relativi agli assets di Sogiter che sono confluiti nella contabilità di Tercas sono sotto riportati:
A fronte di tale iscrizione è stata elisa la partecipazione detenuta nella stessa società:
3.030.556
Partecipazione det. nella Sogiter
100,00%
Sono stati elisi anche i sotto riportati rapporti infragruppo:
C/C n. 0020152 66 SO.GI.TER SOCIETA' GESTIONE IMMOBILI TE
Mutuo passivo Tercas controllante
378.294,09
2.102.724,51
Si precisa che l'operazione in oggetto non rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS3 in quanto non comporta
scambi di valore con economie terze. In applicazione dell'orientamento Assirevi (OPI n. 2) la fusione per incorporazione è avvenuta in continuità di valori espressi nel Bilancio Consolidato del Gruppo 2010.
Gli effetti contabili e fiscali della stessa hanno avuto decorrenza retroattiva alla data del 1° Gennaio 2011.
384
385
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Ai sensi del Principio contabile IAS 24, per operazione con parte correlata si intende un trasferimento di risorse, servizi e obbligazioni fra entità indipendentemente dal fatto che sia pattuito un corrispettivo. Una parte è correlata se:
Per quanto riguarda i rapporti con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo si precisa che, alla data di redazione del presente Bilancio, risultano in essere conti correnti attivi per euro 1.274 migliaia,
operazioni di pronti contro termine attivi per 3.705 migliaia di euro, obbligazioni Banca Tercas per euro 3.950 migliaia oltre a garanzie ricevute dalla Banca per euro 85 migliaia.
Tutte le operazioni con le parti correlate sono state poste in essere sulla base di valutazioni di reciproca convenienza
economica e, comunque, a valori di mercato. In caso di operazioni poste in essere a tassi fuori mercato o in caso di
operazioni infruttifere, si precisa che sono state rilevate a Conto Economico perdite per operazioni sottosoglia, così
come espressamente previsto dallo IAS 39.
a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, controlla l'entità, ne è controllata, oppure è
soggetta al controllo congiunto o detiene una partecipazione nell' entità tale da poter esercitare un'influenza
notevole (potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza
averne il controllo o il controllo congiunto, solitamente segnalato dalla rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione o nell'organo equivalente e dalla partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione
alle decisioni in merito ai dividendi o ad altro tipo di distribuzione degli utili) su quest'ultima o controlla congiuntamente l'entità;
b)
c)
d)
e)
f)
è una società collegata;
è una joint venture in cui l'entità è una partecipante;
è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o della sua controllante;
è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti a) o d);
se è un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole da uno dei soggetti di cui
ai punti d) ed e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa dei diritti
di voto;
g) se è un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità o di una qualsiasi altra entità o di una qualsiasi altra entità
ad essa correlata.
Il Gruppo Banca Tercas Spa è controllato dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo che possiede, alla data di bilancio, n. 32,5 milioni di azioni della Capogruppo, del valore nominale unitario di 1,00 euro
cadauna, pari al 65% dell'intero Capitale Sociale.
1.1 Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti aventi responsabilità strategiche
(migliaia di euro)
2.1 Attività verso Parti Correlate
(migliaia di euro)
Società del
Gruppo
Soggetti
Controllanti
Amm.ri, Sindaci
e Dirigenti
e loro stretti
familiari
Totali
Crediti vs banche: depositi e conti correnti
0
0
825
825
Crediti vs la clientela: titoli di debito, fin.ti, altre
0
0
16.247
16.247
Altre Attività finanziarie
0
0
0
0
Totali
0
0
17.072
17.072
Società del
Gruppo
Soggetti
Controllanti
Amm.ri, Sindaci
e Dirigenti
e loro stretti
familiari
Totali
Debiti vs banche: depositi e conti correnti
0
0
0
0
Debiti vs la clientela: conti correnti, depositi, P/T
0
4.979
5.860
10.839
Altre Passività finanziarie (obbligazioni)
0
3.950
100
4.050
Totali
0
8.929
5.960
14.889
Voci / Valori
2.2 Passività con parti correlate
(migliaia di euro)
Voci / Valori
Compensi agli Amministratori
31.12.2010
Voci / Valori
752
Compensi ai Dirigenti
1.673
Totale
2.425
1.2 Informazioni sui compensi dei sindaci
(migliaia di euro)
Voci / Valori
31.12.2010
Compensi ai Sindaci:
183
Totale
183
386
387
2.3 Garanzie rilasciate a favore di parti correlate
2.5 Incidenza delle operazioni con parti correlate
(migliaia di euro)
In aggiunta a quanto previsto dallo IAS 24 si riportano le informazioni dell'incidenza che le operazioni o posizioni con
le parti correlate hanno sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Banca Tercas Spa.
Società del
Gruppo
Soggetti
Controllanti
Amm.ri, Sindaci
e Dirigenti
e loro stretti
familiari
Totali
Garanzie rilasciate
0
85
571
656
Totali
0
85
571
656
Voci / Valori
Parti correlate
Voci / Valori
Valore assoluto
102.784
0
0,00%
Attività finanziarie valutate al "fair value"
40.467
0
0,00%
Attività finanziarie disponibili per la vendita
43.811
0
0,00%
0
0
0,00%
165.607
825
0,50%
4.497.873
16.247
0,36%
81.447
0
0,00%
(742.670)
0
0,00%
Debiti verso clientela
(2.852.575)
(10.839)
0,38%
Titoli in circolazione
(1.219.412)
(4.050)
0,33%
(8.017)
0
0,00%
(149.804)
0
0,00%
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Voci / Valori
Interessi attivi
Società del
Gruppo
0
Soggetti
Controllanti
0
Amm.ri, Sindaci
e Dirigenti
e loro stretti
familiari
Totali
443
443
Altre attività
Interessi passivi
0
(86)
(4)
(90)
Commissioni attive
0
0
28
28
Commissioni passive
0
0
0
0
Utile da cessione di attività finanziarie
0
0
0
0
Spese amministrative
0
0
(232)
(232)
Altre proventi ed oneri
0
0
0
0
Totali
0
(86)
235
149
Debiti verso banche
Passività finanziarie di negoziazione
Altre passività
b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate
sulle voci del conto economico
Interessi attivi e proventi assimilati
134.359
443
0,33%
Interessi passivi e oneri assimilati
(29.515)
(90)
0,30%
Commissioni attive
38.353
28
0,07%
Commissioni passive
(1.598)
0
0,00%
Spese amministrative
(87.406)
(232)
0,27%
0
0
0,00%
Altri oneri e proventi di gestione
388
%
a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate
sulle voci di stato patrimoniale
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2.4 Aspetti reddituali
Di seguito si riporta una sintesi delle componenti economiche che sono state generate nel corso del 2010 da rapporti intrattenuti dal Gruppo Tercas con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo e
con amministratori, sindaci, dirigenti e loro stretti familiari.
Totale al 31.12.10
389
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
I risultati per settori di attività al 31 Dicembre 2010
La presente Parte non viene avvalorata non esistendo, alla data del 31 dicembre 2010, nessun accordo di pagamento basato di propri strumenti patrimoniali.
Voci
A.1 Distribuzione per settori di attività: dati economici
Il prospetto recante le risultanze per settori previsto dall'IFRS 8, è stato redatto facendo riferimento ai dati del Servizio Risk Management - Controllo di Gestione della Capogruppo.
Al fine di svincolare le filiali dal rischio tasso di interesse è stato introdotto un sistema di rilevazione delle componenti
figurative a tassi interni di trasferimento multipli (TIT).
In presenza di TIT multipli ad ogni rapporto, nel momento dell’apertura del medesimo, viene assegnato un TIT, detto
"TIT a scadenza", che rimane invariato:
1. fino alla scadenza del rapporto, nel caso di rapporti a tasso fisso;
2. fino alla successiva data di revisione del tasso, nel caso di rapporti a tasso variabile.
Ogni mese, per ciascun rapporto, vengono rilevati i seguenti margini finanziari:
1. margine della filiale: dato dal delta tra gli interessi effettivi del cliente e gli interessi figurativi calcolati al TIT a
scadenza assegnato al rapporto;
2. margine di tesoreria (Area Finanza): dato dal delta tra gli interessi figurativi calcolati al TIT a scadenza assegnato
al rapporto e il TIT a vista.
In questo modo, il rischio di tasso viene assegnato all’Area Finanza. Il TIT a scadenza da assegnare a ciascun rapporto è individuato dall’incrocio tra le seguenti tre entità:
a) data decorrenza tasso: corrisponde alla data di inizio conteggio interessi per i rapporti a tasso fisso ed alle singole date di repricing per i rapporti a tasso variabile;
b) durata del tasso: corrisponde alla durata originaria per i rapporti a tasso fisso ed al periodo intercorrente tra la
precedente revisione tasso e la successiva per i rapporti a tasso variabile;
c) divisa.
Per la redazione del segment reporting sono stati estratti i dati per singolo cliente e rapporto, con evidenza dei
prodotti finanziari, riepilogati nel margine finanziario, e dei prodotti di servizio che sono confluiti nelle commissioni
nette e nei proventi diversi.
L'attribuzione delle spese del personale è stato effettuato imputando l'onere dei dipendenti di rete e ribaltando il costo delle unità centrali. Sono stati esclusi gli oneri relativi alla Finanza Aziendale ed all'Area Direzionale. Egualmente
si è proceduto per le Spese amministrative.
Le voci di accantonamento al Fondo per Rischi ed Oneri e Rettifiche di valore nette sono state imputate in via analitica.
Dall'analisi delle risultanze appare preponderante l'apporto dei settori Famiglie ed Altri Operatori che costituiscono
il "core business" del Gruppo.
Di minore entità, in valore assoluto, l'apporto degli altri due settori individuati: mentre per la Finanza Aziendale i
valori esprimono la bassa propensione al rischio della Capogruppo, con conseguente investimento in titoli dotati di
buono standing creditizio e rating, per quanto riguarda l'Area Direzionale i valori reddituali sono da ascriversi essenzialmente alle risultanze della gestione delle partecipazioni della Capogruppo.
Essendo stato acquisito il controllo di Banca Caripe Spa in data 31 Dicembre 2010 si riporta di seguito la distribuzione dei risultati per settori di attività riferita alla sola Capogruppo Banca Tercas Spa. Infatti, in considerazione del
fatto che l'acquisizione di Banca Caripe si è perfezionata solo al 31 dicembre 2010, non è stato possibile predisporre un'informativa di settore che tenesse in considerazione anche i dati patrimoniali di Banca Caripe a causa della
differente segmentazione del business che la nuova controllata determinava nell'ambito del precedente Gruppo di
appartenenza. Si sottolinea altresì, che non essendo stati consolidati i dati economici di Banca Caripe del 2010 in
applicazione di quanto disposto dallo IAS 27 par.30, i seguenti risultati economici per settori operativi rappresentano
pienamente l'informativa prevista dal principio contabile di riferimento.
390
Family
Private
Finanza
aziendale
No addetto
Area direz.
Totale
31.12.10
37.408
9.159
13.494
2.410
28.876
3.698
7.125
102.170
Dividendi
0
0
0
0
0
1.107
(234)
873
Utile cess. o riacq. di att. e pass. fin.
0
0
0
0
0
0
2.005
2.005
Risultato netto Att. e Pass. valut. al FV
0
0
0
0
0
(3.193)
0
(3.193)
Interessi netti
PARTE L– INFORMATIVA DI SETTORE
Small
Business
Corporate
8.278
2.502
10.958
2.231
12.253
(19)
400
36.603
Risultato dell'attività di negoziazione
0
0
54
0
0
(933)
0
(879)
Altri proventi (oneri) di gestione
0
0
0
0
0
0
5.130
5.130
45.686
11.661
24.506
4.641
41.129
660
14.426
142.709
(11.860)
(3.061)
(6.433)
(1.219)
(10.797)
(138)
(20.416)
(53.924)
(3.405)
(442)
(2.976)
(3.355)
(3.313)
(80)
(19.376)
(32.947)
(131)
(17)
(114)
(129)
(127)
0
(1.223)
(1.741)
(15.396)
(3.520)
(9.523)
(4.703)
(14.237)
(218)
(41.015)
(88.612)
30.290
8.141
14.983
(62)
26.892
442
(26.589)
54.097
Commissioni nette
Proventi operativi netti
Spese del personale
Spese amministrative
Amm.to imm. immateriali e materiali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
Rettifiche di val. sull'avviamento
0
0
0
0
0
0
0
0
Acc.ti netti ai fondi rischi ed oneri
0
0
0
0
0
0
1.407
1.407
Rettifiche di valore nette su crediti
(13.382)
(1.711)
(5.662)
(913)
(9.751)
0
(1.072)
(32.491)
Rettifiche di valore nette su altre attività
0
0
0
0
0
0
(588)
(588)
Utili (perdite) su investimenti
0
0
0
0
0
0
47
47
16.908
6.430
9.321
(975)
17.141
442
(26.795)
22.472
Risultato corrente al lordo delle imposte
A.2 Distribuzione per settori di attività: dati patrimoniali
Essendo stato acquisito il controllo di Banca Caripe Spa in data 31 Dicembre 2010 si riporta di seguito la distribuzione per settori di attività riferita alla sola Capogruppo Banca Tercas Spa.
Voci
Crediti verso la clientela
Small
Business
Corporate
Family
Private
No addetto
Finanza
aziendale
Totale
31.12.10
Area
direz.
1.330.992
170.197
563.139
90.784
894.889
0
0
3.050.001
251.359
43.709
830.121
1.533.141
387.720
0
0
3.046.050
Altre attività fin. (al netto delle pass. fin.)
0
0
0
0
0
122.461
231.154
353.615
Posizione interbancaria netta
0
0
0
0
0
(393.916)
0
(393.916)
Debiti vs clientela (voci 20-30 e 50 SP Passivo)
391
ALLEGATI BILANCIO CONSOLIDATO
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2010
ALLEGATI BILANCIO CONSOLIDATO
CAPITALE SOCIALE
NS. AZIONI
VALORE NOMINALE
PARTECIPATA
VALORE BILANCIO
% INT
AG.EN.A
20.000,00
400,00
1.400,00
1.400,00
7,00
ALFA SPA
706.350,00
2.200,00
112.200,00
41.411,36
15,88
BANCA D'ITALIA
156.000,00
115,00
59,80
59,39
0,04
BANCA INTERREGIONALE
17.137.500,00
5.141,00
2.570.500,00
2.570.500,00
15,00
CENTRO FACTORING
25.200.000,00
2.140,00
8.560,00
12.046,92
0,03
284.051,29
40,00
20.658,28
0,40
7,27
4.126.886,00
2.345,00
121.119,25
121.109,12
2,93
20.400,06
1,00
2.582,28
-
12,66
10.000.000,00
1,00
1.440.000,00
2.225.323,20
4,80
EUROCASSE SIM SPA
2.220.000,00
1.600,00
3.552,00
-
0,16
FI.R.A. SPA
5.100.000,00
980.000,00
499.800,00
469.518,00
9,80
FI.R.A. SERVIZI SPA
1.000.000,00
1,00
150.000,00
150.000,00
15,00
GRAN SASSO LAGA SRL
28.305,00
3.000,00
1.548,00
1.287,30
5,47
INTESA SAN PAOLO SPA
6.161.652.830,84
969.803,00
504.297,56
1.980.628,67
0,01
62.373.801,21
75.173,00
38.338,23
0,75
0,06
118.857.143,00
2.700,00
702,00
1.020,60
0,00
1.830.098,00
14.448,00
14.448,00
14.450,08
0,79
SIA-SSB SPA
22.091.286,62
91.501,00
11.895,13
4.082,77
0,05
SITEBA SPA
2.600.000,00
7.251,00
3.770,52
3.795,83
0,15
( Estero)
10.845.000,00
6,00
750,00
625,00
0,01
TERCAS SICAV LUX (estero)
32.740.522,65
3.000,00
38.820,00
38.820,00
0,12
TERFINANCE SPA
11.164.973,90
41.806,00
2.159.279,90
4.661.381,65
19,34
8.840.000,00
1.698.300,00
883.116,00
19.671.910,40
9,99
8.587.396,95
31.969.371,44
Informativa relativa ai compensi spettanti, per le attività svolte nel corso del 2010, alla società di revisione legale
Deloitte & Touche Spa e società appartenenti al suo network.
Tipologia di servizi
Soggetto
che ha erogato il servizio
Destinatario
Importi
Revisione legale
Revisione legale
Deloitte & Touche Spa
Banca Tercas
72.300
Revisione legale
Deloitte & Touche Spa
Adriatico Finance SME Srl
28.000
SOCIETA'
CENTRO IPERBARICO
SVILUPPO ITALIA ABRUZZO SPA
CONS. SVIL. IND/LE TE.
Revisione legale
Deloitte & Touche Spa
Adriatico Finance RMBS Srl
22.000
Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali
Deloitte & Touche Spa
Banca Tercas
3.000
Servizi di Attestazione
Verifiche su Servicing report Adriatico Finance SME
Verifiche su Servicing report Adriatico Finance RMBS
Deloitte & Touche Spa
Deloitte & Touche Spa
Banca Tercas
Banca Tercas
C.S.E. S.c.a r.l.
10.000
6.000
ISVEIMER SPA
MPS MERCHANT SPA
Servizi di Consulenza fiscale
Consulenza fiscale
SAGA SPA
Studio Tributario e Societario
member of
Deloitte Touche Tohmatsu
Banca Tercas
36.000
Altri servizi
Due Diligence acquisizione Banca Caripe
SWIFT
Deloitte & Touche Spa
Banca Tercas
190.000
Supporto metodologico nella ridefinizione
del processo di gestione del rischio di liquidità
Deloitte Consulting Spa
Banca Tercas
75.000
Supporto metodologico nell'attività di analisi
del processo di intermediazione finanziaria
Deloitte ERS Srl
Banca Tercas
45.000
TOTALE
Si precisa che gli importi sono da intendersi al netto di IVA e spese.
394
ASSICURATRICE MILANESE SPA
Si precisa che le partecipazioni possedute da Banca Caripe nelle società di gestione servizi, Società Gestione Servizi
BP, Società BP Property Management e Società Gestione Crediti BP Soc. Consortile, alla data del 31 Dicembre 2010
sono state riclassificate tra le attività in via di dismissione.
395
PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DELLA TERCAS S.P.A. AL 31.12.2010
Immobili 2010 - Tercas spa
Immobili 2010 - Tercas spa
Costo
Legge n. 576
del 2.12.75
Legge n. 72 del
19.03.83
Legge n. 408 del
29.12.90
Legge n. 413 del
30.12.91
Costi capitalizzati
nel 2010
Totale
Teramo:
- Sede Centrale - C.so S. Giorgio 36
4.340.590,06
- ex Banco Roma - C.so S. Giorgio
1.473.241,03
- Via Gammarana
3.280.251,85
- Via Cona 65
25.297,78
- Via Cona 65
25.297,78
312.108,16
Pietracamela - Via XXIV Maggio 1
44.684,60
Pietracamela - Via XXIV Maggio 1
21.443,51
Pineto - P.za della Libertà
24.431,45
Pineto - P.za della Libertà
209.358,15
1.126.275,73
413.165,52
1.911.861,61
8.104.001,08
Rocca S. Maria - Strada Prov.le
8.641,45
135.720,63
206.582,76
265.199,13
2.080.743,55
Rocca S. Maria - Strada Prov.le
12.962,17
3.047.952,14
6.328.203,99
Roseto degli Abruzzi - V. Nazionale
532.611,03
93.851,39
175.776,52
Scerne di Pineto
133.269,64
94.913,20
120.210,98
S. Egidio alla Vibrata - C.so Adriatico
56.627,35
- Località Acquaviva
2.700,74
- Via Carducci (ex Papiri)
8.328,76
22.261,67
22.678,38
53.268,81
- Viale Crispi
5.536,05
194.078,15
150.000,58
349.614,78
56.862,34
56.862,34
- Via Mezzanotte area ed.
2.700,74
-
S. Nicolò - P.za Progresso
S.Omero - Via V. Emanuele II 9
S.Onofrio - Campli Terreno agricolo
- Via Badia - Via Pepe
597.639,37
597.639,37
Silvi Marina - Via A. Rossi 37
227.060,81
227.060,81
Torricella Sicura:
28.874,06
28.874,06
- Via A. De Gasperi 28
476.161,23
- Via A. De Gasperi 28
315.627,98
Tortoreto Lido - Via Carducci 123
50.126,98
91.450,34
Tortoreto Lido - Via Carducci 123
37.844,84
49.125,37
Tossicia
26.656,20
52.366,20
Alba Adriatica - Via Roma 49
31.984,50
Alba Adriatica - Lungomare Marconi
315.627,98
Ancarano - Via della Misericordia 10
16.920,80
Ancarano - Via della Misericordia 10
11.280,53
205.364,39
238.812,34
24.402,56
745.569,46
451.793,41
55.381,74
107.940,20
218.465,13
2.162,00
188.139,05
188.139,05
37.514,39
42.252,32
243.915,37
286.167,69
365.348,97
145.235,26
510.584,23
Val Vomano
68.424,30
73.169,86
141.594,16
126.228,70
225.198,71
30.301,23
55.756,03
TOTALE
30.147,78
26.245,00
23.208.646,28
312.108,16
4.081.411,42
1.294.130,55
13.042.528,72
146.409,61
42.085.234,74
9.236,55
58.566,21
145.119,42
286.237,60
14.399,88
76.703,94
91.103,82
39.333,93
41.553,25
213.938,96
146.409,61
358.572,68
78.533,74
Castelnuovo Vomano
191.015,00
30.522,79
71.458,28
Castelli - Piazza Roma
129.114,22
189.889,80
26.245,00
Campli - Corso Umberto 27
1.290.937,98
126.430,56
Tortoreto Paese
107.518,46
680.858,42
6.991,60
1.213.815,41
33.599,72
45.497,95
77.468,53
133.269,64
232.770,40
42.252,32
608.165,43
Campli - Corso Umberto 27
40.757,43
32.535,78
-
25.454,80
412,05
209.358,15
105.971,57
Villa Lempa - P.za Comunale 38
58.566,21
22.662,53
36.270,87
1.353.540,60
-
9.453,45
53.386,96
161.601,26
8.824,50
322.734,80
16.313,74
1.191.939,34
Bellante Paese - area edificabile
161.664,65
566.749,30
68.822,23
Bellante Paese – Piazza Roma
47.656,48
136.638,70
242.172,10
Villa Lempa - P.za Comunale 38
7.075,46
106.746,85
244.790,97
29.526,87
Bellante Stazione - area edificabile
40.937,73
Totale
79.786,23
25.264,22
286.491,91
Costi capitalizzati
nel 2010
26.212,97
-
4.262,65
319.158,07
Legge n. 413 del
30.12.91
2.162,00
Arsita - P.za Umberto I n. 1
Atri - Piazza Duomo 1
Legge n. 408 del
29.12.90
21.124,52
55.143,19
6.393,97
Ascoli Piceno - Via Napoli
Legge n. 72 del
19.03.83
451.793,41
Arsita - P.za Umberto I n. 1
19.316,03
Legge n. 576
del 2.12.75
46.260,23
S. Onofrio
- Piano della Lenta
- Via Paolucci
Costo
80.887,18
IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI PREVIDENZA DEL PERSONALE
Immobili 2010 - Tercas spa
Legge n. 576
del 2.12.75
Costo
Legge n. 72 del
19.03.83
Legge n. 408 del
29.12.90
Legge n. 413 del
30.12.91
Costi capitalizzati
nel 2010
Totale
213.938,96
Castilenti - Piazza Marconi 5
61.297,57
128.780,21
227.003,57
Castilenti - Piazza Marconi 5
54.358,22
112.749,16
167.107,38
- Via Cona
332.179,72
297.553,22
629.732,94
368.139,11
229.564,85
597.703,96
- Collatterrato Basso
955.173,45
-
955.173,45
147.766,02
254.802,57
Atri - C.so Elio Adriano
5.303,86
146.783,45
152.087,31
Colonnella - Via Roma
36.925,79
Teramo:
Controguerra - P.za del Commercio 7
85.955,53
Controguerra - P.za del Commercio 7
83.281,58
104.897,40
188.178,98
Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4
37.691,02
357.069,53
394.760,55
Corropoli - Piazza Piedicorte 22
19.115,23
51.505,75
70.620,98
Montorio al Vomano - ex Giustignani
15.956,26
43.882,90
59.839,16
Corropoli - Piazza Piedicorte 22
28.672,84
75.832,31
136.166,57
Pineto - Piazza Gramsci
2.788,85
41.061,97
43.850,82
267.053,48
Colonnella – Rio Moro
435.770,58
-
435.770,58
Corropoli Bivio
267.053,48
Garrufo di S.Omero
381.210,97
Giulianova Lido - Via Matteotti 1
177.027,59
Giulianova Lido - Via Matteotti 1
20.699,60
Giulianova - Quartiere Annunziata
Giulianova Paese - ex Ciafardoni
439.923,97
44.400,18
Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4
36.974,52
Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4
9.243,63
Montorio al Vomano - area edificabile
109.752,68
Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti
791.774,24
697.023,30
1.400.351,47
362.902,27
383.601,87
71.684,90
1.421.565,02
91.524,79
314.091,30
845.540,06
Pagliaroli di Cortino
21.691,19
20.253,64
41.944,83
152.060,81
196.460,99
Tossicia - P.zza Umberto
97.557,54
29.588,07
127.145,61
198.906,65
211.843,25
447.724,42
103.090,73
112.334,36
109.752,68
129.254,70
129.254,70
97.378,98
97.378,98
2.160.738,31
2.160.738,31
18.451,23
Notaresco - P.za del Mercato 8
Pagliaroli di Cortino
396
367.545,01
272.208,13
48.821,30
-
Notaresco - P.za del Mercato 8
Pescara - Via Conte di Ruvo 41
43.018,26
526.300,58
272.208,13
Martinsicuro - Via C.Colombo 235
Nereto - Piazza Marconi
31.661,42
1.301.058,82
Martinsicuro - Via C.Colombo 235
Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti
21.081,02
114.643,87
219.924,31
18.451,22
184.691,68
203.142,90
91.655,31
103.285,66
194.940,97
2.547.386,66
86.829,21
TOTALE
1.784.863,74
-
-
-
886.351,07
-
2.671.214,81
IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI LIQUIDAZIONE DEL PERSONALE
TOTALE
119.248,73
-
-
-
49.841,71
-
169.090,44
Costo
Legge n. 576
del 2.12.75
Legge n. 72
del 19.03.83
Legge n. 408
del 29.12.90
Legge n. 413 del
30.12.91
Costi
capitalizzati
nel 2010
Totale
25.112.758,75
312.108,16
4.081.411,42
1.294.130,55
13.978.721,50
146.409,61
44.925.539,99
RIEPILOGO IMMOBILI BANCA TERCAS SPA 2010
Immobili 2010 Tercas spa
TOTALE GENERALE
2.547.386,66
397
PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DELLA SO.G.I.TER SRL AL 31.12.2010
Immobili 2010 - Sogiter Srl
Costo
Legge n. 576
del 2.12.75
Legge n. 72 del
19.03.83
Legge n. 408
del 29.12.90
Pubblicità delle informazioni
Riv. a costo di
acquisto per bil.
consolidato
Costi
capitalizzati nel
2010
Totale
Le informazioni relative ai dati contabili del Gruppo Banca Tercas Spa vengono pubblicate sul sito internet della
Capogruppo (www.tercas.it) ed attraverso un comunicato stampa emanato immediatamente dopo il Consiglio di
Ammnistrazione che ha approvato i documenti.
Le informazioni sono pubblicate almeno una volta l'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio.
Teramo:
- via G. D'Annunzio n. 35
83.054,74
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
83.054,74
- via G. D'Annunzio n. 33
3.260.040,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
3.260.040,00
- via Scarselli n. 1
355.510,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
355.510,00
- via Scarselli n. 1
255.112,94
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
255.112,94
323.091,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
323.091,00
94.386,04
0,00
0,00
0,00
932.551,42
0,00
1.026.937,46
4.371.194,72
0,00
0,00
0,00
932.551,42
0,00
5.303.746,14
Pescara:
- via Bovio 93/1
Lanciano:
- via F. Filzi n. 14
TOTALE
398
399
PROGETTO GRAFICO
DANILO FURIA
STAMPA
TIPOGRAFIA 2000
MOSCIANO S.ANGELO (TE)
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Bilancio 2010 Banca Tercas Spa e Gruppo Bancario Tercas