1
il Campanile
3/2012
Periodico di informazione e cultura
Canosa di Puglia - Anno XIX n. 3 - Maggio - Giugno 2012
(UQHVWR/$6$/9,$
QXRYRVLQGDFRGL&DQRVD
GL/HRQDUGR0DQJLQL
Solo 200 voti di differenza hanno spostato, dopo dieci anni, la direzione del governo della città. Ernesto La Salvia,
espressione della coalizione di centro-sinistra, è stato eletto sindaco dopo il turno di ballottaggio, acquisendo a suo
favore 6.495 preferenze. Partito con un bottino di 6.700 voti, Sabino Caporale, rivale del primo cittadino uscente e
!
all’appoggio esterno di altre coalizioni che, senza apparentamenti di sorta, hanno suggerito al proprio elettorato di spingersi
verso il “cambiamento”. Altra statistica, interessante quanto preoccupante, è quella data dalla percentuale di astenuti, pari
al 50% degli aventi diritto. Al di là di chi è assente da Canosa per lavoro o per studio, è evidente che - in linea generale e
"
#
$
&&
&
rappresentante.
'
()
&*+
/ 1 38: & ;< ( = >& ? @
e radioamatore con laurea in medicina e chirurgia, girovaga tra diversi ospedali pugliesi e passa addirittura
B
D
F: F= +!* FRQWLQXDDSDJ
%821&203/($112,7$/,$
GL3HSSLQR'L1XQQR
“Il 150° si racconta”: esposto alla mostra nazionale del Vittoriano il Progetto dell’Unità d’Italia di Canosa di Puglia elaborato dalla Scuola Primaria
Enzo de Muro Lomanto.
/·8QLWj 7HFQLFD GL 0LVVLRQH GHOOD
3UHVLGHQ]DGHO&RQVLJOLRGHL0LQLVWUL
FRRUGLQDWD GDO &RQV *LDQFDUOR %UDYL
LQRFFDVLRQHGHOODFKLXVXUDLVWLWX]LRQDOH
GHOOH FHOHEUD]LRQL GHL DQQL
GHOO·8QLWj G·,WDOLD KD RUJDQL]]DWR XQD
PRVWUD QHO &RPSOHVVR 0RQXPHQWDOH
GHO9LWWRULDQRGL5RPDGDOWLWROR´,O
ƒ VL UDFFRQWD OH PDQLIHVWD]LRQL
FHOHEUDWLYHµ
FRQWLQXDDSDJ
,08H',17251,
GL*LRYDQQL'L1XQQR
D3$*
8QDPDODWWLDGHOOҋDQLPD
Oҋ$QRUHVVLD
8QOLEURSHU
GL/XFLD
0RQV/HQRFL
D3$*
D3$*
il Campanile
3/2012/
2
FRQWLQXDGDSDJ
accettazione e di urgenza del locale ospedale. Lo
stesso che, negli ultimi giorni, è stato soggetto a rumors
circa una sua chiusura.
@
( G &&
&
# & che lo aiuteranno nel percorso, al termine di una
riunione proprio con la Giunta stessa. Nonostante una
visibile stanchezza, frutto di ore lavorative e incontri
politici, risponde alle domande con ironia e molte
argomentazioni.
Primi giorni da sindaco: cosa è cambiato?
Tutto. Davvero tutto. La vita è cambiata
radicalmente, eppure mia moglie, santissima donna,
riesce a seguirmi con serenità. Non posso fare altro
& < # )
$ )
appartenermi, pieno di tanti tecnicismi che vanno
&
)&
@
non può essere “omni-assessorile” e dunque ha bisogno
)
La campagna elettorale non è stata tra le più
tranquille. Dapprima il centro-sinistra è andato
separato; poi, soprattutto negli ultimi giorni, si è
presentata la “guerra dei manifesti”. Secondo i più
recenti, Canosa ora andrà indietro nel tempo, si
vedrà revocato il P.U.G., non avrà più l’ospedale,
particolare, sarà amministrata da un sindaco “parttime”. Come smentire queste teorie?
Costituiscono uno “sciocchezzaio”, pensavo fosse
<
patologia psichiatrica, accettata e condivisa, chiamata
“schizofrenia politica”. Durante la campagna, si può
)$ J insultato, sul palco ho subito anche del “radical-chic”.
@
&&
+
GK$M
OO
Q(+
$ M
Q
non ho mai detto bugie. Tra l’altro, nella squadra non ci
R&
R
U
;
&
+@>
>$
entrambi sono stati citati nei manifesti d’accusa degli
avversari, n.d.r.? V
& a me che ho ricevuto dall’ASL il part-time di 24 ore a
$ W &&
J + &&
@
*
) ; # ?W&
)
)
Quale sindaco avrebbe passato in comune tutti i
pomeriggi? Dunque non si può tornare indietro, non
si può rifare il corso per la quarta volta in sette anni,
$
#
@ !Z &
# amministrativo e non lo posso revocare. C’è chi impiega
9 mesi per mettere alla luce un bambino e chi impiega
8
$+#(
storia non può sovvertire i fatti.
Dunque, la quiete dopo la tempesta. I rapporti
con Ventola...
Non ci crederai, ma i rapporti sono sempre stati
buoni...
JR
quel momento, ha scaricato tutta la tensione.
Ci credo, invece: si percepiva già in qualche
Non ho mai insultato nessuno. Contestare l’azione
&
)
&
collega ha dato una terapia secondo me non valida,
suggerisco una cura diversa. Non è un’offesa, ma una
descrizione. Non vedo perché debba essere un’offesa
non pensarla come lui o come Caporale.
La tua amministrazione sarà “tecnologica”...
Pensa a Largo 2 giugno a Bari. Hai idea di quanti
studenti restino connessi in rete con cellulari e portatili?
! w +
J
= '
& < MD
Q$
+&
panorama o ti rifornisci in qualche nuovo chiosco creato
in quella zona.
Vista la metafora di carattere medico, qual è
la ricetta che darai ai canosini per tornare ad aver
metà degli aventi diritto non è andata a votare.
Far accorgere che c’è qualcuno che sta pensando
a razionalizzare ciò che possiede. Ci si accorgerà
anche che, in silenzio, le cose andranno in maniera
diversa, senza opere necessariamente faraoniche.
Senza l’interesse per “questo” o “quello”, ma solo per
$
#)
!
@ ;
pressi della statua di Padre Pio, n.d.r.?
qualche bambino rischi di farsi male dalla sporgenza
precedentemente non protetta. Sembra una banalità,
ma è su queste “banalità” che si forma la collettività. O
ancora, quando il piano per l’accorpamento scolastico
sarà attuato, per esempio, ci saranno scuole che
* & &*;
il vecchio macello, n.d.r.?)
&
a cooperative create da giovani, ad associazioni oppure
@
M
agricoltura” e un centro di stoccaggio delle merci.
<
W
plausibili intraprese da altre realtà. Razionalizzare non
&J&
&
&
<
^_
San Giorgio Village, museo. Questi due
progetti, che non hanno visto la luce, erano le punte
di diamante della precedente amministrazione.
Z
&
>& # +
terzo segreto di Fatima. Lo vogliono tutti, ma non si
$ &
imprenditorialità sono sempre bene accette, tuttavia
fondare tutto sulla probabilità, senza considerare i
problemi veri, è come giocare una schedina pensando
di aver già vinto senza avere la certezza di conseguire
V
$+#+)
)
terreni, ma ci sono altre priorità. Su tutte, quelle relative
ai contadini.
Com’è stata la campagna elettorale? Era la tua
prima volta.
< )
vincere veramente. Hai dei progetti, ci credi, ma questa
fede positiva diventa un cappotto pesante quando
realizzi che hai la responsabilità di doverla portare
!&
<
devono avere una guida.
Si parlava anche di nuove piste ciclabili,
di una rotonda tra la Salinella e l’ormai ex SP
231, di un raccordo tra la SS 93 e Canosa Alta,
rifacimento delle condotte idriche...
>
queste fattispecie...
Vennero preferiti appalti giudicati più sicuri,
per evitare eventuali cause civili con seguente
dilatazione dei tempi.
! + $ & )
+# )
@
sindaco, senza offesa, non è un “reuccio” che decide
1
&
pretende un meccanismo legale e trasparente. Di fatto
non è stata data alle imprese canosine la possibilità di
partecipare alla fornitura di questo genere di servizi. C’è
un gap da riempire, assolutamente.
Dov’eri al momento della tua elezione? Come
l’hai vissuta?
'
&&
quattro linee telefoniche.
Hai fatto alcune foto sul Ponte Romano durante
la campagna elettorale. Saprai in che stato versa
l’archeologia...
Ci sono posti anche inaccessibili al pubblico dove,
; D
piazza Terme, n.d.r.? D
(+
&
è una risorsa da sfruttare quanto prima. Canosa non
+ x +{
&
il Ponte Romano era indicato nel territorio di Cerignola.
Chi te l’ha comunicata?
L’ho saputo in diretta. Sono l’evoluzione del
“sapiens”, l’ “homo tecnologicus syndicus”; ero anche
@
telefoni squillavano e sapevo l’andamento sezione per
<
Sabino Caporale per farmi i complimenti. È stata una
E Contrada Tufarelle?
Eh, che bella cosa... Ho detto a Sabino Facciolongo
;
& educative e del tempo libero, all’archeologia e al
turismo, n.d.r.?M
QR
Ho detto sempre ciò che pensavo, anche a rischio di
$+*#&&
3
il Campanile
3/2012
collettività, ma se mette in pericolo la vita
$
non posso mai essere a favore di una
discarica o di un inceneritore, per quanto
garantiscano introiti. Non sarebbero
$
attenzione, le competenze inerenti a
simili impianti spettano alla Provincia.
@
altrettanta ricchezza. Ad ogni modo,
+ regola con i pagamenti, viceversa se non
risponderà ad un’eventuale ingiunzione
di pagamento ogni attività sarà sospesa
)
@
&
intossicati, ma questo porterà meno soldi
nelle casse comunali. Contrada Tufarelle
#
$
nostra è solo un’eredità pesante.
Anche per la raccolta differenziata, i
contratti sono già stati stipulati tra chi si
Al momento la situazione non può
RD
W$
rompere un contratto equivarrebbe a
pagare penali pesantissime ed ogni
# @ reali sono questi. Speriamo che, almeno
per la differenziata, si possa ripartire a
breve, forse già da settembre.
Cosa ti aspetti dai prossimi mesi
di mandato?
Non stai scrivendo il libro “Cuore”,
|^_
( | >
$
saranno pubblici e trasparenti. Non
;Z }
n.d.r.? * @ &
&
avere il Teatro Lembo, devono sapere
che sulle poltrone dello stesso è stata
posta un’ingiunzione di pagamento
/ '
; &
? W
almeno il teatro, ce l’abbiamo... Sebbene
neppure il cosiddetto “golfo mistico”
abbia la protezione...
Chi ringrazi, in particolare?
@ (
W per tutte le persone di questo paese, al
di là del loro credo.
382,/(**(5(
LO&DPSDQLOH
VX
6(12125$48$1'2"
GL'RQ)HOLFH%DFFR
&LSHUPHWWLDPRGLSUHQGHUHLQSUHVWLWRTXHVWRVOR
JDQXOWLPDPHQWHPROWRXVDWRHDEXVDWRSHUULDV
VXPHUHLOVHQVRGLTXHVWRDUWLFRORDOODOXFHGHJOL
XOWLPL HYHQWL FKH KDQQR FDUDWWHUL]]DWR OD QRVWUD
YLWD QD]LRQDOH H VRYUD QD]LRQDOH $EELDPR JLj
LQGXHLQWHUYHQWLSUHFHGHQWLSXEEOLFDWLVXOQRVWUR
JLRUQDOHVRWWROLQHDWRODQHFHVVLWjHRSSRUWXQLWj
DOODOXFHGHOODJUDYHFULVLHFRQRPLFDFKHVWLDPR
DWWUDYHUVDQGRGLWRUQDUHDOODVREULHWjGLPRGL
ÀFDUH LO QRVWUR PRGR GL YLYHUH /·DQGD]]R H JOL
VSUHFKL FKH KDQQR FDUDWWHUL]]DWR JOL XOWLPL GH
FHQQLLOFOLPDGL¶HEEUH]]D·FKHFLKDSRUWDWLDOOD
FULVLDWWXDOHLOWHQRUHGLYLWDYLVVXWRQHJOLXOWLPL
WHPSLGDPROWLGLQRLHUDQRDVVROXWDPHQWHDOGL
VRSUD GHOOH QRVWUH SRVVLELOLWj $OFXQL RELHWWHU
DQQRFKHODFULVLHFRQRPLFDKDDYXWRFDXVHGH
WHUPLQDWHDOGLOjGHLQRVWULFRQÀQLQD]LRQDOLWXWWL
FRQFRUGLDPRFKHF·qVWDWRORVSUHFRGDSDUWHGHL
SDUWLWLSROLWLFLODFRUUX]LRQHO·HYDVLRQHÀVFDOHL
FRVWLGHJOLDSSDUDWLGHOOR6WDWR«7XWWRYHUR(·
WXWWDYLDXQGDWRFHUWRFKHRJJLQRQSRVVLDPRSL
SHUPHWWHUFLGLDYHUHXQGHELWRSXEEOLFRFRVuDOWR
Qp GL IDYRULUQH DQFRUD OD FUHVFLWD H GL GHPDQ
GDUHDFKLYLHQHGRSRGLQRLLO¶FRVWR·GHLQRVWUL
VSUHFKL OD PRQHWD XQLFD FL LPSHGLVFH GL VWDP
SDUH VROGL DOO·RFFRUUHQ]D WDQWR ¶SDJKHUz· DQ]L
¶SDJKHUDQQR·6LDPROHJDWLHFRQRPLFDPHQWHDOOD
FRPXQLWj HXURSHD DOOD PRQHWD XQLFD QRQ SRV
VLDPRQRQGDUHFRQWRDJOLDOWUL6WDWLPHPEULGHO
QRVWURPRGRGLJHVWLUHLFRQWLHLGHELWLDFFXPX
ODWL 3LXWWRVWR q XQ SHFFDWR FKH D TXDQWR SDUH
VLDVRSUDWWXWWRXQUDSSRUWRGLRUGLQHHFRQRPLFR
TXHOORFKHFLOHJDPHQWUHVDUHEEHVWDWRSLEHOOR
ULFRQRVFHUVLLQXQDFXOWXUDXQDVWRULDHXQSDWUL
PRQLRGLYDORULFKHKDQQRUHVRJUDQGHODQRVWUD
(XURSD6RQRÀGXFLRVRFKHFKLYHUUjGRSRGLQRL
FKHLJLRYDQLVDSUDQQRUHFXSHUDUHHYDORUL]]DUH
TXHVWDJUDQGHFXOWXUDFKHFLOHJDFLDFFRPXQD
HFKHFRVWLWXLVFHODQRVWUDLGHQWLWj'HWWRTXHVWR
QRQ SRVVLDPR QRQ ULFRQRVFHUH FKH VLFXUDPHQWH
GREELDPR ULYHGHUH DQFKH OR VWLOH H LO WHQRUH GL
YLWD FKH DEELDPR DVVXQWR JOL VSUHFKL QRQ VRQR
VRORTXHOOLGLFKLFLKDJRYHUQDWR)RUVHQHJOLXO
WLPLDQQLFLVLDPRSHUPHVVLLOOXVVRGLYLYHUHDOGL
VRSUDGHOOHQRVWUHUHDOLSRVVLELOLWjHFKLVVjTXDQWL
DOWULFRQVXPLHGHVLJHQ]HFLVDUHPPRFUHDWLDQ
GDQGRDYDQWLLQTXHVWRPRGR&HUWRQRQqIDFLOH
RUDIUHQDUHDLXWDUHLUDJD]]LHLJLRYDQLDFDSLUH
FKHELVRJQDSRUUHXQIUHQRDLFRQVXPLLQXWLOLDL
ELVRJQLLQGRWWLDOOHSUHVXQWHQHFHVVLWjVLSXzYL
YHUH EHQH DQFKH VHQ]D DYHUH LO WHOHIRQLQR GL XO
WLPDJHQHUD]LRQHRVHQ]DLQGRVVDUHLFDSLÀUPDWL
GDOODWHVWDDLSLHGL«6HQRQULXVFLDPRDFDSLUOR
HDIDUORFDSLUHRUDTXDQGR"
,O WHUUHPRWR FRQ OH GRORURVH FRQVHJXHQ]H SUR
YRFDWH DOOH SRSROD]LRQL GHOO·(PLOLD 5RPDJQD H
GHOOD 3LDQXUD 3DGDQD KD VXVFLWDWR XQD EHOOLV
VLPD JDUD GL VROLGDULHWj FKH KD DWWUDYHUVDWR
WXWWDO·,WDOLDHKDPRELOLWDWRLOYDULHJDWRPRQGR
GHO YRORQWDULDWR H GHOOH LVWLWX]LRQL GHOOR 6WLYDOH
4XHOOR GHOOD VROLGDULHWj QHL PRPHQWL GLIÀFLOL q
VLFXUDPHQWHXQDGHOOHTXDOLWjHSRWHQ]LDOLWjSL
EHOOH FKH FL FRQWUDGGLVWLQJXRQR q LQ TXHVWH YL
FHQGH FKH YLHQH IXRUL LO VHQVR GL DSSDUWHQHQ]D
DOO·XQLFDFRPXQLWjQD]LRQDOHHODJHQHURVLWjFKH
GD VHPSUH FL FDUDWWHUL]]DQR &RQWUR RJQL WHQWD
WLYRRWHQWD]LRQHVHSDUDWLVWDWUDQRUGVXGFHQWUR
HLVROHULDSSURSULDPRFLGHOODVWRULDHGHLYDORUL
FKH FL KDQQR YLVWR QHL VHFROL ORWWDUH SHU O·XQLWj
H OD GHPRFUD]LD H JXDUGLDPR LQVLHPH DO IXWXUR
FKH QRQ SXz FKH YHGHUFL LQVLHPH XQLWL ¶IUDWHOOL
G·LWDOLD· H G·(XURSD 1HO SDVVDWR HUDQR VRSUDW
WXWWROHJXHUUHROHPDODWWLHD¶ULGLPHQVLRQDUH·
LQWXWWLLVHQVLPDWHULDOHHGHWLFROHSRSROD]LRQL
HDULFRQGXUOHDLYDORULSLLPSRUWDQWLHGHVVHQ
]LDOLODQRVWUDVWRULDqFDUDWWHUL]]DWDGDFRQÁLWWL
SHULRGLFL FKH ULFKLHGHYDQR OD ULFRVWUX]LRQH PD
WHULDOHHPRUDOHROWUHDUDIIRU]DUHODVROLGDULHWj
HODYRORQWjGLULSDUWLUH4XDOFXQRKDVFULWWRFKH
QRQDYHYDPRPDLDYXWRXQSHULRGRFRVuOXQJRGL
SDFHFRPHTXHOORFKHFLVHSDUDGDOO·XOWLPRFRQ
ÁLWWRPRQGLDOHULQJUD]LDPRLO6LJQRUHHWUDLDPR
GDTXHVWLHYHQWLFRPXQTXHGLIÀFLOLHGRORURVLOD
IRU]DGLFDPELDUHGLUH]LRQHHULVFRSULUHODEHOOH]
]DGHOODFRQGLYLVLRQH6HQRQRUDTXDQGR"
il Campanile
3/2012/
4
%821&203/($112,7$/,$
FRQWLQXDGDSDJ
/D PRVWUD KD LQWHVR UDFFRJOLHUH OH GLYHUVH DWWLYLWj
FRQ SDUWLFRODUH ULJXDUGR DL SURJHWWL FKH KDQQR YLVWR LO
FRLQYROJLPHQWRDWWLYRGHOOH6FXROH
6XLQYLWRGHOOD6HJUHWHULDGHL3URJHWWLFRRUGLQDWDGDOODGRWW
VVD0DULDVLOYLD7DUVLDDOOD6FXROD(Q]R'H0XUR/RPDQWROD
'LULJHQWH6FRODVWLFDGRWWVVD1DGLD/DQGROÀPRWLYDWDGDOOD
VHQVLELOLWj FXOWXUDOH H GDOOH ÀQDOLWj HGXFDWLYH GHO 3URJHWWR
DFFROWR GDO 0,85 DO 4XLULQDOH QHOOD YLVLWD GHOO 0DJJLR
LQWHUSUHWHGLXQDPHPRULDVWRULFDFKHKDFRLQYROWROD
FRPXQLWjVFRODVWLFDHFLWWDGLQDFRPHDOWUH,VWLWX]LRQLG·,WDOLD
HVHPSLR DG DOWUXL GLVWUD]LRQL KD SURYYHGXWR DOOD VWDPSD
GHO 3URJHWWR UDFFROWR LQ XQ &' LQYLDQGR JOL HODERUDWL GHO
SURJHWWRFKHKDPHULWDWRODFRQFHVVLRQHGHO/RJR8IÀFLDOH
,OSURJHWWRqSUHVHQWHQHOODPRVWUDQD]LRQDOHFRQLOULOLHYRGL
VWDPSHHGHODERUDWLIUDLTXDOLqVWDWDGDWDVRWWROLQHDWXUDDO&'
GHOOD3RHVLDSLDQWLFDULVRUJLPHQWDOH´/D0DGUH9HQH]LDQDµ
UHFLWDWDGDXQ·DOXQQDGLDQQL6XRU*XDGDOXSH6FRUVLQL
PDHVWUD GL GLYHUVH JHQHUD]LRQL SUHVVR OH 6XRUH )LJOLH GHO
&DOYDULRGHOO·$VLOR0LQHUYDGL&DQRVD4XHOO·DOXQQDGL
DQQLDYHYDDSSUHVRODSRHVLDQHOGDOODVXDPDHVWUD$QQD
/DUGDQLD2UYLHWRQHOOD6FXROD(OHPHQWDUH6WDWDOH8PEHUWR
,ƒHDDQQLGD5RPDO·KDUHFLWDWDDPHPRULD*UD]LHPDGUH
*XDGDOXSH
/D SRHVLD q VWDWD VFRSHUWD LQ PDQRVFULWWR LQ XQ·DELWD]LRQH
GHOODVWHVVDFLWWjGL&DQRVDHKDULQWUDFFLDWROHIRQWLGHOOXRJR
HGHO0XVHR6DQ0DUWLQRH6ROIHULQRHYRFDWDLQXQWHVWRFKH
FRPPXRYHHGHGXFDQHOFXRUHGLXQDPDGUHGLXQPLOLWDUH
GHFHGXWRSHU$PRUGL3DWULD«
( TXDQGR IX DUULYDWD D TXHOO·DOWXUD 6L FKLQz SHU JXDUGDU
O·DOWR SHQGLR ( WXWWR OH VHPEUz XQD VHSROWXUD /H VHPEUz
XGLUJULGDUH0DGUHDGGLR(YLVWRDGXQDIRVVDXQDÀJXUD
/HEUDFFLDDSHUVHHGLVVH´RKÀJOLRPLR/jJLXQWDRYH
VXRQDWRDYHDODYRFH9LGHVHJQDWR$WWLOLR²HGXQDFURFH
$WWLOLRPLRSDUWHQGRPLGLFHVWL7LSRUWHUzXQEHOÀRUGL
/RPEDUGLD« ( WX PLR SULPR ÀRU WX TXL FDGHVWL 1p SL
YHUUDLGRY·LRWLSDUWRULD9HQH]LDVDUjWXWWDLQJDLHYHVWL
(LOEUXQRDYUjODSRYHUD0DULD0DLRSRUUzVXOEUXQRLO
WULFRORUH&LSRUUzLOQRPHWXRPLRVDQWRDPRUH
(VHO·DPRUGLSDWULDSRUWDÀQRDOVDFULÀFLRGHOODSURSULDYLWD
TXDQWR SL VRQR PRWLYDWH OH QRVWUH FRVFLHQ]H DO VHQWLPHQWR
FLYLFR H VSLULWXDOH GHOO·HGXFD]LRQH DOOD FLWWDGLQDQ]D FRPH
´)UDWHOOLG·,WDOLDµ
( VH FL VRQR VWDWL JLRYDQL HURL FRPH *RIIUHGR 0DPHOL H
0DWWHR 5HQDWR ,PEULDQL ´*UDQ 3DWULRWDµ FL GHYRQR HVVHUH
&LWWDGLQLGLXQD1D]LRQHQHOFRPXQHSDWULPRQLRGHOODQRVWUD
FLYLOWj
(·XQDULVRUVDFKHYDOLFDLFRQÀQLWHPSRUDOLGHOOHFHOHEUD]LRQL
GHO ƒ SHUFKq OD 6WRULD FRQWLQXD H UHVWD LQ HYROX]LRQH
0DHVWUDGL9LWD+,6725,$0$*,675$9,7$(
/D PRVWUD q VWDWD LQDXJXUDWD DOOD SUHVHQ]D GHO 3UHVLGHQWH
GHOOD5HSXEEOLFD*LRUJLR1DSROLWDQRGLFXLDOOHJKLDPROD
IRWRULFHYXWDGDO4XLULQDOH
$EELDPR ULFHYXWR GDO 3UHVLGHQWH GHL *DUDQWL SHU OH
&HOHEUD]LRQLGHLDQQLRQOH*LXOLDQR$PDWRO·LQYLWR
DOOD &HULPRQLD GL LQDXJXUD]LRQH GHOOD 0RVWUD QHO 9HQHUGu
0DU]RHQHVLDPRRQRUDWLDUDSSUHVHQWDUHOD6FXRODHOD
VWHVVD&DQRVDFKHÀJXUDQHOODFRSHUWLQDGHO3URJHWWRFRQLO
PRQXPHQWRFLWWDGLQRGHOO·,PPDFRODWDLQVLJQLWRGDO&RPXQH
GHO 7ULFRORUH DL TXDWWUR DQJROL 1HOOD VWHVVD FRSHUWLQD
DEELDPR WUDVFULWWR LO PRWWRµ2% $025(0 3$75,$(µ
PRWWR DQWLFR GL VHFROL VFULWWR VXOOD SLHWUD LQGHOHELOH QHO
,9ƒVHFRORD&DQRVDGL3XJOLDIRUVHLOPRWWRSDWULRWWLFRSL
DQWLFRGHOODWHUUDLWDOLFD6DWXUQLD7HOOXVHYRFDWDGLUHFHQWH
GDOO·8QLYHUVLWjGL2[IRUGFKHVWXGLDODVWRULDG·,WDOLDGDRWWR
VHFROL
1RQ VL WUDWWD GL VHQWLUVL 3DWULRWL PD GL HVVHUH ,WDOLDQL
,WDOLDQLGL3XJOLDWUD7DFFRH6SHURQH8QDFLWWjQRQqVROR
XQD FLWWj PD XQD SDUWH G·,WDOLD FKLDPDWD D IDU VHQWLUH OD
SURSULDYRFHO·LGHDGLHVVHUH,WDOLD
*OLDOXQQLGL6FXRODGL&DQRVDKDQQRYLVLWDWRO·$OWDUHGHOOD
3DWULDHLO9LWWRULDQRGRYHLOSURJHWWRqVWDWRHVSRVWRÀQRDO
PDJJLRPHQWUHO·DOXQQDGLDQQL6XRU*XDGDOXSH
D5RPDKDULFHYXWRGDOO·$VLOR0LQHUYDYLVLWDWRGDOOD0DGUH
6XSHULRUD XQ TXDGUR LQ FRSLD GHOO·RULJLQDOH GHOOD 3RHVLD
UHFLWDWDHSXEEOLFDWDDQFKHVXOSRUWDOHZZZFDQRVDZHELW
/D 3UHVLGHQ]D GHO &RQVLJOLR GHL 0LQLVWUL FRQ O·8QLWj
7HFQLFDGL0LVVLRQHLQGDWDPDJJLRKDLQYLDWRDOOD6FXROD
'H0XUR/RPDQWRXQDQRWDXIÀFLDOHGL´ULQJUD]LDPHQWRGHO
&RQWULEXWR SUHVWDWR SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHOOD PRVWUD H GHL
IHVWHJJLDPHQWLQD]LRQDOLµ
/DJLRLDGHLEDPELQLFRQWLQXDQHOOHJHQHUD]LRQLFKHSRWUDQQR
OHJJHUHHVWXGLDUHTXHVWRSUH]LRVROLEUHWWRGLVWRULDGHOSRSROR
LWDOLDQR
0HQWUH OD 6FXROD GH 0XUR /RPDQWR IHVWHJJLD DQQL
GDOO·LQWLWROD]LRQHULQQRYLDPROD)HVWDGHLDQQLGHOO·8QLWj
G·,WDOLD %XRQ &RPSOHDQQR 6FXROD %XRQ FRPSOHDQQR
,WDOLD
PDHVWUR3HSSLQR'L1XQQRGD&DQRVDGL3XJOLD2E$PRUHP3DWULDH
,'RFHQWLGHOOD6FXROD3ULPDULD(Q]R'H0XUR/RPDQWR
5
il Campanile
3/2012
H',17251,
GL*LRYDQQL'L1XQQR
'RSRGLYHUVLPHVLGLGLVFXVVLRQLLQIXRFDWHGLLQGLVFUH]LRQLHGL
SURWHVWHqDUULYDWRLOPRPHQWRGLSDJDUHODWDVVDSLGLVFXVVDGHO
GHFUHWR´6DOYD,WDOLDµ,OJLXJQRqSUHYLVWDODVFDGHQ]D
SHU LO SDJDPHQWR GHOOD SULPD UDWD GHOO·,PX &HUFKLDPR GL
FDSLUQH TXDOFRVD LQ SL VX TXHVWD WDVVD FKH LQWHUHVVD WXWWL PD
FRQIRQGHDQFKHJOLDGGHWWLDLODYRULSURYDQGRDULVSRQGHUHDOOH
GRPDQGHSLIUHTXHQWL
&KHFRV·qO·,PXHFKLO·KDLQWURGRWWD"
,PX VLJQLÀFD ,PSRVWD 0XQLFLSDOH 8QLFD 6HFRQGR LO GLVHJQR
RULJLQDULRGHOJRYHUQR%HUOXVFRQLGRYHYDDFFRUSDUHLQXQ·XQLFD
WDVVD OD YHFFKLD ,&, H OD YRFH UHODWLYD DL IDEEULFDWL H WHUUHQL
GHOO·,USHI/·DWWXDOHJRYHUQR0RQWLFRQODOHJJHQ
KD LQWURGRWWR TXHVWD WDVVD VHPSOLFHPHQWH SHU VRVWLWXLUH O·,&,
UHQGHQGRFRPHYHGUHPRLOSUHOLHYRSLJUDYRVRSHULFLWWDGLQL
H ODVFLDQGR LQWDWWD O·,USHI 3HU VHPSOLÀFDUH SRVVLDPR GLUH FKH
/·,PX q XQD QXRYD ,&, LQ FXL q VFRPSDUVD O·HVHQ]LRQH WRWDOH
VXOO·DELWD]LRQHSULQFLSDOHGLUHVLGHQ]DFGSULPDFDVD,OJHWWLWR
GHOO·,PXVDUjGHVWLQDWRLQSDUWLXJXDOLGHODOOR6WDWRHDL
&RPXQLDGLIIHUHQ]DGHOO·,&,FKHYHQLYDYHUVDWDLQWHUDPHQWH
DL FRPXQL 4XHVWR FRPSRUWHUj HQWUDWH PDJJLRUL SHU OR 6WDWR
FHQWUDOHHPLQRULSHUL&RPXQLFKHVDUDQQRVHPSUHSLSRYHUL
6XFRVDVLSDJDO·,PXHFRPHVLFDOFROD"
/·,PXVLSDJDVXLIDEEULFDWLHVXLWHUUHQLTXLQGLVXOOHSURSULHWj
(· SUHYLVWD XQD DOLTXRWD GHO Æ SHU OH SULPH FDVH H GHO ÆSHUWXWWHOHDOWUHSURSULHWj,YDORULGLULIHULPHQWRVDUDQQROH
UHQGLWHFDWDVWDOLSHULIDEEULFDWLHLOUHGGLWRGRPLQLFDOHSHUL
WHUUHQLULVSHWWLYDPHQWHULYDOXWDWLGHOHGHO
(·SLJUDYRVDODYHFFKLD,FLRODQXRYD,PX"
(·VLFXUDPHQWHSLJUDYRVDO·,PXDFDXVDGHOIDWWRFKHqVWDWD
HOLPLQDWD O·HVHQ]LRQH WRWDOH SHU OD SULPD FDVD H SHUFKp VRQR
VWDWHDXPHQWDWHOHDOLTXRWHLPROWLSOLFDWRULGLFDOFRORHLYDORUL
GLWHUUHQLHIDEEULFDWL)HUPLUHVWDQGRLPHFFDQLVPLGLFDOFROR
DSSDUHFKLDURTXLQGLO·LQWHQWRGHOOR6WDWRGLIDUHXOWHULRUPHQWH
FDVVD
/·,PXFROSLVFHSLLSRYHULRLULFFKL"
1RQF·qGXEELRFKHFKLDYUjSDWULPRQLSLLQJHQWLSDJKHUjXQ
WULEXWRPDJJLRUHPDQRQELVRJQDIDUSDVVDUHVRWWRWUDFFLDLOIDWWR
FKHFKLSRVVLHGHVRORXQDDELWD]LRQHVXFXLPDJDULYHUWHDQFKH
XQ PXWXR GRYUj SDJDUH TXHVWD WDVVD FKH SULPD QRQ SDJDYD
4XHVWR OD UHQGH SUREDELOPHQWH SL RQHURVD SHU FKL SRVVLHGH
SRFR
/·,PXqXQDWDVVDHTXD"
0ROWL VL LQWHUURJDQR VXOO·HTXLWj GL TXHVWD WDVVD FKH VWULQJH
XOWHULRUPHQWH LO FDSSLR GHJOL LWDOLDQL 0ROWR VL q GLVFXVVR
VXOO·HVHQ]LRQH GL EDQFKH HG HGLÀFL UHOLJLRVL 6H O·HVHQ]LRQH
VXL OXRJKL DGLELWL DO FXOWR SRWUHEEH DSSDULUH PRWLYDWD DQFKH
VH GD DOFXQL LQDFFHWWDWD GHO WXWWR LQFRQFHSLELOH DSSDUH
TXHOOD VXOO·LQWHUR SDWULPRQLR LPPRELOLDUH GHOOH EDQFKH
GHOO·DPPRQWDUHGLPLOLDUGLGLHXUR/·HVFDPRWDJHJLXULGLFR
FKH FRQVHQWH TXHVW·XOWLPD HVHQ]LRQH VL EDVD VXO IDWWR FKH JOL
LVWLWXWL EDQFDUL VRQR GLUHWWDPHQWH FRQWUROODWL GDOOH IRQGD]LRQL
EDQFDULHFKHVRQRGLGLULWWRPDQRQGLIDWWRGHOOHVRFLHWjVHQ]D
VFRSRGLOXFURVLFHSHUTXHVWRHVHQWLGDOSDJDPHQWRGHOO·,PX
3HU FRQWUR ELVRJQD ULFRUGDUH O·LPSRVVLELOLWj GL HVHQWDUH GDO
SDJDPHQWRGLTXHVWDWDVVDLGLVDELOLHJOLDQ]LDQLULFRYHUDWLLQ
FDVHGLFXUDHFDVHGLULSRVRFKHROWUHDSDJDUHODUHWWDSHUYLYHUH
LQ TXHVWL OXRJKL GL DFFRJOLHQ]D GRYUDQQR DQFKH SDJDUH O·,PX
VXOODSURSULDFDVDFKHQHOODPDJJLRUSDUWHGHLFDVLqGLVDELWDWD
8Q·DOWUD QRYLWj QHJDWLYD ULJXDUGD PROWR GD YLFLQR OD QRVWUD
UHDOWj FRQWDGLQD DGHVVR O·,PX VL SDJKHUj DQFKH VXL IDEEULFDWL
UXUDOLFRPHLPDJD]]LQLOHVWDOOHHLGHSRVLWLFKHSULPDHUDQR
HVHQWL
2YYLDPHQWH ODVFLDPR DO OHWWRUH O·DJHYROH FRPSLWR GL WUDUUH OH
FRQFOXVLRQLVXOO·HTXLWjGLWDOHWDVVD&LOLPLWLDPRVHPSOLFHPHQWH
D ULSRUWDUH XQ SDVVR GHO ´&RQWUDWWR 6RFLDOHµ GL 5RXVVHDX FKH
FLVHPEUDLOOXPLQDQWH´3LLFRQWULEXWLSXEEOLFLVLDOORQWDQDQR
GDOOD ORUR IRQWH SL VRQR JUDYRVL QRQ q GDOOD TXDQWLWj GHOOH
LPSRVWHFKHVLGHYHPLVXUDUHTXHVW·RQHUHPDGDOSHUFRUVRFKH
GHYRQR FRPSLHUH SHU WRUQDUH QHOOH PDQL GD FXL VRQR XVFLWH
4XDQGR WDOH SHUFRUVR q UDSLGR OR 6WDWR H LO SRSROR VDUDQQR
VHPSUHULFFKLTXDQGRqOHQWROR6WDWRQRQVDUjPDLULFFRHLO
SRSROR VHPSUH LQ PLVHULD 3L FUHVFH OD GLVWDQ]D IUD SRSROR H
JRYHUQR SL L WULEXWL GLYHQWDQR JUDYRVLµ$OOD OXFH GL TXDQWR
GHWWRPDDQFKHGLTXDQWRDEELDPRYLVWRLQTXHVWLSULPLVHLPHVL
GLJRYHUQRWHFQLFRFUHGLDPRFKHPDLFRPHLQTXHVWRPRPHQWR
VWRULFRLOSRSRORVLDORQWDQRGDOJRYHUQRHYLFHYHUVD
il Campanile
3/2012/
6
8QOLEURSHU
0RQV0LFKHOH/HQRFL
8QDEHOOLVVLPDPDQLIHVWD]LRQHGLDIIHWWR
HGLJUDWLWXGLQHqVWDWDODVHUDWDGHGLFDWD
DOOD SUHVHQWD]LRQH GHO OLEUR ´*HVWLV
9HUELVTXHµSXEEOLFDWRLQRQRUHGLPRQV
0LFKHOH /HQRFL LQ RFFDVLRQH GHO VXR
VHWWDQWHVLPR FRPSOHDQQR /D FDWWHGUDOH
HUD JUHPLWD GL SHUVRQH JLXQWH DQFKH GD
$QGULDH0LQHUYLQRGLULJHQWLVFRODVWLFL
GRFHQWL DOXQQL VDFHUGRWL H WDQWL DPLFL
SUHVHQWL DOOD FHULPRQLD SHU HVSULPHUJOL
ULFRQRVFHQ]D 3HU ROWUH TXDUDQW·DQQL
PRQV /HQRFL KD LQVHJQDWR 6DFUD
6FULWWXUD SUHVVR LO 3RQWLÀFLR 6HPLQDULR
5HJLRQDOH GL 0ROIHWWD FRQWULEXHQGR
DOOD IRUPD]LRQH WHRORJLFD GL GLYHUVH
JHQHUD]LRQL GL VDFHUGRWL ROWUH D WHQHUH
LQFRQWUL FRQIHUHQ]H H ULWLUL SHU WXWWD OD
3XJOLDHO·,WDOLD
(· SURSULR XQ VXR DOOLHYR RUD ELEOLVWD
SUHVVR
OD
3RQWLÀFLD
7HRORJLFD
/DWHUDQHQVH PRQV $QWRQLR 3LWWD D
SUHVHQWDUH LO YROXPH XQD PLVFHOODQHD
GLVWXGLLQRQRUHGHOIHVWHJJLDWR,OOLEUR
HUDJLjVWDWRSUHVHQWDWRQHOO·DXODPDJQD
GHO6HPLQDULRGL0ROIHWWDDOODSUHVHQ]D
GHJOLHFFHOOHQWLVVLPL9HVFRYLGHOODQRVWUD
5HJLRQH GHL GRFHQWL H GHL VHPLQDULVWL
ROWUHDGXQIROWRQXPHURGLLQYLWDWL
$OOD PDQLIHVWD]LRQH LQ &DWWHGUDOH q
LQWHUYHQXWR DQFKH O·DUFLYHVFRYR GL
3RWHQ]D 0RQV $JRVWLQR 6XSHUER
DPLFR GL VWXGL H GL VHPLQDULR GL GRQ
0LFKHOH LO TXDOH KD HYLGHQ]LDWR L WUDWWL
SLVLJQLÀFDWLYLGHOVXROXQJRPLQLVWHUR
VDFHUGRWDOH H SDVWRUDOH XPLOWj H ULJRUH
VFLHQWLÀFR KD VRWWROLQHDWR LO SUHVXOH OR
KDQQRVHPSUHFRQWUDGGLVWLQWR
7UDJOLLQWHUYHQXWLKDQQRSUHVRODSDUROD
DQFKH GRQ 9LQFHQ]R 'HOO·2OLR LQ
UDSSUHVHQWDQ]DGHO6HPLQDULRGL0ROIHWWD
HGRQ*LDQQL0DVVDURYLFDULRGLRFHVDQR
FKH KD VDOXWDWRLSUHVHQWLDQFKHDQRPH
GHO QRVWUR 9HVFRYR PRQV 5DIIDHOH
&DODEUR
+D FRRUGLQDWR JOL LQWHUYHQWL GRQ )HOLFH
%DFFRFKHKDDQFKHLQYLWDWRDSUHQGHUH
ODSDURODSHUXQEUHYHLQWHUYHQWRVLVDOXWR
LO6LQGDFRGHOODFLWWj(UQHVWR/D6DOYLD
LO 3UHVLGHQWH GHOOD SURYLQFLD )UDQFHVFR
9HQWROD H XQD UDSSUHVHQWDWH GHL GRFHQWL
GL UHOLJLRQH OD SURIVVD 0DULD 'L 1RLD
,QÀQHqVWDWDGDWDOHWWXUDGHOODGHOLEHUDGL
*LXQWD FRQ XQ DWWHVWDWR GL EHQHPHUHQ]D
D PRQV 0LFKHOH /HQRFL SHU OD YDOHQ]D
FXOWXUDOHWHRORJLFDHXPDQLVWLFDGHOVXR
RSHUDWR
LQDOWR0RQV0LFKHOH/HQRFL
LQEDVVRLOIROWRSXEEOLFRSUHVHQWH
7
il Campanile
3/2012
Una malattia dell’anima
L’ANORESSIA
'XHGDOPDWDPDJULVVLPLPLLQVHJXRQR«FRUURYHORFHPHQWH«KR
SDXUD«WDQWLVVLPD SDXUD &·q XQD SDQFKLQD 8Q PRVWUR RVVXWR
PLEDO]DGDYDQWLDJOLRFFKL0LVYHJOLRO·LQFXERqÀQLWR4XHOOH
RUULELOLEHVWLHRJJLQRQPLLQVHJXRQRSL)LQDOPHQWHDVVDSRUR
OD OLEHUWj FDPPLQR« FDPPLQR D WHVWD DOWD FRQ JOL RFFKL EHQ
VSDODQFDWLGLQDQ]LDOOHPHUDYLJOLHGLTXHVWRPRQGRVWUDRUGLQDULR
,RDPRODYLWDSULPDODULÀXWDYRFDOSHVWDYR«ODRGLDYR2GLDYR
OH ´PXUDµGHOOD PLD FDVD SHUFKp WURSSR HUD LO ´IUDVWXRQR GL
GRORUHµGLSLDQWLHODPHQWLGLVSHUDWLGHOODPLDIDPLJOLD2GLDYR
TXHOODPDOHGHWWLVVLPDYLDFKHRJQLJLRUQRSHUFRUUHYRSHUDQGDUH
LQ TXHOOD VFXROD GRYH IDFHYR D JDUD FRQ PH VWHVVD SHU DYHUH
XQ DSSDJDPHQWR FRQ L QRYH H L GLHFL GRYH QRQ JLRFDYR FRQ
JOL DPLFL PD JLRFDYR FRQ LO PLR VLOHQ]LR FRQ L PLHL SHQVLHUL
2GLDYRLOPLRSDHVHSHUFKpPLVHQWLYRDWWRUQLDWDGDOORVJXDUGR
GL FRPPLVHUD]LRQH SHU LO PLR
DVSHWWR PDOVDQR PDODWR«
VÀQLWR
RGLDYR
XVFLUH
UHOD]LRQDUPL 2GLDYR /XFLD
RGLDYRODYLWD
$YHYR TXDVL TXLQGLFL
DQQL /R VSHFFKLR ULÁHWWHYD
XQ·LPPDJLQH FKH QRQ VHQWLYR
PLD XQD SLFFROD GRQQD FKH
YROHYDULPDQHUHSLFFROD9ROHYR
IHUPDUH LO WHPSR PDQLSRODUH
LO PLR FRUSR PL FUHGHYR XQ
´'LRµ«PL VHQWLYR IRUWH QHOOD
PLD SULJLRQH PD«QRQ PH QH
DFFRUJHYR1RQFDSLYRFKHFRQ
OH PLH VWHVVH PDQL PL VWHVVL
DXWRGLVWUXJJHQGR
,OSUREOHPDGLTXHVWDPDODWWLDq
FKHFRPHXQFDQFURWLFROSLVFH
LQDVSHWWDWDPHQWHHWLGHYDVWD«PRUWLÀFDQGRQRQVRORLOWXRFRUSR
PDLQSULPROXRJRODWXDYHUDHVVHQ]DODWXDDQLPD/·DQRUHVVLD
ODPDODWWLDGHOO·DQLPD
0ROWL ULWHQJRQR FKH VLD XQ FDSULFFLR XQ YROHU DYHUH XQ FRUSR
GD ´SDVVHUHOODµ XQD VHPSOLFH GLHWD FRQ VFRSL HVWHWLFL 1RQ q
FRVuSXUWURSSR6DUHEEHWURSSRIDFLOH,OFRUSRQRQqDOWURFKHOD
PDQLIHVWD]LRQH HVWHUQD GL XQ GLVDJLR GL XQ PDOHVVHUH LQWHULRUH
FKHQRQULHVFLDGHVSULPHUHFRQOHSDUROH,QPDQLHUDLQDVSHWWDWD
TXHOODFKHWLVHPEUDYDODSLVHPSOLFHHQRUPDOHYLWDVLWUDVIRUPD
LQXQDORWWDFRQWLQXDFRQLOFLERFRQGHLFKLORJUDPPLGDSHUGHUH
JLXQJHQGRDGHOLPLQDUHWXWWRDQFKHTXHOORFKHQRQF·q
,RQRQYROHYRGLPDJULUHPDVFRPSDULUH6HPEUHUjDVVXUGRPD
TXHOODFKHSRWHYDVHPEUDUHXQDVHPSOLFHGLHWDLQUHDOWjHUDVWDWR
O·LQL]LRGLXQQXRYRFDPPLQRLOFDPPLQRYHUVRO·DXWRGLVWUX]LRQH
YHUVRLO´PDVVDFURµLQWHULRUHYHUVRLOFRPSOHWRDQQXOODPHQWRGL
VpYHUVRODPRUWH
6XEGRODPHQWH TXHVWD PDODWWLD WL FRQVXPD JLRUQR SHU JLRUQR
ODOXFHGHJOLRFFKLVLVSHJQHGDYDQWLDOOHSHUVRQHDWHSLFDUH
QRQRVWDQWHTXHVW·XOWLPHFHUFKLQRGLIDUHLOSRVVLELOHSHUVDOYDUWL
VRQRLPSRWHQWL,PLHLFDULQRQKDQQRPDLFKLXVRJOLRFFKLDQ]L
KDQQR IDWWR GL WXWWR SHU DLXWDUPL H FKLHVWR DLXWR ÀQ GDOO·LQL]LR
SXUWURSSRLQIDPLJOLDQRQVLKDQQRJOLVWUXPHQWLSHUDEEDWWHUH
O·DQRUHVVLD4XDQGRFLVLULÀXWDGLDOLPHQWDUVLVLWHQGHDIDUHGHO
FLERO·DUJRPHQWRSUHYDOHQWHRVLLPSRQHGLPDQJLDUHPDQRQq
TXHVWRLOPRGRJLXVWRGLDJLUHSHUFKpVLRWWLHQHO·HIIHWWRFRQWUDULR
$YROWHO·DPRUHODSUHVHQ]D«QRQEDVWD
Ë VWDWR GLIÀFLOH ULXVFLUH D FROPDUH TXHL YXRWL TXHOOD IDPH
G·DPRUHGLFXLDYHYRELVRJQRHFKHFKLHGHYRQRQPDQJLDQGRË
VWDWRIDFLOHFDGHUHPDGLIÀFLOHFKLHGHUHDLXWR
7UH DQQL ID VRQR VWDWD ULFRYHUDWD LQ XQ FHQWUR SHU L GLVWXUEL
DOLPHQWDULSHUFLQTXHPHVLVRQRVWDWDIXRULFDVD$YHYRTXLQGLFL
DQQL HUR VROD PD TXHOOD ´FDVDµ FKH PL KD DFFROWR PL KD
SHUPHVVRGLSUHQGHUHFRVFLHQ]DGHOSUREOHPDGHOODJUDYLWjGHOOD
PLDVLWXD]LRQHHPLKDIRUQLWRGHJOL´VWUXPHQWLµSHUGLIHQGHUPL
GHOOH ´YRFL DXWRGLVWUXWWLYHµ FKH DYHYR GHQWUR PH 'RSR DQQL
GL SVLFRWHUDSLD H VHJXHQGR L FRQVLJOL GL XQ QXWUL]LRQLVWD VRQR
ULXVFLWD D VROOHYDUPL GD TXHO SR]]R QHUR LQ FXL HUR FDGXWD H D
YHGHUH TXHOOD OXFH EHOOLVVLPD
GHOODYLWD
1RQFLVRQRSVLFRORJLRGRWWRUL
PDJKL PD TXDQGR KR FDSLWR
IDFHQGR OH FRVH SL VHPSOLFL
H QRUPDOL SHU OD PLD HWj FRVD
PLVWHVVLSHUGHQGRFRQWXWWDOD
YRORQWjHODJLRLDKRLQL]LDWRDG
DXWRYDORUL]]DUPL D SUHQGHUPL
YHUDPHQWHFXUDGLPHVWHVVD
0L VRQR LQQDPRUDWD GHOOD
YLWD 0L VRQR ULDSSURSULDWD
GL HVVD H OD FXVWRGLVFR FRQ
HVWUHPD FXUD +R ULVFRSHUWR
OD IHOLFLWj FKH SRVVRQR GDUH
OH FRVH SL VHPSOLFL O·DPRUH
GHOOD IDPLJOLD GHJOL DPLFL OD
PDQRGLFKLDPLXQDJLRUQDWD
VROHJJLDWD LO SURIXPR GHO
PDUHGHOODSLRJJLDO·HPR]LRQHGLVWDUHVXXQSDOFRGLOHJJHUH
XQOLEURGLDVFROWDUHXQDFDQ]RQH
&RQTXHVWRPLRDUWLFRORQRQYRJOLRVRORJULGDUHDOPRQGRTXDQWR
VLDEHOODODYLWDHTXDQWRVLDLPSRUWDQWHDPDUVL«9RJOLRGLFKLDUDUH
OD PLD VWUHPD GLVSRQLELOLWj DOO·DVFROWR DOO·DLXWR D YRL OHWWRUL H
OHWWULFL VSHFLDOPHQWH D FKL LQ TXHVWR PRPHQWR VWD VRIIUHQGR LQ
VLOHQ]LRD FKL ORWWD FRQ LO SLDWWR DOOH IDPLJOLH FKH SHUFRUURQR
TXHOYLFRORFLHFRFRQLOSURSULRFDURLQGLIÀFROWjVHQ]DSRWHUIDU
QXOOD«,RFLVRQRRUDVRQRSURQWDDSRUJHUYLODPDQR
´/DFKLDYHGHOODIHOLFLWjqODGLVREEHGLHQ]DLQVp«DTXHOORFKH
QRQ F·qµ TXHVWD q OD IUDVH FKH PL KD DFFRPSDJQDWD QHO PLR
SHUFRUVR GL ULQDVFLWD« OD GHGLFR D YRL D YRL FKH QRQ VLHWH LQ
SDFHFRQYRLVWHVVLDYRLFKHGRYHWHGLVREEHGLUHDTXHLFDWWLYL
LPSHUDWLYLFKHGLFRQRQRDOODYLWDDYRLFKHGRYHWHDPDUYLSHU
DPDUH
/8&,$
&HQWURSHULGLVWXUELGHOFRPSRUWDPHQWR
DOLPHQWDUHHGHOSHVR´**LRLDµ
&KLDURPRQWH3RWHQ]D
il Campanile
3/2012/
8
6,*125,,1&$552==$
GL0DULR0DQJLRQH
/XQHGL JLXJQR RUH OH RSHUD]LRQL GL YRWR VRQR
FRQFOXVH3ULPHRUHGHOSRPHULJJLRLULVXOWDWLGHOVHFRQGRWXUQR
GHOOH HOH]LRQL DPPLQLVWUDWLYH QRQ WDUGDQR D FRQFUHWL]]DUVL /D
QRVWUDFLWWjVLqGDWDXQQXRYR6LQGDFRHOHWWRFRQXQRVFDUWRGL
GXHFHQWR YRWL VXOO·DOWUR FDQGLGDWR KD YRWDWR VROWDQWR LO GHJOLDYHQWLGLULWWRPHWjGHLFLWWDGLQLqULPDVWDDFDVD,ULVXOWDWL
GHOSULPRWXUQRFRQEHQYHQWLFLQTXHOLVWHLQFDPSRVHLFDQGLGDWL
VLQGDFRROWUHFLQTXHFHQWRFDQGLGDWLFRQVLJOLHUHVRQRUDGLFDOPHQWH
FDPELDWL $ FKL VFULYH PHQWUH VFRUUH H WHQWD XQ UDIIURQWR GHL
GDWLHGHOOHFLIUHGHOSULPRHVHFRQGRWXUQRFKHFRQVHQWLUHEEHUR
XOWHULRULDQDOLVLGHOSHUFKpSUROLIHULQRWDQWHOLVWHGLHIÀPHUDGXUDWD
HVHHVVHVLDQRVHJQRGLXQDGHJHQHUD]LRQHGHOODGHPRFUD]LDRGL
GLIHWWL QHO VLVWHPD HOHWWRUDOH R GL WDWWLFLVPL GHL SDUWLWL PDJJLRUL
GHOOH UDJLRQL GHO YRWR LQ SDUWH IDPLOLVWLFR TXDOXQTXLVWLFR GL
VFDPELR VWUXPHQWDOH HG HPR]LRQDOH QHOOD SULPD WRUQDWD H GHOOH
DVWHQVLRQL LQ FUHVFHQGR QHOOD VHFRQGD YLHQH LQ PHQWH TXDQWR
HVFRJLWz OD GHPRFUDWLFD $WHQH GXHPLODFLQTXHFHQWR DQQL ID FRQ
O·RVWUDFLVPR SHU FDXWHODUVL FRQWUR OH SHULFRORVH VXJJHVWLRQL GHO
SRWHUHGDSDUWHGLFKLDQFKHFRSHUWRGLPHULWLFRUUHYDLOULVFKLR
GL DEXVDUQH 6H VL SRWHVVH XWLOL]]DUH RJJL XQ DQWLGRWR PRGHUQR
DOOD SROLWLFDPHVWLHUH VL SRWUHEEH SHQVDUH DOOD VRPPLQLVWUD]LRQH
SUHYHQWLYD GL XQ LQIDOOLELOH VLHUR GHOOD YHULWj D TXDQWL YRJOLRQR
FLPHQWDUVLLQSROLWLFDLQPRGRGDRSHUDUHXQDSULPDVFUHPDWXUD
GL FRORUR FKH ULVXOWDVVHUR LQLGRQHL VDSHQGR SHUz FKH QHO WHPSR
OH WHQWD]LRQL VRQR VHPSUH LQ DJJXDWR H OR VFUHHQLQJ DQGUHEEH
ULSHWXWRDVFDGHQ]HUDYYLFLQDWH
(· EHQH UHJLVWUDUH DQFKH D PHPRULD VWRULFD GL TXHVWD JLRUQDWD
FKH OD FLWWj KD YLVVXWR LQ FRPSRVWR VLOHQ]LR OH RUH VXFFHVVLYH
PHQWUHVFRUUHYDQRLQWHOHYLVLRQHOHLPPDJLQLGHOWUDJLFRDWWHQWDWR
DOO·,VWLWXWRSURIHVVLRQDOHGL%ULQGLVLFRQODPRUWHGLXQDVWXGHQWHVVD
HGHOGHYDVWDQWHWHUUHPRWRFKHDYHYDFROSLWRYDVWH]RQHGHOO·(PLOLD
5RPDJQDFDQFHOODQGRDQFRUDXQDYROWDOHWHVWLPRQLDQ]HVWRULFKH
GLGLYHUVHFLWWjHGHOSDWULPRQLRDUWLVWLFRHFXOWXUDOHG·,WDOLD
0HQWUHHVFHTXHVWRQXPHURGHOQRVWURJLRUQDOHLOQXRYR6LQGDFR
VLqLQVHGLDWRHODQXRYD*LXQWDFRQOXLqDOODYRURDOODOXFHGL
TXDQWROH$PPLQLVWUD]LRQLFKHO·KDQQRSUHFHGXWDVRQRVWDWHFDSDFL
GL IDUH LQ EHQH LQ PDOH H QHOOH RPLVVLRQL GL TXHVWL XOWLPL GLHFL
DQQLODQXRYDFRPSDJLQHIRUVHDYUjGHÀQLWRXQSXQWRGLSDUWHQ]D
GDWRFRQFUHWH]]DGLPHWRGRGLVWLOHGLVWUXPHQWLHGLFRQWHQXWLDO
SURJUDPPDGHFODPDWRLQFDPSDJQDHOHWWRUDOHVWDELOLWRXQHOHQFR
GHOOH SULRULWj 7DOH LPSHJQR LQL]LDOH DSSDUH HVVHQ]LDOH SHUFKp
HVVRVDUjODPLVXUDHGLOGDWRGLULIHULPHQWRSHUFDSLUHVHODFLWWj
QHL SURVVLPL PHVL HG DQQL QH DYUj ULFHYXWR WDQJLELOH EHQHÀFLR
DQFKH LQ UDSSRUWR DL FRVWL DL WHPSL DL VDFULÀFL FKH JOL DELWDQWL
FRQFRUUHUDQQRDVRVWHQHUH
4XHVW·XOWLPRSDVVDJJLRULFKLDPDDOODPHQWHO·LQFLSLWGHOPHVVDJJLR
FKHLO&RQVLJOLRSDVWRUDOHFLWWDGLQRKDULWHQXWRGRYHURVRSURSRUUH
DOODFLWWjSULPDGHOYRWR'(//$5(63216$%,/,7$·('(//$
3$57(&,3$=,21(
'(//$ 5(63216$%,/,7$· GHJOL DPPLQLVWUDWL H GHJOL
DPPLQLVWUDWRUL$EELDPR VFULWWR SULPD D SURSRVLWR GHO YRWR FKL
ORDYHVVHHVSUHVVRDVVRJJHWWDWRDFRQGL]LRQDPHQWLFKLORDYHVVH
SUHWHVR YLQFRODQGROR D SUHVXQWL IDYRUL GHYH VDSHUH FKH IHUHQGR
OD SURSULD GLJQLWj KD FRPSURPHVVR DQFRUD XQD YROWD LO IXWXUR
GHO SURSULR SDHVH &·q SRL XQD UHVSRQVDELOLWj FKH VL PDQLIHVWD
TXRWLGLDQDPHQWH QHL FRPSRUWDPHQWL FKH FL LGHQWLÀFDQR FRPH
FRPXQLWj GRYH O·LPSHJQR GHOOH LVWLWX]LRQL ORFDOL q DG XQ WHPSR
FDXVDHGHIIHWWRGHLFRPSRUWDPHQWLFROOHWWLYLVHQ]DXQ·LQVWDQFDELOH
VHULDRUJDQLFDD]LRQHGHLSULPLODULVSRVWDGHLVHFRQGLFRQWLQXHUj
DGHVVHUHLQVXIÀFLHQWH
,QTXHVWLXOWLPLDQQLVLqGHWWRVSHVVRFKHXQDFLWWjGHYHHVVHUH
DPPLQLVWUDWDFRQODVWHVVDFXUDFRQFXLVLDPPLQLVWUDXQ·D]LHQGD
(·VHQ]·DOWURYHURVHFLVLULIHULVFHDOORVSLULWRDOULJRUHHDOO·HWLFD
FRQ FXL GRYUHEEHUR DJLUH ¶O·DPPLQLVWUDWRUH GHOHJDWR H OR VWDII
GLULJHQ]LDOH· QRQ DOWUHWWDQWR SHU WXWWD OD VHULH GL YDULDELOL FKH
UHQGRQR SDUWLFRODUPHQWH FRPSOHVVR H GLYHUVR LO IXQ]LRQDPHQWR
¶GHOO·D]LHQGDFLWWj· FRVu FRPH ·GHOO·D]LHQGD6WDWR· 9ROHQGR
XWLOL]]DUH DQFRUD OD PHWDIRUD D]LHQGDOH DPPHVVR FKH OR VLD
QHVVXQ GLULJHQWH SRWUHEEH DIIHUPDUH FKH OD SURSULD LPSUHVD q
VDQDVHLULVXOWDWLHFRQRPLFLGRYHVVHURHVVHUHLOIUXWWRGLSURGRWWL
TXDOLWDWLYDPHQWHVFDGHQWLRFRQWUDIIDWWLGLPDHVWUDQ]HVRWWRSDJDWH
GLLPSRVWHRPHVVHGLFRQWLDUWHIDWWLHELODQFL¶FUHDWLYL·
'(//$ 3$57(&,3$=,21( GHJOL DPPLQLVWUDWL H GHJOL
DPPLQLVWUDWRUL $QFKH VX TXHVWR YHUVDQWH OH RSLQLRQL VRQR
OHJLWWLPDPHQWH GLYHUVH &·q FKL DIIHUPD FKH OD QRVWUD FRPXQLWj
H OD FODVVH GLULJHQWH FKH GRYHYD ULYHQGLFDUH LO SURSULR UXROR GL
JXLGDLQSDVVDWRKDQQRULQXQFLDWRVSHVVRDIDUVHQWLUHODSURSULD
YRFHDGLEDWWHUHLWHPL¶FDOGL·VXFXLVLJLRFDYDLOIXWXURGHOO·LQWHUD
FROOHWWLYLWjGHOHJDQGRVHQ]DFRQRVFHUHHVHQ]DFDSLUH$OWULSXU
FRQYHQHQGRVXWDOHDWWHJJLDPHQWRQHDWWULEXLVFRQRODUHVSRQVDELOLWj
9
il Campanile
3/2012
DOOD VFDUVD WUDVSDUHQ]D GHJOL
DWWLDOUDVVHJQDWRIDWDOLVPRFRQ
FXL VL VRQR HYLWDWH R DFFHWWDWH
OH GLIÀFROWj FRQYLVVXWR
FRQ OH LOOHJDOLWj WROOHUDWR XQ
VLVWHPDQHRIHXGDOHHGLVWDPSR
PDÀRVR FKH VD WUDVIRUPDUH
L GLULWWL GL WXWWL LQ IDYRUL SHU
SRFKL&·qGHOYHURLQRJQXQD
GL WDOL DQDOLVL PD LO SUREOHPD
q FRPH ULEDOWDUH OD VLWXD]LRQH
/D SDUWHFLSD]LRQH HVLJH FKH L
FLWWDGLQL VL VHQWDQR UHDOPHQWH
SURWDJRQLVWLGHOODSURSULDVWRULD
FRPXQH H FKH ¶LO SDOD]]R·
FRQWHPSRUDQHDPHQWH GLPRVWUL
GL HVVHUH ¶WUDVSDUHQWH· QRQ
LOOXGHQGRVLFKHJOLSRVVDEDVWDUH
O·DXWRUHIHUHQ]LDOLWj GHOO·HVVHUH
PDJJLRUDQ]D/·LQFRQWURWUDOH
SDUWL q QHOOH VWUDGH GHOOD FLWWj
GRYH VL FRQVXPD OD YLWD GL
RJQLSHUVRQDQHLSLFFROLHSSXU
VLJQLÀFDWLYL JHVWL TXRWLGLDQL
QHL OXRJKL GL DJJUHJD]LRQH
²
VFXROH
SDUURFFKLH
DVVRFLD]LRQL
D]LHQGH
ODERUDWRUL VSD]L FXOWXUDOL H
GHO WHPSR OLEHUR ² GRYH L
FLWWDGLQLLPSDUDQRO·DVFROWRHOD
FRQGLYLVLRQHGLSDVVLRQLYDORUL
H LGHDOL H VDQQR DIIURQWDUH
OLEHUDPHQWH H ULVSHWWRVDPHQWH
LO FLYLOH FRQIURQWR GHOOH LGHH
H VXL SURJHWWL 6H FLz QRQ VL
UHDOL]]DVVHRYHQLVVHLQWHUURWWR
FRPLQFHUHEEHRVLFRPSLUHEEH
O·LQHVRUDELOHGHFOLQRGHOO·LQWHUD
FRPXQLWj
6L VWD ULSUHQGHQGR OD FRUVD
VRQR FDPELDWL L FRQGXFHQWL
GHO WUHQR QRQ L YLDJJLDWRUL
&RPH LQ WXWWH OH ULSDUWHQ]H
IRUWLGHOOHHVSHULHQ]HGHLYLDJJL
SUHFHGHQWL FL SUHSDULDPR D
VFRSHUWH QXRYH H DUULFFKHQWL
3HU FXL ¶6LJQRUL LQ FDUUR]]D
H RJQXQR DO SURSULR SRVWR
2FFKLRDOSHUVRQDOHYLDJJLDQWH
HDWWHQ]LRQHDOSDHVDJJLR·
(&&2/$1829$*,817$
A pochissimi giorni dalla proclamazione, il sindaco Ernesto La Salvia ha sottoscritto
gli atti di nomina della nuova Giunta comunale, dopo una celere consultazione con
le Forze politiche di maggioranza. Sette i componenti del nuovo esecutivo di Palazzo
San Francesco che sono stati presentati nel corso della conferenza stampa che si è
tenuta questo pomeriggio a Palazzo di Città.
Questa la composizione:
· Pietro Basile, vicesindaco con delega all’Urbanistica e Ambiente
· Sabino Facciolongo, assessore alle Politiche scolastiche, educative e del tempo
libero; Archeologia, Turismo e ricettività
· Nicoletta Lomuscio, assessore al Bilancio e Finanze, Patrimonio, Programmazione economica, Tributi;Contenzioso e Affari legali;
· Francesco Minerva, assessore alle Politiche sociali e della Famiglia; Politiche per
migranti e per le minoranze etniche;
· Leonardo Piscitelli, assessore all’Agricoltura e Verde pubblico; Attività produttive e Politiche del Lavoro; Valorizzazione del centro storico; Sportello Europa
· Vincenzo Princigalli, assessore alla Polizia Municipale e Viabilità; Sicurezza e
Controllo del Territorio.
· Gianni Quinto, assessore al Personale, Politiche giovanili e Sport; Rapporti con le
associazioni, Attuazione del programma e Comunicazione Istituzionale.
Rimane alla competenza del Sindaco la branca amministrativa dei Lavori Pubblici.“Con
questo atto si concretizza la squadra di governo – ha detto il primo cittadino - . Gli
assessori prescelti rappresentano la sintesi tra competenza e provenienza politica.
!
"###
"##"
dimostrando preparazione ed esperienza. E’ importante segnalare l’apprezzamento
$
%
!
&
La Redazione
10
il Campanile
3/2012/
,*LRYDQLULFRUGDQR
*,29$11,)$/&21(
Mercoledì 23 maggio, l’associazione “GenerAzione ‘92”, assieme all’ARCI “Libera...mente”, al Rotaract Club e alla locale Pro
Loco, ha omaggiato anche quest’anno la memoria di Giovanni Falcone in occasione del 20° anniversario della sua morte. Corone
d’alloro sono state deposte presso la targa della via dedicata al magistrato e presso la lapide dedicata alle vittime del dovere in
parlato i rappresentanti delle varie associazioni e dove è stata lasciata una piantina simbolica sulle cui foglie sono stati attaccati
dei biglietti con i pensieri della gente comune che ha assistito all’evento, si è svolta una messa in suffragio per le vittime delle
Nel periodo storico che stiamo vivendo, è indispensabile che gli italiani (e i canosini, nel frangente – pressoché nulla è
legalità nel nostro Paese, non solo in occasione delle ricorrenze.
Il tema, per coincidenza o fatalità, è salito nuovamente alla ribalta dopo i tragici avvenimenti di Brindisi, su cui comunque
le procure adite stanno ancora svolgendo le indagini.
La Redazione
/DSDUDWDVXO7DPLJLYDOEHQXQD0HVVD
Avranno ragionato sicuramente così quelli di “la
Repubblica”, dal momento che mentre hanno trovato lo
spazio in prima pagina nell’edizione di lunedì 4 giugno
per parlare delle celebrazioni in onore della regina
Elisabetta, non hanno fanno nessun accenno al milione
di persone che hanno partecipato domenica alla Messa
del Papa. È vero che negli ultimi tempi c’è stata una
sovraesposizione del Vaticano sul quotidiano diretto da
Ezio Mauro a proposito del “corvo” delle sue segrete
nidiate, guarda caso per attaccare la Chiesa e riproporre
faziose e , spesso fantasiose, ricostruzioni storiche
sulle sue “fragilità”. Probabilmente, avranno pensato
“quelli di Repubblica”, gli italiani sono più interessati a
conoscere quello che avviene in Inghilterra, così come
ce la presenta il corrispondente RAI Antonio Capranica,
e cioè i colori dei cappellini e degli abiti che preferisce
indossare la regina (pare quelli di color pastello), o la
razza dei cavalli che “adora” il suo consorte Filippo di
Inghilterra, o dove va a comprare i vestitini la nipotina
acquisita Kate. Che un milione di persone, soprattutto
famiglie, da tutto il mondo, si incontra a Milano per
celebrare con Papa Benedetto, cosa volete che importi
agli italiani! Siamo pronti a scommettere che non
mancheranno nei prossimi giorni lo spazio in prima
pagina per pubblicare altre lettere riservate rubate,
alla faccia di ogni etica professionale: questo sì che
interessa agli italiani secondo Repubblica.
d.F.
11 3/2012
il Campanile
,/7811(/'(//$&5,6,
GL$XJXVWR/DJUDVWD
Ormai ci siamo proprio dentro! Dentro al
TUNNEL DELLA CRISI! Attorno a noi è
quasi tutto buio e non si intravede neanche in
lontananza il chiarore dell’uscita. Quando ci
si trova in una situazione come questa, quelli
per rischiarare i propri passi, rischiano di
andare a scontrarsi con le pareti anziché
procedere verso l’uscita; e più il tunnel è
lungo più gente esaurisce le candele ed anche
" una buona scorta di candele, che riescono ad
#
lentamente altrimenti la candela si spegne.
$"%
torce elettriche ed avanzano spediti nella
giusta direzione. Il numero di questi ultimi
però è molto esiguo per cui, più il tempo
passa, più si troveranno isolati e distanti
dal resto della gente. Si ritengono fortunati,
perché per loro la permanenza nel tunnel sarà
più breve ed è questo che più a loro interessa.
Andando avanti, la luce dell’uscita ancora
punto, notano che il tunnel è bloccato da
enormi massi; loro sono pochi e anche con
quelli con le torce elettriche che stanno per
arrivare, non ce la faranno mai a spostare
quei massi. Devono aspettare che arrivino
quelli con le candele e sperare, anzi, che
questi si siano portati dietro anche quelli
senza candele perché potrebbero non bastare.
Conclusione: quando si percorre un qualsiasi
cammino, non è prudente lasciare indietro il
resto del gruppo, men che meno quando si
attraversa il tunnel della Crisi.
Fuori di metafora, noi della CARITAS (ma
non solo noi) cerchiamo di sorreggere chi
rimane indietro, ma quello che facciamo è
davvero una goccia nel mare. Fra tutti i centri
parrocchiali della nostra città sono circa 250
le famiglie che ritirano il sacchetto degli
alimenti (il quale copre solo in minima parte
il fabbisogno di base). Bisognerebbe fare
molto di più per chi non sa andare avanti da
solo.
In quest’ultimo periodo di crisi a questi si
aggiungono quelli che avevano la propria
candela, ma si è esaurita (quelli che ad es. che
hanno perso il lavoro) e quelli a cui un colpo
d’aria ha spento la candela ed avrebbero
% & con già poche risorse ha dovuto far fronte ad
una imprevista spesa e non riesce a saldare il
debito). E’ opportuno sapere che per queste
persone la CARITAS DIOCESANA mette
a disposizione alcuni strumenti concreti di
aiuto. Facciamo alcuni esempi.
Sabino X è un bracciante agricolo, vive in
con quello che guadagna riesce a malapena a
' ha bisogno di cure dentistiche (costo € 2000).
Sabino, ovviamente, non dispone di quella
somma e non troverà nessuna banca disposta
a fargli credito (probabilmente neanche un
usuraio!). Fortunatamente io conosco Sabino,
so che è un onesto lavoratore e so che se
qualcuno gli prestasse quei soldi lui farebbe
di tutto per restituirli. Questa è la garanzia
che basta alla Caritas per attivare il “Fondo
Fiducia e Solidarietà” ed erogare un prestito
tramite la Banca Etica. Sabino potrà restituire
il debito in 36 rate mensili. Oltre che le spese
riguardanti la salute (come in questo esempio)
%famiglia, casa,
istruzione con somme da 1000 a 3000 euro.
Sabino Y, Giovanni Z, Giuseppe W,
sono tre giovani amici, solo Giuseppe ha
un diploma professionale; come tanti non
riescono a trovare lavoro stabile. Tutti hanno
una gran voglia di lavorare e costruirsi
la propria famiglia. Giuseppe avrebbe il
progetto per avviare un’impresa di pulizie
in cui coinvolgerebbe anche gli altri, ma
come si fa? Quali documenti ci vogliono?
Sicuramente occorrerà una cifra iniziale di
cui i tre, messi insieme, non dispongono (ed
ai quali, come nel caso di Sabino X, nessuna
banca farebbe credito). In questo caso, dopo
* * occorrente potrebbe essere in parte attivato
nell’ambito del “Progetto Barnaba” della
nostra Diocesi. Il “Progetto Barnaba”
+ /444
a € 10000, anche un corso di formazione e
l’assistenza nella fase di avvio dell’attività.
7"
8<8 =>8@>=$H$
sono garantiti da un fondo della CARITAS
Diocesana presso la Banca Popolare Etica;
è chiaro che, quanto più il fondo è capiente
tante più iniziative potrà sostenere; pertanto
sarebbe opportuno che molti di noi, secondo
le proprie possibilità, partecipino al suo
incremento.
Questa potrebbe essere la nostra torcia
elettrica con cui potremmo andare a cercare
chi è rimasto indietro nel tunnel della
CRISI e tutti insieme rimuovere i massi che
ostruiscono l’uscita.
12
il Campanile
3/2012/
9RJOLDGL5$',&$/(FDPELDPHQWR
GL8PEHUWR&RSSROD
/H UHFHQWL HOH]LRQL DPPLQLVWUDWLYH DO GL Oj GHL ULVXOWDWL
RWWHQXWLGDLULVSHWWLYLSDUWLWLLQPDQLHUDLQHTXLYRFDELOHKDQQR
IDWWRUHJLVWUDUHXQGDWRVXFXLqLQGLVSHQVDELOHXQ·DWWHQWDH
SURIRQGDGLVDPLQDVXGLXQSUREOHPDFKHQHJOLXOWLPLWHPSL
VWD DVVXPHQGR GLPHQVLRQL SUHRFFXSDQWL SHU LO IXWXUR GHO
QRVWUR3DHVH
0LULIHULVFRVSHFLÀFDWDPHQWHDOO·DVVHQWHLVPRGDSDUWH
GHLFLWWDGLQLGDOOHXUQHHOHWWRUDOLSHUFKqKDUDJJLXQWRLO
HLQDOFXQLFDVLDQFKHLO
$TXHVWRGDWRDOODUPDQWHVLGHYHDJJLXQJHUHFKHVWDQQR
SUHQGHQGR SLHGH DOFXQH OLVWH FKH PROWR VEULJDWLYDPHQWH
YHQJRQRGHÀQLWH´DQWLSROLWLFKH´R´TXDOXQTXLVWH´SHUFXL
DQFRUDXQDYROWDVLIDÀQWDGLQRQFDSLUHFRVDVLQDVFRQGH
GLHWURTXHVWHQRYLWjRSSXUHHTXHVWDqODFRVDSLJUDYHVL
WLUDD´FDPSDUH´SHQVDQGRFKHVLDQRGHOOHEUHYLPHWHRUH
GHVWLQDWHDVFRPSDULUHQHOSLEUHYHWHPSRSRVVLELOH
3XUWURSSRLOYHULÀFDUVLGLFHUWLIHQRPHQLWURYDODVXD
SL FKLDUD VSLHJD]LRQH QHOOH UDGLFL SURIRQGH GL XQ GLVDJLR
VRFLDOHHPRUDOH3HUWDQWRWHPSRLQIDWWLXQDSROLWLFDDVWUXVD
FRQIXVDHLQHIÀFLHQWHQRQKDIDWWRDOWURFKHGHWHUPLQDUHXQD
YRUDJLQHYLVWRVDFRQLFLWWDGLQL
6HPEUDFKHODSROLWLFDLQYHFHGLFRJOLHUHHGLQWHUSUHWDUH
LYDULSUREOHPLGHOODJHQWHYLDJJLVXGLXQELQDULRSDUDOOHOR
SHUFXLQRQDUULYHUjPDLDGLQWHUFHWWDUHLELVRJQLOHDQVLHOH
YDULHQHFHVVLWjGLXQ3DHVHFKHVHLPHVLIDVWDYDVXOO·RUORGL
XQRVSDYHQWRVRSUHFLSL]LR
8QDSROLWLFDFKHDUURFFDWDVXGLXQDWRUUHG·DYRULR
HFURJLRODQGRVLQHLVXRLDVVXUGLSULYLOHJLFKHVLqFRQFHVVD
LQ WDQWL DQQL GL LOOXVRULR EHQHVVHUH VHPEUD SULJLRQLHUD
GHOOH SURSULH FRQWUDGGL]LRQL SHU FXL QRQ VD SL SURJHWWDUH
H SUHQGHUH GHFLVLRQL IRUWL HG HIÀFDFL LQ DOWUL WHUPLQL QRQ
ULHVFHSLDJRYHUQDUH
6H QH q DFFRUWR JLXVWR LQ WHPSR LO 3UHVLGHQWH GHOOD
5HSXEEOLFD TXDQGR KD JLXVWDPHQWH LPSRVWR XQ FDPELR GL
URWWD DIÀGDQGR DO SURI 0RQWL OD JXLGD GL XQ JRYHUQR GL
WUDQVL]LRQH
0D TXHOOR FKH SL ID UDEELD DJOL ,WDOLDQL q FKH OD
FRVLGGHWWD&DVWDLQWHUSUHWHUDIÀQDWDGLXQDSROLWLFDFLHFDHG
LQDGHJXDWDQRQKDDQFRUDFROWRLOYHURVLJQLÀFDWRGLTXHVWR
DVVHQWHLVPR UDJJXDUGHYROH LO SHUFKp GL TXHVWR JLXGL]LR
QHJDWLYR QHL VXRL FRQIURQWL SHU FXL FRQWLQXD LPSHUWHUULWD
D´PHQDULOFDQSHUO·DLD´VHQ]DDIIURQWDUHHULVROYHUHOH
SULRULWjDFXRUHGHJOLLWDOLDQL
'HOUHVWRWLGRPDQGLGRYHSXzDQGDUHXQ3DHVHFRQ
XQ GHELWR SXEEOLFR FRVu HOHYDWR XQD JLXVWL]LD FKH ULQYLD L
SURFHVVLSHUVLQRÀQRDOFKHDVVXPHPDHVWULHSURIHVVRUL
VROR SHU VDQDWRULD FKH LQÁLJJH DG XQD LPSUHVD SL GL VFDGHQ]HDOO·DQQRFKHDGRJQLVFDGHQ]DHOHWWRUDOHSUHVHQWD
XQ SURJUDPPD LQFUHGLELOPHQWH VLPLOH D TXHOOR DQQXQFLDWR
QHOOLEHUDOL]]D]LRQLORWWDDOO·HYDVLRQHÀVFDOHJLXVWL]LD
ÀVFDOHULGX]LRQHGHOQXPHURGHLSDUODPHQWDULHGHOSHUVRQDOH
SROLWLFR HOLPLQD]LRQH GHOOH 3URYLQFH ULGLPHQVLRQDPHQWR
GHOODVSHVDSXEEOLFDWDQWRSHUFLWDUQHLSLJHWWRQDWL««
'LFLDPRODFRQIUDQFKH]]DODQRVWUDFODVVHGLULJHQWHQHOOD
VXDPLRSHYLVLRQHGHOOHSUHFDULHFRQGL]LRQLGLXQ3DHVHFKH
DUUDQFDGDGLYHUVLDQQLORKDJUDYHPHQWHGDQQHJJLDWRVLQRD
VSUHPHUORGDOSXQWRGLYLVWDVRFLDOHHGHFRQRPLFRSXUWURSSR
DQFKHDOULSDURGHOODQRVWUDGLVWUD]LRQHHGLJQRUDQ]D
(GRUDFLVLGRPDQGDFRPHPDLL´*ULOOLQL´VWDQQRSHU
GLYHQWDUHODWHU]DIRU]DSROLWLFD
0D GRSR WXWWL L JXDVWL VIHUUDWL DO WHVVXWR VRFLDOH GL
XQ 3RSROR GHOXVR HG DPDUHJJLDWR GD WDQWH SURPHVVH QRQ
PDQWHQXWH GD ULIRUPH VHPSUH HQIDWLFDPHQWH DQQXQFLDWH H
PDLIDWWHFRQWDQWLHVHPSLGLVDVWURVLQRQXOWLPDTXHOODGL
XQDIRU]DSROLWLFDFKHVLDUURJDLOGLULWWRGLGLFKLDUDUHFKHLO
FRQWULEXWRGLULPERUVRHOHWWRUDOHqXQVXRIDWWRSULYDWRFKH
SRWUHEEHDQFKH´EXWWDUHGDOODÀQHVWUD´
$OODOXFHGLTXDQWRVRSUDSHQVRFKHDEELDPRELVRJQRGL
XQDQXRYDFODVVHSROLWLFDQRQVRORSLJLRYDQHHSUHSDUDWD
PD VRSUDWWXWWR QRQ DYYLWDWD VXL SRWHUL IRUWL FDSDFH GL XQ
UDGLFDOHFDPELDPHQWRQHOPRGRGLJHVWLUHODFRVDSXEEOLFD
VHQWLWD FRPH VHUYL]LR DO FLWWDGLQR H QRQ XQ PH]]R SHU
DSSURSULDUVLGLXQSRWHUHÀQDOL]]DWRDJOLLQWHUHVVLGLSDUWH
SHUFKpVHTXHVWDOH]LRQHFKHLOUHFHQWHYRWRKDYROXWRGDUH
QRQYLHQHUHFHSLWDXQRWVXQDPLGLJLJDQWHVFKHGLPHQVLRQL
SRWUHEEHFDQFHOODUHSHUVHPSUHTXHVWDFODVVHSROLWLFDVRUGD
HSDVWLFFLRQD
133/2012
il Campanile
*5$77$*5$77$
H1219,1&,
GL'RQDWR0HWWD
1RQqGLIÀFLOHHQWUDUHLQXQDWDEDFFKHULD
R LQ TXDOFKH DOWUR QHJR]LR H RVVHUYDUH
JUXSSLGLDYYHQWRULWXWWLLQWHQWLDJUDWWDUH
VX WDOORQFLQL GDL FRORUL VPDJOLDQWL H
GDL QRPL DFFDWWLYDQWL ´0LOLDUGDULRµ
´ /D )RUWXQD JLUDµ ´0RQWDJQD
G·RURµµ2URVFRSRµ ´9LYHUH DOOD JUDQGHµ
HFF,QWXWWLTXHLQRPLF·qXQDVSHUDQ]DH
LOVXJJHULPHQWRQDVFRVWR´FRJOLO·DWWLPR
YLQFHUHqIDFLOHµ(·ODPDQLDGHO´JUDWWD
H YLQFLµ &ROSLVFH OD SDUWH SL SRYHUD H
SL GHEROH GHOOD QRVWUD JHQWH OD PHQR
DFFXOWXUDWDHODSLELVRJQRVD*LRFDQR
GLSLLSLGLVSHUDWLFKHVSHUDQRLQXQD
VYROWDQHOODORURYLWD3HUTXHLRFKH
YLQFRQR L PLOD HXUR TXDQWH SHUVRQH
VL URYLQDQR R ULVFKLDQR GL URYLQDUVL"
&HUWR OD SXEEOLFLWj RVVHVVLYD ´YLQFL
VSHVVRYLQFLDGHVVRµR´WLSLDFHYLQFHUH
IDFLOH"""µ H OD YLVLRQH GL WXWWL TXHL
ELJOLHWWLLQJUDQGLWLFRQODGDWDHODVRPPD
GHOOD YLQFLWD SRVVRQR FRQYLQFHUH DQFKH
LO SL UD]LRQDOH GHJOL XRPLQL D WHQWDUH
H D SURYDUH 0D q OD FULVL OD PDJJLRUH
UHVSRQVDELOH GHOOD QXRYD PDODWWLD
VRFLDOH 6H VL YROHVVH DQDOL]]DUH TXDQWH
SUREDELOLWj KD XQ SRYHUR ´JUDWWLVWDµ
GL YLQFHUH XQD VRPPD FRQVLVWHQWH LQ
SHUFHQWXDOH OR VL GLUHEEH
VROR FKH q XQD SD]]LD EXWWDUH LO SURSULR
GHQDUR LQ XQD LPSUHVD FRQ VFDUVLVVLPH
SUREDELOLWjGLVXFFHVVR(SSXUHLELJOLHWWL
YDQQRDUXEDHWXWWLJUDWWDQR7LVHPEUD
DQFKH GL YLQFHUH PD OD JUDQ SDUWH GHL
SUHPLYLQWLYDOJRQRLOFRVWRGHOELJOLHWWR
qODYLQFLWDFKHLOJLRFDWRUHQRQULWLUDPDL
SHUFKpYDDFRPSUDUHFRQTXHOODFLIUDXQ
DOWURELJOLHWWRFKHSXQWXDOPHQWHQRQORID
YLQFHUH(·LOFDVRGLVRWWROLQHDUHFKHRJQL
JLRFRG·D]]DUGRKDXQDEDVVDSUREDELOLWD·
VXOOH YLQFLWH QRWHYROL ORWWRVXSHU
HQDORWWRWRWRFDOFLR HFF LO JUDWWD H YLQFL
qVRORXQRGLTXHVWL3HUOHSUREDELOLWjLO
VXSHUHQDORWWR QH KD VX HSSXUH TXDOFXQR YLQFH 4XHVWH OH LGHH
H OH LPSUHVVLRQL FRPXQLFDWH H VFULWWH
WUDPLWHSRVWGDLIUHTXHQWDWRULGLXQEORJ
1HFLWRGXH
&KH LO JUDWWD H YLQFL VLD LQJLXVWR
VRQR G·DFFRUGR PD QRQ PL
VHQWR GL GLUH FKH q XQD WUXIID
8QDWUXIIDqTXHOODWLSRLOJLRFR
GHOOHWUHFDUWHTXHOORFKHIDQQR
DOFXQL DPEXODQWL SHU VWUDGD
LQ FXL QRQ SXRL YLQFHUH LQ
TXDQWRODFDUWDYLQFHQWHYLHQH
ULPRVVD YLQFLWD SDUL D 6HODSHUFHQWXDOHqDQFKHGLXQ
PLOOHVLPR VRSUD OR ]HURYXRO
GLUH FKH HVVD HVLVWH H TXLQGL
QRQSXzHVVHUHXQDWUXIID(Gq
DQFKHQRUPDOHFKHFLVLDXQJXDGDJQRSHU
OR6WDWRLQTXDQWRLQYHVWLPHQWR7HQWDUH
OD IRUWXQD q VSHQGHUH SRFR RJQL WDQWR
LOUHVWRqDFFDQLPHQWRHQRQqVDOXWDUH
( LO VHFRQGR /H WDVVH VRQR DXPHQWDWH
GHO PLQLPR H LO FRVWR GHOOD YLWD
UDGGRSSLDWR 3HU WURYDUH XQR VFKLIRVR
ODYRUR WHPSRUDQHR FL YRJOLRQR GDL
DL PHVL VWLSHQGLR PDVVLPR HXUR R PHQR 2YYLDPHQWH LO FRQWR
FRUUHQWH q SHUHQQHPHQWH LQ URVVR H OH
WDVVH TXHOOH PDL YHQJRQR D PDQFDUH
1RQ VL IDQQR SL IHULH Qq VL KD L VROGL
SHU IDUOH RYYLDPHQWH FRQ TXHL TXDWWUR
VROGL FKH KDL LQ WDVFD QRQ FL IDL QXOOD
/L VSHUSHUL DOORUD FRQ TXDOFKH JUDWWD H
YLQFL VSHUDQGR FKH OD UXRWD JLUL D WXR
YDQWDJJLR
JLRFDUH VHPSUHµ 0ROWL VRQR L JLRFDWRUL
FKH PHQGLFDQR VX JRRJOH PHWRGL SHU
YLQFHUHDLJUDWWDHYLQFL1HOODVRFLHWjVXSHU
WHFQRORJLFDTXDOFXQRVSHUDLQXQPHWRGR
WHFQRORJLFRSHUVRQDOHSHUVFRQÀJJHUHOD
WHFQLFD FKH QDVFRQGH L QXPHUL &·q FKL
FKLHGH´(·SRVVLELOHYHGHUHVRWWRLJUDWWD
HYLQFLVHQ]DJUDWWDUH"µHODULVSRVWD´6u
EDVWDYROWDUOLµ
(· QHFHVVDULR XQ ODYRUR FXOWXUDOH
VRSUDWWXWWR FRQ WXWWH OH SHUVRQH FKH
QRQRVWDQWH DEELDQR FDSLWR FKH JLRFDUH
QRQ FRQYLHQH FRQWLQXDQR LPSHUWHUULWL D
UHJDODUH VROGL DOOR 6WDWR 4XDOFXQR KD
VFULWWRFKHµLOJLRFRG·D]]DUGRqODWDVVD
VXOOD VWXSLGLWjµ 0D HVVR q VRSUDWWXWWR
XQ GLVRUGLQH FODVVLÀFDWR QHL PDQXDOL GL
SVLFKLDWULD HG q XQD GHOOH GLSHQGHQ]H
SL JUDYL H GLIIXVH FKLDPDWD ´JDPEOLQJ
DGGLFWLRQµ9LHQHULWHQXWDJUDYHTXDQWR
OD WRVVLFRGLSHQGHQ]D SHUFKp SURGXFH
GHJOL HIIHWWL QHIDVWL VXOOH SHUVRQH 2JJL
FL VRQR PROWL FHQWUL VSHFLDOL]]DWL QHO
UHFXSHURGLFRORURFKHVRIIURQRGLTXHVWR
WLSRGLGLSHQGHQ]DPDIRUVHqLOFDVRGL
QRQ UDJJLXQJHUH OR VWDGLR GL GLSHQGHQWH
´FRPSXOVLYRµHIHUPDUVLDOSULPRVWDGLR
GL JLRFDWRUH ´VRFLDOHµ FLRq FROXL FKH
JLRFDRFFDVLRQDOPHQWHSHUGLYHUWLUVLFRQ
JOLDPLFLHVHQ]DFKHTXHVWRSRVVDLQÁXLUH
QHOODVXDYLWD1RLLQYHFHFRQVLJOLDPRGL
VHJXLUHLOPHWRGRFKHVHPSUHVXOEORJFL
VXJJHULVFHXQFHUWR*LDQOXFD
(· DQFKH XQD PRGD SUHQGHUVHOD FRQ OR
6WDWR R FRQ OD VRFLHWj GL JHVWLRQH GHL
YDUL JLRFKL L UHDOL YLQFLWRUL GHL JLRFKL
(· DQFKH LO PRGR FODVVLFR SHU VIXJJLUH
DOOHSURSULHUHVSRQVDELOLWj$QFKHLOJLRFR
SXzHVVHUHXQVDQRGLYHUWLPHQWR&RPHLO LRYLQFRVHPSUHWLVSLHJRFRPHIDFFLR
YLQRORVLSXzSUHQGHUHLQGRVLSLFFROH SUHQGR HXUR H GLFR YDGR D JLRFDUH
PDVHVLHFFHGHFLVLIDPDOH
SDVVR
GDYDQWL
DO
WDEDFFDLR
,O JLRFR VWD GLYHQWDQGR XQ SUREOHPD HG
DO]R
LO
GLWR
PHGLR
VRFLDOHQRQSHUFKpQRQVHQHFRQRVFRQR +2 9,172 (852 &+( 6212 OH FRQVHJXHQ]H PD SHUFKp QRQ VL KD (852 $/ 0(6( &+( 6212 OD FDSDFLWj GL FRQWUROODUH OH SURSULH (852 $//·$112 &+( 6212 48$6,
´VSHUDQ]Hµ 6FULYH XQ SDUFKHJJLDWRUH (852 ,1 $11, 81 )21'2
DEXVLYRGL3DOHUPR´LOJLRFRSRUWDVROR 3(16,21(
GLVDVWUL PD LR FRPXQTXH FRQWLQXHUz D
14
il Campanile
3/2012/
&·qXQJLXGLFHD6WUDVEXUJR
/DIHFRQGD]LRQHDVVLVWLWD
HLGLULWWL´,16$=,$%,/,µ
GL1LFROD%XFFL
“C’è un giudice a Berlino!” esclamò nel ‘700 un mugnaio
di Potsdam che si opponeva alle prepotenze di Federico
II di Prussia deciso ad espropriargli il mulino perché
rovinava la vista del castello imperiale di Sans Souci. E
un giudice a Berlino che gli facesse
giustizia il mugnaio di Potsdam lo
trovò. Per la forza controcorrente di
alcune recentissime decisioni, quel
giudice equo e giusto, oggi, sembra
non alloggiare più a Berlino, bensì
a Strasburgo, dove ha sede la
Corte europea dei diritti dell’uomo.
I giudici di Strasburgo, infatti,
sono sorprendentemente divenuti
l’ultimo presidio legalistico contro
quelli che sono stati chiamati i “diritti
insaziabili”. Per descrivere l’odierna
tendenza di gruppi organizzati a
reclamare incessantemente nuovi
diritti nella coppia, nella famiglia,
nella malattia, sulla vita o sulla
diritto hanno proposto l’immagine
dei “diritti insaziabili” (cfr. PINTORE,
Diritti insaziabili, in FERRAJOLI, Diritti
fondamentali. Un dibattito teorico,
Laterza, 2001, 179). Nell’epoca dei
“diritti insaziabili”, dunque, la Corte europea dei diritti
dell’uomo, privilegiando un approccio originale al tema
dei nuovi diritti umani, si è recentemente pronunciata
con riguardo alla procreazione medicalmente assistita
(PMA) eterologa (cfr. Corte europea dei diritti dell’uomo,
Grande Camera, 3 novembre 2011, S. H. contro
Austria). Essa, capovolgendo la propria decisione di
primo grado (Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. I,
1° aprile 2010) ha dichiarato nel 2011 che impedire per
legge alle coppie sterili di accedere alla fecondazione
in vitro eterologa non lede il diritto umano di ogni
persona al rispetto della propria vita privata e familiare
contro indebite ingerenze dell’autorità pubblica (art. 8
Convenzione europea dei diritti dell’uomo).
dopo gli attacchi al principio che limitava il numero di
embrioni impiantabili, oggi tocca al controverso divieto
di fecondazione eterologa, quella cioè che si realizza
attraverso materiale biologico esterno alla coppia.
L’art. 4, comma 3, della l. n.
40/2004 espressamente afferma
che “È vietato il ricorso a tecniche
di
procreazione
medicalmente
assistita di tipo eterologo”. Alcuni
tribunali, decisi a rimuovere il
divieto di PMA eterologa, hanno
invocato l’intervento della Corte
costituzionale perché ne dichiarasse
l’incostituzionalità.
La
Corte
Costituzionale, però, applicando
il principio che impone ai giudici
italiani il rispetto delle decisioni della
Corte europea dei diritti dell’uomo
(c.d. interpretazione conforme
al diritto comunitario ed al diritto
internazionale), il 22 maggio scorso
ha rinviato gli atti a quegli stessi
tribunali
rimettenti,
chiedendo
loro di rivalutare e reinterpretare il
divieto di PMA eterologa alla luce
della ricordata sentenza della Corte
europea dei diritti dell’uomo. Fuori
dall’oscuro lessico dei giuristi, la decisione della Corte
europea ci dice che la PMA eterologa non è un puro
affare privato del quale lo Stato deve disinteressarsi!
Ma la PMA, come tutti i fenomeni giuridicamente
regolati, è diretta espressione della naturale dimensione
relazionale del diritto, nel senso che ogni nuovo diritto
che viene riconosciuto crea un nuovo e correlativo
dovere per qualcun altro o, comunque, incide su altrui
valori. E nelle pratiche di PMA l’altro che deve essere
tutelato è, come è intuibile, il nascituro, il quale non
può né deve rimanere vittima di decisioni velleitarie
dei genitori. La dimensione relazionale della PMA
emerge chiaramente già nell’art. 1 della l. n. 40/2004
laddove afferma che “ [...] il ricorso alla procreazione
Questa decisione, per la natura sovranazionale della !
[…] assicura i
”.
anche l’interpretazione della nostra legge n. 40/2004 Letto in chiave relazionale, quindi, il divieto di PMA
sulla PMA. Non è un mistero che la legge n. 40/2004 è eterologa non fa che elevare a norma la preoccupazione
da sempre sotto attacco da parte dei paladini dei diritti che il bambino, nato con materiale biologico esterno
insaziabili che la accusano di essere – per volontà del alla coppia, nel corso della propria esistenza possa
Vaticano – una legge liberticida ed oscurantista che trovarsi a vivere un sistema di rapporti genitoriali incerti
limita, anziché ampliare, i diritti della coppia. Ebbene, 153/2012
il Campanile
LA VOCE INVISIBILE
DEL VENTO
di CLARA SANCHEZ
GARZANTI, € 17,60
I BEST SELLER
CHE SCATENANO LA VOGLIA
DI LEGGERE
1. SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA
di FULVIO ERVAS
MARCOS Y MARCOS , € 17,00
2. IL PRIGIONIERO DEL CIELO
di CARLOS RUIZ ZAFON
MONDADORI , € 21,00
3. GIOCHIAMO ANCORA
?4?!;@B;4(4@B
MONDADORI , € 15,90
4. IL MOMENTO E’ DELICATO
!==BB#??!-
EINAUDI , € 17,50
5. LA VOCE INVISIBILE DEL VENTO
di CLARA SANCHEZ
GARZANTI , € 17,60
Corso San Sabino, 2 – 70053 Canosa di Puglia
tel. - fax 0883/617767
la dimensione della paternità e della maternità. Tutti
intuiscono le possibili gravi conseguenze che sul piano
psicologico e affettivo potrebbe determinare l’incertezza
biologica della nascita. L’assenza di un’identità precisa,
è stato dimostrato, potrebbe far sorgere gravi problemi
psicologici per il bambino. Senza dire delle conseguenze
bambino che potrebbero sorgere in uno o entrambi i
In verità, solo chi occulta la necessaria dimensione
relazionale delle norme giuridiche scambia i propri
desideri individuali per diritti! Va detto, però, che “ Non
avvolge le viuzze del paese e il mare è nero come la pece. Julia
ha perso la strada di casa : è circondata dal silenzio e sente
!
"
#
$
%
&
& ' % $ ( #$
)
#
' #
*+
(
$
-
$
/
/
-
#$
'
A Julia non resta che raggiungerlo nella speranza di trovare
'
#&2'#$
&
3
#
#4
sapere troppe cose su di lei. Il suo nome è Marcus. Julia ha la
%
'*
$4
$'
'
*+
5
)
8
&
(9$/
&
%8
;
#
(
< #=%
%
&
&
La libraia
Teresa Pastore
tutte le voglie sono «diritti»” e che “Il punto di vista del
diritto («il diritto è specchio del costume, ma ha anche
una funzione educativa») con tutte le garanzie, costi,
in condizioni di relazione” (così, COSTANTINO, !
della coppia e dell’individuo: la procreazione assistita
tra patto e fatto, in Iustitia, 2006, 433). Tanto basta per
cogliere la ragionevolezza del divieto di PMA eterologa
e per comprende che a Strasburgo come a Roma la
PMA non è, né può essere lo strumento per soddisfare
16
il Campanile
3/2012/
35,0$9(5$
LQDUWH
La
crisi
attuale
non
sembra aver intaccato il
mondo dell’arte, almeno
per quanto riguarda la
possibilità
di
esporre.
Ma solitamente accade
che mercanti, galleristi
e operatori del settore
artistico procedino con
trascuratezza
e
senza
precisi
programmi
aggiungendo
così
confusione
in
questo
mondo. In un certo senso
le manifestazioni artistiche
hanno contribuito a creare
un mercato secondario
garantendo
i
propri
interessi a discapito degli
artisti generando anche
confusione tra il pubblico.
In pratica è venuta a
mancare l’ epica dell’ arte,
Considerando la situazione
attuale, direi che oggi non
è facile essere artisti per
tutta una serie di motivi
legati alle modalità di
accesso a questo settore.
Per questo, invito sempre
chi si avvicina al mondo
dell’arte a chiedersi chi
sono veramente e quali
temi
li
appassionano.
Bisogna viaggiare quando
possibile,
registrare,
disegnare
e
guardare
intensamente
per
raccogliere
informazioni
"
possono
interpretare
#
la materia che è fonte di
immense sorprese.
Nell’arte contemporanea
sono di grande importanza
tre aspetti: lo stile, l’aura
che l’opera d’arte deve
possedere e il messaggio
che si vuole trasmettere.
Lo stile e l’aura sono le cose
$ Lo stile rappresenta il
segno distintivo, quella
capacità di chi esercita
l’attività
artistica
di
differenziarsi tra migliaia
di altri artisti. E’ quello che
permette di distinguere
Picasso da Monet o Dalì
da Modigliani. Se ci può
essere di consolazione
tutti i grandi artisti hanno
iniziato copiando, facendo
errori
e
ricopiando.
E allora dove come e
quando si crea lo stile? Lo
stile si crea viaggiando,
osservando gli altri artisti,
andando
per
mostre,
leggendo, sperimentando
direttamente sulla tela
ed
essendo
ispirati.
Andare per musei d’ arte
è ad esempio un’ ottima
fonte di apprendimento
per perfezionare lo stile
o
per crearsene uno.
Bisogna chiedersi quando
ci si avvicina a questo
mondo: “a quante mostre
sono andato in un anno?
quanti libri ho sfogliato
di artisti contemporanei?
quanto ho sperimentato?
Ma, soprattutto quanto
ho
studiato?”.
Queste
domande serviranno a
evitare, e alle volte accade
inevitabilmente, di fare
cose viste e riviste che non
hanno nessun carattere
di originalità. Quindi lo
stile si lega all’originalità.
Ma cosa manca ancora?
Manca quella cosa che
Cosa sarebbe? L ‘aura che
un’opera deve possedere
è quella capacità che ha
di esistere a prescindere
dal tuo giudizio, è quel
pizzico allo stomaco che
si sente quando si vede
un quadro, una foto, un
video una installazione; è
quel senso di meraviglia
che ti prende e ti porta a
sentirti parte dell’opera.
Come
è
possibile
immaginare,
l’aura
è
anch’essa
soggettiva.
Penso che ciascuno di
noi di fronte ad un’ opera
abbia
subito
l’effetto
Espositori: Tommaso di Nunno, Renato Giorgio, Fabio Lamanna, Ezio Ranaldi, Gianfranco Tibio.
dell’aura; può essere stato
un quadro, una scultura,
questa (in estrema sintesi)
dovrebbe essere quella
che i critici d’arte chiamano
appunto “aura”. In ultimo
è importante anche il
messaggio che si vuole
trasmettere. Questo è un
aspetto fondamentale per
le creazioni perchè quello
che si crea è funzione di
un messaggio attorno
al quale si è sviluppato
coerentemente il nostro
lavoro. La coerenza gioca
un ruolo fondamentale,
in quanto è ciò che ci
rende credibili agli occhi
degli altri. Solitamente
il messaggio parte dall’
artista e può essere
la cui funzione è quella
il messaggio delle tue
opere. Ma se riuscissimo
ad ampliare il nostro
“atlante visivo”, e questo
accade solamente essendo
curiosi
osservatori,
ci
renderemmo
conto
oggigiorno
rimanere
meravigliati davanti ad un’
opera d’arte. Per questo lo
stile, l’aura e il messaggio
sono tre elementi che si
proprio gusto per l’arte.
Ovviamente
queste
considerazioni
sono
il
frutto delle mie personali
esperienze,
sperando
possano servirvi per la
vostra
professione
di
artisti, soprattutto per
saper reggere il confronto
quando qualcuno chiederà
spiegazioni sulle vostre
opere e perchè sono fatte
proprio in quel modo.
Manifestazioni
come
questa, proposte in una
sede che ne valorizza
la qualità anzichè la
quantità
contribuiscono
allo sviluppo artisticoculturale
della
nostra
città perchè non bisogna
fare necessariamente una
mostra pur di fare cultura.
Ma se si deve fare bisogna
anche saper valorizzare
nel modo giusto chi vi
partecipa.
Per
questo
motivo la mostra ha
spunti di interesse perchè
è possibile dedicarsi agli
artisti e indagare il loro
messaggio/diviso
com’è
nettamente
tra
due
modi di fare: classico e
contemporaneo.
Prof. Buonaventura
Maniello artista
173/2012
il Campanile
38*/,$,03(5,$/(H785,602&8/785$/(
,OWXULVPRFXOWXUDOHFRPHVHWWRUHGHWHUPLQDQWHSHUORVYL
OXSSRHFRQRPLFRGHO3DHVHDOODÀHUD$UW7RXULVPGL)L
UHQ]HO·$JHQ]LD3XJOLD,PSHULDOH7XULVPRGLYHQWDODYHUD
´VFRSHUWDµGHOO·LQWHUD3XJOLD
'XQTXHFHQWUDWRO·RELHWWLYRGLGLPRVWUDUHFKHFXOWXUDHWX
ULVPR SRVVRQR GLDORJDUH FROODERUDUH H FUHVFHUH ´$EELDPR
FUHGXWR ÀQ GDOO·LQL]LR QHOOD SDUWHFLSD]LRQH D TXHVWR HYHQWR ²
VSLHJD LO SUHVLGHQWH GHOO·$JHQ]LD 3XJOLD ,PSHULDOH 7XULVPR
0LFKHOH0DUFRYHFFKLRHVLDPRGDYYHURVRGGLVIDWWLGHLULVXO
WDWL'RSRODQRVWUDSDUWHFLSD]LRQHDOOD%LWGL0LODQRHDOO·,WE
GL %HUOLQR O·RFFDVLRQH GL$UW7RXULVP FKLXGH XQD WULDGH GL
DSSXQWDPHQWL FKH LQ YLVWD GHOO·HVWDWH FRQWULEXLUj DG DOLPHQ
WDUHO·LQWHUHVVHQHLFRQIURQWLGHOQRVWURSDWULPRQLRFXOWXUDOHH
WXULVWLFR&RQ$UW7RXULVPDEELDPRUHVRYLVLELOHDGXQ·DPSLD
SODWHD LO ODYRUR VLQHUJLFR H VWUDWHJLFR IUD L &RPXQL VXO ELQR
PLRWXULVPRHFXOWXUDSHUULSHQVDUHLQVLHPHOHSROLWLFKHGHOOD
FXOWXUDHGHOWXULVPRFRPHRFFDVLRQHGLEXVLQHVVHGLFUHVFLWD
FXOWXUDOHµ
7UDLO*DUJDQRHLO6DOHQWRFRVDF·q"*OLRSHUDWRULGHOVHWWRUHHG
LEX\HUVLQWHUQD]LRQDOLFKLHGRQRVHPSUHSLGLFRQRVFHUHQRYL
WjVXOO·DPDWD3XJOLDHULPDQJRQRSRVLWLYDPHQWHFROSLWLTXDQGR
´VFRSURQRµORVWUDRUGLQDULRSDWULPRQLRHO·HQRUPHSRWHQ]LDOH
WXULVWLFRGHOO·DUHDGHJOL&RPXQLGL3XJOLD,PSHULDOHFRQOD
SUHVHQ]DDG$UW7RXULVPODSULPDÀHUDLQWHUQD]LRQDOHGHOWX
ULVPR FXOWXUDOH FKH VL q VYROWD D )LUHQ]H QHL JLRUQL VFRUVL OR
VWDQGGHOO·$JHQ]LD3XJOLD,PSHULDOH7XULVPRKDDYXWRXQLP
SRUWDQWHUXRORHVVHQGRO·XQLFRHVHPSLRGHOVHWWRUHSHUO·LQWHUD
UHJLRQH ULFKLDPDQGR QXPHURVR SXEEOLFR H GHFLQH GL FRQWDWWL
/·$JHQ]LD3XJOLD,PSHULDOH7XULVPRKDSURSRVWRDSXEEOLFRHG
FRQRSHUDWRULSULYDWL
RSHUDWRULDQFKHLOFDOHQGDULRGLDWWLYLWjSHULSURVVLPLPHVLIUD
,OWXULVPRFXOWXUDOHVLFRQIHUPDGXQTXHXQVHWWRUHGHWHUPL PXVHLHULHYRFD]LRQLVWRULFKHIUDLQFRQWULFXOWXUDOLHVSHWWDFROL
QDQWHSHUORVYLOXSSRHFRQRPLFRGHOQRVWUR3DHVHSHUODFUH WHDWUDOLGLVWULEXLWLQHJOLFRPXQLFKHIDQQRSDUWHGHOO·$JHQ
VFLWD GHL ÁXVVL WXULVWLFL LQ HQWUDWD PD DQFKH SHU O·LQFUHPHQWR ]LDVWHVVD1HOFRUVRGHOODWUHJLRUQLÀRUHQWLQD´ODSURPR]LRQH
GHOWUDIÀFRWXULVWLFRGDOO·,WDOLDYHUVRGHVWLQD]LRQLLQWHUQD]LRQD GHOWHUULWRULRGL3XJOLD,PSHULDOHGHOOHVXHHFFHOOHQ]HDUWLVWLFKH
OL$UW7RXULVP KD FKLXVR OD SULPD HGL]LRQH FRQ ROWUH HVWRULFKHFRQLXJDWHFRQXQDVHULHGLHYHQWLJLjFDOHQGDUL]]DWL
DSSXQWDPHQWLWUDGRPDQGDLQWHUQD]LRQDOHHRIIHUWDHVROGRXWLQ GDL&RPXQLHSUHVHQWDWLFRQXQHOHJDQWHEURFKXUH²VSLHJDLOGL
WXWWLLSULQFLSDOLFRQYHJQLHVHPLQDULIRUPDWLYL3LGLJOL UHWWRUHGRWW$OHVVDQGUR%XRQJLRUQR²KDFDWDOL]]DWRO·LQWHUHVVH
RSHUDWRULSURIHVVLRQDOLSUHVHQWLLQÀHUDHROWUHDOJLRUQRL GLFKLFRQRVFHYDOD3XJOLDVRORLQDOFXQLWUDGL]LRQDOLDVSHWWLH
EX\HUSURYHQLHQWLGDROWUH3DHVLGHOPRQGRSHUDFTXLVWDUHLO OXRJKL &·q JUDQGH YRJOLD GL FRQRVFHUH TXHVW·DUHD HG HYHQWL
SURGRWWRWXULVWLFRFXOWXUDOHLWDOLDQRHLQWHUQD]LRQDOH/·$JHQ]LD FRPHTXHVWLVRQRVWUDWHJLFLSHUFRPXQLFDUHODQRVWUDRIIHUWDDG
3XJOLD ,PSHULDOH 7XULVPR q VWDWD O·HFFHOOHQ]D GHOOD 3XJOLD LQ XQDSODWHDPROWRYDVWD$EELDPRUHJLVWUDWRSLGLYLVLWDWRUL
TXHVWRLPSRUWDQWHDSSXQWDPHQWRHGKDYLVWRDOWHUQDUVLDOVXR SURIHVVLRQDOLHROWUHSUHVHQ]HTXDOLÀFDWHQHJOLDSSXQWDPHQWL
VWDQGROWUHWUDRSHUDWRULSURIHVVLRQDOLHEX\HUVSURYHQLHQWL ELODWHUDOLSURJUDPPDWLµ
GDGLYHUVL3DHVL
/D5HGD]LRQH
A CEFALICCHIO CON IL GRUPPO AMICI
Incontro presso la Tenuta Rossi – Cefalicchio, con i ragazzi,
i responsabili, i volontari e il gruppo scout
&&
&
&
&
#%
]&
\
Insieme per una escursione sul territorio tra odori e sapori %&
^
- #
?& &%
#
% $ tanta generosità e disponibilità.
3
5 %% &
Q
%
%
#
@4(B!?<
% '
&
@
corse, passeggiate hanno animato il pomeriggio. Il percorso
&
ragazzi. Ognuno interveniva con la propria esperienza: chi
5
*
('
W
*
/
&
#
=
%%
dalle loro preoccupazioni e immersi nel verde della natura!
=
[4
'
osservare da vicino tali animali. Insieme abbiamo gustato:
&
che spontaneamente hanno preparato per condividere
& %%%
\ % volontario Francesco che con molta perseveranza ha
'
%%
& & nel tempo per le emozioni vissute. Vivere con gli altri,
18
il Campanile
3/2012/
/DFDUH]]DGL'LR
GL0DULD/RERVFR
Non è la prima volta che, da responsabile della Fraternità Francescana Secolare di Canosa di
Puglia, accompagno le mie sorelle
terziarie ad Assisi, per sentire il
profumo ed il respiro di Francesco
e rigenerarci.
L’ultima volta l’ho fatto alcuni anni
fa, in occasione del 25° di fondazione della Fraternità, e, come
sempre, è stato una bella esperienza.
C’era, però, qualcosa che mi lasciava insoddisfatta: non riuscivo a sentire e a trasmettere delle
emozioni particolari, profonde, le
stesse che Francesco d’Assisi provava quando, durante le sue quaresime, si allontanava per isolarsi, per distaccarsi dal mondo, per
pregare e cercare Dio nella soli della natura. Questa pace, questo
silenzio, questo sentirsi toccati dal
soprannaturale, lo abbiamo provato insieme, con alcune terziarie
ed alcuni simpatizzanti dell’Ordine
Francescano Secolare, in questo
pellegrinaggio mariano e francescano che abbiamo realizzato il
12-13-14 maggio u.s.
Quale meta più idonea a respirare
quella simbiosi tra Maria e il suo
Creatore, nonché Padre e Sposo,
che la Basilica di S. Maria degli
Angeli, ad Assisi, dove Francesco
nella sua piccola Porziuncola, respirò il profumo del Paradiso e lo
regalò a tutti coloro che vi fossero
entrati, con fede, meditando, nel
silenzio e in pace con se stessi e il
mondo, il mistero di Dio!
La Messa, celebrata dal nostro
assistente Padre Modesto Guasta
disegni, nella Cappella del Pianto:
un regalo del Cielo!
La processione serale, dopo il rosario meditato in Basilica, con la
%aux, i canti, gli ammalati, i numerosi fedeli: una piccola Lourdes
che strappa le lacrime anche ai più
duri di cuore!
All’Eremo delle carceri ci siamo
sentiti un po’ spaesati: dovevamo
fare silenzio in quel luogo santo,
noi che non siamo capaci di fare
silenzio! Dovevamo vivere quel
tempo che ci era stato donato, in
meditazione e raccoglimento, proprio come faceva Francesco che,
con alcuni suoi frati, si carcerava
lì, in grotte abissali, per nutrirsi di
Dio e di tutto ciò che avrebbe poi
divulgato nel mondo.
Quel piccolo covento, quel paesaggio verdeggiante e sublime,
allietato dal canto degli uccelli, le
creature preferite da Francesco,
#
& cui si è celebrata la S. Messa: una
'
E che dire del Santuario della Verna!!! Non sono stati gli affreschi di
Giotto e Cimabue che arrichiscono
le Basiliche di S. Francesco e Santa Chiara, ad Assisi, e che comunque abbiamo ammirato, a convincerci della santità di Francesco.
E stata, invece, quell’unica stra profani, che ci ha portati, avvolti
dal freddo pungente di quel lunedì
14 maggio, su una grande terrazza di montagna che spiana nello
piccola, accogliente, che emana
odore di santità, la Cappella delle
Stimmate, dove il Papa Benedetto
si sarebbe dovuto inginocchiare, il
giorno prima (domenica 13 maggio) e non l’ha fatto per l’avversità
delle condizioni meteorologiche.
Ci siamo sentiti privilegiati perché
quella piccola cappella ha accolto
noi, poveri e semplici pellegrini.
Fu proprio lì che Francesco d’Assisi volle provare nelle sue mani,
nei suoi piedi e nel suo costato,
le sofferenze di Cristo, e Cristo gli
concesse questo dono, due anni
prima della sua morte.
Anche lì, tanta arte, tanti affreschi,
ma nulla all’altezza di quell’atmosfera di sacralità che circonda chi
vi entra e prega, e sa pregare,
e si rende conto che la santità si
# sofferenza, con le rinunce, con il
coraggio di chi ha osato dormire
sulla dura pietra, in orride e profonde spelonche che spaventano
noi, creature del terzo millennio,
abituate ad un tenore di vita fatto
di conforto e di agi.
* ma abbiamo capito tante cose e
delle emozioni, le stesse che avrei
voluto tramettere realizzando
questo pellegrinaggio santo e benedetto per chi vi ha partecipato.
Pace e bene
193/2012
il Campanile
/·HOLVLUGLOXQJDYLVWD
/(/(17,352*5(66,9(
GL/XFLD6WHOOLQR
1RQRVWDQWH LO SURJUHVVLYR LQ
YHFFKLDPHQWR GHOOD SRSROD
]LRQHLWDOLDQDJUD]LHDLFRQ
WLQXL SURJUHVVL LQ PHGLFLQD
HGLQJHQHUDOHDGXQPLJOLR
UDPHQWR FRPSOHVVLYR GHOOH
FRQGL]LRQLVRFLR²HFRQRPL
FKHO·,WDOLDUHVWDLO IDQDOLQR
GL FRGD LQ (XURSD ULVSHWWR
DOO·XWLOL]]R GL DXVLOL WHFQR
ORJLFDPHQWHHYROXWLTXDOLOH
OHQWLSURJUHVVLYH
/DSHUFHQWXDOHGLYHQGLWHGL
OHQWL SURJUHVVLYH SHU O·,WDOLD
q VROR GHOO· ULVSHWWR DO
GHOOD)UDQFLDHDO
GHOOD*HUPDQLD
7XWWR TXHVWR LQ XQ FRQWH
VWR VRFLDOH FDUDWWHUL]]DWR GD
HOHYDWH SUHVWD]LRQL SHU OH
GLVWDQ]H SURVVLPH GDOO·XWL
OL]]R GL YLGHRWHUPLQDOL SHU
DWWLYLWj G·XIÀFLR DOOD FRPX
QHJHVWLRQHGLDWWLYLWjGRPH
VWLFKHFRPSRUWDXQRVWDWRGL
LQDGHJXDWH]]D H GLVDJLR QHO
ULVSRQGHUH FRQ WHPSHVWLYLWj
DOOHYDULHHVLJHQ]H
/H SULPH VROX]LRQL RWWLFKH
DGRWWDWH SHU OD FRUUH]LRQH
GHOODSUHVELRSLDVRQRVWDWHOH
OHQWLPRQRIRFDOLHELIRFDOL
JHQ]H GHL SUHVELWL PDWXUL H
GHLJLRYDQLSUHVELWLFKHQRQ
GHVLGHUDQR ULQXQFLDUH DG XQ
DVSHWWRJLRYDQLOHHYRJOLRQR
DYHUH D GLVSRVL]LRQH XQ DX
VLOLR RWWLFR LQ JUDGR GL VRG
GLVIDUH TXDOVLDVL HVLJHQ]D
YLVLYD
DYHUHODQHFHVVLWjGLXWLOL]]D
UH FDPSL YLVLYL VSHFLÀFL LQ
IXQ]LRQHGHOODSURSULDDWWLYL
WjODYRUDWLYD
1DVFRQR GXQTXH OHQWL SUR
JUHVVLYHFRQWHFQRORJLH)UHH
)RUP SHUVRQDOL]]DWH LQ IXQ
]LRQHGLSDUDPHWULVRJJHWWLYL
/D OHQWH SURJUHVVLYD q GD GHOFOLHQWHHGHOODPRQWDWXUD
FRQVLGHUDUVL OD OHQWH LGHDOH VFHOWD RWWLPL]]DWH ULVSHWWR
SHUO·XVRTXRWLGLDQRHSDUWL DOODGLVWDQ]DGLODYRUR
FRODUPHQWH SHUIRUPDQWH QHL
FDVLGLVRJJHWWLFKHGLYHQXWL ,QROWUHLOPHUFDWRFLRIIUHOD
SUHVELWLHJLjSRUWDWRULGLRF SRVVLELOLWj GL DSSOLFDUH OHQWL
FKLDOLSHUDOWULGLVWXUELGHOOD D FRQWDWWR PXOWLIRFDOL DOWD
YLVWD LSHUPHWURSL PLRSL R PHQWH SHUIRUPDQWL LQ JUDGR
DVWLJPDWLFLYRJOLRQRHYLWDUH GL UHVWLWXLUH XQ·LPPDJLQH
LOIDVWLGLRVRHFRQWLQXRFDP QXRYDGHOODSURSULDSHUVRQD
ELRGHJOLRFFKLDOL
/HOHQWLPRQRIRFDOLSHUzFR
VWULQJRQR DG XWLOL]]DUH R DO
(·RUPDL ULVDSXWR FKH OD VR WHUQDUHGXHRFFKLDOLXQRSHU
JOLD GHL DQQL UDSSUH ODYLVLRQHGDORQWDQRO·DOWUR
VHQWDSHUFLDVFXQRGLQRLXQ SHUTXHOODGDYLFLQR
(· LQGXEELR FKH OH HYROX
´WUDJXDUGRµDOGLOjGHOTXD
]LRQL WHFQRORJLFKH KDQQR
OH ROWUH DG LQHYLWDELOL FDP &RQ OH OHQWL ELIRFDOL LQYHFH QRWHYROPHQWH FRQWULEXLWR D
ELDPHQWL ÀVLFL VL FRPLQ VL HOLPLQD WDOH LQFRQYHQLHQ FUHDUH OHQWL SURJUHVVLYH DO
FLDQR DG DYYHUWLUH GLIÀFROWj WHPDVXEHQWUDLOIDVWLGLRVR WDPHQWH FRQIRUWHYROL LQIDWWL
YLVLYH LQ SDUWLFRODUH QHOOH VDOWR G·LPPDJLQH FKH QRQ LO VXFFHVVR GL WDOH DXVLOLR q
GLVWDQ]HYLFLQH
FRQVHQWHGLYHGHUHDGLVWDQ IUXWWRGLXQLQVLHPHGLIDWWRUL
]D LQWHUPHGLH UHQGHQGR LO FKH VROR XQD VDSLHQWH HVSH
(· TXHVWR LO SHULRGR LQ FXL SDVVDJJLRGDOOD]RQDGDORQ ULHQ]D H FRQRVFHQ]D DSSUR
LQVRUJH OD SUHVELRSLD SDUWL WDQRDTXHOODGDYLFLQRSDUWL IRQGLWDSRVVRQRIRUQLUH
FRODUHFRQGL]LRQHQRQSDWR FRODUPHQWHEUXVFR
ORJLFDFKHFRQVLVWHQHOODJUD
&RQOHQXRYHWHFQRORJLHFR
GXDOHHGLUUHYHUVLELOHSHUGLWD 'XQTXH VSHWWD DOOD OHQWH VWUXWWLYH VRQR OH OHQWL SUR
GLHODVWLFLWjGHOFULVWDOOLQR
SURJUHVVLYD OD ULVSRVWD SL JUHVVLYH DG DGDWWDUVL DOOH
SUDWLFD HG HVWHWLFD DOOH HVL HVLJHQ]HGHOFOLHQWHFKHSXz
&Lz FKH SHU DQQL FL q VWDWR
JDUDQWLWR LQ PDQLHUD LQFRQ
VDSHYROH RVVLD OD PHVVD D
IXRFRGDORQWDQRHLPPHGLD
WDPHQWHGDYLFLQRRYLFHYHU
VD FRPLQFLD D GLYHQWDUH XQ
SURFHVVRIRU]DWRFRQWRUQDWR
GDYDULVLQWRPLYLVLRQHVIR
FDWDGDYLFLQRRLQFDSDFLWjGL
PHWWHUHDIXRFRGDORQWDQRR
DOORQWDQDPHQWR SURJUHVVLYR
GHJOL RJJHWWL SHU YHGHUOL QL
WLGL
,OFRPSLWRGLXQEUDYRRWWLFR
SURIHVVLRQLVWD q OD FRQWLQXD
ULFHUFD GHOOD OHQWH LGHDOH
TXHOOD FKH JUD]LH DOO·HYROX
]LRQLWHFQRORJLFKHVLDLQJUD
GRGLRWWLPL]]DUHOHHVLJHQ]H
YLVLYH GL FLDVFXQ VRJJHWWR
DIÀQFKq QHVVXQR SRWUj OD
PHQWDUH SL XQ PDQFDWR
DGDWWDPHQWR
2UWRWWLVWD2WWLFR2SWRPHWULVWD
20
il Campanile
3/2012/
INAUGURATO IL
CAMPETTO SPORTIVO
DELL’ASSUNTA
Inaugurato nella parrocchia di
Santa Maria Assunta il nuovo campo di calcetto: ora anche i ragazzi e i giovani di questa comunità
possono usufruire di una struttura
sportiva adeguata. Alla cerimonia hanno preso parte il Vescovo
mons. Raffaele Calabro, l’ex sindaco della città Francesco Ventola,
insieme ad una folta rappresentanza della parrocchia. Auguri al
parroco don Michele Malcangio e a
tutta la comunità.
5,3$57(/ҋ25$725,2(67,92
Ë OR VORJDQ FKH FDUDWWHUL]]HUj Oҋ25$725,2 (67,92 GHOOH SDUURFFKLH
GHOOD QRVWUD 'LRFHVL GDO JLXJQR DO OXJOLR $EELDPR SHQVDWR GL
SUHQGHUHORVSXQWRGDXQDVWRULDJLjHVLVWHQWHJXLGDWLGDOODFRQYLQ]LRQH
FKH DOFXQL YDORUL FKH KDQQR JXLGDWR OD YLWD GL JHQHUD]LRQL SDVVDWH
SRVVRQRUDSSUHVHQWDUHXQHVHPSLRGDULSURSRUUHSHULOSUHVHQWH&RVu
FLqSLDFLXWDOҋLGHDGLIDUULIHULPHQWRD´/HDYYHQWXUHGL3LQRFFKLR6WRULD
GL XQ EXUDWWLQRµ /ҋRSHUD VDUj UDFFRQWDWD VHFRQGR OҋLQWHUSUHWD]LRQH
´WHRORJLFDµGHOFDUGLQDOH*LDFRPR%LIÀ
Ë LQQHJDELOH OD FRUULVSRQGHQ]D RJJHWWLYD WUD L WHPL FKH HPHUJRQR QHO
UDFFRQWR H DOFXQL FRQWHQXWL IRQGDPHQWDOL GHOOD IHGH FULVWLDQD &RPH
RJQL DQQR OҋHVSHULHQ]D GHOOҋRUDWRULR HVWLYR YHGUj OD SDUWHFLSD]LRQH GL
PLJOLDLD GL UDJD]]L JXLGDWL GD FHQWLQDLD GL DQLPDWRUL YRORQWDUL FKH FRQ
JUDQGHJHQHURVLWjPHWWRQRDGLVSRVL]LRQHGHOOHFRPXQLWjSDUURFFKLDOL
LO ORUR WHPSR$QFKH TXHVWҋDQQR YLYUHPR XQD JLRUQDWD LQWHURUDWRULDQD
SHU RIIULUH D WXWWL OD SRVVLELOLWj GL LQFRQWUDUVL H SHU GDUH DOOD FLWWj XQ
FKLDUR VHJQR GL FRPXQLRQH WUD WXWWH OH SDUURFFKLH ,QYLWLDPR UDJD]]L H
JLRYDQLDSDUWHFLSDUHDTXHVWDEHOODHVSHULHQ]DFKHDUULFFKLVFHWXWWL
XPDQDPHQWHHFULVWLDQDPHQWH
/D5HGD]LRQH
il Campanile
Cattedrale di Canosa di Puglia
Suppl. alla R.D.A. Reg al n. 160 registro Stampa del Tribunale di Trani
ANNO 19 numero 3
Direttore Responsabile:
Giuseppe Ruotolo
Redattori Capo:
Mario Mangione, Donato Metta,
Felice Bacco
Redattori:
Linda Lacidogna, Giuseppe Balice,
Umberto Coppola, Fabio Mangini,
Anna Maria Fiore, Giuseppe Di Nunno, Rosalia Gala, Eliana Lamanna,
@>@
Gina Sisti, Leonardo Mangini,
Giovanni Di Nunno.
Stampa:JJ>dria
Hanno collaborato: Lucia, Augusto
Lagrasta, Nicola Bucci, Bonaventura
Maniello, Maria Lobosco, Lucia
Stellino.
Del numero precedente sono state
stampate 1000 copie, spedite 160.
[email protected]
[email protected]
Puoi leggere il Campanile su:
www.canosaweb.it
www.diocesiandria.org
GDOJLXJQR
DOOXJOLR
Scarica

"Il Campanile" - Maggio / Giugno 2012