11-12 / 12
http://www.samaritani.ch
Dal passato gli stimoli per il 2013
Reportage
Gli scolari di Dornach (SO)
imparano i Primi soccorsi. p. 4
Attualità dalla Federazione
La storia di Ernst Möckly,
pioniere dei Samaritani. p. 12
Associazione e Sezioni ticinesi
L’ASSTM presenta il calendario
2013 e cerca simulanti.
p. 16
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E
ditoriale
Editoriale
Sommario
Sommario
Reportage
04
I Primi soccorsi entrano nelle scuole
A Dornach, nel Canton Soletta, un progetto ha visto impegnati
gli allievi delle locali scuole per una settimana, alle prese con le
nozioni dei Primi soccorsi. E i Samaritani erano presenti con le
loro monitrici.
Dalle lavagne ai
corsi in Internet
Chi di voi si ricorda del flanellogra­
fo, o meglio di quella «lavagna» in
feltro – che, mi hanno detto, chia­
mavasi anche «mollettone» – dove
venivano appesi figure e concetti
per spiegare i Primi soccorsi? A me
era un termine sconosciuto, come
sicuro lo è alle persone della mia
generazione, cresciute giusto all’­
inizio dell’era di retroproiettori e
lucidi. L’ho imparato traducendo le
interessanti pagine del libro per i
125 anni della Federazione svizzera
dei Samaritani che verrà pubblicato
il prossimo anno. Un lavoro per me
stimolante e per il quale ringrazio
Liliana Chiesa, socia onoraria, Kurt
Sutter, già Segretario centrale, e la
mia collega traduttrice Chantal Lie­
nert per l’aiuto nella ricerca di
«vecchie» definizioni come il «fla­
nellografo» appunto.
Ripercorrere la storia della FSS mi
ha fatto spesso riflettere: siamo
passati dalla lavagna in feltro alle
lezioni in Internet di «eSoccorrito­
re» che tra un mesetto verranno
impartite in tutta la Svizzera. E qui
la nostra FSS ha fatto davvero un
ottimo e grande lavoro: a livello na­
zionale è la prima e sola organizza­
zione a proporre il Corso soccorri­
tori in versione online, per la parte
teorica, con elevati standard quali­
tativi. Un impegno davvero grande
e portato avanti con convinzione e
professionalità.
Ne ho avuta la conferma nelle pre­
sentazioni fatte alla Conferenza dei
presidenti cantonali del 17 novem­
bre scorso a Nottwil. Ora le Sezioni
devono impegnarsi a far sì che que­
sto progetto funzioni. L’era del fla­
nellografo e delle lavagne è defini­
tivamente passata ...
Buone Feste a tutti!
10
Un Club di sostenitori per la FSS
Tante società sportive già lo hanno: un Club di sostenitori e di
simpatizzanti. Anche la Federazione svizzera dei Samaritani (FSS)
ha pensato di fondarne uno. Tutti vi potranno aderire a sostegno
del movimento samaritano.
12
Conosciamo Ernst Möckly, pioniere dei Samaritani
In vista dei festeggiamenti per i 125 anni della Federazione
svizzera dei Samaritani, cogliamo l’occasione per conoscere una
figura storica che ha dato origine alle prime Sezioni Samaritane
in Svizzera.
Buono a sapersi
14
Sommario
Attualità dalla Federazione
03
Le valanghe: conoscerne i pericoli per prevenirli
L’inverno è arrivato e con esso la voglia di tanti appassionati di
intraprendere delle escursioni sulla neve, sia con le racchette che
con gli sci. L’Istituto svizzero per lo studio della neve e delle
valanghe di Davos ci fornisce utili consigli.
Associazione e Sezioni
16
Il Calendario 2013 dell’ASSTM
L’Associazione delle Sezioni Samaritane del Ticino e Moesano è
anche alla ricerca di simulanti per le Gare samaritane che si
terranno a Pentecoste a Tenero, per il Giubileo del 125.mo.
La Sezione di Bellinzona dà voce alle sue «giovani leve».
17
Ritratto
Cristian Moro
Entusiasta formatore di adulti, Cristian Moro, che ha origini
ticinesi, sarà tra gli oratori della “Giornata d’Impulso” del
125esimo anniversario della FSS prevista il 12 gennaio a Bienne.
Mara Zanetti Maestrani
oggi samaritani 11-12/12
I bambini ascoltano con attenzione Yvonne Bader mentre spiega loro come si verifica la respirazione.
Gli scolari avvicinano i Primi soccorsi
Piccoli allievi imparano
la posizione laterale
Più di 400 bambini e ragazzi di Dornach (SO), dalla Scuola dell’infanzia fino alle classi superiori,
sono stati introdotti ai Primi soccorsi nell’ambito di un progetto di una settimana. Le diverse
fasce di età hanno impegnato parecchio le monitrici.
oggi samaritani 11-12/12
Ora tocca alle «Coccinelle»! Dopo le «Stelline» e gli «Arcobaleni», ora tocca alla quarta classe della Scuola
dell’infanzia avvicinare la tematica dei Primi soccorsi. Siamo andati a trovare questi bambini durante un nebbioso
mattino di fine ottobre, nella scuola di Brühl.
Gli occhietti attenti e vispi di 21 bimbi guardano pieni
di aspettative Yvonne Bader, monitrice della Sezione
Samaritani di Oberbuchsiten. I bambini sono seduti in
cerchio, nel mezzo dell’aula, assieme a lei. «Sapete cosa
fanno i Samaritani?», chiede ai piccoli allievi. «Lottano
contro le streghe?» li stimola provocando le loro risposte:
«Io ho un ospedale fatto coi Lego», dice entusiasta una
bimbetta con le trecce scure. «Quando due automobili si
scontrano, allora deve arrivare l’ambulanza», spiega un
compagno, raffigurando a gesti con le manine lo scontro.
«Oppure l’ambulanza arriva quando qualcuno è molto
ammalato», grida un altro bimbo.
Esercitare i Primi soccorsi, anche con piacere e divertimento.
Apprendere i Primi soccorsi in maniera giocosa
Con abilità, Yvonne passa al tema «allarmare». E i bambini sorprendentemente danno risposte decise:
«L’elicottero può arrivare velocemente», osserva entusiasta un biondino vispo e allegro, mentre la sua compagna
accanto spiega che la Polizia arriva se qualcuno è ferito o
ha rubato qualcosa. La monitrice stimola ulteriormente i
bambini invitandoli a rappresentare con un disegno le
organizzazioni di soccorso che conoscono. Con passione
ed energia, armati di colori, i bambini si mettono all’opera
disegnando chi un elicottero, chi un’ambulanza, chi ancora l’autobotte dei Pompieri. In maneria giocosa, i bimbi
imparano a conoscere anche i numeri di telefono per le
emergenze. «E’importante impartire le nozioni ai bambini in modo a loro comprensibile, affinché possano apprenderle. In generale, i bambini dell’asilo non sanno ancora leggere e si sconcentrano facilmente. Bisogna quindi
trovare il modo giusto per avvicinarli alle varie temati-
che», spiega Yvonne Bader. Invita gli altri monitori ad
essere aperti e pazienti: i bambini pongono infatti molte
domande e vogliono sapere delle cose che non sempre
sono «nel piano d’insegnamento» del docente. Questo
piano è messo a disposizione dei monitori da parte della
Federazione svizzera dei Samaritani. Nel caso di Dornach,
la FSS è stata contattata dalla direzione della scuola e,
assieme all’Associazione cantonale, ha messo a disposizione otto monitrici per i cinque giorni del progetto. Secondo Regina Gorza, Segretaria centrale della FSS, non è così
importante chi insegna, quanto piuttosto che i Samaritani
partecipino all’iniziativa. Solo così è possibile adempiere
al principio base di avvicinare la popolazone ai Primi
soccorsi. E proprio i bambini hanno una grande capacità
di apprendimento. Regina Gorza, con un gioco di parole,
afferma di essere convinta che l’esempio di Dornach è uno
di quelli che «fa scuola».
«I bimbi si sono ancora esercitati a casa»
Marie-Thérèse do Norte è la direttrice delle Scuole di
Dornach nel Canton Soletta. La nostra redazione ha voluto sapere da lei come è nata l`idea di insegnare i Primi
soccorsi in tutte le scuole di Dornach.
Quali sono le ragioni che hanno portato la direzione
della scuola ad organizazre un progetto sui Primi
soccorsi?
Le scuole del Canton Soletta elaborano dei concetti
per situazioni e casi di crisi. Anche nella nostra scuola
è quindi stato formato un gruppo di lavoro sul tema
della gestione delle situazioni di crisi. Nella primavera
scorsa, il corpo insegnante ha partecipato ad una formazione specifica sulla sicurezza nelle Scuole e sul
comportamento da adottare in caso di incendio, nonché sui primi soccorsi. Il gruppo di lavoro ha ritenuto
importante che le situazioni di pericolo vengano
anche esercitate in modo pratico. E ciò non solo a
livello di adulti, ma anche nell’insegnamento agli allievi di tutti i livelli scolastici. La settimana di primi soccorsi è stata un ottimo inizio per i bambini e i giovani
della scuola.
Reportage
Testo: Petra Zenhäusern,
Foto: Julia Zurfluh, CRS, e Petra Zenhäusern
05
A fine ottobre erano più di 400 i bambini istruiti
sui Primi soccorsi. Qual è il vostro bilancio?
Ben 425 bambini e giovani hanno partecipato al progetto e ne erano molto entusiasti. Oltre alla pratica e
all’apprendimento di utili nozioni nei Primi soccorsi, gli
scolari si sono pure divertiti. Anche in classi difficili da
motivare e nelle quali insegnare è arduo, non c’è stato
bisogno di particolari «ammonimenti» per incitare ad
applicarsi nell’esecuzione degli esercizi. Inoltre, da alcuni genitori abbiamo appreso che i figlioletti si sono ancora esercitati a casa. Per i bimbi dell’asilo, la teoria è
stata un po’ troppo lunga. In questo caso, gli insegnanti avrebbero preferito più lavoro pratico.
I Primi soccorsi avranno anche in futuro un posto
di riguardo nella scuola?
I corsi di Primi soccorsi dovrebbero essere ripetuti regolarmente ogni tre anni. Gli scolari verrebbero così aggiornati e resi più sicuri. Lo scopo è quello che, in caso di
emergenza, sappiano agire correttamente. Per questo
motivo, le nostre scuole di Dornach sono interessate
anche al progetto «Allievo samaritano» della FSS. Per gli
allievi di Scuola media, le due ore di Primi soccorsi sono
molto attrattive poiché conteggiate nel Corso soccorritori.
pz
oggi samaritani 11-12/12
Reportage
06
La monitrice Elisabeth Bühler e il docente di classe Etienne Evéquoz mostrano una presa di soccorso.
Più tardi Yvonne chiede ad Emmanuel di avvicinarsi e di
stendersi sul pavimento per rappresentare un paziente
svenuto. Yvonne mostra ai suoi piccoli allievi la posizione
laterale per i pazienti incoscienti e spiega come si verifica
la respirazione. «Io voglio fare l’ammalato», strilla subito
un ragazzino quando si tratta di fare l’esercizio. E’ davvero sorprendente vedere quanto le bambine e i bambini
ricordano e sanno mettere scrupolosamente in pratica
dopo le spiegazioni della monitrice. Alcuni all’inizio indugiano un po’, altri agiscono come piccoli esperti. L’ora di
lezione è praticamente volata.
Dai bambini agli adulti
Dopo la pausa di mezzogiorno, il testimone passa ad Elisabeth Jeger e Alice Häner, ambedue socie della Sezione Samaritani di Breitenbach e dintorni. Durante la mattina
hanno assistito alla lezione di Yvonne Bader e ora, assieme,
insegneranno nelle classi avanzate (13 allievi). Sono previs-
Armati di colori e aiutati dal libretto «Globi», gli entusiasti
bambini imparano a conoscere le diverse organizzazioni di
soccorso e anche i loro numeri di telefono.
te due ore di lezione sullo Schema del semaforo (osservare,
pensare, agire) e sullo Schema RICA per le distorsioni,
sulle ferite agli occhi e ai denti, sulle procedure in caso di
ustioni, nonchè sulla procedura d`allarme. Gli allievi sono
anche affascinati dalle storie di casi reali raccontate dalle
monitrici e ascoltano interessati, porgendo molte domande. La teoria e la pratica si alternano in modo spontaneo e
fluido. Gli allievi si esercitano in coppia nell’esecuzione
della posizione laterlale e coprono il loro compagno «ferito» con il telo termico. Qua e là qualche allievo ridacchia
ancora e scherza, ma ben presto tutti sono al lavoro, e in
modo serio. Se qualcuno non si ricorda le procedure, i
compagni aiutano in modo solidale, dimostrando un
ottimo spirito di gruppo. Infine i «teenager» imparano
anche come si fanno i bendaggi con la benda triangolare.
Il pomeriggio è piaciuto a tutti gli allievi: lo hanno giudicato all’unisono interessante e molto utile anche per la
vita di tutti i giorni
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Suggerimenti per la sicurezza della Basilese Assicurazioni
Godersi le feste in tutta sicurezza!
Nel caos prenatalizio girano un sacco di soldi, ma non sempre finiscono nelle tasche giuste.
Anche a casa, la combinazione di candele e decorazioni natalizie può comportare dei rischi.
Il vostro denaro, oggetto di desideri
Vie commerciali, piazze animate e tram
affollati attirano i ladri come per
magia. Fate sempre attenzione e portate
con voi solo i contanti necessari. Il por­
tafoglio non va infilato nello zaino, in
tasche esterne o in borse a tracolla, ma
portato a stretto contatto con il corpo.
In auto nascondete i vostri acquisti
natalizi riponendoli nel bagagliaio.
La calca è il «luogo di
lavoro» prediletto dai
borseggiatori.
Disponibilità simulata
Non lasciate che degli estranei appa­
rentemente servizievoli vi aiutino a
portare le borse o a risolvere un pro­
blema al bancomat. Se qualcuno
dovesse strapparvi dalle mani del
denaro o una borsa, evitate di opporre
resistenza: non potete prevedere con
quanta violenza reagirà l’aggressore. Il
bancomat funziona come sempre?
Prestate attenzione a eventuali segni di
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Club 2013, nasce nell’anno del Giubileo della FSS
Sostenere i Samaritani in qualità
di donatori, soci o simpatizzanti
Attualità dalla Federazione
La Federazione svizzera dei Samaritani percorre nuove vie nella ricerca di finanziamenti e, proprio in vista dell’anno del Giubileo, cerca donatori e simpatizzanti disposti a sostenere la causa
samaritana. Come modello si segue quello dei Club sportivi, attivi già da tempo con successo.
10
Testo: Petra Zenhäusern
Molti sodalizi sportivi dispongono
già di un Club di donatori che sostiene le loro attività, specialmente
nei settori giovanili. Perchè, quindi,
la Federazione svizzera dei Samaritani (FSS) non può fare la stessa
cosa per trovare nuovi finanziamenti? È quello che si è chiesto Gery
Meier, responsabile Sponsoring della FSS. Il Comitato centrale lo ha
quindi incaricato di portare avanti
questo progetto, collaborando con
l’allora Segretario centrale Kurt
Sutter. Il Club dei donatori porterà
anche utili e preziosi contatti. I soci
verranno sempre informati in modo
trasparente sull’impiego dei loro
soldi, che saranno essenzialmente
destinati a progetti in favore dei giovani. Ciò al fine di garantire la continuità dei Samaritani. Il «Club
2013» viene fondato in occasione
del 125esimo anniversario della
FSS: l’assemblea costitutiva è prevista per venerdì 11 gennaio 2013 al
Kongresshaus di Bienne.
Tutti possono diventare soci
La FSS estende l’invito a diventare
soci ai membri onorari, ai Samari-
tani attivi un tempo e a quelli tuttora attivi e anche ai simpatizzanti.
L’adesione al Club 2013 è aperta a
tutti coloro che desiderano sostenere la FSS, quindi anche ad organiz-
zazioni partner, fornitori e popolazione tutta.
Le categorie di soci sono visibili
nel riquadro pubblicato qua sotto.
Diventate soci del Club 2013!
Numerose donne e numerosi uomini si impegnano in qualità di Samaritani
per il benessere degli altri. Fanno questo lavoro in modo volontario e a
titolo onorifico. Con la loro qualità di socio, possono dimostrare il loro
attaccamento al movimento samaritano e la loro stima per l’impegno
medesimo dei Samaritani. Potete partecipare come:
– Socio ordinario del Club con diritto di voto e di elezione
contributo annuo di socio: minimo 200.– franchi
– Socio donatore con diritto di voto e di elezione
contributo annuo di socio: minimo 1000.– franchi
Questi soci ricevono in omaggio la rivista federativa
– Socio simpatizzante senza diritto di voto e né di elezione
contributo minimo: 100.– franchi
Comunicateci il vostro interesse a diventare soci al seguente indirizzo:
Club 2013, Federazione svizzera dei Samaritani, Martin-Disteli-Strasse 27,
4600 Olten, o per E-Mail: [email protected].
FSS-Segretariato centrale e Servizio vendita in vista delle vacanze natalizie
Orari di apertura durante le feste
Inventario nel deposito materiale
Lo Shop della FSS rimarrà invece
chiuso per le necessarie operazioni
di inventario il lunedì 3 e il martedì
4 dicembre 2012. A partire da mercoledì 5 dicembre le vostre comande
potranno di nuovo essere ricevute
ed elaborate dal nostro Servizio.
oggi samaritani 11-12/12
Bild: Shutterstock
Gli uffici del Segretariato centrale e
del Servizio vendita saranno chiusi
da lunedì 24 dicembre fino al 3 gennaio 2013 per il periodo delle festività natalizie e di fine anno.
3domande
Suzanne Röthlisberger
Suzanne Röthlisberger, 50 anni e
madre di quattro figli, è una Samaritana molto impegnata. Da quando
ha vissuto un grave incidente stradale con esiti mortali, ha deciso che
da quel momento in poi si sarebbe
dedicata alla divulgazione delle misure di primo soccorso. Bernese, è
socia della Sezione Samaritani di Signau, ed è stata per tanti anni monitrice di corso. Nel 2013 inizierà
nella sua nuova funzione di Istruttrice. Da circa 12 anni lavora come
segretaria dell’Associazione cantonale delle Sezioni Samaritane bernesi. In questa sua funzione, riceve,
raggruppa e poi mette online nella
piattaforma redcross-edu.ch tutti i
corsi delle Sezioni bernesi. La redazione ha voluto raccogliere la sua
esperienza con la piattaforma
redcross-edu.ch.
pz
1
Perché l’Associazione cantonale
di Berna (KBS) ha deciso che i corsi
vengono inseriti da lei, a livello
centrale, nella piattaforma red­
cross­edu.ch e non dalle singole
Sezioni?
Assieme alle Sezioni Samaritane, abbiamo deciso che tutti i corsi vengono raccolti e centralizzati presso la
mia persona. In questo modo, l’Associazione ha la garanzia che tutti i
corsi vengono inseriti correttamente.
E questo sia nel sito redcross-edu.ch,
la piattaforma della CRS, come pure
nel sito Internet della nostra Associazione cantonale. Se le Sezioni inseriscono autonomamente i loro corsi via Extranet della FSS, i dati sono
visibili solo sulla piattaforma redcross-edu.ch. Dato che oggigiorno la
maggior parte degli annunci di corso
avviene sul sito dell’Associazione
cantonale, è quindi utile e sensato
che i dati vengano immessi contemporaneamente anche nel sito cantonale.
Le Sezioni della KBS mi comunicano i
loro corsi con il relativo formulario che
ho preparato io stessa. Se da una Sezione non ricevo nulla, la contatto io
di persona. In questo modo, registro e
divulgo i corsi sia per redcross-edu.ch
che per il nostro sito.
2
Come trovate questo sistema? È
complicato inserire i dati dei corsi?
Dato che già da 1 anno e mezzo lavoro in Extranet della FSS, per me
inserire i dati nella piattaforma è
molto facile e intuitivo. È comunque
ovvio che all’inizio ho dovuto un attimo impratichirmi e familiarizzarmi
con questo nuovo sistema.
Trovo un po’ peccato, però, che nella
piattaforma redcross-edu.ch i corsi
non sono elencati per Cantone, bensì
per Comune dove si svolgono.
3
Quanti corsi sono già annunciati,
nel Canton Berna?
Fino a metà novembre ho inserito annunci per 119 corsi. I corsi per l’anno
2013/14 saranno però visibili solo a
partire da fine novembre/inizio dicembre. Così poi saranno circa 600 i
corsi per i quali gli interessati possono
annunciarsi.
Redcross-edu.ch è davvero una buona piattaforma, che tuttavia deve diventare ancora più conosciuta e usata. Posso solo consigliare alle Sezioni e
alle Associazioni cantonali, di far uso
di questa piattaforma gratuita per
l’annuncio e quindi per rendere pubblici i dati di tutti i loro corsi.
Uno stop a volte
fa bene
Questa è la mia ultima colonna del
2012. Sarebbe proprio una buona
occasione per gettare uno sguardo
a ritroso sull’anno che sta per concludersi. Tuttavia i contributi che
potete leggere su questo numero
della rivista, mostrano chiaramente
che il lavoro per i grossi progetti
della Federazione svizzera dei Samaritani non ha un ritmo annuale.
Nel 2013, a Pentecoste, la FSS festeggerà il suo 125esimo compleanno. Un primo grande appuntamento è previsto già per il 12
gennaio quando a Bienne ci sarà la
«Giornata d’Impulso». I preparativi
per questi eventi sono in pieno
svolgimento.
All’inizio del 2013 sarà lanciato il
corso eSoccorritore. La piattaforma
per i corsi www.redcross-edu.ch
conterrà tutte le offerte delle Sezioni Samaritane. Ora si tratta di far
conoscere ovunque la nostra nuova
offerta e di prepararci alla relativa
grossa richiesta.
Questo numero della rivista riferisce in particolare dell’esperienza di
Dornach, nel Canton Soletta, dove
un’intera scuola ha partecipato ad
una settimana di Primi soccorsi.
Questo ed altri progetti (come il
«Progetto Diverso», vedi p. 21) ci
occuperanno ancora maggiormente nel nuovo anno.
Così come gli automobilisti che non
rispettano lo stop vengono puniti
con una multa salata, anche chi –
nei momenti importanti della vita
– non fa uno stop, rischia di perdere
la visione d’assieme. Per questa ragione spero proprio che tutti noi,
durante i giorni festivi di Natale e
Capodanno, possiamo dimenticare
un po’ i nostri obblighi e riposare.
E’ quello che auguro a tutti voi, e di
cuore!
ReginaGorza
SegretariacentraleFSS
Attualità dalla Federazione
Annunciare i vostri corsi
in modo gratuito grazie
a redcross-edu.ch è facile
11
Ernst Möckly fondò la prima Sezione sanitaria militare e la prima Sezione Samaritana
Attualità dalla Federazione
Una migliore formazione in primi soccorsi
per soldati e civili
12
In qualità di uno tra i primi sergenti nelle giovani truppe del Servizio sanitario, Ernst Möckly aveva
un desiderio e una priorità assoluta: voleva migliorare le conoscenze nei Primi soccorsi tra i soldati
e la popolazione.
Testo: Urs Amacher
«Il Signor Möckly è l’artefice del
movimento samaritano svizzero e il
principale fondatore della Federazione svizzera dei Samaritani», scriveva Robert Vogt nella sua relazione
sull’Anniversario dei 50 anni di esistenza della FSS. Robert Vogt non
solo è stato il primo presidente della
Federazione svizzera dei Samaritani
(FSS), bensì anche quel medico che,
insieme al sergente maggiore del Servizio sanitario Ernst Möckly, nel
1884 organizzò per la prima volta a
Berna un Corso samaritano. Per il
100° anniversario della morte di
Ernst Möckly, gli si rende omaggio
così: «Ciò che Henri Dunant rappresenta per la CRI, corrisponde al ruolo svolto da Möckly per la causa
della Croce Rossa entro i nostri confini nazionali.»
Gioventù a Losanna, calzolaio
a Berna
Ernst Möckly nacque il 21 novembre 1856 a Losanna, dove trascorse
Ernst Möckly, il fondatore della prima
Sezione Samaritana di Berna.
oggi samaritani 11-12/12
la sua gioventù con i suoi cinque
fratelli. Ciò spiega perché amasse
scrivere il suo cognome con la «y»
nella versione svizzero-francese.
Suo padre, August Möckli, era originario di Basadingen, nel Canton
Turgovia, e faceva il maestro calzolaio. Si stabilì nella capitale vodese,
dove si sposò con Marie Willenegger nel 1854.
Quando Möckli padre morì nel
1873, a soli 17 anni Ernst dovette
rilevare il negozio di scarpe. Tuttavia, già due anni dopo, l’attività fu
venduta e la famiglia si trasferì a
Berna. Ernst Möckly trovò un impiego presso «Jakob Scheidegger,
Fabricant de Chaussures», un negozio di scarpe ortopediche sulla Waisenhausplatz di Berna. Vi lavorò
per diciassette anni, nell’ultimo periodo come direttore. I rapporti con
il titolare della ditta Jakob Scheidegger, politico rappresentante di
associazioni di categoria e in seguito consigliere nazionale, andavano
oltre il puro ambito professionale.
Nel 1881 Scheidegger sposò in seconde nozze Alice Marie Möckli, la
sorella più giovane di Ernst; tuttavia il matrimonio durò solo due
anni.
Nel 1893 Ernst Möckly passò al
servizio della Confederazione. Fu
«nominato (provvisoriamente) Assistente specialistico nel ramo Calzature del Commissariato centrale
di guerra federale», come riportava
la Rivista militare in un elegante
tedesco burocratico. A livello concreto, Möckly lavorava come primo controllore di scarpe militari
presso il reparto “Equipaggiamento” dell’Amministrazione federale
del materiale da guerra a Berna.
Inoltre coltivava un hobby musicale: suonava il flauto con la Stadtmusik Berna.
Sposato giovane; morto non
ancora 50enne
Ernst Möckly era appena ventunenne quando lui ed Elisabeth von
Arx si unirono in matrimonio il 25
ottobre 1877 presso l’Ufficio di stato civile di Berna. Insieme ebbero
due figli. La sposa Elisabeth era originaria di Niedererlinsbach, nel
Canton Soletta, e aveva cinque anni
in più di Ernst Möckly. Era nata il 4
aprile 1851 nel vicino comune di
Niedergösgen dove suo padre, Jakob von Arx, si guadagnava da vivere come contadino e dove era
nata anche sua madre. Tempo prima Jakob von Arx si era dedicato
all’agricoltura presso le fattorie di
Wartburg in prossimità di Olten, e
anche la chiesetta dove si era sposato non è affatto distante dal nodo
ferroviario di Olten, dove oggi si
trova la sede della Federazione svizzera dei Samaritani. Infatti la benedizione delle nozze tra Jakob von
Arx e Anna Maria Wiser «avvenne
dopo la seconda pubblicazione su
mandato conferito dal Signor Parroco di Starrkirch», come riporta il
registro dei matrimoni di Niedergösgen.
Non si sa quando e dove si siano
conosciuti il giovane calzolaio di
Berna ed Elisabeth von Arx, figlia
del contadino e originaria del Niederamt solettese. Le loro strade s’incrociarono attraverso il mestiere di
calzolaio? Sarebbe possibile. Sicuramente il padre di Elisabeth non
era calzolaio, tuttavia svariati membri della famiglia von Arx erano dediti a questa attività.
Nel 1902 Ernst Möckly fu colpito
da una grave malattia degli organi
respiratori, dalla quale non riuscì più
a ristabilirsi. Anche un soggiorno di
cura in Ticino non portò il miglioramento sperato. Ernst Möckly morì a
Contra presso Tenero, non ancora
50enne, il 22 aprile 1905.
Il Servizio sanitario, una truppa
giovane
Ernst Möckly fu incorporato nelle
truppe sanitarie. Quando iniziò ad
assolvere la Scuola reclute, il Servizio sanitario dell’Esercito svizzero
esisteva da poco tempo. Fu inserito
come truppa autonoma solo con la
nuova organizzazione militare del
1874. Il personale si distribuì nelle
funzioni di medici, infermieri e porta-feriti. Möckly assolse prima il
corso preparatorio di dodici giorni,
e poi la Scuola reclute, che a quel
tempo durava cinque settimane. Lo
zelante sanitario diventò sergente
maggiore in giovane età, qualcosa
d’inconsueto a quel tempo.
Il verbale della prima riunione del
«Comitato centrale» della Federazione
svizzera dei Samaritani dimostra che
il vicepresidente Ernst Möckly è stato
realmente la forza trainante della
giovane associazione.
Ben presto Ernst Möckly constatò
che il breve periodo di servizio non
era sufficiente ai fini di una buona
formazione dei soldati sanitari.
Nell’autunno 1880 parlò con alcuni
commilitoni dei suoi progetti di un
perfezionamento fuori del servizio.
L’iniziativa di Möckly ebbe successo: nel novembre 1880, le truppe
sanitarie di Berna fondarono la prima Sezione sanitaria militare ed
elessero il sergente maggiore Möckly come il suo primo presidente.
Nell’articolo relativo allo scopo dello statuto della Sezione, fu stabilito
l’addestramento fuori del servizio,
ma anche «La prestazione di primi
soccorsi alle persone rimaste ferite
in una disgrazia».
Formazione in primi soccorsi
anche per i civili
Presto si constatò che le Sezioni sanitarie addette a prestare i primi soccorsi in caso d’infortunio, ad esempio
nelle fabbriche o presso i nuclei familiari, erano insufficienti per l’adempimento del loro compito, pertanto
s’impose la necessità di addestrare
anche i civili. Nelle sue memorie, il
medico bernese Robert Vogt descrisse così gli inizi: «L’allora presidente
della Sezione sanitaria militare di
Berna, il sergente maggiore Möckly,
venne da me e mi chiese se io, in qualità di medico, fossi disposto ad aiutarlo nell’addestramento di civili anche qui da noi, per farne i cosiddetti
‹Samaritani›, come aveva fatto da
qualche tempo a Kiel, in Germania, il
famoso chirurgo Esmarch, seguendo
l’esempio dell’ordine Gerosolimitano
in Inghilterra. Si trattava di addestrare le persone attraverso una breve lezione in modo che, malgrado profane
nel settore medico, in caso di disgrazie fossero in grado di prestare imme-
diatamente i primi soccorsi nel modo
opportuno, fino al momento in cui
l’infortunato fosse affidato nelle
mani del personale medico.»
Ernst Möckly organizzò effettivamente il primo Corso samaritano
della Svizzera nel quartiere Länggasse di Berna. Cominciò il 25 maggio
1884 con 25 partecipanti. Il medico
Rudolf Vogt si occupò della teoria
mentre Möckly, insieme al sergente
delle truppe sanitarie, si fece carico
della parte pratica. A sua volta Möckly, in una conferenza tenuta nel
1887 all’Assemblea generale della Sezione samaritana di Berna, ricorda:
«Correva l’anno 1882, quando la Sezione sanitaria militare di Berna ebbe
l’idea di fondare ‹Sezioni Samaritane›
[...], come si dimostrò in seguito, in
concomitanza con la Germania.»
Attualità dalla Federazione
Alla prima Assemblea dei Delegati della Federazione svizzera dei Samaritani, del 1° luglio 1888 ad Aarau, Ernst Möckly rivestiva
l’incarico di presidente del giorno. La foto mostra la sua firma sul verbale dell`assemblea.
13
La fondazione della Federazione
svizzera dei Samaritani nel 1888
Inizialmente i corsi suscitarono pregiudizi diffusi per via del sospetto
che, dietro ai Samaritani, si celasse
un movimento religioso. Nell’autunno del 1884, Möckly organizzò corsi in Primi soccorsi in altri quartieri
di Berna, e il 1° gennaio 1886 ebbe
luogo l’assemblea costituente della
Sezione samaritana di Berna. Gli insegnanti Samaritani, Vogt e Möckly,
organizzarono anche corsi per le
donne. Nel 1887 fu fondata la prima Sezione samaritana di Berna.
Dopo varie assemblee preparatorie, le Sezioni di Zurigo-Aussersihl,
Neumünster, Basilea e Winterthur,
nate nel frattempo, si unirono a
quella di Berna il 1° luglio 1888 ad
Aarau, dando vita alla Federazione
svizzera dei Samaritani. I delegati
elessero il Dottor Robert Vogt primo presidente centrale, mentre
Ernst Möckly divenne il suo vice. n
oggi samaritani 11-12/12
Pratica fuoripista.
Fotografia: SLF
Valanghe: rischio mortale per gli appassionati degli sport sulla neve
La minaccia bianca
Molti appassionati di sport invernali cercano l’avventura fuori dalle piste e dagli itinerari
segnalati, esponendosi così a un pericolo di morte: ogni anno, infatti, in Svizzera 25 persone
perdono la vita travolte da una valanga. Il 90 per cento delle vittime provoca personalmente la valanga. Questo tipo di incidente non è pertanto mera fatalità!
oggi samaritani 11-12/12
Come si formano le valanghe
Il pericolo di valanghe è influenzato dall’azione congiunta
delle condizioni meteo e della neve, del terreno e del fattore
umano.
Le condizioni: più neve fresca è caduta e più forte è il vento,
maggiore sarà il pericolo di valanghe. Vengono infatti a
crearsi pericolosi accumuli riconoscibili dalle creste spazzate e dalle cornici di neve. Un rialzo rapido e considerevole della temperatura comporta un aumento del pericolo di
valanghe. In primavera il pericolo aumenta nel corso della
giornata con il riscaldamento dovuto all’irradiamento solare. Valanghe recenti, rumori sordi («wumm») e crepe nel
manto nevoso sono segnali inconfondibili di pericolo.
Il terreno: le valanghe possono staccarsi su pendii con inclinazione di 30 gradi o più. Maggiore è l’inclinazione di un
pendio, maggiore è il pericolo. I pendii su cui si formano le
valanghe sono spesso in ombra, vicini alle creste e carichi
di neve soffiata.
Il fattore umano: nella maggior parte dei casi il distacco
delle valanghe di neve a lastroni è causato da una persona
che pratica uno sport sulla neve.
Bollettini valanghe
Il bollettino valanghe fornisce informazioni sulle condizioni della neve e del pericolo valanghe per ogni zona
delle Alpi svizzere (variazioni locali sono possibili, i limiti fra le zone con differente grado di pericolo sono da
considerare come fasce!). Il grado di pericolo valanghe
dipende da: probabilità di distacco, distribuzione spaziale dei pendii pericolosi, dimensione e tipo di valanga
(spessore degli strati che si staccano).
Bollettino nazionale
(emissione giornalmente ore 18.30):
– www.slf.ch
– wap.slf.ch
– Tel. 187 (estero +41 848 800 187)
– Teletext: pagina 782
– iPhoneApp «White Risk Mobile»
– MMS: inviare SMS con la dicitura «LAWCHI» al 162
Bollettini regionali (emissione giornalmente ore 8):
– www.slf.ch
– MMS: inviare p.es. SMS con la dicitura «LAWZCH»
al 162 per ricevere il bollettino regionale della Svizzera Centrale (ZCH). Altre diciture con un SMS «LAWINE» al 162
– iPhoneApp «White Risk Mobile»
Fotografia: J. Rocco 08.02.2010
In Svizzera la prevenzione contro le valanghe ha una lunga
tradizione. L’Istituto svizzero per lo studio della neve e
delle valanghe (SLF), ad esempio, si impegna da più di 75
anni a favore proprio della prevenzione. Secondo questo
istituto, quasi l’85 % degli incidenti da valanga con morti
succede con i livelli 2 («moderato») e 3 («marcato») della
scala del pericolo valanghe. I freerider sono coinvolti in
incidenti da valanghe soprattutto con il livello 3 (61 %), gli
sciescursionisti con il livello 3 (48 %) e 2 (36 %). Solo il
10 % degli incidenti è avvenuto con i livelli di pericolo 4
(«forte») o 5 («molto forte»), questo è dovuto al fatto che
durante l’inverno i due livelli si presentano soltanto in poche giornate e che in quei momenti le persone sulla neve
sono piuttosto poche. Secondo l’SLF, nove vittime su dieci
si trovavano su pendii ripidi (oltre 30 gradi).
Lo strato di neve fresca scivola su quello di neve più vecchia
e trasformata. Qui si vedono addirittura delle tracce di sciatori.
Regione Parsenn, Davos, GR.
Controllo del materiale
L’equipaggiamento minimo comprende l’apparecchio di
ricerca in valanga (ARVA), la pala e la sonda. Questo non
offre nessuna protezione dalle valanghe, ma può aumentare le probabilità di sopravvivenza. Altri sistemi di sicurezza
(come lo zaino ABS dotato di dispositivo gonfiabile che
aiuta a non essere sepolto) sono pure raccomandabili. Il
casco protegge specialmente durante le discese. Indispensabili sono anche le carte geografiche, il natel per le chiamate
di soccorso (attenzione: la copertura di rete è spesso insufficiente in montagna), una piccola farmacia con coperta di
emergenza e, infine, una protezione contro il freddo e il sole.
Come reagire in caso di incidente di valanga
Le possibilità di sopravvivenza di un sepolto diminuiscono
drasticamente già dopo 15 minuti. Delle persone sepolte
completamente da una valanga, solo una su due sopravvive. Ogni minuto conta. Agisci pertanto in modo rapido e
lucido, seguendo il seguente schema:
– fatti un’idea della situazione, rifletti e agisci senza pregiudicare la tua sicurezza.
– Se possibile e senza perdere tempo: allarma la REGA (tel.
1414), in Vallese l’OCVS (tel. 144) oppure l’impianto di
risalita più vicino. Il numero d’emergenza internazionale
112 è raggiungibile su tutte le reti di telefonia mobile.
– Inizia immediatamente la ricerca con l’apparecchio per
ricerca in valanga (spegnere quelli non impiegati). Contemporaneamente, fai una ricerca acustica e visiva nella
zona di deposito della valanga.
– Libera immediatamente la testa e il torace della vittima e
inizia subito con le procedure di pronto soccorso.
– Proteggi la vittima dall’ipotermia.
– Al termine, imposta nuovamente tutti gli ARVA su
«emissione», e al più tardi, lancia solo ora l’allarme.
Persona travolta (se possibile):
– cercare una via di fuga laterale
– allontanare gli attrezzi sportivi e i bastoncini
(➞ effetto ancoraggio)
– cercare di rimanere in superficie
– chiudere la bocca, incrociare le braccia davanti alla faccia (vie respiratorie protette quando la valanga si ferma).
Fonti: UPI – Ufficio prevenzione infortuni, Club Alpino
Svizzero e Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos.
oggi samaritani 11-12/12
SSB aktuell
Programma ASSTM 2013
Sabato
12 gennaio
Giornata d’impulso (tedesco e francese)
a Bienne
Giovedì
31 gennaio
Termine per l’inoltro delle candidature
per l’Assemblea dei delegati FSS a Olten
Domenica
24 febbraio
1° giornata monitori
Domenica
24 marzo
Assemblea Delegati di Sezione
a S.Antonino
Sabato – Lunedì
18–20 maggio
Giubileo 125° FSS
Campo di Pentecoste Help a Tenero
Sabato
15 giugno
Assemblea dei Delegati FSS a Olten (SO)
Lunedì - Sabato
26 agosto-7 settembre
Periodo della Colletta dei Samaritani
Martedì
24 settembre
Serata formativa per monitori
Domenica
10 novembre
2° giornata monitori
Domenica
24 novembre
Conferenza dei Presidenti di Sezione
16
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oggi samaritani 11-12/12
Cristian Moro, d'origine ticinese, è un entusiasta formatore degli adulti
«Voi Samaritani siete
indispensabili»
«Con le buone maniere e con dei semplici modi che si possono
apprendere, i Samaritani sono in grado di guadagnare sia nuovi
partecipanti ai corsi che nuovi soci», sostiene Cristian Moro,
uno degli oratori alla Giornata d’Impulso 2013, che avrà luogo
il 12 gennaio a Bienne. E' originario di Mendrisio.
Testo: Kurt Venner
Da più di 10 anni, Cristian Moro (39
anni) si occupa di comportamenti
delle persone, di buone maniere e di
atteggiamenti corretti da assumere
sia nella vita privata che professionale. Moro insegna, fra l'altro, alla
LWO di Olten nel corso per formatori con con diploma federale.
Un comportamento credibile
Durante la nostra chiacchierata, il
manager della formazione ha affermato che «le maniere di comportarsi
determinano la nostra vita. Esse
mandano infatti chiari segnali, messaggi riconoscibili a tutte le persone.
Per un‘armoniosa vita in comune, è
indispensabile porre attenzione a certe regole, sapere come avvicinarsi alla
gente, cosa e come dire per suscitare
l’interesse delle persone o per quello
che proponete.» Prendere coscienza
di ciò, è molto importante anche per
i monitori, poiché essi rivestono una
particolare funzione che ha valore
anche di modello: «Proprio per il
loro ruolo, dai monitori ci si aspetta
un comportamento esemplare, deciso
e curato». I monitori mentre insegnano hanno la responsabilità del gruppo e contemporaneamente hanno il
potere di controllare diversi processi
che possono insorgere. Affinché questa complessa intenzione riesca, bisogna che la persona sia accettata dal
gruppo e riconosciuta come credibile.
I genitori, Samaritani impegnati
Cristian Moro ha trascorso la sua
infanzia a Mendrisio, «in condizioni
semplici e vicino alla natura», come
afferma con voce fiera. Assieme alle
sue sorelle, ha passato una «bella,
tranquilla e normale infanzia in una
casa con giardino». «Nostra mamma era sempre a casa.» I genitori
ancora oggi sono soci della Sezione
Samaritani di Mendrisio. La mam-
ma è stata per tanto tempo anche
cassiera, il papà è stato monitore di
corso e di Sezione: «Durante i fine
settimana, ambedue prestavano
spesso servizio in manifestazioni
sportive.» La Sezione Samaritani di
Mendrisio è molto dinamica e le
«nuove leve» non mancano: i giovani soci sono molto motivati. Lui
stesso purtroppo, per motivi professionali, non può essere attivo, dato
che è spesso occupato durante i fine
settimana. Tuttavia grazie al suo impegno militare – Moro è tenente colonnello – riesce comunque a dare
un importante contributo alla comunità.
«I compromessi sono
parte integrante del
successo.» Cristian Moro
Chi desidera collaborare e condividere, deve ricercare e mantenere alto il
livello dell’armonia. Per il bene della
società, a volte bisogna anche mettere da parte le proprie idee e adattarsi.
Qualche volta, infatti, è più ragionevole tacere. Discutere e litigare solo
per il gusto di farlo, non porta a nulla, sostiene il nostro interlocutore che
si fa entusiasta portavoce del rispetto
reciproco e della buona educazione.
Oggi, sostiene, spesso si discute solo
a livello emotivo, e non si è in grado
di affrontare le sfide reali e di informare. I compromessi sono importanti per il successo di una società. Per
taluni, la mancanza di «scontri spettacolari» può apparire noioso, ma
alla lunga tutto questo torna a beneficio di un’armoniosa vita sociale, di
un armonioso «stare assieme».
La mentalità del «diplomatico» lui
l’ha appresa piano piano dai suoi
genitori: «A noi bambini hanno saputo trasmettere valori semplici ma
forti.» Un’onestà di base, l’aiuto
reciproco e discussioni corrette
sono sempre stati i principi base
della famiglia, rileva il nostro interlocutore con il suo simpatico accento ticinese.
Comportarsi malamente non è
pagante
Per meglio preparare la relazione che
terrà alla «Giornata d’Impulso» a
Bienne, Cristian Moro ha visitato diversi Posti samaritani ed esercitazioni
dei Samaritani. In un Posto samaritano ha potuto osservare come le persone arrivavano al posto sanitario e
come richiedevano l’aiuto dei Samaritani. In generale, ne ha tratto positive
impressioni: «Nella mia relazione,
voglio confermare il comportamento
dei Samaritani.» E’ un’evidente verità: «comportarsi in malo modo non è
pagante.» La comunicazione non verbale gioca inoltre un ruolo centrale,
specialmente nel lavoro dei Samaritani, dato che spesso sono alle prese con
persone che vivono situazioni eccezionali, devono rivolgersi a loro e a
volte anche entrare in contatto fisico
con loro: «Situazioni che sono estremamente delicate.» Nella sua relazione, intende evocare «dei modi di comportamento conosciuti, ma molto
spesso non praticati.»
Infine, al termine della nostra piacevole chiacchierata, Cristian ha
espresso un «grazie di cuore a tutte le
donne e a tutti gli uomini che, come
Samaritani, lavorano a titolo volontario.» Non bisognerebbe mai dimenticare che «senza il volontariato,
una società non potrebbe funzionare.» A dire il vero, oggi è incredibile
che si pensi di poter misurare tutto
con il denaro. «Voi, Samaritane e Samaritani, siete indispensabili.»
n
oggi samaritani 11-12/12
Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano - In vista del grande Giubileo a Tenero
Attualità dalla Federazione
Simulanti cercasi per le Gare Samaritane del 2013
18
✂
Dal 18 al 20 maggio 2013 si svolgeranno a Tenero i festeggiamenti per i
125 anni della Federazione Svizzera
dei Samaritani (FSS), che prevedono,
fra le altre cose, le Gare Samaritane
Svizzere (GSS). Come ticinesi, siamo
orgogliosi che la Sede centrale di Olten abbia scelto il nostro Cantone
per questa importante manifestazione, dimostrando così un’apertura e
fiducia non indifferenti.
I vari gruppi di lavoro sono
all’opera già da diverso tempo e, per
quanto riguarda le GSS, si tratta
ora di trovare un centinaio di simulanti per i posti di lavoro. A Tenero
Posto
confluiranno Samaritani da tutta la
Svizzera, ragion per cui dovremo
trovare simulanti che conoscano
anche il francese e/o tedesco. Ovviamente cerchiamo anche simulanti di lingua italiana. Le GSS di Tenero che, nonostante il nome, non
vogliono essere una competizione;
saranno anche l’occasione per le nostre Sezioni di confrontarsi con questa manifestazione che ha luogo solitamente ogni 2 anni e che finora si
è sempre svolta oltre Gottardo.
Per questa ragione, affinché non
vengano tolti potenziali partecipanti alla Gara, vogliamo ingaggiare
quali simulanti persone che NON
sono Samaritani, o Samaritani che
per una qualsiasi ragione non gareggeranno. Per trovarli, chiediamo
pertanto l’aiuto dei nostri lettori,
affinché interpellino parenti e amici, interessati a trascorrere uno o
due giorni diversi dal solito. Il lavoro è previsto dalle 9 del mattino circa, fino alle 16 circa del pomeriggio.
Nella tabella qui sotto, sono indicati il numero di persone di cui necessitiamo e i requisiti ai quali i simulanti devono adempiere. Per
informazioni, rivolgersi al segretariato ASSTM (091.930.68.61).
Italiano
Francese
Tedesco
Totale
Requisito
1 facile
1
1
4
6
2
1
2
9
12
Non devono
parlare molto
3
+3
1
1
2
2
9
9
12
12
Buone conoscenze della
lingua, minimo
16 anni
4 facile
1
1
4
6
Da 14 anni
5
1
2
9
12
6 facile
1
1
4
6
7 facile
1
1
4
6
8
1
2
9
12
9 facile
1
1
4
6
10
1
2
9
12
Totale
11
17
74
102
Non troppo
pesante, 1
ragazzo per Help
Da 14 anni
Tagliando di partecipazione da ritornare in sede a Rivera entro il 14 dicembre:
ASSTM, via Cantonale, 6802 Rivera – Fax 091 930 68 62 – [email protected]
Cognome e nome:
Indirizzo:
Domicilio:
Anno di nascita:
Indirizzo e-mail:
Telefono mobile:
Telefono privato:
Sono a disposizione:
❒ sabato e domenica
❒ solo sabato
❒ solo domenica
Luogo e data:
Conoscenza delle lingue:
Francese: ❒ poco ❒ abbastanza
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Simulante in italiano ❒
Firma:
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muscolari, lombalgie, dolori alla
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Sezioni, Associazione
Una gioventù Samaritana dinamica ed entusiasta
20
Sono motivati, interessati e con tanta voglia di fare … Li ho convocati
una domenica sera … e subito (tranne chi voleva esserci ma per problemi di studi non è potuto essere presente) mi hanno detto «ci sarò»! Chi
sono? Sono i circa 10 giovani Samaritani della mia Sezione di Bellinzona. Appena entrati in aula ho chiesto
loro di scrivere su di un cartoncino
colorato cosa venisse loro in mente
pensando alla parola Samaritani.
Ecco le risposte:
Filippo: «una passione, un bisogno di aiutare, in passato sono dovuto intervenire in una circostanza
difficile e non sapendo come comportarmi, ho deciso in seguito di
intraprendere questa strada samaritana»; Sandra: «per me Samaritani
significa aiutare gli altri e poter
dare il mio contributo»; Ivan: «I Samaritani sono importanti! Ma bisogna essere in tanti per poter aiutare
la popolazione, io partecipo attivamente per poter contribuire a questo»; Alex: «Per me i Samaritani
sono molto importanti, sono l’inizio
della strada per poter coronare un
mio grande sogno. Inoltre è bello
poter aiutare le persone in difficoltà, magari non necessariamente difficoltà ‹fisiche›, ma anche solo con
l’ascolto e l’aiuto psicologico»; Tiffany: «per me Samaritani è uguale
a: Avere più sicurezza, aiutare, sentirsi d’aiuto ed imparare»; Koray:
«Per me Samaritano vuol dire aiutare le persone, oppure saper reagire
in certe particolari situazioni dove
le persone hanno bisogno di aiuto».
Come dare torto a loro; loro che
sono il futuro e che ascoltano, colgo-
Giovani, entusiasti e pieni di voglia di fare e di imparare: i volti sorridenti di alcuni
Samaritani che hanno partecipato all'intervista.
no, catturano e fanno tesoro delle
esperienze che le persone più «anziane» raccontano e spiegano. Come
monitore è bellissimo vederli praticare, vedere questi giovani sacrificare il loro tempo libero per una causa
così importante! Ma torniamo alla
nostra domenica sera.
Qualcuno, quando è stato contattato per l’incontro, mi ha chiesto:
«Mauri, possiamo fare qualche
caso pratico dopo questa intervista?» E come negare loro una richiesta così?
E difatti dopo le foto in posa e
qualche risata in compagnia ecco il
momento degli esercizi d’intervento.
Secondo me questi esercizi «a caldo» sono i migliori per imparare,
perché come si dice in inglese:
«Practice makes perfect!» o più
semplicemente è l’esercizio che fa il
maestro!
Con questo articolo e spazio che
mi è stato messo a disposizione gentilmente, voglio elogiare questi giovani della mia e di tutte le Sezioni
svizzere; questi giovani che mettono
a disposizione a titolo gratuito diverso tempo per l’istruzione, i picchetti, le varie attività … Anche se
magari poco appariscenti, ma essenziali per garantire che i soccorsi
primari siano effettuati nella maniera più ottimale, in modo umano
e professionale, per garantire insomma il bene del prossimo, in servizio, a casa, a scuola, sul posto di
lavoro. Credo che molti giovani dovrebbero prendere esempio da questo! Bravi ragazzi! Continuate così!
IlmonitorediSezioneMaurizio
Cavergno
Samaritani e Salva presentano assieme una serata
informativa sui Primi soccorsi con i bambini
Lo scorso ottobre si è tenuta a Cavergno una serata informativa su di
un importante tema: i Primi soccorsi
con i bambini. La serata è stata condotta dal prof. Renzo Merlini che la
Sezione ringrazia per il suo impegno. All’appuntamento sono accorse
25 persone tra le quali molte maestre delle Scuole dell’infanzia. Ottima riuscita, quindi, per questa iniziativa, anche grazie alle doti umane
oggi samaritani 11-12/12
e professionali del relatore. Per finire l’anno in piacevole compagnia, la
Sezione sta organizzando la «Festa
dei Cicitt», che si terrà da venerdì 7
a domenica 9 dicembre al Grott di
Baloi a Fontana, in Valle Bavona.
Venerdì dalle 18, sabato per tutto il
giorno e domenica fino alle 15 si potranno gustare i famosi «Cicitt»
con bollito di capra. Informazioni e
riservazioni allo 079.331.56.54.
Progetto «Diverso»
Successo della «Giornata samaritana»
dell’8 settembre scorso
Nuove vie per
guadagnare soci
Uno splendido sole ha fatto da cornice
alla «Giornata samaritana» che la Sezione Samaritani di Gordevio ha organizzato domenica 8 settembre scorso.
La manifestazione è iniziata con
una dimostrazione delle capacità
acquisite dai giovani della Sezione
Help che si sono impegnati in un
percorso di 7 postazioni dove hanno dovuto affrontare diverse situazioni che prevedevano l’arresto cardiaco, l’uso del defibrillatore, il
trasporto di feriti, medicazioni, fissazioni e altro ancora.
Si è poi potuto visitare la nuova
ambulanza del servizio SALVA,
presente per l’occasione.
Ospite della giornata, con una
sua bancarella, anche il Servizio
trasfusioni di sangue che ha offerto
Circa il 30 % della popolazione
residente in Svizzera è rap­
presentata da migranti, prove­
nienti quindi da altri Paesi.
Questo gruppo di popolazione
può essere un'opportunità, per
le Sezioni Samaritane, per
acquisire nuovi soci.
a tutti la possibilità di misurare la
pressione e l’emoglobina.
A mezzogiorno, dopo l’aperitivo,
ci si è potuti deliziare il palato con
gli ottimi pizzoccheri preparati dalla signora Marialuisa Ferrari, monitrice samaritana e bregagliotta di
adozione.
Nel pomeriggio sono stati organizzati vari giochi. Era anche possibile mettere alla prova le proprie
conoscenze sul funzionamento del
corpo umano rispondendo alle domande di un quiz.
Graditissimo ospite della giornata, il delegato del Comitato cantonale, signor Dario Benedetti, che ha
apprezzato quanto preparato e si è
complimentato con tutti noi.
Sezione Samaritani di Gordevio
Un momento della dimostrazione degli Help della Sezione.
Impressum
«oggi Samaritani» 11-12/2012
Data di apparizione: 28 novembre 2012
Editore
Federazione svizzera
dei Samaritani FSS
Martin-Disteli-Strasse 27
Casella postale
4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
Telefax 062 286 02 02
[email protected]
www.samaritani.ch
Segretaria centrale: Regina Gorza
Abbonamenti,
cambiamenti d’indirizzo
per scritto all’indirizzo citato
Prezzo d’abbonamento
Singolo abbonamento
per terzi:
Fr. 33.– annuali
10 numeri all’anno
Tiratura: 5000 copie
Redazione centrale Olten:
Petra Zenhäusern
Segretariato: Monika Nembrini
Telefono 062 286 02 67
Redazione Ticino e Moesano
Mara Maestrani
Casa Vescovi, 6717 Dangio
Telefono e fax 091 872 17 47
[email protected]
Consegna articoli:
entro il 15 di ogni mese
Inserzioni
Zürichsee Werbe AG
Verlag und Annoncen
Seestrasse 86
8712 Stäfa
Telefono 044 928 56 11
Telefax 044 928 56 00
Impaginazione, stampa,
spedizione
AVD GOLDACH AG
9403 Goldach
Nell’ambito della Strategia 2012, la
Federazione svizzera dei Samaritani
si è posta quali obiettivi quelli di
rendere attrattiva l’attività samaritana, di mantenere stabile il numero di
soci e di rimanere la maggior organizzazione di volontari nell’ambito
del soccorso. Per questa ragione, la
FSS assieme alla Croce Rossa svizzera, hanno lanciato il progetto «Diverso», un’iniziativa che ha lo scopo
di individuare nuovi potenziali soci
per le Sezioni, motivando ad esempio persone immigrate in Svizzera
ad avvicinare le attività samaritane.
Sezioni, Associazione
Gordevio
21
Fase pilota con tre Sezioni
Le Sezioni di Wädenswil, BienneRomande e l’Associazione di Zurigo
si sono dichiarate disponibili per
partecipare ad una fase pilota di
questo progetto. Negli scorsi mesi,
la CRS ha fatto il punto alla situazione, discutendo in particolare i
passi da intraprendere per aprirsi
verso questi gruppi mirati di popolazione. A fine settembre la CRS ha
presentato i risultati della situazione
attuale: da ambo le parti sussistono
delle insicurezze ad aprirsi a questa
nuova esperienza. La CRS elaborerà
ora dei modelli (ad es. lettere di contatto per gli enti che si occupano di
migrazione, ecc.) all’indirizzo delle
Sezioni. La fase pilota dura ancora
fino alla fine del 2013. Poi i dati di
questa esperienza verrano resi noti e,
a partire dal 2014, saranno forniti degli strumenti di lavoro a tutte le Sezioni Samaritane.
Nella vostra Sezione sono attive anche persone immigrate? Quali esperienze avete fatto con loro? La vostra
Sezione ha già organizzato delle attività specifiche per i migranti o ha già
collaborato con associazioni che si occupano di migrazione? Mandate le
vostre opinioni ed esperienze a
H.Baumann, FSS, Olten, telefono
062 286 02 58 o e-mail: helen.baupz
[email protected].
oggi samaritani 11-12/12
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Edizione 11-12 del 28 novembre 2012