11-12 / 12 http://www.samaritani.ch Dal passato gli stimoli per il 2013 Reportage Gli scolari di Dornach (SO) imparano i Primi soccorsi. p. 4 Attualità dalla Federazione La storia di Ernst Möckly, pioniere dei Samaritani. p. 12 Associazione e Sezioni ticinesi L’ASSTM presenta il calendario 2013 e cerca simulanti. p. 16 Snow’n’Rail. Offerte combinate a prezzo scontato con skipass da 1, 2 e 6 giorni per numerose destinazioni invernali da sogno. Sulle piste, pronti, via! Acquisto online e informazioni su ffs.ch/snownrail SCIPASS A PREZZO RIDOTTO. VIAGGIO IN TRENO E TRASFERIMENTO CON IL 20% DI SCONTO RA_524 Ins SnR (i) 165x267, Samariter.indd 1 25.09.12 11:12 E ditoriale Editoriale Sommario Sommario Reportage 04 I Primi soccorsi entrano nelle scuole A Dornach, nel Canton Soletta, un progetto ha visto impegnati gli allievi delle locali scuole per una settimana, alle prese con le nozioni dei Primi soccorsi. E i Samaritani erano presenti con le loro monitrici. Dalle lavagne ai corsi in Internet Chi di voi si ricorda del flanellogra fo, o meglio di quella «lavagna» in feltro – che, mi hanno detto, chia mavasi anche «mollettone» – dove venivano appesi figure e concetti per spiegare i Primi soccorsi? A me era un termine sconosciuto, come sicuro lo è alle persone della mia generazione, cresciute giusto all’ inizio dell’era di retroproiettori e lucidi. L’ho imparato traducendo le interessanti pagine del libro per i 125 anni della Federazione svizzera dei Samaritani che verrà pubblicato il prossimo anno. Un lavoro per me stimolante e per il quale ringrazio Liliana Chiesa, socia onoraria, Kurt Sutter, già Segretario centrale, e la mia collega traduttrice Chantal Lie nert per l’aiuto nella ricerca di «vecchie» definizioni come il «fla nellografo» appunto. Ripercorrere la storia della FSS mi ha fatto spesso riflettere: siamo passati dalla lavagna in feltro alle lezioni in Internet di «eSoccorrito re» che tra un mesetto verranno impartite in tutta la Svizzera. E qui la nostra FSS ha fatto davvero un ottimo e grande lavoro: a livello na zionale è la prima e sola organizza zione a proporre il Corso soccorri tori in versione online, per la parte teorica, con elevati standard quali tativi. Un impegno davvero grande e portato avanti con convinzione e professionalità. Ne ho avuta la conferma nelle pre sentazioni fatte alla Conferenza dei presidenti cantonali del 17 novem bre scorso a Nottwil. Ora le Sezioni devono impegnarsi a far sì che que sto progetto funzioni. L’era del fla nellografo e delle lavagne è defini tivamente passata ... Buone Feste a tutti! 10 Un Club di sostenitori per la FSS Tante società sportive già lo hanno: un Club di sostenitori e di simpatizzanti. Anche la Federazione svizzera dei Samaritani (FSS) ha pensato di fondarne uno. Tutti vi potranno aderire a sostegno del movimento samaritano. 12 Conosciamo Ernst Möckly, pioniere dei Samaritani In vista dei festeggiamenti per i 125 anni della Federazione svizzera dei Samaritani, cogliamo l’occasione per conoscere una figura storica che ha dato origine alle prime Sezioni Samaritane in Svizzera. Buono a sapersi 14 Sommario Attualità dalla Federazione 03 Le valanghe: conoscerne i pericoli per prevenirli L’inverno è arrivato e con esso la voglia di tanti appassionati di intraprendere delle escursioni sulla neve, sia con le racchette che con gli sci. L’Istituto svizzero per lo studio della neve e delle valanghe di Davos ci fornisce utili consigli. Associazione e Sezioni 16 Il Calendario 2013 dell’ASSTM L’Associazione delle Sezioni Samaritane del Ticino e Moesano è anche alla ricerca di simulanti per le Gare samaritane che si terranno a Pentecoste a Tenero, per il Giubileo del 125.mo. La Sezione di Bellinzona dà voce alle sue «giovani leve». 17 Ritratto Cristian Moro Entusiasta formatore di adulti, Cristian Moro, che ha origini ticinesi, sarà tra gli oratori della “Giornata d’Impulso” del 125esimo anniversario della FSS prevista il 12 gennaio a Bienne. Mara Zanetti Maestrani oggi samaritani 11-12/12 I bambini ascoltano con attenzione Yvonne Bader mentre spiega loro come si verifica la respirazione. Gli scolari avvicinano i Primi soccorsi Piccoli allievi imparano la posizione laterale Più di 400 bambini e ragazzi di Dornach (SO), dalla Scuola dell’infanzia fino alle classi superiori, sono stati introdotti ai Primi soccorsi nell’ambito di un progetto di una settimana. Le diverse fasce di età hanno impegnato parecchio le monitrici. oggi samaritani 11-12/12 Ora tocca alle «Coccinelle»! Dopo le «Stelline» e gli «Arcobaleni», ora tocca alla quarta classe della Scuola dell’infanzia avvicinare la tematica dei Primi soccorsi. Siamo andati a trovare questi bambini durante un nebbioso mattino di fine ottobre, nella scuola di Brühl. Gli occhietti attenti e vispi di 21 bimbi guardano pieni di aspettative Yvonne Bader, monitrice della Sezione Samaritani di Oberbuchsiten. I bambini sono seduti in cerchio, nel mezzo dell’aula, assieme a lei. «Sapete cosa fanno i Samaritani?», chiede ai piccoli allievi. «Lottano contro le streghe?» li stimola provocando le loro risposte: «Io ho un ospedale fatto coi Lego», dice entusiasta una bimbetta con le trecce scure. «Quando due automobili si scontrano, allora deve arrivare l’ambulanza», spiega un compagno, raffigurando a gesti con le manine lo scontro. «Oppure l’ambulanza arriva quando qualcuno è molto ammalato», grida un altro bimbo. Esercitare i Primi soccorsi, anche con piacere e divertimento. Apprendere i Primi soccorsi in maniera giocosa Con abilità, Yvonne passa al tema «allarmare». E i bambini sorprendentemente danno risposte decise: «L’elicottero può arrivare velocemente», osserva entusiasta un biondino vispo e allegro, mentre la sua compagna accanto spiega che la Polizia arriva se qualcuno è ferito o ha rubato qualcosa. La monitrice stimola ulteriormente i bambini invitandoli a rappresentare con un disegno le organizzazioni di soccorso che conoscono. Con passione ed energia, armati di colori, i bambini si mettono all’opera disegnando chi un elicottero, chi un’ambulanza, chi ancora l’autobotte dei Pompieri. In maneria giocosa, i bimbi imparano a conoscere anche i numeri di telefono per le emergenze. «E’importante impartire le nozioni ai bambini in modo a loro comprensibile, affinché possano apprenderle. In generale, i bambini dell’asilo non sanno ancora leggere e si sconcentrano facilmente. Bisogna quindi trovare il modo giusto per avvicinarli alle varie temati- che», spiega Yvonne Bader. Invita gli altri monitori ad essere aperti e pazienti: i bambini pongono infatti molte domande e vogliono sapere delle cose che non sempre sono «nel piano d’insegnamento» del docente. Questo piano è messo a disposizione dei monitori da parte della Federazione svizzera dei Samaritani. Nel caso di Dornach, la FSS è stata contattata dalla direzione della scuola e, assieme all’Associazione cantonale, ha messo a disposizione otto monitrici per i cinque giorni del progetto. Secondo Regina Gorza, Segretaria centrale della FSS, non è così importante chi insegna, quanto piuttosto che i Samaritani partecipino all’iniziativa. Solo così è possibile adempiere al principio base di avvicinare la popolazone ai Primi soccorsi. E proprio i bambini hanno una grande capacità di apprendimento. Regina Gorza, con un gioco di parole, afferma di essere convinta che l’esempio di Dornach è uno di quelli che «fa scuola». «I bimbi si sono ancora esercitati a casa» Marie-Thérèse do Norte è la direttrice delle Scuole di Dornach nel Canton Soletta. La nostra redazione ha voluto sapere da lei come è nata l`idea di insegnare i Primi soccorsi in tutte le scuole di Dornach. Quali sono le ragioni che hanno portato la direzione della scuola ad organizazre un progetto sui Primi soccorsi? Le scuole del Canton Soletta elaborano dei concetti per situazioni e casi di crisi. Anche nella nostra scuola è quindi stato formato un gruppo di lavoro sul tema della gestione delle situazioni di crisi. Nella primavera scorsa, il corpo insegnante ha partecipato ad una formazione specifica sulla sicurezza nelle Scuole e sul comportamento da adottare in caso di incendio, nonché sui primi soccorsi. Il gruppo di lavoro ha ritenuto importante che le situazioni di pericolo vengano anche esercitate in modo pratico. E ciò non solo a livello di adulti, ma anche nell’insegnamento agli allievi di tutti i livelli scolastici. La settimana di primi soccorsi è stata un ottimo inizio per i bambini e i giovani della scuola. Reportage Testo: Petra Zenhäusern, Foto: Julia Zurfluh, CRS, e Petra Zenhäusern 05 A fine ottobre erano più di 400 i bambini istruiti sui Primi soccorsi. Qual è il vostro bilancio? Ben 425 bambini e giovani hanno partecipato al progetto e ne erano molto entusiasti. Oltre alla pratica e all’apprendimento di utili nozioni nei Primi soccorsi, gli scolari si sono pure divertiti. Anche in classi difficili da motivare e nelle quali insegnare è arduo, non c’è stato bisogno di particolari «ammonimenti» per incitare ad applicarsi nell’esecuzione degli esercizi. Inoltre, da alcuni genitori abbiamo appreso che i figlioletti si sono ancora esercitati a casa. Per i bimbi dell’asilo, la teoria è stata un po’ troppo lunga. In questo caso, gli insegnanti avrebbero preferito più lavoro pratico. I Primi soccorsi avranno anche in futuro un posto di riguardo nella scuola? I corsi di Primi soccorsi dovrebbero essere ripetuti regolarmente ogni tre anni. Gli scolari verrebbero così aggiornati e resi più sicuri. Lo scopo è quello che, in caso di emergenza, sappiano agire correttamente. Per questo motivo, le nostre scuole di Dornach sono interessate anche al progetto «Allievo samaritano» della FSS. Per gli allievi di Scuola media, le due ore di Primi soccorsi sono molto attrattive poiché conteggiate nel Corso soccorritori. pz oggi samaritani 11-12/12 Reportage 06 La monitrice Elisabeth Bühler e il docente di classe Etienne Evéquoz mostrano una presa di soccorso. Più tardi Yvonne chiede ad Emmanuel di avvicinarsi e di stendersi sul pavimento per rappresentare un paziente svenuto. Yvonne mostra ai suoi piccoli allievi la posizione laterale per i pazienti incoscienti e spiega come si verifica la respirazione. «Io voglio fare l’ammalato», strilla subito un ragazzino quando si tratta di fare l’esercizio. E’ davvero sorprendente vedere quanto le bambine e i bambini ricordano e sanno mettere scrupolosamente in pratica dopo le spiegazioni della monitrice. Alcuni all’inizio indugiano un po’, altri agiscono come piccoli esperti. L’ora di lezione è praticamente volata. Dai bambini agli adulti Dopo la pausa di mezzogiorno, il testimone passa ad Elisabeth Jeger e Alice Häner, ambedue socie della Sezione Samaritani di Breitenbach e dintorni. Durante la mattina hanno assistito alla lezione di Yvonne Bader e ora, assieme, insegneranno nelle classi avanzate (13 allievi). Sono previs- Armati di colori e aiutati dal libretto «Globi», gli entusiasti bambini imparano a conoscere le diverse organizzazioni di soccorso e anche i loro numeri di telefono. te due ore di lezione sullo Schema del semaforo (osservare, pensare, agire) e sullo Schema RICA per le distorsioni, sulle ferite agli occhi e ai denti, sulle procedure in caso di ustioni, nonchè sulla procedura d`allarme. Gli allievi sono anche affascinati dalle storie di casi reali raccontate dalle monitrici e ascoltano interessati, porgendo molte domande. La teoria e la pratica si alternano in modo spontaneo e fluido. Gli allievi si esercitano in coppia nell’esecuzione della posizione laterlale e coprono il loro compagno «ferito» con il telo termico. Qua e là qualche allievo ridacchia ancora e scherza, ma ben presto tutti sono al lavoro, e in modo serio. Se qualcuno non si ricorda le procedure, i compagni aiutano in modo solidale, dimostrando un ottimo spirito di gruppo. Infine i «teenager» imparano anche come si fanno i bendaggi con la benda triangolare. Il pomeriggio è piaciuto a tutti gli allievi: lo hanno giudicato all’unisono interessante e molto utile anche per la vita di tutti i giorni n AU UVE NO Soutien-gorge seyant et sans couture Si confortable que vous pourriez dormir avec! Le soutien-gorge préféré de milliers de femmes! Pour commander le nouveau soutien-gorge ULTRA COMFORT BRA, il vous suffit de connaître la taille de votre t-shirt! Grace à ses bonnets très souples, vous n'avez pas besoin d'indiquer leur taille. Ce soutien-gorge est tout simplement une révélation pour toutes les femmes ayant une taille de bonnet allant de A à D. Grâce à sa forme anatomique parfaite, vous ne le sentez quasiment pas et pourriez dormir avec. Ce sous-vêtement sans couture modèle parfaitement votre poitrine et ne laisse aucune trace de bretelles en raison de leur largeur. Comme il ne se ferme pas, il n'existe aucun risque de pincement ou de marque sur la peau. 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Nel caos prenatalizio girano un sacco di soldi, ma non sempre finiscono nelle tasche giuste. Anche a casa, la combinazione di candele e decorazioni natalizie può comportare dei rischi. Il vostro denaro, oggetto di desideri Vie commerciali, piazze animate e tram affollati attirano i ladri come per magia. Fate sempre attenzione e portate con voi solo i contanti necessari. Il por tafoglio non va infilato nello zaino, in tasche esterne o in borse a tracolla, ma portato a stretto contatto con il corpo. In auto nascondete i vostri acquisti natalizi riponendoli nel bagagliaio. La calca è il «luogo di lavoro» prediletto dai borseggiatori. Disponibilità simulata Non lasciate che degli estranei appa rentemente servizievoli vi aiutino a portare le borse o a risolvere un pro blema al bancomat. Se qualcuno dovesse strapparvi dalle mani del denaro o una borsa, evitate di opporre resistenza: non potete prevedere con quanta violenza reagirà l’aggressore. Il bancomat funziona come sempre? Prestate attenzione a eventuali segni di manipolazione. L’albero di Natale deve far luce, non bruciare! Le candele elettriche offrono maggiore sicurezza. Se non volete rinunciare all’uso di candele vere, non dimenticate di fissarle, così come l’albero, in modo che risultino stabili e assicuratevi che tutti gli oggetti infiammabili siano a una distanza minima di 30 centimetri da una fiamma. Soprattutto le corone dell’Avvento e gli alberi di Natale ormai secchi sono facilmente infiammabili. Non lasciate accese le candele incustodite! I danni da incendio sono irreparabili. Attenzione agli acquisti online Se non conoscete l’azienda, è bene cer care su Google nome e indirizzo. Spes so si trovano informazioni utili anche nei forum. Acquistate solo da negozi online con cifratura SSL: potete verifi carlo nella barra degli indirizzi del browser, dove dovrete visualizzare «https» anziché soltanto «http». Pre state particolare attenzione a tutto ciò che scaricate o installate. Se un’offerta online sembra troppo bella per essere vera, nella maggior parte dei casi è proprio così. Il Mondo della sicurezza della Basilese: assicurare e prevenire Questi suggerimenti per la sicurezza sono stati predisposti dal «Mondo del la sicurezza» della Basilese. Tutto ciò che facciamo è studiato per la vostra sicurezza. Abbiniamo l’assicurazione alla prevenzione intelligente. www.baloise.ch/mondodellasicurezza Club 2013, nasce nell’anno del Giubileo della FSS Sostenere i Samaritani in qualità di donatori, soci o simpatizzanti Attualità dalla Federazione La Federazione svizzera dei Samaritani percorre nuove vie nella ricerca di finanziamenti e, proprio in vista dell’anno del Giubileo, cerca donatori e simpatizzanti disposti a sostenere la causa samaritana. Come modello si segue quello dei Club sportivi, attivi già da tempo con successo. 10 Testo: Petra Zenhäusern Molti sodalizi sportivi dispongono già di un Club di donatori che sostiene le loro attività, specialmente nei settori giovanili. Perchè, quindi, la Federazione svizzera dei Samaritani (FSS) non può fare la stessa cosa per trovare nuovi finanziamenti? È quello che si è chiesto Gery Meier, responsabile Sponsoring della FSS. Il Comitato centrale lo ha quindi incaricato di portare avanti questo progetto, collaborando con l’allora Segretario centrale Kurt Sutter. Il Club dei donatori porterà anche utili e preziosi contatti. I soci verranno sempre informati in modo trasparente sull’impiego dei loro soldi, che saranno essenzialmente destinati a progetti in favore dei giovani. Ciò al fine di garantire la continuità dei Samaritani. Il «Club 2013» viene fondato in occasione del 125esimo anniversario della FSS: l’assemblea costitutiva è prevista per venerdì 11 gennaio 2013 al Kongresshaus di Bienne. Tutti possono diventare soci La FSS estende l’invito a diventare soci ai membri onorari, ai Samari- tani attivi un tempo e a quelli tuttora attivi e anche ai simpatizzanti. L’adesione al Club 2013 è aperta a tutti coloro che desiderano sostenere la FSS, quindi anche ad organiz- zazioni partner, fornitori e popolazione tutta. Le categorie di soci sono visibili nel riquadro pubblicato qua sotto. Diventate soci del Club 2013! Numerose donne e numerosi uomini si impegnano in qualità di Samaritani per il benessere degli altri. Fanno questo lavoro in modo volontario e a titolo onorifico. Con la loro qualità di socio, possono dimostrare il loro attaccamento al movimento samaritano e la loro stima per l’impegno medesimo dei Samaritani. Potete partecipare come: – Socio ordinario del Club con diritto di voto e di elezione contributo annuo di socio: minimo 200.– franchi – Socio donatore con diritto di voto e di elezione contributo annuo di socio: minimo 1000.– franchi Questi soci ricevono in omaggio la rivista federativa – Socio simpatizzante senza diritto di voto e né di elezione contributo minimo: 100.– franchi Comunicateci il vostro interesse a diventare soci al seguente indirizzo: Club 2013, Federazione svizzera dei Samaritani, Martin-Disteli-Strasse 27, 4600 Olten, o per E-Mail: [email protected]. FSS-Segretariato centrale e Servizio vendita in vista delle vacanze natalizie Orari di apertura durante le feste Inventario nel deposito materiale Lo Shop della FSS rimarrà invece chiuso per le necessarie operazioni di inventario il lunedì 3 e il martedì 4 dicembre 2012. A partire da mercoledì 5 dicembre le vostre comande potranno di nuovo essere ricevute ed elaborate dal nostro Servizio. oggi samaritani 11-12/12 Bild: Shutterstock Gli uffici del Segretariato centrale e del Servizio vendita saranno chiusi da lunedì 24 dicembre fino al 3 gennaio 2013 per il periodo delle festività natalizie e di fine anno. 3domande Suzanne Röthlisberger Suzanne Röthlisberger, 50 anni e madre di quattro figli, è una Samaritana molto impegnata. Da quando ha vissuto un grave incidente stradale con esiti mortali, ha deciso che da quel momento in poi si sarebbe dedicata alla divulgazione delle misure di primo soccorso. Bernese, è socia della Sezione Samaritani di Signau, ed è stata per tanti anni monitrice di corso. Nel 2013 inizierà nella sua nuova funzione di Istruttrice. Da circa 12 anni lavora come segretaria dell’Associazione cantonale delle Sezioni Samaritane bernesi. In questa sua funzione, riceve, raggruppa e poi mette online nella piattaforma redcross-edu.ch tutti i corsi delle Sezioni bernesi. La redazione ha voluto raccogliere la sua esperienza con la piattaforma redcross-edu.ch. pz 1 Perché l’Associazione cantonale di Berna (KBS) ha deciso che i corsi vengono inseriti da lei, a livello centrale, nella piattaforma red crossedu.ch e non dalle singole Sezioni? Assieme alle Sezioni Samaritane, abbiamo deciso che tutti i corsi vengono raccolti e centralizzati presso la mia persona. In questo modo, l’Associazione ha la garanzia che tutti i corsi vengono inseriti correttamente. E questo sia nel sito redcross-edu.ch, la piattaforma della CRS, come pure nel sito Internet della nostra Associazione cantonale. Se le Sezioni inseriscono autonomamente i loro corsi via Extranet della FSS, i dati sono visibili solo sulla piattaforma redcross-edu.ch. Dato che oggigiorno la maggior parte degli annunci di corso avviene sul sito dell’Associazione cantonale, è quindi utile e sensato che i dati vengano immessi contemporaneamente anche nel sito cantonale. Le Sezioni della KBS mi comunicano i loro corsi con il relativo formulario che ho preparato io stessa. Se da una Sezione non ricevo nulla, la contatto io di persona. In questo modo, registro e divulgo i corsi sia per redcross-edu.ch che per il nostro sito. 2 Come trovate questo sistema? È complicato inserire i dati dei corsi? Dato che già da 1 anno e mezzo lavoro in Extranet della FSS, per me inserire i dati nella piattaforma è molto facile e intuitivo. È comunque ovvio che all’inizio ho dovuto un attimo impratichirmi e familiarizzarmi con questo nuovo sistema. Trovo un po’ peccato, però, che nella piattaforma redcross-edu.ch i corsi non sono elencati per Cantone, bensì per Comune dove si svolgono. 3 Quanti corsi sono già annunciati, nel Canton Berna? Fino a metà novembre ho inserito annunci per 119 corsi. I corsi per l’anno 2013/14 saranno però visibili solo a partire da fine novembre/inizio dicembre. Così poi saranno circa 600 i corsi per i quali gli interessati possono annunciarsi. Redcross-edu.ch è davvero una buona piattaforma, che tuttavia deve diventare ancora più conosciuta e usata. Posso solo consigliare alle Sezioni e alle Associazioni cantonali, di far uso di questa piattaforma gratuita per l’annuncio e quindi per rendere pubblici i dati di tutti i loro corsi. Uno stop a volte fa bene Questa è la mia ultima colonna del 2012. Sarebbe proprio una buona occasione per gettare uno sguardo a ritroso sull’anno che sta per concludersi. Tuttavia i contributi che potete leggere su questo numero della rivista, mostrano chiaramente che il lavoro per i grossi progetti della Federazione svizzera dei Samaritani non ha un ritmo annuale. Nel 2013, a Pentecoste, la FSS festeggerà il suo 125esimo compleanno. Un primo grande appuntamento è previsto già per il 12 gennaio quando a Bienne ci sarà la «Giornata d’Impulso». I preparativi per questi eventi sono in pieno svolgimento. All’inizio del 2013 sarà lanciato il corso eSoccorritore. La piattaforma per i corsi www.redcross-edu.ch conterrà tutte le offerte delle Sezioni Samaritane. Ora si tratta di far conoscere ovunque la nostra nuova offerta e di prepararci alla relativa grossa richiesta. Questo numero della rivista riferisce in particolare dell’esperienza di Dornach, nel Canton Soletta, dove un’intera scuola ha partecipato ad una settimana di Primi soccorsi. Questo ed altri progetti (come il «Progetto Diverso», vedi p. 21) ci occuperanno ancora maggiormente nel nuovo anno. Così come gli automobilisti che non rispettano lo stop vengono puniti con una multa salata, anche chi – nei momenti importanti della vita – non fa uno stop, rischia di perdere la visione d’assieme. Per questa ragione spero proprio che tutti noi, durante i giorni festivi di Natale e Capodanno, possiamo dimenticare un po’ i nostri obblighi e riposare. E’ quello che auguro a tutti voi, e di cuore! ReginaGorza SegretariacentraleFSS Attualità dalla Federazione Annunciare i vostri corsi in modo gratuito grazie a redcross-edu.ch è facile 11 Ernst Möckly fondò la prima Sezione sanitaria militare e la prima Sezione Samaritana Attualità dalla Federazione Una migliore formazione in primi soccorsi per soldati e civili 12 In qualità di uno tra i primi sergenti nelle giovani truppe del Servizio sanitario, Ernst Möckly aveva un desiderio e una priorità assoluta: voleva migliorare le conoscenze nei Primi soccorsi tra i soldati e la popolazione. Testo: Urs Amacher «Il Signor Möckly è l’artefice del movimento samaritano svizzero e il principale fondatore della Federazione svizzera dei Samaritani», scriveva Robert Vogt nella sua relazione sull’Anniversario dei 50 anni di esistenza della FSS. Robert Vogt non solo è stato il primo presidente della Federazione svizzera dei Samaritani (FSS), bensì anche quel medico che, insieme al sergente maggiore del Servizio sanitario Ernst Möckly, nel 1884 organizzò per la prima volta a Berna un Corso samaritano. Per il 100° anniversario della morte di Ernst Möckly, gli si rende omaggio così: «Ciò che Henri Dunant rappresenta per la CRI, corrisponde al ruolo svolto da Möckly per la causa della Croce Rossa entro i nostri confini nazionali.» Gioventù a Losanna, calzolaio a Berna Ernst Möckly nacque il 21 novembre 1856 a Losanna, dove trascorse Ernst Möckly, il fondatore della prima Sezione Samaritana di Berna. oggi samaritani 11-12/12 la sua gioventù con i suoi cinque fratelli. Ciò spiega perché amasse scrivere il suo cognome con la «y» nella versione svizzero-francese. Suo padre, August Möckli, era originario di Basadingen, nel Canton Turgovia, e faceva il maestro calzolaio. Si stabilì nella capitale vodese, dove si sposò con Marie Willenegger nel 1854. Quando Möckli padre morì nel 1873, a soli 17 anni Ernst dovette rilevare il negozio di scarpe. Tuttavia, già due anni dopo, l’attività fu venduta e la famiglia si trasferì a Berna. Ernst Möckly trovò un impiego presso «Jakob Scheidegger, Fabricant de Chaussures», un negozio di scarpe ortopediche sulla Waisenhausplatz di Berna. Vi lavorò per diciassette anni, nell’ultimo periodo come direttore. I rapporti con il titolare della ditta Jakob Scheidegger, politico rappresentante di associazioni di categoria e in seguito consigliere nazionale, andavano oltre il puro ambito professionale. Nel 1881 Scheidegger sposò in seconde nozze Alice Marie Möckli, la sorella più giovane di Ernst; tuttavia il matrimonio durò solo due anni. Nel 1893 Ernst Möckly passò al servizio della Confederazione. Fu «nominato (provvisoriamente) Assistente specialistico nel ramo Calzature del Commissariato centrale di guerra federale», come riportava la Rivista militare in un elegante tedesco burocratico. A livello concreto, Möckly lavorava come primo controllore di scarpe militari presso il reparto “Equipaggiamento” dell’Amministrazione federale del materiale da guerra a Berna. Inoltre coltivava un hobby musicale: suonava il flauto con la Stadtmusik Berna. Sposato giovane; morto non ancora 50enne Ernst Möckly era appena ventunenne quando lui ed Elisabeth von Arx si unirono in matrimonio il 25 ottobre 1877 presso l’Ufficio di stato civile di Berna. Insieme ebbero due figli. La sposa Elisabeth era originaria di Niedererlinsbach, nel Canton Soletta, e aveva cinque anni in più di Ernst Möckly. Era nata il 4 aprile 1851 nel vicino comune di Niedergösgen dove suo padre, Jakob von Arx, si guadagnava da vivere come contadino e dove era nata anche sua madre. Tempo prima Jakob von Arx si era dedicato all’agricoltura presso le fattorie di Wartburg in prossimità di Olten, e anche la chiesetta dove si era sposato non è affatto distante dal nodo ferroviario di Olten, dove oggi si trova la sede della Federazione svizzera dei Samaritani. Infatti la benedizione delle nozze tra Jakob von Arx e Anna Maria Wiser «avvenne dopo la seconda pubblicazione su mandato conferito dal Signor Parroco di Starrkirch», come riporta il registro dei matrimoni di Niedergösgen. Non si sa quando e dove si siano conosciuti il giovane calzolaio di Berna ed Elisabeth von Arx, figlia del contadino e originaria del Niederamt solettese. Le loro strade s’incrociarono attraverso il mestiere di calzolaio? Sarebbe possibile. Sicuramente il padre di Elisabeth non era calzolaio, tuttavia svariati membri della famiglia von Arx erano dediti a questa attività. Nel 1902 Ernst Möckly fu colpito da una grave malattia degli organi respiratori, dalla quale non riuscì più a ristabilirsi. Anche un soggiorno di cura in Ticino non portò il miglioramento sperato. Ernst Möckly morì a Contra presso Tenero, non ancora 50enne, il 22 aprile 1905. Il Servizio sanitario, una truppa giovane Ernst Möckly fu incorporato nelle truppe sanitarie. Quando iniziò ad assolvere la Scuola reclute, il Servizio sanitario dell’Esercito svizzero esisteva da poco tempo. Fu inserito come truppa autonoma solo con la nuova organizzazione militare del 1874. Il personale si distribuì nelle funzioni di medici, infermieri e porta-feriti. Möckly assolse prima il corso preparatorio di dodici giorni, e poi la Scuola reclute, che a quel tempo durava cinque settimane. Lo zelante sanitario diventò sergente maggiore in giovane età, qualcosa d’inconsueto a quel tempo. Il verbale della prima riunione del «Comitato centrale» della Federazione svizzera dei Samaritani dimostra che il vicepresidente Ernst Möckly è stato realmente la forza trainante della giovane associazione. Ben presto Ernst Möckly constatò che il breve periodo di servizio non era sufficiente ai fini di una buona formazione dei soldati sanitari. Nell’autunno 1880 parlò con alcuni commilitoni dei suoi progetti di un perfezionamento fuori del servizio. L’iniziativa di Möckly ebbe successo: nel novembre 1880, le truppe sanitarie di Berna fondarono la prima Sezione sanitaria militare ed elessero il sergente maggiore Möckly come il suo primo presidente. Nell’articolo relativo allo scopo dello statuto della Sezione, fu stabilito l’addestramento fuori del servizio, ma anche «La prestazione di primi soccorsi alle persone rimaste ferite in una disgrazia». Formazione in primi soccorsi anche per i civili Presto si constatò che le Sezioni sanitarie addette a prestare i primi soccorsi in caso d’infortunio, ad esempio nelle fabbriche o presso i nuclei familiari, erano insufficienti per l’adempimento del loro compito, pertanto s’impose la necessità di addestrare anche i civili. Nelle sue memorie, il medico bernese Robert Vogt descrisse così gli inizi: «L’allora presidente della Sezione sanitaria militare di Berna, il sergente maggiore Möckly, venne da me e mi chiese se io, in qualità di medico, fossi disposto ad aiutarlo nell’addestramento di civili anche qui da noi, per farne i cosiddetti ‹Samaritani›, come aveva fatto da qualche tempo a Kiel, in Germania, il famoso chirurgo Esmarch, seguendo l’esempio dell’ordine Gerosolimitano in Inghilterra. Si trattava di addestrare le persone attraverso una breve lezione in modo che, malgrado profane nel settore medico, in caso di disgrazie fossero in grado di prestare imme- diatamente i primi soccorsi nel modo opportuno, fino al momento in cui l’infortunato fosse affidato nelle mani del personale medico.» Ernst Möckly organizzò effettivamente il primo Corso samaritano della Svizzera nel quartiere Länggasse di Berna. Cominciò il 25 maggio 1884 con 25 partecipanti. Il medico Rudolf Vogt si occupò della teoria mentre Möckly, insieme al sergente delle truppe sanitarie, si fece carico della parte pratica. A sua volta Möckly, in una conferenza tenuta nel 1887 all’Assemblea generale della Sezione samaritana di Berna, ricorda: «Correva l’anno 1882, quando la Sezione sanitaria militare di Berna ebbe l’idea di fondare ‹Sezioni Samaritane› [...], come si dimostrò in seguito, in concomitanza con la Germania.» Attualità dalla Federazione Alla prima Assemblea dei Delegati della Federazione svizzera dei Samaritani, del 1° luglio 1888 ad Aarau, Ernst Möckly rivestiva l’incarico di presidente del giorno. La foto mostra la sua firma sul verbale dell`assemblea. 13 La fondazione della Federazione svizzera dei Samaritani nel 1888 Inizialmente i corsi suscitarono pregiudizi diffusi per via del sospetto che, dietro ai Samaritani, si celasse un movimento religioso. Nell’autunno del 1884, Möckly organizzò corsi in Primi soccorsi in altri quartieri di Berna, e il 1° gennaio 1886 ebbe luogo l’assemblea costituente della Sezione samaritana di Berna. Gli insegnanti Samaritani, Vogt e Möckly, organizzarono anche corsi per le donne. Nel 1887 fu fondata la prima Sezione samaritana di Berna. Dopo varie assemblee preparatorie, le Sezioni di Zurigo-Aussersihl, Neumünster, Basilea e Winterthur, nate nel frattempo, si unirono a quella di Berna il 1° luglio 1888 ad Aarau, dando vita alla Federazione svizzera dei Samaritani. I delegati elessero il Dottor Robert Vogt primo presidente centrale, mentre Ernst Möckly divenne il suo vice. n oggi samaritani 11-12/12 Pratica fuoripista. Fotografia: SLF Valanghe: rischio mortale per gli appassionati degli sport sulla neve La minaccia bianca Molti appassionati di sport invernali cercano l’avventura fuori dalle piste e dagli itinerari segnalati, esponendosi così a un pericolo di morte: ogni anno, infatti, in Svizzera 25 persone perdono la vita travolte da una valanga. Il 90 per cento delle vittime provoca personalmente la valanga. Questo tipo di incidente non è pertanto mera fatalità! oggi samaritani 11-12/12 Come si formano le valanghe Il pericolo di valanghe è influenzato dall’azione congiunta delle condizioni meteo e della neve, del terreno e del fattore umano. Le condizioni: più neve fresca è caduta e più forte è il vento, maggiore sarà il pericolo di valanghe. Vengono infatti a crearsi pericolosi accumuli riconoscibili dalle creste spazzate e dalle cornici di neve. Un rialzo rapido e considerevole della temperatura comporta un aumento del pericolo di valanghe. In primavera il pericolo aumenta nel corso della giornata con il riscaldamento dovuto all’irradiamento solare. Valanghe recenti, rumori sordi («wumm») e crepe nel manto nevoso sono segnali inconfondibili di pericolo. Il terreno: le valanghe possono staccarsi su pendii con inclinazione di 30 gradi o più. Maggiore è l’inclinazione di un pendio, maggiore è il pericolo. I pendii su cui si formano le valanghe sono spesso in ombra, vicini alle creste e carichi di neve soffiata. Il fattore umano: nella maggior parte dei casi il distacco delle valanghe di neve a lastroni è causato da una persona che pratica uno sport sulla neve. Bollettini valanghe Il bollettino valanghe fornisce informazioni sulle condizioni della neve e del pericolo valanghe per ogni zona delle Alpi svizzere (variazioni locali sono possibili, i limiti fra le zone con differente grado di pericolo sono da considerare come fasce!). Il grado di pericolo valanghe dipende da: probabilità di distacco, distribuzione spaziale dei pendii pericolosi, dimensione e tipo di valanga (spessore degli strati che si staccano). Bollettino nazionale (emissione giornalmente ore 18.30): – www.slf.ch – wap.slf.ch – Tel. 187 (estero +41 848 800 187) – Teletext: pagina 782 – iPhoneApp «White Risk Mobile» – MMS: inviare SMS con la dicitura «LAWCHI» al 162 Bollettini regionali (emissione giornalmente ore 8): – www.slf.ch – MMS: inviare p.es. SMS con la dicitura «LAWZCH» al 162 per ricevere il bollettino regionale della Svizzera Centrale (ZCH). Altre diciture con un SMS «LAWINE» al 162 – iPhoneApp «White Risk Mobile» Fotografia: J. Rocco 08.02.2010 In Svizzera la prevenzione contro le valanghe ha una lunga tradizione. L’Istituto svizzero per lo studio della neve e delle valanghe (SLF), ad esempio, si impegna da più di 75 anni a favore proprio della prevenzione. Secondo questo istituto, quasi l’85 % degli incidenti da valanga con morti succede con i livelli 2 («moderato») e 3 («marcato») della scala del pericolo valanghe. I freerider sono coinvolti in incidenti da valanghe soprattutto con il livello 3 (61 %), gli sciescursionisti con il livello 3 (48 %) e 2 (36 %). Solo il 10 % degli incidenti è avvenuto con i livelli di pericolo 4 («forte») o 5 («molto forte»), questo è dovuto al fatto che durante l’inverno i due livelli si presentano soltanto in poche giornate e che in quei momenti le persone sulla neve sono piuttosto poche. Secondo l’SLF, nove vittime su dieci si trovavano su pendii ripidi (oltre 30 gradi). Lo strato di neve fresca scivola su quello di neve più vecchia e trasformata. Qui si vedono addirittura delle tracce di sciatori. Regione Parsenn, Davos, GR. Controllo del materiale L’equipaggiamento minimo comprende l’apparecchio di ricerca in valanga (ARVA), la pala e la sonda. Questo non offre nessuna protezione dalle valanghe, ma può aumentare le probabilità di sopravvivenza. Altri sistemi di sicurezza (come lo zaino ABS dotato di dispositivo gonfiabile che aiuta a non essere sepolto) sono pure raccomandabili. Il casco protegge specialmente durante le discese. Indispensabili sono anche le carte geografiche, il natel per le chiamate di soccorso (attenzione: la copertura di rete è spesso insufficiente in montagna), una piccola farmacia con coperta di emergenza e, infine, una protezione contro il freddo e il sole. Come reagire in caso di incidente di valanga Le possibilità di sopravvivenza di un sepolto diminuiscono drasticamente già dopo 15 minuti. Delle persone sepolte completamente da una valanga, solo una su due sopravvive. Ogni minuto conta. Agisci pertanto in modo rapido e lucido, seguendo il seguente schema: – fatti un’idea della situazione, rifletti e agisci senza pregiudicare la tua sicurezza. – Se possibile e senza perdere tempo: allarma la REGA (tel. 1414), in Vallese l’OCVS (tel. 144) oppure l’impianto di risalita più vicino. Il numero d’emergenza internazionale 112 è raggiungibile su tutte le reti di telefonia mobile. – Inizia immediatamente la ricerca con l’apparecchio per ricerca in valanga (spegnere quelli non impiegati). Contemporaneamente, fai una ricerca acustica e visiva nella zona di deposito della valanga. – Libera immediatamente la testa e il torace della vittima e inizia subito con le procedure di pronto soccorso. – Proteggi la vittima dall’ipotermia. – Al termine, imposta nuovamente tutti gli ARVA su «emissione», e al più tardi, lancia solo ora l’allarme. Persona travolta (se possibile): – cercare una via di fuga laterale – allontanare gli attrezzi sportivi e i bastoncini (➞ effetto ancoraggio) – cercare di rimanere in superficie – chiudere la bocca, incrociare le braccia davanti alla faccia (vie respiratorie protette quando la valanga si ferma). Fonti: UPI – Ufficio prevenzione infortuni, Club Alpino Svizzero e Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos. oggi samaritani 11-12/12 SSB aktuell Programma ASSTM 2013 Sabato 12 gennaio Giornata d’impulso (tedesco e francese) a Bienne Giovedì 31 gennaio Termine per l’inoltro delle candidature per l’Assemblea dei delegati FSS a Olten Domenica 24 febbraio 1° giornata monitori Domenica 24 marzo Assemblea Delegati di Sezione a S.Antonino Sabato – Lunedì 18–20 maggio Giubileo 125° FSS Campo di Pentecoste Help a Tenero Sabato 15 giugno Assemblea dei Delegati FSS a Olten (SO) Lunedì - Sabato 26 agosto-7 settembre Periodo della Colletta dei Samaritani Martedì 24 settembre Serata formativa per monitori Domenica 10 novembre 2° giornata monitori Domenica 24 novembre Conferenza dei Presidenti di Sezione 16 Les chaussures FinnComfort combinent longévité et confort de haut niveau. • Semelles intérieures anatomiques interchangeables • Matériaux naturels de grande qualité • made in Germany LA CHAUSSURE BIEN-ÊTRE. 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Un comportamento credibile Durante la nostra chiacchierata, il manager della formazione ha affermato che «le maniere di comportarsi determinano la nostra vita. Esse mandano infatti chiari segnali, messaggi riconoscibili a tutte le persone. Per un‘armoniosa vita in comune, è indispensabile porre attenzione a certe regole, sapere come avvicinarsi alla gente, cosa e come dire per suscitare l’interesse delle persone o per quello che proponete.» Prendere coscienza di ciò, è molto importante anche per i monitori, poiché essi rivestono una particolare funzione che ha valore anche di modello: «Proprio per il loro ruolo, dai monitori ci si aspetta un comportamento esemplare, deciso e curato». I monitori mentre insegnano hanno la responsabilità del gruppo e contemporaneamente hanno il potere di controllare diversi processi che possono insorgere. Affinché questa complessa intenzione riesca, bisogna che la persona sia accettata dal gruppo e riconosciuta come credibile. I genitori, Samaritani impegnati Cristian Moro ha trascorso la sua infanzia a Mendrisio, «in condizioni semplici e vicino alla natura», come afferma con voce fiera. Assieme alle sue sorelle, ha passato una «bella, tranquilla e normale infanzia in una casa con giardino». «Nostra mamma era sempre a casa.» I genitori ancora oggi sono soci della Sezione Samaritani di Mendrisio. La mam- ma è stata per tanto tempo anche cassiera, il papà è stato monitore di corso e di Sezione: «Durante i fine settimana, ambedue prestavano spesso servizio in manifestazioni sportive.» La Sezione Samaritani di Mendrisio è molto dinamica e le «nuove leve» non mancano: i giovani soci sono molto motivati. Lui stesso purtroppo, per motivi professionali, non può essere attivo, dato che è spesso occupato durante i fine settimana. Tuttavia grazie al suo impegno militare – Moro è tenente colonnello – riesce comunque a dare un importante contributo alla comunità. «I compromessi sono parte integrante del successo.» Cristian Moro Chi desidera collaborare e condividere, deve ricercare e mantenere alto il livello dell’armonia. Per il bene della società, a volte bisogna anche mettere da parte le proprie idee e adattarsi. Qualche volta, infatti, è più ragionevole tacere. Discutere e litigare solo per il gusto di farlo, non porta a nulla, sostiene il nostro interlocutore che si fa entusiasta portavoce del rispetto reciproco e della buona educazione. Oggi, sostiene, spesso si discute solo a livello emotivo, e non si è in grado di affrontare le sfide reali e di informare. I compromessi sono importanti per il successo di una società. Per taluni, la mancanza di «scontri spettacolari» può apparire noioso, ma alla lunga tutto questo torna a beneficio di un’armoniosa vita sociale, di un armonioso «stare assieme». La mentalità del «diplomatico» lui l’ha appresa piano piano dai suoi genitori: «A noi bambini hanno saputo trasmettere valori semplici ma forti.» Un’onestà di base, l’aiuto reciproco e discussioni corrette sono sempre stati i principi base della famiglia, rileva il nostro interlocutore con il suo simpatico accento ticinese. Comportarsi malamente non è pagante Per meglio preparare la relazione che terrà alla «Giornata d’Impulso» a Bienne, Cristian Moro ha visitato diversi Posti samaritani ed esercitazioni dei Samaritani. In un Posto samaritano ha potuto osservare come le persone arrivavano al posto sanitario e come richiedevano l’aiuto dei Samaritani. In generale, ne ha tratto positive impressioni: «Nella mia relazione, voglio confermare il comportamento dei Samaritani.» E’ un’evidente verità: «comportarsi in malo modo non è pagante.» La comunicazione non verbale gioca inoltre un ruolo centrale, specialmente nel lavoro dei Samaritani, dato che spesso sono alle prese con persone che vivono situazioni eccezionali, devono rivolgersi a loro e a volte anche entrare in contatto fisico con loro: «Situazioni che sono estremamente delicate.» Nella sua relazione, intende evocare «dei modi di comportamento conosciuti, ma molto spesso non praticati.» Infine, al termine della nostra piacevole chiacchierata, Cristian ha espresso un «grazie di cuore a tutte le donne e a tutti gli uomini che, come Samaritani, lavorano a titolo volontario.» Non bisognerebbe mai dimenticare che «senza il volontariato, una società non potrebbe funzionare.» A dire il vero, oggi è incredibile che si pensi di poter misurare tutto con il denaro. «Voi, Samaritane e Samaritani, siete indispensabili.» n oggi samaritani 11-12/12 Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano - In vista del grande Giubileo a Tenero Attualità dalla Federazione Simulanti cercasi per le Gare Samaritane del 2013 18 ✂ Dal 18 al 20 maggio 2013 si svolgeranno a Tenero i festeggiamenti per i 125 anni della Federazione Svizzera dei Samaritani (FSS), che prevedono, fra le altre cose, le Gare Samaritane Svizzere (GSS). Come ticinesi, siamo orgogliosi che la Sede centrale di Olten abbia scelto il nostro Cantone per questa importante manifestazione, dimostrando così un’apertura e fiducia non indifferenti. I vari gruppi di lavoro sono all’opera già da diverso tempo e, per quanto riguarda le GSS, si tratta ora di trovare un centinaio di simulanti per i posti di lavoro. A Tenero Posto confluiranno Samaritani da tutta la Svizzera, ragion per cui dovremo trovare simulanti che conoscano anche il francese e/o tedesco. Ovviamente cerchiamo anche simulanti di lingua italiana. Le GSS di Tenero che, nonostante il nome, non vogliono essere una competizione; saranno anche l’occasione per le nostre Sezioni di confrontarsi con questa manifestazione che ha luogo solitamente ogni 2 anni e che finora si è sempre svolta oltre Gottardo. Per questa ragione, affinché non vengano tolti potenziali partecipanti alla Gara, vogliamo ingaggiare quali simulanti persone che NON sono Samaritani, o Samaritani che per una qualsiasi ragione non gareggeranno. Per trovarli, chiediamo pertanto l’aiuto dei nostri lettori, affinché interpellino parenti e amici, interessati a trascorrere uno o due giorni diversi dal solito. Il lavoro è previsto dalle 9 del mattino circa, fino alle 16 circa del pomeriggio. Nella tabella qui sotto, sono indicati il numero di persone di cui necessitiamo e i requisiti ai quali i simulanti devono adempiere. Per informazioni, rivolgersi al segretariato ASSTM (091.930.68.61). Italiano Francese Tedesco Totale Requisito 1 facile 1 1 4 6 2 1 2 9 12 Non devono parlare molto 3 +3 1 1 2 2 9 9 12 12 Buone conoscenze della lingua, minimo 16 anni 4 facile 1 1 4 6 Da 14 anni 5 1 2 9 12 6 facile 1 1 4 6 7 facile 1 1 4 6 8 1 2 9 12 9 facile 1 1 4 6 10 1 2 9 12 Totale 11 17 74 102 Non troppo pesante, 1 ragazzo per Help Da 14 anni Tagliando di partecipazione da ritornare in sede a Rivera entro il 14 dicembre: ASSTM, via Cantonale, 6802 Rivera – Fax 091 930 68 62 – [email protected] Cognome e nome: Indirizzo: Domicilio: Anno di nascita: Indirizzo e-mail: Telefono mobile: Telefono privato: Sono a disposizione: ❒ sabato e domenica ❒ solo sabato ❒ solo domenica Luogo e data: Conoscenza delle lingue: Francese: ❒ poco ❒ abbastanza Tedesco: ❒ poco ❒ abbastanza Simulante in italiano ❒ Firma: ❒ bene ❒ bene In caso di tensioni e strappi muscolari, lombalgie, dolori alla schiena, dolori reumatici FLAWA vi aiuta a offrire un’assistenza ottimale ai pazienti con prodotti di qualità che soddisfano ogni tipo di esigenza. feel GOOD – feel FLAWA. www.flawa.ch FLAWA – partner ufficiale della Federazione svizzera dei samaritani. compressa instantanea, fredda compresssa fredda / calda, riutilizzabile Bellinzona Sezioni, Associazione Una gioventù Samaritana dinamica ed entusiasta 20 Sono motivati, interessati e con tanta voglia di fare … Li ho convocati una domenica sera … e subito (tranne chi voleva esserci ma per problemi di studi non è potuto essere presente) mi hanno detto «ci sarò»! Chi sono? Sono i circa 10 giovani Samaritani della mia Sezione di Bellinzona. Appena entrati in aula ho chiesto loro di scrivere su di un cartoncino colorato cosa venisse loro in mente pensando alla parola Samaritani. Ecco le risposte: Filippo: «una passione, un bisogno di aiutare, in passato sono dovuto intervenire in una circostanza difficile e non sapendo come comportarmi, ho deciso in seguito di intraprendere questa strada samaritana»; Sandra: «per me Samaritani significa aiutare gli altri e poter dare il mio contributo»; Ivan: «I Samaritani sono importanti! Ma bisogna essere in tanti per poter aiutare la popolazione, io partecipo attivamente per poter contribuire a questo»; Alex: «Per me i Samaritani sono molto importanti, sono l’inizio della strada per poter coronare un mio grande sogno. Inoltre è bello poter aiutare le persone in difficoltà, magari non necessariamente difficoltà ‹fisiche›, ma anche solo con l’ascolto e l’aiuto psicologico»; Tiffany: «per me Samaritani è uguale a: Avere più sicurezza, aiutare, sentirsi d’aiuto ed imparare»; Koray: «Per me Samaritano vuol dire aiutare le persone, oppure saper reagire in certe particolari situazioni dove le persone hanno bisogno di aiuto». Come dare torto a loro; loro che sono il futuro e che ascoltano, colgo- Giovani, entusiasti e pieni di voglia di fare e di imparare: i volti sorridenti di alcuni Samaritani che hanno partecipato all'intervista. no, catturano e fanno tesoro delle esperienze che le persone più «anziane» raccontano e spiegano. Come monitore è bellissimo vederli praticare, vedere questi giovani sacrificare il loro tempo libero per una causa così importante! Ma torniamo alla nostra domenica sera. Qualcuno, quando è stato contattato per l’incontro, mi ha chiesto: «Mauri, possiamo fare qualche caso pratico dopo questa intervista?» E come negare loro una richiesta così? E difatti dopo le foto in posa e qualche risata in compagnia ecco il momento degli esercizi d’intervento. Secondo me questi esercizi «a caldo» sono i migliori per imparare, perché come si dice in inglese: «Practice makes perfect!» o più semplicemente è l’esercizio che fa il maestro! Con questo articolo e spazio che mi è stato messo a disposizione gentilmente, voglio elogiare questi giovani della mia e di tutte le Sezioni svizzere; questi giovani che mettono a disposizione a titolo gratuito diverso tempo per l’istruzione, i picchetti, le varie attività … Anche se magari poco appariscenti, ma essenziali per garantire che i soccorsi primari siano effettuati nella maniera più ottimale, in modo umano e professionale, per garantire insomma il bene del prossimo, in servizio, a casa, a scuola, sul posto di lavoro. Credo che molti giovani dovrebbero prendere esempio da questo! Bravi ragazzi! Continuate così! IlmonitorediSezioneMaurizio Cavergno Samaritani e Salva presentano assieme una serata informativa sui Primi soccorsi con i bambini Lo scorso ottobre si è tenuta a Cavergno una serata informativa su di un importante tema: i Primi soccorsi con i bambini. La serata è stata condotta dal prof. Renzo Merlini che la Sezione ringrazia per il suo impegno. All’appuntamento sono accorse 25 persone tra le quali molte maestre delle Scuole dell’infanzia. Ottima riuscita, quindi, per questa iniziativa, anche grazie alle doti umane oggi samaritani 11-12/12 e professionali del relatore. Per finire l’anno in piacevole compagnia, la Sezione sta organizzando la «Festa dei Cicitt», che si terrà da venerdì 7 a domenica 9 dicembre al Grott di Baloi a Fontana, in Valle Bavona. Venerdì dalle 18, sabato per tutto il giorno e domenica fino alle 15 si potranno gustare i famosi «Cicitt» con bollito di capra. Informazioni e riservazioni allo 079.331.56.54. Progetto «Diverso» Successo della «Giornata samaritana» dell’8 settembre scorso Nuove vie per guadagnare soci Uno splendido sole ha fatto da cornice alla «Giornata samaritana» che la Sezione Samaritani di Gordevio ha organizzato domenica 8 settembre scorso. La manifestazione è iniziata con una dimostrazione delle capacità acquisite dai giovani della Sezione Help che si sono impegnati in un percorso di 7 postazioni dove hanno dovuto affrontare diverse situazioni che prevedevano l’arresto cardiaco, l’uso del defibrillatore, il trasporto di feriti, medicazioni, fissazioni e altro ancora. Si è poi potuto visitare la nuova ambulanza del servizio SALVA, presente per l’occasione. Ospite della giornata, con una sua bancarella, anche il Servizio trasfusioni di sangue che ha offerto Circa il 30 % della popolazione residente in Svizzera è rap presentata da migranti, prove nienti quindi da altri Paesi. Questo gruppo di popolazione può essere un'opportunità, per le Sezioni Samaritane, per acquisire nuovi soci. a tutti la possibilità di misurare la pressione e l’emoglobina. A mezzogiorno, dopo l’aperitivo, ci si è potuti deliziare il palato con gli ottimi pizzoccheri preparati dalla signora Marialuisa Ferrari, monitrice samaritana e bregagliotta di adozione. Nel pomeriggio sono stati organizzati vari giochi. Era anche possibile mettere alla prova le proprie conoscenze sul funzionamento del corpo umano rispondendo alle domande di un quiz. Graditissimo ospite della giornata, il delegato del Comitato cantonale, signor Dario Benedetti, che ha apprezzato quanto preparato e si è complimentato con tutti noi. Sezione Samaritani di Gordevio Un momento della dimostrazione degli Help della Sezione. Impressum «oggi Samaritani» 11-12/2012 Data di apparizione: 28 novembre 2012 Editore Federazione svizzera dei Samaritani FSS Martin-Disteli-Strasse 27 Casella postale 4601 Olten Telefono 062 286 02 00 Telefax 062 286 02 02 [email protected] www.samaritani.ch Segretaria centrale: Regina Gorza Abbonamenti, cambiamenti d’indirizzo per scritto all’indirizzo citato Prezzo d’abbonamento Singolo abbonamento per terzi: Fr. 33.– annuali 10 numeri all’anno Tiratura: 5000 copie Redazione centrale Olten: Petra Zenhäusern Segretariato: Monika Nembrini Telefono 062 286 02 67 Redazione Ticino e Moesano Mara Maestrani Casa Vescovi, 6717 Dangio Telefono e fax 091 872 17 47 [email protected] Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese Inserzioni Zürichsee Werbe AG Verlag und Annoncen Seestrasse 86 8712 Stäfa Telefono 044 928 56 11 Telefax 044 928 56 00 Impaginazione, stampa, spedizione AVD GOLDACH AG 9403 Goldach Nell’ambito della Strategia 2012, la Federazione svizzera dei Samaritani si è posta quali obiettivi quelli di rendere attrattiva l’attività samaritana, di mantenere stabile il numero di soci e di rimanere la maggior organizzazione di volontari nell’ambito del soccorso. Per questa ragione, la FSS assieme alla Croce Rossa svizzera, hanno lanciato il progetto «Diverso», un’iniziativa che ha lo scopo di individuare nuovi potenziali soci per le Sezioni, motivando ad esempio persone immigrate in Svizzera ad avvicinare le attività samaritane. Sezioni, Associazione Gordevio 21 Fase pilota con tre Sezioni Le Sezioni di Wädenswil, BienneRomande e l’Associazione di Zurigo si sono dichiarate disponibili per partecipare ad una fase pilota di questo progetto. Negli scorsi mesi, la CRS ha fatto il punto alla situazione, discutendo in particolare i passi da intraprendere per aprirsi verso questi gruppi mirati di popolazione. A fine settembre la CRS ha presentato i risultati della situazione attuale: da ambo le parti sussistono delle insicurezze ad aprirsi a questa nuova esperienza. La CRS elaborerà ora dei modelli (ad es. lettere di contatto per gli enti che si occupano di migrazione, ecc.) all’indirizzo delle Sezioni. La fase pilota dura ancora fino alla fine del 2013. Poi i dati di questa esperienza verrano resi noti e, a partire dal 2014, saranno forniti degli strumenti di lavoro a tutte le Sezioni Samaritane. Nella vostra Sezione sono attive anche persone immigrate? Quali esperienze avete fatto con loro? La vostra Sezione ha già organizzato delle attività specifiche per i migranti o ha già collaborato con associazioni che si occupano di migrazione? Mandate le vostre opinioni ed esperienze a H.Baumann, FSS, Olten, telefono 062 286 02 58 o e-mail: helen.baupz [email protected]. oggi samaritani 11-12/12