ESAME DI STATO 2012/2013 5CM DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Docenti: DOCENTI FELICI Paola MATERIA Italiano e Storia MIGLIORINI Graziana Inglese ERASPALDO Elena Economia industriale ed elementi di diritto Matematica COSTANZO Maria Rita MASON Stefano COMAZZETTO Sandro Meccanica e macchine/Tecnologia meccanica Laboratorio Tecnologia meccanica / D.P.O.I. D.P.O.I. SALA Dario Sistemi ed automazione GORZA Diego PINESE Fiorenza Laboratorio Sistemi ed automazione Ed. Fisica TOLIN Luigi I.R.C. FRARE Luciano FIRME Conegliano, 15 maggio 2013 Timbro della scuola Il Coordinatore di classe: Il Segretario: Felici Paola Tolin Luigi INDICE Programmazione didattico-educativa del Consiglio di classe p. 3 Presentazione della classe p. 4 Storia della classe e continuità didattica nel triennio p. 5 Attività programmate e realizzate dal Consiglio di classe p. 5 Attività di preparazione agli scritti dell'Esame di Stato p. 6 Lettere Italiane p. 7 Storia p 15 Inglese p. 17 Economia industriale ed elementi di diritto p. 19 Matematica p. 21 Meccanica e macchine p. 26 Tecnologia meccanica ( e laboratorio) p. 31 D. P. O. I. ( e laboratorio) p. 33 Sistemi ed automazione (e laboratorio) p. 37 Educazione fisica p 40 I. R. C. p. 42 p. 45 Relazioni dei docenti: Allegato: Testo della prima simulazione di terza prova (24 aprile 2013) 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il consiglio della classe 5 CM nella propria programmazione didattico educativa ha definito i seguenti obiettivi di tipo generale: Obiettivi educativo/comportamentali 1. Comportamento sociale A. Rispetto reciproco tra persone ⌧ saper ascoltare attentamente gli altri ⌧ saper accettare le opinioni altrui ⌧ saper esprimere dissenso motivato ⌧ saper collaborare con i compagni ⌧ saper rapportarsi con correttezza di linguaggio: non offendere e non bestemmiare ⌧ saper assumere atteggiamenti e comportamenti corretti ed educati. ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ B. Rispetto dell’ambiente e del materiale scolastico: lasciare gli ambienti scolastici puliti e ordinati non danneggiare strutture ed attrezzature rispettare i regolamenti di classe, di Istituto e delle aule di laboratorio usare in modo ordinato il materiale scolastico: diario, libretto personale, libri e quaderni, ecc.. 2. Partecipazione all’attività scolastica A. Sviluppo dell’autonomia personale: ⌧ saper organizzare in modo efficace il proprio tempo ⌧ saper acquisire progressiva autonomia nel gestire i percorsi cognitivi ⌧ saper fare proposte costruttive. B. Sviluppo delle capacità di assumersi responsabilità: ⌧ saper rispettare gli orari ⌧ saper rispettare consegne e scadenze ⌧ saper partecipare in modo positivo alla vita collegiale della scuola: assemblea di classe e di istituto, visite guidate, viaggi di istruzione e conferenze. C. Sviluppo della capacità di comunicazione tra i membri del gruppo classe: ⌧ saper intervenire rispettando regole condivise ⌧ saper intervenire in modo pertinente e motivato ⌧ saper esprimere una propria eventuale situazione di disagio. Obiettivi cognitivi trasversali CONOSCENZE ⌧ Acquisire i contenuti essenziali delle discipline ⌧ Ricordare nel tempo le conoscenze acquisite ⌧ Riformulare, anche con parole proprie, i contenuti appresi, in modo orale e scritto COMPETENZE ⌧ Comprendere un testo, individuandone i punti fondamentali ⌧ Esprimersi in modo corretto e chiaro, utilizzando linguaggio operativo specifico 3 ⌧ Applicare le conoscenze acquisite per svolgere i compiti assegnati e risolvere problemi significativi ⌧ Saper scegliere ed utilizzare gli strumenti, anche informatici ⌧ Svolgere e portare a termine in modo organizzato e autonomo i compiti assegnati CAPACITA’ ⌧ Analizzare e sintetizzare i contenuti disciplinari ⌧ Collegare ed integrare conoscenze e competenze acquisite in ambiti disciplinari diversi ⌧ Argomentare una tesi utilizzando le proprie conoscenze PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Il gruppo di 6 allievi della specializzazione meccanica appartiene a una classe articolata di 17 alunni (11 di specializzazione elettronica). La classe è suddivisa nelle due specializzazioni dalla terza e tutti gli allievi svolgono insieme alcune discipline comuni: Italiano, Storia, Elementi di economia industriale e diritto, Educazione fisica, Religione (1/3 circa del monte ore settimanale). I sei allievi provengono tutti dalla quarta dello scorso anno scolastico; quattro di loro hanno compiuto in modo regolare (senza ripetenze) gli ultimi tre anni del corso di studi, uno ha ripetuto la quarta, uno , promosso dalla terza in quarta nell'anno scolastico 2009-2010, non si è iscritto l'anno successivo e ha frequentato la quarta lo scorso anno scolastico. Il gruppo classe, decisamente esiguo, è il frutto di una selezione piuttosto importante avvenuta sia in terza che in quarta: in terza gli alunni iscritti erano 11 (1 si è ritirato, 2 non sono stati ammessi alla classe successiva, 1 non è stato scrutinato), in quarta ai 7 rimasti se ne sono aggiunti 2 ( 1 ripetente e 1 ragazzo che non si era iscritto l'anno precedente), ma 3 non sono stati ammessi alla quinta. Nel corso dell'anno scolastico gli studenti si sono dimostrati quasi sempre corretti ed educati nel comportamento. L’attenzione in classe e lo studio domestico sono stati settoriali: a fronte di impegno accettabile in alcune discipline, hanno dimostrato in altre responsabilità e impegno limitati Il livello di preparazione della classe risulta mediamente sufficiente: tutti gli allievi hanno assimilato i contenuti essenziali e sono in grado di applicare le conoscenze acquisite per svolgere in autonomia semplici compiti, ma per una descrizione più puntuale di questo aspetto si rimanda alle singole relazioni dei docenti. 4 STORIA DELLA CLASSE E CONTINUITA' DIDATTICA NEL TRIENNIO Nella tabella seguente è possibile osservare come la continuità didattica nella classe sia stata mantenuta solo in alcune discipline, e come, in più di un caso, gli allievi abbiano avuto per la stessa disciplina un insegnante diverso ogni anno il che, se può rappresentare un vantaggio in quanto mette l'alunno di fronte a diversi metodi di insegnamento, sicuramente può risultare problematico, specie quando vi è la necessità di richiamare, ad esempio, conoscenze relative agli anni precedenti. Il cambio di docente rispetto all'anno precedente è segnalato in tabella dalla presenza di un asterisco. Classi IV ore 3 2* 2 2 3 5* V ore 3* 2* 2* 2 3 4* Discipline Anni di corso Italiano Storia Inglese Diritto ed economia Matematica Meccanica e macchine Lab. Meccanica e macchine Tecnologia meccanica Lab. Tecnologia meccanica D.P.O.I Lab. D.P.O.I Sistemi ed automazione Lab. Sistemi ed automazione Educazione fisica Religione III - IV - V III - IV - V III - IV - V IV - V III - IV - V III - IV - V III ore 3 2 3 ----------3 5 III - IV - V 2 2 ---------- III - IV - V 4 5* 5 III - IV - V 3 5 4 III - IV - V V III - IV - V 4 -------5 4* ----------3* 5 2 3 III - IV - V 3 3* 3 III - IV - V III - IV - V 2 1 2* 1 2* 1 ATTIVITA' PROGRAMMATE E REALIZZATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE Attività culturali e sportive La classe ha partecipato a diversi incontri relativi a: - attività di orientamento universitario - incontro sulla donazione di organi e tessuti - partecipazione a tornei della Consulta Provinciale Studenti di Treviso - un allievo ha partecipato alla finale del concorso legato al progetto "Ballando sballando" Viaggi e visite di istruzione Gli allievi hanno effettuato: - viaggio di istruzione a Praga e Ratisbona con visita agli stabilimenti della Skoda e della BMW 5 ATTIVITA' DI PREPARAZIONE AGLI SCRITTI DELL'ESAME DI STATO Attività di preparazione alla I prova Durante tutto il corso dell'anno scolastico gli allievi hanno svolto prove scritte di italiano sulla falsariga di quelle proposte agli esami di stato: tutte le tipologie sono state proposte agli allievi anche se, per motivi di tempo, non tutte insieme ad ogni scritto. In particolare il 30 aprile 2013 è stata svolta una prova della durata di 5 ore (l'intera mattinata scolastica) in cui erano presenti tutte le tipologie . Attività di preparazione alla II prova La classe ha svolto il giorno 8 maggio una simulazione della prova scritta di D.P.O.I. Attività di preparazione alla III prova In data 24 aprile 2013 è stata svolta una simulazione di terza prova della durata di 3 ore e di tipologia B , che il Consiglio di classe ha ritenuto la più idonea alle capacità degli allievi. Le materie coinvolte sono state le seguenti: Matematica, Inglese, Meccanica e macchine, Sistemi. Copia della simulazione è allegata al presente documento. Un'altra simulazione,sempre di 3 ore, è prevista per il 30 maggio (Copia della simulazione sarà resa disponibile alla commissione) 6 LETTERE ITALIANE RELAZIONE FINALE CLASSE V ART Anno scolastico 2012/2013 Docente: Paola Felici Gli allievi che compongono questa classe si sono dimostrati nel corso dell’anno scolastico corretti e globalmente disponibili nei confronti delle due discipline (italiano e storia). E' da sottolineare che nel corso del triennio essi non hanno potuto usufruire per italiano e storia della continuità didattica ( la stessa insegnante in III e IV per italiano, ma una diversa in V; tre insegnanti diverse nei tre anni conclusivi per storia) ed è probabile che il doversi rapportare ogni anno con persone ( e metodi) differenti non abbia nel complesso giovato alla partecipazione e all'impegno che avrebbero potuto essere maggiori e più proficui, considerata anche l'esiguità del gruppo-classe. Durante lo svolgimento delle lezioni è stato necessario sollecitare la partecipazione della maggior parte degli allievi che avrebbero forse preferito “subire” la spiegazione piuttosto che interagire con l’insegnante. Nonostante ciò, invitati ad intervenire, alcuni tra loro si sono dimostrati in grado di compiere non solo richiami ad argomenti precedentemente trattati, ma anche collegamenti e confronti, mostrando in tal modo di aver assimilato, anche se in forma non sempre particolarmente approfondita, i contenuti affrontati. Dal punto di vista del profitto è possibile suddividere la classe in tre gruppi: - un primo gruppo ha dimostrato impegno costante sia in classe che a casa, ha raggiunto una preparazione discretamente ampia , si esprime con sicurezza sia all’orale che allo scritto; - un altro gruppo di allievi, benché attento in classe, ha concentrato lo studio domestico in prossimità delle verifiche: ciò ha comportato una preparazione meno approfondita e talora prevalentemente mnemonica, ma comunque sufficiente; - l’ultimo gruppo di allievi si è dimostrato poco interessato in classe e non sempre costante nell’impegno domestico. La preparazione, affidata ad uno studio concentrato più che approfondito, ne è risultata in certi casi non sempre sicuramente sufficiente La classe in misura diversa da allievo ad allievo ha raggiunto i seguenti obiettivi Conoscenze La classe conosce i momenti più significativi del panorama storico-lettarario dalla seconda metà dell’Ottocento alla prima metà del Novecento e conosce, attraverso la lettura di passi significativi di opere in prosa e poesia, alcuni grandi autori della letteratura italiana dell’Ottocento e della prima metà del Novecento Abilità Gli allievi sono in grado di: - esporre caratteristiche di autori e movimenti studiati durante l’anno - inserire i vari autori nel contesto storico di appartenenza - condurre una lettura diretta di testi della letteratura italiana cogliendo il significato globale e il pensiero del loro autore - esprimersi in modo sufficientemente corretto in forma orale e scritta Competenze Gli allievi sono in grado di: - collegare un autore al momento storico cui appartiene - compiere collegamenti e confronti tra opere, autori, movimenti 7 - sostenere una discussione motivando il proprio punto di vista Strumenti utilizzati E’ stato usato il libro di testo in adozione: BALDI, GIUSSO, RAZETTI, ZACCARIA, Testi e storia della letteratura,, voll.E ed F , Paravia, 2011 Metodologia La lezione frontale è stata privilegiata anche per motivi di tempo. Gli allievi sono sempre stati sollecitati a intervenire per compiere sintesi, riferimenti e/o commenti in modo che fossero coinvolti in maniera costruttiva alla spiegazione. Verifiche Le verifiche scritte sono state effettuate sottoponendo agli allievi titoli uguali o simili a quelli assegnati durante gli scorsi anni alla prima prova dell’esame di stato (analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale, tema di argomento storico, tema di ordine generale) in modo da abituarli gradualmente alle numerose possibilità che la prima prova offre. L’ultima prova scritta del secondo periodo si è svolta compiendo una simulazione di prima prova non solo per quanto riguarda le diverse tipologie di testi, ma in termini anche temporali, in modo che gli allievi potessero sperimentare, almeno in un’occasione prima dell’esame, un tempo dilatato per la elaborazione dello scritto (che viene invece durante l’anno normalmente svolto in almeno due giornate) (I dossier dei temi assegnati sono allegati ai compiti consegnati in segreteria). Le interrogazioni sono state volte a verificare la conoscenza degli argomenti appresi nonché la capacità di compiere, anche in maniera autonoma, collegamenti e confronti tra opere dello stesso autore e/o di autori diversi , facendo riferimento anche al contemporaneo programma di storia Valutazione La valutazione delle prove è stata compiuta secondo la griglia concordata nel gruppo disciplinare e che di seguito viene allegata. 8 GRIGLIA DI VALUTAZIONE –ORALE CONOSCENZE COMPETENZE LINGUISTICHE CAPACITA’ DI UTILIZZARE LE CONOSCENZE ACQUISITE E DI COLLEGARLE NELL’ARGOMENTAZI ONE CAPACITA’ DI DISCUTERE MOTIVANDO LE PROPRIE OPINIONI. APPROFONDIMENTO CRITICO Scarso 1-4 Non possiede le conoscenze essenziali Insufficiente 5 Possiede solo alcune conoscenze superficiali e/o frammentarie Terminologia Incertezza inadeguata. nell’uso dei Esposizione termini. confusa e Esposizione scorretta qualche volta contorta/confusa/ scorretta Anche se guidato Necessita di divaga e non essere guidato segue la traccia per restare in proposta/consegn tema a Sufficiente 6 Possiede conoscenze essenziali Capacità non rilevabili Rivela una preparazione mnemonica Discreto 7 Possiede conoscenze generalmente complete e abbastanza precise Uso corretto dei Uso corretto dei termini essenziali termini essenziali, ed esposizione esposizione chiara complessivamente e coerente seppure chiara con qualche incertezza Buono 8 Possiede conoscenze complete e dettagliate Ottimo 9-10 Possiede conoscenze complete ed approfondite Uso corretto dei termini, esposizione sempre chiara e coerente Padronanza terminologica, varietà lessicale e sicurezza espositiva Ha assimilato i contenuti essenziali ed è in grado di effettuare semplici collegamenti Si attiene alle domande ed è in grado di argomentare con una certa autonomia E’ in grado di argomentare in maniera appropriata anche se con qualche aiuto Elabora personalmente i contenuti Opera collegamenti e riferimenti nell’ambito della materia ed argomenta con efficacia le proprie tesi Sa fare valutazioni autonome Opera collegamenti e riferimenti con padronanza ed originalità apportando contributi personali. Sa fare valutazioni autonome dimostrando capacità di analisi e di sintesi GRIGLIA DI VALUTAZIONE – ITALIANO SCRITTO (Tipologia A : Analisi del testo) ALUNNO Griglia di valutazione Conoscenze relative al tipo testuale Scarso 1-4 CLASSE Insufficiente Sufficiente 5 6 Discreto 7 Buono 8 Comprensione e Testo interpretazione compreso e risultano corrette. interpretato chiaramente e correttamente in tutte le sue parti. Ottimo 9-10 Testo compreso e interpretato chiaramente e correttamente con apporti personali significativi. Comprensione e interpretazione non del tutto chiare e corrette. Testo compreso e interpretato globalmente in modo corretto. Rilevazioni Assenti e/o stilistiche specifiche imprecise Si rileva qualche considerazione ma non sempre appropriata Presenti, ma Presenti ma non sempre non approfondite approfondite o complete Numerose e approfondite Contestualizzazione/ Collegamenti Intertestualità assenti e/o confusi Collegamenti non sempre adeguati Collegamenti Collegamenti essenziali ma adeguati un po’ superficiali Collegamenti Collegamenti approfonditi approfonditi e ben delineati, che rivelano solide conoscenze Competenze linguistico/ espressive Incertezze nell’uso dei termini, esposizione a volte contorta o scorretta, con qualche imprecisione ortografica Si rileva qualche imprecisione lessicale; forma generalmente chiara e corretta, pur con qualche incertezza ortografica o Comprensione letterale o Interpretazione globale Comprensione e interpretazione confuse o inadeguate. Terminologia inadeguata, esposizione confusa e/o scorretta, con errori ortografici Uso generalmente appropriato della terminologia. Esposizione complessivamente scorrevole e corretta Lessico appropriato, forma scorrevole e corretta Numerose, approfondite, supportate da commenti critici Esposizione chiara, coerente e corretta, lessico ricco e appropriato Il voto scaturisce dalla media dei descrittori. VALUTAZIONE /10 GRIGLIA DI VALUTAZIONE – ITALIANO SCRITTO (Tipologia B-C-D : Saggio breve, articolo di giornale, tema) ALUNNO CLASSE TIPOLOGIA DI PROVA SVOLTA Griglia di valutazione Conoscenza dell’argomento e aderenza alla traccia Scarso 1-4 Scarsa aderenza alla traccia e conoscenze molto limitate. Insufficiente 5 Insufficiente aderenza alla traccia. Poche e superficiali le informazioni. Sufficiente 6 Sufficiente l’aderenza alla traccia, informazioni e conoscenze nel complesso adeguate. Discreto 7 Discreta aderenza alla traccia. Conoscenze e informazioni adeguate ma non sempre approfondite. Buono 8 Buona aderenza alla traccia. Informazioni e conoscenze adeguate e generalmente approfondite. Ottimo 9-10 Ottima l’aderenza alla traccia. Conoscenze e informazioni ampie e approfondite. Correttezza e proprietà nell’uso della lingua Numerosi e gravi errori di carattere ortomorfosintattico e lessicale. Errori di carattere ortomorfosintattico e lessicale. Qualche imprecisione di carattere ortomorfosintattico e lessicale. Forma generalmente corretta. Lessico non sempre appropriato. Forma corretta. Lessico appropriato. Forma corretta e fluida. Lessico efficace e appropriato. Uso di termini specifici. Rispetto della tipologia testuale Non è stata rispettata la tipologia. La tipologia testuale in qualche punto non è rispettata. La tipologia testuale è generalmente rispettata. La tipologia testuale è rispettata. La tipologia testuale è pienamente rispettata. La tipologia testuale è pienamente rispettata in tutti i suoi aspetti. Organicità e coerenza della trattazione L’elaborato manca di organicità e coerenza. La trattazione risulta in qualche punto poco coesa. L’elaborato si presenta globalmente coerente. L’elaborato è coerente e coeso. L’elaborato è pienamente coerente e coeso. L’esposizione risulta organica, coerente, coesa e ben articolata Sviluppo critico delle questioni proposte e/o originalità dell’esposizione Manca qualsiasi spunto critico e/o riflessione personale. Si rileva qualche sporadica osservazione che non viene però approfondita e/o sviluppata. Si rileva qualche osservazione personale che non viene però sempre argomentata in modo efficace. Sono presenti osservazioni argomentate con una certa efficacia. Le osservazioni e gli spunti critici sono presenti e adeguatamente argomentati. Presenza di spunti critici e osservazioni personali, originali e approfondite che fanno riferimento anche ad ambiti extrascolastici. Il voto scaturisce dalla media dei descrittori. VALUTAZIONE /10 11 Contenuti disciplinari Premessa Alcune attività (partecipazione dell’insegnante a un corso di aggiornamento, viaggio di istruzione, autogestione, vacanze e/o “ponti” ) hanno determinato una riduzione dei tempi disponibili; anche a causa di ciò la parte del modulo 1 (1a) relativa all'analisi di alcuni canti del Paradiso è stata sacrificata a favore degli argomenti programmati relativi ad Ottocento e Novecento Modulo 1 b : Il Romanticismo: Manzoni e Leopardi (settembre-ottobre ore 21 ) Manzoni: vita, pensiero e opere (Inni sacri, tragedie, "I promessi sposi") Testi: Brani da la "Lettre a M. Chauvet" “il 5 maggio” “Adelchi” coro dell’atto III dal "Fermo e Lucia": Il conte del sagrato Microsaggio: Le unità aristoteliche Leopardi: vita, pensiero e opere Testi: Dallo Zibaldone: La teoria del piacere Dai "Canti" Il passero solitario Canto notturno di un pastore errante dell'Asia La ginestra o il fiore del deserto Dalle "Operette morali": Dialogo della Natura e di un Islandese Modulo 1 c : L’età postunitaria ( novembre- gennaio ore 25) Strutture politiche, economiche e sociali dell’Italia post-unitaria. Le risposte alla crisi. La scapigliatura milanese Testi: C. Arrighi “La scapigliatura e il 6 febbraio” E. Praga: “Preludio” Microsaggio: La bohème parigina Positivismo e Naturalismo Testi: E. e J. De Goncourt: La “Prefazione a Germinie Lacerteux”: un manifesto del naturalismo Da “Romanzo sperimentale”: Lo scrittore come operaio del progresso sociale Naturalismo e VerismoVerga: vita, opere, pensiero (le tecniche narrative, l’ideologia verghiana, il verismo di Verga e il naturalismo zoliano) Microsaggio: Lotta per la vita e darwinismo sociale Microsaggio: Lo straniamento Testi:“ Impersonalità e ‘regressione’” (Lettera a Salvatore Farina) Da “Novelle rusticane”: “La roba” Da “Vita dei campi” : “Rosso Malpelo” "La lupa" “Fantasticheria” Sintesi di “Mastro-don Gesualdo” Sintesi de “I Malavoglia” Da “I Malavoglia: “ “La conclusione del romanzo: l’addio al mondo pre- moderno Da “Mastro-don Gesualdo”: La morte di mastro-don Gesualdo Modulo 2: Il Decadentismo (gennaio- maggio ore 42) La crisi del Positivismo Coordinate storiche e radici sociali del Decadentismo La visione del mondo decadente La poetica del Decadentismo Temi e miti della letteratura decadente (la malattia, l’inetto a vivere, il fanciullino, l’artista maledetto, l’esteta, il superuomo) Testi: F.Nietzsche: Da “Così parlò Zarathustra”: “Il messaggio del superuomo” J.K. Huysmans : Da “Controcorrente”:“La realtà sostitutiva” O. Wilde: Da “ Il ritratto di Dorian Gray”: “I principi dell’estetismo” Baudelaire "Corrispondenze" "L'albatro D’Annunzio: vita e opere Testi:Da “Il piacere”: “Un ritratto allo specchio” “Una fantasia in bianco maggiore” Da “Le vergini delle rocce” : “Il programma politico del superuomo” Da “Alcyone”: La pioggia nel pineto” Meriggio Da “Notturno”: La prosa notturna” G. Pascoli: vita, opere, pensiero (la visione del mondo, la poetica, l’ideologia politica) Testi: Da“Il fanciullino “: “Una poetica decadente” Da “Myricae”: “X agosto” “L’assiuolo” “Temporale” “Novembre” Da “Canti di Castelvecchio”:“Il gelsomino notturno” Da “Poemetti”:“Italy” I. Svevo: vita e opere Sintesi dei romanzi. Da “La coscienza di Zeno” Testi: Da “La coscienza di Zeno”:“Il fumo” “La morte del padre” “La profezia di un’apocalisse cosmica” Microsaggio: Il monologo di Zeno e il flusso di coscienza dell’Ulisse joyciano L. Pirandello : vita, opere, pensiero Testi:Da “L’umorismo”: “Un’arte che scompone il reale” Da “Novelle per un anno”:“Il treno ha fischiato” Sintesi di “Uno, nessuno e centomila” e de “Il fu Mattia Pascal” Modulo 3: La poesia del Novecento (maggio-giugno 17) Il Futurismo: caratteri generali Testi:”Manifesto tecnico del Futurismo” “Manifesto tecnico della letteratura futurista” esempi di testi futuristi: Marinetti: Bombardamento Palazzeschi: Lasciatemi divertire Ungaretti: la vita e i caratteri generali della poetica Testi : Da “L’allegria”: “Veglia” “I fiumi” “San Martino del Carso” “Vanità” “Mattina” “Soldati” 13 Montale: cenni biografici, la poetica, il “correlativo oggettivo” Testi:Da “Ossi di seppia”:“Non chiederci la parola” “Meriggiare pallido e assorto” “Spesso il male di vivere” Quasimodo: cenni biografici Testi: Da “Acque e terre”: “Ed è subito sera” “Alle fronde dei salici” Da "Giorno dopo giorno": “Uomo del mio tempo” La docente Paola Felici 14 STORIA RELAZIONE FINALE CLASSE V ART Anno scolastico 2012/2013 La classe, se pur in maniera diversa, ha raggiunto i seguenti obiettivi: Conoscenze Gli allievi della classe conoscono i più significativi avvenimenti che hanno caratterizzato la storia dalla seconda metà dell’Ottocento alla fine della seconda guerra mondiale Abilità Gli allievi sono in grado di: - esporre i principali avvenimenti storici affrontati durante l’anno inquadrandoli nei loro tratti essenziali - analizzare cause e conseguenze degli eventi principali - esprimersi in modo sufficientemente corretto anche utilizzando il linguaggio specifico della disciplina Competenze: Globalmente gli allievi sono in grado di - compiere collegamenti e confronti tra eventi e momenti storici diversi - cogliere gli eventi storici nella loro complessità prendendo in considerazione le interazioni fra fattori politici, economici, sociali e culturali Strumenti utilizzati E’ stato usato il libro di testo in adozione: BRANCATI-PAGLIARANI, Nuovo dialogo con la Storia, La Nuova Italia, 2007 Metodologia La lezione frontale è stata privilegiata anche per motivi di tempo. Gli allievi sono sempre stati sollecitati a intervenire per compiere sintesi, riferimenti e/o commenti in modo che fossero coinvolti in maniera costruttiva alla spiegazione. Verifiche Le verifiche orali sono state volte a verificare la conoscenza degli argomenti appresi nonché la capacità di compiere, anche in maniera autonoma collegamenti e confronti tra momenti ed eventi storici diversi. Valutazione La valutazione delle prove è stata compiuta secondo la griglia concordata nel gruppo disciplinare (allegata al programma di Lettere italiane). Contenuti disciplinari Modulo 1 L’Europa nell’età industriale (settembre -ottobre ore 8) L’Europa nella seconda metà dell’Ottocento L’unificazione italiana. La questione del Veneto e di Roma. I problemi dell’Italia unita I governi della Destra L’annessione del Veneto e la guerra austro-prussiana La presa di Roma e la guerra franco-prussiana. La comune di Parigi I governi della Sinistra L’arretratezza dell’impero russo La seconda rivoluzione industriale 15 L’origine dell’imperialismo. Il colonialismo. Modulo 2 Il primo Novecento e la Grande Guerra (ottobre- gennaio ore 22) Il Novecento: problemi, caratteristiche e nuove tendenze culturali Le basi economiche della supremazia occidentale La lotta per il predominio mondiale L’età giolittiana e lo sviluppo industriale La Russia zarista e la rivoluzione del 1905 La crescita economica degli USA. Il taylorismo, il fordismo, la produzione just in time. La Germania di Guglielmo II. Il nuovo sistema di alleanze. La Grande guerra: cause remote e prossime. Svolgimento della guerra. Trattati di pace La Rivoluzione russa Modulo 3 Dai totalitarismi al mondo bipolare (gennaio- giugno ore 30) La crisi dell’Europa e dell’Italia nel primo dopoguerra L’ascesa e l’affermazione del fascismo L’economia mondiale tra le due guerre e la crisi del 1929 L’Unione sovietica di Stalin Nascita e affermazione del nazismo La guerra di Spagna (in sintesi) 1939-1945: seconda guerra mondiale Il secondo dopoguerra e il mondo bipolare La docente Paola Felici 16 LINGUA STRANIERA - INGLESE RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2012/2013 Prof.ssa Migliorini Graziana Testi Utilizzati: On Mechanics, Martelli-Creek, Minerva Italica Presentazione della classe: In questa classe , costituita da solo 6 alunni, il programma è stato svolto con qualche difficoltà , a causa delle lacune grammaticali ed incertezze presentate dagli studenti che in quest’ultimo anno scolastico hanno cambiato insegnante . La docente è stata costretta , a volte , a richiamare alcuni ragazzi che hanno dimostrato studio ed impegno superficiali e discontinui . Durante l’esiguo numero di ore di lezione , dovuto ad altre attività didattiche della classe e alle assenze dell’insegnante , si è cercato di recuperare parzialmente le difficoltà nel riutilizzo delle strutture linguistiche e si sono potenziate le abilità dello speaking and listening , conseguendo per la quasi totalità degli studenti risultati complessivamente accettabili . Per quanto concerne il profitto, emerge un ristretto gruppo di alunni che si è distinto per impegno e interesse costanti per la materia; questi hanno raggiunto risultati discreti sia per quanto concerne la conoscenza della lingua sia per le competenze nell’uso della stessa. La rimanente parte della classe è riuscita a raggiungere un livello di preparazione quasi sempre accettabile anche se poco approfondita e priva di rielaborazione, a causa di un impegno e di una partecipazione poco attivi e costanti. Conoscenze: gli allievi conoscono: • le fondamentali strutture grammaticali • le funzioni linguistiche di base per interagire in modo autonomo in contesti comunicativi in L2 • il lessico specifico degli argomenti trattati Abilità: gli allievi sono in grado di: • comprendere in maniera globale testi orali e scritti di media difficoltà • usare le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche acquisite • esprimersi oralmente in modo sostanzialmente corretto • dare definizioni e descrivere oggetti, strumenti e macchinari con un lessico appropriato. Competenze: in diversa misura, gli alunni possiedono competenze di ascolto, attenzione, comprensione ma la produzione è per lo più mnemonica. 17 Metodo: la metodologia si è basata sull’approccio comunicativo, con lo sviluppo graduale delle quattro abilità linguistiche: leggere, scrivere, parlare, comprendere. Si è cercato di usare per quanto possibile la lingua straniera in classe e gli alunni hanno avuto modo di svolgere varie tipologie di esercizi, anche in laboratorio multimediale, per poter acquisire una certa autonomia nell’uso della lingua. In quest’ultimo anno è stata data particolare importanza alla comprensione di testi orali e scritti e alla correttezza formale. Materiale didattico: libri di testo, riviste e fotocopie. Tipi di verifiche: sono state svolte prove scritte e verifiche orali concernenti il lavoro svolto in classe. Le prove orali sono state: listenings su argomenti di uso quotidiano e di civiltà, relazioni su argomenti specifici, risposta a domande di carattere generale e di argomento tecnico. Le prove scritte erano costituite da: definizioni, descrizioni e trattazioni sintetiche. Argomenti trattati Modulo 1: Modulo 2: • • • • • • • • • What is a computer ? How does it work ? What is the Internet ? C.A.D. C.A.M. The good , the bad and google . What is a robot ? Industrial robots : pros and cons . Machine-tools . CNC machine-tools . The robotic arm . • • • • • • • • • • Sources of Energy Solar Energy Alternative energy sources . Nuclear Power and Environment Nuclear power and natural disaster : tsunamis and nuclear power plants. Safety at work . Hazards in workshops Electrical hazards . How car engines work . Diesel engine . Il Docente: Prof.ssa Graziana Migliorini 18 ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO RELAZIONE FINALE CLASSE V° ART Anno scolastico 2012/2013 Docente: Elena Eraspaldo Nel corso del biennio conclusivo la classe, nel suo complesso, ha seguito le lezioni senza dimostrare un vivo interesse per gli argomenti trattati e senza partecipare attivamente al dialogo educativo dimostrando un atteggiamento passivo e poco propositivo nonostante le sollecitazioni dell’insegnante e i rinvii alla situazione reale. L’impegno profuso dello studio ha consentito solo a pochi allievi di ottenere risultanti soddisfacenti mentre la maggior parte degli studenti ha acquisito un livello sufficiente di conoscenza degli elementi essenziali degli argomenti di diritto ed economia anche se non mancano allievi che presentano alcune lacune sui contenuti fondamentali della disciplina. Gli obiettivi fissati in sede di programmazione iniziale, che miravano a integrare ed arricchire le conoscenze giuridico economiche già fornite nel corso del biennio e della classe quarta per guidare l’allievo alla comprensione del funzionamento e della gestione delle imprese sotto il profilo giuridico, organizzativo ed economico, sono stati complessivamente raggiunti, anche se non in modo adeguatamente approfondito. Nel corso dell’anno scolastico sono stati, infatti, conseguiti i seguenti risultati: l’allievo conosce, con diversi livelli di approfondimento, in diritto: la nozione giuridica di imprenditore e di impresa e sa classificare e distinguere i vari tipi di imprenditori, conosce la nozione di contratto di società e i caratteri fondamentali dei vari tipi di società; in economia aziendale: la nozione di organizzazione aziendale e di struttura organizzativa, conosce la gestione aziendale e il bilancio d’esercizio e la sua analisi, la contabilità analitica, e le diverse classificazioni e configurazioni di costi. Espone i concetti appresi con un linguaggio giuridico-economico non sempre appropriato. METODOLOGIE: Nella presentazione degli argomenti da trattare si è sempre cercato di evidenziare i collegamenti con la realtà circostante (per stimolare curiosità ed interesse). Nel primo trimestre si è fatto ricorso prevalentemente alla lezione frontale (con l’ausilio del codice civile), nel secondo periodo dell’anno, invece, si è optato per la lettura del libro di testo stante la difficoltà e lo scarso interesse degli allievi per i temi proposti. MATERIALI DIDATTICI: Libro di testo: “Diritto ed economia industriale” Bacceli-Robecchi, Ed. Scuola & Azienda, Codice Civile, appunti dell'insegnante. TIPOLOGIE DI PROVE: Si sono svolte verifiche sommative prevalentemente scritte. La disciplina non è stata oggetto di simulazione nella Terza Prova dell’Esame di Stato. VALUTAZIONE: Nelle prove è sempre stata utilizzata l’intera gamma dei voti (da 1 a 10) al fine di differenziare il più possibile le prestazioni degli allievi. Nella correzione delle verifiche a ogni singolo quesito veniva assegnato un voto (sempre da 1 a 10) in modo da consentire allo studente di capire immediatamente il proprio livello di conoscenza sul singolo argomento proposto; il voto finale risultava dalla media dei voti conseguiti nei singoli quesiti. 19 Nell’attribuzione dei voti di fine periodo si è tenuto conto, oltre che delle abilità effettivamente raggiunte, anche dell’impegno, della situazione di partenza e dei progressi effettuati, dell’attenzione e della partecipazione. INDICAZIONI SULLO SVILUPPO TEMPORALE DEL PROGRAMMA: • SETTEMBRE (5 ore): L’imprenditore ex art. 2082 c.c., il piccolo imprenditore ex art. 2083 c.c. e l’imprenditore agricolo ex art. 2135 c.c.; • OTTOBRE (7 ore): L’imprenditore commerciale ex art. 2195 c.c. e lo Statuto dell’imprenditore commerciale. L'azienda e i segni distintivi; • OTTOBRE (un’ora) e NOVEMBRE (6ore): Le società in generale: il contratto di società ex art. 2247 c.c.; i diversi tipi di società (distinzioni tra società di persona e società di capitali); • DICEMBRE (5 ore), GENNAIO (7 ore), FEBBRAIO (6 ore), MARZO (3 ore): Le società di persone: la società semplice (la costituzione, l’amministrazione, la responsabilità patrimoniale dei soci, lo scioglimento e la liquidazione della società semplice e lo scioglimento dei singoli rapporti sociali), la società in nome collettivo (analisi delle caratteristiche e delle principali differenze con la società semplice) e la società in accomandita semplice. Le società di capitali: la società per azioni (la costituzione, i diversi modelli di governance, le azioni e le obbligazioni), la società in accomandita per azioni e le società a responsabilità limitata. • APRILE (4 ore): L’organizzazione e l’evoluzione del pensiero organizzativo. La progettazione della struttura organizzativa e la sua formalizzazione. I meccanismi operativi e gli stili di direzione. • MAGGIO (9 ore) e GIUGNO (3 ore): Le operazioni di gestione e le aree della gestione. Il sistema informativo. La rilevazione e la contabilità aziendale. Il bilancio d’esercizio: le sue finalità e la struttura (Stato Patrimoniale, Conto Economico, Nota Integrativa). L’analisi della situazione patrimoniale- finanziaria ed economica. La contabilità analitica: classificazioni e configurazioni dei costi. 20 MATEMATICA RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2012/2013 Prof.ssa Rita Costanzo La presente classe 5^ è costituita da 6 allievi provenienti dalla precedente quarta. Dato il numero esiguo di studenti, il lavoro in classe è stato svolto con una certa serenità anche se non sempre gli allievi si sono impegnati come avrebbero dovuto. Il lavoro a casa, per alcuni è stato spesso poco approfondito o scarso, tuttavia nel complesso si sono raggiunti risultati accettabili grazie al lavoro svolto in classe. Nel corrente anno scolastico ,in fase d’avvio delle lezioni, si è reso necessario un recupero curricolare rivolto all’intera classe e riguardante il blocco tematico relativo allo Studio di Funzioni. I tempi previsti per lo svolgimento d’ogni blocco tematico sono stati notevolmente dilatati al fine di garantire a tutti gli allievi un livello minimo di apprendimento e per stimolare, con adeguate proposte, la comprensione e la rielaborazione degli argomenti svolti. Il programma preventivato all’inizio dell’anno è stato complessivamente svolto. Si è cercato di favorire collegamenti con le discipline dell’area tecnica. In relazione alla programmazione curricolare e tenendo conto dell’andamento della classe nel suo complesso, gli allievi della 5Cm hanno raggiunto i seguenti obiettivi in termini di : Conoscono Gli elementi fondamentali per tracciare il grafico di una funzione; Il significato di integrale; Teoremi fondamentali del calcolo integrale; Sono in grado di: Studiare funzioni; Risolvere semplici integrali; Calcolare aree mediante gli strumenti dell’analisi; Se guidati sanno: Interpretare geometricamente alcuni strumenti dell’analisi; Utilizzare gli strumenti dell’analisi per risolvere problemi tratti anche da altre discipline; Esporre i contenuti appresi con un linguaggio sufficientemente specifico; 21 GRIGLIA RIASSUNTIVA DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE DI MATEMATICA 1° Blocco tematico :Studio di funzioni Obiettivi specifici Contenuti teorici tempi Collegamenti con altre discipline 18 ore Definire il massimo e il minimo relativo di una funzione ed il massimo e il minimo assoluto. Saper calcolare il massimo e il Ricerca dei massimi e minimo relativo di una funzione. minimi con il metodo delle derivate successive e con lo Saper interpretare e risolvere un problema studio del segno della derivata prima. di massimo o di minimo. Conoscere la concavità e la convessità di Problemi di massimo o di una curva. minimo. Definire un punto di flesso a tangente verticale, a tangente obliqua ed a tangente Studio della concavità della funzione. orizzontale. Saper calcolare un punto di flesso e la relativa tangente. Conoscere le definizioni di asintoto Ricerca dei punti di flesso con il metodo del segno della verticale, orizzontale ed obliquo. Saper individuare e disegnare un asintoto derivata seconda (verticale, orizzontale ed obliquo). Calcolo dei limiti alla Saper sintetizzare le varie informazioni frontiera del dominio. relative ad una funzione nel grafico di una Studio di funzioni curva. trigonometriche, esponenziali e logaritmiche. 22 2° Blocco tematico :Integrali indefiniti. Obiettivi specifici Definire l’insieme delle funzioni primitive e l’integrale indefinito di una funzione continua. Conoscere le primitive delle funzioni fondamentali ed individuare le primitive di funzioni notevoli anche con l’uso delle tabelle. Conoscere il significato, anche geometrico, del differenziale di una funzione. Conoscere il legame tra l’operatore differenziale e l’operatore integrale. Saper dimostrare la linearità dell’operatore integrale. Calcolare l’integrale indefinito di semplici funzioni con il metodo della sostituzione. Calcolare l’integrale indefinito di semplici funzioni mediante la scomposizione o la trasformazione della funzione integranda. Calcolare l’integrale indefinito di funzioni fratte. Calcolare semplici integrali con il metodo di integrazione per parti. Contenuti teorici Integrali indefiniti. tempi Collegamenti con altre discipline 17ore Integrali immediati. Differenziale. Linearità. Metodi di integrazione indefinita: scomposizione, sostituzione e per parti. 23 3° Blocco tematico :Integrali definiti. Obiettivi specifici Definire l’area di una superficie chiusa a contorno curvilineo. Stabilire i legami tra continuità , derivabilità e integrabillità di una funzione. Esporre la definizione di integrale definito di una funzione. Conoscere il significato geometrico di integrale definito. Conoscere e saper ricavare le proprietà fondamentali degli integrali definiti. Saper calcolare il valore medio di una funzione in un intervallo chiuso. Conoscere la relazione fondamentale tra integrale definito ed indefinito di una funzione. Calcolare l’area della regione di piano compresa tra il grafico di una funzione continua, l’asse delle x,le rette x=a e x=b nei vari casi possibili. Calcolare l’area della regione di piano limitata da grafici di funzioni continue. Calcolare i volumi ottenuti da rotazione di semplici curve attorno agli assi cartesiani. Conoscere il significato geometrico di integrali definiti estesi ad intervalli non chiusi o illimitati. Saper calcolare il valore di un integrale definito esteso ad un intervallo non chiuso o illimitato. Contenuti teorici Trapezoide Tempi Collegamenti con altre discipline 17ore Integrale definito. Teorema della media (enunciato e dimostrazione) Teorema di Torricelli (enunciato) Integrali generalizzati di I° e II° tipo. METODOLOGIA Ogni blocco tematico è stata preceduto dalla verifica che gli allievi possedessero, a livelli accettabili, i prerequisiti necessari per un corretto approccio al medesimo. Questa prima fase è stata sempre seguita da lezioni frontali perché la conoscenza dei nuovi argomenti avvenisse con rigore formale e linguistico. I contenuti affrontati sono stati correlati da esempi e controesempi al fine di favorire negli allievi una completa comprensione dei nuovi concetti. In ogni blocco tematico si sono alternate lezioni frontali con quelle in cui si invitavano esplicitamente gli allievi a collaborare alla costruzione ed alla scoperta di nuovi segmenti conoscitivi. Gli esercizi, graduati per difficoltà, avevano lo scopo di controllare la comprensione e consolidare l’acquisizione di tecniche di risoluzione. Al termine di ogni blocco si è sempre realizzata una verifica, che poteva essere scritta o orale, ma che doveva controllare il grado generale di apprendimento della classe. MATERIALI DIDATTICI Si è costantemente fatto uso del libro di testo: 24 Dodero – Baroncini -Manfredi “ Itinerari di Matematica” vol. IV°,V° - Ghisetti e Corvi Editore. e di appunti forniti dall’insegnante TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Per controllare il processo d’apprendimento della classe si sono utilizzate le seguenti tipologie di prove: Prova scritta tradizionale ( soluzione di problemi e/o esercizi). Questionari a risposta aperta.( tipologia B) Test a risposta multipla A disposizione della commissione sono depositati in segreteria tutte le verifiche di matematica realizzate nel corrente anno scolastico. Per le verifiche orali sono stati utilizzati questionari a risposta aperta,test a risposta multipla, che hanno permesso all’insegnante di avere in ogni momento sufficienti informazioni sul grado di apprendimento degli alunni. CRITERI DI VALUTAZIONE Nelle prove scritte sia strutturate che tradizionali, è stato attribuito a priori ad ogni esercizio un punteggio adeguato alle difficoltà presentate, in modo che la correzione degli elaborati fosse la più obiettiva ed omogenea possibile. Si è cercato sempre di usare una gamma di voti ampia ( dal 2 al10) al fine di differenziare il più possibile le prestazioni degli allievi. Nella valutazione per ogni allievo si è tenuto conto, oltre che dei voti conseguiti nelle varie prove, della situazione di partenza, degli eventuali progressi e delle abilità effettivamente raggiunte. Nell’attribuzione dei voti a fine trimestre ci si è sempre riferiti alla tabella di corrispondenza tra voti e prestazioni adottata dal C.d. C. in sede di programmazione. Conegliano 15 Maggio 2013 Il docente Prof.ssa Rita Costanzo 25 MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO RELAZIONE FINALE Prof. Mason Stefano ANNO SCOLASTICO CLASSE INSEGNANTE MATERIA 2012-13 5 CM MASON STEFANO MECCANICA -MACCHINE PROGRAMMA DI MECCANICA (modulo 1) 1.0 RICHIAMI DELLO STUDIO CINEMATICO E DINAMICO DI UN CORPO moto traslatorio determinazione accelerazione, forza d’inerzia, punto di app. (baricentro del corpo) moto rotatorio uniforme con asse baricentrico coincidente con asse di rotazione del corpo determinazione dell’accelerazione angolare, della coppia d’inerzia (nulla) moto rotatorio uniforme con asse baricentrico non coincidente con asse di rotazione del corpo determinazione velocità angolare, coppia d’inerzia (nulla) e forza d’inerzia, punto di app. forza d’inerzia. moto rotatorio non uniforme con asse baricentrico non coincidente con asse di rotazione del corpo determinazione accelerazione angolare e velocità angolare, coppia d’inerzia e forza d’inerzia, punto di applicazione della forza d’inerzia. legge di Newton dalla quale risalire all’equazione dell’ equilibrio dinamico oppure all’equazione del bilancio energetico (forme matematiche che consentono di operare con maggior efficacia nel calcolo delle forze trasmesse durante il moto dei corpi e nella determinazione dei parametri cinematici durante il movimento degli stessi.) 2.0 TRASMISSIONE DEL MOTO 2.1 innesti a frizione: determinazione della coppia trasmissibile in funzione della pressione di contatto, ipotesi di pressione costante dei dischi durante il moto è a regime (non c’è slittamento relativo tra i due dischi), cenni nel transitorio (esiste slittamento relativo), calcolo della coppia a regime (osservazioni sulla coppia trasmissibile in avviamento), innesti conici, aumento del coefficiente d’attrito. 26 - manovellismo studio cinematico del meccanismo biella manovella: determinazione delle leggi di moto (spostamento, velocità, accelerazione) del piede di biella, determinazione delle forze d’inerzia del primo e del secondo ordine, equilibramento di un motore bicilindrico e di un quattro cilindri (in linea e a pistoni contrapposti), equilibramento delle forze d’inerzia del primo ordine mediante contrappesi (considerazioni sulle possibili scelte adottate) e del secondo ordine mediante alberini controrotanti. 2.2 dimensionamento biella a carico di punta, a pressoflessione deviata ( momento massimo in quadratura) considerando significativo il valore della snellezza della biella, considerazioni sulle posizioni critiche di funzionamento del manovellismo al fine delle sollecitazioni massime sulla biella in funzione anche dal tipo di manovellismo, determinazione del valore della coppia trasmessa all’albero motore funzione dell’angolo di manovella, cenni sul metodo per la determinazione dell’angolo di manovella corrispondente alla coppia massima. 2.3 dimensionamento manovella di estremità: dimensionamento dell’albero, proporzionamento attraverso parametri geometrici della manovella, dimensionamento del diametro del perno, verifica delle due sezioni critiche della manovella, considerazioni sulle posizioni critiche di funzionamento del manovellismo per la determinazione delle sollecitazioni massime sull’albero, sul perno e sulla manovella. 2.4 pulegge determinazione della forza limite di pretensionamento applicata alla puleggia in assenza di slittamento della cinghia nel transitorio, determinazione conseguente della tensione della cinghia nel ramo teso e meno teso in avviamento e a regime considerando costante l’applicazione della forza di pretensionamento, determinazione delle forze di reazione sull’albero motore e condotto, bilancio energetico, rapporto di trasmissione, dimensionamento albero condotto, studio equazione che correla la tensione della cinghia nel ramo teso con quella presente nel ramo meno teso al limite dello slittamento e funzione del coefficiente d’attrito e dell’angolo di ricoprimento, determinazione del coefficiente d’attrito nelle cinghie trapezioidali 2.5 ruote dentate: determinazione dei profili e delle condizioni di rotolamento , punto di contatto singolo più esterno, punto di contatto primitivo (centro d’istantanea rotazione), insieme dei punti di contatto durante il movimento (retta di pressione), valore e direzione delle forze di contatto, definizione di centro d’istantanea rotazione, verifica dell’esistenza di velocità di strisciamento nei punti di contatto lontani dal primitivo, dimostrazione attraverso il principio di conservazione dell’energia che il punto primitivo deve essere centro d’istantanea rotazione, determinazione del rapporto di trasmissione, bilancio energetico a regime e nel transitorio, scelta del numero di denti ruota\pignone (rapporto tra numeri primi fra loro per evitare contatti tra coppie preferenziali) e del numero minimo di denti singola ruota (per evitare interferenze), dimensionamento ad usura (ipotesi 27 di Hertz) e a flessione (ipotesi di Lewis) di ruote dentate a denti diritti e elicoidali e loro proporzionamento, determinazione delle forze trasmesse all’albero nel caso di ruote dentate a denti diritti o elicoidali, dimensionamento dell’albero lento di un riduttore ad ingranaggi a denti elicoidali. 2.6 forzamento lineare albero –mozzo richiamo argomenti dimensionamento recipienti in pressione di spessore trascurabile e non, determinazione della coppia trasmissibile in funzione della pressione determinata dall’interferenza, calcolo della temperatura di riscaldamento del mozzo per il montaggio. 3.0 ORGANI DI COLLEGAMENTO 3.1 cuscinetti a strisciamento: classificazione e impiego, materiali e particolari costruttivi, distribuzione delle pressioni all’interno del meato d’olio, verifica a pressione e riscaldamento, verifica strutturale del perno. 3.2 cuscinetti a rotolamento : dimensionamento 3.2 giunti giunto rigido a dischi, funzionamento, particolari costruttivi, dimensionamento dei bulloni ad attrito in funzione della potenza da trasmettere giunto rigido a flange, funzionamento, particolari costruttivi, dimensionamento dei perni a taglio in funzione della potenza da trasmettere - Linguette, , montaggio (interferenze, giochi e tolleranze), dimensionamento 4.0 UNIFORMITÀ’ DEL MOTO 4.1 volano momento d’inerzia polare massico, bilancio energetico di un manovellismo il cui moto viene regolarizzato da un volano (masse in moto alterno trascurabili ai fini inerziali), determinazione grafica dell’intervallo critico di funzionamento all’interno del quale si riscontra la massima differenza tra lavoro motore o resistente e quello inerziale, significato di irregolarità periodica, determinazione del momento d’inerzia al fine di limitare l’irregolarità periodica. Dimensionamento di massima della corona e delle razze di un volano. 5.0 VELOCITA’ CRITICHE (INSTABILITA’ FLESSIONALI NEGLI ALBERI) Andamento della deformazione in mezzaria di un albero in funzione della velocità angolare, definizione di velocità critica, descrizione del fenomeno della risonanza e dell’influenza del termine viscoso, esempio di calcolo della prima frequenza propria di un albero, uso della formula di Dunkerly . PROGRAMMA DI MACCHINE (modulo 2) 28 1.0 IMPIANTO TERMOELETTRICO 1.1 studio del ciclo Rankine: determinazione delle principali grandezze termodinamiche dei punti di un ciclo Rankine con uno o più surriscaldamenti ,calcolo del rendimento del ciclo a vapore con e senza surriscaldamento con e senza spillamento; confronto dei risultati a pari temperature e considerazioni finali, calcolo del lavoro e della potenza del ciclo a vapore; determinazione della massa di vapore circolante, bilancio energetico dello scambiatore a miscela determinazione della percentuale di massa di spillamento 1.2 generatore di calore generatori a tubi di fumo, a tubi d'acqua, generatori a circolazione naturale o forzata, preriscaldatore, economizzatore, potenza e rendimento. 1.3 progettazione del condensatore di un impianto termoelettrico determinazione del calore scambiato allo stadio di condensazione, cenni sulla trasmissione di calore per convezione e conduzione, coefficiente di scambio termico convettivo conduttivo e globale, bilancio energetico delle potenze termiche, determinazione della superficie di scambio termico di uno scambiatore di calore in controcorrente, limiti di temperatura dell’acqua in uscita, calcolo della portata d’acqua di raffreddamento. 1.4 turbine a vapore -cenni sulla cinematica relativa: definizione di velocità assoluta, relativa, e di trascinamento, relazione fondamentale tra le tre velocità, applicazioni del principio di conservazione dell'energia ad un sitema relativo. confronto tra principio di conservazione dell'energia applicato ai fluidi comprimibili e a quelli incomprimibili (determinazione della proporzionalità tra energia entalpica e energia di pressione), rappresentazione nel piano hs dell'espansione ideale e reale di un gas all'interno dello statore e della girante, trasformazione nel condotto di aspirazione dell'energia entalpica di ristagno in energia cinetica, applicazione del principio di conservazione dell'energia all'interno di un sistema assoluto (entrata e uscita della girante) e suo confronto con il lavoro Euleriano. - definizione di grado di reazione -determinazione del rendimento isoentropico della turbina (solo perdite di tipo dissipativo): confronto tra l'espansione adiabatica e adiabatica-isoentropica con determinazione del calore generato da attriti interni del fluido (aumento di entropia della trasformazione e del sistema isolato) e significato grafico -determinazione del rendimento "cinetico" (solo perdite di tipo cinetico-geometriche) -determinazione del rendimento globale correggendo il rendimento isoentropico con le perdite cinetiche, cenni sulle perdite di trafilatura e per effetto ventilante. -numero di giri della turbina collegata all'alternatore, considerazioni sul limitato campo di variabilità di tale numero. 1.4.1 turbine assiali ad azione: rappresentazione dell'espansione del fluido nel diagramma hs, grado di reazione, influenza del grado di reazione sui triangoli di velocità (velocità relativa e di trascinamento costanti con conseguente diminuzione della velocità assoluta in uscita dalla girante), tipo di energia ceduta alla girante, dimostrazione dell'equazione che mette in relazione il rendimento cinetico con il rapporto k=u\v e determinazione di tale rapporto per la massimizzazione del rendimento e del lavoro Euleriano. 1.4.2 turbine assiali a reazione: rappresentazione dell'espansione del fluido nel diagramma hs, grado di reazione, influenza del grado di reazione sui triangoli di velocità (accelerazione della vena fluida all'interno della girante e velocità di trascinamento costante con conseguente "mantenimento" della velocità assoluta in uscita), tipo di energia ceduta alla girante e in funzione del grado di reazione della turbina, determinazione dell'andamento del rendimento cinetico in funzione di k=u/v del valore di tale rapporto per la massimizzazione del rendimento e del lavoro Euleriano. 29 1.4.3 confronto tra turbine ad azione e a reazione: confronto tra le capacità di smaltimento di un salto motore delle turbine ad azione e a reazione ipotizzando una pari sollecitazione sulle pale (limitazione di u), confronto tra i rendimenti, studio sul loro utilizzo all'interno di un salto di pressione di un ciclo a vapore. 1.4.4 turbina ad azione stadio a salti di velocità (turbina Curtis): grado di reazione, introduzione degli stadi intermedi, triangoli di velocità, considerazione sulle perdite di tipo isoentropico e problema della limitazione del numero di stadi (dissipazioni elevate causa elevate velocità del fluido e estese superfici bagnate). 2.0 CICLO FRIGORIFERO E POMPE DI CALORE Rappresentazione del ciclo frigorifero e pompa di calore nel piano TS e ph , descrizione del ciclo e schema d’impianto, descrizione delle proprietà del fluido di lavoro, determinazione delle temperature di lavoro del fluido (condensazione e evaporazione), descrizione della valvola isoentalpica e della sua funzione, effetto frigogeno e pompa di calore, esempio di progettazione d’impianto. 3.0 MOTORE ALTERNATIVO A COMBUSTIONE INTERNA Richiami al ciclo Otto e Diesel: ciclo ideale limite e indicato, determinazione dei parametri dei punti del ciclo, fasatura, calcolo del rendimento del ciclo. Calcolo della potenza utile di un motore due e quattro tempi, confronto tra rendimenti di motori che funzionano secondo un ciclo Otto e Diesel. Prof S.Mason 30 TECNOLOGIA RELAZIONE FINALE Prof. Mason Stefano ANNO SCOLASTICO CLASSE INSEGNANTE MATERIA 20012-13 5CM MASON STEFANO-FRARE LUCIANO TECNOLOGIA MECCANICA MACCHINE UTENSILI A C.N. (modulo 1) 1.0 Richiamo dei principali aspetti correlati alle lavorazioni alle macchine utensili tornitura , foratura,fresatura, brocciatura e rettifica, definizione dei parametri di taglio calcolo dei tempi di lavorazione, calcolo delle potenze di taglio. 2.0 Il Controllo Numerico: definizioni, informazioni, Sistema ISO; Confronto fra Macchine Utensili: campo d’impiego, motivi che giustificano l’impiego delle MU/CN;Architettura delle MU/CN; Componenti: guide, unità di governo, motori, viti a ricircolazione di sfere, trasduttori; Sistemi di controllo: anello aperto e anello chiuso, Schema a blocchi semplificato; Trasduttori, sensori, condizionatori di segnale,analogici e digitali. Tipologie di trasduttore: potenziometro resolver, encoder, caratteristiche dei sensori:sensibilità risolutezza, ripetitività, invasività Assi delle MU/CN; Quotatura assoluta e quotatura incrementale; Tipi di controllo numerico: punto-punto, parassiale, CNC; Programmazione CN su tornio e fresatrice; CAD/CAM: Partprogram, Cl-file, Post-processor Programma Goelan PROVE E CONTROLLI (modulo 2) 2.0 Prove meccaniche e Tecnologiche 2.1 Prove di durezza Scopo delle prove; Prove meccaniche: tipi si sollecitazione; Durezza: definizione, 2.1.1 Prova Brinell: validità della prova, modalità di esecuzione della prova, formula per il calcolo della durezza, metodi di conversione 2.1.2 prova Rockwell : validità della prova, modalità di esecuzione della prova, formula per il calcolo della durezza, metodi di conversione 2.1.3prova Vickers: validità della prova, modalità di esecuzione della prova, formula per il calcolo della durezza, metodi di conversione. 2.2 Prove di tenacità 2.2.1 Resilienza: definizione, provette,macchine di prova ( pendolo di Charpy) calcolo della resilienza, variazione con la temperatura; 2.3 Prove di resistenza 2.3.1Trazione: diagramma carichi-allungamenti, definizione di carichi limite della proporzionalità, dell’elasticità e dello snervamento, definizione di carichi convenzionali limite, carico ultimo carico di rottura , modulo di elasticità normale,calcolo dell’allungamento dopo la rottura, variazione dell’allungamento con lunghezza tratto utile e con posizione del punto di rottura, prova mediante macchina universale; 3.0 Prove tecnologiche non distruttive; 31 3.1 Raggi X: definizione, cenni di fisica atomica, proprietà della dell’onda elettromagnetica, lunghezza d’onda, capacità penetrante, produzione raggi X (tubo di Coolidge), proprietà raggi X, radiografia. 3.2 Raggi gamma: definizione, proprietà della dell’onda elettromagnetica, lunghezza d’onda, capacità penetrante, produzione, confronto con raggi X , vantaggi e svantaggi 3.3 Ultrasuoni: definizione e generalità, proprietà dell’onda sonora, lunghezza d’onda, generatori piezoelettrici, sonde, funzionamento apparecchi a ultrasuoni, parametri che influenzano il rilevamento dei difetti, tecnica d’esame, esami sulle saldature. LAVORAZIONI SPECIALI (modulo3) 4.0 Trapano ad ultrasuoni: funzionamento, generatore a magnetostrizione e ad elettrostrizione, schema costruttivo utensile, intensità e frequenza corrente di alimentazione, liquido di lavorazione, polveri abrasive, finitura, impieghi; 4.1 Saldatura a ultrasuoni (cenni) 5.0 Elettroerosione: funzionamento, schema d’impianto, dielettrico, elettrodi,tipologia generatori ad impulsi, scarica elettroerosiva, ciclo, dati di lavorazione;influenza del materiale del pezzo e dell’utensile sul processo elettroerosivo, macchine elettroerosive a tuffo e a filo 6.0 Il Laser: principio di funzionamento, cenni di fisica atomica apparecchiature Laser allo stato solido e allo stato liquido, e allo stato gassoso tipi di impieghi: saldature e microsaldature, taglio di materiali metallici 7.0 Lavorazioni al plasma: produzione e utilizzazione del plasma nei procedimenti di taglio e saldatura, microsaldature la plasma, confronto tra saldatura TIG e saldatura al plasma, taglio al plasma, tornitura al plasma. ELEMENTI DI CORROSIONE E PROTEZIONE DEI METALLI (modulo 4) 8.0 Corrosione: definizione, incidenza sulla qualità e sui costi; Cause: fattori esterni e fattori interni; Morfologia; 8.1Corrosione in ambiente umido: corrosione chimica ed elettrochimica (pila galvanica),definizione di metallo nobile, tensione elettrolitica di dissoluzione, riduzione al catodo, formazione idrossido ferrico e ossido idrato, corrosione per aerazione differenziale, corrosione in acqua in presenza o meno di carbonati o cloruri; influenza del PH nella corrosione, influenza dell’ambiente ossidante nella corrosione 8.2 Corrosione in ambiente secco: corrosione dovuta a fumi presente nell’aria, ossidazione a caldo, da vapore in pressione;corrosione dovuta a inquinamento, corrosione per azioni esterne trazione ,urti, fatica. 8.3 Corrosione coatta: tensiocorrosione, per correnti vaganti, intergranulare; 8.4 Protezione dalla corrosione: prevenzione in fase di progettazione; proprietà dei rivestimenti, rivestimenti metallici (zincatura) e non metallici (verniciatura); protezione catodica; protezione per passivazione, caratteristiche dello strato passivante, acciai inossidabili. LABORATORIO Prova di durezza Brinnell Rocwel, Vickers Prova a resilienza Prova di trazione Prova a ultrasuoni Prof. S.Mason Prof L.Frare 32 DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE RELAZIONE FINALE Prof. Comazzetto Sandro – Prof. Frare Luciano In relazione al progetto didattico educativo disciplinare sono stati raggiunti i seguenti obiettivi: CONOSCENZE La classe ha raggiunto mediamente un livello più che sufficiente di conoscenze, intese come: acquisizione di teorie, principi, concetti, termini, tematiche, argomenti, regole, procedure, metodi e tecniche applicative. In particolare: • Normativa UNI fondamentale per il disegno tecnico; • Principali caratteristiche, funzionali e geometriche, dei principali organi meccanici; • Comandi e gestione di un applicativo software per il Cad 2D e 3D (AutoCad) e modellatore solido (Solid Edge); • Organizzazione della progettazione meccanica; • Tecnologie applicate alla produzione industriale; • Elementi standard per attrezzature componibili di lavorazione con asportazione di truciolo; • Cicli di fabbricazione; • Azienda: funzioni e strutture principali e concetti generali di contabilità; • Andamento dei costi e profitti in funzione del volume di produzione in un’azienda – lotto economico di produzione; • Principali processi produttivi, costi e lay-out e degli impianti. • Cenni relativi alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro; COMPETENZE La classe ha raggiunto mediamente un livello più che sufficiente di competenze, intese come: utilizzazione delle conoscenze acquisite per eseguire compiti e/o risolvere situazioni problematiche e/o produrre nuovi “oggetti”, che li mettono in grado di svolgere le seguenti mansioni: • Lettura e realizzazione di elaborati grafici complessivi ed esecutivi, anche con Cad e modellatore solido; • Individuazione degli elementi meccanici unificati presso manuali e normativa unificata, • Parametri di taglio: individuazione dell’influenza sull’economia delle lavorazioni; • Individuazione degli utensili unificati in funzione del tipo di lavorazione; • Redazione di cicli di fabbricazione: relazione tecnica, cartellini di lavorazione e foglio analisi delle operazioni; • Progettazione di semplici attrezzature componibili con elementi normalizzati; • Individuare le funzioni aziendali e lettura di organigrammi nelle sue varie tipologie; • Calcolo del lotto economico di produzione e della domanda critica; • Individuazione del processo produttivo e del piano e tipo di produzione; • Tecniche di programmazione: applicazione Gantt a semplici casi; • Conoscenza dei principi basilari per la lettura della legislazione antinfortunistica. CAPACITA’ La classe ha raggiunto mediamente un livello sufficiente di capacità, intesa come: rielaborazione critica, significativa e responsabile di determinate conoscenze e competenze anche in relazione e in funzione di nuove acquisizioni, per affrontare situazioni problematiche, in particolare: 33 • Scelta degli elementi meccanici unificati adeguati presso manuali e normativa unificata, • Scelta dei parametri di taglio ed utensili in funzione dell’economia delle lavorazioni; • Scelta, redazione ed analisi di semplici organigrammi nelle sue varie tipologie; • Semplici analisi economiche relative ai costi di produzione ed all’andamento dei costi e dei profitti in funzione del volume di produzione; • Scelta del processo produttivo, piano e tipo di produzione e determinazione del fabbisogno di materia prima. Individuazione del lay-out; • Dimensionamento e progettazione esecutiva di semplici organi meccanici. METODOLOGIE Vengono qui esposte le metodologie adottate. Lezione frontale interattiva “Problem solving” “Feed back” Attività di recupero, reiterate, curricolari, extracurricolari ed anche personalizzate; Percorsi didattici guidati su problematiche di tipo progettuale; Progetti interdisciplinari Lavoro di gruppo. MATERIALI DIDATTICI Vengono di seguito esposti i materiali didattici utilizzati Testo in adozione: “DAL PROGETTO AL PRODOTTO” di L. Caligaris, S. Fava e C. Tomasello della casa editrice PARAVIA Volume C; Altri testi disponibili nella biblioteca per consultazione; Manuale di Meccanica Ed. Cremonesi; Manuale di Meccanica Ed. Zanichelli; Manuale di Meccanica Ed. Hoepli; Vademecum per disegnatori e tecnici Ed. Hoepli Norme UNI disponibili c/o l’Ufficio Tecnico della Scuola; Laboratorio DPOI per utilizzo di pacchetti software CAD: Personal Computer e Stampanti Aule a disposizione secondo l’orario stabilito: aula e laboratorio CAD Dispense con elementi normalizzati per la progettazione di attrezzature. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Vengono qui specificate le tipologie di prove di verifica adoperate. Interrogazioni scritte formative e sommative (del tipo a risposta breve o aperta) per la verifica di conoscenze e competenze Interrogazioni e verifiche scritte di recupero (del tipo a risposta breve o aperta) per la verifica di conoscenze e competenze Esercitazioni di progetto per casa Esercitazioni di progetto in classe GRIGLIE DI VALUTAZIONE Griglia di valutazione generale: La griglia di valutazione sopra esposta nel documento finale, è stata assunta come riferimento dal Dipartimento di DPOI e dal sottoscritto, conformemente alla griglia inserita nel POF ed approvata dal Collegio Docenti. La stessa fa riferimento agli obiettivi minimi già dichiarati nel progetto didattico educativo. 34 Griglia di valutazione specifica La seguente griglia è stata assunta come riferimento dal sottoscritto, conformemente alla griglia inserita nel POF ed approvata dal Collegio Docenti. La stessa fa riferimento agli obiettivi minimi già dichiarati nel progetto didattico educativo. Alievo: DESCRITTORI Giudizio GRIGLIA Valutazione in decimi I N D I C A T O R I SCARSO 1-4 INSUFFICIENTE 5 SUFFICIENTE 6 DISCRETO 7 BUONO/OTTIMO 8-10 Processo risolutivo: sequenzialità, 1 coerenza, logica, metodo, criteri e formule appropriate Frammentazione Errori grossolani del processo d'impostazione, risolutivo, assenza quasi incertezza della totale di coerenza procedura Assunzioni e scelte: 2 attendibilità, giustificazioni e motivazioni Assenti o sporadiche giustificazioni, non sempre attendibili e/o motivate Presenza di alcune scelte non Qualche scelta giustificate, non giustificata e/o presenza di ben motivata motivazioni insufficienti Scelte giustificate ma non sempre motivate adeguatamente Tutte le scelte sono giustificate e motivate in modo attendibile Risultati: attendibilità e 3 coerenza con le scelte effettuate Assenza quasi completa di risultati significativi e/o attendibili Attendibilità inficiata dalle assunzioni fatte, molti risultati incoerenti con le scelte effettuate Qualche risultato non completamente attendibile Qualche risultato minore non attendibile, per il resto giustificati dalle scelte effettuate Tutti i risultati ottenuti sono coerenti, attendibili e giustificati dalle scelte effettuate Completezza della soluzione e 4 ottemperanza alla traccia Completo ma con Svolgimento molto numerosi errori, ridotto, assenza di scarsa presenza di grafici, schemi e/o grafici, schemi e/o disegni disegni Svolgimento completo, con lievi mancanze generali, presenza di grafici e schemi Svolgimento completo ma con Tutte le richieste qualche carenza di sono state tipo grafico e soddisfatte schemi 5 Unità di misura Gravi e diffusi errori e/o mancanza quasi totale di unità di misura Presenza di pochi gravi errori nelle unità di misura e/o incompleta scritture delle stesse Assenza di errori Assenza di errori gravi e/o lievi, gravi, presenza di presenza delle lievi mancanze unità di misura in generali tutti i risultati Disegni: applicazione delle regole del disegno 6 tecnico, funzionalità, quote e designazioni Errori grossolani, regole non applicate correttamente, gravi mancanze Applicazione parziale delle regole, assenza di gravi errori Applicazione delle regole, quote e designazioni, lievi mancanze Sequenza logica Processo risolutivo completa e Incertezza nel coerente con coerente, processo risolutivo presenza di lievi procedimenti e incertezze formule appropriati Completo ed accurato Applicazione delle regole, funzionalità Completo, corretto garantita, e graficamente quotatura e accurato designazione adeguate PROSPETTO DEI CONTENUTI DISCIPLINARI I contenuti disciplinari sono allegati alla presente, organizzati in 2 moduli (MOD) composti da unità didattiche (UD), contenuti, recuperi, approfondimenti. 35 MODULI-UNITA' DIDATTICHE 1.1 TECNOLOGIE APPLICATE ALLA PRODUZIONE CONTENUTI - Velocità di taglio ed economia delle lavorazioni. - Tempi e metodi nelle lavorazioni. - Macchine operatrici (tornio, fresatrice, trapano): scelta, potenza, tempi e parametri di taglio - Utensili ed attrezzi: tornio, fresatrice, trapano, rettificatrice. ESER/INT/VERIF/RECUPERI - Attrezzature: generalità. - Elementi normalizzati componibili. ATTREZZATURE DI FABBRICAZIONE E DI Attrezzature pneumatiche ed oleodinamiche - Attrezzature per MONTAGGIO lavorazione lamiere. ESER/INT/VERIF/RECUP/APPROF CICLI DI FABBRICAZIONE E DI - Cicli di lavorazione: dal disegno di progettazione al disegno di 2.1 MONTAGGIO. PROGRAMMAZIONE fabbricazione. - Criteri per impostare un ciclo di lavorazione: dal cartellino di lavorazione B8al foglio analisi. AUTOMATICA CAM ESER/INT/VERIF/RECUPERI 1.2 2.2 AZIENDA, FUNZIONI, STRUTTURE, COSTI Strutture organizzative aziendali. - Contabilità nelle aziende. - Costi. E PROFITTI. - Costi-Produzione. - Analisi Costi-Profitti. - Centri di costo. ESER/INT/VERIF/RECUP/APPROF 2.3 - Prodotto: innovazione, progettazione e fabbricazione. - Piano di CONOSCENZA DEI PROCESSI produzione. - Tipi di produzione e processi. - Costi preventivi. PRODUTTIVI. COSTI E LAY-OUT IMPIANTI Lotto economico di produzione. - Lay-out degli impianti. ESER/INT/VERIF/RECUP/APPROF 2.4 TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE Cenni sulla ricerca operativa e tecniche reticolari ESERCITAZIONI ED APPROFONDIMENTI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI 2.5 DI LAVORO ESER/INT/VERIF/RECUPERI ESERCITAZIONI ED APPROFONDIMENTI D.Lgs. 81/2008 - Nozioni generali, le figure contemplate, il rischio e la valutazione dello stesso, il DVR, i DPI. Rischio: elettrico, incendio, movimentazione dei carichi ed ergonomia, VDT, Rumore, Direttiva Macchine 2006/42 e D. Lgs. 17/2010 Esercitazioni in classe di simulazione prove di esame di stato, esercitazioni varie riguardanti l'esame di stato I Docenti: Prof. Sandro Comazzetto Prof. Luciano Frare 36 SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE RELAZIONE FINALE Prof. Sala Dario - Prof. Gorza Diego Valutazione generale della classe e della situazione iniziale : La programmazione didattica ha avuto un corso pressoché regolare, anche in considerazione del ridotto numero di allievi. La classe ha dimostrato nel complesso un livello medio, con pochi allievi a livelli buoni od ottimi, ma nessuna situazione critica. Ritenendo opportuno consolidare le conoscenze relative all’elettropneumatica e dare maggior spazio alle applicazioni pratiche, anche mediante esercitazione di progettazione in gruppi, non sono stati sviluppati come previsto i moduli riguardanti la robotica industriale. Obiettivi didattici conseguiti: conoscenze, competenze e capacità Gli obiettivi didattici raggiunti si possono suddividere in base ai moduli trattati come segue: Modulo 1: IMPIANTISTICA PNEUMATICA ED ELETTRO PNEUMATICA - Conoscere le principali tecniche di comando pneumatico ed elettropneumatico, ed essere in grado di operare la scelta più adatta ai diversi casi pratici. - Capacità di progettare l’automazione di sequenze di movimenti, anche in presenza di segnali bloccanti, corse contemporanee e/o ripetute. - Capacità di realizzare operativamente gli impianti ed i circuiti di comando relativi a sequenze di movimenti. Modulo2: ELEMENTI DI AUTOMAZIONE DI SISTEMI DISCRETI MEDIANTE PLC - Conoscere le principali caratteristiche, principio di funzionamento, prestazioni e linguaggi di programmazione dei PLC. - Capacità di progettare semplici sequenze di automazione mediante uso di PLC. - Capacità di realizzare programmi in linguaggio ladder per PLC Modulo3: SISTEMI DI CONTROLLO E REGOLAZIONE - Sistemi ad anello aperto e ad anello chiuso con retroazione - Caratteristiche tipiche dei trasduttori - Conoscenza dei principali tipi di trasduttori. 37 Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione Modulo 1: IMPIANTISTICA PNEUMATICA ED ELETTRO PNEUMATICA Progettazione di impianti pneumatici ed elettropneumatici, su specifica di un ipotetico cliente. Simulazione del funzionamento dei circuiti con software Fluid Sim. Totale ore dedicate allo svolgimento del programma Modulo2: ELEMENTI DI AUTOMAZIONE DI MEDIANTE PLC Architettura dei PLC, schema funzionale a blocchi, cicli di scansione, parametri fondamentali di un PLC, campi di applicazione dei PLC Confronto fra logica cablata e logica programmabile, criteri di scelta. Programmazione del PLC: tipi di linguaggi; programmazione con linguaggio ladder; programmazione con lista di istruzioni Totale ore dedicate allo svolgimento del programma Modulo3: SISTEMI DI CONTROLLO E REGOLAZIONE Trasduttori. Generalità e classificazione dei sistemi. Controllo a catena aperta e a catena chiusa Totale ore dedicate allo svolgimento del programma ORE 35 22 57 Ore 8 2 10 20 ORE 7 2 4 13 Metodologie utilizzate Per lo svolgimento del programma descritto si sono utilizzate le seguenti metodologie didattiche: • Lezioni frontali: per le parti con maggiore contenuto teorico come, ad esempio, quelle riguardanti la logica e l’algebra booleana. • Problem solving: con lavori di gruppo per la soluzione di casi pratici • Simulazioni con lavoro di gruppo: per la simulazione di automatismi (laboratorio). Mezzi e materiali didattici utilizzati Si è utilizzata l'aula di sistemi per la simulazione al calcolatore di sistemi pneumatici ed elettropneumatici e del software dedicato presente in laboratorio. Per lo svolgimento degli argomenti descritti, si sono utilizzate lezioni con l'impiego di testi, manuali tecnici e cataloghi commerciali. Il testo di riferimento adottato è "Sistemi e automazione industriale Vol. 3" Ed. CAPPELLI EDITORE autori ANTONELLI - BURBASSI - BORGOGNONI 38 Tipologie di prove utilizzate Per la verifica del raggiungimento, da parte degli allievi, degli obiettivi didattici programmati, si sono utilizzate le seguenti prove: • Compiti scritti da svolgersi nell'arco di due ore alla fine dei principali temi affrontati • Esercitazioni di laboratorio con l’utilizzo di software da svolgersi con lavoro combinato in aula e a casa con produzione di relazione descrittiva e tavole grafiche • Interrogazioni orali, limitatamente alle eventuali azioni di recupero I Docenti: Prof. Sala Dario Prof. Gorza Diego 39 EDUCAZIONE FISICA RELAZIONE FINALE Prof.ssa Pinese Fiorenza OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI E COMPETENZE ACQUISITE Alla fine del corso di studi l’allievo deve essere in grado di: • • • • • • • • • Mantenere un’esercitazione per un tempo prolungato al fine di migliorare la resistenza in relazione alle proprie capacità; Aumentare gradualmente il carico di lavoro a livelli sub-massimali per sviluppare la forza sia specifica che generale; Compiere movimenti ciclici e aciclici nel più breve tempo possibile; Realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali in forma economica e coordinata; Eseguire i fondamentali tecnici-tattici di almeno due discipline sportive di squadra e due individuali ed elaborare un pensiero tattico-sportivo; Organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati; Scoprire e orientare attitudini personali nei confronti delle attività sportive specifiche e attività motorie che possano tradursi in capacità trasferibili al campo lavorativo e/o tempo libero; Conoscere i regolamenti delle principali attività sportive trattate nel corso dell’anno. Guidare un riscaldamento finalizzato, e realizzare una lezione nelle sue parti principali. COMPETENZE Gli allievi hanno raggiunto una buona autonomia di lavoro (responsabilizzazione), sanno riconoscere l’importanza psico-fisica del movimento e usano correttamente il linguaggio specifico. Rispettano le regole e sanno svolgere i compiti a loro assegnati CAPACITÀ’ Gli allievi hanno consolidate e migliorate le loro capacità fisiche di forza, resistenza, velocità ed mobilità. Sanno coordinare le loro azioni anche in situazioni variate e complesse. Sono capaci di affrontare situazioni problematiche personali ed interpersonali. Utilizzano con consapevolezza e in situazioni mutevoli le proprie capacità fisiche e neuromuscolari e le loro conoscenze. Hanno acquisito un pensiero tattico-sportivo. Sanno applicare abilità motorie nei diversi giochi di squadra. 40 1 - CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE UNITÀ DIDATTICA TEST MOTORI POTENZIAMENTO MUSCOLARE STRETCHING RESISTENZA PARALLELE ATLETICA SPORT DI SQUADRA PERIODO Sett./Ott Sett/Mar N° LEZIONI 2 5 Dic. Ott/Dic Gen./Feb. Mar./Apr. Gen./mag. 3 4 2 10 23 TOTALE ORE DI LEZIONE AL 15 MAGGIO: 49 N.B. Durante la stessa ora di lezione si sono sviluppati spesso due argomenti diversi 2 - METODOLOGIE: Si è utilizzata la lezione frontale dell'insegnante con spiegazione, motivazione del gesto tecnico, dimostrazione. Il lavoro è stato individualizzato con interventi continui di verifica dell'insegnante anche individuali e con approfondimenti soggettivi. Si è utilizzata spesso l’assistenza diretta degli allievi si è privilegiato il lavoro a gruppi 3 - MATERIALI DIDATTICI: Le lezioni si sono tenute utilizzando la palestra e le attrezzature in essa disponibili, campi e pedane esterne dell'Istituto. Per gli alunni esonerati sono state usate delle dispense sportive 4 - TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA: La verifica del lavoro è stata continua con controllo, suggerimenti e correzioni del docente. Al termine di ogni attività didattica è stato valutato il grado di apprendimento dell'argomento trattato attraverso una prova pratica. Nei giudizi di valutazione quadrimestrale si sono considerati i miglioramenti ottenuti nelle varie competenze, la serietà e la partecipazione all'attività scolastica, l' impegno dimostrato e l’attenzione alle lezioni. Gli alunni esonerati dalla parte pratica hanno svolto delle verifiche su argomenti teorici Il Docente: Prof.ssa Pinese Fiorenza 41 I.R.C. RELAZIONE FINALE In relazione alle finalità generali del corso e alla programmazione curricolare, sono stati complessivamente conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: • • • CONOSCENZE: Conoscenza generale dei principi della morale. Conoscenza di alcune tematiche essenziali che caratterizzano la bioetica. Conoscenza dei principi della dottrina sociale della Chiesa. • • • • COMPETENZE: Comprensione di termini fondamentali della morale. Comprensione e rispetto delle diverse posizioni in materia religiosa e etica. Analisi critica di alcune problematiche legate alla bioetica. Lettura e analisi corretta e adeguata dei documenti proposti. CAPACITA': • Cogliere gli aspetti caratterizzanti l’attuale questione morale. • Riconoscere i principi che stanno alla base dell’insegnamento morale della Chiesa e confrontarli con alcune problematiche attuali. • Confrontare il cristianesimo con altri sistemi di significato. • Riconoscere che la fede cristiana impegna il credente ad operare nella società per la edificazione del bene comune e la promozione umana. • • • • • METODOLOGIE Brevi lezioni frontali e discussione in classe. Analisi dei contenuti proposti, in coppia o in piccoli gruppi. Risposte/elaborati personali e/o di gruppo relativi a quesiti/tematiche scritte. Lettura,analisi e commento di documenti significativi. Visione filmati, analisi e dibattito. 42 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Moduli 1. Temi di etica e bioetica • • • • • • • • • 2. I giovani, gli affetti, la famiglia. • • • 3. Le relazioni tra persone e popoli: la morale sociale • • • • Contenuti La questione etico-morale I concetti fondamentali della riflessione morale: la persona, la dignità umana, la coscienza, la libertà nella responsabilità, il bene, il male. L’obiezione di coscienza Il valore della vita umana nella prospettiva cristiana La bioetica: definizione e campi di indagine. L’inizio della vita; la fecondazione assistita. L’interruzione della gravidanza. La fine della vita; l’accanimento terapeutico e l’eutanasia. La donazione di organi e tessuti Religioni a confronto su alcuni temi della bioetica Il valore positivo della sessualità vissuta nella responsabilità Il matrimonio nei progetti di un giovane La proposta cristiana: l’unione sacramentale e l’apertura alla vita. L’insegnamento sociale della Chiesa Il lavoro e la dignità umana Etica e salvaguardia del creato Giustizia,solidarietà e pace Totale ore: Ore 19 5 5 29 P.S. Nell’ambito dei temi di bioetica, gli alunni hanno partecipato al progetto La donazione e il trapianto di organi e di tessuti: una scelta consapevole. In preparazione all’incontro programmato con gli operatori dell’Ulss7 è stata dedicata una lezione di religione. • • • • • • MATERIALI DIDATTICI Testo in adozione: Sergio Bocchini, Religione e religioni. Moduli per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola superiore, vol.2°, triennio, E.D.B. Fotocopie fornite dal docente. Testi disponibili nella biblioteca dell'istituto. Documenti biblici ed extrabiblici. Articoli tratti da quotidiani o settimanali. Schede personali. Audiovisivi. • • TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA Interventi/risposte orali. Elaborati scritti, questionari. • 43 VALUTAZIONE Nei giudizi di valutazione si è tenuto conto del grado di raggiungimento degli obiettivi, della partecipazione in classe, dell’impegno nelle attività proposte. La griglia di valutazione utilizzata è quella riportata nel documento di programmazione iniziale della disciplina. Il Docente: Prof. Luigi Tolin 44 SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA (24 aprile 2013) Simulazione Terza prova / Matematica Dire quali sono le condizioni perché un punto sia di massimo relativo per la funzione f(x) e calcolare il ax + b valore dei parametri a e b in modo che il grafico della funzione y= 2 abbia un massimo di x −x−2 3 ascissa x=0 e passi per il punto A(1; − ). 2 ......................... Dare la definizione di integrale definito. Data la funzione y=x3 –1, calcola l’area della parte di piano delimitata dalla curva, dall’asse x e dalle rette di equazione x=-1 e x=2. ......................... Simulazione Terza prova / Sistemi Quesito N°1 Indicare i tre tipi di memoria logica e le loro caratteristiche fondamentali.(5 righe) Quesito N°2 Descrivere il principio di funzionamento di un relè elettromeccanico monostabile .(5 righe) 45 Quesito N°3 Illustrare sinteticamente la differenza logica fra un sistema automatico di tipo sequenziale ed un sistema automatico di tipo combinatorio. (5 righe) Oltre alle righe di testo possono essere disegnati grafici o schemi Simulazione Terza prova / Meccanica e macchine a fluido Quesito N°1 Scrivere le equazioni di equilibrio necessarie al calcolo delle forza di pretensionamento di una trasmissione a cinghie.(8 righe) 46 Quesito N°2 Descrivere il procedimento di dimensionamento della biella .(8 righe) Quesito N°3 Descrivere la riduzione di rendimento della turbina di un ciclo Rankine nella zona di fine espansione utilizzando la teoria dei triangoli di velocità (8 righe) Oltre alle righe di testo possono essere disegnati grafici o schemi Simulazione Terza prova / Inglese 1) Write a short passage about the functions and uses of CAD/CAM software. (10-12 lines) 47 2) List the positive and negative aspects of the introduction of new technologies in industry. Give your personal opinion. (10-12 lines) 48