Piano
dell’offerta formativa
2015/2016
Istituto
Ancelle della Carità
Via SS. Trinità, 9 - 25036 Palazzolo sull’Oglio (BS)
Web site: www.ancellepalazzolo.it
e-mail [email protected]
1
Cos’è un Piano dell’Offerta formativa?
Il P.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale dell’istituto che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa e organizzativa che la nostra scuola adotta nell’ambito dell’Autonomia
(cfr. DPR 8 marzo 1999, n. 275)
La stesura di tale documento nasce dall’esigenza di spiegare all’utenza
come l’attività scolastica non sia più un’insieme di adempimenti o un complesso di
atti automatici e dovuti, ma un insieme di progetti, espressione ordinata di una
volontà comune, frutto di una riflessione non episodica sulla e della propria identità
di scuola.
Quattro sono le funzioni fondamentali del P.O.F.:
1- è un documento pubblico per dare trasparenza alle proprie azioni educative
2- è uno strumento di lavoro per i soggetti interessati alla vita della scuola
3- è un documento che garantisce una proficua collaborazione educativa fra
scuola e territorio
4- è la testimonianza dell’orientamento pedagogico dell’Istituto “Ancelle della
Carità”.
1. Cenni storici dell’Istituto Ancelle della Carità
L'Istituto scolastico Ancelle della Carità opera a Palazzolo sull'Oglio sin dal
1886, quando le prime suore assunsero la conduzione dell’orfanotrofio femminile,
voluto dal Canonico della parrocchiale don Giuseppe Bettinelli e inizialmente
affidato a Caterina Gorini. Nel corso di un intero secolo l’istituzione si è evoluta
costantemente, adeguando il carattere della propria offerta formativa alle esigenze
della società in continua evoluzione. Per questo, dopo l’apertura della Scuola
Materna (1902) e della Scuola Elementare (1908), si è giunti nel 1953 all’attivazione
di un corso di Avviamento Commerciale, che ottiene l’autorizzazione del
Provveditorato agli Studi di Brescia nel 1957 e che si trasforma in Scuola Media
Legalmente Riconosciuta nel 1963. Lo stesso anno viene legalmente riconosciuto
l’Istituto Professionale per il Commercio attraverso il quale si radica, nel tessuto
sociale palazzolese, la presenza della scuola.
Nell’intento di adeguare la preparazione dei giovani alla richiesta emergente
di una formazione linguistica e di competenze professionali specifiche
2
nel contesto di una cultura più articolata, nasce nel 1993 l'Istituto Tecnico Periti
Aziendali Corrispondenti in Lingue Estere, Progetto Ministeriale Assistito E.R.I.C.A.
(Educazione alla Relazione Interculturale nella Comunicazione Aziendale) che ha
concluso il suo corso nel 2008.
2. Identità culturale e formativa dell’Istituto
La nostra scuola si qualifica come scuola cattolica, come scuola della società
civile e come soggetto sociale al servizio di tutti gli alunni e delle famiglie, attraverso
l’offerta di un valido progetto formativo, specifico nel suo riferimento al Vangelo,
aperto nei contenuti e negli obiettivi educativi e culturali.
La Congregazione delle suore Ancelle della Carità che ne garantisce
l’ispirazione, viene costituita a Brescia nel 1840 da Paola Di Rosa che, divenuta
religiosa con il primo gruppo di compagne, prenderà il nome di suor Maria
Crocifissa.
“Coltivare i cuori” dei giovani ed accoglierli, nella disponibilità ad impegnarsi
continuamente per la loro formazione, secondo l’insegnamento e l’esempio di Paola
Di Rosa, è la missione che le Ancelle della Carità continuano in collaborazione con
tutte le componenti laiche, impegnate a diverso titolo nella scuola.
L’Istituto comprende:
 Scuola dell’Infanzia
 Scuola Primaria
 Scuola Secondaria di I Grado
I vari ordini di scuola hanno ottenuto il riconoscimento della Parità (Legge
62/2000) nell’anno 2001. L’espresso riconoscimento del servizio pubblico della
scuola paritaria, contenente l’affermazione della piena libertà culturale e
pedagogica, colloca la nostra scuola in una posizione nuova, come parte integrante
del sistema nazionale di istruzione e formazione, e le conferisce nuovi diritti e nuove
responsabilità.
“In quanto scuola della società civile, la scuola cattolica non è riservata ai
soli cattolici, ma si apre a tutti gli alunni la cui famiglia o loro stessi intendono
usufruire della sua proposta formativa, con la massima apertura e rispetto della
3
loro realtà culturale, religiosa e sociale”.
(cfr. Carta di impegni programmatici della scuola cattolica, art. 32)
L’Istituto rivolge la sua azione educativa a bambini, fanciulli, adolescenti e
giovani e si riconosce nei seguenti principi:






il consenso sui valori autenticamente umani
la chiarezza degli intenti formativi nella prospettiva di una visione cristiana
della vita
un'intelligente apertura al confronto per un efficace dinamismo educativo
la ricerca, l'individuazione e l'adozione di metodi e strumenti funzionali al
raggiungimento delle mete
la promozione di una sintesi tra vita, cultura e fede
una costante verifica dei risultati.
3. Analisi del territorio e strumenti di lettura dei bisogni dell’utenza
Collocandosi a Palazzolo, importante centro della Media Valle dell'Oglio,
territorio da sempre valorizzato sia da un punto di vista artistico-culturale che
industriale, l'Istituto ha la possibilità di offrire con facilità ai paesi situati tra la
provincia di Bergamo e Brescia servizi a livello scolastico (dalla scuola dell’infanzia
alla scuola secondaria) che tengono conto delle esigenze delle famiglie impiegate
soprattutto nella grande, media, piccola industria e nell'artigianato.
Il collegio Docenti nell'elaborare le modalità organizzative "legge" i bisogni
dell'utenza partendo da tale analisi della realtà locale che tiene in considerazione
l'età degli alunni, l'ambiente socio-familiare di provenienza i loro interessi e le loro
motivazioni, le attività culturali, sportive e ludiche a cui partecipano. Si informa su
come impiegano il tempo libero e, ove possibile, sui loro rapporti sociali e familiari
al fine di comprendere meglio ed interagire con la famiglia e gli enti locali presenti
al fine di prevenire forme di disagio legate al contesto nel quale vivono.
4
4. L'alunno e il suo percorso formativo nel nostro Istituto
L’Istituto mira alla formazione della persona nella sua dimensione integrale:
umana, religiosa, etica, sociale e culturale.
L'alunno:
 è accolto tenendo nel dovuto conto la sua provenienza e
appartenenza, i diversi tempi di sviluppo, recupero e rafforzamento
delle capacità affettive, relazionali, cognitive, formative e creative;
 viene orientato alla scoperta della propria identità, alla graduale
presa di coscienza delle sue potenzialità e, mediante una serena
autoriflessione critica, al riconoscimento del significato/valore dei suoi
vissuti individuali, familiari, contestuali;
 viene guidato all’acquisizione degli strumenti culturali per leggere,
interpretare e comprendere, nella corretta fruizione della memoria
storica, le diverse realtà e a interagire con esse in modo aperto, critico
e costruttivo.
In linea con le idee fondamentali del Progetto Educativo di Scuola Cattolica,
l'Istituto persegue un'azione educativa che:
a. Valori personali
1. aiuta a formare uomini di senso critico e capaci di realizzare scelte responsabili;
2. permette di scoprire il vero senso della libertà, come capacità di costruire la
propria vita nella verità, nel rispetto, nella giustizia e nell'amore;
3. stimola il senso della creatività, inteso come bisogno umano di continuo
rinnovamento interiore e come vivo desiderio di migliorare la realtà circostante;
4. promuove la maturazione affettiva, come base per la crescita di una personalità
coerente;
b. Valori sociali
5. incoraggia i giovani ad essere comunicativi, cioè disposti ad usare saggiamente
la parola, come mezzo di espressione del sentimento e del pensiero per un miglior
inserimento nel gruppo sociale;
6. orienta le scelte vocazionali e professionali, scoprendo e coltivando attitudini,
valorizzando qualità e suscitando interessi;
7. responsabilizza ad un impegno personale e collettivo al servizio della società;
5
8. prepara per una società in trasformazione, nella quale la persona sappia
affrontare con chiarezza le diverse situazioni;
9. educa al pluralismo ideologico e culturale con un atteggiamento di
comprensione, rispetto e dialogo con tutti gli uomini;
c. Valori cristiani
10. aiuta a riconoscere e valutare da una prospettiva cristiana le posizioni politiche,
economiche e sociali del mondo moderno per un futuro inserimento responsabile e
coerente nella società;
11. alimenta lo sviluppo e la crescita progressiva dei valori cristiani, offrendo una
formazione seria, adatta all'età e alle esigenze dell'alunno;
12. illumina le situazioni della vita, i suoi orizzonti culturali, i suoi contrasti e le sue
tensioni con la luce del messaggio evangelico
La persona che apprende (in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali,
corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi) è al centro dell'azione educativa, con
l'originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni
che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali.
La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono
sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua
articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi
di sviluppo e di formazione.
Per queste ragioni la scuola si costruisce come luogo accogliente, di promozione
dei legami cooperativi fra i suoi componenti e di gestione degli inevitabili conflitti
indotti dalla socializzazione.
Pone le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che
esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita e fornisce le chiavi per
apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi
rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione
delle conoscenze e dei loro oggetti.
...in una doppia linea formativa: verticale e orizzontale
La linea verticale esprime l'esigenza di impostare una formazione che
possa poi continuare lungo l'intero arco della vita;
quella orizzontale indica la necessità di un'attenta collaborazione fra la
scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in
6
primo luogo, prima responsabile dell'educazione dei figli, con la quale la scuola
persegue tenacemente l'obiettivo di costruire un'alleanza educativa.
5. La Comunità educativa
Il processo di crescita del ragazzo come del giovane non avviene mai isolatamente
ma nasce e si sviluppa all’interno di una comunità:
□
□
□
□
la comunità familiare
la comunità civile
la comunità educativa/scolastica
la comunità religiosa
La Comunità scolastica, entro la quale il ragazzo transita nel periodo della sua
crescita, per realizzare il fine di una formazione integrale della persona richiede da
parte di tutti i suoi membri:
a. convergenza delle intenzioni e delle convinzioni
b. fiducia reciproca
c. corresponsabilità
d. apertura e accoglienza delle linee programmatiche del Progetto
Educativo di Istituto
I soggetti dell’educazione
Protesa a realizzarsi in una collaborazione sinergica, la Comunità scolastica
riconosce come soggetti dell’educazione:




lo studente, protagonista dell’itinerario educativo della scuola;
i genitori, primi responsabili dell’educazione dei figli;
i docenti, formatori ed educatori degli allievi;
la comunità religiosa, animatrice e interprete del carisma
educativo della comunità;
7

gli operatori scolastici, collaboratori, con funzioni di natura varia,
dell’attività educativo – didattica.
Lo studente
Protagonista centrale della scuola, sa che la “vita quotidiana della classe è
il suo primo luogo d’impegno, dove si possono costruire insieme percorsi culturali
attivi e condivisi, e relazioni interpersonali di rispetto e di reciproco aiuto, con
particolare attenzione a chi è più debole”. (cfr. CEI, Per la scuola, 1995)
Quale continuazione e verifica del Piano dell'Offerta Formativa, la Scuola promuove
l’incontro con gli Ex Alunni, teso a:
 un arricchente scambio esperienziale, che, in riferimento al trascorso comune
iter formativo e al diversificato presente, può sviluppare un fecondo confronto,
in vista di un più solidale e consapevole cammino;
 verificare l'apporto delle competenze acquisite e la testimonianza della validità
dei principi educativi, responsabilmente assunti nel progetto esistenziale
specifico di ciascuno;
 confrontare il Piano stesso, indicare motivate conferme o suggerire opportune
modifiche, in risposta a esigenze pedagogiche innovative, determinate dal
mutare dei contesti culturali.
L'Alunno, protagonista del cammino formativo, trova nella nostra scuola
 una scuola di qualità, organizzata e gestita in vista dei propri bisogni
formativo-culturali;
 il rispetto della propria identità personale, socio-culturale e religiosa
 un'informazione chiara intorno al funzionamento della scuola, agli obiettivi
formativi, al percorso per raggiungerli, agli esiti delle prove scritte e orali, in
relazione ai parametri della misurazione e ai criteri di valutazione;
 riceve un aiuto personalizzato per orientarsi in ordine alle relazioni
umane, al piano di studio e alle scelte scolastiche e professionali
successive.
All’alunno viene chiesto:
 di comportarsi in modo rispettoso, leale e collaborativo nel rapporto
educativo con i diversi soggetti della scuola e nel confronto con la proposta
culturale cristiana;
8



di manifestare adesione seria, sincera e operosa alle proposte educativodidattiche, riconoscendo e rispettando l'operato degli Insegnanti,
frequentando le lezioni con regolarità, interesse e impegno,
sottoponendosi alle verifiche e alle valutazioni del processo formativoculturale, restituendo puntualmente le prove scritte, firmate dal genitore,
contribuendo a perseguire un positivo esito scolastico;
di partecipare alla vita della scuola, rispettando il Regolamento d'Istituto,
le decisioni collegialmente assunte e le regole della convivenza civile;
di rispettare l'ambiente e il patrimonio della scuola come bene proprio e di
tutti.
Integrazione degli alunni disabili, con DSA e con Bisogni Educativi
Speciali (BES)
L’Istituto opera con particolare attenzione per l’integrazione degli alunni disabili,
favorendo pure il diritto alla PERSONALIZZAZIONE E AL SUCCESSO
FORMATIVO nell’apprendimento per tutti gli studenti in situazione di difficoltà o con
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Nella scuola non esistono barriere architettoniche
e gli alunni portatori di handicap possono accedere a tutti gli ambienti utilizzandone
le strutture. Nei confronti degli alunni disabili, l'Istituto persegue le finalità
sottoelencate:
 Favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto
dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare
riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione.
 Soddisfare al meglio le esigenze differenziate degli alunni diversamente
abili, con particolare attenzione al servizio scolastico, per favorire il diritto
di crescere con i loro pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Per gli alunni con DSA o BES il Consiglio di Classe predispone un Piano Didattico
Personalizzato; per gli alunni con certificazione di handicap si definisce una
programmazione educativa individualizzata (PEI) basata sull'analisi del profilo
dinamico funzionale dell'alunno (PDF).
L’Istituto, in linea con il carisma di carità della Congregazione, assume in
proprio la retribuzione dei docenti di sostegno, nel chiaro intento di una solidale
condivisione con le famiglie degli alunni disabili.
9
I Genitori1
Anche nella Scuola Cattolica i genitori rimangono i primi responsabili
dell'educazione dei figli, rifiutando ogni tentazione di delega educativa, e sono a
pieno
titolo
membri
della
comunità
educante.
La loro responsabilità e il loro compito si articolano in alcune direzioni ben precise.



1
Anzitutto, i genitori sono tenuti a rendere autentiche le motivazioni in
base alle quali operano la scelta della Scuola Cattolica. A questo proposito
non è sufficiente la ricerca di un ambiente rassicurante e protetto,
culturalmente ed educativamente ricco; i genitori devono comprendere che
la Scuola Cattolica ha una sua identità e un suo progetto, che qualificano
la sua proposta culturale e pedagogica e non ammette una presenza
indiscriminata e non consapevole. Questo comporta che essi devono
conoscere e condividere, con interiore disponibilità, ciò che la Scuola
Cattolica propone, anche per evitare pericolose fratture tra l'intervento
educativo della scuola e quello della famiglia.
I genitori sono anche chiamati a collaborare alla realizzazione del progetto
educativo, secondo la competenza che è loro propria e che si definisce
prevalentemente nel precisare gli obiettivi educativi cui la scuola tende.
In particolare essi potranno arricchire questo progetto rendendo vivo ed
esplicito il clima familiare che deve caratterizzare la comunità educante.
I genitori, infine, essendo contemporaneamente membri della comunità
ecclesiale e civile, rappresentano il ponte più naturale tra la Scuola Cattolica
e la realtà circostante, sia per sensibilizzare le comunità cristiane a questo
problema, sia per sostenere dinanzi alle pubbliche autorità la priorità del
loro diritto educativo e il conseguente diritto di libera scelta scolastica per i
propri figli senza condizionamenti economici. In questo modo potranno dare
un grande sostegno alla vita della Scuola Cattolica. E lo stesso contributo
economico da loro assicurato, spesso a prezzo di notevoli sacrifici e
subendo una evidente ingiustizia, se dato con senso di responsabilità e
secondo le possibilità reali, potrà favorire il servizio della Scuola Cattolica
ai poveri, nella prospettiva evangelica
CEI, La scuola cattolica oggi in Italia, Paoline, Roma 1983, p. 30
10
della condivisione dei beni, per cui chi ha di più si fa disponibile a chi
meno possiede.
Una risorsa della Comunità educativa a servizio della famiglia:
l’AGeSC (Associazione Genitori Scuola Cattolica)
L'Associazione Genitori Scuole Cattoliche (A.Ge.S.C.) è associazione nazionale di
genitori per la famiglia, l'educazione e la scuola cattolica. Essa, proponendosi di
operare in adesione ai principi e valori della fede cattolica ed al Magistero della
Chiesa, sostiene:
-
il primato della famiglia nell'educazione e nell'istruzione dei figli, in
ragione del sacramento del Matrimonio, per diritto naturale dei genitori e
per diritto-dovere costituzionale;
-
il diritto dei genitori di scegliere a fini educativi, in piena coscienza e
libertà, per i propri figli le istituzioni, le modalità ed i momenti più rispondenti
ai propri convincimenti morali, religiosi e civili;
-
la necessità di qualificare e promuovere la scuola cattolica secondo i
principi sanciti dal Concilio Vaticano II, nel documento Gravissimum
educationis, e dal costante insegnamento del Magistero della Chiesa.
L’AGeSC organizza e sostiene inoltre molteplici iniziative in diversi campi di
intervento, mirate a sostenere l’istanza della libertà di insegnamento e di scelta
dell’educazione.
I Docenti
Assumono un ruolo di particolare rilievo nella realizzazione del piano dell’offerta
formativa, secondo l’identità specifica dell’Istituto, consapevoli della responsabilità
che loro compete all’interno della comunità scolastica e che comporta:
l’impegno nel cammino di crescita umana, disponibile all’obiettiva verifica
personale, in coerenza con gli atteggiamenti richiesti dal compito educativo
secondo l’indirizzo dell’Istituto;
11


il consolidamento della professionalità docente come sintesi di capacità
pedagogica, possesso sicuro e sempre aggiornato dei contenuti disciplinari,
abilità metodologico-didattica, capacità di programmazione individuale e
collegiale;
il dovere della chiarezza e della trasparenza nel processo educativo-didattico,
che lo impegna:

a esprimere la propria offerta formativa

a motivare i propri interventi educativo-didattici

a esplicitare le strategie di intervento, gli strumenti di verifica, i
parametri di misurazione e i criteri di valutazione

a far conoscere gli esiti delle prove scritte consegnate entro breve
termine, e quelli delle prove orali
La Comunità religiosa
E’ animatrice e custode del carisma educativo e di carità di Paola Di Rosa.
Alla Comunità educativa dedica vita, energie, intelligenza e cuore in uno stile di
servizio e accoglienza.
Offre un apporto rilevante all’azione formativa attraverso una presenza
attenta a:
1. rendere testimonianza con la vita, la parola, la missione all’unico
Maestro, Cristo, via , verità e vita;
2. promuovere la formazione umana e cristiana della persona
attraverso la valorizzazione dell’intima ricchezza delle sue
energie;
3. suscitare in chi avvicina il senso della responsabilità, l’entusiasmo
per tutto ciò che è buono e bello;
4. vivere accanto ai giovani con una presenza semplice, cordiale,
ottimista, serenamente disponibile;
5. creare un clima di collaborazione con i docenti e con le famiglie
degli alunni in uno stile di autenticità e corresponsabilità;
6. “curare” = prendersi cura intenzionalmente dell’educazione dei
ragazzi e dei giovani esponendosi, con serena fermezza, al gioco
della fiducia reciproca;
7. orientare l’intera comunità educante a percorrere l’itinerario
formativo che passa dalla tolleranza all’accoglienza della realtà
12
multiculturale e alla ricerca di confronto, attraverso il dialogo,
che porta a riconoscere i valori e i limiti di ogni cultura;
8. promuovere il dovere della giustizia e della solidarietà;
9. suscitare l’amore per la ricerca dell’autentica libertà e della
verità;
10. favorire nella scuola, attraverso il Progetto educativo, un
autentico modello di convivenza umana, luogo di incontro,
ascolto, comunicazione ed esperienza vitale dei valori.
In particolare la Comunità religiosa è responsabile:





della direzione e della gestione dell’Istituto;
della scelta e dell’assunzione dei Docenti e del personale ausiliario;
dell’incremento dei rapporti di complementarietà tra docenti, alunni e genitori
nel rispetto dei ruoli e delle competenze;
degli ambienti e delle attrezzature necessarie all’attività scolastica;
dell’amministrazione scolastica, della gestione delle risorse e di tutti gli altri atti
che coinvolgono la sua diretta responsabilità.
Il Personale non docente
Offre un apporto significativo all’azione formativa della comunità educativa
attraverso:
1. la presenza e un servizio attento alla individuazione e alla esplicazione
degli interventi da attuare in forma diversa e complementare agli altri
membri della Comunità;
2. la personale testimonianza dei valori della fede e della convivenza civile;
3. la ricezione e intercomunicazione dei dati comportamentali, rilevati nei vari
momenti della giornata del ragazzo.
6. Modalità organizzative
All’interno dell’Istituto ognuno svolge, secondo la propria competenza e il proprio
ruolo, alcune inconfondibili funzioni che distinguiamo come:
13
.
.
funzioni di responsabilità
funzioni di partecipazione
Funzioni di responsabilità
Gestore: è il legale rappresentante della scuola, responsabile della sua
direzione e gestione amministrativa.
Coordinatrice: ha la responsabilità dell’andamento educativo e didattico della
scuola. Presiede il lavoro collegiale dei docenti e verifica la programmazione
delle varie discipline, seguendone lo svolgimento operativo.
Vicari della Coordinatrice: hanno funzione di delega e collaborazione.
Consiglio di Istituto: è l’organo di rappresentanza di tutte le componenti
scolastiche. Delibera le scelte generali di organizzazione e programmazione
della vita della scuola della scuola
Coordinatore di classe: è scelto dalla Coordinatrice per la sola Scuola
Secondaria e proposto al Collegio dei Docenti. E’ in costante rapporto con alunni
e famiglie ed è il portavoce del Consiglio di Classe.
Funzioni di partecipazione
Collegio Docenti: ha funzione di programmazione degli orientamenti educativi
e didattici della scuola;
Consigli di Classe: hanno funzione di coordinamento didattico e dei rapporti
interdisciplinari nonché della valutazione periodica degli alunni;
Assemblee dei Genitori: favoriscono la conoscenza reciproca dei genitori;
promuovono lo scambio di idee sulla formazione umana e cristiana degli alunni;
hanno funzione di proposta in ordine alla qualità e all’efficacia dell’offerta formativa
14
Scuola Primaria
L’offerta formativa della scuola
1.2. Organizzazione del tempo scuola
L’attività didattica si svolge in cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì.
Orario antimeridiano: da lunedì a venerdì: ore 8.30 - 12.30;
Orario pomeridiano: da lunedì a venerdì: ore 13.30 - 15.30 (con la sola
eccezione delle classi PRIME che il VENERDI’ terminano alle ore 12.30).
. PRE-SCUOLA: la scuola garantisce l’accoglienza degli alunni a partire dalle
ore 7.30.
Alle ore 8.15 gli insegnanti li conducono nelle aule. Alle 8.30 si cominciano le
lezioni. Gli alunni sono tenuti alla presenza in aula entro le ore 8.25.
. POST-SCUOLA: la Scuola offre, dopo l’orario scolastico, la possibilità del
Doposcuola, dalle 16.30 alle 17.30.
. SERVIZIO MENSA: gli alunni possono usufruire del servizio mensa seguito da
gioco libero o organizzato, sorvegliato.
Moduli orari settimanali
La nostra scuola, introduce nella propria offerta formativa il principio delle ore
Opzionali/Facoltative e offre l’opportunità di scegliere tra due moduli:
MODULO BASE: 924 ore annue. 28 ore settimanali. 4 ore il mattino (8.30 12.30) per tutti i cinque giorni e 2 ore il pomeriggio (13.30 – 15.30) per quattro
giorni. Il venerdì pomeriggio è libero.
15
Tale scelta è maggiormente rispondente ai ritmi di maturazione psicofisica dei
bambini, nonché rispettosa dell’alternanza di tempi di lavoro scolastico,
domestico ed extrascolastico.
MODULO POTENZIATO: 990 ore annue. 30 ore settimanali. 4 ore il mattino (8.30
-12.30) e 2 ore il pomeriggio (13.30 – 15.30) per tutti e cinque i giorni.
1.3. I percorsi curricolari
Il curricolo scolastico della scuola primaria è articolato in cinque assi disciplinari:


asse linguistico: Italiano, Inglese, Religione Cattolica
asse artistico-espressivo: Arte e Immagine, Corpo movimento e sport,
Musica;



asse matematico: Matematica
asse scientifico-tecnologico: Scienze, Tecnologia e Informatica¸
asse storico-sociale: Storia, Geografia.
Il curricolo obbligatorio e opzionale prevede il seguente orario:
classi 1"
classi 2"
classi 3"
classi 4"
classi 5"
Religione
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
Italiano
8 ore
7 ore
6 ore
6 ore
6 ore
Matematica
6 ore
6 ore
6 ore
5 ore
5 ore
16
Tecnologia
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
Lingua Inglese
1 ora
2 ore
2 ore
3 ore
3 ore
Storia e Geografia
2 ore
2 ore
4 ore
4 ore
4 ore
Scienze Naturali e
Sperimentali
2 ora
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
Musica
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
Corpo, Movimento
e Sport
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
Arte e Immagine
2 ore
2 ore
1 ore
1 ore
1 ore
Totale
orario
obbligatorio
27 ore
27 ore
27 ore
27 ore
27 ore
Attività OpzionaliFacoltative
X
3 ore
3 ore
3 ore
3 ore
Totale
potenziato
X
30 ore
30 ore
30 ore
30 ore
orario
Metodologie didattiche
Le metodologie tengono conto delle attività da svolgere e dei diversi modi di
apprendere degli alunni. Pertanto si prevedono momenti di attività manipolative,
conversazione, gioco, esplorazione e ricerca ambientale, lezione frontale e attività
17
di laboratorio. Lo sviluppo della capacità relazionale, trasversale a tutte le attività, è
favorito dalle diverse tipologie di gruppi di lavoro (gruppi misti, piccoli gruppi,
semiclasse, coppie). Si utilizzano di norma strumenti sia informali che strutturati
(come le nuove tecnologie).
1.3. Valutazione degli apprendimenti
La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione
docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché
dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.
Nella Scuola Primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli
alunni è espressa in decimi, è riportata in lettere nei documenti di valutazione ed
illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto.
I criteri utilizzati nella correzione delle verifiche formative e sommative sono i
seguenti:
Griglia rilevazione conoscenze e abilità
Voti Conoscenze
4
Non acquisite le
conoscenze
essenziali.
5
Le conoscenze
sono lacunose,
parziali e
superficiali.
6
Acquisite le
conoscenze
essenziali.
Abilità
Le capacità di attenzione e di concentrazione
presentano notevoli limiti.
L’esposizione è estremamente frammentaria e il
linguaggio non adeguato.
Non è in grado di eseguire semplici problemi o esercizi.
Le capacità di attenzione e di concentrazione
presentano limiti.
L’esposizione è frammentaria e lessicalmente
imprecisa.
Compie errori nell’esecuzione di problemi o esercizi
semplici.
Le capacità di attenzione e di concentrazione sono
sufficienti.
L’utilizzo delle conoscenze acquisite è poco sicuro.
L’esposizione non è sempre corretta e il linguaggio è
semplice.
Applica in modo meccanico e con poca sicurezza le
18
7
8
9
10
procedure apprese.
Le capacità di attenzione e di concentrazione sono
costanti.
Conoscenze
complete ma non L’esposizione è generalmente corretta e il linguaggio
adeguato.
approfondite.
Applica con discreta sicurezza le procedure apprese.
Le capacità di attenzione e di concentrazione sono
costanti e prolungate.
Conoscenze
complete e sicure. L’esposizione è corretta e ordinata e il lessico è vario.
Applica regole e procedimenti in modo corretto e sicuro.
Le capacità di attenzione e di concentrazione sono
costanti e prolungate.
Possiede
Interviene con prontezza e intuizione.
conoscenze
L’esposizione è corretta e ordinata e il lessico è vario e
complete, sicure
appropriato.
che sa
Rielabora in modo pertinente e autonomo i contenuti.
organizzare in
modo autonomo. Applica con precisione regole e procedimenti nella
soluzione di problemi anche complessi.
Le capacità di attenzione e di concentrazione sono
costanti e prolungate.
L’esposizione è corretta, appropriata e il lessico è ricco.
Conoscenze
Rielabora in modo autonomo e personale le
complete, sicure e
conoscenze.
approfondite.
Applica con precisione regole e procedimenti nella
soluzione di problemi complessi, in situazioni strutturate
e non.
Nella valutazione delle verifiche (scritte e orali), il Collegio dei Docenti ha
approvato l’utilizzo dei mezzi voti (per esempio: 6 ½ , 7 ½ ...).
Concorrono alla valutazione degli alunni:
Valutazione diagnostica:
analisi della situazione iniziale dei requisiti di base per affrontare i processi di
apprendimento.


Osservazioni
Prove semistrutturate
19

Libere elaborazioni
Valutazione in itinere:
verifica costante della validità dei processi formativi e monitoraggio del processo di
apprendimento.





Osservazioni
Prove strutturate / semistrutturate
Esposizione
Interrogazione orale
Libere elaborazioni
Le valutazioni diagnostica e in itinere vengono effettuate dal docente della singola
disciplina e dall’alunno attraverso il processo di autovalutazione.
Valutazione intermedia e finale:
consente di fare un bilancio degli apprendimenti, mediante l’attribuzione di voti
espressi in decimi e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale e
personale mediante un giudizio analitico.
Le valutazioni intermedie e finali vengono effettuate dal Consiglio di Classe.
Criteri di valutazione intermedia




Livello di partenza
Reale valutazione delle discipline
Impegno costante
Progresso dell’apprendimento
Criteri di valutazione finale




Livello di maturazione dell’autonomia operativa
Capacità di colmare le lacune evidenziate
Reale consapevolezza del livello di apprendimento
Continuità nell’impegno
20
Valutazione degli apprendimenti
Relativamente alla valutazione finale i docenti, con decisione assunta all’unanimità,
possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e
comprovati da specifica motivazione.
Al termine della Scuola Primaria, all’alunno ammesso al primo anno della Scuola
Secondaria di Primo Grado, viene rilasciata una certificazione delle competenze
acquisite.
Valutazione del comportamento
Il comportamento è oggetto di valutazione del Consiglio di Classe insieme alla
valutazione degli apprendimenti (e alla certificazione delle competenze per le
sole classi QUINTE).
Parametri per l’attribuzione del giudizio di comportamento:







Rispetto delle persone, degli ambienti e delle strutture.
Rispetto delle regole della classe e della scuola.
Partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche.
Disponibilità ad apprendere.
Relazioni positive.
Costanza nell’impegno.
Frequenza e puntualità.
Il giudizio sul comportamento, formulato durante lo scrutinio intermedio e finale dal
Consiglio di classe, si esplicita secondo queste voci in ordine decrescente:
 corretto e responsabile
 corretto
 generalmente corretto
 non sempre corretto
 scorretto
21
1.4. Criteri di formazione delle classi prime
L'Istituto favorisce l'inserimento dei bambini di 5/6 anni, predisponendo
momenti di incontro durante l'anno scolastico con le classi Prime, allo scopo di
avviare momenti di reciproca conoscenza, facilitare l'inserimento e garantire il
benessere scolastico.
All’inizio di ogni anno scolastico la scuola dedica un congruo tempo di
osservazione prima della formazione delle classi.
PROGETTO ACCOGLIENZA per i bambini delle classi PRIME
Finalità
Osservare e conoscere i bambini in entrata alla scuola primaria per rivelarne dati
utili alla formazione delle sezioni.
Obiettivi
EDUCATIVO: osservare i bambini per rilevarne le abilità sociali.
DIDATTICO: osservare e rilevare le abilità cognitive.
Metodologia
Le giornate si struttureranno nel seguente modo:
ACCOGLIENZA- gli alunni si ritroveranno in uno spazio comune stabilito.
PRIMA ATTIVITÀ
RICREAZIONE
SECONDA ATTIVITÀ
SALUTO - gli alunni si ritroveranno nel luogo dell’accoglienza.
Le attività si svolgeranno con le seguenti modalità:
 attività in gruppo;
 attività a coppie;
 attività individuale sottoposta all’osservazione dell’insegnante;
 gioco strutturato;
 gioco libero.
Ambiente
Il progetto si svolgerà nei seguenti spazi dell’istituto:
 palestra;
22
 laboratorio di arte-immagine;
 aula;
 spazio esterno.
Strumenti
Si prevede l’utilizzo di:
materiale vario a seconda dell’attività proposta;
griglie strutturate d’osservazione.
Tempi
Il progetto si realizzerà in un tempo congruo in relazione alle esigenze
espresse dagli insegnanti.
Verifica e valutazione del progetto
In itinere
Gli insegnanti si confrontano al fine di:
verificare la validità delle proposte effettuate in relazione all’obiettivo
proposto; verificare le modalità di gestione spazio/tempo.
Finale
Gli insegnanti si confrontano al fine di:
verificare la validità delle proposte effettuate in relazione all’obiettivo
proposto; analizzare e condividere i dati raccolti.
1.5. Rapporti scuola-famiglia
La programmazione annuale degli incontri con le famiglie è la seguente:
Periodo
Appuntamento
Settembre/Ottobre: Assemblee, presiedute dalla Coordinatrice per fornire
informazioni sulla situazione d’ingresso, sull’offerta
23
formativa; elezioni dei genitori rappresentanti di classe
Novembre
Gennaio
Marzo
Aprile
Giugno
Inizio colloqui settimanali su appuntamento
Consegna del Documento di Valutazione del primo
quadrimestre
Riapertura dei colloqui settimanali
Chiusura dei colloqui settimanali
Consegna del Documento di Valutazione finale
Consegna della Certificazione delle competenze per le
classi QUINTE
Rimane dovere prioritario della famiglia tenersi costantemente informata circa
l’andamento dell’alunno, soprattutto attraverso i documenti di valutazione, i
colloqui individuali con docenti e coordinatrice, le comunicazioni scuola-famiglia
registrate sul DIARIO personale.
Modalità e tempi colloqui docenti-genitori; coordinatrice-genitori
Il colloquio dei genitori con i singoli docenti avverrà in base agli orari di ricevimento
stabiliti e comunicati dalla Coordinatrice all’inizio dell’anno scolastico.
Per incontrare i docenti specialisti delle discipline di INGLESE, MUSICA e CORPO
MOVIMENTO SPORT e TECNOLOGIA, fatto salvo il periodo sopra indicato, i
colloqui si svolgeranno nel pomeriggio di VENERDI’, dalle ore 13.30 alle ore 16.30,
secondo un calendario che verrà comunicato all’inizio di ogni periodo di ricevimento.
N.B. Per le classi PRIME non si prevedono colloqui con i docenti specialisti
nel I QUADRIMESTRE.
24
Scuola Secondaria di I Grado
2.1. Criteri di formazione delle classi prime e di assegnazione delle
classi ai Docenti
La formazione delle classi prime è di competenza della Coordinatrice che,
considerata attentamente la valutazione e il giudizio della scuola di origine degli
alunni, le richieste (non vincolanti) delle famiglie e la provenienza, procede alla
composizione delle sezioni mirando a:


evitare la concentrazione di casi problematici
creare classi miste, con presenza equilibrata di maschi e femmine, ed
eterogenee al loro interno per facilitare l'inserimento e la socializzazione degli
alunni.
Nell'assegnare le classi ai Docenti privilegia di norma il valore della continuità
educativo-didattica.
2.2. Caratteristiche e modalità di lavoro degli Organi Collegiali
L'Istituto promuove la collaborazione fra tutte le componenti della Comunità
Educativa: insegnanti, genitori, alunni mediante la partecipazione agli OO.CC.
All’inizio dell’anno il Collegio dei Docenti elabora la programmazione curricolaredidattico-educativa e i percorsi formativi in base agli obiettivi e alle finalità delle
Indicazioni nazionali; stabilisce i criteri ed i parametri di valutazione degli obiettivi
specifici e quelli di valutazione della situazione iniziale e finale. Indica al Consiglio
di Classe i termini generali di attuazione delle attività di orientamento, para ed
extrascolastiche, gli interventi di recupero; propone al Consiglio d’Istituto uscite
didattiche , visite guidate e gite d’Istruzione.
Piano dell’aggiornamento e della formazione di Istituto
L’aggiornamento del corpo docente è promosso attraverso:
25




corsi sull’utilizzo degli strumenti informatici nell’ambito didattico,
momenti di spiritualità in circostanze significative dell’anno liturgico e
scolastico;
partecipazione e convegni promossi dalla FIDAE e AGIDAE;
corsi di aggiornamento, seminari, interventi di esperti relativi a temi
specifici della didattica e dell’educazione.
2.3. Progettazione curricolare
Il curricolo è inteso come modalità attraverso cui, nel tempo, si esplicita una
progettazione didattica, attraverso la quale è possibile definire ciò che uno studente
dovrà essere in grado di fare in termini di abilità e prestazioni, segnali
dell’apprendimento avvenuto e traccia della maturazione di competenze che l’alunno
deve acquisire al termine di un ciclo scolastico o di un segmento di esso. Il Collegio
dei Docenti, nella programmazione di inizio anno scolastico, in coerenza con le
disposizioni ministeriali, pianifica finalità, obiettivi, metodologie e strategie di
intervento tese alla pianificazione della progettazione curricolare-didattico-educativa,
verificando attentamente l’efficacia della proposta formativa che si intende attuare.
Organizzazione del tempo scuola
La Scuola Secondaria di I grado "Ancelle della Carità ", attenta alle
esigenze delle famiglie, ha scelto di attuare la settimana corta che prevede la
frequenza scolastica dal lunedì al venerdì con rientri pomeridiani diversificati
(martedì e giovedì).
Questa sperimentazione si è mostrata efficace già dall'anno scolastico 2001-2002.
La suddivisione oraria rispetta il principio di funzionalità all'interno di
tutto il sistema scolastico ed è attenta alla capacità di concentrazione degli
alunni. Considerata la centralità dell'allievo, l'attivazione dei percorsi didattici
tiene conto dei livelli di partenza, dei bisogni e degli interessi che via via
emergono negli alunni.
Ai ragazzi delle famiglie che ne fanno richiesta viene offerto, nei giorni di
lunedì e mercoledì, il servizio di DOPOSCUOLA.
26
Nel corso del I e del II Quadrimestre, con diverse scansioni periodali, la scuola
propone per gli alunni che presentano serie difficoltà nell’apprendimento, interventi
di RECUPERO.
Modulo orario settimanale
990 ore annue pari a 29 ore settimanali + 33 ore annuali destinate ad attività di
approfondimento dell’ambito delle materie letterarie, da svolgersi in orario
antimeridiano e pomeridiano:
Il modulo garantisce l'insegnamento delle materie obbligatorie fornendo strumenti
formativi utili per il conseguimento degli obiettivi di base in continuazione con
l'alfabetizzazione assicurata dalla scuola primaria.
Italiano
5
Storia
2
Geografia
2
Matematica
4
Scienze
2
Tecnologia e Informatica
2
Inglese
3
2° Lingua comunitaria - TEDESCO
2
Arte e Immagine
2
Musica
2
Scienze motorie e sportive
2
Religione
1
Attività di approfondimento materie letterarie
1
Totale ore settimanali
curricolo obbligatorio
30
27
Orario delle lezioni
A seconda del modulo orario
scelto, gli alunni frequentano
le lezioni dal LUNEDI’ al
VENERDI’, nelle mattinate e
nei pomeriggi indicati a inizio
anno nell’orario scolastico.
Gli alunni devono trovarsi in
classe almeno 5 minuti
prima dell’inizio delle
lezioni, accolti dai docenti
responsabili della prima ora.
Obiettivi di apprendimento e traguardi di competenza
Il Collegio dei Docenti, nella pianificazione dell’attività didattica, finalizza gli obiettivi
di apprendimento, contenuti nel testo delle Indicazioni per il curricolo, al
raggiungimento dei traguardi di competenza individuati al termine del primo ciclo di
istruzione.
Strategie operative comuni
Gli insegnanti, pur nella specificità di ogni disciplina, terranno in considerazione
i seguenti criteri nell’impostazione dell’attività didattica:
- la gradualità nell’organizzazione dei contenuti che saranno articolati
-
attraverso unità didattiche e moduli in base a obiettivi prefissati dal
Consiglio di Classe
l’elaborazione di test di ingresso per materia che saranno effettuati all’inizio
dell’anno scolastico
l’elaborazione delle attività riguardanti i corsi di recupero e di potenziamento,
sulla base dei criteri espressi dal Collegio dei Docenti
l’individuazione per ciascuna classe degli obbiettivi educativi relativi all’ambito
cognitivo e comportamentale e le strategie necessarie per la loro
attuazione
l’individuazione dei contenuti minimi per ciascuna disciplina e gli strumenti
opportuni di verifica
COMPETENZE e CERTIFICAZIONE
Compito della scuola è quello di educare-istruendo. Ciò implica una grande
sfida: quella della scoperta del senso profondo di quel che si fa, che avviene mentre
si acquisiscono saperi, abilità e competenze. Una COMPETENZA è una capacità
portata a compimento attraverso l’uso e il padroneggiamento di conoscenze e abilità
acquisite ed esibite in un contesto dato mediante la combinazione armonica di
dimensioni cognitive, motivazionali e socio-affettive. La scuola, al termine degli
ESAMI conclusivi del primo ciclo rileva e registra i risultati
28
raggiunti dall'alunno con la certificazione finale delle competenze effettivamente
maturate. Il documento viene consegnato alle famiglie e deve essere presentato
alla scuola superiore scelta dall’alunno.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la
frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale. Per casi eccezionali, il Collegio
dei Docenti stabilisce motivate deroghe al suddetto limite.
La valutazione, intermedia e finale, degli apprendimenti e del
comportamento degli allievi e la certificazione delle competenze da essi acquisite
sono affidate ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e
didattiche previste nel curricolo.
Sulla base degli esiti della valutazione periodica, le istituzioni scolastiche
predispongono gli interventi educativi e didattici, ritenuti necessari al recupero e allo
sviluppo degli apprendimenti.
La valutazione degli apprendimenti e del comportamento viene espressa
in decimi attraverso il Documento di Valutazione, consegnato alle famiglie al
termine del I e del II Quadrimestre.
Criteri di valutazione intermedia
Nell'esprimere la valutazione intermedia si considerano:
 L’analisi della situazione in ingresso dell'alunno
 La valutazione dei risultati conseguiti durante il quadrimestre
 La progressione nell'apprendimento (crescente, costante, altalenante,
decisamente incostante, decrescente)
 La partecipazione ed interesse pertinenti e costruttivi nei confronti dei saperi
disciplinari
 Il livello di consapevolezza e di possibile sviluppo delle potenzialità personali
 Limiti, difficoltà e disponibilità espressi dall’alunno nel recepire i consigli e/o
i suggerimenti dell’insegnante (con riferimento ai corsi di recupero, ove
previsti, e/o ai lavori mirati e personalizzati)
29
Criteri di valutazione finale
Nell'esprimere la valutazione finale si considerano:
 I risultati conseguiti nel corso dell’intero anno
 La progressione nell'apprendimento (crescente, costante, altalenante,
decisamente incostante, decrescente)
 La partecipazione e l'interesse pertinenti e costruttivi nei confronti dei saperi
disciplinari
 La maturazione del livello di consapevolezza e di reale sviluppo delle
potenzialità personali
 L'impegno e la tenacia dimostrati nel percorso di apprendimento
 La partecipazione attiva e curiosa alle attività (uscite, visite didattiche, gita,

desione a concorsi etc.) inerenti alle discipline con interiorizzazione
dell’esperienza
La capacità di condividere e/o assumere iniziative ed esperienze personali
a supporto, integrazione e arricchimento dell'attività didattica
Parametri di valutazione
4
Conoscenze
Competenze
Le conoscenze degli elementi di
base che caratterizzano i saperi
disciplinari e la metodologia
specifica corrispondente sono
incomplete o del tutto assenti.
La padronanza delle conoscenze e
l'applicazione di concetti, regole e
procedure risultano difficoltose e
male organizzate; la risoluzione di
problemi e/o la produzione di testi
sono errate o stentate.
L'esposizione è confusa e
approssimativa, il linguaggio
specifico è incerto, inadeguato, con
gravi errori a livello linguistico e
grammaticale.
30
5
6
7
8
Le conoscenze dei contenuti
sono assimilate in maniera
parziale, superficiale o non
significativa; la metodologia
disciplinare è incerta, difficoltosa
e non del tutto corretta.
L'assimilazione parziale e non
significativa dei contenuti rivela una
episodica applicazione degli stessi
ed una scarsa capacità di analisi e
soluzione di un problema;
l'esposizione non è sempre lineare e
coerente, le conoscenze lessicali e
l'uso della lingua sono imprecisi o
appena accettabili.
Le conoscenze dei contenuti
L'organizzazione dei contenuti e la
disciplinari basilari sono semplici loro applicazione al fine di una
e generalmente corrette; le
risoluzione del problema è
procedure metodologiche di
sostanzialmente adeguata, anche
applicazione, anche se guidate, se difficoltosa. L’esposizione, pur
si rivelano nel complesso
semplice, rivela ancora qualche
rispondenti alle richieste.
imprecisione a livello linguistico e
grammaticale. Il linguaggio utilizzato
è essenziale, ma corretto.
Le conoscenze dei contenuti
L'elaborazione delle conoscenze,
sono generalmente complete e
discreta e adeguata, permette di
sicure; le indicazioni
operare collegamenti tra le stesse,
metodologiche specifiche
di analizzare in maniera sicura un
vengono applicate
problema e di giungere alla sua
coerentemente.
soluzione. L'esposizione, chiara e
corretta, utilizza una terminologia
appropriata e generalmente varia.
La comprensione e la produzione di
testi sono buone. La rielaborazione
dei contenuti acquisiti è ancora
semplice.
Le conoscenze dei saperi
La padronanza delle conoscenze
disciplinari, sicure, complete ed disciplinari si concretizza nella piena
integrate con qualche apporto
assimilazione dei contenuti, nella
personale, sono acquisite tramite buona capacità di comprensione e
la buona e completa padronanza di interpretazione, nell'applicazione
delle indicazioni metodologiche. puntuale di concetti, regole e
procedure, nell'analisi e risoluzione
di problemi con risultati apprezzabili.
31
9
10
L'esposizione è chiara e poggia
sull'utilizzo di un linguaggio specifico
appropriato. L'autonomia di sintesi e
la capacità di rielaborazione si
integrano con apporti talvolta
originali e con collegamenti tra i
saperi acquisiti.
Le conoscenze si dimostrano
L'assimilazione completa dei
ampie, complete ed
contenuti si traduce nella capacità di
approfondite; le procedure
creare collegamenti tra i diversi
metodologiche disciplinari sono saperi. L'applicazione di concetti,
sicure, efficaci e ben articolate.
regole e procedure anche in
situazioni nuove si rivela sicura ed
esauriente. L'esposizione è chiara,
precisa e ricca grazie ad un utilizzo
corretto e specifico del linguaggio
settoriale. Apporti personali ed
originali contribuiscono al
raggiungimento di un processo
autonomo e soddisfacente di sintesi
e rielaborazione.
Le conoscenze dei contenuti
La padronanza dei contenuti e la
disciplinari sono pienamente
loro corretta applicazione
assimilate e si rivelano complete, dimostrano un'ottima capacità di
organiche ed approfondite. Le
comprensione, di analisi e di
indicazioni metodologiche sono soluzione di problemi. L'esposizione
interiorizzate e padroneggiate
è fluida, pertinente e ben articolata;
con sicurezza.
l'impiego di linguaggi specifici è
sicuro. Sintesi, organizzazione e
rielaborazione dei saperi sono
autonome. L'apporto critico,
originale e creativo, e la capacità di
operare collegamenti e di stabilire
relazioni tra le discipline
determinano il raggiungimento di un
livello di eccellenza nel processo di
apprendimento.
32
VALUTAZIONE INFORMATIVA DI META’ QUADRIMESTRE
I Consigli di Classe, nei mesi di novembre e marzo, inviano alle famiglie una
SCHEDA INFORMATIVA sulla situazione del ragazzo, riguardante le informazioni
essenziali relative all’apprendimento, con il chiaro intento di segnalare eventuali
serie difficoltà presentate dall’allievo al fine di porvi rimedio e sanare prontamente
eventuali lacune.
Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale
degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi
acquisite e' espressa in decimi. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero
all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
Modalità di verifica
L’attività didattica richiede l’effettuazione periodica di verifiche che prenderanno in
esame aspetti diversi in relazione alle diverse situazioni educative: l’acquisizione dei
contenuti, il metodo di lavoro, le abilità operative, le abilità tecnico-manuali.
Verifiche d’ingresso (diagnostiche)
Sono somministrati all’inizio di ogni anno scolastico test d’ingresso finalizzati alla
diagnosi della situazione di partenza, i cui risultati permetteranno di selezionare gli
obiettivi disciplinari e di approntare la programmazione più idonea agli stili di
apprendimento della classe.
Verifiche formative
Sono somministrate in itinere durante e/o al termine delle Unità di Apprendimento
per permettere non solo all’alunno una verifica tempestiva delle sue prestazioni
rispetto agli obiettivi prefissati, ma anche all’insegnante la validità della propria
programmazione. Esse consistono in interrogazioni o verifiche scritte con una
valutazione orientativa, la cui misurazione non rientra nella valutazione disciplinare.
Verifiche sommative
33
Sono prove di tipo oggettivo (prove scritte strutturate, semistrutturate,
interrogazioni orali) che hanno lo scopo di accertare le conoscenze e le
competenze acquisite dallo studente nell’ambito delle Unità di apprendimento.
Esse saranno valutate in DECIMI.
Si ritiene importante che le verifiche siano somministrate con equilibrio, vigilando che
gli alunni non siano gravati da un numero eccessivo di prove nello stesso periodo e
avendo cura di avvertire con discreto anticipo le date fissate.
Per gli alunni portatori di handicap e con DSA (Disturbo specifico dell’apprendimento)
sono previste verifiche differenziate per i primi e graduali per gli altri; per la loro
formulazione si terrà conto della specificità di ogni situazione, della programmazione
effettuata con l’insegnante di sostegno, del percorso seguito dall’alunno.
Per eventuali allievi extracomunitari o non di lingua italiana verranno posti come
obiettivo primario, fornire i primi rudimenti d’italiano per permettere loro di partecipare
alla vita scolastica con profitto attraverso lezioni individuali.
Le prove scritte saranno corrette e consegnate agli studenti entro 7 giorni dal loro
svolgimento, dopo la trascrizione dei voti sul registro personale dell’insegnante. Le
prove dovranno essere restituite entro la lezione successiva.
Le prove suddette, firmate da un genitore verranno depositate in segreteria come atti
ufficiali della scuola entro la settimana successiva alla consegna. La perdita degli
elaborati comporterà sanzioni disciplinari.
La seguente tabella esplicita i criteri utilizzati nella correzione delle verifiche scritte e
orali.
CONOSCENZE
1-4
5
Nessuna o gravemente
lacunose
Le conoscenze sono
lacunose, parziali e
superficiali.
ABILITA’
La durata attentiva e la capacità di concentrazione
sono quasi inesistenti. L’esposizione è estremamente
frammentaria e il linguaggio non adeguato. Non è in
grado di eseguire semplici problemi o esercizi.
La durata attentiva e la capacità di concentrazione
sono di fragile consistenza
L’esposizione è frammentaria poco ordinata
e lessicalmente imprecisa.
Compie errori procedurali nell’esecuzione di problemi
o esercizi semplici.
34
6
7
8
Conosce e comprende gli
elementi essenziali dei
saperi disciplinari in modo
globale ma non
approfondito.
Dispone di conoscenze
complete, ma non
approfondite, degli
argomenti disciplinari
affrontati.
Possiede conoscenze
complete e sicure.
9
Possiede conoscenze
complete, sicure e
approfondite
10
Possiede conoscenze
sicure e approfondite e
le sa utilizzare in modo
personale e finalizzato.
Esprime una sufficiente capacità di ascolto e di
concentrazione.
E’ in grado di utilizzare le conoscenze acquisite in
forma elementare.
Utilizza un linguaggio semplice ma abbastanza
preciso.
Applica in modo meccanico le procedure apprese.
Esprime un’attenzione e una concentrazione
orientate.
Utilizza un linguaggio generalmente corretto e
appropriato.
E’ in grado di cogliere i collegamenti più evidenti tra
i contenuti disciplinari.
Applica con discreta sicurezza le procedure e i metodi
disciplinari appresi.
Esprime un’attenzione e una concentrazione
prolungate e intenzionali.
Utilizza un linguaggio corretto e vario nel lessico.
Sa rielaborare con pertinenza i contenuti e operare utili
collegamenti disciplinari.
Applica regole e procedimenti in modo corretto e
sicuro.
Esprime attenzione intenzionale e lavora con metodo.
Utilizza un linguaggio corretto, appropriato e vario.
Rielabora in modo pertinente e personale i contenuti
operando, in modo autonomo alcuni collegamenti
interdisciplinari.
Applica con precisione regole e procedimenti nella
soluzione di problemi anche complessi.
Esprime attenzione intenzionale e lavora con metodo
razionale ed efficace.
Utilizza un linguaggio corretto, appropriato e ricco.
Rielabora, integrando in modo autonomo le
conoscenze interdisciplinari.
Applica con precisione regole e procedimenti nella
soluzione di problemi anche complessi.
35
Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire
l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà
personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e
nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che
governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette
regole si ispirano ai principi di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 24
giugno
1998,
n.
249,
e
successive
modificazioni.
La valutazione del comportamento e' espressa in decimi. Viene attribuita
collegialmente dal consiglio di classe; concorre alla valutazione complessiva dello
studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo
anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.
La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di
scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno
cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare.
Parametri per l’attribuzione del voto nel comportamento
Il giudizio complessivo che esprime il voto in comportamento dell’alunno tiene conto
dei seguenti obiettivi, presenti nel POF di Istituto e concordati nel Collegio Docenti,
ai sensi degli articoli 2-3 del D.L. 1 settembre 2008 n. 137.
Obiettivi
Indicatori (A)
Conoscere e rispettare le regole fondamentali della convivenza
civile
- Atteggiamento e rispetto delle regole come da regolamento di Istituto
e Patto Educativo di Corresponsabilità
Stabilire rapporti interpersonali di disponibilità,
collaborazione,
rispetto e partecipazione corretta alle attività e ai momenti della
vita scolastica
Indicatori (B)
36
Partecipazione al dialogo didattico-educativo e rispetto delle consegne
Voto
Descrittori (a)
Descrittori (b)
Assume persistenti atteggiamenti
gravemente scorretti nei confronti
dei diversi contesti educativi. Si è
reso responsabile di azioni lesive
nei confronti delle persone e/o
delle cose.
Sono state applicate le sanzioni
più gravi previste dal Regolamento
(ripetuti provvedimenti,
sospensione superiore ai 15
giorni).
Rispetta le regole in modo
saltuario e sotto costante
controllo. Sono state comminate
ripetute note sul diario e/o sul
registro, con convocazione della
famiglia.
Non accetta richiami.
Non dimostra specifico interesse per
l’attività didattica.
Non rispetta le consegne.
7
Assume un atteggiamento non
sempre rispettoso delle regole e
dei vari ambienti nei quali si trova
a interagire. Sono state
comminate ripetute note sul diario
e/o sul registro.
E’ poco disponibile al dialogo
educativo.
Segue in modo selettivo l’attività
didattica e non rispetta le consegne.
8
Rispetta sostanzialmente le
regole e l’ambiente.
9
Rispetta le regole in qualsiasi
contesto educativo e didattico.
E’ generalmente disponibile al
dialogo educativo. Partecipa alla
vita scolastica e rispetta
generalmente le consegne.
Collabora al dialogo educativo e
dimostra interesse per le attività
didattiche. Assolve le consegne.
5
6
e almeno 2 sul registro
37
Accetta con difficoltà il dialogo
educativo.
Partecipa con scarso interesse
all’attività didattica e sotto costante
controllo
10
Rispetta pienamente le regole
E’ collaborativo e propositivo in tutte
instaurando rapporti costruttivi con le situazioni.
tutti i soggetti della comunità
Assolve le consegne con puntualità.
scolastica.
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il terzo anno della scuola secondaria di primo grado si conclude con un
esame di Stato. Il Consiglio di Classe, in sede di SCRUTINIO FINALE, delibera
l’ammissione o la non ammissione degli alunni all’Esame di Stato, tenendo conto:




frequenza dei ¾ dell'orario obbligatorio
valutazione positiva (6) delle singole discipline
valutazione del comportamento
valutazioni espresse nel corso del triennio sul livello globale di
maturazione, con riguardo anche alle capacità ed alle competenze
raggiunte.
VALUTAZIONE DELL’ESAME DI STATO
All’esito dell’Esame di Stato conclusivo del I ciclo concorrono i risultati delle
prove scritte e orali e il giudizio di idoneità sul percorso scolastico triennale compiuto
dall’allievo nella Scuola Secondaria di I grado (espresso in decimi). Il voto finale è
costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel
giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o
superiore a 0,5.
Agli alunni che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere
assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta
all'unanimità.
2.4. Rapporti scuola-famiglia
La programmazione annuale degli incontri con le famiglie è la seguente:
38
Appuntamento
Periodo
Settembre/Ottobre:
Assemblee, presiedute dal Coordinatrice per fornire
informazioni sulla situazione d’ingresso, sull’offerta
formativa; elezioni dei genitori rappresentanti di classe
Novembre
Inizio colloqui settimanali su appuntamento
Consigli di classe aperti ai genitori rappresentanti di classe
Consegna SCHEDA INFORMATIVA I Quadrimestre
Colloqui generali
Dicembre
Consegna del consiglio orientativo (classi terze)
Gennaio
Sospensione dei colloqui individuali settimanali
Consegna del Documento di Valutazione del primo
quadrimestre
Consigli di classe aperti ai genitori rappresentanti di classe
Consegna SCHEDA INFORMATIVA II Quadrimestre
Marzo
Aprile
Riapertura dei colloqui settimanali
Colloqui generali
Maggio
Chiusura dei colloqui settimanali
Giugno
Consegna del Documento di Valutazione finale
Consegna della Certificazione delle competenze per le classi
terze
Rimane dovere prioritario della famiglia tenersi costantemente informata,
soprattutto attraverso i documenti di valutazione (Pagella, Scheda Informativa), i
colloqui individuali o generali con docenti e coordinatrice, le comunicazioni scuolafamiglia registrate sul libretto scolastico personale, dell’andamento dell’alunno.
Nel caso di situazioni particolarmente critiche o compromesse, la Coordinatrice, a
nome del Consiglio di Classe che presiede, invierà comunicazione alle famiglie degli
alunni tramite lettera raccomandata protocollata entro il mese di aprile.
39
Modalità e tempi colloqui docenti-genitori; coordinatrice-genitori
Il colloquio dei genitori con i singoli docenti avverrà in base agli orari di ricevimento
stabiliti e comunicati dalla Coordinatrice all’inizio dell’anno scolastico. Inoltre una
volta a quadrimestre si effettueranno colloqui generali con i docenti.
7. Ampliamento dell’offerta formativa (attività di integrazione al
curricolo)
La scuola, oltre alle attività strettamente connesse all’insegnamento/apprendimento,
propone altre iniziative di integrazione al curricolo.
Attività di sostegno agli studenti
Progetto accoglienza
Il Consiglio delle classi prime predispone il Progetto Accoglienza, da sviluppare in
modo integrato con la restante attività didattica, per facilitare l’inserimento degli alunni
nel nostro Istituto e aiutarli a transitare in modo sereno e didatticamente proficuo da
un’esperienza scolastica ad un’altra, diverse per organizzazione del tempo, standard
di prestazioni, impegno richiesto.
Il Progetto accoglienza si realizza in tempi diversificati:
a. con la predisposizione di una settimana di accoglienza (visite
all’ambiente, giochi, presentazione attività) per le classi Prime
elaborata e curata dai docenti e dai ragazzi delle classi Terze.
b. con la proposta della giornata dell’accoglienza realizzata nel
mese di settembre.
Il progetto è finalizzato a:

inserirsi positivamente nella scuola secondaria

rafforzare il ruolo della scuola nella più generale prevenzione del
disagio adolescenziale
40
Interventi didattico-educativi integrativi (RECUPERI)
Nel caso di alunni che manifestino difficoltà di apprendimento il Consiglio di
CLASSE:







esamina i dati raccolti, la situazione di partenza (abilità di base, ritmi di
apprendimento, situazione familiare, provenienza socio-culturale,
problematiche specifiche)
indica possibili interventi specifici all’interno della classe per stimolare
l’apprendimento e la partecipazione, la socializzazione e l’acquisizione di
comportamenti responsabili
stabilisce il calendario delle attività di recupero
richiede una particolare collaborazione della famiglia per comprendere le
difficoltà incontrate dall’alunno e per concordare le linee di intervento per
favorirne il superamento
in caso di problematiche gravi concorda con la famiglia il ricorso ad esperti
esterni
fissa in modo chiaro gli obiettivi minimi che l’alunno dovrà raggiungere,
anche in vista della valutazione finale.
Vacanze studio all’estero
La scuola organizza, durante l’anno scolastico o nel periodo estivo, vacanze studio
all’estero (in paesi di lingua inglese e tedesca) con accompagnatore di fiducia scelto
dalla scuola stessa.
La proposta di un soggiorno-studio è una possibilità offerta agli studenti all'interno del
progetto formativo che caratterizza il nostro Istituto.
Accanto ai contenuti strettamente didattici che hanno lo scopo di migliorare ed
approfondire la lingua straniera, gli studenti vengono in contatto con una cultura e con
usi, tradizioni ed abitudini tutti da scoprire; si vive una nuova forma di socializzazione
fino ad arrivare all' acquisizione di maggiore consapevolezza, determinazione ed autogestione.
Il soggiorno- studio si articola su un armonico alternarsi di studio, il mattino, ed attività
dinamiche nel pomeriggio; l'approccio didattico è moderno e si avvale della
professionalità di insegnanti madrelingua specializzati nell'insegnamento delle lingue
inglese e tedesca agli stranieri. Gli studenti, sempre accompagnati dal proprio
insegnante, vengono assistiti da un tutor per tutta la giornata e per tutta la durata del
41
soggiorno. Inoltre, con la formula del soggiorno in famiglia, lo studente può
concretizzare le sue conoscenze ed immergersi direttamente nella cultura e nella lingua
inglese o tedesca. Le famiglie sono personalmente selezionate dagli organizzatori, sono
disponibili e sensibili ad ogni esigenza dell'ospite e sempre in contatto con il tutor e
l'insegnante accompagnatore

Iniziative di solidarietà
La Scuola Cattolica assume come suo impegno specifico - e a nuovo titolo oggi di
fronte alla inadempienze della famiglia e della società in questo settore - la formazione
integrale della personalità cristiana dell'alunno; in ordine all'attuazione della sintesi fra
fede e vita nella persona dell'alunno, è cosciente che l'uomo deve essere formato a un
processo di continua conversione per poter esser ciò che Dio vuole che sia. Essa
insegna ai giovani a dialogare con Dio nelle varie situazioni della loro vita personale.
Inoltre li stimola a superare l'individualismo e a scoprire, alla luce della fede, che sono
chiamati a vivere, in maniera responsabile, una specifica vocazione in solidarietà con
gli altri uomini. La trama stessa dell'umana esistenza li invita, in quanto cristiani, a
impegnarsi nel servizio di Dio a vantaggio dei propri fratelli e a trasformare il mondo
perché diventi dimora degna degli uomini. In quest’ottica la nostra scuola propone per
tutte le classi dell’Istituto, soprattutto in periodi particolarmente significativi (Avvento e
Quaresima) alcune iniziative di sostegno e aiuto per progetti di solidarietà.

Corsi integrativi elettivi

CERTIFICAZIONE TRINITY
In risposta alle numerose esigenze di formazione e certificazione nell’ambito
delle lingue straniere che provengono sia dai nostri alunni sia dalla realtà del nostro
territorio, il nostro Istituto propone a tutti gli alunni a partire dai 7 anni d’età l’inserimento
nel progetto di esami in SPOKEN ENGLISH del Trinity College per l’anno scolastico
corrente.
Trinity è un ente certificatore accreditato dalle autorità competenti nel Regno
Unito. In Italia il Trinity è uno degli Enti inclusi nel protocollo di intesa tra Enti Certificatori
e Ministero dell’Istruzione durante il Progetto Lingue 2000 e nell’Accordo Quadro con la
Conferenza dei Rettori delle Università italiane nell’ambito del progetto CampusOne.
L’esame consiste in una conversazione fra lo studente ed un esaminatore del Trinity,
42
un docente madrelingua qualificato e con esperienza pluriennale che risiede nel regno
Unito e che viene appositamente convocato in Italia per la data della sessione d’esame.
L’esame si differenzia a seconda del grado scelto.
Ha una durata che varia a seconda del livello: da 5 a 7 minuti nel livello iniziale, 10
minuti per il livello elementary, 15 minuti per il livello intermedio e 25 minuti per il livello
avanzato.

Laboratorio MUSICALE
Due insegnanti qualificati tengono corsi di chitarra classica e pianoforte per
tutti gli allievi che dimostrano inclinazioni musicali e scelgono di partecipare a questo
laboratorio per iniziare un serio e costante studio dello strumento.
Oltre al repertorio classico vengono inclusi brani di tutti i generi musicali appositamente
trascritti dagli insegnanti su richiesta degli allievi.

Raccordi con enti locali e territorio
La scuola mantiene i contatti con gli enti locali per partecipare a iniziative che
possano risultare utili e formative per i ragazzi.
Hanno dato la disponibilità a collaborare con la scuola per progetti comuni e per
attività formative le seguenti Associazioni e i seguenti Enti:
Enti e Associazioni del territorio
Aree di intervento e attività da proporre agli
alunni
ASL + Consultorio familiare
Disagio -Handicap
Cooperativa Fraternità
Progetti educazione affettiva
AGeSC
Supporto organizzativo al POF; Progetti L.R.
23/1999 e L.R. 1/2008
43
Parrocchia S. M. Assunta
Oratorio San Sebastiano
Proposte di formazione e di pastorale giovanile
Biblioteca comunale dei
ragazzi
Progetto lettura
Consorzio Parco Oglio
Nord
Progetti di educazione ambientale
Polizia locale
Educazione stradale
UBI Banca Popolare di
Bergamo
Progetti educazione finanziaria
44

Attività sportive
Le classi della Scuola Secondaria partecipano ad alcune iniziative di
carattere zonale e provinciale dei Giochi della Gioventù con il coordinamento
dell’insegnante di Scienze Motorie.
A queste attività si aggiungono quelle proposte all’inizio di ogni nuovo anno
scolastico dal Comitato A.Ge.S.C. d’Istituto.

Gara a squadre di Matematica
La scuola organizza, per gli alunni interessati, una competizione di matematica a
squadre, che coinvolge le classi prime e seconde, a sezioni miste. Le squadre vengono
formate dagli insegnanti della disciplina, sulla base di un test di selezione, e affrontano
studenti di altre scuole del territorio.
Le conoscenze matematiche educano al buon ragionamento, aiutano a formulare ed
esprimere un pensiero organizzato e ben motivato e di conseguenza abituano a dare
fondamento alle proprie scelte. Oltre a consolidare la competenza matematica, questa
iniziativa favorisce lo sviluppo delle capacità di confronto, interazione e cooperazione,
quali: ascoltare opinioni, valutarle, trasmettere le proprie idee, mettersi nei panni di chi
ascolta, saper gestire punti di vista diversi.

Corso propedeutico di lingua e cultura latina
Il corso prevede l’insegnamento di elementi di cultura e lingua latina durante un
corso pomeridiano extracurricolare di potenziamento per avvicinare gli studenti
all’apprendimento della struttura della lingua e alla cultura dell’epoca romana. Le
motivazioni che spingono a elaborare un progetto di avviamento allo studio della
lingua latina sono di duplice natura: storica e linguistica. Storica, perché la
conoscenza del mondo latino è fondamentale per capire la civiltà dell’Europa e la
cultura dell’Occidente. Di natura linguistica perché è nel latino che la lingua italiana
affonda le proprie radici e, infatti, ancora oggi la lingua letteraria e i linguaggi
settoriali della scienza e della tecnica continuano ad attingere al latino. Questo
percorso conoscitivo consente ai ragazzi di confrontare due mondi: il
contemporaneo e l’antico, che non sono affatto estranei l’uno all’altro, e permette
loro di padroneggiare meglio la nostra lingua, arricchendo il lessico e potenziando le
45
capacità di comunicazione. Esso mira all’acquisizione degli elementi fondamentali
della struttura della lingua latina, per potenziare le competenze della lingua italiana.
Si propone, infine, di affinare le capacità logico-analitiche e di offrire agli alunni di
affrontare, con gli opportuni requisiti, la frequenza dei licei.
8. Strutture e servizi della scuola
Laboratorio linguistico
Il nostro Istituto è fornito di un sofisticato laboratorio linguistico con 25 box individuali
dotati di cuffie e registratori per esercitazioni collettive o individuali. Sono presenti
audiocassette e video a colori per esercitazioni collettive o individuali.
La sala è inoltre corredata di un proiettore per l’utilizzo della LIM.
Laboratorio informatico
La nostra rete interna è costituita da 19 PC con le seguenti funzioni:
 PC server, strutturato e configurato per operare da server di rete
INTRANET/INTERNET per collegamenti dalla sede locale o remota.
 SOFTWARE: sistema operativo open source EDUBUNTU; Firefox (per
l'interfacciamento con il server).
La scuola è dotata di un portale web: http://www.ancellepalazzolo.it
Auditorium - Sala video
L’Istituto dispone di una apposita sala dedicata alla visione di VideoCD, VHS, DVD. La
sala predispone di una connessione WI FI come pure di un dispositivo di
interfacciamento tra PC e Videoproiettore
Biblioteca
La scuola dispone di una sala appositamente adibita alla lettura, consultazione, prestito
di enciclopedie, vocabolari mono e bilingue, opere di narrativa italiana e straniera, di
videocassette e CD-ROM e di abbonamenti a riviste e a quotidiani. Il materiale è a
disposizione di insegnanti e alunni per la consultazione e il prestito nei tempi stabiliti.
46
L’Istituto è dotato inoltre di:







Campi da gioco
Palestra
Cappella per funzioni religiose
Sale per la ricreazione
Aula Tecnologia
Sala Video
Sale da pranzo
9. Modalità e strumenti di valutazione del P.O.F
Il P.O.F viene sottoposto a verifica periodica da parte del Collegio Docenti che valuta
l’andamento delle attività didattiche e il raggiungimento degli obiettivi proposti.
In particolare l’Istituto verifica a fine anno le attività svolte con le seguenti modalità:
partecipazione degli alunni alle attività proposte, raggiungimento degli obiettivi minimi,
tasso di successo delle attività di recupero e sostegno attuate nonché dei corsi elettivi,
rapporti e comunicazioni con le famiglie, uso delle strutture e strumenti didattici.
Tale analisi servirà a individuare tempestivamente i punti di forza del P.O.F e a
migliorare gli aspetti che eventualmente risulteranno deboli rispetto alle aspettative al
fine di individuare strategie di intervento più mirate ed equilibrate rispetto alle esigenze
delle classi.
47
Regolamento
di Istituto
Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello "Statuto delle
Studentesse e degli Studenti", emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 e del
D.P.R. 21/11/2007 n. 235, recante modifiche e integrazioni allo Statuto; del
Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8
marzo 1999 n. 275, del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567.
È coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto.
Capitolo I
NORME DI COMPORTAMENTO IN ISTITUTO
Art. 1. Rapporti interpersonali e atteggiamenti verso l’interno
a) Il contegno di tutte le componenti della Comunità Educante è improntato
al rispetto verso le persone e il loro lavoro, l'ambiente, gli oggetti e gli
strumenti dell'attività didattica.
b) Gli alunni mantengono un comportamento rispettoso ed educato verso tutti
e nei confronti dell'ambiente, sia in Istituto sia fuori. Utilizzano un
linguaggio corretto e adeguato e vestono in modo decoroso e adatto
all'ambiente religioso, formativo - culturale della Scuola (non è consentito
indossare canottiere, minigonne o pantaloncini corti).
c) I danni, apportati all'arredamento e ai locali a causa di superficialità e
irresponsabilità, sono coperti dalle famiglie. Anche l'intera classe è
chiamata a rispondere quando si manifesti l'impossibilità di individuare il
48
responsabile o i responsabili in fatti che sono a conoscenza di tutti gli
alunni.
d) L’Istituto non assume alcuna responsabilità in caso di eventuali oggetti
smarriti o danneggiati. Gli alunni sono invitati a non portare oggetti di
valore o somme di denaro e a non lasciare incustoditi i propri effetti
personali. Chi fosse scoperto come responsabile di furto di denaro o di
cose altrui sarà passibile di deferimento agli organi competenti.
e) E’ vietato introdurre nei locali della scuola materiale non attinente
all’attività didattica (riviste, giochi, radio-registratori, video games,
strumenti informatici, ecc.)
f)
In osservanza della Legge 11/11/75 n°584, (v. integrazioni DPCM
14.12.1995; L. 16.01.03, n. 3) nell'Istituto (aule, servizi, cortili, spazi
aperti), ai docenti, agli alunni, al personale di servizio e a chiunque sia
presente nella scuola è fatto divieto di fumare. I trasgressori sono
soggetti al pagamento di una somma da € 27,50 a € 275,00.
g) Tutti, operatori scolastici ed allievi, sono impegnati alla più rigorosa
puntualità: all'inizio delle lezioni e alla ripresa del lavoro dopo l’intervallo.
h) Durante lo svolgimento dell’attività didattica è vietato l’uso del cellulare e/o
smartphone a tutte le componenti della scuola (studenti, docenti,
personale ATA) salvo autorizzazioni della Dirigenza. In caso di
inadempienza (per l’alunno) esso verrà sequestrato e restituito ai familiari.
Ai genitori che si trovassero nei locali della scuola è richiesto di spegnere
il cellulare, soprattutto nelle ore di colloquio con i docenti.
i)
Nell’ambito dell’Istituto non sono consentiti scambi o vendite di alcun genere,
né distribuzione di volantini pubblicitari, né collette, se non autorizzati.
j)
L’affissione di qualsiasi manifesto o messaggio è subordinata
all’autorizzazione della Direzione.
k) Ai sensi della Direttiva ministeriale n. 104 (30.11.2007) è vietata inoltre
la diffusione di immagini, suoni, filmati acquisiti nella scuola
mediante telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici che possano
contenere informazioni di carattere personale relative ad uno o più
interessati identificati o identificabili (spt. persone fisiche). Gli studenti che
non rispettano gli obblighi sopra richiamati commettono una violazione,
49
punita con una sanzione amministrativa (da 3 a 30 mila euro) della cui
applicazione è competente il Garante della Privacy.
l)
L’uso illecito di ogni dispositivo digitale (smartphone, tablet, cellular, ecc.)
e tutto quanto lede la riservatezza e la dignità delle persone può far
incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e
propri reati (cfr. Comunicato del Garante della Privacy, 6 settembre 2012).
l) Nel cortile è disponibile un adeguato spazio per il parcheggio di automobili,
motociclette e biciclette; il parcheggio deve avvenire negli appositi spazi. La
scuola non risponde di eventuali danni o furti.
m) Gli alunni saranno aiutati a prendere visione dei piani di evacuazione e di
emergenza esposti nei corridoi dell’Istituto e a rispettare le regole di sicurezza
ivi indicate. Sono inoltre tenuti ad astenersi da qualsiasi comportamento che
possa esporre sé o altri a pericolo, durante tutto il tempo di permanenza nei
locali della scuola.
Art. 2. Calendario e orario scolastico
a. La Coordinatrice comunica all’inizio dell'anno scolastico, sentito il
Consiglio di Istituto, il Calendario scolastico, l'orario di apertura e chiusura
della Scuola, quello delle lezioni, quello dei colloqui dei genitori con la
Coordinatrice e i Docenti, il calendario delle riunioni collegiali e li espone
in appositi spazi.
Art. 3. Collaborazione Scuola–Famiglia
a. L'Istituto svolge la propria azione formativa-culturale, diretta a promuovere
la persona nella sua globalità, in stretta e costante collaborazione con le
famiglie, cui spetta anzitutto il diritto/dovere di educare i figli.
b. Ricerca la presenza e l'apporto costruttivo fra scuola, studenti e famiglie,
e auspica che gli eventuali problemi possano trovare soluzioni che
privilegino l'azione educativa in un rapporto di dialogo all'interno
dell'istituzione scolastica. A tal fine promuove incontri-assemblee generali
dei genitori e ne sollecita, con tutte le attenzioni e i mezzi, una presenza
attiva e propositiva.
50
Art. 4. Ammissione nella Scuola di persone estranee
a. L'ammissione di persone estranee all'Istituto per interventi educativo didattici, su proposta del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Classe e/o
dell'insegnante interessato, è autorizzata dalla coordinatrice.
Capitolo II
ASSENZE, RITARDI, USCITE ANTICIPATE
Art. 5. Assenze e giustificazioni
a. I genitori sono tenuti a giustificare l’assenza dei propri figli al momento
del rientro a scuola. Gli alunni presenteranno la giustifica scritta sul
libretto e firmata da uno dei genitori alla coordinatrice o al suo delegato,
prima dell’inizio delle lezioni.
b. Solo in caso di malattia infettiva, la giustificazione deve essere corredata
da certificato del pediatra/medico curante.
c.
Le richieste di entrata o uscita fuori orario, limitate esclusivamente alla
prima e ultima ora, devono essere motivate dai genitori per iscritto e
riservate ai casi di assoluta necessità.
Art. 6. Ritardi
a. Docenti e alunni devono essere in aula per le ore 7.55. Le lezioni iniziano
alle ore 08.00. In caso di ritardo gli allievi potranno essere ammessi in
classe alla seconda ora, previa autorizzazione della coordinatrice.
b. Ogni ritardo deve essere sempre giustificato e l'alunno non può entrare in
classe senza il visto della coordinatrice o di un suo delegato.
c.
L'Istituto chiede ai genitori il rispetto della puntualità all’orario scolastico.
d. In caso di assenza, la famiglia è pregata di avvisare la segreteria prima
delle ore 08.30.
e. Gli alunni possono essere giustificati per un numero massimo di dieci
ritardi al quadrimestre.
51
f.
I permessi di entrata posticipata e di uscita anticipata sono autorizzati
solo dal preside o suo delegato e sono concessi in via eccezionale. Per il
buon funzionamento della scuola i genitori sono pregati di richiederli
unicamente per giustificati e gravi motivi.
g. Nel caso di autorizzazione da parte dei genitori di permessi di uscita
anticipata, la scuola si riterrà sollevata da ogni responsabilità circa
eventuali incidenti che si potessero verificare fuori dall’edificio scolastico.
h. L’uscita improvvisa per motivi di salute è autorizzata dalla Coordinatrice (o
suo delegato), previo avviso telefonico al genitore, che si assume la
responsabilità del trasferimento.
Art. 7. Controlli e provvedimenti
a. L'alunno che non sia in grado di presentare la giustifica viene ammesso,
in attesa di giustifica, dall'insegnante della prima ora che segnala il fatto
sul registro di classe.
b. Nel caso che il numero di ritardi e/o uscite sia rilevante il coordinatore lo
segnala alla coordinatrice che informa la famiglia.
c.
Nel caso di assenze numerose in un giorno particolare, l'insegnante
segnala il fatto alla coordinatrice che attiva i necessari accertamenti e
provvedimenti.
Art. 8. Diario e Libretto scolastico
a. Tutti gli alunni utilizzeranno il diario scolastico fornito dall’Istituto. Il diario
scolastico è un documento ufficiale, deve essere tenuto in ordine e
contenere soltanto annotazioni di carattere scolastico; può essere preso
in visione dal personale direttivo e docente.
b. Il Libretto scolastico, munito delle firme dei genitori, viene consegnato
all'inizio dell'anno scolastico e potrà essere ritirato durante il corso
dell'anno per eventuali controlli.
c.
In caso di smarrimento va presentata denuncia scritta alla Coordinatrice,
firmata dai genitori, con richiesta del rilascio di un nuovo libretto. In caso
52
di deterioramento è possibile ottenere un libretto sostitutivo dietro
consegna del libretto rovinato.
Art. 9. Uscite e assenze dall’aula
a. L'ingresso in aula di studenti e professori deve avvenire cinque minuti
prima dell'inizio delle lezioni. Al suono della campana alle ore 08.00,
dopo un momento di preghiera, iniziano le lezioni.
b. Gli studenti sono tenuti a restare nell'aula di classe durante tutta la mattina,
eccetto che per l’intervallo dalle 10.45 alle 11.00, durante il quale sostano
negli spazi adibiti con sorveglianza prestata dai docenti incaricati; durante
gli altri cambi d'ora gli studenti sono tenuti a restare in classe, senza uscire
in corridoio.
c.
Per recarsi in segreteria come pure per il servizio di fotocopie, tutti gli
studenti devono utilizzare il tempo degli intervalli, rientrando in classe al
suono della campana. In altri casi, gli studenti possono assentarsi
brevemente dalla classe col permesso dell'insegnante.
d. Nel caso di colloqui con la Coordinatrice o con qualche insegnante l'uscita
andrà comunicata al docente dell’ora.
Art. 10. Sorveglianza
a. Tutti i soggetti della scuola, secondo le specifiche funzioni di ciascuno,
hanno il dovere di garantire un corretto svolgimento delle attività
scolastiche.
b. Gli spostamenti degli alunni dall'aula per recarsi alla palestra o ai laboratori
avvengono in modo ordinato, guidati dall'insegnante.
c.
Gli Insegnanti, a turno stabilito dalla presidenza e fissato su un'apposita
tabella esposta in Sala Professori e nei vari corridoi, vigilano, negli spazi
destinati alla ricreazione, con particolare attenzione sul comportamento
degli Alunni, consapevoli della grave responsabilità educativa.
d. Gli insegnanti, al termine delle lezioni, sono responsabili dell'ordine della
classe e regolano l'uscita degli alunni.
Capitolo III
53
SANZIONI DISCIPLINARI A CARICO DEGLI ALUNNI
(ai sensi del D.P.R. 24/06/1998 N. 249 (Statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria) e del D.P.R. 21/11/2007 n. 235, recante modifiche e
integrazioni allo Statuto
Al fine di un corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità
scolastica, i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, le relative
sanzioni e gli organi competenti ad irrogarle sono individuati nella tabella che
segue, da intendersi come progressive in relazione alla gravità e alla
recidivanza.
COMPORTAMENTI
PROVVEDIMENTI
ORGANI
COMPETENTI
Mancanze nella frequenza e nell’impegno
Frequenza irregolare per
 nota sul diario personale  insegnante
negligenza, ritardi immotivati  convocazione dei
 coordinatore del
e ripetuti, abituale irregolarità
genitori tramite diario
consiglio di classe
nella presentazione delle
 convocazione dei
giustificazioni.
genitori tramite lettera
protocollata
Trascuratezza e ritardo
abituale nell’esecuzione dei
compiti e dello studio
individuale a casa, rifiuto
nell’applicazione in classe
sia nell’attenzione sia
nell’esecuzione.


Negligenza nell’avere con sé
il materiale didattico
necessario.




Portare a scuola oggetti non
attinenti l’attività scolastica
(oppure oggetti che possono
procurare danni alle
persone)



nota sul diario personale
convocazione dei
genitori tramite diario
convocazione dei
genitori tramite lettera
protocollata


insegnante
coordinatore del
consiglio di classe
nota sul diario personale
convocazione dei
genitori tramite diario
convocazione dei
genitori tramite lettera
protocollata


insegnante
coordinatore del
consiglio di classe
nota sul diario personale
requisizione dell’oggetto
e restituzione ai genitori
ammonizione e
annotazione sul registro


insegnante
coordinatore del
consiglio di classe
consiglio di classe
Preside
54






di classe con
registrazione sul Libretto
personale
attività socialmente utili
sospensione dalle
lezioni
sospensione dalla
scuola
segnalazione ai servizi
sociali o alle autorità
competenti
Mancanza di rispetto al personale della scuola o ai compagni
Mancanza di rispetto
dell’arredo e del materiale
scolastico e, durante la
refezione, del cibo






Atteggiamento intollerante
nei confronti delle situazioni
di diversità




nota sul diario personale
ammonizione e
annotazione sul registro
di classe con
registrazione sul Libretto
personale
attività socialmente utili
sospensione dalle
lezioni
sospensione dalla
scuola
risarcimento dei danni


ammonizione e
annotazione sul registro
di classe e
convocazione dei
genitori
attività di servizio nei
confronti delle persone
offese
sospensione dalle
lezioni
sospensione dalla
scuola


55


insegnante
coordinatore del
consiglio di classe
Preside
insegnante
coordinatore del
consiglio di classe
Preside
Molestie e/o atteggiamenti
persecutori e prevaricatori,
esaltazione di valori negativi




Mancanza di rispetto nei
confronti dei
docenti, del personale di
segreteria, dei bidelli e degli
educatori



nota sul diario
ammonizione e
annotazione sul
registro di classe e
convocazione dei
genitori
sospensione dalla
scuola (minimo 3 gg.)
segnalazione ai servizi
sociali o alle autorità
competenti
nota sul diario
ammonizione e
annotazione sul
registro di classe e
convocazione dei
genitori
sospensione dalla
scuola (minimo 3 gg.)








insegnante
coordinatore del
consiglio di classe
Preside
Consiglio di Istituto
insegnante
coordinatore del
consiglio di classe
Preside
Consiglio di Istituto
Violazione delle disposizioni organizzative e di sicurezza; negligenza
nell’utilizzo delle attrezzature scolastiche
Mancanza di rispetto delle
norme di sicurezza
Mancanza di rispetto delle
modalità richieste nella
comunicazione scuolafamiglia
Abbigliamento non adeguato
al
contesto scolastico
Cattivo uso delle attrezzature
e del materiale della
palestra, dei laboratori, della
biblioteca, delle aule, della
mensa e dei servizi. Non
rispetto delle norme igieniche




nota sul diario
personale
ammonizione e
annotazione sul
registro di classe
convocazione dei
genitori tramite
lettera protocollata
56





insegnante
coordinatore del
consiglio di classe
Consiglio di Classe
Preside
Consiglio di Istituto
Danneggiamento,
smarrimento, e
asporto delle attrezzature
suddette
Comportamenti che possono
creare
situazioni di pericolo per sé
e/o per gli altri




attività socialmente
utili
sospensione dalle
lezioni
sospensione dalla
scuola
risarcimento
dei
danni
Danni alle attrezzature
disposte per la sicurezza
Danneggiamento
dell’ambiente
L’allontanamento dalle lezioni fino a quindici giorni rientra nella competenza
del Consiglio di classe; le sanzioni che comportano un allontanamento
superiore a 15 giorni, ivi compreso l’allontanamento fino al termine delle lezioni
o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato
conclusivo del corso di studi, sono sempre adottate dal Consiglio di Istituto.
Capitolo IV
USO DEGLI SPAZI, DEI LABORATORI, DELLE ATTREZZATURE, DELLA
BIBLIOTECA
Art.11. Utilizzo dei locali e attività extra – scolastiche
a. Le aule scolastiche sono a disposizione dei docenti e degli studenti per
attività pomeridiane (gruppi di studio, riunioni) compatibilmente con le
esigenze organizzative dell’Istituto.
b. La richiesta di autorizzazione all'uso degli ambienti scolastici deve essere
inoltrata alla Direzione.
c.
Per le visite guidate e i viaggi di istruzione la regolamentazione fa
riferimento alla normativa ministeriale vigente. I criteri per la
programmazione, per l’attuazione delle visite guidate, per la
partecipazione ad attività teatrali, culturali, ecc. saranno discussi dal
Consiglio d'Istituto, sentito il parere dei Collegi dei Docenti.
57
Art. 12. Modalità di accesso ed uso dei laboratori
a. Gli insegnanti impostano preventivamente l'attività di laboratorio, in
collaborazione con i colleghi, segnalando su apposita tabella, esposta in
sala professori, l'orario di impiego settimanale.
b. Ogni insegnante è responsabile dell'uso delle attrezzature, dell'ordine
degli ambienti e delle condizioni in cui gli alunni li lasciano al termine della
lezione.
c.
Hanno accesso ai laboratori i docenti e gli studenti per lavori attinenti
l’ambito scolastico.
d. L’uso dei laboratori è limitato solo all’ambito didattico ed è normato dai
rispettivi REGOLAMENTI.
Art. 13. Uso delle attrezzature
a. Gli insegnanti che necessitano di fotocopie o che desiderano usare sussidi
ed attrezzature in dotazione alla Scuola, si prenotano presso la segreteria.
Art. 14. Uso della biblioteca
a. Le opere della biblioteca possono essere richieste per la consultazione in
sede o per il prestito dai professori e dagli allievi presso la/il responsabile
della Biblioteca, rispettando gli orari in cui tale servizio risulta disponibile.
Capitolo V
MENSA SCOLASTICA
Art. 15. Il servizio mensa
Il servizio mensa, affidato alla Cooperativa G. Agazzi delle ACLI bresciane,
prevede due menù (invernale ed estivo) predisposti su quattro settimane
formulati sulla base delle tabelle dietetiche approvate dall’ASL di competenza.
È possibile personalizzare il menù, segnalando le eventuali necessità
sull’apposito modulo da richiedere in Segreteria o, nei casi di gravi allergie o
intolleranze, presentando un certificato medico.
I compleanni
58
Per regolamento igienico – sanitario non è consentito portare torte o dolciumi
preparati in casa.
Capitolo VI
ASSEMBLEE DI ISTITUTO E CONSIGLIO DI ISTITUTO
Art. 16. Rappresentanti dei genitori
a. Ogni anno i genitori eleggono due rappresentanti di classe, i quali
svolgono le seguenti mansioni: curano i contatti fra i genitori della classe,
la direzione e il Consiglio di classe e collaborano con la coordinatrice e gli
insegnanti per la soluzione positiva dei problemi della classe.
b. Convocano assemblee di classe dei genitori, secondo le modalità indicate
dal regolamento di Istituto (cfr. art. 17).
c.
Promuovono il dialogo tra le istituzioni religiose e civili (Parrocchia,
Amministrazione comunale, enti locali, ecc.).
Art. 17. Assemblee dei genitori
a. L'assemblea è costituita dai genitori degli alunni di ciascuna classe.
b. L'assemblea si riunisce nei locali della Scuola ed è presieduta dai
rappresentanti di Classe dei genitori e, se richiesto, alla presenza del
preside o di un suo delegato.
c.
Viene convocata, secondo la necessità, previa domanda presentata al
Preside, dai due rappresentanti di classe o dalla maggioranza dei genitori
o per iniziativa del preside. La richiesta deve essere presentata almeno
una settimana prima e deve indicare gli argomenti all'ordine del giorno.
d. L'assemblea favorisce la conoscenza reciproca dei genitori, promuove lo
scambio di idee sulla formazione umana e cristiana degli alunni, formula
proposte per attività para ed extra scolastiche e propone iniziative per
l'attuazione del Piano dell’Offerta Formativa.
Art. 18. Consiglio di Istituto
59
a. La Comunità scolastica Ancelle della Carità per rendere effettiva ed
efficace la collaborazione di tutte le sue componenti alla gestione delle
attività scolastico-educative della Scuola, secondo lo spirito delle moderne
istanze sociali espresse nella legislazione scolastica italiana con
particolare riferimento alla legge 62/2000 sulle scuole paritarie, istituisce il
Consiglio d'Istituto, la cui attività è regolata dallo Statuto approvato il 24
ottobre 2011.
b. Il Consiglio d'Istituto è presieduto da un genitore eletto tra i genitori degli
alunni frequentanti i diversi ordini di scuola su proposta del responsabile
dell'Istituto.
c.
E' composto dal Gestore, dalla Coordinatrice didattica, da 3 docenti
rappresentanti dei diversi ordini di scuola, da 3 rappresentanti dei genitori,
da un rappresentante del personale non docente, dal presidente
dell’AGeSC locale.
d. Il Consiglio d'Istituto è l'organo garante del POF: lo conosce, lo condivide,
ne favorisce l'applicazione e ne cura la fedeltà. Ha potere deliberante per
quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e
dell'attività della Scuola, fatte salve le competenza dei Collegi Docenti e
dei Consigli di Classe.
Capitolo VII
VIAGGI DI ISTRUZIONE E STAGE LINGUISTICI ALL’ESTERO
Art. 19. Viaggi di istruzione
a. I viaggi di istruzione per delibera del Collegio Docenti hanno la durata di un
solo giorno per le classi prime ed eventualmente di due giorni per le classi
seconde e terze, previa delibera del Collegio dei Docenti, dopo attenta
valutazione dell’andamento delle singole classi. La scelta delle mete è
sempre connessa con i programmi di insegnamento e in coerenza all’indirizzo
di studio. Tutte le gite d’istruzione tengono presenti i fini di formazione
generale e culturale.
Art. 20. Esclusione da visite, viaggi e stage
b. Ad insindacabile giudizio del Consiglio di classe sono esclusi dalla
partecipazione alle Visite e ai Viaggi gli studenti che:
60
- abbiano riportato una valutazione di condotta inferiore agli 8/10 nell’ultimo
scrutinio;
- abbiano riportato più note disciplinari nel mese precedente quello della
partenza,
- abbiano un provvedimento di sospensione dalle lezioni;
- abbiano dimostrato scarsa responsabilità e impegno nei confronti dei
doveri scolastici.
Gli studenti della classe a cui siano state assegnate almeno due note
disciplinari collettive nel corso del quadrimestre di riferimento sono esclusi
dalla partecipazione a qualsiasi Visita guidata e Viaggio di istruzione
c. Gli studenti non partecipanti, nel periodo di svolgimento del Viaggio o Visita
guidata, svolgono normale attività didattica anche tramite inserimento in altra
classe. Tali attività vengono comunicate preventivamente alla famiglia tramite
lettera.
Capitolo VIII
PROCEDURE PER RECLAMI
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax o
email.
Debbono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
I reclami orali e telefonici debbono essere sottoscritti prima che si dia inizio
alle procedure di controllo, di verifica e di valutazione.
In nessun caso saranno presi in considerazioni reclami anonimi.
La Coordinatrice di Istituto, dopo aver esperito le indagini in merito alle
situazioni prospettate nel reclamo, risponde in forma scritta non oltre 30
giorni dall'acquisizione firmata del reclamo.
Con celerità si attiva per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo,
se di sua competenza.
Se il reclamo non è di propria competenza, all'interessato proponente sono
fornite indicazioni sul corretto destinatario.
La Coordinatrice annualmente relaziona analiticamente al Consiglio di Istituto
ed al Collegio dei docenti sui reclami e sui successivi provvedimenti.
N.B. Per quanto qui non contenuto si fa riferimento alla Legislazione scolastica
in essere.
61
SOMMARIO
Presentazione
Cenni storici dell’Istituto
Identità culturale e formativa dell’Istituto
Analisi del territorio
L'alunno e il suo percorso formativo nel nostro Istituto
La Comunità educativa
Modalità organizzative
Scuola Primaria: l'offerta formativa
pag.
2
2
3
4
5
7
13
15
Scuola Secondaria di I Grado: l'offerta formativa
25
Ampliamento dell’offerta formativa
Strutture e servizi della scuola
Modalità e strumenti di valutazione del P.O.F.
40
46
47
Regolamento di Istituto
48
Capitolo I
Norme di comportamento in Istituto
Capitolo II
Assenze, ritardi, uscite anticipate
Capitolo III
Sanzioni disciplinari a carico degli alunni
Capitolo IV
Uso degli spazi, dei laboratori, delle attrezzature, della
biblioteca
Capitolo V
Mensa scolastica
Capitolo VI
Assemblee di Istituto e Consiglio di Istituto
62
48
51
54
57
58
58
Capitolo VII
Viaggi di istruzione e stage linguistici all’estero
Capitolo VIII
Procedure per reclami
63
60
61
Scarica

POF Scuola Primaria