Piano dell’offerta formativa 2015/2016 Istituto Ancelle della Carità Via SS. Trinità, 9 - 25036 Palazzolo sull’Oglio (BS) Web site: www.ancellepalazzolo.it e-mail [email protected] 1 Cos’è un Piano dell’Offerta formativa? Il P.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’istituto che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che la nostra scuola adotta nell’ambito dell’Autonomia (cfr. DPR 8 marzo 1999, n. 275) La stesura di tale documento nasce dall’esigenza di spiegare all’utenza come l’attività scolastica non sia più un’insieme di adempimenti o un complesso di atti automatici e dovuti, ma un insieme di progetti, espressione ordinata di una volontà comune, frutto di una riflessione non episodica sulla e della propria identità di scuola. Quattro sono le funzioni fondamentali del P.O.F.: 1- è un documento pubblico per dare trasparenza alle proprie azioni educative 2- è uno strumento di lavoro per i soggetti interessati alla vita della scuola 3- è un documento che garantisce una proficua collaborazione educativa fra scuola e territorio 4- è la testimonianza dell’orientamento pedagogico dell’Istituto “Ancelle della Carità”. 1. Cenni storici dell’Istituto Ancelle della Carità L'Istituto scolastico Ancelle della Carità opera a Palazzolo sull'Oglio sin dal 1886, quando le prime suore assunsero la conduzione dell’orfanotrofio femminile, voluto dal Canonico della parrocchiale don Giuseppe Bettinelli e inizialmente affidato a Caterina Gorini. Nel corso di un intero secolo l’istituzione si è evoluta costantemente, adeguando il carattere della propria offerta formativa alle esigenze della società in continua evoluzione. Per questo, dopo l’apertura della Scuola Materna (1902) e della Scuola Elementare (1908), si è giunti nel 1953 all’attivazione di un corso di Avviamento Commerciale, che ottiene l’autorizzazione del Provveditorato agli Studi di Brescia nel 1957 e che si trasforma in Scuola Media Legalmente Riconosciuta nel 1963. Lo stesso anno viene legalmente riconosciuto l’Istituto Professionale per il Commercio attraverso il quale si radica, nel tessuto sociale palazzolese, la presenza della scuola. Nell’intento di adeguare la preparazione dei giovani alla richiesta emergente di una formazione linguistica e di competenze professionali specifiche 2 nel contesto di una cultura più articolata, nasce nel 1993 l'Istituto Tecnico Periti Aziendali Corrispondenti in Lingue Estere, Progetto Ministeriale Assistito E.R.I.C.A. (Educazione alla Relazione Interculturale nella Comunicazione Aziendale) che ha concluso il suo corso nel 2008. 2. Identità culturale e formativa dell’Istituto La nostra scuola si qualifica come scuola cattolica, come scuola della società civile e come soggetto sociale al servizio di tutti gli alunni e delle famiglie, attraverso l’offerta di un valido progetto formativo, specifico nel suo riferimento al Vangelo, aperto nei contenuti e negli obiettivi educativi e culturali. La Congregazione delle suore Ancelle della Carità che ne garantisce l’ispirazione, viene costituita a Brescia nel 1840 da Paola Di Rosa che, divenuta religiosa con il primo gruppo di compagne, prenderà il nome di suor Maria Crocifissa. “Coltivare i cuori” dei giovani ed accoglierli, nella disponibilità ad impegnarsi continuamente per la loro formazione, secondo l’insegnamento e l’esempio di Paola Di Rosa, è la missione che le Ancelle della Carità continuano in collaborazione con tutte le componenti laiche, impegnate a diverso titolo nella scuola. L’Istituto comprende: Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado I vari ordini di scuola hanno ottenuto il riconoscimento della Parità (Legge 62/2000) nell’anno 2001. L’espresso riconoscimento del servizio pubblico della scuola paritaria, contenente l’affermazione della piena libertà culturale e pedagogica, colloca la nostra scuola in una posizione nuova, come parte integrante del sistema nazionale di istruzione e formazione, e le conferisce nuovi diritti e nuove responsabilità. “In quanto scuola della società civile, la scuola cattolica non è riservata ai soli cattolici, ma si apre a tutti gli alunni la cui famiglia o loro stessi intendono usufruire della sua proposta formativa, con la massima apertura e rispetto della 3 loro realtà culturale, religiosa e sociale”. (cfr. Carta di impegni programmatici della scuola cattolica, art. 32) L’Istituto rivolge la sua azione educativa a bambini, fanciulli, adolescenti e giovani e si riconosce nei seguenti principi: il consenso sui valori autenticamente umani la chiarezza degli intenti formativi nella prospettiva di una visione cristiana della vita un'intelligente apertura al confronto per un efficace dinamismo educativo la ricerca, l'individuazione e l'adozione di metodi e strumenti funzionali al raggiungimento delle mete la promozione di una sintesi tra vita, cultura e fede una costante verifica dei risultati. 3. Analisi del territorio e strumenti di lettura dei bisogni dell’utenza Collocandosi a Palazzolo, importante centro della Media Valle dell'Oglio, territorio da sempre valorizzato sia da un punto di vista artistico-culturale che industriale, l'Istituto ha la possibilità di offrire con facilità ai paesi situati tra la provincia di Bergamo e Brescia servizi a livello scolastico (dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria) che tengono conto delle esigenze delle famiglie impiegate soprattutto nella grande, media, piccola industria e nell'artigianato. Il collegio Docenti nell'elaborare le modalità organizzative "legge" i bisogni dell'utenza partendo da tale analisi della realtà locale che tiene in considerazione l'età degli alunni, l'ambiente socio-familiare di provenienza i loro interessi e le loro motivazioni, le attività culturali, sportive e ludiche a cui partecipano. Si informa su come impiegano il tempo libero e, ove possibile, sui loro rapporti sociali e familiari al fine di comprendere meglio ed interagire con la famiglia e gli enti locali presenti al fine di prevenire forme di disagio legate al contesto nel quale vivono. 4 4. L'alunno e il suo percorso formativo nel nostro Istituto L’Istituto mira alla formazione della persona nella sua dimensione integrale: umana, religiosa, etica, sociale e culturale. L'alunno: è accolto tenendo nel dovuto conto la sua provenienza e appartenenza, i diversi tempi di sviluppo, recupero e rafforzamento delle capacità affettive, relazionali, cognitive, formative e creative; viene orientato alla scoperta della propria identità, alla graduale presa di coscienza delle sue potenzialità e, mediante una serena autoriflessione critica, al riconoscimento del significato/valore dei suoi vissuti individuali, familiari, contestuali; viene guidato all’acquisizione degli strumenti culturali per leggere, interpretare e comprendere, nella corretta fruizione della memoria storica, le diverse realtà e a interagire con esse in modo aperto, critico e costruttivo. In linea con le idee fondamentali del Progetto Educativo di Scuola Cattolica, l'Istituto persegue un'azione educativa che: a. Valori personali 1. aiuta a formare uomini di senso critico e capaci di realizzare scelte responsabili; 2. permette di scoprire il vero senso della libertà, come capacità di costruire la propria vita nella verità, nel rispetto, nella giustizia e nell'amore; 3. stimola il senso della creatività, inteso come bisogno umano di continuo rinnovamento interiore e come vivo desiderio di migliorare la realtà circostante; 4. promuove la maturazione affettiva, come base per la crescita di una personalità coerente; b. Valori sociali 5. incoraggia i giovani ad essere comunicativi, cioè disposti ad usare saggiamente la parola, come mezzo di espressione del sentimento e del pensiero per un miglior inserimento nel gruppo sociale; 6. orienta le scelte vocazionali e professionali, scoprendo e coltivando attitudini, valorizzando qualità e suscitando interessi; 7. responsabilizza ad un impegno personale e collettivo al servizio della società; 5 8. prepara per una società in trasformazione, nella quale la persona sappia affrontare con chiarezza le diverse situazioni; 9. educa al pluralismo ideologico e culturale con un atteggiamento di comprensione, rispetto e dialogo con tutti gli uomini; c. Valori cristiani 10. aiuta a riconoscere e valutare da una prospettiva cristiana le posizioni politiche, economiche e sociali del mondo moderno per un futuro inserimento responsabile e coerente nella società; 11. alimenta lo sviluppo e la crescita progressiva dei valori cristiani, offrendo una formazione seria, adatta all'età e alle esigenze dell'alunno; 12. illumina le situazioni della vita, i suoi orizzonti culturali, i suoi contrasti e le sue tensioni con la luce del messaggio evangelico La persona che apprende (in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi) è al centro dell'azione educativa, con l'originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Per queste ragioni la scuola si costruisce come luogo accogliente, di promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti e di gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. Pone le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita e fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. ...in una doppia linea formativa: verticale e orizzontale La linea verticale esprime l'esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l'intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un'attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in 6 primo luogo, prima responsabile dell'educazione dei figli, con la quale la scuola persegue tenacemente l'obiettivo di costruire un'alleanza educativa. 5. La Comunità educativa Il processo di crescita del ragazzo come del giovane non avviene mai isolatamente ma nasce e si sviluppa all’interno di una comunità: □ □ □ □ la comunità familiare la comunità civile la comunità educativa/scolastica la comunità religiosa La Comunità scolastica, entro la quale il ragazzo transita nel periodo della sua crescita, per realizzare il fine di una formazione integrale della persona richiede da parte di tutti i suoi membri: a. convergenza delle intenzioni e delle convinzioni b. fiducia reciproca c. corresponsabilità d. apertura e accoglienza delle linee programmatiche del Progetto Educativo di Istituto I soggetti dell’educazione Protesa a realizzarsi in una collaborazione sinergica, la Comunità scolastica riconosce come soggetti dell’educazione: lo studente, protagonista dell’itinerario educativo della scuola; i genitori, primi responsabili dell’educazione dei figli; i docenti, formatori ed educatori degli allievi; la comunità religiosa, animatrice e interprete del carisma educativo della comunità; 7 gli operatori scolastici, collaboratori, con funzioni di natura varia, dell’attività educativo – didattica. Lo studente Protagonista centrale della scuola, sa che la “vita quotidiana della classe è il suo primo luogo d’impegno, dove si possono costruire insieme percorsi culturali attivi e condivisi, e relazioni interpersonali di rispetto e di reciproco aiuto, con particolare attenzione a chi è più debole”. (cfr. CEI, Per la scuola, 1995) Quale continuazione e verifica del Piano dell'Offerta Formativa, la Scuola promuove l’incontro con gli Ex Alunni, teso a: un arricchente scambio esperienziale, che, in riferimento al trascorso comune iter formativo e al diversificato presente, può sviluppare un fecondo confronto, in vista di un più solidale e consapevole cammino; verificare l'apporto delle competenze acquisite e la testimonianza della validità dei principi educativi, responsabilmente assunti nel progetto esistenziale specifico di ciascuno; confrontare il Piano stesso, indicare motivate conferme o suggerire opportune modifiche, in risposta a esigenze pedagogiche innovative, determinate dal mutare dei contesti culturali. L'Alunno, protagonista del cammino formativo, trova nella nostra scuola una scuola di qualità, organizzata e gestita in vista dei propri bisogni formativo-culturali; il rispetto della propria identità personale, socio-culturale e religiosa un'informazione chiara intorno al funzionamento della scuola, agli obiettivi formativi, al percorso per raggiungerli, agli esiti delle prove scritte e orali, in relazione ai parametri della misurazione e ai criteri di valutazione; riceve un aiuto personalizzato per orientarsi in ordine alle relazioni umane, al piano di studio e alle scelte scolastiche e professionali successive. All’alunno viene chiesto: di comportarsi in modo rispettoso, leale e collaborativo nel rapporto educativo con i diversi soggetti della scuola e nel confronto con la proposta culturale cristiana; 8 di manifestare adesione seria, sincera e operosa alle proposte educativodidattiche, riconoscendo e rispettando l'operato degli Insegnanti, frequentando le lezioni con regolarità, interesse e impegno, sottoponendosi alle verifiche e alle valutazioni del processo formativoculturale, restituendo puntualmente le prove scritte, firmate dal genitore, contribuendo a perseguire un positivo esito scolastico; di partecipare alla vita della scuola, rispettando il Regolamento d'Istituto, le decisioni collegialmente assunte e le regole della convivenza civile; di rispettare l'ambiente e il patrimonio della scuola come bene proprio e di tutti. Integrazione degli alunni disabili, con DSA e con Bisogni Educativi Speciali (BES) L’Istituto opera con particolare attenzione per l’integrazione degli alunni disabili, favorendo pure il diritto alla PERSONALIZZAZIONE E AL SUCCESSO FORMATIVO nell’apprendimento per tutti gli studenti in situazione di difficoltà o con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Nella scuola non esistono barriere architettoniche e gli alunni portatori di handicap possono accedere a tutti gli ambienti utilizzandone le strutture. Nei confronti degli alunni disabili, l'Istituto persegue le finalità sottoelencate: Favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione. Soddisfare al meglio le esigenze differenziate degli alunni diversamente abili, con particolare attenzione al servizio scolastico, per favorire il diritto di crescere con i loro pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità. Per gli alunni con DSA o BES il Consiglio di Classe predispone un Piano Didattico Personalizzato; per gli alunni con certificazione di handicap si definisce una programmazione educativa individualizzata (PEI) basata sull'analisi del profilo dinamico funzionale dell'alunno (PDF). L’Istituto, in linea con il carisma di carità della Congregazione, assume in proprio la retribuzione dei docenti di sostegno, nel chiaro intento di una solidale condivisione con le famiglie degli alunni disabili. 9 I Genitori1 Anche nella Scuola Cattolica i genitori rimangono i primi responsabili dell'educazione dei figli, rifiutando ogni tentazione di delega educativa, e sono a pieno titolo membri della comunità educante. La loro responsabilità e il loro compito si articolano in alcune direzioni ben precise. 1 Anzitutto, i genitori sono tenuti a rendere autentiche le motivazioni in base alle quali operano la scelta della Scuola Cattolica. A questo proposito non è sufficiente la ricerca di un ambiente rassicurante e protetto, culturalmente ed educativamente ricco; i genitori devono comprendere che la Scuola Cattolica ha una sua identità e un suo progetto, che qualificano la sua proposta culturale e pedagogica e non ammette una presenza indiscriminata e non consapevole. Questo comporta che essi devono conoscere e condividere, con interiore disponibilità, ciò che la Scuola Cattolica propone, anche per evitare pericolose fratture tra l'intervento educativo della scuola e quello della famiglia. I genitori sono anche chiamati a collaborare alla realizzazione del progetto educativo, secondo la competenza che è loro propria e che si definisce prevalentemente nel precisare gli obiettivi educativi cui la scuola tende. In particolare essi potranno arricchire questo progetto rendendo vivo ed esplicito il clima familiare che deve caratterizzare la comunità educante. I genitori, infine, essendo contemporaneamente membri della comunità ecclesiale e civile, rappresentano il ponte più naturale tra la Scuola Cattolica e la realtà circostante, sia per sensibilizzare le comunità cristiane a questo problema, sia per sostenere dinanzi alle pubbliche autorità la priorità del loro diritto educativo e il conseguente diritto di libera scelta scolastica per i propri figli senza condizionamenti economici. In questo modo potranno dare un grande sostegno alla vita della Scuola Cattolica. E lo stesso contributo economico da loro assicurato, spesso a prezzo di notevoli sacrifici e subendo una evidente ingiustizia, se dato con senso di responsabilità e secondo le possibilità reali, potrà favorire il servizio della Scuola Cattolica ai poveri, nella prospettiva evangelica CEI, La scuola cattolica oggi in Italia, Paoline, Roma 1983, p. 30 10 della condivisione dei beni, per cui chi ha di più si fa disponibile a chi meno possiede. Una risorsa della Comunità educativa a servizio della famiglia: l’AGeSC (Associazione Genitori Scuola Cattolica) L'Associazione Genitori Scuole Cattoliche (A.Ge.S.C.) è associazione nazionale di genitori per la famiglia, l'educazione e la scuola cattolica. Essa, proponendosi di operare in adesione ai principi e valori della fede cattolica ed al Magistero della Chiesa, sostiene: - il primato della famiglia nell'educazione e nell'istruzione dei figli, in ragione del sacramento del Matrimonio, per diritto naturale dei genitori e per diritto-dovere costituzionale; - il diritto dei genitori di scegliere a fini educativi, in piena coscienza e libertà, per i propri figli le istituzioni, le modalità ed i momenti più rispondenti ai propri convincimenti morali, religiosi e civili; - la necessità di qualificare e promuovere la scuola cattolica secondo i principi sanciti dal Concilio Vaticano II, nel documento Gravissimum educationis, e dal costante insegnamento del Magistero della Chiesa. L’AGeSC organizza e sostiene inoltre molteplici iniziative in diversi campi di intervento, mirate a sostenere l’istanza della libertà di insegnamento e di scelta dell’educazione. I Docenti Assumono un ruolo di particolare rilievo nella realizzazione del piano dell’offerta formativa, secondo l’identità specifica dell’Istituto, consapevoli della responsabilità che loro compete all’interno della comunità scolastica e che comporta: l’impegno nel cammino di crescita umana, disponibile all’obiettiva verifica personale, in coerenza con gli atteggiamenti richiesti dal compito educativo secondo l’indirizzo dell’Istituto; 11 il consolidamento della professionalità docente come sintesi di capacità pedagogica, possesso sicuro e sempre aggiornato dei contenuti disciplinari, abilità metodologico-didattica, capacità di programmazione individuale e collegiale; il dovere della chiarezza e della trasparenza nel processo educativo-didattico, che lo impegna: a esprimere la propria offerta formativa a motivare i propri interventi educativo-didattici a esplicitare le strategie di intervento, gli strumenti di verifica, i parametri di misurazione e i criteri di valutazione a far conoscere gli esiti delle prove scritte consegnate entro breve termine, e quelli delle prove orali La Comunità religiosa E’ animatrice e custode del carisma educativo e di carità di Paola Di Rosa. Alla Comunità educativa dedica vita, energie, intelligenza e cuore in uno stile di servizio e accoglienza. Offre un apporto rilevante all’azione formativa attraverso una presenza attenta a: 1. rendere testimonianza con la vita, la parola, la missione all’unico Maestro, Cristo, via , verità e vita; 2. promuovere la formazione umana e cristiana della persona attraverso la valorizzazione dell’intima ricchezza delle sue energie; 3. suscitare in chi avvicina il senso della responsabilità, l’entusiasmo per tutto ciò che è buono e bello; 4. vivere accanto ai giovani con una presenza semplice, cordiale, ottimista, serenamente disponibile; 5. creare un clima di collaborazione con i docenti e con le famiglie degli alunni in uno stile di autenticità e corresponsabilità; 6. “curare” = prendersi cura intenzionalmente dell’educazione dei ragazzi e dei giovani esponendosi, con serena fermezza, al gioco della fiducia reciproca; 7. orientare l’intera comunità educante a percorrere l’itinerario formativo che passa dalla tolleranza all’accoglienza della realtà 12 multiculturale e alla ricerca di confronto, attraverso il dialogo, che porta a riconoscere i valori e i limiti di ogni cultura; 8. promuovere il dovere della giustizia e della solidarietà; 9. suscitare l’amore per la ricerca dell’autentica libertà e della verità; 10. favorire nella scuola, attraverso il Progetto educativo, un autentico modello di convivenza umana, luogo di incontro, ascolto, comunicazione ed esperienza vitale dei valori. In particolare la Comunità religiosa è responsabile: della direzione e della gestione dell’Istituto; della scelta e dell’assunzione dei Docenti e del personale ausiliario; dell’incremento dei rapporti di complementarietà tra docenti, alunni e genitori nel rispetto dei ruoli e delle competenze; degli ambienti e delle attrezzature necessarie all’attività scolastica; dell’amministrazione scolastica, della gestione delle risorse e di tutti gli altri atti che coinvolgono la sua diretta responsabilità. Il Personale non docente Offre un apporto significativo all’azione formativa della comunità educativa attraverso: 1. la presenza e un servizio attento alla individuazione e alla esplicazione degli interventi da attuare in forma diversa e complementare agli altri membri della Comunità; 2. la personale testimonianza dei valori della fede e della convivenza civile; 3. la ricezione e intercomunicazione dei dati comportamentali, rilevati nei vari momenti della giornata del ragazzo. 6. Modalità organizzative All’interno dell’Istituto ognuno svolge, secondo la propria competenza e il proprio ruolo, alcune inconfondibili funzioni che distinguiamo come: 13 . . funzioni di responsabilità funzioni di partecipazione Funzioni di responsabilità Gestore: è il legale rappresentante della scuola, responsabile della sua direzione e gestione amministrativa. Coordinatrice: ha la responsabilità dell’andamento educativo e didattico della scuola. Presiede il lavoro collegiale dei docenti e verifica la programmazione delle varie discipline, seguendone lo svolgimento operativo. Vicari della Coordinatrice: hanno funzione di delega e collaborazione. Consiglio di Istituto: è l’organo di rappresentanza di tutte le componenti scolastiche. Delibera le scelte generali di organizzazione e programmazione della vita della scuola della scuola Coordinatore di classe: è scelto dalla Coordinatrice per la sola Scuola Secondaria e proposto al Collegio dei Docenti. E’ in costante rapporto con alunni e famiglie ed è il portavoce del Consiglio di Classe. Funzioni di partecipazione Collegio Docenti: ha funzione di programmazione degli orientamenti educativi e didattici della scuola; Consigli di Classe: hanno funzione di coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari nonché della valutazione periodica degli alunni; Assemblee dei Genitori: favoriscono la conoscenza reciproca dei genitori; promuovono lo scambio di idee sulla formazione umana e cristiana degli alunni; hanno funzione di proposta in ordine alla qualità e all’efficacia dell’offerta formativa 14 Scuola Primaria L’offerta formativa della scuola 1.2. Organizzazione del tempo scuola L’attività didattica si svolge in cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì. Orario antimeridiano: da lunedì a venerdì: ore 8.30 - 12.30; Orario pomeridiano: da lunedì a venerdì: ore 13.30 - 15.30 (con la sola eccezione delle classi PRIME che il VENERDI’ terminano alle ore 12.30). . PRE-SCUOLA: la scuola garantisce l’accoglienza degli alunni a partire dalle ore 7.30. Alle ore 8.15 gli insegnanti li conducono nelle aule. Alle 8.30 si cominciano le lezioni. Gli alunni sono tenuti alla presenza in aula entro le ore 8.25. . POST-SCUOLA: la Scuola offre, dopo l’orario scolastico, la possibilità del Doposcuola, dalle 16.30 alle 17.30. . SERVIZIO MENSA: gli alunni possono usufruire del servizio mensa seguito da gioco libero o organizzato, sorvegliato. Moduli orari settimanali La nostra scuola, introduce nella propria offerta formativa il principio delle ore Opzionali/Facoltative e offre l’opportunità di scegliere tra due moduli: MODULO BASE: 924 ore annue. 28 ore settimanali. 4 ore il mattino (8.30 12.30) per tutti i cinque giorni e 2 ore il pomeriggio (13.30 – 15.30) per quattro giorni. Il venerdì pomeriggio è libero. 15 Tale scelta è maggiormente rispondente ai ritmi di maturazione psicofisica dei bambini, nonché rispettosa dell’alternanza di tempi di lavoro scolastico, domestico ed extrascolastico. MODULO POTENZIATO: 990 ore annue. 30 ore settimanali. 4 ore il mattino (8.30 -12.30) e 2 ore il pomeriggio (13.30 – 15.30) per tutti e cinque i giorni. 1.3. I percorsi curricolari Il curricolo scolastico della scuola primaria è articolato in cinque assi disciplinari: asse linguistico: Italiano, Inglese, Religione Cattolica asse artistico-espressivo: Arte e Immagine, Corpo movimento e sport, Musica; asse matematico: Matematica asse scientifico-tecnologico: Scienze, Tecnologia e Informatica¸ asse storico-sociale: Storia, Geografia. Il curricolo obbligatorio e opzionale prevede il seguente orario: classi 1" classi 2" classi 3" classi 4" classi 5" Religione 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Italiano 8 ore 7 ore 6 ore 6 ore 6 ore Matematica 6 ore 6 ore 6 ore 5 ore 5 ore 16 Tecnologia 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora Lingua Inglese 1 ora 2 ore 2 ore 3 ore 3 ore Storia e Geografia 2 ore 2 ore 4 ore 4 ore 4 ore Scienze Naturali e Sperimentali 2 ora 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Musica 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora Corpo, Movimento e Sport 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Arte e Immagine 2 ore 2 ore 1 ore 1 ore 1 ore Totale orario obbligatorio 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore Attività OpzionaliFacoltative X 3 ore 3 ore 3 ore 3 ore Totale potenziato X 30 ore 30 ore 30 ore 30 ore orario Metodologie didattiche Le metodologie tengono conto delle attività da svolgere e dei diversi modi di apprendere degli alunni. Pertanto si prevedono momenti di attività manipolative, conversazione, gioco, esplorazione e ricerca ambientale, lezione frontale e attività 17 di laboratorio. Lo sviluppo della capacità relazionale, trasversale a tutte le attività, è favorito dalle diverse tipologie di gruppi di lavoro (gruppi misti, piccoli gruppi, semiclasse, coppie). Si utilizzano di norma strumenti sia informali che strutturati (come le nuove tecnologie). 1.3. Valutazione degli apprendimenti La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Nella Scuola Primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni è espressa in decimi, è riportata in lettere nei documenti di valutazione ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto. I criteri utilizzati nella correzione delle verifiche formative e sommative sono i seguenti: Griglia rilevazione conoscenze e abilità Voti Conoscenze 4 Non acquisite le conoscenze essenziali. 5 Le conoscenze sono lacunose, parziali e superficiali. 6 Acquisite le conoscenze essenziali. Abilità Le capacità di attenzione e di concentrazione presentano notevoli limiti. L’esposizione è estremamente frammentaria e il linguaggio non adeguato. Non è in grado di eseguire semplici problemi o esercizi. Le capacità di attenzione e di concentrazione presentano limiti. L’esposizione è frammentaria e lessicalmente imprecisa. Compie errori nell’esecuzione di problemi o esercizi semplici. Le capacità di attenzione e di concentrazione sono sufficienti. L’utilizzo delle conoscenze acquisite è poco sicuro. L’esposizione non è sempre corretta e il linguaggio è semplice. Applica in modo meccanico e con poca sicurezza le 18 7 8 9 10 procedure apprese. Le capacità di attenzione e di concentrazione sono costanti. Conoscenze complete ma non L’esposizione è generalmente corretta e il linguaggio adeguato. approfondite. Applica con discreta sicurezza le procedure apprese. Le capacità di attenzione e di concentrazione sono costanti e prolungate. Conoscenze complete e sicure. L’esposizione è corretta e ordinata e il lessico è vario. Applica regole e procedimenti in modo corretto e sicuro. Le capacità di attenzione e di concentrazione sono costanti e prolungate. Possiede Interviene con prontezza e intuizione. conoscenze L’esposizione è corretta e ordinata e il lessico è vario e complete, sicure appropriato. che sa Rielabora in modo pertinente e autonomo i contenuti. organizzare in modo autonomo. Applica con precisione regole e procedimenti nella soluzione di problemi anche complessi. Le capacità di attenzione e di concentrazione sono costanti e prolungate. L’esposizione è corretta, appropriata e il lessico è ricco. Conoscenze Rielabora in modo autonomo e personale le complete, sicure e conoscenze. approfondite. Applica con precisione regole e procedimenti nella soluzione di problemi complessi, in situazioni strutturate e non. Nella valutazione delle verifiche (scritte e orali), il Collegio dei Docenti ha approvato l’utilizzo dei mezzi voti (per esempio: 6 ½ , 7 ½ ...). Concorrono alla valutazione degli alunni: Valutazione diagnostica: analisi della situazione iniziale dei requisiti di base per affrontare i processi di apprendimento. Osservazioni Prove semistrutturate 19 Libere elaborazioni Valutazione in itinere: verifica costante della validità dei processi formativi e monitoraggio del processo di apprendimento. Osservazioni Prove strutturate / semistrutturate Esposizione Interrogazione orale Libere elaborazioni Le valutazioni diagnostica e in itinere vengono effettuate dal docente della singola disciplina e dall’alunno attraverso il processo di autovalutazione. Valutazione intermedia e finale: consente di fare un bilancio degli apprendimenti, mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale e personale mediante un giudizio analitico. Le valutazioni intermedie e finali vengono effettuate dal Consiglio di Classe. Criteri di valutazione intermedia Livello di partenza Reale valutazione delle discipline Impegno costante Progresso dell’apprendimento Criteri di valutazione finale Livello di maturazione dell’autonomia operativa Capacità di colmare le lacune evidenziate Reale consapevolezza del livello di apprendimento Continuità nell’impegno 20 Valutazione degli apprendimenti Relativamente alla valutazione finale i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. Al termine della Scuola Primaria, all’alunno ammesso al primo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado, viene rilasciata una certificazione delle competenze acquisite. Valutazione del comportamento Il comportamento è oggetto di valutazione del Consiglio di Classe insieme alla valutazione degli apprendimenti (e alla certificazione delle competenze per le sole classi QUINTE). Parametri per l’attribuzione del giudizio di comportamento: Rispetto delle persone, degli ambienti e delle strutture. Rispetto delle regole della classe e della scuola. Partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche. Disponibilità ad apprendere. Relazioni positive. Costanza nell’impegno. Frequenza e puntualità. Il giudizio sul comportamento, formulato durante lo scrutinio intermedio e finale dal Consiglio di classe, si esplicita secondo queste voci in ordine decrescente: corretto e responsabile corretto generalmente corretto non sempre corretto scorretto 21 1.4. Criteri di formazione delle classi prime L'Istituto favorisce l'inserimento dei bambini di 5/6 anni, predisponendo momenti di incontro durante l'anno scolastico con le classi Prime, allo scopo di avviare momenti di reciproca conoscenza, facilitare l'inserimento e garantire il benessere scolastico. All’inizio di ogni anno scolastico la scuola dedica un congruo tempo di osservazione prima della formazione delle classi. PROGETTO ACCOGLIENZA per i bambini delle classi PRIME Finalità Osservare e conoscere i bambini in entrata alla scuola primaria per rivelarne dati utili alla formazione delle sezioni. Obiettivi EDUCATIVO: osservare i bambini per rilevarne le abilità sociali. DIDATTICO: osservare e rilevare le abilità cognitive. Metodologia Le giornate si struttureranno nel seguente modo: ACCOGLIENZA- gli alunni si ritroveranno in uno spazio comune stabilito. PRIMA ATTIVITÀ RICREAZIONE SECONDA ATTIVITÀ SALUTO - gli alunni si ritroveranno nel luogo dell’accoglienza. Le attività si svolgeranno con le seguenti modalità: attività in gruppo; attività a coppie; attività individuale sottoposta all’osservazione dell’insegnante; gioco strutturato; gioco libero. Ambiente Il progetto si svolgerà nei seguenti spazi dell’istituto: palestra; 22 laboratorio di arte-immagine; aula; spazio esterno. Strumenti Si prevede l’utilizzo di: materiale vario a seconda dell’attività proposta; griglie strutturate d’osservazione. Tempi Il progetto si realizzerà in un tempo congruo in relazione alle esigenze espresse dagli insegnanti. Verifica e valutazione del progetto In itinere Gli insegnanti si confrontano al fine di: verificare la validità delle proposte effettuate in relazione all’obiettivo proposto; verificare le modalità di gestione spazio/tempo. Finale Gli insegnanti si confrontano al fine di: verificare la validità delle proposte effettuate in relazione all’obiettivo proposto; analizzare e condividere i dati raccolti. 1.5. Rapporti scuola-famiglia La programmazione annuale degli incontri con le famiglie è la seguente: Periodo Appuntamento Settembre/Ottobre: Assemblee, presiedute dalla Coordinatrice per fornire informazioni sulla situazione d’ingresso, sull’offerta 23 formativa; elezioni dei genitori rappresentanti di classe Novembre Gennaio Marzo Aprile Giugno Inizio colloqui settimanali su appuntamento Consegna del Documento di Valutazione del primo quadrimestre Riapertura dei colloqui settimanali Chiusura dei colloqui settimanali Consegna del Documento di Valutazione finale Consegna della Certificazione delle competenze per le classi QUINTE Rimane dovere prioritario della famiglia tenersi costantemente informata circa l’andamento dell’alunno, soprattutto attraverso i documenti di valutazione, i colloqui individuali con docenti e coordinatrice, le comunicazioni scuola-famiglia registrate sul DIARIO personale. Modalità e tempi colloqui docenti-genitori; coordinatrice-genitori Il colloquio dei genitori con i singoli docenti avverrà in base agli orari di ricevimento stabiliti e comunicati dalla Coordinatrice all’inizio dell’anno scolastico. Per incontrare i docenti specialisti delle discipline di INGLESE, MUSICA e CORPO MOVIMENTO SPORT e TECNOLOGIA, fatto salvo il periodo sopra indicato, i colloqui si svolgeranno nel pomeriggio di VENERDI’, dalle ore 13.30 alle ore 16.30, secondo un calendario che verrà comunicato all’inizio di ogni periodo di ricevimento. N.B. Per le classi PRIME non si prevedono colloqui con i docenti specialisti nel I QUADRIMESTRE. 24 Scuola Secondaria di I Grado 2.1. Criteri di formazione delle classi prime e di assegnazione delle classi ai Docenti La formazione delle classi prime è di competenza della Coordinatrice che, considerata attentamente la valutazione e il giudizio della scuola di origine degli alunni, le richieste (non vincolanti) delle famiglie e la provenienza, procede alla composizione delle sezioni mirando a: evitare la concentrazione di casi problematici creare classi miste, con presenza equilibrata di maschi e femmine, ed eterogenee al loro interno per facilitare l'inserimento e la socializzazione degli alunni. Nell'assegnare le classi ai Docenti privilegia di norma il valore della continuità educativo-didattica. 2.2. Caratteristiche e modalità di lavoro degli Organi Collegiali L'Istituto promuove la collaborazione fra tutte le componenti della Comunità Educativa: insegnanti, genitori, alunni mediante la partecipazione agli OO.CC. All’inizio dell’anno il Collegio dei Docenti elabora la programmazione curricolaredidattico-educativa e i percorsi formativi in base agli obiettivi e alle finalità delle Indicazioni nazionali; stabilisce i criteri ed i parametri di valutazione degli obiettivi specifici e quelli di valutazione della situazione iniziale e finale. Indica al Consiglio di Classe i termini generali di attuazione delle attività di orientamento, para ed extrascolastiche, gli interventi di recupero; propone al Consiglio d’Istituto uscite didattiche , visite guidate e gite d’Istruzione. Piano dell’aggiornamento e della formazione di Istituto L’aggiornamento del corpo docente è promosso attraverso: 25 corsi sull’utilizzo degli strumenti informatici nell’ambito didattico, momenti di spiritualità in circostanze significative dell’anno liturgico e scolastico; partecipazione e convegni promossi dalla FIDAE e AGIDAE; corsi di aggiornamento, seminari, interventi di esperti relativi a temi specifici della didattica e dell’educazione. 2.3. Progettazione curricolare Il curricolo è inteso come modalità attraverso cui, nel tempo, si esplicita una progettazione didattica, attraverso la quale è possibile definire ciò che uno studente dovrà essere in grado di fare in termini di abilità e prestazioni, segnali dell’apprendimento avvenuto e traccia della maturazione di competenze che l’alunno deve acquisire al termine di un ciclo scolastico o di un segmento di esso. Il Collegio dei Docenti, nella programmazione di inizio anno scolastico, in coerenza con le disposizioni ministeriali, pianifica finalità, obiettivi, metodologie e strategie di intervento tese alla pianificazione della progettazione curricolare-didattico-educativa, verificando attentamente l’efficacia della proposta formativa che si intende attuare. Organizzazione del tempo scuola La Scuola Secondaria di I grado "Ancelle della Carità ", attenta alle esigenze delle famiglie, ha scelto di attuare la settimana corta che prevede la frequenza scolastica dal lunedì al venerdì con rientri pomeridiani diversificati (martedì e giovedì). Questa sperimentazione si è mostrata efficace già dall'anno scolastico 2001-2002. La suddivisione oraria rispetta il principio di funzionalità all'interno di tutto il sistema scolastico ed è attenta alla capacità di concentrazione degli alunni. Considerata la centralità dell'allievo, l'attivazione dei percorsi didattici tiene conto dei livelli di partenza, dei bisogni e degli interessi che via via emergono negli alunni. Ai ragazzi delle famiglie che ne fanno richiesta viene offerto, nei giorni di lunedì e mercoledì, il servizio di DOPOSCUOLA. 26 Nel corso del I e del II Quadrimestre, con diverse scansioni periodali, la scuola propone per gli alunni che presentano serie difficoltà nell’apprendimento, interventi di RECUPERO. Modulo orario settimanale 990 ore annue pari a 29 ore settimanali + 33 ore annuali destinate ad attività di approfondimento dell’ambito delle materie letterarie, da svolgersi in orario antimeridiano e pomeridiano: Il modulo garantisce l'insegnamento delle materie obbligatorie fornendo strumenti formativi utili per il conseguimento degli obiettivi di base in continuazione con l'alfabetizzazione assicurata dalla scuola primaria. Italiano 5 Storia 2 Geografia 2 Matematica 4 Scienze 2 Tecnologia e Informatica 2 Inglese 3 2° Lingua comunitaria - TEDESCO 2 Arte e Immagine 2 Musica 2 Scienze motorie e sportive 2 Religione 1 Attività di approfondimento materie letterarie 1 Totale ore settimanali curricolo obbligatorio 30 27 Orario delle lezioni A seconda del modulo orario scelto, gli alunni frequentano le lezioni dal LUNEDI’ al VENERDI’, nelle mattinate e nei pomeriggi indicati a inizio anno nell’orario scolastico. Gli alunni devono trovarsi in classe almeno 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, accolti dai docenti responsabili della prima ora. Obiettivi di apprendimento e traguardi di competenza Il Collegio dei Docenti, nella pianificazione dell’attività didattica, finalizza gli obiettivi di apprendimento, contenuti nel testo delle Indicazioni per il curricolo, al raggiungimento dei traguardi di competenza individuati al termine del primo ciclo di istruzione. Strategie operative comuni Gli insegnanti, pur nella specificità di ogni disciplina, terranno in considerazione i seguenti criteri nell’impostazione dell’attività didattica: - la gradualità nell’organizzazione dei contenuti che saranno articolati - attraverso unità didattiche e moduli in base a obiettivi prefissati dal Consiglio di Classe l’elaborazione di test di ingresso per materia che saranno effettuati all’inizio dell’anno scolastico l’elaborazione delle attività riguardanti i corsi di recupero e di potenziamento, sulla base dei criteri espressi dal Collegio dei Docenti l’individuazione per ciascuna classe degli obbiettivi educativi relativi all’ambito cognitivo e comportamentale e le strategie necessarie per la loro attuazione l’individuazione dei contenuti minimi per ciascuna disciplina e gli strumenti opportuni di verifica COMPETENZE e CERTIFICAZIONE Compito della scuola è quello di educare-istruendo. Ciò implica una grande sfida: quella della scoperta del senso profondo di quel che si fa, che avviene mentre si acquisiscono saperi, abilità e competenze. Una COMPETENZA è una capacità portata a compimento attraverso l’uso e il padroneggiamento di conoscenze e abilità acquisite ed esibite in un contesto dato mediante la combinazione armonica di dimensioni cognitive, motivazionali e socio-affettive. La scuola, al termine degli ESAMI conclusivi del primo ciclo rileva e registra i risultati 28 raggiunti dall'alunno con la certificazione finale delle competenze effettivamente maturate. Il documento viene consegnato alle famiglie e deve essere presentato alla scuola superiore scelta dall’alunno. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale. Per casi eccezionali, il Collegio dei Docenti stabilisce motivate deroghe al suddetto limite. La valutazione, intermedia e finale, degli apprendimenti e del comportamento degli allievi e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono affidate ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche previste nel curricolo. Sulla base degli esiti della valutazione periodica, le istituzioni scolastiche predispongono gli interventi educativi e didattici, ritenuti necessari al recupero e allo sviluppo degli apprendimenti. La valutazione degli apprendimenti e del comportamento viene espressa in decimi attraverso il Documento di Valutazione, consegnato alle famiglie al termine del I e del II Quadrimestre. Criteri di valutazione intermedia Nell'esprimere la valutazione intermedia si considerano: L’analisi della situazione in ingresso dell'alunno La valutazione dei risultati conseguiti durante il quadrimestre La progressione nell'apprendimento (crescente, costante, altalenante, decisamente incostante, decrescente) La partecipazione ed interesse pertinenti e costruttivi nei confronti dei saperi disciplinari Il livello di consapevolezza e di possibile sviluppo delle potenzialità personali Limiti, difficoltà e disponibilità espressi dall’alunno nel recepire i consigli e/o i suggerimenti dell’insegnante (con riferimento ai corsi di recupero, ove previsti, e/o ai lavori mirati e personalizzati) 29 Criteri di valutazione finale Nell'esprimere la valutazione finale si considerano: I risultati conseguiti nel corso dell’intero anno La progressione nell'apprendimento (crescente, costante, altalenante, decisamente incostante, decrescente) La partecipazione e l'interesse pertinenti e costruttivi nei confronti dei saperi disciplinari La maturazione del livello di consapevolezza e di reale sviluppo delle potenzialità personali L'impegno e la tenacia dimostrati nel percorso di apprendimento La partecipazione attiva e curiosa alle attività (uscite, visite didattiche, gita, desione a concorsi etc.) inerenti alle discipline con interiorizzazione dell’esperienza La capacità di condividere e/o assumere iniziative ed esperienze personali a supporto, integrazione e arricchimento dell'attività didattica Parametri di valutazione 4 Conoscenze Competenze Le conoscenze degli elementi di base che caratterizzano i saperi disciplinari e la metodologia specifica corrispondente sono incomplete o del tutto assenti. La padronanza delle conoscenze e l'applicazione di concetti, regole e procedure risultano difficoltose e male organizzate; la risoluzione di problemi e/o la produzione di testi sono errate o stentate. L'esposizione è confusa e approssimativa, il linguaggio specifico è incerto, inadeguato, con gravi errori a livello linguistico e grammaticale. 30 5 6 7 8 Le conoscenze dei contenuti sono assimilate in maniera parziale, superficiale o non significativa; la metodologia disciplinare è incerta, difficoltosa e non del tutto corretta. L'assimilazione parziale e non significativa dei contenuti rivela una episodica applicazione degli stessi ed una scarsa capacità di analisi e soluzione di un problema; l'esposizione non è sempre lineare e coerente, le conoscenze lessicali e l'uso della lingua sono imprecisi o appena accettabili. Le conoscenze dei contenuti L'organizzazione dei contenuti e la disciplinari basilari sono semplici loro applicazione al fine di una e generalmente corrette; le risoluzione del problema è procedure metodologiche di sostanzialmente adeguata, anche applicazione, anche se guidate, se difficoltosa. L’esposizione, pur si rivelano nel complesso semplice, rivela ancora qualche rispondenti alle richieste. imprecisione a livello linguistico e grammaticale. Il linguaggio utilizzato è essenziale, ma corretto. Le conoscenze dei contenuti L'elaborazione delle conoscenze, sono generalmente complete e discreta e adeguata, permette di sicure; le indicazioni operare collegamenti tra le stesse, metodologiche specifiche di analizzare in maniera sicura un vengono applicate problema e di giungere alla sua coerentemente. soluzione. L'esposizione, chiara e corretta, utilizza una terminologia appropriata e generalmente varia. La comprensione e la produzione di testi sono buone. La rielaborazione dei contenuti acquisiti è ancora semplice. Le conoscenze dei saperi La padronanza delle conoscenze disciplinari, sicure, complete ed disciplinari si concretizza nella piena integrate con qualche apporto assimilazione dei contenuti, nella personale, sono acquisite tramite buona capacità di comprensione e la buona e completa padronanza di interpretazione, nell'applicazione delle indicazioni metodologiche. puntuale di concetti, regole e procedure, nell'analisi e risoluzione di problemi con risultati apprezzabili. 31 9 10 L'esposizione è chiara e poggia sull'utilizzo di un linguaggio specifico appropriato. L'autonomia di sintesi e la capacità di rielaborazione si integrano con apporti talvolta originali e con collegamenti tra i saperi acquisiti. Le conoscenze si dimostrano L'assimilazione completa dei ampie, complete ed contenuti si traduce nella capacità di approfondite; le procedure creare collegamenti tra i diversi metodologiche disciplinari sono saperi. L'applicazione di concetti, sicure, efficaci e ben articolate. regole e procedure anche in situazioni nuove si rivela sicura ed esauriente. L'esposizione è chiara, precisa e ricca grazie ad un utilizzo corretto e specifico del linguaggio settoriale. Apporti personali ed originali contribuiscono al raggiungimento di un processo autonomo e soddisfacente di sintesi e rielaborazione. Le conoscenze dei contenuti La padronanza dei contenuti e la disciplinari sono pienamente loro corretta applicazione assimilate e si rivelano complete, dimostrano un'ottima capacità di organiche ed approfondite. Le comprensione, di analisi e di indicazioni metodologiche sono soluzione di problemi. L'esposizione interiorizzate e padroneggiate è fluida, pertinente e ben articolata; con sicurezza. l'impiego di linguaggi specifici è sicuro. Sintesi, organizzazione e rielaborazione dei saperi sono autonome. L'apporto critico, originale e creativo, e la capacità di operare collegamenti e di stabilire relazioni tra le discipline determinano il raggiungimento di un livello di eccellenza nel processo di apprendimento. 32 VALUTAZIONE INFORMATIVA DI META’ QUADRIMESTRE I Consigli di Classe, nei mesi di novembre e marzo, inviano alle famiglie una SCHEDA INFORMATIVA sulla situazione del ragazzo, riguardante le informazioni essenziali relative all’apprendimento, con il chiaro intento di segnalare eventuali serie difficoltà presentate dall’allievo al fine di porvi rimedio e sanare prontamente eventuali lacune. Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite e' espressa in decimi. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. Modalità di verifica L’attività didattica richiede l’effettuazione periodica di verifiche che prenderanno in esame aspetti diversi in relazione alle diverse situazioni educative: l’acquisizione dei contenuti, il metodo di lavoro, le abilità operative, le abilità tecnico-manuali. Verifiche d’ingresso (diagnostiche) Sono somministrati all’inizio di ogni anno scolastico test d’ingresso finalizzati alla diagnosi della situazione di partenza, i cui risultati permetteranno di selezionare gli obiettivi disciplinari e di approntare la programmazione più idonea agli stili di apprendimento della classe. Verifiche formative Sono somministrate in itinere durante e/o al termine delle Unità di Apprendimento per permettere non solo all’alunno una verifica tempestiva delle sue prestazioni rispetto agli obiettivi prefissati, ma anche all’insegnante la validità della propria programmazione. Esse consistono in interrogazioni o verifiche scritte con una valutazione orientativa, la cui misurazione non rientra nella valutazione disciplinare. Verifiche sommative 33 Sono prove di tipo oggettivo (prove scritte strutturate, semistrutturate, interrogazioni orali) che hanno lo scopo di accertare le conoscenze e le competenze acquisite dallo studente nell’ambito delle Unità di apprendimento. Esse saranno valutate in DECIMI. Si ritiene importante che le verifiche siano somministrate con equilibrio, vigilando che gli alunni non siano gravati da un numero eccessivo di prove nello stesso periodo e avendo cura di avvertire con discreto anticipo le date fissate. Per gli alunni portatori di handicap e con DSA (Disturbo specifico dell’apprendimento) sono previste verifiche differenziate per i primi e graduali per gli altri; per la loro formulazione si terrà conto della specificità di ogni situazione, della programmazione effettuata con l’insegnante di sostegno, del percorso seguito dall’alunno. Per eventuali allievi extracomunitari o non di lingua italiana verranno posti come obiettivo primario, fornire i primi rudimenti d’italiano per permettere loro di partecipare alla vita scolastica con profitto attraverso lezioni individuali. Le prove scritte saranno corrette e consegnate agli studenti entro 7 giorni dal loro svolgimento, dopo la trascrizione dei voti sul registro personale dell’insegnante. Le prove dovranno essere restituite entro la lezione successiva. Le prove suddette, firmate da un genitore verranno depositate in segreteria come atti ufficiali della scuola entro la settimana successiva alla consegna. La perdita degli elaborati comporterà sanzioni disciplinari. La seguente tabella esplicita i criteri utilizzati nella correzione delle verifiche scritte e orali. CONOSCENZE 1-4 5 Nessuna o gravemente lacunose Le conoscenze sono lacunose, parziali e superficiali. ABILITA’ La durata attentiva e la capacità di concentrazione sono quasi inesistenti. L’esposizione è estremamente frammentaria e il linguaggio non adeguato. Non è in grado di eseguire semplici problemi o esercizi. La durata attentiva e la capacità di concentrazione sono di fragile consistenza L’esposizione è frammentaria poco ordinata e lessicalmente imprecisa. Compie errori procedurali nell’esecuzione di problemi o esercizi semplici. 34 6 7 8 Conosce e comprende gli elementi essenziali dei saperi disciplinari in modo globale ma non approfondito. Dispone di conoscenze complete, ma non approfondite, degli argomenti disciplinari affrontati. Possiede conoscenze complete e sicure. 9 Possiede conoscenze complete, sicure e approfondite 10 Possiede conoscenze sicure e approfondite e le sa utilizzare in modo personale e finalizzato. Esprime una sufficiente capacità di ascolto e di concentrazione. E’ in grado di utilizzare le conoscenze acquisite in forma elementare. Utilizza un linguaggio semplice ma abbastanza preciso. Applica in modo meccanico le procedure apprese. Esprime un’attenzione e una concentrazione orientate. Utilizza un linguaggio generalmente corretto e appropriato. E’ in grado di cogliere i collegamenti più evidenti tra i contenuti disciplinari. Applica con discreta sicurezza le procedure e i metodi disciplinari appresi. Esprime un’attenzione e una concentrazione prolungate e intenzionali. Utilizza un linguaggio corretto e vario nel lessico. Sa rielaborare con pertinenza i contenuti e operare utili collegamenti disciplinari. Applica regole e procedimenti in modo corretto e sicuro. Esprime attenzione intenzionale e lavora con metodo. Utilizza un linguaggio corretto, appropriato e vario. Rielabora in modo pertinente e personale i contenuti operando, in modo autonomo alcuni collegamenti interdisciplinari. Applica con precisione regole e procedimenti nella soluzione di problemi anche complessi. Esprime attenzione intenzionale e lavora con metodo razionale ed efficace. Utilizza un linguaggio corretto, appropriato e ricco. Rielabora, integrando in modo autonomo le conoscenze interdisciplinari. Applica con precisione regole e procedimenti nella soluzione di problemi anche complessi. 35 Valutazione del comportamento La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. La valutazione del comportamento e' espressa in decimi. Viene attribuita collegialmente dal consiglio di classe; concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare. Parametri per l’attribuzione del voto nel comportamento Il giudizio complessivo che esprime il voto in comportamento dell’alunno tiene conto dei seguenti obiettivi, presenti nel POF di Istituto e concordati nel Collegio Docenti, ai sensi degli articoli 2-3 del D.L. 1 settembre 2008 n. 137. Obiettivi Indicatori (A) Conoscere e rispettare le regole fondamentali della convivenza civile - Atteggiamento e rispetto delle regole come da regolamento di Istituto e Patto Educativo di Corresponsabilità Stabilire rapporti interpersonali di disponibilità, collaborazione, rispetto e partecipazione corretta alle attività e ai momenti della vita scolastica Indicatori (B) 36 Partecipazione al dialogo didattico-educativo e rispetto delle consegne Voto Descrittori (a) Descrittori (b) Assume persistenti atteggiamenti gravemente scorretti nei confronti dei diversi contesti educativi. Si è reso responsabile di azioni lesive nei confronti delle persone e/o delle cose. Sono state applicate le sanzioni più gravi previste dal Regolamento (ripetuti provvedimenti, sospensione superiore ai 15 giorni). Rispetta le regole in modo saltuario e sotto costante controllo. Sono state comminate ripetute note sul diario e/o sul registro, con convocazione della famiglia. Non accetta richiami. Non dimostra specifico interesse per l’attività didattica. Non rispetta le consegne. 7 Assume un atteggiamento non sempre rispettoso delle regole e dei vari ambienti nei quali si trova a interagire. Sono state comminate ripetute note sul diario e/o sul registro. E’ poco disponibile al dialogo educativo. Segue in modo selettivo l’attività didattica e non rispetta le consegne. 8 Rispetta sostanzialmente le regole e l’ambiente. 9 Rispetta le regole in qualsiasi contesto educativo e didattico. E’ generalmente disponibile al dialogo educativo. Partecipa alla vita scolastica e rispetta generalmente le consegne. Collabora al dialogo educativo e dimostra interesse per le attività didattiche. Assolve le consegne. 5 6 e almeno 2 sul registro 37 Accetta con difficoltà il dialogo educativo. Partecipa con scarso interesse all’attività didattica e sotto costante controllo 10 Rispetta pienamente le regole E’ collaborativo e propositivo in tutte instaurando rapporti costruttivi con le situazioni. tutti i soggetti della comunità Assolve le consegne con puntualità. scolastica. ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il terzo anno della scuola secondaria di primo grado si conclude con un esame di Stato. Il Consiglio di Classe, in sede di SCRUTINIO FINALE, delibera l’ammissione o la non ammissione degli alunni all’Esame di Stato, tenendo conto: frequenza dei ¾ dell'orario obbligatorio valutazione positiva (6) delle singole discipline valutazione del comportamento valutazioni espresse nel corso del triennio sul livello globale di maturazione, con riguardo anche alle capacità ed alle competenze raggiunte. VALUTAZIONE DELL’ESAME DI STATO All’esito dell’Esame di Stato conclusivo del I ciclo concorrono i risultati delle prove scritte e orali e il giudizio di idoneità sul percorso scolastico triennale compiuto dall’allievo nella Scuola Secondaria di I grado (espresso in decimi). Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. Agli alunni che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità. 2.4. Rapporti scuola-famiglia La programmazione annuale degli incontri con le famiglie è la seguente: 38 Appuntamento Periodo Settembre/Ottobre: Assemblee, presiedute dal Coordinatrice per fornire informazioni sulla situazione d’ingresso, sull’offerta formativa; elezioni dei genitori rappresentanti di classe Novembre Inizio colloqui settimanali su appuntamento Consigli di classe aperti ai genitori rappresentanti di classe Consegna SCHEDA INFORMATIVA I Quadrimestre Colloqui generali Dicembre Consegna del consiglio orientativo (classi terze) Gennaio Sospensione dei colloqui individuali settimanali Consegna del Documento di Valutazione del primo quadrimestre Consigli di classe aperti ai genitori rappresentanti di classe Consegna SCHEDA INFORMATIVA II Quadrimestre Marzo Aprile Riapertura dei colloqui settimanali Colloqui generali Maggio Chiusura dei colloqui settimanali Giugno Consegna del Documento di Valutazione finale Consegna della Certificazione delle competenze per le classi terze Rimane dovere prioritario della famiglia tenersi costantemente informata, soprattutto attraverso i documenti di valutazione (Pagella, Scheda Informativa), i colloqui individuali o generali con docenti e coordinatrice, le comunicazioni scuolafamiglia registrate sul libretto scolastico personale, dell’andamento dell’alunno. Nel caso di situazioni particolarmente critiche o compromesse, la Coordinatrice, a nome del Consiglio di Classe che presiede, invierà comunicazione alle famiglie degli alunni tramite lettera raccomandata protocollata entro il mese di aprile. 39 Modalità e tempi colloqui docenti-genitori; coordinatrice-genitori Il colloquio dei genitori con i singoli docenti avverrà in base agli orari di ricevimento stabiliti e comunicati dalla Coordinatrice all’inizio dell’anno scolastico. Inoltre una volta a quadrimestre si effettueranno colloqui generali con i docenti. 7. Ampliamento dell’offerta formativa (attività di integrazione al curricolo) La scuola, oltre alle attività strettamente connesse all’insegnamento/apprendimento, propone altre iniziative di integrazione al curricolo. Attività di sostegno agli studenti Progetto accoglienza Il Consiglio delle classi prime predispone il Progetto Accoglienza, da sviluppare in modo integrato con la restante attività didattica, per facilitare l’inserimento degli alunni nel nostro Istituto e aiutarli a transitare in modo sereno e didatticamente proficuo da un’esperienza scolastica ad un’altra, diverse per organizzazione del tempo, standard di prestazioni, impegno richiesto. Il Progetto accoglienza si realizza in tempi diversificati: a. con la predisposizione di una settimana di accoglienza (visite all’ambiente, giochi, presentazione attività) per le classi Prime elaborata e curata dai docenti e dai ragazzi delle classi Terze. b. con la proposta della giornata dell’accoglienza realizzata nel mese di settembre. Il progetto è finalizzato a: inserirsi positivamente nella scuola secondaria rafforzare il ruolo della scuola nella più generale prevenzione del disagio adolescenziale 40 Interventi didattico-educativi integrativi (RECUPERI) Nel caso di alunni che manifestino difficoltà di apprendimento il Consiglio di CLASSE: esamina i dati raccolti, la situazione di partenza (abilità di base, ritmi di apprendimento, situazione familiare, provenienza socio-culturale, problematiche specifiche) indica possibili interventi specifici all’interno della classe per stimolare l’apprendimento e la partecipazione, la socializzazione e l’acquisizione di comportamenti responsabili stabilisce il calendario delle attività di recupero richiede una particolare collaborazione della famiglia per comprendere le difficoltà incontrate dall’alunno e per concordare le linee di intervento per favorirne il superamento in caso di problematiche gravi concorda con la famiglia il ricorso ad esperti esterni fissa in modo chiaro gli obiettivi minimi che l’alunno dovrà raggiungere, anche in vista della valutazione finale. Vacanze studio all’estero La scuola organizza, durante l’anno scolastico o nel periodo estivo, vacanze studio all’estero (in paesi di lingua inglese e tedesca) con accompagnatore di fiducia scelto dalla scuola stessa. La proposta di un soggiorno-studio è una possibilità offerta agli studenti all'interno del progetto formativo che caratterizza il nostro Istituto. Accanto ai contenuti strettamente didattici che hanno lo scopo di migliorare ed approfondire la lingua straniera, gli studenti vengono in contatto con una cultura e con usi, tradizioni ed abitudini tutti da scoprire; si vive una nuova forma di socializzazione fino ad arrivare all' acquisizione di maggiore consapevolezza, determinazione ed autogestione. Il soggiorno- studio si articola su un armonico alternarsi di studio, il mattino, ed attività dinamiche nel pomeriggio; l'approccio didattico è moderno e si avvale della professionalità di insegnanti madrelingua specializzati nell'insegnamento delle lingue inglese e tedesca agli stranieri. Gli studenti, sempre accompagnati dal proprio insegnante, vengono assistiti da un tutor per tutta la giornata e per tutta la durata del 41 soggiorno. Inoltre, con la formula del soggiorno in famiglia, lo studente può concretizzare le sue conoscenze ed immergersi direttamente nella cultura e nella lingua inglese o tedesca. Le famiglie sono personalmente selezionate dagli organizzatori, sono disponibili e sensibili ad ogni esigenza dell'ospite e sempre in contatto con il tutor e l'insegnante accompagnatore Iniziative di solidarietà La Scuola Cattolica assume come suo impegno specifico - e a nuovo titolo oggi di fronte alla inadempienze della famiglia e della società in questo settore - la formazione integrale della personalità cristiana dell'alunno; in ordine all'attuazione della sintesi fra fede e vita nella persona dell'alunno, è cosciente che l'uomo deve essere formato a un processo di continua conversione per poter esser ciò che Dio vuole che sia. Essa insegna ai giovani a dialogare con Dio nelle varie situazioni della loro vita personale. Inoltre li stimola a superare l'individualismo e a scoprire, alla luce della fede, che sono chiamati a vivere, in maniera responsabile, una specifica vocazione in solidarietà con gli altri uomini. La trama stessa dell'umana esistenza li invita, in quanto cristiani, a impegnarsi nel servizio di Dio a vantaggio dei propri fratelli e a trasformare il mondo perché diventi dimora degna degli uomini. In quest’ottica la nostra scuola propone per tutte le classi dell’Istituto, soprattutto in periodi particolarmente significativi (Avvento e Quaresima) alcune iniziative di sostegno e aiuto per progetti di solidarietà. Corsi integrativi elettivi CERTIFICAZIONE TRINITY In risposta alle numerose esigenze di formazione e certificazione nell’ambito delle lingue straniere che provengono sia dai nostri alunni sia dalla realtà del nostro territorio, il nostro Istituto propone a tutti gli alunni a partire dai 7 anni d’età l’inserimento nel progetto di esami in SPOKEN ENGLISH del Trinity College per l’anno scolastico corrente. Trinity è un ente certificatore accreditato dalle autorità competenti nel Regno Unito. In Italia il Trinity è uno degli Enti inclusi nel protocollo di intesa tra Enti Certificatori e Ministero dell’Istruzione durante il Progetto Lingue 2000 e nell’Accordo Quadro con la Conferenza dei Rettori delle Università italiane nell’ambito del progetto CampusOne. L’esame consiste in una conversazione fra lo studente ed un esaminatore del Trinity, 42 un docente madrelingua qualificato e con esperienza pluriennale che risiede nel regno Unito e che viene appositamente convocato in Italia per la data della sessione d’esame. L’esame si differenzia a seconda del grado scelto. Ha una durata che varia a seconda del livello: da 5 a 7 minuti nel livello iniziale, 10 minuti per il livello elementary, 15 minuti per il livello intermedio e 25 minuti per il livello avanzato. Laboratorio MUSICALE Due insegnanti qualificati tengono corsi di chitarra classica e pianoforte per tutti gli allievi che dimostrano inclinazioni musicali e scelgono di partecipare a questo laboratorio per iniziare un serio e costante studio dello strumento. Oltre al repertorio classico vengono inclusi brani di tutti i generi musicali appositamente trascritti dagli insegnanti su richiesta degli allievi. Raccordi con enti locali e territorio La scuola mantiene i contatti con gli enti locali per partecipare a iniziative che possano risultare utili e formative per i ragazzi. Hanno dato la disponibilità a collaborare con la scuola per progetti comuni e per attività formative le seguenti Associazioni e i seguenti Enti: Enti e Associazioni del territorio Aree di intervento e attività da proporre agli alunni ASL + Consultorio familiare Disagio -Handicap Cooperativa Fraternità Progetti educazione affettiva AGeSC Supporto organizzativo al POF; Progetti L.R. 23/1999 e L.R. 1/2008 43 Parrocchia S. M. Assunta Oratorio San Sebastiano Proposte di formazione e di pastorale giovanile Biblioteca comunale dei ragazzi Progetto lettura Consorzio Parco Oglio Nord Progetti di educazione ambientale Polizia locale Educazione stradale UBI Banca Popolare di Bergamo Progetti educazione finanziaria 44 Attività sportive Le classi della Scuola Secondaria partecipano ad alcune iniziative di carattere zonale e provinciale dei Giochi della Gioventù con il coordinamento dell’insegnante di Scienze Motorie. A queste attività si aggiungono quelle proposte all’inizio di ogni nuovo anno scolastico dal Comitato A.Ge.S.C. d’Istituto. Gara a squadre di Matematica La scuola organizza, per gli alunni interessati, una competizione di matematica a squadre, che coinvolge le classi prime e seconde, a sezioni miste. Le squadre vengono formate dagli insegnanti della disciplina, sulla base di un test di selezione, e affrontano studenti di altre scuole del territorio. Le conoscenze matematiche educano al buon ragionamento, aiutano a formulare ed esprimere un pensiero organizzato e ben motivato e di conseguenza abituano a dare fondamento alle proprie scelte. Oltre a consolidare la competenza matematica, questa iniziativa favorisce lo sviluppo delle capacità di confronto, interazione e cooperazione, quali: ascoltare opinioni, valutarle, trasmettere le proprie idee, mettersi nei panni di chi ascolta, saper gestire punti di vista diversi. Corso propedeutico di lingua e cultura latina Il corso prevede l’insegnamento di elementi di cultura e lingua latina durante un corso pomeridiano extracurricolare di potenziamento per avvicinare gli studenti all’apprendimento della struttura della lingua e alla cultura dell’epoca romana. Le motivazioni che spingono a elaborare un progetto di avviamento allo studio della lingua latina sono di duplice natura: storica e linguistica. Storica, perché la conoscenza del mondo latino è fondamentale per capire la civiltà dell’Europa e la cultura dell’Occidente. Di natura linguistica perché è nel latino che la lingua italiana affonda le proprie radici e, infatti, ancora oggi la lingua letteraria e i linguaggi settoriali della scienza e della tecnica continuano ad attingere al latino. Questo percorso conoscitivo consente ai ragazzi di confrontare due mondi: il contemporaneo e l’antico, che non sono affatto estranei l’uno all’altro, e permette loro di padroneggiare meglio la nostra lingua, arricchendo il lessico e potenziando le 45 capacità di comunicazione. Esso mira all’acquisizione degli elementi fondamentali della struttura della lingua latina, per potenziare le competenze della lingua italiana. Si propone, infine, di affinare le capacità logico-analitiche e di offrire agli alunni di affrontare, con gli opportuni requisiti, la frequenza dei licei. 8. Strutture e servizi della scuola Laboratorio linguistico Il nostro Istituto è fornito di un sofisticato laboratorio linguistico con 25 box individuali dotati di cuffie e registratori per esercitazioni collettive o individuali. Sono presenti audiocassette e video a colori per esercitazioni collettive o individuali. La sala è inoltre corredata di un proiettore per l’utilizzo della LIM. Laboratorio informatico La nostra rete interna è costituita da 19 PC con le seguenti funzioni: PC server, strutturato e configurato per operare da server di rete INTRANET/INTERNET per collegamenti dalla sede locale o remota. SOFTWARE: sistema operativo open source EDUBUNTU; Firefox (per l'interfacciamento con il server). La scuola è dotata di un portale web: http://www.ancellepalazzolo.it Auditorium - Sala video L’Istituto dispone di una apposita sala dedicata alla visione di VideoCD, VHS, DVD. La sala predispone di una connessione WI FI come pure di un dispositivo di interfacciamento tra PC e Videoproiettore Biblioteca La scuola dispone di una sala appositamente adibita alla lettura, consultazione, prestito di enciclopedie, vocabolari mono e bilingue, opere di narrativa italiana e straniera, di videocassette e CD-ROM e di abbonamenti a riviste e a quotidiani. Il materiale è a disposizione di insegnanti e alunni per la consultazione e il prestito nei tempi stabiliti. 46 L’Istituto è dotato inoltre di: Campi da gioco Palestra Cappella per funzioni religiose Sale per la ricreazione Aula Tecnologia Sala Video Sale da pranzo 9. Modalità e strumenti di valutazione del P.O.F Il P.O.F viene sottoposto a verifica periodica da parte del Collegio Docenti che valuta l’andamento delle attività didattiche e il raggiungimento degli obiettivi proposti. In particolare l’Istituto verifica a fine anno le attività svolte con le seguenti modalità: partecipazione degli alunni alle attività proposte, raggiungimento degli obiettivi minimi, tasso di successo delle attività di recupero e sostegno attuate nonché dei corsi elettivi, rapporti e comunicazioni con le famiglie, uso delle strutture e strumenti didattici. Tale analisi servirà a individuare tempestivamente i punti di forza del P.O.F e a migliorare gli aspetti che eventualmente risulteranno deboli rispetto alle aspettative al fine di individuare strategie di intervento più mirate ed equilibrate rispetto alle esigenze delle classi. 47 Regolamento di Istituto Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello "Statuto delle Studentesse e degli Studenti", emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 e del D.P.R. 21/11/2007 n. 235, recante modifiche e integrazioni allo Statuto; del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567. È coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto. Capitolo I NORME DI COMPORTAMENTO IN ISTITUTO Art. 1. Rapporti interpersonali e atteggiamenti verso l’interno a) Il contegno di tutte le componenti della Comunità Educante è improntato al rispetto verso le persone e il loro lavoro, l'ambiente, gli oggetti e gli strumenti dell'attività didattica. b) Gli alunni mantengono un comportamento rispettoso ed educato verso tutti e nei confronti dell'ambiente, sia in Istituto sia fuori. Utilizzano un linguaggio corretto e adeguato e vestono in modo decoroso e adatto all'ambiente religioso, formativo - culturale della Scuola (non è consentito indossare canottiere, minigonne o pantaloncini corti). c) I danni, apportati all'arredamento e ai locali a causa di superficialità e irresponsabilità, sono coperti dalle famiglie. Anche l'intera classe è chiamata a rispondere quando si manifesti l'impossibilità di individuare il 48 responsabile o i responsabili in fatti che sono a conoscenza di tutti gli alunni. d) L’Istituto non assume alcuna responsabilità in caso di eventuali oggetti smarriti o danneggiati. Gli alunni sono invitati a non portare oggetti di valore o somme di denaro e a non lasciare incustoditi i propri effetti personali. Chi fosse scoperto come responsabile di furto di denaro o di cose altrui sarà passibile di deferimento agli organi competenti. e) E’ vietato introdurre nei locali della scuola materiale non attinente all’attività didattica (riviste, giochi, radio-registratori, video games, strumenti informatici, ecc.) f) In osservanza della Legge 11/11/75 n°584, (v. integrazioni DPCM 14.12.1995; L. 16.01.03, n. 3) nell'Istituto (aule, servizi, cortili, spazi aperti), ai docenti, agli alunni, al personale di servizio e a chiunque sia presente nella scuola è fatto divieto di fumare. I trasgressori sono soggetti al pagamento di una somma da € 27,50 a € 275,00. g) Tutti, operatori scolastici ed allievi, sono impegnati alla più rigorosa puntualità: all'inizio delle lezioni e alla ripresa del lavoro dopo l’intervallo. h) Durante lo svolgimento dell’attività didattica è vietato l’uso del cellulare e/o smartphone a tutte le componenti della scuola (studenti, docenti, personale ATA) salvo autorizzazioni della Dirigenza. In caso di inadempienza (per l’alunno) esso verrà sequestrato e restituito ai familiari. Ai genitori che si trovassero nei locali della scuola è richiesto di spegnere il cellulare, soprattutto nelle ore di colloquio con i docenti. i) Nell’ambito dell’Istituto non sono consentiti scambi o vendite di alcun genere, né distribuzione di volantini pubblicitari, né collette, se non autorizzati. j) L’affissione di qualsiasi manifesto o messaggio è subordinata all’autorizzazione della Direzione. k) Ai sensi della Direttiva ministeriale n. 104 (30.11.2007) è vietata inoltre la diffusione di immagini, suoni, filmati acquisiti nella scuola mediante telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici che possano contenere informazioni di carattere personale relative ad uno o più interessati identificati o identificabili (spt. persone fisiche). Gli studenti che non rispettano gli obblighi sopra richiamati commettono una violazione, 49 punita con una sanzione amministrativa (da 3 a 30 mila euro) della cui applicazione è competente il Garante della Privacy. l) L’uso illecito di ogni dispositivo digitale (smartphone, tablet, cellular, ecc.) e tutto quanto lede la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati (cfr. Comunicato del Garante della Privacy, 6 settembre 2012). l) Nel cortile è disponibile un adeguato spazio per il parcheggio di automobili, motociclette e biciclette; il parcheggio deve avvenire negli appositi spazi. La scuola non risponde di eventuali danni o furti. m) Gli alunni saranno aiutati a prendere visione dei piani di evacuazione e di emergenza esposti nei corridoi dell’Istituto e a rispettare le regole di sicurezza ivi indicate. Sono inoltre tenuti ad astenersi da qualsiasi comportamento che possa esporre sé o altri a pericolo, durante tutto il tempo di permanenza nei locali della scuola. Art. 2. Calendario e orario scolastico a. La Coordinatrice comunica all’inizio dell'anno scolastico, sentito il Consiglio di Istituto, il Calendario scolastico, l'orario di apertura e chiusura della Scuola, quello delle lezioni, quello dei colloqui dei genitori con la Coordinatrice e i Docenti, il calendario delle riunioni collegiali e li espone in appositi spazi. Art. 3. Collaborazione Scuola–Famiglia a. L'Istituto svolge la propria azione formativa-culturale, diretta a promuovere la persona nella sua globalità, in stretta e costante collaborazione con le famiglie, cui spetta anzitutto il diritto/dovere di educare i figli. b. Ricerca la presenza e l'apporto costruttivo fra scuola, studenti e famiglie, e auspica che gli eventuali problemi possano trovare soluzioni che privilegino l'azione educativa in un rapporto di dialogo all'interno dell'istituzione scolastica. A tal fine promuove incontri-assemblee generali dei genitori e ne sollecita, con tutte le attenzioni e i mezzi, una presenza attiva e propositiva. 50 Art. 4. Ammissione nella Scuola di persone estranee a. L'ammissione di persone estranee all'Istituto per interventi educativo didattici, su proposta del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Classe e/o dell'insegnante interessato, è autorizzata dalla coordinatrice. Capitolo II ASSENZE, RITARDI, USCITE ANTICIPATE Art. 5. Assenze e giustificazioni a. I genitori sono tenuti a giustificare l’assenza dei propri figli al momento del rientro a scuola. Gli alunni presenteranno la giustifica scritta sul libretto e firmata da uno dei genitori alla coordinatrice o al suo delegato, prima dell’inizio delle lezioni. b. Solo in caso di malattia infettiva, la giustificazione deve essere corredata da certificato del pediatra/medico curante. c. Le richieste di entrata o uscita fuori orario, limitate esclusivamente alla prima e ultima ora, devono essere motivate dai genitori per iscritto e riservate ai casi di assoluta necessità. Art. 6. Ritardi a. Docenti e alunni devono essere in aula per le ore 7.55. Le lezioni iniziano alle ore 08.00. In caso di ritardo gli allievi potranno essere ammessi in classe alla seconda ora, previa autorizzazione della coordinatrice. b. Ogni ritardo deve essere sempre giustificato e l'alunno non può entrare in classe senza il visto della coordinatrice o di un suo delegato. c. L'Istituto chiede ai genitori il rispetto della puntualità all’orario scolastico. d. In caso di assenza, la famiglia è pregata di avvisare la segreteria prima delle ore 08.30. e. Gli alunni possono essere giustificati per un numero massimo di dieci ritardi al quadrimestre. 51 f. I permessi di entrata posticipata e di uscita anticipata sono autorizzati solo dal preside o suo delegato e sono concessi in via eccezionale. Per il buon funzionamento della scuola i genitori sono pregati di richiederli unicamente per giustificati e gravi motivi. g. Nel caso di autorizzazione da parte dei genitori di permessi di uscita anticipata, la scuola si riterrà sollevata da ogni responsabilità circa eventuali incidenti che si potessero verificare fuori dall’edificio scolastico. h. L’uscita improvvisa per motivi di salute è autorizzata dalla Coordinatrice (o suo delegato), previo avviso telefonico al genitore, che si assume la responsabilità del trasferimento. Art. 7. Controlli e provvedimenti a. L'alunno che non sia in grado di presentare la giustifica viene ammesso, in attesa di giustifica, dall'insegnante della prima ora che segnala il fatto sul registro di classe. b. Nel caso che il numero di ritardi e/o uscite sia rilevante il coordinatore lo segnala alla coordinatrice che informa la famiglia. c. Nel caso di assenze numerose in un giorno particolare, l'insegnante segnala il fatto alla coordinatrice che attiva i necessari accertamenti e provvedimenti. Art. 8. Diario e Libretto scolastico a. Tutti gli alunni utilizzeranno il diario scolastico fornito dall’Istituto. Il diario scolastico è un documento ufficiale, deve essere tenuto in ordine e contenere soltanto annotazioni di carattere scolastico; può essere preso in visione dal personale direttivo e docente. b. Il Libretto scolastico, munito delle firme dei genitori, viene consegnato all'inizio dell'anno scolastico e potrà essere ritirato durante il corso dell'anno per eventuali controlli. c. In caso di smarrimento va presentata denuncia scritta alla Coordinatrice, firmata dai genitori, con richiesta del rilascio di un nuovo libretto. In caso 52 di deterioramento è possibile ottenere un libretto sostitutivo dietro consegna del libretto rovinato. Art. 9. Uscite e assenze dall’aula a. L'ingresso in aula di studenti e professori deve avvenire cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni. Al suono della campana alle ore 08.00, dopo un momento di preghiera, iniziano le lezioni. b. Gli studenti sono tenuti a restare nell'aula di classe durante tutta la mattina, eccetto che per l’intervallo dalle 10.45 alle 11.00, durante il quale sostano negli spazi adibiti con sorveglianza prestata dai docenti incaricati; durante gli altri cambi d'ora gli studenti sono tenuti a restare in classe, senza uscire in corridoio. c. Per recarsi in segreteria come pure per il servizio di fotocopie, tutti gli studenti devono utilizzare il tempo degli intervalli, rientrando in classe al suono della campana. In altri casi, gli studenti possono assentarsi brevemente dalla classe col permesso dell'insegnante. d. Nel caso di colloqui con la Coordinatrice o con qualche insegnante l'uscita andrà comunicata al docente dell’ora. Art. 10. Sorveglianza a. Tutti i soggetti della scuola, secondo le specifiche funzioni di ciascuno, hanno il dovere di garantire un corretto svolgimento delle attività scolastiche. b. Gli spostamenti degli alunni dall'aula per recarsi alla palestra o ai laboratori avvengono in modo ordinato, guidati dall'insegnante. c. Gli Insegnanti, a turno stabilito dalla presidenza e fissato su un'apposita tabella esposta in Sala Professori e nei vari corridoi, vigilano, negli spazi destinati alla ricreazione, con particolare attenzione sul comportamento degli Alunni, consapevoli della grave responsabilità educativa. d. Gli insegnanti, al termine delle lezioni, sono responsabili dell'ordine della classe e regolano l'uscita degli alunni. Capitolo III 53 SANZIONI DISCIPLINARI A CARICO DEGLI ALUNNI (ai sensi del D.P.R. 24/06/1998 N. 249 (Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) e del D.P.R. 21/11/2007 n. 235, recante modifiche e integrazioni allo Statuto Al fine di un corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica, i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, le relative sanzioni e gli organi competenti ad irrogarle sono individuati nella tabella che segue, da intendersi come progressive in relazione alla gravità e alla recidivanza. COMPORTAMENTI PROVVEDIMENTI ORGANI COMPETENTI Mancanze nella frequenza e nell’impegno Frequenza irregolare per nota sul diario personale insegnante negligenza, ritardi immotivati convocazione dei coordinatore del e ripetuti, abituale irregolarità genitori tramite diario consiglio di classe nella presentazione delle convocazione dei giustificazioni. genitori tramite lettera protocollata Trascuratezza e ritardo abituale nell’esecuzione dei compiti e dello studio individuale a casa, rifiuto nell’applicazione in classe sia nell’attenzione sia nell’esecuzione. Negligenza nell’avere con sé il materiale didattico necessario. Portare a scuola oggetti non attinenti l’attività scolastica (oppure oggetti che possono procurare danni alle persone) nota sul diario personale convocazione dei genitori tramite diario convocazione dei genitori tramite lettera protocollata insegnante coordinatore del consiglio di classe nota sul diario personale convocazione dei genitori tramite diario convocazione dei genitori tramite lettera protocollata insegnante coordinatore del consiglio di classe nota sul diario personale requisizione dell’oggetto e restituzione ai genitori ammonizione e annotazione sul registro insegnante coordinatore del consiglio di classe consiglio di classe Preside 54 di classe con registrazione sul Libretto personale attività socialmente utili sospensione dalle lezioni sospensione dalla scuola segnalazione ai servizi sociali o alle autorità competenti Mancanza di rispetto al personale della scuola o ai compagni Mancanza di rispetto dell’arredo e del materiale scolastico e, durante la refezione, del cibo Atteggiamento intollerante nei confronti delle situazioni di diversità nota sul diario personale ammonizione e annotazione sul registro di classe con registrazione sul Libretto personale attività socialmente utili sospensione dalle lezioni sospensione dalla scuola risarcimento dei danni ammonizione e annotazione sul registro di classe e convocazione dei genitori attività di servizio nei confronti delle persone offese sospensione dalle lezioni sospensione dalla scuola 55 insegnante coordinatore del consiglio di classe Preside insegnante coordinatore del consiglio di classe Preside Molestie e/o atteggiamenti persecutori e prevaricatori, esaltazione di valori negativi Mancanza di rispetto nei confronti dei docenti, del personale di segreteria, dei bidelli e degli educatori nota sul diario ammonizione e annotazione sul registro di classe e convocazione dei genitori sospensione dalla scuola (minimo 3 gg.) segnalazione ai servizi sociali o alle autorità competenti nota sul diario ammonizione e annotazione sul registro di classe e convocazione dei genitori sospensione dalla scuola (minimo 3 gg.) insegnante coordinatore del consiglio di classe Preside Consiglio di Istituto insegnante coordinatore del consiglio di classe Preside Consiglio di Istituto Violazione delle disposizioni organizzative e di sicurezza; negligenza nell’utilizzo delle attrezzature scolastiche Mancanza di rispetto delle norme di sicurezza Mancanza di rispetto delle modalità richieste nella comunicazione scuolafamiglia Abbigliamento non adeguato al contesto scolastico Cattivo uso delle attrezzature e del materiale della palestra, dei laboratori, della biblioteca, delle aule, della mensa e dei servizi. Non rispetto delle norme igieniche nota sul diario personale ammonizione e annotazione sul registro di classe convocazione dei genitori tramite lettera protocollata 56 insegnante coordinatore del consiglio di classe Consiglio di Classe Preside Consiglio di Istituto Danneggiamento, smarrimento, e asporto delle attrezzature suddette Comportamenti che possono creare situazioni di pericolo per sé e/o per gli altri attività socialmente utili sospensione dalle lezioni sospensione dalla scuola risarcimento dei danni Danni alle attrezzature disposte per la sicurezza Danneggiamento dell’ambiente L’allontanamento dalle lezioni fino a quindici giorni rientra nella competenza del Consiglio di classe; le sanzioni che comportano un allontanamento superiore a 15 giorni, ivi compreso l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi, sono sempre adottate dal Consiglio di Istituto. Capitolo IV USO DEGLI SPAZI, DEI LABORATORI, DELLE ATTREZZATURE, DELLA BIBLIOTECA Art.11. Utilizzo dei locali e attività extra – scolastiche a. Le aule scolastiche sono a disposizione dei docenti e degli studenti per attività pomeridiane (gruppi di studio, riunioni) compatibilmente con le esigenze organizzative dell’Istituto. b. La richiesta di autorizzazione all'uso degli ambienti scolastici deve essere inoltrata alla Direzione. c. Per le visite guidate e i viaggi di istruzione la regolamentazione fa riferimento alla normativa ministeriale vigente. I criteri per la programmazione, per l’attuazione delle visite guidate, per la partecipazione ad attività teatrali, culturali, ecc. saranno discussi dal Consiglio d'Istituto, sentito il parere dei Collegi dei Docenti. 57 Art. 12. Modalità di accesso ed uso dei laboratori a. Gli insegnanti impostano preventivamente l'attività di laboratorio, in collaborazione con i colleghi, segnalando su apposita tabella, esposta in sala professori, l'orario di impiego settimanale. b. Ogni insegnante è responsabile dell'uso delle attrezzature, dell'ordine degli ambienti e delle condizioni in cui gli alunni li lasciano al termine della lezione. c. Hanno accesso ai laboratori i docenti e gli studenti per lavori attinenti l’ambito scolastico. d. L’uso dei laboratori è limitato solo all’ambito didattico ed è normato dai rispettivi REGOLAMENTI. Art. 13. Uso delle attrezzature a. Gli insegnanti che necessitano di fotocopie o che desiderano usare sussidi ed attrezzature in dotazione alla Scuola, si prenotano presso la segreteria. Art. 14. Uso della biblioteca a. Le opere della biblioteca possono essere richieste per la consultazione in sede o per il prestito dai professori e dagli allievi presso la/il responsabile della Biblioteca, rispettando gli orari in cui tale servizio risulta disponibile. Capitolo V MENSA SCOLASTICA Art. 15. Il servizio mensa Il servizio mensa, affidato alla Cooperativa G. Agazzi delle ACLI bresciane, prevede due menù (invernale ed estivo) predisposti su quattro settimane formulati sulla base delle tabelle dietetiche approvate dall’ASL di competenza. È possibile personalizzare il menù, segnalando le eventuali necessità sull’apposito modulo da richiedere in Segreteria o, nei casi di gravi allergie o intolleranze, presentando un certificato medico. I compleanni 58 Per regolamento igienico – sanitario non è consentito portare torte o dolciumi preparati in casa. Capitolo VI ASSEMBLEE DI ISTITUTO E CONSIGLIO DI ISTITUTO Art. 16. Rappresentanti dei genitori a. Ogni anno i genitori eleggono due rappresentanti di classe, i quali svolgono le seguenti mansioni: curano i contatti fra i genitori della classe, la direzione e il Consiglio di classe e collaborano con la coordinatrice e gli insegnanti per la soluzione positiva dei problemi della classe. b. Convocano assemblee di classe dei genitori, secondo le modalità indicate dal regolamento di Istituto (cfr. art. 17). c. Promuovono il dialogo tra le istituzioni religiose e civili (Parrocchia, Amministrazione comunale, enti locali, ecc.). Art. 17. Assemblee dei genitori a. L'assemblea è costituita dai genitori degli alunni di ciascuna classe. b. L'assemblea si riunisce nei locali della Scuola ed è presieduta dai rappresentanti di Classe dei genitori e, se richiesto, alla presenza del preside o di un suo delegato. c. Viene convocata, secondo la necessità, previa domanda presentata al Preside, dai due rappresentanti di classe o dalla maggioranza dei genitori o per iniziativa del preside. La richiesta deve essere presentata almeno una settimana prima e deve indicare gli argomenti all'ordine del giorno. d. L'assemblea favorisce la conoscenza reciproca dei genitori, promuove lo scambio di idee sulla formazione umana e cristiana degli alunni, formula proposte per attività para ed extra scolastiche e propone iniziative per l'attuazione del Piano dell’Offerta Formativa. Art. 18. Consiglio di Istituto 59 a. La Comunità scolastica Ancelle della Carità per rendere effettiva ed efficace la collaborazione di tutte le sue componenti alla gestione delle attività scolastico-educative della Scuola, secondo lo spirito delle moderne istanze sociali espresse nella legislazione scolastica italiana con particolare riferimento alla legge 62/2000 sulle scuole paritarie, istituisce il Consiglio d'Istituto, la cui attività è regolata dallo Statuto approvato il 24 ottobre 2011. b. Il Consiglio d'Istituto è presieduto da un genitore eletto tra i genitori degli alunni frequentanti i diversi ordini di scuola su proposta del responsabile dell'Istituto. c. E' composto dal Gestore, dalla Coordinatrice didattica, da 3 docenti rappresentanti dei diversi ordini di scuola, da 3 rappresentanti dei genitori, da un rappresentante del personale non docente, dal presidente dell’AGeSC locale. d. Il Consiglio d'Istituto è l'organo garante del POF: lo conosce, lo condivide, ne favorisce l'applicazione e ne cura la fedeltà. Ha potere deliberante per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della Scuola, fatte salve le competenza dei Collegi Docenti e dei Consigli di Classe. Capitolo VII VIAGGI DI ISTRUZIONE E STAGE LINGUISTICI ALL’ESTERO Art. 19. Viaggi di istruzione a. I viaggi di istruzione per delibera del Collegio Docenti hanno la durata di un solo giorno per le classi prime ed eventualmente di due giorni per le classi seconde e terze, previa delibera del Collegio dei Docenti, dopo attenta valutazione dell’andamento delle singole classi. La scelta delle mete è sempre connessa con i programmi di insegnamento e in coerenza all’indirizzo di studio. Tutte le gite d’istruzione tengono presenti i fini di formazione generale e culturale. Art. 20. Esclusione da visite, viaggi e stage b. Ad insindacabile giudizio del Consiglio di classe sono esclusi dalla partecipazione alle Visite e ai Viaggi gli studenti che: 60 - abbiano riportato una valutazione di condotta inferiore agli 8/10 nell’ultimo scrutinio; - abbiano riportato più note disciplinari nel mese precedente quello della partenza, - abbiano un provvedimento di sospensione dalle lezioni; - abbiano dimostrato scarsa responsabilità e impegno nei confronti dei doveri scolastici. Gli studenti della classe a cui siano state assegnate almeno due note disciplinari collettive nel corso del quadrimestre di riferimento sono esclusi dalla partecipazione a qualsiasi Visita guidata e Viaggio di istruzione c. Gli studenti non partecipanti, nel periodo di svolgimento del Viaggio o Visita guidata, svolgono normale attività didattica anche tramite inserimento in altra classe. Tali attività vengono comunicate preventivamente alla famiglia tramite lettera. Capitolo VIII PROCEDURE PER RECLAMI I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax o email. Debbono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici debbono essere sottoscritti prima che si dia inizio alle procedure di controllo, di verifica e di valutazione. In nessun caso saranno presi in considerazioni reclami anonimi. La Coordinatrice di Istituto, dopo aver esperito le indagini in merito alle situazioni prospettate nel reclamo, risponde in forma scritta non oltre 30 giorni dall'acquisizione firmata del reclamo. Con celerità si attiva per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo, se di sua competenza. Se il reclamo non è di propria competenza, all'interessato proponente sono fornite indicazioni sul corretto destinatario. La Coordinatrice annualmente relaziona analiticamente al Consiglio di Istituto ed al Collegio dei docenti sui reclami e sui successivi provvedimenti. N.B. Per quanto qui non contenuto si fa riferimento alla Legislazione scolastica in essere. 61 SOMMARIO Presentazione Cenni storici dell’Istituto Identità culturale e formativa dell’Istituto Analisi del territorio L'alunno e il suo percorso formativo nel nostro Istituto La Comunità educativa Modalità organizzative Scuola Primaria: l'offerta formativa pag. 2 2 3 4 5 7 13 15 Scuola Secondaria di I Grado: l'offerta formativa 25 Ampliamento dell’offerta formativa Strutture e servizi della scuola Modalità e strumenti di valutazione del P.O.F. 40 46 47 Regolamento di Istituto 48 Capitolo I Norme di comportamento in Istituto Capitolo II Assenze, ritardi, uscite anticipate Capitolo III Sanzioni disciplinari a carico degli alunni Capitolo IV Uso degli spazi, dei laboratori, delle attrezzature, della biblioteca Capitolo V Mensa scolastica Capitolo VI Assemblee di Istituto e Consiglio di Istituto 62 48 51 54 57 58 58 Capitolo VII Viaggi di istruzione e stage linguistici all’estero Capitolo VIII Procedure per reclami 63 60 61