5.19 RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA
Grande attenzione viene riservata alla continuità educativa tra scuola e famiglia.
Una scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall’identificare la propria
utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le
proposte. La famiglia entra nella scuola quale rappresentante degli alunni e come tale partecipa al
contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e
ruoli: è competenza dell’istituzione scolastica:
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formulare le proposte educative e didattiche,
fornire in merito ad esse informazioni chiare e leggibili,
valutare l’efficacia delle proposte,
rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro progredire in
ambito disciplinare e sociale.
La famiglia, chiamata a stipulare il patto formativo, si impegna a:
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intervenire alle assemblee di classe, alle riunioni di plesso o d’istituto che si ritenga necessario
indire,
tenersi informata e al corrente delle iniziative della scuola,
discuterle e contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione sia sul piano ideativo che
operativo,
sostenere gli alunni nel mantenimento degli impegni assunti a scuola,
partecipare ai colloqui individuali,
cooperare affinché sia a casa che a scuola l’alunno ritrovi atteggiamenti educativi
analoghi (pur consapevoli e rispettosi dell’assoluta specificità della relazione interparentale).
I momenti assembleari rispondono alle esigenze di dibattito, di proposizione, di confronto
culturale.
Ai colloqui individuali si attribuisce la funzione di
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comunicare, in un clima disteso e nei modi più accessibili, la situazione socio-affettiva e
conoscitiva dell’alunno;
costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà.
I rapporti scuola-famiglia avvengono con le seguenti modalità:
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All’inizio dell’anno scolastico un incontro di tipo assembleare per presentare la
programmazione annuale;
Due incontri infraquadrimestrali per informare i genitori sull’andamento scolastico dei
loro figli;
Due incontri, al termine di ciascun quadrimestre, in occasione della consegna del documento di
valutazione;
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I docenti della scuola media, inoltre, mettono a disposizione un’ora settimanale per i colloqui con
le famiglie previo appuntamento scritto;
In caso di necessità i coordinatori, su richiesta del Consiglio di Classe o di Interclasse, possono
convocare i genitori per esporre eventuali problemi riguardanti l’andamento didattico-disciplinare
degli alunni tramite il libretto personale dove vengono trascritte le valutazioni di ogni disciplina, le
comunicazioni tra scuola e famiglie e viceversa, le assenze, i ritardi e le uscite anticipate.
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Rapporti scuola famiglia