“SCUOLA, ALUNNI, GENITORI:
LAVORO IN SINERGIA PER UN RISULTATO COMUNE”
di Giovanna Strano
Continuità fra scuola e famiglia
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Una scuola che si propone come servizio
pubblico non può prescindere dall’identificare la
propria utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal
riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne
le proposte
Il genitore ha il diritto – dovere di favorire
l’inserimento del figlio nella comunità scolastica, sia
seguendolo nell’attività di studio e di formazione sia
curandone lo sviluppo morale, civico, culturale e
professionale nell’ottica del perseguimento di una
sintonia tra scuola e famiglia. L’elemento
fondamentale è costituito dalla chiarezza e
trasparenza della comunicazione che aiuta a
superare eventuali atteggiamenti di chiusura nei
confronti del nuovo.
IL RUOLO DEI GENITORI NELLA SCUOLA
Sempre più sentita è l'esigenza di una
partnership educativa tra scuola e famiglia, fondata
sulla condivisione dei valori e su una fattiva
collaborazione delle parti nel reciproco rispetto delle
competenze.
La crescente sensibilità verso il ruolo dei
genitori all'interno della scuola, avvalorata dai
documenti europei che pure fanno appello a questa
esigenza, ha avuto in questi ultimi anni un
riconoscimento giuridico e sociale. Ci troviamo di
fronte ad una nuova stagione di interrelazione e di
dialogo con la famiglia.
La scuola deve rafforzare i canali di
comunicazione interpersonali con la famiglia;
deve saper ascoltare i giovani, saperli guidare
e motivare promuovendo una cultura capace
di proporre valori positivi.
I GENITORI E LA SCUOLA CHE COSA
DICE LA LEGGE ?
L'ingresso ufficiale dei genitori nel mondo della scuola è stato
sancito dal DPR 416/74.
I diritti riconosciuti:
• Elettorato attivo e passivo (votare o essere votati per
rappresentanze organi collegiali)
• Riunirsi in assemblea nei locali scolastici previo accordo con
il dirigente;
• I rappresentanti dei genitori dei consigli di classe possono
esprimere un Comitato dei genitori che può chiedere la
convocazione dell’assemblea di istituto. Il Comitato può avere
una funzione promozionale della partecipazione,elaborare
indicazioni e proposte.
I Genitori nella scuola dell’autonomia
DPR 275/99 – REGOLAMENTO DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA
 ART. 1: Gli interventi di educazione, formazione e istruzione posti in
essere dalla scuola dell’autonomia devono essere “adeguati (…) alla
domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti
coinvolti”
 ART . 3: Il POF è frutto di un’elaborazione del collegio dei docenti che
tenga conto obbligatoriamente degli apporti di tutte le componenti
e……”tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli
organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori (…)”
 ART. 5: “il POF è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie
all’atto dell’iscrizione”
 ART. 8. comma 4:“La determinazione del curricolo tiene conto delle
diverse esigenze formative degli alunni (….) Agli studenti e alle
famiglie possono essere offerte possibilità di opzioni
 Art. 9, comma 5:“ Nell’ambito delle attività in favore degli adulti
possono essere promosse specifiche iniziative di informazione e di
formazione destinate ai genitori degli alunni”
Modalità operative per la progettazione
integrata docenti/genitori/studenti
È compito dell’istituzione scolastica:
 formulare le proposte educative e didattiche
 fornire in merito ad esse, informazioni chiare e
leggibili
 valutare l’efficacia delle proposte
 rendere conto periodicamente degli
apprendimenti dei singoli alunni e del loro
progredire
 individuare le iniziative tese al sostegno e allo
sviluppo dei soggetti in situazione di handicap,
svantaggio, disagio, difficoltà
 esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata
La scuola è il luogo privilegiato per la
costruzione di un valore comune e
condiviso
L´informazione deve favorire la visibilità dei
percorsi e dei progetti per facilitare dialogo e
cooperazione tra i soggetti protagonisti dell’evento
formativo.
La scuola si impegna a diffondere la pratica dei
momenti assembleari democratici, per rispondere alle
esigenze di dibattito, di proposizione, di confronto
culturale.
 Gli organismi istituzionali, delegati alla
rappresentanza, (organi collegiali) devono favorire
e promuovere i processi di partecipazione.
 Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione
primaria di raccolta di tutte le conoscenze per
l’elaborazione di un’immagine relazionale
dell’alunno al di fuori del contesto scolastico
 I colloqui individuali mirano a comunicare, in un
clima disteso e nei modi più accessibili, la
situazione socio-affettiva e conoscitiva del bambino
al fine di costruire, con i genitori, possibili itinerari
per il superamento delle difficoltà.
Possibili percorsi per la costruzione di un
significativo partenariato scuola-genitori
 Attività di formazione riguardo ad aspetti educativi,
psicologici e della comunicazione
 Iniziative in ambito di educazione degli adulti, di
rafforzamento delle conoscenze dei genitori con laboratori
( linguistici, informatici, creativi)
 Coinvolgimento dei genitori nei momenti di preparazione e
realizzazione di feste e manifestazioni organizzate dalla
scuola.
 Cooperazione dei genitori nella realizzazione dei progetti
integrativi: educazione alla salute, orientamento,
educazione ambientale, musicale, sportiva...
 Promozione di eventuali iniziative delle associazioni, in
attività culturali e formative rivolte sia agli allievi che agli
adulti.
INTERVENTI DEL MIUR
Collegamento con:
PROGETTO "GENITORI E SCUOLA"
DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO NEL
TERRITORIO DIREZIONE GENERALE PER LO
STATUS DELLO STUDENTE, LE POLITICHE
GIOVANILI E LE ATTIVITA' MOTORIE
POF - Piano dell’Offerta Formativa
Continuità fra scuola e famiglia
Il contratto formativo
è la dichiarazione esplicita e partecipata
dell'operato della scuola ed equivale
all'offerta formativa.
Per un’esigenza di trasparenza e per favorire una
partecipazione attiva delle famiglie al processo
educativo insegnanti, genitori, alunni stipulano un
“contratto formativo”.
Docenti ed alunni stabiliscono insieme
atteggiamenti e comportamenti adeguati alla vita
della scuola.
Nella prima assemblea con i genitori nel mese di ottobre, i docenti
comunicano le scelte metodologiche ed educative, stabiliscono i criteri per
la comunicazione degli esiti formativi alle famiglie; concordano i
rispettivi impegni in merito a: puntualità nel rispetto degli orari e delle
scadenze, esecuzione dei compiti assegnati a casa, consultazione del
quaderno delle comunicazioni scuola-famiglia, partecipazione alla vita
della scuola.
La valorizzazione del ruolo dei genitori
ESEMPI DI POF
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CALCINATE
Continuità fra scuola e famiglia
Una scuola che si propone come servizio pubblico non
può prescindere dall'identificare la propria utenza, dal
rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal
sollecitarne ed accoglierne le proposte.
I genitori entrano nella scuola quali rappresentanti dei
bambini e dei ragazzi e come tali partecipano del
contratto educativo condividendone responsabilità e
impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli.
È compito dell'istituzione scolastica:
•formulare le proposte educative e didattiche
•fornire in merito ad esse, informazioni chiare e
leggibili
•valutare l'efficacia delle proposte
•rendere conto periodicamente degli apprendimenti
dei singoli alunni e del loro progredire
•individuare le iniziative tese al sostegno e allo
sviluppo dei soggetti in situazione di handicap,
svantaggio, disagio, difficoltà
•esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata
L'informazione deve favorire la visibilità dei percorsi e
dei progetti promuovendo per facilitare dialogo e
cooperazione tra i soggetti protagonisti dell'evento
formativo.
Riteniamo che i momenti assembleari
democratici rispondano alle esigenze di dibattito, di
proposizione, di confronto culturale. Sono il luogo
privilegiato per la costruzione di un valore comune e
condiviso. La scuola si impegna a facilitarne e
diffonderne la pratica.
Gli organismi istituzionali, delegati alla
rappresentanza, (organi collegiali) devono favorire e
promuovere i processi di partecipazione.
Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione
primaria per la raccolta di tutte le conoscenze
necessarie all'elaborazione di un'immagine
relazionale del bambino al di fuori del contesto
scolastico:
•per comunicare, in un clima disteso e nei modi più
accessibili, la situazione socio-affettiva e conoscitiva
del bambino
•per costruire, con i genitori, possibili itinerari per il
superamento delle difficoltà
•per l'arricchimento dei campi esperienziali del
bambino.
LA NOSTRA SCUOLA OPERERA’ PER ……….
CON I SEGUENTI STRUMENTI ………….
CON LE SEGUENTI MODALITA’ ………………….
IN COLLABORAZIONE CON ……………….
La parola al Collegio dei Docenti …………
Data Dicembre 2006
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progetto "genitori e scuola"