La Programmazione dei Fondi
Comunitari 2014-2020
UNA NUOVA SFIDA PER LA DIMENSIONE REGIONALE E
AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO
Enrico Cocchi | Regione Emilia Romagna – Direzione Programmazione, Intese, Relazioni
europee e internazionali
IL METODO PROPOSTO DALLA COMMISSIONE
Realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020 per
una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
Concentrazione sui risultati
Ottimizzare l'incidenza dei finanziamenti dell'UE
RAFFORZARE EFFICACIA ED EFFICIENZA
Concentrazione sui risultati
Indicatori comuni e specifici per programma, rendicontazione, controllo e
valutazione
Quadro di riferimento dei risultati per tutti i programmi
Tappe fondamentali e obiettivi chiari e misurabili
Riserva di efficacia ed efficienza
5% delle dotazioni nazionali (per Stato membro, fondo e categoria di
regione)
Condizionalità ex-ante
Garanzia dell'esistenza di condizioni per investimenti efficaci
Condizionalità macroeconomica
Adeguamento alla nuova governance economica
MISURARE EFFICACIA ED EFFICIENZA: LA PROPOSTA
DI REGOLAMENTO
Indicatori Comuni (Common indicators) per i diversi programmi e le
priorità
Indicatori di risultato più focalizzati sulle priorità strategiche e orientati
ai risultati (definizione ex ante di indicatori misurabili e legati alle policy):
•Indicatori finanziari, relativi all’allocazione delle risorse;
•Indicatori di output (realizzazione), per misurare le realizzazioni di
ciascun Programma Operativo;
•Indicatori di risultato, per misurare i progressi nel raggiungimento degli
obiettivi.
LA PROPOSTA ITALIANA: 7 INNOVAZIONI DI METODO
Documento:”Metodi ed obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari
2014-2020” del 27 dicembre 2012
Propone 7 innovazioni di metodo per la programmazione:
Sistema di valutazione pubblica aperta che si compone di:
Obiettivi definiti anche attraverso l’esplicitazione dei risultati attesi,
misurabili attraverso indicatori di risultato
Azioni adeguate al conseguimento dei risultati attesi proposti
Tempi previsti e sorvegliati (previsioni dei flussi dei pagamenti, verifiche
sul campo attraverso UVER)
Apertura attraverso la trasparenza e disponibilità delle informazioni
Partenariato mobilitato (nel solco del Codice di condotta europea per il
partenariato)
Valutazione di impatto (rafforzamento funzione dei Nuclei di valutazione
e verifica degli investimenti pubblici)
Forte presidio nazionale
LA PROPOSTA ITALIANA: 3 PRIORITA’ STRATEGICHE
La proposta italiana avanza tre opzioni strategiche :
• Mezzogiorno,
• aree rurali,
• città
che dovranno intersecarsi con le priorità tematiche proposte dalla
Commissione e con gli strumenti per la programmazione
territoriale integrata:
•ITI (Integrated Territorial Investments)
•Community Led Local development (metodologia Leader)
•Jap (Joint Action Plan)
PRIME RIFLESSIONI
La proposta italiana rafforza la volontà della Commissione di
strutturare in maniera chiara la fase di programmazione nazionale e
regionale, escludendo programmazioni generiche che hanno
generato risultati inferiori alle attese, indirizzando verso la
concentrazione delle risorse e costruire un sistema efficace di
misurazione dei risultati raggiunti.
La lista di indicatori comuni allegata al regolamento può generare
rigidità perché:
•non necessariamente rispondenti alle azioni che si intendono
mettere in campo
•possono richiedere informazioni non facilmente reperibili
•devono essere collegabili a strumenti di valutazione che possono
diventare molto onerosi
SPUNTI PER LA DISCUSSIONE
Le proposte di regolamenti comunitari e la proposta italiana richiedono di
migliorare e affinare i processi di programmazione, ponendo l’accento sulla
evidenziazione dei risultati attesi (e relativi meccanismi di misurazione) per
rendere più tangibile, trasparente e misurabile l’efficacia delle politiche e
degli strumenti messi in campo.
Gli interventi di programmazione alla scala territoriale regionale e sub
regionale richiedono che si dia vita per tempo ad un sistema di costruzione
degli indicatori che possa fare affidamento su fonti di dati facilmente
accessibili, affidabili e condivisibili tra una ampia platea di soggetti.
Il raccordo tra il livello nazionale statistico e le necessità delle Regioni per
costruire un sistema di indicatori che consenta di dare conto anche delle
caratteristiche e delle specificità territoriali è un passo essenziale per
affrontare i cambiamenti che vengono richiesti alla scala europea e
nazionale.
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- Undicesima Conferenza Nazionale di Statistica