Parte Seconda “L’or di notte” da “Canti di Castelvecchio” Mezzosoprano: Nadia Pirazzini “Narcissi” da “Canti di Castelvecchio” (Diario autunnale VI) Tenore: Francesco Medda Fondazione Collegio San Carlo di Modena Si ringrazia per il contributo e le borse di studio “Nebbia” da “Canti di Castelvecchio” Soprano: Ginevra Schiassi “Ho bisogno di te” Versi di Enrico Panzacchi Baritono: Carmelo Corrado Caruso “Sul fiume” Versi di Enrico Panzacchi Tenore: Francesco Medda “Il viaggio” Versi di Mario Franchini Soprano: Ginevra Schiassi ECO PAM DI PAMBIANCO PIETRO Maranello (MO) “Nostalgia” Versi di Giovanni Marrani (da “Ombre e penombre”) Baritono: Carmelo Corrado Caruso “Verde deriva” Versi di Salvatore Quasimodo (da “Oboe sommerso”) Mezzosoprano: Nadia Pirazzini “Sogni” Versi di Mario Franchini Tenore: Francesco Medda Al Pianoforte Stefano Seghedoni Con il contributo della Fonadazione Cassa di Risparmio di Modena Giovedì 10 dicembre 2009 ore 20,45 Teatro della Fondazione S. Carlo - Via S. Carlo 5-Modena “LIRICHE E MELODIE PASCOLIANE” MUSICHE DI LUCIANO BETTARINI “Concerto degli allievi del corso di formazione superiore Il Novecento, Il Canto Solista. Con la partecipazione del Tenore Francesco Medda e del Baritono Carmelo Corrado Caruso. Al Pianoforte Stefano Seghedoni, Direzione Artistica Beatrice Bianco.” “Mattinata” Versi di Gabriele D’Annunzio Baritono: Carmelo Corrado Caruso “Le stagioni del vento” Versi di Mario Franchini Soprani: Camilla Corsi, Ginevra Schiassi Mezzosoprano: Nadia Pirazzini Gi.Ti.erre grafica - Parma - 0521 995032 “Diario Autunnale” da “Canti di Castelvecchio” Soprano: Camilla Corsi ASSOCIAZIONE CONCERTISTICA CARMINA ET CANTICA Tel e fax 051/504411 - Cell. 339/8972806 e-mail: [email protected] web sites: www.carminaetcantica.it www.accademiamusicafestival.it Parte Prima “Crisantemi” Versi di Giovanni Pascoli (da “Odi e Inni”) Mezzosoprano: Nadia Pirazzini “La figlia del re” Versi di Giovanni Pascoli (da “Traduzioni e Riduzioni”) Soprano: Ginevra Schiassi “L’assiuolo” Versi di Giovanni Pascoli (da “Myricae”) Baritono: Carmelo Corrado Caruso “Ognissanti” del 1910 (A Maria) da Poesie varie Tenore: Francesco Medda “Canzone di nozze” Versi di Giovanni Pascoli (da Poesie varie) Soprani: Camilla Corsi, Ginevra Schiassi Mezzosoprano: Nadia Pirazzini “Le femminelle” Versi di Giovanni Pascoli (da “Myricae”) Soprano: Ginevra Schiassi “Dalla spiaggia” Versi di Giovanni Pascoli (da “Myricae”) Baritono: Carmelo Corrado Caruso “La cucitrice” Versi di Giovanni Pascoli (da Myricae”) Soprano: Camilla Corsi “Lavandare” Versi di Giovanni Pascoli (da “Myricae”) Soprano: Ginevra Schiassi “Mattino” Versi di Giovanni Pascoli (da Poesie varie) Tenore: Francesco Medda “Il cuore del cipresso” Versi di Giovanni Pascoli (da “Myricae”) Baritono: Carmelo Corrado Caruso “Il bosco” Versi di Giovanni Pascoli (da (Myricae”) Soprani: Camilla Corsi, Ginevra Schiassi LUCIANO BETTARINI Nato a Prato il maggio 1914, LUCIANO BETTARINI intraprende assai presto lo studio della musica.A diciassette anni si diploma in violino ,poi studia pianoforte ,organo, canto (ramo didattico e corale),composizione.Nel ’39 ha iniziato la sua laboriosissima attività come docente al “Centro di Avviamento al Teatro Lirico”di Firenze(presso il “Maggio musicale fiorentino”). Tra i cantanti illustri vanno citati Fedora Barbieri, Tagliavini, Corelli, Mascherini, Panerai e Bastianini del quale ultimo il giovane maestro scopre il vero timbro baritonale: dopo “LA BOHEME” dell’esordio, strapperà di dosso al “basso” la vecchia zimarra per spingerlo alle vette del furente “baleno” verdiano. Nasce allora un grande baritono. La passione didattica non sbiancherà mai: anche negli ultimi mesi di vita il Maestro, insieme con la moglie, il soprano Maria Luisa Zeri, insegna ai suoi giovani che accorrono da tutta Italia nella sua casa di Prato, le inalterabili regole dello stile vocale, ma anche le accettabili consuetudini del Melodramma e i trucchi benedetti della prassi esecutiva. Insieme porteranno al successo Andrea Bocelli. Le molteplici attività che dal ’50 al ’74 BETTARINI svolge alla RAI, allargano il ventaglio di invidiabili esperienze musicali. Direttore d’orchestra, guiderà numerose volte i quattro complessi sinfonici dell’emittente radiotelevisiva; collaboratore pianistico e clavicembalistica, istruirà i cantanti e compagnie di canto nel repertorio antico e moderno. Più tardi curerà rubriche culturali alla radio, gradite al pubblico per la chiarezza delle idee; per l’invidiabile competenza musicale e per la fluidità del suo eloquio tipicamente toscano. Non si contano i concerti di Bettarini (assai spesso, come solista, canterà la moglie del maestro, Maria Luisa) con le orchestre RAI e con quelle di altre gloriose istituzioni, Maggio Musicale Fiorentino, AIDEM, “Scarlatti” di Napoli, “Massimo” di Palermo; ripetute tournées lo porteranno in tutt’Europa, nel Medio Oriente e in Oriente fino alla remota Cina. Negli anni ‘70 fonda il complesso Settecente- sco Italiano, frutto di profondi studi filologici e di inesauste ricerche negli archivi internazionali. Opere di Scarlatti, Pergolesi, Vivaldi, Hasse, Piccinni, Platti, Legrenzi, Mattia Vento, Ferradini, per citare alcuni nomi soltanto, figurano oggi nei volumi della “Collezione settecentesca Bettarini”, edita dalla Nazionalmusic: un monumento della nostra cultura musicale. Fondamentale è comunque la sua opera di compositore che tocca tutti i generi: strumentale, religioso, liederistico, operistico. Musica, la sua, in cui l’eredità colta ha lasciato il segno; ma dove l’imperativo di stile sfugge alle regolamentazioni della vecchia accademia. Il suo linguaggio mantiene l’impianto tonale, ma senza alcun asservimento di scuola. E il pubblico dei Festivals apprezza l’estro insieme delicato e prorompente di Bettarini, la chiara scrittura che traduce subito l’idea musicale in res determinata; e applaude al Festival internazionale di Musica contemporanea di Venezia, la Sonata per violoncello e pianoforte; e all’Argentina di Roma il Concerto per archi, ottoni e percussioni e “recitante” “I TRE MONDI”, affidato alla direzione del raffinatissimo ANTAL DORATI; e si diverte quando MASSIMO PRADELLA dirige alla RAI di Torino, nel 1959, “CARTELLI D’AUTOBUS” in cui il coro, nelle consuete frasi di avvertimento ai passeggeri, richiama gli spiriti giocosi dell’antica musica italiana. Una lieta accoglienza avrà, nel ’58, la Cantata scenica su testo di Pascoli, “IL RITORNO”, rappresentata al “Donizetti” di Bergamo, nell’ambito del “Festival delle Novità”, protagonista Maria Luisa Zeri. Tra le liriche, 150 all’incirca sono su versi pascoliani. Va inoltre ricordata una grandiosa opera in tre atti, “LE NOTTI” (con il libretto dello stesso Bettarini) la cui rappresentazione è tra i primi traguardi che si prefigge l’Associazione musicale intitolata al musicista pratese). Luciano Bettarini si spegne il 30 Dicembre 1997 a Prato, la città natale, amatissima. In quest’anno di celebrazioni verdiane, un trionfale “TROVATORE” che il Maestro diresse al “Metastasio”, torna con rimpianto alla memoria dei suoi concittadini.