2 – LE SCELTE EDUCATIVE 2.1 - FINALITA' GENERALI DEL PERCORSO FORMATIVO ATTRAVERSO I TRE ORDINI DI STUDIO: LA CONTINUITA' IN UN PERCORSO UNITARIO. Premessa: la scuola, in questi ultimi anni è stata interessata da diverse innovazioni che l'hanno modificata profondamente. Il nostro Istituto intende caratterizzare le proprie scelte educative innanzitutto secondo un criterio di continuità, in modo da cooperare per la formazione di alunni che gradualmente si approprino di competenze ed abilità via via più complesse. Pertanto, gli alunni saranno protagonisti di un percorso di crescita e di apprendimento unitario, graduale e concatenato, guidato ed approntato dai docenti dei vari ordini di studio tenendo conto della specificità di ogni fascia d'età con la quale si troveranno ad operare. Nella formazione del bambino e del ragazzo, abbiamo individuato tre finalità generali attraverso e per le quali si snodano diversi percorsi formativi, al fine di promuovere il pieno sviluppo della persona. Accompagnare le alunne e gli alunni nell’elaborare un senso alla propria esperienza Fin dai primi anni del percorso formativo la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno, a livelli diversi e con modalità adeguate alle varie fasce d’età, occasioni per conoscere se stesso e gli altri, per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse , pervenendo progressivamente al pieno sviluppo della propria identità e delle proprie capacità operative. Promuove gradualmente l’autonomia e il senso di responsabilità di ognuno,sviluppando le capacità di comunicare, riflettere, agire motivando le proprie opinioni e le proprie scelte. Stimola il bambino e il ragazzo a vivere nel gruppo, guidandoli a servirsi della comunicazione come strumento per un dialogo costruttivo e a sviluppare atteggiamenti positivi e pratiche collaborative. Compito della scuola è favorire l’apertura verso la diversità e la costruzione di un mondo interiore di valori che nell’età dell’adolescenza si realizza attraverso un confronto sempre più consapevole e maturo con i coetanei, con l’adulto e col mondo esterno col quale le ragazze e i ragazzi entrano in contatto. Promuovere l’alfabetizzazione culturale ed interculturale Gli stimoli offerti dal contesto scolastico sul piano dell'alfabetizzazione culturale promuovono lo sviluppo sempre più consapevole dell'operatività dell'alunno. Pian piano egli acquisisce delle competenze tanto più importanti e significative quanto più direttamente utilizzabili nella quotidianità; la sua personalità si sviluppa attraverso esperienze di varia natura nelle quali trova alcune risposte alle sue domande e mediante il confronto col gruppo scopre il valore delle diverse culture. Il bambino giunge così in modo dinamico a rielaborare ed intrecciare i suoi vissuti, ciò che ha osservato, letto, scoperto insieme ai compagni, a collocarlo nello spazio e nel tempo. Nella scuola secondaria il ragazzo viene guidato a differenziare ed approfondire i propri saperi in una dimensione globale, accostandosi ai valori della propria cultura e delle altre culture che, se sorretto, diverranno stimoli ed interessi per un'educazione interculturale e d alla pace permanenti . Sviluppare il senso di cittadinanza Nei primi anni di scuola le bambine e i bambini scoprono gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, instaurano relazioni via via più significative, basate sul rispetto e la cooperazione,sviluppano il senso di appartenenza al gruppo. Compito dei successivi ordini di scuola è porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando le esperienze della Scuola dell’Infanzia. L’educazione alla cittadinanza, in questa fascia d’età,viene promossa attraverso esperienze che mirano al progressivo sviluppo di un’etica della responsabilità e alla costruzione del senso di legalità, obiettivi che si realizzano nell’assunzione di comportamenti consapevoli e responsabili, finalizzati al miglioramento continuo del proprio contesto sociale di vita. 15 FINALITÀ PROMUOVERE ACCOMPAGNARE L’ALUNNO NELL’ELABORARE IL SENSO DELLA PROPRIA ESPERIENZA SCUOLA DELL' INFANZIA Sviluppare la capacità di negoziare e decidere, motivando le proprie scelte Promuovere la consapevolezza dell’identità personale Avviare alla conquista dell’ autonomia funzionale di azione e di pensiero Rinforzare la consapevolezza di sé Porre attenzione ai bisogni educativi individuali Sviluppare le potenzialità del singolo Favorire l’apertura alle situazioni di difficoltà e alla diversità Sviluppare idee coerenti e responsabili SCUOLA PRIMARIA Sviluppare l’operatività e la consapevolezza SCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO 16 Sviluppare atteggiamenti e pratiche collaborativi/e Favorire la costruzione di un mondo interiore di valori EDUCATIVE DELLA SCUOLA IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA PROMUOVERE L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE E INTERCULTURALE SVILUPPARE IL SENSO DI CITTADINANZA Arricchire il linguaggio nei diversi campi d’esperienza Avviare l’acquisizione della comprensione dei linguaggi verbali e non Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo Sviluppare la capacità di interpretare e comunicare il proprio pensiero Scoprire e condividere le regole Scoprire i bisogni altrui, favorendo atteggiamenti di rispetto e responsabilità Sviluppare le competenze di base Favorire la scoperta delle diverse culture Sviluppare le relazioni con modelli esterni alla famiglia Avviare al pensiero riflessivo e critico Sviluppare l’acquisizione delle competenze e delle conoscenze in dimensione globale nell’ottica dell’educazione interculturale e alla pace Sviluppare un’etica della responsabilità Sviluppare il senso di cittadinanza nel progettare il proprio futuro in dimensione sociale 17 Costruire il senso di legalità Sviluppare il senso di cittadinanza nel rapporto tra singolo e società 3 - LE SCELTE DIDATTICHE 3.1 – LE STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE LE SCELTE DIDATTICHE CHE CARATTERIZZANO IL PERCORSO FORMATIVO ATTRAVERSO I TRE ORDINI DI STUDIO: LA CONTINUITA’ METODOLOGICA IN UN PERCORSO UNITARIO. Il nostro Istituto intende caratterizzare le proprie scelte didattiche innanzitutto secondo un criterio di continuità, in modo da cooperare per la formazione di alunni che gradualmente si approprino di competenze ed abilità via via più raffinate e complesse ma anche secondo un'idea di flessibilità. Pertanto, gli alunni sperimentano metodi e strategie graduali e concatenate, guidate ed approntate dai docenti dei vari ordini di studio tenendo conto della specificità di ogni fascia d'età con la quale si troveranno ad operare. Proprio per le esigenze così diverse delle tre fasce d'età, abbiamo caratterizzato l'impronta metodologica dei tre ordini in questo modo: SCUOLA PRIMARIA SCUOLA INFANZIA PRIVILEGIARE IL PASSAGGIO DALL'ESPERIENZA ALLO SVILUPPO DI COMPETENZE IMPARARE GIOCANDO CON GLI ALTRI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO LA RICERCA COME FINE E MEZZO DEL PERCORSO CULTURALE Nella formazione del bambino e del ragazzo, abbiamo individuato quattro "piste metodologiche" attraverso le quali si snodano diversi percorsi formativi. Intendiamo garantire all'alunno una certa continuità per promuovere la formazione di un ragazzo che sappia imparare ad imparare in un clima di cooperazione col gruppo. Attenzione al clima educativo ed alle relazioni Proprio perché il bambino impara ciò che vive, è importantissimo fin dal suo primo ingresso alla Scuola dell’Infanzia, porre estrema attenzione alle relazioni coi coetanei e al clima educativo, improntato sulla tolleranza, sull'incoraggiamento e che mira a dare delle sicurezze. Le attività sono predisposte in modo da favorire l’azione per sviluppare delle abilità e favorire il benessere psicologico. La Scuola Primaria prosegue nella stessa direzione: se il bambino vive serenamente coi propri compagni, è più motivato verso le esperienze scolastiche e il suo percorso formativo procede in modo armonico. Gli insegnanti, attraverso attività e riflessioni, cercano di favorire la formazione del gruppo educando gli alunni ai valori della convivenza e stimolando modalità 18 collaborative e costruttive. Il protagonismo del bambino si può evolvere pian piano in un "protagonismo del gruppo", che vive e condivide esperienze forti e stimolanti. All'interno del gruppo è importante che ciascuno possa sentirsi valorizzato ed accolto. Anche il rapporto tra l'allievo e l'insegnante va curato e si trasforma con la crescita del bambino. Anche nella Scuola Secondaria di I grado si cerca di instaurare un clima favorevole all'apprendimento cercando di favorire il benessere dell’adolescente nelle sue relazioni, identità ed autostima. Promozione dell'agire autonomo Alla Scuola dell’Infanzia l'ambiente viene predisposto con materiali che facilitino l'attività del bambino, che a questa età ha bisogno di muoversi, sperimentare, in modo attivo. L'allestimento e l'uso degli spazi in comune viene esaminato e deciso collegialmente e modificato a seconda delle esigenze, in modo da favorire l'agire autonomo dei bambini. Anche all'interno dei laboratori si svolgono attività atte a stimolare nel bambino la capacità di scoprire, inventare, costruire, attraverso esperienze autonome. Anche nella Scuola Primaria questo processo viene favorito e sollecitato, sia attraverso esperienze più libere che consentano al bambino da fare e scegliere autonomamente, sia mediante attività strutturate che lascino però all'alunno dei margini entro i quali rafforzare la propria autonomia. I compiti di realtà, scaturiti da esperienze direttamente vissute, favoriscono questo processo sviluppando nel bambino competenze e saperi direttamente utilizzabili. L'autonomia del bambino va di pari passo con il suo senso di responsabilità, che si manifesta soprattutto nelle scelte concrete legate all'organizzazione delle attività. Nella scuola secondaria di procede con il rinforzo dell'autonomia e una progressiva responsabilizzazione che dovrebbe portare l'alunno ad essere capace di compiere scelte consapevoli. Varietà delle offerte didattiche Nella Scuola dell’Infanzia vengono proposte esperienze comuni, insieme a percorsi che sviluppino la socialità e le potenzialità comunicative e logiche. Giocando con gli altri, il bambino vive esperienze variegate, predisposte in modo da stimolare la sua crescita e favorire la sua maturazione. Per alcune aree vengono elaborati dei progetti particolari, fuori e dentro la scuola. Alla Scuola Primaria, tali progetti hanno un carattere di trasversalità e coinvolgono spesso anche i saperi pratici. Le attività curricolari vengono organizzate sia mediante lezioni frontali dove il dialogo e il confronto hanno un ruolo privilegiato, sia per mezzo di esperienze pratiche che divengono occasione di riflessione e problematizzazione. Le varie esperienze trovano un raccordo e collegamento , per garantire al bambino quell' approccio globale che è ancora tipico della sua età . Le attività extrascolastiche arricchiscono ed integrano le esperienze della scuola. Il processo di ricerca prosegue alla scuola secondaria , in cui le diverse discipline vengono approfondite negli ambiti disciplinari e nei diversi progetti interdisciplinari scelti sulla base dei bisogni rilevati negli allievi. Strategie flessibili che orientano gli obiettivi verso i bisogni dell'alunno Alla Scuola dell’Infanzia le attività guidate si svolgono a sezioni aperte, mediante lavori di gruppo ed attività di intersezione; i laboratori sono spazi adeguatamente attrezzati per svolgere attività particolari. La formazione dei gruppi è gestita in modo flessibile sia per il numero che per la composizione; nel piccolo gruppo trovano un maggior spazio la valorizzazione di conoscenze e capacità individuali e l'integrazione dei bambini in difficoltà. L'abitudine a lavorare in gruppo e con compagni diversi abitua il bambino ad aprirsi alla diversità, rafforzando al contempo la propria idea di sé. Anche la Scuola Primaria appronta itinerari e metodologie flessibili: il lavoro a classi aperte e per laboratori consente una maggiore attenzione agli alunni in difficoltà ed offre la possibilità al singolo di sentirsi valorizzato. Il rispetto dei ritmi e stili di apprendimento viene garantito attraverso percorsi ed orari dove la flessibilità diviene un elemento prioritario; nelle classi molte attività vengono svolte individualmente dall'alunno, alternate al lavoro in coppie o piccoli gruppi, dove è forte lo stimolo alla cooperazione. Queste scelte metodologiche si ritrovano poi nel percorso che il ragazzo svolge alla Scuola Secondaria di I grado. 19 3.1.1 LA CONTINUITA’ NELLE SCELTE ATTENZIONE AL PROMOZIONE CLIMA EDUCATIVO DELL'AGIRE E ALLE RELAZIONI AUTONOMO Movimento per sviluppare abilità e favorire il benessere psicologico SCUOLA INFANZIA Ambiente attento alle relazioni affettive SCUOLA PRIMARIA Guida e cura per la formazione del gruppo Valoriz zazione del singolo Attenzione al rapporto tra allievo e docente Clima favorevole all'apprendimento SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Benessere dell’adolescente nelle sue relazioni identità autostima 20 Ambiente predisposto con materiali che facilitano l'attività del bambino Sostegno all'autonomia del bambino Bambino protagonista del proprio percorso come incentivo alla motivazione Compiti di realtà per sviluppare competenze e saperi direttamente utilizzabili Rinforzo dell' autonomia Progressiva responsabilizzazione Alunno capace di scelte consapevoli DIDATTICHE STRATEGIE FLESSIBILI CHE ORIENTANO GLI OBIETTIVI VARIETÀ DI OFFERTE DIDATTICHE Dalle esperienze più comuni alle proposte mirate per sviluppare la socialità e le potenzialità comunicative e logiche Sezioni aperte + lavori di gruppo Progetti che favoriscono competenze trasversali Lezione frontale dove il dialogo e il confronto hanno un ruolo privilegiato Offerte extra scolastiche per arricchire e integrare le diverse esperienze L a b o r a t o r i Valorizzazione di conoscenze, personalità, capacità individuali Rispetto dei ritmi e stili d'apprendimento Imparare ad imparare con gli altri Flessibilità degli orari delle classi Attenzione verso gli alunni in difficoltà Classi aperte Metodologie differenziate e progettazione unitaria Offerta formativa articolata Formazione di base flessibile Scelte operate in base ai bisogni degli allievi Ambiti disciplinari Rispetto dei ritmi e modalità di apprendimento Utilizzo delle risorse del territorio progetti Collaborazione con altre scuole 21 3.1.2 - INTEGRAZIONE L’Istituto Pluricomprensivo s’impegna a promuovere una reale integrazione degli alunni in situazione di disabilità e/o in condizioni di svantaggio socio-culturale. L’integrazione scolastica fa parte di un progetto più ampio, globale ed individualizzato al tempo stesso, che coinvolge insegnanti curricolari e di sostegno, collaboratori all’integrazione , personale educativo, operatori socio-sanitari e famiglie. La collaborazione e la cooperazione tra queste figure costituisce un aspetto fondamentale per la costruzione dell’integrazione, finalizzata allo sviluppo delle potenzialità soggettive e all’educazione del rispetto e della valorizzazione della diversità. La figura dell’insegnante di sostegno, prevista dalla L. 104/92, rappresenta una risorsa aggiuntiva che la scuola mette a disposizione di tutti e non soltanto degli alunni disabili o in situazione di difficoltà; l’integrazione infatti è un processo che deve coinvolgere l’intera comunità scolastica al fine di rispondere ai bisogni individuali di ogni alunno. La presenza di ragazzi in diverse situazioni di difficoltà richiede la diversificazione e l’individualizzazione del percorso didattico al fine di rispondere ai bisogni specifici degli allievi e di fissare obiettivi adeguati alle capacità e ai ritmi di apprendimento di ciascuno. In quest’ottica assume una particolare rilevanza la costruzione del progetto educativo individualizzato, derivante dal confronto di tutte le Istituzioni e basato sulla messa in rete delle risorse umane e strumentali offerte dal territorio. Tra queste risorse, un ruolo sempre più attivo deve essere riconosciuto alle famiglie, sia nella formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato, sia nella loro verifica in itinere. Le linee guida che l’Istituto intende adottare per qualificare il percorso di integrazione sono le seguenti: • l’adeguamento del sistema scolastico agli specifici bisogni di formazione e di crescita degli alunni disabili o in situazione di difficoltà; • la flessibilità organizzativa e di contenuti, adattando il curricolo alle esigenze dell’alunno; • la sperimentazione di strategie multidisciplinari che attivino e rendano partecipi tutti gli alunni dell’Istituto; • la condivisione e la consensualità del progetto educativo individualizzato mediante un’attenta e costante programmazione collegiale; • la realizzazione di progetti di orientamento e di continuità educativa; • l’attenzione alla prospettiva della vita adulta con l’obiettivo di aiutare gli alunni ad essere il più possibile autonomi e consapevoli ; • l’utilizzazione di materiali specifici e l’adozione di metodologie didattiche diversificate che prevedano il lavoro individuale, l’apprendimento cooperativo in piccoli gruppi, il tutoring, l’utilizzo di software didattici per le difficoltà di apprendimento; • l’istituzione del Gruppo di lavoro per l’integrazione scolastica che coordina tutte le attività finalizzate all’integrazione per favorire una maggiore cooperazione tra territorio e comunità scolastica: promuovere e incentivare la collaborazione dei genitori nelle diverse fasi del percorso scolastico dei propri figli; programmare, progettare e verificare le misure di intervento; proporre l’acquisto di mezzi specifici, sia multimediali che bibliografici, per le difficoltà di apprendimento; allestire laboratori che impegnino gruppi di alunni a lavorare su progetti specifici in relazione ai loro bisogni e con l’obiettivo di sviluppare le loro potenzialità; programmare un’efficace lavoro di rete con le risorse offerte dal territorio al fine di creare una reale comunità di sostegno e di aiuto agli alunni in difficoltà. 22 3.1.3 - PROGRAMMAZIONE Il Collegio dei Docenti cura la ripartizione del tempo da dedicare all'insegnamento delle diverse discipline, secondo le norme vigenti, prevedendo collaborazioni attive sia nella fase di programmazione che in quella di insegnamento tra insegnanti di classe, di seconda lingua, di inglese e di religione. La programmazione di classe prevede la presenza di tutti i docenti titolari. I docenti di stesse aree disciplinari si riuniscono periodicamente anche in programmazioni definite “di ambito”, finalizzate alla definizione di criteri generali per la programmazione o per specifici progetti. Anche tra i vari ordini sono previste incontri per la programmazione di percorsi nell’ambito della continuità. I docenti delle singole classi, secondo le indicazioni dei curricoli disciplinari dell’Istituto, definiscono gli obiettivi e le attività per l'intero anno scolastico, tenendo conto dell'analisi della situazione ambientale ed effettuano costanti monitoraggi per orientare il percorso didattico. Si riuniscono settimanalmente in incontri di programmazione della durata di due ore per tutto l’arco dell’anno scolastico. Linee di programmazione: - verifica dei prerequisiti e analisi delle risorse - esplicitazione dei bisogni formativi comuni - definizione degli interventi educativi e didattici e di obiettivi generali e specifici - attività e procedure per realizzare gli obiettivi, con scelta di attività esterne (visite guidate) - scambio di informazioni ed esperienze, per valorizzare le competenze e socializzare le esperienze dei docenti - formulazione di criteri generali ed elaborazione di strumenti per la valutazione sia in itinere che finale. ASPETTI ORGANIZZATIVI DELLA PROGRAMMAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA ARTICOLAZIONI DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Programmazione del team della classe a tempo pieno o delle classi del modulo Programmazione di modulo allargata a tutti i docenti titolari ( L2 – L3 – religione – sostegno) Programmazione di ambito Programmazione per la continuità o per specifici progetti SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA 2 ore settimanali durante tutto l’arco dell’anno - 2 ore mensili 2 ore mensili 4 incontri durante l’anno , per ambiti paralleli Periodica - Secondo le necessità 3.1.4 - PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Le indicazioni provinciali per la Scuola dell’Infanzia in lingua italiana costituiscono il riferimento essenziale per l’organizzazione di un progetto educativo in ogni scuola e si articolano secondo le seguenti modalità: • Programmazione educativa. Viene elaborata in collaborazione con le scuole dell’Istituto • Programmazione collegiale. Viene pianificata collegialmente da tutto il personale del plesso nell’arco di tutto l’anno ed è basata sul rispetto della libertà didattica di ogni educatore/trice. • Programmazione di sezione. L’insegnante e la collaboratrice pedagogica condividono settimanalmente contenuti e aspetti specifici dell’osservazione, dell’attività educativa didattica della sezione. • Per la sezione integrata sono previsti incontri periodici con equipe medico specialistica e famiglia;utilizzo di modulistica specifica in materia di integrazione scolastica; formulazione del piano educativo individualizzato con gli operatori della scuola la famiglia e l’equipe medico-specialistica. • Programmazione di intersezione. Durante l’anno scolastico sono pianificati progetti didattici che prevedono la collaborazione e quindi la progettazione tra sezioni diverse. 23 3.1.5 - PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTA’ Già negli anni scolastici precedenti l’Intendenza Scolastica ha promosso e sostenuto un progetto di prevenzione e individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento della lettoscrittura nelle classi prime e seconde della Scuola Primaria. Nell’anno scolastico 2010/2011 il progetto si è ampliato e ha coinvolto tutte le classi prime, seconde e quarte della Provincia. Ovviamente anche il nostro Istituto, già a partire dall’anno scolastico 2008/2009 ha partecipato attivamente al progetto. La scuola è chiamata a svolgere una serie di screening, di strumenti di rilevazione con valore predittivo del rischio di sviluppare disturbi specifici d’apprendimento. Tali prove, che in prima classe vengono effettuate a settembre e a maggio, in seconda classe a novembre e ad aprile e in quarta a marzo, offrono la possibilità di usufruire di un canale privilegiato per il monitoraggio dello sviluppo dei bambini coinvolti nell’iniziativa. Il progetto si propone come finalità il miglioramento della qualità del processo di apprendimento/insegnamento della letto-scrittura per tutti gli alunni, compresi gli alunni con difficoltà di apprendimento, attraverso una didattica qualificata. Questo permette agli insegnanti un corretto approccio e l’applicazione di tecniche metodologiche di supporto che favoriscano il recupero di eventuali difficoltà emerse proprio dagli screening. Una eventuale diagnosi vera e propria di disturbo specifico dell’apprendimento può essere però confermata esclusivamente da esperti solo al termine del secondo anno di scuola e pertanto le prove svolte sono da considerarsi un’utile piattaforma di osservazione per lo sviluppo in itinere degli alunni. Ogni singolo studente, viene, a partire dalla classe prima, contrassegnato da un codice, che ne favorisce l’anonimato. Tale codice verrà utilizzato durante tutte le prove che effettuerà negli anni. La somministrazione viene gestita direttamente da insegnanti referenti presenti in ogni plesso scolastico, appositamente formati; i dati raccolti vengono elaborati dalle esperte della Sovrintendenza e del centro Studi Erickson che collabora al progetto. I risultati vengono poi restituiti alle insegnanti delle classi in oggetto con le indicazioni per la specifica progettazione didattica dei laboratori per il potenziamento e il sostegno dei bambini in difficoltà. 3.2 – LA VALUTAZIONE La valutazione ha una funzione essenziale all’interno dell’itinerario di insegnamento – apprendimento. E’ una tappa del percorso globale che si articola in - individuazione della meta di apprendimento; - elaborazione ed attuazione dell’intervento didattico; - scelta e proposizione della verifica; - organizzazione delle modalità di registrazione / osservazione / controllo delle prestazioni degli alunni; - raccolta di indizi per una obiettiva interpretazione dei processi di apprendimento attivati; - elaborazione di criteri di giudizio per valutare risultati conoscitivi, abilità generali, competenze specifiche; - espressione del giudizio e scelte delle modalità più opportune dello stesso. La valutazione si articola in momenti diversi: valutazione iniziale,valutazione formativa, valutazione sommativa. Sono oggetto di valutazione le conoscenze, le abilità, le competenze. La valutazione è lo strumento che permette all’insegnante di calibrare il percorso didattico, assumendo un carattere processuale e dinamico. Essa non tiene conto esclusivamente degli aspetti cognitivi, 24 ma anche di caratteristiche quali l’ interesse, la partecipazione, la disponibilità a collaborare, l’autonomia personale e sociale, la capacità di assumersi impegni e responsabilità. La valutazione verifica il rapporto tra le competenze iniziali e quelle acquisite durante il percorso d’apprendimento e di maturazione globale,rilevando i progressi raggiunti in relazione alla situazione di partenza. Per la formulazione della valutazione i docenti si avvalgono di verifiche scritte ed orali, di prove tecnico-pratiche predisposte di volta in volta a seconda della conoscenza, dell’abilità o della competenza oggetto di valutazione. LA VALUTAZIONE QUANDO COSA valutazione iniziale: all’inizio del processo d’apprendimento quello che sa (conoscenze) + quello che sa fare (abilità) valutazione sommativa: al termine del processo d’apprendimento o valutazione formativa: durante il processo d’apprendimento l’interesse e l’impegno profuso; l’autonomia raggiunta; ma anche la disponibilità a collaborare; la capacità ad assumere impegni e responsabilità. Primaria e sec. l’osservazione sistematica periodiche verifiche scritte e orali in classe prove tecnico pratiche COME Scuola infanzia Scambio di informazioni con i colleghi e con Osservazione sistematica in classe le famiglie Nelle attività, giochi + momenti di vita quotidiana e relazione Il Consiglio di classe esprime un giudizio globale sul percorso d’apprendimento seguito da ciascun alunno,che viene trascritto in un apposito spazio della scheda di valutazione, mentre la valutazione dei livelli di competenza raggiunti nelle singole discipline, secondo le direttive del Decreto Ministeriale nr. 5 del 16.01.2009 viene espressa in voti decimali scritti in parola all’interno della scheda. 25 TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTO E DESCRITTORI VOTO 10 9 DESCRITTORE Ha una conoscenza completa e approfondita dei contenuti trattati Sa applicare i saperi in modo autonomo e sicuro in nuovi contesti Sa comunicare in modo ricco e ben articolato, utilizzando con sicurezza i linguaggi specifici E' in grado di rielaborare quanto appreso, in modo autonomo e personale Partecipa in modo costruttivo e con interesse Usa un efficace metodo di studio e di lavoro ( cl. III -IV – V e Scuola Secondaria di I grado) Ha una conoscenza completa dei contenuti trattati Sa applicare i saperi in modo autonomo e sicuro in nuovi contesti Sa comunicare in modo chiaro e articolato, utilizzando con sicurezza i linguaggi specifici E' in grado di rielaborare quanto appreso, in modo autonomo Partecipa in modo costruttivo e con interesse Usa un efficace metodo di studio e di lavoro (cl. III - IV – V e Scuola Secondaria di I grado) 8 Ha una conoscenza complessiva di gran parte dei contenuti trattati Sa applicare i saperi in modo autonomo in contesti noti Sa comunicare in modo chiaro, servendosi anche di linguaggi specifici E' in grado di rielaborare quanto appreso, in modo autonomo Partecipa in modo attivo e con interesse Usa un buon metodo di studio e di lavoro (cl. III - IV – V e Scuola Secondaria di I grado) 7 Ha una conoscenza complessiva di gran parte dei contenuti trattati E' parzialmente autonomo nell'applicare i saperi in contesti noti Sa esporre in modo sostanzialmente corretto, servendosi di linguaggi specifici se guidato Partecipa in modo attivo e con interesse Usa un metodo di studio e di lavoro ancora incerti (cl. III - IV – V e Scuola Secondaria di I grado) 6 5 4 Scuola Secondaria di I grado Ha una conoscenza minima dei contenuti trattati Applica i saperi in contesti noti, se guidato Sa comunicare in modo semplice e sufficientemente corretto Partecipa con sufficiente interesse Manifesta un metodo di studio e di lavoro poco efficaci (cl. III - IV – V e Scuola Secondaria di I grado) Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa dei contenuti trattati Anche se guidato, non è in grado di applicare i saperi Comunica in modo frammentario e poco corretto Partecipa con interesse discontinuo Non ha acquisito un metodo di studio e di lavoro adeguati (cl. III - IV – V e Scuola Secondaria di I grado) Ha una conoscenza lacunosa dei contenuti trattati Anche se guidato, non è in grado di applicare i saperi Comunica in modo confuso Non partecipa e non si impegna nello studio DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO A partire dall’anno 2008-2009 nella Scuola Secondaria di I grado , la valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella degli apprendimenti, alla valutazione complessiva degli studenti ed è a sua volta espressa in voti decimali. A tal fine Il Collegio dei 26 Docenti, seguendo le indicazioni fornite dalla normativa vigente nazionale e provinciale, ha deliberato i seguenti criteri generali ,gli indicatori specifici e i descrittori per la valutazione del comportamento. Rispetto delle regole Scuola Primaria Scuola secondaria a) Conosce e rispetta le regole relative al gruppo, alle situazioni scolastiche, agli ambienti e alla comunità di appartenenza. a) Rispetta il regolamento di Istituto, gli ambienti scolastici e i loro arredi, gli oggetti propri e altrui. b) Riconosce e rispetta compagni ed adulti. b) Rispetta i compagni, gli insegnanti e il personale della scuola. i ruoli di c) Si comporta e si esprime in modo educato. c) Mantiene un comportamento corretto e responsabile in ambito scolastico e non. Accettazione e cooperazione a) Riconosce e rispetta le diversità in tutte le sua forme. b) Ascolta e rispetta idee e opinioni diverse. c) Instaura relazioni costruttive superando eventuali difficoltà di relazioni. d) Impara ad ascoltare e ad agire con tolleranza, cooperazione e solidarietà. e) Partecipa in modo spontaneo e costruttivo. Autonomia e responsabilità a) Porta il materiale scolastico. b) Esegue i compiti assegnati sia orali sia scritti. c) Esegue le consegne, in classe e a casa, nel rispetto delle modalità e dei tempi di esecuzione prestabiliti. d) Sa organizzare con ordine i propri spazi di lavoro, gestendo strumenti e materiali. e) Impara a pianificare le proprie attività (cl. III-IV-V e scuola secondaria). f) Sa lavorare con autonomia CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Voto 10: Voto 9: Voto 8: Voto 7: Voto 6: Voto 5: I descrittori indicati sono rispettati pienamente. I descrittori indicati sono rispettati in buona parte. I descrittori indicati sono rispettati solo in parte E’ assegnato in presenza di richiami segnalati sul registro di classe e/o comunicati alla famiglia tramite colloquio e/o mediante scritta sul libretto personale). E’ assegnato in presenza di ripetuti richiami comunicati alla famiglia mediante nota scritta sul libretto personale e trascritta sul registro di classe. Gravi infrazioni alle norme disciplinari contenute nel Regolamento d’Istituto, con. possibili conseguenti sospensioni delle lezioni. 27 3.3 – L’IMPEGNO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO VERSO LA VALUTAZIONE, L’AUTOVALUTAZIONE E LA FORMAZIONE DEI DOCENTI L’IMPEGNO DELL’ISTITUTO VERSO LA VALUTAZIONE Le classi seconde e quinte delle due scuole primarie dell’Istituto e le classi prime e terze della Scuola Secondaria di I grado partecipano al Progetto Invalsi sulla rilevazione degli apprendimenti degli alunni delle scuole italiane nelle discipline italiano e matematica. La rilevazione, guidata dall’Istituto Nazionale INVALSI su commissione del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, è finalizzata ad una valutazione comparata a quella di altre scuole del Paese, tenuto conto delle caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica. Il progetto si articola in diverse fasi, coordinate da due insegnanti dell’Istituto che svolgono il ruolo di referenti: a) restituzione dei risultati delle prove svolte l’anno precedente , presentati al Collegio docenti; b) analisi degli esiti svolta dai docenti suddivisi nei due gruppi di ambito disciplinare; c) svolgimento di alcune simulazioni nel corso dell’anno scolastico; d) svolgimento della Prova ufficiale in maggio. I due docenti referenti, che frequentano annualmente corsi di formazione, coordinano l’organizzazione dei vari momenti e approntano strumenti per la registrazione dei risultati. La partecipazione al Progetto Invalsi delle classi dei due ordini di scuola assume un ruolo importante nel percorso di programmazione degli insegnanti, che, partendo dall’analisi degli esiti raggiunti, individuano gli obiettivi irrinunciabili delle discipline e ricercano strategie metodologiche finalizzate al raggiungimento dei livelli di competenza previsti. AUTOVALUTAZIONE Nell’anno scolastico 2011/12 l’Istituto ha avviato un’indagine sulla qualità del servizio scolastico erogato, rivolto al personale docente e ai genitori degli alunni di ogni singolo plesso dell’Istituto. In particolar modo si è posta l’attenzione su due aspetti fondamentali della vita della scuola: L’ORGANIZZAZIONE e LA RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA. I referenti per la valutazione e il Gruppo di Progetto dell’Istituto, (composto da Dirigente Scolastica , funzioni obiettivo e docenti rappresentanti di ciascuno dei tre ordini di scuola dell’Istituto) hanno predisposto due questionari, che sono stati somministrati contemporaneamente ai docenti e ai genitori nel mese di maggio 2012. La raccolta dei dati è stata svolta subito dopo la restituzione dei questionari, mentre l’analisi delle risposte, la loro rappresentazione ed interpretazione impegnerà referenti e Gruppo di Progetto a partire dal mese di settembre del 2012. Lo scopo di tale indagine, che si completerà nel corso dell’anno scolastico 2012 13, sarà quello di avviare all’interno delle diverse componenti dell’Istituto, una serie di riflessioni e di eventuali interventi per un miglioramento della qualità del servizio, in merito ai due aspetti considerati. FORMAZIONE IN SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI - AGGIORNAMENTO L’Istituto, attraverso il lavoro di coordinamento dei docenti referenti, viene periodicamente coinvolto nell’attività di supporto per l’implementazione delle indicazioni provinciali e nell’azione di monitoraggio del Comitato Provinciale per la Valutazione della qualità del sistema scolastico, riguardo all’attuazione dei nuovi Curricoli d’Istituto per i tre diversi ordini di scuola. Per l’anno scolastico 2012-2013 il Collegio dei Docenti, tenendo presenti le finalità educative esplicitate nel P.O.F., oltre a recepire quale modalità di aggiornamento in relazione alle specifiche esigenze formative di ogni docente tutte le proposte inserite nel PPA predisposto dall’Intendenza Scolastica, ha ritenuto opportuno indirizzare le proprie scelte in merito all'aggiornamento in modo da: - favorire l’accoglienza dei bambini nella Scuola dell’Infanzia; 28 - approfondire le conoscenze sulle difficoltà di apprendimento, al fine di prevenire ed individuare precocemente le difficoltà della letto - scrittura nelle classi prime e seconde della Scuola Primaria e predisporre strategie metodologiche adeguate; - avviare un percorso di approfondimento in ambito matematico, secondo i nuovi Curricoli e, di pari passo, anche nella riflessione sulle modalità metodologiche e didattiche che consentano di programmare e lavorare per competenze, utilizzando materiali innovativi; - intraprendere un percorso di formazione interdisciplinare sulla comunicazione che investe la sfera dell’educazione alla cittadinanza, finalizzato a sviluppare le competenze espressivocomunicative degli alunni della primaria e secondaria. - continuare ad avvalersi della dell’applicazione dei nuovi curricoli. Corsi d’aggiornamento previsti: consulenza offerta dall’Area Pedagogica in funzione ACCOGLIAMO I PICCOLINI RELATORI :Sara Raggio – Angela Boscardin DESTINATARI: personale delle tre Scuole dell’Infanzia dell’Istituto TEMATICHE: - le fasi di sviluppo del bambino nella fascia d’età tra i due e tre anni; - l’organizzazione e la predisposizione del contesto educativo in funzione dell’accoglienza dei bambini di questa fascia d’età: il significato e l’importanza delle pratiche quotidiane, la predisposizione di spazi e materiali; - la progettazione dell’ambiente educativo in riferimento alla propria realtà scolastica. LETTERATURA, COMUNICAZIONE ED ARTE PER UN’ELABORAZIONE CREATIVA DELLE EMOZIONI RELATORI:Elisabetta Moretto (Cooperativa sociale blufink) DESTINATARI: docenti della Scuola Primaria e Secondaria TEMPI: 5 incontri settimanali di 2 ore ciascuno a partire da ottobre 2012 (con riferimento principale a ED. alla CITTADINANZA) e 5 incontri settimanali di 2 ore ciascuno entro 1. quadrimestre 2012-2013 (con riferimento principale a ITALIANO) FINALITA’: all’interno della scuola il vissuto delle emozioni è la quotidianità. Non sempre si riesce a cogliere l’opportunità dell’espressione di ciò che si prova in senso creativo e costruttivo del sé e delle relazioni. Una delle principali caratteristiche del metodo che presentiamo sono le attività volte a favorire occasioni di apprendimento attraverso il gioco, l’incontro umano, l’attività pratica e le varie facoltà espressivo-comunicative. Di primaria importanza per la gestione creativa delle emozioni si considera inoltre l’ascolto attivo, attraverso cui si impara a riconoscere i sentimenti e i bisogni propri e altrui. Tramite l’ascolto attivo gli studenti hanno la possibilità di riconoscersi come persone e non come stereotipi etichettati (il bullo, il pagliaccio del gruppo, la secchiona, lo spaccone, la chiacchierona…….). Esprimendo i propri pensieri e le proprie esperienze, parlando in prima persona e con l’ausilio di un ascolto empatico, si può instaurare un clima adeguato e reciprocamente soddisfacente per la libera espressione, e specialmente quando si hanno posizioni divergenti, che portano spesso al conflitto con un atteggiamento di chiusura reciproca e di incomunicabilità; è di fondamentale importanza offrire un ampliamento delle scelte possibili di agire e di comunicare in modi diversi. Lavorare inoltre sull’autostima è importante al fine di equilibrare la relazione tra razionalità ed emotività nei diversi vissuti in cui la comunicazione deve e può diventare interazione costruttiva non inficiata da sensazioni di inadeguatezza. • • Aumentare il senso della responsabilità nella relazione. Riconoscere la valenza positiva delle varie emozioni. 29 • • • • Sensibilizzazione all’ascolto attivo. Consapevolezza e accettazione delle differenze. Imparare a riconoscere le emozioni in se stessi e negli altri. Aumentare le abilità comunicative. IL GESTO GRAFICO RELATRICE : dott.essa Maglione DESTINATARI: docenti delle classi prime e seconde della Scuola Primaria FINALITÀ: • • favorire lo sviluppo, la maturazione, l’espressione delle potenzialità del bambino insegnare al bambino i basilari automatismi della motricità fine per poter procedere verso una scrittura spontanea, sciolta e personale. LABORATORI DIDATTICI MATEMATICO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN AMBITO RELATORE: prof.essa Braccesi DESTINATARI: docenti della disciplina della Scuola Primaria e Secondaria dell’Istituto FINALITA’: - incentivare l’acquisizione di nuove metodologie didattiche in ambito matematico attraverso l’utilizzo di materiale innovativo - elaborare percorsi ed attività da proporre nelle classi, secondo un approccio di tipo laboratoriale e basato sul problem solving, sull’esperienza diretta e sull’apprendimento per scoperta. 30