2 – LE SCELTE EDUCATIVE
2.1 - FINALITA' GENERALI DEL PERCORSO FORMATIVO
ATTRAVERSO I TRE ORDINI DI STUDIO: LA CONTINUITA' IN UN PERCORSO UNITARIO.
Premessa: la scuola, in questi ultimi anni è stata interessata da diverse innovazioni che
l'hanno modificata profondamente. Il nostro Istituto intende caratterizzare le proprie scelte
educative innanzitutto secondo un criterio di continuità, in modo da cooperare per la
formazione di alunni che gradualmente si approprino di competenze ed abilità via via più
complesse. Pertanto, gli alunni saranno protagonisti di un percorso di crescita e di
apprendimento unitario, graduale e concatenato, guidato ed approntato dai docenti dei vari
ordini di studio tenendo conto della specificità di ogni fascia d'età con la quale si troveranno ad
operare.
Nella formazione del bambino e del ragazzo, abbiamo individuato tre finalità generali
attraverso e per le quali si snodano diversi percorsi formativi, al fine di promuovere il pieno
sviluppo della persona.
Accompagnare le alunne e gli alunni nell’elaborare un senso alla propria esperienza
Fin dai primi anni del percorso formativo la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di
orientamento, fornendo all’alunno, a livelli diversi e con modalità adeguate alle varie fasce
d’età, occasioni per conoscere se stesso e gli altri, per prendere consapevolezza delle proprie
potenzialità e risorse , pervenendo progressivamente al pieno sviluppo della propria identità e
delle proprie capacità operative.
Promuove gradualmente l’autonomia e il senso di responsabilità di ognuno,sviluppando le
capacità di comunicare, riflettere, agire motivando le proprie opinioni e le proprie scelte.
Stimola il bambino e il ragazzo a vivere nel gruppo, guidandoli a servirsi della comunicazione
come strumento per un dialogo costruttivo e a sviluppare atteggiamenti positivi e pratiche
collaborative.
Compito della scuola è favorire l’apertura verso la diversità e la costruzione di un mondo
interiore di valori che nell’età dell’adolescenza si realizza attraverso un confronto sempre più
consapevole e maturo con i coetanei, con l’adulto e col mondo esterno col quale le ragazze e i
ragazzi entrano in contatto.
Promuovere l’alfabetizzazione culturale ed interculturale
Gli stimoli offerti dal contesto scolastico sul piano dell'alfabetizzazione culturale promuovono lo
sviluppo sempre più consapevole dell'operatività dell'alunno. Pian piano egli acquisisce delle
competenze tanto più importanti e significative quanto più direttamente utilizzabili nella
quotidianità; la sua personalità si sviluppa attraverso esperienze di varia natura nelle quali
trova alcune risposte alle sue domande e mediante il confronto col gruppo scopre il valore delle
diverse culture. Il bambino giunge così in modo dinamico a rielaborare ed intrecciare i suoi
vissuti, ciò che ha osservato, letto, scoperto insieme ai compagni, a collocarlo nello spazio e
nel tempo. Nella scuola secondaria il ragazzo viene guidato a differenziare ed approfondire i
propri saperi in una dimensione globale, accostandosi ai valori della propria cultura e delle
altre culture che, se sorretto, diverranno stimoli ed interessi per un'educazione interculturale e
d alla pace permanenti .
Sviluppare il senso di cittadinanza
Nei primi anni di scuola le bambine e i bambini scoprono gli altri, i loro bisogni e la necessità di
gestire i contrasti attraverso regole condivise, instaurano relazioni via via più significative,
basate sul rispetto e la cooperazione,sviluppano il senso di appartenenza al gruppo. Compito
dei successivi ordini di scuola è porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva,
potenziando e ampliando le esperienze della Scuola dell’Infanzia. L’educazione alla
cittadinanza, in questa fascia d’età,viene promossa attraverso esperienze che mirano al
progressivo sviluppo di un’etica della responsabilità e alla costruzione del senso di legalità,
obiettivi
che si realizzano nell’assunzione di comportamenti consapevoli e responsabili,
finalizzati al miglioramento continuo del proprio contesto sociale di vita.
15
FINALITÀ
PROMUOVERE
ACCOMPAGNARE L’ALUNNO
NELL’ELABORARE IL SENSO
DELLA PROPRIA
ESPERIENZA
SCUOLA
DELL'
INFANZIA
Sviluppare
la capacità di
negoziare e
decidere,
motivando le
proprie scelte
Promuovere la
consapevolezza
dell’identità
personale
Avviare alla
conquista dell’
autonomia funzionale di azione e di
pensiero
Rinforzare la
consapevolezza
di sé
Porre attenzione
ai bisogni
educativi
individuali
Sviluppare le
potenzialità del
singolo
Favorire
l’apertura alle
situazioni di
difficoltà e alla
diversità
Sviluppare idee
coerenti e
responsabili
SCUOLA
PRIMARIA
Sviluppare
l’operatività e la
consapevolezza
SCUOLA
SECONDARIA
di 1° GRADO
16
Sviluppare atteggiamenti e pratiche
collaborativi/e
Favorire la
costruzione di un
mondo interiore di
valori
EDUCATIVE DELLA SCUOLA
IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA
PROMUOVERE
L’ALFABETIZZAZIONE
CULTURALE E
INTERCULTURALE
SVILUPPARE IL SENSO DI
CITTADINANZA
Arricchire il
linguaggio nei
diversi campi
d’esperienza
Avviare
l’acquisizione
della
comprensione dei
linguaggi verbali
e non
Sviluppare il
senso di
appartenenza al
gruppo
Sviluppare la
capacità di
interpretare e
comunicare il
proprio pensiero
Scoprire e
condividere le
regole
Scoprire i bisogni
altrui, favorendo
atteggiamenti di
rispetto e
responsabilità
Sviluppare le
competenze di
base
Favorire la
scoperta delle
diverse culture
Sviluppare le
relazioni con
modelli esterni
alla famiglia
Avviare al
pensiero
riflessivo e critico
Sviluppare l’acquisizione delle
competenze e delle conoscenze in
dimensione globale nell’ottica
dell’educazione interculturale e alla pace
Sviluppare
un’etica della
responsabilità
Sviluppare il senso di
cittadinanza nel
progettare il proprio
futuro in dimensione
sociale
17
Costruire il senso
di legalità
Sviluppare il senso di
cittadinanza nel
rapporto tra singolo e
società
3 - LE SCELTE DIDATTICHE
3.1 – LE STRATEGIE EDUCATIVE
E DIDATTICHE
LE SCELTE DIDATTICHE CHE CARATTERIZZANO IL PERCORSO FORMATIVO
ATTRAVERSO I TRE ORDINI DI STUDIO: LA CONTINUITA’ METODOLOGICA IN UN
PERCORSO UNITARIO.
Il nostro Istituto intende caratterizzare le proprie scelte didattiche innanzitutto secondo un
criterio di continuità, in modo da cooperare per la formazione di alunni che gradualmente si
approprino di competenze ed abilità via via più raffinate e complesse ma anche secondo
un'idea di flessibilità.
Pertanto, gli alunni sperimentano metodi e strategie graduali e concatenate, guidate ed
approntate dai docenti dei vari ordini di studio tenendo conto della specificità di ogni fascia
d'età con la quale si troveranno ad operare. Proprio per le esigenze così diverse delle tre fasce
d'età, abbiamo caratterizzato l'impronta metodologica dei tre ordini in questo modo:
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA
INFANZIA
PRIVILEGIARE IL PASSAGGIO
DALL'ESPERIENZA ALLO
SVILUPPO DI COMPETENZE
IMPARARE
GIOCANDO CON
GLI ALTRI
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
LA RICERCA COME FINE E MEZZO
DEL PERCORSO CULTURALE
Nella formazione del bambino e del ragazzo, abbiamo individuato quattro "piste
metodologiche" attraverso le quali si snodano diversi percorsi formativi. Intendiamo garantire
all'alunno una certa continuità per promuovere la formazione di un ragazzo che sappia
imparare ad imparare in un clima di cooperazione col gruppo.
Attenzione al clima educativo ed alle relazioni
Proprio perché il bambino impara ciò che vive, è importantissimo fin dal suo primo ingresso
alla Scuola dell’Infanzia, porre estrema attenzione alle relazioni coi coetanei e al clima
educativo, improntato sulla tolleranza, sull'incoraggiamento e che mira a dare delle sicurezze.
Le attività sono predisposte in modo da favorire l’azione per sviluppare delle abilità e favorire il
benessere psicologico.
La Scuola Primaria prosegue nella stessa direzione: se il bambino vive serenamente coi propri
compagni, è più motivato verso le esperienze scolastiche e il suo percorso formativo procede in
modo armonico. Gli insegnanti, attraverso attività e riflessioni, cercano di favorire la
formazione del gruppo educando gli alunni ai valori della convivenza e stimolando modalità
18
collaborative e costruttive. Il protagonismo del bambino si può evolvere pian piano in un
"protagonismo del gruppo", che vive e condivide esperienze forti e stimolanti. All'interno del
gruppo è importante che ciascuno possa sentirsi valorizzato ed accolto. Anche il rapporto tra
l'allievo e l'insegnante va curato e si trasforma con la crescita del bambino.
Anche nella Scuola Secondaria di I grado si cerca di instaurare un clima favorevole
all'apprendimento cercando di favorire il benessere dell’adolescente nelle sue relazioni, identità
ed autostima.
Promozione dell'agire autonomo
Alla Scuola dell’Infanzia l'ambiente viene predisposto con materiali che facilitino l'attività del
bambino, che a questa età ha bisogno di muoversi, sperimentare, in modo attivo.
L'allestimento e l'uso degli spazi in comune viene esaminato e deciso collegialmente e
modificato a seconda delle esigenze, in modo da favorire l'agire autonomo dei bambini. Anche
all'interno dei laboratori si svolgono attività atte a stimolare nel bambino la capacità di
scoprire, inventare, costruire, attraverso esperienze autonome.
Anche nella Scuola Primaria questo processo viene favorito e sollecitato, sia attraverso
esperienze più libere che consentano al bambino da fare e scegliere autonomamente, sia
mediante attività strutturate che lascino però all'alunno dei margini entro i quali rafforzare la
propria autonomia. I compiti di realtà, scaturiti da esperienze direttamente vissute, favoriscono
questo processo sviluppando nel bambino competenze e saperi direttamente utilizzabili.
L'autonomia del bambino va di pari passo con il suo senso di responsabilità, che si manifesta
soprattutto nelle scelte concrete legate all'organizzazione delle attività.
Nella scuola secondaria di procede con il rinforzo dell'autonomia e una progressiva
responsabilizzazione che dovrebbe portare l'alunno ad essere capace di compiere scelte
consapevoli.
Varietà delle offerte didattiche
Nella Scuola dell’Infanzia vengono proposte esperienze comuni, insieme a percorsi che
sviluppino la socialità e le potenzialità comunicative e logiche. Giocando con gli altri, il bambino
vive esperienze variegate, predisposte in modo da stimolare la sua crescita e favorire la sua
maturazione.
Per alcune aree vengono elaborati dei progetti particolari, fuori e dentro la scuola. Alla Scuola
Primaria, tali progetti hanno un carattere di trasversalità e coinvolgono spesso anche i saperi
pratici. Le attività curricolari vengono organizzate sia mediante lezioni frontali dove il dialogo e
il confronto hanno un ruolo privilegiato, sia per mezzo di esperienze pratiche che divengono
occasione di riflessione e problematizzazione. Le varie esperienze trovano un raccordo e
collegamento , per garantire al bambino quell' approccio globale che è ancora tipico della sua
età . Le attività extrascolastiche arricchiscono ed integrano le esperienze della scuola.
Il processo di ricerca prosegue alla scuola secondaria , in cui le diverse discipline vengono
approfondite negli ambiti disciplinari e nei diversi progetti interdisciplinari scelti sulla base dei
bisogni rilevati negli allievi.
Strategie flessibili che orientano gli obiettivi verso i bisogni dell'alunno
Alla Scuola dell’Infanzia le attività guidate si svolgono a sezioni aperte, mediante lavori di
gruppo ed attività di intersezione; i laboratori sono spazi adeguatamente attrezzati per
svolgere attività particolari. La formazione dei gruppi è gestita in modo flessibile sia per il
numero che per la composizione; nel piccolo gruppo trovano un maggior spazio la
valorizzazione di conoscenze e capacità individuali e l'integrazione dei bambini in difficoltà.
L'abitudine a lavorare in gruppo e con compagni diversi abitua il bambino ad aprirsi alla
diversità, rafforzando al contempo la propria idea di sé.
Anche la Scuola Primaria appronta itinerari e metodologie flessibili: il lavoro a classi aperte e
per laboratori consente una maggiore attenzione agli alunni in difficoltà ed offre la possibilità al
singolo di sentirsi valorizzato. Il rispetto dei ritmi e stili di apprendimento viene garantito
attraverso percorsi ed orari dove la flessibilità diviene un elemento prioritario; nelle classi
molte attività vengono svolte individualmente dall'alunno, alternate al lavoro in coppie o piccoli
gruppi, dove è forte lo stimolo alla cooperazione. Queste scelte metodologiche si ritrovano poi
nel percorso che il ragazzo svolge alla Scuola Secondaria di I grado.
19
3.1.1 LA CONTINUITA’ NELLE SCELTE
ATTENZIONE AL
PROMOZIONE
CLIMA EDUCATIVO
DELL'AGIRE
E ALLE RELAZIONI
AUTONOMO
Movimento per
sviluppare abilità
e favorire il
benessere
psicologico
SCUOLA
INFANZIA
Ambiente attento alle
relazioni affettive
SCUOLA
PRIMARIA
Guida
e cura
per la
formazione
del
gruppo
Valoriz
zazione
del
singolo
Attenzione
al rapporto
tra allievo
e docente
Clima
favorevole
all'apprendimento
SCUOLA
SECONDARIA
DI I GRADO
Benessere dell’adolescente
nelle sue
relazioni
identità
autostima
20
Ambiente
predisposto con
materiali che
facilitano
l'attività del
bambino
Sostegno
all'autonomia del
bambino
Bambino
protagonista del
proprio
percorso
come
incentivo
alla
motivazione
Compiti di
realtà per
sviluppare
competenze e
saperi
direttamente
utilizzabili
Rinforzo
dell'
autonomia
Progressiva
responsabilizzazione
Alunno capace di
scelte consapevoli
DIDATTICHE
STRATEGIE
FLESSIBILI CHE
ORIENTANO
GLI OBIETTIVI
VARIETÀ DI
OFFERTE
DIDATTICHE
Dalle esperienze
più comuni alle
proposte mirate
per sviluppare la
socialità e le
potenzialità
comunicative e
logiche
Sezioni
aperte +
lavori di
gruppo
Progetti che
favoriscono
competenze
trasversali
Lezione
frontale dove il
dialogo e il
confronto
hanno un ruolo
privilegiato
Offerte extra
scolastiche per
arricchire e
integrare le
diverse
esperienze
L
a
b
o
r
a
t
o
r
i
Valorizzazione
di conoscenze,
personalità,
capacità
individuali
Rispetto dei ritmi
e stili
d'apprendimento
Imparare
ad
imparare
con gli
altri
Flessibilità
degli orari
delle classi
Attenzione verso
gli alunni in
difficoltà
Classi aperte
Metodologie
differenziate e
progettazione
unitaria
Offerta
formativa
articolata
Formazione
di base flessibile
Scelte operate in base
ai bisogni degli allievi
Ambiti
disciplinari
Rispetto dei
ritmi e
modalità di
apprendimento
Utilizzo delle risorse
del territorio
progetti
Collaborazione con altre scuole
21
3.1.2 - INTEGRAZIONE
L’Istituto Pluricomprensivo s’impegna a promuovere una reale integrazione degli alunni in
situazione di disabilità e/o in condizioni di svantaggio socio-culturale. L’integrazione scolastica
fa parte di un progetto più ampio, globale ed individualizzato al tempo stesso, che coinvolge
insegnanti curricolari e di sostegno, collaboratori all’integrazione , personale educativo,
operatori socio-sanitari e famiglie. La collaborazione e la cooperazione tra queste figure
costituisce un aspetto
fondamentale per la costruzione dell’integrazione, finalizzata allo
sviluppo delle potenzialità soggettive e all’educazione del rispetto e della valorizzazione della
diversità.
La figura dell’insegnante di sostegno, prevista dalla L. 104/92, rappresenta una risorsa
aggiuntiva che la scuola mette a disposizione di tutti e non soltanto degli alunni disabili o in
situazione di difficoltà; l’integrazione infatti è un processo che deve coinvolgere l’intera
comunità scolastica al fine di rispondere ai bisogni individuali di ogni alunno. La presenza di
ragazzi in diverse situazioni di difficoltà richiede la diversificazione e l’individualizzazione del
percorso didattico al fine di rispondere ai bisogni specifici degli allievi e di fissare obiettivi
adeguati alle capacità e ai ritmi di apprendimento di ciascuno. In quest’ottica assume una
particolare rilevanza la costruzione del progetto educativo individualizzato, derivante dal
confronto di tutte le Istituzioni e basato sulla messa in rete delle risorse umane e strumentali
offerte dal territorio. Tra queste risorse, un ruolo sempre più attivo deve essere riconosciuto
alle famiglie, sia nella formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo
Individualizzato, sia nella loro verifica in itinere. Le linee guida che l’Istituto intende adottare
per qualificare il percorso di integrazione sono le seguenti:
•
l’adeguamento del sistema scolastico agli specifici bisogni di formazione e di crescita degli
alunni disabili o in situazione di difficoltà;
•
la flessibilità organizzativa e di contenuti, adattando il curricolo alle esigenze dell’alunno;
•
la sperimentazione di strategie multidisciplinari che attivino e rendano partecipi tutti gli
alunni dell’Istituto;
•
la condivisione e la consensualità del progetto educativo individualizzato mediante
un’attenta e costante programmazione collegiale;
•
la realizzazione di progetti di orientamento e di continuità educativa;
•
l’attenzione alla prospettiva della vita adulta con l’obiettivo di aiutare gli alunni ad essere il
più possibile autonomi e consapevoli ;
•
l’utilizzazione di materiali specifici e l’adozione di metodologie didattiche diversificate che
prevedano il lavoro individuale, l’apprendimento cooperativo in piccoli gruppi, il tutoring,
l’utilizzo di software didattici per le difficoltà di apprendimento;
•
l’istituzione del Gruppo di lavoro per l’integrazione scolastica che coordina tutte le attività
finalizzate all’integrazione per favorire una maggiore cooperazione tra territorio e comunità
scolastica: promuovere e incentivare la collaborazione dei genitori nelle diverse fasi del
percorso scolastico dei propri figli; programmare, progettare e verificare le misure di
intervento; proporre l’acquisto di mezzi specifici, sia multimediali che bibliografici, per le
difficoltà di apprendimento; allestire laboratori che impegnino gruppi di alunni a lavorare su
progetti specifici in relazione ai loro bisogni e con l’obiettivo di sviluppare le loro
potenzialità; programmare un’efficace lavoro di rete con le risorse offerte dal territorio al
fine di creare una reale comunità di sostegno e di aiuto agli alunni in difficoltà.
22
3.1.3 - PROGRAMMAZIONE
Il Collegio dei Docenti cura la ripartizione del tempo da dedicare all'insegnamento delle diverse
discipline, secondo le norme vigenti, prevedendo collaborazioni attive sia nella fase di
programmazione che in quella di insegnamento tra insegnanti di classe, di seconda lingua, di
inglese e di religione. La programmazione di classe prevede la presenza di tutti i docenti
titolari. I docenti di stesse aree disciplinari si riuniscono
periodicamente anche in
programmazioni definite “di ambito”, finalizzate alla definizione di criteri generali per la
programmazione o per specifici progetti. Anche tra i vari ordini sono previste incontri per la
programmazione di percorsi nell’ambito della continuità.
I docenti delle singole classi, secondo le indicazioni dei curricoli disciplinari dell’Istituto,
definiscono gli obiettivi e le attività per l'intero anno scolastico, tenendo conto dell'analisi della
situazione ambientale ed effettuano costanti monitoraggi per orientare il percorso didattico. Si
riuniscono settimanalmente in incontri di programmazione della durata di due ore per tutto
l’arco dell’anno scolastico.
Linee di programmazione:
- verifica dei prerequisiti e analisi delle risorse
- esplicitazione dei bisogni formativi comuni
- definizione degli interventi educativi e didattici e di obiettivi generali e specifici
- attività e procedure per realizzare gli obiettivi, con scelta di attività esterne (visite guidate)
- scambio di informazioni ed esperienze, per valorizzare le competenze e socializzare le
esperienze dei docenti
- formulazione di criteri generali ed elaborazione di strumenti per la valutazione sia in itinere
che finale.
ASPETTI ORGANIZZATIVI DELLA PROGRAMMAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA E
SECONDARIA
ARTICOLAZIONI DELLA
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Programmazione del team della
classe a tempo pieno o delle classi
del modulo
Programmazione di modulo allargata
a tutti i docenti titolari ( L2 – L3 –
religione – sostegno)
Programmazione di ambito
Programmazione per la continuità o
per specifici progetti
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
2 ore settimanali durante tutto
l’arco dell’anno
-
2 ore mensili
2 ore mensili
4 incontri durante l’anno , per ambiti paralleli
Periodica - Secondo le necessità
3.1.4 - PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Le indicazioni provinciali per la Scuola dell’Infanzia in lingua italiana costituiscono il riferimento
essenziale per l’organizzazione di un progetto educativo in ogni scuola e si articolano secondo
le seguenti modalità:
• Programmazione educativa. Viene elaborata in collaborazione con le scuole dell’Istituto
• Programmazione collegiale. Viene pianificata collegialmente da tutto il personale del
plesso nell’arco di tutto l’anno ed è basata sul rispetto della libertà didattica di ogni
educatore/trice.
• Programmazione di sezione. L’insegnante e la collaboratrice pedagogica condividono
settimanalmente contenuti e aspetti specifici dell’osservazione, dell’attività educativa
didattica della sezione.
• Per la sezione integrata sono previsti incontri periodici con equipe medico specialistica e
famiglia;utilizzo di modulistica specifica in materia di integrazione scolastica;
formulazione del piano educativo individualizzato con gli operatori della scuola la
famiglia e l’equipe medico-specialistica.
• Programmazione di intersezione. Durante l’anno scolastico sono pianificati progetti
didattici che prevedono la collaborazione e quindi la progettazione tra sezioni diverse.
23
3.1.5 - PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTA’
Già negli anni scolastici precedenti l’Intendenza Scolastica ha promosso e sostenuto un
progetto di prevenzione e individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento della lettoscrittura nelle classi prime e seconde della Scuola Primaria.
Nell’anno scolastico 2010/2011 il progetto si è ampliato e ha coinvolto tutte le classi prime,
seconde e quarte della Provincia. Ovviamente anche il nostro Istituto, già a partire dall’anno
scolastico 2008/2009 ha partecipato attivamente al progetto.
La scuola è chiamata a svolgere una serie di screening, di strumenti di rilevazione con valore
predittivo del rischio di sviluppare disturbi specifici d’apprendimento. Tali prove, che in prima
classe vengono effettuate a settembre e a maggio, in seconda classe a novembre e ad aprile e
in quarta a marzo, offrono la possibilità di usufruire di un canale privilegiato per il monitoraggio
dello sviluppo dei bambini coinvolti nell’iniziativa. Il progetto si propone come finalità il
miglioramento della qualità del processo di apprendimento/insegnamento della letto-scrittura
per tutti gli alunni, compresi gli alunni con difficoltà di apprendimento, attraverso una didattica
qualificata.
Questo permette agli insegnanti un corretto approccio e l’applicazione di tecniche
metodologiche di supporto che favoriscano il recupero di eventuali difficoltà emerse proprio
dagli screening.
Una eventuale diagnosi vera e propria di disturbo specifico dell’apprendimento può essere però
confermata esclusivamente da esperti solo al termine del secondo anno di scuola e pertanto
le prove svolte sono da considerarsi un’utile piattaforma di osservazione per lo sviluppo in
itinere degli alunni.
Ogni singolo studente, viene, a partire dalla classe prima, contrassegnato da un codice, che ne
favorisce l’anonimato. Tale codice verrà utilizzato durante tutte le prove che effettuerà negli
anni. La somministrazione viene gestita direttamente da insegnanti referenti presenti in ogni
plesso scolastico, appositamente formati; i dati raccolti vengono elaborati dalle esperte della
Sovrintendenza e del centro Studi Erickson che collabora al progetto. I risultati vengono poi
restituiti alle insegnanti delle classi in oggetto con le indicazioni per la specifica progettazione
didattica dei laboratori per il potenziamento e il sostegno dei bambini in difficoltà.
3.2 – LA VALUTAZIONE
La valutazione ha una funzione essenziale all’interno dell’itinerario di insegnamento –
apprendimento. E’ una tappa del percorso globale che si articola in
- individuazione della meta di apprendimento;
- elaborazione ed attuazione dell’intervento didattico;
- scelta e proposizione della verifica;
- organizzazione delle modalità di registrazione / osservazione / controllo delle
prestazioni degli alunni;
- raccolta di indizi per una obiettiva interpretazione dei processi di apprendimento
attivati;
- elaborazione di criteri di giudizio per valutare risultati conoscitivi, abilità generali,
competenze specifiche;
- espressione del giudizio e scelte delle modalità più opportune dello stesso.
La valutazione si articola in momenti diversi: valutazione iniziale,valutazione formativa,
valutazione sommativa.
Sono oggetto di valutazione le conoscenze, le abilità, le competenze. La valutazione è lo
strumento che permette all’insegnante di calibrare il percorso didattico, assumendo un
carattere processuale e dinamico. Essa non tiene conto esclusivamente degli aspetti cognitivi,
24
ma anche di caratteristiche quali l’ interesse, la partecipazione, la disponibilità a collaborare,
l’autonomia personale e sociale, la capacità di assumersi impegni e responsabilità. La
valutazione verifica il rapporto tra le competenze iniziali e quelle acquisite durante il percorso
d’apprendimento e di maturazione globale,rilevando i progressi raggiunti in relazione alla
situazione di partenza.
Per la formulazione della valutazione i docenti si avvalgono di verifiche scritte ed orali, di prove
tecnico-pratiche predisposte di volta in volta a seconda della conoscenza, dell’abilità o della
competenza oggetto di valutazione.
LA VALUTAZIONE
QUANDO
COSA
valutazione
iniziale:
all’inizio
del processo
d’apprendimento
quello che sa
(conoscenze)
+
quello che sa fare
(abilità)
valutazione
sommativa:
al termine del
processo
d’apprendimento
o
valutazione
formativa:
durante il
processo
d’apprendimento
l’interesse e l’impegno profuso;
l’autonomia raggiunta;
ma
anche
la disponibilità a collaborare;
la capacità ad assumere impegni
e responsabilità.
Primaria e sec.
l’osservazione
sistematica
periodiche
verifiche
scritte e orali
in classe
prove
tecnico
pratiche
COME
Scuola infanzia
Scambio di
informazioni con i
colleghi e con
Osservazione
sistematica
in
classe
le famiglie
Nelle attività,
giochi + momenti
di vita quotidiana e
relazione
Il Consiglio di classe esprime un giudizio globale sul percorso d’apprendimento seguito da
ciascun alunno,che viene trascritto in un apposito spazio della scheda di valutazione, mentre la
valutazione dei livelli di competenza raggiunti nelle singole discipline, secondo le direttive del
Decreto Ministeriale nr. 5 del 16.01.2009 viene espressa in voti decimali scritti in parola
all’interno della scheda.
25
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTO E DESCRITTORI
VOTO
10
9
DESCRITTORE
Ha una conoscenza completa e approfondita dei contenuti trattati
Sa applicare i saperi in modo autonomo e sicuro in nuovi contesti
Sa comunicare in modo ricco e ben articolato, utilizzando con sicurezza i
linguaggi specifici
E' in grado di rielaborare quanto appreso, in modo autonomo e personale
Partecipa in modo costruttivo e con interesse
Usa un efficace metodo di studio e di lavoro ( cl. III -IV – V e Scuola Secondaria
di I grado)
Ha una conoscenza completa dei contenuti trattati
Sa applicare i saperi in modo autonomo e sicuro in nuovi contesti
Sa comunicare in modo chiaro e articolato, utilizzando con sicurezza i linguaggi
specifici
E' in grado di rielaborare quanto appreso, in modo autonomo
Partecipa in modo costruttivo e con interesse
Usa un efficace metodo di studio e di lavoro (cl. III - IV – V e Scuola Secondaria
di I grado)
8
Ha una conoscenza complessiva di gran parte dei contenuti trattati
Sa applicare i saperi in modo autonomo in contesti noti
Sa comunicare in modo chiaro, servendosi anche di linguaggi specifici
E' in grado di rielaborare quanto appreso, in modo autonomo
Partecipa in modo attivo e con interesse
Usa un buon metodo di studio e di lavoro (cl. III - IV – V e Scuola Secondaria di
I grado)
7
Ha una conoscenza complessiva di gran parte dei contenuti trattati
E' parzialmente autonomo nell'applicare i saperi in contesti noti
Sa esporre in modo sostanzialmente corretto, servendosi di linguaggi specifici
se guidato
Partecipa in modo attivo e con interesse
Usa un metodo di studio e di lavoro ancora incerti (cl. III - IV – V e Scuola
Secondaria di I grado)
6
5
4
Scuola
Secondaria
di I grado
Ha una conoscenza minima dei contenuti trattati
Applica i saperi in contesti noti, se guidato
Sa comunicare in modo semplice e sufficientemente corretto
Partecipa con sufficiente interesse
Manifesta un metodo di studio e di lavoro poco efficaci (cl. III - IV – V e Scuola
Secondaria di I grado)
Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa dei contenuti trattati
Anche se guidato, non è in grado di applicare i saperi
Comunica in modo frammentario e poco corretto
Partecipa con interesse discontinuo
Non ha acquisito un metodo di studio e di lavoro adeguati (cl. III - IV – V e
Scuola Secondaria di I grado)
Ha una conoscenza lacunosa dei contenuti trattati
Anche se guidato, non è in grado di applicare i saperi
Comunica in modo confuso
Non partecipa e non si impegna nello studio
DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
A partire dall’anno 2008-2009 nella Scuola Secondaria di I grado , la valutazione del
comportamento concorre, unitamente a quella degli apprendimenti, alla valutazione
complessiva degli studenti ed è a sua volta espressa in voti decimali. A tal fine Il Collegio dei
26
Docenti, seguendo le indicazioni fornite dalla normativa vigente nazionale e provinciale, ha
deliberato i seguenti criteri generali ,gli indicatori specifici e i descrittori per la valutazione del
comportamento.
Rispetto delle regole
Scuola Primaria
Scuola secondaria
a) Conosce e rispetta le regole relative
al gruppo, alle situazioni scolastiche,
agli ambienti e alla comunità di
appartenenza.
a) Rispetta il regolamento di Istituto, gli
ambienti scolastici e i loro arredi,
gli oggetti propri e altrui.
b) Riconosce e rispetta
compagni ed adulti.
b) Rispetta i compagni, gli insegnanti e
il personale della scuola.
i
ruoli
di
c) Si comporta e si esprime in modo
educato.
c) Mantiene un comportamento corretto
e responsabile in ambito scolastico e
non.
Accettazione e cooperazione
a) Riconosce e rispetta le diversità in tutte le sua forme.
b) Ascolta e rispetta idee e opinioni diverse.
c) Instaura relazioni costruttive superando eventuali difficoltà di relazioni.
d) Impara ad ascoltare e ad agire con tolleranza, cooperazione e solidarietà.
e) Partecipa in modo spontaneo e costruttivo.
Autonomia e responsabilità
a) Porta il materiale scolastico.
b) Esegue i compiti assegnati sia orali sia scritti.
c) Esegue le consegne, in classe e a casa, nel rispetto delle modalità e dei
tempi di esecuzione prestabiliti.
d) Sa organizzare con ordine i propri spazi di lavoro, gestendo strumenti e
materiali.
e) Impara a pianificare le proprie attività (cl. III-IV-V e scuola secondaria).
f) Sa lavorare con autonomia
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Voto 10:
Voto 9:
Voto 8:
Voto 7:
Voto
6:
Voto
5:
I descrittori indicati sono rispettati pienamente.
I descrittori indicati sono rispettati in buona parte.
I descrittori indicati sono rispettati solo in parte
E’ assegnato in presenza di richiami segnalati sul registro di classe e/o
comunicati alla famiglia tramite colloquio e/o mediante scritta sul libretto
personale).
E’ assegnato in presenza di ripetuti richiami comunicati alla famiglia mediante
nota scritta sul libretto personale e trascritta
sul registro di classe.
Gravi infrazioni alle norme disciplinari contenute nel Regolamento d’Istituto, con.
possibili conseguenti sospensioni delle lezioni.
27
3.3 – L’IMPEGNO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO VERSO LA
VALUTAZIONE, L’AUTOVALUTAZIONE E LA FORMAZIONE DEI DOCENTI
L’IMPEGNO DELL’ISTITUTO VERSO LA VALUTAZIONE
Le classi seconde e quinte delle due scuole primarie dell’Istituto e le classi prime e terze della
Scuola Secondaria di I grado partecipano al Progetto Invalsi sulla rilevazione degli
apprendimenti degli alunni delle scuole italiane nelle discipline italiano e matematica. La
rilevazione, guidata dall’Istituto Nazionale INVALSI su commissione del Ministro dell’Istruzione,
Università e Ricerca, è finalizzata ad una valutazione comparata a quella di altre scuole del
Paese, tenuto conto delle caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica.
Il progetto si articola in diverse fasi, coordinate da due insegnanti dell’Istituto che svolgono il
ruolo di referenti:
a) restituzione dei risultati delle prove svolte l’anno precedente , presentati al Collegio
docenti;
b) analisi degli esiti svolta dai docenti suddivisi nei due gruppi di ambito disciplinare;
c) svolgimento di alcune simulazioni nel corso dell’anno scolastico;
d) svolgimento della Prova ufficiale in maggio.
I due docenti referenti, che frequentano annualmente corsi di formazione, coordinano
l’organizzazione dei vari momenti e approntano strumenti per la registrazione dei risultati.
La partecipazione al Progetto Invalsi delle classi dei due ordini di scuola assume un ruolo
importante nel percorso di programmazione degli insegnanti, che, partendo dall’analisi degli
esiti raggiunti, individuano gli obiettivi irrinunciabili delle discipline e ricercano strategie
metodologiche finalizzate al raggiungimento dei livelli di competenza previsti.
AUTOVALUTAZIONE
Nell’anno scolastico 2011/12 l’Istituto ha avviato un’indagine sulla qualità del servizio
scolastico erogato, rivolto al personale docente e ai genitori degli alunni di ogni singolo plesso
dell’Istituto. In particolar modo si è posta l’attenzione su due aspetti fondamentali della vita
della scuola: L’ORGANIZZAZIONE e LA RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA.
I referenti per la valutazione e il Gruppo di Progetto dell’Istituto, (composto da Dirigente
Scolastica , funzioni obiettivo e docenti rappresentanti di ciascuno dei tre ordini di scuola
dell’Istituto)
hanno
predisposto
due
questionari,
che
sono
stati
somministrati
contemporaneamente ai docenti e ai genitori nel mese di maggio 2012. La raccolta dei dati è
stata svolta subito dopo la restituzione dei questionari, mentre l’analisi delle risposte, la loro
rappresentazione ed interpretazione impegnerà referenti e Gruppo di Progetto a partire dal
mese di settembre del 2012.
Lo scopo di tale indagine, che si completerà nel corso dell’anno scolastico 2012 13, sarà quello
di avviare all’interno delle diverse componenti dell’Istituto, una serie di riflessioni e di eventuali
interventi per un miglioramento della qualità del servizio, in merito ai due aspetti considerati.
FORMAZIONE IN SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI - AGGIORNAMENTO
L’Istituto, attraverso il lavoro di coordinamento dei docenti referenti, viene periodicamente
coinvolto nell’attività di supporto per l’implementazione delle indicazioni provinciali e
nell’azione di monitoraggio del Comitato Provinciale per la Valutazione della qualità del sistema
scolastico, riguardo all’attuazione dei nuovi Curricoli d’Istituto per i tre diversi ordini di scuola.
Per l’anno scolastico 2012-2013 il Collegio dei Docenti, tenendo presenti le finalità educative
esplicitate nel P.O.F., oltre a recepire quale modalità di aggiornamento in relazione alle
specifiche esigenze formative di ogni docente tutte le proposte inserite nel PPA predisposto
dall’Intendenza Scolastica, ha ritenuto opportuno indirizzare le proprie scelte in merito
all'aggiornamento in modo da:
- favorire l’accoglienza dei bambini nella Scuola dell’Infanzia;
28
- approfondire le conoscenze sulle difficoltà di apprendimento, al fine di prevenire ed
individuare precocemente le difficoltà della letto - scrittura nelle classi prime e seconde della
Scuola Primaria e predisporre strategie metodologiche adeguate;
- avviare un percorso di approfondimento in ambito matematico, secondo i nuovi Curricoli e, di
pari passo, anche nella riflessione sulle modalità metodologiche e didattiche che consentano di
programmare e lavorare per competenze, utilizzando materiali innovativi;
- intraprendere un percorso di formazione interdisciplinare sulla comunicazione che investe la
sfera dell’educazione alla cittadinanza, finalizzato a sviluppare le competenze espressivocomunicative degli alunni della primaria e secondaria.
- continuare ad avvalersi della
dell’applicazione dei nuovi curricoli.
Corsi d’aggiornamento previsti:
consulenza
offerta
dall’Area
Pedagogica
in
funzione
ACCOGLIAMO I PICCOLINI
RELATORI :Sara Raggio – Angela Boscardin
DESTINATARI: personale delle tre Scuole dell’Infanzia dell’Istituto
TEMATICHE:
- le fasi di sviluppo del bambino nella fascia d’età tra i due e tre anni;
- l’organizzazione e la predisposizione del contesto educativo in funzione dell’accoglienza
dei bambini di questa fascia d’età: il significato e l’importanza delle pratiche quotidiane,
la predisposizione di spazi e materiali;
- la progettazione dell’ambiente educativo in riferimento alla propria realtà scolastica.
LETTERATURA, COMUNICAZIONE ED ARTE PER UN’ELABORAZIONE CREATIVA DELLE
EMOZIONI
RELATORI:Elisabetta Moretto (Cooperativa sociale blufink)
DESTINATARI: docenti della Scuola Primaria e Secondaria
TEMPI: 5 incontri settimanali di 2 ore ciascuno a partire da ottobre 2012 (con riferimento
principale a ED. alla CITTADINANZA) e 5 incontri settimanali di 2 ore ciascuno entro 1.
quadrimestre 2012-2013 (con riferimento principale a ITALIANO)
FINALITA’: all’interno della scuola il vissuto delle emozioni è la quotidianità. Non sempre si
riesce a cogliere l’opportunità dell’espressione di ciò che si prova in senso creativo e costruttivo
del sé e delle relazioni. Una delle principali caratteristiche del metodo che presentiamo sono le
attività volte a favorire occasioni di apprendimento attraverso il gioco, l’incontro umano,
l’attività pratica e le varie facoltà espressivo-comunicative. Di primaria importanza per la
gestione creativa delle emozioni si considera inoltre l’ascolto attivo, attraverso cui si impara a
riconoscere i sentimenti e i bisogni propri e altrui.
Tramite l’ascolto attivo gli studenti hanno la possibilità di riconoscersi come persone e non
come stereotipi etichettati (il bullo, il pagliaccio del gruppo, la secchiona, lo spaccone, la
chiacchierona…….).
Esprimendo i propri pensieri e le proprie esperienze, parlando in prima persona e con l’ausilio
di un ascolto empatico, si può instaurare un clima adeguato e reciprocamente soddisfacente
per la libera espressione, e specialmente quando si hanno posizioni divergenti, che portano
spesso al conflitto con un atteggiamento di chiusura reciproca e di incomunicabilità; è di
fondamentale importanza offrire un ampliamento delle scelte possibili di agire e di comunicare
in modi diversi.
Lavorare inoltre sull’autostima è importante al fine di equilibrare la relazione tra razionalità ed
emotività nei diversi vissuti in cui la comunicazione deve e può diventare interazione
costruttiva non inficiata da sensazioni di inadeguatezza.
•
•
Aumentare il senso della responsabilità nella relazione.
Riconoscere la valenza positiva delle varie emozioni.
29
•
•
•
•
Sensibilizzazione all’ascolto attivo.
Consapevolezza e accettazione delle differenze.
Imparare a riconoscere le emozioni in se stessi e negli altri.
Aumentare le abilità comunicative.
IL GESTO GRAFICO
RELATRICE : dott.essa Maglione
DESTINATARI: docenti delle classi prime e seconde della Scuola Primaria
FINALITÀ:
•
•
favorire lo sviluppo, la maturazione, l’espressione delle potenzialità del bambino
insegnare al bambino i basilari automatismi della motricità fine per poter procedere
verso una scrittura spontanea, sciolta e personale.
LABORATORI DIDATTICI
MATEMATICO
PER
LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
IN
AMBITO
RELATORE: prof.essa Braccesi
DESTINATARI: docenti della disciplina della Scuola Primaria e Secondaria dell’Istituto
FINALITA’:
- incentivare l’acquisizione di nuove metodologie didattiche in ambito matematico attraverso
l’utilizzo di materiale innovativo
- elaborare percorsi ed attività da proporre nelle classi, secondo un approccio di tipo
laboratoriale e basato sul problem solving, sull’esperienza diretta e sull’apprendimento per
scoperta.
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2 Scelte educativo - didattiche e valutazione