Notiziario Anno XIX, numero 8 • agosto 2004 Copia ¤ 3.50 (stampato da: Maggioli Editore - Santarcangelo RN) Copia gratuita di modico valore via Dei Mille, 35/e-f • 40024 Castel San Pietro Terme (BO) - tel. +39 051 944641 r.a. • fax +39 051 942733 • www.anusca.it - e-mail: [email protected] sped. in abb. post. AP - 45% art. 2. comma 20/b legge 662/96 - DCI umbria - reg. Trib. BO n. 5270 il 10/06/1985 - Dir. Resp. Primo MINGOZZI - Vice Dir. Paride GULLINI 24° Convegno nazionale (5-8 ottobre, Bellaria Igea Marina) Gullini presenta i “temi” di Sauro Dal Fiume T ra poco, dal 5 all'8 ottobre il Centro Congressi Europeo di Bellaria-Igea Marina ospiterà il 24° Convegno nazionale dell'ANUSCA. Ci pare il momento più indicato per parlare dei “temi” di questo atteso appuntamento per gli amministratori e gli operatori dei Servizi Demografici e chi meglio di Paride Gullini, presidente dell'ANUSCA, può farlo? Presidente Gullini, cominciamo dal “titolo” del 24° Convegno nazionale di Bellaria: “Innovazione ed efficienza amministrativa: una sfida per l'Europa. Il ruolo dei Servizi Demografici”. Di tutto, di più? “Già il numero 24 testimonia che siamo in presenza di un appuntamento che oltre a testimoniare la storia dei servizi demografici di un quarto di secolo rappresenta ormai l'appuntamento nazionale ed internazionale per eccellenza per le specifiche tematiche di settore. Nel 2004 l'Unione Europea si è allargata con l'ingresso di altri nove stati e il Convegno di Bellaria non poteva che essere incentrato sulle nuove tecnologie e sull'efficienza dell'apparato amministrativo chiamato a supportare la sfida globale che l'Europa deve sostenere con le nazioni emergenti. Costruita l'Europa degli Stati occorre costruire l'Europa dei cittadini. In questo contesto ANUSCA è convinta che un ruolo importante lo possono svolgere i nostri servizi demografici, nel confronto continuo con le analoghe associazioni professionali degli altri paesi per assicurare ai legislatori europei il contributo dell'esperienza pratica di che vive giornalmente a contatto con i bisogni dei cittadini al fine di armonizzare le diverse legislazioni in materia. L'Italia, in questo senso, ha molte novi- tà da presentare agli altri paesi: mi riferisco alla carta d'identità elettronica ed ai servizi ai cittadini a questa collegati, alla firma digitale, all'informatizzazione dei registri di stato civile. Sono questi alcuni degli argomenti che saranno al centro del dibattito della prossima manifestazione. Le presenze internazionali assicureranno come sempre ai partecipanti un confronto con la situazione negli altri paesi. Un'esperienza unica che consente di aprire gli orizzonti oltre i nostri confini a livello europeo e che solo il convegno ANUSCA è in grado da anni di offrire ai colleghi di tutti i comuni italiani. Oltre agli argomenti citati credo che il Convegno sarà l'occasione per dibattere un argomento che in questi giorni fa discutere le forze politiche. Mi riferisco alla proposta del Ministro dell'Interno, On. Giuseppe Pisanu, per Il presidente Paride Gullini segue a pag. 15 Una novità importante Il dubbio della Cassazione sul cognome dei figli di Renzo Calvigioni In un incontro con il Presidente Gullini, il Presidente dell’ISTAT esamina le opportunità d’intese ed assicura la sua presenza al Convegno ANUSCA Biggeri: fondamentale il ruolo dei Servizi Demografici di Benedetto Leone F L orse è discriminatorio imporre ai figli esclusivamente il cognome paterno, tanto da generare il sospetto che possa trattarsi di una violazione dell’articolo 3 della Costituzione; questo è il dubbio sollevato dalla Corte di Cassazione, sul quale dovrà pronunciarsi a presenza dell’ISTAT al prossimo Convegno ANUSCA, la formazione degli ufficiali d’anagrafe e stato civile, le opportunità offerte dalla Accademia, la produzione delle statistiche demografiche e sociali, la revisione del regolamento anagrafico: questi i temi di segue a pag. 13 segue a pag. 11 Anno XIX, numero 8 • AGOSTO 2004 SETTORE AUTOMAZIONE ARCHIVI COMUNALI SCHEDARI AUTOMATICI A PIANI ROTANTI (con sistemi di sicurezza e privacy) per UFFICIO ANAGRAFE - ELETTORALE adattabili a qualunque tipo e formato di documento ARCHIVI AUTOMATICI A PIANI ROTANTI (con sistemi di sicurezza e privacy) per UFFICIO ANAGRAFE – ELETTORALE – STATO CIVILE RAGIONERIA – TECNICO - TRIBUTI adattabili a qualunque tipo e formato di documento IMPIANTI ARCHIVI MOBILI COMPATTATI (con movimentazione manuale ed elettrica) Notiziario per ARCHIVIO STORICO Via Bodoni 19 20090 – BUCCINASCO - MI UNI EN ISO 9002 N° 9190 ADDI 2 TEL. 02 / 45.70.00.20 r.a. TEL. 02 / 45.70.86.07 fax I NOSTRI TECNICI SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE PER ESAMINARE POSSIBILI APPLICAZIONI DEI NOSTRI PRODOTTI PRESSO DI VOI Un interessante scambio culturale Anno XIX, numero 8 • AGOSTO 2004 L’ANUSCA in Ungheria U Il direttore Mario Ciclosi (il primo a destra), il presidente Paride Gullini (secondo a sinistra), il direttore Jozsef Kobor (secondo a destra), nella visita al Ministero dell’Interno Ungherese a Budapest. tà e questa apertura.” Sulla stessa linea anche Paride Gullini, Presidente dell’ANUSCA: “Da anni, alti dirigenti del Ministero dell’Interno ungherese partecipano ai nostri convegni e conoscevamo, quindi, seppur approssimativamente, la loro organizzazione anagrafica ed elettorale. Con estremo piacere, abbiamo accolto il loro invito che ci ha permesso di verificare nei dettagli la loro organizzazione e di confrontare, con i responsabili nazionali dei vari settori, le rispettive legislazioni. Abbiamo avuto modo di apprezzare la loro organizzazione anagrafica alta- mente informatizzata e di visitare il centro nazionale che, sulla base dell’anagrafe, produce vari documenti, quali la carta d’identità, passaporto, patente, libretto di circolazione, carta di soggiorno degli stranieri ecc…. Grande interesse è stato manifestato per la nostra carta d’identità elettronica e per le possibilità che si aprono con l’Accademia per favorire uno scambio di professionalità che devono guardare all’Europa. Un sincero grazie al Ministero dell’Interno per l’accoglienza riservataci ed al dottor Kobor per la disponibilità.” Notiziario na delegazione composta dal Prefetto Mario Ciclosi, Direttore Centrale dei Servizi Demografici del Ministero dell’Interno e dal Presidente dell’ANUSCA, Paride Gullini, è stata ospite dal 3 al 7 luglio, del Ministero dell’Interno ungherese per una visita di studio e uno scambio di esperienze operative per la gestione dell’anagrafe della popolazione, del servizio elettorale e di altri servizi collegati (carta d’identità, passaporto, patente, libretto di circolazione, carta di soggiorno per stranieri, archivio criminale ecc.). La delegazione, che è stata ricevuta ed assistita, nel corso della sua visita, dal dottor Jozsef Kobor, Responsabile della gestione dell’anagrafe centralizzata ungherese, ha avuto anche una serie di incontri con i responsabili dei vari uffici e precisamente: Keresztesne Szepesi Eva (Capo Dipartimento dell’Ufficio Centrale di Budapest per il rilascio di documenti), Andrea Hackspacher (Responsabile dell’Ufficio Informatico, Laszlo Erdelyi (Capo dell’Ufficio Ispezioni), Eva Becht (Capo dell’Archivio Criminale) ed Emilia Rytko (Dirigente dell’Ufficio Nazionale delle Elezioni). L’incontro con Emilia Rytko ha consentito un confronto sulle rispettive legislazioni. Quella ungherese, centralizzata, con un elevatissimo grado di informatizzazione, si fonda sull’anagrafe della popolazione che è la base, oltre che per le operazioni elettorali, per assicurare diversi altri servizi. Al termine della visita, abbiamo raccolto le seguenti dichiarazioni da parte dei delegati: il Prefetto Mario Ciclosi ha così sintetizzato: “La visita in Ungheria è stata un grande successo, oltre che una soddisfazione. Prima di tutto è necessario evidenziare la squisita ospitalità con la quale siamo stati accolti e accompagnati per mano nella conoscenza delle tradizioni di questa nobile Nazione, soprattutto per apprezzare e conoscere l’evoluzione organizzativa, amministrativa e politica della Repubblica ungherese. Abbiamo riscontrato tantissime affinità, tantissimi motivi che ci permetteranno sicuramente, in uno spirito di intensa collaborazione, di proseguire insieme nel viaggio in Europa, che ci aiuti a costruire i cittadini d’Europa, in un rapporto molto intenso, per contribuire ad un ordimento europeao veramente condiviso. Un ringraziamento particolare va allo Stato ungherese, per questa disponibili- La delegazione Anusca nella piazza degli Eroi di Budapest. 3 All’Accademia ANUSCA a N elle giornate del 2 e del 3 luglio, l’Accademia degli Ufficiali di Stato Civile, Anagrafe ed Elettorale, inaugurata nel marzo scorso, si è resa scenario della II Convention dei Dirigenti della Regione Emilia Romagna. I funzionari, che hanno lavorato sulle materie dell’innovazione e la qualità dello sviluppo, hanno avuto modo di tastare con mano non solo la ricettività a livello turistico del territorio (nel programma dei convegnisti, tra le altre cose, anche una visita all’Enoteca di Dozza), ma anche le potenzialità di cui l’Accademia stessa è dotata, come sede di incontri formativi e professionalizzanti. Un appuntamento di grande livello che ha avuto il lustro della partecipazione di personaggi di spicco, tra cui il Presidente della Regione, Vasco Errani, che ha concluso col proprio intervento la due giorni di studio e confronto, il Vice Presidente Flavio Del Bono e il Vice Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, oltre, nell’apertura dei lavori, al neo Sindaco di Castel San Pietro Terme, Vincenzo Zacchiroli e Gaudenzio Garavini (Direttore Generale dell’Organizzazione, Sistemi Informativi e Telematica), promotore e organizzatore dell’iniziativa, nonché fra i fautori della Il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani (al centro) ed il Vice Presidente Flavio Del Bono (il secondo da destra) alla 2a Convention della Regione che si è tenuta il 2 e 3 luglio all’Accademia ANUSCA scelta dell’Accademia come sua sede. Grande la soddisfazione per l’esito dell’iniziativa da parte degli organizzatori, che si sono avvalsi della collaborazione di ANUSCA. Non a caso, il Sindaco Zacchiroli ha sottolineato l’inclinazione di Castel San Pietro a divenire città della formazione e della cultura, anche col sostegno di ANUSCA e delle risorse che sta mettendo in campo. Dello stesso avviso appare Flavio Del Bono: “Sarebbe sicuramente interessante valutare seriamente se Castel San Pietro possa diventare il luogo in cui la Regione svolge questi momenti dirigenziali e organizzativi. Il posto è splendido, ben servito, come sappiamo, dal punto di vista logistico e l’Accademia credo che trovi un momen- to di ulteriore valorizzazione, grazie a questa nostra presenza. Mi piacerebbe pensare che queste convention con dirigenza e collaboratori, oltre al carattere di regolarità, avessero anche la possibilità di toccare luoghi diversi, ma, in una comparazione, Castel San Pietro è sinceramente favorito.” Anche Gaudenzio Garavini, , sottolinea le grandi possibilità di ANUSCA: “Quando il Presidente Gullini è stato così gentile da invitarmi a vedere questa struttura, subito mi è venuto spontaneo pensare di individuarla come sede cui destinare la convention. L’ Accademia ha grandi potenzialità, non solo per la sua ubicazione, ma anche in termini di dimensioni strutturali, che perfettamente si prestano a iniziative formative di questo tipo.” Notiziario Anno XIX, numero 7 • LUGLIO 2004 2 Convention Dirigenti Regione Emilia Romagna 4 Gaudenzio Garavini, direttore generale dell’Organizzazione Sistemi Informatici e Telematica della Regione. L’On. Bruno Solaroli, il Presidente Paride Gullini, e il sindaco di Castel S. Pietro Terme Vincenzo Zacchiroli in prima fila alla “Convention” dei dirigenti della Regione. La chiameremo Andrea…meglio di no !!! corrispondenza al sesso del nato viene considerato uno di quei principi di carattere generale che ispirano l’intero sistema dello stato civile, per cui non si comprende affatto, e si tratta di una vera e propria contraddizione in termini, perché il nome Andrea goda di questo trattamento privilegiato che ad altri elementi onomastici viene negato. Se anche tale nome in altri Paesi viene attribuito a persone di sesso femminile, espressione schietta della cultura e delle tradizioni locali, questa circostanza non basta ad avvalorare la correttezza di una scelta analoga in Italia, dove il nome “A n d r e a ” è t i p i c a m e n t e e d esclusivamente di genere maschile, come si ricava anche dalla sua etimologia, “aner, andròs” di origine greca, che significa “uomo”. In quest’ottica, l’ufficiale di stato civile chiamato a formare l’atto di nascita deve tener presente un criterio ben preciso: quando il nome nell’uso comune è di genere esclusivamente maschile (ovvero, nel caso opposto, femminile), non basta che in altri Paesi sia considerato anche o esclusivamente di genere opposto, dovendosi far riferimento esclusivamente alla qualificazione - maschile o femminile - in uso nel nostro Paese. Diverso sarebbe il discorso ove si trattasse di nomi stranieri che in Italia non abbiano una qualificazione così netta ed univoca. Oltretutto, analizzando la questione sotto il profilo della comparazione dei vari interessi in gioco, occorre considerare che il diritto dei genitori di scegliere liberamente il nome per il proprio figlio incontra una limitazione che è ampiamente giustificata da ragioni di opportunità e buon andamento dell’azione amministrativa che il legislatore ha voluto elevare al rango di norma scritta, esprimendosi nella prescrizione contenuta nell’art. 35 del DPR 396/2000, norma che trova fondamento, oltre che nei principi generali dell’ordinamento, anche in una regola, non scritta, comunemente conosciuta come “buon senso”. Poi, non si comprende affatto perché Andrea sì e Maria no !!! Non si capisce proprio che differenza passi fra Andrea Rossi (che può, a questo punto, essere benissimo maschio o femmina) e Maria Rossi (che altrettanto potrebbe essere femmina o maschio se solo venisse concesso di applicare lo stesso criterio!). Non va, comunque, sottovalutato un altro aspetto significativo: come ogni altro istituto che va ad incidere sui diritti della personalità e in perfetta sintonia con i nuovi orientamenti in materia di tutela del nome, è stata prevista una precisa garanzia a salvaguardia delle ragioni degli interessati, individuabile nel provvisorio accoglimento della loro volontà; difatti, l’ufficiale di stato civile, dopo averli avvertiti del divieto posto dall’art. 35, deve comunque procedere a formare l’atto, attribuendo il nome indicato dal dichiarante ma segnalando la questione al Procuratore della Repubblica per la promozione del giudizio di rettificazione: era lo stesso Ministero ad impartire questa istruzione agli ufficiali di stato civile con la circolare Miacel n. 2/2001. Nella vigenza del vecchio ordinamento di stato civile, in cui il divieto attualmente contenuto nell’art. 35 del D.P.R. 396/2000 non era esplicitato in forma così chiara ma veniva ricavato per altre vie, il grande Carlo Mancinelli, proprio a proposito del nome Andrea, scriveva “E’ indubbio che nasceranno sempre perplessità da tale contrasto e ne seguiranno certamente fastidi agli interessati i quali nello svolgimento della loro attività e nel corso delle varie vicende della vita saranno chiamati a dimostrare che non esiste errore nelle certificazioni che dovranno produrre. E’ pur vero che non esiste un elenco ufficiale di nomi femminili o maschili ma in questo ci soccorre la consuetudine la quale … si sostituisce alla legge quando questa non esiste”. Dato che ora la norma esiste ed è estremamente chiara, la questione dovrebbe considerarsi definitivamente chiusa ! A questo punto è chiaro che il ruolo decisivo viene giocato dall’autorità giudiziaria, chiamata a valutare l’eventuale violazione dell’art. 35 del D.P.R. 396/2000 in relazione ad ogni singolo caso segnalato. Ricordando come sia stata ripetutamente confermata, da parte della giurisprudenza, la validità e l’operatività del principio della corrispondenza del nome al sesso del nato, si ritiene interessante riportare di seguito la nota che la Procura della Repubblica di Ravenna ha indirizzato in risposta ad un Comune che aveva inviato una segnalazione prosegue a pag. 6 Notiziario C ome sarebbe monotono il lavoro degli operatori dei servizi demografici se tutto filasse sempre liscio e non si dessero mai occasioni per tornare a riflettere su questioni che potrebbero sembrare ampiamente superate da tempo ed invece riaffiorano in tutta la loro vera o presunta problematicità, vuoi perché la soluzione non è poi così condivisa, vuoi perché, come nel caso specifico, la normativa vigente, anche se chiara e precisa, non viene accettata di buon grado da coloro che sono destinati a subirne gli effetti. Stavolta i riflettori si sono riaccesi sulla tematica dell’attribuzione di nomi in maniera non corrispondente al sesso del neonato, problema che in passato aveva suscitato vivo interesse fra gli ufficiali di stato civile, chiamati ad applicare una regola non formalizzata in una norma scritta ma unanimemente condivisa, poiché ispirata da ragioni di opportunità che vanno ben oltre il pur indiscusso diritto dei genitori di scegliere liberamente il nome per il proprio figlio. La questione è stata riaperta da una risposta che la Direzione centrale dei servizi demografici ha fornito al quesito posto da un Comune circa l’attribuibilità del nome Andrea ad una creatura di sesso femminile; com’è noto il Ministero si è orientato per la soluzione positiva, mantenendo invece fermo il principio della attribuibilità del prenome “Maria” ad un neonato di sesso maschile, purché preceduto da altro elemento onomastico di inequivocabile genere maschile. In concreto, anziché ribadire una posizione già consolidata ed unanimemente accolta dalla più autorevole dottrina, è stata scelta una soluzione difficilmente condivisibile, con motivazioni che non appaiono soddisfacenti. Senza tornare ad approfondire un argomento che è stato già ampiamente analizzato in passato, credo basti ricordare che la sola formulazione dell’art. 35 del D.P.R. 396/2000 sia più che sufficiente a contrastare qualsiasi interpretazione divergente: “Il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso …”. La finalità di tale prescrizione è talmente chiara da non necessitare di particolari argomentazioni; conferma ne è il fatto che il divieto di imporre prenomi che possono trarre in equivoco sulla loro Anno XIX, numero 8 • AGOSTO 2004 di Liliana Palmieri 5 Anno XIX, numero 8 • AGOSTO 2004 continua da pag. 5 - La chiameremo Andrea prio sulla questione della attribuzione del nome “Andrea” ad neonato di sesso femminile: “In relazione alla nota n. …. del 17.6.2004, si rappresenta che questo ufficio procederà al promuovimento presso il locale Tribunale del giudizio di rettificazione dell'atto di nascita sopra menzionato. A tal fine, per non provocare eccessivi traumi alla famiglia di appartenenza, si prega voler comunicare, dopo aver sentito i genitori della piccola, se i medesimi abbiano la preferenza per un prenome femminile che questo ufficio intenderebbe aggiungere al primo nome Andrea (ad esempio Francesca Andrea, Giuliana Andrea)”. Come si può notare, la scelta della Procura della Repubblica si pone in perfetta sintonia con l'orientamento appena illustrato, a dimostrazione di come i tempi non siano ancora maturi per supe- COMUNE DI …. Ufficio di stato civile Prot. rare il principio posto dall'art. 35. Forse si arriverà anche a questo, ma si dovrà necessariamente passare per un profondo ripensamento della materia; a normativa invariata altre soluzioni non sembrano praticabili. In conclusione, si ritiene utile indicare anche un modello da utilizzare per effettuare la segnalazione della violazione dell'art. 35 alla Procura della Repubblica competente per territorio. Data ……… Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di XXXXXX Oggetto: Atto di nascita di X.Y. Attribuzione del nome in maniera non corrispondente al sesso del nato - Violazione dell’art. 35 del D.P.R. 396/2000. L’ufficiale di stato civile Visti gli artt. 34 comma 4 e 35 del D.P.R. 396/2000, il quale ultimo dispone che “Il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso”; Viste le istruzioni impartite dal Ministero dell’interno con circolare Miacel n. 2/2001, secondo cui “se il dichiarante insiste per l'attribuzione al nato di nomi in numero superiore a tre o in modo non corrispondente al sesso, (l’ufficiale di stato civile) deve procedere ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 34 del DPR, non potendosi ammettere un rifiuto alla formazione di un atto di nascita, dando notizia di quanto avvenuto al procuratore della Repubblica per la promozione del giudizio di rettificazione”; RIFERISCE ai fini della promozione dell’eventuale giudizio di rettificazione, quanto segue: Notiziario - In data ….. è stato formato l’atto di nascita relativo a …….. ; 6 - Il neonato è di sesso …….. , per cui risulta violato il disposto di cui all’art. 35 del D.P.R. 396/2000; - I genitori intendono perseverare nella loro scelta di attribuire al neonato il nome “xxx”, pur essendo stati avvertiti del divieto posto dal citato art. 35 e della confusione che può sorgere sulla identità personale del soggetto sotto il profilo del sesso, maschile o femminile, nonché del fatto che in Italia “xxx” (nome scelto) è un nome esclusivamente di genere … (maschile o femminile, a seconda del caso) e che alcuni Tribunali (Trib. Modena sentenza n. 509 del 12.9.1994 – Trib. civile Bari sez. II 24.9.2003) hanno ritenuto di rettificare l’atto di nascita in conformità alla prescrizione di cui all’art. 35 D.P.R. 396/2000; Restando in attesa di decisioni in merito, si porgono distinti saluti. L’Ufficiale di stato civile ……………………… Allegati: - copia integrale atto di nascita n. … p.. s. - stato di famiglia Tesseramento 2004 Un po’di (bei) numeri gli incrementi registrati anche in Campania, Sicilia, Lazio e Lombardia, dove la percentuale dell’aumento è stata decisamente sensibile. La palma della Regione più affezionata ad ANUSCA quanto a numero di associati è la Lombardia con ben 514 unità, ma in rapido avvicinamento anche Sicilia e Calabria. Si può parlare quindi di risultati più che soddisfacenti, se pensiamo che il trend globale è quello del consolidamento di numeri già raggiunti e addirittura di un miglioramento nella maggior parte dei casi. Passando alla situazione dei Comuni, sempre per quanto riguarda il primo semestre del 2004, ottime notizie giungono dalla Lombardia e dalla Valle d’Aosta, dove si è registrato addirittura un incremento nell’adesione degli Enti, in un quadro comunque roseo di tante, tantissime conferme dei numeri precedenti, anche dalle altre Regioni. La Valle d’Aosta registra un ottimo piazzamento anche fra le Regioni con maggiore percentuale di Comuni associati (ben il 66% del totale), dietro ad Emilia Romagna, che segna un ottimo 68%, e davanti a Veneto (62%). Nelle Province, ragguardevoli i risultati raggiunti da Reggio Emilia, che ha incrementato le proprie adesioni di un bel 9%, ma anche da Cremona, Chieti, Cosenza. Fra le Province che giocano al rialzo anche Lodi, Lecco, Roma e Pordenone. Un quadro incoraggiante quindi, che sicuramente sarà un ottimo incentivo per ANUSCA a migliorarsi giorno dopo giorno e, se possibile, ad essere ancora più vicino ai propri associati, che dimostrano tanta fiducia e fedeltà. Ovviamente, nella speranza che siano sempre di più. Notiziario A l giro di boa, in corrispondenza della fine del primo semestre 2004, facciamo un po’ il punto della situazione sul versante Tesseramento. Con risultati assai positivi. Numeri e percentuali alla mano, questa sortita fra Comuni e Soci ci dà il quadro del successo e del gradimento sempre più alto che ANUSCA riscuote, anno dopo anno, fra gli Operatori dei Servizi Demografici. Segno inequivocabile che l’attività dell’Associazione produce “qualcosa” di concreto ed è in grado di rispondere alle molteplici esigenze che emergono nell’attività del settore. Passando ai dettagli, nella gara del tesseramento tutta targata ANUSCA fra Soci ed Enti, i primi mostrano di aver allungato decisamente il passo. Pressochè raddoppiato, infatti, il numero dei Soci in Abruzzo, ma ottimi Anno XIX, numero 8 • AGOSTO 2004 di Silvia Zini 7 Anno XIX, numero 8 • AGOSTO 2004 QUOTE ASSOCIATIVE COMUNI 2004 (PER CLASSI DI ABITANTI) ABITANTI QUOTA”A” QUOTA”B” 0-1.000 1.001-5.000 5.001-15.000 15.001-50.000 oltre 50.000 € 130,00 € 130,00 € 130,00 € 130,00 € 130,00 € 140,00 € 190,00 € 265,00 € 305,00 € 360,00 La quota “A” comprende: à à à à à à Nuovo servizio integrato “quesiti on-line” - sul sito www.anusca.it - comprendente la risoluzione di tre quesiti con risposta entro le 48 ore (*); Mensile “Notiziario ANUSCA” con informazioni tecnico-giuridiche ed organizzative; Newsletter ANUSCA, notiziario elettronico quindicinale con le novità più interessanti e commenti alla legislazione di settore; “Sinossi dello Stato Civile” guida giuridica on-line contenente tutta la normativa dello stato civile italiano dalla sua istituzione ai giorni nostri, curata da Federico Vitali; (nuovo servizio) Sconto sulle quote di partecipazione alla iniziative organizzate da Anusca e da Anusca s.r.l. ( s o c i o unico Anusca); Sconto sui servizi: - corso on-line per ufficiale di stato civile: importante ausilio per partecipare con profitto ai futuri corsi di abilitazione a svolgere le funzioni di Ufficiale di Stato Civile; (nuovo servizio) - corso on-line per ufficiale elettorale; - Anusca-Europroject per consulenze su agevolazioni comunitarie e pubbliche; - pacchetto software S.O.G. (sistema organizzativo gestionale); - convenzione con Postecom per la trasmissione elettronica sicura di atti e documenti; - convenzione con Alba Pratalia (visite virtuali per la promozione turistica e culturale delle città. - convenzione Mag-news Advanced: strumenti on-line per comunicare con il cittadino; - convenzione con Regulus: servizi web accessibili alle persone disabili. (*) E’ possibile acquistare ulteriori pacchetti da tre quesiti, da utilizzare senza limiti di tempo, al costo di Euro 75 a pacchetto. La quota “B” comprende: Oltre i servizi di cui sopra: a) Nuovo servizio on-line di aggiornamento professionale realizzato in collaborazione con Maggioli Editore; b) Il manuale delle procedure dei servizi anagrafici in formato elettronico: il primo ed unico ser vizio a livello nazionale frutto di una collaborazione di Anusca con il Comune di Bergamo ed Easy Net; c) Banca dati contenente: tutta la legislazione sui Servizi Demografici, le circolari ministeriali, direttive e note, tutta la documentazione sulle innovazioni tecnologiche riguardanti la P.A. I servizi sono agibili sul sito www.anusca.it con accesso tramite password. Notiziario QUOTA ASSOCIATIVA SOCI INDIVIDUALI 2004 € 22,00 e comprende: à à à à à Risoluzione di un quesito; Assistenza legale per vertenze sul lavoro; l terzo venerdì di ogni mese il quotidiano “Italia Oggi”, con una pagina di informazioni curata dall’ANUSCA; Il trimestrale “ANUSCA Informa” con notizie tecnico organizzative; Sconti e condizioni di particolare vantaggio grazie alle convenzioni con: Uniconsult (copertura assicurativa dei rischi professionali); Jolly Hotel; APT Andalo; Ginalebole; C.G.A. Gina Lebole; Gruppo Foschi Hotel; Valleverde Calzature; Space Hotels; Agenzia Viaggi Sud Italia Travel; Clinica Baviera; “Delfino Residence” Vieste (Gargano); Hotel Villafranca Roma; Hotel San Domenico al Piano Matera; Hotel Parco delle Rose San Giovanni Rotondo; Terme di Salsomaggiore; Mercatone Uno (reparti Borsari Sport, Mobili e Bazar, Oro, Telefonia, Libero Servizio) Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.anusca.it Le quote si possono versare sul c/c postale n. 10517407 o vaglia postale intestato ad ANUSCA, oppure con bonifico bancario sul c/c 07400005821A presso la Banca CARISBO, filiale di Castel San Pietro Terme (CIN O - ABI 06385 CAB 36750) intestato ad ANUSCA. 8