ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “SOLERI –BERTONI”SALUZZO (CN)
PROF.SSA NADIA MIRETTO
LA CLASSE COME LABIRINTO …
RITROVARE LA STRADA
LA CLASSE :UN LABIRINTO IN CUI PERDERSI PER POI RITROVARSI .
GUIDA ALLA SOPRAVVIVENZA IN UNA CLASSE COMPLESSA
GESTIONE DELL’INTERAZIONE IN CONTESTI DIFFICILI
Chi entra in un labirinto sa che esiste una via d’uscita, ma non sa quale
delle molte vie che gli si aprono innanzi di volta in volta vi conduca.
Procede a tentoni. Quando trova una via bloccata torna indietro e ne
prende un’altra. Talora la via che sembra più facile non è la più giusta;
talora, quando crede di essere più vicino alla meta, ne è più lontano, e
basta un passo falso per tornare al punto di partenza. Bisogna avere
molta pazienza, non lasciarsi mai illudere dalle apparenze, fare, come si
dice, un passo per volta, e di fronte ai bivi, quando non si è in grado di
calcolare la ragione della scelta, ma si è costretti a rischiare, essere
sempre pronti a tornare indietro». L’etica del labirinto richiede che «non
ci si butti mai a capofitto nell’azione, che non si subisca passivamente la
situazione, che si coordinino le azioni, che si facciano scelte ragionate,
che ci si propongano, a titolo d’ipotesi, mete intermedie, salvo a
correggere l’itinerario durante il percorso, ad adattare i mezzi al fine, a
riconoscere le vie sbagliate e ad abbandonarle una volta riconosciute
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DAL LABIRINTO SI PUO’ USCIRE
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OBIETTIVI :
Favorire l’autonomia e
l’autodeterminazione degli alunni;
Incrementare le competenze progettuali e
decisionali;
Attivare le conoscenze delle tecnologie
digitali e multimediali ;
Potenziare la capacità collaborativa in
ambienti di apprendimento;
Conoscere le potenzialità dei corsi on
line;
Induviduare,conoscere,applicare nuove
strategie per gestire la complessità di una
classe
DESTINATARI :
la classe quarta B del Liceo delle Scienze Umane di Saluzzo (CN)
DURATA
4 settimane
CONTENUTI :
•La difficoltà come categoria pedagogica;
•gestione delle dinamiche relazionali in contesti complessi;
•presentazione della struttura di un corso on line;
•analisi dei principali strumenti di lavoro (videolezioni,chat,piattaforme di condivisione ;social network…)
• fattori specifici che rendono difficile operare in una classe;
•strategie per gestirla;
•caratteristiche di una lezione efficace, tipologie di insegnante che funzionano soprattutto nelle classi difficili;
•uso delle sanzioni: quali funzionano e quali no
• quali routine e quali strategie adottare in contesti difficili
PRIMO MODULO:presentazione corso
SECONDO MODULO :brainstorming;raccolta e condivisione materiale di studio
,videoconferenza
TERZO MODULO :la didattica attraverso il cinema;analisi confronto di filmati di film
relativi alla scuola,individuazione di problematiche comuni nella storia della
scuola,modelli educativi a confronto
QUARTO MODULO :Verifica ,questionario di autovalutazione dell’efficacia del corso in
termini di conoscenze, abilità, competenze,empowerment
STRUMENTI : piattaforme di apprendimento on line; ;video;dispense;slide ;videoconferenze;
condivisione del
desktop, screen casting, integrazione con Skype, ambienti personali di apprendimento ,PagineWeb
E-Mail,Mailing-List o Forum ,Chatting ,Ambienti Groupwarendimento ; possibilità di svolgere attività
collaborative, a
coppie o in gruppi, sui materiali proposti dal corso;lim ;chat,
VALUTAZIONE DEL CORSO :
Vengono proposti i seguenti indicatori di efficacia del corso:
•Organizzazione
•Tempi di lavoro e consegne
•Conoscennza della tematica oggetto di riflessione
•Materiali di discussione,risorse
•Grado di coinvolgimento degli alunni
•Interazione docenti ,alunni ,tutor
•Adozione di buone pratiche ,in termini di cambiamenti
authentic assessment
DESIGN DELL’INTERAZIONE
DESIGN DELL’INTERAZIONE
(Esemplificazione con riferimento ad un modello collaudato )
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CORSO ON LINE PER INTEGRARE LA PROPRIA