IL COMUNE DI BIBBIANO
NUMERO 2 • SETTEMBRE 2010 - ALLE FAMIGLIE
Periodico d’informazione
della Giunta comunale
di Bibbiano Aut.Trib. RE n.478
del 28/01/1981
Proprietario e Responsabile
Amministrazione Pro Tempore
del Comune di Bibbiano
nella persona del Sindaco
Sandro Venturelli
Impaginazione e Pubblicità:
Pubbl.Invest di A. Benassi
Via Sante Vincenzi, 10/a (RE)
www.pubblinvest.net
Tel. 0522 433199
Stampa: LA STAMPERIA
Parma
“BIBBIANO PRODUCE 2010:
ANCHE QUEST’ANNO LE ECCELLENZE
DEI NOSTRI TERRITORI!”
1
2
Sommario........................
pag. 5
Editoriale del Sindaco
pag. 7
Offri mezz’ora al tuo paese
pag. 8
È accaduto
pag. 10
Ambiente
pag. 11
Pari opportunità
pag. 12
Bibbiano, da Villa Sparsa a Borgo
discontinuo a “Effetto Città”
pag. 14
Articolo Beltrami
pag. 17
Scuola
pag. 19
Sociale
pag. 20
Fiera Bibbiano Produce
pag. 22
Avis Bibbiano
pag. 23
Solidarietà
pag. 24
Volontariato
pag. 27
Cultura
pag. 34
Gruppi Consiliari
3
4
Editoriale
Una manovra
iniqua e sbagliata.
Molti
di
voi avranno potuto
vedere personalmente
la grande
croce, apposta sulla
facciata del
mu n i c i p i o
nel mese di
luglio, che
riproduciamo in testata di questo articolo.
Si trattava di una protesta concordata tra
quasi tutte le amministrazioni della provincia per manifestare la propria contrarietà alle misure insostenibili per comuni,
provincie e regioni contenute nel D.L.
78/2010, la cosiddetta Manovra Correttiva.
Il governo ha giustificato la necessità della manovra sull’onda della crisi finanziaria
greca. In realtà vengono al pettine i nodi
della politica economica di un governo
che nella fase iniziale ha dissipato risorse
(abolizione ICI prima casa, salvataggio
Alitalia, detassazione straordinari in un
periodo di crisi economica, proseguendo
poi con una tassazione ridicola sui capitali di ritorno dall’estero e sulle rendite
finanziarie molto inferiore a tutta l’Europa) ed ha proseguito affrontando la crisi
con un approccio immobilista.
Anche in questa manovra sono del tutto
assenti interventi finalizzati allo sviluppo
economico e all’equità sociale: in sintesi
una manovra che avrà un impatto recessivo e classista.
Il contributo dei comuni, delle province
e delle regioni alla manovra correttiva è
pari a 6.3 miliardi di euro nel 2011 (52%
del totale).
Nello specifico i comuni hanno concorso
nel 2009 con una percentuale del 2,8% al
debito della pubblica Amministrazione
mentre, rispetto ai tagli, si devono accollare una percentuale del 25%.
Naturalmente lo Stato centrale che ha
visto lievitare la propria spesa primaria
(spesa depurata degli interessi) tra il 2004
e il 2009 del 29,9% scarica tutto il peso
dei tagli sugli enti periferici.
Per Bibbiano significa meno 300.000
euro di trasferimento nel 2011 e meno
500.000 euro nel 2012, a cui andranno
aggiunti ulteriori minori contributi da
parte di provincia e regione a causa dei
tagli a cui anch’esse sono sottoposte.
Inoltre, per rispettare il patto di stabilità, dovremo ridurre la spesa di altri 400500.000 €.Credevamo che il federalismo
significasse ,così come dicono PDL e
Lega,maggiori risorse a livello locale ma
la realtà, come vedete, è ben diversa.
Potete facilmente immaginare quali saranno le conseguenze sul nostro bilancio
e sui nostri servizi: azzeramento di tanti capitoli di bilancio che riguarderanno
le fiere, i contributi alle società sportive,
le attività culturali, la manutenzione del
verde, tagli ai servizi sociali e scolastici
ed inevitabili aumenti di tariffe. Appena
saremo in grado di preparare una bozza di bilancio di previsione 2012, ci confronteremo con tutti gli utenti e i cittadini
per informarli e condividere le misure da
adottare.
Ma la manovra governativa non si limita
ai tagli in maniera indiscriminata ad enti
virtuosi con i conti in regola e a chi virtuoso non è, ma impone di sostituire un
dipendente pubblico ogni 5 cessazioni
dal lavoro. Se dovessero, ad esempio, andare in pensione 2 maestre della scuola
dell’infanzia non le potremmo sostituire
e dovremo togliere una sezione.
Per assurdo se questa norma restasse in
vigore, il Comune di Bibbiano che ha
oggi 55 dipendenti, con un rapporto dipendenti/abitanti tra i migliori della provincia, resterebbe con solo 11 dipendenti.
Vi pare una cosa sensata? Ma di cose
senza senso ne troviamo molte in questa
manovra. Non troviamo invece misure
strutturali per ridurre la spesa pubblica e
il debito dello Stato che siamo i primi a
dire va tenuto sotto controllo con misure
rigide ma eque, a cui tutti siano chiamati
a concorrere.
Al momento in cambio di tagli certi e
pesanti abbiamo avuto la cedolare sugli
affitti le cui ricadute sulle casse comunali
non sono ora quantificabili e una nuova
imposta sulla casa che ne sostituirebbe
altre vigenti, a partire però dal 2014. E da
qui al 2014 come sopravviveremo?
Certamente non con le risorse derivanti
dalla partecipazione dei comuni alla lotta
all’evasione fiscale, condivisibile in linea
di principio, ma con effetti minimi sui
bilanci comunali in quanto la riscossione
a titolo definitivo delle imposte evase richiede anni e anni di attesa.
Siamo preoccupati perché intravediamo
nelle azioni del governo il tentativo di
smantellare l’ente pubblico come programmatore e gestore dei servizi e trasformarlo in un’agenzia di contratti in cui
tutto viene demandato al privato.
Noi siamo orgogliosi del modello sociale
e di comunità che abbiamo costruito dagli anni 50 ad oggi e lotteremo per non
diventare i commissari liquidatori di questa esperienza.
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Programma attività
Fiera Bibbiano produce
Domenica 19 settembre
CIOFS Formazione professionale anche quest’anno
rinnova il suo appuntamento alla Fiera “Bibbiano
Produce” presentando una serie di iniziative rivolte
sia alle persone disoccupate che occupate.
Presso lo stand allestito in via Rosemberg sarà
possibile da parte degli utenti ricevere informazioni
in merito a tutte le opportunità formative proposte
dal Centro.
Ciofs FP presso la sua sede di via Venturi, 142 in
occasione della fiera proporrà alcuni eventi di
formazione, informazione , laboratori rivolti a tutti
gli utenti interessati a partecipare (sia occupati che
disoccupati) con l’obiettivo di supportare e facilitare
la ricerca del lavoro e/o di opportunità formative
per favorire una riqualificazione professionale.
Attraverso lo strumento della formazione e il suo
operato Ciofs continua a far fronte alla grave crisi
economica che ha investito anche il territorio della
Val D’Enza configurandosi come ente di riferimento
per sostenere e orientare sia i lavoratori colpiti
da crisi aziendali che le persone in stato di
disoccupazione.
Pertanto, a partire dal mese di settembre saranno
avviate attività finanziate gratuite rivolte sia ai
disoccupati, che agli occupati e alle persone in
cassa integrazione in particolare:
Corso di formazione alta e superiore per Tecnico
Contabile della durata complessiva di 300 ore
Azioni di sicurezza e benessere rivolto a lavoratori
di origine straniera :
- Sicurezza per lavoratori di origine straniera
(40 ore)
- Codici e linguaggi della cultura civica (18 ore)
Ciofs in collaborazione con il Servizio sociale
integrato Unione dei Comuni della Val D’Enza e
“Mestieri” agenzia per il lavoro, ha stipulato una
Convenzione che prevede l’attivazione di 32 tirocini
formativi rivolti a persone disoccupate in condizioni
di svantaggio al fine di incentivare e sviluppare
l’accesso al mondo del lavoro. Sia per gli utenti che
per tutte le aziende della Val D’Enza il tirocinio può
rappresentare un valido strumento per formare e
valutare l’inserimento di nuovo personale.
Il progetto, per le imprese, è completamente
gratuito in quanto finanziato dall’Unione dei
Comuni della Val D’Enza.
Inoltre, rivolgendosi a Ciofs le aziende interessate
possono trovare un’ampia risposta formativa per i
propri lavoratori, scegliendo tra azioni a mercato,
organizzate in modo specifico sulle esigenze
aziendali, fino alla definizione di veri e propri piani
formativi organizzati anche attraverso vari canali
di finanziamento.
Infine, Ciofs propone, come di consueto, a partire
dal mese di ottobre un qualificante percorso
gratuito di durata biennale rivolto a giovani
adolescenti dai 15 ai 17 anni, che non hanno
portato a termine i loro percorsi scolastici e
che vogliono assolvere l’obbligo formativo nella
Formazione professionale, che li condurrà al
conseguimento della Qualifica di “Operatore
amministrativo segretariale”.
E’ possibile richiedere informazioni o effettuare le
iscrizioni contattandoci direttamente al numero
0522 240711
Ciofs sarà presente con il proprio stand in via
Rosemberg. Le persone interessate potranno
ricevere tutte le informazioni relative alle
opportunità formative proposte da CIOFS—FP a
partire dal mese di settembre.
Il pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00 saranno
inoltre disponibili gli operatori che offriranno
gratuitamente il servizio di compilazione del
proprio curriculum vitae al fine di agevolare e
rendere più efficace la ricerca del lavoro.
Lunedì 20 e martedì 21 settembre
Ciofs, presso la propria sede di via G.B.Venturi,
142 propone alcuni eventi di formazione,
informazione, laboratorio rivolti a persone
occupate o disoccupate. Il programma indica le
diverse attività di cui è possibile fruire nelle tre
fasce di orario (dalle 16:00 alle 18:00)
16.00 –16:40
Navigazione Internet: i siti per l’autoformazione
(sistema di web learning)
16.40 –17.20
L’accesso alla formazione professionale e le
opportunità di formazione per occupati e
disoccupati
17.20-18.00
Come scrivere in modo efficace il proprio
curriculum vitae/
La ricerca del lavoro attraverso l’utilizzo di
internet (martedì 21 settembre)
Il programma dettagliato delle attività e dei corsi possono essere visionati accedendo al sito internet
www.ciofsre.org oppure telefonando direttamente al numero 0522 240711 e/o scrivendo a [email protected]
Ciofs fp – Via G. B. Venturi, 142 – 42021 Bibbiano – Re
Tel. 0522.240711 - Fax. 0522.240701 - e.mail: [email protected] - www.ciofsre.org
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Offri mezz’ora
al tuo paese.
Spesso mi capita di sentire, parlando con persone un po’ avanti nell’età,
pressapoco dai 70 anni in su, di quando fino ad alcuni decenni orsono ogni
famiglia si occupava di conservare in
buono stato il tratto di strada di fronte alla propria abitazione. In un’epoca
di minore urbanizzazione rispetto ad
oggi era forse spontaneo farlo, non
fosse altro per garantire un minimo di
agibilità per entrare e uscire dal proprio
cortile; tanti anni fa non erano molti i
tratti stradali asfaltati, ne derivava una
necessità di manutenzione sicuramente
più continuativa e sistematica rispetto
ai tempi attuali. Pensare quindi oggi di
ripristinare una regola di questo tipo
( cioè “scriverla” in forma di norma)
non so quanto potrebbe essere agevole, per una urbanizzazione molto densa
del territorio e quindi con difficoltà nel
codificare gli ambiti di responsabilità
rispetto a strade, piazze, marciapiedi
e comunque di quegli spazi classificati
come spazi pubblici.
Vorrei aggiungere una mia esperienza
personale: nei circa 100 metri di stra-
da di fronte alla mia abitazione, come
peraltro in tutte le strade del comune,
sono collocati alcuni tombini e caditoie, per la raccolta delle acque piovane.
In occasione di maltempo, spesso le
ferritoie si otturano a causa di foglie
miste a sabbia e fango, fra l’altro favorite in questo anche dal passaggio periodico della motoscopa, che se da un lato
appunto “scopa” la strada, dall’altro
concorre a “tappare” le ferritoie stesse. Di fronte a questo problema, seppur piccolo, all’inizio il primo pensiero
era rivolto al mancato passaggio di chi
avrebbe dovuto eseguire la manutenzione, poi mi sono accorto che lo stesso tempo che impiegavo a fare questo
pensiero, magari ad alta voce, lo avrei
potuto spendere a pulire direttamente
io i tombini.
Ora vorrei lanciare da queste pagine
una proposta semplice e spero recepita
come di buon senso (anche civico), che
voglio intitolare così: OFFRI MEZZORA AL TUO PAESE.
Perché non pensare di utilizzare
mezz’ora la settimana, o al mese, al
giorno, all’anno…, ognuno può darsi
il calendario che vuole a seconda anche degli spazi che riesce a trovare tra
il lavoro, il riposo, gli hobby e tutte le
altre attività, PER FARE QUALCOSA
PER IL DECORO DELLO SPAZIO
PUBBLICO. Abbiamo già esempi a
Bibbiano, uno per tutti: il signor Bertani non so dire da quanto tempo con
grande dedizione mantiene il decoro
dell’incrocio, oggi rotatoria, del campo sportivo. Sono sicuro che tante altre persone bibbianesi, che io non so,
fanno lo stesso, certamente senza per
questo sentirsi eroi, ma con grande
naturalezza, semplicemente armati di
buon senso civico.
Bene, in questi momenti che stiamo attraversando, dove la crisi economica e
le risorse finanziarie per i comuni non
solo non consentono di aumentare il
personale, ma in alcuni casi obbligano
a ridurre la forza lavoro e i mezzi destinati a queste operazioni, mi sento ancor
di più di fare questo invito ai cittadini:
a volte non ci si può astenere dal “criticare” chi per obbligo professionale
dovrebbe effettuare certi lavori ( voglio
sottolineare peraltro il grande impegno
e la dedizione dei nostri cantonieri che
meritano, aldilà delle battutacce e dei
luoghi comuni sui lavoratori pubblici, riconoscenza e merito per il lavoro
che svolgono) altre volte basterebbe
armarsi di un po’ di buona volontà ed
intervenire in prima persona: non sono
previste medaglie o diplomi di benemerenza, semplicemente ci si potrà sentire
orgogliosi, ed anche vantarsene, di aver
fatto qualcosa di buono per la comunità. Se poi chi si impegnerà in questo
me lo vorrà anche far sapere, sarò ben
lieto di potergli porgere i ringraziamenti miei, ma anche e soprattutto, quelli
di tutti i cittadini di Bibbiano.
Fulvio Violi
Assessore ai Lavori Pubblici
di Bibbiano.
Un antico proverbio recita
“chi pulisce davanti
a casa propria pulisce il mondo intero”
7
È accaduto........................
PREMIO “DONNA
A BIBBIANO”
Per il 4° anno consecutivo, in occasione della fiera del 2 giugno,
nell’anniversario del referendum
del 1946 in cui per la prima volta
il diritto di voto è stato esteso alle
donne, è stato consegnato il premio
“Donna a Bibbiano” istituito dalla
Giunta comunale. Il premio è stato
assegnato a Marina Ghini, che, da
tanti anni, insieme al fratello Paolo,
parroco di Barco, si occupa di solidarietà e di accoglienza verso chi è
bisognoso.
L’Assessore Umberto Beltrami ha
ricordato che Marina Ghini accoglie
tutti e che “se qualcuno le chiede
un pezzo di pane, lei li invita a pranzo” e ha letto la lettera che la giovanissima vincitrice del premio dello
scorso anno ha scritto, non potendo
essere presente per passare il testimone a Marina.
Marina Ghini è stata premiata dal
Sindaco di San Polo d’Enza, Mirca
Carletti e le sono stati inoltre consegnati lo stendardo ricamato simbolo del premio “Donna a Bibbiano”
che, nel 2011, passerà alla prossima
“Donna a Bibbiano” e il culatello
con cotenna offerto dal salumificio
“I salumi dell’ortazzo dei fratelli
Bulgarelli”.
INTERVENTO DEL
CONSIGLIERE
LINA BIANCONI.
Si intende valorizzare quella che è
stata l’attività di Ghini Marina Maria all’interno delle comunità di Barco e Bibbiano.
Avendo scelto di vivere accanto al
fratello sacerdote si è spesa al servizio di tutta la parrocchia di Barco.
Il suo profondo senso umanitario
8
l’ha vista disponibile nei confronti di persone bisognose, poveri ed
emarginati. Ha accolto e accoglie
tutti con serenità, sempre disponibile a tutte le ore ad ascoltare ed essere vicina non solo materialmente
ma moralmente e spiritualmente.
Non dimenticheremo la generosa
opera di educazione svolta a favore
dei ragazzi e dei giovani che in tanti
anni sono passati dal campo sportivo e dalla canonica ai quali nonostante qualche sgridata, non hai mai
negato un sorriso e un consiglio.
Non è solo per l’opera umanitaria e
caritativa che Marina può essere ricordata, ma anche per la sua opera
di promozione della donna.
Da oltre 45 anni infatti, in Barco è
l’animatrice dei “Corsi” di qualificazione della donna; in anni lontani, seguendo le indicazioni del Ministero dell’Agrocoltura si prodigò
in ambito rurale; in seguito questi
corsi furono aperti a tutti con la trattazione di temi di grande attualità,
come l’alimentazione corretta fino
alla prevenzione socio-sanitaria.
In questa attività ha saputo coinvolgere molti esperti e ha interessato
un folto gruppo di donne di Barco
e non solo.
Grazie alla sua disponibilità e all’accoglienza, la canonica di Barco è
diventata casa di tutti specie dei ragazzi, dei giovani e dei poveri.
É questo lo stile delle suore delle
case della Carità di Don Prandi a
cui la sorella Gemma ha consacrato la vita ed è questa la strada che
ci ha indicato il vescovo Campioli
esortando la parrocchia ad essere
casa tra le case in cui tutti trovano
le porte e il cuore aperto. E questo
esempio è un valore per tutta la nostra comunità.
LETTERA
DI CHIARA MARZI
Mi dispiace molto non poter esse-
re presente oggi e non poter passare personalmente il testimone.
Le faccio i miei cari e più sentiti
complimenti e le auguro di godersi
il riconoscimento che le viene dato
oggi come io ho fatto esattamente
un anno fa. È stato davvero un onore l’anno scorso, ed è un onore oggi
passarlo a lei.
Buona fortuna e buon tutto
Chiara Marzi
METTETEVI COMODI
Alla fine la lunga storia è finita, e il
contenzioso sul problema “poltrone” del nostro teatro Metropolis si
è concluso: si è trattato di un difetto
imputabile totalmente alla ditta fornitrice.
Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale di Reggio Emilia.
E’ stato sentenziato alla fine che
fu un difetto di fabbricazione della
ditta appaltatrice a trasformare le
poltrone in sedute di una scomodità
totale, al punto da far desistere molte persone dal continuare a frequentare il cinema.
Alla causa civile che ne è scaturita
è dovuto anche il periodo relativamente lungo che è occorso per la sostituzione con le nuove sedute. Era
necessario per l’espletamento delle
diverse e successive verifiche tecniche che la platea restasse a disposizione appunto delle attività peritali
delle parti in causa.
Il Tribunale di Reggio Emilia quindi ha dato ragione all’operato del
Comune di Bibbiano, e oggi al nostro ufficio tecnico preme portare
a conoscenza dei cittadini che insomma, non è sempre colpa di quei
“fannulloni” dei dipendenti comunali (pubblici), laddove si verifichi
un qualche disservizio.
Prossimamente........................
LA PARROCCHIA
DI BIBBIANO
IN CAMPEGGIO!
Anche quest’anno la Parrocchia di
Bibbiano è salita in montagna per
una settimana di campeggio estivo!
La meta? La stessa dell’anno scorso: la mitica casa di Fontanaluccia,
sull’Appennino Modenese, immersa
nel verde e contornata dal bosco!
Ecco quindi dal 18 al 24 luglio 27
ragazzi, 6 educatori, 2 suore e 3
cuoche lasciare le loro occupazioni
abituali per partire per quest’esperienza di vacanza un po’ diversa dal
solito e con elevato valore formativo.
Alle immancabili passeggiate (Passo delle Radici, Pietravolta, Rifugio
Segheria, Lago Bargetana, Pianvallese) si sono alternate giornate in
piscina a Gazzano, indimenticabili
giochi serali sotto le stelle, momenti formativi, grigliate, serate in musica, una notte al Rifugio Battisti e
tanto altro ancora.
Il campeggio è un’esperienza straordinaria perché non capita tutti i
giorni di trovarsi in mezzo ad una
compagnia di 40 persone, di età e
mansioni diverse e vivere insieme
per una settimana: c’è sempre qualcosa da imparare ed è bello potersi
aprire alla conoscenza di nuove persone e alla condivisione di idee!
Così noi educatori ci siamo divertiti
stando coi ragazzi e imparando da
loro nuove cose e i ragazzi hanno
avuto la possibilità di vivere a stretto
contatto con la natura senza troppa
tecnologia (anche se cellulari e i-pod
hanno accompagnato diversi momenti), adattandosi perfettamente
alle condizioni di un campeggio un
po’ spartano ma altrettanto ricco di
opportunità e insolite occasioni.
Grazie dunque a tutti: a loro, ai nostri ragazzi, alle nostre meravigliose
cuoche (Anna, Anna e Marisa), alle
suore che ci hanno accompagnato
in quest’avventura (Suor Gabriella
e Suor Maria Rosa), alla guida Pietro che quando può non manca mai
all’appello delle nostre camminate,
a Don Erio che non ha voluto far
mancare una sua visita e a coloro
che hanno portato avanti il campeggio negli anni precedenti, che
ci hanno trasmesso la passione per
questa bellissima esperienza comunitaria!
Ultimo Grazie al nostro Appennino
così bello e così accogliente!
Arrivederci all’anno prossimo!
Il Gruppo Educatori
(Gabriele, Lorenzo, Michele, Roberta, Simone, Suor Gabriella e Valentina)
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AMBIENTE
1) Orari delle isole ecologiche
Isola ecologica di Bibbiano:
ORARIO DI APERTURA ESTIVO
(ora legale):
dal lunedì al sabato dalle 15:00 alle 18:00
ORARIO DI APERTURA INVERNALE (ora solare):
dal lunedì al sabato dalle 14:00 alle 17:00
Isola ecologica di Barco:
dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00
AVVISO ALLA CITTADINANZA: Si informa che, nell’ambito degli interventi previsti dal Decreto Legge in materia di smaltimento dei rifiuti, Enia sta procedendo alla
ristrutturazione e all’adeguamento delle isole ecologiche del territorio. Pertanto, anche
gli orari di apertura potranno essere sottoposti a cambiamenti fino alla conclusione
di tutti i lavori previsti per entrambe le isole
ecologiche del comune. In particolare,
per l’autunno 2010, è prevista la temporanea chiusura dell’isola ecologica di
Bibbiano; al termine dei lavori verranno
esposti gli orari di apertura definitivi. Si
chiede a tutti i cittadini pazienza e collaborazione.
INOLTRE….Si segnala che il 14 Gennaio 2010 è entrato in vigore il Decreto
17/12/2009, che istituisce il rivoluzionario
sistema di gestione e tracciabilità del ciclo
dei rifiuti speciali e pericolosi, denominato
SISTRI. Il nuovo sistema impone l’iscrizione OBBLIGATORIA per tutti i produttori
di rifiuti speciali e pericolosi. Tale obbligo
riguarda anche i concessionari, i gestori
delle case costruttrici e gli automercati. Il
10
SISTRI è nato per conoscere in tempo reale
il percorso di trasporto e smaltimento dei
rifiuti pericolosi prodotti in Italia, eliminando qualsiasi possibilità di gestione incauta,
quando non criminale, degli stessi.
INFINE…. Si ricorda che è indispensabile
continuare la raccolta differenziata per motivi di sicurezza ambientale e di salute pubblica. E’ d’obbligo informare che la nuova
cartella della tassa rifiuti riguarda la misurazione delle aree sottoposte a tassazione
che comprendono tutte le zone abitative e
i bassi servizi con altezza superiore a metri
1,50. Per maggiori informazioni è possibile
contattare il competente Ufficio Tributi.
che e facilitazioni per le imprese.
Il nostro Comune ha prorogato fino al
31/12/2010 il termine per accedere ai contributi destinati alla rimozione dei manufatti contenenti amianto. Inoltre tale operazione è stata semplificata, in quanto non è più
necessario presentare la Denuncia di Inizio
Attività (del costo di circa € 500,00), ma la
ditta esecutrice della bonifica dovrà procedere alla sola presentazione del piano di
lavoro presso la A.U.S.L. di zona. Il bando
per accedere ai contributi è disponibile sul
sito del Comune. Per maggiori informazioni e dettagli è possibile rivolgersi all’Ufficio
Ambiente
2) Riqualificazione
energetica degli edifici
Fondi regionali
Scade il 31/12/2010 il termine per poter
usufruire delle detrazioni di imposta pari
al 55% sui lavori effettuati per la riqualificazione energetica degli edifici (sostituzione caldaie ed infissi, installazione pannelli
solari… ecc.). Tutte le informazioni sono
disponibili sul sito www.regione.emilia-romagna.it
3) Smaltimento dell’amianto
Dal 1992, anno di entrata in vigore della
Legge 257/92 è vietata la produzione e la
commercializzazione di manufatti contenenti amianto. In Emilia Romagna l’amianto friabile è presente in maniera residuale,
mentre l’amianto compatto è ancora abbastanza diffuso.La Regione, per facilitare
l’opera di bonifica da parte dei proprietari,
ha messo a disposizione linee guida specifi-
E’ possibile accedere ai fondi regionali per
la trasformazione degli impianti di alimentazione dei veicoli a benzina fino ad ottobre
2011. Per maggiori informazioni rivolgersi all’Ufficio Ambiente (Geom. Tedeschi
0522/253222)
Escursioni CIEA e GEB
Per conoscere il territorio ed imparare a rispettarlo si propongono le seguenti escursioni organizzate dal Centro di Educazione
ed Informazione Ambientale di Bibbiano:
“La valle misteriosa” – 3 ottobre 2010
“Mestieri e tradizioni perdute” – 24 ottobre
2010
“Foliage sul sentiero di Matilde” – 14 novembre 2010
Per informazioni CIEA di Bibbiano
0522/240617
Contatti utili
AUTO BLU,
ANZI BIANCHE
e METALLIZZATE.
Sul quotidiano locale
l’Informazione è uscito tempo fa un
articolo, dal tono spiccatamente polemico, dove si scriveva di sprechi nelle
amministrazioni comunali, e dove si
pubblicava una tabella in cui si mostravano i numeri relativi alle “AUTO
BLU”, proprio scritto così, dei comuni
della nostra provincia; nella casella riservata a Bibbiano appariva il numero
di 9, dove si voleva far passare il concetto “alto il numero di veicoli alti gli
sprechi”. Ovviamente non venivano
specificati né il tipo né l’utilizzo di tali
“auto blu”. Lo vorremmo precisare
ora, non certo per rispondere ad una
stampa approssimativa, ma per farlo sapere a quei bibbianesi che magari dopo
aver letto quell’articolo si fossero fatti
un’opinione falsata.
I veicoli sono:
3 pulmini
1 fiat doblò
1 fiat fiorino
2 fiat punto
e sono destinati esclusivamente alla
consegna dei pasti al domicilio di anzia-
PARI OPPOTUNITÀ
ni, al trasporto da e per il centro diurno,
a trasporti sociali, vale a dire trasporto
di anziani, disabili e comunque cittadini
non autonomi presso strutture ospedaliere e sanitarie.
Poi a seguire le “vere” auto blu: la Skoda grigia metallizzata a disposizione
dei dipendenti e della giunta per spostamenti di lavoro e la Fiat Punto del
messo comunale, due auto che tutti noi
possiamo vedere solitamente parcheggiate nei pressi del comune e delle quali tutto si può dire tranne che abbiano
caratteristiche assimilabili alle flotte che
precedono, accompagnano e seguono i
nostri politici, anche quelli di quei partiti che secondo l’orientamento ideologico di quel giornale sarebbero da prendere come esempio di amministrazione
virtuosa.
di genere e tutte le forme di molestie
e sfruttamento sessuale, incluse quelle
derivanti da pregiudizi culturali e da
traffici internazionali, sono incompatibili con la dignità e il valore della persona umana e devono essere eliminate…. I governi dovrebbero includere
nel budget adeguate risorse per le loro
attività relative all’eliminazione della
violenza contro le donne.”
Ecco perché chiediamo che il Governo
italiano reintegri i fondi sottratti ai Centri Antiviolenza e alle Case delle donne
maltrattate e metta a disposizione risorse VERE per le associazioni che operano nel settore. Vogliamo inoltre che
il Parlamento approvi una legge nazionale sul contrasto e la prevenzione della
violenza delle donne e attivi una campagna di sensibilizzazione permanente
contro gli stereotipi sui ruoli maschili e
femminili.
ASSESSORATO
PARI OPPORTUNITA’
“Le donne
pensanti e l’idea
di vergogna”
Osservando i programmi della nostra
televisione, risulta difficile avere l’impressione che le donne siano esseri
pensanti.
Leggendo i fatti terrificanti della cronaca giornalistica si deduce una considerazione umiliante della donna, vista
come oggetto di possesso maschile.
Anche il Presidente Napolitano ha dichiarato: “….uno stile di comunicazione che offende le donne nei media, nelle pubblicità, nel dibattito
pubblico, può offrire un contesto
favorevole dove attecchiscono molestie sessuali, verbali e fisiche, se non
veri e prorpi atti di violenza anche
da parte di giovanissimi…”
La violenza è la prima causa di morte
delle donne fra i 16 e i 50 anni: fa più
vittime delle malattie e degli incidenti
e non conosce confini di appartenenza
sociale o di livelli culturali e di istruzione. Si trova infatti in tutti gli ambienti
sociali e viene esercitata nella stragrande maggioranza dei casi fra le mura domestiche.
La dichiarazione dell ONU, approvata a
Vienna nel 1993, recita: “I diritti umani
delle donne e delle bambine sono parte
inalienabile, integrale ed indivisibile dei
diritti umani universali….La violenza
11
Bibbiano,
da Villa Sparsa
a Borgo discontinuo
a “Effetto Città”
Continuando il discorso avviato nei
precedenti numeri di “Baebianus” sulla
storia della nostra Comunità, suggerisco ai lettori di consultare una qualsiasi
enciclopedia alla voce “Bibbiano”. Vi
troverete scritto: “Comune posto in
Provincia di Reggio Emilia. Abitanti
7.727 (Censimento del 2001) Altitudine 121 metri sul livello del mare.” Tutto
qui.
Sui testi di storia adottati nelle scuole
neppure un accenno.
Soltanto in alcune monografie di Storia Locale si possono reperire alcune
citazioni sul toponimo Bibbiano e sulle
vicende della sua gente.
Nel 1988 è stato pubblicato un mio
testo “Storia di Bibbiano dalle origini
all’Unità d’Italia.” Le mille copie del
volumetto, cento pagine soltanto, sono
andate rapidamente esaurite.
Ricordo qui alcuni fatti che hanno riguardato la nostra comunità facendo
riferimento a quella fonte.
Innanzitutto la gente.
Da quale stirpe proveniamo? La risposta non è facile né univoca. Facendo
riferimento a dati certi risalenti al periodo storico (parliamo del secondo
millennio avanti Cristo) possiamo affermare che mentre tutto il piano, dal
pedecolle al Po, acquitrinoso e poco
salubre, è scarsamente abitato, tutta la
collina, densamente boscata, è abitata
da gente Ligure.
I Liguri sono montanari tenaci e bellicosi. Sono raccoglitori e vivono in piccoli gruppi. Nei boschi trovano rifugio
ed anche risorse alimentari: castagne,
funghi e bacche di vario tipo. Non co-
12
noscono la scrittura.
Verso il Mille compaiono gli Etruschi. Provengono dalla vicina Etruria, oltrepassano il crinale e cominciano a scendere verso il piano. Sono
evoluti,conoscono la scrittura (hanno
un alfabeto simile a quello greco), sanno lavorare la ceramica e il ferro. Non è
ancora risolto il mistero della loro origine, anche se prevale la tesi che siano
arrivati dal mare provenendo dal Medio
Oriente. Non è stata neppure interpretata la loro lingua pur possedendo noi
migliaia di testi, soprattutto sacrali, incisi su cocci e pietra.
Gli Etruschi hanno una tecnologia superiore a quella dei popoli vicini. Scendono verso il Sud, conquistano Roma e
si insediano in Campania. Si espandono
anche verso Nord, occupando tutta la
fascia Appenninica. Un importante insediamento etrusco, prossimo a noi, è
quello di Servirola, località posta appena a Sud dell’attuale abitato di San
Polo. Il Chierici lo ha studiato a lungo.
I reperti ivi scavati sono conservati a
Reggio, nel museo che porta il nome
dell’archeologo stesso.
Servirola e la vicina Luceria sono importanti stazioni nelle quali Etruschi,
Celti e Romani si sono succeduti nel
tempo, lasciando ricche tracce della
loro presenza.
Nel piano si fanno sempre più numerosi i Celti che calano, a ondate successive, dal Nord.
Di essi scrive con dovizia di particolari
lo storico Polibio (200-120 a.C.). Esso
ci tramanda un quadro del modo di vivere dei Celti insediati nelle nostre ter-
re. Sottolinea la grande laboriosità delle
donne (curano la casa e i figli, lavorano
nei campi, allevano i maiali) e la passione per il vino e la caccia degli uomini
che, invece, disdegnano il lavoro.
Il primo accenno storico a Bibbiano risale proprio a Polibio.
Roma sta crescendo. Ha bisogno di grano: serve la pianura padana. Lo scontro
con i Celti è inevitabile. I Romani dilagano al piano ricacciando sempre più a
Nord le popolazioni Celtiche.
Era uso tra i Romani assegnare terre da
coltivare ai veterani, una volta ultimata la campagna militare (era una specie
di pensione). Dice Polibio che vennero
assegnate terre ad un certo Albinius (da
cui Albinea), a Seianus (Ciano) a Cavius (San Polo in Caviano) e ai fratelli
Baebius (Bibbiano). Questa è la prima
notizia storica che ci riguarda. Siamo
attorno al 150 avanti Cristo.
Passano i secoli. Roma si espande in
tutta Europa. L’Impero conosce la Pace
Augustea ed un dominio assoluto su un
territorio immenso che va dall’Egitto, al
Medio Oriente, dalla Dacia all’estremo
nord della Britannia.
Poi l’Impero comincia a sfaldarsi.
Arrivano dal Settentrione e dall’Oriente, a folate sempre più frequenti, bellicosi popoli nomadi, usi al saccheggio e
alla violenza: Avari, Unni, Goti, Visigoti, Vandali, Alemanni.
Gli abitanti delle campagne non hanno
difese.
I Bibbianesi hanno come loro unico rifugio Monte Lucio, il terzo dei quattro
colli verso ovest. In caso di pericolo
scappano tutti sulla cima del monte, af-
Fouquet - Carlo Magno incoronato a San Pietro a Roma
fidandosi alle modeste palizzate in legno, alle pietre e a qualche rudimentale
arma: falci e forconi in prevalenza, ma
confidando soprattutto che i Barbari,
saccheggiata ogni cosa, proseguano nel
loro cammino.
Nel 568 d.C. arrivano in Italia i Longobardi. Di razza germanica sono già
ricordati da Tacito come valorosi guerrieri. Si insediano nella pianura padana,
ponendo la loro capitale a Pavia. Sulla costa adriatica, a Ravenna, permane un’ultima traccia di quello che fu il
glorioso Impero Romano d’Occidente:
l’Esarcato.
Al Regno Longobardo del Nord si aggiunge, a Sud, un secondo regno Longobardo, il Ducato di Benevento.
Il re Liutprando progetta l’unione dei
due regni: è l’idea di un’Italia unita in un
unico Stato, mille anni prima dei tempi
che la Storia assegnerà a quell’evento.
E’ sotto Liutprando che si verifica l’insediamento coatto di popolazione nomade, proveniente dall’est europeo, a
Barco, a Cavriago e a Zurco di Cadelbosco. Si tratta della tribù dei Taifali,
noti per essere dei gran vagabondi ma
soprattutto per la loro propensione ai
commerci e la loro acutezza di mente.
Nasce anche da qui la dissimilitudine
tra Bibbianesi e Barcaroli: di ceppo
Celtico-Latino e dediti all’agricoltura i
primi, di origine orientale e di spiccate
capacità commerciali i secondi.
Schiacciato tra i due regni Longobardi
si sente in pericolo lo Stato della Chiesa,
costituitosi sulla base della recentissima
Donazione di Sutri e della più antica
Donazione di Costantino, che, alcuni
secoli dopo, gli Umanisti Lorenzo Valla
e Nicola Cusano dimostreranno essere
un clamoroso falso.
I Longobardi sono organizzati, operosi. Regimentano le acque, innovano in
agricoltura risollevandola dallo stato di
abbandono, introducono un aratro che
scava più in profondità e un nuovo
attacco per le bestie da tiro. Assegna-
no alle assemblee degli uomini liberi
(Arengo) le decisioni più importanti.
Ogni Comunità nomina un proprio
Console.
Negli oltre duecento anni di predominio i Longobardi, oltre a rilanciare
l’agricoltura, tracciano strade (La nostra
pedemontana è opera loro), costruiscono ponti e soprattutto immettono nella
lingua latina, parlata dalla gente, parecchi loro vocaboli indicanti strumenti e
lavorazioni agricole, vocaboli che persistono tuttora nel nostro dialetto, senza
essere mai transitati nella lingua italiana.
Nel 774, Papa Adriano I°, timoroso
della sorte dei domini della Chiesa,
chiede l’intervento dei Franchi di Carlo
Magno: occorre battere i Longobardi e
il loro re Desiderio.
Carlo Magno è genero di Desiderio
avendone sposato la figlia Ermengarda.
(Anche il fratello di Carlo ha sposato
un’altra figlia di Desiderio). Tutto ciò
non conta. Carlo rompe la parentela.
Ripudia la moglie, scende in Italia con
un grande esercito e sconfigge i Longobardi.
La vicenda induce il Manzoni a scrivere la stupenda ode dedicata a Ermengarda”…. Sparsa le trecce morbide
sull’affannoso petto…” e la tragedia
dell’Adelchi che comprende il famoso
coro “…. Dagli atri muscosi, dai fori
cadenti…”che costituì uno dei maggiori riferimenti culturali alla base del
Risorgimento.
Finisce così un Regno ed un sogno.
Ma di Carlo Magno conosciamo tutto:
Eginardo scrive una monumentale biografia del grande Re. In essa compaiono i nomi di due abitanti di Bibbiano, i
primi citati da una fonte storica. Si tratta di padre e figlio, entrambi portanti
il nome Corradino, entrambi arruolati
nell’esercito Franco. Sempre Eginardo riporta un decreto di Carlo Magno,
dell’anno 781, con il quale vengono
fissati i confini tra la Diocesi di Parma
e quella di Reggio. A definire il confi-
ne è la “Fussa” esistente tra le ville di
“Bubiani” e “Barchae”. E’ questo il più
antico documento che sancisce storicamente l’esistenza di Bibbiano, Barco e
Fossa.
Barco prende il nome dall’”Imbarcum”
che esisteva in quel luogo. Per attraversare l’Enza, dal letto molto ampio
e scorrente allora ad est di Monticulo
(Montecchio), era necessario traghettare.
Nel 998 si registra l’ultima calata di
Barbari, ricordata come la più terribile
e distruttiva: passano gli Ungari. Il loro
ricordo cancella quello remoto degli
Unni e di Attila “Flagello di Dio”.
Poi subentra un silenzio che si protrae
per circa tre secoli: nessun atto, nessun
documento che ci riguardi.
Nel 1315 la Comunità Reggiana decide
di realizzare un censimento di tutta la
popolazione della Diocesi. E’ un fatto
straordinario. Di quel censimento che
registrò, con nome e cognome, tutti i
capi famiglia esistenti in tutte le località della Diocesi (Corrispondente quasi
all’attuale Provincia ) esiste l’originale
testo scritto, sopravissuto anche ad un
incendio. La copertina porta i segni delle fiamme che lo lambirono. Il libretto,
ovviamente scritto a mano, è conservato gelosamente nella Biblioteca Panizzi.
In esso possiamo leggere “Fuoco per
Fuoco”, i cognomi di tutte le famiglie
esistenti allora nelle località di Bibbiano,
Fossa, Corniano e Piazzola. Le famiglie
di Barco non sono censite appartenendo quell’abitato alla Diocesi di Parma.
Non sono neppure indicati i “Fuochi”
del Ghiardo, località densamente boscata e per lungo tempo disabitata.
All’esame di quel preziosissimo documento dedicheremo la prossima puntata.
A cura di Loris Bottazzi
STORIA E SOCIETA’
13
LA SFIDA DI UMBERTO BELTRAMI, ASSESSORE AL PARMIGIANO REGGIANO
“Vi presento il terzo polo: quello
dei prodotti Dop e Igp”
di Gabriele Arlotti (*)
Oltre la crisi. Ne parliamo con Umberto
Beltrami, assessore al Parmigiano-Reggiano del
Comune di Bibbiano.
“Partiamo da una considerazione – spiega
Beltrami – quali sono i principali motori
dell’economia italiana. Detti settori risultano
essere quello della Metalmeccanica e quello
dell’Agroindustria (nota 1) che, proprio nell’area
vasta Modena-Reggio-Parma, hanno instaurato
legami di forte sinergia”.
E’ possibile creare nuove prospettive e
nuovi sviluppi agricoli e agroalimentari
dopo annate che hanno mietuto aziende e
mercati?
“Per superare la crisi – argomenta Beltrami
– propongo diverse ‘scelte di campo’ chiare,
precise, quasi ‘scientifiche’. In particolare
alcuni settori quali: giacimenti agroalimentari (i
prodotti Dop e Igp), l’industria agroalimentare,
l’industria delle macchine per prodotti alimentari,
il turismo culturale ed enogastronomico. Vari
analisti economici sostengono che in Italia,
nel comparto agricolo, si ritrovano in una
competizione senza precedenti due realtà che
per mentalità ed interessi rappresentati sono
oramai inesorabilmente contrapposte”.
Quali sono?
“La prima è l’agricoltura intensiva cui
applicare la scienza(si OGM) e la tecnologia,
industrializzata,
con
accorpamenti,
concentrazioni e soprattutto verticalizzata nella
filiera che comprende l’industria alimentare e
la Grande Distribuzione Organizzata (Gdo).
14
A questa tipologia di agricoltura si possono
ascrivere: al 100% Confagricoltura, la Lega delle
Cooperative, l’industria agroalimentare, la Gdo,
i grossisti/stagionatori di Parmigiano-Reggiano
e Grana Padano, il Partito della Libertà e il
ministro Galan. Al 50% si possono ascrivere: la
Cia, Confcooperative e il Partito Democratico.
La seconda realtà è rappresentata
dall’agricoltura delle tradizioni, dalla tipicità,
dall’autoconsumo, dall’autosufficienza, dalla
negazione all’ Ogm, dal Km 0, dal biologico,
dal biodinamico, dall’agriturismo, dalle fattorie
didattiche. A questa tipologia di agricoltura
si possono ascrivere: al 100% la Coldiretti,
la Lega Nord dell’ex ministro Zaia , al 50%
la Confederazione italiana agricoltori (Cia),
Confcooperative e il Partito Democratico”.
Una divisione tra buoni e cattivi?
“No. Andiamo oltre: personalmente ritengo
che soprattutto per quanto riguarda l’Emilia
Romagna, l’area vasta Modena-Reggio-Parma
vi sia una terza realtà: l’agricoltura dei prodotti
Dop, Igp e Stg (ma solo con materie prime
come la carne ed il latte prodotte e lavorate
esclusivamente in Italia ed in zone realmente
vocate - e non inventate). Parliamo quindi
dei cosiddetti ‘Giacimenti’ agroalimentari.
Questi sono un dono della natura, un genius
loci ambientale/gastronomico. C’è chi ha
giacimenti di petrolio, che dopo l’estrazione
non producono più ricchezza mentre nel caso
delle Dop e Igp (soprattutto quelle della nostra
regione) se si rispettano ‘le regole del gioco’ il
giacimento non si esaurirà mai e continuerà a
produrre prodotti di qualità e ricchezza per le
generazioni future (nota 2)”.
Quale modello per il futuro?
“Come modello da seguire e come esempio
espositivo per sostenere la tesi delle Dop e
Igp utilizzerò la Dop più famosa al mondo:
il formaggio Parmigiano-Reggiano, che può
vantare ben 3 milioni di forme prodotte ogni
anno. Il disciplinare fa coincidere la zona
di produzione del latte (tutte le province di
Parma, Reggio, Modena, Bologna a sinistra
del Reno e Mantova in destra Po) con quella
della caseificazione. Una zona ben delimitata
per tutte le fasi determinanti della produzione
sia del foraggio per i bovini, della mungitura
del latte che della caseificazione e stagionatura
del formaggio Parmigiano-Reggiano Dop. Non
è così nel caso dell’altra grande Dop regionale:
il Prosciutto di Parma, che può vantare una
produzione di oltre 10 milioni di prosciutti ogni
anno. La zona di stagionatura (determinante
per la Dop) è solo una parte del territorio della
provincia di Parma, che si trova 5 km a Sud della
via Emilia, delimitato ad Est dal corso del fiume
Enza ed ad Ovest dal corso del torrente Stirone.
Mentre l’allevamento dei maiali (le cosce
diventano la materia prima per i prosciutti) può
avvenire in ben 9 regioni: Emilia-Romagna,
Veneto, Lombardia, Piemonte, Molise, Umbria,
Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio”.
Poi ci sono le Igp…
“Sì, più problematiche per l’italianità del
prodotto sono proprio le Igp. Pensiamo a quelle
del cotechino e dello zampone di Modena
(con discreta produzione anche da parte dei
salumifici reggiani). La zona di produzione è
data dalle regioni Emilia-Romagna e Lombardia
e dalle province di Verona e Rovigo, mentre
le carni di suino, che costituiscono la materia
prima, sono prevalentemente di provenienza
estera (Olanda e Danimarca). Quest’aspetto
diventerà una contraddizione evidente quando
finalmente verrà introdotta una etichettatura
veritiera, onesta e sincera, indicante non solo
il luogo e il salumificio (denominazione) di
produzione, ma anche la zona di provenienza
della materia prima (nel caso del Cotechino e
Zampone Igp di Modena se la carne è di maiali
italiani o meno e se italiani di quale provincia).
L’elenco potrebbe continuare per molte Dop e
Igp italiane (nota 3)”.
Per quanto concerne l’agricoltura industriale
finanziaria?
“L’agricoltura
industriale/finanziaria
è
ovviamente più tecnologica e orientata al
mercato, insofferente ai vincoli territoriali per
l’acquisto delle materie prime, come carne
suina e bovina, latte, grano, che costituiscono i
disciplinari delle dop e igp. È inoltre critica nei
confronti dei caseifici del Parmigiano-Reggiano
che ritiene orientati e subordinati agli interessi
degli agricoltori e restii ad adeguarsi a nuove
logiche di mercato, a nuove tecnologie per
superare o eliminare i disciplinari di produzione
e le tradizioni. Tra questi si possono ricordare:
il casaro ancora insostituibile/determinante,
le due raccolte/ritiro latte al giorno, una sola
cottura al dì, la spinatura prevalentemente
manuale. Quelli che i sostenitori dell’agricoltura
industriale ritengono limiti, come i disciplinari di
produzione, le tradizioni, le tipicità, sono invece
vantaggi competitivi e benefici che rendono di
fatto i prodotti Dop frutto di un’altra agricoltura”.
E nella provincia di Reggio Emilia?
“A Reggio Emilia, dove si producono soprattutto
Dop e Igp, il territorio è storia, cultura e
coltura. I consumatori sempre più acquistano/
degustano non solo un prodotto tipico ma
contemporaneamente un paesaggio tipico (il
Parmigiano Reggiano Bibbiano la Culla quello dei
prati stabili e conoide del Ghiardo, quello della
montagna reggiana, delle Vacche Rosse reggiane).
La zona, il territorio danno l’IMPRONTA
e sono un sistema. La diversità è la nostra
vera ricchezza. I paesaggi/prodotti reggiani:
montagna, media pianura/conoidi Ghiardo/
Albinea, Bassa/Po sono diversi da quelli di Parma
e Modena, diversi ma non migliori. Del resto
che esistano tre milioni di forme di ParmigianoReggiano tutte, proprio tutte uguali è una favola!”
Quindi?
“Bisognerà sempre più segmentare ‘al noster
furmaj’ in maniera da raggiungere target
diversi di consumatori, differenziando l’attuale
uniformità con la marchiatura della parte piatta
della forma con il logo e la denominazione del
caseificio- un Parmigiano Reggiano tipico in
un paesaggio tipico: Bibbiano la Culla, Vacche
Rosse, Montagna reggiana, Bianca Modenese
, Bio e pure quello standard/indifferenziato
col marchio del venditore(con buona pace
dei Grossisti/Stagionatori e della Gdo, soliti
‘furbetti’ che preferiscono un prodotto anonimo
e uniforme/globalizzato per poi valorizzare il
loro Marchio di venditori/selezionatori a scapito
dei Veri Produttori)”.
Marchi che parlano anche di paesaggio
quindi…
“Sì. Distinguiamolo, però, dall’ambientalismo
puro che ha senso in Amazzonia o nel Nord
Europa, ma non in Italia dove il territorio è storia
e tradizione. Sta diventando però un rischio
anche la globalizzazione del paesaggio (prodotto
globalizzato/uniforme/omogeneizzato
=
paesaggio globalizzato). A Reggio Emilia
purtroppo ogni anno si ‘rompono’ Prati Stabili
anche centenari (con oltre 60 essenze/erbe
per metro quadro) e si distruggono vigneti per
seminare grano ed erba medica”.
Si rischia di perdere tipicità?
“Per il Parmigiano Reggiano giustamente la
caseificazione è rimasta artigianale con il casaro
(e non un robot) determinante e poi zero
additivi/conservanti/antifermentativi, caldaia
in rame, una sola cottura,due raccolte di latte
al dì. E’ giusto restare diversi dal Grana Padano
(che usa antifermentativi il lisozima, esegue più
cotture al dì, utilizza latte dello stesso giorno,
alimentando bovine con insilati) e dagli altri
formaggi (una bella pubblicità recita non a caso
che il Parmigiano Reggiano non si fabbrica, si
FA) ed essere orientati più ai consumatori (che
ai desideri di grossisti/stagionatori e Gdo), alla
qualità, alla bontà, alla naturalità. Ricordo che
anche il Parmigiano-Reggiano si è modernizzato/
industrializzato, anche con accorpamenti
passando dai 1.850 caseifici del 1.966 agli
attuali 405 e ha introdotto più tecnologia. Il
tutto però nel rispetto del Disciplinare, della
tradizione, della tipicità e del paesaggio. Ma se il
Nostro Formaggio P-R fosse tutto uguale (tipo
lo stracchino industrializzato) che vantaggio
ne avrebbe il consumatore? Innovazioni e
tecnologia introdotte a: Monte/AgricoltoriAlimentazione
bovine,
mangimistica
finalizzata, selezione vacche da latte, mungitura,
informatizzazione, raccolta e distribuzione latte,
attrezzature e macchine agricole,ecc. . . . . Valle/Caseifici-Scientificità del siero innesto,
agitatori meccanici, climatizzazione artificiale,
salatura ‘verticale’ con completa immersione,
movimentazione, spazzolatura, voltatura forme,
pulitura tavole, porzionatura, confezionamento,
grattugiato, scagliato, cubettato, creme, ecc. . . .
L’APPELLO DI BELTRAMI A ISTITUZIONI
E SALUMIFICI
“E’ giunto il momento per Salumi Reggiani
di Qualità”
“Per quanto riguarda i settori dell’industria
delle macchine per prodotti alimentari ed il
turismo culturale ed enogastronomico, imprese
ed istituzioni stanno facendo Sistema, Rete ed
operando in modo sufficiente”. Ne è convinto
Umberto Beltrami che aggiunge: “Mentre il
Sistema reggiano dell’industria Agroalimentare
potrebbe fare molto di più e specificatamente
nel segmento relativo ai salumi di suino dove
purtroppo non c’è un salume né Dop né Igp né
Stg e nemmeno con il solo aggettivo “reggiano”
(come cotechino reggiano, zampone reggiano,
coppa reggiana, culatello con cotenna reggiano,
salame fiorettino reggiano)-nota 4-. E’ un
limite che una provincia come Reggio Emilia
(la prima in regione per il numero di suini
allevati) deve superare anche soprattutto dopo
che la carne del Gran Suino Padano non è più
Dop ma solo Igp(che negligenza da parte sia
di Istituzioni pubbliche a partire dal Ministero
dell’Agricoltura che Allevatori e rispettive
Associazioni di categoria). Capisco che i grandi
salumifici investano nel loro Nome, nella loro
marca e/o nelle loro marche, però Provincia,
Comuni e Cciaa devono porre il problema di
una linea di prodotti di salumeria di qualità con
l’aggettivo ‘reggiano’ se possibile Dop, Igp, Stg.
Va chiesto un sussulto di Orgoglio Identitario,
di Senso di Appartenenza almeno ai salumifici
Ferrarini S.p.a.,F.lli Veroni fu Angelo S.p.a. e
Grandi Salumifici Italiani S.p.a.(coi marchi:
Casa Modena, Unibon, Cavazzuti G. e Figli
di Modena, F.lli Parmigiani di Parma, Sanfter
e Gasser altoatesini), tre grandi eccellenze
imprenditoriali non solo nazionali”.
(*) giornalista, agronomo
Nota
1 Fatturato Italia
Fatturato Italiano 2009 settori: Metalmeccanica 440 miliardi di euro e 28% P.I.L. — Agrindustria
(considerando le trasformazioni agroalimentari) 240 miliardi di euro 15% P.I.L. – Agricoltura(se solo
materie prime) 30 miliardi di euro ( 1/8 del fatturato agroindustriale)2%P.I.L..
Nota 2
Prodotti certificati DOP,IGP e STG Ago.2010
Europa
Italia
Emilia Romagna
DOP
IGP
STG
totali
483
433
28
944
132
78
2
212
27%su E.
18% su E
7% su E.
22% su E.
16
16
0
32
12% su I.
21% su I.
0
15% su I.
-Con 212 produzioni certificate, l’Italia resta la nazione europea prima in Europa seguita da Francia( 171)
e da Spagna (139);
-1 milione e 840 tonnellate la quantità prodotta nel 2008 a indicazione geografica;
-5,3 miliardi di euro, il fatturato complessivo 2008 alla produzione;
-9,8 miliardi di euro, il fatturato complessivo nel 2008 al consumo;
-98.200 le aziende agricole e gli allevamenti;
-7.600 le strutture di trasformazione artigianali ed industriali.
L’Emilia-Romagna da sola detiene oltre il 40% del fatturato sia alla produzione che al consumo grazie alle
DOP: Parmigiano-Reggiano, Prosciutto crudo di PR, Mortadella di BO(Igp), eccc…
La provincia di Reggio Emilia come fatturato è al 5° posto dopo PR(1°), UD(2°), TN(3°) e MO(4°).
Fonte:www.qualivita.it
15
Nota 3
Carta d’identità dei Prodotti alimentari. Una battaglia di civiltà.
In Italia si consumano 50 milioni di cosce di maiale, genericamente trasformate in prosciutti crudi e in oltre 30
milioni di prosciutti cotti. Le cosce ITALIANE sono circa 13 milioni e quasi tutte trasformate in prosciutti crudi
DOP: Parma, Modena, San Daniele, Toscano, ecc… il resto ben 37 milioni proviene dall’estero. Senza storia, senza
riconoscibilità, senza identità. Non per questo non buono, anche se mai paragonabile all’eccellenza italiana;
ma perché si deve negare al consumatore il diritto di conoscere la storia di quel prodotto. Lo stesso dicasi con
il GRANO: importiamo il 60% del Grano Tenero ed il 30% del Grano Duro con buona pace delle nostre farine e
paste (spaghetti, penne,ecc…) italiane. Stessa situazione per il LATTE: l’Italia produce 8 milioni di tonnellate di
latte e ne importa 11. Perché il consumatore non deve sapere da dove viene il latte che è andato a comprare al
supermercato.
Nota 4
Orgoglio Identitario e Senso di Appartenenza.
PERCHE’ ANCORA ZERO! DENOMINAZIONI d’ORIGINE (DOP e IGP) “REGGIANE” relative al maiale e salumi a base
di maiale?
Salumi di Maiale DOP (DENOMINAZIONE d’ORIGINE PROTETTA – IGP (INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA)
Emilia Romagna
1) COPPA PIACENTINA DOP
2) CULATELLO di ZIBELLO DOP
3) PANCETTA PIACENTINA DOP
4) PROSCIUTTO di PARMA DOP
5) PROSCIUTTO di MODENA DOP
6) SALAME PIACENTINO DOP
7) SALAMINI ITALIANI CACCIATORA DOP
8) COTECHINO MODENA IGP
9) MORTADELLA BOLOGNA IGP
10) SALAME CREMONA IGP
11) ZAMPONE MODENA IGP
12) GRAN SUINO PADANO IGP
13) SALAME FELINO (PR) IGP
14) COPPA di PARMA IGP
In evidenza le DOP e IGP che si producono anche a RE
PRODOTTI TRADIZIONALI pubblicati su Gazzetta Regionale a BASE di SUINO
in ITALIA 22 in EMILIA ROMAGNA 5 a REGGIO EMILIA(in evidenza)
Elenco Prodotti Tradizionali con suino dell’Emilia Romagna
1) BEL e COT (RA)
2) BONDIOLA (FE)
3) CAPPELLO del PRETE (PC)
4) CICCIOLI (PC e RE)
5) COPPA ARROSTO (PC)
6) CULATELLO (PC)
7) FIOCCHETTO (PR)
8) FIOCCO di CULATELLO (PR)
9) LARDO, GRAS (PC)
10) PANCETTA CANUSINA (RE)
11) PORCHETTA (RN)
12) SALAMA da SUGO (FE)
13) SALAMA da SUGO di M.B. (FE)
14) SALAME all’AGLIO (FE)
15) SALAME di CANOSSA (RE)
16) SALAME FIORETTINO (RE)
17) SALAME GENTILE (PC)
18) SALSICCIA GIALLA FINA (MO)
19) SALSICCIOTTO alla PIACENTINA (PC)
20) SPALLA di SAN SECONDO (PR)
21) SUINO PESANTE (TUTTE)
22) ZUCCOTTO di BISMANTOVA(RE)
SALUMI DOP e IGP a base di MAIALE di Altre REGIONI
1) CAPOCOLLO di CALABRIA DOP
2) PANCETTA di CALABRIA DOP
3) PROSCIUTTO di CARPEGNA DOP (Pesaro)
4) PROSCIUTTO di SAN DANIELE DOP
5) PROSCIUTTO TOSCANO DOP
6) PROSCIUTTO Veneto Berico-Euganeo DOP
7) SALAME BRIANZA DOP
8) SALAME di VARZI DOP (PV)
9) SALSICCIA di CALABRIA DOP
10) SOPPRESSATA di CALABRIA
11) SOPRESSA VICENTINA DOP
16
12) VALLE d’AOSTA JAMBON de BOSSES DOP
13) VALLE d’AOSTA LARD d’ARNAD DOP
14) LARDO di COLONNATA IGP
15) PROSCIUTTO di NORCIA IGP
16) SPEECK dell’ALTO ADIGE IGP
17) CRUDO di CUNEO DOP (Prosciutto)
18) SALAME PIEMONTE DOP
19) SUINO CINTO TOSCANO DOP
20) CIAUSCOLO IGP (Marche)
21) PROSCIUTTO di SAURIS (UD) IGP
22) SALAME S. ANGELO (Sicilia) IGP
SCUOLA
Assessore Andrea Carletti
Diamoci al gioco.
Con tanto entusiasmo e soddisfazione si è
conclusa l’esperienza del Campo Giochi a
Bibbiano. Anche quest’anno la gestione del
servizio è stata affidata alla UISP di Reggio
Emilia e possiamo dire che i risultati sono
stati più che soddisfacenti. Uno staff educativo molto qualificato e 220 ragazzi, suddivisi in gruppi omogenei per fasce di età,
hanno dato vita a otto settimane di attività.
Il Campo Giochi, infatti, ha funzionato dal
7 giugno al 30 luglio, le mattine dal lunedì
al venerdì, presso il Campo Sportivo Comunale Bedogni: una sede ideale all’aria
aperta per sviluppare il progetto della UISP
“Diamoci al Gioco” e per la quale dobbiamo ringraziare l’associazione sportiva Termolan. La nuova proposta estiva ha avuto
come obiettivo di stimolare “il senso d’insieme” tra i giovani, utilizzando la pratica
motoria come canale di comunicazione ed
interazione. Oltre allo sport i ragazzi hanno
molto apprezzato anche le numerose attività di atelier di riuso creativo del materiale
di riciclo. Ogni settimana, inoltre, un’uscita:
fattoria didattica, Compiano di Canossa e
la magia della natura, escursione al parco
Cerwood, piscine all’aperto del territorio.
Dal Consiglio
di Istituto.
In qualità di membro del Consiglio d’Istituto comprensivo Bibbiano/ Montecchio,
dopo il primo anno di attività, vorrei far
partecipi i cittadini Bibbianesi di alcune
considerazioni. Innanzitutto va sottolineata
la grande e costante attenzione da parte
dell’Amministrazione Comunale alla scuola, che ha reso possibili progetti di qualificazione scolastica in diversi ambiti e riguardanti tutti i plessi, dall’ infanzia alla media.
Auspichiamo che il sostegno a tali iniziative
possa continuare: siamo infatti preoccupati per il futuro, consapevoli delle crescenti
difficoltà dei Comuni a garantire i servizi
in essere.
Desideriamo informarvi anche della situazione relativa alle nuove classi per il prossi-
mo anno scolastico.
Alla scuola primaria di Fossa, visto il buon
numero di iscrizioni, si formeranno quattro
classi prime: due a modulo e due a tempo
pieno, anche alla scuola secondaria si sono
formate quattro classi, grazie anche alla
richiesta inviata al Comune, concordata e
firmata dal Sindaco e da molti genitori.
E’ questa l’occasione per ringraziare tutti
coloro che hanno devoluto il 5 per mille
al Comune di Bibbiano, destinato alla scuola. Per coordinare tale iniziativa, per la prima volta, si sono incontrati l’assessore ed
i rappresentanti dei genitori di ogni ordine
e grado delle scuole presenti sul territorio
bibbianese, in un clima sereno e costruttivo. Cogliamo inoltre l’occasione dello spazio sul giornale per rivolgere un saluto, un
ringraziamento, oltre ad un augurio di buon
lavoro al dirigente scolastico uscente Dott.
Lorenzo Lotti. Ugualmente rivolgiamo
un cordiale benvenuto al nuovo dirigente,
Dott. Giuliano Pisi, del quale possiamo
leggere a lato una sua gradita lettera indirizzata alle famiglie e agli amministratori.
Continueremo certamente anche con lui a
collaborare per il bene degli alunni e delle
famiglie. Invitiamo fin da ora il Dott. Pisi
a presenziare alla ormai tradizionale festa
della Scuola che si terrà a Fossa Sabato 25
settembre 2010 ad inizio anno scolastico:
sarà un’occasione di reciproca conoscenza
per tutti. Auguro un buon anno scolastico
ad alunni, insegnanti, genitori, personale
amministrativo ed ausiliario: sia per tutti un
periodo di crescita e di condivisione in un
ambiente sereno.
Paola Tognoni
Presidente del consiglio di istituto
Il secondo libro
di Neria Secchi.
Venerdì 28 maggio 2010 ha avuto luogo la
presentazione del secondo libro di Neria
Secchi “Gnec- Una storia della Val d’Enza”. Nella bella cornice del cortile interno
della scuola primaria “Neria Secchi” sono
intervenuti il Sindaco Sandro Venturelli,
l’Assessore Andrea Carletti, il prof. Renzo
Barazzoni, i dirigenti scolastici Lorenzo
Lotti e Nanda Baldi, l’editore Athos No-
bili, il pres.del Consiglio d’Istituto Paola
Tognoni. I relatori hanno messo bene in
evidenza la figura di Neria, il suo amore per
la storia e l’indagine storica volte a far scaturire interesse e motivazione nei ragazzi.
Gli intervalli narrativi e musicali sono stati
curati da Vanna Zuelli e Pier Paolo Curti.
Il libro vede in primo piano l’amicizia tra
Gnec e il Cich, nata in un rustico casolare
nei pressi di San Polo d’Enza durante la
prima guerra mondiale che, oltre a milioni di vite umane, ha divorato anche quella del padre di Gnec che diventa erede di
un profondo orrore per l’inutile macello.
Sensibile a questa crudele pedagogia della
storia, Cich matura il proprio carattere già
temprato alla scuola del lavoro quotidiano
nella stalla, nei campi, seguendo il corso
delle stagioni e della produzione agricola.
A fine guerra Gnec viene allontanato dalla
famiglia. Ma ecco la conclusione trionfale
del racconto di Neria: l’amico perduto e
a lungo rimpianto da Cich riappare in un
Primo Maggio, quando la Reggio Ciano riversa a San Polo una schiera di lavoratori
in festa, inneggianti a Camillo Prampolini,
il nume tutelare del proletariato reggiano
di cui Gnec finalmente si riconosce parte
militante Il libro contiene molti documenti
d’epoca, che lo rendono particolarmente
interessante anche ad un pubblico adulto,
che può riconoscervi luoghi , personaggi
e momenti del proprio paese appartenenti
al passato. Il gruppo “Gli amici di Neria”
esprime la propria soddisfazione per la riuscita dell’evento, resa possibile dalla sensibilità e dal contributo dell’Amministrazione
Comunale di Bibbiano,del Conad Bibbiano,
della gelateria La Perla di Bibbiano e della
ditta Calf di Montecchio.
I componenti si propongono di continuare
a valorizzare l’amica e collega, nella certezza che ciò vada a favore dell’arricchimento
culturale della scuola a lei intitolata e di
tutto il paese.
Scuola Primaria Secchi:
Premio Andersen 2010.
Ci uniamo all’Istituto comprensivo di Montecchio Emilia nel congratularci con Matteo Razzini, genitore di un alunno di prima
17
anno scolastico 2009/2010
della
Scuola
primaria Neria
Secchi, per il
prestigioso premio “H. C. Andersen baia delle favole”, vinto
con la fiaba inedita “Esco così
mi perdo”: storia di un calzino
spaiato che trova
il suo posto nel
mondo diventando il burattino a mano di un bambino.
Questa la motivazione con cui la Giuria ha conferito il prestigioso riconoscimento letterario: “Fiaba dall’apparente nonsense rivela ricercatezza e intrigo
narrativo e fa emergere in modo brioso
l’unicità e l’identità del protagonista”.
Una conclusione
e una partenza.
Il 31 agosto 2010 termina, causa trasferimento, la mia collaborazione in qualità di
Dirigente Scolastico con l’Istituto Comprensivo di Montecchio e Bibbiano. Si
tratta di una collaborazione durata tre anni,
nel corso dei quali molte cose sono cambiate, e rapidamente, nel sistema-scuola di
Bibbiano: cercando un titolo per questo saluto avevo anche pensato a “Una scuola in
cammino… a passo di corsa”; sarebbe stato
ugualmente azzeccato.
In primis, la scuola dell’infanzia statale. Da
una scuola a sezione unica (anno 20072008), collocata in un’ala della scuola media,
a una scuola completa sotto ogni profilo:
tre sezioni, collocate in uno splendido contesto edilizio, con un atelier e un gruppo di
insegnanti competenti che hanno costruito,
nel corso degli anni, un percorso di identità
del servizio educativo che risulta ben chiaro
a chi porta quotidianamente i propri figli in
questa scuola.
La scuola primaria Neria Secchi, nei tre
18
anni, ha cambiato orari (ora di inizio delle
lezioni), organizzazione del tempo normale
(solo mattino), funzionamento del servizio
pre-scuola (dotazione di spazi appositi, arredati ad hoc), dimensioni (siamo arrivati a
un totale di 19 classi, 10 a Tempo Pieno e
9 a Tempo Normale), mantenendo alto il
livello della didattica e una costante attenzione all’importanza dei valori civili, dello
sviluppo dell’autonomia personale, del senso di responsabilità, dei percorsi educativi
grazie ai quali i bambini imparano a “stare
al mondo”.
Per ultima, la scuola media Dante Alighieri,
dove, a partire dal primo settembre, saranno istituite quattro classi prime. Gli insegnanti opereranno in contesti che permetteranno una più agevole personalizzazione
dei percorsi di apprendimento e una maggior cura di ogni singolo allievo.
A Bibbiano il metodo di lavoro è stato quello della collaborazione istituzionale: Istituto
Comprensivo e Amministrazione Comunale hanno proceduto insieme, affrontando
insieme i problemi che si incontravano e
fornendo, di comune accordo, la migliore
risposta possibile ai bisogni dei bambini e
delle famiglie.
Porterò con me sia la memoria del lavoro
fatto sia il segno dell’incontro con una persona che, nelle funzioni di presidente del
Consiglio di Istituto, molto ha fatto e molto
ha dato (M.M.).
Per finire, alcuni auguri: al nuovo Dirigente Scolastico, dott. Giuliano Pisi, agli amministratori locali e impiegati dell’ufficioscuola del Comune di Bibbiano, a tutti gli
insegnanti, affinché l’anno scolastico imminente possa loro riservare soddisfazioni e
il senso di riuscita che proviamo ogniqualvolta vediamo crescere i nostri alunni fino
al momento in cui “spiccano il volo” e costruiscono autonomamente il loro percorso
di vita.
Lorenzo Lotti
Nell’assumere la dirigenza dell’I.C. di Montecchio
Emilia comprendente le scuole Dante Alighieri,
Neria Secchi, e la Scuola dell’Infanzia del territorio di Bibbiano, esprimo la soddisfazione di poter
lavorare in un contesto sociale, economico e culturale
Immagini de “La città partecipata”
che credo di conoscere ed apprezzare.
Sono certo che, per quanto riguarda peculiarità e
relativa gestione dei singoli plessi, potrò trovare pie
na collaborazione sia negli operatori della scuola,
per entrare al più presto nei meccanismi che sovraintendono all’offerta educativa e culturale, sia
nelle istituzioni e negli amministratori comunali.
Credo infatti che la scuola sia uno dei cardini che
contribuisce a promuovere, in modo corretto e proficuo, la collaborazione tra ambiti sociali quali famiglia, istituzioni nazionali, amministrazione locale
e, più in generale, società civile.
Mi auguro che l’impegno profuso andrà a vantaggio delle giovani generazioni che sperimentano e
rafforzano nella scuola, oltre ai fondamenti della
conoscenza, le basi della convivenza e dei rapporti
sociali.
Giuliano Pisi
L’augurio di inizio Anno
dell’assessore Carletti.
Desidero rivolgere gli auguri di un buon lavoro agli insegnanti, a tutti gli operatori delle scuole pubbliche e private di Bibbiano, ai
bimbi, ai ragazzi e alle loro famiglie.
Ci attende un periodo difficile, grazie ad un
Governo molto abile a tagliare risorse alla
scuola e a scaricare sui Comuni la propria
incapacità di risolvere i tanti problemi che
ogni giorno i cittadini devono affrontare.
Nonostante queste difficoltà continueremo
a lavorare, come sempre, per una scuola
di qualità, accogliente, luogo di apprendimento e relazione, capace di promuovere
conoscenze e stimolare la creatività dei
ragazzi; lo faremo attraverso il metodo del
confronto con i genitori e tutti i soggetti
coinvolti; un metodo che ci ha permesso,
insieme, di raggiungere importanti risultati,
ai quali non vogliamo rinunciare.
Un ringraziamento al dirigente scolastico
uscente, dott. Lorenzo Lotti, per la proficua
collaborazione che ha contraddistinto questi anni di lavoro ed un sincero benvenuto
al nuovo dirigente scolastico dott. Giuliano
Pisi.
Le belle stagioni del Centro Diurno.
Grazie agli operatori del centro diurno e del
servizio di assistenza domiciliare per la professionalità, la competenza e la sensibilità
che dimostrano ogni giorno nel prendersi
cura di quasi 100 anziani.
Grazie ai tanti volontari dell’Auser per la
loro generosità
Grazie ai medici di medicina generale per la
costante e qualificata collaborazione
Non faremo mancare il nostro sostegno
SOCIALE
Assessore Andrea Carletti
per continuare a garantire servizi innovativi
e di qualità in grado di rispondere ai bisogni
degli anziani e delle loro famiglie.
Carnevale
13 e 20 aprile: in biblioteca con i bambini “una volta giocavo così”…
storie di quando nonno “l’era putìn”
3 Maggio: 100 anni Bice
15 Maggio-29 Maggio:
Soggiorno A Bellaria
4 GIUGNO: “STORIE DI PANE E D’ACQUA”
FATTORIA SCALABRINI
pomeriggio in fattoria con il Teatro dell’Orsa
un tempo per far festa insieme, per ascoltare storie e racconti,
per condividere i frutti del progetto con nonni e bambini
e presentare il libro “Storie di pane e d’acqua”
19 Settembre:
anteprima
mostra
fotografica fiera
di settembre
19
20
21
Avis Bibbiano in festa!
Un caloroso saluto a tutti i bibbianesi in
occasione della Fiera annuale del paese, in
particolare ai nostri donatori! Dopo una
calda estate è tempo di tornare a donare
in previsione del prossimo prelievo di
Ottobre!
Il sangue è una fonte di vita rinnovabile:
lo si può donare regolarmente senza alcun
danno poichè l’organismo lo reintegra.
Con le donazioni periodiche e regolari,
i donatori di sangue hanno la garanzia di
un controllo costante del proprio stato
di salute, grazie alle visite mediche e agli
accurati esami di laboratorio eseguiti ad ogni
prelievo. Quando si perde molto sangue e
non si riesce più a produrne a sufficienza,
funzioni indispensabili per la vita vengono
a mancare: è in queste situazioni che c’è
bisogno di unità di sangue e di plasma. Il
sangue non è riproducibile in laboratorio:
dipende esclusivamente dalla donazione, un
gesto gratuito e volontario!
In questo articolo vogliamo rivolgere un
pensiero ed un ringraziamento particolare
a quei donatori che nel rispetto delle nuove
normative regionali sui limiti di età per
la donazione di sangue intero (dai 18 ai
65 anni e con deroga massima 67 anni)
non possono più donare: restano parte
integrante della grande famiglia Avis!
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti
coloro che si sono adoperati nell’ottima
riuscita della Festa Annuale dell’Avis
bibbianese svoltasi presso il Parco La
Manara nei giorni 12-13 giugno 2010:
donatori, volontari, amici e il Parco stesso
per l’ospitalità e l’ottima cucina!
Parlando della festa un doveroso
ringraziamento va allo sponsor BCC
BANCA
REGGIANA
della
sede
22
di Bibbiano che ci ha sostenuto per
quest’occasione (ogni anno cerchiamo
nuovi sponsor tra le aziende bibbianesi!).
Vorremmo
ringraziare
la
ditta
TECHNOFORM nella persona del
Sig. Gisberto Rocchi che ci dà la gentile
concessione dei locali dove è presente la
nostra sede attuale.
Inoltre ringraziamo l’azienda agricola
ARDUINI che dona porte della quota
ricavata dalla vendita del latte fresco
alle diverse associazioni di volontariato
bibbianesi, tra cui anche la nostra.
Ricordiamo inoltre che la CALYPSO LIFE
CLUB pratica uno sconto particolare a tutti
i donatori.
Vi aspettiamo al nostro stand alla Fiera di
settembre all’interno delle scuole medie di
Bibbiano!
PROSSIMO PRELIEVO:
DOMENICA 10 OTTOBRE 2010
PRESSO LA NOSTRA SEDE DI VIA
TARANTELLI NR 6 DI BARCO.
Pubblichiamo l’elenco dei donatori premiati
durante la festa del 12-13 giugno.
DISTINTIVO RAME
(EX BENEMERENZA)
ALEOTTI SIMONE – BARAZZONI
DUCCIO FERMO TEODULO
–
FERRARI VERUSCA – REGGI ILARIA
– REVERBERI ALESSANDRA – SAPIA
FRANCESCO SPIEZIA MARIO
DISTINTIVO ARGENTO
(EX MEDAGLIA DI BRONZO)
CATTANI ALBERTO - CHAABANE
LOFTI - COSTOLI ROCCO - DI
LENA ELISA MOSCATELLI DARIO NOCERA ANNA MARIA - PAPOTTI
EVITA DISTINTIVO ARGENTO DORATO
(EX MEDAGLIA D’ARGENTO)
MANTOVI FRANCESCA
DISTINTIVO D’ORO
(EX MEDAGLIA D’ORO)
CARAMASCHI
ANDREA
CASSINADRI CAMILLO
- COCCI
MAURO - GILIOLI
DANIELE
Il Presidente Uber Dallasta
Look
& Solidarietà
Iniziativa del “Comitato Impresa Sensibile
CNA Val d’Enza”
DOMENICA
19 SETTEMBRE 2010
Dalle ore 9,00 alle 19,00
Presso gli STAND della FIERA di
BIBBIANO
Look & Solidarietà
Manifestazione di impegno sociale, solidarietà
e professionalità, per raccogliere fondi in
favore della:
1. Scuola dell’infanzia statale di Baco a
Bibbiano, per l’acquisto di attrezzatura
informatica per la didattica;
2. del Servizio associato di Protezione Civile
Val d’Enza per l’acquisto dei dispositivi di
protezione individuali dei Volontari;
3. borse di Studio per valorizzare il
Volontariato da destinare agli studenti della
Val d’Enza.
Le motivazioni dell’iniziativa del “Comitato
Impresa Sensibile”
Ancora una volta “BIBBIANO PRODUCE”,
Fiera
a
carattere
prevalentemente
commerciale, diventa, grazie alla sensibilità
di professionisti e numerosi sponsor
targati CNA, un appuntamento votato alla
solidarietà, all’impegno sociale e alla ricerca
di una maggiore sensibilità e qualità per il
territorio.
Acconciatori ed estetiste di Bibbiano con la
collaborazione di sponsor e aziende sensibili
associate alla CNA Val d’Enza, saranno
a disposizione dei visitatori per tutta la
giornata di DOMENICA 19 SETTEMBRE
2010. Dalle ore 9 alle 19, all’interno di un
apposito stand, si porranno al servizio di tutti
coloro che vogliono ritoccare, rinnovare o
trasformare la propria immagine. Chiunque
potrà utilizzare l’abilità e l’esperienza di
collaudati professionisti che hanno accettato
di operare per una lodevole finalità. Tutto il
ricavato dell’iniziativa, come tutti gli anni, sarà
devoluto in favore della Scuola dell’infanzia
statale di Baco a Bibbiano, per l’acquisto
di attrezzatura pedagogica di informatica,
del Servizio associato di Protezione Civile
Val d’Enza per l’acquisto dei dispositivi di
protezione individuali dei Volontari, e borse
di Studio per valorizzare il Volontariato da
destinare agli studenti della Val d’Enza.
Pensiamo che questa nuova iniziativa, ricca
di contenuti, con numerose ditte partecipanti
e un continuo entusiasmo sia il modo
migliore per coniugare il ruolo dell’impresa
nell’economia alla sua possibile funzione
sociale.
I servizi educativi a Barco di Bibbiano per
rispondere a nuove esigenze dovuto al
trend demografico dei nati degli ultimi anni
e le liste d’attesa nei servizi esistenti hanno
indotto l’Amministrazione di Bibbiano
all’ampliamento dell’offerta alle famiglie,
attraverso la realizzazione a Barco in Via De
Gasperi del nuovo Polo educativo 0-6 anni.
Un’altra caratteristica che ha contraddistinto
la realizzazione è stata la condivisione del
progetto con tutti i soggetti interessati, come
i genitori, gli insegnati, il personale ausiliario e
gli uffici comunali competenti. I nuovi servizi
educativi per l’infanzia, che hanno iniziato
nel 2008, sono stati caratterizzati in termini
di eccellenza qualitativa della realtà reggiana.
Nel 2010 proprio per migliorare ancora di
più lo svolgimento delle attività didattiche e
le relative programmazioni e documentazioni
si concorre all’acquisto di un computer
portatile con masterizzatore, un proiettore,
una stampante con scanner e una rilegatrice
elettrica.
Un contributo all’attività del “Servizio
associato di Protezione Civile Val d’Enza”
per l’acquisto dei dispositivi di protezione
individuali dei Volontari.
Partendo dal fermo convincimento che
la gestione del territorio deve coinvolgere
in termini di positiva sinergia operativa le
Amministrazioni locali ed i cittadini, in Val
d’Enza si è intrapresa già da alcuni anni
una proficua collaborazione. L’esperienza
maturata in questi anni nell’ambito della
Protezione civile e delle attività di supporto
alla Polizia Municipale è un chiaro esempio
di come il coinvolgimento e la partecipazione
dei cittadini consenta di raggiungere
obiettivi importanti. Visto che le attività
istituzionali vengono espletate sulle strade
con conseguenti rischi per l’incolumità
dei Volontari, l’Unione “Val d’Enza” ha
ritenuto doveroso acquistare dei dispostivi
di protezione individuale (giubbini ad alta
visibilità-palette per segnalazione-fornitura
apparati radio) per rendere sicuri i servizi svolti
in collaborazione con la Polizia Municipale.
Nei prossimi mesi, verrà sottoscritta dalle
Associazioni di Volontariato e dal Presidente
dell’Unione Val d’Enza una importante e
significativa convenzione che disciplina in
modo organico le forme di collaborazione.
Preme sottolineare la valenza sociale di queste
esperienze che devono essere sostenute ed
accompagnate lungo un
SOLIDARIETÀ
percorso che non è facile né scontato. La
scommessa più grande è quella di coinvolgere
le giovani generazioni e di trasmettere la
consapevolezza che una società si governa
positivamente e democraticamente solo grazie
alla fattiva collaborazione dei cittadini che così
facendo diventano protagonisti di piccoli,
ma significativi momenti, di vita quotidiana.
Purtroppo, le difficoltà che incontrano
Enti locali nel reperire le necessarie risorse
economiche, rischiano di rendere inefficace
questa nuova organizzazione. Solo grazie ad
attente azioni di sostegno, come la nostra, si
potranno garantire importanti servizi di tutela
dei cittadini.
Contributo per assegnare “Borse di Studio
per valorizzare il Volontariato” da destinare
agli studenti della Val d’Enza.
Una parte dei contributi raccolti saranno
destinati a due borse di studio da destinare
agli studenti delle superiori dell’Istituto
Scolastico della Val d’Enza “Silvio D’Arzo”.
In una società complessa e dinamica, la
qualità dell’economia va di pari passo, e
non è separabile, dalla qualità sociale. La
combinazione qualità dell’economia e
dell’offerta sociale è decisiva nei sistemi
d’impresa, nei distretti come la Val d’Enza.
Coniugare il ruolo dell’impresa nell’economia
alla sua possibile funzione sociale. Il mondo
dell’artigianato, del commercio e della
piccola impresa è meglio predisposto rispetto
alla grande impresa a impegnarsi anche
personalmente per il sociale. Il Comitato
“Impresa sensibile CNA Val d’Enza” lavora
per sostenere e promuovere la funzione
sociale nel territorio dove opera l’impresa e
partire dalla scuola dove usciranno i futuri
cittadini di domani del nostro territorio, farli
lavorare su progetti mirati di volontariato
aiuta a raggiungere questi alti obiettivi sociali.
Come contribuire, i contributi si raccolgono
presso:
STAND di BIBBIANO, DOMENICA 19
SETTEMBRE 2010
CNA Montecchio Emilia – Via Caduti
dell’Arma, 1 tel. 0522.866646
Nella Foto: “Comitato Impresa Sensibile CNA Val d’Enza,
edizione 2009, durante la consegna del contributo di € 7.000 al
Polo Scolastico Comunale a Barco di Bibbiano.
I tre progetti che gli imprenditori
sensibili finanziano:
Contributo di attrezzature informatiche per la
didattica per la Scuola dell’Infanzia Statale di
Barco di Bibbiano.
23
Volontariato,
una bella storia.
Volontari si nasce ma c si può anche
diventare.
Il volontariato è un dovere sociale
ma vivendo in un’epoca dove si va
frettolosamente, non ci possiamo
permettere di riflettere a lungo su un
dettaglio che può diventare cosa molto
preziosa. Ma la stampa è un grande
tempio dal quale, oltre alla robaccia,
possiamo
raccogliere
informazioni
interessanti e cominciare dalla cultura
che anche generalizzata è l’arma per un
nuovo domani. Soffermatevi a leggere
anche le informazioni che riguardano
il volontariato e
fatene tesoro. Diceva James Joyce,
famoso scrittore olandese: “Mentre tu
hai una cosa, questa può esserti tolta,
ma quando tu la dai, ecco, l’hai data.
Nessun ladro te la può rubare. E
allora è tua per sempre.
”Nel donare si prova tanta soddisfazione,
è vero ci vuole anche tanta pazienza che
a volte è amare, ma il frutto è così dolce!
Non facciamo però i super eroi, dobbiamo
salire le scale, non saltare per arrivare a
degli obiettivi soddisfacenti, impariamo
anche nel volontariato a scegliere la cosa
più adatta al nostro temperamento e
che non faccia a pugni con gli impegni
familiari, saremo così sicuri di proseguire
a lungo nella nostra scelta.I volontari
in Italia sono 826mila, circa 1,37%
degli abitanti mentre si contano 21mila
associazioni impegnate per lo più nel
settore socio-assistenziale, ma anche
in ambiti come la protezione civile e
24
la tutela dell’ambiente. Tra gli 826mila
volontari italiani il 54% è composto da
uomini, il 46% da donne di età compresa
tra i 30 e 54 anni.Le donne hanno la
possibilità di occuparsi di volontariato
in età giovanile e poi in età matura
quando i figli sono già cresciuti.
Uomini e donne esprimono un tipo
di volontariato diverso; i primi si
dedicano in particolare agli interventi
così detti di “emergenza”, mentre le
donne si spendono di solito in tutti
quei lavori di cura molto delicati, in
contesti di estrema povertà e di forte
disagio sociale, più complessi ma meno
visibili. Tra le associazioni d maggior
rilievo in Emilia troviamo l’AUSER,
che è impegnata a promuovere
l’invecchiamento attivo degli anziani
e a far crescere il loro ruolo nella
società. Nata nel 1989 per iniziativa della
Cgil e del sindacato dei pensionati SpiCgil, si pone di contrastare ogni forma
di esclusione sociale. Attualmente conta
300.000 iscritti ed ha oltre 1500 sedi in
tutta Italia.
L’AUSER di Bibbiano è in piazza
D. Chiesa, 2 – tel e fax 0522
223236.L’attuale
Presidente
è
CERIOLI GIOVANNI
L’AVO
(Associazione
Volontari
Ospedalieri) rappresenta una delle
più importanti e riconosciute realtà nel
settore socio-sanitario.È stata fondata
nel 1975 dal prof. Erminio Longhini,
primario ospedaliero, e ben presto si è
estesa su tutto il territorio nazionale. A
Reggio Emilia nasce nel 1984, i requisiti
per diventare volontario AVO:
• aver compiuto 18 anni di età e non avere
superato i 75
• garantire la disponibilità a svolgere
un turno settimanale di 2 ore e mezzo
(mattino o pomeriggio) • partecipare agli incontri formativi e
informativi
• frequentare il corso di formazione
AVO
Per informazioni:
Segreteria AVO di Reggio Emilia,
v.le Umberto I, 50 - tel e fax 0522
296512L’attuale Presidente è l’avv.
CORRADO GRAPPI
La Croce Rossa, Henry Dunant,
questo è il nome del suo fondatore e
ispiratore dei principi che sono alla base
dell’Associazione.Nel 1859 Dunant, per
questioni di affari si trova in Lombardia,
il caso vuole durante la battaglia di
Solferino nei pressi di
Mantova.
Impressionato dal numero
dei morti e dalla disorganizzazione nel
recupero dei feriti, scelse di partecipare
all’opera di soccorso. Da lì partì nel
1863 il “Comitato internazionale per il
Soccorso ai Feriti di Guerra” che nello
stesso anno diventerà Croce Rossa. Il
simbolo: la croce rossa in campo bianco è
un omaggio alla patria del suo fondatore
la cui bandiera era identica ma con i colori
invertiti, la Svizzera. Sul nostro territorio
abbiamo un referente a Canossa, p.za
Matilde di Canossa, 1 – tel 0522 878445
fax 0522 878181Commissario MAURO
FONTANA Nel prossimo numero, la
rubrica “Volontari si nasce ma ci si
può anche diventare” continua…
a cura di
Adriana Toffanetti
Calypso, un’eccellenza
di Bibbiano.
CALYPSO LIFE CLUB: sport,
salute e benessere per tutti
Il centro sportivo Calypso Life Club
ripropone, a partire da settembre e
come ogni anno, i numerosi corsi rivolti
a bambini, ragazzi ed adulti.
Differenti sono le alternative che
potranno soddisfare i più piccoli e i
giovani.
La SCUOLA NUOTO con corsi di
scoperta dell’acqua per bimbi da 0 a
3 anni accompagnati da un genitore,
corsi di ambientamento per imparare
a familiarizzare con l’elemento
acqua attraverso il gioco, imparare a
controllare la respirazione e galleggiare
e per i più grandi corsi di nuoto nella
vasca da 25 metri per apprendere e
perfezionare gli stili.
La SCUOLA di DANZA con due
diverse
proposte:
l’intramontabile
danza
classica con corsi che partono dal gioco
danza per i più piccoli fino ad arrivare
all’apprendimento accademico per gli
appassionati, e l’innovativo e divertente
hiphop che ha riscontrato un notevole
successo tra bambini e ragazzi.
La SCUOLA DI KARATE arte
marziale di origine giapponese
caratterizzata da tecniche di pugno e di
calcio finalizzata alla padronanza e al
miglioramento del corpo, della mente
e dello spirito, ideale per educare il
carattere dei bimbi più timidi così come
dei bimbi più agitati.
Per gli adulti Calypso offre corsi di nuoto
in diverse fasce orarie differenziati per
livello tecnico, corsi di yoga, pilates,
boxe, karate e balli caraibici, corsi di
fitness e acquafitness; attività e pacchetti
specifici sono pensati per
gli over 60, per donne in
gravidanza e per disabili.
Tantissime altre novità sono in
cantiere per il 2011….ti aspettiamo!
Per informazioni: 0522 240157
www.calypsolifeclub.it
Calypso Life Club
via Monte grappa 3/a Bibbiano
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Tempo libero.
Le sane proposte del G.E.B.
uest’anno il nostro obiettivo è offrire, a chi
avrà la compiacenza di venire a visitare il
nostro Stand, suggerimenti e proposte per
vestire di nuovo il tempo libero con un
sano ritorno all’antico, a ciò che l’uomo,
dai primati in poi, ha sempre fatto prima
per necessità ed ora per diletto e cioè
stare all’aria aperta, in mezzo alla natura,
ciascuno secondo le proprie capacità.
Le nostre iniziative si svolgono in tutti i
periodi dell’anno partendo dall’inverno con
sci da fondo, ciaspole o ramponi, poi sui
“tiepidi” sentieri liguri, per tornare con la
primavera al Basso Appennino. Quando
la stagione avanza attraversiamo le valli,
saliamo sui versanti ed i crinali alpini di
alta quota e a volte ne scendiamo i fiumi a
bordo di gommoni per emozionanti rafting
o ne percorriamo le tranquille piste ciclabili.
I più esperti si cimentano in Ferrate su
adrenalinici sentieri attrezzati, ma per
tutti e per tutte le età, ci sono le uscite per
famiglie, i Corsi di Nordic Walking e le
Camminate in Libertà con la tecnica del
Nordic Walking.
Cerchiamo di accontentare il corpo, ma
anche lo spirito proponendo serate di
Conferenze e Proiezioni di Audiovisivi
che ci fanno viaggiare con gli occhi ed il
pensiero nei luoghi più belli del mondo,
con immagini che e a volte ci toccano il
cuore perché altamente poetiche o perché
mostrano la cruda realtà.
Il nostro motto è sempre:
“CAMMINARE IN COMPAGNIA PER
26
CONOSCERE E CONOSCERCI”
ed è questo lo spirito che ha animato noi
del G.E.B. nell’appoggiare un Progetto
portato avanti dal Comune di Bibbiano con
la collaborazione del corpo insegnante della
Scuala Elementare di Bibbiano, finalizzato
ad avvicinare i ragazzi alla vita all’aria
aperta ed alla riscoperta dell’ambiente che
li circonda.
La prima uscita è avvenuta il 28 Maggio,
quando gli alunni di tre classi del quinto
anno, sono stati accompagnati in una
“scampagnata” fino a località “La Mòja”,
dalle loro maestre e dai volontari del
G.E.B. che hanno prestato il loro supporto
logistico nella individuazione dei sentieri
ed hanno fatto da “apripista” per questo
bellissimo insieme colorato, vociante e
vivace, cercando che di soddisfare nel
modo migliore le tante domande e curiosità
degli alunni.
Siamo partiti dalla Scuola Elementare della
Fossa e, debitamente tutelati dai Vigili
del Gruppo Val d’Enza (cui va rivolto
un ringraziamento speciale), abbiamo
attraversato il paese fino in località
Corniano. Da qui, grazie al permesso dei
proprietari dei terreni, ci siamo immessi
sulle carrarecce fino a raggiungere la località
di Montefalcone con il suo bellissimo
complesso purtroppo non agibile.
Dopo qualche cenno storico/artistico
sull’edificio, lo abbiamo aggirato e ripresi
sentieri del basso Appennino in piena
esplosione vegetativa. Fiori di campo ed
erbe selvatiche sono stati i comprimari
di una necessariamente breve lezione
di botanica, poi siamo giunti là dove le
Argille emergono prepotentemente dalla
vegetazione con tutto il loro carico di
fossili, di vita primordiale e di evoluzione
geologica.
Ovviamente questo è stato il pezzo forte
della giornata, l’argomento che ha più
attirato l’attenzione dei ragazzi, anche
se ormai stanchi per la camminata non
abituale per la maggior parte di loro. (km.
percorsi circa 9).
Dopo una breve sosta per dar fondo alle
riserve di cibo ed acqua, ci siamo recati in
località Monticelli di 4 Castella presso il
Parco “Il Melograno”, dove un pulmino
scolastico era disponibile per riportare i
ragazzi a Bibbiano.
Giornata interessante che ha visto
trasformare un’iniziale diffidenza dei
ragazzi verso persone sconosciute e che si
presentavano con abiti non convenzionali,
con zaini, scarponi e bastoncini, in
un’interessata e sincera curiosità per
argomenti per loro non consueti e spiegati
in modo non scolastico, ma da chi vive in
prima persona l’ambiente in tutte le sue
varie sfaccettature.
Grazie a tutti, Vi aspettiamo per
chiacchierare insieme di questo ed altro
ancora.
Anche senza
risorse...
Anche senza risorse proposte culturali
e divertimento non mancano!
Torna la prosa (…. e non solo) al
Teatro Metropolis!
Nonostante i tagli ai capitoli di spesa,
conseguenti al taglio dei trasferimenti
statali, l’Assessorato alla cultura, grazie
alla grande disponibilità delle Compagnie
teatrali coinvolte, ha predisposto un
cartellone anche per l’imminente nuova
stagione, dando così la possibilità ai
bibbianesi di vivere il teatro. A partire da
ottobre saliranno sul palcoscenico le più
rinomate compagnie del nostro territorio,
ma non solo! Ad aprire le scene gli allievi
della scuola di Teatro Mamimò, con lo
spettacolo La Zia di Carlo, che vedrà
la partecipazione di attori protagonisti
nell’indimenticabile Bibbiano Blues. Non
mancherà la compagnia della regina delle
scene Liliana Boubè con due spettacoli,
uno a novembre ed uno dedicato alla festa
delle donne. Ci sarà il gradito ritorno,
dopo il successo della precedente rassegna,
della compagnia del Teatro Distillato, con
lo spettacolo “La cena dei cretini”. La
Compagnia della Chiocciola proporrà il
divertentissimo “Prognosi riservata”.
Ad arricchire il cartellone nella stagione
2010/2011 avremo due appuntamenti
musicali: le danze popolari del Folk Atelier
e uno stratosferico e coinvolgente musical
del Let’s dance.
Maggiori informazioni sono disponibili presso il
teatro Metropolis (0522/882769) e presso la
Biblioteca Comunale (0522/253230 - 31)
Tornano i pomeriggi in biblioteca per i
più piccoli.
Tanti saranno gli appuntamenti per i più
piccoli, finalizzati alla promozione della
lettura ma anche al sano divertimento:
BIBLIOBABY, incontri per mamme
e bimbi da 6 a 36 mesi, con i quali si
presenterà la sezione della biblioteca
destinata alle prime letture; ALLA
SCOPERTA DEL MONDO DEI PIÙ
PICCOLI, letture animate per bimbi da 2
a 3 anni; LE MANI DELLA FANTASIA,
letture e laboratori creativi per bimbi da 3 a
8 anni; COCCOLE PER LE MAMME,
incontri e laboratori per le mamme presenti
e future!; ABC? DOREMI! ..giochiamo
con la musica
L’ottagono per gli artisti locali
Grande successo di partecipazione e di
critica hanno avuto le mostre di fotografia
e di pittura contemporanea organizzate
da artisti del nostro territorio. Sono stati
ospiti dello spazio espositivo il Gruppo
fotografico di Barco, grazie al quale il
Comune, per la prima volta, ha partecipato
alla rassegna “Fotografia Europea”,
Gabriella Badodi con la personale di
acquerelli “Trasparenze”, Simona Rei, che
ha esposto “Giù la maschera”, un’autentica
esplosione dei sensi e della passione; la
mostra personale di Oscar Piovosi “ Il
Viaggio”.
Infine chiuderà l’attività del 2010, con
l’inaugurazione concomitante alla fiera
settembrina, la mostra di pitture ad
olio “Momenti”, di Naide Bigliardi.
Grande successo gli eventi nell’estate
nelle piazze del Comune.
Grande riscontro di pubblico hanno
ottenuto gli spettacoli e le feste organizzate
o patrocinate dal Comune. L’assessorato
ringrazia tutti le Associazioni, le aziende
e le persone che hanno permesso a
tutti i bibbianesi di divertirsi: GS Boca
Barco, che ha organizzato la festa dello
sport a Barco; l’Arci La Manara, che ha
organizzato diverse feste ed i in particolare
Bibbiano in volo, manifestazione a carattere
nazionale; l’Arci Ghiardo organizzatore
della Tortellata di San Giovanni e degli
appuntamenti fissi e di grande successo
Ghiardo Rock Beer fest e Ghiardo sotto
le stelle; l’ANSPI e la Parrocchia con
le domeniche di magia in famiglia e altre
iniziative; l’Arci di Barco, che per la
prima volta ha trasformato in una piccola
oktoberfest la piazza della nostra principale
frazione, con la prima edizione della festa
Barcollimo (vedi foto)
CULTURA
travolgenti balli di Peter Pan,Trilli e Wendy,
ha aperto gli spettacoli rivolti ai più piccoli
e alle famiglie, richiamando nella nostra
piazza più di 400 persone!
Aumenta la disponibilità tecnologica
del teatro
Ad ottobre il teatro Metropolis verrà
dotato di proiettore digitale full HD. Tale
dotazione implementerà le possibilità di
utilizzo, permettendo di proiettare filmati
professionali, ma anche amatoriali, con una
elevatissima qualità di visione, permetterà
di vedere eventi distribuiti grazie al
satellite, permetterà di aderire a circuiti di
distribuzione cinematografica d’essai, e
tanto altro. Tale dotazione si è resa possibile
grazie al contributo della Ditta BASF Italia
Divisione Espansi, che ha sostenuto il
finanziamento. La cittadinanza sarà invitata
all’inaugurazione ufficiale.
Progetti
Stiamo lavorando per organizzare incontri
e dibattiti sulle problematiche sociali di
maggiore attualità: ci piacerebbe parlare
di mafia, di violenza sulle donne e di
immigrazione. Per questo sono gradite idee,
materiale e partecipazione. Al riguardo vi
avvisiamo che siamo attivi sulla piattaforma
sociale Facebook con il nome “Eventi
Bibbiano”.
Risorse finanziarie permettendo, dovremo
progettare ed allestire il nuovo spazio
multimediale in biblioteca: tale iniziativa
è rivolta a creare un punto d’incontro per
i giovani e come tale è nostra intenzione
coinvolgerli sin dalla progettazione.
L’attivissima Trattoria “La Casa di Nonna
Pia”, che ha organizzato concerti blues e
rock con artisti di livello internazionale; la
Pizzeria Unica, che ha portato pizza e
spettacoli in piazza; l’Azienda Agricola
“Conti Morini Mazzoli” che ha messo
a disposizione la suggestiva Corte Bebbi
per il tradizionale appuntamento con il
concerto di musica da ballo Taca Dancer.
Un particolare ringraziamento l’Assessorato
lo riserva al Gruppo Animazioni Avis
Cavriago “Balla che ti passa” che, con il
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Presto anche a Barco
il distributore
“dell’acqua del sindaco”*.
*detto popolare per indicare l’acqua dell’acquedotto che sgorga dai rubinetti delle case.
Acqua pubblica. É economica e controllata.
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Banca del tempo.
Dai valore al tuo tempo.
Anche a Bibbiano è nata
una Banca del Tempo, associazione che valorizza lo
scambio di tempo tra le persone, sviluppa e promuove
nuovi valori e vuole ricostruire una rete di solidarietà tra persone.
La Banca del Tempo ha l’obiettivo di
mettere in contatto persone al fine di
favorirne lo scambio del tempo. Nella
banca si deposita la propria disponibilità a scambiare prestazioni con gli altri
aderenti, usando il tempo come unità
gratuita di scambio.
Lo scambio di tempo si pone l’obiettivo
di recuperare quelle relazioni di buon
vicinato allargato, quegli scambi sommersi che non hanno valore di mercato,
ma che rendono meno faticosa la vita
quotidiana come:
- pagare le nostre bollette insieme a
quelle di altri
- offrire un trasporto in auto ad un’altra
persona che ne è priva
- andare a prendere al nido il proprio
bambino insieme a quello dei vicini
- annaffiare le piante agli amici in vacanza
- aiutare a preparare una cena
- sistemare un orlo ad un abito
- fare ripetizioni scolastiche
- …ed altro ancora
Significa dare al tempo un valore che
non è solo lavorare, fare denaro, ma anche relazione.
Come funziona?
Il meccanismo è semplice:
Io so fare una cosa e mi metto a disposizione; quando avrò bisogno potrò
chiedere a mia volta un altro servizio.
Ci si iscrive versando una quota annuale
che copre anche l’assicurazione per gli
eventuali incidenti subiti o provocati al
servizio della banca.
Alla base della Banca del Tempo ci
sono: lo scambio, la valutazione del
tempo, la parità di coloro che partecipano allo scambio, perché un’ora è
sempre un’ora sia per la prestazione offerta dal libero professionista che dalla
casalinga o dall’infermiere.
Come si fa ad aprire un Conto Corrente?
Semplicissimo!! Basta contattare la
Banca del Tempo e fare un colloquio
specificando quali attività si mettono a
disposizione e quali si richiedono.
Ad ogni socio viene consegnato un libretto degli assegni dove registrare i
movimenti di tempo.
Le Banche del Tempo sono diffuse in
tutta Italia, nella provincia reggiana è
ormai decennale l’esperienza di Quattro Castella con cui siamo in contatto e
che ringraziamo per la continua disponibilità.
Per iscriversi alla Banca del Tempo:
Cell. 333 3198678
Mail:
[email protected]
Sede: Via G.B. Venturi 140
(di lato alla Chiesa),
Apertura: Giovedì dalle 17.30 alle 19.30
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32
La promozione
della salute in fiera.
La Fiera di Settembre e la fiera di
Barco sono indubbiamente occasioni non solo per divertirsi, ma
anche per riflettere e confrontarsi.
Quindi anche questa occasione è
utile per pensare alla nostra salute e
per offrire ai bibbianesi e non una
occasione per avere una informazione qualificata e chiara sugli stili
di vita che possono contribuire a
mantenerci in salute.
Per questo continuando le tante
iniziative del PROGETTO BIBBIANO: insieme per guadagnare
salute quest’anno in occasione della fiera la postazione della CROCE
ARANCIONE si trasformerà in
un punto informativo dove trovare preziosi consigli per mantenerci
sani e ridurre il rischio di infarto,
ictus e diabete.
A ottobre poi partiranno le serate nei centri sociali in cui medici,
infermieri, farmacisti ed educatori aspettano i bibbianesi per una
chiacchierata tra amici sulla alimentazione corretta, l’attività fisica e la cultura della donazione e
del volontariato in campo sanitario
con la collaborazione della Società
scientifica “Lazzaro Spallanzani”,
l’ASL di Reggio Emilia, la sezione
AVIS/AIDO di Bibbiano e CROCE ARANCIONE
Vi aspettiamo.
33
Gruppi consiliari.
Con l’approvazione della finanziaria
2011 da parte del Governo si è aperto
uno scenario molto negativo per il nostro territorio. Infatti con il documento
approvato da PDL e LEGA, si è deciso
un taglio inaudito alle risorse per gli enti
locali.
Questo comporterà la mancanza di
fondi da sempre destinati ai cittadini
per l’educazione, per l’assistenza agli
anziani, per servizi di sostegno a individui e famiglie, per le infrastrutture.
Il Governo ha giustificato questa politica appellandosi al dovere di intraprendere misure di austerità e di risparmio
derivanti dal deficit di bilancio del nostro paese e imputabile alla crisi economica. Il Governo ha varato tali interventi richiamandosi a decisioni prese in
sede europea, dove tutti i paesi membri
si sono impegnati ad adottare severe
misure di contenimento della spesa.
Tutte le forze politiche e tutte le istituzioni del nostro paese condividono in
modo forte e deciso la necessità di essere responsabili in questo frangente e di
contribuire allo sforzo di risanamento
dei conti pubblici, a patto che i sacrifici
richiesti vengano distribuiti equamente.
Quello che sta invece succedendo è che
il Governo fa gravare questi sacrifici
solo su una parte del paese.
Per quanto riguarda l’amministrazione
dello Stato, i Comuni, insieme alle Regioni, dovranno subire tagli in modo
assolutamente sproporzionato, mentre
l’amministrazione centrale sarà ogget-
34
to solo di limitate correzioni. Tutto
questo perché, in questo modo, il Governo scarica su altri la responsabilità
delle proprie decisioni: limitando i tagli
ai ministeri e facendo gravare il peso
di queste misure sulle amministrazioni
locali, il Governo può in questo modo
continuare nella propria propaganda di
un buon governo che funziona senza
aumentare le tasse, ed eventuali malfunzionamenti e riduzione dei servizi
riusulteranno opera delle amministrazioni locali.
Ciò a cui stiamo assistendo è quindi una
intollerabile ingiustizia operata da questa maggioranza. Con le misure adottate vengono messi in discussioni i diritti
dei cittadini ai servizi locali, e con questo il diritto agli asili, all’educazione primaria, all’assistenza agli anziani tramite
i Centri Diurni e altri interventi, e tutta
una serie di politiche di sostegno agli
individui e alle famiglie operate dell’amministrazione comunale.
Siamo , ancora una volta, di fronte ad
una politica che, invece di affrontare
le questioni cruciali del paese, adotta
provvedimenti volti a favorire interessi particolari contro la maggioranza del
paese, senza alcun riguardo all’equità e
in un perpetuo conflitto di interessi.
Di fronte ad un’evasione fiscale di entità colossale, nei confronti della quale
non si intende porre in campo misure
effettivamente efficaci e concrete, viene fatto pagare il “conto” sempre alla
stessa parte del paese, fatta di cittadini
e imprese che compiono il loro dovere.
L’esito di questa nefanda politica è un
attacco senza precedenti ai DIRITTI e agli INTERESSI dei cittadini del
nostro territorio. Il sistema del welfare
locale, attraverso cui gli enti locali hanno costruito dal dopoguerra in poi una
fitta rete di servizi e benefici per i cittadini, viene attaccato in nome di una
politica che segue la logica del favore
verso pochi contro gli interessi della
maggioranza.
Viene così smascherata, ancora una
volta, la retorica di coloro che a parole
sostengono il “federalismo” e il territorio, e di coloro che parlano di buon
governo senza aggravio sui cittadini.
In questa situazione i cittadini potranno
contare sull’impegno senza riserve da
parte dell’amministrazione di Bibbiano,
che difenderà il proprio territorio e le
proprie famiglie con ogni mezzo a sua
disposizione.
Perché
serve una
riforma
federale?
L’Italia è un Paese formalmente federale: l’articolo 114, così come modificato
nel 2001, sancisce che la Repubblica è
costituita dai Comuni, dalle Province,
dalle Città metropolitane, dalle Regioni
e dallo Stato. L’articolo 118 dà valenza
costituzionale al principio di sussidiarietà secondo cui le decisioni pubbliche
devono essere prese dal livello di governo il più vicino possibile ai cittadini; a
tal fine le funzioni amministrative sono
attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane,
Regioni e Stato, sulla base dei principi
di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. Le linee guida del federalismo
fiscale sono esposte nell’articolo 119: I
Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e
le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate
propri, in armonia con la Costituzione
e secondo i principi di coordinamento
della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipa-
zioni al gettito di tributi erariali riferibile
al loro territorio. Non sono ancora state
approvate le disposizioni normative attuative del dettato costituzionale e per
questo motivo il federalismo fiscale è
ancora una pagina «bianca» che attende
di essere scritta. Il grande incompiuto,
la benzina senza cui tutto il meccanismo delineato dalla riforma costituzionale del 2001 (competenze legislative
alle Regioni, funzioni amministrative
in primo luogo a Comuni e Province)
non può funzionare. Proprio l’assenza di federalismo fiscale ha limitato la
competitività del Paese sottraendo risorse agli impieghi produttivi e sociali,
ha sfasciato il Paese e ha fatto esplodere
la spesa pubblica. Il sistema è rimasto
quello della «finanza derivata» (lo Stato
centrale raccoglie e poi distribuisce) che
ha contribuito ulteriormente a dissociare la responsabilità impositiva da quella
di spesa favorendo la duplicazione di
strutture, l’inefficienza e la deresponsabilizzazione di amministratori e politici,
la scarsa trasparenza nelle decisioni di
spesa e la loro non imputabilità nonché
l’impossibilità di disporre delle risorse
prodotte nel territorio di riferimento
oggetto di tassazione, con conseguenti
esiti di disaffezione verso l’adempimento tributario non correlato a spese verificabili e certe e inevitabile mancanza di
controlli a livello locale circa l’utilizzo
effettivo delle risorse destinate all’erario. Tra i principali paesi UE l’Italia è
la più centralizzata nella distribuzione
dei dipendenti pubblici: oltre la metà
lavora per le amministrazioni centrali
(il 56% contro l’11% della Germania
e il 38% della Spagna) gestisce il 24%
della spesa pubblica contro il rimanente 44% impiegato per le Regioni, ASL,
Province e Comuni che si occupa del
36% della spesa. Le nuove norme daranno attuazione al federalismo fiscale
previsto dall’articolo 119 della nostra
Costituzione assicurando a Comuni,
Province, Città metropolitane e Regioni
piena autonomia di spesa e di entrata,
una maggior efficienza e trasparenza del prelievo fiscale e/o equità nella
distribuzione delle risorse nel rispetto
dei principi di solidarietà e di coesione
sociale. Il federalismo fiscale, se ben
applicato, può essere uno straordinario
strumento di sviluppo e di contenimento e qualificazione della spesa pubblica. Col federalismo fiscale intendiamo:
responsabilizzare gli amministratori
locali, riportare efficienza, equità e trasparenza nella ripartizione delle risorse
tra le diverse aree del Paese, combattere
l’evasione fiscale e le disfunzioni di sistema che destina le risorse pubbliche
in spese di fatto improduttive o fittizie.
Jean François Boccacci
Andrea Cassinadri
35
Per
cambiare,
bisogna
voltare
pagina!
Apriamo questo periodico nostro spazio di intervento, senza prima dire alcune cose sulla raccolta delle firme per
il referendum contro la privatizzazione
dell’acqua, promosso dal comitato per
l’acqua pubblica a cui hanno aderito
attivamente anche consiglieri e iscritti
della Federazione Della Sinistra oltre
che ad altri partiti e movimenti antagonisti al governo Berlusconi. Un milione
e 400 mila firme contro la privatizzazione dell’acqua, raccolte in circa tre mesi è
senz’altro un record, il segnale è che la
società civile non è morta, si può provare a schiacciarla finché si vuole, ma c’è
sempre un limite. I tre quesiti referendari sono per bloccare giusto in tempo
la strada ad una privatizzazione generalizzata entro il 2011, da cui sarebbe
difficilissimo, o costosissimo, tornare
indietro.Se l’iter sarà rispettato, se la volontà di quel milione e mezzo d’italiani
a prescindere dall’ideologia politica non
sarà calpestata per l’ennesima volta, nella primavera del prossimo anno si puo’
raggiungere l’obiettivo. Riguardo all’accordo (Enia - Iride) da anni sosteniamo
che, anche se i comuni manterrebbero il
51% delle azioni e quindi la maggioranza sarebbe pubblica e’ altrettanto vero,
che manca ancora un piano industriale
certo su questa operazione e manca un
impianto democratico che consenta ai
consigli comunali di discutere davvero,
oltre di dare linee e indirizzi al proble-
36
ma acqua alle sue strutture di distribuzione ,servizi , tariffe ecc
Una riflessione sulla legge finanziaria
del governo Berlusconi: Affermiamo
che è sbagliata in quanto aggrava la crisi economica rischiando di avviare una
spirale recessiva. Iniqua perche’ colpisce i redditi medi bassi lasciando intatti
i privilegi delle caste, i grandi patrimoni, le rendite speculative, i compensi
scandalosi dei manager pubblici e privati. E’ antisociale perche’ colpisce gli
enti locali, inducendoli a pesanti tagli ai
servizi sociali .E’contro una larga fetta di donne che lavorano nel pubblico
perche’insieme agli uomini, a dispetto
d’ogni coerenza di ragionamento si vedranno allungare il limite d’eta’ per la
pensione.Va ricordato a questo proposito la pretestuosa motivazione che ha
addotto il governo per questo provvedimento ( legge europea per la pari opportunità), non dicendo alle italiane che
esiste gia’ una normativa europea (79/7
del 1978) che interviene in tal senso,
dando mandato agli stati di potere differenziare l’eta’ pensionabile tra i sessi.
E’ un paese il nostro che sta’ arretrando nonostante ne dica” Marcegaglia o
Tremonti”, un arretramento, politico,
materiale quanto culturale e simbolico.
Ne sono una testimonianza gli attacchi
sempre piu’ frequenti alla Costituzione,
al diritto al lavoro, alle famiglie che si
disgregano sempre di piu’ all’urto della crisi. Ai cittadini di Bibbiano che ci
chiedono cosa puo’fare la politica non
di governo, rispondiamo che per quanto ci riguarda non siamo in giunta e
quello che ci trova piu’ o meno d’accordo rispetto al lavoro di chi amministra,
lo diciamo sempre forte e chiaro. Riguardo al bilancio 2011-2012 abbiamo
votato contro,lo ricordiamo ,perche’
ancora una volta si è usata la carta della
tassazione e dell’aumento delle tariffe
in modo a nostro avviso non equo.
Per quanto riguarda il problema crisi e
lavoro “Rifondazione” per prima, ha
portato la discussione in consiglio “trovando solo in parte” la disponibilità della giunta. Abbiamo chiesto per esempio
piu’ volte al comune di potere incontrare banche e imprese in commissione come consiglieri d’opposizione insieme a consiglieri della maggioranza,
senza risultato. Nonostante la giunta
lo ha fatto poi pubblicamente (come
iniziativa di maggioranza), e nonostante alcune iniziative per alcune famiglie
bisognose siano state intraprese, permangono ancora dei problemi non di
poco conto. Per esempio sappiamo per
certo che banche importanti di Bibbiano, nonostante abbiano aderito al piano anticrisi per le famiglie, pongono
dei grossi problemi riguardo il blocco
o l’abbassamento della rata del mutuo
(per un anno) a favore di chi e’ in cassa integrazione straordinaria: questo e’
vergognoso, alla faccia della solidarietà
e degli accordi anticrisi firmati anche
col governo oltre che con Enti Locali
e Sindacati (e vorremmo chiarimenti ).
Questi fatti come altri ci fanno dire a
gran voce come in questo paese bisogna voltare pagina, soprattutto come
Governo, ma anche come modo di fare
politica a tutti i livelli, compreso quello
locale, mettendo al primo posto i beni
comuni i bisogni delle persone che hanno perso il posto di lavoro, dei precari, dei pensionati degli studenti. Tutto
questo non solo a parole ma con i fatti,
ponendo in discussione anche i comportamenti dei poteri forti delle Banche, delle grosse imprese, della grande
finanza, che tanto stanno ottenendo da
questa crisi, grazie anche agli aiuti del
governo a scapito di coloro che la crisi
la stanno pagando tutta.
Consigliere di Bibbiano della federazione
della sinistra del p.r.c .-p.d.c.i.
Zamboni ivo
GRUPPI
CONSILIARI
Rappresentare
le famiglie.
In questa estate segnata dalla Manovra
Finanziaria Tremonti, della quale molto
si è detto, vorrei spostare per un attimo
l’attenzione su un altro argomento importante, quello delle politiche familiari, attraverso lo stralcio di un intervento
dell’onorevole Luca Volontè (Deputato al Parlamento Italiano nel gruppo
UDC) durante un incontro pubblico
del 21/08/2006 dal titolo: “Dalla famiglia ai PACS: una mutazione genetica”.
Moderatore: On. Volontè, abbiamo visto che è fondamentale non equiparare
le coppie di fatto alla famiglia, ma per
noi del Forum e del Sindacato delle Famiglie questo non basta, occorre che ci
sia una chiara scelta della politica, occorre investire sulla famiglia come prima risorsa, primo soggetto di sviluppo.
Oggi vorrei chiederle: che segnali ci
sono in questo senso? Perché l’Italia è
il Paese dell’Unione Europea dove si
investe meno sulla famiglia, ricordo 0,8
% del Pil rispetto alla media europea
che è del 3,4%. Questo è un segnale
molto grave.
Luca Volontè: I segnali di oggi sono
limitati, questa maggioranza (Governo
Prodi II) governa da sei mesi e la prima
tranche di 3milioni di euro, 6miliardi di
lire, è stata destinata al Ministero della
Famiglia come a tutti i ministeri senza
portafoglio. Chiaro che l’auspicio è che
non ci si fermi a 6miliardi di vecchie lire,
perché vorrebbe dire chiudere le famiglie come sono state chiuse negli ultimi
cinquant’anni. Se posso aggiungere altro alla domanda, vorrei prendere due
spunti: il primo dalla introduzione che
ci ha fatto Paola Soave e dall’applauso
che avete fatto: io sono felice che voi
abbiate applaudito, ma la conseguenza del vostro applauso non può essere
appunto una gratificazione per Paola,
deve essere, attraverso Paola e il Sindacato delle famiglie, chiamare i signori
della Vodafone e dirgli: cari signori, noi
rappresentiamo un milione di famiglie,
o cambiate la pubblicità o un milione
di persone cambiano gestore. E’ quello di dire ai signori della RAI, servizio
pubblico televisivo che tutti voi pagate,
non perché guardate la RAI ma perché
avete comprato un apparecchio televisivo, una tassa più ingiusta al mondo non
esiste, che il canone non lo pagate più
se continuano a farvi vedere su RAI 2
al pomeriggio “Affari di cuore”: l’unico cuore interessato è quello del marito
cornuto e della moglie che ha un amante, le famiglie e le mogli disperate, sempre su RAI 2 alle 21. E’ molto semplice
dare in affidamento alla politica una responsabilità. Io vorrei fare questo primo intervento come genitore e quindi
vorrei parlare di una responsabilità che
mi voglio prendere e voglio prendermi
insieme a voi e cioè quella di cominciare
ad alzare la testa perché non è possibile
che 22milioni di famiglie, che rappresentano i 9/10 degli italiani, debbano
essere calpestate quotidianamente da
tutti i mass media italiani oltre che dalla
politica. Non è possibile che si prosegua con questo meccanismo e, lo dico a
voi che siete più impegnati di me, non
è possibile che nessuno faccia richiesta
all’Authority delle telecomunicazioni,
che nessuno vada sotto la sede della
RAI a fare questo tipo di osservazioni.
Perché vedete, questo è il clima culturale, il mutamento genetico, ammesso che
si possa chiamare così: due persone che
si trovino insieme per il piacere di giocare a bridge non so che cosa c’entrino
con la famiglia. (omissis) non è possibile proseguire in questa direzione, perché è vero che la politica per 50 anni
non ha fatto niente, niente vuol dire
niente, niente vuol dire che gli articoli
29, 30, 31 sono carta straccia, punto a
capo, lettera maiuscola. Perché quando
si obbligano i genitori all’articolo 30 ad
educare i propri figli, e non si lascia la
possibilità di educarli liberamente, in
Italia, non nel resto del mondo, quando
si chiede ai genitori di pagare le tasse
in base al reddito e non al numero dei
componenti, e questa è una battaglia
che abbiamo fatto contro Tremonti e
faremo anche contro Visco, perché non
è possibile vivere fuori dal mondo con
le fette di salame sugli occhi per cui, se
io guadagno cento lire non c’entra per il
Fisco se ho dieci figli o ne ho uno, oppure non ne ho neanche uno: come fa a
non c’entrare? Se devo dare da mangiare a dieci figli deve c’entrare per forza
quello che io pago nei confronti dello
Stato, della collettività, perché una parte dei miei soldi sono risparmiati dallo
Stato per educare i miei figli. (omissis)
Riprendo e aggiungo: 22 milioni di famiglie in Italia rappresentabili, 1,5 milioni quelle effettivamente rappresentate, perché aderiscono, tramite varie
associazioni, al Forum delle Associazioni Familiari, che include anche il Sindacato delle Famiglie, sopra citato. Queste
sono le grandi potenzialità affinchè le
famiglie possano diventare soggetti forti di interazione con la politica a tutti
i livelli (dal nazionale al locale), con i
mass media (che condizionano la cultura, l’educazione, i comportamenti)
e con altri soggetti, tramite organizzazioni di rappresentanza in grado di
denunciare i bisogni reali delle famiglie
e tradurli in proposte operative e sostenibili. A Reggio Emilia esiste il Forum
Provinciale delle Associazioni Familiari
(Via Veneri, 94 Reggio Emilia), che riunisce 27 associazioni presenti sul territorio provinciale, presso cui è possibile
acquisire ulteriori informazioni, tramite
posta elettronica [email protected] o tramite il sito Internet
www.forumfamigliereggio.it/ dal quale
si possono trovare i link alle associazioni aderenti.
il Capogruppo UDC
Christian Farioli
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