IL COMUNE DI BIBBIANO NUMERO 2 • SETTEMBRE 2010 - ALLE FAMIGLIE Periodico d’informazione della Giunta comunale di Bibbiano Aut.Trib. RE n.478 del 28/01/1981 Proprietario e Responsabile Amministrazione Pro Tempore del Comune di Bibbiano nella persona del Sindaco Sandro Venturelli Impaginazione e Pubblicità: Pubbl.Invest di A. Benassi Via Sante Vincenzi, 10/a (RE) www.pubblinvest.net Tel. 0522 433199 Stampa: LA STAMPERIA Parma “BIBBIANO PRODUCE 2010: ANCHE QUEST’ANNO LE ECCELLENZE DEI NOSTRI TERRITORI!” 1 2 Sommario........................ pag. 5 Editoriale del Sindaco pag. 7 Offri mezz’ora al tuo paese pag. 8 È accaduto pag. 10 Ambiente pag. 11 Pari opportunità pag. 12 Bibbiano, da Villa Sparsa a Borgo discontinuo a “Effetto Città” pag. 14 Articolo Beltrami pag. 17 Scuola pag. 19 Sociale pag. 20 Fiera Bibbiano Produce pag. 22 Avis Bibbiano pag. 23 Solidarietà pag. 24 Volontariato pag. 27 Cultura pag. 34 Gruppi Consiliari 3 4 Editoriale Una manovra iniqua e sbagliata. Molti di voi avranno potuto vedere personalmente la grande croce, apposta sulla facciata del mu n i c i p i o nel mese di luglio, che riproduciamo in testata di questo articolo. Si trattava di una protesta concordata tra quasi tutte le amministrazioni della provincia per manifestare la propria contrarietà alle misure insostenibili per comuni, provincie e regioni contenute nel D.L. 78/2010, la cosiddetta Manovra Correttiva. Il governo ha giustificato la necessità della manovra sull’onda della crisi finanziaria greca. In realtà vengono al pettine i nodi della politica economica di un governo che nella fase iniziale ha dissipato risorse (abolizione ICI prima casa, salvataggio Alitalia, detassazione straordinari in un periodo di crisi economica, proseguendo poi con una tassazione ridicola sui capitali di ritorno dall’estero e sulle rendite finanziarie molto inferiore a tutta l’Europa) ed ha proseguito affrontando la crisi con un approccio immobilista. Anche in questa manovra sono del tutto assenti interventi finalizzati allo sviluppo economico e all’equità sociale: in sintesi una manovra che avrà un impatto recessivo e classista. Il contributo dei comuni, delle province e delle regioni alla manovra correttiva è pari a 6.3 miliardi di euro nel 2011 (52% del totale). Nello specifico i comuni hanno concorso nel 2009 con una percentuale del 2,8% al debito della pubblica Amministrazione mentre, rispetto ai tagli, si devono accollare una percentuale del 25%. Naturalmente lo Stato centrale che ha visto lievitare la propria spesa primaria (spesa depurata degli interessi) tra il 2004 e il 2009 del 29,9% scarica tutto il peso dei tagli sugli enti periferici. Per Bibbiano significa meno 300.000 euro di trasferimento nel 2011 e meno 500.000 euro nel 2012, a cui andranno aggiunti ulteriori minori contributi da parte di provincia e regione a causa dei tagli a cui anch’esse sono sottoposte. Inoltre, per rispettare il patto di stabilità, dovremo ridurre la spesa di altri 400500.000 €.Credevamo che il federalismo significasse ,così come dicono PDL e Lega,maggiori risorse a livello locale ma la realtà, come vedete, è ben diversa. Potete facilmente immaginare quali saranno le conseguenze sul nostro bilancio e sui nostri servizi: azzeramento di tanti capitoli di bilancio che riguarderanno le fiere, i contributi alle società sportive, le attività culturali, la manutenzione del verde, tagli ai servizi sociali e scolastici ed inevitabili aumenti di tariffe. Appena saremo in grado di preparare una bozza di bilancio di previsione 2012, ci confronteremo con tutti gli utenti e i cittadini per informarli e condividere le misure da adottare. Ma la manovra governativa non si limita ai tagli in maniera indiscriminata ad enti virtuosi con i conti in regola e a chi virtuoso non è, ma impone di sostituire un dipendente pubblico ogni 5 cessazioni dal lavoro. Se dovessero, ad esempio, andare in pensione 2 maestre della scuola dell’infanzia non le potremmo sostituire e dovremo togliere una sezione. Per assurdo se questa norma restasse in vigore, il Comune di Bibbiano che ha oggi 55 dipendenti, con un rapporto dipendenti/abitanti tra i migliori della provincia, resterebbe con solo 11 dipendenti. Vi pare una cosa sensata? Ma di cose senza senso ne troviamo molte in questa manovra. Non troviamo invece misure strutturali per ridurre la spesa pubblica e il debito dello Stato che siamo i primi a dire va tenuto sotto controllo con misure rigide ma eque, a cui tutti siano chiamati a concorrere. Al momento in cambio di tagli certi e pesanti abbiamo avuto la cedolare sugli affitti le cui ricadute sulle casse comunali non sono ora quantificabili e una nuova imposta sulla casa che ne sostituirebbe altre vigenti, a partire però dal 2014. E da qui al 2014 come sopravviveremo? Certamente non con le risorse derivanti dalla partecipazione dei comuni alla lotta all’evasione fiscale, condivisibile in linea di principio, ma con effetti minimi sui bilanci comunali in quanto la riscossione a titolo definitivo delle imposte evase richiede anni e anni di attesa. Siamo preoccupati perché intravediamo nelle azioni del governo il tentativo di smantellare l’ente pubblico come programmatore e gestore dei servizi e trasformarlo in un’agenzia di contratti in cui tutto viene demandato al privato. Noi siamo orgogliosi del modello sociale e di comunità che abbiamo costruito dagli anni 50 ad oggi e lotteremo per non diventare i commissari liquidatori di questa esperienza. 5 Programma attività Fiera Bibbiano produce Domenica 19 settembre CIOFS Formazione professionale anche quest’anno rinnova il suo appuntamento alla Fiera “Bibbiano Produce” presentando una serie di iniziative rivolte sia alle persone disoccupate che occupate. Presso lo stand allestito in via Rosemberg sarà possibile da parte degli utenti ricevere informazioni in merito a tutte le opportunità formative proposte dal Centro. Ciofs FP presso la sua sede di via Venturi, 142 in occasione della fiera proporrà alcuni eventi di formazione, informazione , laboratori rivolti a tutti gli utenti interessati a partecipare (sia occupati che disoccupati) con l’obiettivo di supportare e facilitare la ricerca del lavoro e/o di opportunità formative per favorire una riqualificazione professionale. Attraverso lo strumento della formazione e il suo operato Ciofs continua a far fronte alla grave crisi economica che ha investito anche il territorio della Val D’Enza configurandosi come ente di riferimento per sostenere e orientare sia i lavoratori colpiti da crisi aziendali che le persone in stato di disoccupazione. Pertanto, a partire dal mese di settembre saranno avviate attività finanziate gratuite rivolte sia ai disoccupati, che agli occupati e alle persone in cassa integrazione in particolare: Corso di formazione alta e superiore per Tecnico Contabile della durata complessiva di 300 ore Azioni di sicurezza e benessere rivolto a lavoratori di origine straniera : - Sicurezza per lavoratori di origine straniera (40 ore) - Codici e linguaggi della cultura civica (18 ore) Ciofs in collaborazione con il Servizio sociale integrato Unione dei Comuni della Val D’Enza e “Mestieri” agenzia per il lavoro, ha stipulato una Convenzione che prevede l’attivazione di 32 tirocini formativi rivolti a persone disoccupate in condizioni di svantaggio al fine di incentivare e sviluppare l’accesso al mondo del lavoro. Sia per gli utenti che per tutte le aziende della Val D’Enza il tirocinio può rappresentare un valido strumento per formare e valutare l’inserimento di nuovo personale. Il progetto, per le imprese, è completamente gratuito in quanto finanziato dall’Unione dei Comuni della Val D’Enza. Inoltre, rivolgendosi a Ciofs le aziende interessate possono trovare un’ampia risposta formativa per i propri lavoratori, scegliendo tra azioni a mercato, organizzate in modo specifico sulle esigenze aziendali, fino alla definizione di veri e propri piani formativi organizzati anche attraverso vari canali di finanziamento. Infine, Ciofs propone, come di consueto, a partire dal mese di ottobre un qualificante percorso gratuito di durata biennale rivolto a giovani adolescenti dai 15 ai 17 anni, che non hanno portato a termine i loro percorsi scolastici e che vogliono assolvere l’obbligo formativo nella Formazione professionale, che li condurrà al conseguimento della Qualifica di “Operatore amministrativo segretariale”. E’ possibile richiedere informazioni o effettuare le iscrizioni contattandoci direttamente al numero 0522 240711 Ciofs sarà presente con il proprio stand in via Rosemberg. Le persone interessate potranno ricevere tutte le informazioni relative alle opportunità formative proposte da CIOFS—FP a partire dal mese di settembre. Il pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00 saranno inoltre disponibili gli operatori che offriranno gratuitamente il servizio di compilazione del proprio curriculum vitae al fine di agevolare e rendere più efficace la ricerca del lavoro. Lunedì 20 e martedì 21 settembre Ciofs, presso la propria sede di via G.B.Venturi, 142 propone alcuni eventi di formazione, informazione, laboratorio rivolti a persone occupate o disoccupate. Il programma indica le diverse attività di cui è possibile fruire nelle tre fasce di orario (dalle 16:00 alle 18:00) 16.00 –16:40 Navigazione Internet: i siti per l’autoformazione (sistema di web learning) 16.40 –17.20 L’accesso alla formazione professionale e le opportunità di formazione per occupati e disoccupati 17.20-18.00 Come scrivere in modo efficace il proprio curriculum vitae/ La ricerca del lavoro attraverso l’utilizzo di internet (martedì 21 settembre) Il programma dettagliato delle attività e dei corsi possono essere visionati accedendo al sito internet www.ciofsre.org oppure telefonando direttamente al numero 0522 240711 e/o scrivendo a [email protected] Ciofs fp – Via G. B. Venturi, 142 – 42021 Bibbiano – Re Tel. 0522.240711 - Fax. 0522.240701 - e.mail: [email protected] - www.ciofsre.org 6 Offri mezz’ora al tuo paese. Spesso mi capita di sentire, parlando con persone un po’ avanti nell’età, pressapoco dai 70 anni in su, di quando fino ad alcuni decenni orsono ogni famiglia si occupava di conservare in buono stato il tratto di strada di fronte alla propria abitazione. In un’epoca di minore urbanizzazione rispetto ad oggi era forse spontaneo farlo, non fosse altro per garantire un minimo di agibilità per entrare e uscire dal proprio cortile; tanti anni fa non erano molti i tratti stradali asfaltati, ne derivava una necessità di manutenzione sicuramente più continuativa e sistematica rispetto ai tempi attuali. Pensare quindi oggi di ripristinare una regola di questo tipo ( cioè “scriverla” in forma di norma) non so quanto potrebbe essere agevole, per una urbanizzazione molto densa del territorio e quindi con difficoltà nel codificare gli ambiti di responsabilità rispetto a strade, piazze, marciapiedi e comunque di quegli spazi classificati come spazi pubblici. Vorrei aggiungere una mia esperienza personale: nei circa 100 metri di stra- da di fronte alla mia abitazione, come peraltro in tutte le strade del comune, sono collocati alcuni tombini e caditoie, per la raccolta delle acque piovane. In occasione di maltempo, spesso le ferritoie si otturano a causa di foglie miste a sabbia e fango, fra l’altro favorite in questo anche dal passaggio periodico della motoscopa, che se da un lato appunto “scopa” la strada, dall’altro concorre a “tappare” le ferritoie stesse. Di fronte a questo problema, seppur piccolo, all’inizio il primo pensiero era rivolto al mancato passaggio di chi avrebbe dovuto eseguire la manutenzione, poi mi sono accorto che lo stesso tempo che impiegavo a fare questo pensiero, magari ad alta voce, lo avrei potuto spendere a pulire direttamente io i tombini. Ora vorrei lanciare da queste pagine una proposta semplice e spero recepita come di buon senso (anche civico), che voglio intitolare così: OFFRI MEZZORA AL TUO PAESE. Perché non pensare di utilizzare mezz’ora la settimana, o al mese, al giorno, all’anno…, ognuno può darsi il calendario che vuole a seconda anche degli spazi che riesce a trovare tra il lavoro, il riposo, gli hobby e tutte le altre attività, PER FARE QUALCOSA PER IL DECORO DELLO SPAZIO PUBBLICO. Abbiamo già esempi a Bibbiano, uno per tutti: il signor Bertani non so dire da quanto tempo con grande dedizione mantiene il decoro dell’incrocio, oggi rotatoria, del campo sportivo. Sono sicuro che tante altre persone bibbianesi, che io non so, fanno lo stesso, certamente senza per questo sentirsi eroi, ma con grande naturalezza, semplicemente armati di buon senso civico. Bene, in questi momenti che stiamo attraversando, dove la crisi economica e le risorse finanziarie per i comuni non solo non consentono di aumentare il personale, ma in alcuni casi obbligano a ridurre la forza lavoro e i mezzi destinati a queste operazioni, mi sento ancor di più di fare questo invito ai cittadini: a volte non ci si può astenere dal “criticare” chi per obbligo professionale dovrebbe effettuare certi lavori ( voglio sottolineare peraltro il grande impegno e la dedizione dei nostri cantonieri che meritano, aldilà delle battutacce e dei luoghi comuni sui lavoratori pubblici, riconoscenza e merito per il lavoro che svolgono) altre volte basterebbe armarsi di un po’ di buona volontà ed intervenire in prima persona: non sono previste medaglie o diplomi di benemerenza, semplicemente ci si potrà sentire orgogliosi, ed anche vantarsene, di aver fatto qualcosa di buono per la comunità. Se poi chi si impegnerà in questo me lo vorrà anche far sapere, sarò ben lieto di potergli porgere i ringraziamenti miei, ma anche e soprattutto, quelli di tutti i cittadini di Bibbiano. Fulvio Violi Assessore ai Lavori Pubblici di Bibbiano. Un antico proverbio recita “chi pulisce davanti a casa propria pulisce il mondo intero” 7 È accaduto........................ PREMIO “DONNA A BIBBIANO” Per il 4° anno consecutivo, in occasione della fiera del 2 giugno, nell’anniversario del referendum del 1946 in cui per la prima volta il diritto di voto è stato esteso alle donne, è stato consegnato il premio “Donna a Bibbiano” istituito dalla Giunta comunale. Il premio è stato assegnato a Marina Ghini, che, da tanti anni, insieme al fratello Paolo, parroco di Barco, si occupa di solidarietà e di accoglienza verso chi è bisognoso. L’Assessore Umberto Beltrami ha ricordato che Marina Ghini accoglie tutti e che “se qualcuno le chiede un pezzo di pane, lei li invita a pranzo” e ha letto la lettera che la giovanissima vincitrice del premio dello scorso anno ha scritto, non potendo essere presente per passare il testimone a Marina. Marina Ghini è stata premiata dal Sindaco di San Polo d’Enza, Mirca Carletti e le sono stati inoltre consegnati lo stendardo ricamato simbolo del premio “Donna a Bibbiano” che, nel 2011, passerà alla prossima “Donna a Bibbiano” e il culatello con cotenna offerto dal salumificio “I salumi dell’ortazzo dei fratelli Bulgarelli”. INTERVENTO DEL CONSIGLIERE LINA BIANCONI. Si intende valorizzare quella che è stata l’attività di Ghini Marina Maria all’interno delle comunità di Barco e Bibbiano. Avendo scelto di vivere accanto al fratello sacerdote si è spesa al servizio di tutta la parrocchia di Barco. Il suo profondo senso umanitario 8 l’ha vista disponibile nei confronti di persone bisognose, poveri ed emarginati. Ha accolto e accoglie tutti con serenità, sempre disponibile a tutte le ore ad ascoltare ed essere vicina non solo materialmente ma moralmente e spiritualmente. Non dimenticheremo la generosa opera di educazione svolta a favore dei ragazzi e dei giovani che in tanti anni sono passati dal campo sportivo e dalla canonica ai quali nonostante qualche sgridata, non hai mai negato un sorriso e un consiglio. Non è solo per l’opera umanitaria e caritativa che Marina può essere ricordata, ma anche per la sua opera di promozione della donna. Da oltre 45 anni infatti, in Barco è l’animatrice dei “Corsi” di qualificazione della donna; in anni lontani, seguendo le indicazioni del Ministero dell’Agrocoltura si prodigò in ambito rurale; in seguito questi corsi furono aperti a tutti con la trattazione di temi di grande attualità, come l’alimentazione corretta fino alla prevenzione socio-sanitaria. In questa attività ha saputo coinvolgere molti esperti e ha interessato un folto gruppo di donne di Barco e non solo. Grazie alla sua disponibilità e all’accoglienza, la canonica di Barco è diventata casa di tutti specie dei ragazzi, dei giovani e dei poveri. É questo lo stile delle suore delle case della Carità di Don Prandi a cui la sorella Gemma ha consacrato la vita ed è questa la strada che ci ha indicato il vescovo Campioli esortando la parrocchia ad essere casa tra le case in cui tutti trovano le porte e il cuore aperto. E questo esempio è un valore per tutta la nostra comunità. LETTERA DI CHIARA MARZI Mi dispiace molto non poter esse- re presente oggi e non poter passare personalmente il testimone. Le faccio i miei cari e più sentiti complimenti e le auguro di godersi il riconoscimento che le viene dato oggi come io ho fatto esattamente un anno fa. È stato davvero un onore l’anno scorso, ed è un onore oggi passarlo a lei. Buona fortuna e buon tutto Chiara Marzi METTETEVI COMODI Alla fine la lunga storia è finita, e il contenzioso sul problema “poltrone” del nostro teatro Metropolis si è concluso: si è trattato di un difetto imputabile totalmente alla ditta fornitrice. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale di Reggio Emilia. E’ stato sentenziato alla fine che fu un difetto di fabbricazione della ditta appaltatrice a trasformare le poltrone in sedute di una scomodità totale, al punto da far desistere molte persone dal continuare a frequentare il cinema. Alla causa civile che ne è scaturita è dovuto anche il periodo relativamente lungo che è occorso per la sostituzione con le nuove sedute. Era necessario per l’espletamento delle diverse e successive verifiche tecniche che la platea restasse a disposizione appunto delle attività peritali delle parti in causa. Il Tribunale di Reggio Emilia quindi ha dato ragione all’operato del Comune di Bibbiano, e oggi al nostro ufficio tecnico preme portare a conoscenza dei cittadini che insomma, non è sempre colpa di quei “fannulloni” dei dipendenti comunali (pubblici), laddove si verifichi un qualche disservizio. Prossimamente........................ LA PARROCCHIA DI BIBBIANO IN CAMPEGGIO! Anche quest’anno la Parrocchia di Bibbiano è salita in montagna per una settimana di campeggio estivo! La meta? La stessa dell’anno scorso: la mitica casa di Fontanaluccia, sull’Appennino Modenese, immersa nel verde e contornata dal bosco! Ecco quindi dal 18 al 24 luglio 27 ragazzi, 6 educatori, 2 suore e 3 cuoche lasciare le loro occupazioni abituali per partire per quest’esperienza di vacanza un po’ diversa dal solito e con elevato valore formativo. Alle immancabili passeggiate (Passo delle Radici, Pietravolta, Rifugio Segheria, Lago Bargetana, Pianvallese) si sono alternate giornate in piscina a Gazzano, indimenticabili giochi serali sotto le stelle, momenti formativi, grigliate, serate in musica, una notte al Rifugio Battisti e tanto altro ancora. Il campeggio è un’esperienza straordinaria perché non capita tutti i giorni di trovarsi in mezzo ad una compagnia di 40 persone, di età e mansioni diverse e vivere insieme per una settimana: c’è sempre qualcosa da imparare ed è bello potersi aprire alla conoscenza di nuove persone e alla condivisione di idee! Così noi educatori ci siamo divertiti stando coi ragazzi e imparando da loro nuove cose e i ragazzi hanno avuto la possibilità di vivere a stretto contatto con la natura senza troppa tecnologia (anche se cellulari e i-pod hanno accompagnato diversi momenti), adattandosi perfettamente alle condizioni di un campeggio un po’ spartano ma altrettanto ricco di opportunità e insolite occasioni. Grazie dunque a tutti: a loro, ai nostri ragazzi, alle nostre meravigliose cuoche (Anna, Anna e Marisa), alle suore che ci hanno accompagnato in quest’avventura (Suor Gabriella e Suor Maria Rosa), alla guida Pietro che quando può non manca mai all’appello delle nostre camminate, a Don Erio che non ha voluto far mancare una sua visita e a coloro che hanno portato avanti il campeggio negli anni precedenti, che ci hanno trasmesso la passione per questa bellissima esperienza comunitaria! Ultimo Grazie al nostro Appennino così bello e così accogliente! Arrivederci all’anno prossimo! Il Gruppo Educatori (Gabriele, Lorenzo, Michele, Roberta, Simone, Suor Gabriella e Valentina) 9 AMBIENTE 1) Orari delle isole ecologiche Isola ecologica di Bibbiano: ORARIO DI APERTURA ESTIVO (ora legale): dal lunedì al sabato dalle 15:00 alle 18:00 ORARIO DI APERTURA INVERNALE (ora solare): dal lunedì al sabato dalle 14:00 alle 17:00 Isola ecologica di Barco: dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00 AVVISO ALLA CITTADINANZA: Si informa che, nell’ambito degli interventi previsti dal Decreto Legge in materia di smaltimento dei rifiuti, Enia sta procedendo alla ristrutturazione e all’adeguamento delle isole ecologiche del territorio. Pertanto, anche gli orari di apertura potranno essere sottoposti a cambiamenti fino alla conclusione di tutti i lavori previsti per entrambe le isole ecologiche del comune. In particolare, per l’autunno 2010, è prevista la temporanea chiusura dell’isola ecologica di Bibbiano; al termine dei lavori verranno esposti gli orari di apertura definitivi. Si chiede a tutti i cittadini pazienza e collaborazione. INOLTRE….Si segnala che il 14 Gennaio 2010 è entrato in vigore il Decreto 17/12/2009, che istituisce il rivoluzionario sistema di gestione e tracciabilità del ciclo dei rifiuti speciali e pericolosi, denominato SISTRI. Il nuovo sistema impone l’iscrizione OBBLIGATORIA per tutti i produttori di rifiuti speciali e pericolosi. Tale obbligo riguarda anche i concessionari, i gestori delle case costruttrici e gli automercati. Il 10 SISTRI è nato per conoscere in tempo reale il percorso di trasporto e smaltimento dei rifiuti pericolosi prodotti in Italia, eliminando qualsiasi possibilità di gestione incauta, quando non criminale, degli stessi. INFINE…. Si ricorda che è indispensabile continuare la raccolta differenziata per motivi di sicurezza ambientale e di salute pubblica. E’ d’obbligo informare che la nuova cartella della tassa rifiuti riguarda la misurazione delle aree sottoposte a tassazione che comprendono tutte le zone abitative e i bassi servizi con altezza superiore a metri 1,50. Per maggiori informazioni è possibile contattare il competente Ufficio Tributi. che e facilitazioni per le imprese. Il nostro Comune ha prorogato fino al 31/12/2010 il termine per accedere ai contributi destinati alla rimozione dei manufatti contenenti amianto. Inoltre tale operazione è stata semplificata, in quanto non è più necessario presentare la Denuncia di Inizio Attività (del costo di circa € 500,00), ma la ditta esecutrice della bonifica dovrà procedere alla sola presentazione del piano di lavoro presso la A.U.S.L. di zona. Il bando per accedere ai contributi è disponibile sul sito del Comune. Per maggiori informazioni e dettagli è possibile rivolgersi all’Ufficio Ambiente 2) Riqualificazione energetica degli edifici Fondi regionali Scade il 31/12/2010 il termine per poter usufruire delle detrazioni di imposta pari al 55% sui lavori effettuati per la riqualificazione energetica degli edifici (sostituzione caldaie ed infissi, installazione pannelli solari… ecc.). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.regione.emilia-romagna.it 3) Smaltimento dell’amianto Dal 1992, anno di entrata in vigore della Legge 257/92 è vietata la produzione e la commercializzazione di manufatti contenenti amianto. In Emilia Romagna l’amianto friabile è presente in maniera residuale, mentre l’amianto compatto è ancora abbastanza diffuso.La Regione, per facilitare l’opera di bonifica da parte dei proprietari, ha messo a disposizione linee guida specifi- E’ possibile accedere ai fondi regionali per la trasformazione degli impianti di alimentazione dei veicoli a benzina fino ad ottobre 2011. Per maggiori informazioni rivolgersi all’Ufficio Ambiente (Geom. Tedeschi 0522/253222) Escursioni CIEA e GEB Per conoscere il territorio ed imparare a rispettarlo si propongono le seguenti escursioni organizzate dal Centro di Educazione ed Informazione Ambientale di Bibbiano: “La valle misteriosa” – 3 ottobre 2010 “Mestieri e tradizioni perdute” – 24 ottobre 2010 “Foliage sul sentiero di Matilde” – 14 novembre 2010 Per informazioni CIEA di Bibbiano 0522/240617 Contatti utili AUTO BLU, ANZI BIANCHE e METALLIZZATE. Sul quotidiano locale l’Informazione è uscito tempo fa un articolo, dal tono spiccatamente polemico, dove si scriveva di sprechi nelle amministrazioni comunali, e dove si pubblicava una tabella in cui si mostravano i numeri relativi alle “AUTO BLU”, proprio scritto così, dei comuni della nostra provincia; nella casella riservata a Bibbiano appariva il numero di 9, dove si voleva far passare il concetto “alto il numero di veicoli alti gli sprechi”. Ovviamente non venivano specificati né il tipo né l’utilizzo di tali “auto blu”. Lo vorremmo precisare ora, non certo per rispondere ad una stampa approssimativa, ma per farlo sapere a quei bibbianesi che magari dopo aver letto quell’articolo si fossero fatti un’opinione falsata. I veicoli sono: 3 pulmini 1 fiat doblò 1 fiat fiorino 2 fiat punto e sono destinati esclusivamente alla consegna dei pasti al domicilio di anzia- PARI OPPOTUNITÀ ni, al trasporto da e per il centro diurno, a trasporti sociali, vale a dire trasporto di anziani, disabili e comunque cittadini non autonomi presso strutture ospedaliere e sanitarie. Poi a seguire le “vere” auto blu: la Skoda grigia metallizzata a disposizione dei dipendenti e della giunta per spostamenti di lavoro e la Fiat Punto del messo comunale, due auto che tutti noi possiamo vedere solitamente parcheggiate nei pressi del comune e delle quali tutto si può dire tranne che abbiano caratteristiche assimilabili alle flotte che precedono, accompagnano e seguono i nostri politici, anche quelli di quei partiti che secondo l’orientamento ideologico di quel giornale sarebbero da prendere come esempio di amministrazione virtuosa. di genere e tutte le forme di molestie e sfruttamento sessuale, incluse quelle derivanti da pregiudizi culturali e da traffici internazionali, sono incompatibili con la dignità e il valore della persona umana e devono essere eliminate…. I governi dovrebbero includere nel budget adeguate risorse per le loro attività relative all’eliminazione della violenza contro le donne.” Ecco perché chiediamo che il Governo italiano reintegri i fondi sottratti ai Centri Antiviolenza e alle Case delle donne maltrattate e metta a disposizione risorse VERE per le associazioni che operano nel settore. Vogliamo inoltre che il Parlamento approvi una legge nazionale sul contrasto e la prevenzione della violenza delle donne e attivi una campagna di sensibilizzazione permanente contro gli stereotipi sui ruoli maschili e femminili. ASSESSORATO PARI OPPORTUNITA’ “Le donne pensanti e l’idea di vergogna” Osservando i programmi della nostra televisione, risulta difficile avere l’impressione che le donne siano esseri pensanti. Leggendo i fatti terrificanti della cronaca giornalistica si deduce una considerazione umiliante della donna, vista come oggetto di possesso maschile. Anche il Presidente Napolitano ha dichiarato: “….uno stile di comunicazione che offende le donne nei media, nelle pubblicità, nel dibattito pubblico, può offrire un contesto favorevole dove attecchiscono molestie sessuali, verbali e fisiche, se non veri e prorpi atti di violenza anche da parte di giovanissimi…” La violenza è la prima causa di morte delle donne fra i 16 e i 50 anni: fa più vittime delle malattie e degli incidenti e non conosce confini di appartenenza sociale o di livelli culturali e di istruzione. Si trova infatti in tutti gli ambienti sociali e viene esercitata nella stragrande maggioranza dei casi fra le mura domestiche. La dichiarazione dell ONU, approvata a Vienna nel 1993, recita: “I diritti umani delle donne e delle bambine sono parte inalienabile, integrale ed indivisibile dei diritti umani universali….La violenza 11 Bibbiano, da Villa Sparsa a Borgo discontinuo a “Effetto Città” Continuando il discorso avviato nei precedenti numeri di “Baebianus” sulla storia della nostra Comunità, suggerisco ai lettori di consultare una qualsiasi enciclopedia alla voce “Bibbiano”. Vi troverete scritto: “Comune posto in Provincia di Reggio Emilia. Abitanti 7.727 (Censimento del 2001) Altitudine 121 metri sul livello del mare.” Tutto qui. Sui testi di storia adottati nelle scuole neppure un accenno. Soltanto in alcune monografie di Storia Locale si possono reperire alcune citazioni sul toponimo Bibbiano e sulle vicende della sua gente. Nel 1988 è stato pubblicato un mio testo “Storia di Bibbiano dalle origini all’Unità d’Italia.” Le mille copie del volumetto, cento pagine soltanto, sono andate rapidamente esaurite. Ricordo qui alcuni fatti che hanno riguardato la nostra comunità facendo riferimento a quella fonte. Innanzitutto la gente. Da quale stirpe proveniamo? La risposta non è facile né univoca. Facendo riferimento a dati certi risalenti al periodo storico (parliamo del secondo millennio avanti Cristo) possiamo affermare che mentre tutto il piano, dal pedecolle al Po, acquitrinoso e poco salubre, è scarsamente abitato, tutta la collina, densamente boscata, è abitata da gente Ligure. I Liguri sono montanari tenaci e bellicosi. Sono raccoglitori e vivono in piccoli gruppi. Nei boschi trovano rifugio ed anche risorse alimentari: castagne, funghi e bacche di vario tipo. Non co- 12 noscono la scrittura. Verso il Mille compaiono gli Etruschi. Provengono dalla vicina Etruria, oltrepassano il crinale e cominciano a scendere verso il piano. Sono evoluti,conoscono la scrittura (hanno un alfabeto simile a quello greco), sanno lavorare la ceramica e il ferro. Non è ancora risolto il mistero della loro origine, anche se prevale la tesi che siano arrivati dal mare provenendo dal Medio Oriente. Non è stata neppure interpretata la loro lingua pur possedendo noi migliaia di testi, soprattutto sacrali, incisi su cocci e pietra. Gli Etruschi hanno una tecnologia superiore a quella dei popoli vicini. Scendono verso il Sud, conquistano Roma e si insediano in Campania. Si espandono anche verso Nord, occupando tutta la fascia Appenninica. Un importante insediamento etrusco, prossimo a noi, è quello di Servirola, località posta appena a Sud dell’attuale abitato di San Polo. Il Chierici lo ha studiato a lungo. I reperti ivi scavati sono conservati a Reggio, nel museo che porta il nome dell’archeologo stesso. Servirola e la vicina Luceria sono importanti stazioni nelle quali Etruschi, Celti e Romani si sono succeduti nel tempo, lasciando ricche tracce della loro presenza. Nel piano si fanno sempre più numerosi i Celti che calano, a ondate successive, dal Nord. Di essi scrive con dovizia di particolari lo storico Polibio (200-120 a.C.). Esso ci tramanda un quadro del modo di vivere dei Celti insediati nelle nostre ter- re. Sottolinea la grande laboriosità delle donne (curano la casa e i figli, lavorano nei campi, allevano i maiali) e la passione per il vino e la caccia degli uomini che, invece, disdegnano il lavoro. Il primo accenno storico a Bibbiano risale proprio a Polibio. Roma sta crescendo. Ha bisogno di grano: serve la pianura padana. Lo scontro con i Celti è inevitabile. I Romani dilagano al piano ricacciando sempre più a Nord le popolazioni Celtiche. Era uso tra i Romani assegnare terre da coltivare ai veterani, una volta ultimata la campagna militare (era una specie di pensione). Dice Polibio che vennero assegnate terre ad un certo Albinius (da cui Albinea), a Seianus (Ciano) a Cavius (San Polo in Caviano) e ai fratelli Baebius (Bibbiano). Questa è la prima notizia storica che ci riguarda. Siamo attorno al 150 avanti Cristo. Passano i secoli. Roma si espande in tutta Europa. L’Impero conosce la Pace Augustea ed un dominio assoluto su un territorio immenso che va dall’Egitto, al Medio Oriente, dalla Dacia all’estremo nord della Britannia. Poi l’Impero comincia a sfaldarsi. Arrivano dal Settentrione e dall’Oriente, a folate sempre più frequenti, bellicosi popoli nomadi, usi al saccheggio e alla violenza: Avari, Unni, Goti, Visigoti, Vandali, Alemanni. Gli abitanti delle campagne non hanno difese. I Bibbianesi hanno come loro unico rifugio Monte Lucio, il terzo dei quattro colli verso ovest. In caso di pericolo scappano tutti sulla cima del monte, af- Fouquet - Carlo Magno incoronato a San Pietro a Roma fidandosi alle modeste palizzate in legno, alle pietre e a qualche rudimentale arma: falci e forconi in prevalenza, ma confidando soprattutto che i Barbari, saccheggiata ogni cosa, proseguano nel loro cammino. Nel 568 d.C. arrivano in Italia i Longobardi. Di razza germanica sono già ricordati da Tacito come valorosi guerrieri. Si insediano nella pianura padana, ponendo la loro capitale a Pavia. Sulla costa adriatica, a Ravenna, permane un’ultima traccia di quello che fu il glorioso Impero Romano d’Occidente: l’Esarcato. Al Regno Longobardo del Nord si aggiunge, a Sud, un secondo regno Longobardo, il Ducato di Benevento. Il re Liutprando progetta l’unione dei due regni: è l’idea di un’Italia unita in un unico Stato, mille anni prima dei tempi che la Storia assegnerà a quell’evento. E’ sotto Liutprando che si verifica l’insediamento coatto di popolazione nomade, proveniente dall’est europeo, a Barco, a Cavriago e a Zurco di Cadelbosco. Si tratta della tribù dei Taifali, noti per essere dei gran vagabondi ma soprattutto per la loro propensione ai commerci e la loro acutezza di mente. Nasce anche da qui la dissimilitudine tra Bibbianesi e Barcaroli: di ceppo Celtico-Latino e dediti all’agricoltura i primi, di origine orientale e di spiccate capacità commerciali i secondi. Schiacciato tra i due regni Longobardi si sente in pericolo lo Stato della Chiesa, costituitosi sulla base della recentissima Donazione di Sutri e della più antica Donazione di Costantino, che, alcuni secoli dopo, gli Umanisti Lorenzo Valla e Nicola Cusano dimostreranno essere un clamoroso falso. I Longobardi sono organizzati, operosi. Regimentano le acque, innovano in agricoltura risollevandola dallo stato di abbandono, introducono un aratro che scava più in profondità e un nuovo attacco per le bestie da tiro. Assegna- no alle assemblee degli uomini liberi (Arengo) le decisioni più importanti. Ogni Comunità nomina un proprio Console. Negli oltre duecento anni di predominio i Longobardi, oltre a rilanciare l’agricoltura, tracciano strade (La nostra pedemontana è opera loro), costruiscono ponti e soprattutto immettono nella lingua latina, parlata dalla gente, parecchi loro vocaboli indicanti strumenti e lavorazioni agricole, vocaboli che persistono tuttora nel nostro dialetto, senza essere mai transitati nella lingua italiana. Nel 774, Papa Adriano I°, timoroso della sorte dei domini della Chiesa, chiede l’intervento dei Franchi di Carlo Magno: occorre battere i Longobardi e il loro re Desiderio. Carlo Magno è genero di Desiderio avendone sposato la figlia Ermengarda. (Anche il fratello di Carlo ha sposato un’altra figlia di Desiderio). Tutto ciò non conta. Carlo rompe la parentela. Ripudia la moglie, scende in Italia con un grande esercito e sconfigge i Longobardi. La vicenda induce il Manzoni a scrivere la stupenda ode dedicata a Ermengarda”…. Sparsa le trecce morbide sull’affannoso petto…” e la tragedia dell’Adelchi che comprende il famoso coro “…. Dagli atri muscosi, dai fori cadenti…”che costituì uno dei maggiori riferimenti culturali alla base del Risorgimento. Finisce così un Regno ed un sogno. Ma di Carlo Magno conosciamo tutto: Eginardo scrive una monumentale biografia del grande Re. In essa compaiono i nomi di due abitanti di Bibbiano, i primi citati da una fonte storica. Si tratta di padre e figlio, entrambi portanti il nome Corradino, entrambi arruolati nell’esercito Franco. Sempre Eginardo riporta un decreto di Carlo Magno, dell’anno 781, con il quale vengono fissati i confini tra la Diocesi di Parma e quella di Reggio. A definire il confi- ne è la “Fussa” esistente tra le ville di “Bubiani” e “Barchae”. E’ questo il più antico documento che sancisce storicamente l’esistenza di Bibbiano, Barco e Fossa. Barco prende il nome dall’”Imbarcum” che esisteva in quel luogo. Per attraversare l’Enza, dal letto molto ampio e scorrente allora ad est di Monticulo (Montecchio), era necessario traghettare. Nel 998 si registra l’ultima calata di Barbari, ricordata come la più terribile e distruttiva: passano gli Ungari. Il loro ricordo cancella quello remoto degli Unni e di Attila “Flagello di Dio”. Poi subentra un silenzio che si protrae per circa tre secoli: nessun atto, nessun documento che ci riguardi. Nel 1315 la Comunità Reggiana decide di realizzare un censimento di tutta la popolazione della Diocesi. E’ un fatto straordinario. Di quel censimento che registrò, con nome e cognome, tutti i capi famiglia esistenti in tutte le località della Diocesi (Corrispondente quasi all’attuale Provincia ) esiste l’originale testo scritto, sopravissuto anche ad un incendio. La copertina porta i segni delle fiamme che lo lambirono. Il libretto, ovviamente scritto a mano, è conservato gelosamente nella Biblioteca Panizzi. In esso possiamo leggere “Fuoco per Fuoco”, i cognomi di tutte le famiglie esistenti allora nelle località di Bibbiano, Fossa, Corniano e Piazzola. Le famiglie di Barco non sono censite appartenendo quell’abitato alla Diocesi di Parma. Non sono neppure indicati i “Fuochi” del Ghiardo, località densamente boscata e per lungo tempo disabitata. All’esame di quel preziosissimo documento dedicheremo la prossima puntata. A cura di Loris Bottazzi STORIA E SOCIETA’ 13 LA SFIDA DI UMBERTO BELTRAMI, ASSESSORE AL PARMIGIANO REGGIANO “Vi presento il terzo polo: quello dei prodotti Dop e Igp” di Gabriele Arlotti (*) Oltre la crisi. Ne parliamo con Umberto Beltrami, assessore al Parmigiano-Reggiano del Comune di Bibbiano. “Partiamo da una considerazione – spiega Beltrami – quali sono i principali motori dell’economia italiana. Detti settori risultano essere quello della Metalmeccanica e quello dell’Agroindustria (nota 1) che, proprio nell’area vasta Modena-Reggio-Parma, hanno instaurato legami di forte sinergia”. E’ possibile creare nuove prospettive e nuovi sviluppi agricoli e agroalimentari dopo annate che hanno mietuto aziende e mercati? “Per superare la crisi – argomenta Beltrami – propongo diverse ‘scelte di campo’ chiare, precise, quasi ‘scientifiche’. In particolare alcuni settori quali: giacimenti agroalimentari (i prodotti Dop e Igp), l’industria agroalimentare, l’industria delle macchine per prodotti alimentari, il turismo culturale ed enogastronomico. Vari analisti economici sostengono che in Italia, nel comparto agricolo, si ritrovano in una competizione senza precedenti due realtà che per mentalità ed interessi rappresentati sono oramai inesorabilmente contrapposte”. Quali sono? “La prima è l’agricoltura intensiva cui applicare la scienza(si OGM) e la tecnologia, industrializzata, con accorpamenti, concentrazioni e soprattutto verticalizzata nella filiera che comprende l’industria alimentare e la Grande Distribuzione Organizzata (Gdo). 14 A questa tipologia di agricoltura si possono ascrivere: al 100% Confagricoltura, la Lega delle Cooperative, l’industria agroalimentare, la Gdo, i grossisti/stagionatori di Parmigiano-Reggiano e Grana Padano, il Partito della Libertà e il ministro Galan. Al 50% si possono ascrivere: la Cia, Confcooperative e il Partito Democratico. La seconda realtà è rappresentata dall’agricoltura delle tradizioni, dalla tipicità, dall’autoconsumo, dall’autosufficienza, dalla negazione all’ Ogm, dal Km 0, dal biologico, dal biodinamico, dall’agriturismo, dalle fattorie didattiche. A questa tipologia di agricoltura si possono ascrivere: al 100% la Coldiretti, la Lega Nord dell’ex ministro Zaia , al 50% la Confederazione italiana agricoltori (Cia), Confcooperative e il Partito Democratico”. Una divisione tra buoni e cattivi? “No. Andiamo oltre: personalmente ritengo che soprattutto per quanto riguarda l’Emilia Romagna, l’area vasta Modena-Reggio-Parma vi sia una terza realtà: l’agricoltura dei prodotti Dop, Igp e Stg (ma solo con materie prime come la carne ed il latte prodotte e lavorate esclusivamente in Italia ed in zone realmente vocate - e non inventate). Parliamo quindi dei cosiddetti ‘Giacimenti’ agroalimentari. Questi sono un dono della natura, un genius loci ambientale/gastronomico. C’è chi ha giacimenti di petrolio, che dopo l’estrazione non producono più ricchezza mentre nel caso delle Dop e Igp (soprattutto quelle della nostra regione) se si rispettano ‘le regole del gioco’ il giacimento non si esaurirà mai e continuerà a produrre prodotti di qualità e ricchezza per le generazioni future (nota 2)”. Quale modello per il futuro? “Come modello da seguire e come esempio espositivo per sostenere la tesi delle Dop e Igp utilizzerò la Dop più famosa al mondo: il formaggio Parmigiano-Reggiano, che può vantare ben 3 milioni di forme prodotte ogni anno. Il disciplinare fa coincidere la zona di produzione del latte (tutte le province di Parma, Reggio, Modena, Bologna a sinistra del Reno e Mantova in destra Po) con quella della caseificazione. Una zona ben delimitata per tutte le fasi determinanti della produzione sia del foraggio per i bovini, della mungitura del latte che della caseificazione e stagionatura del formaggio Parmigiano-Reggiano Dop. Non è così nel caso dell’altra grande Dop regionale: il Prosciutto di Parma, che può vantare una produzione di oltre 10 milioni di prosciutti ogni anno. La zona di stagionatura (determinante per la Dop) è solo una parte del territorio della provincia di Parma, che si trova 5 km a Sud della via Emilia, delimitato ad Est dal corso del fiume Enza ed ad Ovest dal corso del torrente Stirone. Mentre l’allevamento dei maiali (le cosce diventano la materia prima per i prosciutti) può avvenire in ben 9 regioni: Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Molise, Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio”. Poi ci sono le Igp… “Sì, più problematiche per l’italianità del prodotto sono proprio le Igp. Pensiamo a quelle del cotechino e dello zampone di Modena (con discreta produzione anche da parte dei salumifici reggiani). La zona di produzione è data dalle regioni Emilia-Romagna e Lombardia e dalle province di Verona e Rovigo, mentre le carni di suino, che costituiscono la materia prima, sono prevalentemente di provenienza estera (Olanda e Danimarca). Quest’aspetto diventerà una contraddizione evidente quando finalmente verrà introdotta una etichettatura veritiera, onesta e sincera, indicante non solo il luogo e il salumificio (denominazione) di produzione, ma anche la zona di provenienza della materia prima (nel caso del Cotechino e Zampone Igp di Modena se la carne è di maiali italiani o meno e se italiani di quale provincia). L’elenco potrebbe continuare per molte Dop e Igp italiane (nota 3)”. Per quanto concerne l’agricoltura industriale finanziaria? “L’agricoltura industriale/finanziaria è ovviamente più tecnologica e orientata al mercato, insofferente ai vincoli territoriali per l’acquisto delle materie prime, come carne suina e bovina, latte, grano, che costituiscono i disciplinari delle dop e igp. È inoltre critica nei confronti dei caseifici del Parmigiano-Reggiano che ritiene orientati e subordinati agli interessi degli agricoltori e restii ad adeguarsi a nuove logiche di mercato, a nuove tecnologie per superare o eliminare i disciplinari di produzione e le tradizioni. Tra questi si possono ricordare: il casaro ancora insostituibile/determinante, le due raccolte/ritiro latte al giorno, una sola cottura al dì, la spinatura prevalentemente manuale. Quelli che i sostenitori dell’agricoltura industriale ritengono limiti, come i disciplinari di produzione, le tradizioni, le tipicità, sono invece vantaggi competitivi e benefici che rendono di fatto i prodotti Dop frutto di un’altra agricoltura”. E nella provincia di Reggio Emilia? “A Reggio Emilia, dove si producono soprattutto Dop e Igp, il territorio è storia, cultura e coltura. I consumatori sempre più acquistano/ degustano non solo un prodotto tipico ma contemporaneamente un paesaggio tipico (il Parmigiano Reggiano Bibbiano la Culla quello dei prati stabili e conoide del Ghiardo, quello della montagna reggiana, delle Vacche Rosse reggiane). La zona, il territorio danno l’IMPRONTA e sono un sistema. La diversità è la nostra vera ricchezza. I paesaggi/prodotti reggiani: montagna, media pianura/conoidi Ghiardo/ Albinea, Bassa/Po sono diversi da quelli di Parma e Modena, diversi ma non migliori. Del resto che esistano tre milioni di forme di ParmigianoReggiano tutte, proprio tutte uguali è una favola!” Quindi? “Bisognerà sempre più segmentare ‘al noster furmaj’ in maniera da raggiungere target diversi di consumatori, differenziando l’attuale uniformità con la marchiatura della parte piatta della forma con il logo e la denominazione del caseificio- un Parmigiano Reggiano tipico in un paesaggio tipico: Bibbiano la Culla, Vacche Rosse, Montagna reggiana, Bianca Modenese , Bio e pure quello standard/indifferenziato col marchio del venditore(con buona pace dei Grossisti/Stagionatori e della Gdo, soliti ‘furbetti’ che preferiscono un prodotto anonimo e uniforme/globalizzato per poi valorizzare il loro Marchio di venditori/selezionatori a scapito dei Veri Produttori)”. Marchi che parlano anche di paesaggio quindi… “Sì. Distinguiamolo, però, dall’ambientalismo puro che ha senso in Amazzonia o nel Nord Europa, ma non in Italia dove il territorio è storia e tradizione. Sta diventando però un rischio anche la globalizzazione del paesaggio (prodotto globalizzato/uniforme/omogeneizzato = paesaggio globalizzato). A Reggio Emilia purtroppo ogni anno si ‘rompono’ Prati Stabili anche centenari (con oltre 60 essenze/erbe per metro quadro) e si distruggono vigneti per seminare grano ed erba medica”. Si rischia di perdere tipicità? “Per il Parmigiano Reggiano giustamente la caseificazione è rimasta artigianale con il casaro (e non un robot) determinante e poi zero additivi/conservanti/antifermentativi, caldaia in rame, una sola cottura,due raccolte di latte al dì. E’ giusto restare diversi dal Grana Padano (che usa antifermentativi il lisozima, esegue più cotture al dì, utilizza latte dello stesso giorno, alimentando bovine con insilati) e dagli altri formaggi (una bella pubblicità recita non a caso che il Parmigiano Reggiano non si fabbrica, si FA) ed essere orientati più ai consumatori (che ai desideri di grossisti/stagionatori e Gdo), alla qualità, alla bontà, alla naturalità. Ricordo che anche il Parmigiano-Reggiano si è modernizzato/ industrializzato, anche con accorpamenti passando dai 1.850 caseifici del 1.966 agli attuali 405 e ha introdotto più tecnologia. Il tutto però nel rispetto del Disciplinare, della tradizione, della tipicità e del paesaggio. Ma se il Nostro Formaggio P-R fosse tutto uguale (tipo lo stracchino industrializzato) che vantaggio ne avrebbe il consumatore? Innovazioni e tecnologia introdotte a: Monte/AgricoltoriAlimentazione bovine, mangimistica finalizzata, selezione vacche da latte, mungitura, informatizzazione, raccolta e distribuzione latte, attrezzature e macchine agricole,ecc. . . . . Valle/Caseifici-Scientificità del siero innesto, agitatori meccanici, climatizzazione artificiale, salatura ‘verticale’ con completa immersione, movimentazione, spazzolatura, voltatura forme, pulitura tavole, porzionatura, confezionamento, grattugiato, scagliato, cubettato, creme, ecc. . . . L’APPELLO DI BELTRAMI A ISTITUZIONI E SALUMIFICI “E’ giunto il momento per Salumi Reggiani di Qualità” “Per quanto riguarda i settori dell’industria delle macchine per prodotti alimentari ed il turismo culturale ed enogastronomico, imprese ed istituzioni stanno facendo Sistema, Rete ed operando in modo sufficiente”. Ne è convinto Umberto Beltrami che aggiunge: “Mentre il Sistema reggiano dell’industria Agroalimentare potrebbe fare molto di più e specificatamente nel segmento relativo ai salumi di suino dove purtroppo non c’è un salume né Dop né Igp né Stg e nemmeno con il solo aggettivo “reggiano” (come cotechino reggiano, zampone reggiano, coppa reggiana, culatello con cotenna reggiano, salame fiorettino reggiano)-nota 4-. E’ un limite che una provincia come Reggio Emilia (la prima in regione per il numero di suini allevati) deve superare anche soprattutto dopo che la carne del Gran Suino Padano non è più Dop ma solo Igp(che negligenza da parte sia di Istituzioni pubbliche a partire dal Ministero dell’Agricoltura che Allevatori e rispettive Associazioni di categoria). Capisco che i grandi salumifici investano nel loro Nome, nella loro marca e/o nelle loro marche, però Provincia, Comuni e Cciaa devono porre il problema di una linea di prodotti di salumeria di qualità con l’aggettivo ‘reggiano’ se possibile Dop, Igp, Stg. Va chiesto un sussulto di Orgoglio Identitario, di Senso di Appartenenza almeno ai salumifici Ferrarini S.p.a.,F.lli Veroni fu Angelo S.p.a. e Grandi Salumifici Italiani S.p.a.(coi marchi: Casa Modena, Unibon, Cavazzuti G. e Figli di Modena, F.lli Parmigiani di Parma, Sanfter e Gasser altoatesini), tre grandi eccellenze imprenditoriali non solo nazionali”. (*) giornalista, agronomo Nota 1 Fatturato Italia Fatturato Italiano 2009 settori: Metalmeccanica 440 miliardi di euro e 28% P.I.L. — Agrindustria (considerando le trasformazioni agroalimentari) 240 miliardi di euro 15% P.I.L. – Agricoltura(se solo materie prime) 30 miliardi di euro ( 1/8 del fatturato agroindustriale)2%P.I.L.. Nota 2 Prodotti certificati DOP,IGP e STG Ago.2010 Europa Italia Emilia Romagna DOP IGP STG totali 483 433 28 944 132 78 2 212 27%su E. 18% su E 7% su E. 22% su E. 16 16 0 32 12% su I. 21% su I. 0 15% su I. -Con 212 produzioni certificate, l’Italia resta la nazione europea prima in Europa seguita da Francia( 171) e da Spagna (139); -1 milione e 840 tonnellate la quantità prodotta nel 2008 a indicazione geografica; -5,3 miliardi di euro, il fatturato complessivo 2008 alla produzione; -9,8 miliardi di euro, il fatturato complessivo nel 2008 al consumo; -98.200 le aziende agricole e gli allevamenti; -7.600 le strutture di trasformazione artigianali ed industriali. L’Emilia-Romagna da sola detiene oltre il 40% del fatturato sia alla produzione che al consumo grazie alle DOP: Parmigiano-Reggiano, Prosciutto crudo di PR, Mortadella di BO(Igp), eccc… La provincia di Reggio Emilia come fatturato è al 5° posto dopo PR(1°), UD(2°), TN(3°) e MO(4°). Fonte:www.qualivita.it 15 Nota 3 Carta d’identità dei Prodotti alimentari. Una battaglia di civiltà. In Italia si consumano 50 milioni di cosce di maiale, genericamente trasformate in prosciutti crudi e in oltre 30 milioni di prosciutti cotti. Le cosce ITALIANE sono circa 13 milioni e quasi tutte trasformate in prosciutti crudi DOP: Parma, Modena, San Daniele, Toscano, ecc… il resto ben 37 milioni proviene dall’estero. Senza storia, senza riconoscibilità, senza identità. Non per questo non buono, anche se mai paragonabile all’eccellenza italiana; ma perché si deve negare al consumatore il diritto di conoscere la storia di quel prodotto. Lo stesso dicasi con il GRANO: importiamo il 60% del Grano Tenero ed il 30% del Grano Duro con buona pace delle nostre farine e paste (spaghetti, penne,ecc…) italiane. Stessa situazione per il LATTE: l’Italia produce 8 milioni di tonnellate di latte e ne importa 11. Perché il consumatore non deve sapere da dove viene il latte che è andato a comprare al supermercato. Nota 4 Orgoglio Identitario e Senso di Appartenenza. PERCHE’ ANCORA ZERO! DENOMINAZIONI d’ORIGINE (DOP e IGP) “REGGIANE” relative al maiale e salumi a base di maiale? Salumi di Maiale DOP (DENOMINAZIONE d’ORIGINE PROTETTA – IGP (INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA) Emilia Romagna 1) COPPA PIACENTINA DOP 2) CULATELLO di ZIBELLO DOP 3) PANCETTA PIACENTINA DOP 4) PROSCIUTTO di PARMA DOP 5) PROSCIUTTO di MODENA DOP 6) SALAME PIACENTINO DOP 7) SALAMINI ITALIANI CACCIATORA DOP 8) COTECHINO MODENA IGP 9) MORTADELLA BOLOGNA IGP 10) SALAME CREMONA IGP 11) ZAMPONE MODENA IGP 12) GRAN SUINO PADANO IGP 13) SALAME FELINO (PR) IGP 14) COPPA di PARMA IGP In evidenza le DOP e IGP che si producono anche a RE PRODOTTI TRADIZIONALI pubblicati su Gazzetta Regionale a BASE di SUINO in ITALIA 22 in EMILIA ROMAGNA 5 a REGGIO EMILIA(in evidenza) Elenco Prodotti Tradizionali con suino dell’Emilia Romagna 1) BEL e COT (RA) 2) BONDIOLA (FE) 3) CAPPELLO del PRETE (PC) 4) CICCIOLI (PC e RE) 5) COPPA ARROSTO (PC) 6) CULATELLO (PC) 7) FIOCCHETTO (PR) 8) FIOCCO di CULATELLO (PR) 9) LARDO, GRAS (PC) 10) PANCETTA CANUSINA (RE) 11) PORCHETTA (RN) 12) SALAMA da SUGO (FE) 13) SALAMA da SUGO di M.B. (FE) 14) SALAME all’AGLIO (FE) 15) SALAME di CANOSSA (RE) 16) SALAME FIORETTINO (RE) 17) SALAME GENTILE (PC) 18) SALSICCIA GIALLA FINA (MO) 19) SALSICCIOTTO alla PIACENTINA (PC) 20) SPALLA di SAN SECONDO (PR) 21) SUINO PESANTE (TUTTE) 22) ZUCCOTTO di BISMANTOVA(RE) SALUMI DOP e IGP a base di MAIALE di Altre REGIONI 1) CAPOCOLLO di CALABRIA DOP 2) PANCETTA di CALABRIA DOP 3) PROSCIUTTO di CARPEGNA DOP (Pesaro) 4) PROSCIUTTO di SAN DANIELE DOP 5) PROSCIUTTO TOSCANO DOP 6) PROSCIUTTO Veneto Berico-Euganeo DOP 7) SALAME BRIANZA DOP 8) SALAME di VARZI DOP (PV) 9) SALSICCIA di CALABRIA DOP 10) SOPPRESSATA di CALABRIA 11) SOPRESSA VICENTINA DOP 16 12) VALLE d’AOSTA JAMBON de BOSSES DOP 13) VALLE d’AOSTA LARD d’ARNAD DOP 14) LARDO di COLONNATA IGP 15) PROSCIUTTO di NORCIA IGP 16) SPEECK dell’ALTO ADIGE IGP 17) CRUDO di CUNEO DOP (Prosciutto) 18) SALAME PIEMONTE DOP 19) SUINO CINTO TOSCANO DOP 20) CIAUSCOLO IGP (Marche) 21) PROSCIUTTO di SAURIS (UD) IGP 22) SALAME S. ANGELO (Sicilia) IGP SCUOLA Assessore Andrea Carletti Diamoci al gioco. Con tanto entusiasmo e soddisfazione si è conclusa l’esperienza del Campo Giochi a Bibbiano. Anche quest’anno la gestione del servizio è stata affidata alla UISP di Reggio Emilia e possiamo dire che i risultati sono stati più che soddisfacenti. Uno staff educativo molto qualificato e 220 ragazzi, suddivisi in gruppi omogenei per fasce di età, hanno dato vita a otto settimane di attività. Il Campo Giochi, infatti, ha funzionato dal 7 giugno al 30 luglio, le mattine dal lunedì al venerdì, presso il Campo Sportivo Comunale Bedogni: una sede ideale all’aria aperta per sviluppare il progetto della UISP “Diamoci al Gioco” e per la quale dobbiamo ringraziare l’associazione sportiva Termolan. La nuova proposta estiva ha avuto come obiettivo di stimolare “il senso d’insieme” tra i giovani, utilizzando la pratica motoria come canale di comunicazione ed interazione. Oltre allo sport i ragazzi hanno molto apprezzato anche le numerose attività di atelier di riuso creativo del materiale di riciclo. Ogni settimana, inoltre, un’uscita: fattoria didattica, Compiano di Canossa e la magia della natura, escursione al parco Cerwood, piscine all’aperto del territorio. Dal Consiglio di Istituto. In qualità di membro del Consiglio d’Istituto comprensivo Bibbiano/ Montecchio, dopo il primo anno di attività, vorrei far partecipi i cittadini Bibbianesi di alcune considerazioni. Innanzitutto va sottolineata la grande e costante attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale alla scuola, che ha reso possibili progetti di qualificazione scolastica in diversi ambiti e riguardanti tutti i plessi, dall’ infanzia alla media. Auspichiamo che il sostegno a tali iniziative possa continuare: siamo infatti preoccupati per il futuro, consapevoli delle crescenti difficoltà dei Comuni a garantire i servizi in essere. Desideriamo informarvi anche della situazione relativa alle nuove classi per il prossi- mo anno scolastico. Alla scuola primaria di Fossa, visto il buon numero di iscrizioni, si formeranno quattro classi prime: due a modulo e due a tempo pieno, anche alla scuola secondaria si sono formate quattro classi, grazie anche alla richiesta inviata al Comune, concordata e firmata dal Sindaco e da molti genitori. E’ questa l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno devoluto il 5 per mille al Comune di Bibbiano, destinato alla scuola. Per coordinare tale iniziativa, per la prima volta, si sono incontrati l’assessore ed i rappresentanti dei genitori di ogni ordine e grado delle scuole presenti sul territorio bibbianese, in un clima sereno e costruttivo. Cogliamo inoltre l’occasione dello spazio sul giornale per rivolgere un saluto, un ringraziamento, oltre ad un augurio di buon lavoro al dirigente scolastico uscente Dott. Lorenzo Lotti. Ugualmente rivolgiamo un cordiale benvenuto al nuovo dirigente, Dott. Giuliano Pisi, del quale possiamo leggere a lato una sua gradita lettera indirizzata alle famiglie e agli amministratori. Continueremo certamente anche con lui a collaborare per il bene degli alunni e delle famiglie. Invitiamo fin da ora il Dott. Pisi a presenziare alla ormai tradizionale festa della Scuola che si terrà a Fossa Sabato 25 settembre 2010 ad inizio anno scolastico: sarà un’occasione di reciproca conoscenza per tutti. Auguro un buon anno scolastico ad alunni, insegnanti, genitori, personale amministrativo ed ausiliario: sia per tutti un periodo di crescita e di condivisione in un ambiente sereno. Paola Tognoni Presidente del consiglio di istituto Il secondo libro di Neria Secchi. Venerdì 28 maggio 2010 ha avuto luogo la presentazione del secondo libro di Neria Secchi “Gnec- Una storia della Val d’Enza”. Nella bella cornice del cortile interno della scuola primaria “Neria Secchi” sono intervenuti il Sindaco Sandro Venturelli, l’Assessore Andrea Carletti, il prof. Renzo Barazzoni, i dirigenti scolastici Lorenzo Lotti e Nanda Baldi, l’editore Athos No- bili, il pres.del Consiglio d’Istituto Paola Tognoni. I relatori hanno messo bene in evidenza la figura di Neria, il suo amore per la storia e l’indagine storica volte a far scaturire interesse e motivazione nei ragazzi. Gli intervalli narrativi e musicali sono stati curati da Vanna Zuelli e Pier Paolo Curti. Il libro vede in primo piano l’amicizia tra Gnec e il Cich, nata in un rustico casolare nei pressi di San Polo d’Enza durante la prima guerra mondiale che, oltre a milioni di vite umane, ha divorato anche quella del padre di Gnec che diventa erede di un profondo orrore per l’inutile macello. Sensibile a questa crudele pedagogia della storia, Cich matura il proprio carattere già temprato alla scuola del lavoro quotidiano nella stalla, nei campi, seguendo il corso delle stagioni e della produzione agricola. A fine guerra Gnec viene allontanato dalla famiglia. Ma ecco la conclusione trionfale del racconto di Neria: l’amico perduto e a lungo rimpianto da Cich riappare in un Primo Maggio, quando la Reggio Ciano riversa a San Polo una schiera di lavoratori in festa, inneggianti a Camillo Prampolini, il nume tutelare del proletariato reggiano di cui Gnec finalmente si riconosce parte militante Il libro contiene molti documenti d’epoca, che lo rendono particolarmente interessante anche ad un pubblico adulto, che può riconoscervi luoghi , personaggi e momenti del proprio paese appartenenti al passato. Il gruppo “Gli amici di Neria” esprime la propria soddisfazione per la riuscita dell’evento, resa possibile dalla sensibilità e dal contributo dell’Amministrazione Comunale di Bibbiano,del Conad Bibbiano, della gelateria La Perla di Bibbiano e della ditta Calf di Montecchio. I componenti si propongono di continuare a valorizzare l’amica e collega, nella certezza che ciò vada a favore dell’arricchimento culturale della scuola a lei intitolata e di tutto il paese. Scuola Primaria Secchi: Premio Andersen 2010. Ci uniamo all’Istituto comprensivo di Montecchio Emilia nel congratularci con Matteo Razzini, genitore di un alunno di prima 17 anno scolastico 2009/2010 della Scuola primaria Neria Secchi, per il prestigioso premio “H. C. Andersen baia delle favole”, vinto con la fiaba inedita “Esco così mi perdo”: storia di un calzino spaiato che trova il suo posto nel mondo diventando il burattino a mano di un bambino. Questa la motivazione con cui la Giuria ha conferito il prestigioso riconoscimento letterario: “Fiaba dall’apparente nonsense rivela ricercatezza e intrigo narrativo e fa emergere in modo brioso l’unicità e l’identità del protagonista”. Una conclusione e una partenza. Il 31 agosto 2010 termina, causa trasferimento, la mia collaborazione in qualità di Dirigente Scolastico con l’Istituto Comprensivo di Montecchio e Bibbiano. Si tratta di una collaborazione durata tre anni, nel corso dei quali molte cose sono cambiate, e rapidamente, nel sistema-scuola di Bibbiano: cercando un titolo per questo saluto avevo anche pensato a “Una scuola in cammino… a passo di corsa”; sarebbe stato ugualmente azzeccato. In primis, la scuola dell’infanzia statale. Da una scuola a sezione unica (anno 20072008), collocata in un’ala della scuola media, a una scuola completa sotto ogni profilo: tre sezioni, collocate in uno splendido contesto edilizio, con un atelier e un gruppo di insegnanti competenti che hanno costruito, nel corso degli anni, un percorso di identità del servizio educativo che risulta ben chiaro a chi porta quotidianamente i propri figli in questa scuola. La scuola primaria Neria Secchi, nei tre 18 anni, ha cambiato orari (ora di inizio delle lezioni), organizzazione del tempo normale (solo mattino), funzionamento del servizio pre-scuola (dotazione di spazi appositi, arredati ad hoc), dimensioni (siamo arrivati a un totale di 19 classi, 10 a Tempo Pieno e 9 a Tempo Normale), mantenendo alto il livello della didattica e una costante attenzione all’importanza dei valori civili, dello sviluppo dell’autonomia personale, del senso di responsabilità, dei percorsi educativi grazie ai quali i bambini imparano a “stare al mondo”. Per ultima, la scuola media Dante Alighieri, dove, a partire dal primo settembre, saranno istituite quattro classi prime. Gli insegnanti opereranno in contesti che permetteranno una più agevole personalizzazione dei percorsi di apprendimento e una maggior cura di ogni singolo allievo. A Bibbiano il metodo di lavoro è stato quello della collaborazione istituzionale: Istituto Comprensivo e Amministrazione Comunale hanno proceduto insieme, affrontando insieme i problemi che si incontravano e fornendo, di comune accordo, la migliore risposta possibile ai bisogni dei bambini e delle famiglie. Porterò con me sia la memoria del lavoro fatto sia il segno dell’incontro con una persona che, nelle funzioni di presidente del Consiglio di Istituto, molto ha fatto e molto ha dato (M.M.). Per finire, alcuni auguri: al nuovo Dirigente Scolastico, dott. Giuliano Pisi, agli amministratori locali e impiegati dell’ufficioscuola del Comune di Bibbiano, a tutti gli insegnanti, affinché l’anno scolastico imminente possa loro riservare soddisfazioni e il senso di riuscita che proviamo ogniqualvolta vediamo crescere i nostri alunni fino al momento in cui “spiccano il volo” e costruiscono autonomamente il loro percorso di vita. Lorenzo Lotti Nell’assumere la dirigenza dell’I.C. di Montecchio Emilia comprendente le scuole Dante Alighieri, Neria Secchi, e la Scuola dell’Infanzia del territorio di Bibbiano, esprimo la soddisfazione di poter lavorare in un contesto sociale, economico e culturale Immagini de “La città partecipata” che credo di conoscere ed apprezzare. Sono certo che, per quanto riguarda peculiarità e relativa gestione dei singoli plessi, potrò trovare pie na collaborazione sia negli operatori della scuola, per entrare al più presto nei meccanismi che sovraintendono all’offerta educativa e culturale, sia nelle istituzioni e negli amministratori comunali. Credo infatti che la scuola sia uno dei cardini che contribuisce a promuovere, in modo corretto e proficuo, la collaborazione tra ambiti sociali quali famiglia, istituzioni nazionali, amministrazione locale e, più in generale, società civile. Mi auguro che l’impegno profuso andrà a vantaggio delle giovani generazioni che sperimentano e rafforzano nella scuola, oltre ai fondamenti della conoscenza, le basi della convivenza e dei rapporti sociali. Giuliano Pisi L’augurio di inizio Anno dell’assessore Carletti. Desidero rivolgere gli auguri di un buon lavoro agli insegnanti, a tutti gli operatori delle scuole pubbliche e private di Bibbiano, ai bimbi, ai ragazzi e alle loro famiglie. Ci attende un periodo difficile, grazie ad un Governo molto abile a tagliare risorse alla scuola e a scaricare sui Comuni la propria incapacità di risolvere i tanti problemi che ogni giorno i cittadini devono affrontare. Nonostante queste difficoltà continueremo a lavorare, come sempre, per una scuola di qualità, accogliente, luogo di apprendimento e relazione, capace di promuovere conoscenze e stimolare la creatività dei ragazzi; lo faremo attraverso il metodo del confronto con i genitori e tutti i soggetti coinvolti; un metodo che ci ha permesso, insieme, di raggiungere importanti risultati, ai quali non vogliamo rinunciare. Un ringraziamento al dirigente scolastico uscente, dott. Lorenzo Lotti, per la proficua collaborazione che ha contraddistinto questi anni di lavoro ed un sincero benvenuto al nuovo dirigente scolastico dott. Giuliano Pisi. Le belle stagioni del Centro Diurno. Grazie agli operatori del centro diurno e del servizio di assistenza domiciliare per la professionalità, la competenza e la sensibilità che dimostrano ogni giorno nel prendersi cura di quasi 100 anziani. Grazie ai tanti volontari dell’Auser per la loro generosità Grazie ai medici di medicina generale per la costante e qualificata collaborazione Non faremo mancare il nostro sostegno SOCIALE Assessore Andrea Carletti per continuare a garantire servizi innovativi e di qualità in grado di rispondere ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Carnevale 13 e 20 aprile: in biblioteca con i bambini “una volta giocavo così”… storie di quando nonno “l’era putìn” 3 Maggio: 100 anni Bice 15 Maggio-29 Maggio: Soggiorno A Bellaria 4 GIUGNO: “STORIE DI PANE E D’ACQUA” FATTORIA SCALABRINI pomeriggio in fattoria con il Teatro dell’Orsa un tempo per far festa insieme, per ascoltare storie e racconti, per condividere i frutti del progetto con nonni e bambini e presentare il libro “Storie di pane e d’acqua” 19 Settembre: anteprima mostra fotografica fiera di settembre 19 20 21 Avis Bibbiano in festa! Un caloroso saluto a tutti i bibbianesi in occasione della Fiera annuale del paese, in particolare ai nostri donatori! Dopo una calda estate è tempo di tornare a donare in previsione del prossimo prelievo di Ottobre! Il sangue è una fonte di vita rinnovabile: lo si può donare regolarmente senza alcun danno poichè l’organismo lo reintegra. Con le donazioni periodiche e regolari, i donatori di sangue hanno la garanzia di un controllo costante del proprio stato di salute, grazie alle visite mediche e agli accurati esami di laboratorio eseguiti ad ogni prelievo. Quando si perde molto sangue e non si riesce più a produrne a sufficienza, funzioni indispensabili per la vita vengono a mancare: è in queste situazioni che c’è bisogno di unità di sangue e di plasma. Il sangue non è riproducibile in laboratorio: dipende esclusivamente dalla donazione, un gesto gratuito e volontario! In questo articolo vogliamo rivolgere un pensiero ed un ringraziamento particolare a quei donatori che nel rispetto delle nuove normative regionali sui limiti di età per la donazione di sangue intero (dai 18 ai 65 anni e con deroga massima 67 anni) non possono più donare: restano parte integrante della grande famiglia Avis! Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono adoperati nell’ottima riuscita della Festa Annuale dell’Avis bibbianese svoltasi presso il Parco La Manara nei giorni 12-13 giugno 2010: donatori, volontari, amici e il Parco stesso per l’ospitalità e l’ottima cucina! Parlando della festa un doveroso ringraziamento va allo sponsor BCC BANCA REGGIANA della sede 22 di Bibbiano che ci ha sostenuto per quest’occasione (ogni anno cerchiamo nuovi sponsor tra le aziende bibbianesi!). Vorremmo ringraziare la ditta TECHNOFORM nella persona del Sig. Gisberto Rocchi che ci dà la gentile concessione dei locali dove è presente la nostra sede attuale. Inoltre ringraziamo l’azienda agricola ARDUINI che dona porte della quota ricavata dalla vendita del latte fresco alle diverse associazioni di volontariato bibbianesi, tra cui anche la nostra. Ricordiamo inoltre che la CALYPSO LIFE CLUB pratica uno sconto particolare a tutti i donatori. Vi aspettiamo al nostro stand alla Fiera di settembre all’interno delle scuole medie di Bibbiano! PROSSIMO PRELIEVO: DOMENICA 10 OTTOBRE 2010 PRESSO LA NOSTRA SEDE DI VIA TARANTELLI NR 6 DI BARCO. Pubblichiamo l’elenco dei donatori premiati durante la festa del 12-13 giugno. DISTINTIVO RAME (EX BENEMERENZA) ALEOTTI SIMONE – BARAZZONI DUCCIO FERMO TEODULO – FERRARI VERUSCA – REGGI ILARIA – REVERBERI ALESSANDRA – SAPIA FRANCESCO SPIEZIA MARIO DISTINTIVO ARGENTO (EX MEDAGLIA DI BRONZO) CATTANI ALBERTO - CHAABANE LOFTI - COSTOLI ROCCO - DI LENA ELISA MOSCATELLI DARIO NOCERA ANNA MARIA - PAPOTTI EVITA DISTINTIVO ARGENTO DORATO (EX MEDAGLIA D’ARGENTO) MANTOVI FRANCESCA DISTINTIVO D’ORO (EX MEDAGLIA D’ORO) CARAMASCHI ANDREA CASSINADRI CAMILLO - COCCI MAURO - GILIOLI DANIELE Il Presidente Uber Dallasta Look & Solidarietà Iniziativa del “Comitato Impresa Sensibile CNA Val d’Enza” DOMENICA 19 SETTEMBRE 2010 Dalle ore 9,00 alle 19,00 Presso gli STAND della FIERA di BIBBIANO Look & Solidarietà Manifestazione di impegno sociale, solidarietà e professionalità, per raccogliere fondi in favore della: 1. Scuola dell’infanzia statale di Baco a Bibbiano, per l’acquisto di attrezzatura informatica per la didattica; 2. del Servizio associato di Protezione Civile Val d’Enza per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuali dei Volontari; 3. borse di Studio per valorizzare il Volontariato da destinare agli studenti della Val d’Enza. Le motivazioni dell’iniziativa del “Comitato Impresa Sensibile” Ancora una volta “BIBBIANO PRODUCE”, Fiera a carattere prevalentemente commerciale, diventa, grazie alla sensibilità di professionisti e numerosi sponsor targati CNA, un appuntamento votato alla solidarietà, all’impegno sociale e alla ricerca di una maggiore sensibilità e qualità per il territorio. Acconciatori ed estetiste di Bibbiano con la collaborazione di sponsor e aziende sensibili associate alla CNA Val d’Enza, saranno a disposizione dei visitatori per tutta la giornata di DOMENICA 19 SETTEMBRE 2010. Dalle ore 9 alle 19, all’interno di un apposito stand, si porranno al servizio di tutti coloro che vogliono ritoccare, rinnovare o trasformare la propria immagine. Chiunque potrà utilizzare l’abilità e l’esperienza di collaudati professionisti che hanno accettato di operare per una lodevole finalità. Tutto il ricavato dell’iniziativa, come tutti gli anni, sarà devoluto in favore della Scuola dell’infanzia statale di Baco a Bibbiano, per l’acquisto di attrezzatura pedagogica di informatica, del Servizio associato di Protezione Civile Val d’Enza per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuali dei Volontari, e borse di Studio per valorizzare il Volontariato da destinare agli studenti della Val d’Enza. Pensiamo che questa nuova iniziativa, ricca di contenuti, con numerose ditte partecipanti e un continuo entusiasmo sia il modo migliore per coniugare il ruolo dell’impresa nell’economia alla sua possibile funzione sociale. I servizi educativi a Barco di Bibbiano per rispondere a nuove esigenze dovuto al trend demografico dei nati degli ultimi anni e le liste d’attesa nei servizi esistenti hanno indotto l’Amministrazione di Bibbiano all’ampliamento dell’offerta alle famiglie, attraverso la realizzazione a Barco in Via De Gasperi del nuovo Polo educativo 0-6 anni. Un’altra caratteristica che ha contraddistinto la realizzazione è stata la condivisione del progetto con tutti i soggetti interessati, come i genitori, gli insegnati, il personale ausiliario e gli uffici comunali competenti. I nuovi servizi educativi per l’infanzia, che hanno iniziato nel 2008, sono stati caratterizzati in termini di eccellenza qualitativa della realtà reggiana. Nel 2010 proprio per migliorare ancora di più lo svolgimento delle attività didattiche e le relative programmazioni e documentazioni si concorre all’acquisto di un computer portatile con masterizzatore, un proiettore, una stampante con scanner e una rilegatrice elettrica. Un contributo all’attività del “Servizio associato di Protezione Civile Val d’Enza” per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuali dei Volontari. Partendo dal fermo convincimento che la gestione del territorio deve coinvolgere in termini di positiva sinergia operativa le Amministrazioni locali ed i cittadini, in Val d’Enza si è intrapresa già da alcuni anni una proficua collaborazione. L’esperienza maturata in questi anni nell’ambito della Protezione civile e delle attività di supporto alla Polizia Municipale è un chiaro esempio di come il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini consenta di raggiungere obiettivi importanti. Visto che le attività istituzionali vengono espletate sulle strade con conseguenti rischi per l’incolumità dei Volontari, l’Unione “Val d’Enza” ha ritenuto doveroso acquistare dei dispostivi di protezione individuale (giubbini ad alta visibilità-palette per segnalazione-fornitura apparati radio) per rendere sicuri i servizi svolti in collaborazione con la Polizia Municipale. Nei prossimi mesi, verrà sottoscritta dalle Associazioni di Volontariato e dal Presidente dell’Unione Val d’Enza una importante e significativa convenzione che disciplina in modo organico le forme di collaborazione. Preme sottolineare la valenza sociale di queste esperienze che devono essere sostenute ed accompagnate lungo un SOLIDARIETÀ percorso che non è facile né scontato. La scommessa più grande è quella di coinvolgere le giovani generazioni e di trasmettere la consapevolezza che una società si governa positivamente e democraticamente solo grazie alla fattiva collaborazione dei cittadini che così facendo diventano protagonisti di piccoli, ma significativi momenti, di vita quotidiana. Purtroppo, le difficoltà che incontrano Enti locali nel reperire le necessarie risorse economiche, rischiano di rendere inefficace questa nuova organizzazione. Solo grazie ad attente azioni di sostegno, come la nostra, si potranno garantire importanti servizi di tutela dei cittadini. Contributo per assegnare “Borse di Studio per valorizzare il Volontariato” da destinare agli studenti della Val d’Enza. Una parte dei contributi raccolti saranno destinati a due borse di studio da destinare agli studenti delle superiori dell’Istituto Scolastico della Val d’Enza “Silvio D’Arzo”. In una società complessa e dinamica, la qualità dell’economia va di pari passo, e non è separabile, dalla qualità sociale. La combinazione qualità dell’economia e dell’offerta sociale è decisiva nei sistemi d’impresa, nei distretti come la Val d’Enza. Coniugare il ruolo dell’impresa nell’economia alla sua possibile funzione sociale. Il mondo dell’artigianato, del commercio e della piccola impresa è meglio predisposto rispetto alla grande impresa a impegnarsi anche personalmente per il sociale. Il Comitato “Impresa sensibile CNA Val d’Enza” lavora per sostenere e promuovere la funzione sociale nel territorio dove opera l’impresa e partire dalla scuola dove usciranno i futuri cittadini di domani del nostro territorio, farli lavorare su progetti mirati di volontariato aiuta a raggiungere questi alti obiettivi sociali. Come contribuire, i contributi si raccolgono presso: STAND di BIBBIANO, DOMENICA 19 SETTEMBRE 2010 CNA Montecchio Emilia – Via Caduti dell’Arma, 1 tel. 0522.866646 Nella Foto: “Comitato Impresa Sensibile CNA Val d’Enza, edizione 2009, durante la consegna del contributo di € 7.000 al Polo Scolastico Comunale a Barco di Bibbiano. I tre progetti che gli imprenditori sensibili finanziano: Contributo di attrezzature informatiche per la didattica per la Scuola dell’Infanzia Statale di Barco di Bibbiano. 23 Volontariato, una bella storia. Volontari si nasce ma c si può anche diventare. Il volontariato è un dovere sociale ma vivendo in un’epoca dove si va frettolosamente, non ci possiamo permettere di riflettere a lungo su un dettaglio che può diventare cosa molto preziosa. Ma la stampa è un grande tempio dal quale, oltre alla robaccia, possiamo raccogliere informazioni interessanti e cominciare dalla cultura che anche generalizzata è l’arma per un nuovo domani. Soffermatevi a leggere anche le informazioni che riguardano il volontariato e fatene tesoro. Diceva James Joyce, famoso scrittore olandese: “Mentre tu hai una cosa, questa può esserti tolta, ma quando tu la dai, ecco, l’hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre. ”Nel donare si prova tanta soddisfazione, è vero ci vuole anche tanta pazienza che a volte è amare, ma il frutto è così dolce! Non facciamo però i super eroi, dobbiamo salire le scale, non saltare per arrivare a degli obiettivi soddisfacenti, impariamo anche nel volontariato a scegliere la cosa più adatta al nostro temperamento e che non faccia a pugni con gli impegni familiari, saremo così sicuri di proseguire a lungo nella nostra scelta.I volontari in Italia sono 826mila, circa 1,37% degli abitanti mentre si contano 21mila associazioni impegnate per lo più nel settore socio-assistenziale, ma anche in ambiti come la protezione civile e 24 la tutela dell’ambiente. Tra gli 826mila volontari italiani il 54% è composto da uomini, il 46% da donne di età compresa tra i 30 e 54 anni.Le donne hanno la possibilità di occuparsi di volontariato in età giovanile e poi in età matura quando i figli sono già cresciuti. Uomini e donne esprimono un tipo di volontariato diverso; i primi si dedicano in particolare agli interventi così detti di “emergenza”, mentre le donne si spendono di solito in tutti quei lavori di cura molto delicati, in contesti di estrema povertà e di forte disagio sociale, più complessi ma meno visibili. Tra le associazioni d maggior rilievo in Emilia troviamo l’AUSER, che è impegnata a promuovere l’invecchiamento attivo degli anziani e a far crescere il loro ruolo nella società. Nata nel 1989 per iniziativa della Cgil e del sindacato dei pensionati SpiCgil, si pone di contrastare ogni forma di esclusione sociale. Attualmente conta 300.000 iscritti ed ha oltre 1500 sedi in tutta Italia. L’AUSER di Bibbiano è in piazza D. Chiesa, 2 – tel e fax 0522 223236.L’attuale Presidente è CERIOLI GIOVANNI L’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) rappresenta una delle più importanti e riconosciute realtà nel settore socio-sanitario.È stata fondata nel 1975 dal prof. Erminio Longhini, primario ospedaliero, e ben presto si è estesa su tutto il territorio nazionale. A Reggio Emilia nasce nel 1984, i requisiti per diventare volontario AVO: • aver compiuto 18 anni di età e non avere superato i 75 • garantire la disponibilità a svolgere un turno settimanale di 2 ore e mezzo (mattino o pomeriggio) • partecipare agli incontri formativi e informativi • frequentare il corso di formazione AVO Per informazioni: Segreteria AVO di Reggio Emilia, v.le Umberto I, 50 - tel e fax 0522 296512L’attuale Presidente è l’avv. CORRADO GRAPPI La Croce Rossa, Henry Dunant, questo è il nome del suo fondatore e ispiratore dei principi che sono alla base dell’Associazione.Nel 1859 Dunant, per questioni di affari si trova in Lombardia, il caso vuole durante la battaglia di Solferino nei pressi di Mantova. Impressionato dal numero dei morti e dalla disorganizzazione nel recupero dei feriti, scelse di partecipare all’opera di soccorso. Da lì partì nel 1863 il “Comitato internazionale per il Soccorso ai Feriti di Guerra” che nello stesso anno diventerà Croce Rossa. Il simbolo: la croce rossa in campo bianco è un omaggio alla patria del suo fondatore la cui bandiera era identica ma con i colori invertiti, la Svizzera. Sul nostro territorio abbiamo un referente a Canossa, p.za Matilde di Canossa, 1 – tel 0522 878445 fax 0522 878181Commissario MAURO FONTANA Nel prossimo numero, la rubrica “Volontari si nasce ma ci si può anche diventare” continua… a cura di Adriana Toffanetti Calypso, un’eccellenza di Bibbiano. CALYPSO LIFE CLUB: sport, salute e benessere per tutti Il centro sportivo Calypso Life Club ripropone, a partire da settembre e come ogni anno, i numerosi corsi rivolti a bambini, ragazzi ed adulti. Differenti sono le alternative che potranno soddisfare i più piccoli e i giovani. La SCUOLA NUOTO con corsi di scoperta dell’acqua per bimbi da 0 a 3 anni accompagnati da un genitore, corsi di ambientamento per imparare a familiarizzare con l’elemento acqua attraverso il gioco, imparare a controllare la respirazione e galleggiare e per i più grandi corsi di nuoto nella vasca da 25 metri per apprendere e perfezionare gli stili. La SCUOLA di DANZA con due diverse proposte: l’intramontabile danza classica con corsi che partono dal gioco danza per i più piccoli fino ad arrivare all’apprendimento accademico per gli appassionati, e l’innovativo e divertente hiphop che ha riscontrato un notevole successo tra bambini e ragazzi. La SCUOLA DI KARATE arte marziale di origine giapponese caratterizzata da tecniche di pugno e di calcio finalizzata alla padronanza e al miglioramento del corpo, della mente e dello spirito, ideale per educare il carattere dei bimbi più timidi così come dei bimbi più agitati. Per gli adulti Calypso offre corsi di nuoto in diverse fasce orarie differenziati per livello tecnico, corsi di yoga, pilates, boxe, karate e balli caraibici, corsi di fitness e acquafitness; attività e pacchetti specifici sono pensati per gli over 60, per donne in gravidanza e per disabili. Tantissime altre novità sono in cantiere per il 2011….ti aspettiamo! Per informazioni: 0522 240157 www.calypsolifeclub.it Calypso Life Club via Monte grappa 3/a Bibbiano 25 Tempo libero. Le sane proposte del G.E.B. uest’anno il nostro obiettivo è offrire, a chi avrà la compiacenza di venire a visitare il nostro Stand, suggerimenti e proposte per vestire di nuovo il tempo libero con un sano ritorno all’antico, a ciò che l’uomo, dai primati in poi, ha sempre fatto prima per necessità ed ora per diletto e cioè stare all’aria aperta, in mezzo alla natura, ciascuno secondo le proprie capacità. Le nostre iniziative si svolgono in tutti i periodi dell’anno partendo dall’inverno con sci da fondo, ciaspole o ramponi, poi sui “tiepidi” sentieri liguri, per tornare con la primavera al Basso Appennino. Quando la stagione avanza attraversiamo le valli, saliamo sui versanti ed i crinali alpini di alta quota e a volte ne scendiamo i fiumi a bordo di gommoni per emozionanti rafting o ne percorriamo le tranquille piste ciclabili. I più esperti si cimentano in Ferrate su adrenalinici sentieri attrezzati, ma per tutti e per tutte le età, ci sono le uscite per famiglie, i Corsi di Nordic Walking e le Camminate in Libertà con la tecnica del Nordic Walking. Cerchiamo di accontentare il corpo, ma anche lo spirito proponendo serate di Conferenze e Proiezioni di Audiovisivi che ci fanno viaggiare con gli occhi ed il pensiero nei luoghi più belli del mondo, con immagini che e a volte ci toccano il cuore perché altamente poetiche o perché mostrano la cruda realtà. Il nostro motto è sempre: “CAMMINARE IN COMPAGNIA PER 26 CONOSCERE E CONOSCERCI” ed è questo lo spirito che ha animato noi del G.E.B. nell’appoggiare un Progetto portato avanti dal Comune di Bibbiano con la collaborazione del corpo insegnante della Scuala Elementare di Bibbiano, finalizzato ad avvicinare i ragazzi alla vita all’aria aperta ed alla riscoperta dell’ambiente che li circonda. La prima uscita è avvenuta il 28 Maggio, quando gli alunni di tre classi del quinto anno, sono stati accompagnati in una “scampagnata” fino a località “La Mòja”, dalle loro maestre e dai volontari del G.E.B. che hanno prestato il loro supporto logistico nella individuazione dei sentieri ed hanno fatto da “apripista” per questo bellissimo insieme colorato, vociante e vivace, cercando che di soddisfare nel modo migliore le tante domande e curiosità degli alunni. Siamo partiti dalla Scuola Elementare della Fossa e, debitamente tutelati dai Vigili del Gruppo Val d’Enza (cui va rivolto un ringraziamento speciale), abbiamo attraversato il paese fino in località Corniano. Da qui, grazie al permesso dei proprietari dei terreni, ci siamo immessi sulle carrarecce fino a raggiungere la località di Montefalcone con il suo bellissimo complesso purtroppo non agibile. Dopo qualche cenno storico/artistico sull’edificio, lo abbiamo aggirato e ripresi sentieri del basso Appennino in piena esplosione vegetativa. Fiori di campo ed erbe selvatiche sono stati i comprimari di una necessariamente breve lezione di botanica, poi siamo giunti là dove le Argille emergono prepotentemente dalla vegetazione con tutto il loro carico di fossili, di vita primordiale e di evoluzione geologica. Ovviamente questo è stato il pezzo forte della giornata, l’argomento che ha più attirato l’attenzione dei ragazzi, anche se ormai stanchi per la camminata non abituale per la maggior parte di loro. (km. percorsi circa 9). Dopo una breve sosta per dar fondo alle riserve di cibo ed acqua, ci siamo recati in località Monticelli di 4 Castella presso il Parco “Il Melograno”, dove un pulmino scolastico era disponibile per riportare i ragazzi a Bibbiano. Giornata interessante che ha visto trasformare un’iniziale diffidenza dei ragazzi verso persone sconosciute e che si presentavano con abiti non convenzionali, con zaini, scarponi e bastoncini, in un’interessata e sincera curiosità per argomenti per loro non consueti e spiegati in modo non scolastico, ma da chi vive in prima persona l’ambiente in tutte le sue varie sfaccettature. Grazie a tutti, Vi aspettiamo per chiacchierare insieme di questo ed altro ancora. Anche senza risorse... Anche senza risorse proposte culturali e divertimento non mancano! Torna la prosa (…. e non solo) al Teatro Metropolis! Nonostante i tagli ai capitoli di spesa, conseguenti al taglio dei trasferimenti statali, l’Assessorato alla cultura, grazie alla grande disponibilità delle Compagnie teatrali coinvolte, ha predisposto un cartellone anche per l’imminente nuova stagione, dando così la possibilità ai bibbianesi di vivere il teatro. A partire da ottobre saliranno sul palcoscenico le più rinomate compagnie del nostro territorio, ma non solo! Ad aprire le scene gli allievi della scuola di Teatro Mamimò, con lo spettacolo La Zia di Carlo, che vedrà la partecipazione di attori protagonisti nell’indimenticabile Bibbiano Blues. Non mancherà la compagnia della regina delle scene Liliana Boubè con due spettacoli, uno a novembre ed uno dedicato alla festa delle donne. Ci sarà il gradito ritorno, dopo il successo della precedente rassegna, della compagnia del Teatro Distillato, con lo spettacolo “La cena dei cretini”. La Compagnia della Chiocciola proporrà il divertentissimo “Prognosi riservata”. Ad arricchire il cartellone nella stagione 2010/2011 avremo due appuntamenti musicali: le danze popolari del Folk Atelier e uno stratosferico e coinvolgente musical del Let’s dance. Maggiori informazioni sono disponibili presso il teatro Metropolis (0522/882769) e presso la Biblioteca Comunale (0522/253230 - 31) Tornano i pomeriggi in biblioteca per i più piccoli. Tanti saranno gli appuntamenti per i più piccoli, finalizzati alla promozione della lettura ma anche al sano divertimento: BIBLIOBABY, incontri per mamme e bimbi da 6 a 36 mesi, con i quali si presenterà la sezione della biblioteca destinata alle prime letture; ALLA SCOPERTA DEL MONDO DEI PIÙ PICCOLI, letture animate per bimbi da 2 a 3 anni; LE MANI DELLA FANTASIA, letture e laboratori creativi per bimbi da 3 a 8 anni; COCCOLE PER LE MAMME, incontri e laboratori per le mamme presenti e future!; ABC? DOREMI! ..giochiamo con la musica L’ottagono per gli artisti locali Grande successo di partecipazione e di critica hanno avuto le mostre di fotografia e di pittura contemporanea organizzate da artisti del nostro territorio. Sono stati ospiti dello spazio espositivo il Gruppo fotografico di Barco, grazie al quale il Comune, per la prima volta, ha partecipato alla rassegna “Fotografia Europea”, Gabriella Badodi con la personale di acquerelli “Trasparenze”, Simona Rei, che ha esposto “Giù la maschera”, un’autentica esplosione dei sensi e della passione; la mostra personale di Oscar Piovosi “ Il Viaggio”. Infine chiuderà l’attività del 2010, con l’inaugurazione concomitante alla fiera settembrina, la mostra di pitture ad olio “Momenti”, di Naide Bigliardi. Grande successo gli eventi nell’estate nelle piazze del Comune. Grande riscontro di pubblico hanno ottenuto gli spettacoli e le feste organizzate o patrocinate dal Comune. L’assessorato ringrazia tutti le Associazioni, le aziende e le persone che hanno permesso a tutti i bibbianesi di divertirsi: GS Boca Barco, che ha organizzato la festa dello sport a Barco; l’Arci La Manara, che ha organizzato diverse feste ed i in particolare Bibbiano in volo, manifestazione a carattere nazionale; l’Arci Ghiardo organizzatore della Tortellata di San Giovanni e degli appuntamenti fissi e di grande successo Ghiardo Rock Beer fest e Ghiardo sotto le stelle; l’ANSPI e la Parrocchia con le domeniche di magia in famiglia e altre iniziative; l’Arci di Barco, che per la prima volta ha trasformato in una piccola oktoberfest la piazza della nostra principale frazione, con la prima edizione della festa Barcollimo (vedi foto) CULTURA travolgenti balli di Peter Pan,Trilli e Wendy, ha aperto gli spettacoli rivolti ai più piccoli e alle famiglie, richiamando nella nostra piazza più di 400 persone! Aumenta la disponibilità tecnologica del teatro Ad ottobre il teatro Metropolis verrà dotato di proiettore digitale full HD. Tale dotazione implementerà le possibilità di utilizzo, permettendo di proiettare filmati professionali, ma anche amatoriali, con una elevatissima qualità di visione, permetterà di vedere eventi distribuiti grazie al satellite, permetterà di aderire a circuiti di distribuzione cinematografica d’essai, e tanto altro. Tale dotazione si è resa possibile grazie al contributo della Ditta BASF Italia Divisione Espansi, che ha sostenuto il finanziamento. La cittadinanza sarà invitata all’inaugurazione ufficiale. Progetti Stiamo lavorando per organizzare incontri e dibattiti sulle problematiche sociali di maggiore attualità: ci piacerebbe parlare di mafia, di violenza sulle donne e di immigrazione. Per questo sono gradite idee, materiale e partecipazione. Al riguardo vi avvisiamo che siamo attivi sulla piattaforma sociale Facebook con il nome “Eventi Bibbiano”. Risorse finanziarie permettendo, dovremo progettare ed allestire il nuovo spazio multimediale in biblioteca: tale iniziativa è rivolta a creare un punto d’incontro per i giovani e come tale è nostra intenzione coinvolgerli sin dalla progettazione. L’attivissima Trattoria “La Casa di Nonna Pia”, che ha organizzato concerti blues e rock con artisti di livello internazionale; la Pizzeria Unica, che ha portato pizza e spettacoli in piazza; l’Azienda Agricola “Conti Morini Mazzoli” che ha messo a disposizione la suggestiva Corte Bebbi per il tradizionale appuntamento con il concerto di musica da ballo Taca Dancer. Un particolare ringraziamento l’Assessorato lo riserva al Gruppo Animazioni Avis Cavriago “Balla che ti passa” che, con il 27 28 Presto anche a Barco il distributore “dell’acqua del sindaco”*. *detto popolare per indicare l’acqua dell’acquedotto che sgorga dai rubinetti delle case. Acqua pubblica. É economica e controllata. 29 30 Banca del tempo. Dai valore al tuo tempo. Anche a Bibbiano è nata una Banca del Tempo, associazione che valorizza lo scambio di tempo tra le persone, sviluppa e promuove nuovi valori e vuole ricostruire una rete di solidarietà tra persone. La Banca del Tempo ha l’obiettivo di mettere in contatto persone al fine di favorirne lo scambio del tempo. Nella banca si deposita la propria disponibilità a scambiare prestazioni con gli altri aderenti, usando il tempo come unità gratuita di scambio. Lo scambio di tempo si pone l’obiettivo di recuperare quelle relazioni di buon vicinato allargato, quegli scambi sommersi che non hanno valore di mercato, ma che rendono meno faticosa la vita quotidiana come: - pagare le nostre bollette insieme a quelle di altri - offrire un trasporto in auto ad un’altra persona che ne è priva - andare a prendere al nido il proprio bambino insieme a quello dei vicini - annaffiare le piante agli amici in vacanza - aiutare a preparare una cena - sistemare un orlo ad un abito - fare ripetizioni scolastiche - …ed altro ancora Significa dare al tempo un valore che non è solo lavorare, fare denaro, ma anche relazione. Come funziona? Il meccanismo è semplice: Io so fare una cosa e mi metto a disposizione; quando avrò bisogno potrò chiedere a mia volta un altro servizio. Ci si iscrive versando una quota annuale che copre anche l’assicurazione per gli eventuali incidenti subiti o provocati al servizio della banca. Alla base della Banca del Tempo ci sono: lo scambio, la valutazione del tempo, la parità di coloro che partecipano allo scambio, perché un’ora è sempre un’ora sia per la prestazione offerta dal libero professionista che dalla casalinga o dall’infermiere. Come si fa ad aprire un Conto Corrente? Semplicissimo!! Basta contattare la Banca del Tempo e fare un colloquio specificando quali attività si mettono a disposizione e quali si richiedono. Ad ogni socio viene consegnato un libretto degli assegni dove registrare i movimenti di tempo. Le Banche del Tempo sono diffuse in tutta Italia, nella provincia reggiana è ormai decennale l’esperienza di Quattro Castella con cui siamo in contatto e che ringraziamo per la continua disponibilità. Per iscriversi alla Banca del Tempo: Cell. 333 3198678 Mail: [email protected] Sede: Via G.B. Venturi 140 (di lato alla Chiesa), Apertura: Giovedì dalle 17.30 alle 19.30 31 32 La promozione della salute in fiera. La Fiera di Settembre e la fiera di Barco sono indubbiamente occasioni non solo per divertirsi, ma anche per riflettere e confrontarsi. Quindi anche questa occasione è utile per pensare alla nostra salute e per offrire ai bibbianesi e non una occasione per avere una informazione qualificata e chiara sugli stili di vita che possono contribuire a mantenerci in salute. Per questo continuando le tante iniziative del PROGETTO BIBBIANO: insieme per guadagnare salute quest’anno in occasione della fiera la postazione della CROCE ARANCIONE si trasformerà in un punto informativo dove trovare preziosi consigli per mantenerci sani e ridurre il rischio di infarto, ictus e diabete. A ottobre poi partiranno le serate nei centri sociali in cui medici, infermieri, farmacisti ed educatori aspettano i bibbianesi per una chiacchierata tra amici sulla alimentazione corretta, l’attività fisica e la cultura della donazione e del volontariato in campo sanitario con la collaborazione della Società scientifica “Lazzaro Spallanzani”, l’ASL di Reggio Emilia, la sezione AVIS/AIDO di Bibbiano e CROCE ARANCIONE Vi aspettiamo. 33 Gruppi consiliari. Con l’approvazione della finanziaria 2011 da parte del Governo si è aperto uno scenario molto negativo per il nostro territorio. Infatti con il documento approvato da PDL e LEGA, si è deciso un taglio inaudito alle risorse per gli enti locali. Questo comporterà la mancanza di fondi da sempre destinati ai cittadini per l’educazione, per l’assistenza agli anziani, per servizi di sostegno a individui e famiglie, per le infrastrutture. Il Governo ha giustificato questa politica appellandosi al dovere di intraprendere misure di austerità e di risparmio derivanti dal deficit di bilancio del nostro paese e imputabile alla crisi economica. Il Governo ha varato tali interventi richiamandosi a decisioni prese in sede europea, dove tutti i paesi membri si sono impegnati ad adottare severe misure di contenimento della spesa. Tutte le forze politiche e tutte le istituzioni del nostro paese condividono in modo forte e deciso la necessità di essere responsabili in questo frangente e di contribuire allo sforzo di risanamento dei conti pubblici, a patto che i sacrifici richiesti vengano distribuiti equamente. Quello che sta invece succedendo è che il Governo fa gravare questi sacrifici solo su una parte del paese. Per quanto riguarda l’amministrazione dello Stato, i Comuni, insieme alle Regioni, dovranno subire tagli in modo assolutamente sproporzionato, mentre l’amministrazione centrale sarà ogget- 34 to solo di limitate correzioni. Tutto questo perché, in questo modo, il Governo scarica su altri la responsabilità delle proprie decisioni: limitando i tagli ai ministeri e facendo gravare il peso di queste misure sulle amministrazioni locali, il Governo può in questo modo continuare nella propria propaganda di un buon governo che funziona senza aumentare le tasse, ed eventuali malfunzionamenti e riduzione dei servizi riusulteranno opera delle amministrazioni locali. Ciò a cui stiamo assistendo è quindi una intollerabile ingiustizia operata da questa maggioranza. Con le misure adottate vengono messi in discussioni i diritti dei cittadini ai servizi locali, e con questo il diritto agli asili, all’educazione primaria, all’assistenza agli anziani tramite i Centri Diurni e altri interventi, e tutta una serie di politiche di sostegno agli individui e alle famiglie operate dell’amministrazione comunale. Siamo , ancora una volta, di fronte ad una politica che, invece di affrontare le questioni cruciali del paese, adotta provvedimenti volti a favorire interessi particolari contro la maggioranza del paese, senza alcun riguardo all’equità e in un perpetuo conflitto di interessi. Di fronte ad un’evasione fiscale di entità colossale, nei confronti della quale non si intende porre in campo misure effettivamente efficaci e concrete, viene fatto pagare il “conto” sempre alla stessa parte del paese, fatta di cittadini e imprese che compiono il loro dovere. L’esito di questa nefanda politica è un attacco senza precedenti ai DIRITTI e agli INTERESSI dei cittadini del nostro territorio. Il sistema del welfare locale, attraverso cui gli enti locali hanno costruito dal dopoguerra in poi una fitta rete di servizi e benefici per i cittadini, viene attaccato in nome di una politica che segue la logica del favore verso pochi contro gli interessi della maggioranza. Viene così smascherata, ancora una volta, la retorica di coloro che a parole sostengono il “federalismo” e il territorio, e di coloro che parlano di buon governo senza aggravio sui cittadini. In questa situazione i cittadini potranno contare sull’impegno senza riserve da parte dell’amministrazione di Bibbiano, che difenderà il proprio territorio e le proprie famiglie con ogni mezzo a sua disposizione. Perché serve una riforma federale? L’Italia è un Paese formalmente federale: l’articolo 114, così come modificato nel 2001, sancisce che la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. L’articolo 118 dà valenza costituzionale al principio di sussidiarietà secondo cui le decisioni pubbliche devono essere prese dal livello di governo il più vicino possibile ai cittadini; a tal fine le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. Le linee guida del federalismo fiscale sono esposte nell’articolo 119: I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipa- zioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio. Non sono ancora state approvate le disposizioni normative attuative del dettato costituzionale e per questo motivo il federalismo fiscale è ancora una pagina «bianca» che attende di essere scritta. Il grande incompiuto, la benzina senza cui tutto il meccanismo delineato dalla riforma costituzionale del 2001 (competenze legislative alle Regioni, funzioni amministrative in primo luogo a Comuni e Province) non può funzionare. Proprio l’assenza di federalismo fiscale ha limitato la competitività del Paese sottraendo risorse agli impieghi produttivi e sociali, ha sfasciato il Paese e ha fatto esplodere la spesa pubblica. Il sistema è rimasto quello della «finanza derivata» (lo Stato centrale raccoglie e poi distribuisce) che ha contribuito ulteriormente a dissociare la responsabilità impositiva da quella di spesa favorendo la duplicazione di strutture, l’inefficienza e la deresponsabilizzazione di amministratori e politici, la scarsa trasparenza nelle decisioni di spesa e la loro non imputabilità nonché l’impossibilità di disporre delle risorse prodotte nel territorio di riferimento oggetto di tassazione, con conseguenti esiti di disaffezione verso l’adempimento tributario non correlato a spese verificabili e certe e inevitabile mancanza di controlli a livello locale circa l’utilizzo effettivo delle risorse destinate all’erario. Tra i principali paesi UE l’Italia è la più centralizzata nella distribuzione dei dipendenti pubblici: oltre la metà lavora per le amministrazioni centrali (il 56% contro l’11% della Germania e il 38% della Spagna) gestisce il 24% della spesa pubblica contro il rimanente 44% impiegato per le Regioni, ASL, Province e Comuni che si occupa del 36% della spesa. Le nuove norme daranno attuazione al federalismo fiscale previsto dall’articolo 119 della nostra Costituzione assicurando a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni piena autonomia di spesa e di entrata, una maggior efficienza e trasparenza del prelievo fiscale e/o equità nella distribuzione delle risorse nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale. Il federalismo fiscale, se ben applicato, può essere uno straordinario strumento di sviluppo e di contenimento e qualificazione della spesa pubblica. Col federalismo fiscale intendiamo: responsabilizzare gli amministratori locali, riportare efficienza, equità e trasparenza nella ripartizione delle risorse tra le diverse aree del Paese, combattere l’evasione fiscale e le disfunzioni di sistema che destina le risorse pubbliche in spese di fatto improduttive o fittizie. Jean François Boccacci Andrea Cassinadri 35 Per cambiare, bisogna voltare pagina! Apriamo questo periodico nostro spazio di intervento, senza prima dire alcune cose sulla raccolta delle firme per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua, promosso dal comitato per l’acqua pubblica a cui hanno aderito attivamente anche consiglieri e iscritti della Federazione Della Sinistra oltre che ad altri partiti e movimenti antagonisti al governo Berlusconi. Un milione e 400 mila firme contro la privatizzazione dell’acqua, raccolte in circa tre mesi è senz’altro un record, il segnale è che la società civile non è morta, si può provare a schiacciarla finché si vuole, ma c’è sempre un limite. I tre quesiti referendari sono per bloccare giusto in tempo la strada ad una privatizzazione generalizzata entro il 2011, da cui sarebbe difficilissimo, o costosissimo, tornare indietro.Se l’iter sarà rispettato, se la volontà di quel milione e mezzo d’italiani a prescindere dall’ideologia politica non sarà calpestata per l’ennesima volta, nella primavera del prossimo anno si puo’ raggiungere l’obiettivo. Riguardo all’accordo (Enia - Iride) da anni sosteniamo che, anche se i comuni manterrebbero il 51% delle azioni e quindi la maggioranza sarebbe pubblica e’ altrettanto vero, che manca ancora un piano industriale certo su questa operazione e manca un impianto democratico che consenta ai consigli comunali di discutere davvero, oltre di dare linee e indirizzi al proble- 36 ma acqua alle sue strutture di distribuzione ,servizi , tariffe ecc Una riflessione sulla legge finanziaria del governo Berlusconi: Affermiamo che è sbagliata in quanto aggrava la crisi economica rischiando di avviare una spirale recessiva. Iniqua perche’ colpisce i redditi medi bassi lasciando intatti i privilegi delle caste, i grandi patrimoni, le rendite speculative, i compensi scandalosi dei manager pubblici e privati. E’ antisociale perche’ colpisce gli enti locali, inducendoli a pesanti tagli ai servizi sociali .E’contro una larga fetta di donne che lavorano nel pubblico perche’insieme agli uomini, a dispetto d’ogni coerenza di ragionamento si vedranno allungare il limite d’eta’ per la pensione.Va ricordato a questo proposito la pretestuosa motivazione che ha addotto il governo per questo provvedimento ( legge europea per la pari opportunità), non dicendo alle italiane che esiste gia’ una normativa europea (79/7 del 1978) che interviene in tal senso, dando mandato agli stati di potere differenziare l’eta’ pensionabile tra i sessi. E’ un paese il nostro che sta’ arretrando nonostante ne dica” Marcegaglia o Tremonti”, un arretramento, politico, materiale quanto culturale e simbolico. Ne sono una testimonianza gli attacchi sempre piu’ frequenti alla Costituzione, al diritto al lavoro, alle famiglie che si disgregano sempre di piu’ all’urto della crisi. Ai cittadini di Bibbiano che ci chiedono cosa puo’fare la politica non di governo, rispondiamo che per quanto ci riguarda non siamo in giunta e quello che ci trova piu’ o meno d’accordo rispetto al lavoro di chi amministra, lo diciamo sempre forte e chiaro. Riguardo al bilancio 2011-2012 abbiamo votato contro,lo ricordiamo ,perche’ ancora una volta si è usata la carta della tassazione e dell’aumento delle tariffe in modo a nostro avviso non equo. Per quanto riguarda il problema crisi e lavoro “Rifondazione” per prima, ha portato la discussione in consiglio “trovando solo in parte” la disponibilità della giunta. Abbiamo chiesto per esempio piu’ volte al comune di potere incontrare banche e imprese in commissione come consiglieri d’opposizione insieme a consiglieri della maggioranza, senza risultato. Nonostante la giunta lo ha fatto poi pubblicamente (come iniziativa di maggioranza), e nonostante alcune iniziative per alcune famiglie bisognose siano state intraprese, permangono ancora dei problemi non di poco conto. Per esempio sappiamo per certo che banche importanti di Bibbiano, nonostante abbiano aderito al piano anticrisi per le famiglie, pongono dei grossi problemi riguardo il blocco o l’abbassamento della rata del mutuo (per un anno) a favore di chi e’ in cassa integrazione straordinaria: questo e’ vergognoso, alla faccia della solidarietà e degli accordi anticrisi firmati anche col governo oltre che con Enti Locali e Sindacati (e vorremmo chiarimenti ). Questi fatti come altri ci fanno dire a gran voce come in questo paese bisogna voltare pagina, soprattutto come Governo, ma anche come modo di fare politica a tutti i livelli, compreso quello locale, mettendo al primo posto i beni comuni i bisogni delle persone che hanno perso il posto di lavoro, dei precari, dei pensionati degli studenti. Tutto questo non solo a parole ma con i fatti, ponendo in discussione anche i comportamenti dei poteri forti delle Banche, delle grosse imprese, della grande finanza, che tanto stanno ottenendo da questa crisi, grazie anche agli aiuti del governo a scapito di coloro che la crisi la stanno pagando tutta. Consigliere di Bibbiano della federazione della sinistra del p.r.c .-p.d.c.i. Zamboni ivo GRUPPI CONSILIARI Rappresentare le famiglie. In questa estate segnata dalla Manovra Finanziaria Tremonti, della quale molto si è detto, vorrei spostare per un attimo l’attenzione su un altro argomento importante, quello delle politiche familiari, attraverso lo stralcio di un intervento dell’onorevole Luca Volontè (Deputato al Parlamento Italiano nel gruppo UDC) durante un incontro pubblico del 21/08/2006 dal titolo: “Dalla famiglia ai PACS: una mutazione genetica”. Moderatore: On. Volontè, abbiamo visto che è fondamentale non equiparare le coppie di fatto alla famiglia, ma per noi del Forum e del Sindacato delle Famiglie questo non basta, occorre che ci sia una chiara scelta della politica, occorre investire sulla famiglia come prima risorsa, primo soggetto di sviluppo. Oggi vorrei chiederle: che segnali ci sono in questo senso? Perché l’Italia è il Paese dell’Unione Europea dove si investe meno sulla famiglia, ricordo 0,8 % del Pil rispetto alla media europea che è del 3,4%. Questo è un segnale molto grave. Luca Volontè: I segnali di oggi sono limitati, questa maggioranza (Governo Prodi II) governa da sei mesi e la prima tranche di 3milioni di euro, 6miliardi di lire, è stata destinata al Ministero della Famiglia come a tutti i ministeri senza portafoglio. Chiaro che l’auspicio è che non ci si fermi a 6miliardi di vecchie lire, perché vorrebbe dire chiudere le famiglie come sono state chiuse negli ultimi cinquant’anni. Se posso aggiungere altro alla domanda, vorrei prendere due spunti: il primo dalla introduzione che ci ha fatto Paola Soave e dall’applauso che avete fatto: io sono felice che voi abbiate applaudito, ma la conseguenza del vostro applauso non può essere appunto una gratificazione per Paola, deve essere, attraverso Paola e il Sindacato delle famiglie, chiamare i signori della Vodafone e dirgli: cari signori, noi rappresentiamo un milione di famiglie, o cambiate la pubblicità o un milione di persone cambiano gestore. E’ quello di dire ai signori della RAI, servizio pubblico televisivo che tutti voi pagate, non perché guardate la RAI ma perché avete comprato un apparecchio televisivo, una tassa più ingiusta al mondo non esiste, che il canone non lo pagate più se continuano a farvi vedere su RAI 2 al pomeriggio “Affari di cuore”: l’unico cuore interessato è quello del marito cornuto e della moglie che ha un amante, le famiglie e le mogli disperate, sempre su RAI 2 alle 21. E’ molto semplice dare in affidamento alla politica una responsabilità. Io vorrei fare questo primo intervento come genitore e quindi vorrei parlare di una responsabilità che mi voglio prendere e voglio prendermi insieme a voi e cioè quella di cominciare ad alzare la testa perché non è possibile che 22milioni di famiglie, che rappresentano i 9/10 degli italiani, debbano essere calpestate quotidianamente da tutti i mass media italiani oltre che dalla politica. Non è possibile che si prosegua con questo meccanismo e, lo dico a voi che siete più impegnati di me, non è possibile che nessuno faccia richiesta all’Authority delle telecomunicazioni, che nessuno vada sotto la sede della RAI a fare questo tipo di osservazioni. Perché vedete, questo è il clima culturale, il mutamento genetico, ammesso che si possa chiamare così: due persone che si trovino insieme per il piacere di giocare a bridge non so che cosa c’entrino con la famiglia. (omissis) non è possibile proseguire in questa direzione, perché è vero che la politica per 50 anni non ha fatto niente, niente vuol dire niente, niente vuol dire che gli articoli 29, 30, 31 sono carta straccia, punto a capo, lettera maiuscola. Perché quando si obbligano i genitori all’articolo 30 ad educare i propri figli, e non si lascia la possibilità di educarli liberamente, in Italia, non nel resto del mondo, quando si chiede ai genitori di pagare le tasse in base al reddito e non al numero dei componenti, e questa è una battaglia che abbiamo fatto contro Tremonti e faremo anche contro Visco, perché non è possibile vivere fuori dal mondo con le fette di salame sugli occhi per cui, se io guadagno cento lire non c’entra per il Fisco se ho dieci figli o ne ho uno, oppure non ne ho neanche uno: come fa a non c’entrare? Se devo dare da mangiare a dieci figli deve c’entrare per forza quello che io pago nei confronti dello Stato, della collettività, perché una parte dei miei soldi sono risparmiati dallo Stato per educare i miei figli. (omissis) Riprendo e aggiungo: 22 milioni di famiglie in Italia rappresentabili, 1,5 milioni quelle effettivamente rappresentate, perché aderiscono, tramite varie associazioni, al Forum delle Associazioni Familiari, che include anche il Sindacato delle Famiglie, sopra citato. Queste sono le grandi potenzialità affinchè le famiglie possano diventare soggetti forti di interazione con la politica a tutti i livelli (dal nazionale al locale), con i mass media (che condizionano la cultura, l’educazione, i comportamenti) e con altri soggetti, tramite organizzazioni di rappresentanza in grado di denunciare i bisogni reali delle famiglie e tradurli in proposte operative e sostenibili. A Reggio Emilia esiste il Forum Provinciale delle Associazioni Familiari (Via Veneri, 94 Reggio Emilia), che riunisce 27 associazioni presenti sul territorio provinciale, presso cui è possibile acquisire ulteriori informazioni, tramite posta elettronica [email protected] o tramite il sito Internet www.forumfamigliereggio.it/ dal quale si possono trovare i link alle associazioni aderenti. il Capogruppo UDC Christian Farioli 37 38 39 40