Donne ... du du du amiche di sempre donne alla moda donne contro corrente Hod Benessere n° 62 - Marzo 2011 - Anno XIV - Periodico - Diffusione gratuita Belle in maschera a cura della Dott.ssa Cagnola Psiche e moda, depressione e identità femminile oggi Intervista alla Dr.ssa Mariapia Bobbioni a cura di Marina Robbiani 6 8 L’evoluzione è donna? di Cinzia Boschiero 12 Donne e farmacia di Dott.ssa Annarosa Racca 17 Il magnesio in gravidanza di Dr. Paolo Franceschini 18 Prodotti naturali, dosi innaturali di Prof. Franco Berrino 20 Una dentista secondo natura di Dr.ssa Francesca Frustagli 27 La spesa senza segreti di Enza Bettelli 28 62 Direttore Responsabile: Marina Robbiani Consulenti Scientifici: Dott.ssa Cagnola, Dr. Edoardo Felisi Consulente Editoriale: Dott.ssa Raffaella Ferrari Grafica: Marco Nava Pubblicità: [email protected]•333.1932913 Edizioni Alice Viale Col di Lana, 4 - 20136 Milano Tel 02.89.12.74.66 [email protected] - www.hod.it Stampa: LOGOS s.r.l., via Liguria 2/4, Peschiera Distribuzione: Viprof srl Viale della Tecnica 5 - 36100 Vicenza Tel. 0444.347311 Reg.Trib. Milano n° 305 del 22.4.1998 A questo numero hanno collaborato: Franco Berrino, Enza Bettelli, Mariapia Bobbioni, Cinzia Boschiero, Clementina Cagnola, Marina Cioccoloni, Paolo Franceschini, Francesca Frustagli, Noi Due, Annarosa Racca, Stefano Reina, Paolo Tedaldi, Richard Wiesli. Veniteci a trovare Andar per sagre di Marina Cioccoloni 31 Una cipolla da sbucciare di Dr. Paolo Tedaldi e di Stefano Reina 32 Una porzione extra di salute di Richard Wiesli 34 Una prova scientifica sulla dieta vegetariana a cura di Noi 2 37 www.hod.it Potrete dire la vostra... ... e iscrivervi alla Newsletter HOD 62 6 Belle in maschera Dott.ssa Cagnola A SCUOLA DALL’ ERBORISTA A seconda delle piante, si possono fare maschere di ogni genere da applicare su viso e collo, oppure su una parte del corpo, ad esempio la schiena, nei casi (sempre più rari) di acne giovanile. Per fare una buona maschera innanzitutto occorrono: • un eccipiente, e cioè la base che tiene insieme i vari componenti della maschera: argilla, psillio (una pianta particolarmente mucillaginosa), oppure della delicatissima polvere di riso, la vecchia base delle ciprie in polvere, • una o più erbe in polvere, • un’acqua distillata aromatica. • a piacere e se non è controindicato, un po’ di olio di diverse piante (da unire alla fine). Impariamo a farci la maschera da sole, con intelligenza e professionalità La cosa principale è trovare le erbe in polvere. In casa non si possono fare in alcun modo, occorre infatti un procedimento particolare che richiede la presenza di ditte che trattino piante medicinali. Le trovate dunque presso delle buone erboristerie, così come l’acqua distillata aromatica di rose, di camomilla, di zagara (fiore d’arancio), di fiordaliso ecc. da aggiungere per amalgamare bene la polvere e creare la “pastetta” per la vostra maschera. A proposito, quanta acqua distillata occorre? Per trovare la giusta quantità basta usare il buon senso. Va dunque aggiunta a seconda delle percentuali dell’eccipiente (dell’argilla, dello psillio o della polvere di riso) e delle erbe in polvere utilizzate, fino a quando la pastetta avrà una buona consistenza, né troppo liquida né troppo densa. Una volta pronta, si applica sul viso e sul collo precedentemente puliti, si lascia “lavorare”per una ventina di minuti circa e infine si toglie con una spugnetta umida di acqua tiepida. In genere, dopo la maschera, sarebbe preferibile mettere una crema adatta alla propria pelle. E per un risultato migliore, si può tenere la maschera durante il bagno: il calore, il vapore, lo stesso relax sono sempre una fonte di grande beneficio! Fate poi attenzione ad applicare la maschera anche sul collo e, soprattutto, lasciate fuori il contorno degli occhi (anche esagerando un po’). Maschera per pelli secche, asfittiche e un po’ “vecchiotte” In questo caso abbiamo bisogno di un eccipiente a base di polvere di riso (40 g). Per le piante vanno bene le polveri di eleuterococco (40 g) e di calendula (20 g), e come acqua distillata si consiglia quella di zagara (di fiori d’arancio, la stessa che si usa per cucinare la pastiera napoletana, tra le più facili da trovare). Quindi va aggiunto un po’ d’olio di enotera, o olio di mandorle, di canapa o di camelia: oggi si trovano una varietà incredibile di oli per la pelle, ma come sempre la cosa più importante è utilizzare prodotti di buona qualità. Maschera contro l’acne Si prende come eccipiente l’argilla (40 g) che ha un’azione astringente, come erbe in polvere la viola (30 g) e l’echinacea (30 g), una pianta con un’azione elasticizzante che va bene anche per le maschere antirughe. Se la pelle è poi particolarmente irritata, si può usare un’acqua di camomilla o di amamelide mentre, evitando in questo caso qualsiasi olio, si potrebbe aggiungere qualche goccia di propolis. Si mescola bene il tutto e si applica sul viso: bastano un cucchiaio, al massimo 2. Maschera contro le rughe In questo caso abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta. Ma possiamo fare delle maschere fantastiche usando come eccipiente la polvere di riso (40 g). Come erbe in polvere acquistiamo da un bravo erborista l’echinacea (30 g) e il luppolo (30 g), e come acqua distillata l’acqua di iris florentina (giaggiolo) o di zagara. In questo caso l’olio è indispensabile, e io punterei su quello di enotera, sull’olio di canapa ricco di acidi insaturi, o sul più recente olio di makadamia, molto nutriente. Maschera per la couperose Abbastanza frequente anche tra gli uomini, se la couperose non viene curata e tenuta a bada può degenerare in acne rosacea, un disturbo causato da una cattiva circolazione periferica che mette in evidenza, soprattutto sul naso, una rete di capillari scuri e turgidi. In questo caso la maschera, che deve essere molto delicata, sarà composta dallo psillio (40 g), polvere molto morbida e mucillaginosa, dal rusco (30 g), dal crisantemo americano (15 g), epatoprotettore e protettore basale e della microcircolazione, e dal ginkgo biloba (15 g). Userei poi l’acqua di amamelide che ha un’azione molto valida nei problemi di microcircolazione, e un cucchiaino di olio di iperico, dall’azione calmante e lenitiva. Clima Activ Plus contiene isoflavoni della soia, sostanze presenti nei semi di soia e dotati di effetti benefici in grado di attenuare i disturbi tipici del periodo del climaterio e della menopausa. Gli isoflavoni prevengono e alleviano i sintomi migliorando l’umore e riducendone l’intensità, agendo come sostituti dell’ormone naturale. Clima Activ Plus contiene inoltre vitamine del gruppo B, vitamina E, ferro e vitamina C, acido pantotenico, fondamentali per la produzione di anticorpi e di globuli rossi. La vitamina D contrasta la decalcificazione del tessuto osseo. Gli altri componenti contribuiscono a riequilibrare l’organismo e le sue funzioni. Grazie a questi effetti si può utilizzare come coadiuvante della terapia ormonale sostitutiva. Consigli d’uso: 1 capsula al giorno Ingredienti: Soia • Isoflavoni • Vitamina C • Vitamina A • Vitamina B1 Vitamina B2 • Vitamina B6 • Vitamina B12 • Vitamina D • Vitamina E • Folato Acido pantotenico • Vitamina B3 • Biotina • Vitamina K • Selenio Zinco • Rame • Manganese • Ferro • Magnesio Confezione da 30 capsule (capsule al 100% di origine vegetale) Per saperne di più: www.dottoressacagnola.it HOD 62 Per il benessere della donna - Prima e Durante la menopausa Clima Activ Plus • Integratore alimentare a base di vitamine, minerali con Isoflavoni di soia 7 L’I DENTITÀ P ERDUTA Lori Earley, MS. V HOD 62 8 Psiche e moda, depressione e identita’ femminile, oggi INTERVISTA ALLA DR.SSA MARIAPIA BOBBIONI “La voce sta al silenzio come la scrittura alla carta bianca. L’ascolto della voce inaugura la relazione con l’altro: la voce, per mezzo della quale si riconoscono gli altri, indica il loro modo d’essere, la loro gioia, oppure il loro dolore, il loro stato; essa trasmette un’immagine del loro corpo e, al di là di questa, tutta una psicologia.” ( Roland Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi ed.) A CURA DI MARINA ROBBIANI La nostra è un’epoca in cui si tende a non elaborare nulla: la storia del passato ma anche il dolore, le frustrazioni, l’impossibilità di essere quello che gli altri, i mass media chiedono. In che relazione sono oggi il narcisismo e la manipolazione, il conformismo? Il culto del corpo e dell’eterna giovinezza, l’esasperazione dell’individualismo sono da considerarsi patologie, disturbi psichici? E quel bisogno di apparire a tutti i costi, che sta diventando un’ossessione di massa, dove ci sta portando? Abbiamo cercato di riflettere su tutto questo con Mariapia Bobbioni, psicanalista e studiosa di questioni femminili attraverso la moda e il design: Qual è lo scenario che ci troviamo davanti? Partiamo dai mass media. Attraverso le televisioni, i giornali ecc. il nostro sociale ci offre l’idea di una figura femminile eternamente giovane, bella, “mitica” che non può affrontare né la caducità, né la vecchiaia né la malattia. Rimuovendo e cancellando la sofferenza e il dolore, agisce inevitabilmente secondo la menzogna perché, come gli antichi greci insegnano, la storia dell’uomo ha a che fare con il tragico. Destino e morte esistono. Come direbbe Freud, la vita prende senso proprio perché dobbiamo morire, e il voler negare a tutti i costi la caducità è una modalità perversa di negazione che non fa che produrre una posizione del tutto immaginaria e immaginifica, dove il simbolico (e cioé il linguaggio, il porsi nella relazione con l’altro) sparisce. Oggi questa modalità diventa sempre più individualista non in termini sani e progettuali, bensì in una forma di narcisismo primario. Cosa intende per narcisismo primario? Dico primario indicando il bambino che sopravvive solo se viene nutrito. Il suo mondo è fatto di tetta, mamma, pappa, cacca, nanna. Tolti questi elementi il bambino non è più contenuto e si perde, si ammala. Il fatto che i bambini talvolta muoiano negli orfanatrofi è dovuto innanzitutto alla mancanza di quella parte di riferimento corporeo che è la propria madre. Il narcisismo secondario dovrebbe invece riguardare un soggetto che ha una sua competenza ed è in grado di offrirla agli altri. In questo sociale però, noi stiamo creando dei soggetti autistici, chiusi, autoriferiti, silenti, dove il rapporto con l’altro non esiste. Assistiamo ad una forma di chiusura narcisistica onnipotente che, come tutte le forme di onnipotenza, è un segno di impotenza. E di enorme frustrazione. Pensiamo solo all’im- portanza che hanno assunto l’estetica o la moda, il cosiddetto glamour. In particolare le donne, se non sono più che equilibrate e consapevoli della propria identità, rischiano di perdersi. Assolutamente. Prendiamo questi gruppi di donne che si stanno cercando e organizzando su Internet dopo gli ultimi avvenimenti politici. Sono interessanti perché vogliono richiamare l’attenzione delle donne alla loro storia e verità originaria. E qui la moda è un po’ protagonista. Non dimentichiamoci che le grandi evoluzioni della moda sono state conseguenti a grandi cambiamenti storici. Con la prima guerra mondiale le donne accorciano le gonne e iniziano a “dinamizzarsi” perché devono prendere il posto degli uomini. È il primo segno di crescita femminile. In questo caso la moda è stato un test che andava verso la liberazione delle donne. Ma facciamo un altro esempio: nel 1600, per tenere i piedi rialzati da terra in strade dove si trovava di tutto, le aristocratiche calzavano zoccoletti altissimi. Avevano un loro perché. Oggi invece, quando si vedono delle donne portare tacchi e zeppe spaventose, ci si chiede che senso possano avere queste “protesi” che rallentano il passo, le rendono inattive e le mettono in una posizione di dipendenza e non di autonomia. È una moda che rifissa la donna ad una modalità di oggetto da tenere e da mostrare, non certo di soggetto di pensiero e di azione. Nicoletta Ceccoli, Contrary mary James Jean, Prada bloom Ma questo porta alla schizofrenia. Gran parte delle malattie di cui oggi soffriamo sono più psicotiche che nevrotiche, vedi la schizofrenia così come le grandi forme di mitomania, che poi è l’altra faccia della grave depressione. Il soggetto che non riconosce più un valore per ciò che è realmente - perché se non ha non vale nulla - va in depressione, e per reggere sogna e diventa mitomane. Perché così tante ragazze che vediamo in televisione vanno in giro in un modo così sgomento? Sgomento perché guardandole HOD 62 Andiamo ancora più il là. In un momento come questo, in cui ogni giorno si amplificano le differenze economiche e sociali, in cui molte donne, molte giovani non possono permettersi di spendere cifre con tanti zeri, in cui l’autostima rischia di abbassarsi, cosa può succedere? Mi vengono in mente due immagini. Una riguarda gli anni ‘30/’40 del cinema italiano quando le nostre attrici, imitando le dive di Hollywood, trasmettevano a loro volta una sorta di “ideale femminile” alla donna comune. Il risultato fu che molte donne, per copiare il mito della star platinata alla Jean Harlow, si bruciarono i capelli. Siamo alla massificazione. Il soggetto aderisce a livello identitario a qualcosa di cui capisce poco per sentirsi a sua volta simile a un’attrice, a un mito. In questo modo si tiene alla larga dalla sua realtà e attua una scissione tra la propria dura realtà e il sogno (il cinema stesso crea identificazione nel sogno). Per contrapposizione, alcuni documentari offrono l’altra faccia della luna. E cioè cosa possa significare oggi per una persona giovane, semplice, mitizzare il mondo della televisione e dello spettacolo. Invece di sentirsi valorizzato per la sua etica di persona che, pur nella sua semplicità, fa delle cose di valore, il soggetto assume importanza non per quello che è, ma per come appare, se è bello, ricco, se possiede vestiti firmati, macchine fantastiche ecc. Se l’elemento valoriale è questo, chi ha sempre imitato le classi superiori, senza pensiero si adegua a questa modalità pensando che se non ha il giubbotto firmato e non va in televisione non vale nulla. Questo ci fa capire perché spesso assistiamo a trasmissioni da voyeur. Da voyeur di sentimenti. Pur vivendo in un’epoca di freddezza di sentimenti, come spettacolarità facciamo lo show dei sentimenti. 9 HOD 62 10 non vediamo la loro storia, perché manca la loro invenzione. La moda è permettersi il proprio stile. Inventarsi significa creare sul nostro corpo, non essere seriali, dei finti manichini plastificati, tutti vestiti uguali. Assistiamo ad una sorta di ripetizione, non esiste più il soggetto con un proprio stile e modo che, piaccia o meno, si diversifica dall’altro. Cosa può creare nel tempo questa lontananza dalla realtà? Pensiamo solo a quelle madri che imitano le figlie, viste da dietro sembrano della Nicoletta Ceccoli, Rose red stessa età… È l’epoca degli eterni adolescenti. Tutto questo crea una fissazione a un corpo idealizzato che non esiste più e che per poter essere tenuto, e contenuto, ha bisogno di sforzi inauditi che non hanno nulla a che vedere con la storia autentica della persona. Si ricreano dei finti gruppi di appartenenza perché, alla fine, crescere vuol dire permettersi la propria storia e il proprio destino. È evidente che una donna di oltre cinquant’anni non può vestirsi come sua figlia, non perché non possa farlo ma perché penso che l’abito sia “un corpo vuoto che si appoggia su un corpo pieno”. Significa che l’abito parla di qualcosa di molto carnale. Se un soggetto adulto vuole mettersi in competizione con sua figlia, vuol dire che non è più la madre. Ci troviamo davanti alla perdita del simbolico. Solo l’immaginario fa da padrone. C’è una grande confusione di ruoli. Occupare un posto significa anche accettare un limite. Quando si è in un posto, quel posto bisogna saperlo tenere. Viviamo in un sociale del disordine totale, dove tutto è intercambiabile. Lacan direbbe che “l’epoca è incestuosa”. Perché l’incesto non era accettabile? Perché se un figlio va a letto con la madre diventa amante, e diventa pazzo perché non è più nel suo posto originario. Questo sociale in cui non si tiene un posto simbolico, dove tutto è possibile, porta a non avere mai un ancoraggio, mai un piacere dell’essere dove sono, mai un ritrovamento di sé, mai un senso dell’attesa. Ma la vita è anche legata ad un’attesa. È in quell’attesa che il tempo si allunga dentro di noi dandoci un pizzico di eternità. Veniamo da una storia passata che, ad esempio, abbiamo potuto apprezzare attraverso l’arte, attraverso dei segni archetipici della nostra vita come direbbe Jung, per cui ci sentiamo meno bruciati dall’esistenza perché ci volgiamo e diciamo “Guarda cosa aveva fatto Leonardo”. Perché in fondo, se ci pensiamo bene, Leonardo da Vinci è un nostro avo e questo ci dà un senso di riposo: “Tu sei erede di una storia”. Bene, l’erede della storia non c’è più, al suo posto c’è un essere che in questo momento è una certa cosa e dopo mezz’ora qualcos’altro. Stiamo alimentando dei soggetti psicotici. Qual è il rischio? Il rischio esiste già. Ogni soggetto si forma all’interno della famiglia e all’interno delle strutture. Le famiglie purtroppo sono problematiche perché ognuna ha i propri fantasmi. E la stessa cosa succede alle strutture che dovrebbero consentire ad ognuno il valore della propria soggettività, dovrebbero aiutare a pensare. Al contrario, vogliono che il soggetto agisca invece di pensare, e così ci troviamo in un sociale in cui il pensiero, che richiede di darsi tempo, non esiste più. Questo è il dramma della nostra epoca. La nostra società è solo un agire pulsionale, frettoloso, che è l’agire della morte. Quante volte lavorando, mi capita di dire: “Adesso lei provi a reimparare a pensare”. Non si elabora più nulla. Se ci fermiamo a elaborare, le modalità che sono state proposte crollano. Bisogna ubriacare le persone di stupidità perché se si fermano e pensano, potrebbero decidere di non accettare più le umiliazioni che ricevono sul posto di lavoro… Questo continuo ammalarsi è indice di un fatto Illustrazione di James Jean per una copertina di “Fables” 3 Cosa dovremmo fare per tornare ad avere cura di noi? Una modalità per recuperare noi stessi è riferirsi alla sapienza greca: “Conosci te stesso” ma permettiti di correggere quegli aspetti che, anche se sono piaciuti agli altri, quando non piacciono a te e non ti appartengono hai il diritto di trasformare. Spesso ci troviamo ad essere secondo il desiderio di un altro, a forzarci in una direzione che non è la nostra. Se ci permettessimo di riconoscere chi siamo e quali sono i nostri talenti, saremmo più contenti e offriremmo il meglio di noi agli altri. Continuando a credere che la cosa migliore al mondo è fare denaro, perderemo umanizzazione e solidarietà tra gli uomini. Credo che la fine arrivi quando gli esseri umani smarriscono il senso di cosa sia essere uomo, essere solidale. Per tornare ad avere cura di noi è necessario capire cosa significhi essere un soggetto umano di pensiero, e andare verso il proprio desiderio e la propria soddisfazione nella vita. Occorre però fare tutto questo procedendo all’interno dei propri limiti perché non è vero, come molti pensano, che si può andare avanti divorando e facendo tutto quello che si vuole. Non per niente i bulimici sono sempre più numerosi, così come cresce l’ansia di controllo. Bisognerebbe lasciare andare qualcosa e tenere solo ciò che ci riguarda davvero, darsi una centratura. Chi si occupa di etica potrebbe rioffrire alle persone la loro misura di esistere, che va rispettata. Le persone andrebbero accolte in maniera più minimalista, nella loro dimensione reale, anche piccola. Con la soddisfazione di avere un dono da offrire: un po’ di amore, di solidarietà. Vuoi intervenire o approfondire l’argomento di questo articolo? Vieni sul nuovo sito www.hod.it e lasciaci un tuo commento. Già, l’amore. La parola amore, così abusata di questi tempi, non è misurata nei rapporti umani. Cosa vuol dire ama il tuo prossimo? Significa compiere dei gesti di offerta agli altri, un sorriso, un atto di disponibilità. Come dice Edgar Morin, l’etica è la solidarietà verso gli altri. Oggi dominano il senso dell’indifferenza e la mancanza dello stupore. Devi stupirti. Se si maltratta qualcuno non devi rimanere indifferente. Ridiamo valore a parole che offrono suggestioni, amore. Rifiutiamo le parole che passano odio e volgarità. La volgarità è il male di questa epoca dove tutto sembra lecito, e spesso al posto di parlare si gioca la partita dell’aggressione. È necessario ripartire da noi e dal nostro stile. E capire che, quando parliamo, le parole sono pietre. Facciamo più attenzione a quello che diciamo agli altri, le parole che pronunciamo restano dentro di noi, siamo noi che le produciamo e possono tornarci contro. All’Università, cerco sempre di portare avanti un lavoro di questo tipo, per trasmettere semplicemente chi sei come essere umano. Cosa sei venuto al mondo a fare, cos’hai in mente di fare della tua vita? La posizione è: il talento, il valore del soggetto, la ricerca, cosa vuol dire studiare, e cioè sapere, acquisire. Cerco di aiutare i giovani a ricostruire un lavoro di conoscenza, l’analisi verrà dopo. I ragazzi sono educati a volere tutto fino allo spasimo… e alla solitudine, al rapporto virtuale con il computer. Il confronto rappresenta spesso la minaccia dell’altro, e la mancanza di pensiero, la mancanza di parola si traducono in atto aggressivo. E se questa materia aggressiva non esplode contro gli altri implode e diventa malattia. Dr.ssa Mariapia Bobbioni, psicanalista, studiosa di questioni femmili attraverso la moda e il design. Autrice di diversi scritti, collabora, in qualità di libero docente, con il Politecnico di Milano, Facoltà di Design, Università Bicocca di Milano, Facoltà di Psicologia, Domus Academy. Svolge la sua attività nello studio di Milano e di Cannes (Fr). Per ulteriori informazioni: [email protected] HOD 62 evidente: il sintomo si presenta, non c’è parola e il corpo si ammala. A un certo punto, dato che il soggetto non elabora, non si permette di esternare sentimenti e desideri e rimuove tutto con la finzione, il suo corpo “scoppia” e si ammala. 11 L’evoluzione è donna? HOD 62 12 DI CINZIA BOSCHIERO Serve una strategia perché l’autostima femminile non sia lesa né in famiglia, né nel mondo del lavoro. In questo breve dossier alcuni progetti concreti e dati italiani ed europei su pari opportunità e violenza contro le donne. Le pari disopportunità nel mondo del lavoro Mentre in Italia si perde tempo nel dare spazio e visibilità ad escort e ragazzine strumentalizzate ed immature, le donne che hanno un Valore Vero e che non sono mercenarie o senza scrupoli ma hanno etica di vita, ovvero la maggior parte della compagine femminile italiana, mogli, madri, giovani che studiano e lavorano, curano anziani ecc. proseguono sempre più sole la loro battaglia quotidiana per le pari opportunità. E questa battaglia si fa sempre più dura. Il pericolo è che il Valore dell’esser donna venga svilito da campagne stampa che fanno di tutta un’erba un fascio, che sedimentino malcostume e diano l’idea che in Italia solo “chi la dà” possa lavorare... In realtà in Italia a tutt’oggi le donne guadagnano meno rispetto agli uomini, il numero di dirigenti donne è minore rispetto al numero di dirigenti uomini e i dati evidenziano che molte di loro si dimettono o lasciano il lavoro dopo avere avuto il secondo figlio, in quanto fanno molta fatica a gestire famiglia e lavoro a causa della mancanza ed insufficienza quantitativa e qualitativa di servizi e di supporti sociali alla famiglia. Anche in Europa la situazione è grave: a causa della crisi economica in tutti gli stati europei sono le donne le prime a perdere o lasciare il posto di lavoro. Tuttavia la loro partecipazione al mercato del lavoro deve essere considerata come un elemento essenziale per la crescita sostenibile dell'Unione Europea (UE). Ciononostante le donne sono vittime di discriminazioni e di ostacoli professionali, e sono più esposte alle fluttuazioni della congiuntura economica rispetto agli uomini. La sesta relazione della Commissione illustra cazione ed implementazione degli strumenti multimediali innovativi a favore di una riorganizzazione gestionale nel mondo del lavoro è prioritario: consentiranno, se ben sfruttati in progetti condivisi, di migliorare l’organizzazione di riunioni, briefing, di cambiare i tempi di lavoro delle donne in azienda e di agevolarle nella gestione più adeguata di ritmi tra impegni di famiglia e quelli lavorativi che sono da conciliare. Come Fondazione siamo molto attivi su progetti relativi alla parità di genere da diversi anni anche a livello internazionale”. Per non mollare È on line il nuovo sito www.pernonmollare.eu dedicato a chi vuole condividere la sua esperienza di vita, di lavoro, di famiglia per dare agli altri un esempio su come sia riuscita/o a non HOD 62 i principali progressi registrati nel 2008 in materia di promozione della parità tra donne e uomini. La partecipazione delle donne, nel contesto delle attuali sfide demografiche ed economiche, contribuisce in maniera sostanziale alla crescita, all'occupazione e alla coesione sociale dell'Unione Europea. Nel 2008 il tasso di occupazione femminile si avvicinava all'obiettivo di Lisbona, cioè al 60% nel 2010. Esistono tuttavia notevoli divergenze tra gli Stati membri, con tassi che variano dal 36,9% al 73,2%. Le donne sono inoltre sovra-rappresentate in lavori precari basati su contratti a breve termine o a tempo parziale. In base ai dati europei sono quindi più esposte a situazioni di povertà rispetto agli uomini, come rivela il dato del 32% di donne genitore singolo e del 21% di donne con oltre 65 anni. Lo scarto medio tra i tassi di occupazione delle donne e quelli degli uomini si sta riducendo, passando da 17,1 punti percentuali nel 2000 a 14,2 punti percentuali nel 2007. Ma la ripartizione delle responsabilità familiari resta ineguale, come dimostrato dal tasso di occupazione delle donne che diminuisce di 12,4 punti se esse hanno bambini, mentre aumenta di 7,3 punti per gli uomini anch'essi con bambini. La maggioranza delle lauree conseguite nell'UE (il 58,9%) è attribuita alle donne. L'elevato livello di istruzione delle donne non si rispecchia direttamente nei posti che esse occupano nel mercato del lavoro, dove trovano limitazioni in termini di evoluzione della carriera, di retribuzione e di diritti al pensionamento. Le donne mediamente in Europa studiano di più degli uomini ma guadagnano di meno. Il numero di donne che occupano funzioni direttive è relativamente scarso. La media europea è del 30%, e meno ancora nella maggioranza degli Stati membri. ”Lavorare in rete è fondamentale”, sottolinea la dott.ssa Patrizia Galeazzo, che coordina diverse iniziative anche sui social network e attualmente è dirigente della Fondazione Università IULM e Responsabile della Scuola di Comunicazione IULM di Milano: ”Il ruolo della corretta appli- 13 HOD 62 14 demordere Lottare contro dinanzi alle diffila violenza coltà. È una comSecondo una recente munity che indagine Istat, sono stiintende conmate oltre i 6 milioni e tribuire a debel743mila le donne in lare il silenzio che Italia di età compresa c’è dietro tante tra i 16 e i 70 anni vitstorie di sofferentime di violenza nel za e proporne corso della loro vita, di una lettura in pocui tre milioni e sitivo: tutte le per961mila (il 18,8 per sone che scrivono cento) vittime di vioal sito possono lenze fisiche. Il 14,3 condividere i proper cento delle donne pri dubbi, le procon un rapporto di prie paure e rencoppia attuale o preceLe immagini di queste pagine sono tratte da: dersi conto che dente ha subito Sven Zimmermann, Berlin Street Art - Prestel Ed. nessuno è solo almeno una violenza dinanzi alle sfide e alle difficoltà della vita. fisica o sessuale dal partner e, se si considerano Inoltre la piattaforma on line consente di avere solo donne con un ex partner, la percentuale news sui bandi europei, sulle borse di studio, raggiunge il 17,3 per cento. Il 24,7 per cento ha sulle nuove opportunità di lavoro. Vi sono dati subito violenza da un altro uomo ma la violensui meccanismi di mobbing nel lavoro, su za fisica è più di frequente opera dei partner. come reagire a casi di stalking o di violenza, La violenza di genere è la violenza perpetrata che hanno schemi precisi e che si possono contro donne e minori, basata sul genere ed è superare se ci si confronta con chi ha subito in ritenuta una violazione dei diritti umani. Questa precedenza tali soprusi. Ci sono informazioni terminologia è largamente usata sia a livello anche sui network professionali che danno istituzionale che da persone e associazioni di futuro nel mondo del lavoro come Women & donne che operano nel settore. Technologies (www.womenintechnology.org • Nell'introduzione della Dichiarazione delle www.womentech.info). Nazioni Unite sull'eliminazione della violenza L'Associazione Donne e Tecnologie, iscritta contro le donne del 1993, l'art.1 descrive la vioall'albo regionale delle organizzazioni femminili lenza contro le donne come “qualsiasi atto di in Lombardia, nasce su iniziativa di un network violenza per motivi di genere che provochi o di professioniste, esperte in diversi ambiti, possa verosimilmente provocare danno fisico, impegnate nel mondo dell'impresa e in orgasessuale o psicologico, comprese le minacce di nizzazioni pubbliche e private. violenza, la coercizione o privazione arbitraria Women&Technologies aggrega, inoltre, della libertà personale, sia nella vita pubblica intorno a sé una fitta rete di Partner, istiche privata”. Aumentata sia in Italia che in tuzionali e privati. “Presso il Museo della Europa, solo da pochi anni la violenza alle scienza e della tecnica,” dice la dott.ssa donne è diventato tema e dibattito pubblico. Deborah Chiodoni, Direttore Relazioni Mancano serie ed efficaci politiche capaci di Esterne e Stampa del Museo, ”Abbiamo ospicontrastarla, adeguate ricerche e progetti di tato una loro conferenza sul tema e-Health sensibilizzazione e di formazione e soprattutto con focus sulla ricerca e l'innovazione nella di prevenzione. I dati dimostrano che la violensalute negli ambiti delle biotecnologie e delle za contro le donne è endemica sia nei paesi nanotecnologie, aree in cui sono presenti industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Le diverse valide ricercatrici donne.” vittime e i loro aggressori appartengono a tutte nell'uccisione sistematica di individui adulti. Esistono infine violenze relative alla riproduzione (aborto forzato, sterilizzazione forzata, contraccezione negata, gravidanza forzata). Nel World Report on Violence and Health l'Organizzazione mondiale della sanità ha esaminato la violenza da parte del partner e ha individuato che la salute delle donne viene lesa sia a livello fisico, che a livello sessuale e riproduttivo, psicologico fino ad arrivare spesso a conseguenze mortali (omicidio e suicidio). Il danno maggiore è quando viene leso il livello di autostima. A partire dagli anni settanta il movimento delle donne e il femminismo in occidente hanno iniziato a mobilitarsi contro la violenza di genere sia per quanto riguarda lo stupro che per il maltrattamento e la violenza domestica. Le donne hanno messo in discussione la famiglia patriarcale e il ruolo dell'uomo nella sua funzione di "marito/padre-padrone", non volendo più accettare alcuna forma di violenza esercitata su di loro fuori o dentro la famiglia. Oggi sono varie le organizzazioni che lavorano sui vari tipi di violenza di genere. I Centri antiviolenza in Italia si sono riuniti nella Rete nazionale dei Centri antiviolenza e delle Case delle donne. Nel 2008 è nata una federazione nazionale che riunisce 54 Centri antiviolenza in tutta Italia dal nome "D.i.Re: Donne in Rete contro la violenza alle donne", ma c’è molto ancora da fare. A volte, anche l’arte e la poesia aiutano a superare traumi di violenza. È il caso di Giovanna Campo, autrice della raccolta di poesie Un’altra vita. Con versi avvincenti l’autrice racconta la sua vicenda, una storia di crudeltà familiare, e il percorso per sottrarsi alla vita infelice a cui sembrava irrimediabilmente destinata. “Si tratta “, ci dice,” di una testimonianza personale aperta che dedico a tutte le donne e agli uomini che le sanno ascoltare”. Nata a Milano dove lavora ed esercita la professione di medico, dopo la nascita di due figli e la conclusione di un matrimonio, ha conosciuto in una successiva relazione la violenza morale e l’abuso. Con le sue poesie ha ritrovato equilibrio e dona momenti di riflessione a tutti coloro che desiderano capire di più questo fenomeno di violenza contro le donne. HOD 62 le classi sociali o culturali, e a tutti i ceti economici. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita. Il rischio maggiore sono i familiari, mariti e padri, seguiti dagli amici: vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro o di studio. Sta aumentando nei Paesi occidentali la violenza domestica esercitata soprattutto nell'ambito familiare o nella cerchia di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, atteggiamenti persecutori, percosse, abusi, uxoricidi passionali o premeditati. In America è incrementato il numero di donne esposte nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro a molestie ed abusi o ricatti sessuali. In particolare verso le lesbiche sono agiti i cosiddetti "stupri correttivi". In molti Paesi orientali ed africani le ragazze giovani sono vittime di matrimoni coatti o riparatori, oppure sono costrette alla schiavitù sessuale, mentre altre vengono indotte alla prostituzione forzata e/o sono vittime di tratta. Altre forme di violenza sono le mutilazioni genitali femminili o altri tipi di mutilazioni come in un recente passato le fasciature dei piedi, le cosiddette "dowry death" (morte a causa della dote), l’uso dell’acido per sfigurare, lo stupro di guerra ed etnico. Va citato il femminicidio che in alcuni paesi, come in India e in Cina, si concretizza nell'aborto selettivo (le donne vengono indotte a partorire solo figli maschi, perché più riconosciuti e accettati socialmente) mentre in altri paesi addirittura 15 HOD 62 16 NON LASCIAMOLI SOLI “Come Assoimprese”, dice la dott.ssa Cristina Mondelli, responsabile delle comunicazioni istituzionali di Assoimprese, “siamo andati a L’Aquila il giorno dopo il terremoto e, vista la catastrofe, abbiamo voluto, da subito, dimostrare il nostro impegno a favore della ricostruzione raccogliendo foto e testimonianze da portare ai nostri soci per poi attivare una raccolta fondi. Personalmente mi sono recata alla sede dell’Università insieme alla giornalista Cinzia Boschiero a pochi giorni dal dramma, ed ho effettuato queste interviste quando ancora vi erano scosse di assestamento ed in Università si cercava di tornare alla normalità in un’atmosfera da day after. Desidero ringraziare chi, con il proprio lavoro, ha contribuito a realizzare questa raccolta di foto e di testimonianze”. Il titolo del libro Non lasciamoli Soli ha in sé tutta la motivazione di questa iniziativa: ricordare aiuta a non dimenticare, e ben si sa quanto L’Aquila necessiti ancora di attenzione e di aiuti sostanziali. Le foto sono di Pietro Guida, Alfonso Flammia ed alcune sono tratte dai Link: l’aquilanuova.org; www.primapaginamolise.com; www.coispnewspor tale.it; www.serenaevariabile.com. Le interviste al Rettore, ai docenti ed agli studenti sono testimonianze prese “a caldo”, ovvero quando ancora in Università si girava tra scale diroccate, tetti divelti, aule inagibili e si cercava di riprendere le lezioni con la tendopoli all’esterno di appoggio. Parte degli introiti della vendita di questo libro andranno all’Università. Un grazie all’editore che ha creduto nel progetto e lo sostiene; un grazie soprattutto a chi vorrà unirsi all’iniziativa ed acquistare copie del libro, per dare un segnale di viva solidarietà a professori, ricercatori, studenti, personale dell’Università de L’Aquila. Il libro si può ordinare on line tramite il sito www.nonlasciamolisoli.it e il sito www.pernonmollare.eu. Viene distribuito anche in un circuito di librerie che condivide l’impegno a favore del fulcro della vitalità de L’Aquila ovvero la sua Università. Non lasciamoli soli di Cristina Mondelli e Cinzia Boschiero 96 Pagine • Costo 15 euro D ONNE E FARMACIA Osservazioni del Presidente Federfarma Dott.ssa Annarosa Racca elle farmacie italiane entrano ogni giorno oltre 3 milioni di cittadini. La maggioranza di loro è donna. Sono le donne che si occupano della salute e del benessere di tutta la famiglia, degli anziani e dei bambini. Anche la professione di farmacista è soprattutto al femminile. Infatti su 50mila farmacisti che operano sul territorio 2/3 sono donne. Forse questo dipende dalla maggiore capacità empatica delle donne come dall’abitudine all’accudimento. Infatti tradizionalmente sono le donne, tra i mille impegni ogni giorno tra casa e lavoro, ad andare in farmacia e ad occuparsi anche della salute dei familiari; più raramente hanno il tempo e le risorse per occuparsi di se stesse o del proprio benessere. Le donne sono molto attente a tutte le informazioni che ricevono in farmacia per risolvere le piccole patologie, per la prevenzione, per un più agevole accesso alle prestazioni del SSN. A questo proposito ricordiamo che varie indagini indicano il farmacista come l’operatore sanitario che meglio sa comunicare, in un modo chiaro e facile e senza perdere in correttezza scientifica. A questa facilità di dialogo con l’utente contribuisce sicuramente anche il fatto che il farmacista sia un professionista sanitario sempre disponibile, al quale il cittadino può rivolgersi in qualunque momento, senza soggezione e senza attese. di distacco dagli altri servizi. Le farmacie hanno ottenuto il punteggio più alto in assoluto (76 su 100), in posizione più elevata rispetto a sanità privata (65), assistenza anziani (64), asili nido (64), sanità pubblica (58). Lo stesso ottimo risultato la farmacia lo aveva ottenuto nelle edizioni precedenti (2002, 2006, 2008) a dimostrazione che la farmacia in questi anni ha mantenuto sempre un elevatissimo livello di servizio, dando risposte adeguate alle esigenze dei cittadini, anche grazie alla presenza di alta professionalità e capillarità su tutto il territorio, dalle grandi città ai piccoli centri rurali. Dalle varie indagini che hanno studiato il mondo della farmacia risulta che essa piace perché è situata in modo capillare sul territorio, è vicina al cittadino, è informatizzata e collegata in rete in modo da assicurare, per esempio, il ritiro immediato, in poche ore, di un farmaco di cui l’autorità sanitaria abbia decretato la pericolosità; anche la possibilità di monitorare l’utilizzo dei farmaci sul territorio fornisce dati essenziali sia sul fronte delle politiche sanitarie e del governo della spesa pubblica che della conoscenza della efficacia delle cure. E, a proposito di indagini, sono molto fiera del fatto che, anche quest’anno, il Centro di Formazione Management del Terziario, abbia indicato la farmacia come il servizio più apprezzato dagli italiani, al top della pagella e con molti punti I punti di forza della farmacia - che già oggi è un importante riferimento, specie per gli anziani, i cronici e i più fragili - possono essere utilizzati per garantire una assistenza ancora più efficace. E va in questa direzione la recente legge che introduce in farmacia nuovi servizi ad alta valenza sociale e sanitaria che faranno della farmacia un presidio ancora più importante e integrato sul territorio. Con essa Governo e Parlamento hanno tracciato la strada per fare della farmacia uno snodo fondamentale del sistema sanitario nazionale, e le Regioni sono attivamente coinvolte e responsabilizzate sulle scelte per migliorare il servizio offerto ai cittadini sul loro territorio. Anche la flessibilità introdotta negli orari delle farmacie va incontro alle esigenze individuate dagli utenti. HOD 62 N 17 VANDA O MEOPATICI HOD 62 18 Il Magnesio in Gravidanza DR. PAOLO FRANCESCHINI Il magnesio è un minerale essenziale per il benessere dell’organismo umano. Le sue funzioni sono molteplici essendo coinvolto in più di trecento processi enzimatici, funzioni metaboliche, regolazione della contrattilità muscolare, nella trasmissione degli impulsi nervosi ed essendo uno dei minerali essenziali per la costituzione di ossa e denti. Il magnesio si trova solo in minima parte (circa l’1%) libero nel sangue, in massima parte localizzato nelle ossa (circa il 70%), ed il resto distribuito tra muscoli e tessuti molli. Il fabbisogno giornaliero di magnesio può variare a seconda delle caratteristiche fisiche tra 280 e 400 mg. In gravidanza il fabbisogno minimo è di 320 mg al giorno ed in allattamento di 360 mg al giorno. È presente in molti alimenti quali vegetali a foglia verde ricchi di clorofilla (spinaci, bieta, broccoli), nel pesce (sardine, tonno, merluzzo) nella frutta secca (noci, nocciole e mandorle), nei semi oleosi (semi di girasole, germe di grano), nei legumi, nella cioccolata e nell’acqua. Proprio grazie alla sua diffusa disponibilità, una dieta bilanciata è in molti casi sufficiente a garantire il corretto approvvigionamento del minerale. Ma per vari motivi può accadere che la quantità del minerale non sia sufficiente. La causa può essere una ridotta disponibilità nei cibi (la cottura prolungata o i processi di lavorazione dei cibi possono ridurne la disponibilità di più del 50%); altra causa può essere un ridotto assorbimento, infatti assunzione congiunta di cibi ricchi di grassi o proteine riducono l’assorbimento a livello dell’intestino tenue del minerale. L’assimilazione del magnesio dipende anche da induzioni ormonali: la ghiandola paratiroide secerne ormoni che regolano l’assorbimento del magnesio come del calcio in base al fabbisogno dell’organismo. È grazie a questo sistema che nei casi di eccessiva assunzione del minerale la quota in esubero non viene assimilata ma dispersa con le feci. C’è anche un sistema ormonale legato all’azione dell’aldosterone, secreto dalla ghiandola surrenale, che regola l’eliminazione con le urine dell’eccesso di magnesio circolante. È grazie a questi sistemi che il rischio di tossicità da eccessiva assunzione del magnesio è molto scarso. Ci sono inoltre condizioni in cui un normale apporto dietetico di magnesio non è sufficiente a far fronte alle esigenze dell’organismo: in tutti gli stati di stress mentale e fisico, nei casi di eccessiva sudorazione, di diarrea, vomito, nei casi di assunzione di alcolici o in condizioni di stabile aumento di consumo come la gravidanza. In tutte queste condizioni, per mantenere la corretta omeostasi dell’organismo, è fondamentale una integrazione del minerale. I Ma vediamo quali sono nel dettaglio le funzioni del magnesio. • Il magnesio è essenziale per il corretto funzionamento della pompa sodiopotassio a livello della membrana cellulare. Tale pompa è responsabile della contrazione delle fibre muscolari e della trasmissione dei segnali attraverso le vie nervose. La sua azione a livello del miocardio e della parete dei vasi arteriosi è importantissima per il mantenimento del ritmo cardiaco, della capacità contrattile della muscolatura del cuore e della corretta dinamicità dei vasi (vasodilatazione e vasocostrizione). • A livello intracellulare agisce attivando un enzima fondamentale, l’esochinasi, per la produzione di energia attraverso il consumo di zuccheri (glicolisi). • Il magnesio partecipa nella formazione delle ossa e dei denti insieme a calcio e fosforo. • Il magnesio interviene in oltre trecento processi enzimatici e funzioni metaboliche ed anaboliche determinanti per la costituzione di proteine ed acidi nucleici (DNA ed RNA). L’attività metabolica ed anabolica tende ad aumentare molto nella donna in gravidanza ed allattamento, condizioni in cui ci si trova a far fronte anche alle esigenze del feto. È evidente come stati carenziali di magnesio creino un corteo di sintomi che si evidenziano a diversi livelli: • un esaurimento delle riserve a livello delle cellule della muscolatura determina crampi muscolari; • a livello cardiaco la carenza di magnesio determina instabilità con possibili aritmie e rischio di infarto miocardico; • a livello della parete dei vasi determina l’insorgenza di vasocostrizione e conseguente ipertensione arteriosa; • a livello del miometrio, in gravidanza, può determinare l’insorgenza di attività contrattile uterina con minaccia d’aborto o di parto pretermine, mentre nella donna in fase premestruale può essere anche causa determinante di dismenorrea; • a livello del sistema nervoso, una carenza di magnesio può determinare astenia, affaticamento, nervosismo, ansia, insonnia, depressione ma anche, in condizioni particolarmente gravi, convulsioni. È importante ricordare come il magnesio solfato in alti dosaggi, sia infatti il farmaco di prima scelta nella risoluzione di crisi eclaptiche in gravidanza. VANDA OMEOPATICI S.r.l. - Via di Morena, 12 • 00043 Ciampino (RM) ¤ Tel. 06/7903101 • Fax verde 800.901.092 [email protected] • [email protected] • www.vanda.it HOD 62 ¤ ¤ Per tutti questi motivi il magnesio è un grande alleato della donna gravida. Infatti, durante la gravidanza e poi durante l’allattamento, il fabbisogno di magnesio aumenta sia per il consumo da parte del feto, sia per situazioni contingenti alla gravidanza quali la nausea ed il vomito che ne riducono l’assorbimento. È frequente sentire una donna in gravidanza lamentarsi di continui crampi muscolari, di stati di ansia, nervosismo, insonnia o addirittura di depressione, situazioni in cui una supplementazione con magnesio può essere di per sé risolutiva. Ma ancora più importante è sapere che oramai numerosi studi scientifici e la stessa pratica clinica hanno dimostrato la capacità del magnesio di ridurre l’attività contrattile uterina. Infatti l’integrazione con magnesio, garantendo una efficacia sovrapponibile a quella di altri farmaci tocolitici nella prevenzione del parto pretermine e della minaccia d’aborto, risulta a differenza di questi ultimi scevra da effetti collaterali di rilievo anche in somministrazioni protratte per lunghi periodi. Il magnesio viene somministrato anche nella prevenzione delle contrazioni in occasione di esami invasivi quali amniocentesi e villocentesi. Per quanto riguarda i dosaggi necessari per ottenere una corretta integraziona alla parte normalmente assimilata con la dieta, possiamo dire che una compressa dai 200 mg per una o due volte al giorno durante o dopo i pasti è normalmente sufficiente nelle diverse fasi della gravidanza e dell’allattamento per ottenere il risultato desiderato. L’ associazione con la vitamina B6 ne aumenta la biodisponibilità; ci sono infatti prodotti in commercio in cui questa associazione è già nella formulazione del prodotto come nelle compresse di Magnesio marino B6. ¤ 19 Prodotti naturali, dosi innaturali HOD 62 20 PROF. FRANCO BERRINO DIPARTIMENTO DI MEDICINA PREVENTIVA PREDITTIVA, ISTITUTO NAZIONALE TUMORI, MILANO E a disponibilità di integratori vitaminici e minerali, nonché di prodotti antiossidanti, è di fondamentale importanza per intervenire in caso di stress metabolici o di vere e proprie malattie da carenza, generalmente causate da un’alimentazione monotona, senza varietà, con cibi impoveriti dal trattamento industriale. È bene ricordare tuttavia, che fu sufficiente imbarcare limoni per prevenire lo scorbuto nei naviganti, cibarsi di riso integrale anziché raffinato per prevenire il beri-beri, e che i popoli del centro America evitavano la pellagra prevenendo la perdita della vitamina PP con un opportuno trattamento del mais. Ancora oggi potremmo prevenire tutte le patologie da carenze nutrizionali con una dieta il più possibile varia, approfittando della pur sempre ampia varietà dei prodotti stagionali dell’agricoltura naturale, nonostante la drammatica perdita di biodiversità a cui stiamo assistendo. Un po’ di vegetali rossi per sostenere il cuore e l’intestino tenue, gialli per lo stomaco e il pancreas, bianchi per il polmone e l’intestino crasso, verdi per il fegato, e colori scuri per il rene e gli organi genitali, come insegna la filosofia dell’Estremo Oriente. La considerazione che un eccesso di radicali liberi può danneggiare il DNA e altre macromolecole fino al punto di favorire l’insorgenza del cancro e di altre malattie degenerative, unita all’osservazione che chi ha una dieta ricca di sostanze vegetali antiossidanti si ammala meno, ha fatto sorgere l’ipotesi che alte dosi di molecole antiossidanti potessero ridurre l’incidenza di queste stesse patologie. Fortunatamente non c’è stato solo il forsennato sfruttamento commerciale di questa ipotesi, ma ci sono stati anche molti studi rigorosi sull’animale e sull’uomo, in particolare sperimentazioni controllate in doppio cieco con placebo su decine di migliaia di persone sane. Questi studi hanno dato risultati drammatici: con poche eccezioni, i supplementi vitaminici o minerali ad alte dosi non hanno dimostrato alcun vantaggio ed in certi casi si sono dimostrati pericolosi. Alte dosi di betacarotene per prevenire il cancro del polmone nei fumatori hanno fatto aumentare il cancro del polmone; alte dosi di vitamina E hanno fatto aumentare le malattie emorragiche e la mortalità generale; c’è il sospetto che alte dosi di selenio facciano aumentare il diabete, che alte dosi di acido folico facciano aumentare il cancro al seno, che alte dosi di vitamina B6 facciano aumentare l’infarto, e che la supplementazione di fibre vegetali isolate dalla loro fonte faccia aumentare i polipi adenomatosi dell’intestino Gli studi non drammaticamente negativi sono quelli condotti a Linxian, in Cina, con una supplementazione multivitaminica in una popolazione con una dieta molto povera, in cui non si è osservata alcuna riduzione dell’incidenza complessiva del cancro, che era l’obiettivo della sperimentazione, ma si è osservata una mo- L desta riduzione del cancro dello stomaco; e lo studio SUVIMAX, in Francia, che valutava l’effetto di una pillola multivitaminica e multiminerale a basse dosi, nel quale non si è osservata nessuna riduzione dell’incidenza di cancro nella popolazione complessiva e nelle donne, ma una riduzione significativa negli uomini che avevano una dieta molto povera di verdure e frutta. La supplementazione con calcio, inoltre, ha ridotto la recidiva dei polipi intestinali. Questi studi sperimentali sono stati molto importanti, perché gli studi osservazionali, cioè gli studi in cui si controlla se chi assume integratori si ammala di più o di meno, sono difficili da interpretare, perché chi prende integratori ha anche uno stile di vita diverso da chi non li prende: consuma meno tabacco, fa più attività fisica, beve meno alcol, ha una dieta più varia e più salutare. Come raccomanda Michael Pollan nel suo aureo libretto Food rules: “Comportatevi come chi assume integratori… e non assumete integratori.” Gli studi sugli integratori multivitaminici che hanno ben controllato per lo stile di vita complessivo non trovano però protezione, bensì un modesto aumento di rischio. voluto mettere nei cibi stagionali, prima che vengano alterati dalle manipolazioni industriali e commerciali. Questo è un estratto dell’intervento del Prof. Berrino al Convegno de Il Sapore del Sapere “Infiammazione e stress ossidativo: prodotti naturali, un pozzo di virtù.” www.saporedelsapere.it Per ulteriori informazioni: www.istitutotumori.mi.it (sezione Cascina Rosa) Prof. Franco Berrino Medico chirurgo, specialista medico settore e di laboratorio, esperto conoscitore della biologia molecolare per epidemiologi del cancro. Dal 2002 è Capo del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Tumori di Milano. È impegnato in diversi settori di ricerca, tra i quali troviamo il Progetto ORDET inerente gli ormoni e la dieta nell’Etiologia dei Tumori della mammella, il Progetto EPIC che prende in considerazione, a livello europeo, l’analisi delle relazioni tra la nutrizione e l’insorgenza del cancro, e il Progetto C.O.S. ossia uno studio internazionale sull’interazione fra fattori genetici e ambientali nell’insorgenza del carcinoma mammario in donne giovani. Sempre sul tema del carcinoma mammario troviamo anche un attivo impegno al Progetto DIANA, uno studio sperimentale atto alla modificazione dei livelli ormonali ad alto rischio di carcinoma mammario, al fine di prevenire le recidive del carcinoma mammario attraverso alterazioni della dieta. HOD 62 In conclusione, alcuni integratori possono anche essere utili per chi preferisce, o è costretto, a mangiare male e a vivere male, purché le dosi siano quelle giuste, e anche il cocktail sia giusto. E le dosi giuste non possono che essere naturali, cioé compatibili con quelle che potremmo assumere mangiando dei cibi naturali. Infatti la prevenzione non è come la tossicologia (se prendo un veleno, più ne prendo più mi avveleno): se prendo qualcosa che mi fa bene, non è vero che più ne prendo più mi fa bene. Al contrario, se ne prendo troppo può farmi male. Fate anche attenzione al cocktail giusto, oggi su Internet e sui media potete trovare dei ciarlatani che per poche centinaia di euro vi propongono di esaminare il vostro DNA per stabilire di quali integratori avete bisogno. In realtà ciò di cui abbiamo bisogno, con tanto di dosi e cocktail corretti, lo sappiamo già per ogni mese dell’anno: è quello che il Padre Eterno ha 21 V EGA T EST HOD 62 22 Intolleranze Alimentari e Vega Test Difficoltà a dimagrire nonostante diete anche ferree Stanchezza non giustificata Addome che si gonfia per un nonnulla Meteorismo Vertigini Unghie fragili Ansietà ingiustificate Svogliatezza mentale con a volte difficoltà a concentrarsi Coliti Stitichezza Facilità alle infezioni soprattutto dell’albero respiratorio Dolori muscolari tante volte migranti Afte Herpes labiali Facilità alle infezioni da candida Cistiti senza evidenza di batteri agli esami delle urine Facile caduta dei capelli Sono tutti sintomi che, singolarmente o Frequenti mal di testa combinati fra loro, Allergie respiratorie o cutanee variabili possono essere causati Ritenzione idrica e cellulite ….. da una intolleranza alimentare. Forfora al cuoio capelluto Cause delle intolleranze alimentari Spesso dopo terapie farmacologiche, come quelle antibiotiche, situazioni di stress fisico e/o mentale, errori alimentari, infezioni virali o batteriche, inquinamento ambientale e altro, il sistema immunitario, soprattutto intestinale, può fare errori nella digestione di un alimento specifico oppure di una classe di alimenti (come per esempio latticini, lieviti, farinacei), creando appunto una intolleranza alimentare. È questa una sorta di allergia di tipo lento, cioè senza sintomi diretti, come per esempio quelli dati dai pollini primaverili, ma con accumulo via via di tossine trasportate poi dal sangue in tutto l’organismo. Vega Test Il Vega test è un esame rapido, non invasivo, indolore ed effettuato da medici, utile ad individuare le intolleranze alimentari. Con il test si possono scoprire gli alimenti che creano tossine e loro accumuli, impostando di conseguenza una breve dieta a scopo disintossicante. Con il Vega test si possono, inoltre, focalizzare quali sono gli organi e gli apparati da aiutare nella loro funzione depurativa utilizzando rimedi omeopatici e/o fitoterapici atti a disintossicare, drenare, riequilibrando così l’intero organismo. PER INFORMAZIONI tel. 02.76022924 - 02.76023417 Per i lettori di Hod fino al 30 Aprile è previsto per il test Vega uno sconto del 20% presentando questa pagina. HOD 62 Grazie a questo esame infine, attraverso “fiale test”, è possibile valutare come stanno funzionando tutti gli organi del corpo umano e quali sono a rischio di malattia oppure già in un’attività abnorme di tipo patologico. In questo modo si effettua un vero e proprio check up di tipo energetico e funzionale, a cui segue una mirata terapia di riequilibrio di un organo piuttosto che di un altro, oppure di più apparati. 23 “Impara a volerti bene, investendo su salute, alimentazione naturale e cultura: noi ti diciamo come” Una serie di Convegni gratuiti con i più autorevoli specialisti da sei anni si prende cura dei milanesi: siamo la ciliegina sulla torta del tuo benessere CALENDARIO CONVEGNI 2011 Ideati da Rossella de Focatiis e realizzati da Erredieffe 21 gennaio 18 febbraio Infiammazione e stress ossidativo: prodotti naturali, un pozzo di virtù Fondamenti di un nuovo concetto di medicina: l’Olismologia, medicina della sintesi 4 marzo Approccio terapeutico naturale alle malattie autoimmuni: intolleranze, problematiche gastroenteriche e neurologiche 18 marzo Salute e Longevità conquistate con l’ Ossigeno – Ozono Terapia 1 aprile Curarsi con l'alimentazione e la natura: imparare ad utilizzare i rimedi naturali 15 aprile Menopausa: stop ai pregiudizi. Corretta alimentazione e riequilibratori naturali 6 maggio LA FAME Scelte alimentari: quando è questione di psiche? 13 maggio L’ intestino, la fonte del nostro benessere 23 settembre Alla scoperta del messaggio vitale dell’acqua 14 ottobre Nutrigenomica, Nutraceutica, Nutriterapia e Nanotecnologie: chiave di volta per il benessere 28 ottobre Autunno, liberi dall’influenza con il sistema immunitario rafforzato 11 novembre Energia vitale e unità corpo mente: dalla PNEI alla Medicina Quantistica 25 novembre Odontoiatria, rigenerazione ossea e intossicazione da metalli pesanti: il futuro abita già qui Saranno promossi dei “Focus letterari e di spettacolo, previsti a corredo di ciascun evento” I convegni si svolgeranno dalle ore 14.00 alle ore 18.30 presso Sala Conferenze – Centro Servizi Banca Popolare di Milano via Massaua 6 Milano Ingresso libero, prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni: Erredieffe - Comunicazione & Eventi Tel 02.66114397 - 02.66115408 www.saporedelsapere.it • [email protected] Una Dentista secondo natura Lo sguardo ed il sorriso determinano forza e qualità espressive di ognuno di noi, poiché rappresentano forma di comunicazione non verbale in grado di testimoniare: gioia, amicizia, approvazione, generosità. Oggi è possibile raggiungere risultati estetici importanti per i nostri denti in quanto è sopraggiunto un nuovo materiale: la Zirconia (ossido di zirconio), i ponti e le corone protesiche, che, sino a poco tempo fa erano costituite da metallo ceramica possono essere sostituita da Zirconia, materiale completamente bianco, non c’è più la parte scura interna del metallo ceramica. Tutto ciò comporta notevoli benefici: ponti e corone completamente biocompatibili ed anallergici, non più problemi di galvanismo e bimetallismo che provocavano al paziente caratteristico sapore acidulo in bocca, il pericolo di corrosione e la formazione di antiestetici bordini scuri attorno alle gengive. Il risultato estetico è insuperabile ed il nostro sorriso potrà quindi suscitare un piacevole impatto percettivo. Dott. Francesca Frustagli Via Pagliano 46 Milano MM Amendola Fiera Tel 02 4819128 P ICCOLI P IACERI A TAVOLA HOD 62 28 DI La spesa senza segreti ENZA BETTELLI Risparmiare sulla spesa Se si va al mercato verso la fine della giornata la merce rimasta viene venduta a prezzi scontati. Per quantitativi più importanti c'è il mercato all'ingrosso, che in ogni città apre al pubblico almeno una volta alla settimana. Ovviamente i quantitativi sono adatti per le famiglie o per chi ha molto spazio in frigorifero e nel congelatore, ma nulla vieta di dividere con gli amici la cassetta di frutta, le bistecche o la zuppa di pesce. F are la spesa è un compito al quale non ci si può sottrarre, ma che può rivelarsi meno noioso di quanto possa sembrare. I centri commerciali hanno infatti orari molto comodi, perfino in giornate festive, e questo consente di diluire gli acquisti in più volte e senza troppo stress. Naturalmente un po’ di organizzazione non guasta. Per esempio, acquistando i prodotti per la pulizia della casa e gli alimenti a lunga conservazione a mano a mano che si esauriscono, è più facile contenere il volume e il peso degli acquisti da trasportare fino a casa. Per i prodotti freschi e quelli surgelati meglio, invece, programmare l’acquisto in base allo spazio di cui potete disporre in frigorifero e nel congelatore. E infine, se non avete molta fretta potrete perfino trasformare il giro tra gli scaffali del supermercato in una specie di passeggiata gastronomica che vi permetterà di scoprire prodotti nuovi e magari più convenienti, senza lasciarvi sfuggire offerte speciali e sfiziose specialità. Tuttavia, per evitare inopportune dimenticanze, non tralasciate di preparare sempre una lista di quanto effettivamente vi occorre. E infine non dimenticate che fare la spesa a stomaco vuoto induce a far sì che sia la gola a guidare la scelta. Se tenete alla vostra linea siete avvisati! Nel carrello L’arte di riporre la spesa li scaffali del supermercato sono disposti secondo un ordine logico che lascia per ultimi i banchi dei surgelati. Prelevando i vari prodotti, mettete sul fondo del carrello quelli più pesanti mentre formaggi, uova e tutte le confezioni meno resistenti troveranno posto nello scomparto superiore. Collocando i prodotti freschi tenete inoltre lontani aglio e cipolla dalla frutta che si impregnerebbe del loro odore. Eventualmente potete riporre i prodotti più delicati a parte, in una borsa del tipo riciclabile che ha ormai sostituito quelle inquinanti di plastica. In estate non trascurate di portare con voi anche una borsa termica per riporvi surgelati e congelati. Premesso che bisognerebbe riporre qualunque prodotto in modo che siano in evidenza quelli con scadenza più ravvicinata e quindi da consumare per primi, lo scatolame, farina, pasta e gli altri prodotti non deperibili non hanno bisogno del frigorifero, però richiedono un ambiente fresco, asciutto e possibilmente buio. G Occhio alla scadenza I mobili di cucina possono andare bene, ma non quelli vicini a forno e fornelli per evitare calore e umidità. In frigorifero troveranno posto tutte le derrate più deperibili, chiudendo in contenitori ermetici e possibilmente di vetro gli alimenti con odore intenso come aglio e cipolla, che comunque si conservano a lungo a temperatura ambiente, il melone e il pesce. In questo modo il loro odore non si diffonderà all’interno del frigorifero. A parte e ben isolati tenete uova, latte e burro che sono invece porosi e assorbono facilmente odori estranei. Inoltre, non mettete nello sportello del frigorifero gli alimenti più deperibili, perché è la posizione più esposta agli sbalzi di temperatura ogni volta che lo si apre. E infine, se si avvicina la scadenza di un prodotto fresco e volete conservarlo più a lungo, congelatelo nella confezione originale o dopo averlo preparato per la cottura (o addirittura cotto), senza dimenticarvi di segnare la data di congelamento. HOD 62 T utti, ma proprio tutti i prodotti debbono avere sulla confezione la data di scadenza. Alcuni prodotti freschi a volte hanno solo quella di confezionamento e in questo caso calcolate un paio di giorni di frigorifero. La data di scadenza è riferita al prodotto conservato in modo adeguato, e quindi prima di utilizzarlo è bene controllare che sia comunque in buono stato, anche se la data di scadenza non è ancora stata superata. 29 HOD 62 30 I prodotti freschi (formaggi, verdure, carne ecc.) si possono consumare fino a 1-2 giorni dopo la scadenza se non hanno subito modifiche per quanto riguarda odore, colore e consistenza, tenendo presente che quelli in pezzi interi si conservano meglio di quelli tagliati o tritati. I prodotti a lunga scadenza (scatolame, farina ecc.) si possono consumare fino a un paio di mesi dopo la scadenza, però le confezioni debbono essere perfettamente integre, senza rigonfiamenti e senza fuoriuscita di gas al momento dell’apertura. I legumi secchi sono commestibili anche dopo un anno dalla scadenza, ma andranno reidratati e cotti molto più a lungo degli altri perché saranno molto disidratati. Tutti i prodotti dopo la scadenza perdono parte delle loro proprietà organolettiche e/o nutritive. Congelati e surgelati C ome già detto, la borsa termica è indispensabile per portare a casa i prodotti sottozero senza interrompere la catena del freddo. Una volta a casa inserite subito nel congelatore le varie confezioni, suddividendole prima per tipologia per tenere lo sportello aperto il meno possibile. Tuttavia, a volte succede che la catena del freddo sia stata accidentalmente interrotta prima che il prodotto arrivi in negozio. Ve ne potete accorgere controllando che il pacchetto non abbia tracce di ghiaccio all’esterno e, se maneggiando la confezione di minestrone, legumi e altri prodotti a pezzetti, sentite che sono in un blocco unico anziché pezzetti staccati. Se consumate il prodotto dopo la scadenza e la confezione si presenta integra come al momento dell’acquisto non ci sono problemi. Nel caso, invece, che non riusciate a consumare il prodotto entro la scadenza cucinatelo e poi congelate il piatto pronto che si conserverà fino a un paio di mesi. È avanzata della carne cotta L a carne avanzata si può utilizzare anche in un secondo tempo. Pulitela con cura da ossi, pellicine e residui di condimento e erbe aromatiche, avvolgetela nel foglio di alluminio e mettetela nel congelatore dove si conserverà fino a tre mesi. Non solo polpette: ecco tre gustose idee Tagliate la carne a cubetti e inseriteli su degli stuzzicadenti alternandoli a olive farcite, pezzetti di sottaceti e/o cubetti di mortadella o prosciutto. Perfetti con l’aperitivo. Tritate la carne, mescolatela con fontina o mozzarella tritate e dadini di pomodoro, mettete il composto al centro di dischetti di pasta sfoglia, ripiegateli a metà e cuocete nel forno già caldo a 200°C per 15 minuti circa. Servite come antipasto. Tritate la carne, mescolatela con sottaceti ugualmente tritati, ricotta e maionese formando un composto consistente. Formate un salsicciotto, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo in frigorifero per qualche ora. Affettatelo e servitelo come secondo piatto con insalata verde. DI MARINA CIOCCOLONI Andar per sagre C Marzo i si avvia verso la fine del periodo invernale e i primi tepori primaverili. Se la Pasqua come quest’anno si celebra in aprile, due feste scandiscono l’inizio della quaresima (altrimenti da anticipare a febbraio). A Gradoli (VT) il giorno delle ceneri si prepara il “Pranzo del Purgatorio” in onore delle anime sante. Pesce, fagioli, olio e vino offerti a più di 1700 persone riunite nella Cantina Oleificio Sociale, dove è in vendita olio e il noto Aleatico di Gradoli, vino dolce da dessert. A Castel di Tora (RI), uno dei ‘borghi più belli d’Italia’, la prima domenica di quaresima si celebra la “Festa del Polentone”, il piatto tipico per eccellenza della tradizione locale da degustare con sugo di magro, oltre a “Salsiccia con pitartima” e “Faciole” con il pane cotto nel forno a legna ed il tutto annaffiato con del buon vino. In Sicilia per San Giuseppe si organizzano le tradizionali “tavulate ‘i San Giuseppi”, considerato il protettore dei bisognosi. Numerose famiglie partecipano alla preparazione di un banchetto collettivo con 13 portate diverse, che un tempo serviva per sfamare i poveri. A Prizzi (PA) si svolge il “Convito di San Giuseppe” con tre figuranti che rappresentano la Sacra Famiglia e che sono gli ospiti sacri del banchetto a cui partecipano tutti i presenti. In altre località rurali della Sicilia si prepara con fagioli e finocchietto di montagna “la minestra di San Giuseppe”, distribuita a tutti i presenti. A Casalfiumanese, nei pressi di Imola si festeggia la “Sagra del raviolo”: dolci ripieni di marmellata, cotti al forno e imbustati uno ad uno per essere lanciati. Il lancio avviene dalla Torre civica e da altre torri prefabbricate con grossi badili e la gente fa a gara per raccoglierli. Tra un lancio e l’altro ci si diverte con musica, bancarelle e ravioli da acquistare. Per degustare tutti i tipi di torrone prodotti in Sardegna bisogna andare a Tonara (NU) patria del torrone sardo, dove si festeggia la “Sagra del torrone e dell’artigianato”. Ogni seconda domenica di Marzo a Uri (SS) si festeggia dal 1990 la “Sagra del carciofo di Uri” mentre a Moneglia (GE) si svolge la Mostra-mercato dell’olio d’oliva. HOD 62 C Aprile on l’arrivo della primavera il calendario delle sagre e delle rassegne gastronomiche inizia ad affollarsi. Il 23 aprile a Lamon e Sovramonte (BL) si celebra la Festa di San Giorgio con solenne processione e distribuzione gratuita di un piatto della minestra di fagioli di San Giorgio. La minestra, preparata rispettando un’antica ricetta, viene benedetta e distribuita insieme a panini benedetti segnati da una croce. I fagioli di Lamon hanno ottenuto alcuni anni fa il marchio IGP, indicazione geografica protetta. Verso fine mese il centro storico di Cagli (PU) diventa palcoscenico di “Distinti Salumi”, la Rassegna Nazionale del Salume. Un’occasione per scoprire le migliori produzioni norcine del nostro Paese tra Presidi nazionali Slow Food e Consorzi nazionali di tutela del salume. Da non dimenticare che aprile è il periodo classico per i carciofi. Il carciofo non è altro che il bocciolo dell’infiorescenza che si raccoglie immaturo, cioè prima che sbocci. Tra i tanti luoghi da citare il più famoso è Ladispoli (RM) dove si festeggia in grande con la “Sagra del carciofo romanesco”, appuntamento imperdibile per gli amanti dei carciofi. Ogni anno i carciofi cucinati in vari modi e offerti in degustazione ai presenti sono oltre 100.000. Tra le altre località dove si festeggia questo prodotto della natura citiamo solo Sezze (LT) e Cerda (PA). Alla fine di aprile a Cusano Mutri (BN) si celebra la Sagra dei prodotti tipici, vetrina di tutti i prodotti tipici campani. Da non perdere per gli amanti dell’enologia un appuntamento che non è una sagra: “Vinitaly”, il Salone internazionale del vino e dei distillati di qualità, che si tiene presso Veronafiere. 31 UNA CIPOLLA DA S BUCCIARE DR. PAOLO TEDALDI HOD 62 32 N OME : A LLIUM C EPA FAMIGLIA : L ILIACEAE otando che a differenza di altre piante la cipolla cresceva quando la luna era calante, i Greci lo misero in relazione al suo potere afrodisiaco. Da cui il poeta latino Marziale ironicamente recitava: “Quando hai moglie vecchia e membro molle non ti resta che mangiar cipolle”. Più tardi, il Medio Evo arriva puntuale con le sue connotazioni non sempre positive, ed ecco che mangiare pane e cipolle, semplicemente per la loro facile reperibilità, diviene sinonimo di povertà. Venendo a noi, ancora oggi in alcune campagne prima di consumare la cipolla è usanza schiacciarla con un pugno deciso in modo da stimolare una reazione chimica che dà vita a sostanze più efficaci. D’altro canto il risultato è provato scientificamente con l’aglio, dove lo “schiacciamento” (una pratica molto usata dalle massaie) provoca la formazione di allicina, una sostanza diuretica e lassativa che abbassa la pressione e disinfetta l’intestino. N In amore a cipolla è stata ampiamente usata anche per pratiche divinatorie, e le ragazze che non avevano le idee ben chiare sulla scelta del fidanzato scalfivano il nome dei due pretendenti su due diverse cipolle e le sistemavano in cantina. La prima che emetteva il germoglio indicava il nome del prescelto. Quando si dice amore!!! L In meteo n Romagna, per prevedere il tempo e determinare l’umidità atmosferica si osserva il decorso della disidratazione di una cipolla. In altre zone invece, il primo dell’anno è usanza esporre all’aperto dodici veli di cipolla (corrispondenti ai dodici mesi) coperti di sale. Il giorno dopo, a seconda della quantità del sale sciolto, si deduce la piovosità del mese in corso. I Proprietà e azioni ateci attenzione, ma dovunque si mangia tanta cipolla è frequente incontrare dei centenari. Nota soprattutto come antireumatico, grazie al potere di sciogliere l’acido urico, la cipolla ha un potente effetto alcalinizzante, elimina gli edemi e abbassa la glicemia in quanto stimola le funzioni del pancreas, e disinfiamma la prostata. F Inoltre agisce come disinfettante del sangue e, aumentando la diuresi, purifica i reni. Il fosforo stimola il cervello. La silice e il calcio migliorano tutto l’apparato scheletrico, ed è un ottimo vermifugo. In fitoterapia n caso di raffreddore fate una pallina di cipolla tritata e inseritela nelle narici. In caso di punture di insetti strofinatela invece sulla parte punta. E quando ci sono dei foruncoli grossi (specie quelli che nascono sulle natiche) applicatevi sopra più strati di “veli” (le pellicole che si trovano fra uno strato e l’altro della cipolla). Fate lo stesso su tagli, bruciature e ustioni. I In cosmesi sata sia esternamente che internamente, la cipolla migliora lo stato della pelle e dei capelli. Inoltre, recenti studi hanno evidenziato le proprietà cosmetiche dell’acido glicolico estratto dalla cipolla. È di uso ormai frequente trovare creme a base di acido glicolico a varie concentrazioni (fino a un massimo del 15%), utilissime per levigare la pelle in caso di cicatrici e, a maggior ragione, far sparire le rughe. U In cucina DI STEFANO REINA Il problema nasce nel momento in cui la si cuoce, perché è allora che si perdono i vari enzimi ed essenze solforate. Visto però che non tutti la tollerano cruda, si può cuocerla lentamente con un po’ di acqua, oltre che poco olio. Ma una volta deciso di consumarla cruda, per aumentarne la digeribilità si può lasciarla a bagno in acqua fredda. Attenzione però: se doveste avere difficoltà a digerirla, significa che lo stomaco e il fegato hanno qualche problema. Curiateli prima, e aggiungete gradualmente piccole dosi di cipolla per abituarli. Pasta e cipolle per 4 persone Tagliate 3 cipolle bianche finissime e fatele imbiondire con olio extra vergine in una padella. Aggiungete 2 cucchiaini di curry, un po’ di sale, 200 ml di panna fresca e del bacon a dadini. Lasciate rapprendere un poco il sugo, e usatele per condire (ad es. le orecchiette). Una delizia. Ingredienti: 2 cipolle rosse e grosse funghi secchi mollica di pane uno spicchio d’aglio un uovo latte sale e pepe q.b. un po’ d’olio d’oliva acqua Preparazione Lessate a metà cottura le cipolle, tagliatele per il lungo e svuotatele. Ammorbidite la mollica del pane in un po’ di latte, e i funghi in una tazza di acqua tiepida. Dopo una ventina di minuti togliete i funghi dall’acqua, strizzateli, tritateli e metteteli in una ciotola insieme alla mollica di pane precedentemente strizzata. Aggiungete l’aglio tritato, l’uovo, il “cuore” delle cipolle anch’esso tritato, sale e pepe. Mescolate, riempite le cipolle con questo impasto e mettete in forno a 200 ° per 30 minuti in una pirofila unta d’olio. Consigli per l’acquisto Devono essere asciutte, con la pelle sottile e il “collo” ben chiuso, non ammaccate e senza imperfezioni e macchie. Evitate, soprattutto nel caso si tratti di cipolline, di comprarle già spelate: sono più facilmente preda di sostanze nocive e muffe. HOD 62 Cipolle ripiene all’antica 33 Fernando Botero, Natura morta R EGULAT ® I TALIA HOD 62 34 Una porzione extra di salute RICHARD WIESLI RESPONSABILE ESTERO DELLA DITTA DR. NIEDERMAIER PHARMA P raticamente in ogni frutto, in ogni verdura e in molte noci sono presenti importanti vitamine, sostanze minerali ed oligoelementi che si possono ottenere in modo naturale attraverso una fermentazione biologica raffinata. Si forma un preparato particolare di aminoacidi, dipeptidi, tripeptidi e polipeptidi, polifenoli, flavonoidi e componenti probiotici essenziali per l’organismo: salute da bere! Frutta, verdura, prodotti alimentari di ogni tipo vengono offerti in abbondanza. Tuttavia, circa il 4080% delle persone non assume nemmeno la quantità minima delle vitamine, dei minerali e degli oligoelementi essenziali per la salute. Nonostante questo la maggior parte delle persone è convinta di soddisfare il proprio fabbisogno di vitamine, minerali e sostanze vegetali secondarie. Questa alimentazione scorretta porta ad una grave carenza di enzimi prodotti dall’organismo. Molti problemi di salute oggi sono imputabili ad un’alimentazione non equilibrata e alla mancanza di sostanze di base prodotte da verdura e frutta coltivate in modo naturale. Inoltre, il fabbisogno minimo è tutt’altro che soddisfatto in modo ottimale, mentre ciò sarebbe importante per le funzioni fisiologiche e i processi vitali. Fenomeni visibili di carenze I fenomeni di carenze si manifestano prima sulla pelle, sulle unghie e sui capelli. Molti se ne accorgono e intensificano la cura esteriore. Però la pelle, i capelli e l’intero corpo si alimentano con sostanze nutritive che si assimilano attraverso la digestione e che arrivano alle cellule attraverso il sangue. Frutta, verdura e noci sono più che semplici portatori di vitamine. I prodotti alimentari di origine vegetale contengono grandi quantità di sostanze bioattive necessarie per la sopravvivenza, le cosiddette fitosostanze secondarie. Esse vengono create dalla pianta come protezione dall’ossidazione, dalle infestazioni da funghi e dalle malattie. Il corpo umano durante la sua lunga evoluzione ha imparato ad utilizzare tali sostanze vegetali nel proprio nutrimento, per creare enzimi corporei sempre più efficienti e sviluppare meccanismi di protezione. Regulat da fermentazione a cascata: l’aiuto naturale Regulat è un concentrato fermentato di frutta, noci e verdura fresca concepito appositamente per l’alimentazione del corpo con elementi di costruzione e sostanze vegetali secondarie. Il principio della fermentazione a cascata sfrutta la scomposizione naturale utilizzata dal nostro corpo di tutte le sostanze nutritive salutari in unità attive biologiche utilizzabili direttamente, ad alta concentrazione. Vengono fatti fermentare solamente prodotti naturali da coltivazione biologica: limoni, datteri, fichi, noci, noci di cocco, semi di soia, cipolle, germogli, sedano, carciofi, miglio, piselli e zafferano. Attraverso lo speciale e raffinato processo di produzione, è possibile evitare l’utilizzo di sostanze conservanti, additivi chimici, zucchero e alcol. Tutti i Regulat non contengono glutine e sono adatti anche per chi è allergico al latte. Come viene prodotto Regulat? • Ingredienti selezionati e prodotti biologicamente La fermentazione a cascata garantisce la vengono lasciati fermentare in un processo a vari massima biodisponibilità. Le fitosostanze stadi, attraverso la fermentazione a cascata operata secondarie vengono assunte in tempi ridotda diversi microrganismi. ti attraverso la mucosa orale ed esofagea, e • Le sostanze nutritive macromolecolari, come enzimi sono subito disponibili per il corpo. e proteine, vengono scomposte. • Le fitosostanze secondarie collegate vengono rilasciate. Attraverso il consumo regolare aiutano a sostenere costantemente importanti fun• L’energia dalla scomposizione viene utilizzata zioni fisiologiche e processi vitali. per l’aumento dei microrganismi. • Accumulo di aminoacidi e fitosostanze secondarie. Il vostro corpo vi ringrazierà, • Vengono prodotte unità attive biologiche particolari, pieno di salute, grinta come fase iniziale per la produzione corporea di enzimi. e di nuova energia vitale. HOD 62 Gli enzimi sono alla base della vita L’interazione è importante Diversamente dalle vitamine e dai mine- Senza enzimi i milioni di processi metabolici di trasforrali, queste sostanze non possono essere mazione non sarebbero possibili. Gli enzimi sono inoltre riprodotte artificialmente e fornite al corpo specifici per il substrato, cioè ogni singolo processo metacome alimento. Solo l’interazione delle bolico necessita dei propri enzimi specifici. Gli enzimi sono migliaia di fitosostanze della nostra ali- essenziali per la regolazione di tutte le funzioni corporee: mentazione quotidiana permette al corpo • regolano la flora intestinale e permettono umano di produrre in modo efficiente e una valorizzazione ottimale delle sostanze nutritive salutare vitamine e sostanze minerali. • vincolano veleni e radicali e ne stimolano l'eliminazione Detto in altre parole, se il corpo non riesce • regolano l’equilibrio tra acidi e basi nell’organismo a creare i propri enzimi e ad aumentarli al • accelerano la cicatrizzazione e hanno un effetto lenitivo livello necessario, noi possiamo anche • supportano i processi ormonali mangiare tantissime vitamine e sostanze • hanno un effetto positivo sulla circolazione sanguigna minerali, ma queste circolano nel nostro • sbloccano le terminazioni nervose bloccate corpo senza essere utilizzate realmente. • stimolano il sistema immunitario. Non è importante solo la creazione, ma anche la rimozione dei prodotti di decomposizione. A questo scopo le sostanze vegetali aiutano l’intestino, il fegato e i reni a svolgere le proprie funzioni di smaltimento. Anche durante lo “smaltimento“ il corpo necessita di migliaia di enzimi corporei specifici, che controllano le funzioni chimiche e fisiche o addirittura permettono che esse avvengano. L’iperacidità cronica o le sollecitazioni del metabolismo che si manifestano ad esempio attraverso gonfiore, stitichezza o diarrea sono i segni che devono metterci in guardia e spingerci ad agire. 35 L’A LIMENTAZIONE S ANA . . . . . . . . . . . . . E N ON S OLO UNA PROVA SCIENTIFICA SULLA DIETA VEGETARIANA A CURA DI NOI DUE ricercatori R.Wurtman e J.Fernstron del Massachusetts Institute of Tecnology hanno dimostrato come la composizione della nostra alimentazione influisce in modo determinante sui processi chimici del nostro cervello, influenzando il sonno, gli istinti, l’appetito e il comportamento dell’uomo. Nello specifico, viene messo in evidenza come la produzione di un ormone tissulare del cervello, la serotonina - che agisce sul risveglio della facoltà cerebrale, lo sviluppo dello spirito e dell’umore dell’uomo -, viene diminuita da un abbondante consumo di proteine animali. Al contrario, quando si assorbono proteine vegetali (cereali, frutta secca o fresca ecc.) essa viene stimolata. Un pasto non influisce solo sul metabolismo ma anche sull’attività cerebrale, sulla prontezza di riflessi, l’interesse e il dinamismo dell’uomo. Bisogna anche assicurarsi della presenza degli aminoacidi, prodotti di degradazione delle proteine che l’organismo può sintetizzare e che sono indispensabili al suo equilibrio; sono in numero di otto (nove per i bambini), e sono presenti in quantità più che sufficienti nelle proteine del riso e del frumento integrale. L’alimento che da sempre ha costruito le cellule e sviluppato la mente dell’uomo è il frumento: non è forse stupefacente che la composizione chimica del glutine di frumento sia quasi identica a quella del sangue umano? I Durante la giornata 500 g di frumento integrale in 24 ore può rispondere tranquillamente alle esigenze di proteine e glucidi di una persona di 60 kg. La frutta fresca, le insalate e le verdure crude apporteranno la razione necessaria di acqua, di vitamine, enzimi, sali minerali e oligoelementi. Per la colazione sono ottimali 500 g di frutta fresca di stagione, una pappa di frumento integrale, di riso integrale o di grano saraceno. Viale Col di Lana, 1 • Tel. 02/58.10.15.93 Il pranzo deve essere “il più abbondante”: sempre frutta e verdura di stagione, cereali e pane integrale (ad es. 500 g di ciliegie, ravanelli, burro vegetale, insalata verde, verdure a vapore). Siamo aperti tutte le sere La composizione della cena varia a secondo dell’eda Lunedì a Domenica tà, dell’appetito e del dispendio di energie, ma deve e Sabato e Domenica anche a pranzo essere comunque leggera. Non si servono alcolici NOI DUE CUCINA VEGETARIANA NATURALE E BIOLOGICA HOD 62 TRATTORIA LATTERIA 37 B IOLACTINE S UBTILIS HOD 62 42 Biolactine Subtilis: riequilibra la flora intestinale particolarmente alterata Biolactine Subtilis è un integratore alimentare di Bacillus Subtilis studiato per riequilibrare la flora intestinale particolarmente alterata. Ogni bustina contiene 12 miliardi di spore probiotiche (Bacillus Subtilis) clinicamente testate. L’ultimo nato della Linea Biolactine Sella è l’aiuto ideale in caso di alterazioni da trattamenti con antibiotici, di diarrea e di turbe gastroenteriche da intossicazione, errori alimentari ed intolleranze. Biolactine Subtilis riduce l’infiammazione di colon ed intestino e stimola le difese immunitarie autonome. Per il suo elevato dosaggio, il prodotto è efficace fin dalla sua prima somministrazione. Biolactine Subtilis è indicato per adulti, bambini e donne in gravidanza. Dal sapore neutro, senza aromi e coloranti, si trova in farmacia in un astuccio da 12 bustine, da sciogliere in acqua o in bevande tiepide, preferibilmente a stomaco pieno. Biolactine Subtilis (astuccio da 12 bustine). Per maggiori informazioni: Laboratorio Chimico Farmaceutico "A. SELLA" Via Vicenza 67 • 36015 Schio (VI) Tel. 0445.670088 Fax. 0445.673537 [email protected] www.sellafarmaceutici.it BIOLACTINE SUBTILIS lo trovate in farmacia. HOD 62 44 Radicchio sui capelli la tradizione al servizio di un problema moderno LORAL RADICCHIO I tuoi capelli naturalmente La storia di Loràl inizia con un pensiero molto comune: «Sto perdendo i capelli! Non voglio diventare calvo ma i trapianti sono una cosa seria, e i farmaci fanno più male che bene.» Così pensava Mario, trent’anni fa. La storia, però, continua in modo diverso dal solito. Perché Mario è un giovane barbiere, e dopo aver provato tutte le soluzioni, decide di far da sé: spende un decennio alla ricerca di un’antica ricetta quasi perduta. In dieci anni, la formula è ritrovata e funziona: su di lui, e poi sui suoi clienti. Oggi Mario ha tutti i capelli in testa. Ha fondato e dirige con la famiglia la Loràl Radicchio, dove produce il Trattamento Radicchio, con cui ha aiutato migliaia di persone. La sua Lozione è un preparato naturale senza controindicazioni, perché la produce secondo la tradizione erboristica: seleziona le erbe, le pulisce, trita, macera e filtra. Nient’altro, niente additivi chimici o sintetici. Lo stesso vale per lo Shampoo Radicchio, che si affianca alla Lozione: un detergente a PH neutro che non stressa tessuti e capelli delicati e non lava via i principi attivi della lozione, ma deterge a fondo i capelli grassi o con forfora. Molte clienti confidano di continuare a usarlo anche dopo il trattamento perché lascia i capelli più puliti e leggeri. Per donne e uomini, con calvizie, alopecie o diradamenti per età, terapie, stress o persino per forfora e seborrea, il Trattamento Radicchio può ridare la serenità, allo specchio e fra la gente, senza chirurgia o effetti collaterali. «L’idea vincente - confessa Mario - è stata cercare nel passato la soluzione a un problema moderno. Mentre altri si lasciavano sedurre da ormoni e prodotti chimici, io guardavo alla sapienza trasmessa da secoli. Posso dire che la vita ha premiato la mia scelta.» E oggi, all'esperienza quarantennale di Mario si è affiancata la voglia di novità del figlio Michele: da Loràl nasce Esserevita, il portale web dei prodotti naturali. Loràl Radicchio sas Via Brentanella 59/A 31023 Resana (TV) Tel. +39.0423.78.48.40 +39.0423.48.41.98 Fax +39.0423.71.82.46 www.loralradicchio.it Un'esperienza nuova nella forma, ma vicina alla tradizione: usare la natura e la sua generosità per tutte le esigenze della vita, dal cibo alla casa. Un progetto appena nato per offrire sempre maggiore scelta a chi tiene alla salute e all’ambiente. Un Portale per il Naturale la Modernità al Servizio della Tradizione Esserevita viene dal rispetto di Loràl per la natura: si può essere sani in un corpo inquinato di sostanze chimiche o in mondo malato di inquinamento? crema al mobile, dal vestito alla stufa, il progetto crescerà insieme ai nostri clienti che ci aiuteranno a selezionare e arricchire il nostro catalogo.» «Decenni nel settore, fra professionisti appassionati, a scoprire prodotti eccellenti, sono un patrimonio prezioso. - spiega Michele - Il sogno è riunire questa ricchezza in un portale in cui chi cerca il rispetto della salute e dell’ambiente possa scegliere serenamente prodotti che lo soddisfano. Dalla Siamo appena nati, ma abbiamo un’idea giusta: condividere. A chi sceglie i nostri prodotti chiediamo anche di partecipare, con il suo parere, per decidere insieme come sarà Esserevita domani. Per ulteriori informazioni: www.esserevita.it SANGIOVANNI Ambulatori Polispecialistici Medicina Integrata Il Centro San Giovanni è un Centro di Medicina Integrata, dove la Medicina Tradizionale si completa con la Medicina Naturale. OMEOPATIA NATUROPATIA OSTEOPATIA PSICOLOGIA MEDICINA ESTETICA FISIOTERAPIA DIETOLOGIA TERAPIA del MOVIMENTO e rieducazione posturale MEDICINA AYURVEDICA MEDICINA CINESE SHIATSU YOGA QI GONG L’obiettivo del Centro è quello di valorizzare la salute e il benessere psico-fisico del paziente. Bisogna curarsi in modo naturale e nella maniera più adatta al nostro organismo, valutando le caratteristiche psico-fisiche individuali e tenendo conto dell’ambiente in cui si vive. Il Centro ha l’obiettivo di portare le persone allo stato di benessere globale attraverso un percorso olistico. Gli Ambulatori Polispecialistici San Giovanni perciò forniscono un servizio integrato, per una risposta immediata alle patologie derivanti dallo stile di vita odierno. Via Pacini, 39 Milano 20131 Zona Città Studi A pochi passi da Lambrate FS M2 • Piola M2 Tel.: 02/2364251 • Fax: 02/70607001 E-mail: [email protected] Sito: www.medicinaintegrata.milano.it