Donne ... du du du
amiche di sempre
donne alla moda
donne contro corrente
Hod Benessere n° 62 - Marzo 2011 - Anno XIV - Periodico - Diffusione gratuita
Belle in maschera
a cura della Dott.ssa Cagnola
Psiche e moda, depressione e
identità femminile oggi
Intervista alla Dr.ssa Mariapia Bobbioni
a cura di Marina Robbiani
6
8
L’evoluzione è donna?
di Cinzia Boschiero
12
Donne e farmacia
di Dott.ssa Annarosa Racca
17
Il magnesio in gravidanza
di Dr. Paolo Franceschini
18
Prodotti naturali, dosi innaturali
di Prof. Franco Berrino
20
Una dentista secondo natura
di Dr.ssa Francesca Frustagli
27
La spesa senza segreti
di Enza Bettelli
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62
Direttore Responsabile: Marina Robbiani
Consulenti Scientifici: Dott.ssa Cagnola,
Dr. Edoardo Felisi
Consulente Editoriale:
Dott.ssa Raffaella Ferrari
Grafica: Marco Nava
Pubblicità: [email protected]•333.1932913
Edizioni Alice
Viale Col di Lana, 4 - 20136 Milano
Tel 02.89.12.74.66
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Viale della Tecnica 5 - 36100 Vicenza
Tel. 0444.347311
Reg.Trib. Milano n° 305 del 22.4.1998
A questo numero hanno collaborato:
Franco Berrino, Enza Bettelli,
Mariapia Bobbioni, Cinzia Boschiero,
Clementina Cagnola, Marina Cioccoloni,
Paolo Franceschini, Francesca Frustagli,
Noi Due, Annarosa Racca, Stefano Reina,
Paolo Tedaldi, Richard Wiesli.
Veniteci
a trovare
Andar per sagre
di Marina Cioccoloni
31
Una cipolla da sbucciare
di Dr. Paolo Tedaldi e di Stefano Reina
32
Una porzione extra di salute
di Richard Wiesli
34
Una prova scientifica sulla dieta vegetariana
a cura di Noi 2
37
www.hod.it
Potrete dire
la vostra...
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HOD 62
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Belle
in maschera
Dott.ssa Cagnola
A SCUOLA DALL’ ERBORISTA
A
seconda delle piante, si possono fare maschere di ogni genere da applicare su viso e
collo, oppure su una parte del corpo, ad esempio la schiena, nei casi (sempre più rari)
di acne giovanile.
Per fare una buona maschera innanzitutto occorrono:
• un eccipiente, e cioè la base che tiene insieme i vari componenti della maschera:
argilla, psillio (una pianta particolarmente mucillaginosa),
oppure della delicatissima polvere di riso, la vecchia base delle ciprie in polvere,
• una o più erbe in polvere,
• un’acqua distillata aromatica.
• a piacere e se non è controindicato, un po’ di olio di diverse piante (da unire alla fine).
Impariamo a farci la maschera da sole,
con intelligenza e professionalità
La cosa principale è trovare le erbe in polvere. In casa non si possono fare
in alcun modo, occorre infatti un procedimento particolare che richiede la
presenza di ditte che trattino piante medicinali. Le trovate dunque presso
delle buone erboristerie, così come l’acqua distillata aromatica di rose, di
camomilla, di zagara (fiore d’arancio), di fiordaliso ecc. da aggiungere per
amalgamare bene la polvere e creare la “pastetta” per la vostra maschera.
A proposito, quanta acqua distillata occorre?
Per trovare la giusta quantità basta usare il buon senso. Va dunque aggiunta a seconda delle percentuali dell’eccipiente (dell’argilla, dello psillio o della polvere di riso) e delle erbe in polvere utilizzate, fino a quando la pastetta avrà una buona consistenza, né troppo liquida né troppo densa.
Una volta pronta, si applica sul viso e sul collo precedentemente puliti, si lascia “lavorare”per una ventina di minuti circa e infine si toglie con una spugnetta umida di acqua tiepida.
In genere, dopo la maschera,
sarebbe preferibile mettere una crema adatta alla propria pelle. E per un risultato migliore, si può tenere la maschera durante il bagno: il calore, il vapore, lo
stesso relax sono sempre una fonte di grande beneficio! Fate poi attenzione
ad applicare la maschera anche sul collo e, soprattutto, lasciate fuori il contorno degli occhi (anche esagerando un po’).
Maschera per pelli secche, asfittiche e un po’ “vecchiotte”
In questo caso abbiamo bisogno di un eccipiente a base di polvere di riso (40 g). Per le piante
vanno bene le polveri di eleuterococco (40 g) e di calendula (20 g), e
come acqua distillata si consiglia quella di zagara (di fiori d’arancio, la stessa che si usa per cucinare la pastiera napoletana, tra le più facili da trovare).
Quindi va aggiunto un po’ d’olio di enotera, o olio di mandorle, di canapa o
di camelia: oggi si trovano una varietà incredibile di oli per la pelle, ma come
sempre la cosa più importante è utilizzare prodotti di buona qualità.
Maschera contro l’acne
Si prende come eccipiente l’argilla (40 g) che ha un’azione astringente, come erbe in polvere la
viola (30 g) e l’echinacea (30 g), una pianta con un’azione elasticizzante che
va bene anche per le maschere antirughe. Se la pelle è poi particolarmente irritata, si può usare un’acqua di camomilla o di amamelide mentre, evitando in
questo caso qualsiasi olio, si potrebbe aggiungere qualche goccia di propolis. Si
mescola bene il tutto e si applica sul viso: bastano un cucchiaio, al massimo 2.
Maschera contro le rughe
In questo caso abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta. Ma possiamo fare delle maschere fantastiche usando come eccipiente la polvere di riso (40 g). Come erbe in polvere acquistiamo da un bravo
erborista l’echinacea (30 g) e il luppolo (30 g), e come acqua distillata l’acqua di iris florentina (giaggiolo) o di zagara. In questo caso l’olio è indispensabile, e io punterei su quello di enotera, sull’olio di canapa ricco di acidi insaturi, o sul più recente olio di makadamia, molto nutriente.
Maschera per la couperose
Abbastanza frequente anche tra gli uomini, se la couperose non viene curata e tenuta a bada
può degenerare in acne rosacea, un disturbo causato da una cattiva circolazione periferica
che mette in evidenza, soprattutto sul naso, una rete di capillari scuri e turgidi. In questo caso
la maschera, che deve essere molto delicata, sarà composta dallo psillio (40 g), polvere molto morbida e mucillaginosa, dal rusco (30 g), dal crisantemo americano (15
g), epatoprotettore e protettore basale e della microcircolazione, e dal ginkgo biloba (15
g). Userei poi l’acqua di amamelide che ha un’azione molto valida nei problemi di
microcircolazione, e un cucchiaino di olio di iperico, dall’azione calmante e lenitiva.
Clima Activ Plus contiene isoflavoni della soia, sostanze presenti nei semi di soia e dotati di effetti benefici in
grado di attenuare i disturbi tipici del periodo del climaterio e della menopausa. Gli isoflavoni prevengono e
alleviano i sintomi migliorando l’umore e riducendone l’intensità, agendo come sostituti dell’ormone naturale.
Clima Activ Plus contiene inoltre vitamine del gruppo B, vitamina E, ferro e vitamina C, acido pantotenico, fondamentali per la produzione di anticorpi e di globuli rossi. La vitamina D contrasta la decalcificazione del tessuto osseo. Gli altri componenti contribuiscono a riequilibrare l’organismo e le sue funzioni. Grazie a questi
effetti si può utilizzare come coadiuvante della terapia ormonale sostitutiva.
Consigli d’uso: 1 capsula al giorno
Ingredienti: Soia • Isoflavoni • Vitamina C • Vitamina A • Vitamina B1
Vitamina B2 • Vitamina B6 • Vitamina B12 • Vitamina D • Vitamina E • Folato
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L’I DENTITÀ P ERDUTA
Lori Earley, MS. V
HOD 62
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Psiche
e
moda,
depressione
e identita’ femminile, oggi
INTERVISTA
ALLA
DR.SSA MARIAPIA BOBBIONI
“La voce sta al
silenzio come la
scrittura alla carta
bianca. L’ascolto
della voce inaugura la relazione con
l’altro: la voce, per
mezzo della quale
si riconoscono gli
altri, indica il loro
modo d’essere, la loro gioia,
oppure il loro dolore, il loro stato;
essa trasmette un’immagine del
loro corpo e, al di là di questa, tutta
una psicologia.”
( Roland Barthes,
L’ovvio e l’ottuso, Einaudi ed.)
A CURA DI
MARINA ROBBIANI
La nostra è un’epoca in cui si tende a non
elaborare nulla: la storia del passato ma anche
il dolore, le frustrazioni, l’impossibilità di essere
quello che gli altri, i mass media chiedono. In
che relazione sono oggi il narcisismo e
la manipolazione, il conformismo? Il culto del
corpo e dell’eterna giovinezza, l’esasperazione
dell’individualismo sono da considerarsi
patologie, disturbi psichici? E quel bisogno di
apparire a tutti i costi, che sta diventando
un’ossessione di massa, dove ci sta portando?
Abbiamo cercato di riflettere su tutto questo
con Mariapia Bobbioni, psicanalista e
studiosa di questioni femminili attraverso
la moda e il design:
Qual è lo scenario che ci troviamo davanti?
Partiamo dai mass media. Attraverso le televisioni,
i giornali ecc. il nostro sociale ci offre l’idea di una
figura femminile eternamente giovane, bella, “mitica” che non può affrontare né la caducità, né la
vecchiaia né la malattia. Rimuovendo e cancellando la sofferenza e il dolore, agisce inevitabilmente
secondo la menzogna perché, come gli antichi
greci insegnano, la storia dell’uomo ha a che fare
con il tragico. Destino e morte esistono. Come
direbbe Freud, la vita prende senso proprio perché
dobbiamo morire, e il voler negare a tutti i costi la
caducità è una modalità perversa di negazione
che non fa che produrre una posizione del tutto
immaginaria e immaginifica, dove il simbolico (e
cioé il linguaggio, il porsi nella relazione con l’altro)
sparisce. Oggi questa modalità diventa sempre più
individualista non in termini sani e progettuali,
bensì in una forma di narcisismo primario.
Cosa intende per narcisismo primario?
Dico primario indicando il bambino che sopravvive solo se viene nutrito. Il suo mondo è fatto di
tetta, mamma, pappa, cacca, nanna. Tolti questi
elementi il bambino non è più contenuto e si
perde, si ammala. Il fatto che i bambini talvolta
muoiano negli orfanatrofi è dovuto innanzitutto
alla mancanza di quella parte di riferimento corporeo che è la propria madre.
Il narcisismo secondario dovrebbe invece
riguardare un soggetto che ha una sua competenza ed è in grado di offrirla agli altri. In questo sociale
però, noi stiamo creando dei soggetti autistici,
chiusi, autoriferiti, silenti, dove il rapporto con l’altro
non esiste. Assistiamo ad una forma di chiusura
narcisistica onnipotente che, come tutte le forme
di onnipotenza, è un segno di impotenza.
E di enorme frustrazione. Pensiamo solo all’im-
portanza che hanno assunto l’estetica o la moda, il cosiddetto glamour. In particolare le donne, se non
sono più che equilibrate e consapevoli della propria identità, rischiano di perdersi.
Assolutamente. Prendiamo questi gruppi di donne che si stanno cercando e organizzando su Internet dopo
gli ultimi avvenimenti politici. Sono interessanti perché vogliono richiamare l’attenzione delle donne alla loro
storia e verità originaria. E qui la moda è un po’ protagonista. Non dimentichiamoci che le grandi evoluzioni
della moda sono state conseguenti a grandi cambiamenti storici. Con la prima guerra mondiale le donne
accorciano le gonne e iniziano a “dinamizzarsi” perché devono prendere il posto degli uomini. È il primo
segno di crescita femminile. In questo caso la moda è stato
un test che andava verso la liberazione delle donne. Ma facciamo un altro esempio: nel 1600, per tenere i piedi rialzati
da terra in strade dove si trovava di tutto, le aristocratiche
calzavano zoccoletti altissimi. Avevano un loro perché. Oggi
invece, quando si vedono delle donne portare tacchi e
zeppe spaventose, ci si chiede che senso possano avere
queste “protesi” che rallentano il passo, le rendono inattive e
le mettono in una posizione di dipendenza e non di autonomia. È una moda che rifissa la donna ad una modalità di
oggetto da tenere e da mostrare, non certo di soggetto di
pensiero e di azione.
Nicoletta Ceccoli, Contrary mary
James Jean, Prada bloom
Ma questo porta alla schizofrenia.
Gran parte delle malattie di cui
oggi soffriamo sono più psicotiche
che nevrotiche, vedi la schizofrenia così come le grandi forme di
mitomania, che poi è l’altra faccia
della grave depressione. Il soggetto che non riconosce più un valore per ciò che è realmente - perché se non ha non vale nulla - va
in depressione, e per reggere
sogna e diventa mitomane.
Perché così tante ragazze che
vediamo in televisione vanno in
giro in un modo così sgomento?
Sgomento perché guardandole
HOD 62
Andiamo ancora più il là. In un momento come questo, in cui ogni giorno si amplificano le differenze
economiche e sociali, in cui molte donne, molte giovani non possono permettersi di spendere cifre con
tanti zeri, in cui l’autostima rischia di abbassarsi, cosa può succedere?
Mi vengono in mente due immagini. Una riguarda gli anni ‘30/’40 del cinema italiano quando le nostre attrici, imitando le dive di Hollywood, trasmettevano a loro volta una sorta di “ideale femminile” alla donna
comune. Il risultato fu che molte donne, per copiare il mito della star platinata alla Jean Harlow, si bruciarono
i capelli. Siamo alla massificazione. Il soggetto aderisce a livello identitario a qualcosa di cui capisce poco per
sentirsi a sua volta simile a un’attrice, a un mito. In questo modo si tiene alla larga dalla sua realtà e attua una
scissione tra la propria dura realtà e il sogno (il cinema stesso crea identificazione nel sogno).
Per contrapposizione, alcuni documentari offrono l’altra faccia della luna. E cioè cosa possa significare oggi
per una persona giovane, semplice, mitizzare il mondo della televisione e dello spettacolo. Invece di sentirsi
valorizzato per la sua etica di persona che, pur nella sua semplicità, fa delle cose di valore, il soggetto assume
importanza non per quello che è, ma per come appare, se è bello, ricco, se possiede vestiti firmati, macchine
fantastiche ecc. Se l’elemento valoriale è questo, chi ha sempre imitato le classi superiori, senza pensiero si
adegua a questa modalità pensando che se non ha il giubbotto firmato e non va in televisione non vale nulla.
Questo ci fa capire perché spesso assistiamo a trasmissioni da voyeur. Da voyeur di sentimenti. Pur vivendo
in un’epoca di freddezza di sentimenti, come spettacolarità facciamo lo show dei sentimenti.
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non vediamo la loro storia, perché manca la loro
invenzione. La moda è
permettersi il proprio
stile. Inventarsi significa
creare sul nostro corpo,
non essere seriali, dei
finti manichini plastificati,
tutti
vestiti
uguali.
Assistiamo ad una sorta
di ripetizione, non esiste
più il soggetto con un
proprio stile e modo che,
piaccia o meno, si diversifica dall’altro.
Cosa può creare nel
tempo questa lontananza dalla realtà?
Pensiamo solo a
quelle madri che imitano le figlie, viste da
dietro sembrano della
Nicoletta Ceccoli, Rose red
stessa età…
È l’epoca degli eterni adolescenti. Tutto questo
crea una fissazione a un corpo idealizzato che non
esiste più e che per poter essere tenuto, e contenuto, ha bisogno di sforzi inauditi che non
hanno nulla a che vedere con la storia autentica
della persona. Si ricreano dei finti gruppi di
appartenenza perché, alla fine, crescere vuol dire
permettersi la propria storia e il proprio destino. È
evidente che una donna di oltre cinquant’anni
non può vestirsi come sua figlia, non perché non
possa farlo ma perché penso che l’abito sia “un
corpo vuoto che si appoggia su un corpo pieno”.
Significa che l’abito parla di qualcosa di molto carnale. Se un soggetto adulto vuole mettersi in competizione con sua figlia, vuol dire che non è più la
madre. Ci troviamo davanti alla perdita del simbolico. Solo l’immaginario fa da padrone.
C’è una grande confusione di ruoli.
Occupare un posto significa anche accettare un
limite. Quando si è in un posto, quel posto
bisogna saperlo tenere. Viviamo in un sociale del
disordine totale, dove tutto è intercambiabile.
Lacan direbbe che “l’epoca è incestuosa”. Perché
l’incesto non era accettabile? Perché se un figlio va
a letto con la madre diventa amante, e diventa
pazzo perché non è più nel suo posto originario.
Questo sociale in cui non si tiene un posto simbolico, dove tutto è possibile, porta a non avere
mai un ancoraggio, mai un piacere dell’essere
dove sono, mai un
ritrovamento di sé, mai
un senso dell’attesa.
Ma la vita è anche legata
ad un’attesa. È in quell’attesa che il tempo si
allunga dentro di noi
dandoci un pizzico di
eternità. Veniamo da una
storia passata che, ad
esempio, abbiamo potuto apprezzare attraverso
l’arte, attraverso dei segni
archetipici della nostra
vita come direbbe Jung,
per cui ci sentiamo
meno bruciati dall’esistenza perché ci volgiamo
e
diciamo
“Guarda cosa aveva fatto
Leonardo”. Perché in
fondo, se ci pensiamo
bene, Leonardo da Vinci
è un nostro avo e questo ci dà un senso di riposo:
“Tu sei erede di una storia”. Bene, l’erede della storia non c’è più, al suo posto c’è un essere che in
questo momento è una certa cosa e dopo mezz’ora qualcos’altro. Stiamo alimentando dei
soggetti psicotici.
Qual è il rischio?
Il rischio esiste già. Ogni soggetto si forma all’interno della famiglia e all’interno delle strutture. Le
famiglie purtroppo sono problematiche perché
ognuna ha i propri fantasmi. E la stessa cosa succede alle strutture che dovrebbero consentire ad
ognuno il valore della propria soggettività, dovrebbero aiutare a pensare. Al contrario, vogliono che
il soggetto agisca invece di pensare, e così ci troviamo in un sociale in cui il pensiero, che richiede
di darsi tempo, non esiste più.
Questo è il dramma della nostra epoca. La nostra
società è solo un agire pulsionale, frettoloso, che
è l’agire della morte. Quante volte lavorando, mi
capita di dire: “Adesso lei provi a reimparare a
pensare”.
Non si elabora più nulla.
Se ci fermiamo a elaborare, le modalità che sono
state proposte crollano. Bisogna ubriacare le persone di stupidità perché se si fermano e pensano, potrebbero decidere di non accettare più
le umiliazioni che ricevono sul posto di lavoro…
Questo continuo ammalarsi è indice di un fatto
Illustrazione di James Jean per una copertina di “Fables”
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Cosa dovremmo fare per tornare ad avere
cura di noi?
Una modalità per recuperare noi stessi è riferirsi
alla sapienza greca: “Conosci te stesso” ma permettiti di correggere quegli aspetti che, anche se
sono piaciuti agli altri, quando non piacciono a te
e non ti appartengono hai il diritto di trasformare.
Spesso ci troviamo ad essere secondo il desiderio
di un altro, a forzarci in una direzione che non è la
nostra. Se ci permettessimo di riconoscere chi
siamo e quali sono i nostri talenti, saremmo più
contenti e offriremmo il meglio di noi agli altri.
Continuando a credere che la cosa migliore al
mondo è fare denaro, perderemo umanizzazione
e solidarietà tra gli uomini.
Credo che la fine arrivi quando gli esseri umani
smarriscono il senso di cosa sia essere uomo,
essere solidale. Per tornare ad avere cura di noi è
necessario capire cosa significhi essere un soggetto umano di pensiero, e andare verso il proprio
desiderio e la propria soddisfazione nella vita.
Occorre però fare tutto questo procedendo all’interno dei propri limiti perché non è vero, come
molti pensano, che si può andare avanti divorando e facendo tutto quello che si vuole. Non per
niente i bulimici sono sempre più numerosi, così
come cresce l’ansia di controllo. Bisognerebbe lasciare andare qualcosa e tenere solo ciò che ci
riguarda davvero, darsi una centratura. Chi si occupa di etica potrebbe rioffrire alle persone la loro
misura di esistere, che va rispettata. Le persone
andrebbero accolte in maniera più minimalista,
nella loro dimensione reale, anche piccola. Con la
soddisfazione di avere un dono da offrire: un po’
di amore, di solidarietà.
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di questo articolo?
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e lasciaci un tuo commento.
Già, l’amore.
La parola amore, così
abusata di questi
tempi, non è misurata
nei
rapporti
umani. Cosa vuol
dire ama il tuo
prossimo? Significa
compiere dei gesti di
offerta agli altri, un
sorriso, un atto di
disponibilità. Come
dice Edgar Morin,
l’etica è la solidarietà verso gli altri. Oggi dominano il senso dell’indifferenza e la mancanza
dello stupore. Devi stupirti. Se si maltratta qualcuno non devi rimanere indifferente. Ridiamo
valore a parole che offrono suggestioni, amore.
Rifiutiamo le parole che passano odio e volgarità.
La volgarità è il male di questa epoca dove tutto
sembra lecito, e spesso al posto di parlare si
gioca la partita dell’aggressione.
È necessario ripartire da noi e dal nostro stile. E
capire che, quando parliamo, le parole sono pietre.
Facciamo più attenzione a quello che diciamo agli
altri, le parole che pronunciamo restano dentro di
noi, siamo noi che le produciamo e possono
tornarci contro. All’Università, cerco sempre di
portare avanti un lavoro di questo tipo, per
trasmettere semplicemente chi sei come essere
umano. Cosa sei venuto al mondo a fare, cos’hai
in mente di fare della tua vita? La posizione è: il
talento, il valore del soggetto, la ricerca, cosa vuol
dire studiare, e cioè sapere, acquisire. Cerco di
aiutare i giovani a ricostruire un lavoro di
conoscenza, l’analisi verrà dopo. I ragazzi sono
educati a volere tutto fino allo spasimo… e alla
solitudine, al rapporto virtuale con il computer. Il
confronto rappresenta spesso la minaccia dell’altro, e la mancanza di pensiero, la mancanza di
parola si traducono in atto aggressivo. E se questa
materia aggressiva non esplode contro gli altri
implode e diventa malattia.
Dr.ssa Mariapia Bobbioni, psicanalista, studiosa di
questioni femmili attraverso la moda e il design.
Autrice di diversi scritti, collabora, in qualità di
libero docente, con il Politecnico di Milano, Facoltà
di Design, Università Bicocca di Milano, Facoltà di
Psicologia, Domus Academy. Svolge la sua attività
nello studio di Milano e di Cannes (Fr).
Per ulteriori informazioni: [email protected]
HOD 62
evidente: il sintomo
si presenta, non c’è
parola e il corpo si
ammala. A un certo
punto, dato che il
soggetto non elabora, non si permette di
esternare sentimenti
e desideri e rimuove
tutto con la finzione,
il suo corpo “scoppia” e si ammala.
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L’evoluzione
è donna?
HOD 62
12
DI
CINZIA BOSCHIERO
Serve una strategia perché l’autostima femminile
non sia lesa né in famiglia, né nel mondo del
lavoro. In questo breve dossier alcuni progetti concreti e dati italiani ed europei su pari opportunità
e violenza contro le donne.
Le pari disopportunità nel mondo del lavoro
Mentre in Italia si perde tempo nel dare spazio e visibilità ad
escort e ragazzine strumentalizzate ed immature, le donne
che hanno un Valore Vero e che non sono mercenarie o
senza scrupoli ma hanno etica di vita, ovvero la maggior
parte della compagine femminile italiana, mogli, madri, giovani che studiano e lavorano, curano anziani ecc. proseguono sempre più sole la loro battaglia quotidiana per le
pari opportunità. E questa battaglia si fa sempre più dura.
Il pericolo è che il Valore dell’esser donna venga svilito da
campagne stampa che fanno di tutta un’erba un fascio, che
sedimentino malcostume e diano l’idea che in Italia solo “chi
la dà” possa lavorare... In realtà in Italia a tutt’oggi le donne
guadagnano meno rispetto agli uomini, il numero di dirigenti donne è minore rispetto al numero di dirigenti uomini e i
dati evidenziano che molte di loro si dimettono o lasciano il
lavoro dopo avere avuto il secondo figlio, in quanto fanno
molta fatica a gestire famiglia e lavoro a causa della mancanza ed insufficienza quantitativa e qualitativa di servizi e di
supporti sociali alla famiglia.
Anche in Europa la situazione è grave: a causa della crisi economica in tutti gli stati europei sono le donne le prime a
perdere o lasciare il posto di lavoro. Tuttavia la loro partecipazione al mercato del lavoro deve essere considerata come
un elemento essenziale per la crescita sostenibile
dell'Unione Europea (UE). Ciononostante le donne sono vittime di discriminazioni e di ostacoli professionali, e sono più
esposte alle fluttuazioni della congiuntura economica rispetto agli uomini. La sesta relazione della Commissione illustra
cazione ed implementazione degli strumenti
multimediali innovativi a favore di una riorganizzazione gestionale nel mondo del lavoro è
prioritario: consentiranno, se ben sfruttati in
progetti condivisi, di migliorare l’organizzazione
di riunioni, briefing, di cambiare i tempi di
lavoro delle donne in azienda e di agevolarle
nella gestione più adeguata di ritmi tra impegni di famiglia e quelli lavorativi che sono da
conciliare. Come Fondazione siamo molto attivi
su progetti relativi alla parità di genere da diversi anni anche a livello internazionale”.
Per non mollare
È on line il nuovo sito www.pernonmollare.eu
dedicato a chi vuole condividere la sua esperienza di vita, di lavoro, di famiglia per dare agli
altri un esempio su come sia riuscita/o a non
HOD 62
i principali progressi registrati nel 2008 in
materia di promozione della parità tra
donne e uomini. La partecipazione delle
donne, nel contesto delle attuali sfide
demografiche ed economiche, contribuisce in maniera sostanziale alla crescita, all'occupazione e alla coesione sociale
dell'Unione Europea. Nel 2008 il tasso di
occupazione femminile si avvicinava all'obiettivo di Lisbona, cioè al 60% nel 2010.
Esistono tuttavia notevoli divergenze tra gli
Stati membri, con tassi che variano dal
36,9% al 73,2%. Le donne sono inoltre
sovra-rappresentate in lavori precari basati
su contratti a breve termine o a tempo
parziale. In base ai dati europei sono quindi più esposte a situazioni di povertà rispetto agli uomini, come rivela il dato del 32%
di donne genitore singolo e del 21% di
donne con oltre 65 anni. Lo scarto medio
tra i tassi di occupazione delle donne e
quelli degli uomini si sta riducendo, passando da 17,1 punti percentuali nel 2000
a 14,2 punti percentuali nel 2007. Ma la
ripartizione delle responsabilità familiari
resta ineguale, come dimostrato dal tasso
di occupazione delle donne che
diminuisce di 12,4 punti se esse hanno
bambini, mentre aumenta di 7,3 punti per
gli uomini anch'essi con bambini. La maggioranza delle lauree conseguite nell'UE (il
58,9%) è attribuita alle donne. L'elevato livello
di istruzione delle donne non si rispecchia
direttamente nei posti che esse occupano nel
mercato del lavoro, dove trovano limitazioni in
termini di evoluzione della carriera, di retribuzione e di diritti al pensionamento.
Le donne mediamente in Europa studiano di
più degli uomini ma guadagnano di meno. Il
numero di donne che occupano funzioni direttive è relativamente scarso. La media europea
è del 30%, e meno ancora nella maggioranza
degli Stati membri. ”Lavorare in rete è fondamentale”, sottolinea la dott.ssa Patrizia
Galeazzo, che coordina diverse iniziative anche
sui social network e attualmente è dirigente
della Fondazione Università IULM e
Responsabile della Scuola di Comunicazione
IULM di Milano: ”Il ruolo della corretta appli-
13
HOD 62
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demordere
Lottare contro
dinanzi alle diffila violenza
coltà. È una comSecondo una recente
munity
che
indagine Istat, sono stiintende
conmate oltre i 6 milioni e
tribuire a debel743mila le donne in
lare il silenzio che
Italia di età compresa
c’è dietro tante
tra i 16 e i 70 anni vitstorie di sofferentime di violenza nel
za e proporne
corso della loro vita, di
una lettura in pocui tre milioni e
sitivo: tutte le per961mila (il 18,8 per
sone che scrivono
cento) vittime di vioal sito possono
lenze fisiche. Il 14,3
condividere i proper cento delle donne
pri dubbi, le procon un rapporto di
prie paure e rencoppia attuale o preceLe immagini di queste pagine sono tratte da:
dersi conto che
dente ha subito
Sven Zimmermann, Berlin Street Art - Prestel Ed.
nessuno è solo
almeno una violenza
dinanzi alle sfide e alle difficoltà della vita.
fisica o sessuale dal partner e, se si considerano
Inoltre la piattaforma on line consente di avere
solo donne con un ex partner, la percentuale
news sui bandi europei, sulle borse di studio,
raggiunge il 17,3 per cento. Il 24,7 per cento ha
sulle nuove opportunità di lavoro. Vi sono dati
subito violenza da un altro uomo ma la violensui meccanismi di mobbing nel lavoro, su
za fisica è più di frequente opera dei partner.
come reagire a casi di stalking o di violenza,
La violenza di genere è la violenza perpetrata
che hanno schemi precisi e che si possono
contro donne e minori, basata sul genere ed è
superare se ci si confronta con chi ha subito in
ritenuta una violazione dei diritti umani. Questa
precedenza tali soprusi. Ci sono informazioni
terminologia è largamente usata sia a livello
anche sui network professionali che danno
istituzionale che da persone e associazioni di
futuro nel mondo del lavoro come Women &
donne che operano nel settore.
Technologies (www.womenintechnology.org •
Nell'introduzione della Dichiarazione delle
www.womentech.info).
Nazioni Unite sull'eliminazione della violenza
L'Associazione Donne e Tecnologie, iscritta
contro le donne del 1993, l'art.1 descrive la vioall'albo regionale delle organizzazioni femminili
lenza contro le donne come “qualsiasi atto di
in Lombardia, nasce su iniziativa di un network
violenza per motivi di genere che provochi o
di professioniste, esperte in diversi ambiti,
possa verosimilmente provocare danno fisico,
impegnate nel mondo dell'impresa e in orgasessuale o psicologico, comprese le minacce di
nizzazioni pubbliche e private.
violenza, la coercizione o privazione arbitraria
Women&Technologies aggrega, inoltre,
della libertà personale, sia nella vita pubblica
intorno a sé una fitta rete di Partner, istiche privata”. Aumentata sia in Italia che in
tuzionali e privati. “Presso il Museo della
Europa, solo da pochi anni la violenza alle
scienza e della tecnica,” dice la dott.ssa
donne è diventato tema e dibattito pubblico.
Deborah Chiodoni, Direttore Relazioni
Mancano serie ed efficaci politiche capaci di
Esterne e Stampa del Museo, ”Abbiamo ospicontrastarla, adeguate ricerche e progetti di
tato una loro conferenza sul tema e-Health
sensibilizzazione e di formazione e soprattutto
con focus sulla ricerca e l'innovazione nella
di prevenzione. I dati dimostrano che la violensalute negli ambiti delle biotecnologie e delle
za contro le donne è endemica sia nei paesi
nanotecnologie, aree in cui sono presenti
industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Le
diverse valide ricercatrici donne.”
vittime e i loro aggressori appartengono a tutte
nell'uccisione sistematica di individui adulti.
Esistono infine violenze relative alla riproduzione (aborto forzato, sterilizzazione forzata,
contraccezione negata, gravidanza forzata). Nel
World Report on Violence and Health
l'Organizzazione mondiale della sanità ha
esaminato la violenza da parte del partner e ha
individuato che la salute delle donne viene lesa
sia a livello fisico, che a livello sessuale e riproduttivo, psicologico fino ad arrivare spesso a
conseguenze mortali (omicidio e suicidio). Il
danno maggiore è quando viene leso il livello di
autostima.
A partire dagli anni settanta il movimento delle
donne e il femminismo in occidente hanno
iniziato a mobilitarsi contro la violenza di genere
sia per quanto riguarda lo stupro che per il maltrattamento e la violenza domestica. Le donne
hanno messo in discussione la famiglia patriarcale e il ruolo dell'uomo nella sua funzione di
"marito/padre-padrone", non volendo più
accettare alcuna forma di violenza esercitata su
di loro fuori o dentro la famiglia. Oggi sono varie
le organizzazioni che lavorano sui vari tipi di violenza di genere. I Centri antiviolenza in Italia si
sono riuniti nella Rete nazionale dei Centri antiviolenza e delle Case delle donne. Nel 2008 è
nata una federazione nazionale che riunisce 54
Centri antiviolenza in tutta Italia dal nome
"D.i.Re: Donne in Rete contro la violenza alle
donne", ma c’è molto ancora da fare.
A volte, anche l’arte e la poesia aiutano a superare traumi di violenza. È il caso di Giovanna
Campo, autrice della raccolta di poesie Un’altra
vita. Con versi avvincenti l’autrice racconta la
sua vicenda, una storia di crudeltà familiare, e il
percorso per sottrarsi alla vita infelice a cui sembrava irrimediabilmente destinata. “Si tratta “, ci
dice,” di una testimonianza personale aperta
che dedico a tutte le donne e agli uomini che
le sanno ascoltare”. Nata a Milano dove lavora
ed esercita la professione di medico, dopo la
nascita di due figli e la conclusione di un matrimonio, ha conosciuto in una successiva
relazione la violenza morale e l’abuso. Con le
sue poesie ha ritrovato equilibrio e dona
momenti di riflessione a tutti coloro che
desiderano capire di più questo fenomeno di
violenza contro le donne.
HOD 62
le classi sociali o culturali, e a tutti i ceti economici. Secondo l'Organizzazione mondiale
della sanità, almeno una donna su cinque ha
subito abusi fisici o sessuali da parte di un
uomo nel corso della sua vita. Il rischio maggiore sono i familiari, mariti e padri, seguiti dagli
amici: vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi
di lavoro o di studio. Sta aumentando nei Paesi
occidentali la violenza domestica esercitata
soprattutto nell'ambito familiare o nella cerchia
di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, atteggiamenti persecutori, percosse, abusi, uxoricidi passionali o premeditati. In America è incrementato il numero
di donne esposte nei luoghi pubblici e sul posto
di lavoro a molestie ed abusi o ricatti sessuali. In
particolare verso le lesbiche sono agiti i cosiddetti "stupri correttivi". In molti Paesi orientali ed
africani le ragazze giovani sono vittime di matrimoni coatti o riparatori, oppure sono costrette
alla schiavitù sessuale, mentre altre vengono
indotte alla prostituzione forzata e/o sono vittime di tratta. Altre forme di violenza sono le
mutilazioni genitali femminili o altri tipi di mutilazioni come in un recente passato le fasciature
dei piedi, le cosiddette "dowry death" (morte a
causa della dote), l’uso dell’acido per sfigurare,
lo stupro di guerra ed etnico. Va citato il femminicidio che in alcuni paesi, come in India e in
Cina, si concretizza nell'aborto selettivo (le
donne vengono indotte a partorire solo figli
maschi, perché più riconosciuti e accettati
socialmente) mentre in altri paesi addirittura
15
HOD 62
16
NON
LASCIAMOLI
SOLI
“Come Assoimprese”, dice la dott.ssa Cristina
Mondelli, responsabile delle comunicazioni
istituzionali di Assoimprese, “siamo
andati a L’Aquila il giorno dopo
il terremoto e, vista la catastrofe, abbiamo voluto, da
subito, dimostrare il nostro
impegno a favore della
ricostruzione raccogliendo foto e testimonianze
da portare ai nostri soci
per poi attivare una raccolta fondi.
Personalmente mi sono
recata alla sede dell’Università
insieme alla giornalista Cinzia
Boschiero a pochi giorni dal dramma, ed ho
effettuato queste interviste quando ancora vi
erano scosse di assestamento ed in
Università si cercava di tornare alla normalità
in un’atmosfera da day after.
Desidero ringraziare chi, con il proprio lavoro,
ha contribuito a realizzare questa raccolta di
foto e di testimonianze”. Il titolo del libro
Non lasciamoli Soli ha in sé tutta la
motivazione di questa iniziativa:
ricordare aiuta a non dimenticare,
e ben si sa quanto L’Aquila
necessiti ancora di attenzione e
di aiuti sostanziali. Le foto sono
di Pietro Guida, Alfonso
Flammia ed alcune sono tratte
dai Link: l’aquilanuova.org;
www.primapaginamolise.com;
www.coispnewspor tale.it;
www.serenaevariabile.com. Le interviste al Rettore, ai docenti ed agli studenti
sono testimonianze prese “a caldo”, ovvero
quando ancora in Università si girava tra scale
diroccate, tetti divelti, aule inagibili e si cercava di riprendere le lezioni con la tendopoli
all’esterno di appoggio.
Parte degli introiti della vendita di questo libro andranno
all’Università. Un grazie all’editore che ha creduto nel progetto e lo
sostiene; un grazie soprattutto a chi vorrà unirsi all’iniziativa ed
acquistare copie del libro, per dare un segnale di viva solidarietà a
professori, ricercatori, studenti, personale dell’Università de L’Aquila.
Il libro si può ordinare on line tramite il sito www.nonlasciamolisoli.it
e il sito www.pernonmollare.eu.
Viene distribuito anche in un circuito di librerie che condivide l’impegno a
favore del fulcro della vitalità de L’Aquila ovvero la sua Università.
Non lasciamoli soli di Cristina Mondelli e Cinzia Boschiero
96 Pagine • Costo 15 euro
D ONNE E FARMACIA
Osservazioni del Presidente Federfarma
Dott.ssa Annarosa Racca
elle farmacie italiane entrano ogni giorno oltre 3 milioni di cittadini. La
maggioranza di loro è donna. Sono le donne che si occupano della salute e del benessere di tutta la famiglia, degli anziani e dei bambini.
Anche la professione di farmacista è soprattutto al femminile. Infatti su 50mila
farmacisti che operano sul territorio 2/3 sono donne. Forse questo dipende
dalla maggiore capacità empatica delle donne come dall’abitudine all’accudimento. Infatti tradizionalmente sono le donne, tra i mille impegni ogni giorno
tra casa e lavoro, ad andare in farmacia e ad occuparsi anche della salute dei
familiari; più raramente hanno il tempo e le risorse per occuparsi di se stesse
o del proprio benessere.
Le donne sono molto attente a tutte le
informazioni che ricevono in farmacia
per risolvere le piccole patologie, per
la prevenzione, per un più agevole accesso alle prestazioni del SSN.
A questo proposito ricordiamo che varie indagini indicano il farmacista come l’operatore sanitario
che meglio sa comunicare, in un modo chiaro e
facile e senza perdere in correttezza scientifica. A
questa facilità di dialogo con l’utente contribuisce
sicuramente anche il fatto che il farmacista sia un
professionista sanitario sempre disponibile, al
quale il cittadino può rivolgersi in qualunque
momento, senza soggezione e senza attese.
di distacco dagli altri servizi. Le farmacie
hanno ottenuto il punteggio più alto in
assoluto (76 su 100), in posizione più
elevata rispetto a sanità privata (65), assistenza anziani (64), asili nido (64), sanità
pubblica (58).
Lo stesso ottimo risultato la farmacia lo aveva ottenuto nelle edizioni precedenti (2002, 2006,
2008) a dimostrazione che la farmacia in questi
anni ha mantenuto sempre un elevatissimo livello
di servizio, dando risposte adeguate alle esigenze
dei cittadini, anche grazie alla presenza di alta professionalità e capillarità su tutto il territorio, dalle
grandi città ai piccoli centri rurali.
Dalle varie indagini che hanno studiato il mondo
della farmacia risulta che essa piace perché è
situata in modo capillare sul territorio, è vicina al
cittadino, è informatizzata e collegata in rete in
modo da assicurare, per esempio, il ritiro immediato, in poche ore, di un farmaco di cui l’autorità
sanitaria abbia decretato la pericolosità; anche la
possibilità di monitorare l’utilizzo dei farmaci sul
territorio fornisce dati essenziali sia sul fronte delle
politiche sanitarie e del governo della spesa pubblica che della conoscenza della efficacia delle
cure. E, a proposito di indagini, sono molto fiera
del fatto che, anche quest’anno, il Centro di
Formazione Management del Terziario, abbia indicato la farmacia come il servizio più apprezzato
dagli italiani, al top della pagella e con molti punti
I punti di forza della farmacia - che già oggi è un
importante riferimento, specie per gli anziani, i
cronici e i più fragili - possono essere utilizzati per
garantire una assistenza ancora più efficace. E va
in questa direzione la recente legge che introduce
in farmacia nuovi servizi ad alta valenza sociale e
sanitaria che faranno della farmacia un presidio
ancora più importante e integrato sul territorio.
Con essa Governo e Parlamento hanno tracciato
la strada per fare della farmacia uno snodo fondamentale del sistema sanitario nazionale, e le
Regioni sono attivamente coinvolte e responsabilizzate sulle scelte per migliorare il servizio offerto
ai cittadini sul loro territorio. Anche la flessibilità
introdotta negli orari delle farmacie va incontro alle
esigenze individuate dagli utenti.
HOD 62
N
17
VANDA O MEOPATICI
HOD 62
18
Il Magnesio in
Gravidanza
DR. PAOLO FRANCESCHINI
Il magnesio è un minerale essenziale per il benessere dell’organismo umano. Le sue funzioni sono molteplici
essendo coinvolto in più di trecento processi enzimatici,
funzioni metaboliche, regolazione della contrattilità muscolare, nella trasmissione degli impulsi nervosi ed essendo uno
dei minerali essenziali per la costituzione di ossa e denti.
Il magnesio si trova solo in minima parte (circa l’1%) libero
nel sangue, in massima parte localizzato nelle ossa (circa il
70%), ed il resto distribuito tra muscoli e tessuti molli.
Il fabbisogno giornaliero di magnesio può variare a seconda
delle caratteristiche fisiche tra 280 e 400 mg. In gravidanza il
fabbisogno minimo è di 320 mg al giorno ed in allattamento
di 360 mg al giorno. È presente in molti alimenti quali vegetali a foglia verde ricchi di clorofilla (spinaci, bieta, broccoli),
nel pesce (sardine, tonno, merluzzo) nella frutta secca (noci,
nocciole e mandorle), nei semi oleosi (semi di girasole,
germe di grano), nei legumi, nella cioccolata e nell’acqua.
Proprio grazie alla sua diffusa disponibilità, una dieta bilanciata è in molti casi sufficiente a garantire il corretto approvvigionamento del minerale.
Ma per vari motivi può accadere che la quantità del minerale
non sia sufficiente. La causa può essere una ridotta disponibilità nei cibi (la cottura prolungata o i processi di lavorazione
dei cibi possono ridurne la disponibilità di più del 50%); altra
causa può essere un ridotto assorbimento, infatti assunzione
congiunta di cibi ricchi di grassi o proteine riducono l’assorbimento a livello dell’intestino tenue del minerale.
L’assimilazione del magnesio dipende anche da induzioni
ormonali: la ghiandola paratiroide secerne ormoni che
regolano l’assorbimento del magnesio come del calcio in
base al fabbisogno dell’organismo. È grazie a questo sistema
che nei casi di eccessiva assunzione del minerale la quota in esubero non viene assimilata ma dispersa
con le feci. C’è anche un sistema ormonale legato all’azione dell’aldosterone, secreto dalla ghiandola surrenale, che regola l’eliminazione con le urine dell’eccesso di magnesio circolante. È grazie a questi sistemi che il rischio di tossicità da eccessiva assunzione del magnesio è molto scarso.
Ci sono inoltre condizioni in cui un normale apporto dietetico di magnesio non è sufficiente a far fronte
alle esigenze dell’organismo: in tutti gli stati di stress mentale e fisico, nei casi di eccessiva sudorazione, di
diarrea, vomito, nei casi di assunzione di alcolici o in condizioni di stabile aumento di consumo come la
gravidanza. In tutte queste condizioni, per mantenere la corretta omeostasi dell’organismo, è fondamentale una integrazione del minerale.
I
Ma vediamo quali sono nel dettaglio le funzioni del magnesio.
• Il magnesio è essenziale per il corretto funzionamento della pompa sodiopotassio a livello della membrana cellulare. Tale pompa è responsabile della
contrazione delle fibre muscolari e della trasmissione dei segnali attraverso le vie
nervose. La sua azione a livello del miocardio e della parete dei vasi arteriosi è
importantissima per il mantenimento del ritmo cardiaco, della capacità contrattile della muscolatura del cuore e della corretta dinamicità dei vasi (vasodilatazione e vasocostrizione).
• A livello intracellulare agisce attivando un enzima fondamentale, l’esochinasi,
per la produzione di energia attraverso il consumo di zuccheri (glicolisi).
• Il magnesio partecipa nella formazione delle ossa e dei denti insieme a calcio
e fosforo.
• Il magnesio interviene in oltre trecento processi enzimatici e funzioni metaboliche ed anaboliche determinanti per la costituzione di proteine ed acidi nucleici (DNA ed RNA). L’attività
metabolica ed anabolica tende ad aumentare molto nella donna in gravidanza ed allattamento,
condizioni in cui ci si trova a far fronte anche alle esigenze del feto.
È evidente come stati carenziali di magnesio creino un corteo di sintomi
che si evidenziano a diversi livelli:
• un esaurimento delle riserve a livello delle cellule
della muscolatura determina crampi muscolari;
• a livello cardiaco la carenza di magnesio determina instabilità con possibili aritmie e rischio di
infarto miocardico;
• a livello della parete dei vasi determina l’insorgenza di vasocostrizione e conseguente ipertensione arteriosa;
• a livello del miometrio, in gravidanza, può determinare l’insorgenza di attività contrattile uterina con
minaccia d’aborto o di parto pretermine, mentre
nella donna in fase premestruale può essere
anche causa determinante di dismenorrea;
• a livello del sistema nervoso, una carenza di magnesio può determinare astenia, affaticamento, nervosismo, ansia, insonnia, depressione ma anche, in
condizioni particolarmente gravi, convulsioni. È
importante ricordare come il magnesio solfato in alti
dosaggi, sia infatti il farmaco di prima scelta nella
risoluzione di crisi eclaptiche in gravidanza.
VANDA OMEOPATICI S.r.l. - Via di Morena, 12 • 00043 Ciampino (RM)
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HOD 62
¤
¤
Per tutti questi motivi il magnesio è un grande alleato della donna gravida. Infatti, durante la gravidanza e
poi durante l’allattamento, il fabbisogno di magnesio aumenta sia per il consumo da parte del feto, sia per
situazioni contingenti alla gravidanza quali la nausea ed il vomito che ne riducono l’assorbimento. È frequente sentire una donna in gravidanza lamentarsi di continui crampi muscolari, di stati di ansia, nervosismo, insonnia o addirittura di depressione, situazioni in cui una supplementazione con magnesio può
essere di per sé risolutiva.
Ma ancora più importante è sapere che oramai numerosi studi scientifici e la stessa pratica clinica hanno
dimostrato la capacità del magnesio di ridurre l’attività contrattile uterina. Infatti l’integrazione con magnesio, garantendo una efficacia sovrapponibile a quella di altri farmaci tocolitici nella prevenzione del parto
pretermine e della minaccia d’aborto, risulta a differenza di questi ultimi scevra da effetti collaterali di rilievo anche in somministrazioni protratte per lunghi periodi. Il magnesio viene somministrato anche nella
prevenzione delle contrazioni in occasione di esami invasivi quali amniocentesi e villocentesi.
Per quanto riguarda i dosaggi necessari per ottenere una corretta integraziona alla parte normalmente
assimilata con la dieta, possiamo dire che una compressa dai 200 mg per una o due volte al giorno
durante o dopo i pasti è normalmente sufficiente nelle diverse fasi della gravidanza e dell’allattamento per
ottenere il risultato desiderato. L’ associazione con la vitamina B6 ne aumenta la biodisponibilità; ci sono
infatti prodotti in commercio in cui questa associazione è già nella formulazione del prodotto come nelle
compresse di Magnesio marino B6.
¤
19
Prodotti naturali,
dosi innaturali
HOD 62
20
PROF. FRANCO BERRINO DIPARTIMENTO DI MEDICINA PREVENTIVA
PREDITTIVA, ISTITUTO NAZIONALE TUMORI, MILANO
E
a disponibilità di integratori vitaminici e minerali, nonché
di prodotti antiossidanti, è di fondamentale importanza
per intervenire in caso di stress metabolici o di vere e
proprie malattie da carenza, generalmente causate da un’alimentazione monotona, senza varietà, con cibi impoveriti dal
trattamento industriale. È bene ricordare tuttavia, che fu sufficiente imbarcare limoni per prevenire lo scorbuto nei naviganti, cibarsi di riso integrale anziché raffinato per prevenire il
beri-beri, e che i popoli del centro America evitavano la pellagra prevenendo la perdita della vitamina PP con un opportuno trattamento del mais. Ancora oggi potremmo prevenire
tutte le patologie da carenze nutrizionali con una dieta il più
possibile varia, approfittando della pur sempre ampia varietà
dei prodotti stagionali dell’agricoltura naturale, nonostante la
drammatica perdita di biodiversità a cui stiamo assistendo. Un
po’ di vegetali rossi per sostenere il cuore e l’intestino tenue,
gialli per lo stomaco e il pancreas, bianchi per il polmone e
l’intestino crasso, verdi per il fegato, e colori scuri per il rene e gli organi genitali, come insegna
la filosofia dell’Estremo Oriente.
La considerazione che un eccesso di radicali liberi può danneggiare il DNA e altre macromolecole fino al punto di favorire l’insorgenza del cancro e di altre malattie degenerative, unita
all’osservazione che chi ha una dieta ricca di sostanze vegetali antiossidanti si ammala meno, ha
fatto sorgere l’ipotesi che alte dosi di molecole antiossidanti potessero ridurre l’incidenza di
queste stesse patologie. Fortunatamente non c’è stato solo il forsennato sfruttamento commerciale di questa ipotesi, ma ci sono stati anche molti studi rigorosi sull’animale e sull’uomo, in particolare sperimentazioni controllate in doppio cieco con placebo su decine di migliaia di persone
sane. Questi studi hanno dato risultati drammatici: con poche eccezioni, i supplementi vitaminici o minerali ad alte dosi non hanno dimostrato alcun vantaggio ed in certi casi si sono dimostrati
pericolosi. Alte dosi di betacarotene per prevenire il cancro del polmone nei fumatori hanno fatto
aumentare il cancro del polmone; alte dosi di vitamina E hanno fatto aumentare le malattie
emorragiche e la mortalità generale; c’è il sospetto che alte dosi di selenio facciano aumentare
il diabete, che alte dosi di acido folico facciano aumentare il cancro al seno, che alte dosi di vitamina B6 facciano aumentare l’infarto, e che la supplementazione di fibre vegetali isolate dalla
loro fonte faccia aumentare i polipi adenomatosi dell’intestino Gli studi non drammaticamente
negativi sono quelli condotti a Linxian, in Cina, con una supplementazione multivitaminica in una
popolazione con una dieta molto povera, in cui non si è osservata alcuna riduzione dell’incidenza complessiva del cancro, che era l’obiettivo della sperimentazione, ma si è osservata una mo-
L
desta riduzione del cancro dello stomaco; e
lo studio SUVIMAX, in Francia, che valutava
l’effetto di una pillola multivitaminica e multiminerale a basse dosi, nel quale non si è
osservata nessuna riduzione dell’incidenza di
cancro nella popolazione complessiva e nelle
donne, ma una riduzione significativa negli
uomini che avevano una dieta molto povera
di verdure e frutta. La supplementazione con
calcio, inoltre, ha ridotto la recidiva dei polipi
intestinali.
Questi studi sperimentali sono stati molto importanti, perché gli studi osservazionali, cioè gli studi
in cui si controlla se chi assume integratori si ammala di più o di meno, sono difficili da interpretare, perché chi prende integratori ha anche uno stile di vita diverso da chi non li prende: consuma meno tabacco, fa più attività fisica, beve meno alcol, ha una dieta più varia e più salutare.
Come raccomanda Michael Pollan nel suo aureo libretto Food rules: “Comportatevi come chi
assume integratori… e non assumete integratori.” Gli studi sugli integratori multivitaminici che
hanno ben controllato per lo stile di vita complessivo non trovano però protezione, bensì un
modesto aumento di rischio.
voluto mettere nei cibi stagionali, prima che
vengano alterati dalle manipolazioni industriali
e commerciali.
Questo è un estratto dell’intervento del Prof. Berrino al
Convegno de Il Sapore del Sapere “Infiammazione e
stress ossidativo: prodotti naturali, un pozzo di virtù.”
www.saporedelsapere.it
Per ulteriori informazioni:
www.istitutotumori.mi.it
(sezione Cascina Rosa)
Prof. Franco Berrino
Medico chirurgo, specialista medico settore e di
laboratorio, esperto conoscitore della biologia
molecolare per epidemiologi del cancro. Dal
2002 è Capo del Dipartimento di Medicina
Preventiva e Predittiva dell’Istituto Tumori di
Milano. È impegnato in diversi settori di ricerca,
tra i quali troviamo il Progetto ORDET inerente
gli ormoni e la dieta nell’Etiologia dei Tumori
della mammella, il Progetto EPIC che prende in
considerazione, a livello europeo, l’analisi delle
relazioni tra la nutrizione e l’insorgenza del cancro, e il Progetto C.O.S. ossia uno studio internazionale sull’interazione fra fattori genetici e
ambientali nell’insorgenza del carcinoma mammario in donne giovani. Sempre sul tema del
carcinoma mammario troviamo anche un attivo
impegno al Progetto DIANA, uno studio sperimentale atto alla modificazione dei livelli ormonali ad alto rischio di carcinoma mammario, al
fine di prevenire le recidive del carcinoma mammario attraverso alterazioni della dieta.
HOD 62
In conclusione, alcuni integratori possono
anche essere utili per chi preferisce, o è
costretto, a mangiare male e a vivere male,
purché le dosi siano quelle giuste, e anche il
cocktail sia giusto. E le dosi giuste non possono che essere naturali, cioé compatibili con
quelle che potremmo assumere mangiando
dei cibi naturali. Infatti la prevenzione non è
come la tossicologia (se prendo un veleno,
più ne prendo più mi avveleno): se prendo
qualcosa che mi fa bene, non è vero che più
ne prendo più mi fa bene. Al contrario, se ne
prendo troppo può farmi male.
Fate anche attenzione al
cocktail giusto, oggi su
Internet e sui media potete
trovare dei ciarlatani che per
poche centinaia di euro vi
propongono di esaminare il
vostro DNA per stabilire di quali
integratori avete bisogno. In realtà ciò di
cui abbiamo bisogno, con tanto di
dosi e cocktail corretti, lo sappiamo
già per ogni mese
dell’anno: è quello
che il Padre Eterno ha
21
V EGA T EST
HOD 62
22
Intolleranze Alimentari
e Vega Test
Difficoltà a dimagrire nonostante diete anche ferree
Stanchezza non giustificata
Addome che si gonfia per un nonnulla
Meteorismo
Vertigini
Unghie fragili
Ansietà ingiustificate
Svogliatezza mentale con a volte difficoltà a concentrarsi
Coliti
Stitichezza
Facilità alle infezioni soprattutto dell’albero respiratorio
Dolori muscolari tante volte migranti
Afte
Herpes labiali
Facilità alle infezioni da candida
Cistiti senza evidenza di batteri agli esami delle urine
Facile caduta dei capelli
Sono tutti sintomi che,
singolarmente o
Frequenti mal di testa
combinati fra loro,
Allergie respiratorie o cutanee variabili
possono essere causati
Ritenzione idrica e cellulite …..
da una intolleranza alimentare.
Forfora al cuoio capelluto
Cause delle intolleranze alimentari
Spesso dopo terapie farmacologiche, come quelle
antibiotiche, situazioni di stress fisico e/o mentale,
errori alimentari, infezioni virali o batteriche, inquinamento ambientale e altro, il sistema immunitario,
soprattutto intestinale, può fare errori nella digestione
di un alimento specifico oppure di una classe di alimenti (come per esempio latticini, lieviti, farinacei), creando appunto una intolleranza alimentare.
È questa una sorta di allergia di tipo lento, cioè senza
sintomi diretti, come per esempio quelli dati dai pollini
primaverili, ma con accumulo via via di tossine
trasportate poi dal sangue in tutto l’organismo.
Vega Test
Il Vega test è un esame rapido, non invasivo, indolore ed effettuato da medici, utile ad individuare le
intolleranze alimentari.
Con il test si possono scoprire gli alimenti che creano tossine e loro accumuli, impostando di conseguenza una breve dieta a scopo disintossicante.
Con il Vega test si possono, inoltre, focalizzare
quali sono gli organi e gli apparati da aiutare nella
loro funzione depurativa utilizzando rimedi
omeopatici e/o fitoterapici atti a disintossicare,
drenare, riequilibrando così l’intero organismo.
PER INFORMAZIONI
tel. 02.76022924 - 02.76023417
Per i lettori di Hod fino al 30 Aprile
è previsto per il test Vega uno sconto del 20%
presentando questa pagina.
HOD 62
Grazie a questo esame infine, attraverso “fiale test”, è possibile valutare come stanno funzionando tutti gli organi del corpo umano
e quali sono a rischio di malattia oppure già in un’attività abnorme
di tipo patologico. In questo modo si effettua un vero e proprio
check up di tipo energetico e funzionale, a cui segue una mirata
terapia di riequilibrio di un organo piuttosto che di un altro, oppure
di più apparati.
23
“Impara a volerti bene, investendo su
salute, alimentazione naturale e cultura:
noi ti diciamo come”
Una serie di Convegni gratuiti con i più autorevoli specialisti
da sei anni si prende cura dei milanesi:
siamo la ciliegina sulla torta del tuo benessere
CALENDARIO CONVEGNI 2011
Ideati da Rossella de Focatiis e realizzati da Erredieffe
21 gennaio
18 febbraio
Infiammazione e stress ossidativo: prodotti naturali, un pozzo di virtù
Fondamenti di un nuovo concetto di medicina:
l’Olismologia, medicina della sintesi
4 marzo
Approccio terapeutico naturale alle malattie autoimmuni:
intolleranze, problematiche gastroenteriche e neurologiche
18 marzo
Salute e Longevità conquistate con l’ Ossigeno – Ozono Terapia
1 aprile
Curarsi con l'alimentazione e la natura:
imparare ad utilizzare i rimedi naturali
15 aprile
Menopausa: stop ai pregiudizi.
Corretta alimentazione e riequilibratori naturali
6 maggio
LA FAME Scelte alimentari: quando è questione di psiche?
13 maggio
L’ intestino, la fonte del nostro benessere
23 settembre Alla scoperta del messaggio vitale dell’acqua
14 ottobre
Nutrigenomica, Nutraceutica, Nutriterapia e Nanotecnologie:
chiave di volta per il benessere
28 ottobre
Autunno, liberi dall’influenza con il sistema immunitario rafforzato
11 novembre Energia vitale e unità corpo mente:
dalla PNEI alla Medicina Quantistica
25 novembre Odontoiatria, rigenerazione ossea e intossicazione da metalli pesanti:
il futuro abita già qui
Saranno promossi dei
“Focus letterari e di spettacolo, previsti a corredo di ciascun evento”
I convegni si svolgeranno dalle ore 14.00 alle ore 18.30 presso
Sala Conferenze – Centro Servizi Banca Popolare di Milano via Massaua 6 Milano
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria.
Per informazioni e prenotazioni:
Erredieffe - Comunicazione & Eventi
Tel 02.66114397 - 02.66115408
www.saporedelsapere.it • [email protected]
Una Dentista
secondo natura
Lo sguardo ed il sorriso determinano forza e qualità espressive di ognuno di noi, poiché
rappresentano forma di
comunicazione non verbale in
grado di testimoniare:
gioia, amicizia, approvazione,
generosità.
Oggi è possibile raggiungere
risultati estetici importanti per
i nostri denti in quanto è
sopraggiunto un nuovo materiale: la Zirconia (ossido di zirconio), i ponti e le corone protesiche, che,
sino a poco tempo fa erano costituite da metallo ceramica possono essere
sostituita da Zirconia, materiale completamente bianco, non c’è più la
parte scura interna del metallo ceramica.
Tutto ciò comporta notevoli benefici: ponti e corone completamente
biocompatibili ed anallergici, non più problemi di galvanismo e
bimetallismo che provocavano al paziente caratteristico sapore acidulo in
bocca, il pericolo di corrosione e la formazione di antiestetici bordini scuri
attorno alle gengive. Il risultato estetico è insuperabile ed il nostro sorriso
potrà quindi suscitare un piacevole
impatto percettivo.
Dott. Francesca Frustagli
Via Pagliano 46
Milano
MM Amendola Fiera
Tel 02 4819128
P ICCOLI P IACERI A TAVOLA
HOD 62
28
DI
La spesa
senza segreti
ENZA BETTELLI
Risparmiare
sulla spesa
Se si va al mercato verso la fine della
giornata la merce rimasta viene venduta a prezzi scontati. Per quantitativi
più importanti c'è il mercato all'ingrosso, che in ogni città apre al pubblico almeno una volta alla settimana.
Ovviamente i quantitativi sono adatti
per le famiglie o per chi ha molto
spazio in frigorifero e nel congelatore,
ma nulla vieta di dividere con gli amici
la cassetta di frutta, le bistecche o la
zuppa di pesce.
F
are la spesa è un compito al quale non ci
si può sottrarre, ma che può rivelarsi
meno noioso di quanto possa sembrare.
I centri commerciali hanno infatti orari molto
comodi, perfino in giornate festive, e questo
consente di diluire gli acquisti in più volte e
senza troppo stress. Naturalmente un po’ di
organizzazione non guasta. Per esempio, acquistando i prodotti per la pulizia della casa e gli
alimenti a lunga conservazione a mano a mano
che si esauriscono, è più facile contenere il volume e il peso degli acquisti da trasportare fino
a casa.
Per i prodotti freschi e quelli surgelati meglio,
invece, programmare l’acquisto in base allo
spazio di cui potete disporre in frigorifero e nel
congelatore. E infine, se non avete molta fretta
potrete perfino trasformare il giro tra gli scaffali
del supermercato in una specie di passeggiata
gastronomica che vi permetterà di scoprire
prodotti nuovi e magari più convenienti, senza
lasciarvi sfuggire offerte speciali e sfiziose specialità. Tuttavia, per evitare inopportune dimenticanze, non tralasciate di preparare sempre una
lista di quanto effettivamente vi occorre. E infine
non dimenticate che fare la spesa a stomaco
vuoto induce a far sì che sia la gola a guidare la
scelta. Se tenete alla vostra linea siete avvisati!
Nel carrello
L’arte di riporre la spesa
li scaffali del supermercato sono disposti secondo un ordine logico che
lascia per ultimi i banchi dei surgelati.
Prelevando i vari prodotti, mettete sul fondo
del carrello quelli più pesanti mentre formaggi, uova e tutte le confezioni meno resistenti
troveranno posto nello scomparto superiore.
Collocando i prodotti freschi tenete inoltre
lontani aglio e cipolla dalla frutta che si
impregnerebbe
del
loro
odore.
Eventualmente potete riporre i prodotti più
delicati a parte, in una borsa del tipo riciclabile
che ha ormai sostituito quelle inquinanti di
plastica. In estate non trascurate di portare
con voi anche una borsa termica per riporvi
surgelati e congelati.
Premesso che bisognerebbe riporre
qualunque prodotto in modo che siano in evidenza quelli con scadenza più ravvicinata e
quindi da consumare per primi, lo scatolame,
farina, pasta e gli altri prodotti non deperibili
non hanno bisogno del frigorifero, però
richiedono un ambiente fresco, asciutto e possibilmente buio.
G
Occhio alla scadenza
I mobili di cucina possono andare bene, ma
non quelli vicini a forno e fornelli per evitare
calore e umidità. In frigorifero troveranno posto
tutte le derrate più deperibili, chiudendo in
contenitori ermetici e possibilmente di vetro gli
alimenti con odore intenso come aglio e cipolla, che comunque si conservano a lungo a
temperatura ambiente, il melone e il pesce. In
questo modo il loro odore non si diffonderà
all’interno del frigorifero. A parte e ben isolati
tenete uova, latte e burro che sono invece
porosi e assorbono facilmente odori estranei.
Inoltre, non mettete nello sportello del frigorifero gli alimenti più deperibili, perché è la
posizione più esposta agli sbalzi di temperatura ogni volta che lo si apre. E infine, se si avvicina la scadenza di un prodotto fresco e volete
conservarlo più a lungo, congelatelo nella confezione originale o dopo averlo preparato per
la cottura (o addirittura cotto), senza dimenticarvi di segnare la data di congelamento.
HOD 62
T
utti, ma proprio tutti i prodotti debbono avere sulla confezione la
data di scadenza. Alcuni prodotti
freschi a volte hanno solo quella di confezionamento e in questo caso calcolate
un paio di giorni di frigorifero. La data di
scadenza è riferita al prodotto conservato
in modo adeguato, e quindi prima di utilizzarlo è bene controllare che sia comunque
in buono stato, anche se la data di scadenza non è ancora stata superata.
29
HOD 62
30
I prodotti freschi (formaggi, verdure, carne ecc.) si possono consumare fino a 1-2 giorni dopo la scadenza se
non hanno subito modifiche per quanto riguarda odore,
colore e consistenza, tenendo presente che quelli in
pezzi interi si conservano meglio di quelli tagliati o tritati.
I prodotti a lunga scadenza (scatolame, farina ecc.) si
possono consumare fino a un paio di mesi dopo la scadenza, però le confezioni debbono essere perfettamente
integre, senza rigonfiamenti e senza fuoriuscita di gas al
momento dell’apertura. I legumi secchi sono commestibili anche dopo un anno dalla scadenza, ma
andranno reidratati e cotti molto più a lungo degli altri
perché saranno molto disidratati. Tutti i prodotti dopo la
scadenza perdono parte delle loro proprietà organolettiche e/o nutritive.
Congelati e surgelati
C
ome già detto, la borsa termica è indispensabile per
portare a casa i prodotti sottozero senza interrompere la catena del freddo. Una volta a casa
inserite subito nel congelatore le varie confezioni, suddividendole prima per tipologia per
tenere lo sportello aperto il meno possibile. Tuttavia, a volte succede che la catena del freddo sia stata
accidentalmente interrotta prima che il prodotto arrivi in negozio. Ve ne potete accorgere controllando che il pacchetto non abbia tracce di ghiaccio all’esterno e, se maneggiando la confezione di minestrone, legumi e altri prodotti a pezzetti, sentite che sono in un blocco unico anziché pezzetti staccati.
Se consumate il prodotto dopo la scadenza e la confezione si presenta integra come al momento
dell’acquisto non ci sono problemi. Nel caso, invece, che non riusciate a consumare il prodotto entro
la scadenza cucinatelo e poi congelate il piatto pronto che si conserverà fino a un paio di mesi.
È avanzata della carne cotta
L
a carne avanzata si può utilizzare anche in un secondo tempo. Pulitela con cura da ossi,
pellicine e residui di condimento e erbe aromatiche, avvolgetela nel foglio di alluminio e
mettetela nel congelatore dove si conserverà fino a tre mesi.
Non solo polpette:
ecco tre gustose idee
Tagliate la carne a cubetti e inseriteli su degli stuzzicadenti alternandoli a olive farcite,
pezzetti di sottaceti e/o cubetti di mortadella o prosciutto. Perfetti con l’aperitivo.
Tritate la carne, mescolatela con fontina o mozzarella tritate e dadini di pomodoro,
mettete il composto al centro di dischetti di pasta sfoglia, ripiegateli a metà e cuocete
nel forno già caldo a 200°C per 15 minuti circa. Servite come antipasto.
Tritate la carne, mescolatela con sottaceti ugualmente tritati, ricotta e maionese formando un
composto consistente. Formate un salsicciotto, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo in
frigorifero per qualche ora. Affettatelo e servitelo come secondo piatto con insalata verde.
DI
MARINA CIOCCOLONI
Andar per sagre
C
Marzo
i si avvia verso la fine del periodo invernale e i primi tepori primaverili. Se la Pasqua come
quest’anno si celebra in aprile, due feste scandiscono l’inizio della quaresima (altrimenti da anticipare a febbraio). A Gradoli (VT) il giorno delle ceneri si prepara il “Pranzo del Purgatorio” in
onore delle anime sante. Pesce, fagioli, olio e vino offerti a più di 1700 persone riunite nella Cantina
Oleificio Sociale, dove è in vendita olio e il noto Aleatico di Gradoli, vino dolce da dessert. A
Castel di Tora (RI), uno dei ‘borghi più belli d’Italia’, la prima domenica di
quaresima si celebra la “Festa del
Polentone”, il piatto tipico per eccellenza della tradizione locale da
degustare con sugo di magro, oltre a
“Salsiccia con pitartima” e “Faciole” con
il pane cotto nel forno a legna ed il tutto
annaffiato con del buon vino.
In Sicilia per San Giuseppe si organizzano le tradizionali “tavulate ‘i San
Giuseppi”, considerato il protettore dei bisognosi. Numerose famiglie partecipano alla preparazione di un
banchetto collettivo con 13 portate diverse, che un tempo serviva per sfamare i poveri. A Prizzi (PA) si svolge
il “Convito di San Giuseppe” con tre figuranti che rappresentano la Sacra Famiglia e che sono gli ospiti sacri
del banchetto a cui partecipano tutti i presenti. In altre località rurali della Sicilia si prepara con fagioli e finocchietto di montagna “la minestra di San Giuseppe”, distribuita a tutti i presenti.
A Casalfiumanese, nei pressi di Imola si festeggia la “Sagra del raviolo”: dolci ripieni di marmellata, cotti
al forno e imbustati uno ad uno per essere lanciati. Il lancio avviene dalla Torre civica e da altre torri prefabbricate con grossi badili e la gente fa a gara per raccoglierli. Tra un lancio e l’altro ci si diverte con musica, bancarelle e ravioli da acquistare. Per degustare tutti i tipi di torrone prodotti
in Sardegna bisogna andare a Tonara (NU) patria del torrone sardo, dove si
festeggia la “Sagra del torrone e dell’artigianato”. Ogni seconda domenica
di Marzo a Uri (SS) si festeggia dal 1990 la “Sagra del carciofo di Uri” mentre a Moneglia (GE) si svolge la Mostra-mercato dell’olio d’oliva.
HOD 62
C
Aprile
on l’arrivo della primavera il calendario delle sagre e delle rassegne gastronomiche inizia ad affollarsi.
Il 23 aprile a Lamon e Sovramonte (BL) si celebra la Festa di San Giorgio con solenne processione
e distribuzione gratuita di un piatto della minestra di fagioli di San Giorgio. La minestra, preparata rispettando un’antica ricetta, viene benedetta e distribuita insieme a panini benedetti segnati da una croce.
I fagioli di Lamon hanno ottenuto alcuni anni fa il marchio IGP, indicazione geografica protetta.
Verso fine mese il centro storico di Cagli (PU) diventa palcoscenico di “Distinti Salumi”, la Rassegna Nazionale
del Salume. Un’occasione per scoprire le migliori produzioni norcine del nostro
Paese tra Presidi nazionali Slow Food e Consorzi nazionali di tutela del salume. Da
non dimenticare che aprile è il periodo classico per i carciofi. Il carciofo non è altro
che il bocciolo dell’infiorescenza che si raccoglie immaturo, cioè prima che sbocci. Tra i tanti luoghi da citare il più famoso è Ladispoli (RM) dove si festeggia in
grande con la “Sagra del carciofo romanesco”, appuntamento imperdibile per
gli amanti dei carciofi. Ogni anno i carciofi cucinati in vari modi e offerti in degustazione ai presenti sono oltre
100.000. Tra le altre località dove si festeggia questo prodotto della natura citiamo solo Sezze (LT) e Cerda
(PA). Alla fine di aprile a Cusano Mutri (BN) si celebra la Sagra dei prodotti tipici, vetrina di tutti i prodotti
tipici campani. Da non perdere per gli amanti dell’enologia un appuntamento che non è una sagra: “Vinitaly”,
il Salone internazionale del vino e dei distillati di qualità, che si tiene presso Veronafiere.
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UNA CIPOLLA
DA S BUCCIARE
DR. PAOLO TEDALDI
HOD 62
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N OME : A LLIUM C EPA
FAMIGLIA : L ILIACEAE
otando che a differenza di altre piante la cipolla cresceva quando la luna
era calante, i Greci lo misero in relazione al suo potere afrodisiaco. Da
cui il poeta latino Marziale ironicamente recitava: “Quando hai
moglie vecchia e membro molle non ti resta che mangiar cipolle”.
Più tardi, il Medio Evo arriva puntuale con le sue connotazioni non sempre positive, ed ecco che mangiare pane e cipolle, semplicemente per la
loro facile reperibilità, diviene sinonimo di povertà.
Venendo a noi, ancora oggi in alcune campagne prima di consumare
la cipolla è usanza schiacciarla con un pugno deciso in modo da stimolare una reazione chimica che dà vita a sostanze più efficaci. D’altro
canto il risultato è provato scientificamente con l’aglio, dove lo “schiacciamento” (una pratica molto usata dalle massaie) provoca la formazione di allicina, una sostanza diuretica e lassativa che abbassa la
pressione e disinfetta l’intestino.
N
In amore
a cipolla è stata ampiamente usata anche per pratiche divinatorie, e
le ragazze che non avevano le idee ben chiare sulla scelta del fidanzato scalfivano il nome dei due pretendenti su due diverse cipolle e
le sistemavano in cantina. La prima che emetteva il germoglio indicava il
nome del prescelto. Quando si dice amore!!!
L
In meteo
n Romagna, per prevedere il tempo e determinare l’umidità atmosferica si osserva il decorso della disidratazione di una
cipolla. In altre zone invece, il primo dell’anno è
usanza esporre all’aperto dodici veli di cipolla (corrispondenti ai dodici mesi) coperti di sale. Il giorno
dopo, a seconda della quantità del sale sciolto, si
deduce la piovosità del mese in corso.
I
Proprietà e azioni
ateci attenzione, ma dovunque si mangia tanta cipolla
è frequente incontrare dei centenari. Nota soprattutto come antireumatico, grazie al potere
di sciogliere l’acido urico, la cipolla ha un potente effetto alcalinizzante, elimina gli edemi
e abbassa la glicemia in quanto stimola le funzioni del pancreas, e disinfiamma la prostata.
F
Inoltre agisce come disinfettante del sangue e, aumentando la diuresi,
purifica i reni. Il fosforo stimola il cervello. La silice e il calcio migliorano
tutto l’apparato scheletrico, ed è un ottimo vermifugo.
In fitoterapia
n caso di raffreddore fate una pallina di cipolla tritata e inseritela
nelle narici. In caso di punture di insetti strofinatela invece sulla parte
punta. E quando ci sono dei foruncoli grossi (specie quelli che nascono
sulle natiche) applicatevi sopra più strati di “veli” (le pellicole che si trovano fra uno strato e l’altro della cipolla). Fate lo stesso su tagli, bruciature e ustioni.
I
In cosmesi
sata sia esternamente che internamente, la cipolla migliora lo stato della pelle e dei capelli. Inoltre, recenti studi hanno evidenziato le proprietà cosmetiche dell’acido glicolico
estratto dalla cipolla. È di uso ormai frequente trovare creme a base di acido glicolico a
varie concentrazioni (fino a un massimo del 15%), utilissime per levigare la pelle in caso
di cicatrici e, a maggior ragione, far sparire le rughe.
U
In cucina DI STEFANO REINA
Il problema nasce nel momento in cui la si cuoce, perché è allora che si perdono i vari enzimi ed essenze solforate. Visto però che non tutti la tollerano cruda,
si può cuocerla lentamente con un po’ di acqua, oltre che poco olio. Ma una volta
deciso di consumarla cruda, per aumentarne la digeribilità si può lasciarla a
bagno in acqua fredda. Attenzione però: se doveste avere difficoltà a digerirla, significa che lo stomaco e il fegato hanno qualche problema. Curiateli
prima, e aggiungete gradualmente piccole dosi di cipolla per abituarli.
Pasta e cipolle per 4 persone
Tagliate 3 cipolle bianche finissime e fatele imbiondire con olio extra vergine in una
padella. Aggiungete 2 cucchiaini di curry, un po’ di sale, 200 ml di panna fresca e del bacon a dadini. Lasciate rapprendere un poco il sugo, e usatele per condire (ad es. le orecchiette). Una delizia.
Ingredienti:
2 cipolle rosse e grosse
funghi secchi
mollica di pane
uno spicchio d’aglio
un uovo
latte
sale e pepe q.b.
un po’ d’olio d’oliva
acqua
Preparazione Lessate a metà cottura le cipolle, tagliatele per il lungo e svuotatele.
Ammorbidite la mollica del pane in un po’ di latte, e i funghi in una tazza di acqua tiepida. Dopo
una ventina di minuti togliete i funghi dall’acqua, strizzateli, tritateli e metteteli in una ciotola
insieme alla mollica di pane precedentemente strizzata.
Aggiungete l’aglio tritato, l’uovo, il “cuore” delle cipolle
anch’esso tritato, sale e pepe. Mescolate, riempite le cipolle
con questo impasto e mettete in forno a 200 ° per 30 minuti in una pirofila unta d’olio.
Consigli per l’acquisto Devono essere asciutte, con la
pelle sottile e il “collo” ben chiuso, non ammaccate e senza
imperfezioni e macchie. Evitate, soprattutto nel caso si tratti
di cipolline, di comprarle già spelate: sono più facilmente
preda di sostanze nocive e muffe.
HOD 62
Cipolle ripiene all’antica
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Fernando Botero, Natura morta
R EGULAT ® I TALIA
HOD 62
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Una porzione extra
di salute
RICHARD WIESLI RESPONSABILE ESTERO DELLA DITTA DR. NIEDERMAIER PHARMA
P
raticamente in ogni frutto, in ogni verdura e in
molte noci sono presenti importanti vitamine,
sostanze minerali ed oligoelementi che si possono ottenere in modo naturale attraverso una fermentazione biologica raffinata. Si forma un preparato particolare di aminoacidi, dipeptidi, tripeptidi e
polipeptidi, polifenoli, flavonoidi e componenti probiotici essenziali per l’organismo: salute da bere!
Frutta, verdura, prodotti alimentari di ogni tipo vengono offerti in abbondanza. Tuttavia, circa il 4080% delle persone non assume nemmeno la
quantità minima delle vitamine, dei minerali e degli
oligoelementi essenziali per la salute. Nonostante
questo la maggior parte delle persone è convinta di
soddisfare il proprio fabbisogno di vitamine, minerali e sostanze vegetali secondarie. Questa alimentazione scorretta porta ad una grave carenza
di enzimi prodotti dall’organismo.
Molti problemi di salute oggi sono imputabili ad un’alimentazione non equilibrata e alla mancanza di sostanze di base prodotte da verdura e frutta coltivate in modo naturale. Inoltre, il fabbisogno minimo è tutt’altro che soddisfatto in modo ottimale, mentre ciò sarebbe importante
per le funzioni fisiologiche e i processi vitali.
Fenomeni visibili di carenze
I fenomeni di carenze si manifestano prima sulla pelle, sulle unghie e sui capelli. Molti se ne accorgono e intensificano la cura esteriore. Però la pelle, i capelli e l’intero corpo si alimentano con
sostanze nutritive che si assimilano attraverso la digestione e che arrivano alle cellule attraverso il
sangue.
Frutta, verdura e noci sono più che semplici portatori di vitamine. I prodotti alimentari di origine vegetale contengono grandi quantità di sostanze
bioattive necessarie per la sopravvivenza, le cosiddette fitosostanze secondarie. Esse vengono create dalla pianta come protezione dall’ossidazione, dalle infestazioni da funghi e dalle malattie. Il corpo umano
durante la sua lunga evoluzione ha imparato ad utilizzare tali sostanze
vegetali nel proprio nutrimento, per creare enzimi corporei sempre
più efficienti e sviluppare meccanismi di protezione.
Regulat da fermentazione a cascata: l’aiuto naturale
Regulat è un concentrato fermentato di frutta, noci e verdura fresca
concepito appositamente per l’alimentazione del corpo con elementi di
costruzione e sostanze vegetali secondarie.
Il principio della fermentazione a cascata sfrutta la scomposizione naturale utilizzata dal nostro
corpo di tutte le sostanze nutritive salutari in unità attive biologiche utilizzabili direttamente, ad
alta concentrazione.
Vengono fatti fermentare solamente prodotti naturali da coltivazione biologica: limoni, datteri, fichi,
noci, noci di cocco, semi di soia, cipolle, germogli, sedano, carciofi, miglio, piselli e zafferano.
Attraverso lo speciale e raffinato processo di produzione, è possibile evitare l’utilizzo di sostanze
conservanti, additivi chimici, zucchero e alcol. Tutti i Regulat non contengono glutine e sono
adatti anche per chi è allergico al latte.
Come viene prodotto Regulat?
• Ingredienti selezionati e prodotti biologicamente
La fermentazione a cascata garantisce la
vengono lasciati fermentare in un processo a vari
massima biodisponibilità. Le fitosostanze
stadi, attraverso la fermentazione a cascata operata
secondarie vengono assunte in tempi ridotda diversi microrganismi.
ti attraverso la mucosa orale ed esofagea, e
• Le sostanze nutritive macromolecolari, come enzimi
sono subito disponibili per il corpo.
e proteine, vengono scomposte.
• Le fitosostanze secondarie collegate vengono rilasciate. Attraverso il consumo regolare aiutano a
sostenere costantemente importanti fun• L’energia dalla scomposizione viene utilizzata
zioni fisiologiche e processi vitali.
per l’aumento dei microrganismi.
• Accumulo di aminoacidi e fitosostanze secondarie.
Il vostro corpo vi ringrazierà,
• Vengono prodotte unità attive biologiche particolari,
pieno di salute, grinta
come fase iniziale per la produzione corporea di enzimi.
e di nuova energia vitale.
HOD 62
Gli enzimi sono alla base della vita
L’interazione è importante
Diversamente dalle vitamine e dai mine- Senza enzimi i milioni di processi metabolici di trasforrali, queste sostanze non possono essere mazione non sarebbero possibili. Gli enzimi sono inoltre
riprodotte artificialmente e fornite al corpo specifici per il substrato, cioè ogni singolo processo metacome alimento. Solo l’interazione delle bolico necessita dei propri enzimi specifici. Gli enzimi sono
migliaia di fitosostanze della nostra ali- essenziali per la regolazione di tutte le funzioni corporee:
mentazione quotidiana permette al corpo • regolano la flora intestinale e permettono
umano di produrre in modo efficiente e
una valorizzazione ottimale delle sostanze nutritive
salutare vitamine e sostanze minerali. • vincolano veleni e radicali e ne stimolano l'eliminazione
Detto in altre parole, se il corpo non riesce • regolano l’equilibrio tra acidi e basi nell’organismo
a creare i propri enzimi e ad aumentarli al • accelerano la cicatrizzazione e hanno un effetto lenitivo
livello necessario, noi possiamo anche • supportano i processi ormonali
mangiare tantissime vitamine e sostanze • hanno un effetto positivo sulla circolazione sanguigna
minerali, ma queste circolano nel nostro • sbloccano le terminazioni nervose bloccate
corpo senza essere utilizzate realmente. • stimolano il sistema immunitario.
Non è importante solo la creazione, ma
anche la rimozione dei prodotti di decomposizione. A questo scopo le sostanze vegetali aiutano
l’intestino, il fegato e i reni a svolgere le proprie funzioni di smaltimento. Anche durante lo
“smaltimento“ il corpo necessita di migliaia di enzimi corporei specifici, che controllano le funzioni chimiche e fisiche o addirittura permettono che esse avvengano.
L’iperacidità cronica o le sollecitazioni del metabolismo che si manifestano
ad esempio attraverso gonfiore, stitichezza o diarrea sono i segni che
devono metterci in guardia e spingerci ad agire.
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L’A LIMENTAZIONE S ANA
. . . . . . . . . . . . . E N ON S OLO
UNA PROVA SCIENTIFICA
SULLA
DIETA VEGETARIANA
A CURA DI
NOI DUE
ricercatori R.Wurtman e J.Fernstron del Massachusetts
Institute of Tecnology hanno dimostrato come la composizione della nostra alimentazione influisce in modo determinante sui processi chimici del nostro cervello, influenzando il
sonno, gli istinti, l’appetito e il comportamento dell’uomo. Nello
specifico, viene messo in evidenza come la produzione di un
ormone tissulare del cervello, la serotonina - che agisce sul
risveglio della facoltà cerebrale, lo sviluppo dello spirito e dell’umore dell’uomo -, viene diminuita da un abbondante consumo di proteine animali. Al contrario, quando si assorbono proteine vegetali (cereali, frutta secca o fresca ecc.) essa viene stimolata.
Un pasto non influisce solo sul metabolismo ma anche sull’attività cerebrale, sulla prontezza di riflessi, l’interesse e il dinamismo dell’uomo. Bisogna anche assicurarsi della presenza degli
aminoacidi, prodotti di degradazione delle proteine che l’organismo può sintetizzare e che sono indispensabili al suo equilibrio; sono in numero di otto (nove per i bambini), e sono presenti in quantità più che sufficienti nelle proteine del riso e del frumento integrale.
L’alimento che da sempre ha costruito le cellule e sviluppato la mente dell’uomo è il frumento:
non è forse stupefacente che la composizione chimica del glutine di frumento sia quasi identica
a quella del sangue umano?
I
Durante la giornata 500 g di frumento integrale in 24 ore può rispondere tranquillamente alle esigenze di proteine e glucidi di una persona di 60 kg. La frutta fresca, le insalate e le verdure crude
apporteranno la razione necessaria di acqua, di
vitamine, enzimi, sali minerali e oligoelementi.
Per la colazione sono ottimali 500 g di frutta fresca
di stagione, una pappa di frumento integrale, di
riso integrale o di grano saraceno.
Viale Col di Lana, 1 • Tel. 02/58.10.15.93
Il pranzo deve essere “il più abbondante”: sempre
frutta e verdura di stagione, cereali e pane integrale (ad es. 500 g di ciliegie, ravanelli, burro vegetale, insalata verde, verdure a vapore).
Siamo aperti tutte le sere
La composizione della cena varia a secondo dell’eda Lunedì a Domenica
tà, dell’appetito e del dispendio di energie, ma deve
e Sabato e Domenica anche a pranzo
essere comunque leggera.
Non si servono alcolici
NOI DUE
CUCINA VEGETARIANA
NATURALE E BIOLOGICA
HOD 62
TRATTORIA LATTERIA
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B IOLACTINE S UBTILIS
HOD 62
42
Biolactine Subtilis:
riequilibra la flora intestinale
particolarmente alterata
Biolactine Subtilis è un integratore alimentare di Bacillus
Subtilis studiato per riequilibrare la flora intestinale particolarmente alterata. Ogni bustina contiene 12 miliardi di spore
probiotiche (Bacillus Subtilis) clinicamente testate. L’ultimo nato
della Linea Biolactine Sella è l’aiuto ideale in caso di alterazioni
da trattamenti con antibiotici, di diarrea e di turbe gastroenteriche da intossicazione, errori alimentari ed intolleranze.
Biolactine Subtilis riduce
l’infiammazione di colon ed
intestino e stimola le difese
immunitarie autonome.
Per il suo elevato dosaggio, il
prodotto è efficace fin dalla
sua prima somministrazione.
Biolactine Subtilis è indicato per adulti, bambini e donne
in gravidanza.
Dal sapore neutro, senza aromi e coloranti, si trova in farmacia in un astuccio da 12 bustine, da sciogliere in acqua o in
bevande tiepide, preferibilmente a stomaco pieno.
Biolactine Subtilis (astuccio da 12 bustine).
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Farmaceutico "A. SELLA"
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BIOLACTINE SUBTILIS lo trovate in farmacia.
HOD 62
44
Radicchio
sui capelli
la tradizione
al servizio
di un problema
moderno
LORAL RADICCHIO I tuoi capelli naturalmente
La storia di Loràl inizia con un pensiero molto comune: «Sto
perdendo i capelli! Non voglio diventare calvo ma i trapianti
sono una cosa seria, e i farmaci fanno più male che bene.»
Così pensava Mario, trent’anni fa.
La storia, però, continua in modo diverso dal solito.
Perché Mario è un giovane barbiere, e dopo aver provato tutte
le soluzioni, decide di far da sé: spende un decennio alla
ricerca di un’antica ricetta quasi perduta. In dieci anni, la formula è ritrovata e funziona: su di lui, e poi sui suoi clienti.
Oggi Mario ha tutti i capelli in testa.
Ha fondato e dirige con la famiglia la Loràl Radicchio,
dove produce il Trattamento Radicchio, con cui ha aiutato
migliaia di persone.
La sua Lozione è un preparato naturale senza controindicazioni, perché la produce secondo la tradizione erboristica:
seleziona le erbe, le pulisce, trita, macera e filtra.
Nient’altro, niente additivi chimici o sintetici.
Lo stesso vale
per lo Shampoo
Radicchio, che
si affianca alla
Lozione: un
detergente a PH
neutro che non
stressa tessuti e
capelli delicati
e non lava via i
principi attivi
della lozione,
ma deterge a
fondo i capelli
grassi o con
forfora. Molte
clienti confidano di continuare a usarlo
anche dopo il trattamento
perché lascia i capelli più
puliti e leggeri.
Per donne e uomini, con
calvizie, alopecie o diradamenti per età, terapie, stress
o persino per forfora e seborrea, il Trattamento Radicchio
può ridare la serenità, allo
specchio e fra la gente, senza
chirurgia o effetti collaterali.
«L’idea vincente - confessa
Mario - è stata cercare nel
passato la soluzione a un
problema moderno. Mentre
altri si lasciavano sedurre da
ormoni e prodotti chimici,
io guardavo alla sapienza
trasmessa da secoli. Posso
dire che la vita ha premiato
la mia scelta.»
E oggi, all'esperienza quarantennale di Mario si è affiancata la voglia di novità
del figlio Michele: da Loràl
nasce Esserevita, il portale
web dei prodotti naturali.
Loràl Radicchio sas
Via Brentanella 59/A
31023 Resana (TV)
Tel. +39.0423.78.48.40
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Fax +39.0423.71.82.46
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Un'esperienza nuova nella
forma, ma vicina alla
tradizione: usare la natura e
la sua generosità per tutte le
esigenze della vita, dal cibo
alla casa. Un progetto appena nato per offrire sempre
maggiore scelta a chi tiene
alla salute e all’ambiente.
Un Portale per il Naturale
la Modernità al Servizio della Tradizione
Esserevita viene dal rispetto di Loràl per la
natura: si può essere sani in un corpo
inquinato di sostanze chimiche o in mondo
malato di inquinamento?
crema al mobile, dal vestito alla stufa, il
progetto crescerà insieme ai nostri clienti
che ci aiuteranno a selezionare e arricchire
il nostro catalogo.»
«Decenni nel settore, fra professionisti
appassionati, a scoprire prodotti eccellenti,
sono un patrimonio prezioso. - spiega
Michele - Il sogno è riunire questa ricchezza
in un portale in cui chi cerca il rispetto della
salute e dell’ambiente possa scegliere serenamente prodotti che lo soddisfano. Dalla
Siamo appena nati, ma abbiamo un’idea
giusta: condividere. A chi sceglie i nostri
prodotti chiediamo anche di partecipare,
con il suo parere, per decidere insieme come
sarà Esserevita domani.
Per ulteriori informazioni:
www.esserevita.it
SANGIOVANNI
Ambulatori Polispecialistici
Medicina Integrata
Il Centro San Giovanni
è un Centro di Medicina Integrata,
dove la Medicina Tradizionale
si completa con la Medicina Naturale.
OMEOPATIA
NATUROPATIA
OSTEOPATIA
PSICOLOGIA
MEDICINA
ESTETICA
FISIOTERAPIA
DIETOLOGIA
TERAPIA del
MOVIMENTO
e rieducazione
posturale
MEDICINA
AYURVEDICA
MEDICINA
CINESE
SHIATSU
YOGA
QI GONG
L’obiettivo del Centro è quello di valorizzare la salute e il
benessere psico-fisico del paziente.
Bisogna curarsi in modo naturale e nella maniera più adatta al
nostro organismo, valutando le caratteristiche psico-fisiche individuali e tenendo conto dell’ambiente in cui si vive.
Il Centro ha l’obiettivo di portare le persone allo stato di
benessere globale attraverso un percorso olistico.
Gli Ambulatori Polispecialistici San Giovanni perciò forniscono
un servizio integrato, per una risposta immediata alle patologie
derivanti dallo stile di vita odierno.
Via Pacini, 39 Milano 20131
Zona Città Studi
A pochi passi da
Lambrate FS M2 • Piola M2
Tel.: 02/2364251 • Fax: 02/70607001
E-mail: [email protected]
Sito: www.medicinaintegrata.milano.it
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n.62 - Hod benessere