RIFORMA PENSIONI, REVERSIBILITÀ E FLESSIBILITÀ, QUALI LE
PRIORITÀ? NOVITÀ DA ALESSANDRUCCI
Ultime novità al 24/2 su riforma pensioni, reversibilità, flessibilità: quali dovrebbero essere le priorità del Governo? Ne
parliamo con Alessandrucci
DI ERICA VENDITTI
Non si placano le diatribe intorno al cantiere previdenziale, in molte trasmissioni televisive, Di Martedì,
Ballarò, Mi Manda RaiTre, l'oggetto di discussione prevalente rimane la riforma pensioni e la necessità di
rivedere in modo strutturale la 'famigerata' legge Fornero. Altro tema che sta sollevando moltissime
preoccupazioni e polemiche tra coloro che hanno avuto la fortuna di accedere alla quiescenza vi è quello
della reversibilità. Il decreto legge delega per la lotta alla povertà, potrebbe nascondere un'amara sorpresa
per i vedovi e le vedove. Di questo, a partire anche da una nota stampa dell'onorevole leghista Roberto
Simonetti, abbiamo deciso di discuterne con la Presidente del Colap, Emiliana Alessandrucci, ieri presente
in studio a 'Di Martedì'.
Verranno toccate le pensioni di reversibilità?
Cosa ne pensa del testo del disegno di legge delega per la lotta alla povertà che è giunto alla Camera dei
deputati da parte del Presidente Renzi, teme che verranno toccate le pensioni di reversibilità in base a
quanto citato all’art.1 comma 1 lettera b o si fida delle rassicurazioni giunte dal governo?
Penso che una legge delega sulla povertà sia quanto mai necessaria in un Paese che si sta impoverendo
velocemente; e al contempo mi spaventa, siamo davvero in una condizione pericolosa se abbiamo bisogno
di una legge delega sulla povertà.#siamofiduciosi è la nostra posizione, ma pur credendo alle dichiarazioni
del Governo sulla intoccabilità della reversibilità, per essere proprio sicura vorrei capire meglio dove si
prendono i soldi per il sostegno alla povertà, se abbiamo chiaro il canale possiamo stare tranquilli.
Flessibilità in uscita unica priorità del Governo Renzi?
Cosa ne pensa della nota stampa di Simonetti (Lega Nord) in cui l'onorevole dice: "Se il Governo vuole
toccare le pensioni deve farlo per concedere maggiore flessibilità in uscita e non certo per fare cassa con i
contributi versati dai lavoratori! "
Sono favorevole alla flessibilità in uscita, credo però che non sia l'unico provvedimento urgente. Occorre
nel brevissimo periodo rivedere i 30mila pensionati d'oro come atto di giustizia, poi valutare seriamente la
proposta Boeri sulle pensioni retributive alte (superiori agli 80mila euro l'anno), trovare una soluzione per i
precoci e per le donne (necessari contributi figurativi per gli anni dedicati alla cura). E nel medio periodo va
rivista la legge Fornero e il contributivo secco. E sarebbe anche il momento di separare l'assistenza (a carico
della fiscalità generale) dalla previdenza, solo così possiamo pensare sul serio il sistema pensionistico e
pensare ad una sua riforma. Mi lasci ancora aggiungere una proposta per chi oggi è alle soglie della
pensione e ha problemi di ricongiungimenti (onerosi), di contributi silenti, proponiamo il libretto
previdenziale, un contenitore unico dove ricongiungere gli importi versati senza perdere nulla e poi su
questo costruire per le pensioni basse un sistema misto (base più contributivo) e per le alte un sistema
contributivo.
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