LICEO SCIENTIFICO “G. Asproni” – LICEO ARTISTICO “R. Branca”
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R. Branca
Circ. n 147
Iglesias 07/12/2013
Agli Studenti
Alle Famiglie
Ai Docenti
Al DSGA
Al personale ATA
Al sito www.liceoasproni.it
OGGETTO: Protesta studenti. Autogestione d’Istituto.
I rappresentanti dei Comitati Studenteschi degli istituti superiori della Provincia di Carbonia
Iglesias hanno proclamato lo stato di agitazione “per mandare un messaggio forte che arrivi il prima
possibile alle alte istituzioni provinciali, regionali e statali” contro il degrado degli edifici scolastici,
contro i tagli alle sovvenzioni delle scuole pubbliche, contro il caro libri e il caro trasporti. La forma
di protesta individuata è quella dell’autogestione che sarà attuata nel periodo ricompreso fra il 9 e il
14 dicembre 2014. Gli studenti del nostro istituto hanno aderito alla protesta.
Il dirigente scolastico nel ricevere lo scritto degli studenti ha “preso atto” della comunicazione, ma il
prenderne atto non significa “autorizzare” - penso che sia chiaro a tutti quale sia la differenza -, e
partendo da questo presupposto fornisce le seguenti considerazioni:
- Le autogestioni studentesche sono una interruzione dell'attività didattica nel presupposto
ingannevole che l'azione educativa possa essere ribaltata e provenire direttamente dai
discenti. Il processo di insegnamento e apprendimento è asimmetrico perché, all'interno
della comunità scolastica, docenti e discenti non svolgono né ruoli paritetici né tantomeno
intercambiabili. Gli alunni che si dichiarano in "autogestione", inconsapevolmente o
consapevolmente, ribaltano il ruolo docente/discente e non rispettando (di fatto) il ruolo
degli insegnanti medesimi, vanno contro principi enunciati anche nello “Statuto delle
studentesse e degli studenti” (artt. 1, 3 del DPR n 249/98). Gli studenti possono liberamente
manifestare il loro pensiero in assemblee secondo gli spazi e le modalità previste dagli artt.
12, 13, e 14 del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di Istruzione (D. Lgs n
297 del 16 Aprile 1994). Sulla base di ciò gli alunni che dichiarano di essere in
autogestione si mettono in una posizione di rifiuto delle attività didattiche ed educative. Per
questi motivi le autogestioni delle scuole sono considerate a tutti gli effetti illegali e quindi
in ogni caso da nessuno autorizzabili (tutt’al più tollerabili) anche per i potenziali rischi
relativi all’incolumità degli studenti vista l’impossibilità di una totale vigilanza su tutti i
locali della scuola in siffatta situazione.
- Lo “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria superiore” - DPR n.
249/1998, modificato dal DPR 21 novembre 2007 n.235, all’art. 2 (diritti) recita: lo
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studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità
delle idee. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni
personali degli studenti, anche attraverso un’adeguata informazione, la possibilità di
formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative
autonome.
Dal combinato delle due considerazioni esposte e tenuto conto di quanto emerso in sede di Collegio
Docenti, rivolgo l’invito a tutto il personale docente e non docente a tollerare questa forma di
protesta perché al di là dei contenuti alternativi alle lezioni, l’autogestione è sempre un tentativo di
dimostrare una capacità di auto organizzarsi da parte degli studenti.
Ed è su questo piano che gli stessi verranno messi alla prova; infatti se le attività previste non si
dovessero tenere o si registrasse confusione e non rispetto delle regole, il sottoscritto si riserva di
intervenire per sospendere immediatamente l’autogestione.
Si spera comunque che nel frattempo le autorità provinciali e comunali competenti “ascoltino” gli
studenti portatori di alcune reali e importanti problematiche che investono le scuole e l’istruzione in
generale. In questo senso l’autogestione vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e
dimostrare che oggi giorno i nostri giovani non sono una generazione muta, ma è la politica che è
sorda e non ascolta.
Nell’ottica di mantenere vivo il dialogo con gli studenti si prende atto della richiesta d’attivazione
di autogestione presentata (che si allega alla presente) e, al fine di predisporre condizioni adeguate
sul piano della sicurezza e la tutela dei diritti di tutti i soggetti coinvolti, si dettano le seguenti
disposizioni:
- L’autogestione è una libera scelta operata dagli studenti; pertanto le classi che decidessero di
non aderire, potranno regolarmente e liberamente svolgere lezioni.
- Le classi, a maggioranza, decideranno se seguire l’orario curricolare delle lezioni o
partecipare all’autogestione e la minoranza si adegua.
- Le attività si svolgeranno all’interno delle aule e non è consentito sostare negli anditi.
Restano valide tutte le regole di comportamento definite all’interno del Regolamento
d’istituto e del Regolamento di Disciplina. Eventuali danni agli arredi e alle attrezzature, se
non si riuscisse a risalire ai responsabili, saranno addebitati a tutti gli alunni.
- Non è consentita la presenza di estranei in istituto.
I docenti sono (ovviamente) tenuti a rispettare il proprio orario di servizio ed essere comunque
disponibili presso la scuola in quanto, tale situazione, non ha effetti esonerativi o di attenuazione
degli obblighi di presenza, intervento e controllo da parte del personale docente ed ATA della
scuola che, anzi, tanto più devono garantire la loro presenza per evitare degenerazioni delle
iniziative assunte dagli studenti all’interno dell’istituzione scolastica.
Subito dopo l’ingresso a scuola, entro le ore 8.30, gli studenti si recheranno nelle loro aule ove i
docenti in servizio provvederanno a registrare i presenti, gli assenti e i giustificati.
Se la classe si dichiara in autogestione il docente annotta ciò sul registro di classe e può allontanarsi
dall’aula (ma deve verificare che tutto proceda senza che vi siano problemi comportamentali)
portando con sé il registro di classe che verrà depositato in bidelleria o, se richiesto, dare un fattivo
contributo alla discussione sugli argomenti trattati.
Anche i docenti delle ore successive verificheranno la disponibilità della classe a svolgere la
regolare attività didattica, in caso contrario firmeranno il registro e annoteranno che la classe
è in stato di autogestione.
Il docente dell’ultima ora di lezione dovrà comunque recarsi presso l’aula almeno 10 minuti
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prima della conclusione delle lezioni, e farà l’appello dei presenti, annotando eventuali
discordanze con l’appello iniziale.
I rappresentanti degli studenti devono comunicare per tempo alla presidenza quali sono, dove
si svolgono, e chi tiene le lezioni programmate. In assenza di questa comunicazione nessuno
potrà spostarsi dall’aula.
Non è consentito agli alunni in “autogestione” allontanarsi dall’Istituto prima della fine delle
lezioni, né utilizzare palestre e laboratori in assenza dei docenti.
Si specifica che alle eventuali attività programmate in aula magna, per ragioni di sicurezza non
potranno partecipare più di 150 alunni (la massima capienza prevista).
I docenti in servizio, ma non impegnati in attività didattiche, saranno presenti in Istituto e
collaboreranno con la Presidenza nella sorveglianza degli allievi.
Gli studenti minorenni che aderiscono all’attività autogestita informeranno la famiglia con esplicita
annotazione sul libretto delle giustificazioni che dovrà essere firmata dal genitore ed esibita al
docente coordinatore di classe.
Saranno informati dello Stato di autogestione l’USP di Cagliari ed il Comando dei Carabinieri di
Iglesias.
Nello spirito di favorire l’aumento del senso di responsabilità nei giovani, gli studenti dovranno
garantire un “servizio di sorveglianza” che curerà l’osservanza del regolamento.
I collaboratori scolastici contribuiranno alla sorveglianza attraverso la presenza nei diversi locali
scolastici secondo il proprio piano di lavoro. Speciale attenzione sarà posta al controllo degli
accessi, dei cancelli e sulle uscite di sicurezza, al fine di impedire l’ingresso di estranei e l’uscita
degli studenti.
Il dirigente scolastico
Ubaldo SCANU
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Disposizioni sulla autogestione degli studenti