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Circ. n. 97
Codice CATD01000L - Codice Fiscale 81003270923
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Iglesias 07.12.2012
Agli Studenti
Ai Docenti
Alle Famiglie
Al DSGA
Al personale ATA
AL SITO DELL’ISTITUTO
ALBO PRETORIO ON LINE
OGGETTO : Richiesta Autogestione
I rappresentanti degli alunni hanno chiesto di poter autogestire le lezioni scolastiche a partire da
lunedì 10 dicembre p.v. e presumibilmente fino a giovedì 20 dicembre.
Gli spazi autogestiti, a detta dei richiedenti, serviranno per offrire a tutti gli studenti momenti di
conoscenza e riflessione sulla situazione in cui versa l’edificio scolastico (vedi infiltrazioni d’acqua,
presenza di ratti in palestra, ecc), ed anche le problematiche generali che dovrebbero fare
riferimento all’attuale situazione politico-sociale con particolare riferimento al sistema scolastico.
Il dirigente scolastico nel ricevere lo scritto ha “preso atto” della comunicazione, ma il prenderne
atto, non significa “autorizzare” e penso che sia chiaro a tutti quale sia la differenza.
Le autogestioni studentesche sono una interruzione dell'attività didattica nel presupposto
ingannevole che l'azione educativa possa essere ribaltata e provenire direttamente dai discenti. Il
processo di insegnamento e apprendimento è asimmetrico perché, all'interno della comunità
scolastica, docenti e discenti non svolgono né ruoli paritetici né tantomeno intercambiabili. Gli
alunni che si dichiarano in "autogestione", inconsapevolmente o consapevolmente, ribaltano il ruolo
tra docente e discente e, non rispettando (di fatto) il ruolo degli insegnanti medesimi, vanno contro
principi enunciati anche nello statuto degli studenti (artt. 1, 3 del DPR n 249/98). Gli studenti
possono liberamente manifestare il loro pensiero in assemblee secondo gli spazi e le modalità
previste dagli artt. 12, 13, e 14 del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di Istruzione
(D. Lgs n 297 del 16 Aprile 1994).
Sulla base di quanto esposto gli alunni che dichiarano di essere in autogestione si mettono in una
posizione di rifiuto delle attività didattiche ed educative.
Ed è per questi motivi che ricordo a tutti, in particolare agli studenti, che le autogestioni delle scuole
sono considerate a tutti gli effetti illegali e quindi in ogni caso da nessuno autorizzate o autorizzabili
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anche per i potenziali rischi relativi all’incolumità degli studenti vista l’impossibilità di una
completa vigilanza su tutti i locali della scuola in siffatta situazione.
Tuttavia rivolgo l’invito a tutto il personale docente e non docente a tollerare questa iniziativa degli
studenti perché al di là dei contenuti alternativi alle lezioni, l’autogestione è sempre un tentativo di
dimostrare una capacità di auto organizzarsi da parte degli studenti.
Ed è su questo piano che gli stessi verranno messi alla prova; infatti, se le attività previste non si
dovessero tenere o si registrasse confusione e non rispetto delle regole, il sottoscritto si riserva di
intervenire per sospendere immediatamente l’autogestione. Si spera comunque che nel frattempo
gli studenti recedano dal loro proposito, ma se così non fosse, comunico già da ora che è
impensabile che l’autogestione possa svolgersi per così tante giornate, ed è impensabile che possano
perdersi così tante giornate di lezioni “vere”.
Il sottoscritto, nell’ottica di mantenere vivo il dialogo con gli studenti, prende atto della richiesta di
d’attivazione di autogestione presentata (che si allega alla presente) e, al fine di predisporre
condizioni adeguate sul piano della sicurezza e la tutela dei diritti di tutti i soggetti coinvolti, detta
le seguenti indicazioni.
I docenti sono (ovviamente) tenuti a rispettare il proprio orario di servizio ed essere comunque
disponibili presso la scuola in quanto, tale situazione, non ha effetti esonerativi o di attenuazione
degli obblighi di presenza, intervento e controllo da parte del personale docente ed ATA della
scuola che, anzi, tanto più devono garantire la loro presenza per evitare degenerazioni delle
iniziative assunte dagli studenti all’interno dell’istituzione scolastica.
Subito dopo l’ingresso a scuola, entro le ore 8.30, gli studenti si recheranno nelle loro aule ove i
docenti in servizio provvederanno a registrare i presenti, gli assenti e i giustificati.
Se l’intera classe si dichiara in autogestione il docente annota ciò sul registro di classe e può
allontanarsi dall’aula (ma deve verificare che tutto proceda senza che vi siano problemi
comportamentali) portando con sé il registro di classe che verrà depositato in sala docenti o,
se richiesto, dare un fattivo contributo alla discussione sugli argomenti trattati.
Qualora alcuni studenti della classe si dichiarassero disponibili a svolgere la regolare attività
didattica il docente svolgerà regolare lezione (eventualmente in una diversa aula da
concordare con la dirigenza);
Anche i docenti delle ore successive verificheranno la disponibilità della classe, o di
alcuni alunni di essa, a svolgere la regolare attività didattica, in caso contrario firmeranno il
registro e annoteranno che la classe è in stato di autogestione.
Il docente dell’ultima ora di lezione dovrà comunque recarsi presso l’aula almeno 10 minuti
prima della conclusione delle lezioni, e farà l’appello dei presenti, annotando eventuali
discordanze con l’appello iniziale.
L’autogestione è una libera scelta operata dagli studenti; pertanto, coloro i quali decidessero di non
aderire, potranno regolarmente e liberamente svolgere lezioni. Nel caso che solo alcuni studenti si
proclamino in “autogestione” occorre annotare, ora per ora, sul diario di classe la seguente frase:”I
seguenti alunni si proclamano in autogestione, e di voler seguire la lezione programmata”.
Naturalmente questo sottintende che i rappresentanti degli studenti devono comunicare per
tempo alla presidenza quali sono e dove si svolgono le lezioni programmate. In assenza di questa
comunicazione nessuno potrà spostarsi dall’aula.
In questo caso il docente, dopo aver registrato sul diario di classe i nominativi di coloro che
seguiranno le lezioni autogestite programmate, può invitare questi alunni ad uscire dall’aula, dopo
averlo comunicato al Dirigente Scolastico, e con i restanti, svolgere regolare attività didattica,
annotando sul diario di classe gli argomenti svolti.
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Se l’attività autogestita si svolge in aula magna, gli alunni che vi si recano dovranno
obbligatoriamente seguire l’attività proposta; non potranno allontanarsi per circolare liberamente
nei locali dell’Istituto né potranno introdursi nelle aule. I docenti sono invitati a non lasciare
incustodito il registro di classe e segnalare sullo stesso eventuali uscite , entrate posticipate, e
eventuali altre situazioni che esulino dall’ordinario svolgimento della didattica.
Non è consentito agli alunni in “autogestione” allontanarsi dall’Istituto prima della fine delle
lezioni, né utilizzare palestre e laboratori in assenza dei docenti.
Si specifica che alle eventuali attività programmate in aula magna, per ragioni di sicurezza non
potranno partecipare più di 130 alunni (la massima capienza prevista).
Gli eventuali danni ad oggetti, strumenti o suppellettili, se non si riuscisse a risalire ai responsabili,
saranno addebitati ai membri del Comitato Studentesco.
I docenti in servizio, ma non impegnati in attività didattiche, saranno presenti in Istituto e
collaboreranno con la Presidenza nella sorveglianza degli allievi.
Gli studenti minorenni che aderiscono all’attività autogestita informeranno la famiglia con esplicita
annotazione sul libretto delle giustificazioni che dovrà essere firmata dal genitore ed esibita al
docente coordinatore di classe.
Saranno informati dello Stato di autogestione l’USP di Cagliari ed il Comando dei Carabinieri di
Iglesias.
Nello spirito di favorire l’aumento del senso di responsabilità nei giovani, gli studenti dovranno
garantire un “servizio di sorveglianza” che curerà l’osservanza del regolamento.
I collaboratori scolastici, in particolare, contribuiranno alla sorveglianza attraverso la presenza nei
diversi locali scolastici secondo il proprio piano di lavoro. Speciale attenzione sarà posta al
controllo degli accessi, dei cancelli e sulle uscite di sicurezza, al fine di impedire l’ingresso di
estranei e l’uscita degli studenti.
Per discutere di questo e di altro, il dirigente scolastico incontrerà i genitori in una apposita
assemblea convocata per martedì 11 dicembre 2012. L’assemblea si svolgerà in aula magna a
partire dalle ore 16.00 e si concluderà entro le ore 18.00.
Ritengo che la miglior difesa del diritto allo studio e della scuola statale sia quella di farla
funzionare al meglio, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni di ciascuna componente della comunità
scolastica senza "boicottare", anche temporaneamente, il servizio che essa deve offrire.
Il Dirigente Scolastico
Ubaldo SCANU
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