Modulo di Laboratorio di Fisica
Ivan Veronese
Dipartimento di Fisica Edificio LITA - 5° piano
Via Celoria 16, Milano
e-mail: [email protected]
Organizzazione del corso di Fisica e
Laboratorio di Fisica
AA 2012/2013
Modulo di Fisica
Docente E-PA Prof. Paris Matteo
6 CFU
Modulo di Laboratorio di Fisica
Docente E-PA Prof. Veronese Ivan
3 CFU
Modulo di Laboratorio di Fisica
Lezioni in Aula (dicembre-gennaio):
- Elementi di Statistica Applicata
Esperienza di Laboratorio
(aprile-giugno, 4 pomeriggi):
- Applicazione pratica degli strumenti di teoria degli errori
(esperimenti di elettrolisi)
Lezioni in Aula (2° semestre):
- corrente e circuiti a corrente continua; onde meccaniche e
elettromagnetiche; ottica; cenni di fisica moderna
Lezioni in Aula di dicembre-gennaio:
Data
Ora
Aula
gio 13/12/2012
12.30-14.30
V3
mar 18/12/2012
12.30-14.30
V3
gio 20/12/2012
12.30-14.30
V3
mar 8/1/2013
12.30-14.30
V3
gio 10/1/2013
12.30-14.30
V3
mar 15/1/2013
12.30-14.30
V3
gio 17/1/2013
12.30-14.30
V3
Lezioni primo semestre: programma
Richiami ai concetti già introdotti nel
Modulo di Laboratorio di Metodi Matematici
e Statistici (Prof.ssa Elena Villa)
• Il concetto di errore di una misura
• Media, deviazione standard e deviazione standard della media
• Le cifre significative
• La propagazione degli errori
• La distribuzione normale (gaussiana) e compatibilità
• Media pesata
• Relazioni funzionali (minimi quadrati)
ESEMPI ED ESERCIZI
INTRODUZIONE ALL’ESPERIENZA DI LABORATORIO
Ammissione al laboratorio:
ISCRIZIONE PRESSO I TERMINALI SIFA:
7/1/2013-20/1/2012
(vedi avviso)
INFORMAZIONI PRATICHE:
• TESTI CONSIGLIATI:
Analisi degli errori sperimentali di laboratorio
Autori: Miramonti, Perini, Veronese; Editore: EDISES
Introduzione all’analisi degli errori
Autore: John R. Taylor; Editore: Zanichelli
Principi di fisica
Autori: Serway Raymond A. - Jewett John W.; Editore:
EDISES
• CALCOLATRICE SCIENTIFICA
INFORMAZIONI PRATICHE:
SITI DI RIFERIMENTO:
http://users.unimi.it/veronese/didattica.htm
http://ariel.unimi.it
Modalità di esame:
- VALUTAZIONE DEL LABORATORIO
- COMPITO SCRITTO FINALE
ERRORE DI UNA MISURA E SUA
RAPPRESENTAZIONE:
Il risultato di una qualsiasi misura sperimentale è costituito da un
valore numerico x (con la rispettiva unità di misura) ed un errore
(incertezza) x, che indica il “grado di confidenza” che abbiamo sul
risultato trovato.
Scriveremo quindi il risultato come:
x± 
x
La procedura per stimare x dipende da come si è ricavato/misurato x.
L’incertezza di una misura si può esprimere anche in termini di:
errore relativo:
x
x
errore percentuale: 100 
x
x
ERRORE DI UNA MISURA E SUA
RAPPRESENTAZIONE:
Esempi:
Diametro di una cellula: (15±3) m
Errore relativo: 3/15 =0.2 (senza unità di misura)
Errore percentuale: 100 * 3/15= 20% (senza unità di misura)
Temperatura corporea: (36.4±0.4) °C
Errore relativo: 0.4/36.4 ≈ 0.01 (senza unità di misura)
Errore percentuale: 100 * 0.4/36.4 ≈ 1% (senza unità di misura)
Massa di una sfera: (400±4) g
Errore relativo: 4/400=0.01
Errore percentuale: 1%
NON CONFONDERE L’ERRORE RELATIVO (O PERCENTUALE)
CON L’ERRORE ASSOLUTO!!
Un’automobile da corsa viaggia alla velocità di 200 km/h. Se tale velocità è
misurata con un errore del 2%, dire quale è l’errore assoluto sulla velocità.
velocità: 200± ?? km/h
velocità: 200± 0.02 km/h
velocità: 200± 4 km/h
NO !!
SI !!
NON CONFONDERE L’ERRORE RELATIVO (O PERCENTUALE)
CON L’ERRORE ASSOLUTO!!
Si misura la temperatura di un forno e si trova T=150°C. Se tale temperatura è
misurata con un errore relativo di 0.04 dire quale è l’errore assoluto sulla
temperatura.
temperatura: 150± ?? °C
temperatura: 150± 0.04 °C
temperatura: 150± 6 °C
NO !!
SI !!
CLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORI:
ERRORI STATISTICI
(o CASUALI)
ERRORI SISTEMATICI
Sono gli errori inevitabili
nelle misure, effetto di
fluttuazioni casuali che
determinano una
dispersione simmetrica
del valore misurato
attorno al valore vero. E’
ciò di cui ci occuperemo.
Sono gli errori che
modificano il risultato della
misura sistematicamente in
una direzione. Possono
derivare da una cattiva
taratura dello strumento, o
dall’effetto di qualche
variabile esterna (tipo
temperatura, pressione,
condizione di utilizzo dello
strumento).
Dagli errori casuali
dipende la PRECISIONE
della misura
Dagli errori sistematici
dipende la ACCURATEZZA
della misura
PRECISIONE E ACCURATEZZA:
Valore
vero
Dati molto
“sparpagliati”
ma in modo
simmetrico
rispetto al
valore vero
MISURA POCO
PRECISA MA
ACCURATA
Singole
misure
effettuate
Dati poco
dispersi e
simmetrici
rispetto al
valore vero

MISURA
PRECISA ED
ACCURATA
Dati poco
dispersi ma
“lontani”
rispetto al
valore vero

MISURA
PRECISA MA
NON ACCURATA
PRECISIONE E ACCURATEZZA:
xxx
xx
x
x
x
x
xxx
xx
x
MISURA
PRECISA MA
NON ACCURATA
MISURA POCO
PRECISA MA
ACCURATA
MISURA
PRECISA ED
ACCURATA
PRECISIONE E ACCURATEZZA:
Esempio:
Misura della costante di Faraday da parte di quattro
gruppi di studenti. Vediamo chi è preciso e accurato
Valore vero:
F=96485 C/mol
Gruppo
Valore misurato
1
130000±4000
2
96000±9000
3
96500±300
4
125800±200
Il gruppo 3 è l’unico ad essere sia accurato che preciso, il gruppo 2 è
accurato ma poco preciso, il gruppo 1 invece non è né accurato né preciso.
Infine il gruppo 4 è preciso ma non accurato.
SERIE DI MISURE: MEDIA, DEVIAZIONE STANDARD E
DEVIAZIONE STANDARD DELLA MEDIA
Spesso la misura di una grandezza viene ripetuta più volte, ottenendo
valori anche tra loro diversi.
N misure che danno i seguenti valori: x1, x2, x3, ….xN
La grandezza che meglio esprime il risultato trovato è la MEDIA ARITMETICA:
Media aritmetica:
Esempio:
x  i 1
8
x
x1  x2  x3  ...x N
N x
 i 1 i
N
N
Otto misure di un intervallo di tempo. Risultati:
3.1 s ; 3.0 s; 2.8 s; 3.1 s; 2.7 s; 3.2 s; 2.8 s; 2.9 s
xi 3.1  3.0  2.8  3.1  2.7  3.2  2.8  2.9 23.6


 2.95 s
8
8
8
SERIE DI MISURE: MEDIA, DEVIAZIONE STANDARD E
DEVIAZIONE STANDARD DELLA MEDIA
Oltre al valore medio è importante avere una grandezza che mi esprima
quanto i vari dati sono diversi tra loro e fornisca quindi una indicazione
sulla precisione della misura.
Tale grandezza è la DEVIAZIONE STANDARD:
N
Deviazione standard:
Sx 
2
(
x

x
)
 i
i 1
( N  1)
Esempio:
N
Sx 
 (x  x)
i 1
i
( N  1)
S x  0.17728
2

3.1  2.952  3.0  2.952  2.8  2.952  3.1  2.952  2.7  2.952  3.2  2.952  2.8  2.952  2.9  2.952
7
SERIE DI MISURE: MEDIA, DEVIAZIONE STANDARD E
DEVIAZIONE STANDARD DELLA MEDIA
La deviazione standard fornisce l’incertezza associata alla singola misura xi.
Il fatto di ripetere la misura più volte permette di ridurre l’incertezza sul
risultato finale (cioè sulla MEDIA).
L’incertezza associata alla media è la DEVIAZIONE STANDARD DELLA MEDIA:
N
Deviazione standard
della media:
Sx 
2
(
)
x
x

 i
i 1
N  ( N  1)

Sx
N
N
Esempio:
Sx 
 (x  x)
i 1
2
i
N  ( N  1)

0.17728
Sx

 0.06268
8
N
SERIE DI MISURE: MEDIA, DEVIAZIONE STANDARD E
DEVIAZIONE STANDARD DELLA MEDIA
Esempio:
Dodici misure di una grandezza. Risultati:
3.0; 3.2; 2.9; 3.1; 3.3; 2.9; 3.0; 3.0; 3.1; 3.1; 3.0; 3.0
xi 36.6
x  i 1 
 3.05
N
12
N
N
Sx 
 (x  x)
i 1
2
i
( N  1)

0.15
 0.0136  0.117
11

Sx
0.117

 0.034
N
12
N
Sx 
 (x  x)
i 1
2
i
N  ( N  1)
Attenzione:
Facendo i conti con la calcolatrice evitare le
approssimazioni intermedie che possono
falsare il risultato finale.
SERIE DI MISURE: MEDIA, DEVIAZIONE STANDARD E
DEVIAZIONE STANDARD DELLA MEDIA
CALCOLATRICE:
La quasi totalità delle calcolatrici scientifiche permette di impostare delle
funzioni per il calcolo della media e della deviazione standard una volta
introdotti i singoli valori.
In genere non effettuano il calcolo della deviazione standard della
media ma, una volta ottenuta la deviazione standard questo calcolo è
banale (basta dividere per la radice quadrata del numero di misure)
Si tratta solo di imparare ad usarle bene, possibilmente studiando
il libretto delle istruzioni. Così facendo si riducono i tempi per i
calcoli e la correttezza del risultato è assai più probabile!
Anche comuni software (es. Excell) permettono facilmente questi calcoli
CORRETTA RAPPRESENTAZIONE DI UN RISULTATO:
LE CIFRE SIGNIFICATIVE
CORRETTA RAPPRESENTAZIONE DI UN RISULTATO:
LE CIFRE SIGNIFICATIVE
Definiamo cifre significative quelle cifre che esprimono realmente il risultato
di una misura, o del suo errore, cioè che non sono completamente incluse
nell’intervallo di incertezza dovuto all’errore. In altri termini non risultano
significative le cifre che sono “piccole” rispetto al valore dell’errore.
Benché esistano regole più o meno pratiche per definire se una cifra può
essere considerata significativa, è innanzitutto bene usare il buon senso.
Esempio:
Supponiamo che il risultato di una serie di misure dia come risultato:
12459 ± 6740
Essendo l’errore dell’ordine delle migliaia, le cifre indicanti le centinaia, le
decine e le unità non sono significative e non vanno pertanto esplicitate.
Di conseguenza il valore 6740 diverrà 7000 e analogamente anche il valore
12459 dovrà essere approssimato alle migliaia diventando così 12000.
Presenteremo allora il risultato nella forma:
12000 ± 7000
CORRETTA RAPPRESENTAZIONE DI UN RISULTATO:
LE CIFRE SIGNIFICATIVE
Esempi:
112859 ± 6240
731 ± 23
113000 ± 6000
730 ± 20
1096 ± 364
1100 ± 400
7.853 ± 0.482
7.9 ± 0.5
2.95 ± 0.06268
2.95 ± 0.06
3.05 ± 0.034
3.05 ± 0.03
3.05 ± 0.0034
3.050 ± 0.003 (facendo i pignoli …)
Esercizio
Si misura la lunghezza d’onda  di una riga spettrale nell’intervallo delle microonde e si
trovano i seguenti valori, espressi in nanometri:
36400 36300 36400 36200 36100 36710
Trovare la miglior stima della lunghezza d’onda con il suo errore, utilizzando il corretto
numero di cifre significative. Stimare inoltre la precisione dell’apparato di misura usato.
i
xi
1
36400
2336.079
x
2
36300
2669.479
La deviazione standard, che fornisce la stima della
precisione, si ricava come:
3
36400
2336.079
( xi  x ) 2
4
36200
23002.879
5
36100
63336.279
6
36710
128402.539
218110
222083.334

N
i 1
Applicando le formule della media, troviamo:
218110
 36351.667
6
N
Sx 
 (x  x)
i 1
i
( N  1)
2

L’errore sulla media :
222083.334
 210.75
5
Sx 
Sx
210.75

 86
N
6
La miglior stima della lunghezza d’onda quindi è:
36350 ± 90 nanometri
Esercizio
Due sperimentatori misurano la stessa grandezza usando due metodi differenti, e facendo
ognuno 8 misure:
A) 35.3
35.6
34.9
35.3
35.2
35.4
35.2
34.8
B) 34.9
35.1
35
35.2
35.1
34.9
35
35
Trovare le precisioni SA, SB dei due metodi, e specificare il numero di misure che bisogna
fare col metodo meno preciso per avere un errore sulla media uguale o migliore a quello
trovato in 8 misure col metodo più preciso.
La precisione è data dalla deviazione standard:
N
SA 
 (x  x)
i 1
N
2
i
( N  1)
 0.2588
SB 
 (x  x)
i 1
i
( N  1)
2
 0.1035
Dal confronto tra le due precisioni si vede che il metodo B è quello più preciso. L’errore sulla
SB
0.1035
media ottenuto con il metodo B facendo 8 misure è pari a:
SB 
N

8
Per avere un errore sulla media uguale o migliore con il metodo A è necessario effettuare un
numero N’ di misure tale da avere:
S
S
S A  SB  A  B
N'
8
S 
N '  8   A 
 SB 
2
N ' 50
Esercizio
Due sperimentatori misurano la stessa grandezza usando due metodi differenti, e facendo
ognuno 8 misure:
A) 35.3
35.6
34.9
35.3
35.2
35.4
35.2
34.8
B) 34.9
35.1
35
35.2
35.1
34.9
35
35
Trovare le precisioni SA, SB dei due metodi, e specificare il numero di misure che bisogna
fare col metodo meno preciso per avere un errore sulla media uguale o migliore a quello
trovato in 8 misure col metodo più preciso.
ATTENZIONE
La precisione è data dalla deviazione
standard:
ALLE APPROSSIMAZIONI:
se avessimo calcolato N’ utilizzando come
N
N
2
( xi  x )
precisioni0.3

( xi e
 x0.1
) 2 (cioè la rappresentazione
 0.2588 delle
S A  i 1
SA e
 i 1
 0S.1035
S Bprecisioni
B con le corrette cifre
( N  1)
 1)
significative( Navremmo
trovato un numero N’
ugualeB aè quello
72! più preciso. L’errore sulla
Dal confronto tra le due precisionimaggiore
si vede che o
il metodo
media ottenuto con il metodo B facendo 8 misure è pari a:
SB 
0.1035
SB

N
8
Per avere un errore sulla media uguale o migliore con il metodo A è necessario effettuare un
numero N’ di misure tale da avere:
S
S
S A  SB  A  B
8
N'
S 
N '  8   A 
 SB 
2
N ' 50
RIASSUMENDO
Ad ogni misura è associato un errore (errore assoluto), che può
essere espresso anche in termini di errore relativo o percentuale
Quando si hanno misure ripetute il risultato è espresso come MEDIA,
a cui è associato come errore la DEVIAZIONE STANDARD della
MEDIA. L’errore sulla singola misura, che fornisce anche la stima
della PRECISIONE della misura stessa, è data dalla DEVIAZIONE
STANDARD
E’ importante rappresentare il risultato finale con il corretto numero di
CIFRE SIGNIFICATIVE
Le approssimazioni vanno però fatte solo alla fine mentre è bene
considerare tutte (o molte) cifre durante lo svolgimento dei calcoli,
altrimenti si può arrivare ad un risultato finale falsato. Per questo è
importante sapere usare bene la calcolatrice
Esercizio
Esprimere i risultati seguenti con il corretto numero di cifre significative
96456.87 ± 503.02
0.457 ± 0.073
23.11 ± 2.3
0.00459 ±0.00077
4.15 ± 0.0482
1304 ± 38
44.568 ± 0.022
Esercizio
Esprimere i risultati seguenti con il corretto numero di cifre significative
96456.87 ± 503.02
0.457 ± 0.073
23.11 ± 2.3
0.00459 ±0.00077
4.15 ± 0.0482
1304 ± 38
44.568 ± 0.022
96500 ± 500
0.46 ± 0.07
23 ± 2
0.0046 ± 0.0008
4.15 ± 0.05
1300 ± 40
44.57 ± 0.02
Esercizio
Uno studente cronometra il lasso di tempo che intercorre tra due eventi ripetendo la misura
6 volte trovando i seguenti valori:
7.6 s
7.9 s
8.1 s
7.8 s
8.3 s
7.9 s
Dopo aver calcolato la media e il suo errore dire quante misure si dovrebbero eseguire per
ottenere un errore 3 volte più piccolo.
Applicando le formule della media, troviamo:
2
xi
( xi  x )
47.6
x
 7.9333
La deviazione standard è:
6 N
i
1
7.6
2
7.9
0.1111
0.0011
3
8.1
0.0278
4
7.8
0.0178
5
8.3
0.1344
6
7.9
0.0011
47.6
0.2933

N
i 1
Sx 
 (x  x)
i 1
2
i
( N  1)
La deviazione standard
della media è:

0.2933
 0.2422
5
Sx 
Sx
0.2422

 0.0989
6
N
La miglior stima dell’intervallo di tempo quindi è:
7.9 ± 0.1 s
Per avere un errore sulla media 3 volte più piccolo, visto
che la precisione resta la stessa, è necessario un maggior
numero di misure N’ tale per cui:
S 'x 
Sx
3

Sx
1 S
  x
N' 3 N
 N '  9 N  9  6  54
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Informazioni sul corso, media, deviazione standard, dev. st. della