Collegio dei Geometri della Provincia di Milano, Commissione Catasto – Agenzia del Territorio di Milano
GUIDA ALLA GESTIONE DEI PUNTI FIDUCIALI e relative MONOGRAFIE
PREMESSA
Questa vuole essere una guida finalizzata all’uniformazione dei canoni di trattamento dei punti
di coordinate note, utile riferimento in tutti i casi in cui essi si debbano istituire, modificare,
integrare, revisionare od annullare, atta a fare in modo che il professionista, possa
correttamente e ragionevolmente individuare un punto fiduciale, decodificare la lettura della
scheda monografica ed intuire le caratteristiche peculiari del punto noto, e/o redigere una
scheda monografica conforme alle caratteristiche richieste dall’Agenzia.-
GENERALITA’
La monografia dovrà essere redatta utilizzando l’apposita procedura presente nel Pregeo 8.0
tecnico a partire dalla vers. 8.1.3 .-
ALTIMETRIA e DEFINIZIONE DEL PIANO DI PARAGONE ALTIMETRICO
Una delle principali novità introdotte dalla procedura PREGEO 8 è costituita dall’obbligatorietà
di segnalazione del dato altimetrico all’interno del libretto delle misure, dato relativo ai punti
fiduciali, alle stazioni di poligonale e ad almeno uno dei punti di dettaglio dell’oggetto di rilievo.
La segnalazione del dato altimetrico constata della mera indicazione dell’altezza strumentale,
dell’altezza del prisma e della misurazione della distanza inclinata tra il punto di stazione ed il
punto celerimetrico di dettaglio — ovvero dell’indicazione dell’altezza del centro di fase
dell’antenna qualora si operasse mediante l’utilizzo di strumentazione satellitare GPS. Sarà poi
la procedura informatica ad occuparsi del calcolo atto alla riduzione all’orizzonte della distanza
misurata.
Si definisce Piano di Paragone (P.P.) il piano di riferimento altimetrico di un punto fiduciale.
Analogamente a quanto accade dal punto di vista planimetrico riguardo l’accessibilità e la
visibilità dei punti fiduciali, il piano di paragone ad essi associato dovrà essere
immediatamente identificabile, ben visibile e facilmente accessibile per la sua misurazione.
In linea di principio il riferimento altimetrico, dovrà essere istituito al piano di calpestio, ovvero
la quota più bassa del manufatto, dando la facoltà al tecnico istitutore di specificare l’altezza
del manufatto.
Per dettagli ed esempi, si rimanda, per la descrizione delle caratteristiche dei Piani di
Paragone, al capitolo “Caratteristiche dei Punti Fiduciali”.
ARCHIVIO DEI PUNTI FIDUCIALI
Si potrà — e si dovrà — pertanto provvedere ad uno scrupoloso controllo dell’esistenza e della
bontà” dei punti esistenti, del fatto che gli stessi rispondano alle caratteristiche di cui alla
presente guida ed alla loro rimonografazione, con la definizione del Piano di Paragone,
nonché all’eventuale rimozione dalla banca dati di tutti i punti che non rispondano alle
caratteristiche di identificabilità, visibilità, accessibilità e conformità precedentemente e
successivamente descritte.
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SOPPRESSIONE DI UN PUNTO FIDUCIALE
Qualora si riscontri l’esistenza in atti di un punto fiduciale che risulti in esubero, che non sia in
alcun modo visibile e/o accessibile, che sia interno a proprietà private, ovvero che insista su un
elemento territoriale inesistente o irreperibile (termini di confine introvabili o che siano stati
rimossi, fabbricati demoliti, ecc.), si rende necessaria la sua cancellazione definitiva.
Per procedere a tale operazione sarà sufficiente redigere e presentare una scheda
monografica di demolizione del punto, corredata da una breve relazione tecnica e da
un’eventuale fotografia dimostrativa dello stato dei luoghi, redatta con l’apposita procedura
presente in Pregeo 8.0.
In questa ipotesi si segnalerà nei campi “Riferimento planimetrico” e “Riferimento altimetrico” il
motivo della richiesta di soppressione.
Si rammenta che il tecnico richiedente la soppressione si rende responsabile di quanto
dichiara.
RIDEFINIZIONE DI UN PUNTO FIDUCIALE
Per tutti i Punti Fiduciali DEVE ESSERE ripresentata la relativa monografia recante l’indicazione
del piano di riferimento per il rilievo altimetrico.
Qualora si riscontri la presenza di uno o più punti fiduciali che non siano stati ridefiniti, con la
presentazione di nuova monografia, è OBBLIGATORIO procedere alla redazione di una nuova
scheda monografica con la procedura presente in Pregeo 8.0.
NOTA: Si ricorda che la mancata rimonografazione di un Punto Fiduciale è causa
ostativa alla consegna ed all’evasione degli atti di aggiornamento.
Per i Punti Fiduciali già esistenti in T.A.F., le monografie verranno consegnate
all’ufficio allegate al Tipo di aggiornamento.
Per l’istituzione o la cancellazione di un NUOVO Punto Fiduciale, le monografie
verranno presentate autonomamente affinché possano essere approvate dai tecnici
dell’ufficio del Territorio.
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CARATTERISTICHE ed esempi DI PUNTI FIDUCIALI
- Spigoli di Fabbricato –
Lo spigolo di un fabbricato è senz’altro l’elemento migliore e maggiormente inequivocabile
che possa ospitare un punto fiduciale, tuttavia anch’esso dovrà rispettare le ormai note
caratteristiche di visibilità ed accessibilità. Dovrà pertanto essere fissato sui lati del fabbricato
che fronteggiano la strada su cui lo stesso si affaccia (visibilità), e negli spigoli vivi posti a
confine (accessibilità), così da evitare l’ingresso in proprietà private.
In questi casi il Piano di Paragone, dovrà essere fissato sul piano del marciapiede posto in
aderenza al fabbricato e, per un riferimento durevole nel tempo potrà essere segnalata,
l’altezza del manufatto espressa in metri.-
Esempio di spigolo fabbricato
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- Spigoli di Recinzione –
Anche per gli spigoli di recinzione valgono i criteri e gli accorgimenti segnalati per gli spigoli di
fabbricato. Gli spigoli di recinzione atti ad essere proposti come punti fiduciali dovranno quindi
essere fissati sui lati della cinta posti in prospicienza a strade, o dovranno comunque essere
facilmente accessibili e ben visibili.
Si dovrà avere l’accortezza di utilizzare, possibilmente solo quelle recinzioni che siano
costruite su una base in muratura o in cemento armato, e non quelle in pali infissi direttamente
nel terreno e rete metallica, considerate quindi labili e/o precarie.
In questi casi il Piano di Paragone, dovrà essere fissato sul piano del marciapiede o in
alternativa sul piano dello zoccolo della recinzione in muratura . Per un riferimento durevole nel
tempo potrà essere segnalata, nell’apposito spazio della scheda monografica riservato allo
schizzo prospettico, anche una misura diretta espressa in metri tra il cappello della recinzione.
Esempio di spigolo recinzione
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- Manufatti lrrigui –
I manufatti irrigui, per i loro molteplici utilizzi, sono profondamente diversi tra loro. Le tipologie
variano infatti da incastri di derivazione a bocche di presa, chiuse, ponti-canale di
sovrappasso, tombe di sottopasso ecc. Li accomuna il fatto di essere tutti realizzati in
muratura, sia essa di mattoni o in cemento armato, e di presentare tutti spigoli vivi, quindi tutti
fruibili come punto di riferimento, purchè si abbia l’accortezza di non utilizzare parti del
manufatto in precario stato di conservazione.
In questi casi il Piano di Paragone,dovrà essere riferito al piano superiore della muratura che
compone il manufatto.
Se i manufatti sono in aperta campagna, fornire una foto o un disegno che contengano
elementi atti ad identificare univocamente il PF ed il piano di riferimento altimetrico. (indicare
anche il punto da cui è stata scattata la fotografia, l’orientamento e la direzione di scorrimento
dell’acqua).-
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-Tralicci per linee elettriche –
I tralicci per il collegamento dell’alta tensione elettrica possono venire utilizzati per il
posizionamento di un punto fiduciale, purchè siano posti nelle immediate vicinanze di strade
od argini che ne facilitino l’accessibilità.
In questi casi il Piano di Paragone, dovrà essere fissato sullo spigolo di uno dei vertici dei plinti
del traliccio, precisamente su quello che abbia la migliore accessibilità e visibilità, in
corrispondenza di un idoneo elemento, necessario al riferimento altimetrico.
E’ facoltà (auspicabile) del tecnico istitutore di indicare l’altezza del manufatto)
Fornire una foto o un disegno che contengano elementi atti ad identificare univocamente il PF
ed il piano di riferimento altimetrico. (indicare anche il punto da cui è stata scattata la
fotografia, l’orientamento).NOTA: Nel caso di nuovo impianto saranno da evitare accuratamente i tralicci in genere,
ancor più, quelli posti internamente a terreni coltivati (soprattutto a mais e riso), in
quanto non sempre visibili e certamente poco accessibili.
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- Termini di confine, di comune, di provincia –
A causa della loro spesso scarsa presenza sul territorio, della facilità di rimozione e del fatto
che sono per la maggioranza dei casi irreperibili e/o introvabili, sotterrati e/o nascosti e poco
accessibili, si sconsiglia l’utilizzo dei termini o delle triplici di confine, se non come punti vertice
o direzione o in casi particolari, che andranno comunque preventivamente concordati con
l’Ufficio.
Il piano di Paragone, in caso di utilizzo di questi elementi come punti di riferimento, andrà
comunque fissato sull’asse e sulla sommità del termine stesso.
- Trigonometrici I punti trigonometrici sono punti di coordinate analitiche note.
Sono rappresentati sui copioni in visura col simbolo del triangolo col punto in centro:
Sono identificati da assi di croci di campanili, assi di acquedotti, assi di silos, assi di camini su
vecchie cascine etc.
Sicuramente non tutti sono idonei a fornire un piano di riferimento altimetrico.
A volte, per la loro posizione nei centri storici, sono difficili le letture angolari stante la vicinanza
dello strumento.
A volte la forma della croce rende difficile l’individuazione dell’asse di riferimento altimetrico.
Parimenti il basamento della croce, di forma sferica, rende difficile l’individuazione dell’asse di
riferimento altimetrico.
Ciò porterebbe l’esclusione di tali punti per l’ individuazione dei piani di riferimento altimetrici.
Tuttavia si ritiene possibile l’utilizzo di tali punti qualora sia individuabile l’asse di riferimento
orizzontale coincidente: Con l’asse della croce; Col piano del basamento su cui la croce
poggia; Col piano orizzontale del camino; etc.
E’ bene concordare l’utilizzo di tali punti col tecnico delle pubbliche relazioni o del settore
Pregeo.
Nel caso tali punti non siano utilizzabili sarà consentito l’istituzione di nuovi P.F. anche alla
base del campanile o su uno spigolo della chiesa, fermo restando il rispetto delle
caratteristiche generali degli stessi ( accessibilità, visibilità etc.).
- Casistiche Diverse Nei casi non previsti e in assenza degli elementi prima specificati, dopo accurato sopralluogo
e reperimento di documentazione fotografica, prendere contatto con il tecnico delle Pubbliche
Relazioni o del settore Pregeo per concordare un’adeguata soluzione.
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ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE DELLE MONOGRAFIE DEI PUNTI FIDUCIALI
L’applicazione pregeo 8.0, permette al tecnico esterno di aggiungere una monografia ad un punto
fiduciale esistente o crearne una relativa ad un nuovo Punto Fiduciale da sottoporre all’ufficio.
1.1 AGGIUNGERE UNA MONOGRAFIA AD UN PUNTO FIDUCIALE ESISTENTE
Dalla schermata principale selezionando la voce di menu “Importa Archivio TAF”, selezionando il file e il
o i comuni desiderati e ciccare su OK . N.B. si possono importare più comuni selezionandoli ogni volta e
ciccando su OK.-
Dalla schermata principale selezionando la voce di menu “Gestione Punti Fiduciali”, si accede alla
seguente maschera: in cui è presente la voce “Monografia PF”.
NOTA: la prima volte che si esegue l’operazione compare un messaggio d’errore che richiede
l’importazione del file comuni: ciccare sulla finestra “Libretti Pregeo” selezionare “Servizio” e scegliere
“Importa lista comuni”
Dopo aver selezionato il Punto Fiduciale a cui voler associare una monografia, cliccando sul pulsante
“Monografia PF”, viene lanciata l’applicazione che permette di inserire la monografia e generare quindi il
documento in formato PDF da trasferire su supporto informatico e trasmettere successivamente
all’ufficio per la validazione.
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L’applicazione riempie automaticamente tutti i campi presenti nell’archivio taf ed inoltre consente di
aggiungere le informazioni relative al nome del tecnico, eventuali note, la quota e le descrizioni dei
riferimenti planimetrici ed altimetrici (intesi come stato di materializzazione).
Fatto ciò, attraverso il pulsante avanti, si passa alla seconda schermata che consente di aggiungere
l’immagine monografica al PF selezionato.
Facendo doppio click nel riquadro, viene lanciata la finestra di navigazione per selezionare l’immagine
che si vuole inserire.
Scelta l’immagine relativa al PF selezionato, questa viene inserita nel riquadro dell’applicazione.
Con lo stesso procedimento descritto precedentemente, il tecnico deve inserire l’estratto di mappa ed
eventualmente anche il dettaglio del punto fiduciale.
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A questo punto, sempre attraverso il pulsante avanti, è possibile, opzionalmente, inserire anche
un’ulteriore immagine a supporto di quelle inserite. Il campo “Particolari” non è obbligatorio.Vengono quindi resi attivi i pulsanti “Genera Monografia” e “Visualizza Anteprima”. Tali pulsanti saranno
attivi in tutte e 4 le finestre e il tecnico, quindi, utilizzando il pulsante “indietro, può verificare l’esattezza
dei dati/immagini inserite prima di generare la monografia.
Attraverso il pulsante “Visualizza Anteprima”, il tecnico ha la possibilità di vedere un’anteprima del
documento che sarà generato.
N.B. Il file pdf generato cliccando sul pulsante “Genera Monografia” non può superare i 320 Kbytes di
grandezza. In caso contrario il sistema emette un messaggio e fornisce la possibilità di modificare le
immagini inserite al fine di ridurre la grandezza del file sotto la soglia stabilita.
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Se invece il file generato non supera la soglia, una volta verificato l’esattezza dei dati inseriti, attraverso il
pulsante “Genera Monografia”, sarà generato il documento ed archiviato nella directory: “FIDUCIAL /
MONOGRAFIE”
Il nome del file PDF è atribuito automaticamente con il seguente formato: CCCC[S]-FFFA-[NN]
• CCCC rappresenta il codice nazionale del comune es. E958
• S è il carattere identificativo della sezione censuaria, se presente
• FFF è il numero di foglio di mappa codificato ai sensi della circ. 2/88
• A è il carattere identificativo dell’allegato, oppure “0”
• NN numero del Punto Fiduciale
A questo punto la monografia è stata creata, i pulsanti “Genera Monografia” e “Visualizza Anteprima”
saranno disabilitati e non si possono più apportare ulteriori modifiche.
1.2
ISTITUZIONE DELLA MONOGRAFIA Dl UN NUOVO PUNTO FIDUCIALE
Dalla schermata iniziale di PREGEO cliccando sulla voce di menu “Nuova Monografia” verrà avviata
l’applicazione per istituire la monografia di un nuovo punto fiduciale.
Il procedimento è completamente analogo al precedente , con la sola differenza che in questo caso,
nella prima schermata i campi relativi al comune, foglio, sezione e allegato sono vuoti e sarà compito del
tecnico riempirli. E’ possibile, se disponibili, inserire anche le coordinate.
1.3 DEMOLIZIONE DI UN PUNTO FIDUCIALE ESISTENTE
Procedere esattamente nei passi come al punto 1.1 , specificando nel sia campo “riferimento
planimetrico” che nel “campo “riferimento altimetrico” la dicitura ANNULLATO. Nel campo “note”
specificare il motivo dell’annullamento
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monografia di un pf annullato
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ESPORTA MONOGRAFIA
Dalla schermata iniziale di PREGEO Il tecnico può quindi scegliere la monografia che vuole salvare.
Viene avviata quindi la finestra di navigazione per scegliere il driver (floppy, pen drive, ecc.) desiderato
per salvare la proposta.-
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