MAGGI Valentina 3807519 Scienze della formazione IO E L’INFOMATICA I COMPUTER Il primo computer della mia famiglia è stato un computer con processore Intel 386 . Negli anni ‘80 Il processore era la parte più importante e la più costosa di un computer, motivo per il quale i computer venivano identificati attraverso la specificazione del processore. Il computer successivo è stato un “Amiga Commodore 64“ Successivamente sono state assemblate varie parti di diversi computer da parte dei miei zii che cominciavano a specializzarsi in questo settore: ricordo che il computer, ubicato in sala a disposizione di tutti, era sempre “aperto” in modo tale che potesse essere manipolato dai “tecnici”. Attualmente abbiamo un computer: un ACER. In più un IPAD ACER IPAD VENIAMO A ME Ma ora veniamo al mio rapporto con i computer: devo riconoscere che, pur avendo avuto un primo approccio non sempre positivo con il computer, dato dall’utilizzo del programma “logo editor” fin dalle elementari, questo è evoluto in positivo, ossia non ha ostacolato la mia voglia di imparare ad usare questo importante strumento e non ha influenzato negativamente il mio rapporto con esso. Le mie difficoltà col programma logo editor (l’antenato di QQStorie!!!) erano date da lacune che avevo nell’ambito della geometria e non per quanto riguarda l’informatica. Durante gli studi del liceo ho cominciato ad usare il computer per interessi personali, ma anche scolastici: infatti al terzo anno di liceo la professoressa di Italiano ha seguito la classe nella costruzione e realizzazione di un ipertesto, avente come protagonista “il viaggio di Dante”. Dopo la stesura della traccia e del “copione”, alcune ore di Italiano sono state utilizzate per la trascrizione su computer dei dati e della “trama”; per la prima volta ho utilizzato Microsoft Power Point e ho saputo integrare i testi con le immagini e le musiche. Sono rimasta molto soddisfatta del lavoro svolto e ancora oggi ne porto un bel ricordo. Intanto la tecnologia avanzava e con essa anche la mia destrezza nell’usare il computer: mi divertiva navigare su internet e imparare ad usare meglio i programmi che avevo a disposizione. Un momento importante è stato quando ho aperto il mio primo contatto mail: è stato importante perché, oltre all’aspetto sociale, in quanto mi permetteva di tenermi in contatto con i miei amici, stavo acquisendo maggior consapevolezza delle responsabilità che iniziavo ad assumermi e che grazie alla posta elettronica potevo gestire meglio. Ad oggi uso molto il computer sia per scopi sociali, per tenermi in contatto con le persone attraverso la mail e il social network Facebook, sia per scopi scolastici e lavorativi, per svolgere lavori riguardanti consegne, esami e documenti. PowerPoint, Word ed Excel sono i programmi Microsoft che utilizzo maggiormente. Un’ulteriore occasione per mettermi alla prova dal punto di vista tecnologico mi è stata data proprio dalla facoltà di Scienze della Formazione Primaria, con i corsi di Matematica. Soprattutto con quest’ultimo, in cui oltre ai programmi già conosciuti e posseduti ne ho sperimentati altri, come ad esempio CmapTools, PivotStickFigureAnimator e QQstorie: sono stati una scoperta e ritengo siano ottimi programmi per supportare e organizzare l’attività didattica e la programmazione. LE NUOVE TECONOLOGIE Oltre ai computer ritengo siano molto importanti anche le nuove generazioni di tablet e di smart phone. La mia vita è strettamente legata all’uso di questi gioielli della tecnologia. Il loro utilizzo non è legato solo ad un uso dilettevole ma utilizzo, soprattutto l’Ipad, per lavorare. Utilizzo alcune ‘’app’’, per me molto belle, per spiegare ai bambini concetti che possono sembrare difficili. Durante il tirocinio ho chiesto di poter utilizzare la lavagna multimediale per potermi avvalere di alcuni materiali che si possono trovare in rete. Dopo un’attenta analisi di questi si possono svolgere in classe emozionanti lezioni con gli alunni. L’ultimo gioiellino tecnologico che mi sono fatta regalare per il compleanno è stato KOBO un eccezionale strumento di lettura che, a mio parer, potrebbe essere facilmente introdotto nelle scuole e che aiuterebbe a contenere i costi di acquisto dei libri di lettura.