AL AT BI CN VC
62 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 28 GENNAIO 2014
Rimborsopoli,
c’è un ricorso
contro Bresso e Pd
E la Regione
conferma tutti
i manager Asl
Tre cittadini accusano: disparità di giudizio Il Pd: nomine politiche, premiato chi sta con Cota
il caso/1
il caso/2
MASSIMILIANO PEGGIO
ALESSANDRO MONDO
mbeccati da
qualcuno? Nemmeno per sogno.
È stata la clamorosa disparità di
trattamento riservata ai consiglieri regionali a spingerci nell’ufficio di un avvocato, un comune amico, e a firmare il ricorso. Così è nata l’idea di fare
opposizione alle archiviazioni
delle accuse proposte dalla
procura per 18 indagati». I firmatari sono tre cittadini tutti
simpatizzanti di destra. Insieme, con l’aiuto dell’avvocato
Maurizio Vecchio, hanno deciso di promuovere «un’azione
popolare» sostituendosi alla
Regione che, come ente istituzionale danneggiato dai reati
attribuiti agli imputati - peculato, truffa, finanziamento illecito ai partiti -, dovrebbe essere rappresentata dagli stessi
consiglieri sotto accusa. Un
«conflitto di interesse».
ssoluzione piena
per i direttori generali delle Asl piemontesi, che hanno superato il test
di metà mandato previsto dall’ex-assessore alla Sanità Paolo
Monferino, e poi confermato da
Ugo Cavallera, per valutare il
raggiungimento degli obiettivi
previsti. Tutti promossi e confermatifinoal27aprile2015,scadenza naturale dell’incarico.
«I
Gli «oppositori»
Chi sono gli oppositori? Giorgio Rizzato, dirigente della Destra Sociale, ex Fiamma Tricolore, consigliere comunale di
Murisengo, in provincia di
Alessandria; Giorgio Rizzato,
torinese, candidato alla regione del 2010 per La Destra di
Storace, è dirigente sindacale
dell’Ugl, settore metalmeccanici, Filippo Ferraro, torinese,
ex vice procuratore onorario,
in passato è stato per un breve
periodo consigliere alla Circoscrizione 5 per la Lega. La loro
provocazione sarebbe nata
per caso, dicono, subito dopo
la fiaccolata leghista contro la
sentenza del Tar che ha azzerato la giunta Cota. «Al di là
delle considerazioni di valore afferma Ricca - utilizzare denaro pubblico implica delle re-
A
Tutti promossi
Lo ha ratificato la giunta regionale, mandando in bestia l’opposizione: la quale, stante la situazionediprecarietàincuigiuntae
Consiglio versano a seguito della
sentenza del Tar Piemonte che
ha annullato le elezioni regionali
del 2010, avevano avvertito la
Regione di non fare il passo più
lungo della gamba. E’ accaduto il
contrario. Confermati i direttori
generali delle Aziende sanitarie
locali To1, To2, To3, To4, To5,
Vercelli, Biella, Novara, Vco, Cuneo 1, Asti, Alessandria. Idem
per quelli delle aziende ospedaliere Santa Croce e Carle di Cuneo, Santissimi Antonio e Biagio
e Cesare Arrigo di Alessandria,
Ordine Mauriziano di Torino.
Promossi i manager delle aziende ospedaliere Universitarie
San Luigi di Orbassano e Maggiore della Carità di Novara.
Tutti i direttori generali erano
stati nominati il 27 aprile 2012.
«Archiviazione ingiusta»
I firmatari del ricorso contro l’archiviazione delle accuse a
18 consiglieri regionali sono tre: un alessandrino e due torinesi
sponsabilità verso i cittadini: sia
che si tratti di un euro o di un
milione. Per dirla in termini politici, questa regola vale per Vignale come per la Artesio». Davvero non siete stati ispirati?
«Macché. Come sindacalista
dell’Ugl - dice Rizzato - in genere
veniamo denigrati perché non
abbiamo collegamenti politici.
Io non sono controllato da nesAZIONE POPOLARE
Simpatizzanti di destra
hanno agito sostituendosi
all’ente pubblico
suno. Ho partecipato perché
credo nella giustizia». Ferraro la
mette sul piano giuridico: «La
disparità di trattamento nell’inchiesta sui rimborsi è evidente.
Sono anche convinto che la decisione del Tar sia in contrasto
con i principi costituzionali».
Il ricorso
I tre hanno agito in giudizio
«surrogandosi - spiega l’avvocato - all’inerzia della Regione Piemonte che per un evidente posi-
zione conflittuale, visito che il
procedimento riguarda consiglieri di maggioranza e di minoranza, non ha ritenuto di proporre alcuna opposizione e probabilmente non si costituirà
parte civile nel procedimento
promosso nei confronti degli altri indagati che eventualmente
saranno rinviati a giudizio». A
legittimarli nell’azione, afferma
il legale, sarebbe il decreto legislativo numero 267 del 2000,
che consente agli elettori di
«agire in sostituzione del Comune e della Provincia per tutte
quelle azioni che questi enti, per
loro inattività, non propongono». La norma non cita la Regione ma per analogia «potrebbe
essere applicata». Ciò che non
convince della richiesta di archiviazione è il «metro» di valutazione adottato dalla procura per
pesare la responsabilità dei singoli consiglieri, valutati tutti sulla base del «favor rei» sia sul piano oggettivo che soggettivo. «Introdurre il principio di “buona
fede” in questa vicenda è quanto
meno non condivisibile da un
punto di vista giuridico».
Manager in stand-by
Dell’elenco non fanno parte i
direttori generali della Città
della Salute di Torino e dell’Asl
CN2: la loro valutazione di metà mandato segue tempistiche
diverse, essendo stati nominati
in altre date.
Diversi gli obiettivi: numerici,
come il taglio complessivo di 150
Il tagliando
All’atto della loro nomina, l’ex-assessore Monferino
aveva previsto per i manager un test di metà mandato
milioni nel 2013 e il pareggio di bilancio, e tematici. Nel caso dell’Asl
Torino1, la prima a finire nel mirino della Commissione d’indagine
sugli appalti per la proroga reiterata dei contratti, la riconversione
delValdese,mentreiltrasferimento dell’Oftalmico è stato differito al
2015 per volontà della Regione. E
ancora, per limitarsi ad alcuni
esempi, il censimento dell’amianL’ALLUNGO
«È un atto dovuto»
La minoranza puntava
a una breve proroga
to nel territorio di competenza o
l’operatività delle iniziative del
Piano sanitario per la rete ospedaliera. «La conferma dei direttori
generali intende favorire la continuità della gestione, necessaria ad
assicurare il proseguimento delle
azioni intraprese per la piena attuazione dei programmi operativi
2013-2015», dichiara Cavallera.
La polemica
Di diverso avviso la minoranza,
che non gradisce il permanere di
manager scelti da Cota in ruoli
apicali: specie nella prospettiva
del voto anticipato. «Essendo
stati i direttori generali nominati
non per competenza specifica
ma per appartenenza politica,
questo esito era scontato - polemizza Boeti, Pd -: la partecipazione alla marcia di Piazza Castello a sostegno di Cota, dopo la
sentenza del Tar, è stata premiata». Lapidaria Artesio, FdS: «La
giunta sfida la propria precarietà e manca due obiettivi: quello
della prudenza e quello della reale efficienza». Mentre per Monica Cerutti, Sel, «è un atto politico
che aumenta l’urgenza di tornare alle urne».
Assistenza
La giunta ha anche definito in 30
milioniilfabbisognodi risorse da
attribuire alle aziende sanitarie e agli enti gestori dei servizi socio-assistenziali a sostegno della domiciliarità: la delibera stanzia ulteriori 5 milioni che saranno assegnati ai
territori per riequilibrare l’offerta di queste prestazioni sul
territorio.
1
Una lettrice scrive:
2 «Sono una suora e per mo-
tivi pastorali, quasi ogni domenica mattina, mi trovo di passaggio davanti all’ospedale san
Giovanni Bosco. Domenica, 19
gennaio,appenaarrivataalparcheggio un signore si avvicina e
mi fa osservare che la mia auto
ha una gomma a terra. Ho cercato di mantenermi calma, ma
in realtà ero nel panico perché
sapevo benissimo che non sono
capace di cambiare la ruota. Ho
pensato subito di chiamare con
ilcellulareunamiaconsorelladi
comunità, una di quelle esperte
di tutto, sempre pronta a soccorrermi nelle mie difficoltà logistiche. Stavo presentandole
la situazione e cercavo con lei
una soluzione che sicuramente
mi avrebbe portato via tanto
tempo e sconvolto i miei piani
per quel giorno, quando un gentilissimo signore taxista del deposito vicino, di nome Doriano,
vedendomi in difficoltà , mi dice:«Suora, se vuole l’aiuto io a
Specchio dei tempi
1
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tura ed il successivo smantellamento erano costati 24.500 euro
non si sa come reperiti in qualche “piega di bilancio”. Per certe
scelte viene quindi da chiedersi:
cui prodest?».
LUCA VOLPE
Una lettrice scrive:
rivolgo alle persone di
tutteleetà.Daqualchesettimana
si aggirano per la città persone
(sono quasi sempre in coppia, uomo e donna) che fermano soprattutto anziani, mostrando un tesserino e dichiarano di dover venire in casa per controllare il regolare pagamento delle tasse. Ricordiamo tutti che nessuno ferma la gente per strada chiedendo
di venire a casa vostra per controllare i vostri pagamenti».
2 «Mi
cambiare la ruota!». Noi questo,
al Cottolengo, la chiamiamo
Provvidenza! «Grazie!» ho risposto e alla mia consorella ho subito
riferito che non occorreva il suo
intervento perché la Provvidenza mi era venuta incontro. Il bravotaxistasièinfilatoiguantoni,si
è messo in posizione di lavoro con
gli attrezzi e in breve tempo la
ruotadiscortaeramontata.Iomi
sentivo piena di riconoscenza e
gli ho detto che non sapevo come
ringraziarlo e come ricambiare,
allora lui mi ha detto queste belle
parole:«Suora, questa sera, nella
sua preghiera si ricordi anche di
pregare per la mia famiglia. In
quel momento l’ho visto bene negli occhi, li ricordo bene perché
erano belli, limpidi; gli occhi, si sa,
sono specchio dell’anima. Dicendo «la mia famiglia», quegli occhi
esprimevano tanto amore!
«Pregherò per la sua famiglia,
ed anche per lui».
SUOR F.B.
Un lettore scrive:
2 «Leggiamo
della grande
trasformazione: dal francobollo
al libretto d’assegni. Auspico che
tale trasformazione avvenga solo
quando il francobollo o la raccomandata la si potrà avere in tre
minuti, quando il pacco vi sarà
recapitato puntualmente, quando gli uffici funzioneranno in modo talmente fluido da non avere
bisogno di tabelloni numerati
con insopportabili bigliettini e cicalini spaccatimpani. Auspico,
insomma, che prima di trasformarsi in altro, le Poste Italiane
imparino ad essere un servizio
postale modello, efficiente ed
economicamente coerente. Tutto il resto è...».
JEAN D’ENTRÈVES
Un lettore scrive:
2 «Leggo che il Comune non
dispone di 35.000 euro per ripristinare il funzionamento della
fontana dedicata al Po, “gemella” di quella dedicata alla Dora
(funzionante) ed entrambe rappresentanti quell’insieme di monumenti che sono un simbolo
per la città.
«Sembra di risentire le stesse
scuse che erano state addotte
per lo spegnimento del Faro della Maddalena, un altro simbolo,
poi ripristinato e restaurato grazie all’intervento di un munifico
sponsor ma, tornando alla fontana, la cosa incredibile è che essa
dista circa cinquanta metri dal
sito individuato poco tempo fa
da un assessore per installare
uno “spazio bimbi”, la cui forni-
E.
[email protected]
via Lugaro 15, 10126 Torino
Forum lettere su
www.lastampa.it/specchio
www.facebook.com/specchiodeitempi
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