Intercultura, Goethe Institut, ANP
Seminario di formazione per docenti
“Accogliere gli altri: se conosco, capisco”
Secondo incontro
Esempi di attività didattiche per l’inserimento di alunni stranieri
Riflessioni sul lavoro dei gruppi
Introduzione
Il secondo giorno di lavoro ha coinciso con un giorno di sciopero della SNALS, quindi
c’era la preoccupazione di un minor numero di partecipanti. Infatti, il numero è stato di
37, una decina meno del primo incontro. Comunque tutti gli iscritti erano altamente
motivati e sono rimasti fino alla fine dei lavori.
Prima dei workshops sono state fatte due presentazioni delle relatrici provenienti
dall’Istituto Magistrale “Duca degli Abruzzi”, Treviso, un ex-magistrale con attualmente 5
indirizzi tutti liceali. La prima presentazione, della prof.ssa Adderley, che si occupa
dell’accoglienza degli studenti di Intercultura AFS dal 2001, era sulle attività didattiche da
fare con lo studente ospite di Intercultura. La seconda, della prof.ssa Schiavon, figura
strumentale per l’accoglienza degli alunni stranieri oltre a professoressa di italiano, latino,
storia e geografia, ha riguardato gli aspetti formali, burocratici ed amministrativi
dell’inserimento degli stranieri oltre ad esempi pratici di attività didattiche da fare in una
classe multiculturale.
Erano stati preparati workshops per quasi tutte le materie dei docenti iscritti al corso di
formazione. Ogni workshop consisteva in un compito preciso, quello di preparare una
lezione basandosi sul materiale consegnato. Non tutti i workshops preparati sono stati
effettuati. In alcuni casi era presente un solo docente per materia (tedesco e religione) che
ha preferito aderire ad un altro gruppo. In altri, i workshops erano stati preparati
soprattutto per attività didattiche di una scuola secondaria (es. matematica), mentre la
maggior parte degli iscritti proveniva da scuole media, elementari e d’infanzia.
I workshops effettuati
I workshops effettuati erano i seguenti: italiano e storia, lettere, inglese, e quello per la
scuola d’infanzia e primaria. Tutti i gruppi hanno lavorato in modo molto costruttivo,
rispettando i tempi e producendo buoni risultati.
11 dicembre 2009 - Liceo Classico T.Tasso – Roma
Bridget Adderley e Paola Schiavon - 20 dicembre 2009
2° Incontro: Workshop: esempi di attività didattich e per l’inserimento di alunni stranieri
Il workshop per la scuola d’infanzia e primaria
Il compito: preparare la lezione introduttiva alla “Carta dei Diritti del Bambino e
dell’Adolescente”, seguendo uno degli articoli della medesima come “realia” per
eventuale brainstorming o problem-solving.
Il materiale: “Libretto dei Diritti dei Bambini” dell’UNICEF, a fumetti.
Il risultato: scelto l’articolo 2 sull’uguaglianza di tutti i bambini nonostante le diversità, il
gruppo ha pensato ad una prima fase in cui l’insegnante doveva mostrare agli alunni un
cartoon sulla carta dei diritti dell’infanzia, portandoli a distinguere tra chi fa una cosa
perché deve e chi la fa perché vuole.
La seconda fase prevedeva invece una drammatizzazione sul modello: “facciamo finta che”,
in cui ogni alunno doveva scegliere e drammatizzare un personaggio del cartoon. Seguiva
una fase di problem-solving in cui il docente rivolgeva alla classe domande del tipo: “che
personaggio ti è piaciuto di più e perché?”, “chi vorresti essere e perché?”.
Si arrivava quindi a realizzare un cartellone a fumetti dal titolo “L’uguaglianza di tutti i
bambini”.
Il workshop di italiano e storia
Il compito era da scegliere fra i seguenti due:
1. Preparare la prelettura di un brano di Primo Levi tratto da “Se questo è un uomo”,
come avvio agli elementi narratologici-base.
2. Utilizzare il testo (eventualmente semplificandone una parte) come introduzione al
tema del genocidio ebraico.
Il materiale: il brano “Hurbinek, un bambino nell’orrore” di Primo Levi, tratto
dall’antologia “Sfogliare il Mondo” di Brunero, Collina ed altri, editore Paravia, con la
versione “Testi e storie per studenti non madrelingua”.
Il risultato: il gruppo ha scelto il secondo compito con il seguente risultato: si è
immaginato che la lezione fosse rivolta ad una 2° classe di un istituto tecnico, composta di
20 alunni con 5 stranieri di livello A2 in italiano L2. Si è dunque pensato di mostrar loro
l’immagine fornita dal testo in adozione per poi effettuare un brainstorming sul significato
della medesima, rispondendo alle seguenti domande:
di che cosa si tratta?
Qual è il significato delle parole “arbeit macht frei”?
In una seconda fase di lavoro gli alunni, divisi in gruppi, ognuno dei quali con uno
straniero e un tutor incaricato di seguirlo, dovevano svolgere individualmente alcuni
esercizi di comprensione per poi discuterli in classe al fine di una verifica collettiva.
La terza fase, infine, consisteva nel passare dal testo al contesto attraverso un percorso
storico dalla ghettizzazione degli ebrei nel medio-evo al genocidio del ‘900.
11 dicembre 2009 - Liceo Classico T.Tasso – Roma
Bridget Adderley e Paola Schiavon - 20 dicembre 2009
2° Incontro: Workshop: esempi di attività didattich e per l’inserimento di alunni stranieri
Il workshop di lettere
Il compito: preparare la prelettura del testo, elicitando le preconoscenza su poemi epici (o
simili) del paese d’origine dello studente straniero e indicando alcune parole-chiave
necessarie ad affrontare queste tipologie testuali, nella piena consapevolezza dell’alto
livello di difficoltà (anche per gli studenti italiani) proprio del poema epico.
Il materiale: da riga 345 a riga 375 dell’Odissea, l’episodio dei Ciclopi, tratto dall’antologia
“Sfogliare il Mondo” di Brunero, Collina ed altri, editore Paravia, con la versione “Testi e
storie per studenti non madrelingua”.
Il risultato: il gruppo ha proposto un iniziale brainstorming a partire da alcune parolechiave: epica, leggenda, mito, fiaba, avente lo scopo di arrivare al concetto di “storie”. Si
chiedeva a tutti gli studenti, anche a quelli stranieri, di raccontare una leggenda, una
tradizione popolare o una fiaba.
In una seconda fase, individuate le parole-chiave comuni, l’insegnante doveva segnarle
alla lavagna per arrivare ad alcune distinzioni fondamentali: storia-leggenda, ruoli
principali e ruoli secondari, eroe e mostro.
Il workshop di inglese
Il compito: utilizzate l’articolo sulla salute dei giovani inglesi per preparare un’unità
didattica, rendendo protagonista lo studente straniero e individuando le competenze
praticate.
Il materiale:
BRITAIN’S TRAGIC TEENAGERS
The emotional and physical health of British teenagers is among the worst in Europe, according to a Unicef
report. The report, using data from across the EU, ranks Britain 21st out of 25 for overall child wellbeing, says
The Sunday Times. Its authors identify a range of factors affecting British children, such as family
breakdown, drug and alcohol abuse and poor nutrition. The report cites a survey finding that only 60% of
British children regularly converse with their parents, while only 66% regularly sit down to eat with their
families – the lowest proportion in Europe. Britain’s 15-year-olds are also Europe’s fattest. Only about a
quarter eat fruit on a daily basis, while scarcely more than half eat breakfast before school. Equally alarming
is that 27% of 15-year-olds claim to have been drunk at least 20 times (the second most in Europe); 38% claim
to have used cannabis, and over a third to have had sex.
Il risultato: il gruppo ha immaginato di lavorare con una classe del livello di inglese A2.
Ha elaborato una serie di cinque attività, iniziando con quella di brainstorming sulla
parola “HEALTH” (SALUTE) scritta alla lavagna a mo’ di spidergram, per individuare le
parole che contribuivano alla idea di salute dei ragazzi, come, per esempio, “cibo”,
“ambiente pulito”, “sport” e così via.
In un secondo momento, il docente divideva la classe in gruppi, distribuendo gli alunni
stranieri nei gruppi stessi. Ogni gruppo doveva approfondire un elemento, es. “cibo” e
stilare un questionario con i concetti essenziali di questo elemento. Nel gruppo gli studenti
si facevano le domande l’un l’altro, anche con lo studente straniero.
11 dicembre 2009 - Liceo Classico T.Tasso – Roma
Bridget Adderley e Paola Schiavon - 20 dicembre 2009
2° Incontro: Workshop: esempi di attività didattich e per l’inserimento di alunni stranieri
La terza fase consisteva nella lettura del brano, selezionando e sottolineando le parolechiave ed i concetti-chiave.
Dopodiché tutta la classe discuteva insieme, confrontando i questionari prodotti nei
gruppi con la ricerca ufficiale proposta dall’insegnante. I loro parametri trovano riscontro?
Infine, si ipotizzava un’attività “follow-up” sugli stereotipi, facendo un’indagine su
diversi paesi: l’Italia, la Gran Bretagna e quelli degli studenti stranieri presenti in classe.
I workshops non effettuati
Geografia
Il compito: semplificare un testo proposto sul riscaldamento globale tratto dal libro di
Italiano L2 livello B1-B2: “Noi due” di Pasqualini Flammini, editore Zanichelli: “Il
riscaldamento globale”, elaborando esercizi di rinforzo lessicale tipo “close tests”.
L2
Il compito: partendo da un dialogo proposto dal libro “Noi due” di Pasqualini Flammini,
editore Zanichelli: “Surriscaldamento e cambiamenti climatici”, elaborare esercizi di
rinforzo morfo-sintattico, ad esempio sull’uso dell’imperativo e dei pronomi o utilizzare il
testo per individuare alcune parole-chiave e sintetizzarlo secondo le coordinate previste
dalla tipologia testuale.
RELIGIONE
Il compito: utilizzare l’articolo della convenzione dei diritti del bambino sulla libertà di
culto come punto di partenza per un’unità didattica sul tale tematica, all’interno di una
classe multiculturale con alunni appartenenti a Credo diversi.
TEDESCO
Il compito: utilizzare l’articolo proposto sul tema dei valori morali tra i giovani tedeschi,
per preparare un’unità didattica, rendendo protagonista lo studente straniero e
individuando le competenze praticate.
11 dicembre 2009 - Liceo Classico T.Tasso – Roma
Bridget Adderley e Paola Schiavon - 20 dicembre 2009
2° Incontro: Workshop: esempi di attività didattich e per l’inserimento di alunni stranieri
Scarica

2 Incontro - Riflessioni Adderley-Schiavon