POLITICHE PER LA COESIONE SOCIALE E CONTRO LA POVERTA’: ASSISTENZA E AMMORTIZZATORI SOCIALI NEL SISTEMA ITALIANO DI WELFARE STATE Materiali per il corso di Scienza delle Finanze Davide Tondani Dipartimento di Economia Sezione di Scienze Economiche Via J.F. Kennedy, 6 - Parma Tel. 0521-032459 e-mail: [email protected] Parma, Settembre 2001 I motivi della crisi del welfare • Anni ’70: fine degli alti tassi di crescita economica • Cambiamenti nella struttura produttiva (post-fordismo) • Mutamenti nella struttura familiare (emancipazione femminile nel mercato del lavoro) • Crescenti squilibri demografici • Aspettative crescenti nei confronti del welfare • Passaggio ad una dimensione economica sovranazionale POVERTA’, DISOCCUPAZIONE ED ESCLUSIONE SOCIALE La povertà •Particolare disuguaglianza aspetto •Identificazione “poveri”. dei della soggetti •La povertà non è un basso livello di benessere ma la causa di ciò •INADEGUATEZZA del anziché SCARSEZZA. •Insufficienza poverty line. del reddito concetto di Povertà assoluta… •Paniere (espresso in termini monetari) di beni e servizi essenziali per non cadere in stato di privazione. •Problema dell’inflazione •Y necessaria e suff. per eliminare la povertà, mentre la redistribuzione non garantisce questo risultato. …e relativa •Povertà valutata in base agli standard di vita della collettività. •Poverty line: reddito medio o mediano o multipli. •Concetto di sussistenza esposto ai giudizi di valore. •Y non suff. per eliminare la povertà se Y dei poveri < Y Misure della povertà •POVERTY GAP: distanza in termini monetari che separa il reddito del soggetto povero n-esimo (Y) dalla linea di povertà (Z): Gn = z – y n •INDICE DI DIFFUSIONE (headcount ratio): quota di pop. Il cui reddito è < z: D=q/N •INDICE DI INTENSITA’ (income gap ratio): distanza tra Y medio dei poveri e poverty line: I = Σ Gn / (qz) Dalla povertà all’esclusione sociale • Anni ’70: disoccupazione di massa in Europa. • Da una visione statica e solo economica ad una dinamica e multidimensionale. • Dalla dimensione collettiva della disgregazione sociale ad una individuale e famigliare. Isolamento ed esclusione • Isolamento: può essere volontario (es. sette in USA) o involontario. • Attenzione alla falsa volontarietà dell’isolamento! • Isolamento involontario: è l’ESCLUSIONE. • Ruolo del soggetto: attivo nell’isolamento; passivo nell’esclusione. Esclusione: gli elementi ricorrenti • RELATIVITA’: parametri di spazio e tempo. • DINAMISMO: comprensione del processo e dei fattori determinanti. • SVILUPPO TEMPORALE: assenza di prospettive e perduranza nel tempo. • MULTIDIMENSIONALITA’ • TERRITORIALITA’ • RELAZIONALITA’: povertà aspetti distributivi; esclusione aspetti relazionali. Mercato del lavoro, politiche sociali e credito • Mercato del lavoro. Disoccupazione di lunga durata; perdita di autostima; perdita di skills. Attenzione a facili proclami sulla flessibiltà • Politiche sociali. Means test e welfare to work; trappola della disoccupazione. • Credito. Accesso a mutui e prestiti; public utilities e privatizzazioni. La povertà relativa in Italia nel 2000 Povertà relativa in Italia (dati in migliaia di unità) 1999 2000 Famiglie povere 2.600 11,9% 2.707 12.3% Famiglie residenti 21.771 100% 21.967 100% Persone povere 7.508 13,1% 7..948 13.9% Persone residenti 57.145 100% 57.229 100% Intensità % della 22.9% 22.5% 1 povertà Povertà relativa per ripartizione geografica, (dati percentuali) NORD CENTRO SUD AREA 1999 2000 1999 2000 1999 2000 ANNO Famiglie povere 5 5,7 8,8 9,7 23,9 23,6 Persone povere 5 5,9 9,3 10,5 25,1 25,5 Intensità della 19,2 19,2 19,5 20,4 24,7 24,2 povertà (fam.) Fonte: ISTAT, "La povertà relativa in Italia nel 2000", Nota rapida del 31 luglio 2001. Povertà e tipologia familiare • Soggetti a rischio: anziani soli o in coppia, famiglie numerose e monogenitore, al Sud.