Unità Operativa di Senologia Unità Operativa Dipartimentale di Senologia Patologia della mammella Nessun altro tumore ha visto una così rapida progressione nella diagnosi e nella terapia. Oggi, la maggior parte dei tumori della mammella è guaribile, senza disfigurazioni Alcune Informazioni per le Nostre Pazienti Dr. Renato Andrich, Responsabile dell’Unità Operativa di Senologia Le neoplasie della mammella sono oggi quelle piu’ frequenti nella popolazione femminile. Tuttavia, la prevenzione e la diagnosi precoce possono permettere una terapia chirurgica e medica tale da garantire una reale guarigione della malattia. Nessun altro tumore solido ha visto una così rapida progressione nella diagnostica e nella terapia come il cancro della mammella negli ultimi due decenni. Oggi, la grande maggioranza delle donne con cancro della mammella può guarire dal proprio tumore con terapie accettabili ed evitando mutilazioni. Uno degli elementi essenziali di questa battaglia è la multidisciplinarietà, cioè la capacità di più figure professionali di lavorare insieme per affrontare le molteplici problematiche che oggi si presentano (chirurgo, oncologo, radioterapista, medico nucleare, chirurgo plastico). Ognuno di questi specialisti parlerà con lei della sua malattia e le proporrà la strategia terapeutica piu’ indicata per il suo caso. La chirurgia rimane l’approccio iniziale per la maggior parte delle pazienti, ma viene associata o meno ad altre terapie, come la chemioterapia, l’ormonoterapia o la radioterapia, da sole o in combinazione tra loro. 1 La Terapia Chirurgica: ancora essenziale per garantire un buon controllo locale UNITÀ OPERATIVA DI SENOLOGIA Esistono fondamentalmente due tipi di trattamento chirurgico. La chirurgia conservativa ( tumorectomia, quadrantectomia ): In questo caso il chirurgo rimuove il tumore con una piccola area di tessuto sano circostante per non lasciare alcuna cellula tumorale nella mammella residua. preparare la pelle ad accogliere la protesi definitiva che sarà posizionata dopo almeno 6 mesi. La scelta del tipo di trattamento chirurgico dipende dal tipo di tumore, dalla sua estensione, dalla localizzazione, dall’età della paziente e da alcuni fattori di rischio e soprattutto dai desideri della paziente, compatibilmente con l’entità della malattia; i chirurghi le spiegheranno in modo esaustivo il tipo di terapia chirurgica piu’ indicata e discuteranno con lei tutte le opzioni di scelta. Oppure la mastectomia. In questo caso il chirurgo rimuove l’intera mammella. In genere la mastectomia viene effettuata nel nostro Reparto con la ricostruzione immediata da parte del chirurgo plastico proprio per evitare le conseguenze Le tecniche di rimodellamento della psicologiche di trattamenti radicali. mammella permettono oggi di acquisire un buon risultato estetico ed una simmetria il La ricostruzione immediata puo’ essere più possibile soddisfacente. A volte per effettuata : raggiungere questi risultati si opta per una 1. con protesi: dopo la mastectomia il mastopessi controlaterale durante lo chirurgo plastico prepara una stesso intervento chirurgico tasca muscolare ( al di sotto del “Il tipo di terapia chirurgica dipende muscolo pettorale) sotto la quale da vari fattori. Non sempre un inserisce la protesi definitiva. trattamento più radicale vuol dire 2. con espansore: dopo l’intervento viene essere di fronte ad una malattia più posizionato un palloncino ripieno di grave, anzi, a volte, trattamenti più soluzione fisiologica che radicali vengono scelti proprio per periodicamente sarà gonfiato durante le garantire la massima guaribilità” visite ambulatoriali in modo da Circa il 75-80% delle donne operato per cancro della mammella presso il nostro reparto effettuano una quadrantectomia. Per il restante 20-25% delle donne che necessita una mastectomia, la ricostruzione immediata è sempre considerata ed iniziata una discussione con la nostra equipe di chirurghi plastici 2 UNITÀ OPERATIVA DI SENOLOGIA La sera prima dell’intervento viene effettuata una piccola iniezione non dolorosa a livello della cute della mammella con un ago da insulina. Ciò permette l’identificazione del primo linfonodo di drenaggio, il “linfonodo sentinella”, che viene rimosso durante l’intervento attraverso una piccola incisione ascellare, oppure attraverso la Il Linfonodo Sentinella Una rivoluzione nel trattamento chirurgico delle donne con cancro della mammella Lo studio dei linfonodi ascellari rappresenta una fase molto importante dell’inquadramento della sua malattia perché ci fornisce informazioni essenziali riguardo alla sua stadiazione, e quindi alla eventuale necessità di terapie successive. Fino a qualche anno tutte le donne affette da cancro della mammella venivano sottoposte di routine all’asportazione di tutti i linfonodi ascellari. Gli studi condotti negli ultimi anni hanno invece dimostrato che tale procedura è inutile oltre ad essere correlata all’insorgenza di alcune complicanze (linfedema, parestesie, dolore, etc..), per cui la rimozione dei linfonodi viene oggi effettuata solo in caso di positività del “linfonodo sentinella”, cioè del primo linfonodo che riceve linfa dalla mammella. Il linfonodo sentinella sarà sottoposto ad esame durante l’intervento dal nostro patologo : se risulterà indenne non procederemo ad asportare altri linfonodi, a meno che non siano particolarmente aumentati di volume. Nel post-operatorio il linfonodo sentinella verrà analizzato con molteplici sezioni e colorato con tecniche particolari che permettono l’identificazione persino di pochissime cellule tumorali. In caso di positività del linfonodo sentinella sarà necessaria la “ linfectomia ascellare”, cioè l’asportazione dei linfonodi del cavo ascellare per consentire un migliore controllo della malattia e per evitare che essa si ripresenti. In questo caso le posizioneremo un drenaggio al termine dell’intervento: esso ha lo scopo di raccogliere e convogliare verso l’esterno la linfa che continuerà a raggiungere l’ascella . 3 UNITÀ OPERATIVA DI SENOLOGIA La ricostruzione mammaria e l’oncoplastica In caso di mastectomia, proponiamo di routine la ricostruzione immediata. Inoltre, in oltre i due-terzi dei nostri casi negli ultimi anni abbiamo impiegato tecniche conservative di mastectomia con risparmio di cute, ovvero con risparmio del complesso areola-capezzolo, con un notevole miglioramento del risultato ricostruttivo. eventualmente la simmetrizzazione della mammella controlaterale. Se richiesto, si procede poi alla ricostruzione del complesso areola-capezzolo, eseguito in anestesia locale. Nel primo caso, il tempo chirurgico definitivo deve attendere l’espansione dei tessuti effettuata mediante iniezioni progressive di soluzione fisiologica tramite una valvola presente nella protesi La stabilizzazione dei tessuti espansi avviene generalmente dopo circa 3-4 mesi dal completamento dell’espansione o alla fine dell’eventuale trattamento adiuvante. A volte si adottano particolari tecniche chirurgiche per evitare cicatrici molto visibili, ovvero per simmetrizzare o contemporaneamente alzare una mammella trattata. Queste tecniche, definite ONCOPLASTICHE, sono offerte dalla nostra equipe in combinazione con i equipe di chirurghi plastici. Le protesi mammarie non aumentano il rischio di sviluppare un tumore o l’insorgenza di malattie autoimmuni come La ricostruzione può avvenire con l’uso di stato dimostrato da diversi studi. impianti mammari (espansori temporanei, espansori a permanenza, protesi), o tessuti In caso di ricostruzione con i propri tessuti, propri (lembi muscolo-cutanei, dermo-adiposi si può utilizzare un lembo TRAM (“Transverse o fascio-cutanei). Rectus Abdominis Muscolocutaneous Flap”) o DIEP: questo lembo, prelevato dalla regione La ricostruzione con l’utilizzo di impianti addominale (Figura a destra), ha il vantaggio mammari può avvenire in uno o più tempi. di permettere una ricostruzione senza l’uso di Il primo intervento prevede l’inserimento impianti mammari. Lo svantaggio risiede nella sottomuscolare di un espansore tissutale necessità di dover utilizzare una tecnica temporaneo, o di una protesi definitiva (Figura chirurgica più complessa con un decorso posta sinistra). operatorio più lungo. L’intervento viene eseguito in anestesia generale e prevede la sostituzione dell’espansore con una protesi definitiva costituita da un involucro riempito con gel di silicone o con soluzione fisiologica ed Spesso, si utlizzano ora sessioni postoperatorie di LIPOFILLING per migliorare il risultato estetico ricostruttivo dopo l’inserzione della protesi, mediante iniezioni di grasso prelevato dal proprio tessuto adiposo addominale, in anestesia locale. 4 UNITÀ DIPARTIMENTALE DI SENOLOGIA - PATOLOGIA DELLA MAMMELLA ALCUNI TELEFONI UTILI Unità Operativa di Senologia FAX Caposala di Chirurgia Oncologia Medica: Radioterapia Radiologia Senologica Relazioni con il Pubblico Ambulatorio Santa Maria Fisioterapia Psicologia Clinica Pre-ospedalizzazione Fisiatria CUP regionale 06/7705. 6832 06/7705. 5114 06/7705.2907 06/7705.5914 06/7705.5110 06/7705.5620 06/7705.5748 06/7705.4401 06/7705.4215 06/7705.5190 80.33.33 IL NOSTRO STAFF Renato Andrich Francesco Cavaliere Lucio Fortunato Massimo La Pinta Carla Forneris Elena Santini Guadagno Alessandra Ascarelli Helena Colavito Tatiana Ponzani Rita Santinelli Mariella Mauri Paola Scavina Ugo De Paula Raffaele Barbara Leopoldo Costarelli Domenico Castagna Adriana Antonaci Resp. Unità di Chirurgia Chirurgo Chirurgo Chirurgo Caposala di Chirurgia Resp. di Radiologia Caposala di Radiologia Radiologa Radiologa Radiologa Radiologa Primaria Oncologia Medica Oncologa Primario di Radioterapia Radioterapista Patologo Patologo Fisiatra I controlli postoperatori Ricordiamoci che il dolore non è necessario nel post operatorio ! Per le maggior parte delle ferite è sufficiente mantenerle asciutte, ed eventualmente cambiare la medicazione dopo qualche giorno se si nota qualche piccola secrezione. In caso di dolore eccessivo, rossore o gonfiore della ferita è necessario avvertire subito il chirurgo. La doccia si può fare dopo 5 giorni, mentre per il bagno è preferibile aspettare almeno una settimana. Nel caso sia stato posizionato un drenaggio ascellare, questo sarà mantenuto in sede qualche giorno dopo la dimissione. Gestirlo a casa è semplice. Il tubicino di drenaggio può essere messo sotto i vestiti o in un marsupio a vita senza che nessuno se ne accorga. Ogni giorno dovra’ svuotarlo e riversare il contenuto in un misurino e annotare la quantità su un diario che portera’ con sé ad ogni controllo In caso di ricostruzione immediata con protesi, gli antibiotici orali dovranno essere mantenuti fino alla rimozione del drenaggio. La controlleremo presso l’ambulatorio Santa Maria (Via S Giovanni in Laterano 155, II piano) periodicamente fino a quando non sarà possibile rimuoverlo, e cioè fino a quando la quantità non sarà inferiore a 50 cc nelle 24 ore. Anche con il drenaggio potra’ svolgere tutte le sue normali attività: non è doloroso e non è pericoloso. Sarà opportuno anzi che nonostante il drenaggio muova regolarmente il braccio e la spalla in modo da non assumere posizioni errate che potrebbero determinare la comparsa di dolore o impedirle successivamente i movimenti. 5 Suggerimenti, Cose da Fare e Cose da Evitare PRECAUZIONI PER EVITARE IL LINFEDEMA UNITÀ OPERATIVA DI SENOLOGIA Se sara’ sottoposta a linfectomia ascellare dovra’ avere qualche accortezza che la aiuterà a non sviluppare possibili complicanze dopo l’intervento anche a distanza di anni: •NON farsi misurare la pressione sul braccio operato. •NON fare iniezioni endovenose o prelievi di sangue sul braccio operato. PRIMA DEL RICOVERO Prima del ricovero sarà contattata dal centro di PREOSPEDALIZZAZIONE dell’ospedale situato presso l’ambulatorio S. Maria in Via S. Giovanni in Laterano 155 per eseguire tutte le indagini pre-operatorie necessarie ( analisi del sangue, Rx del torace, elettrocardiogramma con visita cardiologica e colloquio con l’anestesista). Su indicazione del chirurgo, durante il periodo di attesa, potrà essere contattata dal personale del reparto per eseguire ulteriori esami diagnostici: si tratta di esami preparatori all’intervento chirurgico e/o diagnostici per il suo problema senologico (ecografia mammaria, epatica, mammografia, risonanza magnetica mammaria, Tac, esami emato-chimici). •NON esporre il braccio vicino a fonti di calore troppo elevate come forni/fornelli in cucina. •PORTARE sempre guanti di gomma (larghi) Eventuali specifiche indicazioni le verranno fornite durante la telefonata di convocazione. durante i lavori domestici o il giardinaggio. 24-48 ore prima del ricovero è necessario effettuare •CERCARE di prevenire punture di zanzare un’accurata depilazione ascellare con ceretta. Se non fosse possibile la preghiamo di NON radersi con usando repellenti non spray (cerotto sulla lamette. spalla o sticker). COSA PORTARE IN OSPEDALE •PRESTARE CAUTELA con gli animali domestici ed in ogni caso occorre disinfettarsi accuratamente le mani. •NON fare la ceretta o usare un rasoio per depilarsi. Meglio il rasoio elettrico. •NON usare gioielli e orologi troppo stretti. •NON indossare reggiseni troppo stretti né sulle costole, né sulle spalle. La spallina del reggiseno deve essere larga. •NON cucire senza ditale. La preghiamo di portare con lei: - pigiama con apertura davanti - Un reggiseno sportivo, leggermente contenitivo, tipo allacciato davanti - mutandine di cotone - toilette personale - materiale per la cura e la custodia di eventuali protesi - terapie farmacologiche in corso (medicinali in confezione originale) - tutta la documentazione clinica e diagnostica (lettere di dimissione, precedenti cartelle cliniche, esami radiologici, esami etc…) - documentazione personale (documento d’identità, codice fiscale, libretto sanitario) Le ricordiamo che all’interno dell’ospedale non è assolutamente consentito fumare. •Se sono previsti interventi sull'arto operato (esempio tunnel carpale, verruche ecc.) occorre ricordare di aver subito uno IL GIORNO DELL’INTERVENTO svuotamento ascellare e che per tale ragione è Durante la giornata dell’intervento dovrà mantenere il consigliabile una profilassi antibiotica in digiuno anche per i liquidi e dovrà rimanere in reparto. Dovrà rimuovere eventuali protesi dentali mobili, previsione del nuovo intervento. Sforzi moderati e graduali con il braccio dal lato dell’intervento non sono contro-indicati, anzi favoriscono il recupero funzionale e diminuiscono il senso di dolore. In caso notasse un gonfiore o un arrossamento del braccio la preghiamo di contattarci immediatamente per iniziare una terapia antibiotica o un trattamento di linfodrenaggio GIOIELLI, il trucco dal viso, lo smalto dalle unghie. L’infermiere inoltre controllerà che Lei abbia provveduto alla depilazione delle ascelle e, qualora fosse necessario, ultimerà la tricotomia. Le verrà fatto indossare un camice . IL GIORNO DELLA DIMISSIONE Il giorno della dimissione potrà essere concordato insieme al chirurgo anticipatamente, tuttavia la decisione definitiva potrà essere presa la mattina stessa della dimissione. Le verranno dati un appuntamento per la medicazione successiva e alcune informazioni generali per i controlli post-operatori ed il follow-up. 6 Esercizi nel post-operatorio UNITA’ DIPARTIMENTALE DI SENOLOGIA ESERCIZIO 1 Usare come riscaldamento: Circonduzione delle spalle ESERCIZIO 2 Spazzolare i capelli in piedi davanti allo specchio ESERCIZIO 3 Sollevamento assistito dei gomiti ESERCIZIO 4 Salire il muro con il braccio operato ed il tronco dritto (Formichinaformichina) ESERCIZIO 5 Asciugarsi la schiena 7 Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel. Feugiat consequat Feugiat consequat Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel. Dovrò fare la chemioterapia? DOMANDE FREQUENTI Quasi tutte le donne che ricevono la diagnosi di tumore della mammella vivono nel terrore di dover fare chemioterapia. Attualmente, le nostre conoscenze ci portano ad essere sempre più precisi nelle indicazioni, ed a saper riconoscere quei tumori per i quali la chemioterapia può essere di beneficio. E’ importante sapere che oggi gli effetti collaterali sono molti mitigati rispetto al passato, e che esistono farmaci per diminuire la loro intensità. In ogni caso, la decisione di procedere alla chemioterapia è presa collagelmente presso il nostro Centro, e discussa approfonditamente con le pazienti per valutare i rischi ed i benefici del trattamento. Quasi sempre, i trattamenti chemioterapici vengono effettuati in regime di Day Hospital ogni 2 o 3 settimane. In una grande percentuale di casi la chemioterapia non è necessaria, e viene consigliata una ormonoterapia per via orale, generalmente ben tollerata, per la durata di 5 anni. La chemioterapia può anche far perdere i capelli. Ma la donna potrà essere seguita per adottare accorgimenti di bellezza. Comunque, dopo il trattamento, potrà essere piu’ bella di prima. DOMANDE FREQUENTI Dovrò fare la radioterapia? La radioterapia consiste nella somministrazione locale di radiazioni ad alta energia con l’intento di distruggere le eventuali cellule tumorali rimaste nella mammella senza arrecare danni ai tessuti sani. La radioterapia classica si effettua giornalmente in regime ambulatoriale, con una pausa per il week-end, per una durata di circa sei settimane. In alcuni casi la radioterapia può essere effettuata con un decorso più accelerato per una durata di circa tre settimane. La radioterapia viene impiegata in tutti i casi di conservazione mammaria per ridurre di 2/3 le recidive locali. Nel nostro Centro è disponibile, in casi selezionati, un Protocollo sperimentale di Radioterapia Parziale accelerata con Tomoterapia per trattare soltanto il quadrante di riferimento della mammella, della durata di sue settimane. La Radioterapia non è dolorosa e viene effettuata entro tre-sei mesi dalla chirurgia, ed in genere dopo il trattamento oncologico, se quest’ultimo è necessario. 8 Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel. Feugiat consequat Feugiat consequat Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel. UNITÀ OPERATIVA DI SENOLOGIA ESENZIONE DEL TICKET Dopo la diagnosi di tumore della mammella si ha diritto all’esenzione totale dal pagamento del ticket per farmaci, visite ed esami appropriati per la cure del tumore (Decreto del Ministero della Sanità 329/1999). La domanda di esenzione dal ticket deve essere presentata alla propria ASL allegando i seguenti documenti: - tessera sanitaria - codice fiscale - documentazione medicospecialistica che attesti la malattia La ASL rilascerà la tessera di esenzione personale recante il codice 048 identificativo della patologia di tumore I NOSTRI DIRITTI: alcune pratiche burocratiche p o s s o n o agevolare la p r e s e n t e condizione durante l’iter terapeutico e la riabilitazione PRESCRIZIONE GRATUITA DI PROTESI Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) fornisce gratuitamente protesi esterne in caso di mastectomia senza ricostruzione immediata come previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 332/119. La richiesta di prescrizione gratuita deve essere effettuata dal medico specialista del SSN. Per ottenere il dispositivo non è più necessaria la preventiva richiesta di invalidità civile a seguito del DL 321 GU 183/2001. La ASL dovrà espletare l’iter burocratico ed autorizzare la fornitura gratuita del dispositivo entro 20 giorni. In caso di smarrimento o rottura del dispositivo la ASL può autorizzare la fornitura di un nuovo dispositivo prima che sia trascorso il tempo minimo di rinnovo. AGEVOLAZIONI DIRETTE ALLA DONNA CHE LAVORA Per Ulteriori informazioni www.nonprofitonline.it/ openrss?did=4251035 www.europadonna-italia.it/ www.servizi.cgil.milano.it/ ARCHIVIO/ 2008/10/2008_0011_02_Patol ogieOncologiche_SKD002_M alattia+Comporto.pdf -Malattia e Comporto in caso di cicli ci terapie ricorrenti, o dimissioni protette, ovvero ricovero in day hospital - Congedo retribuito di 30 giorni all’anno per cure connesse alla patologia in caso di invalidità civile superiore al 50%. - Iter Accelerato per il riconoscimento dell’invalidità civile entro 15 giorni dalla data della domanda (legge 80/2006, art. 6). - Prestazioni economiche e non economiche (es. scelta della sede di lavoro vicino al domicilio e precedenza in caso di trasferimento) a seguito del riconoscimento dell’invalidità civile. - Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno tempo parziale nel settore privato. Quando la lavoratrice si ritrova in condizione di ricominciare a tempo pieno ha il diritto di chiedere che il suo rapporto di lavoro torni ad essere quello originale. - Svolgimento di una mansione compatibile con il proprio stato di salute (legge 68/1999). - Permessi e congedi lavorativi con il riconoscimento di grave handicap. - Congedo biennale retribuito per i genitori. - Congedo biennale non retribuito per i familiari, e permesso annuale di 3 giorni retribuiti in caso di grave infermità del coniuge o di un parente entro il 2° grado o del convivente. - Maggiorazione della contribuzione lavorativa di due mesi ogni anno effettivamente lavorato con invalidità civile superiore al 74%. - Amministratore di sostegno per persone sole e/o anziane. 9 Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel. Feugiat consequat Feugiat consequat Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel. UNITA’ DIPARTMENTALE DI SENOLOGIA I TUOI DIRITTI MENTRE SEI NOSTRA OSPITE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Il Diritto a conoscere il proprio stato di salute Il Diritto a capire le procedure diagnostiche Il Diritto a capire le alternative terapeutiche Il Diritto ad un trattamento compassionevole Il Diritto ad un trattamento senza dolore Il Diritto alla Riservatezza ed alla Privacy Il Diritto al trattamento a prescindere dal censo, dal ceto sociale e dal credo religioso Il Diritto alla qualità della Vita Il Diritto a conservare le proprie attività e la propria funzionalità 10. Il Diritto alla Speranza Noi ci impegniamo a darti un trattamento il più possibile completo, aggiornato, e compassionevole. Noi ci impegniamo ad essere i tuoi medici. Questo è ciò che facciamo, tutti i giorni. 10