Unità Operativa di Senologia
Unità Operativa
Dipartimentale di Senologia
Patologia della mammella
Nessun altro
tumore ha
visto una così
rapida
progressione
nella diagnosi
e nella terapia.
Oggi, la
maggior parte
dei tumori
della
mammella è
guaribile,
senza
disfigurazioni
Alcune Informazioni per le Nostre
Pazienti
Dr. Renato Andrich, Responsabile dell’Unità Operativa di Senologia
Le neoplasie della mammella sono oggi
quelle piu’ frequenti nella popolazione
femminile. Tuttavia, la prevenzione e la
diagnosi precoce possono permettere
una terapia chirurgica e medica tale da
garantire una reale guarigione della
malattia.
Nessun altro tumore solido ha visto una
così rapida progressione nella
diagnostica e nella terapia come il
cancro della mammella negli ultimi due
decenni. Oggi, la grande maggioranza
delle donne con cancro della mammella
può guarire dal proprio tumore con
terapie accettabili ed evitando
mutilazioni.
Uno degli elementi essenziali di questa
battaglia è la multidisciplinarietà, cioè la
capacità di più figure professionali di
lavorare insieme per affrontare le
molteplici problematiche che oggi si
presentano (chirurgo, oncologo,
radioterapista, medico nucleare, chirurgo
plastico). Ognuno di questi specialisti
parlerà con lei della sua malattia e le
proporrà la strategia terapeutica piu’
indicata per il suo caso.
La chirurgia rimane l’approccio iniziale
per la maggior parte delle pazienti, ma
viene associata o meno ad altre terapie,
come la chemioterapia, l’ormonoterapia
o la radioterapia, da sole o in
combinazione tra loro.
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La Terapia Chirurgica:
ancora essenziale per garantire un buon controllo locale
UNITÀ OPERATIVA DI SENOLOGIA
Esistono fondamentalmente due tipi di
trattamento chirurgico.
La chirurgia conservativa ( tumorectomia,
quadrantectomia ): In questo caso il
chirurgo rimuove il tumore con una piccola
area di tessuto sano circostante per non
lasciare alcuna cellula tumorale nella
mammella residua.
preparare la pelle ad accogliere la
protesi definitiva che sarà posizionata
dopo almeno 6 mesi.
La scelta del tipo di trattamento chirurgico
dipende dal tipo di tumore, dalla sua
estensione, dalla localizzazione, dall’età
della paziente e da alcuni fattori di rischio e
soprattutto dai desideri della paziente,
compatibilmente con l’entità della malattia;
i chirurghi le spiegheranno in modo
esaustivo il tipo di terapia chirurgica piu’
indicata e discuteranno con lei tutte le
opzioni di scelta.
Oppure la mastectomia. In questo caso il
chirurgo rimuove l’intera mammella. In
genere la mastectomia viene effettuata nel
nostro Reparto con la ricostruzione
immediata da parte del chirurgo plastico
proprio per evitare le conseguenze Le tecniche di rimodellamento della
psicologiche di trattamenti radicali.
mammella permettono oggi di acquisire un
buon risultato estetico ed una simmetria il
La ricostruzione immediata puo’ essere più possibile soddisfacente. A volte per
effettuata :
raggiungere questi risultati si opta per una
1. con protesi: dopo la mastectomia il mastopessi controlaterale durante lo
chirurgo plastico prepara una stesso intervento chirurgico
tasca muscolare ( al di sotto del
“Il tipo di terapia chirurgica dipende
muscolo pettorale) sotto la quale
da vari fattori. Non sempre un
inserisce la protesi definitiva.
trattamento più radicale vuol dire
2. con espansore: dopo l’intervento viene
essere di fronte ad una malattia più
posizionato un palloncino ripieno di
grave, anzi, a volte, trattamenti più
soluzione fisiologica che
radicali vengono scelti proprio per
periodicamente sarà gonfiato durante le
garantire la massima guaribilità”
visite ambulatoriali in modo da
Circa il 75-80%
delle donne
operato per
cancro della
mammella presso
il nostro reparto
effettuano una
quadrantectomia.
Per il restante
20-25% delle
donne che
necessita una
mastectomia, la
ricostruzione
immediata è
sempre
considerata ed
iniziata una
discussione con
la nostra equipe
di chirurghi
plastici
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UNITÀ OPERATIVA DI SENOLOGIA
La sera
prima dell’intervento viene
effettuata una piccola iniezione non
dolorosa a livello della cute della
mammella con un ago da insulina.
Ciò permette l’identificazione del primo
linfonodo di drenaggio, il “linfonodo
sentinella”, che viene rimosso durante
l’intervento attraverso una piccola
incisione ascellare, oppure attraverso la
Il Linfonodo Sentinella
Una rivoluzione nel trattamento chirurgico delle donne con cancro della mammella
Lo studio dei linfonodi ascellari rappresenta
una fase molto importante
dell’inquadramento della sua malattia
perché ci fornisce informazioni essenziali
riguardo alla sua stadiazione, e quindi alla
eventuale necessità di terapie successive.
Fino a qualche anno tutte le donne affette
da cancro della mammella venivano
sottoposte di routine all’asportazione di tutti
i linfonodi ascellari.
Gli studi condotti negli ultimi anni hanno
invece dimostrato che tale procedura è
inutile oltre ad essere correlata
all’insorgenza di alcune complicanze
(linfedema, parestesie, dolore, etc..), per
cui la rimozione dei linfonodi viene oggi
effettuata solo in caso di positività del
“linfonodo sentinella”, cioè del primo
linfonodo che riceve linfa dalla mammella.
Il linfonodo sentinella sarà sottoposto ad
esame durante l’intervento dal nostro
patologo : se risulterà indenne non
procederemo ad asportare altri linfonodi, a
meno che non siano particolarmente
aumentati di volume.
Nel post-operatorio il linfonodo sentinella
verrà analizzato con molteplici sezioni e
colorato con tecniche particolari che
permettono l’identificazione persino di
pochissime cellule tumorali.
In caso di positività del linfonodo sentinella
sarà necessaria la “ linfectomia ascellare”,
cioè l’asportazione dei linfonodi del cavo
ascellare per consentire un migliore
controllo della malattia e per evitare che
essa si ripresenti.
In questo caso le posizioneremo un
drenaggio al termine dell’intervento: esso
ha lo scopo di raccogliere e convogliare
verso l’esterno la linfa che continuerà a
raggiungere l’ascella .
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UNITÀ OPERATIVA DI SENOLOGIA
La ricostruzione mammaria e l’oncoplastica
In caso di mastectomia, proponiamo di routine
la ricostruzione immediata.
Inoltre, in oltre i due-terzi dei nostri casi negli
ultimi anni abbiamo impiegato tecniche
conservative di mastectomia con risparmio
di cute, ovvero con risparmio del complesso
areola-capezzolo, con un notevole
miglioramento del risultato ricostruttivo.
eventualmente la simmetrizzazione della
mammella controlaterale. Se richiesto, si
procede poi alla ricostruzione del complesso
areola-capezzolo, eseguito in anestesia
locale.
Nel primo caso, il tempo chirurgico definitivo
deve attendere l’espansione dei tessuti
effettuata mediante iniezioni progressive di
soluzione fisiologica tramite una valvola
presente nella protesi
La stabilizzazione dei tessuti espansi avviene
generalmente dopo circa 3-4 mesi dal
completamento dell’espansione o alla fine
dell’eventuale trattamento adiuvante.
A volte si adottano particolari tecniche
chirurgiche per evitare cicatrici molto visibili,
ovvero per simmetrizzare o
contemporaneamente alzare una mammella
trattata. Queste tecniche, definite
ONCOPLASTICHE, sono offerte dalla nostra
equipe in combinazione con i equipe di
chirurghi plastici.
Le protesi mammarie non aumentano il
rischio di sviluppare un tumore o
l’insorgenza di malattie autoimmuni come
La ricostruzione può avvenire con l’uso di stato dimostrato da diversi studi.
impianti mammari (espansori temporanei,
espansori a permanenza, protesi), o tessuti In caso di ricostruzione con i propri tessuti,
propri (lembi muscolo-cutanei, dermo-adiposi si può utilizzare un lembo TRAM (“Transverse
o fascio-cutanei).
Rectus Abdominis Muscolocutaneous Flap”) o
DIEP: questo lembo, prelevato dalla regione
La ricostruzione con l’utilizzo di impianti addominale (Figura a destra), ha il vantaggio
mammari può avvenire in uno o più tempi.
di permettere una ricostruzione senza l’uso di
Il primo intervento prevede l’inserimento impianti mammari. Lo svantaggio risiede nella
sottomuscolare di un espansore tissutale necessità di dover utilizzare una tecnica
temporaneo, o di una protesi definitiva (Figura chirurgica più complessa con un decorso posta sinistra).
operatorio più lungo.
L’intervento viene eseguito in anestesia
generale e prevede la sostituzione
dell’espansore con una protesi definitiva
costituita da un involucro riempito con gel di
silicone o con soluzione fisiologica ed
Spesso, si utlizzano ora sessioni postoperatorie di LIPOFILLING per migliorare il
risultato estetico ricostruttivo dopo l’inserzione
della protesi, mediante iniezioni di grasso
prelevato dal proprio tessuto adiposo
addominale, in anestesia locale.
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UNITÀ DIPARTIMENTALE DI SENOLOGIA - PATOLOGIA DELLA MAMMELLA
ALCUNI TELEFONI UTILI
Unità Operativa di Senologia
FAX
Caposala di Chirurgia
Oncologia Medica:
Radioterapia
Radiologia Senologica
Relazioni con il Pubblico
Ambulatorio Santa Maria
Fisioterapia
Psicologia Clinica
Pre-ospedalizzazione
Fisiatria
CUP regionale
06/7705. 6832
06/7705. 5114
06/7705.2907
06/7705.5914
06/7705.5110
06/7705.5620
06/7705.5748
06/7705.4401
06/7705.4215
06/7705.5190
80.33.33
IL NOSTRO STAFF
Renato Andrich
Francesco Cavaliere
Lucio Fortunato
Massimo La Pinta
Carla Forneris
Elena Santini
Guadagno
Alessandra Ascarelli
Helena Colavito
Tatiana Ponzani
Rita Santinelli
Mariella Mauri
Paola Scavina
Ugo De Paula
Raffaele Barbara
Leopoldo Costarelli
Domenico Castagna
Adriana Antonaci
Resp. Unità di Chirurgia
Chirurgo
Chirurgo
Chirurgo
Caposala di Chirurgia
Resp. di Radiologia
Caposala di Radiologia
Radiologa
Radiologa
Radiologa
Radiologa
Primaria Oncologia Medica
Oncologa
Primario di Radioterapia
Radioterapista
Patologo
Patologo
Fisiatra
I controlli postoperatori
Ricordiamoci che il dolore non è necessario
nel post operatorio !
Per le maggior parte delle ferite è
sufficiente mantenerle asciutte, ed
eventualmente cambiare la medicazione
dopo qualche giorno se si nota qualche
piccola secrezione. In caso di dolore
eccessivo, rossore o gonfiore della ferita è
necessario avvertire subito il chirurgo.
La doccia si può fare dopo 5 giorni, mentre
per il bagno è preferibile aspettare almeno
una settimana.
Nel caso sia stato posizionato un drenaggio
ascellare, questo sarà mantenuto in sede
qualche giorno dopo la dimissione. Gestirlo
a casa è semplice. Il tubicino di drenaggio
può essere messo sotto i vestiti o in un
marsupio a vita senza che nessuno se ne
accorga.
Ogni giorno dovra’ svuotarlo e riversare il
contenuto in un misurino e annotare la
quantità su un diario che portera’ con sé ad
ogni controllo
In caso di ricostruzione immediata con
protesi, gli antibiotici orali dovranno essere
mantenuti fino alla rimozione del
drenaggio.
La controlleremo presso l’ambulatorio
Santa Maria (Via S Giovanni in Laterano
155, II piano) periodicamente fino a
quando non sarà possibile rimuoverlo, e
cioè fino a quando la quantità non sarà
inferiore a 50 cc nelle 24 ore.
Anche con il drenaggio potra’ svolgere
tutte le sue normali attività: non è doloroso
e non è pericoloso.
Sarà opportuno anzi che nonostante il
drenaggio muova regolarmente il braccio e
la spalla in modo da non assumere
posizioni errate che potrebbero
determinare la comparsa di dolore o
impedirle successivamente i movimenti.
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Suggerimenti, Cose da Fare e Cose
da Evitare
PRECAUZIONI PER EVITARE IL
LINFEDEMA
UNITÀ OPERATIVA DI SENOLOGIA
Se sara’ sottoposta a linfectomia ascellare
dovra’ avere qualche accortezza che la aiuterà
a non sviluppare possibili complicanze dopo
l’intervento anche a distanza di anni:
•NON farsi misurare la pressione sul braccio
operato.
•NON fare iniezioni endovenose o prelievi di
sangue sul braccio operato.
PRIMA DEL RICOVERO
Prima del ricovero sarà contattata dal centro di PREOSPEDALIZZAZIONE
dell’ospedale situato presso
l’ambulatorio S. Maria in Via S. Giovanni in Laterano
155 per eseguire tutte le indagini pre-operatorie
necessarie ( analisi del sangue, Rx del torace,
elettrocardiogramma con visita cardiologica e colloquio
con l’anestesista).
Su indicazione del chirurgo, durante il periodo di attesa,
potrà essere contattata dal personale del reparto per
eseguire ulteriori esami diagnostici: si tratta di esami
preparatori all’intervento chirurgico e/o diagnostici per il
suo problema senologico (ecografia mammaria, epatica,
mammografia, risonanza magnetica mammaria, Tac,
esami emato-chimici).
•NON esporre il braccio vicino a fonti di calore
troppo elevate come forni/fornelli in cucina.
•PORTARE sempre guanti di gomma (larghi) Eventuali specifiche indicazioni le verranno fornite
durante la telefonata di convocazione.
durante i lavori domestici o il giardinaggio.
24-48 ore prima del ricovero è necessario effettuare
•CERCARE di prevenire punture di zanzare un’accurata depilazione ascellare con ceretta. Se non
fosse possibile la preghiamo di NON radersi con
usando repellenti non spray (cerotto sulla lamette.
spalla o sticker).
COSA PORTARE IN OSPEDALE
•PRESTARE CAUTELA con gli animali
domestici ed in ogni caso occorre disinfettarsi
accuratamente le mani.
•NON fare la ceretta o usare un rasoio per
depilarsi. Meglio il rasoio elettrico.
•NON usare gioielli e orologi troppo stretti.
•NON indossare reggiseni troppo stretti né
sulle costole, né sulle spalle. La spallina del
reggiseno deve essere larga.
•NON cucire senza ditale.
La preghiamo di portare con lei:
- pigiama con apertura davanti
- Un reggiseno sportivo, leggermente contenitivo, tipo
allacciato davanti
- mutandine di cotone
- toilette personale
- materiale per la cura e la custodia di eventuali protesi
- terapie farmacologiche in corso (medicinali in
confezione originale)
- tutta la documentazione clinica e diagnostica (lettere di
dimissione, precedenti cartelle cliniche, esami
radiologici, esami etc…)
- documentazione personale (documento d’identità,
codice fiscale, libretto sanitario)
Le ricordiamo che all’interno dell’ospedale non è
assolutamente consentito fumare.
•Se sono previsti interventi sull'arto operato
(esempio tunnel carpale, verruche ecc.)
occorre ricordare di aver subito uno
IL GIORNO DELL’INTERVENTO
svuotamento ascellare e che per tale ragione è Durante la giornata dell’intervento dovrà mantenere il
consigliabile una profilassi antibiotica in digiuno anche per i liquidi e dovrà rimanere in reparto.
Dovrà rimuovere eventuali protesi dentali mobili,
previsione del nuovo intervento.
Sforzi moderati e graduali con il braccio dal
lato dell’intervento non sono contro-indicati,
anzi favoriscono il recupero funzionale e
diminuiscono il senso di dolore.
In caso notasse un gonfiore o un
arrossamento del braccio la preghiamo di
contattarci immediatamente per iniziare una
terapia antibiotica o un trattamento di
linfodrenaggio
GIOIELLI, il trucco dal viso, lo smalto dalle unghie.
L’infermiere inoltre controllerà che Lei abbia provveduto
alla depilazione delle ascelle e, qualora fosse
necessario, ultimerà la tricotomia. Le verrà fatto
indossare un camice .
IL GIORNO DELLA DIMISSIONE
Il giorno della dimissione potrà essere concordato
insieme al chirurgo anticipatamente, tuttavia la
decisione definitiva potrà essere presa la mattina stessa
della dimissione.
Le verranno dati un appuntamento per la medicazione
successiva e alcune informazioni generali per i controlli
post-operatori ed il follow-up.
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Esercizi nel post-operatorio
UNITA’ DIPARTIMENTALE DI SENOLOGIA
ESERCIZIO 1
Usare come
riscaldamento:
Circonduzione
delle spalle
ESERCIZIO 2
Spazzolare i capelli
in piedi davanti allo
specchio
ESERCIZIO 3
Sollevamento
assistito dei gomiti
ESERCIZIO 4
Salire il muro con il
braccio operato ed
il tronco dritto
(Formichinaformichina)
ESERCIZIO 5
Asciugarsi la
schiena
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Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel.
Feugiat consequat Feugiat consequat
Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel.
Dovrò fare la chemioterapia?
DOMANDE FREQUENTI
Quasi tutte le donne che ricevono la diagnosi di
tumore della mammella vivono nel terrore di
dover fare chemioterapia.
Attualmente, le nostre conoscenze ci portano
ad essere sempre più precisi nelle indicazioni,
ed a saper riconoscere quei tumori per i quali la
chemioterapia può essere di beneficio.
E’ importante sapere che oggi gli effetti
collaterali sono molti mitigati rispetto al passato,
e che esistono farmaci per diminuire la loro
intensità.
In ogni caso, la decisione di procedere alla
chemioterapia è presa collagelmente presso il
nostro Centro, e discussa approfonditamente
con le pazienti per valutare i rischi ed i benefici
del trattamento.
Quasi sempre, i trattamenti chemioterapici
vengono effettuati in regime di Day Hospital
ogni 2 o 3 settimane.
In una grande percentuale di casi la
chemioterapia non è necessaria, e viene
consigliata una ormonoterapia per via orale,
generalmente ben tollerata, per la durata di 5
anni.
La chemioterapia può anche far perdere i
capelli.
Ma la donna potrà essere seguita per
adottare accorgimenti di bellezza.
Comunque, dopo il trattamento, potrà
essere piu’ bella di prima.
DOMANDE FREQUENTI
Dovrò fare la radioterapia?
La radioterapia consiste nella somministrazione
locale di radiazioni ad alta energia con l’intento
di distruggere le eventuali cellule tumorali
rimaste nella mammella senza arrecare danni ai
tessuti sani.
La radioterapia classica si effettua giornalmente
in regime ambulatoriale, con una pausa per il
week-end, per una durata di circa sei settimane.
In alcuni casi la radioterapia può essere
effettuata con un decorso più accelerato per
una durata di circa tre settimane.
La radioterapia viene impiegata in tutti i casi di
conservazione mammaria per ridurre di 2/3 le
recidive locali.
Nel nostro Centro è disponibile, in casi
selezionati, un Protocollo sperimentale di
Radioterapia Parziale accelerata con
Tomoterapia per trattare soltanto il quadrante di
riferimento della mammella, della durata di sue
settimane.
La Radioterapia non è dolorosa e viene
effettuata entro tre-sei mesi dalla chirurgia,
ed in genere dopo il trattamento oncologico,
se quest’ultimo è necessario.
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Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel.
Feugiat consequat Feugiat consequat
Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel.
UNITÀ OPERATIVA DI SENOLOGIA
ESENZIONE DEL
TICKET
Dopo la diagnosi di tumore
della mammella si ha diritto
all’esenzione totale dal
pagamento del ticket per
farmaci, visite ed esami
appropriati per la cure del
tumore (Decreto del Ministero
della Sanità 329/1999).
La domanda di esenzione
dal ticket deve essere
presentata alla propria ASL
allegando i seguenti
documenti:
- tessera sanitaria
- codice fiscale
- documentazione medicospecialistica che attesti la
malattia
La ASL rilascerà la tessera
di esenzione personale recante
il codice 048 identificativo della
patologia di tumore
I NOSTRI
DIRITTI:
alcune pratiche
burocratiche
p o s s o n o
agevolare la
p r e s e n t e
condizione
durante l’iter
terapeutico e
la riabilitazione
PRESCRIZIONE
GRATUITA DI PROTESI
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN)
fornisce gratuitamente protesi esterne
in caso di mastectomia senza
ricostruzione immediata come
previsto dal Decreto del Ministero
della Sanità 332/119. La richiesta di
prescrizione gratuita deve essere
effettuata dal medico specialista del
SSN. Per ottenere il dispositivo non è
più necessaria la preventiva richiesta
di invalidità civile a seguito del DL 321
GU 183/2001. La ASL dovrà espletare
l’iter burocratico ed autorizzare la
fornitura gratuita del dispositivo entro
20 giorni. In caso di smarrimento o
rottura del dispositivo la ASL può
autorizzare la fornitura di un nuovo
dispositivo prima che sia trascorso il
tempo minimo di rinnovo.
AGEVOLAZIONI
DIRETTE ALLA
DONNA CHE LAVORA
Per Ulteriori informazioni
www.nonprofitonline.it/
openrss?did=4251035
www.europadonna-italia.it/
www.servizi.cgil.milano.it/
ARCHIVIO/
2008/10/2008_0011_02_Patol
ogieOncologiche_SKD002_M
alattia+Comporto.pdf
-Malattia e Comporto in caso di
cicli ci terapie ricorrenti, o dimissioni
protette, ovvero ricovero in day
hospital
- Congedo retribuito di 30 giorni
all’anno per cure connesse alla
patologia in caso di invalidità civile
superiore al 50%.
- Iter Accelerato per il
riconoscimento dell’invalidità civile
entro 15 giorni dalla data della
domanda (legge 80/2006, art. 6).
- Prestazioni economiche e non
economiche (es. scelta della sede di
lavoro vicino al domicilio e
precedenza in caso di trasferimento)
a seguito del riconoscimento
dell’invalidità civile.
- Trasformazione del rapporto di
lavoro da tempo pieno tempo
parziale nel settore privato. Quando
la lavoratrice si ritrova in condizione
di ricominciare a tempo pieno ha il
diritto di chiedere che il suo rapporto
di lavoro torni ad essere quello
originale.
- Svolgimento di una mansione
compatibile con il proprio stato di
salute (legge 68/1999).
- Permessi e congedi lavorativi
con il riconoscimento di grave
handicap.
- Congedo biennale retribuito per
i genitori.
- Congedo biennale non retribuito
per i familiari, e permesso annuale
di 3 giorni retribuiti in caso di grave
infermità del coniuge o di un parente
entro il 2° grado o del convivente.
- Maggiorazione della
contribuzione lavorativa di due mesi
ogni anno effettivamente lavorato
con invalidità civile superiore al
74%.
- Amministratore di sostegno per
persone sole e/o anziane.
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Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel.
Feugiat consequat Feugiat consequat
Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel.
UNITA’ DIPARTMENTALE DI SENOLOGIA
I TUOI DIRITTI MENTRE
SEI NOSTRA OSPITE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Il Diritto a conoscere il proprio stato di
salute
Il Diritto a capire le procedure diagnostiche
Il Diritto a capire le alternative terapeutiche
Il Diritto ad un trattamento
compassionevole
Il Diritto ad un trattamento senza dolore
Il Diritto alla Riservatezza ed alla Privacy
Il Diritto al trattamento a prescindere dal
censo, dal ceto sociale e dal credo religioso
Il Diritto alla qualità della Vita
Il Diritto a conservare le proprie attività
e la propria funzionalità
10. Il Diritto alla Speranza
Noi ci impegniamo a darti un trattamento il più
possibile completo, aggiornato, e
compassionevole.
Noi ci impegniamo ad essere i tuoi medici.
Questo è ciò che facciamo, tutti i giorni.
10
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brochure per pazienti