Cancro della mammella e Centri di Senologia
a cura di Silvio De Flora, Coordinatore Gruppo di lavoro SItI su Prevenzione dei tumori e screening
Il cancro della mammella è il primo tumore per morbosità e mortalità nella donna, rappresentando il
29% di tutte le nuove diagnosi tumorali. In Italia, nel 2012, vi sono stati 46.000 nuovi casi e 13.000
decessi. Dopo essere aumentata dal 1986 al 2000, l’incidenza si è stabilizzata, mentre la mortalità
ha mostrato una continua tendenza alla diminuzione grazie ai progressi nella terapia ed
all’attuazione dei programmi di screening. Nella Seduta del 18 dicembre 2014 la Conferenza
Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano ha
approvato il documento riguardante le “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed
assistenziali
della
Rete
dei
Centri
di
Senologia”
(http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_045785_ODG%20CSR%2018%20DICEMBRE%202
014.pdf). L’istituzione di Strutture di Senologia, nell’ambito delle reti oncologiche, mira a
individuare una funzione di coordinamento per integrare i diversi servizi che concorrono alla
realizzazione della rete, come programma di screening, servizi clinico-diagnostici, medici di
medicina generale, ecc. I Centri di Senologia dovranno occuparsi anche della raccolta dei dati,
svolgere un’attività formativa e coordinare attività di ricerca, specie nel campo della ricerca
traslazionale. Non si può fare a meno di rilevare che l’intero documento non cita i Dipartimenti di
Prevenzione, i quali invece per la loro esperienza negli interventi sanitari preventivi di popolazione
devono gestire i centri screening e rappresentare un interlocutore fondamentale nei percorsi di
diagnosi precoce delle forme neoplastiche.
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