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SCHEDA PROGETTO OCCUPAZIONE E FORMAZIONE
PROVINCIA DI CAGLIARI (27/02/2015)
1. Sistema dei servizi
Settore di
intervento
X 2.
3.
×
x 4.
x 5.
x
6.
x
x 7.
8.x
x
Occupazione e formazione
Scuola e Istruzione
Casa/Alloggio
Salute
Integrazione sociale, culturale e religiosa
Famiglia, Donne e Minori
Diritti di cittadinanza
Area nord
Area centro
Area territoriale
Area sud
Intero territorio regionale
Attori da
coinvolgere
Nome del
progetto
Target di
riferimento
Finalità
Obiettivi
(generale e
specifici)
Ministero esteri (ambasciate, consolati), singoli stati esteri
(accordi bilaterali), Università, Regione Sardegna,
Rete Immigrazione (CSL, sindacati, ass. datoriali)
Il mio titolo VALE
Cittadini stranieri regolarmente soggiornanti
Garantire ai cittadini immigrati parità di condizioni di accesso al
lavoro tramite il riconoscimento/accertamento dei titoli di studio
conseguiti all’estero.
Obiettivo generale:
Facilitare l'inserimento lavorativo degli immigrati attraverso il
riconoscimento dei titoli di studio e delle competenze
professionali
Obiettivi specifici:
Incrementare il numero titoli di studio riconosciuti/accertati
Incrementare il numero percorsi professionali certificati/validati
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Incrementare il numero di pratiche avviate
Incrementare il numero di consulenze attivate
Azioni:
1. Attivazione – presso le Università di Cagliari e Sassari - di
Punti di accesso disbrigo pratiche e di orientamento che
aiutino l’immigrato anche a completare il percorso di studi
iniziato all’estero, previa formazione operatori;
Attività
2. Sperimentazione della durata di due anni della concessione di
Voucher per l'abbattimento delle spese per traduzioni, diritti
di segreteria e di viaggio;
3. Accertamento del titolo di studio conseguito all’estero
(certificazione regionale di possesso del titolo di studio
estero, in collaborazione con l’Università);
4. Certificazione/validazione
competenze
formative/professionali maturate nei paesi di origine (verifica
se rientrano nel sistema che si sta realizzando in Regione,
affiancamento mediatore).
Fattibilità
Fondi
Modalità di
funzionamento
della Rete
Fattibilità economica: stanziamento regionale a valere sulla
programmazione Fse 2014-2020.
I punti di accesso verranno attivati presso le 2 Università sarde. Il
personale delle università sarà affiancato da mediatori culturali
(tali risorse sono già presenti nelle istituzioni)
Fse-Ras
Protocollo di intesa
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SCHEDA PROGETTO OCCUPAZIONE E FORMAZIONE
PROVINCIA DI CAGLIARI (27/02/2015)
1. Sistema dei servizi
x
2. Occupazione e formazione
3. Scuola e Istruzione
Settore di
intervento
4. Casa/Alloggio
5. Salute
6. Integrazione sociale, culturale e religiosa
7. Famiglia, Donne e Minori
8. Diritti di cittadinanza
Area nord
Area centro
Area territoriale
Area sud
Intero territorio regionale
Attori da
coinvolgere
Nome del
progetto
Target di
riferimento
Finalità
Associazioni imprenditoriali, Centri per l’impiego, Associazioni
degli immigrati, Assessorato Regionale del Lavoro e Formazione
Professionale
D.I.V.I. - Diversità dell’Immigrazione Valorizza l’Impresa
Imprese
L’integrazione lavorativa delle/degli immigrate/i deve essere
intesa non solo come accesso e permanenza stabile nel mercato
del lavoro, ma anche e soprattutto come la presenza di
condizioni di pari opportunità e di parità di trattamento.
In Sardegna, così come nel resto d’Italia, si registra un
consistente ritardo culturale rispetto alle altre realtà europee
nel riconoscimento di pari opportunità per tutti/e lavoratori/trici
portatori di differenze, quali etniche/culturali, di genere, di
orientamento sessuale etc.
Il mercato in continua evoluzione e il crescente carattere
multiculturale della società costringono a riflettere sulla
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necessità per le imprese, a prescindere dalla loro dimensione, a
tali differenze cogliendone le opportunità e i vantaggi
competitivi che ne derivano.
Il diversity management deve tendere alla creazione di un
ambiente di lavoro positivo e inclusivo in cui le specificità di
natura culturale e professionale siano valorizzate, anche in
un’ottica di accrescimento del successo e della competitività
aziendale.
La diffusione e l’adozione del diversity management all’interno
delle organizzazioni aziendali significa una profonda rivoluzione
culturale e manageriale: si passerebbe dalla attuale tutela nei
confronti della componente considerata “differente” (soggetti
appartenenti a diverse etnie e provenienze culturali) e quindi più
debole al futuro riconoscimento di una “diversità diffusa”, la
cui valorizzazione potrebbe portare ad un generale
miglioramento del contesto organizzativo e della capacità di
innovazione imprenditoriale e sociale.
Obiettivo generale:
Favorire l’inserimento lavorativo delle/degli immigrate/ti
attraverso l’adozione della pratica del diversity management
all’interno delle imprese.
Obiettivi specifici:
Obiettivi
(generale e
specifici)
1. Individuare/Conoscere i fabbisogni professionali delle imprese
2. Individuare/Conoscere i fabbisogni formativi delle imprese
(imprenditrici/imprenditori e loro collaboratrici/tori) in
materia di risorse umane e di innovazione, con particolare
riferimenti al diversity management
3. Promuovere il diversity management come approccio che
coglie le opportunità di crescita competitiva aziendale
derivanti dalle differenze etniche e culturali presenti le
imprese
4. Promuovere modelli di comportamento imprenditoriali e
aziendali ispirati da principi di responsabilità sociale
5. Semplificare il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti
all’estero e l’accertamento della professionalità delle/dei
migranti
6. Migliorare il clima organizzativo aziendale e il benessere delle
lavoratrici/dei lavoratori migranti
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7. Migliorare l’immagine delle imprese coinvolte
8. Valorizzare le competenze e le professionalità delle/dei
lavoratrici/lavoratori migranti
9. Rafforzare la rete che favorisce l’incontro e la domanda di
lavoro
Attività
Fattibilità
1. Mappatura dei fabbisogni formativi tramite ricerca diretta
con visite aziendali;
2. Mappatura dei fabbisogni professionali tramite ricerca
diretta con visite aziendali;
3. Interventi informativi/formativi rivolti al sistema
imprenditoriale per sensibilizzare e diffondere cultura
manageriale ispirata a principi di Responsabilità Sociale di
impresa e diversity management
4. Tavoli tecnici con il coinvolgimento degli attori del
Progetto, di imprese e di lavoratrici/lavoratori migranti
per sviluppare e condividere progettualità sulle tematiche
di interesse
5. Promozione di collaborazioni professionali tra imprese
coinvolte e lavoratrici/tori migranti)
6. Razionalizzazione delle procedure di riconoscimento dei
titoli di studio conseguiti all’estero
7. Semplificazione delle procedure di riconoscimento delle
competenze informali e formali delle/dei lavoratrici/tori
straniere/i
8. Creazione di una rete tra i principali soggetti operanti sul
territorio che concorrono al matching tra domanda e
offerta di lavoro
a. Associazioni imprenditoriali:
• Soggetti responsabili e attuatori delle attività 1 e 2, in
collaborazione con i CSL;
• Soggetti responsabili e attuatori, in collaborazione con
le Associazioni di rappresentanza degli immigranti e di
enti di formazione, delle attività 3 e 4
b. Regione Sardegna
• soggetto responsabile e attuatore, in collaborazione
con i CSL e di qualificati esperti competenti in
materia, delle attività 6 e 7
• soggetto responsabile e attuatore, in collaborazione
con tutti i soggetti coinvolti e competenti in materia
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•
Fondi
Modalità di
funzionamento
della Rete
sul territorio dell’attività 8
agevola le collaborazioni professionali e tutti i soggetti
fanno da sensibilizzatori
FSE
Coordinamento tra i
piattaforma di Liantza
vari
attori
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interessati
anche
sulla
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PROVINCIA DI CAGLIARI (27/02/2015)
1. Sistema dei servizi
X 2. Occupazione e formazione
3. Scuola e Istruzione
Settore di
intervento
4. Casa/Alloggio
5. Salute
6. Integrazione sociale, culturale e religiosa
7. Famiglia, Donne e Minori
8. Diritti di cittadinanza
Area nord
Area centro
Area territoriale
Area sud
Intero territorio regionale
Attori da
coinvolgere
Nome del
progetto
Target di
riferimento
Finalità
Pubblico (Enti Locali, RAS, Inail, Inps, Direzione Territoriale del
Lavoro, Sindacati) Privato (Associazioni di volontariato sociale,
Associazioni degli Imprenditori, Cooperative, Patronati)
Shalom
Immigrati con regolare permesso
Datori di lavoro
“La liberalizzazione dei servizi, la circolazione delle merci e
delle persone, i processi di globalizzazione e di forte
interrelazione tra economie di vari stati, se da un lato hanno
contribuito ad elevare la competizione, lo sviluppo economico e
l’occupazione, dall’altro hanno anche acuito alcuni fenomeni
distorsivi, legati spesso alla necessità di ridurre i costi del lavoro.
Tra questi effetti, indubbiamente quelli connessi al lavoro nero e
irregolare sembrano essere predominanti. Effetti che, nel caso
del lavoro degli stranieri in Italia, spesso si tramutano in vero e
proprio sfruttamento della manodopera immigrata, dando luogo
a fenomeni che determinano condizioni inaccettabili di lavoro
nonché la negazione dei diritti più elementari dei lavoratori,
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rischiando, allo stesso tempo di sottoporre alcuni settori
produttivi ad un regime di concorrenza sleale.” (Rapporto ISFOL
sul Lavoro sommerso e irregolare degli stranieri n Italia, Marzo
2014).
La finalità della presenta proposta progettuale è contrastare il
lavoro nero e lo sfruttamento del lavoratore straniero.
Obiettivo generale:
Trasformare i rapporti di lavoro irregolari in rapporti di lavoro
regolari attraverso la realizzazione di buone prassi che tendano
alla stabilizzazione degli stessi.
Obiettivi specifici:
1) Lavoratori già presenti sul territorio: Incentivare l'emersione
del lavoro nero/irregolare
Obiettivi
(generale e
specifici)
2) Lavoratori in ingresso a seguito del decreto flussi:
Aumentare la conoscenza dei diritti e dei doveri dei lavoratori in
ingresso
3) Datori di lavoro: Promuovere e diffondere la cultura della
regolarità e della sicurezza del lavoro presso i datori di lavoro
Risultati attesi:
1) Aumento dei contratti regolari del 15%
2) Diminuzione dell’irregolarità del 30%
La verifica dei risultati attesi sarà effettuata considerando
scadenze prefissate. All’inizio della fase progettuale verranno
reperiti i dati relativi alle domande presentate. A cadenza
semestrale verranno nuovamente monitorati per confrontare
la corrispondenza tra richiesta della domanda e contratti
effettivamente stipulati. Nel momento in cui i risultati non
sono soddisfacenti, rilevarne le criticità.
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Azioni:
a) Voucher, da proporre ai datori di lavoro che occupano in nero
lavoratori extra comunitari in regola con il permesso di soggiorno
(il voucher
prevede per i primi sei mesi, il solo costo
dell’assicurazione Inail a carico del datore di lavoro, mentre
l’indennità o la borsa lavoro sarà a carico dell’Ente Locale
partner)
Attività
b) Divulgazione informativa dei diritti e doveri attraverso
Libretto informativo o modalità multimediale, sia al lavoratore in
ingresso, sia al datore di lavoro, presso sedi di Patronato, Centri
servizi e associazioni di Immigrati e di tutela degli immigrati,
presso le Comunità di stranieri.
c) Accompagnamento al lavoro (monitoraggio dell’attività
lavorativa, sia con la presenza di un tutor o intermediario per
intervenire sulle criticità)
Fattibilità
Fondi
Modalità di
funzionamento
della Rete
Dati resi disponibili presso la Direzione Territoriale del lavoro.
Informativa cartacea e multimediale fornita dal patronato.
Fondi U.E
RAS
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