Fortune International Transport srl 30 settembre 2005 numero 2 Collezionate le nostre figurine FORTUNE NEWS Congresso mondiale della Fiata a Mosca Sommario Congresso mondiale della 1 Fiata a Mosca Fumigazione imballi, a Milano 1 Fortune contro Mattera, a La Spezia 2 “De causarum Actore”, un libro per rilassasi 2 Ancora … sulle assicurazioni! 3 Le meditazioni del “Capitano” 4 molto ma molto di più sul sito web: fortuneitaly.it Si è svolto a Mosca il consueto Congresso mondiale della Fiata, l’associazione internazionale che riunisce gli spedizionieri. È iniziato in una data storica: l’11 settembre. Una scelta che sembra voler dichiarare apertamente la volontà di tutto il mondo dei trasporti, di superare la paura che tale ricorrenza normalmente incute in tutti noi. Il ministro dei Trasporti russo, Igor Levitin, nel suo discorso di saluto ha voluto ricordare anche l’im- portanza del 60° anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Ricordi che rafforzano la volontà di impegnarsi in un futuro di pace a cui ogni uomo aspira e di cui il settore dei trasporti ha necessità per il suo sviluppo. Durante questo congresso una parte rilevante spetta al trasporto multimodale, ormai "vero" settore di attività dello spedizioniere, il quale non è più "solo" marittimo o terrestre o aereo, ma svolge la funzione di architetto del trasporto entrando di diritto - proprio con lo sviluppo della multimodalità - nel futuro. Fumigazione imballi a Milano fino dallo scorso luglio 2005, la procedura di trattamento anti-parassitario per gli imballi in legno viene effettuata presso il ns. terminal di Casarile. Il trattamento è conforme agli standard in uso e viene effettuato con le seguenti modalità: * fumigazione tradizionale con rilascio del relativo certificato e, laddove richiesto, del certificato fitosanitario * fumigazione secondo gli standard ISPM15 con marchiatura dei colli come previsto dalla normativa in base alla quale non è previsto il rilascio di alcun certificato essendo lo stesso sostituito dalla marchiatura indelebile obbligatoriamente apposta su due lati di ciascun collo. * i trattamenti saranno eseguiti, in questa prima fase, ogni martedì. * poiché il trattamento prevede un tempo minimo di 24 ore di preavviso al Servizio Fitosanitario Nazionale le prenotazioni di servizio, o bookings relativi, alle partite da fumigare dovranno esserci fornite entro le ore 09:00 di ogni lunedì. * le partite da fumigare dovranno pervenire al ns. terminal di Casarile entro le ore 17:00 di ogni lunedì. * poiché il trattamento prevede un tempo di fumigazione di 24 ore ed almeno altre 12 ore di ventilazione prima di liberare la merce, le partite fumigate saranno poi containerizzate a partire dalle ore 09,00 di ogni giovedì. Pagina 2 FORTUNE NEWS numero 2 Fortune contro Mattera, a La Spezia I “capitani” delle due squadre: Paolo Federici Beppe Mattera la squadra di Mattera, grazie al benefico influsso del sole della Liguria, risulta notevolmente ringiovanita! Solo quelli della Fortune sono invecchiati di un anno rispetto allo scorso incontro del giugno 2004! E la "gioventù" si fa subito notare in campo. Beppe Mattera (unico "vecchietto" rimasto del team precedente!) è relegato in panchina, mentre il "vecchietto" della Fortune (Pino, classe 1938, quindi ... fate il conto voi ... di anni 67!) è in campo, titolare fino dal primo minuto. Anche se è vero che la classe non è acqua (anzi, un po' d'acqua ci vorrebbe ... invece corriamo sotto un sole cocente) i giovincelli di Mattera riescono a concludere la prima metà della partita in vantaggio ... di ben due gol!I marcatori? Cerrone (di anni 24!) e Ranieri (di anni 30). Il quarto uomo sta già parlando con Carraro per verificare la regolarità dei gol, visto che l'articolo 19/bis al comma "C" del regolamento appositamente predisposto recita "sono validi solo i gol segnati da calciatori over 40!" In attesa del responso della FIGC, si ritorna in campo per il secondo tempo ed è subito calcio di rigore a favore della Fortune! Incaricato del tiro il capitano Pino (sempre lui, quello del '38!). Dalla foto risulta chiaro come la palla stia per entrare in porta. Ma l'arbitro NON convali- da il gol su rigore perchè il portiere lo para! A parte la mancanza di rispetto nei confronti degli anziani mostrata da questo portiere sfacciato che osa parare il rigore, leggiamo insieme l'articolo 27/ter comma "F" che recita "i rigori calciati da giocatori over 65 sono da considerarsi gol". Insomma, a termine di regolamento saremmo uno a zero per la Fortune, invece l'arbitro, nel suo taccuino, riporta un assurdo due a zero per la squadra di Mattera! Un gol da vero campione lo mette poi a segno Paroldo (per la Fortune). Questa volta l'arbitro ed il regolamente vanno a braccetto (Paroldo è del '58, quindi tassativamente over 40!) e tale gol viene convalidato! Insomma per l'arbitro finisce DUE a UNO per Mattera, ma siamo in attesa del risultato "vero" che sarà comunicato a breve dopo il ricorso al Tar e che, a tutti gli effetti, dovrebbe essere di DUE a ZERO per la Fortune! Purtroppo, non ci resta che aspettare gli eventi ... o magari organizzare una nuova partita per lasciare, ancora una volta, il verdetto al campo! “De Causarum Actore” un libro per rilassarsi Il commento di chi l’ha letto: “hai un modo di scrivere piacevolissimo: conciso, pulito... essenziale! Ti si legge tutto di un fiato... una vera rivelazione!” Prologo: significato della parola "avvocato" in latino: Causarum Actor La prima cosa che ho fatto, quando ho deciso di scrivere questo libretto, è stata prendere il vocabolario di latino di mia figlia e cercare l’origine di "avvocato". Forse l’etimologia è "ad vocatum"? Nell’antica Ro- ma si chiamava "causarum avvocati, esisterebbero actor": l’attore delle cause! ancora le cause? Però a pensarci bene, "actor" vuol dire colui che agisce, colui che fa, colui che genera (causarum) le cause! Ma allora le cause esistono perché ci sono i "causarum actores"? Insomma, la domanda è: ma se non ci fossero gli Io dico di no! Ed in questo libro cerco di spiegare perché. Paolo Federici FORTUNE NEWS numero 2 Pagina 3 Ancora … sulle assicurazioni (!) Ho avuto modo di studiare (insieme con l'avvocato Massimiliano Lieto dello Studio Lieto Avvocati) una recente sentenza della Corte Suprema Americana su un caso che ha a che fare con il settore specifico dei Trasporti Marittimi. Vediamo di fare alcune premesse. Uno dei grossi problemi che sempre sorgono è legato alla somma da rimborsare in caso di danni. Come sappiamo nella maggioranza dei casi vengono concessi, ai diversi vettori, diversi "limiti" di responsabilità ai quali appellarsi. Diversi leggi, diversi Paesi, diversi contratti ed il caos regna sovrano. Una delle "clausole" più note, applicabile tutte le volte che un trasporto marittimo riguarda merce che transita (in import o in export è ininfluente) dagli Stati Uniti d'America è la COGSA (Carriage Of Goods by Sea Act) che stabilisce una limitazione della responsabilità vettoriale in un massimo di us. dollars 500 per collo e che, con l'avvento dei containers, è stata intesa come una limitazione della responsabilità pari a us. dollars 500 per container. Ma un'altra clausola altrettanto importante è la Himalaya clause (dal nome della nave che, nel 1955, fu coinvolta in un "famoso" caso giuridico!) che, in poche parole, estende ai sub-vettori ed agli agenti il limite di responsabilità stesso. Ed ecco il caso: 1) un esportatore australiano (Kirby Engineering) incarica uno spedizioniere australiano (I.C.C.) di trasportare merce, in containers (10 x 40' box), fino a Huntsville, in Alabama. I.C.C. accetta l'incarico ed emette la sua ICC B/L, contenente le clausole COGSA ed HIMALAYA 2) I.C.C. incarica la compagnia di navigazione Hamburg Sud del trasporto. Hamburg Sud accetta l'incarico ed emette la sua B/L, contenente le clausole COGSA ed HIMALAYA 3) Hamburg Sud trasporta la merce fino al porto di Savannah e poi incarica una società ferroviaria (Norfolk Southern Railway) di far proseguire la merce dal porto di Savannah alla destinazione finale di Huntsville 4) Durante il trasporto ferroviario, il treno deraglia ed il carico viene interamente danneggiato, per un danno di circa un milione e mezzo di dollari 5) Kirby Engineering, che aveva assicurato la merce con Allianz Australia Insurance ottiene il rimborso, e poi Allianz va "in rivalsa" . Per chi mi conosce, sa già quale sia il mio pensiero: compito dell'assicurazione è assicurare e quindi, se c'è un danno, la compagnia di assicurazione deve pagare e poi chiuderla lì! Invece, le assicurazioni alla fine NON pagano mai, perché cercano sempre il capro espiatorio dal quale farsi rimborsare. In questo caso NON potevano rivalersi (per l'intero valore!) sulla I.C.C. perché la clausola COGSA li proteggeva (e l'assicurazione avrebbe potuto reclamare solo us. dollars 500 a container!). NON potevano rivalersi su Hamburg Sued per lo stesso motivo. Hanno "tentato" la rivalsa contro Norfolk Southern Railway (che, non avendo emesso alcun I mari del Nord, nell’arte documento di trasporto, NON poteva nemmeno di Mario Frabasile appellarsi a sue proprie limitazioni di responsabilità da opporre in giudizio). Grazie alla corretta interpretazione della "Himalaya clause" da parte della Corte Suprema Americana, il limite di responsabilità riconosciuto a I.CC. ed a Hamburg Sued è stato esteso anche a Norfolk Southern Railway e la richiesta della Allianz è stata così respinta. Considerando che la Suprema Corte Americana, negli ultimi settanta anni, ha dato il suo parere solo su quattro casi relativi al settore dei trasporti marittimi, credo che una tale sentenza abbia una importanza epocale. La speranza è che tale modo di vedere (la limitazione di responsabilità del vettore principale va estesa a tutti i sub-vettori e sub-contraenti) sia recepito anche dalla giurisprudenza italiana. Al momento invece la situazione in Italia è esattamente questa: lo "spedizioniere" per la legge italiana è responsabile per l'intero valore delle merci, mentre solo al "vettore" che emette la polizza di carico si applicano le limitazioni di responsabilità. Sarebbe ovvio, logico, auspicabile che (grazie ad una corretta interpretazione della Himalaya Clause) le limitazioni di responsabilità fossero garantite a tutte le diverse figure coinvolte (lo spedizioniere, lo spedizioniere "vettore", il vettore "contrattuale", il vettore "vero e proprio") in un trasporto, evitando che le assicurazioni siano portate ad agire in rivalsa sempre (e solo!) nei confronti della parte più debole e più a rischio! Assicurazioni? No grazie! ( Paolo Federici ) Fortune International Transport srl Via Catalani 35 & 46 20131 - Milano (Italy) FORTUNE International Transport è specializzate nella gestione di CONTAINERS CONSOLIDATI (GROUPAGE) sia EXPORT che IMPORT. tel: ++39 02 26146000 fax: ++39 02 26146447 Si rivolge agli SPEDIZIONIERI - con garanzia di assoluta neutralità - ed è in grado di offrire servizi LCL/LCL da e per tutti i principali porti del mondo. Siamo su Internet! www.fortuneitaly.it the neutral nvocc service Ogni anno non meno di 1000 spedizionieri si rivolgono a FORTUNE per avvalersi dei suoi servizi. Grazie alla presenza di agenti in tutti i porti del mondo, FORTUNE può effettuare il trasporto marittimo di qualsiasi spedizione "groupage". Le meditazioni del Capitano Meditate gente, meditate. è vero, siamo tutti alla ricerca del prezzo più basso Ma siamo sicuri che questa sia la strada giusta per assicurare un futuro a noi ed ai nostri figli? Se un'azienda produce magliette in Italia (dove il costo del lavoro è 100 volte piu' alto che in Cina) le sue magliette le deve vendere ad un prezzo di 100 volte più alto che quelle prodotte in Cina. A meno che non vogliamo ipotizzare di pagare i lavoratori italiani con gli stessi stipendi dei lavoratori cinesi! Ma l'italiano (furbo!) pensa: perche' devo pagare 100 euro per una maglietta quando la posso pagare solo 1 euro? Ma se nessuno intende pagare il "giusto" prezzo per la maglietta prodotta in Italia, l'azienda italiana non ha altra soluzione che chiudere (e trasferirsi anch'essa in Cina), cosi' fara' lavorare i lavoratori cinesi pagando lo stipendio cinese e potra' vendere ai consumatori italiani i prodotti cinesi al prezzo cinese. Chi ci rimette da questa situazione? Il lavoratore italiano (dipendente di "quella" azienda) che rimane disoccupato ... e cosi' non puo' piu' comprarsi nemmeno la maglietta cinese! In questa corsa al ribasso, e' ormai logico pensare che TUTTE le aziende manifatturiere italiane siano destinate a chiudere. Per colpa di chi? Fate voi! Paolo Federici