ISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE “SANDRO PERTINI” Regolamento d'Istituto TRENTO anno formativo 2010/2011 Indice generale TITOLO I ..................................................................................................................... 2 Disposizioni Generali ................................................................................................... 2 TITOLO II .................................................................................................................... 3 Orario scolastico, frequenza, assenze, entrate posticipate/uscite anticipate ................. 3 TITOLO III................................................................................................................... 4 Vigilanza degli alunni ................................................................................................... 4 TITOLO IV .................................................................................................................. 5 Assemblee, rappresentanze studentesche e genitoriali, rapporti scuola-famiglia......... 5 TITOLO V .................................................................................................................... 6 Regolamento disciplinare ............................................................................................. 6 TITOLO VI .................................................................................................................. 8 Norme che regolano l'utilizzo dei saloni, dei laboratori di falegnameria e delle aule-informatiche .......................................................................................................... 8 TITOLO VII ............................................................................................................... 12 Organi dell'Istituto ...................................................................................................... 12 CAPO I........................................................................................................................ 12 Il Consiglio di Classe .................................................................................................. 12 CAPO II ...................................................................................................................... 13 Il Collegio dei Docenti ................................................................................................ 13 CAPO III ..................................................................................................................... 13 Il Consiglio dell'Istituzione ......................................................................................... 13 CAPO IV ..................................................................................................................... 14 Nucleo interno di valutazione ..................................................................................... 14 TITOLO VIII .............................................................................................................. 15 Integrazione alunni stranieri ....................................................................................... 15 TITOLO IX ................................................................................................................ 15 Campus ....................................................................................................................... 15 TITOLO X .................................................................................................................. 16 Disposizioni varie ....................................................................................................... 16 TITOLO I Disposizioni Generali palestra è consultabile sul sito internet dell'Istituto (www.ifptrento.it) , nella bacheca dell'aula insegnanti, nella bacheca riservata agli studenti nell'atrio e presso la Segreteria didattica. Art. 1 L'Istituto di Formazione Professionale “Sandro Pertini” è una comunità scolastica che pone al centro della propria azione formativa ed educativa lo studente. Nel suo operare quotidiano si ispira ai principi della democrazia, della legalità e della solidarietà e ne assicura il rispetto. L'Istituto considera il diritto allo studio come un diritto primario di ogni individuo. L'Istituto, consapevole del ruolo che la scuola riveste nella società, ritiene fondamentale per il successo dell'azione didattica il coinvolgimento e il rispetto dello studente e della sua famiglia. Il ruolo della famiglia si armonizza con il funzionamento dell'istituzione scolastica e la libertà didattica del docente, intesa come libertà d'espressione culturale, autonomia didattica e libertà d'insegnamento. Visto il carattere particolare dell'Istituto, l'obiettivo cui tendono le persone attive al suo interno è la formazione non solo di lavoratori qualificati ma di individui che sappiano riconoscere e applicare i propri diritti-doveri di cittadini in un contesto di mondialità globalizzata. Art. 5 Sin dal suo ingresso a scuola lo studente è informato sulle possibilità formative presenti all'interno dell'Istituto. L'Istituto si impegna a garantire l'orientamento e l'informazione necessari ad assecondare gli interessi e le inclinazioni professionali dello studente e a presentare i diversi indirizzi di qualifica dell'Istituto. Per poter garantire scelte professionali e formative consapevoli e facilitare la conoscenza del mondo del lavoro, l'Istituto assicura allo studente la partecipazione a stage e a periodi di alternanza scuola-lavoro. Art. 2 L'Istituto assicura allo studente una formazione professionale e culturale qualificata e il rispetto dei valori religiosi e delle identità culturali propri di ogni individuo. Art. 8 Gli Organi collegiali presenti nell'Istituto sono: il Consiglio d'Istituto, il Collegio dei Docenti e il Consiglio di classe. Art. 3 L'Istituto è aperto alla collaborazione con Enti ed Istituti nazionali e stranieri; garantisce l'utilizzo dei suoi locali e attrezzature alle associazioni culturali e sociali operanti sul territorio che ne facciano richiesta. Art. 4 L'Istituto ritiene la rapidità e la trasparenza nel passaggio delle informazioni elementi imprescindibili per la convivenza di tutte le componenti scolastiche. S'impegna pertanto a rendere accessibile a tutto il personale, docente e non docente, alle famiglie e allo studente le normative e le procedure che agevolano e scandiscono la vita scolastica. Ogni studente all'atto d'iscrizione riceve copia del Regolamento d'Istituto. Copia del Regolamento di Istituto, il materiale informativo che regola l'utilizzo dei laboratori, delle aule-informatica e della Art. 6 Tutti i dati sensibili dello studente e della sua famiglia, essenziali per le attività scolastiche, sono gestiti e tutelati nel rispetto della vigente normativa in materia di privacy (d.lgs. 196/2003). Art. 7 Allo studente è assicurata una valutazione trasparente, imparziale e tempestiva. Ogni docente si impegna a chiarire criteri e metodi di valutazione in funzione delle competenze da raggiungere. Art. 9 Alla componente studentesca sono assicurati la partecipazione alla vita scolastica e il diritto di proporre attività che, presentate in forma scritta dai rappresentanti degli studenti e delle studentesse al Collegio dei Docenti, saranno analizzate e valutate dalla componente docente in seduta comune. Art. 10 Il Regolamento disciplinare e i Documenti che regolano l'utilizzo dei laboratori e delle aule informatiche sono parte integrante del presente Regolamento. Art. 11 Il Regolamento rispetta lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e successive modifiche e integrazioni apportate dal D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007) e viene approvato dal Consiglio d’Istituto con la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto, previa approvazione del Collegio dei Docenti. Il Regolamento è un documento pubblico consultabile mediante affissione nei locali scolastici e la pubblicazione sul sito dell'Istituto. Il Regolamento è flessibile. Solo la flessibilità d'un documento così importante per l'Istituto può assicurare la permeabilità della scuola alla costante sfida della contemporanea società e il rispetto delle modifiche della legislazione scolastica. Le modifiche al Regolamento dovranno essere presentate al Collegio docenti. Il Consiglio dell’Istituzione scolastica dovrà approvare con una maggioranza dei due terzi degli aventi diritto le proposte di modifica che andranno a mutare il Regolamento a partire dall’anno scolastico successivo. TITOLO II Orario scolastico, frequenza, assenze, entrate posticipate/uscite anticipate Art. 12 L'orario scolastico settimanale si articola su cinque giorni, dal lunedì al venerdì; l'orario giornaliero in lezioni mattutine e pomeridiane. Il venerdì prevede solo lezioni al mattino. Le lezioni del corso serale sono organizzate tenendo conto delle esigenze didattiche, organizzative e dell’utenza. Art. 13 Per migliorare l’offerta formativa dell’Istituto e rendere fruibile a tutti gli studenti il servizio mensa, l’accesso alla stessa è articolato su più turni. Il Collegio dei Docenti può approvare una diversa articolazione dell'orario per le due Sezioni che compongono l'Istituto. Art. 14 L’orario d'ingresso e d’uscita degli studenti tiene conto della reperibilità e disponibilità dei mezzi di trasporto cui ricorre gran parte degli allievi per raggiungere il capoluogo. Art. 15 Agli alunni è fatto obbligo di presenza a tutte le ore di lezione. Per l’insegnamento della Religione Cattolica e la facoltà di non avvalersene, si fa riferimento alla normativa vigente. Ogni studente deve trovarsi in aula al proprio posto al suono del campanello che indica l'inizio delle lezioni. Nel corso dell’anno sono consentite entrate ed uscite fuori dall’orario delle lezioni solo in caso di provata necessità. Art. 16 Il docente della prima ora effettua l’appello, registra le assenze e le giustificazioni. Qualora la prima ora coincida con quella di Religione, il cui docente è tenuto a rilevare l’assenza solo degli allievi che si avvalgono dell'insegnamento, l'appello va ripetuto alla seconda ora. L'appello va ripetuto sempre e comunque nella prima ora del pomeriggio. Il docente interessato provvede inoltre alla registrazione delle giustificazioni delle assenze della mattina. Art. 17 Entrata in ritardo: Gli alunni che si presenteranno a scuola dopo l’inizio della prima ora di lezione con un ritardo pari o superiore a 15 minuti, possono non essere ammessi alla prima ora di lezione; devono comunque presentarsi dal collaboratore del D.S. per ottenere il permesso di entrata alla seconda ora. É a discrezione del docente ammettere eventualmente l'allievo che entra con un ritardo di oltre 15 minuti; questi va comunque considerato assente. Gli alunni in ritardo, ottenuto il permesso, se non sono ammessi in classe, devono attendere il suono della campanella nell’atrio. L’entrata in ritardo deve essere giustificata il giorno stesso o, al più tardi, il giorno successivo. Gli allievi convittori devono presentare la giustificazione firmata dai genitori, o da chi ne fa le veci, il lunedì successivo. L'allievo presenta la giustificazione in vicepresidenza o in segreteria didattica; il collaboratore del D.S. firma la giustificazione e gli consegna il permesso di entrata. Lo studente è ammesso in classe solo dopo aver presentato all’insegnante il permesso o la giustificazione, che deve essere siglata dal docente e trascritta sul registro di classe. Qualora lo studente non presenti la giustificazione firmata dal genitore è ammesso con riserva dalla vicepresidenza e dall’insegnante e deve comunque giustificare il giorno successivo. L’entrata in ritardo dopo gli intervalli è consentita solo per seri e gravi motivi. Art. 17 Uscite anticipate: Lo studente usufruisce di uscite anticipate per gravi motivi presentandone richiesta attraverso il libretto personale - debitamente compilato nella parte riguardante le uscite anticipate. La richiesta, firmata dal genitore o da chi ne fa le veci nel caso in cui lo studente è minorenne, va presentata entro e non oltre la prima ora del mattino. L'Istituto si riserva il diritto di verificare la veridicità e attendibilità della richiesta contattando telefonicamente la famiglia. In via del tutto eccezionale e per gravi motivi, sono ammesse autorizzazioni telefoniche. Art. 18 L’alunno che necessita di ottenere un permesso di media o lunga durata di entrata in ritardo o di uscita in anticipo, ne presenta formale richiesta presso la segreteria didattica. Il collaboratore del D.S. valuterà se accettare o meno tale richiesta. Tali permessi vanno riportati nelle apposite sezioni del registro di classe. Art. 19 Se l'uscita anticipata è dovuta ad un malore, lo studente è tenuto a informare della situazione il docente interessato e la segreteria didattica, la quale avviserà la famiglia. In simili circostanze l'allievo minorenne può lasciare l'Istituto se accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci, oppure da solo previa autorizzazione rilasciata all’Istituto che libera la scuola da ogni responsabilità. Art. 20 Nel corso della lezione lo studente può lasciare l'aula o il laboratorio per breve tempo, per validi motivi e solo con l'autorizzazione dell’insegnante dell'ora. Art. 21 Lo studente che è stato assente ha l'obbligo di giustificare l'assenza mediante il libretto personale. La giustificazione, firmata da un genitore se lo studente non ha compiuto gli anni 18, va presentata alla prima ora di lezione del giorno di rientro. L'insegnante, dopo averla controfirmata, la trascrive sul registro di classe. Se l’alunno non presenta la giustificazione, l’insegnante è tenuto a segnalarlo sul registro di classe in modo che il giorno successivo il docente della prima ora sappia di doverla richiedere. Se la giustificazione non viene presentata entro tre giorni dal rientro, l’assenza risulta ingiustificata. L’alunno è sanzionato con una annotazione disciplinare sul registro di classe e sul libretto personale. Art. 22 All’inizio dell’anno scolastico i genitori degli alunni devono apporre la propria firma sulla seconda di copertina del libretto personale per rendere possibile il raffronto delle firme. Art. 23 Il libretto personale è un documento d'individuazione dell’alunno nonché strumento di comunicazione fra la scuola e la famiglia. Lo studente lo deve conservare con cura e, all'interno dell'istituto, averlo sempre con sé. E’ consentito il rilascio di un secondo libretto solo in caso di provata necessità. TITOLO III Vigilanza degli alunni Art. 24 Tutti i docenti sono responsabili in prima persona della incolumità degli allievi e sono tenuti a cooperare tra loro e con il personale ATA nel vigilare gli alunni. Durante l'entrata Gli insegnanti della prima ora devono trovarsi in aula o nei laboratori prima dell’inizio delle lezioni. Il personale ATA deve sorvegliare l’entrata degli allievi. Durante la lezione Il docente dell'ora è responsabile dell'incolumità e sicurezza degli allievi. Agli alunni non è consentito uscire dalle aule o dai laboratori senza l'autorizzazione del docente. Intervalli Durante l'intervallo, da considerarsi come pausa distensiva e ricreativa, agli alunni è fatto divieto di rimanere nelle aule e nei laboratori. Devono raggiungere i corridoi, il cortile della scuola e possono utilizzare i distributori automatici di vivande. Il personale docente in servizio deve vigilare sul comportamento degli alunni in modo da prevenire eventuali danni a persone o cose. La sorveglianza si svolge secondo turni stabiliti all'inizio dell'anno. Il personale ATA deve aiutare gli insegnanti nella vigilanza. Al suono della campanella che segna la fine dell'intervallo, gli alunni devono rientrare in classe velocemente e in modo ordinato. Cambio dell’ora Agli alunni è proibito uscire dalle aule. Devono attendere il docente in classe in silenzio rispettando le regole della civile e pacifica convivenza. I docenti devono raggiungere le classi loro assegnate nel minor tempo possibile. Termine delle lezioni Gli insegnanti sono tenuti a sorvegliare gli alunni della propria classe mentre raggiungono l'uscita. Il personale ATA deve aiutare gli insegnanti nella vigilanza. I docenti dell’ultima ora del mattino e del pomeriggio devono farsi carico del registro di classe. Assenza temporanea del docente dall'aula Fermo restando il dovere per ogni docente di trovarsi in aula, qualora per cause di forza maggiore (convocazione da parte del D.S., improvviso malore ecc.), il docente dovesse lasciare la classe incustodita, il personale ATA svolge compiti di vigilanza sostituendo momentaneamente l'insegnante. Pausa pranzo Agli alunni è consentito uscire dai cancelli dell’Istituto. TITOLO IV Assemblee, rappresentanze studentesche e genitoriali, rapporti scuola-famiglia Art. 25 “Assemblea di classe” Gli studenti hanno diritto di riunirsi in Assemblea di classe. L'Assemblea può svolgersi una volta al mese per una durata massima di due ore durante il regolare orario di lezione. La richiesta di Assemblea va presentata per iscritto al D.S. dagli alunni capoclasse o dalla metà più uno dei componenti della classe con almeno tre giorni di anticipo. La richiesta, di cui esiste modello prestampato in segreteria didattica, deve contenere gli argomenti all’ordine del giorno, la data, le ore di lezione in cui si svolge (tutte le discipline a turno sono tenute a rendere disponibile la propria ora) e deve essere controfirmata dagli insegnanti che concedono le ore. Il D.S. concede l’Assemblea dopo aver preso visione degli argomenti all’ordine del giorno, si riserva la possibilità di concedere Assemblee della durata di un’ora. L’autorizzazione del D.S. sarà trascritta sul registro di classe. I docenti delle ore in cui si svolge l’Assemblea possono parteciparvi se invitati dagli alunni ma sono comunque responsabili della classe. L'insegnante può interrompere l'Assemblea nel caso in cui gli alunni dimostrino di non sapersi controllare o disturbino il regolare svolgimento delle lezioni nelle classi vicine. Il verbale dell'Assemblea di classe va presentato al D.S. e al coordinatore di classe entro tre giorni dall’Assemblea. Art.26 “Assemblea di Istituto” Le Assemblee di Istituto si svolgono durante l'orario di lezione nel limite di una al mese per la durata di mezza giornata scolastica. E' presieduta dai rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio d'Istituto. All'Assemblea possono assistere i docenti, il D.S. e il personale non docente. L’Assemblea d’Istituto può riunirsi in seduta plenaria (tutte e due le sezioni contemporaneamente) o per singola sezione. La richiesta di Assemblea di sezione va presentata al D.S. con un anticipo di 5 giorni; la richiesta di Assemblea di Istituito plenaria va richiesta sempre al D.S. con 30 giorni di anticipo. Nella richiesta devono essere indicati gli argomenti all'ordine del giorno, la data e l'ora dell'Assemblea, l'indicazione degli eventuali supporti audiovisivi e informatici di cui si chiede l'utilizzo, e la presenza di persone esterne all'istituzione scolastica. La richiesta di autorizzazione va firmata dalla maggioranza più uno dei rappresentanti della Consulta degli studenti per l’Assemblea plenaria; nel caso dell’assemblea di sezione, è sufficiente la firma della metà più uno degli studenti della sezione. L’Assemblea viene concessa dal D.S. Art. 27 “La Consulta degli studenti” E' composta da: i rappresentati degli studenti di ogni singolo Consiglio di classe; i rappresentati dell'Istituto presso la Consulta provinciale degli studenti; i rappresentanti degli studenti nel Consiglio d'Istituto. Favorisce la partecipazione attiva e consapevole degli studenti alla vita scolastica. Formula proposte ed esprime pareri su richiesta del Consiglio d'Istituto e del D.S. in ordine alle attività e ai servizi svolti o da realizzare. La richiesta per riunirsi in Consulta va presentata in forma scritta al D.S. con un anticipo di tre giorni. La richiesta deve riportare le firme della metà più uno dei componenti, l’indicazione degli argomenti all’ordine del giorno e la data della riunione. Il D.S. e il Consiglio dell’Istituzione scolastica si riservano il diritto di convocare la Consulta in determinati momenti della vita scolastica. Gli studenti sono tenuti a presentare entro tre giorni dalla riunione un verbale al D.S. Le famiglie possono comunicare con la scuola e le sue componenti attraverso il libretto personale dello studente, lettere o telefonicamente. I genitori possono richiedere un appuntamento con il D.S., un suo collaboratore, con un docente o il docentetutor, all'interno dell'orario scolastico e compatibilmente con l'orario degli insegnanti. Art. 28 “La Consulta dei genitori” E' composta da: i rappresentati dei genitori di ogni singolo Consiglio di classe; i rappresentanti dei genitori nel Consiglio d'Istituto; dai rappresentanti delle organizzazioni dei genitori riconosciute che ne facciano richiesta previo accreditamento presso l'Istituto e che effettivamente rappresentino i genitori degli studenti iscritti. Favorisce la partecipazione attiva e consapevole dei genitori alla vita scolastica. Formula proposte ed esprime pareri su richiesta del Consiglio d'istituto in ordine alle attività e ai servizi svolti o da realizzare anche in relazione ad azioni di formazione e coinvolgimento dei genitori. La richiesta per riunirsi in Consulta va presentata in forma scritta al D.S. con un anticipo di tre giorni. La richiesta deve riportare le firme della metà più uno dei componenti, l’indicazione degli argomenti all’ordine del giorno e la data della riunione. Il Consiglio dell’Istituzione scolastica. si riserva il diritto di convocare la Consulta in determinati momenti della vita scolastica. I genitori sono tenuti a presentare entro tre giorni dalla riunione un verbale al D.S. Art. 31 “Colloqui” Momenti ufficiali di incontro fra i genitori e gli insegnanti sono le udienze generali e quelle individuali. Le udienze generali si svolgono due volte l'anno, sia nel primo che nel secondo quadrimestre, e hanno la durata complessiva di tre ore per quadrimestre in date stabilite dall'istituzione scolastica. Le udienze individuali sono assicurate da tutti i docenti secondo orari che vengono comunicati alle famiglie all'inizio dell'anno formativo. Art. 29 “Rapporti scuola – famiglia” L'Istituto assicura a tutte le famiglie un'informazione utile e tempestiva sul rendimento scolastico, la partecipazione, la condotta degli alunni e su tutte le attività didattiche. Per comunicare con le famiglie la scuola può avvalersi: del libretto personale dello studente; di lettere/comunicazioni scritte recapitate per posta o tramite l'alunno; del telefono, del fax, della posta elettronica e del sito internet della scuola. Art. 30 “Rapporti famiglia – scuola” TITOLO V Regolamento disciplinare Art. 32 “Principi generali” Il rispetto di regole chiare e precise da parte di tutti coloro che frequentano e vivono quotidianamente la scuola è l'unico strumento che può garantire non solo il rispetto interpersonale ma anche una coesistenza serena e costruttiva. Le norme del Regolamento disciplinare non hanno mero carattere restrittivo ma si pongono come aiuti concreti ad una didattica più efficace e alla costruzione di un clima favorevole ad un apprendimento che rafforza il senso di identità, appartenenza e responsabilità. Il Regolamento disciplinare, parte integrante del presente Regolamento, è consegnato a tutti gli studenti all'atto d'iscrizione e può essere modificato secondo quanto riportato nell'art.11. Art. 33 “Garanzie a favore degli studenti” Nessuna sanzione può essere irrogata senza aver concesso allo studente la possibilità di esporre le proprie ragioni al docente o al D.S. Nessun provvedimento disciplinare deve essere ispirato a principi di rivalsa o tendenti a umiliare lo studente. La sanzione tende al recupero e al ravvedimento dell'alunno. Pertanto è possibile commutare le sanzioni previste in attività culturali e di utilità sociale all'interno della scuola. La responsabilità disciplinare è individuale. Mai può essere sanzionata o limitata la libertà d'espressione se manifestata correttamente e nel rispetto della persona e dei suoi valori o ideali. Art. 34 “Divieti (mancanze disciplinari)” Tutte le persone che operano all’interno dell’Istituto devono rispettare le norme della civile e pacifica convivenza nel rispetto della vigente normativa penale e civile. In modo particolare è severamente vietato: 1. sporcare aule, laboratori e spazi scolastici; 2. imbrattare le pareti; 3. incidere o scrivere su banchi, sedie, porte, finestre ecc.; 4. tenere acceso e utilizzare il cellulare durante le lezioni. Il divieto di utilizzare il cellulare quando si è in servizio si applica anche ai docenti. Questi posso utilizzarlo nelle ore libere in aula insegnanti; 5. fare riprese audio-video in aula, spogliatoi e laboratori con telefonini e videocamere; 6. masticare gomme durante le lezioni e attaccarle sotto il banco o sulle sedie; 7. utilizzare i distributori automatici di bevande e vivande al di fuori degli intervalli; 8. bighellonare per l'istituto; 9. utilizzare le porte d'emergenza come normali vie d'uscita o manometterle; 10. fumare, il divieto si applica anche alle pertinenze; 11. mangiare o bere in aula o nei laboratori; 12. manomettere o disattivare dispositivi di sicurezza; 13. asportare, nascondere o rendere illeggibili le piantine con le vie di fuga in caso d'incendio; 14. entrare in aula insegnanti (vale per allievi e personale esterno); 15. introdurre persone estranee nella scuola e nelle pertinenze durante il regolare svolgimento delle lezioni o negli intervalli; 16. fare uso di lettori musicali con cuffie durante le lezioni; 17. schiamazzare, urlare e fare confusione; 18. raggiungere gli spogliatoi senza autorizzazioni o accompagnamento (vale per allievi); 19. utilizzare parolacce, vocaboli scurrili e bestemmiare, o più in generale far uso di un linguaggio che miri ad offendere terzi; 20. rivolgersi a terzi con tono minaccioso o con intento denigratorio e razzista; 21. gettare dalle finestre carta, gessetti o quant'altro; 22. indossare un abbigliamento non adatto al contesto scolastico; 23. smarrire o non aver con sé il libretto personale (vale per allievi); 24. sedere sui davanzali delle finestre o sui gradini delle scale; 25. introdurre sostanze stupefacenti e alcoliche; 26. introdurre armi od oggetti che possono essere utilizzati come tali; 27. disturbare o rendere impossibile il regolare svolgimento delle lezioni in aula con vocii sui corridoi durante il raggiungimento degli spogliatoi, della palestra e dei saloni; 28. danneggiare attrezzi, strumenti, computer, dizionari, vocabolari, supporti didattici ecc. Art. 35 “Sanzioni disciplinari: classificazione e organi competenti” Il mancato rispetto dei suddetti divieti comporta l'irrogazione di sanzioni. Le sanzioni, stabilite rispettando criteri di gradualità e di proporzionalità, sono temporanee. Le forme sanzionatorie previste sono: il richiamo, l'annotazione scritta sul libretto personale e il registro di classe, la sospensione e l'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico. La sospensione può essere commutata dal Consiglio di Classe nella permanenza temporanea dello studente in “Area Gialla”. Qui l'allievo sarà impegnato in attività utili alla comunità scolastica, alla riflessione sulle proprie azioni o nella riparazione del danno fatto. Possono irrogare sanzioni: il docente; il Dirigente scolastico (allontanamento dalla comunità scolastica da uno a cinque giorni ascoltato il parare del coordinatore di classe); il Consiglio di classe (allontanamento dalla comunità scolastica da sei a quindici giorni); il Consiglio dell’Istituzione scolastica (allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni, esclusione dallo scrutinio finale, non ammissione all’esame di qualifica). Le sanzioni disciplinari rispettano quanto previsto in materia dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e si armonizzano con il progetto “Campus”. Qualora nell'infrazione disciplinare si ravvisasse l'ipotesi di reato, si provvederà alla denuncia alle Autorità competenti. Art. 36 “Prospetto infrazioni e delle disciplinari” Cfr. Allegato A riassuntivo delle relative sanzioni Art. 37 “Impugnazioni” Agli studenti, in accordo con quanto stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, è garantito il diritto di difesa. Può fare ricorso contro le sanzioni chi vi abbia interesse (genitori e studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione all'Organo di Garanzia dell'Istituto. L'Organo di Garanzia è tenuto ad esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora l'Organo di Garanzia non si esprima entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. In caso di impugnazione, la sanzione è sospesa. Art. 38 “Organo di Garanzia: composizione” L'Organo di Garanzia è istituito nel rispetto del D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007. E' sempre presieduto dal Dirigente Scolastico. É composto da due docenti designati dal Collegio dei Docenti, da due rappresentanti eletti dagli studenti (uno per sezione), da due rappresentanti eletti dai genitori (uno per sezione) e da un rappresentante del personale ATA. I rappresentanti degli studenti vengono eletti da tutti gli allievi durante l'Assemblea d'Istituto. I rappresentanti dei genitori vengono eletti dai membri della Consulta dei genitori. I membri eletti e nominati in seno all'Organo di Garanzia restano in carica per tre anni, eccezion fatta per la rappresentanza studentesca che resta in carica per un anno. Qualora la componente elettiva, individualmente o collettivamente, rinunci all'incarico, si dovrà procedere ad una nuova nomina e a nuove elezioni. Nel caso in cui uno dei docenti designati è lo stesso soggetto che ha irrogato la sanzione, il docente si trova in situazione di incompatibilità. Il D.S. provvederà a nominare un docente supplente per l'intero procedimento. Qualora faccia parte dell'Organo di Garanzia lo studente sanzionato o un suo genitore, questi deve astenersi dal votare. Art. 39 “Organo di Garanzia: funzionamento e funzioni” L'Organo di Garanzia in prima convocazione deve essere “perfetto”: le deliberazioni sono pertanto valide solo se sono presenti tutti i membri. Dalla seconda convocazione, anche se incompleto, l'Organo funziona con i membri effettivamente presenti, la presenza del D. S. è obbligatoria, e le deliberazioni sono a tutti gli effetti valide. É riconosciuto a tutte le componenti il diritto di astenersi motivando la propria posizione. L'Organo di Garanzia si riunisce solo su convocazione del Presidente e in caso di necessità. Le decisioni vengono prese a maggioranza. In caso di parità, prevale il parere del Presidente. Tutte le sedute dell'Organo vengono verbalizzate; i verbali archiviati in un apposito registro e resi consultabili. All'Organo di Garanzia sono riconosciute le seguenti funzioni: 1. dirimere le questioni che nascono all'interno dell'Istituto in merito al rispetto dello Statuto delle studentesse e degli studenti e del Regolamento disciplinare; 2. decidere sui ricorsi presentati dagli studenti contro le sanzioni disciplinari irrogate; 3. avanzare proposte di modifiche al Consiglio d'Istituto in merito al Regolamento disciplinare. TITOLO VI Norme che regolano l'utilizzo dei saloni, dei laboratori di falegnameria e delle auleinformatiche Art. 40 “Norme che regolano l'utilizzo dei Saloni di T.P.O. Acconciatura ed Estetica” Al fine di agevolare l'apprendimento di corretti comportamenti professionali nel rispetto delle vigenti norme in materia di igiene e sicurezza, l'allievo all'interno dei saloni deve rispettare le seguenti regole: 1. indossare sempre le calzature e la divisa completa, pulita e in ordine; 2. essere munito del proprio materiale, di cui è il solo responsabile. L’Istituto non risponderà a smarrimento, furti o danneggiamento del materiale proprio; 3. astenersi dal mangiare, masticare gomme e tenere acceso il cellulare; 4. curare la propria igiene personale: le unghie devono essere corte, ben curate e prive di smalto colorato; i capelli puliti, legati e non tinti con colori eccessivi; il trucco consono all'immagine professionale. 5. L'allievo non può operare in salone con anelli, braccialetti, collane e orecchini pendenti. L'allievo deve provvedere a toglierli; è consentito un piccolo brillantino sulla narice del naso e un massimo di due piccoli orecchini per ciascun lobo. Non è permesso nessun altro tipo di piercing nelle zone del viso o parti visibili del corpo. Non sono ammessi la copertura di piercing con cerotto o l'uso di piercing trasparente. Lo studente che nel corso dell'anno scolastico si presenta a scuola con un nuovo piercing nelle zone non permesse, non svolge lezione fino a quando non provvederà alla sua rimozione. 6. L'allievo deve utilizzare i dispositivi di protezione individuale – guanti in vinile, mascherine – crema barriera – quando necessario; 7. rispettare le persone e gli oggetti propri, altrui e dell'Istituto. Qualunque rottura deve essere segnalata tempestivamente all'insegnante; 8. curare la pulizia e l'igiene del laboratorio seguendo le indicazioni del docente e nel rispetto della normativa vigente; Gli allievi sono accompagnati dall’insegnate di T.P.O. nell’andare e tornare dallo spogliatoio. La classe deve rimanere unita e mantenere un comportamento corretto evitando di disturbare le lezioni. L’allievo sprovvisto di divisa e materiale propri, non potendo svolgere le attività pratiche, è impegnato in attività di riordino e pulizia del salone. Tale episodio è verbalizzato sul libretto personale per conoscenza dei genitori. Dopo tre segnalazioni, si provvede a sanzionare l’allievo con una nota disciplinare. Art. 41 “Norme che regolano l'utilizzo dei Laboratori di falegnameria” Fatti salvi i principi e le norme di carattere generale che regolano la vita del Centro, ogni persona che utilizza il laboratorio deve testimoniare, col proprio comportamento, d’essere consapevole che il materiale, attrezzature e apparecchiature appartengono alla comunità scolastica ed agire in modo responsabile, nel rispetto delle norme antinfortunistiche. Ogni allievo, all'entrata in laboratorio, deve essere provvisto dei dispositivi di protezione individuale: occhiali protettivi, cuffie antirumore, mascherina antipolvere, guanti, scarpa protettiva di sicurezza, tuta da lavoro blu con elastici ai polsi o in alternativo pantalone con pettorina e maglietta polo a mezza manica blu, entrambi gli indumenti devono essere esenti da sponsorizzazioni. La mancanza di tali dispositivi comporta la non frequenza delle ore di laboratorio. E vietato indossare all’interno del laboratorio cappello, berretto, sciarpa, catenine, braccialetto, orologio e quant’ altro non descritto che possa limitare la sicurezza personale e conto terzi. A ciascun allievo nei primi giorni di scuola è assegnata una cassetta completa degli attrezzi manuali e un armadietto spogliatoio, l'allievo è responsabile di quanto assegnato e dovrà risarcire per eventuali mancanze o danni riscontrati alla fine dell’anno scolastico. Durante le esercitazioni di laboratorio è VIETATO: 1. Allontanarsi o spostarsi in altri locali senza autorizzazione dell'insegnante; 2. Fumare; 3. Appoggiare qualsiasi materiale(pannelli, tavole di legno ecc.) contro i dispositivi antincendio, segnaletica antinfortunistica; 4. Ostruire in qualsiasi modo le vie d’uscita d’emergenza. Tutte le macchine operatrici devono essere usate sempre con tutti i dispositivi e protezioni antinfortunistiche previste e già installate, esse non dovranno per nessun motivo e ragione essere rimosse o modificate, gli allievi durante le esercitazioni devono applicare la massima attenzione e tutte le precauzioni per prevenire ed evitare qualsiasi infortunio. In caso di anomalie delle macchine operatrici o problemi in laboratorio l’alunno deve immediatamente avvisare l’insegnante presente. Nell'uso degli utensili elettrici evitare di sollecitare il cavo d’alimentazione a piegamenti o torsioni, appoggiare gli stessi su spigoli vivi o superfici calde, non abbandonare gli utensili in luoghi in essere soggetti a caduta, ogni singolo pezzo lavorato con questi utensili dovrà essere fissato meccanicamente al banco da lavoro, non effettuare lavorazioni alle macchine a pezzi con misura inferiore a 350 mm, per eventuali lavorazioni a pezzi inferiori a tale misura fissare meccanicamente il pezzo alla macchina. E' fatto obbligo agli insegnanti di segnalare immediatamente al coordinatore di TPO o in sua assenza all'Economo tramite la segreteria del Centro, qualsiasi guasto o anomalia dei macchinari. Il macchinario guasto deve essere spento, tolta la corrente elettrica dal quadro generale ed eventuale alimentazione d’aria compressa, apporre bene in vista il cartello "MACCHINA GUASTA". In assenza dell’insegnante della classe dal reparto dove si stanno svolgendo le esercitazioni, è assolutamente vietato da parte degli alunni accendere o usare macchinari e attrezzature anche se presente il Tecnico di laboratorio, “ad esclusione del docente del 4 anno ove non è presente la codocenza. Durante le esercitazioni nel laboratorio di verniciatura gli alunni devono indossare i D.P.I. adeguati all’esercitazione: tuta di protezione in Tyvek, guanti mono uso in nitrile o simili, maschera antipolvere adeguata alla tipologia del prodotto verniciante, (consigliato l’uso degli occhiali di protezione ). Al termine d’ogni lezione, gli alunni, devono rimettere in ordine tutto quanto è stato usato, pulire il laboratorio, spolverare tutti i macchinari usati, trasferire nell'apposito locale i materiali di scarto derivanti dalle lavorazioni. e nel magazzino di classe tutti gli avanzi ancora riutilizzabili, è inoltre vietato lo stoccaggio dei manufatti nel laboratorio, per quelli ritenuti ingombranti e non smontabili è consentito un periodo di permanenza nel laboratorio massima di 4 settimane. Durante la ricreazione è assolutamente vietato entrare nei laboratori, magazzini e spogliatoio. Nei laboratori devono essere presenti solo ed esclusivamente gli allievi della classe che sta facendo lezione. Art. 42 “Norme che regolano l'accesso e l'utilizzo delle aule-informatica” 1. L'utilizzo delle attrezzature informatiche presenti nella rete d'Istituto deve essere unicamente legato a scopi didattici. 2. L'accesso alla rete avviene con l'immissione di credenziali personali fornite dall'Istituto al singolo utente(studente o personale in servizio) che non può in alcun modo considerale proprietà privata. L'utente è informato del fatto che la conoscenza delle proprie credenziali da parte di terzi consente a quest'ultimi l'accesso alla rete, ai dati e ai servizi abilitati a quell'utente. L'utente identificato per mezzo delle credenziali assegnate si assume la totale responsabilità delle attività svolte nonché la responsabilità civile e penale dei propri fatti illeciti e per quelli commessi da chiunque utilizzi le sue credenziali. 3. L'accesso alla rete e ai suoi servizi cesserà d'ufficio alla scadenza del rapporto/collaborazione dell'utente con l'Istituto. 4. Gli studenti e il personale della scuola possono utilizzare le attrezzature informatiche presenti purché la finalità sia di tipo professionale. É consentito l’uso di periferiche di massa personali per l'archiviazione e la memorizzazione dei propri documenti/elaborati. 5. Coloro che accedono al laboratorio sono tenuti al più scrupoloso rispetto di tutte le attrezzature presenti. Il sistema operativo, il software applicativo e l'hardware messi a disposizione non possono essere per attività personali. Il software non può essere copiato e distribuito su installazioni esterne all'istituzione scolastica. 6. In caso di sospetto uso illecito della strumentazione, l'amministratore di sistema, previa autorizzazione del D.S., potrà prendere visione e conoscenza dei flussi informativi legati ai singoli codici di accesso. 7. L'accesso ai laboratori di informatica è consentito solo alla presenza del personale docente, codocente e tecnico in grado di assicurare assistenza funzionale e didattica. 8. Durante i periodi di sospensione dell'attività non è consentito l'utilizzo dei laboratori, salvo autorizzazione specifica rilasciata dal D.S. 9. non sono ammesse attività di tipo ricreativo, pertanto è vietato installare, copiare e utilizzare giochi. 10. É vietato consultare i servizi internet per scopi non legati alla didattica; in particolare utilizzare materiale in violazione dei diritti d'autore e di copyright e consultare: a) materiale offensivo incluse espressioni diffamatorie, di fanatismo, di razzismo, odio ecc.; b) materiale che promuove o fornisce informazioni su attività illegali; c) siti web contenenti materiale pornografico e illegale; d) siti web contenuti proposte di acquisto di beni ad uso privato; e) materiale contenente virus o componenti dannosi; f) materiale legato al gioco d'azzardo in genere. 11. Si fa obbligo a tutti gli studenti di servirsi solo, sempre ed esclusivamente della stessa postazione di lavoro e della stessa attrezzatura di supporto, rispettando l'assegnazione come da registro di classe. 12. É tassativamente vietato consumare alimenti liquidi e solidi nel laboratorio, sia per evidenti motivi di igiene sia per evitare danni alle attrezzature informatiche. 13. É obbligatorio spegnere eventuali telefoni cellulari o apparecchiature elettriche di qualsiasi genere. 14. L'orario programmato dovrà essere rigorosamente rispettato. Eventuali prenotazioni fuori orario dovranno essere concordate con il personale tecnico almeno un giorno prima. In caso di sostituzione del docente è possibile utilizzare l'aula informatica solo per proseguire o rinforzare un'attività già iniziata o prevista dai programmi per la quale il docente abbia la competenza e l'autonomia necessaria. 15. É fatto divieto di installare programmi di qualsiasi tipo senza autorizzazione del D.S. L'installazione di software applicativi deve essere richiesta e ampiamente motivata dai soli docenti, con un congruo anticipo sulla data prevista per l'utilizzo. Possono essere installati solo software in regola con la normativa vigente. 16. É vietato modificare le configurazioni di sistema delle attrezzature informatiche e di rete tese ad influenzare negativamente la regolare operatività. 17. É vietato l'uso e il possesso di programmi atti a violare la sicurezza dei sistemi locali e remoti. 18. É fatto obbligo di segnalare tempestivamente eventuali danni, carenze, situazioni di disordine, sporcizia, anomalie varie ecc. 19. Gli utilizzatori delle aule informatiche, per contenere l'uso della carta e l'usura del meccanismo di stampa, sono tenuti ad utilizzare la stampa solo per lavori strettamente necessari, controllando accuratamente il documento con gli strumenti forniti dal software (anteprima di stampa). 20. In caso di abuso nell'utilizzo delle strumentazioni e dei servizi, a seconda della gravità del medesimo, fatte salve le ulteriori conseguenze di natura penale, civile, amministrative e disciplinari, possono essere comminate dal D.S. le seguenti sanzioni: a) sospensione dall'accesso alla rete da un minimo di una settimana ad un massimo di sei mesi; b) esclusione definitiva dall'accesso alla rete e ai suoi servizi. 21. Lo studente e il personale in servizio che accede con il proprio codice di accesso deve essere a conoscenza di quanto incluso in questo Regolamento e rispettarne i contenuti. TITOLO VII Organi dell'Istituto CAPO I Il Consiglio di Classe Art. 43 “Composizione” Il Coniglio di Classe (CdC) è composto da tutti i docenti della classe, da due rappresentanti degli studenti e da due genitori eletti, gli uni e gli altri, all'inizio dell'anno scolastico. É presieduto dal D.S. o da un docente da lui delegato. In taluni casi è ammessa la presenza, per il tempo necessario, senza diritto di voto di terzi per relazioni su attività svolte o da svolgere. Il CdC, nella sola componente dei docenti titolari di attività educative e formative, provvede alla valutazione degli studenti. Il CdC si riunisce con i coordinatori degli alunni con bisogni educativi speciali in caso di presenza nella classe di alunni seguiti da insegnanti di sostegno o di fascia C, e con il coordinatore degli alunni stranieri - ed eventuali mediatori culturali - in caso di presenza di allievi stranieri. La verbalizzazione delle sedute viene effettuata dal docente della classe incaricato. I verbali, letti, approvati e firmati, vengono conservati in apposito registro. Art. 44 “Funzioni” Il Consiglio, nel rispetto della vigente normativa che regola la tutela della privacy, definisce, programma, coordina e verifica le attività didattiche della classe nel rispetto di quanto previsto dal Progetto d'Istituto e di quanto deliberato dal Collegio dei Docenti in materia di programmazione didattica ed educativa. Il CdC si esprime su eventuali corsi di recupero; delibera sui viaggi e le visite di istruzione, e valuta eventuali sperimentazioni che coinvolgano la classe. Il Consiglio prende in considerazioni reclami riguardanti materie di sua competenza e che coinvolgono gli studenti della classe, i suoi stessi membri, e si interessa di tutto ciò che più generalmente riguarda la classe. Il Consiglio, nel rispetto di quanto stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e dal Regolamento disciplinare, si esprime sulle sospensioni dell'alunno fino a 15 giorni o sul passaggio di questi in Area gialla. Prima di irrogare tale sanzione il Consiglio, ascoltato l'alunno, può proporgli di svolgere eventuali attività socialmente e culturalmente utili in sostituzione alla sospensione, tale proposta va comunque approvata a maggioranza. Art. 44 “Convocazione” In via ordinaria: Il Consiglio di Classe viene convocato con cinque giorni di anticipo dal D.S. nel rispetto di quanto programmato e approvato dal Collegio dei Docenti. In via straordinaria: è convocato quando ne facciano richiesta i 2/3 dei docenti componenti, o su formale richiesta motivata e scritta della componente studentesca e/o genitoriale. D’urgenza: è convocato dal D.S., di sua iniziativa o su indicazione del coordinatore di classe, in casi di estrema gravità, con un tempo di preavviso di 24 ore. L'ordine del giorno delle sedute ordinarie viene formulato da D.S.; eventuali integrazioni possono essere avanzate dai Componenti all'inizio di seduta e introdotte solo dopo l'approvazione della maggioranza dei presenti. L'ordine del giorno delle sedute straordinarie viene formulato dalla componente che ne fa richiesta ed è controfirmato dal D.S. che può apportarvi proprie integrazioni Art.45 “Docente coordinatore di classe” Durante la prima riunione ordinaria del Consiglio di classe i docenti indicano un loro rappresentante come coordinatore di classe nel rispetto dei criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti. L'insegnate indicato viene, poi, nominato dal D.S. Il docente coordinatore di classe rappresenta i docenti nei rapporti con le famiglie, gli studenti e il D.S. Provvede a raccogliere i dati e le informazioni degli alunni utili al regolare svolgimento delle attività didattiche curricolari ed extra-curricolari programmate dal CdC e dal Collegio dei Docenti. Art.46 “Compiti del docente coordinatore di classe” Il coordinatore di classe: presidia le dinamiche educative e formative del gruppo classe; cura settimanalmente il quadro delle assenze, ritardi… degli allievi comunicando a tutor e segreteria didattica i “casi” (le modalità di gestione verranno spiegate attraverso circolare); introduce e gestisce la parte del Consiglio di classe aperto a genitori e studenti; è la voce dei docenti verso gli allievi; è la voce degli allievi verso il Consiglio di Classe; dialoga con i tutor per creare un quadro di sintesi e propone le strategie educative. CAPO II Il Collegio dei Docenti Art. 47 “Definizione” Il Collegio dei Docenti è l'organo scolastico competente in materia didattica. Art. 48 “Composizione” Il Collegio dei Docenti è composto da tutti i docenti, a tempo determinato e indeterminato, che prestano servizio. É presieduto dal D.S. o da un suo collaboratore designato. In taluni casi è ammessa la presenza senza diritto di voto di terzi per relazioni su attività svolte o da svolgere. Alle riunioni possono partecipare le altre componenti della scuola comunque senza diritto di voto. Art. 49 “Verbalizzazione” La verbalizzazione dei lavori viene effettuata dal coordinatore della didattica. I verbali, letti, approvati e firmati, vengono conservati in apposito registro. Copia del verbale viene pubblicata nell'albo dei docenti. Art. 50 “Funzioni” Programma e monitora le attività didattiche e formative favorendo il coordinamento interdisciplinare. Delibera la parte didattica del Progetto d'Istituto da sottoporre all'approvazione del Consiglio d'Istituto. Valorizza le competenze professionali dei docenti. Propone al D.S. l'attivazione di iniziative di formazione e aggiornamento professionale. Progetta attività finalizzate al raggiungimento delle competenze previste dai Piani di studio. Avanza proposte per la formazione e la composizione delle classi e per la formulazione dell’orario delle lezioni. Stabilisce i criteri di valutazione. Adotta i libri di testo proposti dai Consigli di classe. Promuove e approva le iniziative di sperimentazione, le attività e i progetti curricolari ed extra curricolari. Delibera la suddivisione del Collegio in due assemblee distinte, ognuna per ogni Sezione dell'Istituto, riconoscendo ad esse le stesse funzioni attribuite al Collegio dei Docenti plenario limitatamente a quelle materie che regolano e permettono il miglior svolgimento delle attività didattiche della Sezione. Approva un regolamento che definisce le modalità per il proprio funzionamento. Art. 51 “Convocazione” In via ordinaria: Il Collegio dei Docenti viene convocato con cinque giorni di anticipo dal D.S. nel rispetto della programmazione di inizio anno. In via straordinaria: è convocato dal D.S. con un anticipo di cinque giorni quando ne faccia richiesta un terzo dei componenti. D’urgenza: è convocato dal D.S., di sua iniziativa, in casi di estrema gravità, con un tempo di preavviso di 48 ore. L'ordine del giorno delle sedute ordinarie viene formulato dal D.S.; eventuali integrazioni possono essere avanzate dai Componenti almeno un giorno prima o in casi eccezionali all'inizio di seduta. L'ordine del giorno delle sedute straordinarie viene formulato dalla componente che ne fa richiesta ed è controfirmato dal D.S. che può apportarvi proprie integrazioni Art. 52 “Articolazioni” Il Collegio dei Docenti può dividersi in commissioni di lavoro il cui numero e la cui composizione vengono decise di norma nella riunione d'inizio anno. I referenti delle Commissioni devono relazionare a fine anno scolastico sull'andamento e sullo stato dei lavori. CAPO III Il Consiglio dell'Istituzione Art. 53 “Definizione” l'offerta formativa dell'istituzione. Il Consiglio dell'Istituzione è l'organo di Irroga sanzioni disciplinare in base a quanto governo dell'Istituto. Ha compiti di indirizzo, previsto dall’art. 35 del presente di programmazione e di valutazione delle Regolamento. attività dell'Istituzione. Art. 54 “Composizione e durata” Il Consiglio dell'Istituzione è composto da : il Dirigente dell'Istituzione; quattro rappresentanti dei genitori; quattro rappresentanti dei docenti; quattro rappresentanti degli allievi; un rappresentante del personale tecnico, amministrativo e ausiliario; due rappresentanti del territorio (componente non elettiva). Il D.S. fa parte di diritto del Consiglio; il responsabile amministrativo svolge le funzioni di segretario, secondo quanto previsto dall'art. 6 dello Statuto. Il Consiglio d'Istituto resta in carica tre anni. Art. 55 “Criteri e modalità di elezione delle rappresentanze elettive nonché i casi e le modalità di scioglimento del Consiglio” Cfr. art. 6 dello Statuto. Art. 56 “Verbalizzazione” La verbalizzazione dei lavori viene effettuata dal segretario. I verbali, letti, approvati e firmati vengono conservati in apposito registro. Copia del verbale viene pubblicata nell'albo dei docenti. Art. 57 “Funzioni” Il consiglio approva: lo Statuto e il Regolamento interno; il Regolamento disciplinare (diritti e doveri degli studenti); gli indirizzi generali per l'attività, la gestione e l'amministrazione della scuola; il Progetto d'Istituto; la Carta dei servizi; il bilancio e il conto consuntivo; il calendario scolastico sulla base di quanto determinato dalla Provincia; le attività definite nell'ambito delle forme collaborative previste dall'articolo 20 della Legge provinciale n. 5 del 7 agosto 2006 nonché le convenzioni che regolano gli accordi di rete; gli accordi e le intese con soggetti esterni per la realizzazione di progetti formativi coerenti con CAPO IV Nucleo interno di valutazione Art. 58 “Definizione” Ai sensi dell'articolo 27 della Legge provinciale n. 5 del 7 agosto 2006 è istituito il Nucleo interno di valutazione. Il Nucleo valuta l'efficienza e l'efficacia del servizio educativo offerto analizzandone e verificandone i risultati al fine di migliorare la qualità del servizio erogato. Art. 59 “Composizione e durata” Il Consiglio dell'Istituzione è composto da : due rappresentanti dei genitori; tre rappresentanti dei docenti; un rappresentante degli allievi; un rappresentante del personale tecnico, amministrativo e ausiliario. Il Consiglio d'Istituto resta in carica due anni. Art. 60 “Criteri e modalità di elezione delle rappresentanze elettive nonché i casi e le modalità di scioglimento del Nucleo” Art. 61 “Verbalizzazione” La verbalizzazione dei lavori viene effettuata dal segretario, nominato durante la prima riunione. I verbali, letti, approvati e firmati vengono conservati in apposito registro. Copia del verbale viene pubblicata nell'albo dei docenti e degli studenti e resi accessibili a chi ne faccia richiesta. Art. 62 “Funzioni” Il nucleo valuta, inoltre, il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati dal Progetto d'Istituto avvalendosi degli indicatori forniti dal comitato provinciale di valutazione del sistema educativo. I risultati dei processi di valutazione sono posti a confronto con le rilevazioni del comitato provinciale di valutazione e sono inviati al comitato stesso e al dipartimento provinciale competente in materia di istruzione. I risultati sono altresì tenuti in considerazione al fine della predisposizione del progetto d'istituto. TITOLO VIII Integrazione alunni stranieri Art. 63“Introduzione” Tenuto conto che il presente Regolamento è valido per tutti gli studenti dell’Istituto, la parte che segue è rivolta all’inserimento e all’integrazione degli studenti stranieri. Art. 64 “Fonti normative e loro attuazione” In ottemperanza dell’articolo 75 della legge provinciale 7 agosto 2006, del relativo regolamento per l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri e del protocollo d’accoglienza di Istituto approvato dal collegio dei docenti in data 06 aprile 2009, l’Istituto provvede ad integrare l’alunno straniero seguendo la sotto indicata procedura: l’addetto di segreteria,individuato allo scopo accoglie la domanda di iscrizione e contatta il referente per le attività interculturali; il referente per le attività interculturali, attraverso un colloquio con lo studente e con la famiglia, raccoglie dati e informazioni sulla scolarità pregressa dello studente coadiuvato, se necessario, da un mediatore interculturale; il referente compila la scheda di rilevazione dati da conservare nella cartella personale dello studente; il Dirigente, il referente per le attività interculturali e i rappresentanti della commissione intercultura stabiliscono l’inserimento degli studenti di madrelingua non italiana nella classe opportuna tenendo conto dell’età anagrafica, dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, dell’accertamento di competenze e abilità, del titolo di studio eventualmente posseduto; il referente fornisce le informazioni ricevute ai docenti del Consiglio di Classe; il referente contatta il Laboratorio di rete per l’accoglienza e l’insegnamento dell’italiano L2 concordando l’inserimento dello studente nel laboratorio stesso, al corso di livello corrispondente alle competenze linguistiche evidenziate; tutti i docenti del Consiglio di Classe attivano un percorso personalizzato condiviso (vedi format); tutti i docenti del consiglio di classe collaborano, ciascuno per la propria disciplina ma anche in sinergia, al conseguimento degli obiettivi disciplinari stabiliti nel percorso personalizzato; il Consiglio di Classe valutano lo studente in base al conseguimento degli obiettivi stabiliti; tutti i docenti individuano modalità di semplificazione linguistica per ogni disciplina facilitando l’apprendimento della microlingua specifica. TITOLO IX Campus Art. 65 “Finalità” Nel tentativo di dare risposte pedagogicamente fondate a tutta una serie di emergenze educative prevalentemente relazionali che anche nel nostro Istituto si fanno sentire, è in atto il progetto Campus che riconosce, collabora con identità diverse stringendo con esse patti espliciti in direzione di un campo comune di azione concordata nella salvaguardia del limite, nel rispetto delle individualità e delle necessità personali . Campus sceglie di agire entro la normale dimensione scolastica attraverso modalità proprie quali: area gialla, area verde e area rossa. Art. 66 “Area gialla” L’area gialla è una modalità per affrontare in modo ampio e attento i casi di allievi che presentano problematiche relazionali e comportamentali particolarmente pesanti all’interno della classe e della scuola, o che attraverso il silenzio evidenziano difficoltà o disagio tali da rendere difficoltoso sia lo sviluppo relazionale che quello riferito alle abilità e conoscenze. Mira a ripristinare il senso del limite offrendo nel contempo all’allievo la possibilità di essere ascoltato, di interagire e di confrontarsi con adulti legati al mondo della scuola ma che rivestono un ruolo diverso dai docenti della classe. L’area gialla collabora all’elaborazione di un progetto personalizzato qualora si constati l’impossibilità di inserire l’allievo nel percorso regolare. L’area gialla è gestita da operatori (educatori e insegnanti) che, a seconda degli allievi presi in carico, collaborano in modo costante e diretto con alcune figure di riferimento (tutor e referenti bes). Le attività dell’area gialla si svolgono prevalentemente all’interno di uno spazio riservato seguendo l’orario scolastico. L’inserimento nell’area gialla avviene su indicazione della metà più uno della componente docente del Consiglio di classe al Dirigente dopo un attento e scrupoloso monitoraggio e una altrettanto attenta e scrupolosa valutazione e messa in atto di eventuali strategie di soluzione. Il passaggio nell’Area gialla avviene solo su parere favorevole della famiglia. Durante la prima fase di inserimento in area gialla si assegnano compiti di tipo pratico che mirano sostanzialmente alla riparazione e all’abbellimento di ambienti e arredi; il lavoro manuale permetterà all’allievo di riflettere sul suo atteggiamento in un ambiente accogliente e ristretto. Seguiranno poi attività di recupero scolastico nel momento in cui si deciderà che l’allievo è pronto per rientrare in classe. Tale momento sarà minuziosamente preparato e l’allievo sarà accompagnato con attenzione a tale passaggio. Art. 67 “Area verde” E’ un insieme di iniziative, azioni positive, idee, proposte organizzate che mirano a sviluppare un forte senso di appartenenza alla scuola e di identità personale. Con questa area si intende ampliare l’offerta educativa proponendo attività che accrescono il proprio bagaglio culturale e che permettono di scoprire talenti personali magari assopiti stimolando a provare piacere e interesse per quello che si fa. L’area verde si compone di tre aree tematiche: sport; arti creative; cura della vita e delle persone a cui possono partecipare volontariamente gli allievi imparando in tal modo a lavorare insieme. Si tratta di un progetto che parte dai ragazzi stessi che propongono, dopo un confronto e una valutazione collettiva, le attività atte a promuovere un processo di crescita attraverso un rapporto con le loro esperienze di autonomia. Art 68 “Area rossa” Laddove si renda necessario un ambiente del tutto differente dalla dimensione scolastica si provvederà a costruire un percorso individualizzato da svolgere dentro (area gialla) e fuori scuola con stage, tirocini seguiti e monitorati costantemente dall’Istituto. Art 69 “Docente tutor: compiti” Il docente tutor: ricostruisce la storia dell’allievo e aggiorna la documentazione e il profilo dello studente, con l’ausilio di appositi strumenti; mantiene i contatti con la famiglia per l’ordinaria gestione dell'alunno; è il primo referente nel momento della valutazione relativa alla partecipazione e all’impegno in occasione degli scrutini e concorda con il D.S. gli interventi educativi a seguito di comportamenti scorretti; segue lo studente nelle situazioni di particolare presidio del limite (area gialla) e cura il reinserimento in classe in collaborazione con gli operatori di area gialla; effettua i colloqui strutturati per il monitoraggio degli alunni, previsti in tre momenti: entro fine novembre, alla fine del I quadrimestre ed entro metà aprile; compila le schede relative all'area degli apprendimenti, delle competenze sociali e delle competenze trasversali. TITOLO X Disposizioni varie Art. 70 “Valutazione del raggiungimento delle competenze” L'Istituto valuta per mezzo dei docenti ogni singolo studente in base al raggiungimento o meno delle competenze e certifica tale raggiungimento con la produzione di pagelline e pagelle secondo quest'articolazione: valutazione intermedia (prescrutinio): il Consiglio di Classe si riunisce a metà di ogni quadrimestre nella sola componente docente per scrutinare le valutazioni degli alunni e informare le famiglie del rendimento scolastico degli allievi (pagellina); valutazione di fine primo quadrimestre (scrutinio): al termine del quadrimestre il Consiglio di classe nella sola componente docente si riunisce per scrutinare le valutazioni degli studenti e informare le famiglie del rendimento scolastico degli allievi (pagella); valutazione di fine anno (scrutinio finale): al termine del secondo quadrimestre il Consiglio di classe nella sola componente docente si riunisce per scrutinare le valutazioni degli studenti ed esprimersi sulla loro promozione alla classe successiva o bocciatura (pagella). Art. 71 “I docenti” I docenti devono essere imparziali nelle valutazioni; assumere un comportamento che rispetti le regole per offrire agli studenti un esempio di correttezza e responsabilità; programmare le attività didattiche ed extra didattiche nel rispetto della normativa e delle date fissate. Devono informare il D.S. e i colleghi su particolari attività in corso d'anno, es. partecipazione a manifestazione ed eventi non deliberati dal Collegio dei docenti né approvati dai Consigli di Classe, e pertanto al di fuori della programmazione, con almeno una settimana d'anticipo. Art. 72 “Visite guidate e viaggi d'istruzione” Agli studenti è garantita la partecipazione a visite guidate e viaggi d'istruzione a completamento della loro formazione umana e professionale. La partecipazione alle visite e ai viaggi è obbligatoria in quanto attività didattica a tutti gli effetti. Le visite guidate e i viaggi di istruzione devono essere approvati dal Consiglio di Classe. É compito degli insegnati promotori (o dell'insegnate referente) presentare in sede di Consiglio di Classe entro la data stabilita in Collegio Docenti una programmazione dettagliata del viaggio|visita contenente i tempi, i luoghi, le finalità formative (professionali e/o culturali) e i nominativi degli insegnanti accompagnatori (uno ogni dodici alunni). Il Consiglio di Classe può decidere a maggioranza di non far partecipare a simili iniziative la classe o gli alunni che non abbiano rispettato il Regolamento disciplinare. La partecipazione alle viste guidate e viaggi d’istruzione è prevalentemente a carico delle famiglie. All'atto dell'adesione alla visita o al viaggio, l'Istituto chiede alle famiglie una quota di partecipazione che non verrà rimborsata in caso di ritiro immotivato o non imputabile a seri e dimostrabili motivi. L'Istituto garantisce la partecipazione ai viaggi d'istruzione agli studenti che attestano difficoltà familiari di natura economica accollandosi in toto o in parte la quota di adesione previa richiesta dei documenti che attestano la situazione di bisogno. Art. 73 “Visite guidate e viaggi d'istruzione: docenti accompagnatori” Il docente proponente (o organizzatore) accompagna di diritto la classe in visita guidata o in viaggio d'istruzione. Per assicurare a tutti gli insegnanti la partecipazione ad almeno un viaggio d'istruzione, è stabilito che ogni docente non può accompagnare in visita guidata o in viaggio più di una classe durante l'anno formativo. Solo ed esclusivamente per validi motivi personali e/o di organizzazione didattica, il Consiglio di classe, in deroga a quanto affermato nei precedenti comma, individua insegnanti accompagnatori diversi da quelli individuati rispettando i principi affermati nella prima parte del presente articolo. Art. 74 “Passaggi, passerelle e studenti drop-out” L'Istituto, nel rispetto della vigente normativa, assicura agli studenti interni il passaggio ad altra scuola e agli studenti esterni l'ingresso ai propri corsi di qualifica. Agli studenti già in possesso di diploma quinquennale, di qualifica professionale o altro titolo di studio legalmente riconosciuto, è consentita l'iscrizione direttamente al terzo anno: studenti drop-out. Gli studenti che provengono da altra scuole avendo interrotto il corso di studi nel corso del secondo, terzo, quarto o quinto anno, previo superamento di un colloquio attitudinale e motivazionale di fronte ad una commissione interna è garantita la frequenza al secondo o al terzo anno di corso. Agli studenti drop-out che ne facciano richiesta e che presentino la documentazione richiesta è garantito il riconoscimento dei crediti formativi. Il riconoscimento dei crediti: a) è svolto da un gruppo di docenti indicati dal D. S.; b) avviene entro la prima settimana del mese di ottobre; c) avviene per mezzo della valutazione dei voti e dei programmi svolti nelle discipline per cui si chiede il credito; d) è garantito d'ufficio agli studenti interni già in possesso di qualifica solo ed esclusivamente per le materie in cui allo scrutinio finale del terzo anno abbiano riportato una valutazione pari o superiore al buono ma non per le materie caratterizzanti la seconda qualifica. Gli studenti drop-out che intendono richiedere il riconoscimento dei crediti devono presentare in segreteria didattica entro il 30 settembre la documentazione richiesta pena il mancato riconoscimento degli stessi crediti. dall’insegnante titolare, se muniti del materiale necessario e se indossano scarpe idonee. Art. 75 “Modelli esterni” I modelli esterni possono avvalersi dei servizi di acconciatura ed estetica offerti dalla scuola solo previo appuntamento. L'Istituto regola il flusso dei modelli e lo limita nel rispetto delle esigenze didattiche. Il calendario degli appuntamenti è fissato dall'istituzione scolastica e reso noto ai modelli in tempo utile. Ai modelli è vietato a) ricompensare economicamente gli studenti o gli insegnanti per il servizio goduto; b) lasciare incustoditi indumenti, borse ed oggetti di valore: la scuola non risponde di danni o furti avvenuti al proprio interno e riconducibili alla negligenza o alla distrazione dei proprietari o di terzi. I modelli devono: a) comunicare in congruo anticipo la cancellazione o spostamento dell'appuntamento per permettere all'Istituto di contattare altre persone in lista; b) rispettare il Regolamento disciplinare dell'Istituto. I modelli esterni non possono richiedere lavorazioni e servizi diversi da quelli presenti nei programmi didattici. Art. 78 “Modifiche al Regolamento” In accordo a quanto affermato nell'art. 11, è riconosciuto ai singoli membri del Consiglio dell'Istituzione e del Collegio docenti, e ai rappresentati dei genitori e degli studenti la facoltà di avanzare proposte di modifiche al Regolamento. Le proposte, presentate in forma scritta al Collegio dei docenti, vengono vagliate e discusse in seno al Collegio. La proposta di modifica viene approvata solo se si esprimono favorevolmente i due terzi dei membri del Collegio. Dopo l'approvazione da parte del Collegio, la proposta di modifica deve avere l'approvazione del Consiglio d'Istituto: i due terzi dei componenti devono esprimersi favorevolmente. Ogni proposta, a prescindere dal soggetto proponente, per modificare di fatto il presente Regolamento, per essere valida deve avere sia l'approvazione del Consiglio dell'Istituzione che del Collegio dei docenti. Art. 76 “Accesso e utilizzo palestra” E’ assicurato a tutte le classi l’accesso alla palestra secondo quanto previsto dall’orario delle lezioni. Durante la permanenza in palestra permane l’obbligo del rispetto del Regolamento disciplinare. Gli alunni entrano in palestra per svolgervi attività sportiva solo se accompagnati Art. 77 “Servizio mensa” Durante la permanenza in mensa permane l’obbligo del rispetto del Regolamento disciplinare. Comportamenti irresponsabili o maleducati sono perciò sanzionabili anche se segnalati dal personale non docente. Nel rispetto delle norme di igiene e di corretti comportamenti legati alla figura professionale, è vietato agli studenti della sezione “Servizi alla persona” indossare la divisa all'interno della mensa durante la pausa pranzo.