AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P NUMERO 1585 DI GIOVEDI 18 FEBBRAIO 2016 Polizia penitenziaria sventa tentativo di evasione attraverso il sistema fognario Reggio Emilia, maldestro tentativo di evasione dal carcere.Un detenuto si è prima infilato nelle fogne, poi ha cercato di scavalcare la recinzione. La sua azione però non è sfuggita agli agenti della polizia penitenziaria .Maldestro tentativo di evasione dal carcere di Reggio Emilia. Un detenuto magrebino, venerdì, ha sollevato un tombino e si è infilato nel sistema fognario convinto di poter sbucare all'esterno della struttura di via Settembrini. E' riemerso però pochi metri più in là, sempre all'interno del perimetro. A quel punto ha cercato di scavalcare la recinzione, ma è stato notato dagli agenti della polizia penitenziaria. A quel punto è "rientrato" nei ranghi, cercando di mimetizzarsi tra gli altri detenuti, ma è stato ugualmente identificato. Ne dà notizia il Carlino. A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO Rimini. Faida in carcere: abbassa la radio e gli rompe la schiena. La direzione centrale degli istituti penitenziari era a conoscenza che all' interno del carcere dei Casetti di Rimini da tempo era in corso una "faida" tra assistenti e ispettori della polizia penitenziaria. Lo ha "spiegato" ieri mattina al tribunale di Rimini un altro ispettore che continua a prestare servizio nel penitenziario riminese ed era in servizio il pomeriggio del giorno di Natale del 2013, quando si è consumato il regolamento di conti che ora vede alla sbarra un assistente capo oggi di quarantanove anni con l' accusa di lesioni colpose aggravate: con un calcio ha rotto il 4° metamero vertebrale di un ispettore di 10 anni più vecchio. Causa scatenante del regolamento di conti sarebbe stato l' affronto fatto dal ferito a cavallo del cambio turno mattina -pomeriggio quando, passando davanti al posto dove l' aggressore stava lavorando, gli avrebbe abbassato d' imperio il volume della radio ritenendolo troppo alto. (Corriere Romagna) Eccesso di allarme per l’evasione di Rebibbia , le dichiarazioni di Santi Consolo INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI_ Consolo, capo dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, cioè il vertice delle carceri italiane. Il magistrato è intervenuto a un convegno intitolato "I diritti religiosi in carcere. Una risposta alla radicalizzazione", organizzato dall'associazione Antigone, che tutela i diritti dei detenuti, con i ministri di culto e i rappresentanti di alcune confessioni religiose.Ma i fuggiaschi di Rebibbia tengono banco: avrebbero segato le sbarre di un magazzino e si sarebbero calati da un muro usando delle lenzuola, per poi darsi alla fuga a piedi sulla via Tiburtina. "Dichiarazioni non in linea con l'allarme". È Consolo a prendere di petto l'argomento nel suo intervento. "I fatti di ieri sono stati attenzionati con un livello elevato all'opinione pubblica - ha esordito - e con dichiarazioni non in linea all'allarme. Ci sono tecniche per creare paura e reazioni conseguenti. Per prevenire il rischio che qualcuno scappi non possiamo tenere le persone in cella per 24 ore al giorno, in uno stato di sofferenza permanente".(Il Mattino di Padova) Interrogazione in Senato su chiusura base navale della polizia penitenziaria di Favignana Assistente capo di Polizia penitenziaria a processo con l' accusa di lesioni colpose aggravate ai danni di un ispettore Santi Consolo, capo dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, interviene a un convengo sulle libertà religiose dei detenuti: "Stiamo cercando di capire perché non è scattato l'allarme", spiega. Investire sulla tecnologia nelle carceri per scongiurare il pericolo evasione. Proprio quella tecnologia che (forse) nel caso dell'evasione di Rebibbia non ha funzionato.È il pensiero di Santi Il portavoce al Senato del M5S Vincenzo Santangelo è intervenuto immediatamente sulla questione legata alla chiusura della base navale della polizia penitenziaria di Favignana, presentando una interrogazione in Senato. Attualmente il “Servizio Navale” del Corpo di Polizia Penitenziaria, costituisce un supporto operativo logistico alle strutture penitenziarie di Favignana, Porto Azzurro-Marina di ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- --- -----------------------------------------------ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA------------------------------------------- Campo, Gorgona, Venezia e Napoli. Il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria), lo scorso 15 Gennaio 2016 a mezzo nota informativa ha manifestato la volontà di chiudere tutte le basi navali ad esclusione delle sedi di Venezia e Livorno-Gorgona, recependo le disposizioni del Ministero della Funzione Pubblica per la razionalizzazione delle forze dell’ordine. Detta nota informativa di conseguenza, ha fatto intervenire diverse sigle sindacali a difesa delle basi navali del Corpo e dei lavoratori. Il corpo della Polizia Penitenziaria a Favignana è stato con le sue motovedette d’altura di fondamentale importanza anche per il controllo dell’AMP (Area Marina Protetta), per il controllo dell’AMP (Area Marina Protetta), oltre ad avere svolto come compito primario il pattugliamento adiacente il carcere, il trasposto rapido del personale per compiti istituzionali, il soccorso alla vita umana in mare e gli interventi sanitari di emergenza. Adesso, il rischio di vedere cancellare la base operativa di Favignana, che opera da oltre 31 anni-, sembra a parere del portavoce Santangelo, un paradosso. “Questo servizio navale, ha rappresentato un “Forza dello Stato” ma soprattutto un presidio di legalità per il territorio isolano. Spero non tardino ad arrivare le risposte a questa interrogazione da parte del Ministro competente. Soprattutto mi auguro che venga rivista la decisione e che venga mantenuto il Corpo specializzato della Polizia Penitenziaria a Favignana, ma anche nelle altre sedi; – continua Santangelo – sarebbe assurdo indebolire i territori isolani proprio adesso, non dimenticandoci dell’importante lavoro di sorveglianza e soccorso in mare svolto nei territori di pertinenza, sopratutto dopo gli impegni economici dell’amministrazione penitenziaria per la formazione Destinate risorse per assumere nuovi agenti di polizia penitenziaria, le dichiarazioni del Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri Le carceri italiane tra le più sicure d'Europa" Evasi da Rebibbia, il sottosegretario Ferri:"Voglio ribadire che le nostre carceri sono sicure: non esiste un problema sicurezza e in Europa sono considerate tra le più sicure. Da questo episodio, grave certamente e su cui dobbiamo porre i riflettori, non dobbiamo generalizzare". Così il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, intervenuto a Effetto Giorno, su Radio 24, in merito all'evasione di Rebibbia. "Il Governo nella ultima legge di stabilità ha investito nella sicurezza, per le tecnologie e i sistemi di allarme. Una delle cause di questa vicenda di Rebibbia è la mancanza di un sistema di allarme moderno: l'allarme del muro di cinta non ha funzionato e non ha segnalato l'uscita dal carcere alla centrale di sicurezza". Sul fronte del personale il sottosegretario dice che "è vero che c'è una carenza di personale, ma è altrettanto vero che su questo stiamo lavorando e abbiamo destinato delle risorse per assumere nuovi agenti di polizia penitenziaria. C'è un concorso che dovrebbe arrivare a breve e con le nuove risorse previste dalla legge di stabilità vedremo di trovare delle soluzioni e pensare anche all'organico della polizia giudiziaria, a cui va il nostro ringraziamento per il lavoro egregio, professionale e serio che fanno nelle carceri italiane". Poche persone in grandi carceri, ma ci sono anche carceri vuote nelle quali lavorano decine di persone, come nel caso di Sala Consilina e di Savona:"Avendo deciso di chiudere le due strutture stiamo ricollocando il personale. Chiudendo delle strutture e dicendo a dei lavoratori "qua non potete più lavorare", stiamo dialogando - come è giusto che sia - con i lavoratori per chieder loro se hanno delle preferenze e cercare di concordare dove destinarli. Questo lo faremo in tempi brevi per garantire i diritti dei lavoratori e nello stesso tempo acquisire risorse nei luoghi dove mancano. Il ricollocamento avverrà in tempi brevissimi".(Radio24) Roma: scoppia il "caso carceri", mentre sono braccati i due romeni evasi da Rebibbia alle forze dell'ordine. La procura ha aperto un'inchiesta e aspetta il rapporto del (Dap) Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, che ha avviato un'indagine interna, e afferma che "c'è un eccesso di allarme e gli istituti penitenziari sono sicuri" e ci sono 9 agenti a Rebibbia per 300 detenuti. Secondo i sindacati domenica erano di turno solo due agenti di guardia nel reparto lavoranti, dove si trovavano i romeni. Due anni fa dal penitenziario scapparono due detenuti romani con lo stesso sistema usato da Florin e Catalin. Sembra evidente che nel sistema di sorveglianza qualcosa non va. Per i sindacati il problema è il sovraffollamento di detenuti rispetto al numero degli agenti, 830 per 1.797 carcerati. Un'altra falla è in quella che chiamano "la sorveglianza dinamica", che lascia liberi i detenuti di girare per alcuni ambienti aperti della prigione fino a una certa ora senza essere seguiti dalle guardie. "Stiamo verificando come mai non c'è stato l'allarme - dice Santi Consolo, capo del Dap ma sulle celle aperte sarebbe un errore tornare indietro".Le polemiche Il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri dice: "Fatto grave, ma le carceri in Italia sono sicure". Domenica sera i romeni hanno segato le sbarre di una finestra del magazzino del reparto G11, hanno scavalcato la finestra aiutandosi anche con dei bastoni di manici di scopa e raggiunto la zona passeggiate. I romeni avevano delle lenzuola a cui avevano fissati dei ganci di metallo rudimentali, aiutandosi con i bastoni hanno agganciato le lenzuola all'estremità del muro di cinta, e si sono calati indisturbati oltre il perimetro del carcere alto 5-6 metri. Per segare le sbarre del magazzino gli evasi potrebbero aver usato un seghetto di ferro e avrebbero incominciato a tagliare le sbarre almeno una ventina di giorni fa. Nel reparto lavoranti era facile disporre di questi arnesi. I due forse si sono divisi, un testimone ha detto agli investigatori di averne visto uno su un autobus diretto a Tivoli vicino Roma.(Il Messaggero) Perugia: 400 detenuti in meno in tre anni, carcere di Capanne da pollaio a istituto modello Nessuna traccia dei due romeni evasi dal carcere romano di Rebibbia. Braccati ormai da domenica sera da centinaia di poliziotti, carabinieri e agenti penitenziari con posti di blocco e perquisizioni in appartamenti e nei campi rom a Roma e provincia. Le stazioni sono presidiate, sono stati interrogati amici e conoscenti e identificati alcuni romeni. Ma dopo un'evasione da manuale, Catalin Ciobanu, 33 anni e Florin Mihai Diaconescu di 28, continuano a sfuggire ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA ------------------------------------------- Visita alla casa circondariale di Perugia di Verini e Bocci: "Migliorare le condizioni di vita e far lavorare i carcerati è investire in sicurezza". Da pollaio a carcere modello. È la trasformazione che ha riguardato il carcere perugino di Capanne dal 2012 a oggi. Un cambiamento profondo permesso soprattutto dalle leggi che hanno depenalizzato molti reati, facendo abbassare la popolazione da 640 (con 150 materassi a terra) ai 292 di oggi. Considerando tutte le carceri umbre si è scesi da 1.680 a 1.224. "Abbiamo trovato una situazione nettamente migliore e un istituto che può essere esempio a livello nazionale", hanno sottolineato il sottosegretario agli Interni, Gianpiero Bocci, e il deputato Pd, Walter Verini, al termine della visita, accompagnati dall'assessore regionale Luca Barberini, dalla direttrice dell'istituto Bernardina Di Mario e dal capo della penitenziaria Fulvio Brillo. La visita è stata occasione per la consegna di materiali sportivi da parte del Coni e delle federazioni di ciclismo, pallavolo e calcio. Verini: "Battaglia vinta" "Il sovraffollamento era una pratica disumana - ha esordito Verini - i detenuti venivano trattati come bestie, come polli. Le leggi attuate, anche per via della spinta europea, sono state una battaglia vinta sul piano nazionale e sul piano regionale. C'è ancora qualche problema a Terni e a Spoleto ma la strada è quella giusta. Tuttavia, siamo solo all'inizio: ora è doveroso investire in umanità. Chi va in carcere deve essere rieducato e reinserito. Per questo lavoro, sport, educazione vanno implementate perché investire in queste cose è investire in sicurezza. Chi impara a lavorare non torna a delinquere". Bocci: "Modello da esportare" Secondo Bocci, Capanne è "una casa penale che oggi rappresenta un modello per il sistema carcerario italiano. Gli stessi ergastolani con cui ho parlato hanno ammesso che da quando sono stati trasferiti qui la loro vita detentiva è cambiata in meglio. Il personale opera con grande competenza, professionalità e umanità, il che per noi è un fattore di civiltà, democrazia e orgoglio". Brillo ha ringraziato per gli elogi: "Noi coniughiamo fermezza e cortesia - ha affermato. Sono molto orgoglioso del personale. Un ergastolano ieri mi ha detto: qui il personale non istiga, ascolta. È motivo di serenità, di tranquillità". Il sottosegretario Bocci ha ringraziato anche "il direttore, perché si è instaurato un rapporto straordinario con le forze dell'ordine che operano fuori, con segnalazioni dei detenuti che stanno per uscire: può essere un'esperienza anche da esportare in altre realtà perché questo modello è stato decisivo per riportare la sicurezza a Perugia e in Umbria". Barberini: "Via progetto agroalimentare" L'assessore Barberini ha sottolineato l'impegno "anche con realtà sociali e sportive per venire incontro a situazioni di bisogno. Qui c'è un'assistenza sanitaria di buon livello dentro il carcere, ma va migliorato l'accesso alle strutture esterne quando c'è necessità. Per l'aspetto sociale va data speranza di un reinserimento. Tra poco partirà un nuovo progetto sull'agroalimentare con l'avvio di una produzione e un'attività formativa per il quale abbiamo già il placet del ministero della Giustizia". Di Mario: "Così è cambiato il carcere" La direttrice Di Mario ha rimarcato come "se risultati si sono raggiunti è stato grazie a provvedimenti di legge che erano necessari. La sentenza Torreggiani ci ha messo con le spalle al muro perché il carcere era diventata la soluzione per tutti i mali, mentre dovrebbe essere l'extrema ratio". Oggi, col calo dei numeri "il carcere ha ritrovato la sua dimensione. Abbiamo rimesso così il detenuto al centro, sono aumentati gli spazi, la cella è tornata a essere luogo di pernottamento, non dove stare chiusi 24 ore. Ora stiamo cercando di riempire il tempo con l'aiuto dei soggetti esterni". I numeri di chi lavora Di Mario ha ricordato come "l'anno scorso si sono svolti 5 corsi di formazione con oltre 70 detenuti. Per tre di questi (cucina, culture arboree, design femminile) 5 detenuti di ogni corso sono stati avviati in borsa lavoro in imprese umbre. Alla fine delle borse lavoro tutti sono stati assunti a tempo indeterminato. Oggi 20 detenuti sono in regime di semilibertà, alcuni impiegati al Comune. Chi lavora - ha concluso - è difficile che rientri in carcere" previsti sulla Gazzetta Ufficiale 4^ serie speciale “Concorsi ed Esami” del 27 novembre 2015 , poi rinviata al 22 gennaio 2016 ,adesso i diari delle prove d'esame saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale 4^ serie speciale - Concorsi ed esami del 15 marzo 2016, per ulteriori informazioni scrivete a: [email protected], oppure seguiteci sito www.alsippe.it, sul nostro e i profili di Facebook e Twitter di Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria (Alsippe) Segreteria Generale Concorso interno a complessivi 643 posti da Vice Ispettore le date della prova scritta Ulteriore rinvio della pubblicazione dei calendari per le prove preselettive del Concorso allievi agenti di Polizia penitenziaria Il Concorso interno a complessivi 643 posti di cui 608 uomini e 35 donne per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo maschile e femminile degli Ispettori del Corpo di Polizia penitenziaria pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia del 15 giugno 2008 di cui le prove preliminari furono svolte nel mese di marzo 2010 , dove risultarono circa 2.500 idonei , continuera’ il suo iter concorsuale che verte sulla espletamento prova scritta a partire dal prossimo 23 marzo 2016, la sede dello svolgimento delle prove sara’ presso la Nuova Fiera di Roma . Come ampiamente anticipato nei nostri comunicati dei giorni scorsi ecco l’ulteriore rinvio della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della data dei calendari della prova preselettiva del concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento, di 100 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria del ruolo femminile, e 300 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria del ruolo maschile concorso bandito e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 57 del 28 luglio 2015 - IV serie speciale .Ricordiamo che Segreteria Generale inizialmente la pubblicazione dei calendari delle prove erano ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA ------------------------------------------- Circolari ministeriali e note D.A.P. febbraio 2016 Per richieste ed informazioni contattate l’indirizzo email: [email protected] Alitalia ,nuove tariffe agevolate per la Polizia Penitenziaria Segreteria Generale Convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto per gli iscritti Alsippe e propri familiari Ministeriale 15.2.2016 n. 0055428 datata Ricognizione disponibilità all’impiego presso la D.G. dell’Esecuzione Penale Esterna del Dip. Giustizia Minorile e di Comunità Leggi le circolari ministeriali e note sul sito www.alsippe.it Segreteria Generale Convenzioni nazionali e regionali per gli iscritti Alsippe La Segreteria Generale Alsippe ha definito con la Allianz una convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i propri familiari. Per eventuali preventivi e ulteriori informazioni chiamare al numero di telefono 081 0139841 oppure inviare la documentazione direttamente all’indirizzo : mail [email protected] oppure al fax 081 0139841 documentazione richiesta sotto. la Documenti preventivo per il 1)Fotocopia del libretto circolazione fronte e retro di richiesti 2)Fotocopia dell’attestato di rischio 3)Certificato di proprieta’ dell’auto da assicurare 4)Attestato di Servizio e fotocopia del tesserino di riconoscimento del Corpo di Polizia penitenziaria 5) Codice fiscale 6) Documento di riconoscimento La Segreteria Generale in collaborazione con i rappresentanti regionali provinciali e locali presenti sul territorio ha stipulato una serie di convenzioni per gli iscritti Alsippe e i propri familiari , per usufruire di servizi con sconti particolari. Per usufruire dei predetti sconti bastera’ esibire la Tessera Servizi Alsippe che potra’ e essere richiesta ai responsabili delle Segreterie Sindacali . Cliccando il link sotto potrete visionare i servizi offerti http://www.alsippe.it/it/category/convenz ioni/ Nel caso in cui sia un familiare intestatario della polizza un autocertificazione che ne attesti la parentela ai sensi della normativa vigente, per altre informazioni contattare l’ufficio ai numeri indicati sopra Alitalia propone le proprie nuove tariffe agevolate per Militari e Polizia, dedicata a tutti i militari e agli appartenenti alle forze di polizia, in servizio (Arma dei Carabinieri, Esercito, Aeronautica, Marina, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco), che viaggiano per motivi personali e per vacanza. La tariffa, informa Alitalia, e' valida su tutti i voli diretti nazionali (esclusi quelli in continuità territoriale da/per la Sardegna perche' soggetti alle norme dettate dal bando della Regione con tariffe gia' dedicate) e tutti i voli diretti internazionali (Europa e Nord Africa, esclusi i voli da/per Francia e Olanda) operati da Alitalia (sono pertanto esclusi i voli operati da Air One Smart Carrier e dalle compagnie partner). Qui di seguito il link per ulteriori informazioni: www.alitalia.com/it_it/destinazioni/offer temilitari/index.htm Segreteria Generale Segreteria Generale ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------