VI ATTUALITÀ www.leggimionline.it 4 LUGLIO 2014 La settimana che si è svolta all’ombra dell’elefante si è conclusa con la parata in ricordo dei moti di Stonewall Gay Pride protagonista a Catania U na settimana ricca e densa di impegni quella del Catania Pride 2014. Protagonisti gli attivisti di Arcigay Catania, insieme alle molte associazioni aderenti, che anche quest'anno hanno dato appuntamento alla città, tra il 23 e il 28 giugno, con una serie di incontri, dibattiti, proiezioni, musica dal vivo e spettacolo. Tema portante di quest'anno, come punto di partenza per i momenti di confronto e discussione, il lavoro, in un momento in cui, data la contingenza storica, trovare un lavoro e una stabilità economica per molti è tutt'altro che facile. Ma per la comunità lgbt (persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) si aggiunge spesso un'aggravante discriminatoria che rende ancora più difficile la possibilità di trovare un impiego o determina comunque complicazioni quali mobbing, atteggiamenti omofobici e, nel peggiore dei casi, licenziamenti. A tutto questo Arcigay e le molte associazioni impegnate nel campo dei diritti civili rispondono con la richiesta del “Diversity management”, ossia di una politica nelle aziende pubbliche e private che tuteli e valorizzi le differenze delle persone. Una situazione non certo rassicurante alla quale tuttavia il popolo rainbow di Catania ha risposto gioiosamente, sabato 28 giugno, con la consueta parata del Pride, celebrata in città da ormai molti anni in ricordo dei moti di Stonewall, ossia di quel fatidico 28 giugno del 1969 in cui per la prima volta la comunità lgbt di New York, che si riuniva nel locale chiamato appunto Stonewall Inn, si ribellò alla repressione della polizia, dando vita a quello che diventerà poi un vero e proprio movimento di liberazione sessuale in tutto il mondo. Altissima anche que- st'anno la partecipazione al corteo, aperto non solo alle persone trans e omosessuali ma a chiunque abbia avuto voglia di testimoniare la propria solidarietà e sensibilità al tema. Un importante momento dedicato alla libertà e all'autodeterminazione, in cui ogni individuo sceglie liberamente e gioiosamente di esprimere al meglio il proprio sé senza preoccuparsi di dover apparire a tutti i costi “normale” e rassicurante. Marco Salanitri Da qualche anno a questa parte l'ultima settimana di giugno è quella in cui Arcigay Catania dà appuntamento alla città con una settimana di eventi mirati alla sensibilizzazione sulle tematiche inerenti i diritti della comunità lgbt. Quest'anno, tra le novità del ricco cartellone del Catania Pride 2014, si è inserita anche una giornata interamente dedicata alla musica dal vivo, quella di giovedì 26 giugno, presso il suggestivo cortile Cgil in via Crociferi. Quale modo migliore infatti per veicolare tematiche importanti e delicate se non attraverso la musica e l'arte? Ospiti della prima rassegna di “PrideLive” un gruppo e una cantautrice, i Lucio e Simona Norato, non solo sensibili alle importanti rivendicazioni portate avanti nell'ambito dei diritti civili, ma so- Musica e arte i veicoli migliori per promuovere e sensibilizzare sulle tematiche Per il riconoscimento dei diritti dei transgender: dalla “disforia di genere” al tesserino universitario La lotta di Vittoria, giovane trans catanese Che Vittoria sia bella non c’è dubbio e non c’è dubbio che sia sempre molto elegante. Tutto ciò ovviamente salta subito all’occhio ma non è quello il fattore più interessante: è il fascino che riesce ad esprimere con la sua intelligenza, il suo garbo, la sua educazione, la sua preparazione. Vittoria è una giovane transessuale catanese che non accetta l’incomprensione della società, i pregiudizi e l’ignoranza. Un essere umano è una persona a prescindere dal proprio sesso e dalle proprie tendenze sessuali. L’impegno di Vittoria è proprio quello di riportare tutto secondo saggezza. Vittoria, da tempo ti batti per i diritti dei trans. «Una battaglia che mi entusiasma ma che non è facile. Michela Angelini, trans, 4 mesi fa ha lanciato una petizione per approvare il disegno di legge n. 405/06 per sostituire le legge 164/82. Cioè non dover attendere l’intervento chirurgico per ottenere il cambio di identità ma averlo solo con un certificato psicoterapeutico da consegnare al comune di appartenenza con il quale si attesta la “disforia di genere”, cioè la condizione di stress derivante dall’incongruenza tra sesso fisico e sesso mentale. La gente però non vuole capire». Colpa dell’ignoranza o dei troppi pregiudizi? «Sarebbe necessario che nelle scuole si facesse bene educazione sessuale affrontando anche le tendenze della persona. Bisogna anche fare capire che essere trans non si- gnifica essere omosessuale. Purtroppo l’omofobia e la transfobia ne hanno fatto un argomento di cui avere paura». Il Gay Pride è utile in questo senso? «Il Gay Pride è di fatto una manifestazione politica attraverso la quale lesbiche, gay, trans gender, bisex, trans, intersessuali (ermafroditi) e queer (senza identità sessuale) rivendicano alcuni diritti come il matrimonio o la possibilità di adottare bambini». Un tema molto delicato quello delle adozioni. «Sì ma le più grandi associazioni mediche del mondo, come l’American Psichological Association, affermano che i bambini nati o cresciuti in una famiglia “omogenitoriale” non presentano alcun disturbo perché gli orientamenti sessuali hanno nessuna influenza». Ma a volte il Pride è fin troppo colorito. «Il Gay Pride celebra un evento accaduto a New York nel bar gay Iotatola e Dimartino, ha poi ulteriormente innalzato il livello qualitativo della serata. La virtuosa cantautrice palermitana, che ha quasi terminato le registrazioni del suo prattutto di indiscutibile talento. esordio solista, prodotto da Cesare Ad aprire la serata e a scaldare i Basile e registrato proprio a Catamotori hanno pensato i Lucio, duo nia presso gli studi Zen Arcade, ha palermitano-salernitano composto approfittato della tappa catanese da Giuseppe Lanno e Antonio Rus- per testare i nuovi pezzi presentanso. I due hanno sorpreso il vasto doli in anteprima esclusiva. Col ripubblico con un mix di sonorità sultato di una performance magica elettroniche, chitarre elettriche e al- e ammaliante, che ha letteralmente cuni momenti acustici caratterizzati stregato il pubblico accorso che dall'uso di sola voce e ukulele, ma non si è lasciato sfuggire una sola soprattutto con la particolarissima nota. Attendiamo dunque l'uscita vocalità scura e baritonale di Lan- ufficiale del disco, previsto per no, autore delle ottime liriche a me- l'autunno, che, possiamo già anticità tra sarcastica ironia e visionaria pare senza dubbi, consacrerà la Nopoesia. Il successivo show di Simo- rato tra le migliori cantautrici del na Norato, già amata dal pubblico panorama nazionale. per il suo contributo in band come Mar. Sal. “PrideLive” con i Lucio e Simona Norato Da sopra: Il Gay Pride lungo via Etnea (foto di Simone D'Amico); la trans catanese Vittoria; Simona Norato al “PrideLive” Stonewall Inn nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 quando la polizia vi fece irruzione, come ogni sera, e il transessuale Sylvia Reina prese a bottigliate un agente. Fu considerato il primo atto di ribellione contro l’ordine patriarcale. Si celebra questo e c’è libertà di abbigliamento. Il colore è forse una pagliacciata?». Vittoria, cosa hai fatto finora e cosa farai prossimamente? «Studio Scienze della Comunicazione e faccio teatro. Cerco anche l’uomo della mia vita che deve essere bello e intelligente ma soprattutto mi deve sempre stupire molto. Ho appena presentato la richiesta per il doppio libretto universitario, uno con nome originario e un con quello da trans, e attendo l’incontro con il rettore. Un’iniziativa è sostenuta anche dai Radicali, da “Queer as Unict”, da Arcigay e dal Movimento Studentesco. Se non succederà nulla in questi mesi a settembre sono pronta per un “flash mob” in piazza Università». G.I.