Pride Rivista mensile - Autorizzazione del tribunale di Milano n.351 del 7-5-1999 - Direttore responsabile: Gianni Rossi Barilli. Distribuzione gratuita in tutti i locali (in edicola o libreria euro 2,5). Trasporto esonerato da DDT ai sensi del DPR n.472 del 14-8-1996 IL MENSILE GAY ITALIANO Copia gratuita (€ 2,5 in edicola e libreria) n° 127 GENNAIO 2010 PROFEZIE 2012 LADY GAGA RIO DE JANEIRO 2 pride gennaio 10 3 Approfitta del tasso di cambio favorevole acquistando direttamente sul sito www.AndrewChristianshop.com. lnoltre sconto del 20% inserendo il codice 20pride0110 alla conferma d'ordine. Offerta valida fino al 15 febbraio 2010. gennaio 10 pride 127 4 Gennaio 2010 Foto in copertina di Fabrizio Cavallaro 6 Alessandro “Insy Loan” Michetti 8 10 12 14 Platinette Gianni Rossi Barilli Stefano Bolognini Enzo Cucco 16 20 26 28 30 33 36 42 45 48 50 52 54 56 58 60 62 70 Roberto Cangioli Antonio Malvezzi Francesco Gnerre Francesco Belais Mario Cervio Gualersi Massimo Basili Andrea Pini Pigi Mazzoli Carmine Urciuoli Francesco Gnerre Vincenzo Patanè Francesco Belais Roberto Cangioli Massimo Basili Aspettando il botto Houston, abbiamo un problema… Arcigay al bivio Sindaco, ci dica sì Il coraggio di Enzo Cronaca Italia Cronaca estero Gaga a go-go Marco e il G Factor Compagni d’amore Gennaio a Rio Viaggio in Lituania Orgoglio pinguino Ladri di eros Zig Zag Internet Libri Cinema Vita notturna Musica Fumetti Metropoli Dove e cosa Edito da Associazione culturale GLBT > Amministratore unico_Frank Semenzi > Direttore responsabile_Gianni Rossi Barilli Coordinamento grafico_Paolo Colonna > Segreteria di redazione_Marco Albertini. Stampato da Emmek Editore Srl di Fino Mornasco (CO). Redazione_via Antonio da Recanate 2_20124 Milano_tel 02 87384843_fax 02 87384844 apertura lun/ven ore 14.30/19.30 o su appuntamento > email: [email protected] Abbonamento annuale 65 euro_semestrale 35 euro > assegno circolare intestato ad “Associazione GLBT” o bonifico bancario Segreteria di redazione > tel 02 87384843_fax 0287384844 > email: [email protected] Pubblicità Pride > tel 02 87384843_fax 0287384844 > email: [email protected] > Frank Semenzi 335 6133417 Pubblicità Roma > Stefano Bolognini 347 7934646 > email: [email protected] u pride gennaio 10 La prenotazione di spazi pubblicitari deve avvenire entro il giorno 5 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio: il 5 gennaio per il numero di febbraio). I comunicati stampa (anche per l’aggiornamento della guida ai locali gay d’Italia e per l’agenda) e le grafiche pubblicitarie devono pervenire in redazione entro il giorno 10 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio: il 10 gennaio per il numero di febbraio). Non si garantisce la pubblicazione di quanto prenotato o pervenuto oltre tali date. 5 gennaio 10 pride 6 attualità+cultura Gli altri vi danno le previsioni per l’anno che viene, noi ci portiamo avanti e vi offriamo preziose istruzioni per l’uso della fine del mondo, prevista per il 2012 da un’oscura profezia Maya a cui si sono ispirati diversi brutti romanzi e film. Aspettando il botto Alessandro “Insy Loan” Michetti aiutarci a cambiare certe abitudini, improntando il nostro stile di vita su ben altri valori. A partire quindi da questo 2010 ecco alcuni suggerimenti per affrontare con filosofico cinismo la (pare) incontrovertibile fatalità di questa profezia. A quanti (per un’incomprensibile reazione involontaria di stampo pavloviano) continuano a pagare il canone Rai, suggerirei di smettere di farlo immediatamente. Risparmiereste così ben 107 euro e 50 che, moltiplicato per gli ultimi due anni che passeremo sulla terra, inizia a essere una signora cifra da reinvestire, ad esempio, per iniziare a dedicarsi compulsivamente a un vizio a caso tra i più abietti come il fumo, l’alcol o la droga. Del resto a cosa serve conservare la salute in buono stato per tanto tempo ancora? E se mai la vostra nuova passione iniziasse a richiedere l’impiego di un budget maggiore, fate senza esitare richiesta anticipata del Tfr. Convertirsi a una religione potrebbe essere anche un altro ottimo modo di impiegare questi ultimi 23 mesi. Fare gli scettici a tutti i costi non serve a Il poster del film 2012 nulla e poi, non si sa mai. Non è tanto importante quale scegliate perché, Nell’anno mille, secondo oscuri profeti del più o meno, ti garantiscono tutte una vita dopo medioevo, si sarebbe dovuta verificare la fine la vita piena di comfort in cambio di qualche del mondo. Ma mi sembra abbastanza evidente piccola rinuncia mondana. E che volete che che non fossero tipi particolarmente attendibili. sia comportarsi bene per meno di due anni in Chissà allora che non sia il 2012 la volta buona. cambio della beatitudine eterna? Importata dalle calde regioni sudamericane, Il 2010, ed il successivo 2011, saranno anche gli quella dei Maya è l’ultima, popolarissima anni ideali per approfittare di togliersi qualche iattura che, recentemente, ha innescato addi- sfizio come l’acquisto di preziosissime pellicce rittura una sorta di macabra moda dando vita di animali sull’orlo dell’estinzione. Tanto, molto a film (orrendi), libri (buoni per accendere il presto, estinti lo saremo tutti. fuoco nel camino) e teorie interpretative degne Milioni di adolescenti (e anche parecchi adulti) potrebbero anche decidere di buttar via l’appadei sortilegi di Bia e la sfida della magia. Nonostante il dovuto scetticismo (e con recchio per i denti. Perché sopportare ancora entrambe le mani intente a celebrare tra le quella fastidiosa ferraglia sui denti e continuare mie gambe il più trivio dei gesti apotropaici) a sorridere con la mano davanti la bocca per ho iniziato però a considerare se l’imminente evitare di accecare il vostro interlocutore? Non catastrofe, in qualche modo, non possa è mica fondamentale avere un sorriso alla Julia pride gennaio 10 Roberts quando devi andare al creatore. Se anche voi siete di quelli che il martedì sera staccano il cellulare e smontano il citofono per non essere disturbati durante la messa in onda di Desperate Housewives, riconvertite pure la serata alla realizzazione di biscotti e ciambelloni. A sentire i produttori della serie, avrebbero intenzione di girare almeno altre 3 stagioni e francamente non è molto divertente continuare a seguire qualcosa il cui finale non vedrete mai. Certo a pensarci bene è un filino triste sapere di avere i giorni contati, ma non necessariamente questo ha solo aspetti negativi. Se davvero tutto dovesse sparire all’alba del 13 dicembre del 2012 avremmo fin d’ora delle certezze che non sono affatto da disdegnare. Finalmente potremmo segnare una data sicura al termine del mandato dei governi Berlusconi e la stessa cosa varrebbe per l’ennesimo cinepanettone con Christian De Sica che, voci poco fondate, dicono che sarebbe uscito con il titolo: Natale a Zagarolo. In previsione del cataclisma, potremmo anche smettere di fare quella rognosissima raccolta differenziata, cessando così di dissezionare come un cadavere il cartone del latte dal tappo di plastica e finalmente, non saremmo più costretti ad interrogarci se una buccia di banana debba essere messa nel secchione degli alimenti o in quello degli umidi lanciandola piuttosto dove più ci pare e piace. Molti di questi suggerimenti, io li ho già iniziati a mettere in pratica da molto prima che si iniziasse anche solo a parlare della profezia dei Maya ma, tutto sommato, mi auguro davvero che sia l’ennesima grande bufala. Spero piuttosto che nessuna divinità incazzata scagli saette dal cielo e che nessun terremoto laceri la crosta terrestre, un po’ perché forse abbiamo ancora bisogno di tempo per migliorarci come specie cercando, quando accadrà davvero, di lasciare questo pianeta un po’ meglio di come lo stiamo riducendo ora, un po’ anche perché il mio compleanno è appena una settimana prima della fatidica data e, scusate la vanità, ma mi dispiacerebbe davvero moltissimo andarmene sapendo di farlo con un anno in più sulle spalle. 7 gennaio 10 pride 8 attualità+cultura Anche l’Austria conservatrice apre alle coppie omo, mentre nella più grande città del reazionario Texas viene eletta sindaco una lesbica dichiarata. Il mondo cambia e la realtà a volte ci spiazza, ma da noi non c’è mai pericolo di sorprese. Houston, abbiamo un problema... Platinette “Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra...” cantava Gaber, un anarchico dello spettacolo sposato a Ombretta Colli (oggi senatrice del Pdl): lui non faceva distinzione all’appartenenza, ma quando un anno come il 2009 va via con due notizie che invece hanno fortemente a che fare con gli schieramenti, le ideologie, mi vien proprio da pensare che la libertà, la “modernità”, il vero rinnovamento della società, sono un territorio tanto raro quanto prezioso.Bastano pochi chilometri oltre confine, e l’Austria conservatrice, il paese in cui nulla si osa e il mantenimento dell’etica tradizionale è un dovere, quell’Austria che vira sempre più a destra, ha “osato” stupirci con l’introduzione di una legge sulle partnership registrate che riconosce anche alle coppie omosessuali pari diritti e doveri per le loro famiglie: ci sono paletti come l’adozione, l’inseminazione artificiale, il nome pride gennaio 10 “matrimonio” e il luogo dove avviene la stipula del contratto (l’autorità amministrativa distrettuale), ma la repubblica di Haider, senza tanto star lì a pensarci troppo, ha detto sì, nonostante (o forse...) con la complicità dei cattolici tradizionalisti, cui frega poco della vita che fa la “frocia di Carinzia”, purché non vada in giro a far la matta, che non si vesta come una Britney Spears e pretenda l’abito bianco nella cattedrale... Ma la pensione è, dal 1° Gennaio 2010, reversibile, assistenza, diritti e doveri sono in tutto e per tutto uguali a quelli del matrimonio etero-tradizionale... L’Austria diventa così il ventesimo stato europeo a definire un pubblico riconoscimento delle relazioni gay e lesbiche, mentre al palo restiamo noi, l’Irlanda e la Grecia (in Irlanda hanno smesso di spararsi per l’indipendenza da poco, in Grecia fanno casino gli studenti e si balla “ancora” il sirtaki) ma l’Italia, l’evoluto paese membro del G8, “nun gliela fa”... Cambiata la denominazione della ipotetica e potenziale legge sulle unioni civili da Pacs a Dico, dico io, non c’è stata sinistra e non c’è destra in grado di metterci una pezza: la Carfagna lancia la campagna (l’assonanza è realmente voluta...) contro l’omofobia, ma lo zuccherino, beninteso tale lo si consideri, è una “magra consolazione”... Da par suo, varcato l’Atlantico, il Texas dei cow-boy, lo stato più conservatore d’America, quello di George Bush, manda in municipio a Houston (una metropoli vera, quarta città degli Stati Uniti) una donna bianca (lo dico perché il competitore era un afro-americano, oggi “genere che va per la maggiore”) lesbica dichiarata. Annis Parker, 53 anni,si è presentata dopo la vittoria con la sua compagna (da 19 anni) Kathy, tre figli adottivi e una mamma con la quale il gruppone convive... Ma il Texas resta uno degli stati in cui gli elettori hanno messo al bando per legge i matrimoni gay, mentre proprio a Houston un referendum per la concessione di mutua e pensione ai partner gay di dipendenti comunali è stato sonoramente battuto. Non c’è che dire: spiazzati, perse per strada le appartenenze ideologiche, smarriti i “gioielli di famiglia” che fino a ieri consegnavano i “valori” o a una o all’altra parte, finite le parti, finita la recita, rimane la buona volontà e il buon senso di chi con un voto o con un legiferare pieno di buon senso e dai risultati concreti, ci fa tornare figli non certo del “pensiero dominante” (maggioranza od opposizione che sia) ma ci obbliga a fare i conti con un’elaborazione personale che poco ha da spartire con le tessere di parte. Non sono monarchica, ma la Spagna di Zapatero le teste coronate ancora ce le ha, e il Grande Nord delle Regine dei Fiordi, dove i diritti sono acquisiti sotto le corone da tempo immemore, mi fa pensare che il nostro restare impantanati nella melma del “non decidere mai” sia proprio che qui nessuno obbliga nessuno a fare niente, con le ideologie ferme ognuna sulle proprie posizioni in un immobilismo imbarazzante tanto per una sinistra incapace e una destra senza coraggio. Da noi, dopo questo 2009 di “sesso e politica”, ci si “diverte” a definire la trans (Marrazzo) di sinistra e l’escort (Berlusconi) di destra: finito il giochetto del ping pong, rinasce il centro di Casini, con Rutelli, mentre Di Pietro strilla contro la “libertà” ma dei Dico o come diavolaccio si possano definire, ora che anche i “figli della Sacher” ce l’hanno, traccia alcuna non v’è. 9 gennaio 10 pride 10 attualità+cultura Dal 12 al 14 febbraio si svolgerà a Perugia il XIII congresso nazionale di Arcigay. La più forte associazione del movimento glbt italiano in cerca di una ricetta per uscire dalla crisi che sta attraversando. Arcigay al bivio Gianni Rossi Barilli rapporto con il paese reale e la società civile. Il distacco dai tradizionali interlocutori politico-istituzionali era già nelle cose ed è riuscito per forza, ma l’avvicinamento a nuovi compagni di strada ancora non si è visto granché, mentre il tutto ha prodotto per ora come risultato solo un maggiore isolamento. Quanto alle relazioni con le altre sigle del movimento glbt, Arcigay ha cercato di difendere perfino con la forza il proprio “monopolio”, arrivando fino allo strappo di convocare il pride nazionale del 2009 a Genova senza confrontarsi con chi dissentiva. O di non co-promuovere con l’entusiasmo che meritava una iniziativa importante come la campagna di affermazione civile lanciata da Rete Lenford e Certi Diritti solo perché l’avevano ideata altri. Scelte come queste non fanno impennare gli indici di gradimento e diffondono malcontento, come si è visto in modo eclatante quest’autunno, con le fiaccolate contro l’omofobia a Roma e Milano organizzate via internet e “vietate” alle sigle organizzate del movimento, inclusa Arcigay. Tutto questo comunque fa parte del passato. E a leggere le due mozioni congressuali che si confronteranno a Perugia, la necessità di fare autocritica su alcune scelte inadeguate e voltare pagina è avvertita con piena consapevolezza dall’associazione nel suo insieme. Ciononostante, uscire dall’angolo e praticare strategie più vincenti non sarà semplice. La piattaforma rivendicativa è sempre lì, intatta. È cresciuta anzi nel tempo di pari passo con la coscienza dei diritti negati: lotta, all’omofobia e a ogni forma di discriminazione, a cominciare naturalmente da quelle che ci impediscono di formarci una famiglia se e quando lo desideriamo. Altro è però trovare il modo di avvicinarsi a questi obiettivi senza girare a vuoto come si è fatto negli ultimi anni. Su questo non ci attendiamo che da Perugia esca una ricetta definitiva e rivoluzionaria, ma forse un nuovo spirito costruttivo sì. Superando rivalità infantili e irrigidimenti burocratici che servono a sprecare energie in modo opposto al necessario. Come butta lo si vedrà subito dal tipo di discussione che ci sarà al congresso. Si parte con due documenti “alternativi” che in verità sembrano la fotocopia uno dell’altro per quanto riguarda i contenuti fondamentali. Il che è un bene se favorisce una sintesi comune, ma non lo è affatto se vuole dire che pur di dividersi lo si fa anche sul nulla. Un buon esercizio di trasparenza per i sostenitori di entrambe le mozioni potrebbe essere quello di chiarire quali sono i veri nodi su cui ci sono opzioni e opinioni diverse. La differenza più rilevante, almeno guardando da fuori, è che che la mozione numero uno (“Essere futuro”) è collegata alla candidatura alle cariche di presidente e segretario nazionale di Paolo Patanè e Luca Trentini rispettivamente, mentre la mozione numero due (“Inarrestabile cambiamento”) non indica candidati. Questo può voler dire che ci sono maggiori chance di trovare un accordo unitario, o che ci saranno sorprese alla vigilia del voto finale? Si vedrà. Quel che è certo è che Arcigay o cambia pelle o si rassegna a un declino annunciato. Foto di Giovanni Dall’Orto Dove va il più prestigioso marchio del movimento glbt italiano? Contibuirà a dircelo il XIII congresso nazionale di Arcigay in programma a Perugia dal 12 al 14 febbraio prossimi. Un appuntamento al quale la storica associazione arriva con il fiato piuttosto corto e con un’immagine esterna appannata, al termine di un ciclo che l’ha vista per un ventennio protagonista assoluta della politica glbt in Italia. Per numero di iscritti e di circoli rimane senz’altro uno dei più importanti gruppi gay d’Europa e del mondo intero, ma proprio queste sue pachidermiche dimensioni (in un mondo di nani) la rendono un facile bersaglio di critiche e recriminazioni di fronte alla piccolezza dei progressi nel campo dei diritti glbt nel nostro paese. Certo se abbiamo il Vaticano e una maggioranza politica trasversale che lo ossequia non è colpa di Arcigay, ma essendo il più grosso soggetto in campo si prende ovviamente anche gli oneri, oltre agli onori. E di questi ultimi, di recente ce ne sono stati davvero pochi. Sembrano lontanissimi, anche se sono passati meno di dieci anni, i tempi in cui Arcigay eleggeva i “suoi” deputati nelle liste della sinistra e gestiva in regime di quasi monopolio la rappresentanza glbt nelle sue relazioni con i media e il mondo politico. Nel frattempo la situazione è molto cambiata, si è fatta più complessa e non sempre le risposte fornite dall’associazione ai cambiamenti sono state quelle giuste. La sinistra che si portava in grembo le nostre istanze come un canguro si è dissolta (un pezzo fuori dal parlamento e l’altro nel Pd in compagnia della Binetti), mentre il panorama del movimento glbt si è fatto più articolato. A queste novità Arcigay ha reagito proclamandosi “distinta e distante” della politica dei partiti e annunciando l’avvio di un più profondo e in prospettiva proficuo pride gennaio 10 11 gennaio 10 pride 12 attualità+cultura La battaglia per il matrimonio gay trova nuova linfa nella richiesta di numerose coppie, ai sindaci di diversi comuni, di celebrazioni simboliche. Sì, a sorpresa, del primo cittadino di Torino. Sindaco, ci dica sì Stefano Bolognini [email protected] “Vorremmo incontrarLa e parlarLe di un desiderio: vogliamo sposarci. E non possiamo farlo. Per questo ci sentiamo discriminate, nel nostro paese, nella nostra città. Siamo certe che Lei vorrà ascoltarci... E vorrà essere d’esempio compiendo un’azione politica e culturale che ci avvii verso il nuovo”. Questo è l’accorato appello che il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, del Pd, si è visto recapitare da Antonella D’Annibale e Debora Galbiati, una coppia di donne che si amano da otto anni. Chiamparino le ha incontrate e, a sorpresa, ha accettato di fare gli onori a un simbolico scambio di anelli tra le due rilasciando però una pelosa precisazione: “Posso fare un atto che richiami alla scelta che dovrebbe essere dei parlamentari: una proposta di legge che introduca uno strumento giuridico, che non è il matrimonio… Se vogliono venire nel mio ufficio, o trovarsi in un altro posto dove io le unisco in matrimonio, si può fare. Ma senza nessuno che dia un valore formale a questo atto”. Matrimonio o non matrimonio la disponibilità del primo cittadino, che il centrodestra locale non ha mancato di definire “propaganda irresponsabile, spot politico, scoop teso a modificare la struttura sociale della città”, ha finalmente offerto nuove speranze a decine di coppie gay e lesbiche. Dopo Chiamparino è toccato a Flavio del Bono, primo cittadino di Bologna pride gennaio 10 del Pd, fare i conti con la cerimonia bollente con l’invito, cortese ma fermo, a celebrare l’unione simbolica tra Maurizio Cecconi e Tomas Kutinjac (nella foto in una manifestazione a favore delle unioni civili), una solida coppia da 3 anni. A dare man forte a Cecconi anche le parole di mamma e papà: “Saremmo felici di vedere dato a nostro figlio lo stesso diritto che hanno gli altri nostri figli eterosessuali: essere una coppia riconosciuta a tutti gli effetti dallo Stato. Comprendiamo che ciò non dipende da Lei. Ugualmente, Lei potrebbe dare un segnale importante, seguendo l’esempio del Sindaco di Torino”. Il loro appello si è purtroppo infranto contro un irremovibile Del Bono, che senza mai pronunciare parole scivolose come “matrimonio gay”, in perfetto stile Pd, ha dichiarato: “Purtroppo manca ancora una legge nazionale che, come avviene in altri grandi paesi, garantisce la parità dei diritti e della dignità alle coppie gay e lesbiche”. Cecconi comunque rimane ottimista: “Non sono pessimista: al nostro gesto ne seguiranno altri in diversi comuni finché i sindaci capiranno che devono risponderci sì”. La previsione si è avverata e, meglio dell’influenza A, il “virus Chiamparino” ha incominciato a mietere vittime tra illustri primi cittadini. A Savona Francesco Zanardi e Manuel Incorvaia, che stanno vivendo un calvario matrimonialistico che fa discutere la cittadina ligure da oltre due mesi, hanno incontrato il sindaco per spiegare le loro ragioni mentre a Casalecchio, in provincia di Bologna, due donne, conviventi con un figlio, si sono scontrate con il Don Abbondio locale, che nel Pd ha il dono dell’ubiquità, e cioè il sindaco Simone Gamberini, il quale ha giustificato così il proprio rifiuto a celebrare le nozze: “Finché ci sarà una legge che vieta il matrimonio gay io devo applicarla anche se non la condivido”. Ai sindaci, nessuno escluso, pare essere sfuggito che, ad oggi, la legislazione italiana non contiene nessun divieto al matrimonio gay e, ancora, che il primo dicembre è entrato in vigore in Italia il Trattato di Lisbona, che fa propria la Carta di Nizza, che garantisce a tutti il diritto di sposarsi senza alcun riferimento al sesso dei coniugi. Ribadirlo direttamente ai primi cittadini non può fare che bene, devono aver pensato a Gay. it prendendo il bouquet al volo e lanciando la campagna “Mille Chiamparino” (www.gay. it/millechiamparino), “tre semplici passi” per chiedere al proprio sindaco “una cerimonia simbolica” o almeno, aggiungiamo noi, dargli più di un grattacapo. Tra i primi a partecipare Davide Buzzetti e Gianluca D’Amico di Grosseto che hanno incassato il favore dal vicesindaco della cittadina. “È un’iniziativa simbolica, di visibilità”, ci spiega il responsabile di Gay.it Alessio De Giorgi, “in un momento nel quale si parla troppo poco di coppie di fatto, soprattutto a livello locale. Da questa legislatura non possiamo aspettarci nulla, almeno cerchiamo di tenere alto il dibattito”. E tenere alto il dibattito è particolarmente urgente perché il matrimonio gay cova alla corte costituzionale che a breve si pronuncerà sulla sua compatibilità con la legislazione vigente oggi in Italia. Francesco Bilotta, della rete Lenford, associazione che ha portato numerose coppie gay in tribunale per rivendicare il proprio diritto a sposarsi, è entusiasta dell’iniziativa: “C’è urgente bisogno che i cittadini si rendano conto che due persone dello stesso sesso possono fare famiglia. Ho l’impressione che chiedere ai sindaci di sposarsi sia un salto di qualità nella battaglia per il matrimonio: i cittadini omosessuali si rivolgono direttamente alle istituzioni di riferimento che non possono fare finta di niente o che il problema non esista”. Quindi sotto a chi tocca. 13 gennaio 10 pride 14 attualità+cultura Il 29 novembre scorso è morto a Torino Enzo Francone, uno dei protagonisti delle battaglie per la liberazione gay in Italia. Lo ricordiamo qui con le parole di un amico e compagno di militanza di vecchia data. Il coraggio di Enzo Enzo Cucco [email protected] È difficile ricordare in sintesi Enzo Francone per chi, come me, ha trascorso insieme a lui 33 anni della propria vita dedicandosi alla liberazione omosessuale. Difficile perché gli affetti personali e la storia condivisa si colorano del dolore, ma anche dello straordinario coraggio e lucidità, degli ultimi suoi mesi di vita e della sua battaglia contro il cancro. Un esempio di coraggio, laicità e perfino di serenità che porteranno nel cuore tutti coloro (e sono stati tanti) che in questi mesi lo hanno accompagnato. Che Enzo fosse coraggioso e solare lo sapevamo peraltro da sempre, e la sua vita intera lo testimonia: nato a Torino il 26 settembre 1947, laureato in economia e commercio, ha partecipato al ’68 torinese e all’occupazione di Palazzo Campana. In quel periodo militò in alcuni gruppi della sinistra extraparlamentare e nel movimento studentesco, ed è grazie a quepride gennaio 10 sti contatti che venne a conoscenza della nascita del Fuori!, il primo gruppo organizzato del movimento omosessuale italiano, dove arrivò proprio agli inizi, quando si stava costruendo la redazione del giornale ed era stata appena inaugurata la prima sede aperta al pubblico. Da quel momento divenne uno dei massimi protagonisti della lotta di liberazione gay nel nostro paese. Prese parte attivamente alle iniziative del Fuori! fin dalla prima manifestazione pubblica del 5 aprile 1972 a Sanremo. In quegli anni fu tra gli animatori della prima esperienza di comune gay e femminista a Torino, e subito dopo si trasferì per un periodo di circa due anni a Londra ove frequentò sia il Glf che il Che, le due storiche organizzazioni gay inglesi. Ha partecipato al congresso fondativo dell’International Lesbian and Gay Association (Ilga) nel 1978 ed è stato uno dei principali attivisti per i diritti delle persone omosessuali e transessuali a livello internazionale. Oltre alle decine di manifestazioni organizzate in Italia e in Europa fu lui personalmente, con una buona dose di coraggio fisico, a manifestare a Teheran il 27 marzo 1979 contro la sanguinosa, liberticida e omofoba rivoluzione khomeinista e nel 1980 a Mosca, durante i giochi olimpici, contro l’articolo 121 del codice penale sovietico che condannava le persone omosessuali al carcere. Molto attivo nel movimento anche negli anni ’80, quando creò il Triangolo Rosa, il primo bar e discoteca gay gestita dal movimento. E fu lui, insieme a Bruno Di Donato, a organizzare la presenza del Fuori! a Catania e Palermo per i fatti di Giarre (31 ottobre 1980, il suicidio di due ragazzi gay causato dall’ostilità sociale nei confronti del loro amore). Fino ad arrivare al suo straordinario impegno nel coordinamento Torino Pride come tesoriere tuttofare del pride nazionale 2006 e di mille altre iniziative. Il suo ultimo atto politico è stato quello di fondare, insieme a tanti altri in Italia, l’associazione radicale Certi Diritti, ricoprendo il ruolo di tesoriere nazionale. Ha anche avuto una vivace attività politica con il Partito radicale (candidato più volte alle elezioni, ha ricoperto il ruolo di segretario regionale del partito piemontese e di membro del consiglio federale) oltre che con i Verdi piemontesi. Enzo non ha mai smesso di pensare al futuro e fino all’ultimo ha continuato a coltivare gli ultimi progetti comuni: un coordinamento nazionale per l’organizzazione dei pride (sua difatti è la prima proposta formulata nel coordinamento Torino Pride), un nuovo impegno radicale attraverso l’associazione Certi Diritti, e l’impegno per un progetto di social housing rivolto in modo specifico alle persone omosessuali e transessuali over 60. Forse il modo migliore per ricordarlo, senza troppi sentimentalismi e trombonate che lui giustamente odiava, è proprio questo: lavorare per questi progetti, tutti e tre nel loro ambito fortemente attuali e innovativi. Senza dimenticare quel pizzico di geniale follia creativa con cui ha condito tutta la sua vita, che già ci manca tantissimo. 313_pride_pgp_210x144_V2.qxp:- 11-12-2009 11:23 Pagina 1 15 IMMAGINA, ASSAPORA, LASCIATI TENTARE. Le migliori carni cotte su griglia a legna: Nebraska, Chianina, Aberdeen Angus, Scottone nazionali. 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Pordenone: si aprirà il 22 febbraio il processo a carico di tre uomini accusati di aver aggredito nel centro della città, lo scorso gennaio, un trentenne disabile e omosessuale. Dovranno rispondere di concorso in violenza privata aggravata. L’episodio aveva fatto scalpore, anche perché era avvenuto in presenza di molti testimoni, concordi nel parlare di una violenza del tutto gratuita. Alla polizia che li ha identificati dopo un mese di indagini, gli aggressori hanno detto di averlo fatto per noia e “per dare una lezione ai froci”. L’amministrazione comunale di Pordenone e l’Arcigay sono state ammesse come parti civili. Milano: il gip Guido Salvini ha condannato a due anni e sei mesi due uomini riconosciuti colpevoli di aver aggredito e rapinato un gay lo scorso maggio, in un luogo d’incontro all’aperto. La polizia era stata avvertita subito da un’altra persona e gli aggressori erano stati fermati con addosso i pochi euro e il cellulare appena rubati. Secondo il giudice, si è trattato di “una rapina originata dall’intenzione di colpire la vittima in quanto omosessuale”. Roma: Arcigay ha annunciato un Da capo La legge sull’omofobia torna alla casella commissione giustizia, proprio come al gioco dell’oca, dopo la bocciatura per incostituzionalità del testo messo in votazione lo scorso 13 ottobre. Come base di discussione ci sono due proposte presentate da Pd e Italia dei valori. La prima chiede l’introduzione di una specifica aggravante omo e transfobica per sanzionare gli atti di violenza contro le persone glbt motivati dal loro orientamento sessuale e/o identità di genere; la seconda estende a orientamento sessuale e identità di genere le tutele della legge Mancino contro i crimini d’odio. La relatrice in commissione rimane Paola Concia, deputata lesbica del Pd, che ha spiegato che questa volta entrambe le proposte parlano esplicitamente di omofobia e transfobia per evitare equivoci. Il testo bocciato in ottobre si riferiva genericamente all’“orientamento sessuale”, includendo secondo l’Udc che ha fatto approvare a furor di popolo la pregiudiziale di incostituzionalità anche “orientamenti” come pedofilia, zoofilia, necrofilia ecc. Adesso non si può più scappare, ha chiarito Paola Concia, e “vedremo se resta davvero quello il problema”. “Sui diritti fondamentali”, ha proseguito, “credo sia necessario essere tutti d’accordo per dare un segnale soprattutto al paese. Il lavoro di una legge bipartisan comporta necessariamente una indispensabile volontà di mediazione, di costruire una proposta comune”. Consapevole che comunque in parlamento ci sono grandi ostilità, manifeste e non, Concia ha invitato tutte le forze politiche, e in particolare la Lega e Udc (le più contrarie), a dare prova di “franchezza e onestà intellettuale”, evitando di ricorrere a trucchi ed espedienti come in passato. La risposta all’invito è arrivata subito dalla Lega, che si è rivolta alla presidenza della camera sostenendo che un testo sull’omofobia è già stato bocciato dal parlamento e quindi non può tornare in discussione. Si tratta di testi diversi che superano gli ostacoli riscontrati nel precedente passaggio parlamentare, ha ribadito Concia, ma possiamo già capire che ogni richiamo all’onestà intellettuale è vano in partenza. Nel mondo reale, intanto, l’odio omofobico continua a fare danni. Ha fatto particolare rumore, per il modo in cui si è svolta, l’aggressione di cui è stato vittima a Milano un uomo di 47anni, preso di mira in un parcheggio/ luogo d’incontro gay e inseguito da alcune persone fino all’interno di un McDonald’s, dove è stato raggiunto, insultato e picchiato fino a quando è riuscito a trovare scampo nell’ufficio del direttore del fast food e a chiamare la polizia. In seguito a questo episodio si sono fatti avanti in difesa dei gay perfino i City Angels, associazione di volontari di strada attiva a Milano da 15 anni. “Abbiamo accolto la richiesta di Felix Cossolo, storico esponente della comunità gay milanese”, ha spiegato il fondatore dei City Angels Mario Furlan. “Chi teme di essere aggredito o di fare una brutta esperienza, potrà chiamare in orario d’ufficio la nostra sede e prenotare un accompagnamento per le ore serali. Lo porteremo a casa o dove vorrà, in tutta la città, a piedi, con i mezzi pubblici o con i nostri”. L’idea del battuage assistito potrebbe forse stuzzicare la fantasia di qualcuno, ma va detto che l’offerta degli angeli metropolitani ha sollevato più perplessità che consensi. Tra le altre quelle del neopresidente di Arcigay Milano, Marco Mori, secondo il quale “non devono essere le persone omosessuali che vanno accompagnate a casa di notte, creando così una categoria a rischio. Sono le istituzioni che vanno accompagnate ad assumere un atteggiamento civile e attento”. esposto all’ordine dei medici contro alcune dichiarazioni omofobiche di Francesco Bruno, psichiatra e noto criminologo televisivo riportate da un sito cattolico. Le frasi incriminate: “Io ero e resto della convinzione che l’omosessualità sia una patologia, un’anormalità della sessualità e quindi un disturbo, un distacco dalla realtà e non ci piove sul fatto che la sessualità abbia come primo e principale scopo la riproduzione della specie. Ora non è possibile questo evento nell’atto tra persone del medesimo sesso”. pride gennaio 10 Il governo impugna Non è vero che il governo non agisce sul tema dell’omofobia. Ha infatti deciso di impugnare la legge regionale contro l’omofobia approvata in Liguria, con la motivazione “tecnica” che la regione Liguria ha usurpato competenze di diritto civile che non erano sue ma dello stato. Tra le norme contestate quella che garantisce l’accesso alle strutture ospedaliere ai conviventi omosessuali di persone ricoverate. Anche su questo, dice il governo, la competenza è solo dello stato. Che nel frattempo si sta guardando bene dall’affrontare il problema lasciando che le discriminazioni persistano. Perfino sulla questione particolarmente penosa, dal punto di vista umano, delle visite in ospedale. Per difendere quale principio e quale titolarità giuridica si impedisce alle persone malate di ricevere un po’ di conforto da coloro che amano senza che qualcuno possa dire che non è consentito? Anche su questo dovrà dire la sua la corte costituzionale, che a fronte di tutte le sollecitazioni ricevute sul tema dei diritti glbt farebbe meglio a darsi una mossa. 17 gennaio 10 pride 18 cronaca italia Da Caffarra a Canossa Il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani è in cerca del terzo mandato alle prossime elezioni regionali. Nella scomoda posizione di chi già si trova in campagna elettorale è rimasto parecchio sconvolto dall’anatema d’altri tempi che l’arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra (a sinistra) ha lanciato contro l’articolo 42 della legge finanziaria regionale 2010, che prevede(va) l’equiparazione delle coppie di fatto a quelle sposate nell’accesso al welfare. “Una norma devastante per il nostro tessuto sociale”, ha proclamato Caffarra, con un appello pubblico degno di un Savonarola in cui ha intimato ai politici di ripensarci, ammonendo che “chi non riconosce la soggettività incomparabile del matrimonio e della famiglia ha già insidiato il patto di cittadinanza nelle sue clausole fondamentali”. Poi ha concluso il messaggio minacciando la guerra santa: “Vi possono essere leggi gravemente ingiuste che non meritano di essere rispettate. Dio vi giudicherà, anche chi non crede nella sua esistenza, se date a Cesare quel che è di Dio stesso”. Il presidente Errani se lo sarà forse sognato per qualche notte di fila, poi ha ceduto di schianto alle pressioni. Dopo aver chiesto pubblicamente un incontro con Caffarra per chiarire le rispettive posizioni, l’ha sentito al telefono e ha modificato il contestato articolo di legge, includendo un comma che impegna la regione a stabilire “ulteriori criteri a tutela della condizione delle famiglie numerose”. Ma anche così il cardinale non era soddisfatto e perciò Errani ha fatto un altro cambiamento, inserendo un esplicito riferimento a specifiche tutele per la famiglia “costituzionalmente intesa” (secondo l’interpretazione dei cattolici esclusivamente eterosessuale e unita dal vincolo matrimoniale). In pratica, il rischio dell’uguaglianza di principio per tutte le famiglie è stato scongiurato e Caffarra può rimettere a posto la daga, mentre i cattolici del Pd emiliano si esercitano in funambolismi retorici per spiegare che si può essere allo stesso tempo contro le discriminazioni e a favore di privilegi esclusivi per la famiglia tradizionale. Così va il mondo, con le elezioni alle porte. Così non solo “trans e omosessuali non entreranno mai nel regno dei cieli”, come ha sentenziato di recente il cardinale Javier Lozano Barragán tirando in ballo San Paolo, ma anche se dovessero aver bisogno di una casa popolare o di un sussidio regionale dovranno accomodarsi in fondo alla fila. Ricorso ferrarese Anche il tribunale di Ferrara, lo scorso 14 dicembre ha deciso di chiedere una pronuncia della corte costituzionale sul caso di una coppia di persone dello stesso sesso che si era vista rifiutare dal comune di Ferrara la richiesta di pubblicazioni matrimoniali. “Dopo la corte d’appello di Firenze e prima ancora il tribunale di Venezia e la corte d’appello di Trento”, informa una nota di Rete Lenford e Certi Diritti, “anche il tribunale di Ferrara ha ritenuto contrario alla costituzione il non consentire alle coppie di persone dello stesso sesso di contrarre matrimonio: ‘il diritto di contrarre matrimonio – si legge nell’ordinanza – è un momento essenziale di espressione della dignità umana, esso deve essere garantito a tutti senza discriminazioni derivanti dal sesso o dalle condizioni personali (quali l’orientamento sessuale), con conseguente obbligo dello stato di intervenire in caso di impedimento all’esercizio’. Facciamo appello a tutte le coppie lesbiche e gay di attivarsi come hanno fatto le coppie di Ferrara, Firenze, Trento e Venezia presso il loro comune di residenza presentando una richiesta di pubblicazioni matrimoniali per poterla impugnare dinanzi ai tribunali in caso di rifiuto. È un’opportunità storica per far comprendere a tutto il paese che le famiglie composte da persone dello stesso sesso hanno pari dignità”. pride gennaio 10 italia cronaca 19 Feltri si ravvede L’ex direttore di “Avvenire” Dino Boffo è stato travolto da uno scandalo basato su notizie false. Ad affermarlo è una fonte molto attendibile: il direttore de “il Giornale” Vittorio Feltri (nella foto), che dalla prima pagina del suo quotidiano accusò Boffo di nascondere una segreta omosessualità (nota per giunta alla polizia) e una condanna per molestie telefoniche a una donna del cui marito sarebbe stato innamorato. Queste accuse servivano a punire Boffo e il suo giornale per aver criticato Silvio Berlusconi per le sue intemperanze amorose, e in effetti si rivelarono efficaci perché Boffò diede le dimissioni e uscì di scena. Il mese scorso però Feltri ha ammesso nero su bianco, rispondendo a una lettrice, che si trattava di una bufala. “Era un periodo”, ha scritto, “di fuochi d’artificio sui presunti eccessi amorosi di Berlusconi e il cosiddetto dibattito politico aveva lasciato il posto al gossip usato contro il premier anche in tv, oltre che sulla stampa nazionale e internazionale. Persino l’Avvenire, di solito pacato e riflessivo, cedette alla tentazione di lanciare un paio di petardi: niente di eccezionale, per carità: ma quei petardi produssero un effetto sonoro rilevante. Nonostante ciò non mi sarei occupato di Dino Boffo se non mi fosse stata consegnata da un informatore attendibile, direi insospettabile, la fotocopia del casellario giudiziario che recava la condanna del direttore a una contravvenzione per molestie telefoniche. Insieme con un secondo documento (una nota) che riassumeva la motivazione della condanna. La ricostruzione dei fatti descritti nella nota, oggi posso dire, non corrisponde al contenuto degli atti processuali”. E a Boffo va anche la beffa di ricevere i complimenti di Feltri: Dino Boffo ha tenuto un atteggiamento sobrio e dignitoso che non può che suscitare ammirazione”. Anche se, aggiunge il direttore de “il Giornale”, la colpa di quanto è successo è sua perché invece di dimettersi poteva rendere pubblici i fatti suoi e dimostrare, carte alla mano, “che si trattava di una bagatella e non di uno scandalo”. Feltri comunque non si pente e rivendica l’utilità del finto scoop su Boffo: “Giudicammo interessante il caso per cercare di dimostrare che tutti noi faremmo meglio a non speculare sul privato degli altri, perché anche il nostro, se scandagliato, non risulta mai perfetto”. E pazienza se la dimostrazione del teorema era una balla. Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, si dice a Napoli. Quanto però a scordarsi il passato è tutta un’altra faccenda, come ha fatto sapere la Conferenza episcopale, editore di “Avvenire”, con un gelido comunicato in cui definisce “tardive” le ammissioni di Feltri. Assistenza obbligatoria Un’interessante sentenza del tribunale del lavoro di Milano resa nota poco prima di Natale stabilisce parità di diritti tra le convivenze more uxorio etero e omosessuali, dimostrando una volta di più che quando si entra nel merito dei problemi la logica, in base alle norme esistenti, conduce a conclusioni inevitabili. Il tribunale ha accolto il ricorso del dipendente di una banca che non aveva potuto estendere al proprio compagno la copertura assicurativa della sua cassa mutua, pur avendo pagato i contributi necessari. La cassa mutua, quando aveva scoperto che si trattava di una convivenza omosessuale, aveva preferito restituire il denaro ricevuto piuttosto che concedere il beneficio richiesto. La sentenza ha stabilito che negare l’assistenza alla coppia gay è discriminatorio in base alla costituzione italiana e a tutti i possibili e immaginabili accordi europei. Inoltre, secondo il giudice Giorgio Mariani, “l’atteggiamento cauto sotto il profilo giuridico nei confronti della convivenza omosessuale non ha né fondamenta etiche né normative”. gennaio 10 pride 20 cronaca estero Dublino: è in corso in parlamento il dibattito sulla legalizzazione delle unioni omosessuali. Il ministro della giustizia Dermot Ahern, illustrando il progetto, ha spiegato che saranno garantit1 alle coppie gay e lesbiche gli stessi diritti di quelle eterosessuali sposate in materia di proprietà, eredità, cure mediche, accesso ai benefici statali e alimenti. E ha aggiunto che negare la realtà di migliaia di coppie omosessuali in Irlanda “aiuta solo a rafforzare il pregiudizio nella nostra società”. Sulla carta la legge ha tutti i numeri per passare, ma deve affrontare comunque la dura opposizione di un’agguerrita minoranza, decisa quantomeno a emendare fortemente il testo in discussione. Montreal: il Québec è dall’11 dicembre scorso la prima provincia canadese a essersi dotata di una organica politica di lotta all’omofobia. Il ministro della giustizia Kathleen Weil ne ha illustrato le grandi linee, spiegando che il Québec intende esercitare in questo settore un ruolo di avanguardia e di stimolo. Si tratta, ha detto, di riconoscere l’uguaglianza delle persone glbt e il rispetto dei loro diritti, favorire il loro benessere offrendo un accesso alle risorse appropriate e coordinare l’azione delle istituzioni pubbliche e private per includere il maggior numero possibile di soggetti nella lotta contro l’omofobia. Boston: il gaydar esiste. Lo afferma lo studio di una psicologa dell’università di Tuft, Massachusetts, che ha cercato di misurarlo. A un gruppo di studenti sono state mostrate le fotografie del viso di 90 uomini per un tempo variabile tra 10 secondi e 33 millisecondi. Le immagini erano volutamente prive di ogni elemento di contesto (inclusi i capelli). Scopo del gioco era stabilire a colpo d’occhio l’orientamento sessuale delle persone ritratte. E il risultato sembra indicare una certa abilità di discernimento da parte dei concorrenti: oltre il 70% di risposte esatte, potendo osservare le immagini con un po’ di attenzione. Si tratta, secondo la studiosa che ha condotto la ricerca, dell’istinto naturale alla ricerca di un partner che ci guida (quasi) infallibilmente. pride gennaio 10 L’Uganda spara Per conquistare un po’ di attenzione, di questi tempi, bisogna spararle molto grosse. Ed è precisamente quanto ha fatto l’Uganda con un nuovo progetto di legge, sostenuto dal governo, che prevede un draconiano inasprimento delle pene per l’abominevole reato di omosessualità. Il sesso “contro natura” è già illegale in Uganda, ma non abbastanza, secondo i promotori della riforma, a fronte del crescente proselitismo dei gay tra le nuove generazioni. Perciò sono stati annunciati l’ergastolo fisso per qualunque “attività sessuale con persona dello stesso sesso” e la pena di morte per i rapporti con minori o disabili e per gli stupratori sieropositivi. Poi le minacce di ritiro degli aiuti internazionali previsti dagli accordi Onu hanno spinto il governo di Kampala a correggere il tiro. Il ministro del’etica James Nsaba Buturo ha reso noto infatti che esiste un piano b: anziché condannare i gay al carcere a vita o alla forca, si potrebbe spedirli a guarire dall’omosessualità in apposite strutture gestite con i metodi “riparativi” brevettati dalle associazioni di ex gay nordamericane (lavaggio del cervello e tanta preghiera). La legge rimane comunque in piedi e introduce altre interessanti novità, come il carcere fino a sette anni per chiunque ometta di denunciare un omosessuale e perfino per chi gli affitti un appartamento. David Bahati, primo firmatario della proposta di legge, ha dichiarato che il testo è aperto alle “critiche costruttive” e può essere migliorato in parlamento”, ribadendo però che un giro di vite è indispensabile per impedire agli omosessuali di continuare a mietere vittime tra gli studenti delle scuole, particolarmente esposti all’influenza delle depravazioni occidentali. Da occidente, secondo i media gay americani, arriva però anche molto dell’armamentario ideologico con cui in Africa si perseguitano gli omosessuali, attraverso una fitta rete di collaborazioni con il fondamentalismo evangelico degli Stati Uniti. È stato detto anche che la nuova legge antigay dell’Uganda è il frutto di una conferenza organizzata a Kampala alcuni mesi fa con una massiccia partecipazione di predicatori cristiani americani. Uno di loro, Scott Lively, pur autore di libri come La Svastica Rosa, si è dissociato dal progetto ugandese: “Concordo sullo scopo di fondo, ma questa legge è troppo dura”, ha spiegato. Il ministro Buturo ha però respinto la tesi delle influenze straniere sulla nuova legislazione, spiegando che si tratta di un’espressione autoctona dell’indignazione popolare contro pratiche “ripugnanti”. Del resto, come ha dichiarato il presidente della repubblica Yoweri Museveni, “le relazioni omosessuali vanno contro il volere di Dio”. Come che sia, una parte della società ugandese si è mobilitata per contrastare il progetto di legge, sostenuta dall’eco di un’ampia protesta internazionale. In Italia non ce ne siamo accorti perché abbiamo già il Vaticano che ci tiene allegri, ma in altri paesi europei come Francia e Gran Bretagna, così come in Nordamerica, l’annunciata riforma ugandese ha fatto notizia e suscitato fior di deplorazioni ufficiali, a cominciare da quella del presidente Barack Obama. Sull’argomento è intervenuto anche il parlamento europeo, con una risoluzione che “invita le autorità ugandesi a ritirare il progetto di legge e a modificare la legislazione nazionale al fine di decriminalizzare l’omosessualità”. Nella foga del dibattito è capitato un incidente che ha messo a rumore il mondo degli internauti, dopo che il sito della Bbc, nella pagina dedicata all’Africa, ha aperto un forum di discussione con la seguente domanda: “Gli omosessuali meritano la morte?”. Il diluvio delle proteste, dilagato sui social network, ha indotto a modificare il quesito ( “L’Uganda dovrebbe discutere di pena di morte per i gay?”), ma anche così la situazione si è rivelata ingestibile e la Bbc ha dovuto chiudere precipitosamente il forum, al quale erano peraltro già arrivate varie richieste di introdurre la pena di morte per gli omosessuali anche in Inghilterra. All’altro capo dell’Oceano, un incidente è capitato pure alla Pepsi Cola, quando si è scoperto che il suo marchio compariva come sponsor del concerto di un rapper omofobo organizzato di recente, guarda caso, proprio a Kampala. I vertici aziendali si sono poi debitamente cosparsi il capo di cenere per la “svista”, riaffermando incondizionato sostegno alla lotta contro le discriminazioni e dando la colpa del misfatto alla ditta ugandese che imbottiglia le Pepsi. 21 OGNI DOMENICA 4 DANCEFLOORS CON ANIMAZIONE COMMERCIAL & HAPPY MUSIC • HOUSE • R’B’ - HIP HOP • ’70 -’80 INGRESSO + DRINK + BUFFET + DRAG SHOW + DISCO = 12 € c/o Borgo del Tempo Perso • via F. Massimo, 36 • MM3 Porto di Mare scopri il concorso JOIN THE BORGO su www.arcigaymilano. org/jointheborgo e vinci l’ingresso gratuito per un anno Comitato Provinciale Arcigay Milano C.I.G. - Centro di Iniziativa Gay tel. 02.54.12.22.25 www.arcigaymilano.org Claudio, 26 anni, studente gennaio 10 pride 22 cronaca estero Guerra di trincea Solo qualche mese fa sembrava che la diga omofobica stesse per cedere di schianto e che la principale democrazia del pianeta fosse sull’orlo di un effetto domino che avrebbe condotto uno dopo l’altro tutti gli stati dell’unione ad abolire la discriminazione familiare di gay e lesbiche. Poi è arrivata l’inattesa batosta del referendum nel Maine, che a novembre ha sonoramente bocciato la legge sul matrimonio omosessuale approvata dal parlamento statale e controfirmata dal governatore. Esattamente un mese dopo, il 3 dicembre, è arrivata una notizia peggiore, quando il senato dello stato di New York ha respinto il progetto di legalizzare delle nozze gay e lesbiche già licenziato dalla camera e personalmente sostenuto dal governatore democratico dello stato, David Paterson, e dal sindaco repubblicano di New York Michael Bloomberg. L’esito del voto (38 no e 24 sì) è stato una sconfitta nella sconfitta, perché la legge è stata bocciata da tutti e trenta i senatori repubblicani presenti ma anche da otto dei 32 democratici che detengono la maggioranza. I “traditori”, alle cui scelte secondo il governatore Paterson non sono state estranee le pressioni della chiesa cattolica, sono già nel mirino della comunità glbt che promette pesanti ritorsioni elettorali. Intanto però non se ne riparlerà almeno fino al 2011, mentre i media spiegano che gli americani si sono stancati dei gay e hanno ben altro a cui pensare sotto i colpi della crisi economica. A stemperare almeno in parte la depressione è arrivata una buona notizia da Washington, dove a metà dicembre il consiglio comunale ha detto sì alle nozze omo nel distretto della capitale dopo un lungo e sofferto dibattito al quale hanno preso parte ben 250 “testimoni” pro e contro il provvedimento. Il sindaco ha già controfirmato la legge, che entrerà in vigore dopo la ratifica da parte del congresso degli Stati Uniti, cui è sottoposta la legislazione della capitale. Su questo punto si è tuttavia già espressa la delegata del congresso nel distretto, Eleanor Holmes Norton, che ha definito “storico” il voto del consiglio comunale e sulla ratifica finale ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Mi hanno assicurato che la porta del granaio è chiusa”. Washington, dicono i politologi, non fa testo, visto che tre quarti dei componenti del consigli comunale sono democratici e per giunta liberal. La vittoria, sempre che tale rimanga, ha però un’evidente importanza simbolica in grado di influenzare anche altrove i risultati della battaglia in corso. Sono proprio alcuni risultati simbolici di rilievo che hanno fatto tornare verso il bello il barometro dell’umore nella comunità glbt. Come la nomina, per la prima volta, di uno speaker apertamente gay all’assemblea di stato della California. Il prescelto, John Perez, 41 anni, latino di Los Angeles, ha dichiarato: “Penso che questo dica più cose della California di quante non ne dica di me. Significa che in California c’è un posto a tavola per tutti”. E non solo in California, come ha sottolineato l’elezione di un sindaco apertamente lesbica (Annise Parker - nella foto - 53 anni, sposata con Kathy e con tre figli), a Houston, quarta metropoli degli States per numero di abitanti e principale città del fino a ieri profondo Texas. Per finire non resta che incassare la discesa in campo di Bruce Springsteen a favore della legge sui matrimoni gay in New Jersey. La questione si stava mettendo male ed è stata perciò temporaneamente accantonata in parlamento, ma quando si tornerà a discuterne potremo sempre contare sull’aiuto del boss. pride gennaio 10 ESTERO cronaca 23 Messaggio ricevuto via faustinella 1 - desenzano del garda - Uscita A4 - Desenzano. Alla rotonda svoltare a destra per Mantova, dopo 800m uscire a destra per ZONA INDUSTRIALE e seguire le indicazioni per CENTRO PORSCHE con cui confiniamo. [email protected] - tel: +39.030.9142299 - mobile: +39.335.7078442 Il colosso McDonald’s si è trovato coinvolto in una tragicomica vicenda di discriminazione di cui è stata vittima Zikerria Bellamy, una transgender diciassettenne scartata per l’assunzione in un ristorante della catena a Orlando, in Florida. Il lato drammatico della storia è quanto ancora banalmente dura possa essere l’esistenza di una persona che ha un sesso sui documenti e un altro nella vita, mentre quello ridicolo è che grazie al cielo gli omofobi sono spesso anche cretini. Si è occupato nel suo piccolo di confermare la verità statistica uno dei manager del ristorante che hanno rifiutato il lavoro a Zikerria, lasciando un inequivocabile messaggio vocale, tre settimane dopo il colloquio per l’assunzione, nella segreteria telefonica della ragazza: “Non importa quante volte vieni qui, non sarai assunta. Noi non assumiamo froci. Mi hai mentito”. Così alla malcapitata non è rimasto che estrarre il messaggio dalla segreteria e rivolgersi al Trangender Legal Defense & Education Fund, che ha denunciato il caso. E McDonald’s, di fronte alla prova schiacciante, ha provveduto a licenziare immediatamente il colpevole, spiegando tramite una portavoce che si è trattato di un atto dovuto, dato che nei ristoranti della catena vige una politica di tolleranza zero nei confronti di discriminazioni e molestie. Regole valide per i clienti e a maggior ragione per il personale. Bar di governo Basta battere tra i canneti che vi beccate l’Aids. C’è un posto più accogliente in città dove potete incontrarvi e trovare preservativi a volontà, oltre a qualcosa da bere e materiale informativo sul contagio da Hiv. Più o meno questo l’invito che Zhang Janbo, un medico che si occupa di Aids a Dali, nel sudovest della Cina, ha lanciato alla comunità gay locale aprendo un bar esplicitamente rivolto a una clientela omosessuale con fondi messi a disposizione dal servizio sanitario pubblico. Dali, con poco più di mezzo milione di abitanti, non è certo una delle città cinesi più popolose, ma si trova tra le prime dieci per il tasso di diffusione dell’Hiv. Così il dipartimento per la salute ha deciso di correre ai ripari in modo creativo sostenendo l’idea di Zhang Janbo. L’iniziativa non ha mancato di creare dibattito, suscitando anche reazioni contrarie da parte di chi considera uno scandalo utilizzare il denaro dei contribuenti per promuovere il comportamento omosessuale, fino a poco tempo fa esplicitamente punito dalla legge. Ma alle critiche i responsabili del servizio sanitario di Dali hanno risposto, conti alla mano, che se i soldi spesi per far partire il bar (l’equivalente di circa 12.000 euro) serviranno a diminuire quelli usati annualmente per comprare farmaci antiretrovirali saranno stati spesi ottimamente. Il problema è però che la storiella del bar è piaciuta un sacco ai giornalisti, e che in occasione dell’inaugurazione ufficiale del locale era pieno di reporter e telecamere ma non c’era nemmeno l’ombra di un avventore “normale”. Ma anche così il promotore dell’iniziativa si è dichiarato più che soddisfatto, confidando che il bar era già stato informalmente aperto qualche settimana prima ed era già servito a stabilire un contatto con decine di persone. gennaio 10 pride 24 cronaca estero Lo scisma si allarga Ormai è un’epidemia. Dopo l’elezione del primo vescovo lesbica di tutti i tempi nella chiesa luterana di Svezia, ecco che ne arriva un’altra nella chiesa episcopale degli Stati Uniti, ramo americano della comunione anglicana. Il mese scorso ha infatti ottenuto la nomina a vescovo della diocesi di Los Angeles, che con 70.000 fedeli è una delle maggiori del paese, la reverenda Mary Glasspool (a sinistra), 55 anni, prima lesbica dichiarata a raggiungere questo traguardo. È figlia d’arte (suo padre era un pastore) ed è ministro da 27 anni, oltre 20 dei quali condivisi con una compagna che vive al suo fianco. È la seconda persona omosessuale che ottiene la nomina a vescovo della chiesa episcopale. Prima di lei c’era stato Gene Robinson, la cui consacrazione, nel 2003, aveva sancito la scissione di fatto tra conservatori e progressisti nelle chiese anglicane di tutto il mondo. Proprio in seguito al cataclisma provocato dall’elezione di Robinson, era stata annunciata una moratoria sulla nomina di altri vescovi dichiaratamente omosessuali che ha retto fino allo scorso luglio, quando i vertici della chiesa episcopale hanno stabilito che i tempi erano maturi per revocarla. Così alla prima occasione utile è passata Mary Glasspool e la situazione si è di nuovo fatta tesa, anche perché la nomina, per essere effettiva, avrà bisogno dell’esplicito gradimento della maggioranza delle 108 diocesi della nazione. Su questo terreno si è già trasferito lo scontro tra chi desidera una religione del XXI secolo e chi ribatte che l’interpretazione letterale della Bibbia non si discute. La neovescovo, intanto, si è dichiarata tranquilla e “molto emozionata pensando al futuro di tutta la nostra chiesa”. L’arcivescvo di Canterbury Rowan Williams, massima autorità anglicana, ha risposto con un comunicato in cui si definisce “preoccupato” e spiega che “l’elezione apre questioni molto serie, non solo per la chiesa episcopale e il suo posto nella comunione anglicana, ma per la comunità tutta”. Coming out afghano Difficile umanizzare la guerra in Afghanistan, con le stragi di civili e i “droni” che uccidono. I tabloid inglesi ci provano con la storia Ben Rakestrow, 21 anni, presentato dal “Daily Mirror” come il primo soldato dell’esercito britannico a fare coming out. Al ritorno da un periodo di servizio in Afghanistan, durante il quale dicono i superiori si è fatto onore, Ben ha raccontato alla stampa le sue esperienze di militare apertamente gay a contatto con compagni d’arme eterosessuali. Nessun problema, ha rivelato, né al corso di addestramento durante il quale il coming out è avvenuto né al fronte: “È stata la decisione migliore della mia vita. Mi prendono sempre in giro ma in modo bonario. Vogliono sapere tutto della mia vita e mi fanno un sacco di domande. Ma non lo trovo fastidioso, al contrario”. In segno di incoraggiamento, i commilitoni hanno anche regalato a Ben un copriletto rosa con sopra la foto di Zac Ephron, idolo delle teenager e a quanto pare anche dei giovani gay. Tutti felici e la guerra continua. pride gennaio 10 ESTERO cronaca 25 Martire in Honduras Si chiamava Walter Trochez (nella foto), aveva 25 anni e molto, forse troppo, coraggio. Era un irriducibile militante per i diritti glbt in Honduras e un altrettanto fermo oppositore del colpo di stato che nel giugno scorso ha destituito il presidente regolarmente eletto Manuel Zelaya, da allora rinchiuso in un’ambasciata in attesa di un accordo che gli consenta di lasciare incolume il paese. Walter Trochez è stato assassinato il 13 dicembre scorso con un colpo di pistola al petto sparato da una vettura in corsa. E che la sua morte abbia a che fare con la sua attività politica è evidente a tutti. Il Fronte nazionale di resistenza che chiede il ritorno alla democrazia effettiva in Honduras ha indicato Trochez come un esempio della lotta contro la dittatura e reso noto che in diverse occasioni era stato malmenato, insultato e minacciato dalla polizia per via della sua militanza per i diritti glbt. Una delle ultime volte era stato il 20 luglio, dopo una manifestazione davanti al parlamento. Il 4 dicembre poi Trochez era stato temporaneamente sequestrato da alcuni uomini mascherati, picchiato e nuovamente minacciato di morte. Ma aveva continuato sulla sua strada finché non l’hanno fermato definitivamente. Secondo Reporters sans frontières, “Walter Trochez ha pagato con la vita il suo impegno per i diritti dell’uomo e per la difesa delle minoranze sessuali”. Le organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto vigilanza internazionale per l’accertamento della verità sulla sua morte e sulla condizione delle persone glbt in Honduras. Rupert ci riprova “Rivelare al mondo di essere gay ha distrutto la mia carriera”. Lo ha ribadito in un’intervista al “Daily Mail” l’attore Rupert Everett, secondo il quale nel mondo del cinema niente è davvero cambiato e la discriminazione è ancora all’ordine del giorno. “Anche oggi”, ha dichiarato, “non hai nessuna chance se sei un venticinquenne omosessuale che cerca di sfondare nell’industria cinematografica inglese, americana o anche italiana”. Perciò zio Rupert dà un consiglio ai giovani attori gay: “Mentite e tenete segreta la vostra sessualità, altrimenti rischiate di fare la mia stessa fine”. Si potrebbe obiettare che non è poi una prospettiva così brutta, visto che sia pure confinato in un ruolo abbastanza specifico lui una certa carriera l’ha fatta. E quando dice che l’omosessualità si è rivelata un ostacolo rischia di apparire quasi ingrato. Detto questo non sembra che abbia tutti i torti, a giudicare dalla penuria di star apertamente gay nel reparto maschile del mondo del cinema. Conferma questa impressione l’attore Colin Firth, eterosessuale senza scheletri nell’armadio ma reduce da due ruoli gay nel musical Mamma mia e in A Single Man di Tom Ford. “Personalmente”, ha affermato in un’intervista alla rivista “Parade”, “credo che ci siano ancora dei limiti verso chi è gay dichiarato. Conosco molti attori che sono ancora assolutamente cauti nel mantenere nascosto il segreto della propria inclinazione sessuale”. Chi ha detto George Clooney? gennaio 10 pride 26 attualità+cultura Lady Gaga: la nuova icona gay che con uno stile (e degli abiti) da imperatrice della drag queen ha conquistato in poco tempo un successo di dimensioni planetarie. Gaga a go-go Roberto Cangioli [email protected] È il fenomeno pop del momento e - come lei stessa afferma - annovera tra i suoi fan una stragrande maggioranza di persone glbtq, D’altro canto, che fosse destinata a diventare un’icona gaia di prim’ordine era scritto nel dna. Le cronache raccontano infatti di una 18enne di origine italiana, Stefani Angelina Germanotta, che cinque anni fa si esibiva cantando le sue canzoni accompagnandosi con una tastiera e un laptop presso uno dei locali del Greenwich Village di New York. Una sera, dopo l’ennesimo tentativo di sovrastare il chiacchiericcio dei ragazzi riuniti nel bar, sorprendentemente si toglie la maglietta e appende la gonna all’asta del microfono, continuando il suo show come se niente fosse con addosso solo l’intimo e le calze a rete. All’improvviso il pubblico rimane a bocca aperta e inizia a seguire la sua musica: “Fino ad allora era come se fossi stata in una bara. Da quel momento sono rinata come Lady Gaga”. Stefani Germanotta ha sin da piccola dimostrato doti particolari per la musica, il canto, la danza e ha acquisito durante l’adolescenza una predilezione per la moda, cercando di assimilare e di elaborare a suo modo tutto ciò che il pop business le trasmetteva, Madonna e Michael Jackson inclusi. Il suo stile vocale a detta di molti ricorda Freddie Mercury, cui la cantante si è ispirata prendendo il titolo di una canzone dei Queen, “Radio Gaga”, e facendolo suo. Il talento compositivo cantautorale, non secondo all’intensità della sua voce, ha deciso l’inizio della sua carriera: nel gennaio 2008, quando viene scritturata dalla Interscope Records, scrive già per artisti come Pussycat Dolls, Britney Spears e New Kids on the Block. Gaga, che ha già sviluppato - e proposto durante i suoi show nel sottobosco newyorkese - una solida base di brani electro-glam in stile Queen e David Bowie, inizia dunque a lavorare al suo album di debutto, The Fame (mai titolo fu così propiziatorio), uscito nell’agosto dello stesso anno. Di questo disco ben tre brani rimangono piazzati per settimane in cima alle classifiche americane ed europee: “Just dance”, “Poker Face” e “Paparazzi”. Le canzoni presenti in questo primo cd, un mix accattivante di pride gennaio 10 suoni dance e rockettari al contempo, contengono spesso riferimenti a giochi sessuali e a situazioni a dir poco ambigue; la stessa Lady Gaga si dichiara un gay intrappolato in un corpo di donna, mentre i gossip la vorrebbero addirittura ermafrodita. Quanto detto per la musica è amplificato nei suoi video (il clip di “Love game” è stato censurato in Australia a causa dei contenuti sessuali troppo espliciti) in cui l’artista fa sfoggio di una creatività che ha pochi termini di paragone; grazie anche al lavoro della sua factory denominata “Haus of Gaga”, in cui lavorano alacremente stilisti e produttori che realizzano per lei capi d’abbigliamento e scenografie. In effetti Lady Gaga dichiara che la moda la ispira ed è componente essenziale sia per la composizione delle canzoni che per gli spettacoli e in tal senso la si potrebbe considerare una sorta di Madonna 2.0. A onor del vero va detto che Ms. Ciccone uno stile, per quanto discutibile, all’inizio della sua carriera lo costruì davvero, per poi gettarsi nelle braccia geniali di Jean Paul Gaultier e in quelle più commerciali di Dolce & Gabbana, a cui seguirono tutti gli altri. Con Ms. Gaga invece l’eccesso sconfina spesso in un’icona “trashion” (trash+fashion), come quando ostenta quattro anelli che scrivono la parola “Dior” con una lettera per dito nel video di “Paparazzi”, tanto da andare ben oltre l’idea - ormai anch’essa stereotipata - di una drag queen. Ora che la fama “mostruosa” è arrivata – The Fame Monster è il titolo del nuovo album contenente 8 nuovi brani tra cui “Telephone” con Beyoncé e la trainante “Alejandro” – e che anche altri famosi artisti come Pet Shop Boys (che l’hanno voluta come ospite con loro allo scorso Brit Awards) e Michael Bolton (che l’ha invitata per la sua “Murder My Heart”) si sono interessati a lei, la cantante può a maggior ragione permettersi gli eccessi e l’eccentricità di una notorietà accresciuta a dismisura, tanto che nel suo nuovo spettacolare video “Bad Romance” indossa scarpe e un modello futuristico disegnati da Alexander McQueen, che già vestì Björk per la copertina di Homogenic. Sebbene a detta di qualche guru del marketing la forma sia indice di contenuto, noi guardiamo più alla sostanza e, al di là del fatto che le sue stravaganze possano o meno piacere, così come la sua musica, applaudiamo questa ragazza quando afferma che “come donna che ha i migliori fan gay in tutto il mondo debbo fare la mia parte e rifiuto di accettare ogni comportamento misogino e omofobico nella musica, nei testi o nelle azioni nell’industria musicale”. 27 GENNAIO 2010 GRAZIANO DJ MADS DJ BINO THE VOICE VENERDÌ 8 TUTTI FRUTTI E DOPO LE FESTE TUTTI A DIETA! VENERDÌ 15 TACCHI ALLO SBARAGLIO IN COMPAGNIA DI DONNA RACHELE E LE SUE AMICHE LADY DELIRIA, FENICIA POMPOSA E MISS VIOLETTA VENERDÌ 22 SCHICCIAMO? SGRANOCCHIA CON NOI SFIZIOSE LECCORNIE DURANTE LA SERATA “HAPPY BAR” 20 MINUTI NEI QUALI LE CONSUMAZIONI COSTERANNO SOLO 3 € VENERDÌ 29 MAN TOO NIGHT SERATA IN COMPAGNIA DI SPLENDIDI FANCIULLI Solo al venerdì al rinnovo della tessera una consumazione in omaggio! Ogni venerdì accendi il blutooth potrai vincere una bella sorpresa! Segui la nostra programmazione anche su Facebook Cerca “Romeos Verona” & “Lista Superstar”! A LIST 1979 7186 4 +39 3 SPECIAL EVENTS SABATO 9 GENNAIO ARENA BEAR DISCO CON MAGNUN CLUB ITALIA DOMENICA 10 GENNAIO CINEMA CON PIANETA URANO SABATO 23 GENNAIO “SISTERS SALVATION” GASP E PIANETA URANO DOMENICA 24 GENNAIO CINEMA CON PIANETA URANO SABATO 30 GENNAIO ARENA BEAR DISCO CON MAGNUN CLUB ITALIA ROMEO’S CLUB Via Giolfino 12 VERONA (Zona Stazione Porta Vescovo) infoline +39 045 8403215 liste Superstar +39 347 1861979 http://romeosclubverona.blogspot.com [email protected] Avviso riservato ai soci Arci ideaedi.it Pride-Gennaio-Romeos.indd 1 gennaio 10 pride 10/12/09 11:48 28 attualità+cultura Il vincitore della terza edizione di X-Factor fa un mezzo coming out a “Vanity Fair” e parte il tormentone: lo è o non lo è? Ma è meglio partire da una certezza, cioè che ha una voce davvero notevole. Marco e il G Factor Antonio Malvezzi Marco Mengoni è un curioso personaggio. Vincitore dell’ultima edizione di “X-Factor”, nato il giorno di Natale di ventun’anni fa in quel di Ronciglione, piccolo centro del Viterbese, ha sorpreso un po’ tutti dall’inizio del talent show essenzialmente per due qualità. Innanzitutto una voce davvero notevole, sia per capacità estensiva che per la modulazione in particolare dei toni alti, capace di interpretare classici che vanno da Michael Jackson a Gino Paoli e farli davvero suoi. Ma ha attirato l’attenzione del pubblico e della Suonatissima Trinità Musicale (le tre “emme” giudicanti, ossia Maionchi-Mori-Morgan) anche per la sua personalità insolitamente bifronte: piuttosto timido e riservato fuori dal palco, una furia estroversa e scatenata non appena si accendono i riflettori. Da quattro anni si dedica alla sua grande passione, la musica, ma prima di questa grande occasione ha cantato soprattutto ai matrimoni. Nella sprintosa finale ha battuto senza grandi difficoltà l’amorevole paparino Giuliano e il trio scenografico delle Yavanna aggiudicandosi un contratto con la Sony da 300.000 euro e la conquista a mani basse di un posto tra i big al prossimo festival di Sanremo dove ritroverà il suo amato vocal coach Marco Carcano. Il suo primo ep si chiama Dove si vola e, oltre a cinque cover e all’omonimo inedito, contiene anche la melodica (e gradevole) “Lontanissimo da te”. È già nella top ten dei dischi più venduti, quindi il lancio c’è davvero stato ed è tangibile. Ma in realtà non saremmo qui a parlarne se Marco Mengoni non avesse rilasciato questa sibillina dichiarazione a “Vanity Fair” alla domanda diretta sulla sua omosessualità: “Mi piace molto giocare su questa ambiguità, mi intriga di più il mistero… Capisco di avere atteggiamenti che possono fare pensare all’omosessualità e a volte li esaspero. Non mi scandalizzo se uno si immagina che sia omosessuale, anzi lo voglio! Ho tanti amici gay e dico a tutti, nel 2010, che non bisogna avere paura di venire allo scoperto. Io non ci vengo perché ancora non so, non sento quest’esigenza. Se fossi davvero sicuro di alcune cose, non avrei problemi a dirlo. Mai dire mai nella vita: si prova di tutto, si fa esperienza”. Paradossalmente, nel suo essere quanto di più lontano da un vero coming out possa intendersi, una dichiarazione siffatta stimola diverse riflessioni sull’argomento. Innanzitutto diamo per scontata la buona fede di Marco. Cioè, che in realtà davvero non sa se è gay e non ragiona in questi termini, meramente economici (“Non posso dichiararmi per non deludere le mie fan (femmine biologiche) e perdere quindi acquirenti del mio prodotto discografico”). Ciò riproverebbe che la nuova generazione di ventenni non vive come uno spauracchio la “possibile tendenza gay” ma, anzi, la vede come una delle possibilità della propria ricerca emozionale nell’ampio spettro delle esperienze sentimentali, senza tabù e ritrosie. Molto “di moda”, del resto, e quindi socialmente accettata: l’occhio bistrato di matita nera, il look paillettato, l’acuto sfarfallante di Marco rientrano certamente in quel codice comportamentale decisamente queer che anche i maschi eterosessuali hanno ormai fatto proprio, pride gennaio 10 assimilandolo con una certa naturalezza ma proprio per questo sfaldandolo di tutte le caratteristiche dell’identità gay, proprio perché accettata indistintamente a prescindere dalle proprie inclinazioni sessuali. Comunque, se persino Rupert Everett, antesignano della questione “uscire allo scoperto”, ha messo in guardia i suoi colleghi attori dal dichiararsi gay perché farlo danneggerebbe in maniera incontrovertibile la carriera, bisogna comprendere che dichiararsi è e resta una presa di posizione fortemente politica. Rivelo di essere gay per dimostrare che non bisogna nascondere ciò che è assolutamente naturale e portare avanti, quindi, la battaglia per il riconoscimento dei diritti glbt nella piena consapevolezza che il mio gesto ha un profondo valore civile per l’evoluzione della società. Nulla di più semplice, no? Non è forse l’eredità di quarant’anni di movimento gay? Sennò ci si presta davvero al caravanserraglio del pettegolezzo e a quel punto - ci può anche stare, nel rispetto della dignità di chiunque - si può trovare anche divertente e stimolante, come dice Marco, “giocare sull’ambiguità”. Ma a quel punto bisogna accettarne anche le conseguenze, tenendo presente che, se si è personaggi pubblici, la propria privacy può anche rappresentare una sorta di “modello” più o meno condivisibile, e quindi materia d’interesse giornalistico. Insomma, quando Marco ha cantato suadente quel capolavoro supremo che è “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini un’idea ce la siamo fatta pure noi, forse stuzzicante proprio perché rimasta nella zona d’ombra dell’indeterminatezza. E l’idea del “G(ay)-Factor” di Marco, come quei motivetti che conquistano, non riusciamo proprio a togliercela dalla testa! 29 C M Y CM MY CY CMY K gennaio 10 pride 30 attualità+cultura Pubblicato in Italia Beijing Story, il romanzo cult nato come internet novel per sfuggire alla censura di stato, che ha segnato il nuovo corso delle rivendicazioni gay nella Repubblica Popolare Cinese. Compagni d’amore Francesco Gnerre [email protected] Beijing Story è un romanzo gay molto particolare, perché nasce anonimo su Internet e perché viene dalla Repubblica Popolare Cinese, dove, nonostante i mutamenti che si stanno registrando negli ultimi anni (depenalizzazione e rimozione dell’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali), i rapporti tra persone dello stesso sesso continuano a essere accostati ad uno stile di vita dissoluto o visti come conseguenza di anomalie psicologiche. Comparso su alcuni siti nel 1996, il romanzo ha avuto numerosi lettori in Cina e poi nei paesi anglosassoni, ma sempre e solo nella forma di “internet novel” e, come ci informa in una nota il suo curatore Mario Fortunato, “il libro, come oggetto materiale non c’è mai stato prima di questa edizione italiana”. (Tongzhi, Beijing Story, a cura di Mario Fortunato, traduzione dal cinese di Lucia Regola, Nottetempo, Roma 2009, pp.256, euro 16,00). L’autore, anonimo, si firma Tongzhi, in cinese “compagno”, termine che, per progressivi slittamenti di significato, è diventato sinonimo di “gay” e con tale significato è utilizzato dalla comunità gay e lesbica che comincia, proprio dalla metà degli anni novanta, a essere sempre più visibile anche nell’editoria ufficiale, oltre che in una realtà in continua trasformazione. Ambientato nella Pechino degli ultimi decenni, tra boom economico-industriale e fermenti di contestazione (in un momento della narrazione si accenna anche agli scontri di Piazza Tienanmen del 1989), il romanzo racconta in prima persona la storia di un giovane manager di successo, Chen Handong e del suo amore per un altro uomo. Arrogante, cinico e pieno di soldi, che guadagna in modi non sempre leciti, Chen Handong compra giovani prostitute, ma si accompagna spesso anche a giovani uomini, abitudine che considera solo “un nuovo tipo di divertimento”: “Non potevo essere così folle da innamorarmi di un uomo. Avevo la certezza di essere una persona perfettamente normale”. Le sue certezze e la sua convinzione che l’omosessualità sia in ogni caso una malattia, vengono però messe in crisi quando incontra Lan Yu, un giovane studente di provincia, appena arripride gennaio 10 vato a Pechino, straordinariamente bello, di una purezza e di una innocenza eroiche, a suo modo in pace con se stesso e con i suoi sentimenti e refrattario al fascino dei suoi soldi e del suo potere. Tra i due è attrazione fatale e l’incontro mercenario diventa presto amore in un bizzarro e inedito intreccio di aspetti tipici del feuilleton (ostacoli insormontabili, ma anche prevedibili, e personaggi stereotipati) e di scene di sesso esplicito e ripetitivo che a volte possono apparire ingenue, ma che per un lettore cinese hanno molto probabilmente una dirompenza per noi inimmaginabile. Le contraddizioni e le difficoltà di Chen Handong ad accettare se stesso e i suoi sentimenti portano il giovane manager a continue fughe e abbandoni: “Mi ero fermato sull’orlo del precipizio. Era stato meglio per me, ma anche per lui. Eppure non potevo impedirmi di pensare a lui”. Deciso a essere “normale”, Chen Handong si sposa con la perfida Lin Jingping, ma, travolto da una catastrofe economica durante la quale sperimenta la cattiveria della moglie e la purezza dell’amore di Lan Yu, divorzia e si arrende ai suoi sentimenti fino ad accettare finalmente la propria omosessualità. Quando però l’amore tra i due uomini sta per trionfare e i numerosi ostacoli stanno per essere superati, come in un melodramma ottocentesco o come in tante opere gay in tempi di repressione (si pensi, per fare solo due esempi italiani, all’Arialda di Giovanni Testori o a Fabrizio Lupo di Carlo Coccioli), Lan Yu muore in un incidente stradale. Perché l’amore trionfi, almeno a livello di immaginario, è necessaria una vittima sacrificale. Nelle ultime pagine del romanzo Chen Handong non è più in Cina, ma è emigrato in Canada dove si è convertito al cristianesimo e dove ha sposato una donna che non ama: “Non ho avuto e non ho, come Lan Yu, il coraggio di guardare in faccia la mia identità. E poi per me la porta dei sentimenti si è definitivamente chiusa, da parecchio tempo. Per la mia giovane moglie non posso provare amore, ma faccio del mio meglio per essere premuroso e prendermi cura di lei”. Non si tratta comunque solo di un rientro del personaggio nella normalità. Nella conclusione del romanzo c’è anche l’amara consapevolezza dei propri errori e l’affermazione dell’amore gay che il protagonista affida a una preghiera accorata e disperata. Mario Fortunato in una nota che accompagna il libro ci suggerisce di leggerlo prima di tutto per ciò che è: un romanzo. E come tale è una lettura gradevole, anche se può capitare spesso di sorridere di fronte a certe ingenuità letterarie. È vero però che esistono libri che per le circostanze che li accompagnano, per la capacità che hanno di cogliere i fermenti latenti nella società, diventano anche altro, anche a prescindere dalla volontà dei loro autori, e Beijing Story è uno di questi. Raccontando l’amore e il sesso tra due uomini in maniera così esplicita, cosa prima inimmaginabile in Cina, il romanzo è diventato infatti il modello di una nuova letteratura, contribuendo a dare fiducia a tanti giovani gay cinesi e a iniziare un percorso di cambiamento della stessa nozione di diritti umani in quel paese. 31 gennaio 10 pride 32 pride gennaio 10 cultura+attualità 33 Rio de Janeiro è la città più gay del mondo, una metropoli incastonata in una natura meravigliosa, tra l’oceano e il Pan di Zucchero. Per non parlare degli uomini, bellissimi e disponibili. Gennaio a Rio Testo e foto: Francesco Belais [email protected] Oltre al fatto che sia stata dichiarata meta gay dell’anno, durante la decima Conferenza internazionale di turismo glbt (che si è tenuta a Boston lo scorso novembre) e che il suo patrono è San Sebastiano, il santo più gay che ci sia, ci sono un sacco di buoni motivi per andare a Rio De Janeiro, soprattutto durante il mese di gennaio. Non a caso, infatti, la città porta questo nome. Quando per la prima volta i portoghesi scoprirono la baia di Guanabara, il primo gennaio 1502, navigando tra le varie insenature pensarono erroneamente di trovarsi nel delta di un gran fiume che chiamarono appunto il “fiume di gennaio” (Rio in portoghese significa fiume e Janeiro, gennaio). In questo mese, finite ormai le feste natalizie e passate tutte le befane, si possono inoltre trovare buonissime occasioni per i voli. Tenete presente che Alitalia non vola diretta su Rio, ma su San Paolo, da dove la si raggiunge facilmente con moltissime altre compagnie. Se preferite un volo diretto, provate con le compagnie brasiliane Varig, Gol o Tam. Gennaio è anche il mese in cui è più probabile trovare bel tempo e i giorni di pioggia sono più rari. A Rio il clima è tropicale, non c’è un vero e proprio alternarsi delle stagioni, in realtà quindi si può trovare caldo e andare al mare tutto l’anno. Tranne quando piove (capita anche abbastanza spesso) e la temperatura si abbassa di molto. Per quanto riguarda l’accomodation, è consigliabile trovare un albergo a Ipanema o Copacabana, zone in cui, oltre alle bellissime spiagge, si concentra anche tutta la scena gay notturna. Ottimo è l’Ipanema Plaza (www. ipanemaplazahotel.com) molto vicino all’area gay Ipanema beach. Strategica anche la posizione dell’Atlantis Copacabana (www.atlantishotel.com.br), situato in rua Bulhoes de Carvalho, la via che separa Ipanema da Copabana, e quindi vicinissimo a tutte le mete, diurne e notturne. Le camere non sono il massimo, però è abbastanza economico, oltre che gay friendly. Se vi trattenete per periodi un po’ più lunghi, potete optare per un appartamento, se ne trovano tantissimi in entrambe le aree di interesse, oppure una guest house o un bed & breakfast. Vi basterà fare un giro in internet e troverete un sacco di soluzioni. Dal punto di vista turistico, le cose da vedere a Rio sono molte, ma un paio di giorni sono sufficienti per visitare i punti di maggior interesse: il Cristo Redentor in cima al Corcovado, la sottostante foresta tropicale di Tijuca, il vecchio quartiere di Santa Teresa, la cattedrale di San Sebastiano, il Pan di Zucchero, il Sambodromo e lo stadio Maracanà. All’interno degli hotel e nelle piccole agenzie di viaggi, ci sono degli ottimi tour organizzati che, a prezzi accessibilissimi, vi porteranno in tutte queste mete nell’arco di una sola giornata, con pulmino riservato, guida turistica, pranzo e biglietti delle funivie e d’ingresso allo stadio e al Sambodromo compresi. È assolutamente sconsigliato il turismo fai da te, rischiate di perdere tempo, oltre che di finire in alcune aree assolutamente pericolose, come le favelas o talune vie del centro. Se volete visitare le favelas, ci sono piccole gite organizzate, anche soltanto di mezza giornata, per poterlo fare senza alcun rischio. Altro consiglio, prima di prenotare il tour completo di Rio, assicuratevi che sia una giornata di bel tempo con cielo sereno, altrimenti rischiate (come è accaduto al sottoscritto) di andare in cima al Corcovado o al Pan di zucchero ed essere immersi nelle nubi senza poter ammirare uno dei panorami più belli del mondo. Per quanto riguarda lo shopping, le maggiori vie commerciali, in cui si concentrano tutti i negozi sono Avenida N. S. de Copacabana e Rua V. de Piraja (le due strade principali che corrono parallele a entrambe le spiagge). Assolti i doveri turistici potete dedicarvi appieno alla vita gay di giorno e di notte e, credetemi, non resterete delusi. Innanzitutto i brasiliani sono bellissimi. Sarà che fanno tutti molto sport, sarà tutto il miscuglio di razze che scorre nelle loro vene, ma quando vedrete per strada i ragazzi a torso nudo, calgennaio 10 pride 34 attualità+cultura zoncini corti e capelli bagnati che fanno jogging o con le loro tavole da surf sotto il braccio (e le Havaianas ai piedi!) avrete spesso da rimanere a bocca aperta. Inoltre, i carioca (così si chiamano gli abitanti di Rio) hanno una vera e propria mania per l’aspetto fisico e la cura del corpo, in spiaggia talvolta c’è da sentirsi male da quanti corpi scolpiti avrete dintorno. La spiaggia gay per eccellenza, oltre che la più bella, è senza dubbio quella di Ipanema, di fronte a dove sbuca Rua Farme de Amodeo. Non sarà difficile trovarla, il pennnone con issato il rainbow flag svetta così alto da essere visto sin da lontano. Là vi sono anche diversi chiringuiti, dove acquistare bevande, panini ecc. Vi daranno la sdraio gratuitamente per fidelizzarvi a ciascun chiosco con una sorta di drink card, alla fine della giornata di mare pagherete poi insieme tutte le consumazioni. La spiaggia è un continuo via vai di mercanti di ogni tipo, tatuatori, massaggiatori, chi più ne ha più ne metta. In spiaggia potete trovare davvero tutto quello che vi può servire. A Copacabana beach l’area gay si trova di fronte al Copacabana Palace Hotel, un enorme e lussuoso vecchio grand hotel in stile coloniale, dove ha alloggiato persino Madonna, nelle tappe carioca dei suoi tour. Per quanto siano bellissime entrambe le spiagge, e per quanto sia suggestivo il confronto ravvicinato della natura, oceano e distese di sabbia con il traffico e i palazzi della città, non aspettatevi di trovare un mare cristallino. In fondo, siamo in una delle più grandi metropoli del mondo, un minimo d’inquinamento è imprescindibile. Per trovare riparo e conforto, se doveste incappare pride gennaio 10 in qualche giorno di pioggia, o per rilassarvi dopo una giornata di mare, sono circa una ventina le saune di Rio. In molte di queste si trovano soprattutto working boys, gli escort, con tanto di camerini/suite con tutti i comfort, sono la miglior attrazione. Ed accorgersene non è difficile. Se entrando in una sauna vedi che i più boni ti guardano e sorridono con insistenza, stringendoti l’occhio, e tu non sei Brad Pitt, c’è qualcosa che non quadra. O meglio, per farlo quadrare c’è bisogno di mettere mano al portafogli. Si può prenotare l’escort direttamente al desk accoglienza e poi lasciare una mancia al ragazzo scelto, dopo l’incontro, a seconda degli extra richiesti. Le migliori per questo tipo di incontri sono Caracalla, Club 117, Point 202. Se avete voglia invece di provare il fascino della conquista, senza per forza ricorrere al denaro, vi sono anche alcune saune dove non c’è prostituzione, frequentate sia da brasiliani sia da turisti. Una di queste è la Rio G Spa, a due passi dalla spiaggia gay di Ipanema, all’interno c’è pure il barbiere, massaggi e free internet. L’altra invece è a Copacabana e si chiama Le Boy Fitness, un po’ meno carina della precedente, è molto frequentata anche la notte poiché è annessa a Le Boy bar e Le Boy Club, bar e discoteca gay, molto popolari e molto frequentati ogni sera. Dopo la disco o un drink che vi ha messo su di giri, basta salire le scale e infilarsi in sauna a… sbollire! La sauna Leblon, a Copacabana è invece per orsi. La notte di Rio è molto vivace, i bar gay sono innumerevoli, così come le serate danzanti. Oltre a Le Boy, molto carino Galeria Cafè, Dama de Ferro, A Casa da Lua oppure Botefada, tutti a Ipanema; lo 00 Zero Zero, un po’ più fuori mano, a Botea; La Cueva, Maxims o The Copa, in zona Copacabana. Negli ultimi anni si è sviluppata molto anche la scena dance, con musica house e dj internazionali. Questi eventi di solito non hanno una sede fissa, vengono organizzati di volta in volta in diverse location. Non preoccupatevi, sia in spiaggia che in ogni bar ne verrete a conoscenza tramite flyers. Il dance club migliore, importato recentemente da San Paolo è Le Week, in zona centro. Sempre in centro, se vi piacciono le serate con lo show delle drag queen, non perdetevi uno dei più tradizionali club di Rio, il Cabaret Casanova, vedrete di che cosa sono capaci le travestite brasiliane. Molto interessante anche Le Boy club, cui accennavo prima, accanto c’è pure Le Girl un piccolo club riservato alle lesbiche entrambi aperti tutte le sere. Per trovare indirizzi, descrizioni dei vari locali, con tanto di localizzazione con mappa il sito migliore è www.riogayguide.com Un’ultima raccomandazione, Rio è una città un po’ pericolosa, non andate in giro ingioiellate più della Madonna del Carmine, con al polso orologi costosi o altri beni preziosi. Portatevi il contante che vi serve e poco altro. Non avventuratevi in zone isolate, soprattutto la notte, in cui è pericoloso anche passeggiare lungo le spiagge di Ipanema e Copacabana. Divertitevi e, se avete voglia, al ritorno, scrivetemi per raccontarmi le vostre avventure carioca. Mi riporterete così nel sogno di Rio, ciudad maravillosa! 35 gennaio 10 pride 36 attualità+cultura A zonzo nella piccola repubblica dell’ex blocco sovietico: Eduardas e Vladimir ci parlano della loro associazione che lotta contro l’omofobia e un’imminente legge repressiva, ma a Vilnius c’è anche spazio per cultura e divertimento. Viaggio in Lituania Mario Cervio Gualersi Foto: Roberto M. Polce 1 Sembra impossibile ma purtroppo è vero. Un paese entrato nell’Unione Europea nel 2004 nel quale la comunità glbt non può manifestare per i diritti civili: stiamo parlando della Lituania, la prima delle tre repubbliche baltiche (insieme a Lettonia ed Estonia) a dichiarare nel 1990 l’indipendenza dallo sgretolante blocco sovietico. Se nel 1993 pareva di buon auspicio per il futuro la depenalizzazione dell’omosessualità grazie alla pressione delle associazioni glbt occidentali e del consiglio d’Europa, la pesante eredità socio-culturale dell’Urss e i condizionamenti della religione cattolica (praticata in netta maggioranza rispetto a quella ortodossa, invece maggioritaria nelle altre due repubbliche) hanno pride gennaio 10 in seguito molto ostacolato il cammino di gay e lesbiche. Le prime nubi apparvero già nel ’96 con la bozza del nuovo codice penale che non garantiva alcuna protezione in materia di discriminazioni in base all’orientamento sessuale: solo grazie al costante lavoro della Lithuanian Gay League (www.lgl.lt) nella stesura definitiva del 2003 è stato deciso di bandirle. In compenso nel 2000 fanatici nazionalisti e gruppi neonazisti scatenano una violenta campagna contro la Lgl definendola “perversa” e chiedendo di metterla fuori legge. Paradossalmente l’ingresso nella Ue peggiora lo stato delle cose, infatti il governo si sente meno in obbligo di tutelare i diritti civili e consente al quotidiano “Respublika” di pro- muovere una crociata contro gli omosessuali che durerà dal 2004 al 2006. L’anno seguente il sindaco di Vilnius (ora parlamentare europeo) rifiuta il permesso per una manifestazione pubblica organizzata dalla Lgl che intendeva solo esporre lo stendardo arcobaleno, divieto rinnovato nel 2008 a un’altra associazione contro il razzismo per l’eguaglianza dei diritti e di nuovo quest’anno, adducendo ridicoli motivi di sicurezza, ma in compenso concede ai neonazisti di organizzare per due volte una violenta contromanifestazione. In questi mesi il gruppo estremista Young Generation continua apertamente a dichiarare su internet la sua “rigida politica contro tutte le minoranze ses- cultura+attualità suali”. Per renderci conto del quadro reale della situazione, incontriamo Eduardas Platovas e Vladimir Simonko, coordinatori della Lgl e attivisti a tempo pieno, uniti nella vita privata in una coppia felice, nella confortevole sede della ong al centro di Vilnius. Cominciamo con un po’ di storia sulla vostra associazione. I primi passi li abbiamo mossi nel 1993 aprendo un centro culturale che si chiamava “Amsterdam Club”: la speranza era quella che la vita gay nel nostro paese potesse diventare simile a quella della città olandese. Due anni dopo abbiamo registrato la Lgl presso il ministero della giustizia. Il nostro lavoro ha dato molto spazio ad attività di lobby per far pressione soprattutto in campo legislativo e giudiziario e, soprattutto in quest’ultimo, abbiamo raggiunto risultati incoraggianti, spuntando l’ottima legge del 2003 che ci tutela contro le discriminazioni e ci consente di citare in tribunale (ottenendo cospicui risarcimenti) chi diffama, insulta o alza le mani su un omosessuale. Dobbiamo però fare i conti con un tasso molto alto di omofobia nel nostro paese: un sondaggio del 2009 rivela che l’81% dei lituani considera l’omosessualità una malattia, il 16% approverebbe un pride a Vilnius e solo il 7% di loro (percentuale più bassa nell’Ue.) conosce una persona glbt. Forse abbiamo fatto un errore strategico non focalizzandoci di più sull’opinione pubblica, lavorando sull’informazione e privilegiando invece l’azione sul parlamento, e ora scontiamo questa 2 3 4 5 pesante situazione che non ha riscontro nel resto dell’Europa. Ci siamo fidati della buone e chiare intenzioni della legge sulle pari opportunità e abbiamo collaborato molto bene con i socialdemocratici che erano al governo. Invece da quando nel 2008 si è insediata la coalizione cristiano-democratica schierata a destra, le cose sono cambiate in peggio. C’è anche un progetto di legge molto preoccupante: col pretesto di difendere i minori da informazioni distorte, gli esponenti più conservatori della coalizione vogliono impedire la diffusione di qualunque notizia circa “omosessualità, bisesessualità e relazioni poligame”. In settembre il parlamento europeo è insorto contro la legge e, sotto questa pressione, l’ex presidente della repubblica ha messo il veto, rigettato però subito dal governo. Adesso la patata bollente è nelle mani della nuova, stimata presidentessa Dalia Grybauskaite: confidiamo che lei convinca gli oltranzisti a scorporare dalla legge la parte 6 37 sull’omosessualità. In che modo raggiungete e operate con le persone glbt? Organizziamo eventi culturali e feste, inoltre pubblichiamo una newsletter. Dal 1995 abbiamo iniziato a collaborare con Ilga Europe sulla prevenzione dell’Hiv: tramite la nostra partecipazione siamo riusciti ad aprire un piccolo centro e farlo funzionare per due anni. È stata la prima volta che i media si sono occupati di omosessualità e in breve noi due ci siamo ritrovati in prima pagina sui giornali, trattati un po’ come fenomeni da circo. Quando il progetto è terminato, abbiamo dovuto chiudere il centro e tornare a riunirci in case private. Dal 2005 abbiamo questa sede che difendiamo con tutte le nostre forze, sebbene sia difficile trovare i soldi per coprire le spese. Che obiettivo vi ponete per il prossimo futuro? Nell’immediato lavoriamo insieme a un’associazione svedese su un progetto comune, organizziamo seminari e cineforum e nello stesso tempo ci occupiamo della realizzazione del Baltic Pride a Vilnius il 7 e 8 maggio (www. balticpride.eu): dopo quello di Riga, confidiamo possa essere il secondo di una lunga serie, meno all’insegna della lotta politica e più rivolto alla celebrazione della differenza e della dignità umana. Alla municipalità abbiamo già garantito un efficiente servizio d’ordine per non offrire il fianco ad assurdi pretesti. Amici italiani, abbiamo bisogno anche del vostro sostegno e vi aspettiamo nel nostro bellissimo paese! gennaio 10 pride 38 attualità+cultura 7 La scena gay Il Soho Club 8 10 9 11 1 - La chiesa ortodossa della Santa Madre di Dio 2 - La cattedrale cattolica della santissima Trinità e dei santi Stanislao e Ladislao 3 - Artigianato lituano 4 - Il quartiere di Užupis 5 - Teatro drammatico - Le tre muse 6 - Eduardas e Vladimir 7 - La chiesa di Sant’Anna 8 - La torre campanaria della cattedrale (Arkikatedra) 9 -Il centro storico 10 - Aušros Vartai 11 - Castello di Gedimino (particolare) pride gennaio 10 Nella capitale Vilnius (500.000 ab. e 40% di superficie verde) c’è un bel centro storico e il quartiere di Užupis ricorda Montmartre a Parigi data la sua altissima densità di artisti con relative gallerie e studi visitabili. Lo shopping vede protagonisti l’ambra, il lino e gli utilissimi accessori di lana grezza: le strade deputate sono Pilies, Didzioji e Stikliu, oltre al mercato di Gariunai nell’omonima via. Ampia scelta per l’alloggio a seconda del budget a disposizione: fra gli altri, il Conti (www. contihotel.lt) è un bell’albergo gay friendly che praticherà prezzi scontati in occasione del Baltic Pride. Per rifocillarsi suggeriamo l’informale e tipica birreria Amatiniku uzeiga (Didzioj 19) o il più raffinato Lokis (Stikliu 8), apprezzato per la cacciagione e i dolci. (info: www.vilnius-tourism.lt) La valuta è la Litas che ha un cambio fisso di euro 3,50 e in generale i prezzi per noi sono decisamente convenienti. La compagnia low cost Star 1 (www.star1.aero) ha voli diretti da Milano e Roma per Vilnius. Per ulteriori informazioni c’è l’efficiente agenzia gay friendly Lithuanian Tours (www.lithuaniantours.com). Condizionata dalla situazione sociopolitica, la scena gay è necessariamente ristretta, dato che molti privilegiano le piccole feste in case private e gli incontri su internet (www.gay.lt).Ecco comunque qualche indirizzo utile. Vilnius: Soho Club (Svitrigailos St. 7/16), disco-bar molto accogliente, aperto dal giovedì al sabato, pista da ballo, biliardo e giochi, ottima musica, buoni drink a prezzi modici e clientela gay/lesbica giovane ma non solo; New Men’s Factory (Sevcenko St. 16): aperto mercoledì-sabato, vasto locale dal décor pregevole e originale, realizzato da architetti e artisti di fama, in cui il tema è quello del membro virile, riprodotto in centinaia di versioni, proporzioni e materiali diversi. Il posto è decisamente misto: musica house, animati separé, alcol a fiumi e sguardi “penetranti” tra i giovanotti. I quali, in parte, si ritrovano, senza fidanzata, la domenica sera (dalle 18 alle 24) quando il Factory apre in una dépendance la Sauna Pazyntys xxx. Kaunas (la seconda città del paese): Blue Angel (Gedimio St. 30), disco-bar, aperto venerdì e sabato, clientela di ogni età. Klapeida (località balneare sulla costa baltica): Naktine Ledi (Silutes Av. 21), discoteca e bar, in estate aperto tutti i giorni dalle 21; Giza (Silutes Av. 79), nuovo discobar aperto venerdì e sabato. 39 Ogni sabato SUPERGAY PARMA NIGHT Hot Strip Night Max Morelli Dj EVENTO SPECIALE 4 Go Go Boys ti apriranno... il pacco!!! 150 € in palio Uomini Cazzuti Ruggero Dj Red Party .... Max Morelli Dj Scende la neve Robertino Dj C VIENI HE EMO T S I S TI Ogni sabato se hai dai 35 ai 45 anni INGRESSO OMAGGIO consumazione obbligatoria - Comunicalo all’entrata Ingresso con lista 10 € + drink gennaio 10 pride 40 pride gennaio 10 41 gennaio 10 pride 42 attualità+cultura Gus & Waldo sono una coppia di pinguini gay che si amano da pazzi. Massimo Fenati ci racconta come ha fatto a farli diventare un libro illustrato, un cortometraggio animato e presto tante altre cose. Orgoglio pinguino Massimo Basili [email protected] È il momento dei pinguini! Nonostante il riscaldamento globale della terra li stia rapidamente cancellando dall’habitat naturale dell’Antartide e di altri territori australi, i pinguini imperatore – i più grossi di stazza e dal caratteristico piumaggio bianco e nero - avanzano a passettini, ma inesorabili, nel colonizzare l’immaginario collettivo degli ultimi anni. Forse si tratta di un tardivo risarcimento morale nei loro confronti. A questi simpatici volatili hanno dedicato film dal vero, come il documentario francese di Luc Jacquet La marcia dei pinguini; di animazione, come Happy Feet e Surf ’s Up; e anche serie televisive, come la classica Pingu o la più recente I pinguini di Madagascar, derivata da due film DreamWorks e da poco giunta anche in Italia. pride gennaio 10 Non potevano mancare i libri illustrati, gli ultimi dei quali in ordine di tempo rivelano una verità taciuta dagli altri media: anche i pinguini sono gay! Che in molte bestie si siano osservati comportamenti omosessuali è noto a tutti, tranne forse a qualche ottuso capo religioso quando insiste nel definire l’omosessualità “innaturale”. Che per i pinguini la faccenda sia più seria che per altri “colleghi” del mondo animale è diventato una notizia almeno in un paio di casi, osservando in cattività – negli zoo di Manhattan e della tedesca Bremerhaven - due pinguini maschi fare coppia fissa e, in entrambe le occasioni, covare amorevolmente due uova rimaste orfane. Ai pinguini dello zoo di New York gli americani Richardson e Parnell hanno dedicato nel 2005 un libro per bambini dal titolo And Tango makes three, ritirato e bandito da molte biblioteche e scuole statunitensi perché “antifamigliare” e “antireligioso”. Maggior fortuna sembra arridere invece a un altro piccolo volumetto che parla di pinguini gay: Il libro dell’amore di Gus & Waldo, dell’italiano Massimo Fenati, designer e illustratore. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra, dove Fenati vive col suo compagno, è stato da poco tradotto in Italiano da TEA. “Non ho pensato il mio libro per un pubblico infantile. Nonostante sia un libro leggibilissimo per un bambino, affronta in realtà le relazioni di coppia”, ci spiega Fenati. Fino a quando nessuno zelante moralizzatore da salotto televisivo si accorgerà che sotto le vicende colorate di questi due buffi pinguini si nasconde in realtà l’allegoria di un’apocalittica coppia gay dei nostri giorni, quindi, godiamoci le avventure di Gus & Waldo. Non solo sui librini illustrati di TEA, ma anche in un cortometraggio animato passato all’ultima mostra del cinema di Venezia, in un video disponibile su YouTube e presto anche su alcune cartoline d’auguri. Inoltre, grazie ai due pinguini, Fenati è stato chiamato a far parte della giuria dei cortometraggi al Festival del Cinema Gay di Torino del prossimo aprile. I pinguini gay dello zoo sono stati la fonte d’ispirazione anche per Gus & Waldo? Io e il mio compagno abbiamo sempre amato questi uccelli, sono animali goffi e teneri. Ed in più sono monogami, una rarità nel mondo animale. Questo ce li ha sempre fatti sembrare ancora più adorabili, e soprattutto cultura+attualità 43 un po’ simili a noi, visto che siamo una coppia molto unita. Quando un giorno ho sentito la notizia dei pinguini dello zoo di New York ho pensato: ma allora non siamo soli! Come sei arrivato a pubblicare Gus & Waldo? “Ho sempre fatto schizzi e scarabocchi di pinguini qua e là, su lettere o bigliettini per il mio compagno, e a lui piacevano molto. Per il nostro decimo anniversario ho fatto con le mie mani un libretto con la storia di due pinguini e gliel’ho regalato. Lui l’ha mostrato ai nostri amici: sono tutti impazziti! Così un giorno ho messo assieme un po’ di disegni, li ho spediti ad alcuni agenti letterari e un bel giorno uno di questi mi ha chiamato dicendomi che mi aveva trovato una casa editrice. Gus & Waldo sono una coppia gay sui generis, ma l’aspetto autobiografico è evidente… Sì, hanno molti tratti simili a me e al mio compagno, che stiamo assieme da ben diciotto anni, tanto che i nostri amici spesso vi riconoscono manie o idiosincrasie tutte nostre. Però ho cercato di trattare tematiche universali per qualsiasi coppia, anche non gay. Ho dato a Gus & Waldo alcuni tratti tipici di molta società contemporanea, dalla mania per lo shopping all’ossessione per la reality Tv. Il libro è stato pubblicato prima in Gran Bretagna e poi in altri paesi, ultima l’Italia. Pensi che sarebbe uscito senza problemi anche da noi, fin da subito? Non ne sono affatto sicuro. Nonostante la TEA sia stata fantastica, penso che in Italia sia sempre difficile riuscire a farsi notare. E dire che non è un paese insensibile alla creatività… È il solito tema della “fuga di cervelli”. Ci sono state polemiche a proposito dell’omosessualità, dopo l’uscita di Gus & Waldo, come è successo al libro per bambini americano? No, ma il mio libro non è (ancora) uscito negli States, che è un paese dalle grosse contraddizioni: a fianco del liberalismo più estremo si annida il provincialismo più ottuso. Io ho cercato di trattare il tema dell’omosessualità in maniera molto leggera, parlo di relazioni di coppia mostrando situazioni e problematiche che sono comuni a coppie gay ed etero. Spero che questo messaggio l’abbia reso più accettabile anche da un pubblico meno aperto. Inoltre, l’umorismo è un’arma molto forte, perchè far ridere qualcuno significa già averlo un po’ conquistato». Forse ha aiutato il fatto di non rivolgersi ai bambini, che sono sempre il pretesto per le censure più bieche… In Gus & Waldo ci sono elementi che i bambini non seguono: quando i due pinguini vanno dall’analista per fare terapia di coppia, i piccoli non sanno di cosa si stia parlando. Si divertono semplicemente a vedere che un camaleonte fa il dottore… Mi piace infarcire il mio lavoro di riferimenti alla cultura popolare incomprensibili per un bambino: dai titoli di riviste alle marche di saponi, tutti storpiati in gergo “pinguinesco”. Detto questo, un sacco di miei amici lo leggono ai loro figli. A quanto pare, ho un nutrito fan club nella fascia dai tre agli otto anni!. Pensi che libri di questo tipo siano utili per diffondere maggior rispetto per i gay, o si limitano a essere innocui fenomeni di costume? Spero che trattando di omosessualità in maniera rilassata e divertente si possa anche aiutare a trasmettere un messaggio di uguaglianza. Credo che per portare avanti la causa gay servano sia l’azione d’urto, sia i gesti più morbidi e quieti ma non per questo meno efficaci. Da emigrato all’estero, cosa pensi della situazione politicosociale del nostro paese, riguardo ai diritti delle coppie e dei cittadini omosessuali? Se ne parla, tra amici, conoscenti, colleghi di lavoro? Se ne parla abbastanza e ormai ci sembra strano che ci siano paesi vicini all’Inghilterra in cui, per esempio, le unioni civili per le coppie gay non siano ancora possibili. Io credo che l’Italia stia in realtà cambiando, da questo punto di vista. Penso che il mio libro vent’anni fa sarabbe stato impossibile, da pubblicare, per cui voglio avere fiducia nel futuro. Però c’è ancora tanta strada da fare... Quali sono i progetti futuri per Gus & Waldo? Dal sito ufficiale www.gusandwaldo.com si capisce che oltre ai corti di animazione si preparano vari gadget con l’effigie dei pinguini. Anche in questo caso, qual è il pubblico di riferimento? Cerco di parlare davvero a tutti: dai bambini che amano i disegni degli animali buffi ai ragazzi che trovano i pinguini “cool”, agli adulti che riconoscono temi e situazioni vissuti anche nelle loro relazioni di coppia. Io sto cercando di espandere il brand in varie direzioni. Un esempio di come il mio pubblico non sia proprio quello dei bambini lo dà il video di Gus & Waldo che trovate su YouTube, dove c’è una cura per l’aracnofobia piuttosto inconsueta, ma molto gay… gennaio 10 pride 44 pride gennaio 10 cultura+attualità 45 Intervista a Gian Piero Bona, scrittore e testimone d’eccezione della vita gay in Italia (e non solo) prima di Stonewall. Quando di omosessualità non si parlava mai, ma in compenso si poteva contare sui militari in libera uscita. Ladri di eros Andrea Pini [email protected] Gian Piero Bona (classe 1926), romanziere, poeta, drammaturgo e sceneggiatore, è stato uno dei primi scrittori italiani ad affrontare esplicitamente il tema dell’omosessualità nelle sue opere letterarie, E nel corso della sua lunga esperienza di vita è stato anche un testimone d’eccezione della vita gay nell’Italia del secondo dopoguerra. Proponiamo qui alcuni stralci di una lunga intervista dedicata specificamente a queste memorie e realizzata da Andrea Pini nell’ambito di un più ampio lavoro storiografico, di prossima pubblicazione, sul periodo pre Stonewall. “La prima impressione strana che ho provato, che non era ancora un’impressione sessuale, mi è accaduta a 9 anni. Ero stato messo sul treno da Roma a Torino con 2 cuccioli di lupo che mia madre aveva comprato a Roma per portarli nel nostro giardino a Carignano…. Mia madre era strana… Era abbastanza singolare all’epoca far viaggiare da soli dei bambini, soprattutto in certe famiglie tradizionali… Ma sai mia madre aveva portato un vento di follia alla casa e io l’ho amata molto anche per questo, anche se l’ho patita molto. Comunque mi aveva messo sul treno e io ero tranquillissimo, con questi due cani in una cesta. È un ricordo indelebile: ero appoggiato al finestrino e mi sono sentito toccare, in modo molto delicato, come se una mano suonasse il pianoforte sulla mia patta… Ho guardato ed ho visto la mano che sfuggiva e un signore che si stava allontanando. Tutto è finito lì, ma la cosa mi ha colpito… Non ho capito perché mi toccava ma cercavo dentro di me una ragione…. Non l’ho raccontato a nessuno, figurati! Mio padre era di un rigore etico! Anche se non era un bigotto…. Anzi! Quando andavamo a messa lui leggeva Shakespeare…. Poi è scoppiata la guerra e avevamo nascosto un mio compagno di scuola, avevamo tutti e due 15 anni, eravamo già al liceo a Torino. Poi è diventato architetto e adesso è morto… Ricordo che un nostro professore, frate Giocondino, è andato da mio padre e gli ha detto che bisognava assolutamente salvare questo ragazzo perché stavano per fare un rastrellamento … Sua madre era scappata a Roma con un altro fratello…. Siamo andati in macchina in via Garibaldi qui a Torino dove abitava in una soffitta su in cima, l’abbiamo preso e l’abbiamo portato a Carignano ed è rimasto con noi dall’inizio del ’43 alla fine della guerra a metà ’45. Lui stava sotto altro nome…. E di questi episodi che mi sono successi con lui io ho scritto un romanzo intitolato L’amico ebreo. È un’educazione sentimentale di adolescenti. Il primo rapporto sessuale è stato con lui. All’inizio è stato soltanto un gioco, poi è diventato un rapporto…. non tanto amoroso, perché non c’era la passione, ma c’era l’affetto, l’attrazione. La cosa era assolutamente segreta, mai nessuno ha saputo niente. Lui poi, che non era omosessuale, è andato a donne, si è sposato ed era talmente complessato da questo suo passato con me, che mi ha abbandonato. È scomparso e molto raramente mi è capitato di incontrarlo. La cosa non mi è piaciuta affatto, se lui aveva la forza della sua identità e non aveva timore di nessuno, di che cosa gli importava? (…) In quegli anni, in famiglia o dai professori, hai mai sentito discorsi sull’omosessualità? No, no, no. Sono stato anche toccato da dei preti, ma non ne abbiamo mai parlato. Rimaneva come un gioco, delle porcellerie… ma senza un nome, non se ne parlava mai in senso definito. Crescendo poi ho cominciato a capire delle cose, ho fatto delle scoperte anche in casa… Facendo i conti, a oggi ho avuto 4 parenti omosessuali. Una figlia di mio fratello, un mio zio che amavo molto, fratello di mia madre, un cuginetto un po’ più piccolo di me, la cui madre quando era giovane era innamorata di me! E suo padre, che aveva capito di me, le proibì di frequentarmi, era un fascista e un gesuita tremendo! Ed è stato punito da questa nemesi, che sua figlia ha fatto un gay! Alla fine della guerra tu eri un giovanotto non ancora ventenne, nel pieno del desiderio… Come vivevi la tua omosessualità? gennaio 10 pride 46 attualità+cultura Io avevo 21 anni e mio cugino ne aveva 17 e si disperava per questa sua scoperta di essere così. Io ho subito capito di che si trattava e gli ho detto: “Tu disperato? Ma tu devi essere felice, tranquillo, beato…“. (…) E allora con mio cugino ci siamo svelati e abbiamo cominciato ad uscire insieme. (…) Ne facevamo di tutti i colori! Ed anche con un nostro carissimo amico, Filippo Giordano, che è morto assassinato a Cà Dario, a Venezia. La sua storia è incredibile….. Era andato ad abitare in questo palazzo sul Canal Grande, la Cà Dario, che pare sia maledetta… Da quando è stato costruito nel ‘500 non ci sono stati che assassini, delitti…. Lui è stato ucciso lì da un marinaio jugoslavo, una marchetta… Io dovevo andare a trovarlo proprio in quei giorni! È stato ucciso nel 1970 ed era cominciata la violenza, il rischio…. . Ma prima no! In quegli anni era tutto molto diverso, nel ’50 e anche nel ’60 erano anni straordinari…. Dopo la guerra e la violenza tutto si era pacificato, potevi andare in giro dappertutto senza timore. (…) Quali posti frequentavate a Torino? Figurati! C’erano due famosi pisciatoi, uno a Piazza Bodoni dove negli anni ’30 andava sempre il principe ereditario, Umberto di Savoia, insieme al grande antiquario Pietro Accorsi che io conoscevo. Umberto era simpaticissimo, l’ho conosciuto che ero giovanissimo…. E poi c’era anche il pisciatoio alla stazione, famosissimo, dove andavamo sempre e lì incontravamo il duca di Bergamo…. Il duca di Bergamo e il duca di Pistoia vivevano all’Hotel Ligure a Torino. Ogni tanto al pisciatoio succedevano delle scene di una comicità irresistibile perché c’era una guardiana che quando non ne poteva più prendeva la pompa dell’acqua e ci spruzzava per farci scappare via tutti! E una volta con la sua pompa fece la doccia anche ai due duchi! Sembra una storia da Genet! (…) pride gennaio 10 E le tue scorribande fuori Torino? Venezia è stata stupefacente, tutti gli anni ’50 ogni estate ero a Venezia per un mese… era fantastica! Sembrava ancora la Venezia del ‘700… Passavamo le nostre notti in bianco e succedevano cose che oggi sembrano delle favole. Si aspettava che arrivasse il barcone della verdura, che arrivava prima dell’alba per scaricare e distribuirla ai verdurieri. Attraccava dopo il ponte di Rialto e i marinai lo sapevano che aspettavamo loro e prima di scaricare la verdura ci invitavano sul barcone per divertirci… Erano giovani uomini veneziani, di 25 o 30 anni…. Che avevano voglia? Ma sì! La cosa allora era molto semplice. Per loro le donne erano difficilissime e quindi si divertivano con dei giovani come noi! A volte anche con dei vecchi! E comunque si divertivano! Mi ricordo ancora di un gondoliere, io avevo preso la gondola per tornare in albergo di sera tardi, e lui era un bellissimo ragazzo, biondo, con un grande cappello. Aveva capito subito…avevano un fiuto! (…) Quella volta lì lui mi ha detto in veneto : “Sior, anémo a ciapàr l’osèo a S.Giorgio?”, cioè andiamo a ciapàr l’osèo sull’isola di S.Giorgio? Mi sembrava Goldoni!! Ma certo andiamo gli ho risposto. E poi lì a Venezia ho avuto il mio primo amore, nel ’49. Ancorato alla Giudecca c’era l’incrociatore della marina italiana Duca degli Abruzzi e io stavo alla pensione Garbin. Vado a visitare la nave, perché allora si potevano visitare, e il comandante dà l’ordine di accompagnarmi ad un giovane capitano romano… O io davo tanto nell’occhio o questi qui erano talmente scafati… Insomma mi porta a visitare la torretta di un cannone. Pensa, su una nave da guerra, piena di marinai e di graduati, in pieno giorno, ci siamo fatti dentro la torretta del cannone! Quelle erano le cose che mi travolgevano… Le cose facili non mi hanno mai coinvolto. Gli appartamenti dove ci sono i gay col gonnellino o col tutù, tutte quelle storie lì non mi interessavano. Mi sembrava di entrare in una pasticceria! Invece lì no! Le cose rubate… Rubare l’eros! E questo giovane capitano, che si chiamava Ennio, è diventato il mio amico. Lui era impazzito… l’uomo italiano è molto strano, adesso forse è cambiato. Ma anche l’uomo eterosessuale che va a donne, poteva prendere dei balordoni per un uomo. Mi scriveva, mi adorava! Io poi l’ho invitato qui a Torino, mia madre l’ha conosciuto e l’ha accettato. Aveva qualche anno più di me, io 23 anni e lui forse 26… Ne parlavate fra voi della vostra storia? Non ce n’era bisogno, perché la cosa era fattiva… Era così facile! Sempre nel ’49 avevo fatto un lungo viaggio in Medio Oriente, partito con un Costellation fino al Cairo, poi con delle navi mercantili sono andato a Cipro, Beirut, a Damasco e poi a Bagdad… Allora era una cosa! Non hai idea… C’erano ancora le monarchie, re Faruk… Succedevano delle cose con gli arabi fantastiche, non c’era assolutamente questo islamismo bigotto e feroce, inquisitore e delinquenziale che c’è oggi. No, era tutto molto naturale…. Le donne là non si concedevano assolutamente e loro appena vedevano un europeo biondo come ero io, ero biondissimo, o anche uno non biondo, perdevano subito la testa. Le storie che mi sono successe a Beirut, a Bagdad….! Pensa poi cosa è accaduto: mentre tornavo da Smirne con un mercantile turco: davanti alla Sardegna, abbiamo incrociato il Duca degli Abruzzi, su cui c’era il mio amico! Allora ho chiesto al comandante di trasmettere un messaggio e lui lo ha fatto! Ha trasmesso un messaggio per il mio capitano! Sembra un racconto di Somerset Maugham! Voi oggi vivete in un’epoca sbagliata… la nostra generazione è vissuta a cavallo della guerra, ma l’abbiamo vissuta da ragazzi, senza dover fare il militare, senza il fronte, e ti potevi giovare dei militari che stavano dappertutto! Nel ’45 Torino era piena di americani, avevano messo l’accampamento in riva al Po e quindi poco lontano da casa nostra… C’erano due fratelli del Texas, Bill e Paul, avevano un occhio azzurro e un occhio nero, io avevo perso la testa! Li avevo invitati anche a casa e la cosa era accettata perché erano i liberatori. Scopavo con tutti e due, andavamo in barca sul Po e scopavamo insieme! Non c’erano remore…. Oggi la società è diventata molto più medievale e puritana di una volta. Il primo ‘900 è stato l’esplosione della libertà erotica, con D’Annunzio e compagni….., è stata una esplosione che è durata fino alla fine della guerra. Ed è continuata ancora negli anni ’50 e ’60. Dopo è ritornata l’inquisizione! In realtà voi siete cresciuti e avete vissuto sempre in un periodo inquisitorio…. Per fortuna a me non me ne frega più niente, ho vissuto la mia vita, la racconto, non rimpiango nulla. Non ti ho raccontato dell’Egitto….! 47 lounge bar · sauna finlandese bagno turco · vasca idromassaggio sala video · ambienti relax up floor privée area fumatori · ambienti climatizzati ampliato su 2 livelli CORSO STATI UNITI, 35 - 10128 TORINO Tel. 346 3006612 - [email protected] - garageclub.it gennaio 10 pride 48 rubriche ipocrite metafore di Pigi Mazzoli [email protected] “Ipocrite metafore” è il titolo della fotografia di un guanto (preservativo = guanto) che Duineser, un utente di Flickr, ha messo sulla sua pagina il passato primo dicembre, per la giornata mondiale contro l’Aids, lamentandosi di come quest’anno stesse trascorrendo ancora più in silenzio degli anni scorsi. Me l’ha dedicata, credo di essere l’unico sieropositivo che conosca. Intendo dire: l’unico che glielo abbia detto. Ipocrita perché è ipocrita non nominare il preservativo e quindi ipocrita come tutte le cose che stanno avvenendo qui, dalla politica alla società, dal plastico della casa di Brenda allo stop della RU486, dai crocefissi da apporre sulle bandiere ai froci pestati nei parcheggi di periferia. zig*zag Su Facebook, nel gruppo Laicità dello stato, veniva riportato il fatto di cronaca che ha rappresentato il nostro primo dicembre: “Milano, omofobia, aggredito 47enne perché gay”. Fra le centinaia di commenti giustamente indignati ho lasciato anche il mio: “I pestaggi dei gay ci sono sempre stati, ma almeno adesso sui giornali sono stigmatizzati, una volta neppure quello, anzi, i giornalisti cercavano di sapere nome, cognome e indirizzo dell’aggredito per sputtanarlo sui giornali. Dobbiamo lottare ancora tanto. Non ci verrà regalato nulla”. Il giorno dopo ho ricevuto la lettera di un lettore di “Pride”, in risposta al mio commento: “Leggo sempre la tua pagina su “Pride” e penso che tu sia una persona coraggiosa. Io, devo dire, ultimamente mi sento piuttosto accerchiato e pride gennaio 10 vedo seriamente limitato il mio modo di vivere. In 55 anni, dopo i classici problemi di accettazione (risolti da tanto tempo) non ricordavo un periodo così nero. Ho letto il tuo commento sul pestaggio a Milano e concordo che non ci verrà regalato niente (ma quando mai, per nessuno) solo che mi e ti chiedo: scendere in piazza è abbastanza? E, quando lo si fa, dove sono tutti i nostri fratelli?”. “Persona coraggiosa”, accetto il complimento forse esagerato, ma ora ne ho bisogno. Ho dovuto rinnovare la patente, visita alla Asl per via delle varie patologie. Una dottoressa, veramente sgarbata nei modi, cerca di inserire una prescrizione limitativa per via dei miei problemi di movimento alle gambe, gli altri medici dissentono, esaminano, lei insiste, poi cede. Io felice, perché potrò di tanto in tanto guidare l’auto del fidanzato, che è senza cambio automatico. Dura tutto pochi istanti, mi chiede di firmare il verbale e scorgo “rinnovata per sei mesi”. “Perché sei mesi”, chiedo. “Lei ansima, la devo rivedere, ora fuori”. Io esco stordito, non capisco questa fretta, questo non spiegare, questo giocare con la vita altrui come non valesse la sua. Io non cammino più, se mi togli la patente io che faccio? Faccio fatica a salire su un taxi, giro con la carrozzina nel bagagliaio nel caso che il fidanzato mi volesse far fare un giro per l’Ikea. Perché m’ha trattato così? Poi (in un modo o nell’altro, le cose, dobbiamo spiegarcele, per poterle accettare e superare) ho pensato che fosse perché sono sieropositivo, quindi o frocio o drogato, o forse tutte e due. E che odiasse i froci, o i drogati, o tutti e due. Non è la prima volta che mi succede, di avere questo dubbio. Sto male da qualche giorno, continuo a pensare a come mi sono sentito trattato. Ho pensato, fosse stata un ragazzetto di periferia sarebbe forse andata in giro a picchiarli, i froci? Il povero lettore di “Pride” non sapeva di questo, dello Xanax preso per riuscire a dormire queste notti, e s’è visto arrivare una risposta inusualmente lunga, dai toni forti, ma spero equilibrata nella visione delle cose. Gli dicevo anche: “Sì, dove sono gli altri? È sempre stato così, a scendere in piazza sono quelli che stanno male, e anche qualche idealista qui e là. C’è invece una massa di persone che chiede solo di poter farsi le sue quattro scopate settimanali in cambio di due biglietti di ingresso in discoteca con dark, la cui massima aspirazione è programmare il mese di vacanza a Playa del Inglés, farsi la chattatina serale con sconosciuto fino ad orgasmo ottenuto e poi spegnere e andare a letto. Queste persone non butteranno mai la maschera, anzi, sono quelle che scrivono in giro che il pride è una carnevalata, che non ci vanno per via dei travestiti. Son quelli che come massima dote portano, negli annunci, insospettabile. Il giorno che tre li inseguiranno nel parcheggio del cimitero di Bruzzano e arriveranno a picchiarli avranno due scelte: nascondersi ancora o gettare la maschera e denunciare”. Scendere in piazza è ancora utile. Ma non è la sola cosa che possiamo fare. Per concludere: usate sempre il guanto, che già è brutto essere froci in questa Italia, ma essere froci e sieropositivi è davvero orribile. 49 gennaio 10 pride 50 rubriche Emozioni congressuali Mesi prima del congresso Arcigay (che si svolgerà a Perugia dal 12 al 14 febbraio prossimi, www.arcigay.it/congresso2010) è iniziato sul web il dibattito su come ridisegnare la nuova associazione. La mozione “Essere Futuro” è stata la prima ad avere un blog in cui sono presenti il documento integrale, le sintesi e le schede tematiche (ed una dedicata alla comunicazione). Il sito della mozione “Inarrestabile Cambiamento” è stato aperto a novembre ed oltre al documento ed alla pagina delle adesioni, offre maggiore spazio per i commenti e l’interazione degli utenti. esserefuturo.wordpress.com www.inarrestabilecambiamento.it di Carmine Urciuoli [email protected] Francesco Bilotta Un faro nella rete Un gruppo variegato di persone glbt, con attivisti giovani e motivati, lavora al nuovo sito dell’associazione glbt “Il Faro” di Livorno, che ha anche un canale Facebook, una mailing list in cui vengono pubblicate tutte le iniziative e la particolarità di dedicare una pagina alla storia del movimento glbt. “Internet ci ha dato modo di farci conoscere, per molti è stato il primo contatto con la nostra associazione, come un biglietto da visita”, afferma il webmaster, che ci spiega come è nata la pagina dedicata al “padre” del movimento gay italiano, “Il mio compagno, leggendo un libro sulla storia del movimento gay in Italia, mi ha fatto scoprire che a Livorno è nato il primo attivista gay italiano: Aldo Mieli. Uno scienziato, un ricercatore ma anche un omosessuale che, con le sue pubblicazioni, affermava che l’omosessualità è una espressione naturale dell’essere umano. Ricordare un personaggio che, in un epoca totalmente diversa dalla nostra, ha combattuto contro una cultura avversa, può essere di spinta e modello, per le nostre battaglie”. www.arcigaylivorno.it Arcigay Livorno Trilla la prevenzione con StopAids Il nuovo sito realizzato dall’associazione DiGayProject con il contributo della regione Lazio, integra tutti i servizi per facilitare la diffusione capillare dell’informazione sulla prevenzione. Tra le novità escogitate la richiesta di informazioni via sms tramite la quale si può inviare una domanda (che sia anticipata dal testo stopmst) al numero 3274791713 e ricevere la risposta entro 24 ore, oppure parlare con l’esperto tramite messenger (il contatto da aggiungere su Skype e Msn è [email protected]), online dalle 15 alle 18 dei giorni feriali. www.stopaids.it Cyber Lex Domanda inviata da Mario A., 38 anni, di Modena. “Ho molti dubbi sulla proposta di legge presentata dagli on. Pecorella e Costa alcuni mesi fa, che con la scusa della diffamazione potrebbe ridurre se non annullare la già minima libertà di informazione che sopravvive nel nostro paese grazie a blog e a siti indipendenti. Quale opinione è giusto avere su questa legge ?” Risponde Francesco Bilotta, avvocato e docente di diritto privato all’università di Udine. Ha destato timori nei blogger e internauti il progetto di legge n. 881, con cui è stato riproposto alla camera dei deputati un testo già esaminato nelle due scorse legislature. Scopo dichiarato è sanzionare le violazioni dell’onore perpetrate attraverso siti aventi natura editoriale. Oggi internet – secondo alcuni – rappresenta una specie di ultima spiaggia per la libertà di espressione. Ci si chiede se l’approvazione della proposta di legge segnerà la fine di tale libertà. Qualche giorno fa, ho consigliato ai due ragazzi di Savona che intendono contrarre matrimonio di sporgere querela contro il fondatore di un gruppo Facebook appositamente creato per consentire allo stesso e agli aderenti al gruppo di esprimere il proprio disprezzo sulla loro iniziativa. Tutte le libertà conoscono limiti. Anche la libertà di espressione. Pur nell’assenza di una legge apposita, gli autori di reati contro l’onore possono essere puniti anche se agiscono via internet. Alcune sentenze già applicano la legge sulla stampa ai siti internet, anche se il legislatore aveva pensato quelle norme per la carta stampata. La questione è se, mancando una legge specifica per l’informazione via internet, le tutele più pervasive previste per la stampa si possano applicare ai siti web. È certo che l’espressione “sito internet avente natura editoriale” contenuta nella proposta di legge è alquanto vaga e andrebbe rivista. Invece non trovo fuori luogo un monito da parte del legislatore sull’uso che facciamo della nostra libertà di espressione via internet. EROSSTRIP La piattaforma del sito cam4.com ridefinisce le modalità di fruizione erotica su internet. Ogni utente, maschio o femmina, coppia, trans con una web può fare il suo show o assistere allo spettacolo degli altri utenti. Ogni show entra in una classifica in base al numero degli spettatori e chi entra nel sito può assistere subito agli show più popolari. www.cam4.com/male pride gennaio 10 51 gennaio 10 pride 52 rubriche edmund white la doppia vita di rimbaud di Francesco Gnerre [email protected] traduzione di Giorgio Testa MINIMUM FAX ROMA 2009 pp. 186 euro 14,00 Alla sterminata bibliografia sulla vita e l’opera di Arthur Rimbaud, il poeta ribelle e maledetto che negli anni settanta dell’ottocento, dopo aver rivoluzionato la poesia contemporanea, lascia l’Europa a poco più di venti anni per andarsene in Africa senza occuparsi più di letteratura e senza più volerne parlare, si aggiunge ora questo piccolo libro, prezioso e necessario, di Edmund White. Partendo come sempre da sé e da un suo coinvolgimento personale, White racconta il suo impatto con il mito di Rimbaud all’età di sedici anni, nel 1956, quando vive in un collegio maschile nei pressi di Detroit: “Ero un adolescente gay infelice, soffocato dalla noia e dalla frustrazione sessuale e paralizzato dal disprezzo verso me stesso. Sognavo di fuggire a New York e di sfondare come scrittore; mi identificavo completamente nei desideri di Rimbaud: essere libero, farmi pubblicare, vivere la sessualità, andare a Parigi. Mi mancava solo il suo coraggio. E il suo genio”. Se a sedici anni White sognava di essere come Rimbaud, ora, scrittore nel pieno della sua maturità, rilegge con distacco quel mito e in parte lo ridimensiona provando a cogliere le caratteristiche di una leggenda “incredibilmente duratura, contraddittoria e vasta”. Ci racconta così, alla maniera sua, le epiche fughe del poeta da Charleville, i viaggi, spesso a piedi, a Parigi, a Milano, a Stoccarda, ad Amburgo, a Marsiglia, l’intransigente anticonformismo, lo scandalo nei salotti letterari parigini, l’esibizione di una sessualità per quei tempi inconcepibile, il rifiuto della civiltà clerico-borghese, la coraggiosa decisione di cambiare radicalmente la sua esistenza, ma anche il suo velleitarismo, i suoi fallimenti e le sue delusioni, le sue contraddizioni, le le sue fragilità fino alla vergogna per i suoi trascorsi bohémien e ai tentativi di esibire con gli europei che incontra in Africa una rispettabilità che aveva tanto detestato. Narratore realista, anche se di un realismo tutto personale, abituato a chiamare le cose con il loro nome senza mediazioni e simbolismi, White si confronta con il linguaggio spesso oscuro e visionario di Rimbaud, ne coglie le novità e l’effetto che avrà sulla letteratura successiva, rilegge con originalità i suoi versi più noti dal Battello ebbro alle Illuminazioni alla Stagione all’Inferno, ma è affascinato soprattutto dal rapporto di Rimbaud con Verlaine, a cui dedica pagine illuminanti. La storia della prima coppia gay moderna della cultura occidentale (prima ancora di quella formata da Oscar Wilde e Lord Douglas) ci viene così raccontata con lo scrupolo dello studioso che non tralascia nessun particolare, anche i più impietosi e contraddittori, ma anche con la partecipazione e la passione di chi sente che quella storia ci appartiene. Una delle caratteristiche della coppia che sembra interessare White è innanzitutto lo stravolgimento del cliché del modello classico della coppia adulto-giovane, tanto che “il titolo provvisorio di questo mio volume era proprio Rimbaud, l’adolescente attivo”, dice lo scrittore. Dei due infatti il più forte, quello che conduce il gioco, non è l’adulto, Verlaine, la “vergine folle”, pieno di contraddizioni, sempre in lotta tra una rispettabilità borghese e cattolica e le profondità spaventose ma emozionanti delle più estreme esperienze bohémienne, ma il giovanissimo Rimbaud, lo “sposo infernale”, spietato tiranno che escogita giochi sempre più crudeli, vero master di un rapporto sadomasochista. Sarà comunque Verlaine, nonostante le umiliazioni, a restare fedele al suo “grande peccato radioso” e a contribuire in maniera determinante alla fama e alla nascita del mito del giovane poeta maledetto. Rimbaud al contrario non tornerà mai più indietro e a chi, negli ultimi anni della sua vita, gli chiede della sua carriera di poeta risponde sprezzante: “immondizia, solo immondizia”. Il tempo in cui aveva sognato di cambiare il mondo con la sua poesia è lontano. Gravemente malato, rimpiange soltanto la luce del sole e alla sorella che lo assiste negli ultimi dolorosi giorni della sua esistenza, ripete :”Io andrò sottoterra e tu camminerai al sole”. SEGNALAZIONI Paola Guazzo, Un mito, a suo modo, Edizioni Libreria Croce, Roma 2009, pp. 316, euro 16,00 Frammenti di vita, viaggi e avventure di donne liberate e un po’ snob, che parlano di sesso (e lo fanno), ma parlano anche, con la stessa disinvoltura, di Kristeva, di Foucault, di lesbiche fatali, di Djuna Barnes o di “semanalisi”. Una specie di Fratelli d’Italia al femminile dei nostri anni con un linguaggio che rimanda spesso ad Arbasino e alle più spregiudicate forme del cosiddetto “romanzo-conversazione”. Sandro Lombardi, Le mani sull’amore, Feltrinelli, Milano 2009, pp. 142, euro14,00 Molto noto come uomo di teatro, originale interprete di Giovanni Testori, tra i fondatori dei leggendari “Magazzini Criminali”, Sandro Lombardi si confronta con la narrativa raccontando una storia d’amore tra un uomo adulto e un ragazzo, un maestro e un discepolo, fatta di struggimenti, di gelosie, di tormenti e di inquietudini. La scrittura, in prima persona, è letterariamente molto ricercata . AA.VV., L’avventura di restare. Le scritture di Elio Pecora, a cura di Roberto Deidier, San Marco dei Giustiniani, Genova 2009, pp. 246, euro 15,00 Le scritture di Elio Pecora (di poesia, di narrativa, di critica letteraria, di drammaturgia) studiate da vari punti di vista. Ne viene fuori la figura di un intellettuale lontano dai clamori delle mode, ma di notevole spessore nella letteratura italiana degli ultimi decenni. Tra i saggi, tutti interessanti, si segnala quello di Luca Baldoni che coglie bene l’originalità di Pecora nella rappresentazione dell’omosessualità. pride gennaio 10 Pubbl NA_23x31,5 3-02-2009 15:30 Pagina 1 53 NEW AGE 181 “Air of tomorrow” sampler NEW AGE 182 “Touching the extremes” sampler NEW AGE 183 “The best moment” sampler NEW AGE 184 “Sea of tranquillity” sampler NEW AGE 185 “A human journey” sampler NEW AGE 186 “The Sea Remember” sampler PARISH JOHN RABBIT BUNDRICK BEKKI WILLIAMS TOM SALVATORI & IRIS LITCHFIELD KATIE HOPE EMMA NINEL MATTHEW LABARGE ATARAXIA CHRIST FREUD NANA RAVEN BETWEEN INTERVAL JEFFREY FISHER BLISS BLACKMORE’S NIGHT CHINMAYA DUNSTER & THE CELTIC RAGAS SUNDAD MONTE CRISTO THOMAS BECKER CAPITANATA FRANK SMITH MULO FRANCEL – EVELYN HUBER ANDREAS VOLLENWEIDER ANDY RADOVAN JAMIE BONK R. KANE IRFAN LUNAR KINGS feat. TRIIN CHUCK LOEB TOM SALVATORI - IRIS LITCHFIELD SILVIA NAKKACH DECHEN SHAK-DAGSAY CRISTINA MAURO MAURO GALLUCCIO MYTHOS JEFF BALL KENNETH KUO JEFF OSTER PARISH MEDWIN GOODALL & TERRY OLDFIELD CHARLY CARTISANO JETOPA GERAINT HUGHES ANN SWEETEN KATIE HOPE RICCARDO ZAPPA MARK BRITTEN JOHN BUNDRICK ANAEL JAMIE CRAIG CHRISTOPHER PAUL CAROLA MYRDDIN NAJEE LARISA STOW & SHAKTI TRIBE LUCA PONZUOLI CAPITANATA SILVARD ERIC ROBERTS FRANCESCO BUCCHERI HARRISON EDWARDS ANTONIO TESTA OMAYA ELAPHE GUTTATA DIEGO MORGA MALOU BERG R. FELLINI AMANASKA SARAH INGRAHAM RUNESTONE BRADFIELD MARCO BANDUCCI & SERGIO BARBIRATO ANDREAS NAZANIN NEW AGE 187 “La via dello spirito” sampler NEW AGE 188 “Emotion Of A Sigh” sampler NEW AGE 189 “Divenire” sampler NEW AGE 190 “Sensibilità” sampler NEW AGE 191 “Spessore” sampler NEW AGE 192 “Perseveranza” sampler STUART MICHAEL STEPHEN PEPPOS BLACKMORE’S NIGHT ASHRON MONICA STADLER ALLAN BALDWIN SOULAFRICA NAMASTE CHRIS GLASSFIELD TERRA DEL SOL CAPITANATA MICHAEL STRIBLING OMAR AKRAM CRAIG PADILLA SCOTT AUGUST OENYAW KLAUS SCHULZE & LISA GERRARD PARISH ABEL LEMUS TABOADA THREEFOLD PAUL SPEER LUCIANA BIGAZZI GNOMUSY DAVID WRIGHT MICHAEL DULIN MACRAMÈ MASSIMO D’ARRIGO JOHN SAVANNAH MARTINO DE CESARE CAPRICE PAUL HARTNOLL CAPITANATA MARCO BANDUCCI & SERGIO BARBIRATO AFRA THI MICHAEL STRIBLING LIS ADDISON SILVARD ULTRAMARIN BRIAN ROLLAND ANDREA CECCOMORI MARSHALL STYLER LAWRENCE BLATT CAPITANATA STEVEN C MAHANTA DAS DYAN GARRIS PARISH PETER MILLER MARC ENFROY DANILO REA – MARTUX_M MAURO GALLUCCIO RASA ALQUIMIA OTTMAR LIEBERT ALESSANDRA CELLETTI ROBERT SCHROEDER CAPITANATA AZ SAMAD FRAGILE STATE BERNWARD KOCH & PABLO JON DIAZ GIUSEPPE MANCA BOCATORO CAFÉ WILLIAM ACKERMAN JAYA LAKSHMI P.O.S.C. ART OF INFINITY SOFIA LOELL HOL BAUMANN JOSHUA SAMSON THE NESSIE CAPITANATA BUVANA DEUTER gennaio 10 pride 54 rubriche FÜHRER EX di Vincenzo Patanè [email protected] Proprio nel ventennale della caduta del muro di Berlino, ricordata un po’ dovunque con toni epici, con tempismo la Dolmen distribuisce in dvd Führer Ex, diretto da Winfried Bonengel e presentato alla Mostra di Venezia 2002. Berlino Est, 1986. Heiko (Christian Blümel) e Tommy (Aaron Hildebrand) vivono con fastidio l’asfissia di un paese in cui non c’è libertà e ogni infrazione viene pagata duramente. I due passano la giornata oziando, addirittura facendosi male per evitare il servizio sociale, e si sfogano attraverso la violenza, in particolare l’estroverso Tommy che paga col carcere l’aver bruciato una bandiera della nazione. Uscitone, Tommy desidera fortemente andare in Australia con l’amico (al quale racconta che il carcere “è come la Repubblica Democratica Tedesca, solo che si sta più stretti”…). Heiko, pur invaghitosi di una ragazza, Beate, alla fine cede all’idea di fuggire. I due tentano dunque una fuga, che però fallisce miseramente, e quindi vengono imprigionati. L’esperienza in carcere è tremenda: mentre Tommy si avvicina a un gruppo di nazisti, capitanati da Friedhelm Kaltenbach, Heiko vive ogni tipo di orrore: è vittima di uno stupro, deve subire quotidianamente abusi sessuali da un compagno di cella (“Vieni a fare l’autobus”…), finisce in isolamento, da cui esce solo perché l’amico decide di collaborare con la Stasi per aiutarlo. Per fortuna, Tommy riesce a fuggire in Germania Ovest. Quando torna a Berlino Est tutto è cambiato: il muro è crollato, la Ddr si è dissolta e Heiko è diventato un pezzo grosso, aspro e deciso, nel partito di Kaltenbach. I due ora la pensano in maniera molto diversa e per di più quando Heiko viene a sapere che Tommy ha collaborato con la Stasi è costretto a ucciderlo. Le cose però andranno in maniera diversa, anche se non meno tragica. Il film non è certo uno dei migliori su quella che fu la Repubblica Democratica Tedesca (al ToGay dell’anno scorso si sono potuti rivedere gli ottimi Coming Out e Westler), ma a suo modo è emblematico nel ricostruire un’epoca veramente unica e perciò molto difficile da raccontare. È ispirato alle vicende di un celebre neonazista pentito: Ingo Hasselbach, su cui lo stesso regista Bonengel girò 1992 un inquietante reportage, Beruf Neonazi. Al centro del discorso c’è dunque l’adesione all’ideologia nazista, qui nata soprattutto come reazione ai guasti del comunismo. Da questo punto di vista ricorda il recente L’onda, il quale voleva spiegare come ogni totalitarismo non nasca per caso ma è invece frutto di contesti e comportamenti ben precisi. Peccato però che il discorso sia ideologicamente confuso e non scavi a fondo nelle personalità dei due velleitari protagonisti, che sono più che altro pedine per portare avanti le tesi del regista (peraltro poco chiare, forse tendenti a mostrare come si debbano sempre evitare prevaricazioni e violenze). Di fondo, c’è troppa carne a cuocere: la crisi generazionale giovanile, la violenza, il fanatismo politico, la bruttura del comunismo, la destra estremista, la riunificazione tedesca. Né aiuta il continuo scambio di ruolo e di prospettiva dei due protagonisti, le cui idee politiche dipendono solo dalle esperienze vissute in prima persona. L’episodio della prigione risponde in pieno ai cliché del filone carcerario, con l’omosessualità vista solo come strumento di sopruso, oltre che come sessualità di sostituzione. Il carcere è un mondo la cui unica regola è quella della violenza, con i deboli costretti a sottostare ai prepotenti. Una logica implacabile che alla fine riesce a incattivire chiunque, proprio come In disgrazia alla fortuna e agli occhi degli uomini, il film canadese di Harvey Hart del 1971, che Führer Ex ricorda da vicino, anche nella tremenda scena dello stupro nel bagno. Nessun accenno invece a un’omosessualità che pure può esistere in quei determinati contesti di destra. Come invece ha ricordato Broderskab (Brotherhood), dell’italo-danese Nicolo Donato, che ha vinto il recente Festival di Roma, in cui fra due ragazzi neonazi nasce un’intensa passione (il film, acquistato dalla Lucky Red, uscirà probabilmente in primavera). Eppure Führer Ex ci va vicino quando ci mostra la forza straordinaria del legame fra Heiko e Tommy, che sicuramente travalica l’amicizia. Forse, a ben vedere, l’unico sentimento positivo di tutta la storia. Passato su Sky, ecco in dvd Bernard and Doris - Complici amanti (HBO), diretto da Bob Balaban. Bernard Lafferty (Ralph Fiennes) è il maggiordomo gay irlandese della miliardaria Doris Duke (Susan Sarandon), la “regina del tabacco”, la quale gli lascerà in eredità una mirabolante cifra. Mentre il film si domanda garbatamente se Bernard sia spinto da sincerità o da interesse (ma per accudire Doris fino alla fine rinuncia a una congrua buonuscita, offertagli dall’avvocato di lei), riviviamo il loro primo incontro nel 1987 e come in sei anni Bernard, dedito all’alcolismo, riesca a conquistare la totale fiducia di una padrona esigente quanto bizzarra. Nessun problema per la sua omosessualità, anzi: Doris lo invoglia a vivere con scioltezza le proprie avventure e a indossare mises eccentriche e abiti femminili di alta moda. La storia, in gran parte vera, fu già portata sugli schermi televisivi dalla coppia Lauren Bacall/Richard Chamberlain. Eccezionali i due attori, bravissimi nel far scivolare il consueto rapporto padrone/ servo su uno di grande umanità. pride gennaio 10 55 gennaio 10 pride 56 rubriche Allora è ufficiale, il nuovo anno porterà un sacco di trasformazioni e belle novità. L’orario di chiusura dei locali è stato prorogato, nessuno ci caccerà più alle 4 o alle 5, si ballerà finché ne avremo voglia. Anche gli after hour non saranno più considerati illegali. Il governo ha promulgato una nuova legge per la quale, se si porterà come giustificazione il biglietto d’ingresso in discoteca, il giorno dopo saremo naturalmente esonerati dal lavoro. Se si tratta di un locale gay (per uno speciale progetto antiomofobia a favore degli omosessuali) i giorni di riposo saranno addirittura due. Nei locali non si pagherà più il biglietto d’ingresso, tutto a carico dello stato, saranno gratis anche il guardaroba, il parcheggio e le consumazioni al bar, senza nessun limite. A casa poi ci riporteranno dei taxi speciali, pagati dai comuni. A ognuno sarà garantito il rimorchiare a ogni uscita, per i più sfigati un team di stregoni preparerà pozioni d’amore per il cuccare sicuro. I fidanzati potranno anche tradire, senza rischiare di essere scoperti, qualora succedesse il partner non avrà di che dire. Inoltre l’Aids sarà definitivamente sconfitto e potremo amarci liberamente, senza più rimorsi, né paure … Mi sono ispirato a “L’anno che verrà” per questo sogno a occhi aperti, non me ne voglia Lucio Dalla. Ma gli auguri miei per voi sono veri, tanti e di felicità. E come sempre vi aspetto in disco... Let’s dance 2010! di Francesco Belais [email protected] Fabietto GENTE DELLA NOTTE Da oltre dieci anni art director (insieme a Bianca e Stefy) e promotore di tutte le serate organizzate dal gruppo La Messa production. 35 anni, segno zodiacale bilancia, creativo per eccellenza e romano di origine. www.lamessa.it Perché hai scelto la notte? In realtà è una cosa che è venuta da sola, passando da hobby a impegno a tempo pieno. Come e quando hai cominciato a lavorare nei locali? Ho iniziato circa 13 anni fa, in un discobar chiamato Pescafresca. Da lì è stato un crescendo, passando a esperienze sempre più complesse di gestione di serate e locali. Qual è la cosa più imbarazzante che ti è accaduta in una serata? Dover giustificare e coprire la sparizione di un amico alla consorte in una situazione assai delicata. Quella più divertente? Il continuo insistere di un vip, con offerte sempre più astronomiche e ambigue, per accedere a un evento con relativo tavolo quando non poteva entrare per via del tutto esaurito. Da anni con il tuo staff organizzi after hours, molti non vedono di buon occhio questi eventi a causa del consumo di droga, qual è il tuo punto di vista? In realtà il concetto di party che porto avanti con il mio gruppo si avvicina di più a quello di matinée, ossia del party alle prime ore del mattino a cui si può andare anche senza essere per forza usciti prima. Abbiamo sempre cercato di dar vita a un vero è proprio evento a sé stante, con tutti i parametri di una serata normale, ma con un orario semplicemente diverso. Quindi non un ritrovo di gente in stato alterato, ma di quella che ama andare in situazioni particolari, partendo dall’orario fino ad arrivare alla location, alla gente, all’animazione e all’atmosfera che si respira. La Messa è nato come nome di un after hour, un modo diverso per celebrare la domenica mattina. Mai incontrato problemi da parte di cattolici per questo uso “blasfemo” di una cosa religiosa? Sinceramente no, sembrerà assurdo ma mai nessuno si è presentato a contestare le scelte legate al nome. Non saprei se esserne contento o meno. Un episodio di contestazione avrebbe aggiunto quel ricordo in più alla nostra storia. Cosa pensi della scena gay italiana, soprattutto per quanto riguarda i locali? Penso che si stia sempre più settorializzando, ma senza rivoluzionarsi. Negli ultimi anni sono apparse piccole/ medie realtà dirette a fasce di pubblico specifico e non più alla massa. Forse è dovuto soprattutto all’aria di crisi che si respira nell’economia italiana. Sicuramente i veri cambiamenti si avranno nei prossimi anni quando ci sarà una vera e propria ripresa della nightlife. A Milano in questo momento si stanno avendo grandi cambiamenti legati ai locali e diventa sempre più difficile lavorare tranquillamente. Credo e spero che, come in passato, questo sia comunque un altro ciclo che dovrà chiudersi per poi arrivare nuovamente a una fase positiva. In ogni caso noi addetti ai lavori dobbiamo sicuramente darci più da fare per offrire qualcosa di nuovo e divertente che si adatti alle esigenze attuali dei clienti. LaNaNa – Nana (Energy Production) Nuovo singolo di Manuela Doriani, dj molto nota nel circuito gay. Questa è la sua prima produzione ed è una bomba, come lei. A cantare le strofe di questa hit, Fabiola voce nota di Rin, Radio Italia Network e ottima vocalist. Ascoltate con attenzione ma, soprattutto, ballate! AA. VV. - Louie Vega’s Dance Ritual Vol. 1 (D:Vision) Prestigiosa compilation del house-master per eccellenza, Louie Vega. Due cd mixati con arte dallo stesso Vega più un terzo unmixed con una scelta dei brani più interessanti del progetto riproposti in versione estesa. Contiene brani di artisti che pur differenti tra loro si trovano piacevolmente amalgamati: Afefe Iku, Anane, Luisito Quintero, Thievery Corporation, Sergio Mendes, Don Ray, Charo and The Salsoul Orchestra, Dennis Ferrer, Jovonn, Yello, Michel Cleis e musiche originali di Louie Vega stesso. pride gennaio 10 57 www.gothicsauna.ch VICOLO VECCHIO 3 CH - 6900 MASSAGNO LUGANO T +41 91 967 50 51 gennaio 10 pride 58 rubriche levi kreis: il momento del riscatto musica di Roberto Cangioli [email protected] Due anni fa l’abbiamo presentato come un cantante che lottava contro i pregiudizi di una chiesa intollerante verso chi vuole professare la propria fede, senza rinnegare la propria identità sessuale. Levi Kreis (www.levikreis. com), che ha passato l’adolescenza pregando il buon Dio che “lo guarisse dall’omosessualità”, suscitò il nostro interesse per un album incentrato sul vissuto tra gay e religione dal titolo significativo: The Gospel according to Levi. Recentemente questo ragazzone americano, bello e talentuoso, è tornato in pista con il nuovo Where I belong, disco che celebra l’equilibrio tanto bramato e finalmente trovato, nonché la consapevolezza di un amore senza reticenze. “Gonna be alright”, primo singolo tratto dall’album, consacra la ricerca di una libertà finalmente riscattata: “Non ho risposto al telefono per 14 giorni e tu in segreteria dicevi: amore, dove sei sparito? Ma ora sta funzionando tutto al meglio”. La canzone è il grido di una pace interiore raggiunta dopo tanti rifiuti ricevuti sia in campo professionale che personale... Where I belong “è un disco sull’accettazione CONSIGLI PER L’ASCOLTO e sulla capitolazione di un brutto periodo” dice l’artista, che sta fra l’altro riscuotendo un certo successo non solo come con questo cd: un suo vecchio brano, “Hardly a hero”, è stato selezionato l’anno scorso per far parte della colonna sonora del film “Kiss the bride”, divenendo poi un video in pole position sul canale gay americano Logo. Inoltre le indubbie capacità tecniche e il bel volto gli hanno consegnato una parte come attore nel musical Million dollar quartet, in uscita quest’anno a Broadway, dove Levi interpreta la parte del cantante rock Jerry Lee Lewis. Tornando al disco vi sono canzoni come “Not afraid” (“Non ho paura, lascia pure che piova, voglio solo alzare le mie mani a te”) e “No apologize” (“Sono nato nel Tennesse, sarò anche un povero contadino, ma ho il mio orgoglio e non debbo chiedere scusa a nessuno”), dove il vissuto religioso è ancora il tema preponderante. Tuttavia, a differenza del disco precedente, che era soprattutto permeato da un alone di accusa nei confronti di un cocciuto bigottismo, in Where I belong assistiamo a una presa di coscienza più matura: Levi ha fatto finalmente pace con sé e con il mondo; ha capito che la sua omosessualità può tranquillamente convivere con la sua fede, perché non è importante il giudizio degli altri quanto la propria convinzione di essere nel giusto. Come se non bastasse, ad anticipare il gospel “Stained glass window”, in cui viene celebrata l’armonia dei colori rappresentanti le milioni di persone, ciascuna con una propria fisicità e personalità, il cantante ha voluto inserire un narrato estratto dalla commedia di Del Shannon Southern Baptist Sissies: “Potrebbe essere che questa esistenza sia come una vetrata multicolore in cui le nostre differenze, il nostro trucco, il colore della nostra pelle o l’orientamento sessuale, stiano perfettamente lì a comporre questa vetrata. Il Signore è la luce che filtra attraverso di essa per dare risalto e bellezza a queste differenze che ci caratterizzano”. Frankie Goes To Hollywood - Frankie Say Greatest I Frankie Goes To Hollywood sono stati forse i primi a suscitare scalpore e a subire una censura per il loro scandaloso video “Relax”. Il gruppo, nato nei primi anni ’80 dalla scena punk di Liverpool, era incentrato sulle figure di Holly Johnson e Paul Rutherford, entrambi dichiaratamente gay. Dopo una serie di successi clamorosi alla fine del decennio la band si scioglie. Questa compilation ripercorre la loro breve e fulminante carriera con l’aggiunta di alcuni remix. Gaetana - Supermarket Chi era Giusy Ferreri prima della sua partecipazione a X-Factor? È noto che facesse la commessa part-time in un supermercato in provincia di Milano; tuttavia pochi sanno che prima di “Non ti scordar mai di me”, Giuseppa Gaetana Ferreri tra il 2002 e il 2004 aveva registrato i suoi primi brani per una piccola etichetta che oggi, grazie ai diritti acquisiti precedentemente, ha potuto pubblicare in un cd intitolato per l’appunto Supermarket. Canzoni che fanno conoscere l’anima più cantautorale e il talento di Giusy Ferreri prima che diventasse Giusy Ferreri. pride gennaio 10 59 Servizio di intermediazione camere per esempio Berlino da 19,- € e per persona/nott www.ebab.com · Call +49-30-236 236 10 TUTTO PER LA COPPIA MODERNA... ...SE NON SEI MAI VENUTO...FALLO... COMODO PARCHEGGIO MASSIMA PRIVACY, BANCOMAT E CARTE DI CREDITO ANONIMI (cioè non compare la scritta SEXY SHOP) SECRET PARADISE Via XX Settembre, 43 37014 CAVALCASELLE - SS11 Tel. 045 - 64.02.471 A 5 MIN. DA TUTTI I PARCHI DI DIVERTIMENTO DEL GARDA A 2 MIN. DALL’USCITA DELL’AUTOSTRADA DI PESCHIERA DEL GARDA ORARIO CONTINUATO DALLE 10:00 ALLE 20:00 DAL LUNEDI AL SABATO COMPRESI E TUTTE LE DOMENICHE POMERIGGIO PRIMA O POI Corso Milano, 51 37138 VERONA Tel. 045 - 81.87.000 A 5 MIN. DALL’ARENA in P.zza BRA’, DALLA FIERA E DA TUTTE LE USCITE DELL’AUTOSTRADA DI VERONA ORARIO CONTINUATO DALLE 09:00 ALLE 20:00 DAL LUNEDI AL SABATO COMPRESI E TUTTE LE DOMENICHE CONCESSE DAL “REGOLAMENTO COMUNALE” C’EST LA VIE Viale Marconi, 130 25015 DESENZANO DEL GARDA (BS) Tel. 030 - 99.11.784 VICINO AL CAVALCAVIA DEL TRENO, A 2 MIN. DALL’USCITA DELL’AUTOSTRADA DI DESENZANO d/G. ORARIO CONTINUATO 7 GIORNI SU 7 DALLE 10:00 ALLE 22:00 NON SAI CHE REGALO FARE ?? ... NOI RISOLVIAMO IL TUO PROBLEMA !!! 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ABITI IN ZONA ??... SCEGLI IL gennaio 10 pride 60 rubriche fumetti di Massimo Basili [email protected] pride gennaio 10 All’epoca della sua prima uscita – gli inizi degli anni novanta – la faccenda mi indispettiva: quando chiedevo all’edicolante l’ultimo numero di Cybersix, mi indicavano lo scaffale delle riviste porno. Forse era il nome della testata, che si prestava ad equivoci (six è simile a sex); il diffuso disprezzo verso i fumetti faceva il resto. Ripensandoci ora che Cybersix viene ristampata integralmente da Coniglio Editore in una veste grafica ed editoriale di tutto rispetto (qualche refuso ed errore di adattamento c’è però scappato lo stesso) basandosi sulla riedizione che i due autori ne fecero per il mercato francese, la svista non era del tutto ingiustificata. Non che Cybersix sia una serie erotica, tutt’altro. È solo un fumetto anomalo e in anticipo sui tempi ma a tutti gli effetti riconducibile al genere popolare da edicola, come i bonelliani Tex e Dylan Dog, per intendersi. Al contrario di questi, gli autori argentini Trillo e Meglia si sono però tenuti lontano dal politicamente corretto, non lesinando in quest’opera dosi massicce di sesso e affrontando come parte integrante delle vicende personaggi e temi decisamente queer. Cybersix, “fantastica creatura della notte”, è un’essere artificiale dalle fattezze procacemente femminili e dotata di agilità e forza sorprendenti. È l’unica sopravvissuta di una serie considerata difettosa perché in grado di provare sentimenti. Sfuggita al controllo del suo creatore, il malvagio dottor Von Reichter, nazista impenitente, si rifugia nella megalopoli di Meridiana, nascondendosi sotto le sembianze del timido e impacciato professore di letteratura Adrian Seidelman. Di giorno Cybersix insegna lettere e traduce Pessoa come Adrian, attirando i sospetti delle vicine pettegole che lo credono gay; di notte combatte le creature che Von Reichter e il figlio Joseph, criminale assatanato dalle sembianze di indifeso ragazzino, le scatenano contro per ucciderla e delle quali lei si nutre, vampirizzandole. Come loro, infatti, anche nelle vene di Cyb scorre la “sostanza”, sua unica debolezza e fonte di sostentamento. In vesti maschili, Cybersix/Adrian diventa confidente dell’irruente giornalista dell’”Independent” Lucas Amato, il quale nel frattempo si è innamorato della misteriosa donna vestita di nero e all’amico confessa i suoi patemi d’animo.Anzi, Lucas è un po’ geloso del rapporto speciale che Adrian sembra avere con Cyb, senza sapere ovviamente che si tratta della stessa persona! Nonostante ricambi i sentimenti di Lucas, Cyb non gli si è mai concessa: ha paura di poter trasmettere al suo uomo qualche terribile malattia, convinta anche per questo di essere un mostro rifiutato da tutti. Potrei fermarmi qui e già il lettore gay avrebbe pane per i propri denti. Ma lo sceneggiatore Carlos Trillo, vecchia volpe del fumetto argentino e da sempre affezionato ai personaggi omosessuali e transgender (vedi “Pride” nn. 71 e 104), ci infila anche comprimari di tutto rispetto. Come il giovane Gogo, ingenuo nipote gay di un rivale nazista di Von Reichter, che fa la corte al figlio di quest’ultimo sottovalutandone la ferocia; oppure il giornalista dell’”Independent” Frank Rabitti, il cui cervello viene trasferito da Von Reichter nel corpo di una procace serial killer bionda e col quale seduce il collega Lucas Amato, replicando così - ma al contrario - la sarabanda di corpi, generi e identità che rende già complicato il rapporto d’amore tra Cybersix e Amato. Per non parlare del servo obbediente di Von Reichter, Krumens, il cui rapporto con lo scienziato sembra ricalcare il misto di amore cieco e sudditanza che caratterizza Mr. Burns e Smithers nei Simpson. La peculiarità di Cybersix è accentuata dall’aspetto grafico: un segno stilizzato e grottesco, lontano dalla tradizone argentina (che predilige il realismo nelle storie drammatiche) e parente stretto del cinema d’animazione. Al metodo imparato negli studi di animazione si ispirò Meglia (scomparso a 50 anni nel 2008) quando gli toccò garantire 96 pagine mensili, disegnando i personaggi sugli sfondi preparati prima, per velocizzarne la lavorazione. E all’animazione Cybersix è tornata nel 2001, in una pregevolissima serie a cartoni animati di 13 episodi di produzione nippo-canadese, che ha avuto un buon successo all’estero ma non è mai giunta in Italia, nonostante fosse stata già abbondantemente purgata dei contenuti più scabrosi del fumetto di origine. Carlos Trillo, Carlos Meglia Cybersix (voll. 1-2) Coniglio Editore, b/n, pp 304 cad., euro 14,50 61 gennaio 10 pride 62 METROPOLI PIEMONTE TORINO ITALIA CASTRO MARKET Sono ormai più di ventimila i prodotti destinati al mondo gay in vendita sul nostro sito, che si avvicina nei prossimi mesi a festeggiare i suoi primi dieci anni di attività! Nel primo e più grande negozio gay on line trovi il cinema gay italiano e internazionale in dvd con tantissime offerte, libri di letteratura e saggistica gay, guide gay d’Italia e del mondo, riviste gay di informazione e hard, libri fotografici di nudo maschile, t-shirt, canotte, underwear e intimo uomo, tutto per il cruising, sex toys, dildo e falli, jockstraps e sospensori, sex accessori di ogni tipo, lubrificanti, preservativi, dvd gay hard in offerta a partire da euro 9,90 e dvd gay hard assolutamente originali da tutte le case di produzione mondiale. 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A seguire i lavori congressuali, i saluti delle associazioni glbt presenti e una relazione sull’iniziativa di Affermazione Civile, campagna che Certi Diritti porta avanti in sinergia con Rete Lenford - Avvocatura per i diritti glbt, per il riconoscimento del diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Domenica gli interventi dei soci e un momento di riflessione con alcuni specialisti sui seguenti temi: terapie riparative, omogenitorialità, omofobia, legislazione nei paesi dell’Ue e interventi dell’Unione Europea sui diritti. I lavori del congresso sono aperti al pubblico fino a esaurimento dei posti nella sala che ospita i lavori. Informazioni e adesioni: [email protected] LEILEILUILUI A tutti coloro che cercano una relazione duratura, l’Agenzia LeiLeiLuiLui offre serietà e discrezione unite a una esperienza mirata e maturata negli anni. Un ricco database di contatti permette di trovare la persona giusta con cui programmare un primo incontro. Consulenza e ascolto completano i servizi che vi offriamo. Contattate senza impegno il responsabile Cristian dalle 10 alle 21 al numero 3490893495 oppure [email protected] pride gennaio 10 011 SAUNA CLUB A due passi dal Palazzo Reale, centro storico della città torinese, il circolo privato 011 Sauna club offre 800 m2 di locale pulito e discreto, in cui agli ingredienti tradizionali (sauna finlandese, bagno turco, 400 m2 di labirinto malizioso, dark cabins, glory holes, sling rooms, cruising zone, maxi sala cinema) sono stati aggiunti caratteri innovativi. Illuminazione soffusa e candele profumate creano un’atmosfera calda e protettiva in un tenue sottofondo musicale curato da un esperto dj, 2 maxi schermi per le proiezioni di film a tematica gay (non esistono solo i porno), impianto Tv a circuito chiuso per la sicurezza degli spogliatoi, cruising bar di sabato e naked party fino all’alba di domenica. Una maxi vasca idromassaggio cromoterapeutica aromatizzata offre benessere ai soci. In ogni momento delle 12 ore di apertura giornaliera (tutti i giorni) i proprietari e il personale offrono cordialità e sicurezza, e con simpatia incoraggiano la conoscenza reciproca e l’amicizia e con inusitata energia combattono l’eventuale mercificazione dell’incontro. Info 011284263, www.011saunaclub.it AGENZIA IL DELFINO In un panorama ormai saturo di annunci e contesti che privilegiano soprattutto il sesso o l’avventura, è nata una nuova realtà per i single gay: l’agenzia il Delfino. Noi ci proponiamo di far da tramite tra gay motivati a intraprendere delle relazioni umane in cui sicuramente la componente “sesso” è fondamentale ma non è certo l’unica. Chiamateci per verificare nelle sedi di Torino e Milano i profili più adatti a voi, troverete sicuramente qualcuno che soddisferà le vostre aspettative. Il nostro servizio riguarda solo reali opportunità di incontrarsi e conoscersi, per scegliere attivamente un cammino da proseguire insieme. Info 3408789989, www.agenziaildelfino.com GARAGE CLUB Ampliato su due livelli con lounge bar, ristorazione, area fumatori, sala video, sauna finlandese con cromoterapia, vasca idromassaggio Jacuzzi, ambienti relax, bagno turco e climatizzazione. Novità giovani: ingresso gratuito per tutti i ragazzi dai 18 ai 20 anni. Riduzioni per gli under 25, militari, forze dell’ordine, soci circolo Maurice, associazione GayLib e per gli orsi dei siti www. superbear.eu e www.ciaobear.com con secondo e terzo ingresso gratuito per tutti. Sabato è “Bears day”, ingresso ridotto con consumazione per tutti i bear. Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 22 il molto frequentato “Naked party”. Sabato sera “Predisco” con sorteggio ingressi omaggio e consumazione per Les Folies Scandal. Tutti i giorni, dalle 19 aperitivo offerto a tutti i soci. Aperto tutti i giorni dalle 14 alle 2 (orario prolungato nelle serate naked). Info 3463006612, www.garageclub.it TUNNEL CLUB 300 metri quadri di cruising, area american bar con maxi schermo, hard zone con labirynth, 2 dark room, red room, sling room, glory holes, pissing room con video, sala video xxx con maxi schermo, camerini relax, area fumatori, guardaroba e spogliatoio, internet point gratuito. Ingresso giornaliero con drink omaggio e ingresso speciale under 20 e militari. “Total naked” ogni giovedì e domenica dalle 21. Serate a tema il 1° e il 3° mercoledì di ogni mese. Tutte le domeniche pomeriggio party a tema dalle 15. Chiuso lunedì. Ingresso riservato ai soci Arci. Info 3455948018, www.gayromeo.com/tunnelclub PINEROLO GRUPPO LA SCALA DI GIACOBBE Il nostro gruppo è formato da persone gay, lesbiche e transessuali diverse per età, provenienza e percorsi di vita, credenti di comunità di base in Pinerolo, cattolici, protestanti, cristiani senza chiesa, persone che non si definiscono credenti ma si sentono in ricerca su cammini diversi. Vi invitiamo a ritrovarci ogni terzo fine settimana del mese presso la sede di Corso Torino 288 a Pinerolo per l’incontro e la cena comunitaria mensile. Per informazioni 3478901134 (Cristiano), [email protected] LOMBARDIA MILANO 19:01 BAR Sabato 9 in via Bazzini 34 (zona Piola-Città Studi) inaugura “19:01”, un bar gay friendly disposto su due livelli che offre un ambiente dai toni minimalisti con tavolini e un comodo sofà leggermente appartato. Dalle 19 alle 21.30 potrete gustare un happy hour ricco di primi piatti e di proposte nazionali ed esotiche che accompagnano drink di assoluta qualità. Dalle 21.30 continua l’offerta di cocktail e drink sempre fra le note di sottofondo di compilation realizzate da alcuni fra i deejay più affermati dei locali di tendenza delle notti milanesi. Vi aspettiamo numerosi. Info Francesco 3471701701, Beppe 3400458851. DEPOT Questo mese il piss party è anticipato a sabato 23 mentre l’ultimo sabato del mese il locale sarà chiuso per un evento privato. Proseguono gli appuntamenti fissi con i naked party di mercoledì e domenica (anche underwear invece nelle serate di giovedì e venerdì). Il martedì notte continua il successo irrefrenabile del ”No Id” party: nudi e con il passamontagna. Sabato 2 il primo appuntamento sneakers che si ripete il penultimo venerdì del mese. Sabato 9 dedicato a coloro che hanno un feticismo per pelle, gomma e abbigliamento militare. Tutti i lunedì e ogni terzo sabato del mese il party bisex accoglie chi non si fa scrupoli di “genere” quando si tratta di divertirsi. www.depotmilano.com FLEXO MILANO Dopo esserci lasciati alle spalle un 2009 arrugginito da tanti problemi, siamo pronti ad affrontare con speranza ed entusiasmo questo nuovo anno. E cosa dire del Flexo? Durante quest’anno abbiamo cercato di renderlo sempre più piacevole e intrigante. Se ancora non ci conoscete chiedete in giro ma è 63 gennaio 10 pride 64 METROPOLI sempre meglio toccare con mano! Tutti i martedì underwear-naked party; giovedì naked party solo nudi, venerdì e sabato open-space e ogni ultimo venerdì del mese “SneakerSex” party. Ingresso solo con tessera Arcigay- Uno club. ww.sneakersexitaly.com, www.flexoclub.it GRANI E BRACI Cercate una nuova idea per un appuntamento romantico o un’uscita serale con gli amici? Grani & Braci in via Farini angolo via Ferrari, in centro vicino alla movida di corso Como, è un ambiente elegante e contemporaneo e con le sue vetrate a vista offre inoltre un impatto emotivo con l’ambiente metropolitano. Qui potrete gustare le carni cotte sulla griglia a legna, le nord americane “Nebraska”, le carni di razza “Chianina” certificate, le argentine di razza “Aberdeen angus”, le carni di bufala campana, le costate e fiorentine di “Scottona” a km zero delle valli bergamasche. Le nostre pizze sono prodotte con farina di grano tenero 00 ma oltre all’impasto tradizionale, abbiamo anche l’impasto prodotto con 100% farina integrale di grano ad alto contenuto di fibre. I dolci di alta pasticceria di nostra produzione sono un sapiente equilibrio di sapori, studiati per sorprendere occhio e palato con nuovi intriganti accostamenti di sapori. www.graniebraci.it E per scoprire tutti i punti di riferimento gay friendly per la buona tavola, aperti 7 giorni su 7 tutto l’anno visitate il sito www.gruppoethos.it ILLUMINED Finite le feste in casa è ora di tornare a divertirsi con gli immancabili appuntamenti che hanno reso Illumined una meta fissa dei pomeriggi e delle serate milanesi. Al piano superiore ogni sera è aperta la “sala Fire”, che apre sempre alle 22, per gli appuntamenti naked o a tema; al piano terra il bar è aperto 24 ore su 24 e nel piano seminterrato la zona relax è sempre pronta, pulita e attrezzata con numerose e accoglienti cabine. Appuntamenti nella sala Fire a gennaio sono: lunedì “Fire Off” (la sala Fire spegne le luci), martedì “Naked Party”, mercoledì “Masked”, giovedì “Naked Party”. Venerdì 8 il classico appuntamento “Fist”, venerdì 15 sera “Masked”, venerdì 22 party “Total Naked”, venerdì 29 “Dildos party”. Ogni sabato nella sala Fire è serata “Naked”. Domenica sempre “Naked” dalle 20 tranne domenica 17 con lo speciale appuntamento “Fist” a partire dalle 15. L’ingresso è riservato esclusivamente ai soci Arcigay muniti di tessera e di proprio documento di identità. Cruising Illumined è in via Napo Torriani 12 (vicino alla Stazione Centrale). Info 0266985060. METRÒ CENTRALE In attesa del nuovo look della sauna a primavera, tutti i tre livelli sono a vostra disposizione ogni giorno della settimana. Per rilassarsi, per conoscere, per farsi più belli, tutto questo a soli 500 metri dalla stazione Centrale, nel cuore della città. La prima e la terza domenica del mese nel pomeriggio viene offerto un mega buffet. I soci minori di 26 anni hanno uno sconto sull’ingresso e se desideri puoi anche prenotare un massaggio con uno dei nostri massaggiatori professionali. Infine la zona bar ti offre un’ampia scelta per il pranzo, la cena o per un semplice snack. Info 026671908, www.metroclub.it METRÒ CIMIANO “Chi a’ avuto a’ avuto, chi a’ dato a’ dato scurdammoce o’ passato” e veniamo a rilassarci pride gennaio 10 anche quest’anno alla sauna Metrò Cimiano! Siamo aperti da mercoledì a sabato dalle 14 alle 21 e domenica e festivi dalle 13 alle 21. Il 1° e 3° sabato del mese appuntamento bear con il Magnum Club Italia www.magnumclubitalia.com. Non siete ancora venuti a trovarci? Che aspettate? Ingresso solo con tessera Arcigay-Uno club, www.metroclub.it TEATRO LIBERO – VINCENT RIVER Dal 20 al 26 gennaio al Teatro Libero uno spettacolo che denuncia la violenza contro l’omosessualità e anticipa la quarta rassegna “Liberi Amori Possibili”, in scena a maggio. “Vincent River” è uno dei testi di maggior successo di Philip Ridley, autore poliedrico tra i più importanti e controversi della nuova generazione britannica. Scritto nel 2000, sull’onda del ripetersi di aggressioni omofobe nelle periferie londinesi, arriva in scena in un momento in cui anche il nostro paese torna a fare i conti con questo preoccupante fenomeno. Info 028323126, www. teatrolibero.it TERAPISTA DEL MASSAGGIO Roberto Colasuonno, massaggiatore professionista a disposizione per trattamenti di vario genere tra cui massaggi antistress, cranio-sacrali, linfodrenanti, decontratturanti ecc. Riceve su appuntamento presso il suo studio in via Elio Reguzzoni 9 o domicilio. Per informazioni: 3452162929. THERMAS Buon Thermas 2010 a tutti! Il Club sauna è aperto ogni giorno dalle 12 e offre uno special price il martedì, agli under 25 anni e sempre dopo le 20. Ogni venerdì è “Dark Out”; il sabato l’atmosfera si fa molto intrigante con “Candles Night” e domenica vi aspettiamo per un “Ethnic Happy Hour”. Ricordiamo che siamo un free card club. www.thermasclub.com BERGAMO LA CHIAVE Nel pieno centro di Bergamo è nata una nuova one night gay, lesbian and friendly! “La Chiave” è ristopianobar in una location urban style a due passi dalla stazione. Lo chef propone, a prezzi veramente light (si parte da 20 euro, vino, acqua, caffè, e live show), ottimi antipasti, primi e secondi dalla tradizione bergamasca e non solo, il tutto condito da musica e divertimento. Martedì serata anni ‘80 con Claudia; il primo mercoledì del mese evento gay friendly (gli altri mercoledì single night: ceni al locale e decidi tu con chi sederti); il giovedì è Fun&Live ovvero “Canta che ti passa” con Riki Cellini; il venerdì e il sabato Pop Disco e karaoke con Monica. Consigliata la prenotazione 3355242390. www.lachiavepianobar.it BRESCIA FALLO @ OUTLIMITS “Fallo” è il nuovo sabato notte della discoteca Outlimits di Paderno Franciacorta. Ciquitina in compagnia dell’animazione del locale e di go-go boys vi attende ogni sabato per farvi divertire in una location rinnovata nei colori e nell’arredamento! A disposizione un nuovo coffee bar dove sarà offerta la colazione gratuita a tutti. Sabato 2 “Happy New Year”, inizia l’anno con una sfrenata notte di divertimento! Martedì 5 “Happyfania a Fallo” e la Befana si scatena! Sabato 9 “Men at work” party con sexy boys da guardare e toccare! Durante la serata selezione Mr Fallo gennaio 2010 (sono aperte le selezioni; per partecipare chiama 3409508560). Sabato 16 doppio appuntamento! Sei pronto a incontrare la tua anima gemella? “Single Party” premiato con un viaggio per 2 persone in collaborazione con Gway.it e “Happy birthday Outlimits”, festeggia con noi il compleanno in una notte folle. Sabato 23 “Sorpresa!” Sei pronto a scartare il tuo pacco? Ti aspettano favolosi premi! Sabato 30 “Happy birthday Ciquitina! Sì, anche lei compie gli anni e ti aspetta per una notte inimmaginabile. Info, tavoli e liste: 3475014287, 3409508560, 3358775189, www.fallo.it NEW TRAP Sabato 2 siamo apertissimi e pensiamo a farci belli e rilassati! “Beauty Farm” party offre ingressi omaggio sauna e massaggi thailandesi (si ringraziano City Sauna di Verona e Thai spa di Brescia). Martedì 5 chi potrebbe portare meglio i panni della Befana se non la grande Albi La Nuit? In consolle Mr Mads dj. Sabato 9 guardiamo all’anno nuovo con l’ottimismo dei tarocchi in “Magic” party con carte e cartomanti mentre Luca Carrara suona in consolle. Sabato 16 l’atteso primo grande evento del nuovo anno con il gruppo Extralarge che presenta “Vertigo” e la musica di Fake dj e Mr Mads dj. Dai più recenti successi cinematografici, sabato 23 “Twilight” party per la notte dei vampiri e di tutto quello che si può succhiare! Sabato 30 “Trapboys Wanted” per i cubisti più esibizionisti e per gli animatori più scatenati le nuove t-shirt del New Trap Generation, con superospite Luca Carrara dj. . Info 3406857585, www.trapmad.it DESENZANO DEL GARDA BIG MAMA’S Ogni lunedì al Big Mama’s la noche es caliente con i ritmi caraibici di Michael e Angelito dj! Venerdì dalle 22 musica a 360 gradi. Sabato “Big disco nite” dalle 22 alle 4 e se arrivi entro le 23 paghi la metà. Sabato 16 “Buon compleanno Laura Bono” con presentazione ufficiale del nuovo dvd. Sabato 23 primo raduno “Farm Ville” al Big Mama’s, gradito l’abbigliamento a tema contadino La domenica dalle 20 l’animato karaoke 20 dove tu sei il protagonista. Big Mama’s, via Mapella 7 a Lonato del Garda. Info 3471509452, 3472563585, www.bigmamas.it SEXY SHOP C’EST LA VIE Vieni in vacanza dalle nostre parti o abiti in zona e non sai che regalo fare? Noi risolviamo il tuo problema! Siamo vicini al cavalcavia del treno, a 2 minuti dall’uscita dell’autostrada di Desenzano del Garda. Da noi potrai trovare idee piccanti e stuzzicanti, ingresso e comodo parcheggio privato sul retro, massima privacy. Pagamenti anonimi con bancomat e carte di credito (non appare la scritta “sexy shop”). Tutto per la coppia moderna. Se non sei mai venuto… fallo! Sexy Shop C’est La Vie, viale Marconi 130, t. 0309911784, aperto anche tutte le domeniche. Vedi pubblicità dentro la rivista. VARESE ZSA ZSA Lo Zsa Zsa è stato ideato nel 2001 e inaugurato METROPOLI 65 G*Break Si è svolto con successo durante il ponte dell’Immacolata un altro capitolo di G*Break, l’evento organizzato da Imbarcogay che da anni è divenuto ormai un appuntamento fisso. G*Break è una grande opportunità per divertirsi, viaggiare, conoscere tanta gente, incontrarsi, e per chi lo desidera anche riposarsi. Nasce dalla volontà di coniugare il piacere di una vacanza senza eguali a un’offerta economica altrettanto invitante. G*Break è itinerante, viaggia di stagione in stagione e di città in città, mare o montagna, ospitando ragazzi provenienti da tutta Italia riuniti nell’esclusività delle location selezionate, per vivere a pieno e in totale libertà un momento di sano divertimento di giorno e di notte. Infatti viene portata l’animazione di tutte le serate italiane più chiacchierate, più glamour e più esclusive. L’organizzazione del G*Break è affidata a Imbarcogay, un’agenzia viaggi giovane e dinamica che da sempre vive a stretto contatto con le più importanti realtà glbt italiane, in collaborazione quest’anno con lo SCIG Milano che ha arricchito, con la sua esperienza, lo staff dell’evento. G*Break 5 si è tenuto in Piemonte in uno dei principali centri della cosiddetta “Via Lattea”, un’ampia area sciistica confinante con Sestrière e Sansicario in Val di Susa. Gli oltre 250 partecipanti all’evento sono stati ospiti di una struttura totalmente in esclusiva, il Grand Hotel la Torre con il suo centro benessere 5 stelle. G*Break ha inoltre pensato sia a chi piace sciare ma anche a chi non sa farlo: gare di gommoni sulla neve, aperitivo nella piazza del paese con drag show, tornei di videogiochi per tutti gli appassionati, karaoke, benessere e massaggi, un Nutella party, e ogni notte discoteca animata dai migliori staff: Miss Vicky e le sue drag dallo Strass del Borgo del tempo perso di Milano, e il Gloss dall’Alibi di Roma. I dj set erano curati dalla mitica Moira dj e da Farag Fawcett dj. Cos’altro aggiungere? Non perdetevi il prossimo G*Break 6! www.gbreak.it gennaio 10 pride 66 METROPOLI nel settembre 2002. Situato nel cuore della città di Varese è da subito diventato un punto d’incontro trendy e originale dove il divertimento è una tradizione. La gente è bella e il posto curato, intimo ma non piccolo. Punto d’incontro tra Svizzera, Piemonte e Lombardia è un locale sempre affollato con appuntamenti fissi venerdì, sabato e domenica. In programmazione per il 2010 feste a tema, drag queen show, burlesque nights, balletto classico e commercial music, single party, deejay con la migliore house music del momento. Consigliato lo stile easy ma ricercato. Per i fumatori disponiamo di una zona riservata. Sabato 9 special party “Pink Trash Night”. Venerdì 29 “Oh My Gold” party. Info 3491734234, www.zsazsa.it FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE TRIESTE FILM FESTIVAL Fanny Ardant, una delle icone gay francesi più amate, presenterà il suo primo film da regista “Cendres et sang”, in anteprima italiana dopo il passaggio al festival di Cannes, alla 21a edizione di Alpe Adria Cinema, il festival cinematografico di Trieste che si svolge dal 21 al 28 gennaio. Altro ospite prestigioso sarà il regista greco Theo Angelopoulos col suo ultimo film “Dust of Time”, già presentato a Berlino. Interessante è la personale della regista ceca Helena Trestikova e la sezione musicale “Muri del Suono” col documentario “How the Beatles rocked the Kremlin”, sulla carriera e le influenze del quartetto di Liverpool in ogni angolo del mondo. Info 0403476076. www.triestefilmfestival.it TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO THE FIRST DISCO Avete finito le feste o vi state ancora godendo le montagne innevate? In ogni caso a gennaio si torna a pieno regime con le serate più cool di Bolzano! Sabato 9 “Fashion Factor”, modelli e modelle tutti da ammirare, buona musica e divertimento assicurati! Sabato 23 “Music Explosion”, una bomba di sound con animazione unica e travolgente! Geena & The First Disco vi aspettano numerosi, e da noi potrete trovare tutto quello che di meglio accade nelle grandi città, però condito e rivisto secondo la nostra particolarissima reinterpretazione! Info, art direction e casting Andrea 3336071630. www.thefirstdisco.it SAUNA EXIT A gennaio freddo e neve, settimane bianche e divertimento! Per riscaldarvi venite a trovarci nelle giornate only men in sauna consultando il sito www.sauna-exit.it. Evento unico venerdì 15 con “Hot Pepper Darkroom night”: buffet tra le 20.30 e le 21.30 e poi segui la penombra tra candele, incensi e troverai la via del piacere. La chiusura sarà quando ci saremo saziati di piacere e relax! Per info sulla notte più hard del mese iscrivetevi a www. gayromeo.com/sauna-exit-bolzano o telefonate al pride gennaio 10 3474700645. Vi offriamo due saune finlandesi, un bagno turco, due vasche idromassaggio da 4 e da 6 posti, sala relax, camerini relax e uno snack bar dove si possono gustare anche pasti caldi. Sauna Exit, impossibile resistere alla tentazione! VENETO VENEZIA METRÒ VENEZIA SAUNA Finite le festività e le abbuffate di Natale? Vieni a rilassarti e a godere di un momento di pace e tranquillità scoprendo le calde saune e le zone ancora più calde del Black Level, il livello hard che ha reso la sauna di Mestre completa e per tutti i gusti. Un’area trasgressiva con una nuova sala video, sling, croci, terrazza glory holes, bondage zone, labirinti, dark room e tutto il necessario per trasgredire nella massima discrezione e pulizia. Metrò Venezia ha ancora più situazioni per farvi divertire come l’intrigante Doors Labyrinth, la sauna finlandese e la nebbia del bagno turco, la zona relax con camerini attrezzati. Potrai incontrare sempre nuove persone grazie alla vicinanza alla stazione e a Venezia: turisti o persone di passaggio ti aspettano! Una zona bar fornitissima di snack e bevande, panini, personale efficiente, massaggiatori professionisti che puoi prenotare per rilassarti ancora di più. Info 0415384299, www.metroclub.it PADOVA FLEXO MULTICLUB Doppio appuntamento questo mese con Beardoc, le serate ursine più attese di Padova. Sabato 2 “Happy New Bear” per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, e sabato 16 appuntamento con la musica ’80 e ‘90 con ospite d’eccezione Den Harrow, icona di quegli anni e profugo dell’Isola dei Famosi. Continua la promozione “Vieni a conoscere il nuovo look” con ingresso libero senza obbligo di consumazione il mercoledì e il giovedì e tornano a grande richiesta i sabato “Only Cruising, Only Man” come nella vecchia location. Sabato 23 evento speciale “Leather Night” con Mlcv Veneto e dress code “No fashion”, www. mlcv.it Le domeniche sono in compagnia della sola e unica fantasmagorica show girl del Veneto: Miss Linda, con il karaoke, il drag queen show e il Superbingo. Info 3397379579, www.flexoclub.it HOT DOG È aperto tutti i giorni dalle 20 (domenica dalle 14), proprio 365 giorni all’anno, il club più naked d’Italia. Lunedì, mercoledì e sabato, nudi o slip, gli altri giorni solo nudi. Il tutto in una gimcana di situazioni, dove i corpi si scaldano e si strusciano. L’ingresso è riservato ai soli uomini, nessuno escluso. Le serate sono animate da veri attori: voi! Siete voi i protagonisti delle serate e sarete voi a vivere come all’interno di un film. Se passate il pomeriggio nell’attigua sauna Metrò Padova o Venezia avete una riduzione sull’ingresso e cosi dall’attiguo Flexo. Info 3386665207, www.hot-dog-padova.com OFFICINA Anche a gennaio proseguono gli appuntamenti fissi all’Officina: giovedì “solo nudi” con ingresso gratuito; venerdì “Orgia con animazione”; sabato “solo nudi”. Eventi speciali: domenica 10 “Porsei Veneti privato” dalle 16; venerdì 15 “Orgia Fist LucaMI”; sabato 23 “Porsei Veneti privato” dalle 22. Se vuoi essere informato di tutte le nostre iniziative iscriviti su www.gayromeo.com/officina Info 0498842425, 3490941909, www.clubofficina.com THE BLOCK Anche il nuovo anno al The Block sarà ricco di appuntamenti e ospiti internazionali. Sabato 9 è la festa del boscaiolo con Folies pour homme, dj Claudio di Rocco e Andy J. Sabato 16 dai locali più trasgressivi di Barcellona show live di Miss Davilota accompagnata dalle sonorità di Enrico Arghentini e Fabio Moretto e in sala commerciale Mark&Matthew from Muccassassina. Sabato 23 Ivan-K from Devotion con guest dj Nacho Chapado. Strip night sabato 30 con live performance by Matthias Vannelli, guest dj Enrico Arghentini e in sala commerciale Easy Staff da Bologna. Da venerdì 15 inizia una nuova collaborazione tra The Block group e Easy Staff: vi aspettiamo presso La Scuderia a Bologna. Ogni serata tre piste con situazioni musicali differenti: house floor, sala commerciale e privé revivals by dj Roby Ronkini, Jack e Killer. Info 3484500418, www.block.it VERONA ROMEO’S A gennaio vi aspetta un programma ancora più ricco del solito! Venerdì 8 “Tutti frutti party”; venerdì 5 “Tacchi allo sbaraglio”; venerdì 22 “Schicciamo” (per sgranocchiare sfiziose leccornie e bere le consumazioni a 3 euro durante l’happy hour); venerdì 29 “Man tonight” animata da splendidi boys. Sabato 9 e 30 gli immancabili appuntamenti “Arena Bear disco” a cura del Magnum Club Italia. Sabato 23 nuovo evento “Sister salvation” by Gasp e Pianeta Urano. Le serate cinema sono domenica 10 e 24 sempre in collaborazione con Pianeta Urano. Le nuove serate hard sono domenica 3, 17 e 31 con dress code obbligatoriamente hard a scelta tra naked, jocks, military o leather. Martedì sempre underwear party; giovedì i classici naked party; a partire da questo mese ogni mercoledì gli intriganti “towel party” per rimanere tutti in asciugamano! Ogni venerdì sera quando si entra dentro la discoteca, se si tiene il bluetooth del proprio cellulare acceso si può partecipare a giochi con estrazione di premi che verranno distribuiti durante la nottata dance più hot del Triveneto. E chi rinnova al venerdì sera la propria tessera Arcigay, avrà un drink in omaggio! Tutte le novità sono sempre anche sul nostro blog e su Facebook (Romeos Verona), dove è possibile anche mettersi in lista e scaricare le foto delle nostre serate. Info Nicola 3409660487, www.romeosclub.it SEXY SHOP PRIMA O POI Vieni in vacanza dalle nostre parti o abiti in zona e non sai che regalo fare? Noi risolviamo il tuo problema! Siamo a 5 minuti dall’Arena, dalla fiera e da tutte le uscite dell’autostrada di Verona. Da noi potrai trovare idee piccanti e stuzzicanti, ingresso e comodo parcheggio privato sul retro, massima privacy. Pagamenti anonimi con bancomat e carte di credito (non appare la scritta “sexy shop”). Tutto per la coppia moderna. Se non sei mai venuto… fallo! Sexy Shop Prima o Poi, corso Milano 51, t. 0458187000. Vedi pubblicità dentro la rivista. METROPOLI PESCHIERA DEL GARDA SEXY SHOP SECRET PARADISE Vieni in vacanza dalle nostre parti o abiti in zona e non sai che regalo fare? Noi risolviamo il tuo problema! Siamo a 5 minuti da tutti i parchi di divertimento del Garda, a 2 minuti dell’uscita dell’autostrada di Peschiera del Garda. Da noi potrai trovare idee piccanti e stuzzicanti, comodo parcheggio, massima privacy. Pagamenti anonimi con bancomat e carte di credito (non appare la scritta “sexy shop”). Tutto per la coppia moderna. Se non sei mai venuto… fallo! Sexy Shop Secret Paradise, via XX settembre 43, Cavalcaselle (VR), t. 0456402471, aperto anche tutte le domeniche. Vedi pubblicità all’interno della rivista. VICENZA ALETHEIA ASSOCIAZIONE GLBT Ogni mercoledì dalle 20.30 ci troviamo in sede per parlare di noi, di cultura e attualità, per giocare, per serate in musica, divertimento e accoglienza. Ti coinvolgiamo decidendo tutti assieme il programma di mese in mese. Per maggiori informazioni visitate il nostro sito. Felice anno nuovo! Info 3332912035, www.gruppoaletheia.it EMILIA ROMAGNA BOLOGNA IGOR LIBRERIA Mercoledì 13 alle 18.45 presentazione del libro “Il postulante”, WLM edizioni, e incontro con l’autore Antonio Selmi. Nell’ambito della rassegna “Ipotesi d’amore” giovedì 14 alle 21.15 presso Teatri di Vita proiezione di “Lonesome Cowboy” di Andy Warhol (ingresso 5 euro). Venerdì 22 alle 18.45 presentazione del libro “Stop Movie”, Cicero Editore, e incontro con l’autrice Cristina Zanetti organizzatrice Festival Immaginaria conduce Giorgia Olivieri. ingresso libero) Info 051229466, 051557954, www.myspace. com/igorthegaybookshop PARMA LE MALE CLUB Aperti da mercoledì a sabato, continuano da noi le folli notti parmensi! I giovedì si svolgono le “one night”, eventi unici tra cui lo spettacolo delle drag queen, gli strip maschili, la notte lesbo e gli ospiti speciali. I magici sabati sono discoteca con animazione tutta al maschile e importanti dj con musica house e commerciale. La conturbante dark room per soli uomini può essere una succulenta guarnizione a una serata un po’ diversa. In collaborazione con l’Associazione Radicale Certi Diritti venerdì 15 “Buoni genitori – Storie di mamme e papà gay” con l’autrice Chiara Lalli. Venerdì 22 serata dedicata alla Giornata della Memoria e alla persecuzione degli omosessuali sotto il nazifascismo. L’ultimo venerdì del mese sarà organizzata una tavola rotonda che analizzerà le possibili relazioni tra economia e ottenimento di diritti civili. Nell’occasione verrà presentato il “Consorzio Arcobaleno”, consorzio delle attività commerciali gay friendly di Parma. Cercaci su Facebook e diventa fan per essere aggiornato sulla programmazione settimanale. L’ingresso è riservato ai soci ARCI e UNO Club. Info Luca 3471556550, Kelly 3933308927. TOSCANA FIRENZE CRISCO CLUB Un anno fa il locale che ha fatto storia nel cuore di Firenze ha ripreso la strada del successo tornando a essere “il locale”! Da noi nuove situazioni interessanti e trasgressive molto amate dalla clientela, grazie alle “padrone”: la buona Gianluca e la cattiva Paolino Penelope. Il Crisco club non è solo cruising bar ma un London style club e spazio per incontri, eventi, performance, serate a tema, feste “uniche” per gay, etero, bisex. Lunedì “Naked & underwear party”. Mercoledì 27 “Naked & underwear party” e gli altri mercoledì serate only for men. Giovedì “B/ Sex Nite” con Solfo e Galiano. Giovedi 14 “Speciale Pitti”. Il venerdì è Suka: la consolle si veste di house music fino a mattina inoltrata con Mattino dj più guest e le uniche e assolutamente teatrali Original Dolls. Sabato “Logic Italian Sound Audio” e la notte si traveste di performance. Info 3397230615, 3284930709, www.criscoclub.it FABRIK Ogni venerdì è “S/Friday” l’appuntamento house & elektro del Fabrik. Ogni giovedì “Blackout Party” illuminazione a bassa intensità, contatti ad alto voltaggio. Domenica 3 “Bears Tea h. 17-22”, merenda e aperitivo tra orsi con torte, stuzzichini, drink e tè alla menta. Dj sets a rotazione dalle 17 alle 22 e la serata continua regolarmente fino alle 3. Domenica 10 e domenica 24 “HardSexParty h. 16-21”, dress code obbligatorio: leather, rubber, sospensorio o total naked (ammissione riservata in lista sul nostro sito) dalle 16 alle 21. La serata prosegue regolarmente fino alle 3. In collaborazione con bearwww.com sabato 16 “Bears Troops”, l’evento della comunità ursina toscana. Nuovo nome, new look, new sound. Weblist esclusivamente su www.fabrikfirenze.it. Ingresso riservato ai soli soci Arcigay/Unocard. Only for men. Visita il sito per scoprire le novità e la possibilità di metterti in lista con riduzione. Info 3498906645. MARCHE SENIGALLIA SAUNA VELLUTO Il 2010 ha appena fatto capolino e la Sauna Velluto è sempre qui a ricevervi in un ambiente accogliente, dove non mancano gli stimoli per autentici momenti di relax. Avete poco tempo? State certi che potrete comunque consumare momenti di trasgressione e conoscere qualcuno. Se invece avete a disposizione tutto il pomeriggio o magari anche la sera, non avrete alcuna limitazione di tempo e di utilizzo dei servizi offerti dalla struttura. www.saunavelluto.it LAZIO ROMA IL DIAVOLO DENTRO Al più grande sex club di Roma su tre livelli, con un 67 labirinto, glory hole, cabine, sling, bar, sala fumatori, troverete sempre un’ottima accoglienza alla reception . Siamo aperti dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 20; venerdì dalle 22 alle 4 “orgia party”, che il secondo e il terzo venerdì del mese è “masked” con cappucci e maschere. Sabato serata libera per l’abbigliamento dalle 22 alle 4. Chi rinnova la tessera Arcigay o si iscrive per la prima volta non paga l’entrata. Ogni 8 entrate una gratuita con tessera del Diavolo Dentro gratis. Gadget in omaggio, oroscopo gay ogni 3 consumazioni con stampa su carta fotografica a colori, video hard sempre nuovi, ottima musica. Info 3923388267 Roberto, eventi aggiornati su www.ildiavolodentro.com K CLUB Dopo uno stop di qualche mese, a grande richiesta, torna “Darkness”, o “la serata delle lucette” come è meglio nota agli appassionati del men’s club romano. L’idea del buio nasce quasi tredici anni fa. Originariamente l’unica fonte di luce era rappresentata da una serie di candele sparse per il locale, privato della solita illuminazione. Negli ultimi anni l’idea di dare alle persone il potere di illuminare ciò che desiderano è stata la formula vincente. Infatti all’ingresso si ha la possibilità di scegliere, in base alla preferenza di “ruolo”, il colore della torcetta che più si addice alla propria personalità. L’idea ha raccolto subito molti consensi, e oggi siamo lieti di accontentare chi il venerdì ha voglia di illuminare i propri desideri più intimi. Il K club è anche impegnato nella campagna per la prevenzione contro le malattie sessualmente trasmissibili, infatti, all’ingresso è possibile ricevere gratuitamente preservativi specifici per rapporti omosex, cosa solitamente estranea alla cultura italiana. Aperto da martedì a domenica dalle 22.30 fino alle 3-4. Entrata con tessera Arci. www.ksexclub.it CAMPANIA NAPOLI DEPOT Calendario fitto di eventi questo mese. Ricordiamo tutti i mercoledì il naked party e le domeniche l’underwear party. Visto il successo riscosso giovedì 21 si ripete la serata one bear, appuntamento dedicato a tutti gli orsi e ai loro estimatori e durante la serata potete entrare in due pagando un solo ingresso. Sabato 9 tutti al buio durante il “Black out” party dalle 22. Sabato 16 serata militare con un party in cui bisogna essere vestiti a tema. Sabato 30 l’appuntamento è invece con coloro che amano il fetish in tutte le sue varianti: gomma, pelle, militare, sneakers. Si chiude il sabato 31 con il doppio appuntamento fist party + masked naked. www.depotnapoli.com SAUNA BLU ANGELS Nuova, moderna, super attrezzata e completamente rinnovata! Blu Angels è la prima sauna al sud Italia. Situata su tre piani, offre pulizia, igiene e cortesia, con nuove stanzette relax, sala video, bagno turco e sauna finlandese ampliati e rinnovati, vasca idromassaggio, bar con sala lettura, dark labirinth room, sala fumatori, sala massaggi. Un nuovo look per una struttura esistente da tredici anni a Napoli, a pochi passi dalla stazione, nel centro direzionale Isola A/7, una zona discreta e poco popolare (solo uffici), Info 0815625298 www.saunabluangels.com gennaio 10 pride MILANO Via Antonio da Recanate 7 (MM Centrale) 20124 ROMA Via S.Gallicano 13 (Trastevere) tel. 02-67391224 fax 02-67847756 Aperto dal lunedì al sabato (orario continuato) h. 9,30 - 19,30 tel. 06-58335692 fax 06-58390427 Chiuso il lunedì, aperto dal martedì al sabato h. 10,00 - 20,00 PERSONAL LUBRICANTS - CONDOMS - COCK RINGS - DILDOS - COCK & BALL TOYS BUTT PLUGS - JOCKSTRAPS - CHAPS - FOOTWEARS - LEATHERS FACEMASKS - SLIPS SLINGS - TOYS & GIFTS - NASTY PIGS - RUBBER - LEATHER - ANAL SHOWERS ENTERTAINMENT DVD VIDEO DVD N. 11962 DVD N. 11964 DVD N. 11966 DVD N. 11990 DVD N. DVD N. 11994 DVD N. 12003 DVD N. 12018 DVD N. 12061 DVD N. 12066 DVD N. 12072 DVD N. 12075 DVD N. 12085 DVD N. 12092 DVD N. 12096 DVD N. 12101 DVD N. 12104 DVD N. 12116 DVD N. 12119 nome: DVD DVD DVD DVD DVD DVD città: DVD DVD cap: DVD DVD cognome: via: FOTO CARLO TRENTIN numero: provincia: DOCCINO ANALE telefono : pago allegando assegno (obbligatorio per avvertire della spedizione) DVD N. pagherò contrassegno al corriere SPEDIZIONE RISERVATA CON IMBALLO ANONIMO SPESE SPEDIZIONE 11,00 Euro NON INVIARE FRANCOBOLLI VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI / SPEDIZIONE CON CORRIERE ESPRESSO IN 24/48 ORE 11993 12125 70 Guida Gay d’Italia Dove e Cosa AOSTA Associazioni Comitato regionale Arcigay “Articolo 3”, c/o Espace Populaire, via J. C. Mochet 7, t. 329/6862948, http://arcigayaosta.blogspot.com ASTI Locali e Disco Boschetto Bar, viale Partigiani 34, t. 0141/352471, 347/5811687 BARI Associazioni Kabum Pride Village, Associazione Promozione Pari Opportunità, info 348/6104584, wwww.lefateignoranti.fan-club.it Locali e Disco Boulevard Disco Pub, c.so Vittorio Emanuele 40a/42, t. 393/9904951 El Merendero Disco, SS 100 uscita Adelfia, Rutigliano (BA), www.elmerenderodisco.it Makumba Gay Tribe, c/o Heineken Disco Club, via G. Pastore km 1.100, Gioia del Colle (BA), one night gay ogni primo e terzo sabato, t. 347/3670135, www.gaybari.it North Wind Disco Pub, via Giannone 18 (zona Campus), t. 080/5580028, h. 21-4, chiuso lun, www.nordwinddiscopub.eu.com Gilda club, v.le Einaudi 60, one night domenica, t. 340/8244204, www.francescopetit.fan-club.it Saune Millenium Bath, v. Adriatico 13, t.080/5342530 BERGAMO Locali e Disco Divina Fashion Bar, b.go S. Caterina 1, h. 19-2, chiuso dom/lun, www.bardivina.it Get Up Club, via Bianzana 46, t. 349/5525092, www.discogetup.com La Chiave, risto piano bar, via San Francesco d’Assisi, t. 335/5242390, chiuso lun, www. lachiavepianobar.it Mamo’s Bar, via Baschenis 13/a, t. 035/270014, dalle 17, chiuso lun, www.mamos.it Ristoranti Brodo di Giuggiole, via Colleoni 10, Dalmine (BG), t. 035/566581, chiuso lun sera e sab pranzo Trattoria Anita, via al Luio 60, t. 035/521830, Alzano Lombardo (BG), chiuso lun e mar a pranzo. Saune The City Sauna, via della Clementina 8, t. 035/240418, www.thecitysauna.com Sex Shop Center Fantasy, Via Manzù 3/d, Curno (BG), t. 035/614111, www.centerfantasy.it Altro Comotti gomme, via Giovanni XXIII 1, Azzano S. Paolo (BG), t. 035/532110, sconti per i lettori di “Pride”, [email protected] MABB Autoservizi, via Costituzione 17, Sovere (BG), t. 035/979826, www.busmabb.com Jammin’bar, c/o Orio Centre, v. Portico 59/61, Orio al Serio (BG), t. 035/318210 BOLOGNA Associazioni Arcigay nazionale, via Don Minzoni 18, t. 051/6493055, www.arcigay.it pride gennaio 10 Comitato provinciale Arcigay “Il Cassero”, v. Don Minzoni 18, t. 051/6494416, www.cassero.it Gruppi Sportivi Bogavolley Allenamenti mar/gio 22-24 c/o palestra CUSB, Via del Carpentiere 19, info t. 338/1083693, www.bogavolley.it , [email protected] Gruppo Pesce, c/o Piscina Vandelli, t. 329/4547793, lun e gio h. 19.30-20.30 Hotel Antico Borgo (dalla Giò), via Borgo Trento 38. Circolo Le Visionnaire, concerti live, proiezioni, esposizioni, Contrada Carmine 10/c, lun-sab 18-1, www.levisionnaire.info Big Mama’s, via Mapella 7, Lonato (BS), www.bigmamas.it DayBar, v.le Europa 45 /M, Montichiari (BS), www.daybar.it Out Limits, via U. Foscolo 2, Paderno Franciacorta (BS), t. 030/657536, 030/8375178, 335/8775189, ven e sab 22.30-5, www.outlimits.it Re Desiderio Pub, vicolo Lungo 11, www.redesiderio.com Trap, via Castagna 55, t. 340/6857585, ven-sab, www.trapmad.it Valliesteeedigei, serate itineranti, t. 347/1509452, 347/2563585, www.vallisteeedigei.it BRINDISI B&B Friendly Via Guelfa 74, t. 388/3488788 www.bbfriendly.it I Portici Hotel, via Indipendenza 69, t. 051/42185, www.iporticihotel.com Locali e Disco Bananissima, pub & bar, via Carracci interno del Parco Angeletti, tutti i giorni h. 22-3 Bart, via Polese 47/a, t. 051/243998, www.bartclub.net Easy Staff, stagione estiva c/o Chalet dei giardini Margherita, viale Meliconi 1, one night ven h. 23-4, t. 339/6278524, www.gaybologna.com Ganesh, via Polese 47/c, t. 051/5877771, h. 19-03 Movida Club, v. S. Felice 6b, t. 051/232507, h. 17-6 Red Club, via del Tipografo 2, venerdì e sabato dalle 23. t. 051/6011241, www.discoredclub.com Ristoranti Trattoria Papa Re, p.za Unità 6, t. 051/356120, chiuso domenica Saune Black Sauna, via del Tipografo 2, t. 051/6011241, h. 14-2 ven-sab 14-3, chiuso mar, www.blacksauna.com Cosmos Sauna, via Boldrini 22 Steam, via Ferrarese 22/i, t. 051/363953, dalle 14, www.steamsauna.it Shop Igor Libreria, via San Petronio Vecchio 3, t. 051/229466, www.myspace.com/ igorthegaybookshop La Boutique dell’Eros, Via Polese 32, t. 051/4070551, www.laboutiquedelleros.it BOLZANO Locali e Disco Bossanova Pub, via Cappuccini 8/a, t. 347/4575846 The First disco, c/o Seicomesei, via Buozzi 3 (vicino fiera), one night sabato, t. 333/6071630, www.thefirstdisco.it Saune Exit sauna wellness, via Visitazione 2 / Mariaheimweg 2, t. 347/4700645, mar/giov/ven 18-00.30 sab/dom 14-00.30, www.sauna-exit.it. BRESCIA Locali e Disco Living Room Bar Via E. Ferri 31, tel. (+39)030/2310939 Orari di apertura: da mar a ven h. 7.30-24 - sab-dom h. 17- 1 Hotel B&B Lune Saracene Strada Provinciale 28, Ostuni-Francavilla km 13, S.Michele Salentino, t. 0831/966294 www.lunesaracene.it CAGLIARI Hotel B&B La Terrazza sul porto Attico in centro con terrazza panoramica Largo Carlo Felice 36, t. 070/658997, 339/8760155, www.laterrazzasulporto.com Locali e Disco Go Fish, v. G.B. Venturi 12/14, t. 070/45453169, 348/5876314, gio e sab, www.go-fish.it Il Fico d’India, lungomare Poetto, t. 070/380936 Rainbow Café, via Rossini 16 angolo via Verdi, t. 347/6078384 CATANIA Hotel B&B Crispi Rooms Via Francesco Crispi 15, 1° piano, tel/fax 095/532548, www.crispirooms.com B&B Four rooms, via Monserrato 9, t. 095/448239, 348/3243872 www.4roomshotel.com Hotel Villa Romeo, via Platamone 8, t. 095/534714, www.hotelvillaromeo.it Locali e Disco Codice Rosso Cruising bar, via Conte Ruggero 48, t. 340/9076099, www.ilcodicerosso.com Café Noir, zona porto vicino ex Capannone, t. 349/2693745, 347/9548021 Le Capannine, v.le Kennedy 93, Lidi Playa, Stradella Capannine, t. 349/2693745, one night venerdì, www.cristinagarofalo.it Pegaso’s Circus, v.le Kennedy 80, Lidi Playa, t. 095/7357268, 348/3534116, one night sabato e prefestivi, www.pegasos.it Pegaso’s club, v. Canfora 9, t. 349/1732207, gio-dom Ristoranti Neva caffè, p.zza San Francesco 4/5, t. 095/315545, h. 7-3 Saune Terme di Achille, via Tezzano 13, t. 095/7463543, 333/4305708, mar-dom 14-24, sab no stop, www.termediachille.com Sauna Mykonos, via Platamone 20, t. 095/531355, mar-dom 16-23, www.saunamykonos.it CESENA Hotel Villaggio Camping delle Rose, v. Nazionale Adriatica 29, Gatteo a Mare (FC), t. 0547/86213, www.villaggiorose.com COMO Ristoranti Risoamaro, via Milano (Mariano Comense), t. 031/750997, chiuso domenica www.risoamaro.it COSENZA Altro Libreria Domus Universitaria, via Monte Santo 70, t. 0984/23110, www.libreriadomus.com CREMONA Associazioni Comitato provinciale Arcigay “La Rocca”, via Speciano 4 (presso ARCI), Presidente t. 338/5015488, Vicepresidente t. 347/2783901, www.arcigaycremona.it La Goccia, gay credenti, via De Berenzani 18/c, t. 0372/471622, 347/4116736. Locali e Disco Notte Praga, v.le Po 129 d, t. 0372/410798, 349/3763150, one night sabato h. 23-4, www.nottepraga.com CUNEO Turismo Sphera Friendly Viaggi, viaggi gay, via Torino 21, Moretta (CN), t. 899500030, www.sphera-friendly.it DESENZANO DEL GARDA Locali e Disco Art Club c/o Centro commerciale Garda 1, via Mantova 1/a, t. 030/9991004, mer-ven (donne) - sab 23-5, www.artclubdisco.com Sisì pub, piazza Duomo 13/A, t. 030/9140085, lun-sab 21-2 dom 18-2, chiuso primo lunedì e martedì, del mese, www.sisipub.com Shop Sexy Shop C’est La Vie, viale Marconi 130, t. 030/9911784, aperto tutti i giorni Saune Splash Club, via Faustinella 1, t. 030/9142299, lun-ven 15-1, sab 15-2, dom 14 - 24, www.splashclub.it Shop/Altro Lucas Kazan Production (produz. film hard), via del Molin 45/f, t. 333/2017811, www.lucaskazan.com FIRENZE Hotel Medici Hotel, via de’ Medici 6, t. 055/284818, www.hotelmedici.it Pensione Matilde, via Nazionale 17, t. 055/288147, 392/9127871, www.pensionematilde.eu Locali e Disco Crisco club, gay disco - cruising bar, via San Egidio 43/r, t. 055/2480580, aperto dalle h. 22, chiuso dom e mar, www.criscoclub.com Fabrik cruising bar, via del Lavoro 19 zona ind. Fibbiana, Calenzano (FI), t. 349/8906645, mar- 71 gennaio 10 pride 72 DOVE E COSA dom dalle 22, www.fabrikfirenze.it Hard Bar 85, via Guelfa 85 rosso, t. 055/2645461, www.hardbar85.it Piccolo Café, borgo Santa Croce 23/r, t. 055/2001057 Tabasco Disco Gay, piazza Santa Cecilia 3, 055/213000, www.tabascogay.it Y.A.G. B@R, via de’ Macci 8r, t. 055/2469022 www.yagbar.com Saune Florence Baths, via Guelfa 93 rosso, t. 055/216050, www.florencebaths.eu Altro Extro, parrucchieri, via di Avane 58, Empoli (FI), t. 0571/82007. FORLI’ Locali e Disco Exarea Café, viale Gramsci 81, t. 338/5652490, one night giovedì dalle 21 alle 24, domenica aperitivo con drag show dalle 19 alle 22, www.myspace.com/exarea81 GENOVA Locali e Disco Aqua Club Bar (presso la sauna), orario invernale: gio 21.30-1, ven-dom 21,30-2 Attitude Hot, c/o Fellini Disco, via XXII Ottobre 182r, t. 334/1974008, 348/37113115, one night domenica, www.attitudeclub.it Virgo Discoclub, via Carzino 13 rosso, t. 347/8151451, www.virgoclub.com Saune Aqua Club, salita Salvatore Viale 15/r, orario invernale: da ven a lun 15-21 (chiuso mar), t. 010/588489 GROSSETO Associazioni Comitato provinciale Arcigay “Leonardo da Vinci”, via Parini 7/e, t. 0564/1911305, 347/0788972, www.grossetogay.it Friendly Maremma, www. friendlymaremma.it LECCO Ristoranti Ristorante Sanmauro, via De Gasperi 82 (Casatenovo), t. 039/9202601, www.sanmauroweb.it LUCCA Locali e Disco HUB, via Poggio 29, Ponte S. Pietro (LU), www.hub.fm MANTOVA Shop Etnoambienti, mobili etnici, via Lonato 4, Castiglione delle Stiviere (MN), t. 0376/638007, 339/1118042, chiuso lun mattina, www.etnoambienti.it MILANO Associazioni Comitato provinciale Arcigay CIG “Centro di Iniziativa Gay”, via Bezzecca 3, t. 02/54122225, lun-ven 15-20; Tel. amico gay lunmar-gio-ven 20-23 t. 02/541222227, www.arcigaymilano.org AGEDO Associazione Genitori Di Omosessuali, via Bezzecca 4, t. 02/54122211, giov 14-17.30, www.agedo.org ASA Associazione Solidarietà Aids, via Arena 25, t. 02/58107084, pride gennaio 10 www.asamilano.org Gruppo del Guado, cristiani omosessuali, v. Soperga 36, t. 346 3081901, www.gaycristiani.it Gruppi Sportivi Gruppo Pesce Milano Non le solite vasche! 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Cruising Canyon, via Paisiello 4 Depot cruising bar, via dei Valtorta 19, t. 02/2892920, www.depotmilano.com Discordia, c/o Tocqueville 13, via A. de Tocqueville 13, one night sab, t. 338/5229280, 338/2595752 Flexo, via Oropa 3, t. 02/26826709, lun-sab dalle 21, dom dalle 15, www.flexoclub.it Gasoline, via Bonnet 11 H.D., via Caruso ang. via Tajani, t. 02/718990, lun-mar-ven-sab Illumined cruising, via Napo Torriani 12, t. 02/66985060, aperto 24 ore tutti i giorni, www.club-illumined.com Kickoff, events for women and gay friends, www.kickoff.biz King, via Derna 19, t. 346/1472861, chiuso mar, www.kingmilano.com K.O. Club, via Resegone 1, t. 339/7798450, dom-gio h. 22-3, ven-sab h. 22-6, www.koclubmilano.com Le Maschere, via Maiocchi 12 t. 02/20240176, 339/5621382, h. 10.30-2. Mono, via Lecco 6, t. 339/4810264, 347/4434228, chiuso lun, dj-set dopo le 23, www.myspace.com/monomilano Next Groove Café, via Sammartini 23, t. 348/7444957, h. 10-2 Nuova Idea, via De Castilia 30 One way disco, via F. Cavallotti 204, Sesto S. Giovanni (MI), t. 02/2421341, 348/7424824, one night sabato, www.oneway.it Oracle, largo La Foppa angolo c.so Garibaldi 47, one night giovedì serata DQ con La Cesira staff, t. 348/0435725, 333/2600608, www.oraclemilano.com Papé Satan, one night dom dalle 24, info location t. 347/9270360 Pour Homme, c/o Magazzini Generali, via Pietrasanta 16, t. 02/5393948, 334/1178011, one night sabato, www.pourhomme.tv Rhabar, alzaia Naviglio Grande 150, mer-dom 19-2, www.rhabar.it. 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Metrò Milano Centrale, via Schiapparelli 1, t. 02/66719089, h. 12-2, www.metroclub.it Metrò Milano Cimiano, via Oropa 3, t. 02/28510528, mer-gio h. 14-21, ven-sab dalle 14, dom e festivi dalle 13, www.metroclub.it Royal Hammam, via Plezzo 16, aperta tutti i giorni dalle 12, www.royalhammam.com. Terme di Milano, via Varese 4, t. 02/29000516 Thermas, via Bezzecca 9 , t. 02/5450355, dom-gio h. 12-00, ven-sab h. 12-1, www.thermasclub.com. 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Monte di Pietà 21, t. 340/8789989, www.agenziaildelfino.com Il Dito e la Luna, edizioni lesbiche, gay e transgender, www.ilditoelaluna.com L’altro martedì, Radio popolare FM 107.6, mar dalle 22.40 alle 23.30 anche in streaming, www.radiopopolare.it MODENA Associazioni Comitato provinciale Arcigay “Matthew Shepard”, via IV Novembre 40/a, t. 348/7669298, www.arcigaymodena.org Locali e Disco Frozen, v. Contrada 346, ogni martedì h.21-2 www.myspace.com/frozenitaly Fusion Clubkfe, v. Donzi 8, ogni giovedì h. 18-1 www.fusionclubkfe.com NAPOLI Associazioni Comitato provinciale Arcigay “Antinoo”, vico san Geronimo 17, lun-ven 17-21, t./fax 081/5528815, www.arcigaynapoli.org. Ponti Sospesi, gay credenti, www.gruppopontisospesi.eu Hotel Casa vacanze “La Casa dei Gigli” Via Tribunali 339, t. 320/0123663 [email protected] Dolce sonno Morelli, via Domenico Morelli 49, t. 081/2452291, 338/3576314. Locali e Disco Depot, via della Veterinaria 72, t. 081/7809578, mar-dom dalle 21, www.depotnapoli.com Disco Velvet, via Cisterna dell’Olio 11, t. 349/6748557, one night dom, Macho Lato, disco-cruising-lounge club, v. Abate Minichini 62, t. 320/1994834, 328/3093182, 081/7803062, lun-dom dalle 22, www.macholato.it Redmoon Disco, Centro direzionale Isola A/7 (via Taddeo da Sessa-C.so Meridionale), t. 349/5943306, giovedì serata’bear’ con www.bearsofnaples.it. 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Skasa 68, t. 0471/796021, fax 0471/796601, www.alpingarden.com OSTUNI Hotel Pietrefitte B&B, contrada Pascarosa SP14 Ostuni/Martina Franca, t. 0831/330778, 348/0446507, 320/6508874, www.pietrefitte.com PADOVA Locali e Disco Anima bar, via Vicenza 15, h. 21-2, chiuso mar Bertelli’s, via Gritti 3, tutti i giorni dalle 18 wine bar, t. 347/8809766 Cabaret Queens, via Ricci 7/F, t. 349/1432269, 328/9181036 mer, ven, sab dalle 23, drag queen show dalle 24, www.cabaretqueens.com Café Noir, via Santuario 29, Monteortone Abano Terme (PD), t. 349/8432385, h. 10-2, chiuso giovedì Cruising 47 (ex Chill Out sauna), via Jacopo Avanzo 47, t. 049/603888, aperti tutti i giorni dalle 20 in poi Dancing queen, one night domenica c/o Flexo Flexo Multiclub, via Turazza 19, int. 3, t. 049/8074707, 339/7379579, mer-dom, festivi e prefestivi dalle 22, www.flexoclub.it Hot Dog, via Turazza 19, scala A, lun-sab dalle 20, dom e festivi dalle 14, t. 338/6665207 www.hot-dog-club.com Officina cruising, via A. Volta 1/7, Limena (PD), t. 338/8721747, gio-dom 22-3, www.clubofficina.com Pixel @ Flexo, t. 346/5774101 Slam bar, via Oma 58, Casale di Scodosia (PD) The Block Discoclub, v. A.Volta 1/7, Limena (PD), t. 333/90604343, www.block.it Tiratardi Pub, via Palermo 20, t. 347/7096771, www.tiratardi.it Ristoranti Hosteria Padovanino, via S. Chiara 1, chiuso lun (aperto solo la sera), t. 049/8765341 Saune Metrò Club, via Turazza 19, t. 049/8075828, h. 14-2, www.metroclub.it Altro Agenzia LeiLeiLuiLui, agenzia matrimoniale e relazionale, t. 349/0893495 (dalle 10 alle 21) Tanti Lati latitanti, Radio Gamma 5 MHz 94,0, lun. dalle 19.30 alle 21.30, t. (in diretta) 049/700700, 049/700838, anche in streaming, www.radiogammacinque.it PARMA Locali e Disco Disco Andromeda, via Gramsci 5, Soragna (PR), t. 0524/597204, sab e prefestivi dalle 22 Le Male Club, via Montesporno 16/a, t. 347/1556550, 393/3308927 PERUGIA Shop Castro Market, info e ordini: t. 800/993305, da cell. 075/8583526, h. 9,30-19 lun-ven, www.castromarket.it PESARO URBINO Shop La Casa dei Sogni, strada della Romagna 209, Siligata di Pesaro (PU), t. 0721/209070, www.luxury-house.it Sex Shop Sexy Moon, via Nazionale Adriatica 21/23, Gabicce Mare (PU), t./fax 0541/953608 PESCARA Saune Rainbow Thermas, viale Europa 10, Montesilvano (PE), t. 392/3459549, 340/7708324, dom-ven 15-2, sab orario continuato, www.rainbowclubthermas.com Locali e Disco Phoenix, via Caravaggio 109, t. 085/73689, 338/5252134, mer-dom, www.phoenixclub.it PESCHIERA DEL GARDA Shop Sexy Shop Secret Paradise, via XX Settembre 43, Cavalcaselle SS.11 (VR), t. 045/6402471, aperto tutti i giorni PIACENZA Associazioni Comitato provinciale Arcigay “L’.A.T.OMO”, strada Malchioda 39, t. 346/6877021, 340/1643270, http://piacenzagay.blogspot.com/ Locali e Disco Chikos, discoclub, via dell’Aguzzafame 87, t. 335/8775189, 0523/497050, sab 22.30-5, www.chikos.it Altro Nirvana Studio, per il tuo benessere psicofisico, piazza Casalino 6, Fiorenzuola d’Arda (PC), t. 380/5478212, www.gianantoniocorna.it PISA PALERMO Shop AltroQuando libreria, via Vitt. 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Altro Associazione Stanze al Genio Casa-museo con esposizione permanente di mattonelle antiche e collezionismo vario Via Garibaldi 11, t. 340/0971561 www.stanzealgenio.it, [email protected] Associazioni Comitato provinciale Arcigay “Pride!”, via San Lorenzo 38, t. 050/555 618, www.arcigaypisa.it Locali e Disco Bar Colors, via Mossotti 10, t. 050/500248, www.colors.fm Saune Siesta Club 77, via Porta a Mare 26, t. 050/2200146, dom-gio 15-24, ven-sab 15-1 Altro Gay.it S.p.A., via Ravizza 22/F, www.gay.it Out Travel, agenzia viaggi, t. 800/131011, 050/3155555, www.outtravel.it PORDENONE Locali e Disco Heaven Club via Friuli 16, Fontanafredda (PD), mar-sab h. 22-4, chiuso dom-lun, t. 0434/999828, www.heavenclub.it RAGUSA Altro Darsena Travel, agenzia viaggi e servizi turistici e ‘Friendly Club’, via E. Giunta 72, Pozzallo (RG), t. 0932/957320, www.darsenatravel.com RAVENNA Ristoranti Blu Bar, v.le Da Verrazzano 30, t. 333/2420334 chiuso lun, estate sempre aperto. 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Zabaglia 14, t. 06/64501102, mer Welcome Group h. 19-21, ven Gruppo Giovani h. 19-21, www.arcigayroma.it Gay Help Line, 800 713 713, numero verde gratuito anche da cellulare, consulenza legale, psicologica, medica, info su locali ed associazioni glbt, lun-mer-gio-sab h. 16-20, www.gayhelpline.it R.E.F.O. rete evangelica fede e omosessualità, c/o chiesa valdese di piazza Cavour, www.refo.it Hotel Hotel Derby, via Vigna Pozzi 7, t. 06/5136978, www.hotelderby.it 73 Ares rooms Via Domenichino 7, scala A (5° piano), t. 06/4744525, 340/2781248, www.aresrooms.com, [email protected] B&B Gaspare Via Balilla 16, t. 328/8333486, 328/3631863, www.bbgaspare.com, [email protected] B&B Romamia Via Giacomo Ciamician 73 (metro B), camere climatizzate con bagno privato e tv, t. 393/6923965, www.bebromamia.com, [email protected] Hotel Derby, via Vigna Pozzi 7, t. 06/5136978, www.hotelderby.it B&B Frutta e Verdura, via Vibio Sequestre 20, t. 347/2446721, www.fruttaeverdura.roma.it Locali e Disco Alibi, via Monte Testaccio 39/44, t. 06/5743448, mer-sab. 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Giovanni in Laterano 120, t. 06/97997028 www.myspace.com/icecreambears Il Diavolo Dentro, largo Itri 23/24, lun-giov h. 16-20, ven-sab h. 22-4, chiuso dom, t. 392/3388267, www.ildiavolodentro.com K Men’s Club, v. Amato Amati 6/8, t. 06/21701268, 349/5876731, h. 22.30-4, chiuso lun My bar, via S. Giovanni in Laterano 12, t. 06/7004425, h. 9-2, www.anfiteatro-mybar.com Muccassassina, c/o Qube, via di Portonaccio 212, one night ven, www.muccassassina.com Skyline Bar, via Pontremoli 36, t. 06/7009431, 22.30-3, ven-sab 22.30-4, dom 17-3, www.skylineclub.it Ristoranti Ristorante Cinese Città in Fiore, via Cavour 273, t. 06/4824874 Taverna Edoardo II, vicolo Margana 14, t. 06/69942419, chiuso martedì, www.edoardosecondo.com Pani’s Restaurant, via Laurentina 62/a, t. 06/5408949, da mar a sab la sera, dom a pranzo, www.panisrestaurant.it Saune Apollion Sauna, via Mecenate 59/a, t. 06/4825389, tutti i giorni h. 14-23, www.apollionsauna.com gennaio 10 pride 74 DOVE E COSA Europa Multiclub, via Aureliana 40, t. 06/4823650, www.gaysaune.it Mediterraneo Sauna, via Pasquale Villari 3, t. 06/77205934, tutti i giorni ore 13-23, www.saunamediterraneo.it Terme di Roma, via Persio 4, t. 06/7184378 Sex Shop Studio Know How, via S. 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Adriatica Sud 184, Marzocca (AN), dom-gio 15-24, ven 15-1, sab 15-2, www.saunavelluto.it SIENA Locali e Disco Al Cambio, via di Pantaneto 48, t. 339/8177044, www.alcambio.net SIRACUSA Locali e Disco Libreria Caffetteria Biblios Café, via del Consiglio Reginale 11, t. 093/121491, 347/7908092, www.biblios-cafe.it TAORMINA Locali e Disco Shatulle Bar, piazza Palladini 4, t. 0942/626175 TARANTO Locali e Disco Cocomero’s, viale Jonio 160, S. Vito (TA), pride gennaio 10 t. 099/4002795, 348/5416059, www.cocomerosclub.com TORINO Associazioni Circolo culturale glbt “Maurice”, via Stempatori 10, t. 011/5211116, linea amica ConTatto t. 011/5211132, lun-ven 19-21, sab 15-17, www.mauriceglbt.org Fondazione Sandro Penna, v. Santa Chiara 1, t. 011/5212033, www.fondazionesandropenna.it Locali e Disco Caffè Leri, corso Vittorio Emanuele II 64, t. 011/543075, chiuso lun, www.caffeleri.it Extreme, via San Massimo 31, t. 392/7132209, www.myspace.com/extremecafe Il Male Pub, via Lombardore 10 , t. 011/284617, h. 21-3, chiuso lun e mar Les Folies Scandal, c/o Chalet, viale Virgilio 25, t. 347/5811687, one night sabato dalle 23.30, www.lesfoliescandal.it Metropolis, via Principessa Clotilde 82, t. 011/484116, one night al sabato. Queever, c/o Le Beach, Murazzi del Po lato sinistro, one night dom dalle 19.30, www.queever.it Shortbus libreria-cocktail café culturale, v. Gaudenzio Ferrari 5/I, t. 011/2763987, mar-sab h. 18.30-2.30, www.shortbuscafe.it Tunnel Club, via Sordevolo 7/b, t. 345/5948018, mar-gio h. 21-2, ven h. 21-4, sab h. 21-6, dom h. 15-2, www.gayromeo.com/tunnelclub XXX Cruising bar, via Messina 5/d, t. 011/284263, naked party mar h. 20-2 e sab h. 22-6, www.011saunaclub.it Zi’ Barba Ristovineria via Pellico 13/e, t. 011/658391, h. 18-2, www.zibarba.com Saune 011 Sauna, v. Messina 5/d, t. 011/284263, lunven h. 14-2, sab h. 14-06, dom e fest. h. 14-1, www.011saunaclub.it Garage Club, corso Stati Uniti 35, t. 346/3006612, tutti i giorni h. 14 -2, www.garageclub.it Altro Il Delfino club, agenzia relazionale per gay e lesbiche, via San Francesco d’Assisi 22, t. 340/8789989, www.agenziaildelfino.com TORRE DEL LAGO Associazioni Friendly Versilia www.friendlyversilia.it Hotel B&B Fate e folletti via Garibaldi 33, t. 0584/350546, 339/5894702, www.fateefolletti.com B&B Las Dunas, via Alfano 20/b, t. 348/9173963, www.lasdunasbeb.com Locali e Disco Bocachica, viale Europa 1, t. 0584/350976 Frau Disco, viale Europa, t. 0584/342282, www.fraumarleen.com Adagio, viale Europa 9, t. 392/9232446, h. 12-notte Mama Beach, viale Europa a 100 m. dal Mama Mia, www.mamabeach.it Mama Mia, v.le Europa 5, t. 389/6262642, www.mamamia.tv Priscilla bar tabacchi (Pride in distribuzione), v.le Europa, aperto tutto l’anno, t. 0584/341804, www.priscillacaffe.it TREVISO Associazioni Comitato provinciale Arcigay Arcilesbica DOVE E COSA Treviso e Belluno “Queerquilia”, via Pisa 13 c/o Rifondazione Comunista, www.queerquilia.it Locali e Disco Hostaria Vecchia Malvasia, via Trevisi 29, t. 0422/547819, chiuso lun Gold, via L. da Vinci 4, Godega S. 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(+39)041/7241042, fax (+39)041/2771969, www.bedandbreakfast-fujiyama.it B&B La Venise, via Dante 107, Mestre (VE), t. 348/7751836, www.lavenise.it Locali e Disco Porto de Mar, cruising bar, via delle Macchine 41/43, Marghera (VE), t. 346/2113085, www.portodemar.com. Ristoranti Al Salice, via Salezzo 10, Ceggia (VE), t. 0421/323143, chiuso mer e sab a mezzogiorno. S. Marco, Piscina di Frezzeria 1659/b, t. 041/2960664 Saune Metrò Venezia, via Cappuccina 82/b, Mestre (VE), t. 041/5384299, tutti i giorni h. 14-2, venerdì e sabato h. 14-3, www.metroclub.it Altro Erre studio’s, parrucchieri, Rampa Cavalcavia 17, Mestre (VE), t. 041/5314679, mar-sab 9-18, no prenotazione VERONA Hotel B&B Casal dei Pazzi, t. 045/597249, 347/8149538 Relais san Michele vicino al lago di Garda Località Cason degli Ulivi 11, Rivoli Veronese (VR) t. 045/7238142, 328/3227965 www.relaissanmichele.it, [email protected] t. 0041(0)765356603 (attivo prima di ogni evento), www.collegati.ch Imbarco Immediato, associazione gaylesbica Ticino, via Colombi 1, Bellinzona, 0041(0)797800666, www.imbarcoimmediato.ch Saune Gothic, vicolo Vecchio 3, (Massagno), t. 0041/ 75 91/9675051, h. lun-gio h.15-24, ven h. 15-1, sab e prefestivi h. 14-1, dom h. 14-24 www.gothicsauna.ch Hotel Lugano guesthouse, via Tesserete 7, (Massagno), vicino alla Gothic sauna dove vi sarà consegnata la chiave, t. 0041/91/9676077, http://homepage.hispeed.ch/luga_guesthouse Locali e Disco L’Église, via Santa Felicita 8, t. 045/961178, 338/3907839, tutti i giorni h. 12-2, ristorante solo a pranzo, www.eglise.it Luclà bar, via Bentegodi 4/a, lun-ven h. 7-2, sab-dom h. 18-2, t. 345/2290250, www.luclacaffe.it Romeo’s Disco Bar, via Giolfino 12, t. 335/7713380, ven-sab-dom disco h. 23, www.romeosclub.it Skylight, via Fontanella 28, S. Bonifacio (VR), t. 045/7612587, 338/2390848, 347/4200010, www.skylightdisco.com Ristoranti Al Bracere, via Adigetto 6/a, t. 045/597249 Saune The City Sauna, via Giolfino 12, t. 045/520009, orario estivo (fino al 31 agosto) dalle 15 alle 20 Shop Opera Prima, via Pascoli 25, Affi (VR) Sexy Shop Prima o Poi, corso Milano 51, t. 045/8187000 VICENZA Associazioni Aletheia, associazione glbt, Circoscrizione 6, via Thaon de Revel 44, incontri mer dalle 20.30, t. 333/2912035, www.gruppoaletheia.it VITERBO Shop Alimentari di Della Rocca Pier Luigi via Maiocchi 55/57, Roccalvecce (Viterbo) tel. 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