CORSO DI LAUREA “ECONOMIA & MANAGEMENT” A.A. 2011/12 MARKETING MANAGEMENT DELLE IMPRESE DI SERVIZI Prof. GUIDO CRISTINI FORMAZIONE E VARIAZIONE DEGLI ASSORTIMENTI • INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI CRITERI DI SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA (OMOGENEITA’-ETEROGENEITA’) LA MANOVRA DELL’AMPIEZZA E DELLA PROFONDITA’ DELL’ASSORTIMENTO LA GESTIONE DEL CONDIZIONAMENTO INDUSTRIALE DELLE POLITICHE ASSORTIMENTALI SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI OBIETTIVO DELL’INSEGNA RISULTA QUELLO DI CREARE DOMANDA IN PUNTO VENDITA L’AUMENTO DEGLI ACQUISTI D’IMPULSO DERIVA DALLA MIGLIORE VISIBILITA’ DEI PRODOTTI ATTRAVERSO: LA SEGMENTAZIONE ESPOSITIVA; LA LOCALIZZAZIONE DEI PRODOTTI ( LAYOUT MERCEOLOGICO); LA CONTESTUALIZZAZIONE; IL DISPLAY MERCEOLOGICO; LA QUANTITA’ E LA QUALITA’ DELL’ESPOSIZIONE. SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI • CRESCE L’ IMPORTANZA DEL MERCHANDISING A SEGUITO DELL’AUMENTO DELL’INFEDELTA’ DEL CONSUMATORE SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI I DIVERSI RUOLI NELLA COMUNICAZIONE DEL PRODOTTO / CATEGORIA E DEL BRAND SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI IL CONCETTO DI SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ATTRAVERSO L’INTERSEZIONE DI INSIEMI OMOGENEI RISPETTO AD UN DATO CARATTERE. I FATTORI DI SEGMENTAZIONE COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE PROCESSO TECNOLOGICO PRODOTTO • OCCASIONE DI CONSUMO • FUNZIONE D’USO • MODELLO PRODUTTIVO • TIPO DÌ SHELF LIFE/CONSERVAZIONE • INGREDIENTI • GUSTI • TIPOLOGIA (VETRO, PLASTICA, CARTONE) • DIMENSIONE PACKAGING SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI I CONFINI PIU’ O MENO STRETTI DEL SEGMENTO DETERMINANO LA NATURA DELLA RIVALITA’ TRA LE IMPRESE IND.LI (DIRETTA O INDIRETTA / POTENZIALE); IL DISTRIBUTORE HA NECESSITA’ DI CONTENERE I LIVELLI DI SEGMENTAZIONE IN QUANTO: • LA VISIBILITA’ E’ LEGATA AL DISPLAY VERTICALE/ ORIZZONTALE • L’OFFERTA DI VARIETA’ RIMANDA AL TRADE OFF PREZZO/ROTAZIONE IN RELAZIONE AL FORMATO DISTRIBUTIVO E AL RUOLO ASSEGNATO. SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI ESISTE UNA DIVERSA VISIONE TRA INDUSTRIA E DISTRIBUZIONE CIRCA LE DETERMINANTI DELLA SEGMENTAZIONE: INDUSTRIA: IN PREVALENZA BASATA SUL COMPORTAMENTO DI CONSUMO DISTRIBUZIONE: IN PREVALENZA BASATA SUL COMPORTAMENTO DI ACQUISTO. SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO SECONDO IL MODELLO A “CLESSIDRA”. I. SCOPERTA DELLA DENOMINAZIONE DELLA CATEGORIA NEL VISSUTO DEL CONSUMATORE; INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA DIFFERENZIAZIONE DELLA CATEGORIA ; VENTILAZIONE DELLA CATEGORIA IN FUNZIONI D’USO / OCCASIONI DI CONSUMO; VENTILAZIONE DELLA CATEGORIA IN SEGMENTI ESPOSITIVI E POSIZIONAMENTO DEI SEGMENTI DI CONSUMO / FORMATI DI PRODOTTO IL MERCHANDISING HA IL COMPITO DI EDUCARE IL CONSUMATORE A: II. III. IV. V. I. II. III. RICONOSCERE LE ALTERNATIVE STIMOLARE ACQUISTI NON PREVISTI RENDERE PIACEVOLE L’ESPERIENZA D’ACQUISTO IL MODELLO A CLESSIDRA BISOGNI SODDISFATTI DAL SUPERMERCATO Pulizia della persona Mangiare Pulizia dei capi Pulizia della casa bere MOMENTI DI CONSUMO / FUNZIONI D'USO DEL LAYOUT DI PUNTO VENDITA Prima Primo Secondo Contorni Pane e colazione piatto CATEGORIA SEGMENTI DI Standard CONSUMO ESPOSTI A PUNTO VENDITA piatto Fine Fuori Piaceri Feste e Ospitalità sostituti pasto pasto di gola ricorrenze BIRRA Premium Superpremium Specialty Analcoliche/Light Saving SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI CONCENTRAZIONE / DISPERSIONE ESPOSITIVA DELLA CATEGORIA NELLE FUNZIONI D’USO: VARIANZA DELLA DOMANDA IN RAPPORTO ALLE FUNZIONI D’USO / OCCASIONI DI CONSUMO; SENSIBILITA’ DELLA DOMANDA ALL’AGGREGAZIONE ESPOSITIVA DI PRODOTTI COMPLEMENTARI; LIVELLO DI DIFFERENZIAZIONE DEL PRODOTTO, DEL FORMATO E DEL PACKAGING. o LA DISPERSIONE DELLA CATEGORIA PUO’ ESSERE REALIZZATA SIA CON L’ESPOSIZIONE SINGOLA CHE CON QUELLA MULTIPLA SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI OMOGENEITA’ O DIFFERENZIAZIONE DELLA SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA INDUSTRIALE ? 1. LA SCUOLA DI PENSIERO DELL’OMOGENEITA’ DELLA SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA: NON ESISTONO CRITERI OGGETTIVI; CONDIVISIONE DI LINGUAGGIO E SINTASSI PER : • COMUNICARE NEL CANALE • NEGOZIARE CONDIZIONI E CONTRIBUTI • VALORIZZARE IL PATRIMONIO INFORMATIVO DEL TRADE • ALLINEARE I CONFINI DI CATEGORIA PER SVILUPPARE INIZIATIVE DI MARKETING INTEGRATO. SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI 2. LA SCUOLA DI PENSIERO DELL’ETEROGENEITA’ LA SEGMENTAZIONE NON PUO’ ESSERE UNIFORME: MANCANDO L’INTERESSE ALLA TRASPARENZA; ESSENDO UNO STRUMENTO COMPETITIVO. UNA SEGMENTAZIONE COMPETITIVA IMPLICA : LA DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA INDIVIDUANDO I SEGMENTI DI CONSUMO DA ESPORRE A PUNTO VENDITA; LA DECISIONE DI CONCENTRARE / VENTILARE I SEGMENTI DI CONSUMO PER FUNZIONE D’USO; L’INDIVIDUAZIONE DI UN PARTNER DI CATEGORIA SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA E POLITICHE ASSORTIMENTALI LA DIVERSA VISIONE DEL MERCATO OSTACOLA LA VISIBILITA’ DELL’INNOVAZIONE INDUSTRIALE NECESSITA’ DI UNA CONVERGENZA NELLA VISIONE DEL MERCATO PER CREARE NUOVO VALORE I SINGOLI BENI PRODUCONO UTILITA’ SOLO INSERENDOLI IN FUNZIONI D’USO /OCCASIONI DI CONSUMO; ESISTE UNO STRETTO LEGAME TRA SEGMENTAZIONE E ESPOSIZIONE LA VISIONE DISTRIBUTIVA DEL MERCATO FINIRA’ PER AMPLIARE I CONFINI DEL MARKETING INDUSTRIALE 1. IL CONSUMATORE VIENE EDUCATO IN PUNTO VENDITA; 2. NUOVE OPPORTUNITA’ PER L’INDUSTRIA A SEGUITO DELLO SVILUPPO DI UN LAYOUT PER FUNZIONE D’USO L’ALBERO ECR HA TROPPI RAMI E POCHE RADICI Da Bere Bianco Ai Gusti Minipasto Yogurt FRESCO FRESCO L’ALBERO ECR HA TROPPI RAMI E POCHE RADICI Da Bere Magro Bianco Intero Ai Gusti Minipasto Yogurt FRESCO L’ALBERO ECR HA TROPPI RAMI E POCHE RADICI Brassé Compatto Bambino Da Bere Bifidus Greco Pezzi di Frutta Goloso Magro Bianco Intero Ai Gusti Minipasto Yogurt FRESCO L’ALBERO ECR HA TROPPI RAMI E POCHE RADICI Brassé Brassé Bifidus Bifidus Brassé Bifidus CompattoCompatto Greco Greco Compatto Greco Pezzi di Frutta Bambino Pezzi di Frutta Bambino Bambino Brassé Bifidus Brassé Goloso BifidusGoloso Goloso Compatto Compatto Greco BrasséGreco Bifidus Pezzi di Frutta Pezzi didiFrutta Brassé Bifidus BambinoBambino Compatto Pezzi Frutta Greco Goloso Goloso Pezzi di Frutta Compatto Greco Bambino Pezzi di Goloso Frutta Bambino Goloso Yogurt FRESCO LA MANOVRA DELL’ AMPIEZZA , VARIETÀ E PROFONDITÀ DELL’ASSORTIMENTO LE LEVE DELLA POLITICA ASSORTIMENTALE POSSONO ESSERE DECLINATE A LIVELLO DI PUNTO VENDITA E DI SINGOLA CATEGORIA LE DECISIONI SULL’AMPIEZZA, LA VARIETA’ E LA PROFONDITA’ DELL’ASSORTIMENTO SONO ASSUNTE SULLA BASE DI UNA CAPACITA’ DI VENDITA CHE E’ DEFINITA A LIVELLI GERARCHICI SUPERIORI UN ASSORTIMENTO DI P.V. RELATIVAMENTE AMPIO : CONCENTRAZIONE ACQUISTI COME ALTERNATIVA AL SERVIZIO DI PROSSIMITA’; INTERDIPENDENZA DELLE DOMANDE PARZIALI PER LA PROMOZIONE DELLE VENDITE UN ASSORTIMENTO DI P.V. RELATIVAMENTE VARIO / PROFONDO: VARIANZA DELLA DOMANDA IN RAPPORTO ALLE FUNZIONI D’USO / OCCASIONI DI CONSUMO CREAZIONE DI TRAFFICO PER CLIENTI FEDELI A MARCHE MINORI E PER LE NICCHIE DELLA DOMANDA LA MANOVRA DELL’ AMPIEZZA , VARIETÀ E PROFONDITÀ DELL’ASSORTIMENTO IL TRADE OFF TRA AMPIEZZA (LOGICA DI DESPECIALIZZAZIONE) E VARIETA’ / PROFONDITA’ DELL’ASSORTIMENTO DI P.V. (SPECIALIZZ.) E’ DATA DA: LIMITE DELLA CAPACITA’ DI VENDITA; ORIENTAMENTO DEL CONSUMATORE; TIPO DI FORMATO (LIMITE ALLA POSSIBILITA’ DI DIFFERENZIAZIONE DEL P.V.); DIVERSE CONSEGUENZA SUI PREZZI E SUL TEMPO DI ACQUISTO DEL CONSUMATORE DELL’ORIENTAMENTO ALLA DESPECIALIZZAZIONE E ALLA SPECIALIZZAZIONE NELLE CATEGORIE DEL FRESCO DEPERIBILE DOVE IL TRADE SVOLGE UN MAGGIOR RUOLO DI GARANZIA, L’ASSORTIMENTO HA UNA MAGGIOR VALENZA DI MARKETING LA MANOVRA DELL’ AMPIEZZA , VARIETÀ E PROFONDITÀ DELL’ASSORTIMENTO LA MANOVRA DELLE LEVE ASSORTIMENTALI A LIVELLO DI SINGOLA CATEGORIA DEVE COMBINARE OBIETTIVI CONTRASTANTI : AUMENTARE L’AMPIEZZA PER SODDIFARE IL CONSUMATORE E RIDURRE LA DIPENDENZA DALL’INDUSTRIA SENZA PERDERE I CONTRIBUTI; RIDURRE LA SOVRAPPOSIZIONE ASSORTIMENTALE CON I RIVALI D’AREA, SENZA RIDURRE LA SODDISFAZIONE DEL CONSUMATORE LOCALE; DEFINIRE IL MIX DI MARCHE IN MODO DA MASSIMIZZARE IL CAMPO DI VARIAZIONE DELLA MARGINALITA’ UNITARIA SENZA ABUSARE DELLA DISCREZIONALITA’ DI MARKETING Mappa della Profittabilità per Brand 500 G CLUSTER 1 10,00% 8,00% 6,00% GAP MARGINE 4,00% 2,00% -100,00% -50,00% 0,00% 0,00% 50,00% -2,00% -4,00% -6,00% GAP ROTAZIONE 100,00% 150,00% AGNESI AMATO BARILLA BARILLA REGIONALI BARILLA SPECIALITA' D'APUZZO DE CECCO PRIMIA VOIELLO LA GESTIONE DEL CONDIZIONAMENTO INDUSTRIALE DELLE POLITICHE ASSORTIMENTALI IL RUOLO DI SELEZIONE DELL’OFFERTA : IL CAMPO DI SCELTA AUMENTA PIU’ RAPIDAMENTE DELLE DIMENSIONI ASSORTIMENTALI; LE BARRIERE DISTRIBUTIVE ALL’INNOVAZIONE INDUSTRIALE CONTRIBUISCONO ALL’ EFFICIENTE ALLOCAZIONE DELLE RISORSE; IL TURNOVER DEI PRODOTTI GARANTISCE L’EQUILIBRIO TRA DOMANDA E OFFERTA INADEGUATEZZA DELL’ATTUALE GESTIONE DELLE BARRIERE DISTRIBUTIVE ALL’ENTRATA PREMI DI REFERENZIAMENTO; SCOLLEGAMENTO TRA RESPONSABILITA’ DI ACQUISTO E DI VENDITA. LA GESTIONE DEL CONDIZIONAMENTO INDUSTRIALE DELLE POLITICHE ASSORTIMENTALI LA DECISIONE DI INSERIRE UN PRODOTTO DOVREBBE ESSERE ASSUNTA IN BASE AGLI OBIETTIVI DELLA POLITICA ASSORTIMENTALE CHE SONO: SODDISFARE IL CONSUMATORE FISSANDO UN EQUILIBRIO TRA VARIETÀ, AMPIEZZA E PROFONDITÀ, DA UN LATO, E CONVENIENZA DALL’ALTRO; DIFFERENZIARE L’OFFERTA RISPETTO AI COMPETITORS; COGLIERE LE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO DELL’INDUSTRIA CHE VUOLE AUMENTARE LE QUOTE E LE REFERENZE TRATTATE. LA GESTIONE DEL CONDIZIONAMENTO INDUSTRIALE DELLE POLITICHE ASSORTIMENTALI 1. PER SODDISFARE IL CONSUMATORE OCCORRE: FISSARE LA COPERTURA DELLA CATEGORIA PER LIMITARE LA DISCREZIONALITÀ DEL BUYER NEL COGLIERE LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALL’INDUSTRIA; TARARE LA COPERTURA DI CATEGORIA IN FUNZIONE DEL RUOLO DI MARKETING E DEL POSIZIONAMENTO DELL’INSEGNA IN TERMINI DI CONVENIENZA 2. PER DIFFERENZIARE L’OFFERTA RISPETTO AI RIVALI IL TRADE DEVE: OFFRIRE PRODOTTI SPECIFICI NELLE CATEGORIE DEL FRESCO; SVILUPPARE LA MARCA PRIVATA; NON TRATTARE MARCHE / REFERENZE INSERITE DAI RIVALI, A CONDIZIONE CHE LA LORO QUOTA SIA MODESTA. LA GESTIONE DEL CONDIZIONAMENTO INDUSTRIALE DELLE POLITICHE ASSORTIMENTALI 3. PER COGLIERE LE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO DELL’INDUSTRIA, OCCORRE : ASSUMERE COME OBIETTIVO LA PERFORMANCE DI CATEGORIA; LEGARE IL MOMENTO DELL’ENTRATA A QUELLO DELL’USCITA CON UNA PROCEDURA DI NEGOZIAZIONE DEL REFERENZIAMENTO CON LA QUALE IL BUYER PUO’ CHIEDERE EX POST IL REINTEGRO DELLA MARGINALITA’ COMPLESSIVA GENERATA PASSARE DA UNA LOGICA EX ANTE AD UNA EX POST DOVE INDUSTRIA E DISTRIBUZIONE NEGOZIANO LE AZIONI PER ACCRESCERE IL FATTURATO DEL PRODOTTO INSERITO. LA GESTIONE DEL CONDIZIONAMENTO INDUSTRIALE DELLE POLITICHE ASSORTIMENTALI PASSANDO DA UNA NEGOZIAZIONE DEGLI INSERIMENTI PER FORNITORE AD UNA PER CATEGORIA : SI VELOCIZZA L’INSERIMENTO DEI NUOVI PRODOTTI ; SI LIMITANO I CONTRIBUTI DELL’INDUSTRIA AI PRODOTTI CHE NON RUOTANO; SI CREA UNA RELAZIONE STRETTA TRA REFERENZIAMENTO E DEREFERENZIAMENTO LIMITANDO LA PERMANENZA IN ASSORTIMENTO DELLE REFERENZE CHE NON RUOTANO. LA POLITICA DI PORTAFOGLIO DELL’INDUSTRIA DI MARCA PREVEDE: CONTRATTI LEGANTI SCONTI ASSORTIMENTO PREMI DI FINE ANNO SCONTI CANVASS E MULTIBUY