Bollettino ufficiale dell'Associazione Studiosi Scienze Eterodosse (ASSE) sulla free energy, sui nuovi sistemi propulsivi
e sui protagonisti di ricerche e visioni del mondo alternative. Distribuito ai soli soci.
Anno VI
n.34
maggio 2005
2
Free-Energy
3
Enertec 2200
5
Carlo Brachetta
Pendolo gravitomagnetico
7
Gaspare Malinverno
Generatore di Energia Elettrica con moto perpetuo
9
Jan Pajak
Sommario generazione di free energy
31
Gruppo tedesco riproduce la Testatika
34
Dr. John V. Milewski
47
Earth and atmospheric electricity
52
Dispositivo di free-energy (in francese)
53
Bill and Carmen Muller
The Coil Construction for the motor or RLC coil
55
Jean Luis Naudin
The Valée Synergetic Generator
62
Vlad
Russian Perpetual Motion Prototype
The wonderful world of advanced materials
Antigravità , Propulsione Elettromagnetica e PNN
64
AA.VV.
Progetto Propulsione a campi magnetici rotanti
Frontiere
81
Romeo Bassoli
Formula dell’invisibilità
82
Tommaso Lombardi
Presto il replicatore domestico
83
Robert Krupa
Firestorm Spark Plug
144
Jeffrey McMurray
Recycling Sweat into Water
146
David Harriso
Unveiled the clean queen of the sea
155
Monika Neumeier
Allevamento di ricci e lattanti
La Redazione provvisoria della rivista è presso il seguente indirizzo:
Franco Malgarini
via di Boccea 302
00167 Roma
Email: [email protected]
Sito Web: http://asse.altervista.org
Mailing list:http://groups.yahoo.com/group/altraenergia
Tale indirizzo è anche sede dell'A.S.S.E.
La redazione non vuole impedire la distribuzione della rivista al di fuori
dell'associazione. Tuttavia, ciò può essere un potenziale danno per
l'associazione stessa, a meno che non sia necessario davvero. Per il resto, vi
preghiamo di usare il buon senso e di passarla solo a chi vi fidate.
La Redazione
3
ENERTEC INTERNATIONAL CORP.
ENERTEC 2200
Last Update October 2004
The system ENERTEC 2200 is the first free power electric system to be released in the world in this
begin of 21 centurie for market
The generator ENERTEC 2200 provides up to 2200 Watts of AC electric power of 110 VAC, 60 Hz Output for
all the 24 hours of the day, all days and never stop, get energy from the Ionosphere by means of a special
antenna that generate the exact pulses, and as there is not mechanical parts in motion so only get the
permanent energy of the upper atmosphere and his reduced size and weight does it versatile not only for use in
the house or office, it can be transported to another places easy.
The ENERTEC 2200 is auto-supply for the first way is activated, uses a little battery for the start and once
energy rises the desired level the battery is disconnected until the generator be stopped, so his duration is
indefinite.
We estimate a indefinite duration of the generator just as would be able for a satelital TV system that only has
components based in semiconductors and the antenna is designed for support aggressive weather, perhaps the
battery need be changed each 10 years over to sorrow his use is little only for starting the system, we hope to
deliver the generator for sale with 1 year guaranty.
Of course this product is not contaminating and it contributes to having an ecological system without
4
enviromental impact, not to spend in depletable resources like the oil products, natural oils,so don´t
generating contaminating gases.
No longer dependence will be in need Solar light systems, buying Diesel to pull out generating sets, no longer.
Tha saving of energy clears totally its price that it is a fixed cost and thus the expenses the elks did themselves
in energy now they can destinate to something elses.
Convenience plus, no more black outs, brown outs, interruptions because of line maintenance, lightning
strike, heavy rain, strong wind, fire, cyclone, flood, poor maintenance at power stations, no more
dependence of power providers.
This is the better computer security, personal security, more heating, more disposable income, more
cooling, more appliances purchased because it costs nothing to run them such as electric kitchen, Jacuzzi ,
Swimming pool tempered, and very more
This is only the beginning of applications of free energy, these systems will permit developing us future
not only products orientated to supply a house or company of energy, but to impulse vehicles or aircrafts
with especial turbines many are the specific fields of this form of obtaining of energy
5
6
7
QUEL NEWTON E' SOLO UNO STATICO !
lo sostiene Gaspare Malinverno
Inventore e Poeta non a scopo di lucro.
Non e' che NEWTON si sia proprio sbagliato: tuttavia le leggi da lui enunciate non possono
definirsi della dinamica , ma dalla statica, perché se ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e
contraria, queste si annullano a vicenda e si ha lo stato di quiete.
Lo sostiene Gaspare Malinverno, Clarense, 45 anni, una passione per la fisica nata con la sua
adolescenza e mai sopita nonostante abbia compiuto solo studi umanistici, per i quali peraltro non si e'
mai sentito molto attratto.
"Sono stato espulso dai Salesiani per indolenza, confessa, dal seminario per ottusità, dai Francescani per
mancanza di umiltà. Dalle Magistrali e' stato invece espulso, dice lui, per "grafomania".
La motivazione di primo acchito sembra un pò singolare poi, dopo una certa iniziale reticenza, ammette
tra l'imbarazzato e il divertito che ogni tanto gli piaceva scrivere su quel registro chiamato giornale di
classe, imitando la calligrafia di questo o di quell'insegnante.
Non scriveva cose qualsiasi: "Avevo espresso concetti per la scuola del tempo potevano sembrare
osceni".
Fuor di metafora: si trattava di dettagliate descrizioni anatomiche di alcune professoresse; glutei o giù' di
lì,” e anche un po' più' su me l'ero presa non con quelle carine, ma con quelle noiose, che magari
avevano un sedere a pera di Verona.
Malinverno, gli chiediamo, lei si ritiene un caposcuola?
"Assolutamente no, io sono un appassionato di fisica.
8
Non e' che la fisica tradizionale vada buttata a mare; solo va integrata e interpretata, almeno in alcune
enunciazioni.
Arriviamo cosi' alla fisica “reale o sperimentale".
A questo scopo ha progettato e realizzato una macchina: " l'avevo studiata innanzitutto come un
interscambio tra energia cinetica ed energia potenziale, come una nuova forma di scrittura che
sviluppasse energia: questo avviene solo se la macchina è in interazione o in interscambio.
Ad un impulso elettrico o magnetico, per esempio, può interagire una forza di gravità.
Questa macchina non contiene motori di nessun tipo, sviluppa puramente “forza meccanica".
Sarebbe in grado di realizzare il moto perpetuo?, domandiamo.
"Io direi che, permettendolo le strutture meccaniche, si può' arrivare anche a questo.
Potrebbe essere il primo concetto di motore che possa andare su altri pianeti, visto che funziona su un
pianeta chiamato Terra.
Cioè attraverso la forza di gravità, che non e' uguale a quella della terra, studiando proporzionalmente le
distanze, la cosa è fattibile anche per altri luoghi.
Il signor Malinverno mette in moto l'aggeggio,
Un braccio comincia a oscillare e per un paio di minuti va avanti senza che l'ampiezza delle oscillazioni
subisca apprezzabili diminuzioni.
Anzi, l'impressione è che le oscillazioni tendano ad ampliarsi.
Cominciamo a temere che anche Galileo debba dare una riveduta alle sue leggi sul pendolo, ma il nostro
Gaspare interviene rassicurante, "il fatto è che, con questa macchina, ad ogni azione corrisponde una
reazione maggiore o contraria.
Questa energia è il prodotto del lavoro virtuale di due masse, di due pesi che si annullano ad un certo
angolo ma, caricati una volta, continuano a ricaricarsi per mezzo di due impulsi esterni al meccanismo
stesso".
La straordinarietà’ dell’invenzione non gli ha affatto dato testa:
"Questa macchina non e' stata realizzata con materiali appropriati: e' stata fatta in maniera alquanto
rudimentale, con materiali improvvisati, cuscinetti magari di recupero.
Questo peso, ad esempio l'ho disassato per non continuare a reattivizzarlo come stimolo, come impulso,
perché' dopo qualche ora si logorerebbe".
Gaspare Malinverno, che si definisce comunista libertario, alieno da vincoli di partito, non è solo "un
appassionato di fisica", ma anche poeta e scultore naif.
Bellissimo un suo Gesu’ in croce, con un braccio inchiodato e l'altro teso in basso verso l’umanità. Sono
un primitivo afferma non mi piace la forma definita, preferisco che rimanga vagamente nell'abbozzo.
Le poesie le compone solo a memoria, ma una volta composte non le dimentica più.
Non è venale, la sua intenzione non intende affatto brevettarla, la considera un patrimonio a disposizione
di tutta l’umanità.
Ha già' fatto vedere questa macchina a scienziati o a esperti? chiediamo.
"No!, l’ho fatta vedere a un dottore in chimica, che oltre che a capirci un accidenti mi ha detto che ne
avrebbe parlato a dei suoi colleghi.
Signor Malinverno lei ha, tutto sommato fiducia nelle istituzioni ufficiali, ma persino i papi ci hanno
messo 400 anni a capire le ragioni di Galileo. Pazienza e fede, insomma, senza le quali nulla si ottiene.
Traendo l'ispirazione nel lontano 1964 dal libro di P.Fleury J.P. Mathieu, che trattava di vibrazioni
meccaniche e acustica, (della Zanichelli Bologna) a pagina 92 si può' leggere che un oscillatore a
resistenza negativa privo di attrito e dinamicamente instabile per quanto riguarda l'energia
dell'oscillatore essa cresce evidentemente con l'ampiezza , e deve essere
fornita da una sorgente ausiliaria.
L'equazione non può' essere quindi applicata ad un sistema isolato.
Inoltre l'energia può' essere fornita in continuazione attraverso un solenoide, ciò' porta a considerare i
sistemi autoforzati, capaci di trasformare l'energia fornita in energia alternativa molto più maneggevole
come veri e propri motori. In pratica pero' esistono sempre delle resistenze positive; segue quindi che
l'ampiezza del moto dell'oscillatore non cresce indefinitamente, ma diventa stazionaria.
9
Dispositivi liberi di energia: principii ed esempi
(disponibile in parecchie lingue)
Che cosa è questa "energia libera":
"L'energia libera" noma (in inglese: "free energy") già si è stabilita sul nostro pianeta per un intero codice
categoria dei dispositivi funzionanti, il funzionamento di cui è basato sul fenomeno fisico che rappresenta
un'inversione di attrito . A volte questo nome inoltre è usato per la descrizione dei principii generali su cui
questi dispositivi generano l'energia (mezzi generano letteralmente l'energia "per libero"). dovuto l'occupazione
dell'inversione di attrito, dispositivi che generano la causa libera di energia realmente la conversione spontanea
di energia termica ha contenuto nell'ambiente in movimento degli oggetti selezionati (per esempio in
movimento degli elettroni in un legare). L'obiettivo principale adottato dagli sviluppatori di questi dispositivi, è
di risolvere un tal funzionamento dei generatori liberi di energia, che generano l'energia senza reale
consumando tutto il combustibile, o di qualunque altra forma di energia fornita loro dagli utenti. Così questi
dispositivi generano letteralmente l'energia a costo zero - mezzi per libero.
Il misunderstanding del funzionamento di questi dispositivi da scienza ortodossa corrente, indotto un genere
di atmosfera di condanna che prevale fra gli scienziati attuali. Questo atmosfera sostiene che i dispositivi liberi
di energia presunto non stanno andando funzionare e che il loro funzionamento presunto rompe il principio di
risparmio energetico più poche altre leggi della termodinamica. Tuttavia, mentre risulta, questi dispositivi già
stanno funzionando - un esempio di uno che funziona perfettamente è indicato sulla prima fotografia dalla
colonna seguente (cioè sulla figura K4 dalla monografia [1/4]). Inoltre, non infrangono alcuna legge della
termodinamica affatto, perché il loro funzionamento utilizza il fenomeno che rappresenta un'inversione di
attrito.
L'inversione di attrito:
In 1924 il fisico francese grande, Louis DeBroglie, ha pubblicato la sua scoperta importante, che a volte è
denominata "il principio della simmetria della natura". Secondo questo principio, in nostro universo tutto è in
maniera sconvolgente simmetrico in molti sensi. Il principio di simmetria del DeBroglie ha fornito i
fondamenti filosofici e scientifici, che permettono che noi capiamo un certo numero di fenomeni, così di
apertura naturali loro per le esplorazioni, le scoperte, la formulazione di nuove teorie, il completamento di
nuovi dispositivi, ecc. Per esempio: la Tabella periodica degli elementi (anche denominati la Tabella di
Mendeléev), dell'esistenza di un duplicato dello specchio per ogni particella elementare (per esempio elettroni
e positrons, protoni ed antiprotons) e delle somiglianze fra gli atomi ed i sistemi solari - tutti questi
documentano la simmetria che esiste nella struttura della materia. Le somiglianze fra le equazioni che
descrivono la simmetria espressa fisica differente di fenomeni (per esempio equazione delle Navier-Azione che
descrivono flusso dei liquidi ed equazione del Laplace che descrive scambio di calore) nelle leggi della natura.
A sua volta la corrispondenza tecnologica fra per esempio pompa e motori idraulici, o i generatori di elettricità
ed i motori elettrici, riflettono la simmetria nel funzionamento dei dispositivi tecnici.
Una delle implicazioni vitali della simmetria del DeBroglie, che ha un diretto riguardante la creazione dei
dispositivi liberi di energia, è il postulato che " ogni fenomeno deve avere un contatore-fenomeno
corrispondente ". Finora tantissimi fenomeni e contatore-fenomeni corrispondenti già è stato scoperto, che
confermano la precisione di questo postulato. Per esempio, l'esistenza di luminescenza elettrica utilizzata in
lampadine fluorescenti ed in vari diodi luminescenti per trasformare l'elettricità in luce, ha un contatorefenomeno sotto forma di l'effetto fotoelettrico che in fotocellule ed in pannelli solari trasforma la luce in
elettricità. La cosiddetta "regola a mano sinistra", anche denominata "l'effetto del motore", che descrive i
fenomeni ha usato per la trasformazione di elettricità in movimento, ha relativa contatore-regola sotto forma di
"la regola destra del Fleming", anche denominata "l'effetto del generatore", che funziona al contrario, cioè
trasforma il movimento in elettricità. L'effetto di Seebeck, che produce un flusso degli elettroni attraverso una
giunzione di due conduttori dissimili che sono riscaldati, ha relativo contatore-fenomeno sotto forma di l'effetto
del Peltier, che causa il heating ed il raffreddamento dei materiali in una giunzione simile quando una corrente
10
gli è attraversata. L'effetto piezoelettrico, che converte la deformazione di un cristallo in elettricità e che è
utilizzato per esempio in accenditori piezoelettrici per produrre una scintilla d'accensione, ha relativo
contatore-socio in un fenomeno che inoltre è chiamato "effetto piezoelettrico", anche se funziona in un modo
invertito - cioè esso converte l'impulso elettrico in deformazione di un cristallo (questo contatore-fenomeno è
utilizzato per esempio in generatori piezoelettrici di vibrazione).
Tuttavia, i fisici ortodossi contemporanei sostengono che ci fa un'eccezione a questo postulato. Indicano
l'attrito per fare questa eccezione. Secondo tutti i reclami della-data degli scienziati ortodossi, l'attrito è
considerato come il fenomeno irreversibile, che non ha contatore-fenomeno. Ma in 1985, dovuto la
formulazione di nuovo concetto di gravità dipolare, sono stato assegnato il privilegio di scoperta del fenomeno
che rappresenta un'inversione esatta di attrito. Poiché nella relativa forma naturale questo fenomeno è
manifestato durante il movimento telekinetic (o psychokinetic), lo ho chiamato "l'effetto di Telekinetic".
Come l'attrito converte spontaneamente il movimento in calore, l'effetto di Telekinetic converte
spontaneamente il calore in movimento. Non lungamente dopo che l'effetto di Telekinetic fosse scoperto,
inoltre ho controllato ai sensi tecnici trovati di liberarlo (con un'accelerazione o un rallentamento delle linee
della forza del campo magnetico).
La scoperta, quella l'effetto di Telekinetic rappresenta un'inversione di attrito e una scoperta successiva
dei sensi tecnologici di attivazione del questo effetto, fornisce il fondamento teorico per i vari dispositivi liberi
di energia della costruzione. Il motivo per questo è, quello secondo il meccanismo dell'effetto discusso qui,
tutto che cosa è richiesto per generare tale elettricità libera, deve sottopong una sezione di un legare elettrico
all'azione di un tal effetto. Nel risultato, tutti gli elettroni liberi che sono contenuti in un tal legare, stanno
andando essere messi nel movimento telekinetic da un'estremità del legare all'altra estremità. A sua volta così
rilocazione totale degli elettroni in un legare, è niente altrimenti ma un flusso della corrente elettrica. L'energia
termica che sostiene questo flusso proviene dall'ambiente, da cui è estratto spontaneamente dal meccanismo
dell'inversione di attrito. L'effetto di Telekinetic sta estraendo spontaneamente questa energia proveniente
dall'ambiente appena da sè. Così questa energia non deve essere assicurata al dispositivo che genera l'elettricità
libera (cioè quindi l'espressione "energia libera").
Prova per l'inversione di attrito:
Poiché i dispositivi liberi di energia utilizzano l'inversione di attrito che so-far rimasto sconosciuto agli
scienziati ortodossi, il lettore può domandarsi se abbiamo de prova che questo fenomeno esiste affatto. Mentre
risulta, abbiamo abbondanza di tale prova. La sottosezione realmente intera H1.2 da volume 4 della monografia
[1/4] (in inglese e polacco) è dedicata alla descrizione di questa prova. Il tipo il più ampiamente conosciuto di
esso è osservazioni di folclore che i fenomeni cinetici supernatural causano sempre i cali veloci di temperatura
nelle stanze in cui sono osservati. Queste gocce di temperatura sono in effetti risultati della conversione di
energia termica contenuta nell'aria da queste stanze in certa forma di movimento supernatural. (avviso che la
vecchia espressione "supernatural", nella terminologia moderna da questo Web site realmente significa
"l'utilizzazione dei principii del telekinesis".) L'altra prova proviene dall'osservazione dei dispositivi liberi
operativi di energia che già esistono e funzionano. Tutti questi dispositivi fanno diminuire sempre la
temperatura ambientale mentre generano l'energia libera. Ma la prova più obiettiva per l'esistenza
dell'inversione di attrito è la cosiddetta "incandescenza dell'estrazione" indicata sull'ultima fotografia da questo
Web page. Questa incandescenza realmente è emessa perché gli atomi slacciano velocemente la loro energia
termica - per la descrizione dettagliata di questa incandescenza dell'estrazione veda la sottosezione H6.1.2 da
volume 4 della monografia [1/4] (disponibile in inglese e polacco).
Mobile di Perpetuum = sightings storici dei
dispositivi liberi di energia:
Anche se la costruzione dei dispositivi liberi operativi di energia è soltanto possibile dopo che la gente
acquisti padronanza del rilascio tecnico dell'inversione di attrito, qualcuno ha continuato a mostrare tali
dispositivi alla gente selezionata dai periodi antichi. Questi testimoni storici di tali dispositivi hanno usato
denominare loro "mobile di perpetuum", o "le macchine di movimento perpetuo". Purtroppo, il funzionamento
11
di questi dispositivi non può essere basato sui fenomeni del nostro mondo fisico. (utilizzano i fenomeni del
contatore-mondo.) Così gli scienziati ortodossi hanno coniato un mito errato, dichiante che presunto è
impossible da costruirli affatto. Ma la vita (ed invenzioni descritte qui) si sono rivelate questo mito essere
errato.
La cellula telekinetic - il dispositivo di energia libero
più semplice:
In 1989 ho avuto il honour di inventare un dispositivo libero di energia, che ho denominato "la cellula
telekinetic" o "la batteria telekinetic". Questa mia invenzione ha provenuto dalla ricerca sull'effetto di
Telekinetic che ho completato più presto. Ho descritto abbastanza bene la mia invenzione in pubblicazioni
numerose, compreso le monografie [ 6/2 ] e [1/4] di diretto disponibile questo Web site. Così i lettori possono
ottenere una buona comprensione del funzionamento di questo dispositivo, semplicemente leggendo le mie
pubblicazioni. Più successivamente ho scoperto con una scossa enorme, appena tali batterie telekinetic che ho
inventato più presto e descritto in mie pubblicazioni, già sono incastonati come componenti principali in
praticamente tutti i dispositivi liberi operativi di energia in atto su terra. Potrei riconoscerlo facilmente, perché
realmente li ho inventati. Così posso identificare quali parti dispositivi liberi di dati di energia sono componenti
della cellula telekinetic che fornisce ad un dato dispositivo l'elettricità libera, nel dispetto che questi
componenti della cellula telekinetic sono inclusi nella progettazione di dato dispositivo e sono così
normalmente undistinguishable dal dispositivo in se.
Le batterie di Telekinetic della mia invenzione sono dispositivi molto semplici, che generano l'elettricità
libera senza contenere alcuni pezzi mobili. Possono funzionare entrambi, come generatori soli del basamento di
elettricità libera, o possono transformarsi in in componenti di altri dispositivi, fornenti loro l'energia elettrica
libera richiesta per il loro funzionamento. Per esempio, l'energia richiesta per il funzionamento "del ThestaDistatica" come appare la prima figura (veda K4 qui sopra) di questo Web page, realmente proviene da una
cellula telekinetic. Inoltre la piramide telepathic indicata sulla figura N1 (alla destra) è fornita in elettricità
appena da così cellula telekinetic. Di conseguenza, per capire il funzionamento di tutti i dispositivi liberi di
energia, dobbiamo cominciare dall'imparare il funzionamento delle cellule telekinetic della mia invenzione.
Componenti di una cellula telekinetic:
Una cellula telekinetic semplice è indicata sulla parte superiore della figura N1 dalla monografia [1/4] - la
vede alla destra di qui. L'interiore ed i componenti di questa cellula telekinetic sono illustrati sulla parte più
inferiore di quella figura N1. A loro volta i loro collegamenti elettrici sono illustrati sullo schema elettrico dalla
figura N3. Qui è la lista dei componenti principali di questa cellula:
1. Induttori . Il componente più importante di ogni cellula telekinetic è due I1 ed I2 contrassegnati
induttori su tutti gli schemi da questo Web page. Questi induttori sono componenti in cui la generazione
telekinetic di elettricità libera è effettuata. Entrambi questi induttori si compongono di magneti permanente, su
cui le bobine dei conduttori sono ferite in su. Per fornire alla generazione di elettricità libera a metà entrambi i
dei cicli sinusoidali, due tali induttori sono necessari, su cui le bobine sono ferite in due sensi opposti una volta
relative alla polarità magnetica dei loro magneti permanente.
Il principio della produzione di elettricità in questi induttori è abbastanza semplice. Vale a dire il campo
magnetico dei magneti permanente su cui questi induttori sono feriti, cambiamenti la figura (normalmente)
delle curve sinusoidali degli impulsi elettrici che attraversano questi induttori. Il risultato è, quello anziché
figura normalmente sinusoidale dell'onda, inizio di questa elettricità per seguire una figura che accelera e
rallenta gli elettroni. A loro volta questi accelerazioni e decelerations degli elettroni causano al rilascio
dell'effetto di Telekinetic (mezzi "l'inversione di attrito") quel gli atti su questi elettroni. L'effetto di Telekinetic
converte spontaneamente il calore contenuto nell'ambiente in movimento più potente degli elettroni in legare.
Come il risultato, tali induttori aggiungono le piccole parti di energia ad ogni impulso elettrico che le
attraversa. Assorbono simultaneamente il calore dal loro ambiente. (mezzi, mentre aggiungono l'energia agli
12
impulsi che li attraversano, raffreddano simultaneamente il loro ambiente.) Così il principio di risparmio
energetico è compiuto, mentre l'energia elettrica libera è generata.
2. Pulser. Gli induttori descritti precedentemente non generano la loro propria elettricità. Telekinetically
aggiungono soltanto l'alimentazione richiesta agli impulsi elettrici deboli che già li attraversa, ma che provenga
da altre fonti. Di conseguenza, nell'ordine questi induttori hanno potuto funzionare, devono essere forniti con
un flusso costante degli impulsi elettrici. Per questo motivo, un secondo componente vitale di ogni cellula
telekinetic, è il cosiddetto pulser "Q". Un tal pulser è semplicemente tutto il dispositivo che fornisce agli
induttori I1 ed I2 un flusso uniforme degli impulsi elettrici. Nei inflenzmaschines telekinetic come appare la
figura K4 (sopra) e descritto in ulteriore parte di questo Web page, un pulser è semplicemente "un ho"
contrassegnato elettrodo speciale, che appende appena sopra un disc di filatura e davanti un magnete
permanente e così quale raccoglie gli impulsi elettrici uniformi da questo disc di filatura. A sua volta nella
cellula telekinetic come appare la figura N1 (alla destra), questo pulser è semplicemente un cristallo "Q" del
quarzo che è fatto per vibrare uniformemente dalle onde telepathic concentrate su esso dalla cavità di risonanza
di una piramide.
3. Risonatore . Gli induttori di una cellula telekinetic funzionano aumentando un po'la quantità di energia
elettrica che è contenuta in ogni singolo impulso di elettricità che li attraversa. Ma questi piccoli importi di
alimentazione devono più successivamente essere aggiunti insieme per sviluppare l'energia prodotta da una tal
cellula. Questo dinamico aggiungendo insieme i piccoli aumenti di alimentazione è effettuato dal componente
denominato "il risonatore" e "R" contrassegnata sulla figura N3. Il risonatore è semplicemente un circuito
oscillatorio. Funziona similmente in una cellula come un'oscillazione con un bambino, che all'energia già ha
fissato al corpo di questo bambino aggiunge ogni singola parte di energia che un genitore contribuisce con
ripetuto spingendo questo bambino nel corso dell'oscillazione.
4. Reciprocator . Un componente importante seguente di ogni cellula telekinetic, è "un reciprocator" o "un
tubo" ("T "contrassegnata su tutti gli schemi da questo Web page). Un tal tubo "T" contiene una miscela del
sale ordinario della cucina con mercurio, mantenuta sotto vuoto. La funzione di questo "reciprocator" è
abbastanza complessa e la descrizione dettagliata di esso è fornita nella sottosezione K2.3 e N2.3.3 della
monografia [1/4]. Ma se volessimo ricapitolarli brevemente qui, è un po'simile alla funzione di di sfasamento
nella posizione di entrambi i pistoni dalle vecchie locomotive del vapore, o di sfasamento in pistoni dei motori
moderni dell'automobile. (purtroppo, nessuna molta gente non sa che le locomotive del vapore, per potere
avviarsi muoversi insieme ai vagoni pesanti fissati a loro, devono avere almeno due pistoni, che funzionano con
di sfasamento reciproci adatti di 90 gradi nei loro cicli dei colpi.) Vale a dire, questo reciprocator impedisce i
punti morti elettrici l'avvenimento fra le oscillazioni dei componenti successivi di data cellula telekinetic.
(come il lettore probabilmente sa, ogni sistema oscillatorio ha due punti nel relativo movimento, che sono
denominati i punti "di punto morto". Per esempio, in motori questi due punti sono quando i pistoni arrestano il
movimento in un senso e cominciano il movimento in un senso opposto. Quando abbiamo una situazione, come
dentro una cellula telekinetic, che parecchi sistemi oscillatori separati devono cooperare con a vicenda, questi
punti di punto morto ostacolano la cooperazione - se non sono stati allineati rispetto a di sfasamento adatto. In
cellule telekinetic questo di sfasamento è prodotto "dal reciprocator".) Realmente, senza un tal reciprocator, la
cellula telekinetic non potrebbe cominciare correttamente né funzionare. Poiché il funzionamento dei
reciprocators "T" è abbastanza complesso, consiglio leggerei su loro dalle sottosezioni N2.3.3 e K2.3 della
monografia [1/4], dove sono descritti abbastanza completamente e con tutti i particolari richiesti. Quando uno
vede già questo reciprocator "T" nell'azione su tutta la configurazione libera del dispositivo di energia su terra,
può essere riconosciuto facilmente perché emette luce fortemente. Vale a dire l'energia libera che lo attraversa
causa che emette una luce potente. La prima foto su questo Web page (si veda la figura K4) realmente la
mostra che emette luce. A sua volta la batteria telekinetic dalla figura N1 (basso) la mostra in una condizione
non-emettente luce (veda il tubo blu "T" visibile dalla base della piramide telepathic).
Storia dei influenzmaschines telekinetic:
I influenzmaschines di Telekinetic sono in primo luogo "configurazione riuscita dei dispositivi di energia
libera" sul nostro pianeta, che realmente funzionano e producono l'abbondanza di elettricità libera. Attualmente
13
sono posseduti dalla Comunità religiosa svizzera che si denomina "il Methernitha". Purtroppo, per i motivi che
sto provando a spiegare in mia monografia [1/4], Methernitha è determinato per mantenere il segreto i
particolari tecnici, così come la storia di questi dispositivi straordinarii. In 1991 ho volato particolarmente dalla
nuova Zelanda a Methernitha per vedere questo dispositivo straordinario. Purtroppo, a quel tempo Methernitha
già ha effettuato la regola del ferro per non mostrare questa macchina a chiunque (stava indicando ad ogni
persona interessata appena alcuni anni più in anticipo). Così il mio soltanto beneficio da quella chiamata
doveva venire a contatto di in persona Paul Baumann - il genius tecnico che realmente ha costruito il Thesta
Distatica. Così la storia (ed anche il funzionamento) dei influenzmaschines telekinetic che sto descrivendo su
questo Web page ed in mie pubblicazioni, provengono dai miei risultati di probabilità ed anche dalla mia
ricerca personale sull'effetto tecnicamente indotto di Telekinetic, non dal Methernitha in se. Ciò significa che
credo che le informazioni che sto fornendo qui siano probabilmente corrette, anche se non ho mezzi per
verificarle la precisione. Così suggerirei per trattarlo soltanto come "pettegolezzo", che dà un certo gusto del
destino sconosciuto dello sviluppo tecnico più vitale della nostra civilizzazione.
Da un coincidente sconosciuto ho imparato che il primo sviluppatore dei influenzmaschines telekinetic era
un cittadino austriaco chiamato Bela Brosan. Ha costruito primi due tali dispositivi, che realmente hanno
funzionato con successo. I suoi dispositivi di innovazione hanno avuti un singolo disc di filatura e sono stati
basati per principii della macchina elettrostatica di Töpler. Inoltre ha pubblicato un piccolo libretto (particolari
editoriali fatti riferimento in mia monografia [1/4]), in cui ha descritto questi dispositivi. Purtroppo, presto
dopo la costruzione dei suoi due dispositivi piccoli, Bela Brosan è morto (presunto nelle circostanze abbastanza
sospettose - assassinate probabilmente segretamente da questa "forza scura" che è interessata nella
soppressione della padronanza di energia libera su terra). A loro volta i suoi due dispositivi liberi funzionanti di
energia sono stati spediti in Svizzera dal suo assistente chiamato "Nitschel", che è stato conosciuto intorno
dalle sue "abilità delle mani dorate", così come dai suoi punti di vista religiosi radicali per cui persino funziona
nei problemi con le autorità locali. Proveniva presunto da questo Nitschel, quello la Comunità religiosa
Methernitha ottenuto a stretta dei primi due questi dispositivi. Methernitha li mantiene nello stato di
funzionamento fino all'oggi, a volte mostrante li alla gente con attenzione selezionata. È chiamata "Testatica".
Più successivamente, usando il modello di funzionamento del Brosan, configurazione un altro, il terzo di
Methernitha tale dispositivo con due disc di rotazione. È stato denominato "il Thesta-Distatica". Ha funzionato
perfettamente e si è dimostrato in funzione così riuscito, quel Methernitha inizia il progetto di sviluppo della
versione enorme di esso con due disc oltre 2 tester di diametro. Per la mia conoscenza migliore questo grande
progetto libero di energia ancora sta essendo oggi uniforme continuato. Più particolari per quanto riguarda la
storia straordinaria dei influenzmaschines telekinetic è fornito nella sottosezione K2.3.1 da volume 10 della
mia monografia [1/4], downloadable gratis da questo Web site.
Ci è un fatto, che ha colpito i miei occhi quando ho visitato Methernitha in 1991 e che sta rilevando
conclusivamente chi è questa "forza scura" quella marche impossibli affinchè la nostra civilizzazione acquisti
padronanza dei dispositivi liberi di energia. Vale a dire quando ho comunicato con Paul Baumann (il
costruttore "di Thesta-Distatica") vicino al cancello con costruzione di Methernitha in cui la ricerca sui
influenzmaschines telekinetic è effettuata, sono stato scosso dai dieci degli anelli magneticamente bruciacchiati
di erba che erano presenti ad un su un recinto chiuso vicino. In effetti questo recinto chiuso era in modo da
coperto di anelli bruciacchiati di erba, come che una come appare figura O1(c) in monografia [1/4]. A sua volta
da ricerca sugli anelli identici di vegetazione bruciacchiata che esistono nella nuova Zelanda, è conosciuto che
sono formati durante gli atterraggi del UFO. Questo i mezzi, quel UFOnauts sono estremamente interessati nel
destino dei influenzmaschines telekinetic. Così spiano continuamente sulla gente di Methernitha e hypnotically
programmano questa gente non liberare mai la tecnologia delle macchine libere di energia fuori di
Methernitha. Significa che UFOnauts è questa "forza scura", che rende impossible affinchè l'umanità acquisti
padronanza della produzione dei dispositivi liberi di energia. (per le più informazioni su UFOnauts che spinge
continuamente la nostra civilizzazione, veda il Web page ufonauts.20m.com, o veda la sottosezione A3 da
volume 1 della monografia [1/4].)
Componenti dei influenzmaschines telekinetic:
La parte di base di ogni influenzmaschine telekinetic è un disc di filatura con intorno 50 elettrodi (per gli
S.u.a. deve avere intorno 60 elettrodi, poichè l'America del Nord usa l'elettricità di CA a 60 hertz). Questo disc
14
è visibile su tutte le illustrazioni di questi dispositivi. Per rendergli la rotazione a velocità costante di intorno 60
giri/min., il disc è una parte di un motore elettrico che lavora ai principii che sono l'inversione dei principii
dalla macchina di Töpler, o dalla macchina elettrostatica di Wimshurst. Un altro componente vitale di ogni
influenzmaschine telekinetic è una cellula telekinetic descritta più presto. Questa cellula è alimentata con gli
impulsi elettrici generati dal disc di filatura.
Funzionamento dei influenzmaschines telekinetic:
Nel senso dei principii addetti al loro funzionamento, i influenzmaschines telekinetic sono realmente
dispositivi duplex composti di due componenti reciprocamente di cooperazione. Il primo del questo
componenti è un motore elettrico, che lavora ai principii di influenza elettrostatica. Significa i principi di
funzionamento di usi di questo motore che sono inversioni esatte dei principii utilizzati nella macchina di
Töpler, o nella macchina elettrostatica di Wimshurst. (come probabilmente sapete, nei principii di elettricità
dei motori e dei generatori sia reciprocamente rovesciabile. Ciò significa che i principii applicati in ogni
motore elettrico possono essere invertiti in modo che producano un generatore di elettricità. Inoltre i principii
di ogni generatore di elettricità possono essere in modo da hanno invertito che producono un motore elettrico.
Questa reversibilità si applica ai principii utilizzati nel Töpler e nelle macchine di Wimshurst.) Il secondo
componente dei influenzmaschines telekinetic è una cellula telekinetic descritta prima. Questa cellula genera
l'elettricità libera che è usata per il sostenimento del movimento del motore. Entrambi insieme, i mezzi il
motore e la cellula telekinetic, formano un influenzmaschine telekinetic che produce non soltanto un
movimento meccanico visibile senza l'esigenza di tutta la disponibilità di energia, ma inoltre producono
un'eccedenza di elettricità libera che più successivamente può essere assicurata ad altri apparecchi elettrici per
alimentarli.
EPiù presto a questa pagina, mentre descrivevo le cellule telekinetic inoltre ho accennato, che per fare
funzionare queste cellule, una serie di impulsi elettrici deve essere fornita alla loro entrata. Questi impulsi più
successivamente sono rinforzati dall'effetto di Telekinetic liberato in induttori I1 ed I2. In influenzmaschines
telekinetic questi impulsi sono generati dal motore descritto prima. Per generarli, il motore utilizzato in Europa
deve avere un disc con intorno 50 elettrodi (uno usato negli S.u.a. deve avere intorno 60 elettrodi). Questo disc
deve ruotare con la velocità di rotazione costante di 60 rotazioni al minuto (RPM), mezzi 1 giro al secondo. Il
risultato è, quello se davanti questo disc disponiamo il ho "contrassegnato della testa di raccolta" "degli
impulsi" sulle figure K5 e K6, una serie di impulsi di CA di frequenza che 50 hertz in Europa (o 60 hertz negli
S.u.a.) sono indotti in questa testa. Se ora questi 50 (o 60) impulsi di hertz noi alimentano da questa testa di
raccolta la batteria telekinetic, la batteria sta andando telekinetically generare 50 hertz di elettricità di CA per
Europa, o 60 hertz per gli S.u.a.. Una parte di questa elettricità di CA deve essere riorientata di nuovo al motore
per fornirlo in energia. Il resto può essere assicurato fuori del dispositivo e direttamente essere utilizzato in
nostri elettrodomestici. E questo è come i influenzmaschines telekinetic funzionano. Naturalmente per
costruirli, dobbiamo risolvere parecchi problemi tecnici. Uno di questi è il mantenimento della velocità
costante di 60 giri/min. al disc di rotazione. Dall'esattezza di questo costante velocità dipende la frequenza di
elettricità libera che è generata. Per risolvere questo problema, è necessario da aggiungere "il regolatore di
velocità" speciale alla progettazione del motore. Questo regolatore è formato through collegando
meccanicamente il motore elettrico utilizzato come la parte principale dei influenzmaschines telekinetic, con
un piccolo alberino di filatura supplementare che tiene un piccolo dinamo-motore di controllo. Questo dinamomotore ha il collegamento elettrico "avversario" con il motore principale del influenzmaschine telekinetic.
(nella la figura K6 questo dinamo-motore di controllo è contrassegnato come "st".) Cause di questo dinamomotore, quella quando il motore principale fa funzionare troppo veloce, "gli st" comincia a funzionare come
dinamo, mezzi comincia generare l'elettricità che neutralizza l'elettricità che aziona il motore principale, così
ritardante questo motore principale giù. A sua volta quando il motore principale fa funzionare troppo lento,
questo dinamo-motore "degli st" si commuta sul funzionamento come piccolo motore elettrico supplementare,
che aggiunge l'alimentazione di rotazione al influenzmaschine, così inducente il disc a ruotare molto più
velocemente.
Si noti che l'inventore originale e lo sviluppatore dei influenzmaschines telekinetic (cioè Bela Brosan)
doveva produrre con loro il movimento meccanico libero, non l'energia elettrica libera. Tuttavia, gli utenti
successivi di questi dispositivi non hanno avuti indizio circa i principii ed i fenomeni coinvolgere nel loro
15
funzionamento. Così non potevano estrarre la cellula telekinetic dall'intero influenzmaschine telekinetic, per
generare l'elettricità molto più semplice con questa cellula sola.
Se siete uno degli sviluppatori:
La gente numerosa ha tentato di ripiegare il influenzmaschine telekinetic chiamato "Thesta Distatica"
(questo come appare la figura K4 qui sopra). Purtroppo, so-far tutta questa gente è venuto a mancare. Infatti,
livelli il Methernitha - che realmente hanno già tre modelli di funzionamento dei influenzmaschines telekinetic,
difficoltà grandi di esperienze nella replica loro ad un su grande scala. Il motivo è, quella tutta questa gente
prova ad imitare i componenti e la struttura fisica dei dispositivi originali di Thesta-Distatica "o" "" di
Testatica, senza realmente capire come questi dispositivi funzionano e che principii impiegano. Così se siete
uno di questa gente che sperimenta con l'energia libera, non ripeti prego lo stesso errore. Inizi i vostri sviluppi
dall'imparare reale e dal capire come i dispositivi liberi di energia in generale, mentre influenzmaschines
telekinetic in particolare, funzionano. Allora ripieghi soltanto in vostro proprio dispositivo i loro principi di
funzionamento, anziché thoughtless imitando la loro struttura e componenti fisici. Soltanto in tal caso potete
riuscire. E tutti aspettiamo il vostro successo, perché tutti abbiamo bisogno disperatamente dell'energia libera.
Il riscaldatore telekinetic:
L'effetto di Telekinetic può anche essere utilizzato per generare le varie forme "di energia libera" che
appena l'elettricità. Ci è già configurazione dei dispositivi ed esaminato nell'azione, che utilizzano l'inversione
delle possibilità di attrito di questo effetto per convertire l'energia termica ambientale in energie tranne
elettricità. Per esempio, producono l'energia chimica convertendo il calore ambientale in prodotti di
dissociazione di acqua in idrogeno ed in ossigeno. Inoltre producono l'energia biologica dal healing tecnico di
avanzamento. Infine ci sono inoltre dispositivi liberi di energia che producono il calore. Questa ultima
applicazione dell'effetto di Telekinetic concede costruire i riscaldatori telekinetic, che hanno l'efficienza
eccedere significativamente 100%. Su questo Web page sto andando descrivere un così riscaldatore telekinetic,
che già è stato costruito e dimostrato stato nell'azione e quale si crede per avere il rendimento energetico
2000% raggiungente. Ciò significa che se costruito correttamente e sintonizzato, consuma la quantità di energia
elettrica che rappresenta soltanto intorno 5% dell'energia totale che produce sotto forma di calore. L'inventore
di questo dispositivo libero rivoluzionario di energia è Peter Daysh DAVEY di Christchurch, la nuova Zelanda.
La progettazione del riscaldatore telekinetic del Davey è estremamente semplice. Realmente si compone di
due parti importanti soltanto? si veda la figura K8 dalla monografia [1/4]. L'più importante da queste due parti
è una ciotola emisferica di risonanza (1) ha fatto di una piastra d'induzione sana del metallo. La seconda parte è
una ciotola emisferica di buffering (2) quasi identica nella figura alla ciotola (1). Questo secondo bawl ha il
raggio più grande intorno 4 millimetri della ciotola emisferica di risonanza (1). Entrambe le ciotole sono
montate simmetricamente una intorno all'altra, mezzi che la ciotola emisferica (1) è disposta all'interno della
ciotola emisferica (2). Naturalmente, oltre a queste due ciotole, il riscaldatore inoltre include un asta lungo, i
dadi, lle rondelle ed i legare elettrici. Questi devono tenerli insieme, assicurare l'elettricità ad entrambe le
ciotole e permettere che il riscaldatore sia sommerso in acqua che riscalda. Ma queste altre parti sono aggiunte
marginali soltanto. Le parti principali sono le ciotole. Durante la produzione sperimentale di questo
riscaldatore, la ciotola emisferica di risonanza (1) è fatta solitamente da una vecchia copertura per una flangia
della bicicletta. Le dimensioni di questa ciotola emisferica non sono importanti. È soltanto vitale che cade in
una risonanza sonica alla frequenza di 50 Hertz e che ha la superficie esterna che è parallela ed equidistanta
dalla ciotola emisferica di buffering esterno (2). Ad entrambo bowls un legare differente della famiglia il
rifornimento di elettricità che (cioè 220 V, 50 hertz) è collegato. Il riscaldatore deve essere sommerso in acqua
che esso calore. Porta l'acqua al punto di ebollizione estremamente veloce. Più particolari circa la progettazione
ed il funzionamento di questo riscaldatore telekinetic è fornito nella sottosezione K3.3 da volume 10 della
monografia [1/4].
16
Componenti del riscaldatore telekinetic del sig. DaveyFigure K8 (3) dalla monografia [1/4]
("szod "courtezy). Esso illustates la progettazione generale ed i componenti principali del
riscaldatore telekinetic del sig. Davey. Le descrizioni dei componenti successivi di questo
riscaldatore sono fornite nella sottosezione K3.3 da volume 10 della monografia [1/4].
Dopo la costruzione, il riscaldatore telekinetic del Davey deve "essere sintonizzato" in due modi differenti.
La prima sintonizzazione dipende dal fornire alla ciotola emisferica (1) tale frequenza del per possedere le
oscillazioni, quella marche questa ciotola per risuonare acustico quando un suono della frequenza 50 Hertz è
emesso qui vicino. La seconda sintonizzazione del riscaldatore dipende da adatto selezionando la distanza "L"
fra entrambe le ciotole (1) e (2). Da questa distanza dipende la formazione dell'onda diritta fra entrambe le
ciotole. Così decide circa il rendimento energetico di intero riscaldatore.
Il principio di funzionamento di questo riscaldatore telekinetic è abbastanza simile al principio di
funzionamento della batteria telekinetic spiegata prima. Vale a dire l'effetto di Telekinetic è liberato in esso
dovuto l'accelerazione ed il rallentamento del campo magnetico. Il campo magnetico che è accelerato, è quello
che è generato dalla corrente elettrica che attraversa l'acqua fra entrambe le ciotole. A sua volta l'accelerazione
di questo campo è compie con le vibrazioni soniche della ciotola interna. L'asimmetria richiesta delle
vibrazioni del campo, che è richiesto per generare l'effetto di Telekinetic e che nella batteria telekinetic è
causato dai magneti permanente all'interno delle bobine, in questo riscaldatore è fornita dalla curvatura delle
ciotole. Così la ciotola emisferica interna in questo riscaldatore sta facendo lo stesso lavoro come l'induttore
(I1) sta facendo nella cellula telekinetic.
Il rendimento energetico di questo riscaldatore:
L'attributo insolito del riscaldatore telekinetic del Davey è che è stato dimostrato sperimentalmente
telekinetically allo spostamento all'acqua riscaldata energia molte volte più termica che la quantità di energia
che elettrica consuma. I io stesso non ha ricercato il rendimento energetico di questo riscaldatore. Tuttavia,
dalle informazioni che l'inventore ha ripetuto a me, raccolgo che le misure effettuate dagli scienziati della
nuova Zelanda hanno suggerito che questo riscaldatore può consumare persino di meno che l'equivalente per
intorno 5% dell'energia che genera nella forma di calore. Ciò indicherebbe, quello che l'efficienza elettrica di
questo riscaldatore è intorno 2000%. (mezzo, quello il riscaldatore produce oltre 20 volte più calore che
consuma l'energia elettrica.) A sua volta l'efficienza così enorme di questo riscaldatore permette che sia usato
per la costruzione "del mobile di perpetuum" cosiddetto (mezzi per esempio. evapori l'acqua con questo
riscaldatore, usi il vapore che produce per fare funzionare un motore a vapore, mentre il movimento dall'uso
del motore a vapore generare elettricità che sta andando fornire al riscaldatore l'energia richiesta per
volatilizzare l'acqua, ecc., ecc.) Parecchie istituzioni scientifiche ortodosse nella nuova Zelanda si sono
divertite spiegare in base alla fisica di oggi che cosa è il motivo per questo oltre efficienza 100% di questo
dispositivo. Dopo tutto, contraddice tutte le leggi conosciute della termodinamica. Infine uno di queste
istituzioni (cioè la nuova Zelanda DSIR) ha ottenuto un'idea, o piuttosto un accusation, che questo riscaldatore
anziché la corrente elettrica può consumare il cosiddetto "coseno fi" - cioè la quantità astratta che rappresenta
di sfasamento fra le pulsazioni della tensione e le pulsazioni dell'amperaggio nella corrente alternata. Questo
parametro particolare è illimitato con gli strumenti elettrici standard. Ma neppure le misure e la ricerca
specializzate effettuata da questi scienziati non hanno confermato questo reclamo (accusation). Eppure, nel
dispetto che non è stato confermato mai sperimentalmente che questo riscaldatore realmente consuma "il
coseno fi", dovuto l'insistenza su questa spiegazione deceitful, l'autorità della scienza ortodossa è stata
conservata.
17
Potenziali per causare un giro scientifico:
Il riscaldatore telekinetic del Davey nasconde i potenziali per causare un giro reale nelle scienze della terra
e nella tecnologia. Il motivo è che lavora ai principii del telekinesis tecnicamente indotto, quello che
l'efficienza di esso non può essere spiegata entro la-data ortodossa di scienza ed anche che concede compire le
cose che so-far sono stati considerati come "impossibili" - per esempio concede costruire "il mobile di
perpetuum". Ciò significa che un uso popolare di questo riscaldatore ispirerebbe i nuovi campi di ricerca e la
nuova ricerca per le risposte. Di conseguenza, questo riscaldatore straordinario è messo in fabbricazione in
serie nel momento in cui l'inventore la ha intesa, mezzi in 1945, ormai completamente girerebbe inverso la
scienza e la tecnologia umane. Così il telekinesis tecnicamente indotto, invece di spiegazione da me soltanto in
1989, realmente sarebbe spiegato da un certo altro scienziato almeno 40 anni più in anticipo. A sua volta la
spiegazione dei principii del telekinesis tecnico, condurrebbe allo sviluppo dei sistemi telekinetic di
propulsione, del tipo usato nel Magnocraft descritto sul mio fotoricettore pagina telekinesis.50megs.com e
propulsion.20m.com. Inoltre ispirerebbe la nostra comprensione del telekinesis umano (psico-kinesis) e degli
attributi della mente umana che inducono la versione umana di movimento telekinetic.
Da dove questo persecution immorale viene:
Non è difficile da notare, quello ogni volta che un nuovo dispositivo libero di energia è inventato e
configurazione su terra, immediatamente una certa specie di una forza scura è liberato, che schiaccia questo
dispositivo o l'inventore. Soltanto sulle invenzioni immenso importanti di questo Web page tre soppresse da
questa forza scura diabolica sono descritti. Ulteriori casi simili sono descritti sul Web page
a.1asphost.com/Tapanui, ed anche nella sottosezione A4 da volume 1 della monografia [1/4]. L'azione di
questa forza di schiacciamento è una regola - nessuna materia in quale paese una data invenzione è compiuta.
Qualcuno respinge con insistenza la nostra civilizzazione per trarre beneficio da energia libera. Ci sono troppi
casi come questo, avvenendo in troppi paesi, per essere giusti un coincidente. Personalmente sto spiegando
questo oppression delle invenzioni libere di energia dalla teoria di un'occupazione invisibile di terra dalle
creature parassita diaboliche, che estremamente sono avanzate tecnicamente al punto che si rendono
completamente invisibili agli occhi umani. Ma sono simultaneamente alla parte inferiore stessa del decadency
morale, così vivono dal robbery di altre civilizzazioni. Queste creature parassita impiegano un controllo
invisibile sopra tutto che accada su terra. Le loro attività diaboliche includono, fra altre, la soppressione di tutte
le invenzioni su energia libera, i sistemi di propulsione, le macchine volanti, ecc. e persecuting gli inventori che
hanno compiuto queste invenzioni. Il motivo è che questi invenzioni ed inventori contribuiscono ad alzare la
tecnologia della terra al livello che possiamo potere vedere queste creature diaboliche normalmente invisibili.
Sto descrivendo più dettagliatamente queste creature parassita alle pagine UFOnauci.w.interia.pl o
UFOnauts.20m.com. di fotoricettore. Ma anche se uno non ripartisce i miei punti di vista, ancora appena
guardando il volume puro delle invenzioni libere di energia che stanno essendo sconosciuto stretta indietro,
soppresso, o distrusso, una deve ammettere che qualcosa realmente bizzarra sta accendendo e che qualcosa o
qualcuno sta sopprimendo intenzionalmente lo sviluppo dei dispositivi liberi di energia su terra.
Il nostro destino segue il senso che curiamo gli
inventori:
Qualunque abbiamo e compiuto come una civilizzazione e paese, realmente possediamo questo ai nostri
inventori. Inoltre qualunque abbiamo nelle nostre sedi e sul lavoro, quel marche le nostre vite comode, facili e
civilizzato, inoltre possediamo questo a loro. Ancora, ci sembra essere una legge morale unica che funziona
nell'universo con la mano del ferro, che promuove le invenzioni ricompensando i paesi che facilitano il loro
sviluppo tecnico e punente simultaneamente i paesi che oppress i loro inventori. Le cause morali di questa
legge, quella il destino di tutti i cittadini di data nazione segue sempre il senso questi cittadini ossequio i
loro inventori. Per questo motivo, ogni invenzione che è schiacciata o stretta indietro, realmente sta
18
danneggiando ogni singolo di noi, così come i nostri bambini, grandchildren, ecc.
Gli inventori creativi possono essere confrontati alle oche che si trovano uova dorate. La logica ci dice,
quello se qualcuno ha un'oca che si trova uova dorate, tale che qualcuno dovrebbe lo nutra, prendergli una
buona cura, consigliarle trovarsi più uova ed aiutarla nella difficoltà difficile di reale facendo queste uova.
Tuttavia, la realtà sembra essere, che tale qualcuno insegue solitamente questa oca con un bastone grande.
Quando, nonostante costantemente l'inseguimento, l'oca ancora riesce a trovarsi un uovo dorato, sta cucinando
frequentemente per la punizione.
Per capire energia che libera dobbiamo imparare
circa il fenomeno del telekinesis:
Per riuscire in la costruzione dei dispositivi liberi di energia, in primo luogo dobbiamo imparare come
funzionano e che principii coinvolgono. Poiché tutti i dispositivi liberi di energia lavorano ai principii di
movimento telekinetic, così nell'ordine affinchè noi capiamo come questi dispositivi funzionano, in primo
luogo dobbiamo imparare più circa il telekinesis.
I principii di movimento telekinetic sono descritti completamente nel capitolo H da volume 4 della
monografia [1/4]. Inoltre sono ricapitolati a parecchie pagine di fotoricettore, per esempio su
telekinesis.50megs.com. Ma nel caso queste risorse sono non disponibili a questo momento, sto andando
ripetere qui i particolari più vitali sul movimento telekinetic.
Come lavoro di Telekinesis:
Immagini che potete spostare una riflessione di tutto l'oggetto in uno specchio, senza spostare lo specchio e
senza spostare questo oggetto. Allora, il più probabilmente, il movimento di questa riflessione causerebbe che
l'oggetto originale inoltre sarebbe costretto per muoversi. Particolarmente se la luce si comportasse come le
forze di gravità. La nuova teoria scientifica ha denominato il concetto delle condizioni dipolari di
gravitàConcept of Dipolar Gravity), quel nostro mondo fisico è soltanto la prima di due mondi fisici paralleli
che esistono in nostro universo. Ciò è perché sull'altra estremità del dipolo di gravità, ci è inoltre un altro
mondo fisico denominato il contatore-mondo . Entrambi questi mondi, mezzi "il nostro mondo" e "il
contatore-mondo", collega l'un l'altro giusto come gli oggetti e le loro riflessioni dello specchio. Ciò inoltre
significa che ogni oggetto conosciuto esiste in due copie fisiche, ogni di cui rimane in un mondo separato.
(religioni denominano queste due copie con i nomi "corpo" e "fantasma" o "anima".) Entrambe le copie dello
stesso oggetto sono collegate strettamente insieme alle forze di gravità. Di conseguenza, se una copia è
spostata, un'altra copia deve seguire. Se possiamo spostare la copia (fantasma) che risiede in questo altro
mondo, allora il movimento di questa copia sta andando forzare l'oggetto fisico anche per muoversi. Tale
movimento che è iniziato in questo altro mondo è chiamato "telekinesis".
Ci è una ricchezza di prova empirica che conferma che il contatore-mondo definitivamente esiste. Per
esempio, l'esistenza di esso può essere dimostrata facilmente con il comportamento delle linee della forza di
gravità. Vale a dire, il campo di gravità visualizza un carattere dipolare dinamico, simile a quello del campo
magnetico, cioè ha due pali (ingresso "I" e presa "O"). Ma nonostante questo carattere dipolare, vediamo in
nostro mondo soltanto il primo (ingresso "I") palo del campo di gravità. Ciò praticamente mezzi, quello il
secondo palo del campo dipolare dinamico di gravità deve sparire dal nostro mondo ed emergere in questo un
altro, mondo parallelo. Purtroppo, perché nella condizione normale tutti i nostri sensi rimangono nel mondo
fisico, non vediamo che cosa accade in questo altro contatore-mondo parallelo. (i nostri sensi visitano il
contatore-mondo soltanto durante l'ipnosi e durante il sogno.) È una punta come con swimming della gente in
un mare - perché i loro occhi rimangono sopra il livello d'acqua, non vedono che sotto la superficie ci è un
intero underworld. Ma il contatore-mondo è descritto da quasi tutte le religioni - è quell'in cui il nostri fantasma
ed anima risiede. Ancora, la cosiddetta fotographia di Kirlian concede vedere gli oggetti che esistono nel
contatore-mondo, ma non esiste in nostro mondo. La maggior parte delle immagini libere hanno fornito da
questo contatore-mondo sono rivelate durante il cosiddetto "esperimento del fantasma-foglio" con una
19
macchina fotografica di Kirlian. In questo esperimento un la parte del foglio è rimosso, mentre il foglio
incompleto è disposto sulla macchina fotografica. Ma la macchina fotografica mostra un foglio completo. In un
senso simile una macchina fotografica di Kirlian mostra le immagini delle barrette amputated - copie di cui sia
ancora presente nel contatore-mondo. (più "sull'effetto del fantasma-foglio" è spiegato in trattato [ 7/2 ].)
L'esistenza di questo contatore-mondo inoltre è stata dimostrata formalmente dal concetto di gravità
dipolare con l'indagine su comportamento del campo di gravità. (questo concetto ha determinato che la gravità
sia un campo dipolare, come magnetico. Così il secondo palo di gravità deve andare in qualche luogo, poiché
non sembra in nostro mondo - mezzi che entri in questo altro mondo.) Per più particolari su questa prova
convenzionale veda che i volumi 4 e 5 della monografia [1/4] "Advanced Magnetic Devices" ("hanno avanzato
i dispositivi magnetici"), ed i volumi 6 e 7 della monografia [8] Totalizm - entrambi i downloadable per esente
da questo Web site. Inoltre ci è una ricchezza di prova empirica disponibile ai ricercatori interessati, come
"l'incandescenza dell'estrazione" come appare la figura H1 (alla destra), che dimostra l'esistenza di contro
mondo ed inoltre dimostra il carattere reale di tutti i fenomeni quale sono innescati da questo contatore-mondo
(come il fenomeno di movimento telekinetic).
Un fatto estremamente interessante che questo nuovo concetto di gravità dipolare stabilito circa il
contatore-mondo, è che praticamente ogni oggetto materiale che esiste in nostro mondo, ha un duplicato in esso
(religioni denominano questo duplicato "un fantasma" o "un'anima", anche se ottengono perse nella spiegazione
del che cosa è la differenza fra questi due). Per essere più interessante, questo duplicato può essere spostato con
l'uso delle possibilità del contatore-mondo. Ma quando questo duplicato è spostato, l'oggetto fisico deve
seguirlo (mezzi quando spostiamo "un fantasma" o "un'anima", "un corpo" devono seguirli). Questo tipo
straordinario di movimento, che è compiuto through spostando in primo luogo "i fantasmi" degli oggetti fisici,
è denominato "un movimento telekinetic". È possibile sviluppare i dispositivi tecnici che devono produrre un
tal movimento. Parecchi tali dispositivi sono descritti nei volumi 10 - 14 della monografia [1/4] e qui su questo
Web page. Interessare uno fra questi dispositivi è un veicolo spaziale denominato magnocraft che utilizza il
movimento telekinetic per i voli istanti ai sistemi distanti della stella. Ci è un Web site separato circa questo
veicolo spaziale. Questo luogo è chiamato propulsion.20m.com. Abbia prego uno sguardo esso.
Calcoli K4 dalla monografia [1/4]. Presenta il dispositivo di energia libero più avanzato
che era configurazione su terra so-far e che realmente funziona producendo l'abbondanza
di energia libera.
***
(Nota che potete vedere l'ingrandimento di ogni fotografia da questo Web site, semplicemente scattandosi su
questa fotografia. La maggior parte dei browsers del Internet che potete usare, concedere anche trasferire ogni
illustrazione dal sistema centrale verso i satelliti al vostro proprio calcolatore ed allora guardarlo, ridurrgli o
ingrandirgli il formato, o stamparlo, con il vostro proprio software grafico.)
***
Il dispositivo libero di energia dalla figura K4 qui sopra è denominato Thesta-Distatica. Appartiene alla
categoria generale di cosiddetti "influenzmaschines telekinetic". La parola "influenzmaschines" proviene dalla
lingua tedesca. Indica un codice categoria intero delle macchine, che utilizzano il fenomeno di induzione
elettrostatica nel loro funzionamento. Questo fenomeno è chiamato "influenz" in tedesco. (uno deve
distinguersi fra il fenomeno "di influenz" ed altri fenomeni che anche possono essere utilizzati in varie
macchine elettrostatiche. Per esempio il furgone de Graaff Generator utilizza il fenomeno "di attrito".) Gli
esempi storici dei influenzmaschines includono la macchina di Töpler con un singolo disco, o la macchina
elettrostatica di Wimshurst con due disc. A loro volta "i influenzmaschines telekinetic" sono più versioni
20
avanzate dei influenzmaschines, che per il loro funzionamento utilizzano ulteriormente il fenomeno
denominato l'effetto di Telekinetic. (mezzi utilizzano il telekinesis oltre che gli effetti di influenza
elettrostatica.)
I principi di funzionamento e disegno dei influenzmaschines telekinetic sono descritti in dettaglio nella
sottosezione K2.3 da volume 10 della monografia [1/4] (disponibile in inglese e polacco). Questi principii
inoltre brevemente sono ricapitolati qui, in ulteriore parte di questo Web page. Il influenzmaschine telekinetic
"Thesta Distatica" indicato sopra era configurazione dalla Comunità religiosa svizzera che si denomina il
Methernitha . Il Thesta-Distatica genera intorno 3 chilowatt di CA 50 hertz di energia elettrica a circa 600
volt. Dal punto di vista operativo, è realmente un motore a corrente alternata Che funziona per principii di
influenza elettrostatica. Questo motore funziona perché l'energia elettrica libera è assicurata in esso da una
batteria telekinetic che è incastonata nel relativo disegno. Primi due tali influenzmaschines telekinetic chiamati
"Testatica" (con i singoli dischi, basati per principii della macchina di Töpler) erano configurazione per non
produrre l'elettricità libera, ma per produrre il movimento meccanico libero. L'obiettivo della loro costruzione
era di illustrare visivamente alla gente altamente scettica ed agli scienziati ortodossi, quello perché queste
macchine possono produrre il movimento fisico senza alcuna forma della disponibilità di energia, realmente
dimostrano che la costruzione delle macchine perpetue di movimento (anche chiamate "mobile di
perpetuum") è realmente possibile.
Il concetto di gravità dipolare:
Prima che procedi ad una spiegazione come impianti di questo effetto di Telekinetic (mezzi "l'inversione di
attrito") e sia utilizzato per la generazione di elettricità libera, in primo luogo devo introdurre brevemente una
nuova teoria scientifica, che spiega i principii del telekinesis e del movimento telekinetic. (inoltre spiega
numeroso altri fenomeni precedentemente "mysterious", per esempio telepathy, il funzionamento di tempo,
l'energia, il campo magnetico e molto.) Questa nuova teoria è denominata il concetto di gravità dipolare (the
Concept of Dipolar Gravity). Il concetto di gravità dipolare è una teoria scientifica estremamente
interessante, che altamente suggerirei per lettura. Risulta essere questa teoria speciale di tutto (Theory of
Everything) cercato dalla gente così lungamente. Per esempio, spiega il telekinesis ed il meccanismo addetti al
movimento telekinetic. Spiega il fenomeno di telepathy. (Telepathy è discusso su un Web site separato, vale a
dire su telepathy.50megs.com.) Il concetto di gravità dipolare spiega inoltre che cosa è questo "secondo
mondo" denominato "il contatore-mondo", a cui stiamo spostando dopo la nostra morte. Rivela dove questo
secondo mondo è individuato. Spiega la natura di questo contatore-mondo. Dopo tutto, è questo secondo
mondo in cui ogni movimento telekinetic è inizializzato ed effettuato. Rileva a come la nostri anima e fantasma
funzionano ed assomigliano. Concede dedurre che cosa riteniamo al momento della morte e durante il questo
che sposta ad un altro mondo. Spiega che cosa è nirvana, come le nostre sensibilità funzionano, che cosa è
memoria e come la memoria funziona e molto. (realmente tutti questi soggetti che provengono dal concetto di
gravità dipolare brevemente sono indirizzati alle pagine adatte di fotoricettore elencate nel menu, che
suggerisco visitare.)
Le più nuove descrizioni del concetto di gravità dipolare sono fornite nei volumi 4 e 5 della monografia
[1/4] "Advanced Magnetic Devices" (cioè "dispositivi magnetici avanzati"). Le descrizioni un po'più vecchie
dello stesso concetto sono fornite nei volumi 6 e 7 della monografia [8] "Totalizm". Entrambe queste
pubblicazioni, i mezzi [1/4] e [8], sono disponibili gratis via questo Web site. Poiché non prende molto tempo
per rivedere questi due volumi, mentre aprono i nostri occhi su molti fenomeni che precedentemente sono
rimasto non spiegati, compreso i principi di funzionamento dei dispositivi liberi di energia, io stanno
invitandoli ad avere uno sguardo loro.
Quei lettori che non hanno tempo di leggere la monografia dettagliata [1/4], possono anche trovare in
Internet un sommario della descrizione del concetto di gravità dipolare. Per esempio, questo concetto è
abbastanza buono presentato sul Web page morals.t35.com.)
Rilascio tecnico dell'effetto di Telekinetic:
Il concetto di gravità dipolare spiega completamente l'effetto di Telekinetic. Uno dei particolari vitali che ci
21
dice, è il principio utilizzato per innescare questo effetto tecnicamente. Poichè risulta, per liberare
tecnicamente l'effetto di Telekinetic, è abbastanza accelerare o rallentare le linee della forza del campo
magnetico . Tutti gli oggetti mobili, quello sono spostati in tali accelerati o le linee rallentate della forza,
stanno avvertendo l'azione dell'effetto di Telekinetic. Significa che il fenomeno che rappresenta "l'inversione di
attrito" realmente sta cominciando comportarsi su loro. A sua volta questa inversione di attrito causa
l'assorbimento spontaneo dell'energia termica proveniente dall'ambiente e la conversione di questa energia
termica in movimento degli oggetti sottoposti all'effetto di Telekinetic. Così se tale campo magnetico
accelerato sposta per esempio gli elettroni all'interno di un legare del conduttore, il risultato è che questi
elettroni cominciano muoversi velocemente a scapito dell'energia termica proveniente dal loro ambiente. A sua
volta così movimento veloce di grandi quantità di elettroni forma la corrente elettrica. Così il rilascio tecnico
dell'effetto di Telekinetic tiene conto una generazione relativamente facile di elettricità libera.
Principii richiesti per generare energia libera:
Dal concetto di gravità dipolare ha spiegato a noi come liberare tecnicamente l'effetto di Telekinetic, questo
inoltre ci dice che principio generale deve essere usato per generare l'elettricità libera. Così, mentre risulta,
ogni dispositivo per la generazione di elettricità libera deve avere configurazione in esso un certo modo di
accelerazione o di rallentare delle linee della forza del campo magnetico che stanno spostando gli elettroni
contenuti in legare conduttivi. A loro volta questi hanno accelerato o rallentato le linee della forza innescano il
rilascio dell'effetto di Telekinetic che si comporta su questi elettroni. Il risultato è che l'effetto di Telekinetic,
fungente da inversione di attrito, estrae spontaneamente l'energia termica proveniente dall'ambiente che
circonda i dati legare e trasforma questa energia termica in movimento degli elettroni all'interno del legare.
Questo movimento a sua volta si manifesta come flusso di elettricità libera. Tale elettricità libera può allora
essere usata per fornire tutti gli apparecchi elettrici, in un modo simile mentre l'elettricità generata dai nostri
generatori correnti di energia è. L'unico effetto secondario di tale elettricità generata dai dispositivi liberi di
energia è, quello che palpita in un modo che tende a liberare un effetto residuo di Telekinetic. Di conseguenza
vicino a tali dispositivi liberi di energia vari i fenomeni supernatural stanno andando avvenire, che non sono
assenti intorno ai dispositivi forniti con elettricità generata in un modo convenzionale.
Calcoli N1 (parte superiore) dalla monografia [1/4]. Lo presenta (cioè Dott Jan Pajak) che
tengo in mani un dispositivo denominato "la piramide telepathic". Un componente
principale di così piramide telepathic è una cellula telekinetic che i rifornimenti esso con
elettricità libera hanno richiesto per il funzionamento. La progettazione ed il
funzionamento dettagliati di questo dispositivo è spiegata in N2 di sottosezione da volume
11 della monografia [1/4]. Alternativamente la storia straordinaria di questo dispositivo,
più anche i particolari del relativo funzionamento, è spiegata in trattato [ 7/2 ]. Entrambe
queste pubblicazioni, cioè [1/4] e [ 7/2 ], sono downloadable gratis da questo Web site.
22
Calcoli N1 (parte più inferiore) dalla monografia [1/4]. Presenta l'interiore della piramide
telepathic, così illustrando i componenti importanti di questo dispositivo. Poiché ciascuno
di questi componenti è simultaneamente un componente della cellula telekinetic inclusa in
questa piramide telepathic, questa fotografia illustra inoltre i componenti principali di
una batteria telekinetic. La lista di questi componenti e dei loro funzionamenti è spiegata
nella sottosezione N2.2 da volume 11 della monografia [1/4]. Inoltre brevemente sono
ricapitolati su questo Web page.
Figura N2 dalla monografia [1/4]. Presenta il disegno della piramide telepathic. Così
illustra i componenti di una cellula telekinetic inclusa in questo dispositivo trasmettente e
di ricezione telepathic. Oltre alla monografia [1/4], questi componenti inoltre brevemente
sono descritti nella colonna di sinistra di questo Web page.
Figura N3 dalla monografia [1/4]. Presenta lo schema elettrico per la piramide telepathic.
La descrizione di lavoro dei componenti successivi indicati su questo schema, come pure la
spiegazione del lavoro di intera cellula telekinetic contenuta in questa piramide telepathic,
è fornita nella sottosezione N2.4 da volume 11 della monografia [1/4]. Inoltre sono
ricapitolati brevemente su questo Web page.
Funzionamento di una cellula telekinetic:
Il funzionamento delle cellule telekinetic è estremamente semplice, anche se coinvolge i fenomeni
abbastanza complessi che sono descritti in dettaglio in monografia [1/4]. Questo funzionamento è illustrato
sulla figura N3 (sopra). Un'ogni tal cellula funziona perché un pulser "Q" trasmette esso un flusso uniforme
degli impulsi elettrici. Ciascuno di questi impulsi è rinforzato con alimentazione supplementare dagli induttori
23
I1 ed I2. Così l'alimentazione di ogni impulso è più grande all'uscita da questi induttori, che all'entrata a loro.
Così tutto che allora sia necessario, deve raccogliere (mezzi "aggiungono insieme") questi piccoli incrementi di
alimentazione trasportati da ogni impulso e li spedisce fuori della cellula. Ciò che aggiunge insieme è effettuata
dal risonatore "R" che inoltre spedisce l'energia in modo da è raccolta al terminale di uscita. Poiché la
cooperazione fra il risonatore "R" ed il pulser "Q" potrebbe essere ostacolata dai cosiddetti "punti morti" che si
presentano in tutti i sistemi oscillatori, ci è un componente supplementare denominato il reciprocator "T", che
elimina questi punti morti. Rimuove i punti di punto morto, reciprocamente che sincronizza le oscillazioni nel
risonatore "R" con le oscillazioni dal pulser "Q" e che permette che questo dispositivo inizii le relative
oscillazioni ogni volta che la cellula è inserita.
Come sviluppare una cellula telekinetic:
Se avete le condizioni di alloggio adatte ed inclinazioni personali per sperimentare, finanze per ricerca
riservata e le abilità inventive, altamente suggerirei cominciare sviluppare la cellula telekinetic. Tuttavia, prima
che cominciaste questa costruzione, inoltre suggerirei leggere tutto che descrivesse questo dispositivo, di modo
che capite come funziona e che fenomeni si presentano all'interno di esso. Dovreste leggere almeno i volumi 4,
10, 11 e 1 (cioè capitoli H, K, N ed A) della monografia [1/4]. Il volume 4 spiega a voi il fenomeno il
telekinesis e l'azione di dell'effetto di Telekinetic, la comprensione di cui è assolutamente essenziale per il
successo nella costruzione del questo dispositivo. I volumi 10 e 11 spiegano voi il funzionamento dei
dispositivi liberi di energia in generale e cellule telekinetic in particolare. Inoltre spiegano a voi, graduale,
come sviluppare i componenti successivi di questi dispositivi e che cosa è vitale in questi componenti. A sua
volta il volume 1 (particolarmente sottosezione A3), spiega a voi i tipi di pericoli che stanno attendendo per gli
sviluppatori di questi dispositivi ed inoltre rileva a voi la forza scura che si nasconde dietro questi pericoli.
(alternativamente come sormontare questi pericoli è spiegato nelle sottosezioni W6.1 e W6.2 da volume 18 di
[1/4] ed anche sul Web page morals.t35.com.) Dopo che impariate come questa cellula funziona, potete
raccogliere i componenti richiesti, li unite ed iniziate i vostri esperimenti. Ma fretta in su, perché questo
dispositivo è necessario urgentemente dalla nostra civilizzazione. Forse può persino conservare l'umanità
dall'estinzione. extinction.
Calcoli K5 "b" dalla monografia [1/4]. Presenta i componenti principali del
influenzmaschine telekinetic. La lista di questi componenti e dei loro funzionamenti è
spiegata nella sottosezione K2.3.3 da volume 10 della monografia [1/4]. Ad alcuni di questi
componenti stiamo riferendosi in questo Web page, quando i principi di funzionamento
dei influenzmaschines telekinetic e delle cellule telekinetic stanno spiegandi.
24
Calcoli K6 dalla monografia [1/4] (© 1989 di copyright dal prof. del Dott. Jan Pajak).
Presenta lo schema elettrico per i influenzmaschines telekinetic. La descrizione come i
componenti successivi indicati su questo schema funzionano, così come spiegazione del
lavoro di intero influenzmaschine telekinetic, è spiegata nella sottosezione K2.3.3 da
volume 10 della monografia [1/4]. Ad alcuni di questi componenti stiamo andando riferirsi
in ulteriore parte di questo Web page, quando i principi di funzionamento dei
influenzmaschines e dei dispositivi liberi di energia sono spiegati.
Figura 11 dalla mia monografia [ 6/2 ]. Si presenta (Dott Jan Pajak) che tiene la macchina
elettrostatica brandnew di Wimshurst che ho comprato in Polonia per intorno $100 in un
negozio che fornisce alle scuole l'apparecchiatura di istruzione.
Questa macchina elettrostatica di Wimshurst può essere convertita in motore che può essere utilizzato come il
componente principale di un influenzmaschine telekinetic. Realmente la ho comprata con l'intenzione che la
converto in influenzmaschine telekinetic. Ai tempi di questo acquisto ancora stavo facendo la ricerca aperta e
non-cammuffata sull'effetto di Telekinetic e sui dispositivi liberi di energia all'università di Otago. Inoltre
ancora ho creduto, quello posso sviluppare là uno dei dispositivi liberi di energia che ho inventato e risolto a
quel tempo.
A proposito, noti la serie di ingranaggi più prominente delle costruzioni a destra dietro me - al livello delle
mie lamierine della spalla. Questi provengono dalla città universitaria dell'università in Dunedin, la nuova
Zelanda di Otago, in cui realmente ho inventato le cellule telekinetic ed ho spiegato il funzionamento dei
dispositivi liberi di energia presentati su questo Web page. Questa università è il luogo della mia prima
battaglia (disperatamente persa) con gli scienziati ortodossi per quanto riguarda l'inclusione dei dispositivi
liberi di energia e dell'effetto di Telekinetic, nella zona degli interessi della scienza tradizionale. Ho inteso
sviluppare a questa università i miei dispositivi liberi di energia per dimostrare che realmente funzionano.
Inoltre ho inteso alle carte attuali e gli articoli su questi si domandano i dispositivi. Purtroppo, i miei superiori
da quell'università lo hanno respinto per presentare persino la mia prima pubblicazione su questi dispositivi su
un congresso scientifico in Australia, nel dispetto che questa carta ha passato attraverso gli arbitri ed è stata
accettata per il congresso. Secondo l'opinione dei miei superiori, la carta presunto funziona contro i Canon
stabiliti della scienza attuale (arbitri che hanno rivisto il mio articolo a favore dei organisers di questo
congresso non hanno pensato così). Inoltre presto dopo che rifinissi gli acquisti dei componenti per i miei
dispositivi liberi di energia e fossi giusto circa iniziare la loro costruzione fisica, l'università lo ha infornato dal
lavoro parlare, così rendendo impossible effettuare nuovi ricerca e sviluppo su questi dispositivi di wonder. Il
documento che sono stato respinto per presentare, più successivamente è stato convertito in trattato scientifico.
Ora costituisce una parte importante della monografia [ 6/2 ] su diretto disponibile di energia libera questo Web
page. A sua volta la coincidenza sconosciuta nella sincronizzazione del mio scioglimento dal lavoro parlare su
questa università e la mia invenzione della cellula telekinetic, hanno impiantato un'idea nella mia mente, che
forse là è una forza scura su questo pianeta, che prova ad impedire la nostra civilizzazione la costruzione dei
questi dispositivi di wonder ed acquistare padronanza dell'energia libera. Questa forza scura o assassina gli
sviluppatori dei dispositivi liberi di energia, come probabilmente ha fatto a Bela Brosan, o blocca operativo tali
dispositivi nell'alimentazione di alcune Comunità impenetrabili, come probabilmente ha fatto con due
influenzmaschines di Testatica, o persecutes continuamente i ricercatori che studiano i dispositivi liberi di
energia, come per sicuro sta facendo a me dal periodo di inventare questi dispositivi (per più particolari su
questa forza scura, veda la sottosezione A3 dal volume 1 della monografia [1/4]). È opportuna sapere circa
25
l'esistenza di questa forza scura, perché ogni sviluppatore che tenta la costruzione dei dispositivi liberi di
energia ed è vicino ad un successo, incontra sempre gli ostacoli numerosi posti di quella questa forza sul suo
percorso.
Come costruire un influenzmaschine telekinetic:
Il modo più semplice di costruzione del influenzmaschine telekinetic deve cominciare dalla costruzione del
motore a corrente alternata Che lavora ai principii di influenza elettrostatica. Un tal motore deve essere
semplicemente un'inversione della macchina di Töpler, o la macchina elettrostatica di Wimshurst. Realmente
un tal motore può essere fatto quasi pronto comprato, altretanti paesi, compreso la Polonia, macchine
elettrostatiche brandnew di Winshurst di offerta da vendere in negozi. Queste macchine pronte osservano
mentre è indicato nella figura 11 qui sopra. Il problema è, tuttavia, che il Töpler ed il Wimshurst lavora
entrambi funzionano come generatori elettrostatici. Vale a dire producono l'elettricità statica mentre
consumano il movimento meccanico. Per convertirli in motori di influenza, è necessario da invertire i loro
principi di funzionamento. Così devono potere produrre il movimento quando i loro condensatori sono forniti
con elettricità di CA. Dopo che abbiamo così funzionamento elettrostatico del motore, dobbiamo utilizzare un
elettrodo da esso come pulser. Mezzi interferiamo gli impulsi elettrici che questo motore genera, con "il ho"
contrassegnato spazzola sulle figure K5 e K6 qui sopra. Allora inseriamo questi impulsi in una cellula
telekinetic separata che fissiamo al nostro motore. Questi impulsi stanno andando fare funzionare la nostra
cellula telekinetic. Così possiamo ora alimentare l'uscita da questa cellula telekinetic nuovamente dentro i
condensatori del nostro motore. In questo modo riceviamo un funzionamento di duplex del dispositivo
risultante, composto di motore elettrostatico e la cellula telekinetic. In questo funzionamento che di duplex il
motore produce gli impulsi elettrici che sostengono il funzionamento della cellula telekinetic, a sua volta la
cellula telekinetic genera l'elettricità che sostiene il funzionamento del motore. Così il dispositivo risultante sta
andando funzionare esattamente lo stesso di il Thesta Distatica come appare precedentemente la figura K4.
(questo praticamente significa che la descrizione che sto assicurando qui è inoltre una descrizione del
funzionamento allineare del Thesta Distatica costruito dalla Comunità religiosa svizzera "Methernitha".) Il
nostro dispositivo deve produrre il movimento meccanico, più abbondanza di elettricità libera, l'eccesso di cui
può essere utilizzato da noi per fornire altri apparecchi elettrici.
Potrei svilupparvi un dispositivo libero di energia
per:
Dovrei dare risalto a qui, quello faccio tutta la essere necessaria conoscenza e tutte le abilità per costruire i
dispositivi liberi di energia. Purtroppo, mio nel proprio caso le girate estremamente sconosciute del destino
avvengono continuamente. Gli attributi di questo destino sconosciuto suggeriscono, quello che sono influenzato
dagli eventi che sono assicurati espressamente me da questa forza scura di persistenza che ho accennato prima.
Nel risultato di questi eventi sconosciuti, sono messo continuamente in personale difficile, in salute, nella vita e
nelle situazioni professionali. Queste situazioni sembrano sempre essere in modo da programmato, quello lo
privano termini e probabilità per l'impresa i tutti gli esperimenti del laboratorio o sforzi pratici della
costruzione sui dispositivi liberi di energia. Per esempio, sono o disoccupati, o la situazione lo forza cercare un
lavoro seguente, o ho un lavoro relativamente costante ma è in una specializzazione professionale o in
un'istituzione che non permette alcuni esperimenti pratici né alcune ricerche creative pratiche fuori della
disciplina in cui sto guadagnando per la mia vita. (dopo tutto, in atmosfera scientifico attuale, dalla definizione
la zona in cui posso guadagnare per la mia vita, non può includere la ricerca sui dispositivi liberi di energia.)
Inoltre il miei finanziari, personali, alloggiare e situazioni di salute sembrano continuamente essere effettuati
nella condizione che non lo permette per l'avanzamento gli alcuni esperimenti o lavori di costruzione riservati
avanzati. Di conseguenza, se avete i termini e finanze adatti per la ricerca inerente allo sviluppo sui dispositivi
liberi di energia, o potrei potere assicurare loro, sarei più del volendo funzionare in collaborazione con voi
verso la costruzione dei questi dispositivi di wonder. Dopo tutto, sono tanto necessari entro la nostra
civilizzazione ed un giorno che possono persino conservare l'umanità da estinzione.
26
Calcoli K8 dalla monografia [1/4]. Il riscaldatore ad immersione telekinetic inventato
durante la guerra mondiale due (in 1944) da del combattente della nuova Zelanda il pilota
e musician ha chiamato Peter Daysh Davey. Il componente principale che libera l'effetto
di Telekinetic in questo riscaldatore, è la ciotola interna di risonanza visibile dalla parte di
destra molto, poichè attacca fuori dalla ciotola esterna di buffering. (la moneta dai 50
centesimi visibile su questa foto è di 32 millimetri di diametro.) Questo dispositivo
meccanicamente semplice genera molte volte più calore, che la quantità di energia
elettrica che consuma. Così ha il rendimento energetico significativamente di eccedere
100%. È probabilmente uno dei dispositivi di energia liberi più semplici in atto. È stato
dimostrato nell'azione ed è stato sottoposto alle misure dagli scienziati numerosi. Tuttavia,
la fabbricazione in serie di esso è stata ostruita espressamente attraverso i mezzi di
ostacoli burocratici.
Persecution dell'inventore:
storia invenzione questo riscaldatore essere entrambi, molto ispir, e anche molto triste. Il sig. Davey era un
musician che si è offerto volontariamente per difendere la libertà ed il suo paese come pilota del combattente
durante la guerra mondiale due. Ha partecipato alla battaglia per la Gran-Bretagna. Gli aeroplani del
combattente di quel tempo hanno avuti le eliche e motori, che durante i acrobatics delle battaglie aeree stavano
rendendo ai piloti la baracca per vibrare alle varie frequenze. Poichè un sig. sensibile Davey notato, quello del
musician là era una tal frequenza del motore e dell'elica che ronzano, quando la baracca dell'aeroplano ed il suo
corpo stavano entrando in una risonanza. A questa frequenza unica di risonanza stava avvertendo sempre un
afflusso di calore nella sua baracca dell'aeroplano. Non ha saputo ancora, quello in futuro che questo fenomeno
sarà utilizzato nei sistemi di arma ultrasonici per l'uccisione efficace ed inosservata della gente. Ma ha deciso
esaminare se lo stesso fenomeno deve comparire, se un emisfero del metallo che simula la sua baracca pilota è
sommerso in acqua ed è eccitato in una frequenza di risonanza. Così ha trovato due parti superiori dalle vecchie
flange della bicicletta, unite loro insieme, sintonizzate una di loro a 50 hertz di frequenza, legare fissato di
elettricità a ogni di loro e gettate loro in acqua. Sorprendentemente, l'acqua ha cominciato bollire estremamente
veloce. Così ha fatto il suo primo brevetto del riscaldatore basato su questa osservazione. Questo brevetto già è
stato registrato in 1944.
Dopo che un ritorno del hero dalla guerra, lui abbia un dispositivo, che ripetutamente è risultato a tutto che
la misuri, che ha l'efficienza decisivamente eccedere 100%. Realizzando questo, ha creduto che il mondo stia
andando al pounce sull'occasione di produzione e di uso di questo miracolo tecnico. Dopo tutto, la gente è
piena delle dichiarazioni circa il saving apparente sull'energia, sulle risorse, circa protezione del nostri
ambiente, ecc naturali. Tuttavia, la realtà è risultato essere completamente di fronte a. Subito dopo che è stato
confermato sperimentalmente che il dispositivo ha alta efficienza unexplainably, il riscaldatore e l'inventore
sono caduto nella disapprovazione di varie istituzioni che sono interessate nel vendere l'elettricità e che
proteggono il monopolio su corrente elettrica. Nel risultato, questa invenzione straordinaria ha ricevuto un
trattamento straordinario! Vale a dire le autorità stavano facendo tutto nelle loro alimentazioni respingono la
produzione e la vendita di questo riscaldatore nella nuova Zelanda. Uno dei trucchi legali che sono stati usati
contro questo riscaldatore, era che è stato dichiarato ufficialmente per essere "pericoloso a salute ed a vita degli
27
utenti". (noti per favore che praticamente ogni dispositivo elettrico che lavora a 220 volt può essere pericoloso
dichiarato, se qualcuno nella posizione di autorità desidera metterlo giù.) A sua volta nella nuova Zelanda è
impossible da intraprendere la produzione e la vendita di qualche cosa, quello non è approvata ufficialmente
dal governo. Nel risultato, il sig. Davey stava combattendo per quasi 50 anni per ricevere un permesso per la
produzione industriale di questo riscaldatore. E durante questi quasi 50 anni, il permesso è stato rifiutato
continuamente a lui, qualunque cosa i risultati di ricerca lui presentassero prego alle autorità e non importa
come ha provato duro. Ma è interessante, quello in Australia che una brocca elettrica con un elemento
riscaldante del disegno molto simile al riscaldatore di Davey?s è stata messa nella fabbricazione in serie
(questa brocca australiana il più probabilmente è prodotta in là ancora persino oggi). Questa brocca australiana
sta lavorando al principio di resistenza elettrica di acqua (cioè non telekinesis come il riscaldatore del sig.
Davey). Innaffi che riscalda è un resistore, in cui il calore è generato a causa della corrente elettrica attraversa
questa acqua. Questa brocca australiana è esattamente lo stesso "pericoloso alla salute e vive", come il
riscaldatore telekinetic del sig. Davey. Soltanto che non incontrato nella resistenza burocratica simile
dell'Australia perché il rendimento energetico di esso è "normale".
Quando ho venuto a contatto per la prima volta del sig. Davey in 1990, ancora stava facendo appello alle
autorità ed ancora ha avuto una speranza ricevere un permesso per la produzione del suo riscaldatore nonostante questi quasi 50 anni delle battaglie perse con i burocrati. Era rappresentazione uniforme a me lle
grandi azione dei componenti che ha raccolto per iniziare una produzione subito dopo che il permesso è
assegnato lui. Tuttavia, ha dato in su la produzione sperimentale delle copie di ricerca del suo riscaldatore.
Anche il riscaldatore che stava utilizzando da sè, allora già è stato rotto e non ha avuto volontà per ripararla
(questo riscaldatore rotto è indicato sulla foto qui sopra). Così praticamente non ho avuto piacere di vedere il
suo riscaldatore sul lavoro. Tuttavia, funziona dal suo ottimismo usuale quando ho comunicato con lui per
l'ultima volta poco prima I stato necessario per lasciare alla nuova Zelanda in 1992 alla ricerca il mio pane
d'oltremare. Allora completamente è stato distrutto, la volontà privata per vivere e sul bordo di una ripartizione
nervosa. I suoi appelli più recenti sono stati schiacciati di nuovo. Non potrebbe allora capire, perchè offrendo al
mondo un dispositivo di energia di innovazione liberamente dell'efficienza sperimentalmente provata che
buono eccede 100%, riceve indietro soltanto scoffing, persecution e burocratico più gli ostacoli legali che
rendono impossibile la produzione di questo dispositivo miraculous. In 1998 ho rinviato alla nuova Zelanda dal
mio globetrotting di pane-ricerca. Naturalmente, ogni volta sono riuscito a visitare Christchurch ho tentato
anche di mettersi in contatto con il sig. Davey. Ma nel posto in cui la sua sede si è levata in piedi
precedentemente, ho trovato soltanto un grande mucchio delle plance di legno rotte mescolate con i mattoni
rotti. Ha osservato come se parecchi serbatoi pesanti rotolassero attraverso la sua sede. Alternativamente
nessun persino una traccia di lui. Inoltre non potevo individuare chiunque, che conoscesse che cosa realmente è
accaduto lui. A sua volta dopo 1999, mentre ho spiegato questo nella sottosezione A4 della monografia [1/4],
non è stato nel mio destino lo ha lasciato andare ancora a Christchurch. Ormai il riscaldatore telekinetic del
Davey completamente è dimenticato nella nuova Zelanda. Era tutto l'aiuto ad esso, quello che il rendimento
energetico di questo riscaldatore è stato dimostrato al livello miraculous di molte volte superiore a 100%. A sua
volta il destino dell'inventore egli stesso rimane sconosciuto a me? se chiunque fuori là è informato che cosa è
accaduto lui, lascilo prego sapere. Quando ho comunicato con sig. Davey l'ultima volta, gli ho promesso per
pubblicare la descrizione del suo riscaldatore e della storia delle sue battaglie di corso della vita, di modo che
forse qualcun'altro prende la sua lotta e mette questo riscaldatore miraculous in fabbricazione in serie. In
questo modo i suoi quasi 50 anni di sofferenza e della sua invenzione brillante non sarebbero sprecati e
cominci funzionare per il buon della nostra civilizzazione. Questo Web page è il mio adempimento di quella
vecchia promessa.
Suggerisco stampare questo Web page, o risparmi
esso in vostro calcolatore!
Siete molto fortunati se riusciste ad aprire questo Web page. È sabotato fortemente dalla stessa forza scura,
che persecutes con insistenza gli inventori dei dispositivi liberi di energia e che impedisce testardo la diffusione
dei dispositivi liberi già attuali di energia. Le cause scure di questa forza, quell'apertura affatto delle mie pagine
28
di fotoricettore su energia libera, è ostacolata sempre da alcune "coincidenze" sconosciute. Di conseguenza, se
foste così fortunati che realmente siete riuscito a aprirsi e leggere che cosa sto scrivendo qui ed intendete
verificare le vostre abilità da quella di costruzione reale di questi dispositivi, suggerirei vivamente che
stampate questo Web page, o voi risparmi esso sul vostro disco rigido . Il motivo è, quello la volta che
prossima non potete essere così fortunato e questa pagina non può essere disponibile quando desiderate
guardarli ancora. Così se la avete stampati, o immagazzinato sul vostro disco rigido, potete rinviare in
qualunque momento esso, anche quando tutte le versioni del Internet di esso già sono sabotate da questa forza
diabolica.
Se desiderate copiare questo Web page sul vostro disco rigido, potere leggerlo più successivamente al
vostro tempo libero, la procedura è molto semplice. Dovete fare come segue:
1. Generi un dispositivo di piegatura sul vostro disco rigido "c:", quale deve tenere questo Web page. Per
questo funzionamento "esploratore di Windows" e generi un nuovo dispositivo di piegatura chiamato "Pajak"
su voi disco rigido. Più successivamente dovete usare questo dispositivo di piegatura per immagazzinare tutte
le mie pagine di fotoricettore che desiderate mantenere in voi possedete il calcolatore. All'interno di questo
dispositivo di piegatura principale ha chiamato "Pajak", voi devono generare ulteriormente due subfolders, che
devono immagazzinare le illustrazioni usate da questo Web page. Ci deve essere chiamato "14" e "jp".
2. Risparmi il codice sorgente di questo Web page nel vostro dispositivo di piegatura "Pajak". Per questo,
"giusto scatto" sul vostro mouse mentre indicandolo qualsiasi zona di testo di questo Web page (per esempio
indicando a destra qui). Un piccolo menu dovrebbe comparire, che deve avere l'opzione "fonte di vista". Scatti
sopra questa opzione del menu ed il codice sorgente di completo questo Web page compare nel vostro sistema
di editazione testi chiamato "notepad". Scatti sopra il menu pull-down "della lima" da questo "notepad" e scelga
l'opzione "risparmi come...". Risparmi il codice sorgente dal vostro "notepad" che usando il
"free_energy_it.htm" per "il nome di archivio" di questo codice, mentre per "risparmi" nell'indicare al
dispositivo di piegatura "c:\Pajak" quel avete generato più presto.
3. Risparmi le illustrazioni . Di destra scatti sopra ogni illustrazione da questo Web page, quindi scelga
l'opzione "risparmi l'immagine come". La maggior parte delle illustrazioni che dovete conservare nel subfolder
"14", con l'eccezione della figura K8, che deve essere conservata nel subfolder "jp". Noti che ogni illustrazione
indica alla parte inferiore dello schermo il subfolder in cui deve essere risparmiato.
4. Faccia funzionare questo Web page in vostro calcolatore . Dopo che conserviate questo Web page,
potete fare funzionare esso in vostro proprio calcolatore ogni volta che desiderate, dall'indicare semplice alla
lima "free_energy_it.htm" (cioè quello con il codice sorgente di questo Web page) che usando "l'esploratore di
Windows" per questo indicare ed allora doppio scattarsi a questa lima. (potete anche fare funzionare questa
lima indicando esso con l'esploratore di Windows ed allora premendo l'"entrata".)
5. (Facoltativamente) rimuova le bandiere . Liberi gli assistenti su cui per i motivi comprensibili
visualizzo tutti i miei luoghi di fotoricettore, solitamente inseriscono i codici delle bandiere al codice sorgente
delle pagine di fotoricettore che sono visualizzate su loro (i codici di queste bandiere contengono
frequentemente gli errori abbastanza irritanti). Se le bandiere li irritano, potete facoltativamente tagliarli fuori
dal codice sorgente di questo Web page, dopo che conserviate questo codice in vostro proprio calcolatore. Per
tagliare le bandiere che dovete identificare il loro codice (uno dagli indirizzi si è riferito in questo codice ed a
partire "dal HTTP://...", o cercando inserzione...") della bandiera del tipo di commento ".
Meccanismo di Telekinesis:
Nella sottosezione H6.1 della monografia [1/4] ci è una descrizione di movimento telekinetic, che
illustratively spiega come capire questo fenomeno alla luce del concetto di gravità dipolare. Sto citando sotto
questa descrizione perché illustra abbastanza bene il meccanismo strumenti telekinetic di quel movimento. Qui
è questa citazione:
Il concetto dei postulati dipolari di gravità, quello l'universo deve comporrsi di due mondi fisici paralleli
(cioè il nostro mondo ed il contatore-mondo), gli attributi di cui sono l'un l'altro come attributi degli spazi che
prevalgono ai pali opposti dei dipoli magnetici. Questi due mondi sono separati da a vicenda dalla barriera
impenetrabile, mentre fino ogni di loro un palo opposto di gravità si estende. A causa della natura di gravità,
29
che richiede che questo campo deve collegare sempre alcune serie di ingranaggi delle sostanze, tutti i dipoli di
gravità stanno comportandosi mentre i generi "di unione limita", che si collegano con a vicenda negli
accoppiamenti simmetrici, tutte le particelle simili delle sostanze che prevalgono su entrambe le estremità di
dato dipolo di gravità (cioè in entrambi i mondi). Nel risultato, per ogni oggetto che esistono in uno di questi
due mondi, il campo di gravità forma un duplicato identico che compare nel secondo di questi due mondi. Così
una delle scoperte principali del concetto di gravità dipolare, è il postulato, che tutti gli oggetti del materiale
che esistono nel nostro insieme delle dimensioni (cioè in nostro mondo) devono avere loro duplicati del
contatore-materiale che esistono nell'insieme parallelo delle dimensioni (cioè nel contatore-mondo). Realmente
l'esistenza di questi duplicati del contatore-materiale può già essere dimostrata conclusivamente con la nostra
tecnologia attuale mostrandola con l'uso delle macchine fotografiche di Kirlian. L'esperimento migliore che
dimostri l'esistenza dei duplicati del contatore-materiale è "l'effetto del fantasma del foglio" descritto da
Daniela Giordano nella sottosezione C9 del trattato [ 7/2 ]. (in questo effetto la macchina fotografica di Kirlian
mostra la figura di un duplicato del contatore-materiale di un foglio intero, anche se qualcuno taglia questo
foglio a metà e mette sopra la macchina fotografica soltanto una metà di esso.) Il rapporto reciproco fra ogni
oggetto materiale ed il relativo duplicato del contatore-materiale è un'analogia ad un'immagine ed alla relativa
riflessione dello specchio, o ai fissaggi ed al software di calcolatore, o all'idea 'del corpo 'e 'del fantasma
'postulato dalle varie religioni. Similmente come un'immagine e la relativa riflessione dello specchio, entrambe
le parti di un oggetto sono copie esatte del loro duplicato opposto ed inoltre esattamente imitano i movimenti di
ciascuno. Inoltre, sia - l'oggetto materiale che il relativo duplicato del contatore-materiale - può anche essere
preso indipendentemente la stretta di ed essere slogato nello spazio. Ma a causa dei collegamenti gravitazionali
fra loro, indipendentemente dai quali parte è afferrata e slogata in primo luogo, l'altra parte deve imitare
esattamente il relativo movimento. Per questo motivo, secondo cui la parte di un oggetto è afferrata in primo
luogo e così in primo luogo è slogata nello spazio, il nuovo concetto di gravità dipolare si distingue fra due tipi
differenti di movimenti, cioè "il movimento fisico" e "il movimento telekinetic". Il movimento fisico accade
quando la parte materiale di un oggetto è spostata in primo luogo, mentre il duplicato del contatore-materiale è
tirato dietro esso dalle forze dei collegamenti gravitazionali. A sua volta il movimento telekinetic accade
quando il duplicato del contatore-materiale è spostato in primo luogo, mentre la parte materiale di questo
oggetto è tirata dietro il duplicato del contatore-materiale dalle forze dei loro collegamenti gravitazionali
reciproci. Per illustrare questo con un esempio, il concetto di gravità dipolare indica che il movimento
telekinetic è come la forzatura dell'oggetto per muoversi spostando la relativa riflessione in uno specchio, di
modo che questo riflessione riassegnata induce l'oggetto a muoversi anche. Naturalmente nell'ordine affinchè
questo esempio funzioni in realtà, la luce dovrebbe comportarsi come le forze di gravità. L'altro, spiegazione
ancor più illustrativa per il movimento telekinetic sarebbe di paragonarlo "oggetti materiali mobili slogando
'fantasmi 'del loro contatore-materiale".
Ciò è la conclusione della citazione dal capitolo H della monografia [1/4] (ed anche dal capitolo L della
monografia [8]). Anche se questa citazione spiega l'essenza di movimento telekinetic, ci è ancora mólto a
questo fenomeno, che a causa del volume sparso di questo Web page, io non sono tentare neppure di spiegare
qui. Di conseguenza suggerisco trasferire alle vostre copie del calcolatore dei volumi 4 e 5 dalla versione
inglese della monografia [1/4] (dopo tutto, questa monografia è disponibile qui per libero) ed allora colto ai
vostri capitoli H ed I di svago di quella monografia [1/4]. Dovreste potere trovare in questi due capitoli (H ed I)
spiegazioni per tutti i fenomeni che li hanno imbarazzati mai.
Figura H1 dalla monografia [1/4]. Inoltre calcoli L1 dalla monografia [8], dalla figura D5
30
dalla monografia [ 1e ] e dalla figura C1 dalla monografia [ è ]. Tutte queste monografie
sono downloadable gratis via questo Web site.
La suddetta figura presenta un'incandescenza bianca ghostly unica denominata "l'incandescenza
dell'estrazione" che circonda lo spazio intorno ad un asta divining spostato per principii del telekinesis. Così
incandescenza bianca ghostly dell'estrazione, insieme ad un calo nella temperatura ambientale, è la maggior
parte dei indicatori importanti di movimento telekinetic. Concedono distinguersi fra un movimento telekinetic
e un movimento fisico.
Nei vecchi giorni così incandescenza bianca ghostly è stata considerata come "supernatural" perché è stata
costituita dai dispositivi sconosciuti e dalle creature sconosciute che popolano nei vecchi giorni considerati
appartenere al regno "dei diavoli", "degli angeli", o "dei dii". Attualmente sappiamo che questo tipo di luce
bianca e ghostly è prodotto in veicoli extraterrestrial conosciuti popolare come UFOs, che sono azionati per
principii di movimento telekinetic. Descrizioni e particolari tecnici di UFOs che potete trovare nei capitoli O W della monografia [1/4] ed anche sul Web site UFOnauts.20m.com.
31
Die Stacks sind aus konditioniertem Material. Nicht direkt Elektret,
sondern nur "gerade auf der Grenze" - das funktioniert dann als
Einwegventil...
Stell Dir vor - die Elektronen im Dielektrikum sind unfähig etwas zu
übertragen, man muss dem nachhelfen. Die Konditionierung wird mittels
HV DC gemacht, so wie beim Elektret, nur nicht unter so extrem HV. So
entsteht "Dielektrikum+". Man darf NIE Termine "Dielektrikum" und
"Isolant" gleichstellen!!!
Elektrodenmaterial.
Aluminiumplatte zieht (-) ionts an, Messing (Cu, Zn, Ni - nicht jede Mischung ist geeignet, deswegen die
Bemerkung von Cathomen: "Spezialmaterial"...) ist hingegen fast neutral. Die Maschen sind unentbehrlich!
Verteilung der Ladung auf der Elektrode... viele Dipols, nicht praktisch nur ein, wie bei glatter Metalfläche...
In dem konditionierten Material bilden sich, entsprechend der Gitterlage, unterm Gitter Domänen .... viele
Dipols, und die Ladung baut richtige ausstehende "Würstchen" oder
"Polsterchen" um Metal herum.
Funktion:
Bej jeder Bewegung des Arms kommt Druck ---> einweg "go sub" --->, im
Moment, wenn ein neue Zuschus - "Druck" von der "Spachtel" auf die
oberste (Al) Auffangelektrode des "stacks" kommt (ich rede vom "basis
experiment"). Die Elektronen werden im "stack" nach unten verschoben...
wie Paste, die mit eine Spachtel durch ein Sieb passiert ist... Diese
"Diode" kann beträchtliche Menge der Ladung durch den "Sieb" im
Dielektrikum+ "passieren" lassen und dann den Gegendruck, dass von
dem Kondensator kommt, zurückhalten - Spannung - je nach Anzahl und Auffangfläche der Stufen...
Die benützten Kondensatore (von Baumann) sind "autokondensatoren" - Die haben übrigens meistens eine sehr
gute Qualität - und Bauart MP - nicht etwa "elyt". Die Ladung auf dem Arm wird durch Körper des
Manipulators von der Erde gebracht nd erneuert. Keine schnelle Bewegungen... es braucht seine
Regenerationszeit... Deswegen auch die langsame Rotation bei Testa.
Kein Wunder, dass bis jetzt ale Experimentatoren auf die Nase gefallen sind - weil sie immer nur falsche
Material benützt haben und gerade das und Grundverständniss, warum
gerade diese M., ist absolut kritisch!
Linden Experiment - dasselbe konditionierte Material!
Prinzip:
Ein "stack" aus obgenannten Mat. wird in das Feld eines Hufeisenmagnets
gelegt. Aluminium, ausser obgenannten Gefrässigkeit gegenüber (-)
ionten, bekanntlich verstärkt das Magnetfeld. Nickel im Messing ist
magnetisierbar.... Aber wenn das alles im Stillstand ist, Ladung ist zwar
vorhanden, aber es passiert gar nichts. Was nun?
Ich wickle, auf bekannte Art, zwei Spulen auf die Schenkel des Magnets.
Dann genügt nur noch irgendeine elektrische Störung, die durch die
"Antenne" aufangbar ist, z.B. "Netzbrumm" 50 Hz... und das Feld
zwischen den Schenkeln beginnt zu schwingen. Sehr schwach, aber jede
Schwingung bedeutet ein "go sub Ruck" in dem stack.. (und die
"Elektronen" sind ja sehr klein :) Alles klar? :-)
Jetzt stell Dir vor, dass das ganze im Störungsfeld einer Influenzmaschine oder Funkenstrecke postiert ist. Huh..
Ich habe neben einer Whimhurst über 3600V gemessen und 4 m davon immer noch fast 2kV! Soviel zum
Erregung... :-) Diese Ladung wird auf die gleiche Art wie beim Basisversuch regelrecht auf die Sektorlamellen
AUFGETRAGEN, und dann durch ausgeklügeltes Sytem von "Tastern" hin und her geschaltet... Testa ist keine
32
Influenzmaschine, bloss ein elektrostatische Motor und Schaltfeld.
Beide rotierende Scheiben sind auch konditioniert, aber auf eine andere Art. Es hat mir viel Kopfzerbrechen
bereitet, aber ist denkbar einfach.
Bei der Testa kommt dazu noch Compton effect zwischen den Scheiben zu Anwendung... und das ist der
"Endverstärker". Wie und warum, das will ich noch nicht sagen, wir sind noch nicht ganz sicher mit der
Erklärung. Jedenfalls ist es eine neue Betrachtung des CE. Etwas wie "Elektronen Schleudermaschine".
Im jedem "Topf" sind bloss zwei gewöhnliche Dioden und eine Kondensatorkaskade. Sonst nichts. Vor allem
keine einzige Spule.. :o)
Die "elektrostatische" Tourenzahlbegrenzung sieht man ganz oben. Man kann es als eine Art Triode oder
"Glimmlampe" mit Aussenzündung beschreiben. Die Ladung wird auf eine Platte und gleichzeitig in die
"spule", die rundum gewickelt ist, gebracht - und im Moment, wo die Ladug gew. Grenze übersteigt und die
Repulsion wäre zu stark (Geschwidigkeiterhöhung), schlägt es durch die Luft dazwischen gegenüber zweiter
Platte, die parallel zu der anderen ist... und wird irgendwo zurück ins Prozes geleitet. Kein Funke, nur
Feldübertragung.
33
34
The Wonderful World of
Advanced Materials
( Making Things, by Assembling One Atom At A Time. )
We need all, acknowledge our Masters and Teachers.
— Tommy C. —
If You Can Imagine a "Lawful Material", We Can Make It For You !!!
Special Properties of the Transition Group Elements
Dr. John V. Milewski, Professional Engineer
( Father of the "Rice Hull Process". )
Dr. John V. Milewski is an Internationally recognized leader and consultant in
his field of Advanced Materials. He is a professional engineer, scientist,
inventor, entrepreneur, writer, publisher, editor and lecturer. He is a retired staff
member of Los Alamos National Labs and has worked previously as a scientific
staff member at Exxon Research Center and at Thiokol Chemical Rocket Engine
Div. He recently founded his own research company called Superkinetic, Inc.
where he is currently working on a revolutionary new electric light bulb based on using a
single crystal fiber as a filament.
He is a graduate of the University of Notre Dame in Chemical Engineering (1951, Stevens
Institute of Technology with an MS in Metallurgy (1959), and has his Ph.D. in Ceramic
Engineering from Rutgers University (1873). Dr. Milewski holds 30 patents and has over 42
publications and has edited 4 books in his field.
In this write up Dr. Milewski will present information about his crystal growing business and
his revolutionary unified field theory on SuperLight energy and he hopes to tie these two
together to bring about cheap, clean energy and healing and regeneration.
In March 2000 Dr. John V. Milewski along with his son Dr. Peter D. Milewski were honored to
have their crystal filament light bulb invention Patent # 4,864,186 put on permanent exhibit at
the Smithsonian American History Museum. This is part of a new exhibit titled "Lighting a
Revolution" honoring the six most significant ideas in lighting field from 1950 to 2000.
35
Ver: 3 Revised November 17, 1996
© 1993 by John V. Milewski, Ph.D.
SUPERLIGHT
ONE SOURCE, ONE FORCE
June 3, 1993
Revised November 17,1995
© Copyright 1993, by John V. Milewski, Ph.D.
— Preface —
I have a lab in Albuquerque, New Mexico,
where I grow crystals. They are called
"Whiskers", (Whisker Crystals) a
technical slang word for Single Crystal
Fibers.
These are the strongest, and
most perfect materials in the
World !
They are 10 times stronger than
piano wire, fiberglass and
carbon or boron, the aerospace
materials. I will describe how I
grow these crystals and what I
am doing in the lab a little further into this paper and how this technology will fit
into converting the energy of SuperLight into useful energy source for every day.
This paper is in five parts.
•
•
•
•
•
The first part is a general summary.
The second discusses my crystal growth at my Laboratory.
The third describes my understanding of SuperLight.
The fourth will relate to how this new theory of SuperLight will change our thinking of
physics, astronomy and the metaphysical and biological forces in our body.
The fifth part will describe my hopes and speculation of the future as we begin to
harness and work with this pervasive SuperLight force to bring about cheap, clean
energy to the world and new healing and regeneration to ourselves.
Introduction
This paper will be both scientific and metaphysical. For those of you that are not scientifically
36
oriented, please bear with me when I get a little
scientific, and I will try to keep it short and simple,
but some education in this area is needed for a better
understanding. I personally believe that all truth is
one and it is basically simple, so don't be afraid of a
little science. It helps you understand this life
experience we are all in. I believe that to understand
ourselves, life and the Universe, it should be and will
be found to be simple, in fact, that is what this paper
is all about. One Source, One Force that is
responsible for all physical forces and all
metaphysical forces and even life itself. You don't have to be an Einstein or a 12 dimensional
mathematician to be able to understand what I am going to share with you.
In the past science has been prostituted to do the
bidding of politics and greedy business people. This
is what got us in to our present environmental and
health problems.
As Plutinus said in the 4th century AD, "We are the caretakers of the Universe," therefore the
Universe and Life must be simple and easy to understand. It is. There is only One Source and
One Force that controls everything and that is Light. I hope I will be successful in explaining
this to you.
MY LAB IN ALBUQUERQUE NEW MEXICO
Since 1963 I have been growing single crystal fibers called "whiskers". My first company was
called Thermokenetic Fibers (1963-68), the World's first commercial source of whisker
material. What are whiskers? They are high purity single crystals grown in or on one axis so
that they form a fiber material. We grow these by what is known as the VLS process, which
stands for Vapor, Liquid, and Solid. When frost forms on your window, it is a vapor–solid
crystal growth process. When ice forms in a pond, it is a liquid–solid crystal growth process.
Our process is different from these two.
By changing the chemistry of the feed gas, and catalyst, fiber-crystals of
almost any kind of material can be grown. Metals such as iron, gold, silver,
cadmium and ceramics such as SiC, Si3N4, sapphire, boron carbide, graphite
have been grown as crystal-fibers or whiskers as known in the trade. The
literature gives over 60 different elements or compounds that have been
grown as whiskers.
What are whiskers? They are high purity single crystals grown in or on one axis so they
form a fiber material. We grow these by what is known as the V.L.S. process which stands for
Vapor, Liquid, Solid. When frost forms on your windows, it is a vapor–solid crystal growth
process. When ice forms in a pond, it is a liquid solid crystal growth process. Our process is
different than these two.
In our process, the feed material is a vapor, in gaseous form, a liquid is the catalyst, and the
37
final crystal being grown is the solid. For example, when we are growing
silicon carbide the vapor feed contains a carbon bearing gas methane
(basically natural gas) and silicon bearing gas, silicon monoxide. The catalyst
is a metal material like iron alloys or stainless steel in a fine powdered form.
At high temperature e.g. 1400°C – 2561°F, the metal catalyst melts and
dissolves some of the carbon and silicon from the gas stream.
Soon the liquid metal reaches saturation of silicon and carbon in
solution and begins to precipitate out SiC crystals against the
substrate. As the crystal grows, it lifts the liquid catalyst up and a
fiber crystal is formed. A longer time in the furnace produces a
longer fiber. The diameter of the catalyst controls the diameter of the
fiber. Fine metal catalyst powders produce fine fibers and larger
diameter catalyst produce larger diameter fibers or rod–like crystals.
Currently, I am working on a DOE contract to produce hafnium
carbide filaments for the development of a new light bulb that will last
longer, give more natural spectrum of light and be more energy
efficient. Later in this paper, I will describe how this work of making
single crystal fibers available, will tie into the capture or harnessing
of SuperLight.
John sent me a 5+ hour videotape of a lecture by David Hudson. The note on the tape said,
"Tommy — STUDY the Part on Superconductivity. It is VERY GOOD !!!"
Well, I did my home work, and here is my report.
"David Hudson At The Ranch" — Stealth Atoms In Our Environment
Tommy's report on superconductivity and Cooper Pairs
WHAT IS SUPERLIGHT ?
SuperLight is magnetic light; it is magneto–electric radiation.
Regular light is electric light or electro–magnetic radiation. There is parity or symmetry the
Universe, everything has an equal and opposite mirror–image counterpart, the Ying and the
Yang, right and left, matter and anti matter, the electron and the positron. Why not light?
Both science and metaphysics have honored this parity law in all things except light. They are
wrong. There is parity in light as well !
I will now explain and give you more detail.
SuperLight is the unseen force in nature that has been ignored by science but real to the
mystics and metaphysicians for thousands of years. It has been given different names by
different cultures for thousands of years.
A Nuous, Chi, Biomagnetic Energy, Wilhelm Reich's Orgone Energy, Tesler's Free Earth
Energy, Animal Magnetism, Space Energy, Vacuum Energy, and Zero Point Energy, etc. Those
who have subtle perception know it is real.
SuperLight was identified scientifically over 100 years ago when James Clerk Maxwell solved
his famous wave equation. This occurred shortly after radio was invented by Nikola Tesla,
and theoretical physicists tried to find a mathematical model to explain radio waves. When
using positive numbers in Maxwell's Equations this explains radio waves and also all forms
of electro–magnetic radiation such as light, radio, TV, microwaves, x–rays, etc. What his
equation also explains 100 years ago was SuperLight but because it was the solution that
38
comes from the use of negative numbers, "this second solution" was ignored for over 100
years. Remember when you were taught algebra and were told to ignore imaginary numbers
(e.g. The square root of –1) because they have no meaning in this world. Well, times have
changed and now we have a very valid second solution to Maxwell's equation and it is
SuperLight.
In the mid 70's a scientist, Dr. William Tiller, at Stanford University took another look at
Maxwell's equation and asked; "What does this second solution explain when interpreted in
our world."{1}
To understand this second solution, we must first review what the first or positive solution
explains. The first solution is as follows: Radio waves leave the antenna and radiate out into
space from a point source (the antenna) equally in all directions into space toward infinity
traveling at the speed of light. The wave is composed of a large electrical component and a
small magnetic component 90 degrees to the electrical component. Thus named, electro–
magnetic radiation.
The second solution describes a particle wave of just the opposite structure. It explains that
from infinity traveling toward the point source from all directions radiates SuperLight. This
new radiation is composed of a large magnetic component and a small electrical component,
thus the name, magneto–electric radiation. When the equations are looked at more closely,
one finds that "SuperLight" travels at the speed of light squared ! 1020 meters per second,
or 10 billion times faster than light.
It has a frequency 10 billion times higher, and has a corresponding, shorter wavelength. It
therefore has a higher energy density.
The question one asks immediately is, "if it is so powerful, how come we do not feel it, or
how come it is not detected scientifically?" Well, the frequency is so high, its wave length so
short, (4 x 10–8 nano–meters, or 4 x 10–17 meters), its velocity so fast, that it goes through
everything as though the substance was nearly completely transparent (like glass).
We can say the higher frequency is completely penetrating like x–rays, but even more so.
More information, regarding the relative size, will be given later.
WHERE DOES SUPERLIGHT COME FROM ?
It comes out of black holes !
First, I will describe how regular light is formed and then make the analogy for SuperLight.
Regular electro–magnetic radiation or light is formed when electric monopoles give off
energy. The electron in orbit about our atoms is an electric monopole — as it changes its'
orbit it either gives off or absorbs energy in the form of electro– magnetic radiation. Sunlight
is converted into electricity by this process in a solar cell. Just the opposite occurs in optical
diodes, which convert electricity into light.
So, electro magnetic radiation or visible light is produced when an electron (an electric
monopole) lowers its orbit and releases its energy in the form of light.
Now, I believe a similar event occurs in the extremely dense and hot matter found in black
holes. It is theorized that black holes contain magnetic monopoles and when these extremely
dense, extremely small, extremely energetic magnetic monopoles release energy by lowering
their orbit they radiate magneto–electric radiation, our SuperLight. So black holes really are
not so black. They are radiant beings of SuperLight. Of course SuperLight escapes the strong
gravitation forces of the black holes because its velocity is the square of the velocity of light
and it therefore, can easily escape.{7}
39
The current scientific thinking is that in the center of every galaxy in the universe is a black
hole. There are billions and billions of galaxies all around us, and they all are producing
SuperLight. We are literally bathed in a three-dimensional dynamic energy field, or an "Ether"
of SuperLight — a Dynamic Ether.
SUPERLIGHT and LIFE
I believe that SuperLight is the prime activating energy in the universe and accounts for the
production of what we call life. I believe SuperLight interacts with special forms of matter in
our bodies and produces what we call Vital Life Forces. These special forms of matter are
found in bones, micro–crystals and also in the various fluids in the body, that contain cell
salts. There are also, believed to be organic molecules in some body fluids, that are believed
to be liquid crystalline in structure. These change state (liquid to crystal) very readily, with a
extremely small change in energy (e.g. emotions).
Another form of organized structure found in the body, are the multitude of long parallel
conductive protein structures, that form phase arrays like structures{5}. Like the phased array
radio telescope in Socorro, New Mexico, they pick up extreme weak signals and amplify them,
by being in phase. It is also suggested, that these proteins may have room temperature
superconductivity. It is these organized structures in living things, that produce a coherence
that has resonance with very minute amounts of SuperLight. Most of it passes through
matter, between the nucleus and electron, without even coming in contact with them.
Our body is electronic in nature{2-5} and it is composed of millions and billions of micro–
electronic units that are formed in structures that have a phase array organization{3}. I believe
that the electronic resonance in these organized conductive molecules, have some resonance
with very small amounts of SuperLight and that these energy fields and currents are
responsible for the human aura and the energy vortexes found in the body chakra area. They
also produce the Vital Life Forces. But, since SuperLight is so powerful, even a very, very
small amount produces more than enough energy to sustain life. Thus, life is produced and
sustained by specific forms and amounts of organized matter, and old age and eventual death
occurs when too much disorder and disease comes into our bodies and breaks up this
ordered structure. At that point, the body can no longer produce enough Vital Life Force from
SuperLight to sustain itself. I also believe that all forms of organized matter produce its own
aura–finger–prints or energy signature when it reacts with SuperLight.
There are many sensitive people, who can detect and read the aura of living entities and
substances. Our body can determine whether this energy is good or bad for itself. I believe
that this accounts for Kineseology and also explains how herbs work on the body. For
example, each herb has an energy field signature that has a special attunement to specific
body parts and its presence helps "kick off" or reactivate that energy center which may be
slow or stopped, because of some illness or disease. Therefore, SuperLight to the rescue,
through the herb structure that is appropriate to that area of the body in need.
Crystals to the rescue also. Crystals are very organized structures and thus according to this
thesis are also converters or transducers of SuperLight. This is where their energy comes
from and explains how they seemingly can radiate a positive signal continuously without
being recharged. As with herbs, crystals and minerals of different chemistries and structures,
develop different types of energy fields. This explains why different crystals have different
effects on different parts of the body. The key to crystal healing is to match the required
energy with the proper crystal that produces that specific energy need.
As scientists and experimenters become more aware of SuperLight and start to understand it,
experiments and instruments will be designed to attune to these energies. In the future, I
40
conceive of manufacturing simulated body structures{4} which will be micro–size phase array
assemblies made of room temperature superconductors. They will be converters SuperLight
into Vital Life Force for healing. Specific micro–structures will be designed to attune to, and
resonate with, the exact energy needed, in the specific part of the body that needs an energy
boost for healing and regeneration.
It is said, that the priests in Atlantis lived for thousands of years, and that their secret was
that they, at times, would sleep in crystal lined caves and that this would rejuvenate their
bodies, bringing healing and new growth.
I propose that, in the very near future, I will be able to test this idea with the fiber crystal that I
am making in my lab in Albuquerque. Soon, I hope to be able to grow my fiber crystals long
enough, and in large enough quantities, that we will be able to spin these crystals into yarn.
Once spun into yarn, single crystal fiber cloth could be woven to make crystal cloth head and
wristbands, hats, and meditation shawls. You could even stuff your mattress with crystal
fiber, or cover your bedroom wall with crystal fiber cloth wallpaper. This should stimulate
creativity, imagination, healing and regeneration.
Now this next idea may sound way out, but, I believe that it will be possible to make room
temperature superconductors of crystal fiber. If this becomes possible, we are talking about
levitation, and possibly even a magic carpet.
So, the door is wide open with the possibilities of working with SuperLight energies, through
the use of single crystal fibers. I believe these need to be high purity crystal fibers, in order to
have the coherence necessary to resonate with SuperLight.
SUPERLIGHT AND GRAVITY
Gravity is not an intrinsic property of matter, neither is inertia. These secondary forces are
both formed by the reaction of matter to the dynamic field of SuperLight. Gravity is not an
attraction! It is the result of a universal pressure, exerted by SuperLight as it rains in from
infinity, from all directions, onto every object. Materials are not 100% transparent to
SuperLight. I estimate, perhaps about 99.99999999% transparent. As a consequence, all
material domains, all "matter", experiences an acceleration caused by SuperLight. Every
"particle" is affected by a slight drag, or pressure differential, as SuperLight travels past and
through them.
Quantum Particle Interactions, come into play as SuperLight joins in, or exits the activities of
the particle domain. Field effects come into play, as the SuperLight Entity travels through the
Atomic Atmosphere producing drag. Drag turbulence and particle pressures combine to
produce the accelerational force we know as gravity.
This acceleration is of little consequence when a single object is in space, at a very great
distance from other objects, since the force vectors cancel out. However, when a second
object comes close to the first object, then, the two objects shield each other from the full
power of SuperLight pressure on the opposite sides of the objects facing each other. As a
result of this, the objects experience a net accelerational force toward each other, which is
directly proportional to their mass. Mass that produces the mutual shielding that each object
experiences. Thus, falsely, each object is said to be attracted to each other ! In reality, they
are being pushed together by the net differential force of SuperLight pressure which results
from the slight absorption of SuperLight as it passes through these objects. This, according
to my theory, is what creates gravity. It is a push exerted by SuperLight, on objects shielding
each other, from a portion of the SuperLight radiation.
Gravity then becomes the "Weak Force", from the effects of porous matter. An atom of matter
is about 1018 parts void for each part of solid matter. The wavelength of SuperLight is much
41
smaller than the typical atomic dimension. Thus, most of SuperLight passes through the
atomic structure unopposed. However, when SuperLight contacts the nucleus or electrons it
produces the force that holds the electrons in orbit, and the nucleus together. It is the nuclear
glue. This gives matter its chemical properties. Thus, gravity is the weak force since only a
very small amount of SuperLight interacts with matter on the atomic scale. An example that
will give you some idea as to how porous solid matter is, as follows: Let us expand the
nucleus of an atom to the size of a golf ball, then the electrons in orbit about this nucleus
would be about the size of a pea. Now when this pea makes its orbit about the golf ball its
orbit is not a few feet or even a few yards in diameter, its orbit is about 2 miles in diameter.
Matter is mostly composed of void or space and the energy rays of SuperLight, whose
wavelength is many times smaller than the diameter of the electron, will to a large extent miss
the particle regions, as it rains through the atomic region. Only a small amount of SuperLight
interacts with the nucleus and electrons while the majority will pass right through the region.
NUCLEAR FORCE
The structure of the nucleus is extremely dense, when compared to that of the atom as a
whole. The particles of matter in the nucleus are much closer to each other, than those in the
electron. The nucleus is probably in the order of 1028 more dense. Thus, the force that holds
the nucleus together, must be very strong.
In reality, it is still the effects of SuperLight pushing and interacting, that holds the
components of nucleus together. These stronger interactions on the nucleus, are a result of
its increased relative density and ability to shield SuperLight. It is the density and geometry of
matter that changes the forces we see. Thus, from One Source, comes the One Force, that
divides and manifests itself in so many interesting ways.
The relative packing symmetry is very critical in the nucleus and this accounts for the relative
stability of various nuclei. A less symmetrical structure, results in radioactivity and an
unstable nucleus. In this way, SuperLight helps to explain radioactivity.
SUPERLIGHT IS THE SINGULARITY
(The University Field or Energy Source)
Einstein spent the last half of his life in search of a unifying field theory that would unite all
forces into one. I believe that with SuperLight, a theory can be developed to explain this idea.
SuperLight; one force, once source. The concept I've developed is new, and all aspects have
not yet been considered, but what has been covered appears to fit quite well with our current
understanding of reality.
I propose that SuperLight energy is the singularity or universal energy force in all nature and
that its interaction with various forms of matter and energy produce all other forces in the
Universe. Specific atomic structures and sub-atomic structures are resonant to and interact
with some aspects of SuperLight as it passes through them and our bodies. The energy that
is absorbed is converted into the electrical, magnetic, nuclear and gravitational forces
producing our vital life force. This can explain all the forces of nature and life energies.
It is the geometry and density of matter that explains the different forms and intensity of the
forces that are produced.
FUTURE ENERGY SOURCE
As greater understanding of what types of devices can attune to SuperLight, I believe that it
will be possible to capture this energy, collect it, and measure it. At first only small
assemblies will be made for healing and regeneration, (only small amounts are needed)
scientific analysis, proof of principle and localized experiments. In the future, I envision
42
massive devices to be used as direct energy converters. This development will have a
significant effect on reducing world pollution associated with most other energy producing
systems such as nuclear and fossil fuels.
SUMMARY
There is parity in the universe, therefore light has two forms:
ELECRTO–MAGNETIC — electric light traveling at C. (1010 meters per sec.)
MAGNETO–ELECTRIC — magnetic light traveling at C squared.
These lights are responsible for all created matter, all forces, and life itself. As a result of this
theory , I make the following statements;
LIFE HEALING AND SPIRITUALITY
1. Vital life force energies come from SuperLight reacting with coherent structures in
the body.
2. Organs and chakras produce energy vortexes from the interaction with SuperLight.
3. Aging comes from loss of coherence in the body.
4. Healing and regeneration will be possible, by exposure to higher concentrations of
SuperLight.
5.All psychic phenomena takes place on the SuperLight wave bands.
Super Light as it Affects Physics and Astronomy
1. It proposes a three dimensional dynamic ether that reacts with all matter and energy
causing all forces.
2. Gravity is not and intrinsic property of matter, but only a reaction to an external force.
(e.g. SuperLight)
3. Inertia is not an intrinsic property of matter, but only it's reaction to acceleration
through the ether of SuperLight's dynamic field.
4. It eliminates the problem of action at a distance.
5. It eliminates the need for dark matter, and solves Dr. Rubins problem of the outer
stars in galaxies "traveling too fast". (There is a slight drag causing the stars to fall
slowly into the center of the galaxy.)
6. Also, the gravity constant is not constant, but becomes less as one approaches black
holes, due to the reduction effect of SuperLight radiating out of the black hole.
7. This also means that the gravity constant becomes significantly less at the edge of
the Universe.
8. It also allows black holes to reach an equilibrium state, — matter in SuperLight out —
thus preventing one black hole from becoming massive and gobbling up the whole
universe.
9. It explains what neutrinos are: they are SuperLight.
10. It allows many new scenarios for the Big Bang and creation. For example: Since
gravity and inertia are the result of matter reacting with SuperLight, which did not exist
prior to the big bang, or in early times, then, the Big Bang could have been a Little Bang
(or a big breath)because any force would cause and infinite acceleration, since there
43
was nothing to hold matter back.
SuperLight And Space Travel
Communication, on the SuperLight wave bands, will permit extreme distant communication in
space in much shorter times. (e.g. 100,000 light years in 3 to 4 minutes.)
It eliminates the need to take fuel, when you travel in space, thus permitting real deep space
travel.
Harnessing SuperLight Will Give Us An
Infinite Supply of Non-Polluting Energy
REFERENCES
1. Carlton, J.B. & Tiller, WA. Index of Refraction Measurements for Superluminal
Radiation;
9th Annual Medical Symposium Jan. 1976 ARE Clinic, Phoenix, AZ
2. Milewski, J.V. "The Crystal Sourcebook";
Preference & Introduction, Mystic Crystal Publications, Albq, NM
3. & 4. Bulkley, D.H., An Electromagnetic Theory of Life;
Seattle Inst., Seattle, WA 94115
5. "The Body Electric", R. Becker MD, & G. Seldon;
44
Wm Morrow & Co., NY 1985
Advanced Ceramics, SINGLE CRYSTAL Fibers
SUPERKINETIC, INC.
John V. Milewski, Ph.D., PE
President
2881 Tramway Pl. NE, Albuquerque, NM 87122
Office & Fax 505–856–6259
[email protected]
Dr. Milewski is writing a more comprehensive presentation on this subject. If you are
interested in knowing more, E-mail John. It will help speed things along.
ORMUS Atoms Exist As A Gas
by John V. Milewski
How David Hudson Discovered Mon-Atomic (ORMUS) Atoms
Top of Page
NEW SCIENTIST WEEKLY NEWSLETTER
FANTASTIC FILM
If you live in Florida, Washington state or Long Island you may have other things on your
mind at the moment. In general, however, people are still concerned about the size of their
tomatoes, the quality of their photographs and the fuel–efficiency of their cars. Now a
company in Minnesota has produced a polymer film which is slightly thicker than food wrap,
blocks infrared light and promises to tackle all these problems in one go.
http://www.newscientist.com/nl/1007/juicy.html
FABULOUS FOAM
As excitement mounts in Minnesota over a multi-purpose film, hopes are high in Ohio for a
tough new foam. At the US Air Force Research Laboratory at Wright-Patterson Air Force Base,
Kristen Kearns has developed what could be one of the super materials of the 21st century,
and it's 90 per cent air. Kearns's new foam could replace the glass fiber and aluminum
honeycomb in aero planes and spacecraft and has a "unique combination of properties"
which could "save millions of dollars".
http://www.newscientist.com/nl/1007/space.html
A GIRL'S BEST FRIEND
It may look like a humble wine bottle, but it has certainly put some sparkle into the business
45
of cutting air pollution. The new microwave emissions converter will eliminate 70 per cent of
the harmful emissions coming from your car's engine and turn your exhaust pipe into a
diamond mine.
http://www.newscientist.com/nl/1007/little.html
COOL COLOURS, MAN
Paint that cools your home in the heat of summer and warms it in winter has been developed
by researchers in China. Not only will the paint reduce your heating bills, it will also change
the color of your home to match the season. Developed by Yiping Ma and his colleagues at
Tongji University in Shanghai, the coating absorbs heat from the Sun when the temperature
drops below 20 degrees C, helping to warm the building. But when the temperature rises
above 20 degrees C the coating changes color and reflects sunlight to keep the building cool.
http://www.newscientist.com/newsletter/news.jsp?id=ns228741
A NEW PAINT COULD STOP YOUR HOUSE BURNING DOWN !
A paper-thin ceramic coating, originally developed by NASA to stop space shuttles from
bursting into flames when re-entering the atmosphere, could soon stop houses from burning
down here on Earth.
http://www.newscientist.com/newsletter/news.jsp?id=ns228940
— Glimpse of a New Type of Matter —
Frozen helium has been turned into a solid that behaves like a superfluid.
Philip Ball
Nature News Service / Macmillan Magazines Ltd 2004 ©
15 January 2004
Researchers in the United States think they have found a new state of matter — a supersolid.
If their findings are correct, this state is deeply bizarre. Although it is a crystalline solid, it can
'flow' like the most slippery liquid imaginable — in fact, like a liquid with no viscosity.
Liquids that can do this have been known about for years. They are called superfluids, and
because they have no viscosity they behave in strange ways. Once stirred, a superfluid will
keep swirling forever, whereas a vortex stirred into a normal liquid will eventually exhaust
itself and disappear. A superfluid will even creep up the side and out the top of a container.
The first two superfluids made by researchers were created using helium-4 and helium-3.
Both need to be cooled close to absolute zero (–273 °C) before their superfluid behaviour
appears.
Eun-Seong Kim and Moses Chan of Pennsylvania State University now claim to have turned
frozen helium-4 into a supersolid. They did this by filling the narrow channels of a porous
form of glass (called Vycor) with helium, and freezing it by cooling it down and squeezing it to
more than 60 times atmospheric pressure. A disk of the helium-filled glass was then set
spinning. At about 0.175 °C above absolute zero, the disk suddenly started to rotate more
easily — precisely what would be expected if the helium became a supersolid.
The same thing happens when liquid helium as a superfluid is used in the Vycor pores,
because the non-viscous liquid spins more readily.
Kim and Chan say it is hard to explain their findings without invoking a supersolid state. But
46
John Beamish of the University of Alberta in Edmonton, Canada, says their claim "is sure to
generate some controversy". Some researchers might wonder, for example, whether some
liquid helium might still be coating the Vycor pore walls and become a superfluid, causing the
disk to spin more freely. But Kim and Chan insist that this is unlikely.
Quantum Weirdness
Solid helium itself is a fairly weird substance. At very low temperatures, the behaviour of
helium atoms is dictated by quantum mechanics, and this prevents helium from freezing at
all, no matter how cold it is, unless it is pressurized to at least 25 atmospheres. The 'quantum
solid' that results is very loose — unlike most frozen solids it can be squeezed like rubber,
and the regular crystal lattice of atoms is full of gaps, called vacancies, that move about.
When liquid helium becomes a superfluid, the laws of quantum mechanics make all the atoms
move coherently, like a regiment of soldiers. This is why flow in a superfluid, once started,
cannot easily be stopped.
In supersolid helium, all of the vacancies in the crystal likewise start to move coherently,
which means that waves can progress through the lattice.
The onset of this coherent motion is called Bose–Einstein condensation. In superconductors,
Bose-Einstein condensation of electrons at low temperatures allows electrical current to pass
with no resistance. Since 1995, Bose–Einstein condensation of atoms has been seen in a
variety of ultracold gases.
References:
1. Kim, E. & Chan, M. H. W. Probable observation of a supersolid helium phase.
Nature, 427, 225 - 227, doi:10.1038 / nature 02220 (2004).
Special Properties of the Transition Group Elements
Understanding Colloidal Suspensions
Cold Fusion Really Works
Dr. Edmund Storms' work
Atoms That Add
The Resonate Coil Project
Understanding That Nature Obeys Rules, Too !
Tommy's History of Western Technology.
Hydroponic Reference Center
Using Hydroponics to Understand the Earth's Life Processes
On the Atomic Level
Web Site Link List
The Tortoise Shell Life Science Puzzle Box Front Page
View this page Full Frame
47
EARTH AND ATMOSPHERIC ELECTRICITY
Benjamin Franklin's famous experiments in 1752 "drawing lightning from the cloud" by a kite is generally
considered as the beginning of the science of Atmospheric Electricity.The term "Atmospheric Electricity"
reflects the earlier efforts to study mainly the electrostatic component of the geo-magnetic field. Since the air is
electrically conducting, an electric field in the atmosphere cannot be maintained indefinitely, but must be
generated by nonelectric forces. Three sources of low frequency electromagnetic waves are presently known:
1. Thunderstorms and related phenomena in the lower atmosphere.
2. Tidal wind interaction with the ionospheric plasma at dynamo layer heights.
3. Solar wind interaction with the magnetosphere.
These fields map down into the ionosphere and drive electric currents within the dynamo region, the magnetic
component of which can be observed on the ground. In addition, instabilities within the magnetosphere are the
cause of electromagnetic waves with frequencies ranging from the 0.1 mHz. band to the kHz. band and beyond
(geomagnetic substorms, geomagnetic pulsations, and natural ELF, VLF and LF noise).
The atmosphere is an electrically conducting medium so that electric currents can flow due to the electrical
ionization around the Earth. The earth's crust contains radioactive materials, mainly uranium, thorium, and
their decay products. Beta and gamma rays emitted from the ground can ionize the molecules of the air in the
first few meters above ground. The gas radon, which is one of the decay products of uranium 238 can reach
greater heights, up to several 100m above ground, before it decays into polonium by emitting alpha particles.
Radon is therefore a major ionization source in the first few 100 m above ground over the continents. The
second major source of ionization is galactic cosmic rays with a maximum in midlatitudes at about 15 km.
height.
Solar X-ray and extreme ultraviolet radiation are the principle sources of ionization above 60 to 70 km. altitude
with the rates dependent on latitude, time of day and season, and solar activity. During extremely intense solar
flare events, solar protrons of cosmic ray intensity can greatly enhance the ion production rate. The solar
radiation is responsible for the formation of various ionospheric layers of intense activity.
The positive and negative ions in the atmosphere are accelerated in opposite directions by the earth electric
field. The electric conductivity of the atmosphere below about 70 km. height is mostly in all directions where
positive and negative small ions contribute nearly equally to the electric conductivity. There is an increase of
conductivity with increasing latitude due to the increase of the ion density with latitude dependent on the
cosmic ray intensity.
At an altitude of about 100 km. the electrons drift at right angles to the earth's magnetic field, while the ions
move in the direction of this earth field. This area of peak amplitude is called the dynamo region where there is
this range of peak parallel conductivity along the geomagnetic field lines of electric equipotential. The
direction of the geomagnetic field changes from horizontal at the equator to vertical at the magnetic poles.
Since the vertical current cannot flow out of the dynamo region, a polarization charge is built up on both
boundaries of the dynamo region causing a vertical electric polarization field with the earth's surface.
Amplification of electric current at the geomagnetic equator occurs within this dynamo region.
Thunderstorms behave like batteries which are connected with the highly conducting ionosphere and earth via
the barely conducting lower and middle atmosphere. The passive electric contineous current flowing outside
the thunderstorm regions down to the earth is part of the global electric circuit. In fair weather regions far away
from thunderstorm areas, one measures a downward-directed current density which is believed to be driven by
the global thunderstorm activity. This current density is remarkably constant with height. Since the air is
electrically conducting, the current is accompanied by a downward-directed electric field of the order of 100
volts per meter on the ground. The average potential between ground and the ionosphere, called the
atmospheric electric potential is 240 kV. but varying between about 180 and 400 kV. The electric field on the
earth's surface is always at right angles to the ground. This indicates that the earth's surface behaves like an
electric equipotential layer for continuous electric fields with greater electric current density at higher altitudes
along the surface. One source of the space charge near the ground is due to the electrode effect. The negative
ions drift upward and the positive ions drift downward under the influence of the vertical electric field.
48
Thunderstorms are the main source of electromagnetic energy within the lower atmosphere and are believed to
drive the global electric circuit. Typical thunderslouds are convective cumulo-nimbus clouds with vigorous
updrafts and downdrafts. Most, but not all accumulate a net positive electric charge in their upper and a net
negative charge in their lower regions. The electric fields from these charges become sufficiently intense to
reverse the fair weather field over and beneath the clouds and to generate electric currents that can maintain the
negative charge of the earth against the fair weather. About 2,000 thunderstorms are active around the earth at
all times. The maximum intensity over the respective areas is at mid afternoon local time, but the global
activity displays a dependence on the global time with a maximum of activity near 1800 h. UTC when the large
continents of Africa and South America are both under the suns influence and therefore both experiencing peak
thunderstorm authority.
Telluric currents will flow in the surface layers of the earth. Since thunderstorm maximum events occur at low
latitudes in the afternoon and evenings, these telluric currents must be directed equator ward during the
daytime and poleward at night. Telluric currents are a relatively shallow surface phenomena, yielding 1/2 day
hemispheric telluric currents in the 102 to103 ampere range. The intensity of telluric currents are then adaquate
to supply the flow from the global fair weather charge accumulator to the bases of the thunderstorms. Electric
currents will flow between hemispheres at all times and the current density at any location is a direct function
of the interhemispheric currents and their potential gradients.
Lightning discharges are breakdown electric currents in regions where the electric field locally exceeds about
400 kV/meter. Ground discharges normally transport negative charge (electrons) from the lower part of the
cloud to the ground and are therefore part of the global circuit. Each ground discharge is generally made up of
one or more intermittent partial discharges. A total lightning discharge, the time duration of which is about 1/3
second, is called a flash. Each component discharge, lasting of the order of tens of milliseconds, is called a
stroke. Each lightning stroke is preceded by a barely luminous predischarge, the leader which produces a
negatively charged ionized path between cloud and ground for the return stroke to follow. A corona sheath with
a diameter of about one meter envelops the highly conductive leader channel. When the leader has approached
to within 5 to 50 meters of the ground, a positively charged streamer from some point on the earth comes up to
meet it, and then commences the return stroke which travels up the ionized path established by the leader. The
negative charge in the channel is lowered to the ground. The return stroke is an upward movement of a
luminous wave front with a velocity that reaches 0.1 to 0.3 of the speed of light with peak current amplitudes of
10 to 100 kA. within a few tens of microseconds. Subsequent return strokes follow, on the average of two or
three occuring during one flash, but as many as 26 strokes have been detected in a single flash. A contineous
current of 100 Amperes or more flows from the ground to the negatively charged portion of the cloud in the
interval of the return strokes.
Luminous events occur at temperatures exceeding 10,000 degrees Kelvin. The visible spectrum of the lightning
stroke consists mainly of neutral nitrogen and oxygen emissions. The temperature in return strokes can reach
30,000 K. and the pressure in the channel can increase to a peak of more than 106Pa. A pressure shock wave is
thus generated which propagates away from the channel with a speed of about 3km/sec. This speed decreases
rapidly as the shock front expands. The acoustic signal of the shock front is heard as thunder, which travels
with the speed of sound (330 m/s). The maximum spectral amplitude of a thunder signal is near 100 Hz. The
mean flash rate of lightning over the whole earth is estimated to be of the order of 100 flashes per second.
These lightning flashes generate radio noise at frequencies greater than above 100kHz.
Lightning channels behave like huge antenna systems which radiate electromagnetic energy. These natural
impulsive signals at frequencies below 100 kHz arise from coherent electric currents in lightning channels
during return strokes and are called atmospherics. These signals are radiated throughout the earth and
atmosphere, and propagate within the waveguide of the earth-ionosphere cavity. The waveguide thus has two
windows of peak activity, one in the ELF (Extremely Low Frequency) range, and the other one in the VLF
(Very Low Frequency) range. The phase velocity of the mode decreases with increasing frequency and is larger
than the speed of light within the VLF range. The transmission function of the terrestrial waveguide has a
window at extremely low frequencies and pulses containing significant spectral amplitudes in that range may
be received around the earth where the waveguide behaves as a natural resonator. At these ELF ranges,
resonances occurs for waves with horizontal wavelengths which are an integral multiple of the earth's
circumference; and the spectral signals from lightning are amplified at these frequencies. The activity of this
49
Schumann Resonance reflects the global lightning with maximum activity occuring between 1600 h and 200 h
UTC.
The second generator of electromagnetic energy in the atmosphere is the ionospheric dynamo. The dynamo coil
is the electrically conducting air within the dynamo region between about 80 and 200 km. height. The driving
force is the tidal wind which moves the ionospheric plasma against the geomagnetic field and induces electric
fields and currents. Manifestations of the electric currents on the ground are regular variations of the
geomagnetic field depending on solar day and lunar day.
The solar tidal winds are excited by solar differential heating of the atmosphere which is accompanied by daynight differences in atmospheric pressure and temperature. The basic period of the solar tides is one solar day.
The basic wavelength is the size of the earth. The tidal wave modes therefore depend on the spherical and
rotating earth. Within the lower and middle atmosphere traveling waves transport energy and drive the
ionospheric plasma at dynamo layer heights so that a horizontal electric current flows. Electric charge
separation sets up an electrically polarized field and the magnetic field generated by this current can be
measured on the ground as variations superimposed on the geomagnetic field from the earth's interior. In
addition, atmospheric lunar tides are excited by the gravitational force which the moon exerts on the earth. Its
pressure amplitude on the ground is 20 times smaller than the solar tide but the lunar tide does induce electric
currents at dynamo region heights.
This current configuration is fixed to the sun, while the earth rotates beneath it with a current of about 140kA
flowing. The rotating current and the conducting earth behave like a huge transformer with the dynamo region
as the primary winding and the electrically conducting earth as the secondary winding. Since the current in the
primary varies with the basic earth rotation period, electric currents are induced in the earth's interior and these
secondary currents are superposed on the magnetic field of the primary dynamo current. The secondary current
has an amplitude of about 1/3 of that of the primary current. Remarkable peak amplitude currents appear at the
geomagnetic equator which are produced by this current band equatorial electrojet. The electric polarization of
the field current and tidal winds have primarily an east-west component at the equator. These polarization
changes produce a vertical electric field at the equator, thus enhancing the total current strength in the
immediate environment and therefore producing a strong band of eastward flowing currents between the
morning and early afternoon hours.
The third main source of electromagnetic energy within the atmosphere is the magnetospheric hydromagnetic
dynamo. A steady flux of low energetic particles flows from the sun in a radial direction called the solar wind.
This solar wind velocity varies between about 300 and 900 km/second. The number density of the solar wind
particles decreases as the inverse square of the heliocentric distance and gives values of 106 to 107 per cubic
meter in the vicinity of the earth. Magnetic fields from the sun offer periodic fluctuations and reversals of the
polarities within this solar wind, with the well known 22 year sunspot cycle being dominant. The area of
separation between field lines directed away from the sun and those directed toward the sun are called the
interplanetary neutral sheet. This neutral sheet has a wavy configuration which the earth orbits through at the
solar ecliptic plane. The earth passes through two or four sectors of opposite polarity of the interplanetary
magnetic field during one synodic rotation of the sun, a period of about 27 days.
The plasma of the solar wind impinging on the earth's magnetic field cannot penetrate directly into the earth's
atmosphere. It by-passes the geomagnetic field and creates a cavity--the magnetosphere. The boundry of this
magnetospheric cavity is called the magnetopause which is the outermost region of the geomagnetic field.
Since the solar wind is supersonic, a shock front forms at a distance of several earth radii in front of the
subsolar point. The solar wind is a homogeneous, fully ionized, weakly magnetic, unidirectional plasma. The
geomagnetic field surrounded by the solar wind plasma is therefore compressed and confined to a cavity, and
electric currents flow on the border of this cavity. Two neutral magnetic points called cusps, form on the
dayside magnetopause near =/-75degrees geomagnetic latitude. Here, the solar wind has direct access to the
magnetosphere. The solar wind also stretches the geomagnetic field out into a long magnetic tail on the
downward night time side, several hundred earth radii long.In the neutral sheet the electrons move toward
dawn while the protrons move toward dusk, thus establishing a cross-tail current in the sheet directed toward
dusk.
Several belts of highly energetic particles (the van Allen belts) are formed within the magnetosphere and
50
surrounding the earth as intense toriodal fields that are formed of the spiraling and drifting protron/electron
flows. The current via the dynamo region of the ionosphere is related to the dawn-dusk cycle. The electric
power of the two magnetohydrodynamic generators in both hemispheres is in the order of billions of watts of
energy. Nearly 10% of the solar wind energy moving past the earth magnetosphere is converted into electric
energy. The superposition of magnetic fields originating from all fluctuating magnetospheric electric currents
measured on the ground determines the degree of geomagnetic activity. The electric conductivity in the
dynamo region varies with time of day, season, and latitude. Solar wind-magnetospheric interaction causes a
never-ceasing, but highly fluctuating energy input into the polar fields, which leads to an almost permanent
enhancement of the earth electrical conductivity.
Electromagnetic and hydromagnetic waves can be excited within the magnetosphere either by solar windmagnetospheric interaction or by internal instabilities. Electromagnetic pulses generated by lightning events
can propagate through the magnetosphere along the geomagnetic field lines and can be observed on the ground
and within the magnetosphere. The magnetosphere behaves like a resonant cavity for waves with wavelengths
comparable with the dimensions of the magnetosphere. The largest resonant wavelength being around 105km.
which yields a time period of about 140 seconds and a frequency of around 7 mHz. Many resonances of this
frequency and higher are detected within the magnetosphere and earth. Waves present within the
magnetosphere can be amplified by energized particles, mainly near the magnetospheric equator. These
enhanced waves in the VLF range can penetrate the magnetosphere and propagate along the geomagnetic field
lines.
Fluctuations of the geomagnetic field with periods ranging from 0.2 seconds to more than 10 minutes are called
geomagnetic pulsations. These pulsations are observed at all geographic latitudes with maximum occurances at
the subaurora latitudes. There is a clear dependence of the average period of geomagnetic activity where solar
disturbed conditions occur more frequently. Sudden pulses are a worldwide phenomena occurring nearly
simultaneously on the day side and on the night side.
The low frequency spectrum of the electromagnetic energy of lightning signals is ducted within the terrestrial
waveguide. Part of this energy can tunnel through the ionosphere and can propagate through the
magnetosphere. The broad spectrum of a lightning pulse with maximum spectral amplitude near 5 to 10 kHz. is
dispersed during its propagation through the magnetospheric plasma. The magnetospheric regions are copious
sources of radio emmission, which radiate low frequency wave power of about 109 Watts into space at
maximum spectral amplitudes near 200 kHz.
The general global electrical circuitry combine to a powerful unified geo-electrical structure.
EARTH AND ATMOSPHERIC ELECTRIC REFERENCES
Akasofu, S. I.--Polar and Magnetospheric Substorms, D. Reidel, Dordrecht, Holland
Alfven, H; Falthammar, C. G.--Cosmical Electrodynamics:Fundamental Principles, Oxford Univ. Press, London
Bliokh, P. V.; Nicholaenko, A. P.; Fillippov, Yu F.; -Schumann Resonances in the Earth-Ionosphere Cavity,
IEE, London, N. Y., Peter Peregrinus Ltd., UK, N.Y., 1980
Davidson, J.--The Secret of the Creative Vacuum, C. W. Danial Co., Great Britain,1989
Jefimenko, O.--Tapping Earth's Electric Field, Machine Design, April 15,1971
Kabanov,V.V.; Norinskiy, L. V.--Experimental Study of Natural Global Transverse Resonances in the EarthIonosphere Cavity, Geomagnetism and Aeronomy, Vol. 26, No. 4, 1986
Lazebnyy, Nikolayenko; Paznukhov; Rabinovich;-- Determining Parameters for a Global Thunderstorm
Activity Model from Measurements of the Coherence in Natural Low-Frequency Signals, Geomagnetism and
Aeronomy, Vol. 27, No. 3, 1987
Matyukhin, Yu G.; Mishin, V. V. ; A Kelvin-Helmholtz Instability on the Magnetopause as a Possible Source
of Wave Energy in the Earth's Magnetosphere, Geomagnetism and Aeronomy, Vol. 26, No. 6, 1986
51
Moray, T. H.--The Sea of Energy in which the Earth Floats, Cosray Research Institute, Inc. 1978
Nishida, A.--Magnetospheric Plasma Physics, D. Reidel Pub. Co. Dordrecht, 1983
Ogawa, T.--The Lightning Current, Handbook of Atmospherics, Vol.1, CRC Press,1982
Pudovkin, A. I.; Pudovkina, E. V.--An Ionospheric Origin of Geomagnetic Pulsations, Geomagnetism and
Aeronomy, Vol. 27, No. 4, 1987
Richards, E. E.--Earth Power Spectrum and its Potential as a Usable Energy Source, The Second International
Symp. on Non-Conventional Energy Technology, Atlanta, GA, 1983 --Multi-Octave Harmonic Interconnection,
The 1st. International Tesla Conference, Colorado Springs, CO. 1984
Rycroft, M. J.--Interaction between Whistlers and Radiation Belt Electrons, Nature, Vol. 312, Dec. 1984
Strong, C. L.--Electrostatic Motors are powered by the Electric Field of the Earth, Scientific American, Oct.
1974
Tesla, N--Colorado Springs Notes, 1899-1900, Nolit, Beograd, Yugoslavia, 1978
Tran, A.; Polk, C.--Schumann resonances and electrical conductivity of the atmosphere and lower ionosphere,
J. of Atmospheric and Terrestrial Phys. Vol. 41, 1979
Uvarov, V. M.--The Excitation of Electric Fields and Currents in the Ionosphere from the Energy Viewpoint,
Geomagnetism and Aeronomy, Vol. 26, No. 5, 1986
Volland, Hans--CRC Handbook of Atmospherics, Vol. 1, CRC Press, Baca Raton, FL, 1982 --Atmospheric
Electrodynamics, Springer-Verlag, Berlin, Heidelberg, 1984
Voss; Imhof; Walt; Mobilia; Gaines; Reagan; Inan; Helliwell; Carpenter; Katsufrakis; Chang--Lightninginduced Electron Precipitation, Nature, Vol. 312, Dec. 1984
Webb, Willis L.--Structure of the Stratosphere and Mesosphere, Academic Press, N. Y., London, 1966 --Earth's
Electrical Structure, Atmos. Sci. Lab., White Sands Missile Range, N. M., --Thermospheric Circulation, The
Topside Ionosphere, Univ. of Texas, Dallas,1972 --Geoelectricity, Univ.of Texas at El Paso, 1980
HOME
52
Fonte: http://www.antigravity.it/francese
53
The Coil Construction for the Motor or the RLC coil
Bill Muller / Carmen Miller Voice Mail/Fax at 604-608-3822 or E-mail Bill and Carmen
One coil is pulsed, then every
other one around the disk. All
coils are generating current
The coils are pulsed so they repel each side of the magnet.
except the one coil that gets
pulsed.
54
Main Menu or Back Home
55
The Vallée Synergetic Generator
The VSG project by JL Naudin
created on February 3, 2003 - JLN Labs - Last update March 13, 2005
Toutes les informations et schémas sont publiés gratuitement ( freeware ) et sont destinés à un usage personnel et non commercial
All informations and diagrams are published freely (freeware) and are intended for a private use and a non commercial use.
Picture of the day : Photo of the fusion area in the VSG
This photo shows EVs strikes on the surface of the Th-loaded Tungsten rod initiated with only 37 V DC
(VSG v3.5)
It is important to notice that the fusion temperature of the Tungsten is 3680°K
The Vallée Synergetic Generator (VSG) project LogBook
56
Date
Versi
on
Comments
Mar 11,
2005
Doc La Synergie des noyaux et la radioactivité par René-Louis Vallée
Mar 8,
2005
Doc La Théorie Synergétique par René-Louis Vallée
Mar 8,
2005
Doc Les bases de la mécanique Synergétique par René-Louis Vallée
Mar 8,
2005
v3.5
Full tests of the VSG v3.5 with a VIDEO DEMONSTRATION ( Energy
factor 2.66 )
Mar 6,
2005
Doc
The Synergetic theory: A solution to the energy crisis
Mar 5,
2005
Doc
Mar 3,
2005
Doc Rappel de quelques notions élémentaires de physique nucléaire
Feb 21,
2005
Doc La gravitation et la radioactivité, actions des milieux sur la matière.
Feb 20,
2005
v4.1 Sucessfull High Power tests run with the VSG v4.1 ( Energy factor 3.46 )
Feb 20,
2005
Doc
Les certitudes du modèle "Synergétique" et le principe d'incertitude de
"Heisenberg"
Feb 17,
2005
Doc
Le Vide producteur d'énergie - Captation de l'énergie
diffuse
Feb 13,
2005
v3.1 Sucessfull tests run with the new VSG v3.1 ( Energy factor 2.53 )
Feb 12,
2005
Doc Full detailled explanations about the PROTELF working process
Feb 9,
2005
v2.1
Feb 8,
2005
v2.0 Problem with the discharge area, the plastic tube of the coil has melted
Feb 6,
2005
v2.0 The first VSG tests with a solid state High Power MosFET switcher
Oct 8,
2003
v1.0 Preliminary tests of the VSG with a mechanical switch
La théorie Synergétique : Une solution à la crise de
l'énergie
Use of the full discharge energy of the capacitor, test with a 1 ohm
shunt on the CT output
( Energy factor 2.08 )
57
58
59
Cliquez ici pour lire la version française
THE VSG experiment
This experiment is fully based on the Prof René-Louis Vallée Synergetic theory1. The purpose of this
experiment is to find a simple and reproducible device which is able to produce the nuclear reaction
claimed by the Prof R.L. Vallée. The main material used in this device is a pure carbon rod. Here, the
carbon is not consummed by the reaction, it acts as a pump Vs the Vacuum EM energy.
So, according to the Prof R.L. Vallée theory, the required condition to get the Synergetic effect is :
1. To align the fields of the electrons and the nucleus of the carbon atoms by the use of a colinear
E-Field and B-Field,
2. the energy of external photons (g) is used to absorb the kinetic energy of the electrons,
3. so, the stopped electrons can be attracted by the carbon nucleus,
4. a nuclear reaction begins: the Carbon is transmutted into radioactive Boron (which has a
radioactive decay of 20ms)
5. then, the vacuum energy is tapped by the nucleus and the Boron is transmutted back to
Carbon while a strong pulse of 13 Mev is sent (see the reaction below) .
Click on the picture to see the details of the PROTELF process
This process is the called "Capture PROTELF " 3 ( PROTon - ELectron Fusion) process by the Prof
R.L. Vallée. A such process is able to produce up to 2.988 GW of Free Energy per gram of Carbon
used, while the carbon is not consumed...
Video demonstration of the VSG v3.5
60
Click on the picture to see the demo in Windows Media format (2.86 Mb)
Click on the picture to see the demo in Real format
March 7, 2005 : Full tests report of the VSG v3.5 ( Energy factor 2.66 )
Reference documents :
1.
2.
3.
4.
La Théorie Synergétique par René-Louis Vallée
Les bases de la mécanique Synergétique par René-Louis Vallée
La Synergie des noyaux et la radioactivité par René-Louis Vallée
L'Energie Electromagnétique matérielle et gravitationnelle, les bases de la théorie
Synergétique par René-Louis Vallée
(a fully downloadable book in PDF, file size: 9 Mb)
61
5. Synergétique N°11, édité par la SEPED
6. Capture PROTELF - Schéma de principe par Franck Vallée
7. La relève de l'Energie - La Synergétique, édité par la SEPED
8. Le Vide producteur d'énergie - Captation de l'énergie diffuse
9. Les certitudes du modèle "Synergétique" et le principe d'incertitude de "Heisenberg"
10.La gravitation et la radioactivité, actions de milieux sur la matière.
11.Rappel de quelques notions élémentaires de physique nucléaire
12.La théorie Synergétique : Une solution à la crise de l'énergie
13.The Synergetic theory: A solution to the energy crisis
Acknowledment : I am grateful to Franck Vallée for his helpfull documentation and advices in this field
of research.
For more informations : [email protected]
WARNING, USE CAUTION ! This experiment is not intended for the inexperienced. User of this
document should be very carefull and experienced in the field of electronic and nuclear physics to try
anything out ! If you do it the risk of any results is just yours. I take no responsibility of anything that might
happen.
Return to the JLN Labs page
This page has received
visitors since February 6, 2005
62
Russian scientists built 'perpetual motion engine' prototype
Posted on Sunday, March 20 @ 18:55:18 PST by vlad
From Pravda.ru: 15:15 2005-03-17
Russian research institute of space systems is developing a "perpetual motion engine" that can be used in
spacecraft and ground-based transport alike. "We have been developing the so-called jet ejection-free
propulsion device for a few years now," said Valery Menshikov, senior research coordinator of the institute," in
his interview to ITAR-TASS news agency. According to Mr. Menshikov, the researchers already built a
prototype of the engine of a non-conventional type. He provided some details with regard to the new machine.
"The prototype device is propelled by the movement of a liquid or solid working body inside the device. The
working body moves on a trajectory resembling a tornado. As regards the effect produced by the experiment,
we might as well witness a new phenomenon involving the interaction between the working body and some
fields, possibly a gravity field. The nature of those fields is still have to be determined," said Mr. Menshikov.
Researchers say that service life of the next-generation engine will be 15 years at the least. It is said to be
capable of undergoing nearly 300 thousands start-ups. The engine is powered by solar batteries. Russian
researchers believe that the engine will be used not only for orbit control and correction purposes at the space
vehicles and space stations.
"In the future this environment-friendly engine may be also used in the aircraft and ground transport," said Mr.
Menshikov.
Source: http://newsfromrussia.com/science/2005/03/17/58692.html
Re: Russian scientists built 'perpetual motion engine' prototype (Score: 1)
by vlad on Sunday, March 20 @ 18:58:20 PST
(User Info | Send a Message) http://www.zpenergy.com/
Michael_dean_jr writes (greenglow yahoo group):
Isn't perpetual motion observed as the dynamic nature of the universe as a whole? Guess not, if we're looking at
it as a "phrase", as two words combined and not considered as the phrase, then the universe is indeed, in
perpetual motion. It would appear that a perpetual motion (words only, not the phrase) system can only exist
within an infinite system, but that's not in line with the definition of the phrase; anything observed emulating
perpetual motion within a sum of finite space would be "empowered" within some connective to that same
infinite whole, be it solar, "ZPE tap", gravity, magnetism, nuclear, or what have you, as all are simply differing
collectives of action/flux.
Let's look at this screwy "definition" of the "phrase".
Perpetual motion, the hypothetical continuous operation of an isolated mechanical device or other closed
system without a sustaining energy source.
A couple key things to keep in mind here, an "isolated" or other "closed" system, where the hell did they come
up with that; certainly, neither perpetual nor motion contain the meaning of "closed" or "isolated" some
dipstick slipped that in, likewise, without a sustaining energy source? Without a sustaining energy source... that
in itself is rubbish, everything is "energy", this means that perpetual motion cannot be a "device" as any device
is composed of sustaining energy. I'm sorry, but that definition makes no sense and discredits its own governing
position.
63
It would appear that the "definition" of the phrase has scuttled the possibility from the get go. Not even the
universe qualifies within the definition as the universe is not a "closed" nor is it an "isolated" system, nor does
it operate without sustained energy. What a joke.
I think most people look at the words and what they mean as two simple words combined, and that has a
different meaning than what has been stupidly defined by someone who didn't pay attention to what the words
actually meant; by themselves and then combined, they make sense.
Let's just make a new "phrase" so we can do away with the rubbish as defined within the obviously made dead
phrase.
Let's try this;
Semi permanent action, Actions commencing within a device or system derived directly from some action of
the universe, without a necessity to de-potential carried or connected pre stored fuels/energy of fabricated
potentials. The starting of this type of action need not be of a semi permanent action source. It merely needs to
sustain its actions through the processing of naturally occurring and available "energy".
Now we can have/create a "Semi permanent action device" and the sun qualifies as a source for these actions as
does "ZPE" etc. There's no hypothetical about it, these devices already exist, solar panels, etc.
Some sort of energy is necessary, obviously, but the "fuel/potential" needs to be naturally available where ever
the "device" may be expected to operate and the device needs to process the naturally available energy without
destroying itself in the process. All of this is under "reasonable" considerations; obviously just about everything
built will wear out or become spent within time.
Doesn't that help out some, that may be what they meant and I think that's what a lot of folks are thinking when
they claim "perpetual motion", unfortunately the stupid definition of "perpetual motion" disembowels anything
that could occur in factual reality. The "definition" of the phrase is pure rubbish, but, the underlying notion or
combinations of words when defined under their own individual merits are sound.
BTW. what kind of moron would accept the definition of the phrase, "perpetual motion" as a sound and
reasonable assessment of what perpetual motion actually means? Think about it, where was reason applied
within the definition, does it remotely resemble the words as defined within their own merits?
Why can't perpetual motion simply mean what the two words together imply, why restrict them beyond
reasonable consideration and then claim them as a "hypothetical" thing? It would appear that science is in the
business of creating phrases and terms from words that have tangible meanings and then defining them into
pure rubbish that emulate pure twisted fictions.
This goes beyond semantics and becomes a matter of intelligence vs. mental retardation, the term nerd really
strikes hard within the definition of "perpetual motion", someone had a bit of tape hanging from their glasses in
front of the whole definition of each word "perpetual" and "motion" and then a brain fart occurred in that
greasy un-showered head and it slipped in the words "closed" and "isolated" and "without sustained energy"
(BTW the last three quotes are also found in the word nerd as defined). For god sakes, I swear, this crap really
disappoints me and removes any hope I might have in "modern science". What a waste of time, we need to pull
federal financing of the sciences ASAP! This stuff disgusts me, Damn idiots!
Sincerely,
Mike
64
Progetto Propulsione a campi magnetici rotanti
MODELLO DI DINAMO CON
ANELLO DI PACINOTTI
costruttore: allievi dell'Istituto Pacinotti di Pistoia.
datazione: 1910 circa.
dimensioni: (37x37x27); F ruota = 14
n° inventario: 209
Indice del libro
Note storiche
Biografia "A. Pacinotti"
Microscopio acquatico
Galvanometro di Wiedemann
Pagina iniziale Istituto
(dal volume "Un gabinetto di Fisica Tecnologica tra Ottocento e Novecento" di Emilio Borchi e Renzo Macii
pubblicato a cura dell' I.P.S.I.A. "A. Pacinotti" di Pistoia,Editrice C.R.T. )
Con il nome di dinamo si intende una macchina che produce una
corrente elettrica utilizzando i fenomeni dell'induzione
elettromagnetica. Si distinguono le dinamo a corrente continua
ed a corrente alternata, secondo che la corrente prodotta è
unidirezionale o alternata. Nel secondo caso si parla spesso di
alternatori. Nella dinamo si distingue un induttore destinato alla
produzione del campo magnetico, ed un indotto, nel quale si
origina la forza elettromotrice e quindi, se il circuito viene
chiuso, la corrente. La forza elettromotrice è, di solito,
alternata. Nelle dinamo a corrente continua, questa viene
raddrizzata solo all'uscita della macchina.
La prima dinamo a corrente continua con indotto ad anello fu realizzata
da Antonio Pacinotti nel 1860. La descrizione si trova nella rivista del
Nuovo Cimento, fascicolo del giugno 1864, pubblicato il 3 maggio 1865.
Nella figura 1 è riportato lo schema originale di Pacinotti. In alto (fig. 1)
si ha l'indotto costituito da un anello di ferro tornito, avente 16 denti
uguali ed equidistanti. L'anello è sostenuto da quattro raggi di ottone a,
a, a, a, (fig. 4) che lo uniscono all'asse della macchina. Tra dente e dente
dei piccoli prismi triangolari, m, di legno separano le bobine di filo di
rame coperto di seta. Il capo terminale di una bobina è collegato al capo
iniziale della bobina successiva ed insieme sono connessi ad una
piastrina metallica di un collettore calettato sull'asse di rotazione. Il
collettore è costituito da un cilindretto formato da 16 segmenti (o
piastrine) metallici isolati elettricamente tra di loro e fissati all'albero di rotazione dell'indotto. Ogni bobina
perciò ha i suoi estremi saldati rispettivamente a due piastrine consecutive del collettore. Due spazzole
metalliche fisse strisciano contro i segmenti del collettore che si trovano da parti opposte e, quando l'indotto è
in rotazione in un campo magnetico, prelevano una forza elettromotrice che, a causa delle opportune
connessioni delle bobine sulle piastrine stesse, può considerarsi continua.
65
Il campo magnetico è prodotto da una
elettrocalamita formata da un nucleo di ferro ad
U sui cui bracci laterali sono avvolte due grosse
bobine. Le espansioni polari sono sagomate ad
arco di cerchio attorno all'indotto. La corrente di
eccitazione dell'elettrocalamita, che passa in
serie da una bobina all'altra, è prelevata
all'uscita delle spazzole.
Come aveva chiaramente espresso lo stesso
Pacinotti, la sua macchina quando è alimentata
da un generatore di forza elettromotrice costante
si comporta come un motore elettrico.
Il modello di dinamo dell'Istituto Pacinotti è una
ricostruzione fedele della macchina di Pacinotti.
E' di tipo bipolare, cioè il campo magnetico ha
due poli e l'indotto è costituito da 14 bobine dove
hanno sede le forze elettromotrici indotte durante
la rotazione entro il campo dell'induttore. Le
spazzole sono alle estremità di una diametro del
collettore e pongono in parallelo (rispetto ad un
circuito esterno) i due rami dell'indotto che si
trovano da parti opposte rispetto a tale diametro.
Si osservi ad esempio quanto riportato in figura 2
per un anello di Pacinotti ad 8 bobine. Una barra
orizzontale di ottone, sostenuta ai lati da due colonnine verticali, pure di ottone, sorregge al centro l'asse di
rotazione di indotto e collettore.
Tutto l'apparecchio poggia su una base di legno munita di quattro piedini. L'apparecchio è riprodotto nella
foto 1, mentre nella foto 2 si può osservare, dall'alto, la forma delle armature dell'elettrocalamita e quella
delle bobine dell'indotto.
A. Wilke, S. Pagliani, L'elettricità, sua produzione e sue applicazioni, pp. 83-106, UTET, Torino, 1897.
O. Murani, Trattato elementare di fisica, vol. II. pp. 758-768, U. Hoepli, Milano, 1924.
Inizio pagina
66
Museo
Cerca
Contact
Campo rotante di Galileo Ferraris
Settore:
Dati Catalogazione.
ELETTRICITÀ E
MAGNETISMO
Data di carico:
1939-02-02
Nr. Inventario:
4903
Costruttore:
Ignoto
Dimensioni(mm):
Spira: 160 Altezza:190
Materiale:
legno, rame, ottone
Stato di
conservazione:
buono (il sostegno è incrinato)
Ingrandisci!
Descrizione
La trasformazione dell'energia elettrica in movimento è ottenibile per correnti continue tramite la
reversibilità delle macchine dinamo elettriche. Le correnti alternate, più facili da ottenere e più
facilmente trasportabili a grande distanza senza grosse perdite, presentavano però alcuni
inconvenienti per la realizzazione di motori sincroni in quanto al variare del carico di lavoro si aveva
una rottura del sincronismo con conseguente arresto del motore. Il problema fu risolto elegantemente
con la creazione dei campi magnetici rotanti. La scoperta del campo rotante si deve a Galileo
Ferraris.
Per il funzionamento dell'apparato è fondamentale poter regolare opportunamente la fase di una
corrente alternata. Il presente dispositivo prende spunto dall'esperienza di Arago sul magnetismo di
rotazione, e può considerarsi come l'origine dei motori asincroni. L'organo mobile è un conduttore
non magnetico, che ruota nel senso del campo, senza però raggiungere la medesima velocità
angolare.
Osservazioni
Bibliografia
WEB A cura di WebMaster del Museo di Fisica
Copyright © 2001-2004 [DFS]. Tutti i diritti riservati.
Generato da PhPMuseo ©:
Martedì, 28 settembre 2004, ore 11:11:30
67
IEN Galileo Ferraris
Collezione di Strumenti Elettrici
Modello dei primi apparecchi di Galileo Ferraris per il motore a
campo magnetico rotante
Primo modello, 1885
I modelli qui riprodotti non sono quelli originali, progettati e costruiti da G. Ferraris, i quali andarono quasi
completamente distrutti nell'incendio dell' "Esposizione nazionale elettrica" di Como, 1'8 luglio 1899 [*],
insieme coi cimeli di Volta. I pochi resti bruciacchiati, furono collocati nel vecchio studio di G. Ferraris,
conservato nel Politecnico di Torino e andarono definitivamente distrutti nell'incendio del Politecnico, in
seguito a un bombardamento, il 9 dicembre 1942.
Questi modelli furono ricostruiti, dopo l'incendio del 1899, sotto la guida del prof. Guido Grassi, successore di
G. Ferraris alla scuola di Torino e forse, secondo una tradizione orale, dallo stesso operaio che aveva fatto i
primi apparecchi 14 anni prima. Due di essi portano ancora i cartellini scritti dal prof. Grassi. Essi sfuggirono
all'incendio del 1942 perchè erano conservati all'Istituto Elettrotecnico Nazionale.
Tutti i modelli dei primi motori a campo rotante di G. Ferraris oggi esistenti, anche all'estero e anche quelli del
museo Ferraris a Livorno Ferraris, sono copie di quelli qui riprodotti. La fotografia eseguita prima del 7 marzo
1897 riprodotta negli "Atti della Associazione Elettrotecnica Italiana" - vol. I - 1897/98, è l'unico documento
rimasto della configurazione dei cimeli originali.
[*] Nell'anno 1899 i modelli (insieme con altri apparecchi, cimeli e carte di Galileo Ferraris) furono mandati
alla "Esposizione Nazionale Elettrica e di Prodotti serici", organizzata a Como per festeggiare il centenario
della scoperta della pila di Volta.
Collezione
Museo
Home Page
68
Macchina di Pacinotti
E114
1885
metallo, ghisa, legno
30 x 13 x 19
LEYBOLD
LEYBOLD
E' una macchina dinamo-elettrica, ad uso didattico, del tipo ideato da
Gramme (1826-1901) nel 1870, a corrente continua ed auto-eccitatrice.
Si dice dinamo-elettrica in quanto gli induttori sono elettro-magneti.
L'organo essenziale e caratteristico di queste macchine è l'anello ideato
nel 1861 da Pacinotti (1841-1901). Il motore Pacinotti del 1861 aveva come
indotto un magnete permanente (Nuovo Cimento).
L'indotto (rotore) è un anello di Pacinotti, costituito da un nucleo di ferro
laminato a forma di anello e solidale con un asse di rotazione azionabile a
manovella imperniato a due supporti di ghisa. Attorno al nucleo è avvolto
il circuito indotto, formato da un numero pari di gruppi di spire, collegati
in serie tra loro. Il collettore è diviso in settori, detti lamelle, ciascuno dei
quali è collegato ad una spira.
Due lamine metalliche montate su colonnine di ottone sfregano sul
collettore e sono collegate con una coppia di elettromagneti orizzontali
che fungono da induttore (statore). La macchina, autoeccitante in serie, è
reversibile: ponendo in rotazione il rotore si genera corrente continua,
mentre, alimentata da una corrente, funziona come motore. La reversibilità
si appoggia sulla teoria del dinamo-elettricismo.
69
Numero inventario antico 2952
Numero inventario attuale 168
STRUMENTO: MODELLO DI CAMPO MAGNETICO ROTANTE (LEGNO CHIARO)
Epoca: Inizio '900
Costruttore: /
Materiali: Ottone, legno, bambù, rame, ferro
Dimensioni: 175 x 175 x 220 mm
Stato di conservazione: Buono
Notizie: Dal registro di inventario più antico, rinvenuto nel Liceo, risulta che lo strumento è stato
inserito in inventario il 26/6/1928 per lire 7200, con il numero 2952.
Descrizione: Al centro di una base quadrangolare in legno si trova un cilindro anch’esso in legno sul
quale sono fissati due anelli in bambù disposti a croce su cui sono incollati fili di rame che fungono da
bobine. Al centro del cilindro si trova un ago magnetico in ferro libero di ruotare. Al centro di ogni lato
della base sono fissati quattro serrafili in ottone collegati alle bobine tramite fili di rame.
Uso: Collegando i serrafili ad un generatore si noterà una variazione di inclinazione dell'ago magnetico.
Si mette in evidenza quindi la sovrapposizione tra il corpo magnetico creato dalla corrente elettrica col
campo magnetico terrestre.
70
IEN Galileo Ferraris
Collezione di Strumenti Elettrici
Secondo modello di motore a campo magnetico rotante di Galileo
Ferraris
Collezione
Museo
71
Home Page
IEN Galileo Ferraris
Collezione di Strumenti Elettrici
Terzo modello di motore a campo magnetico rotante di Galileo
Ferraris
Collezione
Museo
Home Page
72
IEN Galileo Ferraris
Collezione di Strumenti Elettrici
Quarto modello di motore a campo magnetico rotante di Galileo
Ferraris
Collezione
Museo
Home Page
73
Paolo Ferraris - Politecnico di Torino
Presentazione Simposio elettrotecnico internazionale nel centenario del
Clicca sulla foto
"Diagramma circolare di Ossanna"
"DAL CAMPO ROTANTE DI GALILEO FERRARIS AL DIAGRAMMA CIRCOLARE DI OSSANNA: LA
TEORIA DELLE MACCHINE ASINCRONE ED I METODI MATEMATICI ALLA FINE XIX PER IL
SUCCESSO APPLICATIVO"
Lo sviluppo dei motori elettrici, ed in particolare della macchina a induzione, è storicamente sempre
dipeso da un sufficiente sviluppo teorico, conseguente a quello conoscitivo dei fenomeni fisici che ne
stavano alla base del funzionamento.
Non si deve credere che tutti i ricercatori pionieri abbiano avuto la chiarezza di idee circa i fenomeni che
stavano maneggiando che fu di Galileo Ferraris, seppure anch’egli, per contro, non si preoccupò al di là di
una certa misura degli sviluppi più propriamente applicativi e tecnologici. A lui si deve soprattutto lo
sviluppo del principio di produzione di un campo rotante attraverso correnti alternate per generare coppia
attraverso l’interazione con le correnti indotte in un rotore conduttivo (1885). Come si vedrà nel seguito,
un certo ritardo sullo sviluppo applicativo dei motori in corrente alternata fu proprio dovuto alla non
perfetta comprensione di tale fenomeno da parte di molti studiosi, a partire da Tesla; ciò facilitò una fase
di competizione che fu alla base della cosiddetta "battaglia delle correnti"; essa fu alimentata proprio
dalla difficoltà di mettere a punto un motore a induzione di pratica applicabilità. Fu, come vedremo, il
saldo tra pratica e teoria a determinare il formidabile sviluppo dei motori a induzione.
Le difficoltà iniziali per inquadrare i problemi teorici in modo utile alle applicazioni furono enormi; ciò
portò a tentativi non perfettamente ortodossi rispetto alle conoscenze elettromagnetiche classiche del
tempo.
Fu clamorosa la posizione di Pupin che diffidò ufficialmente coloro che tentavano approcci teorici "mirati"
per ottenere un soddisfacente modello di apparati elettrici che aiutasse a evidenziare gli elementi utili
alle applicazioni; egli dichiarò che "i tentativi dei comuni mortali a far meglio di Maxwell debbono essere
scoraggiati". Ma gli studiosi del motore a induzione avevano visto il problema da un altro punto di vista:
non fare meglio di Maxwell, ma doverosamente tentare di derivare una teoria ingegneristica dei
74
dispositivi elettromeccanici adattando gli aspetti teorici della teoria di Maxwell alle proprie necessità, e
tali "comuni mortali" finirono per mettere a punto diversi approcci teorici per il motore a induzione con
maggior successo pratico degli stretti osservanti della teoria di Maxwell.
Scienza e ingegneria, osservazioni pratiche e sperimentali e approcci matematici furono ugualmente
importanti per il successo finale; nacque allora quella che oggi si definisce "scienza ingegneristica", che
al di là di portare al successo tecnologico lo specifico problema servì a definire, forse per la prima volta,
le caratteristiche di una "comunità ingegneristica" con lo scopo di portare a compimento lo sviluppo e la
progettazione di apparati tecnologici. Certamente lo sviluppo di complesse teorie servì meno che
l’avvicinamento alla comprensione dei principi fisici ed a modelli semplificati derivati dalla teoria
elettromagnetica compiuta per opera dei cosiddetti studiosi ingegneristici, in fondo eredi intellettuali di
Maxwell più di quanto presunto da Pupin.
I motori a induzione: premesse ed avvio di un fatto storico
Al fine di comprendere la difficoltà di approcci teorici atti a favorire lo sviluppo dei motori elettrici, e
specialmente di quelli in corrente alternata, è opportuno un cenno alla storia della nascita dei dispositivi
che in una qualche misura dimostrarono la fattibilità della conversione elettromeccanica; è altrettanto
importante qualche informazione sulla interpretazione data dagli studiosi ai fenomeni via via scoperti: tra
essi soprattutto l’esperimento di Arago e la produzione di campi magnetici rotanti.
François Arago scoprì nel 1824 che un ago magnetico sospeso al di sopra di un disco di rame era messo
in movimento dalla rotazione del disco; l’anno seguente Charles Babbage e John Herschel misero in
evidenza l’effetto opposto: la messa in rotazione di un disco attraverso la rotazione di un magnete
permanente a ferro di cavallo.
La spiegazione data si basava sul fenomeno della "attrazione tra poli magnetici" e consisteva nella ipotesi
di una comparsa di polarità magnetiche, momentanee, nel disco di rame e conseguente attrazione tra le
polarità così determinatesi.
Fu però Michael Faraday, nel 1831, a condurre esperimenti che lo portarono a dare l’interpretazione
corretta del fenomeno di Arago: la produzione di "correnti indotte" dal movimento relativo del campo
magnetico dovuto ai magneti permanenti originava campi magnetici interagenti con la polarità dell’ago.
Nascevano le "eddy currents". Tali studi non produssero effetti particolari, soprattutto non dimostrarono
la proprietà della pratica conversione di energia elettrica in meccanica; restò certamente un fenomeno
che, nella spiegazione di Faraday, rimase disponibile per altri studiosi; ad esso si riferì certamente
Galileo Ferraris.
Anche se esula un poco dagli scopi del presente articolo, mi sembra utile, per un inquadramento storico,
ricordare lo straordinario lavoro di Antonio Pacinotti; la sua fu una azione mirata a determinare coppie
utili alla misura di correnti; il famoso "anello" fu originato dalla necessità di rendere insensibile il
dispositivo rispetto a campi esterni.
Dice Pacinotti: "per togliere tale astaticità inventai di mandare nella spirale chiusa la corrente mediante
due comunicazioni sulle quali le spire potessero scorrere"; "invece che la misura delle correnti, mi
interessò subito molto l’uso della soluzione per la costruzione di una macchina elettromagnetica". Nacque
l’idea di un motore-generatore sperimentato il 10 gennaio 1859, con una realizzazione più ingegneristica
(la famosa "macchinetta") nell’aprile 1860. Nonostante gli scarsi mezzi e, soprattutto, la precarietà
economica che lo spinse ad attività diverse, Pacinotti studiò la "macchina" tra il 1860 ed il 1862 sotto
l’aspetto della potenza, del rendimento e del confronto con altri dispositivi all’epoca proposti
(pomposamente) come "macchine magneto-elettriche". La via della conversione elettromeccanica era
comunque aperta, almeno per le macchine in corrente continua. I motori in corrente alternata erano
ancora lontani; vi è peraltro da ricordare che non erano neppure ricercati coscientemente, per l’assenza
della disponibilità di concetti e tecnologie fondamentali per la produzione e il trasporto di energia in c.a.,
esistenti all’epoca degli studi di G. Ferraris, ed a lui ben presente, e occasione di stimolo.
Risultò importante la ricerca di metodi per la realizzazione di campi a posizione mutevole prodotti da
sorgenti elettriche statiche che potessero ipotizzare pratiche applicazioni dei principi studiati da Arago,
Faraday, ecc..
Sostanzialmente occorse circa mezzo secolo per concreti passi in avanti: l’inglese Walter Baily ed il
francese Marcel Deprez percorsero vie parallele e indipendenti. Nel 1879 Baily esibì un dispositivo
costituito da quattro elettromagneti disposti circolarmente, collegati con un commutatore a due
accumulatori; la commutazione ciclica degli elettromagneti produceva la rotazione di un disco di rame,
riproducendo in altro modo l’esperimento di Arago. Deprez, che nel 1882 realizzò un sistema di
trasmissione di energia in corrente continua, fece un passo avanti, potenzialmente importante,
dimostrando (1883) che un campo a posizione variabile poteva essere realizzato con due correnti
variabili in valore e segno (correnti alternate); la finalizzazione, però, fu quella di realizzare un compasso
geomagnetico.
Nel frattempo la disponibilità potenziale di sorgenti in corrente alternata spinse molti a tentare di
75
risolvere il problema della ricerca di vie per la realizzazione di un motore utilizzante tali sorgenti.
Fu spinta fondamentale il lavoro attorno alla introduzione dei trasformatori di Gaulard e Gibbs, il
contributo teorico a ciò di Galileo Ferraris, l’attività industriale della ungherese Ganz, della inglese
Ferranti e della Westinghouse. Altrettanto significativa l’azione verso i problemi di distribuzione a
distanza a più fili di Scott e Steinmetz e della onnipresenza nelle applicazioni della Siemens-Halske. Tra
tanti nomi, che esplorarono le vie per il nuovo motore, certo spiccano quelli di Galileo Ferraris e Nicola
Tesla. Ferraris realizzò nel 1885 il primo motore a induzione, riproducendo con uno statore bifase ed un
rotore cilindrico in rame l’esperimento di Arago, ma avendo chiara l’origine della coppia, dovuta alle
correnti indotte nel rotore. Nel 1888, dopo avere realizzato altri tre prototipi via via più evoluti, pubblicò
un famoso articolo ove impostò la prima e preliminare giustificazione teorico-matematica del motore a
induzione; in essa, per ragioni di approssimazione troppo scarsa del modello fisico mostrò dubbi sulla
utilità pratica della soluzione dal punto di vista del rendimento (stimato al massimo del 50%),
evidenziando, peraltro, l’indubbio uso come strumento di misura (un suo assistente, Camillo Olivetti, fu
spinto a operare industrialmente nella società in tale settore).
Tesla, per contro, pur avendo frainteso il principio fisico utilizzato (lo stesso di Ferraris), era convinto "a
priori" dell’utilità del sistema come motore applicabile praticamente, e depositò un brevetto nel
novembre del 1887. Senza entrare nel problema della priorità dell’invenzione, che vide G. Ferraris
indifferente sotto il profilo pratico ed economico (a lui fu attribuita la priorità dai tribunali tedeschi), vi è
da notare che Tesla, pur realizzando motori a rendimento superiore a quelli previsti teoricamente da
Ferraris, si trovò a lavorare sullo stesso principio ma con convinzioni scientifiche errate; ciò influì in
modo determinante sul fallimento dello sviluppo del motore a induzione negli Stati Uniti. Tesla era
convinto della utilità pratica e del successo del motore che studiava; egli realizzò nel 1888 un motore
bifase con poli salienti sullo statore, con rotore costituito da circuiti chiusi, in rame, avvolti su un
tamburo in ferro.
La maggior potenza ed il maggior rendimento (rispetto alle aspettative di G. Ferraris) dipesero anche da
tale soluzione, con maggior accoppiamento magnetico e circuiti di rotore non massicci; il Prof. William
Anthony, della Cornell University misurò per tale motore una potenza di circa 1 kW ed un rendimento
superiore al 60%.
Ferraris e Tesla avevano presente nel loro lavoro gli esperimenti di Arago; ma Galileo Ferraris aveva
chiaro il ruolo delle correnti indotte come base fondamentale del funzionamento; Tesla, come riportato
nel testo del brevetto depositato nel 1888, pensava, come Babbage ed Hershel, ad un fenomeno di
formazione di polarità magnetiche indotte: il motore descritto in tale sede prevede un primario rotante e
un secondario costituito da un magnete permanente stazionario; ciò che faceva in realtà funzionare il
motore erano le correnti indotte nel magnete. I passi successivi di Tesla furono di laminare il rotore, per
ridurre le correnti indotte; quando, come descritto in un secondo brevetto, aggiunse l’effetto delle
correnti indotte, lo interpretò come una facilitazione nella formazione di polarità magnetiche sul
secondario in ferro con benefici in termini di "attrazione magnetica" e non come miglioramento del ruolo
delle correnti indotte sulla produzione di coppia.
E’ singolare che Tesla abbia ottenuto miglioramenti rispetto a G. Ferraris per non avere correttamente
interpretato gli esperimenti di Arago; ma ciò, come si vedrà, causò il fallimento finale del suo lavoro.
La ricerca ingegneristica
L’acquisizione da parte della Whestinghouse nel 1888, del brevetto di Tesla, spinse il lavoro di ricerca
verso la finalizzazione pratica; la Whestinghouse mirò a sostituire i motori in c.c. usati in veicoli stradali,
per motivi di affidabilità ed economicità; Tesla lavorò con Charles Scott (in seguito protagonista dell’uso
di sistemi polifasi a Niagara Falls) usando metodi empirici, ma con risultati scoraggianti a causa
dell’errore concettuale circa la interpretazione dei fenomeni utilizzati (anche l’uso della frequenza di 133
Hz lo sfavorì inconsapevolmente).
Quando Tesla lasciò la Whestinghouse, nel 1889, la produzione era limitata ad un tipo di motore, con
alimentazione da rete monofase, da circa 0.2 kW, per ventilatori. Scott apportò modifiche al progetto
bifase originario distribuendo l’avvolgimento secondario sulla superfice rotorica, con alcuni miglioramenti.
Su tali basi furono realizzati, per tentativi, motori di potenza di circa 2 kW e qualche esemplare di
potenza superiore; ma le aspettative furono deluse (sempre per mancanza di basi teoriche) e la
Whestinghouse sospese le attività sui motori a induzione nel 1890.
Nel frattempo, in Europa, la ricerca teorico-pratica non rimase ferma e si giovò soprattutto della miglior
comprensione dei reali fenomeni che stavano alla base della produzione di coppia; anche gli scritti ed i
contatti di G. Ferraris con ingegneri-scienziati tedeschi furono importanti. I nomi cui si deve la
prosecuzione della via aperta da Ferraris furono soprattutto quelli di Charles Brown e Dolivo-Dobrowolsky
responsabili tecnici per le applicazioni elettriche rispettivamente della Oerlikon di Zurigo e della AEG
tedesca.
76
Dobrowolsky iniziò nel 1888 a rivisitare la teoria di Galileo Ferraris che prevedeva un limite nel
rendimento a causa della omissione degli effetti delle reattanze rotoriche. A seguito di studi e contatti
con lo stesso Ferraris realizzò, nel 1888 stesso, un piccolo (~ 0,1 kW) motore con indotto a gabbia di
scoiattolo con conduttori in cave senza isolamento e con collegamento frontale attraverso anelli
conduttori; la soluzione ricalcava in parte la struttura adottata da Brown per le macchine in c.c..
Il rendimento risultò di circa l’80%, con buona coppia di avviamento. Tale soluzione aprì la strada alla
rivisitazione teorica del ruolo dei diversi parametri e fu oggetto di brevetto nel 1889; fu in tale fase che i
tribunali tedeschi attribuirono la priorità dell’invenzione di base a G. Ferraris.
Un’altra finestra conoscitiva si aprì quando Dobrowolsky costruì un motore più grande (~ 4 kW) che
risultò, inattesamente, avere bassa coppia di avviamento nonostante le maggiori correnti assorbite;
l’analisi conseguente portò a mettere in evidenza che la differenza principale, influenzante i risultati, era
costituita dal valore del flussi dispersi e di una più piccola resistenza secondaria; ne risultarono un paio
di enunciati di deduzione pratica ma di valore teorico enorme: l’effetto della limitazione delle reattanze
disperse sull’aumento di coppia e la opportunità di resistenze più grandi in avviamento e minori a
velocità di regime.
Ne scaturì un nuovo motore con un avvolgimento statorico ridisegnato, con bassi flussi dispersi e con
secondario connesso, attraverso anelli di contatto, a resistenze variabili esterne; ne risultarono
prestazioni eccellenti ed un brevetto depositato nel 1891. Ciò che non poté succedere in Italia per
carenza di strutture industriali (come per il motore in corrente continua) poté comunque accadere in
Europa sotto l’effetto del pensiero italiano.
Valutazioni teoriche quantitative non erano comunque ancora disponibili.
Nel 1890 AEG e Oerlikon firmarono un accordo di cooperazione che pose Dobrowolsky e Brown nella
condizione di collaborare al meglio. Ne scaturì l’impressionante dimostrazione realizzata alla Esposizione
Elettrica Internazionale di Francoforte del 1891. Un sistema trifase di trasporto di energia, collegato a
generatori idroelettrici (progettati da Brown) posti a 175 km di distanza a Lauffen – sul Neckar,
alimentava un ventilatore con un motore a induzione da circa 20 Hp (progettato da Brown) ed un motore
da circa 100 HP (progettato da Dobrowolsky) che azionava una pompa per realizzare una cascata
artificiale.
L’effetto fu enorme e sottolineò l’importanza delle scuole italiane e tedesche (Politecnico di Darmstad); i
motori prodotti servirono per stimolare ulteriori studi e sviluppi nel mondo, anche negli Stati Uniti, e
pose fine alla discussione circa il principio di funzionamento del motore a induzione, evidenziando il ruolo
dello "scorrimento", visto da Tesla come effetto negativo: egli aveva perseguito sostanzialmente la
realizzazione di motori a riluttanza.
L’esposizione servì anche a mettere in pratica evidenza la soluzione di alimentazione trifase; ne scaturì
un dibattito alimentato da alcuni studiosi, che tesero ad attribuire il successo dell’esperimento al numero
delle fasi, visto come un fattore di qualità per il motore; gli stessi attori posero in chiaro invece
l’importanza prioritaria del problema della realizzazione geometrica degli avvolgimenti induttori e
passarono ad avvolgimenti distribuiti in cave affacciate al traferro.
Per piccoli motori promossero l’uso di rotori a gabbia di scoiattolo con cave isolate; per motori più grandi
l’uso di rotori avvolti e reostati esterni. Lo sviluppo delle macchine a induzione era irreversibilmente
avviato, ma le basi teoriche erano insufficienti per poter realizzare la incredibile diffusione successiva ed
attuale.
L’avvio dello sviluppo teorico-pratico
La serie di risultati ottenuti in Europa e la evidenziazione certa degli effetti del ruolo del valore di alcuni
parametri fu enormemente importante.
Ciò spinse molti ricercatori a tracciare teorie utili per la conoscenza delle proprietà della macchina a
induzione, avendo alla base riscontri certi da rispettare, ma soprattutto fondamentali per dotare i
progettisti di strumenti di calcolo e progetto e di capacità di previsioni prestazionali.
Lo sviluppo dipese soprattutto da ingegneri dotati di sensibilità matematica, ma con chiarezza di idee
circa gli strumenti descrittivi da ricercare: semplici e volti a fornire agevolmente indicazioni progettuali.
Lo sviluppo teorico vide il suo massimo attivismo negli anni 1891-1897, definiti da Benjamin Lamme,
molto attivo nel settore, gli anni dell’"analisi del motore a induzione".
Vi fu un tentativo di applicare le equazioni di Maxwell per bobine mutuamente accoppiate, delle quali una
rotante, tenendo in conto le resistenze e coefficienti di auto e mutua induttanza.
Nel 1891 Luis Duncan, della Johns Hopkin University, fornì la dimostrazione teorica della possibilità di
operare con rendimento superiore al 50% e giustificò teoricamente la possibilità di aumentare la coppia
di avviamento aumentando la resistenza secondaria. Quasi contemporaneamente i francesi Maurice Hutin
e Maurice Leblanc pubblicarono una analisi più completa tenendo in conto le equazioni di legame fra
correnti e tensioni, proponendo anche una formula per la relazione coppia-velocità.
77
Tali sforzi, forti dei risultati pratici europei, erano tesi a smentire la teoria di G. Ferraris che, come già
detto, trascurò nella sua impostazione teorica la induttanza secondaria, ed a mettere a fuoco il ruolo
della resistenza di rotore.
G. Ferraris, peraltro, fu attivo nel cooperare con i ricercatori europei senza applicarsi ad ulteriori sviluppi
teorici, mancando di stimoli che sarebbero stati possibili solo con una stretta cooperazione industriale,
inesistente in Italia. Tutto ciò portò ad una conferma teorica dei risultati ottenuti empiricamente da
Dobrowolsky due anni prima.
L’applicazione di teorie derivate dalle equazioni di Maxwell aveva però raggiunto i suoi limiti senza
fornire grandi aiuti ai progettisti.
Come mostrò Dobrowolsky nel 1888, occorreva conoscere il ruolo quantitativo delle reattanze disperse,
così come l’effetto della non idealità dovuta alla presenza di circuiti magnetici di richiusura dei flussi in
materiale ferromagnetico.
A tale fine fu decisiva la messa punto dei concetti "chiari e fecondi" di "circuito magnetico" e flusso di
induzione, dovuta soprattutto ai lavori di Warburg, Rowland, Ewing e John Hopkinson; ulteriore spinta
decisiva fu l’applicazione pratica di tali concetti che i fratelli Hopkinson e Gispert Kapp attuarono
stimolando ulteriore lavoro scientifico.
Per tenere conto della presenza del ferro si iniziò a considerare la metodologia derivata dalla "teoria dei
circuiti magnetici" introdotta da Henry Rowland per le dinamo; circuiti magnetici "ad hoc" per le dinamo
furono studiati variamente, come accennato, da Kapp a Hopkinson; l’approccio attraverso "circuiti
equivalenti magnetici" fu variamente tentato da Engelbert Arnold della Oerlikon e dal Professore francese
Andrée Blondel. Essi pubblicarono, nel 1893, lavori per tenere in conto la variabilità della riluttanza.
Blondel e Arnold usarono circuiti equivalenti magnetici anche per valutare i coefficienti da usare nelle
formule dedotte dalla teoria di Maxwell: ma entrambi usarono metodi indiretti, e complessi per le
applicazioni, introducendo valori parametrici (modificati dalle non linearità e calcolati attraverso
equivalenti circuiti magnetici) nelle equazioni basate sulla descrizione attraverso le auto e mutue
induttanze o contenenti come variabili di base valori di flussi.
L’anno seguente, 1894, fu la volta di Kapp e di Steinmetz a migliorare e semplificare il metodo di analisi;
essi adottarono un metodo basato sulle valutazioni di diverse voci di flusso presenti nel motore a
induzione e delle loro risultanti. Kapp aveva lavorato, come già detto, alla metodologia di calcolo dei
flussi globali per la progettazione delle dinamo; nel 1887 aveva contribuito similmente alla analisi del
trasformatore. Egli e Steinmetz (di formazione tedesca pur lavorando negli Stati Uniti) avevano anche
molto bagaglio tecnico di natura pratica, con lavoro dedicato alla progettazione ed alla innovazione di
generatori, motori e trasformatori. Nel 1893 Steinmetz sviluppò un metodo di analisi di circuiti in
corrente alternata usando l’algebra dei numeri complessi, matematicamente più semplice dell’uso di
equazioni differenziali.
Kapp e Steinmetz, pur operando per ditte diverse, cooperarono nella realizzazione di un passo
fondamentale, applicando le loro teorie sul trasformatore al motore a induzione; con ciò fecero una
mossa rivelatasi decisiva, eliminando l’uso dei coefficienti di Maxwell, e modificando l’uso tradizionale
della teoria dei circuiti magnetici con la introduzione di due nuovi parametri mutuati dalla teoria sul
trasformatore: l’induttanza dispersa e la ammettenza principale, classificando ogni tubo di flusso a
seconda del concatenamento o meno di entrambi i sistemi induttore e indotto. Ciò permise una
trattazione molto più rispondente ai fenomeni reali, rispetto alle teorie matematicamente vicine alle
equazioni di Maxwell. Fece scalpore un accesissimo dibattito tra Pupin e Steinmetz presso l’American
Institute of Electrical Engineering; Pupin attaccò duramente il collega il quale replicò dimostrando alla
lavagna la maneggevolezza del suo metodo e la praticità di determinazione dei parametri introdotti. Si
affiancarono a Steinmetz Arthur Kennelly, della Edison, e l’inglese Rankin Kennedy. Una frase
significativa di Kennelly, all’epoca e in tale sede di forte carisma teorico, fu: "… per parte mia mi
oppongo all’idea di usare metodi non ingegneristici per trattare problemi dell’ingegneria. Io credo che il
metodo ora esposto alla lavagna da Mr. Steinmertz sia molto più efficace per trattare le proprietà del
motore a induzione rispetto a quelli basati sulle equazioni di Maxwell".
Era l’ottobre del 1894; "i ricercatori-ingegneri" continuarono a raffinare le equazioni e migliorare i metodi
di calcolo dei parametri.
Tutto sfociò nella storica proposta di Steinmetz, del 1897, del "circuito equivalente" per il motore a
induzione, dedotto interpretando le sue equazioni ed il lavoro fatto per i trasformatori.
Il passo fu tra quelli fondamentali: esso ricondusse lo studio del complicato sistema di avvolgimenti, di
cui parte in movimento, alla analisi di un singolo circuito elettrico in corrente alternata a frequenza fissa.
Si aprì la strada a molti sviluppi accessibili ai progettisti e si determinò l'inizio dello studio delle
macchine elettriche (e delle reti di trasmissione di energia) attraverso circuiti equivalenti, con la
possibilità di analizzare un sistema complesso mediante lo studio di reti in corrente alternata
relativamente semplici.
78
Un metodo in apparenza in competizione col metodo di Steinmetz fu l’avvento, altrettanto storico, della
analisi della macchina a induzione attraverso il cosiddetto "diagramma circolare". Ciò fu introdotto in
contemporanea da Alexander Heyland e Bernard Behrend, in Germania, attraverso la descrizione delle
grandezze di macchina con vettori di spazio.
Il metodo di descrizione del funzionamento, in forma grafica, era anch’esso basato sulla teoria delle reti
magnetiche.
Essi dimostrarono che, pur sotto non trascurabili ipotesi limitative da essi introdotte, il luogo degli
estremi dei vettori di spazio rappresentativi delle correnti di statore e rotore (fasori) riferiti alla direzione
del vettore rappresentativo della tensione, stavano su una circonferenza al variare della velocità da - ∞ a
+ ∞ . Con un uso complesso della geometria analitica, essi dimostrarono pure che per ogni velocità, cioè
per ogni punto del cerchio, era possibile dedurre con procedure grafiche, ogni proprietà del motore, dalla
potenza assorbita a quella utile, dalla coppia alle perdite Joule, ecc..
La visualizzazione esplicita delle proprietà del motore, in modo qualitativo eccellente, anche al variare
dei principali parametri, era un mezzo utilissimo ai progettisti per scegliere vie certe nelle modifiche
progettuali.
Inoltre la determinazione approssimata del diagramma circolare era abbastanza semplice attraverso
calcoli o prove sperimentali e qualche coefficiente teorico (ad esempio un "coefficiente di dispersione" di
Behrend).
Un limite a deduzioni quantitative era costituito dalle approssimazioni usate da Heyland e Behrend:
corrente a vuoto in quadratura rispetto alla tensione, perdite nel ferro e meccaniche trascurate, caduta di
potenziale nella resistenza primaria dovuta solo all’effetto secondario, corrente di rotore in fase con la
forza elettromotrice, ecc..
Però una via era stata tracciata; a renderla determinante, per lo sviluppo delle attività ingegneristiche
tese allo sviluppo delle macchine a induzione, pensò Giovanni Ossanna, italiano operante nell’Università
di Vienna: in una serie di lavori pubblicati in Austria, nel maggio 1899, tratteggiò la teoria completa della
macchina a induzione in forma grafica; il lavoro iniziato da Heyland fu portato alla sua forma finale con
complesse e lucide deduzioni analitiche; le ipotesi semplificative erano sostanzialmente costituite dal
trascurare inizialmente la componente di corrente dovuta alla perdita nel ferro, salvo tenerne conto, in
modo approssimato ma ampiamente soddisfacente, nei ritocchi finali del suo "Diagramma Circolare".
Ciò che stupisce è:
la padronanza dei mezzi interpretativi dei fenomeni fisici e dei relativi processi matematici;
la giustificazione rigorosa e semplice delle deduzioni e delle ipotesi semplificative, sempre valutate nei
loro effetti sui risultati finali;
la padronanza degli aspetti tecnologici (ecco la "ricerca ingegneristica"!);
la introduzione tra i possibili parametri primari anche di possibili reattanze capacitive.
Quest’ultimo aspetto, introdotto anche per sottolineare la pratica assenza di ipotesi seriamente limitative
nella sua teoria, permise a Ossanna di prefigurare l’uso di condensatori per il miglioramento del fattore di
potenza; ed i condensatori non erano ancora tecnologicamente producibili in serie.
L’approccio, il linguaggio, il distacco dalle diatribe accademiche in corso, unitamente alla visione
prospettica e profetica del proprio lavoro trova, a mio vedere, un parallelo solo nelle opere di Galileo
Ferraris.
Fu costante preoccupazione di G. Ossanna di mostrare l’utilizzabilità del suo diagramma circolare per
valutazioni quantitative e per ottenere informazioni di tipo progettuale; in tali circostanze la sua maturità
tecnologica risulta evidente. Importanti i suoi esempi di applicazione e la sottolineatura della maggior
semplicità di deduzione grafica di tutte le proprietà di una macchina rispetto alle espressioni analitiche
introdotte da altri, primo fra tutti Steinmetz.
Alle pubblicazioni di Ossanna seguì un ampio dibattito scientifico, specialmente attraverso interventi,
sulla Elektrotechnische Zeitschrift, da parte di Emde, Heubach, Behrend, Kuhlmann, Sumec, Grob ed
Ossanna stesso. Fu il classico sintomo con cui solitamente viene indirettamente testimoniato l’avvenuto
raggiungimento di una pietra miliare tecnico-scientifica.
Importante fu il contributo di Kuhlmann che propose semplificazioni nelle metodologie di deduzione del
diagramma e procedette ad un passo fondamentale: la verifica sperimentale dei risultati teorici, con
deduzioni ampie, critiche e con risultati estremamente soddisfacenti sul piano della validazione del
metodo, pur rimanendo a valori di velocità non discosti di più del 5% rispetto alla velocità di
sincronismo.
Potrebbe sembrare che tutto ciò costituisse l’inizio di una nuova "battaglia tra i metodi teorici di studio";
in realtà la via del circuito equivalente e del diagramma circolare si dimostrarono ben presto, per gli
utilizzatori, mezzi complementari e potenti per il superamento dei metodi progettuali basati sui, sia pur
preziosi, tentativi intuitivi di modifiche con verifica degli effetti. L’era del decollo della nuova macchina
era giunta; quanto avviato da Galileo Ferraris e auspicato da Tesla si stava imponendo nel mondo con
79
effetti di reale cambiamento dello scenario delle società più avanzate.
E’ importante anche ricordare come il chiarimento concettuale delle proprietà della macchina a induzione,
e delle loro dipendenze, rese possibili altri e nuovi tipi di macchine, anche a struttura mista: ne è un
esempio la macchina con avvolgimenti rotorici con commutatore, per il recupero automatico di energia o
di quelli monofasi ai quali dedicò anche uno dei suoi ultimi lavori Galileo Ferraris.
Molti autori tra quelli già citati svolsero un fondamentale lavoro per favorire la diffusione della nuova
tecnologia: si trattò soprattutto di un importante lavoro di deduzione delle cosiddette "equazioni di
progettazione"; esse furono basilari per spingere verso vantaggi pratici la disponibilità delle teorie del
"circuito equivalente" e del "diagramma circolare". Il tema prioritario divenne quello della determinazione
di parametri descrittivi introdotti dalle teorie in relazione alle dimensioni ed alle caratteristiche
realizzative delle macchine; di particolare rilievo fu il lavoro teorico- empirico di Behrend.
Vi furono altri lavori resi pubblici (Kapp, Adams, ecc.), ma il dibattito risentì degli interessi industriali
legati ai metodi di calcolo; lo stesso Steinmetz ammise l’esistenza di lavori importanti ma riservati,
utilizzati dagli ingegneri della General Electric. In parallelo allo sviluppo delle metodologie di calcolo e di
rilievo sperimentale vi fu un fiorire di proposte di teorie grafiche basate sul "diagramma circolare" di
Ossanna, quali, ad esempio, le proposte di Lehmann e Grob. E’ da citare a tale riguardo un importante
lavoro di confronto sperimentale, esposto alla Sezione di Napoli dell’Associazione Elettrotecnica Italiana
nell’aprile del 1904, dal Prof. Luigi Lombardi.
Riprendendo brevemente quanto già accennato circa le evoluzioni successive ai chiarimenti teorici, vi è
da aggiungere che la disponibilità di riferimenti certi, concettuali e pratici, dette origine anche a nuove e
diverse macchine, con strutture di rotore addizionali o integrate; ne sono un esempio, quelle, già citate,
che attraverso commutatori a lamelle sul rotore possono recuperare energia a frequenza di rete da
reintrodurre in linea o sullo statore; da ricordare, almeno, il lavoro relativo al "motore autocompensato"
di Giovanni Sartori che portò ad uno sviluppo ed utilizzazione industriale di macchine, concettualmente
interessantissime, sia in Italia che all’estero; fondamentale era la possibilità di regolare a piacere il
fattore di potenza e la velocità di funzionamento. Molte macchine di tale tipo sono ancora in funzione
anche se l’avvento dell’elettronica di potenza ha sostituito le funzioni da esse svolte.
Vorrei ricordare nuovamente l’eccezionale sviluppo dei motori monofasi, che sempre si riferì al concetto
base di Galileo Ferraris e seguì gli sviluppi teorici e pratici tratteggiati nel presente lavoro. A tali motori,
ed in particolare al loro avviamento, si dedicò pure lo stesso Ferraris pubblicando, unitamente a Riccardo
Arnò, un lavoro dal titolo "Un nuovo sistema di distribuzione elettrica dell’energia mediante correnti
alternative" (1896). (Brevetto Ferraris-Arnò).
Per sottolineare il carattere esplosivo dei fatti descritti consideriamo un altro esempio: la regolazione di
velocità fu sempre un elemento di rilevante interesse; per scopi di trazione (e non), furono ben presto
ideate soluzioni con motori asincroni (e non) alimentati in cascata (uno alimentato dal rotore dell’altro) e
resi solidali. Tale sistema permette un’aggiuntiva velocità di sincronismo, inversamente proporzionale al
numero totale di poli delle macchine. Sistemi simili furono usati sulle linee di trazione alimentate in
corrente trifase già alla fine del secolo scorso, ad esempio, in Italia, sulle linee della Valtellina.
Naturalmente in seguito allo sviluppo fondamentale della teoria ed all’esplosione applicativa dei motori a
induzione, vi fu una corsa alla ricerca di perfezionamenti modellistici, soprattutto legata alla non
costanza di alcuni parametri; resta attuale, comunque, l’interesse per l’uso congiunto e consapevole del
circuito equivalente e del diagramma circolare. Il sottoscritto, che ha dedicato molte energie ad attività
sperimentali nel settore, desidera sottolineare l’attuale interesse non solo didattico per tutto ciò; oggi, ad
esempio, i motori, per motivi economici, presentano un’elevata variabilità delle induttanze disperse con
conseguente decadimento della validità teorica del "diagramma circolare". Ma i metodi di misura e rilievo
permettono di ricavare il diagramma circolare "teorico", valido per i valori di correnti di normale
utilizzazione e quindi di avere a disposizione uno strumento non realistico "in toto" ma realistico e
fondamentale nella parte di interesse pratico, per valori di scorrimento più o meno limitati ma sufficienti.
Conclusioni
Dalla metà degli anni ’90 del secolo scorso, si ebbero dunque a disposizione importanti strumenti teorici
sul motore asincrono a induzione; il lavoro "per tentativi" del tipo sviluppato da Tesla e Scott, e, seppure
più positivo, di Dobrowolsky e Brown fu presto abbandonato.
Il lavoro di Kapp, Steinmetz, Ossanna, ecc., portò alla disponibilità di potenti metodologie per lo sviluppo
pratico dell’invenzione di Galileo Ferraris, quale certamente neppure egli osò immaginare.
La vittoria delle teorie ingegneristiche, nate in contrapposizione agli sviluppi più direttamente dipendenti
dalle equazioni di Maxwell, fu decisiva per lo sviluppo delle tecnologie elettriche. Lo sviluppo applicativo
fu veramente impressionante; dalla metà degli anni ’90 ingegneri e industrie europee e americane
progettarono una enorme varietà di motori a induzione per un enorme campo di applicazioni e di
potenze; si può parlare veramente di una delle rivoluzioni tecnologiche che hanno cambiato il mondo.
80
Sostanziali pietre miliari ancora da richiamare furono la già ricordata intuizione di Dobrowolsky circa i
rotori a gabbia di scoiattolo ed il lavoro di General Electric, Whestinghouse e AEG con la messa a punto
di rotori a due (o più) gabbie di scoiattolo negli anni attorno al 1920.
Le speranze di Tesla per un motore economico, semplice e robusto, si erano avverate.
Oggi tale componente maneggia nel mondo oltre il 70% dell’energia elettrica prodotta.
Ho dovuto citare tanti nomi, ma certo ho dimenticato tanti altri importanti, e di ciò mi scuso con i loro
estimatori; ma lo scenario che mi è stato richiesto di tratteggiare riguarda un periodo di crescita della
tecnologia elettrica talmente ricco, effervescente e con attori tali da farmi sentire inadeguato allo scopo.
Desidero concludere con una frase di Galileo Ferraris a riguardo del tema (1890): "non v’ha altro ramo di
scienza applicata ove la reciprocità degli interessi scientifici e di quelli industriali si sia palesata in modo
più evidente. Imperocchè non si saprebbe dire se nel promuovere il rapido e grande progresso di cui
parliamo abbiano contribuito più le ricerche disinteressate degli studiosi della scienza o quelle imposte ai
tecnici dai problemi industriali".
Il lavoro di Giovanni Ossanna è testimonianza di una rara e mirabile sintesi delle due sensibilità.
81
Da “Il Messaggero” del 1/3/2005
«Ho inventato la formula dell’invisibilità»
Andrea Alù, dell’università di Roma Tre, ha pubblicato una ricerca su come rendere trasparenti alcuni
oggetti.
di Romeo Bassoli
ROMA – Noi vediamo gli oggetti perchè la luce si riflette su di loro, carambola sulla superficie e arriva ai
nostri occhi. E se noi, come nei fumetti degli anni ‘60, trovassimo una vernice che devia la luce, non la fa
arrivare alla nostra retina, gioca sporco con la fisica e l’ottica? Bene, semplicemente, gli oggetti diventerebbero
invisibili, trasparenti. Come se non esistesse nulla.
Un ricercatore dell’Università della Pennsylvania, Nader Engheta, e un giovane dottorando romano, il 26enne
Andrea Alù, della facoltà di Ingegneria di Roma Tre, stanno per pubblicare sulla prestigiosa rivista americana
“Physical Review” un articolo scientifico nel quale si dice che, in via teorica e per oggetti molto piccoli, è
possibile far diventare le cose invisibili all’uomo giocando sullo “scattering”, cioè proprio sul fenomeno della
riflessione dell’onda luminosa sulle superfici.
«L’abbiamo solo simulato al computer – ci dice da Ginevra Andrea Alù – Ma possiamo dire che in via teorica,
rivestendo di oro o argento o materiali simili oggetti piccolissimi, questi possono diventare invisibili all’occhio
umano. Per oggetti più grandi, l’invisibilità non sarebbe per l’occhio umano, che continuerebbe a vederli, ma
per i radar». E’, come viene subito in mente, il mantello dell’invisibilità del maghetto Harry Potter? In realtà
per noi non cambia quasi nulla, perché gli oggetti “trattabili” per l’uomo, nel caso che dalla teoria si passasse
alla pratica, sono così piccoli (qualche miliardesimo di metro) che già non li vediamo ora.
«Il vero interesse – spiega Alù – è nel nascondere oggetti grandi ai radar, come quelli militari. Oppure poter
rivestire di questi materiali le punte dei microscopi che vogliono osservare oggetti ad una distanza
infinitesimale, i cosidetti probing: oggi questi strumenti vengono visti, per così dire dal materiale che
osservano, lo disturbano con la luce che rimbalza su di loro. Domani, potrebbero essere resi invisibili e
funzionare fino a distanze molto più ravvicinate di quelle attuali». Quindi, addio uomo invisibile: qui si parla di
militari e di ricerca tecnologica e scientifica di alto livello. Però è ugualmente una avventura affascinante. E
poi, perché proprio l’oro e l’argento? «Perché così come altri metalli nobili – spiega Alù – questi sono materiali
plasmodici, hanno caratteristiche simili a quelle di un plasma, cioè di un insieme di elettroni liberi (come si
verifica ad esempio all’alta temperatura delle stelle o nelle macchine che tentano la fusione nucleare) e
riescono a cancellare la luce riflessa da un oggetto».
Tutto insomma sta nel riflesso delle onde: che possono essere luce visibile, ma anche onde radio. Anche se ci
può sembrare strano, infatti, le onde radio sono radiazioni elettromagnetiche proprio come la luce visibile, ma
con frequenze milioni di volte più basse e con lunghezze d’onda che vanno da qualche millimetro fino a
centinaia di chilometri. «Per una parte di queste lunghezze d’onda, abbiamo dimostrato che è possibile bloccare
lo scattering. Ma il lavoro non è definitivo. Possiamo fare di più». Andrea Alù ci conta. In fondo, è così
giovane.
82
Presto il replicatore domestico
Un ricercatore britannico presenta una periferica rivoluzionaria: un replicatore che permetterà di produrre - in proprio oggetti d'uso comune. Open source ed economico
22/03/05 - News - Roma - Terra. Futuro prossimo. Non si tratta di un episodio di Star Trek sebbene la
tecnologia presentata dal dipartimento di biomimetica dell'Università di Bath (Regno Unito) faccia
immediatamente pensare all'amatissima saga fantascientifica. Infatti il Dr. Bowyer ha recentemente
presentato al pubblico una invenzione che permette di rivoluzionare le abitudini quotidiane: si chiama
RepRap.
Dietro il simpatico nome (abbreviazione di Replicating RapidPrototyper) si nasconde una macchina dal potenziale incredibile: un
costruttore universale in grado di assemblare molti oggetti. Tutto
quel che serve è l'inventiva dell'utente e speciali materie prime. Il
progetto iniziale alla base di questa creazione venne teorizzato da
John von Neumann, padre dell'informatica. Dopo mezzo secolo,
questa macchina teoricamente capace di autoreplicarsi e di
sottostare alle leggi di Darwin prende vita.
Ad esempio, una delle applicazioni suggerite dal Dr. Bowyer (il sorridente responsabile del progetto,
vedi foto qui sotto) è semplice ma geniale: sarà possibile utilizzare RepRap per costruirsi, in pochi
minuti, la propria tazza per il caffè - dal design unico e personalissimo. E così per qualsiasi altro
oggetto d'uso comune: sarà possibile sfornarli, in poco tempo, da questo "scatolone magico" delle
dimensioni di un frigorifero. Basta rispettare alcuni limiti: non possono essere realizzati, ad esempio,
prodotti ad alta resistenza termica, proprio per le materie prime utilizzate (plastica e speciali leghe
metalliche altamente malleabili).
RepRap è solo un prototipo, ma è già rivoluzione. Sopratutto sui prezzi: una simile macchina sarà in
grado di abbattere drasticamente i costi finali di tutti quegli oggetti solitamente utilizzati in una
moderna abitazione. Bowyer è inoltre sicuro che il prezzo dell'attuale prototipo, attorno ai 31.000 euro,
scenderà immediatamente non appena RepRap entrerà nelle catene di montaggio.
Ma la vera novità è che non verranno applicati brevetti: RepRap sarà "regalato al mondo" e coperto
da licenza GNU. Tutto quello che manca, sostiene il Dr. Bowyer, sono i fondi per andare avanti col
progetto: per il momento il replicatore è stato utilizzato per la creazione di un piccolo e semplice robot.
Chissà cosa ci riserva il futuro: forse, dopo questa invenzione, la strada per la realizzazione di
ambiziosi "teletrasportatori" è già tracciata: sarà semplice trasferire un progetto da un computer ad un
altro, entrambi equipaggiati di replicatore, per avere copie identiche di oggetti distanti.
(Tommaso Lombardi)
83
rexresearch.com
Home ~ Catalog ~ Links
Robert Krupa: Firestorm Spark Plug
http://www.rexresearch.com/krupa/www.nexusmagazine.com ~ Nexus Magazine Volume 12,
Number 2 (February-March, 2005) ~
The Revolutionary Firestorm Spark Plug
by Robert Stanley
© October 2004
Email: [email protected]
During the past nine years while I was working as a market researcher for a major Japanese auto
company, I learned that the price of oil worldwide would continue to climb higher due to a steadily
growing demand for a limited supply. It was clear from the reports I read that this presented a very
real problem to the auto companies of the world. There was a general agreement in the auto
industry that the answers to the problem would come in the future via new technologies.
For years now, I have wondered where and when the next Edison with a bright idea will appear and
invent a "lean, green, driving machine". I have finally found such a man. He lives in Farmington
Hills, Michigan, and his name is Robert Krupa.
We have all heard the saying, "If something sounds too good to be true, it usually is". The amazing
new spark plug designed by Mr Krupa, which he named "FireStorm", is the exception to this rule.
I know that when it comes to buying spark plugs, they are all basically the same except for the
price. So, why make a big deal about another new spark plug?
FireStorm's Capabilities ~
First, let's look at what Krupa's FireStorm spark plugs give an internal combustion engine:
More horsepower; 44-50% increase in mpg; Dramatic decrease in emissions. Second, let's see what
FireStorm plugs eliminate: Smog pump;
Catalytic converter; Radio frequency interference (RFI) and the use of resistors in the centre
electrode; Gap growth; Exhaust gas recirculation (EGR) systems;
Misfire/hesitation/detonation/stutter and stumble.
How, you may ask, is all this achieved? In a word, plasma. The revolutionary design of FireStorm
spark plugs creates an electric plasma that fills the entire combustion chamber like a firestorm. It
allows you to take an internal combustion engine from the standard 14.7:1 air-to-fuel ratio to an
incredibly lean 24:1. At this ratio, all the air/fuel mixture is burned much more efficiently without
increasing heat, thus giving an engine more power and fuel economy while creating much less
pollution. That's the good news
The bad news is that you can't buy a set of FireStorm spark plugs anywhere right now. No spark
plug company wants to make them.
84
Robert Krupa is no stranger to the way the automotive industry and spark plug industry operate. He
has worked as a technician, then as an engineer for GM and Ford.
Krupa explained: "Before I entered college and earned a BS [Bachelor of Science] in engineering, I
was taking electrolytic capacitors and mounting them to the plus side of a distributor, which would
smooth out the electrical pulses going to the distributor and the spark plugs. With that little
improvement, I was able to make cars run smoother. So, that was the start of this engineering
journey I am now on.
"I have an electrical background that's very heavily into automotive applications. I have an extreme
sensitivity to mechanical noise. I can listen to an engine running and tell exactly what's wrong with
it. My hearing is so keen that when I worked at General Motors they sent me to Mexico and to
Germany and New York to fix engine assembly plants. When I went to New York, they were
having problems with engines going in the repair loop. So I looked at what they were doing,
thought a while, then made changes to 22 machines and got the engine plant running faster than
design intent. The plant manager offered me a job right on the spot."
Krupa knows spark plugs and has worked very hard to bring improved designs to the automotive
market. Although it was not his design, he is solely responsible for bringing the "SplitFire" spark
plug to the market over a decade ago. It was a simple variation on standard plugs which featured a
split electrode, designed like a snake's tongue, that increased the sparking area of the plug
somewhat. It cost more than an average spark plug and generated annual sales of US$60 million in
1993.
As fate would have it, Robert Krupa became friends with the legendary Henry "Smokey" Yunick, of
Daytona Beach, Florida. Smokey was a Hall of Fame NASCAR stock car and IndyCar builder,
entrepreneur and inventor extraordinaire. They met while working on a project for GM. At that
time, Smokey was having a little bit of trouble hearing. So Krupa set up a knock module and sensor
and hooked it up to an oscilloscope for Smokey to use. The next morning, Smokey asked Krupa to
come and work for him. Krupa politely turned Smokey down, but the end result was they became
good friends.
Because of this, Krupa decided to take his first prototype of the FireStorm to Smokey. While
witnessing the new spark plug firing on a portable test stand, Smokey declared: "After 30 years
consulting for Champion, I have never seen a spark plug fire like yours. You are going to turn the
automotive industry on its ear!"
With that endorsement, Krupa knew he had a winner. That afternoon, he signed Smokey up as a
consultant to Krupa's newly formed company, Century Development International Limited.
Genesis of the FireStorm ~
It was Krupa's unwavering determination to discover a better plug that led to the technical
breakthrough of the first FireStorm prototype back in November 1996. When asked about that lifechanging event, Krupa recalled:
"I was brought up by the NOS [nitrous oxide systems] Racing guys in California. Their theory was a
spark plug either works or it doesn't and there is no in-between. After a lot of investigation, I
essentially found out that there was something special about spark plugs.
85
"During this time, I went through a 55-gallon drum full of grimy used spark plugs. I inspected them
all very carefully and found that the older the model of spark plug was, the more the centre
electrode of the plug was worn all around the side. It took the shape of a small ball. It was a half a
ball—a dome shape, to be exact.
"That's when I thought, 'If that's what the spark plug wants to be, then why not start off with that
shape and see what it does?' So, I took a brand new plug and filed it down into the shape of a dome
and fired it and noticed it worked a little bit better. But I still had a problem with the grounding
side. Next, I whacked the ground off and started putting different configurations of grounding
electrodes on it, and I held everything together with toothpicks to make it easier to change.
"When I put a half a loop on the grounding side, it seemed to fire a little better. Then I took the
head of a screw and bashed it with a hammer until it took a dome shape. Then I took the other side
and dimpled it, creating a concave --- an inverted dome, really. I carefully balanced that battered
dome on top of the electrode of the new plug that I had filed to accommodate it, and then I put a
half a ring over it for the negative electrode, again holding all that together with toothpicks. And
when it started firing, the amount of energy coming off the plug was just crazy, and I said to myself,
'I've really got something here!'
"But I was inspired to do this because I just knew there had to be a better way. That's why spark
plug companies hate me. They've got millions and millions of dollars tied up in research
departments and I was able to come up with the FireStorm prototype in my basement in just under
two hours."
Performance and Testing ~
When I asked Krupa if there were any other advantages to using FireStorm spark plugs, he
explained: "If there is a vehicle that requires premium fuel and they install FireStorm plugs and
perform the modifications I suggest... they could run regular fuel in the engine and it won't
detonate, hesitate, ping or misfire. The only reason you need higher octane fuel is for higher
compression engines. And if an engine is pulling a heavy load, it has a tendency to go into
detonation with a regular spark plug."
This all seemed too good to be true, but there was more good news.
According to Krupa: "I know it sounds like smoke and mirrors. But this has all been documented.
When I was doing some of the early testing on this, I hooked up an emissions analyser to the car
and I had equipment in the car while changing air/fuel ratios and idle speeds. I was doing this at an
automotive aftermarket speed shop. The guys were coming over to see what I was doing. I had the
test vehicle running at 250 rpm! Engines do not like to idle at 250 rpm. You can't do that with a
regular spark plug. But you can do it with the FireStorm plug."
I had never heard of anyone doing this before, and wondered what the engine would run like at that
ultra-low idle—another major fuel-saving measure.
Krupa told me: "It just loped along really smooth, but it was constant. No hesitation; no misfires.
And when I did that test on a T-bird and got a 44% increase in fuel economy, I was using the air
conditioner at the time! And nobody uses the air conditioner when they test for fuel mileage. But, I
was doing real-world testing. In fact, the EPA is thinking about revising their air/fuel testing so that
it reflects real-world driving conditions. And even with the increased fuel mileage, I got 33 more
horsepower out of a big-block Chevy just by adding FireStorm spark plugs and adjusting the tuning
of the engine.
86
"The other amazing thing I discovered while testing the FireStorm plug was that an engine can run
further out in the rpm range. In other words, when they reach extremely high speeds the power
curve starts falling off. Just by using FireStorm plugs, I can operate from 600 to 800 rpm faster past
red-line with the power curve still heading up rather than down.
"Bottom line, I can pull more rpm and power out of an engine and still deliver better fuel economy
because even at extremely high speeds of operation the FireStorm plugs still produce plasma that
burns all the fuel in the combustion chamber. A regular plug, with its itty-bitty little spark, can
never fire well in a combustion chamber that's running at high speed. That size spark can't keep up
with the increased speed flow of air/fuel mixture."
Krupa showed me an amazing video of the FireStorm spark plugs running in real time on a test rig.
I noticed that the powerful plasma field coming from his spark plug filled the combustion chamber,
but there was something else. It appeared that the plasma was swirling around like a small whirling
tornado.
When asked about this, Krupa explained: "I have coined the term residual ionisation to describe the
effect of the firing of the FireStorm spark plug. When a generic spark plug fires in a pressure
chamber or your vehicle, it will fire six to eight times and then misfire once. The misfire is caused
by the residual ionisation left around the plug proper. When the charge comes down the centre
electrode, it sees a high impedance and cannot jump the gap, hence a misfire.
"There is also residual ionisation left over in a FireStorm spark plug. However, because of the huge
surface area in the configuration of the domed centre electrode and the triaxial ground system,
when the residual ionisation rears its ugly head the charge coming down the centre electrode sees it
and moves to the next area under the triaxial ground system that is residual ionisation free. That's
why the plasma appears to move around the dome in a circular motion."
Acclaim and Potential ~
Krupa's new FireStorm spark plug is in a league all of its own. It has received rave reviews from a
major spark plug company. Krupa explained: "Bosch conducted an eight-week-long durability test
of my FireStorm plugs against their best, and they said that the FireStorm plugs produced zero per
cent gap growth. And they predicted that [the plugs] will never wear out."
That might be one reason spark plug companies are not interested in manufacturing the FireStorm.
Another big reason is that the currently used standard design of spark plugs would rapidly become
obsolete. However, the main reason no spark plug manufacturer is willing to make the FireStorm is
that there is no way anyone can create a knock-off that gets around Krupa's worldwide patents on
his designs.
According to Krupa: "What we did was sit down and decide what the best configuration was for
firing. Then we set that aside and for the next seven months we designed knock-offs and
incorporated every one of them into the patent."
A final important factor to consider is financial. Most spark plug manufacturing plants are over 100
years old. They would need to invest vast amounts of money to retool before producing the
FireStorm design because standard centre electrodes in generic plugs are manufactured in three
parts. The FireStorm spark plug's centre electrode is only made of one part. Because of this, Krupa's
company, CDI Limited, has decided it will have to manufacture the FireStorm plugs on its own.
This is a massive undertaking that Krupa and his team did not initially plan for, but it has created a
once-in-a-lifetime opportunity for venture capitalists and investors to get on board early.
87
Consider this: annually, there are over six billion spark plugs made and sold worldwide. Krupa's
team at CDI Limited estimates that the FireStorm spark plug will cost US$1.50 per unit initially to
manufacture. The team also estimates that once FireStorm spark plugs become available, they will
quickly capture 80% of the market share --- even if they cost $10.00 or more per plug. That equals a
lot of money.
Moreover, an enormous amount of money will be saved by consumers when they fill up their gas
tanks—even as fuel prices continue to rise. This will have a positive impact on the world's
economy. And it couldn't come at a better time. In a recent report, Bill Powers, the editor of an
investment newsletter called Canadian Energy Viewpoint, predicts that the price of crude oil will
reach US$80 per barrel in the next 24 months! (See web page
http://www.financialsense.com/editorials/%20powers/2004/1104.html.)
When asked if there were any conditions he required of future business partners, Krupa stated:
"Well, we would have to sit down and talk about the details and see what they want and work out a
deal that everyone agrees on. And no matter who's going to be involved, I would like to be in charge
of the quality control end of the manufacturing. Because if you don't make it right, then it's like
shooting yourself in the foot before a race."
Much like Edison, who refused to rest until he'd invented a better light bulb, Robert Krupa was
inspired and determined to invent a better spark plug. In so doing, he has given the internal
combustion engine and our environment a brighter future.
When asked about the legacy of his life's work, he proudly said: "I tell people I took the lowly spark
plug from the Stone Age to the Space Age."
About the Inventor ~
Inventor Robert Krupa is an accomplished engineer and scientist who specialises in electrical and
mechanical media. He's travelled around the world four times and has been featured on TV, radio
and in magazines. He has also written many articles for the "hot-rod" world. Robert Krupa can be
emailed at [email protected]. Visit the FireStorm web page at
http://www.robertstanley.biz/firestorm.htm.
About the Author ~
Robert M. Stanley is a writer and researcher specialising in technology trends. His last article for
NEXUS was an interview with space technology consultant David Adair (see 9/05). His article on
Robert Krupa is copyright © 29 October 2004, UNICUS, 1147 Manhattan Avenue #43, Manhattan
Beach, CA 90266, USA. Robert Stanley can be emailed at [email protected].
88
http://www.robertstanley.biz/firestorm.htm
"Interview withFireStorm Inventor Robert Krupa"
by Robert Stanley
Stanley: Regarding your FireStorm spark plugs, because you are changing the air-fuel ratio to one
that is much more lean... doesn't that increase the temperature inside the combustion chamber?
Krupa: Yes when using regular spark plugs it does. But with FireStorm spark plugs the temperature
actually goes down.
Stanley: How does that happen?
Krupa: I'm not sure. I know this is happening because I put thermocouples at the exhaust ports and
tested the temperature of the emitted gas against that of a regular plug and there was a loss of 100degrees Fahrenheit This test ran under identical conditions.
Stanley: Do you have any theories as to why this is happening?
Krupa: It's baffling every body. What we know is that the fuel burns completely.
Stanley: I understand that part.
Krupa: There are no hot spots or anything because it flashes and by doing that it actually burns
cooler.
Stanley: Wow?
Krupa: I know it. Research companies looked at that and they were shaking their heads. I boggled a
lot of people's minds with this new spark plug Especially when I told them I had the car running at
40 to 1 air-to-fuel ratio.
Stanley: You seem to have come up against a political road block when it comes to manufacturing
89
your plug. What I don't understand, if the Federal and State government are mandating that we have
cleaner cars in the near future why wouldn't they make your spark plugs mandatory?
Krupa: Because at a 24:1 ratio there are almost no emissions.
Stanley: That's great. But I know there are various auto manufacturers that have spent a lot of time
and money researching and developing engines that produce ultra-low emissions. They do this
without using a hybrid configuration, because that is really cheating. The majority of our electricity
plants burn coal which creates a lot of air pollution. And that's not solving anything.
Krupa: Exactly.
Stanley: It seems to me that someone in the State or Federal government would appreciate what the
FireStorm plugs can do to cut emissions world wide. Have you spoken with anyone about that?
Krupa: No I haven't.
Stanley:I realize that it isn't a good idea to have government getting involved in the private sector's
affairs, but if there are no spark plug manufacturers that want to produce the FireStorm plugs
perhaps the government should get involved?
Krupa: I take it back. I did have a meeting with the EPA.
Stanley: What did they say?
Krupa: They were amazed by it. However, they can't say anything to a private company because
they are a governmental agency. But, I have a feeling that if this story was leaked to the upper
echelon of our government... FireStorm spark plugs would be mandated for every internal
combustion engine in the country.
Stanley: Considering the crossroads we are at right now, obviously there is enough oil but there is a
choke point because of "War on Terror" which has raised the price of a barrel of crude oil
dramatically.
It seems like it would be a good idea to introduce the FireStorm plugs into our infrastructure at this
time. It is a huge leap forward for internal combustion engines, and yet, it's a basic technology. The
fact that you can simply unscrew an old-fashioned spark plug and install a set of FireStorm plugs
and have a huge change in performance and pollution is simply amazing!
Are you aware that Diesel Hybrid cars are being developed? Apparently there has been significant
movement toward lowering the sulfur content.
Krupa: Sounds good, if they can get the fuel companies to reduce the sulfur content.
Stanley: I was referring to onboard scrubbers that act like a filter. It has been working pretty well in
Europe, but that's because they have such a high demand for Diesel.
Krupa: Oh yeah! It's unbelievable. I would like to point out that the FireStorm spark plugs don't
damage the oil companies. We will still need oil for fuel and lubrication... we would just use less of
it. In fact, FireStorm spark plugs will actually help oil companies.
Stanley: How is that possible?
90
Krupa: They use pumping stations to transfer large amounts of oil from one point to another. Those
pumping stations all have engines that require spark plugs which need to be replaced often because
they run constantly. Not only do they perform better than standard spark plugs. FireStorm spark
plugs do not wear out and that will save the oil companies a lot of time and money in maintenance.
Stanley: I understand. The only possible down side I see is a temporary glut of oil on the global
market while things adjust. We had a situation like that recently, and for some reason the price still
continued to go up?
Krupa: Isn't it amazing how all these gas stations around the country have gas in the ground that is
already paid for and then someone hiccups in another part of the world and we are suddenly asked
to pay more at the pumps?
Stanley: Out where I live, in California, there was a problem recently with some of the refineries.
They needed to be shut down for repairs. Well, that raised our price of gasoline for months. In
essence we are financing the upkeep of oil companies. It feels like a subsidy.
Krupa: Well, that's how they got to be one of the top producers of income in the world.
Stanley: Apparently.
Krupa: It is interesting that that the oil companies make more money than the car companies.
Stanley: True. However, I would like to see the internal combustion engine being used more
efficiently in the 21st century. It really hasn't been around that long. One of the big problems with
enforcing pollution control on a Federal level is that most consumers don't' want to pay more for a
vehicle that provides less performance --- such as G.M's first electric car the E.V.
Krupa: Exactly. In fact, I worked on the EV. Every night I would walk away, shaking my head. The
EV ended up like the Fiero - a bust!
Stanley: But you are giving every consumer the opportunity to pay a little more for spark plugs,
which is an essential part of an internal combustion engine, and suddenly any car can now perform
better and emit less pollution. That will revolutionize the industry.
Krupa: Well, I got some good words from Bosch out of Stuttgart, Germany. I had a chance to meet
with some of their people here in Farmington, Michigan. And I gave them a set of FireStorm plugs
to test and almost ten weeks later they came back and said, "This is unbelievable. We have never
seen this since we have been building spark plugs". Are you familiar with the term "Gap Growth?"
Stanley: I know there is a gap between the two electrodes at the end of the spark plug. It has to be
the correct size or the spark is weakened.
Krupa: Correct. When spark plugs fire for a long time, the gap grows larger. The ground burns up
and the center electrode burns down. Bosch conducted an eight-week long durability test of my
FireStorm plugs against their best and they said that the FireStorm plugs produced zero percent gap
growth. And so they predicted that it will never wear out.
Stanley: Wow! So, theoretically then, one set of spark plugs will last the life of the car?
Krupa: Yes, which saves time and money because of the way that engine's are configured now. You
literally have to take some of the engine apart just to change the spark plugs. It would be perfect to
install FireStorm plugs during assembly of an engine and never have to worry about it again!
91
Stanley: Well, I know they are doing that now with some of the newer model cars. They reportedly
are designed to go one hundred thousand miles before maintenance.
Krupa: Hey, that sounds good, but it's not always true.
Stanley: Right. When did you make your first prototype of the FireStorm?
Krupa: The original, first prototype?
Stanley: I mean the one that actually worked as well as the design you patented.
Krupa: That was November of 1996.
Stanley: Wow! It's been that long?
Krupa: Yes, I have been stonewalled on this project like you wouldn't believe.
Stanley: How did you invent the first FireStorm?
Krupa: I was brought up by the NOS (Nitrous Oxide Systems) guys out in California. Their theory
was a plug either works or it doesn't and there is no in-between. And I essentially found out that
there is something special about spark plugs. I went through a 55-gallon drum full of used grimy
spark plugs.
I went through all of them very carefully and found that the older the plug the more the center
electrode of the plug was worn all around so there was no edge. It took the shape of a small ball A
half a ball to be exact - a dome. I figured well, if that's what it wants then why not start off with that
shape and see what it does?
I took a brand new plug and filed it down to make it look like a dome and fired it and noticed it
worked a little better. But I still had a problem with the ground side. So, I whacked the ground off
and started putting different configurations of grounding electrodes on it. I held that together with
toothpicks to make it easy to change them. And I put a half a loop on and it seemed to fire a little
bit better.
Then I took the head off a screw and bashed it with a hammer until it took a dome shape. Then I
took the other side and dimpled it creating a concave... an inverted dome really. I sat that dome very
carefully on top of the electrode of the new plug that I had filed to accommodate it, then I put a half
a ring over it for the negative electrode. I held all that together with toothpicks. And it started firing
like crazy and I said, 'Hey! I've really got something here...' And after that I began looking for a
prototype shop to make a set of super custom plugs.
Stanley: That's amazing. It was a process of trial and error?
Krupa: Yes it was. But I just knew there was a better way to do it. That's why spark plug companies
hate me. They've got millions and millions of dollars tied up in research departments and I was able
to come up with the FireStorm prototype in my basement in just under two hours.
Stanley: Sounds like you built a better mousetrap.
Krupa: Exactly (laughs). But now I'm being punished for it.
92
Stanley: I understand you have been through some hard times, but I don't see how this technology
can be kept from the consumer.
What happened after you built the first prototype?
Krupa: Well, what we did then was to sit down and decide what the best configuration was for
firing, then we set that aside and for the next seven months we designed knock off's and
incorporated every one of them into the patent.
Stanley: I did look over the patents you sent me. There were quite a few variations of the same
design. One of them was clearly dimpled like the surface of a golf ball.
Krupa: The dimpled design was the second patent. It is separate from the all the variations of the
first design. I if I had just patented the first design that worked, and put it into production, I would
be sunk by "Knock-Offs."
Stanley: Are you saying one of the spark plug companies would steal it from you?
Krupa: Exactly. Not exactly steal, but make a very minuscule change, patent it and run with it!
Stanley: So, the only down side for the traditional spark plug companies is that they wouldn't be
able to make as much profit on your patented design?
Krupa: Well, exactly. But there are other factors involved --- let's take Autolite for example. I asked
them to make me some custom samples. They are located in Fostoria, Ohio. And they drove up to
my area of Troy, Michigan to deliver some prototypes. When they arrived I asked, 'What if this
OEM wants this plug? Would you guys want to bid on the manufacturing?' And they said no! So I
said, 'Pardon me? Then you would lose your spark plug business!'
And one of them said, "We don't care. We have hundred year old equipment and we don't want to
put any money into buying new machinery - which we would have to do to manufacture your plug.
Besides we make oxygen sensors and a lot of other equipment. We don't really care to make spark
plugs."
Stanley: Okay, what about a company like Bosch? What was their response?
Krupa: Bosch said they were coming out with a new design and this is the funny part Crane Cam's,
out of Daytona Beach, Florida, the CEO went to Stuttgart, Germany and asked Bosch to
manufacture a private label spark plug. And they said they don't private label.
My point is that Crane Cams didn't have a patent on that plug design. As a result, Bosch copied it
and called it the Plus-4 plug.
Stanley: Oh, I see the problem now.
Krupa: It's unbelievable the irony of things happening in the plug business when I started the
FireStorm plug. The images you saw in the video I produced, those were shot in Crane Cam's
Electrical Lab.
93
They called the CEO down and said, "Gene you have got to take a look at this". So he came down
and saw that thing firing along side the regular plug. And he said, "Well, we have been waiting for
something like this. We knew there was a way to do it because we can now change the crankshaft
and we can change the camshaft... we can make this internal combustion engine run extremely
smooth." So it has been coming a long time. And now it is finally here.
Stanley: But Bosch's told you they were not interested --- or is that because they have something
else coming out?
Krupa: Their Plus-2 and Plus-4 plugs are coming and they just don't want to be bothered. I was told
they don't want to put any money into new machinery to revamp their systems.
Stanley: Would it really cost that much?
Krupa: Well, that's the excuse I have been given.
Stanley: Do you think their new spark plugs are equal to your FireStorm spark plugs?
Krupa: Not even close. First of all, my plugs produce Plasma. Secondly, Ford did a test on the Plus4 and I was sitting right in the Chief Engineer's office at Bosch when the letter came in. At first he
was beaming from ear to ear when he first received the letter. And as soon as he opened the letter
and scanned it, his smile quickly turned to a frown. And he said the test results were not good. The
platinum center electrode was congested with carbon and started fouling.
Stanley: What is your background?
Krupa: I have an electrical background it's very heavily into automotive applications. I have
extreme sensitivity to mechanical noise. I can listen to an engine running and tell exactly what's
wrong with it.
My hearing is so keen that when I worked at General Motors they sent me to Mexico and to
Germany and to New York to fix engine assembly plants. When I went to New York, they were
having problems with more engines going in the repair loop and less going to finish. So, I looked at
what they were doing and I made changes to 22 machines and got the engine plant running faster
than design intent. The Plant Manager offered me an Engineering job right on the spot.
Stanley: How long had you been out of the Automotive Industry before you designed the first
FireStorm? And didn't you tell me that you were involved in the SplitFire spark plug?
Krupa: I found the SplitFire by accident. I am solely responsible for getting it into manufacturing
and marketing.
Stanley: Okay. You worked for G.M. and did you work for Ford as well?
Krupa: Yeah, I did some calibration for both G.M. and Ford... and even punched some fenders out
for Chrysler.
Stanley: What do you mean by calibration?
Krupa: I was in charge of the dynamometer area at G.M. Then, at Ford, I was responsible for
getting the Focus certified for the U.S. market.
Stanley: What year was that?
94
Krupa: That had to be '99 I believe.
Stanley: Okay, so you were still in the auto industry in 1996 when you built the first prototype of
the FireStorm?
Krupa: Well, I wasn't really working for an auto company at the time. I was between jobs when I
came up with the FireStorm If you are working for an auto company and you come up with an
idea... it's theirs.
Stanley: I see.
What do you project the cost to be to begin manufacturing the FireStorm spark plugs
independently?
Krupa: Well, I need $350,000. To completely finish this project and insure it meets CAFE
standards all across the board. In the process, I need to completely re-outfit a new exhaust system
--- a bigger exhaust that has eliminated the catalytic converter and taken out the EGR (Exhaust Gas
Recirculation) system. I will need computers and other instrumentation onboard too. Along with
Lean O2 systems.
Stanley: What does the EGR system do exactly?
Krupa: They take a portion of the exhaust and put it back into the intake port to achieve a lower
combustion temperature. The lower the temperature, the lower the oxides of Nitrogen.
Stanley: And using FireStorm spark plugs you can meet current CAFE standards without the EGR
and the catalytic converter?
Krupa: Oh yes, absolutely. And don't forget increased fuel economy. On this Chevy, Suburban that
I towed a 32-foot Airstream trailer from Detroit to Tampa... I got a 50% increase in fuel economy.
And I had disconnected the EGR and the recirculation system on that truck. It was over 8,500
pounds gross weight. It wasn't required to meet exhaust emissions standards. But I still met
emissions standards with it using FireStorm plugs.
Stanley: Well, that would save people with big SUV's and trucks a hell of a lot of money in gas!
Krupa: Yeah. And they would pollute a lot less. You see, car companies chose to run their engines
at 14.7 to 1 air-fuel ratio because that was the point where Hydrocarbon (HC), Carbon Monoxide
(CO) and Nitrogen oxides (NOX) were at a minimum. Later, they found out that the emissions were
still too high and that's why the catalytic converter was developed.
Stanley: Okay. But why couldn't they just lean out the air-fuel ratio further?
Krupa: They tried running lean but the spark plugs will not fire when the mixture is too lean.
Stanley: Right. I was told that if you try to run an engine too lean the temperature goes way up and
causes a loss of power, premature wear and other problems.
Krupa: It does if you use regular plugs, but my plugs produce a plasma and for some reason the
temperature goes down. That's the amazing part!
Stanley: You mentioned earlier something about eliminating RFI (Radio Frequency Interference) the noise you hear from your engine when your AM radio is on and you drive under an overpass?
95
Krupa: To reduce RFI the spark plug companies put resistors in the spark plugs and the spark plug
wires. They are built in 3 pieces. The lower electrode is separated from the upper electrode by
carbon --- that's your resistor.
Stanley: But doesn't that reduce the volume of the potential spark?
Krupa: Oh yeah! Big time! When you are putting a resistor in there you are depleting from what
ever spark you can normally develop in the combustion chamber.
Stanley: If I understand what you are telling me, the center point of the FireStorm spark plug is
really not standard and would require a different manufacturing process.
Krupa: Correct. FireStorm plugs center electrodes are made in one piece. The manufacturing
process is still being researched because we want to be sure we make plugs the way they should be
made. I have visited a lot of spark plug manufacturers all over the world. Most of the machines they
are using are over 100-years old. That's why I tell people I am taking the spark plug from the stone
age to the space age.
Stanley: Sounds great! Do you have any idea how much it would cost to begin manufacturing the
FireStorm spark plugs?
Krupa: We did a study on this and we estimated it would initially cost $1.50 to manufacture each
plug.
Stanley: Okay, but I am asking about the cost of building a new manufacturing facility somewhere
in the world. Do you have any estimate as to how much that would cost?
Krupa: No I don't. We didn't go that far because I was busy looking for an existing company to
produce my plugs.
Stanley: So the $350,000 would be for more research and development?
Krupa: Not exactly. The Research and Development are finished and the FireStorm is patented
Worldwide. However, we need to get production intent plugs made, and installed with a new
ignition system operating off a 42-volt battery.
Stanley: Why is that?
Krupa: Automotive companies are switching to a 42-volt system.
Stanley: When will that happen?
Krupa: It's in the works.
Stanley: And what's the advantage of that?
Krupa: Most new vehicles have radios, DVD players, cell phones, etc.
Stanley: I get it now.
96
Krupa: And that's on top of the load of lights and instrumentation and everything else. They even
have sensors that monitor tire pressure now. So the auto consortium got together and decided that
42-volt systems were the next logical step.
Stanley: That seems a little redundant if you are driving a hybrid vehicle that generates electricity
on board.
Krupa: Not really. I have been looking at hybrids and they are predicting that they are still about 15
to 20 years down the road.
Stanley: They are more complex to manufacture and for a hybrid vehicle efficent energy storage is
a still a problem. High-density units like supercapacitors are going to be a critical part of those
storage systems in the future.
Krupa: Before I entered College, I was taking Electrolytic capacitors and mounting them to the plus
side of the distributors to smooth out the pulses going to the distributor and the spark plugs. I was
able to make cars run smoother back then. So, that was the start of this engineering journey I am on.
Stanley: What year was that?
Krupa: In the late '60s.
Stanley: When you invented the FireStorm plugs you really were not looking to become a spark
plug manufacturer, right?
Krupa: Correct. All I wanted to do was be involved in the quality control end of it.
Stanley: But you know that whoever invests the venture capital to get this project going will make a
massive amout of money.
Krupa: Oh absolutely. Currently, there is an excess of 6 billion spark plugs made world wide
annually. And we predict that the FireStorm will take about 80% of that market share.
Stanley: Wow!
Krupa: Well, look at Venezuela, Mexico and other countries in that area which are just beginning
to become concerned about emissions, smog and pollutants.
Stanley: Don't forget China.
Krupa: Oh! That will be an explosion.
Stanley: They are currently second in the consumption of oil world wide. The U.S. is first. They
clearly have a growing middle class that want automobiles.
Krupa: Absolutely. Bicycles are on the way out there.
The important thing to understand is that automotive companies have been trying to discover a way
to run their engines lean for many years now. And I was able to lean an engine all the way out to 40
to 1 using my FireStorm plugs.
Stanley: That would be considered extreme.
97
Krupa: Yeah! Forty parts of air to one part fuel is extremely lean.
Stanley: I imagine that once you are actually producing FireStorm spark plugs for the general
public, marketing them will be relatively easy.
Krupa: Oh, I know it will be. I have got people waiting for this product already.
Stanley: Do you have a distributor yet?
Krupa: I do. The new "Master Distributor" is Yee Automotive. They are located at: 16541 East Ten
Mile Road. Eastpointe, Michigan 48021-1192. Their phone number is (586) 771-0215. Fax is, 7713301.
Stanley: So, all you really need now is a few good investors or a smart manufacturer that want to
get on board.
What can you say that would make them want to get on board --- do you have any conditions
regarding who you will work with on the production?
Krupa: Well, we would have to sit down and talk about the details and see what they want and
work out a deal that everyone agrees on - a win-win situation for all concerned. And no matter
who's going to be involved, I would prefer to be involved in the quality control end of the
manufacturing. Because if you don't make it right then it's like shooting yourself in the foot before a
marathon.
Stanley: So, what are the rules of the road that an investor or manufacturer can expect going into
business with you?
Krupa: Well, you have seen my video of the FireStorm and how it fires compares to a regular plug.
Stanley: Yes, it was very impressive.
Krupa: Okay. That is my only criteria. Every plug off the assembly line has to work that well.
Stanley: I see. You have a standard that others must be willing to meet.
Krupa: Yes, because In the past I have gone into a company and looked at their machines and made
suggestions to improve throughput.
Stanley: I happen to think that because your invention dramatically reduces air pollution it would
really appeal to an investor that is concerned about the environment.
Krupa: Well, not only that but someone that loves the internal combustion engine would be helping
greatly to insure that it exists in the future and evolves to the next level.
Stanley: Good point.
Didn't you say that the FireStorm plugs behave differently than standard plugs regarding the various
grades of fuel?
Krupa: FireStorm spark plugs completely eliminate misfiring.
Stanley: Is that the same thing as detonation?
98
Krupa: Well, detonation would no longer exist because there is no detonation with this spark plug.
Stanley: What do you mean?
Krupa: I mean, how can it detonate when it literally burns everything in the combustion chamber?
Stanley: Right. And you told me that the emissions go up for a while when you first put in a set of
FireStorm plugs.
Krupa: That only lasts for a few hours of running time max. It all depends how much carbon has
built up in the combustion chamber. The more carbon, the worse the emissions will be until it's all
burned clean.
Stanley: Does it matter if you are running "regular" gasoline?
Krupa: If there is a vehicle that requires "premium" fuel, and they install FireStorm plugs and
perform the modifications I suggest... they could run "regular" fuel in the engine and it won't
detonate.
Stanley: Okay. You mean no hesitation, pinging or misfires?
Krupa: Yeah. The only reason you need higher octane fuel is for higher compression engines. And
if an engine is pulling a heavy load it has a tendency to go into detonation with a regular plug.
Stanley: Do the FireStorm plugs increase the torque as well as horsepower?
Krupa: Of course.
Stanley: Have you measured it?
Krupa: Only on the road while driving my modified vehicles. We haven't put it on a dynamometer
for that yet. But horsepower and torque go hand in hand essentially. They would have to go up
equally, but the torque is always a lower number than horsepower.
Stanley: And all this increased power is coming from a leaner, cleaner combustion of fuel?
Krupa: Yes. A 14.7 to 1 air-fuel ratio is always going to be incomplete combustion. That's the rule.
FireStorm is the exception. It burns everything in the combustion chamber. It burns it clean.
Stanley: Maybe that is where the slight heat loss in the combustion chamber is coming from?
Carbon build up causes more heat from friction. Lose the carbon and you decrease the friction/heat.
Krupa: You know, you may have hit the nail on the head.
Stanley: Well, it's just an observation.
Regarding emissions, are smog pump systems still mandatory for all vehicles?
Krupa: Absolutely. They are even doing that digitally now.
Stanley: But you have said that part of the emissions system can be eliminated using FireStorm
plugs?
99
Krupa: Yes. That goes away. You use EGR to induce exhaust gas into the intake system to lower
the combustion temperature to reduce Oxide of Nitrogen.
Stanley: What is that?
Krupa: Oxides of Nitrogen are a chief component of air pollution that are produced by the burning
of fossil fuels.
Stanley: When it is recycled, is it burned up or not?
Krupa: With catalytic converters, yes.
Stanley: Okay, but they still emit pollution.
Krupa: Yes, but all modern cars emission control systems use a combination of EGR and catalytic
convertors.
Stanley: Well, if you were able to eliminate the old emission system about how much would you be
saving on the price of an automobile?
Krupa: On a production run per year? Around a billion dollars.
Stanley: You mean for one model?
Krupa: No, I am talking about all the models that one car manufacturer would make in a year's
time.
Stanley: That's a lot of money to the manufacture which should translate to savings for consumers
as well. Are you guessing at the amount of money involved here?
Krupa: No. We actually figured this out.
Stanley: That's good to know.
You know some people are going to say that this is too good to be true.
Krupa: I've heard that more than once about my FireStorm plugs.
Stanley: Well, that's because we all have seen or heard things that really were too good to be true.
FireStorm is clearly not a gimmick, but I think people's first reaction is to be cautious.
Krupa: It sounds like smoke and mirrors.
Stanley: It could if you didn't take the time to get to know the product.
Krupa: When I was doing some of the early testing, I hooked up an emissions analyzer to the car
and I had equipment in the car to change air-fuel ratio and idle speeds. I was doing this at an
automotive after market speed shop. The guys were coming over to see what I was doing. I had my
test vehicle running at 250 RPM.
Stanley: Wow!
100
Krupa: Engines do not like to idle at 250 RPM's.
Stanley: I didn't know you could even do that?
Krupa: You can with the FireStorm plug.
Stanley: Really?
Krupa: Oh yeah. I'm telling you... when you said, "It's too good to be true" that's what popped into
my mind.
Stanley: What did the engine run like at that ultra-low idle?
Krupa: It just loped along really smooth, but it was constant. No hesitation or misfires. It's a sound
like you have never heard before. Anyone that heard an engine before would turn their head to see
where the sound was coming from.
Stanley: Wouldn't that also save a lot of fuel, if you could tune an engine's idle down that low?
Krupa: Oh, absolutely! When I did that test on a T-Bird and got a 44% increase in fuel economy I
was using the air conditioner at the time.
Stanley: Wow!
Krupa: And nobody uses the air conditioner when they test for fuel mileage.
Stanley: No. But people in the real world use their air conditioners a lot.
Krupa: Right. I was doing real-world testing. In fact, the EPA is thinking about revising their
air/fuel testing so that it reflects real driving conditions.
Stanley: And how much was the percentage of horsepower increased on the T-Bird you tested?
Krupa: Well, I got 33 more horsepower out of big-block Chevy. But the T-Bird didn't get on the
dyno.
Stanley: Just by adding FireStorm spark plugs?
Krupa: Yes, but I also optimized the tuning of the engine.
Stanley: That makes sense.
Krupa: Oh yeah. By using this plug I discovered that an engine can run further out in the RPM
range. In other words, when standard spark plugs reach extremely high speeds the engines power
curve starts falling off.
By using FireStorm plugs, I can operate from 600 to 800 RPM faster with the power curve still
heading up rather than down.
Stanley: Are you talking about engine speeds above "Red-Line?"
Krupa: Absolutely.
101
Stanley: Wow!
Krupa: I can pull more RPMs and power out of an engine and still deliver better fuel economy.
Stanley: This really is incredible, but it makes a lot of sense.
Krupa: Yes. Because even at extremely high speeds of operation the FireStorm plugs still produce
plasma that burns all the fuel in the internal combustion chamber. A regular plug, with its tiny little
spark, is not going to fire well in a combustion chamber that's running at high speed.
Stanley: I see what you are saying Bob. That kind of limited spark can't keep igniting the increased
flow of air-fuel mixture properly.
Krupa: Everyone I have been involved with, when they see this thing running, they can't believe
their eyes. It completely revamps what everyone thought about internal combustion engines. In fact,
I met Smokey Yunick when I was working at G.M. When I went to work with him on a hot vapor
cycle engine some of the stuff I did amazed him so much that he offered me a job.
Over the years, I had taken the SplitFire spark plug to him and a couple of other types of plugs as
well. And he said, "Aaaa, that's just gimmicks." And when I developed the first prototype of the
FireStorm I called him up and told him what they did. I explained that with the plug I developed I
can run an engine at the same speed with less throttle angle. And he said, "Come on down."
He was in Daytona Beach, in Florida. And when I went there, he was a good friend of mine. I
stayed at his home and ate at his table. I got there on a Friday night. That Saturday, I did some sand
blasting for him. And after lunch that day at Sonny's Barbecue he said, "Well, what about this new
plug of yours?" At that time, I only had 8 prototypes and they were installed in the car I drove to
Florida. So I took one plug out and I had a portable test bed with me. I took it into the back of his
shop and asked Smokey for a car battery.
I heard him rummaging around the shop and he soon found a battery I could use. He then went into
his office for a few minutes while I got things set up and firing. When he came out of his office he
sniffed the air. He came around the corner and sniffed again. Then he came up to where the plug
was firing and sniffed again, and said, "Now I know how you are running less throttle and getting
the same speed. You're producing ozone!"
One of his tricks was to blow compressed air over a test plug to see if it would flame out. Anyway, I
asked him for a compressed air hose and nozzle. I plugged the nozzle in and aimed it at the
FireStorm plug. I pulled the trigger on the air hose and a spray of water came shooting out.
Stanley: Yeah. I've seen that happen when condensation builds up in the hose.
Krupa: But the amazing thing was that the FireStorm plug was firing through the water and then
when the air hit it the damn thing grew to the size of a golf ball.
Stanley: Wait, the air stream made it grow bigger?
Krupa: Yeah! It looked bigger then like a blow torch. So Smokey said, "Shut that off and come into
the office!" I shut everything down and walked into his office. He was sitting at his desk. And he
said, "Bobby, why are you here?" I told Smokey that I wanted to sign him up to be a consultant to
my company. And in one fell swoop, he took his big arm and slid everything off his desk onto the
floor. Then he folded his hands and said, "What do we got to do?"
102
Stanley: Sounds like a great guy to have on your team.
Krupa: Well, we crossed our T's and dotted our I's. And he said, "After my 30 years consulting for
Champion, I have never seen a spark plug fire like yours. You are going to turn the auto industry on
its ear!" So, with that endorsement, I knew I had a winner.
Stanley: In your video of the FireStorm spark plugs firing on a test stand I noticed that the electric
plasma swirls around the combustion chamber like a little tornado. Why is that?
Krupa: I have coined the term,"Residual Ionization" to address the effect of the firing of the
FireStorm spark plug. When a generic spark plug fires in a pressure chamber or your vehicle, it will
fire six to eight times and then misfire once. The misfire is caused by the "Residual-Ionization" left
around the plug proper. When the charge comes down the center electrode, it sees a high
impedance and cannot jump the gap, hence a "Misfire".
There is also "Residual Ionization" left over in the "FireStorm" spark plug. However, because of the
Huge Surface Area in the configuration of the "BALL", and the triaxial ground system, when the
"Residual-Ionization" rears it's ugly head, the charge coming down the center electrode sees it and
moves to the next area under the Triaxial Ground System. That's why the plasma appears to move
around the ball in a circular motion.
Stanley: I'm sure you have had time to think about the impact of your invention. What would you
say that your legacy will be?
Krupa: I took the lowly spark plug from the Stone Age to the Space Age.
US Patent # 6,060,822
(US. Cl. 313/141)
Spark Plug
Robert Krupa & Chester C. Lulavage
Abstract ~
A very unique universal bi-directional firing spark plug for any spark ignited internal combustion
engine, whether racing, industrial, truck, aeronautical, automotive, recreational or residential (for
trimmers, edgers, brush cutters, leaf blowers, leaf vacuums, chain saws, augers, tillers,
lawnmowers, riding mowers, tractors, generators, etc.). This spark plug eliminates misfire and
improves gas mileage, peaks engine performance, horsepower, and increases the RPM range, while
utilizing and enhancing current ignition systems. In addition, this spark plug serves as a low
emission device that reduces the effects of global warming, acid rain, and smog via greatly reduced
emissions through vastly improved fuel combustion within all internal combustion engines by
operating at a 24:1 air-to-fuel ratio. This unique spark plug is comprised of an elongated or nonelongated body with an electrical connector at one end. An absolute aerodynamic semispherical
dome or sphere electrode is secured to the other end of the body. At least one absolute aerodynamic
semicircular electrode is also secured to the body adjacent to the dome or sphere electrode such that
the semicircular electrode has its inner surface equidistantly spaced from the dome or sphere
electrode's surface. The electrodes can be fabricated from various metals, alloys, and/or precious
metals and can also be coated with various metals, alloys, and/or precious metals. Alternate
embodiments of the invention include two, three or four or more semicircular electrodes, all of
103
which have a surface equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome or sphere
electrode along its complete arc length.
Assignee: Century Development International Ltd. (Farmington Hills, MI)
References Cited:
U.S. Patent Documents
4416228 ~ Nov., 1983 ~ Benedikt, et al.
4914343 ~ Apr., 1990 ~ Kagawa, et al.
5280214 ~ Jan., 1994 ~ Johnson
5369328 ~ Nov., 1994 ~ Gruber, et al
5408961 ~ Apr., 1995 ~ Smith
5420473 ~ May., 1995 ~ Thomas
5510668 ~ Apr., 1996 ~ Rohwein, et al.
5527198 ~ Jun., 1996 ~ Chiu, et al.
Description
BACKGROUND OF THE INVENTION
I. Field of the Invention
The present invention relates generally to bi-directional firing spark plugs for all internal
combustion engines running at an air-to-fuel ratio of 24:1.
II. Description of the Prior Art
There are many previously known spark plugs of the type used in internal combustion engines.
These spark plugs typically comprise an elongated body having an electrical connector at one end.
A pair of variable-spaced electrodes are provided at the other end and one of those electrodes is
electrically connected to the electrical connector.
In many of these previously known spark plugs, one of the electrodes consists of a cylindrical post
while the second electrode is generally J-shaped and has a portion which overlies one end of the
cylindrical post. Consequently, upon the application of voltage to the cylindrical post, a spark is
formed between the end of the cylindrical post and the overlying portion of the other J-shaped
electrode. The spark, of course, tries to ignite the fuel in the combustion chamber of the internal
combustion engine.
As is well known, an electrical spark between the post and the other electrode will occur at the
position of the shortest distance between the two electrodes. Consequently, with these previously
known spark plugs, the spark repeatedly strikes or extends between the same two surfaces on the
two electrodes during the operation of the spark plug. This has many disadvantages.
One disadvantage is that, since the spark repeatedly strikes the same area on both electrodes, a
portion of the electrode is repeatedly ablated by the spark, which can result in premature failure of
the spark plug.
Another disadvantage is the smolder caused by conventional J-shaped wire that obstructs and
diverts the incoming air fuel charge, causing a lighting and quenching and relighting of the flame
front. Reference SAE paper 920587 `Three dimensional study of flame kernel formation around a
spark plug by Thierry Mantel, Renault.
104
A more serious disadvantage of these previously known spark plugs, however, is that, due to
ionization caused by the spark during operation of the spark plug, the spark plug repeatedly misfires
during operation of the internal combustion engine due to the small surface firing area. For each
misfire of the spark plug, the fuel within the combustion chamber is not ignited but, instead,
exhausted to the atmosphere. This adversely affects not only the efficiency of the engine, it causes
fouling of the plugs and increases the exhaust of noxious fumes and pollutants to the atmosphere
causing SMOG and GLOBAL WARMING. This is particularly critical, moreover, due to ever
increasing governmental regulations and environmental concerns regarding the permissible level of
emissions from spark-ignited internal combustion engines.
SUMMARY OF THE PRESENT INVENTION
The present invention provides a unique universal bi-directional firing low emission spark plug for
all spark-ignited internal combustion engines operating at an air-to-fuel ratio of 24:1, which
overcomes the above-mentioned disadvantages of the previously known spark plugs.
In brief, the spark plug of the present invention comprises an elongated or non-elongated body
having an electrical connector at one end. An absolute aerodynamic semispherical dome or sphere
electrode is secured to the other end of the body and the connector and semispherical dome or
sphere electrode are electrically connected together.
At least one semicircular electrode is also secured to the body such that the semicircular electrode
has its inner surface equidistantly spaced from the outer surface of the absolute aerodynamic
semispherical dome or sphere electrode. The shape of the cross-section of the semicircular
electrode can be circular, spherical, elliptical, rectangular, rectangular with rounded edges, square,
square with rounded edges, trapezoidal, trapezoidal with rounded edges, and/or arced such that the
semicircular electrode's inner surface is equidistantly spaced from the dome or sphere's electrode's
surface. Consequently, during the operation of the spark plug, the spark between the semispherical
or spherical and semicircular electrodes continuously travels back and forth along the arc-length of
the semicircular electrode. In doing so, misfiring is completely eliminated by the spark constantly
moving away from the previously generated "ionization zone". The electrodes can be fabricated
from various metals, alloys, and/or precious metals and can also be coated with various metals,
alloys, and/or precious metals.
In alternative embodiments of the invention, two, three or four or more semicircular electrodes are
secured to the spark plug body. These multiple semicircular electrodes each have its inner surface
equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome or sphere electrode, so that the
spark between the semispherical dome or sphere electrode and the semicircular electrode travels
the total distance between electrodes along its complete arc length, always `walking away` from the
previously generated ionization zone or area. This allows the spark to continuously move along the
greater surface area to completely eradicate misfire.
Preferably, the semispherical or sphere electrode forms the cathode while the semicircular
electrode(s) form the anode. Depending on what ignition system, or even which side of the engine
the spark plug is installed in, the semispherical dome or sphere electrode could be the anode, while
the semicircular electrode(s) form the cathode.
BRIEF DESCRIPTION OF THE DRAWING
A better understanding of the present invention will be had upon reference to the following detailed
description when read in conjunction with the accompanying drawing, wherein like reference
characters refer to like parts throughout the several views, and in which:
105
FIG. 1 is an elevational view illustrating a preferred embodiment of the present invention;
FIG. 2 is a diagrammatic view illustrating the operation of the preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 3 is an elevational view illustrating a portion of a second preferred embodiment of the present
invention;
106
FIG. 4 is an elevational view illustrating a portion of a third preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 5 is an elevational view illustrating a fourth preferred embodiment of the present invention;
107
FIG. 6 is an elevational view of a portion of a fifth preferred embodiment of the present invention.
FIG. 7 is an elevational view illustrating a portion of a sixth preferred embodiment of the present
invention;
108
FIG. 8 is an elevational view illustrating a portion of a seventh preferred embodiment of the
present invention;
FIG. 9 is an elevational view illustrating an eighth preferred embodiment of the present invention;
109
FIG. 10 is an elevational view of a portion of a ninth preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 11 is an elevational view illustrating a portion of a tenth preferred embodiment of the present
invention;
110
FIG. 12 is an elevational view illustrating a portion of an eleventh preferred embodiment of the
present invention;
FIG. 13 is an elevational view illustrating a twelfth preferred embodiment of the present invention;
111
FIG. 14 is an elevational view of a portion of a thirteenth preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 15 is an elevational view illustrating a portion of a fourteenth preferred embodiment of the
present invention;
FIG. 16 is an elevational view illustrating a portion of a fifteenth preferred embodiment of the
present invention;
112
FIG. 17 is an elevational view illustrating a sixteenth preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 18 is an elevational view of a portion of a seventeenth preferred embodiment of the present
invention;
113
FIG. 19 is an elevational view of a portion of an eighteenth preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 20 is an elevational view of a portion of a nineteenth preferred embodiment of the present
invention; and
114
FIG. 21 and FIG. 22 are side views illustrating alternative embodiments of the electrode;
115
FIGS. 23a-23c are elevational, end and side views, respectively, illustrating a further embodiment
of the present invention;
116
FIGS. 24a-24c are elevational, end and side views, respectively, illustrating a further embodiment
of the present invention;
117
FIGS. 25a-25c are elevational, end and side views, respectively, illustrating a further embodiment
of the present invention;
118
FIGS. 26a-26c are elevational, end and side views, respectively, illustrating a further embodiment
of the present invention;
119
FIGS. 27a-27c are elevational, end and side views, respectively, illustrating a further embodiment
of the present invention.
120
DETAILED DESCRIPTION OF PREFERRED EMBODIMENTS OF THE PRESENT
INVENTION
With reference first to FIG. 1, a first preferred embodiment of the spark plug 10 of the present
invention is there shown and comprises an elongated body 12 that can have many different shapes,
typically constructed of a metallic/alloy or other electrical conducting material, as well as an
electrical insulator of varying chemical composition. An electrical connector 14 is attached to one
end of the body while an electrode assembly 16 is provided at the opposite end of the body 12. An
externally threaded metal boss 18 of various sizes is also secured to the body 12 adjacent the
electrode assembly 16 for attaching the spark plug 10 to an internal combustion engine 20
(illustrated only diagrammatically).
121
With reference now particularly to FIGS. 1 and 2, the electrode assembly 16 is there shown in
greater detail and comprises an aerodynamic semispherical dome electrode 22 and a semicircular
electrode 28. The aerodynamic semispherical dome electrode 22 is coaxial with the spark plug body
12 and protrudes outwardly from one end 24 of the spark plug body 12. Any conventional means 26
(FIG. 1) is used to electrically connect the electrical connector 14 to the semispherical electrode 22.
The electrode assembly 16 further includes a semicircular electrode 28 having its inner surface 30
facing the aerodynamic semispherical dome electrode 22. The semicircular electrode 28,
furthermore, is secured to the spark plug body 12 such that its inner surface 30 is equidistantly
spaced along its length from the outer surface of the semispherical electrode 22. Furthermore, the
semicircular electrode 28 is electrically connected to the metal boss 18 and thus to the internal
combustion engine 20.
With reference now to FIG. 2, the operation of the first preferred embodiment of the spark plug 10
of the present invention is there shown. In operation, electrical voltage applied to spark ignition
wire (not shown) to the electrical connector 14 (FIG. 1) is conducted to the semispherical electrode
22. The voltage potential between the semispherical electrode 22 and semicircular electrode 28 thus
causes a spark 34 to extend between the electrode 22 and electrode 28. In the conventional fashion,
the spark 34 ignites the fuel within the engine combustion chamber.
Still referring to FIG. 2, unlike the previously known spark plugs, because the outer surface of the
aerodynamic semispherical dome electrode 22 is equidistantly spaced from the inner surface 30 of
the semicircular electrode 28, repeated sparking of the spark plug 10 causes the spark 34 to "walk
along" the adjacent surfaces of these two electrodes so that the spark 34 never extends between the
same spots on the electrodes 22 and 28 as in the previously known spark plugs. In doing so, the
spark plug 10 of the present invention not only exhibits an immensely longer life, but also
completely eliminates misfirings of the spark plug and greatly reduces emissions from the engine
by operating at an air-to-fuel ratio of 24:1.
Typically, a positive voltage is applied to the electrical connector 14 (FIG. 1) and thus to the
aerodynamic semispherical dome or sphere electrode 22 while the semicircular electrode 28 is
maintained at the electrical ground of the internal combustion engine 20. As such, the aerodynamic
semispherical dome or sphere electrode forms the cathode while the semicircular electrode 28
forms the anode. However, the electrical polarities of the electrodes 22 and 28 may be reversed
while still remaining within the scope of the present invention.
With reference now to FIG. 3, the second preferred embodiment of the present invention is there
shown in which the electrode assembly 16, as before, includes an aerodynamic semispherical dome
electrode 22 as well as the semicircular electrode 28. Additionally, however, the electrode assembly
16 includes a second semicircular electrode 40 having an inner surface 42 along its length which is
equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. The second
semicircular electrode 40, like the electrode 28, is electrically connected to the metal boss 18 as
well as to the first semicircular electrode 28.
Still referring to FIG. 3, preferably the second semicircular electrode 40 intersects the first
semicircular electrode 28 generally perpendicularly. Additionally, the semicircular electrodes 28
and 40 are also preferably of a one-piece construction. During the operation of the spark plug
illustrated in FIG. 3, the spark between the aerodynamic semispherical dome electrode 22 and the
semicircular electrodes 28 and 40 continuously "walks along" between the electrodes 22 and both
electrodes 28 and 40.
With reference now to FIG. 4, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 3, includes the aerodynamic
122
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 28 and 40. Unlike the
embodiment of FIG. 3, however, the semicircular electrodes 28 and 40 intersect each other at their
ends at various angles. However, as before, the inner surface 42 of the electrode 40 as well as the
inner surface 30 of electrode 28 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome
electrode 22.
With reference now to FIG. 5, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 28 and 40 intersecting each
other at their ends at various angles. Unlike the embodiment of FIG. 4, this embodiment contains an
additional electrode 43 that intersects electrodes 28 and 40 at their ends. However, as before, the
inner surfaces of the three electrodes 28, 40, and 43 are equidistantly spaced from the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 and, as before, intersect each other at their ends at various angles.
With reference now to FIG. 6, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 5, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 43 intersecting
each other at their ends at various angles. Unlike the embodiment of FIG. 5, this embodiment
contains an additional electrode 44 that intersects electrodes 28, 40, and 43 at their ends. However,
as before, the inner surfaces of the four electrodes 28, 40, 43, and 44 are equidistantly spaced from
the aerodynamic semispherical dome electrode 22, and are at various angles.
With reference now to FIG. 7, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32. Unlike the
embodiment of FIG. 4, however, the semicircular electrodes 31 and 32 do not intersect each other
at their ends at various angles or at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 31
and 32 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 8, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 7, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32. Unlike the
embodiment of FIG. 7, however, this embodiment contains a third semicircular electrode 33 that
does not intersect semicircular electrodes 31 and 32 at their ends at various angles or at the apex.
However, as before, the inner surfaces of electrodes 31, 32, and 33 are equidistantly spaced from
the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 9, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 3, includes an aerodynamic semispherical dome
electrode 22 as well as two semicircular electrodes 34 and 35. Unlike the embodiment of FIG. 3,
however, electrodes 34 and 35 do not intersect perpendicularly at the apex. However, as before, the
inner surfaces of electrodes 34 and 35 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical
dome electrode 22.
With reference now to FIG. 10, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 9, includes an aerodynamic semispherical dome
electrode 22 as well as two semicircular electrodes 34 and 35. Unlike the embodiment of FIG. 9,
however, this embodiment contains a third semicircular electrode 36 that intersects electrodes 34
and 35 at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 34, 35, and 36 are
equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 11, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 10, includes an aerodynamic semispherical
123
dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 34, 35, and 36. Unlike the embodiment
of FIG. 10, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 37 that intersects
electrodes 34, 35, and 36 at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 34, 35,
36, and 37 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 12, a still further modification of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes a semispherical dome
electrode 22 as well as a first and second semicircular electrodes 28 and 40 which are angularly
offset from each other and connected at their bases. Unlike the embodiment of FIG. 4, however, in
FIG. 12 a third semicircular electrode 50 is also provided which intersects the other two
semicircular electrodes 28 and 40 generally perpendicularly. Preferably, all three electrodes 28, 40
and 50 are of a one-piece construction and all three electrodes 28, 40 and 50 are electrically
connected not only to each other, but also the metal boss 18. Additionally, as before, the inner
surfaces of the semicircular electrodes are equidistantly spaced from the outer surface of the
semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 13, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 12, includes an aerodynamic semispherical
dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 50. Unlike the embodiment
of FIG. 12, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 43. This fourth
semicircular electrode 43 intersects the semicircular electrodes 28 and 40 at their ends at various
angles and intersects the semicircular electrode 50 generally perpendicularly. However, as before,
the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic
semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 14, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 13, includes an aerodynamic semispherical
dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, 43, and 50. Unlike the
embodiment of FIG. 13, however, this embodiment contains a fifth semicircular electrode 44. This
fifth semicircular electrode 44 intersects the semicircular electrodes 28, 40, and 43 at their ends at
various angles and intersects the semicircular electrode 50 generally perpendicularly. However, as
before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the
aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 15, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 12, includes an aerodynamic semispherical
dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 50. Unlike the embodiment
of FIG. 12, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 51. This fourth
semicircular electrode 51 intersects the semicircular electrodes 28 and 40 generally
perpendicularly, and it does not intersect the semicircular electrode 50. However, as before, the
inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic
semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 16, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 14, includes an aerodynamic semispherical
dome electrode 22 as well as four semicircular electrodes 28, 40, 50, and 51. Unlike the
embodiment of FIG. 15, the third and fourth semicircular electrodes 50 and 51 intersect at their
bases. However, as before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly
spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 17, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 7, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced
124
apart. Unlike the embodiment of FIG. 7, however, this embodiment contains a third semicircular
electrode 50 that intersects semicircular electrodes 31 and 32 generally perpendicularly at the apex.
However, as before, the inner surfaces of electrodes 31, 32, and 50 are equidistantly spaced from
the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 18, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 17, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced
apart and a third semicircular electrode 50 that intersects semicircular electrodes 31 and 32
generally perpendicularly. Unlike the embodiment of FIG. 17, however, this embodiment contains a
fourth semicircular electrode 51 that intersects semicircular electrodes 31 and 32 generally
perpendicularly. Furthermore, semicircular electrodes 50 and 51 are spaced apart and parallel to
each other. However, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31, 32, 50, and 51
are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 19, a still further embodiment of the electrode assembly 17 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 18, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced
apart and two additional semicircular electrodes 50 and 51 that are spaced apart. The semicircular
electrodes 31 and 32 intersect and are generally perpendicular to semicircular electrodes 50 and 51.
Unlike the embodiment of FIG. 18, however, this embodiment contains a fifth semicircular
electrode 33 that is spaced apart from semicircular electrodes 31 and 32. Furthermore, semicircular
electrodes 50 and 51 intersect semicircular electrode 33 generally perpendicularly. However, as
before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31, 32, 33, 50, and 51 are equidistantly
spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. As stated before, all semicircular
electrodes are electrically connected to the metal boss 18 and thus to the internal combustion
engine.
With reference now to FIG. 20, a still further embodiment of the electrode assembly 19 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 19, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 31, 32 and 33 that are
spaced apart and three additional semicircular electrodes 50, 51 and 52 that are spaced apart. The
semicircular electrodes 31, 32 and 33 intersect and are generally perpendicular to semicircular
electrodes 50, 51 and 52. However, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31,
32, 33, 50, 51 and 52 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode
22. As stated before, all semicircular electrodes are electrically connected to the metal boss 18 and
thus to the internal combustion engine.
With reference now to FIGS. 21 and 22, further embodiments of the electrode assembly are there
shown in which the cathode electrode 22' is spherical in shape rather than the semispherical cathode
electrodes 22 of FIGS. 1-20. Although only one electrode 28 (FIG. 21) or 28' (FIG. 22) is shown, the
spherical electrode 22' can be utilized in conjunction with any of the anode electrode configurations
of FIGS. 1-20. Furthermore, the anode electrode 28 or 28' may be either U-shaped as shown in FIG.
21 or semicircular in shape as shown in FIG. 22 in order to maintain the distance between the
electrodes 28' and 22' equidistance along substantially the entire length of the electrode 28'.
With reference now to FIGS. 23a-23c, a still further embodiment of the electrode assembly 16 for
the spark plug 10 is there shown which is similar in construction to the embodiment illustrated in
FIG. 3 of the patent drawing. As such, the electrode assembly 16 includes a pair of semicircular
electrodes 28 which intersect each other generally perpendicularly and encircle a generally domed
or spherical electrode 22.
Unlike the embodiment illustrated in FIG. 3, however, in FIG. 4, each electrode 28 includes a
125
plurality of semispherical nodules 100 which face the electrode 22. These nodules 100,
furthermore, are preferably immediately adjacent to each other and extend along substantially the
entire arc length of the electrodes 28. In practice, it has been found that the provision of the nodules
100 enhance the combustion efficiency of the spark plug 10 and thus improve fuel economy and
engine efficiency.
With reference now to FIGS. 24a-24b, a still further embodiment of the electrode assembly 16 for
the spark plug 10 is there shown which is similar in construction to the embodiment illustrated in
FIGS. 23a-23c. Unlike the embodiment of FIGS. 23a-23c, however, in FIGS. 24a-24c, the inner
electrode 22 also includes a plurality of nodules 102 formed on its outer periphery which face and
are aligned with the nodules 100 formed on the outer electrodes 28. Furthermore, like the nodules
100, the nodules 102 are preferably immediately adjacent each other and extend around a
substantial portion of the electrode 22. Preferably, one nodule 102 is provided for and aligned with
each nodule 100. The provision of the nodules 102 on the electrode 22 also exhibit increased
combustion efficiency.
With reference now to FIGS. 25a-25c, a still further embodiment of the present invention is there
shown which is similar to the embodiment illustrated in FIGS. 24a-24c. However, unlike the
embodiment illustrated in FIGS. 24a-24c, in the embodiment of FIGS. 25a-25c, the inner electrode
22 includes a plurality of nodules 102 formed around the entire outer periphery of the inner
electrode 22 except, of course, for its connection with the base 104 of the electrode 22. The
provision of the multiple nodules 102 also enhances ignition efficiency.
With reference now to FIGS. 26a-26c, a still further embodiment of the present invention is there
shown which is similar to the embodiment illustrated in FIGS. 23a-23c. As such the outer
electrodes 28 include nodules 100 which face the inner electrode 22'. Unlike the embodiment of
23a-23c, however, the inner electrode 22' in FIGS. 26a-26c is not spherical in shape. Instead, it
includes a spherical upper half 106 and a conical base 108.
With reference now to FIGS. 27a-27c, a still further embodiment of the present invention is there
shown. The embodiment of the invention illustrated in FIGS. 27a-27c is similar to that illustrated in
FIGS. 26a-26c except that the electrode 22" includes a spherical upper half 110 and a cylindrical
lower half 112. In all other respects, however, the embodiment illustrated in FIGS. 27a-27c is
identical to that illustrated in FIGS. 26a-26c so that a further description thereof is unnecessary.
In testing performed on a 4.6 L engine, a round trip of 2400 miles, which include level roadway,
downhill, and mountain slopes, the following test data were obtained::With regular OEM supplied
spark plugs which include platinum on both the center and ground electrodes, at speeds of 25, 35,
45, 55, and 70 mph, 23 miles per gallon were obtained. With the `new` design, same distance and
speeds, 33 mpg. On the average, a reduction of exhaust gas temperature of 100.degree. F. on the
second 2400 mile trip was observed. The air-to-fuel ratio was changed to 24:1 and the EGR
disabled.
On a single cylinder, testing provided the following information :: a new OEM spark plug was
gapped to MFR. specs and an emmision test was run. Next, the new plug was installed and a backto-back test produced 41% less Hc and Nox, while reducing CO 28%. Further reduction could not
be made due to the limitation of the manual carb set up on the engine.
Another test with a 7.4 L engine, again at 2400 miles. With regular spark plugs, 300 gallons were
used providing 8 miles-per-gallon. With the new spark plug, it only took 187.5 gallons giving us
12.8 miles-per-gallon, an increase of 52%. A chassis dyno run before and after showed an increase
of 33 horsepower.
126
The charge on the ball of the Fire-Storm Spark Plug consists of a surface layer of electricity
covering it, and it could receive many layers, giving it multiple charges, all of which can be
dissipated all at once. Each discharge selecting a different leg, the one with the least amount of
residual ionization surrounding it.
The same can be said if the Fire-Storm spark plug reverse fires. There will be mini-charges built up
along the inside periphery of the mini-balls, discharging to the main master ball or elongated and
stretched dome.
Another embodiment is that the dome or sphere is geodesic faceted for optimum turbulent air flow
characteristics. The embodiments of said invention are best for racing that causes smooth transition
from idle to wide open throttle and also allow a higher range of RPM. It can also be said the same
configuration is optimal for regular passenger car operations.
The use of the new spark plug in both high performance and daily applications will provide the
following benefits:
increased idle stability
better driveability
increased power and torque
high quality appearance and style.
The spark plug will allow the internal combustion engine to run in the never before region of 24:1
air to fuel ratio. The current range of engines run in the present 14.7 air to fuel ratio and require a
catalytic converter to absorb and clean the remainder of the exhaust from these engines.
Independent tests of the increase in horsepower to the drive wheels of the vehicle show increases of
twelve to fifty-two percent, depending on the engine size, cylinder head design, intake
configuration and fuel system. However, it is expected the benefits from the new spark plug design
will only be realized when it is treated as an integral part of the engine technology as manufacturers
struggle to meet the existing emissions and corporate average fuel economy (CAFE) standards.
From the foregoing, it can be seen that the present invention provides a novel spark plug
construction which completely overcomes the previously mentioned disadvantages of the
previously known spark plug constructions. Having described my invention, however, many
modifications thereto will become apparent to those skilled in the art to which it pertains without
deviation from the spirit of the invention as defined by the scope of the appended claims.
US Patent # 5,936,332
(US. Cl. 313/141)
Spark Plug
Robert Krupa & Chester C. Lulavage
Abstract ~
A very unique universal bi-directional firing spark plug for any spark-ignited internal combustion
engine is described. This spark plug eliminates misfire and improves gas mileage, peaks engine
performance, horsepower, and increases the RPM range. This unique spark plug is made of an
elongated or non-elongated body with an electrical connector at one end. An absolute aerodynamic
127
semispherical dome or sphere electrode is secured to the other end of the body. At least one
absolute aerodynamic semicircular electrode is also secured to the body adjacent to the dome or
sphere electrode such that the semicircular electrode has its inner surface equidistantly spaced from
the dome or sphere electrode's surface. The electrodes can be fabricated from various metals,
alloys, and/or precious metals and can also be coated with various metals, alloys, and/or precious
metals. Alternate embodiments of the invention include two, three or four or more semicircular
electrodes, all of which have a surface equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical
dome or sphere electrode along its complete arc length.
Assignee: Century Development International Ltd. (Farmington Hills, MI)
References Cited:
U.S. Patent Documents
4,416,228 ~ Nov., 1983 ~ Benedikt, et al.
4,914,343 ~ Apr., 1990 ~ Kagawa, et al.
5,280,214 ~ Jan., 1994 ~ Johnson
5,369,328 ~ Nov., 1994 ~ Gruber, et al
5,408,961 ~ Apr., 1995 ~ Smith
5,420,473 ~ May., 1995 ~ Thomas
5,510,668 ~ Apr., 1996 ~ Rohwein, et al.
5,527,198 ~ Jun., 1996 ~ Chiu, et al.
Description ~
BACKGROUND OF THE INVENTION
I. Field of the Invention
The present invention relates generally to bi-directional firing spark plugs for all internal
combustion engines.
II. Description of the Prior Art
There are many previously known spark plugs of the type used in internal combustion engines.
These spark plugs typically comprise an elongated body having an electrical connector at one end.
A pair of variable-spaced electrodes are provided at the other end and one of those electrodes is
electrically connected to the electrical connector.
In many of these previously known spark plugs, one of the electrodes consists of a cylindrical post
while the second electrode is generally L-shaped and has a portion which overlies one end of the
cylindrical post. Consequently, upon the application of voltage to the cylindrical post, a spark is
formed between the end of the cylindrical post and the overlying portion of the other L-shaped
electrode. The spark, of course, tries to ignite the fuel in the combustion chamber of the internal
combustion engine.
As is well known, an electrical spark between the post and the other electrode will occur at the
position of the shortest distance between the two electrodes. Consequently, with these previously
known spark plugs, the spark repeatedly strikes or extends between the same two surfaces on the
two electrodes during the operation of the spark plug. This has many disadvantages.
128
One disadvantage is that, since the spark repeatedly strikes the same area on both electrodes, a
portion of the electrodes is repeatedly ablated by the spark, which can result in premature failure of
the spark plug.
Another disadvantage is the smolder caused by conventional L-shaped wire that obstructs and
diverts the incoming air fuel charge, causing a lighting and quenching and relighting of the flame
front.
A more serious disadvantage of these previously known spark plugs, however, is that, due to
ionization caused by the spark during operation of the spark plug, the spark plug repeatedly misfires
during operation of the internal combustion engine due to the small surface firing area. For each
misfire of the spark plug, the fuel within the combustion chamber is not ignited but, instead,
exhausted to the atmosphere. This adversely affects not only the efficiency of the engine, it causes
fouling of the plugs and increases the exhaust of noxious fumes and pollutants to the atmosphere
causing SMOG. This is particularly critical, moreover, due to ever increasing governmental
regulations and environmental concerns regarding the permissible level of emissions from sparkignited internal combustion engines.
SUMMARY OF THE PRESENT INVENTION
The present invention provides a unique universal bidirectional-firing low emission spark plug for
all spark-ignited internal combustion engines which overcomes the above-mentioned disadvantages
of the previously known spark plugs.
In brief, the spark plug of the present invention comprises an elongated or non-elongated body
having an electrical connector at one end. An aerodynamic semispherical dome electrode is secured
to the other end of the body and the connector and aerodynamic semispherical dome electrode are
electrically connected together.
At least one spherical or semicircular electrode is also secured to the body such that the
semicircular electrode has its inner surface equidistantly spaced from the outer surface of an
aerodynamic semispherical dome electrode. The shape of the cross-section of the semicircular
electrode can be circular, elliptical, rectangular, rectangular with rounded edges, square, square
with rounded edges, trapezoidal, trapezoidal with rounded edges, and/or arced such that the
semicircular electrode's inner surface is equidistantly spaced from the dome electrode's surface.
Consequently, during the operation of the spark plug, the spark between the semispherical and
semicircular electrodes continuously travels back and forth along the length of the semicircular
electrode. In doing so, misfiring is completely eliminated by the spark constantly moving away
from the previously generated ionization zone. The electrodes can be fabricated from various
metals, alloys, and/or precious metals and can also be coated with various metals, alloys, and/or
precious metals.
In alternative embodiments of the invention, two, three or four or more semicircular electrodes are
secured to the spark plug body. These multiple semicircular electrodes each have its inner surface
equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode, so that the spark between
the semispherical dome electrode and the semicircular electrode travels along multiple semicircular
electrodes.
Preferably, the semispherical electrode forms the anode while the semicircular electrode(s) form
the cathode. Depending on what ignition system the spark plug is installed in, the semispherical
dome electrode could be the cathode, while the semicircular electrode forms the anode.
BRIEF DESCRIPTION OF THE DRAWING
129
A better understanding of the present invention will be had upon reference to the following detailed
description when read in conjunction with the accompanying drawing, wherein like reference
characters refer to like parts throughout the several views, and in which:
FIG. 1 is an elevational view illustrating a preferred embodiment of the present invention;
FIG. 2 is a diagrammatic view illustrating the operation of the preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 3 is an elevational view illustrating a portion of a second preferred embodiment of the present
invention;
130
FIG. 4 is an elevational view illustrating a portion of a third preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 5 is an elevational view illustrating a fourth preferred embodiment of the present invention;
131
FIG. 6 is an elevational view of a portion of a fifth preferred embodiment of the present invention.
FIG. 7 is an elevational view illustrating a portion of a sixth preferred embodiment of the present
invention;
132
FIG. 8 is an elevational view illustrating a portion of a seventh preferred embodiment of the
present invention;
FIG. 9 is an elevational view illustrating an eighth preferred embodiment of the present invention;
133
FIG. 10 is an elevational view of a portion of a ninth preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 11 is an elevational view illustrating a portion of a tenth preferred embodiment of the present
invention;
134
FIG. 12 is an elevational view illustrating a portion of an eleventh preferred embodiment of the
present invention;
FIG. 13 is an elevational view illustrating a twelfth preferred embodiment of the present invention;
135
FIG. 14 is an elevational view of a portion of a thirteenth preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 15 is an elevational view illustrating a portion of a fourteenth preferred embodiment of the
present invention;
FIG. 16 is an elevational view illustrating a portion of a fifteenth preferred embodiment of the
present invention;
136
FIG. 17 is an elevational view illustrating a sixteenth preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 18 is an elevational view of a portion of a seventeenth preferred embodiment of the present
invention;
137
FIG. 19 is an elevational view of a portion of an eighteenth preferred embodiment of the present
invention;
FIG. 20 is an elevational view of a portion of a nineteenth preferred embodiment of the present
invention; and
138
FIG. 21 and FIG. 22 are side views illustrating alternative embodiments of the electrode.
139
DETAILED DESCRIPTION OF PREFERRED EMBODIMENTS OF THE PRESENT
INVENTION
With reference first to FIG. 1, a first preferred embodiment of the spark plug 10 of the present
invention is there shown and comprises an elongated body 12 that can have many different shapes,
typically constructed of a metallic/alloy or other electrical conducting material, as well as an
electrical insulator of varying chemical composition. An electrical connector 14 is attached to one
end of the body while an electrode assembly 16 is provided at the opposite end of the body 12. An
externally threaded metal boss 18 of various sizes is also secured to the body 12 adjacent the
electrode assembly 16 for attaching the spark plug 10 to an internal combustion engine 20
(illustrated only diagrammatically).
With reference now particularly to FIGS. 1 and 2, the electrode assembly 16 is there shown in
greater detail and comprises an aerodynamic semispherical dome electrode 22 and a semicircular
electrode 28. The aerodynamic semispherical dome electrode 22 is coaxial with the spark plug body
12 and protrudes outwardly from one end 24 of the spark plug body 12. Any conventional means 26
(FIG. 1) is used to electrically connect the electrical connector 14 to the semispherical electrode 22.
The electrode assembly 16 further includes a semicircular electrode 28 having its inner surface 30
facing the aerodynamic semispherical dome electrode 22. The semicircular electrode 28,
furthermore, is secured to the spark plug body 12 such that its inner surface 30 is equidistantly
spaced along its length from the outer surface of the semispherical electrode 22. Furthermore, the
semicircular electrode 28 is electrically connected to the metal boss 18 and thus to the internal
combustion engine 20.
With reference now to FIG. 2, the operation of the first preferred embodiment of the spark plug 10
of the present invention is there shown. In operation, electrical voltage applied to spark ignition
wire (not shown) to the electrical connector 14 (FIG. 1) is conducted to the semispherical electrode
22. The voltage potential between the semispherical electrode 22 and semicircular electrode 28 thus
causes a spark 34 to extend between the electrode 22 and electrode 28. In the conventional fashion,
the spark 34 ignites the fuel within the engine combustion chamber.
Still referring to FIG. 2, unlike the previously known spark plugs, because the outer surface of the
aerodynamic semispherical dome electrode 22 is equidistantly spaced from the inner surface 30 of
140
the semicircular electrode 28, repeated sparking of the spark plug 10 causes the spark 34 to "walk
along" the adjacent surfaces of these two electrodes so that the spark 34 does not always extend
between the same spots on the electrodes 22 and 28 as in the previously known spark plugs. In
doing so, the spark plug 10 of the present invention not only exhibits a longer life, but also
eliminates misfirings of the spark plug and greatly reduces emissions from the engine.
Typically, a positive voltage is applied to the electrical connector 14 (FIG. 1) and thus to the
aerodynamic semispherical dome electrode 22 while the semicircular electrode 28 is maintained at
the electrical ground of the internal combustion engine 20. As such, the aerodynamic semispherical
dome electrode forms an anode while the semicircular electrode 28 forms a cathode. However, the
electrical polarities of the electrodes 22 and 28 may be reversed while still remaining within the
scope of the present invention.
With reference now to FIG. 3, the second preferred embodiment of the present invention is there
shown in which the electrode assembly 16, as before, includes an aerodynamic semispherical dome
electrode 22 as well as the semicircular electrode 28. Additionally, however, the electrode assembly
16 includes a second semicircular electrode 40 having an inner surface 42 along its length which is
equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. The second
semicircular electrode 40, like the electrode 28, is electrically connected to the metal boss 18 as
well as to the first semicircular electrode 28.
Still referring to FIG. 3, preferably the second semicircular electrode 40 intersects the first
semicircular electrode 28 generally perpendicularly. Additionally, the semicircular electrodes 28
and 40 are also preferably of a one-piece construction. During the operation of the spark plug
illustrated in FIG. 3, the spark between the aerodynamic semispherical dome electrode 22 and the
semicircular electrodes 28 and 40 continuously "walks along" between the electrodes 22 and both
electrodes 28 and 40.
With reference now to FIG. 4, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 3, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 28 and 40. Unlike the
embodiment of FIG. 3, however, the semicircular electrodes 28 and 40 intersect each other at their
ends at various angles. However, as before, the inner surface 42 of the electrode 40 as well as the
inner surface 30 of electrode 28 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome
electrode 22.
With reference now to FIG. 5, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 28 and 40 intersecting each
other at their ends at various angles. Unlike the embodiment of FIG. 4, this embodiment contains an
additional electrode 43 that intersects electrodes 28 and 40 at their ends. However, as before, the
inner surfaces of the three electrodes 28, 40, and 43 are equidistantly spaced from the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 and, as before, intersect each other at their ends at various angles.
With reference now to FIG. 6, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 5, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 43 intersecting
each other at their ends at various angles. Unlike the embodiment of FIG. 5, this embodiment
contains an additional electrode 44 that intersects electrodes 28, 40, and 43 at their ends. However,
as before, the inner surfaces of the four electrodes 28, 40, 43, and 44 are equidistantly spaced from
the aerodynamic semispherical dome electrode 22, and are at various angles.
With reference now to FIG. 7, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
141
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32. Unlike the
embodiment of FIG. 4, however, the semicircular electrodes 31 and 32 do not intersect each other
at their ends at various angles or at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 31
and 32 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 8, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 7, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32. Unlike the
embodiment of FIG. 7, however, this embodiment contains a third semicircular electrode 33 that
does not intersect semicircular electrodes 31 and 32 at their ends at various angles or at the apex.
However, as before, the inner surfaces of electrodes 31, 32, and 33 are equidistantly spaced from
the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 9, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 3, includes an aerodynamic semispherical dome
electrode 22 as well as two semicircular electrodes 34 and 35. Unlike the embodiment of FIG. 3,
however, electrodes 34 and 35 do not intersect perpendicularly at the apex. However, as before, the
inner surfaces of electrodes 34 and 35 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical
dome electrode 22.
With reference now to FIG. 10, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 9, includes an aerodynamic semispherical dome
electrode 22 as well as two semicircular electrodes 34 and 35. Unlike the embodiment of FIG. 9,
however, this embodiment contains a third semicircular electrode 36 that intersects electrodes 34
and 35 at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 34, 35, and 36 are
equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 11, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 10, includes an aerodynamic semispherical
dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 34, 35, and 36. Unlike the embodiment
of FIG. 10, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 37 that intersects
electrodes 34, 35, and 36 at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 34, 35,
36, and 37 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 12, a still further modification of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes a semispherical dome
electrode 22 as well as a first and second semicircular electrodes 28 and 40 which are angularly
offset from each other and connected at their bases. Unlike the embodiment of FIG. 4, however, in
FIG. 12 a third semicircular electrode 50 is also provided which intersects the other two
semicircular electrodes 28 and 40 generally perpendicularly. Preferably, all three electrodes 28, 40
and 50 are of a one-piece construction and all three electrodes 28, 40 and 50 are electrically
connected not only to each other, but also the metal boss 18. Additionally, as before, the inner
surfaces of the semicircular electrodes are equidistantly spaced from the outer surface of the
semispherical dome electrode 22.
142
With reference now to FIG. 13, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 12, includes an aerodynamic semispherical
dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 50. Unlike the embodiment
of FIG. 12, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 43. This fourth
semicircular electrode 43 intersects the semicircular electrodes 28 and 40 at their ends at various
angles and intersects the semicircular electrode 50 generally perpendicularly. However, as before,
the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic
semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 14, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 13, includes an aerodynamic semispherical
dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, 43, and 50. Unlike the
embodiment of FIG. 13, however, this embodiment contains a fifth semicircular electrode 44. This
fifth semicircular electrode 44 intersects the semicircular electrodes 28, 40, and 43 at their ends at
various angles and intersects the semicircular electrode 50 generally perpendicularly. However, as
before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the
aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 15, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 12, includes an aerodynamic semispherical
dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 50. Unlike the embodiment
of FIG. 12, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 51. This fourth
semicircular electrode 51 intersects the semicircular electrodes 28 and 40 generally
perpendicularly, and it does not intersect the semicircular electrode 50. However, as before, the
inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic
semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 16, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown
and which, like the embodiment illustrated in FIG. 14, includes an aerodynamic semispherical
dome electrode 22 as well as four semicircular electrodes 28, 40, 50, and 51. Unlike the
embodiment of FIG. 15, the third and fourth semicircular electrodes 50 and 51 intersect at their
bases. However, as before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly
spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 17, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 7, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced
apart. Unlike the embodiment of FIG. 7, however, this embodiment contains a third semicircular
electrode 50 that intersects semicircular electrodes 31 and 32 generally perpendicularly at the apex.
However, as before, the inner surfaces of electrodes 31, 32, and 50 are equidistantly spaced from
the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 18, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 17, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced
apart and a third semicircular electrode 50 that intersects semicircular electrodes 31 and 32
generally perpendicularly. Unlike the embodiment of FIG. 17, however, this embodiment contains a
fourth semicircular electrode 51 that intersects semicircular electrodes 31 and 32 generally
perpendicularly. Furthermore, semicircular electrodes 50 and 51 are spaced apart and parallel to
each other. However, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31, 32, 50, and 51
are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22.
With reference now to FIG. 19, a still further embodiment of the electrode assembly 17 is there
143
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 18, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced
apart and two additional semicircular electrodes 50 and 51 that are spaced apart. The semicircular
electrodes 31 and 32 intersect and are generally perpendicular to semicircular electrodes 50 and 51.
Unlike the embodiment of FIG. 18, however, this embodiment contains a fifth semicircular
electrode 33 that is spaced apart from semicircular electrodes 31 and 32. Furthermore, semicircular
electrodes 50 and 51 intersect semicircular electrode 33 generally perpendicularly. However, as
before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31, 32, 33, 50, and 51 are equidistantly
spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. As stated before, all semicircular
electrodes are electrically connected to the metal boss 18 and thus to the internal combustion
engine.
With reference now to FIG. 20, a still further embodiment of the electrode assembly 19 is there
shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 19, includes the aerodynamic
semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 31, 32 and 33 that are
spaced apart and three additional semicircular electrodes 50, 51 and 52 that are spaced apart. The
semicircular electrodes 31, 32 and 33 intersect and are generally perpendicular to semicircular
electrodes 50, 51 and 52. However, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31,
32, 33, 50, 51 and 52 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode
22. As stated before, all semicircular electrodes are electrically connected to the metal boss 18 and
thus to the internal combustion engine.
With reference now to FIGS. 21 and 22, further embodiments of the electrode assembly are there
shown in which the cathode electrode 22' is spherical in shape rather than the semispherical cathode
electrodes 22 of FIGS. 1-20. Although only one electrode 28 (FIG. 21) or 28' (FIG. 22) is shown, the
spherical electrode 22' can be utilized in conjunction with any of the anode electrode configurations
of FIGS. 1-20. Furthermore, the anode electrode 28 or 28' may be either U-shaped as shown in FIG.
21 or semicircular in shape as shown in FIG. 22 in order to maintain the distance between the
electrodes 28' and 22' equidistance along substantially the entire length of the electrode 28'.
From the foregoing, it can be seen that the present invention provides a novel spark plug
construction which completely overcomes the previously mentioned disadvantages of the
previously known spark plug constructions. Having described my invention, however, many
modifications thereto will become apparent to those skilled in the art to which it pertains without
deviation from the spirit of the invention as defined by the scope of the appended claims.
Home ~ Catalog ~ Links
rexresearch.com
144
Recycling Sweat Into Water
WASHINGTON, March 21, 2005
(AP) There are plenty of wells in Iraq, but the dead animals dumped there when Saddam Hussein was in power
have contaminated them. There are plenty of streams in southeast Asia, but the recent tsunami polluted them
with salt from the ocean.
How do you quench someone's thirst when there is plenty of water, but not a drop of it is drinkable?
It's a question NASA researchers have pondered for nearly two decades, but villagers in Iraq and tsunami
victims in Asia will get a taste of their answer as early as this fall - before any astronaut in space does.
The Marshall Space Flight Center in Huntsville, Ala., has been testing a device intended for the space station
that would recycle astronauts' sweat, respiration and even urine into drinking water purer than any found in a
tap.
"They just breathe and exercise, urinate into the urinal and our system handles the rest," said Robyn
Carrasquillo, chief of the environmental control and life support division at Marshall.
It could be two years before the water system - as large as two refrigerators - is loaded onto a shuttle to serve an
American astronaut and Russian cosmonaut living in space. But smaller and simpler versions will soon be put
to use on earth.
Reno, Nev.-based investment firm Crestridge and the charity Concern for Kids are developing the systems for
humanitarian purposes in nations lacking a reliable water supply, starting with Iraq and countries in southeast
Asia.
"There are 1.8 billion people who have never had a drink of fresh water," said Kevin Chambers, Crestridge's
managing director. "Our mission is grand, but we've got to start somewhere and sometime - and now is the
time."
Rocket scientists trying to sustain life in space and humanitarians trying to increase the quality of life in third
world countries kept running into the same problem - a lack of clean but affordable drinking water.
Bottles of fresh water cost as much as $1.50 a gallon. Each weighs eight pounds, so the fees skyrocket when
they're transported across the planet - let alone beyond the stratosphere.
Robert Anderson, vice president and international projects director for Concern for Kids, said he began looking
into water recycling technology two years ago because of the huge expenses necessary to carry water to Iraqi
villages by tanker truck.
"I got to thinking, 'There's got to be a better way,"' he said. Eventually, he reached the company that held the
patent on the technology being developed for the space agency.
For $29,000 in equipment costs and less than three cents a gallon, a trailer-mounted recycling device can travel
from village to village, turning a well's unclean water into something suitable for drinking. Larger, stationery
systems equipped with packaging plants cost around $400,000.
Researchers at Windsor Locks, Conn.-based Hamilton Sundstrand, the lead contractor of the water processor
for NASA, only recently learned their filtration technology is being put into action at home before it heads to
the space station.
145
"It was a total surprise to us - not that it's a stretch," said Bob Aaron, the company's program manager for the
processor.
Next month, Crestridge plans to break ground on the first manufacturing plant for the earth-based water
processing devices. By September, it hopes to send 10 truck-mounted and at least three trailer devices to Iraq
and 12 of the larger packaging units to southeast Asia.
NASA's timetable is somewhat less ambitious; the water processor is targeted for a shuttle launch in mid-2007.
The space station had to reduce its permanent residents from three to two after the Columbia disaster grounded
American shuttles, which had carried tanks of water to the astronauts living there.
Now the astronaut and cosmonaut are living off water brought up by the Russian spacecraft, which also
includes a device that catches some respiration and recycles it into limited amounts of drinking water. No urine
recycler has ever been used in space.
Although the NASA technology is virtually finished, it still must undergo several more tests to make sure it can
withstand a launch.
By Jeffrey McMurray
146
Unveiled: The Clean
Queen Of The Sea
By David Harrison
The Telegraph - UK
3-13-5
It is the ship of the future - powered by the sun, wind and waves. The futuristic vessel has no conventional
engines, uses no fossil fuels and releases no harmful emissions into the atmosphere or pollution into the sea.
The first ship to use the technology will be a cargo vessel that will transport up to 10,000 cars from Britain to
Australia, New Zealand and other countries. If successful, it will be used on passenger ferries and cruise ships.
The wave energy is harnessed by 12 dolphin-like fins on the ship's hull, while sun and wind energy is collected
by three giant, rigid, fin-like sails covered in solar panels.
The sails and fins will also help the ship to cruise at a speed of 15 knots and stability will be provided by the
147
pentamaran hull - a slim monohull that will have two smaller support hulls, known as sponsons, on each side.
Once harnessed the sun, wind and wave energy will be combined with hydrogen and stored in fuel cells.
A spokesman for Wallenius Wilhelmson, the ship's Scandinavian designers who have a British headquarters in
Southampton, said: "This will be the first truly environmentally friendly ship, protecting the atmosphere and
marine species. It will transform ocean transport."
The international shipping company transports 160,000 cars a year, including Jaguars, Land Rovers and
BMWs, from Southampton to Australia, New Zealand and other countries.
The vessel will include a cargo deck the size of 14 football pitches. It will be able to carry up 10,000 cars in
emission-free conditions.
At 820ft long it will be shorter than the Queen Mary 2 (1,132ft) and the QE2 (963ft), but more than three times
the length of a Boeing 747 jumbo jet (232ft).
The ship is called the E/S Orcelle after the orcelle dolphin - the French word for the Irrawaddy dolphin, one of
the world's most critically endangered species. The E/S stands for "environmentally sound ship".
The ship's design means that it will not need to carry ballast water, used to stabilise traditional vessels. The
collection and disposal of ballast water has worried marine conservationists for years.
Many fragile species are collected inadvertently when a ship takes thousands of tons of water from the sea for
ballast.
When the water is emptied back into the ocean, often thousands of miles away, many species are dumped in
alien environments that threaten their survival. The company, which has about 60 modern vessels that carry 17
million vehicles a year by sea, will unveil a model of the E/S Orcelle at Expo, the world trade fair, in Aichi,
Japan, next month.
Nils Dyvik, the company's chief executive, said that a ship with some of the Orcelle's "environmentally friendly
characteristics" could be launched within five years, but said that the "complete version" might not be crossing
the oceans until 2025.
The cost of the futuristic vessel is not known, but Mr Dyvik said that he expected that it would be more
expensive than a conventional cargo ship, which costs up to £46 million. "The cost is likely to come down,
however, as the technology gets cheaper," he added.
Mr Dyvik said that the E/S Orcelle was the future of ocean transport. "It represents the achievable goal of
building a zero-emission cargo ship," he said. "The shipping industry has to play its part in protecting the
environment and we are determined to be at the forefront of efforts to help to protect marine life on the high
seas."
© Copyright of Telegraph Group Limited 2005.
http://www.telegraph.co.uk/news/.html
Disclaimer
MainPage
http://www.rense.com/
This Site Served by TheHostPros
148
149
150
151
152
153
154
155
Scarica

(ASSE) sulla free energy, sui nuovi sistemi propulsiv