Bollettino ufficiale dell'Associazione Studiosi Scienze Eterodosse (ASSE) sulla free energy, sui nuovi sistemi propulsivi e sui protagonisti di ricerche e visioni del mondo alternative. Distribuito ai soli soci. Anno VI n.34 maggio 2005 2 Free-Energy 3 Enertec 2200 5 Carlo Brachetta Pendolo gravitomagnetico 7 Gaspare Malinverno Generatore di Energia Elettrica con moto perpetuo 9 Jan Pajak Sommario generazione di free energy 31 Gruppo tedesco riproduce la Testatika 34 Dr. John V. Milewski 47 Earth and atmospheric electricity 52 Dispositivo di free-energy (in francese) 53 Bill and Carmen Muller The Coil Construction for the motor or RLC coil 55 Jean Luis Naudin The Valée Synergetic Generator 62 Vlad Russian Perpetual Motion Prototype The wonderful world of advanced materials Antigravità , Propulsione Elettromagnetica e PNN 64 AA.VV. Progetto Propulsione a campi magnetici rotanti Frontiere 81 Romeo Bassoli Formula dell’invisibilità 82 Tommaso Lombardi Presto il replicatore domestico 83 Robert Krupa Firestorm Spark Plug 144 Jeffrey McMurray Recycling Sweat into Water 146 David Harriso Unveiled the clean queen of the sea 155 Monika Neumeier Allevamento di ricci e lattanti La Redazione provvisoria della rivista è presso il seguente indirizzo: Franco Malgarini via di Boccea 302 00167 Roma Email: [email protected] Sito Web: http://asse.altervista.org Mailing list:http://groups.yahoo.com/group/altraenergia Tale indirizzo è anche sede dell'A.S.S.E. La redazione non vuole impedire la distribuzione della rivista al di fuori dell'associazione. Tuttavia, ciò può essere un potenziale danno per l'associazione stessa, a meno che non sia necessario davvero. Per il resto, vi preghiamo di usare il buon senso e di passarla solo a chi vi fidate. La Redazione 3 ENERTEC INTERNATIONAL CORP. ENERTEC 2200 Last Update October 2004 The system ENERTEC 2200 is the first free power electric system to be released in the world in this begin of 21 centurie for market The generator ENERTEC 2200 provides up to 2200 Watts of AC electric power of 110 VAC, 60 Hz Output for all the 24 hours of the day, all days and never stop, get energy from the Ionosphere by means of a special antenna that generate the exact pulses, and as there is not mechanical parts in motion so only get the permanent energy of the upper atmosphere and his reduced size and weight does it versatile not only for use in the house or office, it can be transported to another places easy. The ENERTEC 2200 is auto-supply for the first way is activated, uses a little battery for the start and once energy rises the desired level the battery is disconnected until the generator be stopped, so his duration is indefinite. We estimate a indefinite duration of the generator just as would be able for a satelital TV system that only has components based in semiconductors and the antenna is designed for support aggressive weather, perhaps the battery need be changed each 10 years over to sorrow his use is little only for starting the system, we hope to deliver the generator for sale with 1 year guaranty. Of course this product is not contaminating and it contributes to having an ecological system without 4 enviromental impact, not to spend in depletable resources like the oil products, natural oils,so don´t generating contaminating gases. No longer dependence will be in need Solar light systems, buying Diesel to pull out generating sets, no longer. Tha saving of energy clears totally its price that it is a fixed cost and thus the expenses the elks did themselves in energy now they can destinate to something elses. Convenience plus, no more black outs, brown outs, interruptions because of line maintenance, lightning strike, heavy rain, strong wind, fire, cyclone, flood, poor maintenance at power stations, no more dependence of power providers. This is the better computer security, personal security, more heating, more disposable income, more cooling, more appliances purchased because it costs nothing to run them such as electric kitchen, Jacuzzi , Swimming pool tempered, and very more This is only the beginning of applications of free energy, these systems will permit developing us future not only products orientated to supply a house or company of energy, but to impulse vehicles or aircrafts with especial turbines many are the specific fields of this form of obtaining of energy 5 6 7 QUEL NEWTON E' SOLO UNO STATICO ! lo sostiene Gaspare Malinverno Inventore e Poeta non a scopo di lucro. Non e' che NEWTON si sia proprio sbagliato: tuttavia le leggi da lui enunciate non possono definirsi della dinamica , ma dalla statica, perché se ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, queste si annullano a vicenda e si ha lo stato di quiete. Lo sostiene Gaspare Malinverno, Clarense, 45 anni, una passione per la fisica nata con la sua adolescenza e mai sopita nonostante abbia compiuto solo studi umanistici, per i quali peraltro non si e' mai sentito molto attratto. "Sono stato espulso dai Salesiani per indolenza, confessa, dal seminario per ottusità, dai Francescani per mancanza di umiltà. Dalle Magistrali e' stato invece espulso, dice lui, per "grafomania". La motivazione di primo acchito sembra un pò singolare poi, dopo una certa iniziale reticenza, ammette tra l'imbarazzato e il divertito che ogni tanto gli piaceva scrivere su quel registro chiamato giornale di classe, imitando la calligrafia di questo o di quell'insegnante. Non scriveva cose qualsiasi: "Avevo espresso concetti per la scuola del tempo potevano sembrare osceni". Fuor di metafora: si trattava di dettagliate descrizioni anatomiche di alcune professoresse; glutei o giù' di lì,” e anche un po' più' su me l'ero presa non con quelle carine, ma con quelle noiose, che magari avevano un sedere a pera di Verona. Malinverno, gli chiediamo, lei si ritiene un caposcuola? "Assolutamente no, io sono un appassionato di fisica. 8 Non e' che la fisica tradizionale vada buttata a mare; solo va integrata e interpretata, almeno in alcune enunciazioni. Arriviamo cosi' alla fisica “reale o sperimentale". A questo scopo ha progettato e realizzato una macchina: " l'avevo studiata innanzitutto come un interscambio tra energia cinetica ed energia potenziale, come una nuova forma di scrittura che sviluppasse energia: questo avviene solo se la macchina è in interazione o in interscambio. Ad un impulso elettrico o magnetico, per esempio, può interagire una forza di gravità. Questa macchina non contiene motori di nessun tipo, sviluppa puramente “forza meccanica". Sarebbe in grado di realizzare il moto perpetuo?, domandiamo. "Io direi che, permettendolo le strutture meccaniche, si può' arrivare anche a questo. Potrebbe essere il primo concetto di motore che possa andare su altri pianeti, visto che funziona su un pianeta chiamato Terra. Cioè attraverso la forza di gravità, che non e' uguale a quella della terra, studiando proporzionalmente le distanze, la cosa è fattibile anche per altri luoghi. Il signor Malinverno mette in moto l'aggeggio, Un braccio comincia a oscillare e per un paio di minuti va avanti senza che l'ampiezza delle oscillazioni subisca apprezzabili diminuzioni. Anzi, l'impressione è che le oscillazioni tendano ad ampliarsi. Cominciamo a temere che anche Galileo debba dare una riveduta alle sue leggi sul pendolo, ma il nostro Gaspare interviene rassicurante, "il fatto è che, con questa macchina, ad ogni azione corrisponde una reazione maggiore o contraria. Questa energia è il prodotto del lavoro virtuale di due masse, di due pesi che si annullano ad un certo angolo ma, caricati una volta, continuano a ricaricarsi per mezzo di due impulsi esterni al meccanismo stesso". La straordinarietà’ dell’invenzione non gli ha affatto dato testa: "Questa macchina non e' stata realizzata con materiali appropriati: e' stata fatta in maniera alquanto rudimentale, con materiali improvvisati, cuscinetti magari di recupero. Questo peso, ad esempio l'ho disassato per non continuare a reattivizzarlo come stimolo, come impulso, perché' dopo qualche ora si logorerebbe". Gaspare Malinverno, che si definisce comunista libertario, alieno da vincoli di partito, non è solo "un appassionato di fisica", ma anche poeta e scultore naif. Bellissimo un suo Gesu’ in croce, con un braccio inchiodato e l'altro teso in basso verso l’umanità. Sono un primitivo afferma non mi piace la forma definita, preferisco che rimanga vagamente nell'abbozzo. Le poesie le compone solo a memoria, ma una volta composte non le dimentica più. Non è venale, la sua intenzione non intende affatto brevettarla, la considera un patrimonio a disposizione di tutta l’umanità. Ha già' fatto vedere questa macchina a scienziati o a esperti? chiediamo. "No!, l’ho fatta vedere a un dottore in chimica, che oltre che a capirci un accidenti mi ha detto che ne avrebbe parlato a dei suoi colleghi. Signor Malinverno lei ha, tutto sommato fiducia nelle istituzioni ufficiali, ma persino i papi ci hanno messo 400 anni a capire le ragioni di Galileo. Pazienza e fede, insomma, senza le quali nulla si ottiene. Traendo l'ispirazione nel lontano 1964 dal libro di P.Fleury J.P. Mathieu, che trattava di vibrazioni meccaniche e acustica, (della Zanichelli Bologna) a pagina 92 si può' leggere che un oscillatore a resistenza negativa privo di attrito e dinamicamente instabile per quanto riguarda l'energia dell'oscillatore essa cresce evidentemente con l'ampiezza , e deve essere fornita da una sorgente ausiliaria. L'equazione non può' essere quindi applicata ad un sistema isolato. Inoltre l'energia può' essere fornita in continuazione attraverso un solenoide, ciò' porta a considerare i sistemi autoforzati, capaci di trasformare l'energia fornita in energia alternativa molto più maneggevole come veri e propri motori. In pratica pero' esistono sempre delle resistenze positive; segue quindi che l'ampiezza del moto dell'oscillatore non cresce indefinitamente, ma diventa stazionaria. 9 Dispositivi liberi di energia: principii ed esempi (disponibile in parecchie lingue) Che cosa è questa "energia libera": "L'energia libera" noma (in inglese: "free energy") già si è stabilita sul nostro pianeta per un intero codice categoria dei dispositivi funzionanti, il funzionamento di cui è basato sul fenomeno fisico che rappresenta un'inversione di attrito . A volte questo nome inoltre è usato per la descrizione dei principii generali su cui questi dispositivi generano l'energia (mezzi generano letteralmente l'energia "per libero"). dovuto l'occupazione dell'inversione di attrito, dispositivi che generano la causa libera di energia realmente la conversione spontanea di energia termica ha contenuto nell'ambiente in movimento degli oggetti selezionati (per esempio in movimento degli elettroni in un legare). L'obiettivo principale adottato dagli sviluppatori di questi dispositivi, è di risolvere un tal funzionamento dei generatori liberi di energia, che generano l'energia senza reale consumando tutto il combustibile, o di qualunque altra forma di energia fornita loro dagli utenti. Così questi dispositivi generano letteralmente l'energia a costo zero - mezzi per libero. Il misunderstanding del funzionamento di questi dispositivi da scienza ortodossa corrente, indotto un genere di atmosfera di condanna che prevale fra gli scienziati attuali. Questo atmosfera sostiene che i dispositivi liberi di energia presunto non stanno andando funzionare e che il loro funzionamento presunto rompe il principio di risparmio energetico più poche altre leggi della termodinamica. Tuttavia, mentre risulta, questi dispositivi già stanno funzionando - un esempio di uno che funziona perfettamente è indicato sulla prima fotografia dalla colonna seguente (cioè sulla figura K4 dalla monografia [1/4]). Inoltre, non infrangono alcuna legge della termodinamica affatto, perché il loro funzionamento utilizza il fenomeno che rappresenta un'inversione di attrito. L'inversione di attrito: In 1924 il fisico francese grande, Louis DeBroglie, ha pubblicato la sua scoperta importante, che a volte è denominata "il principio della simmetria della natura". Secondo questo principio, in nostro universo tutto è in maniera sconvolgente simmetrico in molti sensi. Il principio di simmetria del DeBroglie ha fornito i fondamenti filosofici e scientifici, che permettono che noi capiamo un certo numero di fenomeni, così di apertura naturali loro per le esplorazioni, le scoperte, la formulazione di nuove teorie, il completamento di nuovi dispositivi, ecc. Per esempio: la Tabella periodica degli elementi (anche denominati la Tabella di Mendeléev), dell'esistenza di un duplicato dello specchio per ogni particella elementare (per esempio elettroni e positrons, protoni ed antiprotons) e delle somiglianze fra gli atomi ed i sistemi solari - tutti questi documentano la simmetria che esiste nella struttura della materia. Le somiglianze fra le equazioni che descrivono la simmetria espressa fisica differente di fenomeni (per esempio equazione delle Navier-Azione che descrivono flusso dei liquidi ed equazione del Laplace che descrive scambio di calore) nelle leggi della natura. A sua volta la corrispondenza tecnologica fra per esempio pompa e motori idraulici, o i generatori di elettricità ed i motori elettrici, riflettono la simmetria nel funzionamento dei dispositivi tecnici. Una delle implicazioni vitali della simmetria del DeBroglie, che ha un diretto riguardante la creazione dei dispositivi liberi di energia, è il postulato che " ogni fenomeno deve avere un contatore-fenomeno corrispondente ". Finora tantissimi fenomeni e contatore-fenomeni corrispondenti già è stato scoperto, che confermano la precisione di questo postulato. Per esempio, l'esistenza di luminescenza elettrica utilizzata in lampadine fluorescenti ed in vari diodi luminescenti per trasformare l'elettricità in luce, ha un contatorefenomeno sotto forma di l'effetto fotoelettrico che in fotocellule ed in pannelli solari trasforma la luce in elettricità. La cosiddetta "regola a mano sinistra", anche denominata "l'effetto del motore", che descrive i fenomeni ha usato per la trasformazione di elettricità in movimento, ha relativa contatore-regola sotto forma di "la regola destra del Fleming", anche denominata "l'effetto del generatore", che funziona al contrario, cioè trasforma il movimento in elettricità. L'effetto di Seebeck, che produce un flusso degli elettroni attraverso una giunzione di due conduttori dissimili che sono riscaldati, ha relativo contatore-fenomeno sotto forma di l'effetto del Peltier, che causa il heating ed il raffreddamento dei materiali in una giunzione simile quando una corrente 10 gli è attraversata. L'effetto piezoelettrico, che converte la deformazione di un cristallo in elettricità e che è utilizzato per esempio in accenditori piezoelettrici per produrre una scintilla d'accensione, ha relativo contatore-socio in un fenomeno che inoltre è chiamato "effetto piezoelettrico", anche se funziona in un modo invertito - cioè esso converte l'impulso elettrico in deformazione di un cristallo (questo contatore-fenomeno è utilizzato per esempio in generatori piezoelettrici di vibrazione). Tuttavia, i fisici ortodossi contemporanei sostengono che ci fa un'eccezione a questo postulato. Indicano l'attrito per fare questa eccezione. Secondo tutti i reclami della-data degli scienziati ortodossi, l'attrito è considerato come il fenomeno irreversibile, che non ha contatore-fenomeno. Ma in 1985, dovuto la formulazione di nuovo concetto di gravità dipolare, sono stato assegnato il privilegio di scoperta del fenomeno che rappresenta un'inversione esatta di attrito. Poiché nella relativa forma naturale questo fenomeno è manifestato durante il movimento telekinetic (o psychokinetic), lo ho chiamato "l'effetto di Telekinetic". Come l'attrito converte spontaneamente il movimento in calore, l'effetto di Telekinetic converte spontaneamente il calore in movimento. Non lungamente dopo che l'effetto di Telekinetic fosse scoperto, inoltre ho controllato ai sensi tecnici trovati di liberarlo (con un'accelerazione o un rallentamento delle linee della forza del campo magnetico). La scoperta, quella l'effetto di Telekinetic rappresenta un'inversione di attrito e una scoperta successiva dei sensi tecnologici di attivazione del questo effetto, fornisce il fondamento teorico per i vari dispositivi liberi di energia della costruzione. Il motivo per questo è, quello secondo il meccanismo dell'effetto discusso qui, tutto che cosa è richiesto per generare tale elettricità libera, deve sottopong una sezione di un legare elettrico all'azione di un tal effetto. Nel risultato, tutti gli elettroni liberi che sono contenuti in un tal legare, stanno andando essere messi nel movimento telekinetic da un'estremità del legare all'altra estremità. A sua volta così rilocazione totale degli elettroni in un legare, è niente altrimenti ma un flusso della corrente elettrica. L'energia termica che sostiene questo flusso proviene dall'ambiente, da cui è estratto spontaneamente dal meccanismo dell'inversione di attrito. L'effetto di Telekinetic sta estraendo spontaneamente questa energia proveniente dall'ambiente appena da sè. Così questa energia non deve essere assicurata al dispositivo che genera l'elettricità libera (cioè quindi l'espressione "energia libera"). Prova per l'inversione di attrito: Poiché i dispositivi liberi di energia utilizzano l'inversione di attrito che so-far rimasto sconosciuto agli scienziati ortodossi, il lettore può domandarsi se abbiamo de prova che questo fenomeno esiste affatto. Mentre risulta, abbiamo abbondanza di tale prova. La sottosezione realmente intera H1.2 da volume 4 della monografia [1/4] (in inglese e polacco) è dedicata alla descrizione di questa prova. Il tipo il più ampiamente conosciuto di esso è osservazioni di folclore che i fenomeni cinetici supernatural causano sempre i cali veloci di temperatura nelle stanze in cui sono osservati. Queste gocce di temperatura sono in effetti risultati della conversione di energia termica contenuta nell'aria da queste stanze in certa forma di movimento supernatural. (avviso che la vecchia espressione "supernatural", nella terminologia moderna da questo Web site realmente significa "l'utilizzazione dei principii del telekinesis".) L'altra prova proviene dall'osservazione dei dispositivi liberi operativi di energia che già esistono e funzionano. Tutti questi dispositivi fanno diminuire sempre la temperatura ambientale mentre generano l'energia libera. Ma la prova più obiettiva per l'esistenza dell'inversione di attrito è la cosiddetta "incandescenza dell'estrazione" indicata sull'ultima fotografia da questo Web page. Questa incandescenza realmente è emessa perché gli atomi slacciano velocemente la loro energia termica - per la descrizione dettagliata di questa incandescenza dell'estrazione veda la sottosezione H6.1.2 da volume 4 della monografia [1/4] (disponibile in inglese e polacco). Mobile di Perpetuum = sightings storici dei dispositivi liberi di energia: Anche se la costruzione dei dispositivi liberi operativi di energia è soltanto possibile dopo che la gente acquisti padronanza del rilascio tecnico dell'inversione di attrito, qualcuno ha continuato a mostrare tali dispositivi alla gente selezionata dai periodi antichi. Questi testimoni storici di tali dispositivi hanno usato denominare loro "mobile di perpetuum", o "le macchine di movimento perpetuo". Purtroppo, il funzionamento 11 di questi dispositivi non può essere basato sui fenomeni del nostro mondo fisico. (utilizzano i fenomeni del contatore-mondo.) Così gli scienziati ortodossi hanno coniato un mito errato, dichiante che presunto è impossible da costruirli affatto. Ma la vita (ed invenzioni descritte qui) si sono rivelate questo mito essere errato. La cellula telekinetic - il dispositivo di energia libero più semplice: In 1989 ho avuto il honour di inventare un dispositivo libero di energia, che ho denominato "la cellula telekinetic" o "la batteria telekinetic". Questa mia invenzione ha provenuto dalla ricerca sull'effetto di Telekinetic che ho completato più presto. Ho descritto abbastanza bene la mia invenzione in pubblicazioni numerose, compreso le monografie [ 6/2 ] e [1/4] di diretto disponibile questo Web site. Così i lettori possono ottenere una buona comprensione del funzionamento di questo dispositivo, semplicemente leggendo le mie pubblicazioni. Più successivamente ho scoperto con una scossa enorme, appena tali batterie telekinetic che ho inventato più presto e descritto in mie pubblicazioni, già sono incastonati come componenti principali in praticamente tutti i dispositivi liberi operativi di energia in atto su terra. Potrei riconoscerlo facilmente, perché realmente li ho inventati. Così posso identificare quali parti dispositivi liberi di dati di energia sono componenti della cellula telekinetic che fornisce ad un dato dispositivo l'elettricità libera, nel dispetto che questi componenti della cellula telekinetic sono inclusi nella progettazione di dato dispositivo e sono così normalmente undistinguishable dal dispositivo in se. Le batterie di Telekinetic della mia invenzione sono dispositivi molto semplici, che generano l'elettricità libera senza contenere alcuni pezzi mobili. Possono funzionare entrambi, come generatori soli del basamento di elettricità libera, o possono transformarsi in in componenti di altri dispositivi, fornenti loro l'energia elettrica libera richiesta per il loro funzionamento. Per esempio, l'energia richiesta per il funzionamento "del ThestaDistatica" come appare la prima figura (veda K4 qui sopra) di questo Web page, realmente proviene da una cellula telekinetic. Inoltre la piramide telepathic indicata sulla figura N1 (alla destra) è fornita in elettricità appena da così cellula telekinetic. Di conseguenza, per capire il funzionamento di tutti i dispositivi liberi di energia, dobbiamo cominciare dall'imparare il funzionamento delle cellule telekinetic della mia invenzione. Componenti di una cellula telekinetic: Una cellula telekinetic semplice è indicata sulla parte superiore della figura N1 dalla monografia [1/4] - la vede alla destra di qui. L'interiore ed i componenti di questa cellula telekinetic sono illustrati sulla parte più inferiore di quella figura N1. A loro volta i loro collegamenti elettrici sono illustrati sullo schema elettrico dalla figura N3. Qui è la lista dei componenti principali di questa cellula: 1. Induttori . Il componente più importante di ogni cellula telekinetic è due I1 ed I2 contrassegnati induttori su tutti gli schemi da questo Web page. Questi induttori sono componenti in cui la generazione telekinetic di elettricità libera è effettuata. Entrambi questi induttori si compongono di magneti permanente, su cui le bobine dei conduttori sono ferite in su. Per fornire alla generazione di elettricità libera a metà entrambi i dei cicli sinusoidali, due tali induttori sono necessari, su cui le bobine sono ferite in due sensi opposti una volta relative alla polarità magnetica dei loro magneti permanente. Il principio della produzione di elettricità in questi induttori è abbastanza semplice. Vale a dire il campo magnetico dei magneti permanente su cui questi induttori sono feriti, cambiamenti la figura (normalmente) delle curve sinusoidali degli impulsi elettrici che attraversano questi induttori. Il risultato è, quello anziché figura normalmente sinusoidale dell'onda, inizio di questa elettricità per seguire una figura che accelera e rallenta gli elettroni. A loro volta questi accelerazioni e decelerations degli elettroni causano al rilascio dell'effetto di Telekinetic (mezzi "l'inversione di attrito") quel gli atti su questi elettroni. L'effetto di Telekinetic converte spontaneamente il calore contenuto nell'ambiente in movimento più potente degli elettroni in legare. Come il risultato, tali induttori aggiungono le piccole parti di energia ad ogni impulso elettrico che le attraversa. Assorbono simultaneamente il calore dal loro ambiente. (mezzi, mentre aggiungono l'energia agli 12 impulsi che li attraversano, raffreddano simultaneamente il loro ambiente.) Così il principio di risparmio energetico è compiuto, mentre l'energia elettrica libera è generata. 2. Pulser. Gli induttori descritti precedentemente non generano la loro propria elettricità. Telekinetically aggiungono soltanto l'alimentazione richiesta agli impulsi elettrici deboli che già li attraversa, ma che provenga da altre fonti. Di conseguenza, nell'ordine questi induttori hanno potuto funzionare, devono essere forniti con un flusso costante degli impulsi elettrici. Per questo motivo, un secondo componente vitale di ogni cellula telekinetic, è il cosiddetto pulser "Q". Un tal pulser è semplicemente tutto il dispositivo che fornisce agli induttori I1 ed I2 un flusso uniforme degli impulsi elettrici. Nei inflenzmaschines telekinetic come appare la figura K4 (sopra) e descritto in ulteriore parte di questo Web page, un pulser è semplicemente "un ho" contrassegnato elettrodo speciale, che appende appena sopra un disc di filatura e davanti un magnete permanente e così quale raccoglie gli impulsi elettrici uniformi da questo disc di filatura. A sua volta nella cellula telekinetic come appare la figura N1 (alla destra), questo pulser è semplicemente un cristallo "Q" del quarzo che è fatto per vibrare uniformemente dalle onde telepathic concentrate su esso dalla cavità di risonanza di una piramide. 3. Risonatore . Gli induttori di una cellula telekinetic funzionano aumentando un po'la quantità di energia elettrica che è contenuta in ogni singolo impulso di elettricità che li attraversa. Ma questi piccoli importi di alimentazione devono più successivamente essere aggiunti insieme per sviluppare l'energia prodotta da una tal cellula. Questo dinamico aggiungendo insieme i piccoli aumenti di alimentazione è effettuato dal componente denominato "il risonatore" e "R" contrassegnata sulla figura N3. Il risonatore è semplicemente un circuito oscillatorio. Funziona similmente in una cellula come un'oscillazione con un bambino, che all'energia già ha fissato al corpo di questo bambino aggiunge ogni singola parte di energia che un genitore contribuisce con ripetuto spingendo questo bambino nel corso dell'oscillazione. 4. Reciprocator . Un componente importante seguente di ogni cellula telekinetic, è "un reciprocator" o "un tubo" ("T "contrassegnata su tutti gli schemi da questo Web page). Un tal tubo "T" contiene una miscela del sale ordinario della cucina con mercurio, mantenuta sotto vuoto. La funzione di questo "reciprocator" è abbastanza complessa e la descrizione dettagliata di esso è fornita nella sottosezione K2.3 e N2.3.3 della monografia [1/4]. Ma se volessimo ricapitolarli brevemente qui, è un po'simile alla funzione di di sfasamento nella posizione di entrambi i pistoni dalle vecchie locomotive del vapore, o di sfasamento in pistoni dei motori moderni dell'automobile. (purtroppo, nessuna molta gente non sa che le locomotive del vapore, per potere avviarsi muoversi insieme ai vagoni pesanti fissati a loro, devono avere almeno due pistoni, che funzionano con di sfasamento reciproci adatti di 90 gradi nei loro cicli dei colpi.) Vale a dire, questo reciprocator impedisce i punti morti elettrici l'avvenimento fra le oscillazioni dei componenti successivi di data cellula telekinetic. (come il lettore probabilmente sa, ogni sistema oscillatorio ha due punti nel relativo movimento, che sono denominati i punti "di punto morto". Per esempio, in motori questi due punti sono quando i pistoni arrestano il movimento in un senso e cominciano il movimento in un senso opposto. Quando abbiamo una situazione, come dentro una cellula telekinetic, che parecchi sistemi oscillatori separati devono cooperare con a vicenda, questi punti di punto morto ostacolano la cooperazione - se non sono stati allineati rispetto a di sfasamento adatto. In cellule telekinetic questo di sfasamento è prodotto "dal reciprocator".) Realmente, senza un tal reciprocator, la cellula telekinetic non potrebbe cominciare correttamente né funzionare. Poiché il funzionamento dei reciprocators "T" è abbastanza complesso, consiglio leggerei su loro dalle sottosezioni N2.3.3 e K2.3 della monografia [1/4], dove sono descritti abbastanza completamente e con tutti i particolari richiesti. Quando uno vede già questo reciprocator "T" nell'azione su tutta la configurazione libera del dispositivo di energia su terra, può essere riconosciuto facilmente perché emette luce fortemente. Vale a dire l'energia libera che lo attraversa causa che emette una luce potente. La prima foto su questo Web page (si veda la figura K4) realmente la mostra che emette luce. A sua volta la batteria telekinetic dalla figura N1 (basso) la mostra in una condizione non-emettente luce (veda il tubo blu "T" visibile dalla base della piramide telepathic). Storia dei influenzmaschines telekinetic: I influenzmaschines di Telekinetic sono in primo luogo "configurazione riuscita dei dispositivi di energia libera" sul nostro pianeta, che realmente funzionano e producono l'abbondanza di elettricità libera. Attualmente 13 sono posseduti dalla Comunità religiosa svizzera che si denomina "il Methernitha". Purtroppo, per i motivi che sto provando a spiegare in mia monografia [1/4], Methernitha è determinato per mantenere il segreto i particolari tecnici, così come la storia di questi dispositivi straordinarii. In 1991 ho volato particolarmente dalla nuova Zelanda a Methernitha per vedere questo dispositivo straordinario. Purtroppo, a quel tempo Methernitha già ha effettuato la regola del ferro per non mostrare questa macchina a chiunque (stava indicando ad ogni persona interessata appena alcuni anni più in anticipo). Così il mio soltanto beneficio da quella chiamata doveva venire a contatto di in persona Paul Baumann - il genius tecnico che realmente ha costruito il Thesta Distatica. Così la storia (ed anche il funzionamento) dei influenzmaschines telekinetic che sto descrivendo su questo Web page ed in mie pubblicazioni, provengono dai miei risultati di probabilità ed anche dalla mia ricerca personale sull'effetto tecnicamente indotto di Telekinetic, non dal Methernitha in se. Ciò significa che credo che le informazioni che sto fornendo qui siano probabilmente corrette, anche se non ho mezzi per verificarle la precisione. Così suggerirei per trattarlo soltanto come "pettegolezzo", che dà un certo gusto del destino sconosciuto dello sviluppo tecnico più vitale della nostra civilizzazione. Da un coincidente sconosciuto ho imparato che il primo sviluppatore dei influenzmaschines telekinetic era un cittadino austriaco chiamato Bela Brosan. Ha costruito primi due tali dispositivi, che realmente hanno funzionato con successo. I suoi dispositivi di innovazione hanno avuti un singolo disc di filatura e sono stati basati per principii della macchina elettrostatica di Töpler. Inoltre ha pubblicato un piccolo libretto (particolari editoriali fatti riferimento in mia monografia [1/4]), in cui ha descritto questi dispositivi. Purtroppo, presto dopo la costruzione dei suoi due dispositivi piccoli, Bela Brosan è morto (presunto nelle circostanze abbastanza sospettose - assassinate probabilmente segretamente da questa "forza scura" che è interessata nella soppressione della padronanza di energia libera su terra). A loro volta i suoi due dispositivi liberi funzionanti di energia sono stati spediti in Svizzera dal suo assistente chiamato "Nitschel", che è stato conosciuto intorno dalle sue "abilità delle mani dorate", così come dai suoi punti di vista religiosi radicali per cui persino funziona nei problemi con le autorità locali. Proveniva presunto da questo Nitschel, quello la Comunità religiosa Methernitha ottenuto a stretta dei primi due questi dispositivi. Methernitha li mantiene nello stato di funzionamento fino all'oggi, a volte mostrante li alla gente con attenzione selezionata. È chiamata "Testatica". Più successivamente, usando il modello di funzionamento del Brosan, configurazione un altro, il terzo di Methernitha tale dispositivo con due disc di rotazione. È stato denominato "il Thesta-Distatica". Ha funzionato perfettamente e si è dimostrato in funzione così riuscito, quel Methernitha inizia il progetto di sviluppo della versione enorme di esso con due disc oltre 2 tester di diametro. Per la mia conoscenza migliore questo grande progetto libero di energia ancora sta essendo oggi uniforme continuato. Più particolari per quanto riguarda la storia straordinaria dei influenzmaschines telekinetic è fornito nella sottosezione K2.3.1 da volume 10 della mia monografia [1/4], downloadable gratis da questo Web site. Ci è un fatto, che ha colpito i miei occhi quando ho visitato Methernitha in 1991 e che sta rilevando conclusivamente chi è questa "forza scura" quella marche impossibli affinchè la nostra civilizzazione acquisti padronanza dei dispositivi liberi di energia. Vale a dire quando ho comunicato con Paul Baumann (il costruttore "di Thesta-Distatica") vicino al cancello con costruzione di Methernitha in cui la ricerca sui influenzmaschines telekinetic è effettuata, sono stato scosso dai dieci degli anelli magneticamente bruciacchiati di erba che erano presenti ad un su un recinto chiuso vicino. In effetti questo recinto chiuso era in modo da coperto di anelli bruciacchiati di erba, come che una come appare figura O1(c) in monografia [1/4]. A sua volta da ricerca sugli anelli identici di vegetazione bruciacchiata che esistono nella nuova Zelanda, è conosciuto che sono formati durante gli atterraggi del UFO. Questo i mezzi, quel UFOnauts sono estremamente interessati nel destino dei influenzmaschines telekinetic. Così spiano continuamente sulla gente di Methernitha e hypnotically programmano questa gente non liberare mai la tecnologia delle macchine libere di energia fuori di Methernitha. Significa che UFOnauts è questa "forza scura", che rende impossible affinchè l'umanità acquisti padronanza della produzione dei dispositivi liberi di energia. (per le più informazioni su UFOnauts che spinge continuamente la nostra civilizzazione, veda il Web page ufonauts.20m.com, o veda la sottosezione A3 da volume 1 della monografia [1/4].) Componenti dei influenzmaschines telekinetic: La parte di base di ogni influenzmaschine telekinetic è un disc di filatura con intorno 50 elettrodi (per gli S.u.a. deve avere intorno 60 elettrodi, poichè l'America del Nord usa l'elettricità di CA a 60 hertz). Questo disc 14 è visibile su tutte le illustrazioni di questi dispositivi. Per rendergli la rotazione a velocità costante di intorno 60 giri/min., il disc è una parte di un motore elettrico che lavora ai principii che sono l'inversione dei principii dalla macchina di Töpler, o dalla macchina elettrostatica di Wimshurst. Un altro componente vitale di ogni influenzmaschine telekinetic è una cellula telekinetic descritta più presto. Questa cellula è alimentata con gli impulsi elettrici generati dal disc di filatura. Funzionamento dei influenzmaschines telekinetic: Nel senso dei principii addetti al loro funzionamento, i influenzmaschines telekinetic sono realmente dispositivi duplex composti di due componenti reciprocamente di cooperazione. Il primo del questo componenti è un motore elettrico, che lavora ai principii di influenza elettrostatica. Significa i principi di funzionamento di usi di questo motore che sono inversioni esatte dei principii utilizzati nella macchina di Töpler, o nella macchina elettrostatica di Wimshurst. (come probabilmente sapete, nei principii di elettricità dei motori e dei generatori sia reciprocamente rovesciabile. Ciò significa che i principii applicati in ogni motore elettrico possono essere invertiti in modo che producano un generatore di elettricità. Inoltre i principii di ogni generatore di elettricità possono essere in modo da hanno invertito che producono un motore elettrico. Questa reversibilità si applica ai principii utilizzati nel Töpler e nelle macchine di Wimshurst.) Il secondo componente dei influenzmaschines telekinetic è una cellula telekinetic descritta prima. Questa cellula genera l'elettricità libera che è usata per il sostenimento del movimento del motore. Entrambi insieme, i mezzi il motore e la cellula telekinetic, formano un influenzmaschine telekinetic che produce non soltanto un movimento meccanico visibile senza l'esigenza di tutta la disponibilità di energia, ma inoltre producono un'eccedenza di elettricità libera che più successivamente può essere assicurata ad altri apparecchi elettrici per alimentarli. EPiù presto a questa pagina, mentre descrivevo le cellule telekinetic inoltre ho accennato, che per fare funzionare queste cellule, una serie di impulsi elettrici deve essere fornita alla loro entrata. Questi impulsi più successivamente sono rinforzati dall'effetto di Telekinetic liberato in induttori I1 ed I2. In influenzmaschines telekinetic questi impulsi sono generati dal motore descritto prima. Per generarli, il motore utilizzato in Europa deve avere un disc con intorno 50 elettrodi (uno usato negli S.u.a. deve avere intorno 60 elettrodi). Questo disc deve ruotare con la velocità di rotazione costante di 60 rotazioni al minuto (RPM), mezzi 1 giro al secondo. Il risultato è, quello se davanti questo disc disponiamo il ho "contrassegnato della testa di raccolta" "degli impulsi" sulle figure K5 e K6, una serie di impulsi di CA di frequenza che 50 hertz in Europa (o 60 hertz negli S.u.a.) sono indotti in questa testa. Se ora questi 50 (o 60) impulsi di hertz noi alimentano da questa testa di raccolta la batteria telekinetic, la batteria sta andando telekinetically generare 50 hertz di elettricità di CA per Europa, o 60 hertz per gli S.u.a.. Una parte di questa elettricità di CA deve essere riorientata di nuovo al motore per fornirlo in energia. Il resto può essere assicurato fuori del dispositivo e direttamente essere utilizzato in nostri elettrodomestici. E questo è come i influenzmaschines telekinetic funzionano. Naturalmente per costruirli, dobbiamo risolvere parecchi problemi tecnici. Uno di questi è il mantenimento della velocità costante di 60 giri/min. al disc di rotazione. Dall'esattezza di questo costante velocità dipende la frequenza di elettricità libera che è generata. Per risolvere questo problema, è necessario da aggiungere "il regolatore di velocità" speciale alla progettazione del motore. Questo regolatore è formato through collegando meccanicamente il motore elettrico utilizzato come la parte principale dei influenzmaschines telekinetic, con un piccolo alberino di filatura supplementare che tiene un piccolo dinamo-motore di controllo. Questo dinamomotore ha il collegamento elettrico "avversario" con il motore principale del influenzmaschine telekinetic. (nella la figura K6 questo dinamo-motore di controllo è contrassegnato come "st".) Cause di questo dinamomotore, quella quando il motore principale fa funzionare troppo veloce, "gli st" comincia a funzionare come dinamo, mezzi comincia generare l'elettricità che neutralizza l'elettricità che aziona il motore principale, così ritardante questo motore principale giù. A sua volta quando il motore principale fa funzionare troppo lento, questo dinamo-motore "degli st" si commuta sul funzionamento come piccolo motore elettrico supplementare, che aggiunge l'alimentazione di rotazione al influenzmaschine, così inducente il disc a ruotare molto più velocemente. Si noti che l'inventore originale e lo sviluppatore dei influenzmaschines telekinetic (cioè Bela Brosan) doveva produrre con loro il movimento meccanico libero, non l'energia elettrica libera. Tuttavia, gli utenti successivi di questi dispositivi non hanno avuti indizio circa i principii ed i fenomeni coinvolgere nel loro 15 funzionamento. Così non potevano estrarre la cellula telekinetic dall'intero influenzmaschine telekinetic, per generare l'elettricità molto più semplice con questa cellula sola. Se siete uno degli sviluppatori: La gente numerosa ha tentato di ripiegare il influenzmaschine telekinetic chiamato "Thesta Distatica" (questo come appare la figura K4 qui sopra). Purtroppo, so-far tutta questa gente è venuto a mancare. Infatti, livelli il Methernitha - che realmente hanno già tre modelli di funzionamento dei influenzmaschines telekinetic, difficoltà grandi di esperienze nella replica loro ad un su grande scala. Il motivo è, quella tutta questa gente prova ad imitare i componenti e la struttura fisica dei dispositivi originali di Thesta-Distatica "o" "" di Testatica, senza realmente capire come questi dispositivi funzionano e che principii impiegano. Così se siete uno di questa gente che sperimenta con l'energia libera, non ripeti prego lo stesso errore. Inizi i vostri sviluppi dall'imparare reale e dal capire come i dispositivi liberi di energia in generale, mentre influenzmaschines telekinetic in particolare, funzionano. Allora ripieghi soltanto in vostro proprio dispositivo i loro principi di funzionamento, anziché thoughtless imitando la loro struttura e componenti fisici. Soltanto in tal caso potete riuscire. E tutti aspettiamo il vostro successo, perché tutti abbiamo bisogno disperatamente dell'energia libera. Il riscaldatore telekinetic: L'effetto di Telekinetic può anche essere utilizzato per generare le varie forme "di energia libera" che appena l'elettricità. Ci è già configurazione dei dispositivi ed esaminato nell'azione, che utilizzano l'inversione delle possibilità di attrito di questo effetto per convertire l'energia termica ambientale in energie tranne elettricità. Per esempio, producono l'energia chimica convertendo il calore ambientale in prodotti di dissociazione di acqua in idrogeno ed in ossigeno. Inoltre producono l'energia biologica dal healing tecnico di avanzamento. Infine ci sono inoltre dispositivi liberi di energia che producono il calore. Questa ultima applicazione dell'effetto di Telekinetic concede costruire i riscaldatori telekinetic, che hanno l'efficienza eccedere significativamente 100%. Su questo Web page sto andando descrivere un così riscaldatore telekinetic, che già è stato costruito e dimostrato stato nell'azione e quale si crede per avere il rendimento energetico 2000% raggiungente. Ciò significa che se costruito correttamente e sintonizzato, consuma la quantità di energia elettrica che rappresenta soltanto intorno 5% dell'energia totale che produce sotto forma di calore. L'inventore di questo dispositivo libero rivoluzionario di energia è Peter Daysh DAVEY di Christchurch, la nuova Zelanda. La progettazione del riscaldatore telekinetic del Davey è estremamente semplice. Realmente si compone di due parti importanti soltanto? si veda la figura K8 dalla monografia [1/4]. L'più importante da queste due parti è una ciotola emisferica di risonanza (1) ha fatto di una piastra d'induzione sana del metallo. La seconda parte è una ciotola emisferica di buffering (2) quasi identica nella figura alla ciotola (1). Questo secondo bawl ha il raggio più grande intorno 4 millimetri della ciotola emisferica di risonanza (1). Entrambe le ciotole sono montate simmetricamente una intorno all'altra, mezzi che la ciotola emisferica (1) è disposta all'interno della ciotola emisferica (2). Naturalmente, oltre a queste due ciotole, il riscaldatore inoltre include un asta lungo, i dadi, lle rondelle ed i legare elettrici. Questi devono tenerli insieme, assicurare l'elettricità ad entrambe le ciotole e permettere che il riscaldatore sia sommerso in acqua che riscalda. Ma queste altre parti sono aggiunte marginali soltanto. Le parti principali sono le ciotole. Durante la produzione sperimentale di questo riscaldatore, la ciotola emisferica di risonanza (1) è fatta solitamente da una vecchia copertura per una flangia della bicicletta. Le dimensioni di questa ciotola emisferica non sono importanti. È soltanto vitale che cade in una risonanza sonica alla frequenza di 50 Hertz e che ha la superficie esterna che è parallela ed equidistanta dalla ciotola emisferica di buffering esterno (2). Ad entrambo bowls un legare differente della famiglia il rifornimento di elettricità che (cioè 220 V, 50 hertz) è collegato. Il riscaldatore deve essere sommerso in acqua che esso calore. Porta l'acqua al punto di ebollizione estremamente veloce. Più particolari circa la progettazione ed il funzionamento di questo riscaldatore telekinetic è fornito nella sottosezione K3.3 da volume 10 della monografia [1/4]. 16 Componenti del riscaldatore telekinetic del sig. DaveyFigure K8 (3) dalla monografia [1/4] ("szod "courtezy). Esso illustates la progettazione generale ed i componenti principali del riscaldatore telekinetic del sig. Davey. Le descrizioni dei componenti successivi di questo riscaldatore sono fornite nella sottosezione K3.3 da volume 10 della monografia [1/4]. Dopo la costruzione, il riscaldatore telekinetic del Davey deve "essere sintonizzato" in due modi differenti. La prima sintonizzazione dipende dal fornire alla ciotola emisferica (1) tale frequenza del per possedere le oscillazioni, quella marche questa ciotola per risuonare acustico quando un suono della frequenza 50 Hertz è emesso qui vicino. La seconda sintonizzazione del riscaldatore dipende da adatto selezionando la distanza "L" fra entrambe le ciotole (1) e (2). Da questa distanza dipende la formazione dell'onda diritta fra entrambe le ciotole. Così decide circa il rendimento energetico di intero riscaldatore. Il principio di funzionamento di questo riscaldatore telekinetic è abbastanza simile al principio di funzionamento della batteria telekinetic spiegata prima. Vale a dire l'effetto di Telekinetic è liberato in esso dovuto l'accelerazione ed il rallentamento del campo magnetico. Il campo magnetico che è accelerato, è quello che è generato dalla corrente elettrica che attraversa l'acqua fra entrambe le ciotole. A sua volta l'accelerazione di questo campo è compie con le vibrazioni soniche della ciotola interna. L'asimmetria richiesta delle vibrazioni del campo, che è richiesto per generare l'effetto di Telekinetic e che nella batteria telekinetic è causato dai magneti permanente all'interno delle bobine, in questo riscaldatore è fornita dalla curvatura delle ciotole. Così la ciotola emisferica interna in questo riscaldatore sta facendo lo stesso lavoro come l'induttore (I1) sta facendo nella cellula telekinetic. Il rendimento energetico di questo riscaldatore: L'attributo insolito del riscaldatore telekinetic del Davey è che è stato dimostrato sperimentalmente telekinetically allo spostamento all'acqua riscaldata energia molte volte più termica che la quantità di energia che elettrica consuma. I io stesso non ha ricercato il rendimento energetico di questo riscaldatore. Tuttavia, dalle informazioni che l'inventore ha ripetuto a me, raccolgo che le misure effettuate dagli scienziati della nuova Zelanda hanno suggerito che questo riscaldatore può consumare persino di meno che l'equivalente per intorno 5% dell'energia che genera nella forma di calore. Ciò indicherebbe, quello che l'efficienza elettrica di questo riscaldatore è intorno 2000%. (mezzo, quello il riscaldatore produce oltre 20 volte più calore che consuma l'energia elettrica.) A sua volta l'efficienza così enorme di questo riscaldatore permette che sia usato per la costruzione "del mobile di perpetuum" cosiddetto (mezzi per esempio. evapori l'acqua con questo riscaldatore, usi il vapore che produce per fare funzionare un motore a vapore, mentre il movimento dall'uso del motore a vapore generare elettricità che sta andando fornire al riscaldatore l'energia richiesta per volatilizzare l'acqua, ecc., ecc.) Parecchie istituzioni scientifiche ortodosse nella nuova Zelanda si sono divertite spiegare in base alla fisica di oggi che cosa è il motivo per questo oltre efficienza 100% di questo dispositivo. Dopo tutto, contraddice tutte le leggi conosciute della termodinamica. Infine uno di queste istituzioni (cioè la nuova Zelanda DSIR) ha ottenuto un'idea, o piuttosto un accusation, che questo riscaldatore anziché la corrente elettrica può consumare il cosiddetto "coseno fi" - cioè la quantità astratta che rappresenta di sfasamento fra le pulsazioni della tensione e le pulsazioni dell'amperaggio nella corrente alternata. Questo parametro particolare è illimitato con gli strumenti elettrici standard. Ma neppure le misure e la ricerca specializzate effettuata da questi scienziati non hanno confermato questo reclamo (accusation). Eppure, nel dispetto che non è stato confermato mai sperimentalmente che questo riscaldatore realmente consuma "il coseno fi", dovuto l'insistenza su questa spiegazione deceitful, l'autorità della scienza ortodossa è stata conservata. 17 Potenziali per causare un giro scientifico: Il riscaldatore telekinetic del Davey nasconde i potenziali per causare un giro reale nelle scienze della terra e nella tecnologia. Il motivo è che lavora ai principii del telekinesis tecnicamente indotto, quello che l'efficienza di esso non può essere spiegata entro la-data ortodossa di scienza ed anche che concede compire le cose che so-far sono stati considerati come "impossibili" - per esempio concede costruire "il mobile di perpetuum". Ciò significa che un uso popolare di questo riscaldatore ispirerebbe i nuovi campi di ricerca e la nuova ricerca per le risposte. Di conseguenza, questo riscaldatore straordinario è messo in fabbricazione in serie nel momento in cui l'inventore la ha intesa, mezzi in 1945, ormai completamente girerebbe inverso la scienza e la tecnologia umane. Così il telekinesis tecnicamente indotto, invece di spiegazione da me soltanto in 1989, realmente sarebbe spiegato da un certo altro scienziato almeno 40 anni più in anticipo. A sua volta la spiegazione dei principii del telekinesis tecnico, condurrebbe allo sviluppo dei sistemi telekinetic di propulsione, del tipo usato nel Magnocraft descritto sul mio fotoricettore pagina telekinesis.50megs.com e propulsion.20m.com. Inoltre ispirerebbe la nostra comprensione del telekinesis umano (psico-kinesis) e degli attributi della mente umana che inducono la versione umana di movimento telekinetic. Da dove questo persecution immorale viene: Non è difficile da notare, quello ogni volta che un nuovo dispositivo libero di energia è inventato e configurazione su terra, immediatamente una certa specie di una forza scura è liberato, che schiaccia questo dispositivo o l'inventore. Soltanto sulle invenzioni immenso importanti di questo Web page tre soppresse da questa forza scura diabolica sono descritti. Ulteriori casi simili sono descritti sul Web page a.1asphost.com/Tapanui, ed anche nella sottosezione A4 da volume 1 della monografia [1/4]. L'azione di questa forza di schiacciamento è una regola - nessuna materia in quale paese una data invenzione è compiuta. Qualcuno respinge con insistenza la nostra civilizzazione per trarre beneficio da energia libera. Ci sono troppi casi come questo, avvenendo in troppi paesi, per essere giusti un coincidente. Personalmente sto spiegando questo oppression delle invenzioni libere di energia dalla teoria di un'occupazione invisibile di terra dalle creature parassita diaboliche, che estremamente sono avanzate tecnicamente al punto che si rendono completamente invisibili agli occhi umani. Ma sono simultaneamente alla parte inferiore stessa del decadency morale, così vivono dal robbery di altre civilizzazioni. Queste creature parassita impiegano un controllo invisibile sopra tutto che accada su terra. Le loro attività diaboliche includono, fra altre, la soppressione di tutte le invenzioni su energia libera, i sistemi di propulsione, le macchine volanti, ecc. e persecuting gli inventori che hanno compiuto queste invenzioni. Il motivo è che questi invenzioni ed inventori contribuiscono ad alzare la tecnologia della terra al livello che possiamo potere vedere queste creature diaboliche normalmente invisibili. Sto descrivendo più dettagliatamente queste creature parassita alle pagine UFOnauci.w.interia.pl o UFOnauts.20m.com. di fotoricettore. Ma anche se uno non ripartisce i miei punti di vista, ancora appena guardando il volume puro delle invenzioni libere di energia che stanno essendo sconosciuto stretta indietro, soppresso, o distrusso, una deve ammettere che qualcosa realmente bizzarra sta accendendo e che qualcosa o qualcuno sta sopprimendo intenzionalmente lo sviluppo dei dispositivi liberi di energia su terra. Il nostro destino segue il senso che curiamo gli inventori: Qualunque abbiamo e compiuto come una civilizzazione e paese, realmente possediamo questo ai nostri inventori. Inoltre qualunque abbiamo nelle nostre sedi e sul lavoro, quel marche le nostre vite comode, facili e civilizzato, inoltre possediamo questo a loro. Ancora, ci sembra essere una legge morale unica che funziona nell'universo con la mano del ferro, che promuove le invenzioni ricompensando i paesi che facilitano il loro sviluppo tecnico e punente simultaneamente i paesi che oppress i loro inventori. Le cause morali di questa legge, quella il destino di tutti i cittadini di data nazione segue sempre il senso questi cittadini ossequio i loro inventori. Per questo motivo, ogni invenzione che è schiacciata o stretta indietro, realmente sta 18 danneggiando ogni singolo di noi, così come i nostri bambini, grandchildren, ecc. Gli inventori creativi possono essere confrontati alle oche che si trovano uova dorate. La logica ci dice, quello se qualcuno ha un'oca che si trova uova dorate, tale che qualcuno dovrebbe lo nutra, prendergli una buona cura, consigliarle trovarsi più uova ed aiutarla nella difficoltà difficile di reale facendo queste uova. Tuttavia, la realtà sembra essere, che tale qualcuno insegue solitamente questa oca con un bastone grande. Quando, nonostante costantemente l'inseguimento, l'oca ancora riesce a trovarsi un uovo dorato, sta cucinando frequentemente per la punizione. Per capire energia che libera dobbiamo imparare circa il fenomeno del telekinesis: Per riuscire in la costruzione dei dispositivi liberi di energia, in primo luogo dobbiamo imparare come funzionano e che principii coinvolgono. Poiché tutti i dispositivi liberi di energia lavorano ai principii di movimento telekinetic, così nell'ordine affinchè noi capiamo come questi dispositivi funzionano, in primo luogo dobbiamo imparare più circa il telekinesis. I principii di movimento telekinetic sono descritti completamente nel capitolo H da volume 4 della monografia [1/4]. Inoltre sono ricapitolati a parecchie pagine di fotoricettore, per esempio su telekinesis.50megs.com. Ma nel caso queste risorse sono non disponibili a questo momento, sto andando ripetere qui i particolari più vitali sul movimento telekinetic. Come lavoro di Telekinesis: Immagini che potete spostare una riflessione di tutto l'oggetto in uno specchio, senza spostare lo specchio e senza spostare questo oggetto. Allora, il più probabilmente, il movimento di questa riflessione causerebbe che l'oggetto originale inoltre sarebbe costretto per muoversi. Particolarmente se la luce si comportasse come le forze di gravità. La nuova teoria scientifica ha denominato il concetto delle condizioni dipolari di gravitàConcept of Dipolar Gravity), quel nostro mondo fisico è soltanto la prima di due mondi fisici paralleli che esistono in nostro universo. Ciò è perché sull'altra estremità del dipolo di gravità, ci è inoltre un altro mondo fisico denominato il contatore-mondo . Entrambi questi mondi, mezzi "il nostro mondo" e "il contatore-mondo", collega l'un l'altro giusto come gli oggetti e le loro riflessioni dello specchio. Ciò inoltre significa che ogni oggetto conosciuto esiste in due copie fisiche, ogni di cui rimane in un mondo separato. (religioni denominano queste due copie con i nomi "corpo" e "fantasma" o "anima".) Entrambe le copie dello stesso oggetto sono collegate strettamente insieme alle forze di gravità. Di conseguenza, se una copia è spostata, un'altra copia deve seguire. Se possiamo spostare la copia (fantasma) che risiede in questo altro mondo, allora il movimento di questa copia sta andando forzare l'oggetto fisico anche per muoversi. Tale movimento che è iniziato in questo altro mondo è chiamato "telekinesis". Ci è una ricchezza di prova empirica che conferma che il contatore-mondo definitivamente esiste. Per esempio, l'esistenza di esso può essere dimostrata facilmente con il comportamento delle linee della forza di gravità. Vale a dire, il campo di gravità visualizza un carattere dipolare dinamico, simile a quello del campo magnetico, cioè ha due pali (ingresso "I" e presa "O"). Ma nonostante questo carattere dipolare, vediamo in nostro mondo soltanto il primo (ingresso "I") palo del campo di gravità. Ciò praticamente mezzi, quello il secondo palo del campo dipolare dinamico di gravità deve sparire dal nostro mondo ed emergere in questo un altro, mondo parallelo. Purtroppo, perché nella condizione normale tutti i nostri sensi rimangono nel mondo fisico, non vediamo che cosa accade in questo altro contatore-mondo parallelo. (i nostri sensi visitano il contatore-mondo soltanto durante l'ipnosi e durante il sogno.) È una punta come con swimming della gente in un mare - perché i loro occhi rimangono sopra il livello d'acqua, non vedono che sotto la superficie ci è un intero underworld. Ma il contatore-mondo è descritto da quasi tutte le religioni - è quell'in cui il nostri fantasma ed anima risiede. Ancora, la cosiddetta fotographia di Kirlian concede vedere gli oggetti che esistono nel contatore-mondo, ma non esiste in nostro mondo. La maggior parte delle immagini libere hanno fornito da questo contatore-mondo sono rivelate durante il cosiddetto "esperimento del fantasma-foglio" con una 19 macchina fotografica di Kirlian. In questo esperimento un la parte del foglio è rimosso, mentre il foglio incompleto è disposto sulla macchina fotografica. Ma la macchina fotografica mostra un foglio completo. In un senso simile una macchina fotografica di Kirlian mostra le immagini delle barrette amputated - copie di cui sia ancora presente nel contatore-mondo. (più "sull'effetto del fantasma-foglio" è spiegato in trattato [ 7/2 ].) L'esistenza di questo contatore-mondo inoltre è stata dimostrata formalmente dal concetto di gravità dipolare con l'indagine su comportamento del campo di gravità. (questo concetto ha determinato che la gravità sia un campo dipolare, come magnetico. Così il secondo palo di gravità deve andare in qualche luogo, poiché non sembra in nostro mondo - mezzi che entri in questo altro mondo.) Per più particolari su questa prova convenzionale veda che i volumi 4 e 5 della monografia [1/4] "Advanced Magnetic Devices" ("hanno avanzato i dispositivi magnetici"), ed i volumi 6 e 7 della monografia [8] Totalizm - entrambi i downloadable per esente da questo Web site. Inoltre ci è una ricchezza di prova empirica disponibile ai ricercatori interessati, come "l'incandescenza dell'estrazione" come appare la figura H1 (alla destra), che dimostra l'esistenza di contro mondo ed inoltre dimostra il carattere reale di tutti i fenomeni quale sono innescati da questo contatore-mondo (come il fenomeno di movimento telekinetic). Un fatto estremamente interessante che questo nuovo concetto di gravità dipolare stabilito circa il contatore-mondo, è che praticamente ogni oggetto materiale che esiste in nostro mondo, ha un duplicato in esso (religioni denominano questo duplicato "un fantasma" o "un'anima", anche se ottengono perse nella spiegazione del che cosa è la differenza fra questi due). Per essere più interessante, questo duplicato può essere spostato con l'uso delle possibilità del contatore-mondo. Ma quando questo duplicato è spostato, l'oggetto fisico deve seguirlo (mezzi quando spostiamo "un fantasma" o "un'anima", "un corpo" devono seguirli). Questo tipo straordinario di movimento, che è compiuto through spostando in primo luogo "i fantasmi" degli oggetti fisici, è denominato "un movimento telekinetic". È possibile sviluppare i dispositivi tecnici che devono produrre un tal movimento. Parecchi tali dispositivi sono descritti nei volumi 10 - 14 della monografia [1/4] e qui su questo Web page. Interessare uno fra questi dispositivi è un veicolo spaziale denominato magnocraft che utilizza il movimento telekinetic per i voli istanti ai sistemi distanti della stella. Ci è un Web site separato circa questo veicolo spaziale. Questo luogo è chiamato propulsion.20m.com. Abbia prego uno sguardo esso. Calcoli K4 dalla monografia [1/4]. Presenta il dispositivo di energia libero più avanzato che era configurazione su terra so-far e che realmente funziona producendo l'abbondanza di energia libera. *** (Nota che potete vedere l'ingrandimento di ogni fotografia da questo Web site, semplicemente scattandosi su questa fotografia. La maggior parte dei browsers del Internet che potete usare, concedere anche trasferire ogni illustrazione dal sistema centrale verso i satelliti al vostro proprio calcolatore ed allora guardarlo, ridurrgli o ingrandirgli il formato, o stamparlo, con il vostro proprio software grafico.) *** Il dispositivo libero di energia dalla figura K4 qui sopra è denominato Thesta-Distatica. Appartiene alla categoria generale di cosiddetti "influenzmaschines telekinetic". La parola "influenzmaschines" proviene dalla lingua tedesca. Indica un codice categoria intero delle macchine, che utilizzano il fenomeno di induzione elettrostatica nel loro funzionamento. Questo fenomeno è chiamato "influenz" in tedesco. (uno deve distinguersi fra il fenomeno "di influenz" ed altri fenomeni che anche possono essere utilizzati in varie macchine elettrostatiche. Per esempio il furgone de Graaff Generator utilizza il fenomeno "di attrito".) Gli esempi storici dei influenzmaschines includono la macchina di Töpler con un singolo disco, o la macchina elettrostatica di Wimshurst con due disc. A loro volta "i influenzmaschines telekinetic" sono più versioni 20 avanzate dei influenzmaschines, che per il loro funzionamento utilizzano ulteriormente il fenomeno denominato l'effetto di Telekinetic. (mezzi utilizzano il telekinesis oltre che gli effetti di influenza elettrostatica.) I principi di funzionamento e disegno dei influenzmaschines telekinetic sono descritti in dettaglio nella sottosezione K2.3 da volume 10 della monografia [1/4] (disponibile in inglese e polacco). Questi principii inoltre brevemente sono ricapitolati qui, in ulteriore parte di questo Web page. Il influenzmaschine telekinetic "Thesta Distatica" indicato sopra era configurazione dalla Comunità religiosa svizzera che si denomina il Methernitha . Il Thesta-Distatica genera intorno 3 chilowatt di CA 50 hertz di energia elettrica a circa 600 volt. Dal punto di vista operativo, è realmente un motore a corrente alternata Che funziona per principii di influenza elettrostatica. Questo motore funziona perché l'energia elettrica libera è assicurata in esso da una batteria telekinetic che è incastonata nel relativo disegno. Primi due tali influenzmaschines telekinetic chiamati "Testatica" (con i singoli dischi, basati per principii della macchina di Töpler) erano configurazione per non produrre l'elettricità libera, ma per produrre il movimento meccanico libero. L'obiettivo della loro costruzione era di illustrare visivamente alla gente altamente scettica ed agli scienziati ortodossi, quello perché queste macchine possono produrre il movimento fisico senza alcuna forma della disponibilità di energia, realmente dimostrano che la costruzione delle macchine perpetue di movimento (anche chiamate "mobile di perpetuum") è realmente possibile. Il concetto di gravità dipolare: Prima che procedi ad una spiegazione come impianti di questo effetto di Telekinetic (mezzi "l'inversione di attrito") e sia utilizzato per la generazione di elettricità libera, in primo luogo devo introdurre brevemente una nuova teoria scientifica, che spiega i principii del telekinesis e del movimento telekinetic. (inoltre spiega numeroso altri fenomeni precedentemente "mysterious", per esempio telepathy, il funzionamento di tempo, l'energia, il campo magnetico e molto.) Questa nuova teoria è denominata il concetto di gravità dipolare (the Concept of Dipolar Gravity). Il concetto di gravità dipolare è una teoria scientifica estremamente interessante, che altamente suggerirei per lettura. Risulta essere questa teoria speciale di tutto (Theory of Everything) cercato dalla gente così lungamente. Per esempio, spiega il telekinesis ed il meccanismo addetti al movimento telekinetic. Spiega il fenomeno di telepathy. (Telepathy è discusso su un Web site separato, vale a dire su telepathy.50megs.com.) Il concetto di gravità dipolare spiega inoltre che cosa è questo "secondo mondo" denominato "il contatore-mondo", a cui stiamo spostando dopo la nostra morte. Rivela dove questo secondo mondo è individuato. Spiega la natura di questo contatore-mondo. Dopo tutto, è questo secondo mondo in cui ogni movimento telekinetic è inizializzato ed effettuato. Rileva a come la nostri anima e fantasma funzionano ed assomigliano. Concede dedurre che cosa riteniamo al momento della morte e durante il questo che sposta ad un altro mondo. Spiega che cosa è nirvana, come le nostre sensibilità funzionano, che cosa è memoria e come la memoria funziona e molto. (realmente tutti questi soggetti che provengono dal concetto di gravità dipolare brevemente sono indirizzati alle pagine adatte di fotoricettore elencate nel menu, che suggerisco visitare.) Le più nuove descrizioni del concetto di gravità dipolare sono fornite nei volumi 4 e 5 della monografia [1/4] "Advanced Magnetic Devices" (cioè "dispositivi magnetici avanzati"). Le descrizioni un po'più vecchie dello stesso concetto sono fornite nei volumi 6 e 7 della monografia [8] "Totalizm". Entrambe queste pubblicazioni, i mezzi [1/4] e [8], sono disponibili gratis via questo Web site. Poiché non prende molto tempo per rivedere questi due volumi, mentre aprono i nostri occhi su molti fenomeni che precedentemente sono rimasto non spiegati, compreso i principi di funzionamento dei dispositivi liberi di energia, io stanno invitandoli ad avere uno sguardo loro. Quei lettori che non hanno tempo di leggere la monografia dettagliata [1/4], possono anche trovare in Internet un sommario della descrizione del concetto di gravità dipolare. Per esempio, questo concetto è abbastanza buono presentato sul Web page morals.t35.com.) Rilascio tecnico dell'effetto di Telekinetic: Il concetto di gravità dipolare spiega completamente l'effetto di Telekinetic. Uno dei particolari vitali che ci 21 dice, è il principio utilizzato per innescare questo effetto tecnicamente. Poichè risulta, per liberare tecnicamente l'effetto di Telekinetic, è abbastanza accelerare o rallentare le linee della forza del campo magnetico . Tutti gli oggetti mobili, quello sono spostati in tali accelerati o le linee rallentate della forza, stanno avvertendo l'azione dell'effetto di Telekinetic. Significa che il fenomeno che rappresenta "l'inversione di attrito" realmente sta cominciando comportarsi su loro. A sua volta questa inversione di attrito causa l'assorbimento spontaneo dell'energia termica proveniente dall'ambiente e la conversione di questa energia termica in movimento degli oggetti sottoposti all'effetto di Telekinetic. Così se tale campo magnetico accelerato sposta per esempio gli elettroni all'interno di un legare del conduttore, il risultato è che questi elettroni cominciano muoversi velocemente a scapito dell'energia termica proveniente dal loro ambiente. A sua volta così movimento veloce di grandi quantità di elettroni forma la corrente elettrica. Così il rilascio tecnico dell'effetto di Telekinetic tiene conto una generazione relativamente facile di elettricità libera. Principii richiesti per generare energia libera: Dal concetto di gravità dipolare ha spiegato a noi come liberare tecnicamente l'effetto di Telekinetic, questo inoltre ci dice che principio generale deve essere usato per generare l'elettricità libera. Così, mentre risulta, ogni dispositivo per la generazione di elettricità libera deve avere configurazione in esso un certo modo di accelerazione o di rallentare delle linee della forza del campo magnetico che stanno spostando gli elettroni contenuti in legare conduttivi. A loro volta questi hanno accelerato o rallentato le linee della forza innescano il rilascio dell'effetto di Telekinetic che si comporta su questi elettroni. Il risultato è che l'effetto di Telekinetic, fungente da inversione di attrito, estrae spontaneamente l'energia termica proveniente dall'ambiente che circonda i dati legare e trasforma questa energia termica in movimento degli elettroni all'interno del legare. Questo movimento a sua volta si manifesta come flusso di elettricità libera. Tale elettricità libera può allora essere usata per fornire tutti gli apparecchi elettrici, in un modo simile mentre l'elettricità generata dai nostri generatori correnti di energia è. L'unico effetto secondario di tale elettricità generata dai dispositivi liberi di energia è, quello che palpita in un modo che tende a liberare un effetto residuo di Telekinetic. Di conseguenza vicino a tali dispositivi liberi di energia vari i fenomeni supernatural stanno andando avvenire, che non sono assenti intorno ai dispositivi forniti con elettricità generata in un modo convenzionale. Calcoli N1 (parte superiore) dalla monografia [1/4]. Lo presenta (cioè Dott Jan Pajak) che tengo in mani un dispositivo denominato "la piramide telepathic". Un componente principale di così piramide telepathic è una cellula telekinetic che i rifornimenti esso con elettricità libera hanno richiesto per il funzionamento. La progettazione ed il funzionamento dettagliati di questo dispositivo è spiegata in N2 di sottosezione da volume 11 della monografia [1/4]. Alternativamente la storia straordinaria di questo dispositivo, più anche i particolari del relativo funzionamento, è spiegata in trattato [ 7/2 ]. Entrambe queste pubblicazioni, cioè [1/4] e [ 7/2 ], sono downloadable gratis da questo Web site. 22 Calcoli N1 (parte più inferiore) dalla monografia [1/4]. Presenta l'interiore della piramide telepathic, così illustrando i componenti importanti di questo dispositivo. Poiché ciascuno di questi componenti è simultaneamente un componente della cellula telekinetic inclusa in questa piramide telepathic, questa fotografia illustra inoltre i componenti principali di una batteria telekinetic. La lista di questi componenti e dei loro funzionamenti è spiegata nella sottosezione N2.2 da volume 11 della monografia [1/4]. Inoltre brevemente sono ricapitolati su questo Web page. Figura N2 dalla monografia [1/4]. Presenta il disegno della piramide telepathic. Così illustra i componenti di una cellula telekinetic inclusa in questo dispositivo trasmettente e di ricezione telepathic. Oltre alla monografia [1/4], questi componenti inoltre brevemente sono descritti nella colonna di sinistra di questo Web page. Figura N3 dalla monografia [1/4]. Presenta lo schema elettrico per la piramide telepathic. La descrizione di lavoro dei componenti successivi indicati su questo schema, come pure la spiegazione del lavoro di intera cellula telekinetic contenuta in questa piramide telepathic, è fornita nella sottosezione N2.4 da volume 11 della monografia [1/4]. Inoltre sono ricapitolati brevemente su questo Web page. Funzionamento di una cellula telekinetic: Il funzionamento delle cellule telekinetic è estremamente semplice, anche se coinvolge i fenomeni abbastanza complessi che sono descritti in dettaglio in monografia [1/4]. Questo funzionamento è illustrato sulla figura N3 (sopra). Un'ogni tal cellula funziona perché un pulser "Q" trasmette esso un flusso uniforme degli impulsi elettrici. Ciascuno di questi impulsi è rinforzato con alimentazione supplementare dagli induttori 23 I1 ed I2. Così l'alimentazione di ogni impulso è più grande all'uscita da questi induttori, che all'entrata a loro. Così tutto che allora sia necessario, deve raccogliere (mezzi "aggiungono insieme") questi piccoli incrementi di alimentazione trasportati da ogni impulso e li spedisce fuori della cellula. Ciò che aggiunge insieme è effettuata dal risonatore "R" che inoltre spedisce l'energia in modo da è raccolta al terminale di uscita. Poiché la cooperazione fra il risonatore "R" ed il pulser "Q" potrebbe essere ostacolata dai cosiddetti "punti morti" che si presentano in tutti i sistemi oscillatori, ci è un componente supplementare denominato il reciprocator "T", che elimina questi punti morti. Rimuove i punti di punto morto, reciprocamente che sincronizza le oscillazioni nel risonatore "R" con le oscillazioni dal pulser "Q" e che permette che questo dispositivo inizii le relative oscillazioni ogni volta che la cellula è inserita. Come sviluppare una cellula telekinetic: Se avete le condizioni di alloggio adatte ed inclinazioni personali per sperimentare, finanze per ricerca riservata e le abilità inventive, altamente suggerirei cominciare sviluppare la cellula telekinetic. Tuttavia, prima che cominciaste questa costruzione, inoltre suggerirei leggere tutto che descrivesse questo dispositivo, di modo che capite come funziona e che fenomeni si presentano all'interno di esso. Dovreste leggere almeno i volumi 4, 10, 11 e 1 (cioè capitoli H, K, N ed A) della monografia [1/4]. Il volume 4 spiega a voi il fenomeno il telekinesis e l'azione di dell'effetto di Telekinetic, la comprensione di cui è assolutamente essenziale per il successo nella costruzione del questo dispositivo. I volumi 10 e 11 spiegano voi il funzionamento dei dispositivi liberi di energia in generale e cellule telekinetic in particolare. Inoltre spiegano a voi, graduale, come sviluppare i componenti successivi di questi dispositivi e che cosa è vitale in questi componenti. A sua volta il volume 1 (particolarmente sottosezione A3), spiega a voi i tipi di pericoli che stanno attendendo per gli sviluppatori di questi dispositivi ed inoltre rileva a voi la forza scura che si nasconde dietro questi pericoli. (alternativamente come sormontare questi pericoli è spiegato nelle sottosezioni W6.1 e W6.2 da volume 18 di [1/4] ed anche sul Web page morals.t35.com.) Dopo che impariate come questa cellula funziona, potete raccogliere i componenti richiesti, li unite ed iniziate i vostri esperimenti. Ma fretta in su, perché questo dispositivo è necessario urgentemente dalla nostra civilizzazione. Forse può persino conservare l'umanità dall'estinzione. extinction. Calcoli K5 "b" dalla monografia [1/4]. Presenta i componenti principali del influenzmaschine telekinetic. La lista di questi componenti e dei loro funzionamenti è spiegata nella sottosezione K2.3.3 da volume 10 della monografia [1/4]. Ad alcuni di questi componenti stiamo riferendosi in questo Web page, quando i principi di funzionamento dei influenzmaschines telekinetic e delle cellule telekinetic stanno spiegandi. 24 Calcoli K6 dalla monografia [1/4] (© 1989 di copyright dal prof. del Dott. Jan Pajak). Presenta lo schema elettrico per i influenzmaschines telekinetic. La descrizione come i componenti successivi indicati su questo schema funzionano, così come spiegazione del lavoro di intero influenzmaschine telekinetic, è spiegata nella sottosezione K2.3.3 da volume 10 della monografia [1/4]. Ad alcuni di questi componenti stiamo andando riferirsi in ulteriore parte di questo Web page, quando i principi di funzionamento dei influenzmaschines e dei dispositivi liberi di energia sono spiegati. Figura 11 dalla mia monografia [ 6/2 ]. Si presenta (Dott Jan Pajak) che tiene la macchina elettrostatica brandnew di Wimshurst che ho comprato in Polonia per intorno $100 in un negozio che fornisce alle scuole l'apparecchiatura di istruzione. Questa macchina elettrostatica di Wimshurst può essere convertita in motore che può essere utilizzato come il componente principale di un influenzmaschine telekinetic. Realmente la ho comprata con l'intenzione che la converto in influenzmaschine telekinetic. Ai tempi di questo acquisto ancora stavo facendo la ricerca aperta e non-cammuffata sull'effetto di Telekinetic e sui dispositivi liberi di energia all'università di Otago. Inoltre ancora ho creduto, quello posso sviluppare là uno dei dispositivi liberi di energia che ho inventato e risolto a quel tempo. A proposito, noti la serie di ingranaggi più prominente delle costruzioni a destra dietro me - al livello delle mie lamierine della spalla. Questi provengono dalla città universitaria dell'università in Dunedin, la nuova Zelanda di Otago, in cui realmente ho inventato le cellule telekinetic ed ho spiegato il funzionamento dei dispositivi liberi di energia presentati su questo Web page. Questa università è il luogo della mia prima battaglia (disperatamente persa) con gli scienziati ortodossi per quanto riguarda l'inclusione dei dispositivi liberi di energia e dell'effetto di Telekinetic, nella zona degli interessi della scienza tradizionale. Ho inteso sviluppare a questa università i miei dispositivi liberi di energia per dimostrare che realmente funzionano. Inoltre ho inteso alle carte attuali e gli articoli su questi si domandano i dispositivi. Purtroppo, i miei superiori da quell'università lo hanno respinto per presentare persino la mia prima pubblicazione su questi dispositivi su un congresso scientifico in Australia, nel dispetto che questa carta ha passato attraverso gli arbitri ed è stata accettata per il congresso. Secondo l'opinione dei miei superiori, la carta presunto funziona contro i Canon stabiliti della scienza attuale (arbitri che hanno rivisto il mio articolo a favore dei organisers di questo congresso non hanno pensato così). Inoltre presto dopo che rifinissi gli acquisti dei componenti per i miei dispositivi liberi di energia e fossi giusto circa iniziare la loro costruzione fisica, l'università lo ha infornato dal lavoro parlare, così rendendo impossible effettuare nuovi ricerca e sviluppo su questi dispositivi di wonder. Il documento che sono stato respinto per presentare, più successivamente è stato convertito in trattato scientifico. Ora costituisce una parte importante della monografia [ 6/2 ] su diretto disponibile di energia libera questo Web page. A sua volta la coincidenza sconosciuta nella sincronizzazione del mio scioglimento dal lavoro parlare su questa università e la mia invenzione della cellula telekinetic, hanno impiantato un'idea nella mia mente, che forse là è una forza scura su questo pianeta, che prova ad impedire la nostra civilizzazione la costruzione dei questi dispositivi di wonder ed acquistare padronanza dell'energia libera. Questa forza scura o assassina gli sviluppatori dei dispositivi liberi di energia, come probabilmente ha fatto a Bela Brosan, o blocca operativo tali dispositivi nell'alimentazione di alcune Comunità impenetrabili, come probabilmente ha fatto con due influenzmaschines di Testatica, o persecutes continuamente i ricercatori che studiano i dispositivi liberi di energia, come per sicuro sta facendo a me dal periodo di inventare questi dispositivi (per più particolari su questa forza scura, veda la sottosezione A3 dal volume 1 della monografia [1/4]). È opportuna sapere circa 25 l'esistenza di questa forza scura, perché ogni sviluppatore che tenta la costruzione dei dispositivi liberi di energia ed è vicino ad un successo, incontra sempre gli ostacoli numerosi posti di quella questa forza sul suo percorso. Come costruire un influenzmaschine telekinetic: Il modo più semplice di costruzione del influenzmaschine telekinetic deve cominciare dalla costruzione del motore a corrente alternata Che lavora ai principii di influenza elettrostatica. Un tal motore deve essere semplicemente un'inversione della macchina di Töpler, o la macchina elettrostatica di Wimshurst. Realmente un tal motore può essere fatto quasi pronto comprato, altretanti paesi, compreso la Polonia, macchine elettrostatiche brandnew di Winshurst di offerta da vendere in negozi. Queste macchine pronte osservano mentre è indicato nella figura 11 qui sopra. Il problema è, tuttavia, che il Töpler ed il Wimshurst lavora entrambi funzionano come generatori elettrostatici. Vale a dire producono l'elettricità statica mentre consumano il movimento meccanico. Per convertirli in motori di influenza, è necessario da invertire i loro principi di funzionamento. Così devono potere produrre il movimento quando i loro condensatori sono forniti con elettricità di CA. Dopo che abbiamo così funzionamento elettrostatico del motore, dobbiamo utilizzare un elettrodo da esso come pulser. Mezzi interferiamo gli impulsi elettrici che questo motore genera, con "il ho" contrassegnato spazzola sulle figure K5 e K6 qui sopra. Allora inseriamo questi impulsi in una cellula telekinetic separata che fissiamo al nostro motore. Questi impulsi stanno andando fare funzionare la nostra cellula telekinetic. Così possiamo ora alimentare l'uscita da questa cellula telekinetic nuovamente dentro i condensatori del nostro motore. In questo modo riceviamo un funzionamento di duplex del dispositivo risultante, composto di motore elettrostatico e la cellula telekinetic. In questo funzionamento che di duplex il motore produce gli impulsi elettrici che sostengono il funzionamento della cellula telekinetic, a sua volta la cellula telekinetic genera l'elettricità che sostiene il funzionamento del motore. Così il dispositivo risultante sta andando funzionare esattamente lo stesso di il Thesta Distatica come appare precedentemente la figura K4. (questo praticamente significa che la descrizione che sto assicurando qui è inoltre una descrizione del funzionamento allineare del Thesta Distatica costruito dalla Comunità religiosa svizzera "Methernitha".) Il nostro dispositivo deve produrre il movimento meccanico, più abbondanza di elettricità libera, l'eccesso di cui può essere utilizzato da noi per fornire altri apparecchi elettrici. Potrei svilupparvi un dispositivo libero di energia per: Dovrei dare risalto a qui, quello faccio tutta la essere necessaria conoscenza e tutte le abilità per costruire i dispositivi liberi di energia. Purtroppo, mio nel proprio caso le girate estremamente sconosciute del destino avvengono continuamente. Gli attributi di questo destino sconosciuto suggeriscono, quello che sono influenzato dagli eventi che sono assicurati espressamente me da questa forza scura di persistenza che ho accennato prima. Nel risultato di questi eventi sconosciuti, sono messo continuamente in personale difficile, in salute, nella vita e nelle situazioni professionali. Queste situazioni sembrano sempre essere in modo da programmato, quello lo privano termini e probabilità per l'impresa i tutti gli esperimenti del laboratorio o sforzi pratici della costruzione sui dispositivi liberi di energia. Per esempio, sono o disoccupati, o la situazione lo forza cercare un lavoro seguente, o ho un lavoro relativamente costante ma è in una specializzazione professionale o in un'istituzione che non permette alcuni esperimenti pratici né alcune ricerche creative pratiche fuori della disciplina in cui sto guadagnando per la mia vita. (dopo tutto, in atmosfera scientifico attuale, dalla definizione la zona in cui posso guadagnare per la mia vita, non può includere la ricerca sui dispositivi liberi di energia.) Inoltre il miei finanziari, personali, alloggiare e situazioni di salute sembrano continuamente essere effettuati nella condizione che non lo permette per l'avanzamento gli alcuni esperimenti o lavori di costruzione riservati avanzati. Di conseguenza, se avete i termini e finanze adatti per la ricerca inerente allo sviluppo sui dispositivi liberi di energia, o potrei potere assicurare loro, sarei più del volendo funzionare in collaborazione con voi verso la costruzione dei questi dispositivi di wonder. Dopo tutto, sono tanto necessari entro la nostra civilizzazione ed un giorno che possono persino conservare l'umanità da estinzione. 26 Calcoli K8 dalla monografia [1/4]. Il riscaldatore ad immersione telekinetic inventato durante la guerra mondiale due (in 1944) da del combattente della nuova Zelanda il pilota e musician ha chiamato Peter Daysh Davey. Il componente principale che libera l'effetto di Telekinetic in questo riscaldatore, è la ciotola interna di risonanza visibile dalla parte di destra molto, poichè attacca fuori dalla ciotola esterna di buffering. (la moneta dai 50 centesimi visibile su questa foto è di 32 millimetri di diametro.) Questo dispositivo meccanicamente semplice genera molte volte più calore, che la quantità di energia elettrica che consuma. Così ha il rendimento energetico significativamente di eccedere 100%. È probabilmente uno dei dispositivi di energia liberi più semplici in atto. È stato dimostrato nell'azione ed è stato sottoposto alle misure dagli scienziati numerosi. Tuttavia, la fabbricazione in serie di esso è stata ostruita espressamente attraverso i mezzi di ostacoli burocratici. Persecution dell'inventore: storia invenzione questo riscaldatore essere entrambi, molto ispir, e anche molto triste. Il sig. Davey era un musician che si è offerto volontariamente per difendere la libertà ed il suo paese come pilota del combattente durante la guerra mondiale due. Ha partecipato alla battaglia per la Gran-Bretagna. Gli aeroplani del combattente di quel tempo hanno avuti le eliche e motori, che durante i acrobatics delle battaglie aeree stavano rendendo ai piloti la baracca per vibrare alle varie frequenze. Poichè un sig. sensibile Davey notato, quello del musician là era una tal frequenza del motore e dell'elica che ronzano, quando la baracca dell'aeroplano ed il suo corpo stavano entrando in una risonanza. A questa frequenza unica di risonanza stava avvertendo sempre un afflusso di calore nella sua baracca dell'aeroplano. Non ha saputo ancora, quello in futuro che questo fenomeno sarà utilizzato nei sistemi di arma ultrasonici per l'uccisione efficace ed inosservata della gente. Ma ha deciso esaminare se lo stesso fenomeno deve comparire, se un emisfero del metallo che simula la sua baracca pilota è sommerso in acqua ed è eccitato in una frequenza di risonanza. Così ha trovato due parti superiori dalle vecchie flange della bicicletta, unite loro insieme, sintonizzate una di loro a 50 hertz di frequenza, legare fissato di elettricità a ogni di loro e gettate loro in acqua. Sorprendentemente, l'acqua ha cominciato bollire estremamente veloce. Così ha fatto il suo primo brevetto del riscaldatore basato su questa osservazione. Questo brevetto già è stato registrato in 1944. Dopo che un ritorno del hero dalla guerra, lui abbia un dispositivo, che ripetutamente è risultato a tutto che la misuri, che ha l'efficienza decisivamente eccedere 100%. Realizzando questo, ha creduto che il mondo stia andando al pounce sull'occasione di produzione e di uso di questo miracolo tecnico. Dopo tutto, la gente è piena delle dichiarazioni circa il saving apparente sull'energia, sulle risorse, circa protezione del nostri ambiente, ecc naturali. Tuttavia, la realtà è risultato essere completamente di fronte a. Subito dopo che è stato confermato sperimentalmente che il dispositivo ha alta efficienza unexplainably, il riscaldatore e l'inventore sono caduto nella disapprovazione di varie istituzioni che sono interessate nel vendere l'elettricità e che proteggono il monopolio su corrente elettrica. Nel risultato, questa invenzione straordinaria ha ricevuto un trattamento straordinario! Vale a dire le autorità stavano facendo tutto nelle loro alimentazioni respingono la produzione e la vendita di questo riscaldatore nella nuova Zelanda. Uno dei trucchi legali che sono stati usati contro questo riscaldatore, era che è stato dichiarato ufficialmente per essere "pericoloso a salute ed a vita degli 27 utenti". (noti per favore che praticamente ogni dispositivo elettrico che lavora a 220 volt può essere pericoloso dichiarato, se qualcuno nella posizione di autorità desidera metterlo giù.) A sua volta nella nuova Zelanda è impossible da intraprendere la produzione e la vendita di qualche cosa, quello non è approvata ufficialmente dal governo. Nel risultato, il sig. Davey stava combattendo per quasi 50 anni per ricevere un permesso per la produzione industriale di questo riscaldatore. E durante questi quasi 50 anni, il permesso è stato rifiutato continuamente a lui, qualunque cosa i risultati di ricerca lui presentassero prego alle autorità e non importa come ha provato duro. Ma è interessante, quello in Australia che una brocca elettrica con un elemento riscaldante del disegno molto simile al riscaldatore di Davey?s è stata messa nella fabbricazione in serie (questa brocca australiana il più probabilmente è prodotta in là ancora persino oggi). Questa brocca australiana sta lavorando al principio di resistenza elettrica di acqua (cioè non telekinesis come il riscaldatore del sig. Davey). Innaffi che riscalda è un resistore, in cui il calore è generato a causa della corrente elettrica attraversa questa acqua. Questa brocca australiana è esattamente lo stesso "pericoloso alla salute e vive", come il riscaldatore telekinetic del sig. Davey. Soltanto che non incontrato nella resistenza burocratica simile dell'Australia perché il rendimento energetico di esso è "normale". Quando ho venuto a contatto per la prima volta del sig. Davey in 1990, ancora stava facendo appello alle autorità ed ancora ha avuto una speranza ricevere un permesso per la produzione del suo riscaldatore nonostante questi quasi 50 anni delle battaglie perse con i burocrati. Era rappresentazione uniforme a me lle grandi azione dei componenti che ha raccolto per iniziare una produzione subito dopo che il permesso è assegnato lui. Tuttavia, ha dato in su la produzione sperimentale delle copie di ricerca del suo riscaldatore. Anche il riscaldatore che stava utilizzando da sè, allora già è stato rotto e non ha avuto volontà per ripararla (questo riscaldatore rotto è indicato sulla foto qui sopra). Così praticamente non ho avuto piacere di vedere il suo riscaldatore sul lavoro. Tuttavia, funziona dal suo ottimismo usuale quando ho comunicato con lui per l'ultima volta poco prima I stato necessario per lasciare alla nuova Zelanda in 1992 alla ricerca il mio pane d'oltremare. Allora completamente è stato distrutto, la volontà privata per vivere e sul bordo di una ripartizione nervosa. I suoi appelli più recenti sono stati schiacciati di nuovo. Non potrebbe allora capire, perchè offrendo al mondo un dispositivo di energia di innovazione liberamente dell'efficienza sperimentalmente provata che buono eccede 100%, riceve indietro soltanto scoffing, persecution e burocratico più gli ostacoli legali che rendono impossibile la produzione di questo dispositivo miraculous. In 1998 ho rinviato alla nuova Zelanda dal mio globetrotting di pane-ricerca. Naturalmente, ogni volta sono riuscito a visitare Christchurch ho tentato anche di mettersi in contatto con il sig. Davey. Ma nel posto in cui la sua sede si è levata in piedi precedentemente, ho trovato soltanto un grande mucchio delle plance di legno rotte mescolate con i mattoni rotti. Ha osservato come se parecchi serbatoi pesanti rotolassero attraverso la sua sede. Alternativamente nessun persino una traccia di lui. Inoltre non potevo individuare chiunque, che conoscesse che cosa realmente è accaduto lui. A sua volta dopo 1999, mentre ho spiegato questo nella sottosezione A4 della monografia [1/4], non è stato nel mio destino lo ha lasciato andare ancora a Christchurch. Ormai il riscaldatore telekinetic del Davey completamente è dimenticato nella nuova Zelanda. Era tutto l'aiuto ad esso, quello che il rendimento energetico di questo riscaldatore è stato dimostrato al livello miraculous di molte volte superiore a 100%. A sua volta il destino dell'inventore egli stesso rimane sconosciuto a me? se chiunque fuori là è informato che cosa è accaduto lui, lascilo prego sapere. Quando ho comunicato con sig. Davey l'ultima volta, gli ho promesso per pubblicare la descrizione del suo riscaldatore e della storia delle sue battaglie di corso della vita, di modo che forse qualcun'altro prende la sua lotta e mette questo riscaldatore miraculous in fabbricazione in serie. In questo modo i suoi quasi 50 anni di sofferenza e della sua invenzione brillante non sarebbero sprecati e cominci funzionare per il buon della nostra civilizzazione. Questo Web page è il mio adempimento di quella vecchia promessa. Suggerisco stampare questo Web page, o risparmi esso in vostro calcolatore! Siete molto fortunati se riusciste ad aprire questo Web page. È sabotato fortemente dalla stessa forza scura, che persecutes con insistenza gli inventori dei dispositivi liberi di energia e che impedisce testardo la diffusione dei dispositivi liberi già attuali di energia. Le cause scure di questa forza, quell'apertura affatto delle mie pagine 28 di fotoricettore su energia libera, è ostacolata sempre da alcune "coincidenze" sconosciute. Di conseguenza, se foste così fortunati che realmente siete riuscito a aprirsi e leggere che cosa sto scrivendo qui ed intendete verificare le vostre abilità da quella di costruzione reale di questi dispositivi, suggerirei vivamente che stampate questo Web page, o voi risparmi esso sul vostro disco rigido . Il motivo è, quello la volta che prossima non potete essere così fortunato e questa pagina non può essere disponibile quando desiderate guardarli ancora. Così se la avete stampati, o immagazzinato sul vostro disco rigido, potete rinviare in qualunque momento esso, anche quando tutte le versioni del Internet di esso già sono sabotate da questa forza diabolica. Se desiderate copiare questo Web page sul vostro disco rigido, potere leggerlo più successivamente al vostro tempo libero, la procedura è molto semplice. Dovete fare come segue: 1. Generi un dispositivo di piegatura sul vostro disco rigido "c:", quale deve tenere questo Web page. Per questo funzionamento "esploratore di Windows" e generi un nuovo dispositivo di piegatura chiamato "Pajak" su voi disco rigido. Più successivamente dovete usare questo dispositivo di piegatura per immagazzinare tutte le mie pagine di fotoricettore che desiderate mantenere in voi possedete il calcolatore. All'interno di questo dispositivo di piegatura principale ha chiamato "Pajak", voi devono generare ulteriormente due subfolders, che devono immagazzinare le illustrazioni usate da questo Web page. Ci deve essere chiamato "14" e "jp". 2. Risparmi il codice sorgente di questo Web page nel vostro dispositivo di piegatura "Pajak". Per questo, "giusto scatto" sul vostro mouse mentre indicandolo qualsiasi zona di testo di questo Web page (per esempio indicando a destra qui). Un piccolo menu dovrebbe comparire, che deve avere l'opzione "fonte di vista". Scatti sopra questa opzione del menu ed il codice sorgente di completo questo Web page compare nel vostro sistema di editazione testi chiamato "notepad". Scatti sopra il menu pull-down "della lima" da questo "notepad" e scelga l'opzione "risparmi come...". Risparmi il codice sorgente dal vostro "notepad" che usando il "free_energy_it.htm" per "il nome di archivio" di questo codice, mentre per "risparmi" nell'indicare al dispositivo di piegatura "c:\Pajak" quel avete generato più presto. 3. Risparmi le illustrazioni . Di destra scatti sopra ogni illustrazione da questo Web page, quindi scelga l'opzione "risparmi l'immagine come". La maggior parte delle illustrazioni che dovete conservare nel subfolder "14", con l'eccezione della figura K8, che deve essere conservata nel subfolder "jp". Noti che ogni illustrazione indica alla parte inferiore dello schermo il subfolder in cui deve essere risparmiato. 4. Faccia funzionare questo Web page in vostro calcolatore . Dopo che conserviate questo Web page, potete fare funzionare esso in vostro proprio calcolatore ogni volta che desiderate, dall'indicare semplice alla lima "free_energy_it.htm" (cioè quello con il codice sorgente di questo Web page) che usando "l'esploratore di Windows" per questo indicare ed allora doppio scattarsi a questa lima. (potete anche fare funzionare questa lima indicando esso con l'esploratore di Windows ed allora premendo l'"entrata".) 5. (Facoltativamente) rimuova le bandiere . Liberi gli assistenti su cui per i motivi comprensibili visualizzo tutti i miei luoghi di fotoricettore, solitamente inseriscono i codici delle bandiere al codice sorgente delle pagine di fotoricettore che sono visualizzate su loro (i codici di queste bandiere contengono frequentemente gli errori abbastanza irritanti). Se le bandiere li irritano, potete facoltativamente tagliarli fuori dal codice sorgente di questo Web page, dopo che conserviate questo codice in vostro proprio calcolatore. Per tagliare le bandiere che dovete identificare il loro codice (uno dagli indirizzi si è riferito in questo codice ed a partire "dal HTTP://...", o cercando inserzione...") della bandiera del tipo di commento ". Meccanismo di Telekinesis: Nella sottosezione H6.1 della monografia [1/4] ci è una descrizione di movimento telekinetic, che illustratively spiega come capire questo fenomeno alla luce del concetto di gravità dipolare. Sto citando sotto questa descrizione perché illustra abbastanza bene il meccanismo strumenti telekinetic di quel movimento. Qui è questa citazione: Il concetto dei postulati dipolari di gravità, quello l'universo deve comporrsi di due mondi fisici paralleli (cioè il nostro mondo ed il contatore-mondo), gli attributi di cui sono l'un l'altro come attributi degli spazi che prevalgono ai pali opposti dei dipoli magnetici. Questi due mondi sono separati da a vicenda dalla barriera impenetrabile, mentre fino ogni di loro un palo opposto di gravità si estende. A causa della natura di gravità, 29 che richiede che questo campo deve collegare sempre alcune serie di ingranaggi delle sostanze, tutti i dipoli di gravità stanno comportandosi mentre i generi "di unione limita", che si collegano con a vicenda negli accoppiamenti simmetrici, tutte le particelle simili delle sostanze che prevalgono su entrambe le estremità di dato dipolo di gravità (cioè in entrambi i mondi). Nel risultato, per ogni oggetto che esistono in uno di questi due mondi, il campo di gravità forma un duplicato identico che compare nel secondo di questi due mondi. Così una delle scoperte principali del concetto di gravità dipolare, è il postulato, che tutti gli oggetti del materiale che esistono nel nostro insieme delle dimensioni (cioè in nostro mondo) devono avere loro duplicati del contatore-materiale che esistono nell'insieme parallelo delle dimensioni (cioè nel contatore-mondo). Realmente l'esistenza di questi duplicati del contatore-materiale può già essere dimostrata conclusivamente con la nostra tecnologia attuale mostrandola con l'uso delle macchine fotografiche di Kirlian. L'esperimento migliore che dimostri l'esistenza dei duplicati del contatore-materiale è "l'effetto del fantasma del foglio" descritto da Daniela Giordano nella sottosezione C9 del trattato [ 7/2 ]. (in questo effetto la macchina fotografica di Kirlian mostra la figura di un duplicato del contatore-materiale di un foglio intero, anche se qualcuno taglia questo foglio a metà e mette sopra la macchina fotografica soltanto una metà di esso.) Il rapporto reciproco fra ogni oggetto materiale ed il relativo duplicato del contatore-materiale è un'analogia ad un'immagine ed alla relativa riflessione dello specchio, o ai fissaggi ed al software di calcolatore, o all'idea 'del corpo 'e 'del fantasma 'postulato dalle varie religioni. Similmente come un'immagine e la relativa riflessione dello specchio, entrambe le parti di un oggetto sono copie esatte del loro duplicato opposto ed inoltre esattamente imitano i movimenti di ciascuno. Inoltre, sia - l'oggetto materiale che il relativo duplicato del contatore-materiale - può anche essere preso indipendentemente la stretta di ed essere slogato nello spazio. Ma a causa dei collegamenti gravitazionali fra loro, indipendentemente dai quali parte è afferrata e slogata in primo luogo, l'altra parte deve imitare esattamente il relativo movimento. Per questo motivo, secondo cui la parte di un oggetto è afferrata in primo luogo e così in primo luogo è slogata nello spazio, il nuovo concetto di gravità dipolare si distingue fra due tipi differenti di movimenti, cioè "il movimento fisico" e "il movimento telekinetic". Il movimento fisico accade quando la parte materiale di un oggetto è spostata in primo luogo, mentre il duplicato del contatore-materiale è tirato dietro esso dalle forze dei collegamenti gravitazionali. A sua volta il movimento telekinetic accade quando il duplicato del contatore-materiale è spostato in primo luogo, mentre la parte materiale di questo oggetto è tirata dietro il duplicato del contatore-materiale dalle forze dei loro collegamenti gravitazionali reciproci. Per illustrare questo con un esempio, il concetto di gravità dipolare indica che il movimento telekinetic è come la forzatura dell'oggetto per muoversi spostando la relativa riflessione in uno specchio, di modo che questo riflessione riassegnata induce l'oggetto a muoversi anche. Naturalmente nell'ordine affinchè questo esempio funzioni in realtà, la luce dovrebbe comportarsi come le forze di gravità. L'altro, spiegazione ancor più illustrativa per il movimento telekinetic sarebbe di paragonarlo "oggetti materiali mobili slogando 'fantasmi 'del loro contatore-materiale". Ciò è la conclusione della citazione dal capitolo H della monografia [1/4] (ed anche dal capitolo L della monografia [8]). Anche se questa citazione spiega l'essenza di movimento telekinetic, ci è ancora mólto a questo fenomeno, che a causa del volume sparso di questo Web page, io non sono tentare neppure di spiegare qui. Di conseguenza suggerisco trasferire alle vostre copie del calcolatore dei volumi 4 e 5 dalla versione inglese della monografia [1/4] (dopo tutto, questa monografia è disponibile qui per libero) ed allora colto ai vostri capitoli H ed I di svago di quella monografia [1/4]. Dovreste potere trovare in questi due capitoli (H ed I) spiegazioni per tutti i fenomeni che li hanno imbarazzati mai. Figura H1 dalla monografia [1/4]. Inoltre calcoli L1 dalla monografia [8], dalla figura D5 30 dalla monografia [ 1e ] e dalla figura C1 dalla monografia [ è ]. Tutte queste monografie sono downloadable gratis via questo Web site. La suddetta figura presenta un'incandescenza bianca ghostly unica denominata "l'incandescenza dell'estrazione" che circonda lo spazio intorno ad un asta divining spostato per principii del telekinesis. Così incandescenza bianca ghostly dell'estrazione, insieme ad un calo nella temperatura ambientale, è la maggior parte dei indicatori importanti di movimento telekinetic. Concedono distinguersi fra un movimento telekinetic e un movimento fisico. Nei vecchi giorni così incandescenza bianca ghostly è stata considerata come "supernatural" perché è stata costituita dai dispositivi sconosciuti e dalle creature sconosciute che popolano nei vecchi giorni considerati appartenere al regno "dei diavoli", "degli angeli", o "dei dii". Attualmente sappiamo che questo tipo di luce bianca e ghostly è prodotto in veicoli extraterrestrial conosciuti popolare come UFOs, che sono azionati per principii di movimento telekinetic. Descrizioni e particolari tecnici di UFOs che potete trovare nei capitoli O W della monografia [1/4] ed anche sul Web site UFOnauts.20m.com. 31 Die Stacks sind aus konditioniertem Material. Nicht direkt Elektret, sondern nur "gerade auf der Grenze" - das funktioniert dann als Einwegventil... Stell Dir vor - die Elektronen im Dielektrikum sind unfähig etwas zu übertragen, man muss dem nachhelfen. Die Konditionierung wird mittels HV DC gemacht, so wie beim Elektret, nur nicht unter so extrem HV. So entsteht "Dielektrikum+". Man darf NIE Termine "Dielektrikum" und "Isolant" gleichstellen!!! Elektrodenmaterial. Aluminiumplatte zieht (-) ionts an, Messing (Cu, Zn, Ni - nicht jede Mischung ist geeignet, deswegen die Bemerkung von Cathomen: "Spezialmaterial"...) ist hingegen fast neutral. Die Maschen sind unentbehrlich! Verteilung der Ladung auf der Elektrode... viele Dipols, nicht praktisch nur ein, wie bei glatter Metalfläche... In dem konditionierten Material bilden sich, entsprechend der Gitterlage, unterm Gitter Domänen .... viele Dipols, und die Ladung baut richtige ausstehende "Würstchen" oder "Polsterchen" um Metal herum. Funktion: Bej jeder Bewegung des Arms kommt Druck ---> einweg "go sub" --->, im Moment, wenn ein neue Zuschus - "Druck" von der "Spachtel" auf die oberste (Al) Auffangelektrode des "stacks" kommt (ich rede vom "basis experiment"). Die Elektronen werden im "stack" nach unten verschoben... wie Paste, die mit eine Spachtel durch ein Sieb passiert ist... Diese "Diode" kann beträchtliche Menge der Ladung durch den "Sieb" im Dielektrikum+ "passieren" lassen und dann den Gegendruck, dass von dem Kondensator kommt, zurückhalten - Spannung - je nach Anzahl und Auffangfläche der Stufen... Die benützten Kondensatore (von Baumann) sind "autokondensatoren" - Die haben übrigens meistens eine sehr gute Qualität - und Bauart MP - nicht etwa "elyt". Die Ladung auf dem Arm wird durch Körper des Manipulators von der Erde gebracht nd erneuert. Keine schnelle Bewegungen... es braucht seine Regenerationszeit... Deswegen auch die langsame Rotation bei Testa. Kein Wunder, dass bis jetzt ale Experimentatoren auf die Nase gefallen sind - weil sie immer nur falsche Material benützt haben und gerade das und Grundverständniss, warum gerade diese M., ist absolut kritisch! Linden Experiment - dasselbe konditionierte Material! Prinzip: Ein "stack" aus obgenannten Mat. wird in das Feld eines Hufeisenmagnets gelegt. Aluminium, ausser obgenannten Gefrässigkeit gegenüber (-) ionten, bekanntlich verstärkt das Magnetfeld. Nickel im Messing ist magnetisierbar.... Aber wenn das alles im Stillstand ist, Ladung ist zwar vorhanden, aber es passiert gar nichts. Was nun? Ich wickle, auf bekannte Art, zwei Spulen auf die Schenkel des Magnets. Dann genügt nur noch irgendeine elektrische Störung, die durch die "Antenne" aufangbar ist, z.B. "Netzbrumm" 50 Hz... und das Feld zwischen den Schenkeln beginnt zu schwingen. Sehr schwach, aber jede Schwingung bedeutet ein "go sub Ruck" in dem stack.. (und die "Elektronen" sind ja sehr klein :) Alles klar? :-) Jetzt stell Dir vor, dass das ganze im Störungsfeld einer Influenzmaschine oder Funkenstrecke postiert ist. Huh.. Ich habe neben einer Whimhurst über 3600V gemessen und 4 m davon immer noch fast 2kV! Soviel zum Erregung... :-) Diese Ladung wird auf die gleiche Art wie beim Basisversuch regelrecht auf die Sektorlamellen AUFGETRAGEN, und dann durch ausgeklügeltes Sytem von "Tastern" hin und her geschaltet... Testa ist keine 32 Influenzmaschine, bloss ein elektrostatische Motor und Schaltfeld. Beide rotierende Scheiben sind auch konditioniert, aber auf eine andere Art. Es hat mir viel Kopfzerbrechen bereitet, aber ist denkbar einfach. Bei der Testa kommt dazu noch Compton effect zwischen den Scheiben zu Anwendung... und das ist der "Endverstärker". Wie und warum, das will ich noch nicht sagen, wir sind noch nicht ganz sicher mit der Erklärung. Jedenfalls ist es eine neue Betrachtung des CE. Etwas wie "Elektronen Schleudermaschine". Im jedem "Topf" sind bloss zwei gewöhnliche Dioden und eine Kondensatorkaskade. Sonst nichts. Vor allem keine einzige Spule.. :o) Die "elektrostatische" Tourenzahlbegrenzung sieht man ganz oben. Man kann es als eine Art Triode oder "Glimmlampe" mit Aussenzündung beschreiben. Die Ladung wird auf eine Platte und gleichzeitig in die "spule", die rundum gewickelt ist, gebracht - und im Moment, wo die Ladug gew. Grenze übersteigt und die Repulsion wäre zu stark (Geschwidigkeiterhöhung), schlägt es durch die Luft dazwischen gegenüber zweiter Platte, die parallel zu der anderen ist... und wird irgendwo zurück ins Prozes geleitet. Kein Funke, nur Feldübertragung. 33 34 The Wonderful World of Advanced Materials ( Making Things, by Assembling One Atom At A Time. ) We need all, acknowledge our Masters and Teachers. — Tommy C. — If You Can Imagine a "Lawful Material", We Can Make It For You !!! Special Properties of the Transition Group Elements Dr. John V. Milewski, Professional Engineer ( Father of the "Rice Hull Process". ) Dr. John V. Milewski is an Internationally recognized leader and consultant in his field of Advanced Materials. He is a professional engineer, scientist, inventor, entrepreneur, writer, publisher, editor and lecturer. He is a retired staff member of Los Alamos National Labs and has worked previously as a scientific staff member at Exxon Research Center and at Thiokol Chemical Rocket Engine Div. He recently founded his own research company called Superkinetic, Inc. where he is currently working on a revolutionary new electric light bulb based on using a single crystal fiber as a filament. He is a graduate of the University of Notre Dame in Chemical Engineering (1951, Stevens Institute of Technology with an MS in Metallurgy (1959), and has his Ph.D. in Ceramic Engineering from Rutgers University (1873). Dr. Milewski holds 30 patents and has over 42 publications and has edited 4 books in his field. In this write up Dr. Milewski will present information about his crystal growing business and his revolutionary unified field theory on SuperLight energy and he hopes to tie these two together to bring about cheap, clean energy and healing and regeneration. In March 2000 Dr. John V. Milewski along with his son Dr. Peter D. Milewski were honored to have their crystal filament light bulb invention Patent # 4,864,186 put on permanent exhibit at the Smithsonian American History Museum. This is part of a new exhibit titled "Lighting a Revolution" honoring the six most significant ideas in lighting field from 1950 to 2000. 35 Ver: 3 Revised November 17, 1996 © 1993 by John V. Milewski, Ph.D. SUPERLIGHT ONE SOURCE, ONE FORCE June 3, 1993 Revised November 17,1995 © Copyright 1993, by John V. Milewski, Ph.D. — Preface — I have a lab in Albuquerque, New Mexico, where I grow crystals. They are called "Whiskers", (Whisker Crystals) a technical slang word for Single Crystal Fibers. These are the strongest, and most perfect materials in the World ! They are 10 times stronger than piano wire, fiberglass and carbon or boron, the aerospace materials. I will describe how I grow these crystals and what I am doing in the lab a little further into this paper and how this technology will fit into converting the energy of SuperLight into useful energy source for every day. This paper is in five parts. • • • • • The first part is a general summary. The second discusses my crystal growth at my Laboratory. The third describes my understanding of SuperLight. The fourth will relate to how this new theory of SuperLight will change our thinking of physics, astronomy and the metaphysical and biological forces in our body. The fifth part will describe my hopes and speculation of the future as we begin to harness and work with this pervasive SuperLight force to bring about cheap, clean energy to the world and new healing and regeneration to ourselves. Introduction This paper will be both scientific and metaphysical. For those of you that are not scientifically 36 oriented, please bear with me when I get a little scientific, and I will try to keep it short and simple, but some education in this area is needed for a better understanding. I personally believe that all truth is one and it is basically simple, so don't be afraid of a little science. It helps you understand this life experience we are all in. I believe that to understand ourselves, life and the Universe, it should be and will be found to be simple, in fact, that is what this paper is all about. One Source, One Force that is responsible for all physical forces and all metaphysical forces and even life itself. You don't have to be an Einstein or a 12 dimensional mathematician to be able to understand what I am going to share with you. In the past science has been prostituted to do the bidding of politics and greedy business people. This is what got us in to our present environmental and health problems. As Plutinus said in the 4th century AD, "We are the caretakers of the Universe," therefore the Universe and Life must be simple and easy to understand. It is. There is only One Source and One Force that controls everything and that is Light. I hope I will be successful in explaining this to you. MY LAB IN ALBUQUERQUE NEW MEXICO Since 1963 I have been growing single crystal fibers called "whiskers". My first company was called Thermokenetic Fibers (1963-68), the World's first commercial source of whisker material. What are whiskers? They are high purity single crystals grown in or on one axis so that they form a fiber material. We grow these by what is known as the VLS process, which stands for Vapor, Liquid, and Solid. When frost forms on your window, it is a vapor–solid crystal growth process. When ice forms in a pond, it is a liquid–solid crystal growth process. Our process is different from these two. By changing the chemistry of the feed gas, and catalyst, fiber-crystals of almost any kind of material can be grown. Metals such as iron, gold, silver, cadmium and ceramics such as SiC, Si3N4, sapphire, boron carbide, graphite have been grown as crystal-fibers or whiskers as known in the trade. The literature gives over 60 different elements or compounds that have been grown as whiskers. What are whiskers? They are high purity single crystals grown in or on one axis so they form a fiber material. We grow these by what is known as the V.L.S. process which stands for Vapor, Liquid, Solid. When frost forms on your windows, it is a vapor–solid crystal growth process. When ice forms in a pond, it is a liquid solid crystal growth process. Our process is different than these two. In our process, the feed material is a vapor, in gaseous form, a liquid is the catalyst, and the 37 final crystal being grown is the solid. For example, when we are growing silicon carbide the vapor feed contains a carbon bearing gas methane (basically natural gas) and silicon bearing gas, silicon monoxide. The catalyst is a metal material like iron alloys or stainless steel in a fine powdered form. At high temperature e.g. 1400°C – 2561°F, the metal catalyst melts and dissolves some of the carbon and silicon from the gas stream. Soon the liquid metal reaches saturation of silicon and carbon in solution and begins to precipitate out SiC crystals against the substrate. As the crystal grows, it lifts the liquid catalyst up and a fiber crystal is formed. A longer time in the furnace produces a longer fiber. The diameter of the catalyst controls the diameter of the fiber. Fine metal catalyst powders produce fine fibers and larger diameter catalyst produce larger diameter fibers or rod–like crystals. Currently, I am working on a DOE contract to produce hafnium carbide filaments for the development of a new light bulb that will last longer, give more natural spectrum of light and be more energy efficient. Later in this paper, I will describe how this work of making single crystal fibers available, will tie into the capture or harnessing of SuperLight. John sent me a 5+ hour videotape of a lecture by David Hudson. The note on the tape said, "Tommy — STUDY the Part on Superconductivity. It is VERY GOOD !!!" Well, I did my home work, and here is my report. "David Hudson At The Ranch" — Stealth Atoms In Our Environment Tommy's report on superconductivity and Cooper Pairs WHAT IS SUPERLIGHT ? SuperLight is magnetic light; it is magneto–electric radiation. Regular light is electric light or electro–magnetic radiation. There is parity or symmetry the Universe, everything has an equal and opposite mirror–image counterpart, the Ying and the Yang, right and left, matter and anti matter, the electron and the positron. Why not light? Both science and metaphysics have honored this parity law in all things except light. They are wrong. There is parity in light as well ! I will now explain and give you more detail. SuperLight is the unseen force in nature that has been ignored by science but real to the mystics and metaphysicians for thousands of years. It has been given different names by different cultures for thousands of years. A Nuous, Chi, Biomagnetic Energy, Wilhelm Reich's Orgone Energy, Tesler's Free Earth Energy, Animal Magnetism, Space Energy, Vacuum Energy, and Zero Point Energy, etc. Those who have subtle perception know it is real. SuperLight was identified scientifically over 100 years ago when James Clerk Maxwell solved his famous wave equation. This occurred shortly after radio was invented by Nikola Tesla, and theoretical physicists tried to find a mathematical model to explain radio waves. When using positive numbers in Maxwell's Equations this explains radio waves and also all forms of electro–magnetic radiation such as light, radio, TV, microwaves, x–rays, etc. What his equation also explains 100 years ago was SuperLight but because it was the solution that 38 comes from the use of negative numbers, "this second solution" was ignored for over 100 years. Remember when you were taught algebra and were told to ignore imaginary numbers (e.g. The square root of –1) because they have no meaning in this world. Well, times have changed and now we have a very valid second solution to Maxwell's equation and it is SuperLight. In the mid 70's a scientist, Dr. William Tiller, at Stanford University took another look at Maxwell's equation and asked; "What does this second solution explain when interpreted in our world."{1} To understand this second solution, we must first review what the first or positive solution explains. The first solution is as follows: Radio waves leave the antenna and radiate out into space from a point source (the antenna) equally in all directions into space toward infinity traveling at the speed of light. The wave is composed of a large electrical component and a small magnetic component 90 degrees to the electrical component. Thus named, electro– magnetic radiation. The second solution describes a particle wave of just the opposite structure. It explains that from infinity traveling toward the point source from all directions radiates SuperLight. This new radiation is composed of a large magnetic component and a small electrical component, thus the name, magneto–electric radiation. When the equations are looked at more closely, one finds that "SuperLight" travels at the speed of light squared ! 1020 meters per second, or 10 billion times faster than light. It has a frequency 10 billion times higher, and has a corresponding, shorter wavelength. It therefore has a higher energy density. The question one asks immediately is, "if it is so powerful, how come we do not feel it, or how come it is not detected scientifically?" Well, the frequency is so high, its wave length so short, (4 x 10–8 nano–meters, or 4 x 10–17 meters), its velocity so fast, that it goes through everything as though the substance was nearly completely transparent (like glass). We can say the higher frequency is completely penetrating like x–rays, but even more so. More information, regarding the relative size, will be given later. WHERE DOES SUPERLIGHT COME FROM ? It comes out of black holes ! First, I will describe how regular light is formed and then make the analogy for SuperLight. Regular electro–magnetic radiation or light is formed when electric monopoles give off energy. The electron in orbit about our atoms is an electric monopole — as it changes its' orbit it either gives off or absorbs energy in the form of electro– magnetic radiation. Sunlight is converted into electricity by this process in a solar cell. Just the opposite occurs in optical diodes, which convert electricity into light. So, electro magnetic radiation or visible light is produced when an electron (an electric monopole) lowers its orbit and releases its energy in the form of light. Now, I believe a similar event occurs in the extremely dense and hot matter found in black holes. It is theorized that black holes contain magnetic monopoles and when these extremely dense, extremely small, extremely energetic magnetic monopoles release energy by lowering their orbit they radiate magneto–electric radiation, our SuperLight. So black holes really are not so black. They are radiant beings of SuperLight. Of course SuperLight escapes the strong gravitation forces of the black holes because its velocity is the square of the velocity of light and it therefore, can easily escape.{7} 39 The current scientific thinking is that in the center of every galaxy in the universe is a black hole. There are billions and billions of galaxies all around us, and they all are producing SuperLight. We are literally bathed in a three-dimensional dynamic energy field, or an "Ether" of SuperLight — a Dynamic Ether. SUPERLIGHT and LIFE I believe that SuperLight is the prime activating energy in the universe and accounts for the production of what we call life. I believe SuperLight interacts with special forms of matter in our bodies and produces what we call Vital Life Forces. These special forms of matter are found in bones, micro–crystals and also in the various fluids in the body, that contain cell salts. There are also, believed to be organic molecules in some body fluids, that are believed to be liquid crystalline in structure. These change state (liquid to crystal) very readily, with a extremely small change in energy (e.g. emotions). Another form of organized structure found in the body, are the multitude of long parallel conductive protein structures, that form phase arrays like structures{5}. Like the phased array radio telescope in Socorro, New Mexico, they pick up extreme weak signals and amplify them, by being in phase. It is also suggested, that these proteins may have room temperature superconductivity. It is these organized structures in living things, that produce a coherence that has resonance with very minute amounts of SuperLight. Most of it passes through matter, between the nucleus and electron, without even coming in contact with them. Our body is electronic in nature{2-5} and it is composed of millions and billions of micro– electronic units that are formed in structures that have a phase array organization{3}. I believe that the electronic resonance in these organized conductive molecules, have some resonance with very small amounts of SuperLight and that these energy fields and currents are responsible for the human aura and the energy vortexes found in the body chakra area. They also produce the Vital Life Forces. But, since SuperLight is so powerful, even a very, very small amount produces more than enough energy to sustain life. Thus, life is produced and sustained by specific forms and amounts of organized matter, and old age and eventual death occurs when too much disorder and disease comes into our bodies and breaks up this ordered structure. At that point, the body can no longer produce enough Vital Life Force from SuperLight to sustain itself. I also believe that all forms of organized matter produce its own aura–finger–prints or energy signature when it reacts with SuperLight. There are many sensitive people, who can detect and read the aura of living entities and substances. Our body can determine whether this energy is good or bad for itself. I believe that this accounts for Kineseology and also explains how herbs work on the body. For example, each herb has an energy field signature that has a special attunement to specific body parts and its presence helps "kick off" or reactivate that energy center which may be slow or stopped, because of some illness or disease. Therefore, SuperLight to the rescue, through the herb structure that is appropriate to that area of the body in need. Crystals to the rescue also. Crystals are very organized structures and thus according to this thesis are also converters or transducers of SuperLight. This is where their energy comes from and explains how they seemingly can radiate a positive signal continuously without being recharged. As with herbs, crystals and minerals of different chemistries and structures, develop different types of energy fields. This explains why different crystals have different effects on different parts of the body. The key to crystal healing is to match the required energy with the proper crystal that produces that specific energy need. As scientists and experimenters become more aware of SuperLight and start to understand it, experiments and instruments will be designed to attune to these energies. In the future, I 40 conceive of manufacturing simulated body structures{4} which will be micro–size phase array assemblies made of room temperature superconductors. They will be converters SuperLight into Vital Life Force for healing. Specific micro–structures will be designed to attune to, and resonate with, the exact energy needed, in the specific part of the body that needs an energy boost for healing and regeneration. It is said, that the priests in Atlantis lived for thousands of years, and that their secret was that they, at times, would sleep in crystal lined caves and that this would rejuvenate their bodies, bringing healing and new growth. I propose that, in the very near future, I will be able to test this idea with the fiber crystal that I am making in my lab in Albuquerque. Soon, I hope to be able to grow my fiber crystals long enough, and in large enough quantities, that we will be able to spin these crystals into yarn. Once spun into yarn, single crystal fiber cloth could be woven to make crystal cloth head and wristbands, hats, and meditation shawls. You could even stuff your mattress with crystal fiber, or cover your bedroom wall with crystal fiber cloth wallpaper. This should stimulate creativity, imagination, healing and regeneration. Now this next idea may sound way out, but, I believe that it will be possible to make room temperature superconductors of crystal fiber. If this becomes possible, we are talking about levitation, and possibly even a magic carpet. So, the door is wide open with the possibilities of working with SuperLight energies, through the use of single crystal fibers. I believe these need to be high purity crystal fibers, in order to have the coherence necessary to resonate with SuperLight. SUPERLIGHT AND GRAVITY Gravity is not an intrinsic property of matter, neither is inertia. These secondary forces are both formed by the reaction of matter to the dynamic field of SuperLight. Gravity is not an attraction! It is the result of a universal pressure, exerted by SuperLight as it rains in from infinity, from all directions, onto every object. Materials are not 100% transparent to SuperLight. I estimate, perhaps about 99.99999999% transparent. As a consequence, all material domains, all "matter", experiences an acceleration caused by SuperLight. Every "particle" is affected by a slight drag, or pressure differential, as SuperLight travels past and through them. Quantum Particle Interactions, come into play as SuperLight joins in, or exits the activities of the particle domain. Field effects come into play, as the SuperLight Entity travels through the Atomic Atmosphere producing drag. Drag turbulence and particle pressures combine to produce the accelerational force we know as gravity. This acceleration is of little consequence when a single object is in space, at a very great distance from other objects, since the force vectors cancel out. However, when a second object comes close to the first object, then, the two objects shield each other from the full power of SuperLight pressure on the opposite sides of the objects facing each other. As a result of this, the objects experience a net accelerational force toward each other, which is directly proportional to their mass. Mass that produces the mutual shielding that each object experiences. Thus, falsely, each object is said to be attracted to each other ! In reality, they are being pushed together by the net differential force of SuperLight pressure which results from the slight absorption of SuperLight as it passes through these objects. This, according to my theory, is what creates gravity. It is a push exerted by SuperLight, on objects shielding each other, from a portion of the SuperLight radiation. Gravity then becomes the "Weak Force", from the effects of porous matter. An atom of matter is about 1018 parts void for each part of solid matter. The wavelength of SuperLight is much 41 smaller than the typical atomic dimension. Thus, most of SuperLight passes through the atomic structure unopposed. However, when SuperLight contacts the nucleus or electrons it produces the force that holds the electrons in orbit, and the nucleus together. It is the nuclear glue. This gives matter its chemical properties. Thus, gravity is the weak force since only a very small amount of SuperLight interacts with matter on the atomic scale. An example that will give you some idea as to how porous solid matter is, as follows: Let us expand the nucleus of an atom to the size of a golf ball, then the electrons in orbit about this nucleus would be about the size of a pea. Now when this pea makes its orbit about the golf ball its orbit is not a few feet or even a few yards in diameter, its orbit is about 2 miles in diameter. Matter is mostly composed of void or space and the energy rays of SuperLight, whose wavelength is many times smaller than the diameter of the electron, will to a large extent miss the particle regions, as it rains through the atomic region. Only a small amount of SuperLight interacts with the nucleus and electrons while the majority will pass right through the region. NUCLEAR FORCE The structure of the nucleus is extremely dense, when compared to that of the atom as a whole. The particles of matter in the nucleus are much closer to each other, than those in the electron. The nucleus is probably in the order of 1028 more dense. Thus, the force that holds the nucleus together, must be very strong. In reality, it is still the effects of SuperLight pushing and interacting, that holds the components of nucleus together. These stronger interactions on the nucleus, are a result of its increased relative density and ability to shield SuperLight. It is the density and geometry of matter that changes the forces we see. Thus, from One Source, comes the One Force, that divides and manifests itself in so many interesting ways. The relative packing symmetry is very critical in the nucleus and this accounts for the relative stability of various nuclei. A less symmetrical structure, results in radioactivity and an unstable nucleus. In this way, SuperLight helps to explain radioactivity. SUPERLIGHT IS THE SINGULARITY (The University Field or Energy Source) Einstein spent the last half of his life in search of a unifying field theory that would unite all forces into one. I believe that with SuperLight, a theory can be developed to explain this idea. SuperLight; one force, once source. The concept I've developed is new, and all aspects have not yet been considered, but what has been covered appears to fit quite well with our current understanding of reality. I propose that SuperLight energy is the singularity or universal energy force in all nature and that its interaction with various forms of matter and energy produce all other forces in the Universe. Specific atomic structures and sub-atomic structures are resonant to and interact with some aspects of SuperLight as it passes through them and our bodies. The energy that is absorbed is converted into the electrical, magnetic, nuclear and gravitational forces producing our vital life force. This can explain all the forces of nature and life energies. It is the geometry and density of matter that explains the different forms and intensity of the forces that are produced. FUTURE ENERGY SOURCE As greater understanding of what types of devices can attune to SuperLight, I believe that it will be possible to capture this energy, collect it, and measure it. At first only small assemblies will be made for healing and regeneration, (only small amounts are needed) scientific analysis, proof of principle and localized experiments. In the future, I envision 42 massive devices to be used as direct energy converters. This development will have a significant effect on reducing world pollution associated with most other energy producing systems such as nuclear and fossil fuels. SUMMARY There is parity in the universe, therefore light has two forms: ELECRTO–MAGNETIC — electric light traveling at C. (1010 meters per sec.) MAGNETO–ELECTRIC — magnetic light traveling at C squared. These lights are responsible for all created matter, all forces, and life itself. As a result of this theory , I make the following statements; LIFE HEALING AND SPIRITUALITY 1. Vital life force energies come from SuperLight reacting with coherent structures in the body. 2. Organs and chakras produce energy vortexes from the interaction with SuperLight. 3. Aging comes from loss of coherence in the body. 4. Healing and regeneration will be possible, by exposure to higher concentrations of SuperLight. 5.All psychic phenomena takes place on the SuperLight wave bands. Super Light as it Affects Physics and Astronomy 1. It proposes a three dimensional dynamic ether that reacts with all matter and energy causing all forces. 2. Gravity is not and intrinsic property of matter, but only a reaction to an external force. (e.g. SuperLight) 3. Inertia is not an intrinsic property of matter, but only it's reaction to acceleration through the ether of SuperLight's dynamic field. 4. It eliminates the problem of action at a distance. 5. It eliminates the need for dark matter, and solves Dr. Rubins problem of the outer stars in galaxies "traveling too fast". (There is a slight drag causing the stars to fall slowly into the center of the galaxy.) 6. Also, the gravity constant is not constant, but becomes less as one approaches black holes, due to the reduction effect of SuperLight radiating out of the black hole. 7. This also means that the gravity constant becomes significantly less at the edge of the Universe. 8. It also allows black holes to reach an equilibrium state, — matter in SuperLight out — thus preventing one black hole from becoming massive and gobbling up the whole universe. 9. It explains what neutrinos are: they are SuperLight. 10. It allows many new scenarios for the Big Bang and creation. For example: Since gravity and inertia are the result of matter reacting with SuperLight, which did not exist prior to the big bang, or in early times, then, the Big Bang could have been a Little Bang (or a big breath)because any force would cause and infinite acceleration, since there 43 was nothing to hold matter back. SuperLight And Space Travel Communication, on the SuperLight wave bands, will permit extreme distant communication in space in much shorter times. (e.g. 100,000 light years in 3 to 4 minutes.) It eliminates the need to take fuel, when you travel in space, thus permitting real deep space travel. Harnessing SuperLight Will Give Us An Infinite Supply of Non-Polluting Energy REFERENCES 1. Carlton, J.B. & Tiller, WA. Index of Refraction Measurements for Superluminal Radiation; 9th Annual Medical Symposium Jan. 1976 ARE Clinic, Phoenix, AZ 2. Milewski, J.V. "The Crystal Sourcebook"; Preference & Introduction, Mystic Crystal Publications, Albq, NM 3. & 4. Bulkley, D.H., An Electromagnetic Theory of Life; Seattle Inst., Seattle, WA 94115 5. "The Body Electric", R. Becker MD, & G. Seldon; 44 Wm Morrow & Co., NY 1985 Advanced Ceramics, SINGLE CRYSTAL Fibers SUPERKINETIC, INC. John V. Milewski, Ph.D., PE President 2881 Tramway Pl. NE, Albuquerque, NM 87122 Office & Fax 505–856–6259 [email protected] Dr. Milewski is writing a more comprehensive presentation on this subject. If you are interested in knowing more, E-mail John. It will help speed things along. ORMUS Atoms Exist As A Gas by John V. Milewski How David Hudson Discovered Mon-Atomic (ORMUS) Atoms Top of Page NEW SCIENTIST WEEKLY NEWSLETTER FANTASTIC FILM If you live in Florida, Washington state or Long Island you may have other things on your mind at the moment. In general, however, people are still concerned about the size of their tomatoes, the quality of their photographs and the fuel–efficiency of their cars. Now a company in Minnesota has produced a polymer film which is slightly thicker than food wrap, blocks infrared light and promises to tackle all these problems in one go. http://www.newscientist.com/nl/1007/juicy.html FABULOUS FOAM As excitement mounts in Minnesota over a multi-purpose film, hopes are high in Ohio for a tough new foam. At the US Air Force Research Laboratory at Wright-Patterson Air Force Base, Kristen Kearns has developed what could be one of the super materials of the 21st century, and it's 90 per cent air. Kearns's new foam could replace the glass fiber and aluminum honeycomb in aero planes and spacecraft and has a "unique combination of properties" which could "save millions of dollars". http://www.newscientist.com/nl/1007/space.html A GIRL'S BEST FRIEND It may look like a humble wine bottle, but it has certainly put some sparkle into the business 45 of cutting air pollution. The new microwave emissions converter will eliminate 70 per cent of the harmful emissions coming from your car's engine and turn your exhaust pipe into a diamond mine. http://www.newscientist.com/nl/1007/little.html COOL COLOURS, MAN Paint that cools your home in the heat of summer and warms it in winter has been developed by researchers in China. Not only will the paint reduce your heating bills, it will also change the color of your home to match the season. Developed by Yiping Ma and his colleagues at Tongji University in Shanghai, the coating absorbs heat from the Sun when the temperature drops below 20 degrees C, helping to warm the building. But when the temperature rises above 20 degrees C the coating changes color and reflects sunlight to keep the building cool. http://www.newscientist.com/newsletter/news.jsp?id=ns228741 A NEW PAINT COULD STOP YOUR HOUSE BURNING DOWN ! A paper-thin ceramic coating, originally developed by NASA to stop space shuttles from bursting into flames when re-entering the atmosphere, could soon stop houses from burning down here on Earth. http://www.newscientist.com/newsletter/news.jsp?id=ns228940 — Glimpse of a New Type of Matter — Frozen helium has been turned into a solid that behaves like a superfluid. Philip Ball Nature News Service / Macmillan Magazines Ltd 2004 © 15 January 2004 Researchers in the United States think they have found a new state of matter — a supersolid. If their findings are correct, this state is deeply bizarre. Although it is a crystalline solid, it can 'flow' like the most slippery liquid imaginable — in fact, like a liquid with no viscosity. Liquids that can do this have been known about for years. They are called superfluids, and because they have no viscosity they behave in strange ways. Once stirred, a superfluid will keep swirling forever, whereas a vortex stirred into a normal liquid will eventually exhaust itself and disappear. A superfluid will even creep up the side and out the top of a container. The first two superfluids made by researchers were created using helium-4 and helium-3. Both need to be cooled close to absolute zero (–273 °C) before their superfluid behaviour appears. Eun-Seong Kim and Moses Chan of Pennsylvania State University now claim to have turned frozen helium-4 into a supersolid. They did this by filling the narrow channels of a porous form of glass (called Vycor) with helium, and freezing it by cooling it down and squeezing it to more than 60 times atmospheric pressure. A disk of the helium-filled glass was then set spinning. At about 0.175 °C above absolute zero, the disk suddenly started to rotate more easily — precisely what would be expected if the helium became a supersolid. The same thing happens when liquid helium as a superfluid is used in the Vycor pores, because the non-viscous liquid spins more readily. Kim and Chan say it is hard to explain their findings without invoking a supersolid state. But 46 John Beamish of the University of Alberta in Edmonton, Canada, says their claim "is sure to generate some controversy". Some researchers might wonder, for example, whether some liquid helium might still be coating the Vycor pore walls and become a superfluid, causing the disk to spin more freely. But Kim and Chan insist that this is unlikely. Quantum Weirdness Solid helium itself is a fairly weird substance. At very low temperatures, the behaviour of helium atoms is dictated by quantum mechanics, and this prevents helium from freezing at all, no matter how cold it is, unless it is pressurized to at least 25 atmospheres. The 'quantum solid' that results is very loose — unlike most frozen solids it can be squeezed like rubber, and the regular crystal lattice of atoms is full of gaps, called vacancies, that move about. When liquid helium becomes a superfluid, the laws of quantum mechanics make all the atoms move coherently, like a regiment of soldiers. This is why flow in a superfluid, once started, cannot easily be stopped. In supersolid helium, all of the vacancies in the crystal likewise start to move coherently, which means that waves can progress through the lattice. The onset of this coherent motion is called Bose–Einstein condensation. In superconductors, Bose-Einstein condensation of electrons at low temperatures allows electrical current to pass with no resistance. Since 1995, Bose–Einstein condensation of atoms has been seen in a variety of ultracold gases. References: 1. Kim, E. & Chan, M. H. W. Probable observation of a supersolid helium phase. Nature, 427, 225 - 227, doi:10.1038 / nature 02220 (2004). Special Properties of the Transition Group Elements Understanding Colloidal Suspensions Cold Fusion Really Works Dr. Edmund Storms' work Atoms That Add The Resonate Coil Project Understanding That Nature Obeys Rules, Too ! Tommy's History of Western Technology. Hydroponic Reference Center Using Hydroponics to Understand the Earth's Life Processes On the Atomic Level Web Site Link List The Tortoise Shell Life Science Puzzle Box Front Page View this page Full Frame 47 EARTH AND ATMOSPHERIC ELECTRICITY Benjamin Franklin's famous experiments in 1752 "drawing lightning from the cloud" by a kite is generally considered as the beginning of the science of Atmospheric Electricity.The term "Atmospheric Electricity" reflects the earlier efforts to study mainly the electrostatic component of the geo-magnetic field. Since the air is electrically conducting, an electric field in the atmosphere cannot be maintained indefinitely, but must be generated by nonelectric forces. Three sources of low frequency electromagnetic waves are presently known: 1. Thunderstorms and related phenomena in the lower atmosphere. 2. Tidal wind interaction with the ionospheric plasma at dynamo layer heights. 3. Solar wind interaction with the magnetosphere. These fields map down into the ionosphere and drive electric currents within the dynamo region, the magnetic component of which can be observed on the ground. In addition, instabilities within the magnetosphere are the cause of electromagnetic waves with frequencies ranging from the 0.1 mHz. band to the kHz. band and beyond (geomagnetic substorms, geomagnetic pulsations, and natural ELF, VLF and LF noise). The atmosphere is an electrically conducting medium so that electric currents can flow due to the electrical ionization around the Earth. The earth's crust contains radioactive materials, mainly uranium, thorium, and their decay products. Beta and gamma rays emitted from the ground can ionize the molecules of the air in the first few meters above ground. The gas radon, which is one of the decay products of uranium 238 can reach greater heights, up to several 100m above ground, before it decays into polonium by emitting alpha particles. Radon is therefore a major ionization source in the first few 100 m above ground over the continents. The second major source of ionization is galactic cosmic rays with a maximum in midlatitudes at about 15 km. height. Solar X-ray and extreme ultraviolet radiation are the principle sources of ionization above 60 to 70 km. altitude with the rates dependent on latitude, time of day and season, and solar activity. During extremely intense solar flare events, solar protrons of cosmic ray intensity can greatly enhance the ion production rate. The solar radiation is responsible for the formation of various ionospheric layers of intense activity. The positive and negative ions in the atmosphere are accelerated in opposite directions by the earth electric field. The electric conductivity of the atmosphere below about 70 km. height is mostly in all directions where positive and negative small ions contribute nearly equally to the electric conductivity. There is an increase of conductivity with increasing latitude due to the increase of the ion density with latitude dependent on the cosmic ray intensity. At an altitude of about 100 km. the electrons drift at right angles to the earth's magnetic field, while the ions move in the direction of this earth field. This area of peak amplitude is called the dynamo region where there is this range of peak parallel conductivity along the geomagnetic field lines of electric equipotential. The direction of the geomagnetic field changes from horizontal at the equator to vertical at the magnetic poles. Since the vertical current cannot flow out of the dynamo region, a polarization charge is built up on both boundaries of the dynamo region causing a vertical electric polarization field with the earth's surface. Amplification of electric current at the geomagnetic equator occurs within this dynamo region. Thunderstorms behave like batteries which are connected with the highly conducting ionosphere and earth via the barely conducting lower and middle atmosphere. The passive electric contineous current flowing outside the thunderstorm regions down to the earth is part of the global electric circuit. In fair weather regions far away from thunderstorm areas, one measures a downward-directed current density which is believed to be driven by the global thunderstorm activity. This current density is remarkably constant with height. Since the air is electrically conducting, the current is accompanied by a downward-directed electric field of the order of 100 volts per meter on the ground. The average potential between ground and the ionosphere, called the atmospheric electric potential is 240 kV. but varying between about 180 and 400 kV. The electric field on the earth's surface is always at right angles to the ground. This indicates that the earth's surface behaves like an electric equipotential layer for continuous electric fields with greater electric current density at higher altitudes along the surface. One source of the space charge near the ground is due to the electrode effect. The negative ions drift upward and the positive ions drift downward under the influence of the vertical electric field. 48 Thunderstorms are the main source of electromagnetic energy within the lower atmosphere and are believed to drive the global electric circuit. Typical thunderslouds are convective cumulo-nimbus clouds with vigorous updrafts and downdrafts. Most, but not all accumulate a net positive electric charge in their upper and a net negative charge in their lower regions. The electric fields from these charges become sufficiently intense to reverse the fair weather field over and beneath the clouds and to generate electric currents that can maintain the negative charge of the earth against the fair weather. About 2,000 thunderstorms are active around the earth at all times. The maximum intensity over the respective areas is at mid afternoon local time, but the global activity displays a dependence on the global time with a maximum of activity near 1800 h. UTC when the large continents of Africa and South America are both under the suns influence and therefore both experiencing peak thunderstorm authority. Telluric currents will flow in the surface layers of the earth. Since thunderstorm maximum events occur at low latitudes in the afternoon and evenings, these telluric currents must be directed equator ward during the daytime and poleward at night. Telluric currents are a relatively shallow surface phenomena, yielding 1/2 day hemispheric telluric currents in the 102 to103 ampere range. The intensity of telluric currents are then adaquate to supply the flow from the global fair weather charge accumulator to the bases of the thunderstorms. Electric currents will flow between hemispheres at all times and the current density at any location is a direct function of the interhemispheric currents and their potential gradients. Lightning discharges are breakdown electric currents in regions where the electric field locally exceeds about 400 kV/meter. Ground discharges normally transport negative charge (electrons) from the lower part of the cloud to the ground and are therefore part of the global circuit. Each ground discharge is generally made up of one or more intermittent partial discharges. A total lightning discharge, the time duration of which is about 1/3 second, is called a flash. Each component discharge, lasting of the order of tens of milliseconds, is called a stroke. Each lightning stroke is preceded by a barely luminous predischarge, the leader which produces a negatively charged ionized path between cloud and ground for the return stroke to follow. A corona sheath with a diameter of about one meter envelops the highly conductive leader channel. When the leader has approached to within 5 to 50 meters of the ground, a positively charged streamer from some point on the earth comes up to meet it, and then commences the return stroke which travels up the ionized path established by the leader. The negative charge in the channel is lowered to the ground. The return stroke is an upward movement of a luminous wave front with a velocity that reaches 0.1 to 0.3 of the speed of light with peak current amplitudes of 10 to 100 kA. within a few tens of microseconds. Subsequent return strokes follow, on the average of two or three occuring during one flash, but as many as 26 strokes have been detected in a single flash. A contineous current of 100 Amperes or more flows from the ground to the negatively charged portion of the cloud in the interval of the return strokes. Luminous events occur at temperatures exceeding 10,000 degrees Kelvin. The visible spectrum of the lightning stroke consists mainly of neutral nitrogen and oxygen emissions. The temperature in return strokes can reach 30,000 K. and the pressure in the channel can increase to a peak of more than 106Pa. A pressure shock wave is thus generated which propagates away from the channel with a speed of about 3km/sec. This speed decreases rapidly as the shock front expands. The acoustic signal of the shock front is heard as thunder, which travels with the speed of sound (330 m/s). The maximum spectral amplitude of a thunder signal is near 100 Hz. The mean flash rate of lightning over the whole earth is estimated to be of the order of 100 flashes per second. These lightning flashes generate radio noise at frequencies greater than above 100kHz. Lightning channels behave like huge antenna systems which radiate electromagnetic energy. These natural impulsive signals at frequencies below 100 kHz arise from coherent electric currents in lightning channels during return strokes and are called atmospherics. These signals are radiated throughout the earth and atmosphere, and propagate within the waveguide of the earth-ionosphere cavity. The waveguide thus has two windows of peak activity, one in the ELF (Extremely Low Frequency) range, and the other one in the VLF (Very Low Frequency) range. The phase velocity of the mode decreases with increasing frequency and is larger than the speed of light within the VLF range. The transmission function of the terrestrial waveguide has a window at extremely low frequencies and pulses containing significant spectral amplitudes in that range may be received around the earth where the waveguide behaves as a natural resonator. At these ELF ranges, resonances occurs for waves with horizontal wavelengths which are an integral multiple of the earth's circumference; and the spectral signals from lightning are amplified at these frequencies. The activity of this 49 Schumann Resonance reflects the global lightning with maximum activity occuring between 1600 h and 200 h UTC. The second generator of electromagnetic energy in the atmosphere is the ionospheric dynamo. The dynamo coil is the electrically conducting air within the dynamo region between about 80 and 200 km. height. The driving force is the tidal wind which moves the ionospheric plasma against the geomagnetic field and induces electric fields and currents. Manifestations of the electric currents on the ground are regular variations of the geomagnetic field depending on solar day and lunar day. The solar tidal winds are excited by solar differential heating of the atmosphere which is accompanied by daynight differences in atmospheric pressure and temperature. The basic period of the solar tides is one solar day. The basic wavelength is the size of the earth. The tidal wave modes therefore depend on the spherical and rotating earth. Within the lower and middle atmosphere traveling waves transport energy and drive the ionospheric plasma at dynamo layer heights so that a horizontal electric current flows. Electric charge separation sets up an electrically polarized field and the magnetic field generated by this current can be measured on the ground as variations superimposed on the geomagnetic field from the earth's interior. In addition, atmospheric lunar tides are excited by the gravitational force which the moon exerts on the earth. Its pressure amplitude on the ground is 20 times smaller than the solar tide but the lunar tide does induce electric currents at dynamo region heights. This current configuration is fixed to the sun, while the earth rotates beneath it with a current of about 140kA flowing. The rotating current and the conducting earth behave like a huge transformer with the dynamo region as the primary winding and the electrically conducting earth as the secondary winding. Since the current in the primary varies with the basic earth rotation period, electric currents are induced in the earth's interior and these secondary currents are superposed on the magnetic field of the primary dynamo current. The secondary current has an amplitude of about 1/3 of that of the primary current. Remarkable peak amplitude currents appear at the geomagnetic equator which are produced by this current band equatorial electrojet. The electric polarization of the field current and tidal winds have primarily an east-west component at the equator. These polarization changes produce a vertical electric field at the equator, thus enhancing the total current strength in the immediate environment and therefore producing a strong band of eastward flowing currents between the morning and early afternoon hours. The third main source of electromagnetic energy within the atmosphere is the magnetospheric hydromagnetic dynamo. A steady flux of low energetic particles flows from the sun in a radial direction called the solar wind. This solar wind velocity varies between about 300 and 900 km/second. The number density of the solar wind particles decreases as the inverse square of the heliocentric distance and gives values of 106 to 107 per cubic meter in the vicinity of the earth. Magnetic fields from the sun offer periodic fluctuations and reversals of the polarities within this solar wind, with the well known 22 year sunspot cycle being dominant. The area of separation between field lines directed away from the sun and those directed toward the sun are called the interplanetary neutral sheet. This neutral sheet has a wavy configuration which the earth orbits through at the solar ecliptic plane. The earth passes through two or four sectors of opposite polarity of the interplanetary magnetic field during one synodic rotation of the sun, a period of about 27 days. The plasma of the solar wind impinging on the earth's magnetic field cannot penetrate directly into the earth's atmosphere. It by-passes the geomagnetic field and creates a cavity--the magnetosphere. The boundry of this magnetospheric cavity is called the magnetopause which is the outermost region of the geomagnetic field. Since the solar wind is supersonic, a shock front forms at a distance of several earth radii in front of the subsolar point. The solar wind is a homogeneous, fully ionized, weakly magnetic, unidirectional plasma. The geomagnetic field surrounded by the solar wind plasma is therefore compressed and confined to a cavity, and electric currents flow on the border of this cavity. Two neutral magnetic points called cusps, form on the dayside magnetopause near =/-75degrees geomagnetic latitude. Here, the solar wind has direct access to the magnetosphere. The solar wind also stretches the geomagnetic field out into a long magnetic tail on the downward night time side, several hundred earth radii long.In the neutral sheet the electrons move toward dawn while the protrons move toward dusk, thus establishing a cross-tail current in the sheet directed toward dusk. Several belts of highly energetic particles (the van Allen belts) are formed within the magnetosphere and 50 surrounding the earth as intense toriodal fields that are formed of the spiraling and drifting protron/electron flows. The current via the dynamo region of the ionosphere is related to the dawn-dusk cycle. The electric power of the two magnetohydrodynamic generators in both hemispheres is in the order of billions of watts of energy. Nearly 10% of the solar wind energy moving past the earth magnetosphere is converted into electric energy. The superposition of magnetic fields originating from all fluctuating magnetospheric electric currents measured on the ground determines the degree of geomagnetic activity. The electric conductivity in the dynamo region varies with time of day, season, and latitude. Solar wind-magnetospheric interaction causes a never-ceasing, but highly fluctuating energy input into the polar fields, which leads to an almost permanent enhancement of the earth electrical conductivity. Electromagnetic and hydromagnetic waves can be excited within the magnetosphere either by solar windmagnetospheric interaction or by internal instabilities. Electromagnetic pulses generated by lightning events can propagate through the magnetosphere along the geomagnetic field lines and can be observed on the ground and within the magnetosphere. The magnetosphere behaves like a resonant cavity for waves with wavelengths comparable with the dimensions of the magnetosphere. The largest resonant wavelength being around 105km. which yields a time period of about 140 seconds and a frequency of around 7 mHz. Many resonances of this frequency and higher are detected within the magnetosphere and earth. Waves present within the magnetosphere can be amplified by energized particles, mainly near the magnetospheric equator. These enhanced waves in the VLF range can penetrate the magnetosphere and propagate along the geomagnetic field lines. Fluctuations of the geomagnetic field with periods ranging from 0.2 seconds to more than 10 minutes are called geomagnetic pulsations. These pulsations are observed at all geographic latitudes with maximum occurances at the subaurora latitudes. There is a clear dependence of the average period of geomagnetic activity where solar disturbed conditions occur more frequently. Sudden pulses are a worldwide phenomena occurring nearly simultaneously on the day side and on the night side. The low frequency spectrum of the electromagnetic energy of lightning signals is ducted within the terrestrial waveguide. Part of this energy can tunnel through the ionosphere and can propagate through the magnetosphere. The broad spectrum of a lightning pulse with maximum spectral amplitude near 5 to 10 kHz. is dispersed during its propagation through the magnetospheric plasma. The magnetospheric regions are copious sources of radio emmission, which radiate low frequency wave power of about 109 Watts into space at maximum spectral amplitudes near 200 kHz. The general global electrical circuitry combine to a powerful unified geo-electrical structure. EARTH AND ATMOSPHERIC ELECTRIC REFERENCES Akasofu, S. I.--Polar and Magnetospheric Substorms, D. Reidel, Dordrecht, Holland Alfven, H; Falthammar, C. G.--Cosmical Electrodynamics:Fundamental Principles, Oxford Univ. Press, London Bliokh, P. V.; Nicholaenko, A. P.; Fillippov, Yu F.; -Schumann Resonances in the Earth-Ionosphere Cavity, IEE, London, N. Y., Peter Peregrinus Ltd., UK, N.Y., 1980 Davidson, J.--The Secret of the Creative Vacuum, C. W. 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Picture of the day : Photo of the fusion area in the VSG This photo shows EVs strikes on the surface of the Th-loaded Tungsten rod initiated with only 37 V DC (VSG v3.5) It is important to notice that the fusion temperature of the Tungsten is 3680°K The Vallée Synergetic Generator (VSG) project LogBook 56 Date Versi on Comments Mar 11, 2005 Doc La Synergie des noyaux et la radioactivité par René-Louis Vallée Mar 8, 2005 Doc La Théorie Synergétique par René-Louis Vallée Mar 8, 2005 Doc Les bases de la mécanique Synergétique par René-Louis Vallée Mar 8, 2005 v3.5 Full tests of the VSG v3.5 with a VIDEO DEMONSTRATION ( Energy factor 2.66 ) Mar 6, 2005 Doc The Synergetic theory: A solution to the energy crisis Mar 5, 2005 Doc Mar 3, 2005 Doc Rappel de quelques notions élémentaires de physique nucléaire Feb 21, 2005 Doc La gravitation et la radioactivité, actions des milieux sur la matière. Feb 20, 2005 v4.1 Sucessfull High Power tests run with the VSG v4.1 ( Energy factor 3.46 ) Feb 20, 2005 Doc Les certitudes du modèle "Synergétique" et le principe d'incertitude de "Heisenberg" Feb 17, 2005 Doc Le Vide producteur d'énergie - Captation de l'énergie diffuse Feb 13, 2005 v3.1 Sucessfull tests run with the new VSG v3.1 ( Energy factor 2.53 ) Feb 12, 2005 Doc Full detailled explanations about the PROTELF working process Feb 9, 2005 v2.1 Feb 8, 2005 v2.0 Problem with the discharge area, the plastic tube of the coil has melted Feb 6, 2005 v2.0 The first VSG tests with a solid state High Power MosFET switcher Oct 8, 2003 v1.0 Preliminary tests of the VSG with a mechanical switch La théorie Synergétique : Une solution à la crise de l'énergie Use of the full discharge energy of the capacitor, test with a 1 ohm shunt on the CT output ( Energy factor 2.08 ) 57 58 59 Cliquez ici pour lire la version française THE VSG experiment This experiment is fully based on the Prof René-Louis Vallée Synergetic theory1. The purpose of this experiment is to find a simple and reproducible device which is able to produce the nuclear reaction claimed by the Prof R.L. Vallée. The main material used in this device is a pure carbon rod. Here, the carbon is not consummed by the reaction, it acts as a pump Vs the Vacuum EM energy. So, according to the Prof R.L. Vallée theory, the required condition to get the Synergetic effect is : 1. To align the fields of the electrons and the nucleus of the carbon atoms by the use of a colinear E-Field and B-Field, 2. the energy of external photons (g) is used to absorb the kinetic energy of the electrons, 3. so, the stopped electrons can be attracted by the carbon nucleus, 4. a nuclear reaction begins: the Carbon is transmutted into radioactive Boron (which has a radioactive decay of 20ms) 5. then, the vacuum energy is tapped by the nucleus and the Boron is transmutted back to Carbon while a strong pulse of 13 Mev is sent (see the reaction below) . Click on the picture to see the details of the PROTELF process This process is the called "Capture PROTELF " 3 ( PROTon - ELectron Fusion) process by the Prof R.L. Vallée. A such process is able to produce up to 2.988 GW of Free Energy per gram of Carbon used, while the carbon is not consumed... Video demonstration of the VSG v3.5 60 Click on the picture to see the demo in Windows Media format (2.86 Mb) Click on the picture to see the demo in Real format March 7, 2005 : Full tests report of the VSG v3.5 ( Energy factor 2.66 ) Reference documents : 1. 2. 3. 4. La Théorie Synergétique par René-Louis Vallée Les bases de la mécanique Synergétique par René-Louis Vallée La Synergie des noyaux et la radioactivité par René-Louis Vallée L'Energie Electromagnétique matérielle et gravitationnelle, les bases de la théorie Synergétique par René-Louis Vallée (a fully downloadable book in PDF, file size: 9 Mb) 61 5. Synergétique N°11, édité par la SEPED 6. Capture PROTELF - Schéma de principe par Franck Vallée 7. La relève de l'Energie - La Synergétique, édité par la SEPED 8. Le Vide producteur d'énergie - Captation de l'énergie diffuse 9. Les certitudes du modèle "Synergétique" et le principe d'incertitude de "Heisenberg" 10.La gravitation et la radioactivité, actions de milieux sur la matière. 11.Rappel de quelques notions élémentaires de physique nucléaire 12.La théorie Synergétique : Une solution à la crise de l'énergie 13.The Synergetic theory: A solution to the energy crisis Acknowledment : I am grateful to Franck Vallée for his helpfull documentation and advices in this field of research. For more informations : [email protected] WARNING, USE CAUTION ! This experiment is not intended for the inexperienced. User of this document should be very carefull and experienced in the field of electronic and nuclear physics to try anything out ! If you do it the risk of any results is just yours. I take no responsibility of anything that might happen. Return to the JLN Labs page This page has received visitors since February 6, 2005 62 Russian scientists built 'perpetual motion engine' prototype Posted on Sunday, March 20 @ 18:55:18 PST by vlad From Pravda.ru: 15:15 2005-03-17 Russian research institute of space systems is developing a "perpetual motion engine" that can be used in spacecraft and ground-based transport alike. "We have been developing the so-called jet ejection-free propulsion device for a few years now," said Valery Menshikov, senior research coordinator of the institute," in his interview to ITAR-TASS news agency. According to Mr. Menshikov, the researchers already built a prototype of the engine of a non-conventional type. He provided some details with regard to the new machine. "The prototype device is propelled by the movement of a liquid or solid working body inside the device. The working body moves on a trajectory resembling a tornado. As regards the effect produced by the experiment, we might as well witness a new phenomenon involving the interaction between the working body and some fields, possibly a gravity field. The nature of those fields is still have to be determined," said Mr. Menshikov. Researchers say that service life of the next-generation engine will be 15 years at the least. It is said to be capable of undergoing nearly 300 thousands start-ups. The engine is powered by solar batteries. Russian researchers believe that the engine will be used not only for orbit control and correction purposes at the space vehicles and space stations. "In the future this environment-friendly engine may be also used in the aircraft and ground transport," said Mr. Menshikov. Source: http://newsfromrussia.com/science/2005/03/17/58692.html Re: Russian scientists built 'perpetual motion engine' prototype (Score: 1) by vlad on Sunday, March 20 @ 18:58:20 PST (User Info | Send a Message) http://www.zpenergy.com/ Michael_dean_jr writes (greenglow yahoo group): Isn't perpetual motion observed as the dynamic nature of the universe as a whole? Guess not, if we're looking at it as a "phrase", as two words combined and not considered as the phrase, then the universe is indeed, in perpetual motion. It would appear that a perpetual motion (words only, not the phrase) system can only exist within an infinite system, but that's not in line with the definition of the phrase; anything observed emulating perpetual motion within a sum of finite space would be "empowered" within some connective to that same infinite whole, be it solar, "ZPE tap", gravity, magnetism, nuclear, or what have you, as all are simply differing collectives of action/flux. Let's look at this screwy "definition" of the "phrase". Perpetual motion, the hypothetical continuous operation of an isolated mechanical device or other closed system without a sustaining energy source. A couple key things to keep in mind here, an "isolated" or other "closed" system, where the hell did they come up with that; certainly, neither perpetual nor motion contain the meaning of "closed" or "isolated" some dipstick slipped that in, likewise, without a sustaining energy source? Without a sustaining energy source... that in itself is rubbish, everything is "energy", this means that perpetual motion cannot be a "device" as any device is composed of sustaining energy. I'm sorry, but that definition makes no sense and discredits its own governing position. 63 It would appear that the "definition" of the phrase has scuttled the possibility from the get go. Not even the universe qualifies within the definition as the universe is not a "closed" nor is it an "isolated" system, nor does it operate without sustained energy. What a joke. I think most people look at the words and what they mean as two simple words combined, and that has a different meaning than what has been stupidly defined by someone who didn't pay attention to what the words actually meant; by themselves and then combined, they make sense. Let's just make a new "phrase" so we can do away with the rubbish as defined within the obviously made dead phrase. Let's try this; Semi permanent action, Actions commencing within a device or system derived directly from some action of the universe, without a necessity to de-potential carried or connected pre stored fuels/energy of fabricated potentials. The starting of this type of action need not be of a semi permanent action source. It merely needs to sustain its actions through the processing of naturally occurring and available "energy". Now we can have/create a "Semi permanent action device" and the sun qualifies as a source for these actions as does "ZPE" etc. There's no hypothetical about it, these devices already exist, solar panels, etc. Some sort of energy is necessary, obviously, but the "fuel/potential" needs to be naturally available where ever the "device" may be expected to operate and the device needs to process the naturally available energy without destroying itself in the process. All of this is under "reasonable" considerations; obviously just about everything built will wear out or become spent within time. Doesn't that help out some, that may be what they meant and I think that's what a lot of folks are thinking when they claim "perpetual motion", unfortunately the stupid definition of "perpetual motion" disembowels anything that could occur in factual reality. The "definition" of the phrase is pure rubbish, but, the underlying notion or combinations of words when defined under their own individual merits are sound. BTW. what kind of moron would accept the definition of the phrase, "perpetual motion" as a sound and reasonable assessment of what perpetual motion actually means? Think about it, where was reason applied within the definition, does it remotely resemble the words as defined within their own merits? Why can't perpetual motion simply mean what the two words together imply, why restrict them beyond reasonable consideration and then claim them as a "hypothetical" thing? It would appear that science is in the business of creating phrases and terms from words that have tangible meanings and then defining them into pure rubbish that emulate pure twisted fictions. This goes beyond semantics and becomes a matter of intelligence vs. mental retardation, the term nerd really strikes hard within the definition of "perpetual motion", someone had a bit of tape hanging from their glasses in front of the whole definition of each word "perpetual" and "motion" and then a brain fart occurred in that greasy un-showered head and it slipped in the words "closed" and "isolated" and "without sustained energy" (BTW the last three quotes are also found in the word nerd as defined). For god sakes, I swear, this crap really disappoints me and removes any hope I might have in "modern science". What a waste of time, we need to pull federal financing of the sciences ASAP! This stuff disgusts me, Damn idiots! Sincerely, Mike 64 Progetto Propulsione a campi magnetici rotanti MODELLO DI DINAMO CON ANELLO DI PACINOTTI costruttore: allievi dell'Istituto Pacinotti di Pistoia. datazione: 1910 circa. dimensioni: (37x37x27); F ruota = 14 n° inventario: 209 Indice del libro Note storiche Biografia "A. Pacinotti" Microscopio acquatico Galvanometro di Wiedemann Pagina iniziale Istituto (dal volume "Un gabinetto di Fisica Tecnologica tra Ottocento e Novecento" di Emilio Borchi e Renzo Macii pubblicato a cura dell' I.P.S.I.A. "A. Pacinotti" di Pistoia,Editrice C.R.T. ) Con il nome di dinamo si intende una macchina che produce una corrente elettrica utilizzando i fenomeni dell'induzione elettromagnetica. Si distinguono le dinamo a corrente continua ed a corrente alternata, secondo che la corrente prodotta è unidirezionale o alternata. Nel secondo caso si parla spesso di alternatori. Nella dinamo si distingue un induttore destinato alla produzione del campo magnetico, ed un indotto, nel quale si origina la forza elettromotrice e quindi, se il circuito viene chiuso, la corrente. La forza elettromotrice è, di solito, alternata. Nelle dinamo a corrente continua, questa viene raddrizzata solo all'uscita della macchina. La prima dinamo a corrente continua con indotto ad anello fu realizzata da Antonio Pacinotti nel 1860. La descrizione si trova nella rivista del Nuovo Cimento, fascicolo del giugno 1864, pubblicato il 3 maggio 1865. Nella figura 1 è riportato lo schema originale di Pacinotti. In alto (fig. 1) si ha l'indotto costituito da un anello di ferro tornito, avente 16 denti uguali ed equidistanti. L'anello è sostenuto da quattro raggi di ottone a, a, a, a, (fig. 4) che lo uniscono all'asse della macchina. Tra dente e dente dei piccoli prismi triangolari, m, di legno separano le bobine di filo di rame coperto di seta. Il capo terminale di una bobina è collegato al capo iniziale della bobina successiva ed insieme sono connessi ad una piastrina metallica di un collettore calettato sull'asse di rotazione. Il collettore è costituito da un cilindretto formato da 16 segmenti (o piastrine) metallici isolati elettricamente tra di loro e fissati all'albero di rotazione dell'indotto. Ogni bobina perciò ha i suoi estremi saldati rispettivamente a due piastrine consecutive del collettore. Due spazzole metalliche fisse strisciano contro i segmenti del collettore che si trovano da parti opposte e, quando l'indotto è in rotazione in un campo magnetico, prelevano una forza elettromotrice che, a causa delle opportune connessioni delle bobine sulle piastrine stesse, può considerarsi continua. 65 Il campo magnetico è prodotto da una elettrocalamita formata da un nucleo di ferro ad U sui cui bracci laterali sono avvolte due grosse bobine. Le espansioni polari sono sagomate ad arco di cerchio attorno all'indotto. La corrente di eccitazione dell'elettrocalamita, che passa in serie da una bobina all'altra, è prelevata all'uscita delle spazzole. Come aveva chiaramente espresso lo stesso Pacinotti, la sua macchina quando è alimentata da un generatore di forza elettromotrice costante si comporta come un motore elettrico. Il modello di dinamo dell'Istituto Pacinotti è una ricostruzione fedele della macchina di Pacinotti. E' di tipo bipolare, cioè il campo magnetico ha due poli e l'indotto è costituito da 14 bobine dove hanno sede le forze elettromotrici indotte durante la rotazione entro il campo dell'induttore. Le spazzole sono alle estremità di una diametro del collettore e pongono in parallelo (rispetto ad un circuito esterno) i due rami dell'indotto che si trovano da parti opposte rispetto a tale diametro. Si osservi ad esempio quanto riportato in figura 2 per un anello di Pacinotti ad 8 bobine. Una barra orizzontale di ottone, sostenuta ai lati da due colonnine verticali, pure di ottone, sorregge al centro l'asse di rotazione di indotto e collettore. Tutto l'apparecchio poggia su una base di legno munita di quattro piedini. L'apparecchio è riprodotto nella foto 1, mentre nella foto 2 si può osservare, dall'alto, la forma delle armature dell'elettrocalamita e quella delle bobine dell'indotto. A. Wilke, S. Pagliani, L'elettricità, sua produzione e sue applicazioni, pp. 83-106, UTET, Torino, 1897. O. Murani, Trattato elementare di fisica, vol. II. pp. 758-768, U. Hoepli, Milano, 1924. Inizio pagina 66 Museo Cerca Contact Campo rotante di Galileo Ferraris Settore: Dati Catalogazione. ELETTRICITÀ E MAGNETISMO Data di carico: 1939-02-02 Nr. Inventario: 4903 Costruttore: Ignoto Dimensioni(mm): Spira: 160 Altezza:190 Materiale: legno, rame, ottone Stato di conservazione: buono (il sostegno è incrinato) Ingrandisci! Descrizione La trasformazione dell'energia elettrica in movimento è ottenibile per correnti continue tramite la reversibilità delle macchine dinamo elettriche. Le correnti alternate, più facili da ottenere e più facilmente trasportabili a grande distanza senza grosse perdite, presentavano però alcuni inconvenienti per la realizzazione di motori sincroni in quanto al variare del carico di lavoro si aveva una rottura del sincronismo con conseguente arresto del motore. Il problema fu risolto elegantemente con la creazione dei campi magnetici rotanti. La scoperta del campo rotante si deve a Galileo Ferraris. Per il funzionamento dell'apparato è fondamentale poter regolare opportunamente la fase di una corrente alternata. Il presente dispositivo prende spunto dall'esperienza di Arago sul magnetismo di rotazione, e può considerarsi come l'origine dei motori asincroni. L'organo mobile è un conduttore non magnetico, che ruota nel senso del campo, senza però raggiungere la medesima velocità angolare. Osservazioni Bibliografia WEB A cura di WebMaster del Museo di Fisica Copyright © 2001-2004 [DFS]. Tutti i diritti riservati. Generato da PhPMuseo ©: Martedì, 28 settembre 2004, ore 11:11:30 67 IEN Galileo Ferraris Collezione di Strumenti Elettrici Modello dei primi apparecchi di Galileo Ferraris per il motore a campo magnetico rotante Primo modello, 1885 I modelli qui riprodotti non sono quelli originali, progettati e costruiti da G. Ferraris, i quali andarono quasi completamente distrutti nell'incendio dell' "Esposizione nazionale elettrica" di Como, 1'8 luglio 1899 [*], insieme coi cimeli di Volta. I pochi resti bruciacchiati, furono collocati nel vecchio studio di G. Ferraris, conservato nel Politecnico di Torino e andarono definitivamente distrutti nell'incendio del Politecnico, in seguito a un bombardamento, il 9 dicembre 1942. Questi modelli furono ricostruiti, dopo l'incendio del 1899, sotto la guida del prof. Guido Grassi, successore di G. Ferraris alla scuola di Torino e forse, secondo una tradizione orale, dallo stesso operaio che aveva fatto i primi apparecchi 14 anni prima. Due di essi portano ancora i cartellini scritti dal prof. Grassi. Essi sfuggirono all'incendio del 1942 perchè erano conservati all'Istituto Elettrotecnico Nazionale. Tutti i modelli dei primi motori a campo rotante di G. Ferraris oggi esistenti, anche all'estero e anche quelli del museo Ferraris a Livorno Ferraris, sono copie di quelli qui riprodotti. La fotografia eseguita prima del 7 marzo 1897 riprodotta negli "Atti della Associazione Elettrotecnica Italiana" - vol. I - 1897/98, è l'unico documento rimasto della configurazione dei cimeli originali. [*] Nell'anno 1899 i modelli (insieme con altri apparecchi, cimeli e carte di Galileo Ferraris) furono mandati alla "Esposizione Nazionale Elettrica e di Prodotti serici", organizzata a Como per festeggiare il centenario della scoperta della pila di Volta. Collezione Museo Home Page 68 Macchina di Pacinotti E114 1885 metallo, ghisa, legno 30 x 13 x 19 LEYBOLD LEYBOLD E' una macchina dinamo-elettrica, ad uso didattico, del tipo ideato da Gramme (1826-1901) nel 1870, a corrente continua ed auto-eccitatrice. Si dice dinamo-elettrica in quanto gli induttori sono elettro-magneti. L'organo essenziale e caratteristico di queste macchine è l'anello ideato nel 1861 da Pacinotti (1841-1901). Il motore Pacinotti del 1861 aveva come indotto un magnete permanente (Nuovo Cimento). L'indotto (rotore) è un anello di Pacinotti, costituito da un nucleo di ferro laminato a forma di anello e solidale con un asse di rotazione azionabile a manovella imperniato a due supporti di ghisa. Attorno al nucleo è avvolto il circuito indotto, formato da un numero pari di gruppi di spire, collegati in serie tra loro. Il collettore è diviso in settori, detti lamelle, ciascuno dei quali è collegato ad una spira. Due lamine metalliche montate su colonnine di ottone sfregano sul collettore e sono collegate con una coppia di elettromagneti orizzontali che fungono da induttore (statore). La macchina, autoeccitante in serie, è reversibile: ponendo in rotazione il rotore si genera corrente continua, mentre, alimentata da una corrente, funziona come motore. La reversibilità si appoggia sulla teoria del dinamo-elettricismo. 69 Numero inventario antico 2952 Numero inventario attuale 168 STRUMENTO: MODELLO DI CAMPO MAGNETICO ROTANTE (LEGNO CHIARO) Epoca: Inizio '900 Costruttore: / Materiali: Ottone, legno, bambù, rame, ferro Dimensioni: 175 x 175 x 220 mm Stato di conservazione: Buono Notizie: Dal registro di inventario più antico, rinvenuto nel Liceo, risulta che lo strumento è stato inserito in inventario il 26/6/1928 per lire 7200, con il numero 2952. Descrizione: Al centro di una base quadrangolare in legno si trova un cilindro anch’esso in legno sul quale sono fissati due anelli in bambù disposti a croce su cui sono incollati fili di rame che fungono da bobine. Al centro del cilindro si trova un ago magnetico in ferro libero di ruotare. Al centro di ogni lato della base sono fissati quattro serrafili in ottone collegati alle bobine tramite fili di rame. Uso: Collegando i serrafili ad un generatore si noterà una variazione di inclinazione dell'ago magnetico. Si mette in evidenza quindi la sovrapposizione tra il corpo magnetico creato dalla corrente elettrica col campo magnetico terrestre. 70 IEN Galileo Ferraris Collezione di Strumenti Elettrici Secondo modello di motore a campo magnetico rotante di Galileo Ferraris Collezione Museo 71 Home Page IEN Galileo Ferraris Collezione di Strumenti Elettrici Terzo modello di motore a campo magnetico rotante di Galileo Ferraris Collezione Museo Home Page 72 IEN Galileo Ferraris Collezione di Strumenti Elettrici Quarto modello di motore a campo magnetico rotante di Galileo Ferraris Collezione Museo Home Page 73 Paolo Ferraris - Politecnico di Torino Presentazione Simposio elettrotecnico internazionale nel centenario del Clicca sulla foto "Diagramma circolare di Ossanna" "DAL CAMPO ROTANTE DI GALILEO FERRARIS AL DIAGRAMMA CIRCOLARE DI OSSANNA: LA TEORIA DELLE MACCHINE ASINCRONE ED I METODI MATEMATICI ALLA FINE XIX PER IL SUCCESSO APPLICATIVO" Lo sviluppo dei motori elettrici, ed in particolare della macchina a induzione, è storicamente sempre dipeso da un sufficiente sviluppo teorico, conseguente a quello conoscitivo dei fenomeni fisici che ne stavano alla base del funzionamento. Non si deve credere che tutti i ricercatori pionieri abbiano avuto la chiarezza di idee circa i fenomeni che stavano maneggiando che fu di Galileo Ferraris, seppure anch’egli, per contro, non si preoccupò al di là di una certa misura degli sviluppi più propriamente applicativi e tecnologici. A lui si deve soprattutto lo sviluppo del principio di produzione di un campo rotante attraverso correnti alternate per generare coppia attraverso l’interazione con le correnti indotte in un rotore conduttivo (1885). Come si vedrà nel seguito, un certo ritardo sullo sviluppo applicativo dei motori in corrente alternata fu proprio dovuto alla non perfetta comprensione di tale fenomeno da parte di molti studiosi, a partire da Tesla; ciò facilitò una fase di competizione che fu alla base della cosiddetta "battaglia delle correnti"; essa fu alimentata proprio dalla difficoltà di mettere a punto un motore a induzione di pratica applicabilità. Fu, come vedremo, il saldo tra pratica e teoria a determinare il formidabile sviluppo dei motori a induzione. Le difficoltà iniziali per inquadrare i problemi teorici in modo utile alle applicazioni furono enormi; ciò portò a tentativi non perfettamente ortodossi rispetto alle conoscenze elettromagnetiche classiche del tempo. Fu clamorosa la posizione di Pupin che diffidò ufficialmente coloro che tentavano approcci teorici "mirati" per ottenere un soddisfacente modello di apparati elettrici che aiutasse a evidenziare gli elementi utili alle applicazioni; egli dichiarò che "i tentativi dei comuni mortali a far meglio di Maxwell debbono essere scoraggiati". Ma gli studiosi del motore a induzione avevano visto il problema da un altro punto di vista: non fare meglio di Maxwell, ma doverosamente tentare di derivare una teoria ingegneristica dei 74 dispositivi elettromeccanici adattando gli aspetti teorici della teoria di Maxwell alle proprie necessità, e tali "comuni mortali" finirono per mettere a punto diversi approcci teorici per il motore a induzione con maggior successo pratico degli stretti osservanti della teoria di Maxwell. Scienza e ingegneria, osservazioni pratiche e sperimentali e approcci matematici furono ugualmente importanti per il successo finale; nacque allora quella che oggi si definisce "scienza ingegneristica", che al di là di portare al successo tecnologico lo specifico problema servì a definire, forse per la prima volta, le caratteristiche di una "comunità ingegneristica" con lo scopo di portare a compimento lo sviluppo e la progettazione di apparati tecnologici. Certamente lo sviluppo di complesse teorie servì meno che l’avvicinamento alla comprensione dei principi fisici ed a modelli semplificati derivati dalla teoria elettromagnetica compiuta per opera dei cosiddetti studiosi ingegneristici, in fondo eredi intellettuali di Maxwell più di quanto presunto da Pupin. I motori a induzione: premesse ed avvio di un fatto storico Al fine di comprendere la difficoltà di approcci teorici atti a favorire lo sviluppo dei motori elettrici, e specialmente di quelli in corrente alternata, è opportuno un cenno alla storia della nascita dei dispositivi che in una qualche misura dimostrarono la fattibilità della conversione elettromeccanica; è altrettanto importante qualche informazione sulla interpretazione data dagli studiosi ai fenomeni via via scoperti: tra essi soprattutto l’esperimento di Arago e la produzione di campi magnetici rotanti. François Arago scoprì nel 1824 che un ago magnetico sospeso al di sopra di un disco di rame era messo in movimento dalla rotazione del disco; l’anno seguente Charles Babbage e John Herschel misero in evidenza l’effetto opposto: la messa in rotazione di un disco attraverso la rotazione di un magnete permanente a ferro di cavallo. La spiegazione data si basava sul fenomeno della "attrazione tra poli magnetici" e consisteva nella ipotesi di una comparsa di polarità magnetiche, momentanee, nel disco di rame e conseguente attrazione tra le polarità così determinatesi. Fu però Michael Faraday, nel 1831, a condurre esperimenti che lo portarono a dare l’interpretazione corretta del fenomeno di Arago: la produzione di "correnti indotte" dal movimento relativo del campo magnetico dovuto ai magneti permanenti originava campi magnetici interagenti con la polarità dell’ago. Nascevano le "eddy currents". Tali studi non produssero effetti particolari, soprattutto non dimostrarono la proprietà della pratica conversione di energia elettrica in meccanica; restò certamente un fenomeno che, nella spiegazione di Faraday, rimase disponibile per altri studiosi; ad esso si riferì certamente Galileo Ferraris. Anche se esula un poco dagli scopi del presente articolo, mi sembra utile, per un inquadramento storico, ricordare lo straordinario lavoro di Antonio Pacinotti; la sua fu una azione mirata a determinare coppie utili alla misura di correnti; il famoso "anello" fu originato dalla necessità di rendere insensibile il dispositivo rispetto a campi esterni. Dice Pacinotti: "per togliere tale astaticità inventai di mandare nella spirale chiusa la corrente mediante due comunicazioni sulle quali le spire potessero scorrere"; "invece che la misura delle correnti, mi interessò subito molto l’uso della soluzione per la costruzione di una macchina elettromagnetica". Nacque l’idea di un motore-generatore sperimentato il 10 gennaio 1859, con una realizzazione più ingegneristica (la famosa "macchinetta") nell’aprile 1860. Nonostante gli scarsi mezzi e, soprattutto, la precarietà economica che lo spinse ad attività diverse, Pacinotti studiò la "macchina" tra il 1860 ed il 1862 sotto l’aspetto della potenza, del rendimento e del confronto con altri dispositivi all’epoca proposti (pomposamente) come "macchine magneto-elettriche". La via della conversione elettromeccanica era comunque aperta, almeno per le macchine in corrente continua. I motori in corrente alternata erano ancora lontani; vi è peraltro da ricordare che non erano neppure ricercati coscientemente, per l’assenza della disponibilità di concetti e tecnologie fondamentali per la produzione e il trasporto di energia in c.a., esistenti all’epoca degli studi di G. Ferraris, ed a lui ben presente, e occasione di stimolo. Risultò importante la ricerca di metodi per la realizzazione di campi a posizione mutevole prodotti da sorgenti elettriche statiche che potessero ipotizzare pratiche applicazioni dei principi studiati da Arago, Faraday, ecc.. Sostanzialmente occorse circa mezzo secolo per concreti passi in avanti: l’inglese Walter Baily ed il francese Marcel Deprez percorsero vie parallele e indipendenti. Nel 1879 Baily esibì un dispositivo costituito da quattro elettromagneti disposti circolarmente, collegati con un commutatore a due accumulatori; la commutazione ciclica degli elettromagneti produceva la rotazione di un disco di rame, riproducendo in altro modo l’esperimento di Arago. Deprez, che nel 1882 realizzò un sistema di trasmissione di energia in corrente continua, fece un passo avanti, potenzialmente importante, dimostrando (1883) che un campo a posizione variabile poteva essere realizzato con due correnti variabili in valore e segno (correnti alternate); la finalizzazione, però, fu quella di realizzare un compasso geomagnetico. Nel frattempo la disponibilità potenziale di sorgenti in corrente alternata spinse molti a tentare di 75 risolvere il problema della ricerca di vie per la realizzazione di un motore utilizzante tali sorgenti. Fu spinta fondamentale il lavoro attorno alla introduzione dei trasformatori di Gaulard e Gibbs, il contributo teorico a ciò di Galileo Ferraris, l’attività industriale della ungherese Ganz, della inglese Ferranti e della Westinghouse. Altrettanto significativa l’azione verso i problemi di distribuzione a distanza a più fili di Scott e Steinmetz e della onnipresenza nelle applicazioni della Siemens-Halske. Tra tanti nomi, che esplorarono le vie per il nuovo motore, certo spiccano quelli di Galileo Ferraris e Nicola Tesla. Ferraris realizzò nel 1885 il primo motore a induzione, riproducendo con uno statore bifase ed un rotore cilindrico in rame l’esperimento di Arago, ma avendo chiara l’origine della coppia, dovuta alle correnti indotte nel rotore. Nel 1888, dopo avere realizzato altri tre prototipi via via più evoluti, pubblicò un famoso articolo ove impostò la prima e preliminare giustificazione teorico-matematica del motore a induzione; in essa, per ragioni di approssimazione troppo scarsa del modello fisico mostrò dubbi sulla utilità pratica della soluzione dal punto di vista del rendimento (stimato al massimo del 50%), evidenziando, peraltro, l’indubbio uso come strumento di misura (un suo assistente, Camillo Olivetti, fu spinto a operare industrialmente nella società in tale settore). Tesla, per contro, pur avendo frainteso il principio fisico utilizzato (lo stesso di Ferraris), era convinto "a priori" dell’utilità del sistema come motore applicabile praticamente, e depositò un brevetto nel novembre del 1887. Senza entrare nel problema della priorità dell’invenzione, che vide G. Ferraris indifferente sotto il profilo pratico ed economico (a lui fu attribuita la priorità dai tribunali tedeschi), vi è da notare che Tesla, pur realizzando motori a rendimento superiore a quelli previsti teoricamente da Ferraris, si trovò a lavorare sullo stesso principio ma con convinzioni scientifiche errate; ciò influì in modo determinante sul fallimento dello sviluppo del motore a induzione negli Stati Uniti. Tesla era convinto della utilità pratica e del successo del motore che studiava; egli realizzò nel 1888 un motore bifase con poli salienti sullo statore, con rotore costituito da circuiti chiusi, in rame, avvolti su un tamburo in ferro. La maggior potenza ed il maggior rendimento (rispetto alle aspettative di G. Ferraris) dipesero anche da tale soluzione, con maggior accoppiamento magnetico e circuiti di rotore non massicci; il Prof. William Anthony, della Cornell University misurò per tale motore una potenza di circa 1 kW ed un rendimento superiore al 60%. Ferraris e Tesla avevano presente nel loro lavoro gli esperimenti di Arago; ma Galileo Ferraris aveva chiaro il ruolo delle correnti indotte come base fondamentale del funzionamento; Tesla, come riportato nel testo del brevetto depositato nel 1888, pensava, come Babbage ed Hershel, ad un fenomeno di formazione di polarità magnetiche indotte: il motore descritto in tale sede prevede un primario rotante e un secondario costituito da un magnete permanente stazionario; ciò che faceva in realtà funzionare il motore erano le correnti indotte nel magnete. I passi successivi di Tesla furono di laminare il rotore, per ridurre le correnti indotte; quando, come descritto in un secondo brevetto, aggiunse l’effetto delle correnti indotte, lo interpretò come una facilitazione nella formazione di polarità magnetiche sul secondario in ferro con benefici in termini di "attrazione magnetica" e non come miglioramento del ruolo delle correnti indotte sulla produzione di coppia. E’ singolare che Tesla abbia ottenuto miglioramenti rispetto a G. Ferraris per non avere correttamente interpretato gli esperimenti di Arago; ma ciò, come si vedrà, causò il fallimento finale del suo lavoro. La ricerca ingegneristica L’acquisizione da parte della Whestinghouse nel 1888, del brevetto di Tesla, spinse il lavoro di ricerca verso la finalizzazione pratica; la Whestinghouse mirò a sostituire i motori in c.c. usati in veicoli stradali, per motivi di affidabilità ed economicità; Tesla lavorò con Charles Scott (in seguito protagonista dell’uso di sistemi polifasi a Niagara Falls) usando metodi empirici, ma con risultati scoraggianti a causa dell’errore concettuale circa la interpretazione dei fenomeni utilizzati (anche l’uso della frequenza di 133 Hz lo sfavorì inconsapevolmente). Quando Tesla lasciò la Whestinghouse, nel 1889, la produzione era limitata ad un tipo di motore, con alimentazione da rete monofase, da circa 0.2 kW, per ventilatori. Scott apportò modifiche al progetto bifase originario distribuendo l’avvolgimento secondario sulla superfice rotorica, con alcuni miglioramenti. Su tali basi furono realizzati, per tentativi, motori di potenza di circa 2 kW e qualche esemplare di potenza superiore; ma le aspettative furono deluse (sempre per mancanza di basi teoriche) e la Whestinghouse sospese le attività sui motori a induzione nel 1890. Nel frattempo, in Europa, la ricerca teorico-pratica non rimase ferma e si giovò soprattutto della miglior comprensione dei reali fenomeni che stavano alla base della produzione di coppia; anche gli scritti ed i contatti di G. Ferraris con ingegneri-scienziati tedeschi furono importanti. I nomi cui si deve la prosecuzione della via aperta da Ferraris furono soprattutto quelli di Charles Brown e Dolivo-Dobrowolsky responsabili tecnici per le applicazioni elettriche rispettivamente della Oerlikon di Zurigo e della AEG tedesca. 76 Dobrowolsky iniziò nel 1888 a rivisitare la teoria di Galileo Ferraris che prevedeva un limite nel rendimento a causa della omissione degli effetti delle reattanze rotoriche. A seguito di studi e contatti con lo stesso Ferraris realizzò, nel 1888 stesso, un piccolo (~ 0,1 kW) motore con indotto a gabbia di scoiattolo con conduttori in cave senza isolamento e con collegamento frontale attraverso anelli conduttori; la soluzione ricalcava in parte la struttura adottata da Brown per le macchine in c.c.. Il rendimento risultò di circa l’80%, con buona coppia di avviamento. Tale soluzione aprì la strada alla rivisitazione teorica del ruolo dei diversi parametri e fu oggetto di brevetto nel 1889; fu in tale fase che i tribunali tedeschi attribuirono la priorità dell’invenzione di base a G. Ferraris. Un’altra finestra conoscitiva si aprì quando Dobrowolsky costruì un motore più grande (~ 4 kW) che risultò, inattesamente, avere bassa coppia di avviamento nonostante le maggiori correnti assorbite; l’analisi conseguente portò a mettere in evidenza che la differenza principale, influenzante i risultati, era costituita dal valore del flussi dispersi e di una più piccola resistenza secondaria; ne risultarono un paio di enunciati di deduzione pratica ma di valore teorico enorme: l’effetto della limitazione delle reattanze disperse sull’aumento di coppia e la opportunità di resistenze più grandi in avviamento e minori a velocità di regime. Ne scaturì un nuovo motore con un avvolgimento statorico ridisegnato, con bassi flussi dispersi e con secondario connesso, attraverso anelli di contatto, a resistenze variabili esterne; ne risultarono prestazioni eccellenti ed un brevetto depositato nel 1891. Ciò che non poté succedere in Italia per carenza di strutture industriali (come per il motore in corrente continua) poté comunque accadere in Europa sotto l’effetto del pensiero italiano. Valutazioni teoriche quantitative non erano comunque ancora disponibili. Nel 1890 AEG e Oerlikon firmarono un accordo di cooperazione che pose Dobrowolsky e Brown nella condizione di collaborare al meglio. Ne scaturì l’impressionante dimostrazione realizzata alla Esposizione Elettrica Internazionale di Francoforte del 1891. Un sistema trifase di trasporto di energia, collegato a generatori idroelettrici (progettati da Brown) posti a 175 km di distanza a Lauffen – sul Neckar, alimentava un ventilatore con un motore a induzione da circa 20 Hp (progettato da Brown) ed un motore da circa 100 HP (progettato da Dobrowolsky) che azionava una pompa per realizzare una cascata artificiale. L’effetto fu enorme e sottolineò l’importanza delle scuole italiane e tedesche (Politecnico di Darmstad); i motori prodotti servirono per stimolare ulteriori studi e sviluppi nel mondo, anche negli Stati Uniti, e pose fine alla discussione circa il principio di funzionamento del motore a induzione, evidenziando il ruolo dello "scorrimento", visto da Tesla come effetto negativo: egli aveva perseguito sostanzialmente la realizzazione di motori a riluttanza. L’esposizione servì anche a mettere in pratica evidenza la soluzione di alimentazione trifase; ne scaturì un dibattito alimentato da alcuni studiosi, che tesero ad attribuire il successo dell’esperimento al numero delle fasi, visto come un fattore di qualità per il motore; gli stessi attori posero in chiaro invece l’importanza prioritaria del problema della realizzazione geometrica degli avvolgimenti induttori e passarono ad avvolgimenti distribuiti in cave affacciate al traferro. Per piccoli motori promossero l’uso di rotori a gabbia di scoiattolo con cave isolate; per motori più grandi l’uso di rotori avvolti e reostati esterni. Lo sviluppo delle macchine a induzione era irreversibilmente avviato, ma le basi teoriche erano insufficienti per poter realizzare la incredibile diffusione successiva ed attuale. L’avvio dello sviluppo teorico-pratico La serie di risultati ottenuti in Europa e la evidenziazione certa degli effetti del ruolo del valore di alcuni parametri fu enormemente importante. Ciò spinse molti ricercatori a tracciare teorie utili per la conoscenza delle proprietà della macchina a induzione, avendo alla base riscontri certi da rispettare, ma soprattutto fondamentali per dotare i progettisti di strumenti di calcolo e progetto e di capacità di previsioni prestazionali. Lo sviluppo dipese soprattutto da ingegneri dotati di sensibilità matematica, ma con chiarezza di idee circa gli strumenti descrittivi da ricercare: semplici e volti a fornire agevolmente indicazioni progettuali. Lo sviluppo teorico vide il suo massimo attivismo negli anni 1891-1897, definiti da Benjamin Lamme, molto attivo nel settore, gli anni dell’"analisi del motore a induzione". Vi fu un tentativo di applicare le equazioni di Maxwell per bobine mutuamente accoppiate, delle quali una rotante, tenendo in conto le resistenze e coefficienti di auto e mutua induttanza. Nel 1891 Luis Duncan, della Johns Hopkin University, fornì la dimostrazione teorica della possibilità di operare con rendimento superiore al 50% e giustificò teoricamente la possibilità di aumentare la coppia di avviamento aumentando la resistenza secondaria. Quasi contemporaneamente i francesi Maurice Hutin e Maurice Leblanc pubblicarono una analisi più completa tenendo in conto le equazioni di legame fra correnti e tensioni, proponendo anche una formula per la relazione coppia-velocità. 77 Tali sforzi, forti dei risultati pratici europei, erano tesi a smentire la teoria di G. Ferraris che, come già detto, trascurò nella sua impostazione teorica la induttanza secondaria, ed a mettere a fuoco il ruolo della resistenza di rotore. G. Ferraris, peraltro, fu attivo nel cooperare con i ricercatori europei senza applicarsi ad ulteriori sviluppi teorici, mancando di stimoli che sarebbero stati possibili solo con una stretta cooperazione industriale, inesistente in Italia. Tutto ciò portò ad una conferma teorica dei risultati ottenuti empiricamente da Dobrowolsky due anni prima. L’applicazione di teorie derivate dalle equazioni di Maxwell aveva però raggiunto i suoi limiti senza fornire grandi aiuti ai progettisti. Come mostrò Dobrowolsky nel 1888, occorreva conoscere il ruolo quantitativo delle reattanze disperse, così come l’effetto della non idealità dovuta alla presenza di circuiti magnetici di richiusura dei flussi in materiale ferromagnetico. A tale fine fu decisiva la messa punto dei concetti "chiari e fecondi" di "circuito magnetico" e flusso di induzione, dovuta soprattutto ai lavori di Warburg, Rowland, Ewing e John Hopkinson; ulteriore spinta decisiva fu l’applicazione pratica di tali concetti che i fratelli Hopkinson e Gispert Kapp attuarono stimolando ulteriore lavoro scientifico. Per tenere conto della presenza del ferro si iniziò a considerare la metodologia derivata dalla "teoria dei circuiti magnetici" introdotta da Henry Rowland per le dinamo; circuiti magnetici "ad hoc" per le dinamo furono studiati variamente, come accennato, da Kapp a Hopkinson; l’approccio attraverso "circuiti equivalenti magnetici" fu variamente tentato da Engelbert Arnold della Oerlikon e dal Professore francese Andrée Blondel. Essi pubblicarono, nel 1893, lavori per tenere in conto la variabilità della riluttanza. Blondel e Arnold usarono circuiti equivalenti magnetici anche per valutare i coefficienti da usare nelle formule dedotte dalla teoria di Maxwell: ma entrambi usarono metodi indiretti, e complessi per le applicazioni, introducendo valori parametrici (modificati dalle non linearità e calcolati attraverso equivalenti circuiti magnetici) nelle equazioni basate sulla descrizione attraverso le auto e mutue induttanze o contenenti come variabili di base valori di flussi. L’anno seguente, 1894, fu la volta di Kapp e di Steinmetz a migliorare e semplificare il metodo di analisi; essi adottarono un metodo basato sulle valutazioni di diverse voci di flusso presenti nel motore a induzione e delle loro risultanti. Kapp aveva lavorato, come già detto, alla metodologia di calcolo dei flussi globali per la progettazione delle dinamo; nel 1887 aveva contribuito similmente alla analisi del trasformatore. Egli e Steinmetz (di formazione tedesca pur lavorando negli Stati Uniti) avevano anche molto bagaglio tecnico di natura pratica, con lavoro dedicato alla progettazione ed alla innovazione di generatori, motori e trasformatori. Nel 1893 Steinmetz sviluppò un metodo di analisi di circuiti in corrente alternata usando l’algebra dei numeri complessi, matematicamente più semplice dell’uso di equazioni differenziali. Kapp e Steinmetz, pur operando per ditte diverse, cooperarono nella realizzazione di un passo fondamentale, applicando le loro teorie sul trasformatore al motore a induzione; con ciò fecero una mossa rivelatasi decisiva, eliminando l’uso dei coefficienti di Maxwell, e modificando l’uso tradizionale della teoria dei circuiti magnetici con la introduzione di due nuovi parametri mutuati dalla teoria sul trasformatore: l’induttanza dispersa e la ammettenza principale, classificando ogni tubo di flusso a seconda del concatenamento o meno di entrambi i sistemi induttore e indotto. Ciò permise una trattazione molto più rispondente ai fenomeni reali, rispetto alle teorie matematicamente vicine alle equazioni di Maxwell. Fece scalpore un accesissimo dibattito tra Pupin e Steinmetz presso l’American Institute of Electrical Engineering; Pupin attaccò duramente il collega il quale replicò dimostrando alla lavagna la maneggevolezza del suo metodo e la praticità di determinazione dei parametri introdotti. Si affiancarono a Steinmetz Arthur Kennelly, della Edison, e l’inglese Rankin Kennedy. Una frase significativa di Kennelly, all’epoca e in tale sede di forte carisma teorico, fu: "… per parte mia mi oppongo all’idea di usare metodi non ingegneristici per trattare problemi dell’ingegneria. Io credo che il metodo ora esposto alla lavagna da Mr. Steinmertz sia molto più efficace per trattare le proprietà del motore a induzione rispetto a quelli basati sulle equazioni di Maxwell". Era l’ottobre del 1894; "i ricercatori-ingegneri" continuarono a raffinare le equazioni e migliorare i metodi di calcolo dei parametri. Tutto sfociò nella storica proposta di Steinmetz, del 1897, del "circuito equivalente" per il motore a induzione, dedotto interpretando le sue equazioni ed il lavoro fatto per i trasformatori. Il passo fu tra quelli fondamentali: esso ricondusse lo studio del complicato sistema di avvolgimenti, di cui parte in movimento, alla analisi di un singolo circuito elettrico in corrente alternata a frequenza fissa. Si aprì la strada a molti sviluppi accessibili ai progettisti e si determinò l'inizio dello studio delle macchine elettriche (e delle reti di trasmissione di energia) attraverso circuiti equivalenti, con la possibilità di analizzare un sistema complesso mediante lo studio di reti in corrente alternata relativamente semplici. 78 Un metodo in apparenza in competizione col metodo di Steinmetz fu l’avvento, altrettanto storico, della analisi della macchina a induzione attraverso il cosiddetto "diagramma circolare". Ciò fu introdotto in contemporanea da Alexander Heyland e Bernard Behrend, in Germania, attraverso la descrizione delle grandezze di macchina con vettori di spazio. Il metodo di descrizione del funzionamento, in forma grafica, era anch’esso basato sulla teoria delle reti magnetiche. Essi dimostrarono che, pur sotto non trascurabili ipotesi limitative da essi introdotte, il luogo degli estremi dei vettori di spazio rappresentativi delle correnti di statore e rotore (fasori) riferiti alla direzione del vettore rappresentativo della tensione, stavano su una circonferenza al variare della velocità da - ∞ a + ∞ . Con un uso complesso della geometria analitica, essi dimostrarono pure che per ogni velocità, cioè per ogni punto del cerchio, era possibile dedurre con procedure grafiche, ogni proprietà del motore, dalla potenza assorbita a quella utile, dalla coppia alle perdite Joule, ecc.. La visualizzazione esplicita delle proprietà del motore, in modo qualitativo eccellente, anche al variare dei principali parametri, era un mezzo utilissimo ai progettisti per scegliere vie certe nelle modifiche progettuali. Inoltre la determinazione approssimata del diagramma circolare era abbastanza semplice attraverso calcoli o prove sperimentali e qualche coefficiente teorico (ad esempio un "coefficiente di dispersione" di Behrend). Un limite a deduzioni quantitative era costituito dalle approssimazioni usate da Heyland e Behrend: corrente a vuoto in quadratura rispetto alla tensione, perdite nel ferro e meccaniche trascurate, caduta di potenziale nella resistenza primaria dovuta solo all’effetto secondario, corrente di rotore in fase con la forza elettromotrice, ecc.. Però una via era stata tracciata; a renderla determinante, per lo sviluppo delle attività ingegneristiche tese allo sviluppo delle macchine a induzione, pensò Giovanni Ossanna, italiano operante nell’Università di Vienna: in una serie di lavori pubblicati in Austria, nel maggio 1899, tratteggiò la teoria completa della macchina a induzione in forma grafica; il lavoro iniziato da Heyland fu portato alla sua forma finale con complesse e lucide deduzioni analitiche; le ipotesi semplificative erano sostanzialmente costituite dal trascurare inizialmente la componente di corrente dovuta alla perdita nel ferro, salvo tenerne conto, in modo approssimato ma ampiamente soddisfacente, nei ritocchi finali del suo "Diagramma Circolare". Ciò che stupisce è: la padronanza dei mezzi interpretativi dei fenomeni fisici e dei relativi processi matematici; la giustificazione rigorosa e semplice delle deduzioni e delle ipotesi semplificative, sempre valutate nei loro effetti sui risultati finali; la padronanza degli aspetti tecnologici (ecco la "ricerca ingegneristica"!); la introduzione tra i possibili parametri primari anche di possibili reattanze capacitive. Quest’ultimo aspetto, introdotto anche per sottolineare la pratica assenza di ipotesi seriamente limitative nella sua teoria, permise a Ossanna di prefigurare l’uso di condensatori per il miglioramento del fattore di potenza; ed i condensatori non erano ancora tecnologicamente producibili in serie. L’approccio, il linguaggio, il distacco dalle diatribe accademiche in corso, unitamente alla visione prospettica e profetica del proprio lavoro trova, a mio vedere, un parallelo solo nelle opere di Galileo Ferraris. Fu costante preoccupazione di G. Ossanna di mostrare l’utilizzabilità del suo diagramma circolare per valutazioni quantitative e per ottenere informazioni di tipo progettuale; in tali circostanze la sua maturità tecnologica risulta evidente. Importanti i suoi esempi di applicazione e la sottolineatura della maggior semplicità di deduzione grafica di tutte le proprietà di una macchina rispetto alle espressioni analitiche introdotte da altri, primo fra tutti Steinmetz. Alle pubblicazioni di Ossanna seguì un ampio dibattito scientifico, specialmente attraverso interventi, sulla Elektrotechnische Zeitschrift, da parte di Emde, Heubach, Behrend, Kuhlmann, Sumec, Grob ed Ossanna stesso. Fu il classico sintomo con cui solitamente viene indirettamente testimoniato l’avvenuto raggiungimento di una pietra miliare tecnico-scientifica. Importante fu il contributo di Kuhlmann che propose semplificazioni nelle metodologie di deduzione del diagramma e procedette ad un passo fondamentale: la verifica sperimentale dei risultati teorici, con deduzioni ampie, critiche e con risultati estremamente soddisfacenti sul piano della validazione del metodo, pur rimanendo a valori di velocità non discosti di più del 5% rispetto alla velocità di sincronismo. Potrebbe sembrare che tutto ciò costituisse l’inizio di una nuova "battaglia tra i metodi teorici di studio"; in realtà la via del circuito equivalente e del diagramma circolare si dimostrarono ben presto, per gli utilizzatori, mezzi complementari e potenti per il superamento dei metodi progettuali basati sui, sia pur preziosi, tentativi intuitivi di modifiche con verifica degli effetti. L’era del decollo della nuova macchina era giunta; quanto avviato da Galileo Ferraris e auspicato da Tesla si stava imponendo nel mondo con 79 effetti di reale cambiamento dello scenario delle società più avanzate. E’ importante anche ricordare come il chiarimento concettuale delle proprietà della macchina a induzione, e delle loro dipendenze, rese possibili altri e nuovi tipi di macchine, anche a struttura mista: ne è un esempio la macchina con avvolgimenti rotorici con commutatore, per il recupero automatico di energia o di quelli monofasi ai quali dedicò anche uno dei suoi ultimi lavori Galileo Ferraris. Molti autori tra quelli già citati svolsero un fondamentale lavoro per favorire la diffusione della nuova tecnologia: si trattò soprattutto di un importante lavoro di deduzione delle cosiddette "equazioni di progettazione"; esse furono basilari per spingere verso vantaggi pratici la disponibilità delle teorie del "circuito equivalente" e del "diagramma circolare". Il tema prioritario divenne quello della determinazione di parametri descrittivi introdotti dalle teorie in relazione alle dimensioni ed alle caratteristiche realizzative delle macchine; di particolare rilievo fu il lavoro teorico- empirico di Behrend. Vi furono altri lavori resi pubblici (Kapp, Adams, ecc.), ma il dibattito risentì degli interessi industriali legati ai metodi di calcolo; lo stesso Steinmetz ammise l’esistenza di lavori importanti ma riservati, utilizzati dagli ingegneri della General Electric. In parallelo allo sviluppo delle metodologie di calcolo e di rilievo sperimentale vi fu un fiorire di proposte di teorie grafiche basate sul "diagramma circolare" di Ossanna, quali, ad esempio, le proposte di Lehmann e Grob. E’ da citare a tale riguardo un importante lavoro di confronto sperimentale, esposto alla Sezione di Napoli dell’Associazione Elettrotecnica Italiana nell’aprile del 1904, dal Prof. Luigi Lombardi. Riprendendo brevemente quanto già accennato circa le evoluzioni successive ai chiarimenti teorici, vi è da aggiungere che la disponibilità di riferimenti certi, concettuali e pratici, dette origine anche a nuove e diverse macchine, con strutture di rotore addizionali o integrate; ne sono un esempio, quelle, già citate, che attraverso commutatori a lamelle sul rotore possono recuperare energia a frequenza di rete da reintrodurre in linea o sullo statore; da ricordare, almeno, il lavoro relativo al "motore autocompensato" di Giovanni Sartori che portò ad uno sviluppo ed utilizzazione industriale di macchine, concettualmente interessantissime, sia in Italia che all’estero; fondamentale era la possibilità di regolare a piacere il fattore di potenza e la velocità di funzionamento. Molte macchine di tale tipo sono ancora in funzione anche se l’avvento dell’elettronica di potenza ha sostituito le funzioni da esse svolte. Vorrei ricordare nuovamente l’eccezionale sviluppo dei motori monofasi, che sempre si riferì al concetto base di Galileo Ferraris e seguì gli sviluppi teorici e pratici tratteggiati nel presente lavoro. A tali motori, ed in particolare al loro avviamento, si dedicò pure lo stesso Ferraris pubblicando, unitamente a Riccardo Arnò, un lavoro dal titolo "Un nuovo sistema di distribuzione elettrica dell’energia mediante correnti alternative" (1896). (Brevetto Ferraris-Arnò). Per sottolineare il carattere esplosivo dei fatti descritti consideriamo un altro esempio: la regolazione di velocità fu sempre un elemento di rilevante interesse; per scopi di trazione (e non), furono ben presto ideate soluzioni con motori asincroni (e non) alimentati in cascata (uno alimentato dal rotore dell’altro) e resi solidali. Tale sistema permette un’aggiuntiva velocità di sincronismo, inversamente proporzionale al numero totale di poli delle macchine. Sistemi simili furono usati sulle linee di trazione alimentate in corrente trifase già alla fine del secolo scorso, ad esempio, in Italia, sulle linee della Valtellina. Naturalmente in seguito allo sviluppo fondamentale della teoria ed all’esplosione applicativa dei motori a induzione, vi fu una corsa alla ricerca di perfezionamenti modellistici, soprattutto legata alla non costanza di alcuni parametri; resta attuale, comunque, l’interesse per l’uso congiunto e consapevole del circuito equivalente e del diagramma circolare. Il sottoscritto, che ha dedicato molte energie ad attività sperimentali nel settore, desidera sottolineare l’attuale interesse non solo didattico per tutto ciò; oggi, ad esempio, i motori, per motivi economici, presentano un’elevata variabilità delle induttanze disperse con conseguente decadimento della validità teorica del "diagramma circolare". Ma i metodi di misura e rilievo permettono di ricavare il diagramma circolare "teorico", valido per i valori di correnti di normale utilizzazione e quindi di avere a disposizione uno strumento non realistico "in toto" ma realistico e fondamentale nella parte di interesse pratico, per valori di scorrimento più o meno limitati ma sufficienti. Conclusioni Dalla metà degli anni ’90 del secolo scorso, si ebbero dunque a disposizione importanti strumenti teorici sul motore asincrono a induzione; il lavoro "per tentativi" del tipo sviluppato da Tesla e Scott, e, seppure più positivo, di Dobrowolsky e Brown fu presto abbandonato. Il lavoro di Kapp, Steinmetz, Ossanna, ecc., portò alla disponibilità di potenti metodologie per lo sviluppo pratico dell’invenzione di Galileo Ferraris, quale certamente neppure egli osò immaginare. La vittoria delle teorie ingegneristiche, nate in contrapposizione agli sviluppi più direttamente dipendenti dalle equazioni di Maxwell, fu decisiva per lo sviluppo delle tecnologie elettriche. Lo sviluppo applicativo fu veramente impressionante; dalla metà degli anni ’90 ingegneri e industrie europee e americane progettarono una enorme varietà di motori a induzione per un enorme campo di applicazioni e di potenze; si può parlare veramente di una delle rivoluzioni tecnologiche che hanno cambiato il mondo. 80 Sostanziali pietre miliari ancora da richiamare furono la già ricordata intuizione di Dobrowolsky circa i rotori a gabbia di scoiattolo ed il lavoro di General Electric, Whestinghouse e AEG con la messa a punto di rotori a due (o più) gabbie di scoiattolo negli anni attorno al 1920. Le speranze di Tesla per un motore economico, semplice e robusto, si erano avverate. Oggi tale componente maneggia nel mondo oltre il 70% dell’energia elettrica prodotta. Ho dovuto citare tanti nomi, ma certo ho dimenticato tanti altri importanti, e di ciò mi scuso con i loro estimatori; ma lo scenario che mi è stato richiesto di tratteggiare riguarda un periodo di crescita della tecnologia elettrica talmente ricco, effervescente e con attori tali da farmi sentire inadeguato allo scopo. Desidero concludere con una frase di Galileo Ferraris a riguardo del tema (1890): "non v’ha altro ramo di scienza applicata ove la reciprocità degli interessi scientifici e di quelli industriali si sia palesata in modo più evidente. Imperocchè non si saprebbe dire se nel promuovere il rapido e grande progresso di cui parliamo abbiano contribuito più le ricerche disinteressate degli studiosi della scienza o quelle imposte ai tecnici dai problemi industriali". Il lavoro di Giovanni Ossanna è testimonianza di una rara e mirabile sintesi delle due sensibilità. 81 Da “Il Messaggero” del 1/3/2005 «Ho inventato la formula dell’invisibilità» Andrea Alù, dell’università di Roma Tre, ha pubblicato una ricerca su come rendere trasparenti alcuni oggetti. di Romeo Bassoli ROMA – Noi vediamo gli oggetti perchè la luce si riflette su di loro, carambola sulla superficie e arriva ai nostri occhi. E se noi, come nei fumetti degli anni ‘60, trovassimo una vernice che devia la luce, non la fa arrivare alla nostra retina, gioca sporco con la fisica e l’ottica? Bene, semplicemente, gli oggetti diventerebbero invisibili, trasparenti. Come se non esistesse nulla. Un ricercatore dell’Università della Pennsylvania, Nader Engheta, e un giovane dottorando romano, il 26enne Andrea Alù, della facoltà di Ingegneria di Roma Tre, stanno per pubblicare sulla prestigiosa rivista americana “Physical Review” un articolo scientifico nel quale si dice che, in via teorica e per oggetti molto piccoli, è possibile far diventare le cose invisibili all’uomo giocando sullo “scattering”, cioè proprio sul fenomeno della riflessione dell’onda luminosa sulle superfici. «L’abbiamo solo simulato al computer – ci dice da Ginevra Andrea Alù – Ma possiamo dire che in via teorica, rivestendo di oro o argento o materiali simili oggetti piccolissimi, questi possono diventare invisibili all’occhio umano. Per oggetti più grandi, l’invisibilità non sarebbe per l’occhio umano, che continuerebbe a vederli, ma per i radar». E’, come viene subito in mente, il mantello dell’invisibilità del maghetto Harry Potter? In realtà per noi non cambia quasi nulla, perché gli oggetti “trattabili” per l’uomo, nel caso che dalla teoria si passasse alla pratica, sono così piccoli (qualche miliardesimo di metro) che già non li vediamo ora. «Il vero interesse – spiega Alù – è nel nascondere oggetti grandi ai radar, come quelli militari. Oppure poter rivestire di questi materiali le punte dei microscopi che vogliono osservare oggetti ad una distanza infinitesimale, i cosidetti probing: oggi questi strumenti vengono visti, per così dire dal materiale che osservano, lo disturbano con la luce che rimbalza su di loro. Domani, potrebbero essere resi invisibili e funzionare fino a distanze molto più ravvicinate di quelle attuali». Quindi, addio uomo invisibile: qui si parla di militari e di ricerca tecnologica e scientifica di alto livello. Però è ugualmente una avventura affascinante. E poi, perché proprio l’oro e l’argento? «Perché così come altri metalli nobili – spiega Alù – questi sono materiali plasmodici, hanno caratteristiche simili a quelle di un plasma, cioè di un insieme di elettroni liberi (come si verifica ad esempio all’alta temperatura delle stelle o nelle macchine che tentano la fusione nucleare) e riescono a cancellare la luce riflessa da un oggetto». Tutto insomma sta nel riflesso delle onde: che possono essere luce visibile, ma anche onde radio. Anche se ci può sembrare strano, infatti, le onde radio sono radiazioni elettromagnetiche proprio come la luce visibile, ma con frequenze milioni di volte più basse e con lunghezze d’onda che vanno da qualche millimetro fino a centinaia di chilometri. «Per una parte di queste lunghezze d’onda, abbiamo dimostrato che è possibile bloccare lo scattering. Ma il lavoro non è definitivo. Possiamo fare di più». Andrea Alù ci conta. In fondo, è così giovane. 82 Presto il replicatore domestico Un ricercatore britannico presenta una periferica rivoluzionaria: un replicatore che permetterà di produrre - in proprio oggetti d'uso comune. Open source ed economico 22/03/05 - News - Roma - Terra. Futuro prossimo. Non si tratta di un episodio di Star Trek sebbene la tecnologia presentata dal dipartimento di biomimetica dell'Università di Bath (Regno Unito) faccia immediatamente pensare all'amatissima saga fantascientifica. Infatti il Dr. Bowyer ha recentemente presentato al pubblico una invenzione che permette di rivoluzionare le abitudini quotidiane: si chiama RepRap. Dietro il simpatico nome (abbreviazione di Replicating RapidPrototyper) si nasconde una macchina dal potenziale incredibile: un costruttore universale in grado di assemblare molti oggetti. Tutto quel che serve è l'inventiva dell'utente e speciali materie prime. Il progetto iniziale alla base di questa creazione venne teorizzato da John von Neumann, padre dell'informatica. Dopo mezzo secolo, questa macchina teoricamente capace di autoreplicarsi e di sottostare alle leggi di Darwin prende vita. Ad esempio, una delle applicazioni suggerite dal Dr. Bowyer (il sorridente responsabile del progetto, vedi foto qui sotto) è semplice ma geniale: sarà possibile utilizzare RepRap per costruirsi, in pochi minuti, la propria tazza per il caffè - dal design unico e personalissimo. E così per qualsiasi altro oggetto d'uso comune: sarà possibile sfornarli, in poco tempo, da questo "scatolone magico" delle dimensioni di un frigorifero. Basta rispettare alcuni limiti: non possono essere realizzati, ad esempio, prodotti ad alta resistenza termica, proprio per le materie prime utilizzate (plastica e speciali leghe metalliche altamente malleabili). RepRap è solo un prototipo, ma è già rivoluzione. Sopratutto sui prezzi: una simile macchina sarà in grado di abbattere drasticamente i costi finali di tutti quegli oggetti solitamente utilizzati in una moderna abitazione. Bowyer è inoltre sicuro che il prezzo dell'attuale prototipo, attorno ai 31.000 euro, scenderà immediatamente non appena RepRap entrerà nelle catene di montaggio. Ma la vera novità è che non verranno applicati brevetti: RepRap sarà "regalato al mondo" e coperto da licenza GNU. Tutto quello che manca, sostiene il Dr. Bowyer, sono i fondi per andare avanti col progetto: per il momento il replicatore è stato utilizzato per la creazione di un piccolo e semplice robot. Chissà cosa ci riserva il futuro: forse, dopo questa invenzione, la strada per la realizzazione di ambiziosi "teletrasportatori" è già tracciata: sarà semplice trasferire un progetto da un computer ad un altro, entrambi equipaggiati di replicatore, per avere copie identiche di oggetti distanti. (Tommaso Lombardi) 83 rexresearch.com Home ~ Catalog ~ Links Robert Krupa: Firestorm Spark Plug http://www.rexresearch.com/krupa/www.nexusmagazine.com ~ Nexus Magazine Volume 12, Number 2 (February-March, 2005) ~ The Revolutionary Firestorm Spark Plug by Robert Stanley © October 2004 Email: [email protected] During the past nine years while I was working as a market researcher for a major Japanese auto company, I learned that the price of oil worldwide would continue to climb higher due to a steadily growing demand for a limited supply. It was clear from the reports I read that this presented a very real problem to the auto companies of the world. There was a general agreement in the auto industry that the answers to the problem would come in the future via new technologies. For years now, I have wondered where and when the next Edison with a bright idea will appear and invent a "lean, green, driving machine". I have finally found such a man. He lives in Farmington Hills, Michigan, and his name is Robert Krupa. We have all heard the saying, "If something sounds too good to be true, it usually is". The amazing new spark plug designed by Mr Krupa, which he named "FireStorm", is the exception to this rule. I know that when it comes to buying spark plugs, they are all basically the same except for the price. So, why make a big deal about another new spark plug? FireStorm's Capabilities ~ First, let's look at what Krupa's FireStorm spark plugs give an internal combustion engine: More horsepower; 44-50% increase in mpg; Dramatic decrease in emissions. Second, let's see what FireStorm plugs eliminate: Smog pump; Catalytic converter; Radio frequency interference (RFI) and the use of resistors in the centre electrode; Gap growth; Exhaust gas recirculation (EGR) systems; Misfire/hesitation/detonation/stutter and stumble. How, you may ask, is all this achieved? In a word, plasma. The revolutionary design of FireStorm spark plugs creates an electric plasma that fills the entire combustion chamber like a firestorm. It allows you to take an internal combustion engine from the standard 14.7:1 air-to-fuel ratio to an incredibly lean 24:1. At this ratio, all the air/fuel mixture is burned much more efficiently without increasing heat, thus giving an engine more power and fuel economy while creating much less pollution. That's the good news The bad news is that you can't buy a set of FireStorm spark plugs anywhere right now. No spark plug company wants to make them. 84 Robert Krupa is no stranger to the way the automotive industry and spark plug industry operate. He has worked as a technician, then as an engineer for GM and Ford. Krupa explained: "Before I entered college and earned a BS [Bachelor of Science] in engineering, I was taking electrolytic capacitors and mounting them to the plus side of a distributor, which would smooth out the electrical pulses going to the distributor and the spark plugs. With that little improvement, I was able to make cars run smoother. So, that was the start of this engineering journey I am now on. "I have an electrical background that's very heavily into automotive applications. I have an extreme sensitivity to mechanical noise. I can listen to an engine running and tell exactly what's wrong with it. My hearing is so keen that when I worked at General Motors they sent me to Mexico and to Germany and New York to fix engine assembly plants. When I went to New York, they were having problems with engines going in the repair loop. So I looked at what they were doing, thought a while, then made changes to 22 machines and got the engine plant running faster than design intent. The plant manager offered me a job right on the spot." Krupa knows spark plugs and has worked very hard to bring improved designs to the automotive market. Although it was not his design, he is solely responsible for bringing the "SplitFire" spark plug to the market over a decade ago. It was a simple variation on standard plugs which featured a split electrode, designed like a snake's tongue, that increased the sparking area of the plug somewhat. It cost more than an average spark plug and generated annual sales of US$60 million in 1993. As fate would have it, Robert Krupa became friends with the legendary Henry "Smokey" Yunick, of Daytona Beach, Florida. Smokey was a Hall of Fame NASCAR stock car and IndyCar builder, entrepreneur and inventor extraordinaire. They met while working on a project for GM. At that time, Smokey was having a little bit of trouble hearing. So Krupa set up a knock module and sensor and hooked it up to an oscilloscope for Smokey to use. The next morning, Smokey asked Krupa to come and work for him. Krupa politely turned Smokey down, but the end result was they became good friends. Because of this, Krupa decided to take his first prototype of the FireStorm to Smokey. While witnessing the new spark plug firing on a portable test stand, Smokey declared: "After 30 years consulting for Champion, I have never seen a spark plug fire like yours. You are going to turn the automotive industry on its ear!" With that endorsement, Krupa knew he had a winner. That afternoon, he signed Smokey up as a consultant to Krupa's newly formed company, Century Development International Limited. Genesis of the FireStorm ~ It was Krupa's unwavering determination to discover a better plug that led to the technical breakthrough of the first FireStorm prototype back in November 1996. When asked about that lifechanging event, Krupa recalled: "I was brought up by the NOS [nitrous oxide systems] Racing guys in California. Their theory was a spark plug either works or it doesn't and there is no in-between. After a lot of investigation, I essentially found out that there was something special about spark plugs. 85 "During this time, I went through a 55-gallon drum full of grimy used spark plugs. I inspected them all very carefully and found that the older the model of spark plug was, the more the centre electrode of the plug was worn all around the side. It took the shape of a small ball. It was a half a ball—a dome shape, to be exact. "That's when I thought, 'If that's what the spark plug wants to be, then why not start off with that shape and see what it does?' So, I took a brand new plug and filed it down into the shape of a dome and fired it and noticed it worked a little bit better. But I still had a problem with the grounding side. Next, I whacked the ground off and started putting different configurations of grounding electrodes on it, and I held everything together with toothpicks to make it easier to change. "When I put a half a loop on the grounding side, it seemed to fire a little better. Then I took the head of a screw and bashed it with a hammer until it took a dome shape. Then I took the other side and dimpled it, creating a concave --- an inverted dome, really. I carefully balanced that battered dome on top of the electrode of the new plug that I had filed to accommodate it, and then I put a half a ring over it for the negative electrode, again holding all that together with toothpicks. And when it started firing, the amount of energy coming off the plug was just crazy, and I said to myself, 'I've really got something here!' "But I was inspired to do this because I just knew there had to be a better way. That's why spark plug companies hate me. They've got millions and millions of dollars tied up in research departments and I was able to come up with the FireStorm prototype in my basement in just under two hours." Performance and Testing ~ When I asked Krupa if there were any other advantages to using FireStorm spark plugs, he explained: "If there is a vehicle that requires premium fuel and they install FireStorm plugs and perform the modifications I suggest... they could run regular fuel in the engine and it won't detonate, hesitate, ping or misfire. The only reason you need higher octane fuel is for higher compression engines. And if an engine is pulling a heavy load, it has a tendency to go into detonation with a regular spark plug." This all seemed too good to be true, but there was more good news. According to Krupa: "I know it sounds like smoke and mirrors. But this has all been documented. When I was doing some of the early testing on this, I hooked up an emissions analyser to the car and I had equipment in the car while changing air/fuel ratios and idle speeds. I was doing this at an automotive aftermarket speed shop. The guys were coming over to see what I was doing. I had the test vehicle running at 250 rpm! Engines do not like to idle at 250 rpm. You can't do that with a regular spark plug. But you can do it with the FireStorm plug." I had never heard of anyone doing this before, and wondered what the engine would run like at that ultra-low idle—another major fuel-saving measure. Krupa told me: "It just loped along really smooth, but it was constant. No hesitation; no misfires. And when I did that test on a T-bird and got a 44% increase in fuel economy, I was using the air conditioner at the time! And nobody uses the air conditioner when they test for fuel mileage. But, I was doing real-world testing. In fact, the EPA is thinking about revising their air/fuel testing so that it reflects real-world driving conditions. And even with the increased fuel mileage, I got 33 more horsepower out of a big-block Chevy just by adding FireStorm spark plugs and adjusting the tuning of the engine. 86 "The other amazing thing I discovered while testing the FireStorm plug was that an engine can run further out in the rpm range. In other words, when they reach extremely high speeds the power curve starts falling off. Just by using FireStorm plugs, I can operate from 600 to 800 rpm faster past red-line with the power curve still heading up rather than down. "Bottom line, I can pull more rpm and power out of an engine and still deliver better fuel economy because even at extremely high speeds of operation the FireStorm plugs still produce plasma that burns all the fuel in the combustion chamber. A regular plug, with its itty-bitty little spark, can never fire well in a combustion chamber that's running at high speed. That size spark can't keep up with the increased speed flow of air/fuel mixture." Krupa showed me an amazing video of the FireStorm spark plugs running in real time on a test rig. I noticed that the powerful plasma field coming from his spark plug filled the combustion chamber, but there was something else. It appeared that the plasma was swirling around like a small whirling tornado. When asked about this, Krupa explained: "I have coined the term residual ionisation to describe the effect of the firing of the FireStorm spark plug. When a generic spark plug fires in a pressure chamber or your vehicle, it will fire six to eight times and then misfire once. The misfire is caused by the residual ionisation left around the plug proper. When the charge comes down the centre electrode, it sees a high impedance and cannot jump the gap, hence a misfire. "There is also residual ionisation left over in a FireStorm spark plug. However, because of the huge surface area in the configuration of the domed centre electrode and the triaxial ground system, when the residual ionisation rears its ugly head the charge coming down the centre electrode sees it and moves to the next area under the triaxial ground system that is residual ionisation free. That's why the plasma appears to move around the dome in a circular motion." Acclaim and Potential ~ Krupa's new FireStorm spark plug is in a league all of its own. It has received rave reviews from a major spark plug company. Krupa explained: "Bosch conducted an eight-week-long durability test of my FireStorm plugs against their best, and they said that the FireStorm plugs produced zero per cent gap growth. And they predicted that [the plugs] will never wear out." That might be one reason spark plug companies are not interested in manufacturing the FireStorm. Another big reason is that the currently used standard design of spark plugs would rapidly become obsolete. However, the main reason no spark plug manufacturer is willing to make the FireStorm is that there is no way anyone can create a knock-off that gets around Krupa's worldwide patents on his designs. According to Krupa: "What we did was sit down and decide what the best configuration was for firing. Then we set that aside and for the next seven months we designed knock-offs and incorporated every one of them into the patent." A final important factor to consider is financial. Most spark plug manufacturing plants are over 100 years old. They would need to invest vast amounts of money to retool before producing the FireStorm design because standard centre electrodes in generic plugs are manufactured in three parts. The FireStorm spark plug's centre electrode is only made of one part. Because of this, Krupa's company, CDI Limited, has decided it will have to manufacture the FireStorm plugs on its own. This is a massive undertaking that Krupa and his team did not initially plan for, but it has created a once-in-a-lifetime opportunity for venture capitalists and investors to get on board early. 87 Consider this: annually, there are over six billion spark plugs made and sold worldwide. Krupa's team at CDI Limited estimates that the FireStorm spark plug will cost US$1.50 per unit initially to manufacture. The team also estimates that once FireStorm spark plugs become available, they will quickly capture 80% of the market share --- even if they cost $10.00 or more per plug. That equals a lot of money. Moreover, an enormous amount of money will be saved by consumers when they fill up their gas tanks—even as fuel prices continue to rise. This will have a positive impact on the world's economy. And it couldn't come at a better time. In a recent report, Bill Powers, the editor of an investment newsletter called Canadian Energy Viewpoint, predicts that the price of crude oil will reach US$80 per barrel in the next 24 months! (See web page http://www.financialsense.com/editorials/%20powers/2004/1104.html.) When asked if there were any conditions he required of future business partners, Krupa stated: "Well, we would have to sit down and talk about the details and see what they want and work out a deal that everyone agrees on. And no matter who's going to be involved, I would like to be in charge of the quality control end of the manufacturing. Because if you don't make it right, then it's like shooting yourself in the foot before a race." Much like Edison, who refused to rest until he'd invented a better light bulb, Robert Krupa was inspired and determined to invent a better spark plug. In so doing, he has given the internal combustion engine and our environment a brighter future. When asked about the legacy of his life's work, he proudly said: "I tell people I took the lowly spark plug from the Stone Age to the Space Age." About the Inventor ~ Inventor Robert Krupa is an accomplished engineer and scientist who specialises in electrical and mechanical media. He's travelled around the world four times and has been featured on TV, radio and in magazines. He has also written many articles for the "hot-rod" world. Robert Krupa can be emailed at [email protected]. Visit the FireStorm web page at http://www.robertstanley.biz/firestorm.htm. About the Author ~ Robert M. Stanley is a writer and researcher specialising in technology trends. His last article for NEXUS was an interview with space technology consultant David Adair (see 9/05). His article on Robert Krupa is copyright © 29 October 2004, UNICUS, 1147 Manhattan Avenue #43, Manhattan Beach, CA 90266, USA. Robert Stanley can be emailed at [email protected]. 88 http://www.robertstanley.biz/firestorm.htm "Interview withFireStorm Inventor Robert Krupa" by Robert Stanley Stanley: Regarding your FireStorm spark plugs, because you are changing the air-fuel ratio to one that is much more lean... doesn't that increase the temperature inside the combustion chamber? Krupa: Yes when using regular spark plugs it does. But with FireStorm spark plugs the temperature actually goes down. Stanley: How does that happen? Krupa: I'm not sure. I know this is happening because I put thermocouples at the exhaust ports and tested the temperature of the emitted gas against that of a regular plug and there was a loss of 100degrees Fahrenheit This test ran under identical conditions. Stanley: Do you have any theories as to why this is happening? Krupa: It's baffling every body. What we know is that the fuel burns completely. Stanley: I understand that part. Krupa: There are no hot spots or anything because it flashes and by doing that it actually burns cooler. Stanley: Wow? Krupa: I know it. Research companies looked at that and they were shaking their heads. I boggled a lot of people's minds with this new spark plug Especially when I told them I had the car running at 40 to 1 air-to-fuel ratio. Stanley: You seem to have come up against a political road block when it comes to manufacturing 89 your plug. What I don't understand, if the Federal and State government are mandating that we have cleaner cars in the near future why wouldn't they make your spark plugs mandatory? Krupa: Because at a 24:1 ratio there are almost no emissions. Stanley: That's great. But I know there are various auto manufacturers that have spent a lot of time and money researching and developing engines that produce ultra-low emissions. They do this without using a hybrid configuration, because that is really cheating. The majority of our electricity plants burn coal which creates a lot of air pollution. And that's not solving anything. Krupa: Exactly. Stanley: It seems to me that someone in the State or Federal government would appreciate what the FireStorm plugs can do to cut emissions world wide. Have you spoken with anyone about that? Krupa: No I haven't. Stanley:I realize that it isn't a good idea to have government getting involved in the private sector's affairs, but if there are no spark plug manufacturers that want to produce the FireStorm plugs perhaps the government should get involved? Krupa: I take it back. I did have a meeting with the EPA. Stanley: What did they say? Krupa: They were amazed by it. However, they can't say anything to a private company because they are a governmental agency. But, I have a feeling that if this story was leaked to the upper echelon of our government... FireStorm spark plugs would be mandated for every internal combustion engine in the country. Stanley: Considering the crossroads we are at right now, obviously there is enough oil but there is a choke point because of "War on Terror" which has raised the price of a barrel of crude oil dramatically. It seems like it would be a good idea to introduce the FireStorm plugs into our infrastructure at this time. It is a huge leap forward for internal combustion engines, and yet, it's a basic technology. The fact that you can simply unscrew an old-fashioned spark plug and install a set of FireStorm plugs and have a huge change in performance and pollution is simply amazing! Are you aware that Diesel Hybrid cars are being developed? Apparently there has been significant movement toward lowering the sulfur content. Krupa: Sounds good, if they can get the fuel companies to reduce the sulfur content. Stanley: I was referring to onboard scrubbers that act like a filter. It has been working pretty well in Europe, but that's because they have such a high demand for Diesel. Krupa: Oh yeah! It's unbelievable. I would like to point out that the FireStorm spark plugs don't damage the oil companies. We will still need oil for fuel and lubrication... we would just use less of it. In fact, FireStorm spark plugs will actually help oil companies. Stanley: How is that possible? 90 Krupa: They use pumping stations to transfer large amounts of oil from one point to another. Those pumping stations all have engines that require spark plugs which need to be replaced often because they run constantly. Not only do they perform better than standard spark plugs. FireStorm spark plugs do not wear out and that will save the oil companies a lot of time and money in maintenance. Stanley: I understand. The only possible down side I see is a temporary glut of oil on the global market while things adjust. We had a situation like that recently, and for some reason the price still continued to go up? Krupa: Isn't it amazing how all these gas stations around the country have gas in the ground that is already paid for and then someone hiccups in another part of the world and we are suddenly asked to pay more at the pumps? Stanley: Out where I live, in California, there was a problem recently with some of the refineries. They needed to be shut down for repairs. Well, that raised our price of gasoline for months. In essence we are financing the upkeep of oil companies. It feels like a subsidy. Krupa: Well, that's how they got to be one of the top producers of income in the world. Stanley: Apparently. Krupa: It is interesting that that the oil companies make more money than the car companies. Stanley: True. However, I would like to see the internal combustion engine being used more efficiently in the 21st century. It really hasn't been around that long. One of the big problems with enforcing pollution control on a Federal level is that most consumers don't' want to pay more for a vehicle that provides less performance --- such as G.M's first electric car the E.V. Krupa: Exactly. In fact, I worked on the EV. Every night I would walk away, shaking my head. The EV ended up like the Fiero - a bust! Stanley: But you are giving every consumer the opportunity to pay a little more for spark plugs, which is an essential part of an internal combustion engine, and suddenly any car can now perform better and emit less pollution. That will revolutionize the industry. Krupa: Well, I got some good words from Bosch out of Stuttgart, Germany. I had a chance to meet with some of their people here in Farmington, Michigan. And I gave them a set of FireStorm plugs to test and almost ten weeks later they came back and said, "This is unbelievable. We have never seen this since we have been building spark plugs". Are you familiar with the term "Gap Growth?" Stanley: I know there is a gap between the two electrodes at the end of the spark plug. It has to be the correct size or the spark is weakened. Krupa: Correct. When spark plugs fire for a long time, the gap grows larger. The ground burns up and the center electrode burns down. Bosch conducted an eight-week long durability test of my FireStorm plugs against their best and they said that the FireStorm plugs produced zero percent gap growth. And so they predicted that it will never wear out. Stanley: Wow! So, theoretically then, one set of spark plugs will last the life of the car? Krupa: Yes, which saves time and money because of the way that engine's are configured now. You literally have to take some of the engine apart just to change the spark plugs. It would be perfect to install FireStorm plugs during assembly of an engine and never have to worry about it again! 91 Stanley: Well, I know they are doing that now with some of the newer model cars. They reportedly are designed to go one hundred thousand miles before maintenance. Krupa: Hey, that sounds good, but it's not always true. Stanley: Right. When did you make your first prototype of the FireStorm? Krupa: The original, first prototype? Stanley: I mean the one that actually worked as well as the design you patented. Krupa: That was November of 1996. Stanley: Wow! It's been that long? Krupa: Yes, I have been stonewalled on this project like you wouldn't believe. Stanley: How did you invent the first FireStorm? Krupa: I was brought up by the NOS (Nitrous Oxide Systems) guys out in California. Their theory was a plug either works or it doesn't and there is no in-between. And I essentially found out that there is something special about spark plugs. I went through a 55-gallon drum full of used grimy spark plugs. I went through all of them very carefully and found that the older the plug the more the center electrode of the plug was worn all around so there was no edge. It took the shape of a small ball A half a ball to be exact - a dome. I figured well, if that's what it wants then why not start off with that shape and see what it does? I took a brand new plug and filed it down to make it look like a dome and fired it and noticed it worked a little better. But I still had a problem with the ground side. So, I whacked the ground off and started putting different configurations of grounding electrodes on it. I held that together with toothpicks to make it easy to change them. And I put a half a loop on and it seemed to fire a little bit better. Then I took the head off a screw and bashed it with a hammer until it took a dome shape. Then I took the other side and dimpled it creating a concave... an inverted dome really. I sat that dome very carefully on top of the electrode of the new plug that I had filed to accommodate it, then I put a half a ring over it for the negative electrode. I held all that together with toothpicks. And it started firing like crazy and I said, 'Hey! I've really got something here...' And after that I began looking for a prototype shop to make a set of super custom plugs. Stanley: That's amazing. It was a process of trial and error? Krupa: Yes it was. But I just knew there was a better way to do it. That's why spark plug companies hate me. They've got millions and millions of dollars tied up in research departments and I was able to come up with the FireStorm prototype in my basement in just under two hours. Stanley: Sounds like you built a better mousetrap. Krupa: Exactly (laughs). But now I'm being punished for it. 92 Stanley: I understand you have been through some hard times, but I don't see how this technology can be kept from the consumer. What happened after you built the first prototype? Krupa: Well, what we did then was to sit down and decide what the best configuration was for firing, then we set that aside and for the next seven months we designed knock off's and incorporated every one of them into the patent. Stanley: I did look over the patents you sent me. There were quite a few variations of the same design. One of them was clearly dimpled like the surface of a golf ball. Krupa: The dimpled design was the second patent. It is separate from the all the variations of the first design. I if I had just patented the first design that worked, and put it into production, I would be sunk by "Knock-Offs." Stanley: Are you saying one of the spark plug companies would steal it from you? Krupa: Exactly. Not exactly steal, but make a very minuscule change, patent it and run with it! Stanley: So, the only down side for the traditional spark plug companies is that they wouldn't be able to make as much profit on your patented design? Krupa: Well, exactly. But there are other factors involved --- let's take Autolite for example. I asked them to make me some custom samples. They are located in Fostoria, Ohio. And they drove up to my area of Troy, Michigan to deliver some prototypes. When they arrived I asked, 'What if this OEM wants this plug? Would you guys want to bid on the manufacturing?' And they said no! So I said, 'Pardon me? Then you would lose your spark plug business!' And one of them said, "We don't care. We have hundred year old equipment and we don't want to put any money into buying new machinery - which we would have to do to manufacture your plug. Besides we make oxygen sensors and a lot of other equipment. We don't really care to make spark plugs." Stanley: Okay, what about a company like Bosch? What was their response? Krupa: Bosch said they were coming out with a new design and this is the funny part Crane Cam's, out of Daytona Beach, Florida, the CEO went to Stuttgart, Germany and asked Bosch to manufacture a private label spark plug. And they said they don't private label. My point is that Crane Cams didn't have a patent on that plug design. As a result, Bosch copied it and called it the Plus-4 plug. Stanley: Oh, I see the problem now. Krupa: It's unbelievable the irony of things happening in the plug business when I started the FireStorm plug. The images you saw in the video I produced, those were shot in Crane Cam's Electrical Lab. 93 They called the CEO down and said, "Gene you have got to take a look at this". So he came down and saw that thing firing along side the regular plug. And he said, "Well, we have been waiting for something like this. We knew there was a way to do it because we can now change the crankshaft and we can change the camshaft... we can make this internal combustion engine run extremely smooth." So it has been coming a long time. And now it is finally here. Stanley: But Bosch's told you they were not interested --- or is that because they have something else coming out? Krupa: Their Plus-2 and Plus-4 plugs are coming and they just don't want to be bothered. I was told they don't want to put any money into new machinery to revamp their systems. Stanley: Would it really cost that much? Krupa: Well, that's the excuse I have been given. Stanley: Do you think their new spark plugs are equal to your FireStorm spark plugs? Krupa: Not even close. First of all, my plugs produce Plasma. Secondly, Ford did a test on the Plus4 and I was sitting right in the Chief Engineer's office at Bosch when the letter came in. At first he was beaming from ear to ear when he first received the letter. And as soon as he opened the letter and scanned it, his smile quickly turned to a frown. And he said the test results were not good. The platinum center electrode was congested with carbon and started fouling. Stanley: What is your background? Krupa: I have an electrical background it's very heavily into automotive applications. I have extreme sensitivity to mechanical noise. I can listen to an engine running and tell exactly what's wrong with it. My hearing is so keen that when I worked at General Motors they sent me to Mexico and to Germany and to New York to fix engine assembly plants. When I went to New York, they were having problems with more engines going in the repair loop and less going to finish. So, I looked at what they were doing and I made changes to 22 machines and got the engine plant running faster than design intent. The Plant Manager offered me an Engineering job right on the spot. Stanley: How long had you been out of the Automotive Industry before you designed the first FireStorm? And didn't you tell me that you were involved in the SplitFire spark plug? Krupa: I found the SplitFire by accident. I am solely responsible for getting it into manufacturing and marketing. Stanley: Okay. You worked for G.M. and did you work for Ford as well? Krupa: Yeah, I did some calibration for both G.M. and Ford... and even punched some fenders out for Chrysler. Stanley: What do you mean by calibration? Krupa: I was in charge of the dynamometer area at G.M. Then, at Ford, I was responsible for getting the Focus certified for the U.S. market. Stanley: What year was that? 94 Krupa: That had to be '99 I believe. Stanley: Okay, so you were still in the auto industry in 1996 when you built the first prototype of the FireStorm? Krupa: Well, I wasn't really working for an auto company at the time. I was between jobs when I came up with the FireStorm If you are working for an auto company and you come up with an idea... it's theirs. Stanley: I see. What do you project the cost to be to begin manufacturing the FireStorm spark plugs independently? Krupa: Well, I need $350,000. To completely finish this project and insure it meets CAFE standards all across the board. In the process, I need to completely re-outfit a new exhaust system --- a bigger exhaust that has eliminated the catalytic converter and taken out the EGR (Exhaust Gas Recirculation) system. I will need computers and other instrumentation onboard too. Along with Lean O2 systems. Stanley: What does the EGR system do exactly? Krupa: They take a portion of the exhaust and put it back into the intake port to achieve a lower combustion temperature. The lower the temperature, the lower the oxides of Nitrogen. Stanley: And using FireStorm spark plugs you can meet current CAFE standards without the EGR and the catalytic converter? Krupa: Oh yes, absolutely. And don't forget increased fuel economy. On this Chevy, Suburban that I towed a 32-foot Airstream trailer from Detroit to Tampa... I got a 50% increase in fuel economy. And I had disconnected the EGR and the recirculation system on that truck. It was over 8,500 pounds gross weight. It wasn't required to meet exhaust emissions standards. But I still met emissions standards with it using FireStorm plugs. Stanley: Well, that would save people with big SUV's and trucks a hell of a lot of money in gas! Krupa: Yeah. And they would pollute a lot less. You see, car companies chose to run their engines at 14.7 to 1 air-fuel ratio because that was the point where Hydrocarbon (HC), Carbon Monoxide (CO) and Nitrogen oxides (NOX) were at a minimum. Later, they found out that the emissions were still too high and that's why the catalytic converter was developed. Stanley: Okay. But why couldn't they just lean out the air-fuel ratio further? Krupa: They tried running lean but the spark plugs will not fire when the mixture is too lean. Stanley: Right. I was told that if you try to run an engine too lean the temperature goes way up and causes a loss of power, premature wear and other problems. Krupa: It does if you use regular plugs, but my plugs produce a plasma and for some reason the temperature goes down. That's the amazing part! Stanley: You mentioned earlier something about eliminating RFI (Radio Frequency Interference) the noise you hear from your engine when your AM radio is on and you drive under an overpass? 95 Krupa: To reduce RFI the spark plug companies put resistors in the spark plugs and the spark plug wires. They are built in 3 pieces. The lower electrode is separated from the upper electrode by carbon --- that's your resistor. Stanley: But doesn't that reduce the volume of the potential spark? Krupa: Oh yeah! Big time! When you are putting a resistor in there you are depleting from what ever spark you can normally develop in the combustion chamber. Stanley: If I understand what you are telling me, the center point of the FireStorm spark plug is really not standard and would require a different manufacturing process. Krupa: Correct. FireStorm plugs center electrodes are made in one piece. The manufacturing process is still being researched because we want to be sure we make plugs the way they should be made. I have visited a lot of spark plug manufacturers all over the world. Most of the machines they are using are over 100-years old. That's why I tell people I am taking the spark plug from the stone age to the space age. Stanley: Sounds great! Do you have any idea how much it would cost to begin manufacturing the FireStorm spark plugs? Krupa: We did a study on this and we estimated it would initially cost $1.50 to manufacture each plug. Stanley: Okay, but I am asking about the cost of building a new manufacturing facility somewhere in the world. Do you have any estimate as to how much that would cost? Krupa: No I don't. We didn't go that far because I was busy looking for an existing company to produce my plugs. Stanley: So the $350,000 would be for more research and development? Krupa: Not exactly. The Research and Development are finished and the FireStorm is patented Worldwide. However, we need to get production intent plugs made, and installed with a new ignition system operating off a 42-volt battery. Stanley: Why is that? Krupa: Automotive companies are switching to a 42-volt system. Stanley: When will that happen? Krupa: It's in the works. Stanley: And what's the advantage of that? Krupa: Most new vehicles have radios, DVD players, cell phones, etc. Stanley: I get it now. 96 Krupa: And that's on top of the load of lights and instrumentation and everything else. They even have sensors that monitor tire pressure now. So the auto consortium got together and decided that 42-volt systems were the next logical step. Stanley: That seems a little redundant if you are driving a hybrid vehicle that generates electricity on board. Krupa: Not really. I have been looking at hybrids and they are predicting that they are still about 15 to 20 years down the road. Stanley: They are more complex to manufacture and for a hybrid vehicle efficent energy storage is a still a problem. High-density units like supercapacitors are going to be a critical part of those storage systems in the future. Krupa: Before I entered College, I was taking Electrolytic capacitors and mounting them to the plus side of the distributors to smooth out the pulses going to the distributor and the spark plugs. I was able to make cars run smoother back then. So, that was the start of this engineering journey I am on. Stanley: What year was that? Krupa: In the late '60s. Stanley: When you invented the FireStorm plugs you really were not looking to become a spark plug manufacturer, right? Krupa: Correct. All I wanted to do was be involved in the quality control end of it. Stanley: But you know that whoever invests the venture capital to get this project going will make a massive amout of money. Krupa: Oh absolutely. Currently, there is an excess of 6 billion spark plugs made world wide annually. And we predict that the FireStorm will take about 80% of that market share. Stanley: Wow! Krupa: Well, look at Venezuela, Mexico and other countries in that area which are just beginning to become concerned about emissions, smog and pollutants. Stanley: Don't forget China. Krupa: Oh! That will be an explosion. Stanley: They are currently second in the consumption of oil world wide. The U.S. is first. They clearly have a growing middle class that want automobiles. Krupa: Absolutely. Bicycles are on the way out there. The important thing to understand is that automotive companies have been trying to discover a way to run their engines lean for many years now. And I was able to lean an engine all the way out to 40 to 1 using my FireStorm plugs. Stanley: That would be considered extreme. 97 Krupa: Yeah! Forty parts of air to one part fuel is extremely lean. Stanley: I imagine that once you are actually producing FireStorm spark plugs for the general public, marketing them will be relatively easy. Krupa: Oh, I know it will be. I have got people waiting for this product already. Stanley: Do you have a distributor yet? Krupa: I do. The new "Master Distributor" is Yee Automotive. They are located at: 16541 East Ten Mile Road. Eastpointe, Michigan 48021-1192. Their phone number is (586) 771-0215. Fax is, 7713301. Stanley: So, all you really need now is a few good investors or a smart manufacturer that want to get on board. What can you say that would make them want to get on board --- do you have any conditions regarding who you will work with on the production? Krupa: Well, we would have to sit down and talk about the details and see what they want and work out a deal that everyone agrees on - a win-win situation for all concerned. And no matter who's going to be involved, I would prefer to be involved in the quality control end of the manufacturing. Because if you don't make it right then it's like shooting yourself in the foot before a marathon. Stanley: So, what are the rules of the road that an investor or manufacturer can expect going into business with you? Krupa: Well, you have seen my video of the FireStorm and how it fires compares to a regular plug. Stanley: Yes, it was very impressive. Krupa: Okay. That is my only criteria. Every plug off the assembly line has to work that well. Stanley: I see. You have a standard that others must be willing to meet. Krupa: Yes, because In the past I have gone into a company and looked at their machines and made suggestions to improve throughput. Stanley: I happen to think that because your invention dramatically reduces air pollution it would really appeal to an investor that is concerned about the environment. Krupa: Well, not only that but someone that loves the internal combustion engine would be helping greatly to insure that it exists in the future and evolves to the next level. Stanley: Good point. Didn't you say that the FireStorm plugs behave differently than standard plugs regarding the various grades of fuel? Krupa: FireStorm spark plugs completely eliminate misfiring. Stanley: Is that the same thing as detonation? 98 Krupa: Well, detonation would no longer exist because there is no detonation with this spark plug. Stanley: What do you mean? Krupa: I mean, how can it detonate when it literally burns everything in the combustion chamber? Stanley: Right. And you told me that the emissions go up for a while when you first put in a set of FireStorm plugs. Krupa: That only lasts for a few hours of running time max. It all depends how much carbon has built up in the combustion chamber. The more carbon, the worse the emissions will be until it's all burned clean. Stanley: Does it matter if you are running "regular" gasoline? Krupa: If there is a vehicle that requires "premium" fuel, and they install FireStorm plugs and perform the modifications I suggest... they could run "regular" fuel in the engine and it won't detonate. Stanley: Okay. You mean no hesitation, pinging or misfires? Krupa: Yeah. The only reason you need higher octane fuel is for higher compression engines. And if an engine is pulling a heavy load it has a tendency to go into detonation with a regular plug. Stanley: Do the FireStorm plugs increase the torque as well as horsepower? Krupa: Of course. Stanley: Have you measured it? Krupa: Only on the road while driving my modified vehicles. We haven't put it on a dynamometer for that yet. But horsepower and torque go hand in hand essentially. They would have to go up equally, but the torque is always a lower number than horsepower. Stanley: And all this increased power is coming from a leaner, cleaner combustion of fuel? Krupa: Yes. A 14.7 to 1 air-fuel ratio is always going to be incomplete combustion. That's the rule. FireStorm is the exception. It burns everything in the combustion chamber. It burns it clean. Stanley: Maybe that is where the slight heat loss in the combustion chamber is coming from? Carbon build up causes more heat from friction. Lose the carbon and you decrease the friction/heat. Krupa: You know, you may have hit the nail on the head. Stanley: Well, it's just an observation. Regarding emissions, are smog pump systems still mandatory for all vehicles? Krupa: Absolutely. They are even doing that digitally now. Stanley: But you have said that part of the emissions system can be eliminated using FireStorm plugs? 99 Krupa: Yes. That goes away. You use EGR to induce exhaust gas into the intake system to lower the combustion temperature to reduce Oxide of Nitrogen. Stanley: What is that? Krupa: Oxides of Nitrogen are a chief component of air pollution that are produced by the burning of fossil fuels. Stanley: When it is recycled, is it burned up or not? Krupa: With catalytic converters, yes. Stanley: Okay, but they still emit pollution. Krupa: Yes, but all modern cars emission control systems use a combination of EGR and catalytic convertors. Stanley: Well, if you were able to eliminate the old emission system about how much would you be saving on the price of an automobile? Krupa: On a production run per year? Around a billion dollars. Stanley: You mean for one model? Krupa: No, I am talking about all the models that one car manufacturer would make in a year's time. Stanley: That's a lot of money to the manufacture which should translate to savings for consumers as well. Are you guessing at the amount of money involved here? Krupa: No. We actually figured this out. Stanley: That's good to know. You know some people are going to say that this is too good to be true. Krupa: I've heard that more than once about my FireStorm plugs. Stanley: Well, that's because we all have seen or heard things that really were too good to be true. FireStorm is clearly not a gimmick, but I think people's first reaction is to be cautious. Krupa: It sounds like smoke and mirrors. Stanley: It could if you didn't take the time to get to know the product. Krupa: When I was doing some of the early testing, I hooked up an emissions analyzer to the car and I had equipment in the car to change air-fuel ratio and idle speeds. I was doing this at an automotive after market speed shop. The guys were coming over to see what I was doing. I had my test vehicle running at 250 RPM. Stanley: Wow! 100 Krupa: Engines do not like to idle at 250 RPM's. Stanley: I didn't know you could even do that? Krupa: You can with the FireStorm plug. Stanley: Really? Krupa: Oh yeah. I'm telling you... when you said, "It's too good to be true" that's what popped into my mind. Stanley: What did the engine run like at that ultra-low idle? Krupa: It just loped along really smooth, but it was constant. No hesitation or misfires. It's a sound like you have never heard before. Anyone that heard an engine before would turn their head to see where the sound was coming from. Stanley: Wouldn't that also save a lot of fuel, if you could tune an engine's idle down that low? Krupa: Oh, absolutely! When I did that test on a T-Bird and got a 44% increase in fuel economy I was using the air conditioner at the time. Stanley: Wow! Krupa: And nobody uses the air conditioner when they test for fuel mileage. Stanley: No. But people in the real world use their air conditioners a lot. Krupa: Right. I was doing real-world testing. In fact, the EPA is thinking about revising their air/fuel testing so that it reflects real driving conditions. Stanley: And how much was the percentage of horsepower increased on the T-Bird you tested? Krupa: Well, I got 33 more horsepower out of big-block Chevy. But the T-Bird didn't get on the dyno. Stanley: Just by adding FireStorm spark plugs? Krupa: Yes, but I also optimized the tuning of the engine. Stanley: That makes sense. Krupa: Oh yeah. By using this plug I discovered that an engine can run further out in the RPM range. In other words, when standard spark plugs reach extremely high speeds the engines power curve starts falling off. By using FireStorm plugs, I can operate from 600 to 800 RPM faster with the power curve still heading up rather than down. Stanley: Are you talking about engine speeds above "Red-Line?" Krupa: Absolutely. 101 Stanley: Wow! Krupa: I can pull more RPMs and power out of an engine and still deliver better fuel economy. Stanley: This really is incredible, but it makes a lot of sense. Krupa: Yes. Because even at extremely high speeds of operation the FireStorm plugs still produce plasma that burns all the fuel in the internal combustion chamber. A regular plug, with its tiny little spark, is not going to fire well in a combustion chamber that's running at high speed. Stanley: I see what you are saying Bob. That kind of limited spark can't keep igniting the increased flow of air-fuel mixture properly. Krupa: Everyone I have been involved with, when they see this thing running, they can't believe their eyes. It completely revamps what everyone thought about internal combustion engines. In fact, I met Smokey Yunick when I was working at G.M. When I went to work with him on a hot vapor cycle engine some of the stuff I did amazed him so much that he offered me a job. Over the years, I had taken the SplitFire spark plug to him and a couple of other types of plugs as well. And he said, "Aaaa, that's just gimmicks." And when I developed the first prototype of the FireStorm I called him up and told him what they did. I explained that with the plug I developed I can run an engine at the same speed with less throttle angle. And he said, "Come on down." He was in Daytona Beach, in Florida. And when I went there, he was a good friend of mine. I stayed at his home and ate at his table. I got there on a Friday night. That Saturday, I did some sand blasting for him. And after lunch that day at Sonny's Barbecue he said, "Well, what about this new plug of yours?" At that time, I only had 8 prototypes and they were installed in the car I drove to Florida. So I took one plug out and I had a portable test bed with me. I took it into the back of his shop and asked Smokey for a car battery. I heard him rummaging around the shop and he soon found a battery I could use. He then went into his office for a few minutes while I got things set up and firing. When he came out of his office he sniffed the air. He came around the corner and sniffed again. Then he came up to where the plug was firing and sniffed again, and said, "Now I know how you are running less throttle and getting the same speed. You're producing ozone!" One of his tricks was to blow compressed air over a test plug to see if it would flame out. Anyway, I asked him for a compressed air hose and nozzle. I plugged the nozzle in and aimed it at the FireStorm plug. I pulled the trigger on the air hose and a spray of water came shooting out. Stanley: Yeah. I've seen that happen when condensation builds up in the hose. Krupa: But the amazing thing was that the FireStorm plug was firing through the water and then when the air hit it the damn thing grew to the size of a golf ball. Stanley: Wait, the air stream made it grow bigger? Krupa: Yeah! It looked bigger then like a blow torch. So Smokey said, "Shut that off and come into the office!" I shut everything down and walked into his office. He was sitting at his desk. And he said, "Bobby, why are you here?" I told Smokey that I wanted to sign him up to be a consultant to my company. And in one fell swoop, he took his big arm and slid everything off his desk onto the floor. Then he folded his hands and said, "What do we got to do?" 102 Stanley: Sounds like a great guy to have on your team. Krupa: Well, we crossed our T's and dotted our I's. And he said, "After my 30 years consulting for Champion, I have never seen a spark plug fire like yours. You are going to turn the auto industry on its ear!" So, with that endorsement, I knew I had a winner. Stanley: In your video of the FireStorm spark plugs firing on a test stand I noticed that the electric plasma swirls around the combustion chamber like a little tornado. Why is that? Krupa: I have coined the term,"Residual Ionization" to address the effect of the firing of the FireStorm spark plug. When a generic spark plug fires in a pressure chamber or your vehicle, it will fire six to eight times and then misfire once. The misfire is caused by the "Residual-Ionization" left around the plug proper. When the charge comes down the center electrode, it sees a high impedance and cannot jump the gap, hence a "Misfire". There is also "Residual Ionization" left over in the "FireStorm" spark plug. However, because of the Huge Surface Area in the configuration of the "BALL", and the triaxial ground system, when the "Residual-Ionization" rears it's ugly head, the charge coming down the center electrode sees it and moves to the next area under the Triaxial Ground System. That's why the plasma appears to move around the ball in a circular motion. Stanley: I'm sure you have had time to think about the impact of your invention. What would you say that your legacy will be? Krupa: I took the lowly spark plug from the Stone Age to the Space Age. US Patent # 6,060,822 (US. Cl. 313/141) Spark Plug Robert Krupa & Chester C. Lulavage Abstract ~ A very unique universal bi-directional firing spark plug for any spark ignited internal combustion engine, whether racing, industrial, truck, aeronautical, automotive, recreational or residential (for trimmers, edgers, brush cutters, leaf blowers, leaf vacuums, chain saws, augers, tillers, lawnmowers, riding mowers, tractors, generators, etc.). This spark plug eliminates misfire and improves gas mileage, peaks engine performance, horsepower, and increases the RPM range, while utilizing and enhancing current ignition systems. In addition, this spark plug serves as a low emission device that reduces the effects of global warming, acid rain, and smog via greatly reduced emissions through vastly improved fuel combustion within all internal combustion engines by operating at a 24:1 air-to-fuel ratio. This unique spark plug is comprised of an elongated or nonelongated body with an electrical connector at one end. An absolute aerodynamic semispherical dome or sphere electrode is secured to the other end of the body. At least one absolute aerodynamic semicircular electrode is also secured to the body adjacent to the dome or sphere electrode such that the semicircular electrode has its inner surface equidistantly spaced from the dome or sphere electrode's surface. The electrodes can be fabricated from various metals, alloys, and/or precious metals and can also be coated with various metals, alloys, and/or precious metals. Alternate embodiments of the invention include two, three or four or more semicircular electrodes, all of 103 which have a surface equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome or sphere electrode along its complete arc length. Assignee: Century Development International Ltd. (Farmington Hills, MI) References Cited: U.S. Patent Documents 4416228 ~ Nov., 1983 ~ Benedikt, et al. 4914343 ~ Apr., 1990 ~ Kagawa, et al. 5280214 ~ Jan., 1994 ~ Johnson 5369328 ~ Nov., 1994 ~ Gruber, et al 5408961 ~ Apr., 1995 ~ Smith 5420473 ~ May., 1995 ~ Thomas 5510668 ~ Apr., 1996 ~ Rohwein, et al. 5527198 ~ Jun., 1996 ~ Chiu, et al. Description BACKGROUND OF THE INVENTION I. Field of the Invention The present invention relates generally to bi-directional firing spark plugs for all internal combustion engines running at an air-to-fuel ratio of 24:1. II. Description of the Prior Art There are many previously known spark plugs of the type used in internal combustion engines. These spark plugs typically comprise an elongated body having an electrical connector at one end. A pair of variable-spaced electrodes are provided at the other end and one of those electrodes is electrically connected to the electrical connector. In many of these previously known spark plugs, one of the electrodes consists of a cylindrical post while the second electrode is generally J-shaped and has a portion which overlies one end of the cylindrical post. Consequently, upon the application of voltage to the cylindrical post, a spark is formed between the end of the cylindrical post and the overlying portion of the other J-shaped electrode. The spark, of course, tries to ignite the fuel in the combustion chamber of the internal combustion engine. As is well known, an electrical spark between the post and the other electrode will occur at the position of the shortest distance between the two electrodes. Consequently, with these previously known spark plugs, the spark repeatedly strikes or extends between the same two surfaces on the two electrodes during the operation of the spark plug. This has many disadvantages. One disadvantage is that, since the spark repeatedly strikes the same area on both electrodes, a portion of the electrode is repeatedly ablated by the spark, which can result in premature failure of the spark plug. Another disadvantage is the smolder caused by conventional J-shaped wire that obstructs and diverts the incoming air fuel charge, causing a lighting and quenching and relighting of the flame front. Reference SAE paper 920587 `Three dimensional study of flame kernel formation around a spark plug by Thierry Mantel, Renault. 104 A more serious disadvantage of these previously known spark plugs, however, is that, due to ionization caused by the spark during operation of the spark plug, the spark plug repeatedly misfires during operation of the internal combustion engine due to the small surface firing area. For each misfire of the spark plug, the fuel within the combustion chamber is not ignited but, instead, exhausted to the atmosphere. This adversely affects not only the efficiency of the engine, it causes fouling of the plugs and increases the exhaust of noxious fumes and pollutants to the atmosphere causing SMOG and GLOBAL WARMING. This is particularly critical, moreover, due to ever increasing governmental regulations and environmental concerns regarding the permissible level of emissions from spark-ignited internal combustion engines. SUMMARY OF THE PRESENT INVENTION The present invention provides a unique universal bi-directional firing low emission spark plug for all spark-ignited internal combustion engines operating at an air-to-fuel ratio of 24:1, which overcomes the above-mentioned disadvantages of the previously known spark plugs. In brief, the spark plug of the present invention comprises an elongated or non-elongated body having an electrical connector at one end. An absolute aerodynamic semispherical dome or sphere electrode is secured to the other end of the body and the connector and semispherical dome or sphere electrode are electrically connected together. At least one semicircular electrode is also secured to the body such that the semicircular electrode has its inner surface equidistantly spaced from the outer surface of the absolute aerodynamic semispherical dome or sphere electrode. The shape of the cross-section of the semicircular electrode can be circular, spherical, elliptical, rectangular, rectangular with rounded edges, square, square with rounded edges, trapezoidal, trapezoidal with rounded edges, and/or arced such that the semicircular electrode's inner surface is equidistantly spaced from the dome or sphere's electrode's surface. Consequently, during the operation of the spark plug, the spark between the semispherical or spherical and semicircular electrodes continuously travels back and forth along the arc-length of the semicircular electrode. In doing so, misfiring is completely eliminated by the spark constantly moving away from the previously generated "ionization zone". The electrodes can be fabricated from various metals, alloys, and/or precious metals and can also be coated with various metals, alloys, and/or precious metals. In alternative embodiments of the invention, two, three or four or more semicircular electrodes are secured to the spark plug body. These multiple semicircular electrodes each have its inner surface equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome or sphere electrode, so that the spark between the semispherical dome or sphere electrode and the semicircular electrode travels the total distance between electrodes along its complete arc length, always `walking away` from the previously generated ionization zone or area. This allows the spark to continuously move along the greater surface area to completely eradicate misfire. Preferably, the semispherical or sphere electrode forms the cathode while the semicircular electrode(s) form the anode. Depending on what ignition system, or even which side of the engine the spark plug is installed in, the semispherical dome or sphere electrode could be the anode, while the semicircular electrode(s) form the cathode. BRIEF DESCRIPTION OF THE DRAWING A better understanding of the present invention will be had upon reference to the following detailed description when read in conjunction with the accompanying drawing, wherein like reference characters refer to like parts throughout the several views, and in which: 105 FIG. 1 is an elevational view illustrating a preferred embodiment of the present invention; FIG. 2 is a diagrammatic view illustrating the operation of the preferred embodiment of the present invention; FIG. 3 is an elevational view illustrating a portion of a second preferred embodiment of the present invention; 106 FIG. 4 is an elevational view illustrating a portion of a third preferred embodiment of the present invention; FIG. 5 is an elevational view illustrating a fourth preferred embodiment of the present invention; 107 FIG. 6 is an elevational view of a portion of a fifth preferred embodiment of the present invention. FIG. 7 is an elevational view illustrating a portion of a sixth preferred embodiment of the present invention; 108 FIG. 8 is an elevational view illustrating a portion of a seventh preferred embodiment of the present invention; FIG. 9 is an elevational view illustrating an eighth preferred embodiment of the present invention; 109 FIG. 10 is an elevational view of a portion of a ninth preferred embodiment of the present invention; FIG. 11 is an elevational view illustrating a portion of a tenth preferred embodiment of the present invention; 110 FIG. 12 is an elevational view illustrating a portion of an eleventh preferred embodiment of the present invention; FIG. 13 is an elevational view illustrating a twelfth preferred embodiment of the present invention; 111 FIG. 14 is an elevational view of a portion of a thirteenth preferred embodiment of the present invention; FIG. 15 is an elevational view illustrating a portion of a fourteenth preferred embodiment of the present invention; FIG. 16 is an elevational view illustrating a portion of a fifteenth preferred embodiment of the present invention; 112 FIG. 17 is an elevational view illustrating a sixteenth preferred embodiment of the present invention; FIG. 18 is an elevational view of a portion of a seventeenth preferred embodiment of the present invention; 113 FIG. 19 is an elevational view of a portion of an eighteenth preferred embodiment of the present invention; FIG. 20 is an elevational view of a portion of a nineteenth preferred embodiment of the present invention; and 114 FIG. 21 and FIG. 22 are side views illustrating alternative embodiments of the electrode; 115 FIGS. 23a-23c are elevational, end and side views, respectively, illustrating a further embodiment of the present invention; 116 FIGS. 24a-24c are elevational, end and side views, respectively, illustrating a further embodiment of the present invention; 117 FIGS. 25a-25c are elevational, end and side views, respectively, illustrating a further embodiment of the present invention; 118 FIGS. 26a-26c are elevational, end and side views, respectively, illustrating a further embodiment of the present invention; 119 FIGS. 27a-27c are elevational, end and side views, respectively, illustrating a further embodiment of the present invention. 120 DETAILED DESCRIPTION OF PREFERRED EMBODIMENTS OF THE PRESENT INVENTION With reference first to FIG. 1, a first preferred embodiment of the spark plug 10 of the present invention is there shown and comprises an elongated body 12 that can have many different shapes, typically constructed of a metallic/alloy or other electrical conducting material, as well as an electrical insulator of varying chemical composition. An electrical connector 14 is attached to one end of the body while an electrode assembly 16 is provided at the opposite end of the body 12. An externally threaded metal boss 18 of various sizes is also secured to the body 12 adjacent the electrode assembly 16 for attaching the spark plug 10 to an internal combustion engine 20 (illustrated only diagrammatically). 121 With reference now particularly to FIGS. 1 and 2, the electrode assembly 16 is there shown in greater detail and comprises an aerodynamic semispherical dome electrode 22 and a semicircular electrode 28. The aerodynamic semispherical dome electrode 22 is coaxial with the spark plug body 12 and protrudes outwardly from one end 24 of the spark plug body 12. Any conventional means 26 (FIG. 1) is used to electrically connect the electrical connector 14 to the semispherical electrode 22. The electrode assembly 16 further includes a semicircular electrode 28 having its inner surface 30 facing the aerodynamic semispherical dome electrode 22. The semicircular electrode 28, furthermore, is secured to the spark plug body 12 such that its inner surface 30 is equidistantly spaced along its length from the outer surface of the semispherical electrode 22. Furthermore, the semicircular electrode 28 is electrically connected to the metal boss 18 and thus to the internal combustion engine 20. With reference now to FIG. 2, the operation of the first preferred embodiment of the spark plug 10 of the present invention is there shown. In operation, electrical voltage applied to spark ignition wire (not shown) to the electrical connector 14 (FIG. 1) is conducted to the semispherical electrode 22. The voltage potential between the semispherical electrode 22 and semicircular electrode 28 thus causes a spark 34 to extend between the electrode 22 and electrode 28. In the conventional fashion, the spark 34 ignites the fuel within the engine combustion chamber. Still referring to FIG. 2, unlike the previously known spark plugs, because the outer surface of the aerodynamic semispherical dome electrode 22 is equidistantly spaced from the inner surface 30 of the semicircular electrode 28, repeated sparking of the spark plug 10 causes the spark 34 to "walk along" the adjacent surfaces of these two electrodes so that the spark 34 never extends between the same spots on the electrodes 22 and 28 as in the previously known spark plugs. In doing so, the spark plug 10 of the present invention not only exhibits an immensely longer life, but also completely eliminates misfirings of the spark plug and greatly reduces emissions from the engine by operating at an air-to-fuel ratio of 24:1. Typically, a positive voltage is applied to the electrical connector 14 (FIG. 1) and thus to the aerodynamic semispherical dome or sphere electrode 22 while the semicircular electrode 28 is maintained at the electrical ground of the internal combustion engine 20. As such, the aerodynamic semispherical dome or sphere electrode forms the cathode while the semicircular electrode 28 forms the anode. However, the electrical polarities of the electrodes 22 and 28 may be reversed while still remaining within the scope of the present invention. With reference now to FIG. 3, the second preferred embodiment of the present invention is there shown in which the electrode assembly 16, as before, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as the semicircular electrode 28. Additionally, however, the electrode assembly 16 includes a second semicircular electrode 40 having an inner surface 42 along its length which is equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. The second semicircular electrode 40, like the electrode 28, is electrically connected to the metal boss 18 as well as to the first semicircular electrode 28. Still referring to FIG. 3, preferably the second semicircular electrode 40 intersects the first semicircular electrode 28 generally perpendicularly. Additionally, the semicircular electrodes 28 and 40 are also preferably of a one-piece construction. During the operation of the spark plug illustrated in FIG. 3, the spark between the aerodynamic semispherical dome electrode 22 and the semicircular electrodes 28 and 40 continuously "walks along" between the electrodes 22 and both electrodes 28 and 40. With reference now to FIG. 4, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 3, includes the aerodynamic 122 semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 28 and 40. Unlike the embodiment of FIG. 3, however, the semicircular electrodes 28 and 40 intersect each other at their ends at various angles. However, as before, the inner surface 42 of the electrode 40 as well as the inner surface 30 of electrode 28 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 5, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 28 and 40 intersecting each other at their ends at various angles. Unlike the embodiment of FIG. 4, this embodiment contains an additional electrode 43 that intersects electrodes 28 and 40 at their ends. However, as before, the inner surfaces of the three electrodes 28, 40, and 43 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22 and, as before, intersect each other at their ends at various angles. With reference now to FIG. 6, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 5, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 43 intersecting each other at their ends at various angles. Unlike the embodiment of FIG. 5, this embodiment contains an additional electrode 44 that intersects electrodes 28, 40, and 43 at their ends. However, as before, the inner surfaces of the four electrodes 28, 40, 43, and 44 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22, and are at various angles. With reference now to FIG. 7, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32. Unlike the embodiment of FIG. 4, however, the semicircular electrodes 31 and 32 do not intersect each other at their ends at various angles or at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 31 and 32 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 8, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 7, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32. Unlike the embodiment of FIG. 7, however, this embodiment contains a third semicircular electrode 33 that does not intersect semicircular electrodes 31 and 32 at their ends at various angles or at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 31, 32, and 33 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 9, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 3, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 34 and 35. Unlike the embodiment of FIG. 3, however, electrodes 34 and 35 do not intersect perpendicularly at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 34 and 35 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 10, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 9, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 34 and 35. Unlike the embodiment of FIG. 9, however, this embodiment contains a third semicircular electrode 36 that intersects electrodes 34 and 35 at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 34, 35, and 36 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 11, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 10, includes an aerodynamic semispherical 123 dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 34, 35, and 36. Unlike the embodiment of FIG. 10, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 37 that intersects electrodes 34, 35, and 36 at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 34, 35, 36, and 37 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 12, a still further modification of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes a semispherical dome electrode 22 as well as a first and second semicircular electrodes 28 and 40 which are angularly offset from each other and connected at their bases. Unlike the embodiment of FIG. 4, however, in FIG. 12 a third semicircular electrode 50 is also provided which intersects the other two semicircular electrodes 28 and 40 generally perpendicularly. Preferably, all three electrodes 28, 40 and 50 are of a one-piece construction and all three electrodes 28, 40 and 50 are electrically connected not only to each other, but also the metal boss 18. Additionally, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes are equidistantly spaced from the outer surface of the semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 13, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 12, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 50. Unlike the embodiment of FIG. 12, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 43. This fourth semicircular electrode 43 intersects the semicircular electrodes 28 and 40 at their ends at various angles and intersects the semicircular electrode 50 generally perpendicularly. However, as before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 14, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 13, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, 43, and 50. Unlike the embodiment of FIG. 13, however, this embodiment contains a fifth semicircular electrode 44. This fifth semicircular electrode 44 intersects the semicircular electrodes 28, 40, and 43 at their ends at various angles and intersects the semicircular electrode 50 generally perpendicularly. However, as before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 15, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 12, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 50. Unlike the embodiment of FIG. 12, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 51. This fourth semicircular electrode 51 intersects the semicircular electrodes 28 and 40 generally perpendicularly, and it does not intersect the semicircular electrode 50. However, as before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 16, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 14, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as four semicircular electrodes 28, 40, 50, and 51. Unlike the embodiment of FIG. 15, the third and fourth semicircular electrodes 50 and 51 intersect at their bases. However, as before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 17, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 7, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced 124 apart. Unlike the embodiment of FIG. 7, however, this embodiment contains a third semicircular electrode 50 that intersects semicircular electrodes 31 and 32 generally perpendicularly at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 31, 32, and 50 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 18, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 17, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced apart and a third semicircular electrode 50 that intersects semicircular electrodes 31 and 32 generally perpendicularly. Unlike the embodiment of FIG. 17, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 51 that intersects semicircular electrodes 31 and 32 generally perpendicularly. Furthermore, semicircular electrodes 50 and 51 are spaced apart and parallel to each other. However, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31, 32, 50, and 51 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 19, a still further embodiment of the electrode assembly 17 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 18, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced apart and two additional semicircular electrodes 50 and 51 that are spaced apart. The semicircular electrodes 31 and 32 intersect and are generally perpendicular to semicircular electrodes 50 and 51. Unlike the embodiment of FIG. 18, however, this embodiment contains a fifth semicircular electrode 33 that is spaced apart from semicircular electrodes 31 and 32. Furthermore, semicircular electrodes 50 and 51 intersect semicircular electrode 33 generally perpendicularly. However, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31, 32, 33, 50, and 51 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. As stated before, all semicircular electrodes are electrically connected to the metal boss 18 and thus to the internal combustion engine. With reference now to FIG. 20, a still further embodiment of the electrode assembly 19 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 19, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 31, 32 and 33 that are spaced apart and three additional semicircular electrodes 50, 51 and 52 that are spaced apart. The semicircular electrodes 31, 32 and 33 intersect and are generally perpendicular to semicircular electrodes 50, 51 and 52. However, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31, 32, 33, 50, 51 and 52 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. As stated before, all semicircular electrodes are electrically connected to the metal boss 18 and thus to the internal combustion engine. With reference now to FIGS. 21 and 22, further embodiments of the electrode assembly are there shown in which the cathode electrode 22' is spherical in shape rather than the semispherical cathode electrodes 22 of FIGS. 1-20. Although only one electrode 28 (FIG. 21) or 28' (FIG. 22) is shown, the spherical electrode 22' can be utilized in conjunction with any of the anode electrode configurations of FIGS. 1-20. Furthermore, the anode electrode 28 or 28' may be either U-shaped as shown in FIG. 21 or semicircular in shape as shown in FIG. 22 in order to maintain the distance between the electrodes 28' and 22' equidistance along substantially the entire length of the electrode 28'. With reference now to FIGS. 23a-23c, a still further embodiment of the electrode assembly 16 for the spark plug 10 is there shown which is similar in construction to the embodiment illustrated in FIG. 3 of the patent drawing. As such, the electrode assembly 16 includes a pair of semicircular electrodes 28 which intersect each other generally perpendicularly and encircle a generally domed or spherical electrode 22. Unlike the embodiment illustrated in FIG. 3, however, in FIG. 4, each electrode 28 includes a 125 plurality of semispherical nodules 100 which face the electrode 22. These nodules 100, furthermore, are preferably immediately adjacent to each other and extend along substantially the entire arc length of the electrodes 28. In practice, it has been found that the provision of the nodules 100 enhance the combustion efficiency of the spark plug 10 and thus improve fuel economy and engine efficiency. With reference now to FIGS. 24a-24b, a still further embodiment of the electrode assembly 16 for the spark plug 10 is there shown which is similar in construction to the embodiment illustrated in FIGS. 23a-23c. Unlike the embodiment of FIGS. 23a-23c, however, in FIGS. 24a-24c, the inner electrode 22 also includes a plurality of nodules 102 formed on its outer periphery which face and are aligned with the nodules 100 formed on the outer electrodes 28. Furthermore, like the nodules 100, the nodules 102 are preferably immediately adjacent each other and extend around a substantial portion of the electrode 22. Preferably, one nodule 102 is provided for and aligned with each nodule 100. The provision of the nodules 102 on the electrode 22 also exhibit increased combustion efficiency. With reference now to FIGS. 25a-25c, a still further embodiment of the present invention is there shown which is similar to the embodiment illustrated in FIGS. 24a-24c. However, unlike the embodiment illustrated in FIGS. 24a-24c, in the embodiment of FIGS. 25a-25c, the inner electrode 22 includes a plurality of nodules 102 formed around the entire outer periphery of the inner electrode 22 except, of course, for its connection with the base 104 of the electrode 22. The provision of the multiple nodules 102 also enhances ignition efficiency. With reference now to FIGS. 26a-26c, a still further embodiment of the present invention is there shown which is similar to the embodiment illustrated in FIGS. 23a-23c. As such the outer electrodes 28 include nodules 100 which face the inner electrode 22'. Unlike the embodiment of 23a-23c, however, the inner electrode 22' in FIGS. 26a-26c is not spherical in shape. Instead, it includes a spherical upper half 106 and a conical base 108. With reference now to FIGS. 27a-27c, a still further embodiment of the present invention is there shown. The embodiment of the invention illustrated in FIGS. 27a-27c is similar to that illustrated in FIGS. 26a-26c except that the electrode 22" includes a spherical upper half 110 and a cylindrical lower half 112. In all other respects, however, the embodiment illustrated in FIGS. 27a-27c is identical to that illustrated in FIGS. 26a-26c so that a further description thereof is unnecessary. In testing performed on a 4.6 L engine, a round trip of 2400 miles, which include level roadway, downhill, and mountain slopes, the following test data were obtained::With regular OEM supplied spark plugs which include platinum on both the center and ground electrodes, at speeds of 25, 35, 45, 55, and 70 mph, 23 miles per gallon were obtained. With the `new` design, same distance and speeds, 33 mpg. On the average, a reduction of exhaust gas temperature of 100.degree. F. on the second 2400 mile trip was observed. The air-to-fuel ratio was changed to 24:1 and the EGR disabled. On a single cylinder, testing provided the following information :: a new OEM spark plug was gapped to MFR. specs and an emmision test was run. Next, the new plug was installed and a backto-back test produced 41% less Hc and Nox, while reducing CO 28%. Further reduction could not be made due to the limitation of the manual carb set up on the engine. Another test with a 7.4 L engine, again at 2400 miles. With regular spark plugs, 300 gallons were used providing 8 miles-per-gallon. With the new spark plug, it only took 187.5 gallons giving us 12.8 miles-per-gallon, an increase of 52%. A chassis dyno run before and after showed an increase of 33 horsepower. 126 The charge on the ball of the Fire-Storm Spark Plug consists of a surface layer of electricity covering it, and it could receive many layers, giving it multiple charges, all of which can be dissipated all at once. Each discharge selecting a different leg, the one with the least amount of residual ionization surrounding it. The same can be said if the Fire-Storm spark plug reverse fires. There will be mini-charges built up along the inside periphery of the mini-balls, discharging to the main master ball or elongated and stretched dome. Another embodiment is that the dome or sphere is geodesic faceted for optimum turbulent air flow characteristics. The embodiments of said invention are best for racing that causes smooth transition from idle to wide open throttle and also allow a higher range of RPM. It can also be said the same configuration is optimal for regular passenger car operations. The use of the new spark plug in both high performance and daily applications will provide the following benefits: increased idle stability better driveability increased power and torque high quality appearance and style. The spark plug will allow the internal combustion engine to run in the never before region of 24:1 air to fuel ratio. The current range of engines run in the present 14.7 air to fuel ratio and require a catalytic converter to absorb and clean the remainder of the exhaust from these engines. Independent tests of the increase in horsepower to the drive wheels of the vehicle show increases of twelve to fifty-two percent, depending on the engine size, cylinder head design, intake configuration and fuel system. However, it is expected the benefits from the new spark plug design will only be realized when it is treated as an integral part of the engine technology as manufacturers struggle to meet the existing emissions and corporate average fuel economy (CAFE) standards. From the foregoing, it can be seen that the present invention provides a novel spark plug construction which completely overcomes the previously mentioned disadvantages of the previously known spark plug constructions. Having described my invention, however, many modifications thereto will become apparent to those skilled in the art to which it pertains without deviation from the spirit of the invention as defined by the scope of the appended claims. US Patent # 5,936,332 (US. Cl. 313/141) Spark Plug Robert Krupa & Chester C. Lulavage Abstract ~ A very unique universal bi-directional firing spark plug for any spark-ignited internal combustion engine is described. This spark plug eliminates misfire and improves gas mileage, peaks engine performance, horsepower, and increases the RPM range. This unique spark plug is made of an elongated or non-elongated body with an electrical connector at one end. An absolute aerodynamic 127 semispherical dome or sphere electrode is secured to the other end of the body. At least one absolute aerodynamic semicircular electrode is also secured to the body adjacent to the dome or sphere electrode such that the semicircular electrode has its inner surface equidistantly spaced from the dome or sphere electrode's surface. The electrodes can be fabricated from various metals, alloys, and/or precious metals and can also be coated with various metals, alloys, and/or precious metals. Alternate embodiments of the invention include two, three or four or more semicircular electrodes, all of which have a surface equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome or sphere electrode along its complete arc length. Assignee: Century Development International Ltd. (Farmington Hills, MI) References Cited: U.S. Patent Documents 4,416,228 ~ Nov., 1983 ~ Benedikt, et al. 4,914,343 ~ Apr., 1990 ~ Kagawa, et al. 5,280,214 ~ Jan., 1994 ~ Johnson 5,369,328 ~ Nov., 1994 ~ Gruber, et al 5,408,961 ~ Apr., 1995 ~ Smith 5,420,473 ~ May., 1995 ~ Thomas 5,510,668 ~ Apr., 1996 ~ Rohwein, et al. 5,527,198 ~ Jun., 1996 ~ Chiu, et al. Description ~ BACKGROUND OF THE INVENTION I. Field of the Invention The present invention relates generally to bi-directional firing spark plugs for all internal combustion engines. II. Description of the Prior Art There are many previously known spark plugs of the type used in internal combustion engines. These spark plugs typically comprise an elongated body having an electrical connector at one end. A pair of variable-spaced electrodes are provided at the other end and one of those electrodes is electrically connected to the electrical connector. In many of these previously known spark plugs, one of the electrodes consists of a cylindrical post while the second electrode is generally L-shaped and has a portion which overlies one end of the cylindrical post. Consequently, upon the application of voltage to the cylindrical post, a spark is formed between the end of the cylindrical post and the overlying portion of the other L-shaped electrode. The spark, of course, tries to ignite the fuel in the combustion chamber of the internal combustion engine. As is well known, an electrical spark between the post and the other electrode will occur at the position of the shortest distance between the two electrodes. Consequently, with these previously known spark plugs, the spark repeatedly strikes or extends between the same two surfaces on the two electrodes during the operation of the spark plug. This has many disadvantages. 128 One disadvantage is that, since the spark repeatedly strikes the same area on both electrodes, a portion of the electrodes is repeatedly ablated by the spark, which can result in premature failure of the spark plug. Another disadvantage is the smolder caused by conventional L-shaped wire that obstructs and diverts the incoming air fuel charge, causing a lighting and quenching and relighting of the flame front. A more serious disadvantage of these previously known spark plugs, however, is that, due to ionization caused by the spark during operation of the spark plug, the spark plug repeatedly misfires during operation of the internal combustion engine due to the small surface firing area. For each misfire of the spark plug, the fuel within the combustion chamber is not ignited but, instead, exhausted to the atmosphere. This adversely affects not only the efficiency of the engine, it causes fouling of the plugs and increases the exhaust of noxious fumes and pollutants to the atmosphere causing SMOG. This is particularly critical, moreover, due to ever increasing governmental regulations and environmental concerns regarding the permissible level of emissions from sparkignited internal combustion engines. SUMMARY OF THE PRESENT INVENTION The present invention provides a unique universal bidirectional-firing low emission spark plug for all spark-ignited internal combustion engines which overcomes the above-mentioned disadvantages of the previously known spark plugs. In brief, the spark plug of the present invention comprises an elongated or non-elongated body having an electrical connector at one end. An aerodynamic semispherical dome electrode is secured to the other end of the body and the connector and aerodynamic semispherical dome electrode are electrically connected together. At least one spherical or semicircular electrode is also secured to the body such that the semicircular electrode has its inner surface equidistantly spaced from the outer surface of an aerodynamic semispherical dome electrode. The shape of the cross-section of the semicircular electrode can be circular, elliptical, rectangular, rectangular with rounded edges, square, square with rounded edges, trapezoidal, trapezoidal with rounded edges, and/or arced such that the semicircular electrode's inner surface is equidistantly spaced from the dome electrode's surface. Consequently, during the operation of the spark plug, the spark between the semispherical and semicircular electrodes continuously travels back and forth along the length of the semicircular electrode. In doing so, misfiring is completely eliminated by the spark constantly moving away from the previously generated ionization zone. The electrodes can be fabricated from various metals, alloys, and/or precious metals and can also be coated with various metals, alloys, and/or precious metals. In alternative embodiments of the invention, two, three or four or more semicircular electrodes are secured to the spark plug body. These multiple semicircular electrodes each have its inner surface equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode, so that the spark between the semispherical dome electrode and the semicircular electrode travels along multiple semicircular electrodes. Preferably, the semispherical electrode forms the anode while the semicircular electrode(s) form the cathode. Depending on what ignition system the spark plug is installed in, the semispherical dome electrode could be the cathode, while the semicircular electrode forms the anode. BRIEF DESCRIPTION OF THE DRAWING 129 A better understanding of the present invention will be had upon reference to the following detailed description when read in conjunction with the accompanying drawing, wherein like reference characters refer to like parts throughout the several views, and in which: FIG. 1 is an elevational view illustrating a preferred embodiment of the present invention; FIG. 2 is a diagrammatic view illustrating the operation of the preferred embodiment of the present invention; FIG. 3 is an elevational view illustrating a portion of a second preferred embodiment of the present invention; 130 FIG. 4 is an elevational view illustrating a portion of a third preferred embodiment of the present invention; FIG. 5 is an elevational view illustrating a fourth preferred embodiment of the present invention; 131 FIG. 6 is an elevational view of a portion of a fifth preferred embodiment of the present invention. FIG. 7 is an elevational view illustrating a portion of a sixth preferred embodiment of the present invention; 132 FIG. 8 is an elevational view illustrating a portion of a seventh preferred embodiment of the present invention; FIG. 9 is an elevational view illustrating an eighth preferred embodiment of the present invention; 133 FIG. 10 is an elevational view of a portion of a ninth preferred embodiment of the present invention; FIG. 11 is an elevational view illustrating a portion of a tenth preferred embodiment of the present invention; 134 FIG. 12 is an elevational view illustrating a portion of an eleventh preferred embodiment of the present invention; FIG. 13 is an elevational view illustrating a twelfth preferred embodiment of the present invention; 135 FIG. 14 is an elevational view of a portion of a thirteenth preferred embodiment of the present invention; FIG. 15 is an elevational view illustrating a portion of a fourteenth preferred embodiment of the present invention; FIG. 16 is an elevational view illustrating a portion of a fifteenth preferred embodiment of the present invention; 136 FIG. 17 is an elevational view illustrating a sixteenth preferred embodiment of the present invention; FIG. 18 is an elevational view of a portion of a seventeenth preferred embodiment of the present invention; 137 FIG. 19 is an elevational view of a portion of an eighteenth preferred embodiment of the present invention; FIG. 20 is an elevational view of a portion of a nineteenth preferred embodiment of the present invention; and 138 FIG. 21 and FIG. 22 are side views illustrating alternative embodiments of the electrode. 139 DETAILED DESCRIPTION OF PREFERRED EMBODIMENTS OF THE PRESENT INVENTION With reference first to FIG. 1, a first preferred embodiment of the spark plug 10 of the present invention is there shown and comprises an elongated body 12 that can have many different shapes, typically constructed of a metallic/alloy or other electrical conducting material, as well as an electrical insulator of varying chemical composition. An electrical connector 14 is attached to one end of the body while an electrode assembly 16 is provided at the opposite end of the body 12. An externally threaded metal boss 18 of various sizes is also secured to the body 12 adjacent the electrode assembly 16 for attaching the spark plug 10 to an internal combustion engine 20 (illustrated only diagrammatically). With reference now particularly to FIGS. 1 and 2, the electrode assembly 16 is there shown in greater detail and comprises an aerodynamic semispherical dome electrode 22 and a semicircular electrode 28. The aerodynamic semispherical dome electrode 22 is coaxial with the spark plug body 12 and protrudes outwardly from one end 24 of the spark plug body 12. Any conventional means 26 (FIG. 1) is used to electrically connect the electrical connector 14 to the semispherical electrode 22. The electrode assembly 16 further includes a semicircular electrode 28 having its inner surface 30 facing the aerodynamic semispherical dome electrode 22. The semicircular electrode 28, furthermore, is secured to the spark plug body 12 such that its inner surface 30 is equidistantly spaced along its length from the outer surface of the semispherical electrode 22. Furthermore, the semicircular electrode 28 is electrically connected to the metal boss 18 and thus to the internal combustion engine 20. With reference now to FIG. 2, the operation of the first preferred embodiment of the spark plug 10 of the present invention is there shown. In operation, electrical voltage applied to spark ignition wire (not shown) to the electrical connector 14 (FIG. 1) is conducted to the semispherical electrode 22. The voltage potential between the semispherical electrode 22 and semicircular electrode 28 thus causes a spark 34 to extend between the electrode 22 and electrode 28. In the conventional fashion, the spark 34 ignites the fuel within the engine combustion chamber. Still referring to FIG. 2, unlike the previously known spark plugs, because the outer surface of the aerodynamic semispherical dome electrode 22 is equidistantly spaced from the inner surface 30 of 140 the semicircular electrode 28, repeated sparking of the spark plug 10 causes the spark 34 to "walk along" the adjacent surfaces of these two electrodes so that the spark 34 does not always extend between the same spots on the electrodes 22 and 28 as in the previously known spark plugs. In doing so, the spark plug 10 of the present invention not only exhibits a longer life, but also eliminates misfirings of the spark plug and greatly reduces emissions from the engine. Typically, a positive voltage is applied to the electrical connector 14 (FIG. 1) and thus to the aerodynamic semispherical dome electrode 22 while the semicircular electrode 28 is maintained at the electrical ground of the internal combustion engine 20. As such, the aerodynamic semispherical dome electrode forms an anode while the semicircular electrode 28 forms a cathode. However, the electrical polarities of the electrodes 22 and 28 may be reversed while still remaining within the scope of the present invention. With reference now to FIG. 3, the second preferred embodiment of the present invention is there shown in which the electrode assembly 16, as before, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as the semicircular electrode 28. Additionally, however, the electrode assembly 16 includes a second semicircular electrode 40 having an inner surface 42 along its length which is equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. The second semicircular electrode 40, like the electrode 28, is electrically connected to the metal boss 18 as well as to the first semicircular electrode 28. Still referring to FIG. 3, preferably the second semicircular electrode 40 intersects the first semicircular electrode 28 generally perpendicularly. Additionally, the semicircular electrodes 28 and 40 are also preferably of a one-piece construction. During the operation of the spark plug illustrated in FIG. 3, the spark between the aerodynamic semispherical dome electrode 22 and the semicircular electrodes 28 and 40 continuously "walks along" between the electrodes 22 and both electrodes 28 and 40. With reference now to FIG. 4, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 3, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 28 and 40. Unlike the embodiment of FIG. 3, however, the semicircular electrodes 28 and 40 intersect each other at their ends at various angles. However, as before, the inner surface 42 of the electrode 40 as well as the inner surface 30 of electrode 28 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 5, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 28 and 40 intersecting each other at their ends at various angles. Unlike the embodiment of FIG. 4, this embodiment contains an additional electrode 43 that intersects electrodes 28 and 40 at their ends. However, as before, the inner surfaces of the three electrodes 28, 40, and 43 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22 and, as before, intersect each other at their ends at various angles. With reference now to FIG. 6, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 5, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 43 intersecting each other at their ends at various angles. Unlike the embodiment of FIG. 5, this embodiment contains an additional electrode 44 that intersects electrodes 28, 40, and 43 at their ends. However, as before, the inner surfaces of the four electrodes 28, 40, 43, and 44 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22, and are at various angles. With reference now to FIG. 7, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there 141 shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32. Unlike the embodiment of FIG. 4, however, the semicircular electrodes 31 and 32 do not intersect each other at their ends at various angles or at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 31 and 32 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 8, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 7, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32. Unlike the embodiment of FIG. 7, however, this embodiment contains a third semicircular electrode 33 that does not intersect semicircular electrodes 31 and 32 at their ends at various angles or at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 31, 32, and 33 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 9, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 3, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 34 and 35. Unlike the embodiment of FIG. 3, however, electrodes 34 and 35 do not intersect perpendicularly at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 34 and 35 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 10, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 9, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 34 and 35. Unlike the embodiment of FIG. 9, however, this embodiment contains a third semicircular electrode 36 that intersects electrodes 34 and 35 at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 34, 35, and 36 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 11, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 10, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 34, 35, and 36. Unlike the embodiment of FIG. 10, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 37 that intersects electrodes 34, 35, and 36 at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 34, 35, 36, and 37 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 12, a still further modification of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 4, includes a semispherical dome electrode 22 as well as a first and second semicircular electrodes 28 and 40 which are angularly offset from each other and connected at their bases. Unlike the embodiment of FIG. 4, however, in FIG. 12 a third semicircular electrode 50 is also provided which intersects the other two semicircular electrodes 28 and 40 generally perpendicularly. Preferably, all three electrodes 28, 40 and 50 are of a one-piece construction and all three electrodes 28, 40 and 50 are electrically connected not only to each other, but also the metal boss 18. Additionally, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes are equidistantly spaced from the outer surface of the semispherical dome electrode 22. 142 With reference now to FIG. 13, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 12, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 50. Unlike the embodiment of FIG. 12, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 43. This fourth semicircular electrode 43 intersects the semicircular electrodes 28 and 40 at their ends at various angles and intersects the semicircular electrode 50 generally perpendicularly. However, as before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 14, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 13, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, 43, and 50. Unlike the embodiment of FIG. 13, however, this embodiment contains a fifth semicircular electrode 44. This fifth semicircular electrode 44 intersects the semicircular electrodes 28, 40, and 43 at their ends at various angles and intersects the semicircular electrode 50 generally perpendicularly. However, as before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 15, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 12, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 28, 40, and 50. Unlike the embodiment of FIG. 12, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 51. This fourth semicircular electrode 51 intersects the semicircular electrodes 28 and 40 generally perpendicularly, and it does not intersect the semicircular electrode 50. However, as before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 16, a still further embodiment of the electrode assembly is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 14, includes an aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as four semicircular electrodes 28, 40, 50, and 51. Unlike the embodiment of FIG. 15, the third and fourth semicircular electrodes 50 and 51 intersect at their bases. However, as before, the inner surfaces of these semicircular electrodes are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 17, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 7, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced apart. Unlike the embodiment of FIG. 7, however, this embodiment contains a third semicircular electrode 50 that intersects semicircular electrodes 31 and 32 generally perpendicularly at the apex. However, as before, the inner surfaces of electrodes 31, 32, and 50 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 18, a still further embodiment of the electrode assembly 16 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 17, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced apart and a third semicircular electrode 50 that intersects semicircular electrodes 31 and 32 generally perpendicularly. Unlike the embodiment of FIG. 17, however, this embodiment contains a fourth semicircular electrode 51 that intersects semicircular electrodes 31 and 32 generally perpendicularly. Furthermore, semicircular electrodes 50 and 51 are spaced apart and parallel to each other. However, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31, 32, 50, and 51 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. With reference now to FIG. 19, a still further embodiment of the electrode assembly 17 is there 143 shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 18, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as two semicircular electrodes 31 and 32 that are spaced apart and two additional semicircular electrodes 50 and 51 that are spaced apart. The semicircular electrodes 31 and 32 intersect and are generally perpendicular to semicircular electrodes 50 and 51. Unlike the embodiment of FIG. 18, however, this embodiment contains a fifth semicircular electrode 33 that is spaced apart from semicircular electrodes 31 and 32. Furthermore, semicircular electrodes 50 and 51 intersect semicircular electrode 33 generally perpendicularly. However, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31, 32, 33, 50, and 51 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. As stated before, all semicircular electrodes are electrically connected to the metal boss 18 and thus to the internal combustion engine. With reference now to FIG. 20, a still further embodiment of the electrode assembly 19 is there shown and which, like the embodiment illustrated in FIG. 19, includes the aerodynamic semispherical dome electrode 22 as well as three semicircular electrodes 31, 32 and 33 that are spaced apart and three additional semicircular electrodes 50, 51 and 52 that are spaced apart. The semicircular electrodes 31, 32 and 33 intersect and are generally perpendicular to semicircular electrodes 50, 51 and 52. However, as before, the inner surfaces of the semicircular electrodes 31, 32, 33, 50, 51 and 52 are equidistantly spaced from the aerodynamic semispherical dome electrode 22. As stated before, all semicircular electrodes are electrically connected to the metal boss 18 and thus to the internal combustion engine. With reference now to FIGS. 21 and 22, further embodiments of the electrode assembly are there shown in which the cathode electrode 22' is spherical in shape rather than the semispherical cathode electrodes 22 of FIGS. 1-20. Although only one electrode 28 (FIG. 21) or 28' (FIG. 22) is shown, the spherical electrode 22' can be utilized in conjunction with any of the anode electrode configurations of FIGS. 1-20. Furthermore, the anode electrode 28 or 28' may be either U-shaped as shown in FIG. 21 or semicircular in shape as shown in FIG. 22 in order to maintain the distance between the electrodes 28' and 22' equidistance along substantially the entire length of the electrode 28'. From the foregoing, it can be seen that the present invention provides a novel spark plug construction which completely overcomes the previously mentioned disadvantages of the previously known spark plug constructions. Having described my invention, however, many modifications thereto will become apparent to those skilled in the art to which it pertains without deviation from the spirit of the invention as defined by the scope of the appended claims. Home ~ Catalog ~ Links rexresearch.com 144 Recycling Sweat Into Water WASHINGTON, March 21, 2005 (AP) There are plenty of wells in Iraq, but the dead animals dumped there when Saddam Hussein was in power have contaminated them. There are plenty of streams in southeast Asia, but the recent tsunami polluted them with salt from the ocean. How do you quench someone's thirst when there is plenty of water, but not a drop of it is drinkable? It's a question NASA researchers have pondered for nearly two decades, but villagers in Iraq and tsunami victims in Asia will get a taste of their answer as early as this fall - before any astronaut in space does. The Marshall Space Flight Center in Huntsville, Ala., has been testing a device intended for the space station that would recycle astronauts' sweat, respiration and even urine into drinking water purer than any found in a tap. "They just breathe and exercise, urinate into the urinal and our system handles the rest," said Robyn Carrasquillo, chief of the environmental control and life support division at Marshall. It could be two years before the water system - as large as two refrigerators - is loaded onto a shuttle to serve an American astronaut and Russian cosmonaut living in space. But smaller and simpler versions will soon be put to use on earth. Reno, Nev.-based investment firm Crestridge and the charity Concern for Kids are developing the systems for humanitarian purposes in nations lacking a reliable water supply, starting with Iraq and countries in southeast Asia. "There are 1.8 billion people who have never had a drink of fresh water," said Kevin Chambers, Crestridge's managing director. "Our mission is grand, but we've got to start somewhere and sometime - and now is the time." Rocket scientists trying to sustain life in space and humanitarians trying to increase the quality of life in third world countries kept running into the same problem - a lack of clean but affordable drinking water. Bottles of fresh water cost as much as $1.50 a gallon. Each weighs eight pounds, so the fees skyrocket when they're transported across the planet - let alone beyond the stratosphere. Robert Anderson, vice president and international projects director for Concern for Kids, said he began looking into water recycling technology two years ago because of the huge expenses necessary to carry water to Iraqi villages by tanker truck. "I got to thinking, 'There's got to be a better way,"' he said. Eventually, he reached the company that held the patent on the technology being developed for the space agency. For $29,000 in equipment costs and less than three cents a gallon, a trailer-mounted recycling device can travel from village to village, turning a well's unclean water into something suitable for drinking. Larger, stationery systems equipped with packaging plants cost around $400,000. Researchers at Windsor Locks, Conn.-based Hamilton Sundstrand, the lead contractor of the water processor for NASA, only recently learned their filtration technology is being put into action at home before it heads to the space station. 145 "It was a total surprise to us - not that it's a stretch," said Bob Aaron, the company's program manager for the processor. Next month, Crestridge plans to break ground on the first manufacturing plant for the earth-based water processing devices. By September, it hopes to send 10 truck-mounted and at least three trailer devices to Iraq and 12 of the larger packaging units to southeast Asia. NASA's timetable is somewhat less ambitious; the water processor is targeted for a shuttle launch in mid-2007. The space station had to reduce its permanent residents from three to two after the Columbia disaster grounded American shuttles, which had carried tanks of water to the astronauts living there. Now the astronaut and cosmonaut are living off water brought up by the Russian spacecraft, which also includes a device that catches some respiration and recycles it into limited amounts of drinking water. No urine recycler has ever been used in space. Although the NASA technology is virtually finished, it still must undergo several more tests to make sure it can withstand a launch. By Jeffrey McMurray 146 Unveiled: The Clean Queen Of The Sea By David Harrison The Telegraph - UK 3-13-5 It is the ship of the future - powered by the sun, wind and waves. The futuristic vessel has no conventional engines, uses no fossil fuels and releases no harmful emissions into the atmosphere or pollution into the sea. The first ship to use the technology will be a cargo vessel that will transport up to 10,000 cars from Britain to Australia, New Zealand and other countries. If successful, it will be used on passenger ferries and cruise ships. The wave energy is harnessed by 12 dolphin-like fins on the ship's hull, while sun and wind energy is collected by three giant, rigid, fin-like sails covered in solar panels. The sails and fins will also help the ship to cruise at a speed of 15 knots and stability will be provided by the 147 pentamaran hull - a slim monohull that will have two smaller support hulls, known as sponsons, on each side. Once harnessed the sun, wind and wave energy will be combined with hydrogen and stored in fuel cells. A spokesman for Wallenius Wilhelmson, the ship's Scandinavian designers who have a British headquarters in Southampton, said: "This will be the first truly environmentally friendly ship, protecting the atmosphere and marine species. It will transform ocean transport." The international shipping company transports 160,000 cars a year, including Jaguars, Land Rovers and BMWs, from Southampton to Australia, New Zealand and other countries. The vessel will include a cargo deck the size of 14 football pitches. It will be able to carry up 10,000 cars in emission-free conditions. At 820ft long it will be shorter than the Queen Mary 2 (1,132ft) and the QE2 (963ft), but more than three times the length of a Boeing 747 jumbo jet (232ft). The ship is called the E/S Orcelle after the orcelle dolphin - the French word for the Irrawaddy dolphin, one of the world's most critically endangered species. The E/S stands for "environmentally sound ship". The ship's design means that it will not need to carry ballast water, used to stabilise traditional vessels. The collection and disposal of ballast water has worried marine conservationists for years. Many fragile species are collected inadvertently when a ship takes thousands of tons of water from the sea for ballast. When the water is emptied back into the ocean, often thousands of miles away, many species are dumped in alien environments that threaten their survival. The company, which has about 60 modern vessels that carry 17 million vehicles a year by sea, will unveil a model of the E/S Orcelle at Expo, the world trade fair, in Aichi, Japan, next month. Nils Dyvik, the company's chief executive, said that a ship with some of the Orcelle's "environmentally friendly characteristics" could be launched within five years, but said that the "complete version" might not be crossing the oceans until 2025. The cost of the futuristic vessel is not known, but Mr Dyvik said that he expected that it would be more expensive than a conventional cargo ship, which costs up to £46 million. "The cost is likely to come down, however, as the technology gets cheaper," he added. Mr Dyvik said that the E/S Orcelle was the future of ocean transport. "It represents the achievable goal of building a zero-emission cargo ship," he said. "The shipping industry has to play its part in protecting the environment and we are determined to be at the forefront of efforts to help to protect marine life on the high seas." © Copyright of Telegraph Group Limited 2005. http://www.telegraph.co.uk/news/.html Disclaimer MainPage http://www.rense.com/ This Site Served by TheHostPros 148 149 150 151 152 153 154 155