Laico alfabeto in salsa gay piccante :: Franco Buffoni :: Transeuropa Ed…ura libera :: Poesia Narrativa Recensioni Aforismi Articoli Saggi Eventi
19/02/11 12.18
:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrazione | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca nel sito | Altri siti :: :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Autori proposti | Eventi | Video proposti :: :: Posta ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Il libro libero | Libri sulla strada: libri vagabondi [book crossing] :: :: Commenti dei lettori ::
:: L E G G I G L I E - B O O K D E L A R E C H E R C H E . I T S O N O L I B R I L I B E R I G R A T U I T I ::
OGNI
LETTORE, QUANDO LEGGE, LEGGE SE STESSO.
L'OPERA
DELLO SCRITTORE È SOLTANTO UNA SPECIE DI
STRUMENTO OTTICO CHE EGLI OFFRE AL LETTORE PER PERMETTERGLI DI DISCERNERE QUELLO CHE, SENZA
LIBRO, NON AVREBBE FORSE VISTO IN SE STESSO. (DA
"IL
TEMPO RITROVATO"
- MARCEL PROUST)
Sei nella sezione Recensioni
Pagina aperta 70 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Sat Feb 19 09:27:12 UTC+0100 2011
Condividi
LAICO ALFABETO IN SALSA GAY PICCANTE
Narrativa
Franco Buffoni (Biografia)
Transeuropa Edizioni
Recensione di Giuliano Brenna
:: leggi altri suoi testi :: leggi la biografia :: scrivi a Giuliano Brenna ::
« indietro | versione per la stampa | invia ad un amico »
# 2 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »
Pubblicato il 15/02/2011 12.00.00
Titola, Franco Buffoni, Laico alfabeto in salsa gay piccante, e precisa, L’ordine del creato e le creature disordinate, una raccolta di
testi scandita da due paragrafi per ogni lettera dell’alfabeto più cinque approfondimenti e due appendici per mettere a
nudo la verità sulla condizione degli omosessuali nell’Italia e nel mondo. Perché in Italia, fanalino di coda in Europa,
non si vuole dare pari dignità a quel dieci per cento della popolazione che pure paga le tasse, vota, produce e
consuma? Soprattutto per mero pregiudizio medievale di parte delle gerarchie cattoliche avallate dai politici che nel
Vaticano vedono una sorta di sponda per difendere la propria ottusità oltre ad un serbatoio di voti e di favoritismi. Il
laico alfabeto analizza e smonta, voce per voce, le assurdità messe in piedi dalla Chiesa di Roma per ribadire un netto no
alla parità dei diritti civili, base per l’integrazione e la felicità di tutti i cittadini. Facendo questo la Chiesa disattende
forse il suo primo comandamento, velando di misantropica ipocrisia tutto quel che va predicando, cioè l’amore. Perché
l’amore tra persone dello stesso sesso dovrebbe essere considerato differente da quello fra persone di generi diversi? Le
gerarchie cattoliche scomodano ad ogni piè sospinto ogni sorta di assurda prova per dimostrare il “disordine” di certi
soggetti. Da cosa nasce questa assurdità? In primo luogo dalla convinzione della Chiesa di essere detentrice della verità
unica e dalla ambizione di essere l’unica interprete del pensiero divino. Favorendo invece, molto spesso,
http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Recensioni&Id=396
Pagina 1 di 7
Laico alfabeto in salsa gay piccante :: Franco Buffoni :: Transeuropa Ed…ura libera :: Poesia Narrativa Recensioni Aforismi Articoli Saggi Eventi
19/02/11 12.18
emarginazione, dolore e disperazione, che hanno come beffarda origine una personalissima interpretazione dei testi
biblici. Si sa che la Chiesa basa il suo potere innanzitutto sull’ignoranza e sulla coercizione, quale metodo migliore per
esercitare il potere sugli individui se non quello di attaccarli su quel che non è una scelta, ma una semplice condizione?
La Chiesa, non dimentichiamolo si è opposta fermamente alla risoluzione ONU contro l’omofobia, ribadendo a gran
voce il suo favore verso quelle nazioni che puniscono l’omosessualità, in alcuni casi addirittura con la morte. Le
gerarchie vaticane hanno quindi le mani macchiate del sangue di quegli innocenti che hanno come unica colpa una
condizione naturale, come se si punissero quelli coi capelli ricci o i mancini. Senza dimenticare i milioni di casi di
misteriosi suicidi adolescenziali dovuti, spesso, alla condizione omosessuale vissuta con paura. Alla lettera V, è
ricordato come il parlamento italiano abbia bocciato la legge Concia contro la violenza verbale e fisica verso gli
omosessuali. Legge invocata a gran voce dal trattato di Amsterdam; ma se una legge simile fosse passata, quanti alti
prelati sarebbero stati passibili di condanna? Quei prelati che a Roma animano le saune gay e fanno registrare come
proveniente dal Vaticano il più alto numero di contatti con le chat di incontri per omosessuali. E, sempre in tema di
mani macchiate di morte, alla lettera L di Lancet (prestigiosa rivista medica), si ricorda di come il Papa, in viaggio verso
l’Africa, abbia negato l’efficacia del profilattico per la lotta all’AIDS, negando così a chi ne ha davvero bisogno l’unico
modo di avere salva la vita.
In tema di discriminazioni assurde troviamo, come già accennato, alla lettera M, un brano sui mancini, visti anch’essi
per secoli come portatori di una condizione innaturale. L’altro articolo, sotto la medesima lettera, riguarda le Moschee
e vi si evince come una visione laica della società permetterebbe una pacifica convivenza fra luoghi di culti differenti,
con grande beneficio della comunità intera. Nell’ordine alfabetico troviamo, come è naturale, la N, con due
interessantissimi articoli sul nascere e su quel che è naturale, e anche qui assistiamo alla dimostrazione di quel che è
considerato naturale, lo è per un semplice punto di vista, che calpesta beatamente i diritti di milioni di persone negando
loro il diritto alla felicità.
Pare proprio essere la denuncia di mancanza di laicità dello Stato italiano quello di cui è maggiormente intriso questo
laico alfabeto buffoniano; quante leggi in Italia sono prive del fondamento del diritto in quanto etiche, cioè
privilegianti una visione considerata morale della società. Ma morale non lo è, è invece solo di parte, in quanto dettata
dal pregiudizio medievale della Chiesa Cattolica, che continua, malgrado ogni sorta di smentita scientifica, e logica, a
considerare le donne inferiori, gli omosessuali degli abietti, a frugare fra le lenzuola della gente per rinfocolare i sensi
di colpa. Le lettere scorrono veloci, da Animali e Ateo sino a Zapatero, i brevi testi sono chiari e godibili, Buffoni è
grande e colto narratore, ma nell’avanzare della lettura cresce un forte senso di disagio, perché ci tocca vivere con un
piede nel medioevo quando intorno a noi c’è l’Europa che cresce e avanza, si libera da assurdi fardelli e garantisce
(disattesa solo da Vaticalia) pace e serenità a tutti i suoi cittadini. Le due appendici “Perché sono favorevole al matrimonio fra
cattolici” e “Vorrei vendere mia figlia come schiava” Squarciano il velo, in modo ironico ma assolutamente esatto, su come
l’ipocrisia cattolica usi due pesi e due misure quando si tratta di reprimere, insultare e fare dell’autentico terrorismo
psicologico.
*
Di seguito alcuni estratti dal libro, gentilmente messi a disposizione dall'autore: dal capitolo con la lettera E il paragrafo
ETICA, l'approfondimento ODIO e l'appendice Vorrei vendere mia figlia come schiava...
*
ETICA
Punti centrali del cristianesimo sono l’incarnazione e la resurrezione. Io credo sia dannoso indurre un
bambino a basare la propria etica su una nascita “divina” e sulla “resurrezione” di un uomo.
Perché glielo si insegna da piccolo, costruendogli un’etica su due eventi che deve accettare in modo
dogmatico. Mandandolo incontro a due pericoli: accettare anche altre ingiunzioni di tipo dogmatico,
oppure diventare cinico, amorale, sprovvisto di un’etica.
Infatti, quando - crescendo - gli frana, alla luce della ragione, l’impianto etico basato sui dogmi, è ben
http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Recensioni&Id=396
Pagina 2 di 7
Laico alfabeto in salsa gay piccante :: Franco Buffoni :: Transeuropa Ed…ura libera :: Poesia Narrativa Recensioni Aforismi Articoli Saggi Eventi
19/02/11 12.18
Infatti, quando - crescendo - gli frana, alla luce della ragione, l’impianto etico basato sui dogmi, è ben
difficile che l’ex giovane sia in grado di configurarsi in un’altra etica radicata e profonda. Anche da
questo - secondo me - viene molto del cinismo, dell’opportunismo, della schizofrenia, delle ipocrisie,
delle piccole e grandi astuzie che caratterizzano gli italiani.
Invece del catechismo e dell’ora di religione cattolica sono favorevole all’insegnamento di un’etica basata
sul rispetto della ragione e della natura, sullo studio armonico delle scienze, dell’infinitamente piccolo e
dell’infinitamente grande, della biologia e dell’astrofisica. Se penso a quanti giovani si lasciano attrarre da
satanismo e messe nere… Non vorrei offendere il sentimento di nessuno, ma la radice culturale
misterica, irrazionale è mutuata da quelle “bianche”. E pure il lessico.
Occorre sostenere una educazione sanamente laica, nel rispetto della natura - intesa come la physis dei
greci, l’essenza da cui tutto si genera e a cui tutto ritorna - e del metodo della scienza: della prova e della
verifica. Un’educazione seria e rigorosa. Più seria e rigorosa di quella che impone l’irrazionale con
nascite divine e resurrezioni. Un’educazione in cui, fin dall’inizio, si concepisca la vita con la morte, in
inscindibile unità. Un’educazione alla natura e al relativo: quella che Keats definisce la negative capability:
l’educazione al dubbio e alla verifica, alla mancanza di assoluti. Liberandoci una buona volta da quella
gabbia organizzativa e dogmatica calata da Paolo in poi sul pensiero greco e su certi comportamenti etici
normati dalla cultura ebraica.
Altrimenti continuerà a lievitare fino a fagocitarci questo mostro di consumismo e padre Pio, di miracoli
e volgarità, di ingiunzioni dogmatiche e banalità a cui abbiamo lasciato campo libero.
Nelle scuole italiane la resurrezione e il principio di gravitazione universale vengono trasmessi come se
fossero verità analoghe, dalle stesse cattedre. Perché manca un vero convincimento laico, una vera forza
culturale volta a rifondare gli insegnamenti: per l’appunto, un’etica condivisa.
Così si tenta la restaurazione più bieca del vecchio: sostenendo che l’insegnamento dell’evoluzionismo è
degradante, e immettendo nei ruoli delle scuole di stato non degli insegnanti di storia delle religioni e
delle civiltà culturali, bensì gli insegnanti di religione cattolica scelti dai vescovi, e dando loro anche la
possibilità – su semplice richiesta – di “passare” ad insegnare storia e filosofia.
Quanti dimostrano tanto disprezzo per una concezione laica e illuministica della vita e dell’educazione,
in cuor loro, consapevolmente o inconsapevolmente, non credono che l’uomo possa essere seriamente
educato, ma solo manipolato.
p.s. Ovviamente uso il termine “etica” in un’accezione ampia e generica: le neuroscienze, al riguardo,
avrebbero oggi molto da insegnare.
*
ODIO
Diceva Freud: “Non è l’odio per i nostri nemici che ci consuma, ma quello per le persone che amiamo”.
Una forma di odio particolarmente significativa, in questa ottica borghese di inizio Novecento, è quella
del fils de famille omosessuale, ben rappresentato dal grido di André Gide: “Famiglie, io vi odio”. Anche
Proust non fu molto tenero al riguardo: si pensi soltanto alla fine che fecero i mobili di famiglia alla
morte dei genitori: immediatamente trasferiti ad arredare un bordello maschile. Trattamento non
dissimile, per altro, subì pochi anni dopo - alla morte dello stesso Proust - il suo stupendo cappotto
foderato di pelliccia, immediatamente svenduto dalla affezionatissima governante a un volgare
ambulante.
Rimanendo nell’ambito della cultura francese - dove Jean Genet appare illuminante nella drastica
epigrafe a I negri: “Quel che ci occorre è l’odio. Dall’odio nasceranno le nostre idee” - in un’ottica di
schemi di confezione narrativa e di onniscienza del narratore, mi sembra significativa la radicale
trasformazione che avvenne nel passaggio da Proust a Gide. Mentre Proust ancora manteneva
l’impalcatura della finzione assoluta, scrivendo come se egli stesso e i suoi lettori fossero eterosessuali,
http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Recensioni&Id=396
Pagina 3 di 7
Laico alfabeto in salsa gay piccante :: Franco Buffoni :: Transeuropa Ed…ura libera :: Poesia Narrativa Recensioni Aforismi Articoli Saggi Eventi
19/02/11 12.18
l’impalcatura della finzione assoluta, scrivendo come se egli stesso e i suoi lettori fossero eterosessuali,
Gide già scrive da omosessuale, rivendicando con orgoglio il suo diritto ad essere tale. Questa è la
ragione per cui Gide fu – molto più di Proust – oggetto di odio da parte di critici bempensanti e
sedicenti intellettuali. Emblematica fu la reazione in Italia di Roderigo de Castilla (lo pseudonimo di
Palmiro Togliatti) che dalle colonne dell’Unità - quando a Gide venne assegnato il Premio Nobel - parlò
di una “confraternita di pervertiti”, lasciando pochi dubbi su quale sarebbe stata la reazione del Pci
qualora un militante si fosse dichiarato omosessuale. E pochi anni dopo se ne ebbe la riprova a Casarsa
con l’odiosa espulsione di Pasolini dal partito.
Gide - che si liberò in quello che potremmo definire un vero e proprio coming out letterario – aveva
preso coraggio dal primo Wilde. Che a sua volta aveva recepito istanze di liberazione da Walter Pater,
l’autore di Mario l’epicureo, grande conoscitore del mondo classico e anche liberal convinto. Su Pater aveva
avuto fondamentale influenza il Saggio sulla libertà di John Stuart Mill, dalla cui concezione di stato e delle
libertà consegue che “il solo scopo per cui si possa legittimamente esercitare un potere su qualche
membro della comunità civilizzata contro la sua volontà è quello di impedirgli di nuocere agli altri. Su se
stesso, sul suo corpo e la sua mente l’individuo è sovrano”.
“Preferisco l’odio che mi rispetta all’amore che mi insulta”, replica il romanziere Giuseppe Rovani
all’amico che gli nega l’assenzio asserendo: “E’ per il tuo bene”. Ce lo ricorda il Dossi nella sua
biografia dello “scapigliato” Rovani, rimasta purtroppo incompiuta. E qui la riflessione potrebbe aprirsi a
tutti i proibizionismi e ai conseguenti odi, portandoci molto lontano. Conosciamo bene l’impermeabilità
al pensiero di Mill da parte della cultura italiana.
“A quanti l’odio consuma e l’amore è dato sotto il cielo di vedere”, è la definizione che Umberto Saba
dà degli uomini in una poesia famosissima. L’uomo, dunque, è l’animale capace di provare in somma
misura odio (e poi amore). Qual è la differenza tra il coccodrillo che - se ha fame - ti divora, e un
appartenente alla Sapiens-sapiens che tortura il suo simile traendone sadico godimento? Quando si può
odiare al punto da torturare un bambino? Da ucciderlo dopo averlo fatto soffrire? Può sembrare
paradossale ma la risposta è: quando la violenza da cieca diventa intelligente. In altri termini: quando
smette di essere puro istinto l’aggressività, divenendo uno scenario disegnato già prima dalla mente. Il
male animale, istintuale, incosciente contrapposto e quello storico, biografico, cosciente. Darwin vs
Gobetti; l’occhio biologico vs l’occhio antropologico.
In etologia questo processo viene definito di pseudospeciazione. Ricordo, al riguardo, che nei campi di
sterminio le migliaia di persone quotidianamente uccise venivano definite “pezzi”. Non persone,
dunque, ma pezzi, oggetti. Gli ebrei, i rom, gli omosessuali... erano stati odiati prima, sui banchi di
scuola, nella fase di indottrinamento, di manipolazione delle menti, quando erano ancora persone. Poi
non più. Poi erano diventati dei pezzi.
E da dove scaturisce la pseudospeciazione se non dalla più ampia possibilità di scelta che la Sapienssapiens si è conquistata nel corso dei millenni rispetto al primordiale, originale, “animale” istinto? E’ lì,
in quel più ampio spettro di possibilità comportamentali, che si colloca per l’uomo l’opzione tra il
compimento del bene e il compimento del male. E lì che l’odio nasce e trae alimento e infine viene
trasceso, superato, allorché l’oggetto di odio viene disumanato. C’è una riflessione illuminante di
Agamben, al riguardo: “L’umano è ciò che può essere infinitamente disumanizzato”. Pensiamo a coloro
che praticano il dileggio del prigioniero: l’iconografia del “Cristo deriso” ne è l’emblema.
Il procedimento contrario - rispetto al dileggio del carnefice - è quello definito in criminologia
dell’overkilling. L’odiata vittima è già morta, però l’assassino continua ad infierire sul cadavere: fino a
novanta coltellate mortali si è arrivati a contare sul cadavere di un omosessuale recentemente ucciso da
un “ragazzo di vita”. Come se l’assassino, oltre alla vittima, avesse inteso uccidere anche l’odiosa
immagine di sé che la vittima - malgrado tutto - continuava a rimandargli.
La mia personale reazione, di fronte a tematiche di questa portata, è di cercare di concettualizzarle,
tentando fenomenologicamente di descriverle. E sul punto specifico della sublimazione dell’odio per via
di pseudospeciazione, con conseguente trasformazione dell’uomo in “pezzo”, percepisco come una
ideale contrapposizione tra Paul Celan e Louis Ferdinand Céline. Tra il céliniano “chiamarsi fuori”, a
http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Recensioni&Id=396
Pagina 4 di 7
Laico alfabeto in salsa gay piccante :: Franco Buffoni :: Transeuropa Ed…ura libera :: Poesia Narrativa Recensioni Aforismi Articoli Saggi Eventi
19/02/11 12.18
ideale contrapposizione tra Paul Celan e Louis Ferdinand Céline. Tra il céliniano “chiamarsi fuori”, a
osservare dall’esterno l’avventura della specie sapiens-sapiens, e il celaniano “porsi a fianco” di chi vuole
comunque trovare ragioni per resistere continuando a sentirsi dentro l’umanità.
Io - come credo molti di voi - sono stato educato da persone che credevano che la Terra fosse al centro
dell’Universo, che la Chiesa fosse al centro della Terra, che l’Uomo fosse al centro delle creature. Penso
che il nostro problema oggi - detto molto in sintesi - sia: come possiamo entrare decentemente nella
modernità? Nascondendo la testa sotto la sabbia? Cercando antistoricamente e ascientificamente di
continuare ad assecondare “i noster tradisiun” in un’ottica di esclusione del diverso e del non conforme,
e fomentando volta a volta incredibili quantità di odium politicum, di odium sexicum e di odium theologicum ?
Dal Libro della Sapienza (2, 12.17-20): “Dissero gli empi: ‘Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di
imbarazzo ed è contrario alle nostre azioni; ci rimprovera le trasgressioni della legge e ci rinfaccia le
mancanze contro l’educazione da noi ricevuta. Vediamo se le sue parole sono vere; proviamo ciò che gli
accadrà alla fine. Se il giusto è figlio di Dio, egli l’assisterà, e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti, per conoscere la mitezza del suo carattere e saggiare la sua
rassegnazione. Condanniamolo a una morte infame, perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà’.”
Gli empi sono i razionalisti che prendono alla lettera il do ut des dogmatico. Un essere pacato e
ragionevole - che vuole fare leva sulla fratellanza universale come valore in quanto tale, non perché una
pia frode gli promette un aldilà - piuttosto parla di pseudospeciazione. E di ancora maggiore grandezza
dell’istituto cristiano del perdono - desumibile per esempio da Matteo 5, 38-48 - se disancorato da
un’ottica metafisica.
“Fanatismi terribilmente crudeli, disumani” – scrive Danilo Mainardi – “sono comparsi in tutti i tempi e
all’interno di molte, se non tutte, le culture. Merito dell’etologia è avere delineato la dinamica biologica,
sociale e culturale che può portare convincimenti “per fede”, siano essi politici o religiosi, fino alla
degenerazione del fanatismo. E dunque della pseudospeciazione. Comprendere, e usare la ragione, può
essere un passo determinante perché certi errori finalmente non continuino a ripetersi”.
La via del superamento delle barriere dell’odio è la via verso un adeguamento delle capacità emotive
della specie sapiens-sapiens alle capacità cognitive raggiunte dalla stessa. Perché è palese che le capacità
emotive della specie non si sono evolute in misura adeguata rispetto alle capacità cognitive. Lo spiega
molto bene Rita Levi-Montalcini in un lucidissimo libretto, Tempo di mutamenti, che secondo me la scuola
dovrebbe donare a ciascun adolescente, insieme al manualetto di educazione civica, di educazione
stradale e di educazione sessuale.
*
Vorrei vendere mia figlia come schiava...
DALLE FREQUENZE DI UNA RADIO MOLTO FREQUENTATA, UN NOTO RELIGIOSO
DISPENSA ALLE PERSONE CHE TELEFONANO INDICAZIONI E CONSIGLI SPIRITUALI
TRATTI DIRETTAMENTE DALLE SCRITTURE. QUALCHE TEMPO FA, IN UNA DELLE
RISPOSTE AGLI ASCOLTATORI, HA AFFERMATO CHE L’OMOSESSUALITA’ - COME SI
LEGGE NELLA BIBBIA (LEVITICO, 18, 22) - E’ UN ABOMINIO E NON PUO’ ESSERE
TOLLERATA IN ALCUN CASO. UN ASCOLTATORE GLI HA SCRITTO PER CHIEDERE
LUMI SU ALCUNI ALTRI PROBLEMI DI VITA VISSUTA
Caro sacerdote, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore.
Ho imparato davvero molto dal suo programma, e ho cercato di condividere tale conoscenza con più
persone possibile. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo
semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio. Fine della discussione.
Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle.
http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Recensioni&Id=396
Pagina 5 di 7
Laico alfabeto in salsa gay piccante :: Franco Buffoni :: Transeuropa Ed…ura libera :: Poesia Narrativa Recensioni Aforismi Articoli Saggi Eventi
19/02/11 12.18
- Vorrei vendere mia figlia come schiava, come prevede Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon
prezzo di vendita?
- Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole
profumo per il Signore (Levitico 1.9). Il problema è con i miei vicini. Quei blasfemi sostengono che l’
odore non è piacevole per loro. Devo forse percuoterli?
- So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Levitico 15:19-24). Il
problema è: come faccio a chiederle se ce le ha oppure no? Molte donne s’offendono.
- Levitico 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi
siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma
non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perché non posso possedere schiavi francesi?
- Un mio vicino insiste per lavorare di sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo
a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?
- Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Levitico 11:10), lo è
meno dell’omosessualità. Non sono d’accordo. Può illuminarci sulla questione?
- Levitico 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all’ altare di Dio se ho difetti di vista. Devo
effettivamente ammettere che uso occhiali per leggere … La mia vista deve per forza essere 10 decimi o
c’è qualche scappatoia alla questione?
- Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è
espressamente vietato dalla Bibbia (Levitico 19:27). In che modo devono esser messi a morte?
- In Levitico 11:6-8 viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. Per giocare a pallone
debbo quindi indossare dei guanti?
- Mio zio possiede una fattoria. E’ andato contro Levitico 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di
ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perché usa indossare vesti di
due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. È proprio
necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono
le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente
consiglia Levitico 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?
So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondermi a
queste semplici domande.
Sempre suo ammiratore devoto.
« indietro | versione per la stampa | invia ad un amico »
# 2 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »
Di Franco Buffoni sono stati recensiti anche questi libri:
:: Noi e loro - Donzelli Editore »
http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Recensioni&Id=396
Pagina 6 di 7
Laico alfabeto in salsa gay piccante :: Franco Buffoni :: Transeuropa Ed…ura libera :: Poesia Narrativa Recensioni Aforismi Articoli Saggi Eventi
19/02/11 12.18
:: Più luce, padre - Luca Sossella Editore »
:: Reperto 74 (e altri racconti) - Editrice Zona »
:: Roma - Ugo Guanda Editore »
:: Zamel - Marcos y Marcos »
Rivista LaRecherche.it © 2007-2011 - ottimizzato a 800 x 600 pixel - webmaster e fotografie: Roberto Maggiani [www.archivio-foto.it]
http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Recensioni&Id=396
Pagina 7 di 7
Scarica

Segue PDF - Transeuropa Edizioni