MODULO 3.
Servizi di supporto per la cura dell’infanzia, agevolazioni per la
protezione e l’assistenza pre e post parto delle donne sui loro
posti di lavoro
Obiettivi del modulo:

Fornire informazioni di base sui
servizi pubblici e privati di
l’assistenza ai/alle neonati/e

Accennare a come l’azienda può
venire incontro ai bisogni di
tutela e supporto pre e post parto
delle lavoratrici sul loro posto di
lavoro
osceolahome.blogspot.com
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MODULO 3.
In tutti i paesi europei la cura dell’infanzia è sempre più
affidata ad ‘esterni’ (cioè a non familiari)

E’ in aumento il numero di famiglie in cui entrambi i genitori lavorano;

Nonni e familiari spesso non possono assumersi la responsabilità di
accudire ai propri nipoti perché loro stessi lavorano;

Le famiglie vivono spesso per conto proprio e ciò rende difficile il
supporto/collaborazione di altri membri;

L’Unione Europea e diversi Stati membri stanno lavorando alla
soluzione di questi problemi.
appleton-child-care.com
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MODULO 3.
I traguardi del Trattato di
Barcellona 2002 accettati
dal Consiglio Europeo:
Fonte: Conclusioni della Presidenza – Barcelona 15 16 Marzo 2002 (SN 100/1/02 REV 1)
unc.edu
“Gli Stati membri dovrebbero
rimuovere i disincentivi alla
partecipazione femminile alla
forza lavoro e sforzarsi, tenuto
conto della domanda di strutture
per la custodia dei bambini
e conformemente ai modelli
nazionali di offerta di cure, di
fornire, entro il 2010, un’assistenza
all’infanzia per almeno il 90% dei
bambini di età compresa fra
i 3 anni e l'età dell'obbligo
scolastico e per almeno il 33% dei
bambini di età inferiore ai 3 anni”
Le linee guida dell’occupazione e
politica sociale (2008-2010) affermano
che “le politiche devono garantire un
miglior coordinamento fra lavoro e vita
familiare attraverso lo sviluppo di servizi
per l’infanzia e per persone non
autosufficienti”.
Fonte: http://europa.eu/pol/socio/index
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MODULO 3.
Alcune Direttive europee si sono occupate del problema
della salute, della sicurezza e della tutela delle donne
incinte e delle puerpere
La Direttiva del Consiglio 92/85/EC del 1992 ha introdotto delle
misure per incoraggiare miglioramenti in campo sanitario e
assistenziale a favore di donne lavoratrici gestanti, puerpere e
donne che allattano. Tale direttiva è stata successivamente
aggiornata (L165 27.6.2007)
http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/health_hygiene_safety_at_work/c1091
4_en.htm
vedi anche Modulo 1
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MODULO 3.
La Raccomandazione 2000 (N.191) dell’OIL (Organizzazione
internazionale del lavoro) è incentrata su ulteriori aspetti di tutela
della maternità
Madri che allattano:
 “Su presentazione di certificato medico… la frequenza e la
durata delle pause allattamento dovrebbero essere adattate a
bisogni particolari;
 Dove praticabile e con l’accordo dell’azienda e della donna
coinvolta, le pause giornaliere per allattamento dovrebbero essere
gestite in modo da consentire la riduzione dell’orario di lavoro
all’inizio o al termine del giorno lavorativo;
 Dove possibile, è opportuno prevedere la creazione di strutture
per l’allattamento, adeguate dal punto di vista igienico, sul luogo di
lavoro o nella sua prossimità”.
(Source: http://www.ilo.org/ilolex/cgi-lex/convde.pl?R191, 2011/28/02)
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MODULO 3.
Tipi diversi di assistenza
a bambini:

Nella propria abitazione a carico dei genitori
(babysitter, balia)
A casa di una persona incaricata (vigilatrice,
mamma a turno…)
In centri appositi


corbisimages.com
• Per bambini da 0 a 5 anni:
nido, asilo infantile
•
Scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5/6 anni):
kindergarten, centro educativo prescuola elementare
Servizi di assistenza all’infanzia
possono essere gestiti dallo
stato, da enti assistenziali e
da privati.
!
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MODULO 3.
montgomerycountymd.gov
Il servizio pubblico di assistenza all’infanzia è
finanziato dallo stato ma unicamente per certe fasce
d’età e per un certo (breve) numero di ore.
I genitori sono costretti ad integrare le rette con una
spesa più o meno elevata
sunrisepreschoolchildcare.com
Servizi accessibili, di buona qualità e alla
portata di tutte le famiglie producono benefici a
favore dell’intera collettività:

Promuovono la parità di genere

Promuovono la crescita civile dei bambini

Contribuiscono all’economia nazionale

Aiutano a rompere il circolo vizioso della povertà intergenerazionale
L’assistenza all’infanzia dovrebbe essere accessibile,
alla portata di tutti e di buona qualità
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MODULO 3.
Problemi

Mancano servizi pubblici e privati di assistenza all’infanzia, nonostante
le direttive europee e le legislazioni nazionali

Sovente i servizi esistenti non coprono i bisogni dei genitori che
lavorano (durata limitata di apertura, pasti non forniti, inaffidabilità della
struttura in generale, ecc.)

Le offerte di servizi di alta qualità e a prezzi accessibili per bambini al
di sotto dei tre anni sono veramente poche.

In molti paesi, è opinione diffusa che i servizi pubblici per l’infanzia si
preoccupino di meno della crescita dei bambini rispetto a quanto fanno
direttamente le mamme. Esiste ancora lo stereotipo che le donne che
lavorano sono delle mamme ‘cattive’.
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MODULO 3.
Cosa fare in concreto:
 I Comuni devono migliorare i loro servizi per l’infanzia in modo da
coprire tutti i bisogni dei genitori che lavorano
 Le aziende possono far sentire il loro peso sul territorio e
sostenere le richieste dei lavoratori
Benefici per le aziende:
-
Le lavoratrici qualificate rimangono in azienda
invece di stare a casa a prendersi cura dei loro
bambini
-
Le lavoratrici sono più serene e rilassate e
possono concentrarsi sul loro lavoro
-
L’azienda sensibile ai problemi dei genitori ha più
attrattiva sul mercato del lavoro
onlineuniversities-weblog.com
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MODULO 3.
I genitori che lavorano chiedono all’azienda un sostegno
supplementare:

Per il primo periodo dopo il parto (tempo dell’allattamento)

Se l’offerta pubblica di servizi per l’infanzia è insufficiente

Se gli orari del nido o dell’asilo differiscono dall’orario di lavoro

Se il/i bambino/i si ammala/no

Se c’è necessità di fare viaggi d’affari e non si trova una
soluzione a livello privato

Altre emergenze
I servizi supplementari nell’ambito della tutela dell’infanzia devono
essere affidabili, accessibili e di buona qualità!!!!
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MODULO 3.
Che cosa può fare l’azienda nell’assistenza all’infanzia:

Fare delle valutazioni di rischio riguardanti la sicurezza della neomadre o del neo-nato/a sul posto di lavoro o durante l’orario previsto

Organizzare un nido aziendale (solo le grandi imprese)

Fare accordi con organismi/enti pubblici, privati o benefici per, ad es.
riservare posti per i bambini dei propri impiegati o negoziare delle
tariffe agevolate (aziende medie)

Allestire un locale per i bambini dove possono giocare e dove i più
grandi possono aspettare i genitori dopo la scuola

Fornire alcuni supporti nel periodo di chiusura delle scuole e delle
vacanze (campeggi estivi, colonie, ecc.)

Contributi finanziari a singoli genitori.
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MODULO 3. Esercizi
Come migliorare i servizi pubblici per l’infanzia
Obiettivo:
Compito:
Durata:
accrescere il livello di consapevolezza dei partecipanti per quanto riguarda i
servizi per l’infanzia nella propria città e stimolarli a proporre soluzioni per il
loro concreto miglioramento.
riflettere sulle domande sotto menzionate.
30 min.
Domande per riflettere sul caso:
 Quale è la situazione nella tua città?
 Come valuti la qualità dei servizi pubblici?
 Quali sono le tue aspettative per migliorare la situazione dei servizi in
tempi brevi?
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MODULO 3. Esercizi
Come migliorare il sostegno della tua azienda ai genitori
impegnati nell’assistenza di bambini
Obiettivo:
Compito:
Durata:
stimolare i partecipanti a elaborare suggerimenti e proposte su come migliorare la
propria situazione in azienda.
Riflettere sulle domande sotto riportate.
30 min.
Domande per riflettere sul caso:

Qual è la situazione nella tua azienda per quanto concerne le donne
incinte e le puerpere?

Quali sono i supporti offerti dalla tua azienda per agevolare i genitori
che lavorano nella gestione del lavoro & famiglia?

Secondo te, nella tua azienda si può migliorare l’attuale situazione?
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MODULO 3. Casi studio di buone pratiche
Suggeriamo di approfondire l’argomento del modulo
analizzando i seguenti casi :

Caso studio di Nina K. “Assistenza quotidiana all’infanzia - Donna in carriera
madre di due gemelli, uno dei quali disabile” (Intervista No. 3)

Caso studio di Simone P. “Babysitter gratis con il ‘voucher’ della Provincia
(Intervista No. 16)


Caso studio di Sven K. “I vantaggi offerti da un asilo aziendale” (Intervista No. 8)

Caso studio „FamUnDo -un progetto innovativo per stimolare le aziende nelle
politiche family-friendly ” (Video No. 8)
Video “Un mini asilo autogestito dalle mamme in un’azienda family-friendly
(Video No. 3)
Questi casi mettono in luce buone soluzioni condivise fra lavoratori e
azienda per risolvere i problemi di genitori che hanno responsabilità di
cura di bambini
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MODULO 3. Casi studio di buone pratiche
RICORDATI ….
Mentre analizzi i casi presentati, cerca di riflettere su questi aspetti:
Qual’è la tua situazione familiare?
Qual’è la situazione nella tua azienda?
Che tipo di accordi hai nella tua azienda
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MODULO 3. Casi studio di buone pratiche
Caso studio: “Assistenza quotidiana all’infanzia - Donna in carriera
madre di due gemelli, uno dei quali disabile”
Obiettivo:
Compito:
Durata:
accrescere la consapevolezza dei partecipanti sulle possibilità di conciliare cura
dei bambini e gestione di numerosi impegni di lavoro
riflettere sulle domande sotto riportate.
30 min.
Domande per riflettere sul caso:
Ritieni di essere in grado di lavorare a tempo pieno mentre il tuo bambino (o
un altro familiare) ha bisogno di assistenza specifica?
Quale sostegno ti aspetti dalla tua azienda per poter gestire la tua situazione
di assistenza ad un/a figlio/a?
In che modo l’attività assistenziale giornaliera e a tempo pieno svolta da una
persona esterna alla famiglia può influire sul benessere di tuo/a figlio/a (o
persona non autosufficiente)?
 Quali sono i modi con cui concili il tuo lavoro con la tua vita familiare?
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MODULO 3. Casi studio di buone pratiche
Caso studio: “Babysitter gratis con il voucher della Provincia“
Obiettivo:
accrescere la consapevolezza sui servizi pubblici locali per l’infanzia
Compito:
leggere l’intervista e riflettere sulle domande sotto riportate
Durata:
30 min.
Domande per riflettere sul caso:
Dove puoi trovare informazioni su come accedere a servizi per l’infanzia, sia
pubblici che privati?
Secondo te, la burocrazia può essere un ostacolo per accedere a questi
servizi?
Quali sono gli aspetti negativi che un lavoratore (o una lavoratrice) deve
affrontare per chiedere supporto alla sua azienda?
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MODULO 3. Casi studio di buone pratiche
Caso studio: “I vantaggi offerti da un asilo aziendale”
Obiettivo:
Compito:
Durata:
accrescere la consapevolezza sui benefici di un nido aziendale al fine di meglio
conciliare lavoro e famiglia
leggere l’intervista e riflettere sulle domande sotto riportate
20 min.
Domande per riflettere sul caso:
 Sei interessato ad un nido all’interno della tua azienda?
 Quali i vantaggi potrebbe avere la tua azienda nel mettere a disposizione dei
suoi collaboratori un nido all’interno della struttura?
 Quali sono le obiezioni e/o problemi che l’azienda potrebbe sollevare di fronte
a questo progetto?
 Secondo te, esistono soluzioni a questi problemi? Se si, quali?
 Ritieni che la tua azienda possa avere altre possibilità? Quali?
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MODULO 3. Casi studio di buone pratiche
Video “Un mini asilo autogestito dalle mamme in un’azienda
family-friendly”
Obiettivo:
Compito:
Durata:
accrescere la consapevolezza dei partecipanti sui benefici che lavoratori con
orari prolungati possono trarre da soluzioni interne all’azienda nella cura di
bambini
vedere il video clip e riflettere sulle domande sotto riportate
30 min.
Domande per riflettere sul caso:

Senti la necessità di utilizzare alcune facility o servizi per i bambini sul tuo
posto di lavoro?

Secondo te, la tua azienda è in grado -concretamente - di assistere te e i
tuoi colleghi a conciliare lavoro e cura dei bambini?

Che tipo di facilitazioni vorresti che la tua azienda attuasse sul tuo posto di
lavoro? A quale fine?

Ti capita di considerare l’idea di un piccolo asilo aziendale? Ti piacerebbe
avere i tuoi bambini ‘attorno a te’ mentre lavori? Questa soluzione potrebbe
aiutarti nei tuoi sforzi di conciliare lavoro e cura dei figli?

In che modo avvieresti la discussione con l’azienda sulla realizzazione di
proposte a favore della gestione dei bambini sul luogo di lavoro?
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MODULO 3. Casi studio di buone pratiche
Video “FamUnDo - Un progetto innovativo per stimolare le aziende
nelle politiche family-friendly”
Obiettivo:
Compito:
Durata:
illustrare ai partecipanti le soluzioni possibili in caso di emergenze
nell’assistenza a bambini
Visionare il video e riflettere sulle domande sotto riportate
30 min.
Domande per riflettere sul caso:

Quali sono, a tuo parere, le situazioni in cui i genitori hanno bisogno di
portare i propri bimbi sul lavoro?

Una soluzione di questo tipo può comportare dei problemi più generali in
merito alla salute e alla sicurezza sul lavoro?

Come deve ‘attrezzarsi’ l’azienda per far sì che un caso come quello del
video possa andare a beneficio sia dell’azienda stessa che del lavoratore?

In situazioni di emergenza, porteresti il tuo bambino sul tuo posto di
lavoro? Se sì, come convinceresti l’azienda ad accettare questa
evenienza?
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MODULO 3. Prossimi passi
Alcune altre domande…

Come inizieresti una discussione
con l’azienda per proporre di
realizzare degli
accordi/agevolazioni nel campo
dell’assistenza dei figli?

Come convinceresti la tua azienda
ad offrire delle ‘facility’ alle mamme
che allattano?

Quali soluzioni sarebbero più
appropriate per la tua azienda per
aiutare genitori con bambini a
carico?

Chi ti può ‘dare una mano’ su
questi temi?
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paulos.net
MODULO 3. Prossimi passi
Suggerimenti per ulteriori
approfondimenti:

The provision of childcare services. A comparative review of 30
European countries (I servizi per l’infanzia a raffronto in 30 paesi
Europei) - Testo in inglese (riassunto in francese) di Janneke
Plantenga e Chantal Remery per conto di EGGE, nell‘ambito del
programma PROGRESS: http://ec.europa.eu/progress, 2009

Hein, C.; Cassirer, N. (2009): Workplace solutions for childcare
(Soluzioni aziendali per l’infanzia), Ginevra, International Labour Office,
2010, versione inglese e spagnola.
http://www.ilo.org/global/publications/ilo-bookstore/orderonline/books/WCMS_110397/lang--en/index.htm

Piano Italia 2020 - piano per l’inclusione delle donne nel mercato del
lavoro - Dip. Pari Opportunità, Presidenza del Consiglio, 2009 www.governo.it/.../Dossier/.../piano_italia_2020carfagna_sacconi.pdf
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INFINE…. CHE COSA FARE D’ORA IN AVANTI
BENE!
Quale potrebbe essere il tuo prossimo passo?
Quali azioni pensi di attuare?
Non ti preoccupare…abbiamo qualche idea da suggerirti…
che cosa potresti FARE DA DOMANI? …
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undergroundteacher.blogspot.com
Hai concluso questo modulo…..
INFINE…. CHE COSA FARE D’ORA IN AVANTI
INCOMICIA A PENSARE AI PROSSIMI PASSI CHE TU PUOI FARE:
 Fai un piano personale, fissa i tuoi obiettivi individuali;
 Confronta e discuti le tue idee con i tuoi famigliari sul tema di una migliore
conciliazione famiglia & lavoro;
 Organizza un incontro con i tuoi colleghi per discutere di questo tema (usa
l’e-Handbook su DVD o pubblicato sul sito www.family-learning.eu);
 Come pensi di accrescere la sensibilità dei tuoi colleghi sulle pratiche familyfriendly presentate nel progetto?
 Prendi in considerazione la possibilità di parlare dei tuoi problemi di conciliazione
con il tuo datore di lavoro;
 Pensa a come usare alcune delle buone pratiche riassunte nel progetto come
casi/esempi da presentare al tuo datore di lavoro (o al rappresentante sindacale);
 Individua chi potrebbe appoggiarti in questa chiacchierata con il tuo imprenditore
(ad es, rappresentante sindacale, direttore del personale o delle risorse umane, o
una ONG del settore).
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