MODULO 2.
Flessibilità dei tempi e degli orari di
lavoro: i contratti e gli accordi possibili
Gli obiettivi del modulo sono:
 Accrescere la consapevolezza delle persone sulle
opportunità offerte dagli orari di lavoro flessibili in
funzione di un migliore equilibrio vita-lavoro.
 Mettere in evidenza le condizioni e i vincoli che
ostacolano l’applicazione di regimi orari flessibili e le
possibili soluzioni per il loro superamento.
 Offrire una panoramica di “buone pratiche”
sull’applicazione di orari di lavoro flessibili.
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MODULO 2.
Flessibilità degli orari di lavoro:
COSA e PER CHI
 Per i lavoratori
che hanno
bisogno di più
tempo libero per
se stessi e per la
propria famiglia
La gestione delle
responsabilità è
molto più facile
Flessibilità oraria
E’ un modello
organizzativo
che risponde alle
esigenze
dell’impresa e dei
lavoratori
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 Per i datori di
lavoro che hanno
più “facilità” ad
assumere e
mantenere
dipendenti con
problemi di
bilanciamento
lavoro e famiglia
Si riducono i costi
di personale e la
necessità di lavoro
straordinario
MODULO 2.
Flessibilità degli orari di lavoro: COME
Le più comuni forme di flessibilità sono:

Orario elastico: il lavoratore può, di giorno in giorno ed entro
alcuni limiti prefissati, variare l’orario di entrata e uscita e la
pausa pranzo;

Orario scaglionato: è un sistema a turni che prevede una
rotazione del personale. I lavoratori hanno orari di ingresso e
uscita differenti per consentire la copertura dell’orario di
servizio;

Orario compresso: si lavora il numero di ore settimanali
previste dal contratto concentrandole in un numero di giorni
inferiore a quello usuale;

Orario annualizzato/Banca delle ore: la distribuzione delle
ore di lavoro avviene su base annua anziché settimanale e
tiene conto dei picchi di attività o di domanda.
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MODULO 2.
Flessibilità degli orari di lavoro: COME
 Job sharing/lavoro ripartito: due (o più) persone, con un unico
contratto di lavoro, si suddividono un impiego a tempo pieno,
assumendosene insieme la responsabilità;
 Telelavoro: lavoro da casa, con il supporto di strumenti
informatici ;
 Part-time: si lavora un numero di ore inferiore rispetto al tempo
pieno; esistono diversi modelli di lavoro a tempo parziale.
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MODULO 2.
Focus: Orario elastico
I lavoratori, ogni giorno, lavorano un numero standard di ore ma possono
scegliere, entro i limiti concordati, quando iniziare, interrompere e
terminare la giornata lavorativa.
In genere, le ore lavorate “in più” o “in meno” possono essere
compensate
Benefici
Meno stress e sovraccarico
lavorativo
Svantaggi/limiti
 Bisogna garantire il numero
di ore di lavoro concordate
Ottimizzazione del tempo (è
più facile trovare un equilibrio
tra tempo di lavoro e tempo
personale)
Più forte coinvolgimento e
impegno sul lavoro
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MODULEO2.
Focus: Orario scaglionato
È un sistema a turni che prevede un avvicendamento del personale - che entra ed
esce ad orari differenti - così da garantire la copertura massima dell’orario di
servizio giornaliero e/o settimanale.
Esistono due possibilità:
- gli orari dei turni di lavoro sono fissi e pianificati dal datore di lavoro/capo
reparto;
-gli orari dei turni sono organizzati e autogestiti dagli stessi lavoratori di un
reparto/ufficio, in accordo con il datore di lavoro
Benefici
Svantaggi/limiti
Più forte coinvolgimento e impegno
sul lavoro e con i colleghi
La pianificazione del calendario dei
turni è complessa
Ottimizzazione del tempo (è più facile
trovare un equilibrio tra tempo di
lavoro e tempo personale)
In caso di necessità bisogna
assicurare la sostituzione dei colleghi
assenti
Più tempo libero
Bisogna essere disponibili, talvolta, a
rinunciare al turno orario scelto in
favore di un collega bisognoso.
Meno stress
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MODULO 2.
Focus: Orario compresso
Con questo accordo il numero usuale di giorni lavorativi settimanali
viene ridotto (si lavora più ore per meno giorni). Così, a seconda delle
ore in eccesso lavorate, si possono prendere mezze o intere giornate
di riposo aggiuntivo ogni settimana.
Il numero complessivo di ore lavorate rimane invariato.
Benefici
Più tempo libero per se
stessi e per la famiglia
Meno frequente la richiesta
di ore di lavoro straordinario
Svantaggi/limiti
Più forte stress a causa del
maggior numero di ore passate
sul luogo di lavoro
Il carico di lavoro concentrato in
poco tempo può causare
logoramento psicofisico
(sindrome da burnout)
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MODULO 2.
Focus: Orario annualizzato e Banca delle ore
Primo modello: L’orario di lavoro è distribuito su base annua anziché
settimanale ed è suddiviso in un numero di ore “fisse (core hours) da
lavorare ogni settimana e in un numero di ore non allocate da utilizzare
nei periodi di picco della domanda.
Secondo modello: Per accordo si lavora un numero maggiore di ore
durante i periodi di picco delle attività. Le ore supplementari vengono
accantonate e possono essere recuperate nei periodi in cui c’è meno
lavoro, prendendosi in questo modo del tempo del libero.
Benefici
Svantaggi/limiti
Più libertà di iniziativa nella
gestione della vita lavorativa e
personale
Maggiore e reciproca
responsabilizzazione del datore di
lavoro e del dipendente
L’accantonamento delle ore
Entrambi devono saper essere
disponibili quando è richiesto
Stipendio pieno
Meno frequente la richiesta di ore
di lavoro straordinario
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MODULO 2.
Focus: Job sharing/lavoro ripartito
Un impiego a tempo pieno è diviso tra due (o più) lavoratori che hanno
competenze e ruoli analoghi.
Di fatto i due lavorano part-time e si ripartiscono in proporzione al lavoro
svolto il compenso complessivo.
Benefici
Più tempo per se stessi
Miglior qualità della vita
Possibilità di fare anche un altro
lavoro
Condivisione/suddivisione di
compiti, responsabilità e carico di
lavoro
Possibilità di programmare il
proprio orario di lavoro
Svantaggi/limiti
Stipendio dimezzato/ridotto
I co-lavoratori si devono “adattare” a
lavorare con persone diverse responsabili
di uno stesso compito (ad esempio uno
lavora il lunedì e l’altro il martedì) …
… e devono impegnarsi a rispettare il
programma di lavoro condiviso;
In caso di assenza di uno dei lavoratori
l’altro è obbligato a coprirne il turno
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MODULO 2.
Focus: Telelavoro
Implica l’installazione (a casa) e l’utilizzo di attrezzature/strumenti
informatici ed elettronici (computer, collegamento internet, ecc.) per
interagire e comunicare direttamente con la sede dell’ufficio
Benefici
 Ampia flessibilità
Maggiore tempo libero e minori
spese (di trasporto, vitto, ecc.)
Riduzione dello stress e del
“logoramento” da lavoro
Svantaggi/limiti
 Il telelavoratore potrebbe sentirsi “isolato”..
.. e non essendo fisicamente in ufficio
perdere delle occasioni di socializzazione e
apprendimento
Se il datore di lavoro pretende
disponibilità/reperibilità durante il normale
orario di lavoro la flessibilità diminuisce
L’allestimento, nella propria abitazione, di
una postazione di lavoro idonea implica una
riduzione dello spazio della casa
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MODULO 2.
Focus: Part-time
Il contratto part-time può essere strutturato in diversi modi:
- Orario giornaliero di lavoro fisso
- Altri cicli orari fissi
- Orario di lavoro flessibile e a richiesta
Il contratto di lavoro a tempo parziale può essere concordato a livello
individuale oppure - ed è meglio - in sede di contrattazione collettiva
Benefici
Svantaggi/limiti
Più tempo libero
Più facile trovare un
equilibrio tra il lavoro e la
vita personale
Salario e contributi
pensionistici più bassi
e ..
.. minore possibilità di
sviluppo della carriera.
Possibilità di coltivare
hobby, interessi personali
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MODULO 2.
Europa: La situazione a livello europeo
Alla ricerca di una maggiore flessibilità regolata a livello delle imprese
++ UK: chiunque ha il diritto di richiedere
regimi di lavoro flessibile
++ Finlandia: prevalenza di lavoro a
tempo pieno; efficace sistema di
assistenza diurna; i dipendenti
possono “intervenire” sulla definizione
del proprio orario; 30% di telelavoro
++ Germania: più alta percentuale di
imprese (circa 50%) che offrono una
organizzazione flessibile dell’orario di
lavoro; diritto legale di rivendicare un
orario part-time
++ Lettonia: Il 76% delle aziende
applica una qualche forma di
organizzazione flessibile del lavoro
- - Lituania: bassa incidenza di forme
di flessibilità; la regolamentazione informale - è basata sul privilegio e
non sul diritto!
- - Italia: nonostante gli incentivi
economici c’è riluttanza a introdurre
forme di flessibilità; lievi
cambiamenti solo negli enti pubblici
e nelle grandi aziende
EUROFOUND (www.eurofound.europa.eu)
 “European Company Survey 2009”
 “Part-time work in Europe”
OECD
(www.oecd.org/document/46/0,3746,en_2649_37457_40401454_1_
1_1_37457,00.html)

“2010 OECD Employment Outlook: Moving
Beyond the Jobs Crisis”
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MODULO 2.
Alcuni esempi di misure family-friendly messe in atto da
aziende liguri in favore dei propri dipendenti





Introduzione, nei propri negozi, di un modello di gestione flessibile delle
risorse umane che mira a combinare le necessità dei punti vendita in termini
di presenza di personale con le esigenze familiari dei lavoratori (cura dei
bambini, assistenza a persone anziane o disabili) (Coop Liguria);
Formazione individuale, o in piccoli gruppi, per il reinserimento al lavoro dei
dipendenti dopo un periodo lungo di congedo (Coop Liguria);
Allestimento di asili nido interaziendali privati per bambini da 13 a 36 mesi
figli di dipendenti o di residenti in aree urbane limitrofe (Consorzio sociale
Agorà, Mignanego società cooperativa);
Scuole estive per i figli di dipendenti e collaboratori (Consorzio sociale
Agorà);
Servizio di babysitter a chiamata - denominato “S.O.S. Tata” - per bambini dai
13 mesi: una sorta di pronto intervento per le famiglie che in situazioni di
emergenza non sanno dove lasciare i figli (Mignanego società cooperativa).
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MODULE 2.
Condizioni che ostacolano l’applicazione di
accordi/prassi di flessibilità oraria
 Mancanza di legislazione, flessibilità regolata a
livello delle imprese;
 Esitazione da parte dei manager che temono:
- l’impatto della flessibilità sulla qualità del lavoro e
sulla produttività
- difficoltà nella copertura dell’orario di lavoro o
nella pianificazione delle riunioni;
 I lavoratori temono conseguenze negative per la
carriera (perché i loro datori di lavoro o superiori
potrebbero considerarli meno partecipi e impegnati
sul lavoro);
 Difficoltà a reperire informazioni “attendibili”
sull’accesso e l’applicabilità di accordi e prassi di
organizzazione flessibile dei tempi di lavoro.
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MODULO 2.
I benefici per le aziende
La flessibilità dei tempi di lavoro può effettivamente aumentare il
vantaggio competitivo, migliorando le performance delle aziende
 Aumenta la soddisfazione dei lavoratori e di conseguenza
anche la loro fedeltà all’azienda
 Migliorano le prestazioni e la produttività dell’azienda
 Migliora la reputazione del datore di lavoro, di conseguenza
l’azienda può fidelizzare e attrarre personale più qualificato
 Diminuisce l’assenteismo - assenze non pianificate
 Si abbassano le spese generali di gestione dell’attività
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MODULO 2. ESERCIZI PRATICI: CASI STUDIO SULLE BUONE PRATICHE
Si consiglia di approfondire gli argomenti trattati nel modulo
analizzando i seguenti casi di studio:
 Caso studio Daniela S. “Benefici dell’orario di lavoro flessibile” (riflessione a partire
dal video clip “Conciliare vita e lavoro: come essere flessibili”)
 Caso studio Aldas R. “Orari flessibili: un vantaggio per il lavoro e per l’equilibrio
familiare dei lavoratori” (Intervista No.25 “Il lavoro flessibile e il sostegno alla
famiglia: un vantaggio anche per il datore di lavoro”)
 Caso studio Roberta R. “Telelavorare da casa a tempo pieno ” (Intervista No.13
“Telelavorare da casa a tempo pieno”)
 Caso studio “Modalità di lavoro flessibile: il lavoro a turni” (riflessione a partire dal
video clip “Modalità di lavoro flessibile: il lavoro a turni”)
 Caso studio Britta W. “Maggior equilibrio vita-lavoro con la Banca delle ore
(Intervista No.7 “La banca delle ore: uno strumento per bilanciare lavoro e vita
familiare”)
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MODULO 2. CASI STUDIO SULLE BUONE PRATICHE
RICORDATI ….
Mentre analizzi i casi presentati, prova a riflettere su queste domande:
Qual’è la tua situazione familiare?
Quale è la situazione nella tua azienda?
Che tipo di contratto hai nella tua azienda?
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MODULO 2. CASI STUDIO SULLE BUONE PRATICHE
Caso studio Daniela S. “Benefici dell’orario di lavoro flessibile”
Obiettivo:
Compito:
Durata:
aumentare la consapevolezza dei partecipanti sulle opportunità offerte da una
maggiore flessibilità dell’orario di lavoro, nella prospettiva di una crescita di
soddisfazione umana, sociale e professionale delle persone coinvolte
guardare il video clip “Conciliare vita e lavoro: come essere flessibili” e riflettere
sulle domande riportate sotto
60 minuti
Domande per riflettere sul caso:

Quali sono le condizioni fondamentali da rispettare - dal datore di lavoro e dal dipendente per gestire un sistema di organizzazione flessibile dell’orario come quello di Daniela?

Quali oneri e impegni si deve assumere il dipendente in questo tipo organizzazione oraria?

Secondo te, la figura dell’animatore (che è un collega e non un capo) rende più facili le
trattative per la gestione degli orari flessibili, oppure no? L’animatore è necessario per
negoziare la distribuzione dei turni e far funzionare al meglio il sistema?

Quali caratteristiche devono avere i rapporti/relazioni tra i colleghi del gruppo per poter
attuare il “sistema a isole”?

Ritieni che il modello di organizzazione flessibile dell’orario proposto ti aiuterebbe a
raggiungere un maggiore equilibrio tra lavoro e vita familiare?
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MODULO 2. CASI STUDIO SULLE BUONE PRATICHE
Caso studio Aldas R. “Orari flessibili: un vantaggio per il lavoro e per
l’equilibrio familiare dei dipendenti”
Obiettivo: accrescere la consapevolezza dei partecipanti circa l’utilità dei sistemi orari flessibili
nella prospettiva di una migliore conciliazione lavoro-vita familiare dei dipendenti
Compito: leggere l’intervista No. 25 “Il lavoro flessibile e il sostegno alla famiglia: un vantaggio
anche per il datore di lavoro” e riflettere sulle domande riportate sotto.
Durata:
30 minuti
Domande per riflettere sul caso:

Quale è la misura più importante che il datore di lavoro ha offerto ad Aldas per
aiutarlo a conciliare al meglio il lavoro con i suoi impegni familiari?

Ritieni che il modello di organizzazione flessibile dell’orario proposto ti aiuterebbe a
raggiungere un maggiore equilibrio tra lavoro e vita familiare?

La tua azienda applica delle misure che offrono dei benefici concreti agli impiegati e
di riflesso anche al datore di lavoro?

Quali passi dovrebbero fare - il dipendente e il datore di lavoro -per favorire
l’applicazione in azienda di misure family-friendly?

Quale tipo di accordo - utile a conciliare lavoro e vita familiare - potrebbe essere
discusso con il tuo datore di lavoro?
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MODULO 2. CASI STUDIO SULLE BUONE PRATICHE
Caso studio Roberta R. “Telelavorare da casa a tempo pieno”
Obiettivo: aumentare la consapevolezza dei partecipanti sugli impatti che questa pratica ha sui
lavoratori e sulla sull’azienda (o dipartimento), cercando di cogliere gli effetti
(positivi, negativi, neutri) sulla famiglia
Compito: leggere l’intervista No. 13 “Telelavorare da casa a tempo pieno” e riflettere sulle
domande riportate sotto
Durata:
30 minuti
Domande per riflettere sul caso:

Ritieni che la pratica del telelavoro potrebbe aiutarti a raggiungere un maggiore
equilibrio tra lavoro e vita familiare ?

La tua azienda offre la possibilità del telelavoro? Per quale ruolo/funzione è previsto
l’accesso a questa pratica?

Quali caratteristiche/qualità deve avere la relazione tra l’impiegato e il datore di
lavoro per poter attuare la buona pratica del telelavoro?

Come è possibile ridurre gli effetti collaterali del telelavoro (ad esempio la
sensazione di isolamento, ecc.)?
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MODULO 2. CASI STUDIO SULLE BUONE PRATICHE
Caso studio “Modalità di lavoro flessibile: il lavoro a turni”
Obiettivo: aumentare la consapevolezza dei partecipanti sulle possibilità e i vantaggi offerti
dall’orario di lavoro a turni.
Compito: guardare il video clip “Modalità di lavoro flessibile: il lavoro a turni” e riflettere sulle
domande riportate sotto.
Durata:
30 minuti
Domande per riflettere sul caso:

Perché l’organizzazione flessibile dell’orario è importante in un sistema a turni?

Ritieni che un simile regime orario flessibile potrebbe essere utile nel tuo posto di
lavoro?

Quali misure di flessibilità dell’orario ti piacerebbe che venissero applicate nel tuo
posto di lavoro?

Ritieni che questo modello di organizzazione flessibile ti aiuterebbe a raggiungere
un maggiore equilibrio tra lavoro e vita familiare ?
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MODULO 2. CASI STUDIO SULLE BUONE PRATICHE
Caso studio Britta W. “Maggior equilibrio vita-lavoro con la Banca delle ore”
Obiettivo: aumentare la consapevolezza dei partecipanti sulle pratiche di flessibilità dell’orario
di lavoro e analizzare i benefici per il datore di lavoro e il lavoratore
Compito: Leggere l’intervista No. 7 “La banca delle ore: uno strumento per bilanciare lavoro e
vita familiare” e riflettere sulle domande riportate sotto.
Durata:
30 minuti
Domande per riflettere sul caso:

Perché il concetto di accantonamento del tempo di lavoro (Banca delle ore) può
essere più “attraente” di un regime part-time standard?

Ritieni che questo sistema di organizzazione flessibile dell’orario potrebbe essere
utile nel tuo posto di lavoro e aiutarti a conciliare lavoro e obblighi famigliari?

Quali sono i requisiti fondamentali necessari per l’applicazione di questo sistema
orario nella tua azienda?

Con riferimento anche al caso Britta, in che modo il contesto socio-culturale di
riferimento (sostegno pubblico, leggi e normative, ecc.) può sostenere questo
modello di orario flessibile?
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MODULO 2. I prossimi passi
Suggerimenti per ulteriori letture e riflessioni
Dalla raccolta "Buone pratiche di conciliazione lavoro & famiglia"
(www.family-learning.eu):
 Vantaggi di un sistema di autogestione dell’orario di lavoro (n. 14);
 Il lavoro flessibile: una soluzione ideale per bilanciare lavoro e famiglia (n.18);
 Accordi di lavoro flessibile e gestione di persone anziane (n. 23);
 Lavorare da casa: un’opportunità per chi ha bimbi piccoli (n. 27);
 L’importanza della flessibilità nel lavoro a turni (n. 31).
State of Art Review: Family friendly policies and practices at work places
(solo in inglese)
(www.family-learning.eu).
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MODULO 2. I prossimi passi
Suggerimenti per ulteriori letture e riflessioni
Le principali Politiche della Commissione Europea:
 Flexicurity - revised strategy of Lisbon
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=102&langId=en
 Direttiva del Consiglio 97/81/EC -15 Dicembre 1997
 The European Framework Agreement on part-time work concluded
by UNICE, CEEP and ETUC on 6 June 1997
(transformed into Council Directive 97/81/EC of 15 December 1997)
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:31989L0 39:en:html
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INFINE…. CHE COSA FARE D’ORA IN AVANTI
BENE!
Quale potrebbe essere il tuo prossimo passo?
Quali azioni pensi di attuare?
Non ti preoccupare…abbiamo qualche idea da suggerirti…
che cosa potresti FARE DA DOMANI? …
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undergroundteacher.blogspot.com
Hai concluso questo modulo…..
INFINE…. CHE COSA FARE D’ORA IN AVANTI
INCOMICIA A PENSARE AI PROSSIMI PASSI CHE TU PUOI FARE:
 Fai un piano personale, fissa i tuoi obiettivi individuali;
 Confronta e discuti le tue idee con i tuoi famigliari sul tema di una migliore
conciliazione famiglia & lavoro;
 Organizza un incontro con i tuoi colleghi per discutere di questo tema (usa
l’e-Handbook su DVD o pubblicato sul sito www.family-learning.eu);
 Come pensi di accrescere la sensibilità dei tuoi colleghi sulle pratiche familyfriendly presentate nel progetto?
 Prendi in considerazione la possibilità di parlare dei tuoi problemi di conciliazione
con il tuo datore di lavoro;
 Pensa a come usare alcune delle buone pratiche riassunte nel progetto come
casi/esempi da presentare al tuo datore di lavoro (o al rappresentante sindacale);
 Individua chi potrebbe appoggiarti in questa chiacchierata con il tuo imprenditore
(ad es, rappresentante sindacale, direttore del personale o delle risorse umane, o
una ONG del settore).
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PPT - Facilitating family learning on work & family balance