Iniziativa comunitaria Equal Progetto “Ductilis” Fase 1 Attività 3 – Attività 4 Stato dell’arte Relazione sintetica Analisi delle buone prassi ed analisi interviste approfondite 1 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. Introduzione In questa relazione viene illustrata sinteticamente la ricerca relativa alla Fase 1 “Stato dell’Arte” del Progetto Ductilis, Attività 2 e 3. Il documento propone le domande chiave relative alla Fase 1 del progetto Ductilis e illustra i risultati che tali domande hanno prodotto. I risultati emersi, in termini di indicatori di buone prassi, sono già predisposti per essere utilizzati nell’attività 4 della Fase 1 e nell’attività 1 della Fase 2 del progetto. La relazione fa riferimento ai documenti sotto riportati, a cui si rimanda per eventuali approfondimenti: Relazione Tecnica Fase 1 – Attività 3 e 4 Analisi delle buone prassi ed analisi interviste approfondite Allegato 1 - Elenco oggetti selezionati per l’analisi strutturale Allegato 2 - Schede Analisi strutturali Allegato 3 - Elenco oggetti selezionati per l’analisi approfondita Allegato 4 - Questionario indagine Approfondita Allegato 5 - Linee guida per l’intervista approfondita 2 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. LE DOMANDE CHIAVE DELLA RICERCA 1) Quali sono le buone prassi utilizzate nel territorio locale relative alla valutazione delle competenze e ai meccanismi di incontro/domanda offerta? Per rispondere a questa domanda si è scelto di focalizzare la ricerca su alcuni aspetti delle buone prassi ritenuti strategici: - I repertori di competenze, intesi come elenchi strutturati di competenze. Il presupposto è che solo attraverso l’uso di un buon repertorio esplicito e strutturato è possibile mettere in atto un’attività di individuazione e riconoscimento delle competenze che per loro natura sono difficilmente esplicitabili e pertanto poco visibili, in particolare nei soggetti ai quali è rivolta la ricerca. - Le metodologie di valutazione delle competenze, intese come modalità pratiche e concrete attraverso cui effettuare l’attività di individuazione, valutazione ed eventualmente certificazione delle competenze. - Gli strumenti di valutazione delle competenze, intesi come questionari, test, griglie, documenti modello, software… - Le metodologie e i servizi di incontro domanda/offerta. In secondo luogo è stato deciso di utilizzare una metodologia di ricerca che consentisse ai partner del progetto di utilizzare le competenze e il know-how già presente all’interno delle organizzazioni, che riducesse i tempi e i costi della ricerca e che fosse orientata a mettere in luce le reali prassi utilizzate. E’ stato pertanto chiesto ad ogni partner di individuare, all’interno della propria organizzazione repertori, strumenti e metodologie che: • fossero realmente utilizzate • di cui fosse già presente del materiale descrittivo (le prassi realmente significative vengono formalizzate ed esplicitate…) • e che il materiale rispondesse a dei criteri standard di minima che ne consentisse al leggibilità da parte dei ricercatore Il materiale emerso è stato successivamente selezionato utilizzando i seguenti criteri: • riduzione delle ridondanze • raggruppamento degli strumenti, dei repertori e delle metodologie in famiglie (Esempio: La patente Europea del Computer prevede un repertorio, una metodologia di valutazione e certificazione e degli strumenti: questo insieme di oggetti può essere raggruppato in una famiglia che dovrebbe, per definizione, avere un buon livello di coerenza interna) 3 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. • selezione delle famiglie di oggetti più significative Il materiale selezionato è stato sottoposto ad una analisi trasversale dei contenuti per evidenziare le somiglianze (ridondanze strutturali) ed individuare le differenze (derive strutturali) significative. A tal fine è stato predisposta una scheda di analisi da utilizzare per gli strumenti, le metodologie, i repertori e le prassi dei meccanismi di incontro domanda/offerta. Proponiamo come esempio, la scheda utilizzata per l’analisi dei repertori. Per le altre scheda si veda la Relazione Tecnica, pag. 10-13 Repertori Cosa… Quando… Nome dell'oggetto Anno di nascita Descrizione Da quando viene utilizzato Tipologia competenze raccolte Occasioni in cui viene utilizzato Aree delle competenze Struttura del repertorio Competenze contestuali/acontestuali Competenze specifiche/aspecifiche Integrazione con altri strumenti Chi… Dove… Chi lo ha progettato/modellato Territorio di utilizzo Supporto: Internet, intranet, database, carta.. Come… Modalità di modellamento Struttura delle competenze Aggiornabilità Competenze indicate Esplicitazione dei rapporti tra le competenze Descrizione delle competenze Ricomponibilità Dettaglio competenze Comparabilità con altri repertori Criteri di ricerca delle competenze nel repertorio Argomenti/temi di riferimento Dettaglio argomenti/temi Focus di valutazione Metodologia di riferimento Livelli di competenza espliciti Strumenti di riferimento Aree di attività indicate Dettaglio attività 4 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. Argomenti di riferimento Focus di valutazione Livelli di attività espliciti Perché… Riferimenti normativi Tipo di validazione (istituzionale, regionale, europea..) Tale analisi ha consentito di disegnare un quadro dello stato dell’arte riferito al panorama locale relativo ai meccanismi di valutazione delle competenze e dei meccanismi di incontro domanda offerta di lavoro, evidenziando quali sono le prassi maggiormente condivise dai partner (e quindi anche più facilmente riutilizzabili) e quelle che presuppongono un know-how specifico per essere implementate In estrema sintesi il quadro emerso è il seguente: Repertori • • I repertori maggiormente utilizzati privilegiano le competenze di base e sono caratterizzati da una struttura poco articolata Compaiono in alcuni repertori interessanti elementi di arricchimento della struttura (livelli si competenza, criteri di valutazione delle competenze, definizione delle aree di attività…) Metodologie • • • • Le metodologie si differenziano in funzione degli obiettivi del processo di valutazione (Certificazione, Formazione, Selezione del personale e preselezione, Sostegno/orientamento/accompagnamento al lavoro) La maggior parte delle metodologie non prevede la valutazione delle competenze professionali Molti aspetti del processo sono ridondanti e compaiono nella maggior parte delle metodologie Interessanti elementi di differenziazione compaiono in alcune metodologie (flessibilità del processo, sistema capitalizzazione delle competenze, integrazione con altri sistemi di certificazione…) Strumenti Gli strumenti utilizzati possono essere raggruppati in 3 categorie, in funzione della finalità prevalente: • Strumenti per la valutazione delle competenze 5 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. • • Strumenti per la documentazione delle competenze Strumenti per la raccolta/elaborazione dati e gestione delle informazioni La strumentazione relativa alla valutazione delle competenze è articolata e piuttosto ricca, relativamente alle altre due tipologie di strumentazione sono stati segnalati pochi oggetti. Prassi meccanismi incontro domanda/offerta Le prassi analizzate, al di là di alcune differenze peculiari, hanno una struttura di fondo equiparabile. Per i risultati di dettaglio dell’analisi rimandiamo alla relazione Tecnica (pag. 32-53) 6 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. 2) Qual è il livello di condivisibilità, informatizzabilità e trasferibilità delle buone prassi utilizzate nel territorio locale? Per rispondere a questa domanda è stato costruito un questionario da sottoporre ai referenti significativi delle organizzazioni partner, che sondasse, relativamente alle prassi utilizzate, i tre aspetti ritenuti strategici: la condivisibilità, l’informatizzabilità e la trasferibilità. Relativamente all’area della Valutazione delle competenze è emerso che il livello di condivisibilità per metà degli oggetti è molto alto e per l’altra metà è molto bassa; il grado di informatizzabilità, cioè di esplicitazione delle procedura è piuttosto alto; il livello di trasferibilità è medio-alto. I punti di forza al fine di una buona trasferibilità indicati la semplicità, la strutturazione e la standardizzazione. Relativamente all’indagine approfondita riferita all’area meccanismi incontro domanda/offerta è emerso che la condivisibilità è medio-alta; la quasi totalità degli oggetti non è stata implementata all’interno di una procedura informatizzata e risulta attualmente non facilmente informatizzabile e la trasferibilità è media. Tale quadro ha consentito di ritenere il quadro locale una buona base di partenza per l’individuazione degli indicatori di buone prassi, prestando particolare attenzione all’aspetto relativo alla condivisibiltà nell’area valutazione delle competenze e all’informatizzabilità nell’area dei meccanismi incontro domanda/offerta che in alcuni oggetti si è rilevata molto bassa. Per i risultati di dettaglio dell’analisi rimandiamo alla relazione Tecnica (pag. 14-31) 7 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. 3) Quali sono gli indicatori di buone prassi da seguire per supportare l’attività di progettazione nelle fasi successive del progetto? Per individuare degli indicatori di buone prassi che consentano ai progettisti di avere delle linee guida di riferimento nelle fasi successive del progetto, si sono incrociati i dati provenienti dall’analisi trasversale dei materiali (somiglianze/differenze) e i dati provenienti dall’analisi approfondita (trasferibilità, informatizzabilità, condivisibilità): i dati dell’indagine approfondita sono stati utilizzati come ulteriore elemento di verifica riferito alle prassi ridondanti. Questi indicatori sono stati integrati con gli indicatori provenienti dall’analisi degli oggetti segnalati dai partner esterni al territorio locale. Gli indicatori vanno pertanto intesi come le domande di riferimento a cui dovrà essere data una risposta durante la progettazione degli strumenti nella fase 3 del progetto: rappresentano gli standard minimi di riferimento per il modellamento degli strumenti. Riportiamo di seguito nel dettaglio gli indicatori di buone prassi emersi dalla ricerca che andranno integrati con eventuali indicatori che emergeranno dalla ricerca Europea. AREA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE METODOLOGIE Requisiti di una “buona metodologia” (stato presente) • • • • • • • • • • • • • Multifinalità del processo di valutazione: certificazione, formazione, orientamento/sostegno/accompagnamento, selezione Possibilità di valutare differenti tipologie di competenze: base, trasversali, professionali Integrazione di sistemi di valutazione eteroriferiti ed autoriferiti Coinvolgimento di più attori all’interno del processo di valutazione: operatori, soggetto valutato, referenti esterni, imprese Assenza di requisiti specifici per accedere al processo di valutazione Definizione di standard per l’abilitazione degli operatori e delle strutture per attivare il processo di valutazione Declinazione del processo di valutazione in fasi (Struttura minima: accoglienza – analisi – elaborazione dei risultati – feedback) Durata breve del processo di valutazione Utilizzo di modalità differenziate per la valutazione: Colloqui – Test – Prove ed esercitazioni Produzione di un documento di sintesi da consegnare al valutato Possibilità di realizzare valutazioni finali ed in itinere Presenza di materiali di supporto per i valutatori Elaborazione di specifici strumenti a supporto del processo di valutazione 8 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. • • • • Utilizzo di repertori di competenze specifici Definizione di contesti previsti e formali per la valutazione Utilizzo di sistemi informatici per l’implementazione del processo di valutazione e la gestione di database relativi Implementazione di prassi di validazione delle competenze valutate Elementi rilevanti dall'analisi degli oggetti esterni Segnaliamo come rilevanti le seguenti caratteristiche rilevabili dalle metodologie esterne: • • • • • • • La metodologia del bilancio di competenze include tra le finalità anche l’acquisizione da parte del soggetto di autonome capacità di autovalutazione, di attivazione e scelta Tra gli oggetti dell’attività di bilancio vengo esplicitate le conoscenze dichiarative e le conoscenze procedurali; la biografia personale; interessi, sogni, desideri, modi di essere; le opportunità offerte dal contesto economico. Nel sistema di certificazione delle competenze vengono evidenziate anche le esperienze professionali documentate, le competenze derivate da formazione non istituzionale, le esperienze personali documentate (volontariato) Diverse metodologie esplicitano in dettaglio le competenze del valutatore definendone il profilo; la formazione necessaria e la presenza all’interno dell’equipe di più figure professionali (equipe multidisciplinare) Nella metodologia riportata nel testo “Competenza nel lavoro” gli attori in gioco nel processo di valutazione includono superiori, colleghi, subordinati, clienti, esperti esterni e familiari del soggetto in valutazione; anche nel bilancio di competenze si ricorre ad esperti esterni al servizio; nel sistema di certificazione la valutazione prevede il contributo delle imprese e di commissioni miste di rappresentanti del lavoro, della scuola e della formazione Nel contributo “Competenza nel lavoro” il processo di valutazione prevede le seguenti fasi: sviluppo del modello di competenza richiesto dalla mansione; sviluppo dei metodi di selezione; formazione dei valutatori; valutazione delle competenze del candidato; individuazione della corrispondenza mansione-persona; validazione sistema di selezione; sviluppo del sistema e creazione data-base Tra le modalità utilizzate dalle metodologie esterne segnaliamo: 1. incontri con esperti 2. sessioni di gruppo 3. indagini e contatti sul territorio 4. Role-playing 5. Intervista sugli eventi comportamentali (Bei) 6. Assessment center 7. Valutazioni di superiori e colleghi 8. Osservazioni in contesti simulati 9. Realizzazione di patto tra consulente e cliente Il bilancio di competenze include, come output per il candidato, il progetto professionale, un documento di sintesi e il portafoglio di competenze; il modello di 9 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. • • • • certificazioni delle competenze dell’Emilia Romagna prevede come output un portafoglio che prevede tre sezioni: le autocertificazioni, il libretto formativo; le certificazioni finali. La metodologia ECDL (Livello avanzato), il sistema di certificazione, la metodologia di selezione consentono di posizionare un soggetto rispetto ad un’area ed in specifico ad un profilo professionali. Segnaliamo il metodo “della differenza assoluta ponderata” e del “confronto tra profili” applicato nella metodologia del testo “Competenza nel lavoro”. Diverse metodologie esprimono un orientamento alla flessibilizzazione e personalizzazione del processo di valutazione (fasi flessibili ed ingressi nel processo liberi) Il bilancio di competenze esplicita il modello di riferimento relativo alle competenze, i presupposti della metodologia di valutazione e i differenti approcci utilizzati (approccio relazionale, differenziale, esperto, “immagine di sé”) Il sistema di certificazione esplicita un forte orientamento 1. all’integrazione dei sistemi (scuola, lavoro, istruzione) 2. alla trasparenza 3. al mutuo riconoscimento 4. alla confrontabilità delle valutazioni/certificazioni (metalinguaggi di riferimento) 5. alla omogeneità dei descrittori di competenza REPERTORI Requisiti di un “buon repertorio” (stato presente) • • • • • • • • • • Presenza nel repertorio di competenze riferibili all’area delle competenze di base, trasversali e tecnico professionali Strutturazione del repertorio a due o più livelli Utilizzo dei seguenti descrittori relativi ad ogni competenza: Nome, descrizione generale, Contenuti di riferimento, criteri per la valutazione Presenza di indicatori che consentano la definizione del livello relativo alle competenze Esplicita connessione tra le Competenze e le Aree di applicazione delle competenze stesse Utilizzo dei seguenti descrittori relativi ad ogni Area di applicazione: Nome e criteri per la valutazione Presenza di indicatori che consentano la definizione del livello relativo alle competenze Comparabilità con altri repertori già disponibili Disponibilità del repertorio su supporto informatico e rete locale Validazione del repertorio Elementi rilevanti dall'analisi degli oggetti esterni Segnaliamo come rilevanti le seguenti caratteristiche individuate nei repertori esterni: 10 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. • • • I tre repertori esterni declinano le competenze utilizzando dei descrittori di dettaglio (abilità, capacità, skill…) Il repertorio relativo alle competenze alfabetiche (Ials-Sials) definisce le aree di attività relative alle diverse competenze; tali attività sono descritte nei dettagli Il repertorio Ials-Sials esplicita il modello di riferimento che ha consentito la strutturazione del repertorio STRUMENTI Requisiti di una “buona strumentazione” (stato presente) • Presenza di strumenti che consentano di supportare le aree relative alla valutazione e alla documentazione. Relativamente alla area valutazione: • • • • • • • • • • • • • • • Possibilità di valutare tipologie di competenze: base, trasversali, professionali Presenza nella strumentazione di diverse tipologie di strumenti: test, check list, prove pratiche, strutture di interviste. Possibilità di integrare autovalutazione ed eterovalutazioni Strutturazione interna degli strumenti che ne consenta una facile fruibilità da parte dei soggetti da valutare (introduzione, prove, conclusione) Integrazione degli strumenti appartenenti all’area valutazione Presenza di materiali di supporto per gli operatori e per gli utilizzatori Assenza di requisiti particolari per l’uso degli strumenti da parte dei soggetti in valutazione Semplicità d’uso degli strumenti da parte degli operatori Esplicitazione dei processi di elaborazione dei dati e dei criteri di valutazione per ottenere i risultati Bassi tempi di somministrazione Riutizzabilità dei risultati all’interno della stessa area di attività Produzione di feedback espliciti per i soggetti valutati e di sintesi delle informazioni per gli operatori Esplicitazione della metodologia di riferimento Esplicito riferimento ad un repertorio strutturato Utilizzo di supporti informatici per la valutazione Relativamente alla area documentazione: • • • Possibilità di documentare differenti tipologie di competenze: base, trasversali, professionali Possibilità di documentare le competenze in differenti fasi del processo di valutazione Uso di supporti informatici per la produzione della documentazione 11 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. Elementi rilevanti dall'analisi degli oggetti esterni Segnaliamo come rilevanti i seguenti strumenti di valutazione delle competenze: Test e questionari attitudinali per la valutazione delle attitudini e le potenzialità di apprendimento di personalità sulle conoscenze o le valutazioni del livello delle conoscenze generali “operativi”, che esplorano l’area dei comportamenti concreti (Competenze valutate: Self-control, Fiducia in sé, Pensiero analitico, competenze di realizzazione, lavoro di gruppo e realizzazione…) “reattivi”, che misurano l’area della cognizione e delle attitudini (Competenze valutate: impegno verso l’organizzazione, capacità tecnica, persuasività ed influenza…) Guide Le guide sono strumenti autobiografici o di autodiagnosi. Permettono al beneficiario di impegnarsi in riflessione relativa al suio percorso e individuare le tsppe significative del suo vissuto. L’intervista sugli eventi comportamentali Strumento psicometrico per valutare le competenze individuali. Si chiede al candidato di raccontare che cosa fece effettivamente (o cosa farebbe) in una situazione di lavoro o di vita. Consente di valutare le competenze e le motivazioni individuali. A volte si utilizza per si può ricercare nell'intervistato il possesso di una competenza specifica richiesta da una determinata mansione. Per l’elaborazione dei dati nel modo tradizionale si assegnano punteggi elevati per i successi e bassi per gli insuccessi raccontati dall'intervistato, oppure si può ricercare nell'intervistato il possesso di una competenza specifica richiesta da una determinata mansione. L'intervistatore per la codifica utilizza verbali o registrazioni audiovideo. Strumenti utilizzati negli assessment center Nell'assessment center si chiede al candidato di reagire, di solito in concorso con altri, ad una situazione simulata, e si codifica il comportamento per una o più competenze Nell’assessment l’obbiettivo è misurare le competenze e le attitudini. Le prove pratiche eseguite in un assessment center offrono informazioni realistiche che predicono la performance effettiva. Tra gli strumenti utilizzati segnaliamo: soluzione di problemi; esercizi e interviste sotto stress; presentazione di strategie/missioni; Colloqui d'assunzione; Esercizi di leadership nel gruppo; business game; role plays; esercizi di coaching e consulenza ai colleghi. Strumenti di valutazione da parte di altri Tali strumenti consentono la valutazione del soggetto da parte di superiori, colleghi, subordinati, esperti esterni e anche familiari. Possono essere utilizzati: questionari; 12 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. graduatorie delle competenze; indagini presso i clienti; osservazione dei gruppi sistematica e a più livelli; questionari sullo stilo direttivo. Segnaliamo come rilevante lo strumento del Libretto personale per la documentazione delle competenze. In tale documento vengono riportati: i crediti riconosciuti in ingresso dal CTP; le Competenze certificate in ingresso dal CTP; il Percorso formativo effettuato; le Competenze raggiunte; Titoli e attestati acquisiti. AREA MECCANISMI INCONTRO DOMANDA/OFFERTA PRASSI Requisiti di una “buona prassi” (stato presente) • • Assenza di particolari requisiti sia per chi cerca lavoro, sia per le aziende Sviluppo del processo in tre macro fasi: - Raccolta informazioni – definizione profilo di chi cerca lavoro - Analisi/definizione della richiesta delle aziende - Matching domanda/offerta: ricerca in archivio, proposta alle aziende di candidati, eventuale assunzione Relativamente alla Macro fase 1 • Sviluppo della fase secondo le seguenti tappe: - Accoglienza - Colloquio - Produzione di Curriculum vitae e modulistica specifica - Inserimento in banca dati • Utilizzo dei seguenti strumenti: - Modello di curriculum vitae Europeo - moduli specifici - database per l’archiviazione delle informazioni - strumenti di rilevazione delle competenze - strumenti di documentazione delle competenze • Prevedere modalità di gestione della fase differenziate: colloquio, somministrazioni di test… Orientare la ricerca verso le seguenti informazioni: Titolo di studio, Esperienze di formazione; Esperienze lavorative; Disponibilità geografica e orario, tipologia contratto gradita, Competenze di base, Competenze professionali; Esperienze lavorative Implementare processi di eterovalutazioni ed autovalutazione Attivare servizi differenziati: inserimento cv in banca dati con possibilità di aggiornamento, richiesta di iscrizione e informazione, colloqui e successivo inserimento in banca dati • • • 13 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. • Implementare strumenti di controllo di qualità dei servizi erogati Macro fase 2 • Sviluppare la fase secondo le seguenti tappe: Richiesta di personale e definizione del profilo ricercato • Utilizzare strumenti per la definizione della mansione/profilo professionali in termini di competenze • Orientare la richiesta verso le seguenti informazioni: figura professionale, compiti/aree di attività connessi alla mansione, competenze base e professionali connesse alle aree di attività, orario di lavoro, uso strumenti professionali, tipologia di assunzione, contratto, retribuzione, titolo studio o formazione professionale, patente, età, esperienze professionali • Attivare i seguenti servizi: Analisi esigenze aziendali/definizione richiesta personale in termini di competenze • Implementare strumenti di controllo di qualità dei servizi erogati Fase 3 • Prevedere le seguenti tappe: - Ricerca profilo tra i candidati in archivio - Selezione dei candidati, presentazione dei risultati all’azienda, - Scelta dei candidati all’azienda, - Eventuali comunicazioni ai candidati o incontro/i di presentazione. • Utilizzare strumenti informatici per la ricerca dei candidati e modelli cartacei per la segnalazione dei nominativi alle aziende, eventuali modelli per l’assunzione. • Prevedere integrazione con altri sistemi di incontro/ domanda offerta. • Ativare i seguenti servizi: ricerca profilo idoneo, segnalazione candidature, eventuale richiamo di chi cerca lavoro • Implementare strumenti di controllo di qualità dei servizi erogati Elementi rilevanti dall'analisi degli oggetti esterni Relativamente all’aspetto metodologico rileviamo le seguenti indicazioni: All’attività di preselezione e di incrocio tra la domanda e l’offerta può essere affiancata un’attività di orientamento, finalizzata sia al completamento di percorsi personali di formazione/chiarificazione sull’inserimento nel mercato del lavoro, sia all’accrescimento del patrimonio professionale già detenuto dai singoli per elevare la possibilità di accesso a livelli professionali più qualificati. In questo senso può essere avviato un processo di sviluppo delle risorse umane, inteso come percorso individualizzato con le seguenti caratteristiche: - alta flessibilità circa gli ingressi, i tempi e i modi di effettuazione poiché il percorso viene calibrato in funzione di fasi e verifiche-correzioni che consentono di adeguare i percorsi stessi alle caratteristiche individuali - coinvolgimento di operatori appartenenti ad organismi diversi Il percorso è finalizzato all’elaborazione di un progetto personale ed implica un’attività di analisi delle competenze. 14 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. Ai fini di una efficace attività di incrocio tra la domanda e l’offerta va prestata particolare attenzione al modellamento dei profili professionali per competenze, sia nell’attività di preselezione, sia nell’attività di analisi delle richieste delle imprese. L’attività di modellamento è orientata ad individuare i compiti (task, job) e le competenze (skills) dei profili. Tale attività può essere svolta utilizzando al seguente prassi: - Definizione della posizione (job) o dell’insieme dei compiti (task) connessi ad una determinata collocazione all’interno (area funzionale) dell’organizzazione aziendale in termini di aree di attività - Individuazione delle competenze che consentono di svolgere in maniera esperta ciascuna area di attività relativa al job o al task Le due descrizioni vanno interpretate come facce di una stessa medaglia: da un lato il “che cosa fa”, dall’altro “che cosa bisogna sapere per svolgere le aree di attività” La distinzione concettuale tra aree di attività e competenze ha una sua validità pratica perche: - se l’azienda ha gia chiaro la figura tale attività si può saltare - se le caratteristiche del posto vacante non sono state ancora focalizzate, soffermarsi sul profilo può rappresentare una sorta di percorso che previene le incomprensioni tipiche del matching Relativamente ai servizi segnaliamo il servizio attivato dal Servizio Lavoro della Provincia di Torino: l'incontro di domanda/offerta è on line tramite i centri per l'impiego di Ivrea, Chivasso; Cuorgnè e Ciriè. 15 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l. CONCLUSIONI L’analisi degli indicatori di buone prassi consente di fare le seguenti considerazioni: • E’ emerso dalla ricerca il ruolo strategico dei repertori per una efficace attività di valutazione delle competenze e di incrocio della domanda/offerta di lavoro. Le buone prassi relative ai repertori attualmente modellate andranno ulteriormente arricchite con elementi provenienti dalla ricerca europea. • Particolare attenzione dovrà essere prestata al completamento di buone prassi relative alla strumentazione dedicata alla documentazione delle competenze. • Relativamente alla metodologia di valutazione delle competenze le prassi interne dovranno essere integrate con gli spunti emersi dal materiale esterno e da eventuale materiale che emergerà dalla ricerca europea. • Le prassi di incrocio domanda/offerta sembrano attualmente in grado di sostenere una valutazione delle competenze in linea con gli obiettivi del progetto Ductilis a patto che, all’interno del processo di incrocio domanda/offerta, possano essere recepite le indicazioni provenienti dalla ricerca in merito alle metodologie, ai repertori e agli strumenti individuati nell’area di valutazione delle competenze. 16 Prodotto elaborato in collaborazione con Apprendimenti & Linguaggi s.r.l.