NUMERO 1540
DI
VENERDI 4 DICEMBRE 2015
A CURA
DELLA
SEGRETERIA
GENERALE
AD
USO
INTERNO
APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI
AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIATI O.S.A.P.P _
Scagionati
14 agenti di
Polizia
penitenziaria
accusati di violenze , caso
archiviato
testimoni
oculari,
non
possono
aggiungere nulla di significativo a quanto
già raccolto dagli investigatori. Caso
chiuso e i quattro fratelli tunisini da
tempo trasferiti dal carcere della Pulce
Asti: pestaggi in carcere a
due reclusi, lo Stato offre
un risarcimento di 40mila
€ ciascuno
L’accusa di lesioni partì dai quattro fratelli
tunisini Rhimi rinchiusi alla Pulce: il caso è
stato archiviato .REGGIO EMILIA. E’ finita
in una bolla di sapone la vicenda
giudiziaria che ha avuto il proprio “cuore”
nel carcere della Pulce fra la primavera
2012 e l’inizio del 2013. Quattordici agenti
di polizia penitenziaria non sono infatti
più indagati in quanto il caso è stato
archiviato dal gip Giovanni Ghini. Non
hanno retto le accuse dei quattro fratelli
tunisini Rhimi (Ayachi, Hicham, Tarek e
Maher) finiti in cella perché condannati
come “padroni” dello spaccio di droga in
centro a Reggio: in carcere sostengono di
aver subìto _ nel citato periodo di
detenzione _ calci e pugni a raffica da
parte degli agenti, a cui le gli agenti hanno
replicato parlando dei quattro come
innescatori di subbugli all’interno della
Pulce. Lo stesso pm Maria Rita Pantani,
titolare
dell’inchiesta,
ha
chiesto
l’archiviazione, affiancata in tal senso dalle
valutazioni dei legali dei 14 agenti (gli
avvocati Federico De Belvis, Liborio
Cataliotti e Donata Cappelluto). Di diverso
avviso l’avvocato Mattia Fontanesi _ il
legale tutela i quattro nordafricani _ che
voleva legare la prosecuzione delle
indagini a nuove testimonianze, cioè
quelle dei familiari dei suoi assistiti. Ma
per il gip Ghini tutto è naufragato e l’ha
messo nero su bianco nell’ordinanza
emessa: non può reggere l’accusa di
lesioni (mancano querela e certificati
medici, c’è solo un esposto) e nemmeno
quella di maltrattamenti (il reato prevede
l’abitualità di condotte in questo caso dei
14 agenti, ma ciò non emerge dai racconti
dei fratelli Rhimi che parlano di persone
diverse che agiscono contro di loro e atti
sporadici), inoltre il giudice ha ritenuto
inutile sentire i familiari che, non essendo
Il ministero propone il risarcimento per
evitare un ricorso alla Corte Europea dei
diritti umani.Sono i giorni delle feste di
Natale del 2004. Claudio Renne, oggi 41
anni, di Novara, e Andrea Cirino, ora 37,
torinese, undici anni fa erano due
detenuti del carcere di Quarto reclusi per
scontare condanne per reati contro il
patrimonio. Un pomeriggio, nella sezione
detentiva nella quale vivono hanno un
diverbio con un agente della polizia
penitenziaria. Il poliziotto racconterà ai
colleghi di essere stato aggredito e ferito
dai due detenuti.Spedizione punitiva. La
vendetta arriva nel giro di pochi minuti:
Renne e Cirino, accerterà una sentenza
del tribunale di Asti diventata definitiva
in Cassazione, vengono trascinati via
dalla sezione da un gruppetto di agenti
penitenziari, portati nella sezione
isolamento e torturati per giorni con
pugni, calci, privazioni del sonno e del
cibo.Il vocabolo "tortura" è stato
esplicitamente usato nelle motivazioni
della sentenza con la quale nel 2012 il
giudice Riccardo Crucioli aveva prosciolto
per prescrizione due agenti penitenziari
dall'accusa di lesioni e abuso di autorità: i
fatti erano veri, semplicemente il
processo è durato troppo a lungo a causa
dell'inerzia della procura e lo Stato non è
riuscito a punire i colpevoli. Gli avvocati
di
Renne
e
Cirino,
insieme
all'associazione umanitaria Antigone
avevano presentato un ricorso alla Corte
europea dei diritti dell'uomo.Fino al 17
_
dicembre. Ora il ministero della Giustizia
ha offerto ai due ex detenuti un
risarcimento di circa 40 mila euro
ciascuno per revocare la causa davanti
alla Corte europea. Renne e Cirino hanno
tempo fino al 17 dicembre per decidere se
accettare
l'indennizzo
o
rifiutare
chiedendo alla magistratura europea di
pronunciarsi con una sentenza.
Nessun commento sulla "trattativa", al
momento, da parte degli avvocati Mauro
Caliendo e Angelo Ginesi, difensori dei
due ex detenuti. Conferme invece
giungono dall'associazione Antigone: "La
decisione dello Stato italiano di proporre
una transazione è un dato positivo commenta l'avvocato Simona Filippi, del
foro di Roma, legale di Antigone e parte
civile al processo astigiano - Il Governo
ha riconosciuto quanto indicato nella
sentenza Crucioli e cioè che nel carcere di
Quarto vennero perpetrati episodi di
tortura
e
trattamenti
inumani(La
Stampa)
Stato di disagio degli
agenti
di
polizia
penitenziaria nel carcere
di Messina
Ill.mo dott. Cosimo Ferri, il nostro
Movimento, a seguito di diverse
segnalazioni, ha sentito il bisogno di
indirizzarLe la presente, al fine di
segnalare ulteriormente l’allarmante e
tragica
situazione
gestionale
ed
organizzativa del carcere messinese
Gazzi. La nostra attenzione, al di là
dell’arcinoto
problema
del
sovraffollamento di detenuti e delle
relative condizioni all’interno dell’istituto
penitenziario, si concentra sulle difficoltà
lavorative
del
corpo
di
polizia
penitenziaria applicato alla struttura, in
palese
carenza
numerica
e
disattenzionata nelle proprie esigenze
-----------------------------------------------ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA-------------------------------------------
organizzative e lavorative. Caratterizzante
la suddetta situazione di estremo disagio,
il numero di turni inadeguati agli standard
nazionali, che costringono i poliziotti
penitenziari ad una turnazioni dei propri
orari di lavoro, decisamente superiori agli
standard previsti, con la media di 2 ore in
più per turno. Ad aggravare il quadro di
carenza organica, la creazione del nucleo
traduzioni e piantonamento detenuti, che
prima era affidato ai carabinieri e ad altri
nuclei operativi, e che oggi è prerogativa
esclusiva della polizia penitenziaria.
Quanto sopra, costringe, per ciò che si è
anche appreso dalla stampa locale, a
vedere interi reparti carcerari anche con
oltre 100 detenuti, assistiti e vigilati da un
unico agente e non dal numero previsto
dagli standard europei, ovviamente tutto
questo a discapito della sicurezza di agenti
e detenuti. Allarmante anche la situazione
dei mezzi in uso alle guardie carcerari per i
diversi servizi e trasferimenti, molti dei
quali risultano vetusti ed al limite
dell’utilizzabilità.
Ma l’elemento che più ci ha allarmato e
che di conseguenza ci auguriamo possa
trovare riscontro nella Sua attività di
Governo, è l’assenza totale di supporto e
assistenza psicologica per i poliziotti
penitenziari,
nonostante
l’allarmante
situazione dei vari istituti penitenziari
italiani
e
l’inquietante
pericolo,
tristemente noto negli ultimi anni, di
suicidi tra gli agenti.
Nelle diverse relazioni sulle strutture
carcerarie nazionali, non è raro scorgere
notizia che buona parte dei poliziotti
penitenziari soffrono, causa lavoro, di
diversi disturbi cronici come gastrite,
esaurimento nervoso e quindi spesso in
malattia per causa di servizio.
Quanto sopra riportato, dovrebbe far
riflettere tutti circa l’indispensabile
servizio che le guardie carcerarie svolgono
per garantire sicurezza e rieducazioni della
popolazione
carceraria,
e
quindi
ingiustificabile lo stato di abbandono e
trascuratezza in cui sono costretti ad
operare, al limite della sopportazione e
mettendo quotidianamente a repentaglio
la propria vita per tentare di mantenere
ordine nella sovraffollata struttura
messinese.
Ed a poco servono gli sporadici
sopralluoghi e colloqui con chi lavora in
carcere degli psicologi inviati dal
Ministero, se non sono frutto di un
progetto di assistenza e supporto
psicologico offerto ai dipendenti carcerari
in maniera permanente. Consapevoli della
Sua competenza in materia e della
sensibilità mostrata negli anni dei Suoi
mandati
governativi,
l’invito
del
Movimento Liberi Insieme ad intervenire
per far ripristinare i parametri standard di
sicurezza nel carcere Gazzi e l’opportuna
serenità lavorativa per i dipendenti tutti
della struttura penitenziaria, da troppi
anni ostaggi di politiche nazionali distratte
e non sempre riguardose ed adeguate
all’importante ruolo che questi agenti di
polizia quotidianamente svolgono.
Venezia: detenuto muore a
Santa Maria Maggiore, il
magistrato
dispone
l'autopsia
Manuel Valesin stava scontando in
carcere i suoi 6 mesi di pena, Roberto
Terzo, pubblico ministero, ha disposto
l'autopsia. Nella giornata di sabato 28
novembre, un giovane detenuto - Manuel
Valesin - è venuto a mancare nella
prigione veneziana di Santa Maria
Maggiore, dove si trovava per scontare
una condanna per resistenza a pubblico
ufficiale.Come riporta la Nuova Venezia,
ad ucciderlo è stato probabilmente un
arresto
cardiaco
improvviso,
ma
trattandosi di un giovane di 38 anni - la
cui salute e sicurezza è affidata allo Stato
- e in trattamento con diversi farmaci,
anche
anti-trombosi,
il
pubblico
ministero Roberto Terzo ha deciso di
disporre l'autopsia, per fugare qualsiasi
dubbio sulle cause del decesso.Così nei
prossimi giorni sarà eseguito l'esame
autoptico del corpo: la stessa famiglia ha
manifestato l'intenzione di affidarsi ad un
legale per seguire l'indagine, temendo che
l'uomo possa essere morto in seguito a
una cattiva somministrazione delle
medicine. L'uomo si è sentito male nella
mattinata di sabato: a dare l'allarme per
primi sono stati i compagni di cella, poi il
personale
medico
della
casa
circondariale. infine, l'inutile arrivo del
Suem che non ha potuto che constatare il
decesso dell'uomo. Valesin stava finendo
di scontare una condanna a 6 mesi di
reclusione per resistenza a pubblico
ufficiale, nel corso di una rissa scoppiata
a San Pantalon, all'interno di un locale
pizzeria-kebab.(Venezia Today)
"Le carceri in Italia sono una bomba a
orologeria, alla faccia della prevenzione
del terrorismo. Non voglio portare male,
ma quando un agente controlla 200
persone, due terzi delle quali straniere,
questi sono i dati di oggi a San Vittore,
altro che prevenzione anti terrorismo".
Lo ha detto il leader della Lega Nord
Matteo Salvini, al termine di un incontro
con le rappresentanze sindacali della
polizia
penitenziaria
nella
casa
circondariale di San Vittore a Milano. "Se
ci sono dieci detenuti che si alzano nella
maniera sbagliata qui o in qualche altro
carcere, finisce male", ha aggiunto il
leader del Carroccio.
"Per evitare che mi dicano 'Salvini
sciacallo, porti rogna, sei un gufò- ha
aggiunto il segretario della Lega Nord -,
segnalo che con un agente che controlla
fino a 200 detenuti, la stragrande
maggioranza dei quali stranieri, può
succedere di tutto. Altro che prevenzione
dell'Isis". "Se domani, Dio non voglia, a
Milano piuttosto che a Lecce a Brescia o a
Pavia qualcuno decide di fare la
rivoluzione, noi possiamo arrenderci", ha
aggiunto Salvini, che poi è tornato sugli
annosi problemi che affliggono la polizia
penitenziaria. "Gli agenti hanno a
disposizione auto con oltre 300mila
chilometri, si devono comperare le divise,
dormono con il bagno in comune sul
pianerottolo - ha sottolineato il leader del
Carroccio. Che qualcuno faccia qualcosa
prima che succeda qualcosa di grave". Per
risollevare
la
situazione
"bisogna
assumere, ci sono meno di 40mila agenti,
sono più i detenuti degli agenti, che
bisogna retribuire" adeguatamente. Tra le
priorità, per Salvini, anche quella di
"cambiare i mezzi e le dotazioni, dare una
gerarchia e un'unità di corpo e di
comando alla polizia penitenziaria, che
dipende direttamente dal ministero della
Giustizia, e quindi non ha un capo". (La
Presse)
In
lieve
aumento
la
popolazione detenuta nelle
carceri italiane
Salvini
(Lega)
"terrorismo, le carceri in
Italia sono una bomba a
orologeria"
Il Capo Gruppo M.L.I. Roberto Cerreti
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Il Dipartimento dell'amministrazione
penitenziaria Ufficio per lo sviluppo e la
gestione
del
sistema
informativo
automatizzato , Sezione Statistica ha
emanato la consueta tabella mensile dei
detenuti presenti e la relativa capienza
regolamentare degli istituti penitenziari
per regione di detenzione , nel mese di
ottobre 2015 , si evince un lieve aumento della
popolazione detenuta a cospetto del mese
precedente cioe’ ottobre 2015 con 52.434
presenti ,mentre i, presenti a novembre
sono 52.636 di seguito la tabella per
regione
Segreteria Generale
Concorso allievi agenti di
Polizia
penitenziaria
,ultime
novita’
su
calendario
prove
preselettive
Come gia’ ampiamente anticipato nei
nostri articoli dei giorni scorsi in cui
auspicavamo uno probabile spostamento
della pubblicazione su Gazzetta Ufficiale
della data dei calendari della prova
preselettiva del concorso pubblico, per
titoli ed esami, per il reclutamento, di 100
allievi agenti del Corpo di polizia
penitenziaria del ruolo femminile, e 300
allievi agenti del Corpo di polizia
penitenziaria del ruolo maschile concorso
bandito e pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 57 del 28 luglio 2015 - IV serie
speciale .Ricordiamo che la pubblicazione
dei calendari delle prove inizialmente
dove avvenire sulla Gazzetta ufficiale 4^
serie speciale “Concorsi ed Esami” di oggi
27
novembre
2015
mentre
la
pubblicazione dei diari sara’ adesso
stabilita con successivo provvedimento
che sarà pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale - 4ª Serie Speciale - «Concorsi ed
esami» del 22 gennaio 2016. di seguito
inseriamo la nota con il relativo rinvio.Vi
terremo aggiornati su ulteriori novita’ in
merito
,
seguiteci
sul
nostro
sito www.alsippe.it, e i profili di Facebook
e Twitter
Pensioni Forze dell’Ordine
e militari, cambia il termine
per la liquidazione (Tfs) :
quanto bisogna aspettare
Ministeriale
2.12.2015
n.0405318
del
Assegnazione Agenti di Polizia
Penitenziaria del 170° corso di
formazione.Richiedi l'elenco con il
personale
assegnato
a
[email protected]
Mobilità a domanda interpello
ordinario anno 2014 (scadenza
30.9.2014) ruolo Agenti Assistenti.
Richiedi l’elenco dei trsferiti
[email protected]
Pensioni militari e Forze dell’Ordine :
quanto bisogna aspettare per il Tfs
(prima rata e successive)Anche per
le pensioni
dei
militari e
Forze
dell’Ordine arrivano novità negative. Se
polizia, carabinieri, vigili del fuoco e
lavoratori del comparto sicurezza e
soccorso pubblico in genere, sono usciti
indenni dalla riforma Fornero, questo
non ha impedito lo slittamento dei
termini per la buonuscita. Facciamo due
conti.Buonuscita militari e Forze
dell’Ordine: termine per il TFS
dopo la pensioneTra i militari e Forze
dell’Ordine chi va in pensione entro la
fine
del
2015,
dovrà
attendere
mediamente 12 mesi e 90 giorni prima di
ottenere la prima rata del TFS.
Ricordiamo che i requisiti per la pensione
di vecchiaia dei militari sono di 57 anni e
tre mesi con 35 anni di contributi (o 40
anni e 3 mesi di versamenti a prescindere
dall’età anagrafica).Se si tiene conto che,
solo nel 2011, ne bastavano 105, è
evidente come i termini siano diventati
più rigidi per la pensione dei militari.
Non solo: se i lavoratori non hanno
ancora raggiunto i requisiti minimi
previsti, quindi in caso di dimissioni
volontarie, l’attesa per il TFS sale a 24
mesi. Il limite dei 105 giorni resta solo
nell’ipotesi di cessazione dal servizio per
sopravvenuta inabilità o per decesso.Tfs
a rate: slittamento per le pensioni
dei militariLo slittamento temporale
riguarda inoltre anche le successive rate
del Tfs. Chi ha maturato i requisiti per la
pensione di vecchiaia nel 2014 dovrà
attendere 12 mesi dopo la prima rata per
la liquidazione degli importi compresi tra
i 50 e i 100 mila euro e poi un altro anno
per l’eventuale differenza eccedente la
soglia dei 100 mila euro.
Circolari ministeriali e
note D.A.P. dicembre 2015
a
Segreteria Generale
Convenzione per la stipula
di polizze assicurative RC
auto per gli iscritti Alsippe
e propri familiari
La Segreteria Generale Alsippe ha
definito con la Allianz una convenzione
per la stipula di polizze assicurative RC
auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i
propri familiari. Per eventuali preventivi
e ulteriori informazioni chiamare al
numero di telefono 081 0139841 oppure
inviare la documentazione direttamente
all’indirizzo mail [email protected]
oppure
al
fax 081
0139841
la
documentazione richiesta sotto.
Documenti richiesti per il preventivo
1)Fotocopia del libretto di circolazione
fronte e retro
2)Fotocopia dell’attestato di rischio
3)Certificato di proprieta’ dell’auto da
assicurare
4)Attestato di Servizio e fotocopia del
tesserino di riconoscimento del Corpo di
Polizia penitenziaria
5) Codice fiscale
6) Documento di riconoscimento
Nel caso in cui sia un familiare
intestatario
della
polizza
un
autocertificazione che ne attesti la
parentela ai sensi della normativa
vigente, per altre informazioni contattare
l’ufficio ai numeri indicati sopra
Segreteria Generale
Segreteria Generale
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Convenzioni
Tirrenia
Navigazione con Ministero
della
GiustiziaDipartimento
dell'Amministrazione
Penitenziaria
Sconto del 20% su tariffe passeggeri, auto,
... (esclusi i diritti di prenotazione) previa
presentazione credenziale e tessera di
riconoscimento attestante l'appartenenza
Ministero della Giustizia - Dipartimento
dell'Amministrazione
Penitenziaria.
Contattare per informazioni il Call Center
Uffici passeggeri al numero di telefono n.
892.123
Alitalia propone le proprie nuove tariffe
agevolate per Militari e Polizia, dedicata a
tutti i militari e agli appartenenti alle
forze di polizia, in servizio (Arma dei
Carabinieri,
Esercito,
Aeronautica,
Marina, Guardia di Finanza, Polizia di
Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del
Fuoco), che viaggiano per motivi
personali e per vacanza. La tariffa,
informa Alitalia, e' valida su tutti i voli
diretti nazionali (esclusi quelli in
continuità territoriale da/per la Sardegna
perche' soggetti alle norme dettate dal
bando della Regione con tariffe gia'
dedicate) e tutti i voli
diretti
internazionali (Europa e Nord Africa,
esclusi i voli da/per Francia e Olanda)
operati da Alitalia (sono pertanto esclusi i
voli operati da Air One Smart Carrier e
dalle compagnie partner). Qui di seguito
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Delega d’iscrizione Alsippe
2016
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i/offertemilitari/index.htm
Segreteria Generale
Alleanza Sindacale Polizia
Penitenziaria
Segreteria Generale
Alitalia
,nuove
agevolate per la
Penitenziaria
tariffe
Polizia
Segreteria Generale
L’agenda Alsippe 2016
La Segreteria Generale Alsippe , informa
i responsabili delle Segreterie Alsippe sul
territorio che nei prossimi giorni iniziera’
ad inviare agli indirizzi da voi forniti
tramite Corriere Espresso i gadget
natalizi . Qualora vi fossero varizioni
degli indirizzi forniti per il recapito dei
gdget si prega di comunicarlo alla
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NotiziAlsippe del 4 dicembre 2015.