Cooperative Learning Una strategia innovativa di insegnamento-apprendimento Presentazione di Lucia Cucciarelli IRRE ER [email protected] Obiettivi 1. 2. 3. 4. Insegnamento individualizzato Comunità di apprendimento Valutazione autentica del processo e dei risultati La cognizione distribuita in un contesto sociale e culturale Il Cooperative Learning è in grado di risolvere vari problemi Gestione gruppi classe Eterogenei per età,etnia, esperienze, risorse cognitive Livelli di eterogeneità etnica, sociale e culturale delle classi Con insegnamento individualizzato per valorizzare le diversità: Le competenze dei più esperti (peer education) Le difficoltà dei più deboli (l’assegnazione di ruoli e di compiti diversi) Cooperative learning 1. 2. 3. Promuove una diversa interazione fra docente tutor e studenti Promuove il senso di responsabilità individuale innalzando il senso di Rinforza il senso di autoefficacia autostima automotivazione Vantaggi sul piano cognitivo del CL Favorisce gli stili di apprendimento personali (astratto, concreto, sequenziale, casuale) Favorisce l’utilizzo delle modalità rappresentative caratteristiche del soggetto (uditivo, visivo, cinestesico) Favorisce l’interazione fra studenti e il modellamento Stimola nuovi processi logici e nuove mappe cognitive Creazione di una visione comune Creare il senso di appartenenza Sviluppare le abilità sociali Affrontare i problemi emotivi e motivazionali Valorizzare le eccellenze sviluppare competenze utili 1. 2. 3. 4. Per il processo di integrazione sociale Per il processo di autonomia individuale Per una crescita graduale sul piano cognitivo che tiene conto dei ritmi di apprendimento individuali Per un’autovalutazione continua (valutazione autentica) le nuove teorie del costruttivismo sociale e del costruttivismo di rete Sostengono che la conoscenza è acquisita in un contesto, in sintonia con situazioni sociali e storiche Lo sviluppo cognitivo è favorito dalle azioni del contesto (rinascimento fiorentino) http://xoom.members.virgilio.it/eduadu Jim Ewig- A Pini articoli Il Coop Learning rinforza 1. 2. 3. 4. Responsabilità individuale Autoefficacia Motivazione Autostima Un nuovo modo di fare scuola Mario Comoglio lo identifica come un nuovo modo di fare scuola, basato sull’interdipendenza positiva e non sulla competizione (ovvero sui giochi a somma zero) Interdipendenza positiva Il gruppo si sente come una squadra e il risultato finale dipende da tutti: il successo di uno è legato al successo degli altri. Il contesto migliora per tutti: anche i più bravi imparano insegnando Competenze sociali È un insieme di abilità consolidate e utilizzate dallo studente per sostenere e gestire un’interazione in coppia o in gruppo insegnare le competenze sociali 1. 2. 3. 4. 5. 6. Suscitare la MOTIVAZIONE Descrivere in modo oggettivo e osservabile i comportamenti che esprimono la competenza (carta T) Usare il Modellamento o role-palying Dare costantemente dei feedback Rinforzare i comportamenti desiderati (revisione metacognitica) e correggere quelli non opportuni Rinforzare l’idea del GRUPPO che condivide soluzioni La competenza comunicativa L’interdipendenza positiva si crea attraverso la comunicazione efficace Nell’interazione si svolgono due processi complementari: si inviano e si ricevono messaggi Essere eterocentrati= sapere organizzare i propri messaggi affinchè vengano compresi Saper esprimere sentimenti ed emozioni Comprendere e gestire la CNV Sviluppare l’osservazione 1. 2. Comoglio sostiene che l’osservazione permette all’insegnante di: Raccogliere informazioni (monitoring) Dare alla classe un feedback (svolgere l’osservazione delle competenze prescelte anche con uno studente (modello tratto da pag 184 Comoglio Cardoso Ed.LAS Roma 1996) Ascolto attivo L’ascolto attivo non è automatico, ma volontario: richiede l’attenzione dei 5 sensi ma anche una grande disponibilità interiore Capacità di accettare l’interlocutore e Capacità di entrare in empatia con lui per coglierne i sentimenti Ascolto attivo 2 Sono coinvolti tre processi: La ricezione del messaggio (comporta un’attenzione non strutturata) L’elaborazione del messaggio (l’ascolto si concentra su cinque aspetti) La risposta la messaggio I 5 aspetti dell’Elaborazione 1. 2. 3. 4. 5. Contenuto Autorappresentazione Appello Relazione Stati d’animo ed emozioni Tecniche di risposta Risposte direttive Risposte non direttive: parafrasi (riformulazione del messaggio: mi stai dicendo che…) Verbalizzazione = focus sugli aspetti emotivi del messaggio Perché ci sono problemi comunicativi? Barriere emotive Riduzione scambi comunicativi in famiglia Un contesto sociale dominato da un crescente e diffuso individualismo ………………………………. ………………………………. Vantaggi sul piano cognitivo del CL Favorisce gli stili di apprendimento personali (astratto, concreto, sequenziale, casuale) Favorisce l’utilizzo delle modalità rappresentative caratteristiche del soggetto (uditivo, visivo, cinestesico) Favorisce l’interazione fra studenti e il modellamento Stimola nuovi processi logici e nuove mappe cognitive Cooperative learning 1. 2. 3. Promuove una diversa interazione fra docente tutor e studenti Promuove il senso di responsabilità individuale innalzando il senso di Rinforza il senso di autoefficacia autostima automotivazione Apprendimento cooperativo: Lavorare in gruppo • Suddivisione dei ruoli 1. Coordinatore (dà i compiti e legge i risultati) 2. Prende appunti 3. Fa la sintesi orale 4. Dà i tempi Attività: carta, forbici e colla Obiettivo: la messa in scena Si costituiscono i due gruppi A e B Il gruppo A deve creare lo scenario e lo stage Il gruppo B deve costruire i costumi, accessori e i materiali di scena In ogni gruppo ci deve essere un Coordinatore, un Timer, uno che controlla il processo, un messaggero