Classe II A Liceo Classico “D. Celeri” Lovere (Bergamo) Personaggi ed interpreti: Alcesti Alice Botticchio/Serena De Fazio Admeto Alessio Vignera Eracle Federico Pezzera Apollo Francesco Marsetti Thanatos Giada Baronchelli Serva Rita Romele Ancella Giorgia Pezzotti Ferete Paolo Romani Coro: Laura Tosetti, Silvia Gazzoli, Valentina Ramponi, Francesca Lollio, Paola Paris, Giulia Spadacini, Marta Gattone, Valentina Cattai, Martina Gelpi, Alessia Percassi, Cristina Sarzi Amadé, Silvia Gregorini, Camilla Sarigu, Martina Bonetti, Federica Ranieri, Daniela Poiatti, Fabio Palanza, Marie Beccarelli, Carola Ruggeri IV Festival del Teatro Classico nella Scuola ALCESTI ΑΛΚΗΣΤΙΣ da Euripide Danzatrici: Laura Tosetti, Marta Gattone, Alessia Percassi, Rita Romele, Valentina Ramponi. Cantante: Cristina Sarzi Amadé. Musicisti: flauto – Martina Gelpi, Cristina Sarzi Amadè, pianoforte – Daniela Poiatti, Silvia Gregorini, corno – Giulia Spadacini, oboe – Fabio Palanza, Francesca Lollio. Scene di lotta: Silvia Gazzoli, Federica Ranieri. Scenografie e costumi: Marie Beccarelli, Carola Ruggeri Tecnici: Francesco Marsetti, Paolo Romani, Myrna Cambianica. Allievi Liceo Artistico “D. Celeri” Lovere (2004) Drammaturgia, Regia, Costumi e Coreografie: Nadia Savoldelli e Laila Figaroli (Associazione “Il Cerchio di gesso” di Bergamo) Adattamento e riduzione del testo: Onelia Bardelli (docente) Referente del progetto: Daniela Pagliazzo (docente) Musiche da: Alceste di Chr. W. Gluck, Sarabande di Hendel, Al chiaro di luna di Beethoven, Sonata di Beethoven, Rondò Horn Konzert di Mozart, Danze popolari greche Liceo Classico “D. Celeri” Lovere Ass. “Il cerchio di gesso” Bg Lovere – Teatro Crystal 22 marzo 2010 - ore 20,30 Perché Alcesti? L’idea di partenza è quella del viaggio verso quel mondo che i ragazzi di questa classe II liceo hanno voluto provare a vivere “da dentro”, non solo sui libri, attratti dalla voglia di fare e di mettersi in gioco, perché affiorino emozioni e passioni riconosciute come universali. Viaggio nel tempo: dal presente del nostro lago d’Iseo (le reti), ad un passato mitico e universale, di dolore e di gioia, di male e di purificazione (la terra e l’acqua). La scelta è caduta su Alcesti di Euripide perché è una “tragedia non tragica”, con un lieto fine e passaggi quasi comici, con personaggi controversi e suscettibili di interpretazione, tutt’altro che scontata. Ci ha attratto soprattutto il tema dell’ospitalità … per il resto abbiamo lasciato parlare le emozioni dei personaggi di Euripide. La storia Alcesti è una delle figlie di Pelia, il re di Iolco, e di Anassibia, sua moglie. E’ la più bella e la più pia di tutte, la sola che non partecipò all’uccisione di Pelia, allorché Medea, con i suoi inganni e i suoi sortilegi, fece in modo che questi fosse massacrato dalle proprie figlie. Quando Admeto, re di Fere, in Tessaglia, si presentò per chiedere la mano di Alcesti, Pelia gli impose condizioni che egli soddisfò con l’aiuto di Apollo. Euripide ci dice che la loro unione fu un modello di tenerezza coniugale, al punto che Alcesti accondiscese a morire al posto del marito. Ma, allorché era già morta, Eracle si precipitò agli Inferi, da dove la riportò più bella e più giovane che mai. Si raccontava inoltre che Persefone, commossa dalla devozione di Alcesti, l’avesse spontaneamente rimandata fra i viventi. Sarcofago (161 – 170 d.C.) raffigurante la morte di Al cesti. Roma, Musei A proposito di Alcesti ci piace ricordare il recente lavoro di Maria Pia Pattoni: Alcesti – variazioni sul mito (Marsilio, 2006) in cui, alla tragedia di Euripide sono accostati la settecentesca Alkestis di Christoph Martin Wieland, la lirica Alkestis, composta da Rainer Maria Rilke durante un soggiorno a Capri nel 1907, Il mistero di Alcesti di Marguerite Yourcenar e la splendida Alcesti e La recita dell'esilio (2002) di Giovanni Raboni Nella tradizione medievale Alcesti era il modello della moglie fedele, come appare nella Leggenda delle donne virtuose di Chaucer. Tra le molte opere in cui rivive la figura di Alcesti ricordiamo di William Morris L'amore di Alcesti del 1868 e di Robert Browning Balaustion’s Adventure (1871) traduzione in inglese della tragedia greca. Una versione moderna è Alkestis di Rutland Boughton (1922), con la traduzione inglese del testo di Euripide di Gilbert Murray. L'opera musicale più famosa dedicata all'eroina è l'Alceste di Gluck (1767), basata sulla tragedia di Euripide. Da ricordare, inoltre Alkestis di Egon Wellesz (1924), su libretto di Hugo von Hofmannsthal.