INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
report puglia
■■ CO.FIDI PUGLIA / Ha incrementato del 25,25% circa il volume delle operazioni garantite a fine dicembre
Nel 2010 un bilancio più che positivo
Il risultato ha portato all’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del Tub. Buone
le prospettive per l’anno in corso: il 40% delle imprese prevede di espandere le vendite
P
er l’esercizio da luglio
a dicembre 2010, in un
quadro generale economico
ancora perturbato e in fase
di ripresa, Co.Fidi Puglia ha
assunto politiche del rischio
basate su criteri di prudenza
Vito Antonio Santamaria,
presidente del consiglio di
amministrazione di Co.Fidi
e di presidio dei settori maggiormente sperimentati.
In virtù della peculiare storia
della cooperativa - basata su
una profonda e radicata conoscenza delle imprese artigiane e delle pmi della Puglia
- Co.Fidi è molto attenta alle
imprese operanti nei settori
del manifatturiero, dei servizi alla produzione, dei servizi
alla persona, del commercio
e dei servizi alla pubblica amministrazione.
Persistendo una situazione
ancora grave per molte delle
imprese pugliesi e in un contesto così difficile, Co.Fidi
Puglia non ha mancato di
svolgere la sua funzione di
sostegno alle imprese associate. Per questo ha incrementato del 25,25% circa il
volume delle operazioni garantite passate dai 64.397.953
al 30-06-2010 agli 80.659.633
al 31-12-2010. Si tratta di un
risultato che porta il Co.Fidi
Puglia all’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’articolo
107 del Tub.
I dati vengono forniti nella relazione di bilancio dal
presidente del consiglio di
amministrazione, Vito Antonio Santamaria. “Dopo la variazione dello statuto che ha
cambiato i termini di chiusura dell’esercizio – ha spiegato
- questo è il primo bilancio
che si chiude al 31 dicembre
2010. E, precisamente, chiudiamo l’esercizio che va dall’1
luglio al 31 dicembre 2010”.
La gestione si è chiusa con
un utile d’esercizio di euro
8.915,00 euro. Risultato che
per Santamaria rappresenta
“motivo di grande soddisfazione per gli amministratori.
Non è stato facile e non era
scontato che vi si riuscisse,
perché - soprattutto in ragioni dell’interesse di lungo
termine della base sociale
di vedere perseverate le pro-
spettive di continuità della
società nel lungo periodo - è
stato necessario selezionare
maggiormente il rischio derivante dall’attività di rilascio
delle garanzie. Questo ha
generato talvolta delusioni
in quegli imprenditori che
ponevano nell’intervento di
Cofidi Puglia aspettative che
non è stato possibile soddisfare”.
Teresa Pellegrino, direttore
del Co.Fidi Puglia, ammette
la difficile congiuntura ma
è ottimista sulle prospettive
per la Cooperativa Artigiana
di Garanzia. “Per il 2011 oltre
il 40% delle imprese prevede
di espandere le vendite. Il
turismo internazionale conferma il buon andamento del
settore: il numero degli stranieri in Puglia per vacanze è
cresciuto del 15,4% favorendo la crescita del traffico aereo dei passeggeri (25,9% nei
primi nove mesi dell’anno),
e la crescita di traffico merci
nei porti pugliesi (16,2%)”.
Nel 2010 sono tornate a crescere le esportazioni, il cui
livello resta comunque inferiore al 12% rispetto a quello
precedente la crisi.
Sia Santamaria che la Pellegrino auspicano che Co.Fidi
Puglia possa rappresentare
ancora, e sempre più, una
certezza per le Pmi pugliesi di
accesso al credito a condizioni largamente competitive.
“Ma - fa notare Santamaria
- non mancano comunque
preoccupazioni sulla quantità di rischio trasferito dalle
banche e, conseguentemente,
sull’adeguatezza patrimoniale dei Confidi”.
In questo senso è stato indispensabile il sostegno che la
Regione Puglia ha concesso
al Co.Fidi Puglia per l’incremento del patrimonio in
questo grave momento di crisi economico-finanziario.
“Intanto resta un dato di
fatto inconfutabile”, afferma
Teresa Pellegrino. “A oggi
Co.Fidi Puglia è l’unico ad
avere requisiti per l’iscrizione nell’elenco generale degli
Intermediari finanziari. E
poiché auspichiamo che le
banche apprezzeranno in
maniera adeguata le garanzie
■■ FORMAZIONE / Formedil Bari e l’attività della sua storica scuola edile
Dal 1963 un supporto a chi vuole imparare
Ai consueti corsi si affianca quello per “Tecnico esperto in tematiche catastali” in collaborazione con lo Iacp
I
n prima linea nel campo
della formazione e dell’addestramento
nell’edilizia,
Formedil-Bari vanta un’esperienza pluridecennale nel
formare competenze lavorative per le figure professionali in cui si declina l’intero
ciclo delle costruzioni edili.
Sorta nel 1963 con la denominazione di Ce.F.M.E.A, la
Scuola Edile della Provincia
di Bari ha erogato per oltre
trent’anni la sua attività di
formazione delle maestranze edili in appositi centri di
addestramento professionale
dislocati nei principali comuni della provincia. Dal 2004
la Scuola Edile svolge la sua
attività in una nuova sede,
progettata per rispondere in
modo ottimale alle esigenze
di un moderno ed efficiente
centro erogatore di formazione e servizi ed ha cambiato la
sua denominazione in Formedil-Bari, accreditato come
Ente di Formazione presso la
Regione Puglia. La sfida del
nuovo millennio nel campo
della formazione professionale, perno dell’intero sistema
presso lo Iacp per l’attività
tecnica relativa alla ricognizione, ai rilievi e all’istruttoria
di circa mille pratiche di accatastamento alloggi di Bari
e provincia: “L’idea è quella
di fare del settore pubblico
un’occasione di formazione –
precisa Salvatore Bevilacqua,
vice presidente Formedil-Bari- creando lavoro nel settore
L’Amministrazione di Formedil - Bari
educativo e dell’istruzione,
riguarda la capacità di erogare competenze professionali e
crediti formativi qualificanti
e spendibili in un mercato del
lavoro riformato e flessibile; e
farlo restando ben saldamente ancorati alle peculiarità del
settore edile, ambito in continua evoluzione. Tra le novità
che riguardano l’attività di
Formedil-Bari, il protocollo
d’intesa con lo Iacp di Bari,
Ente gestore del quinto patrimonio immobiliare pubblico
d’Italia, da cui prende vita un
Michele Matarrese, storico presidente di
Formedil
corso denominato “Tecnico
esperto in tematiche catastali”, rivolto a giovani disoccupati residenti nelle Provincie di Bari e BAT (Barletta,
Andria, Trani), in possesso
di diploma di geometra o di
laurea triennale in ingegneria edile: “Non è la prima
volta che Formedil-Bari collabora con la Regione Puglia
e con Iacp – chiarisce Beppe Fragasso, Presidente del
Formedil Puglia. E Michele
Matarrese, storico Presidente del Formedil-Bari precisa:
“Il corso prevede un totale di
mille ore, tra aula e stage, che
consentiranno non solo di
formare nuove figure professionali, ma anche di schedare
i beni immobili attraverso un
lavoro di squadra”. I quindici
allievi che saranno selezionati per la prima edizione del
Corso affronteranno quindi
un percorso formativo di durata poco meno che annuale, in cui alle lezioni frontali
(200 ore) curate dai docenti
di Formedil-Bari si alternerà
il periodo di stage (800 ore)
Il nuovo corso prevede
1.000 ore di formazione.
è rivolto a giovani
disoccupati: geometri
o con laurea triennale
in ingegneria edile
edile e contemporaneamente
aiutando gli enti nell’accatastamento e nella gestione dei
beni immobili”. Nell’attività
sul campo (schedatura immobili e verifica in loco del-
Teresa Pellegrino, direttore
di Co.Fidi Puglia
di un Cofidi 107 resta difficile pensare ad un movimento
che si fermi”.
Cofidi Puglia inizia ora la sua
corsa all’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’articolo
107 del Testo Unico Bancario
e si appresta a misurarsi con
questo salto organizzativo e
culturale.
A fronte di tante novità,
Co.Fidi Puglia si conferma
strumento di sviluppo, insieme con la Cna. E, secondo Santamaria e Pellegrino,
Co.Fidi Puglia saprà cogliere
tutte quelle opportunità a favore dell’economia pugliese e
del suo tessuto di micro, piccole e medie imprese”.
lo del loro stato), gli studenti
saranno affiancati da esperti
dello IACP che avranno funzione di tutor aziendale, e a
fine corso verrà loro rilasciato un attestato di frequenza
e sarà riconosciuta la certificazione delle competenze acquisite sul Libretto Formativo
del Settore Edile, valido per
l’intero territorio nazionale
tramite il servizio Banca dati
Formazione del sistema Formedil: “Questa operazione
– spiega Sabino Lupelli, direttore Iacp di Bari- vuole essere
una vera iniezione di fiducia
ai giovani, un aiuto nell’inserimento lavorativo da cui
traggono guadagno non solo
i soggetti coinvolti, ma tutto
il territorio”. Durante tutto il
periodo del corso, agli allievi sarà erogata un’indennità
di frequenza pari a 1,5 euro
per ogni ora di presenza alle
lezioni e di 5 euro per ogni
ora effettuata durante la fase
di stage. “Un’iniziativa pilota
per tutta Italia –l’ha definita
l’assessore regionale all’Urbanistica e Assetto del Territorio, Angela Barbanente- che
coniuga diversi vantaggi: il
vantaggio per lo Iacp che accatasta mille immobili che
sono stati trasferiti dallo Stato
senza planimetrie e senza carte in ordine e il vantaggio per
giovani diplomati e laureati
triennali che possono seguire
un corso non solo teorico ma
anche pratico, cimentandosi
con la realtà concreta”.
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Dal 1963 un supporto a chi vuole imparare Nel 2010 un