Stefano Boscolo, nato a Torino il 30 luglio 1986, si è laureato a pieni voti in Lettere moderne
all’Università degli Studi di Torino, con una tesi in Teatro popolare e d’animazione. Nell'aprile 2011
ha conseguito per merito la laurea di dottorato in Comparative literature presso la Crown University
di Bradenton (Florida, Stati Uniti d'America). Attualmente studia presso l'ateneo torinese, nel corso
di laurea specialistico in Culture moderne comparate, con particolare attenzione all’ambito della
storia letteraria slava1. Nel contesto professionale, dal settembre 2009 è professore a contratto
presso l’Istituto Maria Consolatrice del capoluogo piemontese, dove lui stesso ha studiato dal 1992
al 2000 frequentando la scuola elementare e media.
Da sempre ha manifestato interesse nei confronti delle materie umanistiche, sebbene abbia scelto
di abbracciarle tardi attraverso uno studio accurato ed approfondito, all’indomani della maturità
scientifica conseguita presso il liceo statale Ettore Majorana di Torino. L’avvicinamento progressivo
verso questi ambiti di studio è essenzialmente giustificato dalla riscoperta nuova della scrittura,
quale strumento d’analisi del mondo e degli uomini, a metà strada fra il puro realismo e il tepore
offerto da una scrittura più intima ed emotiva.
Sebbene le prime recenti pubblicazioni, ormai è quasi una decina d'anni che scrive, cimentandosi
a più riprese in diversi generi letterari, con l’intenzione appunto di sperimentare una tipologia di
letteratura capace di affascinare il lettore dinanzi all’arte d’indagare sottilmente quella stessa realtà
che lo circonda. Pertanto, grazie all’utilizzo di un linguaggio apparentemente semplice e seduttore,
ha da sempre promesso di trattare le tematiche più ardue e segrete della vita umana, sia attraverso
una misurata finzione narrativa, sia ricorrendo ad una più attenta ricerca saldamente ancorata al
valore del saggio didattico educativo.
1 L’indirizzo in storia letteraria slava è meglio conosciuto sotto il nome di “Slavistica”.
Negli ultimi anni ha volontariamente orientato gli studi – non accademici – in diversi campi
d’interesse culturale, accrescendo in tal caso le conoscenze e le competenze necessarie a rafforzare
il valore della produzione letteraria personale, nonché ad arricchire profondamente il significato
stesso del ruolo di insegnante quale ricopre.
Pertanto, questa graduale apertura l’ha condotto ad affrontare studi e ricerche sul mondo slavo,
con particolare interesse all’opera di F. M. Dostoevskij e L. N. Tolstoj, entrambi permeati da una
profonda ed affascinante psicologia dell’uomo e del suo mondo. Alla stessa maniera, ha rivolto la
propria attenzione nei confronti dell’antropologia socio-culturale e della storia delle religioni,
leggendo le opere di J. Frazer ed E. de Martino, senza tuttavia tralasciare la lettura di E. Durkheim,
M. Eliade e R. Otto. Di conseguenza, ritiene che l’unione di queste letture l’abbia portato alla
riscoperta matura dell’opera pavesiana, verso la quale manifesta una vera e propria ammirazione,
grazie alla quale ha condotto negli ultimi anni una serie di studi che a breve verranno raccolti in
un'approfondita e sistematica pubblicazione.
Al di là di alcune recensioni relative ad una serie di testi poetici di autori contemporanei minori,
attualmente ha pubblicato un libro di narrativa presso l’editrice romana Aracne, e per la stessa ha
realizzato un saggio relativo a un copione marionettistico del 1917, appartenuto un tempo alla
celeberrima Compagnia Lupi. Col 2011 ha esteso oltre i confini italiani i progetti editoriali,
pubblicando prima negli Stati Uniti e in seguito in India e in Sud Africa, grazie all'interesse
maturato nei riguardi del romanzo-epistola The father's dream. Ha così accolto piacevolmente il
dibattito culturale, nonché il gradevole responso del pubblico extraeuropeo.
Nei riguardi della saggistica, buona parte del 2011 è stata dedicata allo studio della figura di San
Paolo2, sia nella propria essenzialità di apostolo, sia nel suo rapporto educativo e pedagogico col
popolo di Corinto. Mediante l'analisi che se n'è fatta, è scaturita un'immagine paolina di profonda
attualità, dove l'amore e la misericordia, intrecciati saldamente assieme, hanno definito un
autorevole modello per la conoscenza del mistero di Cristo, nonché per accostarsi ai bisogni e alle
sofferenze del prossimo. Pertanto, lo studio avanzato sulla Seconda Lettera ai Corinzi ha permesso
di cogliere i significati espliciti e quelli sottesi, quelli apprezzabili attraverso una prima lettura, e
quelli rintracciabili soltanto mediante un'ulteriore esegesi. Su quest'ultima, infatti, si è
particolarmente concentrata l'analisi relativa all'epistola paolina, mostrando di conseguenza la sua
profondità e il suo segreto.
Il copione teatrale La bianca fenice sul Neva, divenuto in seguito libretto d'opera, ha determinato
di per sé l'ingresso dell'autore nella drammaturgia prosastica e lirica. Un'opera dall'indubbia
tensione emotiva, dovuta sia all'essenza stessa dei personaggi, sia ai sentimenti contenuti e
2 Le opere alle quali mi riferisco sono le seguenti: a) Paolo. Un uomo salvato dal Signore; b) L'agape di Saulo verso
il popolo di Corinto; c) L'apologetica paolina nella Seconda Lettera ai Corinzi.
sviluppati al suo interno. È un dramma d'impianto russo tardo ottocentesco, scaturito dalla
commistione fra Esistenzialismo dostojevskiano e analisi sociale. Nonostante la miseria e la
sopraffazione, in un clima profondamente teso, sarà proprio l'amore a trionfare su tutto: un amore
carnale e platonico al contempo, capace di riscattare e di illuminare il cuore, proprio come una stella
brillante in un cielo di pece.
Pubblicazioni di narrativa
− S. Boscolo, Quell’ultima estate, Aracne editrice, Roma, ottobre 2010.
− S. Boscolo, The father's dream, traduzione di R. Appendino, Schiel & Denver Publishers,
Houston (Texas, Stati Uniti d'America), ? 2011.
Pubblicazioni di saggistica
− S. Boscolo, Paolo. Un uomo salvato dal Signore, Centro Stampa dell'Università degli Studi
di Roma “La Sapienza”, Roma, maggio 2011.
− S. Boscolo, L'agape di Saulo verso il popolo di Corinto, Edizioni Il Campano3, Pisa, maggio
2011.
− S. Boscolo, Turin gris-verd: la Grande Guerra vista attraverso gli occhi di Gianduja,
Aracne editrice, Roma, giugno 20114.
Copioni teatrali & Libretti d'opera
− S. Boscolo, La bianca fenice sul Neva, Centro Stampa dell'Università degli Studi di Torino,
Torino, aprile 2011.
− S. Boscolo, La bianca fenice sul Neva, Centro Stampa dell'Università degli Studi di Bari
“Aldo Moro”, Bari, maggio 2011.
Lavori in preparazione
− Un saggio sulla figura di San Paolo apostolo (La Sapienza – Il Campano – Effatà)
− Un saggio sul teatro russo dell'800 (Editore non ancora certo!)
− Un saggio filologico sui Dialoghi di San Gregorio (Ed. Tirrenia Stampatori)
3 Le Edizioni Il Campano rientrano fra gli editori di riferimento per l'Università degli Studi di Pisa, la Scuola Normale
Superiore e l'Istituto Sant'Anna.
4 In collaborazione con I. Oregio Catelan, redattrice del capitolo: «Un Gianduja “freudiano”: l'importanza del sogno
nel copione Turin gris-verd».
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Stefano Boscolo, nato a Torino il 30 luglio 1986, si è laureato a pieni