Linee guida generalizzate per la progettazione di “percorsi didattici aperti, liberi, flessibili e creativi”. ARTURO MARCELLO ALLEGA, Dirigente scolastico INDICE I. L’importanza delle definizioni................................................................................... 2 A. Definizione. Competenze...................................................................................... 2 B. Definizione. Acquisizione di competenza............................................................. 2 Ii. Il senso della laboratorialità: la tavola sinottica dei processi. .................................. 3 Iii. Introduzione scientifica al problema-tema topico ................................................... 4 A. Descrizione del problema-tema topico ................................................................. 4 B. Due casi esemplari................................................................................................. 4 1. Inquinamento atmosferico “indoor”................................................................... 4 2. Inquinamento elettromagnetico (em) “indoor” .................................................. 4 Iv. Obiettivi ................................................................................................................... 6 V. Parternariato e collaborazioni................................................................................... 7 Vi. Piano didattico ......................................................................................................... 8 A. Azione I - percorso disciplinare ............................................................................ 8 B. Azione II – il problema topico come sistema complesso...................................... 9 C. Azione III - la soluzione del problema................................................................ 11 Vii. Rubrica delle competenze per la vita ................................................................... 12 A. Indicatori di laboratorialità.................................................................................. 12 B. Competenze di cittadinanza scientifica ............................................................... 12 C. Gradi di libertà del percorso................................................................................ 12 1 I. L’IMPORTANZA DELLE DEFINIZIONI. A. DEFINIZIONE. Competenze. Le competenze è la capacità di mobilitare verso uno specifico obiettivo conoscenze e abilità acquisite tramite apprendimento formale, non formale ed informale in una ambiente flessibile, attento alla sfera affettiva e relazionale, e sviluppa azioni con forte valenza orientativa. La persona competente cresce potenziando la motivazione, l’autostima, il riconoscersi nell’altro, la condivisione, la partecipazione, il senso di appartenenza in un clima costruttivo. Competenze sociali – cognitive che vanno verso le competenze di cittadinanza finalizzate a supportare il progetto personale di vita professionale di ciascuno (sogni, attitudini, motivazioni). La scuola intesa come comunità di pratica per lo sviluppo di una persona competente. B. DEFINIZIONE. Acquisizione di competenza. Acquisire una competenza significa essere in grado di rispondere ai seguenti due quesiti. 1. Quanto la tematica prescelta aiuta gli studenti ad interpretare realtà e fenomeni della vita quotidiana? 2. Quanto le competenze acquisite sono in grado di consentire allo studente la loro applicazione alla risoluzione di problemi “nuovi”, diversi da quelli già affrontati e, quindi, noti? 2 II. IL SENSO DELLA LABORATORIALITÀ: la tavola sinottica dei processi. La tavola sinottica consente di apprezzare la libera sequenza degli avanzamenti di percorso passando attraverso tutti i traguardi attesi dal processo. La curiosità si sviluppa attraverso la laboratorialità che rappresenta la nuova metodologia aperta dell’apprendimento disciplinare e non disciplinare. Le azioni del processo possono essere pensate in sequenza ma anche in modo reticolare. La prima azione del processo si pone dei problemi e ci lavora hands on. Attraverso la ricerca di una soluzione si confronta con quello che lo circonda e nella seconda azione scopre l’irriducibilità della interdisciplinarietà che ha il potere di individuare la specifica natura del problema, quindi la “diversità”, le differenze”. Un problema specifico richiede una soluzione specifica la cui scoperta porta con sé un grande senso di piacere e la consapevolezza che quanto si osserva del quotidiano assomiglia ma è diverso. Matura una cittadinanza scientifica del suo apprendimento attraverso i “distinguo”. Trovata la soluzione, si sprigiona quella creatività alla base delle proprie scelte, che se ci appartengono, innescano quella reazione a catena che chiamiamo passione. La tavola sinottica la si può pensare esattamente come un reticolo aperto, dove il punto di inizio può essere ogni casella con un percorso libero che si realizzza di volta in volta scegliendo la casella successiva laddove il bisogno espresso spinge, per terminare in una casella qualunque della tavola. Guardando la tavola sinottica si comprende come la curiosità spinge al bisogno di una capacità strumentale che attraverso l’intelligenza disciplinare sviluppa quelle conoscenze di base (core) che spingono a quelle conoscenze specifiche necessarie per una integrazione delle scienze coinvolte, la cui padronanza consente di conoscere le proprie inclinazioni e scegliere una curvatura della programmazione didattica che più si adatta al proprio percorso di vita (personalizzazione). Allo stesso modo, si può procedere partendo da una casella qualunque della tabella. 3 III. INTRODUZIONE SCIENTIFICA AL PROBLEMA-TEMA TOPICO A. DESCRIZIONE DEL PROBLEMA-TEMA TOPICO Descrittori: 1. PROBLEMA SCIENTIFICO (urgenza dell’informazione/conoscenza) 2. CITTADINANZA SCIENTIFICA (perché la radice/causa è scientifica) 3. COMPLESSITA’ (contestualizzazione: natura irriducibile-concause) 4. GLOBALITA’ (portata, coinvolge professionalità/discipline molteplici) 5. SCALA TEMPORALE (storicizzazione, evoluzione della portata) 6. CITTADINANZA ATTIVA (rilevanza e responsabilità sociale, problema diffuso psico - sociale, etico e culturale) B. DUE CASI ESEMPLARI (da tener presenti seguendo queste linee guida come temi generali “topici”) 1. INQUINAMENTO ATMOSFERICO “INDOOR” • DATI OMS SULLA GRAVITA’ DEL FENOMENO (DECESSI OGNI 20’) • COMPLESSITA’ DEL FENOMENO (EFFETTI CLIMATICI GLOCAL) • RADICI SCIENTIFICHE DEL PROBLEMA (L’ARIA CHE RESPIRIAMO “IN & OUT DOOR”) • COMPLICAZIONI TECNOLOGICHE DEL PROBLEMA • SOLUZIONE ‘INTELLIGENTE’ CON UN ‘SEMPLICE’ ACQUARIO • L’ACQUARIO COME AMBIENTE DI APPRENDIMENTO • COMPLETEZZA E TRASVERSALITA’ NELLA COMPLESSITA’ DELL’ECOSISTEMA “ACQUARIO” 2. INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (EM) “INDOOR” • DATI E GRAVITA’ DEL FEMNOMENO EM (PATOLOGIE INDOTTE, LEUCEMIE, …) • COMPONETI TECNOLOGICHE DEL SISTEMA INDOOR: i. APPARECCHI HI-FI (STEREO SORROUND, TV AUDIO…) ii. RETE ELETTRODOMESTICI (FORNO, LAVATRICE, …) 4 iii. CONSOLE (PLAYSTATION 3, WII, BLUE RAY, …) iv. SCHERMI ( TV, PC, …), v. ANTENNE MOBILI E FISSE (CLASSICHE, PARABOLICHE…) vi. TELEFONIA (FISSA, MOBILE, …) vii. WIRELESS (PC, STAMPANTI, SCANNER, …) • COMPLESSITA’ (SORGENTI LIMITROFE, ANTENNE TELEFONIA MOBILE…) • RADICI SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE DEL PROBLEMA • SOLUZIONE ‘INTELLIGENTE’ CON UNA “GABBIA DI FARADAY INDOOR” 5 IV. OBIETTIVI 1. Comprendere il problema nella sua complessita’ 2. Conoscere la storia delle soluzioni avanzate e la loro efficacia 3. Scegliere la via da seguire per il ‘problem solving’ 4. Verifica delle competenze acquisite 5. Valutare il limite delle competenze acquisite 6. Vantaggi • Individuali 1. Motivazione 2. Autostima 3. Riconoscersi nell’altro 4. Condivisione 5. Partecipazione 6. Senso di appartenenza 7. Scoprire il talento, l’eccellenza 8. Inserimento nel mondo del lavoro 9. Sensibilità alla tutela ambientale e alle politiche territoriali 10. La lingua per l’integrazione culturale 11. Educazione alla cittadinanza attiva • Sistema 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Learning organization Visibilità di rete Dispersione scolastica Clima costruttivo Coaching (partecipazione PEER TO PEER dei coach) Laboratorio mentale-esperienziale Integrazione delle scienze Valutazione condivisa come processo Valutazione formale, non formale ed informale Valutazione integrata 6 V. PARTERNARIATO E COLLABORAZIONI Il bisogno di una partnership esterna deriva dall’imprinting del problema topico. Come si è visto dalla descrizione di un tipico problema topico, la sua complessità impone il ricorso all’outsourcing, cioè alle competenze di esperti del settore. I vantaggi raccolti nella descrizione degli obiettivi non può non includere quelli condivisi con l’azienda, l’università o l’organismo di ricerca. La progettazione delle azioni necessarie alla realizzazione del percorso può seguire la seguente scaletta procedurale: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. Incontri preparatori del “progetto” (Project manager costruisce le relazioni) Convenzione su “progetto” con i partners su delibera degli organi collegiali Costituzione del gruppo di lavoro (GOP, Gruppo operativo di Progetto, o CTS, Comitato Tecnico Scientifico) “misto” docenti, studenti della scuola e diverse componenti del partner (Es. Università ricercatori e studenti laureandi) (Es. Tutor aziendali e operai specializzati) Produzione dell’infrastruttura i. Definizione e progettazione nel consiglio di classe ii. Definizione e progettazione con l’azienda Planning “formatori” (scuola-partner) Planning stage/tirocini (sulla struttura modulare di progetto) Piano finanziario (vedi capitoli del libro ad esso dedicati, Cap. II e Cap. …) Miglioramento della progettazione iniziale Selezione: valutazione “in ingresso” motivazionale e “di percorso” per competenze e conoscenze (bilancio di competenze) Presentazione: Presentazione studenti, Presentazione territorio - Avvio lavori Monitoraggio in itinere per il PCDA (ciclo di miglioramento di Deming) Analisi dei prodotti Valutazione finale prodotto, processo, conoscenze, abilità e competenze “Libretto dello studente” – Attestato tirocinio Rendicontazione a consuntivo Pubblicizzazione dei risultati Per un approfondimento di molte implicazioni specifiche vedi A. M. Allega, L’Arte della progettazione formativa, Spaggiari 2010. 7 VI. PIANO DIDATTICO A. AZIONE I - PERCORSO DISCIPLINARE DESCRIZIONE DEGLI ELEMENTI DI BASE DISCIPLINARI DEL PROBLEMA –TEMA ELEMENTI DI BASE CHE COSTUISCONO IL PROBLEMA 2. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO SCIENTIFICO 3. LA FONTE TASSONOMICA 4. ELEMENTI SPECIFICI TECNICO-SCIENTIFICI 5. LE PROPRIETA’ DIVERGENTI DALLA NORMALITA’ 1. DISCIPLINE COINVOLTE FISICA, CHIMICA, BIOLOGIA, INGEGNARIA, MEDICINA, DIRITTO, COMPETENZE DISCIPLINARI (Area dell’IDENTITA’ disciplinare e curriculare) Indicatori/Rubrica Competenze di base (sul core della programmazione disciplinare) Competenze specifiche di indirizzo culturali umanistico o scientifiche e/o tecnico-professionali (più in generale articolate sulla “shell interna” delle programmazioni disciplinari) Competenze di base trasversali e/o sociali, ad esempio: • Interesse per l’attività, Impegno, Autonomia • Partecipazione lavoro di gruppo, Relazioni interpersonali • Adattamento al lavoro sul campo • Percezione dell’ambiente, Valutazione del rischio • Saper relazionare (rendicontare) Si fa presente che questo percorso è rappresentabile con gli elementi diagonali della “Matrice di Alvin” introdotta in “Modelli e strumenti per un’architettura dei percorsi didattico e formativi per il riordino dell’istruzione” di questi Annali che per comodità riportiamo nell’Allegato 3. Lo stesso in riferimento al Cronoprogramma o modello di Gantt (affiancamento disciplinare spazio temporale senza una necessaria ed obbligata integrazione: coordinare le attività evitando duplicazioni o ridondanze traslate nel tempo) che riportiamo in Allegato 2. 8 B. AZIONE II – IL PROBLEMA TOPICO COME SISTEMA COMPLESSO DESCRIVERE IL PROBLEMA-SISTEMA. QUALI INTERAZIONI DI SISTEMA SONO LA CAUSA DEL PROBLEMA? MASSA CRITICA (concentrazioni, intensità critiche rispetto ai quali, ad esempio, l’ambiente diventa malato con elementi diffusivi incontrollabili) 2. PUNTI DI CRITICITA’ (oltre i quali il sistema degenera trasformandosi in un ambiente privo di vita o con un habitat di difficile sopravvivenza) 3. EQUILIBRI O RELAZIONI ESSENZIALI 4. TUTELA AMBIENTALE E RESPONSABILITA’ SOCIALI 1. DISCIPLINE INTEGRATE COINVOLTE (A COPPIE): FISICA-CHIMICA, BIOFISICA, BIOCHIMICA, BIOMEDICINA, FISICAMATEMATICA, BIOETICA ED ETICA AMBIENTALE, CHIMICA ORGANICA, FISICA MEDICA, INGEGNERIA BIOMEDICA, … COMPETENZE INTERDISCIPLINARI (Area d’INTEGRAZIONE disciplinare) (COPROGETTAZIONE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA... COORDINAMENTO DELLE DISCIPLINE INTEGRATE PER EVITARE LE RIDONDANZE… CON IL SUPPORTO DEGLI ESPERTI E PARTNERS ESTERNI) Indicatori/Rubrica Competenze di base integrate (core della programmazione disciplinare) Competenze specifiche integrate (articolate sulla “shell interna” di ogni disciplina) Competenze integrate trasversali e/o sociali Si fa presente che questo percorso è rappresentabile con gli elementi non diagonali della “Matrice di Alvin” introdotta in “Modelli e strumenti per un’architettura dei percorsi didattico e formativi per il riordino dell’istruzione” di questi Annali che per comodità riportiamo nell’Allegato 3. Lo stesso in riferimento al Cronoprogramma o modello di Gantt (interazione blocchi con evidenza dell’integrazione disciplinare finalizzata alla risoluzione di problemi chiusi o aperti) lo si trova nell’Allegato 2 come per la precedente sezione. 9 ESEMPIO: L’INQUINAMENTO INDOOR COMPETENZE: FISICA-CHIMICA 1. Misura diametro di una molecola 2. Tavola periodica e area con elementi di diametro > “d” 3. … COMPETENZE: BIOFISICHE 4. Tossicità di una molecola 5. Temperatura della vita delle alghe 6. Luce e fotosintesi 7. … COMPETENZE DI FISICA-MATEMATICA 8. Distribuzione delle particelle 9. Rappresentazione grafica dei dati 10. … COMPETENZE DI BIOETICA 11. Danno ambientale 12. Salute e ambiente 13. … 10 C. AZIONE III - LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA SOLUZIONE TECNICO – SCIENTIFICA E/O CULTURALE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elementi di problem solving (‘rappresentazioni’ del problema) Soluzione specifica (unica o molteplice) Elementi di priorità della soluzione (fra le possibili) Criteri di scelta della soluzione Scelta della soluzione Grado di creatività della soluzione (innovativa, …) Esempio, per l’inquinamento indoor: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. CICLO DELL’ARIA INDOOR OSSIDAZIONE DELLE PARTICELLE PESANTI CICLO ARIA – ACQUA CON FOTOSINTESI FILTRI DELLE PARTICELLE PESANTI ANIDRIDE CARBONICA IN OSSIGENO ABBATTIMENTO ELEMENTI TOSSICI ELEMENTI PSICO-SOCIALI ED ARREDO COMPETENZE METACOGNITIVE (Area dell’intelligenza creativa) Indicatori/Rubrica soluzione innovativa, estemporanea, improvvisa, creativa, aperta immaginazione, rappresentazioni biforcazione moltiplicativa multiprospettiva COMPETENZE ACQUISITE E MISURATE • • • CONOSCENZA DELL’INDOTTO E DELLE SPECIFICHE CAPACITA’ DI GESTIONE E CONTROLLO DEL SISTEMA ABILITA’ NELLA PADRONANZA STRUMENTALE CUSTOMER SATISFACTION (VEDI DIAGRAMMI CORRELATI WIKI) • • • PERCENTUALE DI APPRENDIMENTO FORMALE PERCENTUALE DI APPRENDIMENTO INFORMALE PERCENTUALE DI APPRENDIMENTO NON FORMALE NB. QUESTE VERIFICHE SONO PIANIFICATE ED ELABORATE DI CONCERTO CON LA PARTNERSHIP ESTERNA E COORDINATE NEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO D’ISTITUTO 11 VII. RUBRICA DELLE COMPETENZE PER LA VITA A. INDICATORI DI LABORATORIALITA’ 1. 2. 3. 4. 5. 6. Flessibilità strumentale Articolazione in-out laboratorio strumentale Gruppi di “abilità” (non più classi) “Outsourcing” mirato (convenzioni) Net-working (accordo di rete) Trasformazione “luogo” in “Lab” (e viceversa) B. COMPETENZE DI CITTADINANZA SCIENTIFICA 1. “Riconoscere” le competenze disciplinari “in-out” l’ambiente specifico di apprendimento (quindi ambiente di apprendimento delocalizzato) – problemi specifici di verifica disciplinare “out”. 2. “Riconoscere” la concorrenza (l’inscindibilità) di più discipline nell’impostazione e risoluzione di un problema, la necessità intrinseca di elementi di integrazione disciplinare. 3. “Riconoscere” quando un problema (possibilmente mai affrontato) è risolvibile con le competenze disciplinari “acquisite” (strumentali e metodologiche). 4. Capacità di sviluppare nuove competenze (imparare ad imparare quelle “non acquisite”) necessarie alla soluzione (più efficace) del problema (con tempi, eventualmente, dettati dall’urgenza). C. GRADI DI LIBERTÀ DEL PERCORSO (Indici di orientamento o della libertà di scelta - Proiezioni di senso e gradi di libertà) 1. Immaginazione, rappresentazione, multiprospettiva, innovazione 2. Grado di complessità “trattabile” (propositiva, cioè vede i link e quanti), cambiare ambiente come semplificazione di sistema 3. Capacità di cambiare rotta, prendere decisioni immediate e creative 4. Capacità critica costruttiva, scelta delle tecnologie appropriate 5. Autocoscienza dei propri limiti (al fine di superarli) 6. Alla ricerca del talento, originalità 7. Capacità relazionali e rispetto dell’altro (competenze sociali) 8. Responsabilità sociale individuale e d’impresa – Etica individuale e sociale nel senso della Intelligenza rispettosa ed etica di H. Gardner in “Cinque chiavi …”. 12 LABORATORIALITA’: TAVOLA SINOTTICA DEI PROCESSI AZIONI COMPETENZE DIDATTICA MODELLO A SHELL INTELLIGENZE OBIETTIVI AZIONE 1 PERCORSO DISCIPLINARE SKILLS PROBLEM POSING AZIONE 2 PERCORSO INTERDISCIPLINAR E SHELL INTERNA AZIONE 3 PROCESSO CREATIVO APERTO MOTIVAZIONE LABORATORIALE CORE INTELLIGENZA DISCIPLINARE CAPACITA’ STRUMENTALE LA CURIOSITA’ LEARNING BY DOING INTEGRATED KNOWLEDGE INTEGRAZIONE DELLE SCIENZE SHELL INTERNA INTELLIGENZA SINTETICA CITTADINANZA SCIENTIFICA IL PIACERE PROBLEM SOLVING – OPEN SOURCE ORIENTATIVA SHELL ESTERNA INTELLIGENZA CREATIVA CULTURA DELLA SCELTA, LA RESPONSABILITA’ NELLA CREATIVITA’ LA PASSIONE CORE SHELL ESTERNA “ Un tempo disegnavo come Raffaello. Mi è occorsa tutta una vita per imparare a disegnare come un bambino ” Picasso 13 ALLEGATO 1 – MATRICE DI ALVIN DIAGONALE (AFFIANCAMENTO DISCIPLINARE) 14 I ANNO PIANIFICAZIONE MODULI DISCIPLINE SCIENTIFICHE ATTIVITA' Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio I II III IV I II III IV I II III II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 1 2 3 Scienze d. Terra Chimica Fisica II ANNO PIANIFICAZIONE MODULI DISCIPLINE SCIENTIFICHE ATTIVITA' Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio I II III IV I II III IV I II III II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 1 2 3 4 Biologia Chimica Fisica STA LEGENDA I-II-III-IV: settimane del mese STA: Scienze e Tecnologie Applicate ALLEGATO 2 - GANTT PER IL CASO DI QUATTRO DISCIPLINE SUL PRIMO BIENNIO 15 ALLEGATO 3 – MATRICE DI ALVIN NON DIAGONALE 16