COMUNE DI PALERMO RAGIONERIA GENERALE SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI AVVISO DI GARA Questa Amministrazione deve procedere, a trattativa privata, ai sensi dell’art. 34 della L.R. 7/2002 e successive modifiche ed integrazioni, all’affidamento del servizio per la : FORNITURA DI GENERI ALIMENTARI A BREVE, MEDIA E LUNGA CONSERVAZIONE PER GLI ASILI NIDO COMUNALI. Importo disponibile €. 30.000,00 I.V.A. inclusa. IMPORTI A BASE D’ASTA: I PREZZI UNITARI INDICATI NEL C.S.A. Possono partecipare alla gara le ditte del settore, regolarmente iscritte alla C.C.I.A.A. per la categoria adeguata all’oggetto. La lettera di invito che riporta le modalità di partecipazione alla gara , è visionabile presso la Ragioneria Generale – Servizio Economato ed Approvvigionamenti e, qualora la ditta avesse interesse a partecipare, dovrà ritirare copia della stessa, previa istanza, presso l’Ufficio di cui sopra, sito in Via Roma n° 209 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 di tutti i giorni feriali escluso il sabato. Termine ultimo per la presentazione delle offerte: ore 10.00 del giorno 21/12/2009. Criterio di aggiudicazione: in favore del maggiore ribasso percentuale. La gara sarà esperita il giorno 21/12/2009 alle ore 11.00 circa presso i locali del Municipio di Palermo – Servizio Economato ed Approvvigionamenti sito in Via Roma, 209 – Si precisa che il presente avviso non impegna in alcun modo l’Amministrazione Comunale che ha facoltà di revocare in ogni tempo e, comunque, prima dell’aggiudicazione finale. Il Dirigente (Dott. Salvatore Incrapera) VIA Roma, 209 e-mail: [email protected] C.F. 80016350821 - P. I.V.A. 00519560825 Tel. 091/7403524– 091/7403539 – Fax 091/7403502 COMUNE DI PALERMO SETTORE SERVIZI EDUCATIVI E TERRITORIALI Via Notarbartolo 21/a CAPITOLATO SPECIALE D’ONERI PER LA FORNITURA DI PRODOTTI ALIMENTARI A BREVE, MEDIA E LUNGA CONSERVAZIONE OCCORRENTI AL SERVIZIO ASILI NIDO DEL COMUNE DI PALERMO. SOMMA DISPONIBILE € 30.000,00= IVA INCLUSA Art. 1) OGGETTO DELLA FORNITURA E DESCRIZIONE Prodotti alimentari per gli asili Nido Comunali di Palermo di cui all’art. 3, elencati e descritti negli all.1), 2) e 3). L’importo disponibile per l’acquisto dei prodotti sarà utilizzato fino all’esaurimento, per un limite temporale pari a 3 mesi (tre), dalla data del PRIMO ORDINATIVO ALLA DITTA AGGIUDICATARIA. Tale importo potrà oscillare in più o in meno del 20% senza dare luogo a variazione del prezzo dei prodotti. Art. 2) INIZIO DEL SERVIZIO La Ditta Fornitrice si impegna ad iniziare il servizio alla data indicata dalla Committente. Non è ammessa la revisione dei prezzi ai sensi delle normative vigenti. Art. 3 PUNTI DI CONSEGNA DELLE FORNITURE Le forniture dovranno essere effettuate presso i seguenti Asili Nido: 1/10 Allodola Via dell’Allodola, 36 Aquilone Via M. Toselli, 85/a Braccio di Ferro Via SS. Crocifisso, 1 Domino Piazza C. Ferrino Ermellino Via Dell’Ermellino Faro Via Paratore, 28 Grillo Parlante Via Caduti senza Croce, 22 Girasole Via Perpignano La Coccinella Via D’Alvise La Filastrocca Via Tembiem Libellula Via Largo Testa Maria Pia di Savoia Via Papireto Maricò Via Pellagra, 4 Masih Iqbal Via R. Salernitano, 45 Melograno Via Monte San Calogero Morvillo Via Pegaso, 29 Pantera Rosa Via Cortigiani, 43 Papavero Via Acireale, 1 Pellicano Via Guido Rossa, 8 Peter Pan Via Barisano da Trani Santangelo Via I. Silvestri, 10 Tom e Jerry Via Leonardo da Vinci, 36 Topolino Via E. L’Emiro Tornatore Via Bramante Le sedi suddette possono essere soggette a trasferimento, secondo esigenze dell’Amministrazione. Inoltre, l’Amministrazione si riserva di aprire nuove sedi nel medesimo ambito territoriale, per le quali dovrà comunque essere garantita la fornitura in oggetto. Art. 4 SPECIFICHE TECNICHE Sono allegati al presente capitolato speciale, divenendone parte integrante e sostanziale i seguenti allegati tecnici. Allegato n° 1) Allegato n°2) Allegato n° 3) Elenco descrittivo dei prodotti alimentari Specifiche tecniche relative ai requisiti igienicomicrobiologici ed ai limiti di contaminazione microbica dei prodotti a breve,media e lunga conservazione. Specifiche tecniche relative alle Tabelle Merceologiche dei prodotti alimentari e igiene degli alimenti Art. 5 REQUISITI DELLA STRUTTURA DELLA DITTA FORNITRICE DELLE DERRATE ALIMENTARI 2/10 La Ditta Fornitrice dei prodotti deve disporre di un proprio magazzino, opportunamente equipaggiato, per lo stoccaggio delle derrate alimentari in conformità a quanto previsto dal D.P.R. 327/80 artt. 25-30. Art. 6) CARATTERISTICHE DEGLI AUTOMEZZI PER IL TRASPORTO La Ditta Fornitrice dei prodotti deve disporre di automezzi idonei al trasporto delle derrate alimentari, come previsto dalle disposizioni legislative vigenti in materia (D.P.R. 327/80 art. 43). Art. 7) INTERRUZIONE DEL SERVIZIO In caso di sciopero da parte del personale della Ditta Fornitrice o di altri eventi che per qualsiasi motivo possono influire sul normale espletamento della fornitura, la stazione appaltante e/o la Ditta dovranno in reciprocità darne avviso con un anticipo di almeno 48 ore. Le interruzioni totali del servizio per causa di forza maggiore non danno luogo a responsabilità alcuna per entrambe le parti. Per forza maggiore si intende qualunque fatto eccezionale, imprevedibile ed al di fuori del controllo dell’impresa che quest’ultima non possa evitare con l’esercizio della diligenza richiesta dal presente capitolato. A titolo meramente esemplificativo, e senza alcuna limitazione, saranno considerate cause di forza maggiore: terremoti ed altre calamità naturali di straordinaria violenza, guerre, sommosse, disordini civili. Art. 8) RECESSO DA PARTE DELLA COMMITTENTE Ai sensi dell’art. 1671 del codice civile il Settore Servizi Educativi e Territoriali può recedere dal contratto, anche se è stata iniziata la prestazione della fornitura, purché tenga indenne la Ditta delle spese sostenute, delle forniture effettuate e del mancato guadagno. Resta inibita alla ditta la facoltà di disdire il contratto prima della cessazione dei suoi effetti di cui all’art.2, se non nei casi previsti dalla vigente normativa. Art. 9) MODIFICAZIONE ASSETTO SOCIETARIO Ai sensi dell’art. 7 comma 11 della legge 55/90, la Ditta aggiudicataria è tenuta a comunicare tempestivamente all’Amministrazione appaltante ogni modificazione intervenuta negli assetti proprietari e nella struttura di impresa, negli organismi tecnici ed amministrativi. Art. 10) DEPOSITO CAUZIONALE La Ditta aggiudicataria dovrà costituire, a norma di legge, deposito cauzionale definitivo pari a 1/20 dell’importo triennale disponibile prestato nelle forme di legge vigente in materia. Qualora la cauzione dovesse essere prestata mediante polizza fideiussoria bancaria o assicurativa, la stessa dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. Inoltre, deve essere “tassativamente” riportato che allo svincolo si potrà procedere allorquando l’Amministrazione Comunale (Ente Appaltante) avrà dato il proprio assenso scritto, a fornitura completata. 3/10 Art. 11) DIVIETO SUB-APPALTO La Ditta aggiudicataria ha in esclusiva la fornitura di cui all’art. 1. Resta inibito alla Ditta aggiudicataria di cedere ad altri, senza preventiva autorizzazione dell’Amministrazione Comunale, in tutto o in parte, a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma, la fornitura di cui al presente capitolato e ciò sotto pena di risoluzione in danno. Nel caso in cui dette cessione o sub cessioni si verificassero, l’Amministrazione potrà risolvere il contratto ipso jure, ipso facto con incameramento della cauzione, oltre a chiedere il risarcimento per il danno subito. Art. 12) SPESE INERENTI ALLA FORNITURA Tutte le spese, nessuna esclusa, necessarie alla realizzazione del servizio richiesto dalla Committente sono interamente a carico della Ditta aggiudicataria. Art. 13) ORDINE DI ESECUZIONE La Ditta Fornitrice potrà consegnare i beni di cui al presente capitolato solo previo ordine specifico da parte della Committente. Art. 14) PERSONALE Il personale impiegato nel servizio di fornitura deve possedere adeguata professionalità e deve conoscere le norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro nonché le norme di igiene degli alimenti. La Ditta è sottoposta a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti risultanti dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro, previdenza e di assicurazioni sociali ed assume a proprio carico tutti gli oneri relativi, esonerando l’Amministrazione Comunale da ogni e qualsiasi responsabilità al riguardo. Su semplice richiesta della Committente la Ditta deve dimostrare di aver provveduto a quanto sopra. Art. 15) VESTIARIO ED IDONEITA’ SANITARIA La Ditta Fornitrice deve fornire al personale indumenti di lavoro come prescritto dalle norme vigenti (D.P.R. 327/80 art. 42), nonché lo stesso deve essere munito di valido libretto di idoneità sanitaria, ove previsto dalle norme vigenti, deve scrupolosamente curare l’igiene personale e deve essere adeguatamente formato ai sensi del D.Lgs. 155/1997 e s.m.i., in attuazione di quanto previsto dalla L.R. 5/2005. Art. 16) CONTROLLO DELLA SALUTE DEGLI ADDETTI La Ditta Fornitrice dei prodotti deve provvedere a garantire alla Committente che il personale impiegato per la realizzazione del servizio, soddisfi i requisiti previsti dalle normative igienico sanitarie vigenti. A tal fine l’impresa deve predisporre un Piano Sanitario specifico al fine di ottemperare alle norme previste dal D.L. 626/94 e successive modificazioni ed integrazioni. 4/10 Art. 17) CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI I prodotti oggetto del presente capitolato, dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate e alle Tabelle Merceologiche dei prodotti alimentari– (allegati 2 e 3). I prodotti devono avere etichettatura conforme alla legge. Non sono ammesse etichettature incomplete e non in lingua italiana. Art. 18) GARANZIE DI QUALITA’ INERENTI ALLE DERRATE ALIMENTARI L’impresa deve acquisire dai fornitori, e rendere disponibili alla Stazione Appaltante, idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti leggi in materia che si intendono tutte richiamate ed inoltre rendersi disponibili a dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle specifiche tecniche delle tabelle merceologiche in allegato. Art. 19) ORDINATIVI DEI PRODOTTI ALIMENTARI Le quantità di prodotti alimentari da consegnare saranno indicate dall’ufficio preposto dalla committente o da propri delegati incaricati opportunamente alla Ditta Fornitrice. Nessun ordine potrà essere effettuato da personale diverso da quello indicato dalla committente. Art. 20) MODALITA’ DI ESECUZIONE La Ditta Fornitrice si obbliga ad effettuare direttamente la fornitura nel rispetto delle indicazioni impartite dai competenti uffici della Committente. Art. 21) FREQUENZE DELLE FORNITURE La consegna dei beni avrà, di norma, cadenza settimanale, salvo diversa frequenza richiesta dalla Committente. Art. 22) PROGRAMMAZIONE DELLE CONSEGNE La Ditta Fornitrice ha l’obbligo tassativo di eseguire le consegne di norma dalle ore 7.45 ed entro le ore 09,45 e tra le 14,00 e le 15,00 salvo che la Committente non indichi di volta in volta giorni e ore diverse. Art. 23) INDICAZIONE NEI DOCUMENTI DI TRASPORTO 5/10 Nei documenti di trasporto dei beni devono essere indicate tutte le caratteristiche necessarie all’indicazione qualitativa e quantitativa del prodotto, nonché l’indicazione del giorno e dell’ora della consegna. L’incaricato all’approvvigionamento presso la Committente apporrà la propria firma sul documento di trasporto, attestante l’avvenuta consegna della merce. Art. 24) QUANTITA’ DI PRODOTTI DA CONSEGNARE Le quote di fornitura di volta in volta consegnate, devono corrispondere alle quantità richiesta dalla Committente. Per nessun motivo saranno accettate quantitativi superiori o inferiori. Art. 25) GARANZIE PER VIZI E DIFETTI E CONSEGUENTI RESPONSABILITA’ A fronte delle obbligazioni contrattualmente assunte la Ditta Fornitrice deve garantire che le forniture siano di buona qualità, integre ed esenti da alterazioni o da imperfezioni dovute alla loro produzione ovvero alla relativa conservazione. E’ fatto obbligo alla Ditta Fornitrice di garantire che i prodotti da essa forniti abbiano le qualità essenziali costituenti i requisiti particolari che distinguono le varie specie dei prodotti e che rendono gli stessi idonei ad essere destinati ai consumatori. In relazione a tutto quanto sopra la Ditta Fornitrice si obbliga a sollevare l’Amministrazione Comunale di Palermo da ogni tipo di responsabilità per danni inerenti e/o conseguenti all’uso dei prodotti forniti ogni qualvolta vengano accertati vizi o difetti di qualità delle forniture, di cui alle garanzie rese. La Ditta assume ogni responsabilità per i casi di infortuni e danni arrecati all’Amministrazione e/o terzi in dipendenza di negligenza o colpa anche lieve nella esecuzione degli adempimenti scaturenti dal contratto. Conseguentemente la Committente avrà diritto al risarcimento, da parte della Ditta Fornitrice di tutti gli eventuali danni coperti dalle garanzie citate. Art. 26) RIFIUTO DELLA MERCE CONSEGNATA E SOSTITUZIONE DELLA MERCE RIFIUTATA – ESECUZIONE IN DANNO Qualora le merci si dimostrano affette da vizi o da difetti, ovvero siano scadute o alterate, la Ditta Fornitrice si obbliga a ritirare immediatamente e gratuitamente le partite di merce rifiutate. Tale ritiro dovrà avvenire anche se le stesse merci siano state manomesse o sottoposte ad esami di controllo. Eventuali ritardi nel ritiro delle merci rifiutate sono a completo rischio della Ditta Fornitrice e, quindi, senza alcuna responsabilità a carico della Committente per ulteriori degradamenti che le merci possono subire. E’ fatto obbligo alla Ditta Fornitrice di provvedere, entro un’ora, alla sostituzione delle merci rifiutate o contestate. Qualora la Ditta Fornitrice non provveda alla sostituzione immediata, la Committente procederà all’applicazione della penale di cui al successivo art. 32. Art. 27) DIRITTO DI CONTROLLO DELLA COMMITTENTE 6/10 E’ facoltà della Committente effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che riterrà opportune, controlli per verificare la rispondenza dei beni forniti dalla Ditta alle prescrizioni contrattuali del presente Capitolato Speciale. La conformità della fornitura a quanto stabilito dal presente capitolato può essere verificata dall’incaricato del servizio di approvvigionamento, o da altro personale individuato, nonché da soggetti di fiducia incaricati dalla Committente relativamente alle schede dell’Autocontrollo di produzione. La qualità delle derrate sarà verificata mediante esami a vista o attraverso indagini di laboratorio. Art. 28) TIPOLOGIA DI CONTROLLI I controlli che l’Amministrazione Comunale potrà eseguire presso la Ditta Fornitrice dai tecnici incaricati dal Settore Servizi Educativi e Territoriali sono articolati in: a) controlli a vista del servizio A titolo esemplificativo si indicano come oggetto di controllo: modalità di stoccaggio delle derrate alimentari; controllo della data di scadenza dei prodotti; stato igienico degli automezzi per il trasporto; controllo dell’abbigliamento di servizio degli addetti; b) controllo analitici Durante i controlli i tecnici incaricati dalla Committente potranno effettuare prelievi di campioni, che verranno successivamente sottoposti ad analisi di laboratorio. I tecnici eventualmente incaricati dalla Committente, effettueranno i controlli secondo la metodologia che riterranno più idonea. Le quantità del prodotto, prelevate di volta in volta, saranno quelle minime e comunque rappresentative della partita oggetto dell’accertamento. Nulla potrà essere richiesto alla Committente per le quantità di campioni prelevati. Art. 29) RILIEVI DEI TECNICI I tecnici sono tenuti a non muovere nessun rilievo al personale alle dipendenze della Ditta Fornitrice. Il personale tutto non deve interferire sulle procedure di controllo degli organismi incaricati dalla Committente. Art. 30) CONTESTAZIONI La Committente farà pervenire alla Ditta Fornitrice eventuali prescrizioni alle quali essa dovrà uniformarsi entro 8 giorni naturali e consecutivi, con possibilità, entro tale termine, di presentare controdeduzioni. La Ditta Fornitrice è tenuta a fornire giustificazioni scritte e documentate, se richieste dalla Committente, in relazione alle contestazioni mosse. 7/10 Se entro 8 giorni dalla data della comunicazione la Ditta non fornisce nessuna controprova probante, la Committente applicherà le penali previste dal presente contratto. La Ditta Fornitrice potrà partecipare, in contraddittorio, all’ispezione dei tecnici incaricati dal Settore Servizi Educativi e Territoriali. Art. 31) AUTOCONTROLLO DA PARTE DELLA DITTA FORNITRICE La Ditta Fornitrice deve effettuare il programma di autocontrollo ai sensi del D.Lgs. 155/97 e s.m.i. Art. 32) PENALITA’ La Committente, a tutela delle norme contenute nel presente capitolato, si riserva di applicare le seguenti penali minime: A. €. 258,00 Merceologiche (all.2) per ogni violazione di quanto previsto dalle tabelle B. 103,00 per ogni analisi microbiologica giudicata negativa rispetto a quanto previsto dalle specifiche tecniche relative all’igiene degli alimenti (all. 2); C. €. 10,00 per ogni mancato rispetto dell’orario concordato per la consegna dei prodotti o per mancata fornitura, per ciascuna asilo destinatario. In quest’ultimo caso, oltre alla penale, saranno addebitate alla Ditta le maggiori spese sostenute dalla Committente per assicurare all’asilo destinatario la fornitura. Art. 33) PAGAMENTI PER IL SERVIZIO DI FORNITURA DERRATE La fatturazione avverrà mensilmente per singolo asilo destinatario. I pagamenti avverranno a 45 gg. dall’acquisizione delle fatture da parte del Settore Servizi Educativi e Territoriali, previo visto di presa in carico da parte dell’incaricato dell’asilo destinatario: le fatture dovranno essere intestate al Comune di Palermo – Settore Servizi Educativi e Territoriali – Via Notarbartolo 21/a, Palermo P.I. 00519560825. L’Amministrazione non assume alcuna responsabilità per i pagamenti eseguiti o fatti eseguire all’amministratore, procuratore o dirigente decaduto, qualora la decadenza non sia stata tempestivamente comunicata all’Amministrazionen Comunale. La Committente potrà rivalersi, per ottenere la refusione di eventuali danni già contestati alla Ditta, il rimborso di spesa o il pagamento di penalità, in sede di pagamento dei corrispettivi di cui sopra. Art. 34) IPOTESI DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO 8/10 La Committente a seguito di ripetute infrazioni da parte della Ditta Fornitrice può unilateralmente rescindere il contratto con effetto immediato, comunicando alla Ditta i motivi mediante lettera raccomandata A/R La parte convengono che, oltre a quanto è genericamente previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivi per la risoluzione del Contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi: a) apertura di una procedura concorsuale a carico della Ditta Fornitrice (a norma del vigente codice civile) b) messa in liquidazione o altri casi di cessione dell’attività della Ditta Fornitrice c) inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei contratti collettivi; d) inosservanza delle norme igienico-sanitarie nel modo di trasporto e consegna delle derrate; e) utilizzo per tre volte nel corso dello stesso anno di derrate in violazione delle norme previste dal contratto e dagli allegati relative alle condizioni igieniche e alle caratteristiche merceologiche delle derrate stesse; f) casi di intossicazione alimentare, qualora sia stato accertato dagli organi competenti che la causa è dovuta alle derrate fornite dalla Ditta; g) interruzione non giustificata del servizio; h) subappalto totale e/o parziale del servizio di fornitura in maniera difforme da quanto previsto dall’art.16 del D.Lgs n. 402/98; i) ulteriori inadempienze della Ditta dopo la comunicazione di n. 3 penalità per lo stesso tipo di infrazione nel corso del medesimo anno. Nelle ipotesi sopraindicate, il contratto potrà essere risolto di diritto con effetto immediato a seguito della dichiarazione della Committente, in forma di lettera raccomandata, di volersi avvalere della clausola risolutiva. Qualora la Committente intenda avvalersi di tale clausola, la stessa si rivarrà nei confronti della Ditta a titolo di risarcimento del danno subito per tale causa. Art. 35) D.U.V.R.I. Il Committente non ha provveduto alla redazione del D.U.V.R.I. , ai sensi dell’art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08, in quanto non si ravvisano rischi di interferenza. L’importo degli oneri della sicurezza è pari a zero. Art. 36) ELEZIONE DI DOMICILIO A tutti gli effetti la Ditta aggiudicataria dovrà eleggere il proprio domicilio in Palermo. Art. 37) FORO COMPETENTE 9/10 Per ogni controversia il Foro competente sarà quello di Palermo. Art. 38) RINVIO Per tutto quanto previsto nel presente capitolato sono applicabili le disposizioni contenute nella legge e nel regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato, nonché le altre disposizioni normative vigenti in materia, in quanto applicabili. IL DIRIGENTE 10/10 ALL. 2 Specifiche tecniche relative ai requisiti igienico – microbiologici ed ai limiti di contaminazione microbica dei prodotti alimentari a breve, media e lunga conservazione Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sezione di Igiene Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene 1 Uova ed alimenti a base di uova Standard di riferimento per uova intere fresche (Circolare telegrafica Min. Sanità n.55753 del 3/12/1991) Uova intere fresche – Categoria A ricerche Salmonella spp. Assente su guscio e tuorlo v.l. Riferimento normativo per OVOPRODOTTI – D.L. 04-02-93 n.65 * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. Ovoprodotti (A – uova sgusciate, pastorizzate, congelate, tuorlo pastorizzato, B – albume pastorizzato congelato C – uova pastorizzate in polvere D – albume pastorizzato e cristallizzato ricerche Carica batterica totale a 30°C < 105 UFC / g v.g. Coliformi totali < 102 UFC / g v.g. Staphylococcus aureus < 10 UFC / g v.g. Salmonella spp Assente in 25 gr v.l. Listeria monocytogenes* Assente in 25 gr v.l. v.g. – valori accettabili durante tutta la shelf life del prodotto v.l. – valori massimi secondo la normativa nazionale vigente Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene 2 Latticini Standard di riferimento per latte pastorizzato (D.P.R. n.54 del 14/1/1997, All. C/B) * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. LATTE PASTORIZZATO (FRESCO INTERO) ricerche Coliformi (a 30°C) <5 UFC / g Carica batterica a 21°C < 5x104 UFC / g dopo incubazione a 6°C per 5 gg Listeria monocytogenes* Assente in 25 gr Salmonella spp Assente in 25 gr v.g. v.g. v.l. v.l. Standard di riferimento per latte U.H.T. (D.P.R. n.54 del 14/1/1997, All. C/A) LATTE U.H.T. (A LUNGA CONSERVAZIONE) ricerche Carica batterica a 30°C < 100 UFC / g dopo incubazione a 30°C per 5 gg v.g. Standard di riferimento per formaggi a pasta molle (D.P.R. n.54 del 14/1/1997) * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. FORMAGGI A PASTA MOLLE (MOZZARELLA, FIORDILATTE, CRESCENZA, FONTINA) ricerche Coliformi (a 30°C) < 104 UFC / g v.g. E.coli < 102 UFC / g v.g. 2 Staphylococcus aureus < 10 UFC / g v.g. Listeria monocytogenes* Assente in 25 gr v.l. Salmonella spp Assente in 25 gr v.l. Fonte: ISS YOGURT ricerche Batteri lattici vivi Coliformi totali Staphylococcus aureus Salmonella spp > 106 < 10 Assente in 1 gr Assente in 25 gr UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.l. v.l. Standard di riferimento per formaggi duri stagionati (D.P.R. n.54 del 14/1/1997) * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. FORMAGGI DURI STAGIONATI (EMMENTHAL, GRANA, PARMIGIANO REGGIANO) ricerche Listeria monocytogenes* Assente in 1 gr v.l. Salmonella spp Assente in 25 gr v.l. Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene 3 Latticini Standard di riferimento per il burro (D.P.R. n.54 del 14/1/1997, All. C/B) * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. BURRO ricerche Coliformi totali Staphylococcus aureus Muffe Listeria monocytogenes* Salmonella spp < 10 < 102 < 102 Assente in 1 gr Assente in 25 gr UFC / g UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. v.l. v.l. Standard di riferimento per ricotta di vacca (All. al tit. IV del Reg. Loc. Ig. BURL 15/05/93) ** D.P.R. n.54 del 14/1/1997 RICOTTA DI VACCA ricerche E.coli Staphylococcus aureus Salmonella spp < 10 < 102 Assente in 25 gr UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.l. v.g. – valori accettabili durante tutta la shelf life del prodotto v.l. – valori massimi secondo la normativa nazionale vigente Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene 4 Salumi Riferimento ad “Alimentazione e Nutrizione in Lombardia” settembre 2001 * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. Prosciutto cotto senza polifosfati ricerche Carica batterica totale E.coli Staphylococcus aureus Anaerobi solfito riduttori Salmonella spp Listeria monocytogenes* < 104 < 10 < 10 < 10 Assente in 25 gr Assente in 25 gr UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. v.g. v.l. v.l. Riferimento ad “Alimentazione e Nutrizione in Lombardia” settembre 2001 * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. Bresaola, Prosciutto Crudo Parma disossato, Salame ricerche Anaerobi solfito riduttori Salmonella spp Listeria monocytogenes* < 10 Assente in 25 gr Assente in 25 gr UFC / g Dip v.l. v.l. v.g. – valori accettabili durante tutta la shelf life del prodotto v.l. – valori massimi secondo la normativa nazionale vigente dip – valori accettabili secondi il Dipartimento di Igiene e Microbiologia di Palermo Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene 5 Surgelati Limiti microbiologici proposti dall’Istituto Alimenti Surgelati – Prodotti interi o tranci * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. Filetti di platessa o di nasello surgelati ricerche Carica batterica totale a 30°C Coliformi totali E.coli Listeria monocytogenes* Salmonella spp < 106 < 103 < 102 < 11 Assente in 25 gr UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. v.l. v.l. Limiti microbiologici proposti dall’Istituto Alimenti Surgelati – Prodotti a base di pesce * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. Bastoncini panati di pesce surgelati ricerche Carica batterica totale a 30°C Coliformi totali E.coli Listeria monocytogenes* Salmonella spp <106 <3x103 <102 <11 assente in 25 gr UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. v.l. v.l. Limiti microbiologici proposti dall’Istituto Alimenti Surgelati – erbe aromatiche * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. Erbe aromatiche e vegetali misti ricerche Carica batterica totale a 30°C Coliformi totali E.coli Listeria monocytogenes* Salmonella spp < 5x106 < 15x103 < 102 < 11 Assente in 25 gr UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. v.l. Limiti microbiologici proposti dall’Istituto Alimenti Surgelati Prodotti elaborati a base di veg. Precotti (verdure miste per minestroni, legumi misti) ricerche Carica batterica totale a 30°C < 106 UFC / g Coliformi totali < 3x103 UFC / g 2 E.coli < 10 UFC / g Listeria monocytogenes* < 11 UFC / g Salmonella spp Assente in 25 gr Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene v.g. v.g. v.g. v.l. v.l. 6 Surgelati Limiti microbiologici proposti dall’Istituto Alimenti Surgelati – ortaggi surgelati * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. Ortaggi surgelati (piselli, carote, zucchine, spinaci a foglie, fagiolini) ricerche Carica batterica totale < 106 U.F.C. / g Coliformi totali < 3x103 U.F.C. / g 2 E.coli < 10 U.F.C. / g Listeria monocytogenes* < 11 U.F.C. / g Salmonella spp Assente in 25 gr v.g. v.g. v.g. v.l. v.l. v.g. – valori accettabili durante tutta la shelf life del prodotto v.l. – valori massimi secondo la normativa nazionale vigente Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene 7 Bevande Riferimento ai limiti microbiologici Conal Succhi di frutta ricerche Carica batterica a 32°C Muffe < 103 < 10 UFC / ml UFC / ml The e camomilla (in bustina) ricerche Carica batterica a 32°C Muffe < 105 < 10 UFC / ml UFC / ml Standard di riferimento per acqua minerale naturale Decr. MINISAN 12.11.92 n. 542 G.U. 8, 12.1.93 Acqua minerale naturale ricerche Coliformi totali Coliformi fecali Streptococchi fecali Staphylococcus aureus Anaerobi solfito riduttori Assenti / 250 ml Assenti / 250 ml Assenti / 250 ml Assenti / 250 ml Assenti / 50 ml Standard di riferimento per le acque destinate ad uso umano Decr. L.vo 2.2.01 n. 31 All. I Acqua potabile ricerche Carica batterica a 22°C Carica batterica a 37°C Pseudomonas aeruginosa Enterococchi E.coli < 100 / ml < 20 / ml Assenti / 250 ml Assenti / 250 ml Assenti / 250 ml Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene 8 Prodotti alimentari per i primi piatti Standard di riferimento per paste all’uovo industriali secche (Circolare del Ministero della Sanità n. 32 del 3/8/85) Paste all’uovo industriali secche ricerche Carica batterica a 32°C Staphylococcus aureus Salmonella spp < 104 < 102 Assente in 25 gr UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.l. Standard di riferimento per paste all’uovo artigianali fresche non confezionate (Circolare del Ministero della Sanità n. 32 del 3/8/85) Paste all’uovo artigianali fresche non confezionate ricerche Carica batterica a 32°C Coliformi Staphylococcus aureus Salmonella spp < 105 < 103 < 103 Assente in 25 gr UFC / g UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. v.l. Standard di riferimento per paste all’uovo farcite non confezionate (Circolare del Ministero della Sanità n. 32 del 3/8/85) Paste all’uovo farcite artigianali fresche non confezionate ricerche Carica batterica a 32°C Staphylococcus aureus Salmonella spp < 105 < 103 Assente in 25 gr UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.l. Standard di riferimento per gnocchi e pasta farcita industriale – pasta fresca confezionata (Circolare del Ministero della Sanità n. 32 del 3/8/85) ** Alimentazione e nutrizione in Lombardia, 2001 * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93 – G.U. Gnocchi e pasta farcita industriale – pasta fresca confezionata ricerche Carica batterica a 32°C Staphylococcus aureus Clostridium perfrigens Salmonella spp Listeria monocytogenes* Bacillus cereus** < 105 < 102 < 102 Assente in 25 gr < 11 < 104 UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. v.l. v.l. v.g. v.g. – valori accettabili durante tutta la shelf life del prodotto v.l. – valori massimi secondo la normativa nazionale vigente Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene 9 Riso, orzo e farro Standard di riferimento per Riso gruppo di lavoro interprofessionale dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende USL della Provincia di Bologna * Kramer e Cantoni “Alimenti – microbiologia e igiene” II Ed. anno 1994 Riso ricerche Carica batterica a 32°C Stafilococchi coagulasi positivo Coliformi totali Salmonella spp Muffe Bacillus cereus* < 105 < 102 < 103 Assente in 25 gr < 5x102 < 105 UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. v.l. v.g. v.g. Standard di riferimento per Orzo e Farro gruppo di lavoro interprofessionale dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende USL della Provincia di Bologna * Kramer e Cantoni “Alimenti – microbiologia e igiene” II Ed. anno 1994 Orzo e Farro ricerche Muffe Bacillus cereus* Assenza < 105 UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. – valori accettabili durante tutta la shelf life del prodotto v.l. – valori massimi secondo la normativa nazionale vigente Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene 10 Marmellata e Miele Riferimento ai limiti microbiologici Conal * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. Marmellata ricerche Carica batterica totale Salmonella spp Listeria monocytogenes* Muffe Anaerobi solfito riduttori < 104 Assente in 25 gr Assente in 25 gr < 10 Assente in 10 gr UFC / g UFC / g v.g. v.l. v.l. v.g. dip Riferimento ai limiti microbiologici Conal * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. Miele ricerche Carica batterica totale Coliformi totali Muffe Salmonella spp Listeria monocytogenes* Anaerobi solfito riduttori < 105 < 5x102 < 10 Assente in 25 gr Assente in 25 gr < 10 UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. v.l. v.l. v.g. v.g. – valori accettabili durante tutta la shelf life del prodotto v.l. – valori massimi secondo la normativa nazionale vigente dip – valori accettabili secondi il Dipartimento di Igiene e Microbiologia di Palermo Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene 11 Prodotti vari Riferimento ai limiti microbiologici Conal * Ordinanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U. Biscotti secchi, frollini ricerche Carica batterica totale Coliformi totali E.coli Staphylococcus aureus Salmonella spp Listeria monocytogenes* Muffe < 5x103 < 3x102 < 10 < 50 Assente in 25 gr Assente in 25 gr < 10 Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sez. di Igiene UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g UFC / g v.g. v.g. v.g. v.g. v.l. v.l. v.g. 12 ALL.3 Specifiche tecniche relative ai requisiti merceologici dei prodotti alimentari a breve, media e lunga conservazione Dipartimento di Igiene e Microbiologia Sezione di Igiene 2 Università degli Studi di Palermo INDICE SCHEDE ALIMENTI FARINACEI 1. Farina tipo 00 2. Farina di mais 3. Crackers, fette biscottate e crostini 4. Fette biscottate aproteiche 5. Prodotti dolci da forno confezionati 6. Biscotti senza glutine 7. Biscotti secchi 8. Pasta di semola di grano duro 9. Semolino 10. Paste secche all’uovo 11. Pasta integrale 12. Ravioli e tortellini di carne 13. Gnocchi di patate 14. Riso Ribe 15. Riso Arborio 16. Riso Roma 17. Riso Parboiled 18. Orzo perlato 19. Farro decorticato PRODOTTI DA SALUMERIA 20. Prosciutto crudo di Parma disossato 21. Prosciutto cotto nazionale senza polifosfati 22. Bresaola LATTICINI 23. Latte (UHT intero e fresco pastorizzato) 24. Yogurt (intero, magro, alla frutta) 25. Creme pronte, dessert, budino, ecc. 26. Gelati Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 2 3 FORMAGGI 27. Parmigiano reggiano 28. Fontina 29. Emmenthal 30. Mozzarella/fiordilatte 31. Stracchino 32. Crescenza 33. Ricotta vaccina 34. Ricotta di pecora UOVA 35. Uova fresche di gallina 36. Uova pastorizzate PESCE 37. Pesce congelato – caratteristiche generali e merceologiche 38. Filetti di nasello, filetti di platessa, bastoncini di merluzzo panati 39. Tonno in scatola LEGUMI SECCHI 40. Lenticchie secche 41. Fave secche 42. Ceci – fave secchi 43. Fagioli secchi borlotti 44. Fagioli secchi cannellini 45. Miscela legumi secchi PRODOTTI SURGELATI Caratteristiche 46. Zucchine surgelate 47. Patate a spicchi surgelate 48. Fagiolini surgelati 49. Piselli surgelati 50. Legumi misti surgelati per minestrone Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 3 4 51. Bietole surgelate 52. Spinaci surgelati 53. Carote surgelate 54. Cuori di carciofo surgelati 55. Verdure miste surgelate per minestrone 56. Crocchette di patate surgelate CONDIMENTI PRODOTTI BIOLOGICI 57. Olio di oliva vergine extra 58. Aceto bianco 59. Burro di centrifuga 60. Zafferano 61. Spezie ed aromi (origano in foglie, chiodi di garofano, cannella, noce moscata) 62. Sale fino o grosso marino 63. Sale fino iodurato PRODOTTI VEGETALI CONSERVATI Alimenti vegetali in scatola al naturale, sott'olio, sott'aceto - caratteristiche generali 64. Pomodori pelati 65. Passata di pomodori 66. Miscela di vegetali in scatola per insalata di riso 67. Mais sgranato al naturale 68. Pesto 69. Pesche sciroppate 70. Pere sciroppate 71. Ananas sciroppati 72. Macedonia di frutta 73. 74. 75. 76. 77. 78. 79. 80. 81. ACQUA MINERALE NATURALE SUCCHI DI FRUTTA - GUSTI VARI MARMELLATE E CONFETTURE ZUCCHERO SEMOLATO ZUCCHERO VANIGLIATO MIELE CACAO CIOCCOLATO FECOLA DI PATATE Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 4 5 82. 83. 84. 85. 86. LIEVITO PER DOLCI MAIZENA PINOLI THE CAMOMILLA Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 5 6 SCHEDE ALIMENTI CONSERVAZIONE A BREVE, MEDIA E LUNGA 1. Farina tipo 00 Farine di grano tenero con le caratteristiche di composizione e di qualità previste dal D.P.R. 9/2/ 2001 n° 187. La farina non deve contenere imbiancanti non consentiti dalla legge e/o farine di altri cereali o altre sostanze estranee non consentite, D.P.R. 30/11/98 n° 502. Le confezioni devono essere sigillate, senza difetti, rotture od altro. Devono riportare tutte le dichiarazioni riguardanti il tipo di farina, il peso netto, il nome e il luogo di produzione nonché la data di durata di conservazione come da D.L. 27/1/92 n° 109. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, da muffe o altri agenti infestanti. 2. Farina di mais Ottenuta mediante macinazione di mais di buona qualità, non avariato per eccesso di umidità o altra causa. La farina non deve contenere parassiti animali, essere invasa da crittogame, sostanze estranee che ne alterano le caratteristiche di odore e sapore. Le confezioni devono essere integre, senza difetti o rotture e devono riportare le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00).. 3. Crackers, fette biscottate, crostini Devono essere prodotti in conformità al D.P.R. n.283 del 23/06/1993. Devono possedere un tenore d’umidità non superiore al 7% con una tolleranza del 2% in valore assoluto per quanto riguarda cracker e fette biscottate, e non superiore al 10% con una tolleranza del 2% in peso per quanto riguarda i crostini. Non devono contenere ingredienti o additivi non consentiti dalla legge n°580 e D.M. 31 marzo 1965. Le confezioni devono essere chiuse, riportare tutte le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00).e non devono presentare difetti. I prodotti devono essere freschi e non devono presentare odore, sapore o colore anormale e sgradevole. I grassi impiegati possono essere: burro, strutto o grassi vegetali. Non devono essere presenti coloranti artificiali. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 6 7 4. Fette biscottate aproteiche Devono possedere requisiti atti a soddisfare il D.L. 27.01.1992 n.111 relativo ai prodotti alimentari destinati ad un’alimentazione particolare. Come prodotto dietetico è assoggettato alla legge n. 327 del 29 marzo 1951 ed al D.P.R. 30/05/1953 n.578 e necessita dell’autorizzazione del Ministero della Sanità. Le confezioni devono presentarsi intatte e sigillate e devono rispondere ai requisiti previsti dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00)., cioè: peso netto; elenco degli ingredienti; ditta produttrice; modalità di preparazione; analisi chimica del prodotto; data di scadenza; luogo di produzione, ecc. 5. Prodotti dolci da forno confezionati Si intendono prodotti dolci prodotti con farina di frumento o di mais. Le confezioni devono essere chiuse, riportanti tutte le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00) e non devono presentare difetti. I prodotti devono essere freschi e non devono presentare odore, sapore o colore anormale e sgradevole, inoltre non devono contenere ingredienti o additivi non previsti dalla legge. 6. Biscotti senza glutine Devono possedere requisiti atti a soddisfare il D.L. 27.01.1992 n.111 relativo ai prodotti alimentari destinati ad un’alimentazione particolare. Come prodotto dietetico è assoggettato alla legge n. 327 del 29 marzo 1951 ed al D.P.R. 30/05/1953 n.578 e necessita dell’autorizzazione del Ministero della Sanità. Le confezioni devono presentarsi intatte e sigillate e devono rispondere ai requisiti previsti dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00), cioè: peso netto; elenco degli ingredienti; ditta produttrice; modalità di preparazione; analisi chimica del prodotto; data di scadenza; luogo di produzione, ecc 7. Biscotti secchi Le confezioni devono presentarsi intatte e sigillate e devono rispondere ai requisiti previsti dal D.L. DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00).. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 7 8 Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti d’insetti, da muffe o altri agenti infestanti. I biscotti non devono presentare, in modo diffuso, difetti tipo: presenza di macchie; spezzature o tagli; rammollimenti atipici; sapore e odore anomali. 8. Pasta di semola di grano duro Deve rispondere alle modalità ed ai requisiti di composizione e acidità riportate nel D.P.R. 9/2/ 2001 n° 187. La pasta non deve presentare, in modo diffuso, difetti tipo: presenze di macchie bianche e nere; bottatura o bolle d’aria; spezzature o tagli. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti d’insetti da muffe o altri agenti infestanti. Deve essere garantita la fornitura di tutti i tipi di pasta relativamente alle forme richieste. Per ogni tipo di pasta devono essere specificate le seguenti caratteristiche: a) tempo di cottura; b) resa (aumento di peso con la cottura). c) tempo massimo di mantenimento delle paste cotte e scolate, entro il quale è garantita la conservazione di accettabili caratteristiche organolettiche (assenza di collosità); d) tempo massimo di cottura entro il quale è garantito un mantenimento di accettabili requisiti organolettici, come il mantenimento della forma e l’assenza di spaccature. Le confezioni devono pervenire intatte e sigillate; inoltre devono riportare tutte le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 9. Semolino Deve rispondere ai requisiti di composizione e acidità riportate nella legge n. 580/67 e successive modificazioni presenti nella legge 8 giugno 1971 n° 440. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, da muffe o altri agenti infestanti. Non deve presentare alterazioni delle caratteristiche organolettiche. Le confezioni devono pervenire intatte e sigillate. Inoltre devono riportare tutte le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 10. Paste secche all’uovo Prodotte con semola di grano duro e almeno quattro uova di gallina, corrispondenti ad almeno 200 g.di uovo per Kg. di semola, come citato nell’art. 8 del D.P.R. 9/2//2001 n° 187 La pasta deve rispondere ai requisiti di composizione previsti dalla legge; deve presentarsi in buono stato di conservazione (vedi pasta di semola). Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 8 9 Le confezioni devono pervenire intatte e sigillate; inoltre devono riportare tutte le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 11. Pasta integrale Deve rispondere ai requisiti del D.P.R. 9/2//2001 n° 187, in particolare deve essere costituita da: farina integrale; cellulosa max 1,60%; glutine secco min. 10%; ceneri max 1,40%; antiossidante (acido ascorbico). È accettata anche la seguente composizione: semola di grano duro; cruschello di grano; cellulosa microcristallina; antiossidanti (acido ascorbico). Se indicata come “prodotto dietetico” essa deve essere autorizzata dal Ministero della Sanità. Devono essere indicate le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00).. 12. Ravioli e tortellini di carne Il prodotto deve essere di buona qualità. La percentuale di ripieno non deve essere inferiore al 28%. L’acidità non deve essere superiore a 7 gradi per i prodotti con ripieni a base di carne e non superiore a 6 gradi per gli altri. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, da muffe o altri agenti infestanti, e alterazioni di tipo microbiologico. Se confezionati l’etichettatura deve essere conforme al DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 13. Gnocchi di patate Devono presentare le seguenti caratteristiche: prodotti con buona tecnica di fabbricazione; esenti da odori e sapori anomali dovuti a inacidimento e/o ad errate tecniche di conservazione; buone caratteristiche microbiche (vedi tabelle limiti di contaminazione microbica) etichettatura conforme al DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00).. gli additivi utilizzati per la preparazione devono essere conformi al Decr. MINISAN del 27/2/96 n° 209 e successive modifiche. 14. Riso Ribe Deve essere conforme alla legge del 18 marzo 1958 n.325 e successive modifiche.. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 9 10 È vietato qualsiasi trattamento del riso con agenti chimici o fisici o con l’aggiunta di qualsiasi sostanza che possa modificarne il colore naturale o comunque alterarne la composizione naturale. Il riso deve essere confezionato in imballaggi sigillati, recanti sul sigillo o sulla confezione la denominazione della ditta produttrice o confezionatrice. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, da muffe o altri agenti infestanti e alterazioni di tipo microbiologico. Non deve presentare difetti tipici di striatura e vaiolatura interna, come da disposizioni legislative vigenti. Deve avere i seguenti requisiti: Gruppo merceologico: FINO Tolleranze consentite: grani spuntati 5% grani striati rossi 3% deformità naturali e impurità varietali 10% (max impurità varietali 5%) rotture 5% Tolleranze di corpi estranei: sostanze minerali o vegetali non tossiche 0,01% sostanze vegetali commestibili 0,10% Lunghezza: lungo 6,50 mm Forma: affusolato Grossezza: medio / larghezza 2,58 mm Perlatura: centro laterale poco estesa Striscia: breve Dente: poco pronunciato Sezione: schiacciata Tempo di gelatinizzazione: 18’ 78’’ Tempo cottura: medio 18’ - 20’ Resa cottura: 3,87 (volume) Sostanze perse alla cottura: 10,37% 15. Riso Arborio Deve essere conforme alla legge del 18 marzo 1958 n.325 e successive modifiche. È vietato qualsiasi trattamento del riso con agenti chimici o fisici o con l’aggiunta di qualsiasi sostanza che possa modificarne il colore naturale o comunque alterarne la composizione naturale. Il riso deve essere confezionato in imballaggi sigillati, recanti sul sigillo o sulla confezione la denominazione della ditta produttrice o confezionatrice. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, da muffe o altri agenti infestanti e alterazioni di tipo microbiologico. Non deve presentare difetti tipici di striatura e vaiolatura interna, come da disposizioni legislative vigenti. Deve avere i seguenti requisiti: Gruppo merceologico: SUPERFINO Tolleranze consentite: grani spuntati 5% grani striati rossi 3% deformità naturali e impurità varietali 10% (max impurità varietali 5%) rotture 5% Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 10 11 Tolleranze di corpi estranei: sostanze minerali o vegetali non tossiche 0,01% sostanze vegetali commestibili 0,10% Lunghezza: molto lungo 6,61 -7,6 mm Forma: semitondo Grossezza: molto grosso / larghezza 3,15 mm Perlatura: centrale estesa Striscia: assente Dente: pronunciato Sezione: schiacciata Tempo di gelatinizzazione: 17’ 68’’ Tempo cottura: basso < 18’ Resa cottura: 4,34 (volume) Sostanze perse alla cottura: 10,30% 16. Riso Roma Deve essere conforme alla legge del 18 marzo 1958 n.325 e successive modifiche. È vietato qualsiasi trattamento del riso con agenti chimici o fisici o con l’aggiunta di qualsiasi sostanza che possa modificarne il colore naturale o comunque alterarne la composizione naturale. Il riso deve essere confezionato in imballaggi sigillati, recanti sul sigillo o sulla confezione la denominazione della ditta produttrice o confezionatrice. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, da muffe o altri agenti infestanti e alterazioni di tipo microbiologico. Non deve presentare difetti tipici di striatura e vaiolatura interna, come da disposizioni legislative vigenti. Deve avere i requisiti: Gruppo merceologico: SUPERFINO Tolleranze consentite: grani spuntati 5% grani striati rossi 3% deformità naturali e impurità varietali 10% (max impurità varietali 5%) rotture 5% Tolleranze di corpi estranei: sostanze minerali o vegetali non tossiche 0,01% sostanze vegetali commestibili 0,10% Lunghezza: lungo 6,80 mm Forma: semiaffusolato Grossezza: grosso / larghezza 2,80 mm Perlatura: centro laterale Striscia: allungata Dente: normale Sezione: tondeggiante Tempo di gelatinizzazione: 17’ 58’’ Tempo cottura: basso <18’ Resa cottura: 3,92 (volume) Sostanze perse alla cottura: 10,35% Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 11 12 17. Riso parboiled Deve rispondere ai requisiti della legge 18 marzo 1958, n. 325 e successive modifiche.. Non deve quindi essere trattato con sostanze non consentite, possedere caratteristiche merceologiche definite per ogni gruppo di appartenenza e varietà. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, da muffe o altri agenti infestanti, e alterazioni di tipo microbiologico. Non deve presentare difetti tipici di striatura o vaiolatura interna, come da disposizioni legislative vigenti. 18. Orzo perlato L’orzo in grani deve avere granella uniforme, integra e pulita: non deve presentare semi e sostanze estranee, muffe e attacchi da parassiti animali. I granelli devono essere arrotondati, di colore bianco-giallo paglierino. Deve rispondere ai requisiti del D.P.R. 9/2//2001 n° 187 sulla lavorazione e commercio dei cereali, sfarinati e paste alimentari. 19. Farro decorticato Il prodotto deve essere indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, da muffe o altri agenti infestanti, e da alterazioni di tipo microbiologico. Deve rispondere ai requisiti del D.P.R. 9/2//2001 n° 187 sulla lavorazione e commercio dei cereali, sfarinati e paste alimentari. PRODOTTI DA SALUMERIA 20. Prosciutto crudo Parma disossato Il prodotto deve possedere tutte le caratteristiche qualitative previste dalla legge 13/02/1990, n°26, dal D.M.15/02/1993, n° 253, e dal Decr. MI.P.A. 2.2.98 relativi alla tutela della denominazione d’origine. Deve essere di colore rosa o rosso al taglio, inframmezzato in scarsa misura dal bianco puro delle parti grasse. La carne deve avere sapore delicato e dolce, fragrante, caratteristico. Il periodo di stagionatura non deve essere inferiore ai 10 mesi per prosciutto con peso fra i 7 e i 9 Kg, e non inferiore ai 12 mesi per quelli di peso superiore. Tali pesi sono riferiti ai prosciutti con osso all’atto dell’applicazione del contrassegno. La forma ed il peso dei tranci può essere variabile. L’umidità, calcolata sulla parte magra, deve essere del 58/60%. I prodotti sopra menzionati devono essere marchiati Parma in modo conforme alla legge 3/02/1990. N° 26. Non devono presentare difetti di colore, odore o altro genere, dovuti a una scorretta maturazione. È ammessa la presenza di rari cristalli di tirosina. La porzione di grasso non deve essere eccessiva ed il grasso non deve essere giallo o avere odore o sapore di rancido. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 12 13 21. Prosciutto cotto nazionale senza polifosfati Senza aggiunta di polifosfati e di proteine del latte. Deve essere conforme al D.L.537/92 e provenire da uno stabilimento in possesso del bollo sanitario con numero di identificazione CEE. Le carni utilizzate devono essere di provenienza nazionale e il prodotto deve riportare il bollo CEE M (macellazione) e S (sezionamento). Il prodotto deve essere avvolto in idoneo involucro plastico o carta alluminata, D.M.21 marzo 1973, deve essere munito di dichiarazione riguardante il tipo di prodotto (si intende il ricavato della coscia di suino); all’interno dell’involucro non deve esserci liquido percolato. L’etichettatura deve essere conforme al DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00).. Il peso non deve essere inferiore a 7 Kg. Altre caratteristiche: all’esterno non deve presentare patine nè odore sgradevole il grasso di copertura deve essere compatto senza parti ingiallite o sapore e odore di rancido la quantità di grasso interstiziale deve essere di preferenza bassa non deve essere un prodotto “ricostituito” e quindi in sezione devono essere chiaramente visibili i fasci muscolari la fetta deve essere compatta di colore roseo senza eccessive parti connettivali e grasso interstiziale l’aroma deve essere dolce “di nocciola” non acidulo non deve presentare alterazioni di sapore, odore o colore nè iridescenza, picchiettatura, alveolatura o altri difetti gli eventuali additivi aggiunti devono essere dichiarati nelle quantità consentite dalla normativa vigente, D. M. 27/02/1996 n. 209 e successive modifiche ed integrazioni; .l’umidità calcolata sulla parte magra deve essere del 62/66% i grassi devono essere il 6/10%. 22. Bresaola Deve essere preparata a partire dalle masse muscolari in un solo pezzo della coscia bovina. Il processo di stagionatura non deve essere inferiore a 30 giorni. Non devono risultare additivi non consentiti e i residui non devono superare le quantità ammesse dalla normativa vigente, D. M. 27/02/1996 n. 209 e successive modifiche ed integrazioni. Il prodotto deve risultare uniforme, senza parti esterne eccessivamente essiccate e con la parte interna completamente matura. La consistenza deve essere soda, senza zone di rammollimento. Il prodotto deve risultare sufficientemente compatto ed adatto ad essere affettato. L’umidità, calcolata sulla parte magra, deve essere sul 58/62 %. I grassi devono essere il 2-4%. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 13 14 LATTICINI I prodotti caseari devono essere conformi alla Legge n. 142/92 e D.P.R. n. 54/97 che attua le Direttive C.E.E. 92/46 e 92/47 in materia di immissione sul mercato di latte e prodotti a base di latte. su ogni confezione oltre le diciture previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). devono essere riportate quelle previste dal DL 54/97 e rispettivamente: il bollo sanitario; nel caso di piccole confezioni a loro volta imballate insieme, è sufficiente che il bollo sanitario sia apposto sulla confezione multipla; la natura del trattamento termico subito dal latte; qualsiasi menzione in chiaro o in codice che consenta l’identificazione della data dell’ultimo trattamento termico; per il latte pastorizzato, la temperatura alla quale il prodotto deve essere conservato. La presenza di antibiotici, sulfamidici e chemiofarmaci deve rientrare nei limiti previsti dal Reg. CEE 2377/90: 23. Latte Latte UHT intero Le cariche microbiche devono rientrare nei limiti previsti dal D. M. 54/97. Il latte intero deve contenere almeno il 3,5% di grasso. Le confezioni devono riportare la data di scadenza come da DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). Latte fresco pastorizzato Le cariche microbiche devono rientrare nei limiti previsti dal D. M. 54/97. Deve avere un tenore in sieroproteine solubili non inferiori al 14%; deve avere più di 28 g. di proteine/litro. Le confezioni devono riportare la data di scadenza come da DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). Il latte pastorizzato deve essere conservato ad una temperatura non superiore ai 4°C e la conservazione non deve superare i 4 giorni dalla data di confezionamento. Deve essere trasportato in veicoli igienicamente idonei classificati frigoriferi ai sensi della legge n. 264 del 02/05/77, ad una temperatura non superiore ai 6°C (DPR 54/97). 24. Yogurt In appositi contenitori “a perdere”, opachi in modo da ridurre al minimo eventuali variazioni. Ottenuto da latte vaccino fresco addizionato a fermenti lattici vivi, non deve contenere coloranti artificiali o di sintesi. Le confezioni devono avere una scadenza di almeno 24 giorni posteriore alla data di consegna, riportare tutti la medesima scadenza e contenere germi specifici (Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus) nel rispetto dei limiti fissati dall’Istituto Superiore di Sanità. Il prodotto dovrà arrivare al consumo dopo aver superato tutti i controlli analitici volti a garantire la genuinità e la salubrità nel rispetto delle normative specifiche (Circolare Ministero della Sanità n. 2 del 4/1/1972, n. 40 del 12/3/1974 e n. 9 del 3/2/1985).Non è ammessa la presenza di sostanze Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 14 15 conservanti. Le confezioni devono riportare le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). . Il trasporto deve essere effettuato da mezzi idonei e deve essere assicurato il mantenimento della temperatura fra 0°C e +4°C, D.P.R. n° 327/80 artt.47, 52. Yogurt intero Deve contenere una quantità di materia grassa non inferiore al 3%. Yogurt magro Deve contenere una quantità di materia grassa inferiore all’1%. Yogurt alla frutta Può essere addizionato di sostanze aromatiche naturali, di preparazione a base di frutta, marmellate, succhi e polpa di frutta nella percentuale non superiore al 30% del peso del prodotto finito. 25. Creme pronte, dessert, budini, ecc. Condizioni generali: devono essere stabilizzate per mezzo di trattamenti termici tipo UHT e in contenitori sigillati; le dichiarazioni su ogni singolo contenitore devono rispondere ai requisiti previsti dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). non devono contenere ingredienti o additivi non consentiti dalla legge. 26. Gelati Caratteristiche generali Dovranno corrispondere alle caratteristiche previste dalla legge n°283 30/4/62 ed alle modifiche ad essa apportate. I gelati devono essere: trasportati e conservati rispettando le condizioni specificate nel D.P.R. 26 marzo 1980 n°327; con carica microbica nei limiti previsti dal DPR n 54 del 14/01/97 preparati ed aggiunti di coloranti, addensanti, stabilizzanti, aromi naturali ed artificiali seguendo le indicazioni del D.M.6 marzo 1975 e successive modificazioni; oltre alle disposizioni del D.M. 6/3/75, per la fabbricazione dei gelati possono essere impiegate le materie prime elencate nella G.UE. del 11.10.70; le confezioni devono riportare le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). i gelati monodose possono non indicare la data di scadenza, obbligatoria per quelli pluridose; inoltre dovranno essere privi in superficie di cristalli di ghiaccio e irregolarità di tessitura (ad esempio zone perimetrali fuse e poi ricongelate, indice di colpo di calore) Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 15 16 FORMAGGI Tutti i formaggi devono essere prodotti in osservanza del DPR n 54 del 14/01/97, “Regolamento recante l’attuazione delle Direttive 92/46 e 92/47 CEE in materia di produzione e immissione sul mercato di latte e prodotti a base di latte” e riportare il bollo sanitario di riconoscimento CEE. Per i prodotti confezionati le etichette devono riportare in modo indelebile, facilmente visibile e chiaramente leggibili le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00).e quanto previsto dal DPR 54/97. Le caratteristiche dei formaggi porzionati devono corrispondere in tutto alle caratteristiche dei prodotti interi; devono essere costituiti da un unico pezzo o una unica fetta e confezionati sottovuoto o in atmosfera modificata o altro confezionamento idoneo a garantire la conservazione igienica del prodotto. Sui formaggi a denominazione d’origine e tipici commercializzati in parti preconfezionate, ai sensi del DPR 22/09/81, devono risultare l’indicazione della denominazione d’origine tipica, secondo le norme previste dai rispettivi disciplinari di produzione, sulle parti preconfezionate e/o sugli involucri che le contengono. Materiali e contenitori utilizzati per il confezionamento devono possedere i requisiti previsti dal DM. 21/03/73 e successive modifiche. 27. Parmigiano reggiano Formaggio semigrasso, a pasta dura, cotta e a lenta maturazione, prodotto con coagulo ad acidità di fermentazione, al latte di vacca proveniente da animali la cui alimentazione base è costituita da foraggi di prato polifita o di medicaio. Presenta le seguenti caratteristiche: -forma cilindrica a scalzo leggermente convesso o quasi diritto, con facce piane leggermente orlate; -dimensioni: diametro da 35 a 45 cm, altezza dello scalzo da 18 a 24 cm; -peso minimo di una forma: Kg 24; -colore della pasta: da leggermente paglierino a paglierino; -aroma e sapore della pasta caratteristici: fragrante, delicato, saporito ma non piccante; -struttura della pasta: minutamente granulosa, frattura a scaglia; -occhiatura minima appena visibile;spessore della crosta: circa 6 mm; -grasso sulla sostanza secca: minimo 32%; -usi: formaggio facilmente conservabile, usato principalmente per condimento. Formaggio a denominazione d’origine, L. n. 125 del 10/04/54, DPR n. 667 del 05/08/55. zona di produzione: territori della provincia di Bologna, alla sinistra del fiume Reno, Mantova alla destra del fiume Po, Modena, Parma e Reggio Emilia. E’ contrassegnato da un marchio d’origine. Il prodotto oggetto della fornitura deve inoltre: -essere stagionato almeno un anno e riportare dichiarazione riguardante il tempo di stagionatura; -essere idoneo ad essere grattugiato; -avere una umidità del 30% con tolleranza di +/-5%. Le confezioni sottovuoto devono essere conformi alla legge n.283 del 30 aprile 1962, al D.P.R. n.327 del 26 marzo 1980, al D.P.R. n.777 del 23 agosto 1982 e al D.P.R. n.322 del 18 maggio 1982. 28. Fontina Formaggio grasso a pasta semicotta, fabbricato con latte intero di vacca, proveniente da una sola mungitura, ad acidità naturale di fermentazione. Il latte non deve avere subito, prima della Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 16 17 coagulazione, riscaldamento superiore ai 36°C. La salatura è effettuata a secco, con tecnica caratteristica. Presenta le seguenti caratteristiche: -forma cilindrica a scalzo basso leggermente concavo con facce piane o quasi piane; -peso a 8 a 10 Kg con variazioni , in più o in meno, in rapporto alle condizioni tecniche di produzione; -dimensioni: altezza cm 7-10; diametro cm 30-45, con variazioni in più o in meno, per entrambe le caratteristiche, in rapporto alle condizioni tecniche di produzione; -crosta compatta, sottile, dello spessore di circa mm 2; pasta elastica, piuttosto molle, con scarsa occhiatura, fondente in bocca, di colore leggermente paglierino; -sapore dolce caratteristico; -grasso sulla sostanza secca: minimo 45%; -zona di produzione: attuale territorio della Regione autonoma della Valle d’Aosta. La denominazione fontina è riservata al prodotto indicato nel DPR n. 1269 del 13/10/55. I prodotti oggetto della fornitura devono essere maturi e riportare le dichiarazioni relative al tempo di stagionatura. 29. Emmenthal Prodotto da puro latte vaccino fresco, è un formaggio a pasta cotta per la temperatura di cottura della cagliata (53/56°C). Presenta le seguenti caratteristiche: Crosta dura, color giallo oro. Pasta compatta, ma morbida, color giallo-burro. Aroma ricco, con leggero sapore di noci. Occhiatura tipica, con buchi tondeggianti della grandezza di una ciliegia, dovuti a sviluppo di anidride carbonica per fermentazione dell’acido lattico, durante 8-12 settimane di stagionatura in ambiente a 23°C. Dati analitici: acqua 35%; proteine 27,5%; lipidi 30,5%; glucidi 0-3,4%; calorie/100g. 383. Secondo la convenzione internazionale approvata con DPR n. 1099 del 18/11/1953, la denominazione Emmental e Sbrinz e riservata ai prodotti svizzeri; quello di Grujère al prodotto svizzero e francese. I formaggi oggetto della fornitura devono inoltre: -avere un contenuto di grasso minimo del 45% sulla sostanza secca; -la dichiarazione del tipo di prodotto e del luogo di produzione. 30. Mozzarella/fiordilatte Formaggio tipico del caseificio bufalino, ma ottenuto anche dal latte di vacca (in questo caso con fragranza nettamente inferiore). Di forma sferica ovoidale o a treccia presenta le seguenti caratteristiche: pasta bianca, lattiginosa, morbidissima, con delicato sapore di latte o panna, mai acido, e con leggero aroma di diacetile; la crosta è sottilissima, morbida ed edibile e si lascia separare dalla pasta sottostante; struttura a foglie sottili sovrapposte che tendono a scomparire negli strati immediatamente inferiori; superficie liscia e lucente. Grasso sulla sostanza secca non inferiore al 44%, umidità 57%, maturazione di 24 ore. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 17 18 Deve essere confezionata in buste sigillate con liquido di governo; deve essere indicata la data di confezionamento DL n. 98 del 11/04/86; deve avere almeno 3 giorni di validità rispetto alla data di scadenza. 31. Stracchino Caratteristiche: prodotto da puro latte vaccino fresco il grasso minimo deve essere il 50% sulla S.S. la pasta deve essere compatta e non eccessivamente molle non devono presentare difetti d’aspetto, di sapore o altro, dovuti a fermentazioni anomale o altre cause deve essere vendute in confezioni sigillate deve presentare buone caratteristiche microbiche (vedi tabella limiti di contaminazione microbica) 32. Crescenza Caratteristiche: prodotta da puro latte vaccino fresco il grasso minimo deve essere il 50% sulla S.S. la pasta deve essere compatta e non eccessivamente molle non deve presentare difetti d’aspetto, di sapore o altro, dovuti a fermentazioni anomale o altre cause deve essere venduta in confezioni sigillate deve presentare buone caratteristiche microbiche (vedi tabella limiti di contaminazione microbica) 33. Ricotta vaccina Caratteristiche: deve essere prodotta in buone condizioni igieniche, solamente con latte di vacca pastorizzato non deve presentare sapore, odore o colorazioni anomale deve essere fornita in recipienti chiusi, puliti ed idonei al trasporto, D.M. 21 marzo 1973 e successive modifiche le confezioni devono riportare dichiarazioni specifiche relative al tipo di prodotto: ricotta romana, ricotta piemontese altre. 34. Ricotta di pecora Caratteristiche Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 18 19 siero di latte ovino di razze siciliana, comisana e sarda forma del contenitore pasta compatta morbida granulosa, soffice di sapore dolce delicato caratteristico di colore bianco si presenta senza crosta composizione bromatologica: proteine 8%, lipidi 25%, glicidi 4%, acqua 63% deve essere fornita in recipienti chiusi, puliti ed idonei al trasporto, D.M. 21 marzo 1973 e successive modifiche UOVA 35 Uova fresche di gallina Uova fresche di gallina di produzione nazionale. Prodotte in condizioni igienico sanitarie ottimali, rispondenti alle caratteristiche dettate dal Regolamento CEE n. 1274/91 devono essere di categoria "A” e del peso di gr. 65 -70; il guscio deve presentarsi senza incrinature, ruvido e perfettamente pulito.Alla cottura non dovrà rompersi facilmente, regolare nella forma e porosità; -allo scuotimento il contenuto non deve manifestare alcuna oscillazione; l'albume deve essere incolore e fluido nella parte esterna, globoso in quella interna; all'apertura deve presentare la caratteristica trasparenza; il tuorlo, alla speratura, deve apparire solo come ombratura senza contorno apparente e rimanere in posizione pressoché centrale nei movimenti di rotazione; all'apertura il tuorlo deve essere intatto, di colore giallo intenso, e di struttura globosa, la membrana (tunica vitellina) deve risultare di conformazione omogenea, senza grinze, non deve essere appiattito ed il contorno deve essere !ntero (tuorlo e albume) non deve recare macchie di sangue, non emanare odori aciduli o comunque sgradevoli nè avere sapori particolari come di paglia, muffa, stantio ecc. Imballaggio In ottemperanza alla Decisione del Consiglio CE 20 giugno 1994, n. 371 le uova devono essere confezionate in piccoli o grandi imballaggi (confezioni da 30 uova) conformemente ai Regolamenti CE n. 1907/90 e n. 1274/91. Le singole confezioni devono essere originali e sigillate dal produttore. Gli imballaggi, compresi gli elementi interni per il confezionamento, devono essere a perdere, sufficientemente robusti per proteggere in modo adeguato le uova, e fabbricati con materiali idonei a preservare le uova da odori estranei e da rischi di alterazione della qualità Gli imballi devono essere muniti di fascette o dispositivi di etichettatura leggibili e recanti: il nome o la regione sociale e l’indirizzo dell’azienda che ha imballato o fatto imballare la merce; il numero distintivo del centro di imballaggio; la categoria di qualità e di peso; il numero delle uova imballate; la durata minima seguita dalle raccomandazioni idonee di immagazzinaggio e di utilizzazione e/o la data di imballaggio. L’indicazione della data di durata minima e l’avviso di conservare le uova in frigorifero dopo l’acquisto sono obbligatorie dal 01/06/94. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 19 20 36. Uova pastorizzate I prodotti devono essere conformi a quanto prescritto dal D.L. 4/2/1993, n.65 e successive modifiche. Devono essere state trattati e preparate in stabilimenti riconosciuti; devono essere stati sottoposti ad un trattamento termico equivalente almeno alla pastorizzazione o ad un altro trattamento riconosciuto dal Ministero della Sanità, idoneo a soddisfare i requisiti microbiologici previsti dalla normativa. I veicoli ed i contenitori per il trasporto devono essere attrezzati in modo che le temperature prescritte dalla normativa siano mantenute in modo continuo durante la durata del trasporto. Per i prodotti refrigerati, in particolare, non deve essere superata la temperatura di +4°C. L’etichettatura deve essere conforme a quanto previsto dal D.L. 65/93 e dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). PESCE Pesce congelato -Caratteristiche generali e merceologiche Il pesce congelato deve essere in buono stato di conservazione, deve presentare caratteristiche organolettiche e di aspetto paragonabili a quelli presenti nella medesima specie allo stato di buona freschezza. Deve appartenere alla categoria extra in base al Regolamento CEE 2406\96. La temperatura al cuore del prodotto non deve essere superiore a –18°C. Durante il trasporto il prodotto potrà subire una variazione di temperatura nel limite stabilito dal D.L. 531/92 .La glassatura deve essere sempre presente e deve formare uno strato uniforme e continuo. La glassatura deve essere sempre indicata in etichetta espressa in percentuale o in peso sgocciolato La pelle deve presentare le colorazioni tipiche della specie; deve essere tesa e ben aderente ai tessuti sottostanti; deve essere integra ed esente da lacerazioni. La forma deve essere quella tipica della specie. L'odore deve essere gradevole e divenire apprezzabile dopo scongelamento. La consistenza della carne deve essere soda ed elastica e deve essere valutata quando la temperatura ha raggiunto quella ambiente. Il colore del tessuto muscolare dovrà essere di colorito chiaro ed esente da soffusioni di colorito marrone, i grassi non dovranno presentare colorazione giallastre. Il pesce deve essere eviscerato e quando previsto decapitato e completamente spellato. I filetti debbono essere privi di pelle e di lische di cartilagini e di qualsiasi altre parti non identificabile come filetto. I tranci dovranno essere o spellati o con la pelle priva di scaglie. I prodotti dovranno essere congelati o surgelati a pezzi singoli o interfogliati in maniera tale da poter usare anche un solo pezzo senza dover scongelare l'intera confezione. I prodotti della pesca congelati dovranno appartenere al genere ed alla specie indicati di seguito: PESCE: Gadiformi: Merluzzo, Merluzzo Argentato, Nasello Gadus Morhua Morhua, Gadus Morhua Callaris, Merluccius merluccius, M.senegalensis, M.bilinearis, M.capensis, M.paradoxus, M. hubbsj, M.productus Atlantico, Mediterraneo, Oceano Indiano, Oceano Pacifico Filetti di Merluzzo – Bastoncini di merluzzo impanati PESCE:Pleuronettiformi: Platessa Pleuronectes platessa Atlantico Nord Europa Filetti Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 20 21 Etichettatura Sugli imballaggi primari o su etichetta apposta in forma inamovibile dovranno essere riportate le seguenti indicazioni indelebili, facilmente visibili e chiaramente leggibili in lingua italiana: a) denominazione di vendita b) nome o ragione sociale e sede del produttore/importatore/confezionatore c) stato fisico: congelato d) identificazione dello stabilimento riconosciuto C.E. o Paese Terzo abilitato dalla CE e) data di confezionamento f) data di congelamento (mese/anno) g) T.M.C. (Termine Minimo di Conservazione) h) peso sgocciolato (al netto della glassatura) i) le istruzioni relative alla conservazione del prodotto j) dicitura che consenta di identificare il lotto di appartenenza del prodotto. Non è richiesto il lotto quando figurano in etichetta o il temine di conservazione e/o la data di congelamento espressi in gg/mm/aa Trasporto I prodotti dovranno essere trasportati con automezzi muniti di appositi sistemi per il mantenimento della temperatura di conservazione a – 18°C. La ditta aggiudicataria dovrà garantire nella maniera più assoluta e totale il rispetto della catena del freddo. I prodotti al momento della consegna non dovranno presentare cristalli di ghiaccio, scongelamenti, bruciature da freddo o altri segni visibili di deterioramento del prodotto e dovranno essere privi di qualsiasi corpo estraneo e di sostanze chimiche o metalli pesanti al di sopra dei limiti consentiti. Limiti metalli pesanti Prodotti ittici (D.L. Min. Sanità del 14/12/71) Ricerche Standard di riferimento Mercurio (Hg) < 1 mg/kg Piombo (Pb) Istamina < 1,5 mg/kg < 200 mg/kg 37. Filetti di nasello, Filetti di platessa, Bastoncini di merluzzo panati I filetti (dichiarati senza spine) non devono presentare spine superiori a 5 mm. È tollerata la presenza di una sola spina inferiore a 5 mm. Parametri chimici TMA (trimetilammina) 1mg/100g. TVN (basi azotate volatili) <30mg/100g.. Parametri fisici Glassatura 20%, Calo peso 30% Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 21 22 38. Tonno in scatola La confezione deve avere dispositivi per l'apertura a strappo. Il prodotto da fornire dovrà essere ottenuto dalla lavorazione del tessuto muscolare del tonno di corsa propriamente detto, preparato a regola d'arte, da esemplari in perfette condizioni di freschezza al momento della lavorazione e scatolato in pezzi regolari di grandezza proporzionata alla grandezza della scatola, conservato in olio commestibile di oliva di ottime qualità. Devono essere quindi esclusi tutti i prodotti ottenuti dalla lavorazione degli scarti del tonno, nonché quelli ottenuti dalle parti grasse ventrali, denominati commercialmente "ventresca" benché più pregiati. Per tonno, propriamente detto, si intendono tutte le specie maggiori della famiglia dei tunnidi, catturate allo stadio adulto e cioè con un peso superiore ai kg. 15 per ogni esemplare. Restano esclusi, pertanto l'ala lunga o tonno bianco, tutte le specie di tonnetti o tombarelli. Il tonno deve presentarsi in ottimo stato di conservazione, deve essere consistente, con fibre non stoppose, di colore rosso naturale, di sapore gradevole caratteristico e di giusta salatura. All'atto dell'apertura della scatola il tonno deve risultare totalmente immerso nell'olio d'oliva, non deve emanare odore sgradevole, tolto dalla scatola e privato dell'olio dovrà conservare anche un'ora dopo il suo normale colore, senza annerimenti, nè viraggi di colore. La banda stagnata deve possedere i requisiti previsti dalla legge n°283 del 30 aprile 1962, D.M.21 marzo 1973 e successive modificazioni; per i limiti di piombo totale (mg/Kg) negli alimenti contenuti in recipienti a banda stagnata, saldati con lega stagno-piombo si faccia riferimento al D.M. 18 febbraio 1984 e al D.M. 13.7.95 n. 405. I contenitori non devono presentare difetti come ammaccature, punti ruggine, corrosioni interne o altro, e devono possedere i requisiti previsti dalla legge n° 283 del 30 aprile 1962, D.M. 21 marzo 1973 aggiornato dal Decr. MINISAN 15.6.00 n. 210. L’etichettatura deve riportare le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). In base al Decreto Ministeriale del 9/12/1993 il contenuto massimo ammissibile di mercurio per il tonno è di 1 mg/Kg. LEGUMI SECCHI 39. Lenticchie secche Caratteristiche minime I legumi secchi devono essere: puliti di pezzatura omogenea, sono ammessi leggeri difetti di forma sani e non devono essere presenti attacchi di parassiti vegetali o animali privi di muffe, di insetti o altri corpi estranei (frammenti di pietrisco, frammenti di steli ecc.) privi di residui di pesticidi usati in fase di produzione o stoccaggio uniformemente essiccati (l’umidità della granella non deve superare il 13%) il prodotto deve aver subito al massimo un anno di conservazione dopo la raccolta il confezionamento deve avvenire in sacchi di juta (peso da 5 a 20 Kg) Cultivar richieste :Di Vitalba Leonessa Di Altamura Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 22 23 Di Mormanno Di Castelluccio 40. Fave secche I legumi secchi devono essere: puliti di pezzatura omogenea, sono ammessi leggeri difetti di forma sani e non devono essere presenti attacchi di parassiti vegetali o animali privi di muffe, di insetti o altri corpi estranei (frammenti di pietrisco, frammenti di steli ecc.) privi di residui di pesticidi usati in fase di produzione o stoccaggio uniformemente essiccati (l’umidità della granella non deve superare il 13%) il prodotto deve aver subito al massimo un anno di conservazione dopo la raccolta il confezionamento deve avvenire in sacchi di juta (peso da 5 a 20 Kg) Cultivar richieste: Windsor Siviglia Agnadolce S. Pantaleo 41. Ceci – fave secchi Caratteristiche minime I legumi secchi devono essere: puliti di pezzatura omogenea, sono ammessi leggeri difetti di forma sani e non devono essere presenti attacchi di parassiti vegetali o animali privi di muffe, di insetti o altri corpi estranei (frammenti di pietrisco, frammenti di steli ecc.) privi di residui di pesticidi usati in fase di produzione o stoccaggio uniformemente essiccati (l’umidità della granella non deve superare il 13%) Il prodotto deve aver subito al massimo un anno di conservazione dopo la raccolta. Il confezionamento deve avvenire in sacchi di juta (peso da 5 a 20 Kg) Cultivar richieste: Cottoio Migno Principe 42. Fagioli secchi borlotti Caratteristiche minime I legumi secchi devono essere: puliti di pezzatura omogenea, sono ammessi leggeri difetti di forma sani e non devono essere presenti attacchi di parassiti vegetali o animali Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 23 24 privi di muffe, di insetti o altri corpi estranei (frammenti di pietrisco, frammenti di steli ecc.) privi di residui di pesticidi usati in fase di produzione o stoccaggio uniformemente essiccati (l’umidità della granella non deve superare il 13%) il prodotto deve aver subito al massimo un anno di conservazione dopo la raccolta Cultivar richieste: Borlotto, Scozzese, Cannellino, Fagiolo di Spagna, Fagiolo di Lima. Calibrazione La lunghezza deve essere compresa tra 1,5 e 1,2 cm. 43. Fagioli secchi cannellini Caratteristiche minime I legumi secchi devono essere: puliti di pezzatura omogenea, sono ammessi leggeri difetti di forma sani e non devono essere presenti attacchi di parassiti vegetali o animali privi di muffe, di insetti o altri corpi estranei (frammenti di pietrisco, frammenti di steli ecc.) privi di residui di pesticidi usati in fase di produzione o stoccaggio uniformemente essiccati (l’umidità della granella non deve superare il 13%) il prodotto deve aver subito al massimo un anno di conservazione dopo la raccolta 44. Miscela legumi secchi Caratteristiche minime I legumi secchi devono essere: puliti di pezzatura omogenea, sono ammessi leggeri difetti di forma sani e non devono essere presenti attacchi di parassiti vegetali o animali privi di muffe, di insetti o altri corpi estranei (frammenti di pietrisco, frammenti di steli ecc.) privi di residui di pesticidi usati in fase di produzione o stoccaggio uniformemente essiccati (l’umidità della granella non deve superare il 13%) Il prodotto deve aver subito al massimo un anno di conservazione dopo la raccolta Le confezioni devono riportare le indicazioni previste dal D.Lgs 109/92 e successive modifiche (D. Lgs 68/00 e 259/00). Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 24 25 PRODOTTI SURGELATI – CARATTERISTICHE Condizioni generali Devono essere preparati e confezionati in conformità alle norme vigenti, D.Lgs.27/01/1992 n.110 e successive modifiche. Il tenore di nitriti non deve essere superiore a 5 ppm ed i fitofarmaci residui devono essere contenuti nei limiti previsti dalla O.M. del 6/6/85. Non sono consentite aggiunte di additivi. Il trasporto degli alimenti surgelati deve essere effettuato da automezzi idonei come da D.L.27.01.1992 n.110 e D.L. n. 493 del 25/09/1995. Durante il trasporto il prodotto deve essere mantenuto alla temperatura di –18°C; sono tollerate transitorie fluttuazioni verso l’alto non superiori a 3°C. Gli alimenti surgelati, in base al D.Lgs.110/92, devono essere in confezioni originali, chiuse dal fabbricante o dal confezionatore e preparate con materiale idoneo a proteggere il prodotto dalle contaminazioni microbiche o di altro genere, e dalla disidratazione. I materiali a contatto con i surgelati devono possedere i requisiti previsti dalla legge n°283 30 aprile 1962 e successive modifiche. Sulle confezioni devono essere riportate le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). I prodotti non devono presentare segni comprovanti un avvenuto parziale o totale scongelamento, quali formazione di cristalli di ghiaccio sulla parte più esterna della confezione. Il prodotto una volta scongelato non può essere ricongelato e deve essere consumato entro 24 ore. Dal momento della surgelazione che deve avvenire nel più breve tempo possibile, al momento dello scongelamento la temperatura non deve mai essere superiore a –18°C in ogni punto dell’alimento. La durata di conservazione dei surgelati è in funzione della temperatura di mantenimento, come riportato in etichetta. Lo scongelamento deve avvenire a temperatura compresa tra 0 e 4°C. È vietato: lo scongelamento in acqua; congelare un prodotto fresco o già scongelato. Non devono presentare: alterazioni di colore, odore o sapore; bruciature da freddo; parziali decongelazioni; ammuffimenti; fenomeni di putrefazione profonda. Il test di rancidità deve risultare negativo. 45. Zucchine surgelate Devono risultare: accuratamente puliti, mondati e tagliati; non si devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini, o attacchi di insetti nè malformazioni; non vi devono essere corpi estranei di alcun genere nè insetti o altri parassiti; Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 25 26 devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie; l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine; la consistenza non deve essere legnosa nè apparire spappolata; il calo peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%. 46. Patate a spicchi surgelate Devono risultare: accuratamente pulite, mondate e tagliate; non si devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini o di insetti, presenza di solanina nè malformazioni; non vi devono essere corpi estranei di alcun genere nè insetti e altri parassiti; devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie; l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine; la consistenza non deve essere legnosa nè eccessivamente molle; il calo peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20% 47. Fagiolini surgelati Devono risultare -accuratamente puliti, mondati e tagliati, non si devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini, o attacchi di insetti nè malformazioni non vi devono essere corpi estranei di alcun genere nè insetti o altri parassiti, devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie, l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine la consistenza non deve essere legnosa nè apparire spappolato il calo peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%. Inoltre devono essere: giovani e teneri, chiusi e con semi poco sviluppati, sono tollerati leggeri difetti di colorazione e fili corti e poco resistenti sono esclusi fagiolini affetti da Colletricum lindemunthianum diametro massimo: fini 9 mm. 48. Piselli surgelati Devono risultare: - accuratamente puliti, mondati e tagliati; non si devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini, o attacchi di insetti nè malformazioni; non vi devono essere corpi estranei di alcun genere nè insetti o altri parassiti; Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 26 27 devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie; l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine; la consistenza non deve essere legnosa nè apparire spappolata; il calo peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%. Inoltre: devono avere forma, sviluppo e colorazione tipici della varietà; diametro massimo: fini mm. 8-8,5. 49. Legumi misti surgelati per minestrone Devono risultare: - accuratamente puliti, mondati e tagliati, non si devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini, o attacchi di insetti nè malformazioni; non vi devono essere corpi estranei di alcun genere nè insetti o altri parassiti; devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie, l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine; la consistenza non deve essere legnosa nè apparire spappolata; il calo di peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%. Inoltre i vari ingredienti devono avere forma, sviluppo e colorazione tipici delle varietà 50. Bietole surgelate Devono risultare: - accuratamente puliti, mondati e tagliati; non si devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini, o attacchi di insetti nè malformazioni; non vi devono essere corpi estranei di alcun genere nè insetti o altri parassiti; devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie; l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine; la consistenza non deve essere legnosa nè apparire spappolata; il calo di peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%. 51. Spinaci surgelati Devono risultare: - accuratamente puliti, mondati e tagliati; non si devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini, o attacchi di insetti nè malformazioni; non vi devono essere corpi estranei di alcun genere nè insetti o altri parassiti; devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie; Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 27 28 l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine; la consistenza non deve essere legnosa nè apparire spappolata; il calo peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%. 52. Carote surgelate Devono risultare: - accuratamente puliti, mondati e tagliati; non si devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini, o attacchi di insetti nè malformazioni; non vi devono essere corpi estranei di alcun genere nè insetti o altri parassiti; devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie; l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine; la consistenza non deve essere legnosa nè apparire spappolata; il calo peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%. Le carote devono presentarsi a rondelle di diametro non superiore ai 30 mm. 53. Cuori di carciofo surgelati Devono risultare: - accuratamente puliti, mondati e tagliati; non si devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini, o attacchi di insetti nè malformazioni; non vi devono essere corpi estranei di alcun genere nè insetti o altri parassiti; devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie; l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine; la consistenza non deve essere legnosa nè apparire spappolata; il calo di peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%. 54. Verdure miste surgelate per minestrone Devono risultare: -accuratamente puliti, mondati e tagliati; non si devono rilevare fisiopatie (quali scottature da freddo o altri difetti dovuti al trattamento subito), attacchi fungini, o attacchi di insetti nè malformazioni; non vi devono essere corpi estranei di alcun genere nè insetti nè altri parassiti; devono apparire non impaccati, ossia i pezzi devono essere separati, senza ghiaccio sulla superficie; l’odore e il sapore devono essere rilevabili e propri del prodotto di origine; la consistenza non deve essere legnosa nè apparire spappolata; il calo peso dopo lo scongelamento deve essere inferiore al 20%. Valgono le medesime caratteristiche merceologiche delle singole specie vegetali. La composizione merceologica deve essere la seguente: Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 28 29 patate: 25% +/- 3% carote: 17% +/- 3% pomodori: 9% +/- 3% fagiolini: 8% +/- 3% borlotti: 7,5% +/- 3% zucchine: 6,5% +/- 3% piselli: 10% +/- 3% porri: 4% +/- 3% sedano 4% +/- 3% cavolfiori 4% +/- 3% verza: 4% +/- 3% prezzemolo: 0,5% +/- 3% basilico: 0,5% +/- 3% 5-5 Crocchette di patate surgelate Ingredienti base: farina, latte, patate. Risultano impanate in pane grattugiato con granulometria fine e uniforme. Sono da preferire quelle di forma ovoidale con diametro compreso fra i 3 e i 4 cm di pezzatura uniforme. Il prodotto deve essere confezionato surgelato, trasportato, conservato secondo le vigenti normative. Prodotti biologici In base al regolamento CEE 2092/91, recepito dalla legislazione italiana con D.M. 25/2/92 n. 338/R, e successive modifiche e integrazioni, ai D. L.17/3/95 n° 220 e D.M. 18/12/1996, si intende per prodotto biologico un prodotto ottenuto mediante particolari metodi di produzione a livello delle aziende agricole, i quali implicano soprattutto restrizioni importanti per quanto concerne l’utilizzo di fertilizzanti o antiparassitari. Tali prodotti, siano essi prodotti vegetali non trasformati o prodotti composti essenzialmente da uno o più ingredienti di origine vegetale, devono riportare in etichetta le seguenti indicazioni: a) indicazioni che suggeriscano all’acquirente che il prodotto o i suoi ingredienti sono stati ottenuti conformemente alle norme di produzione biologica: in italiano BIOLOGICO; b) indicazione che il prodotto è stato ottenuto od importato da un operatore assoggettato alle misure di controllo; c) menzione del nome e/o del numero di codice dell’autorità o dell’organismo di controllo cui il produttore è assoggettato. Per quanto riguarda le caratteristiche merceologiche ed organolettiche dei singoli prodotti rimane valido quanto stabilito dai Reg. CEE specifici. I prodotti biologici che dovranno essere forniti sono i seguenti: pasta di semola di grano duro vari formati lenticchie secche fagioli secchi cannellini - borlotti pomodori pelati a pezzi succhi di frutta vari gusti Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 29 30 CONDIMENTI 56. Olio di oliva vergine extra Denominazione in vigore dal 01/01/1991 D.M. 509 ottobre 1987. Non dovrà rilevare odori disgustosi come di rancido, di putrido, di fumo, ecc, dovrà essere limpido, non amaro e dovrà quindi possedere il sapore e l'odore gradevoli ed inconfondibili dell'olio di oliva. Anche il grado di acidità e la qualità di ciascuna categoria merceologica devono rispondere alla sopracitata legge. L'acidità, espressa in acido oleico, deve essere inferiore o uguale a 1 g./100 g. 57. Aceto bianco Il prodotto deve rispondere ai requisiti dell'art.41 del D.P.R. 12 febbraio 1965 n.162 (convertito con modificazione nella legge n.739/70). Deve avere un'acidità totale, espressa in acido acetico, non inferiore al 6% e non superiore al 12%. Il nome di aceto o aceto di vino e' riservato al prodotto ottenuto dalla fermentazione acetica del vino, e' consentito aggiungervi acqua durante la lavorazione, mentre e' vietato addizionare acido acetico o altri acidi e sostanze coloranti come da legge n.527/82. L'aceto può essere imbottigliato solamente in bottiglie di capacità di litri 2, litri 1, litri 0,5 e litri 0,25 descritti dall'art.29 del D.P.R. 12 febbraio 1965 (vedi anche art.11 D.P.R. 14 maggio 1968 n.773). Le etichette dei contenitori devono riportare quanto richiesto dal D.P.R. 12 febbraio 1965 n.162. La composizione dell'aceto deve rispondere ai requisiti richiesti dal D.M. 27/03/1986. L'aceto bianco e' ottenuto da vini bianchi.. 58. Burro di centrifuga Le modalità di produzione, la composizione e la qualità merceologica del burro devono essere conformi al DPR n 54 del 14/01/97. Il burro deve avere un tenore minimo di grassi lattieri dell’80%, ma inferiore al 90%, tenore massimo di acqua del 16% ed estratto secco non grasso del 2%. In particolare il burro non deve avere un contenuto in materia grassa inferiore all’80% per il burro destinato al consumo diretto; al 60-62% per il burro leggero a ridotto tenore di grasso, al 39-41% per il burro leggero a basso tenore di grasso. Il punto di fusione deve essere a 28-33°C, con formazione di un liquido giallo, oleoso, che galleggia su un liquido acquoso. L’umidità non deve superare il 16% in inverno ed il 18% in estate, con contenuto in materia grassa non inferiore all’80%. Composizione chimica: acqua 12,5; grasso 86,7; proteine 0,3; lattosio 0,4; ceneri 0,1; calorie per 100 g. Esso deve risultare fresco e non sottoposto a congelamento, non deve essere in alcun modo alterato, non deve avere gusto di rancido nè presentare alterazioni di colore sulla superficie. Deve presentare buone caratteristiche microbiologiche (vedi tabelle limiti di contaminazione microbica). Il burro viene confezionato in varie pezzature, in genere avvolto in carta pergamena o in fogli di alluminio la cui faccia interna è rivestita da un sottile strato di polietilene; in ogni caso il materiale utilizzato deve essere conforme ai requisiti previsti dal DM 21/03/73 e successive modifiche. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 30 31 Sulle confezioni devono essere riportate le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00).e il Bollo sanitario. I mezzi di trasporto devono possedere i requisiti igienici previsti dagli art. 47 e 48 DPR 327/80 e le temperature durante il trasporto devono essere mantenute tra 1 e 6°C, art. 52 DPR 327/80. Il prodotto deve essere accompagnato nel trasferimento da un documento riportante il nome della ditta fornitrice, quello del vettore e della ditta destinataria, oltre alla denominazione del prodotto relativo anche a burro di affioramento o centrifuga; per ogni partita deve essere specificato il luogo di provenienza. Le attuali disposizioni legislative (DM 209/96) consentono l’aggiunta a tutti i tipi di burro di caroteni (E 160a) come coloranti e cloruro di sodio, per quest’ultimo è richiesta l’indicazione come ingrediente. 59. Zafferano Si richiede zafferano in polvere, in involucri sigillati, recanti denominazione, peso netto, nome e sede della ditta preparatrice; per le norme della tutela della denominazione di zafferano riferirsi al R.D.L. n°2217 del 12 novembre 1936. 60. Spezie ed aromi (origano in foglie, chiodi di garofano, cannella, noce moscata) Devono rispondere ai requisiti previsti dal D.L. del 25/01/1992, n. 107. Devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vegetale, non devono inoltre essere soggetti ad attacchi parassitari (crittogame o insetti). Le confezioni devono essere intatte e conformi alla normativa vigente. 61. Sale fino o grosso marino Sale ad uso commestibile denominato sale da cucina “scelto” o sale da tavola “raffinato”. Deve essere conforme al D.M. 31/01/1997, n° 106. L’etichettatura, secondo il DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). , deve indicare la denominazione "sale " integrata dalla denominazione specifica "alimentare" oppure "per uso alimentare" oppure "da cucina" oppure "da tavola". Il prodotto non deve contenere impurità e corpi estranei. 62. Sale fino iodurato Deve essere conforme al D.M. 10/08/1995, n° 562. L’etichettatura, secondo il DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00), deve indicare la specifica denominazione “sale iodurato” oppure “sale iodato” oppure “sale iodurato e iodato”. Il prodotto non deve contenere impurità e corpi estranei. Alimenti vegetali in scatola al naturale - sott'olio - sott'aceto Caratteristiche generali Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 31 32 I generi in scatola devono essere di produzione dell'annata e di ottima qualità, confezionati in scatole di latta nuova, la doratura interna deve essere effettuata con vernice di prima qualità, scevra da metalli e da materie nocive. La banda stagnata deve possedere i requisiti previsti dalla legge n°283 del 30 aprile 1962, D.M.21 marzo 1973 e successive modificazioni; per i limiti di piombo totale (mg/Kg) negli alimenti contenuti in recipienti a banda stagnata, saldati con lega stagnopiombo si faccia riferimento al D.M. 18 febbraio 1984 e al D.M. 13.7.95 n. 405. I contenitori non devono presentare difetti come ammaccature, punti ruggine, corrosioni interne o altro, e devono possedere i requisiti previsti dalla legge n° 283 del 30 aprile 1962, D.M. 21 marzo 1973 aggiornato dal Decr. MINISAN 15.6.00 n. 210. Gli eventuali contenitori di vetro dovranno essere a chiusura ermetica. La lavorazione e la conservazione dovranno essere effettuate a regola d'arte, secondo i criteri moderni ed in conformità delle norme legislative vigenti sull'igiene delle conserve alimentari (D.P.R. 26.3.80 n. 327). I vegetali devono essere maturi, sani, freschi, ben lavati, privi di larve, insetti, difetti dovuti a malattie, e devono presentare il caratteristico colore odore e sapore, il liquido di governo non deve presentare crescite di muffa o altre alterazioni. Ogni contenitore deve contenere le seguenti dichiarazioni: denominazione e tipo di prodotto peso sgocciolato peso netto nome della ditta produttrice nome della ditta confezionatrice luogo di produzione ingredienti impiegati in ordine decrescente data di scadenza come da DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). Gli scarti in meno sul peso netto rispetto alla dichiarazione, non devono superare l'1%, per confezioni di peso tra gli 1 e 5 Kg., ai sensi dell'all. A e dell'art.6 del D.P.R. 26/03/80, n.327. 63. Pomodori pelati - pomodori a pezzi - polpa pronta Devono possedere i requisiti minimi previsti dall’art. 2 del D.P.R. n° 428 dell’11 aprile 1975. La suddetta norma prevede, fra l’altro, che i pomodori siano maturi, sani, freschi, ben lavati, privi di larve, insetti, difetti dovuti a malattie, e devono presentare il caratteristico colore odore e sapore del pomodoro maturo. Inoltre il peso sgocciolato deve risultare non inferiore al 60% del peso netto, i frutti devono essere interi e non deformati per almeno il 65% sul peso dello sgocciolato, il residuo secco al netto di sale aggiunto non deve essere inferiore al 4%. Ogni contenitore deve contenere le seguenti dichiarazioni: denominazione e tipo di prodotto peso sgocciolato peso netto nome della ditta produttrice nome della ditta confezionatrice luogo di produzione ingredienti impiegati in ordine decrescente data di scadenza come da DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). Il peso netto effettivo deve presentare uno scarto rispetto al dichiarato inferiore all’1%, come dall’art.67 del D.P.R.n°327 del 26 marzo 1980, per confezioni di peso comprese tra gli 1 e i 5 Kg. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 32 33 64. Passata di pomodori Prodotta da pomodori maturi, sani, freschi, ben lavati, privi di larve, insetti, difetti dovuti a malattie, e devono presentare il caratteristico colore odore e sapore del pomodoro maturo, non devono contenere bucce e semi. Il residuo secco al netto di sale aggiunto non deve essere inferiore al 6%. Ogni contenitore deve contenere le seguenti dichiarazioni: denominazione e tipo di prodotto peso sgocciolato peso netto nome della ditta produttrice nome della ditta confezionatrice luogo di produzione ingredienti impiegati in ordine decrescente data di scadenza come da D.Lgs. n. 109/92 e D.Lgs.. n. 68/00. Il peso netto effettivo deve presentare uno scarto rispetto al dichiarato inferiore all’1% come dall’art.67 del D.P.R. n.327 del 26 marzo 1980, per confezioni di peso comprese tra gli 1 e 5 kg. 65. Miscela di vegetali in scatola per insalata di riso Il contenuto si ogni scatola deve corrispondere a quanto dichiarato in etichetta. I vegetali contenuti devono corrispondere alla specie botanica e alle cultivar dichiarati in etichetta. Il prodotto non deve avere difetti di sapore, colore, odore o altro. Il vegetale immerso nel liquido di governo o oli di semi non deve essere spaccato nè spappolato per effetto di un eccessivo trattamento termico. Ogni contenitore deve riportare le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 66. Mais sgranato al naturale I contenitori devono riportare tutte le dichiarazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). Il prodotto può essere contenuto in vetro o in banda stagnata. Gli scarti in meno sul peso netto rispetto alla dichiarazione, non devono superare l’1%, per confezioni di peso tra gli 1 e 5 Kg, DPR n°327 del 26 marzo 1980 art. 67. I contenitori non devono presentare difetti e devono possedere i requisiti previsti dalla legge, legge n°283 del 30 aprile 1962 e D.M. 21 marzo 1973 con successive modificazioni. I vegetali devono essere maturi, sani, freschi, ben lavati, privi di larve, insetti, difetti dovuti a malattie, e devono presentare il caratteristico colore, odore e sapore, il liquido di governo non deve presentare crescite di muffa o altre alterazioni. 67. Pesto Non deve presentare odore o sapore anomali dovuti a inacidimento. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 33 34 Deve presentare buone caratteristiche microbiologiche (vedi tabelle limiti di contaminazione microbica). L'etichetta deve essere conforme al DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 68. Pesche sciroppate Devono presentare le seguenti caratteristiche: - polpa gialla e consistente - ammezzate - senza epicarpo - denocciolate Il frutto immerso nel liquido di governo deve essere il più possibile intatto, non spaccato nè spappolato per effetto di un eccessivo trattamento termico. Il contenuto di ogni scatola deve corrispondere a quanto dichiarato in etichetta. Il frutto contenuto deve corrispondere alla specie botanica e alla cultivar dichiarati in etichetta. Il prodotto non deve avere difetti di sapore, colore, odore o altro. L'etichetta deve riportare tutte le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 69. Pere sciroppate Devono presentare le seguenti caratteristiche: - polpa consistente - senza epicarpo - detorsolate - depicciolate Il frutto contenuto deve corrispondere alla specie botanica e alla cultivar dichiarati in etichetta. Il prodotto non deve avere difetti di sapore, colore, odore o altro. Il frutto immerso nel liquido di governo deve essere il più possibile intatto, non spaccato nè spappolato per effetto di un eccessivo trattamento termico. Il contenuto di ogni scatola deve corrispondere a quanto dichiarato in etichetta. L'etichetta deve riportare tutte le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 70. Ananas sciroppati Gli ananas oggetto della presente gara devono presentare le seguenti caratteristiche: - completamente decorticati; - privi del nucleo centrale - consistenza, colore, odore e sapore caratteristici del prodotto. Il contenuto di ogni scatola deve corrispondere a quanto dichiarato in etichetta. Il frutto contenuto deve corrispondere alla specie botanica e alla cultivar dichiarati in etichetta. Il prodotto non deve avere difetti di sapore, colore, odore o altro. Il frutto immerso nel liquido di governo deve essere il più possibile intatto, non spaccato nè spappolato per effetto di un eccessivo trattamento termico. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 34 35 71. Macedonia di frutta Il contenuto di ogni scatola deve corrispondere a quanto dichiarato in etichetta. Il frutto contenuto deve corrispondere alla specie botanica e alla cultivar dichiarati in etichetta. Il prodotto non deve avere difetti di sapore, colore, odore o altro. Il frutto immerso nel liquido di governo deve essee il più possibile intatto, non spaccato nè spappolato per effetto di un eccessivo trattamento termico. Deve avere la seguente composizione merceologica: Pera: 30% +/- 3% Pesca: 40% +/- 3% Ananas: 15% +/- 3% Ciliegie: 8% +/- 3% Uva: 7% +/-3% Il liquido di governo deve essere composto da acqua e zucchero. Il peso sgocciolato deve risultare non inferiore al 57% del peso totale. L’etichettatura deve riportare tutte le indicazioni previste dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 72. ACQUA MINERALE NATURALE Le acque minerali devono attenersi alle seguenti norme: R.D. n° 1265 del 27 luglio 1934, per quanto riguarda la loro classificazione in base ai referti delle analisi chimiche; D.M. 1 febbraio 1983 per quanto riguarda le indicazioni obbligatorie da riportare in etichetta; D.M. 17 febbraio 1981 relativo alle acque minerali confezionate in contenitori di cloruro di polivinile (verifica dei limiti di cessione); C.M. della Sanità n° 61 del 9 agosto 1976; D.L. 25 gennaio 1992, n°105, attuazione della direttiva 80/777 CEE, relativa alla utilizzazione e commercializzazione delle acque naturali; D.M. 12 novembre 1992, n°542, recante i criteri di valutazione delle caratteristiche delle acque minerali naturali; D.M. 13 gennaio 1993; Circ.Min. 13 settembre 1991, n.17; Circ.Min 12 maggio 1993, n. 19. Nelle acque minerali non si devono riscontrare sostanze aggiunte alla natura del prodotto, non regolamentate dalla legislazione vigente. 73. SUCCHI DI FRUTTA (GUSTI VARI) Il prodotto è quello definito dal D.P.R. n°489 18 maggio 1982 e successive modificazioni e dalla Dir. CE 2001/112. Per gli zuccheri impiegati si demanda alla legge n°139 31 marzo 1980 art.1. I prodotti devono riportare sull’imballaggio: denominazione a loro riservata; elenco degli ingredienti, ivi compresi gli additivi e la quantità; nome della ditta produttrice; nome della ditta confezionatrice; luogo di produzione; Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 35 36 la menzione “zuccherato” per i succhi di frutta con aggiunta di zuccheri; il termine minimo di conservazione come da D.P.R. n°489 del 18 maggio 1982. Il prodotto non deve presentare alcuna alterazione. Il prodotto deve essere esente da anidride solforosa e antifermentativi aggiunti. 74. MARMELLATE E CONFETTURE Devono possedere i requisiti previsti dalla legge, D.P.R. n° 401 8 giugno 1982 art.2-3. Le marmellate devono presentarsi con una massa omogenea più o meno compatta, gelificata. Le confetture devono presentarsi con una massa omogenea o con frutta intera o in pezzi gelificata, ben cotta e traslucida. Le gelatine devono presentarsi a cubetti monodose, confezionata con zuccheri e succhi di frutta. In tutti i casi l’aroma, il sapore ed il colore devono richiamare le caratteristiche del frutto di provenienza. All’esame organolettico non si devono riscontrare: caramellizzazione degli zuccheri; sineresi; cristallizzazione degli zuccheri; sapori estranei; ammuffimenti; presenza di materiali estranei. I prodotti devono riportare sull’imballaggio quanto menzionato nell’art. 7 della medesima legge. Se in banda stagnata, questa deve possedere i requisiti previsti dalla legge n°283 del 30 aprile 1962, D.M.21 marzo 1973 e successive modificazioni; per i limiti di piombo totale (mg/Kg) negli alimenti contenuti in recipienti a banda stagnata, saldati con lega stagno-piombo si faccia riferimento al D.M. 18 febbraio 1984 e al D.M. 13.7.95 n. 405. I contenitori non devono presentare difetti come ammaccature, punti ruggine, corrosioni interne o altro, e devono possedere i requisiti previsti dalla legge n° 283 del 30 aprile 1962, D.M. 21 marzo 1973 aggiornato dal Decr. MINISAN 15.6.00 n. 210. 75. ZUCCHERO SEMOLATO Il prodotto deve essere conforme alla legge n°139 del 31 marzo 1980. Il contenuto residuo di anidride solforosa deve essere al massimo 15 mg/Kg. Le confezioni devono riportare, legge 31 marzo 1980 n° 139: denominazione; peso netto; nome ed indirizzo del fabbricante o del rivenditore stabiliti all’interno della CEE; la sede dello stabilimento produttore. Per semolato si intende il prodotto a media granulosità. Le confezioni devono essere integre e a tenuta. Lo zucchero non deve presentare impurità o residui di insetti (Filth-Test). 76. ZUCCHERO VANIGLIATO Il prodotto deve essere conforme al D.M del 14/02/1972. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 36 37 E’ consentita l’aggiunta di amidi di frumento e/o mais, non superiore al 3% e dichiarata in etichetta. È aromatizzato alla vaniglia. Le confezioni devono essere integre e a tenuta. 77. MIELE Il prodotto deve rispondere ai requisiti della legge 12 ottobre 1982 n°753 e aggiornamenti. Un miele di produzione comunitaria miscelato con miele di produzione extracomunitaria deve essere commercializzato con la denominazione di “miscela di mieli comunitari ed extracomunitari” e deve essere indicato il paese di produzione extracomunitaria (oltre alle indicazioni previste). Il prodotto non deve contenere materie organiche o inorganiche estranee alla sua composizione, come muffe, insetti o parti di insetti, covate e granelli di sabbia. Il miele non deve: a) presentare sapore od odore estranei; b) avere iniziato un processo di fermentazione o essere effervescente; c) essere sottoposto a trattamento termico in modo che gli enzimi vengano distrutti o resi in gran parte inattivi; d) presentare una acidità modificata artificialmente; e) essere sottoposto a procedimenti di filtrazione che rendano impossibile la determinazione dell’origine. Il prodotto deve essere commercializzato e trasportato esclusivamente racchiuso in contenitori idonei ai sensi dell’art.11 della legge 30 aprile 1962, n°283 e del D.M.21 marzo 1973 e successive modifiche. Gli imballaggi, i contenitori o le etichette del miele confezionato devono riportare, a caratteri ben visibili, chiaramente leggibili ed indelebili, le seguenti indicazioni: a) la denominazione “miele” o una delle denominazioni specifiche secondo l’origine e il metodo di estrazione del prodotto (come previsto dalla L.753/82); b) la qualità netta o nominale; c) il nome o la ragione sociale e l’indirizzo o la sede sociale del produttore o del confezionatore o di un venditore stabilito nella CEE; d) la dicitura di identificazione del lotto. Per miele vergine integrale si intende il prodotto di origine comunitario non sottoposto a trattamenti termici e possegga le caratteristiche stabilite dalla legge. 78. CACAO Il prodotto è definito dalla legge 30 /4/1976 n°351 e successive modifiche ed integrazioni e dalla Dir. CE 2000/36. I prodotti confezionati devono riportare, a caratteri ben visibili, chiaramente leggibili e indelebili, sulle confezioni, recipienti o etichette quanto previsto dall’art.17 della legge 30/4/1976 n°351 e dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 79. CIOCCOLATO Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 37 38 Il prodotto è definito dalla legge 30 /4/1976 n°351 e successive modifiche ed integrazioni e dalla Dir. CE 2000/36. I prodotti confezionati devono riportare, a caratteri ben visibili, chiaramente leggibili e indelebili, sulle confezioni, recipienti o etichette quanto previsto dall’art.17 della legge 30/4/1976 n°351 e dal DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00). 80. FECOLA DI PATATE Deve essere prodotta esclusivamente da patate. La fecola non deve contenere imbiancanti non consentiti dalla legge e/o farine di altri cereali o altre sostanze estranee non consentite. Le confezioni devono essere sigillate, senza difetti, rotture o altro. Devono riportare tutte le dichiarazioni riguardanti il tipo di prodotto, il peso netto, il nome, il luogo di produzione nonché la data della durata della conservazione come da D.L. 27/1/1992 n°109. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti,larve, frammenti di insetti, da muffe o altri agenti infestanti. 81. LIEVITO PER DOLCI Il prodotto deve essere di buona qualità. La consistenza deve essere impalpabile, priva di grumi, corpi estranei e segni di umidità. Il prodotto può essere vanigliato, ovvero aromatizzato alla vanillina. La confezione deve riportare i dati previsti per l’etichettatura dalla normativa vigente. 82. MAIZENA Deve essere prodotta esclusivamente utilizzando il mais. Non deve contenere imbiancanti non consentiti dalla legge e/o farine di altri cereali o altre sostanze estranee non consentite. Le confezioni devono essere sigillate, senza difetti, rotture o altro. Devono riportare tutte le dichiarazioni riguardanti il tipo di prodotto, il peso netto, il nome, il luogo di produzione nonchè la data della durata della conservazione come da D.L. 27/1/1992 n°109. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti,larve, frammenti di insetti, da muffe o altri agenti infestanti. 83. PINOLI Devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vegetale, di colore bianco e consistenza carnosa; non devono essere soggetti ad attacchi parassitari o funginei. Devono pervenire in confezioni integre e chiuse che devono riportare tutte le indicazioni previste dal D.P.R. 327/80 e dal D.L. DLgs 109/92 e successive modifiche (DLgs 68/00 e 259/00).. 84. THE Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 38 39 Il prodotto non deve contenere materie organiche o inorganiche estranee come muffe,insetti, granelli di sabbia etc;inoltre non deve presentare sapore od odore estranei. Le confezioni rappresentate da bustine singole, devono essere integre ed intatte. I recipienti per preparare e le stagnole per avvolgere il the devono essere conformi alle prescrizioni dell'art. art.11 L.283/62. Ogni sofisticazione è vietata, R.D. 3/8/1890 n° 7045. 85. CAMOMILLA Le bustine singole devono risultare integre. Il prodotto non deve essere attaccato da parassiti,deve essere puro e senza corpi estranei. Può essere composto da fiori interi o solo parti di essi. Sulle confezioni deve essere indicato l'anno di produzione. Dipartimento di Igiene e Microbiologia - Sezione di Igiene 39 Prodotti lattiero Caseari - ALLEGATO 1) ARTICOLO BURRO yogurt alla frutta Fontina Ricotta di Pecora Parmigiano Reggiano D.O.P. Emmenthal Crescenza/Stracchino Mozzarella/Fiordilatte Mozzarella Bocconcini Latte a lunga Conservazione Uova Frsche cat.A U.d.m. Tipologia di confezionamento kg confezione da 250gr n° confez.da 0,125Kg (1vasetto) x2 Kg Tranci Kg Kg forme/quarti/tranci Kg Tranci Kg Conf.da 0,100 Kg Kg Conf.da 0,100 Kg Kg Conf.da 0,100 Kg Lt Conf.da 1 Lt N° confezione da 6pz Prezzo unitario a base d'asta per tipologia di confezionamento 12,50 1,36 12,02 6,73 17,21 13,37 17,31 13,37 13,37 1,25 1,32 I prezzi si intendono a Kg e Confezione solo x lo yogurt e uova 1/7 Salumi ARTICOLO Prosciutto Crudo Parma D.O.P. Prosciutto cotto senza polifosfati Bresaola D.O.P. (Fettine) Fesa di Tacchino (Fettine) U.d.m. Tipologia di confezionamento Kg conf.sotto vuoto Kg conf.sotto vuoto Kg conf.sotto vuoto Kg conf.sotto vuoto I prezzi si intendono al Kg 2/7 Prezzo unitario a base d'asta per tipologia di confezionamento 30,82 20,82 29,91 16,27 PRODOTTI SURGELATI (PRODOTTI ITTICI E ORTAGGI) ARTICOLO Filetti di Platessa Bastoncini di Merluzzo Pisellini Fini Minestrone Bietole zucchine Fagiolini Carote sottovuoto (precotte) Spinaci Carciofi (cuori) U.d.m. Tipologia di confezionamento KG conf.da 0,400Kg Kg conf.da 0,450Kg Kg Conf.da 0,750Kg Kg Conf.da 1Kg Kg Conf.da 1Kg Non Disponibile surgelate Kg conf.da 0,450Kg Kg conf.da 0,500Kg Kg conf.da 1Kg Kg conf.da 0,450Kg I prezzi si intendono al Kg 3/7 Prezzo unitario a base d'asta per tipologia di confezionamento 23,64 12,00 6,54 4,33 4,33 0,00 8,46 8,00 4,33 10,58 CEREALI FARINACEI E PASTA FRESCA ARTICOLO Farina Bianca tipo 00 Fecola di patate Maizena Fette Biscottate Biscotti secchi Biscotti frollini Crackers non salati Semolino di Grano Riso Arborio Riso Ribe Ravioli (freschi) di Carne Tortellini (freschi) di Carne U.d.m. Tipologia di confezionamento kg confezione da Kg.1 Kg Confezione da 0,250Kg Kg Confezione da 0,250Kg Kg Confezione da 0,475Kg Kg Conf.da 1Kg Kg Conf.da 1Kg Kg Conf.da 0,500Kg Kg Conf.da 0,500Kg Kg Conf.da 1Kg Kg Conf.da 1Kg Kg Conf.da 0,250Kg Kg Conf.da 0,250Kg I prezzi si intendono al Kg 4/7 Prezzo unitario a base d'asta per tipologia di confezionamento 0,96 7,27 7,27 3,46 3,55 3,55 5,38 2,69 3,37 3,17 16,36 16,36 CONDIMENTI E SCATOLAME ARTICOLO Pinoli sgusciati Olio extravergine d'oliva Origano in Foglie Sale Fino/grosso marino Zucchero semolato Zucchero vanigliato U.d.m. Tipologia di confezionamento Kg Confezione da 0,100Kg Lt Bottiglia da Lt.1 Kg Confezione da 0,100Kg Kg Confezione da 1Kg Kg Confezione da 1Kg Kg confezione da 0,150Kg I prezzi si intendono al Kg e Lt 5/7 Prezzo unitario a base d'asta per tipologia di confezionamento 77,27 6,54 20,83 0,42 1,26 15,00 ALIMENTI VEGETALI CONSERVATI E MIELE ARTICOLO Marmellata gusti vari Miele Tè in bustine Camomilla in Bustine Lievito per torte Cioccolato Fondente Cacao in polvere Insalata in Busta U.d.m. Tipologia di confezionamento Kg confezione da 0,400Kg Kg confezione da 0,500Kg n° confezione di bustine da n.70 n° confezione di bustine da n.32 n° Bustine da 64gr n° Tavoletta da gr.100 n° confezione da 0,100Kg n° confezione da 0,250Kg Prezzo unitario a base d'asta per tipologia di confezionamento 2,55 7,27 2,27 2,27 0,73 1,45 1,27 3,00 I prezzi si intendono al Kg e N° ACQUA OLIGOMINERALE ARTICOLO ACQUA OLIGOMINERALE NATURALE U.d.m. Tipologia di confezionamento N° BOTTIGLIA DA 2LTX6 Il prezzo si intende a confezione 6/7 Prezzo unitario a base d'asta per tipologia di confezionamento 3,00 PRODOTTI BIOLOGICI ARTICOLO PASTA DI SEMOLA VARI FORMATI Pomodori Pelati/a pezzi Lenticchie secche Succhi di Frutta gusti vari Passata di pomodoro Fagioli Cannellini naturale Ceci Fave Farro U.d.m. Tipologia di confezionamento n° confezione da 0,500Kg n° confezione da 0,400Kg x2 n° confezione da 0,500Kg n° Confezione Brick 3x200ml n° confezione da 0,720Lt x6 n° confezione da 0,500Kg n° confezione da 0,500Kg n° confezione da 0,500Kg n° confezione da 0,500Kg I prezzi si intendono a confezione 7/7 Prezzo unitario a base d'asta per tipologia di confezionamento 1,68 3,46 2,64 2,10 13,67 2,64 2,64 2,64 2,64