L’età contemporanea L’ Ottocento Periodizzazione • L’età contemporanea • Si apre con due grandi trasformazioni, che segnano una cesura con l’epoca precedente: • La rivoluzione industriale • Le due grandi rivoluzioni di fine 700 • che trasformano l’economia, la politica, le relazioni sociali e private, la mentalità e la cultura. • l’800 e di conseguenza l’età contemporanea iniziano con questi due eventi essenziali, che segnano una forte discontinuità pur affondando le radici in processi e derivando molto dal pensiero e dalle scienze del XVIII secolo. • Partire dalle rivoluzioni vuol dire porre l’enfasi sulla discontinuità e sui mutamenti, così rilevanti da far sì che i loro effetti arrivino fino a noi: Mutamenti nei secoli precedenti • ,trasformazioni territoriali, splendori e crisi d’imperi ( Cina), • conquiste di territori da parte delle potenze occidentali, • mutamenti economici, sviluppo dei commerci, trasformazioni in agricoltura, e persino nelle tecniche artigianali. • Ma il sovrano restava il sovrano, tale per diritto divino. • I sudditi restavano i sudditi. • La mobilità sociale era pressoché inesistente Ancien regime • I diritti, se di diritti si può parlare, erano riferiti non all’individuo ma alla sua appartenenza a una classe, a un ceto, a un determinato gruppo sociale. • Solo il sistema inglese prevedeva una condivisione del potere da parte di un gruppo limitato di cittadini e una limitazione dei poteri del sovrano. • La società era regolata in base a principi che facevamo riferimento alla religione e alle sue pratiche. • E in forma religiosa si esprimevano anche le rivendicazioni di un qualche spazio per l’autonomia individuale: la libera lettura della Bibbia, la partecipazione dei fedeli alle assemblee religiose. • Gli intellettuali, poi, esprimevano eventualmente la medesima ansia con riferimento a modelli antichi, alla classicità, greci o romani che fossero. IL XVIII secolo • Dalla metà del 700 scienza e tecnica compirono progressi notevolissimi. • l’esaltazione dello spirito come razionalità: scienza • la superiorità dell’uomo sulla natura- homo faber, che modifica la natura a suo uso ( frutto di un percorso iniziato proprio con l’Umanesimo, con le chiese riformate) • Confortate da scoperte importanti, come la cura di alcune malattie epidemiche La rivoluzione industriale • Le macchine a vapore, il petrolio e in generale l’uso di nuove risorse energetiche. • Meccanizzazione. • Fine del vecchio sistema basato sul lavoro artigiano, in gran parte sulla coincidenza tra produttore e mezzi di produzione, • Comunicazioni più veloci, per terra, mare e aria. • Treni, telegrafo e telefono navi a vapore, aerei • In prima battuta, la libertà commerciale. • Grandi migrazioni, volontarie e forzate Le grandi rivoluzioni americana e francese • Il pensiero del 700 mette al centro della natura e della politica l'uomo e prefigura la partecipazione degli allora sudditi al governo della cosa pubblica, come già avveniva in Gran Bretagna, e ancora più profondi cambiamenti istituzionali, e trasformazioni sociali in senso egualitario, fino all’abolizione della proprietà privata, almeno della terra. • - Le rivoluzioni affermano un nuovo modo d’intendere il rapporto tra individuo e stato. L’individuo • Le rivoluzioni affermano un nuovo modo d’intendere il rapporto tra individuo e stato. • - I diritti dell’individuo e la sovranità popolare, e quindi la nascita dell’opinione pubblica, che si esprime attraverso la stampa, le associazioni, i partiti, • I partiti come forma di espressione di massa. • Emancipazione delle minoranze religiose, cattolici in Gran Bretagna, ebrei, protestanti in vari paesi cattolici. L’individuo • La scoperta dell’individuo ha come conseguenza la scoperta dell’io, dal romanticismo alla psicanalisi: l’amore romantico, la scoperta dell’infanzia, il ruolo della madre. • I diritti delle donne- e il conflitto che ne consegue. • Il conflitto tra le classi • tra nuove e vecchie classi dirigenti, tra borghesi e proletari. • La nascita dello stato/nazione, come insieme di individui uniti da lingua, cultura, tradizioni Conseguenze delle rivoluzioni economica e politica Diritti politici da esse affermati e diritti sociali che vengono elaborati nel corso dell’800: giusto salario, libertà sindacale, diritto alla protezione del lavoratore, della madre, ecc. l’idea di un progresso scientifico e tecnologico inarrestabile, e che questo progresso porterà agli uomini e alle donne maggiore felicità, sarà anche un progresso sociale. L’idea che l’utopia possa essere realizzata attraverso un movimento rivoluzionario- oppure ”gradualmente e sulla base dello sviluppo delle forze economiche e dell’educazione e organizzazione delle masse. Conseguenze delle rivoluzioni economica e politica L’espandersi degli imperi coloniali, e l’affermazione delle grandi potenze su scala globale- imperialismo. Ma anche prime forme di arbitrato, che porteranno alla nascita di istituzioni di collaborazione internazionale dal 1919 la Società delle Nazioni, che verrà rifondata come ONU nel 1945 • L’800 quando finisce.? • Banti lo fa finire con l’imperialismo • Con la fine dell’esportazione delle idee della rivoluzione francese dovunque. • Con la fine della fiducia in un progresso inarrestabile delle relazioni tra uomini e tra stati- La prima guerra mondiale • IN che senso il 1914 costituisce una cesura: • la fine dell’idea che il progresso tecnologico porti felicità. • Scomparsa dell’impero asburgico e dell’impero ottomano • Fine della supremazia economica inglese • In Occidente lo Stato-Nazione si afferma • Ma, con la rivoluzione russa, si afferma un modello diverso da quello dello Stato liberal-democratico. • Le donne ottengono il voto nella maggior parte dei paesi occidentali.