LUMI E RIVOLUZIONI Area disciplinare: storia Classe di concorso: A043/50 L'unità didattica "Lumi e rivoluzioni" è rivolta ad una classe seconda di Scuola Secondaria di 1°grado composta da circa 23 alunni. Viene svolta nel mese di Marzo per una durata complessiva, compresa di prova di verifica, di circa 15-18 ore. LUMI E RIVOLUZIONI Prerequisiti Obiettivi Metodi e attività 1°fase:ricerca delle informazioni Partendo dai prerequisiti degli alunni si traccia uno schema relativo alla situazione politica europea e americana degli inizi del 1700. Tramite lo strumento del libro di testo si ricaveranno informazioni relative ad alcune tappe fondamentali: Rivoluzione industriale, Rivoluzione americana,Rivoluzione francese, Proclamazione degli Stati Uniti d'America, proclamazione della Repubblica francese. I fenomeni verranno ordinati in due grandi temi: Illuminismo e Rivoluzioni 2°fase:conoscenza dei fenomeni La conoscenza dei fenomeni relativi al periodo illuminista. Si può partire dall'esaminare il legame tra il metodo sperimentale di Galileo,l'area riformatrice inglese e la rivoluzione industriale. La rivoluzione industriale può sintetizzarsi in una tabella. La rivoluzione francese può essere esaminata attraverso un grafico che illustri il bilancio dello Stato prima della rivoluzione e il conseguente disagio del Terzo Stato. La rivoluzione americana verrà esaminata ponendo l'accento sul fenomeno del colonialismo e della schiavitù, la disparità tra coloni e cittadini inglesi, le classi sociali, il diritto di voto basato sul censo. Aumento popolazione Crescita della domanda Aumento dei prezzi Produzione più celere Nuove tecniche Aumento della produzione 3°fase:operare nessi causaeffetto e contestualizzare In questa fase si procederà alla rilevazione delle cause e degli effetti. Può essere d'aiuto, anche in questo caso, l'uso di una tabella. Cause Fenomeno Illuminismo Rivoluzione industriale Rivoluzione americana Rivoluzione francese Colonialis mo Consegue nze 3°fase:operare nessi causaeffetto e contestualizzare. Continua. Da un'analisi del termine colonialismo si può partire per un esame delle nazioni coinvolte in questo fenomeno, anche attraverso una carta geografica che illustri la posizione delle colonie inglesi in America. Si può iniltre chiedere alla classe un'analisi di alcuni termini quali ad esempio: leggi coloniali, sottosviluppo, tratta degli schiavi. Sulla linea del tempo si indicheranno le tappe della nascita dell'età dei lumi e delle rivoluzioni che caratterizzarono il XVIII secolo. 4°fase:concettualizzazione Nell'ultima fase si raccoglieranno le informazioni in tre aree tematiche (rivoluzione economica, rivoluzione politica, rivoluzione delle idee) e si produrrà la relativa mappa concettuale. Mezzi e strumenti Aula informatica • Computer: windows 98; windows Xp – Word; power point, front page – Internet Ambienti Consiglio di Classe L' UD .strutturata con le modalità sopra descritte comporta una modalità di lavoro cooperativo nel team docente che compone il Consiglio di Classe. Durante il primo Consiglio ogni docente espone i propri progetti didattici e le modalità di attuazione chiedendo la collaborazione dei colleghi. In questo caso specifico chiederei la collaborazione del collega delle discipline scientifiche (matematica e scienze) che in molti caso è anche un esperto di informatica. Il suo aiuto è fondamentale per gestire la classe nell'aula di informatica e, in un secondo momento, per la produzione di un eventuale ipertesto. Se all'interno del proprio consiglio non c'è un collega esperto in informatica la richiesta si allarga ai vari consigli oppure si può ricorrere ad un esperto esterno (previa autorizzazione del Collegio docenti in quanto sarà retribuito con il fondo d'Istituto). Questa modalità lavorativa prevede, a livello organizzativo, riunioni; compresenze in classe e una flessibilità da parte di tutti i docenti. Classe La modalità di lavoro suddetta produce nella classe un ambiente d'apprendimento significativo, partecipativo e collaborativo. Il clima che si respira è decisamente assertivo e stimolante: gli alunni sono sempre ben disposti a lavorare con queste modalità che li stimola e li mette in gioco soprattutto quelli che hanno un po'di difficoltà. Non si annoiano, sono motivati ad apprendere ed imparano ad aiutarsi a vicenda. Quando affronto la parte più tecnica e per i ragazzi più noiosa, adotto la strategia del lavoro di coppia. precisamente coppie d'aiuto nel senso che formo le coppie, che cambiano ad ogni unità didattica, facendo lavorare insieme un alunno senza problemi e uno con difficoltà. Il risultato è positivo sia dal punto di vista didattico sia da quello della socializzazione. La classe, chiamata a lavorare in prima persona, innesca negli alunni (in toto) la voglia di produrre, di sperimentare, di costruire il proprio sapere. Imparano a collaborare, a lavorare in team, a rispettare le opinioni altrui, a riflettere e a contestualizzare ciò che apprendono. Le conoscenze apprese con questa modalità si fissano e rimangono; inoltre imparano ad usare strumenti che saranno loro utili non solo lungo tutto il loro percorso scolastico ma per tutta la loro vita. Non solo si raggiungono obiettivi prettamente didattici ma anche obiettivi educativi (fondamentali nella scuola media) quali il rispetto per gli altri, la collaborazione, l'aiuto reciproco. Tutti obiettivi che devono far parte del curriculum finale di ogni ragazzo perché la società di domani sarà nelle mani delle persone che formiamo noi oggi. Verifica La verifica, svolta individualmente, verrà fatta alla fine dell'unità didattica tramite schede strutturate per verificare se sono stati raggiunti gli obiettivi ed eventuali attività di recupero Elisa Farabegoli Gruppo Buizza