Ministero della Pubblica Istruzione Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato BRUGNERA Sede Centrale Brugnera Via G.Galilei, 7 0434-623857 Fax 0434-623074 e-mail: [email protected] Cod.Fisc. 91010090933 Sede coordinata in Sacile V.le Zancanaro, 29 0434-71114-780936-781052 Fax 0434-780380 e-mail: [email protected] DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ( art.5 - c. 2 D.P.R. 323 del 23-07-98 ) ANNO SCOLASTICO 2010-2011 CLASSE 5^ TIM TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE PROFILO PROFESSIONALE: Il Tecnico delle Industrie Meccaniche (T.I.M) svolge un ruolo di organizzazione e coordinamento operativo del settore produttivo. L’obiettivo del curricolo, infatti, è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che da quello dell’organizzazione del lavoro. Per adempiere a questa funzione deve essere in grado di: a) gestire sistemi di automazione; b) attrezzare le relative macchine; c) sovrintendere al lavoro diretto sulle macchine (cnc-dcn-cad-cam); d) coordinare i controlli qualitativi e gestire la manutenzione e) segue un percorso formativo-professionale che sviluppa una mentalità di operatore di processo e fornisce prerequisiti utili per ulteriori approfondimenti/aggiornamenti individuali ed in azienda. Redatto il 14 maggio 2011 Docenti del consiglio di classe Gioia Vittoria (italiano) _______________________________ Gioia Vittoria (storia) _______________________________ Venturini Paola (inglese) _______________________________ Presot Beppino (matematica) _______________________________ Ortolan Angela (educazione fisica) _______________________________ Toldo Roberto (IRC) _______________________________ Orsini Almo (tecnica della produzione) _______________________________ Cascio Gisella (macchine a fluido) _______________________________ Di Giacomo Claudio (elettrotecnica ed elettronica) _______________________________ Fabrizio De Ros (tecnica della produzione) _______________________________ Vido Gianluca (sostegno) _______________________________ Il Preside Aldo Mattera _______________________________ 1. Presentazione della classe Breve storia Anno Scolastico Iscritti Ritirati Non Ammessi I 2006-2007 II 2007-2008 III 2008-2009 IV 2009-2010 V 2010-2011 12(A) - 15(B) 20 15 13 13 3 4 5 2 1 Totale classe Successiva 20 15 13 13 1 Continuità didattica Triennio 5^ TIM Materia I A-B OM- A.S. 06/07 II A OM – A.S. 07/08 III A OM – A.S. 08/09 Italiano Lodes-Giacomin Pinto D’Urso Storia Lodes-Giacomin Pinto Rossetti Inglese Selvini Collodel Rosolen Diritto Piccinini Piccinini ----- Matematica Conzato-Murano Conzato Gasparotto Scienze Del Santo Fagioli ---- Tecnologia Mec. e lab. Moras- Da Dalt Emolumento-Da Dalt Emolumento-Cossutta Disegno Santamato-Emolumento Emolumento Orsini Sistemi ---- ---- Bonacotta-Cossutta El. Meccanica ---- ---- Orsini Es. Pratiche Moras-Da Dalt De Ros De Ros Fisica e laboratorio Di Pisa-Moras Di Pisa- Moras Di Pisa Educazione fisica Lollo Lollo Cerere Religione Stevenato D’Urso Lamonica Sostegno Nicoletti Favro Vido Biennio postqualifica 5^ TIM Materia IV A TIM - A.S. 09/10 V ATIM- A.S. 10/11 Italiano Gioia V. Gioia V. Storia Gioia V. Gioia V. Inglese Venturini Venturini Matematica Girolami Presot Elettronica Candotto Di Giacomo Meccanica applicata Orsini --- Macchine a fluido ---- Cascio Tecnologia Mec. e lab. Bonacotta- De Ros ---- Tecn.della prod. e disegno di pratiche Esercitazioni ---- Orsini- De Ros Cossutta ---- Educazione fisica Rui Ortolan Religione Toldo R. Toldo R. Sostegno Vido Vido Profilo della classe La classe è composta inizialmente da 13 allievi ed è stata formata con l’integrazione di un allievo che ha ripetuto il quinto anno. In data 20/12/2010 un allievo si è ritirato. Nella classe è presente un allievo portatore di handicap che segue una programmazione differenziata ed è seguito dall’insegnante di sostegno per 9 ore settimanali. La classe, come gruppo sociale, ha sviluppato relazioni di normale e serena collaborazione. La loro carriera scolastica nel complesso può considerarsi sufficientemente regolare. A parte il ragazzo ripetente che ha fatto registrare gravi carenze, anche la frequenza è stata regolare. Pur avendo dimostrato un certo interesse riguardo agli argomenti disciplinari, l’impegno non è stato sempre all’altezza delle richieste. Nel corso dell’anno alcuni allievi hanno manifestato interesse per le lezioni mentre la maggior parte della classe non ha partecipato in maniera attiva. La partecipazione è stata scolastica e sempre sollecitata dagli insegnanti. Gli allievi, inoltre, non hanno dedicato un tempo adeguato allo studio, raggiungendo un livello mediamente quasi sufficiente e talvolta dimostrando un atteggiamento non sempre responsabile. Hanno invece dimostrato maggiore attitudine e impegno produttivo nelle discipline di laboratorio. Le lezioni in classe si sono interrotte dal 7 ottobre al 29 ottobre, in quanto gli allievi hanno frequentato lo stage aziendale, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. La classe ha partecipato attivamente al viaggio di istruzione ed alle visite guidate I contenuti disciplinari scelti ed affrontati sono riportati nelle relazioni finali dei docenti della classe nelle pagine seguenti del presente documento seguiti dalla programmazione differenziata dell’allievo Calzavara Tomas. Attività e progetti attuati nella classe: 1. Viaggio di istruzione a Monaco di Baviera. 2. Visita guidata al Museo della Grande Guerra e alle trincee del Carso. 3. Stage in azienda. 4. Incontri sulla legalità. 5. Incontro con l’autrice Fonda, in occasione della Giornata del Ricordo. 6. Incontro con i Maestri del Lavoro sulla sicurezza sul lavoro. 7. Progetto il Quotidiano in classe. 8. Attività di orientamento e Progetto Stars. 9. Conferenze e gare sportive. 10. Progetto Impari. SIMULAZIONI PER L’ESAME Nei giorni 15 febbraio e 12 maggio 2011 sono state attuate due simulazioni di terza prova i cui testi sono allegati a questo documento. Una simulazione di prima prova è stata effettuata il 4 maggio 2011 ed una di seconda prova il 10 maggio 2011. DISCIPLINE CURRICOLARI DELLA 5^ TIM N° Docente Disciplina Monte Ore 1 Gioia Vittoria Lingua e letteratura italiana 4 x 33 2 Gioia Vittoria Storia 2 x 33 3 Venturini Paola Lingua straniera (Inglese) 3 x 33 4 Presot Beppino Matematica 3 x 33 5 Di Giacomo Claudio Elettronica 3 x 33 7 Cascio Gisella Macchine a fluido 4 x 33 8 Ortolan Angela Educazione Fisica 2 x 33 9 Toldo Roberto IRC 1 x 33 10 Orsini Almo De Ros Fabrizio (Lab.) Tecnica della produzione 8 x 33 11 Vido Gianluca Sostegno 9 x 33 2. Obiettivi programmati dal Consiglio di Classe 2a- competenze relazionali e comportamentali Gli obiettivi relazionali e comportamentali sono stati complessivamente raggiunti, più carente rimane l’aspetto dell’agire autonomo e responsabile; dimostrano tuttavia di sapersi inserire in modo attivo nella vita sociale. 2b- obiettivi di apprendimento Per gli obiettivi cognitivi si evidenzia un livello di apprendimento mediamente quasi sufficiente, se guidati gli allievi riescono ad organizzare e illustrare un proprio percorso, stabilendo relazioni interdisciplinari. 3. Criteri e strumenti della verifica e della valutazione approvati dal Collegio Docenti e fatti propri dal Consiglio di Classe VALUTAZIONE La verifica e la valutazione del lavoro scolastico si riferiscono sia all’insegnamento che all’apprendimento e sono regolate dai seguenti comportamenti professionali: Verifiche Tipologia: o Osservazione diretta (atteggiamenti, impegno, partecipazione, …) o Somministrazione prove scritte, orali, pratiche non strutturate, semistrutturate, strutturate. o Le prove strutturate scritte (test, questionari, …) contribuiscono anche alla valutazione orale. Frequenza: Numero di prove adeguato e opportunamente distribuito lungo il corso dell’anno per evitare un sovraccarico di lavoro per gli allievi (utilizzo registro di classe per segnalare le prove in cui gli allievi sono impegnati). Trasversalità: Programmazione in alcune discipline di prove comuni per classi parallele per avvicinare un livello uniforme di preparazione. Criteri di valutazione: o Tassonomia (v. seguente quadro di riferimento). o Impegno e applicazione. o Progresso rispetto alla situazione di partenza. o Organizzazione dello studio. o Esito corsi di recupero/sportelli; carattere unitario biennio QUADRO DI RIFERIMENTO PER UNA VALUTAZIONE COLLEGIALE CRITERI DESCRITTORI INDICATORI ( e valori decimali ) IDENTIFICARE identifica e memorizza con sicurezza contenuti e percorsi ( 9 – 10 ) RICORDARE identifica e memorizza generalmente contenuti e percorsi ( 7 – 8 ) CONO- ELENCARE identifica e memorizza contenuti e percorsi semplici ( 6 ) SCERE CONTENUTI E identifica le nozioni e va guidato nel seguire percorsi ( 5 – 4 ) PERCORSI incontra difficoltà nell’identificare nozioni e nel seguire percorsi (3–2 ) RICONOSCERE comprende e interpreta messaggi, fatti, fenomeni ( 9 – 10 ) CONFRONTARE comprende messaggi, fatti, fenomeni ( 7 – 8 ) COMPRENDERE STABILIRE RELAZIO- comprende le informazioni principali di messaggi, fatti, fenomeni ( 6 ) NI incontra difficoltà a comprendere le informazioni principali di messaggi, CLASSIFICARE fatti, fenomeni ( 5 – 4 ) INTERPRETARE non comprende le informazioni principali di messaggi, fatti, fenomeni MESSAGGI (3–2) FATTI FENOMENI ORGANIZZARE organizza criticamente le conoscenze e applica autonomamente i proce- ELABORARE dimenti (9 – 10 ) ESPORRE organizza le conoscenze e applica procedimenti ( 7 – 8 ) APPLI- COMUNICARE organizza alcune conoscenze e riesce ad applicare semplici procedimenti CARE CONOSCENZE (6) APPLICARE incontra qualche difficoltà ad organizzare semplici conoscenze ( 5 – 4 ) PROCEDIMENTI non riesce ad organizzare semplici conoscenze ( 3 – 2 ) VALUTARE valuta sistematicamente le proprie possibilità e realizzazioni ( 9 – 10 ) SE’ E IL generalmente valuta le proprie possibilità e realizzazioni ( 7 – 8 ) PROPRIO incontra qualche difficoltà nel valutare le proprie possibilità e realizzazioni VALUTARE LAVORO (6) non sa ancora valutare le proprie possibilità e realizzazioni ( 5 – 4 ) non avverte ancora l’importanza di valutare le proprie possibilità e realizzazioni ( 3 – 2 ) GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI Voto 10 9 8 7 Comportamento Sanzioni / note disciplinari Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica Ruolo propositivo all’interno della classe Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico Frequenza regolare e puntualità Partecipazione attiva alle lezioni Costante adempimento dei doveri scolastici Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto Ruolo positivo e di collaborazione nel gruppo classe Frequenza regolare e puntualità Partecipazione alle lezioni con interventi pertinenti Adeguato adempimento dei doveri scolastici Osservazione delle norme relative alla vita scolastica Comportamento adeguato all’interno del gruppo classe Frequenza regolare e puntualità Occasionale comportamento non adeguato relativo alle aree: • Area A: dovere di regolare frequenza • Area B: dovere di assiduo impegno nessuna Ripetuto comportamento non adeguato relativo alle aree: • Area A: dovere di regolare frequenza • Area B: dovere di assiduo impegno Oppure 6 5 4-1 Occasionale comportamento non adeguato relativo alle aree: • Area C: dovere di rispetto della persona • Area D: dovere di rispetto delle norme di sicurezza • Area E: dovere di rispetto dei beni pubblici e privati Sistematico comportamento non adeguato relativo alle aree: • Area A: dovere di regolare frequenza • Area B: dovere di assiduo impegno Oppure Ripetuto comportamento non adeguato relativo alle aree: • Area C: dovere di rispetto della persona • Area D: dovere di rispetto delle norme di sicurezza • Area E: dovere di rispetto dei beni pubblici e privati Ripetuto grave comportamento non adeguato relativo alle aree: • Area C: dovere di rispetto della persona • Area D: dovere di rispetto delle norme di sicurezza • Area E: dovere di rispetto dei beni pubblici e privati nessuna nessuna Occasionale: richiamo verbale comunicazione scritta ammonimento Ripetuto: richiamo verbale comunicazione scritta ammonimento Occasionale: ammonimento allontanamento dalla scuola per un periodo non superiore ai 15 giorni Occasionale: allontanamento dalla scuola per un periodo superiore ai 15 giorni e successivamente alla sanzione non abbia dimostrato concreti ed apprezzabili miglioramenti nel comportamento Art. 4 D.M. n.5/16.01.2009 Ripetuto: allontanamento dalla scuola per un periodo superiore ai 15 giorni e successivamente alla sanzione non abbia dimostrato concreti ed apprezzabili miglioramenti nel comportamento I singoli docenti hanno il compito di annotare sui registro di classe ogni informazione utile alla formulazione di giudizi di condotta. Si suggerisce, per una maggiore efficacia dei provvedimenti, che le annotazioni abbiano sempre carattere nominativo e non generico per la classe e che riportino fatti accaduti e non valutazioni degli stessi. Si definisce, in relazione alla frequenza dei comportamenti non adeguati: OCCASIONALE: non più 2 o 3 volte nel quadrimestre, in relazione ad alcune discipline RIPETUTO: più di 2 o 3 volte in un quadrimestre, in relazione ad alcune discipline SISTEMATICO: più di 2 o 3 volte in un quadrimestre, in relazione a molte discipline. 4. Criteri fissati dal Collegio docenti per l’assegnazione del credito scolastico e formativo Elementi validi per l’attribuzione del credito scolastico: • Profitto • Frequenza • Interesse e impegno • Partecipazione attività integrative/complementari Terza area • Credito formativo Le esperienze che consentono di acquisire crediti formativi si possono raggruppare in 4 tipologie legate alla formazione e alla crescita della persona: • • • • Attività culturali, artistiche, ricreative Attività lavorative e di formazione professionale Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione Attività sportive Per le ATTIVITA’ CULTURALI, ARTISTICHE, RICREATIVE e le ATTIVITA’ di VOLONTARIATO, SOLIDARIETA’, COOPERAZIONE va presentata una attestazione: • • Firmata dal responsabile legale degli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l’esperienza; Contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta. Per le ATTIVITA’ LAVORATIVE E DI FORMAZIONE PROFESSIONALE va presentata un’attestazione: • • • Firmata dal datore di lavoro; Contenente gli estremi del contratto di assunzione; Contenente una descrizione dell’attività svolta, della sua durata, del rapporto con il corso di studio. Per le ATTIVITA’ SPORTIVE va presentata un’attestazione: • Firmata dal presidente della società sportiva (federata al CONI); • Contenente la descrizione della disciplina sportiva, il tipo d’impegno richiesto, i risultati ufficiali – di squadra o individuali – raggiunti a livello regionale, interregionale e nazionale; • Indicante gli estremi del tesseramento alla società. 5. Terza area e Alternanza scuola-lavoro CORSO TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE (5^ TIM) Il progetto relativo alla Terza Area del settore meccanico (classi quarte e quinte) è stato realizzato negli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010, è stato curato da un gruppo di lavoro costituito da docenti dell'Istituto “P. Della Valentina” e da esperti del C.F.P. " Lepido Rocco " di Motta di Livenza con la partecipazione di rappresentanti dell’INAIL e dell’Agenzia del lavoro per quanto attiene al modulo sulla sicurezza. Dopo aver preso in esame la realtà produttiva del territorio, le esigenze e le possibilità occupazionali che la stessa offre, il gruppo di lavoro ha individuato nel Tecnico della manutenzione la figura professionale da qualificare. L'obiettivo del progetto è di consentire agli allievi, che conseguiranno il diploma di Tecnico delle Industrie Meccaniche (TIM), l’acquisizione di particolari competenze nel campo della manutenzione e di una formazione, attestata sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. All’inizio dell’a.s. 2008/2009 il curricolo della classe quinta ha subito una parziale modifica: una riduzione del monte ore del mod. 5 e l’aggiunta del modulo 7. Il corso ha previsto quindi 9 moduli, di seguito riportati nei dettagli, gestiti da docenti esterni e da docenti interni con particolari competenze nel settore. Particolare attenzione è stata posta, da parte dell'Istituto, nella ricerca delle aziende presso le quali gli allievi hanno realizzato il percorso formativo di stage. SUDDIVISIONE DEI MODULI NEI DUE ANNI (1° e 2°) Contratto d’aula 2 2 - Salute e sicurezza 40 22 18 Elementi di teoria della manutenzione 20 20 - Ricerca guasti 30 30 - Controllo ed acquisizione dati mediante microcontrollore ed elementi di programmazione 64 64 - Controllo ed acquisizione dati mediante PLC + Tesina 69 - 69 Quadri elettrici e Macchine elettriche 40 40 Orientamento (Progetto Im-Pari) 9 9 Stage 320 160 10 6 Esami Indirizzo Tecnico Elettronico ed indirizzo Meccanico. 160 ----- 6 Il lavoro previsto per il secondo anno è stato sostituito con il progetto alternanza scuola lavoro secondo il DPR n. 87 del 15/03/2010, art. 8.C.3, qui di seguito illustrato: PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO PER L'A.S. 2010-2011 Motivazione dell’idea progettuale L’idea di attuare il progetto alternanza-scuola lavoro è dettato dalla necessità di offrire agli studenti l’opportunità di rapportarsi concretamente al mondo del lavoro, non solo per acquisire competenze professionalizzanti specifiche, ma anche per capire e meglio individuare gli elementi che caratterizzano la figura del tecnico nell’attuale contesto produttivo in continua evoluzione. Solo con un reale rapporto sinergico fra le specifiche realtà, produttiva e formativa, è possibile progettare un efficace strumento formativo delle generazioni che occuperanno domani ruoli tecnici nel mondo del lavoro. Fasi e articolazioni del progetto. Il progetto è articolato in tre fasi distinte: progettuale, attuativa e finale di valutazione nell’attuazione delle quali sono coinvolti gli attori: tutor scolastico, tutor aziendale e studenti. Fase progettuale: definizione delle competenze da acquisire, dei compiti da svolgere in azienda, degli indicatori di prestazione e definizione delle modalità di monitoraggio, definizione della parte documentale. Fase attuativa: inserimento dello studente in azienda, verifica in itinere dell’andamento dell’esperienza monitorando la reazione dello studente, confronto costante fra i tutor, compilazione della documentazione. Fase finale: compilazione delle schede di valutazione, valutazione dei test aziendali e dei questionari di gradimento. Competenze obiettivo alla fine del percorso Durante lo svolgimento verranno verificati gli obiettivi trasversali e comportamentali mentre al termine del percorso formativo lo studente deve acquisire competenze specifiche professionalizzanti relative alla specializzazione di studio Modalità di realizzazione. Le classi quarte e quinte effettuano preliminarmente un incontro in aula per spiegare il progetto e successivamente ogni allievo si reca nell’azienda assegnata per un periodo di 132 ore. Modalità di monitoraggio e valutazione. Al termine del progetto si sottopongono agli studenti questionari di gradimento al fine di cogliere eventuali elementi di criticità; la verifica delle competenze acquisite si effettua mediante test ed eventuale relazione finale. Il progetto prevede attività scolastica N° ore di permanenza in azienda: 132 Formazione in azienda (132 ore) documenti che accompagnano lo studente: Convenzione Progetto formativo Libretto personale Scheda di valutazione aziendale Come avviene il controllo dell'attività tramite colloqui diretti in azienda col tutor aziendale tramite la presenza del tutor scolastico Conoscenze da conseguire nell'attività di alternanza scuola-lavoro Competenze Comportamentali rispettare gli impegni assunti attuare i compiti assegnati collaborare attivamente con i colleghi relazionarsi correttamente con il personale dell'azienda Trasversali rispettare i tempi nell'attuazione dei compiti assegnati utilizzare un linguaggio tecnico appropriato saper applicare le nozioni acquisite in classe nell'attività svolta in azienda saper affrontare le problematiche in modo critico collegare gli aspetti teorici durante le modalità applicative leggere ed interpretare manuali e documentazione tecnica in lingua inglese. Struttura aziendale Acquisire la conoscenza della struttura e dell'organizzazione aziendali Sicurezza Interpretare i dati relativi alla sicurezza in azienda con particolare riferimento all’attività produttiva svolta valutando anche l’evoluzione dell’applicazione delle norme di sicurezza. Applicare i concetti base della normativa sulla sicurezza in azienda con particolare riferimento al Dlgs 81/08(testo unico) e successive modifiche. Comprendere il ruolo e ed i compiti delle figure coinvolte nella gestione della sicurezza in azienda : Datore di lavoro, RSPP, RLS, Medico competente. Acquisire elementi e strumenti da adottare in azienda per ridurre i rischi: corretto utilizzo dei DPI ed interventi di tipo tecnologico effettuati sugli impianti, interpretazione di alcune schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, interpretazione del DVR. Qualità Acquisire elementi tecnici per una corretta applicazione della normativa UNI EN ISO 9000: 2000 ed UNI EN ISO 14000 in azienda. Comprendere il ruolo ed i compiti delle figure coinvolte nella gestione della qualità in azienda: Datore di lavoro, Responsabile Qualità, Auditor interni anche in funzione del ruolo che può svolgere un diplomato tecnico. Ufficio Tecnico Uso di sistemi CAD nell'azienda. Rappresentare autonomamente semplici elementi costruttivi in base alle indicazioni ricevute. Comprendere l'importanza di una corretta applicazione delle normative UNI ISO relative al disegno tecnico. Interpretare semplici disegni e schemi circuitali. Manutenzione Saper applicare semplici concetti della gestione manutenzione: predittiva, ordinaria, straordinaria, effettuando semplici valutazioni sui costi derivanti. Applicare semplici concetti tecnici per la soluzione delle principali problematiche riscontrabili nella manutenzione meccanica, pneumatica ed oleodinamica. Applicare le norme sulla sicurezza durante gli interventi di manutenzione. Interpretare semplici disegni meccanici e schemi circuitali aziendali. Competenze specifiche settore meccanico a) Utilizzare il linguaggio tecnico appropriato b) Leggere ed interpretare manuali e documentazione tecnica del settore meccanico c) Usare strumenti di misura ed apparecchiature specifiche d) Attrezzare delle macchine e) Utilizzare macchine utensili tradizionali: tornio, fresatrice, trapano, ecc… f) Utilizzare macchine CNC e usare la strumentazione per il controllo dei parametri di processo g) Saldare h) Effettuare trattamenti termici e successivi controlli di qualità i) Effettuare prove meccaniche l) Effettuare prove tecnologiche m) Effettuare prove e controlli non distruttivi o) Realizzare montaggi di componenti meccanici, pneumatici, oleodinamici p) Realizzare circuiti pneumatici e/o oleodinamica RELAZIONI FINALI DOCENTI N° Docente Disciplina 1 Gioia Vittoria Lingua e letteratura italiana 2 Gioia Vittoria Storia 3 Venturini Paola Lingua straniera (Inglese) 4 Presot Beppino Matematica 5 Di Giacomo Claudio Elettronica 7 Cascio Gisella Macchine a fluido 8 Ortolan Angela Educazione Fisica 9 Toldo Roberto IRC 10 Orsini Almo De Ros Fabrizio (Lab.) Tecnica della produzione 11 Vido Gianluca Sostegno L’articolazione della relazione finale di ogni docente è così costituita (testi in adozione / n° ore effettivamente svolte) 1. Contenuti / Moduli 2. Metodologia 3. Obiettivi didattici avvicinati 4. Attività integrative 5. Materiali didattici 6. Tipologia delle verifiche. RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE: Prof.ssa Vittoria Gioia Anno Scolastico: 2010/2011 MATERIA: ITALIANO TESTO: P. Di Sacco, Mappe di letteratura, Il Novecento, Ed. Scolastiche Mondadori. Numero di ore di lezione effettivamente svolte al 13 maggio: 100 ore 1. CONTENUTI/ MODULI: Titolo del modulo: - Le avanguardie storiche: Futurismo ( F. Tommaso Martinetti ); Ermetismo - L’estetismo e il romanzo decadente: - Wilde (cenni). - G. D’Annunzio, vita, opere e poetica. I temi di D’Annunzio; il romanzo estetizzante; la produzione poetica. Nietzsche riletto da D’Annunzio Lettura e analisi di: da Il Piacere: Ritratto d’esteta. da Le vergini delle rocce, Il programma del superuomo. da Alcione: La sera fiesolana; La pioggia nel pineto. Titolo del modulo: Il romanzo della crisi. - Il romanzo della crisi in Europa: la rivoluzione del romanzo tra Ottocento e Novecento; Kafka; Proust; Joyce e Musil, Woolf. (cenni) Lettura e analisi di: Joyce, Ulisse, Il dormiveglia di Molly. Proust, Alla Ricerca del tempo perduto, La madeleine. - L. Pirandello, vita, temi, i romanzi. La crisi come condizione esistenziale; il relativismo pirandelliano; la maschera. Lettura e analisi di: alcuni stralci del saggio sull’umorismo; da Il fu Mattia Pascal, Adriano Meis da Il fu Mattia Pascal, Io sono il fu Mattia Pascal. - I. Svevo, vita, temi. Marginalità ed europeismo; Svevo e la psicoanalisi, i temi fondamentali dell’opera di Svevo. La Coscienza di Zeno, lettura e analisi di: Il vizio del fumo; Psico-analisi. Approfondimento: lettura a scelta di Il fu Mattia Pascal o La Coscienza di Zeno. Titolo del modulo: Le due linee poetiche del Novecento: ermetismo e la linea antiermetica. G. Ungaretti: poeta di guerra. La rivoluzione poetica di Ungaretti. Lettura e analisi di Il porto sepolto, Veglia, Fratelli, San Martino del Carso, Soldati, Mattina, Sono una creatura. Saba, e la linea antiermetica. Il Canzoniere. Lettura e analisi di A mia moglie; La Capra; Città vecchia; Amai Dopo il 15 maggio Montale, la poesia di Ossi di Seppia Il poeta del male di vivere, l’essenzialità stilistica di Ossi di Seppia. Meriggiare pallido e assorto. Spesso il male di vivere ho incontrato Titolo del modulo: Guerre di oggi - la mostruosità della pulizia etnica: Mukagasana, La morte non mi ha voluta. - guerre e popolazione civile: Beneduce, Le nuove guerre. Desmond Tutu, Non c’è futuro senza perdono. Titolo del modulo: educazione linguistica e il quotidiano in classe. -il saggio breve, -l’articolo di giornale -elaborazione di una tesina per il colloquio dell’esame di Stato 2. METODOLOGIA Il programma è stato organizzato in moduli. Le lezioni frontali, dialogate e guidate hanno cercato di stimolare negli allievi la riflessione critica e la capacità di analisi. Si sono organizzate mappe concettuali per facilitare la comprensione dei nodi essenziali della disciplina. Gli allievi si sono esercitati nell’analisi guidata di testi letterari e no, si è insistito sull’importanza dell’acquisizione del linguaggio specifico della disciplina. Si sono proposte esercitazioni di esposizione orale. 3. OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI Educare alla conoscenza dei testi letterari e non. Guidare al riconoscimento della complessità dei testi letterari come risultato dell’interdipendenza di diverse variabili. Saper utilizzare nel contesto letterario le conoscenze acquisite in altre discipline, come la storia e l’inglese e viceversa. Conoscenze, capacità e competenze -conoscere i contenuti fondamentali del modulo -conoscere i caratteri fondamentali dell’epoca in esame dal punto di vista culturale -conoscere le tematiche affrontate dagli autori - esprimere con chiarezza e con lessico appropriato le tematiche affrontate -saper focalizzare le diversi tipologie di romanzo -saper compiere un’analisi del testo poetico -saper analizzare un testo in prosa, utilizzando le categorie narratologiche. -saper produrre testi argomentativi coerenti e coesi - saper analizzare criticamente testi letterari e non. La classe ha affrontato i temi proposti con poco interesse, dimostrando generalmente un impegno altalenante e sempre finalizzato al conseguimento del voto. Vi sono state anche parecchie difficoltà nella stesura di testi rispondenti alle diverse tipologie testuali dell’esame di Stato e nell’esposizione orale. 5. MATERIALI DIDATTICI Laboratorio di Informatica DVD Libri di testo Schemi e mappe concettuali 6. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Verifiche scritte strutturate e semistrutturate (tipologia: domande aperte, trattazione sintetica, quesiti a risposta multipla, vero/falso). Verifiche orali: interrogazione e simulazione del colloquio orale. Simulazione della prima prova. I criteri di valutazione hanno tenuto conto di quelli comuni previsti dal POF. In particolare nella valutazione periodica finale si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati, del metodo di studio, utilizzato, della progressione dell’apprendimento, della partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo, dell’impegno profuso. Sacile, 13 maggio 2011 L’insegnante, Vittoria Gioia RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE: Prof.ssa Vittoria Gioia Anno Scolastico: 2010/2011 MATERIA: STORIA TESTO: V. Calvani, Il gusto della storia, L’età del disordine mondiale, A. Mondadori Scuola. Numero di ore di lezione effettivamente svolte al 13 maggio: 43 ore 1. CONTENUTI/ MODULI: Modulo n. 1 Introduzione al Novecento: cultura, ideologie in Europa tra i due secoli - La crisi del Positivismo. - I nazionalismi - Alle origini della società di massa (cenni) - Imperialismo e colonialismo (cenni) - Gli Stati europei alla vigilia del primo conflitto mondiale Modulo n. 2- L’Europa e il Mondo - La prima guerra mondiale La rivoluzione russa La crisi delle democrazie e i totalitarismi: la Repubblica di Weimar, ascesa del nazismo, il III Reich, Stalin e stalinismo La crisi del 1929, New Deal. Prove di guerra (la politica estera italiana, tedesca e la guerra civile spagnola) La seconda guerra mondiale La guerra fredda La distensione Modulo n. 3 L’Italia nel Novecento - La crisi dello Stato liberale e l’avvento del fascismo - L’Italia Fascista - Dalla Resistenza alla Repubblica 2. METODOLOGIA Il programma è stato organizzato in moduli. Le lezioni frontali, dialogate e guidate hanno cercato di stimolare negli allievi la riflessione critica e la capacità di analisi. Si sono organizzate mappe concettuali per facilitare la comprensione dei nodi essenziali della disciplina. Si sono illustrati i contenuti, ponendo in evidenza cause e conseguenze degli avvenimenti analizzati sul piano politico, economico e sociale, insistendo sull’importanza dell’acquisizione delle parole chiave legate ad ogni fase storica. si è cercato di potenziare il linguaggio specifico della disciplina. 3. OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI Guidare al riconoscimento della complessità del fatto storico come risultato dell’interdipendenza tra varie strutture. Saper utilizzare nel contesto storico le conoscenze acquisite in altre discipline. Scoprire la dimensione storica del presente. Acquisire la consapevolezza che la possibilità di intervento nel presente è legata alla capacità di problematizzare il passato. Conoscenze, competenze e capacità Cause e conseguenze della prima guerra mondiale; significato del termine totalitarismo; formazione nel primo dopoguerra di movimenti sociali e politici di massa; regimi totalitari: nuova espansione del potere e della funzione degli stati; cause e conseguenze della II guerra: divisione politica del mondo, dopo la II guerra mondiale; equilibrio del terrore; indebolimento degli stati europei e loro ripresa a partire dal 1957; processo di accelerazione a partire dagli anni ’80. Acquisizione della terminologia propria della disciplina e capacità di utilizzare adeguatamente il lessico specifico (conoscenza dei termini storici). Acquisizione della capacità di riferire e ricostruire in modo appropriato i contenuti appresi (conoscenza dei fatti storici). Capacità di analizzare i periodi affrontati, per saperne cogliere la complessità strutturale. Nella maggior parte dei casi gli studenti hanno affrontato lo studio della storia in maniera mnemonica e poco partecipativa. Pur dimostrando interesse per alcune questioni affrontate nel corso di questo anno scolastico, gli allievi hanno difficoltà a problematizzare i fatti storici, individuandone cause e conseguenze. 4. ATTIVITA’ INTEGRATIVA Studio individuale guidato. 5. MATERIALI DIDATTICI DVD Libri di testo Schemi e mappe concettuali 6. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Verifiche scritte strutturate e semistrutturate (tipologia: domande aperte, trattazione sintetica, quesiti a risposta multipla, vero/falso. Verifiche orali: interrogazione e simulazione del colloquio orale. Simulazione della Terza Prova. I criteri di valutazione hanno tenuto conto di quelli comuni previsti dal POF. In particolare nella valutazione periodica finale si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati, del metodo di studio, utilizzato, della progressione dell’apprendimento, della partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo, dell’impegno profuso. Sacile, 13 maggio 2011 L’insegnante Vittoria Gioia DISCIPLINA: LINGUA E CIVILTA’ STR. INGLESE DOCENTE: Prof.ssa VENTURINI PAOLA QUADRO ORARIO (N. ore settimanali nella classe): 3 Testi in adozione: S.McKinlay, R.Hastings, Success 2, Longman 2008. Ilaria Piccioli, Take the Wheel - English for Mechanical Technology & Engineering, Editrice San Marco 2006. CONTENUTI/MODULI DISCIPLINARI MODULI TITOLO 1 REVISION; UNITS 5, 6, 9 2 FORD AND FORDISM 3 THE FIFTIES IN THE USA: THE AFFLUENT SOCIETY THE SIXTIES IN THE USA : A CULTURAL REVOLUTION 4 ENERGY AND ENERGY SOURCES 5 MODERN TECHNOLOGY AND ENGINEERING DESCRIPTION MOTOR VEHICLES 6 AUTOMATION AND ROBOTICS 7 ENGINEERING DRAWING ELENCO DELLLE UdA NELLE QUALI SONO STATI SUDDIVISI I MODULI MODULO 1 – REVISION; UNITS 5, 6, 9 (20 ore) UNITS 5 – 6 - Present perfect with already, just, yet, since for and how long, present perfect continuous. UNIT 9 – Passive tenses UNIT 5. Love and friendship CONTENUTI Present perfect; for, since, just, already, yet, how long, for, since. ABILITA’ Parlare di eventi recenti; parlare di eventi che sono iniziati nel passato e durano tuttora. 6. New technologies Present perfect simple vs present perfect continuous; question tags 9. Mad about media The passive Esprimere opinioni, forme di durata, usare vero/non è vero Usare le forme passive dei verbi MODULO 2 – FORD AND FORDISM ( 10 ore) The 20th century: inventors and inventions (fot) The second phase of the industrial Revolution (fot.) Henry Ford and Fordism (fot.) The Assembly line and mass production (fot.) Visione film Modern Times. Plot and film review. MODULO 3 – The 50s and the 60s in the USA (15 ore) The 50s in the USA: the affluent society (fot.) The Beat generation (fot.) The 60s in the USA: a cultural revolution (Surfing the world) The protest movements The Cuban crises and the Vietnam War (Surfing the world) John F. Kennedy (Surfing the world) Just a coincidence: JF Kennedy vs A. Lincoln . CLIL Section from Success 2. FILM “JFK” by O. Stone. Plot and film review MODULO 4 – ENERGY AND ENERGY SOURCES (10 ore) -How electricity is produced -Oil -Solar energy -Nuclear power -Energy in developing countries -The greenhouse effect -Natural gas MODULO 5 – ENGLISH FOR MECHANICAL TECHNOLOGY AND ENGINEERING (15 ore) • Analisi di testi specifici di indirizzo • Storia della tecnologia del xx secolo MOTOR VEHICLES -The pioneers of the automobile development -The 2-stroke and the 4-stroke engines -Rudolf Diesel and the diesel engine -The engine subsystems -The car components -Next-generation cars -Hybrides MODULO 6 – AUTOMATION AND ROBOTICS (8 ore) -The automatic factory -Jomax 265 -Robots and kinematics -Robot programming and applications MODULO 7 - ENGINEERING DRAWING -CAD -How CAD was developed -CAM -Beyond CAD/CAM: CAMM -CIM OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI (in termini di COMPETENZE E ABILITA’ ACQUISITE) LISTENING (ascolto) Ascoltare e comprendere dialoghi e testi sia di carattere generale che tecnico-professionale in lingua inglese sia dall’insegnante che da audiocassetta e video cassetta. READING (lettura) Leggere correttamente e comprendere in maniera globale dialoghi e testi sia di carattere generale che tecnico-professionale. Leggere e comprendere in modo analitico testi scritti specifici dell’indirizzo. SPEAKING (produzione orale) Saper rispondere correttamente alle domande relative ad un testo ascoltato o letto. Parlare di eventi presenti, passati e futuri, e di attività recenti in modo corretto. Produrre messaggi relativi alla quotidianità. Trasporre in lingua italiana testi scritti di argomenti specifici dell’indirizzo. Descrivere oralmente le caratteristiche principali degli strumenti, utensili e processi studiati. WRITING (produ- Scrivere brevi testi sia di carattere generale che tecnico-professionale specifico dell'indirizzo. zione scritta) Rispondere a domande su testi di carattere tecnico. Scrivere un curriculum vitae e completare un “application form”. Produzione di brevi descrizioni. Riconoscimento ed approfondimento RIFLESSIONE GRAMMATICALE grammaticali e funzioni comunicative. RIFLESSIONE CULTURALE delle principali strutture Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in rapporti multiculturali (cultura e civiltà dei paesi anglofoni). Riflettere sulle principali caratteristiche delle tecnologie meccaniche. METODOLOGIE DIDATTICHE: MODALITA’ E STRUMENTI (VEDI DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE CDC, METODOLOGIE SPECIFICHE) La metodologia didattica generalmente adottata è stata quella di tipo funzionale comunicativa, con riflessioni linguistiche strutturali di tipo induttivo. Si è insistito sulla comprensione dei testi che sono stati il punto di riferimento per una riflessione strutturale e per l’analisi del linguaggio specifico. Tutto ciò è stato effettuato con l’ausilio dei libri di testo (Success 2, Stuart McKinlay et al, Pearson Longman, e Take the Wheel, Ilaria Piccioli., Ed. San Marco) e soprattutto con fotocopie fornite dall’insegnante. Si è fatto anche uso dell’aula computer per promuovere l’importanza della formazione continua e sviluppare le strategie di studio individuale. Sono state inoltre preparate delle presentazioni con diapositive sui vari argomenti svolti in classe, in vista dell’esame orale di fine anno. La centralità degli studenti viene anche ribadita dalla consapevolezza che si è cercato di far ottenere agli stessi informandoli costantemente sugli obiettivi da raggiungere. MODALITA' DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE (VEDI DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL C.D.C., CRITERI SPECIFICI E RIUNIONE DI DIPARTIMENTO) NUMERO MINIMO DELLE VERIFICHE I QUADRIMESTRE II QUADRIMESTRE SCRITTO ORALE SCRITTO ORALE 3 3 3 3 Le verifiche (orali e scritte) effettuate non sono state solo di tipo formale, ma si sono basate anche su osservazioni sistematiche del processo di apprendimento. Sono state somministrate prove con quesiti a risposta aperta, prove simili a quelle contenute nelle unità di testo, brevi presentazioni in lingua, comprensioni di testi, produzione scritta di brevi testi sugli argomenti trattati. La valutazione ha tenuto conto dei seguenti fattori: livello di partenza, abilità raggiunta, partecipazione ed attenzione durante le lezioni, impegno e studio domestico MODALITÀ DI RECUPERO (cfr Documento di Programmazione CdC, iniziative specifiche) Il recupero è stato attivato in itinere contestualmente alle esercitazioni di routine. Brugnera, 14 maggio 2011 L’insegnante__________________________________ Materia: MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2010-2011 PROGRAMMA SVOLTO Classe 5TIM: Materia: Matematica ed informatica Insegnante: Presot Beppino Descrizione della classe la classe si è caratterizzata con uno stimolo all’ apprendere definibile come “moderato”: buono,senza potersi definire ottimo per un terzo degli allievi, problematico per una minoranza. Il rapporto umano fra allievi ed insegnante è stato buono, senza grossi problemi . Le abilità dimostrate dagli allievi sul programma pregresso possono definirsi medie, pur avendo rilevato la necessità di un corposo ripasso sui concetti fondamentali svolti negli scorsi anni. Unità didattica 1: RIPASSO GENERALE Contenuti -La retta. -Assi cartesiani e rette parallele ad esse. -Retta passante per l’origine -Traslazione di una retta sul piano -Equazione implicita ed esplicita della retta -Intersezione di due rette. -Perpendicolarità e parallelismo di due rette. -Fascio proprio di rette -Retta passante per due punti. -La parabola con vertice nell’origine -Traslazione della parabola nel piano; formule del vertice della parabola nel piano. -La parabola e la retta: intersezione -Disequazioni di primo grado. -Sistemi di disequazioni -Soluzione grafica delle disequazioni di secondo grado. -disequazione fratta di primo grado e sua soluzione. -Disequazione fratte di secondo grado e loro soluzione. -la curva logaritmica -la curva esponenziale Conoscenze – Competenze – Capacità Conoscenze -Riconoscere l’equazione di una retta -Riconoscere un’equazione lineare. -Riconoscere rette parallele e perpendicolari. -Riconoscere una disequazione - Riconoscere la curva logaritmica -Riconoscere la curva esponenziale Competenze -Rappresentare graficamente una retta nel piano cartesiano -Scrivere l’equazione di una retta date determinate condizioni. -Determinare l’intersezione di due rette. -Risolvere una disequazione di primo e di secondo grado fratta. Unità didattica 2: INSIEMI NUMERICI E FUNZIONI Contenuti -dominio di una funzione e sua ricerca -definizione e terminologia delle funzioni Conoscenze – Competenze – Capacità Conoscenze -Conoscere il concetto di dominio Competenze -Trovare il dominio di semplici funzioni Unità didattica 3: LIMITI E CONTINUITA’ DELLE FUNZIONI Contenuti -limite finito per x tendente ad un valore finito -limite finito per x tendente ad un valore infinito -limite infinito per x tendente ad un valore infinito -limite infinito per x tendente ad un valore infinito -teoremi generali sui limiti -funzioni continue e calcolo dei limiti -limiti delle funzioni razionali -forme indeterminate -grafico probabile di una funzione Conoscenze – Competenze – Capacità Conoscenze definire il concetto di limite finito ed infinito per una funzione in un punto ed il concetto di limite finito ed infinito per una funzione all’infinito definire le varie forme di indeterminazione riconoscere un punto di discontinuità in una funzione Competenze - rappresentare graficamente i vari tipi di limite (asintoti), leggere un limite dal grafico di una funzione - eseguire semplici operazioni sui limiti, sia finiti che infiniti, per funzioni semplici - risolvere le forme di indeterminazione più semplici - dato un ε trovare l’ intorno di x0 ove L approssima la funzione data. - saper trovare semplici grafici probabili di funzione Unità didattica 4: DERIVATE DI UNA FUNZIONE E STUDIO DI FUNZIONE Contenuti -definizioni e nozioni fondamentali sulle derivate -derivate fondamentali -massimo e minimo relativo; flessi -concavità e convessità di una funzione -asintoti orizzontali, verticali ed obliqui -esempi di studio di funzione Conoscenze – Competenze – Capacità Conoscenze -Riconoscere il concetto di derivata in un punto. -Riconoscere, massimi minimi asintoti Competenze -Saper calcolare la derivata di una funzione in un punto. -determinare la retta tangente in un punto -tracciare semplici studi di funzioni Metodologie didattiche La scelta tra i vari tipi di lezione espositiva, euristica o mista, è stata decisa di volta in volta dall’ insegnante, in funzione dell’ argomento trattato, dell’interesse dimostrato dalla classe e delle difficoltà che possono emergere in itinere. La lezione frontale è stata comunque intervallata da un dialogo con la classe onde stimolare e verificarne il percorso di apprendimento. A stimolare il metodo euristico, i migliori allievi sono stati invitati alla lavagna con lo scopo di verificare, ed eventualmente perfezionare la lezione teorica appena svolta. Essenziale, anche in questa fase, il dialogo con la classe. Limitati sono stati i compiti assegnati per casa, data la pesantezza dell’orario mattutino e pomeridiano sopportato dagli allievi. Modalità di verifica e criteri di valutazione. Verifiche formative La progressione dell’apprendimento dei concetti analizzati è stata testata, durante ogni lezione, con domande rivolte alla classe. Tali continue verifiche formative sono risultate un indispensabile strumento di lavoro, sia per gli alunni, ( strumento di autovalutazione), sia per il docente. L’insegnante, infatti, le ha utilizzate per decidere se procedere nella trattazione del modulo o fermarsi per recuperare le lacune evidenziate dalla classe, se continuare con le stesse metodologie, o provare percorsi diversi. Verifiche sommative Le verifiche scritte si sono articolate in: prove strutturate (scritte) e prove semistrutturate (orali). Per la valutazione degli allievi sono stati considerati: metodo di studio, perseguimento degli obiettivi, conoscenza dei contenuti, impegno, partecipazione ed interesse, progressione nell’ apprendimento. Per l’assegnazione del voto si è fatto riferimento alla griglia di valutazione predisposta dal consiglio di classe. Modalità di recupero. Il recupero durante l’anno è stato effettuato in itinere. Strumenti utilizzati. Il libro di testo. Insegnante: Presot Beppino RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE PROF.SSA Angela Ortolan Anno Scolastico 2010/2011 Classe 5 ^ A TIE MATERIA: EDUCAZIONE FISICA NUMERO DI ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE: 46 MOTIVAZIONE PROGRAMMAZIONE: Presa di coscienza di sé attraverso le attività motorie e sportive; Presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti per arrivare all’autovalutazione; Raggiungimento di un’autonomia di lavoro attraverso l’approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive trasferibili anche all’esterno della scuola (lavoro-tempo libero); Consolidamento di una cultura motoria e sportiva intesa come stile di vita e promozione della salute. CONTENUTI/MODULI: Nella realizzazione del piano di lavoro sono stati utilizzati uno o più moduli, in periodi diversi dell’anno scolastico. 1° modulo METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO E QUALITÀ FISICHE DELLO SPORTIVO: Attività di riscaldamento generale e specifico; Attrezzistica; Lo stretching; Esercizi di mobilità articolare; Corsa con variazione del ritmo e dei parametri spazio-temporali; Circuit-training per la forza resistente; Esercizi per le diverse espressioni della velocità; Esercizi eseguiti in situazioni diversificate; Test vari. 2° modulo ATTIVITA’ SPORTIVE DI SQUADRA: Pallavolo: Fondamentali individuali: palleggio, ricezione in bagher, battuta, schiacciata, muro; Applicazioni in fase di gioco; Pallacanestro: Fondamentali individuali: lanci, passaggi, palleggi, tiri a canestro; Applicazioni in fase di gioco; Calcio a 5: Fondamentali individuali, applicazione dei ruoli e tattica di squadra. 3° modulo EDUCAZIONE POSTURALE, PREVENZIONE INFORTUNI, TRAUMATOLOGIA GENERALE, PRIMO SOCCORSO, CORRETTO STILE DI VITA; La parte teorica è stata sviluppata in forma strettamente connessa all’attività pratica; Posture corrette nella vita quotidiana e sportiva. Adattamenti degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio nelle attività di resistenza generale. Il doping sportivo e le conseguenze sulla salute; Antinfortunistica legata ai comportamenti e prevenzione dei rischi; Traumi sportivi: fratture, distorsione lussazione, crampo muscolare, stiramento e strappo, tendinite, ferita ed epistassi e loro prevenzione; Norme di igiene generale inerenti la cura della persona e l’alimentazione. 4° modulo DISCIPLINE INDIVIDUALI – ATLETICA LEGGERA L’attenzione è stata rivolta soprattutto agli ambiti delle capacità motorie condizionali e delle capacità operative e sportive, favorendo le attitudini e le motivazioni manifestate dagli allievi; 3. OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI: - Utilizzazione autonoma e consapevole delle sequenze motorie di riscaldamento, finalizzandole alla pratica specifica; - Valutazione del concetto di benessere psico-fisico; - Controllo, adattamento e trasformazione delle capacità neuro-muscolari (condizionamento organico); - Applicazione delle regole e controllo dei fondamentali dei giochi di squadra praticati; - Gestione autonoma delle attività sportive di gruppo e dei giochi di squadra. 4. ATTIVITA’INTEGRATIVE: Arbitraggio e partecipazione a gare sportive. 5. MATERIALI DIDATTICI: - Palazzetto dello Sport e attrezzi in dotazione all’Istituto. 6. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE: - Prove pratiche e teoriche. - Interventi personali durante l’attività didattica. Sacile, 14 maggio 2011 IL DOCENTE Prof.ssa Angela Ortolan RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente Toldo Roberto DISCIPLINA INS. RELIGIONE CATTOLICA CLASSE Numero ore settimanali 1 (una) Numero di ore effettivamente svolte: 21 MODULI DISCIPLINARI Anno Scol. 5^ATIE 2010/2011 Unità Didattiche Modulo n° 1 (dopo il 15 maggio) Titolo: LA BIOETICA • L’eutanasia e aborto • Le cellule staminali • La clonazione e gli OGM Modulo n° 2 Titolo: LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA • Morale, persona e società • Le encicliche sociali fino a Giovanni Paolo II° Modulo n° 3 Titolo: LA DISGREGAZIONE DELL’IO • Il valore della persona • I modelli diseducativi nella TV • Cosa rimane della persona nella nostra società Modulo n° 4 Titolo: LA CHIESA NEL ‘900 ED OGGI Modulo n° 5 Titolo: DIALOGO INTER-RELIGIOSO • • • • • • • • • • La chiesa e il nazi- fascismo La chiesa e il ‘68 La chiesa e l’economia La chiesa e la guerra fredda La chiesa e altre problematiche del secolo scorso L’islam Il buddismo L’induismo Le religioni di Cina e Giappone Ebraismo STRUMENTI: - libro di testo; ricerche; schemi, mappe; appunti dell’insegnante o estrapolati da altri testi; articoli da riviste giovanili, quotidiani, altre riviste, documenti del Magistero della Chiesa; aula informatica con collegamenti internet; lavagna, per visualizzare contenuti, schemi, realizzare collegamenti e sintesi. LIVELLO RAGGIUNTO DALLA CLASSE IN TERMINI DI: Conoscenze: Discrete per la maggior parte degli alunni. Adeguato il lessico specifico della disciplina ed in particolare degli argomenti trattati, le sequenze storiche in cui situare il fatto analizzato, gli orientamenti derivanti dalla tradizione biblico-cristiana e dal magistero della chiesa su alcuni problemi etici più significativi per l’esistenza personale e la convivenza sociale. Competenze: Gli alunni analizzano ed interpretano la tematica proposta utilizzando un linguaggio adeguato, riconoscono l’incidenza del fatto religioso sulla cultura e la vita personale e sociale. Capacità: ascolto, riflessione, confronto. CONTENUTI DISCIPLINARI 1 ; 2 3 ; Sono stati svolti tutti i contenuti previsti Non sono stati svolti i seguenti contenuti a causa di: a) b) c) Sono stati svolti i seguenti contenuti di approfondimento e/o ampliamento: a) Il Natale b) c) ATTIVITÀ INTEGRATIVE CUI LA CLASSE HA PARTECIPATO: INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO: NUMERO E TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE UTILIZZATE: Una-due orali a periodo. Il Docente firma Data 14/05/2011 RELAZIONE FINALE Prof. DE ROS FABRIZIO e ORSINI ALMO Anno Scolastico 2010-2011 Classe 5ª A TIM MATERIA: TECNICA DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO TESTO: RAVIA DAL PROGETTO AL PRODOTTO di CALIGARIS – FAVA – TOMASELLO , edizioni PA- NUMERO DI ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE: 1. 198 (alla data del 15-05-11) MOTIVAZIONE PROGRAMMAZIONE: Tecnica della produzione e laboratorio è materia nuova per gli allievi del 5° corso meccanici ma, considerata l’affinità con le materie tecniche dei corsi precedenti (tecnologia meccanica, disegno tecnico, meccanica, ecc.) è da ritenere che ne sia una particolare continuazione. Per questo motivo è stato necessario calibrare la programmazione, oltre che sulle indicazioni ministeriali, anche sulle conoscenze degli allievi accertate in queste discipline che sono risultate piuttosto carenti e lacunose e aggiornarla, durante il corso dell’anno, sulla base dell’impegno che veniva rilevato. 2. CONTENUTI/MODULI: Cicli di lavorazione: generalità e definizione esame del disegno del prodotto da ottenere e della forma grezza di partenza scelta delle macchine utensili scelta del montaggio del pezzo sulla macchina scelta e montaggio degli utensili scelta delle caratteristiche di taglio Impostazione della lavorazione: - Potenza richiesta dalle lavorazioni - Tipologia di utensili in termini di forma e materiali - Calcolo dei tempi - Applicazione dei concetti acquisiti alle principali macchine: tornio, fresatrice, trapano, rettificatrice, dentatrice, brocciatrice Determinazione del fabbisogno di materia prima Costi: - Classificazione dei costi Voci che compongono il costo di un prodotto L’ammortamento dei beni strumentali L’impresa industriale: - L’azienda come sistema input-output - Tipologie di strutture organizzative aziendali La programmazione della produzione: - La produzione in serie, a lotti, a flusso continuo e unitaria - Diagramma di Gantt, diagramma di saturazione, tecniche reticolari (Pert) e loro applicazioni Lay-out: - Tipi di lay-out: per processo, per prodotto, a punto fisso - Flusso dei materiali e confronto fra i diversi tipi di lay-out Gestione delle scorte di materiali: - Tipi di magazzini - Modalità e costi di gestione delle scorte Il controllo numerico: - Concetti generali - Principali istruzioni e funzioni di programmazione - Esempi di programmazione di tornitura e fresatura Esecuzione di cicli di lavorazione di componenti meccanici con relativo disegno completo del prodotto finito da ottenere e stesura della relazione tecnica allegata. 3. OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI: - Riconoscere le funzioni e le caratteristiche dei principali componenti meccanici - Costruire una sequenza logico-produttiva per la realizzazione dei componenti che tenga conto degli aspetti tecnici ed economici, in termini di funzionalità e fattibilità. - Gestire le macchine utensili ad asportazioni di truciolo tradizionali e C.N.C. - Conoscere i principali metodi di gestione della produzione in una azienda 4. ATTIVITÀ INTEGRATIVE E METODOLOGIE DIDATTICHE: La metodologia si è basata su lezioni frontali seguite da esercizi di studio e compilazione di cicli di lavorazione di componenti meccanici, completati dalla realizzazione del rispettivo disegno meccanico e della stesura della relazione tecnica allegata. Quest’ultima descrive le scelte tecniche adottate riguardo alla lavorazione, i calcoli e le considerazioni relative ai tempi e costi. Gli allievi hanno partecipato ad inizio anno scolastico, ad uno stage, della durata di quattro settimane, in aziende del settore meccanico della zona. 5. MATERIALI DIDATTICI: Nelle attività di sviluppo dei cicli di lavorazione è stato utilizzato il libro di testo in adozione per la scelta delle macchine, dei parametri di lavorazione e di ogni dato relativo ai sovrametalli, alle rugosità e alle tolleranze. A supporto nella ricerca dei parametri di lavoro e delle formule di calcolo sono stati utilizzati il manuale del perito meccanico, i testi di riferimento alle norme UNI, le riviste e libri tecnici specializzati e i cataloghi delle aziende costruttrici di utensili. A sostegno dei lavori svolti è stata utilizzata anche l’aula di informatica per la realizzazione di disegni, per la compilazione del foglio di lavorazione e della relazione tecnica con inserimento dei parametri di lavoro, attraverso l’utilizzo dei programmi Autocad, Excel e Word. 6. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE: Per quanto riguardano le verifiche orali, esse sono state finalizzate alla conoscenza degli argomenti trattati ed alla capacità di effettuare gli opportuni collegamenti, analizzando le problematiche connesse alla produzione. Le verifiche scritte consistevano nello svolgimento di lavori individuali che hanno permesso di valutare le conoscenze e le capacità dell’allievo riguardo al disegno, alla tecnologia e alla gestione logica dei dati a disposizione, per giungere ad una soluzione produttiva funzionalmente corretta e fattibile dal punto di vista tecnico-economico. È stato anche considerato, ai fini valutativi, il rispetto delle scadenze, per quanto riguarda i tempi di consegna dei lavori. Inoltre, si è tenuto conto degli atteggiamenti relativi alla capacità di prestare attenzione, organizzare gli impegni, capacità di lavorare autonomamente e in gruppo. Sacile, 15-05-2011 I DOCENTI Fabrizio De Ros Almo Orsini RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Insegnante: Claudio Di Giacomo Anno scolastico 2010/2011 Classe: V A TIM Materia: ELETTROTENICA ed ELETTRONICA TESTO: FONDAMENTI DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA, di M. COTTIGNOLI e S. MIRANDOLA Calderini Editore N° ore effettivamente svolte: 75 (fino al 14 maggio) + 12 (presumibili fino all'11 giugno) Contenuti Il programma non è stato svolto seguendo il piano presentato ad inizio anno. Durante il primo periodo, in cui è stato fatto un ripasso degli argomenti dell'anno precedente, si sono evidenziate numerose lacune da parte di quasi tutti gli studenti, quindi il ripasso è durato più del previsto. Vista compromessa la programmazione preliminare, si è optato per sostituire il modulo di elettronica con uno più corto e semplice sui motori elettrici. MODULO Ripasso degli argomenti di 4a Macchine Elettriche La corrente alternata Laboratorio TEMPI Tempo previsto di svolgimento: 35 h Periodo: Settembre / Gennaio Tempo previsto di svolgimento: 12 h Periodo: Febbraio e Maggio Tempo previsto di svolgimento: 30 h Periodo: Marzo / Maggio Tempo previsto di svolgimento: 10 h Periodo: durante tutto l'anno ABILITA’ (l'allievo sa fare) CONOSCENZE/CONTENUTI (l'allievo conosce) Utilizzare le formule studiate per risolvere i problemi proposti. Risolvere circuiti in corrente continua; saper prevedere senza far conti il comportamento di un circuito. Grandezze elettriche e loro unità di misura; legge di Coulomb. Resistenze; Condensatori; Leggi di Ohm. Collegamenti in serie e in parallelo. Leggi di Kirchhoff. La potenza elettrica. Riconoscere i principali componenti di una macchina elettrica e spiegare il loro comportamento. Leggere i dati di una targa. Principio di funzionamento e generalità di generatori e motori elettrici. Legge di Faraday. Perdite e rendimento. Trasformatori Risolvere semplici circuiti in alternata. Analizzare il comportamento dei circuiti RLC. Reattanza ed impedenza. Le leggi di Kirchhoff in corrente alternata. Valore efficace di una grandezza sinusoidale e sua interpretazione energetica. Rifasamento. Utilizzare il multimetro; costruire un circuito partendo da uno schema; semplici misurazioni. Generatori ideali e reali. Funzionamento del multimetro. Codice colori delle resistenze. Un argomento a scelta degli alunni. Metodologie didattiche Il programma è stato organizzato in moduli. Le lezioni frontali, dialogate e guidate hanno cercato di stimolare negli allievi la riflessione critica e la capacità di analisi. Si sono organizzate mappe concettuali per facilitare la comprensione dei nodi essenziali della disciplina. Si sono illustrati i contenuti, ponendo in evidenza cause e conseguenze degli avvenimenti analizzati sul piano politico, economico e sociale, insistendo sull’importanza dell’acquisizione delle parole chiave legate ad ogni fase storica. si è cercato di potenziare il linguaggio specifico della disciplina. Obiettivi didattici avvicinati Nella parte di teoria: conoscere le grandezze elettriche e le loro misure; riconoscere i simboli di un circuito schematizzato e sapere come si comportano; conoscere le principali leggi della elettrodinamica. Alcuni alunni riescono ad intuire senza bisogno di calcoli il comportamento di un semplice circuito. Spiegare il funzionamento di una macchina elettrica. Nella parte pratica: saper realizzare i semplici circuiti schematizzati in teoria sulla breadboard; saper utilizzare il multimetro digitale; saper svolgere semplici misure sulle caratteristiche di un circuito. Leggere i dati di targa di una macchina elettrica. Attività integrative Gli alunni che presentano più difficoltà sono stati invitati a ripetere gli argomenti trattati ogni qual volta sia stato possibile, inoltre sono stati invitati a turno tutti gli allievi ad eseguire esercizi alla lavagna. Spesso alcune ore sono state dedicate al ripasso dei principali argomenti svolti cercando di recuperare quegli alunni che hanno dimostrato le maggiori difficoltà attraverso esercizi alla lavagna, o esercizi svolti dal posto lasciano il tempo agli studenti di confrontarsi tra loro. Materiali didattici Oltre al libro di testo sono stati usati il manuale di meccanica, appunti, video di esperimenti e documentari, prove pratiche di laboratorio con la relativa strumentazione. Tipologie di verifiche Verifiche con quesiti aperti e problemi; interrogazioni orali; verifiche pratiche di costruzione e misurazione dei circuiti; relazioni di laboratorio. L’insegnate Claudio Di Giacomo RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Insegnante: Cascio Gisella Materia: MACCHINE A FLUIDO Numero di ore effettivamente svolte alla data del 9.05.2011: 92 1. MOTIVAZIONE PROGRAMMAZIONE I1 metodo d’insegnamento ha avuto come scopo quello di facilitare 1'apprendimento e di sviluppare la capacità di analisi e di calcolo. In tale modo si è cercato di stimolare i ragazzi alla riflessione e al ragionamento per aiutarli ad arrivare alla formulazione di nuovi concetti. Il metodo di lavoro si è basato soprattutto sulle spiegazioni dei nuovi argomenti con la collaborazione degli allievi e sullo svolgimento, da parte di questi ultimi di numerosi esercizi. Gli argomenti del programma sono stati introdotti, quando è stato possibile, partendo da nozioni già note agli alunni. Le metodologie didattiche usate sono le seguenti: lezione frontale, lezione partecipata, esercitazione guidata, correzione esercizi assegnati e discussione degli errori. 2. CONTENUTI MODULO 1: STATICA DEI FLUIDI Caratteristiche dei fluidi e pressione atmosferica. Pressione idrostatica, spinta idrostatica, principio di Pascal e principio di Archimede. MODULO 2: DINAMICA DEI FLUIDI INCOMPRIMIBILI Equazione di continuità. Teorema di Bernoulli per liquidi ideali. Perdite di carico. MODULO 3: MACCHINE IDRAULICHE OPERATRICI Caratteristiche generali, portata e prevalenza. Potenza utile ed assorbita; rendimenti. Pompe centrifughe e pompe volumetriche. Curve caratteristiche e disposizioni di impianto. MODULO 4: MACCHINE IDRAULICHE MOTRICI Le turbine idrauliche: generalità, nomenclature e organi costituenti. Potenza disponibile e potenza resa; rendimenti. Turbine idrauliche ad azione (Pelton) e a reazione (Francis, elica e Kaplan): principi di funzionamento e curve di parzializzazione. MODULO 5: MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA Classificazione e cicli teorici: principi di funzionamento, classificazione, grandezze caratteristiche;cicli teorici: Otto-Beau De Rochas e Diesel,confronto fra i cicli teorici. Motori alternativi a combustione interna: cicli reali; proprietà dei combustibili per i motori a ciclo Otto e Diesel; la distribuzione; combustione e iniezione nei motori ad accensione comandata e ad accensione spontanea; la sovralimentazione. 3. OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI 9 Determinare la prevalenza e la potenza assorbita da una pompa; 9 saper verificare la sicurezza di funzionamento di una pompa centrifuga dal punto di vista della cavitazione; 9 saper distinguere le varie tipologie di pompa e le rispettive applicazioni; 9 saper calcolare l’energia utile posseduta dall’acqua e i valori di potenza erogata tenendo conto delle perdite; 9 saper definire e interpretare i concetti di rendimento idraulico, volumetrico e totale; 9 saper distinguere le varie tipologie di turbina; 9 saper classificare i motori endotermici; 9 saper spiegare il funzionamento dei motori endotermici illustrando le differenze tra cicli ideali e reali; 9 saper eseguire i calcoli relativi alle prestazioni e ai consumi; Relativamente alla classe si può affermare che: 9 gli obiettivi didattici non sono stati raggiunti dalla maggioranza degli allievi; 9 le difficoltà più rilevanti si sono incontrate nella comprensione della parte teorica della disciplina; 9 alcune difficoltà sono state rilevate nella ricerca autonoma della giusta applicazione, le esercitazioni sono state spesso guidate; 4. ATTIVITA’ INTEGRATIVE L’attività di recupero è stata svolta in itinere durante tutto l’anno scolastico e durante la settimana di pausa didattica, al termine del primo quadrimestre, in cui sono stati ripresi gli argomenti relativi ai moduli 1 e 2. 5. MATERIALI DIDATTICI I riferimenti principali sono stato il libro di testo in adozione e un manuale tecnico: G. Anzalone, P. Bassignana, G. Brafa “Fondamenti di meccanica e macchine”, Ed. HOEPLI L. Caligaris, S. Fava, C. Tomasello “Manuale di meccanica e macchine”, Ed. HOEPLI 6. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE Nel corso dello svolgimento dei vari moduli sono state effettuate solo verifiche scritte relative alla parte pratica e teorica. Nelle verifiche relative alla parte pratica, della durata di due unità orarie, sono stati proposti esercizi simili a quelli svolti in classe, mentre in quelle relative alla parte teorica è stato proposto lo svolgimento di questionari a risposta multipla (relativamente ai primi due moduli) e domande a risposta aperta della durata di una o due unità orarie rispettivamente. Per la valutazione degli studenti si è tenuto conto dell’impegno e della partecipazione dimostrati in classe e si è fatto riferimento ai seguenti indicatori: conoscenza dei contenuti, capacità di calcolo, applicazione dei principi fondamentali relativi al funzionamento delle macchine a fluido, utilizzo di una terminologia specifica Sacile, 13 maggio 2011. L’insegnante (Gisella Cascio) Nome e Cognome …………………………………………….. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA: ITALIANO DESCRITTORI: INDICATORI il candidato MISURAZIONE E VALUTAZIONE aderenza alla traccia Sviluppa l’argomento proposto in maniera organica ed esauriente Sviluppa l’argomento proposto in maniera puntuale ma non esauriente Sviluppa l’argomento proposto in maniera non sempre adeguata Sviluppa l’argomento proposto in maniera parziale Non sviluppa l’argomento proposto ottimo-eccellente 3 discreto-buono 2,50 sufficiente 2 insufficiente 1 nettamente insuff.0 ottimo-eccellente 3 informazione Relativamente all’argomento proposto ha una informazione completa ed esauriente Relativamente all’argomento proposto possiede una informazione corretta Relativamente all’argomento proposto possiede una informazione appropriata ma incompleta Relativamente all’argomento proposto possiede una informazione imprecisa Relativamente all’argomento proposto possiede una informazione scorretta tesi Costruisce il suo elaborato intorno ad una tesi chiara ed evidente Costruisce il suo elaborato intorno ad una tesi riconoscibile Costruisce il suo elaborato intorno ad una tesi non del tutto evidente Costruisce il suo elaborato intorno ad una tesi appena accennata Costruisce il suo elaborato senza evidenziare alcuna tesi ottimo-eccellente 3 discreto-buono 2,50 sufficiente 2 insufficiente 1 nettamente insuff.0,50 argomentazione Sviluppa una tesi con argomentazione articolata, ricca, organica Sviluppa una tesi con argomentazione soddisfacente Sviluppa una tesi con argomentazione parziale Sviluppa una tesi con argomentazione quasi del tutto assente Sviluppa una tesi senza alcuna argomentazione ottimo-eccellente 3 discreto-buono 2,50 sufficiente 2 insufficiente 1 nettamente insuff.0,50 Organizza il discorso in modo coerente e coeso Organizza il discorso in modo ordinato struttura del Organizza il discorso in modo lineare ed essenziale discorso Organizza il discorso in modo poco ordinato e non sempre coerente Organizza il discorso in modo disordinato discreto-buono sufficiente PUNTI 3 2,50 2 insufficiente 1 nettamente insuff.0 ottimo-eccellente 1,5 discreto-buono 1,25 sufficiente 1 insufficiente 0,50 nettamente insuff.0,25 3 3 3 1,5 correttezza formale Si esprime in modo sostanzialmente corretto Si esprime con alcuni errori non molto gravi Si esprime con alcuni errori anche gravi Si esprime con alcuni frequenti errori Si esprime scorrettamente ottimo-eccellente 1,5 discreto-buono 1,25 sufficiente 1 insufficiente 0,50 nettamente insuff.0,25 Nome …………………………………………….. Classe …… 1,5 data …………. Griglia di valutazione per la simulazione della seconda prova Obiettivo Contenuto Conoscenze Esposizione corretta dei contenuti. Valutazione Gravemente insufficiente Insufficiente Livello Non conosce i contenuti richiesti Conosce e comprende solo una minima parte dei Comprensione e contenuti richiesti conoscenza dei concetti e/o Scarsa Conosce solo parzialmente i delle leggi contenuti tecnico/scientifiche Quasi sufficiente Conosce alcuni contenuti contenute nella traccia Sufficiente Conosce in modo sufficiente i contenuti, pur con qualche lacuna o imprecisione Buona Conosce e comprende in modo adeguato i contenuti Ottima Conosce e comprende in modo approfondito i contenuti Competenze Correttezza Gravemente nell’esposizione, utilizzo del insufficiente lessico specifico. Insufficiente Interpretazione e utilizzo di formule e procedimenti specifici nel campo tecnico Sufficiente Buona Ottima Capacità Sintesi finale appropriata Scarsa Incerta Adeguata Valutazione prova Si esprime in modo poco comprensibile, con gravi errori formali Si esprime in modo comprensibile, con alcune imprecisioni formali o terminologiche Si esprime in modo lineare, pur con qualche lieve imprecisione Si esprime in modo corretto e complessivamente coerente Si esprime con precisione costruendo un discorso ben articolato Procede senza ordine logico Analizza in linea generale gli argomenti richiesti, con una minima rielaborazione Analizza gli argomenti richiesti operando sintesi appropriate /15 Voto 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 5 1 2 3 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO – BRUGNERA SEDE COORDINATA “P. DELLA VALENTINA” - SACILE SIMULAZIONE DI TERZA PROVA TECNICA DELLA PRODUZIONE INGLESE MATEMATICA STORIA ELETTRONICA CLASSE V A TIM CANDIDATO: cognome………………………nome………………….firma…………………….. Sacile, 15 febbraio 2011 ISTRUZIONI PER IL CANDIDATO leggi attentamente quanto richiesto dai vari quesiti; non si accettano risposte con segni di “bianchetto” né con cancellature; non si può parlare durante la prova scritta, né comunicare con altri in nessun modo; la durata della prova è di 2 ore e 30 minuti; punteggi massimi: 3 per ogni disciplina ( 1 punto per ogni quesito); durante la prova è vietato assentarsi per qualsiasi motivo. DISCIPLINA: TECNICA DELLA PRODUZIONE DISCIPLINA: INGLESE SIMULAZIONE TERZA PROVA 15/02/2011 INGLESE READ THE FOLLOWING TEXT AND ANSWER THE QUESTIONS BELOW. WIND POWER Wind is simple air in motion. It is caused by the uneven heating of the earth’s surface by the sun. Since the earth’s surface is made of very different types of land and water, it absorbs the sun’s heat at different rates. During the day, the air above the land heats up more quickly than the air over water. The warm air over the land expands and rises, and the heavier, cooler air rushes in to take its place, creating winds. At night, the winds are reversed because the air cools more rapidly over land than over water. Wind energy offers a viable, economical alternative to conventional power plants in many areas of the country. Wind is a clean fuel; wind farms produce no air or water pollution because no fuel is burned. The most serious environmental drawbacks to wind machines may be their negative effect on wild bird populations and the visual impact on the landscape. To some, the glistering blades of windmills on the horizon are an eyesore; to others, they’re a beautiful alternative to conventional power plants. 1‐ Is the sun’s heat absorbed in the same way by the earth? Say if cold air is heavier or lighter than hot air and how hot air moves. ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................... 2‐ What is wind and what is it caused by? Say which may be the negative aspects of wind machines. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3‐ Why is wind energy clean? Say what you know about renewable and non renewable sources of power. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… Simulazione terza prova5 TIM febbraio 2011 1) Trovare il dominio della seguente funzione Y= 2) Trovare il limite L della seguente funzione Per quale intorno di x =3 la funzione si approssima fra L+ε ed L-ε per ε=0,1 3) Studiare il grafico della seguente funzione Y= DISCIPLINA: STORIA 1. Descrivi le caratteristiche che differenziarono la prima guerra mondiale dalle precedenti. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 2. Quale furono le proposte più significative dei 14 punti di Wilson? ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 3. Che cosa si intende per comunismo di guerra e per Nep? ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ DISCIPLINA: ELETTRONICA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO – BRUGNERA SEDE COORDINATA “P. DELLA VALENTINA” - SACILE TABELLA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA 1^ DOMANDA 2^ DOMANDA 3^ DOMANDA TOTALE Tecnica della Produzione Inglese Matematica Storia Elettronica Totale 1 1 1 1 1 5 1 1 1 1 1 5 1 3 1 3 1 3 1 3 1 3 5 15