Ministero della Pubblica Istruzione
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato
BRUGNERA
Sede Centrale Brugnera
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0434-623857
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Cod.Fisc. 91010090933
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V.le Zancanaro, 29
0434-71114-780936-781052
Fax 0434-780380
e-mail: [email protected]
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
( art.5 - c. 2 D.P.R. 323 del 23-07-98 )
ANNO SCOLASTICO 2010-2011
CLASSE 5^ TIM
TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE
PROFILO PROFESSIONALE: Il Tecnico delle Industrie Meccaniche (T.I.M) svolge un ruolo di organizzazione e
coordinamento operativo del settore produttivo. L’obiettivo del curricolo, infatti, è quello di definire una figura
professionale capace di inserirsi in realtà produttive differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di
vista tecnologico che da quello dell’organizzazione del lavoro. Per adempiere a questa funzione deve essere in grado
di:
a)
gestire sistemi di automazione;
b)
attrezzare le relative macchine;
c)
sovrintendere al lavoro diretto sulle macchine (cnc-dcn-cad-cam);
d)
coordinare i controlli qualitativi e gestire la manutenzione
e)
segue un percorso formativo-professionale che sviluppa una mentalità di operatore di processo e fornisce
prerequisiti utili per ulteriori approfondimenti/aggiornamenti individuali ed in azienda.
Redatto il 14 maggio 2011
Docenti del consiglio di classe
Gioia Vittoria (italiano)
_______________________________
Gioia Vittoria (storia)
_______________________________
Venturini Paola (inglese)
_______________________________
Presot Beppino (matematica)
_______________________________
Ortolan Angela (educazione fisica)
_______________________________
Toldo Roberto (IRC)
_______________________________
Orsini Almo (tecnica della produzione)
_______________________________
Cascio Gisella (macchine a fluido)
_______________________________
Di Giacomo Claudio (elettrotecnica ed elettronica)
_______________________________
Fabrizio De Ros (tecnica della produzione)
_______________________________
Vido Gianluca (sostegno)
_______________________________
Il Preside
Aldo Mattera
_______________________________
1. Presentazione della classe
Breve storia
Anno Scolastico
Iscritti
Ritirati
Non Ammessi
I 2006-2007
II 2007-2008
III 2008-2009
IV 2009-2010
V 2010-2011
12(A) - 15(B)
20
15
13
13
3
4
5
2
1
Totale classe
Successiva
20
15
13
13
1
Continuità didattica
Triennio 5^ TIM
Materia
I A-B OM- A.S. 06/07
II A OM – A.S. 07/08
III A OM – A.S. 08/09
Italiano
Lodes-Giacomin
Pinto
D’Urso
Storia
Lodes-Giacomin
Pinto
Rossetti
Inglese
Selvini
Collodel
Rosolen
Diritto
Piccinini
Piccinini
-----
Matematica
Conzato-Murano
Conzato
Gasparotto
Scienze
Del Santo
Fagioli
----
Tecnologia Mec. e lab.
Moras- Da Dalt
Emolumento-Da Dalt
Emolumento-Cossutta
Disegno
Santamato-Emolumento
Emolumento
Orsini
Sistemi
----
----
Bonacotta-Cossutta
El. Meccanica
----
----
Orsini
Es. Pratiche
Moras-Da Dalt
De Ros
De Ros
Fisica e laboratorio
Di Pisa-Moras
Di Pisa- Moras
Di Pisa
Educazione fisica
Lollo
Lollo
Cerere
Religione
Stevenato
D’Urso
Lamonica
Sostegno
Nicoletti
Favro
Vido
Biennio postqualifica 5^ TIM
Materia
IV A TIM - A.S. 09/10
V ATIM- A.S. 10/11
Italiano
Gioia V.
Gioia V.
Storia
Gioia V.
Gioia V.
Inglese
Venturini
Venturini
Matematica
Girolami
Presot
Elettronica
Candotto
Di Giacomo
Meccanica applicata
Orsini
---
Macchine a fluido
----
Cascio
Tecnologia Mec. e lab.
Bonacotta- De Ros
----
Tecn.della prod. e disegno
di pratiche
Esercitazioni
----
Orsini- De Ros
Cossutta
----
Educazione fisica
Rui
Ortolan
Religione
Toldo R.
Toldo R.
Sostegno
Vido
Vido
Profilo della classe
La classe è composta inizialmente da 13 allievi ed è stata formata con l’integrazione di
un allievo che ha ripetuto il quinto anno. In data 20/12/2010 un allievo si è ritirato. Nella
classe è presente un allievo portatore di handicap che segue una programmazione differenziata ed è seguito dall’insegnante di sostegno per 9 ore settimanali.
La classe, come gruppo sociale, ha sviluppato relazioni di normale e serena collaborazione. La loro carriera scolastica nel complesso può considerarsi sufficientemente regolare. A parte il ragazzo ripetente che ha fatto registrare gravi carenze, anche la frequenza
è stata regolare.
Pur avendo dimostrato un certo interesse riguardo agli argomenti disciplinari, l’impegno
non è stato sempre all’altezza delle richieste. Nel corso dell’anno alcuni allievi hanno
manifestato interesse per le lezioni mentre la maggior parte della classe non ha partecipato in maniera attiva. La partecipazione è stata scolastica e sempre sollecitata dagli insegnanti. Gli allievi, inoltre, non hanno dedicato un tempo adeguato allo studio, raggiungendo un livello mediamente quasi sufficiente e talvolta dimostrando un atteggiamento
non sempre responsabile. Hanno invece dimostrato maggiore attitudine e impegno produttivo nelle discipline di laboratorio.
Le lezioni in classe si sono interrotte dal 7 ottobre al 29 ottobre, in quanto gli allievi hanno
frequentato lo stage aziendale, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.
La classe ha partecipato attivamente al viaggio di istruzione ed alle visite guidate
I contenuti disciplinari scelti ed affrontati sono riportati nelle relazioni finali dei docenti della classe nelle pagine seguenti del presente documento seguiti dalla programmazione
differenziata dell’allievo Calzavara Tomas.
Attività e progetti attuati nella classe:
1. Viaggio di istruzione a Monaco di Baviera.
2. Visita guidata al Museo della Grande Guerra e alle trincee del Carso.
3. Stage in azienda.
4. Incontri sulla legalità.
5. Incontro con l’autrice Fonda, in occasione della Giornata del Ricordo.
6. Incontro con i Maestri del Lavoro sulla sicurezza sul lavoro.
7. Progetto il Quotidiano in classe.
8. Attività di orientamento e Progetto Stars.
9. Conferenze e gare sportive.
10. Progetto Impari.
SIMULAZIONI PER L’ESAME
Nei giorni 15 febbraio e 12 maggio 2011 sono state attuate due simulazioni di terza prova
i cui testi sono allegati a questo documento. Una simulazione di prima prova è stata effettuata il 4 maggio 2011 ed una di seconda prova il 10 maggio 2011.
DISCIPLINE CURRICOLARI DELLA 5^ TIM
N°
Docente
Disciplina
Monte Ore
1
Gioia Vittoria
Lingua e letteratura italiana
4 x 33
2
Gioia Vittoria
Storia
2 x 33
3
Venturini Paola
Lingua straniera (Inglese)
3 x 33
4
Presot Beppino
Matematica
3 x 33
5
Di Giacomo Claudio
Elettronica
3 x 33
7
Cascio Gisella
Macchine a fluido
4 x 33
8
Ortolan Angela
Educazione Fisica
2 x 33
9
Toldo Roberto
IRC
1 x 33
10
Orsini Almo
De Ros Fabrizio (Lab.)
Tecnica della produzione
8 x 33
11
Vido Gianluca
Sostegno
9 x 33
2. Obiettivi programmati dal Consiglio di Classe
2a- competenze relazionali e comportamentali
Gli obiettivi relazionali e comportamentali sono stati complessivamente raggiunti, più carente rimane l’aspetto dell’agire autonomo e responsabile; dimostrano tuttavia di sapersi
inserire in modo attivo nella vita sociale.
2b- obiettivi di apprendimento
Per gli obiettivi cognitivi si evidenzia un livello di apprendimento mediamente quasi sufficiente, se guidati gli allievi riescono ad organizzare e illustrare un proprio percorso, stabilendo relazioni interdisciplinari.
3. Criteri e strumenti della verifica e della valutazione approvati dal
Collegio Docenti e fatti propri dal Consiglio di Classe
VALUTAZIONE
La verifica e la valutazione del lavoro scolastico si riferiscono sia all’insegnamento che
all’apprendimento e sono regolate dai seguenti comportamenti professionali:
Verifiche
ƒ
Tipologia:
o Osservazione diretta (atteggiamenti, impegno, partecipazione, …)
o Somministrazione prove scritte, orali, pratiche non strutturate,
semistrutturate, strutturate.
o Le prove strutturate scritte (test, questionari, …) contribuiscono anche alla
valutazione orale.
ƒ
Frequenza:
Numero di prove adeguato e opportunamente distribuito lungo il corso dell’anno
per evitare un sovraccarico di lavoro per gli allievi (utilizzo registro di classe per
segnalare le prove in cui gli allievi sono impegnati).
ƒ
Trasversalità:
Programmazione in alcune discipline di prove comuni per classi parallele per
avvicinare un livello uniforme di preparazione.
Criteri di valutazione:
o Tassonomia (v. seguente quadro di riferimento).
o Impegno e applicazione.
o Progresso rispetto alla situazione di partenza.
o Organizzazione dello studio.
o Esito corsi di recupero/sportelli; carattere unitario biennio
QUADRO DI RIFERIMENTO PER UNA VALUTAZIONE COLLEGIALE
CRITERI
DESCRITTORI
INDICATORI ( e valori decimali )
IDENTIFICARE
identifica e memorizza con sicurezza contenuti e percorsi ( 9 – 10 )
RICORDARE
identifica e memorizza generalmente contenuti e percorsi ( 7 – 8 )
CONO-
ELENCARE
identifica e memorizza contenuti e percorsi semplici ( 6 )
SCERE
CONTENUTI E
identifica le nozioni e va guidato nel seguire percorsi ( 5 – 4 )
PERCORSI
incontra difficoltà nell’identificare nozioni e nel seguire percorsi (3–2 )
RICONOSCERE
comprende e interpreta messaggi, fatti, fenomeni ( 9 – 10 )
CONFRONTARE
comprende messaggi, fatti, fenomeni ( 7 – 8 )
COMPRENDERE
STABILIRE RELAZIO- comprende le informazioni principali di messaggi, fatti, fenomeni ( 6 )
NI
incontra difficoltà a comprendere le informazioni principali di messaggi,
CLASSIFICARE
fatti, fenomeni ( 5 – 4 )
INTERPRETARE
non comprende le informazioni principali di messaggi, fatti, fenomeni
MESSAGGI
(3–2)
FATTI
FENOMENI
ORGANIZZARE
organizza criticamente le conoscenze e applica autonomamente i proce-
ELABORARE
dimenti (9 – 10 )
ESPORRE
organizza le conoscenze e applica procedimenti ( 7 – 8 )
APPLI-
COMUNICARE
organizza alcune conoscenze e riesce ad applicare semplici procedimenti
CARE
CONOSCENZE
(6)
APPLICARE
incontra qualche difficoltà ad organizzare semplici conoscenze ( 5 – 4 )
PROCEDIMENTI
non riesce ad organizzare semplici conoscenze ( 3 – 2 )
VALUTARE
valuta sistematicamente le proprie possibilità e realizzazioni ( 9 – 10 )
SE’ E IL
generalmente valuta le proprie possibilità e realizzazioni ( 7 – 8 )
PROPRIO
incontra qualche difficoltà nel valutare le proprie possibilità e realizzazioni
VALUTARE
LAVORO
(6)
non sa ancora valutare le proprie possibilità e realizzazioni ( 5 – 4 )
non avverte ancora l’importanza di valutare le proprie possibilità e
realizzazioni ( 3 – 2 )
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI
Voto
10
9
8
7
Comportamento
Sanzioni / note disciplinari
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica
Ruolo propositivo all’interno della classe
Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico
Frequenza regolare e puntualità
Partecipazione attiva alle lezioni
Costante adempimento dei doveri scolastici
Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto
Ruolo positivo e di collaborazione nel gruppo classe
Frequenza regolare e puntualità
Partecipazione alle lezioni con interventi pertinenti
Adeguato adempimento dei doveri scolastici
Osservazione delle norme relative alla vita scolastica
Comportamento adeguato all’interno del gruppo classe
Frequenza regolare e puntualità
Occasionale comportamento non adeguato relativo alle aree:
•
Area A: dovere di regolare frequenza
•
Area B: dovere di assiduo impegno
nessuna
Ripetuto comportamento non adeguato relativo alle aree:
•
Area A: dovere di regolare frequenza
•
Area B: dovere di assiduo impegno
Oppure
6
5
4-1
Occasionale comportamento non adeguato relativo alle aree:
•
Area C: dovere di rispetto della
persona
•
Area D: dovere di rispetto delle
norme di sicurezza
•
Area E: dovere di rispetto dei beni
pubblici e privati
Sistematico comportamento non adeguato relativo alle aree:
•
Area A: dovere di regolare frequenza
•
Area B: dovere di assiduo impegno
Oppure
Ripetuto comportamento non adeguato relativo alle aree:
•
Area C: dovere di rispetto della
persona
•
Area D: dovere di rispetto delle
norme di sicurezza
•
Area E: dovere di rispetto dei beni
pubblici e privati
Ripetuto grave comportamento non adeguato relativo alle aree:
•
Area C: dovere di rispetto della
persona
•
Area D: dovere di rispetto delle
norme di sicurezza
•
Area E: dovere di rispetto dei beni
pubblici e privati
nessuna
nessuna
Occasionale:
richiamo verbale
comunicazione scritta
ammonimento
Ripetuto:
richiamo verbale
comunicazione scritta
ammonimento
Occasionale:
ammonimento
allontanamento dalla scuola
per un periodo non
superiore ai 15 giorni
Occasionale:
allontanamento dalla scuola
per un periodo superiore
ai 15 giorni e
successivamente alla
sanzione non abbia
dimostrato concreti ed
apprezzabili miglioramenti
nel comportamento
Art. 4 D.M. n.5/16.01.2009
Ripetuto:
allontanamento dalla scuola
per un periodo superiore
ai 15 giorni e
successivamente alla
sanzione non abbia
dimostrato concreti ed
apprezzabili miglioramenti
nel comportamento
I singoli docenti hanno il compito di annotare sui registro di classe ogni informazione utile alla formulazione di giudizi di
condotta. Si suggerisce, per una maggiore efficacia dei provvedimenti, che le annotazioni abbiano sempre carattere
nominativo e non generico per la classe e che riportino fatti accaduti e non valutazioni degli stessi.
Si definisce, in relazione alla frequenza dei comportamenti non adeguati:
OCCASIONALE: non più 2 o 3 volte nel quadrimestre, in relazione ad alcune discipline
RIPETUTO: più di 2 o 3 volte in un quadrimestre, in relazione ad alcune discipline
SISTEMATICO: più di 2 o 3 volte in un quadrimestre, in relazione a molte discipline.
4. Criteri fissati dal Collegio docenti per l’assegnazione del credito scolastico e
formativo
Elementi validi per l’attribuzione del credito scolastico:
• Profitto
• Frequenza
• Interesse e impegno
• Partecipazione attività integrative/complementari Terza area
• Credito formativo
Le esperienze che consentono di acquisire crediti formativi si possono raggruppare in 4
tipologie legate alla formazione e alla crescita della persona:
•
•
•
•
Attività culturali, artistiche, ricreative
Attività lavorative e di formazione professionale
Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione
Attività sportive
Per le ATTIVITA’ CULTURALI, ARTISTICHE, RICREATIVE e le ATTIVITA’ di VOLONTARIATO, SOLIDARIETA’, COOPERAZIONE va presentata una attestazione:
•
•
Firmata dal responsabile legale degli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il
candidato ha realizzato l’esperienza;
Contenente una sintetica e precisa descrizione dell’attività svolta.
Per le ATTIVITA’ LAVORATIVE E DI FORMAZIONE PROFESSIONALE va presentata
un’attestazione:
•
•
•
Firmata dal datore di lavoro;
Contenente gli estremi del contratto di assunzione;
Contenente una descrizione dell’attività svolta, della sua durata, del rapporto con il
corso di studio.
Per le ATTIVITA’ SPORTIVE va presentata un’attestazione:
• Firmata dal presidente della società sportiva (federata al CONI);
• Contenente la descrizione della disciplina sportiva, il tipo d’impegno richiesto, i risultati ufficiali – di squadra o individuali – raggiunti a livello regionale, interregionale e nazionale;
• Indicante gli estremi del tesseramento alla società.
5. Terza area e Alternanza scuola-lavoro
CORSO TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE (5^ TIM)
Il progetto relativo alla Terza Area del settore meccanico (classi quarte e quinte) è stato
realizzato negli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010, è stato curato da un gruppo di
lavoro costituito da docenti dell'Istituto “P. Della Valentina” e da esperti del C.F.P. " Lepido Rocco " di Motta di Livenza con la partecipazione di rappresentanti dell’INAIL e
dell’Agenzia del lavoro per quanto attiene al modulo sulla sicurezza. Dopo aver preso in
esame la realtà produttiva del territorio, le esigenze e le possibilità occupazionali che la
stessa offre, il gruppo di lavoro ha individuato nel Tecnico della manutenzione la figura
professionale da qualificare.
L'obiettivo del progetto è di consentire agli allievi, che conseguiranno il diploma di
Tecnico delle Industrie Meccaniche (TIM), l’acquisizione di particolari competenze nel
campo della manutenzione e di una formazione, attestata sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. All’inizio dell’a.s. 2008/2009 il curricolo della classe quinta ha subito
una parziale modifica: una riduzione del monte ore del mod. 5 e l’aggiunta del modulo
7. Il corso ha previsto quindi 9 moduli, di seguito riportati nei dettagli, gestiti da docenti esterni e da docenti interni con particolari competenze nel settore.
Particolare attenzione è stata posta, da parte dell'Istituto, nella ricerca delle aziende
presso le quali gli allievi hanno realizzato il percorso formativo di stage.
SUDDIVISIONE DEI MODULI NEI DUE ANNI (1° e 2°)
Contratto d’aula
2
2
-
Salute e sicurezza
40
22
18
Elementi di teoria della manutenzione
20
20
-
Ricerca guasti
30
30
-
Controllo ed acquisizione dati mediante
microcontrollore ed elementi di programmazione
64
64
-
Controllo ed acquisizione dati mediante PLC + Tesina
69
-
69
Quadri elettrici e Macchine elettriche
40
40
Orientamento (Progetto Im-Pari)
9
9
Stage 320
160
10
6
Esami Indirizzo Tecnico Elettronico ed indirizzo Meccanico.
160
-----
6
Il lavoro previsto per il secondo anno è stato sostituito con il progetto alternanza scuola
lavoro secondo il DPR n. 87 del 15/03/2010, art. 8.C.3, qui di seguito illustrato:
PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO PER L'A.S. 2010-2011
Motivazione dell’idea progettuale
L’idea di attuare il progetto alternanza-scuola lavoro è dettato dalla necessità di offrire agli studenti l’opportunità di rapportarsi concretamente al mondo del lavoro,
non solo per acquisire competenze professionalizzanti specifiche, ma anche per
capire e meglio individuare gli elementi che caratterizzano la figura del tecnico
nell’attuale contesto produttivo in continua evoluzione. Solo con un reale rapporto
sinergico fra le specifiche realtà, produttiva e formativa, è possibile progettare un
efficace strumento formativo delle generazioni che occuperanno domani ruoli tecnici nel mondo del lavoro.
Fasi e articolazioni del progetto.
Il progetto è articolato in tre fasi distinte: progettuale, attuativa e finale di valutazione nell’attuazione delle quali sono coinvolti gli attori: tutor scolastico, tutor aziendale e studenti.
Fase progettuale: definizione delle competenze da acquisire, dei compiti da
svolgere in azienda, degli indicatori di prestazione e definizione delle modalità di monitoraggio, definizione della parte documentale.
Fase attuativa: inserimento dello studente in azienda, verifica in itinere
dell’andamento dell’esperienza monitorando la reazione dello studente,
confronto costante fra i tutor, compilazione della documentazione.
Fase finale: compilazione delle schede di valutazione, valutazione dei test aziendali e dei questionari di gradimento.
Competenze obiettivo alla fine del percorso
Durante lo svolgimento verranno verificati gli obiettivi trasversali e comportamentali mentre al termine del percorso formativo lo studente deve acquisire competenze
specifiche professionalizzanti relative alla specializzazione di studio
Modalità di realizzazione.
Le classi quarte e quinte effettuano preliminarmente un incontro in aula per spiegare il progetto e successivamente ogni allievo si reca nell’azienda assegnata per
un periodo di 132 ore.
Modalità di monitoraggio e valutazione.
Al termine del progetto si sottopongono agli studenti questionari di gradimento al
fine di cogliere eventuali elementi di criticità; la verifica delle competenze acquisite
si effettua mediante test ed eventuale relazione finale.
Il progetto prevede
attività scolastica
N° ore di permanenza in azienda: 132
Formazione in azienda (132 ore)
documenti che accompagnano lo studente:
Convenzione
Progetto formativo
Libretto personale
Scheda di valutazione aziendale
Come avviene il controllo dell'attività
tramite colloqui diretti in azienda col tutor aziendale
tramite la presenza del tutor scolastico
Conoscenze da conseguire nell'attività di alternanza scuola-lavoro
Competenze
Comportamentali
rispettare gli impegni assunti
attuare i compiti assegnati
collaborare attivamente con i colleghi
relazionarsi correttamente con il personale dell'azienda
Trasversali
rispettare i tempi nell'attuazione dei compiti assegnati
utilizzare un linguaggio tecnico appropriato
saper applicare le nozioni acquisite in classe nell'attività svolta in azienda
saper affrontare le problematiche in modo critico
collegare gli aspetti teorici durante le modalità applicative
leggere ed interpretare manuali e documentazione tecnica in lingua inglese.
Struttura aziendale
Acquisire la conoscenza della struttura e dell'organizzazione aziendali
Sicurezza
Interpretare i dati relativi alla sicurezza in azienda con particolare riferimento
all’attività produttiva svolta valutando anche l’evoluzione dell’applicazione
delle norme di sicurezza.
Applicare i concetti base della normativa sulla sicurezza in azienda con particolare riferimento al Dlgs 81/08(testo unico) e successive modifiche.
Comprendere il ruolo e ed i compiti delle figure coinvolte nella gestione della
sicurezza in azienda : Datore di lavoro, RSPP, RLS, Medico competente.
Acquisire elementi e strumenti da adottare in azienda per ridurre i rischi:
corretto utilizzo dei DPI ed interventi di tipo tecnologico effettuati sugli impianti,
interpretazione di alcune schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, interpretazione del DVR.
Qualità
Acquisire elementi tecnici per una corretta applicazione della normativa UNI
EN ISO 9000: 2000 ed UNI EN ISO 14000 in azienda.
Comprendere il ruolo ed i compiti delle figure coinvolte nella gestione della
qualità in azienda: Datore di lavoro, Responsabile Qualità, Auditor interni
anche in funzione del ruolo che può svolgere un diplomato tecnico.
Ufficio Tecnico
Uso di sistemi CAD nell'azienda.
Rappresentare autonomamente semplici elementi costruttivi in base alle indicazioni ricevute.
Comprendere l'importanza di una corretta applicazione delle normative UNI
ISO relative al disegno tecnico.
Interpretare semplici disegni e schemi circuitali.
Manutenzione
Saper applicare semplici concetti della gestione manutenzione: predittiva, ordinaria, straordinaria, effettuando semplici valutazioni sui costi derivanti.
Applicare semplici concetti tecnici per la soluzione delle principali problematiche riscontrabili nella manutenzione meccanica, pneumatica ed oleodinamica.
Applicare le norme sulla sicurezza durante gli interventi di manutenzione.
Interpretare semplici disegni meccanici e schemi circuitali aziendali.
Competenze specifiche settore meccanico
a) Utilizzare il linguaggio tecnico appropriato
b) Leggere ed interpretare manuali e documentazione tecnica del settore
meccanico
c) Usare strumenti di misura ed apparecchiature specifiche
d) Attrezzare delle macchine
e) Utilizzare macchine utensili tradizionali: tornio, fresatrice, trapano, ecc…
f) Utilizzare macchine CNC e usare la strumentazione per il controllo dei parametri di processo
g) Saldare
h) Effettuare trattamenti termici e successivi controlli di qualità
i) Effettuare prove meccaniche
l) Effettuare prove tecnologiche
m) Effettuare prove e controlli non distruttivi
o) Realizzare montaggi di componenti meccanici, pneumatici, oleodinamici
p) Realizzare circuiti pneumatici e/o oleodinamica
RELAZIONI FINALI DOCENTI
N°
Docente
Disciplina
1
Gioia Vittoria
Lingua e letteratura italiana
2
Gioia Vittoria
Storia
3
Venturini Paola
Lingua straniera (Inglese)
4
Presot Beppino
Matematica
5
Di Giacomo Claudio
Elettronica
7
Cascio Gisella
Macchine a fluido
8
Ortolan Angela
Educazione Fisica
9
Toldo Roberto
IRC
10
Orsini Almo
De Ros Fabrizio (Lab.)
Tecnica della produzione
11 Vido Gianluca
Sostegno
L’articolazione della relazione finale di ogni docente è così costituita
(testi in adozione / n° ore effettivamente svolte)
1. Contenuti / Moduli
2. Metodologia
3. Obiettivi didattici avvicinati
4. Attività integrative
5. Materiali didattici
6. Tipologia delle verifiche.
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE:
Prof.ssa Vittoria Gioia
Anno Scolastico: 2010/2011
MATERIA: ITALIANO
TESTO: P. Di Sacco, Mappe di letteratura, Il Novecento, Ed. Scolastiche Mondadori.
Numero di ore di lezione effettivamente svolte al 13 maggio: 100 ore
1. CONTENUTI/ MODULI:
Titolo del modulo:
- Le avanguardie storiche: Futurismo ( F. Tommaso Martinetti ); Ermetismo
- L’estetismo e il romanzo decadente:
- Wilde (cenni).
- G. D’Annunzio, vita, opere e poetica.
I temi di D’Annunzio; il romanzo estetizzante; la produzione poetica.
Nietzsche riletto da D’Annunzio
Lettura e analisi di:
da Il Piacere: Ritratto d’esteta.
da Le vergini delle rocce, Il programma del superuomo.
da Alcione: La sera fiesolana; La pioggia nel pineto.
Titolo del modulo: Il romanzo della crisi.
- Il romanzo della crisi in Europa: la rivoluzione del romanzo tra Ottocento e Novecento; Kafka;
Proust; Joyce e Musil, Woolf. (cenni)
Lettura e analisi di:
Joyce, Ulisse, Il dormiveglia di Molly.
Proust, Alla Ricerca del tempo perduto, La madeleine.
- L. Pirandello, vita, temi, i romanzi.
La crisi come condizione esistenziale; il relativismo pirandelliano; la maschera.
Lettura e analisi di:
alcuni stralci del saggio sull’umorismo;
da Il fu Mattia Pascal, Adriano Meis
da Il fu Mattia Pascal, Io sono il fu Mattia Pascal.
- I. Svevo, vita, temi.
Marginalità ed europeismo;
Svevo e la psicoanalisi, i temi fondamentali dell’opera di Svevo.
La Coscienza di Zeno, lettura e analisi di: Il vizio del fumo; Psico-analisi.
Approfondimento: lettura a scelta di Il fu Mattia Pascal o La Coscienza di Zeno.
Titolo del modulo: Le due linee poetiche del Novecento: ermetismo e la linea antiermetica.
G. Ungaretti: poeta di guerra.
La rivoluzione poetica di Ungaretti.
Lettura e analisi di Il porto sepolto, Veglia, Fratelli, San Martino del Carso, Soldati, Mattina, Sono una
creatura.
Saba, e la linea antiermetica. Il Canzoniere. Lettura e analisi di A mia moglie; La Capra; Città vecchia; Amai
Dopo il 15 maggio
Montale, la poesia di Ossi di Seppia
Il poeta del male di vivere, l’essenzialità stilistica di Ossi di Seppia.
Meriggiare pallido e assorto.
Spesso il male di vivere ho incontrato
Titolo del modulo: Guerre di oggi
- la mostruosità della pulizia etnica: Mukagasana, La morte non mi ha voluta.
- guerre e popolazione civile: Beneduce, Le nuove guerre.
Desmond Tutu, Non c’è futuro senza perdono.
Titolo del modulo: educazione linguistica e il quotidiano in classe.
-il saggio breve,
-l’articolo di giornale
-elaborazione di una tesina per il colloquio dell’esame di Stato
2. METODOLOGIA
Il programma è stato organizzato in moduli. Le lezioni frontali, dialogate e guidate hanno cercato di
stimolare negli allievi la riflessione critica e la capacità di analisi. Si sono organizzate mappe concettuali per facilitare la comprensione dei nodi essenziali della disciplina. Gli allievi si sono esercitati
nell’analisi guidata di testi letterari e no, si è insistito sull’importanza dell’acquisizione del linguaggio
specifico della disciplina. Si sono proposte esercitazioni di esposizione orale.
3. OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI
Educare alla conoscenza dei testi letterari e non.
Guidare al riconoscimento della complessità dei testi letterari come risultato dell’interdipendenza di
diverse variabili.
Saper utilizzare nel contesto letterario le conoscenze acquisite in altre discipline, come la storia e
l’inglese e viceversa.
Conoscenze, capacità e competenze
-conoscere i contenuti fondamentali del modulo
-conoscere i caratteri fondamentali dell’epoca in esame dal punto di vista culturale
-conoscere le tematiche affrontate dagli autori
- esprimere con chiarezza e con lessico appropriato le tematiche affrontate
-saper focalizzare le diversi tipologie di romanzo
-saper compiere un’analisi del testo poetico
-saper analizzare un testo in prosa, utilizzando le categorie narratologiche.
-saper produrre testi argomentativi coerenti e coesi
- saper analizzare criticamente testi letterari e non.
La classe ha affrontato i temi proposti con poco interesse, dimostrando generalmente un impegno
altalenante e sempre finalizzato al conseguimento del voto. Vi sono state anche parecchie difficoltà
nella stesura di testi rispondenti alle diverse tipologie testuali dell’esame di Stato e nell’esposizione
orale.
5. MATERIALI DIDATTICI
Laboratorio di Informatica
DVD
Libri di testo
Schemi e mappe concettuali
6. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Verifiche scritte strutturate e semistrutturate (tipologia: domande aperte, trattazione sintetica, quesiti
a risposta multipla, vero/falso).
Verifiche orali: interrogazione e simulazione del colloquio orale. Simulazione della prima prova.
I criteri di valutazione hanno tenuto conto di quelli comuni previsti dal POF. In particolare nella valutazione periodica finale si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati, del
metodo di studio, utilizzato, della progressione dell’apprendimento, della partecipazione all’attività
scolastica e al dialogo educativo, dell’impegno profuso.
Sacile, 13 maggio 2011
L’insegnante, Vittoria Gioia
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE:
Prof.ssa Vittoria Gioia
Anno Scolastico: 2010/2011
MATERIA: STORIA
TESTO: V. Calvani, Il gusto della storia, L’età del disordine mondiale, A. Mondadori Scuola.
Numero di ore di lezione effettivamente svolte al 13 maggio: 43 ore
1. CONTENUTI/ MODULI:
Modulo n. 1 Introduzione al Novecento: cultura, ideologie in Europa tra i due secoli
- La crisi del Positivismo.
- I nazionalismi
- Alle origini della società di massa (cenni)
- Imperialismo e colonialismo (cenni)
- Gli Stati europei alla vigilia del primo conflitto mondiale
Modulo n. 2- L’Europa e il Mondo
-
La prima guerra mondiale
La rivoluzione russa
La crisi delle democrazie e i totalitarismi: la Repubblica di Weimar, ascesa del nazismo, il III
Reich, Stalin e stalinismo
La crisi del 1929, New Deal.
Prove di guerra (la politica estera italiana, tedesca e la guerra civile spagnola)
La seconda guerra mondiale
La guerra fredda
La distensione
Modulo n. 3 L’Italia nel Novecento
- La crisi dello Stato liberale e l’avvento del fascismo
- L’Italia Fascista
- Dalla Resistenza alla Repubblica
2. METODOLOGIA
Il programma è stato organizzato in moduli. Le lezioni frontali, dialogate e guidate hanno cercato di
stimolare negli allievi la riflessione critica e la capacità di analisi. Si sono organizzate mappe concettuali per facilitare la comprensione dei nodi essenziali della disciplina. Si sono illustrati i contenuti,
ponendo in evidenza cause e conseguenze degli avvenimenti analizzati sul piano politico, economico
e sociale, insistendo sull’importanza dell’acquisizione delle parole chiave legate ad ogni fase storica.
si è cercato di potenziare il linguaggio specifico della disciplina.
3. OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI
Guidare al riconoscimento della complessità del fatto storico come risultato dell’interdipendenza tra
varie strutture.
Saper utilizzare nel contesto storico le conoscenze acquisite in altre discipline.
Scoprire la dimensione storica del presente.
Acquisire la consapevolezza che la possibilità di intervento nel presente è legata alla capacità di problematizzare il passato.
Conoscenze, competenze e capacità
Cause e conseguenze della prima guerra mondiale; significato del termine totalitarismo; formazione
nel primo dopoguerra di movimenti sociali e politici di massa; regimi totalitari: nuova espansione del
potere e della funzione degli stati; cause e conseguenze della II guerra: divisione politica del mondo,
dopo la II guerra mondiale; equilibrio del terrore; indebolimento degli stati europei e loro ripresa a partire dal 1957; processo di accelerazione a partire dagli anni ’80.
Acquisizione della terminologia propria della disciplina e capacità di utilizzare adeguatamente il lessico specifico (conoscenza dei termini storici).
Acquisizione della capacità di riferire e ricostruire in modo appropriato i contenuti appresi (conoscenza
dei fatti storici).
Capacità di analizzare i periodi affrontati, per saperne cogliere la complessità strutturale.
Nella maggior parte dei casi gli studenti hanno affrontato lo studio della storia in maniera mnemonica
e poco partecipativa. Pur dimostrando interesse per alcune questioni affrontate nel corso di questo
anno scolastico, gli allievi hanno difficoltà a problematizzare i fatti storici, individuandone cause e
conseguenze.
4. ATTIVITA’ INTEGRATIVA
Studio individuale guidato.
5. MATERIALI DIDATTICI
DVD
Libri di testo
Schemi e mappe concettuali
6. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Verifiche scritte strutturate e semistrutturate (tipologia: domande aperte, trattazione sintetica, quesiti
a risposta multipla, vero/falso.
Verifiche orali: interrogazione e simulazione del colloquio orale. Simulazione della Terza Prova.
I criteri di valutazione hanno tenuto conto di quelli comuni previsti dal POF. In particolare nella valutazione periodica finale si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati, del
metodo di studio, utilizzato, della progressione dell’apprendimento, della partecipazione all’attività
scolastica e al dialogo educativo, dell’impegno profuso.
Sacile, 13 maggio 2011
L’insegnante
Vittoria Gioia
DISCIPLINA: LINGUA E CIVILTA’ STR. INGLESE
DOCENTE: Prof.ssa VENTURINI PAOLA
QUADRO ORARIO (N. ore settimanali nella classe): 3
Testi in adozione: S.McKinlay, R.Hastings, Success 2, Longman 2008.
Ilaria Piccioli, Take the Wheel - English for Mechanical Technology &
Engineering, Editrice San Marco 2006.
CONTENUTI/MODULI DISCIPLINARI
MODULI
TITOLO
1
REVISION; UNITS 5, 6, 9
2
FORD AND FORDISM
3
THE FIFTIES IN THE USA: THE AFFLUENT SOCIETY
THE SIXTIES IN THE USA : A CULTURAL
REVOLUTION
4
ENERGY AND ENERGY SOURCES
5
MODERN TECHNOLOGY AND ENGINEERING DESCRIPTION
MOTOR VEHICLES
6
AUTOMATION AND ROBOTICS
7
ENGINEERING DRAWING
ELENCO DELLLE UdA NELLE QUALI SONO STATI SUDDIVISI I MODULI
MODULO 1 – REVISION; UNITS 5, 6, 9 (20 ore)
UNITS 5 – 6 - Present perfect with already, just, yet, since for and how long, present perfect
continuous.
UNIT 9 – Passive tenses
UNIT
5. Love and friendship
CONTENUTI
Present perfect; for, since, just,
already, yet, how long, for,
since.
ABILITA’
Parlare di eventi
recenti; parlare di
eventi che sono iniziati nel passato e
durano tuttora.
6. New technologies
Present perfect simple vs present perfect continuous; question tags
9. Mad about media
The passive
Esprimere opinioni,
forme di durata,
usare vero/non è
vero
Usare le forme passive dei verbi
MODULO 2 – FORD AND FORDISM ( 10 ore)
The 20th century: inventors and inventions (fot)
The second phase of the industrial Revolution (fot.)
Henry Ford and Fordism (fot.)
The Assembly line and mass production (fot.)
Visione film Modern Times. Plot and film review.
MODULO 3 – The 50s and the 60s in the USA (15 ore)
The 50s in the USA: the affluent society (fot.)
The Beat generation (fot.)
The 60s in the USA: a cultural revolution (Surfing the world)
The protest movements
The Cuban crises and the Vietnam War (Surfing the world)
John F. Kennedy (Surfing the world)
Just a coincidence: JF Kennedy vs A. Lincoln . CLIL Section from Success 2.
FILM “JFK” by O. Stone. Plot and film review
MODULO 4 – ENERGY AND ENERGY SOURCES (10 ore)
-How electricity is produced
-Oil
-Solar energy
-Nuclear power
-Energy in developing countries
-The greenhouse effect
-Natural gas
MODULO 5 – ENGLISH FOR MECHANICAL TECHNOLOGY AND ENGINEERING (15 ore)
• Analisi di testi specifici di indirizzo
• Storia della tecnologia del xx secolo
MOTOR VEHICLES
-The pioneers of the automobile development
-The 2-stroke and the 4-stroke engines
-Rudolf Diesel and the diesel engine
-The engine subsystems
-The car components
-Next-generation cars
-Hybrides
MODULO 6 – AUTOMATION AND ROBOTICS (8 ore)
-The automatic factory
-Jomax 265
-Robots and kinematics
-Robot programming and applications
MODULO 7 - ENGINEERING DRAWING
-CAD
-How CAD was developed
-CAM
-Beyond CAD/CAM: CAMM
-CIM
OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI (in termini di COMPETENZE E ABILITA’ ACQUISITE)
LISTENING
(ascolto)
Ascoltare e comprendere dialoghi e testi sia di carattere generale che
tecnico-professionale in lingua inglese sia dall’insegnante che da
audiocassetta e video cassetta.
READING
(lettura)
Leggere correttamente e comprendere in maniera globale dialoghi e
testi sia di carattere generale che tecnico-professionale.
Leggere e comprendere in modo analitico testi scritti specifici
dell’indirizzo.
SPEAKING
(produzione orale)
Saper rispondere correttamente alle domande relative ad un testo
ascoltato o letto.
Parlare di eventi presenti, passati e futuri, e di attività recenti in modo
corretto.
Produrre messaggi relativi alla quotidianità.
Trasporre in lingua italiana testi scritti di argomenti specifici
dell’indirizzo.
Descrivere oralmente le caratteristiche principali degli strumenti,
utensili e processi studiati.
WRITING (produ- Scrivere brevi testi sia di carattere generale che tecnico-professionale
specifico dell'indirizzo.
zione scritta)
Rispondere a domande su testi di carattere tecnico.
Scrivere un curriculum vitae e completare un “application form”.
Produzione di brevi descrizioni.
Riconoscimento ed approfondimento
RIFLESSIONE
GRAMMATICALE grammaticali e funzioni comunicative.
RIFLESSIONE
CULTURALE
delle
principali
strutture
Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in rapporti multiculturali (cultura e civiltà dei paesi anglofoni).
Riflettere sulle principali caratteristiche delle tecnologie meccaniche.
METODOLOGIE DIDATTICHE: MODALITA’ E STRUMENTI (VEDI DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE
CDC, METODOLOGIE SPECIFICHE)
La metodologia didattica generalmente adottata è stata quella di tipo funzionale comunicativa,
con riflessioni linguistiche strutturali di tipo induttivo. Si è insistito sulla comprensione dei testi che
sono stati il punto di riferimento per una riflessione strutturale e per l’analisi del linguaggio specifico. Tutto ciò è stato effettuato con l’ausilio dei libri di testo (Success 2, Stuart McKinlay et al, Pearson Longman, e Take the Wheel, Ilaria Piccioli., Ed. San Marco) e soprattutto con fotocopie
fornite dall’insegnante. Si è fatto anche uso dell’aula computer per promuovere l’importanza della
formazione continua e sviluppare le strategie di studio individuale. Sono state inoltre preparate
delle presentazioni con diapositive sui vari argomenti svolti in classe, in vista dell’esame orale di
fine anno.
La centralità degli studenti viene anche ribadita dalla consapevolezza che si è cercato di far ottenere agli stessi informandoli costantemente sugli obiettivi da raggiungere.
MODALITA' DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE (VEDI DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL
C.D.C., CRITERI SPECIFICI E RIUNIONE DI DIPARTIMENTO)
NUMERO MINIMO DELLE VERIFICHE
I QUADRIMESTRE
II QUADRIMESTRE
SCRITTO
ORALE
SCRITTO
ORALE
3
3
3
3
Le verifiche (orali e scritte) effettuate non sono state solo di tipo formale, ma si sono basate anche
su osservazioni sistematiche del processo di apprendimento. Sono state somministrate prove con
quesiti a risposta aperta, prove simili a quelle contenute nelle unità di testo, brevi presentazioni in
lingua, comprensioni di testi, produzione scritta di brevi testi sugli argomenti trattati. La valutazione ha tenuto conto dei seguenti fattori: livello di partenza, abilità raggiunta, partecipazione ed attenzione durante le lezioni, impegno e studio domestico
MODALITÀ DI RECUPERO (cfr Documento di Programmazione CdC, iniziative specifiche)
Il recupero è stato attivato in itinere contestualmente alle esercitazioni di routine.
Brugnera, 14 maggio 2011
L’insegnante__________________________________
Materia: MATEMATICA
ANNO SCOLASTICO 2010-2011
PROGRAMMA SVOLTO
Classe 5TIM:
Materia: Matematica ed informatica
Insegnante: Presot Beppino
Descrizione della classe
la classe si è caratterizzata con uno stimolo all’ apprendere definibile come “moderato”: buono,senza potersi definire ottimo per un terzo degli allievi, problematico per una minoranza. Il rapporto umano fra allievi ed insegnante è stato buono, senza grossi problemi . Le abilità dimostrate
dagli allievi sul programma pregresso possono definirsi medie, pur avendo rilevato la necessità di
un corposo ripasso sui concetti fondamentali svolti negli scorsi anni.
Unità didattica 1: RIPASSO GENERALE
Contenuti
-La retta.
-Assi cartesiani e rette parallele ad esse.
-Retta passante per l’origine
-Traslazione di una retta sul piano
-Equazione implicita ed esplicita della retta
-Intersezione di due rette.
-Perpendicolarità e parallelismo di due rette.
-Fascio proprio di rette
-Retta passante per due punti.
-La parabola con vertice nell’origine
-Traslazione della parabola nel piano; formule del vertice della parabola nel piano.
-La parabola e la retta: intersezione
-Disequazioni di primo grado.
-Sistemi di disequazioni
-Soluzione grafica delle disequazioni di secondo grado.
-disequazione fratta di primo grado e sua soluzione.
-Disequazione fratte di secondo grado e loro soluzione.
-la curva logaritmica
-la curva esponenziale
Conoscenze – Competenze – Capacità
Conoscenze
-Riconoscere l’equazione di una retta
-Riconoscere un’equazione lineare.
-Riconoscere rette parallele e perpendicolari.
-Riconoscere una disequazione
- Riconoscere la curva logaritmica
-Riconoscere la curva esponenziale
Competenze
-Rappresentare graficamente una retta nel piano cartesiano
-Scrivere l’equazione di una retta date determinate condizioni.
-Determinare l’intersezione di due rette.
-Risolvere una disequazione di primo e di secondo grado fratta.
Unità didattica 2: INSIEMI NUMERICI E FUNZIONI
Contenuti
-dominio di una funzione e sua ricerca
-definizione e terminologia delle funzioni
Conoscenze – Competenze – Capacità
Conoscenze
-Conoscere il concetto di dominio
Competenze
-Trovare il dominio di semplici funzioni
Unità didattica 3: LIMITI E CONTINUITA’ DELLE FUNZIONI
Contenuti
-limite finito per x tendente ad un valore finito
-limite finito per x tendente ad un valore infinito
-limite infinito per x tendente ad un valore infinito
-limite infinito per x tendente ad un valore infinito
-teoremi generali sui limiti
-funzioni continue e calcolo dei limiti
-limiti delle funzioni razionali
-forme indeterminate
-grafico probabile di una funzione
Conoscenze – Competenze – Capacità
Conoscenze
definire il concetto di limite finito ed infinito per una funzione in un punto ed il concetto di limite
finito ed infinito per una funzione all’infinito
definire le varie forme di indeterminazione
riconoscere un punto di discontinuità in una funzione
Competenze
- rappresentare graficamente i vari tipi di limite (asintoti), leggere un limite dal grafico di una funzione
- eseguire semplici operazioni sui limiti, sia finiti che infiniti, per funzioni semplici
- risolvere le forme di indeterminazione più semplici
- dato un ε trovare l’ intorno di x0 ove L approssima la funzione data.
- saper trovare semplici grafici probabili di funzione
Unità didattica 4: DERIVATE DI UNA FUNZIONE E STUDIO DI FUNZIONE
Contenuti
-definizioni e nozioni fondamentali sulle derivate
-derivate fondamentali
-massimo e minimo relativo; flessi
-concavità e convessità di una funzione
-asintoti orizzontali, verticali ed obliqui
-esempi di studio di funzione
Conoscenze – Competenze – Capacità
Conoscenze
-Riconoscere il concetto di derivata in un punto.
-Riconoscere, massimi minimi asintoti
Competenze
-Saper calcolare la derivata di una funzione in un punto.
-determinare la retta tangente in un punto
-tracciare semplici studi di funzioni
Metodologie didattiche
La scelta tra i vari tipi di lezione espositiva, euristica o mista, è stata decisa di volta in volta dall’
insegnante, in funzione dell’ argomento trattato, dell’interesse dimostrato dalla classe e delle difficoltà che possono emergere in itinere.
La lezione frontale è stata comunque intervallata da un dialogo con la classe onde stimolare e
verificarne il percorso di apprendimento.
A stimolare il metodo euristico, i migliori allievi sono stati invitati alla lavagna con lo scopo di verificare, ed eventualmente perfezionare la lezione teorica appena svolta. Essenziale, anche in questa fase, il dialogo con la classe.
Limitati sono stati i compiti assegnati per casa, data la pesantezza dell’orario mattutino e pomeridiano sopportato dagli allievi.
Modalità di verifica e criteri di valutazione.
Verifiche formative
La progressione dell’apprendimento dei concetti analizzati è stata testata, durante ogni lezione,
con domande rivolte alla classe.
Tali continue verifiche formative sono risultate un indispensabile strumento di lavoro, sia per gli
alunni, ( strumento di autovalutazione), sia per il docente. L’insegnante, infatti, le ha utilizzate per
decidere se procedere nella trattazione del modulo o fermarsi per recuperare le lacune evidenziate dalla classe, se continuare con le stesse metodologie, o provare percorsi diversi.
Verifiche sommative
Le verifiche scritte si sono articolate in: prove strutturate (scritte) e prove semistrutturate (orali).
Per la valutazione degli allievi sono stati considerati: metodo di studio, perseguimento degli obiettivi, conoscenza dei contenuti, impegno, partecipazione ed interesse, progressione nell’ apprendimento.
Per l’assegnazione del voto si è fatto riferimento alla griglia di valutazione predisposta dal consiglio di classe.
Modalità di recupero.
Il recupero durante l’anno è stato effettuato in itinere.
Strumenti utilizzati.
Il libro di testo.
Insegnante: Presot Beppino
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
PROF.SSA Angela Ortolan
Anno Scolastico 2010/2011
Classe 5 ^ A TIE
MATERIA: EDUCAZIONE FISICA
NUMERO DI ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE: 46
MOTIVAZIONE PROGRAMMAZIONE:
Presa di coscienza di sé attraverso le attività motorie e sportive;
Presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti per arrivare
all’autovalutazione;
Raggiungimento di un’autonomia di lavoro attraverso l’approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive trasferibili anche all’esterno della scuola (lavoro-tempo
libero);
Consolidamento di una cultura motoria e sportiva intesa come stile di vita e promozione
della salute.
CONTENUTI/MODULI: Nella realizzazione del piano di lavoro sono stati utilizzati uno o
più moduli, in periodi diversi dell’anno scolastico.
1° modulo
METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO E QUALITÀ FISICHE DELLO SPORTIVO:
Attività di riscaldamento generale e specifico;
Attrezzistica;
Lo stretching;
Esercizi di mobilità articolare;
Corsa con variazione del ritmo e dei parametri spazio-temporali;
Circuit-training per la forza resistente;
Esercizi per le diverse espressioni della velocità;
Esercizi eseguiti in situazioni diversificate;
Test vari.
2° modulo
ATTIVITA’ SPORTIVE DI SQUADRA:
Pallavolo:
Fondamentali individuali: palleggio, ricezione in bagher, battuta, schiacciata, muro;
Applicazioni in fase di gioco;
Pallacanestro:
Fondamentali individuali: lanci, passaggi, palleggi, tiri a canestro;
Applicazioni in fase di gioco;
Calcio a 5:
Fondamentali individuali, applicazione dei ruoli e tattica di squadra.
3° modulo
EDUCAZIONE POSTURALE, PREVENZIONE INFORTUNI, TRAUMATOLOGIA GENERALE, PRIMO SOCCORSO, CORRETTO STILE DI VITA;
La parte teorica è stata sviluppata in forma strettamente connessa all’attività pratica;
Posture corrette nella vita quotidiana e sportiva. Adattamenti degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio nelle attività di resistenza generale.
Il doping sportivo e le conseguenze sulla salute;
Antinfortunistica legata ai comportamenti e prevenzione dei rischi;
Traumi sportivi: fratture, distorsione lussazione, crampo muscolare, stiramento e strappo,
tendinite, ferita ed epistassi e loro prevenzione;
Norme di igiene generale inerenti la cura della persona e l’alimentazione.
4° modulo
DISCIPLINE INDIVIDUALI – ATLETICA LEGGERA
L’attenzione è stata rivolta soprattutto agli ambiti delle capacità motorie condizionali e
delle capacità operative e sportive, favorendo le attitudini e le motivazioni manifestate
dagli allievi;
3. OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI:
- Utilizzazione autonoma e consapevole delle sequenze motorie di riscaldamento, finalizzandole alla pratica specifica;
- Valutazione del concetto di benessere psico-fisico;
- Controllo, adattamento e trasformazione delle capacità neuro-muscolari (condizionamento organico);
- Applicazione delle regole e controllo dei fondamentali dei giochi di squadra praticati;
- Gestione autonoma delle attività sportive di gruppo e dei giochi di squadra.
4. ATTIVITA’INTEGRATIVE:
Arbitraggio e partecipazione a gare sportive.
5. MATERIALI DIDATTICI:
- Palazzetto dello Sport e attrezzi in dotazione all’Istituto.
6. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE:
- Prove pratiche e teoriche.
- Interventi personali durante l’attività didattica.
Sacile, 14 maggio 2011
IL DOCENTE
Prof.ssa Angela Ortolan
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Docente
Toldo Roberto
DISCIPLINA INS. RELIGIONE CATTOLICA
CLASSE
Numero ore settimanali 1 (una)
Numero di ore effettivamente svolte: 21
MODULI DISCIPLINARI
Anno Scol.
5^ATIE
2010/2011
Unità Didattiche
Modulo n° 1 (dopo il 15 maggio)
Titolo: LA BIOETICA
• L’eutanasia e aborto
• Le cellule staminali
• La clonazione e gli OGM
Modulo n° 2
Titolo: LA DOTTRINA SOCIALE DELLA
CHIESA
• Morale, persona e società
• Le encicliche sociali fino a Giovanni Paolo II°
Modulo n° 3
Titolo: LA DISGREGAZIONE DELL’IO
• Il valore della persona
• I modelli diseducativi nella TV
• Cosa rimane della persona nella nostra società
Modulo n° 4
Titolo: LA CHIESA NEL ‘900 ED OGGI
Modulo n° 5
Titolo: DIALOGO INTER-RELIGIOSO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
La chiesa e il nazi- fascismo
La chiesa e il ‘68
La chiesa e l’economia
La chiesa e la guerra fredda
La chiesa e altre problematiche del secolo scorso
L’islam
Il buddismo
L’induismo
Le religioni di Cina e Giappone
Ebraismo
STRUMENTI:
-
libro di testo;
ricerche;
schemi, mappe;
appunti dell’insegnante o estrapolati da altri testi;
articoli da riviste giovanili, quotidiani, altre riviste, documenti del Magistero della Chiesa;
aula informatica con collegamenti internet;
lavagna, per visualizzare contenuti, schemi, realizzare collegamenti e sintesi.
LIVELLO RAGGIUNTO DALLA CLASSE IN TERMINI DI:
Conoscenze: Discrete per la maggior parte degli alunni. Adeguato il lessico specifico della disciplina ed in particolare degli argomenti trattati, le sequenze storiche in cui situare il
fatto analizzato, gli orientamenti derivanti dalla tradizione biblico-cristiana e dal magistero
della chiesa su alcuni problemi etici più significativi per l’esistenza personale e la convivenza sociale.
Competenze: Gli alunni analizzano ed interpretano la tematica proposta utilizzando un
linguaggio adeguato, riconoscono l’incidenza del fatto religioso sulla cultura e la vita personale e sociale.
Capacità: ascolto, riflessione, confronto.
CONTENUTI DISCIPLINARI
1
;
2
†
3
;
Sono stati svolti tutti i contenuti previsti
Non sono stati svolti i seguenti contenuti
a causa di:
a)
b)
c)
Sono stati svolti i seguenti contenuti di approfondimento e/o ampliamento:
a) Il Natale
b)
c)
ATTIVITÀ INTEGRATIVE CUI LA CLASSE HA PARTECIPATO:
INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO:
NUMERO E TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE UTILIZZATE:
Una-due orali a periodo.
Il Docente
firma
Data 14/05/2011
RELAZIONE FINALE
Prof. DE ROS FABRIZIO e ORSINI ALMO
Anno Scolastico 2010-2011
Classe 5ª A TIM
MATERIA: TECNICA DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO
TESTO:
RAVIA
DAL PROGETTO AL PRODOTTO di CALIGARIS – FAVA – TOMASELLO , edizioni PA-
NUMERO DI ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE:
1.
198 (alla data del 15-05-11)
MOTIVAZIONE PROGRAMMAZIONE:
Tecnica della produzione e laboratorio è materia nuova per gli allievi del 5° corso meccanici ma, considerata l’affinità con le materie tecniche dei corsi precedenti (tecnologia
meccanica, disegno tecnico, meccanica, ecc.) è da ritenere che ne sia una particolare
continuazione. Per questo motivo è stato necessario calibrare la programmazione, oltre
che sulle indicazioni ministeriali, anche sulle conoscenze degli allievi accertate in queste discipline che sono risultate piuttosto carenti e lacunose e aggiornarla, durante il
corso dell’anno, sulla base dell’impegno che veniva rilevato.
2.
CONTENUTI/MODULI:
Cicli di lavorazione:
generalità e definizione
esame del disegno del prodotto da ottenere e della forma grezza di partenza
scelta delle macchine utensili
scelta del montaggio del pezzo sulla macchina
scelta e montaggio degli utensili
scelta delle caratteristiche di taglio
Impostazione della lavorazione:
- Potenza richiesta dalle lavorazioni
- Tipologia di utensili in termini di forma e materiali
- Calcolo dei tempi
- Applicazione dei concetti acquisiti alle principali macchine: tornio, fresatrice, trapano, rettificatrice, dentatrice, brocciatrice
Determinazione del fabbisogno di materia prima
Costi:
-
Classificazione dei costi
Voci che compongono il costo di un prodotto
L’ammortamento dei beni strumentali
L’impresa industriale:
- L’azienda come sistema input-output
- Tipologie di strutture organizzative aziendali
La programmazione della produzione:
- La produzione in serie, a lotti, a flusso continuo e unitaria
- Diagramma di Gantt, diagramma di saturazione, tecniche reticolari (Pert) e
loro applicazioni
Lay-out:
- Tipi di lay-out: per processo, per prodotto, a punto fisso
- Flusso dei materiali e confronto fra i diversi tipi di lay-out
Gestione delle scorte di materiali:
- Tipi di magazzini
- Modalità e costi di gestione delle scorte
Il controllo numerico:
- Concetti generali
- Principali istruzioni e funzioni di programmazione
- Esempi di programmazione di tornitura e fresatura
Esecuzione di cicli di lavorazione di componenti meccanici con relativo disegno completo del prodotto finito da ottenere e stesura della relazione tecnica allegata.
3.
OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI:
- Riconoscere le funzioni e le caratteristiche dei principali componenti meccanici
- Costruire una sequenza logico-produttiva per la realizzazione dei componenti che
tenga conto degli
aspetti tecnici ed economici, in termini di funzionalità e fattibilità.
- Gestire le macchine utensili ad asportazioni di truciolo tradizionali e C.N.C.
- Conoscere i principali metodi di gestione della produzione in una azienda
4.
ATTIVITÀ INTEGRATIVE E METODOLOGIE DIDATTICHE:
La metodologia si è basata su lezioni frontali seguite da esercizi di studio e compilazione di cicli di lavorazione di componenti meccanici, completati dalla realizzazione del rispettivo disegno meccanico e della stesura della relazione tecnica allegata.
Quest’ultima descrive le scelte tecniche adottate riguardo alla lavorazione, i calcoli e le
considerazioni relative ai tempi e costi.
Gli allievi hanno partecipato ad inizio anno scolastico, ad uno stage, della durata di
quattro settimane, in aziende del settore meccanico della zona.
5.
MATERIALI DIDATTICI:
Nelle attività di sviluppo dei cicli di lavorazione è stato utilizzato il libro di testo in adozione per la scelta delle macchine, dei parametri di lavorazione e di ogni dato relativo ai
sovrametalli, alle rugosità e alle tolleranze. A supporto nella ricerca dei parametri di lavoro e delle formule di calcolo sono stati utilizzati il manuale del perito meccanico, i testi
di riferimento alle norme UNI, le riviste e libri tecnici specializzati e i cataloghi delle aziende costruttrici di utensili. A sostegno dei lavori svolti è stata utilizzata anche l’aula di
informatica per la realizzazione di disegni, per la compilazione del foglio di lavorazione
e della relazione tecnica con inserimento dei parametri di lavoro, attraverso l’utilizzo dei
programmi Autocad, Excel e Word.
6.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE:
Per quanto riguardano le verifiche orali, esse sono state finalizzate alla conoscenza
degli argomenti trattati ed alla capacità di effettuare gli opportuni collegamenti, analizzando le problematiche connesse alla produzione.
Le verifiche scritte consistevano nello svolgimento di lavori individuali che hanno permesso di valutare le conoscenze e le capacità dell’allievo riguardo al disegno, alla tecnologia e alla gestione logica dei dati a disposizione, per giungere ad una soluzione
produttiva funzionalmente corretta e fattibile dal punto di vista tecnico-economico. È
stato anche considerato, ai fini valutativi, il rispetto delle scadenze, per quanto riguarda
i tempi di consegna dei lavori.
Inoltre, si è tenuto conto degli atteggiamenti relativi alla capacità di prestare attenzione,
organizzare gli impegni, capacità di lavorare autonomamente e in gruppo.
Sacile, 15-05-2011
I DOCENTI
Fabrizio De Ros
Almo Orsini
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Insegnante: Claudio Di Giacomo
Anno scolastico 2010/2011 Classe: V A TIM
Materia: ELETTROTENICA ed ELETTRONICA
TESTO: FONDAMENTI DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA, di M. COTTIGNOLI e
S. MIRANDOLA Calderini Editore
N° ore effettivamente svolte: 75 (fino al 14 maggio) + 12 (presumibili fino all'11 giugno)
Contenuti
Il programma non è stato svolto seguendo il piano presentato ad inizio anno.
Durante il primo periodo, in cui è stato fatto un ripasso degli argomenti dell'anno precedente, si sono evidenziate numerose lacune da parte di quasi tutti gli studenti, quindi il ripasso è durato più del previsto. Vista compromessa la programmazione preliminare, si è optato per sostituire il modulo di elettronica con uno
più corto e semplice sui motori elettrici.
MODULO
Ripasso degli
argomenti di 4a
Macchine Elettriche
La corrente alternata
Laboratorio
TEMPI
Tempo previsto di
svolgimento: 35 h
Periodo:
Settembre / Gennaio
Tempo previsto di
svolgimento: 12 h
Periodo:
Febbraio e Maggio
Tempo previsto di
svolgimento: 30 h
Periodo:
Marzo / Maggio
Tempo previsto di
svolgimento: 10 h
Periodo:
durante tutto l'anno
ABILITA’ (l'allievo sa fare)
CONOSCENZE/CONTENUTI
(l'allievo conosce)
Utilizzare le formule studiate per
risolvere i problemi proposti.
Risolvere circuiti in corrente continua; saper prevedere senza far
conti il comportamento di un
circuito.
Grandezze elettriche e loro unità
di misura; legge di Coulomb. Resistenze; Condensatori; Leggi di
Ohm. Collegamenti in serie e in
parallelo. Leggi di Kirchhoff.
La potenza elettrica.
Riconoscere i principali componenti di una macchina elettrica e
spiegare il loro comportamento.
Leggere i dati di una targa.
Principio di funzionamento e generalità di generatori e motori
elettrici. Legge di Faraday. Perdite e rendimento. Trasformatori
Risolvere semplici circuiti in alternata. Analizzare il comportamento dei circuiti RLC.
Reattanza ed impedenza. Le leggi di Kirchhoff in corrente alternata. Valore efficace di una grandezza sinusoidale e sua interpretazione energetica. Rifasamento.
Utilizzare il multimetro; costruire
un circuito partendo da uno
schema; semplici misurazioni.
Generatori ideali e reali. Funzionamento del multimetro. Codice
colori delle resistenze. Un argomento a scelta degli alunni.
Metodologie didattiche
Il programma è stato organizzato in moduli. Le lezioni frontali, dialogate e guidate hanno cercato di
stimolare negli allievi la riflessione critica e la capacità di analisi. Si sono organizzate mappe concettuali
per
facilitare la comprensione dei nodi essenziali della disciplina. Si sono illustrati i contenuti, ponendo in
evidenza cause e conseguenze degli avvenimenti analizzati sul piano politico, economico e sociale,
insistendo sull’importanza dell’acquisizione delle parole chiave legate ad ogni fase storica. si è cercato di
potenziare il linguaggio specifico della disciplina.
Obiettivi didattici avvicinati
Nella parte di teoria: conoscere le grandezze elettriche e le loro misure; riconoscere i simboli di un circuito
schematizzato e sapere come si comportano; conoscere le principali leggi della elettrodinamica. Alcuni
alunni riescono ad intuire senza bisogno di calcoli il comportamento di un semplice circuito. Spiegare il funzionamento di una macchina elettrica.
Nella parte pratica: saper realizzare i semplici circuiti schematizzati in teoria sulla breadboard; saper utilizzare il multimetro digitale; saper svolgere semplici misure sulle caratteristiche di un circuito. Leggere i dati
di targa di una macchina elettrica.
Attività integrative
Gli alunni che presentano più difficoltà sono stati invitati a ripetere gli argomenti trattati ogni qual
volta sia stato possibile, inoltre sono stati invitati a turno tutti gli allievi ad eseguire esercizi alla
lavagna. Spesso alcune ore sono state dedicate al ripasso dei principali argomenti svolti
cercando di recuperare quegli alunni che hanno dimostrato le maggiori difficoltà attraverso
esercizi alla lavagna, o esercizi svolti dal posto lasciano il tempo agli studenti di confrontarsi tra
loro.
Materiali didattici
Oltre al libro di testo sono stati usati il manuale di meccanica, appunti, video di esperimenti e documentari,
prove pratiche di laboratorio con la relativa strumentazione.
Tipologie di verifiche
Verifiche con quesiti aperti e problemi; interrogazioni orali; verifiche pratiche di costruzione e misurazione
dei circuiti; relazioni di laboratorio.
L’insegnate
Claudio Di Giacomo
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Insegnante: Cascio Gisella
Materia: MACCHINE A FLUIDO
Numero di ore effettivamente svolte alla data del 9.05.2011: 92
1. MOTIVAZIONE PROGRAMMAZIONE
I1 metodo d’insegnamento ha avuto come scopo quello di facilitare 1'apprendimento e di
sviluppare la capacità di analisi e di calcolo. In tale modo si è cercato di stimolare i ragazzi alla riflessione e al ragionamento per aiutarli ad arrivare alla formulazione di nuovi
concetti. Il metodo di lavoro si è basato soprattutto sulle spiegazioni dei nuovi argomenti
con la collaborazione degli allievi e sullo svolgimento, da parte di questi ultimi di numerosi esercizi. Gli argomenti del programma sono stati introdotti, quando è stato possibile,
partendo da nozioni già note agli alunni. Le metodologie didattiche usate sono le seguenti: lezione frontale, lezione partecipata, esercitazione guidata, correzione esercizi assegnati e discussione degli errori.
2. CONTENUTI
MODULO 1: STATICA DEI FLUIDI
‰ Caratteristiche dei fluidi e pressione atmosferica.
‰ Pressione idrostatica, spinta idrostatica, principio di Pascal e principio di
Archimede.
MODULO 2: DINAMICA DEI FLUIDI INCOMPRIMIBILI
‰ Equazione di continuità.
‰ Teorema di Bernoulli per liquidi ideali.
‰ Perdite di carico.
MODULO 3: MACCHINE IDRAULICHE OPERATRICI
‰ Caratteristiche generali, portata e prevalenza.
‰ Potenza utile ed assorbita; rendimenti.
‰ Pompe centrifughe e pompe volumetriche.
‰ Curve caratteristiche e disposizioni di impianto.
MODULO 4: MACCHINE IDRAULICHE MOTRICI
‰ Le turbine idrauliche: generalità, nomenclature e organi costituenti.
‰ Potenza disponibile e potenza resa; rendimenti.
‰ Turbine idrauliche ad azione (Pelton) e a reazione (Francis, elica e Kaplan):
principi di funzionamento e curve di parzializzazione.
MODULO 5: MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA
‰ Classificazione e cicli teorici: principi di funzionamento, classificazione,
grandezze caratteristiche;cicli teorici: Otto-Beau De Rochas e Diesel,confronto fra
i cicli teorici.
‰ Motori alternativi a combustione interna: cicli reali; proprietà dei combustibili
per i motori a ciclo Otto e Diesel; la distribuzione; combustione e iniezione nei
motori ad accensione comandata e ad accensione spontanea; la
sovralimentazione.
3. OBIETTIVI DIDATTICI AVVICINATI
9 Determinare la prevalenza e la potenza assorbita da una pompa;
9 saper verificare la sicurezza di funzionamento di una pompa centrifuga dal
punto di vista della cavitazione;
9 saper distinguere le varie tipologie di pompa e le rispettive applicazioni;
9 saper calcolare l’energia utile posseduta dall’acqua e i valori di potenza erogata tenendo conto delle perdite;
9 saper definire e interpretare i concetti di rendimento idraulico, volumetrico e totale;
9 saper distinguere le varie tipologie di turbina;
9 saper classificare i motori endotermici;
9 saper spiegare il funzionamento dei motori endotermici illustrando le differenze
tra cicli ideali e reali;
9 saper eseguire i calcoli relativi alle prestazioni e ai consumi;
Relativamente alla classe si può affermare che:
9 gli obiettivi didattici non sono stati raggiunti dalla maggioranza degli allievi;
9 le difficoltà più rilevanti si sono incontrate nella comprensione della parte teorica della disciplina;
9 alcune difficoltà sono state rilevate nella ricerca autonoma della giusta applicazione, le esercitazioni sono state spesso guidate;
4. ATTIVITA’ INTEGRATIVE
L’attività di recupero è stata svolta in itinere durante tutto l’anno scolastico e durante la
settimana di pausa didattica, al termine del primo quadrimestre, in cui sono stati ripresi gli
argomenti relativi ai moduli 1 e 2.
5. MATERIALI DIDATTICI
I riferimenti principali sono stato il libro di testo in adozione e un manuale tecnico:
G. Anzalone, P. Bassignana, G. Brafa “Fondamenti di meccanica e macchine”, Ed. HOEPLI
L. Caligaris, S. Fava, C. Tomasello “Manuale di meccanica e macchine”, Ed. HOEPLI
6. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Nel corso dello svolgimento dei vari moduli sono state effettuate solo verifiche scritte relative alla parte pratica e teorica. Nelle verifiche relative alla parte pratica, della durata di
due unità orarie, sono stati proposti esercizi simili a quelli svolti in classe, mentre in quelle relative alla parte teorica è stato proposto lo svolgimento di questionari a risposta multipla (relativamente ai primi due moduli) e domande a risposta aperta della durata di una
o due unità orarie rispettivamente.
Per la valutazione degli studenti si è tenuto conto dell’impegno e della partecipazione dimostrati in classe e si è fatto riferimento ai seguenti indicatori: conoscenza dei contenuti,
capacità di calcolo, applicazione dei principi fondamentali relativi al funzionamento delle
macchine a fluido, utilizzo di una terminologia specifica
Sacile, 13 maggio 2011.
L’insegnante
(Gisella Cascio)
Nome e Cognome ……………………………………………..
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA: ITALIANO
DESCRITTORI:
INDICATORI il candidato
MISURAZIONE E
VALUTAZIONE
aderenza
alla traccia
Sviluppa l’argomento proposto in maniera organica ed esauriente
Sviluppa l’argomento proposto in maniera puntuale ma non esauriente
Sviluppa l’argomento proposto in maniera non sempre adeguata
Sviluppa l’argomento proposto in maniera parziale
Non sviluppa l’argomento proposto
ottimo-eccellente 3
discreto-buono 2,50
sufficiente
2
insufficiente
1
nettamente insuff.0
ottimo-eccellente 3
informazione
Relativamente all’argomento proposto
ha una informazione completa ed esauriente
Relativamente all’argomento proposto
possiede una informazione corretta
Relativamente all’argomento proposto
possiede una informazione appropriata
ma incompleta
Relativamente all’argomento proposto
possiede una informazione imprecisa
Relativamente all’argomento proposto
possiede una informazione scorretta
tesi
Costruisce il suo elaborato intorno ad
una tesi chiara ed evidente
Costruisce il suo elaborato intorno ad
una tesi riconoscibile
Costruisce il suo elaborato intorno ad
una tesi non del tutto evidente
Costruisce il suo elaborato intorno ad
una tesi appena accennata
Costruisce il suo elaborato senza evidenziare alcuna tesi
ottimo-eccellente 3
discreto-buono 2,50
sufficiente
2
insufficiente
1
nettamente insuff.0,50
argomentazione
Sviluppa una tesi con argomentazione
articolata, ricca, organica
Sviluppa una tesi con argomentazione
soddisfacente
Sviluppa una tesi con argomentazione
parziale
Sviluppa una tesi con argomentazione
quasi del tutto assente
Sviluppa una tesi senza alcuna argomentazione
ottimo-eccellente 3
discreto-buono 2,50
sufficiente
2
insufficiente
1
nettamente insuff.0,50
Organizza il discorso in modo coerente
e coeso
Organizza il discorso in modo ordinato
struttura del Organizza il discorso in modo lineare
ed essenziale
discorso
Organizza il discorso in modo poco ordinato e non sempre coerente
Organizza il discorso in modo disordinato
discreto-buono
sufficiente
PUNTI
3
2,50
2
insufficiente
1
nettamente insuff.0
ottimo-eccellente 1,5
discreto-buono 1,25
sufficiente
1
insufficiente
0,50
nettamente insuff.0,25
3
3
3
1,5
correttezza
formale
Si esprime in modo sostanzialmente
corretto
Si esprime con alcuni errori non molto
gravi
Si esprime con alcuni errori anche gravi
Si esprime con alcuni frequenti errori
Si esprime scorrettamente
ottimo-eccellente 1,5
discreto-buono 1,25
sufficiente
1
insufficiente
0,50
nettamente insuff.0,25
Nome …………………………………………….. Classe ……
1,5
data ………….
Griglia di valutazione per la simulazione della seconda prova
Obiettivo
Contenuto
Conoscenze Esposizione corretta dei
contenuti.
Valutazione
Gravemente
insufficiente
Insufficiente
Livello
Non conosce i contenuti
richiesti
Conosce e comprende solo
una minima parte dei
Comprensione e
contenuti richiesti
conoscenza dei concetti e/o Scarsa
Conosce solo parzialmente i
delle leggi
contenuti
tecnico/scientifiche
Quasi sufficiente Conosce alcuni contenuti
contenute nella traccia
Sufficiente
Conosce in modo sufficiente i
contenuti, pur con qualche
lacuna o imprecisione
Buona
Conosce e comprende in
modo adeguato i contenuti
Ottima
Conosce e comprende in
modo approfondito i contenuti
Competenze Correttezza
Gravemente
nell’esposizione, utilizzo del insufficiente
lessico specifico.
Insufficiente
Interpretazione e utilizzo di
formule e procedimenti
specifici nel campo tecnico
Sufficiente
Buona
Ottima
Capacità
Sintesi finale appropriata
Scarsa
Incerta
Adeguata
Valutazione prova
Si esprime in modo poco
comprensibile, con gravi errori
formali
Si esprime in modo
comprensibile, con alcune
imprecisioni formali o
terminologiche
Si esprime in modo lineare,
pur con qualche lieve
imprecisione
Si esprime in modo corretto e
complessivamente coerente
Si esprime con precisione
costruendo un discorso ben
articolato
Procede senza ordine logico
Analizza in linea generale gli
argomenti richiesti, con una
minima rielaborazione
Analizza gli argomenti
richiesti operando sintesi
appropriate
/15
Voto
1
2
3
4
5
6
7
1
2
3
4
5
1
2
3
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO – BRUGNERA
SEDE COORDINATA “P. DELLA VALENTINA” - SACILE
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
TECNICA DELLA PRODUZIONE
INGLESE
MATEMATICA
STORIA
ELETTRONICA
CLASSE V A TIM
CANDIDATO: cognome………………………nome………………….firma……………………..
Sacile,
15 febbraio 2011
ISTRUZIONI PER IL CANDIDATO
‰
‰
‰
‰
‰
‰
leggi attentamente quanto richiesto dai vari quesiti;
non si accettano risposte con segni di “bianchetto” né con cancellature;
non si può parlare durante la prova scritta, né comunicare con altri in nessun modo;
la durata della prova è di 2 ore e 30 minuti;
punteggi massimi: 3 per ogni disciplina ( 1 punto per ogni quesito);
durante la prova è vietato assentarsi per qualsiasi motivo.
DISCIPLINA: TECNICA DELLA PRODUZIONE
DISCIPLINA: INGLESE
SIMULAZIONE
TERZA
PROVA
15/02/2011
INGLESE
READ THE FOLLOWING TEXT AND ANSWER THE QUESTIONS BELOW.
WIND POWER
Wind is simple air in motion. It is caused by the uneven heating of the earth’s surface by the sun.
Since the earth’s surface is made of very different types of land and water, it absorbs the sun’s
heat at different rates.
During the day, the air above the land heats up more quickly than the air over water. The warm air
over the land expands and rises, and the heavier, cooler air rushes in to take its place, creating
winds. At night, the winds are reversed because the air cools more rapidly over land than over
water.
Wind energy offers a viable, economical alternative to conventional power plants in many areas of
the country. Wind is a clean fuel; wind farms produce no air or water pollution because no fuel is
burned.
The most serious environmental drawbacks to wind machines may be their negative effect on wild
bird populations and the visual impact on the landscape. To some, the glistering blades of windmills on the horizon are an eyesore; to others, they’re a beautiful alternative to conventional power
plants.
1‐ Is the sun’s heat absorbed in the same way by the earth? Say if cold air is heavier or lighter than hot air and how hot air moves. ...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................... 2‐ What is wind and what is it caused by? Say which may be the negative aspects of wind machines. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3‐ Why is wind energy clean? Say what you know about renewable and non renewable sources of power. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………… Simulazione terza prova5 TIM febbraio 2011
1) Trovare il dominio della seguente funzione Y=
2) Trovare il limite L della seguente funzione Per quale intorno di x =3 la funzione si approssima fra L+ε ed L-ε per
ε=0,1
3) Studiare il grafico della seguente funzione Y=
DISCIPLINA: STORIA
1. Descrivi le caratteristiche che differenziarono la prima guerra mondiale dalle precedenti.
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
2. Quale furono le proposte più significative dei 14 punti di Wilson?
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
3. Che cosa si intende per comunismo di guerra e per Nep?
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
DISCIPLINA: ELETTRONICA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO – BRUGNERA
SEDE COORDINATA “P. DELLA VALENTINA” - SACILE
TABELLA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
1^
DOMANDA
2^
DOMANDA
3^
DOMANDA
TOTALE
Tecnica
della
Produzione
Inglese
Matematica
Storia
Elettronica
Totale
1
1
1
1
1
5
1
1
1
1
1
5
1
3
1
3
1
3
1
3
1
3
5
15
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classe 5^ tim - ISIS SACILE e BRUGNERA