MARCOVINICIO CARELLI ISBN 978-88-7200-371-8 DEDICATO A MIA MADRE E MIO PADRE Titolo Originale MARCOVINICIO CARELLI Il Mito e l’Arte tra il XX e XXI Secolo Curatore e Direzione Editoriale Pino Usicco Copyright Edizione Originale © 2012 MarcoVinicio Carelli Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata I Edizione Marzo 2012 Stampata in occasione del 50° di attività artistica 300 copie numerate e firmate dall’artista ISBN 978-88-7200-371-8 VianelloLibri Editore Treviso Italia Nessuna parte di questa opera può essere riprodotta in qualsiasi forma senza l’autorizzazione scritta dell’artista. 3 IL MITO E L’ARTE TRA IL XX E XXI SECOLO 2011/1962 MOSTRE EVENTI E ISTRUMENTIRITUALI LEGENDA • MOSTRE EVENTI - PITTURA - SCULTURA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 2011 L’ADDIO AL DON GIOVANNI EPICOTRASCENDENTALE 2000/2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 2011 L’AFORISMA SEDOTTO ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI CASTELLO DI ORVINIO RIETI ISTRUMENTIRITUALI COMPLESSO SCULTOREO MONUMENTALE ‘IN DIVENIRE’ QUATTRO GRUPPI SCULTOREI DAL 1995 AL 2011 VILLA ADRIANA AREA ARCHEOLOGICA TIVOLI 1998 ISTRUMENTIRITUALI EX CARTIERA MARZIALE TIVOLI VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1998 ISTRUMENTIRITUALI CASTELLO BRANCACCIO S. GREGORIO DA SASSOLA E CASTELLO DI CASTEL MADAMA ROMA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1997 ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI MUSEO SPERIMENTALE D’ARTE CONTEMPORANEA DELL’AQUILA RICTUS VIVANTS 1996 ISTRUMENTIRITUALI E SCULTURAVIVENTE CASTELLO BRANCACCIO S. GREGORIO DA SASSOLA ROMA 1996 1968-1978: DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DELLA GALLERIA “MANA ART MARKET” ROMA POSTAZIONI D’ARTE CONTEMPORANEA DIGITAL EVENTS PAESAGGIO RITUALE 2009/2011 LA QUADRATURA DEL CERCHIO 2009 DI MARCOVINICIO CARELLI SECONDO PINO FERRAIOLO IL “MANA” DI NANCY MAROTTA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 2007 ‘ARTE IN TERRAZZA’ NOTTE BIANCA ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI ROMA LE CONEIADI VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 2007 EVENTO CON ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI “OTELO…SIOR PARON” DA ITALIANA 2006 2006 EVENTO CON ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI PIAZZA S. CANDIDA BRANCACCIO S. GREGORIO DA SASSOLA ROMA 2004 EVENTO CON ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI RASSEGNA INT. D’ARTE CONTEMPORANEA ‘VITTORIO ARTE’ V. VENETO FRAMMENTI DELL’ETIMO RITROVATO PITTURA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS PROGETTO TIVOLI AMA LA CITTÁ DALL’ASPETTO SOLARE… DALLA FULGIDA LUCE FRAMMENTI DELL’ETIMO RITROVATO RICTUS VIVANTS ITALIANA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE RICTUS VIVANTS L’APOLLINEO 2004 EVENTO CON ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI GALLERIA MANCINI MONTEGRANARO 2003 EVENTO CON ISTRUMENTIRITUALI ‘PARTICOLARE’ LORETO 1995 PITTURA MUSEO SPERIMENTALE D’ARTE CONTEMPORANEA DELL’AQUILA IN COLLABORAZIONE CON L’ACC. DELLE BELLE ARTI L’AQUILA ISTRUMENTIRITUALI 1994/1996 CONOALATO CON MANO SU ZAMPA LEONINA CONOALATO CON ZAMPA LEONINA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1994 “FESTIVAL DI ALTOMONTE” CONVENTO DOMENICANO COSENZA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1994 PROGETTO APERTO CON ALLIEVI DELLE ACCADEMIE DELLE BELLE ARTI DI VENEZIA ROMA E NIZZA. ALTOMONTE COSENZA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1993 TRE GRUPPI SCULTOREI DAL 1976 AL 1993 TEMPIO DI VESTA, TEMPIO DELLA SIBILLA E PONTE GREGORIANO TIVOLI VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1993 3208° NATALE DI TIVOLI INVITATO AD ESPORRE NEL COMPLESSO MONUMENTALE DELL’ANNUNZIATA TIVOLI L’AFORISMA SEDOTTO RICTUS VIVANTS 1995/1996 THE ARTIST IN DESPAIR OVER THE MAGNITUDE OF ANTIQUE FRAGMENTS VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE L’AFORISMA SEDOTTO VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 2002 EVENTO CON ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI FONDERIA FRATELLI BONVICINI SOMMACAMPAGNA VERONA ARDITO E PUGNACE L’AFORISMA SEDOTTO VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 2002 EVENTO CON ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI SALA MIRÒ VILLAFRANCA VERONA 2001 EVENTO CON ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI SALONE CONVEGNI ENEA HOTEL POMEZIA ROMA ARDITO E PUGNACE VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS DECORAZIONE 1991/1993 CICLO PITTORICO GRAFICO ISTRUMENTIRITUALI 1991/1992 TRONCO DI CONOALATO – CAVALLOALATO CON SFERA – CONOALATO – PIRAMIDE – SCRITTA IN RILIEVO – PIANO GEOMETRICO ISTRUMENTIRITUALI 1973/1992 CINQUE COMPOSIZIONI SCULTOREE BELLO ERA COSÍ CON NUOVO INCANTO 2001 EVENTO CON ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI RIDOTTO DEL TEATRO STABILE L’AQUILA ARDITO E PUGNACE VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE BELLO ERA COSÍ CON NUOVO INCANTO 2001 EVENTO CON ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DELL’AQUILA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1990 MOSTRA - EVENTO TEATRINO DELLA VILLA REALE DI MONZA INCONTRO CON LA LUCE VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 2000 ACQUEDOTTO ANIO VETUS S. GREGORIO DA SASSOLA ROMA DAS SCHÄNDLICHE SCHIFF 1990 MOSTRA - EVENTO CON ANTONELLO BELLI CARLO IACOBONI BINDO TOSCANI E REGINA VITTORIA PIEVE DI SOLIGO TREVISO VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1999 TRANSITUS MUNDI NELLO SPIRITO DI S. FRANCESCO ABBAZIA DI FOSSANOVA LATINA DAS SCHÄNDLICHE SCHIFF 1990 MOSTRA - EVENTO CON ANTONELLO BELLI CARLO IACOBONI BINDO TOSCANI E REGINA VITTORIA TERME ACQUE ALBULE TIVOLI VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1998 COMPLESSO MONUMENTALE DELL’ANNUNZIATA TIVOLI ROMA (Curatore) ISTRUMENTIRITUALI 1990 ZAMPA DI LEONE - CONO L’ETIMO RICOSTRUITO PRO AUDI VISIO MUNDI ROMANTICO IMPETUOSO 4 5 IL MITO E L’ARTE TRA IL XX E XXI SECOLO MOSTRE EVENTI E ISTRUMENTIRITUALI 2011/1962 LEGENDA • MOSTRE EVENTI - PITTURA - SCULTURA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1989/2010 Cattedra di Decorazione Prof. MarcoVinicio Carelli Accademia delle Belle Arti di Venezia, BOLOGNA, L’AQUILA, ROMA ATTIVITÁ DIDATTICA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS PIAZZA VENEZIA 1973 IPOTESI D’INNESTO CRITICO SUL RESTAURO SVILUPPATO A SCALA URBANA CON MANIFESTI CON CARMELO ROMEO - ROMA 1972 ALLEGORIA AL TIEPOLO CHIESA E CHIOSTRO DI S. LUIGI ASOLO TREVISO 1972 GALLERIA D’ARTE IL CENTRO I MOSTRA PROGETTI EUROPA NAPOLI 1989 MOSTRA MULTIMEDIALE EX CARTIERA MARZIALE DI TIVOLI CON GHEORGHE IANCU E SERGIO STOREL RICTUS VIVANTS PROGETTO APERTO 1989 INIZIO ITINERARIO STORICO CULTURALE DI TIVOLI OPERAZIONE VESUVIO VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1989 CARATTERIZZAZIONI ESTETICO FORMALI SULLE AFFINITÀ ELETTIVE SVILUPPATE SUL TERRITORIO LA SERIGRAFIA 1972 OPERE GRAFICHE DI 50 ARTISTI PALAZZO BRASCHI MUSEO DI ROMA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1989 SCULTUREVIVENTI SULLA NAVE “STRADIVARI” IN LAGUNA DA CHIOGGIA A VENEZIA SALOMÈ 1972 COLLABORA CON GINO MAROTTA ALLE SCENOGRAFIE DI CARMELO BENE. CINECITTÀ ROMA ISTRUMENTIRITUALI 1986/1988 ATTACCAPANNI PROSPETTIVE CINQUE 1972 GALLERIA IL GRIFO - SEGNALATO DA EMILIO VILLA - ROMA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1985 ISTRUMENTIRITUALI E SCULTUREVIVENTI. VILLA VELLUTI DOLO VENEZIA EIN ITALIENISCHER MALER 1972 GALLERIA MANA ROMA ITALIANA COLORE INCARNATO 1980 QUADRO DI PIERA IL CIMENTO DELLA PITTURA 1972 GALLERIA LA SCALETTA MATERA ISTRUMENTIRITUALI 1978/1980 TESTA – CESTINO – STIVALETTI – GABBIA – PIATTO – PIATTO CON ROSELLINE - TROFEO AMORE MIO 1970 MANA ART MARKET NANCY MAROTTA. MONTEPULCIANO SIENA COLORE INCARNATO 1977/1979 ISTRUMENTIRITUALI, APOLLINEO CON MASCHERA E COPRICAPO PIUMATO - APOLLINEO - DIVANO APPUNTI PER EROSTRATO 1970 GALLERIA FERRO DI CAVALLO ROMA. PERSONALE COLLABORA CON REGINA VITTORIA ALLA REALIZZAZIONE DELL’EVENTO ARTE MODA COSTUME ROMA CICLO SPERIMENTALE SUL COLORE ALI - MANI – ROSELLINE – FRECCE 1967 PREMIO DUMENZA VARESE INCARNATO DEDICATO A THE ARTIST IN DESPAIR OVER THE MAGNITUDE OF ANTIQUE FRAGMENTS ISTRUMENTIRITUALI 1978 1976/1978 1968/1969 OPERE DI SERIGRAFIA SU STOFFA METALLO E PLASTICA / MEETING S.P.A. TREVISO EIN ITALIENISCHER MALER 1976 GALLERIA MANA ROMA IL PUNTO SULL’ARTE GIOVANE 1966 I MOSTRA TRIVENETA (SANTOMASO, MAZZARIOL, VIANI) PALAZZO DEI TRECENTO TREVISO EIN ITALIENISCHER MALER 1975 SEDIA – CAVALLETTO – SGABELLO – CONSOLLE – QUADRETTO – TAVOLINO – VASCA - PORTATENDE SEDICI 1965 GIOVANI ARTISTI TREVIGIANI. PALAZZO FILODRAMMATICI TREVISO VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1975 XXI MOSTRA PREMIO VILLA S. GIOVANNI REGGIO CALABRIA DI BARBARA 1965 GALLERIA D’ARTE TREVISO. PERSONALE VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1975 GALLERIA MANA ROMA PITTURA IN VACANZA 1964 DALL’ ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI BRERA DI MILANO AD ARCUMEGGIA VARESE CORSO D’AFFRESCO 1975 GALLERIA MANA ROMA 1974 XXIX BIENNALE INTERNAZIONALE D’ARTE DI VENEZIA CON LA S.P.A. EDIZIONI D’ARTE. TULLIO CATALANO 1973 MUSEUM OF PHILADELPHIA CIVIC CENTER IL CIMENTO DELLA PITTURA IL CIMENTO DELLA PITTURA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS CON IL MAESTRO GIANFILIPPO USELLINI. INVITATO CON BORSA DI STUDIO IL MITO REALE ITALY TWO ART AROUND 70 6 GRUPPO ERRE 1962 GALLERIA D’ARTE LA RIVIERA LINEAMENTI DELLA GIOVANE PITTURA TREVIGIANA TREVISO APPARATI Enunciazione completa da pag. 185 a pag. 194 dal 1962 al 1963 7 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ITALIANA “L’ADDIO AL DON GIOVANNI” 8 Cast e llo di Orvinio Rie t i 9 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ITALIANA “L’ADDIO AL DON GIOVANNI” 10 Cast e llo di Orvinio Rie t i 11 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ITALIANA “L’ADDIO AL DON GIOVANNI” 12 Cast e llo di Orvinio Rie t i 13 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ITALIANA “L’ADDIO AL DON GIOVANNI” È TUTTO AMORE CHI A UNA SOLA È FEDELE VERSO L’ALTRE È CRUDELE. IO, CHE IN ME SENTO SI’ ESTESO SENTIMENTO, VO’ BENE A TUTTE QUANTE. LE DONNE, POI CHE CALCOLAR NON SANNO IL MIO BUON NATURAL CHIAMANO INGANNO Cast e llo di Orvinio Rie t i VARIUS-MULTIPLEX-MULTIFORMIS: È UN CANTO ANTICO DI GEOMETRICHE FORME CHE CORTEGGIANDO I CORPI TRA GIOCO E TRAGEDIA DENUDA L’ANIMA SUA È IL MITO CHE L’UOMO NUOVO HA INTERPRETATO PER SCOPRIRE SE STESSO E PER TORNARE IN POSSESSO DI UN SOGNO CHE AI GRECI E AI LATINI SI RIFÀ PER L’INGEGNO 14 È VERSATILE: CON UN GESTO CAMBIA FORMA. È VOLUBILE E INCOSTANTE COME IL VENTO PERCHÈ CHI PIU’, SEMPRE BRAMA MAI È SAZIO, SEMPRE VAGA! È TORTUOSO: NASCE SPESSO DA UN INTUITO APPASSIONATO… LA DANZA E L’AMORE SONO SIMILI NELL’ALTERNARE IN UN GESTO L’ABILITÀ E LA PASSIONE. POTRESTE PENSARE CHE OGNI BACIO E OGNI TOCCO SIANO STATI PER ME LA RIPETIZIONE DI UNA MOSSA VINCENTE, INVECE IMPARAI CON MINUZIA E PASSIONE PER CIASCUNA DONNA QUAL ERA LA GIUSTA COMBINAZIONE DI FORZA E GENTILEZZA, DI PAUSE E DI ARDORE PARLI BENE DELL’AMORE PER L’ARTE, MA LASCIA CHE IO TI SVELI L’ARTE DELL’AMORE 15 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ITALIANA “L’ADDIO AL DON GIOVANNI” 16 Cast e llo di Orvinio Rie t i 17 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ITALIANA “L’ADDIO AL DON GIOVANNI” Cast e llo di Orvinio Rie t i Cast e llo di Orvinio Rie t i VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ITALIANA “L’ADDIO AL DON GIOVANNI” 2011 2011 EPICOTRASCENDENTALE 2011 EPICOTRASCENDENTALE 22 23 2011 EPICOTRASCENDENTALE Epicotrascendentale Siedi qui, accanto a me guarda il tuo lavoro in silenzio MarcoVinicio. Tavolino con 2 mani, 2 ConiAlati Tu sei un vulcano erudito, (medi), un piccolo cono, colosseo, modulato sotto i fuochi d’artificio scaletta con CavalloAlato. Mentre goccia a goccia la banda incandescente cade dall’acquedotto Tavolino con piccola testa, Cavallo Nota a nota, corpo a corpo Alato con chiave, una mano, due con tutti gli strumenti del fare piccole zampe leonine con tra fumi e ultimi botti che scassano, invano, il silenzio: decorazione floreale e due piccole ali. non è mai notte non è mai giorno nell’eterno. Mezza gabbietta con zamponcino Il filo a piombo alato punta al centro della stella, medio e ConoAlato medio, Cavallo cono di luce all’altro centro spaccato dell’universo, Alato con chiave. è trainato da cavalli che cauti salgono le scale dell’infinito. Tavolo tondo bordato da Vi è un alto e un basso nella quarta dimensione decorazione floreale eretto da tre che squadra il volto depositato basi (appoggi manichino), accanto ad un paio di scarpe o zampe di leone con scritta, mezza ellisse, con ali e che innalzano la gabbia e grattano la sabbia due piccoli coni, tronco di cono con che sfarina in atomi dall’ellisse assieme al prigioniero. decorazione floreale e piccolo ConoAlato. In una solida carezza, vedi tu, è tutto il bene nell’universo piatto o tavolo a tre piedi, Prima Base, due zamponcini medi tondo infilzato dal dardo che moltiplica il marmo del ricordo con due ConiAlati sovrastanti con sui vettori tridimensionali fino a sparpagliarli come decorazione floreale appoggiati su la mano che libera bastoncini di shanghai di un solo colore una piccola ellisse, con due piccoli o sottili parallelepipedi a due punte numerate, ConiAlati, due spilli alati grandi. senza muovere nulla senza combaciare i numeri che si offrono alla vista perché è impossibile Seconda Base con due ConiAlati, contare sul numero delle combinazioni, con due ellissi incrociate la tua arte, con una sola regola aerea respira e guarda, appoggiate su due ConiAlati medi con quanta cura abbiamo gettato gli arcani con all’estremità superiore due sul pavimento ad uno ad uno piccoli ConiAlati. fino a spogliarne le mosse con la calce viva delle tue mani, gli dei sono spariti nelle costellazioni trascinati da pan dentro il giorno enigmistico che a loro corrisponde ancora per pigrizia mentale, La composizione ma tu continui ad intendere il mondo SCULTOREA È INSERITA come poesia e scultura, aria e nutrimento della tua vita. IN UNA GRANDE ELLISSE CHE APPOGGIA SU 4 ZAMPE Per MarcoVinicio Carelli LEONINE CON DUE PICCOLI Sotto un chiaro sole, dentro un pieno teatro CONIALATI. Roma 18 6 2011 Giovanni Prosperi 24 25 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’AFORISMA SEDOTTO Villa Adriana Tivoli 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’AFORISMA SEDOTTO 28 Villa Adriana Tivoli 29 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’AFORISMA SEDOTTO 30 Villa Adriana Tivoli 31 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’AFORISMA SEDOTTO Villa Adriana Tivoli 2009/2011 PITTURA PAESAGGIO RITUALE Particolare 2009/2011 PITTURA PAESAGGIO RITUALE 36 37 2007 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS FRAMMENTI DELL’ETIMO RITROVATO 38 San Gre gorio da Sassola 39 2007 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS FRAMMENTI DELL’ETIMO RITROVATO 40 San Gre gorio da Sassola 41 2006 RICTUS VIVANTS ITALIANA San Gre gorio da Sassola 42 43 2006 RICTUS VIVANTS ITALIANA San Gre gorio da Sassola 44 45 2006 RICTUS VIVANTS ITALIANA San Gre gorio da Sassola 46 47 2004 RICTUS VIVANTS THE ARTIST IN DESPAIR OVER THE MAGNITUDE OF ANTIQUE FRAGMENTS 48 Mont e granaro 49 2001 - 2003 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE Villafranc a Sommac ampagna P ome z ia L ’Aq uila 2 001 Fonder i a Fr a te l l i Bo n v i ci n i S o m m ac am pag n a Ve rona 200 1 Salone Conve gni Ene a Hot e l P ome z ia Roma 2 002 Accadem i a del l e Belle A r t i d e ll’A q u i la 200 2 Ridot t o de l Te at ro St abile L ’Aq uila 50 20 0 2 Ac c ade mia de lle Be lle Art i de L ’Aq uila “ A l’ a rt e q ui d i e d e ro le sp e ra n ze e i s o g n i a la p a t r i a l a v i ta q ui t orn a n o i lo r o s p i r i ti c on sola t i d a ll’ a m ore b e n e d e t t i d a ll a g l o r i a” Qu es ta ep i g r af e, i n r i c o r d o d eg l i A r ti s ti m o r ti i n g u er r a m i r i p o r ta al 1 960 , an n o i n c u i , al l i ev o d el l ’A c c ad em i a d el l e B el l e A r ti d i Ven ez i a, eb b i i l p r i m o i m p atto c o n q u el l a l ap i d e c o m m em o r ati v a ad i ac en te i g r ad i n i d el l a s c u o l a. N as c ev a i n m e u n s en s o d i d i s o r i en tam en to , al tem p o s tes s o , i l r i c o r d o d i q u ei n o m i m i r i em p i v a i l c u o r e d ’o r g o g l i o ; o r g o g l i o s o d ’ap p ar ten er e ad u n i d eal e i l c u i atto es tr em o è s tato i l Lo r o s ac r i f i c i o . Qu es ta s en s az i o n e m i h a ac c o m p ag n ato n el tem p o , f ac en d o m i r i tr o v ar e ag l i i n i z i d eg l i an n i ‘ 90 , c o m e d o c en te n el l a s tes s a A c c ad em i a d el l e B el l e A r ti , c o n l e s tes s e s en s az i o n i , ac c o m p ag n ate d a u n a g r an d e am ar ez z a n el c o n s tatar e c h e l ’o b l i o , av ev a s tes o i l s u o v el o i n es o r ab i l e s u l l a m em o r i a. Qu es to l av o r o v u o l e es s er e u n r i c o r d o a Lo r o e ag l i A r ti s ti d i tu tte l e n az i o n al i tà m o r ti n ei c o n f l i tti b el l i c i d i q u es to s ec o l o . M ar c o Vi n i c i o C ar el l i 2002 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE 52 L ’Aq uila 53 2002 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE 54 L ’Aq uila 55 2002 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE 56 L ’Aq uila 57 2002 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE 58 L ’Aq uila 59 2000 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’ETIMO RICOSTRUITO 48 San Gre gorio da Sassola 49 1999 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS PRO AUDI Abbaz ia di Fossanova L at ina 62 63 1996 RICTUS VIVANTS DALL’ASPETTO SOLARE... DALLA FULGIDA LUCE 64 San Gre gorio da Sassola 65 PITTURA LE CONEIADI 1995/1996 67 1995 RICTUS VIVANTS L’APOLLINEO Complesso Monumentale dell’Annunziata Tivoli 68 69 1994/1996 ISTRUMENTIRITUALI ConiAlati su piedistallo con Zampe Leonine ConiAlati con Zampa Leonina 70 Tavolo con decorazione floreale e Colosseo ConoAlato su Tronco di Cono con decorazione floreale e Piedi Leonini 71 1993 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’AFORISMA SEDOTTO Tivoli 1992 ISTRUMENTIRITUALI CAVALLOALATO S tudio E x C ar tier a M ar z ial e Tiv o l i 73 1993 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’AFORISMA SEDOTTO 74 Tivoli 75 1993 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’AFORISMA SEDOTTO T ivoli 76 Te mpio di Ve st a Tivoli 77 1992 / 1993 PITTURA OPERE 78 79 1992 / 1993 PITTURA OPERE 80 81 1991 / 1993 PITTURA OPERE 82 83 1991 / 1993 OPERE 84 85 1973/1992 ISTRUMENTIRITUALI BELLO ERA COSÍ CON NUOVO INCANTO 86 1973/1992 ISTRUMENTIRITUALI BELLO ERA COSÍ CON NUOVO INCANTO 87 1991/1992 ISTRUMENTIRITUALI BELLO ERA COSÍ CON NUOVO INCANTO 88 1973/1992 ISTRUMENTIRITUALI BELLO ERA COSÍ CON NUOVO INCANTO 89 1973/1992 ISTRUMENTIRITUALI BELLO ERA COSÍ CON NUOVO INCANTO 90 1973/1992 ISTRUMENTIRITUALI BELLO ERA COSÍ CON NUOVO INCANTO 91 1993 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’AFORISMA SEDOTTO 92 Te mpio de lla Sibilla Tivoli 1990 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS INCONTRO CON LA LUCE 93 Teatr ino R eal e V il l a di M o nz a 1990 ISTRUMENTIRITUALI ROMANTICO IMPETUOSO 94 1990 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS DAS SCHÄNDLICHE SCHIFF Te rme Ac q ue Albule Tivoli 1990 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS DAS SCHÄNDLICHE SCHIFF 98 Te rme Ac q ue Albule Tivoli 99 1990 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS DAS SCHÄNDLICHE SCHIFF 100 Te rme Ac q ue Albule Tivoli 101 DAS SCHÄNDLICHE SCHIFF IL VASCELLO SCELLERATO VARIUS COMPAGNA DI VIAGGIO DEL CORPO TEMATICA CHE SARÀ RIPETUTA IN MOLTEPLICI ESEMPLARI VARIUS LA SPADA È SEMPRE TENUTA AFFILATA DOVE ORA ANDRAI A FINIRE PALLIDETTA, GELATA, NUDETTA SCENDE PENDULO IL NETTARE DI INSANA VIRTU’ LA SPADA È SEMPRE TENUTA AFFILATA LÁ DOVE GIRA LA RUOTA INCAPACE DI SCHERZI ORMAI? CON PASSIONE AL DESIDERIO RITUALE LÀ DOVE GIRA LA RUOTA IL VUOTO DIGRIGNA I DENTI UN TURBINE AFFERRA TUTTO CIÒ CHE È SPENTO ROTTO MARCIO FUGGE IL DOLCE FRUTTO LE PENDULE LABBRA IL VUOTO DIGRIGNA I DENTI C’È SANGUE QUI NON SOLTANTO GOCCE CHE CADONO APASSITO LO AVVOLGE ROTEANDO IN UNA ROSSA NUBE DI POLVERE FIORITE C’È SANGUE QUI NON SOLTANTO GOCCE CHE CADONO DAI GRAPPOLI I GRAPPOLI SI GONFIANO COME UN AVVOLTOIO IL PENSIERO DELL’ARTISTA È PRONTO A QUESTA CONQUISTA DELLA DAI GRAPPOLI I GRAPPOLI SI GONFIANO SUI TRALCI TESI FRA GLI OLMI LO PORTA IN ALTO PITURA E L’ALTO GENIO PITTORICO SI GIOVA DELLA VERITÀ DI CODESTA SUI TRALCI TESI FRA GLI OLMI E ANCORA SPARGE LE GOCCE LUCENTI CHE LA BELLEZZA NOTTURNA LA SIBILLA CON BOCCA FOLLE DICE, ATTRAVERSO IL DIO COSE SENZA “SITUAZIONE” PER ESPRIMERE POETICAMENTE IL VARIARE DEI TONI E ANCORA SPARGE LE GOCCE LUCENTI CHE LA BELLEZZA NOTTURNA DEPONE RISO SOTTO IL BAGLIORE DEPONE ED ECCO BRILLARE TREMULE LACRIME LÌ LÌ PER CADERE NÉ ORNAMENTI NÉ UNGUENTO E SI LEVÒ TREMENDO LO STREPITO DI UN LAMPO, L’INCUPIRSI DELL’ACQUA SOTTO IL TRASCORRERE ED ECCO BRILLARE TREMULE LACRIME LÌ LÌ PER CADERE LA GOCCIA PRECIPITA DELL’ARCO DELL’OMBRA, LA GOCCIA PRECIPITA L’INFINITO MI HA DIVORATO DEL LICIO, DELL’ASIATICO DALL’ASPETTO SOLARE DALLA FULGIDA IL TUTTO FATTO DI VELATE LUCENTEZZE, DI INDUGI SULLE L’INFINITO MI HA DIVORATO SE POTESSI ESSERE UN ARTISTA LUCE DALLA TRASCORRENTI REALTÀ LUMINOSE DELLA MISERIA NEL RESPIRO SE POTESSI ESSERE UN ARTISTA AVEVA LA BOCCA DI UN FIORE OGNI MOMENTO CHE PASSAVA IL SUO SPLENDIDA ARTE MERIDIANO DELL’APERTO PAESE AVEVA LA BOCCA DI UN FIORE OGNI MOMENTO CHE PASSAVA IL SUO VOLTO I NOSTRI SGUARDI CERCANO CONFUSI CIÒ CHE SI È DILEGUATO, LA MATERIA GLI APPARE BELLA E PREZIOSA ORA CHE VI HA VOLTO SI TRASFORMAVA POICHÉ QUELLO INCORPORATO SI TRASFORMAVA ASSUMEVA CHE VEDONO È COME SALITO ALLA LUCE DORATA DA UNO UN NUOVO AMORE ASSUMEVA SEMPRE DI PIÙ SEMPRE DI PIÙ SEMPRE DI PIÙ SPROFONDAMENTO POESIA PERFETTA SEMPRE DI PIÙ SEMPRE DI PIÙ SEMPRE DI PIÙ UNA SPLENDIDA COSCIENZA CHE FACEVA COSÌ PIENO E VERDE, COSÌ RIGOGLIOSAMENTE VIVO, COSÌ DI UN’IMPERFEZIONE UNA SPLENDIDA COSCIENZA CHE FACEVA STORCERE DISTORCERE CONTORCERE STORCERE DISTORCERE APPASSIONATAMENTE SCONFINATO, COSÌ LO STAGNO E IL RAME SONO DIVENTATI ORO STORCERE DISTORCERE CONTORCERE STORCERE DISTORCERE CONTORCERE IL MONDO È UNA VIOLENZA DEVIATA TRASFIGURATA CHE APPARE COME SOSPIRO DI DELIRIO CONTORCERE LA BOCCA GRAZIA, ARTE, ARMONIE CONTRASTANTE DELL’ARCO E DELLA LIRA CHE DELIRANDO MUORE LA BOCCA SUBLIME ORIFIZIO CHE ALLA MENTE E AL CUORE DÀ CONSISTENZA ARCHETIPI COSMICI GEROGLIFICI APOLLINEI STRUMENTI DI È UNA TORTURA MA CHE IMPORTA, SUBLIME ORIFIZIO CHE ALLA MENTE E AL CUORE DÀ CONSISTENZA CON QUEL PARLARE CHE GLI STOLTI NON COMPRENDONO CON QUEL PARLARE CHE GLI STOLTI NON COMPRENDONO MORTE E LEGGIADRIA IL MIO DOLORE TROVERÀ UNA VOCE. LO CHIAMANO FOLLIA L’AUDACE URLO INGOLATO LA TRAGEDIA STA IN MEZZO A QUESTA SOVRABBONDANZA DI PIACERE, ALLA MIA GIOVINEZZA FU ACCORDATA LO CHIAMANO FOLLIA L’AUDACE URLO INGOLATO IN QUEL CONFINE CHE NON CONOSCE SERVI NON AMMETTE PADRONI IN ESTASI SUBLIME ASCOLTA UN LONTANO E MELANCONICO CANTO UN’ANIMA DIVERSA IN QUEL CONFINE CHE NON CONOSCE SERVI NON AMMETTE PADRONI TRAGICA MASCHERA DI UNA COMMEDIA STANCA ESSO NARRA DELLE MADRI DELL’ESSERE IN CUI NOMI SUONANO DALLA COMUNE ARGILLA A ME COMPAGNA TRAGICA MASCHERA DI UNA COMMEDIA STANCA SENZA SOGGETTO NÉ COMPLEMENTO ALCUNO FOLLIA VOLONTÀ DOLORE IL MIO GENIO MI FECE STRANIERO IN QUESTA TERRA, SENZA SOGGETTO NÉ COMPLEMENTO ALCUNO PERDITA DI SINTASSI E SENSO DI QUESTO CORPO ODIMI ODIMI LA MIA GIOIA FU SOLA: NELLE NOTTI PERDITA DI SINTASSI E SENSO DI QUESTO CORPO L’UNICO DUBBIO RESTA COME UN TRASTULLO DELLA MENTE INERTE AMATA PARLAMI! TANTO HO SOFFERTO MUTE SEGUIRE IL CORSO DELLA LUNA L’UNICO DUBBIO RESTA COME UN TRASTULLO DELLA MENTE INERTE CON LA PAURA DEL TRASPORTO INSANO E SOFFRO ANCORA TANTO GUARDAMI LENTA E DEGLI ASTRI, E I FULMINI CON LA PAURA DEL TRASPORTO INSANO L’ARISTOCRATICO DISTACCO DEL PERSONAGGIO. TOTALMENTE LA TUA FOSSA NON TI HA MUTATO TANTO ACCECANTI FISSARE FINO A CHIUDERE L’ARISTOCRATICO DISTACCO DEL PERSONAGGIO. TOTALMENTE IMMERSO NEL MONDO QUANT’IO SON MUTATO PER TE. GLI OCCHI; E ASCOLTARE LE FOGLIE DISPERSE IMMERSO NEL MONDO DELLE PROPRIE MEDITAZIONI. COME DAVANTI A UNO SPECCHIO IN TROPPO MI AMASTI COME IO TI AMAI. E I CANTI SERALI MORMORATI DELLE PROPRIE MEDITAZIONI. COME DAVANTI A UNO SPECCHIO IN CONTEMPLAZIONE SODDISFATTA DI SE MEDESIMO PAGO DI CONTEMPLAZIONE SODDISFATTA DI SE MEDESIMO PAGO DI NON ERAVAMO FATTI PER TORTURARCI COSÌ DAI VENTI DELL’AUTUNNO. TUTTO QUI RISPECCHIARE LA BELLEZZA QUANTUNQUE FOSSE IL PIÙ EMPIO DEI PECCATI IL MIO PIACERE. È L’ESSERE SOLO………SPROFONDAI NEI MIEI VIAGGI RISPECCHIARE LA BELLEZZA DESTINATA A SFIORIRE IN UN AUTUNNO PRECOCE COME CAMPIONE AMARCI COME NOI CI AMAMMO......... SOLITARI DESTINATA A SFIORIRE IN UN AUTUNNO PRECOCE COME CAMPIONE SENZ’ANIMA DIMMI CHE TU NON MI DETESTI......... NELLE CAVERNE DELLA MORTE, SENZ’ANIMA DI CIELO E FIUMI TRAPASSATI IN CARNI E VESTI CON UN’IMMEDIATEZZA CHE IO SCONTO IL CASTIGO PER ENTRAMBI, SEMPRE CERCANDO LE CAUSE NEI SUOI EFFETTI; DI CIELO E FIUMI TRAPASSATI IN CARNI E VESTI CON UN’IMMEDIATEZZA CHE ESCE DAI CONSUETI LIMITI DEL RITRATTO CLASSICO E CHE TU SARAI DEL NUMERO BEATO, ……… DISSECCATI, TESCHI E POLVERE CHE ESCE DAI CONSUETI LIMITI DEL RITRATTO CLASSICO E TRADIZIONALE, E IO MORRÒ .... PERCHÈ È FIN’ORA TUTTO TRASSI VIETATE CONCLUSIONI TRADIZIONALE, È UNO DEI MOMENTI PIÙ RARI E LIMPIDI DI CHIARA EFFICACIA QUELLO CHE ODIO COSPIRA A INCATENARMI IO NON HO NOMINATO PADRE O MADRE, È UNO DEI MOMENTI PIÙ RARI E LIMPIDI DI CHIARA EFFICACIA PITTORICA ALL’ESISTENZA, A UNA VITA CHE MI ESCLUDE AMANTE, AMICO, O ALTRI CON CUI AVESSI LEGAMI UMANI, O TALI A ME PITTORICA E POI DALL’IMMORTALITÀ DOVE IL FUTURO NON PARVERO E POI TORNARE ANDARE COME UN’ECO DELLE ONDE IN QUEL CREPUSCOLO È SIMILE AL PASSATO. NON HO TREGUA. LE PAROLE NON SONO CHE FIATO. TORNARE ANDARE COME UN’ECO DELLE ONDE IN QUEL CREPUSCOLO DAI CONFINI INCERTI CHE RENDONO VANO IL FUOCO DELLA LENTE NON SO COSA CHIEDERE O CERCARE. GUARDAMI NEL MIO SONNO NELLE VEGLIE. DAI CONFINI INCERTI CHE RENDONO VANO IL FUOCO DELLA LENTE MISERABILI DIOTTRIE SPERSE IN UN VAGO CERCARE SENTO SOLTANTO QUELLO CHE TU SEI QUESTA MIA SOLITUDINE NON È PIU’ SOLITUDINE. MISERABILI DIOTTRIE SPERSE IN UN VAGO CERCARE IMPROVVISAMENTE APPARE E IO SONO. MA, PRIMA DI MORIRE, POPOLATA È DA FURIE……… IMPROVVISAMENTE APPARE VASCELLO SCELLERATO SENZA PARTENZA E APPRODO VORREI UDIRE DI NUOVO QUELLA VOCE HO INVOCATO LA FOLLIA COME UNA GRAZIA VASCELLO SCELLERATO SENZA PARTENZA E APPRODO IN QUEL VAGAR NELLO SPAZIO LARGO CHE PER VASTEZZA SEMBRA CHE ERA LA MIA MUSICA. HO AFFRONTATO LA MORTE, MA LA MANO GHIACCIA IN QUEL VAGAR NELLO SPAZIO LARGO CHE PER VASTEZZA SEMBRA COSÌ COSÌ STRETTO PARLAMI! TI HO INVOCATO NELLE NOTTI D’UN DEMONE SPIETATO MI TRATTENNE STRETTO CONTRAZIONE SENZA ENTRATA E USCITA SERENE, HO SPAVENTATO GLI UCCELLI PER UN CAPELLO CHE NON VOLLE ROMPERSI, CONTRAZIONE SENZA ENTRATA E USCITA URLA L’UMANO IN QUELLA SOGLIA ANGUSTA ADDORMENTATI TRA I SILENZIOSI RAMI, ABITO QUESTA MIA DISPERAZIONE URLA L’UMANO IN QUELLA SOGLIA ANGUSTA SPALANCA GLI OCCHI E CREDE DI VEDERE PER CHIAMARE TE ……… E VIVO VIVO PER SEMPRE. SPALANCA GLI OCCHI E CREDE DI VEDERE IN QUELLA HO RISVEGLIATO I LUPI MONTANI IL SEGRETO È NEI RITMI LARGHI ED ELEGANTI, NELLA MEDITATA IN QUELLA DOLCE SVENTURA DEL MARE, MUTEVOLI SIRENE HO APPRESO ALLE CAVERNE A RIECHEGGIARE SINCERITÀ DOLCE SVENTURA DEL MARE, MUTEVOLI SIRENE TRA I FREMITI DI SCILLA E CARIDDI INVANO IL NOME TUO ADORATO; TUTTO DEL TONO RESTITUENDO UN INTIMO VALORE DI PURA “MORALlTÀ” TRA I FREMITI DI SCILLA E CARIDDI ABITATRICI DEGLI SCOGLI MUSICALI DELLO STRETTO RISPOSE TRANNE LA TUA VOCE. PARLAMI! AD UN SOGGETTO ABITATRICI DEGLI SCOGLI MUSICALI DELLO STRETTO DOLCI MOSTRI LANGUIDI RISCHI D’ACQUA HO ERRATO SULLA TERRA E NON HO MAI CHE NON È NÈ SACRO NÈ PROFANO MA LA MATERIA DELLA QUALE DOLCI MOSTRI LANGUIDI RISCHI D’ACQUA TERRORE ANCHE GRADITO TROVATO A TE L’UGUALE. PARLAMI! PENETRATA TERRORE ANCHE GRADITO SE PUR LA BREZZA SOFFIASSE SULLE NAVI LI SBATTUTE T’HO CERCATO TRA LE STELLE A VENIRE, E COLORATA DALL’ARDORE DI UNA FIAMMA CHE VI SI INSINUA E VI SE PUR LA BREZZA SOFFIASSE SULLE NAVI LI SBATTUTE E, I VENTI EMPISSERO DA POPPA SPINGENDO LE VELE HO CONTEMPLATO IL CIELO INUTILMENTE, SCHERZA E, I VENTI EMPISSERO DA POPPA SPINGENDO LE VELE SOLO UN RICHIAMO E LA CHIGLIA SI ARRESTAVA SENZA TROVARTI MAI. PARLAMI! GUARDA, GLI APPARE BELLA E PREZIOSA ORA CHE VI HA INCORPORATO UN SOLO UN RICHIAMO E LA CHIGLIA SI ARRESTAVA NON PIÙ ALLORA SORRIDEVA IL RITORNO SICURO I DEMONI A ME ATTORNO, HANNO PIETÀ NUOVO AMORE LÀ, TOUT N’EST QU’ORDRE ET BEAUTÈ NON PIÙ ALLORA SORRIDEVA IL RITORNO SICURO MA L’OZIO CULLAVA SVANIVA LA PENA DI ME CHE NON LI TEMO E HO PIETÀ LUXE, CALME, ET VOLUPTÈ MA L’OZIO CULLAVA SVANIVA LA PENA DAL PIACERE VENIVA LA MORTE SI DICE SI DICE CHE IL RE MIDA PER TE SOLTANTO. PARLAMI! SDEGNATA, LASCIATE GENERARE L’ARTISTA NELLA SUA SOLITUDINE IL SUO DAL PIACERE VENIVA LA MORTE SI DICE SI DICE CHE IL RE MIDA INSEGUÌ SE VUOI, MA PARLAMI!.........DIMMI……… IMPULSO È QUELLO DI INFRANGERE, RETROCEDENDO, LA FISSITÀ DEGLI INSEGUÌ IL SAGGIO SILENO SENZA PRENDERLO QUANDO L’ACCIUFFÒ GLI CHIESE NON SO CHE COSA, MA CHE IO TI SENTA OGGETTI, E DI OPPORSI AL TRASCINAMENTO DEL TEMPO CON IL SAGGIO SILENO SENZA PRENDERLO QUANDO L’ACCIUFFÒ GLI CHIESE CHE FARE LA COSA MIGLIORE DA FARE UNA VOLTA ANCORA UN’INVERSIONE DEL PRESENTE CHE FARE LA COSA MIGLIORE DA FARE IL DEMONE RIDENDO SOGGHIGNANDO RISPOSE: STIRPE MISERABILE ED COSTRUITO SECONDO UN IDEALE DI BELLEZZA CHE HA VERSO IL PASSATO RESTAURARE IL RESIDUO IMMEDIATO DELLA VITA IL DEMONE RIDENDO SOGGHIGNANDO RISPOSE: STIRPE MISERABILE ED EFFIMERA FIGLIO DEL CASO E DELLA PENA PERCHÈ MI COSTRINGI EFFIMERA FIGLIO DEL CASO E DELLA PENA PERCHÈ MI COSTRINGI CORRISPONDENZA IN CIÒ A DIRTI NELLA MIGLIORE FAVOLA PAGANA E NEL SENSO DI UNA TOTALE CHE APPARE UN’ESISTENZA ORGANICA, ORDINATA. CORPOSA. MA È A DIRTI CIÒ CHE PER TE È PIÙ VANTAGGIOSO NON SENTIRE IL MEGLIO PER SIMBIOSI, INVECE CIÒ CHE PER TE È PIÙ VANTAGGIOSO NON SENTIRE IL MEGLIO PER TE È TRA INDIVIDUALITÀ E COSMO CON UNA SEMPRE LIMPIDA E SERENA INCROSTAZIONE, SEDIMENTO ANCHILOSATO DI CATEGORIE. QUI TE È IRRAGGIUNGlBILE NON ESSER NATO NON ESSER ESSER NIENTE MA LA DESCRIZIONE NATURALISTICA, GODUTA IN MINUTE AMOROSE L’ASTRATTO IRRAGGIUNGIBILE NON ESSER NATO NON ESSER ESSER NIENTE MA LA SECONDA COSA MIGLIORE È PER TE MORIRE PRESTO ANNOTAZIONI SCIMMIOTTA IL CONCRETO CON UNA SMORFIA CHE HA SEMPRE TRATTO SECONDA COSA MIGLIORE È PER TE MORIRE PRESTO ANIMUCCIA TREMOLANTE TENERA TENERA PARTICOLARI QUALIFICANDOSI TRA LE PIÙ FELICI REALIZZAZIONI IN UNA IN INGANNO, E FATTO CREDERE CHE QUELLA ERA VITA. ANIMUCCIA TREMOLANTE TENERA TENERA 102 103 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS INCARNATO Ex Cart ie ra Marz iale Tivoli 106 107 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS INCARNATO Ex Cart ie ra Marz iale Tivoli 108 109 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS INCARNATO Ex Cart ie ra Marz iale Tivoli 110 111 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS INCARNATO Ex Cart ie ra Marz iale Tivoli 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS INCARNATO Ex Cart ie ra Marz iale Tivoli 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS INCARNATO Ex Cart ie ra Marz iale Tivoli 116 117 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS DEDICATO A... Ve ne z ia 118 119 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS DEDICATO A... Ve ne z ia 120 121 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS DEDICATO A... Ve ne z ia 122 123 1975 / 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1989 At t ivit à didat t ic a Cat t e dra di D e c oraz ione P r o f. M ar c o V inic io C ar el l i Ac c ademia del l e B el l e Ar ti di V enez ia VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS di MarcoVinicio Carelli Contenitore Evento inserito nei programmi didattici delle Accademie delle Belle Arti di Venezia, Bologna, L’Aquila e Roma. MANA è l’associazione culturale sorta per promuovere iniziative incontri-mostre eventi che fanno parte del mondo comunicazionale di VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS – nascita - filosofia - iter espositivo All’interno del contenitore VARIUS vediamo svilupparsi segni antichi: un viaggio attraverso il tempo, la memoria, il mito, il rito con IstrumentiRituali, gli elementi e le caratterizzazioni estetico formali delle affinità elettive sviluppate sul territorio. I VARIUS mostre - evento sono frutto di progetti rigorosi, ma è nello svolgersi degli accadimenti nel catarsi di ciò che accade prima e dopo nello spazio ‘segreto’ tra noi, fatto di ansie discorsi che in qualche modo cercano luce nelle cose ...VARIUS racchiude il senso - significato, ‘rivela’ la grande importanza dell’azione collettiva e il percorso che dal sentimento attraverso il progetto vive nell’azione. VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS, anabasi di un’officina didattico - metodologica, una miscellanea di idee, impulsi, passioni ... il riappropriarsi della nostra identità e dignità… ”FAREMO ARTE CON TUTTO” (Emilio Villa), si propone con interventi estetico - formali, di coniugare storia, arte, architettura, musica, beni culturali e nuovi linguaggi contemporanei per recuperare preziosissimi territori d’arte e storia, ricercare nell’enorme ricchezza patrimoniale del nostro Paese un discorso dinamico e propositivo in grado di confrontare la storia e la contemporaneità, le differenze e le similitudini tra cultura antica e quella moderna. Non dunque un mondo intangibile, altero, distante e di fatto anacronistico, ma un mondo che cerca, un rapporto con la realtà riappropriandosi del passato non per una inestinguibile nostalgia quanto per un battagliero spirito di sopravvivenza. Varius Multiplex Multifomis, traccia itinerari nuovi su antichi territori ... il turismo, la consulenza per la comunicazione, la progettazione di eventi e manifestazioni culturali per far riscoprire e far conoscere l’eredità storica e spirituale del territorio coniugandola con le potenzialità del presente, “quanto dura - ha affermato Holderlin - ciò che fondano i poeti”, questo l’augurio cui vorrebbe ispirarsi. 124 125 1985 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS THE ARTIST IN DESPAIR OVER THE MAGNITUDE OF ANTIQUE FRAGMENTS 126 Villa Ve llut i D olo 127 1985 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS THE ARTIST IN DESPAIR OVER THE MAGNITUDE OF ANTIQUE FRAGMENTS 1 9 77/1 979 Colore Inc arnat o Ist rume nt iRit uali, Apolline o 128 Villa Ve llut i D olo 1 977/1 979 C o l o r e I nc ar nato I str umentiR itual i, Ap o l l ineo c o n M asc h er a e C o p r ic ap o p iumato 129 1985 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS THE ARTIST IN DESPAIR OVER THE MAGNITUDE OF ANTIQUE FRAGMENTS 130 Villa Ve llut i D olo 131 PITTURA COLORE INCARNATO QUADRO DI PIERA 1980 133 1976/1978 ISTRUMENTIRITUALI 1975 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS IL CIMENTO DELLA PITTURA 136 Galle ria Mana Roma 137 1975 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS IL MITO REALE Galle ria Mana Roma 138 139 1973 PIAZZA VENEZIA 19 73 Pi azza V en ez i a I p o t e s i d ’i n n e s t o c r i t i co s u l r e s t auro s v iluppa to a s ca la urb a na con m a nif es ti • C on C a rm elo R ome o • Roma 140 Roma 1972 RICTUS VIVANTS 142 Chie sa e Chiost ro di S. L uigi Asolo Tre viso 143 1972 RICTUS VIVANTS 144 Chie sa e Chiost ro di S. L uigi Asolo Tre viso 1972 RICTUS VIVANTS 146 Chie sa e Chiost ro di S. L uigi Asolo Tre viso 147 1972 LA SERIGRAFIA 148 P alaz z o Brasc hi Muse o di Roma 149 1972/1976 EIN ITALIENISCHER MALER Galle ria Mana Roma «Ein italienischer Maler»; il titolo di questo lavoro di Carelli è emblematico. Ci riporta subito al «grand tour», agli artisti nordici per i quali era ancora d’obbligo visitare l’Italia. In una stanza dalle pareti bianche e dal pavimento nero, rischiarata da una finestra laterale, sono collocati pochi oggetti: un grande cavalletto vuoto, una mensola, una sedia con sopra un cappello e un bastone, una cornice. L’allegoria è fin troppo chiara: in questo studio non si dipinge più, l’aria che si respira è gelida, di morte. Ma non è tutto. Quel marmo tombale richiama al neoclassicismo, ai suoi grandi teorici, Winckelmann, Mengs, ai suoi massimi scultori, Canova, Thorvaldsen. Un momento nodale, anzi il momento nodale a partire dal quale l’arte, attraverso la nuova scienza dell’estetica, si fa critica: bada alle idee, diviene modello di se stess0, si fabbrica un metodo e di conseguenza, una didattica. Tutti gli oggetti sono di levigatissimo marmo bianco: il cappello, il bastone, due collane collocate sulla mensola e sul cavalletto sono calchi in fusione d’alluminio.Questo lavoro finisce quindi per avere un suo risvolto in parte positivo. La morte dell’opera, sembra suggerire Carelli, non vuol dire la morte dell’arte che, almeno come idea, come concetto, è ben viva. Ancora una tautologia ma enunciata con fantasia e grazia e risolta con eccellente mestiere. Lorenza Trucchi 1976 MANA Art Market produce oggetti disegnati da artisti. Gli oggetti sono di uso comune come porte, tavoli, sedie, lampade che, conservando la loro natura di quadri o sculture, assolvono un compito nella casa. MANA si propone infatti di rendere la casa il luogo della fantasia, dell’immaginazione e quindi - forse- della felicità. MANA vuol dire tutto ciò che ha un potere straordinariamente efficace di energia psichica e forza positiva su di noi, e niente più di un oggetto creato da un artista può avere questo significato. Nancy Marotta, presentazione del catalogo Mana, 1968 150 151 1972 EIN ITALIENISCHER MALER 152 Galle ria Mana Roma 153 1972 EIN ITALIENISCHER MALER 154 Galle ria Mana Roma 155 1972 IL CIMENTO DELLA PITTURA Galle ria L a Sc ale t t a Mat e ra 1970 APPUNTI PER EROSTRATO 158 Galle ria Fe rro di Cavallo Roma 9-17 DICEMBRE 1970 APPUNTI PER EROSTRATO (Italia con Trappola) Galle ria Fe rro di Cavallo A P P A R A T I Roma Eventi Pitture Sculture e Opere dal 1962 al 2011 RI-LETTURA VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS: DA SEMPRE RICONOSCO NEL LAVORO DI MARCOVINICIO UNA UNICITÀ E NELLE OPERE UN SOFFIO UN VENTO CHE INTRECCIA AVVOLGE ED EVOCA MISTERIOSE ALCHIMIE. SOSTARE ASCOLTARE COME SCRISSE UN ANTICO, “QUESTE COSE NON AVVENNERO MAI MA SONO SEMPRE” COSÌ ATTRAVERSO QUEL “SILENZIO” CHE PERVADE OGNI SUA OPERA TENTO AVVICINANDOMI UMILMENTE PRIMA A LEGGERE MA POI ABBANDONARMI AL RACCONTO DI STORIE FAVOLE MITO. E… LASCIANDOMI CONDURRE DALLA LUCE NETTA E RADENTE LEGGERA E IMPALPABILE CHE SI ADAGIA SULLE CAREZZEVOLI SUPERFICI DI VOLTI CORPI CONIALATI CAVALLIALATI….SENZA TEMPO MI RITROVO SULLA TERRA NUDA QUIETO. SE IL DOLORE AVVOLGE E PERMEA TUTTE LE COSE DEL MONDO LE CREAZIONI-EVOCAZIONI DI MARCOVINICIO CONDUCONO A UN RITORNO (1) IL PENSIERO DELLA MEMORIA AFFIORA NON QUELLO DELLA MENTE E SEDOTTO (2) VUOTO FINALMENTE MI ACCORDO ALL’UNIVERSALE. “LA CORONA DI DIONISO È LA PERFEZIONE DELL’INGANNO, È L’INGANNO CHE SI RICHIUDE SU SE STESSO, QUELLA PERFEZIONE CHE INCLUDE IN SÉ L’INGANNO” (3) J.P.DE MOJREL (1) (nostos “ritorno” e algos “dolore”): DOLORE DEL RITORNO. (2) (sedurre se(d)-“via” e ducere “condurre”) sedurre vuol dire “distruggere” secondo la lingua greca: phtheirein. (3) R.Calasso Le Nozze di Cadmio e Armonia, Milano 1988 160 161 PULCINELLA O DELL’AMBIGUITÀ 1962 GRUPPO ERRE 1 - Premessa l’equilibrio dei segni, delle figurazioni a volte appena suggerite. Gli effetti risultanti dalla collaborazione della nostra sensibilità unita a quella dell’artista sono sempre causati da una composizione intelligente e prevista dall’autore. Sconcertanti i risultati dell’“esuberante” Carelli. Un bisogno di reazione ai tumulti esterni? A quelli interni? Un’esigenza di inserirsi con estrema discrezione e altrettanta decisione nell’edificio non soltanto spirituale, ma anche pratico, della vita? Per ciò che lo riguarda, una certezza rimane: al di fuori e al di sopra di ciò che sa e non sa, che vuole e non vuole, vince la sua natura di autentico artista. G. Ambrogio Treviso Galleria d’Arte La Riviera Lineamenti della giovane pittura Trevigiana La relazione con gli “oggetti” simbolizzati emozionalmente, che caratterizza il modo d’essere inconscio della mente. che fonda il nostro rapporto con la realtà, è connotata Ritengo che i Pulcinella di Domenico Tiepolo siano, di fatto, dall’ambiguità: una difficile e quotidiana commistione “oggetti” indefiniti emozionalmente, capaci di rappresentare di emozioni che portano a vivere l’altro come amico e al quell’ambiguità, quell’indefinitezza emozionale propria contempo nemico; come potente e al contempo debole; come dell’inconscio. Penso anche che molte opere d’arte possono appartenente, interno a noi, e al contempo estraneo, fuori essere viste quali tentativi di dare una soluzione emozionale di noi. Potremmo continuare a lungo. chiara e esplicita all’ambiguità emozionale; molte altre, di L’ambiguità, o meglio ciò che corrisponde emozionalmente contro, possono rappresentare l’espressione dell’ambiguità che a quanto chiamiamo ambiguità, è la modalità originaria con sospende, in chi ne fruisce, il prendere parte entro le dicotomie cui il modo inconscio della mente vive la relazione. Amico e emozionali amico-nemico, dentro-fuori, sopra-sotto, davanti nemico, fuori e dentro, potente e debole, presente e assente, dietro; vale a dire entro quelle dicotomie emozionali che d’altro canto, sono categorie descrittive che ci aiutano a organizzano le più primitive soluzioni all’ambiguità. Esempi parlare, sia pur approssimativamente, di eventi emozionali della prima funzione, attribuita all’arte, si possono ritrovare che siamo “costretti” a comunicare, anche in questo nelle opere di divulgazione religiosa; un esempio lo si può scritto, tramite il linguaggio; definizioni, già organizzate trovare negli affreschi, concepiti per divulgare la conoscenza e orientate emozionalmente, di quanto si vive entro la “logica del nuovo o del vecchio testamento al popolo dei fedeli, dipinti delle emozioni” , ben lontana dalla logica che organizza e sulle pareti del duomo di San Geminiano. Ma anche le opere intenziona il linguaggio. “didascaliche” e predicatorie di certa arte contemporanea: un L’originaria ambiguità può indurre ansia; giustifica la esempio su tutti, la spazzatura eretta ad oggetto da contemplare propensione a “risolvere”, in un modo o nell’altro, la relazione e meditare. Esempi della seconda funzione si hanno in proposte ambigua e quindi non definita emozionalmente, con gli oggetti. artistiche che non danno soluzioni emozionali esplicite od L’agito emozionale serve allo scopo: quando si agiscono le implicite, quali l’arte astratta nelle sue espressioni più alte, ad emozioni, l’oggetto che è il destinatario dell’agito diviene esempio di un Kandinskij e di un Mondrian; il suprematismo univocamente “amico” o “nemico”, se l’ambivalenza originaria di Malevich; ma anche il nouveau realisme di Arman nei suoi concerne questo primitivo “schema” di simbolizzazione. assemblages di violini spaccati, di pennelli, di orologi o di Soluzione dell’ambiguità e agito emozionale sono sincrone, tubetti di colore. Quell’Arman caro ad Umberto Eco, che di lui temporalmente: non c’è soluzione dell’ambiguità senza ebbe a dire “trasforma la monodia dell’identico in sinfonia agito emozionale; l’agito emozionale implica, sempre, una dell’eterogeneo”....... soluzione dell’ambiguità insita nella simbolizzazione 5 - Pulcinella è l’ambiguità dell’oggetto a cui l’agito è rivolto. Se, di contro, Torniamo ai nostri Pulcinella e a Domenico Tiepolo. la simbolizzazione emozionalmente ambigua viene “pensata”, Qui l’ambiguità regna sovrana, e questo effetto è ottenuto con allora è possibile elaborare l’ambiguità originaria, è possibile una strategia precisa e ripetuta, che Domenico utilizza per coglierne le motivazioni, districarne le contraddizioni, dare ai suoi disegni una atmosfera emozionale sospesa e costruire un pensiero “dividente” che stabilisce rapporti tra perturbante al contempo. Tutto questo si ritrova in alcune i vari aspetti dell’oggetto originariamente ambiguo. affermazioni e in alcuni giudizi che la massima studiosa Seguendo queste brevi note, si può affermare che il modo dei Pulcinella di Domenico, Adelheid Gealt, riporta nella sua inconscio della mente si manifesta tramite l’ambiguità introduzione a “I disegni di Pulcinella”. Vediamoli assieme: emozionale, intesa come configurazione emozionale “egli è allo stesso tempo personaggio ordinario e straordinario” contraddittoria e indefinita degli oggetti con i quali si “appare fondamentalmente umano, anche se si lascia entra in rapporto. È l’agito da un lato, il pensiero che organizza e andare ad eccessi bizzarri” “il personaggio si avvicina alla prelude all’azione dall’altro, che portano alla realtà, ma non la riproduce mai esattamente” “succedono definizione emozionale degli oggetti e quindi ad una cose simili e allo stesso tempo così diverse da noi...”. Il mondo relazione organizzata con loro. Va anche ricordato che di Pulcinella: “così diverso dal nostro e allo stesso tempo l’originaria ambiguità è una risorsa per la nostra conoscenza così familiare” “è quasi impossibile ricostruire l’ordine nel della realtà oggettuale, per un adattamento non stereotipale e quale si sviluppa la storia” “Domenico è riuscito a creare capace di una relazione con l’oggetto ambiguo, quindi uno dei suoi piu grandi paradossi, poiché ogni disegno è così estraneo. La soluzione dell’ambiguità comporta la specifico da assorbire completamente la nostra attenzione, trasformazione dell’oggetto in un interlocutore definito e allo stesso tempo ci sfugge” “... tutti i Pulcinella hanno lo emozionalmente, ma viene pagata con la perdita della stesso aspetto, dandoci poche possibilità di individuare un possibilità di scambio con l’estraneo. personaggio centrale” ...... La soluzione dell’ambiguità comporta la trasformazione dell’estraneo in un oggetto che si può possedere, quindi il Pulcinella o dell’ambiguità passaggio dallo scambio al possesso. Con questo scritto di Renzo Carli estratto parziale dalla rivista di Psicologia Clinica n.3 2007 . intendo esplorare la figura dei Pulcinella, disegnati da Renzo Carli è professore ordinario di Psicologia clinica presso la Facoltà di Domenico Tiepolo, come espressione artistica dell’ambiguità Psicologia 1 dell’Università “La Sapienza” di Roma. 162 1970 AMORE MIO Montepulciano Siena Galleria Mana Art Market 1966 SEDICI 1964 PITTURA IN VACANZA Arcumeggia Varese Dall’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano ad Arcumeggia corso d’affresco con il maestro GianFilippo Usellini. Invitato con borsa di studio. Al Corso hanno partecipato dieci Allievi delle Accademie delle Belle Arti Italiane, vincitori di altrettante borse di studio poste a disposizione, oltre che dall’Ente Provinciale per il Turismo di Varese, Amministrazione Provinciale, Camera di Commercio, Industriali della Provincia, Calzaturificio di Varese e privati. Le opere sono esposte in una originale mostra all’aperto sugli stessi cavalletti sui quali sono state realizzate. 1965 DI BARBARA Treviso Galleria d’Arte - Personale Treviso Giovani Artisti trevigiani. Palazzo Filodrammatici a cura di MarcoVinicio Carelli e Romano Abate 1966 IL PUNTO SULL’ARTE GIOVANE I ª Mostra Triveneta (Santomaso, Mazzariol, Viani) Palazzo dei Trecento - Treviso 1967 PREMIO DUMENZA Varese 1968 CICLO SPERIMENTALE SUL COLORE Opere di Serigrafia su stoffa metallo e plastica in collaborazione con la Meeting S.p.a. di Treviso 1970 APPUNTI PER EROSTRATO Roma Galleria Ferro di Cavallo - Personale Parlare di ciò che fanno i giovani, anzi i giovanissimi, è difficile. Ancor più arduo è parlare di ciò che vogliono. Parliamo di MarcoVinicio Carelli, sensibile, emotivo, esuberante un radar di percezione rapida e polivalente. Queste sue qualità gli producono fermenti culturali di spesso difficile digeribilità. Lo incontro per discutere nostri problemi artistici, ma soprattutto i suoi. Mi investe un ciclone di idee, di progetti, di speranze. Ciò che risalta con maggior evidenza dal violento bailamme del suo dire è un termine: funzionalità. Un lodevole concetto. Un’idea fissa. La funzionalità dell’opera d’arte. Siamo diretti al suo studio e sono preparato a trovarvi gli oggetti più singolari, utili, vari esteticamente raggiunti. Entrati nello studio, mi sono immediatamente sentito immerso in un grande silenzio. Silenzio claustrale, sereno, raramente turbato da una linea, da un tono che risentissero, riluttanti, dall’urlo oggi di moda. Tali mi sono sembrate le sue creazioni. Una breve serie di luoghi, commoventi silenzi, una ordinata teoria di sommesse proposte. Opere che vivono di vita propria, che sono funzionali soltanto in quanto possono suggerire ad altri una applicazione pratica partendo dalla loro validità estetica. Sono superfici bianche o gialle o rosse, grandi o piccole. Superfici mobili, regolabili a piacere. Ci si emoziona a toccarle con mano, a spostarne gli elementi creando assieme all’artista dimensioni diverse, proiezioni di ombre o piani di luce totale. In qualsiasi senso ci si muova con loro, niente viene a turbare L’umanità che in Omero era uno spettacolo per gli Dei dell’Olimpo ora lo è diventata per se stessa la sua autoestraniazione ha raggiunto un grado che le permette di vivere il proprio annientamento come un godimento estetico di primordine questo è il senso dell’estetizzazione della politica che il fascismo persegue, il comunismo gli risponde con la politicizzazione dell’arte. (da Walter Benjamin ) APPUNTI PER EROSTRATO Alla Libreria “Ferro di Cavallo” Roma via di Ripetta 67 i lavori di: - Carmelo Romeo dal 14 novembre al 25 novembre - Luciano Trina dal 26 novembre al 7 dicembre - MarcoVinicio Carelli dal 9 dicembre al 17 dicembre 1970 163 1971 DISEGNI - STUDI Roma Collaborazione con Gino Marotta alle scenografie del film “Salomé” di Carmelo Bene a Cinecittà Locandina Allegorie a Tiepolo - Trittico 300 x 100 H cm Tenteranno allora la fluidificazione del gioco liturgico scalfito e distolto e leso dalla storia bruta. Quindi: o pittura-teatro, goffo e sincero, chi è il tuo Paradosso? chi è il tuo Tumulto perituro? e dov’è la tua Vittoria? Ma sicuramente, all’Eranos della Coscienza Militante (Militarizzata, anche), e mentre si spengono i sospiri degli dei regolari e irregolari, e dei demoni oziosi o macchinisti, e gli scheletri mascherati da Storia non dormono più e non si muovono più, ecco che l’estro (una tinta, un estro, un tocco) anatomico dei nostri operai varrà i folgorati. Dicono: “Mangiate, la tavola è qui! Rimanete qui, cercate dai vostri occhi torvi e freddi nei loro cuori assenti la morte palpitante degli uccelli illuminati dalla telestar! Lasciate perdere le vostre code, divinità fossili, into divine Game! aprite, aprite le vostre vene, sanguinate, segnate, signori, laddove le Uova sono legate, brindate allora alle arterie essiccative E se tra il BOU e il NER un solco si distende fino a due, 3, 4 5, 6 volte tracciato, allora! allora colui che sembrava essere un animale balzante è semplicemente un uomo-drago che ingoia la foglia di pane, che esprime una faunizzazione esemplare, florida e preuterina, sulle labbra che sussurrano che respirano una parte fatidica del Teatro ininterrotto. E in quanto ai vantaggi che voi trarrete di questa posizione e in quanto a ciò che vi priverete voi stessi all’infinito, voi ai quali appartengono regioni regioni ruoli cucine fornelli allegati e durevoli, bisogna difenderli in un modo un po’ comico ma perentorio: siete adesso strettamente assediati. 1972 OPERAZIONE VESUVIO Napoli Galleria d’Arte Il Centro - Iª Mostra Progetti Europa E chi è il Signore delle tue frittate? dei tuoi pomodori e delle tue chiappe? chi è il fetido feticcio giocante? chi salverà l’igname? la notte psichica dell’igname! 1972 EIN ITALIENISCHER MALER Invito Locandina Galleria Mana Roma E dopo, romperete la frittata di cenere delle grandi malizie alimentari, dalle tavole dei morti viventi, fino al giorno della Gran Cena, dove abbiamo combattuto coppa alla mano, a colpi di corna, l’amico dei vasi da bere e non berne più o che più o mai per sempre, che incontra il disprezzo di un destino e riceve il trattamento che merita, cioè, di scopare davanti, delirio alimentare, prelettura arcaica, delirio distillato epidermico sfogliato. 164 E dopo, la vittima impiccata, cercate la topografia verticale e plenaria dell’ azione decettiva dell’ Inganno, della Cena-Imbroglio Suprema, nei Ghigni Viventi uno dei Quattro (2) vi mostra l’impero del Rictus indimenticabile, che deve essere bevuto dalle anime delle lattughe di pane all’ora in cui si annaffiano i giardini d’Eraclito. E nulla può né impedire né fermare la Cateratta del Rictus sulla pelle del Mondo, però, puramente, una ruga! La ghirlanda delle rughe sotto le narici di un’ora esatta esteriormente visitata dal Nemico: L’Apollineo Che fanno quindi? Sono qui nelle loro parti, ci si fermeranno come per spiare, spiare come espiare se stesso, in modo sicuro, come essere in agguato, per perdere se stesso in tempi altri, molto altri e molto oltre, e abitati da ignizioni di distanze inevitabili, Membri slogati, attrezzature palpate dove i membri montano pensili per l’ An(n)o e completo voi potete mangiare. Ovale 80 x 55 H cm Figurazione tratta dall’opera del Crivelli Roma Opere grafiche di 50 artisti al museo di Palazzo Braschi Locandina vedo ora che 2 giovani Cirenei della Pittura, 2 febbreccitati Narcisi dell’Amenità, ci hanno provato invano: i suoi nomi in un MarcoVinicio Carelli Roberto Gnozzi, e nominateli allora i protomartiri del Risciacquo Spettacolarizzato, dello Scisma Figurazionale, della Scissione, del passo Scrisciato nel Catafenomeno, del Buco della Scena Strangolata. e abbassarsi (baciarsi) tanto tanto tempo e senza attenzione come per cercare qualcosa, quasi un immobilizzo snaturizzato, costretto con la forza, dell’esercizio e della genealogia assente di assiomi visibili. Frame 1972 LA SERIGRAFIA Galleria La Scaletta Matera Ho creduto più che provvidenziale creare oggi un indicatore funzionale per la Truffa, illusorio, trocaico (del trocheo primario), instaurare una misura qualunque ma palpabile della Recidività intermittente del teatro e dello spettacolo Ameno, per dedicarsi alle cause lontane, da dove essere attentamente persi a chi dona la forza 1972 SALOMÉ 1972 IL CIMENTO DELLA PITTURA RICTUS VIVANTS che viene a sfruttare la Vittima spensierata e illimitata (mentre gli dei colano verso i cieli della Preda) esatta all’immagine temibile, esatta ai tempi, a mantenere immutabile l’Apertura il ragno pantofico delle rughe occlusive e dei magmi creatinici esclusivi, la sua ruga diluendo il suo valore dato ballato nascosto oscuro i Rictus Osanna lanciati fino al limite dell’etimologia sorprendente. Questo è qui, questo va bene! ScultureViventi L’Apollineo Evelina Bazzo Animale Scimmietta Il pubblico ha interagito con le ScultureViventi. E questa magari è la spinta per deporre l’accento dell’Irrisorio sul Tumulto mitico che scappa al Teatro del Mondo. Bisognava visualizzare molto banalmente, e stranamente raffigurare, la provocazione segreta che nasce dalla follia fittizia; bisognava inghiottire l’orientamento ottico delle relazioni e degli esemplari miticizzanti. Mi fido assolutamente, e implicato a ritroso, in queste maschere stanche, sopravvenute in ritorno Il sogno monta insensibilmente le apparenze del sogno totale e gliene dona, con queste prove, identificate o no, l’ironia del giovane sfacelo, i riflessi infiniti del Derisorio. Immagini, immagini delle apparenze innumerevoli, ritiratevi! Loro quindi si allontanano, se ne vanno innumerevoli, nel vuoto riflesso, dove il nulla diventa visibile agli occhi. Non so ciò che questi giovani riflessi sull’esaurimento di ogni assenza, toccheranno: ciò che attaccheranno, foreranno, raggiungeranno finalmente. Ma si rendono conto, che fuori della finzione e della frase negativa, c’è solo, da rappresentare, la follia enigmatica di esprimersi con delle compensazioni simboliche. Allora, cercano altrove, al di là dell’ombra fittizia, dei poteri immobili. Suscitate e scosse da loro, le immagini che scortano al tavolo dell’Interdetto, spariranno con una decisione anomala, mangiate, divorate, inghiottite, digerite, e finalmente cagate, da noi stessi, escrementi di tutti, infinitamente fecondo, immagine intesa di più, cosa del silenzio, scrittura fisiologica, cambiamento intatto dell’intatto contrario. Le immagini, invitate da questa Quaternità Puerile del non-intermittente, i Due bambini nominati, esigono dall’alto l’Interruzione spiacevole e la Rottura, l’Arresto e l’Ascolto, dell’Indifferenza tracciata in Cerchio senza origine, senza espressione, senza impegno, senza insieme, senza visibilità. Visibili che sono, non riguardano la circostanza ininterrotta che disturba il Tutto Rappresentabile. Forse facendomi vedere la loro assenza inattuale, le immagini sorde e cieche dei Quattro Bambini, andranno a cogliere l’esponenziale amniotico del nostro Defunto. Quali tesori ricoprono? accese e instabili, autoritarie e illusorie, bisogna cancellarle Allora, i 2: sono andati a provare la fluidificazione del GIOCO liturgico, in piena derisione, in piena voluttà. Io sono quindi certo e sicuro che hanno voluto, con delicatezza sotterranea, rappresentare il GIOCO della risurrezione della carne e della vegetazione. E tu, finalmente, è all’alba del tuo pane sfogliato che semini gli immobili del tuo giardino eracliteo senza guardiano, tu, guercio al mezzogiorno cosmogonico, per mordere il pane dell’Oblio concentrato nel sonno delle Insonnie della Scena, catturata. RICTUS VIVANTS di Emilio Villa per MarcoVinicio Carelli agosto 1972 165 Cartelle Serigrafiche Numerate e firmate dall’autore 1/50 Autoritratti 50 x 50 H cm Depliant Invito Chiesa e chiostro di San Luigi - Asolo (Treviso) Asolo ALLEGORIE A TIEPOLO A cura di MarcoVinicio Carelli, Roberto Gnozzi, Emilio Villa RICTUS VIVANTS - Locandina 50x70 H cm 1972 RICTUS VIVANTS Roma Galleria il Grifo - Segnalato da Emilio Villa Traduzione: Dottoressa Elsa Geraud agosto 2011 1972 PROSPETTIVE CINQUE Il Cimento della Pittura “Pulcinella” particolare 1973 PIAZZA VENEZIA Manifesto Roma Ipotesi d’innesto critico sul restauro sviluppato a scala urbana con manifesti - con Carmelo Romeo IL CIMENTO DELLA PITTURA XXI Mostra Premio Villa San Giovanni Reggio Calabria Museum of Philadelphia Civic Center 1976 EIN ITALIENISCHER MALER Quadro Catalogo Galleria Mana Roma a cura di MarcoVinicio Carelli IstrumentiRituali SEDIA 45 x 45 x 80 H cm CAVALLETTO 90 x 90 x 210 H cm SGABELLO 40 x 40 x 42 H cm CONSOLLE 140 x 40 x 90 H cm QUADRO 45 x 10 x 55 H cm Le opere sono realizzate in marmo di Carrara Cappello e Bastone in fusione di alluminio 1974 XXIX°BIENNALE INTERNAZIONALE 1975 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS Stanza d’Artista - Sedia con Cappello e Bastone Cavalleto Sgabello e Consolle Di Venezia con la SPA Edizioni D’Arte Tullio Catalano Roma Brochure Invito IL MITO REALE a cura di Nancy Marotta Particolare Rivalutazione di «segni» originari, rivendicazione e riconquista del mito attraverso l’adattamento linguistico. Un’operazione semantica che si realizza in diapositive, films, disegni e oggetti sotto vetro. Una topografia di miti essenziali perseguita con metodologie eterodosse ma con un identico sistema di appropriazione del territorio espressivo, al di fuori degli schemi, sopra le righe, senza pregiudizi. Una specie di esorcismo laico e disinvolto dei materiali per l’evocazione dei significati come oggetti di conquista espressiva, in un alternarsi di realtà metafisica e metafisica della realtà. L’aggregato proposto è dei più eterogenei. La sequenza ironica che ne deriva articola le sue varianti sulle strutture antitetiche dei miti del progresso, della produttività e della rivolta contro una cultura basata sulla fatica, il potere e la rinuncia. Reliquie di un mondo, frivolo e provvisorio, che nasconde l’infezione sotto la cosmesi; memorie di Prometeo e di Pandora (nella leggenda indiana di Tikopia), di Orfeo, di Narciso. Un eros rivolto alla propria proiezione in una dimensione estetica che è rifiuto e negazione di ogni realtà repressiva. Immagini tratte dalla pittura manierista o contemporanea, dalle carte da giuoco, dalle pagine del Capitale. Un labirinto di rivendicazioni unitarie ed appropriazioni di simbologie e nomenclature che vogliono asserire il diritto dell’uomo ad imprimere un «nome» definitivo agli elementi ed ai «segni» che la cultura borghese ha occultato. Nancy Marotta 1975 1975 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS Roma IL CIMENTO DELLA PITTURA a cura di Nancy Marotta 166 1972 1975 ISTRUMENTIRITUALI COLORE INCARNATO Sui 4 artisti intervenuti. Il senso che può avere attualmente il lavoro di una Galleria che non abbia una dimensione “commerciale”, è quello di garantire la possibilità di comparazione e di scambio tra quelle ricerche che riescono ad esprimersi in territori indipendenti, fuori da mode e condizionamenti, facili tramiti della colonizzazione culturale. Ci è sempre sembrato fondamentale tra i diritti civili, quello di garantire il diritto alla libertà di ogni espressione autonoma che non si identifichi nelle maggioranze ufficiali, sorretta da una critica ormai esausta e «impegnata» solo in situazioni di potere e di sicuro mercato. Questo libretto documenta il lavoro di Antonello Belli, MarcoVinicio Carelli, Roberto Gnozzi e Maurizio Mazzucco, presentato quest’anno alla Galleria Mana e puntualmente disatteso dalla critica salvo per i testi che pubblichiamo, uniche testimonianze coerenti e civili di Emilio Villa, poeta da sempre attento e interessato alla decifrazione di fenomeni nuovi, (che saranno oggetto, nei lustri successivi, di lodi appassionate da parte della critica ufficiale) e di Lorenza Trucchi che ha sempre recensito, con la giusta sollecitudine professionale, il lavoro degli artisti e delle gallerie, senza preferenze o esclusioni. 1976 1978 ISTRUMENTIRITUALI COLORE INCARNATO 1977 1980 ISTRUMENTIRITUALI Stivaletti 1977 / 1979 bronzo di fusione dorato 35 x 24 x 30 H cm Mani Ali Fiore e Freccia 1977 / 1979 marmo di Carrara 50 x 42 x 12 H cm Lorenza Trucchi 1976 1975 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1973 ITALY TWO ART AROUND ‘70 «Ein italienischer Maler»; il titolo di questo lavoro di Carelli è emblematico. Ci riporta subito al «grand tour», agli artisti nordici per i quali era ancora d’obbligo visitare l’Italia. In una stanza dalle pareti bianche e dal pavimento nero, rischiarata da una finestra laterale, sono collocati pochi oggetti: un grande cavalletto vuoto, una mensola, una sedia con sopra un cappello e un bastone, una cornice. Tutti gli oggetti sono di levigatissimo marmo bianco: il cappello, il bastone, due collane collocate sulla mensola e sul cavalletto sono calchi in fusione d’alluminio. L’allegoria è fin troppo chiara: in questo studio non si dipinge più, l’aria che si respira è gelida, di morte. Ma non è tutto. Quel marmo tombale richiama al neoclassicismo, ai suoi grandi teorici, Winckelmann, Mengs, ai suoi massimi scultori, Canova, Thorvaldsen. Un momento nodale, anzi il momento nodale a partire dal quale l’arte, attraverso la nuova scienza dell’estetica, si fa critica: bada alle idee, diviene modello di se stess0, si fabbrica un metodo e di conseguenza, una didattica. Questo lavoro finisce quindi per avere un suo risvolto in parte positivo. La morte dell’opera, sembra suggerire Carelli, non vuol dire la morte dell’arte che, almeno come idea, come concetto, è ben viva. Ancora una tautologia ma enunciata con fantasia e grazia e risolta con eccellente mestiere. Consolle 1972 / 1975 marmo di Carrara 140 x 40 x 90 H cm COLORE INCARNATO 1977 / 1979 Apollineo con Maschera bronzo di fusione dorarto 28 x 35 x 42 H cm Mani e Frecce 1977 / 1979 marmo di Carrara 36 x 29 x 14 H cm Nancy Marotta 1976 Testo di Emilio Villa 1976 (galleria Mana su quattro interventi) Quest’anno, l’unione, in quattro esemplificazioni distinte e successive, di questi quattro artisti (dolci uomini che sanno oggi mettersi in pericolo) ha enunciato una collettiva ripresa di istinti timidamente emblematici e intensivamente iconopoetici; una spontanea, sporadica, ripresa, e che sembra disporsi in enunciazione, in citazione, quasi come un gioco minimale di consapevolezza. Lavorano tutti, con segretezza, a mettere in luce discorsiva alcuni segreti attivi e zone impervie dell’intima memoria, riportando gli uni e l’altra allo stato di modelli di percezione iniziale, come momenti iconizzati della pura trasmutazione. Trauma per lo scontro (o solo contatto) tra intimo trapelato svanimento mnemonico, e la riaffiorante eccezione dell’evento citato (eccitato); e unione (conglomero) di certi abbagli dell’esistenza con certi ictus o flash della natura; tenendo bene in vista il fatto che i limiti drammatici della natura sono appunto la naturalità e la naturalezza. E per varcare, possibilmente, quei limiti (del «naturale», del «figurato») bisogna inventare quei patterns mediatici, quei modelli di funzionamento magnetico (magnetizzato, magnetizzante) che vagano inclini di meraviglie arcaiche, o in apparati di atmosfere, o in grumi mnemonici o in recuperi simbolici, o in aeree irruzioni o illuvioni di brevi contratte ipotesi, difese e incorrotte, e che scorrono per le arterie di un geroglifico remoto: come fatto non già da elementi di archetipi psicologici, ma da presentimenti, da turbe e remore, da orbite di estenuazioni, da brevi scandali di «miti» senza delirio, da desiderio di «miti» emergenti, quindi proprio come rivalsa contro l’archetipico. È come cercare il luogo controverso (rispetto alla normale corrente), cioè una zona lessicale impropria, per quella «realtà» che convenzionalmente (banalmente) si definisce «icone» (per esempio, il «fisiognomico evocato» in Antonello Belli); Mocassini 1977 / 1979 bronzo 35 x 20 x 12 H cm Vasca con Bambino 1972 / 1975 marmo bianco di Carrara 140 x 40 x 40 H cm Cesta con CavalliAlati 1977 / 1979 bronzo 52 x 44 H cm COLORE INCARNATO 1977 / 1979 Apollineo marmo di Carrara 28 x 35 x 42 H cm Trofeo 1977 / 1979 bronzo e marmo di Carrara ø 8 x 37 H cm cercare una dicitura intatta per quello che si definisce, altrettanto banalmente, «atmosfera», tempo rattrappito in incanto deserto, o cristallizzato in funere (l’etereo funus di MarcoVinicio Carelli), o tempo gestito e residuato da cenere etnografica (il magico «albero» recitato nella scena di Roberto Gnozzi) o residuato da geometria rituale (l’irrimediabile testo della «genesi» nel cratere ludico, labirintico, di Maurizio Mazzucco); incrocio di articolazioni trasognate, trans-spirate (simbolo-materia, delirio-materia, allusione-materia) per nascondere l’origine fisica del nulla, e il suo irripetibile tragitto, irreversibile deriva; quasi una iperbole finissima e rassegnata dell’«oggetto»; e come preda di una insorgente simultaneità. È, dunque, la ricerca di un terreno o apparato, alle inquiete risorse della percezione: queste opere chiamano e urgono verso l’immagine, e vi adunano la bassa eredità dei sensi, salvando, come alta operazione sensoria, l’atto necessario di chiamare e adunare. Piatti 1977 / 1979 alluminio e Roselline in marmo di Carrara 32 cm IL MITO REALE 1972 / 1975 Portatenda Vasca CavalloAlato ConoAlato marmo bianco di Carrara 150 x 150 x 230 H cm COLORE INCARNATO 1977 / 1979 Divano legno laccato pelliccia e Fiori in marmo di Carrara 280 x 50 x 160 H cm 167 COLORE INCARNATO 1977 / 1979 Apollineo con CavalloAlato dorato di fusione patinato 40 x 40 x 50 H cm 1989 2010 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS Venezia DEDICATO A ... a cura di Antonello Belli e MarcoVinicio Carelli ScultureViventi Antonello Belli Patrizia D’Orsi ATTIVITÀ DIDATTICA Cattedra di Decorazione Prof. MarcoVinicio Carelli Accademia delle Belle Arti di Venezia, Bologna, L’Aquila, Roma Mostra - Evento alle Terme delle “Acque Albule” Tivoli VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS di MarcoVinicio Carelli Contenitore Evento inserito nei programmi didattici delle Accademie delle Belle Arti di Venezia, Bologna, L’Aquila e Roma. MANA è l’Associazione Culturale sorta per promuovere iniziative incontri-mostre eventi che fanno parte del mondo comunicazionale di VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS – nascita - filosofia - l’ iter espositivo - Istrumenti Rituali GIOCATTOLI GALLEGGIANTI IN GOMMA DIPINTI Performance DEDICATO AGLI ESCLUSI DAI BENEFICI SOCIALI “Quadro di Piera” QUADRO DI PIERA 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS CARATTERIZZAZIONI ESTETICO FORMALI SULLE AFFINITÁ ELETTIVE SUL TERRITORIO 1989 PROGETTO APERTO Inizio Itinerario Storico Culturale - di Tivoli 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS Dolo THE ARTIST IN DESPAIR OVER THE MAGNITUDE OF ANTIQUE FRAGMENTS COLORE INCARNATO APOLLINEO 1977 - 1979 Marmo di Carrara 28 x 35 x 42 H cm 168 La manifestazione che si propone a Tivoli dal 13 al 17 settembre 1989 non vuole essere né l’espressione unitaria di un gruppo di lavoro affiatato, unito cioè da una comune “poetica” seppure espressa attraverso “media” diversi, né una kermesse o un festival, vale a dire un’antologia di opere d’arte, di spettacoli, di poesie più o meno ben scelte e assortite. Qui si tratta in realtà della convergenza spontanea di talenti che già si conoscevano e apprezzavano al di fuori di programmi e schemi, ognuno indipendentemente dagli altri ma con gli altri in rapporto di reciproca stima; e si tratta, forse soprattutto, del tentativo di recupero e rivitalizzazione di un antico spazio industriale centrale alla città che solo attraverso l’arte e la cultura è parso possibile rendere nuovamente fruibile a tutti. “Quanto dura - ha affermato Hölderlin - ciò che fondano i poeti” questo l’augurio a cui vorrebbe ispirarsi. Cesare Vivaldi (Direttore Accademia delle Belle Arti di Roma) 1989 1990 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS DAS SCHÄNDLICHE SCHIFF IL VASCELLO SCELLERATO Replica della Mostra - Evento a Pieve di Soligo Treviso Sponsor De Rosso Spa 1990 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS INCONTRO CON LA LUCE a cura di Pino Usicco Mostra - Evento Teatrino della Villa Reale di Monza 1973 - 1992 ConoAlato Piramide Apollineo Vasca rettangolare con Zampe Leonine marmo bianco di Carrara 47 x 23 x 27 H cm Personaggi Artista MarcoVinicio Carelli Altro personaggio Bindo Toscani Bambina Regina Vittoria Canto Giosiana Pizzardo Testimone Lorenzo Usicco Scisso Carlo Iacoboni 1990 ISTRUMENTIRITUALI ROMANTICO IMPETUOSO 1973 - 1992 Tronco di ConoAlato CavalloAlato con Sfera ConoAlato Piramide Scritta in Rilievo Piano geometrico sorretto da Zampa Leonina marmo bianco di Carrara 40 x 40 x 55 H cm Back-stage Gheorghe Iancu L’Apollineo Carlo Iacoboni - Danza Loretta Stefanescu “Villa Velluti” Dolo -Venezia GABBIA CON CAVALLOALATO 1978 - 1980 Fusione in Bronzo 35 x 25 x 30 H cm Appendiabiti marmo ......... 48 x 48 x 170 H cm Depliant IstrumentiRituali 1987 -1989 DIVANO SGABELLO APOLLINEI a cura di MarcoVinicio Carelli e Pino Usicco 1990 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS DAS SCHÄNDLICHE SCHIFF IL VASCELLO SCELLERATO Gheorghe Iancu 1985 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS INCARNATO Mostra Multimediale nella ex Cartiera Marziale di Tivoli a cura di MarcoVinicio Carelli All’interno del contenitore VARIUS vediamo svilupparsi segni antichi: un viaggio attraverso il tempo, la memoria, il mito, il rito con IstrumentiRituali, gli elementi e le caratterizzazioni estetico formali delle affinità elettive sviluppate sul territorio. I VARIUS mostre-evento sono frutto di progetti rigorosi, ma è nello svolgersi degli accadimenti nel catarsi di ciò che accade prima e dopo nello spazio ‘segreto’ tra noi, fatto di ansie discorsi che in qualche modo cercano luce nelle cose ... VARIUS racchiude il senso - significato, ‘rivela’ la grande importanza dell’azione collettiva e il percorso che dal sentimento attraverso il progetto vive nell’azione. VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS, anabasi di un’officina didattico-metodologica, una miscellanea di idee, impulsi, passioni ... il riappropriarsi della nostra identità e dignità… “FAREMO ARTE CON TUTTO” (Emilio Villa), si propone con interventi estetico- formali, di coniugare storia, arte, architettura, musica, beni culturali e nuovi linguaggi contemporanei per recuperare preziosissimi territori d’arte e storia, ricercare nell’enorme ricchezza patrimoniale del nostro Paese un discorso dinamico e propositivo in grado di confrontare la storia e la contemporaneità, le differenze e le similitudini tra cultura antica e quella moderna. Non dunque un mondo intangibile, altero, distante e di fatto anacronistico, ma un mondo che cerca, un rapporto con la realtà riappropriandosi del passato non per una inestinguibile nostalgia quanto per un battagliero spirito di sopravvivenza. Varius Multiplex Multifomis, traccia itinerari nuovi su antichi territori ... il turismo, la consulenza per la comunicazione, la progettazione di eventi e manifestazioni culturali per far riscoprire e far conoscere l’eredità storica e spirituale del territorio coniugandola con le potenzialità del presente, “quanto dura - ha affermato Hölderlin - ciò che fondano i poeti”, questo l’augurio cui vorrebbe ispirarsi. 1973 - 1992 CavalloAlato con Sfera ConoAlato su Zampa Leonina Piani geometrici con Piede Leonino marmo bianco di Carrara 70 x 45 x 38 H cm Artista e Bambina 1980 COLORE INCARNATO 1973 1992 ISTRUMENTIRITUALI BELLO ERA COSÍ CON NUOVO INCANTO Personaggi: Artista MarcoVinicio Carelli Altro personaggio Bindo Toscani Bambina Regina Vittoria Canto Giosiana Pizzardo Somatico Claudio Betan Varietà Giorgia O’Brien Testimone Lorenzo Usicco Scisso Carlo Iacoboni Il Capro Dionisio ... lasciate generare l’artista nella sua solitudine il suo ... 1989 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS Roma Collabora con Regina Vittoria all’evento Carlo Iacoboni 1978 ARTE MODA COSTUME Allestimento 1977 1980 ISTRUMENTIRITUALI a cura di Antonello Belli, MarcoVinicio Carelli e Regina Vittoria Il I stage Reggiani 1990 è un incontro con progettisti e operatori di tutta Europa un approfondimento sul tema della luce e sulle ultime novità delle fonti luminose. Il notevole interesse suscitato dai nuovi apparecchi è esaltato dalla particolare e inconsueta sede dell’avvenimento. Infatti Pino Usicco artdirector con Goffredo Reggiani presidente della Reggiani Spa Illuminazione hanno scelto quale sede del I Stage il Teatrino della Villa Reale di Monza. L’articolazione dei vari argomenti dello stage ha interagito con la performance curata e diretta da MarcoVinicio Carelli responsabile dell’Auge Events, che ha avuto come tema la luce che sollecita gli “StrumentiRituali.” Gli oggetti, le figure. Le vesti, lo spazio, hanno rivelato ed evidenziato i contenuti formali e tecnici dei nuovi prodotti. Una coerenza espressiva propria della Reggiani che vuole la tecnologia sempre abbinata all’evento, all’arte. 1973 - 1992 Tavolo con Mani ConoAlato e Uccellino marmo bianco di Carrara 60 x 60 x 65 H cm 169 PAESAGGIO ORIENTALE 170 Lorenza Trucchi Settembre 1993 1994/1996 ISTRUMENTIRITUALI ConiAlati con Zampa Leonina ConoAlato su Tronco di Cono con decorazione floreale e Piedi Leonini bronzo di fusione lucidato e patinato 40 x 40 H cm L’AFORISMA SEDOTTO a cura di MarcoVinicio Carelli e Nicola di Virgilio “Festival di Altomonte” Convento Domenicano Cosenza Improvvisazioni COMMENTI CRITICI sulla pittura classica e moderna ScultureViventi Antonio Arevalo Carlo Iacoboni Regina Vittoria IstrumentiRituali 3 ELEMENTI in Marmo di Carrara 1) 50 x 22 x 27 H cm 2) 70 x 40 x 40 H cm 3) 50 x 45 x 35 H cm Locandina 22 x 31 H cm Fusione in bronzo 10 x 60 x 50 H cm 1994 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ConoAlato con mano su Zampa Leonina Bronzo di fusione patinato e lucidato ConoAlato con Zampa Leonina Marmo bianco di Carrara 1995 RICTUS VIVANTS L’Aquila L’APOLLINEO a cura di MarcoVinicio Carelli Nicola di Virgilio Enrico Sconci Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea - L’Aquila 1994 ARTE ALLA NASCITA Partecipazione del Prof. MarcoVinicio Carelli con gli allievi del Corso di Decorazione dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia IstrumentiRituali DALL’ASPETTO SOLARE DALLA SPLENDIDA LUCE Fusione in bronzo a cera persa patinata e lucidata 300 x 220 H cm Installazione Locandina Invito ConiAlati su piedistallo con Zampe Leonine 50 x 35 H cm Tavolo con decorazione floreale e Colosseo ø 45 x 60 H cm 1994 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARTE ‘94 Progetto aperto con allievi delle Accademie delle Belle Arti di Venezia Roma e Nizza “Festival di Altomonte” Convento Domenicano - Cosenza 1995 1996 LE CONEIADI “ Le Coneiadi” Manifesto 50 x 70 H cm Manifesto 50 x 70 H cm L’AFORISMA SEDOTTO 3208° Natale di Tivoli invitato ad esporre nel Complesso Monumentale dell’Annunziata Tivoli Questa mostra (la si può chiamare così?) nasce da un’idea, è legata a un percorso dell’immaginazione. Forse bisogna andare indietro di qualche anno. Inverno 1975/76. In una piccola galleria di via del Fiume a Roma, diretta da una giovane donna ad un tempo razionale e poetica, Nancy Marotta, si susseguono quattro personali di artisti tra i venti e i trent’anni: Antonello Belli, MarcoVinicio Carelli, Roberto Gnozzi, Maurizio Mazzucco. Li presenta Emilio Villa, “poeta da sempre attento alla decifrazione dei fenomeni nuovi”: “ Quest’anno, l’unione in esemplificazione distinte e successive, di questi quattro artisti (dolci uomini che sanno oggi mettersi in pericolo), scrive Villa, ha enunciato una collettiva ripresa di istinti timidamente emblematici e intensivamente iconopoetici; una spontanea, sporadica, ripresa, e che sembra disporsi in enunciazione, in citazione, quasi come un gioco minimale di consapevolezza. Lavorano tutti, con segretezza, a mettere in luce discorsiva alcuni segreti attivi e zone impervie dell’intima memoria, riportando gli uni e l’altra allo stato di modelli di percezione iniziale, come momenti iconizzati della pura trasmutazione”. Le opere dei quattro artisti pur andando verso l’immagine, desideravano varcare i limiti del naturale, del figurativo, inventando e più chiamando e adunando, “climi di meraviglie arcaiche”, “grumi mnemonici”, “recuperi simbolici”. Il titolo dell’esposizione di MarcoVinicio Carelli “Ein italienischer Maler” era emblematico, ci riportava subito al “grand tour”, agli artisti nordici per i quali era d’obbligo visitare l’Italia. Nella stanza bianca con il pavimento nero solo pochi oggetti: un grande cavalletto vuoto, una cornice, una mensola ed una sedia con sopra un bastone ed un cappello. Tutti gli oggetti erano in levigatissimo marmo; il cappello, il bastone e due collane collocate sulla mensola, erano invece in fusione di alluminio. L’allegoria appariva evidente: in quello studio non si dipingeva più, l’aria che vi si respirava era gelida, di morte. Ma quel marmo candido richiamava al Neoclassicismo, ai suoi grandi teorici, Winchelmann e Mengs, ai suoi massimi scultori, Canova e Thorvaldsen. Un momento nodale a partire dal quale l’arte, attraverso la nuova scienza dell’estetica, si fa critica: bada alle idee, diviene modello di se stessa, si fabbrica un metodo e di conseguenza una didattica. Questa installazione aveva dunque già un risvolto positivo. La morte dell’opera, suggeriva Carelli, non vuol dire la morte dell’arte che, come progetto, idea, concetto, è invece ben viva. A questa tautologia, variamente esperita ed approfondita, Carelli è restato fedele sia come artista, sia come docente, ora alla Cattedra di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. E del resto non vi sono spaccature tra queste attività che a giusto titolo, Carelli considera speculari e complementari. Basta dare uno sguardo al programma del suo corso intitolato “Varius Multiplex Multiformis Events” ove si parla di “un viaggio verso il tempo, la memoria, il rito, il mito”, ma anche attraverso i materiali, gli elementi. Un’officina didattico metodologica, come la definisce lo stesso artista, miscellanea di idee, impulsi, passioni, atta a “riappropriarsi della nostra identità e dignità”. Frase illuminante oltre che molto bella, che esprime un concetto basilare, da tenere sempre presente quando si insegna, giacché è proprio questo, che i giovani chiedono alla scuola e sperano nella vita. Se mi sono dilungata sul passato di Carelli, scultore troppo spesso assurdamente dimenticato dai tendenziosi strateghi che sovraintendono le grandi rassegne d’arte, è anche per ricordare come il ricorrente ritorno alla classicità dalla quale derivano, di volta in volta, pur con sottili quanto capitali varianti, il recupero di stili e climi intrisi di mitiche nostalgie, costituiva già venti anni fa per Carelli un ideale profondo, connaturato alla sua indole romantica di una tangibile determinazione fabulatoria che va di pari passo con una non meno intangibile determinazione tecnica e didattica. Voglio dire cioè che Carelli non è un nostalgico occasionale “per moda”, nutrito esclusivamente di letteratura, di museo e, quindi, di citazioni colte, ma è anche se non soprattutto, un “faber” molto attento alla parte operativa, al significato intrinseco dei materiali, al variare delle tecniche e ai loro accostamenti più ardui ed audaci. Inoltre Carelli è un buon “metteur en scène”, sensibile allo spazio dell’immagine che, nel caso di questo suo triplice intervento nel centro storico di Tivoli, meglio sarebbe definire come spazio di un’apparizione epifanica. Altra componente probante dell’attualità di Carelli sta nel gusto che egli ha per l’enigmatico e il paradossale e per una cultura dell’ambiguità, in parte di radice magrittiana, della quale si ha un esempio nello stesso titolo di questa mostra, quasi un ossimoro: “L’Aforisma sedotto”. L’aforisma è infatti (cito da Tommaseo) “sentenza dottrinale che esprime in poche parole il precetto, il frutto di lunghe osservazioni, esperimenti e pensieri”, mentre l’operazione del sedurre consiste nel “condurre fuori di via”, sia pure con artifici ingannevoli. Dunque una sorta di fertile conflitto tra elementi opposti, l’uno di ordine, norma, verità, l’altro di errore, di raffinato artificio, volto all’inganno, giacché “i sensi ingannano la mente; ma il piacere dei sensi seduce l’animo”. 1994 1996 ISTRUMENTIRITUALI Marmo di Carrara 100 x 40 x16 H cm Catalogo 24 x 24 H cm Tempio della Sbilla Apollo Trafitto e Grande Cono Ponte Gregoriano Tivoli “L’Aforisma Sedotto” particolare “La Decorazione” 1993 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’AFORISMA SEDOTTO Fusione in bronzo 350 x 100 x 80 H cm Ma guardiamo alle opere inserite in uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di echi della millenaria storia di Tivoli, il Rione Castrovetere e l’Acropoli con il tempio rettangolare della Sibilla (II sec. A.C.), il mirabile tempietto rotondo detto di Vesta, innalzato, secondo attendibili congetture, ad Ercole, il nume precettore di Tibur, e l’alveo dell’Aniene sovrastato dal ponte Gregoriano. Per ciascuna opera Carelli ha scelto un’indicazione, una traccia non priva di mistero.“Tra perfidia e languore” ha battezzato il complesso gruppo formato da un cono e un busto di donna trafitta da frecce collocato nel tempio della Sibilla. La forma del cono in bronzo che torna duplicato ed ingigantito nell’installazione collocata nell’alveo prosciugato dell’Aniene, è quasi un “topos” per Carelli, emblema di mobilità e ardire espressi nelle ali di bronzo dorato che accentuano la spinta dinamica. Una spinta contraddetta dalle salde, pesanti zampe di leone sulle quali poggiano questi coni: come rampe abbarbicate alla terra che ne ostacolano il lancio. Non meno suggestivo ed ermetico il titolo dell’installazione alloggiata al tempio di Vesta, “Bello era così con nuovo incanto”, tratto da Canova. Il marmo bianco, la delicatezza dei fragili capitelli che recingono la culla dell’infante vestito di tulle ricamato, sulla quale vigila un CavalloAlato, l’accorto svariare (così pittorico) del bianco dei marmi, ora luccicanti come le “pelli” canoviane ora porose ed invetriate attraverso un’immersione nell’acido bollente, tutto conferisce a quest’opera la cui gestazione risale al 1976, il fascino di un accadimento straordinario, realizzato però con un’invenzione accorta, persino divertita e autoironica, come accadeva al “vecchio” de Chirico nella rivisitazione estrema dei suoi enigmi metafisici. Non dunque un mondo intangibile, altero, distante e, di fatto, anacronistico, ma un mondo che cerca, disperatamente cerca, un rapporto con la realtà riappropriandosi del passato non per una inestinguibile nostalgia quanto per un battagliero spirito di sopravvivenza. Depliant Locandina fronte e retro “Paesaggio Orientale” “IstrumentoRituale” 1992 1993 PITTURA OPERE Ciclo pittorico grafico - CavalloAlato IstumentiRituali dal 1976 al 1993 PORTATENDA ad angolo in marmo bianco 130 x 225 H cm VASCA in marmo di Carrara 100 x 40 x 40 H cm CAVALLOALATO in marmo di Carrara 65 x 20 x 50 H cm APOLLO TRAFITTO bronzo di fusione 55 x 32 x 90 H cm GRANDE CONO bronzo di fusione 350 x 90 x 80 H cm PICCOLO CONO bronzo di fusione 120 x 60 x 40 H cm Catalogo 22 x 31 H cm L’AFORISMA SEDOTTO a cura di Lorenza Trucchi Tre Gruppi Scultorei dal 1976 al 1993 Tempio di Vesta Tempio della Sibilla Ponte Gregoriano Tempio di Vesta Portatenda Vasca CavalloAlato Piccolo Cono PAESAGGIO ORIENTALE “Paesaggio Orientale” 1993 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS Tempio di Vesta 1991 1993 PITTURA OPERE 171 L’Apollineo e IstrumentiRituali 1998 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS VISIO MUNDI Complesso Monumentale dell’Annunziata Tivoli a cura di MarcoVinicio Carelli “DICIASSETTE VARIAZIONI SU TEMI PROPOSTI PER UNA PURA IDEOLOGIA FONETICA”. II. per Nancy PRO AUDI Transitus Mundi nello spirito di S. Francesco Abbazia di Fossanova a cura di MarcoVinicio Carelli DIGITAL EVENTS IstrumentiRituali e ScultureViventi Museo Sperimentale D’Arte Contemporanea de L’Aquila a cura di MarcoVinicio Carelli e Enrico Sconci POSTAZIONI D’ARTE CONTEMPORANEA Castello Comunale Brancaccio di San Gregorio da Sassola e Castello Comunale di Castel Madama Roma a cura di MarcoVinicio Carelli Rivista artetra e così leggemmo insieme l’enuma elis i rancori teogonistici e le sciocchezze senza scampo di Kierkegaard e le maledizioni dell’antico testamento. “ Il Cimento della Pittura” “Dalla Splendida Luce” “L’Apollineo” (Da: Emilio Villa, “Opere poetiche - I”. Coliseum) di Sonia Barone (…) Lo sguardo sosta ancora un attimo sugli scabri incastri dai bagliori lunari ma l’attenzione è presto richiamata da un intreccio di melodie: dall’alto del pulpito i suoni vibratili prodotti dalla voce di David Barittoni e le note aguzze di una chitarra, arpeggiata da Antonio Iasevoli, scendono su ampie superfici lucenti. Fulgori dorati esaltano forme impotenti, che vivono nell’isolamento della loro immobile austerità e vanno a comporre «Le Coneiadi» di MarcoVinicio Carelli. Il distacco altero dell’eleganza classica si carica però di un’aura inquietante e ad un vento inesistente guizzano come fiamme, criniere bloccate su coni, antichi frammenti di unicorni violati, testimoni dell’inevitabile conflitto tra leggerezza immobile del sogno e l’onere eterno della ragione. Creativo è il delirio ma facile è il balzo nella pura follia. La forza feroce di zampe leonine è un’àncora, che evita il salto nel buio, che inserisce la vita in un’orbita ellittica, schiacciata ed espansa, malinconica ed euforica, ma mai uniforme, tediosa, monotona. Le voci e le note si stemperano; rimangono, frementi alla luce, le cuspidi d’oro e i ricami d’argento, il Sole e la Luna. Dapprima distanti si sono affrontati ma una volta vicini è palese il richiamo di ardori potenti. (…) ALL’ARTE di Franco Fiorillo 1998 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS forza per forma era il cuneo e l’anima futura era l’anima dell’anima senza divisione. Performance all’Acquedotto Anio Vetus 1997 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS la musica era il nodo era la stuoia. e lo sforzo era l’ombra fissamente considerata in inconcepibili moltipliche incroci attriti giustapposizioni 2001 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE Evento con IstrumentiRituali e ScultureViventi Spazio multimediale dell’Accademia delle Belle Arti de L’Aquila a cura di MarcoVinicio Carelli e Mariano Apa Sonia Barone 1999 IstrumentiRituali Epicotrascendentale 2001/2011 350 x 260 x 250 H cm ScultureViventi Aglaia Mora e Carlo Iacoboni 172 2002 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE Evento con IstrumentiRituali e ScultureViventi Fonderia Fratelli Bonvicini Sommacampagna Verona FRAMMENTI DELL’ETIMO RICOSTRUITO Acquedotto Anio Vetus San Gregorio da Sassola Roma a cura di Roberto Angius e Paola Perini Catalogo Ardito e Pugnace 21 x 24 H cm seme era il vento la voce un processo di idrogenazioni. il linguaggio erano le stagioni estreme, non eliminate. gli odori erano gelo e notte, e il tempo che, tale che. l’anima era lontananza per uguaglianza, e il numero follia purissima follia. ARDITO E PUGNACE Evento con IstrumentiRituali e ScultureViventi Ridotto del Teatro Stabile de L’Aquila 2000 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS Catalogo per i tipi Lussostampa l’Aquila 14 x 21 H cm le immagini erano il silenzio inquinato. le figure erano la polpa dell’invisibile. e le labbra forti come le scapole e le mascelle. 2001 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 1999 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS Catalogo retro gli alberi si sposavano le pietre erano gli dèi il mare possedeva corpo e capo. ARDITO E PUGNACE Evento con IstrumentiRituali e ScultureViventi Sala Mirò Villafranca Verona Evocazione con ScultureViventi frame Catalogo a cura di Stefano Marotta e Andrea Orsini stampato nel mese di maggio 1995 dalla Salemi Pro.Edit.srl Roma Emilio Villa 2002 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS Evocazione con ScultureViventi frame e MarcoVinicio Carelli PROGETTO TIVOLI AMA LA CITTÀ Mostra Multimediale nella ex Cartiera Marziale di Tivoli a cura di MarcoVinicio Carelli Epicotrascententale 1998 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS Rivista artetra particolare San Gregorio da Sassola DALL’ASPETTO SOLARE... DALLA FULGIDA LUCE a cura di MarcoVinicio Carelli e Nicola di Virgilio Castello Comunale Brancaccio Complesso Scultoreo Monumentale Epicotrascendentale Abbazia di Fossanova Latina 1996 RICTUS VIVANTS Catalogo fronte 24 x 24 H cm 1968 – 1978 : DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DELLA GALLERIA “MANA ART MARKET” Galleria Es Architetture a cura di Stefano Marotta e Andrea Orsini Catalogo 1996 IL “MANA” DI NANCY MAROTTA 2001 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE Evento con IstrumentiRituali e ScultureViventi Salone Convegni Enea Hotel Pomezia Roma (…) Dall’interno dell’utopia della Neoavanguardia, Carelli edifica un nostalgico canto all’icona dell’utopismo, là dove l’arte redime e salva dalla perdizione. Le sue sculture improntate al recupero del mito in chiave neoclassica, sono installate secondo una logica neoconcettuale e portata, tale logica dell’installazione, alle estreme conseguenze dell’opera scolpita - fusa in bronzo - che si “anima” e “prende corpo nell’anima”, per cui ecco che la scultura vive nel corpo vero di un attore e di un’attrice che “recitano” la verità della vita alzando l’inno spirituale di una Ofelia ritrovata. In tale operazione artistica persiste un sentimento di nostalgia, uno sguardo struggente nella consapevolezza della morte - del “non-essere” - e nella ricerca di Eros, della sapienza che dia senso al nostro pellegrinare nella foresta pietrificata su questa terra. (…) Mariano Apa MarcoVinicio Carelli propone sculture in bronzo desunte dal repertorio arcaico classico, le colloca nello spazio che invade anche attraverso petali dipinti su cui poggia le opere. Riduce così lo spazio ad una visione dove non esiste un riscontro topografico,ma che diventa funzionale ad una rilettura dall’interno dell’eredità del passato, ma è inscindibilmente legato alla realtà, alla vita nella sua dinamica, al divenire e alla morte. Secondo una teoria estetica della fine del diciottesimo secolo la comparsa del mito nella poesia e nelle arti figurative erano in stretto rapporto con la capacità di immaginazione dell’autore; proprio al genere artistico si attribuiva la sensibilità di percepirne il significato e di trasmettere così all’opera d’arte stessa quella vita e quel fuoco di cui era animato il mito. È proprio questa l’avventura di cui si fa protagonista l’artista, che si propone tramite una performance di animare e rendere attuale le favole antiche. Come nella fucina di Vulcano forgiare il bronzo diventa luogo per eccellenza del creare, davanti a noi brandelli di storia abbandonati, teste classiche meditabonde, rilevanti una magistrale padronanza della tecnica, concorrono inizialmente a intensificare un silenzio all’apparenza definitivo, ma le ali di Pegaso e Mercurio ci avvertono dell’ansia dello spirito di superare i confini del corpo e allora ecco le opere animarsi, il mito prendere vita davanti ai nostri occhi stupiti e annichiliti, nel gioco che trasforma l’immobilità della scultura in opera d’arte vivente. Se le sperimentazioni e le ricerche del teatro d’avanguardia degli anni ’70 avevano concepito il corpo come oggetto d’arte, Carelli introduce il procedimento inverso attraverso il quale è l’opera d’arte a prendere forma nella realtà. Così di fronte, o meglio in mezzo, alle opere di Carelli la percezione del tempo svanisce, immersi tra elementi acuminati terminanti in ali misteriose, tra cerchi convergenti che si specchiano in tappeti di pittura, il sogno di ripercorrere territori sconfinati si trasforma in affascinante realtà. Barbara Vinciguerra 173 2003 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE Evento con IstrumentiRituali ‘Particolare’ Loreto 2004 RICTUS VIVANTS THE ARTIST IN DESPAIR OVER THE MAGNITUDE OF ANTIQUE FRAGMENTS Evento con IstrumentiRituali e ScultureViventi Galleria Mancini Montegranaro ScultureViventi Roberta Ercolani Benedetta Salvatelli 174 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS L’AFORISMA SEDOTTO Quattro gruppi scultorei dal 1995 al 2011 Villa Adriana Area Archeologica Tivoli 2009 LA QUADRATURA DEL CERCHIO Di MarcoVinicio Carelli secondo Pino Ferraiolo Vestibolo Dalla Splendida Luce 1997 2011 Fusione in bronzo a cera persa patinata lucidata 200 x 200 x 210 H cm Odimi Odimi Amata Parlami 1997 2011 Fusione in bronzo a cera persa patinata lucidata 200 x 110 x 220 H cm Dietro Grandi Terme Catalogo 21 x 23 H cm Epicotrascendentale 350 x 260 x 250 H cm IstrumentiRituali Complesso Scultoreo Monumentale ‘ In Divenire’ Cartella Opere 27 x 33 H cm . Il -Vario, Il molteplice Il multiforme È Casa Cavata Da Un Tratto Sotterraneo Con Candele In Fumogeni . -Metalli , Dediche , Passeggiate , Gabbie Per Cavalli Dentro E Fuori . Kimono , Lenti Per Foto , -Scimmie Capitate , Bende , Sfrondamenti , Zone Di Bivacco Perennne , Baci Greci , Ballerine Che Slacciano Scarpe -Sopra Piante Flessibili Nei Fuochi D’artificio , Voci Di Ninfe 2000 2011 EPICOTRASCENDENTALE Biennale d’Arte Contemporanea a cura di Giovanni Prosperi 2011 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ITALIANA ‘L’ADDIO AL DON GIOVANNI’ Evocato con ScultureViventi e IstrumentiRituali Castello di Orvinio Rieti curatore opere e allestimento MarcoVinicio Carelli Ritrovate Le Ali! …attraverso le opere di MarcoVinicio Carelli È l’alba. L’uomo alato, a piedi nudi, prende la rincorsa e si solleva da una rupe, come il sole sui cieli delle nostre città. È il nuovo Perseo, sospinto dal vento, che cavalca il pensiero insieme a giocosi Pegaso; che afferra dalla propria faretra ConiAlati e a uno a uno li scaglia come frecce, più in basso, fino agli uomini: fiaccole dorate per segnare i sentieri della Terra. Il nuovo Perseo ha colto il dono di Medusa e plasma nella materia non più il terrore, ma la meraviglia. Dall’ informe pesantezza della massa rinasce l’eleganza di un contorno e una forma inconsistente e forte, come sono le intuizioni degli uomini. Al tramonto l’uomo alato torna sulla rupe, abbagliato dal rossore del sole che scende oltre l’orizzonte, ma lo stupore viene interrotto dalla visione di un uomo in pezzi: a terra restano abbandonate mani inoperose e un volto attonito, senza parole. Le zampe di leone sono fatte per solcare il terreno con gli artigli e solo la roccia nasce incastonata nella terra, come una gemma; non le mani dell’uomo, non la sua testa. Perseo dalle magnifiche ali, dalla schiena scolpita e dal passo sicuro, continua a chiedersi in quale gabbia hanno rinchiuso lo sguardo dell’uomo, affinché le sue labbra non proferiscano più pensiero, emozione e giudizio. L’uomo alato, ingenuamente si china sull’uomo a pezzi e carezzandogli il volto, chiede: “Perché tu non voli?”. Poi, porge tra le sue mani un’ellisse dorata e sorridendo insinua: “È come lo scorrere dell’acqua … dimmelo tu dove inizia e finisce; spingi la curiosità a cercare la meraviglia di un gioco d’autore!” Area = circonferenza x raggio = ∏ r 2 2 E = mc 2 Laura Grifi A l + C uS n + Fe + C a C o3 = E = mc 2 2007 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS FRAMMENTI DELL’ETIMO RITROVATO ‘ ARTE IN TERRAZZA’ Notte bianca Accademia delle Belle Arti di Roma Romantico Impetuoso 1995/ 2011 Fusione in bronzo a cera persa patinata lucidata 550 x 110 x 150 H cm Pecile giardino zona est Nell’ Enclave Limbica Dell Inferno Contemporaneo Segue La Sibilla -Stacca Il Ramo D’ Oro Dentro Una Ex Cartiera , Nella Piazza Di Un Comune , Sopra Una Terrazza -O In Un Bosco Che Per Echi Di Poeti Pittori Scultori -Non Più Smarriti E Non Più Trovati Nelle Fiere , Vagano Con Attori A Parole -E Piedi A Mollo Nell’ Ascolto Al Centro Della Bilancia . 2008 PER ASPERA AD FIASTRA Alluminio + Bronzo + Ferro + Marmo = Energia MarcoVinicio Carelli 2 * * massa x velocità della luce al quadrato = Energia Con - Paolo Alimonti Michela Capobianchi Clemente Franciosi Laura Grifi Carlo Iacoboni Serena Iannizzotto Naomi Mizuma Paola Perini Giovanna Ragazzoni Chiara Simonelli Lucia Vaccari e la piccola Benedetta 2009 2011 PAESAGGIO RITUALE PITTURA Tra Perfidia e Languore 1995 2011 Fusione in bronzo a cera persa patinata lucidata 400 diametro 120 H cm Giardino di fronte Edificio con tre Esedre ScultureViventi Carlo Iacoboni Sunsi Jaunico Sofia Boscato Bella Piazza Paolo Vadori Peppe Tittoni Nicoletta Fabri Luigi e Angelina Salvati Elvira Frosini ITALIANA alluminio MarcoVinicio Carelli ci porge un prisma dalle facce specchianti dove si rifrange e riverbera l’immagine della nostra anima collettiva, della nostra identità più profonda - quella “italiana” - al fine di renderci possibile la conoscenza di noi stessi: l’installazione-performance ITALIANA vuol essere ed è uno strumento conoscitivo. L’arte è Conoscenza, e la Conoscenza è sempre gioia, conquista, felicità: di qui il carattere anche lieve, giocoso, ludico - che confina con la “festa di piazza” - dell’installazione-performance ITALIANA, che è invece un’opera d’arte totale, risultato della fusione di danza, canto, musica, voce recitante, azioni sceniche, scultura, installazione. ITALIANA è così anche un tentativo di sdrammatizzare l’approccio all’arte contemporanea da parte di un pubblico non specialistico e di rendere finalmente quell’avvicinamento un’occasione per una Festa Popolare della Conoscenza e di un arricchimento interiore che è anche liberazione. Ogni conoscenza arricchisce e libera. MarcoVinicio Carelli assembla sapientemente alcuni misteriosi frammenti di un antichissimo linguaggio dimenticato - quello degli Dei? Quello dell’Arte? - per esprimere ciò che, altrimenti, non si lascerebbe esprimere: sembrano pensate per lui le parole scritte da Giovanbattista Vico sulla poesia: “il più sublime lavoro della poesia è alle cose insensate dare senso e passione, ed è proprietà de’ fanciulli di prender cose inanimate tra le mani, e, trastullandosi, favellarvi come se fossero, quelle, persone vive”. Stefano Marotta Varius Multiplex Multiformis Di Marco Vinicio Carelli È Disciplina Della Libertà Data Da Una Mano Di Emilio Villa -E L’ Altra Di Carmelo Bene Che Con La Loro Vita Hanno Sbancato La Bisca Della Cultura Del 1900 . -Mentre Nei Casinò Gettavano Dadi Vincenti Nel Purgatorio Delle Forme E Nel Paradiso Della Materia Truccati Per Pesi Di Opere . -Vario Molteplice Multiforme Appartiene All’ Arte Cresciuta Elefanti Di Pietra In Danze Tonde Nella Luna Pomeridiana -In Un Giorno Che Donava Il Mantello Intero -Per Frammenti Dell’ Etimo Ritrovato Nelle Tasche Sfondate Della Storia Dell’ Arte , -Aveva 19 Anni Vari Molteplici Multiformi -Costruiti Con La Disciplina Della Libertà. -A Marco Vinicio Carelli Giovanni Prosperi Morichella di San Ginesio 2008 DIALOGHI CON L’ANTICO Villa Adriana 15 x 21 H cm ITALIANA Evento con IstrumentiRituali e ScultureViventi Piazza S. Candida Brancaccio S. Gregorio da Sassola Roma Organizzazione Paola Perini Maschere Di Alluminio E Zolfo, Con Dentro Me, A Maniche Corte -A Strappare Stelle , Ventagli E Corone , Biglietti Di Carta -Pitture Parietali Su Corpi Per La Poesia Visiva , Alberi E Sassi Dove Crescono -Con Radici Di Vinavil Piante , Accampamenti Di Violini E Tamburi , Bic , Zanzare , -- Paesaggio Rituale 2006 RICTUS VIVANTS Parrocchiali Sul Travertino -E Curve Di Bicchieri D’ Acqua In Posa Aperta Sotto Nuvole -Custodie In Scatole In Tempi Sommersi All Tramonto . Era La Prima Volta Che Declamava Preghiere Al Cielo -Con Petardi Dell’amico In Botti Che Facevano Aprire I Fiori Di Notte, Marco, Vinicio, Carelli -Senza Elettricità Per Me, Tra Senza Titolo 2008 20 x 36 cm “Otelo... sior Paron” frame Rivista 27 x 33 H cm Depliant Invito FRAMMENTI DELL’ETIMO RITROVATO Evento con IstrumentiRituali e ScultureViventi “Otelo... sior Paron” da ITALIANA 2006 Acquedotto Anio Vetus S. Gregorio da Sassola Roma a cura di MarcoVinicio Carelli Francesca Friso Paola Perini Invito e Locandina 2007 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS ARDITO E PUGNACE Evento con IstrumentiRituali e ScultureViventi - Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea “Vittorio Arte” V. Veneto a cura di Mario Da Re Catalogo 21 x 29,7 H cm 2004 VARIUS MULTIPLEX MULTIFORMIS 175 Gli amici di Varius Multiplex Multiformis - Emilio Villa Cesare Vivaldi Lorenza Trucchi Nancy Marotta Mariano Apa Nicola di Virgilio Giovanni Prosperi J.P. De Mojrel e Laura Grifi 176 INCARNATO ex Cartiera Marziale 1972 Rictus Vivants Asolo 1989 Varius Multiplex Multiformis Tivoli 2001 Ardito e Pugnace L ’Aquila 2007 Varius Multiplex Multiformis 1990 Varius Multiplex Multiformis Tivoli 2011 Varius Multiplex Multiformis Tivoli 2011 Varius Multiplex Multiformis Orvinio 177 ITALIANA L’ADDIO AL DON GIOVANNI DAS SCHÄNDLICHE SCHIFF FRAMMENTI DELL’ETIMO RITROVATO 1989 Varius Multiplex Multiformis Tivoli ITALIANA L’ADDIO AL DON GIOVANNI MARIANO APA 1976 EIN ITALIENISCHER MALER Roma L’AFORISMA SEDOTTO Villa Adriana Carelli è un protagonista del “ritorno” alla pittura e allo specifico artistico, dopo la crisi della concettualità tautologica degli anni tardi del decennio Sessanta; all’interno di una concettualità che si può definire “morbida”, anche “romantica”, non cede all’incontro con la descrizione illustrativa ma rivaluta la rappresentazione, la “messa in scena” del “fare arte”. Una sorta di “performance” solidificata in pittura e scultura. Così che i suoi vari interventi anche di valenza urbana e nello specifico di “luoghi” deputati alla riflessione e alla meditazione, chiese, teatri, centri urbani e all’incontro tra persone e realtà artistiche; si configurano come interventi a formare una catena di un percorso nel significato della “ricerca del sé”, e dunque si apprestano tali opere a disegnare il viaggio iniziatico alla ricerca del Vero nel Bello. Il rapporto tra la vegetazione, geometria varia, toponomastica, referenze mitologiche e stratificazioni storiche, permette all’artista di esprimere la ricchezza di una invenzione formale di cui ha dato prova in innumerevoli appuntamenti e confronti artistici lungo l’arco degli ultimi quarantanni. Carelli ha dimostrato di poter intervenire nello specifico di un linguaggio contemporaneo, con le memorie della civiltà europea. 1972 Museo di Palazzo Braschi Roma MarcoVinicio con Gino Marotta 1970 Galleria Ferro di Cavallo Roma LA SERIGRAFIA APPUNTI PER EROSTRATO DA: “TEMPO DEL MITO DELLO SPAZIO MARCOVINICIO CARELLI E L’ARTIFICIO DEL VEDERE” 2011 Varius Multiplex Multiformis Orvinio Art Direction Progetto Grafico Impaginazione Crediti Fotografici Apparati Traduzione/poesia senza titolo di Emilio Villa Relazioni Pubbliche Pino Usicco Pino Usicco con Piero Furlanetto Francesca Friso Roberto Gnozzi Astolfo Leti Messina Germana Lisi Gianfranco Mancini Delio Petrini Giuseppe Schiavinotto Pino Usicco Renato Vendramel Letizia D’Ubaldo Lorenzo Boscato Daniela Tozzi Elsa Geraud Paola Perini Associazione MANA Stampato dalle GraficheVianello Srl Treviso Italia Marzo 2012 Ringraziamenti Ringrazio mia moglie Francesca per avermi costantemente aiutato e condiviso con gioia ogni atto del mio impegno artistico. Renato e Teresa Vendramel per avere da sempre amichevolmente sostenuto il mio lavoro. La Fonderia Artistica dei F.lli Bonvicini per il loro fondamentale supporto tecnico. E ancora: Benedetta Adembri Paolo Alimonti Francesca Boccini Lorenzo Boscato Francesca Condò Enrico De Vita Monica Filippi Franco Fiorillo Piero Furlanetto Elio Carlos Mendoza Garofani Fabrizio Garofoli Laura Grifi Serena Iannizzotto Paola Perini Giovanni Prosperi Libero Rossi Marina Sapelli Ragni Domenico Serafino Marco Testi Daniela Tozzi. MANA Associazione Culturale VENTO DI TRAMONTANA Associazione Culturale MARCOVINICIO CARELLI ISBN 978-88-7200-371-8 MARCOVINICIO CARELLI Il Mito e l’Arte tra il XX e il XXI Secolo Stampato in edizione limitata e numerata da 01 a 300 Esemplare n°................................. Con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Roma